Non il terzo Weasley,non il prefetto,ma solo Percy

di Lunaharry66
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un compleanno da archiviare,o quasi... ***
Capitolo 3: *** Il Prefetto degli Esteri ***
Capitolo 4: *** Silente,Serpevrede e carisma ***
Capitolo 5: *** Ricordi,incubi e canzoni di benvenuto ***
Capitolo 6: *** Un pessimo inzio ***
Capitolo 7: *** Lo sgabuzzino delle occasioni ***
Capitolo 8: *** Bacio ***
Capitolo 9: *** La prima magia ***
Capitolo 10: *** Gelsomini ***
Capitolo 11: *** La prima VERA volta ***
Capitolo 12: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Percy pensava di non essere un ottimo fratello.Non lo era mai stato.Non faceva da guida come Bill o da mediatore,ruolo che Charlie aveva da sempre.Non riusciva a essere scherzoso come i gemelli,il gemello,ragionatore come Ron o semplicemente non aveva la forza di farsi ascoltare.Anche Ginny aveva più  autorità di lui .Non il terzo Weasley,non il prefetto,ma solo Percy.Quella frase l’avrebbe ripetuta più volte nel corso della sua vita:a Silente,a sua madre a quelli del  Ministero…

Lui non era un Weasley.Percy odiava quando un estraneo si riferiva a loro come un collettivo,sì era la sua famiglia,ma non la pensavano tutti allo stesso modo.Quando un giorno lo aveva confidato a Charlie,nella speranza di un consiglio,il fratello era sbottato in un :

-Ti vergogni di NOI?-Tutti gli altri fratelli si erano girati a guardarlo.Per una volta Percy voleva far capire le sue intenzioni,senza fraintendimenti.Dopotutto le parole erano il suo forte.

-No,Charlie.Solo che non mi piace…

-Cosa c’è,non siamo abbastanza per il Ministro della Magia?-domandò Fred.

-No.Io dic-...

-Allora,spiega!-Anche Bill si era unito alla discussione.

-Sì,lo stavo facendo ma non interrompetemi.Io…

-I Prefetti Perfetti devono avere parenti perf…-Un cuscino atterrò sulla faccia di George,che guardò sorpreso Percy,diventato rosso come Molly.

-Dicevo che non mi piace che si riferiscano a noi come una cosa sola.Io non la penso come te Bill,perchè ODIO che tutti mi conoscano come il figlio di Arthur,il fratello grande di Ron,quello più alto di George...Io sono Percy e se voi la smetteste di chiamarmi con quegli orribili soprannomi la gente non penserebbe che il mio nome sia Spocchiosus!Se voi usereste un minimo il cervello prima di fare certe cose,io non starei qui.George,per colpa TUA,Piton non mi fa partecipare alle gite!!

-Che c’è uno non può sbagliare una poz…

-Sì,a me non interessano i tuoi voti,ma ti dispiacerebbe non mettere della pozione Polisucco nel suo vino Elfico?O non rubargli gli ingredienti?

-E poi come la prepariamo la pozione Polisucco?

-Fred,VOI NON LA DOVETE PROPRIO PREPARARE!!NON VI DEVE PASSARE NEANCHE NELL’ANTICAMERA DEL CERVELLO!!

Charlie si ammutolì,guardando il fratello minore:Percy era un po’ più alto dei gemelli,ma aveva le spalle piccole ed il  viso allungato.Gli occhi dietro le spesse lenti,che gli permettevano di vedere meglio(neanche zia Muriel era così miope) erano azzurri e4 i capelli erano rossi.Bhè,su questo non c’era da stupirsi.Dolo che i suoi capelli erano ricci,a differenza di quelli dell’intera famiglia è un po’ più crespi.Non era cambiato molto da quando gli chiedeva di parlargli dei draghi della Romania o quando passava le ore sull’altalena.Nel tempo si erano un po’ allontanati,quindi le domande sui draghi non c’erano più,ma non per questo Percy non si informava.Di solito Charlie odiava quando i suoi fratelli gli toccavano le cose,ma quando un giorno aveva visto Percy cercare qualcosa nel suo libro sui draghi gli era spuntato un sorriso.Il fratelloo non gli avrebbe MAI chiesto qualcosa,ma non perchè sosteneva di saperlo,semplicemente perchè non si parlavano molto.Percy però,continuava a passarci le ore sull’altalena.Suo fratello aveva ragione:Il mondo non lo doveva conoscere come  il terzo Weasley,non il prefetto,ma solo Percy.

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Capitolo 2
*** Un compleanno da archiviare,o quasi... ***


-Percy!Vieni,o la colazione finirà tutta.-esclamò Molly Weasley,che teneva in mano un pentolino con del  latte .Erano le otto e mezza di una splendida mattina di agosto,più precisamente il ventidue agosto.A casa Weasley regnava un insolito silenzio:Fred e George mangiavano beatamente,Ron fissava il soffitto e Bill,Ginny e Charlie stavano ridendo a una battuta di suo marito.Tutto perfettamente normale,se mancasse un figlio all’appello:il figlio che per iniziare il suo quarto anno  ad Hogwarts.

-Perce!-gridò di nuovo Molly,ma quando non ricevette nessun segnale di vita  decise di andare a controllare di persona.

La donna entrò nella camera che il terzo figlio condivideva con i gemelli e tutto,tutto si aspettava,tranne di trovare Percy avvolto in una strana melma arancione.Gli artefici di quella marachella erano sicuramente Bill e Charlie,sotto il consiglio di Fred e George.La donna aiutò il figlio a alzarsi e poi insieme scesero in cucina.

Dire che Percy era avvilito,era poco:uno scherzo da niente,che agli occhi di chi ne deve subire a quintalate ogni giorno è la goccia che fa traboccare un vaso pieno fino all’orlo.

Percy mangiò e nessuno si ricordò di fargli gli auguri di buon compleanno,quando i suoi fratelli compivano gli anni si precipitavano in cucina ,per ricevere i regali e le attenzioni del giorno.

Lui no.

A causa dello scherzo di Fred e George lui non era entrato in modo baldanzoso,ragion per cui nessuno gli aveva prestato attenzione.

Un gufo grigio planò sul tavolo e consegnò una lettera al ragazzo ,che sorridendo la mise in tasca.Percy finì il suo tè,si alzò di scatto e corse in camera sua e dei gemelli.Chiuse la porta a chiave.I gemelli non entravano mai in camera e lui aveva bisogno di pace,anche se la madre non approvava quel comportamento,era il suo compleanno:senza auguri gli sembrava il minimo.Solo quando fece scattare sei volte la serratura comprese di aver infranto una regola,ma non importava.

 

Caro Percy,

Auguri di buon compleanno,quando ci rivedremo ti darò il mio regalo.Sono diventato capitano della squadra di quidditch.

                                                                            Oliver Baston.

