Adesso sei Tu il Mio Universo

di KENNY1986
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 3° Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Flashback

Kanon di Gemini si trovava alla tredicesima casa, per avere un colloquio con la Dea Atena e con suo fratello Saga, adesso su ordine della divinità, Gran Sacerdote. Non appena entrò si inginocchio' al loro cospetto come segno di rispetto, e la Dea disse: « Cavaliere, a cosa dobbiamo la tua visita?» Il Saint di Gemini rispose: «Dea Atena, Gran Sacerdote sono qui per chiedervi il consenso di poter andare via dal santuario!» Saga si sorprese e domando': «C'è un motivo per questa tua richiesta?» Lui rispose: «Si, un paio di mesi fa, mentre stavo facendo il solito giro di controllo in città, ho incontrato una ragazza. Questa era in difficoltà, non riusciva a portare alcune buste tutte insieme, per lei erano pesanti, le ho dato una mano, le ho chiesto il nome si chiama Ginevra. Mi è bastato guardarla negli occhi una volta per innamorarmi di lei, e anche lei prova i miei stessi sentimenti, perciò vorrei ecco lasciare il santuario, per poter starle sempre vicino e un giorno chissà sposarla! Lascio anche il mio titolo di Cavaliere a mio fratello maggiore, sempre se mi darete il consenso!" Entrambi si scambiarono uno sguardo reciproco, Saga prendendo parola disse: «Cavaliere alzati in piedi!» Lui non se lo lasciò ripetere, tenendo sempre lo sguardo fisso su di loro. Atena rispose: «Questa tua richiesta ci ha lasciati decisamente increduli, è stata inaspettata, ma comunque io e il Gran Sacerdote dobbiamo discuterne per prendere una decisione! Non è così semplice, spero capirai. Ti daremo la risposta tra un paio d'ore!» Lui disse: «Puoi andare....fratello!» Il minore rispose inginocchiandosi: «Con permesso!» E uscì dalla stanza, tornando verso la sua casa. Due ore più tardi, Kanon di Gemini ebbe il consenso di lasciare il santuario.

Fine Flashback

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Capitolo 2
*** 1° Capitolo ***


NOTA DELL'AUTRICE: Vorrei fare una piccola precisazione, la storia si svolge ai giorni nostri! Quindi vi saranno cellulari, macchine sportive eccetera...


In quel momento una ragazza con lunghi capelli castani mossi e occhi d'ambra entrando nel loro salotto disse: «Amore mi è venuta un'idea...!» Il minore era talmente assorto in quel pensiero che non la sentì, lei continuando a chiamarlo disse scuotendolo dolcemente: «Terra chiama Kanon! Rispondi!» Questo scosse la testa e voltandosi rispose: «Amore mio...scusa ero talmente immerso in un pensiero che...che non ti ho sentita, avevi bisogno?» La sua ragazza ridacchiando disse: «Era bello quel pensiero?» Lui rispose: si molto! Ma tornando a noi, volevi qualcosa?» Ginevra perdendosi in quei suoi ipnotici e profondi occhi blu disse: «In realtà si,visto che è estate e fuori c'è il sole potremmo andare al mare! Cosa ne dici?» Il minore massaggiandosi scherzosamente il mento rispose stuzzicandola: «Hai voglia di andare al mare hrm...devo ammettere che la tua idea mi stuzzica, e beh mi fa venire anche una certa erezione!» Ella disse: «Quindi la tua risposta sarebbe?» Il suo fidanzato la prese tra le braccia e baciandola rispose: «Si! Potremmo rimanere li tutto il giorno cosa ne dici?» Ginevra accarezzandogli il viso rispose: «Affare fatto lo sai che ti amo tanto!» Kanon  rispose: «Ti amo tanto anch' io! Ma adesso p meglio se prepariamo le borse!» La sua ragazza disse: «A questo ho già pensato io...ma come andremo, visto che la macchina è a secco?» Egli rispose: «In moto, stai tranquilla non andrò troppo veloce!» Questa baciandolo disse: «D'accordo!» Lui rispose: «Adesso tesoro, vado a farmi una doccia e cambiarmi anche se...vorrei compagnia!» Ginevra gli sorrise e acconsentì, a quel punto i due perfetti innamorati si diressero verso il bagno. E appena furono completamente nudi entrarono sotto la doccia, dove Kanon colse l'occasione per fare l'amore con la sua fidanzata. Ormai i due piccioncini stavano insieme da cinque anni ed erano sempre più innamorati. Fatto sta però che lei ancora non aveva conosciuto il gemello del suo fidanzato.

 

Quando poco dopo uscirono dalla doccia disse: «Kanon..!» Egli rispose: «Hrm?» Ginevra disse: «Dal giorno che noi due stiamo insieme, beh...mi hai presentato tutti i tuoi amici del santuario, fatta eccezione per tuo fratello gemello per caso ecco...ti imbarazza farmelo conoscere?»  Il minore asciugandosi il fisico scultoreo rispose: «certo che no amore, ascolta stasera quando torneremo dal mare, ti prometto che lo chiamo e gli chiederò quando potrò vederlo per fartelo conoscere, scommetto che Saga mi risponderà nonostante i suoi numerosi impegni come sac...erm voglio dire cavaliere!» Non le poteva dire che lui in realtà era il grande sacerdote. Questa concordò le sue parole con un bacio. Un'ora più tardi i due ragazzi erano in sella alla moto di Kanon e si stavano dirigendo verso il mare. Quando arrivarono il minore parcheggiò la moto e scesero, ella disse: «Che buon' odore di salsedine!» Il minore rispose: «Siamo vicino alla spiaggia quindi è una cosa del tutto normale!» Egli da dentro la sella prese entrambe le loro borse con una mano e con l'altra quella della sua fidanzata. Poi passeggiando si diressero verso la spiaggia libera, giunti a metà strada Ginevra disse: «Tesoro a cosa pensi?» Egli rispose: «Vuoi  che pranziamo sulla spiaggia, o preferisci andare al ristorante?» Lei dopo qualche minuto disse: «Al ristorante!» Kanon le sorrise e baciandola rispose: «Ok, come vuoi tra poco andrò a  prenotare il tavolo! Anzi ho cambiato  vado subito tu aspettami qui!» La sua ragazza non emise un fiato, poi lo vide allontanarsi, sorrise a se stessa si riteneva particolarmente fortunata ad avere un bellissimo fidanzato  come Kanon. Dieci minuti dopo  lui uscì dal ristorante la raggiunse e questa disse: «Fatto?» Il minore prendendola nuovamente per mano rispose: «Si, ho prenotato il tavolo per l'una! Adesso amore andiamo sulla spiaggia!» E così fecero.

 

Giunti li cercarono un spazio per loro dove sistemarono i teli mare sulla sabbia,  Kanon si tolse la maglietta e i pantaloncini rimanendo in costume, attirando così gli sguardi delle ragazze su di se. Lei disse: «Tesoro non ti senti osservato?» Il minore rispose: «Beh si, ma con tutto il dovuto rispetto non è che me ne importi poi molto, dato che colei che può osservarmi e accarezzarmi è qui e sono pazzo di lei!» In quel breve lasso di tempo la diretta interessata si era spogliata restando in bikini.Guardandolo disse: «Andiamo a fare una passeggiata o preferisci riposarti?» Il minore rispose: «Hrm, facciamo la passeggiata sulla riva!» Detto questo stando abbracciati si diressero da quella parte, iniziarono a camminare tranquillamente. Parlando del più e del meno, ad un certo punto la ragazza disse: «Grazie per aver accettato di venire al mare!» Kanon stringendola dolcemente per i fianchi rispose: «Mio dolce amore, sai benissimo che lo adoro quindi non avrei mai potuto rifiutare!» Non appena ebbe detto questa frase i due innamorati continuarono a passeggiare, ma stranamente a Kanon balenò in mente un'idea   voleva chiedere alla sua ragazza di sposarlo, ma prima ne avrebbe parlato con suo fratello, una mezz'ora più tardi i due innamorati tornarono indietro e si misero seduti sui loro teli. La ragazza disse: «vuoi che ti prenda tra le braccia?» Egli rispose: «Ok!»

