note della traduttrice: ecco la terza parte di questa storia! La prossima è l'ultima.
Come sempre questa storia non ha un beta e in questo periodo sono troppo presa dall'università per poter controllare gli errori, perciò se ne trovate fatemeli notare, grazie!
Buona lettura
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Quando arrivarono alla Stamberga Strillante, Ron e Hermione non c'erano, ma erano presenti degli incantesimi che Harry capì essere quelli usati anche mentre erano in viaggio per le foreste dell'Inghilterra e alcuni libri della ragazza erano sparsi su un tavolo.
La botola per il Salice Schiaffeggiante aveva un'incudine a tenerla chiusa, il che lo fece ridere per ben cinque minuti, mentre Serpeverde si chiedeva se fosse impazzito. Su un muro della stanza c'era una porta che Harry non aveva mai visto, che si apriva su un passaggio buio che lo portava in direzione di Hogwarts, quindi immaginò che conducesse alla Stanza delle Necessità.
Serpeverde aggiunse altri incantesimi a quelli di Hermione, assicurandosi che non sarebbero stati trovati da nessun nemico, in seguito i due maghi cercarono una stanza sufficiente per imparare l'arte della spada, che iniziarono a praticare per circa due ore prima che Harry, sfinito, chiese di fermarsi.
Erano al tavolo del primo piano - Serpeverde sfogliava uno dei libri di Hermione mentre Harry faceva uno spuntino con alcune patatine che Hermione gli aveva dato quella mattina- quando la porta si aprì per far entrare Ron, Hermione e Ginny. Ci fu un lungo momento di calma mentre i tre nuovi arrivati fissavano le due bacchette puntate verso di loro, poi tutti si rilassarono e Giny corse avanti per abbracciare Harry.
"il diadema è distrutto" disse Hermione a Serpeverde mentre Ron andava a separare Harry e sua sorella "abbiamo portato la zanna di basilisco che abbiamo usato, per distruggere la coppa, se ce l'avete"
Serpeverde annuì, rilassandosi sulla sedia e osservando la scena che si svolgeva dall'altra parte del tavolo " ce l'ha Harry. Chi è la ragazza?"
"la-? Oh, quella è Ginny. È la sorella di Ron, e lei e Harry sono in una specie di non frequentazione"
"non frequentazione?" ripetè seccamente Salazar.
Hermione fece una smorfia e si lasciò cadere sulla sedia libera accanto al fondatore, dopo averle lanciato un incantesimo per assicurarsi che riuscisse a reggere il suo peso.
"sarebbero usciti insieme, ma quando decidemmo di trascorrere l'anno a dare la caccia agli horcrux, Harry insistette per far si che non ci fosse nessuna relazione formale tra loro, a causa del pericolo. Non che Ginny non fosse già in pericolo, considerando suo fratello in fuga e la sua famiglia facente parte dell'Ordine, ma non ha ancora l'età, quindi non può lanciare magie fuori dalla scuola"
Serpeverde alzò un sopracciglio "Perchè no?"
Hermione sbattè le palpebre, poi sospirò " probabilmente non c'erano leggi al riguardo,vero? Beh, la legge magica britannica afferma che qualsiasi mago o strega che abbia meno di diciasette anni non può usare la magia al di fuori della scuola a meno che debbano ancora frequentarla. La prima volta che un bambino infrange la legge, gli viene inviata una lettera di avvertimento, la seconda volta si trovano ad affrontare un udienza presso il Dipartimento dell'Applicazione della Legge Magica e potrebbero essere espulsi e la loro bacchetta verrebbe spezzata se si scoprisse che l'hanno violata intenzionalmente."
"e se ti difendi da qualcuno che cerca di ucciderti?" chiese Serpeverde accigliato.
Immaginò, che una volta che la scuola divenne comune, avesse senso impedire ai giovani maghi e streghe di usare la magia indiscriminatamente a casa, ma gli sembrava ancora impossibile, essendo cresciuto usando la magia ogni volta e ovunque gli piacesse.
"c'è una clausola per l'autodifesa" spiegò la ragazza " ma le cose possono diventare un po' complicate se tu o la tua famiglia avete nemici nel Ministero. Harry ha quasi perso la bacchetta l'estate prima del quinto anno perchè il Ministero stava infangando il suo nome, nonostante stesse proteggendo lui e suo cugino quando ha lanciato l'incantesimo"
Serpeverde guardò dove Harry stava ridendo di qualcosa che Ginny aveva detto a suo fratello.
Li guardò in silenzio per un lungo momento prima di parlare "Harry, la coppa?"
il moro e i due Weasley lo guardarono sorpresi, poi l'espressione di Harry si addolcì e prese la borsa al suo fianco "si,aspetta...."
"ancora qui?" sbuffò Ron all'adulto e ricevette un calcio nello stinco da Harry e uno schiaffo da Ginny "ahi!"
Hermione sospirò e si massaggiò la fronte "Ron..."
Serpeverde considerò il ragazzo per un momento prima di chiedere "ti aspettavi che mi unissi al mio presunto erede e ai suoi servi?"
Ron si spostò fuori tiro da sua sorella e dal suo miglior amico prima di ammettere "Beh,si"
"perchè?" chiese Serpeverde
Ron aprì la bocca per rispondere, ma Harry lo anticipò "Non importa" e lanciò un'occhiataccia al rosso.
"vorrei comunque sentire la sua risposta" rispose l'adulto con calma
Harry si accigliò, ma non si mosse per fermare di nuovo Ron quando aprì bocca " Beh, solo..." si mosse per un momento, poi scattò "Tutti i serpeverde sono cattivi! E sono tutti presi con quella faccenda della purezza del sangue e uccidono i babbani!"
Serpeverde considerò la faccia arrossata di Ron in silenzio per un momento, assicurandosi che avesse detto tutto, poi commentò "non sono un purosangue"
"beh, neanche Tu-Sai-Chi" mormorò Ron,accigliato
Serpeverde alzò un sopracciglio e guardò verso Harry per una conferma
"suo padre era un babbano" concordò Harry "e sua madre era quasi una Maganò. È cresciuto in un orfanotrofio babbano, perchè sua madre morì dandolo alla luce e suo padre non voleva aver niente a che fare con lui"
Serpeverde annuì e guardò di nuovo Ron "mia madre era una non-magica. Mi ha cresciuto da sola ed è stata uccisa per colpa mia. Mi piacciono i non-magici? No,non particolarmente. Credo che bisognerebbe ucciderli tutti indiscriminatamente? No" annuì mentre Ron distolse lo sguardo, con le labbra strette "vuoi sapere le discendenze del primo anno serpeverde?"
