3 CAPITOLO
Quello che c’è dentro il cuore non muore mai...
Se ci hai creduto una volta lo rifarai...
Se ci ha creduto davvero come ciò creduto io...
Già..proprio così...Quello che c’è
dentro il cuore non muore mai...
Puoi rinchiuderlo nel luogo più profondo
e ostile ma prima o tornerà a bussare alla porta...
E è allora che dovrai decidere che
fare...
Potrai scacciarlo e avere il
rimorso per tutta la vita..
Oppure...
Puoi sempre lasciarlo entrare e
crederci un'altra volta...
Un rumore forte mi distoglie dai
miei pensieri.
E’ il mio cellulare.
*******
“Pronto?”
“Ciao Tesoro....ti ricordi che
giorno è oggi?”
“Ciao Anna...ti informo che mi hai
appena disturbato una grande scrittrice alle prese col suo primo romanzo...”
“Ma quanto la fai lunga..aspetta di
laurearti prima di cominciare a scrivere...goditi la vita!!!!!!!!!!!E’
sabato....sono le dieci di mattina....e..e dalle voci che sento sei al
parco...”finisce la frase scocciata.
“Brava...Comunque per tua
informazione avrei da fare...”
“Nono..se ti ricordo bene...tu hai
promesso di venire a fare shopping con me...cara la mia scrittrice...e non
accetto repliche..sai che potrei cadere in depressione se la mia più grande
amica mi desse buca...”
“Allora ok non sia mai una cosa del
genere”dico ironica “...dove ci vediamo?”
“Ti raggiungo io....”
“Ma ora?”
“Certo e quando senno?”
“Ok..scommetto che sei già
qui..conoscendoti...”
“Hai detto bene cara...sorridi e
guarda dietro di te!!!!!”
**********
Non faccio in tempo nemmeno a
chiudere la chiamata che sento qualcuno a me molto familiare sedersi vicino a
me.
“Sempre la solita vedo..anche la
solita panchina...ho il sospetto che te la sei comprata...non ci vedo mai
nessuno al di fuori di te...”dice sorridendo.
“Spiritosa...questo posto è
bellissimo..poi non ci vedi mai nessuno perché non ci vieni mai qui....”
E già...questo posto è bellissimo.
Un parco da sogno nel centro...
A due passi da casa mia...
Prato verde..
Un laghetto con tante paperelle...
Tanti alberi...
Silenzio...
Tranquillità...
Tante panchine...
Una è speciale...
la mia panchina...
Mi siedo sempre qui...
E’ vicinissima al laghetto....
Piuttosto appartata grazie agli
alberi...
Senza nessun dubbio il mio posto
preferito.
Un paradiso come pochi...
Il posto perfetto per pensare...
Per scrivere...
E per dimenticare...
“Ohi...ci sei?allora andiamo...dai
metti via il portabile, senno i negozi chiudono...”Dice Anna.
“Si si scusa...”
Senza nemmeno accorgermene mi ero
persa nei miei pensieri come sempre...
“Dai su..non ti posso mica
tirare..mettiamo questo in macchina- dice prendendo il mio portabile-e
andiamo...”
Cosi ci incamminiamo.
Ci aspetta una sana mattinata di
shopping salutare...come dice Anna....
Tanti negozi....vestiti, scarpe,
borse...
Di tutto e di più....
Una folata di vento.
Poi un'altra.
Una goccia di pioggia.
Poi un'altra.
Un’ altra ancora.
Tante gocce di pioggia.
Difficile contarle....
Saranno milioni.
Corriamo.
Ormai è tardi.
Abbiamo girato tutti i negozio del
centro.
O quasi...
Ora piove...
Forte.
Così ci ripariamo in un bar.
“Uffa...ma proprio ora doveva
piovere.....”dice Anna guardando il cielo completamente coperto di nuvole
grigie.
“Hai paura di bagnarti i
capelli....”Dico io ironica sedendomi a uno dei tavolini del bar.
“Spiritosa....no...non ho paura di
bagnarmi i capelli”
“Sicura...”La guardo.
“Certo!!”
“Mh....”
“Ok forse un pochino....”
“Un pochino tanto...” dico ridendo.
“ Vabbè...cambiamo
discorso...dicevo no...uh .... guarda chi c’è....” si gira di scatto e indica
tre ragazzi.
Tre ragazzi con l’aria familiare...
Tre ragazzi che conosco molto
bene...
Tre ragazzi che non vedo da più di
un anno...
Tre ragazzi che speravo di non
vedere mai più...
“Oh mio dio ma hai visto chi
c’è...” dice Anna tutta elettrizzata “ Pensavo che non li avrei mai
incontrati...c’è.... guarda come sono belli...e guarda quello a un
lato....magari a avere un ragazzo come lui... è semplicemente fantastico”
“Ma di chi parli?”dico fingendo di
non capire anche se capisco benissimo...