Anche quel semplice biglietto bastò a scaldare il cuore di Percy,che in quel momento era pieno di malinconia.Di Hogwarts gli mancava tutto:dalle lezioni alla Sala Grande,alle portone e,non lo avrebbe mai ammesso,anche il Barone Sanguinario.Per tirarsi sù di morale il ragazzo prese un libro babbano e iniziò a leggerlo.Improvvisamente una cosa lo fece riflettere:i suoi  migliori amici erano un ragazzo e un fantasma.Il fantasma della Casa di Serpeverde.Non era molto,ma poi un urlo lo fece sobbalzare.

-PERCIVAL IGNOTUS WEASLEY,MI HAI DELUSO,NON MI SAREI MAI ASPETTATA DA TE UNA COSA DEL GENERE!UNA T,IN POZIONI!

Percy scese in cucina con la faccia rossa e il fiatone.

-T-T?

-HAI PRESO IL VOTO MENO ALTO MAI VISTO IN FAMIGLIA…

Percy  neanche ascoltava,non era possibile che lui avesse preso una T,non non era possibile…

Una Molly incavolata mandò il suo terzo figlio a Diagon Alley,con l’incarico di prendere tutto ciò che poteva essere necessario in casa,più l’obbligo di pulire la stalla e il pollaio.

-------------------------------------

-Mamma?-chiese la piccola Ginny,mentre  lei e la sua famiglia erano in salotto

-Sì,tesoro?

-Che giorno è oggi?

-Ventidue.-disse papà Arthur,alzando gli occhi dalla Gazzetta del Profeta.

Ron guardò tutti impauriti.

-P-Percy...  

-Che vuole ora?-chiese Fred sbuffando.

-Non fa quattordici anni?

Molly si mise a imprecare,Charlie strabuzzò gli occhi,Bill mandò in frantumi un bicchiere,Arthur guardò la moglie,Ginny disegnava un Percy felice,aveva già pensato al regalo e i gemelli si guardarono.

Mamma,questa è la scheda vera di Percy,stamattina abbiamo preso la posta e l’abbiamo modificata…-disse George,Fred continuò:-Ha preso Eccezionale.

Molly sbraitò contro i gemelli per un buon quarto d’ora,finchè un ragazzino uscì dal camino.

-Perce!!-tutti lo abbracciarono e Ginny gli consegnò il suo disegnino.

Per quanto a volte essere un Weasley lo faceva sentire al posto sbagliato,certi momenti gli facevano cambiare idea.

Angolo autrice:
spero la storia vi piaccia,recensite.Chiarisco un paio di cose:
  • Percy è descritto come l'ho sempre immaginato io,quindi con n profondo senso della giustizia e del rispetto delle regole,dovuto al fatto dei torti che Fred e George progettavano per lui.
  • La sua relazione con Audrey è basata su una profonda stima e sopratutto AMORE reciproco.
  • Ci saranno massimo una dozzina di capitoli.
  • Il Barone Sanguinario oltre a Baston è l'unico conforto di Percy,io almeno l'ho immaginato così.
  • Percy è molto orgoglioso,quindi quando nei penultimi capitoli dovrà  affronatere gli scheletri nel passato Audrey sarà con lui e Percy con lei nei momenti difficli.
  • BUONA PASQUA!!

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Capitolo 3
*** Il Prefetto degli Esteri ***


Percy salutò la sua famiglia ed entrò sull'Hogwarts Express,cercando uno scompartimento libero.L’anno prossimo anche suo fratello Ron sarebbe entrato a scuola e il solo pensiero di avere anche un altro Weasley nel suo posto speciale gli fece vomitare un po’ della sua colazione.

Dopo  aver ripulito le scarpe di un Serpeverde,su cui erano finiti il suo caffè latte e i biscotti che aveva mandato giù qualche ora prima,raggiunse  Oliver che sghignazzava a più non posso per le scarpe del capitano di quidditch di Serpeverde.

Percy si guardò intorno:i suoi fratelli erano solo al secondo anno ed erano più conosciuti e popolari di lui.Oliver era il suo migliorissimo amico e aveva provato a inserirlo un po’ nella sua cerchia d’amici del quidditch,ma Percy non era un tipo sportivo e la cosa era sfumata nel giro di pochi minuti.

Oliver però non si era mai vergognato del suo migliore amico,a differenza di Bill,di Charlie,di Fred e di George.Un rinnegato dai propri fratelli,cosa si desidera di più dalla vita?

-Perce,tieni!-Oliver gli porse un sacchetto rosso decorato da un fiocco.-È da parte dei genitori,il mio lo troverai dopo in Sala Comune.

Percy sorrise e abbracciò Oliver,lui era un vero amico.Si sedettero e il ragazzo aprì un pacchetto:un paio di occhiali cerchiati di corno non vedevano l’ora di essere indossati,il festeggiato li indossa e si specchiò nel vetro del treno.

I genitori di Oliver lo conoscevano meglio dei suoi e quel regalo era uno dei più belli che gli avessero mai fatto.

Hogwarts,Hogwarts casa sua,casa di Oliver,casa del Barone.

Percy si riscosse dai suoi pensieri,non si era accorto che erano arrivati.Il momento tanto atteso era giunto.

Lui,Oliver e un ragazzo del terzo anno si sedettero in Sala Grande,dove Silente stava per tenere il discorso annuale:

-Cari ragazzi,quest’anno la nostra scuola ospiterà dei ragazzi francesi in visita a Londra.ll nostro compito sarà quello di guidarli nel castello,fino alla prossima settimana,quando alloggeranno al Paiolo Magico per poi conoscere la nostra capitale.Gli alunni di Beauxbatons non parlano bene la nostra lingua,come d'altronde noi non comprendiamo al meglio la loro.Io sono sicuro che voi saprete accoglierli al meglio.Per sicurezza ho deciso di nominare un rappresentante della scuola,che sorveglierà le attività,gli alunni potevano essere scelti dal secondo anno,ma io ho scelto qualcuno per cui provo una grande stima.Che non è dovuta solo al fatto che questa persona rispetta le regole,ma dal coraggio,la lealtà e la determinazione che questa persona ha in sé.Pur essendo solo un alunno del quarto anno,io non ho mai visto così tanta ambizione in una persona,per questo sono sicuro che il signor Percy Weasley mi renderà orgoglioso di lui e che saprà onorare Hogwarts.Il prefetto degli esteri dovrà recarsi nel mio ufficio alle ore ventidue e un quarto.Buon appetito!!

 Percy si strozzò col suo succo di zucca,mentre Oliver batteva le mani ed esultava.

-Perce!Se quest’anno vinciamo la coppa delle case ti giuro che poi darò un bacio in bocca a Gazza!Non ci credo,non ci credoooo…-Dicendo così il bruno si esibì in un balletto,coinvolgendo tutto il tavolo di Grifondoro.

I gemelli  sghignazzavano e Percy era diventato rosso  come le righe della sua cravatta.Silente guardò il ragazzo,disse qualcosa alla Mcgranitt e bevve del vino.

Sì,lui era quello giusto.