"tutti purosangue scommetto"mormorò Ron senza intonazione nella voce
le labbra di Serpeverde si contrassero in un sorriso "circa la metà erano quelli che chiameresti nati-babbani. Dell'altra metà, la maggior parte erano mezzosangue. C'erano solo due purosangue" sbuffò ai quattro sguardi sorpresi che ottenne "la maggior parte dei purosangue finì con Rowena o Helga"
"quello che non capisco" disse Ginny scuotendo la testa "è il motivo per cui, se ti trovi bene con i bambini nati-babbani, quelle voci su di te siano così diffuse. Voglio dire non dovrebbe esserci una specie di registro pubblico che dice che hai permesso anche a loro di far parte della tua casa?
"i registri della Fondazione sono scarsi" spiegò Hermione "non c'era una vera forma di governo magico fino alla formazione del Consiglio dei maghi nel 947-oltre cento anni dopo la prima apertura di Hogwarts- quindi non c'era nessuno che potesse tenere il passo con i documenti storici. Ci sono alcuni documenti salvati del primo secolo, scritto da studenti e professori, ma sono molto in conflitto tra loro e non dicono davvero quale fosse la composizione delle case, aldilà del numero occasionale degli studenti."
Serpeverde scosse la testa "saresti dovuta essere nella casa di Rowena" Hermione arrossì e si accovacciò sulla sedia mentre gli altri tre adolescenti ridevano "per quanto riguarda il motivo per cui mi viene attribuita tutta questa assurdità della purezza del sangue? Potrebbe essere stato Godric, o il figlio di uno dei miei fratelli, che ha assunto la causa del padre col mio nome; non è come se fossi stato in giro per confutare qualsiasi pretesa sulle mie ideologie"
"è vero" intervenne Harry guardando i due rossi "immagina cosa potrebbe pensare di voi il mondo tra mille anni se Percy fosse l'unico rimasto a parlare per voi"
i due Weasley fecero una smorfia " okay,si" concordò Ron prima di rivolgersi a Serpeverde "okay, quindi forse non sei a favore delle idee di Tu-Sai-Chi. Stai pianificando di restare,allora?"
Serpeverde scrollò le spalle "dove altro potrei andare?" chiese, lasciando Ron a sbattere le palpebre in modo stupido mentre si girava verso Harry e disse"vediamo come distruggere questa coppa"
Harry estrasse l'oggetto dalla borsa e Hermione fece scivolare una zanna di basilisco sul tavolo. Non dando al pezzo di anima il tempo di reagire, Harry conficcò la zanna nell'iconografia del tasso e tutti trasalirono mentre un lamento si alzò da questa prima che si spezzasse a metà.
Rimasero tutti fermi per un momento prima che Harry si schiarisse la voce e dicesse "allora, mancano solo Nagini e Voi-Sapete-Chi..."
Ron emise una risata strozzata "sapete del Tabù. Bene"
"volevamo dirvelo" aggiunse Hermione
"siamo stati catturati dal Tabù" ammise Harry " quando Salazar e io stavamo andando verso Malfoy Manor. Il viaggio è stato più corto di quanto pensavamo, ma si, l'abbiamo saputo"
"utile, la tua fortuna" aggiunse Serpeverde seccamente e Harry e Hermione risero entrambi, mentre i due Weasley sorridevano.
Hermione scosse la testae la sua espressione si scurì "comunque, come facciamo a trovare Nagini?"
Harry si morse il labbro inferiore, poi guardò Serpeverde "se mi insegnassi come farlo, potrei usare lo specchio per trovarla. Probabilmente potrei farlo anche per controllare Tu-Sai-Chi, ora che sono senza cicatrice"
"è scomparsa" si rese conto Ginny, toccando la fronte del ragazzo con una mano "Ma come?"
"non vuoi saperlo" si intromise Ron, scuotendo la testa.
"e probabilmente dovresti tornare al castello" concordò Hermione " è già abbastanza brutto che tu abbia perso le lezioni, meglio non perdere anche la cena"
"si,okay"concordò la rossa. Lei e il moro si scambiarono un bacio veloce, ignorando il lamento di Ron "Ohi!" si fermò vicino alla porta aperta e chiese "dovrei farvi avere del cibo?"
"si per favore" rispose Ron, speranzoso
"solo se riesci a procurartelo senza destare sospetti" insistette la ragazza, lanciando uno sguardo scocciato a Ron.
"potresti chiedere ad un elfo domestico" fece notare Serpeverde "dubito fortemente che negherebbe qualsiasi cosa a uno studente, che stiano frequentando le lezioni oppure no"
"ma potrebbero dirlo a Piton" mormorò Ron
"c'è ne è uno che non lo farà" realizzò Harry, raddrizzandosi sulla sedia "Dobby!"
"Harry Potter ha chiamato Dobby" esclamò l'elfo domestico non appena apparve accanto al ragazzo
"ehi, Dobby!" disse Harry sorridendogli "è bello riverderti"
gli occhi dell'elfo si spalancarono e sembrarono sospettosamente lucidi " Harry Potter fa un grande onore a Dobby" disse, chinando la testa
"smettila" ordinò il giovane, sciolando giù dalla sedia per inginocchiarsi davanti alla creatura " ci chiedevamo se potevi procurarci qualcosa di ciò che stanno servendo nella Sala Grande"
Dobby alzò lo sguardo su Harry con gli occhi spalancati, poi guardò attorno al tavolo; Ginny se ne era andata una volta che l'elfo era comparso. I suoi occhi si fermarono su Serpeverde e sembrarono allargarsi ancora di più prima di dire " Maestro Serpeverde?"
l'uomo si raddrizzò sulla sedia " sai chi sono?"
"Tutti gli elfi domestici conoscono i fondatori" rispose Dobby usando la sedia vuota di Harry per salire sul tavolo e vedere meglio il mago . Rimase lì per un momento fissando Serpeverde, poi si inchinò profondamente "Dobby è onorato"disse solennemente.
L'adulto si appoggiò allo schienale della sedia "l'onore è mio, Dobby" mormorò.