 

Le andò seduto davanti lasciandosi cadere tra le sue braccia appoggiando la testa sul petto questa circondandogli le spalle con entrambe le braccia disse: «Stai comodo?» Kanon rispose: «Si, ma amore sembri come posso dire pensierosa, c'è qualche problema e non me ne vuoi parlare? Sai bene che io desidero solo il meglio per te!» La diretta interessata disse: «Sto bene, davvero è che voglio solo godermi questa nostra giornata al meglio!» Lui rispose: «Come vuoi, ricordati che se ha un problema puoi tranquillamente parlarmene!» La sua ragazza gli baciò la sommità della testa ma non emise un fiato. Un paio d'ore più i due innamorati entrarono in acqua per fare una nuotata Ginevra si accorse che lui nonostante la crema solare aveva sia la schiena che entrambe le spalle molto rosse gli si avvicinò e appoggiando la mano su una di esse disse: «Kanon, hai le spalle molto rosse e anche la schiena per caso tu bruciano?» Egli rispose: «No, tranquilla!»  La sua ragazza preferì non insistere, ogni tanto Kanon andava sott' acqua lei non si preoccupava quando lo faceva dato che il suo fidanzato conosceva molto bene il mare. Quando uscirono Ginevra prese il suo telo mare e glielo mise sulle spalle iniziando ad asciugargliele, cercava di nascondere la sua preoccupazione. Osservandolo disse: «Vuoi che ti metta la crema dopo sole?» Kanon prendendola tra le braccia rispose: «Amore mio, non preoccuparti sto bene! Per favore!» Lei disse: «Ok, però...!» Il minore baciandola nuovamente rispose in un sussurro: «Shhh, non dire altro!» Improvvisamente sentirono un urlo provenire dal mare: «Aiutooo! Per favore aiutatemi!» Un ragazzino era a largo e  stava annaspando! Ella rispose: «Kanon dobbiamo!» Lui stava già correndo verso l'acqua si tuffò e nuotò verso il giovane, guardandolo disse: «Aggrappati a me, torniamo a riva!» Questo rispose: «S...si!» E tornarono indietro dove si era già formata una piccola folla di curiosi. Giunti li la sua fidanzata andò a prenderlo e disse: «Grazie...ma tu sei...Kanon  di gemini!»  Il diretto interessato rispose: «Si in persona! Anche se in realtà...io!» Ginevra andando in suo aiuto disse: «Amore sei stato veramente incredibile, hai salvato quel ragazzo!»  Egli rispose: «Essendo un cavaliere d'oro è nei miei doveri! Scusate ma adesso dobbiamo proprio andare!» Cercava di nascondere l'imbarazzo,  e tenendo per mano la sua fidanzata si allontanarono.

 

Un bambino disse: «Non credevo che Kanon di gemini fosse tanto alto!» Lei rispose: «Si, ed è anche affascinante, ma ha già la ragazza!» Nel frattempo i due innamorati misero a posto i loro teli mare e dopo essersi rivestiti lui disse: «Andiamo a fare una passeggiata?» Ginevra rispose: «Certo!Mio eroe!» Il diretto interessato le sorrise e dopo aver indossato anche i sandali uscirono dalla spiaggia.  Poco dopo Kanon disse: «Per la prima volta, mi sono sentito in imbarazzo! Voglio dire io quando vivevo al santuario assieme agli altri cavalieri poteva succedere che gli abitanti della città avessero bisogno di aiuto o dovevamo combattere contro un nemico, però adesso questo salvataggio è stato completamente diverso!» La sua fidanzata rispose: «Ehi, se non fosse stato per te quel ragazzino a quest' ora sarebbe morto annegato!» Lui sospirando disse: «Hai ragione, scusami se...se ho detto quelle cose!» Ella prendendogli il viso tra le mano rispose: vuoi che torniamo a casa?» Kanon scosse la testa e disse: «No, vita mia restiamo! Vedrai che mi passa!» Ginevra rispose: «È stato bello quando quella ragazza ti ha riconosciuto!» Lui ridacchiando disse: Amore, qui mi conoscono tutti!» La diretta interessata rispose: «Ah-ha molto spiritoso!» Non appena ebbe detto questa frase i due piccioncini scoppiarono a ridere.  Arrivò l'ora di pranzo e la coppia si diresse verso il ristorante,  quando arrivarono il cameriere li accompagnò al loro tavolo lui le scostò la sedia per farla accomodare, poi si mise seduto li davanti.

 

Il minore le prese la mano nella sua e stringendogliela dolcemente disse: «Io ti sarò fedele per sempre, certo la maggior parte delle ragazze mi fanno gli occhi dolci e riempiono di complimenti, cosa che mi fa piacere. Ma il mio cuore sarà per sempre tuo!» Detto questo le sfiorò la mano con un bacio, Ginevra rispose: «come sei romantico amore mio!» Poco dopo il cameriere tornò per prendere le ordinazioni. Pochi minuti più tardi lei lo vide stringere i denti, ma non gli domandò niente, era assolutamente certa che lui si fosse ustionato. Mangiarono serenamente e ogni tanto si facevano qualche battuta spiritosa tra loro, il minore anche se ogni poco sentiva le spalle e la schiena bruciare cercava di non farci caso. Dopo che lui ebbe pagato il conto i due perfetti innamorati uscirono dal ristorante e decisero di fare una passeggiata. Erano abbracciati stretti l'uno all' altra, Ginevra rompendo quel silenzio piacevole disse: « Non so se te l'ho già fatto notare ma è una bellissima giornata vero?» Il minore rispose: «Si, l'ideale per una coppia innamorata come lo siamo noi due!» Detto questo la baciò sulle labbra, e continuarono a camminare. Un'ora più tardi lei disse: «Kanon, quando torniamo a casa posso guidare io la moto?» Il diretto interessato rispose: «Sei sicura di farcela?» Ella disse: «Si, poi ci sei tu in caso di necessità!» Kanon rispose: «Ok...ok hai vinto! A proposito quando siamo a casa ricordami di chiamare mio fratello!» La sua fidanzata lo baciò in segno di approvazione. ma non emise un fiato. Tre ore più tardi entrambi erano tornati alla moto e dopo aver messo entrambe le borse una dentro la sella e l'altra nel bauletto, montarono Ginevra disse: « Amore sei pronto?» Il minore baciandole una guancia e afferrandola da dietro per la vita rispose: «prontissimo quando vuoi possiamo andare!» Subito dopo si misero in viaggio Kanon doveva riconoscere che la sua ragazza era veramente molto brava nel guidare la moto.

 

A metà strada si fermò nel parcheggio di un' autogrill, e scesero lei disse: «Possiamo riposare un pochino?» Egli abbracciandola rispose: «Certo che possiamo! Sai stavo pensando che potremmo entrare li per dare un'occhiata in giro! Non c'è solo il reparto pranzo, ma anche un negozio di cose varie!» La sua ragazza acconsentì ed entrarono. Guardandosi intorno, Kanon le stringeva la mano. Era innamorato cotto di lei. Ad un tratto  un paio di scarpe molto alte attirarono lo sguardo di Ginevra e disse: «Kenny, ti piacciono quelle scarpe?» Egli rispose: « Quali dici? Quelle con molta zeppa?» La sua ragazza disse: « Beh si, vorrei provarmele!» Lui rispose: «D'accordo vediamo se hanno il tuo numero!» Il commesso le diede la scatola e lei aiutata dal suo fidanzato le indossò poi non vedendolo più disse: «Kanon...amore dove sei?» Una voce dal basso rispose: «Sono sempre qui» Ginevra abbassando lo sguardo disse: «Oddio queste scarpe mi fanno diventare più alta di te! Scusa io...io non lo sapevo!» Il minore le sorrise e rispose: «Amore non fa niente! Se ci stai comoda te le compro!» Ella disse: «Sul serio?» Lui le baciò il cuore poi rispose: «Si! E lascia che ti dica questo sei stupenda!» Ginevra dopo qualche istante di esitazione lo abbracciò stringendolo al petto, poi se le tolse. Il commesso mise la scatola dentro ad una busta e il minore le pagò,  infine uscirono da li. Quando tornarono verso la moto Ginevra disse: «Grazie!» Lui rispose: «Per cosa?» La ragazza disse: «Per avermi comprato le scarpe!» Egli rispose: «Tranquilla, mi ha fatto piacere accontentarti! Adesso però andiamo e stavolta guido io!» La diretta interessata concordò quelle parole, poi si rimisero in viaggio.

