Let's have a Kiki

di Jo95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Painting In The Rain ***
Capitolo 2: *** How Dare You, Bitch?! ***
Capitolo 3: *** Glitter ***
Capitolo 4: *** Nudes, please ***
Capitolo 5: *** Facts are facts ***
Capitolo 6: *** I’m a Queen, bitch! ***
Capitolo 7: *** Colors ***



Capitolo 1
*** Painting In The Rain ***


Partecipante alla Queer Pills challenge del gruppo Naruto Fanfiction Italia con la lista Being gay is not a choice. Is a game. And I am winning.

Buon Pride Month a tutti! Non potevo non partecipare a questa challenge. Sciverò i prompt che c’erano per ogni giorno, (due prompt tra cui scegliere) quello che non si sceglie viene scartato in automatico.
Buona lettura.

Day 1, prompt: Drag Queen/ Non puoi definirti Queer e non aver mai sentito questa canzone.

 

Painting In The Rain

 

Sentì le note di un pianoforte, presto raggiunto da una voce maschile forte e chiara e poi sostituito da altri strumenti. Non era insolito che Suigetsu mettesse musica a tutto volume, soprattutto quando si stava preparando per una serata. “Mi concentro meglio”, diceva sempre. Ascoltò un po’ quelle parole e si lasciò prendere dalla musica. Si trascinò nella stanza del coinquilino, la porta aperta, attirato dalla canzone.

“Canzone insolita, per uno come te.” esordì guardandolo, appoggiandosi allo stipite della porta.

Suigetsu si girò a scrutarlo, poi ghignò, i denti affilati che brillavano sotto la luce artificiale del lampadario. “Per uno come me?” chiese sarcastico, senza offendersi, sapeva ciò che intendesse l’altro.

Gli occhi chiari e attenti guizzarono sulla sua figura. “Sai cosa intendo, non fare l’offeso quando non c’è alcuna offesa velata!” obiettò l’altro con un piccolo broncio, troppo carino perché l’altro potesse continuare quella farsa poco credibile. Suigetsu ridacchiò, mentre Naruto continuò “Sto parlando di musica. Ascolti sempre altro, non pensavo fosse il tuo genere, tutto qui. Solitamente sei tutto un Gurl qui e un Bitch! lì!” disse con un sorriso e gli occhi che si chiudevano a mezzaluna, le guance che si sollevavano. “Gaga è la mia regina!” lo imitò, schioccando le dita come faceva solitamente l’altro, ridendo.

 

Painting in the rain
Walking in slow motion trying to catch a moving train
Why we overdosin' just to dull a little pain
Joining the parade just to march the other way
It's like painting in the rain


Suigetsu ridacchiò un poco, abbassando la testa mentre si concentrava sulle unghie laccate con uno smalto rosso scuro, muovendo il pennellino con precisione per non sbordare. “Sai Naruto, hai ragione, solitamente ascolto canzoni più movimentate e ironiche, ma anche Gaga fa canzoni del genere, più profonde, così come artisti gay non fanno sempre canzoni trash dove si prendono in giro”.

 

Fighting for a difference but we never wanna change
Right foot lifted, left foot chained
Eyes wide opened but denying what we
See, we might as well be out painting in the
Rain

 

“Questa è davvero bella, la preferisco, le altre sono divertenti ma a volte mi sembrano un po’ stupide… questa ti arriva al cuore” disse un po’ ingenuamente.

Suigestu sbuffò una risata “Si chiama autoironia, occhioni belli, è divertente, non è stupido, anzi, alcune cose lo sembrano solo perché non si conoscono bene, sono slang del mondo lgbt, in un certo senso le capiamo noi perché sono riferite a noi, per noi. Il prendersi in giro non è cosa stupida, anzi… lo facciamo con leggerezza perché ne abbiamo bisogno e quando poi escono queste canzoni senti le parole che ti tagliano le gambe perché sai esattamente di cosa stiano parlando.”

Naruto smise di sorridere, il suono di una chitarra elettrica che spiccava tra gli altri strumenti all’improvviso gli fece venire i brividi e quando la voce del ragazzo ricominciò a cantare pensò che ciò che Suigetsu aveva detto, fosse proprio vero. Riconobbe quanto forti fossero quelle parole e abbassò appena la testa. “È che non so chi riuscirebbe a fare entrambe le cose, insomma, mi sembra quasi un controsenso…- si bloccò per un secondo, accorgendosi delle parole usate- …cioè, non un controsenso, voglio dire…! -Suigetsu sorrise e aspettò pazientemente che continuasse, senza interromperlo- Voglio dire che è difficile, chi è che ci riesce?”

