Magic Moments

di Cloudy_Daisy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** studiando astrologia ***
Capitolo 2: *** La prova moolto aspettata ***
Capitolo 3: *** Corso di orientamento professionale ***
Capitolo 4: *** Preparativi... ***



Capitolo 1
*** studiando astrologia ***


Attenzione: Questa fic vi piacerà specialmente se avete già letto sulla Comix 2005 i segni zodiacali… perché noi, a proposito

 

 

STUDIANDO ASTROLOGIA

 

 

 

Attenzione: Questo capitoletto vi piacerà specialmente se avete già letto sulla Comix 2005 i segni zodiacali… perché noi, a proposito di questi, non ci siamo inventate nulla! Per alcuni personaggi di cui non sapevamo il segno lo abbiamo scelto dalle caratteristiche, ma comunque abbiamo ricopiato fedelmente ogni parola….

 

 

Hogwarts; Dormitorio maschile di grifondoro, 10 gennaio 1973.          

 

Era una stanza accogliente, luminosa e calda, con pittoreschi letti a baldacchino e due finestre dalle quali si poteva vedere il lago ghiacciato, coperto da un sottile strato di neve che non accennava a sciogliersi.

Dentro erano, tra giornaletti di dubbia provenienza e bottiglie a cui erano state staccate accuratamente le etichette, spaparanzati cinque giovani maghi.

Uno di questi era seduto, con la schiena appoggiata al muro, una gamba piegata e l’altra distesa con l’atteggiamento scazzato e menefreghista che faceva aggrottare spesso delle conosciute sopracciglia rosse. Teneva tra le dita uno spinello arrotolato alla perfezione grazie ad anni fedele pratica e distrattamente lo portava alle labbra con l’aria esperta di un vissuto degustatore di vini. L’espressione studiata era però danneggiata dall’aria sbarazzina e disastrata che gli davano i capelli neri. Sembrava che essi volessero andare dappertutto tranne che sulla testa del ragazzo che fiero, li controllava di tanto in tanto inclinando la testa per specchiarsi nella finestra di fronte a lui.

Più a sinistra, un altro studente, con aria molto più composta del primo, sedeva ad una scrivania con un vecchio libro di pelle marrone aperto davanti a se. Leggeva concentratamene, interrompendosi solo ogni tanto per scoccare sguardi dubbiosi, che andavano dal ragazzo con i capelli arruffati, alla spilla che lucida brillava sul suo mantello e che gli ricordava seccanti responsabilità, per poi scuotere la testa e riconcentrarsi sulla lettura.

Non era l’unico che di nascosto sbirciava lo studente.

Infatti, sdraiata a pancia in giù su un letto appoggiato alla parete, una ragazza con i capelli rossi cercava dal trattenersi dal fissare con troppa insistenza la canna in mano a ragazzo in questione. Avendo ormai rinunciato all’imporgli una vita tranquilla sul suo volto non appariva la furiosa disapprovazione dei primi tempi, ma solo una rassegnazione quasi divertita quando l’atteggiamento del ragazzo si faceva eccessivamente esibizionista. Decisa a non dargli la soddisfazione di sprecare un solo commento per lui, cercava di tenersi occupata cercando tra la moltitudine di giornalini “equivoci” una rivista quantomeno rispettabile. Bisognava riconoscerglielo. Non uno sbuffo o un verso scandalizzato era uscito dalle sue labbra. Si limitava, ogni tanto a puntare la sua bacchetta sulle pagine più scandalose per poi mormorare un semplice incantesimo, appiccandogli fuoco, con il sommo divertimento del suo ragazzo e di uno degli studenti più popolari nella suola che attaccato ad una bottiglia la osservava dall’altro capo della stanza.

Era arrivato a Hogwarts già famoso, con la storia della sua famiglia alle spalle. Poi, dopo il quinto anno, la sua fuga da casa non aveva fatto che alimentare la sua fama. La sua reputazione però non era limitata al suo passato, per la disperazione dei suoi professori. Infatti, la condotta gravosa e le innumerevoli trasgressioni (anche troppo attuali) commesse con il suo migliore amico sarebbero bastati per far parlare di lui per molti anni a venire. Senza contare naturalmente che s’impegnava a portarsi a letto puntualmente almeno tre ragazze diverse alla settimana, ottenendo che il suo nome fosse associato spesso e volentieri al sesso. In quel momento era sdraiato sull’unico letto fatto, con una bottiglia di vino stretta nella mano, e il braccio libero piegato sotto la testa, i primi cinque bottoni della camicia casualmente aperti.

Un ragazzo molto più basso degli altri continuava nervoso a camminare per la stanza, senza trovare nessun passatempo che lo soddisfacesse veramente. Nel corso dell’ultimo quarto d’ora aveva provato a studiare, accennato a mangiucchiare qualche dolce, che poi aveva abbandonato sotto il letto e riordinato il suo baule, finché non aveva deciso di dedicarsi alla sua attività preferita. Fissare con aria adorante lo studente svaccato per terra, che incoraggiato da quelle attenzioni riusciva a rendere insopportabile perfino il modo in cui inarcava un sopracciglio.

“non pensavo ce l’avrei mai fatta!” esultò Lilian Evans sventolando con aria raggiante un giornalino macchiato di cioccolato.

“cosa Lily?” chiese interessato James alzandosi per buttare lo spinello giù dalla finestra. La sua ragazza lo guardò un attimo con rimprovero prima di ricominciare ad esultare.

“non credevo che questo momento sarebbe mai arrivato”

“hai trovato una pagina in cui c’era una ragazza vestita?

Escalmò sorpreso Sirius buttando giù l’ultimo sorso di vino

“allora sarà una pagina di pubblicità” disse Remus chiudendo il libro di testo.

“in questo giornalino non c’è neanche una ragazza! E non solo! c’è soltanto un articolo che parla di Quiddich!”

Peter assunse un’aria dubbiosa

“sul serio?”

“già! E poi guarda! Pagine culturali! Culturali capito? Guarda, le ultime scoperte riguardo all’uso di usare i gusci degli avvincini… un servizio sui druidi!”

Continuò la ragazza esagerando il tono entusiasta della voce

“è quello con l’articolo sulle nuove scope delle stellasfreccia? Quelle con il nuovo incantesimo sterzante?” chiese James con un sorriso

Lily gettò lo sguardo sull’ultima pagina

“si…”

“allora l’avevo comprato perché c’era l’inserto dettagliato della partita di sabato scorso Austria-Svezia”

Sirius sorrise vendendo Lily che incredula trovava l’inserto corrispondente a quel numero

“sappi James, che per un attimo ci avevo creduto”

“che io potessi essere interessato ai drudi?”

Lily appoggiò la testa sulle braccia incrociate

“sono così affascinanti, non ci pensate mai? I veri primi maghi che siano mai esistiti! Quelli che avevano a che vedere con le forme primitive della vera magia…”

S’interruppe contrariata vedendo James, Sirius, e poi Peter che scoppiavano a ridere.

Rivolse il suo sguardo a Remus che le bisbigliò furtivamente

“sono d’accordo con te”

Ricambiò il suo sorriso e poi si rivolse nuovamente ai tre coglioni storici che non riuscivano a smettere di sghignazzare anche per le sostanze illecite che si erano bevuti e fumati in quell’ultima ora.

“cafoni”       

Disse a denti stretti tornando a leggere. Dopo qualche minuto di risatine isteriche James le si sedette accanto scostandole una ciocca di capelli dal viso.

“eddai non fare la permalosa!”

Le mormorò mentre Lily continuava a concentrarsi sull’articolo

“poi non puoi mica pretendere molto, la battuta sui druidi è stata l’ultima goccia, combinata al fumo di Daniel Perkins”

Le si avvicinò per baciarla ma lei girò la testa

“ti ho già detto che non mi puoi baciare dopo aver fumato quella roba”

Gli disse tradendo un sorriso

“e io da quando rispetto le regole?”

Disse James inclinando la testa arrogante

“da quando te le impongo io, Potter”

James sbuffò stendendosi vicino a lei

“non vale”

Lily in risposta alla battuta infantile gli fece una linguaccia

“James se non l’hai capito ti stà prendendo per il culo”

Disse divertito Sirius osservando la scena

“NON CI CREDO!”

Lily interruppe allibita un altro possibile scambio di battute

“non ci credo!” ripetè ridendo mente si affrettava rileggere la pagina dell’oroscopo

“James tu lo devi leggere questo giornalino, non solo è serio ma è l’unico capace di dire la verità anche nella pagina dell’oroscopo!”

Remus si sporse interessato

“Lily tu non hai mai creduto nella divinazione!”

“bè”

Mormorò Lily

“mi devo ricredere”

Attese un attimo per essere sicura di avere l’attenzione di tutti i ragazzi e lesse:

“Leone:”

“dice che è un figo della madonna, intrepido coraggioso affascinante e malandrino?”