 


Angolo autrice:
Ciao  a tutti!Questa cosa di Beauxbatons è un po' pazza, ma del resto... :)
Ho sempre pensato che Silente amirasse Percy e che vedesse in lui quella voglia di riscatto,di diversificarsi dalla famiglia.Nel prossimo capitolo ascolteremo un discorso in stile Silente.  :) :)

Arrivederci e Lumos a tutti!!!!

 

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Capitolo 4
*** Silente,Serpevrede e carisma ***


-Signor Weasley,come è andato l’arrivo ?-esclamò Silente,trovandosi Percy davanti.

Albus scrutò il fratello che aveva conosciuto di meno.Il ragazzo aveva una marea di lentiggini sul viso,gli occhi azzurri indagatori e un nasino a punta.

Pur avendo quattordici anni gli arrivava alla spalla e a differenza dei suoi fratelli era longilineo e con le spalle piccole.

La bocca era curvata in un sorriso sincero,di quelli che forse rivolgeva ai suoi amici.

-Molto bene,grazie.-rispose Percy,fissando dritto negli occhi il preside.

-Si  starà chiedendo come mai ho scelto lei..-Silente fece una pausa,-Ho sempre creduto che lei abbia un segreto e questo segreto la lega misteriosamente a Serpeverde,sbaglio?

Percy annuì con la testa,la tonalità di colore delle sue orecchie stava aumentando.

-Quando il cappello le ha assegnato la sua casa,dove pensava di metterla?

Percy prese un bel respiro e disse-Serpeverde.

Silente sorrise e continuò,:-Lei è un tipo molto determinato,carismatico  ,come le ho già detto nella Sala Comune.Comunque qualcosa la lega ancora a quella casa.Lei ha due migliori amici,sbaglio?

Il ragazzo si guardò i piedi e Silente riprese a parlare:

-Il signor Baston e il  Barone Sanguinario.Signor Weasley,si faccia abbracciare.

Silente abbracciò quel ragazzo,che ne aveva passate tante.L’anno scorso aveva aperto la Camera dei Segreti,posseduto da un piccolo demone infernale.L’uomo si ricordò di quando aveva visto una figurina a terra,priva di sensi,con una forte cicatrice sul volto e molte ferite.Percy versò alcune lacrime sulla toga del preside,che non si scansò,sapeva bene che il ragazzo non aveva avvisato la famiglia del fatto avvenuto lo scorso anno.

-L-lei lo fà solo per...Io ho dimostrato di non avere forza di volontà,non sono riuscito a non cedere alle sue p-proposte.Io non ho nessuna delle qualità che lei ha detto.Bill,Charlie,Fred e George sono determinati e carismatici,io sono solo Percy.

-Oh,no,no.Lei è più determinato e ambizioso di tutta la sua famiglia messa insieme e in quanto al carisma,lei vive di quello.-Allo sguardo interdetto di Percy Silente rise e gli disse:

-Dentro di te brucia qualcosa di vero,un fuoco ed è quello che ti ha permesso di vincere le tue paure.Tu,anche se non sei convinto,sei una brava persona,ragazzo.Tu sei una brava persona.-Dicendo così congedò Percy,che arrivò in Sala Comune.

 

-Auguri,prefetto!!!!!-Percy fu investito da   dei coriandoli e si ritrovò schiacciato in due braccia che lo abbracciavano,poi voci riportarono alla realtà.Oliver si staccò dall’abbraccio e guardò l’amico raggiante.Percy sorrise:una festa in piena regola era stata allestita per lui.

Un pacchetto era appoggiato sulla poltrona dove di solito si sedeva una ragazza del secondo anno,che di nome faceva Angelina. Percy si avvicinò al suo regalo e sorrise a Oliver:scartando la carta trovò una camicia con un’enorme P da prefetto.Il ragazzo la indossò,la camicia gli andava un po’ grande.ma un’espressione di gioia era dipinta sul suo volto. Quell’ anno sarebbe andato bene,il ragazzo ne era sicuro.

Angolo autrice:
Ciao a tutti,in questo capitolo c'è il discorso di Silente...non so sè la cosa della Camera puo' essere fattibile,ma visto che il nostro Percy non ha ucciso o pietrificato nessuno e non l'ha detto ai suoi,la cosa non si è venuta a sapere.Nel prossimo capitolo ci sarà l'incontro con la scuola francese e forse,quello col Barone,ma devo ancora decidere.
Ciao,baci e alga branchia,
 Lunaharry66

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Capitolo 5
*** Ricordi,incubi e canzoni di benvenuto ***


Quella sera Percy andò a letto molto pensieroso:una grande sala di pietra infestava i suoi sogni,il Barone Sanguinario che lo sollecitava alla morte,dicendogli che forse poteva partecipare a qualche raduno...poi una ragazza di Corvonero che lo salutava,Piton che gli dava una T in Pozioni e tutto condito con Gazza che sputava fuoco.

Il ragazzo si svegliò in un bagno di sudore e con il fiatone , si guardò intorno:Oliver dormiva,Louis russava come al solito,Marc stava ripassando Aritmanzia e Greg era in bagno,o per lo meno non nel suo letto.
Erano le sei e un quarto,ma sicuro che dopo non sarebbe riuscito a prendere sonno,si alzò e s diresse in bagno.

Trovò Greg che si  faceva la doccia,ma dopo varie suppliche,Percy si fece il bagno.L’acqua calda gli colava sulla schiena,con l’intento di cancellare ogni pensiero buio o incubo;in quei giorni si sentiva svuotato di ogni pensiero allegro che poteva portargli un po’ di sollievo.

Oliver aveva capito qualcosa,ma anche con le negazioni e i sorrisi tirati di Percy era un po’ sospettoso.

Il ragazzo si infilò la tunica,rifiutò uno zuccotto da parte dell’amico biondo e uscì nel cortile centrale.Stranamente trovò Piton che passeggiava,l'insegnante,anche se nel profondo,considerava Percy un bravo pozionista.Nella mente di Severus tornò un ricordo che risaliva all’anno precedente.

Durante una presentazione alunni- insegnanti,lui,la Mcgranitt,Vitous e Silente chiesero agli alunni che lavoro volevano fare da grandi. La maggior parte rispose il giocatore di quidditch,un ragazzino voleva fare l’allevatore di draghi,lavorare al ministero,a Diagon Alley…

Poi un ragazzo con i capelli rossi,gli occhiali un po’ troppo grandi per il viso allungato e la tunica decisamente lunga per lui esclamò:-A me piacerebbe fare quello che fa il professor Piton,vorrei insegnare pozioni oppure Trasfigurazione...Poi-qui arrossì violentemente-vorrei essere Ministro della Magia.

I tre insegnanti fissarono quello scricciolo pieno di vivacità,poi Silente continuò,-Signor Weasley,quando entrò nella nostra scuola,Grifondoro era la casa in cui voleva essere smistato?

Percy negò con la testa e una ragazza con i capelli neri si fece avanti.

