Quasi per caso

di Miki_TR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La donna ideale ***
Capitolo 2: *** Stelle ed eroi ***
Capitolo 3: *** Soprattutto Sirius ***
Capitolo 4: *** Quidditch!!! ***
Capitolo 5: *** Storia della Magia (Forse) ***
Capitolo 6: *** La Gabbianella e il Ratto ***
Capitolo 7: *** L'idea geniale ***
Capitolo 8: *** La festa ***
Capitolo 9: *** Ieri sera... ***
Capitolo 10: *** Bell'amico! ***
Capitolo 11: *** Rossori e Chiarimenti ***
Capitolo 12: *** Qualcosa di cui parlare ***
Capitolo 13: *** Tre regali e una lettera ***
Capitolo 14: *** Come un piccolo tradimento. ***
Capitolo 15: *** Un lupo mannaro non deve essere disturbato ***
Capitolo 16: *** Tra due giorni è Natale ***
Capitolo 17: *** La farsa è finita ***
Capitolo 18: *** Posta via gufo ***
Capitolo 19: *** 646: Torta di mandorle e cioccolata ***
Capitolo 20: *** Confidenze Notturne e Domande Scomode ***
Capitolo 21: *** Dal diario di una bambina silenziosa ***
Capitolo 22: *** Epimeteo Moderno ***
Capitolo 23: *** Vittoria schiacciante! ***
Capitolo 24: *** Di chi è l'errore? ***
Capitolo 25: *** La notte dei Complotti ***
Capitolo 26: *** Lily la spia ***
Capitolo 27: *** Sorprese ***
Capitolo 28: *** La Terribile Professoressa Minerva McGranitt ***
Capitolo 29: *** Lunastorta e i Mostri ***
Capitolo 30: *** Il mio migliore amico ***
Capitolo 31: *** Au Claire de la Lune ***
Capitolo 32: *** Il Disastro di Incantesimi ***
Capitolo 33: *** Una vecchia pergamena dimenticata ***
Capitolo 34: *** Conseguenze di un vecchio errore ***
Capitolo 35: *** Punizione e Confidenze ***
Capitolo 36: *** Aria di Tempesta ***
Capitolo 37: *** Dimenticare Sirius ***
Capitolo 38: *** Le cose davvero importanti ***
Capitolo 39: *** Gli Incubi di Sirius Black ***
Capitolo 40: *** La partita del Secolo ***
Capitolo 41: *** Definizioni Impossibili ***
Capitolo 42: *** Oggi seguo l'istinto ***
Capitolo 43: *** Lo Scherzo di Fine Anno ***



Capitolo 1
*** La donna ideale ***


Fic1

Iniziò, come tutte le cose importanti, quasi per caso.

Non per un fortuito incidente, nè per un' incomprensione, e stranamente neppure per scherzo. Se anni dopo qualcuno avesse domandato ad uno qualunque degli interessati, probabilmente questi avrebbe risposto che tutto aveva avuto inizio per noia.

 

La donna ideale

1 Settembre 1976

L'anno scolastico era cominciato esattamente come i cinque precedenti. L'Espresso era partito puntuale alle 10,00 del primo settembre, dal solito binario 9 e 3/4.

Il solito scompartimento, subito dietro la carrozza del personale (quello quindi più vicino al punto di partenza del carrello dei dolci), era vuoto quando i Malandrini vi presero posto.

Sul binario, subito fuori dal finestrino, le solite scene. Ragazzi e genitori indaffarati a caricare i pesanti bauli, compagni che si ritrovavano e si salutavano, un rospo sfuggito a chissà chi che saltellava indisturbato da un baule all'altro, per finire poi sulla testa di un'indignata strega dai capelli ispidi.

Sulla banchina affollata, i genitori di James e Peter salutavano e gridavano le ultime raccomandazioni mentre il treno si metteva in moto rumorosamente.

-Comportati bene!-

-Hai preso il calderone?-

-James, ti giuro che se mi arriva una lettera dal Preside prima di una settimana, ti puoi scordare il Quidditch per tutte le prossime vacanze!-

-Cerca di seguire le lezioni, anche Incantesimi! E scrivi tutti i giorni!-

Sirius riconobbe immancabilmente le voci, anche se non guardava minimamente dal finestrino. La madre di James, così gentile. Il padre di Peter, sempre ansioso (tra tutte le cose possibili, il calderone! Neppure Codaliscia poteva dimenticarsene!). Poi il padre di James e le sue vaghe minacce. Sirius non aveva dubbi che Silente gli avrebbe scritto entro la fine della settimana, e neppure che le vacanze sarebbero state all'insegna del Quidditch per Ramoso. E infine l'apprensiva minuscola madre di Peter, un' ex Corvonero che aveva la fama di essere stata la migliore studentessa di Incantesimi a memoria di mago.

Come ogni anno, si sforzò di tendere le orecchie al di sopra del rumore del treno e del vociare della gente, e come ogni anno non riuscì a sentire la madre di Remus che, un po' in disparte, sussurrava al figlio un timido "ti voglio bene", percepibile solo dalle orecchie più che fini di un licantropo. Ma, come al solito, sentì Lunastorta rispondere "anch'io" con voce chiara prima che di sedersi di fianco a lui.

Il treno era partito.

Come al solito. E come al solito nessuno dei parenti di Sirius si era degnato di venirlo a salutare. Non che gli interessasse. Aveva trascorso l'ultima settimana di vacanza a casa di James insieme a Remus e Peter. Si erano divertiti come pazzi, avevano trascorso insieme la luna piena (i genitori di James sapevano degli Animagi.) e si erano rimpinzati del buonissimo gelato che la signora Potter faceva personalmente. Avevano festeggiato insieme il compleanno di Remus. Avevano visitato Diagon Alley, fatto acquisti, ed erano andati a vedere l'amichevole dei Tornados contro la squadra Medimaghi Dilettanti (320 a 70. Tutto l'incasso era devoluto al reparto 'Morsi gravi' del San Mungo.). Insomma, una settimana perfetta. Si erano recati insieme alla stazione quella mattina, e i genitori di Peter e la madre di Remus erano venuti a salutare i figli. Ma nessuno era venuto per Sirius, e nessuno si stupiva per questo (sebbene Sirius sapesse che la madre di James non aveva probabilmente smesso un attimo di cercare i signori Black nella folla con lo sguardo.).

Sirius cercò inutilmente una posizione comoda sul sedile. Di fianco a lui Remus stava già togliendo dalla borsa consunta un grosso libro intitolato "I demoni acquatici: un approfondimento. Completo di lista degli incantesimi inefficaci.". Il mago cercò il segno, e cominciò a leggere, ma venne subito interrotto.

-Ehm... Remus?-

La vocetta di Peter ruppe il silenzio. Sirius vide che l'amico aveva preso penna e pergamena, e si era appoggiato su un grosso libro. Sogghignò. Come al solito, Codaliscia non aveva finito i compiti.

-Dimmi, Pete.- Remus, sempre educato, distolse l'attenzione dal suo libro.

-Mi sono accorto di aver dimenticato di fare il tema per Vitious. Mi puoi dare una mano?-

Sirius sogghignò, James fece un sospiro esagerato e persino Remus scosse la testa divertito. A dispetto di sua madre, Peter non era mai stato capace di finire un compito di Incantesimi senza l'aiuto dei suoi amici.

Molti credevano che gli altri Malandrini facessero copiare i compiti a Peter, ma non era così. Sirius sapeva bene che il loro amico era solo terribilmente insicuro. Pensava sempre di non aver capito le lezioni, se non era uno di loro a spiegargliele. Così loro facevano a turno a dargli una mano, e non era difficile nè noioso. Ripassavano insieme, e Codaliscia si impegnava davvero, ottenendo risultati non brillanti, ma del tutto nella media.

Remus cominciò a spiegare pazientemente, e Sirius lanciò a James un'occhiata che voleva dire "che si fa?". James scrollò le spalle, come a dire che tutte le attività divertenti che aveva previsto per quel viaggio dovevano essere rimandate al temine dei compiti. I Malandrini non facevano mai nulla di davvero interessante se uno di loro non poteva partecipare, a meno che non si trattasse di una sorpresa (come la festa di compleanno di Remus un anno prima. James, Peter e Sirius erano stati così impegnati a prepararla di nascosto nei tre giorni precedenti che Remus aveva capito praticamente tutto.), o di una vendetta.

Sirius si rassegnò a risprofondare nella noia. Non ce l'aveva con Peter e i compiti, nè con Remus che gli spiegava pazientemente l'incantesimo. E sapeva benissimo che come James lui stesso non avrebbe accettato di dare il via ufficiale alle scorribande senza gli altri due. Eppure non era di buon umore quel giorno. Si annoiava.

La verità era che si sentiva vecchio. Sapeva perfettamente di non esserlo (avrebbe compiuto 17 anni a novembre), eppure era la sensazione che provava. Tutte le cose divertenti ed interessanti che caratterizzavano la sua vita erano già state fatte. Non c'erano più novità. Nulla di proibito davvero, nulla che gli desse il brivido di rompere un tabù. Gli scherzi erano ormai un'abitudine, le missioni anti-Serpeverde un classico. Non era proprio noia, la sua. Era più voglia di spingersi oltre. Il problema era trovare qualcosa oltre.

Questo dilemma l'aveva tormentato per tutta l'estate, nella casa soffocante di Grimmauld Place. Ma non aveva trovato una soluzione. Così si era rassegnato a tornare alle solite cose, divertenti per quanto ususali. E sul treno si ritrovò a pensare all'elenco delle cose che aveva deciso di fare assolutamente quell'anno, cercandone una da attuarsi sul treno, intanto che Peter finiva i compiti. Primo, passare ovviamente più tempo possibile con i Malandrini. Facile, lo stava già facendo. Secondo, indire una "sbronza di camerata" settimanale. Terzo, trovarsi una ragazza, possibilmente con cui non fosse già stato, e trovarne una anche ai suoi amici, se non altro a Remus e Peter (James se la cavava benissimo da solo.). Ecco su questo poteva riflettere in quel momento.

Dunque cominciamo con Rem. E' esigente, ma troppo timido. Gli ci vuole una tipa intraprendente, ma tranquilla. Serpeverde è da escludere. Griffondoro è il territorio di caccia esclusivo di Ramoso. Le Tassorosso sono troppo timide e sciocchine. La donna adatta a lui è senza dubbio una Corvonero. Magari una più grande. Vediamo un po'... Corvonero, settimo anno... Morgane Raven? Non è molto carina. Janis Jones? Carina, intelligente, popolare... forse troppo popolare. Un po' facile in verità. No, meglio evitare. Alison Musgrave? Troppo studiosa. Comincerebbero a darsi appuntamento in Biblioteca, e cosa si può combinare in Biblioteca? Suzanne Majere? Ci sapeva fare. Sì, se non mi sbaglio era davvero in gamba. Un po' appiccicosa... ehi, un attimo! Non posso rifilare i miei scarti a Remus! Non è educato, Sirius Black, devi escludere quelle che ti sei già fatto. Ops. Allora anche Marjorie Broderik è da escludere... visto poi come l'ho lasciata, dubito che si presterebbe a farsi combinare un appuntamento da me. Uffa, le Corvonero del settimo sono finite! Forse può andare bene anche una del sesto, vediamo...

-Sirius? Sirius? Ma ti sei addormentato?-

-Cosa? Oh, no James, stavo solo pensando alla donna ideale per Lunastorta!-

Colto alla sprovvista, Sirius si era fatto scappare di bocca la verità. Se qualche professore avesse saputo di questo suo punto debole, non sarebbe stato difficile fargli confessare le malefatte dei Malandrini. Bastava distrarlo e fargli le domande giuste a bruciapelo.

Professori in vista non ce n'erano, in compenso Sirius notò che Remus lo stava fissando con un misto di sbigottimento e imbarazzo sul volto. Era arrossito, come sempre quando si parlava di ragazze. Sirius ghignò. Ne parlavano spesso, ormai avrebbe dovuto superare la timidezza.

-Felpato?-

-Sì, Rem?-

-Tu sai che siamo amici.-

-Certo!-

-E che mi fido di te.-

-Ovvio.-

-E che non uscirei con una ragazza consigliata da te nemmeno sotto tortura.-

-Ma certam... eh? Come! Non hai fiducia nella mia capacità di giudizio?-

-Diciamo nel tuo buongusto. Le tue ex non sono mai state famose per intelligenza e sensibilità.-

-Come no!-

-No, solo per il loro sedere perfetto e per le loro belle gambe.-

-Questa è una bugia.-

-Ha ragione lui, Sir.-

-James, non ti ci mettere anche tu!-

-Ha perfettamente ragione lui.-

-Peter!-

-Una per tutte: Carlisia Weickman.-

-... Ah...-

Sirius tacque. Stava cercando disperatamente di tirare fuori dal suo passato una ragazza che fosse intelligente e sensibile. Nulla. Tabula rasa. In realtà Carlisia Weickman era una delle più in gamba. Remus non aveva voluto sparare troppo in basso. Sirius gli era quasi grato. Quasi. Dopotutto Lunastorta stava pur sempre insinuando che lui non avesse gusto per le donne.

-Va bene, Mister non-uscirei-con-una-ragazza-consigliata-da-te, allora con chi conti di cominciare quest'anno? Dovrai pure trovarti una donna in tempo per Halloween, no? -

-E' proprio obbligatorio?- sospirò Remus.

-Be'- intervenne James -se non vuoi puoi sempre reggere il moccolo, oppure costringere uno dei tuoi amici a placare i suoi ormoni e tenerti compagnia!-

-Va bene, avete vinto. Devo ASSOLUTAMENTE trovare una ragazza entro due mesi.- commentò Remus ironico. -Allora, Don Giovanni e Casanova, che consigliate?-

James ci pensò su un attimo.

-Che ne dici di Suzanne Majere? Sirius, la consigli?-

-Ehi, Ramoso, guarda che non è carino proporre a Lunastorta gli scarti di Felpato!-

Sirius per un attimo si fermò a notare l'uso rindondante dei soprannomi che faceva Peter. Sembrava quasi che avesse paura di dimenticarseli se non li metteva in ogni frase!

-Grazie, Codaliscia.- commentò poi. -Ci avevo già pensato, ed ero giunto alla stessa conclusione.-

-Carino da parte vostra.- disse Remus, l'ironia che minacciava di diventare un accessorio fisso della sua voce.

James cominciò a fare nomi. Per ognuno venne fuori un'obiezione. Una era troppo magra, l'altra aveva il ragazzo, una simpatizzava per i Mangiamorte, un'altra ancora era troppo persa per il Quidditch. Peter e Remus avevano scartato alcuni nomi, ma la maggior parte era stata bocciata da Sirius. Nessuno si stupiva di questo. Se una cosa era data per scontata fra i Malandrini, era che Sirius era iperprotettivo verso Remus. Tutti si ricordavano quando, al terzo anno, la prima ragazza di Remus lo aveva scaricato. Sirius le aveva urlato contro nel corridoio, beccandosi una punizione dalla MacGranitt, poi aveva passato la settimana successiva a consolare e distrarre Remus, senza lasciarlo respirare, e finendo per essere a sua volta lasciato dalla sua ragazza, stufa di essere ignorata. La cosa era finita con una sbronza collettiva in camera, e con Sirius che giurava che non avrebbe mai più permesso che Remus venisse trattato male da una "stupida femmina".

Tuttavia la questione pareva senza uscita. In effetti, se si escludevano le ragazze che erano già state con uno dei quattro, e quelle che non andavano bene a Sirius, restava qualche speranza solo con il primo anno. A meno, ovviamente, di non ricorrere alle Serpeverde. Dopo circa un'ora il gioco era dunque finito.

I Malandrini si misero a pianificare il primo scherzo ai Serpeverde della stagione, con evidente sollievo di Remus, che non era molto a suo agio al centro dell'attenzione.

Sirius però continuò a pensare per tutto il viaggio alla ragazza ideale per Remus. Non si capacitava di non riuscire a trovarla. Finì per giurare a se stesso che se non avesse trovato qualcuna per l'amico, sarebbe andato alla festa di Halloween da solo, per fargli compagnia.

Tutto si poteva dire di Sirius Black, ma non che non fosse leale verso i suoi amici.

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Capitolo 2
*** Stelle ed eroi ***


Stelle ed eroi

Stelle ed eroi

 

1 Settembre 1976 - Sera

 

Peter aveva sempre amato la Sala Grande di Hogwarts. Soprattutto il soffitto.

In quel momento, mentre tutti erano presi a chiacchierare aspettando l'arrivo dei nuovi studenti e lo Smistamento, lui teneva il naso in aria e sbirciava le costellazioni e le nebulose del cielo magico di Hogwarts. Astronomia era sempre stata la sua materia preferita. Nessun incantesimo complicato da provare e riprovare, nessun pericolo di essere attaccati da un demone, una pianta carnivora o un calderone impazzito. Solo le stelle, con i loro nomi e le loro storie affascinanti. Si poteva immaginare di essere un eroe come Perseo, degno di avere un giorno la sua costellazione. James, Sirius e anche Remus non capivano il fascino di quella materia. Persino Remus la considerava solo leggermente più interessante di Storia della Magia. Ma loro erano già degli eroi con la loro storia alle spalle, almeno nel piccolo mondo di Peter. Lui poteva solo sognarlo.

Non ne voleva ai suoi amici di essere migliori di lui. Ogni tanto era un po' invidioso, ma poi si accorgeva che gli altri avevano come lui dei punti deboli, e il fatto che si fidassero di lui tanto da mostrarglieli lo faceva sentire importante ed accettato.

James ad esempio era spavaldo solo nelle cose che gli interessavano di meno. Peter sapeva che diventava nervoso subito prima di uno scherzo importante, di un incontro di Quidditch (una volta aveva persino vomitato la sera prima per l'agitazione) o in presenza di Lily Evans.

Remus era timido quasi quanto Peter, anche se lo dava a vedere di meno. I Malandrini erano i soli a sapere quanto la presenza di estranei lo mettesse in imbarazzo; erano i soli a sapere che a volte, quando qualcosa lo turbava, Remus piangeva come un bambino.

Sirius era un caso a parte. Era un arrogante testone, senza dubbio, ma trasformava la sua debolezza in forza, o almeno questo era quello che pensava Peter. Non mostrava mai agli altri di avere un problema, o di essere triste o angosciato per qualcosa. Sirius si risolveva i suoi problemi da solo. Era questo il suo punto debole: non voleva aver bisogno di nessuno.

La consueta riflessione ispirata dal soffitto aveva messo Codaliscia di buon umore. Si sentiva bene, era ad Hogwarts, con i suoi amici, sotto le stelle. E mancava poco al banchetto.

La MacGranitt era infatti appena entrata con il Capello Parlante, precedendo impettita la fila dei bambini del primo anno. A Peter sembravano più piccoli ogni anno che passava.

Il Cappello cantò la sua canzone. Lo Smistamento incominciò, e con esso il consueto gioco annuale dei Malandrini, ovvero appioppare un soprannome a ogni matricola che veniva smistata.

Peter vide che gli occhi di James luccicavano dietro le spesse lenti. Sapeva che l'amico adorava quel gioco. Sirius sembrava leggermente meno preso, mentre Remus scrutava i ragazzini, sicuramente individuandone già qualcuno di interessante del quale pensare in anticipo il soprannome.

-Amelin Portia.-

Una bambina con i riccioli neri si fece avanti.

-Pecorella- sussurrò Sirius.

-Corvonero!- tuonò il cappello.

-Batrakio Davis-

-Occhi di Rana- disse Remus, fissando gli occhi sporgenti del ragazzino. James approvò con un sogghigno.

-Tassorosso!-

Lo Smistamento e il gioco continuarono. Raramente Peter trovava un soprannome prima dei suoi amici.

Una bambina pallida e spaventata fu assegnata a Griffondoro. Peter si era perso il nome, mentre applaudiva come gli altri.

Prendendo posto al tavolo, la piccola inciampò proprio dietro a Peter, che la riacchiappò al volo. Lei fece uno strano gesto con la mano, sorrise e si allontanò. Codaliscia rimase stupito, si era aspettato almeno un grazie. Remus, seduto di fianco a lui, dovette capire il pensiero del suo amico, perchè gli sussurrò all'orecchio - E' sordomuta. Silente aveva avvisato i prefetti. -

-Oh.- disse Peter, vergognandosi di aver pensato male. -Non ho capito il suo nome.-

-Laborit Emanuelle, detta "Gabbianella".- rispose James.

Peter annuì. La ragazzina l'aveva colpito. C'era qualcosa di eroico in lei. Non si faceva fermare dal suo problema. Nulla di strano che fosse finita a Griffondoro. Si ripromise di tenerla d'occhio, così, solo per sapere se poteva aver bisogno di una mano.

Quel pensiero lo accompagnò per tutto il banchetto, e lungo le scale che portavano al dormitorio, mentre ascoltava con un orecchio James e Sirius discutere animatamente se fosse il caso di fare prima lo scherzo di insaponare i pavimenti dell'atrio, o quello si stregare le armature perchè rubassero le borse ai Serpeverde. L'idea di poter magari aiutare quella strana ragazzina lo faceva sentire bene. Si sentiva già un po' più vicino agli eroi dei miti.

Una volta in dormitorio, si mise come i suoi amici a sistemare le sue cose vicino al suo letto. Un rituale che si ripeteva anno dopo anno, e che durava fino all'immancabile trovata di Sirius per rendere "piacevole" la serata del rientro. Improvvisamente qualcosa lo distrasse dai suoi pensieri, che riguardavano ancora la bambina sordomuta. Si girò imbarazzato verso i suoi amici, pronto ad essere preso in giro. In effetti, era strano e insolito che fosse arrivato a sera senza fare una sciocchezza che attirasse l'ilarità degli altri. Si preparò alle consuete battute, che non gli davano fastidio, ma che lo facevano immancabilmente arrossire (e questo scatenava immediatamente altre battute.).

-Ragazzi, non ci crederete mai...-

Gli altri si girarono a guardarlo. Remus stava disponendo i suoi libri sulla scrivania, in ordine come al solito. James si era bloccato con una manica sola del pigiama infilata. Sirius si era appena voltato trionfante con una bottiglia di Wiskey Incendiario in mano. Tutti lo ascoltavano, e questo fece diventare Peter ancora più rosso.

-...ho lasciato a casa il calderone.-

E le battute e le risate presero il via.

 

 

 


Wow! Sono emozionata! Allora, secondo la prassi adesso dovrei rispondere alle recensioni, giusto? Bene, ci provo.

piropiro: Che bello, in assoluto la mia prima recensione! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Come hai visto, questo è un po' diverso, ma presto rivedrai Rem e Siri... e per i futuri rivolgimenti del loro rapporto, spero ti piaceranno. Un bacione.

Agartha: Accidenti, che emozione, a me piacciono tanto le tue storie, e l'idea che tu mi recensisca... mi fa un po' venire i brividi! Ti ringrazio tanto, sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e spero che questo non ti deluda. Il rapporto tra Remus e Sirius è uno dei cardini della storia, ma come si vede da questo capitolo, non è l'unico. Spero che ti possa piacere comunque. Grazie mille e un bacione.

-Fairyangel-:Ti ringrazio molto e spero di non deluderti. Non so se sarà una bella storia, però ci proverò. Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza spesso. Fammi sapere se ti piace anche questo capitolo! Un bacione.

Joy: Grazie! Il tuo commento mi ha fatto un grandissimo piacere, anche perchè è merito tuo se ho trovato il coraggio di postare una storia. Mi hai convinto quando mi hai raccontato che sei più avanti con i capitoli rispetto a quelli che pubblichi, perchè la mia paura era quella di non riuscire a starci dietro. Così ti ho imitato, e ho un paio di capitoli pronti. Quindi è tutto merito tuo! E i tuoi complimenti mi fanno tantissimo piacere. Tengo molto alla tua opinione. Grazie, e un bacione enorme!

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Capitolo 3
*** Soprattutto Sirius ***


Soprattutto Sirius

Soprattutto Sirius

 

1 Settembre 1976 - Notte

 

Remus decisamente in quel momento non si sentiva un bravo prefetto. Non si sentiva neanche bravo. In realtà, era un miracolo che si ricordasse di essere un prefetto. Ridacchiò scioccamente tra sè e sè. Wiskey Incendiario in dormitorio. Baldoria dopo il coprifuoco. 50 punti in meno a Griffondoro. Sì, avrebbe dovuto di certo dire qualcosa di simile. Ma aveva la testa così leggera...

Peter russava già da qualche minuto. Si era messo la maglia del pigiama al contrario, e si era addormentato seduto sul cuscino di Remus, la testa che ciondolava in avanti e le spalle appoggiate alla colonna del letto. Aveva completamente dimenticato il suo calderone.

James era silenzioso. Remus non sapeva se stava dormendo o stava male. E se stava male, era colpa dell'alcol o della Gelatina al gusto di Olio di Ricino che aveva beccato poco prima? Remus non lo sapeva e in quel momento non gli importava. Era troppo occupato a non muoversi, temendo di colpire la testa spettinata dell'amico, che era steso ai suoi piedi, o, molto più probabilmente, di vomitare anche l'anima.

Solo Sirius era sveglio e -quasi- lucido. Stava meticolosamente vuotando la bottiglia degli ultimi sorsi di Wiskey, e guardava divertito Remus, seduto dall'altra parte del letto. Remus si chiedeva come diavolo faceva a tenere tutto quell'alcol. E si chiedeva anche perchè diavolo il festino di bentornato si dovesse svolgere necessariamente sul suo letto. Avrebbe tanto voluto stendersi!

Pensò che forse era una buona idea sequestrare il letto di Peter, che tanto non si sarebbe svegliato fino al mattino, e addormentarsi sperando di smaltire la sbronza.

Era di sicuro un buon piano. Il problema era arrivarci, al letto di Pete. Pensò di chiedere aiuto a Sirius, ma quando alzò gli occhi Felpato aveva esattamente la faccia da "so che tra qualche minuto mi chiederai aiuto per alzarti, e questo mi diverte molto!". Remus decise che era ancora troppo sobrio per buttare alle ortiche il suo orgoglio e chiedere aiuto a quel dannato sbruffone traviatore e mascalzone. Preferiva alzarsi da solo, a costo di cadere durante i pochi passi che lo separavano dal letto di Peter.

Una vocina insistente continuava a ripetergli che Sirius l'avrebbe aiutato comunque. Remus la ignorò, e si concentrò sull'altra, molto più saggia, che lo avvertiva di non fare movimenti bruschi.

Andò tutto come previsto. Remus lanciò a Sirius uno sguardo che voleva dire "non ti scomodare, non mi serve aiuto" (ma forse poteva anche significare "ottima la torta di more a cena", per quel che era in grado di capire Lunastorta.).

Si alzò con un movimento veloce, fece due passi in direzione del letto vicino. Poi si bloccò, sbiancando, quando il suo stomaco decise improvvisamente che uscire a vedere il mondo era una bella idea.

Prima ancora che Remus riuscisse a premersi una mano davanti alla bocca, Sirius era di fianco a lui. Lo sostenne per un braccio, giusto in tempo perchè il licantropo potesse vomitargli metà cena sul pigiama. Remus pensò che Felpato aveva sempre avuto un ottimo tempismo.

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Il pensiero coerente successivo lo ebbe qualche minuto dopo, inginocchiato come da copione davanti al water. Il pensiero era qualcosa tipo "ecco il resto della cena".

Pian piano però la nebbiolina alcolica sui suoi pensieri si diradò. Remus riconobbe il bagno, e il familiare rumore della doccia. Per un attimo si chiese chi diavolo potesse fare una doccia a quell'ora.

Come a rispondere alla sua domanda, Sirius comparve con addosso un accappatoio e i capelli bagnati. Il suo pigiama doveva essere già scomparso nella cesta dei vestiti sporchi.

-Va meglio, Lunastorta?- chiese. Remus non riusciva a capire se Sirius fosse divertito, preoccupato o lo stesse prendendo in giro.

-Ti diverti, sei preoccupato o mi prendi in giro?-

Dannata sbronza! Non era davvero il caso che Remus si mettesse a dire tutto quello che gli veniva in mente. Non con Sirius così sobrio. Il giorno dopo non avrebbe neanche potuto negare.

Intanto Sirius si era seduto per terra vicino a Remus, aveva tirato lo sciacquone, e aveva risposto mezzo divertito, mezzo serio.

-Tutte e tre le cose. E' raro vederti così steso, però sei stato male. Davvero, va un po' meglio?-

-Sì, grazie. E... mi dispiace per il tuo pigiama.-

Sirius alzò le spalle, sorridendo. -Le tue scuse dovrebbero andare agli elfi domestici. Non lo devo mica pulire io.-

Tipico di Sirius pensò Remus un po' più lucido. Non se la prende mai davvero. Almeno non con noi. Non con me.

-No, davvero. Mi dispiace di essere stato male. Mi dispiace che tu mi abbia dovuto assistere. Mi dispiace di aver pensato male di te.-

-Scusa, quando hai pensato male di me?-

Remus si morse un labbro. Ma davvero, dannata sbronza! Adesso chissà cosa credeva Felpato! Era sempre così paranoico, sempre con il timore che i suoi amici ce l'avessero con lui. Cosa poteva rispondergli? Che aveva detto una cazzata? Che lo lasciasse perdere, che era solo ubriaco? Sirius si sarebbe fatto dei viaggi fino al mattino.

-...Rem?- ora la voce di Sirius era davvero preoccupata.

-Be', pensavo qualcosa tipo di toglierti 50 punti per aver portato a scuola bevande alcoliche di contrabbando...-

Sirius si rasserenò un po', e scoppiò a ridere.

-Remus Lupin, sei proprio ubriaco. Griffondoro non ce li ha ancora 50 punti!-

Poi tornò quasi serio, per quanto era possibile. Era pur sempre Sirius Black.

-Te la senti di alzarti? Comincio ad avere sonno. Pensi di arrivare al letto, se ti do una mano?-

Remus annuì. Lentamente, con cautela si alzò da terra, mentre Sirius lo sosteneva. Poi lasciò che il suo amico lo riaccompagnasse in camera. Istintivamente puntò verso il suo letto (quello più vicino alla finestra) ma Sirius lo condusse verso il proprio. Mentre Remus si stendeva, ancora incerto, l'altro gli disse a mo' di scusa: -Da te ci sono James e Pete. E' meglio che dormi qui.-

Remus annuì di nuovo, e si stese. Sirius andò a mettersi un pigiama pulito, poi tornò e si coricò di fianco a lui. I letti di Hogwarts erano abbastanza grandi perchè ci si potesse stare comodi in due.

-Che ore sono, Sirius?- chiese, anche se non era sicuro di volerlo sapere.

-Mi sa qualcosa tipo le tre. Con la nostra fortuna, domani avremo come minimo le prime due ore di Pozioni!-

Remus rabbrividì all'idea. Non che odiasse Pozioni, ma tendeva sempre a sbagliare qualcosa se si deconcentrava.

-Speriamo di no. Preferirei storia della magia.-

-Sicuro, Lunastorta? Storia della magia la mattina dopo una sbronza deve essere un incubo.-

-Sai, Felpato, almeno con Ruf se uno si addormenta non rischia di far saltare in aria qualcosa.-

-Hai vinto, Lunastorta.- rise Sirius. -Mi sa che è il caso di dormire.-

-Mmm mmm. Buona notte, Black.-

-'Notte, Lupin.-

Rimasero in silenzio per qualche minuto. Remus cercò di prendere sonno, ma lo disturbava sapere che Sirius non stava cercando di fare altrettanto. Sirius, da sempre, si addormentava in posizione fetale. James ogni tanto lo prendeva in giro, dicendogli che faceva come i bambini. Il fatto che Sirius quella sera fosse ancora steso sulla schiena, era un chiaro sintomo del fatto che stava ancora rimuginando su qualcosa. E Remus temeva di intuire cosa.

-...Rem?-

Ecco, appunto.

-Dimmi Siri.-

-Se tu... sì, insomma... se tu pensassi male di me davvero me lo diresti?-

Remus si aspettava esattamente quella domanda. Cercò di non sorridere.

-Certo. Se fosse qualcosa di importante, di sicuro.-

Sirius si girò su un fianco, verso di lui. Remus sapeva che ora era più rilassato.

-Pensi male di me, Remus?-

Solo quando fai delle domande sciocche. La sbronza di Remus si stava calmando, perchè questa volta il suo pensiero non trovò da solo l'uscita.

-No, Sirius. Solo ogni tanto, quando fai qualche sciocchezza. E te l'ho sempre detto. E non è grave, davvero.-

-Grazie.- sussurrò Sirius, chiudendo gli occhi.

Certe cose non cambiavano mai, pensò Remus addormentandosi. Soprattutto Sirius.

 

 


 

imooto: Grazie mille dei complimenti, spero di non deluderti. Anch'io odio Codaliscia, però qualcosa di positivo in lui ci doveva essere, almeno all'epoca della scuola, no? Se no perchè gli altri si sarebbero fidati di lui? Certo, con tutto quello che succede dopo... be', potremmo aprire un club di caccia al Ratto, no? Grazie ancora e un bacione!

Fairyangel: Abbastanza presto? Spero di sì (in realtà ho un po' paura... non mi ucciderai per questa volta?). Ti ringrazio tantissimo dei complimenti, mi fanno un sacco bene, anche se adesso sono davvero fuxia in faccia! Spero davvero di non deluderti (anche perchè ci tengo alla pelle), tu però fammi sapere se qualcosa non va, ok? Grazie per la fiducia e l'incoraggiamento! Un bacione.

Joy: GRAZIE! Il tuo commento mi ha fatto un grandissimo piacere, anche perchè so quanto odi Peter (lo odio anch'io). Mi stai incoraggiando tantissimo. Addirittura dici che scrivo bene? Io non ne sono mai stata convinta, secondo me sono troppo prolissa. Le stelle mi hanno sempre affascinato, quindi ho messo un po' di me in questo Peter, per cercare di farmelo stare un po' più simpatico. E anch'io ho un debole per Sirius, infatti in generale credo che sarà il personaggio più presente in questa storia, anche se spero di essere equa il più possibile. Già in questo capitolo, anche se il POV non è il suo ha una bella parte, no? Secondo me è il personaggio con il carattere più complesso di tutti, quindi intendo divertirmi a sviscerarne tutte le sfacettature. Meno male che hai notato il calderone, temevo che nessuno si sarebbe ricordato dal capitolo scorso. (Meno male davvero, perchè ho disseminato tutti i capitoli di richiami vicendevoli!) Non puoi immaginare davvero come la tua recensione mi abbia reso felice! Grazie mille! Un bacione enorme! PS. Io conto molto su di te per sapere se qualcosa non va, quindi sii sempre brutalmente sincera, ok? Io con te lo sono! Un altro bacione.

krnsna3punti: Accipicchia, che strano nick! Be', se le Remus/Sirius sono la tua ragione di vita, siamo in due! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, in proposito. In realtà cimentarmi con Peter è stata un po' una sfida, perchè lo odio, però volevo provare a trovargli qualcosa di buono. Sono contenta che lo trovi ben caratterizzato, secondo me nel periodo della scuola aveva dei lati positivi, magari si è rovinato dopo. E infatti Emanuelle sarà importante in seguito, se non altro per Peter. Come fa a seguire le lezioni? Be', un po' verrà fuori nei prossimi capitoli, comunque ho ragionato molto se fosse possibile o no. Ho supposto che leggesse le labbra, quindi capisce le spiegazioni, e con i libri in realtà non ha problemi. Il problema grosso sono gli incantesimi. Ma ho pensato che se Harry nel V libro riesce a usare Lumos anche senza la bacchetta in mano, si possa riuscire a lanciarli anche senza parlare, se la volontà è forte. Forse è un po' azzardato, ma passatemelo. Ah, e per quanto riguarda il gioco dei soprannomi, ho terribilmente scopiazzato dall'usanza scout di dare dei nomi ai ragazzi del primo anno. Ho risposto a tutto? Spero di sì. Grazie mille per i complimenti e l'incoraggiamento! Un bacione!

Agartha: Ciao carissima! Devo dire che il tuo commento mi fa molto piacere. Hai capito benissimo quello che volevo dire di Peter, è esattamente così che credo che si senta. E certamente il suo complesso di inferiorità è alla base del tradimento. Però, mi dispiace, ma penso che non arriverò al tradimento in questa storia. In realtà pensavo di limitarmi a descrivere più o meno un anno di scuola dei Malandrini. Per quanto riguarda la ragazza sordomuta, invece, la rivedrai tra circa tre capitoli, e la sua presenza diventerà abbastanza costante. Mi fa piacere che ti abbia divertito la storia del calderone, io avevo paura che non si notasse il richiamo! In fondo serve proprio per far vedere Codalisica come un personaggio buffo. Ti ringrazio tantissimo dei complimenti, spero davvero di non deluderti! Le tue storie sono sempre così avvincenti e soprattutto piene di suspance, che mi sento in soggezione! Grazie grazie grazie e un bacione grande!

Erine: Oddio, mi è preso un accidente quando ho letto il tuo nome! Non ci posso credere che TU abbia letto la mia storiella! Sono fuxia in faccia! Grazie per i complimenti e l'incoraggiamento. Allora, detto tra noi, se lo slash ci sarà o meno, be', mi sa che si capisce già dal sommario, no? Però posso garantire che sarà un po' "particolare", e mi sa che vi terrò abbastanza sulle spine. Ah, sì, e che il tutto sarà un abbastanza incasinato. Per quanto riguarda il dannato Peter, io avevo paura che non piacesse il fatto di dedicargli tempo in una storia, però devo dire in tutta sincerità che mi sono divertita a entrare nella sua testolina contorta, e che ricomparirà abbastanza spesso. In fondo, giustamente, è un Malandrino. Oddio, tu hai delle aspettative sui miei personaggi? Mamma mia, rischio il panico! Non so se saranno come dici. Sirius è sicuramente un figo da paura, quindi su questo non ci piove, ma per quanto lo riguarda, mi sa che dovresti chiedere a lui come sarà, visto che negli ultimi capitoli che ho scritto (sono abbastanza più avanti rispetto alla pubblicazione) ha fatto di testa sua stravolgendomi la trama. Davvero irritante, se lo senti digli da parte mia che se non sta attento gliene faccio succedere tante... Per le Serpi c'è in serbo un bello scherzetto, più tutti quelli che mi verranno in mente strada facendo! James invece sarà un po' strano in questa storia. A me piace moltissimo come personaggio, ma sto andando alla ricerca di un lato nascosto (e non necessariamente gradevole) del suo carattere. Ti ho incuriosita? Vedremo. Remus, Remus... è il personaggio più difficile da scrivere per me. Vedremo come verrà fuori (può essere che anche lui si cerchi la sua strada personale, mandando al diavolo i miei progetti). Io lo vedo molto come uno che ha le unghie, eccome, solo che non le tira fuori perchè ha paura di esagerare. E credo anche che sia molto emotivo, almeno da ragazzo, e per questo sembri fragile, anche se in realtà i più fragili sono quelli che si tengono tutto dentro. In questo capitolo come ti è sembrato? Un po' sopra le righe, no? Mi sa che il mio Remus per ora è molto Malandrino. Spero che ti piacerà. Ah, poi per quanto riguarda i sentimenti di Sirius, tranquilla: li ho nascosti così bene che lui li sta ancora cercando (sono in mezzo al suo libro di storia della magia, ma tu non dirglielo!). Per ora sta cercando anche una ragazza per Remus, non ha ancora desistito. E non ha ancora capito che se esclude le sue ex, quello che rimane... c'è un motivo perchè non sia nell'altra categoria, no? Ho risposto a tutto? Spero di sì. Sai che sei già la seconda che mi minaccia di morte? Comincio ad avere paura... Mi comprerò un cane da guardia (sì, poi lo chiamerò Felpato e piangerò tutte le notti perchè non saprà trasformarsi in un figo da paura...). Davvero, grazie mille ancora per il commento (che non mi tedierà mai!), e alla prossima! Un bacione.

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Capitolo 4
*** Quidditch!!! ***


Quidditch!

 

Quidditch!!!

 

7 Settembre 1976

 

Era risaputo tra i Malandrini che per James la scuola non cominciava davvero fino al primo allenamento di Quidditch della stagione.

James era stato intrattabile per tutta la settimana. Le parole Boccino, manico di scopa e allenamento ricorrevano ormai con frequenza allarmante in ogni sua frase.

Così nessuno si stupì quando il primo sabato dell'anno scolastico James si alzò alle cinque e venti, svegliando per altro tutti gli altri, per prepararsi per l'allenamento (che iniziava alle nove).

Il copione in effetti era il solito. Se regolarmente da dicembre James si alzava 10 minuti appena prima dell'allenamento, per poi tentare cose stupide tipo fare colazione sotto la doccia o mettersi i calzini scendendo le scale, quella mattina era decisamente troppo nervoso per sprecare tempo in attività inutili come dormire.

Così si alzò, alle cinque e venti appunto, si lavò e si vestì con cura, controllando lo stato delle numerose cinghie della divisa, si mise a lucidare la scopa, trovandola in perfette condizioni (dopo tutto, l'aveva sistemata solo la sera prima. Come può una scopa rovinarsi in una notte nel baule?).

Quindi chiamò Sirius, convinto che anche per lui fosse ormai il momento di prepararsi. Peccato che Sirius non vedesse l'urgenza di alzarsi alle sei per un allenamento che iniziava alle nove. James pensò che quel ragazzo davvero prendeva poco sul serio il suo ruolo nella squadra. Insomma, quando mai un Battitore come si deve manda a quel paese il suo Capitano nonchè migliore amico che lo sveglia nell'imminenza di un fondamentale allenamento?

Sirius comunque era tornato a russare. James pensò di svegliare intanto Remus e Peter, ma poi considerò che in fondo loro non dovevano allenarsi, ma solo assistere.

No, la cosa più urgente era tirare giù dal letto quello scansafatiche di Sirius. Anche a costo di ricorrere alle maniere forti.

-------------------------

Un'ora dopo i Malandrini facevano il loro ingresso più o meno trionfale nella Sala Grande, pronti per la colazione. Che sarebbe stata pronta non prima di mezz'ora.

In testa al gruppetto James, allegro e pimpante nonostante l'occhio nero nuovo di zecca che sfoggiava sul viso. Evidentemente, Sirius non aveva gradito le maniere forti.

Seguivano Remus e Peter, ancora assonnati. Remus si domandava evidentemente perchè mai aveva incoraggiato James al secondo anno perchè tentasse di entrare nella squadra. Peter si chiedeva a mezza voce dove come diavolo si allacciasse quella stupida camicia, che quella mattina non faceva altro che spostare bottoni e asole in modo da non essere mai messa bene.

L'espressione di Sirius era molto più nera. James sapeva perfettamente che il suo migliore amico era un po' arrabbiato con lui.

Probabilmente gli aveva dato fastidio la Polvere Urticante lanciata sui suoi piedi. In effetti zoppicava. O forse era stata la mazza da Battitore in testa? Be', almeno ora sapeva cosa provavano quei poveri Bolidi.

James non se ne preoccupava. Sapeva che il suo amico lo avrebbe ringraziato non appena si avesse riassaporato il piacere di cavalcare la sua scopa, setacciando il campo alla ricerca di Bolidi.

-------------------------

Tre ore dopo non ne era più tanto sicuro.

Ok, aveva indetto lui una partitella di allenamento. Aveva deciso lui di mescolare titolari e riserve, per equilibrare le cose. Era stato lui a consigliare che giocassero tutti come in una vera partita.

Ma, pensò schivando l'ennesimo Bolide, Sirius ci stava mettendo davvero troppo impegno. James era consapevole di essere il giocatore più pericoloso della sua squadra, ma senza dubbio i suoi Cacciatori avevano vita facile se uno dei Battitori mirava esclusivamente al Cercatore.

-Ti diverti, Ramoso?- gli gridò Sirius, sfrecciandogli accanto con la mazza levata, e un ghigno sul viso che avrebbe preoccupato chiunque. Chiunque tranne James, ovvio.

Dagli spalti si levò la voce di Remus. In effetti, Remus e Peter erano il solo pubblico. Non molti Griffondoro si svegliavano alle nove di sabato mattina per assistere agli allenamenti.

-Sirius, non esagerare!-

Bang! Un Bolide puntò dritto verso gli spalti. Remus si abbassò appena in tempo.

James fischiò un fallo a Sirius. Ricevette in cambio il secondo Bolide verso la faccia, e riuscì ad evitarlo per un soffio.

Adesso basta! Sirius Black stava esagerando. Doveva dargli una lezione. Ghignando, un ghigno molto simile a quello precedente di Sirius, prese una mazza dal battitore della sua squadra e diede inizio alla guerra.

Intanto, il Cercatore di riserva perse il boccino. Ma la Guerra dei Bolidi aveva già preso il via.

-------------------------

Mezz'ora e parecchi lividi dopo, i Malandrini riaccompaganrono James in camera. Quest'ultimo non era certo al massimo della forma. Sirius aveva preso qualche botta, ma ostentava ancora un'aria spavalda, mentre sosteneva il suo migliore amico.

James si ripromise di non sfidare mai più Felpato con i Bolidi. In fondo, lui era un Cercatore. Per quanto fosse un fuoriclasse, chi poteva pretendere che avesse la meglio su un Battitore? Anzi, sul miglior Battitore di Hogwarts?

Dieci minuti dopo, i due contendenti erano soli in camera. Peter era andato a chiedere qualcosa alla MacGranitt (alla MacGranitt? Di sabato? Ma era impazzito Codaliscia?), e Remus in infermeria a farsi dare una pomata per i lividi.

James e Sirius erano stesi sui rispettivi letti, attendendo pazientemente il loro infermiere personale.

-Felpato, ma ce l'hai con me per qualcosa?-

-Nooo, Ramoso, è che mi diverto a boicottare gli allenamenti!-

-Non te la sarai presa per il risveglio brusco?-

-Secondo te?-

-Capito. E' stata la Polvere Urticante?-

-No.-

-La mazzata allora.-

-Neppure.-

-Non ti sarai arrabbiato per il sollettico!-

-Ma ti sembra?-

-Allora?-

Sirius mugugnò qualcosa di incomprensibile.

-Stavi sognando cosa?- chiese James, a voce alta.

-...DivincerelacoppadiQuidditch...-

James si portò una mano alla fronte. Decisamente, il suo amico era matto.

La riflessione fu interrotta improvvisamente.

Remus spalancò la porta ed entrò gridando a squarciaglola:

-GOOD MORNING VIETNAM!- come faceva sempre quando doveva improvvisare un'infermeria in dormitorio per i suoi amici scavezzacollo.

James si lasciò andare sui cuscini, sospirando. Decisamente, in quella camera non ce n'era uno normale.

 

 

 


 

Ecco qui, con questo capitolo è finita la parte "introduttiva" della storia. Dal prossimo comincerà a cambiare qualcosa!

Volevo solo ringraziare tutti coloro che recensiscono, perchè è bellissimo davvero leggere i commenti. Sono fisicamente dipendente dalle recensioni, davvero, è come una droga! Adesso rispondo personalmente ai miei personali spacciatori. Grazie a tutti!

 

imooto: Che ne dici di un laboratorio di vivisezione? Non mi piacciono gli esperimenti sugli animali, ma per Codaliscia si può fare un'eccezione! Sirius è molto affettuoso con Remus. Forse dipende dal fatto che io lo sento molto simile a me. In effetti Sirius reagisce spesso come farei io. Mi hanno sempre accusata di avere la sindrome della Crocerossina! Sono contenta che ti incuriosisca questa storia. Dal prossimo capitolo si comincia a fare sul serio. Un bacione.

Dragonfly: Grazie dei complimenti (vedessi di che colore sono!), mi fanno un sacco piacere! Spero tanto che la storia risulti interessante. E anch'io adoro la coppia Sirius/Remus, infatti saranno molto presenti in questa storia. L'idea di Remus ubriaco mi piace così tanto che dovevo metterla da qualche parte, ed ecco qua! E' sempre divertente quando si ubriaca un personaggio buono e bravo. Grazie per i complimenti per Peter, temevo che mi sarebbero arrivate minacce di morte, invece è piaciuto. Mi sarebbe piaciuto poterlo fare fuori in questa storia, ma poi non sarebbe stata la stessa cosa, no? Grazie mille di avermi scritto! Un bacione.

Joy: Ciao! Ma che bello averti fatto sorridere! Sono contenta (be', non per la paresi... quello è un po' un problema...). Sirius e Remus sono senza dubbio carini, quello è merito loro. A me fanno tenerezza, da sempre, considerato che poi soffriranno molto. Mi piace scrivere qualcosa di leggero e divertente con loro come protagonisti. In effetti questa sarà una storia molto leggera, spero che piaccia lo stesso. Sono contentissima che ti piaccia come scrivo. Invece a molte professoresse di italiano non piaceva, ma questa è un'altra storia. Be', non è vero che in questa storia non c'è niente che non va, ma meglio se non si nota! Ti ringrazio tanto per i complimenti, tra un po' mi commuovo. Davvero, non pensavo che facesse così piacere! Sono davvero contenta. Un bacione ENORME e un grazie ancora più grande.

Agartha: Ciao! Ti piacciono gli happy end? Anche a me, tantissimo! (Ops, non è che ho svelato qualcosa?) A parte gli scherzi, la mia intenzione è quella di scrivere una storia "leggera", magari che faccia ridere, sicuramente che non faccia piangere. Per quello mi è bastato il quinto libro. E anch'io sono una romantica, in fondo. Abbastanza in fondo. In realtà sono più una casinista, ma penso che tra qualche capitolo si capirà. Grazie per i complimenti! Anch'io adoro l'idea di Remus ubriaco, è una persona molto controllata e brava, e ogni tanto si lascia andare! Sirius è un bravo ragazzo. Ci tiene ai suoi amici (soprattutto a...), anche quando gli vomitano addosso (non è piacevole, ma si sopravvive!). Però io lo vedo molto paranoico. Non so perchè, ma mi piace descriverlo così. E anche insicuro, come hai detto tu, ecco perchè fa tanto il duro. Sono contenta che ti piaccia! E sono contenta che la storia ti prenda, è davvero un bel complimento. Grazie e un bacione!

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Capitolo 5
*** Storia della Magia (Forse) ***


Storia della Magia (forse)

Storia della Magia (Forse)

 

23 Settembre 1976

 

Ruf parlava da secoli. Doveva aver ripetuto le parole "Rivolta dei Giganti" e "Convenzione del 1683" almeno un miliardo di volte. Sirius aveva cercato in tutti i modi di trovare un sistema tranquillo di sopravvivere indenne alle due ore più noiose della sua vita. DUE ore di storia della magia. Due. In più, di lunedì mattina. Tutta colpa di quel pazzo di Kettleburn, che aveva avuto la brillante idea di farsi asportare una mano da un Crup la sera prima. Risultato: un professore al San Mungo, e i suoi poveri studenti costretti a sopportare un inopportuno bis della lezione in assoluto perggiore.

Bisognava dire che Sirius aveva tentato di starsene tranquillo. Per tutta la prima ora si era dondolato sulla sedia, aveva pensato a un nuovo scherzo da fare a Mocciosus, aveva cercato di ricordarsi il nome della ragazza (niente di che) che lo aveva fermato quella mattina con la scusa di un'informazione, era caduto due volte dalla sedia, aveva finito un vecchio cruciverba e scritto qualche riga del compito di Trasfigurazione.

A quel punto, le sue risorse erano davvero finite.

Almeno finchè non ritrovò nella cartella un interassante articolo che aveva comprato l'anno prima da Zonko.

Si trattava di una pergamena, all'apparenza comune, incantata con un sortilegio perenne di verità. In pratica, chiunque avesse risposto ad una domanda scritta sul foglio, avrebbe immancabilmente scritto solo ed esclusivamente i suoi reali pensieri, la verità. Non si trattava di un oggetto pericoloso, dal momento che era previsto che si potesse rispondere con "è un segreto" o "non posso dirlo". Ma nelle mani giuste (e le mani di Sirius Black erano esattamente quelle giuste per quel tipo di oggetto) poteva rivelarsi davvero interessante.

Accertatosi che Ruf stesse ancora spiegando con voce monotona, Sirius mandò un biglietto di prova ai suoi amici nella fila davanti (Ruf lo aveva spedito nell'ultimo banco, sperando che con il muro alle spalle riuscisse a evitare di cadere ancora).

Felpato si annoia. Avete voglia di giocare? Vi farò 5 domande. Se rispondete sinceramente, lo farò anch'io.

Il biglietto era atterrato da neanche un minuto sulla spalla di Remus, e subito tornò indietro corredato di risposta.

Grande! Codaliscia

Proprio quello che ci voleva! Ramoso

Devo proprio? Oh, va bene, per una volta! Lunastorta

Sirius sogghignò. Erano caduti nella sua piccola, innocente trappola.

Srotolò la pergamena incantata. Decise di cominciare con una domanda di riscaldamento. In fondo, dovendo scrivere anche lui sulla pergamena, non voleva rischiare di bruciarsi in partenza.

Chi è la ragazza più carina di Hogwarts?

La risposta arrivò in breve, anche se Sirius poteva giurare di aver visto le orecchie di Remus farsi rosse mentre scriveva. Il solito, vecchio Lunastorta! Ma almeno forse la sua risposta avrebbe illuminato Sirius su come risolvere uno dei suoi problemi, vale a dire trovare una donna che accompagnasse Remus ad Halloween.

Marine Zeller. C.

Senza dubbio Lily Evans. (Felpato, c'è bisogno di chiederlo?) R.

"La pergamena non impedisce a James di essere prevedibile!" pensò Sirius.

Eloise Garden. L.

"Ma porc..." Sirius imprecò tra sè e sè. Eloise stava con un ex-Corvonero che si era diplomato l'anno prima, e quindi nessuna speranza di metterla con Remus.

Ma ora le cose si facevano interessanti. Sirius scrisse la sua risposta, poi passò alla domada successiva.

Per me è Viconia deVir, quella di Serpeverde. F.

La donna più brutta con cui siete stati?

Qualche secondo di attesa, poi...

Tanya, non mi ricordo il cognome, quella di Tassorosso che adesso fa il quinto. C.

Yvette Blaime, ma negherò di esserci stato! (Sir Felpato, ma è incantata questa pergamena?) R.

Bho?! Forse la Gender, ma non è molto carino dirlo! L.

Sirius aveva un sorriso da un orecchio all'altro. Aveva scritto quella domanda esattamente per sapere se James era davvero stato con la Blaime, che aveva un naso che faceva concorrenza a Mocciosus.

Anna Bole. F.

Sirius era sempre più esaltato. Anna Bole era considerata da tutti davvero carina. Solo che lui era molto esigente in fatto di donne.

Il vostro sogno erotico ricorrente?

Ora si faceva sul serio. Sirius voleva scaldare un po' gli animi, giusto prima delle domande finali.

Farlo sulla torre di astronomia. C.

Due donne in una volta, di cui una Lily Evans. (Ehi, è incantata davvero! Razza di...) R.

Sotto la luna piena. (Lo so, sembro matto. Pensateci, è una cosa che non potrò fare mai!) L.

Sintetici, i suoi amici. Ma Ramoso aveva mangiato la foglia. Sirius doveva assolutamente anticipare il domandone finale, prima che James si chiamasse fuori. Era troppo curioso di sapere quante delle vanterie del suo amico fossero vere.

Una stanza piena di specchi, oppure qualcuno che guarda.

Si stupì di se stesso. Non credeva di essere così malato.

Ok, gente, questa è difficile.

1) Bacio con la lingua.

2) Toccarsi (vestiti)

3) Toccarsi (+ o - nudi)

4) Sesso orale

5) Sesso

Fin dove vi siete spinti al massimo?

Il momento della verità non si fece attendere molto.

3. Non azzardatevi a prendermi in giro! C.

5. R

4. Felpato, ma insomma! Devo essere del colore della sciarpa! L. PS Nessuno ti prenderà in giro, Codaliscia, vero ragazzi?

Oh. Che delusione. Sperava di scoprire che qualcuno dei suoi amici (James in particolare) era più indietro di quanto dava ad intendere.

5, ovviamente. F.

A quel punto, si era bruciato la domanda migliore. Rimuginò un po', cercando un'ultima cosa da chiedere, e un po' per scherzo, un po' per farla breve, buttò lì la prima che gli venne in mente.

Siete mai stati attratti da un altro uomo?

Se Sirius avesse intuito dove avrebbe portato quella domanda, forse ci avrebbe pensato due volte prima di farla. Ma, forse, non era detto.

Che schifo! Ma come ti viene in mente? C.

No. R.

Sirius sgranò gli occhi. Forse aveva letto male.

Forse. L.

Avvicinò la penna al foglio, per scrivere la sua risposta. Aveva una mezza idea di mandare un altro biglietto a Remus, per chiedergli che razza di risposta era "forse".

Non ebbe il tempo. La sua risposta prese forma, mentre la campanella suonava, stupendolo. Mise velocemente la pergamena nella borsa e, sollevato del fatto che nessuno dei suoi amici chiedesse di vedere l'ultima risposta, pensò che si sarebbe fatto delle domande su quello stupido gioco fino alla fine della sua vita.

In effetti, nei giorni seguenti, ogni volta che era sicuro di essere solo riguardava la pergamena, che aveva nascosto dentro il suo cuscino. I suoi occhi tornavano continuamente sulle due ultime risposte. Il forse di Remus.

Ma soprattutto il suo .

 

 


 

 

Allora? Che ne dite? Siete stupiti dalle risposte? Be', mi sa che qualcuno aveva intuito dove andavo a parare. Ma Sirius di certo no!

Non so se si è capito, comunque i capitoli di questa storia sono più o meno a cicli di quattro, uno per ogni Malandrino.

Quindi il prossimo capitolo torna Peter! (Schivo un pomodoro).

Ora rispondo a quelle persone meravigliose che mi hanno lasciato una loro opinione!

 

imooto: Sirius e James sono due soggetti alquanto rissaioli, almeno nella mia storia, quindi sono contenta che questo non dispiaccia! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, non è che sia proprio serio serio (infondo parla Sirius), ma stiamo arrivando al punto. Ti consiglio di pensare a qualche bell'esperimento da fare su un certo ratto, visto che nel prossimo capitolo tornerà a tormentarvi! Un bacione.

Agartha: Il tuo commento mi ha fatto davvero piacere, oltre a farmi diventare di un colore inguardabile. Sono davvero contenta che la mia storia non annoi, perchè è sempre stata la mia paura più grande. Questo capitolo serve proprio a delineare la particolarità dell'amicizia dei Malandrini, che in realtà è la vera protagonista di questa storia. Ho sempre pensato che dovessero avere un rapporto molto bello, e sono contenta se si vede nella fanfic. Il capitolo scorso è stato finora uno dei più divertenti da scrivere (e questo uno dei più difficili...), soprattutto perchè io come James Potter adoro il Quidditch, è l'unico sport che mi piace davvero! Ma da adesso si entra nel vivo! Già è successo qualcosa di strano, ora bisogna vedere che conseguenze avrà! Grazie per i complimenti, mi state davvero drogando, sono felicissima! Un bacione.

-Fairyangel-: Sono contenta di averti fatto ridere! In effetti, speravo proprio che il capitolo fosse divertente. E in questo capitolo succede qualcosa. E ci saranno delle conseguenze, e conseguenze alle conseguenze. Mi piace mettere ogni tanto un capitolo in cui non succede nulla di particolare, giusto per far vedere un po' d'atmosfera... Grazie mille dei complimenti, e fammi sapere se continua a piacerti!

Joy: Tu avrai una paresi facciale, ma io ho le lacrime agli occhi! Oddio, tu sei un vero tesoro! Sono davvero commossa. Ma come fai ad essere sempre così poetica, anche nelle recensioni? E perchè è così difficile risponderti senza sentirmi banale? E poi hai capito perfettamente il senso della storia, è esattamente quello che volevo dire, una storia di tutti i giorni, la storia di un'amicizia. La vita dei Malandrini, in un anno qualsiasi. Sono davvero felice che si capisca. Davvero tanto. Non me la sarei sentita di buttarmi in una storia di eroi. A me piacciono le persone. (Mi sento un po' Peter...) A costo di sembrare scema, a me piace questa storia, sto cercando di scrivere una storia che mi piacerebbe leggere, ma davvero avevo paura che piacesse solo a me. E' davvero bellissimo, gratificante sapere che piace anche ad altri, che piace come scrivo. Ma soprattutto è stupendo sapere che qualcuno (tu) è sulla mia lunghezza d'onda, che mi capisce così bene come fai tu. Che sei riuscita davvero a centrare il significato di tutto questo, di quello che volevo dire, sottintendere. Grazie mille per tutto il tuo sostegno. Un Bacione.

itasil: Sono contenta che questa storia ti piaccia, e spero che questo capitolo faccia intuire qualcosa sulla vicenda. Mi fa molto piacere anche se la trovi spiritosa, perchè io mi sto divertendo moltissimo a scriverla, e ci tengo che risulti divertente. Un bacione.

Erine: Grazie mille, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e che James ti sia simpatico. Per quanto riguarda Remus e Sirius, succederanno un sacco di cose... be', vedrai! La lemon... allora, devi sapere che io sono terribilmente sfacciata a parole, ma scrivere è tutta un'altra cosa... Non ho mai scritto una lemon, e non so se ne sarò capace... Insomma, ho progettato la storia in modo che quando arriverò ad un certo capitolo deciderò lì per lì fino a che punto arrivare. Anche se ci sarà, mi sa che sarà molto "soft", non mi vedo portata per i dettagli. Però è ancora tutto da vedere. Anche ha me piace molto leggere certe scene, ma ho trovato che sono molto più belle in inglese che in italiano! Usano certi termini che se uno prova a tradurre... sono terribilmente volgari! Ma in inglese fanno tutto un altro effetto. Ti consiglio di provare, è davvero divertente, poi se consideri che io non so assolutamente l'inglese eppure capisco, allora vuol dire che non è pesante come lettura. Ma questa è una digressione. Grazie davvero, i tuoi complimenti mi hanno fatto un sacco piacere. Un bacione.

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Capitolo 6
*** La Gabbianella e il Ratto ***


La Gabbianella e il Ratto

La Gabbianella e il Ratto

 

Settembre-Ottobre 1976

 

A volte le cose si fanno semplici improvvisamente. Tutto era cambiato per Peter da quel primo sabato di scuola in cui aveva abbandonato i suoi amici, reduci dalla "Guerra dei Bolidi", per andare a trovare la gelida e terribile Minerva McGranitt nel suo ufficio.

Per tutta la settimana Peter aveva riflettuto sulla bambina sordomuta. Era arrivato alla conclusione che da solo non poteva aiutarla. E lui voleva davvero aiutarla. Solo che non sapeva come fare.

Dopo molte riflessioni, si era deciso a parlarne con la sua Capocasa. La professoressa McGrannit lo spaventava sempre un po', con quella sua aria severa e inflessibile, però si era sempre mostrata disponibile verso gli studenti. E poi non avrebbe saputo a chi altro chiedere.

Bussare alla porta dell'ufficio si era rivelata la cosa più difficile dell'intera situazione.

La McGranitt aveva ascoltato il suo racconto senza aggrottare le sopracciglia neanche una volta, poi gli aveva addirittura rivolto una specie di sorriso. Si era mostrata entusiasta dell'idea di Peter. Aveva fatto un lunghissimo discorso, di cui Peter non aveva capito proprio tutto, sulla solidarietà fra maghi (che non doveva però escludere i Babbani!), sull'opportunità di aiutare Emanuelle, sull'occasione di maturazione per Peter, e sul fatto che forse Peter avrebbe imboccato una strada che lo portasse a trovare la sua "vocazione".

Peter era uscito dall'ufficio un po' frastornato, ma molto soddisfatto di se stesso. La professoressa gli aveva promesso di procurargli un libro che insegnasse il linguaggio dei gesti. Emanuelle, gli aveva detto, leggeva le labbra, ma si esprimeva solo con le mani.

Normalmente il pensiero di studiare un libro potenzialmente complicato senza l'aiuto dei suoi amici lo terrorizzava, ma quel pomeriggio si sentiva stranamente coraggioso e capace di tutto. Sentiva di avere l'occasione di dimostrarsi degno di essere un Griffondoro, come James, Remus e Sirius.

-------------------------

Settembre e Ottobre erano volati via. I compiti al sesto anno, scoprirono presto i Malandrini, non erano certo meno che al quinto, nonostante non ci fossero in vista i GUFO e i MAGO fossero ancora lontani. Gli scherzi ai Serpeverde, le ragazze, il Quidditch e le lune piene riempivano ogni attimo libero dei ragazzi. Tuttavia Peter faceva in modo di ritagliarsi il tempo di studiare il suo libro, anche se spesso doveva rinunciare a qualche cosa di divertente (ma si era accorto che quelle rinunce gli davano una bellissima sensazione). Era impossibile chiamarsi fuori dalla preparazione dei pleniluni, e dagli scherzi ai loro nemici di sempre. Così Peter aveva rinunciato all'idea di trovarsi una ragazza e a partecipare agli allenamenti di Quidditch dei suoi amici.

Non era facile, ma riuscirci dava una grande soddisfazione.

Quando in Settembre aveva parlato della sua idea con i suoi amici, loro non lo avevano preso molto sul serio. Certo, Remus aveva commentato molto cortesemente che era davvero una "lodevole iniziativa", beninteso, se non sottraeva tempo allo studio. Ma Remus era sempre stato gentile. James invece aveva commentato brevemente con un "carino, Pete", torcendo il collo per seguire i movimenti di Costance Marvel, che sfoggiava un nuovo sexy taglio di capelli. Sirius addirittura l'aveva preso in giro, dicendogli che si sarebbe stufato prima ancora di cominciare.

Peter se l'era presa solo un po'.

Ma si era messo al lavoro con impegno, e a metà Ottobre, un sabato, aveva parlato per la prima volta con Emanuelle, che studiava da sola in sala comune.

Era stato difficile, ma la bambina era sembrata contenta, gli aveva sorriso, e aveva riso di gusto quando Peter aveva sbagliato completamente un segno, dicendo probabilmente qualcosa di buffo, di cui non aveva idea. Lei l'aveva gentilmente corretto, e nei giorni seguenti avevano davvero cominciato a parlare.

Peter teneva ancora il libro sotto quando si incontravano, ma ormai molte parole le controllava solo "per essere sicuro".

I suoi amici si erano ricreduti sul suo impegno. Remus l'aveva lodato più di una volta, in maniera calorosa. James aveva smesso di fare finte scenate quando non andava a vederlo giocare a Quidditch. Sirius non aveva detto niente, ma una sera aveva preso di nascosto il suo libro e lo aveva stregato perchè correggesse Peter quando non ripeteva in maniera corretta un gesto che stava studiando. Peter sapeva che era un modo di chiedergli scusa per i suoi dubbi.

Codaliscia era felice. Vedeva meno i suoi amici, certo, ma sapeva di avere il loro appoggio e la lora stima. E piano piano cominciò a considerare Emanuelle come una sorellina. La accompagnava per i corridoi, l'aiutava a fare i compiti, come i suoi amici facevano con lui. E ignorava le battutine sarcastiche dei Serpeverde (e anche di altri).

Lei era stata sempre sola a scuola. Non poteva parlare con nessuno, così non si era fatta amici della sua età. Peter sapeva, perchè lei glielo aveva detto, di essere il suo migliore amico.

Così gli venne naturale, a qualche giorno dalla festa, invitare in maniera informale Emanuelle per Halloween. Era un'idea logica. Lui non aveva una ragazza, e lei non aveva nessun'altro con cui parlare. Em era al settimo cielo. Sirius, James e persino Remus cercavano già da qualche giorno qualcuna di interessante da invitare, ma per una volta a Peter non importava cercare una ragazza carina. Lui aveva una migliore amica.

E questo lo rendeva, forse per la prima volta, fiero di sè.

 

 


Allora, questo è il capitolo più breve (finora) della storia. E non è che succede poi molto, però ha una sua utilità.

Volevo solo sottolineare che Emanuelle non è un personaggio originale nel vero senso della parola, anzi, è una persona realmente esistente, autrice di un libro bellissimo (Il Grido del Gabbiano). Ho preso in prestito il suo nome per questa storia, e anche qualcosa di lei (che è davvero sordomuta). Tutto il resto è pura invenzione. Quando ho avuto l'idea avevo pensato di cambiare il nome, però continuavo a pensare al personaggio come Emanuelle qualunque nome provassi a darle, così è rimasto tale. Certo il suo libro in bella mostra sulla mia libreria, di fianco a dove scrivo, non mi ha aiutato ad essere originale. Spero che tecnicamente si possa parlare di sconfinata ammirazione e non di plagio.

Vista la lunghezza del capitolo credo che le risposte occuperanno più spazio della storia stavolta. In compenso credo che questa settimana farò un postaggio extra (cioè 3 anzichè 2) per farmi perdonare.

Ciao a tutti!

 

itasil: Grazie, sono contenta che ti piaccia e ti interessi questa storia! Allora, temevo molto che qualcuno mi chiedesse qualcosa del genere. Ho già progettato tutta la storia, e sono parecchi capitoli avanti a scriverla. In tutto dovrebbero essere una quarantina di capitoli (so che qualcuno potrebbe scappare terrorizzato...) anche se forse accorperò alcuni di quelli più corti. Per sveltire le cose, se ci riesco vorrei postare almeno 2 o 3 volte a settimana, compatibilmente con il resto della mia vita... Spero di non averti fatto paura, e ancora grazie di avermi scritto! Un bacione.

krsna3punti: Ciao! Hai visto che tonto il nostro Sirius? Chi è causa del suo mal... il problema ora è: tu hai capito da chi è attratto, ma lui? Ci arriverà prima o poi? O cercherà di fare finta di nulla? Bene bene, spero ti sia piaciuto questo nuovo capitolo sul ratto, chissà come si legherà al resto della storia... (Se non lo so io siamo a cavallo!) Grazie mille per il tuo appoggio e la tua approvazione, fanno tanto bene al mio ego! Un bacione.

imooto: Sì, decisamente hai immaginato benissimo le facce dei nostri eroi durante il capitolo scorso. Sirius è un po' perverso, vero? Ma in fondo sono solo fantasie, almeno per ora. Sono molto contenta che il capitolo ti abbia divertito, io mi sono sbellicata a leggere le tue proposte per torturare Peter! Potresti scrivere un libro, qualcosa tipo "cento e uno modi per farla pagare a un ratto" o qualcosa di simile. Andrebbe a ruba! Io però vorrei una copia autografata, si può? In questo capitolo che ne dici di Peter? E' il solito sfigato, però ha (ancora) un cuore. Solo che mi sa che se l'è dimenticato sotto il banco l'ultimo giorno di scuola... Mi ha fatto molto piacere che tu ti sia immaginata i personaggi! Davvero, io ho sempre un po' paura che non si capisca, invece tu ci hai preso in pieno! Grazie mille per il sostegno! Un bacione.

Joy: Eh, sì, mia cara, le avvisaglie sono state introdotte... chissà però quando daranno frutto! Sirius è un po' tonto, infatti si è fatto un autogol da manuale con questa trovata della pergamena. Remus mi ha fatto un sacco ridere mentre scrivevo il capitolo, me lo immaginavo che arrossiva ad ogni domanda. Meno male che a storia della magia dormono tutti! Il "forse" di Remus, bravissima che l'hai notato, è l'idea da cui è nata tutta la storia. E' la prima immagine che mi è venuta in mente, poi tutto il resto si sta costruendo attorno. E vuole dire molte cose. Sirius è più diretto, è uno che vede il mondo più in bianco e nero, per questo risponde subito "Sì" (o meglio, il suo inconscio risponde sì.) Ma lo sai che la storia della pergamena è quasi autobiografica? Cioè, mi spiego meglio: a scuola con alcuni amici facevamo un gioco tipo quello di Sirius, solo che non potevamo sapere se tutti rispondevano sinceramente, allora mi ricordo che più di una volta ho pensato che avrei voluto qualcosa di simile... Poi ho conosciuto Harry Potter, i Malandrini e... ecco qua! Ma non solo la pergamena è autobiografica: anche la storia del cuscino! Quando ho traslocato ho trovato dentro una cucitura scucita del cuscino una vecchia "lettera d'amore" di quando avevo tipo undici anni! Certo che non ho pensato che magari una pergamena è un po' più grande e scomoda... ops! Va be', parliamo di maghi, passatemela! Grazie mille, come al solito (ormai sarai a 6000... perchè non me le risparmio queste cavolate?), mi fa sempre tanto piacere sentirti! Un bacione grande.

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Capitolo 7
*** L'idea geniale ***


L'idea geniale

L'idea geniale

 

29 Ottobre 1976

 

Quella sera Remus ebbe la fortissima tentazione di sbirciare se in Sala Comune ci fosse Sirius prima di entrare. Così, solo per prepararsi spiritualmente. O magari per fare un salto in Biblioteca... Non è che volesse evitare Sirius, assolutamente. Solo che negli ultimi tre giorni il suo amico l'aveva, per così dire, leggermente soffocato con l'impellente necessità irrinunciabile di trovargli una ragazza per la festa di Halloween. Che, bisogna sottolinearlo, non era ufficialmente una festa ad invito. Solo che dopo il banchetto erano previsti un po' di balli, e molti decidevano di andarci in coppia.

Lui ne avrebbe fatto volentieri a meno. Non che non gli piacessero le ragazze. Ma essere un Malandrino e un Prefetto significava già attirare un discreto numero di possibili partenr, e tendenzialmente Remus si limitava ad accettare ogni tanto le offerte di qualcuna che gli sembrasse carina. Non vedeva motivo di andarsele a cercare.

Ma Sirius sì. Era venuto fuori che quel matto si era ripromesso di non andare alla festa accompagnato se non avesse trovato una donna anche per Remus. Siri aveva ogni tanto di questi pensieri gentili, ma ancora una volta Remus non lo capiva. Sarebbe stato più carino nei suoi confronti che smettesse di raccontare in giro come gli aveva vomitato sul pigiama la notte del ritorno. O che decidesse una buona volta di farsi da solo i compiti di storia della magia, senza far sparire i suoi appunti ogni dieci minuti.

Invece nulla, Sirius era immancabilmente privo di buon gusto nelle sue gentilezze.

Remus aveva appena deciso di tornare in biblioteca (in fondo erano solo le nove, poteva stare in giro ancora un'ora) per finire la mappa di Astronomia per la settimana successiva, quando si rese conto che i suoi appunti erano spariti. Fantastico. L'unico compito che gli rimaneva da fare, e qualcuno, qualcuno che si trasformava in un grosso cane nero, con tutta probabilità aveva i suoi appunti.

-Rem! Ho avuto un'idea geniale!-

L'urlo di Sirius gli sarebbe costato almeno 10 punti per Griffondoro se ci fosse stato un Prefetto in zona. Fortunatamente, l'unico Prefetto a portata d'orecchio aveva appena perso dieci anni di vita, e non ebbe la presenza di spirito di far valere la sua autorità.

Sirius ansimava, come se avesse corso.

-Ti ho ceracato in Biblioteca, ma Madama Pince mi ha detto che eri già andato via.-

-Volevi ridarmi i miei appunti di Astronomia?-

-Oh, te ne sei accorto? Volevo rimetterteli nella borsa.-

-Sirius, quante volte ti ho detto di chiedermeli prima? Mi sta bene che usi i miei appunti, ma mi piace sapere dove sono.-

-Scusa.-

-Dai, non fare quella faccia! Non me la sono presa!-

Remus cercava senza risultati di convincersi che non stava cercando di evitare che Sirius parlasse della sua "idea geniale". Le idee geniali di Sirius erano sempre pericolose.

-Lo sapevo! E comunque ho trovato il modo di farmi perdonare qualunque cosa. Anche il mio fallimento come creatore di coppie. Vedrai che idea che ho avuto! Mi perdonerai persino di averti rubato gli appunti...-

-Ti ho già detto che non sono arrabbiato!- lo interruppe Remus.

-... di Trasfigurazione al secondo anno, quando hai preso la tua unica "S"!-

-Sirius!-

L'aveva sempre saputo che era stato lui! Solo che non aveva le prove. Voleva urlargli dietro qualcosa, ma il suo amico era già sparito in direzione dei dormitori, e a Remus non restò altro da fare che sospirare e seguire Felpato, preparandosi alla sua idea geniale.

-------------------------

Remus era sinceramente stupito. Lui e Sirius erano seduti sul letto di James, dividendosi una cioccorana, e l'idea geniale era stata esposta. E non era nulla di potenzialmente letale, nè di illegale, e neppure di sgradevole.

Anzi, era un'idea semplice e carina, e per quanto la sviscerasse, Remus non era capace di trovare una fregatura.

Sirius aveva pensato che, siccome entrambi non avevano una ragazza, e neppure James (che aveva rotto da due giorni con Constance Marvel), e siccome Peter faceva da accompagnatore alla sua Gabbianella, non aveva senso che i Malandrini partecipassero alle danze dopo il banchetto. La proposta era quella di organizzare un Pigiama-Party Babbano nella loro stanza. Sirius si era anche già organizzato.

Aveva chiesto a Lily il suo stereo Babbano e le sue cassette, e la ragazza aveva accettato. James aveva approvato l'idea, e anche Peter e Emanuelle li avrebbero raggiunti dopo. Steven Light, del settimo anno, si era offerto di fornire Pop Corn e altri Snack Babbani (i suoi avevano un bar Babbano a Dover).

Sirius aveva persino chiesto il permesso alla McGranitt (usando il nome di Remus, ma su questo si poteva soprassedere), che l'aveva accordato a condizione che non ci fossero più di venticinque persone, e che la festa finisse entro mezzanotte. Sirius aveva contrattato fino all'una.

Insomma, tutto nelle regole. Era palese che Sirius aveva fatto di tutto perchè l'idea fosse a misura di Remus, e lui gli era grato per questo. E si convinse ad accettare.

-Allora? Che ne dici?-

Sirius lo guardava speranzoso.

-Be', Felpato, è un'idea...-

La faccia di Sirius ricordava troppo quella di un bambino che chiede un nuovo giocattolo! Remus non potè evitare di sorridere.

-...davvero bella.-

-Vuol dire che la facciamo?-

-Vuol dire di sì!-

-Anche se ho dovuto usare il tuo nome? Non ti sei offeso? La McG non avrebbe mai dato l'OK se avesse pensato che il responsabile ero io!-

-Va bene.-

Sirius lo abbracciò di slancio. Sembrava entusiata, e Remus dovette ammettere che la sua allegria era contagiosa.

James trovò i suoi amici seduti sul suo letto, due ore dopo, impegnati a completare la lista degli invitati.

 

 

 


 

Rieccomi qua, in anticipo come promesso. Bene bene, che cosa stanno combinando i Malandrini? Una controfesta di Halloween?

Mmmm... chissà cosa succederà!

Volevo prevenire tutti quelli che mi diranno "Ma Minerva McGranitt è completamente impazzita?". Lo so che nessuna capocasa sana di mente darebbe l'autorizzaione per una festa clandestina. Però leggendo il Prigioniero di Azkaban mi sono fatta l'idea che avesse un po' un debole per Sirius e James. Per una volta si è lasciata convincere, diciamo.

Bene, premesso questo, veniamo alla luce della mia vita, le risposte alle anime belle che usano il loro prezioso tempo per recensire.

Joy: Ciao carissima! Non ti preoccupare per la scorsa recensione, perchè 1) Non era indegna, assolutamente! Anzi, era azzeccata come al solito. 2) Farti beccare al lavoro mentre leggi fanfic deve essere davvero imbarazzante. Non potrei immaginare il colore della mia faccia se succedesse a me. Ti capisco. Sono contenta di che le note servano, in fondo mi piace spiegare da cosa nascono le idee. Anche perchè moltissime cose che scrivo sono traslate dall'esperienza personale. E mi fa molto piacere che non scandalizzi l'idea che io abbia usato un altro personaggio. Avevo un po' paura che non risultasse appropriato. Peter è un po' strano, vero? Delle volte mi chiedo se non sia un po' OOC, ma infondo ha 16 anni, e ha abbondantemente il tempo di peggiorare dopo. Perchè sapevo che avresti notato il gesto di Sirius? Lo sapevo, lo sapevo! Sei un mito! Il ragionamento è esattamente quello, ho pensato proprio la stessa cosa. Sirius non poteva scusarsi, non sarebbe stato da lui. Però il mio Sirius (nel senso di quello che descrivo io) è tendenzialmente buono, quindi qualcosa doveva fare, anche senza passare sopra il suo orgoglio. James e Remus sono leggermente marginali nello scorso capitolo, però in questo Remus viene fuori abbastanza (soprattutto è sobrio). Grazie mille del commento, come al solito mi hai fatto un grande piacere. Un bacione.

imooto: Devo ammettere che quando ho visto che mi avevi scritto ho avuto un attimo di puro e assoluto terrore. Ho temuto di diventare la cavia di qualche esperimento insieme al ratto, visto che l'ho un po' imbottito di buoni sentimenti. Ma per mia fortuna mi hai fatto intendere che ancora non mi ucciderai. In questo capitolo non c'è Peter, non c'è proprio per nulla, in effetti lo rivedremo solo nel decimo capitolo, quindi per un po' niente rattacci in giro. Per quanto riguarda il libro, lo slogan è splendido, sono sicura che diventerà un Best-Seller in pochissimo tempo. Forse ancora più famoso di Harry Potter. Senti, ma perchè non ci scrivi davvero una fic sopra? Se ti viene l'ispirazione (e non puoi dire che non ti viene, visto che hai ancora l'olio sul fuoco), io la leggo di sicuro! E anche tanti altri. Grazie mille del commento. Un bacione.

Agartha: Ciao! Sì, sto correndo un po' nel postare, ma la realtà è che questa storia mi sta riuscendo mooolto luuunga, e non vorrei morire di vecchiaia prima di averla finita. Non ti preoccupare se commenti solo ogni tanto, ogni volta che lo fai fa tantissimo piacere! Ma non deve essere una schiavitù! Allora, sul capitolo 5: Sirius è un genio a darsi la zappa sui piedi da solo, no? Invece è un po' più scarso sulle riflessioni, infatti come hai visto in questo capitolo non si fa poi molti problemi. Remus io lo vedo abbastanza ambiguo, nel senso che non è sicuro di quello che sente neanche sotto incantesimo di verità. Ma del resto è nella sua natura essere in qualche modo "duale", no? Quindi risponde forse. Sirius invece è più diretto, non ha le mezze misure. Risponde Sì. Il più è che si renda conto di cosa implica il suo sì. Vedremo in futuro cosa provocheranno queste risposte. Sul capitolo 6: Peter è dolce, senza dubbio. Però sta vivendo questo legame che si crea in maniera egoista. Lo fa sentire bene. E' un po' il classico inghippo del volontariato, che fa spesso meglio a chi lo fa che a chi lo riceve. E se Emanuelle si aprisse agli altri... be' la sua reazione è imprevedibile. Infine, grazie mille per i complimenti! Ancora sono arrossita! Meno male che non mi vede nessuno... Un bacione.

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Capitolo 8
*** La festa ***


La festa

La festa

 

31 Ottobre 1976

 

Il Pigiama Party Babbano stava riuscendo una meraviglia. James aveva perso di vista Remus e Sirius già da un po', e Peter non sarebbe arrivato ancora per un pezzo.

In compenso Carlisia Weikman gli ronzava intorno dall'inizio della serata.

La Weikman era davvero carina, anche per gli standard di Sirius.

Indossava una sottoveste nera, di seta, ed era truccata. Era un po' la star della festa. In fondo, tutte le altre ragazze presenti avevano preso sul serio l'invito a presentarsi in pigiama. Due del quinto anno (James non si ricordava i nomi) se ne stavano in un angolo, con delle buffe camicie da notte a fiori. Non erano assolutamente sexy.

Ma la più divertente era Lily Evans. Aveva un pigiama un po' abbondante, rosa e decorato con dei coniglietti che facevano le boccacce. Una parte di James avrebbe voluto che fosse lei ad indossare la sottoveste di Carlisia. Un'altra, piccola, parte si stupiva di come potessero essere sexy i coniglietti.

James la mise a tacere mentre Carlisia gli si avvicinava e, in silenzio, gli offriva un bicchiere di un alcolico Babbano.

Sirius e Steve Light avevano reperito il meglio delle bevande per quella festa. C'erano dolci e salatini Babbani, certo, ma la vera novità era quel liquore chiamato "Vodka", che si sposava benissimo con i succhi di frutta. Tutti ne stavano consumando a litri (tranne forse la Evans).

James bevve una bella sorsata dal bicchiere, rivolgendo alla Weikman un sorriso a metà di ringraziamento, a metà di seduzione.

Al secondo sorso, James realizzò che quella roba andava alla testa che era un piacere, visto che non era abituato.

Al terzo sorso, Carlisia era già seduta sulle sue ginocchia.

A quel punto non ci volle molto perchè la sua lingua si ritrovasse nella bocca di lei.

Andarono avanti per qualche minuto, alternando i baci alla vodka, un po' ridendo e un po' seducendosi a vicenda.

Lei ebbe il buon gusto di non fare paragoni con Sirius.

James stava quasi per proporle di spostarsi in un luogo appartato, quando con un rumore infernale la musica si interruppe. James realizzò che qualcuno doveva aver fatto cadere lo stereo di Lily, alle sue spalle, fracassandolo. Quasi non voleva girarsi. Era compito suo badare che nessun'altro si avvicinasse allo stereo. La Evans avrebbe voluto la sua testa.

Tuttavia si voltò. E rimase allibito. Davanti a lui Lily lo stava fissando con gli occhi sgranati (c'era forse una punta di delusione? James non seppe dirlo.). Ai suoi piedi, lo stereo in mille pezzi.

Per un attimo il pensiero di James fu che lei non poteva arrabbiarsi con lui, se era stata lei a farlo cadere.

Ma un secondo dopo, Lily era arrossita furiosamente, era scappata, e prima di rendersene conto, James l'aveva seguita fuori dalla stanza.

Subito si diede del coglione, mentre percorreva il corridoio che portava alle scale del dormitorio femminile. Cosa pensava di dirle se l'avesse ripresa?

Non lo sapeva, ma intanto correva a testa bassa, sperando di raggiungerla prima che arrivasse alle scale. Per una frazione di secondo, percepì più che vedere la coppietta che si sbaciucchiava in una nicchia del corridoio.

Ma non fece in tempo a deviare. Sbattè violentemente contro il ragazzo, che staccandosi leggermente dalla sua compagna, era finito sulla sua traiettoria. Volarono per terra.

Quando alzò lo sguardo, Remus lo guardava con gli occhi spalancati, appoggiato al muro. Eppure...

In un attimo, realizzò che il ragazzo su cui era franato era Sirius. E non c'era nessun'altro nel corridoio. Lui era sicuro di aver visto una coppietta. Un angolino malizioso del suo cervello aveva anche pensato che si stavano dando da fare. Li aveva visti per un attimo, ma era sicuro: aveva travolto due che si stavano baciando. E quei due erano Sirius e Remus, i suoi migliori amici.

Remus sussultò, come se tornasse in sè in quel momento. Si mise una mano sulla bocca, e scappò via senza fiatare.

Sirius si era appena ripreso dalla caduta. James vide il suo migliore amico scuotere la testa come per schiarirsela. Poi Sirius guardò il punto dove poco prima stava Remus.

-Lunastorta...- sussurrò.

James incerto, azzardò un timido -Sirius?-

Ma il suo amico si alzò improvvisamente.

-J...James, io...- balbettò, poi si interruppe e corse via, verso la Sala Comune, nella stessa direzione di Remus. James si diede un pizzicotto, convinto di stare sognando nonostante la sgradevole sensazione di dolore al ginocchio, che aveva sbattuto cadendo.

Non poteva credere ai suoi occhi. Remus e Sirius. I suoi amici. Loro sembravano ancora più straniti di lui.

La voce severa della McGranitt, che dalla sala comune urlava a tutti che mancavano 10 minuti all'ora di fine della festa, lo riscosse. Era rimasto seduto a terra per almeno mezz'ora, Lily completamente dimenticata, con in testa quell'immagine strana e anche vagamente sensuale dei suoi amici intenti a baciarsi.

 

 

 


 

 

QUESTA NON VE L'ASPETTAVATE, VERO?

Non vi avevo preparati. Non si capiva che sarebbe successo così presto! (O si capiva? Ma come, se quando l'ho scritto non l'avevo deciso ancora nemmeno io!)

Ma poi cos'è successo? James ha visto... ma cosa? Ma come? Ma perchè?

Le risposte a queste e ad altre domande, nel prossimo capitolo: "Ieri sera...". Titolo emblematico, no?

Ora veniamo ai miei tesori, coloro che sostengono la mia voglia di scrivere.

