SHOOTING STARS 2-Il Coraggio Di Reagire

di ily95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



-Mamma!- urla Nick.
-Cosa c'è, tesoro?- rispondo.
-Voglio andare con papà a vedere il Boca!- esclama.
-Va bene, vai pure.
-Davvero?
-Sì.- dico, prendendolo in braccio e dandogli un bacino.
Nicolas entra dalla porta.
-Hey, campione, sei pronto?
-Certo, papà!
Appoggio il bimbo a terra e lui corre dal suo papà.
-Anto, noi andiamo...te lo riporto per le quattro, ok?
-Va bene...Ma stacci attento, mi raccomando!
-Sì...ah, ti ho fissato un concerto per sabato sera.
-Ok.- rispondo.
Ormai ho ventidue anni e sono una cantante molto famosa. Nicolas, oltre ad essere il padre di mio figlio, è anche il mio agente e quello degli Skratch. Mio figlio, Nick, ha sei anni e da un anno vive con me e Bruno, che ci siamo sposati. Patty è ancora la mia migliore amica e anche lei è famosa almeno quanto me. E' ancora fidanzata con Matias, il quale gioca nel Boca ed è uno dei calciatori più richiesti del momento. Patty vive ancora con i suoi genitori e suo fratello Joaquin e sono una famiglia molto felice. Giusy e Guido si sono sposati così come mio fratello e Tamara. Pia è fidanzata con Viny, Caterina con Alan e Luciana con Felipe. Ines, la nonna di Patty, si è da poco sposata con il mio produttore discografico, Pedro Achabal. Mia madre non si è ancora rassegnata e, insieme a Paolo, Dorina ed Andres, trama ancora piani per rimettersi con Leandro.
Questo è, in sintesi, ciò che è successo negli ultimi sei anni.
Afferro il cellulare.
-Patty? Ciao, darling. Che fate oggi tu e Matias? Perfetto, che ne direste di venire qui dopo la partita? Ok, allora vi aspettiamo! Bye!
Sorrido soddisfatta.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Eccomi con il seguito della mia fic! La casa di Anto, Bruno e Nick è quella che sarebbe di Anto, Bianca e Fabio nel vero MDP. Questo chap è cortissimo, è un piccolo prologo. Presto posterò il primo chap vero e proprio. Intanto recensite!
Ashleyily95

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Capitolo 2
*** 2 ***


Patty e Matias sono appena arrivati e si sono seduti con me e Bruno a chiacchierare sulle ultime novità.
-Allora, Matias, ho visto alla tv che avete vinto!- dice mio marito.
-Sì. E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta alla fine.
-Grazie soprattutto alla tua tripletta.- aggiunge Patty.
-Quella ha aiutato molto.- sorride.
Anche se è il mio ex, non provo invidia a vederlo con Patty. Sono sinceramente tanto tanto contenta di vederli felici. Sono fatti per stare iniseme. Come me e Bruno.
Nicolas e Nick entrano dalla porta esultanti.
-Eccoci!- fa Nicolas.
-Abbiamo vinto!- festeggia Nicolas Junior. -Matias!- grida poi vedendolo.
Gli salta al collo.
-Sei stato bravissimo! Tre gol di Matias Beltran! Fantastico!
Sorridiamo.
-Io da grande voglio essere come te!- dice. Matias è il suo idolo.
-Scommetto che diventerai anche più forte di Matias!- lo incoraggia Bruno.
-Ti va di venire agli allenamenti qualche volta?- gli chiede Matias.
-Sì!!- urla Nick.
-Per adesso, ti regalo questa.- dice Matias, estraendo dallo zaino la maglietta con cui ha giocato. -A Nick, con l'augurio di diventare un campione. Matias Beltran.- dice mentre lo scrive sulla maglietta.
Nick la prende e se la mette su.
-Che bello! Grazie, Matias!
-Figurati.- sorride lui. -Ti auguro anche, quando sarai grande, di trovare una fidanzata fantastica com l'ho trovata io.- dice, sorridendo a Patty. -E degli amici come i miei.
Nick annuisce convinto.
-Sì. Io diventerò un campione come te!
Io e Bruno lo abbracciamo.
-Credi sempre nei tuoi sogni, amore.- dico.
-Lo so, mamy.
Poi mi si accoccola in braccio.
-Hai già preparato le cose per domani?- chiedo.
-Sì.
-Domani è il suo primo giorno di scuola.- spiega Nicolas.
-Wow, è fantastico!! Dove lo mandi?- mi chiede la mia amica.
-Alla Pretty Land, mi pare ovvio. Lì ci sono tua nonna, tuo zio Chicco e mio zio Fito!
-Già.
Stiamo ancora un po' a parlare, dopodichè Patty, Matias e Nicolas se ne vanno.
Poco dopo se ne va anche Bruno perchè deve andare a provare con la band per il concerto di quella sera.
Rimaniamo io e mio figlio e decidiamo di sfogliare un album di fotografie.
Io gli faccio vedere tutti i miei compagni di scuola, molti dei quali li conosce.
Poi suonano alla porta.
-Chi sarà?- mi domando e vado ad aprire.
-Nipotina!- urla zio Fito.
-Zio!- lo abbraccio.
-Sono venuto a vedere se il mio nipotino è pronto per la scuola!
-Certo.- rispondo.
-Ciao, sorellina.- dice mio fratello, comparendo dietro a zio Fito insieme a Tamara.
-Ciao Fabio, ciao Tamy.- dico abbracciando anche loro. -Che bella sorpresa! Nick, vieni a vedere chi c'è.
-Zii!- urla, saltando in braccio a Fabio.
-Nick! Hai pensato a qualche barzelletta per lo zio Fito?- chiede mio zio.
-No.- dice lui, senza staccarsi da mio fratello.
-Cosa?- Fito fa finta di arrabbiarsi, prende Nick e gli infligge la terribile tortura del solletico.
Lui caccia urletti divertiti.
-Come mai non sei alle prove?- chiedo a Fabio.
-Ho provato stamattina, quindi queste le salto. Raggiungo gli altri là al concerto.
-Ah ok.
Stiamo un po' di tempo a parlare del più e del meno. Poi loro tornano a casa propria.
Io metto Nick a letto.
-Mamma...secondo te io diventerò mai come Matias?- mi chiede, mentre sto per uscire dalla sua stanza.
-E' ovvio. Se desideri una cosa con tutto il cuore prima o poi diventerà realtà. Ma non ti devi mai scoraggiare. Non devi mai perdere il coraggio di sognare.
Annuisce.
-Stai un po' qui con me?
-Certo, honey.- dico, sdraiandomi di fianco a lui.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Ecco il primo chap vero e proprio...Mi piace molto descrivere la vita in casa Lamas Bernardi-Molina. Ora però la storia si movimenterà! Recensite!
Ringrazio Mary_Tigro che ha recensito, Giulysan e _chocola_ che hanno aggiunto la storia ai preferiti e tutti quelli che leggono!
Ashleyily95

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Capitolo 3
*** 3 ***


-Anto, Nick, sono a casa!- dico, rientrando.
Il concerto è andato molto bene e stare con i miei amici e con mio fratello mi piace ma mi mancano troppo Anto e Nick. Lui è come se fosse mio figlio, d'altronde.
Vado in camera di Nick e trovo lui e Anto abbracciati che dormono.
Sorrido e mi siedo vicino a loro. Accarezzo il viso dolce di Nicolas, bacio sulle labbra mia moglie e poi mi sdraio in un angolino del letto, sorridendo.

Apro gli occhi e mi stiracchio.
Mi sono addormentata qui con Nick.
Vedo che anche Bruno ha dormito qui ed è di fianco a mio figlio, con la sua manina nella sua. Bruno è così dolce!
Do un bacino sulla testa di Nick.
-E' ora di andare a scuola.- dico. -Sveglia dormiglioni!
Entrambi si svegliano e sbadigliano assonnati.
Sorrido.
-Nick! E' ora di andare a scuola! Sei agitato?
-Un po'.
-Ma non devi preoccuparti! Poi se hai bisogno ci sono zio Fito, la nonna e lo zio di Patty, che ti conoscono e ti vogliono bene.- lo rassicura Bruno.
Poi si alzano e andiamo a fare colazione.
Quando ci siamo preparati, lo accompagnamo a scuola a piedi visto che è vicina.
Nick è un po' emozionato ma quando vede zio Fito e gli altri professori si rasserena.
Io e Bruno, dopo avergli fatto tutte le raccomandazioni possibili, lo salutiamo e ce ne andiamo.
-Strano che Nicolas non sia venuto.- osservo. Ci teneva tanto...
-Magari aveva da fare. Ma sono sicuro che andrà a prenderlo, come d'accordo.
Annuisco pensierosa.