“Lui ci riesce.- disse il ragazzo dai capelli ossigenati, guardandolo, riferendosi al cantante- Più persone di quante ne pensi ci riescono, a dire il vero.” Naruto lo guardò, vedendo che l’altro gli stava sorridendo. “Sai, non è un controsenso. Non ti preoccupare, ho capito cosa intendi, ma basta pensare che tutti abbiamo dei lati nascosti nella nostra personalità e si può essere estremamente esuberanti e autoironici ma anche molto sensibili. Pensaci, non sei proprio tu quello che ha sempre un sorriso enorme in volto e che, con le tue azioni, sei imprevedibile la maggior parte delle volte ma poi sorprendi tutti con alcuni ragionamenti acuti? Oppure prendi Sasuke, è freddo nelle decisioni, può sembrare molto calmo e si scompone difficilmente, ma tu più di tutti sai quanto in realtà sia sensibile. Quando usiamo un modo di fare e delle parole provocatorie e un po’ insolenti è per mantenere il personaggio e intrattenere, ma c’è molto di più e questa canzone ne è l’esempio.” finì arrivando davanti al ragazzo ancora sulla porta.

Naruto annuì convinto “Come si chiama?” chiese, riferendosi al cantante.

“Todrick Hall e prima che me lo chiedi, la canzone è Painting in the rain, dovresti proprio farti una cultura musicale lgbt, tesoro, perché racconta più di quel che credi sulla nostra comunità e hai ancora molto da imparare…- gli prese delicatamente il mento tra il pollice e l’indice-  ma soprattutto, sei scandaloso! Non puoi definirti Queer e non conoscere questa o altre canzoni, occhioni belli!” gli lasciò un leggero bacio sulla guancia, tornando ad usare il suo solito tono ironico e passando avanti, superandolo “Ora vado, cucciolotto, ci vediamo domani, tu intanto ascoltati un po’ di canzoni gay, da bravo!”

Yaaas mama!” rispose solo lui, salutando il coinquilino già uscito dalla porta, dopo di che restò solo, pronto a riascoltare quell’acuto finale ancora e ancora.

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Capitolo 2
*** How Dare You, Bitch?! ***


Prendetela per quello che è: iper sarcastica con un fondo di verità. Aaaah, gli stereotipi, amati e odiati, a volte con un fondo di verità, altre volte solo esagerate rappresentazioni.

Ps: mi pare ovvio che ci siano tante altre opzioni oltre a etero e gay, non ci si ferma lì, semplicemente ho scritto il tutto partendo dai "miei" personaggi.

Buona lettura.

 

Day 2, prompt: “You don’t look gay” Oh, shit! Did I forgot my rainbow at home again?/ coming out

 

 

 

 

 

How Dare You, Bitch?!

 

 

 

La musica rimbombava nel locale già da un pezzo dopo lo spettacolo e i corpi si accalcavano accaldati. Sasuke e Naruto stavano ballando praticamente appiccicati. Da una buona mezz’oretta Sasuke stava cercando di scollarsi di dosso una ragazza rossa, occhialuta, che gli ballava addosso, strusciandosi e riempiendolo di domande a doppio senso, alcune anche ben più esplicite, rendendolo sempre più nervoso.

 

“Quindi, vuoi venire da me questa sera?” chiese nuovamente, civettuola, continuando a strusciarsi su di lui, ignorando le sue occhiatacce e il fatto che non la degnasse che di poche parole, la maggior parte “no.”

 

Sasuke sbuffò, alzando gli occhi al cielo e facendo ridere Naruto, pensando un “Dio, che insistente questa!”

 

“Ascolta, mi piace il cazzo!”

 

“Come?!” chiese shoccata lei

 

“Sono gay, non so come altro fartelo capire ancora… mi resta solo di scoparmi qualche pene munito sulla pista, davanti a te, ma vorrei evitare, grazie!"

 

“Ma tu non sembri gay!”

