In Èirinn

di Batsutousai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** parte 3 ***
Capitolo 4: *** parte 4 ***



Capitolo 1
*** parte 1 ***


NOTE DELLA STORIA

AUTORE: Batsutousai

TRADUTTORE: RedKisune98

LINK all'originale https://www.fanfiction.net/s/8071522/1/In-%C3%89irinn

NOTE DELL'AUTRICE: una parte di questa storia è stata scritta prima dell'uscita de "I doni della morte" perciò alcuni fatti sono diversi dal libro.

Il medaglione è stato distrutto da Harry con un incantesimo e non con la spada; il trio non rimane in gran bretagna, ma decide di andare in Irlanda ( da qui il titolo) perchè in quel territorio ci sono disordini politici che rendono ai mangiamorte impossibile prenderne il controllo.

Il taboo non funziona in Irlanda del nord e quindi non si incontrano i ghermidori.

Il titolo è in gaelico e significa In Irlanda.

NOTE DELLA TRADUTTRICE: questa fanfiction nasce come one-shot, ma per comidità ho preferito separarla in 4 parti. Chiedo scusa per le numerose ripetizioni, ho cercato di evitarle il più possibile,ma alcune sono rimaste. Visto che saranno presenti in qualche modo anche i Fondatori, per evitare di confondere i nomi con le case ho optato che le seconde verranno scritte con l'iniziale minuscola.

DISCLAIMER : Né l'autrice né la traduttrice possiedono Harry Potter e il suo mondo, non rappresenta per loro una fonte di guadagno

 

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------In Èirinn

Harry non sapeva cosa era andato storto con l'incantesimo. Non era convinto di volerlo sapere, in realtà.

"Forse hai fatto una pausa sbagliata"

Non che i desideri di Harry impedissero a Hermione di fare teorie.

" Magari è un piano di Tu-Sai-Chi."

O a Ron di elaborare teorie cospiratorie.

"Uhg..."

O all'uomo che era apparso dove prima c'era l'horcrux di svegliarsi.

I tre amici si scambiarono uno sguardo, poi si voltarono verso l'uomo.

L'uomo che era comparso era muscoloso, ma magro, con capelli neri lunghi fino alle spalle e pelle abbronzata. Era vestito completamente in verde scuro, con rifiniture in argento.

La tunica e il mantello erano in perfette condizioni e una spada pendeva dalla semplice cintura in cuoio intorno alla vita.

La figura gemette e aprì degli spettacolari occhi verde pallido. Chiese qualcosa in una lingua che suonava vagamente come Gaelico, lingua che Hermione aveva studiato brevemente quando avevano deciso di scappare dai seguaci di Voldemort in Irlanda del Nord, dove i disordini politici rendevano le cose difficili anche per il governo magico.

"Ni thuigim", Hermione tentò, inciampando nelle poche parole che conosceva, ma che non aveva mai parlato "Un bhfuil Béarla agat?"

"Inglese?" domandò l'uomo con un'accento spiccato e le sopracciglia corrugate.

Hermione annuì, con sguardo speranzoso.

"Ho chiesto dove sono" disse dopo un momento di silenzio. La ragazza pensò che il suo accento sembrava scozzese, nonostante avesse parlato gaelico.

"Irlanda del Nord" rispose prontamente Ron " Dove pensavi di essere?"

L'uomo si guardò intorno incredulo per un lungo momento, ignorando Ron, che stava diventando rosso dalla rabbia. All'improvviso gli occhi dell'uomo si spalancarono e si bloccò.

"Uhm...state bene?" chiese Hermione, sempre preoccupata.

L'uomo si girò a guardarla, orrore ed eccitazione ballavano nei suoi occhi " che giorno è oggi?"

"il 24 settembre 1997" rispose la ragazza accigliandosi.

"Ha funzionato" sussurrò l'uomo

"Che cosa ha fatto?" chiese la grifondoro

l'uomo sorride ai tre ragazzi "Mi chiamo Salazar Serpeverde e vengo dall'anno 797"

Ron e Harry lo guardarono a bocca aperta, increduli. Hermione svenne.

Serpeverde rise.

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Hotel nella contea di Armagh, irlanda del Nord

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"Okay" cominciò Hermione, subito dopo che si erano sistemati nella stanza dell'hotel dove alloggiavano "in qualche modo, distruggendo quell'Horcrux abbiamo convocato Salazar Serpeverde. E Voi, intendevate viaggiare nel tempo?"

Serpeverde sospirò " sono andato da una veggente, dopo il casino con Godric*, e lei mi ha detto una profezia..."

"Inizio ad essere stanco di queste profezie", borbottò a sè stesso Harry

"...che affermava che dovevo trovarmi alla Pietra di Luna alla vigilia dell'eclissi, così sarei stato inviato a degli studenti che avevano bisogno di me" guardò in modo critico i tre giovani " suppongo significasse voi tre"

"Non abbiamo bisogno dell'aiuto di un viscido serpente" ringhiò Ron " soprattutto non dell'antenato di TU-Sai-Chi. Probabilmente si schiererà con lui nel momento in cui ne avrà la possibilità"

"Sono ancora qui" commentò seccamente Serpeverde " E non ho idea di cosa tu stia parlando. Del resto non ti sei nemmeno presentato." li osservò in modo significativo.

"Oh!" squittì Hermione " Mi dispiace! Io sono Hermione Granger, lui è Ron Weasley e questo è Harry Potter"

Serpeverde analizzò i ragazzi. Il ragazzo dai capelli rossi era chiaramente della casa di Godric, a giudicare da quanto era scortese. Immaginò che la ragazza fosse una Corvonero, dato che aveva l'aria di essere quella con le idee più intelligenti. Per quanto riguardava l'ultimo ragazzo..."Avevo l'impressione che la casa di Godric disprezzasse la mia."

"Lo facciamo" lo rassicurò Ron fissandolo
Serpeverde guardò Harry con maggior curiosità "Allora perché..."

"Sono un Grifondoro" disse Harry all'improvviso, sapendo cosa avrebbe detto l'uomo.

Serpeverde socchiuse gli occhi " Penso di poter individuare i membri della mia casa, moccioso."

Ron sembrava offeso " Harry non è un Serpeverde! É il capitano della squadra di quidditch di grifondoro e tutto il resto"

"Quidditch?" ripetè Serpeverde, non comprendendo quella parola.

"Sport?" rispose Ron, incredulo " Giocato con le scope?"

Harry tossì "Ron, il quidditch è stato creato dopo il tempo di Salazar. Il campo da gioco non è stato aggiunto fino al dodicesimo secolo"

Hermione sbuffò " se solo avessi prestato attenzione ai tuoi libri di scuola tanto quanto a quello stupido libro di quidditch!"

Harry roteò gli occhi e tornò a guardare Serpeverde "é uno sport che è molto popolare nel mondo dei maghi oggi; praticamente ogni Paese dell'Europa ha almeno una squadra. Le Case hanno ciascuna la propria squadra e io sono il Capitano di quella di grifondoro."

Serpeverde sbuffò, ma cambiò argomento " Chi é questo...Tu-sai-chi?"

"Voldemort" rispose Harry alzando gli occhi al cielo quando Ron rabbrividì " Oh, piantala, Ron. A ogni modo! Lui è il Vostro erede. Sta portando avanti il lavoro della Vostra vita, quello di cancellare tutto....perchè mi guardate in quel modo?" chiese all'uomo, che aveva un'espressione che diceva 'Tu sei matto'.

"Io non ho mai avuto figli" rispose il fondatore

"É certo di non aver mai avuto un incontro con una donna che è rimasta incinta?" chiese Hermione

" Maledizione, Hermione."

"Impossibile" replicò Serpeverde "non ho mai dormito con una donna."

Gli occhi di Harry si strinsero a quelle parole e Hermione sbattè le palpebre. Ron sorrise e disse "il malvagio Serpeverde è vergine?"

"Ho detto che non ho mai dormito con una donna, ragazzo, non che io sia vergine"

"Allora con chi..."gli occhi del rosso si allargarono mentre faceva il collegamento " Oh."
"Già, Ron" commentò Hermione seccamente "oh."

" Se è così, allora perchè Voldemort dovrebbe considerarsi un Vostro erede?" chiese Harry, ignorando gli altri due " voglio dire, è un Rettilofono e tutto il resto"

Serpeverde sogghignò " solo perché ero il Rettilofono più noto non significa che ero l'unico, piccolo serpente"

Harry si accigliò al soprannome che il fondatore gli aveva dato, ma scelse di ignorarlo " Quindi questo significa che Voldemort non è un Serpeverde?"

il fondatore sospirò " questo non è detto. Mio padre spesso...come l'ha messa la ragazza? Ah, spesso "ha avuto incontri" con delle donne, dato che all'epoca era abbastanza comune per gli uomini farlo. Ho qualcosa come tre fratelli e due sorelle, anche se ho incontrato solo uno dei miei fratelli personalmente. Il Serpentese è il dono di mio padre, e tutti i miei fratelli sono stati chiamati Serpeverde, quindi è probabile che questo Voldemort sia collegato a me in quel modo"

"Non vorrei mai andare a quelle riunioni di famiglia" borbottò Ron

"Probabilmente assomiglierebbero un sacco alle tue" rispose Hermione, poi guardò Serpeverde e chiese "quindi, anche Voi odiate i babbani?"

Serpeverde sembrò perplesso " Babbani?"

"le persone senza magia" spiegò la ragazza

"Oh!" l'uomo scrollò le spalle " Non ero affezionato a loro, ma pochi di noi lo erano, considerando che andavano in giro a bruciare o annegare persone a destra e a manca per le più piccole infrazioni. Mia madre era una non-magica e fu bruciata sul rogo a causa della mia magia involontaria".

"Sei un mezzosangue?" squittì Ron nello stesso momento in cui Hermione diceva "Mi dispiace, signore"

Serpeverde sospirò "Questo probabile erede va in giro a uccidere i non-magici? "

Harry annuì "Chiunque non sia Purosangue. Ehm...chiunque non sia in grado di far risalire, per varie generazioni, antenati magici lungo la linea genealogica."

Serpeverde scosse la testa "Sembra una delle mie sorelle"

"Beh, adesso sappiamo da che linea discende" scherzò debolmente Ron.

"Ma perchè questo fatto è stato attribuito a Voi?" Chiese Harry al Fondatore

Serpeverde scosse le spalle " Suppongo di essere quello maggiormente conosciuto della famiglia?"

Quando i tre ragazzi annuirono disse "Questo è il motivo. La storia tende a mescolarsi con i miti nel corso dei secoli. Godric potrebbe averci messo del suo"

"Aspetta." interruppe Ron " Se tu e Godric non avete combattuto per la purezza del sangue, perchè sei andato via?"

L'uomo sembrò leggermente a disagio, ma disse " Scoprì che preferivo gli uomini. I maghi davano importanza al mettere al mondo della prole tanto quanto i non-magici. La scelta era fra l'andare via e l'essere linciato"

"Mi dispiace" disse, nuovamente, Hermione.

L'uomo scosse la testa "è nel passato" sorrise cupamente "più di mille anni fa, in effetti". Si schiarì la voce " Ora! Ho sentito qualcuno menzionare gli horcrux?"

Harry annuì "Voldemort ne ha fatti alcuni"

Serpeverde alzò un sopracciglio "Alcuni?"

"Sei, per quanto ne sappiamo" aggiunse Hermione

il Fondatore sbattè le palpebre per un lungo momento, poi sospirò e si strofinò gli occhi, borbottando qualcosa in gaelico. Hermione pensava che fosse qualcosa su "bambini" e qualcosa tipo "sciocco", ma non ne era certa. Quando Harry e Ron la guardarono si strinse nelle spalle.

"Ignorando la domanda sul perchè avrebbe fatto qualcosa del genere" disse l'adulto in inglese " Cosa sai di questo?"

"Degli horcrux in generale o di Voldemort in particolare?" chiese Harry ignorando il brivido di Ron al nome del Signore Oscuro.

Serpeverde considerò la domanda "entrambi".

"Gli horcrux sono il contenitore di un pezzo di anima, che viene divisa durante un omicidio a sangue freddo" repplicò Harry fermamente, mentre Hermione esitava a discutere di magia oscura. "e sappiamo che due- tre ora, perchè sappiamo che quello che è servito a portarVi qua è andato- sono distrutti. Degli altri tre ne conosciamo sicuramente due: il serpente domestico di Voldemort e una coppa che si dice appartenesse a Helga Tassorosso. L'ultimo è sconosciuto, ma crediamo che sia qualcosa che apparteneva a Rowena Corvonero"

Serpeverde annuì " probabilmente è il suo diadema" lanciò un'occhiata a Hermione "Sicuramente lo sai. C'è un busto di Rowena nella sala comune di corvonero"

Hermione sbattè le palpebre "sono una grifondoro"

l'uomo fece una faccia sbigottita " quel cappello. Cosa sta facendo?" si lamentò " l'avevo detto a Godric che un cappello non sarebbe stato in grado di smistare correttamente gli studenti nelle loro case"

Hermione rise un po', ma sembrava nervosa "Io, ehm...ho chiesto di mettermi in grifondoro. Diceva che ero più adatta a corvonero, ma avevo sentito così tanto parlare bene della casa rosso-oro, ed ero sempre stata presa in giro per essere intelligente durante la scuola elementare..."

il Fondatore sospirò e guardò Harry " e tu? Hai litigato anche tu con quella cosa schifosa?"

"Harry non è un serpeverde" insistette Ron

Harry si girò a guardare il rosso per un momento aspettando che si calmasse, poi riportò la sua attenzione su Serpeverde "Si." disse.

"Harry" piagnucolò Ron scandalizzato.

Il moro alzò un sopracciglio all'indirizzo del migliore amico " Rettilofono." gli ricordò seccamente "certa propensione a infrangere le regole e cavarsela"

Serpeverde ridacchiò "Un Rettilofono?"

il giovane fece una smorfia e annuì indicando la cicatrice sulla sua fronte "Voldemort ha cercato di uccidermi quando ero un neonato, ma non ha funzionato. La maledizione rimbalzò e lo colpì. Mi ha lasciato con questa. A volte ottengo visioni da lui e posso parlare il Serpentese per questo." spiegò.

Gli occhi del fondatore si socchiusero e si sporse in avanti per toccare la cicatrice prima che qualcuno avesse la possibilità di reagire. Ron stava estraendo la bacchetta quando l'uomo si sedette sulla sedia accigliato "quella cicatrice è un horcrux" riferì.

Harry deglutì.

"Cosa?" urlò Ron "Harry non è..."

"Sembri molto sicuro di ciò che il tuo amico non è, cucciolo di leone" rispose Serpeverde "Ho già visto degli horcrux prima, so come riconoscerli. Quella cicatrice ne è uno."

Hermione fece un respiro profondo, lanciando un'occhiata all'amico moro, che era seduto molto immobile e un po' pallido. "C'è un modo per rimuoverlo senza ferire Harry?" chiese la ragazza.

Il fondatore guardò i due giovani, poi si rivolse a Harry "Hai detto che ha cercato di ucciderti e che la maledizione è rimabalzata?" Harry annuì rigidamente "Che incantesimo era?"

"La Maledizione che Uccide" rispose piano il moro.

Serpeverde sbuffò "Fantastico. Molto bene." quindi puntò la bacchetta su Harry e urlò "Avada Kedavra"

"Harry" gridarono gli altri due ragazzi saltando in piedi.

Il moro sbattè le palpebre appena l'incantesimo colpì la sua cicatrice. Sentì un breve lampo di dolore accecante e poi scomparve. Allungò una mano a toccarsi la pelle, ora liscia, della fronte "é scomparsa" mormorò.

L'uomo sembrava compiaciuto e mise via la bacchetta.

"H-Harry?" sussurrò Hermione, protendendosi e sfiorargli leggermente il braccio. Accanto a lei, le lentiggini di Ron spiccavano nettamente sul suo viso pallido.

"Sto bene"disse il ragazzo, offrendo un sorriso ai suoi due migliori amici "Hermione, ci sono rimaste delle pozioni per il mal di testa?" Hermione e Ron si mossero contemporaneamente per far avere a Harry la pozione, inciampando l'uno sull'altra.

Harry sospirò e lanciò un'occhiataccia a Serpeverde, che alzò un sopracciglio " Qualche avvertimento sarebbe stato apprezzato" commentò l'adolescente.

Il fondatore alzò l'altro sopracciglio "Così avresti sussultato o provato ad abbassarti. O i tuoi amici avrebbero tentato di dissuadermi dal farlo."

"Ovvio che l'avremmo fatto!" scattò Ron.

Hermione consegnò all'amico la pozione richiesta "Avrei preferito che ci fosse stato un altro modo" commentò mentre Harry abbassava la fiala.

Serpeverde scrollò le spalle "se non lo avessi distrutto Voldemort avrebbe potuto pentirsi di averti ucciso, ma l'horcrux era troppo intrecciato alla tua anima per eliminare solamente la cicatrice. Forse quando sei stato maledetto la prima volta..."

Harry si toccò nuovamente la pelle libera dalla cicatrice, mentre Hermione gli toglieva di mano la pozione"Voldemort non si pentirebbe mai di avermi ucciso" disse con certezza "Ma cosa vuol dire che si era intrecciato alla mia anima?".

L'uomo sospirò "Hai detto che sapevi parlare il Serpentese, giusto?" Harry annuì "Questo non sarebbe stato possibile quando l'horcrux si era appena formato perchè era ancora un'entità separata. Nel tempo, quel pezzo di anima si si sarebbe fusa con la tua. Se quest'anima fosse diventata più potente o tu avessi perso di vista chi fossi in realtà, saresti diventato un altro Voldemort.

Harry rabbrividì "Grazie" disse, non completamente certo per quale motivo stesse ringraziando l'uomo.

"è questo...quello è che stava succedendo a Ginny?" chiese Ron con la bocca secca. All'occhiata incuriosita di Serpeverde, Harry spiegò "Il primo horcrux che abbiamo incontrato viveva in un diario. Ginny, la sorella di Ron, iniziò a scrivere nel diario. L'ha posseduta lentamente durante l'anno, e fece si che liberasse un basilisco nella scuola. Infine la lasciò nella Camera dei Segreti perchè l'horcrux voleva usara per ottenere un nuovo corpo"

"Per rispondere alla tua domanda, si. Questo è quello che sarebbe successo. Eccetto che l'horcrux che era nella cicatrice del piccolo serpente non era abbastanza potente da creare un nuovo corpo, avrebbe dovuto usare quello." Spiegò e tutti e tre i giovani rabbrividirono al pensiero "Ora. Spiegatemi perchè c'era un basilisco nella scuola."

"Non l'hai messo tu?" scattò Ron.

"Ronald!" sibilò Hermione "non stava cercando di uccidere i nati babbani!"

"Questo è quello che dice lui!" brontolò il rosso.

Serpeverde osservò Harry, che stava ruotando i suoi occhi "spiegazione?" chiese l'adulto.

Harry tossì, ma i suoi due amici continuavano a battibeccare, così scrollò le spalle e spiegò "La leggenda narra di una stanza segreta sotto la scuola che hai costruito per contenere il basilisco. Apparentemente, quando il tuo vero erede fosse comparso, avrebbe dovuto liberare il serpente e ordinarli di uccidere tutti i figli di non-maghi nella scuola, così da purificare il nostro mondo. O qualcosa del genere." L'uomo sbattè le palpebre "non ho messo un basilisco nella scuola."

"Ti credo" affermò Harry come vide Ron girarsi per dire che Serpeverde l'avrebbe certamente messo lì.

"Harry" si lamentò il rosso.

L'amico lo fissò con rimprovero

"E la camera, se è quella che penso, è stata costruita per tenere al sicuro gli studenti se ci fossero stati attacchi alla scuola." continuò l'uomo ignorando Ron "I professori dovrebbero avere una password per arirla in tale occasione"

"La password è in Serpentese" disse Harry

L'altro si accigliò "Qualcuno l'ha cambiata, dunque. Non avremmo potuto usare un linguaggio che solo una minoranza conosce." scrollò le spalle " C'era una grande statua di Merlino" Harry annuì, ricordando la statua che all'inizio aveva pensato rappresentasse lo stesso Serpeverde. Pensandoci; vedendo l'uomo in carne e ossa, doveva ammettere che la statua non gli assomigliava per niente. " C'erano statue di serpenti ovunque"
l'uomo sospirò " hanno cambiato la password e ridecorato. Devo presumere che deve essere ad opera di uno dei miei fratelli o della loro prole. Non è nello stile di Godric, anche se era abbastanza disgustato da poter aver cercato di infangare il mio nome."