 

-Weasley,cosa ci fa qui?

Percy guardo il suo mito, ovviamente  insieme a Silente e alla Mcgranitt, e rispose:

-Non riuscivo a prendere sonno,signore.

-Troppo entusiasta per l’incarico che il preside le ha dato?

-Io...Silente mi ha parlato,ma,signore,lei è sicuro che io sia adatto?

Piton fissò il Grifondoro come se stesse dicendo una pazzia e per la milionesima volta si rispecchiò in lui.

-Se Silente si fida di lei,anche io mi fido di te.-Dicendo così l’insegnante di Pozioni lasciò Percy più pensieroso che mai.

………………………………………………………………………

-Date un grande applauso agli studenti di Beauxbatons!-La voce di Silente echeggiava nella scuola,dove gli alunni francesi erano appena entarti.La prima cosa che gli ospiti notarono era un ragazzino con gli occhiali e la testa rossa che nervoso li aspettava davanti al preside.Poi un professore molto basso agitò le mani e gli studenti,compreso quello rosso,iniziarono a cantare.

 

Hogwarts,Hogwarts facci decantare le mille emozioni che ci fai provare

sbagli,

Hogwarts,Hogwarts fai conoscere gli insegnanti,

quelli belli e balbettanti.

Hogwarts,Hogwarts facci giocare e le meraviglie imparare.

Hogwarts,Hogwarts facci ascoltare il Capello cantare.

Senza sbagli,senza sbagli,

Hogwarts,Hogwarts,Hogwarts,Hogwarts, Hogwarts,Hogwarts

sbagli,sbagli,sbagli,sbagli,sbagli,

Hogwarts,Hogwarts facci giocare e le meraviglie imparare.

Hogwarts,Hogwarts facci decantare le mille emozioni che ci fai provare

sbagli,

Hogwarts,Hogwarts facci decantare le mille emozioni che ci fai provare.

  


Angolo autrice:
Come ho già detto,non è da me aggiornare in così poco tempo,ma mi è presa la foga dello scrivere.Ringrazio con tutto il cuore _ _Dreamer97 che ha aggiunto la mia storia tra quelle seguite. Questo capitolo introduce soltanto l'incontro con i francesi e inserisce una chiacchierata con Severus...
Nel prossimo Percy affronterà l'intero clan scolastico,Hogwarts e non.Incontrerà anche qualcuno di speciale... Ho in mente di saltare un po' le parti Ginny  ''posseduta''-Sirius Black nel castello -Ballo del Ceppo-Torneo 3 maghi e concentrarmi sul quinto libro,daltronde è il mio prefrito e sul incontro con Audrey.Io immagino la moglie di Percy come il suo esatto opposto. Secondo voi Bill e Charlie come reagiranno quando qualcuno gli dirà che il loro fratellino voleva essere un Serpeverde?E Molly e Arthur?Per non parlare dei gemelli... recensite e un bacione a tutti.(Ovviamente con aggiunta di buro birra !! :) )
Lunaharry66

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Capitolo 6
*** Un pessimo inzio ***


La canzone terminò e il preside riprese a parlare:

-Signori e signorine,Noi siamo molto contenti nell’ospitarvi ad Hogwarts e,spero con tutto il cuore che questo breve soggiorno qui sia un momento di spensieratezza e allegria per tutti.Questo giovanotto vicino a me,-indicò un Percy tremante,-si chiama Percy ed è il nostro prefetto degli esteri,che vi accompagnerà in questo viaggio.

I signori ospiti e il signor Weasley,ovviamente anche lei,Madame Maxime. -Silente uscì dalla Sala Grande e il ragazzo lo seguì,con dietro gli studenti francesi.

Il preside li condusse in una stanza piccola e luminosa,poi fece il baciamano alla preside di Beauxbatons e sorrise.Una ragazza bionda che aveva più o meno la sua età esclamò:

-Ma signor Silonte,questo è un ragazzino,ci lasierà nelle sue manè?

Silente strizzò l’occhio a Percy e dopo aver chiesto alla fanciulla la sua età rispose:

-Questo ragazzo,signorina Delacour è un anno più grande di lei e io mi fido cecamente di lui.Questo giovane ha rischiato la sua vita e…-Silente rifletté.-Io affiderei la mia stessa vita al signor Weasley.

Un ragazzo alto e con i capelli a spazzola domandò:

-Ma è il son prénom?

Percy guardò l’ospite,poi Silente.

-Signor Dubois,il nome completo del nostro prefetto è Percival Ignotus Weasley,detto Percy o chiamato dalla sua famiglia,Perce.Ora io vi lascio in compagnia del prefetto,mentre io e la vostra preside dobbiamo discutere di alcune cose.

Percy sorrise ai francesi,che invece lo guardarono in cagnesco e una raffica di domande partirono per investire il povero ragazzo.

-Combien fratelli tieni?

-Ho cinque fratelli e una sorella.

-Che casa tu?

-Oh,ehm...Grifondoro!

-Tu tien chien?

-Scusa,cosa?

-Bau,bau!

-Oh,non ho un cane…

La preside francese riportò i suoi studenti nel locale che Albus aveva predisposto per loro.

Percy comprese che quelle cose non gli andavano a genio.Cosa gli andava a genio in quelle settimane?

Angolo autrice:

Non è un gran che,ma il 6 sarà molto meglio,poi ho il capitolo 8/9 che mi frulla in testa!Ciao a tutti (preciso che alcuni nomi saranno inventati,visto che non conosciamo molti personaggi del 76’ come Percy,apparte Oliver.Lo sapevate che Fleur è del  77?Io no!)

 

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Capitolo 7
*** Lo sgabuzzino delle occasioni ***


Percy in quel momento capì di odiare con tutto se stesso essere un Grifondoro.I Serpeverde non lo lasciavano in pace e,il fatto di essere chiuso in uno sgabuzzino del secondo piano,vicino a scope e stracci era un segnale chiarissimo.

Quella mattina aveva spiegato ai visitatori che avrebbero seguito una lezione di Erbologia nelle serre e che poi,avrebbero dovuto attenderlo nella Sala Comune dei Grifondoro.

Finite le raccomandazioni era volato a Pozioni.

Oliver lo aveva costretto a vedere un allenamento di quidditch e lui da buon amico che era aveva assistito a TUTTE le sue parate.Percy si malediceva spesso per la sua ingenuità,ma questo era un altro discorso.

Mentre era in corridoio Elenn Morsdtrod gli era venuta vicina e aveva iniziato a grattargli la schiena,facendo dei versetti.Il ragazzo si era rilassato,gli ormoni alle stelle e non pensava al fatto che Ellen era forse la ragazza più bella del settimo anno.Alta,bionda,occhi neri come la pece e le gote rosse.

Mentre la  Serpeverde gli faceva le moine,i suoi amici di Tassorosso spingevano Percy nello sgabuzzino,che ovviamente era troppo sorpreso per opporre resistenza.