Dobby pigolò e sbirciò verso l'adulto " il Maestro Serpeverde è un grande mago" sussurrò prima di voltarsi a guardare Harry che si trovava dietro di lui " proprio come Harry Potter"
"Dobby..." iniziò Harry
"Dobby procura il cibo" dichiarò e scomparve
"è stato inaspettato" commentò Salazar
"era stranamente serio" concordò Ron guardando Harry " non lo è mai stato prma, vero?"
"no" concordò Harry riprendendo il suo posto "di solito sono fortunato se riesco a impedirgli di saltellare sul posto per due secondi".
L'elfo tornò con un piccolo banchetto e gli uomini si affrettarono a togliere dal tavolo i libri, la zanna e dai resti della coppa, quindi si sistemarono per mangiare.
L'elfo rimase con loro, assicurandosi che si godessero il cibo e condividendo i pettegolezzi di Hogwarts con i tre studenti; tutti erano interessati a sapere come era la situazione, oltre il poco che Hermione e Ron avevano visto e il poco che Ginny aveva raccontato loro.
Alla fine, il quadro dipinto era cupa; gli studenti erano torturati durante le lezioni e le detenzioni dei Carrow. I professori rimasti facevano ciò che potevano, ma anche loro dovevano inchinarsi alle richieste dei Mangiamorte. Sorprendentemente, Piton aveva fermato alcune punizioni, sebbene Harry e Ron facessero fatica a crederlo.
Quando finirono, prima che Dobby potesse scomparire, Serpeverde finalmente parlò per chiedere " come vengono trattati gli elfi domestici?"
i tre studenti sbatterono le palpebre sorpresi, ma la creatura rispose " Dobby non si lamenta. Gli altri elfi hanno avuto problemi con i Carrow, ma a Dobby è stato detto di stare alla larga da loro"
"da chi?" chiese Harry accigliato
"dal preside Piton" rispose Dobby "Dobby attira guai, ha detto a Dobby, e Dobby non deve attirare guai dai Carrow. Quindi Dobby no."
"che tipo di guai hanno gli altri elfi domestici con questi Carrow?" chiese il fondatore, gli occhi acuti contenenti una scintilla di silente oscurità.
Dobby esitò a rispondere, ma alla fine ammise "vengono presi a calci oppure vengono colpiti. Manny è stato cruciato per aver pulito la stanza della sorella."
Serpeverde annuì e si allontanò dal tavolo " capisco" disse prima di avvicinarsi alla porta del passaggio tra la Stamberga e Hogwarts.
"Salazar, che stai facendo?" chiese cautamente Harry, la sua voce serrata di rabbia per i suoi compagni e gli altri a Hogwarts.
Serpeverde si fermò con la mano sul bordo della porta semi aperta e disse " sto andando a buttare fuori a calci quei mostri dalla mia scuola" disse con voce gelida.
"torneranno e diranno a Tu-Sai-Chi che siamo qui" urlò hermione balzando in piedi
"allora mi prenderò cura di loro prima che possano lasciare la scuola" replicò Serpeverde prima di entrare nel passaggio.
"cosa vuoi fare, ucciderli?" chiese stupidamente Ron, mentre Harry si allontanava dal tavolo.
"si. Penso che lo farà" rispose il moro prima di svanire lungo il passaggio dopo il fondatore "Salazar!" gridò alla ritirata mentre correva per raggiungerlo.
Una volta che lo raggiunse, afferrò il braccio dell'uomo e lo fermò "senti, a nessuno di noi piace quello che sta succedendo a Hogwarts, ma qualsiasi cosa facessimo lo metterebbe in allerta del fatto che siamo qui"
Serpeverde rivolse uno sguardo gelido all'adolescente al suo fianco "Non me ne starò seduto lì mentre i miei studenti vengono torturati dai loro professori" ringhiò.
"ma non sono i tuoi studenti" dissero Hermione e Ron "sono nella mia scuola-sono i miei studenti" rispose Salazar "non mi fermerete" aggiunse, mentre Harry apriva la bocca per parlare "capisco la delicatezza della situazione con il mio presunto erede, ma non mi tiro indietro, mentre quelli che cercano sicurezza all'interno delle murache ho aiutato a costruire soffrono; non posso. Se scopre che sei a Hogwarts, allora ci posizioneremo qui, dove gli incantesimi possono trattenerlo"
"andiamo, allora" disse Ron indossando una maschera di determinazione.
"aspetta" ordinò Hermione, poi si girò di lato e chiamo "Dobby?"
"signorina Hermione??" rispose l'elfo, comparendo ai suoi piedi e guardandola con occhi spalancati
"Tu e gli altri elfi potreste assicurarvi che nessuno lasci le proprietà del Castello?"
"Dobby lo farà" dichiarò prima di scomparire
"Un'idea eccellente" ammise Serpeverde prima di scrollarsi la mano di Harry dal braccio "Andiamo."
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I tre adolescenti non fecero ulteriori proteste, camminando in sincornia al fondatore come se fosse naturale. Non incontrarono nessuno, anche se i ritratti furono presi da una sorta di euforia quando scorsero i quattro, e i loro nomi sussurrati li seguirono dal settimo piano all'ingresso.
Fuori dalle porte chiuse della Sala Grande, Serpeverde si fermò e guardò i ragazzi. Sembravano tutti determinati, anche se c'era un bagliore di paura negli occhi di Hermione, mentre la rabbia bruciava dentro quelli di Ron.
Serpeverde annuì tra sé e ordinò: "Ron e Harry, state qui fuori e tenete gli occhi aperti in caso che qualche studente decida di scappare. Hermione, dietro quell'angolo, alla fine della sala, c'è un'altra porta; controllala per me"
"Certo," concordò Hermione con il sollievo negli occhi
" ricordalo" aggiunse Harry, dando a Ron uno sguardo."Non importa la loro casa o i nostri sentimenti personali nei loro confronti."
Ron grugnì, ma parte della rabbia nei suoi occhi scomparve sotto lo sguardo consapevole di Harry. "Sì, lo so" concordò alla fine.
"riuscirai da solo?" Chiese Harry a Serpeverde mentre Hermione si accucciava dietro l'angolo.
Serpeverde sfiorò la spada e sorrise quando l'adolescente fece una smorfia."Sono più che in grado di gestire questi Mangiamorte. E se, per qualche motivo, dovessi aver bisogno d'aiuto, confido che tu o Ron vi affretterete per aiutarmi come un qualsiasi leone pazzo farebbe."
"Nessun Grifondoro salverebbe un Serpeverde" dichiarò Ron.