Qualche minuto prima:
Nicolas sta andando verso la Pretty Land, per augurare un buon primo giorno di scuola a suo figlio.
Ma, mentre cammina, una macchina nera con i vetri oscurati gli si accosta.
Dalla vettura scende un uomo vestito di nero.
-Nicolas! Quanto tempo!- lo chiama l'uomo.
Nicolas si volta e guarda l'uomo, terrorizzato.
-Signor Taylor...è tornato?
-Sì. E indovina un po'...Ho scoperto che tu e Antonella avete avuto un figlio.
-E con ciò?
-Con ciò intendo dire che devi lasciarli e tornare con mia figlia.
Nicolas alza gli occhi al cielo.
-E se non lo faccio?
-Potrebbe capitare qualcosa di spiacevole...ad Antonella. O a suo figlio.
-Lei mi sta chiedendo di abbandonare mio figlio? Anche volendo, non potrei farlo. E' mio figlio.
-Ed Emma è mia figlia. Devi scegliere, ora. O la tua vita o quella di tuo figlio. Quale vuoi darmi?
-Bastardo...- sussurra in un ringhio il ragazzo. -Non riuscirai a separarmi da mio figlio!
-Come vuoi...è la tua ultima parola?
-Sì. Non cederò ancora ai tuoi sporchi ricatti! Ti ho già sconfitto una volta e non vincerai ora! Lascia in pace me, Nick e tutti quelli a cui tengo!
Alan Taylor fa una smorfia e poi risale in macchina.
Nicolas guarda l'orologio.
-Cazzo, è tardi!
Corre fino alla Pretty Land ma ormai gli alunni sono già entrati a far lezione.
Nicolas decide di restare lì fino all'uscita per accertarsi che non capiti nulla a Nick.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Ta-ta-tah! Colpo di scena!! Cosa succederà?? Alan Taylor riuscirà nel suo intento di separare Nicolas dalla sua nuova famiglia?? Lo saprete solo nei prossimi capitoli!
Un ringraziamento speciale a Mary_Tigro e nami_pazza che mi seguono sempre e recensiscono! Aspetto ancora i vostri pareri e quelli degli altri lettori!!
Ci vediamo al prossimo chappy!
*Ashleyily95 La Dìvìna*

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Capitolo 4
*** 4 ***


Sono qui da tante ore ormai e tra qualche minuto dovrebbe uscire.
Sento il mio cellulare che vibra.
-Un messaggio!- dico.
Leggo sul display: "Nico, sono Antonella. C'è un problema...Puoi venire al parco tra dieci minuti? Ti devo parlare."
Che strano...ha usato un numero privato. E poi cosa mai dovrà dirmi di così importante? E Nick? Forse ha già detto a Bruno di venire a prenderlo...
Corro al parco.
Mi guardo intorno...Non c'è nessuno.
-Anto!-la chiamo.
Niente.
Poi suona il mio cellulare.
Forse è lei.
-Pronto? Anto, dove sei?
-Mi dispiace caro. Sei caduto in trappola.
-Alan Taylor?- chiedo incredulo.
Merda.
-Proprio io. E indovina chi c'è qui con me...
Sento una voce in sottofondo.
-Nick!- urlo.
-Non ti preoccupare...sta bene. Per ora. Ma finchè non ti fidanzerai con mia figlia lui starà qui a farmi compagnia.
-Pezzo di...
-Calmati, ragazzo. Ricorda che sarò pur sempre tuo suocero.
-Mai!- grido infuriato. Ormai la rabbia si è impossessata di me. Non riesco neanche più a ragionare lucidamente. Come ha osato toccare mio figlio?
-Se torci anche un solo capello a Nick io...ti denuncio!
-E chi credi che vincerebbe? Il ricco e generoso miliardario o il povero figlio di un truffatore?
Urlo di rabbia e chiudo la chiamata.
Devo dirlo ad Anto.

Suonano alla porta.
Apro.
-Nicolas! Dov'è Nick?
Sta per rispondermi quando suona il suo cellulare.
Lui risponde.
-Pronto? Cosa? Ma...- dà una rapida occhiata fuori dalla finestra: dall'altra parte della strada ci sono due loschi figuri vestiti di nero. -Ok, non le dirò niente...- dice poi.
Mette giù.
-Anto, io devo partire...
-Perchè?
-Mio padre...vuole che lo raggiunga.
-Ah...non puoi dirgli che devi restare con tuo figlio?
-Anto, non riesco a mentirti. Ho incontrato Emma Taylor.
Ecco che capisco tutto. L'hanno minacciato di nuovo, questa è solo una scusa.
-Non puoi! Tuo padre ora è libero.
Lui abbassa lo sguardo.
-Lui sì...
Un dubbio mi assale.
-Nicolas, dov'è nostro figlio?
Non risponde.
-Dov'è Nick?- urlo isterica.
-Io...devo partire. La mia vita in cambio di quella di nostro figlio.
-Non puoi! Non possono farci questo! Nicolas, pensa a tuo figlio!
-E' proprio quello che sto facendo. Addio, Antonella.
-E Nick?
-Te lo porteranno più tardi. Non gli succederà niente, vedrai.
Annuisco.
-Nicolas...reagisci, ti prego. Fallo per me. Fallo per Nick.
Mi guarda.
Poi esce.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Ecco anche questo chappy! Vi sta piacendo? Ora subentrerà molto dramma nella storia! Mi disp, ragazze, ma per far fuori Alan Taylor ci sono prima io! XDXD Ringrazio tutti i lettori in particolar modo nami_pazza, Mary_Tigro e _chocola_. Recensite tutti e ditemi che ne pensate!!!
Ashleyily95

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Capitolo 5
*** 5 ***


Anto ha capito la mia situazione. Vorrebbe che salvassi sia me sia Nick, ma questo purtroppo è impossibile.
Sono ad un bivio e tra la mia vita e quella di mio figlio scelgo quella di Nick. Lui è tutto per me. E per Anto e per Bruno. Lui è il nostro angioletto.
E non lascerò che ce lo portino via. Mi siedo sotto un albero.
Ed ecco che suona il mio cellulare.
Schiaccio il tasto verde.
-Nicolas...allora, ti sei deciso?
-Ridatemi Nick.
-Vieni con Fito al bar vicino ai campi da tennis e ti ridaremo il moccioso.
-Papà, non farlo!- sento che grida Nick in lontananza.
-Nick!!- urlo. -Posso...posso parlarci?
Alan Taylor esita un attimo.
-Ok. Ma se si fa scappare qualcosa lo uccidiamo.
Deglutisco.
-Papà!- mi dice.
-Ciao, amore. Stai tranquillo che andrà tutto bene, non devi avere paura.
-Non ho paura! I tizi qui sono degli idioti. Peggio degli amici di nonna!
Rido. Degli idioti peggio di Paolo e Dorina?
-Papà...hai visto il Boca?
-Ma cosa c'entra?
-Il Boca ha fatto 2 a 0.
E' una frase in codice. Boca...Boca...ci sono! Bombonera! Mi pare ci sia una via che si chiami proprio così...
-Via Bombonera 20?
-Sì. Sono stati bravissimi!
-Arrivo Nick.
-Ti voglio bene.
-Anch'io, Nick. Sei il migliore.
-Allora ci vediamo lì, Nicolas.- dice Alan Taylor.
-Sì, porti il bambino.
-Domani alle sedici.
-Ci sarò.- riattacco.
Ho poco più di ventiquattr'ore di tempo per salvare mio figlio.
Corro a casa di Anto.
Mi apre Bruno.
-Ciao, Nicolas.- mi sorride.
-Ciao, Bruno. C'è Antonella?
-Sì. E' in camera sua. Ha detto di non disturbarla...
-Io le devo parlare subito...
-Ok, entra.
Entro in casa e vado in camera di Anto.
La trovo che guarda la foto che ha sul comodino dove ci siamo io, lei, Nick, Bruno e Patty sorridenti.
-Toc toc.
Si volta di scatto.
-Nicolas! Novità?
-Via Bombonera 20.
-Cosa?
-Nick è lì. Domani alle quattro dovrebbe avvenire lo scambio...
-Ti manderanno da qualche parte con Emma, vero?
-Sì. Forse è meglio se facciamo come secondo i piani e aspettiamo domani.
-No! Tu non puoi abbandonare Nick!- urla. -Lui ha bisogno di te! Ha bisogno...di suo padre.
-Ma potrebbe succedergli qualcosa se interveniamo!
-Io stanotte andrò a salvare mio figlio! Tu che farai?
Faccio una faccia scocciata.
-Io farò ciò che è meglio per lui.
-Cioè?
-Va bene...verrò.- cedo.
Sorride compiaciuta.
-Ma sei sicuro che il posto sia quello?
-Così ha detto Nick.
-Te l'ha detto lui?
-No...cioè me l'ha fatto capire.
-Che bambino intelligente! Tutto sua madre!
Alzo gli occhi al cielo. Sempre la solita.
-Sicura che vuoi andare? Potrebbe essere pericoloso!
-Ma per favore! Ho già avuto a che fare con Alan Taylor e i suoi scagnozzi molti anni fa! E devo dire che, se non è cambiato niente, sarà una passeggiata!
-Lo spero.
Vorrei poter essere così ottimista...