 

“Oh, merda! Ho dimenticato ancora il mio arcobaleno a casa?! Scusa, non ci ho pensato proprio, dovrei uscire di casa con la bandiera arcobaleno sulle spalle e gridare dentro un megafono “Sono gay!” così la gente potrà finalmente vivere serena sapendo che sono un finocchio e che mi piace il cazzo! Qual’è il prossimo passo? Devo andarmene via mezzo nudo con il petto dipinto di rosa e con i capelli lasciati liberi di ondeggiare per la brezza, con una corona di fiori in testa, mentre cavalco il mio unicorno che vomita arcobaleni e spara stelle filanti dal culo, mentre io lancio brillantini, il tutto contornato da una parata con striscioni che recitano GAY, mentre canto I Like Boys?!”

 

Naruto gli bisbigliò nell’orecchio “Hai appena descritto Suigetsu, unicorno a parte!”

 

“Shhh, zitto! Lei non lo sa… ma poi! tu da che parte stai?!” gli rispose Uchiha, senza degnare più di un’occhiata la ragazza davanti a lui, ma premurandosi di non farsi sentire troppo.

 

Naruto ridacchiò e fece finta di pensarci “Devo meditarci ancora un po’ sù. Mi piace il tuo culo ma mi piace vederti anche in difficoltà”

 

“In difficoltà ‘sto cazzo, infame!”

 

Sasuke tornò a guardare la ragazza, rivolgendole la parola “Il giorno in cui la gente smetterà di assumere la sessualità delle altre persone, affidandosi all'aspetto della gente, a stereotipi e soprattutto con la mentalità del “è etero fino a prova contraria”, diventerà una bella giornata! Fino ad allora, fanculo l’eteronormatività di ‘sto cazzo!” detto questo se ne andò via continuando a borbottare “Etero un paio di palle!” lasciando la rossa a bocca aperta, senza parole.

 

Naruto fece un passo avanti, soffermandosi di fronte a lei per qualche secondo, sorridendo, guardandola e infierendo ancora un po’ “Comunque, ha davvero un bel culo- e indicò nella direzione in cui Sasuke era sparito- lo so perché me lo sono fatto più di una volta. Fidati, non è per niente etero!” e continuando a sorridere se ne andò, lasciando la ragazza ancora più sconcertata.

 

Un ragazzo dai capelli ossigenati, il quale era a petto nudo e aveva una bandiera arcobaleno sulle spalle, accompagnato da un altro ragazzo dai capelli corti e neri, vestito in pelle e che aveva visto la scena le si avvicinò “Ama, certo che se l’hai scambiato per un etero, ti si è rotto il gaydar, ma anche se non fosse, quei due sprizzano tensione sessuale da qui fino all’altra parte del mondo… non ci voleva un genio.” detto questo se ne andò anche lui mettendo una mano sul sedere dell’altro ragazzo e portandoselo dietro, facendole un occhiolino e soffiandole un bacio volante, sghignazzante alla reazione di lei che gli alzava il dito medio.

 

L’altro, che non aveva ancora parlato, aprì bocca rivolgendosi al suo compagno “Non ci vuole nemmeno un genio a pensare che se ti trovi in un locale lgbt dopo una serata Drag, con tutta probabilità, una buona parte della gente è gay e non etero, eppure…” facendo ridere ancor di più l’altro.

 

“Sù, cerchiamo Sasuke. Sarà nero, magari una birra lo renderà più affabile!”

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Capitolo 3
*** Glitter ***


Buona lettura.

Day 3, prompt: Being gay is like glitter: it never goes away/ do you want some Ace-Tea?

 

 

Glitter

 

 

 

La matita passò nella rima inferiore, cautamente e poi venne sfumata appena fuori, risaltando il colore dell’occhio, donando contrasto. Prese il pennellino da sfumatura, tra i tanti e tornò a ritoccare la parte esterna dell’occhio.

“'Cause I wanna feel, I wanna feel like this forever 
Forever”
 

Canticchiò guardandosi allo specchio del camerino con delle piccole lampadine accese, mentre dava una forma più allungata e verso l’alto all’ombretto viola, non curandosi del fall out sulla base, salvata dallo strato pesante di baking. Si mosse leggermente sullo sgabello, sistemandosi la vestaglia che aveva addosso, lavorando ancora un po’ la polvere.