 

krsna3punti: Ciao! Hai visto che velocità la volta scorsa? Mi fa piacere che ti piaccia Peter in versione fratello maggiore. In effetti, sono sempre contenta quando qualcuno apprezza Peter, anche se io per prima in generale lo odio (ma io non ho mai detto di essere normale!) Il libro di Emanuelle te lo consiglio sicuramente, io l'ho letto tre volte, ed è davvero bello e molto toccante. Per quanto riguarda invece la McGonagal sono decisamente del tuo stesso parere! Poi io l'adoro come personaggio, nel mio cuore ha un posto subito dopo i Malandrini, quindi non posso assolutamente fare a meno di farla risultare buona. E' più forte di me. E veniamo alla domanda spinosa: cosa significa il "forse" di Remus? Già, bella questione. Significa molte cose. Intanto che è confuso al riguardo. Remus è una persona strana, ovviamente, e eccessivamente controllata. Ha almeno due distinte personalità dentro di lui, anche ammettendo che una venga fuori solo sotto la luna piena. Ma questo in qualche modo si riflette sempre su di lui, e come minimo gli crea confusione. Non credo di essere stata molto chiara, vero? Be', mettiamola così: Sirius alla stessa domanda risponde in modo inconscio: il suo inconscio dice "Sì", e non importa se lui non l'ha mai ammesso o non se ne è mai reso conto. Ma Remus ha almeno due inconsci, quello da ragazzo e quello da lupo, e questo compilica notevolmente le cose. E poi è abbastanza immaturo dal punto di vista sentimentale (nel capitolo scorso dice che si limita ad accettare ogni tanto le offerte di qualche ragazza carina). Gli altri almeno scelgono le loro ragazze in qualche modo. E, per concludere la disquisizione, non è assolutamente detto che la pergamena funzionasse su Remus. JKR ha detto che il Veritaserum non è assolutamente sicuro (e qui parliamo di un incantesimo molto meno potente). Su James funziona, ma Remus? Pensa se qualcuno gli avesse chiesto "hai mai voluto uccidere qualcuno". Chi avrebbe risposto, Remus o il lupo? Scusa se ho divagato tanto su questa domanda, ma volevo essere chiara il più possibile. Grazie per l'incoraggiamento e per i complimenti, anche da parte del mio ego. Un bacione.

Alexis McGranitt: Ciao e benvenuta! Grazie mille per i complimenti! Soprattutto mi fa piacere che piaccia Peter, in fondo è solo un ragazzo ancora, e per quanto tutti noi lo odiamo, doveva avere qualcosa di buono, se no non sarebbe stato un Malandrino! Ma davvero l'hai letta tutta in una volta? Complimenti per la pazienza! Grazie del commento, e spero di risentirti presto! Un bacione!

imooto: Allora, che ne dici? E' successo qualche "inumano casino" alla festa o no? Te lo aspettavi? Ti è piaciuto questo capitolo? Ma non dovrei rispondere io alle domande invece di farle? Bha! Allora, io sto tenendo d'occhio le fic, e appena vedrò scritto "1001 modi..." mi precipiterò a leggere, anche se dovesse essere "1001 modi di annoiare con una fanfic" di Pinco Pallino (però in quel caso ci rimarrò male. Io volglio leggere la tua storia, non quella di Pinco Pallino, con tutto il rispetto.) E anche per le altre idee che hai in cantiere, non vedo l'ora di leggerle! Grazie per i complimenti, spero che questo capitolo sia + o - all'altezza delle tue aspettative. Un bacione.

itasil: Allora non sei fuggita a gambe levate! Non sai che piacere mi faccia che tu non sia terrorizzata dalla lunghezza della storia, perchè ad essere sincera io sì. Come vedi la lunghezza dei capitoli è abbastanza variabile, ma se ne metto uno molto corto poi aggiorno più velocemente, promesso! Peter sta davvero avendo successo e ne sono molto contenta. Anche a me viene da chiedermi quanto sia questo Peter in linea con quello che farà dopo, posso solo dire che è ancora molto giovane, e c'è tempo per elaborare rancore e tradimento. Ma se James e Sirius si fidano di lui come Custode Segreto, vuol dire che si merita la fiducia, o almeno che a loro sembra così. Dici che Peter è sensibile, ed è vero, ma a volte le persone più sensibili sono quelle più facili da ferire, anche senza volerlo. Ma passiamo agli altri protagonisti. Allora, mi par di capire che ti piace Sirius? Siamo almeno in due, è il mio personaggio preferito. E come vedi in questo capitolo si smuove qualcosa, no? Anche se vediamo attraverso gli occhi di James. Nel prossimo tornerà Sirius, che cercherà di spiegarsi e di spiegarci cos'è successo. Grazie mille e un bacione.

Agartha: Ciao carissima! Allora, su Remus hai assolutamente ragione, anzi, secondo me nel tentativo di negare l'istinto del lupo che è in lui, sta cercando di negare anche il suo proprio istinto, e qui sta il problema. Anche se mi sa che in questo capitolo un po' d'istinto da qualche parte l'ha tirato fuori, ma ci vorrà ancora un po' per sapere lui cosa ne pensa. E Peter ha davvero un cuore, ma io del resto l'ho sempre visto come uno che doveva essere un buon amico, perchè altrimenti si sarebbero fidati di lui? Ma veniamo alla recensione dello scorso capitolo, ti giuro, mi hai fatto luccicare gli occhi! Sono così felice che ti piaccia come descrivo i personaggi! Davvero, mi hai fatto dei complimenti bellissimi, sono commossa! Spero che questo capitolo non ti deluderà, perchè davvero ogni volta che rileggo le cose meravigliose che mi hai scritto mi viene voglia di scrivere ancora e ancora, e questo è davvero bellissimo! Grazie tantissimo, davvero, mi hai reso felice. Un bacione enorme.

-Fairyangel-: Ti prego, io voglio sapere come avete fatto a fare una foto di classe con cadavere! I miei professori erano così simpatici che non ce le facevano neanche fare le foto di classe! Un funerale addirittura... dovevate essere davvero molto convincenti, almeno quanto i nostri Malandrini. Come vedi la tua impressione sulla festa era giusta, qualcosa è successo, ma la domanda è: che cosa significa? Mi sa che la curiosità in merito deve aspettare fino al prossimo capitolo. Intanto James è sconvolto. Per le reazioni degli altri...vedremo! Grazie mille e un bacione.

Joy: Eccoti qua! Allora, cosa ne dici del festino? Mica male come casino, no? Nel prossimo capitolo si spiegheranno molte più cose su cosa è successo davvero. Mi è piaciuta un sacco la tua riflessione su Sirius e Remus, non mi ero mai soffermata a pensare a quanto la loro differenza li leghi... è vero, è proprio così, Sirius è completamente istintivo e questo impedisce a Remus di diregliene quattro, per usare un'espressione tua. Si vogliono bene proprio perchè sono diversi, completamente. Certo che l'amicizia è una strana cosa vero? Verrebbe da dire che due così diversi non si sopportino, invece hanno un legame così profondo. Le tue parole mi stanno facendo considerare un sacco di cose, quindi non stupirti se in futuro troverai qualche eco in questa storia, perchè mi sono accorta di essere sempre stata dell'idea che il loro rapporto sia così, senza essermene mai accorta. Una frase terribilmente incasinata e sintatticamente mostruosa per dirti GRAZIE, perchè leggendo i tuoi commenti spessissimo riesco ad entrare meglio dentro ai personaggi, e mi fai riflettere su sfacettature che mi aiutano tantissimo ad andare avanti con la storia. Grazie di esserci sempre. Un bacione grande grande.

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Capitolo 9
*** Ieri sera... ***


Ieri sera...

Ieri sera...

 

1 Novembre 1976

 

-Merlino!-

Sirius si svegliò di colpo, come se avesse avuto un incubo. Lentamente si mise a sedere sul letto e si guardò attorno. Il dormitorio era vuoto, e ridotto in condizioni pietose. Bottiglie vuote, cartacce e cicche di sigaretta insozzavano il pavimento. In un angolo, lo stereo della Evans era in mille pezzi. Confusamente, Sirius fu felice che il prezioso oggetto fosse stato affidato alla custodia di Ramoso, e non alla sua. La Evans incavolata era davvero temibile.

I suoi amici non c'erano. Dovevano essere già scesi a colazione (o a pranzo). Per un attimo, Sirius istintivamente ne fu felice. Non si sentiva ancora pronto per le spiegazioni.

Questo pensiero lo sorprese. Spiegazioni? Cosa doveva spiegare? Aveva la confusa sensazione che la sera prima fosse successo qualcosa di strano. Ma in quel momento non si ricordava cosa. Però era stata quella sensazione, una leggera morsa allo stomaco che era un misto di eccitazione e vergogna, a svegliarlo.

Tornò con la mente alla notte appena trascorsa.

Si ricordava chiaramente l'inizio della serata. Il banchetto, poi la festa in dormitorio.

Aveva preparato tutto con cura. Alcuni tavoli sistemati vicino alle pareti traboccavano di cibi e bevande Babbani. Al centro della stanza, James aveva spostato i letti per lasciare il posto a chi avesse voluto ballare.

La vodka, il liquore Babbano fornito da Steve, era davvero buona. Sirius ne aveva già bevuto un bicchiere quando Remus gli si era avvicinato, l'espressione corrucciata. Aveva un pigiama rattoppato e leggermente liso, in netto contrasto con quello di seta di Sirius. Quella storia del pigiama era stata una sua trovata, e Sirius si vergognò ricordando di aver pensato che se a Lunastorta piaceva tanto come idea, avrebbe potuto chiedergli in prestito un indumento più presentabile. La sera prima quel pensiero non gli era sembrato così insultante.

Ma Remus non gli si era avvicinato per discutere di abbigliamento. Aveva un bicchiere in mano, le guance rosse, e guardandolo bene Sirius si era reso conto che doveva essere arrabbiato, e parecchio, per qualcosa di cui lui non aveva idea.

Quando Remus si era fermato di fronte a lui, gli aveva lanciato un'occhiata che aveva fatto capire a Sirius di essere il colpevole dell'irritazione del suo amico.

Le parole di Remus, urlate per superare la musica alta, avevano confermato i suoi sospetti.

-Sei proprio stronzo, Sirius.-

L'interpellato aveva fatto una faccia stranita.

-Perchè? Cosa ho fatto di male stavolta?-

-Lo chiedi anche? Hai organizzato una festa sotto la mia responsabilità, e hai portato un sacco di alcol!-

Sirius non vedeva esattamente dove stava il problema. Lunastorta non era certo astemio!

-E ovviamente- proseguì Remus -ti sei guardato bene dal dirmelo prima. Sapevi benissimo che ti avrei detto di no, e sei stato zitto apposta!-

Improvvisamente, Sirius si rese conto che Remus aveva ragione. Lui aveva dato per scontato che ci sarebbe stato da bere. Ma dal punto di vista di Remus, sembrava che fosse una cosa fatta alle sue spalle. Lunastorta intanto proseguiva imperterrito ad urlare la sua tirata all'orecchio di Sirius.

-Ma ci pensi, se la McGranitt venisse a controllare? Troverebbe tutti ubriachi, e ovviamente la colpa sarebbe mia!-

Sirius si sentì in dovere di scusarsi.

-Accidenti, scusa Rem, non ci ho proprio pensato.-

-Non attacca, Sirius. L'hai fatto apposta. Sapevo che sei un maledetto casinista, ma non credevo che fossi così sleale!-

A quel punto, Sirius si era incazzato. Ed era ferito dalle parole di Remus.

-Davvero pensi questo? Perchè se è così, sei proprio idiota! Non l'ho fatto apposta, ma se non ci vuoi credere peggio per te! Non sprecherò tempo a scusarmi!-

Così la ramanzina si era trasformata in un vero e proprio litigio. Sirius e Remus si erano allontanati l'uno dall'altro, arrabbiati.

Sirius provava una sgradevole sensazione al ricordo della discussione. Lui odiava litigare con Lunastorta. Con James in genere ci si azzuffava un po' per delle sciocchezze, poi amici come prima. Ma Remus si arrabbiava solo per le cose che riteneva importanti, e Sirius si sentiva sempre in colpa quando litigava con lui.

Tuttavia, la serata non poteva essere finita così. Anche se le ore successive erano ancora nebulose, Sirius si conosceva abbastanza da sapere che non riusciva a restare a lungo irritato, soprattutto con Lunastorta.

Per un paio d'ore Sirius aveva girovagato per la stanza, chiacchierando con parecchi Griffondoro, bevendo l'ottima Vodka con il succo d'arancia, osservando come Carlisia Weikman si metteva in mostra per farsi notare da Ramoso. Ma non si stava davvero divertendo. In realtà, continuava a ripensare alle parole di Remus. Si sentiva in colpa per aver creato quel casino. E inoltre aveva avuto una reazione spropositata, aveva trattato male Lunastorta quando palesemente la colpa era sua. Odiava l'idea che il suo amico pensasse che lui aveva voluto imbrogliarlo.

Lo aveva tenuto d'occhio durante la festa, anche se di nascosto. Remus aveva bevuto parecchio, e si era mostrato allegro e disponibile con tutti gli ospiti. Ma era teso e Sirius lo vedeva bene.

Verso mezzanotte, aveva deciso di andargli a chiedere scusa. Ma Remus aveva parlato per primo non appena lui si era avvicinato.

-Mi dispiace, ho esagerato.-

-No, scusami tu. Non avrei dovuto urlarti addosso.-

Remus aveva fatto un leggero sorriso, un po' a disagio.

-E' difficile non urlare con tutta questa confusione. Andiamo a parlare in corridoio?-

-Ok.-

Erano usciti. Sirius si ricordava chiaramente il corridoio semibuio, e l'andatura leggermente barcollante di Remus, che doveva aver bevuto abbastanza. Lui stesso era leggermente ubriaco, e probabilmente per quel motivo i ricordi della serata erano così lenti a tornargli.

In corridoio si erano spiegati. Sirius aveva ammesso che l'alcol era stata una cattiva idea, ma aveva ribadito la sua buona fede. Remus gli aveva creduto, e si era scusato per averlo aggredito. La tensione si era alleggerita in fretta.

-Scusami per averti detto che sei sleale. Non lo penso.-

-No, scusami tu per averti dato dell'idiota.-

-No, è colpa mia.-

-Non dire stupidaggini, Rem.-

C'era stato un attimo di silenzio.

-Sembriamo proprio scemi, Siri.-

-Hai ragione.-

Avevano riso. Ora che tutto era a posto, la cosa più logica sarebbe stata rientrare a godersi il resto della festa. Invece erano rimasti qualche minuto a chiacchierare, sollevati dal silenzio del corridoio in contrasto con il chiasso che veniva dal dormitorio.

Una normale chiacchierata tra amici, fino a che Remus non aveva fatto una domanda strana.

-Certe cose non cambiano mai, vero?-

-Che vuoi dire?-

-Che siamo sempre i soliti. Litighiamo per delle sciocchezze, parliamo troppo e facciamo la pace in due minuti.-

-Dici che siamo prevedibili?-

-Terribilmente, Felpato.-

-Io non voglio essere noioso.-

-Non sei noioso, solo che ormai ti conosco bene. E' difficile che tu mi stupisca.-

Remus non lo aveva detto per ferirlo, ma per Sirius un'affermazione simile era insultante e aveva vagamente il sapore di una sfida. In un secondo, un pensiero gli aveva attraversato la mente, e con il supporto dell'alcol che gli aveva dato coraggio, Sirius aveva deciso di metterlo in pratica.

-Scommettiamo, Lunastorta?- aveva detto con un sorriso che non prometteva nulla di buono, avvicinandosi al suo amico...

-Merlino!-

Nella stanza piena di sole, il ricordo della sera prima aveva fatto scattare in piedi Sirius. Ora era tutto chiaro. Sembrava così incredibile. Eppure era solo quello che era successo.

In quel momento Sirius aveva davvero spento il cervello. Sotto la voglia di stupire e lasciare per una volta senza parole il suo amico, Sirius riconobbe una certa curiosità e anche il brivido intossicante di infrangere un nuovo tabù.

Aveva baciato Remus.

Semplicemente, si era avvicinato lentamente e aveva appoggiato le labbra sulle sue. Aveva chiuso gli occhi e aveva sperato di non prendersi una sberla troppo forte.

Ma dopo qualche secondo nessuno lo aveva picchiato e la sua bocca era ancora su quella del suo amico. E Remus rispondeva. Sirius sentiva chiaramente l'odore della vodka nel suo respiro, ma la sensazione era nel complesso piacevole. Esattamente come baciare una ragazza, solo che Rem aveva la pelle del viso leggermente più ruvida, per via della barba, ed era uno dei suoi migliori amici.

Era meglio di una ragazza. A Sirius non era mai importato molto delle ragazze con cui usciva, invece a Remus voleva bene. Inoltre, il suo amico baciava decisamente in maniera diversa da qualunque ragazza che Sirius conoscesse, probabilmente perchè era un uomo. Remus si comportava come se volesse il controllo, ma anche Sirius cercava istintivamente di condurre il bacio, e questo aveva reso il tutto molto caldo. Sembrava quasi una lotta silenziosa per la supremazia.

Fu solo quando realizzò questo pensiero che Sirius si accorse che si stavano baciando già da diversi minuti. E che si erano spinti molto più in là del punto in cui lui aveva pensato di arrivare. Non aveva idea di chi avesse per primo approfondito il bacio, ma scoprì che non gli importava. Baciare Lunastorta era decisamente piacevole, e tutto sommato Sirius non ci vedeva nulla di male.

Sirius diventava sempre più rosso man mano che ci ripensava. Nulla di male, ma certo! Aveva solo ficcato la lingua in bocca al suo migliore amico! Cosa ci può essere di male nel rischiare una bella amicizia per dieci minuti (ad essere sinceri, doveva essere stato un po' di più) di scambio di saliva? Cazzo, doveva assolutamente parlare con Remus.

Anche se, in tutta sincerità, Remus gli era sembrato molto sereno. Quando Sirius si era staccato la prima volta, lui gli aveva sorriso leggermente, aveva alzato le spalle come a dire "perchè no?", poi l'aveva baciato di nuovo. Sirius sperò che fosse un chiaro segno che non lo avrebbe ucciso quel giorno.

Si trovò suo malgrado a ripensare alle sensazioni di quel bacio, ma anche dopo ore continuava a pensare che fosse stata un'eperienza piacevole e a non trovarci nulla di disgustoso. E in tutta franchezza, non vedeva come l'accaduto avrebbe potuto incrinare il suo rapporto con Rem, se si fossero chiariti. Era stata un'esperienza nuova ed eccitante. Tuttavia non aveva certo intenzione di saltare di nuovo addosso a Lunastorta! E sapeva che per il suo amico era più o meno la stessa cosa. Dopo tutto lo conosceva bene, no?

Un altro paio di maniche era James. James? O cavolo! Sirius aveva appena realizzato esattamente chi aveva posto fine al loro momento di "pazzia". Cosa cavolo doveva dire adesso a James?

Be', pensò Sirius, Ramoso capirà. Lui capisce sempre, e poi sa bene che da un po' sono in cerca di emozioni nuove. Basta che gli spieghi bene tutti i miei ragionamenti, e che lo rassicuri che il mio rapporto con Rem non cambierà per questo.

James non sarà certo un problema.

 

 

 


 

 

Ecco qua. Delusi? La spiegazione di tutto.

Niente grande amore, sorry. Un po' d'alcol, una frase provocatoria e due adolescenti in cerca di novità.

Non mi picchiate, per favore. Io ve l'avevo detto che era successo tutto quasi per caso!

E poi la storia è ben lontana dall'essere finita. Le implicazioni di questa cosa saranno molte, alcune (secondo me) totalmente imprevedibili.

Ed ora, cari il miei due lettori, eccoci alla parte che preferisco. Se Manzoni avesse avuto dei commentatori splendidi come voi, i Promessi Sposi sarebbero stati moolto più lunghi.

itasil: Sono davvero felice di averti sorpresa e ancora di più di averti sorpresa piacevolmente! Mi piace un sacco che tu mi dica che questa storia ti piace un sacco! A parte gli scherzi, è veramente una soddisfazione leggere dei commenti come i tuoi. Spero di non aver aspettato troppo prima di pubblicare questo capitolo, ma volevo creare un po' di suspance... Brava che hai notato il piccolo dettaglio della confusione, mi sa che questo capitolo non giunge del tutto inaspettato, quindi. Sono confusi i nostri Malandrini... E questo, ti assicuro, mi diverte molto. Per quanto riguarda la storia, giuro solennemente (di non avere buone intenzioni) di finirla. Mi sono data una tabella di marcia molto rigorosa, e ovviamente sgarro continuamente, ma sono in media. Sarà una faticaccia, ma quando sento che a qualcuno piace è una soddisfazione così grande! Per questo commenti come il tuo mi fanno così piacere. Ce la farò! Spero di avere il tuo sostegno. In cambio ti prometto molto Sirius. Un bacione.

Joy: Se continui a commentare su questo tono, sarò costretta a salutarti con un "ciao luce dei miei occhi" o qualche smanceria del genere. Ma io sono una dura (no, non è una lacrima, mi deve essere entrato qualcosa nell'occhio...). Sono contenta che ti sia piaciuta la dinamica del bacio, e spero che anche la spiegazione del retroscena sia soddisfacente, perchè ne sono molto fiera! James nella prima traccia doveva solo vedere Remus e Sirius, ma mi sono divertita un sacco a farlo capitombolare come un salame, e le loro facce dovevano essere una meraviglia! Anche se detto fra noi, questa scena è un po' autobiografica. Non scendo nei dettagli, ma dei tre io ero Sirius come posizione, e mi è presa una ridarella che ha ucciso definitivamente il romanticismo. Lasciamo perdere. Grazie mille del commento, come al solito, e spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione formato famiglia.

krsna3punti: Be', se tu leggi questa fic alle tre di notte vuol dire che stai leggendo mentre io scrivo. Credo che di tutta la storia finora due capitoli siano nati di giorno. Gli altri di notte. Il giorno è fatto per le limature. Spero che questo capitolo non ti abbia deluso. Vi ho dato un assaggino della nostra coppia preferita, ma per ora non è che si stia smuovendo molto... Sono un po' sadica, ma non dico altro perchè se non mi brucio i futuri rivolgimenti. Ah, la vodka... meraviglia delle meraviglie e terrore delle inibizioni. Lily probabilmente è la più sobria di tutta la festa, però è chiaro che un po' ha bevuto anche lei, non controlla benissimo le sue reazioni (e il povero stereo R.I.P.). I conigli sono super sexy e guai a chi dice il contrario! Poi figuriamoci se James non trova sexy qualcosa di Lily... Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per complimenti e incoraggiamento. Un bacione.

Lady Black: Bentrovata! Che bello, una voce nuova, fa moltissimo piacere. Grazie per i complimenti, e per la pazienza di leggere tutta la storia in una volta! Sono contenta che trovi la mia storia divertente, perchè è divertente scriverla. Sono anche sempre felice se qualcuno apprezza Peter, devo dire che temevo che ci fosse più pregiudizio verso di lui... Invece mi fa piacere sapere che risulta gradito, e addirittura plausibile! Spero di risentirti presto, e grazie ancora! Un bacione.

Georgia Lupin: Ciao! Sono felice che tu abbia deciso di commentare e che la storia ti piaccia. Spero che la spiegazione (che non è poi molto spiegata, direi più giustificata) non ti deluda! Fammi sapere cosa ne dici. Grazie e un bacione.

Agartha: Be', certo che esprimiamo le cose in modo diverso, ma quello che ci accomuna è che amiamo questi personaggi e scrivere di loro, giusto? E' questo il bello! Povero James proprio... per lui se ne prospettano delle belle! Lily è un po' strana, vero? Ma noi ragazze siamo così, tante volte non ci accorgiamo di tenere a qualcuno anche se è importante. Lily è molto contraddittoria, (e mi dispiace di non darle tanto spazio) ma in fondo è molto giovane e crescerà, sicuramente. Per quello che riguarda Sirius e Remus, come vedi avevi capito in pieno che cosa sarebbe successo. BRAVISSIMA! Anche loro li dobbiamo scusare per la loro giovane età. Ma da adesso viene il bello! Spero tanto di mantenermi all'altezza dei personaggi. Ma a te capita mai che facciano tutto da soli? Be', nei prossimi capitoli (che ho già scritto) è stato così. Del resto sono personaggi splendidi e poterli usare è davvero divertente! Grazie mille per tutto e un bacione grande.

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Capitolo 10
*** Bell'amico! ***


Bell'amico!

Bell'amico!

 

1 Novembre 1976

 

Peter si stava avviando a colazione, la testa piena di pensieri.

Era stata una serata strana, da molti punti di vista. Durante il banchetto, per la prima volta nella storia di Hogwarts qualcuno si era seduto con i Malandrini. Emanuelle aveva trascorso tutta la serata al suo fianco, inclusa la cena. Che però non era andata tanto bene.

James e Sirius evidentemente non sapevano come comportarsi con lei. James addirittura le poche volte che le aveva rivolto la parola si era messo ad urlare, attirando l'attenzione di altra gente. Ma non capiva che Em non lo sentiva comunque? Per farsi capire da lei bisognava solo scandire bene le parole.

Remus aveva cercato di fare un po' conversazione con lei, costringendo Peter a tradurre tutte le risposte, ma alla lunga si era stancato.

Emanuelle dal canto suo si era rivelata terribilmente timida. Non aveva mai cercato di intavolare una conversazione, neppure con Peter, durante tutta la cena. E questo era strano, perchè in genere era molto più socievole. Aveva tenuto gli occhi bassi e aveva mangiato pochissimo.

Si era risollevata un po' quando, finito il banchetto, James Sirius e Remus se ne erano tornati al dormitorio per dare gli ultimi ritocchi alla loro festa.

Anzi, per tutto il resto della serata era sembrata così a suo agio che Peter non aveva avuto cuore di proporle di passare alla festa dei suoi amici. Erano rimasti in Sala Grande, con gli altri, ed avevano persino ballato un paio di volte (anche se Peter era proprio goffo e Emanuelle non era capace). Avevano riso.

Peter sapeva che la sua amica si era divertita. Ma lei non aveva sentito i commenti degli altri presenti in sala, e lui si era guardato bene dal riferirglieli. Tutti li prendevano in giro. I Serpeverede, certo, chiunque se lo sarebbe aspettato, ma alcune battutine le avevano fatte anche i Corvonero e addirittura un paio di Tassorosso del settimo anno. E poi i compagni di Emanuelle di Griffondoro. Loro erano i peggiori. Dicevano che la ragazzina era anormale e che Peter doveva essere altrettanto pazzo a perdere del tempo con lei.

In quel momento, lui avrebbe tanto voluto essere come i suoi amici. Ramoso avrebbe saputo trovare delle risposte brillanti per farli vergognare. Sirius si sarebbe limitato a fare quello sguardo cattivo che spaventava tutti, o forse avrebbe ringhiato, come aveva imparato a fare da quando si trasformava in Felpato. Remus poi avrebbe potuto togliere loro dei punti con la sua autorità di Prefetto. Ma Codaliscia non poteva fare proprio nulla se non ignorarli e continuare a tenere compagnia alla sua amica. Aveva la sensazione che un altro qualunque dei Malandrini sarebbe stato più utile di lui in quella circostanza.

Per questo motivo quella mattina Peter doveva assolutamente trovare i suoi amici. Quando si era svegliato, nel dormitorio sottosopra, James e Remus erano già scesi. Sirius dormiva ancora, ma visto che quel giorno era festa e non c'era lezione, Peter aveva avuto paura di svegliarlo solo per confidarsi con lui. Non che Sirius fosse cattivo, ma il ricordo dell'occhio nero di James la mattina del primo allenamento di Quidditch era ancora un po' troppo vivido nella sua memoria per rischiare.

Quindi Peter era sceso da solo, e adesso nella Sala Grande cercava i suoi amici.

Remus non c'era, segno che doveva essersi svegliato molto prima e aver già fatto colazione. Però c'era James, che tormentava svogliatamente una tartina con lo sguardo fisso nel vuoto.

-Ehi, Ramoso!- disse Peter avvicinandosi.

-Eh?... Oh, ciao Pete.- James sembrava ancora perso nei suoi pensieri.

-Hai visto Remus?-

-No, perchè dovrei averlo visto?- chiese James, un tono vagamente allarmato.

-Niente, così. Si è svegliato presto.-

Silenzio.

-Tutto ok James? Mi sembri un po' strano.-

-Cosa? Ah, no, tutto bene, stavo solo pensando.-

Peter alzò le spalle. Probabilmente James soffriva dei postumi della sbronza della sera prima. Però era lì in quel momento e Peter doveva assolutamente raccontare a qualcuno i suoi dubbi. Così si lanciò nella sua spiegazione, raccontò la serata. Verso la fine gli venne il dubbio che James non avesse ascoltato nulla del suo discorso.

-...e così stavo pensando che forse se voi cercaste di stare un po' con Em qualche volta la gente la prenderebbe in giro di meno. In fondo, a voi vi rispettano! E poi sono sicuro che se ci parlassi la troveresti simpatica.-

James aveva ancora lo sguardo perso. Peter si chiese se fosse preoccupato per qualcosa.

-Non so, Codaliscia, oggi proprio non ho tempo per queste cose.-

-Be', ma nei prossimi giorni...-

-Cosa?-

A quel punto Peter si sentiva davvero ignorato. E cominciava ad arrabbiarsi.

-Come "cosa"! Sono dieci minuti che ti parlo! Ma insomma, se non mi vuoi ascoltare puoi anche dirlo!-

-Dai, Pete, non te la prendere per queste sciocchezze!-

Ora Peter era davvero arrabbiato.

-Sciocchezze? Ti sembrano sciocchezze? Guarda che per me Em è importante! Se non vuoi aiutarmi ok, ma non trattarmi come uno stupido!-

Si era alzato di scatto e aveva alzato anche la voce, e qualcuno si era girato a guardarli. Ma Peter non se ne curò. Lasciò la Sala Grande a passi veloci, girandosi solo sulla porta per sussurrare stizzito all'indirizzo di James:

-Bell'amico!-

 

 

 


 

 

La rivolta di Peter! Forse allora anche lui ha un minimo di amor proprio!

Indico un sondaggio a questo proposito: secondo voi Codaliscia è molto OOC (per chi non lo sapesse, significa che il personaggio non è in linea con la sua personalità originale. Letteralmente sta per "fuori parte")? Fatemi sapere cosa ne pensate!

Ed ora, spazio a coloro che, nella loro grande bontà, mi fanno sapere sempre che cosa ne pensano.

 

imooto: Ma ciao, non ti devi sentire un verme, assolutamente! Non voglio! Capita di saltare un capitolo, tranquilla! Sono contenta che ti sia piaciuto quanto hai letto e anche di tenerti un po' sulle spine. Per quanto riguarda le tue ipotesi... dicamo solo che le varie reazioni saranno diverse da quanto ci si potrebbe aspettare. Nel prossimo capitolo ne saprai di più. Non dico altro, altrimenti potrei evitare di scrivere metà della storia! Un bacione e grazie del sostegno.

Erine: Bentornata! Reduce da un festino, eh? Hai recuperato la sanità mentale? A me in genere ci vuole una settimana. (Sto scherzando, ma neanche troppo) Grazie per i complimenti, adesso non avrò bisogno di prendere il sole (leggi: sono di un colore....) Cosa succederà? Ah Ah Ah... (risata maligna da cattivo dei film) Vedrete, vedrete. I sentimenti, questi sconosciuti, be', ti avevo detto che li ho nascosti bene, no? Chissà quando li troveranno... Basta, sto delirando e io non ho neanche la scusa dell'alcol. Le motivazioni di questo bacio sono molte e complesse, ovviamente, posso solo dire che davvero la voglia di trasgressione ha fatto una buona parte. Mi preoccuperei di più delle conseguenze... Sei davvero troppo gentile, i tuoi complimenti mi hanno fatto troppo piacere, credo che farò una passeggiata a tre metri da terra! Grazie mille, un bacione grande.

Joy: Come al solito Joy hai colto in pieno il punto. Io penso che l'amore possa essere qualcosa che si evolve lentamente, e quindi non è sempre facile rendersene conto, soprattutto quando si è adolescenti. Questa è una storia d'amore in potenza... mi piace moltissimo questa tua definizione! E ovviamente in vino veritas, come hai detto tu, è una componente da non sottovalutare. Sono contenta che ti divertano i riferimenti autobiografici! Anche se non è facile quantificare i tempi in certe cose... be', la volta che ti ho raccontato eravamo in un locale e io ero sparita da un po'. James praticamente è la mia amica che mi veniva a cercare disperata perchè dovevamo tornare a casa, e non mi ha visto, mi è proprio volata addosso. Così imparo a non guardare l'orologio... In compenso ho fatto un volo così bello che i presenti mi hanno fatto l'applauso. Se ti può rendere felice, ne ho una collezione di figure di m.... del genere da cui attingere! Grazie mille di tutto. (Il premio per la miglior regia mi fa un piacere immenso! Detto da te, poi!) Un bacione grande!

krsna3punti: Davvero hai assaggiato la burrobirra? Oddio, è uno dei miei sogni! Comunque sapevo che era analcolica, l'avevo letto da qualche parte, infatti in questa storia i nostri eroi sono dediti a liquori molto più forti, come si può apprezzare. Questo perchè Harry Potter è una storia educativa e io se non la rovino non sto bene. Mi dispiace che tu sia rimasta delusa dal fatto che non sia scoppiato il grande amore, sapevo che sarebbe successo. Ma la storia è ancora lunga e i Malandrini sono ancora giovani, e il tempo per approfondire i sentimenti ci sarà. Per ora si sono goduti un po' di pazzia, ma il futuro riserverà altre sorprese. Come hai giustamente detto in questo capitolo c'è Peter, ma nel prossimo, che arriverà molto presto, vedremo finalmente Remus. Oddio, ho visto il tuo PS. Ehm, dunque... poi non ti stupire se mi va a fuoco la faccia! Sei troppo gentile! Grazie! Un bacione grande.

sammy: Ciao e benvenuta! Prima di tutto hai ragione: sto dando troppo poco spazio a Lily. Posso solo dirti che non è proprio la protagonista di questa storia, anche se in futuro verrà fuori un po' di più. Se ti può consolare, sappi che una volta scaricata questa piattola di donna della festa, James per un po' non avrà altre donne. Non posso dire di più. Il prossimo capitolo vedrai anche cosa pensa Remus del "fattaccio", ma mi sento di anticipare che le conseguenze di questo bacio si vedranno bene più in futuro. Per ora le cose sono un po' confuse. Sto anticipando troppo! Va bene, solo questo ti dico: io adoro gli Happy End. Trai le tue conclusioni... ma la storia è ancora lunga. Grazie per avermi scritto. Un bacione.

Dragonfly: Bentornata! Wow, grazie! Di nuovo, io arrossisco! Devo dire che mi piace moltissimo descrivere la vita quotidiana, quindi sono contenta se chi legge gradisce. Che bello! Per quello che riguarda i nostri Malandrini, be', la sbronza fa senza dubbio la sua parte. Ma chissà cosa succederà in futuro! (^__-) Lo studio come va? Spero bene, visto quanto piacere mi fa sentirti. Grazie davvero tanto. Un bacione.

Agartha: Ah, mia cara, se Sirius sapesse reagire alle provocazioni come una persona normale non sarebbe più Sirius! E non sarebbe così divertente, no? Certo, sarebbe il caso che si facesse qualche domandina scomoda, vero? Peccato che sia Sirius. Mi sa che mi ci vorrà un intervento divino per metterlo su questa strada. Del resto Sirius e Remus sono, come hai detto, due adolescenti che ragionano prima con gli ormoni (be', Remus solo ogni tanto), e in questi casi 9 volte su 10 si fa prima a non farsi domande e a lasciare il mondo come sta. Poi adesso i nostri avranno qualche altra preoccupazione tra capo e collo, quindi... Be', come va Peter con la Gabbianella lo si vede in questo capitolo. Peter avrebbe bisogno di una cura di autostima, ma James proprio non collabora. Ragazzi! Non si sa mai come prenderli. Lily ha rotto lo stereo per il motivo più ovvio, la domanda è: anche lei, se ne rende conto? Ah, povero James, si prospettano tempi bui. Ho risposto più o meno a tutto? Sono molto contenta che la storia ti piaccia, e grazie mille per il sostegno. Un bacione grande.

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Capitolo 11
*** Rossori e Chiarimenti ***


Rossori e chiarimenti

Rossori e chiarimenti

 

1 Novembre 1976

 

-Sirius?-

L'interpellato si voltò.

Remus era seduto in un angolo della Sala Comune, con un libro sulle ginocchia. Si era posizionato in un posto appartato, e per quel motivo il suo amico aveva quasi finito di attraversare la stanza (come una furia, in verità) senza accorgersi di lui.

La scelta della poltrona non era in effetti stata casuale.

Remus doveva ammettere che si era seduto lì proprio per passare inosservato. Aveva anche saltato la colazione per evitare le chiacchiere. Non aveva voglia di essere socievole per una mattina. Anzi, aveva deciso di trascorrere del tempo da solo a riflettere, e il libro era solo una scusa perchè qualche studente più giovane non vedesse un Prefetto in ozio.

Ma la sua quiete era già finita, evidentemente. Aveva pensato che Sirius non si sarebbe svegliato almeno fino alle undici, mentre invece era sceso con quasi due ore d'anticipo rispetto alle previsioni.

Remus doveva ammettere anche di avere esitato un attimo prima di far notare a Sirius la sua presenza. Non era sicuro di aver ancora terminato le sue riflessioni. Tuttavia era chiaro che sul tema che occupava i suoi pensieri potevano rifletterci in due.

-Remus... buongiorno, non ti avevo visto!-

Intanto Sirius si era avvicinato con un fare incurante, smentito dall'espressione nervosa e leggermente imbarazzata. La faccia, quasi buffa, del suo amico aveva risollevato Remus, che in realtà aveva temuto di vedergli un'espressione più preoccupata, o peggio, arrabbiata.

-Buongiorno Sirius.- Odio essere così formale! -Dormito bene?- aggiunse, con un pizzico di malizia.

L'altro arrossì, e Remus si ritrovò a pensare che era proprio buffo. Però non gli sembrava carino ridergli in faccia, quindi fece finta di niente. Anche se era un avvenimento da segnarsi: Sirius Black che arrossiva in una conversazione banale, e soprattutto Remus Lupin che non arrossiva per la stessa conversazione!

-Non c'è male. Senti, ti dovrei parlare un attimo.-

Ma va?

Remus chiuse il libro.

-Dimmi pure.-

Sirius, che era appena tornato di un colore normale, arrossì di nuovo.

Sto diventando bravo! Pensò Remus, sempre più divertito da quel rovesciamento di ruoli. Ma Sirius si era già ripreso.

-Non qui, testone. Ma secondo te la Sala Comune è il posto dove fare certi discorsi personali?-

Non ce la farai, Felpato. Questa volta non... ma chi cavolo voglio prendere in giro? Devo essere del colore di un pomodoro!

L'ultima uscita di Sirius aveva ottenuto un immediato ripristino dei ruoli. Ora era Remus ad essere arrossito, e a giudicare dall'espressione del suo amico, un misto di soddisfazione e ilarità, quello era stato lo scopo della sua frase.

-Ok, andiamo in dormitorio?-

-Ok.-

Dieci secondi dopo la porta del dormitorio si era chiusa dietro di loro, e uno strano silenzio imbarazzato era caduto sulla stanza.

Fu Sirius a rompre il ghiaccio. Si era seduto sul suo letto, mentre Remus aveva preso posto sulla sua sedia preferita, di fronte a lui.

-Senti, Rem, ti volevo chiedere scusa per ieri sera.-

-Di nuovo? Mi pareva che avessimo fatto la pace per quella storia della Vodka?-

-Non per la Vodka.-

-Ah.-

Il silenzio tornò a regnare sovrano. I pensieri che affollavano la mente dei due ragazzi erano simili quanto le loro espressioni imbarazzate.

-Perchè chiedermi scusa?-

Sirius rimase senza parole, e Remus provò per un attimo la soddisfazione un po' maligna di averlo messo in imbarazzo ulteriormente. Ma sapeva che il suo amico stava cercando di chiarire, e che non era facile, e che di quella "cosa" successa tra di loro dovevano parlare se non volevano correre il rischio di incrinare la loro amicizia. Abbandonò quindi il suo spirito punzecchiatore, e decise di affrontare il discorso in maniera seria e matura.

-Ascolta, Sirius, io non ci vedo niente di male. E' stata una cosa... strana, imprevista. Devo ammettere che mi hai davvero stupito. Avevamo bevuto abbastanza, ma comunque mi sembra che fossimo entrambi in grado di capire, no? So che stai pensando che potrei fraintendere, ma no. Non ho frainteso. Niente secondi fini. Tu sei sempre in cerca di qualcosa di "nuovo e sconvolgente" da fare, sono parole tue, no? E a me non sarebbe mai venuto in mente, ma ero curioso, e ho pensato "perchè no?". Tutto ok. Io ti ho accusato di essere prevedibile, e tu mi hai dimostrato che non lo sei.-

-Ma come cavolo hai fatto?-

-Eh?-

-A dire tutto questo così tranquillamente. Cavolo, mi ero preparato un discorso simile, ma credo che mi sarei interrotto almeno venti volte. E poi ti prendo in giro perchè sei timido!-

-Il trucco è non respirare. Se sei in apnea, hai voglia di finire in fretta, e non perdi tempo nel mezzo.-

-Geniale.-

Si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere. In parte per sciogliere la leggera tensione, ma anche per il sollievo che non ci fossero conseguenze impreviste riguardo a quanto era successo.

-Tu cosa volevi dirmi?- chiese Remus quando si furono calmati.

-Più o meno le stesse cose. Di non fraintendere, che volevo stupirti, che ora va tutto bene, e anche quella storia della curiosità.-

-Quindi ok.-

-Ok.-

-C'è altro?-

Sirius ci pensò un attimo.

-Ah, sì. Se ne può parlare, vero? Voglio dire, ecco...-

-Sirius, ricordati l'apnea.-

-Ok, è solo che volevo sapere se è un argomento tabù o no. Insomma, se preferisci che non tocchiamo mai più il discorso del Pigiama Party di Halloween. Se ti senti a disagio. Ehi, l'apnea funziona!-

-No, sembra strano ma non mi sento a disagio. Non con te, almeno. Anche se non mi piace molto l'idea di mettere dei manifesti.-

-Concordo in pieno. Evitiamo di spargere la voce.-

Dopo qualche attimo di silenzio, Remus decise di testare quanto era davvero tranquillo Sirius sull'argomento. Dopotutto, era stato lui a volerne parlare!

-Allora? Come è stato?-

-Cosa?-

-Il bacio. Sei tu quello che ha la fama del più grande baciatore di Hogwarts, no? Vorrei un'opinione professionale.-

-Remus!- Sirius sembrava sconvolto.

-Sirius!- Remus gli fece il verso. -Non eri tu quello a suo agio? Non hai detto che potevamo parlarne? Be', tu sei il mio migliore amico. Se non me lo dici tu se bacio male, a chi lo devo chiedere? Come posso correggere i miei errori?-

-Santo cielo, ma riesci a comportarti da secchione anche con i baci? E va bene. Niente da correggere. Te la cavi piuttosto bene. E' stato un buon bacio.-

-Su una scala da 1 a 10?-

-Almeno 8.-

-Be', poteva andare peggio.-

Detto questo Remus si alzò e fece per uscire. Fu stoppato sulla porta dalla voce di Sirius.

-E io? Su una scala da 1 a 10? Come sono andato?-

Remus ci pensò su un attimo.

-Non sono un gran valutatore. Ti basti sapere che la tua fama è meritata.-

Sirius sorrise a Remus, che ricambiò il sorriso, prima di uscire dalla stanza e tornare al suo libro, decisamente sollevato dalla piega che avevano preso le cose. Adesso restava solo da spiegarsi con James. Remus sperò che la tecnica dell'apnea funzionasse ancora, o si sarebbe ritrovato di un bel rosso Griffondoro.

 

 

 


 

 

Eccoli qua che si sono chiariti. Scommetto che qualcuno sperava che il chiarimento andasse in un altro senso. Bisogna aver pazienza. Cosa ci volete fare, sono fatti così!

Questo capitolo è il più autobiografico. Nel senso che il comportamento dei nostri eroi (ma soprattutto di Sirius) è molto simile al mio. Mi riferisco, ovviamente, ai rossori. Sono la persona più sfacciata di questo mondo, ma quando mi prendono bene, ho una gamma di tonalità di rosso di tutta invidia. Due secondi dopo magari me ne esco con una cosa maliziosissima come se chiedessi di passarmi il sale. Del resto i nostri Malandrini sono molto giovani, è anche normale un po' di timidezza, no? Io sono più un problema, visto che ho 8 anni più di loro, ma sorvoliamo.

Veniamo ora al bello, ovvero coloro che sanno sempre farmi arrossire!

 

itasil: Grazie per le tue considerazioni su Peter. E' vero, è un tesoro. Devo ammettere che mi reisce così per amore di contrasto, ma fa piacere sapere che piace! Eh, sì, James Potter è sconvolto. In realtà James in questa storia è... un po' particolare, diciamo. Non il solito Prongs che ci aspettiamo. Ma fa quasi tutto da solo, lo giuro! Grazie per la fiducia, la storia è ancora lunga e le sorprese spero non mancheranno. E ho adorato la tua definizione "adorabili cretini"! Mi piace un sacco! Calza a pennello. Cosa ne dici di questo chiarimento? Direi degno di due "adorabili cretini", almeno nelle mie intenzioni. E per quel che riguarda Sirius... be', guarda in questo capitolo quanto la fa da padrone, e non è un suo capitolo! E' proprio una primadonna. Si infila dappertutto. E' per questo che lo amiamo, no? Grazie mille e un bacione.

Alexis McGranitt: Non è un problema se leggi la storia tutta in una volta, anzi! E' solo che mi preoccupo per i tuoi occhi. Non sono molto brava con l'html e il carattere mi è riuscito un po' piccolo... Be', James è decisamente sconvolto da vari fattori, ma ti rimando al prossimo capitolo per maggiori dettagli. E in effetti Sirius ha qualcosa che gli prude in un orecchio, ma come vedi deve aver pensato di aver preso le pulci. Tante volte per amore di tranquillità lasciamo correre certe cose e ci fermiamo alla spiegazione più semplice. Grazie per avermi scritto e un bacione!

imooto: No, non ti anticipo nulla, perchè mi piace costringerti a leggere! Ho una vena sadica che ogni tanto si sveglia, scusa. Peter è troppo buono, dici? No, in realtà sono io che sono cattiva: gli ho tolto l'insulina, e così ho alzato il tasso di zucchero. Quanto costa l'iscrizione al tuo club? No, perchè sono un po' al verde... (vorrà dire che venderò l'insulina di Peter. Ah, se vedessi il mio ghigno sadico!) Grazie per il sostegno! Un bacione.

krsna3punti: Attenta al fenicottero. No, visto le bestiole che transitano per le tue strade... Ma quanto sono scema? Mi sa che sono un po' OOC anch'io. Cioè, una volta ero una persona seria. (Ma quando mai?) Ehm, scusa la follia momentanea. Sono davvero contenta che Peter ti piaccia! La verità è che Peter hai tempi della scuola mi è simpatico. Dovevano ucciderlo il giorno del diploma, tutto qui. Comunque a me piace, e mi piace che piaccia a chi piace! Meno male che la burrobirra è analcolica. Dopo aver letto questa risposta mi faranno l'esame dell'alcolemia di sicuro. Anche perchè il mio colorito resta alquanto pazzesco. Che ne dici se sull'altarino ci mettiamo Moony e Padfoot rossi come peperoni e li adoriamo insieme? Sono di sicuro più carini di me. Grazie dell'incoraggiamento e di esserci sempre! Un bacione.

Joy: Ciao Luce dei Miei Occhi, Carminio delle Mie Guance e Stritolatrice del Mio Stomaco! (Non dire che non ti avevo avvertita! Ma che mi sono fumata oggi? Saranno gli antistaminici...) Torniamo serie, che è meglio. Dici che James è sempre lui? Ma, vediamo cosa ne penserai tra qualche capitoletto... Mi sono divertita a sviscerare James (disse Jack lo Squartatore) e a metterlo in una luce un po' strana... in parte si è arrangiato, in parte sono io che sono malata. Basta, ho già detto troppo, vedrete... No, Peter non è stupido. Forse non è molto intelligente, ma di sicuro è furbo. Almeno io l'ho sempre visto così. Come al solito hai centrato il punto (ormai potrei fare un copia-incolla con questa frase...), secondo me è la sua totale mancanza di fiducia in se stesso che lo spinge al tradimento. Lui sente il bisogno di appoggiarsi a qualcuno di migliore in ogni momento, anche quando non ne avrebbe bisogno davvero. Questo può avere influito con il suo schierarsi con Voldemort nel momento del suo massimo potere. Ottima analisi, come al solito! Grazie mille come sempre, e un bacione grandissimo.

Erine: Trentatrè Trentini entrarono a Trento tutti e Trentatrè trotterellando in fila per tre (col resto di due). Cavolo, non pensavo che sarebbe stato più difficile da scrivere che da dire! Lasciami perdere, oggi sono pazza. Be', se non altro ti devo un grosso GRAZIE per il tuo commento entusiasta! Mentre leggevo la tua recensione si poteva cuocere un uovo sulla mia faccia. Ah, James l'ho sconvolto proprio perbenino, vero? Eheheh. (Risatina da maniaco dei film horror.) In effetti è un po' difficile con i Malandrini capire se sono o meno OOC. La mia amata JKR si dilunga più sulla geografia di Privet Drive che su di loro. Però tutte noi abbiamo in mente un'idea abbastanza precisa dei loro caratteri, un po' per come ce li immaginiamo e un po' per come li leggiamo nelle varie fanfic. Rispetto a questa forse Peter è davvero un po' OOC, ma ho visto che piace, quindi vado tranquilla per la mia strada. Grazie mille per il sostegno. Mi luccicano ancora gli occhi. Un bacione.

Agartha: Halloween è il primo punto di svolta di questa storia. E tutti i nostri Malandrini dovranno prima o poi farci i conti. Ma sarà una cosa graduale. Per ora come hai giustamente sottolineato il più sconvolto paradossalmente è James. E ne risente il povero Peter che non centra nulla. Secondo me fa bene ad incazzarsi. Ma le conseguenze di quella serata sono ben lungi dall'essere finite, e... be', vedrete. In questo capitolo vi ho fatto intravedere la reazione di Moony, e nel prossimo toccherà a Prongs. Ma mi sa che per ora i nostri Malandrini si stanno limitando ad agire e non stanno riflettendo molto. Sono personaggi complessi, ma sono anche adolescenti. Il loro carattere è ben lontano dall'essere formato. Stesso discorso ovviamente per Peter. Io in realtà lo ritengo un po' OOC, più che altro in relazione all'idea di lui che viene fuori dalle varie fanfic, visto che JKR non è prodiga di commenti in proposito. L'unico riscontro reale che abbiamo è, come hai detto tu, quello di Piton, e non è molto oggettivo. Però ho visto che questo Peter piace, e ne sono molto contenta. Proseguirò per la mia strada, e sono davvero felice quando me lo sento dire. Grazie per i complimenti e per il sostegno. Un bacione.

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Capitolo 12
*** Qualcosa di cui parlare ***


Qualcosa di cui parlare

Qualcosa di cui parlare

 

Prima settimana di Novembre 1976

 

...L'incantesimo permette dunque di raggiungere un risultato ottimale solo se vengono rispettate le seguenti indicazioni: Primo, assicurarsi che il clima non sia eccessivamente umido. Secondo, ruotare correttamente la bacchetta (si ricorda ai maghi mancini che il movimento non può essere eseguito in maniera speculare, cfr. pagg 18-65 e 182). Terzo...

Se la giornata non avesse preso una piega diversa, James non sarebbe mai riuscito a sapere come si eseguiva quell'accidenti di incantesimo. Remus, l'aria vagamente seria, si era appena seduto di fronte a lui. Sicuramente doveva parlargli. Sai che novità. Era da Halloween che tutti avevano un disperato, urgente bisogno di parlare con James Potter, senza apparentemente alcun riguardo verso i suoi compiti, allenamenti e vari interessi.

-Guarda che ho già parlato con Sirius. Non c'è bisogno che tu dica nulla.-

Ora Remus sembrava decisamente a disagio. Una piccola parte di James si sentì vagamente in colpa per aver aggredito il suo amico in quel modo.

-Veramente io volevo solo chiederti come va con Lily...- tentò Remus, ma non aveva un'aria molto convinta.

-Allora scusa. Va tutto ok, non mi parla come al solito. Posso tornare a studiare, ora?-

-...Non è vero. Volevo parlare di Halloween.-

-Ah, mi pareva.-

-Senti, è solo che non vorrei che tu pensassi- cominciò Remus, ma James lo interruppe.

-Guarda, non penso nulla in assoluto. Sirius mi ha raccontato per filo e per segno tutte le vostre riflessioni in merito. Non ci sono problemi. Prima di tutto non è un problema mio. Secondo, l'unica cosa di cui mi preoccupo è che voi due matti stiate bene, e Sirius mi ha assicurato che è così. Confermi?-

-Certo. Volevo solo- anche questa volta Remus non riuscì a finire la frase.

-Allora tutto ok. Ah, sì, tranquillo, ho già giurato a Sirius che non dirò niente a nessuno. Quindi credo che siamo a posto, no?-

-Se mi lasci parlare. James, è quasi una settimana che eviti tutti! E' solo che mi sembri strano.-

James era vagamente sorpreso che Remus se ne fosse accorto. Aveva sempre pensato che tra i suoi amici Lunastorta fosse quello con più spirito di osservazione. Però era convinto che nessuno si fosse reso conto che stava cercando di rimanere da solo.

La verità era che ad Halloween erano successe molte cose, e anche dopo. E James si era ritrovato suo malgrado in mezzo a tutte quelle questioni, e ora sentiva solo il bisogno di rifletterci sopra. Invece ovunque andasse c'era qualcuno che lo inseguiva, lo cercava, voleva parlare con lui. Remus era l'ultimo della lista. Prima di tutto, Carlisia Weikman lo tampinava da una settimana perchè voleva uscire con lui. Ramoso non era molto dell'idea. La Weikman era carina, certo, ma non gli interessava davvero, e poi si stava rivelando troppo appiccicosa. Andava benissimo per una serata, e James si era anche scusato con lei per essere scappato via in quel modo alla festa, però basta. E poi, dopo che per mesi avevano preso in giro Sirius per essere stato con una così oca, non era proprio il caso di mettersi a fare il bersaglio per le battute nello stesso modo, no?

Poi c'era stato Peter e la sua scenata a colazione, la mattina dopo la festa. James non capiva esattamente cosa stesse combinando il suo amico con quella ragazzina, però si era reso conto di averlo trattato male. Era solo che ultimamente Pete stava così poco con loro, e anche quando c'era era sempre distratto, e parlava solo di quella. James forse era un po' geloso, o forse semplicemente quell'argomento lo annoiava, ma sapeva che non doveva trattare male Codaliscia, soprattutto su una cosa che considerava così importante. Allora si era scusato con il suo amico, e poi si era sentito in dovere di ascoltare le sue lamentele (pareva che qualcuno li prendesse in giro) e di dare il suo consiglio (ignorali, poi ci vendicheremo). E adesso Peter gli riferiva ogni commento che sentiva fare su di loro e James era costretto a studiare un piano per farla pagare a quelle malelingue.

Poi James aveva parlato con Sirius del "fattaccio". In realtà quella spiegazione era necessaria, ma era stato davvero necessario discuterne per ore? O che Sirius gli descrivesse la sensazione? (In effetti James aveva fatto una domanda in proposito, ad essere onesti, ma non si aspettava certo una risposta!) E il giorno dopo, c'era bisogno che Sirius lo bloccasse un'altra mezzora in spogliatoio dopo l'allenamento per raccomandargli di non dirlo a nessuno? Ma per chi lo prendeva?

Insomma, James Potter non ne poteva più. Ora si aggiungeva alla lista anche Remus. Lui voleva solo starsene in pace, finire quei maledetti compiti e magari trovare un attimo per riflettere da solo. Anche se ad essere sincero, c'era una persona con cui avrebbe voluto chiarire. Ma Lily Evans non era sembrata minimamente intenzionata a spiegare il suo strano comportamento, e James era riluttante ad andarla a cercare. Non avevano parlato neanche dello stereo, Lily aveva incaricato Carlisia di chiederne i resti ai Malandrini. Dannazione.

James però era una persona onesta, almeno così aveva sempre pensato, e in quel momento Remus Lupin, uno dei suoi migliori amici, aspettava una spiegazione.

-Senti, Rem, non sono strano. Solo che tutti mi cercano per parlare, chiarirsi scusarsi per le cose più disparate, e io non ne posso più. E' vero che ti ho un po' evitato, ma solo perchè sapevo che volevi parlarmi, e...-

James si interruppe. Gli sembrava brutto dire al suo amico che non voleva parlare con lui. Anche se era la verità.

-Chi ti ha cercato?- chiese Remus, apparentemente più tranquillo di prima.

-La Weikman, naturalmente. Oh, tu non lo sai, ma ci siamo baciati alla festa e ora mi tormenta.-

-Carlisia Weikman? Sirius non smetterà mai più di prenderti in giro se esci con lei, lo sai vero?-

-Lo so, e non ho intenzione di uscirci. Poi Pete mi parla sempre di quella Emanuelle, vuole consigli, insomma... è sempre tra i piedi.-

-Già. Può essere un po' ripetitivo a volte.-

-E poi ovviamente ho parlato con Sirius.-

-Ovviamente.- Remus era leggermente arrossito.

Ci fu un attimo di silenzio.

-Allora, è tutto ok?- chiese Remus dopo poco.

-Tutto ok, davvero. Solo, voglio finire questo incantesimo prima di sera.-

-Va bene, ti lascio stare. Se vuoi chiedermi qualunque cosa, cercami tu, ok?-

-Ok, grazie.-

Remus ridacchiò. -Nulla. Non sia mai che un Prefetto impedisca ad uno dei suoi amici di studiare! Ciao Ramoso.-

-Ciao.-

Finalmente solo, James tornò al suo libro.

Terzo, le condizioni di sicurezza possono essere alterate da fattori quali un'eccessivo peso dell'oggetto incantato, la presenza di pensieri distraenti l'esecutore oppure...

James non imparò quel pomeriggio cosa potesse alterare le condizioni di sicurezza dell'incantesimo. Fu definitivamente distratto quando alzò la testa e si ritrovò davanti Lily Evans, ferma a guardarlo come se avesse qualcosa da dirgli.

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Il dormitorio dei ragazzi del sesto anno era affollato, considerando che non era ancora ora di cena. Peter, seduto alla scrivania, scriveva a sua madre, per raccontarle di aver preso "A+" in Trasfigurazione. Remus era seduto sul letto, con la schiena appoggiata ai cuscini e leggeva un approfondimento di Erbologia sugli effetti della Belladonna sui licantropi. Sirius era steso a pancia in sotto sul pavimento e sfogliava con aria leggermente annoiata una rivista di Quidditch.

James spalancò la porta più che aprirla. Si fiondò nella stanza, con un sorriso da un orecchio all'altro, e cominciò ad urlare a squarciagola incomprensibili parole, cercando di comunicare al suo improvvisato pubblico tutta la sua felicità. Quando fu sicuro di avere l'attenzione di tutti (e subito prima che qualcuno pensasse di andare a chiamare un medimago) spiegò ai suoi amici basiti il motivo di tanta gioia.

-Lily Evans dice che c'è rimasta male perchè ho baciato la Weikman alla festa.-

Peter sgranò gli occhi. -Wow!-

Remus sorrise, contagiato dall'euforia dell'amico. -Grande cosa, James! E' un inizio!-

Sirius come al solito finse di non cogliere il senso del discorso. -Hai baciato la Weikman?-

James si sedette e cominciò a raccontare. Mentre parlava, proprio tra la parte in cui la Evans gli aveva detto di non sapere spiegare la sua reazione e quella in cui a lui erano rimasti impigliati gli occhiali nella manica, si ritrovò a pensare di essere stato un po' ingiusto verso i suoi amici quella settimana. Adesso che era lui ad avere qualcosa di cui parlare, loro erano lì pronti a prestargli attenzione. Be', l'unica spiegazione del fatto era che lui si era comportato un po' come un coglione, e loro erano i migliori amici che si potessero trovare, visto che non glielo facevano pesare. Ora gli restava solo da scaricare quella rompiscatole della Weikman, visto che a Lily stava tanto antipatica.

-Grande Ramoso!- esclamò Sirius, partecipe. -Ora non ti resta altro da fare che scaricare la Weikman, e poi, chissà, la Evans potrebbe guardarti con occhi nuovi...-

James si chiese se Sirius gli leggesse nel pensiero, poi cominciò a sperare che il suo amico avesse ragione.

 

 


 

 

Il finale di questo capitolo non mi ha soddisfatto un granchè... Ma non si può avere tutto dalla vita, no?

In effetti questo non è tra i miei capitoli preferiti. Il prossimo mi piace molto di più. Il titolo è "Tre regali e una lettera". Qualcuno indovina di che si tratterà? E' un avvenimento che ho citato all'inizio della storia. Vorrei proporre un premio a chi riesce a capirlo... viste le mie finanze, facciamo che il prossimo capitolo sarà dedicato a chi indovinerà!

Ah, una cosa. Qualcuno poteva avvisarmi che tutte le volte che scrivo il commentino di inizio capitolo lo comincio con la parola "Ecco"! Ieri stavo dando un'occhiata e me ne sono resa conto. Cercherò di variare il mio vocabolario, e voi siete autorizzati a tirarmi le orecchie virtualmente se lo rifaccio. Vale anche per espressioni tipo: "Ecco qua", "Ecco a voi", "Eccoci qui" e simili. Intesi?

Bene, passo a rispondere ai MERAVIGLIOSI commentatori. Scusate, ma cercherò di essere breve, se no mi riduco a pubblicare con un altro giorno di ritardo.

 

Dragonfly: Sì, be', l'intenzione sarebbe proprio quella di evitare il tutto subito nella storia tra i nostri due Malandrini. Invece come vedi non è stato difficile spiegarsi con James, no? Ma siamo sicuri? Non è che James nasconde qualcosa? Spero di avere solleticato la tua curiosità. E spero anche che in questa storia ci sia gusto. Grazie mille di avermi scritto e un bacione.

imooto: Allora mi considero iscritta al cento per cento, e per quanto riguarda gli esperimenti, preferirei non culinari perchè i topi crudi non sono esattamente il mio piatto preferito anche se mi ricordano Sirius. Nucleari no? (Gli esperimenti intendo.) Sirius che arrossisce è una cosa che adoro, e mi sono contenta che tu piaccia! Scusa per il ritardo, ma ieri non ci sono proprio arrivata a postare. Grazie mille di essere sempre incoraggiante e un bacione!

Joy: Ciao carissima! Scusa ma oggi sono poco shakespeariana. Come al solito, il tuo commento era bellissimo, chissà perchè i miei personaggi analizzati da te mi piacciono sempre tantissimo. Hai azzeccato il punto, come al solito. Sirius e Remus sono prima di tutto amici, e tutto il resto non toglie niente alla loro amicizia. E del resto il fatto che i loro sentimenti stiano lentamente cambiando si va a sommare e non a sostituire all'amicizia, no? Il gioco dei rossori è stato molto divertente da scrivere. In fondo, per quanto Sirius faccia il duro, ha 16 anni e un po' timido deve essere, no? E, non per ripetermi, ma la storia dell'apnea è vagamente autobiografica. Quando ho fatto l'esame di terza media come rimedio per l'imbarazzo consigliavano l'apnea oppure di immaginarsi i professori in mutande. Ora, visto il contesto, il secondo consiglio era decisamente sconsigliabile, per cui viva l'apnea! Grazie del sostegno e delle cose bellissime che mi dici sempre. Un bacione grande grande.

Twinstar: Oddio, potrei sentirmi male, lo sai? E' che quando ho visto il tuo nome mi sono sentita vagamente come se JKR mi avesse detto "Ehi, ho letto la tua storia!". Un filo di emozione, aspetta che riprendo il respiro. Dicevamo... sono contenta che trovi i miei personaggi simpatici, perchè è così che li volevo! Siriussino nostro è la mia passione, croce e delizia di questa storia, e primadonna come pochi. Ti potresti innamorare di lui? Be', io sono certa che sono innamorata di lui, in qualunque versione me lo si riproponga. La scena alla Kiss Me Licia... oddio, non ci avevo pensato, ma credo che probabilmente il mio inconscio l'abbia in effetti citata a mia insaputa, perchè è più o meno così che l'ho pensata. Solo che nell'originale Mirko non aveva la lingua nella bocca di Satomi, ma sorvoliamo. Le mani sotto la camicia, dici? Eh eh, ma davvero credi che Sirius abbia descritto proprio tutto tutto? I dettagli li lascio alla vostra fantasia. Per quanto riguarda James, posso solo dirti: vedrai. James nei prossimi capitoli diventerà importante. E Emanuelle... be', lei è un piccolo personaggio, e avrà una piccola influenza sulla storia, anche se non determinante. Per quanto riguarda il leggere la storia d'un fiato, mi preoccupo solo della tua povera vista dal momento che il carattere mi è riuscito piccolino. E sono contentissima che la mia storia ti piaccia, sia perchè tu sei la grande Twinstar, sia perchè sono sicura della tua sincerità. Grazie mille dei complimenti e un bacione!

ksrna3punti: Ehm, lascia perdere i fenicotteri, c'era un documentario in TV mentre recensivo e il mio cervello ha fatto corto-circuito. Sembravo davvero pazza l'altro giorno, anche mia nonna mi ha chiesto cosa mi ero fumata. Mi piacciono Sirius e Remus che si punzecchiano, perchè non dimentichiamoci che soprattutto sono amici! (Almeno per ora solo quello) Davvero hai un altare per Remus e Sirius? Anch'io lo voglio! Devo procurarmelo! Ah, Vive la France... che bello, io sono tre anni che non faccio un viaggetto (non che in altri momenti non torni utile essere disoccupata, ma i soldi...) Ehm, questi sono problemi miei. Divertiti, e ci risentiamo al tuo ritorno! Un bacione grande.

Agartha: Ah ah, delusa l'aspettativa sulla reazione di James? Ma non è finita qui! Moony e Padfoot sono talmente carini che mi sono divertita moltissimo a scrivere il chiarimento, ma come hai detto tu c'è sicuramente di più. Certo, a 16 anni non si reagisce esattamente come da adulti, e spessissimo non si riesce ad analizzare bene quello che succede. E questo vale anche per James, e per Peter. Davvero un'ottima analisi la tua! Hai azzeccato molto bene quello che volevo dire. La parte dei rossori è terribilmente autobiografica, ed è vergognoso, perchè io non ho 16 anni come scusa. La parte dei voti invece è un'idea che mi è venuta così, ma mi ha fatto sorridere e sono contenta che ti sia piaciuta! Grazie mille dei complimenti, che sono bellissimi, e un bacione grande!

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Capitolo 13
*** Tre regali e una lettera ***


Pagina normale senza titolo

Tre regali e una lettera

 

8 Novembre 1976

 

-Sveglia, dormiglione!-

-Alzati e vestiti, svelto!-

Che cazzo vogliono queste voci? Non mi possono lasciare dormire?

-Mmm, ancora un minuto...-

-Ma quale minuto! Non sai che giorno è oggi?-

Non lo so. Non me ne frega.

-E' inutile Pete, lascia perdere.-

Ecco, bravo James. Lasciami dormire.

-Lunastorta provaci tu!-

Le coperte volarono via un attimo dopo. Senza faceva discretamente freddo.

-Uffa, lasciatemi stare!-

-Dai, Sirius, alzati. E' il tuo compleanno. Vogliamo farti gli auguri.-

Sirius aprì gli occhi al suono della voce pacata di Remus. Cavolo, è vero! Oggi compio diciassette anni. E dobbiamo andare a Hogsmeade.

Si mise a sedere sulle coperte e sì guardò intorno. La luce della mattina gli ferì gli occhi solo per un attimo. Pian piano mise a fuoco la stanza. James era in piedi appoggiato alla colonna del letto, Peter stava frugando nel suo baule. Erano già vestiti, pronti per scendere a colazione. Remus invece era ancora in pigiama, seduto di fianco a lui sul letto, con le sue coperte, rubate a tradimento, ancora in mano. Come si accorsero che Sirius aveva finalmente abbandonato il sonno, i tre Malandrini si scambiarono uno sguardo, poi James intonò (o meglio stonò, ma è inutile essere fiscali) un allegro Tanti auguri a te a cui si unirono gli altri due. Sirius si sentì leggermente in imbarazzo, come sempre. Era buffo stare lì ad ascoltarli cantare e non fare nulla. Era uno di quei momenti in cui non sapeva se doveva sorridere, ridere, arrossire o battere magari le mani a tempo. Per fortuna la canzone era breve.

-I miei timpani vi ringraziano.- commentò quando ebbero finito, sperando di risultare più sarcastico che commosso.

Sirius pensò che gli sforzi dei suoi amici meritavano un premio, e quindi si decise finalmente ad alzarsi e ad andare in bagno, così da dare ufficialmente inizio alla giornata. Mentre scendeva dal letto, ebbe l'idea fulminante di compiere una piccola, innocente vendetta ai danni di Remus, reo di avergli rubato le coperte. Quando finalmente raggiunse il bagno, il suo amico si stava asciugando le lacrime, sul pavimento, maledicendo ad alta voce la volta che aveva reso noto di soffrire il solletico. James ghignò. Sirius chiuse la porta mentre Remus, ancora a terra, cercava invano di difendersi dal suo secondo assalitore con il cuscino di Sirius.

Quando uscì dal bagno, gli altri tre erano seduti sul pavimento, a semicerchio, attorno ad una piccola pila di pacchetti. Remus si era vestito nel frattempo, anche se aveva ancora gli occhi lucidi. Sirius pensò che era proprio buffo.

Si sedette con i suoi amici.

-Ah, la parte che preferisco. I regali.- annunciò.

James sbuffò qualcosa che suonava pericolosamente tipo "il solito materialista". Remus sorrise al vecchio scherzo. Ormai era chiaro che la maschera da duro senza cuore di Sirius non era affatto impenetrabile dai suoi amici. Ma l'orgoglio era orgoglio, dopotutto, e Sirius preferiva continuare a passare per un coglione piuttosto che assecondare quel sottile istinto di commuoversi davvero che sentiva in fondo al cuore.

Mentre apriva i regali (un maglione dei Cannoni autografato da parte di James, una scatola di Fuochi d'artificio del dottor Filibuster versione delux da Peter e un libro "Scherzi magici e filtri spassosi" da parte di Remus), Sirius continuava a pensare che i suoi amici erano davvero meravigliosi. Non aveva mai ricevuto regali da nessuno nella sua vita, prima di conoscere loro. Per i suoi primi undici compleanni aveva avuto solo un po' di denaro dai suoi e interminabili pranzi formali con la famiglia Black al completo. Lunastorta, Codaliscia e Ramoso invece lo facevano sentire "speciale" il giorno del suo compleanno. Erano loro la sua vera famiglia. Non quei manichini freddi e crudeli dei suoi parenti. Mentre faceva girare il cesto di Gelatine Tuttigusti+1, che aveva ricevuto come regalo collettivo dai Malandrini, pensò che quel giorno era perfetto.

Ma quando si girò verso la finestra, la vista del brutto gufo di suo padre incrinò la gioia che provava. Notizie da casa-sempre brutte notizie. Sospirò, desiderando con tutto il cuore di non dover interrompere quel momento magico, e si alzò per prendere l'immancabile, sgradevole lettera dei suoi amati genitori.

Sirius,

nel giorno del tuo diciassettesimo compleanno tua madre ed io vorremmo ricordarti le responsabilità legate alla tua nuova condizione di mago maggiorenne. Responsabilità innanzitutto verso la Nostra Famiglia, le sue tradizioni centenarie i suoi valori. Ciò che in un giovane ragazzo, ancora incapace di discernere, è perdonabile, non lo è più quando quel ragazzo diventa adulto. Le tue sconsiderate amicizie e le tue riprovevoli "idee" saranno ora sottoposte a critica da tutti i maghi rispettabili. Ora, non voglio rimembrare il passato e tornare su discorsi già fatti più volte, quindi mi limiterò ad avvisarti che, qualora il tuo comportamento non diventi in breve degno dell'erede della Famiglia Black, la tua giovane età non sarà più una valida scusa.

Tua madre si unisce a me nell'augurarti un buon compleanno, sperando vivamente in un miglioramento rapido del tuo atteggiamento.

Tuo Padre

 

Sirius accartocciò la lettera nella mano destra, poi con un gesto di stizza la gettò a terra. Rivolgendo un breve -Scusatemi- ai suoi amici si chiuse nuovamente in bagno. Cercava disperatamente di contenere la rabbia e la frustrazione. Non sopportava più di essere trattato come un idiota. Non sopportava più tutta quella ipocrisia. Odiava dal profondo quei due disgustosi... ma erano i suoi genitori. Erano la sua famiglia. E, dannazione, non li vedeva nè sentiva da Settembre! E tutto quello che avevano da dirgli era che ora lo ritenevano responsabile delle sue azioni. Grande, bella notizia. Come se tutto quello che non andava a genio ai "Nobili Black" non fosse sempre stato colpa sua, fin da quando era bambino. Come se a loro fosse mai importato davvero di lui. Bene, a lui non importava di loro, vero? E allora, perchè stava male?

Quando tornò in dormitorio era più calmo, quasi rassegnato. Si accorse subito, dalle espressioni dei suoi amici, che avevano letto la lettera. Se l'era aspettato, e non gli dava fastidio.

James era in piedi, davanti alla porta, e Remus lo guardava con occhi tristi un poco più indietro. Peter era ancora seduto sul pavimento, e gettava occhiate nervose alla porta. Fu lui il primo a parlare.

-Sirius, mi dispiace...-

-Tranquillo Pete. So che devi andare.-

-Ecco, è solo che ho promesso a Em...-

-Non ti preoccupare. E' tutto ok. Vai, e salutala da parte mia. Ci vediamo dopo.-

-Mi dispiace per la lettera.-

-Non ti preoccupare. Ciao.-

-Ciao. Ci vediamo nel pomeriggio.-

E Peter uscì. James fece un sorriso un po' triste in direzione della porta, poi si avvicinò a Sirius e gli mise una mano sulla spalla.

-Senti, Sirius, lasciali perdere. Sono solo degli idioti.-

-Lo so.-

-Vuoi parlarne?-

Sirius scosse la testa. Proprio non si sentiva di discutere della sua famiglia in quel momento. Pensare che la giornata era iniziata così bene!

-Ok. Sai che se hai bisogno di sfogarti sono qui, vero?-

-Lo so James.-

James strinse per un attimo la spalla del suo migliore amico, poi si allontanò. Remus non aveva ancora detto nulla. Sirius si aspettava da lui una qualche frase molto consolatoria e intelligente. In genere era Remus quello che ci sapeva fare con le parole. Ma lui si limitò ad avvicinarsi ed abbracciare Sirius, forte. E dopo un attimo Sirius si rilassò, e capì che Remus aveva fatto istintivamente la cosa giusta quando si ritrivò a pensare di nuovo che la sua vera famiglia erano i Malandrini. Per un attimo si aggrappò al suo amico, come un bambino si aggrappa a sua madre, come se Lunastorta potesse tenere l'angoscia e il rancore lontano da lui con la sua sola presenza.

Un attimo dopo, tornò ad essere il solito, fiero Sirius Black.

-Allora, gente, si va? Hoagsmeade ci aspetta!-

Remus e James si scambiarono uno sguardo, vagamente preoccupato, poi seguirono il loro amico fuori dal dormitorio, verso la colazione e la gita.

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La sera, tornando al dormitorio, Sirius ripensò per la prima volta dal mattino alla lettera dei suoi. I regali dei Malandrini erano ancora sul pavimento, vicino al suo letto. Era più sereno. Aveva trascorso una bellissima giornata (anche se Peter non si era fatto vedere). James e Remus avevano fatto di tutto per tirargli su il morale. Avevano passeggiato per le strade ormai familiari della piccola città, chiacchierando di Quidditch e scambiandosi pettegolezzi su compagni e professori. Ogni volta che i brutti pensieri sulla sua famiglia gli avevano sfiorato la mente, i suoi amici erano lì per distrarlo. James aveva ingaggiato una furiosa lotta di palle di neve incantate con un gruppetto di Serpeverde (tra cui, con suo sommo divertimento, sua cugina Bellatrix e suo fratello Regulus), che era finita solo quando una palla lanciata da Ramoso aveva accidentalmente colpito Lily Evans. Remus, che gli aveva rivolto ogni tanto qualche occhiata preoccupata, aveva tirato fuori il suo lato più "Malandrino", trascinandolo alla Testa di Porco per una burrobirra (nonostante normalmente odiasse quel posto). Avevano anche inventato un gioco un po' stupido, lui e Remus. Quando capitava che incrociassero qualche ragazza con cui uno dei due era stato, valutavano "su una scala da 1 a 10" la loro bravura a baciare, condendo il tutto con commenti tipo "E' una sanguisuga" oppure "Come baciare un manico di scopa". Avevano riso delle loro piccole malignità, e anche della faccia di James che non capiva bene il senso di quel gioco. Sirius si era rivelato un giudice molto severo, non aveva dato a nessuno più di otto, mentre Remus era stato più largo di manica.

Insomma, una bellissima giornata. E Sirius non voleva guastarsela, ma una volta tornati in camera la sua mente non potè impedirsi di ricominciare a pensare alla lettera che aveva ricevuto la mattina. Afferrò una Gelatina dal cesto sul pavimento, sperando che il gli togliesse dalla mente i suoi genitori e il loro schifoso modo di pensare. Non fu fortunato. La Gelatina era al gusto di anice, che lui detestava.

Stava già per sputare via la caramella, ormai rassegnato a rattristarsi, quando un imbarazzatissimo Peter spalancò la porta e si fiondò nella stanza, travolgendolo. Peter, con la sua solita goffaggine, gli cadde addosso, e Sirius si ritrovò steso sul pavimento, con il suo amico scomodamente seduto sulla pancia, che gli urlava scuse incomprensibili per aver mancato la gita. Sirius pensò che era rosso come un peperone, e che per essere così basso pesava davvero troppo. Poi, a dispetto di tutti i brutti pensieri, si lasciò andare ad una sana, liberatoria risata.

 

 

 


 

Bene bene... la vita dei nostri Malandrini sembra dunque tornata su un binario quasi regolare, giusto? Ma quanto durerà?

Sto vivendo un periodo di crisi da scrittura allucinante. Ci sono due capitoli di questa storia che ho riscritto già 6 volte!!! Ma porca miseria, non mi riescono da nessun verso! Sono dieci giorni che mi scervello, aiuto! Sto impazzendo, io scrivo sempre di getto. So tutto quello che devo metterci, so tutto quello che devo dire. Allora perchè quando li finisco e li rileggo non mi piacciono mai? Va bene, mi sono sfogata. Tra l'altro non ha molta importanza per ora, mancano ancora 10 capitoli da postare prima di arrivare a quel punto.

Scusate la digressione, veniamo alle risposte!

Agartha: Bella la tua analisi su James. E direi precisa al 33,3...%. Hai colto perfettamente qual'è il problema con Lily. Ma... Basta, non ti dico di più! James è un personaggio che mi piace un sacco, ma io sono un po' cattivella di mio, e gli farò vedere i sorci verdi. AhAhAh! (Delirio di onnipotenza) Va bene, torno quasi seria. Che ne dici di questo capitolo? E dei regali dei Malandrini? Mi sa che mi sono venuti un po' banali, ma è il pensiero che conta. Grazie di avermi scritto anche se eri di fretta. Un bacione.

Joy: 4 Novembre 1981. (Cap. 19 "Gli dirai la verità") Tra l'altro uno dei miei capitoli preferiti. Invece Sirius è nato l'8 Novembre (se lo sapevo lo facevo nascere il 4!), non il 17. Sono invece 17 gli anni che compie. Comunque bravissima per esserti ricordata! E anche per aver quasi azzeccato il mittente della lettera. Ah, le riflessioni di James... Ti anticiperò che non è finita qui. Moony invece si era già preparato il suo discorsino, ma visto che James lo interrompe va un po' fuori fase, infatti ricomincia ad arrossire. E Sirius, come suo solito, anche se compare per cinque minuti si deve far notare (e infatti tu l'hai notato). Se non fa un po' lo scemo non sta bene. Ma ti assicuro che è tutta colpa sua. Non sono io che lo privilegio, è lui che si mette in mostra. Be', il tuo indovinello... mi è piaciuto molto, e ti garantisco che ho beccato subito il capitolo. Ti ho detto che è uno dei miei preferiti, giusto? Grazie mille come al solito di tutto e un bacione enorme.

Itasil: Bravissima per quanto riguarda l'avvenimento! Non importa se sei arrivata seconda. Invece la lettera, come hai visto, ha un mittente molto meno piacevole del nostro Moony. Ah, ti stai struggendo per la love story? Perchè mi sento tremendamente in colpa a sentirtelo dire? Forse perchè so come si evolve la storia? Ci vuole pazienza con questi ragazzi. Ma ci sono momenti dolci, te lo garantisco. James... molti se lo immaginano estremamente buono e paziente, non so se sia la stessa cosa per te. Io invece tendo ad attribuirgli alcuni difetti, e in genere il mio James è molto simile ad Harry come carattere (parlo dell'Harry dei libri). Ma vedrete nei prossimi capitoli. E... sì, in parte è al settimo cielo, per ora. Ma, ancora una volta... vedrai. Grazie mille per tutto, e un bacione.

imooto: James, James... cosa combina? Eh Eh. Vedrai, vedrai. Ti assicuro che non è la mentalità chiusa però il suo problema. Peter sta stressando un po' tutti, ma per questo ti rimando al prossimo capitolo. Ah, l'inquinamento è un problema, è vero. Secondo me ci sono tantissimi non-fan di Wormtail tra noi. Anzi, devo ancora trovare qualcuno a cui stia simpatico. Che idea maligna ti è venuta? (Se ha a che fare con serpenti o simili, non c'è problema, facciamogli male. Però niente ragni, promettimelo. Ho la sindrome di Ron, e i ragni mi schifano.) Grazie mille! Un bacione.

Dragonfly: Povero James. Davvero, povero. Hai intuito qualcosa? Forse, leggendo tra le righe della recensione, sì. Se è così, sei la prima. Per le parti melense... be', un po' di coccole ci sono state in questo capitolo. Io però ho la tendenza ad esprimere le cose un po' tra le righe, spero ti piacerà lo stesso. Ah, se invece ti riferivi a James e Lily... ci sarà abbastanza da aspettare. Spero di non deluderti. Mi fa moltissimo piacere che ti abbia colpito l'espediente del libro, hai capito benissimo per cosa lo stavo usando. James prova a distrarsi (addirittura con lo studio!) ma... Grazie mille per la recensione azzeccatissima, e per i complimenti. Un bacione.

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Capitolo 14
*** Come un piccolo tradimento. ***


Come un piccolo tradimento

Come un piccolo tradimento

 

8 Novembre 1976

 

Dove ho la testa? Dove diavolo ho la testa? Sono davvero un idiota!

Peter correva come un forsennato verso la torre dei Grifondoro. La cartella continuava a sbattere contro la sua gamba ad ogni passo, e aveva il fiatone. Fu costretto a rallentare un po' quando una dolorosa fitta gli trafisse un fianco. Mancavano pochi metri. Solo mezza rampa di scale... ecco la Signora Grassa. Si fiondò in sala comune e poi di corsa verso il dormitorio dei ragazzi, e spalancò la porta.

Gli altri erano già nella stanza, ovviamente. Mancavano solo dieci minuti all'ora di cena. Si precipitò verso Sirius, cominciando a scusarsi. Solo che non aveva visto quel dannato cesto di Gelatine per terra. Inciampò e volò addosso al suo amico. Lo travolse e entrambi finirono sul pavimento. Questo però non impediva a Peter di continuare la sua arringa difensiva. Si sentiva così idiota!

-Scusa ti prego è solo che mi sono fatto prendere dai compiti -lo sai quanto è difficile il compito per Vitious?- e poi Em non riusciva a fare bene un incantesimo, così mi è passata l'ora, te lo giuro, non so come sia successo ho alzato gli occhi ed erano già le cinque e-

A quel punto Sirius iniziò a ridere come un matto. Peter ammutolì. Sirius continuava a ridere, con le lacrime agli occhi. Peter si guardò intorno spaesato. Remus aveva un'espressione stupita, come se non avesse capito nulla di quello che era successo. James sembrava arrabbiato e Peter per un attimo ebbe paura di lui. La risata di Sirius era ormai diventata un singhiozzo ilare.

Che cavolo succede qui? Forse qualcuno ha fatto un incantesimo su Sirius? Brr... vorrei che lo avesse fatto anche a James. Sembra che mi voglia strozzare.

Solo in quel momento, mentre la risata sguaiata di Felpato cominciava a rallentare, Peter si rese conto di essere ancora seduto sul suo amico. Si alzò di botto, solo per inciampare nuovamente e cadere lungo disteso sul pavimento, proprio sopra il cesto di Gelatine che si ruppe con un secco Crak! spargendo il suo contenuto per il pavimento. Quella scena provocò un nuovo scoppio di risa da parte di Sirius, a cui si unì subito anche la tranquilla risata di Remus. Sentirli ridere così ebbe l'effetto di tranquillizare Peter. Forse non l'avrebbero ucciso quel giorno. Forse non era poi così grave che avesse mancato la gita. Cominciò a ridere anche lui. Quella situazione era davvero buffa. Non capitava tutti i giorni neppure a lui di inciampare due volte in meno di un minuto, travolgere Sirius (che era alto quasi venti centimetri in più di lui!) e distruggere un cesto di gelatine.

-Non ci posso credere Pete!- cominciò Sirius, sempre ridendo. -In sei anni non eri mai riuscito a mettermi al tappeto!-

-Già- aggiunse Remus, -peccato che al tappeto ci sia finito anche lui. E due volte!-

Peter continuò a ridere. Lo stavano prendendo in giro. Almeno non erano arrabbiati con lui.

Ora toccava a James. Funzionava sempre così: ognuno degli altri faceva la sua battutta, poi la presa in giro finiva. Una battuta a testa. Così Peter non si sentiva troppo umiliato. E poi facevano così anche se era qualcun'altro di loro a fare qualche sciocchezza. Solo che Peter le faceva più spesso di loro. Ancora ridendo, si voltò verso James, che però aveva un'espressione seria.

-Certo che sei proprio stronzo, Peter. Ti sei dimenticato del compleanno di Sirius.-

James era assolutamente serio. Tutti tacquero. Remus guardava James con un'espressione leggermente preoccupata sul viso.

-Dai, James, non prendertela con lui.-

Peter quasi sussultò. Non capitava spesso che Sirius prendesse le sue difese con James. Doveva essere davvero di buon umore quel giorno, considerando che non era la festa di James che lui aveva saltato.

-Non me la prendo con nessuno, io. Solo che mi sembra molto scorretto.-

Sirius alzò le spalle. -Ma dai, Codalisicia era in buona compagnia. Chi si ricorderebbe di una sciocca gita vicino ad una ragazza carina come Em?- disse, sorridendo e ammiccando maliziosamente in direzione di Peter.

Peter gli fu grato del cambio sottile di argomento, anche le la sottile allusione di Sirius lo fece arrossire come un peperone. Stava per ribattere qualcosa sul fatto che Em era solo un'amica, ma James lo interruppe.

-Qualcuno che ci tiene ai suoi amici?- chiese ironicamente.

-James, io...- cominciò Peter, ma Sirius lo interruppe.

-Ascolta, Ramoso, era il mio compleanno, giusto? Allora perchè ti scaldi così?-

-Giusto. Perfetto. Era il tuo compleanno. Non sono affari miei. Vado a cena.-

Prima che gli altri potessero repilicare, James era uscito sbattendo la porta. I tre Malandrini si guardarono l'un l'altro, stupiti.

-Che gli prende?- chiese Peter.

Dopo un attimo di silenzio, Remus rispose col suo solito tono amichevole.

-Stai tranquillo, Pete. Credo che sia solo un po' geloso.-

-Geloso?-

-Sì, sai, del fatto che ultimamente stai spesso con Emanuelle. Penso che si senta un po'... be' ecco, come se tu tradissi i Malandrini perchè stai con lei.-

-Ah.- Quell'idea non aveva mai sfiorato Peter. -Pensate anche voi così?- chiese agli altri due.

-No, io credo che sia molto bello quello che fai per lei.- lo rassicurò Remus con un sorriso.

-E poi- aggiunse Sirius -chi potrebbe biasimarti? Si vede che ti piace!-

Ancora una volta Peter sentì il viso andargli in fiamme. Era tempo di chiarire con Felpato che lui non aveva assolutamente una cotta per Em!