Harry alzò gli occhi al cielo "Anche quando quel Serpeverde si sta mettendo in gioco per gli altri Grifondoro?"
"Oh. Beh, sì, forse allora. Immagino."
Serpeverde sbuffò, poi agitò la bacchetta contro le doppie porte. Queste si spalancarono e lui si avviò a grandi passi all'interno, lasciando Ron e Harry a sbirciare alle sue spalle, osservando chiunque pensassero che fosse così poco intelligente da provare ad attaccare il Fondatore quando non stava guardando.
Snape si alzò per primo e fermò i Carrow mentre puntavano le loro bacchette sull'intruso con imprecazioni sulle labbra. "dicci il tuo nome e il motivo della visita", ordinò il Preside.
Prima che Serpeverde potesse rispondere, un fantasma si librò attraverso il muro dietro il tavolo Serpeverde e si fermò sopra il tavolo di Corvonero, fissando l'uomo al centro della Sala Grande "Salazar?" mormorò.
Serpeverde sbatté le palpebre "Helena" Lui scosse la testa "Parleremo più tardi," ordinò e lei annuì "Il mio nome" disse per l'intera Sala, guardando alle spalle di Piton "è Salazar Serpeverde, e sono qui per far sparire i servitori del mio erede dalla scuola."
Ci fu un attimo di calma, poi i due Carrow si alzarono entrambi ringhiando"Bugiardo!"
: Siediti !: sibilò Serpeverde, immaginando che se aveva funzionato sui Ghermidori, Narcissa e Bellatrix, avrebbe probabilmente funzionato su questi due.
I due Mangiamorte si congelarono e molti studenti si allontanarono da Serpeverde, molto più diffidenti nei suoi confronti rispetto a quando aveva detto il suo nome la prima volta. Piton sembrò momentaneamente preso alla sprovvista, poi si riprese abbastanza da chiedere: "Cosa mi dice che non sei Potter, sotto effetto di... '
"Sono qui, Piton," disse Harry dalla porta della Sala, le braccia incrociate sul petto.
"Il piano era di tenerti lontano mentre i suoi servitori sono ancora a scuola", disse Serpeverde all'adolescente.
Harry scrollò le spalle "Perché non sarebbe accorso nel momento in cui avrebbe sentito che eri qui."
"Non mi vuole morto."
"Per ora"
"Serpeverde!" Ginny gridò dal tavolo di Grifondoro e il Fondatore guardò il tavolo principale, dove Amycus stava lanciando contro di lui una Maledizione Oscura.
Serpeverde estrasse la spada e la sollevò, lasciando che la maledizione si annullasse contro di essa. Non appena l'incantesimo fu svanito, Serpeverde rivolse la bacchetta sul Mangiamorte e sibilò " Avada Kedavra ".
L'uomo venne colpito dalla maledizione sull braccio e cadde, morto.
La sorella emise un ruggito e saltò sul tavolo principale, abbassando la mano di Piton e corse verso Serpeverde. Lui le venne incontro con la punta della spada e osservò cupamente mentre la luce abbandonava i suoi occhi, prima di allontanare il cadavere dalla lama. Alla sua sinistra, avvertì un movimento, ma due lampi dalla porta gli dissero che Harry e Ron avevano le cose sotto controllo.
Serpeverde incontrò gli occhi neri del Preside, che era circondato dalle bacchette di altri professori. "Non hai intenzione di combattere?"
"È troppo codardo" sputò Harry, avvicinandosi a Serpeverde.
Gli occhi di Piton divamparono di rabbia e la sua mano si contrasse, come se volesse afferrare la bacchetta, ma non ebbe ulteriori reazioni alle parole di Harry, scegliendo, invece, di dire: "So quando una battaglia è persa"
"Co..."
"Harry", interruppe Serpeverde. Quando l'adolescente lo fissò, sibilò: Solo il disonorevole continua ad insultare chi si è arreso .:
Harry distolse lo sguardo, accigliato, ma non disse altro per inimicarsi il Preside.
Serpeverde alzò gli occhi al tavolo principale, dove una donna anziana in verde stava prendendo la bacchetta di Piton. "Capi delle Case?" chiese e la donna con la bacchetta del Preside, un uomo con una bella veste verde, una donna grassoccia con polvere e foglie tra i capelli, e un omino con i capelli bianchi lo guardarono annuendo "Per favore, fate in modo che gli studenti arrivino nei loro dormitori, poi unitevi a me nell'ufficio del Preside"
"Cosa dobbiamo fare con gli studenti che lavorano per Tu-Sai-Chi?" chiese l'uomo con la tunica verde, gli occhi tremolanti verso il tavolo dei Serpeverde.
"Si sono presi cura di loro" assicurò Serpeverde prima di guardare Harry "raggiungi Hermione e Ron e ci incontriamo fuori dall'ufficio?"
"Sì. Vuoi che mi assicuri che Dobby e e gli altri blocchino anche i gufi?"
"Sono sicuro che lo avrà già fatto, ma vale la pena chiederglielo" concordò Serpeverde.
Harry annuì e fece un cenno verso Ron, poi indicò dove si trovava Hermione. Il rosso annuì prima di scomparire fuori dalle porte e Harry si diresse verso la porta, evitando un professore e sorridendo agli studenti che chiamavano il suo nome.
Serpeverde fece distrattamente svanire il cadavere della Carrow e pulì la sua lama prima di foderarla e di passare oltre gli studenti fino al tavolo principale. Alcuni insegnanti si erano prodigati per aiutare i Capicasa a dirigere i loro studenti nei dormitori, lasciando due streghe ai lati di Piton, che aveva ripreso il suo posto e osservava i movimenti dei membri della sua scuola con occhi tranquilli.
Serpeverde fece svanire l'altro Carrow una volta raggiunto il tavolo principale, poi guardò le due streghe "Perdonatemi, ma temo di non conoscere i vostri nomi"
"Sono Irma Pince, bibliotecaria", disse la donna più magra a voce bassa.
"Poppy Pomfrey," offrì l'altra donna, lisciandosi una mano sul grembiule "Sono la medimaga della scuola. E questo è Severus Piton, poiché dubito che il signor Potter e i suoi amici vi abbiano fatto una presentazione adeguata."
"No. Harry e Ron sono più interessati a infangare il suo nome mentre Hermione evita ogni menzione di lui, se possibile" ammise Serpeverde, guardando in basso verso il calmo Preside. O ex-preside, a pensarci bene. Scosse la testa e guardò le due streghe "Poppy, credo che Harry e Ron possano aver stordito alcuni Serpeverde, e non sono sicuro che qualcuno penserà di controllarli. Potresti ...?"