Ora era lì,aveva saltato le ultime tre ore di lezione e stava gelando.Usare la magia era inutile,perché comunque facendosi trovare nel secondo piano da Gazza sarebbe stato messo in punizione.Fantastico.

Improvvisamente un rumore,e un viso angelico con i capelli scuri legati in una coda gli si parò davanti.

-Elenn,sei una persona spregevole e la peggiore  Serpeverde che abbia mai conosciuto!-esclamò Percy,pensando di avere davanti la bionda.

-Scometto che è stata lei a chiuderti qui dentro,vero?-la voce che porse la domanda era più soave,ma anche divertita.

-Sono Penelope e tu…-Percy arrossì violentemente.

-Percy.Piacere mio e grazie,di insomma..Vuoi venire a bere una burrobirra domani?Hogsmeade è un bel posticino,ma sicuramente ci sarai già stata…

-Sì,accetto.Ci vediamo alle sette in Sala Grande?

-Perfetto e ciao Penelope.

La ragazza se ne andò camminando e lui la imitò,la cosa andava detta a Oliver,a Louis ,Marc  e Greg.Si immaginò la faccia dei suoi amici,quando suo fratello Fred gli si parò davanti.

-Perce!-strillò il bambino,correndo ad abbracciare il fratello,molto più basso di lui.-Dove vai?

-Io, Sala Comune,sta zitto!!-dicendo così Percy liquidò uno dei gemelli,che lo guardava con aria spaesata.

Il ragazzo arrivò nella Sala Comune e senza tante cerimonie comunicò l’evento ai suoi compagni:Greg esultò,dicendo a una ragazza del quinto anno che gli doveva due galeoni,Marc tirò fuori un sorriso a trentadue denti e Louis e Oliver battevano elma i come dei fosternati.Percy  li fece tacere e disse loro che fosse una Corvonero.

Greg esultò ancora più forte e si diresse da Nick Quasi Senza Testa,reclamando i suoi sette zellini.Il ragazzo contò ciò che aveva guadagnato e su un foglio,iniziò ad annotare tutte le cioccorane e le Api Frizzole che avrebbe comprato domani.Il patto che i cinque avevano stilato e che,se qualcuno avesse mai  un appuntamento,gli altri quattro non dovevano interferire.

Il fatto di non entrarci proprio a Hogsmeade in caso appuntamento era stato bocciato,visto che Oliver ne aveva uno ogni sabato.

Quella sera Percy si servì tre porzioni di pollo e lui e Penelope non smisero di guardarsi per l’intera cena.


Angolo autrice:
Ciao a tutti,non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo.Per chi forse lo aveva già intuto Marc,l'amico di Percy è ispirato al capitano della Raimon,in Inazuma Eleven,visto che di cognome fà ''Evans'',come Lily. Solo che l'anime lo pronuncia ''Ivans'',mentre nei film noi diciamo ''Evans''.Dilemma o mistero?
  Ciao a tutti,
  Lunaharry66

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Capitolo 8
*** Bacio ***


Percy pensò di non essere mai stato così agitato in vita sua.Si specchiò e ciò che vide non lo rincuorò molto:la sua vecchia felpa,che quando Molly aveva regalato a Bill aveva un’aria migliore,gli era larga sulle spalle e sul ventre e il color arancio era solo un vecchio ricordo.I jeans avevano almeno una decina di risvolti e le scarpe erano le logore sneakers che indossava a scuola.L’unico accessorio nuovo del suo ‘’look’’ erano gli occhiali dei signori Baston,che il ragazzo sfoggiava con orgoglio.

Uscì dal dormitorio e aspettò i suoi amici. I quattro arrivarono e le differenze si notavano a vista d’occhio:Oliver era un bel tipo,anche con la felpa-sacco di Percy.Soprattutto se la felpa-sacco è dell’esatta misura del portiere.Louise aveva i capelli neri e il naso all’insù.Questa sua caratteristica gli aveva fatto guadagnare una scia di ragazze,ma lui era fidanzato dal primo anno con Euphemia Oggyngs,una Tassorosso del loro anno.

Greg era biondo,alto persino più di Oliver e con le mani sempre piene di zuccotti alla zucca,lui anche non aveva problemi con le ragazze:Lysa Heldon,Grifondoro,faceva breccia nel suo cuore da quasi due anni. Marc era di media statura con i capelli marroni crespi e gli occhi grandi a nocciola.Lui e Nelly Raimon si erano fidanzati da quasi un anno e il ragazzo bruno aveva occhi solo per la Grifondoro,non cedendo neanche alle avances di una ragazza del sesto anno.

I suoi amici  gli diedero una pacca sulla spalla e lo incoraggiarono.Marc,che era tipo da ragionamenti gli spiegò cosa dovesse fare nel caso Penelope volesse baciarlo,mentre Greg liquidò velocemente la supposizione.

-Ragazzi,io sono sicuro che andrà tutto bene!!-Esclamò Louis,l’ottimista della comitiva.

-Parla il grande rubacuori…

-Che c’è Oliver,la Tassorosso con le trecce ti ha mollato??

-Greg,smettila.

-Ha parlato Percy,il grande…

-Sono le sette!!!-Percy si scaraventò fuori dalla Sala Comune,per percorrere il corridoio correndo a più non posso,finchè non la vide.

Penelope indossava un maglione grigio,di cui si intravedeva solo il colletto,un cappotto marrone e dei pantaloni scuri.I capelli li aveva sulle spalle,fermati da un piccolo fermaglio.

-S-Sei bellissima!-Quasi sussurrò Percy,troppo stupito della situazione.Lui,era con una ragazza.Una bellissima ragazza.WOW!!

-Andiamo?-gli rispose dolcemente Penelope,prendendolo per mano.

I due si incamminarono per Hogsmeade,entrando nei vari negozi e comprando qualcosa.Percy offrì a Penelope una burrobirra,anche se questo voleva dire rinunciare alla sua paghetta del mese.Non importava,in quel momento i due ragazzi erano in sintonia,si mangiavano a sguardi carichi di affetto.

Penelope prese la mano di Percy,che stava guardando una vetrina,e lo trascinò sotto un albero.Era novembre inoltrato e la neve cadeva incessantemente.Una folata di vento scompigliò i capelli della Corvonero,spingendo Percy ad avvolgerle il collo scoperto nella sua sciarpa rossa e oro.I due erano così vicini,così persi negli occhi di chi avevano di fronte.Percy si allungò e poggiò le sue labbra su quelle di Penelope,che gli sfilò gli occhiali.La ragazza si strinse a lui,affondando il proprio collo nel suo petto.Dopo un quarto d’ora passato ad abbracciarsi lei appoggiò la sua testolina scura sulla spalla di lui,con ancora al collo la sciarpa rossa e oro.

I ragazzi si incamminarono per tornare al castello,senza rendersene conto tenendosi teneramente per mano.Senza prestare attenzione agli sguardi degli studenti che gli stavano vicino.Tutto era perfetto.