Harry annuì, sapendo bene quanto le persone possono essere crudeli se convinti di aver una motivazione.

Hermione si schiarì la voce " Suppongo che non sappiate dove si trovi il diadema? O la coppa?"

L'adulto si strofinò il mento e annuì "il diadema è abbastanza magico già di suo, quindi trovarlo non dovrebbe essere troppo problematico, dal momento che so cosa sto cercando. La coppa potrebbe essere un problema, Helga ne aveva una collezione intera."

"Tassorosso collezionava coppe?" chiese Ron incredulo.

"Helga collezionava cose carine" corresse Serpeverde, le labbra che formavano un sorriso "La cosa che preferiva di più era lavorare con la terra, e la parte migliore, ci ha sempre detto, era vedere il prodotto finito. Gemme e metalli preziosi sono prodotti finiti, come le piante, solo con un po' di scintillio in più"

"Oh" sospirò Hermione, gli occhi le brillavano

Serpeverde scacciò i suoi ricordi lontani e osservò i tre adolescenti " Suppongo che non sappiate com'è la coppa? Potrei riconoscerla"

"Dorata, due manici e un tasso inciso su uno dei due lati" rispose prontamente Harry " Circa di questa dimensione". Posizionò le sue mani in modo da mostrare la grandezza che ricordava che avesse.

"Con i manici ricurvi o lisci?" chiese l'uomo accigliandosi.

"Ricurvi" rispose Harry

"qualche gemma? Magari negli occhi del tasso?"

Harry si concentrò per un momento, poi scosse la testa "Non ne ho vista nessuna".

"Assumeremo che non c'erano" decise l'uomo "credo di sapere di quale coppa stiamo parlando. Helga aveva una coppa abbastanza semplice, molto simile a quella che hai descritto, che spesso usava come vaso per i fiori che raccoglieva, insistendo a dire che la bellezza dei fiori miglioravano la bellezza sobria della coppa." sorrise all'espressione affascinata di Hermione "Aveva un paio di incentesimi su di essa per mantenere i fiori vivi più a lungo e mantenere l'acqua piena; non così rara come il diadema di Rowena, ma dovrei essere in grado di localizzarla con meno difficoltà"

"Come li localizzerai?" chiese Hermione, molto eccitata " Con un incantesimo oscuro?"

"Non saprei dire se è oscuro o no" sottolineò Serpeverde, mentre estraeva uno specchietto con un serpente argentato attorcigliato attorno al manico da una tasca della cintura "Intendo usare la Divinazione con lo specchio ** per individuarli".

"Oh. divinazione"bmormorò Ron mentre Hermione faceva una smorfia.

"Abbiamo sentito molte falsità dalla nostra professoressa di Divinazione" spiegò Harry al sopracciglio alzato di Serpeverde "Il suo passatempo preferito era trovare qualcuno per ogni anno e prevedere regolarmente la sua morte. Io ero il malcapitato del mio anno."

Serpeverde fece una smorfia "Hai le mie simpatie" disse prima di scuotere la testa "Non sono un veggente, tuttavia, quindi non faccio previsioni. Io scruto il presente"

"Ma è divinazione?" chiese Hermione "Trelawney sembrava piuttosto incentrata sul futuro"

"La divinazione del futuro è la più conosciuta" ammise Serpeverde, guardando con espressione accigliata il suo specchio " ma non è l'unica divinazione che esiste". È anche la più difficile da padroneggiare, perchè devi essere disposto ad aprirti ai flussi del tempo per vedere qualsiasi cosa, e devi tenere presente che ciò che vedi potrebbe non avvenire, a seconda delle scelte del presente. La divinazione del presente è molto più semplice, anche se permangono restrizioni su di essa, come la familiarità*** con qualsiasi cosa tu stia cercando. Ad esempio, non potrei trovare questo Voldemort, nonostante condividiamo in qualche modo il sangue, ma uno di voi potrebbe farlo."

"Harry è l'unico che potrebbe trovarlo, se è la familiarità di cui si ha bisogno" replicò Hermione piano. Quando l'uomo la guardò con un cipiglio spiegò " Io e Ron non l'abbiamo mai incontrato"

"Il suo horcrux sarebbe bastato" rispose l'uomo scuotendo la testa " forse non quello nel piccolo serpente, ma recentemente ne ha toccato uno, giusto? Quello che hai distrutto per chiamarmi?"

"Oh.Si."

"Ci riusciresti" disse il fondatore guardando lo specchio e aggrottando le sopracciglia "una stanza piena di cose?" suggerì, guardandoli velocemnete " il diadema è appoggiato sulla scultura di una testa, appoggiata su un armadio rotto"

"è la Stanza delle Necessità!" realizzò il moro mettendosi seduto "Ho nascosto il libro di pozioni in quell'armadio!" fece una smorfia prima di aggiungere " avevo il diadema tra le mani".

"Almeno sappiamo dov'è" suggerì Ron mentre Hermione storse il naso alla menzione del vecchio libro di Piton.

"Una stanza che cambia forma a seconda di ciò di cui hai bisogno?" chiese Serpeverde, con un'espressione indecifrabile.

Harry annuì " si, al settimo piano. Devi camminare avanti e indietro tre volte davanti alla porta, pensando intensamente a ciò che hai bisogno"

Serpeverde annuì "così l'hanno finita" mormorò prima di guardare di nuovo lo specchio. I tre studenti erano sulle spine mentre l'uomo si accigliava " Mucchi d'oro e d'argento" li osservò" credo di aver visto la spada di Godric lì dentro, ma c'è qualcosa di sbagliato"

"Qulcosa di sbagliato?" ripetè Hermione mentre Ron si voltò verso Harry e gli sussurrò "Quelle spada dovrebbe essere tua!"

l'uomo scosse la testa "non posso dire con certezza cosa ci sia di sbagliato, con la divinazione, ma c'è. Se la toccassi, potrei dirvi che cosa sia"

"Quindi è in una camera blindata?" suggerì Harry sfregandosi distrattamente il punto della fronte in cui prima c'era la cicatrice.

Serpeverde annuì "Molto probabile. Esiste un luogo centralizzato dove depositare il denaro?"

"La Gringott" rispose Hermione prima che Ron potesse dire qualcosa di offensivo o stupido "Ma è gestita dai goblin e sorvegliano le camere blindate con tutto ciò che possono. Non sappiamo neanche in quale camera si trovi."

"Voldemort non ne ha uno?"

"Ne dubito molto" mormorò Harry scuotendo la testa "Ma ha lasciato un horcrux a uno dei suoi Mangiamorte in passato, quindi non è da escludere che lo abbia rifatto"

"L'ultima volta non è andata molto bene,vero?" disse Ron con un sorriso

"Pensi che si fiderebbe di qualcun'altro da lasciargli un suo horcrux?" chiese Hermione ignorando Ron

"Se si fidasse abbastanza come di Malfoy,si" annuì il moro "direbbe loro di tenerlo al sicuro, ma non gli direbbe di cosa si tratta. Ha dato il diario a Malfoy, che era uno dei suoi favoriti, quindi direi che ha dato la coppa o a Piton o a uno dei Lastrange, probabilmente Bellatrix." fece una smorfia mentre esponeva le sue considerazioni, non gradendo nessuna delle due opzioni..

"Ma si fiderebbe di Piton?" chiese la ragazza " era così vicino a Silente"

"Bellatrix allora" decise Harry e sospirò "quindi, quello che dobbiamo fare è rubare la coppa dalla camera blindata dei Lastrange, sgattaiolare dentro Hogwarts senza essere uccisi e trovare Nagini. Fantastico."

"Non c'è un modo che tu possa, non so, appellare gli horcrux?" chiese Ron a Serpeverde.

"Non senza pretesa di proprietà" rispose l'uomo, scuotendo la testa e mettendo via lo specchio

"Maledizione"

hermione, tuttavia, stava fissando il fondatore, quacosa di inqietante nello sguardo "Siete Salazar Serpeverde" disse tranquillamente.

L'uomo alzò lo sguardo "Così pare."

Hermione spostò lo sguardo sul fidanzato "Faresti qualsiasi cosa che Grifondoro ti chiedesse se fosse qui, vero?"

"Si" rispose in modo incerto Ron "Perchè?"

"Quindi un serpeverde farebe qualsiasi cosa, che altrimenti non prenderebbe in considerazione, per il suo fondatore" realizzò Harry, poi aggiunse rivolgendosi all'adulto "Pensate che, se le facessimo presente chi siete, potreste convincerla a ConsegnarVi la coppa? O, almeno, mostrarVi dove la conserva? Magari per la spada di Grifondoro"

Serpeverde inclinò la testa "potrei,si. Ma non ho la certezza che crederebbe a chi io sia."

"Vale la pena provare " insistette Hermione "è tutto quello che possiamo fare. E ingannarla sarebbe più facile che intrufolarsi nella Gringott."

"Vorrei che uno di voi venisse con me" commentò Serpeverde "Invisibile, preferibilmente"

"Potremmo andare tutti" suggerì Ron

Harry scosse la testa "il Mantello può contenere solo due persone, al massimo. Ron, perchè tu e Hermione non trovate un modo per entrare a Hogwarts a cercare il diadema? Manda un gufo a Ginny e vedete se lei o uno degli altri conosce un modo per entrare senza che i Mangiamorte lo scoprano. Possiamo incontrarci di nuovo qui o a un precedente accampamento"

"I Mangiamorte sembra che abbiano ancora dei problemi qui in Irlanda, quindi questo hotel dovrebbe essere ancora sicuro" commentò Hermione " " Se vedi qualcuno al tuo ritorno, lascia un segno e torna al nostro ultimo accampamento. Ci incontreremo là."

Harry annuì e diede un'occhiata fuori attraverso le fessure della tapparella "Andiamo a dormire u po', così possiamo partire nel primo mattino."

"Come ci sistemiamo nei letti?" chiese Ron lanciando a Serpeverde un'occhiata sospettosa.

L'uomo sbuffò, mentre Harry chiudeva gli occhi e si strofinava il ponte nasale. Hermione emise un suono irritato "Cresci. Ron."

La camera aveva due letti matrimoniali. Hermione ne aveva preso uno mentre i due ragazzi si calciavano a vicenda durante il sonno. Hermione aveva commentato che non le importava se Ron avesse condiviso il letto con lei, ma il ragazzo era arrossito e aveva balbettato un no prima di scappare al negozio lungo la strada a prendere del pane di cui non avevano bisogno.

"Ron puoi dormire con Hermione e condividerò io il letto con serpeverde." Disse Harry. Quando Ron aprì la bocca per rifiutare il moro aggiunse " a meno che tu non preferisca dormire con lui. O immagino che a Hermione non avrebbe problemi. A lei sembra non importare."

"Non sarebbe un problema, n..."concorò la ragazza

"Bene!" il rosso fece una smorfia agli altri due che sorridevano, poi lanciò un'occhiataccia al fondatore " se fai qualcosa a Harry..."

"Calmati, cucciolo di leone." rispose l'uomo, le labbra arrcciate dal divertimento " fino a quando uno di voi non mi darà motivo di farvi del male, non lo farò. Non sono un tuo nemico."

"così dici tu" mormorò in risposta il grifondoro, ma si calmò.

Hermione prese la loro scorta di viveri e distribuì a ciascuno di loro da mangiare. Dopo aver cenato, si alternarono in bagno, e infine si coricarono a letto.

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*= letteralmente si traduceva in qualcosa di simile a "dopo la caduta con Godric", perciò ho optato per questa libera interpretazione dove Salazar si reca da una veggente, dopo essere stato cacciato dal castello da Grifondoro.

 

**= Nell'originale Batsutousai usa la parola scry che non ha una vera traduzione italiana,significa " usare cristalli o specchi per vedere al di là", per questo ho optato per la frase riportata.

 

***= familiarità intesa come conoscenza di qualcosa/qualcuno. È il temine tecnico per questa pratica, perciò l'ho lasciato così. Nel testo non è molto chiaro, ma in poche parole nella Divinazione del Presente (a differenza di quella del Futuro, che può essere facoltativa) una delle cose obbligatorie è quella di sapere esattamente cosa cercare, per un oggetto l'aspetto che ha, per una persona serve la descrizione fisica e conoscere la sua "anima", conoscerla di persona. Non basta vedere un ritratto o una fotografia per trovarla.

 

 

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


 

Note della traduttrice: Mi scuso per averci impiegato così tanto a pubblicare la seconda parte, ma l’università mi aveva sommerso di compiti.

in grassetto troverete le frasi in Serpentese e in corsivo i vari incantesimi

Questa storia non ha un beta e questo capitolo in particolare è stato completato dopo una notte insonne; perciò se doveste riscontrare errori vi sarei grata se me li segnalaste.

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Harry e Hermione erano stati, come sempre, i primi a svegliarsi. Si misero in un angolo della stanza e la ragazza lo silenziò in modo che potessero parlare mentre spostavano le cose che sarebbero potute servire a Harry in una seconda borsa che la ragazza aveva rapidamente evocato.

“Sei sicuro di volerlo fare?” chiese la grifondoro, una volta che ebbe aggiunto degli incantesimi alla borsa “voglio dire…non ho nulla contro Serpeverde-non è come nelle storie- ma stai per incontrare e ingannare Bellatrix con una persona che abbiamo appena sconosciuto"

“Lo so" concordò il ragazzo “ma abbiamo bisogno degli horcrux e penso che questa sia la nostra migliore opzione. Se ci fosse un altro modo, lo farei, ma non c’è.” Sospirò e scosse la testa, passando le dita sul Mantello “se non hai mie notizie entro mercoledì, pensa al peggio e cerca un altro modo per ottenere la coppa. Coinvolgi l'ordine se devi farlo, ma fai in modo che gli horcrux siano una priorità rispetto a me.”

‘Lo so" sussurrò Hermione, con le lacrime agli occhi “starai attento, vero?”

“Non lo sono sempre?” disse sorridendole

Hermione lo colpì “Non prendermi in giro, Harry Potter! Ti conosco troppo bene"

Si sorrisero prima di tornare a sistemare le loro cose.

“Tenterai di stare attento, vero?” disse la giovane, la domanda suonò più come un ordine

“Si, ci proverò” promise il ragazzo “ma non lascerò Serpeverde nei guai, lo sai"

“Lo so" concordò Hermione e sorrise tristemente “ricordati che probabilmente è in grado di difendersi da solo, va bene? Quella spada non è solo di bellezza, e lui ha creato Hogwarts"

“E se c’è qualcuno che i Mangiamorte non ucciderebbero a vista, è lui" concordò Harry “lo so.”

Stavano finendo di chiudere le due borse quando Hermione chiese “come possiamo distruggerli? Voglio dire, siamo stati fortunati con quell'incantesimo; non so se avrebbe funzionato se Serpeverde non fosse apparso"

Harry si massaggiò la fronte, aggrottando le sopracciglia “Beh, Nagini dovrebbe essere facile, basta ucciderla, ma gli altri…” Sospirò “avrei dovuto chiedere a Silente come ha distrutto l'Anello"

Serpeverde si mosse nel letto che lui e Harry avevano condiviso, attirando l’attenzione dei due ragazzi “potremmo chiedere a Serpeverde” disse Hermione “sembra saperne un bel po’ “

“Non dirlo a Ron" suggerì stancamente Harry “inizierà a urlare come Serpeverde sia chiaramente un mago oscuro che ha in programma di ucciderci tutti e unirsi a Voldemort"

Hermione rise e scosse la testa “non è così pessimo “Harry la guardò storto “ha i suoi momenti"

Le labbra di Harry si incontrassero “Harry non può essere un Serpeverde.” Gridò imitando Ron.

“Piantala" la ragazza colpì il braccio dell’amico facendolo ridere “oh, sei terribile" disse, mascherando un sorriso.

Serpeverde oltrepassò l’incantesimo, alzando un sopracciglio ai due “comincio a capire come siate riusciti ad essere grifondoro” commentò con tono neutro.

“Siamo un gruppo amante del divertimento” rispose Harry, mentre Hermione si mise a cercare nella sua borsa del cibo per il fondatore “buongiorno Serpeverde “

“Piccolo serpente. Aquilotto"

I due grifondoro alzarono gli occhi al cielo ed Hermione offrì il cibo che aveva trovato “ecco a voi, signore"

“Non sono un professore, e non lo sono stato per…” pensò per un attimo, mentre si metteva in ginocchio davanti ai due giovani “molto tempo” decise “Non è necessario chiamarmi signore. Per non confondermi con la mia Casa potete chiamarmi per nome.”

Allora sentiti libero di usare i nostri nomi” ribatté Harry “vuoi che ti aggiorni?”

Serpeverde ridacchiò “buon punto. Harry, allora. E…Hermione, giusto?”

“Si, sig-ah. Salazar" disse la ragazza arrossendo “scusate"

Serpeverde scosse la testa, poi lanciò un’occhiata a Harry “quando vuoi partire?”

“Quando sei pronto, suppongo” decise il giovane, grattandosi la testa “Inoltre, per caso sai come distruggere gli horcrux?”

Serpeverde smise di masticare e lanciò uno sguardo incredulo ai due. Dopo un momento deglutì in fretta e chiese “Non sapete come distruggerli? Allora perché date loro la caccia?”

“Non c’è nessun altro” disse piano Harry, con un’espressione dolorosa in volto “Il professor Silente mi ha detto tutto quello che poteva prima che Piton lo uccidesse l’anno scorso, e immagino che si sia dimenticato di dirmi come distruggerli”

Serpeverde sospirò “Certo che sarebbe stato meglio…” mormorò prima di scuotere la testa “gli horcrux possono essere distrutti solo da qualcosa che può distruggere sia l’anima che il contenitore. Hai detto che c’è un basilisco a Hogwarts?”

“C’era” rispose Harry “L’ho ucciso.”

Serpeverde alzò un sopracciglio “Sorprendente. Beh, il veleno di basilisco sarebbe sufficiente. Anche l’Ardemonio funzionerebbe, sebbene la capacità di controllarlo sia molto rara.” Scosse la testa “Ci sono un paio di pozioni, ma ci vorrebbe tempo per prepararle. La Maledizione che Uccide funziona anche sui contenitori inanimati. Hai detto che uno è un serpente?” gli adolescenti annuirono “Tutto ciò che uccide il serpente, dovrebbe sbarazzarsi anche del pezzo di anima”

“Veleno di basilisco” disse Hermione, rivolgendosi all’amico “Se riuscissimo ad entrare nella Camera, io e Ron potremmo distruggere il diadema non appena lo troviamo”

“Ma nessuno di voi parla Serpentese” rispose Harry, facendo una smorfia “Dubito che io ne sia capace, con la cicatrice scomparsa”

“Potresti essere in grado di creare un ingresso alternativo da-come l’hai chiamata? - La stanza delle Necessità” disse Serpeverde “Supponendo che la magia sia stata impostata correttamente, dovreste essere in grado di usare quella stanza per arrivare ovunque, anche fuori dalla scuola”

“Un passaggio segreto alternativo?” sussurrò Hermione guardando Harry

“per fortuna Fred e George non lo sapevano, allora” disse il giovane sorridendo

Hermione scosse la testa “Se Ginny riuscisse ad aprirlo dall’interno della scuola, potremmo sgattaiolare dentro in quel modo, una volta che capiamo da dove farlo partire”

“Oh” Harry fece una smorfia “buon punto. Scrivilo nella lettera. Forse conviene che sia a Hogsmade; probabilmente sarà lì l’accesso”

“Cercheremo di fare in modo che sia nella Stamberga Strillante” decise Hermione “dovremmo proteggere solo il passaggio, invece che l’intera struttura”

“E, al massimo, puoi aggiungere protezioni alla casa da lì” concordò Harry “ non è un cattivo piano. Se riesci a renderla sicura, lasca un messaggio per noi qui in hotel e Serp-Salazar e io vi raggiungeremo lì appena avremo la coppa. Sarà bello essere vicino alla scuola, soprattutto se ci permetterà di metterci in contatto con tutto il gruppo* per aggiornarci”

“e una volta ce ci siamo liberati della coppa e del diadema rimarranno solo Nagini e Voldemort” concordò Hermione “a quel punto, sarebbe meglio se fosse lui a venire da noi”

“forse” disse il ragazzo scuotendo la testa “preferirei tenere lo scontro lontano dalla scuola, ma è un buon posto dove posizionarsi, e una parte dell’Ordine si trova lì e può essere in rado di mantenere segreto dove ci troviamo.”