“James, ho detto che dice la verità”

Lo riprese pacatamente Lily riconcentrandosi sul giornalino

“leone:”

Tutti gli sguardi si spostarono su James che sorrise appoggiando la testa sulla mano

“Il cucciolo insolente e invadente del leone può trasformarsi in un adulto invasivo e prepotente, un eterno bimbo viziato convinto che tutto gli sia dovuto. Presuntuoso e arrogante, deve per forza esibirsi sempre e comunque, in modo plateale: da una cattedra o da un palcoscenico, da un predellino o da un circo, da un atelier e da un impermeabile aperto”

Principalmente ci fu silenzio. Poi Sirius e Lily incominciarono a sghignazzare nascondendosi bocca con la mano. Poi, quando anche Remus e Peter non ce la facevano più, e i colpi di tosse diventarono molto più che sospetti, tutti si lasciarono andare ad una risata fragorosa che fecero accigliare James fin quando anche lui si sorprese a ridere con tutti gli altri. Dopo un paio di minuti si calmarono tutti tranne Lily, che con le lacrime agli occhi e i capelli in disordine si teneva una mano premuta sulla bocca scusandosi con lo sguardo con James che incominciava a guardarla di traverso.

“ok ok, scusa…”

“stà cercando di dirti che era secoli che sognava questo momento…”

Sirius diede il suo significativo aiuto con una battuta che fece aggrottare la fronte di James

“è così? Aspetta solo che riesca a mettere le mani su quell’oroscopo…”

Lily rise e allontanò da lui il giornalino costringendolo ad una piccola lotta per impossessarsi finalmente del pezzo di carta incriminato.

“non osare bruciarlo James, intendo appenderlo sopra il mio letto ti giuro…”

James scosse la testa cercando nella pagina quello che gli interessava per poi aprirsi in un sorriso.

“Tranquilla Lily… bruciarlo, è l’ultima cosa che farei… soprattutto dopo aver dato uno sguardo al tuo segno”

Peter si avvicinò interessato e nella stanza si fece nuovamente silenzio

“Vergine: l’irritante grillo parlante della vergine è un pignolino e perfettino che non si stancherà mai di mettere i puntini sulle i, sulle ui e sui nervi altrui. Da grande potrà fare il cartoonist o il cartolaio, il presidente della repubblica o l’allevatore di somari, il creatore d’effetti speciali…”

Non poté continuare, scoppiò a ridere prima di arrivare alla fine, imitato presto da tutti gli altri.

Lily si limitò a sorridere con aria di superiorità attirando presto l’attenzione su di se.

“come al solito la tua perspicacia e arguzia superiore…”

“bè modestamente…”

“era ironica, James”

Cantilenarono in coro Remus e Sirius

“dicevo che come al solito si è ritorta contro di te. Sono ancora dell’opinione che quel giornaletto dice la verità… certo forse esagera un po’… ma se leggi con attenzione c’è scritto che alleverò somari. Ed’è perfettamente vero dal punto che tu sei il primo esemplare con cui mi sono cimentata con ottimi risultat.. aaa… aah idiota smettila!”

Lily cercò di divincolarsi da James che le era balzato addosso facendole il solletico

“ritira quello che hai detto! Sirius dammi una mano a tenerla ferma…”

“t-te lo puoi scordare… e poi ti ho fato un complimento no? Ti ho appena detto che c-che stò ottenendo buoni risultati…”

Sirius balzò in piedi avvicinandosi velocemente al letto

“REMUS POSA QUEL LIBRO E DAMMI UNA MANO!”

Lunastorta si decise a raggiungere quei tre scalmanati armato di cuscino al grido d’aiuto della sua migliore amica.

Presto la situazione degenerò ad una vera e propria lotta che terminò solo quando Sirius, vittorioso per la sua costituzione fisica riuscì a bloccare James sedendosi trionfante sulla sua pancia.

“tu dovevi stare dalla mia parte imbecille!” protestò James cercando con scarsi risultati di levarselo di dosso mentre Remus si ravviava i capelli chiedendosi come facevano tutte le dannate volte a trascinarlo nelle loro cazzate.

“mi sembra che alla fine era tutti contro tutti no?”

Disse Sirius senza accennare nessun minimo spostamento

“no”

Replicò zelantemente James

“se no non si spiega perché a certo punto Remus mi teneva fermo e Lily mi prendeva a cuscinate. Ora togliti Sir”

Sirius si levò finalmente dalla pancia del suo migliore amico, e James si rivolse verso Peter che per tutto il tempo aveva fatto il tifo.

“e tu, si può sapere perché non mi hai dato una mano?”

“non capivo contro chi dovevo lottare”

“no, è che aveva paura dei mie muscoli”

Sentenziò Sirius controllandosi le unghie.

James sorrise e recuperò il giornalino, che chissà come, era finito tre il baule e il letto

“a questo punto sono abbastanza curioso di sapere cosa dice di te felpato”

Sirius si mise più comodo alzando le spalle

“se chi scrive quella roba è una donna mi elogerà in tutto. E in fondo mi farà anche una proposta, vedrete…”

“sagittario: quel simpaticone d’un facilone d’uno sbruffone d’uno scroccone del sagittario è un pallone gonfiato e spudorato che mira soprattutto ai proprio comodi. Può dedicarsi all’ippica con successo, altrimenti può fare il ministro dell’istruzione… Sirius io mi butterei sull’ippica…se la McGranitt scopre che vuoi fare il ministro dell’istruzione si suicida”

Molte labbra si curvarono in un sorriso mentre Sirius passava in rassegna tutte le caratteristiche che gli erano state attribuite:

“simpaticone, ci sta, è risaputo che mi adorate. Facilone… molte ragazze potranno dire che non hanno dovuto fare molti sforzi per essere considerate da me… ci può stare anche quello…”

“Sirius non penso che “facilone” si riferisse a questo”

Disse Lily ironica

“ma certo che sì… poi cosa dice? Sbruffone… ragazzi se non me lo posso permettere io...”

Remus scosse la testa

“è un caso perso….”

“poi scroccone… no questo è esagerato…”

James inarcò un sopracciglio

“di chi è la cintura?”

“tua ma…”

“e la camicia?”

“tua però…”

“e le mutande?”

“tue… senti allora vai tu da mia madre a chiederle di darmi dei soldi per comprarmi delle mutande, voglio vedere cosa ti risponde…”

Remus si fece passare la rivista da James mentre i due continuavano a scambiarsi battute ironiche diede un’occhiata al suo segno zodiacale, per poi scuotere la testa.

“Lily non devi ricrederti sulla divinazione, questa su di me non ci ha azzeccato per niente”

Lily si inginocchiò davanti a lui e lesse ad alta voce:

“Toro: il piccolo toro è un capo molto resistente, soprattutto ai cambiamenti. La sua bovina paciosità può talvolta trasformarsi in furia cieca e genocida… accidenti mi spaventi, Remus!”

“guarda guarda!”      

Sirius riprese la rivista rileggendo un attimo le righe che riguardavano il toro

“ha ragione anche qui!”

Disse deciso Sirius

“la bovina paciosità di Remus si può benissimo trasformare in furia cieca e genocida quando c’è la luna piena”

“ma per favore!”

Sbottò Lily

“se lo dici tu…”

Mormorò Remus divertito guardandolo dubbioso

“va bè lasciamo perdere vediamo se si riscatta con il segno di Peter”

Disse James impadronendosi del giornalino

“Acquario: quel credulone d’un amicone dell’acquario è un eclettico e versatile opportunista fin da piccolo, e, crescendo diventa uno squilibrato sregolato scapestrato… wow Peter a te ti massacra completamente!”

“bè credulone…”

incominciò ad elencare Sirius

“..sì”

“grazie tante”

ironizzò Peter

“amicone… bè fai sempre l’amicone…”

“sono vostro amico no?”

“eclettico…. Che vuol dire eclettico?”

“felpato andiamo non sai neanche che vuol dire eclettico?”

disse serio James costringendo Remus a camuffare con un colpo di tosse la risata che gli era salita spontanea.

“che vuol dire “eclettico” James?”

chiese crudelmente Lily sporgendosi curiosa

“mmh… bè eclettico…”

“vuol dire “vario” con più personalità, una cosa simile”

Lo salvò Remus

“ah già”

Insistette James

“vario…”

Lily gli mollò uno schiaffetto sulla nuca zittendolo una volta per tutte poi riprese in mano la rivista e rilesse velocemente i loro segni.

“bè valutazione di questa giornalista?”

Chiese alla fine la rossa

“E’ una bella gnocca”

Sentenziò Sirius fissando l’angolo in alto a destra della pagina dove appariva la foto animata di una ragazza giovane

“su di me non ci ha azzeccato per niente…

Ripeté Remus alzando le spalle

“… però su di voi è stata una grande”

“riguardo al leone... poteva anche aggiungere che può perfettamente permettersi di fare il presuntuoso e l’arrogante dato che ha tutte le qualità in regola per esserlo”

Lily sospirò e sentenziò che doveva ammettere che su di lei era stata abbastanza precisa… soprattutto sulla parte dell’allevatore di somari.