 

                   In quello stesso momento…

-Signora,Percy è a  Hogsmeade.-ripeté Oliver,cercando di ignorare il cipiglio di Molly Weasley.Lei e il marito,più i due figli maggiori erano passati per salutare Percy e i gemelli,ma stranamente il figlio più preciso non era lì.

-Percy è stato invitato e sono sicuro che tornerà a breve…-tentennò Marc,nella speranza di aggiustare la situazione.

-Molly cara,andiamo a Hogsmeade,Percy sarà ai Tre Manici di Scopa!

La donna gettò un’ultima occhiata alla Sala Comune e seguì il marito,con Charlie che salutava Sir Nicholas e Bill che sbuffava impaziente.

I Weasley stavano per entrare nel villaggio,quando Charlie individuò una figura dai capelli rossi,abbracciata a una ragazza mora.I ragazzi del quarto anno esultarono,mentre moglie e marito cercavano di capire se quel ragazzo era il loro Percy.Insomma Percy abbracciato a una ragazza,con le gote rosse e un sorriso imbarazzato?

-Percy!!-Arthur,come al solito,aveva avuto il tatto di un elefante.

Percy e Penelope si guardarono,rendendosi conto di tenersi per mano e di essere appiccicati.

-M-mamma,c-come stai?

-Ora che ti vedo meglio.Ti sei dimenticato che venivamo a trovare i gemelli?-Percy sbiancò guardando la ragazza,che non sembrava avere voglia di staccare la sua mano da quella del rosso.

-Noi,ci dispiace signora...Io sono Penelope e…

-Lei è la mia f-fidanzata mamma.-Penelope sorrise raggiante in direzione di Percy,per poi osservare le facce dei Weasley.

-Oh,Penelope,n-noi ci dispiace e stavamo giusto per andare,giusto Molly??

La donna guardò male il marito,per poi ricevere un’occhiata da Bill e lasciare il viale,per poi uscire dai confini del castello e smaterializzarsi.

 


Angolo autrice:
Ciao a tutti!!La fan art che ho trovato su internet,raffigura,almeno secondo me,George e Angelina.Ho cercato di far combaciare la cose,come il fatto che Penelope/Angelina abbia la sciarpa dei Grifondoro e che  Percy/
 George non abbia gli occhiali.Recensite e leggete!!
Lunaharry66

 

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Capitolo 9
*** La prima magia ***


Un bambino con i capelli rossi e ricci era sdraiato al sole,con il vento che gli passava sopra,in cerca di un po’ di calma.

La voglia di spaccare il naso a suo fratello Fred non era passata,perchè nessuno si era accorto della sua prima magia.Aveva sei anni,e  a differenza di Ginny,che da poco non portava più il pannolino,lui non aveva ancora mostrato segni di magia.

Anche Ron era riuscito a far sollevare il suo peluche in aria,ma lui no.

Bill lo tranquillizzava,ma un giorno Percy lo aveva sentito parlare col papà e domandargli se lui sarebbe mai riuscito a fare qualche magia.

Non che Percy non lo avesse  mai fatto,solo che NESSUNO lo aveva mai visto,perchè erano tutti troppo impegnati.

Dirlo?

Sua mamma gli aveva risposto che non serviva dire le bugie.

-Percy,è pronta la cena!!-La stessa voce che lo aveva sgridato non credendo alle sue parole,ora gli diceva che la cena era pronta.Fantastico,un altro momento con Fred,George e Bill.Per lo meno a tavola Charlie lo lasciava in pace,troppo intento a finire il suo arrosto.Il bambino si alzò da terra e si diresse in cucina,dove si sedette.

-Hai lavato le mani?-domandò suo padre,che lo stesso non gli  aveva creduto.

-Sì.-mentì il bambino,non sentendosi neanche in colpa per la bugia appena detta.

La cena iniziò lentamente,con la tovaglia rossa a quadretti e i piatti spagliati.

L’odore di patate riempì le narici del piccolo,che allungò un braccio e afferrò la ciotola.

Percy assaggiò un po’ del cibo nel piatto,ma decise che un filo d’olio in più non ci stava male.La bottiglia con il tappo arancione era nelle mani di Molly,che lo stava mettendo sull’insalata.

Il fiasco che conteneva il liquido giallo volò dalle mani della donna,per arrivare sopra il piatto di Percy,fare una giravolta e versarne un po’.

Tra lo stupore generale,il bambino fece l’occhiolino alla bottiglia,che fece uscire altro condimento.Il contenitore si alzò in aria,attraversò l’intera tavolata,per appoggiarsi perfettamente nelle mani di mamma Molly.

La donna,stupita dalla calma disarmante con cui il figlio aveva compiuto l’azione gli domandò,seguita dallo sguardo del marito:

-P-Percy,tesoro,lo avevi già fatto?

-Mamma,-iniziò il bambino,con tono tagliente,stupendo i presenti,-lo facevo prima che te lo dissi.Ma non mi hai creduto.

Molly corse ad abbracciare il suo bambino,che stranamente si scansò e continuò  a mangiare le sue patate.

-Qual’è stata la prima?-Charlie non era mai stato un tipo paziente e con tatto.

-Ho aperto il cancello delle anatre per recuperare un libro.

Bill sbuffò,mormorando un ‘’Ma c'entrano sempre i libri?’’,zittito accuratamente dal padre.

Il pasto riprese tranquillamente,anche se Percy non sorrise per il resto della serata.

Angolo autrice:

Questo capitolo è un po’ corto,ma lo è solo pk in teoria è quello che Percy sogna la notte,quindi rivive un ricordo.Si dice così?Nel prossimo cap. c’è l’incontro col Barone, e l’idea iniziale di fare una dodicina di capitoli  è  sfumata.Mi voglio concentrare sul suo 4 anno per poi passare al post guerra.L’argomento principale non sarà Beauxbatons,ma la Camera dei  Segreti e il suo rapporto con Penelope.Recensite in tanti e ciao!

Lunaharry66

 

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Capitolo 10
*** Gelsomini ***


Percy si svegliò di soprassalto,accaldato e felice.Gli avvenimenti della sera precedente gli tornarono alla mente prepotenti:

-Penelope,dai smettila!-esclamò lui ridendo alle palle di neve che la ragazza gli lanciava addosso.

-Come sta il MIO fidanzato?

Percy,arrossì  guardando la mora.Lui lo aveva detto di slancio,mosso da un moto di  affetto e amore.Lui era capace di poterla rendere felice?

-T-tu,se non vuoi,io…

-Shh!!Io ti amo,Perce!!

-T-tu mi ami?

Lei lo guardò sorpresa e poi riprese…

-Io,lo so che siamo giovani,ma io sento che  posso fidarmi di te,che …

-Senti,Penny.Se ti posso chiamare Penny,ovviamente.-Penelope annuì e il ragazzo continuò.-Io non pensavo di poter provare un sentimento del genere per una ragazza.Ti amo anche io.