Serpeverde si alzò, sfregandosi le mani sulla tunica “se non riuscite ad entrare nella camera attraverso la Stanza” disse “provate a dire Godric, Rowena, Helga e il mio nome, in inglese, all’ingresso. Non sono sicuro dell’ordine esatto o se funzionerà, ma doveva essere una specie di password d’emergenza”

Hermione annuì mentre lei e Harry si alzavano “Capito. Grazie Salazar”

“Di nulla” Serpeverde raccolse la spada e il mantello che erano stati lasciati sulla sedia dalla sera precedente e li indossò “Harry, dove stiamo andando?”

“non ne sono completamente sicuro” ammise Harry facendo una smorfia quando Serpeverde si accigliò “Immagino che Bellatrix probabilmente risieda dai Malfoy, e il loro maniero si trova nel Wiltshire, da quanto ha detto il Signor Weasley”

Serpeverde emise un suono irritato “ è così che voi tre fate sempre le cose? Vi affidate alla fortuna?”

Harry e Hermione si scambiarono un sorriso indifeso “si” ammise la ragazza “stranamente, sembra che sia sempre dalla nostra parte”

“Per la maggior parte delle volte” corresse Harry, gli occhi persi nel ricordo di Silente, Cedric e Sirius che morivano davanti a lui

“per la maggior parte delle volte” concordò Hermione tristemente, toccando delicatamente il braccio dell’amico.

Il ragazzo le offrì un sorriso doloroso, poi guardò Serpeverde “vedrò di avvicinarmi il più possibile” disse, tendendo un braccio “come arriviamo posso guardarmi intorno sulla mia scopa, immagino che Malfoy Manor spicchi un po’, conoscendoli.”

“buona fortuna” disse Hermione, mentre l’uomo adulto prese il braccio offerto

“Si, anche voi. Cerca di impedire a Ron di fare qualcosa di stupido”

“lo farò” promise la grifondoro

Harry annuì e smaterializzò sé stesso e il fondatore. Apparvero in un campo vuoto e il giovane cercò nella borsa il Mantello, mentre l’altro si guardava intorno “siamo nel Wiltshire?” chiese.

Harry scrollò le spalle ed estrasse il Mantello “ un po’ più a sud, credo. Ho sorvolato questa zona solo un paio di volte, quindi non posso essere completamente sicuro di dove siamo rispetto al maniero, ma so che siamo nella zona giusta.”

“così certo?” rispose Serpeverde guardando i campi

“sì, ho letto una mappa” ribatté l’altro prima di mettersi il Mantello sopra la testa “vuoi che provi a volare un po’ in alto e guardarmi intorno?”

Serpeverde scosse la testa ed estrasse la bacchetta "Guidami! Malfoy Manor"la sua bacchetta si girò e puntò a Nord-Ovest, dopo dieci minuti di silenzio Harry disse "Raccontami degli altri fondatori"

"Hm.."

"Hm." Serpeverde si strofinò il mento. "Ti ho parlato dell'interesse di Helga per le cose carine. Suppongo che tu sappia dell'amore di Rowena per la parola scritta?"

"Sì, quel pezzetto è riuscito a rimanere nella storia."

Serpeverde sorrise velocemente "A Rowena non importava nulla delle cose carine, al contrario di Helga, preferiva passare il tempo a collezionare e leggere i suoi libri o scambiare informazioni per informazioni. Le piaceva indossare abiti più semplici, dpoichè era più facile indossarli e toglierli, non perdendo tempo per la conoscenza. Era piuttosto insonne. Non riesco a contare tutte le volte lche l'ho raggiunta, per legere, in qualche angolo del castello. "

"Ma aveva il diadema", commentò Harry.

Serpeverde annuì."Ha creato il diadema, in realtà, prima che la incontrassi. Ci ha detto che ce l'aveva fatta poco dopo che la sua casa era stata bruciata dai cacciatori di streghe, perdendo con quella tutti i suoi libri. Voleva un modo per imparare le cose più velocemente, per conservare più conoscenza, cos' che se i suoi libri fossero stati nuovamente distrutti, non sarebbe stata una tale perdita. Suo marito aveva un diadema che era stato tramandato nella sua famiglia per generazioni e che era riuscito a sopravvivere al fuoco, quindi ha usato quello per ospitare il suo incantesimo ". Sospirò un po 'tristemente. "Era un pezzo bellissimo; sono rattristato che sia diventato oscuro, anche se non posso dire se ciò sia dovuto al tempo passato, o se è perchè Voldemort ha usato–"

La bocca di Serpeverde si chiuse di scatto, mentre il suono della materializzazione risuonava attorno a loro. Sia Serpeverde che Harry avevano impugnato le loro bacchette e le avevano puntate verso il cerchio di Ghermidori che li circondava, anche se Harry si preoccupò di mantenere sul suo capo il Mantello, anche se toccava le spalle del fondatore.

"Allora, chi abbiamo trovato? Un altro dei loro ordini*** "

"ordini?" Serpeverde scattò, fissando il cerchio e atteggiandosi in un modo che Harry pensava fosse molto simile a quello che si sarebbe aspettato dal Salazar Serpeverde delle storie "l'unico ordine qui è il mio di astenersi dal puntare le vostre bacchette contro di me."

Uno degli uomini sbuffò e tirò fuori un pezzo di pergamena " Si, certo. Qual è il tuo nome, allora?"

"Salazar Serpeverde" rispose, la voce secca come un colpo di frusta.

I Ghermidori si pietrificarono per un lungo, silenzioso momento, poi quello che gli aveva chiesto il nome emise un colpo di tosse teso e abbaiò " il tuo vero nome, ragazzo"

"questo è il mio nome, razza di idiota." sibilò l'uomo " E ti consiglio di non chiamarmi ragazzo, a meno che tu non voglia perdere il resto delle dita"

Harry si guardò attorno e fissò l'uomo con la pergamena. Gli mancavano davvero due dita della mano sinistra "Serpentese" sussurrò prima di voltarsi a guardare i tre uomini che si trovavano alle spalle del fondatore.

"Provalo!" disse uno degli uomini che Harry stava guardando, agitando in modo scomposto la bacchetta " dimostra di essere Serpeverde"

l'uomo inspirò rumorosamente, poi sibilò " è davvero necessario? "

Harry sussultò quando capì cosa aveva detto Serpeverde.

"Piccolo serpente?" sussurrò

il giovane scosse la testa e toccò il braccio del fondatore in un segno silenzioso che indicava che stava bene. Non aveva spiegazioni per il fatto che comprendesse la lingua dei serpenti, ma quello non era certo il momento o il luogo per discuterne.

"Direi che è una buona prova, Sian" disse l'uomo che gli aveva chiesto la prova "Il Signore Oscuro e Potter sono gli unici due Rettilofoni,vero?"

"Chi ci dice che non è Potter, allora?" disse un altro uomo davanti a Harry.

Quello con la pergamena inspirò " Non mi interessa chi sei" informò Serpeverde " Il nome del Signore Oscuro è Tabu, chiunque lo pronunci sono una minaccia"

"Nonme ne può importare di meno dei piccoli trucchi che il mio Erede sceglie di usare contro i suoi avversari" replicò Salazar "devo raggiungere Bellatrix Lastrange; mi è stato detto che ha accesso a qualcosa di cui ho bisogno."

Ci fu di nuovo silenzio, poi l'uomo che aveva suggerito che in realtà fosse Potter disse " se fosse Potter, dovremmo comunque portarlo a Malfoy Manor,no?"

"Molto bene." rispose l'altro " Ma prima consegnami la bacchetta"

Serpeverde sembrò sul punto di maledirli tutti e continuare per la sua strada, ma alla fine porse la bacchetta all'uomo senza dita.

Una volta che l'altro la ebbe presa, Salazar allungò una mano e prese Harry. L'adolescente gli prese la mano poco prima che uno dei maghi toccasse l'altra mano e li facesse apparire fuori da delle porte in ferro battuto.

Il ferro si contorse in una faccia spaventosa "Dì il motivo della visita"

l'uomo che aveva la pergamena si fece avanti e annunciò " il mago è qui per Lady Lestrange. Dice di essere Salazar Serpeverde"

ci fu un attimo di silenzio, poi le porte si aprirono cigolando. Harry si avvicinò al fianco di Serpeverde, mentre si avviavano verso il grande maniero bianco, facendo attenzione a non toccare nessuno degli uomini che li circondavano. Furono accolti all'ingresso da una donna alta con lunghi capelli biondi e faccia allungata "Narcissa Malfoy" sussurrò Harry a Salazar,mentre la donna chiedeva per cosa erano lì.

"quest'uomo afferma di essere Salazar Serpeverde" spiegò l'uomo con le dita mancanti , puntando il pollice verso il fondatore " e dice che stava cercando Bellatrix"

"Serpeverde?" ripetè Narcissa, guardandolo e aggrottando le sopracciglia per i suoi abiti insoliti. Guardò di nuovo colui che aveva parlato " potrebbe mentire facilmente"

"mi sto stancando di mettermi alla prova per questi bambini. " sibilò serpeverde, socchiudendo gli occhi quando la donna si guardò intorno con una scintilla di paura nello sguardo. Narcissa fece un respiro attento " dov'è la sua bacchetta?" chiese e l'uomo la sollevò " Molto bene. Entrate e farò chiamare Bella" si voltò e fece strada mentre schioccava le dita per chiamare un elfo domestico per chiamare la sorella.

Si incontrarono con Bellatrix in un ampio salotto " mi hai chiamato, Cissy?" "Bellatrix" sussurrò Harry, anche se dubitava che Serpeverde ne avesse bisogno quella volta. La mora fece un passo avanti, Narcissa le aveva spiegato tutto e chiese " Chiunque può fingere di parlare Serpentese. Pronuncia il mio nome: Bellatrix"

Serpeverde sollevò un sopracciglio " Bellatrix. Non sono un teatrino per il vostro divertimento." aggiunse, per niente divertito " Ho sentito dire che

hai accesso alla spada di Godric, ne ho bisogno."

Bellatrix ridacchiò "la reclami, dunque?"

Salazar socchiuse gli occhi. Muovendo solo un angolo della bocca bisbigliò "piccolo serpente, giù"

Harry fece appena in tempo ad accovacciarsi sul pavimento che bellatrix estrasse la bacchetta e la puntò contro il fondatore. Prima che potesse pensare di lanciare un incantesimo, l'uomo aveva estratto la spada con un movimento fluido e si era girato su sè stesso, lasciando profondi squarci rossi sui toraci dei Ghermidori e tagliando a metà la bacchetta della strega.

Le due donne e Harry fissarono increduli il fondatore, mentre i cinque maghi si accasciavano a terra, due di loro tenendosi la cassa toracica, uno gorgogliava.

"Si." disse freddamente "la reclamo."

Bellatrix emise uno strillo e lanciò da una parte la bacchetta ormai inutilizzabile, estrasse un pugnale dalle sue vesti "Bella,no!" pianse Narcissa, afferrando il braccio della sorella.

Fu Serpeverde che fermò la strega, piuttosto che Narcissa, premendo la punta della spada sulla sua gola "Non continuerei" commentò piano, non senza un'avvertimento nella voce.

"Se non avessi bisogno di te per prendere la spada di Godric, saresti già morta. Se fossi costretto, troverei un'altra soluzione per entrare nella tua camera blindata alla Gringott, ma amo ancora abbastanza la mia casa da darti una possibilità. Metti via il pugnale."

"Bella, per favore" sussurrò Narcissa,stringendo la presa sul braccio della sorella. Bellatrix fece scivolare lentamente il pugnale nelle sue vesti, poi tese le mani per mostrare che era disarmata "cosa vuoi da quella spada?"

Serpeverde abbassò l'arma, ma non la inguainò "C'è un rituale per il quale ne ho bisogno. Voglio maledire coloro che sono stati smistati nella casa di Godric. Richiede qualcosa di suo, e il cappello parlante possiede troppo di Helga, Rowena e me stesso per evitare di influenzare le nostre Case. La spada."

"Il mio compito è di tenere al sicuro la spada" sbottò Bellatrix

"Devo presumere che sia un ordine del mio erede?"

La mora annuì, socchiudendo gli occhi.

"Seriamente. Tenerla al sicuro da cosa, mi chiedo? Per un rituale simile a questo più tardi o dalle mani di questo Ordine che quegli sciocchi..."fece cenno ai maghi morti o morenti dietro di lui"...hanno menzionato?"

"...Non lo so" ammise la donna.

"il rituale distruggerà la spada, quindi seguirai la sua volontà in entrambi i modi" commentò l'uomo, mentre si allontanava da Harry e prendeva la bacchetta dell'uomo senza dita. Questi si contorse, intanto che Serpeverde si rialzava e fissò il corpo per un momento prima di tornare alla sua posizione originale. Lì, lanciò un silenzioso Gratta e Netta per pulire la sua lama, poi la fece scivolare di nuovo ne suo fodero in vita.

Bellatrix e Narcissa osservavano le sue azioni con acchi acuti e diffidenti. Una volta che la spada fu ben lontana, Bellatrix disse "Molto bene, Lord Serpeverde."

Salazar sollevò un sopracciglio, ma non fece nulla per correggere il titolo.

"Dovremmo apparire nel retro del Paiolo Magico, suppongo che siappate dov'è?" disse la mora con un ghigno nascosto a malapena.

"Lo conosco" concordò Serpeverde allungando all'indietro la mano che non reggeva la bacchetta per Harry. Lui gli prese la mano e la strinse, una silenziosa promessa che avrebbe potuto portarlo ovunque avesse avuto bisogno di andare. Bellatrix annuì e prese la bacchetta che Narcissa le porse con un cenno deciso prima di smatterializzarsi. Prima che il suono della sua smatterializzazione fosse completamente svanito, Harry si voltò e si materializzò con Serpeverde nel punto designato.

La donna aprì la strada dalla locanda all'edificio bianco all'estremità di Diagon Alley. La gente si affrettò a farla passare, mentre camminava avanti, fissando tutti. Quelli che osarono fissare alle sue spalle, catalogarono strana la tunica e il mantello di Serpeverde, e Harry prese nota mentalmente di procurarsi l'abbigliamento del Fondatore alla prima occasione.

Dal suo canto, il fondatore, osservava Diagon con occhi acuti. Guardò le persone sporche ingobbite contro i muri con il terrore negli occhi, e le vetrine dei negozi cui passavano avanti.

Vide anche dei volantini con la faccia di Harry che lo etichettavano come "Indesiderabile N.1" e si chiese cosa avesse fatto il ragazzo alle sue spalle per guadagnarsi l'ira di Voldemort.

Arrivare alla camea di Bellatrix fu facile, aveva insistito perchè la accompagnassero senza porre domande. Far salire harry sul carrello senza che Bellatrix o il folletto lo notassero si dimostrò interessante, ma ci riuscirono senza troppe storie, Harry seduato a disagio sul grembo di Serpeverde, stringendo il lato del carrello con tutta la forza che aveva, in previsione delle curve strette che ci sarebbero state.

Alla camera blindata Bellatrix iniziò a dire "recupererò..."

"Infatti!" rispose Serpeverde, con un'espressione indecifrabile e irremovibile, mentre Harry sgattaiolava oltre entrambi e si ritrovava subito dietro il folletto che stava aprendo la porta. Non appena fu aperta, il giovane si precipitò all'interno e iniziò cercare la coppa. Alla fine la vide su uno scaffale alto, mentre Salazar e Bellatrix entravano , la strega pareva piuttosto arrabbiata.

Gli occhi di Serpeverde guizzarono verso la coppa, poi verso un gioiello incastonato su un bastone che era adagiato sotto uno scaffale. In silenzio ordinò a questo di spostarsi, mentre rivolgeva la sua attenzione a Bellatrix, che stava estraendo la spada richiesta da un altra mensola.

Harry afferrò il bastone e, con un po' di difficoltà, afferrò uno dei due manici della coppa. Mentre abbassava il bastone in modo da poter prendere il manufatto, la donna picchiò contro qualcosa, sorprendendolo e facendogli, quasi, cadere il bastone e facendo dondolare la coppa dal suo posto precario. Fu solo grazie ai suoi riflessi di cercatore che riuscì a prendere la coppa prima che colpisse il terreno e lo facesse scoprire.

Una volta che l'horcrux fu al sicuro nella sua tasca, Harry appoggiò con cura il bastone al muro, quindi sfiorò Serpeverde mentre correva fuori dalla camera. Alla fine il fondatore smise di studiare la spada e annuì "bene" disse "sembra essere quella vera"

"ve l'ho detto" sputò la strega, aprendo la strada per uscire dalla sua camera blindata. Serpeverde inspirò, non impressionato, e risalirono sul carrello, Harry di nuovo appollaiato sulle ginocchia dell'uomo.

Una volta raggiunta la superficie, Salazar inclinò la testa verso la strega e disse "ti ringrazio" prima di voltarsi verso l'uscita.

Bellatrix si affrettò per raggiungerlo, affermando "osserverò questo rituale"

"Ma davvero?" disse Serpeverde indifferente " non con la testa attaccata al collo, direi"

"lo farò" insistette la donna e lo afferrò, mentre Harry li smaterializzava.

Appena atterrati nella stanza d'albergo, Serpeverde commentò "piccolo serpente, pare che abbiamo un ospite" e portò la spada di Grifondoro alla gola della donna nella stesso momento in cui il suopugnale toccava la gola dell'uomo.

"Continua" sibilò lei.

Harry si tolse il Mantello e sorrise quando Bellatrix spalancò gli occhi, quindi lanciò un incantesimo per bloccare i movimenti** prima che potesse agire "dovevi per forza uccidere tutti quegli uomini?" chiese all'uomo, mentre questi abbassava la spada e si allontanò il pugnale dalla gola.

"No" ammise "ma mi ha fatto sentire meglio" tese la spada al giovane che si accigliò "ecco. Questa spada è un falso"

Harry la prese e la osservò " è questo ciò che non andava quando hai usato lo specchio?"

"Si. Avevo pensato che potesse essere qualcose di simile, ma come ho detto, non potevo esserne sicuro fino a quando non l'avessi vista di persona. È una coppia eccellente, ma è stata fatta dalla magia, non dai folletti."

"interessante" Harry posò la spada contro il muro vicino e guardò Bellatrix "sono un po' indeciso su cosa farne di lei" ammise " lasciarla vivere è pericoloso, dal momento che potrebbe riportarci a Vold....lui" si corresse, ricordandocosa avevano detto del Tabù e non volendo far morire maghi innocenti, anche se ciò non era mai successo prima in Irlanda "D'altra parte, ucciderla potrebbe avvertirlo lo stesso, dal momento che Narcissa sa dove stava andando"

"Hermione ha detto che sarebbe meglio se fosse lui a venire da te " fece notare Serpeverde e il giovane scrollò le spalle e annuì. Il fondatore tornò a guardare bellatrix, che li osservava con gli occhi sgranati "beh, sono tentato di uccid..."

"che insaziabile*** sete di sangue" mormorò Harry e Serpeverde gli lanciò un sorrisetto crudele "ma?"

"ma, vorrei prima vedere se ha delle informazioni utili. Tipo cosa sta programmando il mio presunto erede..."

"sta cercando qualcosa che è stato rubato al fabbricante di bacchette Gregorovitch" replicò Harry prontamente. Al sopracciglio alzato di Salazar si toccò la fronte chiara e spiegò " ho avuto visioni di quello che stava facendo. Era un buon modo per tenerlo sotto controllo, ma faceva venire mal di testa. Mi piacerebbe saperne di più su questo Tabù, e perchè non si ha catturato fino a che siamo tornati in Gran Bretagna. E anche tutto ciò che sa sull'Ordine, dal momento che la maggior parte è stata catturata"

"cos'è questo Ordine?" chiese il fondatore

"L'Ordine della Fenice. È un gruppo messo insieme dal professor Silente per opporsi a Vold...lui. Maledizione"

Serpeverde sbuffò "vedi se l'aquilotto ti ha lasciato una nota sulla nostra prossima destinazione mentre io interrogo Bellatrix. A meno che tu non voglia assistere?"

"sei alquanto inquietante" lo informò Harry "si, va bene. Vuoi che vada a prendere il pranzo?"

"certo"

Harry scosse la testa e lasciò la stanza d'albergo. Hermione aveva lasciato un messaggio alla reception per loro che diceva di andare alla Stamberga Strillante appena potevano."

Harry ringraziò la signora alla scrivania, poi uscì per raggiungere il negozio lungo la strada.