“io non ho ancora capito cosa vuol dire eclettico”

Concluse Peter togliendo a tutti la voglia di continuare a discutere di quell’argomento.

A tutti tranne che a Sirius, che fissando la foto della giornalista continuò per tutto il pomeriggio a provare ad indovinarne la taglia di reggiseno.

 

FINE

 

Iuuh iuhhh c’è nessuuuuno?

Siete arrivati fino a qua?

Se sì vi ricordiamo che per i segni zodiacali ci siamo rivolte alla comix 2005… che è riuscita ad azzeccare perfettamente i caratteri di questi personaggi per come li vediamo noi. E intorno a questi segni si è sviluppato questo.. aneddoto o come va chiamata una schifezzuola simile.

Se però un po’ vi è piaciuto o se avete idee precise sul perché non vi è piaciuto o se anche non le avete….

Insomma recensite in tanti!

Un ringraziamento speciale a chi ci ha recensito INTERMEZZO MALATO OVVERO LE IENE…

E se vi piace come c’immaginiamo i caratteri andate a dare un’occhiata a

INTERVISTE MALATE OVVERO…

 

1 bacione!!!

 

Cloudy_Daisy

 

 

 

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Capitolo 2
*** La prova moolto aspettata ***


 

  LA PROVA MOOLTO ASPETTATA

 

 

Hogwarts, 20 Dicembre 1973

 

 

C’era una volta, e c’è ancora, un castello incantato dove giovani di talento venivano iniziati alla arti magiche da grandi saggi e potenti stregoni. Il più grande e il più potente di tutti era Albus Silente, il buon preside che da anni vegliava sulla scuola e si preoccupava di mantenere alto il morale dei suoi amati studenti bandendo mirabolanti feste ed eleganti balli. Ora, il ballo che tutti gli studenti attendevano con più impazienza era quello indetto ogni Vigilia di Natale. Fin da Novembre le giovani streghe iniziavano a sospirare su tal vestito o tal’altro ragazzo. Perché Natale, si sa, è la festa più magica dell’anno con la neve che imbianca il parco, le fatine che ballano tra i rami spogli, le nife dei boschi che intonano cori natalizi e il tradizionale vischio che, appeso all’entrata di ogni dormitorio, attente muto il sogno d’amore che andrà consumandosi sotto le sue foglie. Ma con l’inizio delle vacanze invernali, la felice attesa si trasforma in un’angosciosa frenesia perché per ogni giovane mago si avvicina il momento di armarsi di coraggio e scoprire i propri sentimenti; è arrivato la difficile prova di invitare la dama amata  al ballo!

 

“Porca puttana! E pensare che ho quasi sperato che quest’anno Zio Alby se ne dimenticasse!” sbottò senza preoccuparsi di abbassare il tono di voce un ragazzo alto e decisamente attraente alla vista di un volantino che ricordava agli studenti del tradizionale Ballo d’Inverno. Decisamente contrariato, si buttò all’indietro cadendo pesantemente su un divanetto, le labbra sensuali contratte in una smorfia quasi infantile e i profondi occhi grigi improvvisamente incupiti.

 

“Non capisco quale sia il problema, Sirius… A te i balli sono sempre piaciuti!” fece pacatamente un ragazzo castano chiaro dall’espressione gentile e la carnagione pallida andandosi a sedere compostamente accanto all’amico che non aveva smesso di sbuffare.

 

“Certo che mi piacciono i balli!” fece l’altro con l’aria di stare dicendo un’ovvietà “Io adoro i balli! Io vivo per i balli! Non c’è niente al mondo di più bello!”

 

“Allora qual’è il problema, scusa?”  domandò il bruno senza perdere quella calma che lo aveva sempre contraddistinto.

 

“Dovrò scegliere una ragazza che sia degna di accompagnarmi…” Sirius aveva un’aria molto poco natalizia mentre mugugnava queste parole e contemporaneamente si posizionava un ciuffo ribelle dietro a un’orecchia con mossa studiata “Da domani, ma che dico! Da oggi inizierà una gara tra moltitudini di ragazze che mi chiedono di accompagnarle al ballo… Hai idea della pressione psicologica a cui vengo sottoposto ogni anno, Remus?!”

 

Remus scosse la testa sorridendo con indulgenza mentre l’amico riprese con foga “Dovrò ponderarle, fare una scelta che potrà essere decisiva…” Remus sollevò un sopracciglio “…Per il loro futuro! Potranno dire di essere state al ballo con Sirius Black e se gli dicessi di no potrebbero anche commettere delle sciocchezze e ce le avrei sulla coscienza! Che razza di bordello…” terminò sconsolato appoggiando la testa alla mano con aria affaticata ma senza mancare di scoccare un’occhiata ammiccante a un paio di ragazzine del quinto anno che lo stavano fissando da quando era entrato in Sala Comune.

 

“Quale bordello?” chiese interessato un  ragazzo dall’aria vispa e allegra che balzò sul divano andandosi a posizionare scompostamente accanto ai due amici seguito da un ragazzino grassottello e dall’espressione buona che si accovacciò per terra in mancanza di altro spazio.

 

“Oh, James… Ma niente è la solita menata del Ballo di Inverno!”

 

James si illuminò in viso. “Sì!!! Che figata!!” urlò saltando sui cuscini e facendo cadere i mantelli e le borse che vi ci erano appoggiati.

 

“Hai in mente qualcosa?” chiese Sirius improvvisamente vispo “Che facciamo? Inondiamo la Sala Grande? Facciamo scoppiare la nuova seria di Petardi Filbuster? Che ne dici di mettere filtri d’amore nelle coppe in modo da mischiare un po’ le coppie?”

 

“E se invece vi godeste il ballo come tutte le persone normali senza distruzioni e parapiglia i nessun genere?” chiese quasi retoricamente Remus senza nemmeno sperarci troppo.

 

“Ma sei pazzo?” domandò colorito Sirius sgranando gli occhi.

 

“Invece è proprio quello che faremo!” fece James con un sorriso malandrino che gli tagliava il volto sottile “Sento che questa è la volta giusta!”

 

“Per distruggere Hogwarts?” chiese speranzoso Sirius.

 

“No! Per invitare al ballo la Evans!”  decretò James prima di sparire veloce dal ritratto così come era venuto in cerca dell’ambito prefetto mentre Remus e Sirius si scambiavano un’occhiata a metà tra l’esasperato e l’intenerito. Del resto, come potevano restare arrabbiati, con James?!

 

*****

 

“Sirius! Ehi, Sirius!”

 

Sirius si voltò lentamente con aria annoiata ma accogliendo con un sorriso sensuale la ragazza che si stava allontanando velocemente dal suo gruppetto di Tassorosso per correre verso di lui.

 

“Volevi parlarmi… Mary-Anne?” le chiese tranquillamente quando la biondina lo raggiunse.

 

“Mary-Kate” lo corresse timidamente quest’ultima togliendosi la frangia dagli occhioni castani che lo guardavano sgranati.

 

“Oh, sì, certo, scusa” mormorò lui sbadatamente.

 

"Ecco... Mi chiedevo... Se non ci vai già con qualcun'altra... Ti andrebbe di accompagnarmi al ballo?" la carnagione della ragazza si era fatta improvvisamente color peperone e il suo respiro era affannoso, forse anche a causa dello sguardo freddo di Sirius che sembrava intendo a farle una radiografia e dei risolini di James che spiava tutto alle spalle dell'amico mentre Remus gli tirava calci negli stinchi nella folle speranza di farlo smettere.

 

Sirius la guardò fisso per alcuni secondi che le parvero interminabili e poi... "Alza un pò il mento!"

 

La ragazza lo guardò stupefatta ma fece come richiesto.

 

"Apri bene gli occhi!"

 

Gli occhioni della biondina, per l'occasione truccati con leggero ombratto argentato, vennero sgranati.

 

"Umh..." Sirius si porto una mano alla bocca tamburellando con le dita sul mento "Si può fare! Ti farò sapere, ok?" e senza aspettare risposta girò sui tacchi e se ne andò seguito da uno sghignazzante James e uno sconsolato Remus che prima di andarsene scoccò uno sguardo comprensivo alla ragazza che, immobile, continuava a guardare stupefatto il punto dove un attimo prima, c'era il suo esaminatore.

 

*****

 

"Tu fai schifo!" sentenziò Remus guardando Sirius cupo.

 

"Eddai, Rem! Non ti sembra di esagerare?" fece James che non aveva nemmeno smesso di ridere.

 

“No! E poi come farai con Michelle?”

 

“Chi?”

 

“E con Jane e Charlotte e Marissa e tutte le altre ragazze a cui hai promesso di accompagnarle al ballo?”

 

"Scusa ma non lo sai che un ballo è lungo?! Posso tranquillamente intrattenere tutte e... Quant'è che sono Jamie?"

 

"Fino a ora quindici!"

