Lockdown my dear lockdown

di Clownqueen_oa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Carta igienica ***
Capitolo 2: *** 2.Telegiornale ***
Capitolo 3: *** 3.Vena creativa ***
Capitolo 4: *** 4.Acqua corrente ***
Capitolo 5: *** 5.FaceTime ***
Capitolo 6: *** 6.Nuovo look ***
Capitolo 7: *** 7.Cattive notizie ***
Capitolo 8: *** 8.Lasciarti trascinare ***
Capitolo 9: *** 9.Applausi ***
Capitolo 10: *** 10.Aria ***



Capitolo 1
*** 1.Carta igienica ***


Carta igienica
 

“Ora lasci tutta quella robaccia e mi spieghi perché l’hai fatto”.

Shoyo si rifiutò di obbedire al primo comando, restando seduto sulla sedia della cucina con i tre pacchi ancora imballati sul grembo. “Mi è preso il panico, va bene?! La stavano prendendo tutti-”

“E quindi hai automaticamente pensato che stessero facendo bene?” Tobio si massaggiò l’appendice del naso, esasperato. “Non finirà la carta igienica, tanto meno qualsiasi tipo di bene di prima necessità nei supermercati, d’accordo?”

“Come fai a essere così calmo? Intanto mi sono dimenticato di comprare i preservativi, e chissà che ne limitino la vendita…”

Kageyama si era già messo giacca e scarpe da ginnastica. “Torno tra dieci minuti” stabilì, duro, e si chiuse la porta alle spalle con una forza che sapeva di scopate a cui non aveva intenzione di rinunciare.

 

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Prendetelo per quello che è: il frutto di uno dei miei deliri. Non seguo il manga, perciò non ho la minima idea di dove siano finiti a giocare i nostri beniamini una volta iniziata la loro carriera nella pallavolo: cercherò di accennarvi al meno possibile, al massimo perdonatemi qualche gioco di fantasia :)

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Capitolo 2
*** 2.Telegiornale ***


Telegiornale

Gli occhi di Shoyo fissavano lo schermo della televisione con vacua concentrazione, come se stesse guardando qualcosa di sgradevole senza riuscire a smettere di farlo.

Tobio gli si sedette affianco, e cambiò canale sintonizzandosi su quello sportivo.

“Stavo guardando” si lagnò il più basso, pur senza reale dispiacere.

“Lo so, sei così da stamattina” dopo un momento di esitazione gli diede un buffetto sulla guancia, come fosse un bambino. “Sentiremo di nuovo le notizie stasera, d’accordo? Stacca un po’, anche per chi non può permetterselo”.

Hinata non si ribellò oltre, lasciandosi scivolare sul grembo di Tobio e chiudendo gli occhi per rilassarsi sotto le sue mani che gli accarezzavano i capelli. “Mmh”.

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Capitolo 3
*** 3.Vena creativa ***


“Vuoi un’opinione sincera?”

“Non la voglio proprio”.

“Bene, perché non sarei stato carino”.

Shoyo emise un verso stizzito, sempre più chino sul foglio da disegno su cui scarabocchiava da un’ora. Secondo lui non era così male, non era mai stato bravo a disegnare e per essere la sua prima volta con le tempere poteva essere molto peggio.

“Non sapevo ti piacesse l’arte astratta” sghignazzò Kageyama, tornando a dargli un’occhiata dopo una decina di minuti.

Hinata buttò a terra tela e pennelli, e andò a prendersi da bere borbottando maledizioni.

“Dai, scherzavo! E’ un bellissimo girasole”

“E’ UN LEONE!” Strillò, affogando la sua frustrazione nel succo di frutta.

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Capitolo 4
*** 4.Acqua corrente ***


Acqua corrente
 

Il respiro di Shoyo non cessava di accelerare. Tutto intorno a lui vi era solo un’opprimente cappa di vapore, e l’indistinta superficie semi trasparente su cui aveva appoggiato entrambe le mani per sorreggersi.

Il calore era soffocante, l’acqua tiepida che lo bagnava parzialmente non aiutava affatto e si sentiva come se il suo intero corpo fosse in procinto di sciogliersi miseramente. Tornò a torturarsi il labbro inferiore per trattenere i gemiti, e in tutto quel vapore bollente riuscì persino a rabbrividire, per via del respiro pesante di Tobio che gli solleticava un orecchio, oppure per le gambe che intrecciava con le sue, o ancora per la mano che gli passava sul petto ansante. Non ne era sicuro, non era sicuro di niente in momenti come quello.

Decisamente, fare la doccia insieme era solo uno spreco d’acqua corrente.

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Capitolo 5
*** 5.FaceTime ***


FaceTime

“Tsukki, sei troppo vicino alla telecamera” ridacchiò Yamaguchi, tentando di sovrastare il baccano causato dalle urla scimmiesche di Nishinoya e Tanaka.

Nel momento in cui Tsukishima diede retta al suo amico, Kageyama ebbe una breve panoramica del suo salotto, in mezzo al quale gli era proprio parso che Kuroo fosse passato completamente nudo.

“Oh mio dio…” Daichi appariva talmente esausto che Suga dovette reggere la fotocamera del telefono al posto suo, il tutto ridendo fino alle lacrime.