Venticinque minuti dopo tornò nella stanza che avevano prenotatoo con due tramezzini per Serpeverde.

Era seduto su uno dei letti, esaminando la falsa spada; non c'era traccia della strega "tieni" e allungò i panini.

"l'ho fatta svanire" disse l'uomo,mentre metteva da parte la spada e accettava il cibo. Quando Harry si sedette accanto a lui sul letto, offrì le sue scoperte mentre masticava, raccontando all'adolescente del Tabù e dei cinque membri dell'Ordine che erano stati catturati, nessuno dei quali Harry conosceva personalmente.

Serpeverde aveva anche scoperto, sebbene non ne avesse parlato all'altro, la storia dietro quella guerra, aveva bisogno di sapere per cosa si combattesse. Dopo aver ucciso e fatto scomparire la donna, si era seduto e riflettuto per un po' prima di decidere di combattere con i tre studenti, piuttosto che con Voldemort, nonostante pensasse le stesse identiche cose del suo presunto erede sui non-magici. Non poteva essere daccordo con l'idea che i nati da non-magici valessero meno di quelli i cui nonni erano magici, e non gli importava molto della mano pesante del mago oscuro nei confronti delle sue truppe e dei suoi nemici.

Alla fine, Serpeverde aveva passato troppo tempo a proteggere e nutrire quelli dal sangue magico, indipendentemente dalla loro discendenza, per tradire tutto ciò con Voldemort.

Mentre finiva il suo secondo panino, Salazar si ricordò di un fatto che l'aveva incuriosito, mentre facevano visita a Malfoy Manor "quando eravamo con i Ghermidori sei sobbalzato"

Harry si acciglio per un momento, poi la sua espressione si schiarì quando comprese la domanda implicita "si. Quando hai parlato in Serpentese ti ho capito, anche se la maledizione è sparita."

Serpeverde sbattè le palpebre "mi capisci anche adesso?"

"si, voglio dire, in realtà non posso dire che stai parlando in Serpente, ma sicuramente so cosa stai dicendo"

"è possibile che l'horcrux sia stato con te così tanto tempo che, nonostante sia stato distrutto, hai conservato alcune abilità che ti aveva concesso" suggerì Serpeverde "sai ancora parlarlo?"

Harry chiuse gli occhi e si concentrò per un momento prima di chiedere "Serpentese?"

Serpeverde scosse la testa "no"

Harry sospirò "oh bene. Almeno riesco ancora a capirlo; è più di quanto pensassi" si alzò e si stiracchiò "Hermione ha lasciato un messaggio dicendo che la Stamberga Strillante dovrebbe essere sicura. Dovremmo andare alla reception e fare il check-out, possiamo andarci quando vuoi"

si fermò a considerare la falsa spada al fianco del fondatore "devo presumere, vista l'apparente mancanza di spade portate appresso, che al momento non è comune averla adosso?"

le labbra di Harry si contrassero " no" disse "le autorità babbane tendono a guardare male chiunque indossi una lama e la maggior parte di maghi e streghe considerano le armi babbane come barbare e inferiori rispetto alle bacchette"

Serpeverde inspirò "così idioti. Le armi non magiche sono molto pericolose, e la maggior parte degli incantesimi di scudo non proteggono contro queste. Ai miei giorni, tutti portavano una lama anche solo un pugnale. Era comune vedere un duello sia con magia che armi."

Harry guardò l'arma "ammetto di non sapere nulla di spade, a parte i pochi programmi in televisione mentre pulivo il pavimento, ma potrebbe essere interessante imparare." si fermò per un momento, poi alzò lo sguardo sugli occhi verde chiaro di Salazar che lo stava osservando "saresti disposto ad insegnarmi?"

Serpeverde lo fissò ancora per un momento prima di affermare freddamente "se imparerai ad usarla, ucciderai qualcuno. Riuscirai a farlo, mio piccolo serpente nella pelliccia di un leone?"

Harry spostò la mano dove un tempo c'era la cicatrice "non ho scelta"

Serpeverde sospirò ricordando la spiegazione tormentata di Bellatrix secondo la quale Harry era stato profetizzato come colui che avrebbe sconfitto Voldemort, da qui il suo stato di ricercato principale del regno Unito "molto bene. Andiamo a questa Stamberga e incontriamoci con Ron e Hermione. Se c'è uno spazio idoneo ti insegnerò ad usarla."

"grazie Salazar" replicò Harry piano, prima di voltarsi e precedere l'altro fuori dalla stanza.

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*non si sa bene se si riferisse all’Ordine della Fenice oppure all’ES

**immagino fosse un Incarceramus

 

***letteralmente era "feroce", ma ho pensato che questo aggettivo calzasse meglio per il fondatore

 

 

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Capitolo 3
*** parte 3 ***


note della traduttrice: ecco la terza  parte di questa storia! La prossima è l'ultima. 

Come sempre questa storia non ha un beta e in questo periodo sono troppo presa dall'università per poter controllare gli errori, perciò se ne trovate fatemeli notare, grazie!
Buona lettura

 

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Quando arrivarono alla Stamberga Strillante, Ron e Hermione non c'erano, ma erano presenti degli incantesimi che Harry capì essere quelli usati anche mentre erano in viaggio per le foreste dell'Inghilterra e alcuni libri della ragazza erano sparsi su un tavolo.

 

La botola per il Salice Schiaffeggiante aveva un'incudine a tenerla chiusa, il che lo fece ridere per ben cinque minuti, mentre Serpeverde si chiedeva se fosse impazzito. Su un muro della stanza c'era una porta che Harry non aveva mai visto, che si apriva su un passaggio buio che lo portava in direzione di Hogwarts, quindi immaginò che conducesse alla Stanza delle Necessità.

 

Serpeverde aggiunse altri incantesimi a quelli di Hermione, assicurandosi che non sarebbero stati trovati da nessun nemico, in seguito i due maghi cercarono una stanza sufficiente per imparare l'arte della spada, che iniziarono a praticare per circa due ore prima che Harry, sfinito, chiese di fermarsi.

Erano al tavolo del primo piano - Serpeverde sfogliava uno dei libri di Hermione mentre Harry faceva uno spuntino con alcune patatine che Hermione gli aveva dato quella mattina- quando la porta si aprì per far entrare Ron, Hermione e Ginny. Ci fu un lungo momento di calma mentre i tre nuovi arrivati fissavano le due bacchette puntate verso di loro, poi tutti si rilassarono e Giny corse avanti per abbracciare Harry.

 

"il diadema è distrutto" disse Hermione a Serpeverde mentre Ron andava a separare Harry e sua sorella "abbiamo portato la zanna di basilisco che abbiamo usato, per distruggere la coppa, se ce l'avete"

Serpeverde annuì, rilassandosi sulla sedia e osservando la scena che si svolgeva dall'altra parte del tavolo " ce l'ha Harry. Chi è la ragazza?"

"la-? Oh, quella è Ginny. È la sorella di Ron, e lei e Harry sono in una specie di non frequentazione"

"non frequentazione?" ripetè seccamente Salazar.

Hermione fece una smorfia e si lasciò cadere sulla sedia libera accanto al fondatore, dopo averle lanciato un incantesimo per assicurarsi che riuscisse a reggere il suo peso.

 

"sarebbero usciti insieme, ma quando decidemmo di trascorrere l'anno a dare la caccia agli horcrux, Harry insistette per far si che non ci fosse nessuna relazione formale tra loro, a causa del pericolo. Non che Ginny non fosse già in pericolo, considerando suo fratello in fuga e la sua famiglia facente parte dell'Ordine, ma non ha ancora l'età, quindi non può lanciare magie fuori dalla scuola"

Serpeverde alzò un sopracciglio "Perchè no?"

Hermione sbattè le palpebre, poi sospirò " probabilmente non c'erano leggi al riguardo,vero? Beh, la legge magica britannica afferma che qualsiasi mago o strega che abbia meno di diciasette anni non può usare la magia al di fuori della scuola a meno che debbano ancora frequentarla. La prima volta che un bambino infrange la legge, gli viene inviata una lettera di avvertimento, la seconda volta si trovano ad affrontare un udienza presso il Dipartimento dell'Applicazione della Legge Magica e potrebbero essere espulsi e la loro bacchetta verrebbe spezzata se si scoprisse che l'hanno violata intenzionalmente."

"e se ti difendi da qualcuno che cerca di ucciderti?" chiese Serpeverde accigliato.

Immaginò, che una volta che la scuola divenne comune, avesse senso impedire ai giovani maghi e streghe di usare la magia indiscriminatamente a casa, ma gli sembrava ancora impossibile, essendo cresciuto usando la magia ogni volta e ovunque gli piacesse.

"c'è una clausola per l'autodifesa" spiegò la ragazza " ma le cose possono diventare un po' complicate se tu o la tua famiglia avete nemici nel Ministero. Harry ha quasi perso la bacchetta l'estate prima del quinto anno perchè il Ministero stava infangando il suo nome, nonostante stesse proteggendo lui e suo cugino quando ha lanciato l'incantesimo"

Serpeverde guardò dove Harry stava ridendo di qualcosa che Ginny aveva detto a suo fratello.

Li guardò in silenzio per un lungo momento prima di parlare "Harry, la coppa?"

il moro e i due Weasley lo guardarono sorpresi, poi l'espressione di Harry si addolcì e prese la borsa al suo fianco "si,aspetta...."

"ancora qui?" sbuffò Ron all'adulto e ricevette un calcio nello stinco da Harry e uno schiaffo da Ginny "ahi!"

Hermione sospirò e si massaggiò la fronte "Ron..."

Serpeverde considerò il ragazzo per un momento prima di chiedere "ti aspettavi che mi unissi al mio presunto erede e ai suoi servi?"

 

Ron si spostò fuori tiro da sua sorella e dal suo miglior amico prima di ammettere "Beh,si"

"perchè?" chiese Serpeverde

Ron aprì la bocca per rispondere, ma Harry lo anticipò "Non importa" e lanciò un'occhiataccia al rosso.

"vorrei comunque sentire la sua risposta" rispose l'adulto con calma

Harry si accigliò, ma non si mosse per fermare di nuovo Ron quando aprì bocca " Beh, solo..." si mosse per un momento, poi scattò "Tutti i serpeverde sono cattivi! E sono tutti presi con quella faccenda della purezza del sangue e uccidono i babbani!"

Serpeverde considerò la faccia arrossata di Ron in silenzio per un momento, assicurandosi che avesse detto tutto, poi commentò "non sono un purosangue"

"beh, neanche Tu-Sai-Chi" mormorò Ron,accigliato

Serpeverde alzò un sopracciglio e guardò verso Harry per una conferma

"suo padre era un babbano" concordò Harry "e sua madre era quasi una Maganò. È cresciuto in un orfanotrofio babbano, perchè sua madre morì dandolo alla luce e suo padre non voleva aver niente a che fare con lui"

Serpeverde annuì e guardò di nuovo Ron "mia madre era una non-magica. Mi ha cresciuto da sola ed è stata uccisa per colpa mia. Mi piacciono i non-magici? No,non particolarmente. Credo che bisognerebbe ucciderli tutti indiscriminatamente? No" annuì mentre Ron distolse lo sguardo, con le labbra strette "vuoi sapere le discendenze del primo anno serpeverde?"

"tutti purosangue scommetto"mormorò Ron senza intonazione nella voce

le labbra di Serpeverde si contrassero in un sorriso "circa la metà erano quelli che chiameresti nati-babbani. Dell'altra metà, la maggior parte erano mezzosangue. C'erano solo due purosangue" sbuffò ai quattro sguardi sorpresi che ottenne "la maggior parte dei purosangue finì con Rowena o Helga"

"quello che non capisco" disse Ginny scuotendo la testa "è il motivo per cui, se ti trovi bene con i bambini nati-babbani, quelle voci su di te siano così diffuse. Voglio dire non dovrebbe esserci una specie di registro pubblico che dice che hai permesso anche a loro di far parte della tua casa?

"i registri della Fondazione sono scarsi" spiegò Hermione "non c'era una vera forma di governo magico fino alla formazione del Consiglio dei maghi nel 947-oltre cento anni dopo la prima apertura di Hogwarts- quindi non c'era nessuno che potesse tenere il passo con i documenti storici. Ci sono alcuni documenti salvati del primo secolo, scritto da studenti e professori, ma sono molto in conflitto tra loro e non dicono davvero quale fosse la composizione delle case, aldilà del numero occasionale degli studenti."

Serpeverde scosse la testa "saresti dovuta essere nella casa di Rowena" Hermione arrossì e si accovacciò sulla sedia mentre gli altri tre adolescenti ridevano "per quanto riguarda il motivo per cui mi viene attribuita tutta questa assurdità della purezza del sangue? Potrebbe essere stato Godric, o il figlio di uno dei miei fratelli, che ha assunto la causa del padre col mio nome; non è come se fossi stato in giro per confutare qualsiasi pretesa sulle mie ideologie"

"è vero" intervenne Harry guardando i due rossi "immagina cosa potrebbe pensare di voi il mondo tra mille anni se Percy fosse l'unico rimasto a parlare per voi"

i due Weasley fecero una smorfia " okay,si" concordò Ron prima di rivolgersi a Serpeverde "okay, quindi forse non sei a favore delle idee di Tu-Sai-Chi. Stai pianificando di restare,allora?"

Serpeverde scrollò le spalle "dove altro potrei andare?" chiese, lasciando Ron a sbattere le palpebre in modo stupido mentre si girava verso Harry e disse"vediamo come distruggere questa coppa"

Harry estrasse l'oggetto dalla borsa e Hermione fece scivolare una zanna di basilisco sul tavolo. Non dando al pezzo di anima il tempo di reagire, Harry conficcò la zanna nell'iconografia del tasso e tutti trasalirono mentre un lamento si alzò da questa prima che si spezzasse a metà.

Rimasero tutti fermi per un momento prima che Harry si schiarisse la voce e dicesse "allora, mancano solo Nagini e Voi-Sapete-Chi..."

Ron emise una risata strozzata "sapete del Tabù. Bene"

"volevamo dirvelo" aggiunse Hermione

"siamo stati catturati dal Tabù" ammise Harry " quando Salazar e io stavamo andando verso Malfoy Manor. Il viaggio è stato più corto di quanto pensavamo, ma si, l'abbiamo saputo"

"utile, la tua fortuna" aggiunse Serpeverde seccamente e Harry e Hermione risero entrambi, mentre i due Weasley sorridevano.

Hermione scosse la testae la sua espressione si scurì "comunque, come facciamo a trovare Nagini?"

Harry si morse il labbro inferiore, poi guardò Serpeverde "se mi insegnassi come farlo, potrei usare lo specchio per trovarla. Probabilmente potrei farlo anche per controllare Tu-Sai-Chi, ora che sono senza cicatrice"

"è scomparsa" si rese conto Ginny, toccando la fronte del ragazzo con una mano "Ma come?"

"non vuoi saperlo" si intromise Ron, scuotendo la testa.

"e probabilmente dovresti tornare al castello" concordò Hermione " è già abbastanza brutto che tu abbia perso le lezioni, meglio non perdere anche la cena"

"si,okay"concordò la rossa. Lei e il moro si scambiarono un bacio veloce, ignorando il lamento di Ron "Ohi!" si fermò vicino alla porta aperta e chiese "dovrei farvi avere del cibo?"

"si per favore" rispose Ron, speranzoso

"solo se riesci a procurartelo senza destare sospetti" insistette la ragazza, lanciando uno sguardo scocciato a Ron.

"potresti chiedere ad un elfo domestico" fece notare Serpeverde "dubito fortemente che negherebbe qualsiasi cosa a uno studente, che stiano frequentando le lezioni oppure no"

"ma potrebbero dirlo a Piton" mormorò Ron

"c'è ne è uno che non lo farà" realizzò Harry, raddrizzandosi sulla sedia "Dobby!"

"Harry Potter ha chiamato Dobby" esclamò l'elfo domestico non appena apparve accanto al ragazzo

"ehi, Dobby!" disse Harry sorridendogli "è bello riverderti"

gli occhi dell'elfo si spalancarono e sembrarono sospettosamente lucidi " Harry Potter fa un grande onore a Dobby" disse, chinando la testa

"smettila" ordinò il giovane, sciolando giù dalla sedia per inginocchiarsi davanti alla creatura " ci chiedevamo se potevi procurarci qualcosa di ciò che stanno servendo nella Sala Grande"

Dobby alzò lo sguardo su Harry con gli occhi spalancati, poi guardò attorno al tavolo; Ginny se ne era andata una volta che l'elfo era comparso. I suoi occhi si fermarono su Serpeverde e sembrarono allargarsi ancora di più prima di dire " Maestro Serpeverde?"

l'uomo si raddrizzò sulla sedia " sai chi sono?"

"Tutti gli elfi domestici conoscono i fondatori" rispose Dobby usando la sedia vuota di Harry per salire sul tavolo e vedere meglio il mago . Rimase lì per un momento fissando Serpeverde, poi si inchinò profondamente "Dobby è onorato"disse solennemente.

L'adulto si appoggiò allo schienale della sedia "l'onore è mio, Dobby" mormorò.

Dobby pigolò e sbirciò verso l'adulto " il Maestro Serpeverde è un grande mago" sussurrò prima di voltarsi a guardare Harry che si trovava dietro di lui " proprio come Harry Potter"

"Dobby..." iniziò Harry

"Dobby procura il cibo" dichiarò e scomparve

"è stato inaspettato" commentò Salazar

"era stranamente serio" concordò Ron guardando Harry " non lo è mai stato prma, vero?"

"no" concordò Harry riprendendo il suo posto "di solito sono fortunato se riesco a impedirgli di saltellare sul posto per due secondi".

 

L'elfo tornò con un piccolo banchetto e gli uomini si affrettarono a togliere dal tavolo i libri, la zanna e dai resti della coppa, quindi si sistemarono per mangiare.

L'elfo rimase con loro, assicurandosi che si godessero il cibo e condividendo i pettegolezzi di Hogwarts con i tre studenti; tutti erano interessati a sapere come era la situazione, oltre il poco che Hermione e Ron avevano visto e il poco che Ginny aveva raccontato loro.

Alla fine, il quadro dipinto era cupa; gli studenti erano torturati durante le lezioni e le detenzioni dei Carrow. I professori rimasti facevano ciò che potevano, ma anche loro dovevano inchinarsi alle richieste dei Mangiamorte. Sorprendentemente, Piton aveva fermato alcune punizioni, sebbene Harry e Ron facessero fatica a crederlo.

Quando finirono, prima che Dobby potesse scomparire, Serpeverde finalmente parlò per chiedere " come vengono trattati gli elfi domestici?"

i tre studenti sbatterono le palpebre sorpresi, ma la creatura rispose " Dobby non si lamenta. Gli altri elfi hanno avuto problemi con i Carrow, ma a Dobby è stato detto di stare alla larga da loro"

"da chi?" chiese Harry accigliato

"dal preside Piton" rispose Dobby "Dobby attira guai, ha detto a Dobby, e Dobby non deve attirare guai dai Carrow. Quindi Dobby no."

"che tipo di guai hanno gli altri elfi domestici con questi Carrow?" chiese il fondatore, gli occhi acuti contenenti una scintilla di silente oscurità.

Dobby esitò a rispondere, ma alla fine ammise "vengono presi a calci oppure vengono colpiti. Manny è stato cruciato per aver pulito la stanza della sorella."

Serpeverde annuì e si allontanò dal tavolo " capisco" disse prima di avvicinarsi alla porta del passaggio tra la Stamberga e Hogwarts.

"Salazar, che stai facendo?" chiese cautamente Harry, la sua voce serrata di rabbia per i suoi compagni e gli altri a Hogwarts.

Serpeverde si fermò con la mano sul bordo della porta semi aperta e disse " sto andando a buttare fuori a calci quei mostri dalla mia scuola" disse con voce gelida.

"torneranno e diranno a Tu-Sai-Chi che siamo qui" urlò hermione balzando in piedi

"allora mi prenderò cura di loro prima che possano lasciare la scuola" replicò Serpeverde prima di entrare nel passaggio.

"cosa vuoi fare, ucciderli?" chiese stupidamente Ron, mentre Harry si allontanava dal tavolo.

"si. Penso che lo farà" rispose il moro prima di svanire lungo il passaggio dopo il fondatore "Salazar!" gridò alla ritirata mentre correva per raggiungerlo.