 

I wanna dance, I wanna dance with you for life 
For life”

Continuò a mormorare concentrato, lasciando il pennello da sfumatura per uno più preciso e dal taglio angolato, intingendolo appena nel fondotinta e avvicinandosi a uno di quegli specchietti che ingrandiva l’immagine, quasi senza respirare, per fare una cut crease perfetta, applicando poi un ombretto blu elettrico assolutamente pop.

Cantò un po’ più forte, ondeggiando con il corpo dopo aver finito anche quel passaggio, soddisfatto
 

And I wanna be, I wanna be like this together”
 

Mentre prendeva l’eye liner sentì la porta scattare e lanciò uno sguardo allo specchio, vedendo Sai entrare e richiudersela alle spalle, in silenzio, come se parlando potesse far sbagliare il delicatissimo movimento sulla palpebra. Cantò nuovamente, più forte e la mano si diresse precisa su un pennellino piatto, a lingua di gatto. Alzò le braccia e le mosse prima a destra, poi a sinistra, ripetendo un paio di volte il tutto e facendo dei movimenti di polso, come a chiamare con le mani il compagno, muovendo un po’ anche il busto; il pennellino quasi volato dall’altra parte del piccolo camerino.
 

“'Cause baby I shine, when your body's on mine”
 

Vide il compagno avvicinarsi lentamente, attraverso lo specchio e sorrise mentre prendeva una piccola scatolina trasparente e intingeva il pennellino prima nella colla apposita e poi in quella polvere diamantata duochrome.
 

“'Cause your love is like glitter
Put it all, put it all, put it all, put it all
All over me, babe”


Quasi urlò, cantando, mentre tirava giù il ragazzo con una presa dal collo della maglietta, portandolo alla sua altezza e baciandolo delicatamente, sorridendo mentre si staccava.

“Stai parlando di glitter o di qualcos’altro?” disse l’altro in un doppio senso parecchio sporco, facendolo sghignazzare.

“Entrambi!” ribattè girandosi e sbrigandosi ad applicare uno strato di glitter sulla crease. “Prima cosa, i glitter, nel trucco, sono sempre -e rimarcò sul ‘sempre’- una buona idea! Seconda cosa sono un modo fantastico per comparare i gay.”

L’altro fece una faccia un po’ stranita, inclinando un po’ la testa a destra, in una domanda muta.

Suigetsu rispose immediatamente “Essere gay è come i glitter: non se ne vanno mai!” ridacchiò, poi gli lanciò un’occhiata, mentre era intento a fare l’over-lining, staccando la matita per un secondo per parlare “Insomma, basta vedere te, proprio non ti scolli, esattamente come i glitter che avrò su tutto il corpo questa sera: appiccicosi, favolosi e inevitabilmente gay!” 

Sai mosse la testa, in un no, piegando appena le labbra in un sorriso, come a dire “che scemo”, mentre l’altro ancora ridacchiava e si toglieva finalmente la cipria dal viso.

“Sù, muoviti a finire di prepararti, che non vedo l’ora di vederti sul palco, Glitter!”

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Capitolo 4
*** Nudes, please ***


Buona lettura.

 

Day 4, prompt: Straight as circle/ “ops, non avevo intenzione di mandare quel nudo al mio amico

 

 

Nudes, please

 

 

“Suigetsu!” la voce di Sasuke tuonò nell’appartamento mentre, concitato, si dirigeva verso la camera dell’amico, contemporaneamente, dietro di lui, Naruto a mala pena riusciva a seguirlo, accasciandosi in continuazione per le risate che, aumentando l'imbarazzo, lo irritavano ancora di più.

Deglutì e mandò indietro quel velo di rossore inevitabile in quelle situazioni, prima di parlare -urlare- nuovamente, arrivato davanti alla porta, bussando in modo rude. “Apri, idiota maniaco!” 

Il ragazzo dai capelli decolorati si palesò con degli shorts comodi e una canottiera larga, scollata e corta e con un’espressione che chiedeva spiegazioni per quelle urla, insomma, cosa aveva fatto questa volta, che a Sasuke aveva dato fastidio?
Non dovette aspettare poi molto che il cellulare di Uchiha gli si schiaffò praticamente in faccia con un “Che cazzo ti è preso?”