 

"L'ho detto e lo ripeto, tu fai schifo!"

 

James e Sirius si scambiarono un'occhiata divertita e fecero per ribattere se non fosse che in quel momento una graziosa Corvonero dalla lunghe trecce scure si avvicinò al trio provocando un naturale passo in avanti da parte di Sirius che si avvicinò alla giovane, sicuro di sè. La smorfia arrogante sul suo viso si tramutò in stupore quando la ragazza lo oltrepasso, non senza lanciargli una occhiata adorante, per andarsi a posizionare innanzi a James.

 

“Ciao!” lo salutò lei.

 

“Ciao!” rispose il moro sorridendole.

 

“Ti ricordi di me, vero?”

 

“Sì, certo! Janette, Corvonero, quarto anno, portiere, ventiseiesima nella classifica di Hogwarts… Ah, già che ci sono, bella parata quella di Sabato!”

 

La ragazza rise tra se compiaciuta che uno dei cosiddetti “Idoli di Hogwarts” si ricordasse così bene di lei. “Sai, mi fa piacere sapere che ti ricordi tante cose su di me perché volevo appunto chiederti se ti andava di andare insieme al ballo!”

 

“No”

 

“Come, scusa?”

 

“Beh… Ho detto di no, che non mi va di andare al ballo insieme!” ripeté James in tutta tranquillità.

 

“Ah…” Janette sembrava aver momentaneamente perso l’uso della parola “Allora… Allora ciao” mormorò diventando completamente rossa e scappando via nel corridoio affollato beccandosi moltitudini di occhiate in parte comprensive, in parte di scherno.

 

“Ok, ho cambiato idea!” sentenziò Remus.

 

“Su cosa? Sul fatto che faccio schifo?” domando Sirius distrattamente mentre con gli altri due si era rimesso in cammino verso la Sala Grande.

 

“Esattamente”

 

“Mi fa piacere!”

 

“Ora penso che lo fate entrambi! Insomma, James!”

 

“Che ho fatto?” domandò l’interpellato sinceramente stupito di venire ripreso.

 

“Nessuno di obbliga ad andare al ballo con quella ragazza ma potevi evitare di trattarla così!”

 

“Così come? Che ho fatto di male?”

 

“L’hai illusa! Ecco che hai fatto… E poi potevi anche dirle di no in un modo un pò più carino!"

 

"Ma io ho semplicemente detto quello che pensavo..."

 

"E non hai pensato che così avresti potuto ferire i suoi sentimenti?" gli chiese Remus pazientemente.

 

"Mmh... No!" rispose James dopo averci pensato su un attimo.

 

Remus sbuffò. Sirius ridacchiò.

 

"Però già che stiamo parlando di sentimenti... Ci vediamo a cena!"

 

Remus e Sirius si voltarono stupiti verso il loro amico che si stava allontanando di corsa.

 

"Dove vai?"

 

"A trovare un dama per il ballo!" urlò prima di sparire dietro un angolo.

 

I due amici si scambiarono un'occhiata e poi... "Dieci galeoni che torna incazzato nero!"

 

*****

 

"Evans! Ehi, Evans!"

 

La ragazza fece istantaneamente una smorfia infastidita nel sentire quella voce urlare il suo nome nel bel mezzo del parco di Hogwarts ma continuò a camminare imperterrita.

 

"Evans! Ma perchè diavolo non ti fermi, quando ti chiamo?!" James raggiunse la sua metà con un leggero fiatone e la bloccò afferrandole un braccio.

 

Lei lo guardò infastidita scollandosi dalla presa "Forse perchè speravo che fosse solo un'illusione ottica! Sai, il cibo è piuttosto pesante durante le feste..."

 

Lui non sembrò prendersela più di tanto "Ci vieni al ballo con me?"

 

Lei lo guardò stupefatta. Possibile che quell'idiota di un Potter non avesse ancora capito di non andargli a genio?! Era troppo tronfio di sè per poter prendere in considerazione di non essere adorato da qualcuno o era sempliecemente stupido? "No!" fece decisa prima di ricominciare a camminare inseguita da un James più determinato che mai.

 

"Perchè no?"

 

"Perchè non ti sopporto!"

 

"Potresti cambiare idea!"

 

"Dubito"

 

"Ok, allora decido io! Tu vieni al ballo con me"

 

Lei lo fissò incredula. Ma non c'era un limite alla sua sfacciataggine, quindi? "Coosa? No!"

 

"Sì, invece. Tu vieni al ballo con me!"

 

"Ehi, Lily!" In quel mentre un ragazzo di Grifondoro del settimo anno, alto e dalla spilla da Caposcuola che brillava dal suo petto muscoloso si avvicinò a loro per poi accorgersi della presenza di James "emh, disturbo?"

 

"No!"

 

"Sì!"

 

"Potter!" esclamò scocciata Lily. Poi si rivolse al nuovo arrivato "Ignoralo! Che volevi dirmi, Jhon?"

 

"Puoi venire al ballo con me?"

 

"No! Ci viene già con me!"

 

"Potter!"

 

"Ah, scusatemi, allora!"

 

"No, Jhon, aspetta..." ma le parole di Lily si persero nell'aria perchè l'olimpionico ragazzo si era già dileguato lanciando alla stramba coppietta uno sguardo leggermente preoccupato.

 

"Perfetto! Allora, a che ora ci vediamo?" fece allegro James come se non fosse successo nulla.

 

"Io non ci vengo al ballo con te!" ripetè Lily scandendo bene le parole.

 

"Oh sì che ci vieni!"

 

"No!"

 

"Sì!"

 

"No!"

 

"Sì"

 

"No!"

 

"No"

 

"Sì" Lily si porto le mani alla bocca appena si rese conto di quello che aveva appena detto.

 

"Visto che alla fine lo abbiamo raggiunto, un accordo?!" le fece lui con un sorrisone.

 

"Non vale!"

 

"Sì, sono d'accordo... Facciamo alle nove in Sala Comune!"

 

"Potter! Ho detto che non è valido!" gli urlò dietro lei guardandolo fare due alla volta i gradini per rientrare nel castello.

 

"Vedi farti bella! Non ci tengo a sfigurare a causa tua!"

 

Lily, rossa in viso, fece per ribattere qualcosa ma sarebbe stato fiato sprecato; quel bel tipo di James Potter era già sparito nell'ingresso affollato.

 

*****

 

"Remus, ci vieni al ballo con me?"

 

"Va bene"

 

"Allora, ciao Remus!"

 

"Ciao Joey!"

 

Una ragazza carina, dai corti riccioli castani chiari si allontanò dal caminetto con un sorriso felice stampato sul volto e lasciando soli i due ragazzi spaparanzati sulle poltrone più ambite che, manco adirlo, erano riservate solo e unicamente a loro!

 

"Perchè le hai detto di sì?" domandò stupefatto Sirius.

 

"Era carina..." fece incerto Remus.

 

"Sì, ma... cazzo, Rem! Sei al settimo posto nella classifica della Gazzetta delle Giovani Streghe di Hogwarts, potevi aspirare a molto di più!"

 

"Sì, ma stava male dirle di no!"

 

"Potevi dirmelo che glielo dicevo io! Mica mi faccio problemi!"

 

"Ma io sì! E poi mi va bene così!"

 

Sirius lo fissò per alcuni momenti scotendo le testa per poi ributtarsi steso tra i cuscini mormorando uno stentato "Masochista..."

 

"Ragazzi! Oggi è il giorno più bello della mia vita!"

 

I tre Grifondoro sentirono la voce euforica del loro amico prima ancora di vederlo. Remus sorrise "Dieci galeoni, Sir!"

 

A Sirius fu evitata la pena di rispondere dall'arrivo carnale di James che piombò letteralmente sul tavolino iniziando a saltare al ritmo di una riveduta "I am che Champion".

 

"Che è successo, Jamie? Non mi dire che la Evans ha accettato?!" gli domandò Sirius con un sorriso da malandrino.

 

"Invece sì!" strillò James senza accennare di voler scendere dal tavolino e sparpagliando per tutto il tappeto i dolcuimi che vi erano sparsi "Alla fine ha ceduto al mio fascino, come naturale!"

 

"James, lo sai che per l'Imperio ti possono dare l'ergastolo?!" fece serio Remus.

 

James non smise di saltare ma almeno scese dal tavolino. "Ironizza pure quando vuoi ma io e la Evans andremo al ballo insieme! Visto Sir che non è stato difficile? Abbiamo trovato tutti delle accompagnatrici, e in una sola giornata, per giunta!"

 

"E tu che ne sai?" gli domandò Remus divertito.

 

"Davanti alla Signora Grassa ho trovato Joey Dorison che saltava come un'invasata mentre lo diceva alle sue amiche!"

 

"Io comunque ne ho trovata più di una, di accompagnatrice!" ribattè pignolo Sirius.

 

"...E io nemmeno una!"

 

Tutti si voltarono verso Peter accorgendosi solo in quell'istante che l'amico li aveva raggiunti e si era seduto accanto a loro.