 

Una volta che lo raggiunse, afferrò il braccio dell'uomo e lo fermò "senti, a nessuno di noi piace quello che sta succedendo a Hogwarts, ma qualsiasi cosa facessimo lo metterebbe in allerta del fatto che siamo qui"

Serpeverde rivolse uno sguardo gelido all'adolescente al suo fianco "Non me ne starò seduto lì mentre i miei studenti vengono torturati dai loro professori" ringhiò.

"ma non sono i tuoi studenti" dissero Hermione e Ron "sono nella mia scuola-sono i miei studenti" rispose Salazar "non mi fermerete" aggiunse, mentre Harry apriva la bocca per parlare "capisco la delicatezza della situazione con il mio presunto erede, ma non mi tiro indietro, mentre quelli che cercano sicurezza all'interno delle murache ho aiutato a costruire soffrono; non posso. Se scopre che sei a Hogwarts, allora ci posizioneremo qui, dove gli incantesimi possono trattenerlo"

"andiamo, allora" disse Ron indossando una maschera di determinazione.

"aspetta" ordinò Hermione, poi si girò di lato e chiamo "Dobby?"

"signorina Hermione??" rispose l'elfo, comparendo ai suoi piedi e guardandola con occhi spalancati

"Tu e gli altri elfi potreste assicurarvi che nessuno lasci le proprietà del Castello?"

"Dobby lo farà" dichiarò prima di scomparire

"Un'idea eccellente" ammise Serpeverde prima di scrollarsi la mano di Harry dal braccio "Andiamo."

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I tre adolescenti non fecero ulteriori proteste, camminando in sincornia al fondatore come se fosse naturale. Non incontrarono nessuno, anche se i ritratti furono presi da una sorta di euforia quando scorsero i quattro, e i loro nomi sussurrati li seguirono dal settimo piano all'ingresso.

Fuori dalle porte chiuse della Sala Grande, Serpeverde si fermò e guardò i ragazzi. Sembravano tutti determinati, anche se c'era un bagliore di paura negli occhi di Hermione, mentre la rabbia bruciava dentro quelli di Ron.

Serpeverde annuì tra sé e ordinò: "Ron e Harry, state qui fuori e tenete gli occhi aperti in caso che qualche studente decida di scappare. Hermione, dietro quell'angolo, alla fine della sala, c'è un'altra porta; controllala per me"

"Certo," concordò Hermione con il sollievo negli occhi

" ricordalo" aggiunse Harry, dando a Ron uno sguardo."Non importa la loro casa o i nostri sentimenti personali nei loro confronti."

Ron grugnì, ma parte della rabbia nei suoi occhi scomparve sotto lo sguardo consapevole di Harry. "Sì, lo so" concordò alla fine.

"riuscirai da solo?" Chiese Harry a Serpeverde mentre Hermione si accucciava dietro l'angolo.

Serpeverde sfiorò la spada e sorrise quando l'adolescente fece una smorfia."Sono più che in grado di gestire questi Mangiamorte. E se, per qualche motivo, dovessi aver bisogno d'aiuto, confido che tu o Ron vi affretterete per aiutarmi come un qualsiasi leone pazzo farebbe."

"Nessun Grifondoro salverebbe un Serpeverde" dichiarò Ron.

Harry alzò gli occhi al cielo "Anche quando quel Serpeverde si sta mettendo in gioco per gli altri Grifondoro?"

"Oh. Beh, sì, forse allora. Immagino."

Serpeverde sbuffò, poi agitò la bacchetta contro le doppie porte. Queste si spalancarono e lui si avviò a grandi passi all'interno, lasciando Ron e Harry a sbirciare alle sue spalle, osservando chiunque pensassero che fosse così poco intelligente da provare ad attaccare il Fondatore quando non stava guardando.

Snape si alzò per primo e fermò i Carrow mentre puntavano le loro bacchette sull'intruso con imprecazioni sulle labbra. "dicci il tuo nome e il motivo della visita", ordinò il Preside.

Prima che Serpeverde potesse rispondere, un fantasma si librò attraverso il muro dietro il tavolo Serpeverde e si fermò sopra il tavolo di Corvonero, fissando l'uomo al centro della Sala Grande "Salazar?" mormorò.

Serpeverde sbatté le palpebre "Helena" Lui scosse la testa "Parleremo più tardi," ordinò e lei annuì "Il mio nome" disse per l'intera Sala, guardando alle spalle di Piton "è Salazar Serpeverde, e sono qui per far sparire i servitori del mio erede dalla scuola."

Ci fu un attimo di calma, poi i due Carrow si alzarono entrambi ringhiando"Bugiardo!"

: Siediti !: sibilò Serpeverde, immaginando che se aveva funzionato sui Ghermidori, Narcissa e Bellatrix, avrebbe probabilmente funzionato su questi due.

I due Mangiamorte si congelarono e molti studenti si allontanarono da Serpeverde, molto più diffidenti nei suoi confronti rispetto a quando aveva detto il suo nome la prima volta. Piton sembrò momentaneamente preso alla sprovvista, poi si riprese abbastanza da chiedere: "Cosa mi dice che non sei Potter, sotto effetto di... '

"Sono qui, Piton," disse Harry dalla porta della Sala, le braccia incrociate sul petto.

"Il piano era di tenerti lontano mentre i suoi servitori sono ancora a scuola", disse Serpeverde all'adolescente.

Harry scrollò le spalle "Perché non sarebbe accorso nel momento in cui avrebbe sentito che eri qui."

"Non mi vuole morto."

"Per ora"

"Serpeverde!" Ginny gridò dal tavolo di Grifondoro e il Fondatore guardò il tavolo principale, dove Amycus stava lanciando contro di lui una Maledizione Oscura.

Serpeverde estrasse la spada e la sollevò, lasciando che la maledizione si annullasse contro di essa. Non appena l'incantesimo fu svanito, Serpeverde rivolse la bacchetta sul Mangiamorte e sibilò " Avada Kedavra ".

L'uomo venne colpito dalla maledizione sull braccio e cadde, morto.

La sorella emise un ruggito e saltò sul tavolo principale, abbassando la mano di Piton e corse verso Serpeverde. Lui le venne incontro con la punta della spada e osservò cupamente mentre la luce abbandonava i suoi occhi, prima di allontanare il cadavere dalla lama. Alla sua sinistra, avvertì un movimento, ma due lampi dalla porta gli dissero che Harry e Ron avevano le cose sotto controllo.

Serpeverde incontrò gli occhi neri del Preside, che era circondato dalle bacchette di altri professori. "Non hai intenzione di combattere?"

"È troppo codardo" sputò Harry, avvicinandosi a Serpeverde.

Gli occhi di Piton divamparono di rabbia e la sua mano si contrasse, come se volesse afferrare la bacchetta, ma non ebbe ulteriori reazioni alle parole di Harry, scegliendo, invece, di dire: "So quando una battaglia è persa"

"Co..."

"Harry", interruppe Serpeverde. Quando l'adolescente lo fissò, sibilò: Solo il disonorevole continua ad insultare chi si è arreso .:

Harry distolse lo sguardo, accigliato, ma non disse altro per inimicarsi il Preside.

Serpeverde alzò gli occhi al tavolo principale, dove una donna anziana in verde stava prendendo la bacchetta di Piton. "Capi delle Case?" chiese e la donna con la bacchetta del Preside, un uomo con una bella veste verde, una donna grassoccia con polvere e foglie tra i capelli, e un omino con i capelli bianchi lo guardarono annuendo "Per favore, fate in modo che gli studenti arrivino nei loro dormitori, poi unitevi a me nell'ufficio del Preside"

"Cosa dobbiamo fare con gli studenti che lavorano per Tu-Sai-Chi?" chiese l'uomo con la tunica verde, gli occhi tremolanti verso il tavolo dei Serpeverde.

"Si sono presi cura di loro" assicurò Serpeverde prima di guardare Harry "raggiungi Hermione e Ron e ci incontriamo fuori dall'ufficio?"

"Sì. Vuoi che mi assicuri che Dobby e e gli altri blocchino anche i gufi?"

"Sono sicuro che lo avrà già fatto, ma vale la pena chiederglielo" concordò Serpeverde.

Harry annuì e fece un cenno verso Ron, poi indicò dove si trovava Hermione. Il rosso annuì prima di scomparire fuori dalle porte e Harry si diresse verso la porta, evitando un professore e sorridendo agli studenti che chiamavano il suo nome.

Serpeverde fece distrattamente svanire il cadavere della Carrow e pulì la sua lama prima di foderarla e di passare oltre gli studenti fino al tavolo principale. Alcuni insegnanti si erano prodigati per aiutare i Capicasa a dirigere i loro studenti nei dormitori, lasciando due streghe ai lati di Piton, che aveva ripreso il suo posto e osservava i movimenti dei membri della sua scuola con occhi tranquilli.

Serpeverde fece svanire l'altro Carrow una volta raggiunto il tavolo principale, poi guardò le due streghe "Perdonatemi, ma temo di non conoscere i vostri nomi"

"Sono Irma Pince, bibliotecaria", disse la donna più magra a voce bassa.

"Poppy Pomfrey," offrì l'altra donna, lisciandosi una mano sul grembiule "Sono la medimaga della scuola. E questo è Severus Piton, poiché dubito che il signor Potter e i suoi amici vi abbiano fatto una presentazione adeguata."

"No. Harry e Ron sono più interessati a infangare il suo nome mentre Hermione evita ogni menzione di lui, se possibile" ammise Serpeverde, guardando in basso verso il calmo Preside. O ex-preside, a pensarci bene. Scosse la testa e guardò le due streghe "Poppy, credo che Harry e Ron possano aver stordito alcuni Serpeverde, e non sono sicuro che qualcuno penserà di controllarli. Potresti ...?"

"Certamente," concordò lamedimaga prima di prendere la gonna e affrettarsi verso il tavolo Serpeverde.

"Irma, non sono sicuro che tu abbia intenzione di unirti a noi nell'ufficio?"

la bibliotecaria scosse la testa "Grazie, ma no. Se avete Severus sotto controllo, tornerò nelle mie stanze."

Serpeverde inclinò la testa "Credo che ce la faremo. Grazie."

La strega annuì e si allontanò, avendo cura di aggirare lo spazio in cui c'era il cadavere del Carrow, nonostante fosse stato fatto svanire.

Serpeverde considerò Piton per un lungo momento prima di parlare "Ho alcune domande per te che preferirei non porre di fronte agli studenti, saresti disposto a rispondere?"

Piton annuì con decisione e si unì a Serpeverde mentre camminava verso la seconda uscita. Hermione e Harry se ne erano andati, probabilmente dirigendosi verso l'ufficio al settimo piano, così Piton e Serpeverde si ritrovarono a camminare da soli, il suono dei passi di centinaia di studenti che si dirigevano verso i loro dormitori echeggiava lungo i corridoi. Serpeverde lo guidò verso la loro destinazione, evitando gli studenti, ma non fece spostare il gargoyle fino all'arrivo di Harry, Ron ed Hermione, che si appoggiarono contro il muro di fronte.

"Muoviti" ordinò Serpeverde al gargoyle che scivolò di lato, consentendo l'accesso alla scala a chiocciola.

"Non avresti potuto farlo fuori come hai fatto con i Carrow?" Si lamentò Ron mentre Serpeverde faceva segno a Piton di precederlo.

"Non uccido a sangue freddo", rispose Serpeverde "Inoltre, ho delle domande per lui che dubito che qualcuno degli altri professori avrebbe saputo rispondermi. Vieni."

Non appena Serpeverde entrò nell'ufficio, una voce chiamò: "Beh, guarda un po'. Salazar, ci chiedevamo dove fossi andato."

Serpeverde si voltò a fissare l'oggetto che gli aveva parlato, ignorando i ritratti sussurranti sopra la sua testa e il breve sguardo sorpreso di Piton. "Davvero? Godric stava forse cercando di maledirmi ancora di più? Forse forse sarebbe riuscito a guarirmi dalla mia innaturalità ?"

"Salazar," sussurrò Harry mentre Hermione emise un debole gemito.

Il cappello sospirò "Credo che volesse scusarsi, ma potrebbe aver mentito per vedere se qualcuno di noi sapesse dove fossi scomparso" ammise.

"è stato ... difficile dopo che te ne sei andato."

"Godric è sempre stato difficile" scattò Serpeverde, poi agitò una mano "Non importa. Tu ed io dobbiamo parlare dello smistamento degli studenti." Fissò il cappello con uno sguardo gelido.

Il cappello rise "Ti stai lamentando. Ammettilo, vuoi solo che Harry sia nella tua casa !"

"Voglio che gli studenti vadano nelle Case a cui appartengono, non in quella che pensano siano più di loro gradimento", sputò il fondatore "Non ti è stato detto di dare loro una scelta, ma di smistarli inutile copricapo!"

"Ma poi si lamentano!"si lamentò il cappello "Hai mai sentito il gemito di un undicenne dovuto al fatto che non fosse finito nella casa che voleva?"

"Per inciso," Serpeverde sbuffò "si. Più volte."

Hermione si schiarì la gola "Salazar, forse potresti avere questa discussione più tardi?" suggerì mentre Ron e Harry persero il controllo delle loro risate.

Serpeverde si schiarì la gola a disagio "Ovviamente." Diede un'occhiata al cappello "Parleremo più tardi"disse e il cappello rise"Harry, Ron, state zitti."

"Scusa, Salazar," respirò Harry, raddrizzandosi "È solo che, stai litigando con un cappello."

Serpeverde decise che ignorare l'adolescente era la cosa più consona da fare e si rivolse a Piton, che stava guardando tutto ciò con occhi cauti "Severus, mi chiedevo se potevi dirmi dove si trova la spada di Godric. La vera", aggiunse quando la bocca di Piton si aprì, "non quella falsa che Bellatrix aveva nella sua Camera blindata."

"Cosa ti fa pensare che Piton sappia dove si trova?"Chiese Ron, lasciandosi cadere su una delle lussuose sedie che Hermione aveva evocato per ciascuno dei ragazzi.

"Bellatrix ha detto a Salazar che è stato Piton a mettere la spada nella sua camera", spiegò Harry.

"Cosa ti fa pensare che quella fosse un falso?" Chiese Piton senza problemi.

"Conosco la spada di Godric, e non è vera. Non male per un falso, devo ammetterlo, ma non abbastanza da potermi ingannare. Quella vera?"

"Forse non so dove sia."

"stai mettendo a prova la mia pazienza, ragazzo," avvertì Serpeverde, indicando gli adolescenti mentre Ron apriva la bocca per commentare. Hermione colpì il ragazzo e scosse la testa quando le lanciò uno sguardo ferito.

L'espressione di Piton si oscurò quando fu chiamato ragazzo, ma accennò verso uno dei ritratti " ce l'ha Silente."

I tre studenti si girarono verso il quadro per guardare con gli occhi spalancati l'uomo anziano nella cornice che sorrise a loro "sono fatto così."

Serpeverde guardò di nuovo gli adolescenti, notando le lacrime di dolore nei loro occhi alla vista dell'uomo anziano "Harry", chiamò e il ragazzo lo guardò "Devi essere tu"

"Grazie, Salazar," rispose l'adolescente e si alzò per avvicinarsi al ritratto"Signore", disse all'uomo dentro.

"Harry, ragazzo mio," replicò Silente "Come va la tua ricerca?"

Harry sorrise tristemente "Mancano solo Nagini e lui"

Silente sbatté le palpebre sorpreso "Davvero? Hai trovato tutti gli altri?"

Harry annuì "La coppa era nella camera blindata di Bellatrix, con la spada finta, e il diadema di Corvonero era nella Stanza delle Necessità. Salazar li ha individuati per noi." Si fermò per un momento, poi tirò con cura i capelli da una parte, scoprendo la fronte"E io."

Snape fece un respiro profondo, portando gli altri quattro esseri umani viventi a guardarlo con sospetto.

"Harry", interruppe Silente, "come l'hai scoperto? E come l'hai rimosso senza affrontare Tom?"

"Conosco un horcrux quando ne vedo uno, non importa il suo contenitore", offrì Serpeverde al ritratto, continuando a guardare Piton con gli occhi socchiusi, gli occhi dell'uomo si erano spalancati alla parola horcrux e dietro gli occhi neri si stavano formando alcune connessioni rapide "Chi è 'Tom'?" Aggiunse Serpeverde, lanciando un'occhiata a Harry prima di riportare la sua attenzione sull'ex Preside.

"Tom Riddle," spiegò Harry "È il nome di nascita di Tu-Sai-Chi. Lo odia, pensa che sia comune e babbano, perché lo condivide con suo padre."

Serpeverde sbuffò "Infatti." Rivolse la sua attenzione a Silente, poiché Piton sembrava aver nuovamente dominato le sue emozioni "Il mio presunto erede non doveva essere per forza colui che avrebbe eliminato l'horcrux; qualsiasi maledizione che uccide l'avrebbe fatto."

Vedendo le connessioni che il defunto Preside stava facendo, prima che potesse persino arrivarci da solo, Serpeverde aggiunse: "Ho focalizzato l'incantesimo sulla rappresentazione fisica dell'horcrux, ovvero la cicatrice; l'incantesimo non ha nemmeno sfiorato Harry."

Harry scosse la testa "Un leggero mal di testa, ma per il resto non sono stato influenzato."

"Vedo..."

Serpeverde scosse la testa "Silente, forse mi puoi aiutare con un indovinello?"chiese quando i professori iniziarono ad apparire in cima alle scale nell'ufficio.

Silente sbatté le palpebre e annuì a Serpeverde "Certamente."

"Perché, un uomo che è fedele al mio presunto erede, metterebbe una copia della spada di Godric nella camera blindata di uno dei suoi compagni?" Si chiese Serpeverde, sorridendo a Piton, che si irrigidì "Ancora più importante, perché quello stesso uomo dovrebbe fare di tutto per proteggere gli studenti, il personale e gli elfi domestici della mia scuola quando al suo padrone non potrebbe interessare di meno della loro salute o felicità?"

Ci fu un lungo silenzio mentre gli adolescenti e il gruppo di personale che si erano fermati all'ingresso dell'ufficio lo analizzavano. Piton rimase rigido in silenzio, senza facilitare le cose.

Alla fine, Harry disse: "L'ho visto uccidere Silente, Salazar."

Snape lanciò uno sguardo al ritratto di Silente che sospirò "è qualcosa che ha fatto per mio ordine, ragazzo mio" ammise l'anziano "Stavo già morendo per la maledizione nella mia mano; ho pensato che fosse meglio se mi avesse ucciso Severus rispetto a Bellatrix o a Fenrir Greyback."

"Albus" respirò la donna con la tunica verde, entrando ulteriormente nella stanza in modo da poter vedere meglio il ritratto "Questo è vero? Non è un traditore?"

Silente sospirò e annuì "Non lo è, Minerva" concordò.

"Ha tagliato l'orecchio a George!" Urlò Ron, in piedi e fissando Piton "E non dirmi bugie su come lo hai programmato prima!"

"È stato un incidente", ammise rigidamente Piton "Non miravo al signor Weasley."

"Oh, un incidente, vero?" Ron sputò "Che ne dici se accidentalmente..."

"Ron, no!" Urlò Hermione, afferrandogli il braccio mentre estraeva la bacchetta da una tasca.

" Expelliarmus " intonò Harry, afferrando la bacchetta di Ron mentre volava attraverso la stanza.

"Harry!" Urlò Ron.

"Ron", interruppe Serpeverde, "cesserai con questi spettacoli teatrali e ti siederai, o ti speditò alla tua torre."

"Ha tagliato l'orecchio di mio fratello!" Insistette Ron, rivolgendosi al fondatore con rabbia negli occhi.

"E che cosa hai intenzione di fargli in cambio? Tagliargli l'orecchio? Forse questa volta perderai la testa e lo decapiterai?" chiese Serpeverde.

Ron sbiancò e il mago più anziano annuì "Siediti." Mentre Ron si lasciava cadere sulla sedia, pallido, Serpeverde guardò i professori raggruppati in cima alle scale."Per favore, sedetevi. Sono sicuro che avrete la vostra dose di domande, come io ho la mia, e dobbiamo decidere come gestire gli studenti, considerando la situazione attuale. Severus, anche tu. qualcuno potrebbe restituirgli la sua bacchetta? "

Mentre i professori si presentavano e trovavano o evocavano i posti, Serpeverde si unì a Harry con il ritratto di Silente,dove il Preside defunto avvertiva riguardo alla spada "la sua lama è intrisa di veleno di basilisco. È successo dopo che hai ucciso il serpente nella Camera. Stai attento"

"Sì, signore" annuì Harry prima di aprire il ritratto e togliere la spada dalla cavità nascosta dietro di esso.