Ma lei non lo sa...
Lei non sa niente....
Di Berlino...
Della mia vita li...
“Allora...non dici niente?”
“Cosa?” chiedo
“Come cosa?...ma non hai visto chi
c’è?”
“Chi?” dico cercando di farmi
piccola piccola
“Ma come?..Tu che l’anno scorzo
stavi a Berlino...vuoi dirmi che non sai chi sono?”
“Ehm...no..chi?” Spero di essere
credibile.
Oh si.... lo so benissimo chi
sono...anche troppo bene...
“Ma i cinema bizarre...strano che
non ti ho mai detto che ero una loro fan...mi sa che non è mai uscito il
discorso..guarda quello al lato è Strify..quello al centro kiro e quello vicino
a kiro è Yu...”dice sorridendo.
“Si ok...” dico cercando di
sorridere.
So benissimo come si chiamano...
Sono agitata.
Troppo.
Non le ho mai detto niente.
Anna l’ho conosciuta dopo essere
tornata da Berlino...
Siamo molto legate.
Ma non le ho mai detto niente.
Mi vergogno troppo.
Chiudo gli occhi.
“Ehi..che c’è? stai bene”chiede
Anna preoccupata.
Li riapro.
“Ehm..si...però nono mi sento molto
bene...forse è meglio che vado a casa...se vuoi puoi rimanere..non c’è bisogno
che mi accompagni...”
“Ma come..se fino a cinque minuti
fa stavi benissimo...”
“Si...ma in questo momento mi è
venuto un mal di testa fortissimo...”
“OK...ma ora non penso che puoi
andare da qualche parte...guarda fuori..piove fortissimo..dai mangiamo qualcosa
e poi andiamo a casa”
“Ehm...ok...” dico poco convinta.
Non voglio stare qui.
Se chiudo gli occhi mi riviene in
mente tutto....
L’ultima volta che l’ho visto...
L’ultima volta che ho visto i suoi
occhi a pochi centimetri dai miei....
L’ultima volta che l’ho
accarezzato...
L’ultima volta che ho fatto l’amore
con lui...
L’ultima volta che gli ho
parlato...
L’incidente...
Lo shock mi aveva fatto dimenticare
tutto...
C’è voluto tempo per ricordare...
E poi per scordare di nuovo...
“Isa..Isa...Isa”dice Anna “ci sei?
ti addormentata a occhi aperti?”
“Ehm..cosa?”
“Dimmelo tu...sono cinque minuti
che hai una faccia da deficiente...e non rispondi...allora cosa prendi...questo
cameriere sta spettando...senno se ne va...”
“A si...ehm..non lo so...”
“Ok allora due cioccolate calde”
dice Anna scocciata al cameriere più scocciato di lei.
“Va bene, torno subito”dice il
cameriere mentre prende appunti e se ne va a servire un altro tavolo.
“Ma cos’hai..da quando siamo
entrate qui sei strana...” dice Anna
“Ehm..ma niente..te l’ho detto non
mi sento bene...”
“Ma..vabbè sarà come dici tu ma
qualcosa non mi quadra...” continua “ e una cosa....ti posso chiedere un
favore...?”
“Certo dimmi”
Qui sento aria di guai...
“Non è che mi accompagneresti a
quel tavolo laggiù?”
“Perché?”
Mi giro e tutto d’un tratto capisco
tutto...
“Ma sei matta....”
Mai e poi mai....
“Dai...su che ti costa..quando mi
ricapita una occasione così..dai sono soli.. andiamo li...ci facciamo fare un
autografo e ce ne andiamo,che ti costa? Poi tu parli benissimo tedesco...io è
tanto se parlo italiano....”
“Ehm..senti” devo immediatamente
inventarmi una scusa..“ io vorrei.....ma mi vergogno...”
“Cosa? Tu? non ci credo mi
dispiace...non ti sei mai vergognata con i ragazzi da quando ti conosco...poi
mica te li devi sposare..devi solo chiedergli un autografo...”
“Si lo so...ma vedi...loro non sono
come tutti..cioè sono famosi...non mi va di disturbarli...”
“Dai...fallo per me...”
“Non ci penso proprio...scusa
tesoro...non ce la faccio”
“Uffa...che ti costa...dai...”
“NO..chiuso il discorso!!!”
Anna mi guarda malissimo.
Sbuffa.
Poi sorride.
“Va bene... fai come vuoi...non ti
posso mica pregare...ricordati sempre però che sei una stronza...non capisco
cosa ti prende..comunque...”dice Anna un po’ scocciata.
Mi dispiace.
Le voglio bene ma non posso andare.
Se per caso mi riconoscesse....
So che per lui sono stata una delle
tante...