-Guarda che non mi piace in quel senso! E' solo un'amica!-

-Va bene, allora si vede che ti piace come amica!- disse Sirius, ma la sua espressione diceva chiaramente che non aveva cambiato idea. Certe volte Sirius era proprio negato per capire le persone e i loro sentimenti.

-Senti, Sirius, mi dispiace davvero per oggi.-

-Non ti preoccupare. Non me la sono presa.-

-Grazie, sei un vero amico.-

I tre Malandrini rimasero un attimo in silenzio, ma era un silenzio tranquillo, non come prima quando James si era arrabbiato. Era un silenzio che significava che tutto era tornato normale. Sirius cominciò a riporre i suoi regali nel baule. Peter vide che di nascosto metteva via anche la lettera accartocciata dei suoi genitori, ma non disse niente. Remus si era messo a raccogliere le gelatine sparse ovunque dalla caduta di Peter, e lui andò ad aiutarlo. Dopo qualche minuto le avevano raccolte tutte. Remus riparò il cestino e lo riempì di nuovo, poi lo posò sul comodino di Sirius, che gli sorrise.

-Allora, andiamo a cena?-

Fu Sirius a parlare per primo.

-Lo sai Pete- continuò mentre si incamminavano -prima della tua "violenta entrata in scena" avevo beccato una gelatina all'anice! Bleah! Dovrò bere un litro di succo di zucca per togliermi questo saporaccio dalla bocca! Che schifo!-

-Anice? Oh, no, a me piace un sacco! Uffa, non potevo trovarla io?- rispose Peter.

-Ti ho mai detto che hai degli strani gusti, Codaliscia? Non mi spiego come faccia a piacerti una ragazzina graziosa come Emanuelle!-

Peter arrossì per l'ennesima volta quella sera. Sirius, ridacchiando, gli diede un amichevole pacca sulla spalla, che fece quasi volare il poverino giù dalle scale. Remus rise mentre chiudeva la porta alle loro spalle.

 

 


 

Ehi, ma che succede a James? Ah, se non lo so io... Mi sa che vi toccherà aspettare almeno un paio di capitoli prima di scoprirlo davvero.

Ehm, volevo scusarmi con tutti i fan dell'anice. Solo che a me proprio non piace, e pensando ad una caramella disgustosa non ho potuto fare a meno di essere "autobiografica"... per inciso, se penso ad una gelatina al gusto anice, invidio Silente. Meglio cerume, di certo.

Bene, passiamo senza dubbio ad argomenti più "dolci". Un grazie particolare a chi ha espresso sostegno e solidarietà per la mia crisi di ispirazione. Speriamo passi.

 

itasil: Buone vacanze, allora! Dunque, il mio momento di crisi perdura, ma ne sto lentamente uscendo. Non sono ancora in panico, tranquilla! I Malandrini sono una bellissima famiglia, senza dubbio meglio dei Black. Fai bene a tenere le dita incrociate, comunque. Ma incrociale un po' anche per il povero James. Non sta passando un bel momento. Grazie per il sostegno, ci sentiamo al tuo ritorno, e divertiti! Un bacione.

Joy: Allora, prima di tutto ho seguito il tuo ottimo consiglio, più o meno. Ho fatto una passeggiata ascoltando i personaggi che parlavano, e tornata a casa, ho scritto... una One-Shot. Il fatto è che i capitoli di crisi sono un po' di transizione, però qualcosa ho scritto. Ne uscirò, sono sicura. (La OS me la tengo per un momento di crisi.) Grazie tante dei consigli e dell'incoraggiamento, ne farò tesoro. Mi stai davvero aiutando. Come al solito hai fatto una splendida anlisi del capitolo, l'immagine che ti è venuta in mente del ghiaccio che Remus scioglie è bellissima, corrisponde in pieno alla sensazione che volevo dare, ma non mi era venuta in mente finchè non me l'hai fatta vedere tu. Grazie per i mille spunti che mi fai venire in mente. Grazie davvero, Joy. Un bacione grande.

imooto: Wormy padroneggia in questo capitolo! Spero che ti piaccia lo stesso. Per quanto riguarda la fic roundrobin, ci sto sicuramente, però mi devi dare qualche indicazione sullo stile da tenere. Giusto per non fare una cosa troppo diversa, no? E' meglio che ci coordiniamo. Se ti va puoi mandarmi una mail con qualche indicazione, il mio indirizzo è topomiki@virgilio.it non lo guardo spessissimo ma se so che aspetto una mail controllo. Stai in occhio per i prossimi casini malandrinosi, che penso mi faranno venire i capelli bianchi, ma spero di divertirvi. Grazie mille e un bacione.

Agartha: Ah, sì, decisamente i Malandrini mi piacciono quando sono dolci. Solo che... be', hai visto James, no? Che succede? Be', ci sono problemi anche nella migliore famiglia. Anche se i Black non sono neanche lontanamente paragonabili ad una famiglia. Sto divagando. Penso che i Malandrini debbano essere davvero molto uniti, pronti a sostenersi, e si capiscono bene tra di loro. Per questo riescono ad essere di aiuto a Sirius. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, soprattutto che tu abbia trovato in linea i regali, che erano la cosa su cui ero meno sicura. Il gioco dei baci... be', dovrebbe far pensare. E i futuri accadimenti... vedrai. Diciamo che sono stata cattivella. La crisi di scrittura passerà, comunque mi ero portata avanti proprio in previsione di tempi bui e caldi. Ah, il caldo, io lo odio. Grazie mille dei complimenti e dell'incoraggiamento. Un bacione grande.

krsna3punti: Ben tornata! Com'era la Francia? Allora, rispondiamo: hai capito molto del comportamento di James, ma di dirò, non tutto. E meno male, se no sarebbe inutile metà circa della storia! Come hai notato, la crisi non è finita. Per sapere che cosa succederà, ti rimando a fra due capitoli. Invece il prossimo sarà sui nostri Moony e Padfoot, ma non ti aspettare grandi cose. Il compleanno di Sirius... poverino, mi sono un po' odiata! Sicuramente ho odiato anche io i Black mentre scrivevo, ma hai ragione in pieno, l'abbraccio di Remus compensa, almeno secondo me. E' bellissimo il tuo altare! Se sapessi disegnare te lo copierei. Ma sono assolutamente negata. La canzone di Max Pezzali non la conosco bene, andrò a cercare il testo e lo leggerò. Anzi, perchè non ci scrivi una song-fic? Mi piacerebbe leggerla. Grazie mille per il sostegno (anche sulla questione pazzia) e un bacione grande. Au nouveau chapitre. ^__-

 

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Capitolo 15
*** Un lupo mannaro non deve essere disturbato ***


Un lupo mannaro non deve essere disturbato

Un lupo mannaro non deve essere disturbato

 

Novembre-Dicembre 1976

 

-Remus? Ehi, Remus?-

Oh, no! Ancora?

-Senti, ho bisogno di una mano.-

-James dov'è?-

-In giro.-

-E Peter?-

-Con la Gabbianella.-

Come al solito. Tutti hanno qualcosa di urgente da fare, Sirius si annoia e come al solito dovrò finire il tema per Ruf domattina. Ovviamente, con Sirius che cerca di copiare da sopra la mia spalla.

Gli ultimi due mesi erano stati particolarmente duri per Remus. La luna piena di novembre l'aveva stancato più del solito, e i compiti avevano finito per accumularsi. Quando era finalmente riuscito a rimettersi in pari, c'era stato quello sgradevole episodio del calderone esploso (e nessuno era riuscito a provare che fossero stati i Serpeverde, anche se i Malandrini si erano vendicati comunque, per stare dalla parte del sicuro.). Quando l'avevano dimesso dall'infermeria dopo che gli erano ricresciute entrambe le orecchie, aveva duvuto scontare un'intera settimana di punizione, per aver distrutto il sotterraneo. Poi era arrivata la nuova luna piena. E quella volta era stato costretto a restare sigillato nella Stamberga Strillante, a regalarsi una nuova cicatrice da aggiungere alla collezione, dall'inspiegata defezione di Ramoso, che non si era presentato.

Negli ultimi mesi James era stato strano. Ok, per la mancata presenza al plenilunio aveva trovato una spiegazione più che valida: si era addormentato. Può succedere. Ma ultimamente Ramoso sembrava sempre meno presente, e anche quando era con loro mancava di quello spirito Malandrino che lo aveva sempre contraddistinto. Remus non aveva cercato di parlargli, un po' perchè aveva davvero troppe cose a cui pensare, un po' perchè gli bruciava ancora la sottile allusione al fatto di non volere parlare con lui dopo Halloween. Remus sospettava che il problema avesse a che fare con Lily Evans. Dall'episodio dello stereo ad Halloween lei aveva parlato altre due volte con il suo amico, anche se sempre di cose molto casuali. E ogni volta James si era precipitato in camerata a condividere l'evento con i suoi amici. E ogni volta per qualche tempo era tornato il solito James, allegro, casinista e disponibile. Ma per il resto del tempo, James era musone e intrattabile, quasi peggio dello stesso Remus nei giorni di tensione che precedevano il plenilunio.

La stranezza di James, insieme alle assenze di Peter, facevano riflettere Remus, lo preoccupavano anche a volte. Ma quello che ne risentiva di più era senza dubbio Sirius. Dopo la scenata di Ramoso la sera del compleanno, in qualche modo Felpato si trovava spesso da solo, costretto a distogliere Remus dai suoi studi. Se c'era una cosa che Sirius odiava era stare da solo. E, per quanto Remus sapesse che ci doveva essere un buon motivo dietro alla stranezza di Peter e James, ogni tanto si arrabbiava un po' con loro. Lui non si sentiva abbandonato, ma Sirius sì, e sarebbe stato più sensibile da parte loro tenerne conto. Così Remus si era trovato a passare moltissimo tempo con Sirius. Gli faceva piacere, ma i suoi studi ne risentivano. Sirius non era mai stato capace di concentrarsi a lungo. Dopo un'ora di studio, regolarmente si distraeva. Il passo successivo diventava distrarre Remus. Esattamente quello che stava succedendo in quel momento.

-Dimmi Siri. Che c'è?-

-Mi è venuta in mente un'idea per far pagare ai Serpeverde i 10 punti che mi ha tolto ieri Craig.-

-Craig ti ha tolto dei punti? Perchè?-

-Nessun motivo valido.-

Sì, come no.

-Sirius, anche quando non c'è un valido motivo, sicuramente ce n'era uno un'ora prima.-

Sirius fece un sorriso torto, a metà tra una smorfia da orgoglio ferito e un'espressione fiera di sè.

-Uuh, come siamo sospettosi, Mister Prefetto!-

-Questione di sopravvivenza, Felpato. Allora? Cos'hai combinato?-

-Niente di terribile. Ero solo in ritardo per l'ora di Babbanologia, e mi sono dimenticato che è vietato volare con la scopa per i corridoi.-

-Io te ne avrei tolti almeno 20. Craig è stato onesto.-

-Non è vero!-

Sirius sembrava indignato, ma i suoi occhi brillavano di divertimento.

-Non fare il bambino, Sirius.-

-Non faccio il bambino. Però tu non mi toglieresti mai dei punti.-

-Se ti beccassi a volare nei corridoi non esiterei un attimo.-

-Io scommetto che non lo faresti!-

-Sì.-

-Toglieresti addirittura 20 punti al tuo migliore amico?-

Quella dicussione si stava protraendo in maniera esagerata. Se Remus voleva avere una seppur vaga speranza di riuscire a tornare prima di sera al suo tema, forse era il caso che ascoltasse Sirius, declinasse gentilemente l'invito ad aiutarlo, e si facesse convincere a malincuore più in fretta del solito.

-Dai, piantala e dimmi cos'hai in mente. E ricordati che non ti ho detto che ti aiuterò.-

-Ma lo farai?-

Di nuovo. E' agghiacciante come in questi giorni Sirius sia polemico.

-Non approverò mai nulla che implichi la violenza.-

-Niente violenza. Ecco il piano: tu vai da Craig e gli dici che c'è bisogno di un Prefetto al quarto piano. Lo mandi nell'aula in disuso, la vecchia aula di Divinazione, hai presente? Poi io lo chiudo dentro con un incantesimo che ho trovato, che finisce all'alba, ma non ha un controincantesimo. Nessuno si farà male. Che ne dici?-

-Hai pensato a tutto, eh Felpato? E se ti vede? Lo dirà ai professori.-

-Uso il mantello di James.-

-Geniale. Così l'unico colpevole sarò io.-

Sirius fece una faccia stupita. Evidentemente non aveva pensato a quello.

-Be', allora tu usi il mantello e io mi Disilludo...-

-Come faccio a parlargli con il mantello?-

-...Oh. Non ci avevo pensato. Già, pessima idea.-

Sirius aveva un'espressione afflitta. Sembrava rassegnato a tornare nel suo mondo di noia. A Remus faceva un po' pena. Era evidente che gli mancava James. Mancava anche a lui. Tornò a pensare che James si stava comportando davvero stranamente. Stava per tornare al suo tema, quando gli venne in mente che poteva chiedere a Sirius se sapeva cosa aveva Ramoso che non andava. Forse Sirius lo sapeva, e se era un segreto di certo non lo avrebbe rivelato, però magari potevano pensare insieme a come tirare su il morale al loro amico.

-Sirius, senti...-

-Dimmi, Lunastorta.-

-Non ti sembra che James sia strano ultimamente? Voglio dire, hai notato che se ne sta sempre per conto suo? E' arrabbiato per qualcosa?-

-James? No, non può essere arrabbiato, me lo avrebbe detto. Non lo so. Forse cerca di conquistare la Evans.-

-E' quello che ho pensato anch'io. Però sono anni che cerca di parlare con Lily, e non è mai stato così.-

-Cosa vuoi che ti dica? Non lo so. Secondo me va tutto bene. Magari è solo un po' stanco. Non pensarci troppo. Se ci fosse qualcosa che non va ce lo direbbe.-

Il tono di Sirius era convinto. Remus si sentì rassicurato. Nessuno conosceva Ramoso bene come Sirius, e se lui diceva di stare tranquilli ci si poteva fidare. Così tornò ai suoi studi. Ancora venti centimetri sulla Confederazione dei Folletti e delle Fate, poi sarebbe potuto passare a Pozioni. Se fosse riuscito a portarsi avanti magari...

-Rem?-

Ti pareva? Non finirò mai questo tema!

Sospiro.

-Dimmi.-

-E se chiudessi anche te nella stanza? Così non ti potrebbero accusare di niente! Saresti una vittima... ehi, ma dove vai?-

-A studiare in biblioteca.-

Un po' gli dispiaceva di lasciare solo Sirius, ma aveva assolutamente bisogno di concentrarsi. E comunque mancava meno di mezz'ora alla cena. Sirius sarebbe sopravvissuto.

Arrivato all'uscita della Sala comune, si voltò, preso da un'improvvisa illuminazione, e si rivolse di nuovo a Sirius.

-Signor Black, 5 punti in meno a Grifondoro.-

Sirius lo guardò stupito.

-Perchè?-

Con un sorriso che si poteva definire solo "Malandrino" Remus cominciò a enumerare sulla punta delle dita:

-Uno, per aver congiurato ai danni di due Prefetti. Uno per aver impedito ad un compagno di fare i compiti. Uno per aver insinuato che faccio dei favoritismi e non tolgo punti ai miei amici. Uno per aver volato nei corridoi con la scopa. E uno per il sale che domattina troverò nel the. Ci vediamo a cena, Sirius.-

E così dicendo uscì dalla sala comune. Sentì Sirius che rideva. Era un bel suono.

-------------------------

La mattina dopo, non c'era sale nel suo the. Invece c'era un biglietto, scritto nella calligrafia nervosa di Sirius, in mezzo al suo panino. Una volta ripulito dalla marmellata, il piccolo pezzo di carta svelò a un Remus basito il suo contenuto. Diceva:

Uno, non ho congiurato ai danni di nessuno. Il mio congiurante non congiurava, e non si può congiurare in uno. Due, tu fai davvero favoritismi. Non pensavo di cavarmela con così poco! Tre, be'... assaggia il the. Quattro, mi avevano già tolto i punti per la faccenda della scopa. L'ultimo me lo merito. Mi sono dimeticato che un lupo mannaro non deve essere disturbato. Visto che hai un po' esagerato, ecco la mia vendetta: guardati attorno. Sei sotto gli occhi di tutti. Tutti ti vedranno se diventi rosso. Ci stai pensando? Bene.

Un bacio

Sirius

Remus per un attimo non seppe se ridere, arrossire o dare un pizzicotto a quello scemo del suo amico che ridacchiava di fianco lui sbirciando la sua reazione. Sotto gli occhi increduli di James e Peter, che non si potevano spiegare il suo comportamento, fece tutte e tre le cose insieme.

 

 


 

 

Dunque, anche se in questo capitolo non succede nulla di particolare, mi sono divertita un sacco a scriverlo. E' inutile, mi piacciono troppo Sirius e Remus a tu per tu, anche se non succede assolutamente nulla!

Ma... cosa sta combinando James? Be', lo scoprirete presto. Infatti nel prossimo capitolo lo vedremo di nuovo protagonista. Il titolo è "Tra due giorni è Natale". Quindi facciamo un bel salto avanti. Sono già passati quasi quattro mesi dall'inizio della storia. Mamma mia come corre il tempo!

Visto che più o meno chi recensisce questa storia è un fan della coppia Remus/Sirius, indico una specie di sondaggio, copiando spudoratamente una domanda che krsna3punti mi ha fatto nell'ultima recensione. La domanda è: in generale, come vedete i ruoli nella coppia? Se volete sapere la mia opinione, date un occhiata alla risposta di krsna.

 

krsna3punti: Ah, che bella domanda che mi fai! Parto dalla fine a risponderti, perchè mi hai proprio fatto venire voglia di esprimermi (rischio per altro di scrivere un trattato). Dunque dunque: i ruoli nella coppia Remus/Sirius... Allora, come te io li preferisco in genere "biadesivi" (bellissimo termine!), ma posso fare delle eccezioni. Per quanto riguarda questa storia in particolare, tendo a metterli su un piano paritario. Da ragazzi, in quanto ragazzi, è più difficile che abbiano dei ruoli ben definiti. In pratica, se devo immaginare di basare una storia tra di loro su una relzione che nasce ad Hogwarts non riesco a evitare di pensarli, appunto, "biadesivi". Tuttavia, se devo immaginare che non sia così, tendo a pensare a Remus attivo e Sirius passivo. Sconvolta? Quando ho cominciato a leggere queste storie mi ero assestata sul classico schema da Yaoi, poi però ho scoperto che, nelle storie straniere soprattutto, esiste un filone che inverte i ruoli canonici, basandosi sul concetto che il lupo che è in Remus si imponga (più o meno pesantemente) nei momenti di intimità, e che rifiuti un ruolo passivo. Trovo che in questo modo la coppia sia più equilibrata, e più attinente ai libri (in cui è sempre Remus che dice a Sirius come comportarsi, e mai il contrario.). In sintesi, parteggio per l'equilibrio, con una leggera predominanza di Remus attivo. Scusa se ti ho annoiato; scusa anche se ho "girato" a tutti la tua domada, come hai visto. Ma mi hai fatto venire una grande curiosità di sapere come la pensano gli altri. Dopo aver speso tante parole su questa questione, veniamo alla risposta vera e propria: il carattere di James... come ho già detto, nel prossimo capitolo chiarirò quali problemi ha James al momento. Bisogna pazientare un po'. Mi dispiace che non ti piaccia scrivere (e mi piacerebbe vedere qualche tuo disegno) però se ti può magari incoraggiare, io pure non ho mai avuto un ordine mentale degno di questo nome. Siamo almeno in due! Grazie di tutto, come al solito, e scusa per il ritardo terribile, davvero non è dipeso dalla mia volontà. Grazie anche per il commento a "Follia", mi ha fatto moltissimo piacere! Un bacione grande!!!

Dragonfly: Non ti preoccupare assolutamente se hai saltato un capitolo!!! Sono molto contenta che ti piaccia leggere tra le righe, credo che troverai pane per i tuoi denti. Cosa ne pensi di questo capitolo? Non sono carini? (Scusa, mi sento un po' scema, ma mi piace descrivere queste cose...) Ah, il nostro povero James... nel prossimo capitolo saprete che gli succede. Mi sento davvero cattiva. Sono invece davvero contenta che ti sia piaciuta la travolgente entrata in scena di Peter, è un'idea che ha divertito anche me, e sono felice che tu la apprezzi! Grazie mille per gli incoraggiamenti, e anche per non avermi ucciso per l'infamia all'anice (^__-). Un bacione grande!

Agartha: Ciao carissima! Mi dispiace tanto per il ritardo, non è stata colpa della crisi di scrittura, nè del caldo, ma del mio computer che ha rischiato di morire trascinandosi dietro tutti i capitoli di questa storia... Ma ora sono tornata! Bene bene, vedo che James fa meditare tutti... Paura di crescere? No, non è esattamente questo il problema. Anche se possiamo dire che il problema deriva dal fatto che è un ragazzo in fase di crescita. Ancora, vedrai nel prossimo capitolo. Peter ha una cotta per Em, dici? Ti dirò, lui nega, ma secondo me... Be', vedrete anche questo, mi spiace dire sempre così, però non voglio anticipare troppo. E' che le tue domande vanno sempre a toccare punti chiave della storia, quindi non posso essere troppo esauriente. Però posso garantire che le brutte figure, non solo quelle di Peter, hanno una sgradevole tendenza a essere autobiografiche più o meno. Prova a cambiare il cestino di gelatine con la cartella del mio compagno di banco... Grazie mille per l'incoraggiamento (la crisi pare passata) e un bacione enorme.

Joy: Ciao tesoro! Scusa per il ritardo disumano. Come sono contenta che ti sia piaciuta la parte di Sirius paladino dei Poveri Peter! Mi sono divertita a scrivere gli ultimi capitoli, perchè ci sono un sacco di rovesciamenti di ruoli, e sono strafelice che ti siano piaciuti. E poi c'è James... Bene bene, ci stiamo avvicinando al problema. Direi che per un 66,6 periodico ci sei sul punto. Ma.... Ah, vedrai il prossimo capitolo. Il prossimo è un capitolo critico, un capitolo chiave, un capitolo fondamentale. Sono sicura che perderò dei lettori da lì in poi. Basta, sto dicendo troppo. Vedrai. La One Shot la pubblico oggi o al massimo domani, per farmi perdonare del ritardo anormale. Per fortuna il mio computer si è ripreso. Per due settimane ho temuto di aver perso TUTTO. Mi sarei uccisa, soprattutto per i prossimi 12 capitoli già scritti di questa storia. Meno male che è andato tutto bene. Grazie per il sostegno e per i complimenti e per esserci sempre e per tutto. Un bacione grandissimo.

Erine: Dunque, diciamo che per i tre capitoli non recensiti mi sono vendicata... Scherzo! Mi dispiace tantissimo per il ritardo, invece non è un problema se salti qualche capitolo quando poi mi scrivi una recensione fantastica come questa. Sono davvero contenta che tu mi dia un parere spassionato sui personaggi, e ti assicuro che mi hai fatto riflettere molto. Innanzitutto sul discorso delle descrizioni, sono andata a rileggere certe cose e devo darti ragione. Immagino che dipenda dal fatto che scrivo molto "a immagini" e che man mano che la storia va avanti le immagini sono più legate ai gesti e alle cose che succedono che all'ambiente. Cercherò di rimediare, ma non ti garantisco molto nei prossimi capitoli, perchè sono già scritti da tempo. Passiamo ai personaggi. Sono felice che ti piaccia Peter (sono sempre contenta. Peter è un po' la mia creatura, visto che è quello su cui ho lavorato più di fantasia.). Io non riuscirei mai a vederlo come un cattivo e basta, per natura cerco sempre un contesto e delle qualità nei personaggi "cattivi". Parliamo di James: allora, prima di tutto io stessa lo vedo diverso da come lo sto descrivendo. Mi spiego meglio: penso che James Potter fosse un tipo solare, casinista e simpaticissimo. Allora perchè qui è così lunatico e stizzito (definizione azzeccatissima)? Intanto per esigenze di trama (vedrai nel prossimo capitolo). E poi diciamo che si tratta di un esperimento. Qualcosa come "scopriamo il lato oscuro del suo carattere". Non penso che a 16 anni potesse essere perfetto, a prescindere da come lo vedevano i suoi amici. E mi sto rifacendo a Harry in buona parte per trovargli delle ombre. Penso che sia diverso dal solito James, ma spero che risulti plausibile una volta che avrete tutti gli elementi in mano. Sirius... ti dirò, una scena in cui seduce una ragazza ha corso il rischio di esserci in uno dei prossimi capitoli (avresti potuto essere tu), ma è stata eliminata perchè il capitolo sarebbe venuto eccessivamente lungo (tipo 8 pag quando la media è 4). Ah, sì, il nostro Padfoot è un cuore di burro in realtà. Soprattutto con un certo amico suo. Remus, Remus... So già che non ti soddisferò particolarmente. So che ami questo personaggio (e che sei molto esigente e autorevole in materia), ma devo ammettere davvero che è il più difficile da scrivere per me. Tantissime volte non so da che parte prenderlo, e tendo a renderlo molto malandrino (come in questo capitolo), troppo comico o solamente troppo buono. Il "mio" Remus (nel senso di quello di questa storia, so che Moony è tuo e non si tocca) è inteso come un personaggio molto forte e fragile allo stesso tempo, estremamente contraddittorio, e mi rendo conto perfettamente che spessissimo non riesco a renderlo come vorrei. Ti assicuro che è molto sexy per me come personaggio, solo che faccio terribilmente fatica a renderlo così. Un giorno scriverò una storia ambientata tra i Malandrini più adulti, e lì davvero proverò a renderlo più oscuro e in una qualche misura "cattivo". Grazie davvero tantissimo per questa tua opinione. Spero che continuerai a farmi sapere cosa ne pensi con schiettezza. Un bacione enorme.

Imooto: Il computer è tornato in vita! Stasera ti mando una mail con le impressioni sul capitolo. Questo fine settimana il computer dei mie è stato off-limits e mi sono dovuta limitare a dargli una letta veloce. Per quanto riguarda questa storia, anche a te devo dire di aspettare il prossimo capitolo per sapere cosa frulla nella testolina malata di James. E, hai ragione, non è Peter il grosso del problema. Anche Moony ogni tanto può sbagliare. Grazie mille per i complimenti e un bacione!

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Capitolo 16
*** Tra due giorni è Natale ***


Tra due giorni è Natale

Tra due giorni è Natale

 

23 Dicembre 1976

 

Il dormitorio era quasi buio, e per una sera non era il solito disordine a regnare sovrano. Anzi, le valigie dei quattro Malandrini erano già pronte. Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso avevano passato buona parte del pomeriggio a sistemare le loro cose per la partenza dell'indomani. Un'operazione che avrebbe dovuto essere molto più breve (in fondo le vacanze duravano solo dieci giorni), ma il fatto che da circa due mesi i quattro amici si trovassero raramente insieme aveva creato qualche diversivo, come una battaglia all'ultima piuma con i cuscini e alcune sessioni di lotta improvvisate. Poi dopo cena i ragazzi avevano festeggiato l'inizio delle vacanze nel loro solito modo: ammucchiati sul letto (di Peter questa volta), in compagnia di una bottiglia di Wiskey Incendiario che Sirius, ormai maggiorenne, aveva acquistato a Hogsmeade nell'ultima gita, a ridere, scherzare e progettare le imminenti vacanze.

James non si stava divertendo. Lo sforzo di sembrare il solito James stava diventando davvero pesante. Erano due mesi che andava avanti così. Era sicuro che Lunastorta si fosse accorto di qualcosa, e anche che nè Sirius nè tantomeno Peter avessero capito niente.

La verità era che James Potter si sentiva strano, non riusciva in alcun modo a controllare i suoi pensieri. Non capiva cosa gli stava succedendo. E tutto da Halloween. In qualche modo sentiva che avrebbe odiato quella ricorrenza finchè fosse vissuto. Almeno tre sentimenti si erano insinuati in lui dopo qualla dannata festa, ed erano terribilmente irrazionali e illogici, e contrastanti. E lui non poteva fare assolutamente niente per mettreli a tacere. Anche nasconderli gli stava creando un sacco di problemi.

Era innamorato di Lily Evans. Aveva fatto di tutto per convincersi che la sua era solo una cotta, una questione adolescenziale o qualcosa di simile. Che si sarebbe risolta. Comunque lei non ne voleva sapere di lui. Invece niente. La conversazione più banale con lei si trasformava nella sua mente in un evento da calendario. Si sentiva sempre un bambino un po' stupido quando parlava con lei. Ormai si passava la mano tra i capelli con una frequenza allarmante, ma era un gesto di timidezza, e lui lo sapeva bene. Dov'era lo spavaldo James Potter, capitano della squadra di Quidditch e terrore dei Serpeverde, quando la Evans era nei paraggi? Lui la guardava e desiderava solo dimostrarle di essere diverso. Di essere quello che lei voleva. E non ci riusciva mai, otteneva solo di comportarsi da imbecille. Poi ne parlava con i suoi amici, e questo lo faceva sentire ancora peggio. Perchè loro erano lì, attorno a lui, incoraggianti e interessati. E lui era solo un cretino.

Perchè erano i suoi amici il resto del problema, e non se ne rendevano conto. E se l'amore per Lily poteva dirsi un problema, allora quello che stava succedendo con i suoi amici era una catastrofe. E il bello era che non ne poteva parlare con nessuno.

James era geloso. Non lo era mai stato prima (la Evans non era certo una ragazza "allegra"!), eppure dopo notti insonni e giorni di pensieri incoerenti aveva dovuto ammettere con se stesso che "gelosia" era l'unica parola adatta a descrivere quello che provava. Era iniziata in sordina. Il giorno del compleanno di Sirius se l'era presa con Codaliscia, ma dopo due mesi doveva ammettere che non era assolutamente lui il problema. Remus e Sirius. Sirius e Remus. Ultimamente erano sempre insieme. All'inizio aveva cercato di darsi una spiegazione razionale: Sirius era i SUO migliore amico. Si sentiva un po' trascurato, si era detto. Ma come scusa reggeva davvero poco. Le attenzioni di Sirius verso Remus non gli davano più fastidio di quelle di Remus verso Sirius. Era geloso. Punto. Del loro rapporto. Del loro stare sempre di più l'uno con l'altro che con lui. Del fatto che Remus si sentisse in diritto di abbracciare Sirius (come la mattina della lettera) quando invece lui si vergognava a farlo. Del fatto che Sirius mandasse a Remus misteriosi biglietti che a lui non facevano leggere. Del fatto che qualche volta facessero battute che capivano solo loro due (qualcosa sul volare in corridoio, due giorni prima, ad esempio), e che ridessero insieme anche quando lui era da qualche altra parte. Sì, decisamente era geloso.

E poi c'era stato il bacio. Che non doveva cambiare niente, e invece stava cambiando tanto nella vita di James. Non riusciva a smettere di pensarci. Lui non era stato mai attratto da un ragazzo in sedici anni di vita. Mai. E poi era innamorato della Evans, da sempre, no? Allora perchè continuava a tornargli in mente? Perchè non riusciva a smettere di pensare in maniera ossessiva voglio provare anch'io? Era così meschino da volere avere qualcosa solo perchè gli altri l'avevano e lui no? Sì, era arrivato ad ammettere, era così. Loro avevano condiviso quella cosa strana, proibita ed eccitante, tra di loro. E lui non voleva essere escluso. Una parte di lui era quasi disgustata dall'idea. Era la parte del suo cervello che parlava con la voce di Codaliscia. Una parte, quella che somigliava tanto a Felpato, diceva che era un'idea proibita, e per questo lo attirava. Quando si diceva che la sua era la normale curiosità di un adolescente, parlava con la voce di Lunastorta. E da qualche parte dentro di lui una piccola Lily Evans lo avvertiva severa che se davvero stava nascendo qualcosa di bello tra i suoi due amici, lui si stava decisamente mettendo in mezzo. Erano tutte voci ricorrenti. Pensieri che gli invadevano la testa. Il problema in tutto quel caos era ritrovare Ramoso.

I pensieri correvano fluidi nella sua testa, agevolati dal gusto amaro del Wiskey nella sua bocca. Non era ubriaco. Anzi, era fin troppo sobrio. Aveva bevuto quel tanto da lasciarsi andare, da godersi la serata senza farsi mille problemi (e invece i problemi, dannati, erano sempre lì!), ma non tanto da rischiare di straparlare. Però...

Peter russava. Sirius quella sera si era accanito particolarmente su di lui, sfidandolo a bere "come un vero uomo". Con il risultato che ora Codaliscia era sprofondato in un sonno etilico dopo aver cantato a squarciagola "Adeste Fideles", sbagliando tutte le parole. Il vero uomo, d'altro canto, si era addormentato qualche minuto prima, assolutamente sobrio (erano parole sue), tanto da crollare nel bel mezzo di una barzelletta che aveva già raccontato due volte.

La voce calma di Remus stava ancora spiegando a James perchè quella sera il licantropo era sobrio. Era una spiegazione complicata, che aveva a che fare con precedenti brutte esperienze con il Wiskey Incendiario e genitori che capivano se il loro pargolo aveva bevuto la sera prima.

James non lo ascoltava minimamente.

Enumerava i suoi problemi, come a convincersi che non potevano essere reali, che appartenevano al brutto personaggio di uno squallido romanzo. In qualche modo sperava che a furia di pensarci diventassero meno consistenti e pressanti.

1) Era innamorato di Lily Evans. Lei non lo avrebbe mai voluto. Lui voleva cambiare in meglio per lei, ma riusciva solo ad essere più coglione, e tanto lei non lo voleva comunque. Se pensava che questo era il problema "facile" si sentiva male.

2) Era geloso del rapporto speciale che si stava creando tra Remus e Sirius. Questo comportava tra l'altro che non riusciva a sentirsi a suo agio con loro, e che sempre più spesso li evitava. Il che li portava a stare sempre più insieme. Un circolo vizioso.

3) Si chiedeva disperatamente che sensazione poteva dare baciare uno qualunque dei suoi due amici. Baciarli come loro si stavano baciando quella notte nel corridoio. Appoggiare le labbra su quelle di uno di loro e far scivolare la lingua nella sua bocca. Non doveva seguire quel filo di pensieri...

Da parecchi minuti James non ascoltava più Lunastorta. Però lo stava guardando. Era a pochi centimetri da lui. Vicino e ignaro di quello che lui provava.

Qualcosa dentro James cedette ad una misteriosa pressione, sfuggendo al controllo che lo stesso James non sapeva di esercitare.

Bruscamente, quasi con rabbia baciò Remus.

Fu un attimo. Un secondo prima stava pensando. Un secondo dopo si era buttato sul suo amico. Per un momento si sentì schifosamente scorretto.

Un secondo dopo era caduto dal letto, spinto da Remus, che lo guardava scioccato dall'alto, gli occhi spalancati e la bocca aperta in un'espressione di stupore silenzioso. Qualcosa di amaro dentro di lui gli sussurrò Tu non sei Sirius.

Cadendo aveva sbattuto la schiena, non troppo forte, e si era morso un labbro.

Si vergognava terribilmente. Che diavolo gli era saltato in mente?

Aveva anche fatto molto rumore. Non si stupì di aver svegliato Sirius.

-James? Che ci fai per terra? Tutto bene?-

Sirius si era avvicinato al bordo del letto, e James ora poteva vedere il suo volto stupito e assonnato vicino a quello di Lunastorta.

-Sì, tutto ok.-

-Non ti sei rotto niente?-

-No.-

-Ma sei caduto?-

A quel punto James si rialzò, pregando che il suo imbarazzo non fosse evidente per Sirius.

-Mi devo essere... appisolato, e sono caduto. Scusatemi, sono stanco. Vado nel mio letto. A domani.-

-Buonanotte, James.- rispose Sirius.

Remus non disse niente. James si allontanò da loro. Non avrebbe più osato guardare Remus in faccia. Non si era mai vergognato tanto in vita sua.

Arrivò al suo letto e si rannicchiò sotto le coperte. Chiuse gli occhi cercando di dormire, ma i pensieri si affollavano nella sua mente.

Remus mi ha rifiutato. Io non sono Sirius. E' solo perchè Remus era sobrio? O c'è di più?

Il labbro gli faceva male.

Ho fatto una figura di merda, e non sono neanche riuscito nel mio intento!

La testa gli scoppiava.

Stanno chiacchierando, li sento. Remus glielo dirà?

Le palpebre erano pesanti.

Che glielo dica, cazzo! E poi che si divertano tra loro, in quel letto, se vogliono. Peggio per Codaliscia!

Voleva girarsi, ma aveva il corpo così intorpidito...

Se fosse stato Sirius e non Remus, mi avrebbe lasciato provare?

Scivolò nel sonno. Un sonno profondo. Per qualche ora nessun pensiero si affacciò dispettoso nella sua mente. Da qualche parte, vagamente, gli sembrò di vedere il viso luminoso di Lily che gli sorrideva. Ma era solo un sogno.

 

 


 

 

Il triangolo no! Non lo avevo considerato...

Ops! Questa non ve l'aspettavate. O sì?

Pomodori, frutta e uova marce sono disponibili nei supermercati. Per gli oggetti contundenti consiglio una buona ferramenta. Le Maledizioni Senza Perdono sono da recapitare direttamente all'autrice, vietato abbandonarsi alle vendette trasversali. I Dissennatori sono pregati di passare dalla porta sul retro.

Facciamo le persone serie. (Io non ho una porta sul retro...) Dicevo. Io adoro James. Nella mia testa prevedibile, James e Lily sono una coppia che non si tocca. E allora perchè gli sta succedendo tutto questo? Chiamiamola con il suo nome: crisi adolescenziale. James ha 16 anni, io penso che sia normale che possa andare in crisi. Tendiamo tutti a vedere James un po' troppo perfetto, secondo me. Diciamo che mi sono divertita a tormentarlo un questa storia, a vostre spese.

Ora rispondo ai miei (temo) ultimi recensori.

 

Joy: Mamma mia, sapessi quanto mi sei mancata tu! Ho guadagnato di buono che le tue vecchie recensioni le so a memoria, ma non vedevo l'ora di risentirti! Anch'io adoro i tu per tu tra Sirius e Remus, e quindi mi sono divertita e tengo molto allo scorso capitolo. Davvero sei arrossita a leggere il biglietto? Be', se ti può far piacere, sappi che io sono arrossita a scriverlo! Questa storia e i commenti come questo tuo mi stanno facendo scoprire una gamma di colori che non conoscevo. E per la serie "siamo sempre più simili", anch'io avevo scaricato le Illeggibili a suo tempo! Così la posso rileggere quando voglio (a meno che il Pc sia dal tecnico...). Bene, sono così felice di tutte le cose splendide che mi hai scritto, che quasi ho paura a sapere cosa pensi di questo capitolo. E' la prova del fuoco... Sinceramente, ho fatto un casino? Sono andata a mettere le mani sul mostro sacro, l'intoccabile. Ho un po' di paura. Su Remus e Sirius: ...non fa male a nessuno! Sì, anche per me è così. Un rapporto paritario è più bello. Grazie di esserci sempre. Grazie anche del bellissimo commento alla Caccia, devo studiare un sistema per rispondere alle recensioni nelle One-Shot. Grazie di tutto. Davvero, Joy, grazie. Un bacione grande grande.

Erine: Guarda tesoro che la volta che te lo scrivo davvero un menage a trois ci resti male. (Sono deviata. Ma se hai letto il capitolo lo hai già capito, penso.) Sirius è sexy? Sono felice di averti quasi convertita. Sirius è terribilmente sexy, Remus è assolutamente sexy, e pure a James una ripassatina... Devo controllare i miei ormoni, che è meglio. Quel bacio... sottolienato ed evidenziato (volevo anche scriverlo in rosso ma mi pareva di esagerare) attira pensieri maliziosi, vero? Be', ma se non è malizioso Sirius, allora su chi sfogo la mia vena intrinseca? Remus, Remus... No, non è molto Creatura Oscura. Più avanti ci sarà un capitolo che un po' spiegherà perchè. Ma in due parole: è troppo giovane. Ci ho pensato ad altre interpretazioni di Remus, seriamente, ma i Malandrini sono troppo ragazzi in questa fic. Un paio d'anni fanno la differenza. Remus qui è ancora nella fase in cui non accetta il suo lato di lupo (vedrai meglio) e lo rinnega. Se inserissi alcune cose che penso di Remus risulterebbe troppo più grande rispetto agli altri. Spero che possa piacerti comunque, questo Moony "acerbo". (Sono contentissima di averlo trovato nella caccia, mi fa un grande piacere!) Sono contentissima di averti fatto ridere (e che ti piacciano i "botta e risposta". Ho un progettino per il futuro...). Ma il domandone è: dopo questo capitolo, mi toglierai il saluto? Perchè se ti stonava James prima, adesso... Dai, se non mi uccidi prima o poi un menage a trois (con Erine, non con James) te lo tiro fuori (a tuo rischio e pericolo, però). Grazie di tutto. Un megabacione.

krsna3punti: Ciao! Anche tu mi sei mancata! (Mi ha fatto un sacco piacere ritrovarti in Follia... E' una storia strana e molto vecchia, ma ci tengo particolarmente.) Sono molto contenta di non averti traumatizzata con la mia visione "anti-Yaoi" della coppia. E invece con questo capitolo? Sei rimasta molto scossa? Ho fatto molto un casino? Torniamo al presente. Remus è troppo figo quando fa il prefetto, vero? L'ho sempre pensato. Sì, l'altro capitolo in effetti risultava dolce. Sono contenta che ti sia piaciuto. Non abituarti troppo, però. Si prospettano tempi bui. Hai capito cosa frullava nella testolina malata di Prongs? Penso che il problema sia la mia testolina malata... Ah, la marmellata... credo che fosse di more. Sì, era di more, perchè è una delle più dolci, e poi ti restano i denti viola e tutti i semini in mezzo. Molto romantica, la marmellata di more. (No? Sempre un mio viaggio mentale?) Come vedi carissima, non sono io a dovermi preoccupare di te, ma il contrario. La mia pazzia imperversa. Mi sa che mi rinchiuderanno prima o poi. "Oltraggio al pudore" o qualcosa di simile. Mi porterai le arance? Sono sempre peggio. Sono i complimenti che mi danno alla testa. Deve essere così. Grazie mille del tuo sostegno! Un bacione grande.

Agartha: Ciao! Tanto per cominciare, scrivo una piccola precisazione a te, perchè sei la prima ad averlo notato. Il sale nel the non è un'invenzione originale! E' una citazione "Nel letto ranocchie non ti metterem, nè sale nel the, nè pepe nel caffè..." da Mary Poppins. Mi sa che sono l'unica matta che si ricorda a memoria tutte le canzoncine dei film della Disney. Torniamo a noi. No, dai, continua a fare domande! Risponderò solo a quelle che posso, ma mi piace rimarcare che vi tengo sulle spine! (Sadica. Maligna e sadica, ecco cosa sono. Ne sa qualcosa il povero James Potter.) Che ne dici dei guai di James? Sconvolta? Schifata? Torniamo ai nostri amati, che è meglio. Continuo ad aver paura che questo capitolo mi farà assassinare... Mi è piaciuto molto il tuo ragionamento su Uke e Seme. In effetti quello che dici è vero. In realtà, credo che tutte e tre le forme (rapporto paritario o predominanza di uno dei due) possano avere ottime motivazioni psicologiche. Un giorno, esauriti i progetti che ho in corso, mi deciderò a scrivere una PWP (è una cosa che ho voglia di provare da un po') e la scriverò in tutti e tre i modi. Comunque, da qualunque parte li si giri, sono una coppia bellissima, hai ragione, su questo non ci piove. Grazie mille per i complimenti e per avermi fatto tornare un po' sulle mie idee. Un bacione grande.

Dragonfly: Ciao! Sono contenta di risentirti! E anche che ti sia piaciuto il capitolo. Adoro mettere i miei poveri sventurati personaggi in situazioni ambigue (ottima definizione!). E adesso ho complicato ulteriormente le cose. Ah, questo famoso "un bacio"! Sì, devono ancora capire i loro sentimenti, però questa cosa torna fuori in tutte le salse... Freudiano, direi... Grazie di esserti preoccupata del blocco, pare sia passato (e il megaritardo non dipendeva da quello, ma dal pc in vena di capricci). I tuoi "sproloqui" non mi annoieranno mai, e la vedo anch'io come te sul rapporto paritario tra Remus e Sirius. Alla fine, su questo discorso, sto realizzando (grazie a voi) che mi intrigano tutte e tre le possibilità con tutte le loro sfumature. Tutto è possibile, credo. Sono molto contenta del tuo commento e ti ringrazio tantissimo per i complimenti e la fedeltà. Un bacione grande! PS Spero di non averti sconvolto con questo capitolo.

Sibilla: Ciao e benvenuta! Una nuova commentatrice, che bello! Mi fa piacere che non trovi degli errori, in effetti cerco di stare molto attenta a quello che scrivo, però di imprecisioni ce ne sono parecchie (ma meglio se non si nota!) Grazie mille per la recensione e per i complimenti! Un bacione.

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Capitolo 17
*** La farsa è finita ***


La farsa è finita

La farsa è finita

 

24 Dicembre 1976

 

Era finita. Comunque andasse quella dannata storia era finita. Basta iposcrisie, basta giornate nere, silenzi ostili. Basta con i corridoi bui e quei discorsi interminabili che gli facevano venire voglia di urlare, piangere e vomitare.

Era finita. Davvero, questa volta. Quegli stupidi abiti eleganti erano rimasti al loro posto, nell'armadio di una stanza vuota. Nessuno avrebbe mangiato nel piatto pronto per lui sulla tavola apparecchiata per venti. Non avrebbe saputo se suo fratello aveva avuto buoni voti negli ultimi compiti. Non aveva più importanza.

Tutto quello che aveva era nel baule che trascinava rabbiosamente per le strade vuote di una Londra gelida e senza neve. Non gli serviva altro. Oggetti di scuola, le sue foto, un po' di denaro. Non gli serviva altro. Si sarebbe trovato un lavoro. Avrebbe chiesto l'elemosina, se doveva. Era fintita. Era fuori di lì, e questa volta per sempre.

Poteva fare quello che voleva. Correre, gridare. Ridere, anche. Poteva andare ovunque. Poteva anche non tornare a scuola -ma quello no, non lo avrebbe mai voluto. Era libero. Aveva diciassette anni, era solo, libero, responsabile per se stesso e basta. Migliaia di strade gli si aprivano davanti, e più nulla gli avrebbe impedito di percorre quella che preferiva. Aveva spezzato le catene. Niente più giudizi.

Ma dov'era la felicità? Perchè sentiva solo una pungente nostalgia e tanto, tanto freddo?

Era quello che aveva sempre voluto. Non dovere mai più varcare quel portone decorato, vedere quei muri tetri e i ritratti di maghi morti da secoli. Non sentirsi mai più un intruso in casa propria. Non sentire quelle urla isteriche, quei silenzi pesanti e quelle risatine sarcastiche e strafottenti.

Allora perchè in quel momento sentiva solo un nodo allo stomaco e uno spiacevole, pungente prurito agli occhi?

Non sapeva darsi una risposta. No, una risposta non c'era. Era stato un giorno lungo, lunghissimo, decisivo. Quando si era svegliato quella mattina nulla lasciava presagire che la sua vita sarebbe cambiata tanto. Ecco perchè quelle emozioni contrastanti. Sì, la spiegazione doveva essere quella.

Si sedette su una panchina, in un piccolo parco. Era freddo. Tanto freddo, ma almeno si vedevano le stelle.

Frammenti di ricordi gli affollavano la mente. Tentava di trattenerli da quasi un'ora (da quando si era chiuso quella porta alle spalle per non varcarla mai più), ma era stanco. La panchina era fredda, e lui non sapeva dove andare, e i ricordi erano più piacevoli delle domande scomode che avrebbe dovuto farsi. Cosa avrebbe fatto? Dove sarebbe andato? Era la notte di Natale. Nemmeno un locale aperto dove bere un the.

Due bambini si sfidavano a trovare il coraggio di entrare in una stanza buia. Il più grande, spavaldo, varcava la soglia. Qualcosa di orribile, di mostruoso (un quadro forse? Non lo ricordava). Il bambino urlava.

Era una benedizione essere sfuggito da quel genere di cose. Dalle stanze buie della sua infanzia dove il pericolo è in aguato davvero.

Rumore di tacchi e profumo pesante. Sua madre, elegante per una serata mondana. La sensazione di un bacio sulla guancia.

-Comportati bene.-

-Sì, Mamma.-

-Bada a tuo fratello.-

-Sì.-

Si era rotto una mano quella sera suo fratello. Ricordava benissimo lo sguardo infuriato di suo padre.

-Quando viene Andromeda?-

-Quest'anno non viene.-

-Ma è Natale!-

-Smettila di fare il bambino. Tua cugina ha di meglio da fare con il suo nuovo trastullo Babbano.-

La voce di sua madre che sputava le ultime due parole.

Correre veloce su per le scale, e vedere con i suoi occhi. Il nome di Andromeda bruciato via dall'arazzo.

Chissà se avevano già cancellato il suo? Non importava.

Un lettino da bambino in una camera sconosciuta.

-Papà, ma quello è il mio letto!-

-Non più. Adesso è di Regulus.-

-E io dove dormo?-

Suo fratello. Fiero sostenitore dei valori della Famiglia. Era sempre stato un essere viscido...

-Senti, ma cosa vuol dire "Babbano"?-

-Chi non è un mago come noi.-

Una pausa. Nella sua piccola mano una mano ancora più piccola.

-E' cattivo?-

-Chi?-

-Un Babbano.-

-Non lo so. Non ho mai visto un Babbano. Alla Mamma non piacciono.-

Piccoli visi in un giardino selvaggio, d'estate.

-Se è cattivo me lo dici?-

-Sì. Così non può farti male.-

-Meno male che ci sei tu che mi proteggi.-

Sentirsi forti.

Aveva solo sei anni.

Un'auto passò veloce per la strada vicina. I fari illuminarono per un momento lo squallore di quel posto. Doveva andarsene di lì. Doveva trovare un posto dove stare. Bastava alzare un braccio, e il Nottetempo sarebbe arrivato, con il suo rumore e il calore delle cuccette. E poi? Dove poteva andare? Da lontano arrivava il rumore di musica di una qualche festa.

Un ricordo più sfocato. I brividi della febbre.

Una mano morbida e fresca sulla sua fronte. Chi... Non poteva essere un ricordo di casa.

Una carezza leggera.

...Mamma?

Una voce.

-Come ti senti?-

Non era un ricordo di casa. La voce roca e leggermente preoccupata di Remus.

Quel ricordo lo scaldava. Remus evocava immagini di una casa piccola e accogliente, un fuoco nel camino. Di risate, di una famiglia degna di questo nome. Di un abbraccio.

Alzò una mano, e ascoltò il suono familiare del Nottetempo che si Materializzava nella strada.

Non era mai stato a casa di Remus. Ma diede con voce sicura l'indirizzo al bigliettaio cortese.

Si sedette sul letto. Finalmente un po' di calore. L'autobus era quasi completamente vuoto, a parte una vecchia strega addormentata in un angolo con in braccio un gatto nero che lo scrutava silenzioso.

Si distese. Era libero. E stava andando da Remus, e il suo amico lo avrebbe accolto. Gli avrebbe ridato la serenità, come aveva fatto la mattina del suo compleanno. Avrebbe parlato con lui, avrebbe capito cosa non andava. Remus capiva sempre tutto, gli avrebbe spiegato perchè si sentiva così triste anche se finalmente era libero. Avrebbero parlato per ore, e sapeva che si sarebbe sentito meglio.

Il suo stomaco emise un buffo rumore. Doveva essere passata l'ora di cena. Ma forse a casa di Remus il Cenone non era ancora finito. A casa sua le portate si susseguivano con scadenze precise fino a poco prima di mezzanotte. Ma i Lupin non avevano tanti soldi. Magari mangiavano di meno.

Il pensiero lo bloccò, e il calore e la speranza che il pensiero del suo amico gli aveva dato svanirono di colpo. La famiglia di Remus era povera. Tanto povera che una volta lui stesso aveva dovuto prestare a Remus alcuni suoi abiti perchè avesse qualcosa della sua taglia da mettersi per una festa. Non poteva andare da lui.

Conosceva i Lupin. Erano buoni e gentili come Remus, e l'avrebbero accolto a braccia aperte, lo sapeva. Non gli avrebbero fatto mancare niente, e non avrebbero mai accettato soldi da lui. E non potevano permettersi un ragazzo in più da sfamare.

Non poteva andare da Remus, per quanto volesse vederlo. Non si sarebbe imposto in casa sua.

Gli venne in mente in fretta che Remus non era il suo solo amico, e che gli altri suoi amici non avevano problemi economici. E non era necessario che imponesse la sua presenza ai Lupin solo perchè sentiva il bisogno di farsi consolare da Lunastorta. Disse all'autista che aveva cambiato idea, e gli diede un altro indirizzo. Un altro posto dove passare la notte di Natale.

 

Mezz'ora dopo James Potter si stupì di vedere il suo amico Sirius Balck davanti alla porta di casa sua, stanco e intirizzito, a chiedere con gli occhi bassi se poteva restare lì, nel bel mezzo del Cenone di Natale.

 

 

 


 

 

Bene, siete stati clementi con il capitolo scorso. Sono ancora viva (scusate un attimo...)

Eccomi. Il mio nuovo Tranello del Diavolo faceva i capricci.

Questo è un capitolo serio. Serio e pure un po' triste. Ma credo che finora sia il capitolo che mi piace di più di tutta la storia. Mi sentivo molto malinconica mentre lo scrivevo, ma mi sembra che il risultato renda molto l'idea che volevo dare.

Ho dato per scontato che chi legge questa storia abbia letto L'Ordine della Fenice. Se qualcuno non lo ha ancora fatto, chiedo scusa se non ho chiarito bene chi sono certi personaggi citati.

Devo anche ammettere che ho modificato qualcosa. Sirius ha diciassette anni in questa storia quando scappa di casa, mentre nell'Ordine dice di avrene sedici. Prendetelo come una licenza poetica.

Bene, veniamo alle risposte che questa volta sono davvero difficili per me... capitemi se non rispondo proprio a tutto, siete stati bravi e avete fatto delle domande troppo azzeccate...

 

ksrna3punti: Ah, i grandi dilemmi della vita di James sono proprio grandi... Povero James, non sono stata carina con lui. Ha una confusione in testa incredibile, mi sa che se lo internano ce lo ritroviamo in cella, che ne dici kri? Andiamo bene anche senza arance, se ci danno James! Come avrai capito, alle tue domande ci sarà una risposta in seguito, evito di anticiparti le cose. Spero che questo capitolo così serio non ti dispiaccia. Adesso ho messo in crisi anche Sirius, hai visto che carina? Peggioro di giorno in giorno. Grazie per il commento e per aver letto tra le righe e non essere rimasta sconvolta! Un bacione.

Joy: Non dire che sei vigliacca Joy perchè io non ci credo. Semplicemente, scriviamo cose diverse. Non sono coraggiosa, sai, solo provocatoria. Ogni volta che aprivo i commenti allo scorso capitolo pensavo che mi sarebbe arrivata una minaccia di morte. Spero sempre che ci sia dignità in quello che scrivo, e mi ha reso molto felice sentirtelo dire. Ma non sono così coraggiosa come pensi, così come tu lo sei molto più di quello che dici. E' vero quello che dici di James. James l'intoccabile è solo un adolescente, e i nei suoi turbamenti ho cercato di riversare tutti quei conflitti che, appunto, sono tipici dell'adolescenza. Mi fa piacere che ti ci riconosca in una certa misura. James è un ragazzo, e crescerà. Posso solo dirti una cosa, che funge da leggera anticipazione: ha provato a baciare Remus perchè lì aveva Remus. Il disagio dello scoprire di non essere la stessa cosa del suo migliore amico vale per entrambi i suoi amici. Certo, si identifica prima in Sirius perchè sono più simili. Ma è un discorso generale e vale anche per Remus. Giusto per sottolineare l'estrema confusione di questo momento. Grazie per la difesa preventiva. Sembra che il messaggio sia arrivato, non avrai bisogno di affilare le unghie! Grazie per il sostegno, Joy. Non mi stancherò mai di dirti grazie. Un bacione grande. PS So che ti ha contattato una certa Padfoot. Le ho consigliato le Illeggibili, spero che non ti dia fastidio! Un altro bacione.

Itasil: Grazie! Bellissimo commento "che bomba!". Mi è piaciuto un sacco. Sono contenta che ti piaccia questo James tormentato. Ah, che domanda spinosa! Cosa ha spinto all'inizio Remus e Sirius? Ti posso dire che nessuno in questa storia e in questa fase lo sa. Un consiglio: occhio al titolo. Certe volte alcune cose non hanno una vera e propria spiegazione in questa storia. Ci sono cose che, nell'ottica dei personaggi, accadono e basta. Non ti dirò se questa è una di quelle, però! Dovrai scoprirlo leggendo. (Questo si chiama ricatto morale...) Mi fa piacere che ti siano piaciute le voci nella testa di James, sono state molto divertenti da immaginare! Ah, per quanto riguarda il fiato sospeso... mi sa che avrai un nuovo motivo per dirmi che sono crudele, come vedi. I problemi non si presentano mai uno alla volta, almeno nella mia storia. Per adesso il problema di James dovrà aspettare. E voi con lui (sempre per meritarmi la nomea di crudele!). Ah, il domandone sui ruoli! Sì, anche a me non piace un Remus troppo femminile. Anche se spesso tendo ad immaginarmelo molto affettuoso, per me è un affetto che si dimostra con gesti semplici e non esageratamente dolci. Ti dirò che Sirius invece femminilizzato mi ispira, come esperimento letterario... Comunque più ci penso più mi convinco che per ogni tipo di impostazione ci possano essere buone motivazioni. Grazie del commento e di aver apprezzato! Un bacione.

imooto: Il PC sembra risorto, grazie per esserti preoccupata! Sono sempre contenta che ti piaccia questa storia, nonostante James ti abbia spiazzato. Remus e Sirius insieme sono la parte più divertente da scrivere, James invece è difficile perchè ho sempre paura di farlo troppo ragionato! Grazie di tutto! Un bacione.

Serpedoro: Benvenuta. Sono felice di aver fatto la tua conoscenza! E di averti "guadagnata". Le tue riflessioni su James sono davvero interessanti (ne abbiamo già parlato) e non mi dilungo sulla questione. Mi limito a dire che hai ragione, Peter è solo la ciliegina sulla torta. E' il capro espiatorio dei problemi di James, ed è per questo che Sirius, intuendolo (nonostante non capisca qual'è il problema di James), lo difende dopo la festa. Sono contenta che tu abbia notato quella frase che secondo me è più crudele di tutte le altre cose che ho fatto a James. Diciamo che non ho saputo resistere... Il tuo amore per i dettagli è notevole, e più ci penso più mi fa paura. Io non arrivo ai tuoi livelli, quindi fammi notare quando mi fregherò da sola, perchè mi conosco e so che lo farò. Spero apprezzerai la noticina sull'età di Sirius in questo capitolo, l'ho messa per te, perchè sapevo che ti saresti accorta dell'errore intenzionale! XD Veniamo al sondaggio... Credo di avere un quadro di come ti piace Remus. No, neanch'io amo Remus patetico (con autorevoli eccezioni, ma devono essere spiegate bene). Per me Sirius è molto più fragile. Ma la forza di Remus è qualcosa di cheto, di controllato, per questo molti si fanno l'idea che sia l'apoteosi della bontà. Soprattutto parlando del Remus adulto. Il Remus ragazzo credo che debba ancora perfezionare il suo lato freddo, quindi secondo me può essere visto come una persona emotiva, nel senso che da sfogo esteriore alle emozioni per non permettere loro di controllarlo. Mi piace vedere un Remus giovane che piange, sinceramente. Perchè lui piange e supera il problema, Sirius che non lo fa (come in questo capitolo) se lo tiene dentro. Sono uscita dal tema (ma è una soddisfazione finire un ragionamento senza cadere!), quello che intendevo è che Remus è più forte perchè impara a sfruttare le sue emozioni e a gestirle, mentre Sirius cerca di mostrarsi forte fuori e in realtà le sue emozioni lo dominano. Il che esula un po' dal discorso dei ruoli, ma come condizione di base mi permette di esprimere tutte le varianti. Sono contenta di averti a bordo, e che ti sia piaciuta la parte dei punti e del biglietto, perchè è una parte che mi ha divertito immaginare. Grazie mille e alla prossima! Un bacione.

Agartha: Ero sicura che non ti avrei sconvolta, con te andavo tranquilla! Avevamo già parlato della questione, giusto? Mi fa piacere che tu approvi, moltissimo, perchè so che con la cura che metti nei tuoi intrecci noteresti sicuramente se qualcosa stona. E' bellissimo sentirsi sostenute. Non commento a lungo i tuoi ragionamenti su James, perchè come ho detto finirei per anticipare. Sì, comunque l'insicurezza è un tipico problema adolescenziale, e neppure James ne è immune. James è profondamente in crisi per ora. Ah, le tue domande... per ora ci siamo momentaneamente dirottate, come hai visto, verso altri impellenti problemi. Le vacanze di Natale creeranno uno stacco, ma al ritorno avrai le risposte a queste domande. Ad una veramente anche durante le vacanze, almeno in parte. Sono contenta che ti siano piaciute le voci nella testa di James, sono state una delle parti più belle da scrivere. E sì, nei pensieri di James Lily non può essere altro che la voce della verità. Sirius e Remus nelle fic... sì, più opinioni diverse ci sono, più vengono fuori storie interessanti e diverse, quindi non posso non approvare! E le canzoni della Disney sono così radicate nel mio cervello da esserne parte integrante. Grazie di tutto e un bacione. PS Hai visto che ci siamo spostate col progetto? Se hai tempo fai un salto sul forum, è molto più funzionale del gruppo e registrarsi è facile. Se hai problemi, lascia un messaggio sul gruppo che ogni tanto controllo, oppure mandami una e-mail da contattami. A presto e un altro bacione.

 

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Capitolo 18
*** Posta via gufo ***


Posta via gufo

Posta via gufo

 

Tra Natale e Capodanno, 1976

 

26 Dicembre. Da James Potter a Peter Minus.

Ehi, Codaliscia!

Come va? Come hai passato il Natale? Io sto alla grande! Sai che mio zio Victor mi ha regalato un set di palle da Quidditch? Davvero! Adesso ho due Bolidi una Pluffa e naturalmente un Boccino! Pensa che bello, potremo allenarci la prossima estate! Magari riuscirai anche ad entrare in squadra l'anno prossimo... Chiederò al capitano se ci mette una buona parola (Hi hi hi, il capitano sono IO! Io ho il potere! Ha ha ha!)

Ok, va bene, la pianto con le cazzate, e veniamo alle cose serie. Che fai a Capodanno? (A questo punto dovresti rispondere niente.)

Davvero? Non hai impegni?

BENE! Perchè i miei hanno detto che possiamo fare una festa a casa mia!

Davvero! (Sei caduto dalla sedia?)

E tieniti ancora più forte: loro vanno via! Vanno ad una festa, il che vuol dire niente controlli anti-alcol (quindi niente ramanzine, non come a Ferragosto tre anni fa!).

Ho invitato un po' di gente. Sarà divertente, e poi puoi dormire qui, così i tuoi non ti devono venire a prendere.

Sono o non sono un genio?

A che ora pensi di arrivare? Riesci a venire nel pomeriggio del 31, così ci dai una mano con la cena?

Rispondi prestissimo!

Ramoso

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26 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter.

Ciao James!

Io sto bene, anche se i miei regali di Natale facevano un po' schifo. Sai come sono i miei, no? Maglioni, calzini e libri. Ah, anche delle Cioccorane, ho trovato Cassandra Cooman, che mi mancava!

A parte questo, bella l'idea della festa a Capodanno. Solo che ho detto a Emanuelle che poteva venire da me, perchè sua mamma lavora in un ristorante e quindi non c'è. Mi dispiace un casino! Voi ci siete tutti?

Senti, magari posso dire con Em se le va di venire. Che ne dici? Ti scoccia se vengo con lei? Non mi piace che se ne stia a casa da sola a Capodanno.

Aspetto una risposta.

Codaliscia

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27 Dicembre. Da James Potter a Peter Minus.

Certo che sei proprio un disgraziato!

Ma ti sembrano cose da chiedere?

OVVIO che puoi portare anche lei! Più siamo meglio è! (Mia mamma non è molto contenta che io dica queste cose, chissà perchè...)

Allora, venite prima o no? La Gabbianella è brava a cucinare?

Ma i tuoi ti danno il permesso? Papà ha detto che se hai qualche problema glielo dice lui a tuo padre. Se vuoi dopo ti riporta a casa, però è meglio se dormi qui!

Ora devo andare, Sirius mi sta chiamando.

Ramoso

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27 Dicembre. Da Peter Minus a Emanuelle Laborit.

Cara Em,

James mi ha chiesto se andiamo a casa sua per Capodanno, visto che fa una festa. Che ne dici? Ti va? Mio padre ci accompagna, e mia madre ha detto che ci viene a prendere alle due e poi ti riporta a casa. A tua mamma va bene? Fammi sapere presto, perchè James mi stressa!

Ah, poi ti volevo ringraziare per il regalo. E' davvero utile quel libro. Mi sto esercitando quando mia madre telefona, e riesco a capire quasi tutto. Ma è divertente leggere le labbra! Devi vedere che faccia ha fatto l'altro giorno, quando le ho detto che sapevo che stava parlando con la zia anche se ero dall'altra parte della porta a vetri! Mi guardava come se mi fosse cresciuta un'altra bocca! Che spasso!

Va be', fammi sapere presto cosa devo dire a James.

Peter

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28 Dicembre. Da Emanuelle Laborit a Peter Minus.

Caro Pete,

mia mamma ha detto che va bene se vengo alla festa. Ma ai tuoi amici non da fastidio che ci sia anch'io? Be', se me lo hai chiesto penso di no.

Sono contenta che tu ti diverta con il libro. E' un po' come se tu capissi di più come vivo io. Grazie di fare tutto questo per me. Sei il migliore amico che si possa avere!

Ciao

Em

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28 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter.

Ciao Ramoso!

Allora, io e Em veniamo alla festa, mio padre ci porta da te alle cinque e poi mia madre ci viene a prendere alle due. Mi sono dimenticato di chiedere a Em se sa cucinare, ma tanto non sarà mai peggio di me! Al massimo noi apparecchiamo.

Ah, senti, ma come mai Sirius era da te ieri? Le Arpie l'hanno lasciato venire? Allora forse non sono poi così stronzi!

Ci vediamo il 31.

Codaliscia

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29 Dicembre. Da James Potter a Peter Minus.

Ma non ti fermi a dormire? NOOOOOOO!

Se tu e Em restavate magari potevi combinare qualcosa!

Che occasione buttata!

Va be', smettiamo di preoccuparci della tua (inesistente) vita sentimentale.

L'altro ieri Sirius era da me perchè adesso vive qui. Le Arpie l'hanno cacciato di casa. Mia mamma era fuori di testa, dovevi vederla. Cioè, in realtà è lui che se n'è andato, però la Vecchia Megera gli ha detto qualcosa tipo "Se esci da quella porta non ci torni mai più qui!". E tu sai Sirius com'è fatto, così ora non ha un tetto sulla testa e per un po' starà da me. I miei volevano cavare gli occhi ai Balck, o qualcosa di simile. Papà ha detto che se non fosse che Sirius è maggiorenne li avrebbe trascinati davanti al Winzegamot per come l'hanno trattato.

Fanno proprio schifo, vero?

Comunque meglio per lui che se n'è andato finalmente, e meglio per me che ho qualcuno con cui giocare a Quidditch (almeno fino a ieri, oggi c'è troppa neve).

Ci vediamo dopodomani.

Ramoso

P.S. Mi associo al pensiero di James per quanto riguarda le occasioni buttate. Sai che il mio motto è "Vai e colpisci!". E non importa se riguarda il Quidditch, vale anche per la tua vita sentimentale (inesistente?). Ciao

Felpato

-------------------------

30 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter e Sirius Black.

Ragazzi, ma quante volte vi devo dire che non c'è niente tra me ed Emanuelle?

Insomma, primo è una BAMBINA, secondo siamo solo amici. Insomma, un po' come una sorellina minore o qualcosa di simile. Non ho mai avuto una sorellina, e adesso l'ho trovata, OK? Per favore, la smettete di prendermi in giro?

Soprattutto domani sera, vi prego, evitate le battute, sapete che mi mettete in imbarazzo! Se vi comportate bene vi regalo delle Cioccorane a tutti e tre.

Ah, Sirius, mi dispiace che i tuoi ti abbiano mandato via. Ma è meglio così, no? Hai sempre detto che li odiavi. Adesso puoi fare quello che vuoi! Beato te che sei maggiorenne, io devo ancora aspettare fino a Maggio!

Remus l'avete sentito? Viene vero? Anzi, adesso gli telefono, così lo chiedo a lui.

A domani.

Codaliscia

-------------------------

-Buonasera, sono Peter, c'è Remus?-

...

-Grazie.-

...

-Ciao Rem! Sono Pete! Come va?-

...

-Anch'io tutto bene. Senti, ci vieni tu alla festa di Ramoso?-

...

-Sì, viene anche Em.-

...

-Sì, James me l'ha detto.-

...

-No, io no.-

...

-No, mi viene a prendere mia mamma.-

...

-Pensavo che tu ti fermassi!-

...

-Ah, ho capito. Sì, certo, ti possiamo portare a casa noi dopo la festa.-

...

-Sì, non c'è problema.-

...

-Ma va tutto bene Remus? Hai una voce strana...-

...

-Sì, certo! Adesso sta lì!-

...

-Non lo sapevi? Vive da James. I suoi l'hanno cacciato di casa, o qualcosa di simile.-

...

-No, non lo so.-

...

-Glielo chiediamo domani sera.-

...

-Va bene. A domani.-

...

 

 

 


 

 

Niente di particolare da dire su questo capitolo. A parte che non ci so molto fare con le lettere (decisamente non avrò mai successo con un romanzo epistolare), quindi siate clementi. Io non riuscivo neppure a scriverle ai miei amici. Immaginare questa corrispondenza è stato uno sforzo sovrumano. Fortuna che tra 3 capitoli si torna ad Hogwarts!

Ah, sì, invece una cosa devo precisarla: nella storia ho tenuto conto del fatto che Remus è un mezzosangue (lo ha detto JKR), quindi usa abitualmente cose come il telefono. James e Sirius invece sono dei purosangue, e probabilmente non sanno neppure cos'è un feletono. Per quanto riguarda Peter, JKR non ci fornisce indicazioni. Visto che diventa un Mangiamorte si dovrebbe presumere che fosse un purosangue. Ma mi piaceva l'idea della telefonata, quindi ho deciso che i suoi genitori sono figli di Babbani, alla faccia della logica. Che tanto in questo capitolo non sta di casa comunque. Oppure la mamma di Em è eccessivamente ingenua.

Veniamo a noi...

ksrna3punti: Dai, non essere triste! Hai visto? Sirius è da James e sembra stare bene. Sì, in effetti viene un po' di malinconia a pensare che un ragazzo venga trattato male in famiglia. E credo che nei suoi panni sia normale che cerchi altrove un concetto di casa, soprattutto quando ha vicino amici sinceri che hanno famiglie normali. Per quanto riguarda il ricordo di Sirius e Regulus... io sono partita dal presupposto che la loro inimicizia non sia sempre esistita. Insomma, sono fratelli e da bambini è facile che fossero legati, soprattutto con una famiglia del genere. Invece James... se cercherà di farsi internare lo vedrai, posso solo anticipare che presto lui e Sirius faranno una bella chiacchierata. Ma temo che dovremo fare senza di lui, per un po' almeno, visto che ancora mi serve per questa storia! Grazie della recensione, che non era affatto sconclusionata, e un bacione.

Agartha: Allora, mia cara, devo dire che il tuo ragionamento su Sirius è perfetto. Sia la parte che riguarda la famiglia che il motivo che lo spinge a voler prima andare da Remus e poi a non farlo. Non ho molto da aggiungere, visto che hai interpretato benissimo i suoi sentimenti. E come al solito, mi fai una domada a cui non posso risponderti. Tra qualche capitolo avrai una risposta, comunque. Come hai visto, i nostri Malandrini stanno organizzando un'altra festa, non paghi del successo della precedente. Ah, sono contenta che ti piacciano le crisi adolescenziali dei personaggi, perchè tendono ad essere un po' come le malattie infettive, si trasmettono da uno all'altro e... Ancora una volta, ti devo chiedere di aver pazienza. Le cose che tu tendi ad indovinare si evolveranno poco a poco. Grazie mille dei complimenti e un bacione grande.

Joy: La numero 100! Oh santo cielo, che emozione! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Oddio, addirittura sognare? O mamma mia, avvisami quando ti farò venire gli incubi! Mi dispiace di averti fatto venire mal di testa, ma sono davvero contenta se ti ho emozionata. Si vede che amo Sirius, vero? Mi è piaciuta un sacco la sensibilità con cui hai letto i ricordi del capitolo scorso, mentre leggevo il tuo commento ho realizzato alcune sensazioni che avevo messo nel capitolo in maniera istintiva forse. Sentimenti lasciati assopire... sì, è così. Ci sono problemi più pressanti, ma il momento del sentimento arriverà. Mi piace un sacco come mi fai riflettere sulle cose che scrivo, anche dopo che le ho scritte... In questo modo la storia è sempre nuova anche per me. Per quanto riguarda la critica alla tua fanfic, spero che ti sia piaciuta (altrimenti mi verranno i sensi di colpa). Anche a me piacciono i commenti, a patto che siano costruttivi. Se mi hai visto in giro, saprai che tendo anche a prendermela se mi sembrano campati in aria... Grazie mille per tutto, ormai non so più come dirtelo! Un grandissimo bacione.

imooto: Grazie! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, anche se è triste. Sì, il povero Sirius è vittima della sua famiglia, meno male che ci sono i Malandrini! Mi fa piacere che ti siano piaciuti i ricordi di Sirius. Apro una piccola parentesi a proposito di 1001... Lascio qualche giorno perchè si "sedimenti" il tuo capitolo, poi pubblico il mio, ok? Così manteniamo viva l'attenzione. Se ce la faccio tra oggi e domani ti lascio una recensione, anche se in realtà sai già quello che penso del tuo capitolo, giusto? Grazie mille e un bacione.

Serpedoro: Ho visto il tuo commento mentre postavo! Stavo per mancarti, e sarebbe stata una cosa terribile, visto che anche per me è un piacere grandissimo leggerti. Sì, sull'idea che Sirius non possa di punto in bianco liberarsi della sua famiglia ed esserne raggiante mi trovi d'accordo. Nel bene e nel male è la sua famiglia. Adesso se tu potessi vedere di che colore sono dopo aver letto la tua recensione scoppieresti a ridere di sicuro. Grazie per avermi detto che non sono patetica (a volte il dubbio un po' mi viene), grazie mille. Ah, sì, Sirius è piombato da James proprio nel momento giusto, vero? Ma del resto lui non lo sa. Cosa capiterà se e quando James scoprirà di essere una deviazione... be', vedrai. James si era appena messo tranquillo... Grazie anche per esserti offerta di leggere i capitoli in anteprima... ti dirò, ho valutato seriamente l'offerta, ma voglio vedere cosa riesco a fare da sola. Comunque devo dirti che il mio punto di vista su Remus riguarda soprattutto questa storia, non è affatto escluso che in futuro possa scrivere qualcosa basata su un'altra interpretazione, magari completamente diversa. Grazie mille per avermi scritto e fatto arrossire, e un bacione grande!

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Capitolo 19
*** 646: Torta di mandorle e cioccolata ***


646 Torta di mandorle e cioccolata

646 Torta di mandorle e cioccolata

 

30 Dicembre 1976

 

Remus riagganciò il vecchio telefono a muro e tornò in cucina. Si sentiva un po' sciocco con addosso il grembiule di sua madre, e probabilmente aveva ancora il naso sporco di farina, ma per una volta che poteva rendersi utile in casa, gli faceva piacere farlo. Sua madre gli aveva chiesto di preparare un dolce. Fin qui niente di strano, nè di complicato. Peccato che i Lupin vivessero in un quartiere Babbano, in un condominio Babbano, e che in quel momento la casa fosse piena di parenti di sua madre, Babbani ovviamente. Il che voleva dire niente magia, e questo rendeva le cose molto più difficili. Remus non aveva paura se doveva affrontare un Molliccio, nè in sella ad una scopa, ed era solo un po' preoccupato all'idea di fare esplodere un calderone. Ma un certo timore lo prese quando si avvicinò al vecchissimo e polveroso libro di cucina che era appartenuto a sua nonna.

Aveva scelto una ricetta semplice. La numero 646, Torta di mandorle e cioccolata. Aveva anche un'aiutante entusiasta, sua cugina Lucy, di dodici anni. Entusiasta, certo, ma alquanto incapace tra i fornelli. Remus le sorrise comunque. Prese fiato e cominciò a leggere ad alta voce la ricetta.

-"Per chi ama la cioccolata, questa, se non mi inganno, è una torta squisita."-

Lucy ridacchiò. Dovrei presentarle James e Sirius. Adesso mi prendono in giro anche in famiglia perchè mi piacciono le cose dolci...

-Lucy, non ridere. Stai seria, altrimenti la faccio da solo la torta. Allora, controlliamo gli ingredienti.-

Con voce divertita cominciò ad elencare.

-"Mandorle, 150 grammi. Zucchero, 150 grammi. Cioccolata, 100grammi", mettine un po' di più, Lucy, "Farina di patate, 60 grammi, burro 60 grammi, latte, 3 decilitri." C'è tutto?-

-Sì, ma ci sono anche delle uova qui sul tavolo.-

-Ah, è vero. Quattro uova, sì.-

-Remus? Ma sei sicuro che sai fare questa torta?-

-Certo che sì. Non sarà mai più difficile di una pozione.-

Lucy adorava sentire parlare di Hogwarts in genere. Ma quel giorno era d'umore decisamente dispettoso, perchè rispose con aria divertita:

-Ma non mi hai raccontato che una volta hai fatto esplodere un calderone? E che ti sono cadute le orecchie?-

-Sapevo che non dovevo parlartene. E' stato solo un incidente!-

-Quindi è meglio se la torta la faccio io. La cucina della zia è troppo carina per distruggerla!-

Ma da quando è così spiritosa?

-Tu sbuccia le mandorle, mentre io metto su il burro.-

Poi aggiunse, accendendo il fornello:

-Stai diventando peggio di Sirius.-

-Remus, ma chi è Sirius? Il tuo amico che ha telefonato prima?-

-Che fai ascolti le mie telefonate? Comunque no, quello era Peter.-

Sirius non ha nemmeno idea di cosa sia un telefono -a meno che non l'abbia studiato a Babbanologia -e comunque non saprebbe mai usarlo. Però poteva mandarmi un gufo per dirmi che era scappato di casa...

Remus cercò di concentrarsi sulla ricetta, mentre aggiungeva nella pentola la farina e il latte "poco per volta".

Lucy intanto aveva finito di sbucciare le mandorle, e si era messa a grattare la cioccolata. Ogni tanto ne mangiava un pezzetto.

Remus sorrise. Vedi, Siri, non sono l'unico con la passione per la cioccolata in famiglia!

-Allora Sirius chi è?-

Non demorde.

-Un altro amico.-

Remus abbassò il fuoco e cominciò a pestare le mandorle.

-E' quello della foto in camera tua?-

Foto? Ah, sì, la foto di James e Sirius al primo anno.

-Sì, è lui.-

-Quello con gli occhiali o quello carino?-

-Quello carino.-

Remus, arrossì, rendendosi conto di quello che aveva appena detto. Quello carino? Ma santo cielo, guarda cosa succede a passare le vacanze con una ragazzina! Comincio a ragionare come lei! Poi Sirius, come si fa a dire che è "carino"? Forse lo era a undici anni -sì, oggettivamente era carino -ma adesso... non so, affascinante è una parola più adatta. Bello, anche. Ma Lucy ha dodici anni, non posso pretendere che capisca la differenza.

Lucy non sembrò trovare nulla da dire sul rossore improvviso di suo cugino, e per qualche minuto i due continuarono in silenzio a preparare la torta.

Mentre aggiungevano nella pentola la cioccolata e lo zucchero, aspettando che si sciogliessero, Lucy però tornò alla carica con le sue chiacchiere.

-Raccontami un po' di Sirius.-

Remus sospirò. Un po' se l'era aspettato: fai vedere ad un'adolescente una foto di Sirius Black, e lei si prenderà una cotta istantanea. Era quasi automatico.

-Che vuoi sapere?-

-E' simpatico?-

-Certo.-

-E siete molto amici?-

-E' il mio migliore amico.-

-Lui sa che tu...-

-Si, lo sa. E non si fa dei problemi.-

Lucy buttò le mandorle nella pentola, e cominciò a mescolare, mentre Remus preparava un'impasto di acqua e farina, come indicato dalla ricetta.

-Allora deve essere in gamba. Non ha paura? Voglio dire... be', io ti voglio bene, ma ogni tanto... io...-

Remus sospirò profondamente. Sapeva che era davvero difficile non avere paura di un lupo mannaro, anche se era della famiglia.

-Non ti preoccupare. So che tutti in casa hanno un po' paura di me. A scuola è diverso, perchè i miei amici... be', diciamo che si sanno difendere.-

Lucy aveva uno sguardo triste, mentre aggiungeva le uova sbattute nella pentola ormai spenta.

-Scusa Remus. Mi dispiace di avere paura, ma...-

Remus smise di impastare e guardò sua cugina negli occhi, lo sguardo serio ma sereno allo stesso tempo.

-Non ti devi scusare, Lucy. E' normale che tu sia spaventata.-

Tutti hanno paura di me. Non ci posso fare niente. Io sono pericoloso. Forse solo Sirius non ha paura davvero. Peter di sicuro ogni tanto ne ha, e qualche volta anche James probabilmente. Ma Siri è troppo incoscente per temermi. E' sempre stato così.

La lavorazione della torta proseguì. I due cugini ricominciarono a chiacchierare solo quando ormai avevano versato il contenuto della pentola sulla pasta stesa in una teglia.

-Ha la ragazza?- chiese Lucy, con un'espressione volutamente vaga.

-Chi?- rispose Remus, distratto.

-Il tuo amico Sirius.-

-Be', no, al momento... ma che domande mi fai?-

No, Sirius non ha una ragazza dall'inizio dell'anno. Sembra impossibile. Il grande conquistatore Sirius Black, quasi quattro mesi senza neanche un ba... Ops! Va be', ma quello non conta. Io non sono una ragazza!

-No, così, per sapere. Be', abbiamo finito, no? Posso andare ora?-

-Certo, vai pure.-

Lucy diede a suo cugino un bacino sulla guancia, poi uscì dalla cucina. Lunastorta la guardò, sorridendo e scuotendo la testa.

Ragazzine.

Remus si sentì più tranquillo quando finalmente infornò la torta. Il più era fatto, e non aveva distrutto nulla nella cucina di sua madre, il che era molto più di quello che riusciava a fare a pozioni. Quel dolce forse non sarebbe stato un totale fallimento. Se veniva bene, forse l'indomani avrebbe potuto rifarlo, giusto per non presentarsi a mani vuote a casa di James.

James... cos'è successo esattamente con James la sera prima delle vacanze? Magari ho frainteso tutto... no. Ero sobrio, e lui... è una settimana che ci penso, James ha davvero tentato di baciarmi. Ne sono sicuro. Non è scivolato, era una cosa intenzionale.

Si sedette al tavolo della cucina, perso nei suoi pensieri, godendosi il tepore del forno acceso e guardando distrattamente fuori dalla finestra la neve che aveva ripreso a cadere su Londra.

Forse faccio male ad andare da lui a Capodanno. Meno male che Peter può riportarmi a casa. Mi sentirò un sacco a disagio... ma perchè poi? Non ho fatto niente di male. E' lui che ha cercato di baciarmi, no? E io non ci sono stato. Fine della storia. James è ancora uno dei miei migliori amici. Non è cambiato niente.

Sentiva le voci dei suoi cugini venire dalla sala. Normalmente li avrebbe raggiunti (loro adoravano quando Remus giocava con loro, soprattutto i più piccoli), ma in qual momento era così preso dalle sue riflessioni che quel suono gli sembrò vagamente fastidioso.

Neanche con Sirius è cambiato niente. Ci siamo baciati, ok, ma siamo ancora amici, giusto? Tutto come prima. E' stato solo un esperimento innocente tra amici.

Chissà perchè ho fermato James. E' stata una reazione istintiva. Non volevo farlo cadere. Mi ha preso alla sprovvista. E' andata così. James era curioso di sapere cosa si prova a baciare un ragazzo. Deve aver pensato di provarci con me, ma io non me l'aspettavo, così ho reagito male. Se me l'avesse chiesto prima...

Sentì le chiavi che giravano nella serratura, poi le voci di sua madre e di sua zia che salutavano i bambini nell'altra stanza. La sua tranquillità era finita. Di lì a poco sua madre sarebbe entrata in cucina per vedere come andavano le cose con il dolce.

Ma neanche Sirius l'ha chiesto prima, no? Eppure...

-Ciao tesoro! Come è andata con la torta?-

-Bene mamma! E' in forno.-

Queste sono solo sciocchezze. Remus Lupin, smetti di farti dei problemi, sono i tuoi amici! Domani sera vai a quella festa, ti diverti, e vedrai che andrà tutto a posto.

-Senti mamma, ha chiamato Peter. Ha detto che a capodanno ci riporta a casa suo padre. Lo sai cosa è successo a Sirius? ...-

 

 

 


 

 

 

Allora, prima di tutto devo rendere onore al merito: la ricetta "Torta di mandorle e cioccolata" è tratta completamente dal libro "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di P. Artusi. Volevo assolutamente che Remus preparasse un dolce alla cioccolata, ma visto che io i dolci proprio non li so fare, ho usato questa ricetta. Spero di non aver violato nessun copyright!

Poi vorrei chiedere scusa per i ritardi che ultimamamente sto collezionando nell'aggiornare questa storia. In parte la causa di tutto è il mio computer ormai alla fine della sua lunga carriera. In parte il fatto che i lavori su questa storia sono decisamente rallentati ultimamente, un po' perchè mi vengono in mente altre cose, un po' perchè sono una di quelle persona che hanno miglioni di cose da fare d'estate. Credo che per un po' diraderò gli aggiornamenti, e spero che passata la fase "problemi tecnici e vacanze" potrò tornare ai vecchi ritmi.

Veniamo alle risposte, che mi pare argomento più piacevole.

 

imooto: Come hai visto ho postato il capitolo di 1001. Sei in attesa di Capodanno? Dovevo immaginare che dopo quello che ho combinato con Halloween qualcuno si sarebbe aspettato grandi cose da tutte le feste... Ti anticiperò che Capodanno sarà moolto più tranquilla come festa. Valuta che se tutto si chiarisse adesso non avrebbe senso continuare la storia, no? E per quanto riguarda Peter, anch'io istintivamente lo immagino Mezzosangue, quindi mi fa piacere avere la tua compagnia nel club "la logica è più debole della fantasia"... Grazie mille dei complimenti (soprattutto sulle lettere, sono la mia croce!) e un bacione.

Agartha: Ciao cara! Allora, come vedi i capitoli di transito sono non uno, ma due. Anche se qui qualcosina succede. Remus sembra molto tranquillo, vero? A parte qualche piccolo "lapsus mentale". Sì, nella telefonata dello scorso capitolo il nostro Moony se ne stava un po' sulle sue. Del resto è ancora un pochino sconvolto dall'agire di James. Invece l' "Inesistente vita sentimentale" in genere è la mia (ho degli amici molto Malandrini come stile, e mi ispiro a loro molto spesso), ma anche a me piace come espressione riferita agli altri. Mmmm.... Adori gli spoilers, davvero? Allora ti dico questo: le paturnie adolescenziali tarderanno a passare. O meglio, man mano che alcune spariranno ne nasceranno altre. E per quanto riguarda la festa... farà meno danni e risolverà meno cose di quello che pensi. Diciamo che avrà sviluppi più a lungo termine che a breve. Grazie mille di tutti i complimenti che mi hai fatto, spero davvero di continuare a meritarli. Un bacione grande.

itasil: Ciao! Sì, in effetti il ritmo di questa storia è decisamente altalenante. Ci sono momenti di tempesta e momenti di calma che permettono di elaborare i pensieri. Questo deriva dal fatto che uso come riferimento la mia adolescenza, che era così. Magari succedevano mille cose in due giorni, e poi per mesi nulla di interessante. Mi dispiace che qualcuno lo trovi in qualche modo stressante. In effetti sono d'accordo con te, non c'è, volutamente, un crescendo di tensione, ma piccoli avvenimenti e capitoli di passaggio. Tendo a descrivere più facilmente la vita quotidiana. Mi dispiace per la tua curiosità che rimane insoddisfatta. E mi fa tantissimo piacere sapere che hai comunque voglia di leggere la storia. Come hai letto in questo capitolo, ancora una volta, la strana voce di Remus nascondeva poco, o almeno, poco che il nostro licantropo voglia dirci. Grazie mille per la recensione, ho apprezzato tantissimo la sincerità e spero che mi sopporterai ancora! XD Un bacione grande.