"Posso?" chiese Serpeverde quando il ritratto fu chiuso e Harry consegnò la spada senza lamentarsi.

Serpeverde considerò la spada con occhi acuti per un lungo momento prima di girarsi verso il cappello "Chi ha lanciato la Maledizione del Richiamo su questa?"

"Helga" rispose il cappello "Dopo la morte di Godric, i folletti la rivolevano, insistendo sul fatto che fosse stata rubata o qualcosa del genere."

"Certo che l'hanno fatto", rispose Serpeverde "Rowena l'aveva avvertito che sarebbe successo, non importa quello che ha detto Ragnuk quando l'ha regalata a Godric." Scosse la testa e evocò una guaina per la spada prima di restituirla a Harry "È incantata per ritornare al cappello se non è posseduta da un umano magico che Godric avrebbe trovato degno di maneggiarla; la spada non sarebbe mai rimasta nella camera di Bellatrix, se quella vera fosse stata collocata lì."

"Resterà con me, allora?" Chiese Harry piano.

"Per tutto il tempo in cui combatti per proteggere il mondo magico, dovrebbe" concordò Serpeverde "Fai attenzione, tuttavia, a impugnarla solo contro ciò che desideri uccidere, poiché un singolo taglio con questa lama inietterà veleno di basilisco nel tuo avversario."

Harry guardò la spada incerta "Forse dovrei continuare a usare quella falsa"

Serpeverde sbuffò "Questa è di gran lunga la lama migliore. Ti offrirei la mia spada in cambio, ma non so che quella spada mi accetterebbe."

"Perché non ... Oh."Harry fece una smorfia "Grifondoro era un vero idiota, vero?"

Serpeverde ridacchiò "Ha avuto i suoi momenti. Ora, vieni, sistemiamo questo casino in modo che tutti possiamo dormire un po '."

Harry tornò alla sua sedia e tutti restarono lì per tre ore a discutere: iniziando con un breve giro di presentazioni e rassicurazioni da Serpeverde, Harry, Hermione e Ron, continuarono con il fondatore che affermava che non voleva avere nulla a che fare con Voldemort e la sua gente tranne che per vedere la sua fine.

Subito dopo tentarono di capire cosa fare quando Voldemort alla fine si sarebbe insinuato e decisero che si sarebbe combattuto a Hogwarts. Serpeverde era certo che avrebbe potuto implementare i reparti per mantenere la scuola sicura dai Mangiamorte, e promise di cambiare la password della Camera dei Segreti per far si che fungesse da nascondiglio per tutti gli studenti dal quinto anno in giù.

Gli adolescenti fecero sapere a tutti del passaggio segreto dalla Stamberga e McGranitt accettò di inviare la chiamata al resto dell'Ordine, così che potessero radunarsi a Hogwarts.

Per quanto riguardava chiunque cercasse di mettere in guardia i Mangiamorte dal cambiamento della scuola, Dobby fu chiamato e accettò che gli elfi domestici continuassero a guardare gli studenti che tentavano di lasciare la scuola o mandare gufi a chiunque fosse collegato ai Mangiamorte.

Piton avrebbe continuato a inviare rapporti ai suoi compagni all'esterno, sperando di evitare di mettere in allarme Voldemort. Fu Harry a suggerire di permettere ai Mangiamorte di sapere che Serpeverde era a scuola, ma sembra che fosse abituato al modo di fare le cose di Voldemort, quindi ci sarebbero state meno domande sul cambiamento del contatto* con coloro che erano fuori da Hogwarts .

Una volta risolto il problema, si misero a parlare delle lezioni. Concordarono, dopo una lunga serie di discussioni, che le lezioni avrebbero ripreso il giorno successivo, con Piton che sarebbe tornato alla posizione di Difesa e Babbanologia sarebbe stata interrotta per l'anno.

Serpeverde avrebbe assunto le funzioni del Preside, mentre la McGranitt tornò alla sua posizione di vice. Harry, Ron ed Hermione sarebbero tornati alle lezioni, con grande orrore di Ron, tristezza di Harry e gioia di Hermione. Le cose sarebbero state spiegate agli studenti a colazione la mattina successiva.

Serpeverde lì congedò quando decise che avevano parlato di tutto ciò che riteneva importante e rimase al suo posto mentre tutti lentamente se ne andavano. Piton tolse le sue cose dalla camera da letto attigua all'ufficio- il fondatore si era offerto di lasciargliela in quanto a lui non importava il letto in cui avrebbe dormito, ma l'uomo aveva declinato l'offerta affermando che preferiva ritornare nei suoi vecchi alloggi- e la McGranitt si fermò per dare ai ragazzi la nuova parola d'ordine della torre di Grifondoro prima di ritirarsi. Harry fece un cenno ai suoi amici prima di avvicinarsi a Serpeverde e fece una smorfia quando la spada legata al suo fianco colpì una sedia che qualcuno aveva dimenticato di far sparire "Salazar?"

Serpeverde alzò gli occhi e sorrise all'adolescente "Cosa c'è, Harry?"

"Mi piacerebbe provare a divinare Vol-scusa, Tu-Sai-Chi prima di dirigermi verso il dormitorio. Anche Nagini."

l'uomo annuì e si sposto in modo da poter estrarre lo specchio, dicendo "mi piacerebbe che tu rimanessi a scuola stasera e domani. Gli studenti potrebbero apprezzre il fatto di vederti in giro."

"vuoi dire che loro si fideranno di te se vedono che io lo faccio" replicò il giovane, spostando una sedia accanto al mago e sedendosi "okay, lo farò. Probabilmente sarà più facile se aspetterò fino a sabato prima di dare la caccia a Nagini"

"così facendo non perderai nessuna lezione" concordò Serpeverde, consegnando al giovane il suo specchio.

"in alcuni momenti, mi dimentico che adesso sei un insegnante" commentò Harry con una smorfia e il fondatore ridacchiò "okay, come faccio a divinare il presente?"

"Non è difficile" disse Serpeverde, appoggiandosi allo schienale della sedia "focalizza tutti i tuoi pensieri su ciò che desideri trovare. Cerca di non aspettarti di trovarlo in un dato luogo o con una persona in particolare. Concentrti sull'ggetto o sulla persona stessa."

Harry annuì e si concentrò su Voldemort come lo conosceva : freddo, indifferente, impaurito dalla morte e alla disperata ricerca di qualcosa. Almeno che, ammise Harry, non avesse già trovato quella cosa. Abbassò lo sguardo sullo specchio e emise un silenzioso "oh" mentre l'immagine si formava. Gli ci volle un momento per capire cosa stesse facendo, poi scosse la testa "sta volando di nuovo. Senza una connessione diretta con i suoi pensieri, non posso dire se sta cercando ancora quel ladro biondo o se è diretto qui"

"un ladro biondo?" interruppe Silente

il giovane si voltò e sbattè le palpebre verso il defunto preside, la mente impiegò un attimo a riconoscere la domanda, poi rispose " si. È andato da Gregorovitch, cercava qualcosa, ma Gregorovitch gli disse che era stata rubata tempo prima. Da un ragazzo biondo. Ho visto un suo ricordo. Mi sembrava famigliare."

"capelli biondi ricci?" chiese il quadro, con qualcosa di simile al sospetto nei suoi occhi blu.

"Huh? si. Come lo sa?" chiese Harry

"probabilmente Tom sta cercando Gellert Grindelwald" spiegò Silente " ha rubato una bacchetta a Gregorovitch e aveva i capelli biondi e ricci"

"cosa ha di così speciale questa bacchetta? Voglio dire, perchè Vol- ehm, Tu-Sai-"

"chiamalo Tom, ragazzo" suggerì l'ex preside con un sorriso affettuoso, sebbene turbato "quel nome non è Tabù"

"si, va bene" concordò Harry "perchè Tom sta cercando questa bacchetta, quindi? Voglio dire, capisco che sta cercando una bacchetta che possa sconfiggere la mia, ma è solo una bacchetta, giusto?"

"è più complicato di così" replicò Silente, scuotendo la testa "come ti ho spiegato in precedenza, la tua bacchetta e quella di Tom condividono lo stesso nucleo, che impedisce a voi due di combattere efficacemente"

"si, ma quando ci siamo scontrati e sono comparsi i miei genitori, aveva un'altra bacchetta e si è spezzata quando è entrata in contrasto con la mia"

"così ho sentito"concordò l'anziano " sono sicuro che, quando lo hai incontrato per la prima volta, Ollivander ti ha detto che è la bacchetta che sceglie il mago, no?" Harry annuì "questo è vero anche per le bacchette che appartengono già a un mago o una strega; scelgono per chi combattere, ma non funzioneranno mai altrettanto bene come la prima che ti ha scelto"

"Quindi, aspetti" lo interruppe Harry, scuotendo la testa. "Sta dicendo che le bacchette sono senzienti?"

"La magia ha modo di rendere senzienti anche gli oggetti più banali", commentò Serpeverde seccamente "Hai incontrato il cappello, no?"

"Un eccellente esempio" concordò Silente "Credo che la bacchetta presa in prestito da Tom non lo riconoscesse come il suo possessore, e perciò non era forte come la tua bacchetta, che ti ha scelto. Quindi, la tua bacchetta ha vinto."

Harry annuì con la sua comprensione "Okay, suppongo che abbia un senso. Ma allora, perché Tom sta cercando una bacchetta particolare?"

"Ci sono molte leggende che circondano questa bacchetta" spiegò Silente "È stata chiamata Stecca della Morte, per la sua tendenza a passare da un possessore a un altro alla morte di colui che l'ha rivendicata per ultima. È stata anche conosciuta come Bacchetta di Sambuco e Bacchetta del Destino. È, secondo la leggenda, la bacchetta più potente del mondo ".

"Oh," disse Harry, comprendendo la situazione "Sì, gli piacerebbe, no? Quindi, Grindelwald l'ha avuta per ultima?"

"Io l'ho avuta per ultimo", corresse Silente.

Harry sbatté le palpebre alcune volte, poi emise un lungo respiro e si strofinò gli occhi "Diamine".

"Bisogna, quindi, chiedersi a chi questa bacchetta sia fedele" commentò Serpeverde "Se Severus ti uccidesse su tuo ordine, la bacchetta potrebbe non considerarlo un sostituto accettabile."

Silente sospirò "era questo il mio intento" ammise "e non c'è modo di smentirlo a meno che Severus non la impugni, cosa che ha rifiutato di fare"

"Chi altri avrebbe scelto, se non Piton?" chiese Harry.

"Professor Piton, Harry", corresse Silente.

"Sì, lui." disse Harry muovendo una mano in un gesto casuale .

"Credo che sia il giovane signor Malfoy," offrì Silente "Mi ha disarmato prima dell'arrivo di Severus, no?"

"Oh." Harry si sfregò il mento "Sì, credo che l'abbia fatto." scosse la testa "Potrebbe essere un problema"

"Non necessariamente", Silente non era d'accordo, "ma suppongo che solo il tempo lo dirà."

Rimasero in silenzio per un momento prima che Harry chiedesse: "Se Tom mettesse le mani su questa bacchetta, potrebbe sconfiggere la mia bacchetta?"

"Non lo so" ammise Silente "Se non lo accetta come suo padrone, ne dubito molto, ma se riesce a guadagnare la sua lealtà, è molto probabile che possa sconfiggerti."

"Un'altra eccellente ragione per imparare a maneggiare una spada" insistette Serpeverde "I maghi oggi pongono troppa fiducia sulla magia e non abbastanza sugli attacchi fisici."

"Iin effetti, siamo un po' troppo abituati a ciò" concordò Silente allegramente "Hai intenzione di insegnare a Harry a usare la spada di Grifondoro?"

"Ci stiamo provando," concordò Serpeverde e Harry sospirò "Il che mi ricorda: ogni sera, dopo cena, voglio che tu venga nella Stanza delle Necessità per esercitarci un paio d'ore"

"Okay," concordò Harry.

"Se non altro, dovrei almeno essere in grado di insegnarti come evitare di tagliarti con quella lama," aggiunse Serpeverde, scuotendo la testa e lanciando un'occhiata a un orologio appeso sopra la porta che conduceva lle scale "Si sta facendo tardi; vediamo se riesci a trovare questo serpente."

"Oh si."Harry prese lo specchio dalle sue ginocchia e focalizzò i suoi pensieri sul grande serpente.

Dopo alcuni minuti – ci mise più tempo di quanto fosse stato necessario per Voldemort - finalmente apparve un'immagine, ma non c'era Nagini nella visione, ma una donna anziana che si muoveva in quella che probabilmente era la sua casa "Non vedo Nagini" disse a Serpeverde, accigliato "Solo una vecchia."

Serpeverde annuì. "Può darsi che tu sia troppo stanco; vai a letto e puoi provare a rigare di nuovo domani."

"Va bene." Harry si alzò in piedi e tese lo specchio "Ecco."

Ma Serpeverde scosse la testa "Tienilo tu. Ho la sensazione che divinerai più di me, e in questo modo non dovrai cercarmi per farlo. Solo " sorrise ", per mantenere la divinazione allo stretto necessario in classe? "

Harry rise "Ci proverò. Beh, buona notte, Salazar. Signore," aggiunse, facendo un cenno al ritratto di Silente.

"Buona notte, ragazzo mio," replicò Silente.

"Buonanotte, Harry," disse Serpeverde, poi cominciò a far svanire le sedie extra che erano rimaste mentre Harry scendeva giù per le scale.

"Ooh, è ora che torni a definirmi un inutile copricapo?" chiese il cappello, ingobbendosi sul suo scaffale.

Serpeverde gli lanciò uno sguardo non divertito "No, pezzo di stoffa sfilacciata, adesso è ora che io vada a letto. Ti ricorderò quanto sei inutile domani, se proprio vuoi", quindi si voltò e entrò nella camera da letto adiacente, seguito dalle risate del cappello.

 

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*se qualcuno non dovesse sapere: il contatto, in ambito dello spionaggio, è la persona "infiltrata" nello schieramento nemico col compito di ottenere informazioni

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Capitolo 4
*** parte 4 ***


note della traduttrice: questa è l'ultima parte della storia. come sempre ho finito di tradurre la parte ad orari impossibili e il mio cervello corregge automaticamente gli errori, perciò se doveste trovarne alcuni fatemelo notare, grazie!

 

A fine capitolo troverete le note conclusive sia dell'autrice che quelle della traduttrice

 

buona lettura

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Il giorno successivo fu messa alla prova la pazienza di tutti.

Serpeverde si trovò a ricevere tanti sguardi diffidenti quanti quelli di soggezione - a volte entrambi dalle stesse persone - e avere la fiducia dello staff, di Harry, Ron ed Hermione sembrava impedire agli studenti di essere particolarmente espliciti sulla sua posizione di autorità, ma non bastò a fermare i sussurri.

Allo stesso modo, Piton affrontò la sfiducia e l'incertezza, sebbene gli studenti sembrassero più rilassati quando avevano saputo che sarebbe tornato ala cattedra e al suo programma di Difesa dell'anno precedente, piuttosto che continuare a insegnare loro le Arti Oscure.

Il personale, si ritrovò gli studenti più indisciplinati del solito mentre cercavano di ricordare come fosse vivere senza avere il fiato sul collo dei Mangiamorte. C'erano molte domande su Serpeverde - era degno di fiducia? Era davvero Salazar Serpeverde, il Fondatore?- a cui i professori avevano risposto se potevano, solo per poter ritornare il più velocemente possibile alle loro lezioni.

Harry, Ron ed Hermione si ritrovarono a faticare per ricordare come fosse essere studenti dopo un mese di fuga.

Anche loro furono interrogati su Serpeverde e tutti furono fermi nel rispondere che il fondatore era degno di fiducia, persino Ron.

I tre amici si ritrovarono anche a essere interrogati sul periodo in cui furono assenti, cosa avevano fatto, ma in qualche modo schivarono le domande

Fu solo durante il pranzo che qualcuno si rese conto che la cicatrice di Harry era scomparsa, e se la studentessa dell'anno inferiore che lo aveva notato non avesse fatto tanto clamore, sarebbero riusciti a mantenere le cose sotto controllo, ma, invece, le cose degenerarono in una piccola rivolta dove gli studenti davano credito all'idea della ragazza secondo la quale Harry non era, in realtà, Harry Potter, a causa della mancanza della sua cicatrice.

I professori si stavano muovendo per reprimere il panico quando fu lanciato un incantesimo e Serpeverde si alzò dal suo posto al centro del tavolo principale e ruggì, "Sedetevi,tutti!"

Le panche della sala afferrarono gli studenti e li costrinsero a sedersi, a volte in posizioni scomode, ma il risultato finale fu che tutti gli studenti erano su una panca, incapaci di muovere la bacchetta e lanciare incantesimi.

Nel silenzio seguente, Serpeverde chiese: "Cosa sta succedendo?"

Sei persone del tavolo Grifondoro e due di Tassorosso iniziarono a parlare tutte in una volta fino a quando Serpeverde alzò la mano. Quando furono tutti zitti, chiese: "Hermione, per favore".

"Demelza ha notato che manca la cicatrice di Harry," spiegò Hermione con calma, apparentemente non infastidita dai pezzi di panca che tenevano le mani intrappolate contro le sue gambe "Ha deciso che fosse perchè è un impostore."

"Ovvio che lo pensi" mormorò Serpeverde.

"Ma non lo è" aggiunse Ron irritato.

"Come facciamo a sapere che anche tu non sei un impostore?" chiese uno dei Grifondoro "Non ci sei stato per un mese."

"Io garantisco per loro," Ginny scattò, guardando intorno al tavolo.

"Anche io," aggiunse la McGranitt freddamente mentre aggrottava le sopracciglia verso la sua casa.

Gli studenti avvizzirono sotto lo sguardo di McGranitt e, sentendo che era sicuro farlo, Serpeverde ordinò silenziosamente alle panche per liberare i loro prigionieri. Quegli studenti che erano stati in posizioni scomode lentamente si risedettero comodamente.

"Per quanto riguarda la cicatrice del signor Potter", commentò Serpeverde, "sono io la causa della sua scomparsa. Era pregna di magia oscura rimasta al suo interno dall'attacco che ha subito da bambino. Nel rimuovere quella magia, la cicatrice è stata rimossa."

"Oh," dissero un paio di Grifondoro, guardando i loro piatti.

Serpeverde sospirò e si sedette sul sedile, massaggiandosi il naso.

Le professoresse McGranitt e Sprout tornarono ai loro posti al tavolo principale e la conversazione nella Sala Grande ricominciò lentamente.

Quando cominciarono le lezioni pomeridiane, era come se l'increscioso spettacolo non fosse mai accaduto.

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"Non ho ancora avuto fortuna nel trovare Nagini", disse Harry mentre iniziava alcuni esercizi di riscaldamento.

"E il mio presunto erede?" Chiese Serpeverde.

"Continua a volare in giro. Penso che potrebbe essere atterrato da qualche parte stamattina, ma tutto ciò che ho visto è stato che è ripartito di nuovo."

" se dopo un paio di prove non riesci ancora ad individuare Nagini, cercheremo di capire cosa ci sia di strano nel serpente " decise Serpeverde e Harry annuì.

Dopo poco più di un'ora e mezza di lavoro con la falsa spada di Grifondoro - Serpeverde non aveva permesso a Harry di usare quella vera fino a quando non fosse stato sicuro che il ragazzo non si sarebbe ferito da solo - i due maghi si ritirarono nell'ufficio del Preside, dove Serpeverde richiese tè e biscotti dalle cucine prima di sistemarsi su una sedia accanto a Harry.

"Stai ancora vedendo quella donna?" Serpeverde chiese una volta che il cibo e le bevande erano apparse accanto a loro.

Harry annuì "Sì. Trascorre tutto il giorno in quella casa. Per la maggior parte del tempo, si siede nel solito punto della casa, ma l'ho vista muoversi un paio di volte."

"E non c'è niente nella casa che si distingue?"

Harry rifletté per un momento, poi scosse la testa "È piuttosto buia, eccetto per il camino, ma nient'altro sembra distinguersi."

Serpeverde sospirò "bisogna tenerla d'occhio. Magari sarai fortunato."

"continuerò a farlo," promise Harry. E, una volta finito il suo tè, augurò buona notte al Fondatore e andò nella sua sala comune.