Intanto Naruto era finalmente arrivato -quasi strisciando e senza fiato- e si era appoggiato, ancora ansante e rosso in faccia per le risate, sulla spalla del fidanzato, con uno stupido sorriso in faccia, pronto a scoppiare da un risolino a una risata sguaiata ancora una volta.
Suigetsu si tirò indietro e spinse leggermente la mano dell’amico lontano dalla sua faccia, prendendogli il cellulare di mano e guardando meglio ciò che c’era sullo schermo illuminato.
Vide la chat aperta e una sua foto in cui si vedeva tutto molto bene, parti che normalmente non verrebbero mostrate alla leggera. La foto lo ritraeva sul letto, mentre guardava l’obbiettivo. Era ovviamente stata scattata con il timer, vista l’angolazione e l’inquadratura. Lui era appoggiato alla tastiera del letto, inginocchiato sul materasso e quasi a tre quarti, mostrando il suo sedere, ma facendo riuscire a vedere anche l’erezione svettante di profilo.

Ghignò. “Carina, vero?!”

“Carina?!” quasi urlò nuovamente Sasuke, nervoso, facendo sghignazzare Naruto che provava a tapparsi la bocca con la mano. “Suigetsu, io non ti voglio vedere nudo! Soprattutto non ti voglio vedere eccitato, che schifo! Che cazzo mi mandi foto dei tuoi gioielli di famiglia, sei fatto, per caso?”

L’interpellato lo guardò con una faccetta che stonava un po’ con il suo essere “Perchè? Dovreste esserci abituati, esco sempre dal bagno nudo dopo la doccia!”

“Sì, ma in quel caso posso chiudermi in camera e non guardare e a proposito, non farlo più, grazie, usa un asciugamano o mettiti i boxer.”

“Ha ha ha, no.” lo interruppe per un momento l’altro, prendendosi un’occhiata di fuoco, l’ennesima in 5 minuti.

“Comunque, abituati o meno, non esci dal bagno con un’erezione ed è una grossa differenza!”

“Aaaaw, grazie, l’hai notata. Sono ben messo, vero?”

“Non è quello che volevo dire.” disse questa volta con una voce più bassa, lentamente, esasperato.

Suigetsu se la prese a male per un secondo, ripensando a quello che gli era stato detto poco prima “Comunque come ‘che schifo!?’ Sasuke, sei frocio pure tu, cos’è? Adesso non ti piace più il cazzo?! Perché questa notte non sembrava mica dai tuoi gemiti… vi sento, che credete?! E no, non ero fatto.” finì annuendo appena, come a darsi ragione da solo.

“Suigetsu, non so se ci arrivi con quel cervelletto da ninfomane che ti ritrovi, ma solo perché sono gay non vuol dire che ti voglia vedere in queste vesti e ora dimmi che cazzo ti è preso per mandarmi foto del genere!” finì alzando un poco volume.

“Beh, peggio per te!” rispose indignato l’altro “Sono fantastica, tutti dovrebbero gioire della mia nudità!” disse chiudendo gli occhi e girando la testa verso sinistra, portando avanti la spalla verso il mento.

“Suigetsu” disse solo l’altro, in ammonizione. Sembrava più un “Suigetsu, se non mi rispondi ti spacco la faccia” dal tono usato, per questo, finalmente, rispose.

“Comunque non volevo mandarti quel nudo, è stato un errore, era per Sai, ops!” disse ancora in modo leggermente sostenuto, ma aprì gli occhi e lo guardò “Errore che mi premurerò di non commette nuovamente, visto che non vengo apprezzata come si deve, hm!” e chiuse nuovamente gli occhi. Cosa molto stupida da fare con Sasuke incazzato, perché gli arrivò un pugno dritto in testa che gli fece gridare un “Ahia! Villano!” facendo scoppiare a ridere nuovamente Naruto.

“Solo Sai potrebbe apprezzare il tuo batacchio, cretino!” sbraitò ancora Uchiha. Suigetsu era capace di irritarlo come pochi.

“Ok, ok, starò più attento! Va bene?! -Sasuke annuì, soddisfatto- “Dio… dovresti scopare di più!” disse infine, scappando veloce e chiudendosi la porta alle spalle, lasciando fuori il pericolo.