"Certamente," concordò lamedimaga prima di prendere la gonna e affrettarsi verso il tavolo Serpeverde.
"Irma, non sono sicuro che tu abbia intenzione di unirti a noi nell'ufficio?"
la bibliotecaria scosse la testa "Grazie, ma no. Se avete Severus sotto controllo, tornerò nelle mie stanze."
Serpeverde inclinò la testa "Credo che ce la faremo. Grazie."
La strega annuì e si allontanò, avendo cura di aggirare lo spazio in cui c'era il cadavere del Carrow, nonostante fosse stato fatto svanire.
Serpeverde considerò Piton per un lungo momento prima di parlare "Ho alcune domande per te che preferirei non porre di fronte agli studenti, saresti disposto a rispondere?"
Piton annuì con decisione e si unì a Serpeverde mentre camminava verso la seconda uscita. Hermione e Harry se ne erano andati, probabilmente dirigendosi verso l'ufficio al settimo piano, così Piton e Serpeverde si ritrovarono a camminare da soli, il suono dei passi di centinaia di studenti che si dirigevano verso i loro dormitori echeggiava lungo i corridoi. Serpeverde lo guidò verso la loro destinazione, evitando gli studenti, ma non fece spostare il gargoyle fino all'arrivo di Harry, Ron ed Hermione, che si appoggiarono contro il muro di fronte.
"Muoviti" ordinò Serpeverde al gargoyle che scivolò di lato, consentendo l'accesso alla scala a chiocciola.
"Non avresti potuto farlo fuori come hai fatto con i Carrow?" Si lamentò Ron mentre Serpeverde faceva segno a Piton di precederlo.
"Non uccido a sangue freddo", rispose Serpeverde "Inoltre, ho delle domande per lui che dubito che qualcuno degli altri professori avrebbe saputo rispondermi. Vieni."
Non appena Serpeverde entrò nell'ufficio, una voce chiamò: "Beh, guarda un po'. Salazar, ci chiedevamo dove fossi andato."
Serpeverde si voltò a fissare l'oggetto che gli aveva parlato, ignorando i ritratti sussurranti sopra la sua testa e il breve sguardo sorpreso di Piton. "Davvero? Godric stava forse cercando di maledirmi ancora di più? Forse forse sarebbe riuscito a guarirmi dalla mia innaturalità ?"
"Salazar," sussurrò Harry mentre Hermione emise un debole gemito.
Il cappello sospirò "Credo che volesse scusarsi, ma potrebbe aver mentito per vedere se qualcuno di noi sapesse dove fossi scomparso" ammise.
"è stato ... difficile dopo che te ne sei andato."
"Godric è sempre stato difficile" scattò Serpeverde, poi agitò una mano "Non importa. Tu ed io dobbiamo parlare dello smistamento degli studenti." Fissò il cappello con uno sguardo gelido.
Il cappello rise "Ti stai lamentando. Ammettilo, vuoi solo che Harry sia nella tua casa !"
"Voglio che gli studenti vadano nelle Case a cui appartengono, non in quella che pensano siano più di loro gradimento", sputò il fondatore "Non ti è stato detto di dare loro una scelta, ma di smistarli inutile copricapo!"
"Ma poi si lamentano!"si lamentò il cappello "Hai mai sentito il gemito di un undicenne dovuto al fatto che non fosse finito nella casa che voleva?"
"Per inciso," Serpeverde sbuffò "si. Più volte."
Hermione si schiarì la gola "Salazar, forse potresti avere questa discussione più tardi?" suggerì mentre Ron e Harry persero il controllo delle loro risate.
Serpeverde si schiarì la gola a disagio "Ovviamente." Diede un'occhiata al cappello "Parleremo più tardi"disse e il cappello rise"Harry, Ron, state zitti."
"Scusa, Salazar," respirò Harry, raddrizzandosi "È solo che, stai litigando con un cappello."
Serpeverde decise che ignorare l'adolescente era la cosa più consona da fare e si rivolse a Piton, che stava guardando tutto ciò con occhi cauti "Severus, mi chiedevo se potevi dirmi dove si trova la spada di Godric. La vera", aggiunse quando la bocca di Piton si aprì, "non quella falsa che Bellatrix aveva nella sua Camera blindata."
"Cosa ti fa pensare che Piton sappia dove si trova?"Chiese Ron, lasciandosi cadere su una delle lussuose sedie che Hermione aveva evocato per ciascuno dei ragazzi.
"Bellatrix ha detto a Salazar che è stato Piton a mettere la spada nella sua camera", spiegò Harry.
"Cosa ti fa pensare che quella fosse un falso?" Chiese Piton senza problemi.
"Conosco la spada di Godric, e non è vera. Non male per un falso, devo ammetterlo, ma non abbastanza da potermi ingannare. Quella vera?"
"Forse non so dove sia."
"stai mettendo a prova la mia pazienza, ragazzo," avvertì Serpeverde, indicando gli adolescenti mentre Ron apriva la bocca per commentare. Hermione colpì il ragazzo e scosse la testa quando le lanciò uno sguardo ferito.
L'espressione di Piton si oscurò quando fu chiamato ragazzo, ma accennò verso uno dei ritratti " ce l'ha Silente."
I tre studenti si girarono verso il quadro per guardare con gli occhi spalancati l'uomo anziano nella cornice che sorrise a loro "sono fatto così."
Serpeverde guardò di nuovo gli adolescenti, notando le lacrime di dolore nei loro occhi alla vista dell'uomo anziano "Harry", chiamò e il ragazzo lo guardò "Devi essere tu"
"Grazie, Salazar," rispose l'adolescente e si alzò per avvicinarsi al ritratto"Signore", disse all'uomo dentro.
"Harry, ragazzo mio," replicò Silente "Come va la tua ricerca?"
Harry sorrise tristemente "Mancano solo Nagini e lui"
Silente sbatté le palpebre sorpreso "Davvero? Hai trovato tutti gli altri?"
Harry annuì "La coppa era nella camera blindata di Bellatrix, con la spada finta, e il diadema di Corvonero era nella Stanza delle Necessità. Salazar li ha individuati per noi." Si fermò per un momento, poi tirò con cura i capelli da una parte, scoprendo la fronte"E io."