 

Giunti a casa Kanon parcheggiò la moto e dopo  aver preso tutte le loro cose entrarono, lei disse: «Sei stanco?» Egli rispose: «In realtà si, vorrei farmi una doccia ma con te!» Ginevra disse: «Ok spilungone mio, ma prima chiama tuo fratello!» Il diretto interessato rispose: «D'accordo!» Andò nella stanza che un giorno sarebbe stata dei loro figli e concentrandosi disse chiudendo gli occhi: «Saga...ehi fratellone mi senti?» Pochi secondi dopo una voce maschile simile alla sua disse: «Kenny? Che bello sentirti, come stai? Mi chiami perchè hai già combinato qualche pasticcio? Dimmi tutto! » Il minore sbuffando disse: «Perchè devi sempre prendermi in giro? Non è giusto! Comunque volevo chiederti una cosa!» Saga disse: «Ti ascolto!» Egli rispose: «La mia fidanzata vorrebbe conoscerti, so che hai molto da fare visto che sei il grande sacerdote ma...!» Questo interrompendolo disse: «Ho capito benissimo, fratellino tu sei molto più importante rispetto ai miei doveri come sacerdote! Ascolta ti dico questo verrò a trovarvi con piacere...ma non so quando! Fratellino ci sei ancora?» Dopo qualche minuto di esitazione lui rispose: «S..si! Saga promettimi che verrai presto, mi manchi tantissimo!»Egli si accorse che il minore aveva la voce rauca e disse: «Hai la mia parola di gemello! Adesso devo andare, ci vediamo presto  da  un' abbraccio alla tua fidanzata da parte mia ciao Kenny!» Lui rispose: «Ciao!» E terminarono la comunicazione, in realtà Kanon c'era rimasto male, fece un enorme sospiro cercando di riacquistare la sua compostezza.

 

Quando uscì dalla stanza Ginevra tenendo in mano il suo cellulare disse: «Tesoro, come hai fatto a chiamare tuo fratello? Dato che il cellulare lo hai lasciato in salotto?» Il minore rispose: «Erm... non posso dirtelo è una cosa tra gemelli! Scusa ma ho bisogno di andare a fare una passeggiata!" La sua ragazza disse: «Vengo con te?» Kanon scuotendo la testa rispose: «No, ho bisogno di stare solo...ci vediamo tra un pò!» Si scambiarono un bacio e lui uscì di casa lasciandola sola, a lei dispiaceva vederlo così triste ma non riusciva a capirne il motivo, sicuramente la conversazione con il fratello non doveva essere andata a buon fine. Decise di lasciarlo in pace, intanto Kanon stava passeggiando in città tenendosi entrambe le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto si sentiva sempre più solo. SI fermò davanti alla vetrina di una gioielleria e guardò le cose esposte in vetrina. Voleva acquistare un' anello con la quale avrebbe chiesto alla sua fidanzata di sposarlo, ma non si sentiva dell'umore adatto.Infine riprese a camminare, una lacrima nostalgica gli rigò il viso lui la asciugò subito, non doveva piangere. Poco dopo trovò una panchina e si mise a sedere con la testa tra le mani, guardando il terreno, lasciando andare un sospiro strozzato sussurrò:«Fr...fratellone, s...se non sbaglio mi...mi hai detto che...che io sono più importante dei...dei tuoi doveri co...come gran sacerdote! Ma a quanto pare stavi mentendo! Dato che quando ti ho chiesto di venirmi a trovare, mi hai risposto che adesso ti era impossibile, io...io ti sento sempre più lontano...ho bisogno di te Saga!»Si coprì il volto con le mani e le lacrime iniziarono a rigargli il viso. Dieci minuti più tardi, una sagoma a lui familiare si era seduta li vicino e appoggiandogli la mano sulla spalla disse: «Gemini!» Lui riconoscendola rispose: «A...Aiolia?!» Il cavaliere di Leo disse: «Che succede? No aspetta non dirmelo, provo a indovinare hrm...!» Il minore lo osservò doveva ammettere che il suo amico era buffo quando aveva lo sguardo pensieroso, quindi disse: «Allora?» Egli rispose: «Non mettermi fretta...trovato hai parlato con Saga chiedendogli se veniva a trovarvi ma...!»

 

Kanon disse: «Lui mi ha risposto prima che ero più importante del sui doveri come sacerdote, poi subito dopo ha cambiato versione dicendo che per il momento era impegnato e non poteva venire a trovarmi! Ci sono rimasto decisamente male, e...e non so più cosa pensare, lo sento sempre più lontano!» Leo rispose: «Ehi, non te la prendere a codesto modo, Saga ti adora sai ogni tanto ci ritroviamo alla terza casa quando è nelle vesti di cavaliere e lui inizia a parlare di te! Gli manchi! Non devi soffrire in questa maniera poi starai male!» Kanon abbassando la testa disse: «Ho paura, se...se lui insomma...non volesse vedermi! D'altronde sono già cinque anni che ho lasciato il santuario per amore!» Il suo amico abbracciandolo rispose: «Ascolta, facciamo così quando orno al santuario parlerò di persona con lui e...!» Il minore disse: «Che succede?» Un'altra voce familiare aggrappandosi da dietro alle sue spalle rispose allegramente camuffando la sua voce: « Ma tu guarda chi c'è! Kanonuccio! Bello!» Egli disse: «Ciao Milo!» Ma voltandosi si trovò davanti Doko che rispose: «Scherzetto! Ci sei caduto con tutte le scarpe, ho imitato la voce del nostro aracnide alla perfezione!» Lui disse: «Spiritoso!»   A quelle parole i tre amici si misero a ridere.

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Capitolo 3
*** 2° Capitolo ***


Una mezzora più tardi Libra disse: «Siamo riusciti a farti tornare il sorriso, vai dalla tua fidanzata abbracciala e riempila di baci...ok forse sto esagerando!»  Il suo amico rispose: «Lo penso anch'io, ma scherzi a parte Kanon... tuo fratello ti vuole molto bene, e non devi assolutissimamente offenderti se quel caprone ti ha detto che preferisce il...ahi! Doko non mi tirare i calci negli stinchi fai male!» Il minore ridacchiò nel vedere quella scenetta comica, poi disse: «Ragazzi...io non so davvero come ringraziarvi, dite a mio fratello...no niente, questa è una cosa che dobbiamo risolvere da soli!» Il custode della settima casa rispose: «Ok, Kenny sappi che noi siamo a tua completa disposizione adesso corri da Ginevra sicuramente ti starà aspettando e niente lacrime!» Il diretto interessato non se lo fece ripetere una seconda volta, e dopo aver salutato anche Leo si allontanò scomparendo alla vista. I due amici fecero lo stesso, Quando lui entrò in casa la sua ragazza andandogli incontro disse: «Tesoro, come stai? Ero molto preoccupata!» Il minore abbracciandola rispose: «Mi dispiace, avevo bisogno di rimanere solo, adesso sto molto meglio!» Lei accarezzandogli la testa disse: «È bello sentirtelo dire!» Kanon la sollevò da terra e andarono nella loro stanza dove fecero l'amore...iniziando a baciarla rispose: «Basta pensare alle cose negative, adesso voglio solo stare con la mia fidanzata!» Ovviamente la diretta interessata non ebbe niente in contrario, molte ore più tardi i due innamorati si stavano ancora baciando e accarezzando, Ginevra disse: «Amore non sei stanco?» Lui leccandole i seni rispose: «Si, ma ho ancora abbastanza energie per continuare a baciarti!» Ginevra lo lasciò fare, lui era notevolmente eccitato le entrò dentro facendola sobbalzare di piacere. Tre ore più tardi Kanon aveva la testa appoggiata sulla spalla della ragazza e questa disse: «Sei esausto vero?» Il minore rispose: «Si, ma tanto tanto tanto felice! Di avere al mio fianco una persona meravigliosa come te!»