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Harry si prese una pausa l'ultimo venerdì di ottobre. Stava guardando lo specchio durante Difesa - Piton era stranamente indulgente con Harry nella sua classe - quando vide una cornice con una foto di un giovane che riconobbe "Oh," respirò, sedendosi dritto.

"Problemi, Potter?" Piton scattò, gli occhi neri si soofermarono sulla fronte nuda di Harry.

Harry alzò lo sguardo, per un attimo colto alla sprovvista, prima di annuire e si mosse per infilare le sue cose nella sua borsa di scuola "Posso avere il permesso di andare a vedere il Preside, signore?"

Snape socchiuse gli occhi "Concesso" rispose.

"Grazie." come Harry uscì, la spada di Grifondoro - che indossava dappertutto come faceva Serpeverde - picchiò forte contro lo stipite della porta.

"Se può evitare di seguirlo, Signor Weasley," Piton aggiunse quando Ron aprì la bocca e si calmò, brontolando sottovoce, solo quando Piton gli tolse dei punti.

Harry si fermò a malapena a riprendere fiato mentre il gargoyle si apriva dopo avergli detto la parola d'ordinne prima di salire le scale, gridando: "Salazar! Salazar!"

Serpeverde si alzò e fece il giro della scrivania, indossando una maschera di preoccupazione, quando Harry raggiunse la cima delle scale "Cosa c'è che non va?" chiese, con voce falsamente ferma.

Harry scosse la testa e si prese un momento per riprendere fiato prima di dire: "Non è nulla di brutto. Nello specchio; ho visto una foto di Grindelwald! Da ragazzo!"

Serpeverde guardò immediatamente al ritratto di Silente "Una vecchia con una foto di Grindelwald?"

Silente si accigliò nei suoi pensieri "Quella donna," disse a Harry, "indossava orecchini d'argento a forma di lacrime?"

Harry si accigliò e ripensò alla donna che stava guardando da quasi un mese, poi annuì "Sì, in realtà, penso che ce li abbia. Avevano piccole gemme, dove si univano al gancio di metallo."

Silente sospirò pesantemente "Bathilda Bath. La sua casa è a Godric's Hollow."

"Godric's Hollow?" Serpeverde ripeté, perplesso.

"Si dice che sia il luogo di nascita di Godric Grifondoro, e fu ribattezzato così per lui", disse Silente.

La bocca di Serpeverde si contrasse "Conosco la zona," ammise prima di guardare di nuovo Harry "Presumo che tu voglia andare subito?"

Harry si prese un momento per sistemare la sua borsa di scuola sulla sedia che di solito occupava nelle rare occasioni in cui si fermava nell'ufficio di Serpeverde per prendere il tè dopo le lezioni di spada "Ron probabilmente si offenderà, ma se non sei occupato ..."

"Non lo sono" concordò Serpeverde "Lasciami inviare un messaggio a Minerva, dicendole che stiamo lasciando la scuola per un breve viaggio, quindi possiamo andare."

Fleur era nella Stamberga Strillante quando Harry e Serpeverde uscirono dal passaggio e sorrise quando li vide "'Ello*,' Arry," disse Fleur, facendo un passo avanti e baciando le guance di Harry "Monsieur Serpeverde."

"Signora Weasley," replicò Serpeverde freddamente "Spero ci perdonerà se non ci fermiamo di più nonostante siamo appena siamo arrivati, ma dobbiamo occuparci di alcuni affari."

"Certamente" concordò la strega con un sorriso.

Harry le sorrise mentre prendeva il braccio offerto da Serpeverde "Ci vediamo, Fleur!"urlò prima che Serpeverde li smatterializzasse.

Atterrarono in un angolo tranquillo guardando oltre una piccola piazza con alcuni clienti "Non sono sicuro da dove cominciare," ammise Serpeverde, guardandosi intorno alla chiesa e al cimitero "Potrei mostrarti il luogo in cui si trovava la casa di Godric, ma non sono sicuro di dove viva Bathilda Bath."

Harry scosse la testa ed estrasse la bacchetta "Guidami! Bathilda Bath," sussurrò e la sua bacchetta si mosse sul palmo della sua mano. I due la fissarono per un lungo momento mentre continuava a girare, poi Harry aggrottò le sopracciglia e annullò l'incantesimo prima di dire "Guidami! Nagini".

La bacchetta si voltò immediatamente verso una strada a sinistra della chiesa.

"Beh, è inquietante", decise Serpeverde. Mentre Harry si allontanava dalla zona nascosta, il Fondatore gli afferrò la spalla "credo che sarebbe meglio avere un travestimento" commentò, lanciando rapidamente un incanto sull'adolescente per scurire gli occhi e rendere i capelli biondi "Sei ancora un uomo ricercato."

Harry fece una smorfia "Andare in classe come tutti i normali studenti me l'ha fatto dimenticare," ammise mentre uscivano in piazza.

Si guadagnarono alcuni sguardi strani per la veste nera di Harry, il mantello di Serpeverde e i bagliori delle loro spade;Harry era riuscito a convincere Serpeverde a indossare un paio pantaloni e ad accorciare un po' le sue tuniche, quindi almeno non stavano attirando l'attenzione per l'essere fuori moda.

Seguirono la bacchetta in un edificio che aveva bisogno di manutenzione e si fecero avanti per bussare alla porta. Ci vollero alcuni minuti per rispondere, ma quando lo fece, fu la vecchia donna a chiedere chi fosse a Harry. "Bathilda Bath?" Chiese Harry e la donna annuì "Sono Harry Potter."

La donna annuì e li fece cenno di entrare. Scambiandosi occhiate sospettose, Serpeverde e Harry entrarono, Serpeverde chiudendo la porta dietro di loro La seguirono nel salotto in cui Harry l'aveva spesso vista sedersi. Lì, si fermò, pensierosa.

Serpeverde estrasse la bacchetta e sussurrò: "Guidami! Nagini", e la sua bacchetta indicò direttamente la vecchia. "Harry" mormorò.

"Sì, lo so," rispose Harry, indicando la sua bacchetta verso la donna. "Nagini, è un piacere rivederti."

La donna emise un sibilo arrabbiato "Come mi conosci, ragazzo ?"

"Siamo venuti qui a cercarti," disse Harry.

"Allora mi hai trovato "lei sputò e la pelle della sua gola si spezzò e si squarciò, lasciando libero il grande serpente.

"Indietro!" Serpeverde ordinò e Harry si allontanò rapidamente mentre il fondatore sguainava la spada e tagliava la testa del serpente con un movimento regolare. Il corpo cadde a terra, a metà strada dal cadavere di Bathilda Bath. Serpeverde si schiarì la gola e disse: "in teoria dovrebbe essere morta , ma attacca la testa con la spada di Godric per assicurarsi che l'horcrux se ne sia veramente andato."

"Okay," concordò Harry e lo fece. Un filo di nero si arricciò attorno alla lama e sfrigolò piano prima di sparire "Ottima idea."

"Infatti." Serpeverde lanciò un incantesimo di pulizia rapida contro la sua spada, poi la inguainò "Ora, andiamo via prima che arrivi il mio presunto Erede. Non ho dubbi che lo abbia avvertito."

"Sì, lo so," concordò Harry mentre sfilava la propria spada.

Ci fu un forte rumore fuori dalla porta principale e, senza nemmeno aver bisogno di scambiarsi uno sguardo d'intesa, Harry e Serpeverde si materializzarono di nuovo nella Stamberga.

"Cerca di individuare lui" ordinò Serpeverde e Harry tirò fuori lo specchio che l'uomo gli aveva dato da usare per divinare.

Ci volle solo un momento affinchè l'immagine si schiarisse e Harry trasalì al ricordo del dolore mentre vedeva Voldemort far esplodere le cose in casa a causa della sua furia "Non è molto contento", commentò , guardando lontano dalla distruzione "Pensi che si dirigerà qui?"

"Solo una volta che capirà che sei qui", rispose Serpeverde, poi si rivolse a Fleur "Chiama tutti i ribelli che ci sono e fai in modo che tutti potenzino gli incantesimi del castello entro un'ora. Harry, dobbiamo iniziare l'evacuazione degli anni più giovani nella Camera."

"Meglio prevenire che curare," concordò Harry cupamente e i due maghi si affrettarono fuori dalla Stamberga mentre Fleur si sedeva con le apparecchiature radio che i membri di Radio Potter avevano portato e iniziò a inviare un messaggio in codice a quei membri dell'Ordine fuori dalla scuola.

L'evacuazione avvenne senza intoppi, grazie a settimane di spiegazioni su cosa sarebbe successo una volta avvisato che Voldemort stava arrivando. Il sesto anno fece in modo che quelli dal quinto anno in giù entrassero nella Camera, mentre i professori e il settimo anno si assicurarono che le protezioni del castello fossero in funzione. Successivamente, quegli studenti del sesto e settimo anno che non volevano combattere - circa la metà del sesto e un quarto del settimo- si diressero verso la Camera con Irma Pince e Argus Gazza per aiutare a mantenere la calma negli anni più giovani al sicuro.

Con le protezioni in funzione, tutti lavorarono per creare una posizione medica e Madama Chips e i quattro medici addestrati dell'Ordine, presero possesso dell'area e si assicurarono che tutto fosse come volevano.

Harry rimase con Serpeverde e la professoressa McGranitt mentre era stata creata la posizione medica, osservando Voldemort correre per controllare i nascondigli dei suoi horcrux "Lo sa" mormorò al fondatore mentre McGranitt indicava a un gruppo di studenti dove spostare uno dei tavoli dalla Sala Grande per usarlo come barricata "Sta controllando i suoi nascondigli."

"ce ne a messo di tempo", borbottò Serpeverde, non impressionato "Se non fosse stato così sciocco da dividere la sua anima così tante volte, se ne sarebbe accorto quando è stato distrutto il primo."

"Tom dà un significato completamente nuovo alla parola 'paranoia'", rispose Harry "Sai, vorrei sapere come ha fatto per poter volare."

"Starai meglio rimanendo ignorante," disse Snape mentre si univa agli altri due maghi dai capelli scuri nel loro angolo in disparte.

Serpeverde alzò un sopracciglio e chiese: "Tutto l'Ordine è dentro gli incantesimi?"

"Sì" concordò Piton "Lupin e sua moglie sono appena arrivati e erano l'ultima casa."

Serpeverde annuì e si mosse, quindi si mise in piedi al centro delle porte aperte della scuola. Estrasse la spada e la usò per toccare la pietra proprio al centro dell'arco, quindi iniziò a recitare una nenia in gaelico. Quelli nell'atrio smisero di fare quello che stavano facendo e si voltarono a guardare mentre la pietra toccata dalla sua spada si illuminava di una brillante luce verde pallido , che viaggiava lentamente lungo il resto dell'arco fino a raggiungere le altre pietre. Poi, la luce si diffuse sotto i loro piedi e lungo le pareti e le porte, i tavoli e le panche; gli studenti si erano messi a guardare affascinati la luce che saliva rapidamente le scale, facendo brillare le ringhiere mentre le scale si fermavano.

Harry abbassò lo sguardo sullo specchio tra le mani e fu sorpreso di trovare anch'esso luminoso. Ricordava che Serpeverde gli aveva detto, alcune settimane fa, che i migliori specchi per divinare erano quelli senza magia. Capovolse lo specchio e vide, lottando contro il bagliore, un'iscrizione in un'altra lingua.

Proprio quando Harry allungò la mano per toccare la scritta oscura, tutto ciò che la luce aveva toccato divampò luminosa come il sole per un secondo, poi tornò al suo stato originale.

Harry batté le palpebre per scacciare i punti che disturbavano la sua vista, poi alzò la testa quando sentì il suono del metallo sulla pietra, un suono che gli era ben familiare dopo un mese di prove con Serpeverde. Nonostante il disturbo alla vista, Harry vide il fondatore in ginocchio a terra, acasciato "Salazar!" urlò, infilandosi lo specchio nella cintura mentre correva verso l'uomo.

"Troppa magia" sussurrò Serpeverde mentre Harry si accovacciava accanto a lui.

"Andiamo da Madama Chips."

Serpeverde scosse la testa "Starò bene a–"

"Uh-huh," lo interruppe Harry, non assecondandolo. Si guardò alle spalle e sbatté le palpebre finché non riuscì a vedere gli studenti riuniti abbastanza bene da distinguere alcuni volti, poi chiamò: "Ron! Aiutami con Salazar!"

Serpeverde sospirò e si appoggiò a Harry "Sto bene" insistette, ma suonò debole anche alle sue stesse orecchie.

"Madama Chips?" Chiese Ron mentre si inginocchiava dall'altra parte di Serpeverde.

"Sì."

"Puoi prendere la sua spada?"

Harry annuì e raccolse la spada caduta mentre Ron aiutava il fondatore a stare in piedi. Non appena Harry si alzò, la spada di Serpeverde mise nella sua cintura accanto allo specchio, lo accompagnarono verso dove Madama Chips e gli altri medimaghi si erano preparati per il probabile eccesso di feriti nelle stanze vicino all'infermeria originale, salutando gli studenti che si dirigevano lì chiedendo cosa non andasse o solo per evitare lo spettacolo di luci.

In infermeria, Madama Chips li indirizzò verso un letto mentre si voltava verso la sua scorta di pozioni. Una volta che avevano steso il fondatore sul letto, Harry mise la spada vicino alla testata del letto e tirò fuori lo specchio per guardare quel folle di Voldemort attraversare la campagn "Sta venendo qui" sussurrò, riconoscendo alcuni punti di riferimento del loro viaggio sul Nottetempo due anni fa.

"Questi reparti dovrebbero tenerlo fuori per un po' " sussurrò Serpeverde come se ogni parola gli facesse male.

Madama Chips si avvicinò con una manciata di pozioni tenute in una mano, aveva le nocche bianche mentre sbatteva le palpebre un paio di volte in eccesso "Spostati, signor Weasley" ordinò e Ron si allontanò di scatto.

Madama Chips gli lanciò una rapida occhiata, poi annuì e si destreggiò tra le pozioni "D'accordo. Signor Potter, aiutami a dargli queste."

Harry rimise di nuovo lo specchio nella cintura e aiutò la medimaga a somministrare al fondatore le tre pozioni che aveva con sè "Andrà tutto bene, vero?" chiese.

"Con un po 'di riposo" concordò madama Chips "Non combatterà in questa battaglia, ma tornerà in piedi domani."

Harry annuì e toccò la spalla di Serpeverde. L'uomo sbatté le palpebre attraverso le palpebre pesanti e Harry sorrise "Ehi. Dormi un po 'e lasciaci il controllo della scuola, okay? La terremo al sicuro."

Serpeverde sorrise e allungò una mano per appoggiargli la mano sulla spalla "So che lo farai, mio serpente" bisbigliò prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.

Harry gli strinse la mano, poi la posò vicino al fianco di Serpeverde.

"Ehi, Harry?" Lo interruppe Ron incerto. Quando Harry lo guardò, disse: "Dovremmo dirigerci verso le nostre posizioni".

Harry annuì e tirò fuori lo specchio per controllare un'ultima volta la situazione - Voldemort si era unito a un gruppo della sua gente fuori dai cancelli - poi lo posò sul letto accanto al cuscino "Ok andiamo."

"La prossima volta scherzò Ron mentre scivolavano fuori dall'infermeria, "dovresti imparare a divinare i suoni, così potremmo sapere cosa sta pianificando."

"Ci penserò " replicò Harry seccamente e si scambiarono sorrisi troppo tesi "Conoscendo Tom, partirà con un attacco frontale e continuerà a colpire gli incantesimi finché non cadranno."

"Ci impiegherà una settimana se questo è il suo unico piano" commentò la McGranitt mentre si metteva al passo con i due adolescenti"Avete guardato fuori?"

Ron e Harry si scambiarono sguardi curiosi, poi corsero alla finestra più vicina.

Il cielo sopra il castello era illuminato del verde pallido degli incantesimi attivati da Serpeverde, che oltrepassavano il Lago Nero e la Foresta Proibita. Anche i giardini, il lago e gli alberi brillavano di verde, trasformando tutto ciò che era fuori dalle mura del castello in una terra fatata incandescente.

"Ti va una partita a scacchi?" Chiese Ron ad Harry.

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Voldemort e i suoi seguaci impiegarono tre giorni per abbattere gli incantesimi. Serpeverde si svegliò poche ore prima che cadessero, essendo stato molto più sfinito di quanto pensassero in un primo momento.

Durante il loro tempo libero, i professori e i membri dell'Ordine insegnarono agli studenti un numero impressionante di incantesimi utili in battaglia, e il gruppo di medici fece a tutti un corso accelerato per mantenere se stessi e i loro alleati in vita abbastanza a lungo da arrivare in infermeria . Harry si esercitò con la sua spada, insegnando a un entusiasta Ron alcuni attacchi e consegnandoli la falsa spada di Grifondoro.

Tutti gli studenti stavano pranzando quando Serpeverde scivolò silenziosamente nello spazio vuoto alla destra di Harry e commentò: "Stanno cedendo".

"Gli incantesimi?  Ron soffocò, posando il suo panino.

Serpeverde alzò un sopracciglio "Pensavi che sarebbero durati per sempre, cucciolo di leone?"

"Oh, torniamo di nuovo ai nomi degli animali " disse Harry, alzando gli occhi al cielo.

Serpeverde gli fece un sorrisetto e allungò lo specchio "Sembra che ci siano dei giganti", disse.

Harry dovette pensarci solo un secondo per divinare Voldemort, ma gli ci volle un momento in più per ottenere la vista completa dell'immagine. Fissò la brillante curva verde-Serpeverde degli incantesimi che le forze di Voldemort stavano attaccando da un lungo minuto, stupite dalla solida forza che non potevano vedere dall'interno.

"Giganti, Harry," gli ricordò Serpeverde.

"Oh!" Harry rivolse gli occhi alle forze che attaccavano lo scudo e annuì. "Quattro di loro. E direi circa duecento maghi e lupi mannari."

Ron gemette "Siamo morti..."

"C'è un modo per rompere gli incantesimi su di loro?" Chiese Hermione, alzando gli occhi dal libro che aveva preso in prestito dall'ufficio di Serpeverde mentre aspettavano che gli scudi cadessero.

Serpeverde pensò per un momento, con la testa piegata da un lato, poi scrollò le spalle "Posso provarci, ma tutti dovranno essere pronti per l'attacco non appena li avrò distrutti".

Ron annuì e si arrampicò sul loro tavolo, girandosi a guardare il resto della sala "OIY!" urlò e tutti rimasero in silenzio mentre si giravano a guardarlo "Cercheremo di rompere gli incantesimi su di loro, eliminandone il maggior numero possibile, ma abbiamo bisogno che tutti siste in posizione prima di farlo. Quindi muoviamoci!"

"Ron," chiamò Harry divertito, "qualche incoraggiamento?"

Ron emise una risata nervosa "Oh si." Guardò indietro verso il piccolo mare di volti, molti dei quali ora erano sorridenti "Forse non siamo vecchi come Tu-Sai-Chi, o non conosciamo tanti incantesimi, ma abbiamo l'amicizia dalla nostra parte, che è l'unica cosa chelui non può dire di aver mai avuto. E perché abbiamo l'amicizia , poiché possiamo contare gli uni sugli altri, possiamo affrontare qualsiasi esercito, far cadere qualsiasi gigante, distruggere tutti i bastardi dalla faccia di serpente senza naso! "

Gli studenti ruggirono il loro accordo e tutti si voltarono per uscire dalle porte e assumere le posizioni designate.

"Un discorso eccellente, signor Weasley," disse la McGranitt mentre si avvicinava al loro tavolo "Salazar, sei sicuro che far esplodere gli scudi funzionerà?"

"È tutto ciò che abbiamo" ammise Serpeverde "Resisterebbero solo un altro paio d'ore e preferirei che fossimo noi a fare la prima mossa. Se Harry può aiutarmi a dirigere l'onda sulle loro truppe, dovrei essere in grado di massimizzare il danno."

"Farò quello che posso", promise Harry ed evocò un'immagine 3D dell'esterno degli incantesimi mentre guardava lo specchio, aggiungendo le posizioni delle truppe man mano che le individuava.

Hermione e Ron si affrettarono a seguire la McGranitt nelle loro posizioni, ma Ginny si fermò per toccare la spalla di Harry "Buona fortuna," sussurrò e gli baciò la guancia.

"Hey." Harry posò lo specchio e le afferrò il braccio. Si scambiarono un vero bacio e poi le disse "Buona fortuna anche a te".

Mentre Ginny si affrettava, Harry tornò alla sua costruzione di mappe. Serpeverde si sedette in silenzio accanto a lui, osservando la mappa delle truppe di Voldemort con un'espressione indecifrabile.