Snape fece un respiro profondo, portando gli altri quattro esseri umani viventi a guardarlo con sospetto.
"Harry", interruppe Silente, "come l'hai scoperto? E come l'hai rimosso senza affrontare Tom?"
"Conosco un horcrux quando ne vedo uno, non importa il suo contenitore", offrì Serpeverde al ritratto, continuando a guardare Piton con gli occhi socchiusi, gli occhi dell'uomo si erano spalancati alla parola horcrux e dietro gli occhi neri si stavano formando alcune connessioni rapide "Chi è 'Tom'?" Aggiunse Serpeverde, lanciando un'occhiata a Harry prima di riportare la sua attenzione sull'ex Preside.
"Tom Riddle," spiegò Harry "È il nome di nascita di Tu-Sai-Chi. Lo odia, pensa che sia comune e babbano, perché lo condivide con suo padre."
Serpeverde sbuffò "Infatti." Rivolse la sua attenzione a Silente, poiché Piton sembrava aver nuovamente dominato le sue emozioni "Il mio presunto erede non doveva essere per forza colui che avrebbe eliminato l'horcrux; qualsiasi maledizione che uccide l'avrebbe fatto."
Vedendo le connessioni che il defunto Preside stava facendo, prima che potesse persino arrivarci da solo, Serpeverde aggiunse: "Ho focalizzato l'incantesimo sulla rappresentazione fisica dell'horcrux, ovvero la cicatrice; l'incantesimo non ha nemmeno sfiorato Harry."
Harry scosse la testa "Un leggero mal di testa, ma per il resto non sono stato influenzato."
"Vedo..."
Serpeverde scosse la testa "Silente, forse mi puoi aiutare con un indovinello?"chiese quando i professori iniziarono ad apparire in cima alle scale nell'ufficio.
Silente sbatté le palpebre e annuì a Serpeverde "Certamente."
"Perché, un uomo che è fedele al mio presunto erede, metterebbe una copia della spada di Godric nella camera blindata di uno dei suoi compagni?" Si chiese Serpeverde, sorridendo a Piton, che si irrigidì "Ancora più importante, perché quello stesso uomo dovrebbe fare di tutto per proteggere gli studenti, il personale e gli elfi domestici della mia scuola quando al suo padrone non potrebbe interessare di meno della loro salute o felicità?"
Ci fu un lungo silenzio mentre gli adolescenti e il gruppo di personale che si erano fermati all'ingresso dell'ufficio lo analizzavano. Piton rimase rigido in silenzio, senza facilitare le cose.
Alla fine, Harry disse: "L'ho visto uccidere Silente, Salazar."
Snape lanciò uno sguardo al ritratto di Silente che sospirò "è qualcosa che ha fatto per mio ordine, ragazzo mio" ammise l'anziano "Stavo già morendo per la maledizione nella mia mano; ho pensato che fosse meglio se mi avesse ucciso Severus rispetto a Bellatrix o a Fenrir Greyback."
"Albus" respirò la donna con la tunica verde, entrando ulteriormente nella stanza in modo da poter vedere meglio il ritratto "Questo è vero? Non è un traditore?"
Silente sospirò e annuì "Non lo è, Minerva" concordò.
"Ha tagliato l'orecchio a George!" Urlò Ron, in piedi e fissando Piton "E non dirmi bugie su come lo hai programmato prima!"
"È stato un incidente", ammise rigidamente Piton "Non miravo al signor Weasley."
"Oh, un incidente, vero?" Ron sputò "Che ne dici se accidentalmente..."
"Ron, no!" Urlò Hermione, afferrandogli il braccio mentre estraeva la bacchetta da una tasca.
" Expelliarmus " intonò Harry, afferrando la bacchetta di Ron mentre volava attraverso la stanza.
"Harry!" Urlò Ron.
"Ron", interruppe Serpeverde, "cesserai con questi spettacoli teatrali e ti siederai, o ti speditò alla tua torre."
"Ha tagliato l'orecchio di mio fratello!" Insistette Ron, rivolgendosi al fondatore con rabbia negli occhi.
"E che cosa hai intenzione di fargli in cambio? Tagliargli l'orecchio? Forse questa volta perderai la testa e lo decapiterai?" chiese Serpeverde.
Ron sbiancò e il mago più anziano annuì "Siediti." Mentre Ron si lasciava cadere sulla sedia, pallido, Serpeverde guardò i professori raggruppati in cima alle scale."Per favore, sedetevi. Sono sicuro che avrete la vostra dose di domande, come io ho la mia, e dobbiamo decidere come gestire gli studenti, considerando la situazione attuale. Severus, anche tu. qualcuno potrebbe restituirgli la sua bacchetta? "
Mentre i professori si presentavano e trovavano o evocavano i posti, Serpeverde si unì a Harry con il ritratto di Silente,dove il Preside defunto avvertiva riguardo alla spada "la sua lama è intrisa di veleno di basilisco. È successo dopo che hai ucciso il serpente nella Camera. Stai attento"
"Sì, signore" annuì Harry prima di aprire il ritratto e togliere la spada dalla cavità nascosta dietro di esso.
"Posso?" chiese Serpeverde quando il ritratto fu chiuso e Harry consegnò la spada senza lamentarsi.
Serpeverde considerò la spada con occhi acuti per un lungo momento prima di girarsi verso il cappello "Chi ha lanciato la Maledizione del Richiamo su questa?"
"Helga" rispose il cappello "Dopo la morte di Godric, i folletti la rivolevano, insistendo sul fatto che fosse stata rubata o qualcosa del genere."
"Certo che l'hanno fatto", rispose Serpeverde "Rowena l'aveva avvertito che sarebbe successo, non importa quello che ha detto Ragnuk quando l'ha regalata a Godric." Scosse la testa e evocò una guaina per la spada prima di restituirla a Harry "È incantata per ritornare al cappello se non è posseduta da un umano magico che Godric avrebbe trovato degno di maneggiarla; la spada non sarebbe mai rimasta nella camera di Bellatrix, se quella vera fosse stata collocata lì."
"Resterà con me, allora?" Chiese Harry piano.
"Per tutto il tempo in cui combatti per proteggere il mondo magico, dovrebbe" concordò Serpeverde "Fai attenzione, tuttavia, a impugnarla solo contro ciò che desideri uccidere, poiché un singolo taglio con questa lama inietterà veleno di basilisco nel tuo avversario."