Joy: Carissima Joy (oddio, a partitre così sembra una lettera!)! Come vedi i capitoli di transizione non sono finiti. Anzi... Oh, santo cielo, cosa prevede la tua mente malata? Ecco, sapevo che avrei fatto dei danni prima o poi. Ho riempito tutti di aspettative su questa festa, e invece... Non capiteranno cose turche. Anzi, sarà una festa molto tranquilla, per gli standard di questa storia. Sono contenta che ti sia piaciuta la telefonata, ho scoperto che mi piace scrivere dei dialoghi così, dove molto è lasciato all'interpretazione del lettore. Userò questo tipo di idea in qualche storia futura. Infine, sono contenta che ti sia piaciuta la recensione di Padfoot, così posso richiudere i miei sensi di colpa nel cassetto e smettono di sporcare in giro XD. Grazie mille del sostegno come sempre, e un grandissimo bacione!

krsna3punti: Buone vacanze (in super ritardo, ma comunque buone vacanze)! Prima di tutto grazie per il sostegno sulla questione "lettere", non sai come sono sollevata di sapere che non facevano schifo. Poi veniamo alle domande, alle quali per una volta posso rispondere. James sta sicuramente cercando di farsi perdonare, non solo da Peter, ma da tutti, per i suoi comportamenti strani. In realtà alterna momenti di paranoia a momenti in cui cerca disperatamente di essere il solito James, ed è proprio per questo che organizza la festa, BRAVA! Per quanto riguarda Remus, davvero non sapeva nulla di Sirius. Cioè, detto tra noi, Sirius aveva pensato di mandargli un gufo scrivendogli "Sono scappato di casa, volevo trasferirmi da te a vita ma poi mi sono ricordato che sei povero in canna, quindi sono da James. Comunque non ho voglia di parlare di questo. Un bacio, Sirius.". Poi però c'era qualcosa che stonava ed ha preferito lasciar stare. XD Comunque non preoccuparti, Remus se la caverà, soprattutto quando comincerà ad indagare sui suoi numerosi "lapsus mentali". Per la chicchierata fra migliori amici, ti riferisci a Sirius e James? Allora ti rimando al prossimo capitolo. Del resto, ti ringrazio tanto e ti auguro un bellissimo viaggio! Un bacione grande. PS: anch'io ho finalmente finito ieri il Principe Mezzosangue!

Serpedoro: Io invece comincio da metà. Non prendertela, ma temo che il tuo Occhio Interiore abbia bisogno degli occhiali! XDDDD Adesso andiamo per ordine. In realtà il tuo film mentale si avvicina molto alla realtà, ma i tempi sono diversi. Da brava bastarda quale sono, farò passare un piacevole capodanno ai Malandrini. Così tutti i bei problemucci avranno il tempo di fermentare, e invece che rovinare Capodanno, incasineranno tutto l'anno. In sostanza, non intendo giocarmi tutte le mie carte alla festa. Poi, vediamo... Il travaso di bile a James verrà eccome, ma per gradi. Siamo ancora lontani dal punto di rottura. Mi piace che tu abbia notato che Peter addirittura ha di meglio da fare che pendere dalle labbra di James. Dimentichi però che adesso Prongs ha il fuggitivo in casa, quindi le defezioni di Peter e Remus saranno passate più sotto silenzio. Perchè Remus non rimane a dormire? Mettiti nei suoi panni. La tua migliore amica ha tentato di infilarti la lingua in bocca a tradimento, e tu eri così felice che hai visto bene di spalmarla sul pavimento. Tre giorni dopo se ne esce chiedendoti di dormire a casa sua dopo una festa altamente alcolica. Ora, io un attimo di dubbi li avrei. XD Per quanto riguarda come ha preso Remus la fuga di Sirius... Moony è un ragazzo molto intelligente. Bene bene non c'è rimasto, ma in fondo sa che le pecore tornano sempre all'ovile e prima o poi Sirius gli racconterà che è successo. Ha pazienza, questo Remus, e questo penso spieghi come fa a sopportare la manica di matti che ha per amici. Per il resto delle cose che ipotizzi... Alcuni nodi verranno al pettine a breve. Altre cose saranno diverse. Credo di avere anticipato fin troppo!!! Ma spero di averti fatto passare un po' di paura. Grazie mille (arrossisco ancora, non ci posso fare nulla!) e un bacione grande.

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Capitolo 20
*** Confidenze Notturne e Domande Scomode ***


Confidenze Notturne e Domande Scomode

Confidenze Notturne e Domande Scomode

 

30 Dicembre 1976

 

La camera di James era proprio come James, e lui ne era sempre stato molto fiero. Prima di tutto il caos vi regnava sovrano -ad immagine e somiglianza della sua mente. Poi era piena di poster di giocatori di Quidditch, libri sul Quidditch, oggetti utili per giocare a Quidditch, persino un boccino svolazzante in un angolo. Oltre a questo c'erano molte foto (dei Malandrini, soprattutto, ma anche di ragazze carine con cui era stato, una di Lily Evans, scattata di nascosto in Sala Grande, e una della McGranitt mentre si trasformava in gatto), vestiti da mago e babbani buttati sulle sedie, una bella scrivania, un armadio inutile e il suo letto. E adesso anche un letto per gli ospiti, su cui russava il suo migliore amico.

Se James era insonne, non era colpa però del russare di Sirius. Erano tutti quei fastidiosi pensieri. Era passata una settimana da quando, in dormitorio, aveva tentato come un idiota di baciare Remus. E le cose non facevano che peggiorare. Si sentiva stupido, si vergognava e in parte si sentiva anche offeso dalla reazione del suo amico.

La presenza costante di Sirius in quelle feste era stata davvero d'aiuto. Quando ridevano, volavano o semplicemente facevano qualsiasi banalissima cosa insieme, i pensieri sbagliati se ne stavano al loro posto. Passare il suo tempo con Sirius, senza Remus per di più, rendeva tutto più leggero. Parlavano solo di cose leggere: dei dannati Serpeverde, di musica Babbana, di Quidditch, della festa di capodanno. Un paio di volte si erano spinti verso l'argomento Evans, ma sempre in maniera scherzosa. La fuga da casa era un argomento tabù, anche se il padre di James aveva parlato con Sirius nel suo studio per ore il giorno di Natale. I pensieri di James poi... Sirius era l'ultima persona con cui parlarne. Visto lo schifo di risultato che aveva avuto il tentativo con Remus, James si era preparato all'idea di morire con la curiosità, piuttosto che provarci ancora.

Ma la notte... Sirius si addormentava subito, rannicchiandosi nella sua consueta posizione da bambino, e James si trovava da solo a pensare. Di notte i pensieri corrono più fluidi, e così anche le parole. Si arriva a verità inimaginabili, di notte. Ma lui non riusciva a trovare un'uscita dalla sua situazione.

E Sirius? Chissà cosa pensava. James si chiedeva se il suo amico, di solito così tiratardi, si addormentasse in fretta proprio per evitare di pensare ai suoi e a casa sua.

Forse quella sera poteva chiederlo. Se Sirius si fosse confidato con lui sul motivo che lo aveva spinto ad andarsene di casa, forse James si sarebbe dimenticato dei suoi problemi.

Si alzò dal letto e si andò a sedere su quello del suo amico. Di Sirius si vedevano solo i capelli, arruffati dal sonno, sparsi sui cuscini. Tutto il resto era sotto le coperte, che si alzavano e si abbassavano al ritmo del suo respiro. James rimase fermo un attimo. Poi abbassò leggermente le coperte per vedere il viso del suo migliore amico. Sirius dormiva con la bocca leggermente socchiusa, una mano sotto la guancia e l'altra chiusa a pugno sul cuscino. Sembrava sereno, come non era mai da sveglio. James provò per un istante l'istinto di alzarsi e lasciarlo in pace. Non voleva turbarlo. E poi... nell'attimo in cui si era alzato per raggiungere Sirius, un pensiero molto sleale l'aveva invaso, e non riusciva a toglierselo dalla testa. Sirius aveva il sonno profondo e lui... forse poteva...

Inconsciamente si era avvicinato al suo amico addormentato. Era un movimento leggero, lento, perchè una parte di James ancora non cedeva alla tentazione. James voleva baciare Sirius, ma sapeva che quello era il modo sbagliato, che avrebbe dovuto chiedere al suo amico... Forse era la notte, ma per un attimo la ragione cedette. Avvicinò il viso a quello di Sirius.

-AH! Ramoso, ma che...-

James saltò indietro. Sirius era sveglio, e lo guardava arrabbiato.

-Che cazzo fai? Possibile che tu debba sempre svegliarmi urlandomi nelle orecchie? Un modo normale no?-

James si sentì enormemente sollevato. Sirius delle volte era spaventosamente privo di malizia. Man mano che i suoi occhi si adattavano all'oscurità, riuscì a cogliere il leggero divertimento negli occhi del suo migliore amico, e questo gli permise di assumere un tono scherzoso.

-Veramente volevo darti un morso in un orecchio.-

-Sempre meglio. Sai che ti avrei tolto i denti uno a uno, vero?-

Poi Sirius continuò in tono leggermente più serio.

-Che c'è? Non riesci a dormire?-

James alzò le spalle in risposta. Era una verità come un'altra.

Sirius si mise seduto sul letto.

-Che hai in mente?- chiese, come se fossero ad Hogwarts e James avesse proposto uno scherzo notturno.

-Volevo chiederti una cosa.-

-Dimmi.-

James esitò un attimo. Era un'idea semplice. Doveva solo dire qualcosa tipo "Senti Sirius, è un po' che mi chiedo come sia baciare un ragazzo, e visto che sei il mio migliore amico..." ma non ci riusciva. Il coraggio lo abbandonò, è battè in ritirata all'ultimo momento.

-Cos'è successo? Voglio dire, perchè te ne sei andato da casa?-

Il volto di Sirius si incupì. Eppure doveva essersi aspettato la domanda. Accidenti, James era il suo migliore amico! Non poteva non dirgli una cosa così importante!

Sirius si alzò, prese da una sedia la sua giacca di pelle e lanciò a James il suo maglione.

-Andiamo in terrazzo.-

James non capiva assolutamente perchè dovessero congelarsi in terrazzo invece che parlare nella camera calda e comoda. Ma seguì Sirius senza fare domande. Si sedettero sul pavimento freddo, appoggiati al muro uno di fianco all'altro. Sirius alzò il viso verso il cielo coperto di nubi. Faceva abbastanza freddo, ma meno di quello che James aveva immaginato. Si preparò ad ascoltare.

Sirius rimase in silenzio per alcuni minuti, riflettendo. Poi mise una mano nella tasca della giacca e ne tirò fuori un pacchetto stropicciato di sigarette. Ne offrì una a James, che l'accettò.

-Da quando fumi Sir?-

-Da un'ora prima di bussare alla porta di casa tua. Era tempo di cominciare.-

James tacque, mentre il suo amico si accendeva la sigaretta e tirava una lunga boccata, prima di passargli l'accendino.

-Allora, cosa vuoi sapere esattamente?- chiese Sirius, dopo che anche James si fu acceso la sigaretta.

-Cosa ti hanno fatto questa volta.-

James diede un tiro aspettando la risposta e cominciò a tossire. Del resto era la sua prima sigaretta.

-------------------------

James non sapeva assolutamente cosa dire. Quella cosa era assolutamente impensabile, anche per i Black. Cioè, sapeva che in teoria alcune delle famiglie di maghi purosangue avevano certe usanze simili, ma pensare che Sirius... che fosse cresciuto in una casa così. Con dei mostri simili. Gli dava la nauesea. E anche una spiacevole sensazione di inutilità, perchè lui non aveva idea di cosa dire a Sirius in quel momento. Non c'erano parole per consolarlo. Cercò di cambiare argomento.

-E cosa hai fatto quando sei uscito di casa?-

-Ho girato un po' per le strade. Ho comprato le sigarette. Poi mi sono seduto a pensare. Non sapevo cosa fare, Ramoso, capisci? Non sapevo dove andare. Poi mi è venuto in mente di andare da Remus.-

Lo stomaco di James si contrasse in modo strano.

-Da... Remus?-

-Sì- continuò Sirius, che non aveva notato il turbamento dell'amico -ma poi mi sono ricordato che i suoi non hanno soldi, quindi eccomi qua.-

-Vuoi dire che sei venuto qui solo perchè i miei hanno più soldi?-

Il tono di James si era fatto amaro e rabbioso.

Sirius si girò a guardarlo, con un'espressione stupita.

-No. Sono venuto qui perchè tu sei il mio migliore amico.-

-Ma hai detto che avresti preferito andare da Remus.-

Sirius sembrò rifletterci su. La sua espressione diceva chiaramente che non si era mai accorto dell'incongruenza di quell'idea. James l'osservava in silenzio. Una parte di lui voleva lasciare andare la rabbia che aveva covato per mesi, quella che derivava dalla gelosia verso i suoi due amici. Ma sapeva di essere ingiusto, e sapeva anche che non poteva assolutamente scaricare quel problema su Sirius dopo quello che gli avevano fatto i suoi parenti. Ne aveva già passate troppe, e James giurò a se stesso che si sarebbe contenuto.

-Non so perchè, ma lì per lì ho immaginato di parlarne con Remus. Probabilmente è solo un caso.-

-Un caso...- ripetè James.

Sirius annuì, ma a James non sembrava convinto neanche lui delle sue parole.

-Senti, Sirius...- cominciò, ma si interruppe. Voleva, doveva sapere, ma si sentiva in imbarazzo a chiedere.

-Dimmi.-

Il tono di Sirius era tranquillo e disponibile, non sembrava la voce di uno che ha qualcosa da nascondere. Eppure i suoi occhi vagavano in tutte le direzioni, e c'era un po' di turbamento sul suo volto. James prese fiato, deglutì e poi sparò.

-Cosa c'è tra te e Remus?-

Sirius rimase un attimo immobile, come paralizzato.

-In che senso, scusa?-

-State... insieme?-

-Come ti viene in mente?-

-E' solo che mi sembrate molto... vicini. E poi c'è la storia di Halloween, voglio dire...-

-Dovevo aspettarmelo che l'avresti tirata fuori. Ne abbiamo già parlato, James. Credi che ti abbia mentito? Perchè avrei dovuto?-

-Non lo so. Magari le cose sono cambiate.-

Sirius sembrava preoccupato e leggermente irritato. Rispondeva un po' troppo in fretta alle domande. James sapeva perfettamente che cosa significava: che Sirius si aspettava domande simili da tempo. E che quindi qualcosa sotto c'era. Ma Sirius non gli avrebbe mai mentito, di questo era sicuro. Forse poteva farlo Remus. Ma se James avesse cominciato anche solo a prendere in considerazione l'idea che Felpato potesse mentirgli, allora era la fine.

-Non sono cambiate. Non è cambiato niente. James, ma che ti piglia? Non è da te. Pensi che se... insomma... pensi che non te l'avrei detto?-

-No, certo che no. Scusa, era un'idea che mi è venuta in mente così.-

-Nulla, Ramoso.-

Sirius si rilassò impercettibilmente.

-Comincia a fare freddo.-

-Già. Rientriamo?-

-Se hai finito.- rispose James indicando la terza sigaretta della serata, quasi consumata, che Sirius reggeva ancora tra le dita.

-Ok, solo un attimo.-

Sirius gettò il mozzicone nel vuoto, poi prese la bacchetta e mormorò un breve incantesimo, che James non conosceva.

-Per toglierci l'odore di fumo. Non credo che i tuoi apprezzerebbero.- rispose all'occhiata interrogativa del suo amico.

Poi Sirius si alzò, stirandosi come un gatto, e passò un braccio attorno alle spalle di James.

-Ma quanti discorsi seri stasera! Che ne dici, Ramoso, non è che stiamo invecchiando?-

James fissò per un attimo il suo amico, che sembrava aver ritrovato la sua solita aria malandrina e scanzonata.

-Ma ti sembra, Felpato?- disse in un sorriso, chiudendo la finestra.

-Sai- continuò -a proposito di invecchiare... mi è venuta un'idea sul primo scherzo del prossimo anno...-

-Se coinvolge Mocciosus, allora è approvata!-

Eppure pensò ostinatamente James c'è sotto qualcosa di strano.

 

 

 


 

 

Paura, eh? Alzi la mano chi ha creduto per un attimo che James avrebbe baciato anche Sirius! Siate sinceri! Invece Felpato è salvo dalla mia mente contorta (per ora. Questo è uno di quei capitoli dove ha deciso di fare completamente quello che gli pareva... se continua così giuro che me la paga!)

Allora, un commento necessario: il motivo per cui Sirius se n'è andato da Grimmauld Place numero 12... verrà spiegato in seguito perchè 1) se no il capitolo veniva troppo lungo 2) mi sono immaginata benissimo la scena in cui lo spiega a Remus 3) così si crea un po' di suspance!

Poi una comunicazione di servizio: Sabato parto e sto via una settimana, assolutamente priva di computer. Vi dico solo che mi porterò dietro un taccuino per scrivere qualcosa. Quindi per una settimana non aggiornerò, non potrei neanche volendo. Ci sentiremo dunque al mio ritorno.

Il prossimo capitolo avrà il Pov di... (vi sento che state urlando Sirius). E invece no! Ci sarà una Guest Star diciamo. Per spezzare un po' il ritmo.

 

Chise: Ehilà, benvenuta! Ma tu sei Chise quella di "Yin e Yang"? Era bellissima quella storia! Mi dispiace che tu sia bloccata a letto, ma mi fa sempre piacere conoscere un'altra fan di Sirius/Remus! E mi fa moltissimo piacere che ti piaccia questa storia, per me è davvero un divertimento e una soddisfazione scriverla! Che bello, mi piace la definizione "frizzante", spero davvero che continui ad esserlo. Ma... posso sapere chi ti ha consigliato questa storia? Sono assolutamente curiosa! Grazie per avermi scritto e per i complimenti, spero davvero che tu guarisca presto! Un bacione.

imooto: Come va il sistema nervoso? Sto collezionando ritardi neanche fossero figurine delle cioccorane, mi dispiace tanto... Sono contenta che ti sia piaciuto Remus (e la sua mamma è contenta di avere ancora una cucina), e che ti sia piaciuta Lucy, che è la voce della verità! (Vale a dire esprime il mio profondo pensiero: Sirius è bellissimo!) I fantasici 3/4 più Em si riuniranno come hai visto tra un po' più di una settimana, ma per allora se non altro dovrei avere un nuovo computer e molti meno soldi in banca... Ehm, questo è un problema mio... Ehi, ma hai visto che qualcuno ci ha copiato l'idea di 1001? Abbiamo creato una moda! Grazie del commento (come sempre!) e un bacione grande.

Agartha: Grazie mille per la fiducia, vedrò di meritarmela. Allora, vediamo... Su Remus hai pienamente ragione. Lucy fa un po' la parte del grillo parlante nel capitolo scorso, tirando fuori a Remus pensieri che per ora esprime solo sotto forma di lapsus. Ti anticipo, se vuoi, che questo tipo di pensieri del nostro licantropo non farà che aumentare in futuro... Per par condicio, se non altro, ho messo un po' di caos anche nella mente di Remus. Sono contenta che tu abbia notato il particolare che Sirius non ha paura del Lupo. Non è un'idea originale, ma ci credo davvero, è molto in linea con la mia idea di Sirius temerario e amico meraviglioso (sono di parte?). Sì, decisamente il rapporto tra Remus e Sirius si sta evolvendo. Ah, i miei spoilers... Be', non lo faccio per cattiveria, ma non voglio rovinare quel poco di suspance che rimane ancora in questa storia, visto che ho già detto che amo l'Happy End! Grazie mille per il sostegno e per tutto, un bacione grandissimo.

Joy: Ciao la mia Joy! Sono contenta che tu abbia apprezzato il momento di cucina, volevo dare un'idea del tipo di attività familiare da cui Sirius si sentiva attratto quando ha deciso di andare da Remus. E i pensieri del nostro licantropo... dovrebbero dare un'idea di quello che sta succedendo nella sua mente, no? (A proposito: ho avuto quasi la tentazione di entrare in prima persona nella storia sul Sirius bello e affascinante, perchè anch'io lo immagino così! Altro che "carino"!) Allora, alla tua domanda posso rispondere, eccome. Sì, ci sarà una luna piena, più avanti nella storia. Dovrebbero mancare (ad occhio e croce) una decina di capitoli. Fino ad ora questo aspetto è stato trascurato, ma con un buon motivo. La luna piena è il momento di massima intensità per i Malandrini secondo me, e quindi per ora i pensieri e le conseguenze della parte della loro vita che sto descrivendo non intaccano le emozioni dei pleniluni. Ma prima o poi succederà. Ecco, allora scriverò una luna piena. Visto che mi sento proprio in vena di anticipazioni, ti dico anche che sarà vista dal Pov di Sirius. Adesso verrò accusata di fare delle preferenze perchè anticipo le cose solo a te. In realtà questo lo posso dire perchè la luna piena sarà uno strumento della storia (come la ricetta, il libro di James...) e non un vero e proprio avvenimento. Accipicchia, potevo rispondere con un sì o un no e invece ho fatto un trattato! Grazie mille per tutto, Joy. Un bacione.

Dragonfly: Bentornata e grazie! Mi piace moltissimo descrivere la quotidianità (se non si era capito...) e sono contenta che ti piaccia! E ti confiderò una cosa: la ricetta della torta c'è tutta! Il libro da cui l'ho tratta non è del tutto esauriente, ma non ho omesso nulla, quindi se sei un po' pratica di dolci potresti farla... magari quando farà un po' meno caldo. ^__- Come hai giustamente notato, Remus è un po' confuso riguardo a Sirius, e la sua cuginetta serve proprio a far notare questa confusione... Anche James è parecchio confuso, no? E come hai visto anche Sirius. Insomma, per ora l'unico privo di paturnie sembra Peter! A Capodanno invece non succederà poi così tanto, ma qualcosina sì... Ah, mi piace mettere curiosità e non anticipare nelle risposte! (Ghigno malvagio) Grazie mille per il commento, e un bacione grande.

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Capitolo 21
*** Dal diario di una bambina silenziosa ***


Dal diario di una bambina silenziosa

Dal diario di una bambina silenziosa

 

1 Gennaio 1977

 

Caro Diario,

che bella la festa di ieri sera! Sono proprio felice che Peter mi abbia invitata. La casa di James Potter è stupenda, nella sua famiglia sono tutti maghi, deve essere bellissimo! La sua mamma è davvero gentile, mi ha fatto gli auguri di buon anno e mi ha chiesto se mi piace Hogwarts, quali sono le mie materie preferite e cosa voglio fare da grande. Peter è diventato matto a tradurre tutto! James mi ha dato la mano quando sono arrivata, e penso che alcune mie compagne mi odierebbero se lo sapessero, perchè una volta ho visto Benedicta dire che se lui la guardasse lei sverrebbe. Ma tanto non l'ha mica detto con me, quindi non c'è niente di male.

Per fortuna non c'erano i miei compagni di classe alla festa. Anzi, erano tutti ragazzi più grandi, e un po' all'inizio avevo paura, ma poi Peter mi ha dato la mano e mi ha presentato tutti i suoi amici, e loro sono stati davvero carini. Peter dice che James continuava ad urlare, ed è proprio buffo, comunque capivo quasi tutto quello che diceva, e come al solito Peter mi dava una mano.

Peter dice che lui e i suoi amici si chiamano "I Malandrini" e che questo nome è un segreto, e che non lo devo scrivere a nessuno. Gli ho promesso di mantenere il segreto, e sono sicura che lo farò, perchè i suoi amici sono davvero simpatici. Non è stato come ad Halloween, mi sono sentita più a mio agio, forse perchè siamo arrivati prima e non c'era tanta gente, solo James e i suoi (che poi sono andati via), Sirius Black (quello che piace ad Alys) e Remus Lupin, il Prefetto.

Sono davvero stati molto carini con me. Mi hanno chiesto come stavo, come andava a scuola e poi della mia famiglia. Mi vergognavo un po' a dire che la mamma è una Babbana, ma Sirius ha detto che sicuramente è più simpatica della sua, e gli altri hanno riso (ma mi sembravano nervosi) e non ho capito bene perchè. Sirius mi sembrava un po' triste, e poi parla mangiandosi tutte le parole, e non ho capito molto di certe cose che ha detto, ma penso che creda che mi piace Peter. Peter diventa tutto rosso quando Sirius dice così, ma è divertente. Sirius deve essere uno che ride un sacco, è simpatico, butta indietro la testa e spalanca la bocca e deve fare un sacco di rumore, ma gli brillano gli occhi certe volte.

Certe volte gli brillano gli occhi quando parla con Remus, e con gli altri anche, ma di meno. Peter mi ha spiegato che Sirius e James sono migliori amici, ma secondo me a Sirius piace più Remus. Quando abbiamo fatto i fuochi d'artificio nel giardino ogni tanto lo guardava e sorrideva, perchè Remus se ne stava con il naso per aria come se vedesse una cosa bellissima. E in effetti i fuochi erano proprio belli, li abbiamo fatti prima di mezzanotte, dopo cena, e non solo Remus era affascinato, ma anch'io e anche altri.

Remus è proprio gentile. Era seduto di fronte a me a cena, e mi consigliava sempre le cose più buone da assaggiare. Mi ha detto di non provare la zuppa di cavolo, perchè era troppo salata. Peter non ne poteva più di tradurre tutto, mi sa che si è un po' stancato, però era felice e si vedeva. Remus è anche strano certe volte, sembra che abbia paura di qualcosa, ma non so di cosa. All'inizio della serata stava sempre con me e Peter, soprattutto evitava James, ma poi sembrava che cercasse di parlargli. Però forse James non voleva, perchè sembrava voler scappare. Alla fine non hanno parlato, Remus è tornato a casa con noi e mi sembrava molto silenzioso e perso nei suoi pensieri.

James fa davvero ridere! Mi ha fatto bere qualcosa di alcolico, non ho capito cosa, solo un goccio, ma mi girava la testa e Peter l'ha sgridato, allora lui ha fatto una faccia buffa, come se l'avessero pugnalato al cuore, e poi si è messo in ginocchio e mi ha chiesto scusa, ma rideva davvero con gli occhi, e anch'io ho riso, e un po' anche Peter. Poi mi è passata subito. James è davvero molto amico con Sirius, lo cerca sempre, Peter mi ha detto che adesso Sirius vive dai Potter anche se non mi ha voluto spiegare perchè. Dice che è un segreto di Sirius, e di chiederlo a lui se voglio saperlo (ha detto anche che Sirius non morde, certo che non morde, mica è un cane! Peter a volte sembra un po' sciocco.). Ma tanto io non posso parlare con loro da sola, e quindi mi tocca rimanere senza saperlo.

Poi sono successe due cose molto buffe. Ad un certo punto Sirius e Remus stavano chiacchierando vicino ad una porta, e sulla porta c'era un rametto di vischio, però non l'avevano fissato bene e mentre parlavano è caduto in testa a Sirius! Allora loro si sono messi a ridere, e non capisco perchè, però Sirius era un po' rosso. James li guardava male ma loro non se ne sono accorti. Ho provato a chiedere a Peter, ma lui non ha capito, si vede che era troppo stanco. Però sembrava una cosa divertente, e non capivo perchè James era arrabbiato.

E poi poco prima di andare via Remus era andato in bagno. Ad un certo punto ho visto James che chiedeva ad un sacco di gente "dov'è Sirius?" come se fosse preoccupato. Io lo sapevo dov'era, era nel terrazzo, ma James non me l'ha chiesto e poi Peter stava parlando e io come facevo a rispondergli? Ma poi Remus è uscito dal bagno e James gli ha chiesto con una faccia strana "E Sirius dov'è?". Remus si è messo a ridere e ha risposto "Non ce l'ho certo in tasca!", e James ha riso ma era nervoso. Poi Sirius è ricomparso e stava andando verso di loro, ma prima che ci arrivasse Remus ha detto a James "Ti volevo parlare", ma proprio in quel momento è suonato il campanello, era la mamma di Peter che ci portava a casa.

Quindi siamo andati via, io, Peter e Remus e in macchina non abbiamo parlato. Peter ha fatto finta di addormentarsi, ma io so che voleva evitare che sua mamma si accorgesse che aveva bevuto un po'.

Quando siamo arrivati a casa di Peter, la mamma non c'era ancora, quindi io e Peter l'abbiamo aspettata di sotto. Lui mi ha chiesto se mi sono divertita alla festa, e io gli ho detto di sì, e che i suoi amici mi stanno simpatici, anche se sono un po' strani. Lui mi ha chiesto "Strani in che senso?". Allora gli ho spiegato quello che avevo pensato in macchina, ma lui ha detto che non capiva i segni (secondo me però è solo che non ci crede). La mamma è arrivata proprio mentre gli raccontavo, così siamo tornate a casa e Peter mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha detto che mi scrive prima del rientro a Hogwarts.

E' buffo che Peter non mi crede. Secondo me è così chiaro! Ma ecco, caro Diario, ti racconto cosa ho pensato: secondo me a Sirius piace Remus, a Remus piace James e a James piace Sirius. Ma non solo come amici, secondo me hanno proprio una cotta! Si comportano come le mie compagne di classe quando gli piace un ragazzo. Però che sfortunati, a tutti piace un altro! Ovviamente non sono sicura, e all'inizio avevo la sensazione che anche a Remus piacesse Sirius, ma allora perchè voleva sempre parlare con James? E chissà perchè Peter dice di no. Magari non lo sa, o forse anche questo è un segreto, come perchè Sirius vive dai Potter o perchè una notte ho visto Remus che camminava nel parco dalla finestra.

Peter è sempre gentile con me, però i segreti sono segreti. Lui dice che i suoi me li racconta, però non può dirmi quelli degli altri, e ha ragione.

Va bene, basta chiacchiere, volevo solo scrivere che è stata una serata divertente e speciale, e che mi sono fatta un po' dei nuovi amici. Adesso non avrò più paura quando li incontro, e non vedo l'ora di vedere la faccia di Benedicta e Alys se uno di loro mi saluta in corridoio! Così imparano a scrivermi che Peter è il più scemo del gruppo. Non devono dire male di lui, perchè è buono e gentile, anche se devo ammettere che ieri sera con la cravatta faceva proprio ridere! Però quelle oche non devono insultarlo e basta!

La mamma mi sta chiamando, il pranzo è pronto. Dopo mangiato devo scrivere a Peter, chissà se ha ancora il suo vecchio libro di Incantesimi? Il mio l'ho lasciato a Hogwarts e Vitious ci ha dato un sacco di compiti.

Emanuelle

1 Gennaio 1977

 

 


 

 

Ciao a tutti! Come vedete per questo capitolo mi sono rilassata ed ho lasciato parlare Em. In effetti è stato molto facile da scrivere questo capitolo, mi è bastato copiare la sua pagina di diario. Non prendetevela se ogni tanto è un po' sgrammaticata, o se fa delle ripetizioni o degli errori. In fondo ha solo 11 anni, e poi questo è il suo diario personale, non pensava che l'avrebbe letto qualcun'altro!

Certo che ha un bello spirito d'osservazione, la ragazza! Che ne dite, ha capito tutto o ha frainteso qualcosa? E se ha capito qualcosa, com'è che ci arriva solo lei? Intuito femminile, probabilmente.

Veniamo a voi...

 

Chise: Sai, Yin e Yang è stata una delle primissime storie che ho letto, e una delle "colpevoli" del mio innamoramento per questa coppia! Bene, sono contenta che ti dimettano presto e che tu continui a trovare frizzante la storia! Anzi, dovrebbero averti già dimessa, giusto? Sono contenta! Grazie del commento e un bacione.

Agartha: Ciao carissima! Sono rimasta indietro a commentare le tue storie, ma prima che tu torni dalle vacanze ti prometto che avrò recuperato tutto! Sul capitolo... come al solito hai fatto un'ottima analisi. Prongs si sta sforzando di non far pesare ai suoi amici i suoi problemi, se li tiene per sè (un po' come fa Sirius). E, sì, anch'io penso che sarebbe stata una ripetizione se James avesse baciato Sirius a tradimento, quindi... vedremo in futuro. Per quanto riguarda il coraggio di James... ancora una volta, James ha 16 anni, può fare lo sbruffone quanto gli pare, ma trovare il coraggio di chiedere un bacio a Sirius deve essere davvero difficile. La reazione di James al fatto che Sirius volesse andare da Remus è volutamente meno pesante di come poteva essere. Ho voluto rimarcare il fatto che comunque James è un ottimo amico, e che mette la sua delusione in secondo piano rispetto ai problemi famigliari di Sirius. I Black l'hanno combinata abbastanza grossa, non c'è dubbio. Sirius è in crisi, James, è in crisi e Remus sarà in crisi a breve... insomma, sono proprio bastarda! XD Che altro... Ah, sì: complimenti, avevi intuito di chi fosse il POV in questo capitolo. E' proprio la nostra Gabbianella, o meglio il suo diario a raccontarci la festa di Capodanno... Che ne dici della sua teoria? Grazie per avermi scritto e per i complimenti, buone ferie, divertiti e riposati! Un bacione grande!

Joy: Ciao Joy! Come vedi sono mancata per ben più di una settimana, e ho anche saltato un commento a "Tra due lune"! Mi dispiace tanto, non sto molto bene in questi giorni, ma mi rifarò a breve. Come va la curiosità? Sì, nel capitolo scorso l'atmosfera notturna è stata una scelta voluta. Non so perchè, ma almeno io sono molto più aperta di notte, meno timida, e tendo ad analizzare di più i miei pensieri contorti. Mi dispiace un po' di farvi aspettare per sapere cosa hanno fatto i Black a Sirius, ma se l'avessi spiegato adesso avrei dovuto ripeterlo in un futuro colloquio tra Sirius e Remus, e così ho preferito lasciarvi aspettare, da brava maligna... XD Grazie del buone vacanze, anche se in realtà sono stata una settimana a cucinare per 35 persone, niente di così rilassante... Grazie anche di tutto, e scusa ancora per il mostruoso ritardo! Un bacione grande.

Dragonfly: Ciao! Sì, il nostro Sirius per ora è salvo dalla curiosità di James. I nostri Malandrini sono proprio in un periodo di confusione, vero? Sono molto cattiva? Sono davvero contenta che ti sia piaciuta l'ambientazione terrazza, in effetti è stata un'idea di Sirius (fa tutto da solo quello...), ma è piaciuta anche a me, perchè mi ci rivedo! Notte, freddo e sigarette sono tre elementi che mi aiutano a confidarmi e ad aprirmi con gli altri, e siccome tendo a rivedermi molto in Sirius, ho immaginato che potessero servire anche a lui. Hai azzeccato benissimo l'analisi di Sirius, del perchè fuma, e del fatto che in qualche modo è stato costretto a crescere più in fretta di James. Ma soprattutto, condivido in pieno l'idea che Sirius voglia sentirsi forte e grande, mentre in realtà è solo un ragazzo spaventato. Se fosse andato da Remus forse si sarebbe comportato diversamente. Ma con James sente di dover essere forte, da qui il fatto di cominciare a fumare. Grazie per il tuo lungo commento (adoro i commenti lunghi.), e per il tuo sostegno! Un bacione grande!

Chu: Ciao Chu! Che bello trovarti qui! Grazie mille, sono davvero contenta che tu abbia notato dei miglioramenti dal primo capitolo! Sono contentissima anche che ti piaccia il Pov alternato, un po' mi sta facendo impazzire, ma è molto divertente da usare. E mi fa piacere anche che ti stia piacendo Peter, per ora se ne sta un po' staccato dalla storia principale, ma presto rientrerà più attivamente nella corrente degli eventi, promesso. Ed Em... Sì, hai indovinato, questo capitolo era dal Pov di Em. Ogni tanto ci saranno di queti interventi esterni... Sono contenta che Em ti piaccia. Wow, anche tu speravi in un bacio tra Sirius e James? Anch'io! (E allora non potevo scriverlo? No, non potevo!) Felice di sapere che siamo due menti contorte. Deve essere per questo che ci capiamo! Sul capitolo culinario: SI! ti prego, fai un disegnino! Io sono negata, ma mi farebbe tantissimo piacere un disegno di Remus col grembiulino! In effetti deve essere troppo buffo! Grazie mille di aver detto che ti piace la fic, sono davvero contenta di questo! Grazie e un bacione grande.

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Capitolo 22
*** Epimeteo Moderno ***


Epimeteo moderno

Epimeteo moderno

 

7 Gennaio 1977

 

-Che palle.- disse Sirius, spostando controvoglia un barattolo di scolopendre essiccate grande come la sua testa.

-Davvero che palle.- continuò, mentre impilava approssimativamente le foglie di ibisco.

-CHE STRAMALEDETTE PALLE!- gridò facendo franare la pila di pergamene che aveva appena finito di riordinare.

Se c'era una cosa peggiore che essere in punizione, era essere in punizione da solo, nell'aula di pozioni, e senza esserselo assolutamente meritato. O meglio, senza esserselo completamente meritato, almeno per una volta. Certo, era stata un'idea sua quella di preparare un altro po' di quella pozione mutaforma, che poteva sempre tornare utile contro i Serpeverde. Ma chiunque era autorizzato a ripassare, no? Non aveva fatto nulla di male. Se solo Codaliscia si fosse ricordato di chiudere la porta. Se solo lui non si fosse offerto volontario per controllare la pozione che bolliva mentre Remus andava a cercare James. Se solo James si fosse presentato, invece di fare il coglione e dargli buca, come succedeva sempre negli ultimi tempi.

Insomma, un disastro totale. E quando la Professoressa Calamitas era entrata nell'aula aveva trovato uno dei suoi migliori ma più indisciplinati studenti impegnato a preparare clandestinamente una pozione potenzialmente pericolosa, invece che un gruppo di studio. E Sirius si era beccato una punizione con i fiocchi, perché l'ufficio di quella iena era in assoluto la stanza più disordinata che avesse mai visto. E riordinarlo poteva essere classificato come impresa miracolosa, almeno finché la sua bacchetta fosse rimasta nelle mani di Gazza.

-Ma quando cazzo torna Lunastorta?-

Così Sirius imprecava tra sé e sé nel sotterraneo deserto. Se almeno Remus fosse tornato al laboratorio, avrebbe capito che era finito in punizione, l'avrebbe cercato sulla mappa e sarebbe andato ad aiutarlo... sulla mappa...

-Ma porca vacca! Ma tutte a me oggi?-

La mappa riposava tranquilla nella tasca dei jeans che indossava sotto la divisa. Nessuno l'avrebbe mai trovato! Era condannato a restare in quello schifo di ufficio tutta la notte! Cercò disperatamente di trovare un lato positivo in tutta quella faccenda. Ma non c'era. Pozioni era l'unica materia in cui non aveva senso cercare le soluzioni dei prossimi compiti in classe, dal momento che erano tutte prove pratiche. E senza il suo ricettario degli scherzi non poteva neanche fare provviste di ingredienti utili. Come faceva a sapere se le larve di vermicolo o i pistilli di zafferano servivano a qualcosa? Lui era bravo in pozioni, ma solo nella pratica. Aveva quello che la professoressa definiva "Il Tocco" (sgradevole eredità da Serpeverde, probabilmente), ma senza ricetta era perso. Non si ricordava gli ingredienti nemmeno delle pozioni che sapeva fare dal primo anno. Quello che sapeva sempre a memoria le ricette era Remus, dannazione, e per questo avevano sempre fatto una coppia fortissima in laboratorio. Lunastorta si ricordava tutto, ma era spaventosamente negato per la pratica, in cui invece lui eccelleva. Fin dal primo anno lavoravano insieme, e questo aveva permesso loro di mantenere una media notevole.

-Ma dove cavolo è Remus?-

Sirius si sedette sul pavimento, per riposarsi un attimo. La cassetta di opali marini che aveva appena spostato era davvero pesante, e poi era dannatamente stufo di quella punizione. Non c'era davvero nulla che potesse fare per distrarsi dalla puzza di quella stanza soffocante e dal lavoro barboso che gli era stato assegnato.

Sì invece che ho qualcosa da fare. Sono dieci giorni che aspetto l'occasione di poter riflettere senza nessuno che rompa le scatole.

Si rialzò e cominciò distrattamente a spolverare lo scaffale più basso della credenza ingombra di barattoli.

Durante le vacanze erano cambiate un sacco di cose. Non poteva più ignorare quello che gli stava succedendo, ma questo non voleva dire che fosse piacevole rifletterci. Lui odiava stare tanto a pensare a cosa fare e a come comportarsi, preferiva in genere agire seguendo l'istinto. Non era da lui farsi mille problemi, soprattutto in questioni... sentimentali. Ma se quella volta il problema erano proprio i suoi sentimenti? Non capiva cosa gli stava succedendo.

Insomma, lui era Sirius Black. Lui era quello che andava dalle ragazze, che diceva loro sfacciato che erano carine, e che se le faceva. Punto. Non ci aveva mai pensato molto su. Certo, quando qualcuno degli altri ne parlava, era sempre pronto a dare consigli e incoraggiamenti. Ma lui si faceva pochi problemi, non come James, sempre dietro alla Evans. Lui vedeva una che gli piaceva? Perfetto. Ci provava, restava con lei per un po' magari e poi, appena la cosa sembrava diventare un po' più seria, si eclissava con qualche parola di scusa e un sorriso affascinante. Amici come prima, e basta. Complicazioni sentimentali non ne aveva mai avute.

Ma non era neanche sicuro che fosse quello il problema. Anzi, non era mai neanche stato un problema finché James non gli aveva messo nell'orecchio una pulce grande come un Ippogrifo con le sue domande.

Lui stava bene con Lunastorta. Da sempre. Erano amici da una vita. Che cosa c'era di male? C'era che da tre mesi gli succedevano cose strane. Da Halloween. O forse da prima? Sirius non lo sapeva.

E non era che fosse successo poi questo gran che, a parte Halloween. Si era sempre comportato naturalmente con Remus, anche dopo il bacio. Ma non sapeva se questo fosse un bene o un male. E non si spiegava nemmeno perché mille piccoli, banalissimi gesti in quei giorni gli ronzavano in mente con la chiarezza dei ricordi più belli, e gli facevano stringere lo stomaco in un modo stranamente piacevole.

La sensazione calda e appagante dell'abbraccio di Remus, il giorno del suo compleanno. La sensazione di familiarità che aveva provato e che aveva nascosto un leggero brivido, quel vago profumo che allora non aveva notato in maniera cosciente, ma che adesso continuava a tornargli in mente. La presenza costante di Lunastorta nei giorni successivi, la sicurezza del fatto che lui ci sarebbe stato, sempre, pronto ad appoggiarlo nelle sue idee più balzane anche quando James si comportava stranamente. I suoi sorrisi che arrivavano sempre al momento giusto (e perché non aveva mai notato prima come Remus si illuminava da dentro quando sorrideva?). Scherzare insieme, che negli ultimi tempi si trasformava sempre più spesso nel prendersi in giro su quel bacio, ma con affetto, e che creava tra loro una complicità speciale da cui chiunque altro era escluso.

C'era stata l'ultima sera prima delle vacanze, quella in cui James era caduto dal letto come un cretino. E Remus aveva una faccia strana, e lui sapeva che c'era qualcosa che non andava, ma si era vergognato a chiedere. E avevano dormito vicini, come era successo forse mille volte prima, ma quella sera Sirius si era sentito fortunato, e non si spiegava perchè.

C'era stata la sera di capodanno. Sirius era rimasto deluso quando Remus aveva scritto che non si sarebbe fermato a dormire da James, ma era stato zitto perché gli ronzavano già in testa strani pensieri, che lo mettevano leggermente a disagio.

E poi quella sera avevano fatto i fuochi d'artificio, e lui si era ritrovato a guardare spesso Remus, e le luci colorate riflesse sul suo volto, e il suo stupore un po' infantile e la sua aria di pace e serenità; e per la prima volta Sirius si era ritrovato a pensare che Remus era bello, anche senza vestiti eleganti, anche con quell'aria un po' sciupata e le occhiaie per il troppo studio; e in quel momento Remus aveva abbassato lo sguardo su di lui e gli aveva sorriso, e Sirius si era sentito felice per la prima volta da quando era scappato di casa.

Sirius si accorse che, perso com'era nei suoi pensieri, stava spolverando lo stesso barattolo da un sacco di tempo. E a giudicare dal proprio riflesso sulla superficie lucida, aveva stampato in faccia un sorriso da ebete, che non gli piaceva affatto. Passò quindi allo scaffale superiore, sperando di arginare per un po' quelle immagini che lo facevano reagire come una ragazzina.

Ma una volta che aveva dato sfogo ai pensieri, questi avevano deciso di prendersi tutto lo spazio nella sua mente, non sapendo se il loro padrone avrebbe permesso loro di mostrarsi ancora.

La domanda di James gli ronzava nella mente come un fastidioso calabrone, e lui non sapeva darsi una risposta.

Perché voleva andare da Remus la sera della fuga? Perché non aveva pensato minimamente a James? E perché soprattutto, mentre si era sentito ansioso di condividere l'orrore per la sua famiglia con Lunastorta, era stato così reticente a fare anche solo un breve riassunto dell'accaduto a James?

Non sapeva rispondere a quelle domande. Non aveva pensato in quei momenti, si era limitato a sentire e agire. E aveva sentito il bisogno di Remus. (E gli era mancato nei giorni a casa di James, dove trovava conforto solo nel distrarsi e nel non pensare all'accaduto.) E aveva deciso di andare da Remus all'inizio. Non era stata una scelta consapevole, anzi non era stata una scelta. James non gli era proprio venuto in mente, punto. Lui voleva Remus.

Sirius riacchiappò al volo il barattolo che gli era appena caduto di mano. Una presa miracolosa che James gli avrebbe invidiato. Ma che razza di scelta di parole! Lui non voleva Remus, cioè sì, lo voleva vicino perchè lo faceva sentire bene, ma non lo voleva in nessun secondo senso...

O sì? I pensieri decisi di Sirius si smentivano da soli. Improvvisamente la sensazione di baciare Remus si rifece viva, come se fosse successo due ore prima e non tre mesi prima. Sentiva chiaramente il leggero brivido che diventava sempre più intenso man mano che le loro bocche si avvicinavano, il calore delle labbra di Remus, quella sensazione intossicante di proibito e il piacere latente che comportava, e la sensazione di contrasto tra quella bocca e quella lingua così morbide contro la sua bocca e la sua lingua, e quella pelle leggermente ruvida che gli graffiava il volto, e i muscoli duri e nervosi sotto la sua mano quando gli aveva accarezzato la schiena. Risentì chiaramente il calore delle mani di Lunastorta sui suoi fianchi e l'odore della sua pelle e ancora il sapore dolce della sua bocca e...

CRASH! Il vaso questa volta era stato più veloce della mano di Sirius. Ma perché si perdeva così? Cosa gli stava succedendo davvero? Perché desiderava baciare di nuovo Remus?

NO! Sirius si mise a pulire il macello che aveva combinato rovesciando il vaso al suolo. Lui non aveva il desiderio di baciare ancora Remus. Era stato un bel bacio, certo (forse il migliore in diciassette anni), ma Remus era il suo AMICO, non la sua ragazza. Punto. Era solo che aveva voglia di vederlo in quel momento, perché lo liberasse da quella punizione assurda, e il suo cervello si aggrappava a quelle scuse per non pensare che doveva pulire ancora sette scaffali. Era di sicuro così.

Ma non era la prima volta che gli succedeva di rivivere il loro bacio. E la volta precedente, Lunastorta era davanti ai suoi occhi, e quindi le sue scuse non reggevano affatto. Era successo a Capodanno. Stavano tranquillamente chiacchierando, e Sirius era appoggiato allo stipite della porta, quando gli era caduto in testa un rametto di vischio, di quelli che la madre di James aveva sparso per tutta la casa. Era stato buffo, né lui né Remus si erano accorti di essere sotto il vischio. Ad entrambi era venuto da ridere (era questo il bello di Remus, con lui si poteva ridere di queste cose), e Sirius stava già per fare una delle sue battute, una di quelle che davano inizio a quelle buffe gare a chi arrossiva per primo, quando Remus l'aveva bruciato dicendo:

-Credi che sia un segno che dobbiamo dare spettacolo di nuovo?-

E Sirius era diventato rosso. Aveva del miracoloso come negli ultimi mesi Remus riuscisse a farlo arrossire, quando per anni era stato il contrario.

Lui stava per rispondere, e non sapeva cosa avrebbe detto, perché l'affermazione di Remus poteva essere presa come un invito, ma il tono era scherzoso.

Ecco, in quel momento aveva davvero pensato che quelle sensazioni gli sarebbe piaciuto riprovarle. Aveva dimenticato il commento ironico che stava per fare, e per un attimo aveva guardato Remus, valutando davvero se poteva provarci. Remus lo fissava in maniera strana, con uno sguardo dolce e sorridente.

Poi era arrivato James a rimettere a posto il vischio, e Sirius si era dovuto allontanare.

Però ci aveva pensato ancora, per il resto della serata. Immagini e sensazioni a cui non aveva più prestato attenzione, che gli tornavano in mente in un istante per poi sparire. Ad un certo punto aveva quasi deciso di fare un tentativo. Aveva chiesto a Remus se gli andava di uscire in terrazzo a fumare una sigaretta. Remus l'aveva guardato un po' stranamente, ma doveva essergli sembrata una richiesta del tutto innocente.

-Non dovresti fumare, Felpato. E comunque scusami, ma mi scappa la pipì.- aveva risposto ridendo, ed era andato in bagno.

Sirius era uscito da solo, e quando era rientrato nella stanza James lo cercava e Remus si stava mettendo il cappotto. Ed era finito tutto così.

Sirius dovette ammettere che con quella erano due almeno le volte che aveva pensato di provarci con Lunastorta. Ancora, che cosa gli stava succedendo? Si era preso una cotta per uno dei suoi migliori amici?

E da quando Sirius Black usava espressioni come "prendersi una cotta"? Ogni minuto che passava, pensò con disgusto, somigliava sempre di più ad una quindicenne! Ma che cosa provava per Remus? Possibile che...

-Sirius, allora sei qui!-

L'oggetto dei suoi pensieri era fermo sulla porta dell'ufficio, e ansimava come se avesse corso.

-Scusa Felpato, non pensavo che saresti finito in punizione! Pensavo che ti fossi stufato e te ne fossi andato. E' quasi ora di cena.-

-Lo so, Lunastorta, ma devo finire di riordinare questo macello, e ho anche fatto cadere il vaso con la Puzzalinfa. Ora mi tocca pulire.-

-Che schifo, ma dove hai la testa? Dai, spostati, ci penso io.-

Remus con qualche tocco di bacchetta finì il lavoro di Sirius.

-Andiamo?- fece Lunastorta.

-Sì, grazie.-

-Di nulla, vecchio mio. Direzione?-

Un posto tranquillo... si ritrovò a pensare Sirius prima di poterselo impedire. Ma non lo disse. Remus non doveva sapere niente delle sue riflessioni.

-Da Gazza a riprenderci la mia bacchetta, e poi a cena!- disse invece, passando amichevolmente un braccio attorno alle spalle di Remus.

Uscirono insieme dallo studio finalmente pulito. Sirius sperò di riuscire a lasciare in quella stanza i pensieri sconvolgenti di quel giorno. Ma quelli, dispettosi, lo seguirono.

 

 


 

 

Finalmente in Sirius sta cambiando qualcosa. O forse qualcosa era già cambiato, e lui se ne sta rendendo conto solo ora? E cosa succederà?

Volevo spendere due parole sul titolo di questo capitolo. Epimeteo significa "colui che pensa dopo", il che è esattamente quello che fa Sirius, prima agisce e poi si fa mille paranoie. Adesso che se ne è un po' reso conto, magari cercherà di cambiare. E magari gli asini voleranno. (Ciuchino! Scendi subito dal tetto!) Cosa stavo dicendo? Ah, già, il titolo. Dunque, diciamo che deriva direttamente dal sottotitolo di Frankenstein di Mary Shelley, che era "Prometeo Moderno". Nella mitologia classica, Prometeo e Epimeteo sono fratelli. Prometeo significa "colui che pensa prima". Quindi ho scambiato un fratello con l'altro, anche se il riferimento originale non ha a che fare con il significato del nome, però mi piaceva. Spero che risulti azzeccato, perché è il titolo di cui vado più fiera sinora.

Bene bene... A molte delle vostre domande credo abbia risposto Sirius in questo capitolo, vero? Vediamo un po'...

 

Chu: Sì, sei la prima! Ciao! Allora... sono contenta che ti sia piaciuto lo "stile" di Em, è stato divertente scriverlo. Sul triangolino... be', diciamo che sarebbe divertente, in effetti. Per una volta, invece, Sirius è stato meno malizioso di quel che sembrava. Non ci si è messo apposta sotto il vischio, però come hai visto ne avrebbe approfittato volentieri. Chissà, forse è stata una cosa inconscia... Perché James cercava Sirius?  No, non per dargli quel bacio mancato. Ma diciamo che più che altro si era spaventato, visto che non trovava né lui né Remus. Sul bacino... vedremo... Chissà che in futuro... (Sono in modalità bastarda che non anticipa niente! XD) Bene, credo che tra me e Sirius abbiamo risposto a tutto... Grazie mille per i complimenti, mi hai fatto moltissimo piacere! Aspetto il disegnino, quando si deciderà a venire fuori. Un bacione grande.

ksrna3punti: Bentornata anche a te, che bello, la Scozia! E' uno dei miei viaggi-sogni nel cassetto... Accidenti, comunque, che recensione lunga! (Che bello! ^////^) Allora, vediamo di andare con ordine e rispondere a tutto. Remus in cucina me lo sono sempre immaginato spassoso, infatti è stato un piacere scrivere quel capitolo. Lucy poi, la cuginetta, è stata utilissima. Infatti ha innescato un meccanismo di lapsus mentali che chissà dove porteranno il nostro povero Moony. Eh, sì, la sua famiglia ha paura di lui. E' una cosa triste, ma se ci pensi è naturale. In fondo non hanno nessun tipo di difesa, non sono Animagi, anzi, una parte della famiglia è Babbana... Volevo sottolineare il fatto che, per quanto Sirius sembri pensarlo, i Lupin non sono perfetti come sembra. Ma sicuramente sono meglio dei Black. Sul capitolo successivo... La camera di James è liberamente ispirata alla mia (a parte i poster di Quidditch), quindi vedo che non sono l'unica disordinata cronica come mia mamma sembra pensare... Non ti aspettavi un bacio? Ti dirò, è vero che Sirius e James sono come fratelli, però questo implica anche che si sentano a loro agio l'uno con l'altro, e che quindi, se si parla di sperimentazioni... Tutto può succedere. Comunque se e quando James e Sirius parleranno seriamente della questione, qualcosa senza dubbio cambierà. Se non altro per Sirius. Come hai visto, ci stiamo facendo un'idea chiara di cosa gli stia succedendo. Il passo successivo è ammetterlo. In questo, James aiuterà molto, ma non ti dico come! XD Sulla lettera hai ragione, Remus non avrebbe apprezzato. Sirius per nostra fortuna era in un momento particolarmente "sensibile" e quindi ha evitato. Sullo scorso capitolo: sì, Emanuelle ha una sensibilità e uno spirito di osservazione fuori dal comune, soprattutto a causa del suo problema. Non ha pregiudizi, in parte perché è molto giovane e innocente, in parte perché in genere è lei a venire giudicata, e sa come ci si sente. Sono contenta che ti sia piaciuta l'idea del diario. Come hai visto, in questo capitolo c'era Sirius, nel prossimo Peter. Tutto tornato nei ranghi. Per la spiegazione di quello che è successo a Sirius, invece, ci sarà da aspettare. Succederà comunque prima della luna piena. Sono perfettamente d'accordo con quello che dici sulla luna piena. E' un momento forte, ma non è la base dell'amicizia dei Malandrini. Anch'io tendo a vederla come una "conseguenza" del loro rapporto. E' anche per questo che arriverà più avanti. Sono contenta che ti piaccia questa scelta. Grazie mille per i complimenti e per la recensione. Un bacione grande.

Joy: Ciao carissima! Rieccoci qui dalle nebbie sonnacchiose dell'estate. A cucinare per 35 persone eravamo in tre, tre pazze schizzate che pelavano patate al ritmo dei Queen... Ma è stato davvero divertente. Non riposante, ma spassoso. Veniamo a noi. Sai, all'inizio di questa storia Em doveva essere solo un personaggio marginale, un modo per togliermi Peter dai piedi ogni tanto. Poi ha cominciato a ritagliarsi un suo spazio, quindi mi è sembrato giusto darle un suo capitolo. Mi è simpatica. Mi è piaciuto molto scrivere lo scorso capitolo, è stato come cercare di leggere la storia con gli occhi di un bambino. E Em nella sua innocenza secondo me vede molto lontano. Fa confusione, certo, perchè esattamente come hai detto tu è capitata tra i Malandrini in un momento di tensione, però percepisce bene le dinamiche del gruppo. E' stato davvero un capitolo che mi ha dato soddisfazione. Sono molto contenta che ti sia piaciuto! Un bacione grande e un abbraccio forte.

Agartha: Ciao, grazie per il bentornata, e buone ferie a te! Mi sono divertita molto in vacanza, anche se è stato abbastanza stancante. Ma ora sono tornata e mi sono proposta di finire questa storia, anche se ho dovuto rallentare il ritmo ultimamente. Oh, ma che bella domanda mi fai! (E posso rispondere) Sì, ci saranno altri pov esterni. Altri due per la precisione, e non saranno di Em. Uno arriverà presto e l'altro concluderà la storia. Mi piace ricordare che non ci sono solo i Malandrini. Sono contenta che ti sia piaciuto il suo diario, è stato divertente immaginarlo. Em secondo me ha una sensibilità molto particolare, per questo riesce a capire bene le persone. I Malandrini non possono che starle simpatici, nonostante non abbia in mano abbastanza elementi per capire i motivi della tensione tra loro. Il fatto che abbia riferito i suoi sospetti a Peter avrà qualche conseguenza, anche se mi sento di dire che sarà una piccola conseguenza, e abbastanza positiva. Su Em e Peter... Sono molto legati fra loro. Il problema sta nel fatto che Em è proprio una bambina, e ad esempio considera le illazioni di Sirius come qualcosa di assurdo... Ma detto fra noi, non è detto che lo siano. Sto anticipando troppo. Oddio, sì, i Malandrini avrebbero forse bisogno di uno psicologo se non altro, ma tutto sommato farli andare in crisi e poi farli uscire è decisamente divertente. Per la crisi di Moony, c'è ancora un po' da aspettare. Visto che oggi sono in vena di anticipare, coinciderà con la rivelazione di quello che è successo a Sirius. Cioè, sarà nello stesso capitolo, anche se la causa è un'altra. Spero di aver risposto a tutto. Grazie mille della recensione e ancora divertiti e riposati in ferie. Un bacione grande.

Itasil: Ciao! Accipicchia, vista la tua domanda finale, sei partita per l'Inghilterra nel momento sbagliato! (Beata te, che bel viaggio!) Comunque come hai visto il nostro Sirius comincia ad avere qualche turbamento sentimentale, no? Per quanto riguarda Em, ha l'occhio lungo. Certo, potrebbe aver frainteso la tensione... Dai, qualcosa ha frainteso di sicuro. Nel prossimo capitolo su Moony ne saprai di più. Sono molto contenta che ti sia piaciuto l'espediente del diario, anche a me piace scrivere ogni tanto un capitolo in una forma diversa. Grazie per i complimenti, buon viaggio e un bacione!

Erine: Ciao carissima! Non ti preoccupare delle mancate recensioni, beata te che hai una vita sociale! La mia invece è così viva che in confronto la McGranitt è donna di mondo. Ma lasciamo perdere questo triste argomento e passiamo ad altro. Sono contenta che ti sia piaciuto il pov esterno, nonostante non sia il massimo, è uno dei capitoli a cui sono più affezionata. Forse perchè sono affezionata a Em. E sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo su James, i suoi sentimenti in questo periodo sono confusi come la sua stanza, e questo è tutto dire. Veniamo alle tue mille domande esistenziali. E adesso? E adesso vedrai! Il caos comincia adesso. Fin qui, in qualche modo, ognuno si è tenuto i suoi guai per sè. D'ora in poi invece cominceranno a condividerli, con risultati secondo me notevoli. Che cosa significa il titolo? Ha molti significati. Intanto, personalmente ho iniziato a scrivere mesi fa con l'idea di fare una storia in quattro capitoli, e poi quasi per caso è venuto fuori tutto questo. Poi... be', diciamo che una serie di casi e coincidenze determina molti dei punti di questa storia. James vede Sirius e Remus per caso, Peter nota Em per caso, le stesse condizioni del primo bacio ad Halloween si sono verificate per caso. E tante altre cose. La domanda su Remus e Sirius... ehi, ma se te lo dico rovino tutta la suspance! (Mi è piaciuta un sacco l'espressione "contare i feromoni goccia a goccia". Da questo punto di vista, peggiorerà prima di migliorare.) Grazie per la recensione e per  aver detto che ti fa impazzire questa storia (l'ho preso come un complimento bellissimo!), e un bacione grande.

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Capitolo 23
*** Vittoria schiacciante! ***


Vittoria schiacciante!

Vittoria schiacciante!

 

21 Gennaio 1977

 

"Ecco Zeller con la Pluffa, passa alla Abott che sfreccia verso- no! Bel bolide di Black, la Abott perde la Pluffa. Recuperata dai Griffondoro, ecco Belt, Vance, ancora Belt, schiva un Bolide, è a pochi metri dalle porte... Diamond è spiazzato, si butta... Belt segna! 120 a 30 per Griffondoro! Che partita!"

Peter sugli spalti esultò insieme a tutti i Griffondoro. Non capitava tutti i giorni di vedere un'azione così bella. Certo, il portiere dei Tassorosso quel giorno proprio non era in forma... E bisognava anche ammettere che uno dei battitori avversari era una riserva, però la partita si stava rivelando davvero divertente. Sembrava quasi che in campo ci fossero solo i Griffondoro e Sirius trovava persino il tempo di pavoneggiarsi davanti alle tribune, però a Peter erano sempre piaciute le partite senza tanta tensione. Era talmente chiaro che Griffondoro avrebbe vinto, che poteva godersi il gioco in tranquillità. Inoltre nella sfida precedente (Corvonero contro Serpeverde) Peter aveva Emanuelle seduta di fianco, e aveva passato la maggior parte del tempo a cercare con scarso successo di spiegarle le varie fasi della partita. Quel giorno invece Em era rimasta a scuola con un po' di raffreddore, e tutto sommato era piacevole godersi la taciturna compagnia di Remus, che almeno conosceva le regole del Quidditch.

La compagnia di Remus era davvero straordinariamente tranquilla in quel momento. Non che il suo amico abitualmente fosse molto rumoroso durante gli incontri di Quidditch, ma quel giorno non sembrava davvero condividere l'entusiasmo di Peter per una partita già vinta in partenza. In effetti la sua faccia la diceva lunga sul suo interesse per l'incontro, e Peter ebbe l'improvvisa intuizione che il suo amico si stesse chiedendo perchè non si era portato dietro un buon libro. Sarebbe stato proprio tipico di Remus.

Peter trovava difficile credere che ci fosse qualcosa di noioso in una vittoria facile e schiacciante.

"130 a 30 per Griffondoro! E Belt ha ancora la Pluffa!"

Remus non aveva neanche applaudito all'ultimo punto segnato. Si era invece girato verso Peter che stava esultando come un matto, scandendo la parola GRIFFONDORO a tempo con gli altri tifosi. Peter pensò che Lunastorta era in una delle sue giornate da guastafeste. Ci mancava solo che gli venisse in mente di chiacchierare...

-Allora, Pete, come vanno le cose con Emanuelle?-

Ecco, appunto! Uffa, ma non poteva parlare con qualcun'altro?

Peter si sentì un attimo in colpa. Ultimamente passava davvero troppo poco tempo con i suoi amici. James si era già arrabbiato più di una volta con lui, e Sirius stava decisamente peggiorando con le battutine. Remus però non si era mai lamentato, e in un'ora di partita quella era la prima volta che interrompeva il suo tifo. Si risedette e rispose al suo amico, badando però di avere sempre un occhio al campo di gioco, per non perdersi il momento in cui James avrebbe preso il Boccino.

-Bene, Remus. Capisco sempre di più quello che mi dice.-

-Sono davvero contento. E' una ragazzina molto dolce e si merita un buon amico.-

-Oh, sì- rispose Peter accalorandosi. L'argomento Emanuelle era sempre gradito per lui, e Remus sembrava essere l'unico a prenderlo per il verso giusto. -E' davvero una ragazza in gamba. Non sopporto che parlino male di lei.-

-I suoi compagni di classe?-

Peter annuì. Il suo sguardo si era fatto cupo al ricordo dell'ultima volta che aveva sentito un brutto commento nel corridoio. Una ragazzina del primo anno aveva detto che Em era una secchiona perchè stava sempre nel primo banco. Ma non lo capivano che da lontano era più difficile leggere le labbra del professore?

-Ne hai parlato alla McGranitt?- aveva chiesto intanto Remus, con le sopracciglia aggrottate in uno dei suoi sguardi da Prefetto.

-No, pensi che dovrei?-

-Secondo me sì. Non è giusto che si comportino così. Penso che la Professoressa dovrebbe saperlo.-

Un'idea si affacciò nella mente di Peter, una piccola idea che aveva già avuto la sera dell'ultimo Halloween e che si era dimenticato con l'atteggiamento strano che avevano avuto i suoi amici la settimana seguente.

-Senti, perchè non dici qualcosa tu?-

-Alla McGranitt?- chiese Remus un po' sconcertato.

-No, a quelli del primo anno. Voglio dire, se stai un po' con noi e magari li senti dire qualcosa puoi togliere dei punti. In fondo sei un Prefetto.-

Remus ghignò. -Già, in fondo.-

Peter arrossì per la gaffe. -No, scusa, non volevo dire questo...-

Remus scoppiò a ridere e gli diede un'amichevole pacca sulla spalla. (Le amichevoli pacche di Remus erano davvero amichevoli. Non come quelle di Sirius, che gli facevano scricchiolare le ossa.)

-Tranquillo, Codaliscia, avevo capito. Dici che potrebbe funzionare?-

-Forse sì. Em dice che nella sua classe hanno tutti un po' paura di te.-

Il volto di Remus si incupì, e Peter capì di essersi sbagliato ancora. L'espressione "avere paura" riferita ad un lupo mannaro faceva pensare a tutt'altro che al suo ruolo di Prefetto.

-Cioè, non è che abbiano paura.- riprese incerto. -E' che metti un po' di soggezione, ecco.-

-Davvero? Non credevo. Molti non mi prendono sul serio, e non posso dargli torto.-

Non era un segreto che Remus fosse in assoluto il Prefetto che aveva ricevuto più punizioni e lavate di capo nella storia di Hogwarts. Erano i rischi professionali di essere un Malandrino quasi a tempo pieno.

-Invece Em dice che loro ti prendono sul serio, eccome. Hai la fama di uno che toglie punti anche alla sua casa.-

-Ma va? Girano altre voci su di me che non conosco?- chiese Remus, divertito. Peter si rilassò. La sua uscita infelice sulla paura era già dimenticata.

-Be', c'è chi dice che toglieresti dei punti anche a te stesso se non fosse che i Prefetti non possono punire gli altri Prefetti.-

Risero entrambi di quella battuta. Si interruppero un attimo per ascoltare il cronista.

"190 a 40 per Griffondoro! Ormai solo il Boccino potrebbe salvare Tassorosso dalla sconfitta!"

Guardarono per un attimo James che in campo faceva un gesto scaramantico alquanto volgare, e sentirono distintamente un -Potter!- gridato dalla tribuna da una voce spaventosamente simile a quella della McGranitt. Sentirono anche Sirius ridere mentre faceva una capriola vicino alla loro tribuna.

-Io non tolgo così tanti punti.- commentò Remus fra sè e sè, e Peter rise.

-Come no! Hai tolto cinque punti a Sirius anche ieri!-

-Ah, ma quella con Sirius è una questione personale. Solo un vecchio scherzo. Niente di serio.-

-Be', i primini ti prendono sul serio.-

-Anche Em ha paura di me?- chiese curioso Remus.

-No, lei dice che da quando è venuta a casa di James a Capodanno non si sente più tanto in soggezione. Vi trova molto simpatici.-

-Sono contento.-

"Ecco il Boccino!" urlò il cronista, e i due Malandrini sulle tribune si interruppero a guardare James che sfrecciava a tutta velocità verso l'anello centrale dei Griffondoro, tallonato dal Cercatore dei Tassorosso. Esultarono entrambi quando James, con una bellissima virata, tagliò la strada al suo avversario e si impossessò del Boccino.

Per qualche minuto l'euforia della vittoria coinvolse tutti sugli spalti.

Solo qualche tempo dopo, mentre tornavano a scuola, Peter e Remus ripresero il loro discorso tra le voci festanti dei loro compagni che acclamavano la squadra.

-Sai,- disse Remus, -mi piacerebbe davvero darti una mano per Em. Se solo avessi un po' più di tempo... tra i compiti e... il resto faccio fatica anche a respirare! E' molto difficile imparare il linguaggio dei segni?-

Peter considerò seriamente la domanda. -Be', non tanto. Io ho studiato un paio di mesi, ma tu sei molto più veloce di me. La cosa più difficile è capire le sfumature. Anche adesso ogni tanto capisco delle cose stranissime, e quando le ripeto Em mi prende in giro e ride come una matta!-

-Tipo?- chiese Remus, sorridendo.

-Ad esempio c'è questo segno- Peter glielo mostrò -che vuol dire parlare, discutere. E poi quest'altro- fece un gesto molto simile -che invece significa essere innamorati. Ecco, una volta li ho confusi è ho capito una cosa stranissima!-

Erano arrivati in dormitorio, e Peter cominciò a frugare nel suo baule in cerca della scatola di Api Frizzole che aveva comprato a Hoagsmeade proprio in previsione di festeggiare qualcosa come una vittoria a Quidditch. Sirius e James sarebbero tornati poco dopo dallo spogliatoio.

-E' stato a Capodanno, dopo che ti abbiamo accompagnato a casa. Em mi stava raccontando qualcosa che è successo mentre Sirius parlava con te. Solo che, ti ho detto che non ho capito, vero? Allora, è venuta fuori una storia strampalata, del tipo che Sirius aveva una cotta per te, e non solo, continuavo a sbagliarmi e pensavo che mi avesse detto che tu hai una cotta per James! E addirittura, pensa, James per Sirius! E' assurdo! Questo mi ha insegnato che è meglio che sia sobrio del tutto quando parlo con Em, se no non capisco proprio nulla! Ma ci pensi? Certe volte mi sento proprio scemo!-

Mentre parlava Peter continuava a cercare nel disordine assurdo del suo baule.

-Ah, ecco qua! Api Frizzole, e sono sicuro che Sirius ha nascosto da qualche parte una bottiglia di qualcosa per stasera.-

Si girò verso Remus, che stava apparentemente riordinando la sua già ordinatissima scrivania. Per un attimo gli sembrò distratto, e Peter temette di averlo offeso con quella storia. Del resto era stato il giorno delle gaffe, e ci mancava solo che Remus pensasse che Em sparlava di lui alle sue spalle! Stava quasi per aggiungere qualcosa, quando Remus si voltò sorridendo. Peter pensò di essersi immaginato che poco prima la faccia del suo amico fosse vagamente turbata.

-Ottimo, Pete. Le Api mi piacciono quasi quanto le Cioccorane. Hai ancora il libro che ti aveva dato la McGranitt, quello sul linguaggio dei segni?-

Peter annuì.

-Bene, se me lo presti gli do un'occhiata quando ho un po' di tempo.-

La porta si aprì e prima che Peter riuscisse a cercare il libro per Remus, una folla di Griffondoro urlanti si riversò nella stanza portando in trionfo, ancora in divisa da Quidditch, Sirius e James, due tra gli eroi indiscussi della giornata.

 

 

 


 

 

Non sono molto soddisfatta di questo capitolo. Ma l'ho scritto dopo quasi una settimana che non buttavo giù niente per questa storia, e quindi tutto sommato sono contenta. Il prossimo capitolo vi riproporrò questa "entusiasmante" partita di Quidditch vista dal vostro licantropo preferito. Speriamo che mi riesca!

Avete notato com'è "prezzemolino" Sirius in questa storia? Cioè, si infila in tutti i buchi. In questo capitolo non doveva neanche comparire, invece guardatelo, si pavoneggia in campo e alla fine è addirittura uno degli eroi indiscussi della giornata. Non vi sembra un po' arrogante? Fa tutto da solo! Santo Cielo, è davvero dura trattare con le primedonne come lui! ^__-

 

Chise: Ciao Chise! Sono contenta che ti abbiano dimessa! Non ti preoccupare di aver saltato un capitolo, capita a tutti! Sai, sono un po' preoccupata, mi devi promettere che dormirai le prossime notti, perché "capitolo bomba" a parte, ne deve passare ancora di acqua sotto i ponti in questa storia! (Miki in versione malvagia...) Sono contenta che ti piaccia la piega che stanno prendendo gli eventi, anche se devo dire che la "calma" di Remus potrebbe non essere destinata a durare... E sono molto contenta che ti piaccia Emanuelle, è una ragazzina abbastanza sveglia, ma chissà se ha capito proprio tutto? E infine... anch'io sono curiosa di sapere cosa intende fare Sirius in questa storia, molto curiosa... si ribella e continua a fare quello che vuole, tipo nel capitolo scorso, io gli avevo detto "fai il bravo, resta sul vago..." e invece, come hai visto... Quello mi manderà all'aria tutta la trama, garantito XD. Grazie per i complimenti e un bacione grande!

Chu: Ehilà! Vediamo se questa volta ce la fai ad arrivare prima! XD. Be', sono molto felice che ti abbia fatto contenta lo scorso capitolo, questo è molto più di transizione però... Eh, sì, il nostro Sirius è diventato grande, ed è entrato nel magico mondo delle seghe mentali... Ah, come mi piacciono queste cose. Mi si risveglia un certo istinto sadico che non ti dico... No, sotto il vischio non ci si era messo apposta Sirius. E neanche Remus, se è per questo. E' stato proprio un caso, per una volta. Certo, l'occasione fa l'uomo ladro, e un pensierino ce l'avevano fatto, ma è presto per un altro bacio! Non potevo farli baciare di nuovo. Speri che Remus abbia le idee più chiare di Sirius? Vedrai nel prossimo capitolo. Diciamo che Remus non si è ancora fatto certe domande che invece Sirius si sta facendo. Ho risposto a tutto? Allora veniamo al disegnino: io lo voglio vedere! Dai, per favore! Me lo sto sognando la notte! Grazie di tutto, Chu, e un bacione grande!

Joy: Ciao Joy! Accidenti, che razza di domanda! Mi stai chiedendo se ci sarà l'Happy End? Ok, uno in genere non dovrebbe rispondere a queste cose, giusto? Si sa, la suspance e tutto. Io AMO l'Happy End. Non ci posso fare nulla. Soprattutto se penso a quello che succederà nei libri, non posso evitare di desiderarlo. Ecco, volendo dirla tutta... per un certo punto di vista ci sarà un lieto fine. Alcune cose rimarranno in sospeso invece. E ci sarà anche una conseguenza negativa, ma niente di fondamentale! Ma forse tu volevi sapere se i nostri "innamorati in potenza" diventeranno "innamorati in atto" solo alla fine... Be', direi di sì. Diciamo quasi alla fine. Ho risposto? Penso di sì. Il tuo commento su Sirius era davvero azzeccato. Che lo faccia in maniera cosciente o meno, Sirius cerca sempre Remus, non ne può fare a meno. Soprattutto in questa fase, in cui la sua vita è così instabile, in cui James è così distante, Sirius "usa" Remus come punto di riferimento. Hai colto benissimo quello che avevo nascosto tra le righe. E per quanto riguarda la vicenda di James... Le cose peggioreranno prima di migliorare. Grazie mille della recensione e anche della domanda spinosa. Grazie. Un bacione grande.

krsna3punti: Ciao! Mamma mia che entusiasmo! Anche a me piacciono le paturnie mentali, mi ricordano le mie, soprattutto quando se le fa Sirius, in cui io mi rivedo molto... Il capitolo della crisi di Moony si farà attendere ancora un po', comunque. Uno alla volta, che è meglio, se non rischio di impazzire!XD Sono stata molto contenta di sapere che ti è piaciuto il passaggio sui fuochi d'artificio, era anche il mio preferito! Eh, sì, è proprio amore. Io lo so, tu lo sia, ma quando lo capirà Sirius? Ah, ci vuole pazienza con quel matto. Sul disordine, concordo al cento per cento. Io nel mio casino ci capisco, ma se qualcuno ci mette le mani non trovo più nulla! L'associazione potremmo chiamarla del "Disordine Logico & Personale", che ne dici? Poi ci organizziamo e facciamo le vacanze in Scozia, con tutti gli associati, portandoci dietro tutto il nostro casino! Che bello! Grazie del commento e un bacione grande.

Agartha: Be' , prima di tutto, per dover essere una recensione corta, complimenti, è una delle più lunghe in assoluto! XD Che bello! Hai fatto un'ottima analisi del capitolo, credo che tu abbia colto esattamente quali sono i sentimenti di Sirius! Dici che l'invito di Remus era serio? Ti dirò, lui non lo sa. Remus non ha ancora capito molte cose... Il prossimo capitolo forse di questo aspetto chiarirà di più. O forse confonderà le idee... Remus ha molto più controllo degli altri su quello che pensa, o almeno su quello che dice a noi quando siamo nel suo Pov. Ci sono cose che tralascia e cose che nasconde, a noi, ma soprattutto a se stesso. Ti ho incuriosito un po'? E' difficile per me spiegare questo Remus. Mi riesce così, ecco perchè dico che fa quello che gli pare, non ai livelli di Sirius, ma anche lui ci mette del suo... Riuscirò a spiegarmi meglio a questo proposito quando vi avrò messi a conoscenza di qualche altro dettaglio. Sul rapporto tra Remus e Sirius, devo dire che sono davvero contenta che ti piaccia il modo in cui si evolve. Sto cercando in qualche modo di farlo evolvere naturalmente dall'amicizia, e leggendo il tuo commento, mi sono accorta che hai colto benissimo l'idea che volevo dare, e questo mi rende molto felice! Le evoluzioni del rapporto tra Peter e Em e tra James e Lily... saranno molto più accennate invece. Ma qualcosa ci sarà...  Il famoso colloquio tra Remus e Sirius lo sto scrivendo in questi giorni, anche se manca ancora un po'... Uffa, non vorrei tenerti sempre sulle spine (un po' sì, in verità, almeno il mio lato bastardo... XD), ma ci sono ancora un sacco di cose che devono succedere... Grazie mille dei complimenti, mi hai fatto moltissimo piacere! Un bacione grande!

Erine: Ciao carissima! Sono felice che ti sia piaciuto il titolo, penso di averlo associato a quel capitolo quando ancora stavo scrivendo i primissimi, ci sono molto affezionata! Sirius in paranoia è una cosa divertentissima da immaginare, mi è piaciuto moltissimo scriverlo. E del resto, come potevo obbligarlo a pensare se non facendolo finire in punizione? Non c'è mica altro modo con quel matto!XD Ti è piaciuta la piccola apparizione di Remus? Ah, ma lui arriva sempre al momento giusto, non poteva essere diversamente! La faccia da beota di Sirius invece è una citazione da quella che vedo riflessa nello schermo del PC quando leggo i commenti, solo che Sirius è decisamente più bello! Accipicchia, il menage a trois... dunque dunque, vediamo... prima di inserire articolate figure geometriche, non pensi che questi due matti dovrebbero cercare di capire che cosa sta succedendo nelle loro testoline malate? Voglio dire, questi sono ancora nella fase "occhi che luccicano e sguardi da ebete", non so se mi spiego! Ah, questi ragazzi... Non sanno cosa si perdono! XD Grazie del commento, carissima. Spero che sia abbastanza presto (ho intuito una certa minaccia nella tua ultima frase...). Un bacione grande.

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Capitolo 24
*** Di chi è l'errore? ***


Di chi è l'errore?

Di chi è l'errore?

 

21 Gennaio 1977

 

La partita stava durando da ore. Secoli, quasi. Non c'era mai stato nulla di più noioso nella storia di Hogwarts, e Remus era uno che non si era mai perso neanche una lezione di Ruf. Be', tranne dopo la luna piena, ma quello non contava, giusto? Non era assente di sua volontà. Intendiamoci, a Remus era sempre piaciuto il Quidditch, almeno da quando conosceva James e Sirius. Ma decisamente quel giorno i Tassorosso non erano in campo. Aveva visto allenamenti più emozionanti, davvero.

Ecco Sirius, ha di nuovo preso quella poverina della Abbott con un Bolide. Perchè infierisce? Non si è accorto che le fa male il braccio destro, e che con la sinistra non colpirebbe neanche Hagrid da dieci centimetri? Oh, guarda come si pavoneggia, neanche giocassero contro i Cannoni. Però, bella capriola, quando l'ha imparata?

Peter al contrario di lui si stava evidentemente divertendo un mucchio. Remus si chiedeva che gusto ci trovasse. Magari aveva puntato qualche galeone sulla partita, sì, poteva essere una spiegazione. Sperava di no, perchè gli sarebbe dispiaciuto dovergli dire che le scommesse sulle partite scolastiche erano vietate. Non che gli importasse più di tanto, in effetti. In fondo lui era un Prefetto, non un poliziotto! Poteva benissimo fare orecchie da mercante.

Che noia... chi è che ha segnato adesso? Ah, ancora Belt. Se almeno mi fossi portato un libro da leggere... Avrei potuto almeno finire i compiti di Erbologia, accidenti! Tanto so già che dopo la partita Sirius vorrà copiarli. Ehi, dov'è Sirius? Ah, eccolo. Ma quanto è scemo, la smette di volare vicino alle tribune per far vedere a tutti quanto è bello? Si può essere più immaturi?

Intanto il tifo forsennato intorno a lui era aumentato, e tutta la tribuna, Peter incluso, scandiva la parola GRIFFONDORO a squarciagola. Come se ci fosse qualcosa da esultare, davvero. Forse Peter avrebbe fatto due chiacchiere, però. In fondo era molto che non parlavano un po'. Tra i compiti, i doveri di Malandrini e i vari impegni era una vita che non parlavano davvero, con Peter. Non che con James andasse meglio, certo, ma almeno con lui non era colpa di Remus. Era Ramoso che evitava di trovarsi a tu per tu con lui. Pensava forse che Remus si fosse arrabbiato per quello che era successo prima di Natale? No, Remus aveva capito, e non era un problema. No, forse non aveva proprio capito, ma era più che disponibile a lasciarsi spiegare. O a far finta di niente.

Mi si sono ingarbugliati i pensieri. Meno male che c'è Sirius in questi giorni. Almeno lui mi distrae dai compiti e dallo scervellarmi su che diavolo abbia James che non vada. Va bene, mi distrae un po' troppo spesso, ma mi fa piacere parlare con lui. Meno male che c'è Sirius, davvero. Non so cosa farei senza di lui.

Ma quella partita era destinata a non finire mai?

Non posso lamentarmi se ultimamente parlo solo con Sirius, però. Peter è qua e potrebbe anche smetterla di fare il tifo. Devo solo chiedergli qualcosa che lo distragga. Trovare un argomento interessante, giusto per non morire di noia. Uh, quest'espressione è proprio da Sirius. Quand'è che ho cominciato a imitarlo? Va be', che chiedo a Pete? Ma che scemo, Remus, è ovvio!

-Allora, Pete, come vanno le cose con Emanuelle?-

Funzionò. Peter si risedette e rispose a Remus. La morte per noia, che era tanto in stile Sirius come espressione, era evitata per un po'.

-Bene, Remus. Capisco sempre di più quello che mi dice.-

-Sono davvero contento. E' una ragazzina molto dolce e si merita un buon amico.-

L'esca era stata lanciata. Ora, a meno che Peter non avesse contratto la strana malattia di James, avrebbe cominciato a parlare.

-Oh, sì- Bingo! -E' davvero una ragazza in gamba. Non sopporto che parlino male di lei.-

Già, questo era un problema, e Remus lo sapeva. Nonostante ultimamente avessero parlato poco con Peter, i Malandrini sapevano bene quanto pesasse al loro amico il fatto che a scuola ci fosse gente tanto stupida da tormentare Emanuelle per il suo handicap. Ci si sarebbe aspettati che molti la stimassero per quello che riusciva a fare, invece era bersaglio di continue battute, e Peter con lei. E non si trattava solo dei Serpeverde, purtroppo, a meno che le cose non fossero cambiate molto dall'ultima volta che Codaliscia aveva parlato con gli altri del problema.

-I suoi compagni di classe?-

Peter annuì con aria afflitta. A Remus dispiaceva molto non poterlo aiutare da quel punto di vista. Eppure ci doveva essere qualcuno in grado di farlo. Un movimento in un angolo della tribuna attirò lo sguardo di Remus, che immediatamente collegò che c'era qualcuno che poteva aiutare Peter.

-Ne hai parlato alla McGranitt?- chiese. Remus aveva da sempre un'ammirazione sconfinata per la loro Capocasa. Se esisteva un problema che Minerva McGranitt non poteva risolvere, allora era un problema senza soluzione. Punto.

-No, pensi che dovrei?- chiese Peter. Era chiaro che a lui l'idea di confidarsi con l'austera professoressa non andava particolarmente a genio.

-Secondo me sì. Non è giusto che si comportino così. Penso che la Professoressa dovrebbe saperlo.- Remus a quel punto aveva tirato fuori la sua inclinazione responsabile. Convinto di aver praticamente risolto il problema, rimase leggermente stupito quando Peter chiese:

-Senti, perchè non dici qualcosa tu?-

Ma Merlino benedetto, Codaliscia deve sempre avere paura dei professori?

-Alla McGranitt?- chiese.

-No, a quelli del primo anno. Voglio dire, se stai un po' con noi e magari li senti dire qualcosa puoi togliere dei punti. In fondo sei un Prefetto.-

Già, in fondo sono un Prefetto. Perchè se lo ricordano solo quando torna utile a loro? Questa spilla è davvero cosa da poco se si hanno amici come i miei. Chissà che direbbe la McGranitt se sapesse che uno dei suoi Prefetti ha addirittura baciato Sirius Black?

A Peter però di questo ragionamento disse soltanto: -Già, in fondo.-

Cercò di sorridere, ma sospettava di aver prodotto solo un ghigno. Non avrebbe cambiato una virgola della sua vita (tranne forse capire che cosa aveva James... e non essere un lupo mannaro... e forse anche essere un po' meno magro), ma qualche volta gli dispiaceva non essere un bravo Prefetto. Sapeva di essersi meritato la spilla solo perchè del suo anno era il meno peggio.

-No, scusa, non volevo dire questo...- si stava intanto scusando Peter, rosso come la bandiera alle sue spalle.

No, forse non voleva dirlo, ma è vero. Non importa. I miei amici sono più importanti di una stupida spilla.

Suo malgrado Remus scoppiò a ridere. Peter era buffo, riusciva sempre a dire la cosa sbagliata anche se non voleva.

-Tranquillo, Codaliscia, avevo capito. Dici che potrebbe funzionare?- chiese, dandogli una pacca sulla spalla a dimostrazione che non ce l'aveva con lui.

-Forse sì. Em dice che nella sua classe hanno tutti un po' paura di te.-

E non hanno davvero un buon motivo. Se sapessero, allora sì che avrebbero paura. Tutti hanno paura. Persino Lucy, che è mia cugina, ha paura da quando è abbastanza grande per capire.

-Cioè, non è che abbiano paura.- riprese Peter incerto (l'autocontrollo di Remus doveva essere peggiorato. In genere nascondeva bene le sue emozioni, ma Peter si era accorto di averlo turbato). -E' che metti un po' di soggezione, ecco.-

-Davvero?- chiese Remus, lieto di cambiare argomento. Il discorso "Pessimo Prefetto" era molto meno doloroso di quello "Terribile Creatura Oscura". -Non credevo. Molti non mi prendono sul serio, e non posso dargli torto.-

-Invece Em dice che loro ti prendono sul serio, eccome. Hai la fama di uno che toglie punti anche alla sua casa.-

Questa voce l'ha messa in giro Sirius, mi ci gioco la bacchetta. Io non tolgo mai punti a Griffondoro, se posso evitarlo. Solo a lui, e solo perchè è lui.