Penelope,presa da un coraggio non suo si sollevò  sulle punte e arrivò a toccare il naso di  Percy,che non oppose resistenza.La ragazza gli sfilò gli occhiali e lo baciò.Il ragazzo le cinse la vita con le mani e rispose al bacio.

Poi,come un fulmine a ciel sereno una domanda uscì dalla bocca di quest’ultimo,senza che esso avesse il tempo materiale di fermarla.

-Perchè quando ci baciamo  mi togli gli occhiali?

-Io,...-iniziò lei imbarazzata-lo vedi il mio naso?

-Sì è molto grazioso.-rispose lui,con il cervello che stava per staccare la spina.

-Grazie.Comunque il naso andrebbe contro la stanghetta dei tuoi occhiali.Questo è il motivo numero uno.

-Hai più di un motivo?-la stuzzicò lui.

-Certamente Weasley.Secondo motivo:così vedo meglio le due pupille azzurre che mi guardano.Motivo numero tre:ti adoro con gli occhiali.Ma perchè togliermi il gusto di osservarti senza?

Penelope si mise le mani sui fianchi,gustandosi l’effetto delle parole appena pronunciate. Il ragazzo abbozzò un sorriso.

-Anche io ho tre motivi.

-Per cosa?

-Per volerti bene.Tanto bene.Troppo bene.

-Troppo bene?-domandò lei,con la fronte un po’ corrugata.

-Io,non sono un tipo romantico.

-Sei il tipo meno romantico che conosco,Perce.Ma grazie,ora voglio sentire i tuoi tre motivi. 

-Tu,sei ironica,intelligente:motivo numero uno.Sei bellissima,motivo numero due. E...sei anche dolce,gentile.I miei tre motivi.E tu perché mi ami?

-Sei dolce. 

-IO DOLCE??

-Percy,sembra che ti ho detto che sei un assassino! Dicevo,sei anche sarcastico e un po’ precisino.

-Io non s…

-Poi adoro chi mi contraddice.

Lui l’abbracciò,sentendo un vago odore di gelsomini.Era quello l’odore di Penelope,i gelsomini?

Percy  non potè fare a meno di sorridere:aveva passato una bella serata,tralasciando l’incontro con i  suoi  genitori,ovviamente.Forse senza di loro,lui non si sarebbe mai dichiarato.Ora però doveva andare,altrimenti Piton avrebbe levato altri punti  a Grifondoro.

Il ragazzo corse velocemente verso l’aula,sedendosi a un posto     libero.

-Oggi,vi farò vedere una pozione molto importante,che io ho faccio visionare ogni anno.-disse Piton all’improvviso.-Vi alzerete e ognuno di voi mi dirà cosa sente nell’Amorentia.

Un fremito eccitato si alzò dalla classe,con le ragazze che si erano scambiate sorrisi e occhiate.

-Signor Heldon.-annunciò il professore con la sua voce strascicata.

Matt Heldon si alzò dalla sua sedia e andò ad annusare il vasetto che era posto sulla cattedra.

-Io sento,odore di mandorle,di fragole e di erba appena tagliata.

-Signorina Lews.

-Io sento un forte odore di lavanda.-mormorò una ragazza bassina e bionda.

-Signor Baston.

Oliver si alzò e dopo aver odorato la pozione esclamò che sentiva un odore di campo da quidditch e di roastbeef.

Mark non si limitò a dire che l’odore era arancia,ma anche che era della sua ragazza.Tipico.

Greg quei suoi benedetti zuccotti di zucca se li portava dappertutto,e Percy non si stupì quando l’amico li trovò pure  nel vasetto.

-Signor Weasley.

Percy,curioso e un po’ agitato allo stesso tempo annusò la pozione  e un profumo di gelsomini,gli entrò nelle narici,come se Penelope lo stesse abbracciando in quel momento.

Poi l’odore della salsedine  gli arrivò preciso e il ragazzo prese un bel respiro.

-Io sento un profumo di gelsomini,-confessò arrossendo-e l’odore della salsedine.


A pranzo Penelope continuò a lanciare occhiatine al rosso,che era contento di ricevere così tante attenzioni.Lui si alzò dal tavolo dei Grifondoro,per arrivare dalla sua mora.Quando d’improvviso si fermò,trovandosi davanti un Serpeverde biondo,alto,altissimo che lo stava sollevando in aria.Ok.Perché il biondo stava serrando il pugno della mano sinistra e perchè lo stava  puntando contro di lui?

Un dolore,qualcosa di caldo sul viso e poi tutto si infrange,compresi gli occhiali.II biondo ti solleva e ti sbatte contro il muro,poi qualcuno lo ferma e quello che ti sembra Oliver ti prende per un braccio e lo  fa passare intorno alle sue spalle.
Angolo Autrice:
Prima di lanciarmi addosso pomodori,banane e cocomeri fatemi spiegare:lo sò,l'Amorentia è SCONTATISSIMA, ma mi è sempre piaciuta come cosa e quindi ho deciso di metterla.
Poi il gioco dei tre motivi sarà fondamentale durante la loro relazioone.Secondo voi sto caratterizzando Percy in modo sbagliato???
Il biondo che lo prende a pugni è una chicca per ''rallegrare'' un po' la situazione a presto!  VI PREGO R-E-C-E-N-S-I-T-E-!
Lunaharry66

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Capitolo 11
*** La prima VERA volta ***


Percy non potè fare a  meno di toccarsi il  naso.

-Ma chi era quel Serpeverde?

-Io pensavo fosse uno dei Tassi!

-Mamma mia Greg,da quando quelli hanno la cravatta gialla e nera?

-Comunque gli ha spaccato il naso,su questo può confermare anche il nostro aspirante guaritore.

-Louis,il resoconto.

-Allora,il nostro P. si stava avvicinando al tavolo degli insegnanti…

-Non ci credo!Ma pure a pranzo?

-Greg.Non mi interrompere.All…

-Ma perchè?

-Mark!!

-Perchè io...volevo salutare Penelope.

In quel momento quattro ragazzi si girarono verso quello seduto su un letto nel dormitorio dei Grifoni.

-Da quanto,sei sveglio?-sussurrò Mark,visibilmente rosso.

-Da abbastanza per sentire i particolari riguardanti la schiena della tua Nelly…

Mark sbuffò e seppellì la testa nel cuscino,imprecando contro i santi di mezzo mondo.

Il rosso con un’occhiata domandò per quale motivo uno studente avrebbe mai dovuto prenderlo  a pugni.

-Piuttosto,volevi salutare la tua Penelope?-domandò Louis,con un ghigno.

-Io...non è che quel biondo è un  suo parente vero?

-No,-disse il moro con fare da investigatore.

-Alexander Verog,purosangue,di origini bulgare,settimo anno,anni diciasette.Il compleanno lo ha fatto qualche giorno fa.

-Mark,da quando sei un detective?-rise Oliver,sottolineando l’ultima parola da una smorfia.

-E il compagno di stanza?Sherlock,lo sai?