ANGOLO DELL'AUTRICE
So che questo chappy è un po' noioso però nei prossimi ci sarà molta azione! Come andrà la missione di salvataggio di Nick? Continuate a seguirmi!!
PS In tutto i capitoli sono 15
PPS Ringrazio tutte le fantastiche persone che leggono, recensiscono e/o aggiungono la ff ai preferiti o alle seguite!
Un bacio
Ashleyily95

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Capitolo 6
*** 6 ***


Arriviamo alla villa in via Bombonera 20. Io mi sono vestita con un'elegantissima e comodissima tuta aderente nera. Fa molto missione di salvataggio...
-Anto! Vuoi smetterla di ammirarti e darmi una mano?- chiede Nicolas, che sta cercando di forzare la serratura del cancello con un piede di porco.
Sbuffo e vado da lui.
Spingo un po' il cancello e...
-Nicolas, era aperto.
-Ah.
Alzo gli occhi al cielo.
-Entriamo.
-Sii prudente, potrebbe essere una trappola.
-Se è una trappola ci siamo già cascati, no?
-Hai ragione. Ma ora la priorità assoluta è salvare Nick.
Concordo con Nicolas.
Ci troviamo davanti un vasto salone.
-Sembra una villa abbandonata...- osserva Nicolas.
-Già. Ottimo nascondiglio per rapitori ed ogni sorta di delinquenti.
-Anto, dammi la torcia.
Io apro lo zainetto e gliela passo.
Io prendo l'altra.
-Dividiamoci. Tu cerchi su questo piano e in cantina, io ai piani superiori.
Annuisco.
-Se ti beccano...scappa. Non pensare a me, tanto ormai io dovrò già andare con loro se la missione di stanotte non andrà a buon fine. Quindi prendi Nick e scappa.
-Ma...- faccio per ribattere ma lui mi zittisce con un'occhiata.
-Ci vediamo qui tra un ora. E tieni acceso il walkie-talkie.
Annuisco. Poi lui accenna un sorriso e sale le scale.
-Nicolas...
Si volta.
-Stai attento.
-Anche tu.
Poi mi volto, accendo la torcia, mi abbasso un po' e cammino raso alle pareti.
Attraverso molte stanze ma di Nick o dei rapitori nessuna traccia.
"Bzz!" fa il walkie-talkie.
Lo prendo.
-Sì?
-Trovato qualcosa, Anto?
-No, tu?
-No. Se avvisti un'ombra o senti delle voci...dimmelo che vengo lì.
-Sì. Anche tu.
-Ok. Chiudo.
Rimetto via il walkie-talkie e continuo a setacciare il piano. Poi scendo in cantina.
Le scale sono strette e ripide e c'è molto buio. Mi faccio luce con la torcia.
Sento un rumore...qualcuno che russa!
Mi sporgo in modo da vedere dentro in quella stanza.
Sembra una lavanderia e ci sono tre brandine. In due stanno dormendo i rapitori mentre nell'altra c'è seduto Nick che cerca di slegarsi i polsi. Se lo raggiungessi sveglierei i due scagnozzi di Taylor.
Merda.
-Nick...- sussurro.
Lui mi vede.
Gli faccio segno di stare zitto. Lui annuisce.
E' lì seduto, con i polsi e le gambe legati ed è imbavagliato ma sembra stare abbastanza bene.
Mi rinascondo dietro la parete e cerco di prendere il walkie-talkie dallo zaino. Però un piede mi scivola dal gradino e finisco addosso a dei secchi e a delle scope, facendo un casino pazzesco.
Cazzo.
Sento i passi dei due rapitori venire verso di me.
Cerco di tirarmi su silenziosamente.
Merda, ora sono morta.
Mi nascondo dentro ad un cesto e cerco di contattare Nico.
-Nicolas, sono in cantina. Mi stanno per trovare...- dico.
Nessuna risposta.
-Nicolas?- sussurro al walkie-talkie.
Porca puttana, Nicolas, dove sei?
Rimetto via il walkie-talkie e aspetto che i rapitori si diano per vinti.
-Ehi, moccioso, tu che eri sveglio hai visto se c'era qualcuno?- chiede uno dei due a Nick.
L'altro gli abbassa il bavaglio per farlo parlare.
-Sì...ho visto qualche topo...
Grande, Nick.
-Ah.- dicono.
-Vado di sopra a prendere le trappole!- dice uno.
-Io vado a prendere il formaggio.
-Tu non scappare, eh!- dice il primo rivolto a mio figlio.
Lui gli fa la lingua.
Poi i due salgono al piano di sopra.
Io esco dal mio nascondiglio e mi precipito da Nick. Ho poco tempo.
-Mamma!
Sorrido.
Poi estraggo un coltellino dallo zaino e gli taglio le corde che lo imprigionano.
-Andiamo.- dico.
-Come facciamo a scappare se loro tornano dalla stessa parte? Li incontreremo!
-Fidati, ho un piano. Vieni.
Ci nascondiamo in quei cesti per la biancheria e aspettiamo.
-Non muoverti...- gli sussurro.
Lui capisce e rimane lì nascosto.
Poi sentiamo dei passi.
Eccoli. Aspetto che siano abbastanza vicini e li distraggo dalla loro caccia ai topi lanciando un pezzo di mattonella del pavimento dentro alla stanza dove erano prima.
-Hai sentito?
-Sarà il marmocchio!
-E se sono i topi?
Si guardano e annuiscono.
Io scivolo lentamente fuori dal mio nascondiglio. Faccio un bel respiro e prendo coraggio.
Li vado alle spalle silenziosamente e, appena entrano e si accorgono che Nick non c'è, chiudo la porta alle loro spalle e giro la chiave.
-Brutto moccioso! Apri la porta!- dicono, battendo i pugni contro di essa.
Prendo Nick.
-Corri, la porta non reggerà per molto!
Corriamo su per le scale ed arriviamo all'ingresso, attraversiamo il giardino.
Un momento...Nicolas!
-Nick...tieni il mio cellulare! Chiama zio Fito e digli di venirti a prendere. Aspettalo in quella piazza lì avanti! Digli la via e quando arriva correte a casa! Io ora devo cercare Nicolas. Tornerò presto.- dico, dandogli un bacio sulla testa.
Lui annuisce poco convinto ma fa come gli ho detto. Lo guardo uscire dal cancello.
Potrebbe essere l'ultima occasione di uscire.
Forse dovrei fare come ho promesso a Nicolas.
Ma non posso lasciarlo! Non ho affrontato due delinquenti in una cantina buia e polverosa, in mezzo a ragnatele e topi per niente.
La mia missione era salvare Ncik. Ora posso anche rischiare.
Prendo il walkie-talkie. E se fosse in mano dei nemici? Decido di non chiamarlo.
Do un ultimo sguardo alla luna e poi rientro nella villa, correndo.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Scusate se aggiorno solo ora ma la mia intensa vita sociale mi tiene lontana dal pc xD Emozionante questo chappy, vero? E il meglio deve ancora arrivare!
A presto con il 7° capitolo!
Grazie a chi legge/recensisce/aggiunge ai preferiti/alle seguite!
un bacio, Ashleyily95

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Capitolo 7
*** 7 ***


Salgo in fretta la scalinata che porta al piano superiore.
"No, you'll never be alone
When darkness comes I'll light the night with stars
Hear my whispers in the dark
No, you'll never be alone
When darkness comes you know I'm never far
Hear my whispers in the dark"
Anche se sono sposata con l'uomo che amo, io voglio bene a Nicolas ed è il padre di mio figlio...Deve restare al nostro fianco! Non può lasciarci così! L'ha promesso...quando è tornato...quando gli ho detto che Nick era suo figlio. Devo salvarlo!
Non posso rassegnarmi! Devo reagire! Un mafioso del cavolo non può decidere il nostro destino...
Voci.
-Bastardi! Come avete fatto a farvi scappare il moccioso?
E' Alan Taylor.
-Non è colpa nostra...
-Meno male che ho beccato quel ragazzo che vagava nella mia villa!
-Ora dov'è?
Già. Ora dov'è?
-Al suo posto. Quello che mi chiedo è come ha fatto a trovarci? Ma comunque non ha importanza. Perchè ho quello che volevo: Nicolas.
Un brivido mi sale lungo la schiena.
-Ora niente e nessuno si opporrà al matrimonio tra lui e mia figlia.
-Capo, siete così perfidamente furbo!- dicono all'unisono i due leccapiedi.
Improvvisamente una fitta alla testa mi colpisce. Barcollo sul posto e mi siedo sul pavimento.
Mi rialzo dopo qualche minuto. Devo trovare Nicolas...
-Andate dal prigioniero!- ordina Alan Taylor.
-Sissignore!
Oddio, ora dove mi nascondo?
Merda.
Mi accuccio e mi appiattisco contro la parete, sperando che non mi vedano.
Le loro gambe passano a pochi centimetri dal mio volto. Trattengo il respiro.
Loro passano e si dirigono al piano di sotto.
Tiro un sospiro di sollievo e mi metto a camminare carponi fino alla scala.
-Guarda, guarda chi abbiamo qui.- una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare.
Strizzo gli occhi in una smorfia e poi mi giro lentamente.
Alan Taylor mi sta guardando dall'alto.
Mi tiro su in piedi.
-Ehm...salve.- azzardo.
-Buonaserata, signorina Lamas Bernardi.- risponde con falsa gentilezza. -Cosa la porta da questa parti?
-La mia dignità.
-Dignità...orgoglio, presunzione. Sono quasi sinonimi, non le pare?
-No. Affatto.
Inarca le sopracciglia.
-Vuole il suo caro Nicolas, vero?
-Sicuramente è più caro a me di quanto lo sia a lei...o a sua figlia.
-Cosa vorresti insinuare, ragazzina?
-Non sono più una ragazzina. Ormai ho capito tante cose della vita. E in momenti come questi c'è una sola cosa da fare.
-E sarebbe?
-Questo!- dico, assestandogli una ginocchiata sul cavallo dei pantaloni.
Lui geme e si accascia a terra.
-Brutta troia!- urla.
Io scappo giù dalle scale e vado a sbattere contro uno degli scagnozzi.
Lui mi guarda spaesato e io, senza pensarci troppo, gli tiro un pugno sul naso.
Anche lui urla e si porta la mano sul naso sanguinante.
Corro verso la cantina. Ormai sono quasi sicura che Nicolas sia lì.
-Che succede?- urla l'altro dalla cantina.
Il compare non risponde e così lui sale.
Me lo ritrovo davanti.
-Toh! Chi si rivede!- dice.
Gli tiro un calcio nello stomaco.
Lui si piega in due dal dolore e mi libera il passaggio.
Scendo in cantina.
-Anto! Perchè sei tornata?
-Andiamo!! Muoviti!- urlo, slegandolo.
Corriamo su per le scale. Il primo scagnozzo si è ripreso e ci assale.
Nicolas gli tira un cazzotto in faccia e lo atterra.
Poi scappiamo in giardino e raggiungiamo il cancello.
-Merda, è chiuso.- urla lui, scuotendolo.
Il mio zainetto l'ho lasciato dentro quindi non abbiamo attrezzi. Prendo in mano la catena con in fondo il lucchetto che tiene chiuso il cancello.
Cerco di romperlo sbattendolo di qua e di là.
-Muoviti, Anto!
Guardo dietro di me.
I due scagnozzi e Taylor ci hanno quasi raggiunto.
Merda, merda, merda!