 

La diretta interessata coccolandolo disse: «Oh-ho come siamo romantici, mi piace! Tu sei il mio spilungone dalla lunga chioma blu!» Egli strisciando il viso nel suo collo rispose: «Mi piace, ma cosa vuoi fare stasera dopo cena?» Ginevra abbassando lo sguardo disse: «Che mi fai le domande a trabocchetto non sei leale!» Kanon rannicchiandosi contro di lei rispose: «Dai amore, rispondi!» Ella disse: «Vediamo, se il mio fidanzato qui presente non è troppo stanco...potremmo andare a cena fuori, poi a ballare cosa ne dici?» Il minore rispose: «Si, mi sembra un'ottima idea! Adesso però mia adorata preferisco rimanere il silenzio!E godermi questa pace!» La sua fidanzata gli baciò la fronte ma non emise un fiato. Quella sera i due piccioncini si stavano finendo di vestire, lei disse: «Wow com'è sexy il mio stupendo fidanzato!» Il minore sorridendo rispose: «Grazie, anche tu sei decisamente stupenda!Ma non ho prenotato il tavolo!» Ginevra ridacchiando disse: «Tranquillo, ci ho pensato io dai andiamo!» Subito dopo entrambi uscirono di casa e salirono in macchina  partirono dirigendosi verso il ristornate. Quando arrivarono Kanon parcheggiò, scesero dalla macchina e tenendosi per mano entrarono dentro al ristorante, il cameriere li accompagnò al loro tavolo e il minore ne rimase decisamente molto colpito, era un tavolino per due apparecchiato per una cena a lume di candela, ella stringendogli dolcemente la mano disse: «Ti piace? Sai volevo farti una sorpresa quindi ho prenotato questo tavolo per una cenetta romantica a lume di candela!Per noi due!» Kanon rispose: «Wow è bellissimo!» Poi si misero seduti l'uno di fronte a l'altra, Kanon non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, la sua ragazza era veramente fantastica.  Questa sentendosi osservata disse: «Beh cosa c'è?» Lui rispose: «Niente, è che non riesco a smettere di guardarti sei...sei così bella!» Le prese la mano nella sua sfiorandola con un bacio.

 

Poco dopo il cameriere portò loro i menu e i due ragazzi li guardarono per decidere cosa mangiare,  Kanon era tornato tranquillo e si stava godendo quella bellissima serata romantica in dolce compagnia.  Dieci minuti dopo un' altro cameriere tornò per prendere i menu e l'ordinazione, appena ebbe scritto tutto si allontanò, Ginevra disse: «Kanon...finalmente sei di nuovo felice!» Egli rispose: «Si, oggi non te l'ho detto ma se sto meglio è grazie al sostegno di Doko e di quel gattaccio ovvero Aiolia!» Lei tranquillamente disse: «Ah si? Bene mi fa piacere, ma tesoro potevi dirmelo tranquillamente temevi che io mi sarei offesa?» Lui rispose: «Beh si!» La diretta interessata gli buttò un dolce bacio. Entrambi cenarono tranquillamente, e ogni tanto lui con il piede le solleticava le parti intime. Terminata la cena, ella disse: «Ti va di ballare?Sai in questo ristorante c'è anche una pista da ballo!» Kanon rispose: «Con piacere!»  Dopo aver pagato il conto i due innamorati si diressero da quella parte poi andarono sulla pista cominciando a ballare, Ginevra tenendo la testa appoggiata sulla sua spalla disse: «Stasera ero tentata di indossare le scarpe quelle molto alte!» Il minore rispose: «E perchè non lo hai fatto?» Ella disse: «Non volevo farti sentire a disagio! Lo sai bene che quando mi metto quelle scarpe divento più alta di te!» Kanon baciandola sulle labbra rispose: «E con questo? Tesoro a me non crea alcun disturbo! Avresti potuto indossarle senza problemi!Anzi sai cosa facciamo, le indosserai domani per tutta la giornata!» Lei disse: «Parli sul serio?» Il suo fidanzato rispose: «Certo, allora cosa ne dici!» Ginevra disse: «Che ti amo tanto Kanon, e che sei unico!» Egli baciandole il collo mentre ballavano rispose: «Ti amo tanto anch' io!» Verso le undici entrambi tornarono a casa, lei disse: «Abbiamo trascorso una bellissima serata non ti sembra?» Il minore rispose: «Si, io la definirei molto romantica!» Giunti a destinazione  lui la aiutò a scendere poi entrarono dentro, Ginevra disse: «Andiamo a dormire cosa dici?» Il suo amore rispose: «Che è un'ottima idea sono veramente sfinito!»

 

Infatti non molto tempo dopo entrambi erano già nel mondo dei sogni. Il giorno seguente Kanon si era svegliato presto e stava preparando la loro colazione, non riusciva a smettere di pensare al giorno prima e a quando lui e Ginevra avevano trascorso una romantica e indimenticabile serata fuori. Per una cena a lume di candela, poco dopo si sentì  afferrare da dietro per le spalle e una voce disse: «Ciao amore mio!»  Il minore rispose: «Ciao, buongiorno ti ha svegliato il profumo di caffè appena fatto?» Ginevra baciandogli la sommità della testa rispose: «Esatto, oltre quello che altro hai preparato?» Lui rispose: «Ho scaldato le paste, ehrm sul tavolo c'è il barattolo di marmellata, quello di cioccolata e la spremuta d'arancia!» Si voltò strusciando il viso nei suoi seni.  La sua ragazza disse: «Hrm...ho già l' acquolina in bocca!» Kanon sorrise e baciandole il cuore rispose: «Andiamo a fare colazione!» La diretta interessata fece un cenno di approvazione con la testa e si diressero da quella parte,  mentre mangiavano i due piccioncini chiacchieravano di molti argomenti.  Poco dopo lei disse: «Amore dovrei chiederti due cose!» Il minore rispose: «Dimmi pure!» Ginevra disse: «La prima, sei sicuro che posso tenere questa scarpe ai piedi per tutto il giorno? Non ti crea alcun fastidio?» Egli rispose: «No, te l'ho detto a me va benissimo! L'altra?» Ella pur sapendo che lui si sarebbe arrabbiato disse: «Erm...onestamente non me la ricordo più!» Kanon inclinando la testa da un lato rispose: «Sicura?» Lei andò un pochino indietro con la sedia e rispose: «Si, dai vieni qui che voglio tenerti sulle ginocchia!» Dopo qualche istante di esitazione il diretto interessato rispose: «Va bene!» Quando le fu in braccio appoggiò la testa sulla sua spalla e Ginevra disse: «Kanon...stai bene davvero?» Il suo amore rispose: «Si, mai stato meglio! Non voglio parlare di argomenti che mi fanno stare male, altrimenti lo sai come andrebbe a finire! Ti prego amore mio!» Detto questo si raggomitolò contro di lei in posizione supina.

