Tutto era bianco, così bianco da fare male agli occhi, non c'era nessun oggetto né pareti.
<< Park Jimin >> una voce grave tuonò alle spalle del giovane il quale immediatamente si guardò torno atterrito <> una risata si propagò velocemente.
Improvvisamente vide un uomo anziano con una espressione beata dipinta sul suo volto tondo, emanava un'inspiegabile energia positiva mentre camminava nella sua direzione.
<< Sei Park Jimin? >> domandò nuovamente sorridendo
<< sono io >> constatò Jimin con voce tremante sfregando i palmi sudati sui pantaloni.
<< Va tutto bene Jimin, non sono qui per farti del male >> aggiunse in modo rassicurante << il tuo cuore si è fermato il 12 settembre alle 02:15:10 in seguito ad un arresto cardiaco causato da un rovinoso incidente stradale, te lo ricordi? >> gli occhi del ragazzo guizzarono a destra e manca velocemente, deglutì rumorosamente prima di balbettare la sua risposta con voce incrinata << i-io ho scoperto la mia ragazza tradirmi ero sconvolto..sono morto quella notte? Sono davvero morto?? Non è possibil- >> tappò la bocca per soffocare i singhiozzi che si facevano più intensi.
<< In realtà, giovanotto il tuo cuore è ripartito alle 02:25:02 esattamente dieci minuti dopo, al momento ti trovi in uno stato di transizione un limbo per la precisione, sei in coma ora >> aggiunse l'uomo poggiando la mano sulla sua spalla, ormai Jimin era piegato sulle sue ginocchia avvilito scosse le spalle cercando di allontanarsi cadendo così per terra << CHI SEI E COSA VUOI DA ME ALLORA? >> gridò esasperato.
<< Mi chiamo Hae diciamo che sono un guardiano del destino, credimi Jimin voglio solo aiutarti e darti una seconda possibilità, tu vuoi vivere non è così? >> domandò l'uomo mostrando una calma e compostezza inumana, Jimin annuì asciugando le lacrime che ormai tracciavano linee scomposte sul suo collo << farei qualsiasi cosa >> ammise con voce rauca.
<< Qualsiasi? >> chiese conferma il guardiano rivolgendogli uno sguardo più duro << allora salva l'anima di questa ragazza e in cambio riavrai la tua vita >> proclamò indicando una nuvola fumosa.
Si aprì come una finestra sulla stanza della ragazza in questione intenta a combattere una paralisi del sonno.
La poverina estremamente tesa boccheggiava a malapena, mentre una figura femminile la sovrastava sospesa a mezz'aria, i capelli lunghi e neri ricadevano leggermente sul volto della giovane.
<< È un fantasma? Non puoi aiutarla tu? >> domandò sentendo l'agitazione salire nuovamente, Hae scosse la testa << non posso intervenire purtroppo ma tu sì Jimin, quello non è un fantasma ma un incubus minore che sta lentamente drenando quella povera sciagurata della sua energia vitale, le rimangono poco più di 3 mesi di vita.. >> aggiunse con tono afflitto.
Jimin scoppiò a ridere per poi rabbuiarsi << è tutto così assurdo ma va bene lo farò >> disse mettendosi una mano all'altezza del petto, avvertendo una strana sensazione.
L'anziano schioccò le dita e apparve un contratto.
<< Firma! >> lo esortò a prender in mano la penna.
<< Aspetta.. come farò a salvarla? >> chiese ancora titubante << trova un modo Park Jimin, ti dono tre desideri fanne buon uso! Forza firma e ricordati che solo lei può vederti >> rispose l'uomo avvicinandogli con ancora più insistenza il contratto e la penna.
Appena posò le dita su di essa sentì una lieve puntura scosse la mano involontariamente, poi vide l'inchiostro rosso colare dalla dorata penna stilografica.
Un patto con il sangue?
Jimin strabuzzò gli occhi cercando la figura dell'anziano che già si era dissolto nell'aria.
Udì nuovamente la sua risata ma prima che potesse ribattere, una fortissima folata di vento lo sbalzò lontano.
Sbatté la schiena contro una superficie dura, quando riaprì gli occhi capì immediatamente di trovarsi all'interno della stanza che aveva ammirato dalla finestrella precedentemente.
Si mise in piedi borbottando alcune imprecazioni e cautamente tentò di avvicinarsi al letto, tuttavia una forte energia negativa gli impediva di fare un altro passo.
Tentò di svegliare la ragazza gridando e facendo baccano, ricordò di aver letto da qualche parte che durante una paralisi del sonno la vittima non era assolutamente in grado di uscirne coscientemente.
La voce dell'anziano riecheggiò nella sua testa 'ti dono tre desideri fanne buon uso' strinse il pugno lungo il suo fianco inspirando e affermò tutto d'un fiato << Desidero che questo incubus lasci per sempre il corpo di questa ragazza! >>.
La donna che ancora galleggiava nell'aria si voltò di scatto cacciando un urlo poco prima di prender fuoco e sparire senza lasciar traccia.
La giovane scattò seduta piangendo e stringendosi le mani al petto nel tentativo disperato di riprendere fiato, quando notò la presenza di Jimin balzò fuori da letto appiattendosi contro il muro
<< chi sei tu? E come sei entrato in casa mia?? >> domandò impaurita, il ragazzo avanzò piano nella sua direzione evitando di spaventarla ulteriormente con movimenti bruschi poi proclamò in modo poco convincente << i-io sono Park Jimin, il tuo..il tuo angelo custode >>.
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Welcome to my little corner
Buona sera cari lettori,
eccomi qui con il prologo della nuova storia in cui come protagonista abbiamo uno sfortunatissimo Jimin.
È un capitolo pieno di dialoghi ma vi prometto che in futuro ci sarà anche un po' d'azione.
Che ne pensate? Può interessarvi?
Fatemi sapere le vostre impressioni 😘
Vi ricordo che dovrete portare pazienza affinché finalmente riuscirò a portare avanti queste nuove storie.
A presto! 💜
Remember: be kind and respectful, always 🙏🏻
with love,
Blue Moon 🌘
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