*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*
ANGOLO DELL'AUTRICE
Come andrà a finire la missione di Anto e Nico? Alan Taylor li catturerà? A presto con il prossimo chappy!
Ringrazio nami_pazza e Mary_Tigro x i complimenti!!
PS il pezzo tra virgolette è il ritornello della canzone "Whispers in the dark" degli Skillet.
Baci
Ashleyily95

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Capitolo 8
*** 8 ***


-Serve aiuto?- grida Leandro dalla sua auto, dall'altra parte del cancello.
Con lui ci sono anche zio Fito, Bruno e Patty.
-Sì!!- urliamo all'unisono io e Nicolas.
Fito scende dall'auto con una grossa pinza e spezza la catena.
Noi usciamo e saltiamo sull'auto, proprio mentre Taylor e gli altri arrivano al cancello.
-Leandro, accellera!- grido.
Leandro preme tutto sull'acceleratore e dà gas, seminando i cattivi.
-Sì!- dico, battendo il cinque a Nicolas.
-Anto, ma sei pazza?- mi dice Bruno.
-Già, come hai potuto fare una cosa così rischiosa?- gli fa eco Patty.
Alzo le spalle.
-Grazie, ragazzi, di essere venuti.
-Appena Nick mi ha chiamato sono corso a prenderlo, l'ho lasciato da Fabio, ho raccontato la storia a Bruno e a Patty e siamo corsi a prenderti. E Leandro ha insistito per accompagnarci.
-Grazie. Senza di voi non so come avremmo fatto.- dice Nicolas. -Ma Anto! Io ti avevo detto di lasciarmi lì!
-Nick voleva suo papà.- mi giustifico.
-Nicolas, è meglio se ne prossimi giorni, finchè non si saranno calmate le acque, tu dorma a casa mia e di Bianca.
Lui annuisce.
-Già, meglio non lasciarti da solo nella tua casa.- concorda Bruno.
-Grazie a tutti. Davvero. Non avrei mai pensato di trovare un posto da poter chiamare casa o delle persone da poter chiamare famiglia. Quando venni qui circa sette anni fa non avrei mai creduto di trovare amici veri e così tanto affetto. Io ero un perfetto estraneo ma poi mi sono legato agli Skratch, a te, Fito, e a te, Antonella. Ed ora ho un bellissimo figlio euna famiglia meravigliosa. Davvero, grazie.
Lo abbracciamo.
-Quando sono venuta qui sette anni fa, io ero solo una ragazzina. Ma avevo dei sogni: trovare mio padre, stare con il mio principe azzurro e diventare una cantante. E si sono realizzati. Ho un padre fantastico, un fidanzato dolcissimo e sono famosa. Ma la cosa che più mi rende felice è sapere che ho tanti amici su cui contare.- si confida Patty.
-Forse ora tocca a me.- dice mio marito. -Quando ci siamo trasferiti nel vostro quartiere di certo non immaginavo che avrei trovato la donna della mia vita. Ti amo, Antonella Lamas Bernardi. E non sopporterei l'idea di perderti.
Lo bacio.
Poi l'auto di Leandro si ferma davanti a casa di Fabio. Io e Fito entriamo a recuperare Nick.
Poi ritorniamo in macchina.
Io, Bruno e Nick scendiamo davanti a casa nostra.
Saluto Leandro, Patty, Fito e Nicolas e li ringrazio.
Entro in casa.
Casa dolce casa.
Ci addormentiamo tutti subito.
Quella notte, non so perchè, sogno mio padre.
Forse perchè ho visto come si comporta Nicolas con nostro figlio.
Nicolas, quando era tornato, aveva detto che mio padre sarebbe tornato presto. E invece non si sono più avute sue notizie. Anche con il padre di Nicolas si sono persi i contatti.
Ma ormai ho ventidue anni e da troppo tempo non ho un padre. E sono felice così...più o meno. Ma ormai la mia vita è cambiata...tutto è cambiato e mio padre non ha mai visto niente della mia vita. Patty è stata più fortunata di me, sotto questo punto di vista.
Ormai non mi importa più di lui. Perchè ora ho una famiglia nuova, una vita nuova.
Ma se potessi cambiare le cose vorrei che mio padre non fosse mai andato in prigione, vorrei che mamma non ci avesse mai mentito, vorrei che papà...non ci avesse mai lasciato.



*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç

ANGOLO DELL'AUTRICE
Scusate se questo chap è un po' corto...Comunque alla fine si è risolto tutto x il meglio...Ma x Anto, Nick e Nicolas i guai sono solo all'inizio! Ci saranno ancora molti colpi di scena...Recensite!!
Grazie a chi legge/recensisce/aggiunge la fic ai preferiti!
Baci
Ashleyily95 La Divina

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Capitolo 9
*** 9 ***


La mattina dopo mi sveglio e corro subito in camera di Nick. Lui sta ancora dormendo, quella notte abbiamo dormito tutti pochissimo.
Gli do un bacio sulla fronte.
-Amore, hai voglia di andar a scuola?- gli chiedo.
Lui si stropiccia gli occhi e si stiracchia.
Annuisce.
-Dai, andiamo a fare colazione.- dico, prendendolo in braccio.
Bruno è già in cucina e sta sorseggiando una tazza di caffè.
-Ehi, Nick! Bensvegliato!- gli dice, arruffandogli i capelli.
-Ciao, amore.- dico.
Lui mi guarda con un'espressione che non gli avevo mai visto prima. Inizio a preoccuparmi.
-Ciao.- dice soltanto e quando Nick, finita la colazione, sale a prepararsi, Bruno mi dice:
-Anto, dopo dobbiamo parlare.
Non è mai un buon segno quando qualcuno dice "dobbiamo parlare".
-A proposito di cosa?
-Di Nick e...di noi.
Annuisco. Poi lui si alza e va a cambiarsi per andare alle prove.
Mi accascio sulla sedia. Un'altra fitta alla testa mi colpisce. Questi capogiri iniziano a darmi davvero fastidio. Dovrei andare da un medico.
Quando mi passa il dolore alla testa, mi alzo e vado anch'io a prepararmi.
-Bruno...Lo accompagno io Nick?
-No. Ci penso io.- risponde.
-Ok.
Nick mi corre incontro già lavato e vestito.
-Wow, che velocità!
Ride.
-Ti piace andare a scuola?
-Sì. Ci sono tanti bambini.
-Hai fatto amicizia con qualcuno?
-Un po'. Mamma, sai che sono in classe con Joaquin?
-Fantastico! E' simpatico il fratellino di Patty, vero?
Annuisce.
-Oggi ti porta a scuola Bruno, va bene?
-Sì. Mi piace Bruno.
-Davvero?
Non avevamo mai parlato di Bruno in questo modo, io e mio figlio.
-Sì, è simpatico. Come il mio papà.
-Sono contenta che andiate tutti d'accordo. E sai una cosa? Anche Bruno stravede per te. Perchè sei il bambino più cool del mondo!- esclamo.
Mi abbraccia.
Poi arriva Bruno.
-Ehi, Nick! Andiamo?
-Sì.
Li accompagno alla porta e li saluto.
-Buona giornata, Nick.
-Grazie mamma!
-Anche a te, Bruno.
-Sì. Grazie.- risponde un po' freddamente.