 

"Come? Non hai un'accompagnatrice per il ballo?" gli chiese Sirius senza credere alle sue orecchie.

 

"Beh... Non è un problema... Ci andrò da solo"

 

"Un Malandrino senza un'accompagnatrice?!" tuonò James incredulo "Non esiste! Vieni con noi!"

 

Lui e Sirius presero il ragazzotto per le braccia e lo trasportarono quasi di peso davanti a un gruppetto di ragazze che si zittì al loro arrivo.

 

"Scusate, ragazze... Chi di voi vuole essere la dama del nostro amico?"

 

Un silenzio imbarazzato seguì le parole di James che teneva stretto Peter per un braccio impedendogli la fuga.

 

"A chi di voi sarà così gentile da acconsentire, cederò un'ora preziosa del mio tempo, a ballo finito!"

 

Inutile dire che Peter venne sommerso di richieste, quel Natale, e anche i professori si stupirono di veder tutte quelle ragazze intente a sommergere il ragazzotto di attenzioni. Nessuno riusciva capire il perchè di quel repentino cambiamento; nessuno tranne quel timido ragazzo che parlava educatamente con la sua accompagnatrice seduti al tavolino, un giovane che si passava esasperato la mano nei capelli cercando di convincere un'elegante rossa a ballare con lui e Sirius, che abbracciato languidamente alla bionda dell'ora, non poteva fare a meno di sorridere sapendo che, anche quella sera, gli sarebbe toccato fare gli straordinari!

******************************************

 

 

Siamo tornate!!!! E prima di quanto ci aspettavamo… Partendo dal fatto che l’idea di questa “Raccolta di momenti” ci è venuta all’una di notte potete capire come non poteva che essere… malata esattamente come le interviste anche se un pochino più seria! All’inizio, come il titolo “Magic Moments” dimostra, pensavamo di limitarci a veri e propri momenti e in quando momenti, molto brevi!! Eppure per puro caso, questi primi due ci sono venuti, non dico lunghi, ma nemmeno cortissimi come era nelle nostre intenzioni ma non è detto che questo succederà anche con le prossime! Comunque sia, come avrete capito, la nostra mente è molto complessa quindi non si sa mai!!

 

THANKS:

 

-)Sara Potter: Che James è anche il nostro mito si era capito quindi ti possiamo assicurare che la sua partecipazione sarà assolutamente essenziale in questa ff! Ci fa piacere che leggi le nostre One-Shot e grazie per i complimenti! Un bacio

 

-)LadyBlack: Eccoti il secondo capitolo! Contente che l’altro ti sia piaciuto!

 

-)Naila: Grazie, ci fa piacere il tuo commento anche perché ci teniamo a non cadere nella volgarità e per quando riguarda il pezzo dello spinello… Beh, questa è la nostra visione molto personale di James e company e possiamo capire benissimo che per molti alcuni pezzi possono risultare un po’… Eccessivi! A noi piaceva immaginarci James scapestrato che più scapestrato non ce n’è e per quanto riguarda Lily abbiamo pensato che dopo un po’ ci aveva fatto, come dire?, l’abitudine! Comunque se ci saranno altri pezzi che non condividerai, ti preghiamo di mettercene al corrente! Baci..

 

-)Eva: Eccoti accontentata! Del resto, come hai detto tu, come potevi mancare?! Un bacione 

 

-)Elly: Eh, lo sappiamo! E’ veramente un grande onore… Del resto lo è anche Daisy mentre Cloudy è dello stesso segno di James^^ (D&C:E non l’abbiamo fatto apposta! Lettori: Sì, sì, come no!)

 

-)Dorothea: Super felicissime che ti sia piaciuta!! Bacio

 

-)Shaida Black: Come vedi abbiamo aggiornato! Sì, lo sappiamo… James e Sirius sono dei depravati! E’ per questo che li amiamo^^ Baci…

 

 

Ora abbiamo finito! Alla prossima…

 

Daisy&Cloudy

 

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Capitolo 3
*** Corso di orientamento professionale ***


Corso di Orientamento Professionale

Corso di Orientamento Professionale

Hogwarts, maggio 1972

"Voglio diventare guaritrice!" annunciò con voce limpida una bella ragazza dagli ondulati capelli ramati.

"Mi sembra un’ottima scelta, Signorina, sono certa che raggiungerà il suo obiettivo!"

"Lo so!"

La professoressa fissò stranita il prefetto davanti a lei.

"Voglio dire, ho già fatto le opportune ricerche e ho visto che c’è bisogno almeno della "O" al M.A.G.O.di Pozioni, Erbologia, Trasfigurazione, Incantesimi e Difesa Contro La Arti Oscure e per ora la mia media è adeguata!"

"Bene, poi se supererà i M.A.G.O. dovrà frequentare…"

"Un corso di due anni di specializzazione al San Mungo e poi dovrò superare un altro esame per conseguire il titolo" disse zelantemente la ragazza.

"Vedo che sa tutto!"

La ragazza sorrise compiaciuta; la professoressa nutriva una grande stima per lei, e lei lo sapeva!

"In questo caso le posso dare questo depliant… Ma immagino che lo abbia già!"

La ragazza annuì.

"In questo caso temo di non poterle essere più di tanto utile, può andare!"

"Grazie mille, professoressa!"

Minerva McGranitt guardò con aria soddisfatta la porta del suo ufficio che si chiudeva. Un altro studente aveva imboccato la sua strada. Voleva diventare guaritrice e lei era sicura che ce l’avrebbe fatta! Quella ragazza era indubbiamente dotata dell’intelligenza e della caparbietà necessaria a conseguire qualsiasi obbiettivo si fosse messa in mente! Ce n’era bisogno di persone come lei, eccome! Prese uno zuccotto dalla scatola di latta appoggiata sulla scrivania e chiuse delicatamente il fascicolo denominato Lilian Margharet Evans per prestare attenzione a quello immediatamente successivo. Remus John Lupin c’era scritto in corsivo sulla copertina. Minerva sentì bussare e alzò gli occhi pronta a ricevere con un sorriso il nuovo arrivato.

"Buon pomeriggio, professoressa" fece piano il ragazzo bruno che era appena entrato sedendosi sulla sedia innanzi alla sua scrivania.

"Buon pomeriggio Lupin" lo accolse gentilmente la professoressa "Come lei saprà lo scopo di questo colloquio è di scegliere le materie da seguire durante il sesto anno in vista di una possibile carriera scolastica…"

Remus annuì a disagio.

"Allora, cosa le piacerebbe fare, dopo Hogwarts?"

"Ecco, professoressa vede… Con la mia condizione…"

"Dubito che questo sia un problema, signor Lupin! Al momento non ci sono leggi che vietano l’assegnazione di incarichi a lupi mannari e con i suoi voti penso, e a ragione, che lei possa arrivare dove più le aggrada!"

"Bhe… In questo caso mi piacerebbe lavorare al Ministero, sa mi interessano soprattutto le attività che svolgono nell’Ufficio Misteri!" fece il ragazzo decisamente rianimato.

"Indicibile, dunque…"

Remus annuì.

"Bene. Non posso certo dire che non me lo aspettavo… Come immagino lei già saprà, le materie da portare avanti sono molte; Incantesimi e Difesa Contro Le Arti Oscure non rappresentano un problema per te, se non vado errata la tua media oscilla tra l’Eccezionale e l’Oltre Ogni Previsione… Dovrebbe migliorare leggermente in Pozioni e Erbologia, temo… L’Accettabile non basta per essere ammessi ai M.A.G.O.! Credo inoltre che dovrebbe portare avanti Aritmazia, Antiche Rune, Astronomia, Storia della Magia e Cura Delle Creature magiche. Serve una conoscenza molto ampia per arrivare all’Ufficio Misteri ma ti posso assicurare che ha tutte le carte in regola per quel tipo di carriera!"

Remus sorrise orgogliosamente "Grazie, professoressa!"

"Può prendere questo opuscolo" disse tendendo al ragazzo un volantino viola con il marchio del Ministero "Può andare, ora, l’incontro è finito!"

Con un rispettoso cenno del capo, Remus si alzò e richiuse piano la porte dell’Ufficio alle sua spalle. Minerva mise da parte anche la sua cartellina con aria soddisfatta ma un espressione corrucciata apparve sul suo viso alla vista del fascicolo successivo. Anche questo, come quello di Lupin o della Evans, esibiva l’emblema di Grifondoro ma era decisamente più alto e sull’etichetta stropicciata c’era scritto Sirius Black. Alzò gli occhi ed eccolo lì, alto, i lunghi capelli scuri che ricadevano su un occhio e tre bottoni della camicia accuratamente slacciati.

"Black, si sieda…"

Il fascino ragazzo si lasciò cadere sulla sedia iniziando a dondolarsi sulle gambe posteriori.

"Composto!" concluse Minerva riconoscendo che almeno non aveva appoggiato i piedi sulla scrivania (Cosa che fra l’altro si era aspettata!)

