Fate ~ Il destino dell'anima

di 33NaLu33
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** NaLi [Alta quota] ***
Capitolo 2: *** Natsu x Lisanna ***
Capitolo 3: *** Natsu x Lisanna ***



Capitolo 1
*** NaLi [Alta quota] ***


Alta quota
 
Natsu sentiva dolore in tutto il corpo ma riusciva ancora a muoversi.
Siamo precipitati pensò rendendosi conto, per la prima volta da quando l’aereo aveva virato bruscamente, della gravità della situazione. Il loro volo si era schiantato con una forza inaudita. Dove? Questo lui non lo sapeva.
La testa gli faceva male mentre dal braccio destro gli usciva copiosamente sangue. Intorno a lui penzolavano sconnesse le mascherine gialle dell’ossigeno, i finestrini erano crepati e sul soffitto le luci lampeggiavano a intermittenza irregolare.
Con la mano sana si tolse la cintura e si sporse in avanti per mettersi in piedi ma non appena ci provò cadde scompostamente sul pavimento. Era scombussolato e le vertigini non gli permettevano di muoversi come voleva.
Almeno non ho nulla di rotto.
Anche in una situazione tragica come quella riusciva a vedere il lato positivo delle cose. Per Natsu infatti il bicchiere era sempre e solo mezzo pieno.
Prese un respiro profondo. Inspirò, espirò e poi riprovò a rialzarsi. Quando ci fu quasi riuscito qualcosa o meglio, qualcuno gli posò la mano sulla spalla. Voltandosi incrociò lo sguardo del suo amico e collega d’affari Gray. Lui gli stava dicendo qualcosa ma Natsu non riusciva a sentirlo.
Il ronzio dei motori ancora accesi produceva un frastuono assordante ma era stata la forte caduta a mandarlo completamente fuori fase.
-Cosa?-.
-Dobbiamo uscire da qui! – urlò Gray per farsi sentire.
Si, ma da dove?
-Juvia? – chiese preoccupato.
L’amico non avrebbe mai lasciato la moglie da sola, ne avrebbe mai dato priorità a Natsu. Certo, erano amici da una vita ma sapeva quanto Gray tenesse alla sua donna e non gliene faceva una colpa, anzi sospettava che Juvia fosse già al sicuro.
-È già fuori-
Natsu annuì. Si voltò per seguire l’amico ma si bloccò ancor prima di fare un passo. L’immagine di una ragazza dai corti capelli d’argento e gli occhi più azzurri che Natsu avesse mai visto gli tornò alla mente.
L’aveva vista durante l’imbarco e da allora non era più riuscito a toglierle gli occhi di dosso. Era seduta due file avanti a lui, ma anche da quella distanza, il suo caschetto d’argento non aveva fatto altro che essere nel suo campo visivo.
-Vai- gridò a Gray –Esci!-
L’amico lo guardo come se fosse pazzo.
-Arrivo tra un attimo. Sarò proprio dietro di te-
Natsu sapeva di stare in piedi a malapena ma non gli importava. C’era qualcosa in quella ragazza che lo spingeva a cercarla, ad assicurarsi che lei stesse bene.
Diede una pacca sulla spalla di Gray e si voltò andando in cerca della donna.
La trovò svenuta al suo posto. Con la cintura ancora allacciata e le mani penzolanti lungo i fianchi. Provò a scuoterla ma lei scivolò ancora di più sul sedile.
Era viva: il suo petto si alzava ed abbassava. Aveva delle ferite e delle abrasioni ma a prima vista non sembrava avere nulla di rotto.
Le si accovacciò accanto, le sfilò delicatamente la cintura e la prese in spalle.
Non sapeva da dove gli uscisse tutta quella forza. Era uno straccio dolorante eppure riuscì a sollevare la ragazza senza problemi. L’adrenalina gli stava sicuramente scorrendo a fiumi nelle vene ma dovevano uscire da lì insieme. O si mettevano in salvo tutti e due o non si salvava nessuno.
Provò a guardarsi intorno. Provò a vedere se c’era qualcun altro da aiutare ma tutti gli altri sembravano abbastanza coscienti da uscire sulle proprie gambe.
Natsu non tergiversò, passo dopo passo si avvicinò allo sportellone posteriore, guardò il terreno una ventina di centimetri sotto di lui e saltò fuori.
 