Mentre sono in casa a preparare il pranzo, bussano alla porta. Sarà Bruno...
Apro e mi ritrovo davanti un uomo.
Non so chi sia eppure dentro di me so di conoscerlo.
-Antonella?- chiede timoroso.
I miei occhi si riempiono di lacrime.
-Papà...- sussurro.
Ci abbracciamo.
Stiamo piangendo entrambi.
-Sei bellissima.- mi dice.
-Papà...- non riesco a dire altro. Ancora non ci credo che lui sia qui.
-Chiama tua madre e tuo fratello.- mi dice.
Io annuisco e afferro tremante il telefono.
Compongo il numero di Fabio.
-Fabio...puoi venire a casa mia? Anche Bruno, se possibile.
-Anto, tutto ok?
-Sì. Però venite.
-Qualche problema con Taylor?
-No. Venite.- dico con la voce strozzata dal pianto, dalla sorpresa e dalla felicità.
Poi riattacco e compongo il numero di mamma.
-Mamma...
-Cosa c'è, pulcino?
-Devi venire a casa mia...subito!
-Ma pulcino...
-Corri qui.
-Ok ok, arrivo.
Metto giù il telefono.
Papà mi fissa.
-L'ultima volta che ti ho visto avevi sei anni...ed ora sei una donna. Antonella, mi sei mancata davvero tanto.
Guardo mio padre, specchiando i miei occhi dentro a quelli uguali di lui.
-Anche tu mi sei mancato.
Entrano Fabio e Bruno tutti trafelati. Mio fratello si blocca alla vista di nostro padre mentre Bruno sembra non capire.
-Fabio!- dice papà, correndo ad abbracciarlo.
-Papà...- sussurra lui sorpreso.
Bruno fa una faccia stupita.
-Anto...è tuo padre?- mi chiede.
Io annuisco.
Papà sciolgie l'abbraccio con Fabio e guarda Bruno.
-Piacere, signor Lamas. Io sono Bruno, il marito di sua figlia.- dice, porgendogli la mano.
-Molto lieto. Mi sono perso così tante cose della vostra vita...- dice guardando me e Fabio.
Sia io che mio fratello ci buttiamo tra le sue braccia.
-Posso...stare un po' qui da te, Anto?
Annuisco e poi lo accompagno verso la camera degli ospiti.
Vado in camera mia e accendo lo stereo.
Parte una canzone che mi pare adatta all'occasione.
"If my life was a movie
I was scripted so differently
Starting with the scene where you left me
See I changed the part where I break down into tears
If my life was a movie

I would be so cool
I wouldn't miss you
I wouldn't hate you like I do
I would just move on
I would be so strong
I would be better without you
'Cause in Hollywood things always end up like they should
And it's all good

If my life was a movie
It would not be no tragedy
I will not let you get to me
I would ride up in the sunset
You'd be easy, easy to forget
By produce it, directing it

I would be so cool
I wouldn't miss you
I wouldn't hate you like I do
I would just move on
I would be so strong
I would be better without you
'Cause in Hollywood things always end up like they should
And it's all good

Hollywood, it's all good, good, good, good

If my life was a movie
I would be so cool
I wouldn't hate you
I would just move on
I would be better without you

I'd be cool
We'd be true
Cause I wanted love too

I'd be strong
You'd be gone
Because I love you
I would not break down
I just wouldn't know how
I wouldn't miss a thing

'Cause in Hollywood things always end up like they should

I would be so cool
I wouldn't miss you
I wouldn't hate you like I do
I would just move on
I would be so strong
I would be better without you
'Cause in Hollywood things always end up like they should
And it's all good

It's all good, Hollywood
It's all good, Hollywood
'Cause in Hollywood things always end up like they should
And is all good"

Se la mia vita fosse un film-dice il ritornello-vorrei essere cool, vorrei che non mi mancassi, vorrei non odiarti come faccio, vorrei andare avanti, vorrei essere forte, vorrei stare meglio senza te...
Sarebbe tutto così facile...ma tu mi sei mancato in tutti questi anni e ti odio per avermi fatta crescere da sola. Vorrei davvero poter andare avanti, essere forte, stare meglio senza te...ma non posso. Perchè in fondo sei mio papà...e non ho dimenticato ciò che facevi per me quando ero piccola.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Ecco il nono capitolo!! Avete visto che colpo di scena? Ora ci si mette pure suo padre a complicare la vita ad Anto! Cosa succederà? Perchè è ritornato? Resterà finalmente con la sua famiglia? Oppure succederà ancora qualcosa? E Alan Taylor ha davvero rinunciato alla sua "missione" di far sposare Nicolas con Emma? E Bruno vorrà lasciare Anto? E i misteriosi mal di testa di Anto sono solo un caso? La risposta a queste e a molte altre domande la troverete solo nei prossimi capitoli!
Recensite!
PS La canzone è "If My Life Was A Movie" di Ashley Tisdale.
Ashleyily95

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Capitolo 10
*** 10 ***


Mamma è arrivata e papà ci ha chiamati tutti e tre per parlare mentre Bruno è andato a prendere Nick a scuola.
-Io so che qui vi siete fatti una vita. Anch'io me la sono fatta, in Spagna. Ho trovato un lavoro onesto e non mi sono potuto allontanare da casa mia; anche perchè mai madre e mia sorella vivono in Spagna ed ora che il secondo marito di mia mamma è morto io devo stare vicino a lei e a mia sorella ed aiutarle. Perciò vi chiedo, vi supplico, di venire con me in Spagna. Non posso più stare senza voi. Se non siete con me sento come se mi mancasse qualcosa.- dice.
Io, Fabio e mamma ci guardiamo. Tutti e tre pensiamo esattamente la stessa cosa.
Quindi mamma decide di parlare a nome di tutti.
-Roberto, tu ci sei mancato tanto. Ai bambini più di tutti, sono dovuti crescere senza un padre, affrontare ogni difficoltà senza il tuo aiuto. Antonella è andata all'altare senza te, non c'eri al matrimonio di Fabio, non hai mai visto tuo nipote, non hai mai gioito, pianto, sofferto, riso con i tuoi figli...ogni giorno la nostra vita procedeva...ogni giorno senza te. Roberto, sono passati sedici anni...è cambiato tutto. Anche noi vorremmo che tu stessi al nostro fianco...Ma non abbandoneremo tutto ciò che abbiamo costruito qui. Fabio e Antonella hanno le loro famiglie, hanno le loro carriere, hanno i loro amici, hanno la loro vita. Abbiamo la nostra vita. Non puoi chiederci di lasciare tutto.
Forse è la prima volta che sento mamma parlare seriamente. Da quando non c'è papà. Con lui lei diventa un'altra.
Papà guarda me e Fabio. Noi abbassiamo lo sguardo.
-Mamma ha ragione.- dico.
Fabio annuisce.
-Ok.- dice solo. Poi va in camera sua.
-Papà!- dico, seguendolo su per le scale.
Lui si siede sul letto e prende una delle chitarre di Fabio e inizia a suonare.
Io canto parole che mi vengono spontanee:
"You tucked me in, turned out the light
Kept me safe and sound at night
Little girls depend on things like that

Brushed my teeth and combed my hair
Had to drive me everywhere
You were always there when I looked back

You had to do it all alone
Make a living, make a home
Must have been as hard as it could be

And when I couldn't sleep at night
Scared things wouldn't turn out right
You would hold my hand and sing to me

Caterpillar in the tree
How you wonder who you'll be
Can't go far but you can always dream

Wish you may and wish you might
Don't you worry, hold on tight
I promise you there will come a day
Butterfly fly away

Butterfly fly away, butterfly fly away
Flap your wings now you can't stay
Take those dreams and make them all come true

Butterfly fly away, butterfly fly away
We've been waiting for this day
All along and knowing just what to do
Butterfly, butterfly, butterfly, butterfly fly away

Butterfly fly away
Butterfly fly away"

Cantiamo le ultime strofe insieme.
-Mi dispiace, papà.
-Non ti preoccupare, Anto. Troveremo il modo si stare insieme...
-Perchè non stai con noi? Ti prego, lasciala tu la tua vecchia vita. Ti prego, papà. Resta con noi. Io non sono più una bambina...non posso andarmene così.
-Lo so, tesoro. Io domani riparto. Ma tornerò presto.
-Di già? Te ne vai subito? Ma non puoi...- provo a dire.
Mi dà un bacio sulla fronte.
-Perdonami per tutto. Perdonami.
Annuisco. Poi, lanciandogli un ultimo triste sguardo, esco dalla stanza.
Nick mi corre in braccio.
Bruno e Nicolas sono sul divano e cercano di rassicurare Fabio e mia madre.
Mamma è disperata. Ma davvero disperata, non sono le sue solite scene.
Fabio l'abbraccia, ma è scosso anche lui.
-Parte domani.- dico. So che non serve il soggetto.
-Di già?- sussurra mio fratello.
Annuisco.
La porta d'ingresso si spalanca ed entra Patty insieme a suo fratello.
-Ciao, ragazz...- si ferma vedendo le nostre facce. -Anto, che succede?
-E' tornato mio padre. Vuole che andiamo via con lui.- riesco a dire.
Patty spalanca la bocca.
-Ma...non potete! Anto, non puoi!- esclama.
-Non andremo.- affermo e poi salgo di sopra.
Vado in camera di papà.
-Papà...ti va di venire giù? Così ti presento delle persone...
-Sì.- dice e mi segue.
Ritorniamo in sala.
-Nick...vieni! Ti presento il nonno.- gli dico.
Papà quasi si mette a piangere.
Nick è un po' imbarazzato ma si lascia abbracciare da suo nonno.
-Nicolas, il padre di Nick, lo conosci già...
Annuisce.
-Lei è Patty, la mia migliore amica e quello è suo fratello Joaquin, il migliore amico di Nick.
-Piacere.- fa papà.
Finite le presentazioni, papà si mette a chiacchierare con Nicolas, per dargli informazioni su suo padre, mamma se ne va, Bruno e Fabio si mettono a parlare della band e Joaquin e Nicolas Jr vanno a giocare.
-Anto, ti devo dire una cosa.- dice Patty.
Annuisco e saliamo in camera mia.
-Cosa c'è?
-So che non sei dell'umore giusto per festeggiare ma...te lo devo dire.
-Cosa?- chiedo curiosa. Non sarà mica ciò che penso...
-Matias...
-Sì?- la incalzo.
-Matias...me l'ha chiesto!
Ci mettiamo a urlare e a saltellare.
-E vorrei che tu fossi la mia damigella d'onore!
Urlo di gioia. In fondo, anche lei era stata la damigella al mio matrimonio.
Ci abbracciamo.
-Che bello!- urlo. -Sono tanto felice per voi!
Sarebbe tutto perfetto ore.
Tranne due cose: mio padre ed Alan Taylor.