 

Una lacrima gli rigò il viso, nonostante fosse ancora arrabbiato con il gemello, dentro al suo cuore aveva veramente bisogno di lui.  Terminata la colazione, Kanon e Ginevra si trasferirono in salotto, lui non aveva alcuna voglia di parlare di Saga. Stava cercando di dimenticare la loro conversazione. Non si rese nemmeno conto che le lacrime gli rigavano il viso. Singhiozzi convulsivi gli mozzavano il fiato, la sua fidanzata tenendolo stretto a se disse: «Ecco, bravo amore sfogati butta fuori tutto!» Il minore seppellì il viso nel suo collo e rispose: «Io...io non...non so cosa fare, vo...vorrei andare a...a parlarci, ma...ma se...se lui...si rifiutasse di...di vedermi!» Tremava come una foglia, Ginevra disse: «Per quale ragione dovrebbe rifiutare di vedere suo fratello?» Egli in singhiozzi rispose: «Pe...perchè a...a Saga importa più del...del lavoro che...che di...di me!» Lei disse: «Tesoro, io penso che come hai appena detto tu  dovresti provare ad andare da lui e parlargli, d'altronde questa  faccenda riguarda voi due!» Kanon rispose: «P...per la prima volta in...in vita mia ho...ho paura di...di Saga!» Ella stringendolo al petto disse: «Voi due siete gemelli e avete la stessa forza, poi a quanto ne so non sei tu quello bastardo?»  Questo baciandole i seni rispose: «Diciamo di si, però ecco lui ha una doppia personalità, e certe volte diventa molto più cattivo di me!» Ginevra asciugandogli le lacrime disse: «Ehi, che fine ha fatto il ragazzo coraggioso della quale mi sono innamorata? Kanon so che è difficile ma devi perlomeno tentare, non puoi continuare a soffrire in questo modo!» Il diretto interessato alzandosi in piedi rispose: «Ok...adesso se vuoi scusarmi vado a farmi una doccia!» Detto questo andò in bagno lasciandola li con un palmo di naso.  Alcuni giorni più tardi la situazione tra i due fidanzati, si era risolta, un giorno mentre stavano facendo colazione lei disse: «Kenny, perchè ti sei vestito in quel modo?» Il minore rispose: «Ho deciso di andare al santuario e parlare faccia a faccia con Saga!»

 

Lei disse: «Bravissimo, però non combinare guai!»  Kanon rispose: «Io non combino guai! Poi è giunto il momento di affrontare quel testardo!»  La sua ragazza non emise un fiato, di fatti dopo colazione si scambiarono un bacio poi il minore uscì di casa, incamminandosi verso la sua destinazione, decise di prendersela con calma, almeno avrebbe pensato bene a come affrontare il gemello. Intanto al santuario, e per l'esattezza nella tredicesima casa il gran sacerdote Saga, era completamente immerso nei suoi doveri, non aveva tempo per occuparsi di andare a trovare il fratello...dato che in tutto quell' enorme lasso di tempo, il diretto interessato aveva preso una decisione, ovvero che lui non aveva più un fratello. Quel ruolo di pontefice lo aveva fatto cambiare completamente, nonostante però il fatto che con i suoi amici si comportava quasi sempre nello stesso modo. Si mise seduto sul suo trono e lasciò andare un enorme sospiro sussurrando:«uff che stanchezza, certo che essere il nuovo pontefice del santuario è più faticoso di quanto potessi immaginare!»Rise a se stesso, poi socchiuse gli occhi per qualche minuto. Nel frattempo però il minore era quasi arrivato a destinazione, e ovviamente le guardie lo fermarono perchè lui non essendo più un cavaliere non poteva entrare. Una di queste disse: «Mi dispiace ma sommo Kanon deve andarsene, lei non è più un cavaliere!» Il minore con tutta calma rispose: «Questo lo so, ma sono qui per parlare con il pontefice di una cosa importante!» L' altra stette per controbattere ma una voce disse: «Kanon? Che sorpresa! Sei proprio tu?» Il minore rispose: «Si, in persona! Ma a quanto pare le guardie non mi lasciano entrare!» Mur disse: «Fatelo passare, lui anche se non è più un cavaliere è pur sempre  un nostro amico!» Le guardie risposero: «Come desidera sommo Mur!» E lo lasciarono entrare nel santuario.

 

Il custode della prima casa disse: «Fatti vedere, wow sei cambiato di carattere stento quasi a riconoscere l'amore ha dato i suoi frutti! Piuttosto come sta la tua ragazza?» Kanon rispose: «Molto bene,  sono qui perchè devo parlare con Saga!» Il custode della prima casa disse: «Certo vieni andiamo da lui!» Il minore rispose: «Va bene!» A quel punto iniziarono a salire le gradinate alcuni cavalieri erano ad allenarsi, giunti alla quinta casa Aiolia disse: «Ma tu guarda chi si rivede il nostro gemini minore! Che bella sorpresa!» Kanon stuzzicandolo rispose: «Ciao micio spelacchiato! Anche io sono felice di vederti!» Il diretto interessato disse: «Ah-ha spiritoso non cambi mai! Ma dove state andando?» Aries rispose: «Alla tredicesima casa, il nostro amico deve parlare con Saga!» Anche lui ovviamente si unì a loro, alla settima casa Libra fece lo stesso, e pochi secondi più tardi il suo migliore amico disse: «KAAAANOOON!» Il minore rispose: «Scorpio, potresti evitare di strillare? Perchè io NON SONO SORDO!» I tre amici scoppiarono a ridere, ma in realtà lui era felice di vederlo. anche alla nona e all'undicesima casa i due cavalieri si unirono al gruppo. Giunti a destinazione, Kanon fece un enorme sospiro, stava per confrontarsi con suo fratello maggiore. Doko disse: « Vuoi parlare con lui da solo immagino?» Il diretto interessato aveva cambiato sguardo e rispose: «Esatto, ragazzi aspettate qui!» Aquarius disse: «Ok, ma vedete di non distruggere la tredicesima casa!»Kanon rispose: «Faremo del nostro meglio!» Questa volta le guardie lo lasciarono passare grazie anche a l'aiuto di Aiolos e Aiolia...quando fu dentro si diresse verso  la sala sacerdotale. Giunto davanti alla porta entrò, e il pontefice notandolo disse: «Kanon? Che diamine ci fai tu qui?» Il minore stringendo i pugni rispose: «Sono venuto a chiederti spiegazioni, riguardanti il tuo stupido comportamento!» Saga disse: «Come ti permetti di darmi dello stupido, sai bene chi sono!» Il minore rispose: «Oh certo il pontefice di questo santuario, ma prima sei mio fratello!Quinti togliti quella maschera e l'elmo affrontami faccia a faccia» Tra i due ragazzi calò un silenzio strano. Entrambi si guardavano in cagnesco.

 

Il maggiore disse: «Non puoi dirmi che devo fare!» Lui disse: «Ti ho solo dato un suggerimento!» Saga si avvicinò e disse: « Oltre che scocciare me, voglio anzi esigo sapere cosa diamine vuoi!» Il minore con occhi cattivi rispose: «Sapere il motivo per la quale tu non trovi un briciolo di tempo per venire a conoscere la mia ragazza, Saga cinque anni fa mi avevi promesso che saresti venuto a trovarci ma a quanto par...!» Il pontefice lo colpì a tradimento con un pugno in volto e disse: «Stai zitto!Tu non capisci niente! Questo mio lavoro non è facile!» Kanon in preda alla rabbia lo picchiò a sua volta e rispose: «Non credere di farmi paura lurido bastardo!» La situazione tra u due gemelli stava decisamente peggiorando, il maggiore tirandogli un' altro pugno nello stomaco disse: «Non sei affatto cambiato sei sempre il solito stronzo!»  Egli a tono rispose: «Senti chi parla l'angioletto! Tu invece hai tutt'altro carattere, sei egoista e insensibile per non dire idiota!» Questo disse: «Kanon smettila di offendere...io non ti considero più mio fratello! Ma solo uno sconosciuto!» Il diretto interessato rispose: «Tu non sei poi tanto diverso, sino a qualche tempo fa ero io lo stronzo e il menefreghista ma adesso sei tu!» Detto questo iniziarono a pestarsi l'un con l'altro erano impazziti. Andarono avanti così per un po, quando si fermarono Kanon aveva il naso sanguinante la maglia strappata e alcuni lividi, e un' occhio nero, anche suo fratello non era certo messo meglio. Il diretto interessato si voltò, dirigendosi verso la porta lui disse: «Ti odio Kanon!» Questo dandogli le spalle rispose: «A mai più rivederci!» Infine uscì sbattendo la porta e lasciandolo solo. Milo notandolo disse: «Amico, oddio che è successo!» Egli rispose: «Ci siamo picchiati! Quel farabutto insensibile mi ha detto a chiare lettere che non siamo più gemelli, d'accordo vuole essere figlio unico lo accontento! Ragazzi la nostra amicizia non subirà alcun cambiamento, adesso meglio che torno a casa, ci vediamo!»