-Ma va? Girano altre voci su di me che non conosco?- chiese Remus. Sarebbe stato divertente rinfacciare a Sirius (perchè chi altro poteva interessarsi di lui?) tutte le sciocchezze che gli diceva dietro. Bene bene Felpato, mi sa che mi hai dato una buona scusa per toglierti altri cinque punti...

-Be', c'è chi dice che toglieresti dei punti anche a te stesso se non fosse che i Prefetti non possono punire gli altri Prefetti.-

Remus rise, mentre Peter faceva altrettanto. Quella era decisamente buona come battuta. E sotto sotto Remus sapeva che venivano tolti punti per molto meno delle malandrinate che erano passate inosservate nel corso degli anni. Be', quando combino qualche guaio c'è sempre di mezzo almeno Sirius, se non tutti gli altri. Quindi se ogni tanto gli tolgo qualche punticino per gioco sto solo pareggiando i conti.

"190 a 40 per Griffondoro! Ormai solo il Boccino potrebbe salvare Tassorosso dalla sconfitta!"

Remus riportò un attimo l'attenzione sul campo. Sentì la McGranitt che urlava qualcosa a James, ma non capì che cosa avesse fatto. Sirius si avvicinò alla loro tribuna e gli strizzò l'occhio, poi fece una capriola pazzesca, di quelle pericolose, ridendo elettrizzato. Remus rimase per un attimo fermo a guardare i capelli neri del suo amico quando tornarono al loro posto, riuscendo a farlo apparire spettinato senza togliergli un filo della sua aria elegante. Poi riportò la sua attenzione su Peter, tornando al discorso. Non poteva del resto passare tutto il suo tempo a guardare i capelli di Sirius Black, per quanto gli piacessero.

-Io non tolgo così tanti punti.-

-Come no! Hai tolto cinque punti a Sirius anche ieri!- protestò Peter.

Ieri per cos'era? Ah, già, per avermi rubato l'inchiostro. E si è vendicato a cuscinate. Come se lo facessi così spesso! Gli avrò tolto si e no 25 punti da quando abbiamo cominciato questo gioco!

-Ah, ma quella con Sirius è una questione personale. Solo un vecchio scherzo. Niente di serio.-

-Be', i primini ti prendono sul serio.-

-Anche Em ha paura di me?-

Non gli era sembrato, ma avrebbe mentito dicendo che capiva quella bambina.

-No, lei dice che da quando è venuta a casa di James a Capodanno non si sente più tanto in soggezione. Vi trova molto simpatici.-

-Sono contento.-

Capodanno... no, non è il momento di pensare a Capodanno. Sto parlando con Peter anche per evitare di scervellarmi sul comportamento di James. E anche Sirius era strano, a Capodanno, sembrava quasi...

Il grido del cronista interruppe la riflessione di Remus, che si sentì stranamente sollevato.

"Ecco il Boccino!" risuonò per lo stadio, e Remus rimase in silenzio qualche minuto a guardare James che decretava la vittoria della partita. Dall'altra parte del campo Sirius rideva felice, due dita della mano sinistra alzate in segno di vittoria.

Tra il rumore della folla festante e la gioia infantile di Peter per la vittoria, fu solo tornando al dormitorio che Remus riuscì a riprendere il discorso con il suo amico. Si sentiva un po' in colpa perchè in quell'ultimo periodo aveva trascurato Peter, tra i pensieri sul comportamento di James e Sirius che gli ronzava sempre intorno. Così si offrì di dargli una mano (impegni permettendo).

Quando arrivarono in dormitorio, Peter gli stava raccontando una storia buffa su una certa frase che non aveva capito per colpa di un gesto ambiguo. Remus doveva ammettere di non avergli prestato molta attenzione, ma si riscosse bruscamente quando sentì la frase incriminata.

-...Em mi stava raccontando qualcosa che è successo mentre Sirius parlava con te. Solo che, ti ho detto che non ho capito, vero? Allora, è venuta fuori una storia strampalata, del tipo che Sirius aveva una cotta per te, e non solo, continuavo a sbagliarmi e pensavo che mi avesse detto che tu hai una cotta per James! E addirittura, pensa, James per Sirius! E' assurdo! Questo mi ha insegnato che è meglio che sia sobrio del tutto quando parlo con Em, se no non capisco proprio nulla! Ma ci pensi? Certe volte mi sento proprio scemo!-

Cavolo! Ma che dice Peter? Che abbia capito qualcosa? Ma cosa poi?

Peter intanto continuava a frugare nel proprio baule, chiacchierando incessantemente, mentre il brusio dei Griffondoro soddisfatti si avvicinava al loro dormitorio.

Io non ho assolutamente una cotta per James. Se avesse detto... No, Peter ha capito male. O forse Emanuelle ha frainteso qualcosa. Che Sirius, davvero... No, è impossibile. James non prova qualcosa di strano per Sirius, altrimenti perchè avrebbe cercato di baciare me? E definitivamente dei due non è James che io... No, cioè... mi sono incasinato! E' una teoria pazzesca, sicuramente Peter non aveva capito niente. Oppure Emanuelle, come tutte le ragazzine, ha una fantasia romantica troppo fervida. Sì, uno dei due si è sbagliato completamente. Devo assolutamente capire... devo parlare con Em, e senza Peter. Devo capire se c'è davvero qualcosa di cui preoccuparmi.

Remus fece un commento educato sull'ultima uscita di Peter, fingendo di essere molto interessato all'ordine (perfetto) della propria scrivania. Solo nel caso che quei pensieri l'avessero fatto arrossire. Poi aggiunse quasi casualmente: -Hai ancora il libro che ti aveva dato la McGranitt, quello sul linguaggio dei segni?-

Peter annuì.

-Bene, se me lo presti gli do un'occhiata quando ho un po' di tempo.-

Remus cercò di non sembrare ansioso mentre il suo amico frugava nel disordinatissimo baule alla ricerca del prezioso volume. Cercava di ignorare il brusio sempre più forte fuori dalla porta, concentrandosi sul fatto che doveva avere quel libro. Doveva capire chi si era sbagliato, perchè di sicuro quell'idea era del tutto sbagliata, dalla prima all'ultima parola. O forse...

Non fece in tempo nè a finire il pensiero nè ad ottenere il libro. Una folla di Griffondoro invase la stanza, pronta a festeggiare. James e Sirius erano portati in trionfo. In pochi minuti il caos regnò sovrano, e Remus si costrinse ad archiviare quei pensieri pericolosi.

Il libro venne dimenticato. La festa cominciò, e il Wisky Incendiario fu passato di mano in mano, mentre le Api Frizzole di Peter giacevano dimenticate in un angolo. Remus si lasciò coinvolgere dall'allegria generale, anche se in qualche sprazzo di lucidità si ritrovò a pensare che poteva aggravare la sua terribile reputazione spedendo tutti nelle rispettive stanze e togliendo punti a destra e a manca. Ma si sarebbe perso quell'atmosfera di allegria generale, quell'ottimo Wisky e il braccio di Sirius sulle sue spalle mentre saltellavano festosi, quindi lasciò perdere.

 

 

 


 

 

Questo capitolo mi ha fatto sputare sangue, ma adesso ne sono davvero soddisfatta. Potrebbe avere come sottotitolo "il lapsus mentali di Remus" o qualcosa del genere, perchè rileggendolo ne ho contati almeno 22! Ah, che soddisfazione! Ok, il mio Sirius è il solito prezzemolo, ma almeno questa volta c'è un motivo migliore che "l'autrice ha una cotta spaventosa per lui" o "è una primadonna di suo e mi scappa dalle dita".

Ah, come sono cattiva! Come perchè? Ah, già, voi non sapete come prosegue la storia...

Vi ho messo paura? ^__-

 

Chise: Mi dispiace, mi dispiace, ma non ce l'ho fatta prima del 27! E dire che eri stata così carina da tirarmi su il morale sul capitolo che non mi piaceva per niente! Potrai perdonarmi? Mi sento in colpa... Comunque, come avevi capito, Remus non era poi così disinteressato sulla questione "impariamo il linguaggio dei segni"... e che anche lui si sta chiedendo disperatamente quanto siano chiare le idee di Em. Lo scoprirà mai? Per ora, pare che si stia limitando a festeggiare. Grazie per il commento, e spero che non mi odierai troppo per il ritardo... Un bacione!

Chu: Ciao! Come va in quel d'Inghilterra? Convinto qualcuno di una certa resurrezione? (XD) Oh, come mi solleva sentir dire che il capitolo precedente è piaciuto, sinceramente ero un po' preoccupata... Sì, Em mi sta facendo divertire molto, in questo suo ruolo di osservatrice esterna, idee chiare o meno. Sono un po' stupita che tu abbia definito "entusiasmante" la partita di Quidditch, praticamente ho detto chi aveva vinto nella prima riga, ma sinceramente ero un po' in soggezione davanti a questo sport, quindi mi fa piacerissimo pensare di essere più o meno riuscita, anche perchè... potrebbe non essere l'ultima partita in cui mi cimento... (in realtà, non ho ancora deciso bene...) Sirius con le treccine? Che immagini passano nella tua mente? Tra l'altro questo commento è precedente alla meravigliosa invenzione di quel capolavoro di demenzialità che è "mamma-Sirius"... XD. Mi sa che vado a rileggermi le avventure delle Pargole (che ormai potremmo scrivere con la maiuscola...) Scherzi a parte, mi fa piacere che tu trovi simpatici i capitoli di Peter. Sono sempre molto difficili da scrivere, perchè devo archiviare l'odio, ma insieme molto divertenti! Il disegno è bellissimo! Troppo carino Remus col grembiulino! Grazie mille per il disegno, per il commento e per le fantastiche chiacchierate! Un bacione grande.

imooto: Ciao! Eccolo qui il Pov del nostro licantropo preferito, con un ritardo immane... Spero che ti piaccia. Eh, come ti capisco, ogni tanto è assolutamente necessario rileggersi la verità dei fatti, altrimenti si rischia di trovare persino simpatico il topastro, e questo non lo vorremmo mai, vero? Meno male che Sirius-Primadonna riempie i miei pensieri, quindi non c'è spazio per i buoni sentimenti del ratto nel mio cuore. Grazie per il commento e un bacione!

Krsna3punti: Ciao Kri! Allora, hai trovato divertenti i pensieri e il lapsus del povero Remus? Spero di sì. Ma sai che parecchie persone dicono che si stanno affezionando a Peter? (Ehm, io per prima...) Temo di aver creato un mostro! A parte gli scherzi, sono contenta che Peter sembri un buon amico, perchè è così che lo volevo. Gli altri in fondo ad un certo punto arrivano a darlo talmente per scontato... Io sono sempre più dell'idea che da ragazzino dovesse essere uno affidabile. Certo però che si ritiene davvero incapace, non gli passa neanche per l'anticamera del cervello di aver capito giusto! Invece mette le pulci nelle orecchie altrui, come vedi. Grazie per il commento e scusa per il ritardo mostruoso del capitolo. Un bacione grande.

Dragonfly: Ciao! Bentornata! Hai passato delle belle vacanze? Mamma mia, il tuo commento mi ha fatto un grandissimo piacere, hai capito benissimo il motivo che sta dietro ai capitoli di passaggio, infatti a me piace moltissimo inventarmi piccoli dettagli che possano aiutarmi a caratterizzare i personaggi. E hai capito perfettamente le dinamiche che stanno muovendo in questo momento i Malandrini, non temere, non sono previste brutte sorprese... non troppe, almeno. ^__- Sono davvero contenta che ti sia piaciuto io capitolo scorso, ero un po' preoccupata perchè a me non piaceva molto... E non sai che piacere enorme mi ha fatto il tuo commento sul rapporto tra Remus e Sirius (^//////^), sono contentissima che il passaggio risulti graduale e piacevole da leggere. Davvero, questo tuo commento mi sta facendo luccicare gli occhi! Grazie mille!!! Un bacione grande.

Joy: Ciao bellissima! Visto il nostro "adorabile arrogantello" come si è infilato a tradimento tra i pensieri del nostro lupo mannaro preferito? Gli perdoniamo anche questa? Ma sì, io non riuscirei mai a tenere il broncio a Sirius (e lui lo sa e se ne sta approfittando di brutto...) La delusione sul lieto fine era necessaria, altrimenti non mi sarebbe sembrato realistico... Ma comunque spero che quando arriverò a scriverla non guasterà l'atmosfera. Contraddittoria o no, mi fa un sacco piacere la tua domanda! Allora... non ho ancora finito di scrivere la storia, ma mi sono fatta uno schema dettagliato e so perfettamente (più o meno...) cosa accadrà in ogni capitolo. I capitoli in tutto dovrebbero essere 43 o 44 (nell'ultimo devo dire moltissime cose, e potrei doverlo dividere). In questo momento sto scrivendo il capitolo 31, quindi tutto sommato sono a buon punto. Sono davvero contenta quando qualcuno trova Peter simpatico! Sì, i caratteri del traditore ci sono già, ma per ora Peter è un personaggio buffo e visto da fuori dovrebbe risultare una persona abbastanza affidabile. Mi ci sto divertendo parecchio! Come hai visto, l'ingenuità di Peter sotto sotto tocca Remus più di quanto sembri. Grazie Joy del commento e della domandona, grazie di tutto. Un bacione grande.

Agartha: Ciao cara! Allora, ti è piaciuto il Pov di Remus? Sono così contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente, ero abbastanza preoccupata! Però avevo voglia di parlare di Quidditch, io sono una pelandrona e mi piace poco lo sport, ma il Quidditch è fantastico! Sai, mi è piaciuto moltissimo come hai interpretato i pensieri di Peter nello scorso capitolo. Riguardo a Sirius, ma soprattutto quello che hai detto riguardo alla licantropia di Remus. E' vero, Peter ha paura del lupo, è per questo che gli dispiace tanto di fare delle gaffe, perchè in qualche modo teme che Remus se ne accorga. Per quanto Remus sia una persona a cui è facile volere bene, il suo lato oscuro spaventa quasi tutti. E questo mi riporta alla tua ultima domanda, il colloquio tra Sirius e Remus. L'ho scritto e sono molto contenta di questo, perchè non è stato facile, e perchè erano mesi che ci pensavo e me lo immaginavo. Invece adesso ti faccio io una domanda: i pensieri di Remus in questo capitolo sono come te li eri immaginati? Devo confessare che è stato spassoso scrivere questa parte, mi sono divertita a infilare ovunque dei lapsus. E infine, mi fa tantissimo piacere (e anche tantissimo arrossire... ^////^) quello che mi hai scritto su come si sta evolvendo il rapporto tra Remus e Sirius. Sono così felice che si veda la crescita dei sentimenti! Grazie mille di tutto Agartha, e un bacione grande. PS Ho letto la tua mail, ho provato a risponderti ma la mia casella dice "servizio momentaneamente sospeso", appena posso ti scrivo, comunque io il capitolo ce l'ho, quindi  non è andato perso, e credo che anche alle altre sia arrivato. Un altro bacione.

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Capitolo 25
*** La notte dei Complotti ***


La notte dei complotti

La notte dei complotti

 

1 Febbraio 1977

 

James vagava per il castello, quella sera. Anche se il coprifuoco era scattato ormai da un'ora, anche se sapeva che ci dovevano essere decine di prefetti in giro per la ronda, James vagava per il castello. Persino la prospettiva di una punizione, inevitabile se qualcuno l'avesse visto, non lo fermava. Non aveva con sè la Mappa, nè il mantello dell'invisibilità. I due oggetti, preziosi per chi si avventurava di notte nei corridoi, erano in dormitorio. James non poteva entrare in dormitorio, punto.

Il dormitorio era occupato dai suoi amici. Che stavano parlando alle sue spalle. Non c'erano dubbi. Circa mezz'ora prima si era avvicinato alla porta, silenzioso, con l'idea di fare uno scherzo ai ragazzi. Entrare urlando, o qualcosa di simile. Ne sentiva il bisogno, per alleggerire la tensione che i suoi pensieri sbagliati negli ultimi mesi avevano creato. Per ricordare ai Malandrini che lui era James Potter, quello simpatico e casinista. Per sentirsi come prima che tutta quella storia incominciasse.

James sapeva essere molto silenzioso se voleva. Anni di scorribande insegnavano questo e altro. Si era avvicinato alla porta, e aveva sentito una parte della conversazione che Peter, Remus e Sirius stavano facendo in camera. Era rimasto fermo per un po' ad ascoltare le loro voci, e le loro risate. Ancora una volta l'avevano fatto sentire escluso. Loro erano insieme, si divertivano e ridevano, e sembrava che nessuno sentisse la sua mancanza. Quando lui era presente in una stanza non c'era più tutta quella spontaneità. Ormai persino Peter aveva capito che James aveva qualcosa che non andava. Ma quei pensieri che ormai erano diventati così dolorosamente familiari erano stati interrotti da un paio di frasi sussurrate, che avevano fatto gelare il sangue nelle vene a James e l'avevano indotto a scappare.

-Allora il quattordici.- aveva detto Remus, quasi sottovoce.

-E che altro giorno, se no?- aveva chiesto Sirius. James aveva sentito una risatina e poi Remus aveva continuato:

-Bisogna tenerlo lontano dal dormitorio.-

Peter aveva risposto, ma la sua voce era più lontana di quella degli altri (probabilmente era in bagno) e James non era riuscito a distinguere le parole.

-Bravo Codaliscia, vedi che sai renderti utile?-

Altre risate, sempre più fastidiose per le orecchie di James.

-Remus, sei sicuro di volerlo fare?- aveva chiesto Sirius.

-Certo, Felpato, mi hai preso per un codardo?-

-Sshh!- aveva detto Peter, più vicino questa volta. -James sta per tornare. Non vorrete che vi senta, vero?-

Le voci si erano abbassate, ma ormai non aveva importanza, perchè James era già scappato.

James sospirò, girando un angolo distrattamente. Bene, adesso era tutto chiaro. Quella conversazione faceva luce su molti dei suoi dubbi recenti. Non sapeva se si sentiva più triste, arrabbiato o geloso. Un mescolone letale di tutte le sensazioni, probabilmente. Il quattordici, San Valentino. I suoi amici stavano organizzando qualcosa per San Valentino, e quel qualcosa non coinvolgeva James. Nella sua mente era tutto chiaro come il sole: Sirius e Remus gli avevano mentito, avevano una storia. Peter lo sapeva e si era sicuramente offerto di tenere lontano James dal dormitorio in modo che gli altri due potessero avere un po' di intimità. Semplice come piano. Peccato che quella del quattordici fosse la sera in cui James aveva deciso di festeggiare il suo compleanno. Gli altri si erano dimenticati che avrebbe compiuto diciassette anni il quindici, e che a causa della luna piena non avrebbero potuto festeggiare? Evidentemente sì, e questo rattristava James. Quello che lo faceva arrabbiare era il fatto che non gli avessero detto niente. Nemmeno una parola sulla storia che evidentemente avevano. Forse capiva Remus, tutto sommato. Ma Sirius? Non era il suo migliore amico? Come aveva fatto a nascondergli una cosa del genere? Per altro dopo avergli detto chiaramente, con aria seria, che non c'era niente tra lui e Remus? E invece l'avevano detto a Peter! Peter sapeva tutto, e anche lui era stato zitto. James si sentiva decisamente messo da parte, e quella era una situazione che odiava con tutto il cuore.

Girò un altro angolo, sempre più perso nei suoi pensieri. Si accorse solo quando era troppo tardi che una figura nel corridoio reggeva una bacchetta illuminata.

Perfetto, proprio quello che mi ci voleva: una bella punizione.

-Potter?- chiese una voce femminile. -Che ci fai in giro a quest'ora?-

James non rispose, si limitò a guardare in basso con la faccia ancora torva. Aveva però riconosciuto la voce, nonostante la luce puntata negli occhi gli impedisse di vedere la persona davanti a lui.

-Che cosa stai combinando?- chiese ancora la voce, e James si decise a rispondere.

-Abbassa la bacchetta, Evans. Non sto combinando niente, sono solo incazzato. Toglimi questi accidenti di punti, e facciamola finita.-

Forse era il suo tono serio così insolito con lei, forse il suo volto cupo, ma Lily abbassò la bacchetta e lo guardò stupita e leggermente preoccupata.

-Che ti è successo?- chiese.

-Niente.-

Lily lo fissò un attimo in silenzio, poi si sedette per terra sotto ad un ritratto momentaneamente vuoto. Fece cenno a James di sedersi vicino a lei.

-Questo niente ha a che fare con i tuoi inseparabili amici?- chiese mentre James, sospirando, si sedeva.

-Come fai a...-

-Io osservo, Potter. Chiamalo intuito femminile, se vuoi; è da un po' che vi comportate in modo strano voi quattro.-

James era stupito da quello che gli stava succedendo. Stava avendo una conversazione seria con Lily. Lei non sembrava arrabbiata con lui per la sua escursione notturna, nè sulla difensiva come le volte che lui le aveva chiesto di uscire. Sembrava invece pronta a fargli da confidente, e questo lo faceva sentire bene per la prima volta in settimane. Non sentiva neanche il bisogno di passarsi la mano tra i capelli. In quel momento essere lì con Lily gli sembrò del tutto naturale. Era una bella sensazione.

-Allora? Me lo vuoi dire cos'è successo? Avete litigato?-

James scosse il capo. In quel momento provava la tentazione di confidarsi con Lily.

-E' una lunga storia.- azzardò.

-Bene, Potter. Mi piacciono le storie lunghe.-

Così dicendo Lily si sedette più comodamente contro il muro e spense la luce sulla bacchetta.

-E' anche una storia molto... be', diciamo che alcune cose sono un segreto. Se te le dico, prometti che non le dirai a nessuno?-

Nel buio James sentì Lily annuire. James sapeva si stare facendo la stupidaggine del secolo, ma non gli importava. Lily voleva ascoltarlo, e lui si stava tenendo tutto dentro da mesi.

-E' cominciato tutto ad Halloween. Ho visto qualcosa che... non so, mi ha sconvolto.-

-E questa cosa è un segreto, giusto?-

-Esatto.-

-Pensi che io possa capire anche se non mi dici di che si tratta?- chiese Lily.

-No. E va bene. Ho visto Sirius e Remus che si baciavano.-

Lily sussultò leggermente, e James immaginò che avesse sgranato gli occhi e fatto quell'espressione incredula che la faceva diventare ancora più bella del solito.

-Li hai visti? Speravo che non te ne fossi accorto.- rispose a sorpresa Lily.

-Cosa? Tu lo sapevi?-

-Li ho visti nel corridoio mentre... be', lo sai. Correvo in dormitorio.-

-Davvero? E... cosa... sì, insomma, cosa ne pensi?- chiese James, cauto. Dopotutto, solo perchè la Lily Evans dei suoi pensieri poteva comprendere qualunque cosa, non era assolutamente detto che la vera Lily Evans fosse di vedute altrettanto ampie. James pensò che se si fosse rivelata una bacchettona da quel punto di vista, poteva sempre evitare di raccontarle la parte della storia che riguardava la sua gelosia. Era un pensiero meschino, forse. Aveva messo in mezzo Sirius e Remus, e non voleva rischiare di dire troppo su di sè. Ma l'opinione di Lily era qualcosa di vitale per lui, e non si sarebbe compromesso.

-Lì per lì ho pensato che fossero ubriachi. Ma almeno Lupin non aveva bevuto così tanto alla festa.-

-Sì, ma...-

-Se vuoi sapere cosa ne penso in generale, non mi crea particolari problemi l'idea di due ragazzi che si baciano. A te sì?-

-No.- rispose James, imbarazzato.

-Quindi il problema sono loro. Non credevo che ci fossero stati altri episodi. Avevo pensato più ad un esperimento.-

-Infatti è quello che dicono. Ma secondo me c'è di più.-

Lily rimase un attimo in silenzio.

-Ed è questo che ti da fastidio?- chiese poi.

-No, non solo... non proprio.-

-James, se vuoi raccontarmi io sono qui. So che noi due non siamo davvero amici, ma ti assicuro che sono una brava ascoltatrice.-

James prese fiato. Poi sparò. -Ho paura del tuo giudizio.-

Lily ridacchiò. -Del mio giudizio su di loro?-

-No, del tuo giudizio su di me.-

Lily dovette intuire dal tono che James era decisamente serio, perchè rispose:

-Non ti giudicherò per quello che mi dirai, James Potter. Se vuoi fidarti di me.-

James si sentì rincuorato. In quel momento lui e Lily erano vicini ad essere amici come mai prima. James voleva confidarsi con lei. Sentiva che era sincera e che non lo avrebbe giudicato davvero.

Cominciò a raccontare. Disse tutto, delle spiegazioni dopo Halloween, del distacco di Peter e del fatto che Remus e Sirius lo facevano sentire tagliato fuori. Le parlò dei suoi sentimenti, della sua gelosia e della sua curiosità, e del tentativo fallito di baciare Remus prima di Natale. E le disse di come le cose erano peggiorate con il passare del tempo, di come ultimamente non riuscisse più ad essere tranquillo con loro e dei suoi sospetti sul loro rapporto. Finì col raccontarle di quella serata, della conversazione che aveva origliato e della sua tristezza e rabbia di quella sera. Dopo quel fiume di parole si sentì decisamente sollevato.

Lily l'aveva ascoltato in silenzio. Era davvero una brava ascoltatrice. Quando James tacque la ragazza rimase qualche secondo a pensare a tutto quello che James aveva detto. Poi chiese:

-James, ma sei sicuro non sia tutta una tua paranoia?-

-Sì. No. Non lo so. Non ci capisco più nulla. Sto impazzendo, Lily davvero. Non so se mi sto immaginando tutto. Non so se sia tutto vero. Non so perchè voglio quello che voglio. Non ce la faccio più.-

-Ti serve una mano.-

-Già. Il problema è a chi chiederla.-

Lily gli appoggiò una mano sulla spalla, comprensiva. James pensò che neanche nei suoi sogni più ottimisti lei era in gamba come si stava dimostrando. Non lo faceva sentire sbagliato, solo capito. Quella sensazione bandiva per qualche momento i suoi brutti pensieri.

-Be', se vuoi io sono qui. Per parlare, se hai bisogno. E posso provare a osservare i tuoi amici, per vedere che impressione mi fanno.-

-Ti stai offrendo di spiarli per me?-

-Detta così sembra una brutta cosa. A volte un osservatore esterno può essere più lucido su certe cose.-

-Lo faresti davvero, Lily?-

James non poteva vederla, ma ebbe l'impressione che stesse sorridendo.

-Certo. Allora ok? Mi faccio un'idea poi ti faccio sapere.-

Una voce maschile interruppe la conversazione.

-Evans? Sei qui? Hai finito la ronda?-

-Si, Craig. Adesso torno al dormitorio.-

-Ok.-

Craig si allontanò e James e Lily si alzarono.

-Torniamo alla torre, è meglio.- disse Lily.

James annuì, e si incamminarono verso la Sala Comune in silenzio, mentre un mago calvo, che abitava il quadro sotto il quale si erano seduti, sospirava commentando -Adolescenti!-.

James aveva la sensazione di essere molto più leggero di prima quando diede la buonanotte a Lily nella torre dei Griffondoro. Lei gli sorrise, e si girò per andare nella sua stanza. Fu solo allora che James si rese conto di non averle detto la cosa più importante.

-Lily?- chiamò.

-Sì?- chiese lei senza voltarsi.

-Grazie. Davvero.-

Lei si girò e di nuovo gli sorrise.

-Di nulla, James di nulla.-

 

 

 


 

 

Finalmente è arrivata Lily! Scommetto che qualcuno sta pensando che risolverà tutta la questione. Be', se fosse così io i prossimi venti capitoli che li scriverei a fare? (Se vedeste il mio ghigno sadico in questo momento!)

Il prossimo capitolo avremo la seconda Guest Star della storia. Immagino che non sia difficile capire chi sarà, no? Be', se qualcuno avesse dei dubbi, il prossimo capitolo si chiamerà "Lily la spia". (Ovviamente la protagonista è.... La Umbridge!!!! Ah, no, devo aver sbagliato storia, e anche autrice per la verità. Non scriverò mai una storia con Dolores protagonista... a parte lasciare libera la mia perversione e immaginare cosa le è successo tra i centauri...)

Sto impazzendo... Ma veniamo a voi. Con mio sommo diletto, per altro.

DarkElectra: Ciao! Sono felice di conoscerti! Il tuo commento mi ha fatto tantissimo piacere, davvero, sono rimasta tutta contenta e pimpante per una giornata! Il fatto è che ci sto mettendo tantissimo impegno per far risultare l'evolversi di questa storia "naturale", e sapere che ti piace e che lo apprezzi anche non amando lo slash mi ha dato una grandissima carica. E' bellissimo per me pensare che qualcuno che parte non amando la coppia possa apprezzare questa storia e il tuo commento mi ha lasciato... wow! A bocca spalancata. Ti ringrazio tantissimo e davvero, davvero, spero tanto di non deluderti! Un bacione grande!

Agartha: Ciao! Mi ha dato un gran gusto il tuo commento, perchè mi piace sempre come leggi tra le righe di quello che scrivo e come interpreti i capitoli. Hai centrato benissimo il punto che sta dietro a tutti i lapsus di Remus, ovvero il fatto che si sta prendendo una gigantesca cotta per Sirius, solo che lui non se ne rende conto, ancora... La parte dei lapsus è stata molto divertente da scrivere, e sapere che ti è piaciuta mi ha fatto un enorme piacere! Eh, sì, il nostro lupetto è proprio cotto a puntino, ma... (ma perchè queste piccole insinuazioni sadiche mi vengono sempre fuori quando rispondo a te? Mi sento molto cattiva!) In ogni caso in questo momento le cose sono un po' confuse ma stabili nella sua mente, quindi al più presto provvederò a metterci del mio per incasinarlo... Sicuramente hai ragione sul fatto che il momentaneo "sfaldarsi" dei Malandrini influisce sul fatto che Remus si stia legando a Sirius in maniera particolare, e che questo si rifletta sulle paure di Remus legate al suo essere un lupo mannaro. E mi piace giocare con loro, fare che si cerchino l'un l'altro inconsciamente, che si sentano attratti e abbiano paura di ammetterlo, che condividano scherzi privati. Mi diverte evolvere il loro rapporto, e mi brillano sempre gli occhi quando mi dici che ti piace! Per il resto, il dialogo tra Remus e Sirius si è trasformato in un quasi monologo di Sirius in pratica, ma in generale Remus fa sentire la sua presenza a modo suo... Ecco, vedrai, non manca poi moltissimo! Ah, già, e come ti ho già detto nell'altra recensione, pare che la mia casella e-mail abbia un problema, ovvero riceve tranquillamente la posta, anche la pubblicità, ma non invia un messaggio neanche per errore... -_-' Meraviglie dello spazio gratuito, suppongo. Ma puoi evitare di passare al lato Oscuro, per questa volta. Grazie mille e un bacione grande!

Joy: Promemoria per il futuro: se scrivi un titolo in forma di domanda, Joy cercherà di rispondere... ^__^ Ok, anch'io torno seria per quello che è nelle mie poche possibilità. Allora... Eh, sì, il nostro piccolo Remus viaggia con la mente negli ultimi tempi, vero? (Avevo detto seria....) C'è un po' di confusione in quella graziosa testolina da lupo mannaro, e ti dirò, imparare il linguaggio dei segni forse è una di quelle cosa che ti può schiarire la mente, perchè per farlo devi completamente cambiare ottica mentale. Non è come imparare una lingua, è più complesso, i segni sono concetti semplici e concreti, poi sono le espressioni che fanno il resto! Peccato che, per ora, il linguaggio verrà dimenticato. Questo perchè, come si intuisce da questo capitolo, si stanno raccogliendo nuove nubi all'orizzonte, e c'è aria di tempesta... Comunque avevi intuito giusto, per l'ennesima volta abbiamo protagoniste le paranoie di James, che devono ancora svolgere la principale funzione per cui le ho create... Ma veniamo alla tua domanda, che non mi ha affatto sotterrata, anche perchè ero preparata a rispondere stavolta! (^__-) Allora, la piccola Em ha un gesto come parola d'ordine, che la McG ha convenuto all'inizio dell'anno con la Signora Grassa. E per quanto riguarda gli incantesimi... Si possono fare anche senza parlare. E' una tecnica molto più difficile (non voglio fare spoiler, ma ne parla in HBP), ma credo che sia più difficile solo per chi è abituato ad usare la parola come mezzo di comunicazione. Chi, come Em, non lo fa e non l'ha mai fatto, non ha bisogno di usare una formula per incanalare la sua volontà. Ero partita con questa teoria dall'inizio, e ti confesso che trovarla coerente con quanto accade in HBP mi ha reso oltremodo fiera di me! Bella la tua teoria del registratore, comunque. Senza farlo apposta, hai tirato fuori un oggetto che vedrai presto... molto presto... E Sirius... se lo vedi nei tuoi sogni, saltagli al collo per me! Un grandissimo bacione!

Chu: Accipicchia, quella santa donna di JKR non è mai dove serve quando serve... Mi spiace, sorellina, missione fallita... Veniamo alla storia... eh, sì, colmo dei colmi, per una volta ha le idee più chiare il... la... insomma, mamma-Prezzemolo, no, insomma Sirius! (Mi sono confusa... ^_^') Prova a parlarci tu con papà, sperando che colga. E non avere paura, cattiveria dopo cattiveria e angheria dopo angheria sistemerò le cose. Non voglio mica rischiare un divorzio! Tanto meno di restare orfane, poi cosa facciamo la sera dopo il Mah-jong? Mi prendo un momento di tifo: disegnino! Disegnino! Dopo la spassosità di quello di Remus, non vedo l'ora di vederlo!!! Grazie per i tuoi incoraggiamenti, sorellina! E approfitto per chiederti, a parte il mancato incontro/sequestro, come è andato il tuo viaggio? Spero bene, e che tu ti sia divertita! Un bacione grande.

Serpedoro: Non devo farmi prendere dal panico, non devo farmi prendere dal panico... O__O' Ok, panico. Vedo che hai recuperato alla grande, eh? Mi gira un filo la testa, ma sarò bravissima e andrò con ordine e non perderò il filo. Respiro. Allora... Cap. 19 Dici che sei negata con i dolci proprio perchè ti piacciono? Be', sarebbe proprio una bella ironia! Io sono negata al cubo, mai fatto un dolce in vita mia, a parte una volta, ma stendiamo un velo pietoso... Invece forse con Remus ha funzionato la golosità, visto che la cucina c'è ancora e che la torta era buona... Un filino bruciata, ma buona. Alla faccia di pozioni. Sono contenta che ti piaccia Lucy, sai che mi è simpatica? E poi tira fuori il meglio di Remus-lapsus,a che se ci sarà di peggio. Mi sono divertita ad entrare brevemente in casa Lupin e a dare un'occhiata nei cassetti della famiglia. Anche con le piccole ombre.  Cap. 20 Signori e signori, ecco a voi la camera di James, liberamente ispirata a qualunque luogo dove io passi almeno qualche ora, armadio inutile incluso. Ecco, il capitolo volevo iniziarlo così, quindi vedi cosa pensare... Mi associo, "James" e "approccio" proprio non vanno d'accordo in questa storia. Pare quasi che caschi meglio con Lily tutto sommato... Quello che dici su Sirius, e su Sirius e James che parlano al freddo, e su James "solo"... *_* (che spero voglia dire mi brillano gli occhi). E immagina di che colore sono... Che sensibilità hai per dare delle definizioni così meravigliose? L'accenno era un voluto riferimento a quello che capiterà quando i "piccoli uomini" saranno "grandi" uomini. Perchè in quel momento James riuscirà a credere che Remus gli stia mentendo, ad un certo punto, e quello che accadrà lo sappiamo bene. Cap. 21 Buffo, neanche io ho tenuto un diario da ragazzina, anche se sporadicamente annotavo qualcosa qua e là per fogli sparsi. Cose che in genere erano molto più sgrammaticate della pagina di Em, per altro. La voce dell'innocenza... ma dai, è piccola questa bimba, è normale che possa aver preso qualche piccolo abbaglio... I Malandrini invece sono giustamente travolti dalla portata delle loro paranoie, quindi perdono un po' di lucidità! Sul far morire di invidia le compagne... Ti dico questo, Em avrà la sua vendetta, ma ammetto che mi hai fatto venire voglia di mettere un piccolo siparietto... vedremo, vedremo... Cap. 22 Strana cosa la mente di Sirius? Eh, sì, decisamente. Contenta che ti sia piaciuto questo viaggetto, e sempre più rossa... Cosa è accaduto a Sirius? Sì, lo saprete, lo saprete. Io lo so già... (ma immagino questo non ti consoli molto...) Va bene, un dubbio te lo tolgo. Sarà un "tete a tete" (letteralmente tradotto: faccia a faccia, non ci sono sottintesi), quindi puoi rilassarti e dimenticarti la presenza di James come terzo incomodo. Contenta? XD Cap. 23 Ti confesso che ad un certo punto mi hanno fatto pena i Tassorosso... Volevo quasi farli vincere. Quasi. Ma parliamo di Remus... la coda di paglia in effetti è notevole, ma gliela perdoniamo, vero? E Remus per me ha una doppia aura che spaventa i piccoli: Prefetto e Malandrino. Una combinazione letale. Mi rende molto felice che ti sia piaciuta quella parte addirittura da citarla, (per non parlare della tintarella...) perchè ho sputato sangue in quel capitolo e sentire il tuo commento mi ripaga ampiamente! Sirius... Ah, Sirius si infila in tutti i miei sogni come nei pensieri di Remus... (Faccina sognante con i cuoricini, hai presente quale?) Chissà perchè? ^__- Cap. 24 Sai, Serpe, il problema di Pete è che c'è l'espulsione per chi butta giù un prefetto dalle tribune... Ma guarda che la partita era noiosa, sai? Noiosa di brutto. Mi fa piacere che tu abbia gradito il rovescio della medaglia, sempre per il discorso "sangue e sudore su questi capitoli". Ma anche tanto divertimento, soprattutto sui lapsus. Ah, come mi piacciono questi due matti! Sì, Remus ci sta provando ad entrare in paranoia come una persona normale, ma io sono io e a breve gli complicherò un po' ulteriormente la vita... Tanto da fargli dimenticare il libro dei segni per un po'... aspetta e vedrai... Sulle Api Frizzole, sì, sono questi dettagli, queste piccole disattenzioni che contribuiranno a sfaldare il rapporto tra i Malandrini abbastanza perchè Voldy si infili in mezzo, per me, molto più delle crisi adolescenziali che adesso sembrano così insormontabili. Per finire questo trattato, il Whisky per una volta è passato senza conseguenze. Concludendo... Sono davvero riuscita a rispondere a tutto? Tu non immagini questi commenti come mi abbiano fatto piacere, senza di loro avrei postato due ore prima ma mooolto meno felice! Grazie mille di tutto, e un bacione grande!

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Capitolo 26
*** Lily la spia ***


Lily la spia

Lily la spia

 

Prime due settimane di Febbraio, 1977

 

Estratto dall'audiocassetta etichettata "Caso Potter- Febbraio '77" rinvenuta tra gli effetti personali di Lily Evans.

Traccia 1:

"Prova, prova. Qui Lily Evans, da Hogwarts. [risata] Ehi, spero che questo aggeggio funzioni. Bene, oggi 2 Febbraio 1977 la spia Lily comincia la sua missione. Scopo: scoprire se davvero esiste una relazione tra Sirius Black e Remus Lupin. Ogni comportamento ambiguo verrà segnalato nella registrazione. Spero di riuscire a incidere qualche conversazione in diretta, non sarà facile, ma sono pronta a tutto! [risata] Cosa devo dire ancora... ah, sì, in caso qualcuno trovi questa cassetta o questo registratore è pregato di restituirli a Lily Evans, dormitorio delle ragazze del VI anno, Griffondoro. In alternativa, consegnarlo a James Potter, dormitorio dei ragazzi del VI anno, Griffondoro. Passo e chiudo!"

"Ore 11,21 Trasfigurazione: Lupin manda un biglietto a Black mentre Potter non guarda. [Voce femminile fuori campo] -Signorina Evans, parla da sola?-"

"Ore 12 Prima di Pranzo: Promemoria, ricordarsi di regolare il volume di registrazione più alto. Oggi la McGranitt mi ha sentito in classe."

"Ore 18 Sala Comune. James non c'è. Lupin e Black sono seduti vicini. Stanno parlando... forse riesco a... [fruscio rumoroso per qualche secondo] -...cioccolata.- -Quanto sei goloso Rem!- [risate in sottofondo] -...allora decidi tu...- [fruscii] -...tanta Burrobirra.-"

"Ore 18,13 Dormitorio. Sì, si sente qualcosa della conversazione. Non è molto. Devo rendere questo coso invisibile e avvicinarlo di più."

Traccia 2:

"Ore 15, seguo Lupin che va verso il campo da Quidditch. [...] Eccomi appostata sotto le gradinate. Da qui intravedo Remus. Accidenti, è da solo, quindi non parla con nessuno. "

"Ore 15,23 Campo da Quidditch. Appostamento inutile, abbandonare. Lupin guarda il campo ma non vedo dove."

"Ore 15,25 Campo da Quidditch. Tenterò un contatto col soggetto. [ripetuti fruscii, rumore di passi. A distanza, voci che gridano]

-Ehi, Lupin!-

-Evans, ciao. Che fai qui? Non sei mai venuta a vedere gli allenamenti.-

-Mi annoiavo. Come va?-

-Troppi compiti di Pozioni, del resto tutto bene.-

-Già.-

[...lungo silenzio, solo rumori in sottofondo...]

-Però, è bravo Balck come battitore.-

-Evans? Ma ti senti bene?-

-Sì, perchè?-

-Hai sempre detto che non capisci niente di Quidditch...-

-Già.-

[...ancora un lungo silenzio...]

-Senti Lupin... ma com'è che ultimamente Potter è sempre in giro da solo?-

-Dovresti chiederlo a lui. Chi lo capisce è bravo.-

-Avete litigato? E' successo qualcosa?-

-No, niente di particolare. Perchè ti interessa?-

-Così, tanto per chiedere.-

[...ennesimo silenzio...]

-Evans, ma com'è che da un po' di tempo ti incontriamo ovunque?-

[...] -Per caso penso.-

-Già.-"

"Ore 20,38 Bagno delle ragazze. Mai più tentare il contatto diretto. Sono negata per le domande. Oggi ho rischiato di farmi scoprire. I miei approcci non funzionano. Sono proprio una spia da poco."

Traccia 3:

"Ore 7,34 Corridoio. Sto andando a colazione. Oggi è il 10 Febbraio. Causa imprevisto test di Pozioni, da qualche giorno non riesco a adempiere ai miei doveri di spia. Note sulla settimana trascorsa: nulla di rilevante. Potter evita palesemente gli altri, ma loro non hanno atteggiamenti strani. Solo una volta Black confabulava con Lupin ma ho sentito solo poche parole, a proposito di qualcuno bravo a fare il palo. Ritento con il registratore, sperando che colga più che le mie orecchie."

"Ore 16,05 Usciti da Babbanologia. Black non ha aspettato Potter come al solito. E' scappato verso il bagno di Mirtilla Malcontenta. Mi avvicino alla porta. [...] Non si sente nulla. Rischio di essere scoperta. Passo e chiudo."

"Ore 16,22 Vicino al lago. Finalmente sono sola. Lupin è uscito dal bagno mentre mi allontanavo. Non mi sono fermata perchè temevo che mi chiedesse cosa ci facevo lì. Di Black nessuna traccia. E' l'indizio più concreto a sostegno dell'idea di James dall'inizio del pedinamento."

Traccia 4:

"Ore 13,00 Nel corridoio di pausa. Oggi, 12 febbraio, Minus e Black non erano a pranzo. C'è qualcosa sotto. Ma non so cosa."

Traccia 5:

"Ore 8,13 Storia della magia. Stamattina Lupin sembra particolarmente stanco, come se non avesse dormito bene. Non so se sia rilevante."

Traccia 6:

"Ore 15,30 del 14 Febbraio. Ho capito tutto! So cosa c'è sotto! [passi in sottofondo] Devo trovare James! E' da stamattina che non si vede in giro. [rumore di corsa, respiro affannoso nel microfono] Devo fermarlo prima che faccia una scenata! Non ha capito niente! [voce maschile in sottofondo] -Ehi, Mezzosangue! Che fai in giro nei sotteranei?- -Piton, levati!- [risata maschile] -Dove vai di bello Mezzosangue?- -Non chiamarmi Mezzosangue!- -Perchè, se no cosa fai?- -Petrificus...- -Expelliarmus!-

CRACK!"

Il resto della cassetta è danneggiato come se fosse stato fuso da una fonte di calore.

Fine della trascrizione.

 

 


 

 

Non si capisce niente, vero? E' solo un breve capitolo che ci mostra la nostra Lily alle prese con i primi passi di una carriera da Mata Hari. Volevo farlo sotto forma di diario, ma avevo già usato quella tecnica per il capitolo di Emanuelle, così ho variato un po' la forma ed ho inventato il diario vocale.

Precisazione tecnica: JKR ha detto che la tecnologia Babbana non funziona ad Hogwarts. Io mi sono rifatta all'esempio di Colin Canon che, sempre a detta della nostra amata Jo, ha modificato la sua macchina fotografica per farla funzionare magicamente. Ho pensato che se ce la fa Colin al primo anno, deve essere possibile per Lily Evans fare qualcosa di simile con il registratore al sesto. Lo stesso discorso vale per lo stereo (vi ricordate? Quello che ha rotto ad Halloween.). Serpedoro, contenta? ^__-

Bene bene... Non vi ho fatto intuire molto, vero? Cosa stanno complottando i Malandrini alle spalle di James? Secondo me l'avete capito tutti, ma se non mantengo un po' di suspance... Comunque nel prossimo capitolo ci penserà il nostro Sirius a illuminarci!

Veniamo ai miei amati commentatori...

Chu: Ciao Sorella Chu! Mi inchino all'intuito, evidentemente vedi più lontano di James... Ma questi uomini, come farebbero senza le donne? Anche se come avrai intuito la povera Lily sta avendo qualche piccolo problema di tempismo. Peccato, vi toccherà tenervi James paranoico ancora per qualche capitolo... Cambiando argomento, mamma-Sirius mi ha detto che sei in punizione senza Mah-Jong per una settimana, visto che hai insinuato che non sia normale che arrivi alle cose prima lui di papà-Remus... Però se siamo brave possiamo andare in gita ad Hogwarts!!! Che bello, la tua guida ubriacona era sicura? Sei stata proprio a Hogwarts? Vorrei avere una faccina con cuoricini adoranti ora, ma mi manca... Tornando al capitolo... Come hai visto Lily non so se abbia un futuro professionale come spia, probabilmente più come psicologa, ma intanto aspettiamo di vedere cosa combinerà prossimamente James... Un bacione sorellina, grazie mille e alla prossima!

imooto: Eccolo il capitolo, ci ho messo molto? E' un periodaccio questo... Anche per James, ma volge al termine grazie al cielo, anche se ancora un po' ci darà da pensare... Sono contenta che ti siano piaciuti i lapsus mentali del nostro lupacchiotto, sono stati molto divertenti anche da scrivere! Che ne dici, pensi che Lily tutto sommato possa aspirare ad una carriera da spia in futuro? XD Grazie del commento e un bacione!

Tonks: (Risposta sul capitolo 15) Ciao! Benvenuta! Sono molto contenta che ti sia piaciuto il biglietto, devo confessare che è anche uno dei miei pezzi preferiti. Grazie mille del commento, spero di risentirti presto! Un bacione.

Joy: Ciao mia carissima! Ma che bello, un'altra recensione di quelle abbronzanti, adesso sembra che io abbia preso il sole! Sono molto contenta che trovi logica la spiegazione sulla magia senza parole, l'ho rimuginata moltissimo e ad un certo punto avevo anche pensato di eliminare Em dalla trama (prima di cominciare a scrivere) perchè non ero sicura che fosse possibile una cosa del genere... Sono davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto, non ero molto sicura di come avevo gestito il personaggio di Lily in realtà... Ma non riesco a evitare di immaginarmela "luminosa" in qualche modo, sopratutto vista da James, che tutto è tranne che imparziale e che non aspetta altro che avere le prove di quanto sia fantastica... Sono contenta anche moltissimo che ti sia piaciuta l'ambientazione, come per il capitolo in cui parlano Sirius e James, trovo che la notte sia il momento più adeguato per le confidenze, e che l'atmosfera sia importante. Anche se detto tra noi, mi aspettavo che qualcuno notasse il fatto che James da solo, al buio con Lily Evans poteva avere anche intenzioni un filino meno nobili che parlare... XD E mi luccicano gli occhi quando dici che senti empaticamente la tensione di James, è una cosa bellissima! Anche se Perfidia è il mio secondo nome non a caso... (sguardo da maniaca) Spero solo di farmi perdonare per le cattiverie in arrivo. Un abbraccio forte e un bacione, e soprattutto grazie a te per essere sempre qui con il tuo sostegno!

Agartha: Ciao! Ma quante domande sul povero James! Certamente hai capito di cosa si stava complottando, e ora l'ha capito anche Lily, ma James? Povero Prongs, la risposta alle tue domande è una sola: paranoia e confusione. Nella sua mente si è già fatto il suo viaggio, basato in parte sull'intuizione che tra Remus e Sirius ci sia qualcosa di più, in parte sulla paura dei rapporti che stanno cambiando, in parte anche sul fatto che effettivamente teme di aver fatto un macello tentando di baciare Remus... Sì, la sua crisi sta toccando il fondo, ma presto comincerà a risalire... E Lily in questo quadro non arriverà in tempo per complicare le cose, come hai visto, ma intanto forse si è fatta la sua idea sulla situazione... Hai ragionissima, James è legato già a Lily più di quanto non creda, il loro rapporto ha preso forma nel capitolo scorso (è una cosa a cui vorrei dare più spazio e non ci riesco...), ma è forte. E a me per prima viene da chiedermi se James non abbia creato questo castello di paranoie in parte anche per evitare di doversi concentrare sul problema Lily, che è una questione molto più importante per il suo futuro... Ora cosa succederà? Be', come hai visto, Lily non ci ha detto poi così tanto di quello che ha capito, ma stai tranquilla, Lily è intelligente e attenta, e non è detto che solo perchè il registratore si è rotto smetterà di osservare... Sono curiosa di sapere se il Pov di Lily ti ha soddisfatto. I miei spoiler sono studiati in modo da essere frustranti, lo riconosco. Cosa succederà a Sirius e Remus? Di tutto di più, direi, complice per una volta anche la sfortuna, oltre che gli altri Malandrini, e i nostri stessi protagonisti con le loro paranoie... Spero che ti piacerà. E sono contentissima che il loro rapporto ti piaccia fino ad adesso, davvero contentissima! (E molto rossa...) Un bacione grande, e un enorme grazie!

DarkElectra: Bentornata! Ti sei divertita in Abruzzo? Pronta per il rientro a scuola? (Capisco, non si è mai pronti davvero...) Sul capitolo... Hai ragione, James-Giacomino (XDDD) non avrebbe reagito affatto bene se Lily non si fosse dimostrata così comprensiva... Avrebbe potuto fare qualche ulteriore sciocchezza.  Ma purtroppo la nostra testarossa preferita non arriverà in tempo per evitare... il prossimo capitolo, diciamo. Le cui conseguenze causeranno la presenza dei prossimi venti capitoli... (Sì, esatto, questo è un ghigno sadico...XD) Il blocco di Giacomino nei confronti di Lily si sta sbloccando, con gli altri però... Vedrai. ^__-  Su Lily/James... Diciamo che non darò spazio alla coppia vera e propria, visto che JKR ha detto che si metteranno insieme al settimo anno, ma qualche momento sui loro sentimenti ci sarà, anche se ancora a farla da padrone per ora è la crisi interna ai Malandrini... Spero che non ti deluda. Grazie mille del commento e un bacione!

Serpedoro: Una minaccia? Mi piacciono le tue minacce, anche se finiranno per causarmi crisi di panico di nuovo, lo sento... ^__- Allora... Esordiamo dicendo che la mia abbronzatura perdura, grazie. E tuffiamoci nelle risposte... (prendo mooolto fiato)  Cap. 1 E' sempre un divertimento viaggiare con i Malandrini, per me che scrivo soprattutto, come anche quando leggo di loro. Sono davvero contenta che anche tu ti ci sia divertita, sai? E direi che decisamente la faccia da schiaffi di James con suo padre e la postura da signore di Sirius sul sedile sono dettagli che non erano indicati, ma che sono ben chiari nella mia mente, il che dimostra che quando si scrive tra le righe c'è chi legge tra le righe, e questo fa tantissimo piacere. (Aspetta, devo aver lasciato la sintassi da qualche parte...) E' fantastico sentirti cogliere tutte le sfumature sul gruppo, su che ne fa parte e chi ne è ai margini, e sui piccoli dettagli che fanno talmente parte della mia concezione dei personaggi, che a volte risultano oscuri a chi legge proprio per questo. (Noto che la mia logica deve essere da qualche parte con la sintassi... Che diavolo mi prende oggi?) Spero che tu abbia capito cosa volevo dire, in sostanza potrei riassumere con "adoro come noti i dettagli che a volte sfuggono anche a me che scrivo"... Sulla lealtà di di Sirius, e il parallelismo con la sua forma animale... Be', non può essere un cane a caso, no? E del resto, andando avanti per metafore... Chi crediamo che sia il suo padrone? (XD) Andiamo avanti, se mi prende la mano poi mi tocca alzare il rating ed è una seccatura... Cap. 25 Ma diciamocelo, James si è piazzato due fette di prosciutto sugli occhi, ormai va avanti solo per paranoie... Non ci arriva, si è fatto il suo castello di teorie e ormai legge tutto in quella chiave, anche a costo di diventare ridicolo. Strana cosa, la gelosia... Le tue definizioni sono ottime, davvero, direi precise entrambe al cento per cento. Folle e disperato... come si può essere solo da adolescenti, del resto. Ho riso venti minuti sul "Bietolone affranto travestito da baldanzoso figheiro", e immagino che anche Lily nel suo piccolo abbia in mente qualche immagine del genere... Certo è che non potevo non farla essere comprensiva, per cui, per bilanciare, non sarà risolutiva, come puoi apprezzare... Ma almeno ti garantisco che non finirà malata della malattia di James, questo neppure il mio sadismo me lo farebbe fare! Risposta alla risposta sulla risposta Guarda, mi ero contenuta e avevo sintetizzato, quindi non ti lamentare... (XD) Punto primo, direi che non sei autorizzata ad arrossire quando me li cavi di bocca con le tenaglie i complimenti, anche se non avessi voluto farteli... Punto secondo, gli occhietti privi di malizia di Em sono anche parecchio ingenui, quindi il quasi è di rigore... Punto terzo, anche a me fa strano sprecare una buona bevuta senza combinare nulla, sai? Ok, ho sintetizzato anche stavolta, qualcosa per altro ti avevo già detto, e non ho dubbi che qualcosa mi verrà in mente una di queste notti... Per ora un bacione grande!

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Capitolo 27
*** Sorprese ***


Sorprese

Sorprese

 

14 Febbraio 1977

 

Se appena un mese prima qualcuno avesse chiesto a Sirius Black in cosa consisteva la sua giornata ideale, non ci sarebbero stati dubbi sulla risposta. Una giornata trascorsa con James, con il suo migliore amico. Possibilmente un sabato, così che non ci fosse il problema delle lezioni. E con la prospettiva di una festa in stile Malandrini la sera. Cosa poteva volere d'altro? Nulla, si diceva. Allora perchè quel giorno stava andando tutto così dannatamente storto?

Era cominciata la mattina. Remus era stato chiarissimo la vigilia. Il compito di Sirius era piacevole e semplice: James doveva uscire dal dormitorio per colazione e rientrarci solo dopo cena. Remus e Peter avrebbero fatto il resto. Lui doveva solo tenere Ramoso lontano dal dormitorio per qualche ora. Cosa c'era di difficile? Eppure era andato tutto storto. Be', bisognava ammetterlo, non proprio tutto. In fondo James non era tornato in dormitorio, anche se aveva tentato di farlo più di una volta. Ma alle cinque del pomeriggio Sirius aveva deciso che il suo migliore amico poteva essere davvero difficile da sopportare.

Era da un po' in realtà che Sirius, senza quasi accorgersene, aveva smesso di capire cosa passava nella testa di James. Negli ultimi mesi erano successe un sacco di cose strane, che all'inizio avevano tutti attribuito ad un periodo difficile di Ramoso. Sirius si era fatto scudo della sua filosofia del lasciar correre, sperando che ad un certo punto James si decidesse a parlare con lui e a spiegargli cosa non andava. Nel frattempo aveva avuto altro a cui pensare, e sinceramente aveva un tale casino in testa che le paturnie di James erano pian piano scivolate in fondo alla lista delle sue preoccupazioni. C'era il problema di Remus in cima a tutto. Che, ad essere sinceri, non era propriamente un problema, o forse sì, ma comunque era un pensiero ricorrente che infestava la sua testa ogni giorno. Tra lo studio (poco), gli scherzi (tanti) e le ore perse a cercare di capire cosa gli stesse succedendo o, più frequentemente, a cercare di ricordare ogni dettaglio di quel famoso bacio, la mente di Sirius era ingombra e disordinata come una vecchia soffitta. In quella situazione come poteva capire James se lui non si spiegava? Sirius ci aveva rinunciato, fino a quel giorno di San Valentino.

Doveva ammettere che la mattina non era stata poi così difficile. Dopo aver buttato letteralmente James giù dal letto per qualche ora gli allenamenti di Quidditch li avevano tenuti entrambi occupati. Ma dall'ora di pranzo era stato un disastro. Sirius le aveva provate tutte. Compiti in biblioteca (nemmeno vagamente credibile, ad essere sinceri...), ricerca di qualche nuovo passaggio segreto, progettazione di un piano per un nuovo scherzo ai danni dei Serpeverde. Le occupazioni abituali di un Malandrino, insomma. James era decisamente insofferente e, per quanto accettasse con una scrollata di spalle ogni proposta di Sirius, continuava ad essere distratto, ad osservarlo in modo strano, a guardarsi intorno sbuffando e ad annoiarsi di qualunque attività, per quanto esilarante. Sirius non aveva mai pensato che l'avrebbe detto, ma quel giorno James era davvero meno sopportabile perfino di quel rompiscatole di Regulus. Quando non si chiudeva in un ostinato mutismo lanciava incomprensibili frecciatine al suo amico, e Sirius più di una volta si ritrovò a pensare di mandarlo al diavolo una volta per tutte. Alle cinque, dunque, Felpato ne aveva decisamente le scatole piene di far da balia ad un James in quelle condizioni.

Il corridoio in cui si trovavano in quel momento era deserto. Dovevano essere da qualche parte vicino alle cucine, ma Sirius si era accertato di esserne abbastanza distante da non rischiare di incappare negli altri due Malandrini impegnati nel recupero delle vettovaglie per la serata. Ufficialmente stavano cercando informazioni su qualche passaggio segreto in quella zona che non avessero ancora esplorato.

James si era appoggiato al muro, sbuffando sonoramente. Era la quinta o la sesta volta in quella giornata che lo faceva, e la pazienza di Sirius a quel proposito era arrivata decisamente agli sgoccioli. Guardò il suo amico con la coda dell'occhio, continuando a fingere di cercare nel muro una pietra smossa. Per l'ennesima volta in quel lungo pomeriggio, desiderò ardentemente essere al posto di Remus nelle cucine, dove il massimo del problema che si poteva presentare era decidere quale tipo di torta fare preparare dagli elfi domestici. Niente, davvero, se si confrontava col dover sopportare gli sbuffi continui e incomprensibili di James.

Che cos'ha James? E' ovvio che è arrabbiato per qualcosa. Ci sono arrivato persino io, ma proprio non capisco che cosa possa aver fatto di sbagliato. Se solo ci fosse Remus qui, sono sicuro che lui capirebbe. O comunque riuscirebbe a farlo parlare. Remus è sempre stato bravo in queste cose, se non altro più di me. Perchè poi non abbia voluto fare cambio con me, e lasciarmi preparare la festa, lo sa solo Merlino.

-Trovato niente?- chiese James in tono pesantemente ironico.

-Se troveremo qualcosa, non sarà certo grazie a te, Ramoso.- scattò Sirius. La sua pazienza era al limite. Se James stava cercando di farlo incazzare per bene, be', ci stava riuscendo alla grande.

-Oh, davvero? Non sarai arrabbiato Sirius!-

-Un po' sì, a dire il vero. E' tutto il giorno che sei insopportabile, James, si può sapere cos'hai?-

Sirius si era ripromesso di non fare quella domanda. Se James aveva qualcosa che non andava, da sempre, Sirius stava zitto e aspettava che il suo amico gliene parlasse. Non ci metteva mai molto, in questo. Sirius sapeva cosa significava non aver voglia di parlare con un amico, per quanto caro, e rispettava il silenzio di James come desiderava fosse rispettato il suo. Questa regola valeva nel loro rapporto fin dal primo anno, quando James era uno sciocco ragazzino superficiale e Sirius un insopportabile viziato arrogante. Con Remus era diverso. Lui era capace di rispettare i silenzi di Sirius, e contemporaneamente di fargli le domande giuste perchè gli venisse voglia di sfogarsi. Remus capiva spesso i problemi di Sirius prima ancora che lui stesso sapesse dare loro un nome; per questo spesso sia Sirius che James ricorrevano a lui come confidente. Ma immancabilmente tra loro non c'erano segreti, e Sirius era consapevole di sapere tutto di James. Tranne che in quell'ultimo periodo, nel quale, a dire il vero, era capitato spesso (troppo spesso) che James si comportasse in maniera strana.

Sirius si era stufato di questo atteggiamento. Ecco perchè, dopo mesi che osservava quasi in silenzio, aveva tirato fuori una domanda diretta. Si aspettava, chiaramente, una spiegazione, uno sfogo forse. Non certo che James abbandonasse improvvisamente la sua postura casuale e lo fronteggiasse con il volto irato.

-Non ci arrivi Sirius? Sei davvero così stupido?-

Sirius, inconsciamente, arretrò di un passo. Non aveva mai visto James così infuriato verso di lui. Quello era uno sguardo che riservava ai Serpeverde, e solo in casi gravi. Non aveva mai guardato così uno dei suoi amici. Mai lui. Qualcosa dentro di lui lesse negli occhi di James nascosti dietro le lenti un dolore profondo. Sirius intuì che James si sentiva profondamente tradito, da lui, dal suo migliore amico. Prima che Sirius potesse anche solo pensare a cosa potesse aver fatto di tanto grave da fargli meritare uno sguardo simile, James parlò ancora.

-Ti sei stancato di stare qui? Non hai di meglio da  fare? Perchè non vai a cercare il tuo amico Remus, allora? Cosa ci fai ancora qui?-

Improvvisamente Sirius si sentì preda della rabbia. James si stava comportando in maniera indegna, e per quanto potesse pensarci, lui non gli aveva fatto niente di male. Ma soprattutto niente di male gli aveva fatto Remus. Perchè lo tirava in ballo, allora? Che diavolo era quella storia? Se James ce l'aveva con lui per qualche oscuro motivo, perchè doveva mettere in mezzo Remus?

Raddrizzò le spalle e guardò negli occhi il suo migliore amico. Non mise mano alla bacchetta solo perchè quello che aveva di fronte era pur sempre James, ma per il resto la sua posizione era esattamente quella che assumeva quando stava per colpire uno di quegli odiosi Serpeverde, o quando si preparava ad essere punito da suo padre, a casa. Cercò anche di mantenere un tono di voce controllato, ma lui per primo si rese conto della rabbia che trasudava da ogni parola.

-Adesso basta James. O mi dici qual è il tuo problema, o la smetti con questi atteggiamenti.-

James sogghignò. -Il mio problema? Oh, ma io non ho nessun problema. Tu piuttosto, sei sicuro che non hai niente da dirmi, amico?-

-Che cazzo stai dicendo, James? Cosa dovrei dirti? Spiegamelo, perchè sarò stupido, ma proprio non ci arrivo.-

-Mi hai mentito, Sirius, ecco qual è il problema. Mi hai guardato negli occhi e mi hai detto una grandissima cazzata. Credevo che fossimo amici. Invece mi avete detto solo delle balle, tu e il tuo amico licantropo...-

-LASCIA REMUS FUORI DA QUESTA STORIA!- urlò Sirius.

-Oh, come ti scaldi, Felpato. Ho toccato un tasto dolente? E' per questo che sei rimasto con me tutto il giorno? Hai litigato con il tuo ragazzo?-

James quasi sputò l'ultima parola. Sirius si bloccò un attimo, spaesato. Che cosa stava dicendo James?

-James, ma che dici? Ne abbiamo già parlato. Ti ho già detto che tra me e Remus non c'è niente.-

-Certo, come no. Continui a dire balle. Guarda che se ti è sfuggito, ti ho visto ad Halloween.-

Sirius ora era esasperato. Non ne poteva più di discutere di quella cosa. James era un idiota. Lui non stava con Remus. E comunque, se fosse stato così, James sarebbe stato il primo a saperlo. Era il suo migliore amico, e se non gli aveva detto niente degli strani pensieri di quegli ultimi tempi, era solo perchè aveva bisogno di analizzarli per bene lui per primo.

-James, te l'ho già detto. Remus è mio amico, e basta. Esattamente come te, del resto.-

-Strano, non mi risultava che gli amici passassero abitualmente il tempo con la lingua l'uno nella bocca dell'altro. O mi sono perso qualcosa?-

-Piantala. Te l'ho già spiegato. Eravamo solo curiosi, tutto qui. Sarebbe potuto capitare con chiunque.- rispose Sirius, ma era consapevole che in parte stava mentendo. Ad Halloween, forse sarebbe potuto succedere con chiunque. Ma adesso...

-Davvero, Sirius? Che strano, non mi era sembrato. Soprattutto visto che questa curiosa regola che ti sei appena inventato, che si possono baciare impunemente gli amici, per me sembra non valere.-

-Ma che diavolo stai dicendo?-

-Che quando io ho baciato il tuo Remus l'ho trovato molto meno disponibile verso gli esperimenti tra amici di quello che...-

James non finì la frase. Sirius non se ne accorse quasi. Improvvisamente una nuova ondata di rabbia lo aveva invaso, e, prima di rendersi conto di quello che stava facendo, si era buttato addosso a James, dandogli un pugno tale da scagliarlo contro il muro. Realizzò quello che era appena successo solo quando vide James lanciargli uno sguardo rabbioso, appoggiato alla parete, mentre con il dorso della mano asciugava il filo di sangue che gli colava sul mento dal labbro spaccato.

I due amici si guardarono per un attimo, sconvolti. Ansimavano come se avessero corso. Sirius non si capacitava di aver appena dato un pugno al suo migliore amico di sempre, a James, a Ramoso che aveva sempre considerato come un fratello. Sentì l'urgenza di chiedergli scusa, ed era una cosa strana, perchè pochissime volte nella sua vita Sirius si era scusato per qualcosa. Ma non fece in tempo. James si rialzò da muro.

-Bene.- disse con voce calma e controllata. -Questo mi fa capire molte cose. Vaffanculo, Sirius.-

E scappò via. Sirius rimase bloccato sul posto, la mano sinistra ancora chiusa a pugno, a fissare il corridoio e ad ascoltare l'eco dei passi di James. Si sentiva tremendamente in colpa, ma non pensò di inseguirlo. Sapeva di essere ancora troppo arrabbiato e, impulsivo com'era, avrebbe rischiato di fare qualche altra sciocchezza. Si voltò, invece, e corse verso il dormitorio.

Doveva trovare Remus. A quell'ora i corridoi di Hogwarts erano abbastanza affollati di studenti che andavano e venivano dalla biblioteca, per tornare ai dormitori a prepararsi per la cena. Ma a Sirius non importava, e continuò a correre verso la torre dei Griffondoro. Aveva bisogno di trovare Remus, il prima possibile. Era abbastanza lucido da fare prima una piccola deviazione, per vedere se per caso fosse ancora in biblioteca (non lo era però abbastanza da ricordarsi che Remus sarebbe dovuto essere nelle cucine). Qualcuno lo salutò davanti alla porta, una ragazza, ma lui non le rispose. Temeva di mettersi a piangere non appena avesse aperto bocca.

Remus naturalmente non era in biblioteca, e Sirius riprese la sua corsa verso la torre, nonostante sentisse il cuore battere a mille e i polmoni scoppiare. Non rallentò neanche salendo le scale. Continuava a pensare ossessivamente al fatto che aveva appena dato un pugno a James. Davanti al ritratto si bloccò. La Signora Grassa, paziente, aspettava che il ragazzo scarmigliato dicesse la parola d'ordine. Ma Sirius aveva improvvisamente realizzato perchè aveva picchiato James. Non perchè il suo migliore amico si era comportato da stronzo, non perchè l'aveva accusato di essere falso. Tutte queste cose l'avevano fatto arrabbiare, ma non l'avevano spinto a colpirlo.

Era stata l'idea che James avesse baciato Remus a farlo scattare. Sirius Black, per la prima volta in diciassette anni di vita, era geloso. Geloso dell'idea che qualcuno avesse baciato Lunastorta. Come avrebbe fatto a spiegare a Remus quello che era successo senza dirgli anche questo? Non era possibile.

Sirius esitò un attimo. Cominciava a dubitare che cercare Remus fosse la scelta giusta, anche se  istintivamente sentiva il bisogno della sua presenza, esattamente come la notte che se n'era andato da casa. Fu la Signora Grassa ad interrompere le sue riflessioni.

-Allora, giovanotto?- Lo apostrofò il quadro. -Vuoi deciderti a dirmi la parola d'ordine, oppure no? Guarda che il tuo amico è già entrato da almeno dieci minuti!-

-Il mio amico?- chiese Sirius. Possibile che James fosse tornato in dormitorio?

-Sì, il tuo amico, il Prefetto. E' lui che stai seguendo, no? E' entrato dieci minuti fa, sembrava che stesse piangendo.-

Remus pensò subito Sirius. Cosa gli era successo?

-Unicorno- disse Sirius al quadro.

Era inutile tergiversare, pensò mentre entrava nel passaggio e si dirigeva verso il dormitorio. Se era successo qualcosa a Remus doveva comunque trovarlo, anche se non poteva parlargli di quello che era capitato tra lui e James. In fondo sapeva che, come sempre, la presenza di Lunastorta l'avrebbe calmato.

Prese un grosso respiro, e aprì la porta del dormitorio.

 


 

Sono cattiva, eh? So che non è questo il modo di interrompere i capitoli. Soprattutto visto e considerato che nel prossimo abbiamo Peter protagonista, e vi posso dire fin d'ora che Peter non è in dormitorio. Sono sempre più crudele, vero?

Anche in questo capitolo, devo dire che la mia vena sadica si è espressa niente male. Cosa ne pensate di questa litigata? Sirius e James faranno la pace in fretta, secondo voi? E come si risolveranno le cose? E perchè Remus stava piangendo? Ma non dovrei rispondere io alle domande invece di farle?  (ghigno sadico)

Altra cosa: volevo scusarmi per le tantissime parolacce presenti in questo capitolo. Nel resto della storia ne ho messa qualcuna qua e là, come intercalare, perchè bene o male fanno parte del linguaggio degli adolescenti. In questo capitolo ho esagerato notevolmente, ma tenendo conto che Sirius e James sono davvero arrabbiati, usare espressioni meno forti sarebbe suonato troppo falso, e ho preferito lasciare così. Spero davvero di non aver offeso nessuno.

Veniamo a voi. Ultimamente è un periodo strano, sono sempre in ritardo. In particolare, scusatemi se sarò il più possibile breve con le risposte, se mi prende la mano e mi inchiacchiero finisco per postare tra due giorni...

Serpedoro: Ma salve! Che velocità inaudita, davvero! E che tifo da stadio! Apprezzo molto che tu sia così incoraggiante con Lily, povera cara, ha fatto del suo meglio! Bella l'intuizione che interrogando Sirius e non Remus avrebbe avuto più successo. Penso anch'io che sia così, basta conoscere il trucco per far cantare Sirius. E mi dispiace per il tuo Severus, mi serviva la sua presenza priva di tempismo, altrimenti questo capitolo non sarebbe esistito... Io non ho mai detto che sei una pedante rompiballe, lungi da me! XD (L'abbronzatura qua perdura...) Del resto, non mi aspetterei molto da un Harry scritto da me, non è che mi sia poi così simpatico il ragazzino... Sono altri i protagonisti privilegiati delle mie fic, ma chissà che un giorno... Magari con James che piange pensando a come sia poco sveglio il suo pargolo... (Come sono assolutamente cattiva, alle volte, vero?) Chissà come sarebbe stato Harry se... (Basta, basta! Sto andando nel regno dell'AU, ove tu sei la regina, e non è questa la sede...) Sul capitolo 2: Sono davvero contentissima che il mio Peter ti sembri realistico. Ho fatto esattamente il tuo stesso ragionamento, ho voluto farne una persona di cui non verrebbe mai in mente di non potersi fidare. Questo, soprattutto, perchè considero i malandrini persone intelligenti (anche Sirius, se esce da sotto il divano a breve...), che non si sono certo fatti abbindolare dal primo che passa. Il momento in cui Peter analizza le loro debolezze mi è venuto fuori dalla riflessione sul fatto che, mentre adesso le vede con "affetto" in qualche modo, un giorno il fatto che le conosca gli servirà per distruggerli... ed è molto triste questo. Sono davvero felice che ti siano piaciuti i piccoli dettagli sui Malandrini nel loro gioco annuale, il riferimento alla pecorella e il lato buono di Peter. E' una grande soddisfazione, davvero. E anch'io vedo James come il più innocente dei malandrini, quello tutto sommato più ingenuo e fiducioso, e mi fa orrore pensare che possa essere proprio per questo suo essere così che i Malandrini si sono uniti all'inizio, e che poi sono stati distrutti dall'interno. Nonostante in questa fic mi piaccia parlare di Peter, farne vedere il lato buono in qualche modo, non lo perdonerò mai per quello che ha fatto. Tornando a noi, questo commento era davvero bellissimo. Tu sai che faccina sto usando, vero? (No, non farmi gli occhi cattivi!) Rispondendo alla risposta alla risposta sulla risposta della risposta:  E se fondassimo un club: Rosse e felici? XD E ancora: allora, hai ancora fiducia nel futuro? ^__- Ok, scusa per la sintesi, stavolta era necessaria... Grazie mille sempre, e un bacione grande.

Erine: Ciao sorella Erine, che piacere sentirti! Addirittura capitoli tecnicamente perfetti? ^///^ Ma grazie! Sono felice di averti divertito con Lily, e spero anche che questo capitolo decisamente diverso non ti sia dispiaciuto. La semplicità che dici sta per andare a farsi benedire, temo.. Torniamo al presente, che è meglio. Lily lunatica? Forse sì, come tutte le ragazze giovani che cominciano a provare le prime strane tenerezze. (Figlia della Umbridge e dei Centauri... ma poverina! Che ti ha fatto di male?) Sul tuo amato Remus... è contorto, sensibile e anche abbastanza cotto, hai ragione. Presto ci saranno novità sul suo fronte, ma non ti anticipo nulla. Oh, mamma mia, io dovrei dare una vita sessuale a Peter? No, mi spiace, non ne avrei la forza... e poi Em è una bambina! Temo che la sua vita sessuale dovrà aspettare, anche se mi ha fatto piacere il suggerimento! Su James... eh, ma Lily è Lily, e James non è che vede molto più in là di lei... Come hai visto invece avevi indovinato cosa tramavano i Malandrini, peccato che James non abbia capito un tubo... Lily sta bene alla fine del capitolo scorso, è solo leggermente impegnata in un duelluccio con Snivellus, ma non le succederà nulla di male (non è che ci avevi sperato? XD). Grazie mille dei complimenti, e scusa la risposta sconclusionata, oggi non è giornata... Grazie e un bacione grande!

imooto: Esatto! Mata Hari non era altro che Lily. Peccato che James non faccia "Perspicacia" di secondo nome, e che delle intenzioni dei suoi amici non abbia capito nulla. Comunque alla fine come hai visto finalmente è scattato, adesso bisogna vedere come reagirà Sirius... Grazie anche dell'incoraggiamento, odio i ritardi, ma alcuni sono inevitabili... Ciao e un bacione!

Agartha: Ciao! Grazie! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Si, immaginavo che qualcuno avrebbe pensato subito a come poteva funzionare il registratore, ma per amor di precisione, ho voluto specificare... XD Le peripezie di Lily sono state davvero uno spasso da scrivere, anche se mi è dispiaciuto per lei, non aveva speranze di far cantare Remus... Quello è troppo furbo! Sì, per un attimo la nostra eroina ha davvero pensato che James poteva avere ragione, ma riuscendo ad essere un pochino più razionale, non si è fermata all'apparenza, ed è riuscita nel suo scopo di capire... Anche se poi ci si è messo di mezzo Piton, ma almeno mi sono sbizzarrita a far vedere che questa ragazza ha grinta. Il tuo commento sulla riservatezza mi ha fatto ridere un mucchio! L'ordine delle informazioni era volutamente invertito, ma ti assicuro che mentre io l'ho fatto con malizia, Lily semplicemente non ci ha davvero pensato... Non avrebbe mai fatto volontariamente un dispetto del genere. Hai visto come ha reagito James all'evento? Che dici, abbiamo toccato il fondo? E' stato troppo cattivo? Ma adesso può solo risalire. E come hai intravisto, il giovane Lupin ha già cominciato a procedere verso la sua crisi... Ma presto arriverà Sirius (e il famoso confronto tra loro...) James e Lily... sì, si metteranno insieme al settimo anno, posso solo dire che vedremo qualche avvisaglia anche in questo sesto... Non è che non voglio dar loro spazio, ma la questione ruota per ora più attorno a Sirius e Remus. La sfortuna nel rapporto tra Remus e Sirius determinerà una serie di coincidenze in futuro... ma ci vuole ancora un po'. E ti ho già garantito il lieto fine, no? Grazie del bellissimo commento e dei complimenti. Approfitto per scusarmi del fatto che sto saltando un sacco di recensioni, sono rimasta indietro, ma rimedierò, e continuo a leggere e apprezzare tantissimo. Un bacione grande.

Joy: Ciao Joy! Sono molto lieta che ti abbia fatto divertire la nostra spia in erba, nonostante la sua scarsa abilità... Ma senza dubbio ci si è impegnata, riconosciamolo, e comunque i suoi risultati sono stati migliori di quelli di quel tontolone di James... che come vedi, persevera nel non capire nulla e nel sentirsi una vittima. Chissà che questo pugno non gli faccia entrare un po' di sale in quella zucca... Ah, che ci vuoi fare? Noi abbiamo capito, Lily ha capito, ma James, giustamente, in fondo è un ragazzo... vede solo quel che vuol vedere! (Chiusa la parentesi "donne categoria superiore" ^__-) Invece io lo volevo sentire il commento su Piton, io direi che si potrebbe fargli una targa al tempismo, che dici? Severus Piton, il ragazzo giusto al momento giusto. Il tuo commento finale mi ha fatto arrossire, sai? Ma la strada è ancora lunga. Grazie mille del commento, Joy. E, approfitto, scusami per aver saltato dei commenti a "Tra due Lune", mi dispiace, è un periodaccio. La mia mail (visto che me l'avevi chiesta) è topomiki@virgilio.it , anche se ultimamente anche la mia casella fa tanti di quei capricci... Grazie ancora. Un bacione grande!

Chu: Grazie Sorellina Chu! Sono contentissima che ti sia piaciuto il "diario vocale", è stata una di quelle cose che mi sono divertita tantissimo a scrivere! (Attenta, mamma sta facendo gli occhi cattivi... ma papà ti sta guardando con i lucciconi... mamma sta per dire qualcosa... ma papà l'ha fatto stare zitto! Prendi la macchina fotografica!) Come avevi indovinato, zio James ha fatto un danno prima di capire quello che succedeva davvero, e adesso mamma dovrà rimediare in qualche modo... Ma come hai visto, se sto per smettere di tormentare lo zio, sto cominciando a farlo con papà... che temo mi terrà in punizione fino alle mie nozze d'oro quando vedrà cosa ho in serbo per lui... (papà si stacca da mamma e mi guarda malissimo... Chu ti spiace se mi nascondo un attimo dietro di te?) Grazie mille dei complimenti, sorellina! (^////^) Un bacione grande e a presto!

DarkElectra: La tua recensione, oltre che farmi tantissimo piacere, mi ha fatto sbellicare dalle risate! Lily ce l'ha proprio messa tutta, povera cara, ma è vero, si è avventurata nei sotterranei senza le adeguate armi... ingenua! Sì, comunque, mi riferivo alla festa di James, che ormai non è più un mistero... Se mai lo era stato per qualcuno oltre che per lo stesso James! La festa non è nei sotterranei, da cosa ti era venuta questa idea? Forse mi sono spiegata male. Lily si inoltra nel territorio delle Serpi solo perchè le hanno detto che James è da quelle parti. Infatti lui e Sirius sono poco distanti dalle cucine, quindi sotto il piano terra... La festa invece si svolgerà (anzi, dovrei dire, si sarebbe svolta, se James non fosse scoppiato, in dormitorio, dove i nostri eroi come da tradizione possono liberamente sbronzarsi e crollare addormentati. Passando al tempo di postaggio, è un periodaccio, e mi dispiace per i continui ritardi... comunque in generale ci metto giorni e giorni a rimaneggiare un capitolo, quindi difficilmente potrei aggiornare ogni 24 ore! Sono una tartarughina per certe cose. Il sesto libro... argomento caldo... Ok, scrivo in bianco qui di seguito, così bisogna evidenziare per leggere e non faccio spoiler senza volere a chi non ne sa nulla... Cosa penso di Remus e Tonks? Be', come slasher penso che tu immagini che non faccio salti di gioia... XD In realtà, l'ho presa bene. Non mi crea problemi deontologici, visto che nell'epoca in cui è ambientata questa fic, Tonks poteva avere al massimo 5 anni... In generale, come cosa mi lascia libera di immaginare che prima ci fosse Sirius, e adesso che lui non c'è più, Remus può trovasi un'altra persona. Come coppia non mi piace molto, però. Io Tonks l'avevo sempre vista bene con Bill... Ma del resto, io ho anche sempre fatto un segreto tifo perchè Ginny si mettesse con Neville! E a te piace la nuova coppia? Ho risposto alla tua domanda? Spero di sì. Grazie mille del commento, mi ha fatto moltissimo piacere! Un bacione!

 

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Capitolo 28
*** La Terribile Professoressa Minerva McGranitt ***


La terribile Professoressa Minerva McGranitt

La terribile Professoressa Minerva McGranitt

 

14 Febbraio 1977

 

Se c'era qualcosa in cui, a detta di tutti, Peter poteva ritenersi davvero bravo, era fare il palo.

Ora, a qualcuno meno abituato a operazioni segrete di un Malandrino, questo poteva sembrare un ben misero complimento. Ma Peter sapeva che aspettare, a volte per ore, fuori dall'azione ma con un preciso dovere, non era sempre facile.

Aveva avuto tempo di fare pratica in quella poco nobile, ma molto utile, arte. In realtà la prima volta che l'aveva fatto era capitato per caso. Aveva poco più di undici anni (a ripensarci adesso, era un bambino) e quei tre suoi pazzi nuovi amici avevano deciso che potesse essere interessante curiosare in sala professori all'ora di cena, quando l'aula era vuota e incline a svelare alcuni dei suoi allettanti segreti. O meglio, se la memoria non lo ingannava, Sirius aveva deciso che sarebbe stato interessante dare un'occhiata, e gli altri si erano detti d'accordo.

Comunque sia, un fortuito caso aveva voluto che in quell'occasione i quattro per la prima volta avessero dovuto decidere a chi toccava l'ingrato compito di fare il palo. Avevano fatto la conta, ed era uscito Peter. Il ragazzo ricordava chiaramente di essersi comportato egregiamente quella volta. Aveva passeggiato fischiettando nei pressi della porta, l'aria casuale e l'orecchio teso a cogliere il minimo rumore sospetto. Non esisteva ancora, all'epoca, una Mappa che potesse aiutarlo. In ogni caso, quando dopo circa mezz'ora di appostamento aveva sentito uno strano rumore, si era comportato magistralmente, aveva fischiato nel modo convenuto e aveva intercettato l'intruso (addirittura il Preside Silente) abbastanza lontano dalla porta perché i suoi tre amici potessero fuggire indisturbati nella direzione opposta. La sua scusa, poi, qualcosa a proposito di aver preso la scala sbagliata e di essersi perso, aveva retto allo sguardo indagatore e leggermente ironico (fatto strano) dell'anziano mago, e i quattro avevano riso tutta la notte in dormitorio, esaltati dall'emozione di aver ingannato addirittura il grande Albus Silente.

In quell'occasione, Peter era stato nominato ufficialmente "il Palo", un soprannome che aveva abbandonato solo quando aveva acquisito quello di Codaliscia. Quel nome a ben pensarci gli mancava un po'. Certo, il suo essere un po' più basso della media lo rendeva leggermente fuori luogo, ma era stato strano perdere l'abitudine di portarlo. E a dirla tutta non era stato poi molto contento quando, all'inizio di quell'anno, James lo aveva riciclato per un ragazzino che spiccava durante lo Smistamento per la sua altezza. Ma in fondo, si consolava Peter, Codaliscia gli piaceva molto di più. Il Signor Codaliscia, per la precisione.

In ogni caso, fare il palo era sempre stata la sua specialità. Consapevole dei propri limiti, Peter sapeva di non essere affatto infallibile. A volte era capitato che qualcuno fosse più veloce di lui, e che i suoi amici fossero colti in flagrante. In alcune occasioni non aveva avuto altra scelta che battere in ritirata, e non sempre prima di scappare era riuscito a segnalare il pericolo agli altri. Ma sapeva che, restando libero, almeno poteva incaricarsi di copiare da qualcuno i compiti per i suoi amici, quando questi erano in punizione.

Nessuno, del resto, si era mai lamentato, e gli altri avevano continuato a chiedergli di stare di guardia, consapevoli che qualche errore poteva capitare a tutti. Comunque James e Sirius finivano in punizione così spesso che ormai lo trovavano quasi divertente. L'anno precedente si erano anche intrufolati nell'archivio di Gazza, cercando di scoprire se detenevano il record delle punizioni. Erano rimasti molto delusi nello scoprire che questo primato apparteneva invece a due studenti che, tra il 1876 e il 1884, avevano collezionato la bellezza di 794 punizioni. Da uno dei due, Alastair "Malandrino" O'Brian, derivava il nome del loro gruppo. In ogni caso, James e Sirius si erano riproposti di eguagliare, se non superare, il record, e Peter doveva dire che ci si stavano mettendo d'impegno.

Fare il palo quando c'era di mezzo Remus era da sempre più impegnativo. Non che Lunastorta si arrabbiasse o simili se veniva beccato, ma in genere prendeva le punizioni con meno filosofia degli altri tre, specialmente da quando era diventato Prefetto. Aveva qualcosa a che fare con la sensazione di deludere gli insegnanti quando si comportava male. Qualche giorno prima, parlando di questo, aveva preso in giro Sirius dicendo che lui doveva temere di deludere qualcuno se si comportava bene. Sirius come al solito si era dimostrato esageratamente fiero della sua cattiva condotta, e aveva riso perfino troppo per una battuta che, all'orecchio di Peter, non era sembrata poi così buona.

Alla luce di tutto questo, non c'era da stupirsi se quella sera Peter aveva preso moltissime precauzioni per evitare che Remus venisse sorpreso mentre, nelle proibitissime cucine, si procurava la torta per la festa a sorpresa di James. Aveva per cominciare lasciato il mantello dell'invisibilità a Remus, facendo affidamento sulla sua capacità di trasformarsi in topo e fuggire se le cose si fossero messe male. In questo modo però la Mappa del Malandrino era rimasta in camera. Peter non era in grado di trasformarsi in topo includendo nella trasformazione altro che i suoi vestiti, e in quelle condizioni il rischio di perdere il prezioso artefatto era troppo alto.

Comunque i sensi di Peter erano all'erta, e il ragazzo era sicuro di sé. In fondo, in sei anni di pratica, non era mai stato preso mentre faceva il palo.

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Peter pensò che avrebbe dovuto saperlo. Si era sentito troppo sicuro di sé, quello era stato il suo errore. La prima regola per un buon palo era l'umiltà, il pensare sempre che qualcosa può andare storto. Ed era andato tutto storto.

Per prima cosa, non aveva sentito i passi nel corridoio. Non si spiegava come fosse possibile, in realtà, anche se aveva una mezza idea in proposito. Si era accorto della presenza dell'intruso solo quando una voce aveva detto in tono severo "Chi c'è?" e Peter si era reso conto di essere in un corridoio proibito, davanti all'entrata di una stanza proibita, e senza la possibilità di trasformarsi. Già, perché a quel punto era già visibile, almeno come una sagoma nel corridoio scarsamente illuminato, e non poteva rischiare che lei sospettasse una trasformazione.