Ma mai dire mai....
“Ragazze ecco le vostre
cioccolate”il cameriere di prima interrompe il nostro discorso.
Ne sono quasi contenta...
“Grazie” diciamo in coro mentre lui
ce le passa.
In un batter d’occhi eccolo già a
un altro tavolo sorridente come sempre a servire altri clienti scocciatori come
noi..
“No...cazzo...”dice Anna.
Mi giro.
“Che c’è?”chiedo cercando di fare
la voce più preoccupata possibile.
“Guarda” mi indica la maglietta
bianca con sopra una vistosa macchia di cioccolato “Accidenti e ora?”
“Non ti preoccupare, aspetta che ti
vado a prendere un qualcosa per pulirti”
Mi alzo di scatto e mi dirigo verso
un cameriere poco lontano.
Passando guardo verso il tavolo dei
cb.
Sono solo in due.
Strify non c’è...
Subito mi rigiro...
E’ una frazione di secondo.
E mi ritrovo per terra.
Ho sbattuto contro qualcosa.
O qualcuno...
Alzo la testa e lo vedo.
E’ a terra anche lui.
Mi fissa.
Lo fisso.
Gli stessi occhi.
Blu.
Le stesse la labbra.
Perfette.
Gli stessi capelli.
Perfettamente piastrati.
Ha gli occhi sbarrata.
Mi ha riconosciuto.
D’un tratto tutto intorno si
annulla.
Ci siamo solo noi due.
In un universo parallelo.
Tutto è buio.
I suoi occhi sono il mio sole.
L’unica fonte di luce.
La mia unica salvezza.
Non posso smettere di fissarli.
Sarebbe come morire.
Una seconda volta...
Siamo vicini.
Molto vicini.
Oh Strify....
Sono qui.
A un passo da te.
Senza fare niente.
Ho paura.
Ho paura che se facessi un solo
passo questa magia finirebbe.
Come una piccola goccia di pioggia
che cade a terra e si frantuma in tante piccole particelle d’acqua, con me è
caduto anche il mio cuore.
Si è frantumato una seconda volta.
Ogni piccolo pezzo si è perso in
te.
Strify....
Sei immobile, come me non sai che
fai.
Forse anche tu hai paura di rompere
questa magia.
Poi tutto d’un tratto tutto questo
finisce.
Qualcuno mi prende in braccio e mi
fa alzare.
Tu scompari.
Dove sei?
Chiudo gli occhi.
Una lacrima mi solca il viso.
Solo ora mi accorgo che sto
piangendo.
Li riapro.
La magia è svanita.
………………………………………………………………
Salve a tutti!!!!!!!!!!!!
Eccovi qui il nuovo chappy...
Sta volta ho cercato di essere veloce a
scrivere per aggiornare prima...(...Fortuna che ho trovato il tempo....alle 3
di notte...XD)
Ci sto prendendo gusto a scrivere
questa fan fic...
In
questo capitolo ho fatto un bel salto nel tempo...è passato quasi un anno...E
Isabella e Strify si rincontrano in un bar...
Comunque... La canzone all’inizio è
L’aurora di Eros Ramazzotti...Mi sembrava appropriata alla situazione in
qualche modo...
Spero tanto che questo capitolo non sia
stato noioso... Ho cercato di essere divertente e malinconica allo stesso
tempo...(Speriamo che ci sono riuscita..anche se ne dubito...)
Grazie per chi ha letto la storia fino
a questo punto...
Grazie a chi l’ha messa nei
preferiti...
E grazie anche a chi ha lasciato un
commento:
tokitoki:
Sono
contenta che ti sia piaciuta....A dire la verità anche io Strify come str**zo
non ce lo vedo tanto...Ma è proprio per questo che ho cercato di immaginarmelo in
modo diverso...Poi chi lo sa, può essere che cambi nel corso della
storia...ma ora non dico più niente...sappi solo che siccome è il mio
preferito..non dormirei la notte pensando di aver scritto male di lui...XD
(Strify amore mio......!!!)
Grazie per aver
commentato...
Crazy_Me:
Grazie
di aver commentato...Brava il mio preferito è Strify....Mi fa molto piacere che
ti piaccia...Grazie per avermi detto di scrivere bene (E pensare che la mia
prof di italiano dice sempre che scrivo malissimo...).
Per quanto riguarda i particolari delle
fratture varie...si è meglio cosi....Fammi sapere se ti piace il nuovo
capitolo...
pikkolastrify: Ciauuuuu....
sono contentissima che ti piaccia la mia storia..e a giudicare dal nome mi sembra
che anche a te piaccia Strify(Finalmente un’altra fan di Strify!!!Non ne
conosco nessuna...)...
Grazie tante per aver commentato...Ecco il nuovo chappy...Fammi
sapere se ti piace...