 

Detto questo si allontanò sino a quando non fu scomparso alla vista, i cavalieri si guardarono a vicenda Aiolia disse: «Ragazzi secondo voi quei due sul serio non sono più gemelli?» Doko rispose: «Non lo so, questa volta hanno litigato sul serio, e mi sa che non faranno pace tanto presto! Kanon era ridotto piuttosto male...ehi amico dove vai?» Sagitter disse: «A parlare con il pontefice! Deve darci una spiegazione, non lo avete notato da quando Saga ha preso il posto di Shion è decisamente cambiato, stento a riconoscerlo! Prima era gentile,scherzoso e disponibile adesso invece tutto il contrario, e questa cosa a me non piace, non avete visto com'era ridotto suo fratello?» Tutti i cavalieri rimasero decisamente colpiti da questo suo atteggiamento, Milo rispose: «Spero che ti dia ascolto! Anzi veniamo con te!» Appena entrarono nella stanza, Saga guardandoli disse: «Fuori da qui, so di cosa volete parlare questi non sono affari vostri andatevene e lasciatemi in pace chiaro!» Aiolos gli andò davanti e con tono di sfida rispose: «Anche se sei il pontefice di questo santuario, non ti permetto di trattarci in questo modo, oltretutto la frase che hai detto a Kanon...spiegami il motivo per quale ragione non vuoi essere più suo fratello...anzi lascia perdere! Fai come diamine ti pare!» Detto questo si voltò e uscì dalla stanza assieme agli altri cavalieri. Camus disse: «Non avevi mai parlato a Saga con quel tono devo ammettere che mi hai sorpreso!» Il custode della nona casa rispose: «Non tollero affatto che un nostro amico venga umiliato in quel modo, sopratutto se l'altra persona è un membro della sua famiglia!» Udendo quelle parole nessuno dei ragazzi ebbe il coraggio di fiatare

 

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Capitolo 4
*** 3° Capitolo ***


NOTA DELL'AUTRICE: Domando scusa se  nel capitolo vi saranno una parte che riguarda il trauma cranico, io non essendo una dottoressa, ho cercato di spiegarlo alla meglio...

 

Nel frattempo un molto furioso Kanon, stava tornando a casa, era decisamente in collera con suo fratello. non riusciva a tollerare il modo nella quale lui lo aveva trattato, strinse i pugni facendo sbiancare le nocche, tra se sussurrò mentre attraversava la strada e non prestava attenzione alla macchina che stava procedendo verso di lui a gran velocità:«Saga...non ti perdonerò mai, d'accordo non siamo più gemelli! Ma sappi che se...!» Non terminò la frase dato che  l'auto lo investì in pieno facendolo volare di pochi centimetri e cadendo picchiò molto forte la testa su l' asfalto, chi lo aveva investito si fermò e scese dalla macchina per soccorrerlo anche altre persone fecero lo stesso. Una di queste chiamò l'ambulanza. Pochi minuti dopo Aiolia e Aiolos non si sa come stavano passando da li nello stesso istante che arrivò l'ambulanza. Incuriositi si avvicinarono alle persone e quando videro chi era disteso immobile sulla strada il minore disse: «Kanon!Oddio no!» Sagitter rispose: « Aiolia, vai al santuario e avverti Saga, io andrò in ospedale con il nostro amico!» Questo disse: «Ok!» Poi lui salì a bordo del mezzo e questo partì a sirene spiegate, mentre Leo usando la velocità della luce tornò al santuario, non poteva certo immaginare che il suo amico ne era già a conoscenza e in lacrime si stava dirigendo in ospedale, caso volle che andò a sbattere contro il suo compagno e disse: «A...Aiolia!» Egli vide gli occhi rossi e il volto rigato dalle lacrime poi rispose: «Vai da Kanon?» Il maggiore disse: «S...si ho saputo telepaticamente cos'è successo!» Tremava come una foglia, l'amico rispose: «Ti accompagno, in ospedale con lui c'è Aiolos!» Infine i due amici si diressero da quella parte. Giunti li andarono verso la sala d'aspetto dove c'era il compagno che disse: «Saga!» Egli rispose: «D...dov'è mio fratello?» Lui disse: lo hanno portato in sala operatoria! Non so il perchè ma a quanto pare la faccenda è grave!» Saga si portò la testa tra le mani, se suo fratello stava male la colpa era sua.

 

Cadde in ginocchio battendo il pugno sul pavimento, singhiozzando i due ragazzi soccorrendolo dissero: «Gemini!» Lui rispose: «Q...questo è un brutto sogno, io...io non riesco a credere che Kenny oddio non posso nemmeno pensarci, sono un mostro!» Entrambi lo aiutarono a rialzarsi e Aiolia rispose: «Ehi ascoltami, la situazione è grave ma tuo fratello ha la pelle dura sono sicuro che ce la farà!» Subito dopo lo abbracciò e si misero entrambi a sedere. In quel breve lasso di tempo Sagitter aveva chiamato anche Doko,Milo e Camus dicendo loro di venire subito in ospedale. Infatti cinque minuti più tardi i tre amici comparvero, e Libra disse: «Che succede? Perchè Saga piange?» Il cavaliere della quinta casa tenendolo tra le braccia rispose: «A quanto ne so, Kanon è stato investito da una macchina e adesso si trova in sala operatoria!» I ragazzi rimasero senza fiato, Aquarius si mise seduto su l'altro lato e lo prese tra le braccia il maggiore continuò a piangere. Egli disse: «Lo vuoi un bicchiere d'acqua?» Lui rispose: «N...no, voglio mio fratello!» Egli guardò i compagni. Non sapevano come aiutarlo, due ore più tardi Saga si era assopito, i ragazzi lo lasciarono dormire. Improvvisamente il maggiore svegliandosi di soprassalto disse: «Kenny non andartene!» Camus rispose: «Ehi calmati lui è ancora in sala operatoria, Scorpio portalo a fare una passeggiata in corridoio almeno si distrae!» Questo disse: «Voi restate qui vero?» Libra rispose: «Si certo, vai con Milo!» Dopo qualche istante di esitazione il maggiore si alzò, allontanandosi con il compagno. Aveva il morale a terra, e il cuore ridotto in particelle. Aiolia sospirando disse: «Poveretto non l'ho mai visto ridotto in quello stato, a secondo voi com'è successo? Si insomma Kenny è un ragazzo sveglio!»  Il fratello rispose: «Onestamente non lo so, perlomeno io!» I due cavalieri rimasero in silenzio. Nel frattempo in corridoio Saga camminava a testa bassa, stavolta aveva esagerato nel dirgli quelle cattiverie, dopo tutto  i suo gemello aveva ragione, doveva ascoltarlo e non perdere le staffe. Scorpio disse: «Va meglio?» Lui rispose: «No! Per niente, sto male, se lui non dovesse sopravvivere io impazzirei dal dolore!»