Mark gonfiò il petto,per poi elencare i quattro compagni di dormitorio,tra gli schiamazzi di Oliver e i sorrisi di Percy e Greg.

Solo Louis era del tutto differente.Gli amici lo sapevano che dentro moriva dal ridere,ma lo stile emo,andava molto di moda nel periodo.

Un gufo planò sulla testa del rosso,dandogli un buffetto sul viso.Greg lo fissò,per poi incoraggiarlo a scartare quella piccola busta.

Una voce dolce e soave,uscì dal foglio,disegnando parole con ricciolini,del colore dell’oro zecchino.

       

Caro,rosso,ho saputo del tuo incidente.
Magari e solo se vuoi,
potresti parlarmene dove sapone è stato butttato,
ma il posto non è immacolato.
Affetto ti dono,
ma i distici non so fare,
Penelope ti scrive,impaziente
di vederti e di incontrare.
Penny.

-Immacolato,sapone…-bisbigliò Mark.

-Questa sciroccata vuole incontrati nello sgabuzzino di Gazza?

-No,Oliver,non penso.Lì ci siamo conosciuti.Poi lo sgabuzzino non è sporchissimo…-Pensò ad alta voce Percy.Poi un lampo di genio…

-Nel lago Nero hanno buttato il sapone,ma continua a essere scuro,quindi con tutte le alghe può sembrare sporco!

-Solo dfue sfecchtioni come voi fsi infitano cotsì.-esclamò Greg,sputando zuccotti di zucca a destra e a manca.

Il ragazzo salutò tutti e corse a perdifiato dalla sua amata,che con quella tunica un po’ slacciata era così,così bella…

-Penny,non dovremmo essere qui.

-Oh,ma hai appena infranto una regola Perce.Una regola.

Lui impallidì,farfugliando delle scuse incomprensibili riguardò all’indovinello e al resto.

Penelope gli prese la mano e iniziò a parlare.Gli chiese come stava e soprattutto perché si era alzato dal suo tavolo nel bel mezzo del pasto.

-Volevi andare da un professore?-chiese lei con finto tono pomposo,scimmiottandolo un pochino.

-Stavo venendo da te.

Ora era il turno della Corvonero di diventare rossa e balbettare.

Percy la guardò trovandola così bella,così perfetta,baciandola piano,in modo delicato.

Lei emozionata rispose al bacio,circondadndogli le spalle con le mani.Poi,neanche Penelope se lo spiegò,gli toccò il colletto della camicia,aprendo il primo bottone e afferrando la sua cravatta rosso e oro.

Percy stupito dall’azione della fidanzata le cinse la vita e la strinse forte.Lui,tentennante,ma incoraggiato dallo sguardo dolce che Penelope gli regalò,le sfiorò le spalle,annusando i suoi capelli neri come l’ebano.

Lei fu investita da quell’odore che Piton le aveva fatto sentire nell’Amorentia:la salsedine le fece staccare la spina dal cervello,spingendola ad abbracciarlo più forte.

Percy si lasciò accarezzare e dopo un tempo interminabile le domandò:

-Penny,hai mai visto quando nei film,nei libri i due innamorati  sono sempre un po’ imbarazzati quando si baciano?Noi no e...mi piace.

Penelope osservò il ragazzo di cui si era tanto invaghita e sorrise:perché non lo avevano rinchiuso in uno sgabuzzino qualche anno fa?

-Penny,-riprese lui,un po’ rosso in viso-noi non abbiamo fatto quella cosa vero?

Maliziosa,lei rispose:-Ti sarebbe piaciuto?

Il ragazzo annuì,non del tutto conscio della sua azione.La Corvonero lo guardò e riprese a toccargli la camicia,facendo dondolare i bottoni.Vedendo la riluttanza del suo fidanzato,Penelope gli prese la mano e dolcemente lasciò che essa le avvolse la schiena.

Oh,sììì.Come prima volta cos’altro potevano desiderare?

Dopo neanche mezz’ora il ragazzo se ne uscì fuori con un:’’Ma lo sai,quante regole abbiamo infranto?Ci potrebbero espellere!Poi se vogliamo essere dei prefetti non possiamo mica andare in giro a…

-Pomiciare,Percy.Pomiciare.

-S-ì,sì.Quello.Proprio quello.

-Vuoi tornare al castello ora?

Al rossore del rosso,la mora lo prese per la mano e insieme attraversarono il castello per poi rientrare ognuno nelle proprie Sale Comuni.Percy,appena sicuro di essere al di fuori di orecchie occhi indiscreti,tipo  i gemelli,mandò una lettera a Charlie o ...a Bill?

A chi chiedere consigli su cosa dover fare in seguito?

ll quattordicenne optò per il primo,sperando che avesse voglia di una chiacchierata nel castello della Sala Comune.

Oh,Dio Percy.Infrangerai una marea di REGOLE!nON è UNA COSA BUONA PER UN PREFETTO!! Gli sibilò la sua immacolata coscienza,anche se la parte più maliziosa di lui,che si accendeva sempre più frequentemente da quando aveva ehm… certi impulsi gli suggerì di farlo.

Qualche volta il diavolo interiore andava pur ascoltato no?

 

Dopo questa piccola indecisione il rosso afferrò piuma e pergamena e si mise all’opera.

 

Ciao Charlie.Dopo aver valutato se chiamare te o Bill,ho scelto te.Domani,verso le undici di sera,potresti entrare nel camino della Sala Comune?Ho bisogno di parlarti ed è URGENTE!!Non dire nulla a nessuno,specialmente a mamma.

Percy

 

Percy si alzò frettolosamente dalla poltrona,inciampando su Angelina,una ragazza brava in incantesimi e aver rotto,accidentalmente,la boccetta di inchiostro di Elgred Tompson.

A parere del ragazzo la caposcuola più odiosa da decenni.E pensare che di solito lui i caposcuola li trovava molto simpatici.

Il rosso salì le scale,arrivando in guferia.Ermes lo aspettava vicino a un allocco,mangiucchiando qualche verme e scrutando tutti.

Legata la pergamena alla zampetta del suo gufetto bisognava solo aspettare e sperare  che Charlie lo avrebbe potuto aiutare.
Angolo Autrice:
Ciao a  tutti,spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e che recensiate.
Lunaharry66

 

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Capitolo 12
*** Avviso ***


Ciao a tutti,

ho pensato che questa storia avesse bisogno di una svolta, dato che era nata per caso e soprattutto durante un periodo in cui le cose da fare erano poche.

L'idea era più o meno questa: raccogliere one-shot, long o altre storie in una serie, facendo dei sequel.

Principalmente perchè vorrei riprendere (in un’altra storia) questo filo con dei flashback: tipo un Percy adulto che racconta alcuni momenti o semplicemente rivive un po’ quelle situazioni spiacevoli.

Spero che andiate a leggere il secondo “punto” di questo piccolo ciclo narrativo e che la mia interpretazione del personaggio vi piaccia.

Alla prossima storia,

Lunaharry66

 

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