*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*

ANGOLO DELL'AUTRICE
Anche il decimo capitolo è arrivato! La storia del papà di Anto me la sono inventata naturalmente. Da oggi penso che posterò regolarmente e in fretta perchè settimana prossima parto per il mare. Comunque voi recensite!!!!!
PS La canzone in questo chap è "Butterfly Fly Away" di Miley e Billy Ray Cyrus.
A presto!
Ashleyily95

*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*

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Capitolo 11
*** 11 ***


Papà è in camera sua con Nick; Fabio, Nicolas, Patty e Joaquin se ne sono andati da poco. Bruno entra in camera nostra.
-Anto...- si siede vicino a me.
Io sto piangendo. Troppe emozioni in così poco tempo.
-So che è dura per te. Ma devi farti forza. Come hai sempre fatto.
Lo abbraccio.
-Stamattina ti ho detto che volevo parlarti. Volevo dirti che ho riflettuto su quello che è successo l'altra notte. Ti prego...sei mia moglie...dovresti dirmi tutto...io ho paura di perderti.- conclude.
-Avresti provato a fermarmi.- dico.
-Sì. Ma poi ti avrei lasciata libera di decidere. Antonella, io ti amo.
-Anch'io ti amo, Bruno. Scusami se a volte agisco senza pensare...ma lo faccio per proteggere le persone a cui tengo.
Mi bacia dolcemente.
-Patty si sposa.- lo informo.
-Davvero?- chiede sorpreso.
-Sarò la sua damigella.
-Fantastico.- mi dice. -Ehi, ti vedo un po' preoccupata.
-Ho paura per Nick e Nicolas. Sospetto che Alan Taylor non si sia arreso così facilmente.
Annuisce pensieroso.
-Anto...ti prometto che farò tutto ciò che posso per proteggere Nick e...tutte le persone a te care.
Gli accarezzo la guancia dolcemente. Ci baciamo.

-A presto Anto, a presto Fabio, a presto Nick, a presto Bruno, a presto Tamara.- saluta papà.
Lo abbraccio, con le lacrime agli occhi. Tiene la mia mano nella sua e poi lentamente si allontana lasciandola.
Si volta e trascina il trolley dietro di sè attraversando l'aereoporto.
Fabio mi abbraccia, Bruno mi posa una mano sulla spalla.
-Papà!- urlo.
Lui si gira. Gli corro incontro e affondo il viso nel suo petto.
-Torna presto. Ti prego. Fallo per Nick.
Annuisce e poi mi bacia dolcemente sulla fronte, come faceva quando ero piccola.
-Ti voglio bene.- sussurra.
-Anch'io, papà.- rispondo.
Lui mi sorride e poi va a prendere il suo volo.
Rimango lì in piedi e fisso il punto nell'aria di fronte a me dove prima c'era il suo viso.
Bruno si avvicina a me, mi prende per le spalle e mi porta indietro teneramente.
Mi dà un bacio e mi asciuga le lacrime.
-Stai tranquilla, principessa...- sussurra.
Io smetto di singhiozzare e lo guardo. Gli salto al collo e lo abbraccio.
Lui mi accarezza la schiena dolcemente.
Anche Fabio, Tamara e Nick si avvicinano. Io e mio fratello ci abbracciamo.
-Tornerà...Anto, vedrai che tornerà...- mi consola Fabio.
Affondo la testa sulla sua spalla.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Scusate se questo capitolo è un po' noioso...nei prossimi succederanno molte cose...Continuate a seguirmi e recensite!
Grazie a nami_pazza che ha recensito e a tutte le persone che leggono!
Ashleyily95

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Capitolo 12
*** 12 ***


Sono passate alcune settimane da quando papà se ne è andato.
La nostra vita è andata avanti al solito: tra concerti per me, Patty, Bruno e la sua band; la scuola per Nick e il Boca, di cui mio figlio non si perde una partita e così pure suo padre, mio marito e la mia migliore amica, che deve vedere il suo futuro marito dedicarle tutti i gol.
Quella domenica entro in salotto e trovo Nicolas, Bruno e Nick stravaccati sul divano con pop corn, bibite e patatine a guardare la partita.
-Ragazzi! Non potete fare tutto sto casino!- dico. Loro non mi ascoltano. -Hey!
-Sssh! Stanno intervistando Matias!- mi informa Nick.
Do un'occhiata alla tele.
-Ci dica, signor Beltran, anche questi due gol sono dedicati alla sua fidanzata, la nota pop star Patricia Castro?
-Beh, ovviamente almeno uno. Ma vorrei dedicare l'altro a Nick, il figlio della mia migliore amica, Antonella Lamas Bernardi.
Nick urla di gioia e salta sul divano.
-Io adoro i vostri amici!- dice guardando me, Bruno e Nicolas.
Ridiamo.
-Patty oggi non è venuta?- chiede Nicolas.
-No. Magari è andata allo stadio oppure ha guardato la partita con la sua famiglia.- dico.
Bruno e Nicolas fanno spallucce.
Suona il telefono.
Naturalmente nessuno dei miei tre uomini muove un muscolo.
Alzo gli occhi al cielo e sollevo la cornetta.
-Anto?
-Carmen! Qualcosa non va?
-Patty...- dice sforzandosi di non piangere. Sembra in pieno panico.
-Carmen, tutto ok?
-Patty è stata rapita!- conclude in un singhiozzo.
-Cosa?- urlo.
-Sì. Ci hanno mandato un biglietto. Dice "Se Antonella vuole rivedere la sua amica deve convincere Nicolas a sposare Emma. Con affetto, il vostro affezionatissimo Alan Taylor".
-Figlio di puttana!- urlo in preda alla rabbia. -Figlio e padre di puttane!
Bruno e Nicolas mi sentono e corrono vicino a me.
-Alan Taylor ha rapito Patty.- spiego, cercando di calmarmi.
-Nick, tu non hai sentito niente di quello che ha detto la mamma, vero?- gli chiede Bruno.
-Vuoi dire tutte quelle parolacce?- chiede.
-Sì.
-No, non le ho sentite.
-Bravo bambino.
Accenno un sorriso ma non posso essere certo felice.
-Carmen, faremo di tutto per salvare Patty. Te lo prometto.
-Grazie...- sussurra.
Metto giù.
-Di sicuro non sono più in quella villa abbandonata.- ragiona Nicolas.
-Già...Perchè Patty?- dico, accasciandomi sul divano.
-Evidentemente sarebbe stato troppo difficile prendere te e quindi hanno puntato alla tua migliore amica.- riflette Bruno.
Piango. Patty è come se fosse mia sorella...non possono farmi questo.
-Sposerò Emma.- decide Nicolas.
-No!- urliamo io, Bruno e Nick (che deve aver sentito tutto) in coro.
-Così gliela darai vinta!
-Antonella...se non faccio ciò che vogliono continueranno a tormentarci. Non lo capisci? E' per il bene di tutti!
Annuisco poco convinta.
Bruno mi stringe in un abbraccio.
-Nicolas ha ragione. E poi ha ventotto anni, può decidere cosa fare della sua vita.
-No. Su questo ti sbagli, Bruno. Non posso decidere cosa fare della mia vita. Però posso cercare di fare la cosa giusta.
Chiudo gli occhi.
-Papà...vuoi lasciarci?- chiede Nick con le lacrime agli occhi.
Nicolas chiude gli occhi e poi si abbassa all'altezza di suo figlio.
-No, non ti lascerò mai.- dice abbracciandolo. -Ma forse dovrò andare via per qualche tempo.
-Io voglio fare ancora tutte le cose che facciamo insieme...
-E le farai. Con Bruno.- dice guardando prima Nick e poi Bruno.
Mio marito annuisce.
Nicolas si rialza in piedi.
Posa le mani sulle spalle di Bruno e lo guarda negli occhi.
-Te li affido. Abbi cura di tutti e due.- dice, accennando a me e a mio figlio.
-Non ti deluderò.- risponde lui.
Nico annuisce.
Poi si avvicina a me e mi stampa un bacio sulla testa.
Io non oso guardarlo negli occhi. Sono delusa dalla sua decisione.
Poi prende in braccio Nick e gli dà un bacino sulla guancia.
-Buona fortuna, campione.- dice.
Lui piange.
-Papà...- dice, quando l'ha messo giù. -Io diventerò un calciatore famoso. E dedicherò tutti i miei gol a te, così saprai che non ho mai smesso di volerti bene.
Una lacrima solca la guancia di Nicolas.
-Ne sono certo, Nick. Diventerai il migliore. Ed io ti vorrò sempre tanto bene. Non vi scorderò mai.- dice, lanciandoci un'ultima occhiata.
Incrocio il suo sguardo per un momento. E' un addio.
-Mamma...io diventerò fortissimo e papà sarà orgoglioso di me.- sussurra Nick.