Yachi e Hinata non la finivano di piangere, contribuendo al casino generale, e se Tobio aveva contato bene Shimizu-senpai era al terzo bicchiere di vino.

Asahi appariva tremendamente colpevole, e faceva benissimo: l’idea di sentirsi su FaceTime era stata sua, anche se lo si poteva considerare un errore in buona fede.

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Capitolo 6
*** 6.Nuovo look ***


Nuovo look
 

Hinata continuò a battere nervosamente il piede sul pavimento, con la schiena rigida come un tronco. “Hai finito?”

“Dammi un secondo”.

Era da almeno venti minuti che Tobio trafficava con la parte posteriore del suo cranio, in seguito a uno sventurato incidente col rasoio elettrico che aveva tranciato via una parte dei capelli color carota di Shoyo. Se non fossero stati isolati dal mondo, si sarebbe probabilmente ammazzato nella vasca da bagno.

“Fatto, che te ne pare?”

Kageyama gli porse uno specchio, soddisfatto, e a Hinata bastò un’occhiata superficiale per sbiancare come un morto.

“Lo so, è un po’ corto, ma ho dovuto riparare al danno del rasoio e-”

“Ti conviene dormire sul divano stanotte, Tobio-chan” cantilenò Shoyo in modo inquietante, guardandolo con occhi spiritati. “Altrimenti ti sveglierai calvo”.

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Capitolo 7
*** 7.Cattive notizie ***


Cattive notizie

“La vicina dei miei è morta stamattina” gli comunicò Hinata, con gli occhi vitrei e il cellulare ancora tra le mani appena tremanti. “Era in terapia intensiva da una settimana, credevano ce l’avrebbe fatta, ma oggi sono andati a visitarla e…” la voce gli si ruppe.

Kageyama lo strinse in un abbraccio senza esitare un momento: era stata una settimana molto buia per Shoyo e sapeva che ne aveva bisogno, perciò non si stupì di sentirlo singhiozzare contro la sua felpa.

“Va tutto bene, sono qui. Ce la faremo, Shoyo” gli accarezzò la schiena, sentendo l’amaro in gola nel realizzare che non poteva fare altro che confidarlo in modo così misero.

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Capitolo 8
*** 8.Lasciarti trascinare ***


Lasciarti andare

“E’ arrivata la pizza”.

L’agglomerato di coperte che si era preso l’intero matrimoniale si mosse appena, contorcendosi come un verme. “Non ho fame”.

La pazienza di Tobio aveva un limite che era stato già raggiunto tempo prima. Afferrò le lenzuola e le strattonò, rivelando uno Shoyo ridotto all’ombra di se stesso e con due occhiaie da spavento.

“Vieni. A mangiare. Con me” sillabò, duro. “Non ce la faccio da solo, Shoyo, non per molto ancora. Siamo una squadra noi due, ricordi? Tu ed io. Non lasciarti trascinare dalla merda che dicono ai notiziari”.

Dopo qualche secondo Hinata si tirò su a sedere, con lentezza, e parve vederlo per la prima volta da quando era entrato nella stanza. Si strofinò gli occhi gonfi, alzandosi goffamente, e si trascinò in cucina in silenzio con tutte le coperte. “Salame piccante?”

Kageyama non sorrideva, ma sembrava soddisfatto. “Come al solito”.

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Capitolo 9
*** 9.Applausi ***


Applausi

Shoyo da solo faceva più chiasso dell’intero condominio, ne era consapevole, ma appariva allegro come non era da giorni e Kageyama sperò che i vicini fossero comprensivi.

“Wo-oh!” ululò, salutando concitato dei ragazzini del palazzo di fronte tra gli scroscianti applausi per il personale medico. Era stata un’idea carina che il comune aveva proposto, ispiratosi a numerosi movimenti europei, e in molti avevano aderito.

“Non saltare così tanto, non possiamo permetterci di andare all’ospedale in questo periodo storico” lo redarguì Tobio, strattonandolo appena per il colletto della maglia.

“Ma Tobio, guarda quanta gente! Non vedevo così tante persone dall’ultima volta che sono uscito, quando ho comprato la carta igienica”.

Sembrava passato un secolo, e per lui doveva esserlo davvero. Kageyama accennò un sorriso, prima di tirarlo per l’ennesima volta per evitare che si uccidesse dal balcone.

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Capitolo 10
*** 10.Aria ***


Aria

“Con la mascherina, il cappello e gli occhiali sembri un terrorista” rise Shoyo.

Tobio si imbronciò, aprendo la porta in qualche giro di chiave. “Chiudi la bocca. Sei pronto, piuttosto?”

L’altro annuì più volte. “Disinfettante, mascherina, guanti in caso di evenienza e una scorta di tutto quanto in caso lo perdessi”.

“Stiamo solo andando a farci un giro sotto il palazzo, lo sai vero?”

Gli occhi di Hinata erano un concentrato di emozioni, anche se non poteva vederlo Tobio sapeva che stava sorridendo. E la cosa di riflesso lo fece fare anche a lui.

“Lo aspettavo da troppo tempo, è più forte di me. Andiamo?”

Il mondo era ben lontano dall’essere guarito, questo lo sapevano entrambi, ma prendere un po’ d’aria era già un passo avanti per il loro, di piccolo mondo.

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