Il ragazzo lasciò ceder la sedia in avanti con un botto "Mi scusi, Minerva…" fece ammiccando divertito.

La professoressa McGranitt inarcò un sopracciglio con aria seccata "Ti già chiesto diverse volte Black, di rivolgerti a me con il nome "Professoressa" come ci si conviene in un rapporto "Professoressa/Alunno", ne convieni?"

"Come vuole, professoressa…" fece distratto Black ricominciando a dondolarsi e marcando in tono sensuale la parola Professoressa.

Minerva gli scoccò un’occhiata di disappunto ma decise di tralasciare "Come bene sà, Black, è stato indetto questo appuntamento…" si bloccò notando infastidita che il ragazzo aveva sorriso eloquentemente equivocando (Come era certa) il suo ultimo termine "… Per aiutare i ragazzi a indirizzare i loro studi verso le carriere che prediligono…"

"Auror!"

"Come, scusi?"

"Auror! Voglio diventare un Auror!" ripeté Black convinto.

Minerva lo fissò scioccata. Auror quel perdigiorno scapestrato? Bè, non si smetteva mai di imparare!

"Ehm… Bene! Potrei sapere il perché della sua scelta?" Generalmente non era nella sua competenze domandare i perché delle scelte dei suoi alunni, lei doveva solo aiutarli a indirizzarli e chiarire loro le idee… Ma quella presa di posizione l’aveva così stupita che non era riuscita a trattenersi!

Sirius Black si sedette per la seconda volta composto ma stavolta anche il suo viso assunse un’espressione seria.

"Professoressa, lei conosce la mia famiglia?"

"Sì, la conosco"

"Bhe, immagino che lei sappia anche che tipo di gente sono… Ecco, è frustante a volte quando mi associano immediatamente a loro solo perché condividiamo lo stesso nome… E lo stesso sangue… Insomma, io so meglio di chiunque altro che razza di bastardi assassini siano e vorrei fare qualcosa di utile per liberare il mondo da gente come loro! So che diventare Auror è difficile ma sarebbe un po’ come metterla nel culo a tutti quelli che non credevano in me perché ero un Black… E a quelli che mi biasimavano perché non lo ero abbastanza…"

Minerva non replicò. La sua etica le suggeriva di riprendere il suo studente per i toni "coloriti" del suo discorso ma Minerva McGranitt era sì una donna profondamente devota alle buone maniere e alle regole; ma era prima di tutto una persona intelligente che perdi più conosceva bene sia la famiglia Black sia quell’insolito erede e sapeva la fatica che era costata a Sirius quella tirata.

"Buona fortuna Black" si limitò a dire.

"Grazie, professoressa" Ecco! La serietà di Sirius era già terminata! Ecco che ricompariva quel ghigno, quello sguardo sicuro e ammaliante, di chi ti sta prendendo in giro e si stà pure divertendo un casino a farlo!

"Può andare!"

Bhe, era andata meglio di come si aspettava! Pensò Minerva chiudendo anche questo fascicolo e lasciandosi andare a un espressione disperata alla vista del successivo. Con il prossimo non ci avrebbe veramente cavato un ragno dal buco!

Come previsto vide la maniglia muoversi convulsamente su e giù e sentì dei tonfi al di là della porta che rimase chiusa.

"Minus, benedetto ragazzo, deve spingere non tirare!" Iniziava bene!

Finalmente il complicato congegno di apertura si aprì e entrò nello studio un ragazzetto basso e grassoccio, la frangia bionda scuro che gli copriva in parte lo sguardo nervoso e mortificato.

"Mi scusi, professoressa" mormorò strascicando i piedi sul pavimento e rimanendo sulla soglia.

"Niente, niente… Cosa aspetta?! Si sieda!" A volte Minerva si dispiaceva di usare sempre quel tono così duro con Peter ma se c’era una cosa che proprio non sopportava erano gli inetti… E Peter Minus lo era!

"Allora, cosa le piacerebbe fare una volta finita Hogwarts?" dentro di se Minerva non potè fare a meno di pensare malignamente Se mai la finirai! Ma poi si ricredette pensando che sicuramente i suoi amici avrebbe trovato il modo di farlo copiare persino ai M.A.G.O.!

"Ecco… Io… Non saprei…"

"Avanti, Minus! Avrà pure qualche aspirazione!"

"James che ha detto?"

Minerva cercò di impedirsi di lasciare andare quelle imprecazioni che le riempivano la mente.

"Potter non si è ancora presentato al suo colloquio"

"Allora… Io… Non è che potrei ripassare tra un po’? Così potrei documentarmi sui… Sui… Volantini…"

In condizioni normali Minerva non avrebbe mai accettato un comportamento del genere ma sapeva per esperienza che Minus non avrebbe mai espresso un suo parere senza prima aver chiesto l’opinione di Potter, per non dire prima di avergli chiesto cosa dover pensare!

Annuì. Inutile sprecare parole. Minus uscì velocemente dalla stanza (Naturalmente inciampando nella sedia e facendo cadere decine di depliant e un vaso di ceramica che si ruppe in mille pezzi).

Minerva fece appena in tempo a impilare ordinatamente i depliant sulla scrivania e ricostruire il vaso appoggiandolo su una mensola della libreria il più lontano possibile dalla scrivania (Il tutto con fluidi movimenti della sua bacchetta) quando sentì la porta spalancarsi completamente con un rumore secco.

"Minny scusa per il ritardo ma un gallese verde ha devastato il campo di Quiddich durante gli allenamenti e ho dovuto salvare la situazione anzi già che ci sei puoi aggiungere un po’ di punti a Grifondoro per…"

"Basta!" sbottò la professoressa mettendo una fine alla seria di parole che il ragazzo aveva pronunciato di fila, senza fermarsi nemmeno per respirare, mentre entrava come un uragano nella stanza, si stravaccava sulla sedia e prendeva una manciata di zenzerotti dalla scatola di latta.

"Potter ti ho detto e ripetuto che gradirei che mi desse del lei, mi chiamasse professoressa e evitasse di inventarsi le cose, sono poche semplici nozioni, pensa di essere in grado di ricordarle per il futuro?"

Il ragazzo inclinò leggermente a sinistra la testa scarmigliata "Come preferisce, professoressa!" fece mite accennando un sorriso angelico che fece venire i brividi a Minerva. Il giorno dopo l’avrebbe salutata con il solito "Ohe, bella Minny!", ci poteva mettere le mani sul fuoco!

"Siamo qui per discutere sulle vostre ambizioni future…"

 

 

 

 

"Facile! Continuerò a essere un Malandrino!"

Minerva ebbe l’insano impulso di strappasi i capelli "Potter intendevo un lavoro vero, uno che ti permetta di mantenerti, di farti una posizione…"

"Bhe, vede Min… Professoressa" Minerva gli rivolse un cenno grato "Io non ho bisogno di soldi perché tanto ci sono i miei genitori a mantenermi e quando loro si stancheranno a quel punto mi sarò già sposato con la Evans, che mi ama ma non se ne è ancora accorta, e starà lei, che ne frattempo sarà diventata una ricca e famosa guaritrice, a provvedere al mio sostentamento!"

Minerva non ebbe nemmeno la forza di ribattere, non davanti a una simile forza della natura!

"E per quando riguarda la posizione" proseguì James irreprensibile "Direi che è già oltremodo alta e non vedo come potrei migliorarla!"

"Qui…Quindi non ha nessuna aspirazione?" Un altro record per l’annuario di James Potter; a nessuno studente era mai riuscito di far vacillare la professoressa Minerva McGranitt!

"Bhe, effettivamente c’è una cosa che mi piacerebbe fare…"

"Davvero?" Minerva non poteva creder alle sua orecchie! Allora si poteva ancora sperare!

"Sì, potrei fare come fece un mio noto avo… Non so se lei lo conosce… Alessandro… Ho preso molto da lui come l’appellativo, sai... Cioè, sa, anche a me mi chiamano "James il Grande" quando non mi chiamano "Potter il Mito"…"

Minerva non fece commenti ne ebbe la forza di cercare di collegare a quale dei grandi eroi del passato poteva riferirsi quel pazzo, questa volta!

"Vede lui andò in Oriente convinse tutti a mantenerlo con offerte e a idolatrarlo come un Dio! Non credo di avere difficoltà a convincerli! In fondo l’ho già fatto con tre persone!"

Minerva inarcò un sopracciglio.

"Sì, ho convinto Peter, la professoressa Cooman e, naturalmente, me! Senza contare che sono sulla buona strada nel cercare di convertire l’intera scuola! Devo ancora decidere solamente alcune cosucce come per esempio come chiamerò la mia religione o da dove inizierò la mia predicazione ma…"

James Potter parlò indisturbato per venti minuti filati dei suoi progetti come futura divinità fino a quando il sole non calò dietro le montagne e il suo stomaco non iniziò a brontolare. Allora si alzò con disinvoltura e imboccò la porta con uno scanzonato "Ci si vede a pranzo, Minny!"