Harry guardò la spada incerta "Forse dovrei continuare a usare quella falsa"
Serpeverde sbuffò "Questa è di gran lunga la lama migliore. Ti offrirei la mia spada in cambio, ma non so che quella spada mi accetterebbe."
"Perché non ... Oh."Harry fece una smorfia "Grifondoro era un vero idiota, vero?"
Serpeverde ridacchiò "Ha avuto i suoi momenti. Ora, vieni, sistemiamo questo casino in modo che tutti possiamo dormire un po '."
Harry tornò alla sua sedia e tutti restarono lì per tre ore a discutere: iniziando con un breve giro di presentazioni e rassicurazioni da Serpeverde, Harry, Hermione e Ron, continuarono con il fondatore che affermava che non voleva avere nulla a che fare con Voldemort e la sua gente tranne che per vedere la sua fine.
Subito dopo tentarono di capire cosa fare quando Voldemort alla fine si sarebbe insinuato e decisero che si sarebbe combattuto a Hogwarts. Serpeverde era certo che avrebbe potuto implementare i reparti per mantenere la scuola sicura dai Mangiamorte, e promise di cambiare la password della Camera dei Segreti per far si che fungesse da nascondiglio per tutti gli studenti dal quinto anno in giù.
Gli adolescenti fecero sapere a tutti del passaggio segreto dalla Stamberga e McGranitt accettò di inviare la chiamata al resto dell'Ordine, così che potessero radunarsi a Hogwarts.
Per quanto riguardava chiunque cercasse di mettere in guardia i Mangiamorte dal cambiamento della scuola, Dobby fu chiamato e accettò che gli elfi domestici continuassero a guardare gli studenti che tentavano di lasciare la scuola o mandare gufi a chiunque fosse collegato ai Mangiamorte.
Piton avrebbe continuato a inviare rapporti ai suoi compagni all'esterno, sperando di evitare di mettere in allarme Voldemort. Fu Harry a suggerire di permettere ai Mangiamorte di sapere che Serpeverde era a scuola, ma sembra che fosse abituato al modo di fare le cose di Voldemort, quindi ci sarebbero state meno domande sul cambiamento del contatto* con coloro che erano fuori da Hogwarts .
Una volta risolto il problema, si misero a parlare delle lezioni. Concordarono, dopo una lunga serie di discussioni, che le lezioni avrebbero ripreso il giorno successivo, con Piton che sarebbe tornato alla posizione di Difesa e Babbanologia sarebbe stata interrotta per l'anno.
Serpeverde avrebbe assunto le funzioni del Preside, mentre la McGranitt tornò alla sua posizione di vice. Harry, Ron ed Hermione sarebbero tornati alle lezioni, con grande orrore di Ron, tristezza di Harry e gioia di Hermione. Le cose sarebbero state spiegate agli studenti a colazione la mattina successiva.
Serpeverde lì congedò quando decise che avevano parlato di tutto ciò che riteneva importante e rimase al suo posto mentre tutti lentamente se ne andavano. Piton tolse le sue cose dalla camera da letto attigua all'ufficio- il fondatore si era offerto di lasciargliela in quanto a lui non importava il letto in cui avrebbe dormito, ma l'uomo aveva declinato l'offerta affermando che preferiva ritornare nei suoi vecchi alloggi- e la McGranitt si fermò per dare ai ragazzi la nuova parola d'ordine della torre di Grifondoro prima di ritirarsi. Harry fece un cenno ai suoi amici prima di avvicinarsi a Serpeverde e fece una smorfia quando la spada legata al suo fianco colpì una sedia che qualcuno aveva dimenticato di far sparire "Salazar?"
Serpeverde alzò gli occhi e sorrise all'adolescente "Cosa c'è, Harry?"
"Mi piacerebbe provare a divinare Vol-scusa, Tu-Sai-Chi prima di dirigermi verso il dormitorio. Anche Nagini."
l'uomo annuì e si sposto in modo da poter estrarre lo specchio, dicendo "mi piacerebbe che tu rimanessi a scuola stasera e domani. Gli studenti potrebbero apprezzre il fatto di vederti in giro."
"vuoi dire che loro si fideranno di te se vedono che io lo faccio" replicò il giovane, spostando una sedia accanto al mago e sedendosi "okay, lo farò. Probabilmente sarà più facile se aspetterò fino a sabato prima di dare la caccia a Nagini"
"così facendo non perderai nessuna lezione" concordò Serpeverde, consegnando al giovane il suo specchio.
"in alcuni momenti, mi dimentico che adesso sei un insegnante" commentò Harry con una smorfia e il fondatore ridacchiò "okay, come faccio a divinare il presente?"
"Non è difficile" disse Serpeverde, appoggiandosi allo schienale della sedia "focalizza tutti i tuoi pensieri su ciò che desideri trovare. Cerca di non aspettarti di trovarlo in un dato luogo o con una persona in particolare. Concentrti sull'ggetto o sulla persona stessa."
Harry annuì e si concentrò su Voldemort come lo conosceva : freddo, indifferente, impaurito dalla morte e alla disperata ricerca di qualcosa. Almeno che, ammise Harry, non avesse già trovato quella cosa. Abbassò lo sguardo sullo specchio e emise un silenzioso "oh" mentre l'immagine si formava. Gli ci volle un momento per capire cosa stesse facendo, poi scosse la testa "sta volando di nuovo. Senza una connessione diretta con i suoi pensieri, non posso dire se sta cercando ancora quel ladro biondo o se è diretto qui"
"un ladro biondo?" interruppe Silente
il giovane si voltò e sbattè le palpebre verso il defunto preside, la mente impiegò un attimo a riconoscere la domanda, poi rispose " si. È andato da Gregorovitch, cercava qualcosa, ma Gregorovitch gli disse che era stata rubata tempo prima. Da un ragazzo biondo. Ho visto un suo ricordo. Mi sembrava famigliare."
"capelli biondi ricci?" chiese il quadro, con qualcosa di simile al sospetto nei suoi occhi blu.
"Huh? si. Come lo sa?" chiese Harry
"probabilmente Tom sta cercando Gellert Grindelwald" spiegò Silente " ha rubato una bacchetta a Gregorovitch e aveva i capelli biondi e ricci"
"cosa ha di così speciale questa bacchetta? Voglio dire, perchè Vol- ehm, Tu-Sai-"
"chiamalo Tom, ragazzo" suggerì l'ex preside con un sorriso affettuoso, sebbene turbato "quel nome non è Tabù"
"si, va bene" concordò Harry "perchè Tom sta cercando questa bacchetta, quindi? Voglio dire, capisco che sta cercando una bacchetta che possa sconfiggere la mia, ma è solo una bacchetta, giusto?"