*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*ç*
ANGOLO DELL'AUTRICE
Colpo di scena! Nicolas si è rassegnato alla sua vita infelice al fianco di Emma...Per salvare Anto e le persone a cui tiene. Cosa succederà nei prossimi capitoli? Aspettatevi molta tristezza!! RECENSITE PLEASE!!
Ashleyily95

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Capitolo 13
*** 13 ***


Mi ricordo quando Nicolas se n'è andato come se fosse ieri.
E invece sono già passati dodici lunghi anni.
Nicolas si è consegnato ai Taylor e sono andati via. Patty è stata liberata e dopo qualche mese si è celebrato il suo matrimonio con Matias. E' stato bellissimo.
Naturalmente, io ero divina nel mio abito da damigella!
Mio papà è tornato poco dopo il matrimonio ed è tornato insieme a mamma. Ne siamo stati così felici! Mio padre è fantastico e ci vuole a tutti un gran bene.
Ah, e i capogiri che avevo? Non erano una casualità. Ora sono anche madre di una dodicenne stupenda.
Oltre che di un bomber strepitoso. Eh sì, Nick ha realizzato il suo sogno. Gioca nel Boca e il suo allenatore è proprio Matias.
Io, Patty e gli Skratch continuiamo la nostra carriera.
-Ehi, amico, vuoi stare a cena?- chiede mio figlio al suo migliore amico nonchè compagno di squadra Joaquin, entrando in casa.
-Ok, Nick.
-Hey, ciao, eh!- dico.
-Ciao, mamma.
-Ciao, zia Anto.- io e Patty è come se facessimo parte della stessa famiglia, infatti sia suo fratello che sua figlia mi chiamano zia e così anche i miei figli chiamano zii lei e Matias.
-Ciao, Joaquin. Allora, come sono andati gli allenamenti?
-Bene. Anche se mio cognato ci ha fatto sgobbare parecchio.
-Già. Il potere ha dato alla testa a zio Mati!- scherza Nick.
-Nick, sei emozionato per domani?
-Mamma, non è il mio primo giorno di scuola ed io non ho sei anni! E' solo una festa.
-Nick! E' la festa dei tuoi diciott'anni!- gli ricorda il suo amico.
Anche Bruno e nostra figlia entrano nella stanza.
-Ciao Nick, ciao Joaquin.- saluta lei.
-Ciao, Lexie.- fanno i due.
-Tutto pronto per domani?- chiede Bruno.
-Sì...Credo.- dice Nick, alzando le spalle.
-Oh, fratellone, fratellone. Non capisci che deve essere tutto perfetto? Compi diciotto anni!- dice la sua sorellastra.
Anche se non sono fratelli veri si vogliono bene come se lo fossero. In fondo Nick è cresciuto con me, Bruno e poi Lexie. Suo padre se n'è andato quando lui aveva sei anni, come aveva fatto il mio. Ma il suo non è in prigione, lui non ritornerà. Nick non si ricorda molto di lui ma gli vuole un gran bene e gli dedica quasi tutti i gol.
-Com'è il programma per la serata di domani?- chiedo.
-Sarà tutto perfetto. Ho organizzato ogni cosa nei minimi dettagli!- spiega Joaquin.
-Perfetto. Mamma sarà contenta di avere un po' di movimento nel suo bar.- dico.
Mio padre aveva qualche risparmio da parte, ma quando è tornato, per mantenersi, lui e mamma hanno deciso di aprire il "White Night", il bar che mia mamma tanto sognava.
-E certo!- esclama mia figlia Lexie. -Sarà una festa unica!
Bussano alla porta.
-Chi sarà?- chiedo e vado ad aprire.
Mi trovo davanti Patty, Matias, Giusy e Guido. Tutti con i rispettivi figli.
Julia, la figlia di Patty e Matias, ha dieci anni ed è la migliore amica di Lexie.
Jorge e Diego hanno tredici anni e sono i figli di Giusy e Guido.
Lexie corre dai tre ragazzini e li saluta calorosamente.
Io invece vado da Patty, Matias, Giusy e Guido e li abbraccio uno per uno e anche mio marito fa lo stesso.
-Ecco dov'eri, fratellino!- esclama Patty, vedendo Joaquin.
Lui annuisce.
Joaquin è abbastanza alto ed ha i capelli più scuri di quelli della sorella però hanno gli stessi occhi.
-Tontonella, tua figlia ti assomiglia sempre di più! Non farcela mica diventare come te, eh!
La solita Giusy.
Guardo mia figlia. Ha i lunghi capelli lisci di un colore più chiaro del mio ma più scuro di quello di suo padre, ha i miei stessi occhi e la mia stessa voce ma ha il sorriso di Bruno. Mentre Nick è leggermente più alto di Bruno, ha i capelli del mio stesso colore e il mio sorriso mentre di Nicolas ha gli occhi e la corporatura. Anche se i miei figli non sono fratelli veri si vede subito che hanno qualcosa di simile...nel modo di parlare, di esprimersi, di muoversi...Quella luce nello sguardo degna solo di una persona divina.
Guardo Julia. Ha i capelli lisci, un po' più corti di quelli di mia figlia, e chiari. Ha gli occhi di Patty e il sorriso di Matias.
I gemelli invece hanno i capelli neri come quelli della madre ma lisci e gli occhi dello stesso colore di quelli del padre ma con quella stessa aria che hanno quelli di Giusy.
-Mamma, noi andiamo in camera mia!- dice Lexie.
-Ok, però non mettete in disordine!
-No no!- dice Lexie e insieme ai suoi tre amici va di sopra.
Io, mio marito, mio figlio, Joaquin e i nostri amici ci sediamo in salotto.
-Tutto pronto per domani?
-Sì! Sarà spettacolare!- esclama Joaquin entusiasta.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Dovete sapere che io adoro gli sbalzi temporali, così come adoro le storie tristi! Mi è piaciuto immaginare Nick da grande con tutti suoi amici, la sua famiglia...Spero che la storia continui a piacervi e spero mi seguiate anche per i prossimi capitoli!
Grazie a nami_pazza e Mary_Tigro che mi hanno recensito e a tutti quelli che leggono!
Recensite! Baci
Ashleyily95

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Capitolo 14
*** 14 ***


Giorno dopo, ore otto e mezza, White Night:
Joaquin sale sul palco e prende il microfono in mano.
Il club è pieno di amici, parenti e conoscenti di Nick.
-Benvenuti, signori e signore, alla festa dell'anno! Avete voglia di scatenarvi?
Il pubblico urla.
-Benissimo, allora facciamo salire sul palco gli Skratch!
Il gruppo sale sul palco e suona un paio di canzoni.
-Grazie!- dice Joaquin alla band. -E ora un bell'applauso per Patty!
Patty sale sul palco.
-Dai il meglio di te, sorella.- gli sussurra Joaquin.
Lei annuisce e si esibisce in una permorfance fantastica.
-Ecco ora Antonella e le Divine!- dice il presentatore.
Io, Pia, Caterina e Luciana saliamo sul palco. Come ai vecchi tempi.
Finite le nostre canzoni, ci applaudono e scendiamo dal palco.
Anche Lexie e Julia cantano una canzone. Sono molto brave a cantare, hanno preso dalle loro madri.
Dopo aver ballato, mangiato la torta e aperto i regali, Nick sale sul palco.
-Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi per essere qui stasera. Vorrei esibirmi anch'io. Ricordate però che sono un calciatore e non un cantante.- dice ridendo. -Voglio dedicare questa canzone a una persona speciale che purtroppo non è qui con me: il mio papà.
Mi luccicano gli occhi.
Nick prende una chitarra elettrica e si avvicina al microfono. Inizia a suonare mentre gli Skratch lo accompagnano con altri strumenti. Poi inizia a cantare:
"Tonight I'm so alone
This sorrow takes a hold
Don't leave me here so cold
Never want to be so cold
Your touch used to be so kind
Your touch used to gave me life
I've waited all this time
I've waisted so much time

Don't leave me alone
'cause I barely see at all
Don't leave me alone

I'm falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?
Dreaming of the way
It used to be
Can you hear me?
Falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?
Falling inside the black
Falling inside
Falling inside
The black

You were my source of strength
I've traded everything
That I love for this one thing
Standed in the offering

Don't leave me here like this
Can't hear me scream from the abyss
And now I wish for you my desire

Don't leave me alone
'cause I barely see at all
Don't leave me alone

I'm falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?
Dreaming of the way
It used to be
Can you hear me?
Falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?
Falling inside the black
Falling inside
Falling inside
The black
Black
Black
Black

I'm falling in the black
Sleeping through the cracks

Don't leave me alone
'cause I barely see at all
Don't leave me alone

I'm falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?
Dreaming of the way
It used to be
Can you hear me?
Falling in the black
Sleeping through the cracks
Falling to the depths
Can I ever go back?

Falling inside the black
Can you hear me?
Can you hear me?
Can you hear me?