Alla fine, Harry si sedette "Dovrebbe essere così. Alcune piccole variazioni qui -" indicò una sezione dell'immagine che cambiò alcune volte ", ma è praticamente statica."

"Grazie", disse Serpeverde, guardando l'immagine e posizionando i punti di riferimento che vide con quelli che conosceva al di fuori dele barriere "Dovrei essere in grado di eliminare due dei giganti, e probabilmente una grande parte di questo gruppo" commentò, indicando un gruppo di forse cinquanta figure a misura d'uomo.

Harry annuì e si allontanò dal tavolo "Allora ti lascio. Devo andare alle porte."

"Cosa, nessun bacio di buona fortuna?" Chiese Serpeverde.

Harry si fermò sui suoi passi e si voltò a guardare l'uomo, le cui spalle si erano irrigidite, come se si aspettasse un pugno o una maledizione. Harry impiegò a malapena un secondo a soppesare le sue opzioni prima di chinarsi per dargli un bacio sulla guancia, come Ginny aveva fatto con lui "Buona fortuna, Salazar" sussurrò, poi si voltò e si affrettò fuori dalla Sala Grande.

Serpeverde rimase seduto per un lungo momento, incredulo, prima di scrollarsi di dosso la sorpresa e guardare indietro l'immagine di Harry"Proviamo con tre giganti ..." mormorò prima di chiudere gli occhi e concentrarsi sule barriere.

Harry aveva appena raggiunto la sua posizione sulla soglia con i professori e i suoi migliori amici quando gli incantesimi emisero un grande gemito, poi si frantumarono. Rimasero integri per un battito di ciglia poi si riversarono sulle forze nemiche. Un urlo di dolore e rabbia arrivò dall'altra parte del prato e tre dei giganti si rovesciarono.

Dai bastioni, dalle finestre e dall'atrio, studenti, personale e membri dell'Ordine emisero un applauso, incoraggiati dalla vista delle tre grandi creature che ricaddero sui loro alleati, ancora scintillanti per i pezzi bicolore dell'incantesimo.

"Il nasone lo sa," disse Ron con finta serietà ed Hermione gli diede una gomitata. "How! Dovresti colpire lui, non me!"

"Tieni le tue battute sulle parti del corpo mancanti per i tuoi fratelli," suggerì Harry, stringendo la presa sulla bacchetta.

"Ecco l'attacco aereo" la voce profonda di Kingsley risuonò proprio dietro Harry e tutti alzarono lo sguardo per guardare le streghe e i maghi sulle scope che sfrecciavano davanti al caos che si stava svolgendo a terra. Non appena furono abbastanza vicini, dai bastioni e dalle finestre dei piani superiori partì una raffica di incantesimi, poi i nemici iniziarono a rispondere al fuoco.

Alla fine, le truppe a terra si radunarono e iniziarono ad avanzare, attraverso il prato. Sulla soglia dei portoni, alla testa del gruppo, la professoress McGranitt gridò: "Per il nostro futuro!" prima di iniziare in avanti.

"PER IL NOSTRO FUTURO!" urlarono in risposta tutti gli altri, poi iniziarono ad avanzare, facendosi largo lanciando incantesimi come vedevano un nemico nel loro raggio d'azione. Poco prima di usare la spada contro l'avversario più vicino, Harry spostò la sua bacchetta nella mano sinistra e impugnò l'arma con l'altra. Non si sarebbe definito abile nell'usare la mancina, ma Serpeverde gli aveva insegnato un paio di trucchi e ora poteva lanciare schiantesimi e scudi con la mano – e impugnare la spada con la destrorsa. La battaglia entrò nel caos quando i due schieramenti si raggiunsero. Harry non riusciva a distinguere gli alleati dai nemici, così sperò che gli alleati avessero ascoltato il suo avertimento sulla sua lama avvelenata e si stessero tenendo lontani da lui. A un certo punto, vide il lampo di una spada e dei capelli neri, si concesse un secondo per sperare che Serpeverde stesse bene prima di contrastare un incantesimo viola e tagliare il braccio ad un avversario sulla destra. Un paio di volte, più tardi, vide degli sprazzi di capelli rossi circondati da incantesimi, ma quando riguardò di nuovo non c'era nessuno. Allo stesso kmodo, vide dei capelli castani e folti passare tremendamente vicino a un'incantesimo verde e ci volle tutto il suo autocontrollo per non abbandonare la sua posizione e correre ad aiutarla, perchè aiutare Hermione poteva significare che c'era il rischio che lei rimanesse ferita a causa sua.

Decine avversari dopo, a metà della sua avanzata, si trovò faccia a facci con Draco Malfoy. Il ragazzo dall'altra parte si congelò, al contrario di Harry, che lo disarmò senza pensarci due volte. Accoltellò qualcuno alle sue spalle sorridendo cupamente alle sue urla di dolore, un suono a cui si era abituato troppo facilmente durante la battaglia. Lui e Draco erano rimasti uno di fronte all'altro, quando Harry disse "Non voglio ucciderti, Malfoy. Se entri a Hogwarts, disarmato, si accorgeranno che sei innocuo"

Draco lo fissò un attimo prima che inchinasse la sua testa e sorpassasse Harry, non preoccupandosi della sua bacchetta che era caduta.

Harry continuò a disarmare gli avversari o a colpirli con la spada e poi lasciarli lì a morire.

Alla fine, finalmente, Harry individuò la pallida testa che stava cercando. Passò in mezzo a una coppia di maghi che stavano duellano, riuscendo all'ultimo a controllarsi per evitare di ferire anche il membro dell'Ordine "vai" gli ordinò e la strega fuggì sussurrando i suoi ringraziamenti.

"Harry Potter" disse Voldemort, il ragazzo guardò gli occhi rossi e i suoni della battaglia attorno a lui scomparirono.

"ciao, Tom" rispose il giovane, quando il Signore Oscuro sibilò furioso sorrise " se non avessi posto il Tabù sul tuo nome, non sarei stato costretto a trovare un'alternativa,sai."

"ti ucciderò, Potter" sputò Voldemort, sollevando una bacchetta sconosciuta.

"ne dubito" replicò l'altro, poi schivò tre Anatemi in un lasso di tempo breve e sollevò uno scudo contro la Maledizione Tagliente che qualcuno aveva scagliato alle sue spalle. Intrappolò una quarta Maledizione Mortale con la spada e questa brillò del verde pallido per un lungo momento prima che Harry si girasse di nuovo verso di lui e conficcase la spada nello stomaco di Voldemort.

Per un momento, tutto rimase immobile, poi Harry ritrasse la spada sussurrando "addio, Tom"

E il cadavere di Lord Voldemort cadde a terra.

Harry restò per un momento davanti al corpo dell'uomo, attorno a lui la battaglia continuava, nessuno aveva notato che il leader oscuro era caduto.

Qualcuno troppo lontano da vedere Voldemort lanciò un grido e tutti coloro che erano attorno a lui alzarono il viso verso il cielo, compreso Harry.

Durante la battaglia, qualcuno aveva fatto comparire il Marchio Oscuro. E questo si stava dissolvendo.

A pochi passi di distanza, qualcuno singhiozzò e Harry si girò a fissare uno dei tassorosso del sesto anno, che aveva un brutto squarcio sanguinante sopra l'occhio sinistro. La ragazza indicava il corpo ai piedi di Harry e poi sussurrò "è morto..."

A quel punto sembrò quasi che fosse stato azionato un interruttore. Il Marchio Oscuro sopra le loro teste si ruppe in pezzi che avevano il colore della Maledizione Mortale e scomparve nel vento. Intorno a Harry, delle voci iniziarono a dire "è morto" e " Potter ce l'ha fatta"

e Harry guardò dietro, verso il cadavere e si mise a ridere

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Fu Parvati Patil a trovarlo, pallida, scossa e zoppiccante su una stampella a causa della sua gamba rotta "Madama Chips è esausta" spiegò appena Harry si mosse per sostenerla.

"dovresti essere a letto" replicò il ragazzo, facendo marcia indietro verso il castello e spostandosi per evitare i morti e le macerie; non vedeva l'ora di ripulire il tutto.

"lo so" concordò Parvati "ma avevamo la necessità di trovarti"

"trovarmi?"ripetè il giovane, fermandosi e girandosi verso Parvati "perchè?"

"è Ginny" dissse la ragazza e il mondo di Harry si fermò.

"Ginny?" gracchiò Harry.

Parvati si spostò da lui "vai" ordinò, e Harry non ebbe bisogno che glielo ripetesse due volte.

Quando Harry raggiunse l'infermeria, trovò un gruppo di teste rosse che circondavano un letto.

I singhiozzi della signora Weasley lo fecero congelare sulla porta, si sentì come se la terra fosse ceduta sotto i suoi piedi.

Fleur si avvicinò da dietro, i capelli biondi ricadevano spenti sul suo volto e un bendaggio spesso era avvolto intorno alla sua testa "vieni" disse, e lo guidò in avanti.

Come raggiunsero il resto dei Weasley, loro si fecero da parte e Harry fu spinto in avanti finchè non si fermò in fondo al letto di Ginny, fissando la sua figura pallida e immobile. La signora Weasley tenne una mano nelle sue, piangendo come se il mondo fosse arrivato alla fine, Harry pensò che avrebbe potuto capire come si sentiva, perchè i suoni e la sua vista periferica stavano scomparendo fino a che l'unica cosa che vide fu il viso esangue di Ginny, poi anche questo svanì.

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Harry si svegliò ai lievi sussurri dell'infermiera. Sbattè un paio di volte le palpebre con lo sguardo rivolto al soffitto, ma senza vederlo, finchè una mano gentile si allungò e gli infilò gli occhiali.

Harry si girò e vide Serpeverde sorridergli stancamente, il suo braccio sinistro in una fascia e un lucido taglio spiccava sulla sua guancia " Salazar?" gracchiò e gli sfuggì una smorfia per il dolore alla sua gola secca.

"Hai dormito per tre giorni" disse piano Serpeverde mentre prendeva un bicchiere con una cannuccia e lo porgeva alle labbra di Harry " qualcuno ti ha ferito alla schiena e nessuno di noi si è accorto di quanto sangue tu avessi perso finchè non sei svenuto"

il ricordi di Harry ritornarono: la battaglia, l'uccisione di Voldemort, la camminata in mezzo ai corpi, Ginny-"Ginny" sussurrò.

Serpeverde chiuse gli occhi e scosse la testa "mi dispiace" sussurrò "Ci abbiamo provato. Abbiamo provato così disperatamente." e quando incontrò gli occhi di Harry, l'adolescente potè vedere il dolore e la miseria in quegli occhi verde pallido e scostò lo sguardo.

"cosa è successo?"

"Non ne sono sicuro"ammise piano "l'ho tenuta d'occhio per un po', ma a un tratto l'ho persa. Ho visto un incantesimo violetto superarmi e dirigersi verso la direzione dove c'era anche lei, e quando mi sono girata, l'ho vista a terra. Prima ancora che la raggiungessi Lupin le stava somministrando una pozione e stava lanciando un incantesimo, così mi sono voltato e mi sono occupato di chiunque pensasse fosse una buona idea attaccarli mentre erano a terra o mentre si ritiravano verso la scuola.

Non ho scoperto fino a tardi, dopo che il Marchio Oscuro è scomparso, che era morta quasi immediatamente morta dopo l'impatto con l'incantesimo. Le ha schiacciato i polmoni."

Harry annuì, ricordandosi che uno dell'Ordine aveva detto che i polmoni schiacciati erano qualcosa che non potevano essere curate se non con incantesimi specifici, nessuno dei quali poteva essere lanciati senza addestramento, in quanto avrebbero peggiorato la situazione se lanciati nel modo sbagliato.

I polmoni schiacciati sul campo di battaglia era una morte dolorosa, così come un incantesimo tagliente alla gola*.

Il ragazzo non aveva notato che aveva stretto il pugno fino a quando Serpeverde non gliela aprì gentilmente con la mano buona.

"cosa ti è successo?" chiese, aprendo gli occhi per guardare il mago come lui abbassò lo sguardo per guardare il suo braccio immobilizzato.

"una maledizione tagliente all'osso, e una maledizione esplosiva alla mano quando la prima non mi ha fermato. Alla fine li ho uccisi con la spada poco prima che il Marchio sparisse" Serpeverde scrollò le spalle poi fece una smorfia quando spostava il braccio "ottimo lavoro, comunque. Anche se non è la fine che speravamo."

Harry fece un respiro profondo e scosse la testa "Voldemort è morto" disse cautamente " questo è tutto ciò che conta"

"Voldemort è morto" confermò Serpeverde "ma l'abbiamo pagato a caro prezzo. Di sessantaquattro studenti che hanno partecipato alla battaglia, ventitrè sono morti. Così come diciasette membri dell'Ordine della Fenice e Filius e Irma."

Harry annaspò e chiuse i suoi occhi, afferrando con la sua mano quella di Serpeverde che non si era spostata "chi?" sussurrò.

Salazar lo guardò per un momento, poi iniziò ad elencare tutti i caduti.

E Harry li ascoltò tutti, promettendo silenziosamente di ricordare per sempre ognuno di loro.

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La celebrazione fu immensa. Separati dalla tomba bianca di Silente, vennero letti i nomi dei caduti- sia i difensori di Hogwarts sia le truppe di Voldemort- e fecero galleggiare delle piccole barche di carta sulla superficie del lago in loro memoria. L'ultimo nome della lista, su insistenza di Harry, fu quello di Tom Riddle, e il ragazzo stesso appoggiò la barca per il Signore Oscuro, Serpeverde era silenziosamente al suo fianco.

La settimana dopo la funzione fu dichiarata di vacanza, tutti erano rimasti scioccati dalle perdite per festeggiare prima. Il primo giorno di vacanze, Harry lo passò con i Weasley e Hermione mentre cercavano di festeggiare, ma i loro cuori non ce la facevano e decisero di ritornare a Hogwarts per il resto della settimana, cercando di prendersi cura e rallegrare quegli studenti che erano senza genitori e passando le loro serate con Serpeverde davanti a una tazza di the, mentre raccontava dei vecchi tempi facendo ridere Harry delle scappatelle dei fondatori.

L'ultimo giorno di vacanza, Harry entro nella Sala Grande dove trovò il nuovo Ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt, intento a parlare con Serpeverde, le cui labbra erano strette in una linea ccontrita. Quando lo vide, Kingsley si accomiatò dal Preside e si avviò a raggiungere Harry "Harry" salutò

"Salve, Kingsley" rispose il giovane cautamente "cosa posso fare per lei?"

"non sono Scrimgeour" rispose l'uomo e Harry realizzò di essersi teso.

"scusa" disse con una risata "sa che ho avuto problemi con il Ministero; lavorerò su questo. Cosa succede?" chiese con un sorriso che non gli apparteneva

"stiamo cercando di ricostruire il dipartimento degli Auror" spiegò "e so eri interessato ad unirti"

Harry lo fissò per un momento, il suo sogno a portata di mano. Ma poi si ricordò dei bambini con cui aveva passato la settimana, che sarebbero rimasti a Hogwarts per le vacanze estive a meno che un parente non venisse a prenderli. Si ricordò anche dei occhi non-vedenti di Piton e il fatto che, di nuovo, erano senza un professore di Difesa. Si ricordò di tutte le sere passati con Serpeverde nel suo ufficio a bere the, mentre ricordava i giorni passati che non erano scritti sui libri di storia, e il brivido che correva per la spina dorsale di Harry quando le loro mani si sfioravano. Ricordò come la morte di Ginny sembrasse più semplice da superare dopo il piccolo accenno di sorriso negli occhi pallidi di Salazar.

Le sopracciglia di Kingsley si sollevarono. "non posso garantirti questa offerta un'altra volta, Harry. Ron ha già accettato. Potreste essere partner."

"lo so"rispose il giovane, e lo sapeva, perchè Ron non avrebbe mai rinunciato a fare l'Auror, per nulla al mondo " ma hanno bisogno di me qui"

l'espressione di Kingsley si tramutò e sorrise, la comprensione illuminò i suoi occhi marroni "certo. Sai dove trovarci se dovessi aver bisogno di aiuto" disse tendendo una mano per farsela stringere

"si,lo so" disse Harry, afferrando la mano e sentendo, per la prima volta, di poter contare su un Ministro "grazie"

"assicurati solo di inviarci un paio di Auror per compensare la tua mancanza" scherzò l'adulto e Harry rise.

"vedrò cosa posso fare" promise e si superarono a vecenda, Kingsley andando verso l'uscita, mentre Harry si dirigeva verso il tavolo dei Professori, dove Serpeverde era seduto, nei suoi occhi si leggevano sollievo e confusione.

"Non hai accettato il lavoro?" chiese Salazar come vide Harry prendere posto accanto a lui, a nessuno dei due importava che Harry fosse, tecnicamente, ancora uno studente.

"ho pensato che avessi bisogno di un nuovo professore di Difesa più di quanto abbiano bisogno di un altro Auror decorato" rispose, scuotendo la testa.

"ma tu mi avevi detto che diventare Auror era il tuo sogno" insistette l'altro "posso trovare un altro professore di Difesa se preferisci..."

"Salazar" lo interruppe con un sorriso "diventare un Auror era il mio sogno, ma diventare un insegnante difficilmente è una seconda scelta. E Hogwarts è la mia casa" appoggiò la sua mano su quella che Serpeverde aveva abbandonato dul bracciolo della sua sedia "mi vuoi?"

"si" sussurrò Serpeverde prima di sporgersi e premere le labbra su quelle di Harry, leggere come una piuma.

Quando si ritrasse, Harry si sporse in avanti, una mano che si sollevava per afferrare i capelli dell'uomo più anziano, il suo pollice tracciava il segno sulla sua guancia, e le loro labbra si incontrarono di nuovo, premute insieme per un lungo respiro.

"questo significa che non dobbiamo cercare un nuovo professore di Difesa, dopo tutto?"

chiese la McGranitt mentre si sedeva all'altro lato di Serpeverde.

I due maghi si separarono rapidamente, Harry era rosso mentre Serpeverde si schiarì la gola, leggermente arrossato "sembra che sia così" rispose con tono calmo.

"bene" decise la McGranitt prima di porgere la ciotola delle uova strapazzate da cui si era servita "uova, signori?"

"si,grazie" Harry ringraziò e prese la ciotola.

l resto della colazione passò con Harry e Serpeverde che si guardavano l'un l'altro e nasocndevano i propri sorrisi, con grande divertimento della McGranitt. Quando lasciarono la Sala Grande, Serpeverde lo guidò al suo ufficio e Harry firmò il contratto per diventare un professore.

Si, pensò Harry mentre Serpeverde depositava i documenti prima di ritornare a ciò che avevano lasciato a metà a colazione, stare a Hogwarts era molto più che di suo gradimento.


 


 

  • giusto per chi non lo sapesse: a differenza di quanto si creda, morire per la gola tagliata è veloce, ma molto dolorosa; si muore annegati nel proprio sangue. Mentre i polmoni schiacciati possono avere due conseguenze: o varie patologie cerebrali che possono durare anche ore prima di far morire la persona oppure come nel caso della storia causano asfissia e quindi si muore soffocati.


 

note dell'autrice: cosa? Finisce così? No,no, deve continuare PER SEMPRE! XD

sono stata sveglia per 24 ore e più di 3/4 di questa fic è stat scritta nelle ultime quarantotto ore. Penso che questa fic abbia tutto ciò che io volevo scrivere, così la lascerò così. Spero che vi sia piaciuta.

bat


 

note della traduttrice: siamo giunti alla fine di questa storia. Lo so che avete molti interrogativi e che molti punti sono rimasti oscuri. Purtroppo io non so rispondere a moliti di questi interrogativi, ma se questa storia vi è piaciuta e vorreste conoscere anche l'epoca da cui viene Salazar, allora vi potrebbe interessare un'altra traduzione che inizierò a pubblicare.

Si intitola Gelosaƥ in Ècnesse ed è sempre di questa autrice. Il pairing è sempre Harry/Salazar Serpeverde. Si tratta di una long di 18 capitoli e viene approfondita sia l'epoca dei fondatori (con tanto di odio di Grifondoro) sia le reazioni degli studenti alla comparsa di Serpeverde.

Non so bene quando inizierò a pubblicarla, perchè sto per iniziare la sessione estiva d'esame, ma spero di riuscire a pubblicare qualcosa ogni 3 settimane.

 

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