"è più complicato di così" replicò Silente, scuotendo la testa "come ti ho spiegato in precedenza, la tua bacchetta e quella di Tom condividono lo stesso nucleo, che impedisce a voi due di combattere efficacemente"
"si, ma quando ci siamo scontrati e sono comparsi i miei genitori, aveva un'altra bacchetta e si è spezzata quando è entrata in contrasto con la mia"
"così ho sentito"concordò l'anziano " sono sicuro che, quando lo hai incontrato per la prima volta, Ollivander ti ha detto che è la bacchetta che sceglie il mago, no?" Harry annuì "questo è vero anche per le bacchette che appartengono già a un mago o una strega; scelgono per chi combattere, ma non funzioneranno mai altrettanto bene come la prima che ti ha scelto"
"Quindi, aspetti" lo interruppe Harry, scuotendo la testa. "Sta dicendo che le bacchette sono senzienti?"
"La magia ha modo di rendere senzienti anche gli oggetti più banali", commentò Serpeverde seccamente "Hai incontrato il cappello, no?"
"Un eccellente esempio" concordò Silente "Credo che la bacchetta presa in prestito da Tom non lo riconoscesse come il suo possessore, e perciò non era forte come la tua bacchetta, che ti ha scelto. Quindi, la tua bacchetta ha vinto."
Harry annuì con la sua comprensione "Okay, suppongo che abbia un senso. Ma allora, perché Tom sta cercando una bacchetta particolare?"
"Ci sono molte leggende che circondano questa bacchetta" spiegò Silente "È stata chiamata Stecca della Morte, per la sua tendenza a passare da un possessore a un altro alla morte di colui che l'ha rivendicata per ultima. È stata anche conosciuta come Bacchetta di Sambuco e Bacchetta del Destino. È, secondo la leggenda, la bacchetta più potente del mondo ".
"Oh," disse Harry, comprendendo la situazione "Sì, gli piacerebbe, no? Quindi, Grindelwald l'ha avuta per ultima?"
"Io l'ho avuta per ultimo", corresse Silente.
Harry sbatté le palpebre alcune volte, poi emise un lungo respiro e si strofinò gli occhi "Diamine".
"Bisogna, quindi, chiedersi a chi questa bacchetta sia fedele" commentò Serpeverde "Se Severus ti uccidesse su tuo ordine, la bacchetta potrebbe non considerarlo un sostituto accettabile."
Silente sospirò "era questo il mio intento" ammise "e non c'è modo di smentirlo a meno che Severus non la impugni, cosa che ha rifiutato di fare"
"Chi altri avrebbe scelto, se non Piton?" chiese Harry.
"Professor Piton, Harry", corresse Silente.
"Sì, lui." disse Harry muovendo una mano in un gesto casuale .
"Credo che sia il giovane signor Malfoy," offrì Silente "Mi ha disarmato prima dell'arrivo di Severus, no?"
"Oh." Harry si sfregò il mento "Sì, credo che l'abbia fatto." scosse la testa "Potrebbe essere un problema"
"Non necessariamente", Silente non era d'accordo, "ma suppongo che solo il tempo lo dirà."
Rimasero in silenzio per un momento prima che Harry chiedesse: "Se Tom mettesse le mani su questa bacchetta, potrebbe sconfiggere la mia bacchetta?"
"Non lo so" ammise Silente "Se non lo accetta come suo padrone, ne dubito molto, ma se riesce a guadagnare la sua lealtà, è molto probabile che possa sconfiggerti."
"Un'altra eccellente ragione per imparare a maneggiare una spada" insistette Serpeverde "I maghi oggi pongono troppa fiducia sulla magia e non abbastanza sugli attacchi fisici."
"Iin effetti, siamo un po' troppo abituati a ciò" concordò Silente allegramente "Hai intenzione di insegnare a Harry a usare la spada di Grifondoro?"
"Ci stiamo provando," concordò Serpeverde e Harry sospirò "Il che mi ricorda: ogni sera, dopo cena, voglio che tu venga nella Stanza delle Necessità per esercitarci un paio d'ore"
"Okay," concordò Harry.
"Se non altro, dovrei almeno essere in grado di insegnarti come evitare di tagliarti con quella lama," aggiunse Serpeverde, scuotendo la testa e lanciando un'occhiata a un orologio appeso sopra la porta che conduceva lle scale "Si sta facendo tardi; vediamo se riesci a trovare questo serpente."
"Oh si."Harry prese lo specchio dalle sue ginocchia e focalizzò i suoi pensieri sul grande serpente.
Dopo alcuni minuti – ci mise più tempo di quanto fosse stato necessario per Voldemort - finalmente apparve un'immagine, ma non c'era Nagini nella visione, ma una donna anziana che si muoveva in quella che probabilmente era la sua casa "Non vedo Nagini" disse a Serpeverde, accigliato "Solo una vecchia."
Serpeverde annuì. "Può darsi che tu sia troppo stanco; vai a letto e puoi provare a rigare di nuovo domani."
"Va bene." Harry si alzò in piedi e tese lo specchio "Ecco."
Ma Serpeverde scosse la testa "Tienilo tu. Ho la sensazione che divinerai più di me, e in questo modo non dovrai cercarmi per farlo. Solo " sorrise ", per mantenere la divinazione allo stretto necessario in classe? "
Harry rise "Ci proverò. Beh, buona notte, Salazar. Signore," aggiunse, facendo un cenno al ritratto di Silente.
"Buona notte, ragazzo mio," replicò Silente.
"Buonanotte, Harry," disse Serpeverde, poi cominciò a far svanire le sedie extra che erano rimaste mentre Harry scendeva giù per le scale.
"Ooh, è ora che torni a definirmi un inutile copricapo?" chiese il cappello, ingobbendosi sul suo scaffale.
Serpeverde gli lanciò uno sguardo non divertito "No, pezzo di stoffa sfilacciata, adesso è ora che io vada a letto. Ti ricorderò quanto sei inutile domani, se proprio vuoi", quindi si voltò e entrò nella camera da letto adiacente, seguito dalle risate del cappello.
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*se qualcuno non dovesse sapere: il contatto, in ambito dello spionaggio, è la persona "infiltrata" nello schieramento nemico col compito di ottenere informazioni
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