Lei, ovvero la persona che l'aveva colto sul fatto e che adesso lo stava scortando al proprio ufficio attraverso i corridoi gremiti di studenti che tornavano ai loro dormitori a prepararsi per la cena. La terribile Professoressa McGranitt.

A dirla tutta, la Professoressa era esattamente l'unica persona nel castello, se si esclude Silente, a poter mandare a monte il suo appostamento. Prima di tutto i suoi passi non facevano rumore sul pavimento di pietra. Questa era una cosa che Peter avrebbe dovuto immaginare di lei, sapendo quello che sapeva sugli Animagi.

Già, perché una delle peculiarità dell'essere Animagus era che immancabilmente una qualche caratteristica del mago si rifletteva sull'animale in cui si trasformava, e viceversa però. Codaliscia aveva lo stesso incisivo scheggiato di Peter (un ricordo della sua prima, terribile, lezione di volo), e Peter da quando era un Animagus era in grado di muovere le orecchie come un topo. James aveva acquisito la postura regale di Ramoso da quando si trasformava (e non, come scherzava ogni tanto Sirius, la tendenza a portare le corna), così come il cervo aveva il pelo straordinariamente disordinato per un esemplare della sua razza. Sirius aveva imparato a ringhiare, un suono gutturale dal fondo della gola, mentre Felpato aveva gli occhi grigi della sua controparte umana.

Questa regola valeva anche per Minerva McGranitt, la cui forma animale aveva attorno agli occhi il segno degli occhiali, e che, come Peter aveva imparato a sue spese, non faceva rumore nel camminare, proprio come un gatto.

E questo era il primo elemento che aveva determinato il fallimento del suo appostamento. Anche prevedendo di venire intravisto, però, Peter aveva pensato di potersi trasformare abbastanza in fretta da far credere alla persona che aveva di fronte di essere solo un'ombra, un fantasma, o comunque una delle tante stranezze del castello. Ma pochi sapevano che, mentre un Animagus si trasformava, si diffondeva sempre per qualche istante nell'aria un odore caratteristico, simile a quello dell'ozono, che poteva indicare ad un naso attento quello che era appena successo.

Ovviamente, molte poche persone che non fossero a loro volta Animagi sapevano di questo piccolo particolare. Sfortunatamente per Peter, la McGranitt lo sapeva sicuramente. E Peter non si era azzardato a correre il rischio. Niente era peggio del rischio che la Professoressa intuisse che a scuola c'era un Animagus illegale. Codaliscia non ne era del tutto sicuro, ma sospettava che si potesse finire ad Azkaban per una cosa del genere. E qualunque punizione al mondo era meglio della terribile prospettiva di passare una sola giornata in quel posto terribile.

Ecco perché in quel momento stava schivando Pix nel corridoio, diretto verso l'ufficio dell'insegnante che più temeva in assoluto.

L'unico lato positivo in tutta quella faccenda era che la McGranitt aveva creduto al fatto che Peter stesse agendo da solo. ("Ho visto poco fa il Signor Potter e il Signor Black, quindi so che per una volta non ci sono loro dietro il suo strano comportamento, Signor Minus." aveva detto, e Peter si era brevemente chiesto se era così ingenua da essersi dimenticata di Remus, o se aveva evitato di prenderlo con le mani nel sacco apposta per risparmiargli una punizione subito prima della luna piena.) Peter avrebbe sopportato qualunque punizione, pensò stoicamente mentre entrava nell'ufficio della Vicepreside, pur di evitare lo sguardo afflitto di Remus, che lo faceva sentire in colpa.

-Si sieda, Signor Minus.- disse brusca la McGranitt prendendo posto alla scrivania.

Peter obbedì, intimorito.

-Allora, mi spieghi bene perché cercava di intrufolarsi nelle cucine, pur sapendo che è vietato.-

Peter deglutì sonoramente. -Ecco, io... Volevo solo dare un'occhiata...-

-E si trovava nel corridoio per caso?- continuò implacabile la Professoressa.

-No, be', ecco... avevo fame e...-

-La cena è tra meno di un'ora, Signor Minus. Non vorrà dirmi che è incapace di aspettare un'ora per mangiare.-

Peter si mosse a disagio sulla sedia. Non sapeva come rispondere. Poi gli venne un'idea che poteva, se avesse funzionato, definirsi geniale.

-Be', ecco Professoressa... Domani è il compleanno di Ra-James. James Potter. Io volevo solo fargli una sorpresa e prendere qualche dolce.-

La Professoressa McGranitt sembrò rilassarsi leggermente sulla sedia, e il suo sguardo perse un po' di durezza. Dentro di sé Peter esultò. A volte la verità, abilmente travisata, poteva essere meglio di una bugia smaccata. Si ripromise di ricordarsene in futuro.

-Capisco, Signor Minus. Ora, nonostante il suo comportamento abbia violato le regole, il suo intento era buono. Questo non giustifica assolutamente l'infrazione di una norma, però. Sono costretta a punirla.-

Peter si tese un attimo. Temeva che la punizione mandasse a monte completamente la festa, e sarebbe stato un disastro. Non voleva neanche pensare a cosa avrebbe detto James se lui fosse mancato al suo compleanno, visto come gli aveva parlato duramente quando si era dimenticato di quello di Sirius.

-Per punizione domani aiuterà alcuni studenti del primo anno a prepararsi per il test di Trasfigurazione di lunedì. Si faccia trovare in Sala Grande per le nove della mattina. Quindi le consiglio vivamente di non fare tardi questa sera. Inoltre l'avviso che se mi verrà riferito che nel vostro dormitorio stanotte si è fatto rumore oltre un orario tollerabile, lei e i suoi compagni verrete puniti. E' tutto Signor Minus. Può andare.-

Peter non poteva credere alla propria fortuna mentre si alzava e si dirigeva verso la porta. Aiutare i primini a studiare era qualcosa che, aveva scoperto, gli piaceva fare, o almeno gli piaceva con Em. E quella sera poteva rimanere con gli altri a festeggiare il compleanno di James.

Mentre apriva la porta la Professoressa parlò ancora, e Peter si tese di nuovo per un attimo.

-Ah, Signor Minus? Faccia gli auguri al Signor Potter da parte mia, se non le dispiace.-

Il ragazzo si rilassò, rispose affermativamente, salutò cortesemente e uscì.

Fuori dalla porta il Signor Peter "Codaliscia" Minus, un tempo detto "il Palo", tirò un sospiro di sollievo. Non era stato poi così terribile essere beccati dalla Professoressa McGranitt.

 


 

 

Mamma mia, penso che questo sia il capitolo su Peter più lungo. Però mi sono divertita a scriverlo. La storia del Palo, soprattutto. Penso che sia davvero un'arte. Io non sono mai stata capace di fare il palo, mi beccavano sempre, per cui stimo profondamente Peter per essere (più o meno) capace di farlo.

Questo capitolo, ad essere del tutto sincera, l'ho odiato anch'io. Mentre lo scrivevo continuavo a pensare "Ma perchè perdere tempo con il ratto, quando mi aspetta Remus nel prossimo capitolo?". Tuttavia credo che spieghi parecchie cose su Peter, quindi ha una sua importanza. Presto però torneremo ad occuparci della vicenda principale.

Ed ora...

 

Chu: Uh, sorellina, non è che potresti abbassarla un po' la mannaia? Sai com'è, mi stai facendo un pochino di paura... Rotolarsi sul letto, papà e mamma? Uhm... in senso letterale o figurato? Dici che papà non me lo perdona quello che gli sto facendo passare, se non mi riesce un bel rotolamento come si deve? veniamo al capitolo, che è meglio. Sai, anch'io adoro litigare per bene, quindi non posso che capirti! Zio James a dirla tutta secondo me il pugno se l'è cercato, non tanto per aver reso geloso mamma-Sirius, ma per il suo comportamento degli ultimi tempi. Ma adesso che i nodi sono venuti al pettine, la situazione potrebbe migliorare. Sul perchè papà-Remus si sia messo a piangere... be', lo spiegherà nel prossimo capitolo! Comunque aspetterei prima di giudicare la sua "virilità" da questo fatto... Come hai visto, però, ti tocca spettare, mi sto maledicendo per aver voluto a tutti i costi un punto di vista alternato, ma certo non potevo mettermi a distruggere lo schema oltre metà storia! XD Li immagino i tuoi modi carini per mamma di consolare papà, sai? Mi saprai poi dire se ti piacerà anche il modo che usa nel prossimo capitolo. Grazie mille, sorellina, dei complimenti e della recensione. Un bacione grande!

Joy: Non voglio averti sulla coscienza!!! Non me lo perdonerei mai, Joy, e comunque hai ragione a tirarmi le orecchie, negli ultimi tempi i ritardi stanno diventando un dramma. Mi dispiace davvero. Sul capitolo... Hai perfettamente ragione (come al solito!) i tempi erano maturi per questa litigata, e ci voleva proprio. Poi, ovviamente, Sirius non è che rifletta prima di agire, quindi di conseguenza è passato alle mani. Il suo rapporto con Remus sta diventando senza dubbio particolare, anche se in realtà non so se quel famoso bacio sia stato la causa o, piuttosto, una conseguenza di questo rapporto speciale che si è creato. C'è da dire che forse questa litigata può aver acceso una lucina nella mente di Sirius, sulla qualità di questo rapporto. E su questo, c'è da sperare che non faccia uno dei suoi danni. Del resto, Sirius è Sirius e nessuno si aspetta da lui che prenda tutto nella maniera migliore da subito, no? In fondo ha 17 anni. Sul mio periodo di "crisi"... Nulla di grave, è solo una mancanza di tempo. Finire questa storia si sta rivelando decisamente più impegnativo di quel che pensavo, gli ultimi capitoli hanno un tempo di maturazione triplo rispetto ai precedenti... In più ho un'altra idea in via di sviluppo, e altri progetti. Ho la testa un po' piena, diciamo. Passerà, credo, quando avrò finalmente partorito la fine di questa storia. Grazie mille per il sostegno, l'incoraggiamento e le tue parole bellissime. Un bacione grande.

Agartha: Sono davvero contenta che ti piaccia la mia vena sadica, e ti dirò che lo stacco "bastardo" mi è stato ispirato da te, da quei tuoi capitoli che mi fanno urlare "Non può lasciarmi così!". XD Questo capitolo su Peter è solo un momento tranquillo (Oddio, magari per Peter non è il massimo della vita) che serve ad inquadrare le posizioni dei Malandrini in questo momento. Perchè Remus piangeva? Direi che ci sei andata molto vicina alla spiegazione, anche se la causa reale è qualcosa che non riguarda gli avvenimenti esterni, in realtà. Forse ti ho confuso un po' le idee, vero? Vedrai nel prossimo capitolo. Sul litigio, sono perfettamente d'accordo con te quando dici che doveva arrivare prima. James era così stressato che era palese che prima o poi sarebbe scoppiato, e più il tempo passava, peggio sarebbe stato. Hai perfettamente ragione anche sui motivi che spingono James e Sirius a litigare, e sulle conseguenze che questo litigio avrà sulla loro amicizia. Stanno crescendo, che poi è una risposta a moltissimi perchè in questa storia, in generale. Mi è piaciuta moltissimo anche la tua lettura dell'amicizia dei tre Malandrini, anch'io ho sempre pensato che quello che lega James e Sirius sono le similitudini, mentre quello che li lega a Remus sono le differenze... E giustissimo anche il fatto che il gruppo dei Malandrini dovrà trovare una nuova identità, un nuovo equilibrio, e che proprio il fatto che Peter sia per ora estraneo a questi sconvolgimenti contribuirà a farlo allontanare dagli altri (anche se tra un po' Peter verrà a conoscenza di qualcosina...). Sono contentissima che ti sia piaciuto il pugno, in quanto massima espressione dell'impulsività di Sirius (e anche di James, che se hai fatto caso con le sue frasi mira a colpire sempre dove fa più male!), l'ho ritenuto la reazione più "vera" da fare avere a Sirius in questo caso. E per finire, sappi che anche io adoro le storie a lieto fine, come te, proprio perchè riesco a rileggerle all'infinito! Grazie mille per il bellissimo commento e per i complimenti, il periodo duro passerà! Un bacione grande.

DarkElectra: Presto! Portate una barella! Ah, no, tranquilli. Si è ripresa, tutto ok! Come ti senti? Ehm... sì, be', lo so che non è stata proprio una mossa carina interrompere così... La tua espressione censurata mi ha fatto sentire in colpa, rendeva benissimo l'idea. A mia discolpa posso dire che ho imparato a fare questi simpatici scherzi da qualcuno che non nomino qui perchè non vorrei che le si attribuisse la colpa... Su quanto è successo... Be', Sirius ha agito un po' troppo d'istinto, James un pelino se l'è cercata, Lily sta bene, tranquilla, Peter come vedi è stato punito per la sua esistenza quantomai inopportuna in questo frangente, e Remus... Remus vedrai, ma credo che la sua reazione sia meno da "femminuccia" XD di quanto sembri... Oddio, no, ti prego, paragonami a chiunque ma non a Bellatrix! No, lei no! Io non potrei MAI far fuori Sirius, davvero! Torno seria, ma tu non farlo più! XD La litigata era necessaria, sono contenta che sia andata come te l'aspettavi, e anche che tutte le parolaccia non siano risultate troppo fuori luogo. Lily, tranquilla, sta bene. Il suo è stato un problema di tempistica, non si è fatta un graffio! Se James avesse parlato con Remus e non con Sirius... Probabilmente non si sarebbe sfogato, sai? Io credo che il temperamento "Achilleo" (Ottima definizione!) di Sirius sia quello che gli ci voleva, lo sfogo giusto in questa situazione. Remus ti sembra più avanti di Sirius come decisione? In che senso? Comunque, ti rimando al prossimo capitolo per sapere per quale motivo piange, e no, non sono così sadica da averlo fatto piangere per qualcosa di banale come le cipolle o uno spigolo inopportuno! XD Ma lo sono abbastanza da non far cenno ai motivi in questo capitolo... (Ghigno) Sulla Cosa-che-è-uno-Spoiler-quindi-rimaniamo-sul-vago... Ma dai? Davvero facevi il tifo? Io non ci avevo pensato neanche lontanamente prima, sai? Ma pensi che nei vecchi libri ci fossero dei segnali? Io davvero non ne avevo visti! (Vorrei vedere i tuoi capelli, però, sai? XD) E sai cosa? Anche a me sarebbe piaciuto tantissimo Harry/Luna come coppia! Credo di aver detto tutto... Grazie mille per la recensione, e un bacione grande!

 

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Capitolo 29
*** Lunastorta e i Mostri ***


Lunastorta e i Mostri

Lunastorta e i Mostri

 

14 Febbraio 1977

 

Non si alzò dal letto quando sentì la porta aprirsi e i passi avanzare verso di lui. Non sollevò neppure la testa dal cuscino dove l'aveva sprofondata alcuni minuti prima. Sapeva chi era, soprattutto a meno di un giorno dalla luna piena. Il passo leggero nonostante gli stivali, il respiro vagamente ansante e quell'odore inconfondibile appartenevano senza alcun dubbio a Sirius.

Sapeva che non era affatto giusto avercela con lui. Se il suo amico aveva litigato con James era anche per causa sua, o almeno, così aveva capito dalle poche parole ascoltate per caso nel corridoio. Non era colpa di Sirius se James si stava comportando come un cretino da mesi. Non era colpa di Sirius se lui si sentiva stranamente in colpa per non avergli parlato di quello che era successo- che non era successo- tra lui e James. E se forse era una responsabilità di Sirius l'aver dato un pugno a James, di certo non lo era la reazione che quel gesto dettato dalla rabbia aveva scatenato in Remus.

Sirius non aveva idea delle immagini che in quel momento affollavano la sua mente, perchè Sirius era allegro, solare, innocente e non poteva immaginare che il suo amico, quello che aveva consolato e aiutato tante volte, vedesse in quel momento immagini orribili, nè tantomeno che qualcosa dentro di lui desiderasse intensamente farle avverare. Sirius non sentiva l'odore metallico e invitante del sangue che colava dal labbro spaccato di James, non immaginava di sentire il rumore che avrebbero fatto le ossa del suo amico frantumandosi sotto un pugno dato dalla forza di un licantropo il giorno prima della luna piena. Sirius non aveva artigli da affondare nella pelle di James, nè zanne per lacerargli le arterie del collo. Sirius non aveva un lupo, un mostro, dentro di sè che lo invitasse a saziare la sua rabbia e la sua fame con colui che l'aveva provocato.

Per questo, in quel momento, Remus non voleva Sirius vicino. Perchè temeva davvero che quell'orrore dentro di lui diventasse improvvisamente visibile al suo amico, mostrandogli la terribile realtà del suo essere.

-Vattene, Sirius, per favore.- disse quindi nel buio, senza alzare la testa, senza guardarlo.

Sirius, dal canto suo, invece che obbedire saggiamente si sedette vicino a lui sul letto, facendo scricchiolare il materasso. Remus pensò che, conoscendo Felpato come lo conosceva, avrebbe dovuto aspettarselo.

-Remus?- chiese una voce stranamente incerta e roca, da qualche parte vicinissimo alla sua testa.

Caccialo via. Disse una voce imperiosa e squillante, da qualche parte dentro la sua testa. Spingilo, buttalo per terra, colpiscilo!

Basta!

Suo malgrado, Remus alzò la testa e fissò per un attimo Sirius nella penombra della stanza. Lo guardava preoccupato, un'espressione seria che si addiceva poco al suo volto, i capelli in disordine più del solito e gli occhi pericolosamente lucidi.

Attaccalo. Rompi le sue ossa, guarda che colore ha il suo sangue, stringi le mani attorno al suo collo finchè non sentirai lo scricchiolio delle ossa...

-Remus, cosa c'è che non va? Hai pianto?-

Remus deglutì rumorosamente. Gli occhi gli bruciavano ancora per il sale delle lacrime di poco prima, si sentiva tirare la pelle del viso e la testa gli faceva male. Ma per qualche minuto, prima, le lacrime avevano allontanato le immagini e la voce.

Mordilo, azzannalo, senti il sapore del suo sangue...

Basta, ti prego...

-Remus, per favore, dimmi qualcosa.-

Allora bacialo. Assaggia la sua bocca e la sua lingua, stendilo sul letto e...

Non posso.

-Vai via, Sirius.- La voce gli uscì roca e stranamente disperata, come se implorasse quello che, nelle sue intenzioni, doveva essere un ordine.

-Voglio sapere cosa c'è che non va, prima. Perchè hai pianto? E' successo qualcosa?-

-Per favore Sirius, è meglio che ti allontani.-

-Mi stai spaventando, Remus. Non ti ho mai visto così...-

Quella, in parte, era una bugia. In realtà Sirius l'aveva già visto in quelle condizioni, solo non così lontano dalla luna piena. Quel mese Remus aveva perso il controllo sul suo lato mostruoso con molte ore di anticipo rispetto al solito. E questo lo terrorizzava. Perchè se il lupo poteva presentarsi a reclamare spazio nei suoi pensieri un giorno prima, chi gli garantiva che non l'avrebbe fatto anche in altri momenti, in cui Remus fosse ancora meno pronto a controllarlo? Non si era mai sentito così orribile e pericoloso e Sirius, preoccupato e ingenuo, che lo guardava seduto sul suo letto, non era mai stato così in pericolo.

-Fai bene ad essere spaventato, Sirius. Stammi lontano, è più sicuro.-

Remus si rese conto che quella frase era un completo errore non appena l'ebbe pronunciata.

Non farlo, non dirgli di noi, non parlare con lui, mandalo via, fallo tacere...

-Che cosa stai dicendo? Non essere sciocco, Rem, non c'è nessun pericolo. Tu stai male e io voglio sapere perchè. Non sopporto di vederti in questo stato.-

La frase che veniva da dentro di lui e quella esterna arrivarono insieme da Remus, che provò per un attimo l'istinto di urlare, chiudersi le orecchie e rifugiarsi lontano da quella cacofonia. Lo sforzo di controllarsi quasi gli fece invertire le due risposte.

-Io sono pericoloso, Sirius. Io sono un mostro e tu dovresti saperlo e andartene.-

Glielo dirò, se voglio. Stanotte questa mente è ancora mia, e tu non mi controllerai.

Nella luce morente che filtrava dalla finestra, Sirius si sporse verso di lui e gli afferrò una spalla, scuotendolo, e in qualche inspiegabile modo, ancorandolo alla razionalità, allontanando da lui quella volontà estranea.

-Non dire una cosa del genere. Tu non sei un mostro, Remus, non più di quanto lo sia io.-

-Tu non ne sai nulla, Sirius.- rispose Remus, stancamente, e la sua voce finalmente era tornata sotto controllo, era tornata la voce del ragazzo spaventato che era. Anche nella sua mente c'era pace e il borbottio lontano del lupo poteva essere ignorato. Anche se era un'idea molto egoista, Remus ringraziò mentalmente chiunque lo stesse ascoltando per la presenza balsamica di Sirius in quel momento. La luce del suo amico teneva lontane le ombre.

-Lo pensi davvero, Remus? Perchè non ti stendi e mi ascolti? Ecco, mettiti comodo. Hai bisogno di dormire un po'.-

In quel momento Sirius si stava comportando esattamente come faceva la mattina dopo la luna piena, trattandolo come un bambino e prendendosi cura di lui. O, realizzò improvvisamente, come faceva Felpato con il lupo quando voleva convincerlo a fare qualcosa o placare la sua rabbia. Anche la voce dentro di lui aveva riconosciuto in qualche misterioso modo nel ragazzo coi capelli neri il suo compagno di branco, perchè improvvisamente smise di tentare di allontanarlo e tacque.

-Sirius, non sono un bambino.-

Quell'affermazione incerta strappò un sorriso al suo amico.

-Allora fai la persona matura e ascoltami.-

-La favola della buona notte?- scherzò Remus, sistemandosi sui cuscini e sentendosi stranamente più sereno. L'idea non gli dispiaceva.

-Qualcosa del genere. Non addormentarti prima della fine, però.-

-La festa...-

-La festa non ci sarà, almeno non stasera. E- Sirius bloccò sul nascere la risposta di Remus, -non per colpa tua. Per colpa mia, in realtà, ma ti prometto che rimetterò tutto a posto. Stai comodo?-

Remus annuì, e Sirius si stese vicino a lui, come avevano fatto mille volte in sei anni per parlare e scambiarsi confidenze. Quel gesto così normale aumentò ulteriormente la sensazione di tranquillità che aveva spazzato via le immagini terribili nella mente di Remus.

Poi Sirius prese un grosso respiro, e cominciò a raccontare.

-Hai detto che sai cosa sia un mostro. Io non ci credo.-

La voce di Sirius era vagamente amara.

-Sai come si porta un vassoio da the? Con una mano sola, e deve essere tenuto esattamente dal centro perchè sia in equilibrio e il the non si versi. Ma, quando il vassoio è vecchio e d'argento, il metallo si scalda sotto la teiera, che guardacaso va messa esattamente al centro. Ci vuole allenamento, per riuscire a servire il the nonostante il calore, e anche una certa precisione.

Tu non sei mai stato a casa mia, vero? Intendo nella mia vecchia casa. E non te ne ho mai parlato molto. E' un posto orribile. Si diventa orribili a viverci, credo, anche se non è così per tutti. Kreacher, l'elfo domestico di mio padre, è una piccola creatura disgustosa, perchè è nato e cresciuto in mezzo a tutto quello schifo. E' viscido, odioso, e ovviamente i miei lo adorano. Sua madre invece, non è così. Non era così. Si chiamava Kira, e mi ricordo di lei fin da quando ero bambino. Oh, sì, obbediva a mia madre perchè doveva. Ma si preoccupava per me, mi medicava quando mi facevo male, e mi portava da mangiare di nascosto quando ero in punizione anche se poi doveva punirsi. Per me, era una madre più della mia stessa madre.-

Remus ascoltava in religioso silenzio la voce di Sirius che raccontava cose che lui non aveva mai sentito.

-E, naturalmente, doveva servire il the tutti i giorni, alle cinque precise. Come sua madre e sua nonna prima di lei. Errori, a casa mia, non ne sono mai stati tollerati. Non so se sia stata la vecchiaia, o semplicemente la stanchezza, ma qualche giorno prima che tornassimo a casa per le vacanze di Natale, Kira ha fatto cadere il vassoio del the. Questo, per un elfo domestico dei Black, significa morte.-

Remus trattenne il respiro, e i suoi occhi si spalancarono per l'orrore. Guardò Sirius, ma tutto quello che vide nella stanza ormai quasi buia, fu il suo volto pallido e impassibile, e il suo sguardo perso nel vuoto.

-Concludere la vita di un elfo domestico è una cosa da poco per un Black. C'è tra i tesori di famiglia un pugnale che provoca un taglio netto, indipendentemente dalla consistenza di quello che si voglia tagliare. Viene usato per decapitare i servi inutili, perchè un taglio preciso è esteticamente più bello a vedersi quando poi la testa verrà impagliata e appesa come un trofeo. Mia madre non permetterebbe mai che si esponesse sul muro un lavoro fatto male. Comunque, in genere questa operazione non richiede certo una riunione di famiglia. Normalmente, sarei tornato a casa e avrei trovato Kira a guardarmi dalla parete con occhi morti. Ma qui entra in gioco mio padre.-

Sirius fece una pausa, e Remus istintivamente gli si avvicinò e gli prese la mano, come a confortarlo silenziosamente per quello che lo stava costringendo a rivivere. Sirius gliela strinse, e la sua voce si incrinò leggermente quando riprese il suo racconto.

-Mio... padre pensava che fosse una buona idea aspettare il mio ritorno da scuola prima di eliminare Kira. Non per permettermi di salutarla per l'ultima volta. Ma perchè, in quanto erede ormai maggiorenne della famiglia, secondo lui spettava a me ucciderla. Per dimostrare che ero un vero Black, e ovviamente perchè le ero affezionato e lui lo sapeva. Lui mi ha messo in mano il pugnale e mi ha detto di fare il mio dovere. Di uccidere la persona più simile ad una madre per me, perchè non era più in grado di portare un servizio da the.

Quando mi sono rifiutato di farlo, mi ha picchiato. Niente di strano, in verità. Mio padre perde le staffe facilmente. Quando ho tentato di farla scappare mi ha maledetto, prima di ucciderla davanti ai miei occhi. E alla fine, quando mi ha ordinato di andare a disfare i bagagli e di prepararmi per la cena, ho preso il mio baule e me ne sono andato, per sempre.-

Remus era senza parole.

-Ecco qua, Remus. Lo so, non è una bella storia della buonanotte. Non c'è il lieto fine. Ma adesso ti chiedo, hai capito la morale? Hai capito, Remus, che cosa è davvero un mostro?-

La domanda di Sirius rimase sospesa nell'aria tra di loro. La notte era scesa sul dormitorio, e il buio permetteva di vedere solo sagome indistinte. La luna, ancora, non era sorta. Nonostante questo, Remus sapeva che Sirius lo stava guardando, con gli occhi asciutti forse, ma nel suo sguardo si poteva immaginare un dolore profondo.

E allora, come aveva già fatto un'altra volta, Remus lo abbracciò. Cercandolo a tentoni nel buio, goffamente forse, ma si strinse a lui, tentando in qualche modo di allontanare i demoni di entrambi con un gesto d'affetto. Sirius ricambiò l'abbraccio. Rimasero fermi per un attimo, sospesi nel conforto reciproco, quasi schiacciati da le cose terribili che erano successe ed erano state dette quella sera in quella stanza. Ma, lentamente, nella vicinanza trovarono un po' di forza, non tanta da scacciare l'orrore, ma abbastanza da affrontarlo.

Non fu Sirius a sciogliersi dall'abbraccio quando l'ondata di piena delle emozioni passò, ma fu lui a rompere quel silenzio magico.

-E adesso,- sussurrò dopo quelle che potevano essere ore, ma che erano solo pochi minuti, -devo andare a scusarmi con James. Non voglio che arrivi il suo compleanno senza che abbiamo fatto pace. E tu devi dormire, perchè domani notte c'è la luna piena, e non voglio che ti stanchi troppo.-

Remus annuì, nel buio. Era stanco, e gli occhi gli si chiudevano. Il lupo aveva ricominciato a sussurrare da qualche parte ai limiti della sua coscienza, ma questa volta non era un invito minaccioso o difficile da controllare.

Potresti baciarlo, adesso. Lui sarebbe contento. Abbiamo bisogno di lui. Lui si prende cura di noi.

Non voglio rovinare tutto...

Sirius lo strinse brevemente, improvvisamente stranamente impacciato, prima di alzarsi dal letto.

Mentre si addormentava, Remus poteva sentire lo sguardo del suo amico su di lui.

Non era sicuro di essere ancora sveglio quando sentì le labbra morbide del suo migliore amico posarsi leggermente sulla sua guancia, vicinissime all'angolo della sua bocca.

Di certo, dormiva già quando la porta del dormitorio si chiuse.

 


 

Ok, gente, che ne dite di questo Remus-Gollum? Non era mia intenzione farlo così psicopatico in verità. Solo, volevo mostrare una divergenza di opinioni tra lui e il lupo, poi forse mi è presa un po' la mano...

Allora, questo capitolo necessita di qualche spiegazione, o meglio, arrivata qui posso dare qualche spiegazione su come interpreto in questa storia il carattere di Remus. Per cominciare, fino ad oggi Remus ha sempre avuto sui suoi "capitoli" un controllo che gli altri malandrini non hanno. Qualcuno aveva già notato qualcosa di simile, a quanto ho letto nelle varie recensioni. In realtà, non avevamo ancora visto un Remus sincero, in un certo modo. Questo perchè normalmente il nostro lupo mannaro preferito controlla in maniera più o meno inconscia gran parte delle sue emozioni e dei suoi pensieri. Per questo, ad esempio, nei capitoli scorsi aveva continuamente dei "lapsus mentali" per quanto riguardava Sirius. Perchè in qualche modo il suo controllo non era perfetto, ma contemporaneamente non gli permetteva di elaborare un monologo interiore sincero come quello di Sirius quando è in punizione.

Inoltre, il fatto che Remus abbia due coscienze separate aumenta la confusione e insieme gli permette di mantenere la mante lontana dai pensieri scomodi. Come soffoca il lupo, così è capace di nascondersi, e di nascondere a noi, parte della sua personalità. Ci fa vedere solo quello che accetta di se stesso.

In questo capitolo, però, qualcosa cambia. Remus perde il controllo, e da qui nasce questo dialogo interiore che mi sono divertita a scrivere. E in tutto questo si inserisce Sirius, casualmente in qualche modo.

E adesso? Cosa succederà? Adesso lasciamo Remus al suo sonno tranquillo, perchè ne ha bisogno, e veniamo al chiarimento tra Sirius e James. I guai dei Malandrini, purtroppo per loro, non sono ancora finiti.

E io invece passo a rispondervi.

 

Joy: Ciao Joy! Ah, che bello riavere EFP, è quasi la mia casa virtuale! Sono molto contenta che tu abbia trovato il capitolo precedente divertente, anche se devo ammettere io stessa che la sua presenza è stata "scomodissima". La battuta sulle corna di James ci stava a pennello, non ho saputo resistere! Ah, i piccoli tradimenti di Peter... Devo ammettere che non mi sentirei a posto con la coscienza se ogni tanto non infilassi qua e là dei piccoli riferimenti al Peter che sarà in futuro. Ecco, ho fatto aspettare Remus il minimo indispensabile (il minimo indispensabile per non smentirmi come sadica! XD) ma finalmente ho aggiornato. Che dici, Sirius l'ha un po' tranquillizzato? E cosa ne pensi del famoso motivo per cui Sirius è scappato di casa? Credimi, Joy, tu non sei affatto seccante! Anzi, mi dispiace di aver rallentato tanto i tempi ultimamente, ma o questo o non avere il tempo di sistemare per bene i capitoli prima di postare... Grazie per i complimenti e per avermi fatto diventare rossa come un pomodoro maturo! Un bacione grande!

Agartha: Ciao Agartha! Eccoci qua, finalmente è arrivato questo capitolo. Allora, che ne dici della famosa spiegazione della fuga di Sirius? Come ti sembra? Riguardo al capitolo scorso, rendiamo onore al merito: Peter in fondo se la cava come palo, io ero mooolto peggio! Ovviamente durante le operazioni più importanti qualcosa va sempre storto (soprattutto se ci sono di mezzo io con una tastiera in mano! XD), ma il ragazzo ci sa fare, ha fregato persino Silente! (sì, come no... Silente ogni tanto ci ride ancora di quella volta che li beccò in pieno e non disse nulla in onore dei suoi bei vecchi tempi! XD) Dicevamo? Perchè Remus stava piangendo. La tua intuizione non si allontanava tanto dalla verità, ma come vedi si tratta di un problema più personale. Secondo me ci voleva una bella scossa emotiva (il lupo) per sbloccare Remus dalla sua condizione di "lapsus mentale costante", ed ecco qua. La derivazione del nome dei Malandrini è venuta fuori un po' per caso, tra l'altro solo dopo mi era venuti in mente che l'anonimo compare di "Malandrino O'Brian" poteva essere Silente... peccato! Sarà per la prossima volta... La spiegazione sugli Animagus l'ho messa perchè era congeniale alla storia soprattutto, ma sono contenta che ti sia piaciuta! E sono contenta che abbiamo la stessa idea sulle somiglianze e differenze che sono alla base dell'amicizia dei Malandrini. Ah, lo stacco bastardo, grazie Maestra! Se qualcuno si lamenta te lo mando? XD Anche il pathos ti ringrazia. XD Per il periodaccio... Speriamo che il lupo non stringa i denti! XD Grazie mille di tutto, un bacione grande.

DarkElectra: Ma ciao! sai che ti ho ripescata per il rotto della cuffia? Stavo per postare quando ho visto la tua recensione, ho rischiato di mancarti e questo sarebbe stato imperdonabile. Ok, passiamo al succo della risposta: NOOOOO!!!! Non chiamarmi Bellatrix! Ti prego! Primo, io non farei MAI del male a Sirius (fanfic escluse). Secondo, non potrei mai fare la Mangiamorte convinta, credimi sulla parola! Non sarei credibile. Terzo... non c'è un terzo. Ripeti dopo di me: Miki non è Bellatrix, no, no, no. OK? XD Veniamo a Peter. Quel piccolo lurido vigliacco... dopo. Adesso è solo un ragazzino, non riesco a non farlo un po' simpatico. La McGranitt invece è la mia passione, è uno dei miei personaggi preferiti, quindi tutte le volte che le faccio fare una particina sono molto contenta! E sono contenta che il capitolo scorso non ti abbia uccisa, sperando che la motivazione del pianto di Remus ti convinca. Penso invece che sicuramente questo capitolo risponda alla questione sul fatto che Remus sia o meno più avanti di Sirius nel realizzare, no? In ogni caso, ti garantisco che procedono a poca distanza l'uno dall'altro. Nei prossimi capitoli ci saranno ulteriori sviluppi in questo senso... Azzeccatissimo il parallelismo tra Achille e Sirius! Sì, viene spontaneo. Ma poi mi hai stupito: Remus Patroclo? Non che non corrisponda, anzi! Ma stavolta lo slash te lo sei fatta da sola! XD E a pensarci bene anche James ha delle effettive somiglianze con Ettore, sebbene Andromaca mi paia un pochino troppo "passiva" per come interpreto Lily... Sulla Tu-Sai-Cosa... Non ho mai fatto caso al tipo di cosa che dici, probabilmente perchè facevo caso a cose simili su un'altra coppia... XD Immaginavo che ci fossero dei fan, però, qualche storia si era già vista anche nel fandom italiano, mi pare, anche se ad essere sincera non le ho certo cercate con il lanternino! XD (Sono o non sono una slasher da manuale? XD) Ah, i tuoi capelli devono essere uno spettacolo! XD Anch'io anni fa li tingevo sempre di viola, sai? E' il mio colore preferito, anche se le mie pettinature sono sempre state parecchio più banali di quella che hai descritto! XD Ok, mi pare di aver risposto a tutto. Grazie mille del commento e un bacione grande!

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Capitolo 30
*** Il mio migliore amico ***


Il mio migliore amico

Il mio migliore amico

 

14-15 Febbraio 1977

 

Il pavimento della baracca scricchiolava al ritmo incerto dei passi. James avrebbe potuto contarli, e calcolare facilmente quanto tempo aveva ancora per decidere come comportarsi prima che Sirius lo raggiungesse. Conosceva la Stamberga Strillante come le sue tasche, e in quegli anni aveva imparato a riconoscere i rumori provocati da ogni centimetro del vecchio pavimento polveroso, per calcolare esattamente quanto tempo avevano per squagliarsela prima che l'infermiera li sorprendesse durante una "visita non autorizzata" a Remus.

Ma, per una volta, James voleva essere trovato. In qualche modo sapeva che Sirius l'avrebbe cercato lì, prima che in ogni altro posto, e non aveva intenzione di nascondersi. Era davvero da troppo tempo che James viveva nella continua tensione del nascondere qualcosa di importante ai suoi amici, a Sirius soprattutto, e sinceramente al punto attuale non vedeva come la verità avrebbe potuto provocare un danno più grave di quello che aveva già fatto. Già da qualche tempo non riusciva più a parlare davvero con Remus, e dopo la litigata di quella sera non era del tutto sicuro che avrebbe potuto risistemare le cose con Sirius.

James sapeva bene che sfogarsi e farsi aiutare da Lily Evans non era stata un'idea utile per risolvere il suo problema. Per quanto lei fosse gentile, comprensiva -e così bella- e per quanto si fosse offerta di aiutarlo così spontaneamente da renderlo felice, non era con lei che doveva parlare. Sperava solo che Sirius, in qualche modo, capisse altrettanto bene, o avrebbe perso per sempre in suo migliore amico. E per evitare questo, James avrebbe tentato qualsiasi cosa, anche rimangiarsi il suo orgoglio e chiedergli scusa, anche confidarsi ed essere sincero nonostante l'imbarazzo e la vergogna che provava.

Così non fece nulla per nascondersi quando sentì la porta scricchiolare e il passo incerto di Sirius fermarsi all'ingresso della stanza, anche se sapeva che la luce della luna ormai sorta rendeva possibile vederlo chiaramente nella penombra, seduto per terra in un angolo con le braccia incrociate sopra le ginocchia.

-Ramoso?- chiamò Sirius incerto. -Posso entrare?-

-Vieni, Sirius.- rispose James dall'ombra, ma poi rimase in silenzio mentre il suo amico si sedeva a gambe incrociate di fronte a lui. Non sapeva davvero da dove cominciare.

Sirius lo osservò per qualche secondo, anche lui silenzioso. Poi tese una mano e gli alzò il mento, guardando il suo labbro spaccato un istante prima di lasciarlo andare.

-Deve fare male.-

James scosse le spalle. Il labbro era gonfio, e in bocca aveva ancora il sapore metallico del sangue, ma si era fatto più male durante le partite di Quidditch, e non gli importava davvero.

-Mi dispiace, James. Non volevo darti un pugno.-

-Non importa. Penso di essermelo meritato.-

Con sua grande sorpresa, Sirius annuì e scoppiò a ridere. James lo guardò come se fosse impazzito, poi in qualche modo la risata schietta e rumorosa del suo amico trovò un'eco dentro di lui, e, come accade alle volte, James non riuscì più a restare serio, e si unì alla risata di Sirius. Quel suono forte e cristallino, che forse qualche vicino avrebbe il giorno dopo attribuito agli spettri del luogo, echeggiò nella baracca e magicamente si portò via un po' dell'angoscia di James. Ma, cosa ancora più importante, gli fece pensare che Sirius sarebbe rimasto Sirius qualunque cosa avesse sentito in quella stanza. In quel momento James realizzò con sollievo che non avrebbe perso il suo migliore amico quella sera.

Ci volle qualche minuto ad entrambi per riguadagnare il controllo. Sirius aveva riso tanto da farsi venire le lacrime agli occhi, e le asciugò con la manica prima di guardare di nuovo James negli occhi e di tornare serio.

-Sono stato davvero un idiota, Ramoso. Avrei dovuto capire prima che c'era qualcosa che non andava. Anche se ancora non so esattamente cosa.-

Sirius lo fissava come se aspettasse una risposta, il volto serio, anche se una scintilla della precedente risata animava ancora il fondo dei suoi occhi, insieme a qualcosa che James non sapeva definire. Forse un'eco di una qualche angoscia, qualcosa comunque che a ripensarci era già da tempo nascosta negli occhi di Sirius. Se solo non fosse stato così preso da se stesso e dalle sue paranoie, forse l'avrebbe notata prima.

James prese un grosso respiro, e si decise a vuotare il sacco.

-Già. Ci sono un paio di cose che non ti ho detto. Più di un paio in verità. Solo che non so bene da dove cominciare. Non so come spiegartele. Non so... a costo di sembrare stupido, mi vergogno di quello che dovrei dirti.-

-Prova a fare così. Comincia dall'inizio, e cerca di non respirare mentre parli. Se sei in apnea ti viene voglia di finire in fretta il discorso, e eviti di interromperti.-

-E' un discorso molto lungo, Sirius.-

-Ah, be', allora magari fai qualche pausa. Non so come funzioni questo trucco con i discorsi lunghi, ma cerca di non morire soffocato, per favore.-

James sorrise. Era il momento della verità. Prese un grosso respiro e cominciò dall'inizio. Da Halloween, dal bacio, per poi passare attraverso tutti i mesi in cui non sapeva cosa gli stava succedendo, e dal momento, ancora peggiore, in cui aveva capito la verità. Raccontò la sera prima dell'inizio delle vacanze, raccontò del tentativo di baciare Remus, spiando la reazione di Sirius, che però continuava ad ascoltarlo pazientemente senza mostrare alcun segno apparente di disagio. Raccontò delle vacanze, della notte in cui aveva pensato di baciarlo mentre dormiva, e dei mesi successivi, delle sue paure e dei sospetti di quella sera. Era grosso modo lo stesso discorso che aveva fatto qualche settimana prima a Lily, e questo lo aiutò a continuare quando l'esigenza di rifornirsi di ossigeno gli impediva di usare il trucchetto di Sirius. Tenne in mente la reazione dolce e comprensiva di Lily come un talismano, nella speranza che Sirius non fosse da meno. Da qualche parte, mentre raccontava, tornò a farsi viva la terribile paura che quel discorso avrebbe incrinato per sempre il suo rapporto con il suo migliore amico, ma James la ricacciò coraggiosamente ai margini della sua coscienza e proseguì il suo racconto.

Quando ebbe finito restò in silenzio, sbirciando Sirius con la coda dell'occhio, ma non osando guardarlo direttamente.

Sirius aveva un'espressione indecifrabile, ma in questo non c'era nulla di strano per la verità. James da sempre era bravissimo a capire dalla sua espressione cosa Sirius pensava, tranne però nei momenti, come quello, in cui gli sarebbe servito davvero. Davanti alle cose importanti la faccia di Sirius rimaneva un mistero per lui, illeggibile.

Una nuvola passò pigramente sulla luna, oscurando il volto di Sirius proprio nel momento in cui ricominciava a parlare e in cui James avrebbe avuto più bisogno di vederlo.

-Non ci sarei arrivato neanche in mille anni, James. Non avevo mai pensato... Nonostante quello che mi hai... detto prima, a scuola, non avevo capito. Cavolo, mi dispiace. Sono stato proprio un amico da poco. Tu stavi così male per colpa mia, e io nemmeno me lo immaginavo.-

James scosse la testa. -Non è colpa tua, Sirius. E' solo che... c'è qualcosa che non va in me, penso.-

La luce lunare illuminò di nuovo la stanza e James vide con sollievo che Sirius gli sorrideva.

-Non dire cazzate, James. Non c'è nulla che non vada in te. Sei sempre il solito, folle Ramoso, ma in questo non c'è niente di male. Adesso però credo di doverti io qualche spiegazione.-

James si sistemò più comodo contro il muro. La reazione di Sirius l'aveva messo a suo agio. Aveva capito che non lo avrebbe perso, e in quel momento tutto il resto non contava poi così tanto.

-Prima di tutto, nelle ultime settimane ti stavamo nascondendo davvero qualcosa, io, Lunastorta e Codaliscia. In realtà, pensavo che l'avessi capito, ma evidentemente avevi preso davvero un abbaglio. Stasera era in programma la tua festa di compleanno a sorpresa, zucca vuota. Ecco spiegati tutti i segreti. Certo che parlavamo alle tue spalle, altrimenti che sorpresa sarebbe stata?-

-Mi stai dicendo che ho dato buca alla mia festa di compleanno?-

-L'hai fatta saltare, razza di cornuto. Adesso bisognerà conservare la torta e rimandare tutto a dopodomani, e vedi di sembrare sorpreso, perchè se Remus scopre che ti ho detto tutto mi cava la pelle.-

L'espressione sul viso di Sirius era tornata la solita, per nulla seria, e un sorriso scherzoso piegava le sue labbra. A James quella faccia faceva l'effetto di una giornata di primavera nel mezzo del suo inverno personale, lo faceva sperare davvero per la prima volta che finalmente quel periodo orribile fosse prossimo alla fine.

-Per quel che riguarda me e Remus... il nostro rapporto... non so bene cosa dirti, invece.-

Sirius era tornato improvvisamente serio.

-Sarò sincero stavolta, James. Non ti ho detto niente prima, perchè non sono sicuro di capire neanch'io cosa mi succede di questi tempi. Ma credo... temo di essermi preso davvero una sbandata per Lunastorta. Non ne sono sicuro, e non dirgli niente, ma ultimamente faccio pensieri strani... Non lo so nemmeno io. Ed è un disastro, perchè lui è uno dei miei -dei nostri- migliori amici, e non voglio fare una delle mie solite cazzate e rovinare tutto. Solo che da qualche tempo non faccio altro che pensare a quel bacio, quello di Halloween, e vorrei... non lo so neanche io. Non ci capisco molto, James.-

-E ti sei scordato l'apnea.- scherzò James, per sciogliere la tensione di quel momento.

Sirius gli sorrise. -Già.-

-Io non so bene cosa consigliarti, Sirius. Penso che tu debba fare un po' di chiarezza, prima di tentare qualcosa di stupido. Però, per favore, se hai bisogno di parlarne con qualcuno, vieni da me. La cosa peggiore di tutta questa storia è stata che non riuscivo a capire che cosa ti stava succedendo, e mi sono sentito tagliato fuori.-

-Lo so, e mi dispiace, James.-

Si sorrisero, entrambi più rilassati. James sapeva che ormai la pace era fatta, e stranamente, non gli dava neppure fastidio l'ammissione di Sirius, anzi, gli faceva piacere. Lui voleva bene a Sirius e voleva bene a Remus, e improvvisamente realizzò che quello che gli importava davvero era che loro stessero bene. Solo non voleva essere tagliato fuori dalla loro amicizia, e l'idea di perderli lo terrorizzava molto più di quanto lo attirasse, ancora nonostante tutto, l'idea di baciare uno di loro.

In quel momento, mentre entrambi i Malandrini erano persi nelle loro riflessioni, un orologio lontano rintoccò la mezzanotte. Era un suono lugubre, ma per James significava anche qualcosa di molto lieto. Era il suo compleanno, un compleanno iniziato in modo strano, forse, ma comunque un giorno importante in cui aveva già ottenuto un regalo bellissimo, la certezza dell'amicizia di Sirius.

-Accipicchia, Ramoso, non ho dietro il tuo regalo!- esclamò Sirius quando tornò il silenzio.

James rise.

Sirius si alzò e gli tese una mano, che James prese riconoscente per farsi tirare in piedi. Per qualche secondo entrambi si spolverarono i vestiti, scrollandosi la polvere di quella stanza lurida. Poi fu di nuovo Sirius a parlare, con voce incerta.

-Stavo pensando... Prima hai detto che sei curioso di sapere cosa si prova a baciare un ragazzo. Lo sei ancora? Voglio dire, vorresti provare? Perchè in fondo, io sono il tuo migliore amico, e non voglio certo che tu ti debba buttare tra le braccia del primo che passa per soddisfare una legittima curiosità.-

James arrossì. Non voleva dire...

-Cosa stai dicendo, Sirius?-

-E' una semplice domanda. Sei curioso o no?-

James annuì, a disagio. Sirius lo prese per un polso e lo tirò verso di sè.

-Non posso certo lasciarti compiere gli anni prima che tu abbia risolto questo dubbio, James.- sussurrò Sirius, prima di baciarlo.

Non era per niente come James se l'era aspettato, come lo aveva immaginato in tutti quei mesi. Non c'era in realtà molta differenza con il baciare una ragazza. Sirius ci sapeva fare. Non era una sensazione spiacevole o disgustosa, ma James si rese conto che baciare il suo migliore amico non gli risvegliava niente di particolare dentro. Niente di diverso da un qualunque bacio, a parte che la barba di Sirius gli faceva il solletico tanto che ad un certo punto scoppiò a ridere. Sirius non se la prese per una reazione così fuori luogo, e rise con lui, sciogliendosi dall'abbraccio e scompigliando con affetto i capelli già arruffati di James.

-Allora?- gli chiese ancora ridendo.

-Allora la tua barba pizzica.-

Sirius gli fece una linguaccia. -E tu sai di sangue.- gli rispose, mentre si avviavano verso l'uscita della Stamberga.

-E' colpa tua, razza di scemo.-

-Be', devo dire di aver fatto un buon lavoro. Quel labbro rotto ti da un aspetto da criminale niente male.-

-Oh, piantala, specie di scimmia!- rise James, spintonandolo leggermente, felice dentro di sè di quella ritrovata complicità tra di loro.

-Questa te la passo solo perchè è il tuo compleanno, altrimenti ti avrei fatto un occhio nero intonato al labbro!-

Continuarono a scherzare fino al dormitorio. Ebbero anche una discreta fortuna a non essere beccati da qualche Prefetto nonostante non avessero con loro nè la Mappa nè il Mantello. Le loro risate si spensero solo sulla porta, per non disturbare gli amici che dormivano. Dalla stanza si udiva il russare di Peter e il rumore del respiro tranquillo di Remus. Sulla porta Sirius si fermò un attimo, e mise una mano sulla spalla di James, in un gesto amichevole che non si scambiavano ormai dal mesi.

-Buon compleanno, Ramoso.- sussurrò prima di dirigersi verso il suo letto.

James sorrise, nel buio, e quella notte dormì davvero bene.

 


 

In questo momento sto fischiettando con aria indifferente... Passeggio per la stanza cercando di dare l'impressione di non aver fatto niente di male... Mi giro solo un istante per fare l'occhiolino a Chu, che faceva il tifo per questa scena... Insomma, cerco di dare l'impressione di non essere io quella che ha fatto baciare Sirius e James. Non mi riesce molto bene, vero?

Oh, be'. Immagino che se sono ancora viva dopo la scena tra James e Remus, sopravviverò anche a questa... A proposito, il mio Tranello del Diavolo saluta tanto il suo anonimo mittente, e credo che lo farebbe anche quel dolcissimo Schiopodo Sparacoda se solo capissi dove ha la bocca.

Dicevamo? Ah, già, Sirius e James. Dai, non sono carini in fondo? Mille dubbi e mille paranoie, ma si vogliono bene! Ecco qua, con questo capitolo si conclude la lunghissima giornata di San Valentino. Adesso lasciamo riposare tutti i Malandrini, che ne hanno bisogno, e prepariamoci a vederli domani sera...

Vorrei aggiungere che da qui in poi è tutta discesa... Ma direi una bugia. Non è ancora finita questa storia. E se ormai la crisi di James volge al termine, ne sta per cominciare un'altra... Alla prossima puntata, quindi!

 

Noesis2: Ciao! Piacere di conoscerti! Grazie per quello che hai detto della storia, sono contenta che la consideri dolce, e soprattutto che ti sia piaciuto lo sdoppiamento di Remus, che è una delle parti su cui ero più in dubbio. Grazie del commento e un bacione!

DarkElectra: Davvero un record! XD Mi fa molto piacere. Sono contenta che lo scorso capitolo ti abbia fatto rivalutare Remus, in fondo penso che avesse un buon motivo per essere sconvolto... Povero caro, la sindrome di Gollum non deve essere facile da sopportare... Uh, la Luna Piena? Arriverà molto a breve! In confidenza, vi combinerò qualcosa, ma credo che non sia esattamente quello che stai pensando. Mi saprai dire! Sirius (cucciolottino peloso tuo, se preferisci, XD) aveva buone ragioni per andarsene, eh? Sono contenta che ti siano piaciute! Bene bene, cosa leggono le mie pupille... "sono pucciosi insieme"? Sono molto molto lieta di averti traviato, dunque! XD A parte tutto, Remus stava passando un brutto quarto d'ora, Sirius doveva coccolarlo un po' per farlo star meglio... sono molto contenta che tu abbia apprezzato. Ehm... sì, dunque... parlavi di fare la pace con James? Be', pare che questa parte sia riuscita... anche un filino troppo. Sconvolta? Mi ucciderai? Sappi però che ho più o meno finito di bistrattare James, se ti può consolare... Passiamo oltre, chissà perchè questo argomento mi sta un filino agitando. XD I film mentali... sono grande cosa! Soprattutto quando dimostrano chiaramente che qualcuno sta cominciando ad apprezzare lo slash! XD Sono molto fiera di te. Ah, i tuoi preferiti... Ho visto la fic, non ho ancora avuto tempo di leggerla, ma prima o poi lo farò. (Zitta stupida anima slasher! Ti ho detto mille volte che non possiamo leggere solo yaoi! Ehm, scusa, attacco della sindrome di Gollum tra me e la mia anima slasher, a volte capita! XDDD) Davvero, è questione di tempo, ultimamente ne ho sempre meno... Bene, grazie mille del commento e del fatto che non mi ucciderai... (e che non mi chiamerai più Bellatrix... Vero???) Un bacione grande!

Mentina: Ciao! Benvenuta, benvenuta! Che onore, essere beccata tra le prime fanfic! Mi fa molto piacere che la storia ti piaccia! Gli aggiornamenti non sono proprio quotidiani, ma tentano disperatamente di essere settimanali, spero che vada bene! Ah, i guai infiniti dei Malandrini... sì, diciamo che in futuro ci sono ancora alcuni problemini in attesa, ma direi che il più è fatto, almeno di sicuro per James, visto che con questo capitolo concludo ufficialmente il tiro al bersaglio! XD Però come vedi almeno Sirius e James si sono chiariti... Grazie mille per il commento, spero di risentirti presto! Un bacione.

Agartha: Ciao carissima! Sono contenta che ti sia piaciuto il regalino che ho fatto al povero Remus, questa doppia coscienza... E' vero quello che hai detto, per fortuna (di Sirius, soprattutto) Remus in un momento di rabbia ha perso il controllo solo parzialmente, il lupo si è manifestato solo con i pensieri, e non con le azioni. E il lupo si è fatto calmare da Sirius, e sono d'accordo, questo implica che abbia accettato qualcosa che lo stesso Remus non ha ancora forse neanche del tutto capito. Mi piace molto la definizione che hai dato del rapporto tra Remus e Sirius in questa fase, "amicizia sfumata". Sì, è così, i contorni della loro amicizia si stanno facendo più impalpabili per lasciare il posto ad altro. Ne è la prova non solo il bacio, ma anche la reazione del lupo. Che se all'inizio non capendo non vuole che Sirius si intrometta tra lui e Remus, poi sorprendentemente spinge Remus verso di lui, o almeno ci prova... Ma Remus darà ascolto al lupo? La storia di Sirius... sono contenta di averti piacevolmente sorpreso! Concordo, i veri mostri sono i Black, rispetto a loro non solo Remus è assolutamente buono, ma secondo me anche il lupo, che in fondo segue solo un istinto, è meno malvagio, perchè non ha coscienza delle proprie azioni. E sì, hai ragione, l'astio di Sirius nei confronti di Kreacher ho immaginato che derivasse dal confronto con questa altra elfa, che Sirius amava come una madre, e di cui a Kreacher, che era suo figlio, importava così poco da idolatrare chi l'ha uccisa. Infine, che ne dici di come James e Sirius si sono chiariti? Pensi che si siano chiariti "un po' troppo"? Sono sadica (potrei prenderlo come una sfida... XD)? Eh eh... (il ghigno si allarga...) Che conseguenze pensi che avrà questo bacio? E infine, l'ultima domanda, la più facile a cui rispondere: ho steso la scaletta definitiva (spero!!!) e i capitoli dovrebbero essere 43. Non manca poi così tanto alla fine! Grazie mille per il commento e per i complimenti, un bacione grande!

Mistica: Ciao, piacere di conoscerti. Intanto ti tranquillizzo, nella mia mente Remus non somiglia a Gollum neanche da lontano! XD Sono contenta che la storia ti diverta! Spero di aver postato abbastanza presto. Grazie e un bacione.

Chu: Chu, la mia sorellina! Eccomi, ce l'ho fatta! Figurati per il capitolo scorso, io di quanti sono in debito? Troppi! Innanzitutto: VISTO??? Il bacio, il bacio! Quando avevi chiesto qualche capitolo fa ho fatto la vaga, ma era in programma dall'inizio questa scena, spero che tu abbia gradito! Sono oltremodo fiera di farti piacere i capitoli "peterosi", anche se so che papà e mamma e zio James sono molto più interessanti (e anche più belli. Ti immagini se ci adottava Peter? Orrore!!!). No sorellina, non abbandonarmi, non lasciarmi sola con papà-Goll... ehm, papà-Remus! (Un po' fa paura anche a me...) E' stato più o meno solo un caso, e poi se ci pensi, pare che la sua seconda personalità sia molto più sveglia! (Uh... perchè adesso papà mi guarda impugnando minaccioso il mestolo mentre mamma alle sue spalle cerca di non farsi vedere mentre applaude?XD) Dicevamo? ah, sì, il rapporto tra Remus e il lupo. Sai, prima di cominciare a scrivere questa storia anche io ho letto molte fanfic inglesi, penso che il nostro pensiero possa essersi formato alla stessa scuola... Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto e che tu l'abbia trovato ben bilanciato, davvero! E' un gran bel complimento. Passata l'agitazione? Paura dei guai futuri? (ghigno...) Comunque per ora pare che zio e mamma si siano chiariti, il che è già un bel passo avanti! Grazie per i complimenti, sorellina, e un bacione grande!

Kaya: Ciao, benvenuta! (Io adoro i funghi, quindi no problem! ^__-) Mi fa piacere conoscerti! Ma prego, anzi, grazie a te per il bellissima, mi hai fatto arrossire le orecchie! Eh, sì, povero Remus, credo che avere una voce che gli suggerisce di trucidare James nella testa possa essere un valido motivo per piangere, no? XD Sono contenta che tu l'abbia trovato addirittura "una genialata"! (^///^ Sempre più rossa...) Sirius non poteva fare a meno di tranquillizzare Remus, prima di tutto perchè non lo può vedere triste, e poi perchè (a dirla tutta) anche lui sentiva da tempo il bisogno di raccontare quella storia a Remus. Cosa succederà tra loro... ancora parecchie cosucce, penso, prima che tutto sia chiarito. Sul loro rapporto, Sirius ha capito e ce lo confermerà a breve, Remus... sta elaborando. Deve ancora dare un nome, per ora è parecchio confuso! Ma arriverà presto ad una conlusione. ^__- Che ne dici, Sirius e James si sono chiariti bene? Come la vedi? Grazie mille dei complimenti e un bacione!

Joy: Oh, Joy, mi stai facendo diventare di tutti i colori, sai? L'interpretazione del dualismo di Remus (sono contenta che non sia sembrata scontata!), in realtà però, non è nuova. O meglio, non è nuova se qualcuno è pazzoide come me e si è letto decine di fanfic in inglese (senza aver mai studiato l'inglese, per altro, ma sorvoliamo), dove questo tema è trattato molto più spesso che nel fandom italiano. Questa è solo la mia interpretazione. Sono contenta che ti siano piaciuti i "toni istintivi e animali" dell'inizio del capitolo, servivano proprio per fare contrasto con l'umanità di Remus (a dispetto di quello che lui pensa di se stesso), quindi sono molto contenta che tu abbia colto, come sempre! Mi è piaciuto moltissimo il tuo ragionamento sul lupo. Il lupo è solo l'istinto, non si complica la vita. Sirius lo disturba? Vuole annientarlo. Sirius gli fa bene? Lo vuole. E' solo la volontà di Remus a frenare questi istinti. E ad un certo punto, il lupo riconosce Sirius, come il suo compagno di branco. Da qui, quello che il lupo pensa diventa abbastanza palese. Dici che Sirius riesce a influenzare il lupo? Sì, io penso che sia così. Come Felpato fa nelle notti di luna piena, del resto. Questa cosa secondo me è importante nel rapporto tra Remus e Sirius, anche perchè implica una grande fiducia. E hai colto nel segno, era necessario che forse prima ancora di Remus, fosse il lupo ad accettare Sirius, proprio perchè temo che Remus non avrebbe mai potuto considerare di avere un compagno che per qualche motivo al lupo non vada bene; credo che sarebbe se non altro molto pericoloso. Sulla questione del punto in comune tra Remus e il lupo... se ne parlerà in uno dei prossimi capitoli, quindi come al solito hai capito in pieno! E tu e Silente avete ragione: sono le nostre scelte a fare di noi quello che siamo, che si tratti di essere Griffondoro, o di essere dei mostri. Remus non è un mostro, perchè lotta contro quello che è in fondo solo un istinto. Il lupo, a suo modo, nemmeno è realmente un mostro, perchè non è nella sua natura la coscienza del bene o del male. I Black, invece, scelgono il male consapevolmente, e questo fa di loro dei mostri. Infine, dopo questa riflessione che mi hai fatto fare, ti ringrazio tantissimo per ogni singola parola della tua recensione, perchè mi hai emozionato. Io spero davvero di non deludere tutte le cose meravigliose che hai detto. Grazie, Joy. Un bacione grande e un abbraccio.

Serpedoro: Allora, partiamo dalle facezie: 1) Meno male che ho dato una controllata prima di postare, e 2) Cosa ci fai sveglia alle 7,30 di domenica mattina? Senza di me vai a letto presto la sera oppure (mi pare più probabile) sei andata a dormire dopo, aiutata dell'immancabile RB (Che non è Regulus Black...)? Spero di avere presto una risposta a questi dubbi esistenziali!
In ogni caso CIAO!!! Mi sei mancata, sai? Adesso faccio la brava e di buona lena tiro fuori la mia anima lavoratrice e cerco di darti una risposta coerente, capitolo per capitolo. Vediamo... Sul capitolo 3: ^///^ (E' una faccina meno bella, ma immagino tu sappia a quale mi riferisco usandola... Approfitto che non mi puoi fare gli occhi cattivi...) Remus sbronzo è una delle cose che mi hanno divertito di più in questa storia. Perchè il tuo lupetto, a differenza di altri Malandrini a caso, ha sempre il cervello ben collegato alla bocca, se mi passi l'espressione, mentre da sbronzo... perde i filtri con risultati che sono stati spassosissimi da scrivere. Sirius e il suo tempismo... non so perchè, ma ho sempre in mente qualche immagine tenera di Sirius, e istintivamente quando l'ho immaginato dormire, ho pensato che lo facesse come un bambino. E lo immagino anche insicuro esattamente in proporzione a quanto si dimostra spaccone. (Pensi che sia amore? XD) Sul rapporto tra Remus e Sirius, ti dirò, non penso che amore e romanticismo escludano necessariamente una bella amicizia. Per me loro sono Amici, prima di tutto, e quello che in questa storia succederà si aggiungerà a quell'amicizia preesistente, ne cambierà la forma, ma non ne intaccherà le basi. Sulla fine del tuo commento... ^///^ di nuovo. Sul capitolo 27: Ogni tanto un po' di vita reale ci vuole però! ^__- Ma ciao a te! ^///^ Veniamo a James. Allora, ti sta ancora facendo venire l'esaurimento nervoso? Oppure questo capitolo si è un po' risollevato? Dunque, l'ascia in realtà mi serviva a tagliarmi le unghie, tranquilla, dal momento che quando ragionavo su come descrivere James in questa fase "critica" ho preso un po' di ispirazione dal suo figliolo. Certo, per James è solo un periodaccio... ma sì, ha qualcosa di Harry in questa fase. Finito, però! XD Oddio, pensi davvero che Sirius avrebbe potuto impagliare James come un trofeo di caccia? Dai, non sarebbe mai arrivato a tanto! (IO ci ho fatto un pensierino, ma io sono io...) Del resto se essere poco svegli fosse un crimine, Azkaban diventerebbe più frequentata di un villaggio turistico in questa fanfic! Lily... Tornerà tra un po' con il suo buon senso, ma non lo eserciterà su James... vedrai. Manca qualche capitolo ancora. Sul buon senso di Sirius invece c'è poco da pronunciarsi, è come sparare sulla croce rossa... E il buon senso di Remus prima o poi riemergerà dal bicchiere. Uh... dici che dovrei fornire delle risposte? Davvero? (Faccia vaga... aspetta un momento, abbiamo una faccina che fa la vaga?) Rispondo alle risposte alle risposte delle risposte sulle risposte delle risposte: Vada per il S,s! F.C. e per il ReF F.C. allora! Sul capitolo 28: Siamo bislacche in due, ma lo sai che mi sto addirittura affezionando a Peter a furia di scriverlo? Come questo sia possibile lo ignoro. Certo, dubito che arriverò a riuscire a dargli una vita sessuale come mi è stato chiesto, ma questo ragazzo mi sta riservando parecchie sorprese... Il pipistrello malefico lo accetto con piacere, lo metterò nella bacheca insieme agli altri premi ricevuti (e alle minacce di morte, dopo questo capitolo, temo...) quali "la faccia rossa d'oro" e "il premio speciale del tiratardi al computer di notte" (secondo posto, il primo è il tuo per la famosa notte delle RB!). Accartocciarti su te stessa deve fare male! XD Ma mai quanto male faranno a James le sue piccole disattenzioni innocenti e la sua mancanza di tatto. Splendida l'immagine della campana, mi hai commosso, lo sai? Silente invece comunica che per quella volta sta ancora ridendo. Le peculiarità degli animagi sono venute fuori un po' per caso, ma sono molto molto contenta che ti siano piaciute! E ammettilo, la battutaccia di Sirius ci stava! Ah, Minerva! Io la amo troppo come personaggio, ha una classe che me la gioco con tutti! Sono contenta che un po' sia venuta fuori. Ehm... mi rendo conto di cosa ho fatto, penso, consolati, sono sconvolta anch'io di me stessa... Sul capitolo 29: Uh, brutta scelta di parole, eh? Sorry... un po' evocava, però... Cambiamo argomento, non mi piace quel luccichio nei tuoi occhi... Sono molto contenta che ti sia piaciuto il lupo in quel capitolo nonostante non sia il tuo genere! Le faccine le sto vedendo nella mia mente, e non posso fare a meno di replicare ^///^... (Metto il pipistrellino vicino a quello di prima, allora...) Ah, la famiglia Black è sempre una cosa stimolante da scrivere, sono contenta che ti piaccia! Il mio Sirius... sarà un coglione (francesismo) per tantissime cose, ma per me è fondamentalmente buono, e non riesco a pensarla diversamente. E quando vuole bene, vuole bene davvero (in qualunque forma si manifesti questo bene). La carrellata finale di faccine (^/////^) per me è chiarissima, quindi se qualcuno dubita della tua sanità mentale, mandali pure da me! E infine, che dici, James si è sme... compromesso troppo? Fammi sapere! In conclusione: Sono riuscita ad arrivare alla fine senza che la risposta fosse più lunga del capitolo intero? Per ora pare di sì, non garantisco per il futuro. La cosa più importante, ora: GRAZIE della presenza, di avermi sommersa di commenti, dei complimenti spropositati e semplicemente di esserci. Un bacione e un abbraccio grandissimi.

 

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Capitolo 31
*** Au Claire de la Lune ***


Au Claire de la Lune

Au Claire de la Lune

 

15 Febbraio 1977

 

Tramonto.

Nascosto dietro una pagina del libro di Trasfigurazione, Sirius guardò Remus che usciva dal dormitorio. Come tutte le volte si era vestito con i suoi abiti peggiori, nel caso qualcosa andasse storto e i vestiti ne risentissero. Come sempre aveva riposto con cura la bacchetta nel cassetto del comodino, e come al solito aveva rivolto a tutti i Malandrini un sorriso mesto prima di salutarli con la mano, e di uscire chiudendo la porta con cura alle sue spalle.

Non permetteva mai agli altri di accompagnarlo in infermeria prima della Luna. Non l'aveva mai fatto, e Sirius sapeva già che non sarebbe cambiato niente quella sera. Anche se una parte di lui aveva sperato per una volta di poter fare un'eccezione a quella regola non scritta, ma immutabile. Non aveva avuto per tutto il giorno il tempo di parlare con lui a tu per tu, e dopo la crisi della sera prima... Non aveva mai sentito Remus così vicino, e in qualche strano modo la sua mente aveva fatto di quella notte un punto di svolta, come se le cose dovessero improvvisamente cambiare, diventare più profonde forse.

Silenziosamente rise di se stesso. In fondo, era sempre stato un illuso. O, comunque, se anche in quel momento vedeva qualcosa che non c'era, non era certo la prima volta. Tutto era rimasto come sempre. Era solo un'altra Luna piena.

Sirius si guardò brevemente intorno, e, nonostante il chiasso di James e Peter che giocavano a Sparachioppo nel centro della stanza, il dormitorio non gli era mai sembrato così vuoto.

-------------------------

Mezz'ora prima che sorga la luna.

Codaliscia si agitava nella sua mano, e Sirius si chiedeva perchè diavolo Peter non fosse in grado di starsene un po' fermo. Ma non era un vero fastidio.

Erano quasi arrivati al Platano, e alzando la testa Sirius avrebbe visto chiaramente i rami agitarsi minacciosi nel vento freddo di febbraio. Ma, si disse, se avesse alzato la testa qualcuno avrebbe potuto vedere le caviglie e i piedi suoi e di James aggirarsi da soli per il parco, e questo avrebbe creato abbastanza problemi. Il mantello diventava di mese in mese troppo corto per ospitare due di loro in una volta. Già da Novembre erano stati costretti a compiere il tragitto che li separava da Remus con Peter in forma animale nella mano di uno dei due, per sfruttare al massimo il poco spazio sotto il mantello.

Al suo fianco, James procedeva tranquillo, il passo svelto e regolare, il respiro solo un po' più veloce del solito. Sirius sapeva che anche nelle sue vene l'adrenalina cominciava a scorrere, facendolo sussultare quando una folata di vento produceva uno strano rumore e accelerando i movimenti nervosi. Era il momento migliore della nottata in un certo modo. Quando ancora non avevano visto la sofferenza piegare la schiena di Remus. Quando ancora c'erano tutte le prospettive di una notte di caccia e di corsa, e di giochi folli. Prima di rendersi conto che quell'avventura eccitante era la realtà, dura e immutabile, del loro amico. Prima della consapevolezza.

Sirius non sapeva da dove gli venivano quei pensieri tristi, ma sospettava che avessero a che fare con il momento in cui, la sera prima, aveva per qualche istante condiviso l'orrore che Remus provava per quello che era. Sirius aveva capito una cosa, durante quella conversazione destinata a trasformarsi un suo monologo. Il lupo era una parte di Remus, non qualcosa che avveniva con la luna piena. E Remus lo odiava. E ne aveva paura, forse, anzi, sicuramente lo temeva proprio perchè era dentro di lui.

In questo, davvero, non sapeva come aiutare il suo amico- definizione imprecisa ormai amico, ma al momento, l'unica di cui disponeva. Non ne era capace, lui fra tutti, perchè non capiva davvero. Non capiva la paura, perchè Remus era Remus, e non era mai stato Remus senza il lupo per lui, ma non aveva mai fatto del male a nessuno e non l'avrebbe fatto per tutti i galeoni del mondo. Non capiva l'odio, perchè correre a perdifiato per i boschi e ululare e rotolarsi tra le foglie come cuccioli era qualcosa che amava e che divideva con il lupo, il suo compagno di giochi. Non capiva neppure il dolore.

Sirius non capiva, e forse non poteva aiutare. Ma entrò nel tunnel e posò a terra Codaliscia, poi si trasformò in Felpato e corse fino alla Stamberga, per arrivare prima degli altri e scoprire se per caso Remus aveva bisogno di lui.

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Sorgere della luna.

La cosa peggiore era il rumore, probabilmente. Felpato, che ancora conservava molta della mente di Sirius per non cedere all'istinto e precipitarsi a confortare Remus, sentiva ancora più forte ogni gemito e ogni scricchiolio, persino il suono sottile e angosciante della pelle che si tendeva sui muscoli sconvolti dai crampi. Ma la trasformazione era sempre così, e Sirius non poteva permettersi di guardarla in forma umana, perchè se c'era qualcosa che aveva imparato, era che quel momento di angoscia poteva durare venti minuti oppure, spaventosamente, pochi istanti, e non c'era modo di prevedere quando il lupo avrebbe fatto la sua comparsa. Alle volte il pensiero di confortare il suo amico sembrava valere la pena di sacrificare un arto (sembrava che fosse un'attività che a Kettleburn non dava poi così fastidio), ma Remus non se lo sarebbe mai, mai perdonato.

Quindi Felpato aspettava, paziente, con Ramoso alle sue spalle che guardava solenne lo strazio davanti a loro. Codaliscia annusava l'aria con il suo naso da topo, tremando leggermente.

Uno scricchiolio più forte. Spero che sia il pavimento. Ma non ci credeva davvero. Teneva gli occhi inchiodati a quelli dell'amico, per non vedere le costole che si sollevavano, e ancora nelle pupille c'era, offuscata, la volontà di Remus.

Quanto deve durare, ancora? Resisti, Rem, tieni duro. E' quasi finita. Sono qui. Vorrei aiutarti e non posso, ma sono qui.

Si girò solo un istante, breve, a interrogare con lo sguardo Ramoso, che lo fissò di rimando e agitò le corna imponenti in un gesto di consapevolezza.

Ci siamo.

Quando si girò di nuovo i suoi occhi per un attimo incrociarono quelli del lupo. Poi, come si conveniva, Felpato abbassò lo sguardo e ringhiò piano la sua sottomissione alla creatura maestosa che aveva davanti. Ramoso alle sue spalle aveva abbassato il capo in un gesto regale di attesa. Il tempo era quasi fermo, mentre i tre Animagi aspettavano che Lunastorta li riconoscesse.

Il lupo si avvicinò a Felpato, annusando il suo odore familiare, e quando il grosso cane non si sottrasse al suo morso finto e giocoso sulla gola scoperta, come decine di volte prima, qualcosa nell'aria sembrò impercettibilmente distendersi. Lunastorta ululò, e Felpato con lui. Ramoso strisciava gli zoccoli sul pavimento polveroso, in attesa, e persino Codaliscia lasciò uscire uno squittio sollevato dalla piccola bocca.

Sirius ritrasse da qualche parte dentro di lui la sua consapevolezza, lasciando il posto all'istinto, e la notte cominciò.

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Luna Piena.

Correre nella Foresta. Correre fino a sentire i polmoni scoppiare, e la sete, e la terra sotto le zampe come un unico tappeto irregolare.

Odori intensi, sconosciuti e familiari. Piccole prede spaventate e Centauri da cui guardarsi, e strani fiori e erba e il lupo. L'odore del lupo che è più forte degli altri, che la pioggia sottile non cancella e non cambia, che è odore di branco.

Ramoso da qualche parte bramisce e le orecchie del lupo si tendono mentre Felpato sente un ringhio sordo che deve imitare. Ma è solo un ramo, basso e fastidioso, e l'assenza del pericolo che poteva esserci li trascina in una lotta giocosa.

Zampe e musi che si scontrano, pelo nero e argenteo che si mescola e foglie tutto intorno. Codaliscia li sta guardando con occhietti acquosi, incapace di condividere quel piacere semplice della lotta e del gioco.

La zampa sulla spalla non gli fa male, il morso sulla nuca è leggero e non scalfisce la pelle e la terra è morbida.

Ramoso è solenne ma i suoi occhi da cervo sono abbastanza umani da ridere quasi.

Due cuccioli che si rotolano sull'erba, spaventando la quiete notturna della Foresta. Gioco e istinto e caccia e lotta: questo è il lupo. Felpato gioca col lupo, corre col lupo, caccia col lupo e lotta col lupo. E' una notte tranquilla. Felpato ama il lupo.

Sirius da qualche parte si tende ma l'istinto è più forte e torna a rotolarsi e lasciarsi inseguire e farsi mordere la coda, fino a quando il lupo decide che deve ringraziare ancora la Luna per quella notte e il loro ululato si leva verso il cielo, e forse la Luna può sentirli.

Ramoso e Codaliscia non sono tutto questo, non possono fare questo, ma tornano del branco quando ricominciano a correre.

Vale la pena di soffrire per notti come queste?

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Alba.

La notte era finita. Un'alba lattiginosa rischiarava il cielo e la terra, a pochi passi dalla Stamberga Strillante. La Foresta emetteva ancora i rumori della notte, ma alcuni uccelli diurni incominciarono il loro canto mattutino per salutare il sole, mentre l'aria se possibile diventava ancora più fredda e l'ombra bianca della luna scompariva nel cielo.

Remus era a terra, nudo e scosso da brividi che dovevano essere ugualmente di dolore, sollievo e freddo. Sirius si chiese perchè la trasformazione la mattina fosse sempre più facile, più rapida, quel tanto che bastava a fargli dimenticare per un mese di quanto dolore ci fosse in quella della notte.

Felpato scomparve e Sirius non badò a spolverarsi le ginocchia, ma si rialzò e corse al fianco del suo amico, di Remus, come ogni volta, prima ancora che Ramoso fosse tornato James o Peter fosse emerso dall'erba alta dove Codaliscia scompariva.

Remus non era in condizioni malvagie, niente graffi profondi nè costole rotte, ma aveva un brutto livido violaceo su un fianco. Sono stato io? si chiese Sirius, sentendosi in colpa mentre distrattamente passava il pollice sul piccolo pezzo di pelle bluastra. Remus sussultò leggermente.

-Scusa.- disse Sirius, ritraendo la mano e sentendosi infinitamente stupido.

Alzò gli occhi e incrociò lo sguardo di Remus, che incurante del piccolo dolore gli sorrideva come a dirgli che non ce l'aveva con lui.

Remus tremava appena nell'aria gelida di Febbraio, ancora steso a terra, ma i suoi occhi stanchi e cerchiati erano sorridenti e calmi, di quella calma speciale che aveva sempre dopo che le emozioni del plenilunio avevano rilasciato il loro controllo sul corpo stanco. Le sue labbra ancora curvate nel sorriso erano pallide per il freddo.

Sirius si alzò e con un gesto fluido si tolse il mantello per poi avvolgerglielo attorno, inginocchiandosi per aiutarlo a sollevarsi leggermente e per coprirlo meglio, ben attento a non fare di nuovo l'errore di fargli male.

-Ecco qua. Va meglio?- chiese, sentendosi sciocco per quella domanda banale, ma ancora Remus gli sorrise sussurrando un roco sì e aggrappandosi leggermente al suo braccio per tentare di mettersi seduto. Sirius lo sostenne pensando a quanto il suo amico era magro e leggero.

-Se ci sbrighiamo a tornare a scuola riusciremo a dormire un paio d'ore prima di Incantesimi- disse Peter dietro di loro, e la sua voce risuonò per un attimo fastidiosa alle orecchie di Sirius- un pensiero ingiusto- per come si intrometteva in quell'istante strano di intimità tra di loro.

-Ho bisogno di un minuto, ancora.- rispose Remus a fatica, la voce che doveva riabituarsi ad essere usata dopo una notte di ululati.

Sirius si girò a metà, senza lasciare Remus. Dietro la sua spalla destra vide Peter in attesa e James che si spolverava i pantaloni dal terriccio umido che vi era rimasto attaccato.

-Andate voi,- disse con voce sicura, -resto io. Se tardo dite a Vitious che ho mangiato troppa torta di zucca a cena e mi è venuto mal di pancia.-

Dietro di lui James rise brevemente.

-Meno male che Vitious è troppo buono per mettere in discussione le tue stupide scuse.- disse, mentre con Peter si avviava verso la Stamberga con un passo rapido ma indeciso che tradiva la sua stanchezza.

-Metti del ghiaccio su quel labbro, Potter, è una cosa orribile. Vitious potrebbe pensare che il mal di pancia sia una balla per coprire il fatto che mi hai picchiato a sangue.- gli urlò dietro, e la risata del suo amico echeggiò brevemente nell'aria fredda prima di sparire.

-Grazie.- gli sussurrò Remus, ancora appoggiato a lui e ancora tremante per il freddo inclemente.

-Meglio che non ti sforzi di parlare adesso, Remus, peggiorerai il mal di gola.- gli disse Sirius, e non riuscì a trattenersi da scompigliargli affettuosamente i capelli, nascondendo dietro a quel gesto una carezza.

Piano, con delicatezza, lo aiutò ad alzarsi, aspettando che fosse stabile sulle gambe. Poi gli passò un braccio attorno alla vita e si mise il suo sulle spalle, per aiutarlo a sostenersi e insieme per scaldarlo un pochino. Guidò i suoi passi esitanti per la stanchezza e il dolore residuo fino alla Stamberga, sostenendolo e stupendosi di quanto fosse leggero, e sentendosi quasi in colpa quando realizzò che aiutarlo in quel modo gli piaceva davvero tantissimo.

Quello che provava, mentre lo portava praticamente di peso per le scale e lo aiutava a vestirsi senza fargli male, non aveva da tempo più nulla a che fare con le sperimentazioni adolescenziali e la trasgressione.

Aveva a che fare con l'odore di quella mattina, o con le ossa sporgenti che a volte si appoggiavano brevemente contro la sua pelle mentre percorrevano la strada inversa, giù dalle scale verso la botola, praticamente abbracciati.

Aveva a che fare con il suo peso leggero e la volontà caparbia che brillava nei suoi occhi quando rifiutò di farsi sollevare per percorrere il cunicolo dal pavimento sconnesso o per salire le scale della torre.

Aveva a che fare con il calore del corpo di Remus mentre aprivano la porta del dormitorio ed entravano in quel rifugio sicuro, pieno del rumore del respiro dei loro amici che dormivano.

Aveva a che fare con l'odore di sonno che emanava mentre Sirius lo stendeva nel proprio letto, avvolgendolo nelle coperte senza che lui si lamentasse, e si stendeva vicino a lui accarezzandogli lentamente i capelli sudati mentre si addormentava, come se fosse la cosa più naturale del mondo quell'emozione che si annidava nel suo stomaco.

Aveva a che fare con il fatto che quella notte Sirius non dormì neppure quel poco che avrebbe potuto. Rimase sveglio, impegnato in quelle leggere carezze di cui non era neppure del tutto consapevole, a pensare e a guardare Remus che dormiva profondamente, fiducioso e rilassato, nel suo letto. A sentire la sua presenza vicina, il suo profumo e il suo abbandono, come qualcosa di meraviglioso per cui non era difficile rinunciare al sonno.

Aveva a che fare col fatto che Felpato amava il lupo e che, a quanto pareva ormai innegabile ed evidente, anche Sirius amava Remus.

 


 

O__O (Espressione di stupore.) L'ho fatto. Non credevo che ci sarei mai, mai riuscita, ma ho finalmente usato quella parolina. Non l'avevo mai usata, non pensavo neanche che l'avrei mai fatto, sinceramente non mi sembrava neppure una parola adatta a me, in qualche modo. Ma del resto questo è un capitolo di Sirius, cosa mi aspettavo? Quello fa sempre quel che gli pare. Come di che parolina sto parlando? L'abbiamo chiamata cotta, sbandata, attrazione alle volte... adesso ha tutto un altro nome. Non me lo aspettavo da me, davvero, ma non mi dispiace. Amore. Wow.

Scusate, sono un attimo sbalestrata... cosa dovevo dire... appunti...

Ah, già, il titolo. Au Claire de la Lune (Al chiaro di luna) è una canzone francese molto famosa, una ninnananna molto carina, ve la canticchierei ma sono stonata e tanto non la sentireste... Au claire de la Lune, mon ami Pierrot, prete moi ta plume pour écrire un mot... Diceva più o meno così. Correggetemi se sbaglio. Ad ogni modo ci stava bene. Ecco, meglio se vi passo il link: http://ingeb.org/songs/auclaird.html . Se cliccate su "Melody" vi fa sentire la musica.

Poi... che altro... Ecco, questo capitolo mi è uscito un po' molto dolce rispetto alla norma. E' un livello di zucchero eccessivo? Tenendo conto di quello che prova Sirius in questo momento non mi sembrava, ma ditemi se ho esagerato. Sinceramente, ok?

...Amore... O__O

 

Mistica: Gracias! (Pessimo tentativo di spagnolo...) Eh, sì, era ora che James si chiarisse le idee, non ne potevo più nemmeno io! Che ne dici di Sirius e Remus in questo capitolo? Grazie mille per i complimenti, un bacione!

Noesis2: Promesso, è finita qui. Come vedi i pensieri di Sirius al momento hanno tutta un'altra direzione! Mi fa piacere che tutto sommato non sia suonato stonato quel bacio! Grazie del commento e un bacione!

Joy: Ciao Joy! Prima di tutto, non sai come mi faccia piacere che tu apprezzi la promiscuità dei Malandrini, sia perchè temo che anche il mio PC non reggerebbe un flusso troppo continuo di Avada Kedavra, sia perchè anche a me in realtà piace l'idea, in fondo se non si divertono quando sono giovani! Mentalmente deviata, dici? Be', allora penso che siamo almeno in due, anche se voglio confidarti un segreto piccolo piccolo... temo che la promiscuità di Sirius sia appena finita... Come mi sa che hai letto, il ragazzo mi è diventato un po' molto serio in campo sentimentale, quindi temo che dovremo accontentarci di questo. Davvero la tisana alla rosa canina ha effetti allucinogeni? Non mi era mai capitato, anche se ne consumo quantità industriali... Ma se si sogna di baciare Sirius, voglio la tua marca! XD Su Sirius, nello scorso capitolo... un po' mi era venuto il dubbio che di averlo fatto troppo bravo per essere Sirius. Del resto, però, se si fosse messo a fare l'idiota non ne saremmo venute fuori più, quindi... Tu hai definito un gesto insolito il Bacio tra Sirius e James, e su questo sono d'accordo. Il bacio tra di loro è un gesto di affetto, e in realtà non ha assolutamente significati nascosti. Mi fa piacere che tu l'abbia capito al volo! Sirius e James sono grandi amici, e ti dico la verità, adesso che li ho fatti riconciliare mi sento molto più sollevata! Grazie mille del commento e dei complimenti. Un bacione grande!

DarkElectra: Che bello, che bello, ho un nuovo cucciolo! Ma che carino! Grazie di questo bellissimo regalo, anche se ti devo confessare che lui e lo schiopodo non vanno molto d'accordo... L'altro giorno li ho lasciati soli in cortile e... oh, be', dubito che la vicina ci tenesse davvero tanto al suo garage. Però ieri il tuo cuccioletto mi ha portato a casa una statua davvero molto carina, sembrava proprio una bambina vera, chissà dove l'ha trovata... Ok, dicevamo? So che non ne vuoi parlare di Quel particolare, quindi resto sul vago e faccio in fretta: se James non si fosse tolto la curiosità, sarebbe stato molto più difficile per lui uscire dalla sua crisi. A volte l'idea di una cosa ci sembra così... allettante, che per quanto non faccia per noi, dobbiamo toglierci il dubbio. Ed è questo che Sirius ha capito, e nasce tutto da questo. Non c'è altro. Curiosità ed amicizia, anche se espresse in modo un po' strano. Ok? Più tranquilla? Non faccio scherzi, promesso. XD Sono davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto, particolare a parte, e ancor di più che tu l'abbia trovato realistico! L'amicizia tra Sirius e James è una cosa che mi piace tantissimo, sono davvero contenta se mi riesce bene di descriverla! Cosa combinerò? Per cominciare, non so esattamente di cosa avessi paura riguardo alla Luna piena, spero solo che non si sia avverata! Come vedi, l'avvenimento di oggi è una questione più che altro di definizioni. Nei prossimi capitoli, che sono 12, non 18, succederà... be', diciamo che ci sarà ancora qualche ostacolo da superare... No, non darò indizi. (Ghigno) Uh, ma sei sicura che i tuoi appunti di Storia dell'arte stiano bene? Addirittura barriscono? XD Per quanto riguarda la tua fic, la leggerò, è una questione di tempo, perchè ultimamente ne ho pochissimo davvero, ma sono una brava ragazza e la sindrome di Gollum non mi frenerà, promesso! Grazie del commento e del cucciolo! Ora scappo, devo andare a riprendere lui e gli altri da mio fratello che mi ha fatto da Baby Sitter (in effetti, non lo sento da un paio di giorni... dici che i miei piccoli l'hanno stancato troppo?). Grazie e un bacione grande.

