Capitolo
2
Si
parteeee
Giuro
ho tentato di scrivere qualcosa di serio ma non ci sono riuscita,
perdonatemiiii vi prego, è stato più forte di me.
Con personaggi
così come si fa a non scrivere qualcosa di demenziale?!
Ringrazio tutti quelli che hanno
recensito, caspita siete tanti, io pensavo che questa fic non sarebbe
piaciuta a nessuno...
Vocina: aspetta che leggano questo
capitolo e ti ricrederai...
Vegetina ssj 94: almeno non farmelo
notare, cattiva!
Comunque vi lascio al chappy...ciauuuuu
basssssssioni!!!
-Vegetaa,
muoviti o perderemo l'aereo!-
-Piantala
di urlare, DONNA! Sono pronto!-
-Bene,
prendi quelle borse!-
Gli
occhi del sayan si spalancarono, vicino alla porta c'era un mucchio
abnorme da borse, sacchetti, valigie.
-Ti
aspetti che porta io tutta questa roba?-
-La
vorresti far portare a una ragazza raffinata come me?-
-Chiedi
al tuo mollusco!-
-A
lui fa male una spalla e si è slogato un polso, poverino
deve fargli
proprio male!-
-Ma
va! Il mollusco sta benissimo, gli seccava portare tutta questa roba
e si è inventato la scusa dei malanni.-
-Vegeta,
lui non è così, non lo farebbe mai.-
-Apri
gli occhi Bulma, lui è un donnaiolo che ti usa a suo
piacimento e ti
fa credere quello che vuole.-
-NON
E' VERO BRUTTO SCIMMIONE! COME TI PERMETTI? IL MIO YAMCHA MI AMA E
PRESTO MI CHIEDERA' DI SPOSARLO!- Bulma era veramente irritata
ora...e per giunta anche in ritardo.
Per
cinque secondi il sayan la guardò seriamente poi
scattò in una
fragorosa risata, tanto che gli vennero le lacrime agli occhi.
-AHAHAHAHAHAHAH....
tu e lui... AHAHA...vi...ahahah ihihih sposate?! Ahahahahaha. Ok
porto io le bor...ihih.se...ahahah-
-Non
c'è niente da ridere scimmione! Ti aspetto in macchina,
muoviti!-
Vegeta
prese tutte le borse in una volta e si diresse alla macchina.
Due
ore dopo all'aereoporto. (da questo momento la storia è al
presente)
-Chichi!
Che piacere rivederti!-
-Ciao
Bulma. Gohan saluta Bulma e tu Go...Goku? Goku dove sei?-
Solo
in quel momento notarono un particolare raccapricciante: erano
davanti al BAR!
-GOKUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU
ALLONTANATI SUBITO DAL CIBO!-
Chichi
corre pronta all'attacco e...SBANG, SBENG, SBUNG...in meno di cinque
minuti il povero Goku aveva un occhio nero e un bernoccolo in testa.
-Ahi
ahi...che male...ehi Bulma-
-Tsk
ti fai mettere i piedi in testa da una donna kaaroth?-
-Ah
Vegeta ci sei anche tu!-
-Si
e preparati perchè ti sconfiggerò!-
-Uuuurcaaaaa...c'è
Babbo Natale!!!!!-
Tutti:
-Babbo Natale? Ma se siamo in estate?-
Goku
corre e insegue un' uomo vestito da Babbo Natale implorandolo di
dargli un regalo. Mentre Chichi corre dietro a Goku che corre dietro
al Babbo Natale, gli altri parlano tra di loro e nel frattempo
arrivano Tartaruga, Oscar e Genio.
-Bulma
da quanto tempo...- strizzata di tette e sedere. Bulma insegue Genio
con una scatola in mano, genio scappa, Yamcha ne approfitta per
provarci con una bella bionda incontrata da poco.
Dopo
aver recuperato Goku, Genio e il donnaiolo per eccellenza la
compagnia si diresse al check-in e successivamente all'imbarco.
Purtroppo costrinsero Tartaruga a viaggiare in stiva.
Sull'aereo...
Hostess
– Signore, deve allacciarsi la cintura.-
Vegeta
– Non dirmi quello che devo fare! Bing Bang....-
Bulma
– Fermo o ci farai uccidere tuttiiiiiii!-
-Tsk!-
-Vuole
dei salatini signore?-
Goku
-Certooooo. Me li dia tutti!-
-Tutti?-
-Certo
e anche qualcosa da bere...vediamo...aranciata, acqua, succo
d'ananas, coca- cola, ah avete anche brioche e croissant?-
-Si
signore, ma vuole proprio tutto?-
-Siiii!-
Genio-Fortunatamente
per te Chichi è seduta due file dietro con il piccolo.-
-Eh
Eh- Goku si gratta la testa.
Voce
del comandante -Ci scusiamo per il disagio, ma abbiamo terminato sia
il cibo che le bevande, se volete lamentarvi fatelo con il signore
del 15c. Grazie. Il comandante.-
Tutti
si scaraventano contro Goku e lo picchiano, almeno quasi tutti
perché
vegeta è impegnato a risolvere un rebus per bambini, yamcha
è in
bagno con la hostess, Bulma sta verificando la consistenza delle
sue...emh...tette poco naturali, tartaruga ha il mal di mare e Genio
è buttato nella calca per toccare più che
può senza conseguenze.
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