Sasuke ringhiò e digrignò i denti, stanco di urlare all’amico. Si girò verso Naruto, che ancora se la stava ridendo alla grande. “Che cazzo hai da ridere tu?! Vieni, idiota” e così dicendo lo prese per mano, trascinandolo in camera, pronto a sbatterlo a letto, in tutti i sensi e a sfogarsi un po’. Ad Hozuki sarebbero serviti dei tappi per le orecchie, sicuro.

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Capitolo 5
*** Facts are facts ***


Buona lettura.

 

Day 5, prompt: We are both the girl in relationship, that’s kinda the point/ tomboy

 

 

Facts are facts

 

 

Suigetsu li raggiunse ai divanetti dopo lo spettacolo, il drink in mano e la cannuccia già in bocca mentre veniva masticata dai denti aguzzi. Salutò i ragazzi con un sorriso, sedendosi sopra le gambe di Sai.

“Allora? Com’è stato lo spettacolo?”

“Mmm, non male” si sprecò Sasuke, con un’alzata di spalle.

“Come ‘non male’?!” chiese sarcastico Naruto, mentre colpiva il braccio del ragazzo seduto accanto a sé “Suigetsu, non ascoltarlo, sei stato fantastico e la parte comica era azzeccatissima, le battute mi hanno fatto ridere moltissimo!” lo tranquillizzò con un sorriso.

Suigetsu gli fece un occhiolino mentre ghignava ancora con la cannuccia in bocca e mormorava un “Grazie, occhioni belli!”

Sai si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia “Eri bellissimo, come sempre.”

“Bellissima, prego, in fondo, ero una Queen!”

“Tu ti comporti sempre da queen, anche out of drag, è diverso.” intervenne Uchiha.

“Perchè lo sono, mi pare ovvio.”

“Scontato, direi… come sempre!”

Suigetsu, questa volta rispose mimando un bacio e con un occhiolino a cui Sasuke rispose con il dito medio alzato, facendo inevitabilmente ridere Naruto.

“Attento amo, stai diventando prevedibile” ridacchiò Suigetsu, dando un altro sorso al suo Daiquiri alla fragola.

Sasuke sbuffò una risata “Prevedibile… come il fatto che ti piaccia prenderlo in culo!”

Naruto si strozzò con il suo Mojito mentre cercava di urlare sopra la musica un “Sasuke!” di ammonimento, senza riuscirci per il cocktail andatogli di traverso.

Uchiha rivolse poi uno sguardo a Sai, il quale non si era scomposto un minimo, aggiungendo “Forse, però, non è così scontato… Queen sul palco -parlò indicando Suigetsu- e pillow princess a letto?” finì puntando il dito verso Sai. “Chi dei due è la lady nella coppia?” l’ennesimo schiaffo da parte di Naruto gli arrivò sul braccio “Ah, smettila! Come se non te lo stessi chiedendo anche tu, se lo stanno chiedendo tutti in sala!

Suigetsu scoppiò a ridere per la citazione per poi ghignare e guardare con un’occhiata enigmatica, attraverso il bicchiere del drink che aveva ripreso a bere, Naruto, godendosi la sua faccetta rossa e i suoi occhioni sgranati mentre un “Io però non chiedo queste cose!” in obiezione.
Hozuki aspettò ancora qualche secondo, vedendo Naruto continuare a guardarlo, poi girarsi a guardare Sasuke e poi tornare a guardare lui, portandosi avanti con il busto “Però, sì, in realtà me lo stavo chiedendo anche io… in certe coppie è così palese, ma voi due siete così, mmmh… p-”

“Froci?” lo bloccò Sasuke.

“Stavo per dire particolari.” finì con un broncio, guardandolo male.

Suigetsu continuava a spassarsela sghignazzando per il discorso intrapreso, mentre Sasuke alzava leggermente le spalle, incalzandolo poi “Allora, signorina?”

Il ragazzo con i capelli ossigenati sorrise, poi guardò Sai che non disse niente ma ricambiò lo sguardo, tornando a puntarlo i due e, con una risata, rispose “Siamo entrambi la ragazza nella relazione, è, tipo, questo il punto!” 

“Altro che ma’am… you are a shady lady!” 

L’altro mosse i capelli spostandoseli con un colpo di mano e una faccia compiaciuta “Forse volevi dire shady bitch!” rispose, fecendo schioccare più volte le dita della mano destra “Modestamente!” concluse per poi far schioccare la lingua al palato.