 
[Three years later]
Tre anni dopo
-Ci pensi mai?-
-A che cosa? – chiese Natsu voltandosi a guardare la moglie. Lisanna portava ancora i capelli a caschetto ma in quei tre anni erano cambiate molte cose tra loro. Prima tra tutte si erano sposati.
-A come ci siamo conosciuti-
Natsu le sorrise. Lasciò la loro bambina dai bellissimi capelli argentati, come la madre, e occhi verdi, come il padre, nella culla e si voltò verso la donna.
Rise e poi le fece segno di avvicinarsi.
-Come posso dimenticarmi di essere sopravvissuto a un incidente aereo? –
La circondo in un abbraccio e le diede un lieve bacio tra i capelli.
-Beh, conoscendoti niente è scontato-
Natsu rise di nuovo: - Lo spero bene! Il mio amore per te non sarà mai scontato-
La scostò un poco, quel tanto che bastava per guardarla dritta negli occhi e poi le sorrise passandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. L’attimo successivo la tirò di nuovo verso di sé. Non per un altro abbraccio ma per un bacio che avrebbe sugellato per sempre il loro amore.
Ritrovarsi faccia a faccia con la morte gli aveva fatto capire che nulla dura per sempre. Gli aveva fatto capire che bisogna vivere ogni giorno al massimo delle proprie capacità.
Quell’incidente però non gli aveva impartito solo una lezione, gli aveva dato anche un dono. Il più bel dono di tutti.
Gli aveva dato la possibilità di conoscere la donna della sua vita.
Donna che avrebbe amato ogni giorno, fino al suo ultimo giorno.
 
 







Angolo autrice:
HO AVUTO UNA RIVELAZIONE!
Facciamo un passo indietro!
In questo ultimo periodo ho bazzicato molto sul fandom di My hero academia. E, a parte lo yaoi più che ben accetto, ho notato che ci sono poche, ma veramente pochissime ff riguardo la mia OTP del fandom, ovvero la IzuOcha.  
Di punto in bianco mi sono ritrovata VERAMENTE consapevole di due cose. La prima: che non avrei mai potuto leggere ff IzuOcha [dal momento che non ci sono] La secondo: io [come ho già fatto] posso scrivermi la mia personale storia su di loro, ma… gli altri?
Mi sono ritrovata improvvisamente nei panni della lettrice che… non ha ff sulla sua ship preferita. E ho capito! Ho veramente capito!
Ho guardato il fandom di MYA e poi quello di FT.
Ci sono lettori amanti della NaLi [anche se, come sapete, shippo Lisanna con Lucy] altri a cui piace la LoLu [che personalmente non apprezzo] quindi eccomi qui con una raccolta su di loro!
Se poi volete anche ALTRE SHIP fatemelo sapere!
Per il momento inizierò con OS rating giallo NaLi, [poi vedrò se uscirà qualcosa anche con la LoLu] in seguito vedrò dove mi porta l’ispirazione!
Grazie mille a tutti colore che sono arrivati fino a qui!
Baci!

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Capitolo 2
*** Natsu x Lisanna ***


“Nelle profondità degli abissi”


Natsu aveva valutato tremendamente male la situazione. Correre a testa alta contro il nemico? Gli era sembrata una un’idea geniale!
Aveva spudoratamente ignorato le urla di Gray, di Erza e dei tre fratelli Strauss e si era buttato a capofitto nella battaglia. Il problema? Il nemico era molto più forte del previsto. Quel vecchietto di Alvarez aveva resistito ai suoi attacchi di fuoco più potenti e l’aveva brutalmente scaraventato dall’altro lato del campo di battaglia, proprio nel bel mezzo dell’oceano.
Natsu andò giù velocemente e si accorse della catena ingarbugliata intorno alla sua caviglia destra solo quando il suo corpo toccò il fondale sabbioso.
Lottò per tornare a galla, per respirare una boccata d’ossigeno, ma i suoi tentativi si rivelavano, uno dopo l’altro, inutili e fallimentari.
Stava annegando e non c’era nulla che potesse fare per salvarsi.
Sopra di lui il cielo e il sole parevano sbiaditi. Tutto intorno a lui il mondo sembrava lento e tremendamente inanimato.
Il tempo si dilatò all’infinito, ma quelli che a lui sembrarono secoli in realtà furono meri minuti.
Lì, in quella profondità irraggiungibile, nessuno sarebbe venuto a…
Natsu sgranò gli occhi dinnanzi a quella visione, razionalmente parlando, impossibile. Quella davanti a lui era… era una sirena? Si lo era. Aveva la coda ricoperta da lucenti scaglie lilla e sul busto, la parte superiore di un bikini, le fasciava perfettamente le forme prosperose.
La cosa strana? Quella bellissima creatura gli ricordava Lisanna. La sirena aveva dei corti capelli d’argento e dei profondi occhi azzurri esattamente come la sua compagna di team.
Bella pensò tremendamente a corto d’ossigeno. Sarebbe svenuto e morto dì lì a poco, ma se quella creatura così bella ed eterea era l’ultima cosa che i suoi occhi avrebbero mai visto a Natsu la cosa andava bene così. 
Le sorrise ma lei non sembrò ricambiare quel gesto, anzi, l’espressione sul viso di lei sembrò farsi più tesa. La sirena gli prese delicatamente la testa tra le mani e lo baciò.
Solo allora Natsu realizzò due cose. La prima: la sirena gli stava, attraverso il bacio, soffiando ossigeno nei polmoni. La seconda: quella creatura bellissima era veramente Lisanna.
Il suo take over era mozzafiato. Lei era mozzafiato!
Non le assomigliava solamente. Quella era la sua compagna di team e quel bacio… quel bacio aveva appena cambiato tutto il suo mondo. Quel contatto così innocente tra le loro labbra l’avrebbe illuso di giorno e perseguitato di notte. Oramai più niente sarebbe tornato ad essere come prima.
La ragazza gli diede quanta più aria poté e si allontano dal corpo caldi di lui quel tanto che bastava per guardarlo dritto negli occhi.
-Lisa…- provò a richiamarla, ma lei gli tappò la bocca con la mano.
-Dopo. Adesso pensa solo a resistere- con quelle parole la ragazza lasciò la presa sul suo corpo e si concentrò unicamente sulla catena che lo teneva imprigionato nella profondità degli abissi.
Lisanna fu veloce a liberarlo e fu ancora più veloce nel riportarlo a galla.
In quei secondi di meticoloso lavoro Natsu non era riuscito a toglierle gli occhi di dosso. In quell’abisso oscuro lei sembrava risplendere di luce propria e come un faro nella notte lei aveva illuminato per intero l’immensità dell’oceano.
-Sei bellissima-
Quella confessione gli uscì dalle labbra senza controllo.
Lisanna abbassò il capo, nascondendo il volto dietro la frangetta d’argento, ed arrossì.
-Grazie- mormorò in risposta.
Lui la fece voltare.
-Sono io a doverti ringraziare-
Con le dita tese dall’emozione le scostò i capelli e fissò così le sue iridi verdi in quelle azzurre di lei.
Avrebbe voluto esprimere a parole il tumulto interiore che provava in quel momento. Tuttavia a quel mondo ancora non esistevano parole in grado di venire in suo soccorso.
La sua ragione si fece da parte, il suo cuore lo spronò ad agire e il suo istinto gli urlò di baciarla.
-Natsu! Lisanna!- urlarono invece i loro compagni di gilda.