Minerva McGranitt rimase seduta lievemente interdetta nella sua poltrona portandosi meccanicamente alla bocca manciate di zenzerotti, godendosi senza riuscire a crederci, quel silenzio innaturale.

Poi, all’improvviso, la maniglia ricominciò a sbatacchiare fino a che la porta non si aprì di nuovo lasciando capitombolare dentro un ragazzo che scivolò fino alla parete davanti alla porta andando a sbattere contro una libreria.

Il pavimento oscillò.

Un vaso cadde.

Mille pezzi di ceramica si sparpagliarono sul pavimento.

Un solo grido risuonò per tutta l’ala ovest.

"Minuuuuus!!!!!!!!!!!"

 

 

Ma buongiorno!!!! Visto che siamo tornate? La speranza è sempre l'ultima a

morire! Come? Non ci sperava nessuno? Nuooooooo!!!! Noi povere, noi

tapine... Ok, basta sclerare! Allora, come vi è parso questo "Momento

Magico" (Magico perchè poi non lo sappiamo nemmeno noi!)? Ci era venuto

in mente a Barcellona durante le vacanze di Natale e noi non abbiamo

trovato il tempo e la voglia ti trascriverlo fino a quelle di Carnevale col

risultato che magari è venuto un pò diverso (E senz'altro peggio!) dell'idea

iniziale ma a voi il GIUDIZIO! Un rigraziamento grasso e panciuto a Naila (Eh,

cara, mi sa che ti abbiamo fatto aspettare un pò troppo, eh? Ci perdoni, vero?

Grazie per tuo commento che è davvero molto gentile e ci ha fatto così tanto

piacere! A dir la verità l'originalità di questa ff è più che altro una nostra

colpa visto che non avevami abbastanza idee per scrivere una storia intera

abbiamo pensato di riunire tutti i vari spezzoni dei nostri "Filmini mentali"

sui Malandrini; e chi se no?! Un besos...), Shaida Black (Sì, effettivamente

magici è più che altro un termine che stava bene con MOMENTS, anche

perchè DEMENZIAL MOMENTS stava male! Cmq siamo molto felici che hai

deciso di seguirci... Ti stai convertendo anche tu alla

Sirius/JamesPervertitiMania, eh? Un bacione!) e Sara Potter (Eh, eh, ora che

hai giurato di recensire ogni capitolo, SEI FREGATA!! Una promessa è una

promessa! No, dai a perte gli scherzi -che poi tanto scherzi non erano-

spariamo che anche questa "Fatica" ti piaccia! E poi se tu adori noi, noi

adoriamo te e tutti adorano James, il circolo vizioso si chiude con James che

ama solo se stesso! Ok, dobbiamo smetterla di fumare! Un mega-bacio!)

 

 

 

Fine del delirio... Una sola ultima piccola raccomandazione... RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

 

 

(Non l'avresta mai detto, eh?)

 

 

Cloudy&Daisy

 

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Capitolo 4
*** Preparativi... ***


PREPARATIVI…

 

 

PREPARATIVI…

 

25 dicembre 1973, Hogwarts, Torre di Grifondoro, Dormitorio maschile del 6° anno

 

 

 

 

“Malandrini a rapporto! Questione di vita o di morte!”

 

La testa spettinata di James fece capolino dalla porta del bagno immediatamente seguita da quelle di Remus e Peter.

 

“Che succede Sir?” fece James al ragazzo che aveva lanciato il grido d’allarme e che ora era in piedi, davanti allo specchio, sul viso un espressione di grande indecisione.

 

“Ho bisogno del vostro aiuto, ma dovete assolutamente essere sinceri, ok?”

 

I restanti Malandrini annuirono.

 

Sirius li fissò con un’intensa espressione insolitamente seria e poi “La riga sta meglio di lato o in mezzo?” domandò senza perdere la serietà e sfoderando il suo pettine nero dai denti fitti.

 

Remus sospirò sorridendo rassegnato e si ritirò di nuovo in bagno mentre gli altri due si avvicinavano a Sirius con aria critica.

 

“Mmhh… Di lato!” sentenziò James dopo averlo squadrato attentamente, la testa leggermente piegata.

 

Peter annuì convinto.

 

Sirius non sembrava sicuro. “Dici, eh? Ma pensi che mi stia meglio a destra o a sinistra?”

 

“Penso che se non ti dai una mossa arriveremo tardi alla festa!” sbottò James arrancando verso il suo armadio tra i vari vestiti, libri e altri oggetti di dubbio fine che affollavano il pavimento.

 

“E da quando te ne frega qualcosa di arrivare in ritardo, Jamie?” arrivò dalla stanza attigua la voce ironica di Remus.

 

“Da quando è riuscito a incastrare la Evans ad andare al ballo con lui” rispose semplicemente Sirius.

 

“Ah Ah Ah. E l’oscar per la simpatia va a Moony e Paddy” biascicò contrito James rovistando nel suo armadio e buttando sistematicamente per terra tutto quello che non era idoneo alle sue esigenze “E comunque potresti chiedermele in prestito le cose prima di mettertele, quella camicia volevo mettermela io!” Sbuffò all’indirizzo di Sirius che smise di trastullarsi con i bottoni della suddetta camicia rosa per fissare stralunato il suo amico.

 

“Certo che la Evans su di te ha davvero un brutto effetto! Non ti ho mai chiesto una singola cosa in prestito e non ha mai detto nulla… Anzi! La prossima volta puoi dire a tua mamma di prenderti la media? La small è davvero troppo piccola per i miei muscoli… Non ti sembra che mi faccia difetto qui, sotto le ascelle?” chiese senza staccare il suo sguardo clinico dallo specchio da dove il suo riflesso non la smetteva di mettersi in mostra passandosi una mano nel ciuffo di capelli corvini facendoglielo cadere su un occhio ammiccante.

 

James scosse la testa senza sforzarsi di rispondere. “Avete mica vista la mia maglietta nera?” domandò senza osare mettere le mani nel groviglio informe che era quello che era rimasto del suo guardaroba.

 

“Ah, l’ho messa io Jamie! Potevo, vero?”

 

“Certo Rem, non vedo il perché di una domanda simile!” fece ironicamente James abbandonando una volta per tutte il suo armadio e lasciandosi cadere sulla collezione di giornalini che occupava il suo letto.

 

Sentii qualcuno che si sedeva accanto a lui e sollevò lo sguardo trovandosi davanti Remus che gli porgeva una camicia bianca sorridendogli gentilmente.

 

“Tò, mettiti questa. Lily adora le cose semplici ed eleganti allo stesso tempo!”

 

“Grazie” James si sollevò a sedere e si infilò la camicia rimirandosi poi allo specchio, o almeno, nella piccola parte di specchio sgombra dalla immagine di Sirius.

 

“Bella, Rem! Da quant’è che ce l’hai?”

 

“E’ tua, scemo!” fece Remus facendo per alzarti dal letto ma fu respinto indietro da James che lo agguantò per una manica della maglietta e lo fece risedere.

 

“Pensi che riuscirò mai a piacerle?” bisbiglio all’amico dopo essersi assicurato che Peter fosse in bagno e che Sirius fosse impegnato a cercare sotto il suo letto una cintura che si abbinasse alla camicia.

 

“Io penso che tu già le piaci, ma che non voglia ammetterlo nemmeno a se stessa!”

 

“E perché non dovrebbe ammetterlo?”

 

“Perché Lily adora avere le situazioni sotto controllo e tu saresti una di quelle situazione impossibili da gestire con razionalità” gli spiegò diplomaticamente Remus.

 

James sorrise “Tutto qui?”

 

Remus parve a disagio “Bè… Ci sarebbe anche… Il tuo carattere…”

 

“Che cos’ha il mio carattere che non va?” fece James polemico.

 

“Forse a Lily può infastidire il fatto che tu a volte dai come l’impressione di sentirti migliore di tutti”

 

“Ma io non mi sento affatto migliore di tutti!”

 

Remus sollevò un sopracciglio.

 

“Solo un po’ superiore…” fece James con una semplicità così seria che fece sorridere il suo interlocutore.

 

“Ecco, diciamo che questa tua particolarità potrebbe, come dire, dare fastidio a un certo tipo di ragazze”

 

“Ragazze? Che ragazze? Cioè, state parlando dell’altro sesso e non tirate in causa il più grande esperto di Gran Bretagna e dintorni? Temete di fare brutta figura, eh?”

 

Sirius era letteralmente piombato sul letto evidentemente tirato in causa della semplice parola ragazze.

 

“Sir, non stiamo parlando dell’altro sesso per come lo vivi tu!” cerco di spiegargli Remus pazientemente.

 

“Come no? In che alto modo si può parlare dell’altro sesso?!”

 

Remus scosse la testa, rassegnato.

 

“Rem mi stava spiegando come funzione lo strano cervello della Evans…” 

 

Sirius li guardò uno a uno con la faccia di chi ha di fronte due imbecilli “Secondo me è tempo perso… Ma se vi diverte…” e si alzò, chiaramente deluso dall’argomento.