Sasuke lo guardò con un ghigno a metà e “Absolutely!”

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Capitolo 6
*** I’m a Queen, bitch! ***


Buona lettura.

Day 6, prompt: Don’t you ruin my Ace-thetic / I’m not a fucking princess, I’m the Queen!

 

I’m a Queen, bitch!

 

 

Il ticchettio dei tacchi risuonò sul pavimento in legno del palco, mentre si muoveva avanti e indietro, aspettando.

Una chioma bionda si palesò, avvicinandosi veloce con delle borse in una mano e il cellulare nell’altra, indaffarata, sbuffando mentre camminava veloce, in evidente fretta.
“Allora, principessa, fammi vedere un po’ cosa sai fare… spero molto di più che sculettare sui tacchi.” disse sedendosi e mettendo giù tutte quelle cose, senza perdere tempo. Poi si rivolse al tizio dietro il bancone con un “Brian, fammi un martini!”

“E chi cazzo è Brian?!” rispose quello, alzando la testa, mentre continuava ad asciugare un bicchiere.

“Tu.” fece il ragazzo seduto, spostandosi la coda dalla spalla.

“Ehm, no?! Mi chiamo Sasori.”

“E chissene frega!”

“Io non rischierei di parlare così alla persona a cui hai appena ordinato un drink, se fossi in te… potrei decidere di sputarci dentro.”

“Questo è un buon punto! Me lo segno.” rispose ancora, ricevendo un piccolo accenno con la testa dal rosso e una sua occhiataccia mentre si girava a prendere il Gin.

“Carino!” si rivolse sottovoce, indicando il barman con il pollice a Suigetsu e facendo una faccia che sembra dicesse non male.

Suigetsu continuò a battere il piede aspettando che finisse di fare il cretino, alzando gli occhi al cielo quando gli rivolse parola. “Ok Deidara, se hai finito di flirtare e dare ordini, io inizierei anche!”

Quello fece un gesto della mano, aggiungendo “Vai, vai, aspettavo solo te!”

Suigetsu fece partire la musica e cominciò a mimare con il labiale le parole della canzone cominciando a battere le mani a tempo.

“I-I-I’m that bitch
 I-I’m that bitch
 I-I-I’m that bitch
 That’s the way it is!
 Don’t—Don’t—Don’t you wish
 You could be that rich?
 But you ain’t that bitch.
 It’s unanimous”

Cominciò poi a muoversi su un piede all’altro e muovendo spalle e bacino mentre ripeteva il ritornello.

“I-I-I’m that bitch
 I-I’m that bitch
 I-I-I’m that bitch
 That’s the way it is!
 Don’t—Don’t—Don’t you wish
 You could be that rich?
 But you ain’t that bitch.
 It’s unanimous”
 

Le scarpe rosse si mossero velocemente lungo tutta la passerella, lo scalpiccio coperto dalla musica. Suigetsu si spostò ballando e camminando sicuro sull'intero palco e utilizzando tutto lo spazio a disposizione mentre cantava frasi sfacciate e ironiche. 

Girò su se stessa mostrandosi in tutto il suo splendore, ruotò la testa facendo muovere i lunghi capelli della lace front che portava, si girò tenendo il suo giacchetto con le mani, mostrando il suo Drag name sul retro, poi tornò avanti rappando il pezzo sucessivo.

Fece uno split, scivolò avanti in una spaccata, rialzandosi come se niente fosse e finendo con uno shablam.

 

“Incase you forgot
 Let me remind you that

 I-I’m that bitch
 I-I-I’m that bitch
 That’s the way it is!
 Don’t—Don’t—Don’t you wish
 You could be that rich?
 But you ain’t that bitch.
 It’s unanimous”

Continuò fino a fine canzone, fermandosi con una nuova spaccata.

Gurl! You slay! Altro che principessa!” urlò Deidara schioccando ripetutamente le dita -dando, per altro, fastidio a Sasori dietro il bancone-

Because I’m not a fucking princess, I’m the Queen!” e nel mentre alzò le braccia, fece un movimento con i polsi, ruotandoli e portando le mani sopra la testa, fermandosi solo un secondo in sospeso con le braccia ritte sopra di sè, alzò un po’ il mento e le portò giù facendo il segno della corona, come se si stesse incoronando da solo, rispondendo per non si sa quale motivo in inglese.