A.A:  piccola Os dedicata a
 Sissi1978

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Capitolo 3
*** Natsu x Lisanna ***


Inaspettato.

[Edolas What if]
Lisanna non riusciva a credere ai propri occhi: Natsu, il suo Natsu, il ragazzo che tanto amava era lì.
Era lì per lei e non se ne sarebbe andato via senza di lei.
-Lisanna torniamo a casa-
Niente domande sul come fosse finita lì: in un altro universo lontano dalla propria gilda e dalla propria famiglia.
Torniamo a casa? Ripeté a sé stessa.
Poteva fare una cosa del genere?
Poteva lasciare Elfman e Mira? No. Razionalmente Lisanna sapeva di non essere la loro vera sorella. Sapeva che la Lisanna di Edolas era morta moltissimo tempo prima. Sapeva di essere solo un rimpiazzo ma Elfman e Mira avevano bisogno di lei e che lei fosse o meno di un altro universo non aveva importanza.
Giusto?
Si voltò verso quei fratelli che tanto amava. Avrebbe visto il dolore o il disprezzo nei loro occhi?
-È giusto così- affermò Mira mettendo tutti a tacere. Non c’era risentimento in quelle iridi azzurre come il cielo sereno ma solo accettazione.
-Ma sorella… - si oppose strenuamente.
Loro avevano bisogno di lei.
-Vai- concordò Elfman.
Andare?
Loro avevano…
Lei aveva bisogno di loro.
La consapevolezza la travolse con la stessa forza di un mare in tempesta: Lei aveva paura di tornare nel suo universo.
Lei non era pronta a tornare a casa.
In così tanti anni a Edolas non aveva mei cercato un modo per andarsene, ma… adesso?
Lisanna tornò a guardare gli occhi verdi di Natsu: la sua espressione seria, il suo cipiglio impenetrabile.
Lui aveva distrutto i confini del loro universo per varcare quelli Edolas. Lui non aveva mai smesso di cercarla.
-Natsu non posso farlo- mormorò.
Le parole le uscirono così sottili e deboli da essere udite solo dalle orecchie sopraffine del dragon slayer.
-Lisanna…- la richiamò lui con voce ferma –Torniamo a casa!-
L’afferrò per il sottile braccio e se la tirò contro. Il suo petto contro il suo seno. Duro contro morbido.
-Io non ho intenzione di andarmene senza di te. Hai capito?-
Lisanna scosse la testa. Che idiozia… che azione spericolata.
-Preferisco rinunciare alla mia magia piuttosto che perderti di nuovo-
Le salirono le lacrime agli occhi.
Che ragazzo sconsiderato! Lo rimproverò aspramente.
-Se deciderai di rimanere a Edolas io rimarrò con te-
Di fronte a quelle parole Lisanna scoppiò a piangere. Poteva veramente lasciare i suoi fratelli e la sua gilda? Poteva veramente tornare nel suo universo ed essere felice a discapito di quelle persone che l’avevano accolta così calorosamente?
-È tempo che tu torni a casa-
Lisanna si voltò verso Lucy: il master della loro gilda.
Era una ragazza chiassosa, rumorosa, buona ed allegra. Insieme alla sua amica e rivale Levy combinava costantemente mille casini ma in tutto quel tempo la bionda li aveva sempre tenuti in vita ed al sicuro.
-E voi? – chiese Lisanna circondata dalle braccia forti di Natsu.
-Noi saremo felici per te-

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