 

Il suo amico circondandogli le spalle tremanti con un braccio disse: «Saga non devi assolutamente lasciarti andare, Kenny ha bisogno di te sei la sua famiglia e l'unica persona in grado di aiutarlo, si certo anche noi vi daremo tutto l'appoggio possibile, ma tu sei suo fratello gemello e insomma puoi parlargli con la telepatia, lui ti ascolterà! Adesso fammi un sorriso anche piccolino!» Dopo qualche istante di esitazione il maggiore gli sorrise e rispose: «Grazie artropode!» Milo gli accarezzò la testa e disse: «Non per cambiare argomento ma ti va un caffè?» Il diretto interessato rispose: «È buffo ma stavo per chiederti la stessa cosa!» Detto questo si diressero verso il bar. Nel frattempo in sala d'aspetto la situazione non era affatto cambiata, Sagitter disse: «Secondo voi Milo sarà riuscito a calmare Saga?» Il cavaliere della settima casa rispose: «Io penso di si, dopo tutto il nostro artropode riesce a strappare un sorriso a tutti!» Trascorsero altre cinque ore, ovviamente i due ragazzi erano sempre a giro, poco dopo l'operazione terminò e il medico che aveva operato Kanon uscì dalla sala seguito da due infermieri che stavano spingendo la lettiga con sopra il loro compagno ancora addormentato in sala rianimazione, Aiolia disse: «Dottore com'è andata l'operazione? Come sta Kanon?» Lui rispose: «L'operazione è andata bene, ma il vostro amico ha un forte trauma cranico, adesso è in coma farmacologico, lo abbiamo portato in terapia intensiva!»  I loro cuori persero due battiti poi una voce familiare disse: «Ma mio fratello si risveglierà?» Il medico rispose: «Si, però non so dirvi quando, ci sono buone probabilità che al risveglio non sappia chi siete! Ancora  non è fuori pericolo!» Milo disse: «Dottore, lui vorrebbe vederlo è possibile? La prego solo per qualche minuto!» Egli rispose: «Va bene, seguitemi!» E così fecero, durante il tragitto nessuno parlò. Appena furono davanti alla terapia intensiva, Saga lasciò andare un sospiro profondo poi disse: «Io vado!» L'amico rispose: «Noi vi guarderemo attraverso il vetro!»

 

Subito dopo lui entrò nella stanza, vide il minore disteso sul letto la testa era bendata, l'ossigeno sulla bocca che lo aiutava a respirare e altri tubicini per tutto il corpo si fece coraggio avvicinandosi al letto sussurrò:«Ciao Kenny, perdonami per quello che ti ho detto, ho esagerato non volevo dirti quelle parole, sono un bastardo egoista e insensibile, mi sento a pezzi dico davvero la sola cosa che voglio più di qualsiasi altra è che tu sopravviva, cosa dici? Vuoi che io torni quello di un tempo? Te lo prometto! Sarò un bravo fratello maggiore, ma in cambio tu devi sopravvivere capito? Non lasciarmi solo io...io ti voglio tanto bene! Non immagini quante lacrime ho versato, non appena ho saputo cosa ti era successo, vedi fratellino non sono poi così stronzo! Ok si hai ragione forse lo sono, vuoi che dica alla tua ragazza che sei in ospedale? Va bene te lo prometto! A proposito qui fuori c'è il quartetto cedra! Non fare il finto tonto sai a chi mi riferisco! Onestamente mi sento uno stupido a parlare e rispondermi da solo, ma come mi ha detto Milo, con la telepatia spero che tu mi ascolti, adesso devo andare non posso restare qui troppo! Sappi una cosa ti sono vicino, mi manchi tantissimo!» Con delicatezza lo abbracciò stretto, poi lo adagiò sul letto sfiorandogli la fronte con un bacio. Una lacrima gli rigò il viso cadendo su quello del minore. A malincuore uscì dalla stanza,  Doko gli circondò le spalle con un braccio poi disse: «Te la senti di tornare al santuario?» Il maggiore rispose: «No, vorrei fare due passi vieni con me?» Egli disse: «Certo, ragazzi andate voi al santuario, date la notizia agli altri cavalieri io e Saga vi raggiungiamo dopo!» Aiolia rispose: «Ok!» Detto questo quando furono usciti da l'ospedale presero due direzioni diverse, Saga disse: «Quando ho visto la persona più importante della mia vita ridotta in quello stato, mi si è spezzato il cuore, ma ho trovato la forza di avvicinarmi e parlargli! Spero che questa cosa lo aiuti! Doko non so cosa fare!» Il suo amico rispose: «Innanzi tutto cerca di non perdere la tua compostezza, poi hai fatto benissimo a parlargli, lui ti ha sentito, questa cosa lo aiuta moltissimo a risvegliarsi! Saga guardami e dimmi la verità!»

 

Il maggiore disse: «Voglio tornare in ospedale, e stare vicino a mio fratello! Non me la sento di lasciarlo solo!» Libra rispose: «Sapevo che lo avresti detto, ho parlato con il medico e ha acconsentito nel farti rimanere con Kanon! A quest'ora l'infermiere avrà portato una poltrona in terapia intensiva! Coraggio spilungone andiamo!» Detto questo i due amici tornarono verso l'ospedale. Giunti li si diressero nuovamente verso la terapia intensiva e il medico disse: «Ciao Saga mi fa piacere vederti, come ti avrà già detto il tuo amico, hai il mio consenso per rimanere vicino a Kanon in terapia intensiva!» Il diretto interessato sorridendo rispose: «La ringrazio tantissimo!» Poco dopo si allontanò, rimasti soli Libra disse: «Sono felice per te, a quanto pare ti è tornato il sorriso, ascolta io devo andare al santuario! Chi vuoi che venga qui domani mattina a darti il cambio?» Questo rispose: «Aiolia! Doko grazie davvero!» Lui disse: «A questo servono gli amici, meglio che adesso vada ciao a presto!» Saga rispose: «Ok!» Poi lo vide allontanarsi e poco dopo scomparve alla vista. Rimasto solo il maggiore entrò nuovamente nella stanza e andò a sedere sulla poltrona vicino e gli prese la mano nella sua, però questa volta non disse niente, voleva osservare quel volto così simile al suo. Lasciò andare un enorme sospiro, appoggiò la testa sulla spalliera e socchiuse gli occhi lasciandosi trasportare dai ricordi, anche quelli brutti, quando li riaprì prese il cellulare e stette per inviare un messaggio a Ginevra, ma subito dopo cambiò idea, glielo avrebbe mandato il giorno dopo. Si avvicinò al gemello appoggiando la testa vicino alla sua, e pochi minuti più tardi si addormentò. Il mattino seguente, Leo era arrivato  in ospedale e giunto davanti a l'entrata della terapia intensiva attraverso il vetro notò i due gemelli addormentati, o per meglio dire Saga dormiva, mentre il gemello era in coma. Bussò un paio di volte sul vetro, e il maggiore destandosi dal suo sonno notò l'amico si alzò dirigendosi verso la porta, nonostante avesse dormito si sentiva esausto. Quando fu uscito Aiolia disse: «Buongiorno dormiglione!» Egli stiracchiandosi rispose: «Ma che ore sono?» Lui disse: «Quasi le nove e mezzo! A giudicare dal tuo sguardo sei esausto, non mentire ti conosco!» Saga rispose: «Si, torno al santuario e mi riposo,con quel birbante rimani tu vero?»