“Beh, mi sa che non avevi poi così bisogno del mio aiuto, ti basta semplicemente allenarti un po’ e riprovare alcune mosse per essere perfetta e vedrai che l’esibizione sarà impeccabile!” concordò bevendo un sorso dal suo bicchiere di Martini e poi commentando con un acuto “That bitch!”

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Capitolo 7
*** Colors ***


Siamo arrivati all’ultimo giorno di challenge, spero che queste piccole storie che mostravano pezzi di vita quotidiana vi siano piaciute. 

Ps: la canzone è Boys Wear Pink di Todrik Hall, così come le altre canzoni citate in alcuni dei precedenti capitoli… ad un certo punto ho creduto che avrei citato una sua canzone in ogni capitolo, visto che le idee mi venivano ascoltandole! -lol-

Buona lettura.

Day 7, prompt: Show you’re true color/ Dysphoria

 

 

 

Colors

 

 

Suigetsu girò su se stesso un paio di volte, canticchiando, il crop top nero e largo si alzo lasciando la pelle bianca in evidenza, i calzini bianchi con la bandiera arcobaleno scivolarono sul pavimento facendolo avanzare verso gli altri in soggiorno. Si avvicinò alle casse alzando il volume della canzone.

 

I like when them boys wear pink 
I like when them boys wear 
I like when them boys wear pink 
I like when them 

 

Si girò verso i ragazzi, catturando la loro attenzione e indicandoli; quella sera sarebbero stati loro il suo pubblico. Girò nuovamente su se stesso, passando vicino al tavolo e prendendo una bottiglietta d’acqua, avvicinandola al suo viso a mo’ di microfono, proprio come diceva la canzone, iniziando il suo lip-sync, facendo ridacchiare Naruto che lo guardava divertito e ammirato allo stesso tempo, raggiungendolo e iniziando a ballare assieme, sculettando un po’ a ritmo, spensierati, mentre i loro ragazzi li guardavano con un sorrisino quasi intenerito.

 

Tonight your audience is your mirror (audience is your mirror) 
Your water bottle is your microphone 
I know you're thinking of what can hear you (thinking of what can hear you) 
But baby just know you're not alone 

 

Stanchi si diressero verso il divano, Suigetsu si butto praticamente addosso a Sai, sedendosi sulle sue gambe e baciandolo brevemente, continuando a muovere la testa a destra e a sinistra a tempo. Naruto arrivò dopo di lui e Sasuke alzò il braccio per evitare che la birra che stava bevendo si rovesciasse quando Uzumaki si mise tra le sue gambe.
Suigestu guardò il biondo e lo indicò quando la voce cantò le successive strofe, accennando alla magliettina leggera, colorata di rosa che portava, mentre quest’ultimo girò leggermente la testa e mosse la mano davanti al viso come avesse un ventaglio, ridacchiando, mentre, scherzando, si dava delle arie facendo ridere gli altri.

 

Boys wear pink, girls wear blue 
Imma do me so fuck your rules 
Some girls like chicks, some guys like dudes 
And if you don't care what they think 
Give them hater a wink 
Boys wear pink 

 

Naruto avanzò con il busto e portò avanti una mano, toccando i capelli freschi di tinta di Suigetsu.
“Non ci posso credere che alla fine tu li abbia fatti davvero così!”  disse con un sorriso, riferendosi alle punte colorate con ogni colore presente nella rainbow flag.

Suigetsu sorrise mostrando i denti affilati, gli zigomi che si alzavano e gli occhi che si chiudevano leggermente a mezzaluna, scomparendo dietro le ciglia.
“Sono belli vero?” -Naruto annuì subito- “Beh, è il Pride Month, non potevo che approfittarne e-”

“E mostrarti più frocio del solito.” lo interruppe Sasuke, ironico, ma neanche troppo.

“No! Cioè, anche… comunque stavo dicendo: non potevo che approfittarne e mostrare tutti i colori che ci rappresentano… non ho intenzione di rinunciare a nessuno di loro!” finì con un occhiolino, meritandosi un bacio sulla guancia dal suo ragazzo e ricominciando a cantare quella canzone che tanto li rendeva spensierati.

 

I like when them boys wear pink 
I like when them boys wear 
I like when them boys wear pink 
I like when them boys wear (boys wear pink)

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