 

“Sai, non ci avevo mai pensato realmente” fece James lentamente tornando a guardare Remus.

 

“A che? Al fatto che ci si possa divertire a parlare del cervello di Lily?”

 

“No” fece James senza perdere a sua serietà “Al fatto che il mio carattere possa dare fastidio…”

 

“Non proprio il tuo carattere… Diciamo alcuni tuoi atteggiamenti…”

 

“Ma a voi non danno fastidio,vero? Voglio dire, a te, Sir e Pete… Perché se no me lo avreste detto! No?”

 

“No, Jamie, a me non da fastidio… Anzi, è divertente! Vorrei avere anche solo un quarto della tua sicurezza! Peter ti adora e il fatto che tu ti creda un Dio in terra non fa che convincerlo ancora di più sulla tua superiorità mentre Sirius… Bhe Sirius” Remus scoccò uno sguardo divertito al loro amico intento a studiarsi una lista delle sue future accompagnatrici e ad organizzarsi i balli in conseguenza “Bhe lui in fondo è come te quindi perché dovrebbe dargli fastidio?!”

 

 James sorrise rassicurato; parlare con Remus era sempre un toccasana! “Allora che dovrei fare con lei?”

 

“Non ti dico di cambiare, insomma è logico che tu debba essere te stesso! Però penso che se una ragazza ti piace veramente tu possa fare un piccolo sforzo per cercare di moderare alcuni tuoi atteggiamenti!”

 

“Cioè dovrei smettere di divertirmi con Moccy?!” James era chiaramente terrorizzato dalla prospettiva.

 

Remus lo fissò un attimo pensieroso “Bè, anche se ti mettessi con Lily; non che poi staresti con lei ventiquattr’ore su ventiquattro, no?”

 

Il viso di James si aprì in un grande sorriso furbesco “Questi sono i momenti in cui mi ricordo del perché sei un Malandrino!! E bravo il mio prefettuccio; vedo che hai fatto tesoro dei miei insegnamenti!”

 

Remus scosse la testa sbuffando “Tu non cambierai mai! Dai datti una mossa che Lily ci tiene alla puntualità!”

 

“Ecco! Vedi il perché della mia teoria che non bisogna mai invitare meno di tre ragazze ad un ballo?! Poi si credono importanti, si montano la testa e ti rompano i coglioni con cose tipo la puntualità!”

 

“Stavo proprio parlando di gente che non cambierà mai!” rise Remus alzandosi e avviandosi verso il disastrato armadio di James alla ricerca di una giacca.

 

“Bene, ora che Mr Consigli Saggi mi ha lasciato il posto libero: Occupiamoci di faccende importanti! Prongie fila in bagno che devo darti gli ultimi ritocchi!”

 

“Eh?” fece James stranito mentre Remus lanciava a Sirius un’occhiata scettica.

 

“Le parole contano poco! Per conquistare le donne serve ben altro!Rem dove hai messo il correttore che usi per i graffi? Devo fare sparire quelle occhiaia inguardabili!” fece Sirius energico accennando a James, sul cui viso spiccava nitido il risultato di molte notti passate a far baldoria.

 

“Non lo so, non puoi usare il tuo fondotinta?”

 

“Finito!”

 

Remus lo fissò allucinato.

 

Sirius fece spallucce “Katrina odia i pallidi” fece semplicemente.

 

“Dovrebbe essere in bagno nell’armadietto delle medicine”

 

“Quello dove teniamo gli alcolici?”

 

Remus annuì.

 

“No, cazzo!”

 

Remus e Sirius si voltarono verso il bagno dove James si era avventurato alla ricerca del correttore.

 

“Che succede, non c’è?”

 

“No c’è… Ma la Vodka è quasi terminata!”

 

Remus e Sirius si fissarono: Uno seriamente dispiaciuto, l’atro prossimo alle risa.

 

“Vebbè, vado a salvare il salvabile!” annunciò Sirius facendo per andarsene ma poi si volto verso Remus abbassando notevolmente il tono della voce “Grazie di essertene occupato tu… Io sono un disastro in queste cose!”

 

“Vorrà dire che per ringraziarmi mi farai conoscere una delle tue accompagnatrice in caso mi andasse male con Joey”

 

“Ci puoi scommettere, amico!” fece Sirius con un occhiolino prima di dileguarsi in bagno armato di pettine… Sarebbe stata un’impresa molto lunga e faticosa!

 

******************************

 

La porta di legno a cui era appeso il grande cartello “Attenzione: MARAUDERS. Vietato l’accesso ai non autorizzati!” si aprì scricchiolando lasciandone uscire un Sirius più bello che mai che fece i gradini a due a due osservando attentamente il gruppetto di ragazzine ai piedi della scala. Nella sua scia di profumo camminava Peter, a testa bassa, cercando di nascondere il rossore che gli aveva ingombrato il viso una volta accortosi che le sua accompagnatrici* sembrano molto più interessate al suo amico che a lui. Dietro di lui veniva Remus, un po’ impacciato ma nonostante tutto parecchio carino con la maglietta nera che faceva contrasto con i capelli castano chiaro raccolti in un morbido codino. Fece un ultimo sorriso incoraggiante a qualcuno dietro di lui prima di raggiungere la sua dama ai divanetti.

Per ultimo uscì James. Prima di girare l’angolo delle scale a chiocciola ed entrare in sala comune si fermò un secondo appoggiandosi alla parete e traendo un grosso sospiro. Poi la mano gli scivolò sui capelli e arruffò quello che Sirius aveva cercato di domare. Aveva ragione Remus:non era difficile! Doveva solo essere se stesso ma evitando di esagerare! Un po’ più tranquillo svoltò l’angolo e ci mise suppergiù tre secondi per individuarla. Era seduta in un angolo ed era chiaramente nervosa; picchiettava aritmicamente un piede per terra e gli occhi smeraldo, per l’occasione lievemente truccati, saettavano in continuazione verso il grande orologio a pendolo. Era bellissima fasciata nel suo semplice ma elegante vestito verde. James le si avvicino con passo sicuro e un sorriso sfacciato sul volto mentre il suo cuore accelerava via via i battiti.

Poi Lily alzò lo sguardo e si accorse di lui. Si alzò, gli venne incontro e a James parve di vedere l’ombra di un sorriso passare sul bel viso della giovane.

 

Forse sarebbe stato più facile del previsto…

 

Poi Lily aggrottò le sopracciglia mettendosi le mani sui fianchi “Potter ma ti sembra l’ora di arrivare?! Altri cinque secondi e ti avrei mollato qui! Togliti quel ghigno e muoviti che siamo già in ritardo!”

 

O forse no?

 

 

 

                                

*Quando parliamo di “Accompagnatrici di Peter” non siamo impazzite! E’ che questo “Momento” è strettamente collegato con quello immediatamente precedente nel quale descriviamo con chi vanno al ballo i Malandrini e come hanno invitato/Sono stati invitati… Se non l’avete già fatto vi consigliamo di andarvelo a leggere (Sempre se questo vi è piaciuto!)

 

Ma Ciao bella gente!!!! Visto che alla fine siamo tornate????!!! Che ci dite di questo momento?! Mi raccomando recensite in tanti così aggiorniamo più in fretta!!! Cioè no! Non è detto ma almeno ci farete felici felici ^___^

 

Grazissimi a…

 

Naila: Bravissima, hai perfettamente azzeccato nelle descrizione della nostra visione dei personaggi! Effettivamente se mai James dovesse scegliere un lavoro sarebbe un Auror ma il problema è che non ce lo vediamo proprio a impegnarsi in qualcosa che non sia il Quiddich o rompere le palle a Moccy, capisci? Ci dispiace di non aver potuto accontentare le tue speranze con il tempo… Bacissimi!!!

 

Lily 90: Grazie mille J

 

Sara Potter: Bella yo, Mitica!!! Ci hai fatto tr tagliare con la tua recensione… Che bello il numero degli iscritti al Prongismo (O Jaimismo, scegli tu!) stà salendo! Continua a seguirci, chissà, magari potremmo fare un momento tutto dedicato a questo nuovo culto ^___- Besos e SEMPRE SIA LODATO!!

 

Shaida Black: Grande a te, cara!! Felici di rappresentare bene i mitici 4 + Minus che definire mitico proprio non si può!!! Non è che noi facciamo le crudeli con Peter ma certe cose ci vengono spontanee da scrivere quando si parla di quello sfigato!!! Certo! W Sir E Jaimi 4ever!!! Un bacione

 

Kaho_Chan: Onorate di farti ridere ma mi raccomando di non morirne perché ci teniamo ad averti qui a recensire!!! E gia! Sir è proprio un grande!!!! Baci

 

 

Hasta la proxima vez, chicos!!!!!!! (Traduttore simultaneo: Alla prossima volta, ragazzi!)

 

 

Cloudy&Daisy

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