 

Il cavaliere della quinta casa disse: «Certo è in ottime mani, vai e fatti una bella dormita, se ci sono novità ti chiamo!» Saga rispose: «Smetti di rubarmi le frasi, guarda che ci conto!» Il compagno gli strizzò l'occhio infine lui si allontanò, Aiolia entrò nella stanza e si avvicinò al letto dove c'era il suo amico. Si mise seduto sulla poltrona e le lacrime iniziarono a rigargli il viso, guardandolo disse:«Ciao Kenny, anche se io qualche tempo fa ti odiavo, per il semplice fatto che sei il gemello di Saga, colui che anni orsono ha ucciso mio fratello, wow che giro di parole, adesso  ho cambiato idea e anche opinione su di te, quando ieri ti ho visto disteso in mezzo alla strada e avevi la testa sanguinante mi è venuto il cuore in gola, ero e lo sono tutt'ora spaventato vuoi sapere il motivo? Perchè non voglio perderti, in questi anni da quando hai trovato l'amore sei cambiato e beh non so se te l'ho mai detto ma mi piace moltissimo il tuo nuovo carattere! Non mollare ti prego! Cosa dici? Se non ti risvegli Saga è capace di usare il vostro colpo più forte contro se stesso? Beh amico mio devo darti ragione, ma tu apri bene le orecchie e non dirlo a nessuno hai un coraggio da leoni! Al santuario sono tutti preoccupati per il cavaliere più testardo e cocciuto ma anche dal cuore grande,  come chi è costui? Ma allora lo fai apposta sei tu!Sto piangendo come uno sciocco, ma resto qui vicino a te per aiutarti a non mollare!»Intanto nella tredicesima casa del santuario, il gran sacerdote Saga era seduto nelle sue stanze e stava piangendo. Dieci minuti più tardi due braccia forti lo circondarono e dissero: «Sfogati, ne hai tutto il diritto!» Lui rispose: «Io...io non volevo farlo, ho sbagliato, mettendo al primo posto il mio ruolo di pontefice e infischiandomene dei sentimenti di...di mio fratello!» Shion disse: « Te la senti di raccontarmi cos'è successo?» Il maggiore rispose: «Va bene però questa cosa...!»

 

Lui disse: «Tranquillo resterà tra me e te, coraggio ti ascolto!» Saga facendo un enorme sospiro rispose: «Ieri mio fratello è...è venuto qui al santuario, per parlare faccia a faccia con me era furibondo, quando è entrato qui nella tredicesima casa c'è mancato un pelo che sfondasse la porta, gli ho chiesto cosa voleva e Kanon beh ha iniziato a sbraitare come un pazzo, era davvero in...o nero!Scusa la parola!» Egli coccolandolo disse: «Tranquillo vai avanti!» Il maggiore rispose: «Con calma gli ho chiesto il perchè di questo suo atteggiamento, e ha risposto   che come le ho già detto poco fa io ho messo al primo posto il mio ruolo di pontefice, dimenticando l'unico membro della mia famiglia,  Kanon ha cominciato a dirmi parole offensive e li non ci ho visto più gli ho risposto a tono, e abbiamo cominciato a picchiarci insultandoci con parole decisamente pesanti! Quando ci siamo separati lui è andato verso la porta e prima di uscire mi ha detto a chiare lettere che non era più mio fratello, infine è andato via sbattendo la porta! A quanto ne so durante il tragitto per tornare a casa, era furioso e per quel che mi hanno detto è stato investito da una macchina che lo  ha preso in pieno! Le persone lo hanno soccorso ed è arrivata l'ambulanza che lo ha portato in ospedale Il medico dopo l'operazione ha detto che ha un forte trauma cranico ed è in coma farmacologico, e quando  si risveglierà c'è la probabilità che lui abbia perso la memoria, questo è tutto!Kanon sta lottando tra la vita e la morte per colpa mia!» Egli dopo qualche minuto di silenzio disse: «No, Saga non è stata colpa tua, certo avete litigato questo è vero, però non potevi sapere che sarebbe successo tutto questo, io non riesco a immaginare il dolore che stai portando dentro!» Lui rispose: «Ho paura,  sono un pessimo fratello! E non merito di stare qui! Ho commesso troppi errori nella mia vita ed è giusto che me ne vada dal santuario!»

 

Shion prendendogli il viso tra le mani disse: «Non parlerai sul serio vero?» Il maggiore disse: «Ancora non ne sono certo, comunque è già da qualche giorno che ci sto pensando! Ma per il momento voglio occuparmi di Kanon! Poi si vedrà!» Il suo amico concordò quelle parole ma non emise un fiato.Nei giorni successivi i cavalieri compresa Ginevra che era stata avvertita da Camus andavano in ospedale per tenere compagnia a Kanon, questo non era ancora uscito dal coma. I  medici dicevano che le sue condizioni erano abbastanza stabili un giorno nella terapia intensiva  c'era Shion con il minore, e gli stava raccontando cosa facevano al santuario e  gli scappò detto che suo fratello voleva lasciare il ruolo di pontefice e anche il santuario. Ma ahimè neanche queste parole lo fecero svegliare. Shion disse:«Kanon, so che puoi sentirmi quindi apri bene le orecchie, i nostri amici ma sopratutto tuo fratello e Ginevra fanno avanti e indietro per starti vicino e sperare in un tuo risveglio, oltretutto Saga beh si sta chiudendo a riccio, non ti sto brontolando ma tu non vuoi che insomma lui si tenga tutto dentro, sai bene poi come andrebbe a finire! Anche se non puoi vedermi, ma credimi se ti dico  mi sono inginocchiato per dirti tutto questo! Aspetta cos'hai detto? Non sono affatto vecchio! Ma sentitevi voi da che pulpito!Ehi non provare a chiamarmi belli capelli! Kanon, quando ti sveglierai e vedi di farlo subirai la mia vendetta ah ah ah ah ah ah!»Quella sua risata era sia allegra che triste in contemporanea. Era trascorso addirittura un mese, e per Saga fu il più lungo e triste della sua vita, dato che il minore non si era ancora svegliato. Un pomeriggio lui era nella stanza di Kanon e come al solito lo stava osservando con sguardo triste, quello era già il terzo giorno che era li aveva enormi borse sotto gli occhi il volto rigato dalle lacrime e gli occhi rossi e gonfi di pianto.

 

Poco dopo bussarono alla porta e lui disse: «Avanti!» Il cavaliere di Scorpio entrando disse: «Ciao Saga!» Questo non riuscendo a distogliere lo sguardo dal fratello rispose: «C...ciao!» Milo avvicinandosi disse: «Non ti arrabbiare ma dovresti tornare al santuario hai lo sguardo esausto e due borse sotto gli occhi, amico mio non puoi rimanere qui te lo dico con tutto il dovuto rispetto, per favore fai come ti ho chiesto!» Il maggiore disse: «Cosa cambierebbe?Ormai sto cominciando a perdere la speranza che Kanon si risvegli, è già passato un mese ma ancora non ci sono stati cambiamenti!» Il suo amico gli mise un braccio attorno alle spalle e rispose: « Questo è vero, ma non devi affatto perdere le speranze, mi dispiace dirlo ma ecco quando una persona è in coma gli ci vuole molto più tempo per svegliarsi, ti manca tanto vero?» Saga facendo un sospiro molto ma molto profondo disse: «Molto più di quanto tutti voi potreste immaginare, va bene seguirò il tuo consiglio torno al santuario e mi riposo! Però lo sai!» Scorpio rispose: «Si, promesso! Qui fuori c'è Shura ti accompagnerà lui!» Un piccolo sorriso gli comparve in volto, poco dopo il diretto interessato entrando nella stanza disse: «Ciao Saga!» Questo rispose: «Ciao!» Infine i due amici dopo aver salutato Milo uscirono dalla stanza, rimasti soli il cavaliere dell' ottava casa si mise seduto sulla sedia e sospirando disse:«Kenny, cosa ti posso raccontare hrm...vediamo, non mi viene in mente niente di niente, buffo vero? Solitamente io com'è che dice Camus non riesco mai a tenere la bocca chiusa, ma stavolta credimi non mi viene in mente niente nemmeno una battutina delle mia!Probabilmente per il semplice fatto che tu non risponderesti!»Si asciugò le lacrime poi continuò:«Sei il mio migliore amico, colui con la quale faccio scherzi a tutti per favore svegliati, tuo fratello è rimasto qui con te per tre giorni di fila e non è riuscito a dormire in modo normale, di fatti aveva due enormi borse sotto gli occhi ti prego Kenny apri gli occhi fammi una battuta prendimi in giro ma parla!»

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