Trip: (O Mira82 che dir si voglia...) Grazie! Addirittura il batticuore? Che bel complimento! ^///^ Un bacione!

Calliope89: Ma grazie! Ciao! Davvero l'hai letta in due giorni? Complimenti per la pazienza! Spero di aver aggiornato, se non presto, almeno in un tempo umano. ^__- Grazie mille dei complimenti! Un bacione.

Agartha: Ciao! Hai visto, come avevo promesso ho sistemato le cose tra James e Sirius. La tua analisi del capitolo era come sempre davvero azzeccata, soprattutto per quanto riguarda il bacio. Sono contenta che non ti abbia scombussolato, infatti non era quello il suo scopo. (Mi par di capire che come coppia alternativa vedi bene James e Remus, o sbaglio? XD) Mi piace che tu l'abbia definito "fraterno", perchè nella mia intenzione esprime, anche se in modo strano, sentimenti amichevoli e fraterni, come la complicità che c'è da sempre tra Sirius e James. In ogni caso, non ha niente di malizioso o sensuale, e mi fa piacere che tu abbia colto questo aspetto. (Il bacio tra Remus e James, invece, così com'era, senza spiegazioni e dato all'improvviso, poteva avere qualcosa di malizioso, e da qui la reazione di Remus.) Cosa ne pensa Sirius? Be', dal momento che l'iniziativa è sua, credo che pensi quello che pensiamo noi. Al momento mi pare che abbia altro per la testa, o mi sbaglio? Altro che comincia per RE e finisce per MUS... XD Lo diranno a Remus? Remus si risentirà della loro ritrovata amicizia? Mmmm... vediamo come posso rispondere... Le tue ipotesi non si staccano tanto dalla verità, sai? Però c'è un altro elemento, casuale, che interverrà a far danni (che è poi la famosa sfortuna di cui parlavo). Nel senso che capiterà una cosa per caso che rimescolerà un po' le carte... (Nulla, anche stavolta mi sa che ti ho solo incasinato le idee, vero?) Ti dirò, io James e Sirius potrei anche vederli come amanti, anche se sono d'accordo sul fatto che a lungo andare una relazione tra di loro non funzionerebbe affatto... E' la loro amicizia l'importante. Anche se, non so, una follia giovanile non mi dispiacerebbe! XD Su Remus, e su come usi il raziocinio estremo per reprimere il lupo, sono perfettamente d'accordo! E l'amicizia sta inesorabilmente prendendo i contorni di un altro sentimento, tra lui e Sirius, Remus stesso non è poi così lontano! Per finire, i capitoli sono tutti progettati ormai molto in dettaglio, devo scriverne ancora sette. Ho risposto a tutto? Spero... Grazie mille dei complimenti e della recensione, un bacione grande!!!

Kaya: Ciao Kaya! Prima di tutto, arrossisco sempre per i complimenti, è più forte di me! Sono davvero contenta che non ti abbia infastidito troppo il bacio, hai capito benissimo da cosa è stato mosso. L'unico sentimento coinvolto è l'amicizia. Mi ha fatto moltissimo piacere anche che avessi capito dove andavo a parare dall'inizio del capitolo, speravo davvero che non arrivasse come un fulmine a ciel sereno. Ti dirò, ho fatto prendere l'iniziativa a Sirius perchè penso che in quel momento Sirius abbia capito esattamente cosa turbava James, e quindi abbia agito come James avrebbe voluto. E così, curiosità e tutto, ora le cose tra loro sono chiare, la pace è fatta, e questo mi solleva molto! Dunque... cosa intendi con "un'altra svolta tra loro"? Il nome che Sirius dà al sentimento in questo capitolo rientra nella definizione? Remus comunque ci renderà presto partecipi delle sue riflessioni... Spero davvero di continuare a meritare i tuoi complimenti! Grazie mille e un bacione!

Chu: (Papà dice che poi i coriandoli da terra li pulisci tu! XD) Che entusiasmo! Contenta? Piaciuto? (Miki sorride con aria da cospirazione, mentre papà non vede) Mamma e zio sono finalmente a posto, con mio sommo sollievo, per altro! Si vogliono davvero tanto bene, quindi non poteva che andare tutto per il meglio, nonostante l'iniziale incertezza, e zio James adesso che si è sfogato è un po' più tranquillo di certo! Ma sì, la serenità è tornata. (James, tranquillo? Ma quando mai? No, scherzo, non lo torturo più! XDD) Sono contenta che sia stato un capitolo piacevole, davvero! (Lascia stare... sono rimasta autoesiliata in camera per due giorni...) Oddio, se fossimo state adottate da Peter credo che avrebbe fatto davvero una brutta fine! Ci è andata bene! (Genitori nostri adorati!!!) Ok, piccolo aggiornamento personale. Papà cercava i croccantini, che delusione.. Per altro Fred ti saluta, sono scappati a casa che la Suocera era sul piede di guerra, pare... Appostamento inutile, speriamo bene per la notte! XD Grazie mille dei complimenti, un bacione grande alla mia sorellina!

Serpedoro: Allora, per dovere di cronaca sono le sei meno dieci, quindi posterò in ritardo sull'orario previsto... -__-' Dunque dunque: Sul capitolo 4: ^///////^. Niente facce cattive, qui. Colore improponibile!!!!!! Ah, James... sì, è pazzo davvero. Non tanto perchè dubiti dell'amicizia (che poi, dubitare... la vita, bastarda, ci si mette sempre nel mezzo in queste cose. Purtroppo anche nelle amicizie più belle e vere!), ma soprattutto perchè ho l'impressione che il tuo culto del sonno sia molto simile a quello di Sirius, che ti ricordo (guardando avanti) gli fa un occhio nero per un risveglio brusco e gli spacca un labbro con motivazioni, sulla carta, decisamente più valide, quindi... (Ok, l'occhio nero non era del tutto intenzionale, ma comunque...) Oh, sorry per il bolide a Remus! Povero lupetto tuo, c'è da dire che sono più che convinta che Sirius l'abbia un po' mancato apposta! E poi dovevo bilanciare le cose, James pazzoide e Sirius peggio, quindi era giustificato... Ehm, mi fanno un po' paura i martelli e gli occhi assassini insieme, sai? Dicevamo? Ah, no, alle volte davvero non se ne salva uno in effetti! Ma in fondo li amo così schizzati! Remus... ma sì, deve sdrammatizzare un po', no? Sai che vederti citare quella frase mi ha fatto tremare davvero? Good morning vietnam.... E' qualche tempo che ho il dubbio... Ops... Ok, ti spiego. Ho appena controllato, perchè mi era venuto il dubbio che tu potessi aver notato qualcosa che non andava nel fatto che Remus citi quella frase. E avresti avuto ragione. Confessione: non avevo controllato prima di scriverlo e... il film è dell'87... Figura di bip delle mie, pare... Sorvoliamo, ti prego... Sul capitolo 30: Stavolta ti aspettavo! ^__- Era ora, vero? Non ne potevo più io di James schizzato, figurarsi voi! Intendiamoci, James paranoico era divertente, ma questo somiglia molto di più alla mia idea del vero James... Dunque, per la storia dell'apnea il copyright va alla mia prof di francese delle medie. E sono davvero felice che ti sia piaciuto il dialogo tra James e Sirius! Archivio il pipistrellino con gli altri, e passo sopra alla parola fedifraga... So che sai che sono una Wolfstar fino all'osso! Peter a sficcanasare? Mmmm... no. Non ora, per lo meno... ^__- Veniamo a noi: Immagino che avresti preferito Regulus (ah, adesso si chiamano chiacchiere???), comunque sono contenta di avere azzeccato i tuoi orari mattinieri! 3: Felice che ti piaccia! E sì, è davvero amore... (Sai che faccina sto usando?) 27: Mmmm... la mia povera ascia, accusata di usi impropri! Comunque, sappi che il mio animo pipistrelloso non mi porterà mai a prestartela se ho il dubbio che la userai per appendere Prongs in salotto... Il buon senso di Lily arriverà già nel prossimo capitolo. Perdonami per aver dimenticato la faccina!!! E su questo argomento aggiungo solo che per continuare a titolare così mi ci vorrebbe un carattere che scrivesse "rispo" almeno... E che sono sempre a caccia di proseliti per il S,s! F. C. . 28: Ehm... è stata Erine, ma sono sicura che l'abbia fatto a fin di bene! è__é potrebbe andare, anche se non è per nulla minacciosa... Oh, Silente... Continuo da brava illusa a sperare che alla fine NON avrà fatto quello che temo, sai? E la McGranitt è il mio personale modello di polso con i ragazzini scalmanati! 29: Ancora scusa per la pessima associazione... Carrellata di relativi ^///^... Ma no, ti assicuro che gli altri si sme... ehm... comprometteranno molto meno! In conclusione: Temo che non siamo ancora arrivate al punto, anche se immagino che sia dovuta anche al fatto che mi si sono allungati i capitoli... E che sono le sette!!! (La mia modalità bastarda mi ha impedito di anticiparti ieri, lo sai? Anche perchè ti avevo abbondantemente sdrenato con questo capitolo tempo fa, mi pare!) Ma sono assolutamente felice che tu ci sia e che resti, davvero tantissimo. E per finire in facezie, pare che il self controlo mi tocchi continuare ad esercitarlo... Grazie davvero, tesoro. Un bacione grande grande.

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Capitolo 32
*** Il Disastro di Incantesimi ***


Il Disastro di Incantesimi

Il Disastro di Incantesimi

 

16 Febbraio 1977

 

Il suono infernale della sveglia fece sobbalzare Peter sul letto. Automaticamente il ragazzo gettò di lato le coperte, rimpiangendo immediatamente il loro calore quando sentì quanto era fredda l'aria del dormitorio.

Da qualche parte, alla sua destra, sentì chiaramente quel suono peculiare, un misto tra uno sbuffo di protesta e un grugnito, che emetteva sempre James appena sveglio, soprattutto quando aveva dormito poco. E due ore scarse di sonno certamente erano poche.

A dirla tutta, quando cominciò dopo qualche secondo a rendersi conto di avere un corpo, Peter non si sentiva tanto bene. Appena sveglio aveva notato il freddo; adesso sentiva anche gli occhi pesanti, come se non avessero proprio voglia di stare aperti, e un dolore sordo da qualche parte dietro il pezzo di naso che si congiungeva alla fronte. Mal di testa coi fiocchi, perfetto. L'ideale quando si ha lezione e si deve prestare attenzione.

Peter tossicchiò, una cosa che faceva ogni mattina, a metà per accertarsi di avere ancora una voce, a metà per segnalare agli altri che si era svegliato da solo, grazie, nessun bisogno che qualcuno saltasse sul suo letto urlando che era in ritardo. Purtroppo per lui, quel giorno il suo corpo aveva evidentemente altri progetti, perché quella semplice piccola abitudine gli procurò un discreto mal di gola, pressoché istantaneo, come se qualcuno avesse deciso di versargli in bocca una pozione Disseccante, rendendogli la gola ruvida e dolorante.

Per concludere il delizioso risveglio, mancava solo un bello starnuto, che immancabilmente arrivò pochi secondi dopo. Bene, perfetto. Si era preso un raffreddore coi fiocchi. E Peter sapeva bene che sonno arretrato più raffreddore rendevano Incantesimi un disastro inaudito. Come se non bastasse quel giorno avevano una prova pratica molto impegnativa, sugli incantesimi di memoria. Che strano, ricordava di essersi esercitato su quell'argomento insieme a Sirius qualche giorno prima, ma per qualche motivo non riusciva a ricordarsi esattamente la formula giusta...

James saltò sul suo letto improvvisamente. Cominciò a scuoterlo come per svegliarlo, e a giudicare dagli occhi pesti dietro le lenti, il suo amico non si sentiva certo più riposato di lui. Almeno però James non sembrava essersi preso il raffreddore, mentre lo tormentava e gli urlava nell'orecchio con la sua solita grazia che era il suo turno per il bagno.

-Mollami Ramoso, sono sveglio!- articolò dolorosamente Peter. Ogni parola faceva l'effetto di un pezzetto di carta vetrata che strofinasse nella sua gola, e anche la sua voce ne usciva tremendamente roca. -Tra l'altro è il turno di Sirius, lo sai benissimo!-

James lo lasciò andare, con un sorriso che, Peter immaginava, sarebbe stato alquanto più largo se il suo amico non avesse avuto quel labbro spaccato. Doveva fare male, anche se James aveva detto che non era niente di grave. Chissà come se l'era fatto. Peter scrollò mentalmente le spalle. James si faceva sempre male nei modi più impensabili, del resto.

-No vecchio mio. Sirius si è già alzato ed è andato in bagno prima di tutti. Dice che non è riuscito a dormire. Il bagno tocca a te.-

Peter si decise ad alzarsi, borbottando.

Il dormitorio era quello di sempre dopo la luna piena. Remus, che altri giorni era il più mattiniero, dormiva nel letto di Sirius, russando leggermente, un involto di coperte da cui spuntava un ciuffo di capelli e l'ombra di una mano bianca appoggiata sul cuscino.

James adesso cercava disperatamente una cravatta nel suo baule. Anche quello era normale; James nel baule il primo giorno di scuola aveva almeno dieci cravatte, che i suoi genitori gli compravano in modo che potesse comodamente perderne una al mese, e averne comunque una fino all'ultimo giorno. A quel punto dell'anno scolastico, già era difficile rimediarne una pulita.

Sirius, invece che aggirarsi seminudo per il dormitorio, cercando anche lui indumenti puliti nel caos sul pavimento, era vestito di tutto punto. Questo era strano. Aveva anche la divisa in ordine, più o meno. Questo era decisamente insolito. Stava seduto tranquillo sul letto vicino a Remus, sul suo letto quindi, aspettando che gli altri fossero pronti, e ogni tanto guardava con preoccupazione il loro amico addormentato. Non diceva una parola, non ridacchiava e non cercava di fare qualche dispetto a James o di prendere in giro Peter perchè non si era ancora alzato. Questo poteva essere decisamente pericoloso. O stava architettando qualcosa di losco, o stava poco bene.

Peter si sentì appena in colpa a sperare che stesse poco bene.

Rabbrividendo nell'aria fredda e sussultando nel poggiare i piedi sul pavimento gelato, Peter diede fondo al suo coraggio e andò in bagno. La giornata doveva pur cominciare.

-------------------------

Quasi quattro ore dopo, Peter tornava in dormitorio. La cosa curiosa e impensabile era che si sentiva decisamente peggio di prima. Per più di un motivo.

Innanzitutto, la lezione era stata un disastro, anzi, peggio di un disastro normale. Un disastro normale era fare una brutta figura e prendere un brutto voto, beccandosi le risate della classe intera (e James e Sirius in genere non erano d'aiuto in queste situazioni) e poi anche una sgridata via lettera da sua madre, qualcosa tipo Come hai fatto a confondere quei due incantesimi, io li sapevo distinguere dal primo anno. Ecco, quello in quel momento sarebbe stato decisamente un sollievo.

Invece era stato un disastro catastrofico. Per prima cosa, Peter non si ricordava l'incantesimo che avevano usato nell'esercitazione. Come seconda cosa, Vitious aveva messo in coppia per esercitarsi James e Sirius, nella speranza che in quel modo non combinassero guai (ovviamente Sirius aveva comunque approfittato di un attimo di distrazione del professore per provare una piccola maledizione su Piton, facendo perdere una decina di punti a Griffondoro). Questo in genere significava che Peter finiva in coppia con Remus, il che era buona cosa, visto che almeno Remus non se la prendeva troppo quando immancabilmente lui sbagliava una formula. Peccato che Remus fosse esentato dalle lezioni la mattina dopo il plenilunio. Peter, con orrore, era finito in coppia addirittura con Vitious per l'esercitazione. E i guai dovevano ancora venire.

Era successo tutto abbastanza in fretta. Peter si era messo in una posizione dalla quale poteva vedere in faccia James, sperando che la testa di Sirius non ostruisse la visuale mentre lanciava l'incantesimo. Leggere le labbra era utile, in quel caso, aveva pensato, almeno per evitare che il professore si accorgesse che non aveva neppure idea di quale formula usare. Aveva visto chiaramente cosa diceva James. E non era una formula magica, anzi. Peter era rimasto di sale. Si era dimenticato di aver davanti Vitious che aspettava un incantesimo, e di avere la bacchetta levata. Aveva esclamato qualcosa, non ricordava cosa, o almeno era convinto di averlo fatto. Nel bel mezzo dell'esclamazione aveva starnutito. Un disastro epocale.

Dalla punta della sua bacchetta puntata verso il professore era scaturito un lampo di luce rossa. In qualche modo, Peter non si spiegava come, il suo starnuto aveva reso l'imprecazione una formula che doveva essere suonata all'incirca come "stupeficium". O comunque, la sua bacchetta doveva aver capito qualcosa del genere, perché prima ancora di potergli dire "Salute", Vitious era a terra, schiantato. Un disastro incredibile.

Alla classe c'era voluto qualche minuto per realizzare quello che era successo. Poi era scoppiato il caos più totale. Un paio di studentesse avevano cominciato a gridare che il professore era morto. Un Serpeverde grasso, Peter non ne ricordava il nome, aveva cominciato a frugare nei cassetti della cattedra ingombra di libri, in cerca della soluzione dei futuri test. Gli studenti si agitavano, si chiedevano l'un l'altro cosa fosse successo, additavano Peter facendogli desiderare di sprofondare nel pavimento. James e Sirius sembravano invece quasi contenti dell'inaspettato caos, e ne avevano approfittato per allontanarsi dagli altri studenti, discutendo animatamente tra loro. Non stavano proprio litigando, da quel poco che vedeva Peter, ma di sicuro l'argomento era importante.

Poi Lily Evans aveva preso il controllo della situazione, cosa per cui Peter le sarebbe stato infinitamente grato per sempre. Come Prefetto, in casi eccezionali come quello, la ragazza aveva l'autorità di prendere il controllo della classe, e Lily Evans tra tutti i Prefetti aveva il coraggio e l'intelligenza di farlo bene. Peter l'aveva vista puntarsi la bacchetta alla gola e pronunciare la formula "Sonorus", dopo di che la sua voce decisa era rimbombata nell'aula, zittendo gli altri studenti e distogliendo misericordiosamente l'attenzione di tutti da Peter.

-Ascoltatemi tutti!- aveva tuonato la Evans, mettendosi in piedi sulla predella della cattedra per farsi vedere meglio. -Adesso fate silenzio. MacDuff, cinque punti in meno a Serpeverde, e togli le mani da quel cassetto, ora.-

Il Serpeverde grasso che Peter aveva notato poco prima si era imporporato, colto sul fatto, poi si era allontanato dalla cattedra imprecando sottovoce. Lily Evans, vedendo con soddisfazione che la sua autorità reggeva, aveva ripreso a parlare.

-Bene. Adesso non perdete la calma. Sono sicura che il Professor Vitious si riprenderà subito, quindi niente panico. Per precauzione, chiamiamo il Professor Silente. Virginie, non fare quella faccia terrorizzata, non è successo niente, è solo per sicurezza. Piton, vai a chiamare il Preside, per favore.-

Questo, aveva pensato Peter, era logico. Piton era Prefetto di Serpeverde, quindi era suo compito avvisare il Preside dell'accaduto. Peccato che Piton avesse qualcosa da ridire.

-Io non prendo ordini da una mezzosangue, Evans.- aveva risposto sarcastico. Parte della classe era evidentemente inorridita a quelle parole. Era un genere di offesa che si sussurrava nei corridoi, ma chiamare Lily Evans "mezzosangue" in classe, davanti a tutti, era qualcosa di estremamente crudele. I Griffondoro si scambiavano sguardi offesi e oltraggiati. Alcuni Serpeverde avevano sghignazzato, ma molti di loro avevano guardato male Piton. Mezzosangue o no, la Evans in quella situazione si stava comportando egregiamente, cosa che non si poteva invece dire di Piton. Peter aveva visto Sirius trattenere un James furioso, evidentemente intenzionato a spaccare la faccia al Serpeverde, con poche secche parole pronunciate al suo orecchio.

Lily era diventata di un colore che si avvicinava molto a quello dei suoi capelli, ma non si era scomposta.

-Molto bene, allora.- aveva ripreso in tono fermo, anche se gli occhi le luccicavano di rabbia. -Carlisia, per favore, vai tu a chiamare il Preside, e fammi la cortesia di spiegargli perché in una situazione così delicata non c'era un Prefetto disponibile per parlare con lui.-

-Volentieri, Lily.- aveva risposto Carlisia, sorridendo mentre si avviava, e sulla porta voltandosi ad aggiungere. -Racconterò tutto con dovizia di particolari, stai tranquilla.-

Piton era sbiancato quasi, e la sua faccia si era contorta di rabbia, mentre la Evans sorrideva serafica. Era chiaro che i particolari a cui la Weikman alludeva non erano certo quelli dell'incantesimo sbagliato. I Serpeverde che avevano ridacchiato si erano zittiti.

Poi Peter aveva starnutito. Avrebbe evitato volentieri, in quel momento di silenzio, di attirare di nuovo l'attenzione della classe su di sé, ma il suo raffreddore quel giorno sembrava tutto tranne che disposto a collaborare con la sua volontà. La Evans si era girata verso di lui.

-Minus, non mi pare che tu ti senta bene. Potter e Balck, potete accompagnare il vostro amico in infermeria? Forse Madama Chips può fare qualcosa per il suo raffreddore.-

James aveva lanciato a Lily un'occhiata che si poteva definire solo orgogliosa, poi lui, Sirius e Peter erano usciti dall'aula.

Il resto della mattinata l'aveva trascorso in infermeria. James e Sirius erano rimasti con lui, da bravi amici, fino ad un'ora prima, ma questo a Peter non aveva fatto piacere. A causa di quello che aveva visto dire a James poco prima in classe, la loro continua presenza e la loro sollecitudine l'avevano messo a disagio, profondamente. Non poteva farci molto.

Madama Chips l'aveva curato con la sua solita gentilezza nascosta dietro ai modi un po' bruschi, dandogli una pozione viola disgustosa da bere, e ordinandogli una giornata di riposo per precauzione (Peter sospettava per precauzione nei confronti di chi poteva per errore trovarsi a portata della sua bacchetta).

Silente si era recato in infermeria, per rassicurarlo sulle ottime condizioni del Professor Vitious e sul fatto che si era trattato di un incidente, e che non sarebbe stato punito per quello. L'anziano preside gli aveva ironicamente consigliato, per il futuro, di farsi dare qualcosa per il raffreddore prima di starnutire nel mezzo di una formula. Poi aveva rispedito in classe Sirius e James, che non erano riusciti ad evitare di ridere alla sua battuta.

E Peter era rimasto da solo, perso nei suoi pensieri, finché pochi minuti prima l'infermiera non lo aveva dimesso, spedendolo a riposare.

Peter aveva sonno. La notte precedente era stata lunga, era arrivata dopo una lunga giornata, e un po' di riposo non poteva fargli che bene. Eppure non riusciva a smettere di pensare che non si era, non poteva essersi sbagliato. Aveva letto le labbra di James, ed era sicuro della frase che gli aveva visto pronunciare. E poi spiegava tante di quelle cose! Lo strano comportamento di Ramoso negli ultimi tempi, o il fatto che il giorno prima lo avesse visto parlare con Lily Evans tranquillamente, senza imbarazzarsi, come non faceva più almeno dal secondo anno. E quella frase spiegava anche una parte delle teorie strane di Em sui Malandrini, inclusa quella di Capodanno, che lui era convinto di aver completamente frainteso.

Gli dava fastidio, non poteva negarlo. Gli faceva schifo anche solo pensarci. Era una cosa disgustosa, in qualche modo. E sbagliata.

"Grazie per avermi baciato, l'altra sera" aveva detto James a Sirius, e il piccolo mondo delle certezze di Peter era crollato. Loro erano i suoi migliori amici, divideva la camera con loro da sei anni, ed erano due finocchi. Che schifo. Peter non riusciva a pensarci, lo disgustava, gli dava l'idea di qualcosa di sporco. Si ricordava che al primo anno avevano preso in giro quel Corvonero, non ricordava il nome, del settimo, insieme a tutta la scuola, perché si era saputo che stava con un ragazzo. James e Sirius, allora, avevano detto un sacco di cose orribili su di lui, unendo informazioni pescate chissà dove a luoghi comuni e offese variopinte. E adesso questo. Gli sembrava incredibile, eppure, davvero, metteva a posto tutti i tasselli.

Peter sentiva il bisogno di dirlo con qualcuno. Di parlarne, di sfogarsi. Non sapeva come avrebbe guardato in faccia da quel giorno in poi i suoi due amici. Purtroppo Emanuelle era a lezione, quindi non poteva parlarne con lei. Anche se aveva la tentazione di andarla ad aspettare fuori dall'aula, sapeva che avrebbero avuto al massimo un paio di minuti prima della successiva lezione della ragazzina, e Em non poteva proprio permettersi di saltare una spiegazione.

Quindi rimaneva Remus. Forse il suo amico dormiva ancora, ma comunque Madama Chips aveva ordinato a Peter di andare a riposarsi, quindi doveva rientrare in dormitorio. Se Lunastorta era sveglio, avrebbe potuto parlarne con lui subito, altrimenti avrebbe fatto prima un sonnellino, e gli avrebbe raccontato tutto in un altro momento.

Chissà che cosa avrebbe pensato Remus di tutta quella storia.

 

 


 

 

Faticaccia questo capitolo! L'ho scritto, l'ho riscritto, ho rigirato la scena da ogni parte, ma non ne voleva sapere di venire fuori! Qualcuno dovrebbe dire a Peter che la mia simpatia nei suoi confronti è limitata, quindi non è il caso che mi faccia fare delle fatiche del genere, o potrei essere tentata di vendicarmi in maniera terribile...

E' stata una faticaccia anche scrivere l'ultima parte, ho scoperto che non è facile cercare di far parlare un omofobo... voglio dire, man mano che scrivevo i pensieri di Peter, mi rendevo conto che non stavo rendendo a sufficienza quello che provava, ma contemporaneamente odiavo quello che stavo scrivendo... E' difficile calarsi nella mente di un personaggio quando non hai minimamente a che spartire con quello che sta pensando. In genere, come tutti, metto un po' di me anche nei pensieri che non sento "miei" del tutto, ma qui non mi è proprio riuscito. Quello di Peter è un atteggiamento che non condivido minimamente, e che personalmente mi da anche un po' fastidio, quindi non è stato facile da scrivere, e sinceramente l'avevo pensato molto più "forte", ma non mi è proprio riuscito.

Una tirata d'orecchie, invece, ma col sorriso, a James e Sirius al primo anno. Non riesco a prendermela con loro, anche se immagino che l'anonimo Corvonero non abbia gradito affatto a suo tempo le loro prese in giro. Ma penso che sia un tipo di atteggiamento che a undici anni hanno in molti, quello di fare i grandi prendendo in giro chi, per qualche motivo, è diverso. Crescendo mi auguro che si siano pentiti.

Bene, al prossimo capitolo, che, come mi sa abbiate intuito, porterà una ventata di novità e informazioni nella vita già tranquilla di Remus.

A questo proposito, propongo un piccolo quiz: Remus sta per trovare un oggetto che gli fornirà un'informazione utile alle sue riflessioni, nel prossimo capitolo. Qualcuno indovina di che si tratta? Se vi viene in mente provate a rispondere (Serpedoro non è inclusa nel quiz. Non per cattiveria, ma perchè sa di cosa sto parlando, vero? ^_-), vediamo chi indovina!

Bene, questo è tutto. A presto!

 

Chu: Ciao sorellina! Accidenti che entusiasmo! Oh, segreto per segreto, anch'io adoro leggere di Moony e Padfoot sotto la Luna piena, quindi come minimo siamo in due! XD Sono convinta come te che JKR ci abbia fatto un grande favore a fare della forma Animagus di Sirius un cane, quindi che non si lamenti dello slash. ^__- Sì, giustamente Sirius stava da un po' girando attorno a questa definizione di quello che prova, e in fondo pendo che una rivelazione con tanto di "parolona" ci potesse stare, soprattutto quando si inserisce in un contesto emotivamente forte come quello della luna piena. Sono contentissima di averti entusiasmata, davvero! E per quanto riguarda i nostri "appostamenti", bisognerebbe farli più spesso, per quanto inutili (purtroppo!) si rivelano decisamente divertenti! Grazie dei complimenti, sorellina, e un bacione grande!

DarkElelctra: Il tuo wow mi ha fatto davvero tantissimo piacere. Ho apprezzato moltissimo la spiegazione, perchè mi ha fatto capire davvero che cosa significa, e d'ora in poi saprò che nei tuoi wow c'è parecchio dietro. XD Sono contenta che ti sia piaciuto lo stile, ero molto indecisa se usare o meno quella tecnica (che volutamente è proprio un po' sfumata!) in una storia scritta in modo completamente diverso, ma non riuscivo a non pensare che si adattasse bene al capitolo, e sono contenta che ti sia piaciuto! E sono anche contentissima di aver trovato il TUO Remus e i Tuoi Malandrini, perchè significa davvero che abbiamo una visione simile della cosa. Volevo mettere in evidenza sia la forza di Remus, che sopporta tutto questo e poi sorride lo stesso, sia l'unione del gruppo dei Malandrini, il loro aiutarsi e sostenersi. Sono contenta che ti sia piaciuto! E siamo al 50%. L'altro 50, riferito alla parolina... detto da te soprattutto è un complimento bellissimo, sai? Sono contenta che l'avessi aspettata durante il capitolo, che si sentisse che era nell'aria insomma. E ancor di più che ti piaccia la natura di questo amore, che esattamente come lo hai descritto, per me prende l'avvio da un'amicizia e un affetto che va oltre e cambia forma. Insomma, sono assolutamente entusiasta di questo commento, grazie. E anche un po' sollevata, tenere in ordine la casa con tutti quei cuccioli stava diventando molto pesante... XD Grazie mille, davvero, e un bacione grande.

Serpedoro: Mi dispiace per il danno alla tua immagine, tesoro. Se ti può consolare, quando dici cose come "E splendido non rende minimamente l'idea" provochi un danno irreparabile alla mia carnagione, ti lascio immaginare in che modo e con quale annessa serie di faccine... Ma ciao! Sai, un po' malignamente mi fa piacere questa perdita di contegno, chissà perchè mi fa girare nella mente immagini di cagnolini che si danno i bacini... Molto tenero insomma! ^__-  Su Sirius, che è veramente un grosso cagnone scemo... sì, io sono d'accordo con la definizione, ma lui manda a dire (da sotto il divano) che già tratta male il tuo Sniv... ehm Severus, e che non si sa mai cosa può succedere a combinare guai col tuo lupetto. Sulla quantità dei punti esclamativi si può discutere, ma i cagnolini sbaciucchianti e scodinzolanti sono sempre i benvenuti e non sono mai abbastanza! ^^ Ah, Au Claire de la Lune... Sai, quando ero piccola chiedevo ai miei di cantarmela "come a Marie", il che significa che l'abbiamo conosciuta allo stesso modo. Era delizioso quel film. Mi fa piacere che ti sia piaciuta la suddivisione in fasi, in realtà è venuta fuori in maniera molto casuale! Dovevo scandire il tempo. Perchè Sirius deve essere insicuro e pessimista? Guarda, ti dirò, per me è più insicuro che altro. Non so, ma i ragazzi molto giovani per me più fanno i duri, più sono fragili, e questo penso di Sirius, quindi... così ci tocca tenercelo. Se fosse meno insicuro, combinerebbe meno guai... almeno dal punto di vista di questa storia. Le cose sono cambiate, dici? Io tendo ad essere d'accordo, ma il problema è che devono rendersene conto loro! Le tue menzioni speciali mi fanno sempre l'effetto "si può cuocere un uovo sulla mia faccia", quindi eviterei di dilungarmi... Ma sono davvero davvero felice di non aver deluso la tua fiducia! Passando a noi: Ok, ok: chiacchiere sia! ^__- Sulla citazione terribilmente errata, mi consola un filino aver letto poi che il film è tratto da una storia vera, il che mi permette di sperare di non aver fatto una castroneria mastodontica, dopo tutto. XD Fare proseliti per il S, s! F. C. pare che non mi stia riuscendo al massimo, ma intanto tento di diffondere il verbo, poi chissà che un giorno non si raccolgano i frutti! Io non credo nei nomignoli, lo giuro, lo giuro. Io non credo... sta diventando un mantra. E a questo proposito, con permesso, torno alla mia fatica! Grazie mille, sempre, di non esserti ancora stufata di me! Un bacione bacione bacione grande.

 GeorgiaLupin: Ma prego! Sono contenta che il capitolo ti abbia addirittura resa felice, che onore! ^__^ Altri così? Mmmm... vediamo cosa viene fuori. XD Il capitolo "rivelazione" di Remus... Qualcosa si rivelerà a breve, promesso! Grazie per il commento e i complimenti. Un bacione.

Joy: Sono in terribile ritardo, ma prima di tutto AUGURI!!!! Tanti auguri a Joy! Tanti auguri a Joy! E via dicendo, immagina che a cantartelo sia una voce intonata e celestiale (cioè non la mia, ma non è piacevole immaginarsela stonata! XD). Ventiquattro, eh? Auguri davvero. Veniamo al capitolo... Sirius l'ha pensato e me lo ha cavato dalle dita, sì. Sono invece davvero colpita che tu abbia notato la differenza con i pensieri di Remus. In positivo, ovviamente. Perchè hai ragione, sai? Anche se ti tranquillizzo, è una questione di tempi e modi e non di altro. XD Però è verissimo, non si capisce una presa di coscienza di Remus in questo senso perchè, ancora, non c'è. Questo dipende molto dalla personalità meno "drastica" se vogliamo, di Remus, ma anche dall'intervento non indifferente del lupo. Senza dubbio Remus si oppone al desiderio del lupo, questo sì. Lo fa per abitudine: in genere il desiderio del lupo è qualcosa sul genere "sbrana" e Remus deve combatterlo. Il punto è se in questa lotta che fa per abitudine Remus stia o meno tralasciando un suo proprio desiderio. E per questo, se ti può rassicurare, ti rimando al prossimo capitolo. Diciamo, comunque, che mi sarebbe sembrato strano far coincidere perfettamente i tempi della presa di coscienza, ma se ti può consolare, come hai visto, i guai che ho prospettato continuano ad arrivare anche dall'esterno. Sono invece contenta che ti ci volesse un capitolo dolce, davvero, mi fa piacere che questa storia tiri su un po' il morale dopo le giornate pesanti. E l'immagine dei "cuccioli" che giocano sotto la luna piena è sempre nella mia mente, è una delle mie preferite! Grazie mille del commento, un abbraccione e un bacione e ancora tantissimi auguri!

Call:  Grazie mille, mi fa tantissimo piacere sentirmi dire che scrivo bene! ^///^ Sirius è il mio personaggio preferito, sono sempre contenta quando piace come lo rendo. Grazie dei complimenti e un bacione!

Mistica: Credo di essere un po' in ritardo sullo stra-mega-ultra presto, vero? Mi dispiace. Come hai visto, Sirius non si è dichiarato, ma se ti consola, Remus non sarebbe stato pronto a sentirlo. Il chiarimento definitivo ancora deve aspettare, intanto per ora c'è Peter che combina qualche guaio. Grazie del commento! Un bacione.

Agartha: Ciao carissima! Sono contenta innanzi tutto che il capitolo non ti sia sembrato smagoso! Sì, Sirius vorrebbe davvero poter dividere tutto con Remus, vorrebbe poterlo aiutare in ogni modo, ma in certe cose purtroppo non può, e questo lo fa sentire frustrato. Ed è verissimo che Ramoso e Codaliscia non possono, per la loro stessa natura di Animagi, condividere tutto quello che fanno Lunastorta e Felpato, e questo forse contribuisce a forgiare tra di loro un rapporto speciale. E sono contenta che ti sia sembrata naturale e che ti aspettassi la presa di coscienza di Sirius! Hai intuito un po' da questo capitolo come si inserisce la sfortuna nella questione? Peter sarà davvero di grande aiuto in questo! XD Sulle coppie facoltative: anch'io mi considero una "purista" di Sirius e Remus, infatti mi sono espressa male, intendevo parlare comunque di episodi (come nella tua "le coppie sbagliate") o al massimo di esperimenti! Sirius e Remus sono sacrosanti e non si toccano! XD Una breve relazione o anche un'avventura, volendo, tra Sirius e James... be', sono diverse interpretazioni, io riesco a immaginarmeli, anche se hai ragione, ci sarebbe da faticare per fare in modo che non crei ombre sulla loro amicizia una cosa del genere! XD Ma sto parlando proprio per assurdo, qui! XD Non ho intenzione di scoppiare le coppie, ci mancherebbe altro! XD E per finire... ma non vedo l'ora che la tua fantasia si metta all'opera in qualcosa di ambiguo!!! Grazie mille dei complimenti e del commento. Un bacione grande.

Kaya: In ritardo, Kaya? Ma no, che dici? IO sono in ritardo!!! Sono molto molto contenta che ti aspettassi un capitolo simile e che avessi voglia di leggerlo! E mi fa molto piacere che ti sia piaciuto! La suddivisione del capitolo è venuta un po' per caso, avevo bisogno di un modo di scandire chiaramente il tempo che scorreva, ed ho usato la luna. E sono contenta davvero che non sia stato un capitolo "da diabete" XD. Ah, la parolina Amore... capisco l'espressione, non me lo aspettavo io! XD Finalmente Sirius ha capito, adesso bisogna vedere cosa succederà! (^__- e un po' anche ghigno) Grazie mille per i complimenti sul capitolo, quelli sulla canzoncina invece non sono assolutamente meritati, fidati. Faccio paura da tanto che sono stonata! XD Grazie mille e un bacione grande!

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Capitolo 33
*** Una vecchia pergamena dimenticata ***


Una vecchia pergamena dimenticata

Una vecchia pergamena dimenticata

 

16 Febbraio 1977

 

Due cose avevano svegliato Remus quella mattina di Febbraio, nonostante da subito si fosse reso conto che non era affatto riposato. La prima era qualcosa di rigido e scomodo che scricchiolava sotto la sua guancia destra ad ogni respiro. La seconda era l'odore familiare, ma diverso dal suo, che impregnava le coperte in cui era avvolto.

Era un odore maschile, che difficilmente avrebbe confuso con un altro, e che conosceva da sempre. L'aveva sentito cambiare impercettibilmente nel corso degli anni, solo per diventare col tempo più buono e familiare. Era un odore composto da mille piccoli odori, e gli dava sicurezza, lo faceva sentire bene. C'era un po' di quel sentore di inchiostro che era anche nel suo odore, perché usavano da anni la stessa qualità, quella con il colore nero che aveva riflessi caldi e che, da asciutto, sembrava meno fresco di quello che era. C'era un vago aroma di caffè, che invece era una bevanda che a Remus piaceva poco, ma che aveva quel tipo di fragranza che rimaneva attaccata alla pelle. C'era il profumo del sapone che anche lui ogni tanto prendeva in prestito. E c'erano anche mille altri piccoli odori nascosti, che in quel dormiveglia strano avevano tutti un nome ed un significato.

Era stato questo fatto a svegliarlo. Non era normale. La luna era entrata nella sua fase calante ormai da qualche ora. I sensi di Remus non dovevano essere così percettivi quella mattina. Invece, si rese conto, sentiva il brusio degli ultimi ritardatari in Sala Comune attraverso la porta massiccia della stanza, ed era in grado di distinguere la maggior parte degli elementi che componevano l'odore che l'aveva avvolto al suo risveglio. Questo non era affatto normale, non era affatto un bene. Quelli erano ancora i sensi acutissimi del lupo, che però non avrebbero dovuto fare la loro comparsa almeno per due settimane ancora. Decisamente non era un bel segno.

E poi Remus la percepì. La coscienza del lupo, ai margini della sua mente, leggera, sonnacchiosa forse, ma presente. Come due sere prima. Questo era decisamente un male.

Remus era un ragazzo intelligente, e si era informato fin da bambino sulla licantropia, in ogni modo possibile. Aveva letto tanti libri, ma aveva anche parlato con tutti gli esperti che era riuscito a scovare, e una volta anche con un anziano Lupo Mannaro decisamente disponibile. Sapeva quindi che qualcosa del genere poteva succedere, anzi, che era la norma che succedesse. Dopo la Luna piena il lupo era più debole, ma questo non significava che non fosse lì. I licantropi generalmente imparavano a convivere con la presenza nella loro mente, oppure impazzivano in breve tempo. Alcuni dopo anni si facevano sedurre da quella voce che non era una voce, e andavano generalmente ad accrescere le fila di quelli che facevano considerare tutta la categoria un pericolo costante. Altri la combattevano. Altri ancora, la maggioranza, evitavano qualunque contatto di qualunque genere che potesse mettere altri individui in pericolo, soprattutto nel periodo del mese in cui il lupo era più forte.

Remus no. Remus controllava la voce e l'istinto del lupo. Li faceva scomparire, li teneva bloccati, li nascondeva anche a se stesso. Si contavano sulle dita di una mano le volte in cui aveva perso il controllo sulla sua mente da quando era abbastanza grande per ricordare. Ad eccezione delle sei ore prima della Luna, per tutto il tempo in cui Remus non era trasformato, era solo la sua volontà a comandare. Remus non perdeva mai il controllo.

Quando era successo, due giorni prima, era stato un dramma. Remus odiava lasciare spazio al lupo. Ma era convinto che fosse passato. Era stata solo una serata strana. Era una di quelle poche volte, ma era passata, o almeno così pensava.

Invece quella mattina si era reso conto che, diversamente da quanto credeva, non aveva ancora ripreso il controllo. Non del tutto. Adesso che era completamente sveglio, i suoi sensi erano tornati quasi normali, e la presenza, seppure non del tutto celata, era così debole e vaga da poter essere ignorata. Ma poco prima, nel momento che sta tra il sogno e la veglia, era nitida e forte. Questo lo terrorizzava, soprattutto perché non aveva idea di come potesse essere successo. Né, ed era ancora peggio, aveva idea di cosa sarebbe potuto succedere se non avesse ripreso il controllo.

Remus si era accorto a malapena di essersi messo a sedere su letto, a dispetto dei suoi muscoli doloranti, mentre inseguiva quei pensieri. Nel terrore di vedere avverarsi una delle sue più grandi paure aveva ignorato il riposo che il suo corpo martoriato esigeva. Fu un crampo a ricordargli che quella mattina non poteva davvero permettersi di strapazzarsi troppo. Si lasciò ricadere sui cuscini, sospirando.

E di nuovo sentì quello scricchiolio sotto la sua testa. Un rumore strano, come se nel cuscino di Sirius fosse nascosto qualcosa. Un foglio, sembrava.

Il suo primo pensiero in proposito fu che non erano affari suoi. Felpato era stato già fin troppo gentile ad aiutarlo quella mattina, e a farlo dormire nel suo letto perché non si sentisse solo, e lui non aveva certo intenzione di curiosare tra le sue cose per ricambiarlo della sua cortesia.

Poi, però, sottilmente, un pensiero un po' scorretto si fece strada dentro di lui. Difficilmente Sirius poteva avere un segreto che non si sentiva di condividere con lui. In sei anni non era mai successo. L'unico argomento sul quale il suo amico aveva pudore a confidarsi era la sua famiglia. Ma anche quel discorso spinoso, appena un paio di sere prima, l'avevano affrontato insieme. A Remus non venne il dubbio che quella strana curiosità, e le scuse che trovava per giustificarla, potessero non essere interamente sue.

Mise una mano tra la federa e il cuscino, e ne tolse una vecchia pergamena. Era ben distesa, sebbene avesse una vistosa orecchia nell'angolo in alto a sinistra. A giudicare dalle macchie, e dall'odore di Sirius che la impregnava, doveva essere lì da tempo. A quel punto, avendola in mano, Remus non riuscì a trattenersi dal leggerla.

"Chi è la ragazza più carina di Hogwarts?

Marine Zeller. C.

Senza dubbio Lily Evans. (Felpato, c'è bisogno di chiederlo?) R.

Eloise Garden. L.

Per me è Viconia deVir, quella di Serpeverde. F."

Remus sorrise tra sé. Ricordava benissimo quel gioco, che avevano fatto all'inizio dell'anno, durante una delle lezioni di Storia della magia più noiose della sua carriera scolastica. Una delle pazze idee di Sirius, non una di quelle pericolose, almeno, ma tutto sommato una di quelle divertenti. Un gioco da fare con gli amici più fidati.

Ridacchiò mentre rileggeva le risposte. James e la sua cotta per Lily. Oh, e poi c'era Peter che si vergognava della sua poca esperienza! E poi? Che altre risposte interessanti c'erano?

Arrivò alla fine del foglio. E sbiancò. Aveva letto giusto? Era una cosa che non avrebbe mai e poi mai sospettato. Anche se...

Siete mai stati attratti da un altro uomo?

E poche righe dopo, la risposta scritta nella grafia obliqua di Sirius.

Sì.

Oggettivamente, poteva non voler dire niente. Poteva essere una risposta che aveva lo stesso valore di una macchiolina confusa sulla carta. Poteva essere solo un'altra delle sciocchezze di Sirius. Eppure quelle due lettere vergate in quella calligrafia familiare, con lo stesso inchiostro che anche Remus usava, forse significavano qualcosa di importante.

Remus si accorse che a dispetto della pretesa che la sua fosse una scoperta senza importanza, una parte della sua mente stava rievocando vividamente un ricordo. Un momento strano, speciale quasi, della sua vita, che negli ultimi mesi gli era tornato spesso alla memoria, a volte come scherzo, a volte con un sorriso, a volte con un'emozione strana a cui proprio non sapeva dare un nome.

Ricordava chiaramente la penombra di una nicchia nel corridoio, la sensazione del muro ruvido e freddo a cui era appoggiato, il rumore lontano e vago della festa e quello più vicino e chiaro della voce di Sirius.

Era un ricordo molto piacevole. Quella mattina, con la coscienza invasa dalla presenza spaventosamente estranea del lupo, con il corpo indolenzito e dolorante dalla Luna piena, con l'odore di Sirius che lo circondava, Remus lasciò consapevolmente che le immagini di quel momento strano, di quel bacio, lo avvolgessero. Non che le avesse davvero mai combattute, prima. Ma, per vecchia abitudine, le aveva sempre nascoste in quella parte della sua mente dove in genere non guardava mai. Dove teneva gran parte delle emozioni più forti. In quel momento, però, le lasciò libere di presentarsi. Si accorse che voleva riviverle, e si permise di farlo.

Ricordava poco di quello che aveva visto quella sera, solo il volto di Sirius che sorrideva e qualche vaga immagine del corridoio. Per la maggior parte del tempo aveva tenuto gli occhi chiusi.  Ricordava che Sirius era bello, che i suoi occhi scintillavano e che i capelli gli andavano continuamente a finire negli occhi.

Ricordava che il respiro di Sirius si era fatto più veloce, e insieme più vicino. L'odore caratteristico del suo amico era arricchito dal sentore dell'alcol, ma era una presenza leggera, e Remus aveva capito che Sirius non era davvero ubriaco. Ricordava il momento in cui il volto di Sirius si era fatto così vicino al suo da permettergli di percepire un altro odore, più sottile, che non aveva mai colto prima; e forse non era un odore, quello, ma solo una sensazione, un qualcosa che era nell'aria e che Remus percepiva più che distinguere, come l'adrenalina.

Ricordava che in quel momento era riuscito a percepire il rumore del proprio cuore, come se gli battesse nelle orecchie dopo una lunga corsa, e che quando si erano fatti più vicini aveva sentito anche quello di Sirius. Non battevano allo stesso ritmo, come si leggeva a volte nei romanzi babbani di sua madre, piuttosto creavano un controcanto l'uno con l'altro, discordante e armonioso insieme. Ricordava di aver quasi sentito il rumore del sorriso di Sirius, quando già aveva chiuso gli occhi, e poi il fruscio del braccio del suo amico che gli circondava le spalle aveva coperto l'impercettibile suono delle loro labbra che si toccavano.

Ricordava di aver pensato che la bocca di Sirius non aveva sapore, eppure sentiva chiaramente il retrogusto della vodka nel suo respiro. Ma non c'era quel gusto familiare dei rossetti a cui l'avevano abituato le ragazze che aveva baciato in precedenza. Quel sapore neutro, vagamente alcolico, della bocca di Sirius, gli era sembrato così vero in quel momento.

Ricordava ancor più chiaramente ogni sensazione. Il calore, soprattutto. Sembrava quasi che la pelle di Sirius scottasse, ma Remus si era reso conto che in realtà era lui che, prima, aveva freddo e non se n'era neppure accorto. La sensazione del muro a cui era leggermente appoggiato, che non era del tutto gradevole, perché la parete era fredda e ruvida, e il senso di benessere che aveva provato quando se ne era staccato per appoggiarsi leggermente contro Sirius. Il corpo di Sirius era un insieme di muscoli duri e ossa, ma aveva un calore che al muro mancava. E poi c'erano le braccia, ed era buffo che all'inizio, tra la sorpresa e la stranezza del momento, non aveva saputo dove mettere le sue. Un braccio di Sirius era posato sulle sue spalle, in una versione più sensuale di uno dei suoi abituali abbracci fraterni, e la mano giocherellava con una ciocca dei suoi capelli. L'altra mano gli sfiorava leggera la schiena. Remus aveva appoggiato le mani sulla vita di Sirius, accarezzando lentamente con i polpastrelli la seta del pigiama e i muscoli sottostanti, e si era lasciato andare.

Quella mattina di febbraio, avvolto nelle coperte che avevano quasi lo stesso odore di quella notte, Remus rabbrividì al ricordo. Sentiva tutte quelle sensazioni scorrergli sulla pelle, di nuovo. Provava uno strano desiderio di poter riavvolgere il tempo, solo per tornare a quel momento e riviverlo.

Sentiva ancora il borbottio del lupo nella sua mente. Una tensione costante, più che una voce, qualcosa che faceva da sottofondo al ritmo pigro dei suoi pensieri di quella mattina. Una presenza che, si rese conto, era capace di comunicargli quello che voleva che lui facesse, in una maniera che lo terrorizzava. E che, per tutto il tempo in cui si era fatto trascinare dal ricordo del bacio di Sirius, aveva mormorato alla coscienza di Remus il suo sì.

Il lupo lo voleva, voleva rivivere quelle sensazioni ancora e ancora, e Remus doveva ammettere di averlo sempre saputo. E Remus, anche, rivoleva tutto quello, voleva capire perché gli sembrava qualcosa di così giusto e perfetto in quel momento. Per una volta, forse per la prima volta su qualcosa che poteva essere importante, Remus e il lupo erano uno, una sola volontà, lo stesso desiderio. Era sbagliato, questo? Era sbagliato che lui, adesso che la vecchia pergamena gli aveva fatto intravedere una possibilità, pensasse di fare un tentativo, qualcosa, che appagasse lui e il lupo? E la possibilità che aveva letto (che aveva voluto leggere, forse?) nell'ultima riga della pergamena di Sirius, era reale? E se Sirius...

La porta si spalancò, e Peter, ansante, entrò e la richiuse alle sue spalle. Remus considerò per un attimo di fingersi addormentato per evitare eventuali chiacchiere che disturbassero il filo dei pensieri che voleva continuare a seguire. Ma Peter aveva già visto i suoi occhi aperti, e prima che a Remus potesse anche solo venire in mente di chiedere al suo amico che diavolo ci facesse in camera in orario di lezione, l'intruso nei suoi pensieri aveva già cominciato il suo racconto.

-Remus! Non immaginerai mai cosa ho scoperto prima a lezione...-

 

 


 

Ma salve a tutti! Ma guarda un po' in che diavolo di momento Peter deve decidere di andare a spettegolare tutto quello che ha sentito a Remus! Che per inciso, detto tra noi, ne uscirà con un bel mal di testa da questa mattinata. Tra il fatto che ha dormito davvero poco, i postumi della Luna piena, i viaggi mentali in stereofonia e ora la brillante rivelazione di Peter...

Ora cosa farà il nostro povero lupacchiotto? E cosa farà nei prossimi capitoli il nostro povero Sirius, ora che ha capito (per illuminazione divina, suppongo) cosa prova per il nostro Remus? E soprattutto, cosa combinerà di nuovo James nel prossimo capitolo su di lui? Per saperlo dovrete aspettare il prossimo capitolo. (Qualcuno trova che dovrei darmi alla pubblicità? XD)

Ci sposteremo avanti di circa quindici giorni... Anzi, da qui alla fine potrebbero esserci anche dei salti temporali notevoli tra un capitolo e l'altro, quindi consiglio di dare un occhio alle date!

E infine... non mi sono dimenticata del quiz sull'oggetto misterioso! Che poi non era tanto misterioso, l'avete capito tutti di che si trattava! Complimenti a voi, dunque, Joy, Call, GeorgiaLupin, Agartha e Darkelectra (spero di non aver dimenticato nessuno...) e un po' meno a me, che pensavo di avervelo fatto passare un po' più di mente! Si trattava proprio della pergamena. E ora, veniamo a voi.

 

Joy: Brava! La prima a rispondere al quesito! In effetti, quando ho fatto la domanda, ho pensato subito che a te di certo non sarebbe sfuggito questo particolare: mi ricordo che da brava ragazza ti preoccupavi che una pergamena nel cuscino potesse far riposare male il nostro povero Padfoot... XD Spero che i pensieri di Remus in proposito siano valsi la pena di aspettare. Sono molto contenta che ti abbia divertito lo scorso capitolo, in tutta sincerità mi chiedo anch'io come abbia fatto quel matto di Peter a tirare fuori uno "stupeficium" da uno starnuto... ma mi ci sono divertita. (Povero Peter, mi diverto sempre alle sue spalle! Ci credo che poi diventa cattivo! XD) Ah, James... questo ragazzo manca un filino di pudore, lo ammetto, e tra lui e quel matto del suo compare non sanno che significhi riservatezza! Grossi guai quando Remus saprà, dici? Mmmm... diciamo che in realtà questa rivelazione mi serve a introdurre un'altra cosa che avevo lasciato in sospeso da parecchio tempo. Ti rimando al prossimo capitolo, ma sappi (oggi sono in vena di spoiler) che Peter sarà in grado di combinare ben altri guai... (E qui ci sta uno dei miei ghigni! XD) E per quanto riguarda Lily... è brava, vero? Una piccola ritorsione contro Piton per aver stroncato la sua carriera di spia ci stava eccome! Per finire... ma certo che mi ricordo del tuo compleanno! Come potrei dimenticarmene? (A far gli auguri in ritardo però sono sempre brava...) Mi torna in mente se non altro ogni volta che rileggo "Le Illeggibili"! In conclusione, grazie mille come sempre, Joy. Un bacione grande grande.

Call: Ciao! Esatto, come hai visto questo capitolo ha il pov di Remus. (Si ripetono sempre in ordine: Sirius, Peter, Remus e James. ^__-) E ancora esatto, l'oggetto è proprio la pergamena stregata! Mi fa piacere anche sapere che ti era piaciuto quel capitolo! E' uno di quelli a cui tengo di più. Grazie mille dei complimenti e un bacione!

Mistica: Ho paura di non aver aggiornato affatto più presto, vero? Mi dispiace, è un periodo incasinato... Peter... Sì, è antipatico nello scorso capitolo, e temo che peggiorerà, se non l'antipatia, almeno i casini che combinerà. Per vedere chiarire Remus e Sirius invece ci vorrà abbastanza ancora... Tieni duro! XD Grazie del commeto e un bacione!

GeorgiaLupin: Ciao! Ti senti che Peter procurerà dei guai a Sirius? Direi che puoi fare i miei complimenti al tuo Occhio Interiore allora! Peter è abbastanza imbranato, il che significa che combina più guai a tentare di far del bene che a tentare di far dei danni... il che è tutto dire! XD I dolcissimo Sirius invece ti manda a dire che per quanto romantico, stare sveglio e poi andare a lezione gli ha fatto venire un bel mal di testa! XD Peter e la sua omofobia... Ti dirò, non è poi così grave come sembra, sai? Tra un paio di capitoli si capirà meglio! ^_- Ma purtroppo di danni ne farà eccome... Purtroppo per una volta le scale di Hogwarts non hanno collaborato, quindi come hai visto è arrivato sano e salvo in camera, giusto per sconvolgere Remus. Bella però l'idea di condannarlo in forma di topo a vita! Però hai visto, Remus la pergamena l'ha trovata eccome! E per finire, la pergamena è nel capitolo 5, se ancora cercavi il punto! Grazie mille della recensione e un bacione!

Trip: Che appello accorato! Ti dirò questo: Peter ha i suoi problemi, e farà di tutto per altro in futuro per fare il bravo, ovviamente con risultati catastrofici! Remus invece avrà il suo Happy End, per quanto ci sia da aspettare. Ti va bene come compensazione? XD Grazie e un bacione!

Agartha: Peter manda a dire che ora ha moltissima paura di te... E' vero, certi atteggiamenti che a 11 anni si perdonano volentieri hanno tutto un altro peso a 17... Ma ti anticipo che l'omofobia di Peter ha basi molto leggere, in realtà, ed è molto meno radicata di quanto sembri. Il che però non significa che il ragazzo farà meno danni! XD Avevi visto giusto sulla pergamena, e in effetti al momento Remus non è che sia proprio felice e pimpante di sapere la novità di Peter, tuttavia ci saranno dei risvolti positivi di questa storia. Hai detto benissimo, comunque: Remus non è affatto pronto ad affrontare quello che prova per Sirius (spero che si sia visto bene in questo capitolo), ma prima o poi riuscirà a farlo. Sono molto contenta che ti sia piaciuto il raffreddore di Peter, e le sue conseguenze! E ti dirò, sono davvero fiera di Lily, è stata brava! E per quanto riguarda le coppie alternative, sono d'accordo con te! Remus e Sirius non si toccano! Grazie mille dei complimenti e della bellissima recensione. Un bacione grande!

DarkElectra: Se ti devo dire la verità, avevo gradito più l'ultimo monosillabo!!! XD Soprattutto se mi chiami Tu Sai Come... no, ti prego!!! Cattiva sì, ma Bellatrix no!!!!! Lo so, me lo sono meritato... Ho dato fondo al mio sadismo, e il fatto di essere in buona compagnia non riduce la mia colpa nel far del male al povero Remus... Sappi però questo: Remus, che ha trovato la pergamena (a proposito, le bamboline sono finite, che ne dici di una graziosa pianticella? XD), risolverà molto presto una parte dei dubbi che gli ha fatto venire Peter. Insomma: non sono tutti qui i danni del roditore! Consolante, eh? XD Ah, sì, mi trovi d'accordo, James poteva tacere, ma il ragazzo, come dicono alcuni amici miei, non ha il filtro pensiero-parola, e in più ha il senso della discrezione di un elefante nel deserto. Ma sono contenta che la conseguenza ti abbia fatto ridere tanto! XD (Vitious un pelino meno.) E ho voluto bene io stessa a Lily per la sua classe non indifferente con Piton... Uh, il tuo amico GrayBack? Ho qualche speranza di avergli fatto venire un attacco fulminante di diabete con questo capitoletto? (Sudore freddo...) Dove ho messo il calendario lunare... Ehm, no, dicevo... Ma che malattia hanno i tuoi appunti di storia dell'arte? E' grave? E' contagiosa? Sono stati morsi da un elefante mannaro? Mi perplimono... In bocca al lupo per le interrogazioni! (Il lupo è di tua scelta, quindi... ^_-) Grazie mille per la recensione e per non avermi ancora uccisa! Un bacione grande!

 

 

 

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Capitolo 34
*** Conseguenze di un vecchio errore ***


Conseguenze di un vecchio errore

Conseguenze di un vecchio errore

 

2 Marzo 1977

 

Pioveva ininterrottamente da quasi una settimana. Il cielo era perennemente plumbeo, coperto di nuvole, e se per caso un pallido raggio di sole alle volte faceva capolino per illuminare i prati di Hogwarts, dopo meno di mezz'ora un nuovo scroscio di pioggia inzuppava nuovamente gli incauti che si avventuravano al di fuori delle mura del castello. La situazione a scuola stava lentamente ed inesorabilmente precipitando.

Gli studenti, costretti all'interno delle mura per tutta la giornata, erano diventati irrequieti e i professori faticavano più del solito a tenerli a bada. I corridoi erano diventati luoghi pericolosi, dove si poteva facilmente incontrare qualche ragazzo in vena di litigare per qualunque sciocco pretesto, o più probabilmente, scivolare inavvertitamente su una pozzanghera che si era formata a causa di una finestra chiusa male o di un mantello zuppo. Gazza, il custode, non aveva tempo di pulire tutto, solo per poi vederselo sporcare si nuovo in poche ore dagli stivali infangati di qualche sciocco che per qualche motivo era uscito nei prati melmosi all'esterno.

James Potter si annoiava terribilmente. L'allenamento settimanale di Quidditch era saltato, un po' per il tempaccio, un po' perché buona parte della squadra aveva preso l'influenza. In effetti in quei giorni l'infermeria era così piena che James pensava che, se per caso qualcuno di loro si fosse fatto male in uno dei soliti modi, quelli che Madama Chips chiamava "stupidi", l'infermiera li avrebbe lasciati ad aspettare almeno mezza giornata prima di riuscire a liberare un letto.

Il Malandrini fino a quel momento sembravano immuni all'epidemia. Talmente immuni (e talmente annoiati) che Sirius aveva ideato uno scherzo molto sconveniente ai danni di qualche Serpeverde, quella mattina. Uno scherzo che, per la sua buona riuscita, implicava una discreta preparazione, di cui Sirius e Peter si erano incaricati con entusiasmo. Peccato che una scala del quarto piano avesse deciso di bloccarli sul pianerottolo per quasi tutta la mattina, andandosene a zonzo per i fatti suoi. La Professoressa McGranitt non aveva affatto gradito il loro ritardo ingiustificato di quasi un'ora alla sua lezione. Così, quel pomeriggio piovoso, James era solo, e non poteva fare altro che annoiarsi aspettando che quella megera liberasse i suoi amici dalla punizione.

Oh, certamente avrebbe potuto cercare Remus, che doveva essere in dormitorio a studiare, e insieme potevano fare qualcosa di spassoso, come un'incursione nelle cucine o un'incursione nelle cucine (che altro potevano fare in due con quel tempaccio?), ma nonostante un paio di settimane prima avesse chiarito con Sirius tutti i problemi che c'erano stati, l'idea di trovarsi a tu per tu con Remus e magari dovergli fare un discorso simile sinceramente lo spaventava parecchio. Era ingiusto, ma da quello spiacevole episodio capitato prima di Natale, James era sempre stato attento a evitare un pochino Remus. Il problema era semplice: se il suo amico gli avesse chiesto spiegazioni, lui sarebbe sprofondato dalla vergogna. Perché era stato un idiota, ma un conto era parlarne con Sirius che per la maggior parte del tempo si comportava ancora più da idiota di lui, un conto era discutere con Remus che tendeva a prendere quegli argomenti seri così... seriamente.

No, James non aveva davvero paura. Era solo che Remus non era Sirius, ecco tutto. Se c'era un motivo per cui considerava Sirius il migliore tra i suoi migliori amici era esattamente che Sirius non lo metteva neanche un pochino in soggezione, e invece Remus sì. Solo ogni tanto. Ma capitava, e James continuava a ripetersi da due settimane che doveva parlarci, chiarirsi e scusarsi con lui, e continuava a rimandare. In fondo, aveva tempo anche domani. O il giorno dopo. E poi... aveva promesso di non dire per nessun motivo a Remus quello che Sirius gli aveva confidato la notte del suo compleanno alla Stamberga, e il miglior modo per non farlo nemmeno per errore era tenersi il più possibile lontano dall'argomento.

Le riflessioni un po' sconclusionate di James quel giorno di marzo furono interrotte, in maniera alquanto piacevole, dall'ingresso in Sala Comune di Lily Evans. Lily era, pensò James, se possibile più bella che mai. Doveva essersi avventurata all'esterno, perché i suoi capelli rossi erano bagnati, e la ragazza si era fermata sulla soglia per tirarli indietro scoprendo la fronte. Si guardava intorno, cercando probabilmente qualcuna delle sue amiche, ma per la gioia di James si diresse verso di lui sorridendo quando lo vide, e il ragazzo non riuscì ad evitare suo malgrado di passarsi una mano distrattamente tra i capelli, nervoso, prima di ricordarsi che lei trovava sciocco quel gesto. 

Lily sembrò non notarlo, per una volta. Si sedette su una poltrona vicino a lui, toccandogli inavvertitamente la mano mentre si accomodava. James per un attimo stranissimo sentì che sarebbe potuto arrossire anche solo per quella sciocchezza, e si chiese come poteva essere così... cotto di lei. Due settimane prima aveva baciato il suo migliore amico, una cosa che aveva voglia di fare da mesi, e non aveva provato neanche un quarto delle emozioni che quel semplice contatto accidentale gli aveva provocato. Neanche paragonabile, il che, per uno con il passato da Casanova di James Potter, era tanto strano da essere quasi grave. Quasi. Perché, come se avesse dimenticato che lei aveva reso chiaro in vari modi che non voleva una storia con lui, James aveva ricominciato a sentirsi bene e felice solo al pensiero che Lily ci fosse, e fosse nella stessa stanza. E poi lei gli parlava, adesso, (di piccole cose, gli chiedeva come andava, si era mostrata felice che lui avesse chiarito con Sirius) ed era già un grandissimo miglioramento.

Come quel giorno. Chiacchierarono per qualche minuto, un argomento banale come le lezioni del giorno, poi lei gli chiese come andava, con quel tono che ormai tra loro significava "come va con Quella Faccenda che sappiamo solo io e te". James  era felice di poterle assicurare che andava tutto a meraviglia (che non era propriamente una bugia, per altro).

-Senti James...- esordì Lily.

Altro miglioramento, pensò il ragazzo, adesso sono James alle volte, non solo Potter. Il tono di lei però era vagamente preoccupato.

-Dimmi.-

-Hai parlato con Remus?-

James pensò che doveva aspettarselo. Lily Evans era una creatura affascinante e intuitiva e fin troppo sorprendente. Come se avesse avuto la capacità di leggere nella sua mente, aveva centrato il problema.

-Uh... No, veramente.- rispose titubante.

-Penso che dovresti.- disse lei, guardandolo negli occhi così intensamente da fargli pensare che davvero poteva leggere nella sua mente. - Ultimamente mi sembra così pensieroso.-

James tentò di svicolare. -Remus è sempre pensieroso.-

-Sì, almeno lui non si vergogna di far vedere che usa il cervello.- disse Lily, ironica. Touché! -Ma negli ultimi giorni è pensieroso come se fosse turbato. Magari non ha niente a che fare con Quella Faccenda, ma se fossi in te ci parlerei.-

Detto questo, Lily sorrise, si alzò e salutò James per andarsi ad asciugare i capelli, lasciandolo spiazzato e se possibile ancora più confuso di pochi minuti prima. Ora, James Potter poteva avere qualche piccola remora a parlare apertamente con Remus, ma se Lily diceva che il suo amico era turbato (e Lily aveva spesso spaventosamente ragione su queste cose), lui non si sarebbe tirato indietro lasciandolo in pace.

Così James salì in dormitorio, risoluto, per parlare con Remus e chiarire una volta per tutte sia il suo comportamento scorretto degli ultimi mesi, sia quel vecchio errore prima di Natale.

-------------------------

James trovò Remus esattamente nella posizione in cui se l'aspettava. Era seduto a gambe incrociate sul suo letto, l'unico in ordine in tutto il dormitorio, con un grosso libro aperto e appoggiato sulle gambe. Posati di fianco a lui c'erano un taccuino per appunti babbano e una penna biro, un tipo di oggetto che si vedeva raramente a Hogwarts, ma che Remus usava per le brutte copie fin dal primo anno.

Remus non diede segno di aver notato l'ingresso di James, ma non, come ci si sarebbe potuti aspettare, perché era troppo concentrato nello studio. In realtà, bastò un'occhiata a James per capire che Remus non stava affatto studiando. Il ragazzo aveva lo sguardo fisso sulla finestra, come se contasse le gocce di pioggia che scivolavano sul vetro. Era chiaramente assorto nei suoi pensieri, e James avrebbe potuto scommettere la sua scopa che i pensieri che in quel momento si agitavano dentro di lui non riguardavano nessuna materia scolastica. Lily aveva ragione, Lunastorta aveva qualcosa di strano, e James entrò nella stanza chiudendosi la porta alle spalle, risoluto a scoprire cosa.

-Remus?- chiamò, e vide il suo amico sussultare. Forse non si era accorto davvero che qualcuno era entrato nella stanza.

-Ciao James.- rispose piano il licantropo. James inspirò a fondo e si avvicinò. Remus adesso lo fissava, uno sguardo strano, enigmatico e in qualche modo curioso.

-Posso parlarti un attimo?-

Remus annuì, e James si fece coraggio e si sedette ai piedi del letto del suo amico. Si bloccò un attimo prima di cominciare il suo discorso, fingendo di guardare il libro che Remus stava studiando mentre raccoglieva le idee su quello che doveva dire. Poi alzò gli occhi sul suo amico, solo per scoprire che lo stava ancora fissando in quella maniera inquietante, cosa che lo fece sentire incredibilmente a disagio. Di nuovo, prese fiato e si preparò a parlare.

Un attimo dopo, i suoi riflessi allenati da anni di Quidditch lo fecero scattare indietro. Remus improvvisamente si era scagliato verso di lui, e un secondo dopo James si ritrovò per terra. Era stato tutto molto veloce. Remus gli si era buttato contro, con intenzioni incomprensibili, e James aveva reagito spostandosi all'indietro il più rapidamente possibile, d'istinto. Peccato che il suo istinto non avesse ben presente il fatto che era seduto sul bordo di un letto, e James era caduto all'indietro, battendo il sedere sulla dura pietra del pavimento, in un'assurda parodia della caduta simile che aveva fatto prima di Natale. Quel pomeriggio però Remus non lo guardava sconvolto dall'alto, ma era lui a fissare stranito il suo amico che, preoccupato e molto più simile al solito Remus che pochi istanti prima, era sceso dal letto per controllare le sue condizioni.

-James! Ti sei fatto male?-

James scosse la testa. Immaginava di essersi procurato un bel livido, ma le ossa sembravano tutte a posto.

-Scusa.- disse Remus senza guardarlo negli occhi. -Non so che mi sia preso.-

James vide il suo amico alzarsi e dargli le spalle, col pretesto di mettere a posto il libro e il quaderno che erano ancora sul letto.

-Remus?- chiese. A dire il vero si stava un po' preoccupando. Che diavolo stava succedendo? Lunastorta non evitava mai di guardare qualcuno negli occhi.

-Mi dispiace che tu ti sia fatto male, James.-

-Non mi sono fatto niente.- rispose James alzandosi. -Che volevi fare?- chiese poi.

Le spalle di Remus si tesero impercettibilmente. -Immagino la stessa cosa che volevi fare tu a Natale.- rispose.

James non se l'era aspettato. Stava per dire qualcosa, non sapeva esattamente cosa, quando Remus si girò verso di lui e lo fissò un istante prima di parlare.

-Scusa, James. Sono un idiota. Mi sono reso conto subito che era una cosa stupida da fare, ma... Scusami.-

-Remus, che ti prende? Sei strano.-

-Niente, James. Solo... pensieri. Pensieri strani.-

A dispetto della scaramanzia che gli diceva di non farlo, James si risedette sul letto, invitando Remus con un gesto a sedersi vicino a lui. Anche se le ultime due volte che si era ritrovato seduto su un letto vicino al suo amico erano finite con lui a terra che si massaggiava il fondoschiena dolorante, quella restava una delle posizioni migliori per ascoltare delle confidenze, e sembrava che in quel momento Remus avesse bisogno di un amico con cui confidarsi molto più di lui.

-Pensieri strani su cosa?- chiese James, anche se non credeva che avrebbe avuto una risposta, visto come fino a quel momento Remus era stato enigmatico e reticente.

-Su Sirius.- rispose a sorpresa il licantropo. -E su quello che è successo tra me e lui ad Halloween.-

-Vuoi parlarmene?- chiese James.

Remus sembrò pensarci su. -Se non ti dà fastidio. Con la tua gelosia degli ultimi mesi, non so se hai voglia di sentirne parlare.-

James sussultò. Ok, Remus era sempre stato quello intelligente, ma lui era convinto che non avesse capito cosa era successo in quel periodo. -Tu sapevi che ero geloso?-

-L'ho capito da poco. Prima mi chiedevo cosa avessi, e ci sono arrivato qualche giorno fa.-

James a quel punto dimenticò le reticenze che aveva avuto quel pomeriggio sul parlare con Remus.

-Ok, hai ragione. Ti devo una spiegazione.-

E per la terza volta in un mese, James raccontò quella storia. Ormai cominciava ad essere più facile parlarne, anche con l'aiuto del trucchetto dell'apnea di Sirius, e non gli ci volle molto per confidarsi completamente. Quando ebbe finito, si chiese se doveva raccontare a Remus anche del suo chiarimento con Sirius, ma preferì sorvolare, dal momento che Sirius si era fatto promettere che non avrebbe rivelato a Remus le sue confidenze. A sorpresa, però, il suo amico lo guardò sorridendo e disse:

-E hai chiarito con Sirius, giusto? La sera prima del tuo compleanno.-

James rimase un attimo a bocca aperta. -Come fai a...-

Remus rise piano del suo smarrimento.

-Il trucco dell'apnea. Scommetto che te l'ha insegnato Sirius.-

James era sempre più sorpreso.

-A lui l'ho insegnato io. E la sera prima del tuo compleanno ho visto Sirius che ti dava un pugno, e poi lui mi ha detto che ti sarebbe venuto a cercare per fare pace.-

James sorrise. -Ottima deduzione, Lunastorta, degna di te! Comunque sia, questo è tutto.-

Il viso di Remus si adombrò un attimo. -Questo è tutto, James? A che punto di questa storia tu e Sirius vi siete baciati?-

James cominciò seriamente a pensare che Remus avrebbe dovuto frequentare il corso di divinazione. Aveva un talento naturale, non c'era dubbio. La sua faccia sorpresa doveva essere evidente, perché Remus spiegò:

-Me l'ha detto Peter. Vi ha sentiti parlarne ad Incantesimi il giorno che ha schiantato Vitious.-

La calma un po' fredda di Remus mentre parlava mise a disagio James che, tuttavia, una volta deciso di vuotare il sacco, non poteva rifiutarsi di essere sincero.

-Ti ho detto che ero curioso, no? Be', Sirius ha pensato che forse se mi fossi tolto la curiosità avrei smesso di... comportarmi da idiota. E ha funzionato, sai? Ho capito che non fa per me.-

Remus sorrise. Improvvisamente sembrava sollevato, e James pensò di cominciare finalmente ad intuire cosa c'era sotto il suo strano comportamento.

-Sei stato sincero, James, grazie. Adesso ti devo io qualche spiegazione, no? Allora... da dove comincio?-

Remus prese un grosso respiro poi cominciò a parlare tutto d'un fiato, palesemente usando il trucco dell'apnea. James si chiese chi fosse l'inventore di quel sistema miracoloso per confidarsi.

-Sai perché solo negli ultimi giorni mi sono reso conto che ti comportavi stranamente perché eri geloso? Perché da quando Peter mi ha raccontato del vostro bacio, mi sono accorto di essere a mia volta geloso all'idea che ci fosse qualcosa tra te e Sirius. Quindi ho capito il tuo comportamento, perché c'erano dei momenti in cui avrei voluto fare lo stesso. La verità, James, è che da qualche tempo non riesco a fare a meno di pensare a Sirius... a quello che è successo tra lui e me ad Halloween. E al fatto- e qui Remus divenne sorprendentemente rosso -che mi piacerebbe che succedesse di nuovo. Mi piace Sirius- uh, fa uno strano effetto detto ad alta voce! Mi sembra ancora così strano, ma è così. E... prima, ho cercato di... insomma, di baciarti. Non so cosa mi sia preso, è stata una stupidata, ma volevo cercare di convincermi che... non so, che semplicemente magari baciare Sirius è stato così speciale perché mi piacciono i ragazzi, e non perché mi piace... lui, in particolare. Perché pensavo che tra te e lui ci fosse qualcosa, capito? Mi sento davvero stupido adesso, James.-

-E perché? Ti sei comportato da idiota, benvenuto nel club! Io e Sirius lo facciamo da anni! E poi sei stato strano solo una decina di giorni, io invece ho fatto il cretino per mesi, quindi mi dispiace, ma il calderone d'oro per il Malandrino meno scemo dell'anno va ancora una volta a Remus Lupin!-

James saltò in piedi ridendo mentre lasciava uscire dalla sua bocca quel mare di sciocchezze, e Remus fece lo stesso. Era chiaramente sollevato, e James si ripromise di ringraziare Lily per averlo convinto a parlare con lui. Di slancio, abbracciò il suo amico, un abbraccio amichevole, di quelli che stritolano un po' le ossa ma che esprimono benissimo l'affetto. Remus lo abbracciò a sua volta, sempre ridendo. James pensò che non poteva essere più felice di così: non solo aveva chiarito con i suoi amici, non solo quei pensieri ossessivi avevano smesso di tormentarlo, ma aveva anche qualcosa da raccontare a Lily, il fatto che finalmente aveva chiarito con Remus e che era davvero tutto a posto. E sapeva che lei gli avrebbe sorriso.

Valutò per un attimo di rivelare a Remus quello che gli aveva detto Sirius. Ma poi pensò che non sarebbe stato corretto tradire la fiducia di Sirius, e che il suo amico comunque gli era parso incerto sui suoi sentimenti. Un periodo difficile si era appena concluso, e non voleva rischiare di complicare tutto di nuovo cercando di fare le cose di fretta. Era consapevole che Sirius, se avesse capito di provare qualcosa per Remus davvero, non sarebbe stato capace di tenere a lungo il segreto con lui e in quel caso, decise, avrebbe fatto in modo che le cose andassero per il verso giusto.

Magari si sarebbe fatto aiutare da Lily. Era brava con quelle faccende, molto più di lui.

A quel punto, mancava solo una cosa per rendere perfetto quel momento.

-Ehi, Remus, e adesso che ne dici di un'incursione nelle cucine?-

 

 


 

Per prima cosa, chiedo davvero scusa a tutti per il ritardo enorme di questo aggiornamento. Vorrei dare la colpa ai mille impegni improvvisi che si sono accavallati, ma la colpa prima di tutto è della mia incapacità congenita di organizzarmi; il che significa che se mi riduco all'ultimo per sistemare un capitolo, e se "l'ultimo" comprende un imprevisto, divento matta a cercare di recuperare, e con scarsissimi risultati. Quindi, o la gente che conosco comincia a laurearsi a meno di quattro ore di treno da casa mia, o giuro che impazzisco!!! (Piccolo sfogo personale... XD) Davvero, scusate! Ora le noticine vere e proprie.

Altro capitolo difficilissimo, che mi ha portato via quasi dieci giorni. James non voleva decidersi a fare le cose per bene, e Remus continuava ad essere evasivo... Adesso solo perchè Sirius fa la primadonna hanno deciso che possono farlo anche loro, che modi! Insomma, un po' di rispetto!

Più si avvicina la fine della storia, e più i dettagli della fine si fanno chiari nella mia mente, più le cose si fanno difficili per me... Ma a logica non dovrebbe essere il contrario? Evidentemente io e la logica non andiamo d'accordo.

In ogni caso, solo una domandina: ma qualcuno ha pensato per caso sulla penultima frase che avrei fatto un altro dei miei scherzi? Cioè, quando James ha pensato che "A quel punto, mancava solo una cosa per rendere perfetto quel momento.", qualcuno ha avuto il dubbio che sarebbe saltato addosso a Remus? A me sarebbe venuto ad essere sincera, dopo tutte quelle che vi ho fatto passare... Ma questa volta sono stata brava.

Basta, giuro solennemente che adesso lascio in pace James. Ma... cosa staranno combinando Sirius e Peter? (Ghigno...)

Rispondiamo, che è meglio, se no ritardo ulteriormente sul ritardo... ^^'

 

Chise: Urca, il recupero! Panico, panico! Ciao Chise! Non ti starai preoccupando mica di recensire in ritardo, vero? Cioè, spero che "mi faccio schifo" si riferisse al fatto che dopo ore di treno non ti sentissi molto pulita, vero? Rispondi di sì, altrimenti rischio di soffocare nel mio senso di colpa, che sono peggio! Comunque assolutamente nessuna preoccupazione, ok? XD Sul Cap. 24 Parolina ripetuta spesso? Uhm... quale? Oh, intendi "Sirius"? Ma no, dai, penso la dica solo due righe sì e una no, non mi sembra troppo! XD Contenta che tu sia contenta! Sul Cap. 25 La Chise Production ha un futuro, brillante, ottimo cast! Mi chiedevo giusto se dopo le riprese l'interprete di James potrebbe passare da queste parti a fare quattro chiacchiere con me... Sì, ok, il cervello bacato e le seghe mentali può lasciarle sul set, è altro che mi interessa... (Miki in modalità maniaca sbavacchiante...) XD Sul Cap. 26 Azzeccata la tua ipotesi sulla sera del 14, ma lo sai già! XD Anche la parte su Bambola Ramona... devo dire che non era prevista, ma potrebbe starci bene! Poretta, però, la festa viene rimandata di due giorni, aspettare dentro la torta non è affatto comodo... oh, be', almeno ha di che nutrirsi! XD Ah, già, e quanto sarebbe la citazione per danni? No, sai, è che qua sono un po' in cattive acque... Sul Cap. 27 Ohohohohoh, Gnééééé, ahahahahaha ssshhh! (Mi pare a tono...) Sul Cap. 28 Che poi mi racconterai che fate te e il tuo gruppo da necessitare un palo di professione... Remus, eh? Ti dirò, ai miei tempi mi sa che ero Sirius invece, ovvero quella che beccavano sempre quando gli altri si erano defilati... peccato la mancanza totale di fascino, ma sorvoliamo... Contenta di averti divertita! Sul Cap. 29 Grazie! ^///^ Sono molto felice di averti commossa! Sul Cap. 30 Ops.... Devo aspettarmi posta? Brrr... Sul Cap. 31 Ma grazie!!! Sul Cap. 32 Sapessi io! Odiare Peter è il minimo! Non preoccuparti per la laconicità, a meno che quel "Ti odio" non sia seguito da una maledizione senza perdono, non ci sono problemi, anzi!!! Mi hai fatto davvero tantissimo piacere con questa carrellata di recensioni, grazie!!! Un bacione grande!

Call: Grazie mille dei complimenti, mi fanno tantissimo piacere, soprattutto da chi preferisce il personaggio di Remus! Riflette il ragazzo, eh? Ah, il lupo, più che una scusa è un aiuto, perché quello mi era rimasto talmente in alto mare che senza l'intervento della bestiola non me lo ritrovavo più! XD Peter... uh, no, gli affari suoi mai. Vedrai, vedrai... (Ghigno sadico...) Scusa per il ritardo! Un bacione!

Trip: Uh, che bello, grazie, non sai quanto mi faccia piacere sapere di averti fatto venire i brividi... spero che fossero brividi buoni! Grazie e un bacione!

Joy: Allora... Pensatoio, c'è. Viveri, ci sono. Kit di sopravvivenza... ok, ho tutto. Posso cominciare a leggere? Oh, ciao Joy! Grazie per la tua recensione splendida, ne sono riemersa felicissima e soddisfatta come dopo una nuotata nei giorni afosi. Mi fa davvero tantissimo piacere quello che hai detto sulle modalità di lettura, perché anch'io sono come te, preferisco a tutto la carta stampata... forse proprio per quell'odore di inchiostro che anche a Remus piace tanto! XD E mi ha fatto tantissimo piacere che ti siano sembrate vere le sensazioni che prova Remus nel capitolo scorso. Esattamente come dici tu, spessissimo i ricordi anche miei sono guidati da un flusso di sensazioni come quello che travolge Remus nel capitolo... è un Remus molto simile a me in realtà quello che trova sicurezza nella familiarità degli odori, istintivamente, e sono contentissima che ti sia piaciuto! Ah, la voce del lupo... sai, ho come il sospetto che Remus, come molte persone estremamente razionali, tenda a considerare la sua parte istintiva come qualcosa di estraneo e pericoloso... il che lo porta a pensarla come una cosa negativa, esattamente come il lupo. (Quello che voglio dire è che questo lupo può essere anche una metafora, volendo... non è solo una volontà aliena, è anche la parte istintiva di Remus che lui cerca di controllare... per me è entrambe le cose in un certo senso.) Comunque lo si voglia interpretare, è certo che Remus ha dato l'avvio ad un processo di consapevolezza, che a quanto pare è stato estremamente più veloce di quello di Sirius! XD Urca, la cosa della risposta di James... ma sai che non ci avevo pensato a quella soluzione? Cioè, non mi era venuto in mente che Remus potesse pensare di controllare la risposta di James... si vede che era distratto in quel momento... (Uh, com'è scivoloso questo specchio... XD) Spero che nonostante mi sia bellamente dimenticata di questo particolare potenzialmente fondamentale, il chiarimento con James sia sufficiente a farmi perdonare! In effetti alludevo a questo capitolo dicendo che il comportamento di Peter avrebbe avuto anche risvolti positivi, diversamente, se non facevo comportare stranamente Remus, non avrei mai risolto quello che era rimasto in sospeso tra lui e James. Oddio, sì, in effetti l'immagine di Sirius e Remus che dormono o non dormono nello stesso letto piace anche a me, moltissimo, in ogni modo... Confesso che è una delle mie debolezze vederli dormire insieme in maniera del tutto innocente! XD Grazie mille per aver sklerato (non è mai troppo! XD) e per le cose bellissime e per la fiducia che mi fa luccicare anche le unghie. Un bacione grande grande.

Kaya: Spero tanto che ti sia arrivato il mio messaggio e che la mia casella non faccia di nuovo gli affari suoi... In ogni caso, MA FIGURATI!!!! Insomma, non ti devi assolutamente preoccupare di aver saltato un capitolo, se ti consola penso di avere almeno 235 arretrati io... XD Per non parlare di questo ritardo stratosferico... (Passiamo oltre, o finirò soffocata dai miei sensi di colpa....) Oh, mi è parso di intuire un vago risentimento verso Peter, o mi sbaglio? XD Questo ragazzo dovrebbe imparare se non altro a farsi alle volte un tegamino di affari propri, concordo. E... concordo ancora di più, soprattutto visti i futuri sviluppi! (Ghigno sadico che sta diventando pericolosamente tutt'uno con la mia faccia...) Comunque sia, grazie al lupo o al suo istinto... pare che Remus navighi nella giusta direzione. Mi consola moltissimo sapere che non avevi indovinato della pergamena, sai? Giuro, pensavo che tutti se ne sarebbero dimenticati o quasi, ero stata attentissima a non citarla più neanche per errore... Grazie per la soddisfazione! XD Be', come hai visto, alle pippe mentali che avevi giustamente previsto per Remus in seguito alla geniale rivelazione del ratto, ha messo un freno il buon James, per ora... Meno male che Remus è un ragazzo intelligente e alle sparate di Codaliscia dà meno ascolto che alla voce di James... Ah, Sirius... be', diciamo che per lui il concetto che ho appena espresso per Remus non si applica mica tanto... ma ti rimando diabolicamente al prossimo capitolo per ulteriori informazioni! XD Comunque grazie mille della recensione, mi ha reso molto felice! Un bacione grande!!!

Agartha: Peter ti manda a dire che dove si è nascosto non lo troverai mai... (Io ti consiglio di lanciare un'Avada Kedrava sotto al letto, in via di precauzione, mi arriva una vocina che ripete "Non mi troverete mai" alquanto sospetta... Ehi, un attimo, non saremo dentro l'extra di Shoebox? XD) Comunque se posso spezzare l'unica lancia che spezzerei mai in suo favore, sulla questione della sua intolleranza verso i gay il ragazzo è rimasto fermo a quando aveva undici anni, temo... cioè, ad undici anni gli altri prendevano in giro, e sembrava la cosa giusta all'epoca, poi James e company non hanno più detto niente, e lui poverello è rimasto indietro sugli aggiornamenti. Cioè, non è che si può pretendere che avesse una sua idea da solo, se loro non gli dicono cosa pensare lui come fa? XD Ok, fine della difesa di Peter. ^__- Ah, il dolce risveglio di Remus... Lo sai, sembrerò matta, ma avevo cercato di rendere tutto il capitolo un pochino ovattato, molto tranquillo... per poi fare arrivare Peter come doccia fredda. Mi par di intuire dalla tua recensione che più o meno mi è riuscito! XD Però, ecco, i benefici della rivelazione di Peter mi sembra che ci siano stati... Se fosse andata diversamente, dubito che Remus e James si sarebbero chiariti per bene, mi ci voleva un'azione un po' traumatica per sbloccarli definitivamente! E come al solito avevi azzeccato benissimo dove sarebbero andati a parare i pensieri di Remus, ma per fortuna James gli ha chiarito le cose... Oh, sono davvero felice di averti fatto sentire le sensazioni di Remus, è un complimento bellissimo!!! ^///^ E per finire... ti ha soddisfatta quello che è successo a James in questo capitolo? Grazie mille del commento e dei complimenti! Un bacione grande!