Falling inside the black
Falling inside
Falling inside
The black"

E' stato bravissimo e tutto il locale lo applaude calorosamente.
Lui è fantastico sia a cantare che a suonare visto che gli abbiamo insegnato io e Bruno ma la sua esibizione è stata meravigliosa perchè ci ha messo il cuore.
Scorro con lo sguardo per la sala, stanno tutti applaudendo!
Noto un uomo che applaude più forte degli altri. E ha le lacrime agli occhi. Lo guardo meglio e...Non ci posso credere.
La mia faccia si sbianca completamente.
Lui si gira e mi guarda.
Incontro quegli occhi...Quegli occhi in cui adoravo specchiarmi. Quegli occhi che rivedo in mio figlio.
Nicolas viene verso di me.
-Ciao, Antonella.
Io penso di avere una faccia come se avessi visto un fantasma.
-Nicolas...
-Secondo il mio piano non avrebbe dovuto vedermi nessuno...ma sono contento che tu mi abbia visto.
Lo abbraccio.
-Sei tornato?
-Non potevo mancare alla festa dei diciott'anni di mio figlio.- dice sorridendo.
Ma nei suoi occhi è cambiato qualcosa. Sicuramente la sua vita deve essere molto peggio della nostra.
-Come va?- oso chiedere.
Lui alza le spalle.
-Sono sposato con Emma. Viviamo in una grande villa negli Stati Uniti, mantenuti da suo padre.
-Così ti sei sposato, alla fine...
-Che altro potevo fare? Ormai vivo di ricatti, imbrogli e sotterfugi. L'unica cosa positiva nella mia vita con i Taylor è mia figlia.
-Hai una figlia? Che bello...un'altra sorellina di Nick...
-Un'altra?
-Sì. Anche io e Bruno abbiamo avuto una figlia, Alexandra. Lexie!- la chiamo. Lei si gira. -Ecco, quella lì.- dico a Nicolas.
-Ti assomiglia.- mi dice lui.
Sorrido.
-Quanti anni ha?
-Dodici. La tua?
-Sette. Si chiama Paris.
-Paris? Come Paris Hilton?- chiedo incredula.
-Il nome l'ha scelto Emma.
Sorrido tristemente. Povero Nicolas...
Tira fuori il portafoglio. Dentro ci sono una foto di Nick e una foto di Paris.
E' una bellissima bimba. Ha i capelli un po' mossi che le arrivano poco più giù delle spalle dello stesso colore di quelli di Nicolas e anche gli occhi e il sorriso sono i suoi.
-Ti assomiglia.- ripeto ciò che aveva detto lui.
Annuisce e mette via il portafoglio.
-Ci manchi.- dico.
-Anche voi mi mancate tanto.
-Hai visto Nick?
-Sì. Mi ha emozionato sentirlo cantare. Digli che gli voglio bene e che guardo tutte le sue partite alla tv.
-Co-come digli?- chiedo sorpresa. -Non lo vuoi incontrare?
-Sarebbe meglio di no. Poi non riuscirei più a lasciarlo.
-Ci lascerai ancora?
-Alan Taylor doveva venire qui a Buenos Aires per lavoro e ha portato anche noi. Emma è a casa con Paris, le ho detto che andavo a bere qualcosa.
-E' sempre la solita odiosa?
-Sempre.
-Mamma!- ci interrompe Nick chiamandomi.
Lui e Nicolas incrociano gli sguardi. Nick lo fissa incredulo per un secondo ma poi si riscuote e mi guarda.
-Mamma, ti stavano cercando le tue amiche.
-Adesso vado. Nick, ti volevo presentare un mio amico.
-Ciao, Nick.- dice suo padre.
-Ciao.- risponde guardandolo.
-Ti avevo visto quando eri piccolo. Sei cresciuto molto.
-Vi lascio un attimo!- dico saltellando verso le mie amiche.
Nicolas mi fulmina con lo sguardo.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Sto aggiornando velocemente perchè sabato parto! Manca ancora un capitolo "ufficiale" più un piccolo epilogo perciò in tutto saranno 16 capitoli...Spero che vi piaccia lo stesso anche se è molto triste!
Recensite!
PS La canzone è "Falling inside the black" degli Skillet.
Ashleyily95

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Capitolo 15
*** 15 ***


La solita Antonella.
Fisso Nick. Chissà se mi ha riconosciuto.
-Ti vedo sempre in tv. Giochi benissimo. E da quel che ho sentito canti e suoni anche divinamente.- gli dico.
-La ringrazio.
-Dammi pure del tu. Non sono così vecchio...ho solo quarant'anni!
Ride.
-No, non sei vecchio.- dice sarcastico.
-Ehi!- replico io.
-Tu hai figli?
-Sì. Ho una figlia di sette anni.
-Dove vivete?
-Negli Stati Uniti.
-Fico! Io adoro gli States. Ci sono stato qualche volta a giocare.
-Davvero? Perchè quando vieni non mi fai uno squillo? Potremmo fare qualche tiro.- dico, dandogli un biglietto con il mio numero.
-Tu giochi a calcio?
-Direi che me la cavo.- rispondo, alzando le spalle.
-Nicolas...- mi dice.
-Sì?- chiedo. Aspetta. Come fa a sapere il mio nome?
-Niente. Sei forte.- mi dice solo.
-Grazie. Anche tu. A proposito, auguri.- dico porgendogli un pacchetto.
Lui lo prende stupito e lo apre.
Tira fuori la cornice con dentro la foto sua di quando aveva sei anni, me e sua madre.
-Lo so che non è chissà che...Ma pensavo ti sarebbe piaciuta.
-E' bellissima.- sussurra commosso.
Do una rapida occhiata ad Anto che sta parlando con le sue amiche. Lei sorride. Io le faccio un cenno di saluto. Lei mi guarda e nel suo sguardo trovo ciò che stavo cercando da tanto tempo.
Mi giro e rincontro quegli occhi accesi e vivaci uguali ai miei.
Nick mi sorride.
-Devo andare, ora.
-Grazie per il regalo. Mi ha fatto piacere conoscerti.- dice.
-Anche a me rivederti. Ricordati di chiamarmi.
Annuisce.
Poi mi volto e inizio a camminare verso l'uscita del White Night. Do un'ultima occhiata a tutte quelle persone che mi fanno sentire uno di famiglia, tutti i parenti e gli amici di Anto. Tutti quelli che fanno parte del mio vero mondo. Qui mi sento a casa, mi sento al posto giusto.
-Aspetta!- grida Nick dietro di me.
Mi volto e lui mi corre incontro. Si ferma a una decina di metri da me.
-Ti voglio bene...papà.- dice.
-Anch'io ti voglio bene, Nick.- rispondo, senza staccare il mio sguardo dal suo.
Poi esco, lasciando il mio paradiso, lasciando il mio mondo.
Ma forse un giorno tornerò.



ANGOLO DELL'AUTRICE
Scusate ma vado di fretta! Stasera posto l'epilogo! Intanto recensite!
Ashleyily95

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Capitolo 16
*** Epilogo ***


Mi giro e vedo Nicolas uscire dal White Night.
-Scusate un attimo, ragazze.- dico alle mie amiche e corro verso la porta del locale.
Mi precipito fuori nella notte buia cercando con lo sguardo Nicolas. Non lo vedo.
Sospiro e chiudo gli occhi. Una mano si appoggia sulla mia spalla. Mi volto.
-Cosa fai qui fuori? Dovresti essere dentro a festeggiare. E' la tua serata, Nick.- gli dico.
-Sì, mamma. E' la mia serata.- dice malinconico, scrutando il cielo scuro.
Lo guardo. Annuisco.
Poi volgo anche il mio sguardo al cielo.
Un fascio di luce solca la volta stellata.
-Guarda mamma.- mi fa notare Nick. -Una stella cadente. Dobbiamo esprimere un desiderio!
-Dì che rivuoi tuo padre.- suggerisco.
-No. La mia vita è perfetta così.- dice, guardandomi. -Papà è fantastico e gli voglio tanto bene. Ma la mia vita è qui con te, con Bruno, con Lexie, con Joaquin e tutti gli altri. Papà ha la sua vita. E noi abbiamo la nostra. Ed è così che deve essere.
Gli sorrido. Forse ha ragione. Forse a volte bisogna solo mettere da parte l'orgoglio per proteggere chi si ama. Lo capisco solo ora. Ho odiato Nicolas per dodici anni perchè non aveva avuto il coraggio di reagire. Ma aveva ragione. Essere coraggiosi non significa essere incoscienti.
Aveva ragione. Avevano tutti ragione. Ed io, Antonella Lamas Bernardi, la divina, the best and the only one, avevo torto.
Mio figlio mi circonda le spalle con il braccio.
-Ti voglio bene, mamma.
-Anch'io, Nick. Ora rientriamo.- dico.
Annuisce e insieme ci avviamo verso l'ingresso del White Night Club.

FINE



ANGOLO DELL'AUTRICE
Ed anche questa fic è giunta al termine...spero non vi abbia deluso troppo! Mentre in Shooting Stars 1 tutte avevano trovato il coraggio di sognare qui Nicolas non ha trovato il coraggio di reagire...Fatemi sapere i vostri pareri!! Grazie a tutti quelli che mi hanno seguito!
Un bacio e alla prossima!
Ashleyily95

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