Aviendha: Ma salve! ^^ Piacere di conoscerti! Mamma mia, hai letto davvero tutto in una volta? Complimenti per la pazienza! XD Ehm... temo che tu sia capitata nel momento in cui Peter non è proprio al massimo della sua simpatia... capisco le intenzioni bellicose, ti confesso che ogni tanto mi verrebbe da scrivere "e un pianoforte dispettoso cadde dal nulla, ponendo fine per sempre alla vita dannosa di Peter Minus"... o amenità simili! XD Ma il mio sadismo non arriva a tanto... o meglio, magari arriva anche oltre, ma in quel caso Peter mi è utile! XD Sul resto della storia... Be', il comportamento di James è effettivamente strano, lo riconosco... ma se tanto mi da tanto, credo che in fondo aiuterà il cementarsi dell'amicizia tra i Malandrini, che ci piace tanto. In fondo poi adesso la fase di James insopportabile è passata, e i ragazzi sono ancora molto uniti, il che non può che essere che un bene... Oh, sono molto contenta che ti piaccia Remus-Gollum, sai? Non ero sicurissima di come risultasse quando l'ho scritto, anche se mi piaceva l'idea! Grazie davvero! (So che non c'entra, ma mi è venuto in mente: posso chiederti il significato del tuo nick? Ha un suono bellissimo!) In conclusione, grazie per la pergamena, altro che Piton! Mi ha fatto davvero tantissimo piacere! Un bacione!

DarkElectra: Ero quasi preparata ad un monosillabo, sai? XD Ma penso di essere contenta di non averti fatto ancora venire un colpo, non credo di essere pronta a fare a meno di te! XD Il tuo commento mi ha fatto diventare di uno di quei colori che dal rosso virano paurosamente verso il viola con gradazioni di un bel blu cianotico, non so se mi spiego... GRAZIE!!! Insomma, solo... grazie. Passerei oltre, perché questo colore mi si addice poco ed ho anche il dubbio che non sia salutare... XD Mi fa piacerissimo che ti piacciano gli istinti del lupo di cui è preda Remus. Soprattutto che risultino vagamente erotici!!! Detto da te, poi, che so preferiresti in generale vederli rivolti a qualcun'altra... ancora di più! ^_- Come hai visto, la scena del colloquio con Peter l'ho tagliata, in fondo è facile immaginare come è andata, più o meno, e mi interessava più pensare alle conseguenze... Che poi mi pare non siano solo negative. (Ora, per favore, consideriamo che tecnicamente in questo capitolo c'è stato solo un movimento inconsulto di Remus e una caduta di James. NON ho fatto succedere nulla... No, sai, è che il mio zoo domestico sta diventando un po' difficile da gestire... XD) Ok, sono lieta di sapere che qualunque cosa il tuoi appunti abbiano contratto era transitoria. E immagino che il lupo di tua scelta sia quello di Cappuccetto Rosso (altrimenti mi vengono in mente pensieri inappropriati, che ad essere sincera mi vengono in mente anche con quello di Cappuccetto, ma sorvolerei, anche perché siamo in una PG-13 è non è il luogo... XD), quindi ti auguro la buonanotte, anche se a questo punto la buonanotte è per la prossima volta che andrai a nanna! XD Grazie mille, sogni mannari e un bacione grande!

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Capitolo 35
*** Punizione e Confidenze ***


Punizione e Confidenze

Punizione e Confidenze

 

2 Marzo 1977

 

Sirius aveva sempre sinceramente creduto che il dovere di un buon Malandrino fosse quello di non lamentarsi mai di una punizione meritata. Quello che per tanti studenti era motivo di tristezza, per lui doveva esserlo di orgoglio. Faceva parte del gioco venire beccati quando si combinavano guai coscienziosamente praticamente ogni giorno, e le stesse punizioni erano i rischi del mestiere.

Però quel giorno di marzo non poteva evitare di pensare che quella punizione faceva veramente schifo.

Le serre erano umide e innaturalmente calde, e la pioggia che scrosciava sui vetri non faceva altro che aumentare quell'umidità. Sirius dopo meno di mezz'ora passata a concimare quei milioni di piante era sudato fradicio, la camicia incollata alla pelle e i capelli disgustosamente appiccicati alla fronte. Sudava talmente tanto che gli bruciavano gli occhi, cominciava ad avere mal di schiena a furia di stare chinato su quelle piante orribili, e ormai si era convinto che non esistesse al mondo un odore più disgustoso di quello che gli stava impregnando i vestiti. L'odore dolciastro delle piante medicinali unito a quello rivoltante del concime e, da qualche minuto, anche a quello del suo sudore, gli stavano facendo venire il voltastomaco.

Inoltre quelle piante assurde dovevano essere trattate nei modi più disparati, e né Sirius, né Peter che, in condizioni non tanto migliori, lavorava poco distante, avevano mai prestato abbastanza attenzione ad erbologia per sapere come. Il che implicava che dovevano spesso consultare un grosso libro che la Professoressa Calendula aveva messo a loro disposizione, non solo per sapere quale tipo di disgustoso concime usare, ma anche per evitare di avvicinarsi imprudentemente ad una graziosa pianticella che potesse loro staccare un dito con un morso.

Sirius, poi, voleva disperatamente essere in punizione con James, o con Remus magari, invece che con Peter. Con James ci sarebbe stato da ridere, come sempre. E Remus probabilmente avrebbe saputo dove mettere le mani, sebbene neanche lui avesse proseguito lo studio di erbologia dopo i GUFO. Invece Peter sbuffava e non gli rivolgeva la parola. Non gli rivolgeva la parola da un po', in effetti. Sirius l'aveva notato da qualche giorno, quindi quella mattina l'aveva coinvolto nel preparare quello scherzo mal riuscito proprio per cercare di tirargli su il morale. In genere per quel tipo di attività (stregare le armature velocemente e prima di lezione) James era più indicato come complice, ma l'incantesimo era talmente semplice quella volta che Sirius poteva farlo in fretta da solo, quindi tutto quello che gli serviva era un buon palo, e Peter si sarebbe di certo offeso se non l'avesse chiesto a lui.

In ogni caso, pensava Sirius mentre si rialzava pulendosi distrattamente le mani luride sui pantaloni altrettanto luridi, Peter avrebbe potuto per lo meno chiacchierare, per far passare il tempo. Invece se ne stava all'altro capo della fila di piante, tutto concentrato sul suo lavoro, come se davvero gli importasse di estirpare quella vitalba infestante. Strano comportamento, quello di Peter in quegli ultimi giorni. Cose come studiare fino a dopo che tutti erano andati a letto in sala comune, rifiutare una mano per i compiti e prestare attenzione tutto concentrato persino ad Incantesimi non erano assolutamente nello stile di Codaliscia.

Più ci pensava, più Sirius non sapeva se aveva voglia di ridere o di urlare. Prima James che si comportava da idiota per mesi, chiudendosi nelle sue paranoie fino quasi a diventare ridicolo. Poi Remus e quella sua assurda convinzione di essere un mostro, qualche settimana prima. E adesso anche Peter era impazzito. Di quel passo sarebbero finiti tutti al San Mungo prima ancora del diploma, lui per primo, se continuava a guardarsi attorno e a vedere i suoi amici comportarsi come folli senza avere idea del perché.

Sirius si era stufato di tutta quella situazione, in realtà. Aveva già i suoi problemi, non di poco conto, con il caos che si agitava nella sua testa ogni volta che ripensava a quello che aveva capito la passata Luna piena (e ci pensava dannatamente spesso, addirittura durante gli scherzi, cosa che ad essere onesti quella mattina stessa gli aveva un po' bloccato i riflessi quando aveva visto quella dannata scala andarsene per i fatti suoi.). E poi doveva badare a se stesso, e la sua vita non era proprio rose e fiori in quel periodo, nonostante si ritrovasse fin troppo spesso perso in qualche riflessione che gli faceva stringere lo stomaco in modo quasi piacevole. E c'era Remus, anche se Sirius non era proprio sicuro che fosse giusto pretendere di badare anche a lui.

Insomma, in tutto quel caos, non era proprio il caso che Peter cominciasse a fare il misterioso. Non potevano impazzire tutti insieme i Malandrini, o sarebbe stata la fine. Era necessario che Codaliscia aspettasse il suo turno, adesso era Sirius che aveva diritto di dare di matto, e gli altri si mettessero in fila. Bisognava chiarire questo problema, e subito.

-Oh, Codaliscia! Si può sapere che accidenti ti prende? Un gatto ti ha mangiato la lingua, o ti sei preso la malattia di James? Perchè non parli?- chiese al suo amico.

Forse, pensò Sirius, era stato un po' brusco. Peter aveva alzato gli occhi e la sua espressione era sembrata quasi di panico.

-Cosa? No, niente. Io... ecco... sì, be', sono solo un po' stanco.- rispose incerto Pete, guardando la pioggia che batteva sui vetri della serra come se fosse uno spettacolo interessante.

Ok, evidentemente Sirius era stato decisamente troppo brusco. Era Remus quello bravo nel convincere gli altri ad aprirsi, ma questo non significava che Sirius avesse il diritto di terrorizzare il povero Codaliscia, per quanto alle volte potesse essere divertente. Il ragazzo decise quindi di provare ad essere un po' più gentile perché, a parte le cazzate e le battutacce sui gatti, animali di cui Peter aveva una discreta paura, quello che aveva davanti era uno dei suoi migliori amici. E persino Sirius era capace di comportarsi da persona seria (be', quasi) quando era importante che lo facesse per i suoi amici.

Si avvicinò quindi a Peter, che nel frattempo era tornato a prestare attenzione alla sua vitalba infestante, e gli posò una mano sulla spalla in un gesto amichevole. La reazione di Peter lo lasciò di sasso per un attimo. Il ragazzo saltò via come se si fosse scottato, poi si allontanò di un passo e lo guardò come se avesse davanti un qualche essere strano con una testa di troppo.

Quella reazione spropositata stupì Sirius, e quello sguardo, spaventosamente simile ad alcune occhiate che aveva ricevuto a casa sua nel corso degli anni, lo fece immediatamente incazzare. Si sforzò di stare calmo, ma non era facile. Se c'era un motivo per cui valeva la pena di essere praticamente un senzatetto, era non dover più sopportare di essere guardato come un insetto disgustoso. E non esisteva un solo motivo valido per cui Peter dovesse guardarlo così, e non parlare, per di più. Non aveva fatto niente. Voleva solo parlare con lui, ed era davvero chiedere troppo che adesso, almeno, Peter si spiegasse?

Forse Peter aveva notato la tensione e la rabbia nello sguardo di Sirius, perché si affrettò a ricomporsi.

-Scusa, Sirius, ero concentrato e non ti ho sentito avvicinarti... mi hai spaventato, sì, ecco tutto.- balbettò Peter.

-Questa è una cazzata.- ringhiò Sirius.

-No, vedi... è che sono un po' nervoso in questo periodo e...-

-Balle.- lo interruppe Sirius. Peter non era capace di mentire.

-Io... ecco vedi è che...-

-Piantala di prendermi in giro, Peter. Se c'è qualcosa che non va, dimmelo e basta.- sbottò Sirius.

Peter alzò gli occhi verso di lui e deglutì. Sirius ebbe l'impressione di vedere un lampo inusuale di determinazione nei suoi occhi, prima che Peter dicesse:

-Mi dà fastidio che mi tocchi.-

Sirius rimase di sale. L'istinto gli suggeriva di fare qualcosa a metà tra urlare e massacrare Peter di botte. Invece rimase fermo respirando forte, gli occhi sgranati, e si sforzò con tutto se stesso di non fare nessuna delle due cose.

-Per quale assurdo motivo?- chiese, ma temeva di conoscere la risposta, e allo stesso tempo si chiedeva come poteva essere così dannatamente trasparente.

Peter sospirò, ma a quanto pareva era determinato ad andare fino in fondo con la questione.

-Senti, Sirius, mi dispiace, non prendertela. Ma... ho scoperto di quel bacio, e ecco... Non posso evitarlo, mi infastidisce...-

-Quale bacio?- chiese Sirius, ma sapeva di cosa Peter stava parlando.

-Hai capito, Sirius. Senti, io voglio davvero essere vostro amico, ma questa cosa mi dà un po' fastidio... N-non voglio comportarmi da stronzo, ma mi ci vorrà un po' per abituarmi. Potete... evitare di starmi troppo vicino, per un po'?-

Sirius era convinto di essere stato molto discreto, per quanto gli era possibile essendo pur sempre Sirius Black, e non si spiegava come Peter potesse aver capito che lui provava qualcosa per Remus. L'unica cosa davvero spiegabile di quella questione era il fatto che Peter si sentisse a disagio, in realtà, dal momento che quel tipo di argomenti lo avevano sempre infastidito anche in via teorica. Doveva aspettarselo, pensò, e anche se non gli faceva piacere, pensava di poter avere la pazienza di sopportarlo.

Però Peter aveva capito male le cose, e Remus non c'entrava nulla. Questa era una cosa che Sirius voleva chiarire, almeno. Se Codaliscia si sentiva a disagio con il fatto che a lui piacesse un ragazzo, allora gli sarebbe stato lontano, anche se gli dispiaceva. Ma Remus non si meritava certo di venir evitato per una sciocchezza fatta mesi prima! Non sarebbe stato giusto.

-Ok, Peter, va bene. Però ascoltami, è importante: Remus non ha nulla a che fare con questo, davvero.-

-Che c'entra Remus, adesso?- chiese Peter a sorpresa. -Lui non sapeva neanche di te e James!-

Sirius cadde dalle nuvole.

-James?- chiese, evidentemente stupito.

-Sì, tu e James avete una storia, no?- chiese Peter, e Sirius si accorse dal suo sguardo che ne era davvero convinto. Quasi rise della stupidità di tutta la situazione. Il fatto che se ne stesse nella serra, sudato fradicio, a parlare con un Peter talmente a disagio che si stava rosicchiando le unghie, e che per di più avessero parlato per almeno dieci minuti di due cose completamente diverse, aveva qualcosa di comico.

-Frena, Codaliscia. Io e James non abbiamo una storia! Come ti è venuto in mente?- chiese, sollevato.

-Vi ho... sentiti parlare ad Incantesimi qualche settimana fa. James diceva che tu l'hai baciato.-

-Oh, ok. Quel bacio. Non significa niente, Peter. Era solo curiosità. James si chiedeva da un po' come fosse baciare un ragazzo, sai? Allora gli ho tolto il dubbio. Ma non c'è nulla tra di noi, non l'ho mai visto più preso dalla Evans!- rispose Sirius, sollevato. Dopotutto, Peter non aveva capito la verità, e dopo le sue recenti riflessioni, lo sollevava non dovergli spiegare tutto. Si sentiva troppo in imbarazzo a parlarne persino con James.

Anche Peter sembrava sollevato.

-Oh, io... non avevo capito niente!- esclamò.

-Proprio così, Pete, vecchio mio. Allora mi pare che sia tutto a posto, giusto?- chiese Sirius, speranzoso.

La pioggia sui vetri aumentò, e per un attimo fu l'unico rumore a risuonare nella serra.

Poi Peter chiese:

-Ma perché hai pensato che parlassi di Remus prima?-

E Sirius seppe che per l'ennesima volta aveva aperto la bocca prima di pensare, e si era fregato con le sue mani. Cominciava davvero ad odiare quel lato del suo carattere.

A quel punto, fregato per fregato, decise di dire la verità. Aveva davanti Peter, che non era James, ma era comunque uno dei suoi migliori amici. Gli pesava non avere nessuno con cui parlare di quella rivoluzione di sentimenti degli ultimi giorni. Parlarne con Remus era del tutto fuori questione, e nonostante avesse chiarito con James e ne fosse felicissimo, sapeva che era meglio che gli desse un po' di tempo perché dimenticasse la gelosia che aveva provato, prima di scaricargli addosso il peso di quella nuova certezza che aveva scoperto di avere. Peter invece era il confidente ideale in quella situazione. Anche perché Sirius lo conosceva bene, e sapeva che quello che spaventava e infastidiva Peter erano le cose che non conosceva o non capiva. Sirius sapeva che se gli avesse spiegato bene la situazione, Peter avrebbe capito. O almeno sperava, ma decise di rischiare.

-Ho pensato a Remus perché sono innamorato di lui.- rispose, sicuro. Ok, l'aveva detto. Faceva un effetto strano, ma l'aveva detto ad alta voce, e questo semplice fatto lo faceva diventare molto più vero. Non si tornava indietro.

Peter era rimasto a fissarlo a bocca aperta. Sirius poteva quasi vedere i meccanismi del suo cervello che si muovevano frenetici, digerendo quella strana informazione.

-Sirius, non ti ho mai sentito usare la parola "innamorato".- disse Peter, incredulo.

-Già. Perché non sono mai stato innamorato.- rispose, ancora sicuro. Stava diventando più facile dirlo, e, stranamente, Sirius sentiva che confidarsi con Peter gli faceva bene.

Peter si sedette a terra a gambe incrociate. Poteva sembrare una reazione esagerata, ma nel codice di comportamento dei Malandrini, da anni, significava in realtà un invito a sedersi e a raccontare tutta la storia. Sirius accettò l'invito, stravaccandosi poco compostamente a terra, e raccontò.

Più parlava della nascita e dell'evoluzione dei suoi sentimenti a Peter che lo ascoltava silenzioso, più era contento di averlo fatto. Mentre raccontava coglieva tanti piccoli dettagli e segnali che non aveva mai ricollegato, e quando ebbe finito il discorso aveva un quadro molto più chiaro della situazione, al punto che si sentì molto stupido per aver realizzato quello che gli stava succedendo solo due settimane prima.

Peter sembrava meno stravolto di prima. Sirius sospettava che il suo racconto, semplice e diretto, avesse spaventato l'amico molto meno di quanto l'avesse fatto qualche informazione sparsa colta per caso. Con Peter era sempre così, anche con le materie scolastiche.

Infatti quando parlò, Peter sembrava decisamente molto meno schifato di poco prima.

-Non avevo proprio capito niente... Cioè, sono mesi che tu hai una cotta per Remus, e io non mi ero mai accorto di niente... Mi ero fatto un'idea diversa di come fosse provare dei sentimenti per un ragazzo.-

-Che vuoi dire?-

-Che mi sembra tutto così... normale.- rispose Peter, arrossendo. Sirius sospettò che il suo amico stesse cercando goffamente di scusarsi dei suoi pregiudizi.

-Già, be', beato te. A me è preso un colpo quando ho realizzato!- scherzò Sirius. Un po' era vero, un po' però non si era mai sentito così bene.

Peter sorrise, ancora assorto. A Sirius sembrò di cogliere un po' di qualcosa che sembrava dispiacere nel suo sguardo quando il suo amico alzò la testa, ma non avrebbe potuto giurarci.

-Ok.- disse Peter, -Ok. E' ancora un po' strano a pensarci, ma me ne farò una ragione, davvero.-

Sirius annuì. -Vuoi che ti stia lontano?- chiese, incerto.

-No. Te l'ho detto, mi sembra una cosa normale. Non mi fa lo stesso effetto di quello che pensavo prima.-

-Ok, allora.-

Sirius fece per alzarsi e tornare al suo lavoro, che era stato trascurato per quasi un'ora. Dovevano sbrigarsi se volevano fare in tempo a farsi una doccia prima di cena, e Sirius non si sarebbe presentato in Sala Grande con quell'odore disgustoso addosso. A meno che non dovesse sedersi per qualche strano motivo vicino a Mocciosus, pensò, il che avrebbe avuto probabilmente il lato positivo di farlo dare di stomaco davanti a tutta la scuola. Ma non voleva abbastanza male a nessun Griffondoro per fare una cosa del genere.

-Sirius?- chiamò Peter, mentre si rialzavano e tornavano al loro schifoso lavoro. Sirius si voltò.

-Lo accetteresti un consiglio?- chiese Peter, incerto.

Sirius annuì. Primo, non sarebbe stato gentile  rifiutare un consiglio dopo che Peter aveva fatto tanti sforzi per capire e accettare la situazione. E in secondo luogo, cosa ancora più importante, Peter aveva la qualità di essere un buon ascoltatore e un buon osservatore, e questo poteva voler dire che i suoi consigli a volte potevano rivelarsi utili.

-Non parlarne con Remus per il momento.-

Sirius si stupì. Certo, aveva pensato di aspettare un po' e di osservare il comportamento di Remus, ma in genere gli amici non avevano il repertorio di consigli incoraggianti come "fatti avanti" e simili? Lui faceva così quando James parlava della Evans. Non che ci fossero stati mai risultati geniali, in quel senso, ma Sirius era segretamente convinto che la perseveranza avrebbe portato risultati nel caso del suo amico.

Si rimisero al lavoro, anche se Sirius continuava a rimuginare su quello che aveva detto Peter. Mentre versava lo sterco di Drago liquido sulle disgustose pianticelle azzurre dal nome impronunciabile, decise che forse, forse, era il caso di dare ascolto a Peter, almeno per il momento. Sirius stesso non sapeva se si stava convincendo di questo perché era la via più facile per non rischiare la sua amicizia con Remus, o perché Peter sembrava così convinto, ma quando la Professoressa Calendula riconsegnò ai due Malandrini le bacchette, congedandoli, qualche ora dopo, Sirius si era convinto a starsene buono ed aspettare, non sapeva esattamente cosa, prima di parlare con Remus di tutta quella faccenda.

 

 


 

Rileggo questo capitolo e non mi pare un gran che. Proprio per nulla. Eppure mi ci sono volute 8 ore, sparse in quasi una settimana, solo per scriverlo. E' assurdo. Ok, un po' la colpa è di Sirius, perchè non è facile costringerlo a ragionare quando vorrebbe solo spaccare la faccia al ratto omofobo. Ma mi chiedo che diavolo succede a questa storia per essere diventata così lunga da scrivere. Oh, be', problema mio.

Allora, che cosa ho combinato? Un conto è Remus che parla con James. Ma Sirius che si confida con Peter? E' proprio in crisi questo ragazzo. Forse non è evidente come era per James, ma temo che Sirius si senta abbastanza insicuro al momento, e io, sinceramente, visto il caos che deve avere in testa, non mi sento di biasimarlo!

Ma la vera domanda è: che razza di consiglio gli dà Peter? E per quale motivo gli consiglia una cosa così stupida? La risposta nel prossimo capitolo. E se vi è sembrato inusuale lo scambiarsi confidenze tra Sirius e Peter... il prossimo capitolo Peter si confiderà con una persona ancora meno probabile! Volete provare ad indovinare chi?

 

Joy: Oh, Joy, meno male, non avrei saputo come fare se ti avessi persa per astinenza! XD Ma ciao!!! Dura la vita, eh? Anche da questa parte del monitor! Dicevamo? Il bandolo della matassa? Be', fai i tuoi conti, ho cominciato a scrivere la storia in aprile, e a maggio avevo già in mente tutta la trama, capitolo per capitolo... Ora siamo a dicembre giusto? Quindi, facendo una mano di conti, manca poco al parto! XD Ok, in realtà devo ancora scrivere i capitoli finali, in pratica l'ultimo giro di punti di vista... E non ho molto vantaggio, visto che con questo capitolo inizia il penultimo giro! Comunque, manca davvero poco. Ci avviamo verso la conclusione, sì, i sentimenti sono chiari, adesso bisogna vedere chi per primo vuoterà il sacco... e come contribuiranno amici e nemici. Oh, grazie per il supporto morale sullo strafalcione di Remus (Che poi in realtà è mio!), non hai tutti i torti, altro che Luna, io nelle sue condizioni avrei avuto bisogno di una rianimazione, altro che pergamena! XD Io e Remus siamo molo contenti di essere stati perdonati, davvero. E sai, non c'è poi bisogno di usare eufemismi! E' esattamente da quello, sì, proprio quello che stai pensando, che Remus si è lasciato trasportare, sai? XD E, temo, io pure! XD Scherzi a parte, grazie mille soprattutto della comprensione. E monito futuro per me, meglio scrivere ragionando con la logica che con gli ormoni! ^_- Grazie, davvero, e un bacione grande! P.S. Ti è arrivata la mia mail, o devo uccidere un'altra volta la mia casella???

Trip: Mi sa che ti ho fregata, o sbaglio? XD Sarebbe stato intelligente da parte di Sirius parlare con Lily, avrebbe rimesso le cose a posto, vero? Invece Peter fa dei danni... una deviazione sulla buona strada, ma ti assicuro, non di molto. Giusto per dare un po' di tormento a Sirius! XD Oh, e sapessi io che voglia ho di arrivare al finale! XD Grazie del "tifo da stadio", e un bacione!

Call: Ma ciao, scusa il ritardo dello scorso aggiornamento! Sì, Remus è stato molto diretto nell'ammettere quello che prova per Sirius... se pensiamo che Sirius le prime avvisaglie le ha avute mesi prima! XD Probabilmente una volta che si è reso conto, ha avuto l'onestà di ammettere la realtà più in fretta, il nostro licantropo preferito! XD E mi sa che hai già visto... Peter OVVIAMENTE combina guai! E' nella sua natura, e chi sono io per ostacolarla? XD Dunque, per rispondere alla tua domanda... la storia si conclude con questo anno scolastico. Quindi non ci sarà il momento in cui James e Lily si mettono insieme (che è nel settimo), né la guerra vera e propria, né soprattutto la morte di Sirius. Quella proprio è una cosa che non riuscirei mai a scrivere! Non sono capace di ragionare senza un minimo di lieto fine! XD Grazie mille per i complimenti, e un bacione!

Agartha: Ciao! Sono contenta che il capitolo ti sia sembrato piacevole! Sì, James ha proprio trovato un suo equilibrio, sa cosa vuole davvero, ora. E gli perdoniamo un po' di reticenza a parlare con Remus, vero? sarà che glielo dice Lily, ma in fondo non gli ci vuole poi tanto a convincersi a farlo. Il suo fondoschiena non ne trae giovamento, concordo, ma è troppo buffo James che cade per poter evitare di metterlo! XD Per fortuna che Remus non è riuscito a baciarlo... Sai, penso che se anche ci fosse riuscito la situazione si sarebbe comunque evoluta in questo modo, tranne che IO sarei stata linciata da qualcuno, quindi voi non lo avreste mai saputo! XD Ah, sì, Remus è molto confuso, vero? E ora anche Sirius. Il che mi porta a dirti che per avere un chiarimento definitivo tra di loro bisognerà aspettare un po', ancora. E a questo proposito, se vuoi ringraziare qualcuno per questo momento di stallo, Peter è sempre sotto il letto! XD In ogni caso, sì, sono convinta che Peter quando crede di usare la sua testa faccia più danni che altro, sia che si tratti di dare un consiglio a Sirius, che di schierarsi in una guerra... In ogni caso, grazie davvero, sono proprio contenta di sapere che ti piace ancora l'evoluzione di questa storia! Grazie mille dei complimenti e un bacione grande!

DarkElectra: Ok, senza parole. Abbiamo declassato da monosillabo a silenzio, è un buon segno? Speriamo! XD Oh, mi dispiace, sì in effetti il capitolo scorso non presenta nessuna crudeltà gratuita... strano vero? E non badare alla vocina di James che dice "E il mio sedere allora?", è ovvio che sta farneticando! XD In compenso, poi, mi sono rifatta con Peter in questo capitolo... Così, giusto per fare un po' di danno! Urca... meno male che non sono ancora andata a leggere la tua fic (Per inciso, scusa, davvero, è in cima alla lista delle cose da fare, giuro! E sì, ho davvero una lista scritta, giuro!), altrimenti mi sarei sentita davvero in colpa! Il plagio non è una bella cosa, invece così possiamo dire che abbiamo avuto un collegamento neurale improvviso via internet, non fa figo? XD Tipo un cervello in due! (Io, se non ti dispiace, prenderei la parte slasher del cervello, ok? XD) Basta, arginiamo le idiozie. Lily si commenta da sola in senso buono o in senso cattivo? Cioè è brava perché spedisce James da Remus, o è bastardella perché fa quelle cosucce tipo sfiorargli la mano, che James va su di giri? XD Sono contenta che ti siano piaciuti James e Remus... si sono avverati i tuoi timori su Peter e Sirius? La tua teoria della bonaccia... Non so se sarà indicativo, ma il prossimo capitolo si chiama "Aria di Tempesta"... Ok, adesso se vuoi farmi del male fisico, puoi... Non volevo sconvolgerti. Ti posso tranquillizzare dicendo che il peggio dovrebbe essere passato? No? Cos'è quella faccia? Uh... ecco... sì, dovrei proprio scappare, ora... c'è... ehm... qualcosa di là che... barrisce... Non ti dispiace se sono riuscita a darti una risposta persino più nonsense della tua recensione, vero? XD Scherzi a parte, grazie davvero, per i complimenti, per la pazienza, e per esserci. Un bacionissimo!

 

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Capitolo 36
*** Aria di Tempesta ***


Aria di Tempesta

Aria di Tempesta

 

21 Aprile 1977

 

Vi è mai capitato che la vostra esistenza, prima così regolare, improvvisamente prenda un ritmo strano, imprevisto, e che vi sentiate sballottati nel tempo, alternando periodi frenetici in cui succedono troppe cose per poterle analizzare, ad altri così tranquilli e monotoni che quasi sembrano essere passati in un battito di ciglia quando ci si guarda indietro?

Questa era la domanda che Peter aveva voglia di fare a tutti gli studenti che incontrava, in quel pomeriggio di primavera.

Era una riflessione che non si addiceva molto al Malandrino. Peter stesso lo sapeva, eppure continuava a chiedersi incessantemente come fosse possibile che l'ultimo mese fosse passato così in fretta da farsi dimenticare.

Ricordava chiaramente la conversazione che aveva avuto nella serra con Sirius, come se fosse il giorno prima, anche se era avvenuta ai primi di marzo. Quello era stato senza dubbio un evento notevole, particolare, memorabile. E poi? Un periodo di nulla assoluto. C'erano state le lezioni, certo, ma anche il buon voto, che aveva straordinariamente preso in Trasfigurazione i primi di aprile, era passato quasi sotto silenzio nell'atmosfera ovattata che sembrava avvolgere la sua mente.

I Malandrini se ne erano stati insolitamente tranquilli nell'ultimo periodo. Non c'erano state azioni punitive contro i Serpeverde, né memorabili sfide a Quidditch, e neppure punizioni particolarmente eclatanti da svolgere. Nulla. Il tempo rispetto a Marzo era molto migliorato, tanto che quella primavera sembrava quasi volgere con largo anticipo all'estate. In effetti in quel momento la maggior parte degli studenti se ne stava nel parco della scuola, chi impegnato a studiare o ripassare (non era un periodo tranquillo dell'anno da quel punto di vista), chi con gli amici a scherzare, e un paio di Tassorosso del quarto anno insolitamente coraggiosi avevano tentato un bagno nel lago, ritirandosi in fretta dentro il castello poco dopo, ghiacciati fino alle ossa.

La scuola sembrava fervente di attività come al solito, ma per Peter quello continuava ad essere uno strano interludio, dopo il caos che aveva agitato la sua esistenza nei mesi precedenti. Possibile che non fosse successo proprio nulla? In realtà, ovviamente, qualcosa di rimarcabile c'era stato in quel periodo, ma non si trattava di eventi notevoli che meritassero di essere ricordati, quanto di quello che a Peter sembrava un riassestamento interno delle dinamiche del gruppo dei Malandrini.

Probabilmente anni dopo Peter si sarebbe ricordato una sola cosa che aveva fatto in quei quasi due mesi: osservare attentamente i suoi amici. E purtroppo, quello che aveva notato aveva confermato le teorie più pessimistiche che Peter aveva formulato nella sua testa già all'inizio di Marzo, dopo aver parlato con Sirius.

James era tornato il James allegro e indisciplinato che era sempre stato. Questo rappresentava un miglioramento notevole. Peter si era reso conto, dopo aver parlato con Sirius e avergli confidato il suo disagio, che in fondo aveva reagito con fastidio all'idea che ci potesse essere una relazione tra due suoi compagni di dormitorio soprattutto perché riteneva che una cosa del genere non fosse del tutto normale. Continuava, scioccamente, ad immaginarsi che James sarebbe improvvisamente diventato una persona diversa da quello che era. Invece, dopo il famoso bacio, James era ritornato il vecchio James, al punto che Peter si era ritrovato a pensare che dopo tutto poteva anche trattarsi di una cosa decisamente positiva.

Svaniti i timori di veder cambiare improvvisamente i suoi amici in persone strane, Peter si era tranquillizzato. Aveva ricominciato a parlare con James, e si era anche sforzato di non rimanerci male quando aveva capito che James era stato così preso da altro in quel periodo, da non essersi accorto che Peter si era allontanato. Ma questo non era importante.

La situazione sembrava migliorata, dunque, tra i Malandrini. Ma solo all'apparenza, purtroppo.

Perché Peter, osservando, si era reso conto che tra i Malandrini c'era una bomba pronta a scoppiare, e cosa si sarebbe salvato dalla sua esplosione non lo sapeva.

Aveva notato tre cose. La prima era il comportamento di James nei confronti delle due persone che, secondo Peter, erano per lui le più importanti: Sirius e la Evans. Il Ramoso che aveva sviluppato una sorta di tic nervoso, quello di spettinarsi i capelli in presenza di Lily Evans, e che per anni aveva fatto il pavone ogni volta che lei compariva, era semplicemente scomparso. Come se non avesse mai avuto una cotta incredibile per lei, James ora le parlava nei corridoi, la salutava entrando in Sala Grande e spesso semplicemente chiacchierava con lei la sera dopo cena. Come se fosse la cosa più naturale del mondo. A Peter quello sembrava il comportamento di una persona perfettamente a suo agio, il che poteva significare solo una cosa: la cotta di Ramoso per la Evans non c'era più.

Invece, Peter constatava ogni giorno, James sembrava un altro con Sirius. Ogni volta che i due parlavano sembrava che James si preoccupasse di essere al riparo da orecchie indiscrete, e per di più sembrava trovare ogni pretesto per passare del tempo da solo con lui.  Spesso dalla sua espressione sembrava aspettarsi che Sirius gli dicesse qualcosa, qualcosa che James voleva sentirsi dire, da un momento all'altro. Peter era sicuro di sapere grosso modo di che si trattasse, e questo lo spaventava.

Probabilmente James era convinto, dopo il bacio tra di loro, di poter essere per Sirius più di un amico, e questo era terribile, perché Peter aveva la certezza che per Sirius non era così. Infatti Felpato in quel periodo aveva parlato spesso con Peter, e lui sapeva per certo che qualunque cosa Sirius provasse per Remus, era ancora lì e sempre più forte. E questa era la seconda cosa che Peter aveva notato.

Lui aveva continuato a consigliare a Sirius di non parlare con Remus, e Sirius, insolitamente remissivo, aveva seguito quei consigli. Peter sperava sinceramente che col tempo i sentimenti di Sirius sarebbero cambiati, per il suo bene. E questo a causa della terza cosa che il ragazzo aveva notato.

Remus passava più tempo del solito con James. Spessissimo era Lunastorta a cercare l'amico, sottraendo tempo anche ai suoi preziosi studi, e a volte Peter li sentiva parlare di nascosto di notte, dopo che Sirius si era addormentato. Di cosa parlassero non lo sapeva, ma a quel punto sapeva cosa stava succedendo, ed era questa la bomba pronta a scoppiare e a distruggere i Malandrini. E Peter aveva giurato a se stesso che avrebbe impedito che succedesse, ma non aveva idea di come fare.

Il punto era che Em aveva ragione quando a Capodanno aveva raccontato quella bizzarra teoria ad un Peter troppo ubriaco per prenderla nella dovuta considerazione. Continuava a darsi dell'idiota per questo. Em c'era arrivata prima, ma ora era tutto chiaro anche a lui, e il quadro della situazione faceva provare a Peter la sensazione che quel periodo di calma fosse solo una pausa fra la tempesta che c'era stata e quella, molto più terribile, che si prospettava all'orizzonte.

E qui i pensieri di Peter inesorabilmente si arenavano. Doveva fare qualcosa, ma a parte frenare Sirius, cosa che per il momento gli riusciva, non aveva la più pallida idea di cosa. A questo punto del ragionamento, per di più, in genere, Peter aveva un mal di testa incredibile.

Proprio per rilassarsi e distrarsi quel giorno Peter aveva deciso di incontrarsi con Em nel parco, per godersi la compagnia della sua amica e togliersi dalla testa quei tarli fastidiosi.

Mentre continuava a pensare aveva superato la quercia e percorso una buona parte del sentiero che costeggiava il lago, la cui superficie era appena agitata dai tentacoli della Piovra Gigante che sembrava essere emersa nel centro dello specchio d'acqua per godersi un po' di sole. Pochi metri più avanti, Em lo aspettava seduta nell'erba, e agitò una mano sorridendo quando lo vide avvicinarsi.

Peter ricambiò il saluto, allegro. Aveva proprio voglia di vedere la sua amica, in quel periodo l'aveva un po' trascurata, preso come era da altri impellenti problemi.

Em però non era da sola. Seduta nell'erba di fianco a lei c'era Lily Evans. Peter non si aspettava di vederla, e la salutò un po' esitante sedendosi vicino a loro.

Em, probabilmente vedendo la faccia stupita di Peter, si affrettò a spiegare a gesti che aveva incontrato la ragazza più grande qualche minuto prima, e che Lily aveva detto che le avrebbe fatto piacere fare una chiacchierata con lei. Peter poteva essere così gentile da aiutarle e parlare con loro?

Peter era sempre molto felice di aiutare Em. Sapeva che per la ragazzina era importante avere degli amici. Visto che evidentemente i suoi coetanei non erano abbastanza maturi per trattarla bene, pensò Peter, se aveva l'occasione di fare amicizia con qualcuno di più adulto come la Evans, Em doveva sfruttarla.

I tre cominciarono quindi a parlare, con Em che leggeva le labbra di Lily, e Peter che traduceva le sue risposte. All'inizio parlarono di scuola. Peter rimase sorpreso scoprendo che a Em piaceva tantissimo Pozioni, una materia in cui la Evans era particolarmente brava per altro. Anche la ragazza più grande sembrava stupita di questo fatto, ma Em non volle spiegare cosa ci trovasse di tanto interessante in un calderone che ribolliva.

L'argomento scuola fu superato in fretta, comunque. Em chiese alla Evans quali fossero i suoi gruppi musicali preferiti, e le ragazze scoprirono che ad entrambe piaceva un gruppo chiamato "gli Scarafaggi di Liverpool", che Peter, cresciuto tra i maghi, non aveva mai sentito nominare. Quando la Evans chiese, l'imbarazzo evidente dal suo rossore, come facesse Em ad avere un gruppo preferito, la ragazzina rispose semplicemente che le piacevano i testi delle canzoni e poi sua madre le aveva fatto vedere un disco, e Paul era decisamente carino.

Da quella conversazione Peter si rese conto che aveva tantissime cose da imparare su Em, cose che non aveva mai pensato di chiederle. Il pensiero lo rattristò un po'. Forse Em si sarebbe trovata meglio ad avere la Evans come migliore amica, invece di lui.

Ma poi Em volle a tutti i costi che Peter raccontasse la "vendetta" che i Malandrini avevano organizzato un paio di settimane prima, verso le sue antipatiche compagne di classe, e Peter di nuovo si sentì importante e stimato da lei. Quella era stata in effetti una sua idea, e ne andava molto fiero.

Raccontò alla Evans che le compagne di Em parlavano sempre tra loro dei Malandrini, in particolare di James e Sirius. Addirittura, secondo Em, un paio di loro avevano una cotta per i ragazzi più grandi. Per fortuna erano proprio queste due le ragazzine che si divertivano a tormentare Em in tutti i modi possibili. Dopo un commento particolarmente crudele che Peter aveva sentito in Sala Grande, i Malandrini avevano deciso di agire.

Erano andati ad aspettare Em fuori dalla porta dell'aula di Trasfigurazione, un giorno. Quando la ragazza era uscita, in gruppo con le compagne, avevano agito. Remus si era avvicinato a Em l'aveva invitata ad alta voce ad andare a vedere la partita Serpeverde-Tassorosso che ci sarebbe stata quel fine settimana insieme con lui e i suoi amici. Poi era comparso James, che le aveva fatto un galante baciamano e le aveva preso i libri per portarglieli. Infine, Sirius si era avvicinato e, strizzando di nascosto l'occhio a Peter che era arrossito (ma questo si guardò bene dal raccontarlo), aveva baciato Em sulla guancia, dicendo ad alta voce che era un onore baciare la ragazza più carina del primo anno. Poi i Malandrini avevano scortato Em alla lezione successiva. Le compagne erano verdi di invidia, e i ragazzi avevano promesso ad Em che avrebbero ripetuto la scena ogni qual volta quelle avessero deciso di riprovare a comportarsi male con la loro amica.

Lily Evans per una volta dimostrò di essere molto fiera del comportamento dei ragazzi. Persino lei, che aveva spessissimo condannato i loro dispetti, trovava che in quell'occasione si fossero comportati egregiamente. Peter si sentiva molto fiero di quell'episodio.

Mentre raccontava, Peter non si era accorto che al suo fianco Em si era addormentata sull'erba. Fu la Evans a notarlo e a farglielo notare.

Em dormiva serenamente, ovviamente non disturbata dal suono delle voci dei due ragazzi più grandi. Era rannicchiata di fianco a Peter, e sembrava un gattino, o una piccola fata, con la cortina di riccioli scuri che le copriva in parte il volto, e le braccia strette attorno alla cartella come fosse un orsetto. Stava calando la sera, e Peter, preoccupato che potesse prendere freddo, si tolse il mantello e glielo posò addosso con cura. La bambina si mosse appena nel sonno.

Quando Peter si girò, Lily Evans lo stava fissando. Sorrideva.

-Ti piace, eh?- chiese, non i modo malizioso, ma con un tono amichevole che Peter non le aveva sentito mai usare prima di quel pomeriggio, con lui.

-Sì- rispose Peter, preso un po' alla sprovvista.

-Si vede, sai?- continuò Lily. -Perché non glielo dici, Minus?-

Peter sospirò. -Anche Sirius me lo chiede sempre, se mi piace, intendo. Gli ho sempre detto di no, perché ho paura che mi prenda in giro.-

-Sarebbe molto scorretto, persino da parte di Balck.-

Peter alzò le spalle. -Non mi prende in giro con cattiveria.- rispose.

-Quindi non è per questo che non dici niente a Em. Allora perché?- chiese di nuovo Lily.

Peter rimuginava su quella cosa da tempo, in realtà. Si era sforzato di non pensarci, ma Em gli piaceva davvero, davvero tanto, e non era facile. Lily Evans aspettava, e Peter si decise a rispondere.

-Tra due settimane compirò diciassette anni. Lei ne compirà dodici in estate.- disse, come se spiegasse tutto.

La Evans alzò un sopracciglio con aria perplessa.

-E' la differenza di età che ti blocca, Minus?- chiese.

Peter annuì.

-Sono poco più di cinque anni.- disse la Evans, con tono pratico. -Tra qualche tempo non sembreranno tanti. Mio padre ha otto anni più di mia madre, sai?-

Peter aveva già riflettuto su questo.

-Tra qualche anno non sarebbe un problema, forse, ma adesso sì. Io sono quasi un mago adulto, e lei è una bambina.-

La Evans lo fissò negli occhi. -Quindi vuoi dirmi che per questo non le dirai mai che ti piace?- chiese.

Peter soppesò la risposta. Sapeva che quella a cui era giunto da tempo era l'unica soluzione possibile. Sperava che andasse bene anche alla Evans, o non l'avrebbe mai lasciato in pace, e lui voleva evitare di pensare troppo a quell'argomento, per non rischiare di dire qualcosa di sbagliato quando Em poteva vederlo o peggio tradire la sua decisione.

-Glielo dirò. L'anno prossimo, però. E' già abbastanza complicato, voglio essere sicuro di quello che provo. Quest'estate la vedrò al massimo un paio di volte. Se i miei... sentimenti sono veri, allora dureranno. Se invece non è una cosa seria, mi passerà.-

La Evans rimase per un attimo in silenzio, come se stesse riflettendo su qualcosa che Peter non sapeva. Poi parlò.

-E' un'idea molto buona questa. Prima di complicare le cose è meglio essere sicuri...- disse, e a Peter sembrò che stesse parlando più a se stessa che a lui. Infatti la ragazza aggiunse: -Credo che seguirò il tuo esempio.-

-C'è qualcuno che ti piace?- chiese Peter.

-Sì- rispose la Evans, arrossendo. A Peter venne un sospetto.

-Qualcuno che conosco?- chiese.

La Evans annuì. Non c'era bisogno di aggiungere molto altro. Il rossore della ragazza e il suo sguardo che sembrava voler sfidare Peter a prenderla in giro parlavano da soli.

-James.- disse Peter, e non era una domanda. La Evans annuì di nuovo, diventando se possibile ancora più rossa. A Peter si strinse lo stomaco, e si girò a guardare la sua Em addormentata per non rischiare che Lily gli leggesse in viso quanto gli dispiaceva per lei.

-Allora facciamo un patto.- disse dopo un po'. -Dopo l'estate. Ci pensiamo entrambi quest'estate, e ne riparliamo nel nuovo anno scolastico, ok?- chiese speranzoso alla Evans. Gli dispiaceva davvero pensare che James era stato cotto di lei per tanto tempo, e che, adesso che a lei piaceva, lui non fosse più interessato.

-Ok, Minus. Affare fatto.- disse la ragazza. Si strinsero la mano, poi lei si alzò spolverandosi la gonna della divisa.

-E' quasi ora di cena. Rientriamo?- chiese la Evans.

Peter, a disagio, annuì.

-Vai avanti- le disse, -io sveglio Em e arriviamo.-

-Ok.- scherzò Lily -Ti lascio con la tua bella addormentata allora. Ciao, Minus. E grazie.-

La Evans si incamminò verso la scuola. Peter rimase seduto qualche minuto a pensare, poi scosse dolcemente Em per svegliarla. Mentre la ragazzina si stropicciava gli occhi e gli sorrideva, pensava a quello che stava succedendo.

I suoi consigli a Sirius e alla Evans potevano aver ritardato di qualche tempo la tempesta, ma Peter temeva che si sarebbe scatenata lo stesso prima o poi. Lui non aveva il potere di fermarla. Non aveva il potere di impedire che le persone di cui gli importava, James, Remus, Sirius, la Evans, Em e lui stesso, soffrissero degli effetti di quella maledizione dei sentimenti non ricambiati che stava per abbattersi su di loro. Si chiese, mentre silenzioso con Em al suo fianco percorreva la strada verso la scuola, se, quando la tempesta arriva, abbia senso davvero cercare di lottare o non convenga piuttosto abbandonarsi ai flutti e cercare, contro ogni previsione, di sopravvivere il più possibile indenne. Non seppe darsi una risposta.

 

 


 

Buonasera o buongiorno a tutti! Allora, vi avevo promesso che in questo capitolo si sarebbero parlati due personaggi associati in maniera strana, e mi pare che così sia stato!

Due cose importanti su questo capitolo.

La prima è un dovuto ringraziamento a Serpedoro (Dove sei sparita!!! T_T) che aveva chiesto in una recensione una vendetta dei Malandrini verso le compagne di Em che la prendevano in giro. Infatti quel breve episodio che Peter ci racconta non era previsto, l'idea è nata proprio dal commento di Serpedoro. Spero che sia stato di tuo gusto! ^__-

L'altra cosa che ci tengo ad evidenziare è la totale buonafede di Peter nel suo ragionamento. So che sta mettendo i bastoni tra le ruote a tutti, sia a Remus e Sirius che a James e Lily, ma lui è davvero convinto di agire per il meglio. Crede di aver capito e non vuole che gli altri soffrano. Quindi la colpa di queste ultime pagine di "sofferenza" è interamente mia, e non sua. XD Tra l'altro ho un grosso debito di riconoscenza verso Peter, che in questo capitolo è stato molto collaborativo, riducendo i tempi di scrittura (cioè i tempi che mi sono serviti per buttare giù il capitolo, poi sistemarlo è lunga lo stesso! XD) da una settimana come era stato per gli ultimi quattro ad una sola nottata. Bravo Peter! ^__^

Detto questo, vorrei proporvi l'ennesima domanda. In questo capitolo si scopre che, stranamente, una delle materie preferite di Em è Pozioni (il che sembra molto poco Griffondoro). Ma c'è un motivo ben preciso. Io penso che quasi tutti l'abbiate capito, ma Peter no, quindi qualcuno ha voglia di spiegarglielo? XDD

Ok, veniamo alle risposte.

 

Call: Ma come, Call, non è carino attaccare il telefono alle amiche! XD Nonostante mi senta molto onorata dell'entusiasmo! XD Oh, è strano vero che Sirius elegga Peter a confidente? Ah, ma nella sua ottica non è che ha poi molte alternative il ragazzo, no? Comunque, come hai visto, i miei complimenti, hai indovinato l'identità della confidente eccezionale di Peter! Brava! Sai, se non ti piacciono le storie troppo tristi... mi sa che siamo in due! Almeno questa storia ha un lieto fine che, in barba alla suspance, ho dichiarato fin dai primi capitoli! XD Grazie per il commento e per l'entusiasmo, e un bacione.

Joy: (La risposta è arrivata e avrà una sua risposta a breve! XD) Ma ciao! Sei rimasta basita nel capitolo scorso? Oh, anch'io avrei voluto in parte che Sirius facesse a fettine previdentemente Codaliscia, ma non ho potuto... mi serviva ancora la sua presenza... Che dici delle sue motivazioni? Secondo me dimostrano che non ha tanto cervello, questo povero ragazzo, ma mi pare che tutto sommato possiamo almeno assolverlo da cattiveria gratuita. La domanda a cui tutti potremmo rispondere solo grazie ad astruse tecniche di divinazione, è cosa abbia nella testa Sirius per dargli retta! XD E se non si vuole rispondere "segatura" o simili, temo ci si debba rassegnare a pensare ad una grandissima confusione. Ok, smetto di sproloquiare, se no sembra che io non lo ami il mio adorato Padfoot, il che non è affatto vero! XD Oh, il tuo incoraggiamento è semplicemente splendido!!! Mi ci vuole proprio, soprattutto la parte delle fantasie a luci rosse... Uhm, anche una tisana alla rosa canina non mi dispiacerebbe, ma comunque... Be', però, ora, l'universo di JKR un po' perverso lo è di suo, voglio dire, ha creato Sirius, non ci credo che certe cosucce non le pensasse... E sul finire... Perché non Remus come lupo scusa? Mi piaceva l'idea! No, dici? Come? Ah, Sirius è geloso, eh? Già, forse... peccato però! XD Ok, freno l'ormone. Oh, dimenticavo: ma quando mai la tua sklero mi tedia scusa? Non esiste!!! Anzi, la adoro con tutto il cuore. Davvero. Grazie Joy, e un bacione grande grande con lo schiocco. Anzi, due, che è meglio.

Agartha: Oh oh... tira aria di tempesta anche da quelle parti pare... Capisco la simpatia altalenante per Peter, sai? Lui invece, in attesa di sapere se in questo momento sei in fase buona o meno, resta per precauzione occultato. Ok, finiti gli avvisi tecnici, ciao! Sono curiosa di sapere come trovi le motivazioni che stanno dietro l'infausta idea di Peter di consigliare a Sirius di tacere, sai? Sono contenta che ti sia sembrato naturale l'istinto di Sirius a confidarsi con Peter, nonostante i pessimi risultati! In effetti penso che io, come te, lo sceglierei come confidente solo in caso un cataclisma eliminasse chiunque altro dalla faccia della terra, ma evidentemente Sirius ha deciso di fidarsi di lui. Il che provocherà, come mi pare si intuisca, una discreta stasi nell'evoluzione del rapporto tra lui e Remus. Uh, io sto tergiversando forse, ma Peter pare interessato a sapere se si è o meno meritato un Avada Kedrava... Che dici? Comunque sì, la psicosi tra i malandrini si diffonde peggio degli orecchioni, ma siamo agli sgoccioli, ormai possono fare pochi danni... (Ghigno, ovviamente! XD) Peter non sarà affetto da questa malattia, comunque, probabilmente perché persino il mio sadismo mi impedisce di sparare sulla croce rossa... lasciamolo perdere, che è meglio! XD Torno seria, per dirti che sono davvero contenta che quella uscita di Sirius sul prendersi cura di Remus ti sia rimasta impressa. Mi ha fatto proprio molto piacere questa cosa. Grazie mille davvero per i complimenti e per la pazienza che hai dimostrato con Peter! Un bacione grandissimo!

Chu: (Parte I, Cap. 34) La mia sorellina fuggiasca, ciao!!! Non preoccuparti per il ritardo, ci mancherebbe, ti stai dando alla macchia! Sono contentissima anche di sapere che hai letto! Sì, James sta diventando decisamente naturale con Lily, sta facendosi vedere per quello che veramente è, e questo come vedi sta dando i suoi frutti. Le cose sembrano essere mature per loro, ma poi ci si è messo di mezzo Peter anche questa volta... Ecco fatto il danno. Peter se non fa danni non sta bene! XD Ah, lo slancio folle di Remus... ma sì, ci si poteva forse anche pensare ad una piccola sostituzione tra parenti nostri adorati, ma mi pare che le cose siano andate un po' troppo avanti tra papà e mamma per evitare che qualcuno mi uccida se tento una cosa del genere! XD E poi già papà e mamma non sono del tutto tranquilli ultimamente, ho preferito non incasinare le cose e conservare un tetto sulla testa... XD Però sono davvero contenta che la storia continui a piacerti nonostante il mancato bacio! E per mamma e papà... non manca poi così tanto! (Maniaca!!! XD Oh, mi mancano le nostre spiate!!!! XDD) Ti rimando sotto per l'altra risposta e per i saluti e baci doverosissimi!

Hazel_dei_Misteri: Ciao, molto piacere di conoscerti! XD Ehi, EFP è immenso, non è tanto strano perdersi qualche fanfic! Mi fa davvero piacere sapere che ti piace come scrivo, è una di quelle cose che mi fanno camminare a qualche metro da terra per un pezzo! Poi che mi vada a fuoco la faccia tipo orecchie di Ron è un altro discorso, ma sorvoliamo... Oh, i Malandrini ti fanno venire l'ipersalivazione? Grazie al cielo, pensavo di essere l'unica! Non sai che sollievo sapere che ho compagnia! XD Scherzi a parte, sono contenta che ti piaccia il modo in cui mi arrabatto con i personaggi, soprattutto l'odioso Peter... condivido i tuoi sentimenti sul rattaccio, comunque! XD Davvero, mi hanno fatto tantissimo piacere le tue parole... Ah, ma cosa leggo poi? Ti piacciono i raptus di Remus? A quali ti riferisci? Mmmm, calcolando che ti piacerebbe trovartelo addosso quando meno te lo aspetti, posso dedurre che non si tratti dell'impulso che dice "sgozza", vero? XD Quindi su gli altri posso dirmi concorde. E sì, povero Peter, è decisamente completamente irrimediabilmente pazzo. Io pagherei ORO per toccare Sirius, anche se si trattasse di uno sgambetto o di uno scontro casuale... ecco, ricordi il discorso sull'ipersalivazione? XD Facezie a parte, ti ringrazio tantissimo per entrambi i commenti, quello serio e quello ameno, sono stati entrambi graditissimi! Un bacione!

Chise: (Sul Cap. 34) Non piangere Chise!!! No, dai, davvero, che poi finisce che mi sento in colpa! Fammi un sorrisone! Ecco, brava! XD Oh, vero che dopo ore di treno ci si sente un po' luridi? Vedo che non capita solo a me! XD E vedo Anche che le cose nel tuo gruppo funzionano alla perfezione. Mi fa molto piacere (di' alla tua Sirius della situazione che sono solidale, comunque...), mi sto immaginando che siate davvero un bel gruppetto da frequentare... XD Dicevamo? Oh, credevi che Remus avrebbe trucidato James? Poteva essere un'idea interessante in effetti... Certo, avremmo perso qualche occasione di vedere in futuro quanto è brillante Lily Evans... e anche di avere tra noi il piccolo Harry. Non sarebbe stato mica male! XD Parliamo di cast che è meglio... Per passare a trovarvi, che ne diresti di farmi sapere discretamente a che ora Keanu è in camerino a cambiarsi?  Potrei fargli un'innocente (^_-) improvvisata, sai? E dopo questa perla di scusa a cui nessuno crederà mai... (Sul Cap. 35) Posso associarmi discretamente alla tua strillettera? So che in quanto Autrice (maiuscolo fa più figo! XD) dovrei essere super partes, ma mi sorge spontaneo dal cuoricino il tuo stesso grido... Che penso esprima il pensiero profondo di molti dei lettori di questa storia. E dubito che il perché Peter abbia agito così faccia venire meno voglia di mandarla, vero? XD Scherzi a parte, grazie davvero per il commento e per la foto di Keanu nudo che sono certa mi manderai al più presto! Un bacione grande!

Chu: (Parte II, Cap. 35) Rieccoci sorellina! Come, mi chiedi perché ti ho diviso in due risposte? Oh, così, mi andava! XD Allora, dicevamo? Uh, sì, la scelta del confidente di mamma la dice lunga sul suo acume, vero? Quasi quasi faceva meglio a parlare, che so, con Piton, o magari con Voldie... ma sai com'è mamma, no? XD Oh, cosa leggo... "sempre che mamma non sia così stupido da seguire i consigli di Peter"... Ops... Eh, CHE BELLO CHE TI SIA PIACIUTA QUESTA STORIA FIN QUI!!! (Chu, sorellina, so che sono i nostri genitori, che siamo state fortunate e che li amiamo e glielo dimostriamo più o meno con ogni pagina che scriviamo... ma parliamoci chiaro, la cima non è mamma! XD) Ah, ecco, esatto. Ora che l'abbiamo ribadito entrambe (C'era solo papà a portata di orecchie, e non mi piace molto la sua faccia rassegnata...), mamma Sirius sarà felicissimo di sapere cosa le sue adorate bambine pensano di lui! (Comunque, no, non ha sentito. Papà però ha sempre quella faccia...) Uh, sì, anche a me la reazione di Peter a dirla tutta sembrava abbastanza normale nello scorso capitolo, e per normale intendo "da adolescente medio". E spero che si capisca abbastanza che se sue intenzioni erano fondamentalmente buone in questo capitolo. E per finire... sì, siamo abbastanza agli sgoccioli. Ma secondo te io riesco a concentrarmi per bene su una cosa alla volta e far bene quella? No, ovvio, ho altre cose che aspettano disperatamente che io trovi modo di dedicare loro un po' di tempo, quindi penso che ci leggeremo ancora! XD Per finire davvero... Secondo me potresti provare a tornare a casa. Magari ancora un paio di giorni per precauzione... E ha proposito, dove sarai stata per la cronaca? Non possiamo dire la verità, manderebbe a monte il nostro piano perfetto per rivelare a mamma e papà l'identità segreta dei nostri ragazzi! (Compra i trasferelli del marchio nero se hai tempo prima di rientrare!) XD Ok, chiudo davvero. Un bacione grande grande, sorellina dipersa!

 

 

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Capitolo 37
*** Dimenticare Sirius ***


Dimenticare Sirius

Dimenticare Sirius

 

1 Giugno 1977

 

L'anno volgeva spaventosamente al termine, e con esso tutto quel che si portava dietro, come il campionato di Quidditch, la Coppa, evento per cui Griffondoro era una volta tanto in netto vantaggio sulle altre Case, gli esami e tutte quelle piccole routine che caratterizzavano la vita della scuola. Gli studenti tiravano le somme, respiravano aria di vacanza, si rilassavano nell'immenso parco e si attardavano di notte nei corridoi. I più previdenti cercavano già di ritrovare i loro oggetti dispersi nel caos dei dormitori o prestati a chissà quale amico.

La biblioteca era insolitamente tranquilla. In quel periodo dell'anno, anche gli studenti più volenterosi studiavano preferibilmente all'aperto, tra uno scherzo e l'altro con gli amici magari, lasciando che l'enorme ambiente diventasse territorio esclusivo dei ragazzi più solitari, o al massimo, degli allievi dell'ultimo anno, impegnati nelle loro ricerche in vista dei MAGO.

Remus si godeva il silenzio, interrotto solo dal lieve picchiettare della bacchetta di Madama Pince sul tavolo della distribuzione e dal confortevole suono delle antiche pagine sfogliate con reverenza dai pochi studenti presenti. La luce filtrava dalle vetrate, calda e splendente, e illuminava chiaramente il tavolo dove il ragazzo sedeva in quel momento. Si sarebbe detta la condizione ideale per studiare, con il tavolo sgombro e nessun Malandrino intorno a distrarlo.

Eppure Remus, che di norma non sprecava momenti così tranquilli, non stava studiando affatto. Aveva un grosso volume di Incantesimi aperto davanti a sé, e ogni tanto girava pigramente una pagina per non sembrare perso nei suoi pensieri allo sguardo acuto della bibliotecaria. Ma la sua mente se ne stava a chilometri da lì.

Remus rifletteva su quanto era cambiata la sua vita negli ultimi mesi, senza in realtà modificarsi per nulla all'apparenza, e la portata del paradosso di tutta quella situazione assurda non finiva di stupirlo. Si erano intrecciate sottilmente cose che apparentemente non avevano tra loro nessun legame, creando un groviglio e una confusione nella sua mente degni dell'intreccio di un romanzo da due soldi.

I pensieri vagavano, certo, ma le mani di Remus non riuscivano a starsene in ozio del tutto. Da qualche minuto aveva preso a scarabocchiare una vecchia pergamena di appunti, riempiendo completamente l'unico angolo pulito, che avrebbe dovuto usare per qualcosa di utile, come qualche nuovo appunto, di circoletti irregolari e figure geometriche non meglio identificate. Il tutto, per altro, guardando fisso un punto nel vuoto totale della stanza, cosa che, nonostante lo facesse somigliare ancora di più al personaggio di un romanzo d'appendice, suo malgrado lo aveva portato a rendere illeggibili con i suoi scarabocchi anche una parte degli appunti già presi.

Frustrato, non sapeva neanche lui se dai pensieri che inseguiva da ore o dallo spreco di tempo (e di appunti) di quel pomeriggio di inizio estate, Remus voltò la pergamena e cercò di concentrarsi. Non sullo studio, sapeva che sarebbe stata un'inutile perdita di tempo in quello stato d'animo, ma almeno sui pensieri costanti e assillanti che viaggiavano nella sua mente.

Si trattava evidentemente di un genere di pensiero parecchio subdolo, che era capace non solo di farti fissare inebetito per ore uno scaffale polveroso, ma anche di coinvolgere nella propria pazzia ogni parte del corpo, inclusa la mano che regge la penna.

Gli scarabocchi di Remus cominciarono a prendere la forma precisa di lettere tracciate nella sua caratteristica grafia chiara e marcata. Inizialmente il ragazzo non si accorse di stare scrivendo. Quasi si stupì quando si rese conto che una prima parola era comparsa sul foglio.

SIRIUS.

Non che lo stupisse la parola, ormai. Ma sarebbe stato sufficiente, pensò, sottolinearla una sola volta. O due, al massimo. Tre sottolineature gli sembravano eccessive, ma ormai erano fatte e lo guardavano dal foglio come per prenderlo in giro. Sentendosi un po' stupido, Remus provò a continuare quello strano gioco. Pensare attraverso la penna non avrebbe risolto nessuno dei suoi problemi, oggettivamente, ma era meglio che continuare a far giostrare le idee nella sua testa senza comunque venirne a capo.

Vergognandosi un poco, senza motivo, aggiunse una freccia in orizzontale di fianco alla prima parola e scrisse

Halloween

Che poteva non significare niente per il resto del mondo, ma che a lui ancora evocava il ricordo di una miriade di sensazioni riscoperte a Febbraio, nel letto del suo amico. Quanti mesi erano passati? Un po' troppi per essere ancora fermi lì con la testa. Ma così stavano le cose, e non c'era altro da fare che continuare quel gioco.

Sotto il nome di Sirius venne tracciata una freccia, questa volta in verticale, simbolo che Remus decise avrebbe significato di lì in poi lo scorrere del tempo. La mente di Remus ripercorreva minuziosamente i primi tempi dopo Halloween, e la sua mano li sintetizzò per lui in una sola frase.

SCHERZI VARI.

(Biglietto nella marmellata!!!)

Fin qui, pareva, niente di strano o compromettente, per chi non ricordava come in quel periodo Sirius e Remus avessero scherzato tra loro, in quel modo strano e naturale insieme, ogni qualvolta si potesse anche solo lontanamente fare riferimento a quel bacio di Halloween. A Remus tornavano in mente i giochi dei voti fatti ad Hogsmeade, le piccole battute e certi sorrisi, e tutti quei piccoli momenti che adesso, dopo mesi, gli facevano pensare che in quel periodo, qualunque cosa lui e Sirius provassero in relazione a quello che era successo, era uguale per entrambi. Scherzi e piccole, affettuose, prese in giro, erano state reciproche per tutte le settimane che avevano preceduto Natale. Non poteva evitare di sorridere appena al ricordo.

Dopo le feste, la questione si complicava, e lo schema di Remus si divise in due parti, esplicate da due frecce divergenti.

Sotto la prima scrisse

JAMES pazzo.

Sotto la seconda, invece

SIRIUS gentile (...).

Il che, in poche lettere, raccoglieva il senso di un periodo in cui Remus si era reso conto che James aveva qualcosa di strano, e si era concentrato su quello, salvo qualche episodio in cui Sirius aveva catturato la sua attenzione, e, contemporaneamente, Sirius si era comportato in maniera inusuale con lui. A pensarci bene, e Remus non faceva quasi altro da un sacco di tempo, c'era qualcosa di strano anche in Sirius in quel periodo, ma siccome Felpato aveva in realtà atteggiamenti alquanto piacevoli, Remus aveva dato più peso alla pazzia di James. Adesso però aveva nostalgia del Sirius premuroso di quei mesi, visto che le cose erano cambiate.

Quegli eventi avevano avuto il loro culmine la notte del mancato compleanno di Ramoso. James aveva toccato il culmine della pazzia, il suo comportamento aveva fatto scoppiare Remus, e Sirius... qualunque significato avesse avuto la conversazione che lui e Sirius avevano avuto quella notte, pensò Remus storcendo il naso, avrebbe meritato una sintesi più accurata di quei tre puntini tra parentesi sul foglio. Peccato che in quel momento non fosse capace di fare di meglio in proposito. Anche perché la parte più complessa dello schema arrivava adesso.

Intanto, alla stessa altezza delle frasi precedenti, comparve la parola Lupo. Nonostante Remus preferisse non pensarci, da quella notte, quando James l'aveva scatenato, il lupo dentro di lui aveva cominciato a far parte dell'equazione. E una volta tanto, doveva ammettere, si era reso utile. Fastidioso, ingombrante e spaventoso, ma senza dubbio dotato di un istinto che aveva visto giusto dall'inizio. Sentirsi in qualche modo addirittura in debito con il lupo era qualcosa che Remus odiava. Almeno, si consolò, quella cosa che rimbombava nella sua testa non aveva una sua intelligenza sufficiente a rinfacciargli di aver avuto ragione.

Remus appoggiò per un attimo la fronte sulla mano sinistra, mentre la destra continuava a scrivere al ritmo dei suoi pensieri, e sintetizzava per lui mesi di paranoie assortite in poche, inesatte, stupide parole.

Una freccia in basso e poi

Chiarito con James.

E sotto, dopo l'ennesima freccia

Capito TUTTO.

E lì, suo malgrado, per rendere onore al merito almeno su carta, tracciò una freccia che dall'ultima frase andava alla parola lupo. Perché ancora una volta, come la mattina in cui aveva trovato la pergamena nel cuscino di Sirius, era stato l'istinto a guidarlo quando, in un'inopportuna riflessione durante una lezione di Astronomia, aveva cercato nel cielo la stella che dava il nome al suo "migliore amico" e se ne era stato a guardarla per un pezzo, incurante degli anelli di Saturno, realizzando lentamente che non era la stella e non era il nome ciò a cui pensava, e nemmeno il famoso bacio, ma qualcosa di molto più complesso che non sarebbe sparito solo rifiutandosi ostinatamente di dargli un nome.

In realtà non c'era stato poi molto da capire in tutta quella storia. Si trattava più che altro per Remus di ammettere qualcosa. Quando aveva parlato con James, quando aveva realizzato in quella conversazione cosa stava succedendo nella sua mente, aveva già capito da tempo. Dal di lì a quella lezione che gli aveva procurato la certezza e un voto mediocre in Astronomia, non aveva fatto altro che cercare spiegazioni alternative e parlare con James. Anche perché in quel periodo di confusione, un altro sgradevolissimo elemento si era aggiunto a complicare ulteriormente la situazione.

Sotto la precedente nota "Sirius gentile" Remus tracciò un'altra freccia lunga, fino all'altezza della riga dove aveva messo su bianco la sua comprensione. E poi, non sapendo come definire quella cosa, scrisse

Sirius strano.

Il significato di quello strano aveva molte sfumature. Si era sentito in quel periodo osservato molto da vicino da Sirius. Era una cosa quasi inquietante, lo metteva a disagio alle volte, si ritrovava davanti l'amico nei momenti più impensabili e insieme non lo trovava mai quando lo cercava. E poi Sirius non dava spiegazioni, sembrava stesse cercando di nascondergli qualcosa. Lo teneva d'occhio come se pensasse che da un momento all'altro Remus potesse saltargli alla gola senza motivo, ma questo, si risolse a pensare Remus, non era assolutamente qualcosa che Sirius poteva pensare, vero?

Remus già aveva del caos in testa per conto suo, e per di più Sirius, se interrogato sul suo comportamento, si chiudeva a riccio, ribatteva che non c'era niente che non andava e se la cavava in genere con qualche battuta, mentre i suoi occhi sfuggenti dicevano a Remus che stava decisamente nascondendo qualcosa. Quindi per spiegarsi quella stranezza le aveva tentate davvero tutte, e ogni ipotesi che gli era venuta in mente era peggiore dell'altra. Aveva pensato che Sirius ce l'avesse con lui per qualcosa, ma palesemente non era così, almeno secondo James. Si era lasciato sconfortare dal pensiero che davvero quello che Sirius aveva visto prima di San Valentino, cioè che Remus poteva perdere il controllo sul lupo, lo avesse definitivamente spaventato. Remus sapeva che il fatto che Sirius non avesse paura di lui derivava principalmente dalla totale mancanza di prudenza del suo amico, ma per nulla al mondo desiderava che fosse il suo lato oscuro a rendere Sirius meno scavezzacollo. Sarebbe stato terribile perdere quell'incrollabile certezza della presenza senza ombre di Sirius. Ma James gli aveva assicurato che non poteva essere per quello. Allora?

L'unica spiegazione, che Remus voleva rifiutarsi di considerare, era che Sirius si fosse reso conto che i sentimenti che Remus provava per lui erano cambiati. Remus non ci voleva nemmeno pensare, ma in fondo era l'unica idea possibile. James ne aveva altre mille, ma tutte prive di fondamento. Quindi Remus aveva deciso di diventare ancora più discreto.

Questo, pensò amaramente Remus, li aveva allontanati come non mai. Remus si sforzava in tutti i modi di far credere a Sirius che quello che pensava di aver capito su di lui era sbagliato. Era molto goffo, in questo, e James non lo aiutava affatto. Ma lui, Remus, doveva ammettere di avere paura. Di rovinare la sua amicizia, di essere preso in giro o allontanato per quello che provava. Nonostante la maggior parte degli studenti pensasse il contrario, James e Sirius avevano due cervelli non solo separati, ma anche molto diversi. Il fatto che James accettasse Remus e lo sostenesse non significava affatto che Sirius avrebbe fatto lo stesso, purtroppo. Remus non voleva che questa cosa allontanasse Sirius. Anche se stava già succedendo.

Remus annotò nel suo schema la sua paura, e di fianco, nella colonna che ormai comprendeva le azioni di Sirius sul foglio, anche la conseguenza che ne era derivata.

Sirius smette di parlarmi.

O Remus aveva smesso di parlare a Sirius. Oppure era successo in contemporanea, Remus non lo sapeva. I Malandrini parlavano di tutto da quando erano poco più che bambini, senza riserve e senza timori. Adesso invece Sirius e Remus scambiavano qualche parola solo su cose stupide, sulle lezioni, sui compiti. Nessun discorso importante, nessuna conversazione seria e stare a tu per tu il meno possibile. Remus sapeva di avere gran parte della colpa in questo, con i suoi disperati tentativi di tenere nascosta una cosa importante ad una persona che lo conosceva bene come Sirius. Ma il suo amico era molto collaborativo, quasi lo evitava, e continuava a nascondergli qualcosa. Che sapeva, probabilmente.

Remus nascose la faccia nelle mani, senza neanche posare la penna. Che situazione assurda. Lo schema non lo stava aiutando, affatto. Ma neanche comportarsi come un eroe tragico lo avrebbe fatto, e Remus di norma finiva le cose che iniziava, anche se erano solamente stupidi schemi buttati giù per gioco in un pomeriggio di inizio estate.

Remus concluse frettolosamente il gioco tracciando due frecce che dalle ultime note portavano ad una stessa riga:

E adesso?

E adesso? E adesso che Remus si era impelagato in questa situazione? E adesso che Sirius aveva praticamente cominciato ad ignorarlo? E adesso che Remus era stato così stupido da...

Remus benedisse il fatto di avere nascosto la pergamena con lo schema nella borsa dopo aver scritto l'ultimo appunto. Due mani si erano appena posate sui suoi occhi. Se anche non avesse chiaramente percepito quel profumo troppo dolce nell'istante in cui le mani lo avevano toccato, non avrebbe potuto avere dei dubbi su chi ne era la proprietaria. Era una persecuzione, e la cosa che più gli faceva rabbia era che se l'era cercata con la bacchetta quella situazione.

Tre giorni prima, con la complicità di una festa organizzata in sala comune da qualche Griffondoro dell'ultimo anno e, doveva ammetterlo, di una discreta sbronza, Remus aveva fatto un'idiozia immensa.

Era reduce da una giornata in cui Sirius l'aveva evitato più del solito, ed era amareggiato. Cercava un modo di far capire a Sirius che qualunque cosa avesse capito precedentemente era un errore (cosa resa più difficile, ovviamente, dal fatto che gli eventuali sospetti di Sirius fossero invece assolutamente fondati). Aveva voglia di smettere di farsi tante paranoie, e di lasciarsi andare. Forse... forse aveva accarezzato per un attimo l'idea di poter dimenticare tutto quello, dimenticare i suoi sentimenti, dimenticare Sirius.

Qualunque fosse il motivo che l'aveva spinto, aveva fatto una sciocchezza. C'era una ragazza che gli ronzava attorno quella sera, una ragazza che aveva sempre considerato molto carina e che aveva rotto da poco con il suo fidanzato storico. Era nientemeno che Eloise Garden, per altro, che lui ormai da anni considerava tra le più carine che conoscesse. Nonostante tutta la scuola sembrasse convinta che la rottura tra lei e il suo ragazzo (che era diventata ovviamente il pettegolezzo della settimana) sarebbe durata molto poco, lei gli aveva fatto capire quella sera di essere interessata, e lui...

E quando tre dei Malandrini erano rientrati in dormitorio quella sera, avevano probabilmente notato il suo letto con le tende chiuse, e dovevano aver tratto le loro conclusioni. Era sembrata una buona idea a Remus, la ragazza era davvero carina, e la situazione si era anche rivelata piacevole.

Ora, tre giorni dopo, ricordava chiaramente perché aveva sempre considerato quel genere di avventure leggere come qualcosa da prendere con le pinze. Sirius ancora non gli parlava, quindi quello scopo non era stato raggiunto. Per di più, Eloise si era rivelata decisamente collosa per essere una che pensava ancora al suo ex, come aveva ammesso quella sera con Remus. E per chiudere in bellezza, James cercava da allora di bloccarlo e parlargli, e Remus era certo che lo aspettasse da parte dell'amico una tirata d'orecchie memorabile.

Eloise mentre Remus rifletteva gli aveva tolto le mani dagli occhi, e gli si era seduta di fianco. Stava chiacchierando della sua giornata e di qualcosa di buffo che le era successo a lezione di Pozioni. Ora, nonostante in realtà quella ragazza fosse davvero simpatica, Remus doveva ammettere che non aveva la minima voglia di parlare con lei, soprattutto se quella conversazione, come le ultime due, doveva concludersi con un invito da parte di lei ad un altro genere di attività. Anche perché Remus, ascoltandola negli ultimi giorni, si era convinto davvero che lei avesse fatto una enorme sciocchezza a lasciare il suo precedente ragazzo.

In effetti, delle tre cose che poteva fare in quel momento (ascoltare Eloise, farsi evitare da Sirius o sorbirsi la ramanzina di James), parlare con la ragazza era quella che lo attirava di meno. Preferiva osservare di nascosto la faccia turbata di Sirius tra un silenzio e l'altro, o, ancor meglio, parlare con James a costo di ascoltare i suoi rimproveri. Remus fu sul punto di sospirare, ma la cosa, dopo il suo sguardo perso nel vuoto, la sua penna che andava da sola, la sua faccia teatralmente nelle mani poco prima, avrebbe definitivamente convinto Madama Pince che lui non fosse uno studente, ma il protagonista di un qualche assurdo romanzo scadente, quindi preferì evitare.

Fece quindi l'unica cosa che un bravo Malandrino avrebbe fatto in quella situazione. Scaricò Eloise, su due piedi, il più delicatamente possibile, e in un impeto di altruismo le consigliò gentilmente di rivedere le sue posizioni col suo ex ragazzo, e di cercare di fare pace con lui. Lei, ad essere onesti, sembrò molto meno disperata di quanto possa far piacere normalmente all'ego di un ragazzo, ma a Remus non importava. Poco ci mancò che la salutasse con un poco indicato "auguri e figli maghi", prima di uscire dalla biblioteca.

Nel corridoio tirò un sospiro di sollievo. Non gli importava di aver creato un qualche record con una storia durata meno di tre giorni, e non gli importava che in biblioteca qualcuno avesse di sicuro sentito la conversazione, e che ne sarebbero seguiti pettegolezzi. Non gli importava (no, gli importava, gli faceva male, ma cercò di non pensarci) di avere la certezza che se avesse cercato Sirius lui l'avrebbe ignorato. In quel momento non gli importava neanche della ramanzina che James gli avrebbe fatto. Voleva solo chiudere i pensieri e lo schema di quel pomeriggio da qualche parte e non pensarci più. Voleva parlare con James e voleva che James risolvesse la situazione. Voleva restare in pace, dimenticare quella storia e andare avanti.

O forse, pensò Remus sentendosi sciocco per quel fiume di pensieri incoerenti, voglio solo smettere una volta per tutte di sentirmi in uno stupido romanzo.

 

 


 

Uff... Non ci siamo... ma perché? Spiegatemi voi cosa non va in questo capitolo, perché a me non piace e non so perché. Mi sto assurdamente incasinando, nel senso che non sono soddisfatta degli ultimi capitoli, e paradossalmente più elementi della storia ho già chiari, meno mi vengono fuori facilmente. Non molto normale, eh? Lasciamo stare...

Allora, che senso ha lo schema di Remus in questo capitolo? Eh, la risposta è molto facile: nessuno. Anni fa avevo questa abitudine, di analizzare tutti quei problemi che sembrano insormontabili facendomi degli schemi scritti di quello che succedeva o stava succedendo. Ho passato questa piccola abitudine a Remus, in parte perché tutto sommato mi sembrava un modo di fare adatto al personaggio, in parte perché speravo che mi facilitasse un po' le cose dal momento che dovevo tutto sommato raccontare un bel lasso di tempo e di cose. Non me le ha facilitate, ma sarà lo stesso.

Penso che possa sembrare strano a qualcuno che gli ultimi mesi siano stati raccontati così velocemente, da Peter nel capitolo scorso, e ora da Remus. Se ci fate caso, nell'ultimo capitolo con il Pov di Remus lo avevamo lasciato a riflettere nel letto di Sirius sui suoi sentimenti, e ora lo troviamo tre mesi e mezzo dopo nel pieno della crisi. Perché ho scelto di far trascorrere un periodo così velocemente?

Perché in realtà, pensando a quello che dice Peter e a quello che dice Remus, non succede molto in questo periodo. Si sviluppano dei sentimenti, si incasinano le cose, senza però che succeda davvero nulla. In realtà, quello che avrei dovuto fare per descrivere questi mesi, sarebbe stato soltanto far riflettere i personaggi, senza praticamente che ci fossero interventi esterni. Ho preferito non farlo, in parte perché poteva annoiare, in parte perché volevo rendere chiaro, e spero di esserci riuscita, che questo castello di problemi che caratterizza i comportamenti di Remus e Sirius soprattutto in questo periodo, è solo nelle loro teste. A volte, quando le cose ci spaventano un pochino, i giorni scappano tra le dita, e non si fa niente, in nessun senso, tranne che perdersi nelle proprie paranoie. Almeno, a me succede così. Quindi i mesi sono volati, entrambi hanno aspettato un "segno del cielo" che dicesse loro cosa fare della situazione. E quindi hanno sprecato tempo.

E adesso? E adesso siamo sul finire. Remus avrà bisogno di una mano per lasciare perdere la catena di paranoie che l'ha guidato in questo periodo, e poi... vedrete. (^__-)

 

Joy: Carissima, hai svelato il trucco! Sì, ci sto prendendo un gusto immenso a mandare in giro Peter a incasinare le vite di tutti, da cosa l'hai capito? XD Eh, sì, il topastro ha dato uno dei suoi consiglia anche a Lily, che per altro è sembrata propensa a seguirlo... ma per fortuna Lily non è Sirius, è appena un poco più sveglia, quindi sono sicura che sarà capace di elaborare questa idea nella maniera migliore. Oh oh, Signorina, vedo che qualcuno vorrebbe arrivare al punto... XD In realtà manca talmente poco... Sai, ho il sospetto che la tua intuizione sia assolutamente esatta. Qua mi sa che Sirius con i suoi comportamenti strani sta cercando in tutti i modi di non dover fare il primo passo, sai? E secondo te chi dei due si schioderà, te la senti di fare una stima? Chi si butterà per primo, e lo farà in maniera palese o no? Che bello seminare di domande le risposte ai commenti... XD Dicevi di Remus? Joy, guarda, devo proprio spiegartelo sinceramente: questa fanfic è una PG-13, quindi le immagini che la mia immaginazione più che fervida ha evocato da quell'augurio è meglio che restino in silenzio... E sì, anche quello che stava pensando Sirius quando l'hai messo a cuccia, l'ho sentito, sai? Tienilo a bada tu, io ci ho rinunciato. Oh, scusami per non averti ancora risposto, sono la solita cacca, ma VOGLIO disperatamente mettere la parola fine a questa fic e ormai ogni volta che mi siedo al PC non riesco a ragionare su altro. Ti rispondo il prima possibile! XD Oddio, ma adesso tu spiegami, dopo il tuo saluto, io come faccio a contenermi??? Chiamo chiunque a testimone della mia enorme forza di volontà in questo momento: mi hai mandato un'affettuosa leccatina da parte di Padfoot e, sebbene io abbia pensato di tutto, non ho scritto nulla di compromettente! Però sono in brodo di giuggiole, sappilo!!! In ogni caso, vi adoro, te e Padfoot, quando avete di questi pensieri così dolci per me! Quindi, oltre ad un grazie immenso, un bacione grandissimo sulla punta del naso a tutti e due!!!

Agartha: Ciao carissima! Oh, mamma mia, ho fatto un danno. Ti ho fatto passare da una giusta ira per Peter alla tenerezza... Chiedo scusa. (In realtà sto un po' gongolando, ma è colpa del mio lato sadico, scusa! XD) Torno seria. Allora, sono davvero contenta che Peter ti sia piaciuto, nonostante il riferimento al futuro nell'ultima parte, e soprattutto che sia risultata chiara la sua buona fede. Sì, Peter ha una grande paura dei cambiamenti, come molti adolescenti, e questo, unito al fatto che di suo non è proprio un genio della perspicacia, lo porta a credere al vecchio discorso di Em e ad agire di conseguenza. Il modo in cui Peter interpreta (sbagliando) i comportamenti dei suoi amici, l'hai capito benissimo, sono molto contenta! E' esattamente così, Em gli aveva dato involontariamente una chiave di lettura, e lui quindi ora si limita ad applicarla fraintendendo a destra e a manca gli altri. E a volte è strano come anche due persone così diverse come Peter e Lily possano trovarsi a loro agio in qualche modo confidandosi, vero? Per quanto riguarda il rapporto di Peter con Em... In realtà Em non ha mai avuto davvero bisogno dell'ala protettiva di Peter, semplicemente perché è molto più forte di lui. Però Peter prova per lei dei sentimenti che vanno oltre l'amicizia, e Em no. Perché come Peter ha intuito, Em è una bambina, e c'è un'innocenza da parte sua che Peter, che è molto più grande, ha perso in qualche modo. Oh, mi è piaciuta moltissimo la tua teoria su pozioni, anche se non era quello che avevo pensato io! Davvero intrigante! In realtà non l'avevo vista così perché non credo che ci sia bisogno della presenza di qualcun altro per spiegare che a Em non interessa Peter in senso sentimentale. Una volta Peter l'ha definita una sorellina, e anche se adesso sappiamo che stava mentendo, per lei è così. Ah, la spiegazione del fatto che ad Em piaccia pozioni è molto più semplice: nelle varie materie vengono valutate le risposte e l'esecuzione degli incantesimi, mentre a pozioni viene valutata la qualità del composto preparato, che è una delle poche cose che non è influenzata dal fatto che uno usi o meno la voce, quindi a pozioni almeno, Em è come tutti gli altri, ecco perché le piace. In ogni caso, anche se l'abbiamo immaginata con una strada diversa, la conclusione resta quella: Peter che adesso è dispiaciuto perché pensa che i suoi amici non avranno quello che vogliono, resterà in realtà l'unico a non avere quello che desidera. Mi mette un po' di tristezza questo fatto... ma passiamo oltre! Dopo la tenerezza ci manca solo la pietà ad inquinare il sano odio verso il ratto! XD Ti ringrazio tantissimo per i tuoi complimenti e per la bellissima recensione! Un bacione grande!

Hazel_dei_Misteri: Oh mamma mia, credo di essere del colore di Fanny nel Giorno del Falò... Uh, no, appena più fuxia, ho controllato. Cavolo, tutte le cose che hai detto sullo stile sono meglio di qualunque crema abbronzante, giuro! XD Grazie, seriamente, per tutti questi complimenti spropositati... Essendo una che tutto sommato scrive abbastanza naturalmente (soprattutto questa storia), senza troppa ricerca stilistica, mi sembrano un po' esagerati... ma fanno davvero moltissimo piacere! XD Mi sa che è per questo che ti sembra uno stile schietto, perché davvero non è elaborato, mi limito a curare quello che scrivo. L'unica cosa che tento di fare consapevolmente, e che mi par di capire mi riesca abbastanza, è mantenere il tutto in genere leggero. Oh, grazie davvero! XD Uh, parliamo di ipersalivazione... la mia tastiera penso che sia corrosa ormai, quindi ti capisco perfettamente! XD Tra Peter e la Umbridge... Uhm, è arduo scegliere, ma quasi quasi finirei per preferire Peter, anche se lo odio di più... Non so come spiegarlo senza cadere nel volgare, ma almeno lui quando prende qualcuno metaforicamente per il didietro (censura...), almeno non lo fa nel nome del bene comune... Ah, ma se si parla di attrazione fisica, io penso che sinceramente preferirei Dobby ad entrambi! XD (E qui mi viene in mente una volgarità incredibile, che, per amor di finezza, taccio.) Ma tanto per dimostrare anche a te che ho una fervida immaginazione malata, ti dirò che da quando hai insinuato che preferiresti farti Dolores, ti sto immaginando come un Centauro! XD Questo penso ti dia un'idea di cosa ho pensato io di quanto le è capitato nella Foresta Proibita... nonché degli abissi della mia psiche! XD Per quanto riguarda Remus e Sirius, che sono argomento alquanto stimolante, immagino da quello che leggo che tu sia una ragazza per bene se non altro più di me, se ti limiti a sobbalzare sulla sedia... Non so, a me il sentire pronunciare o vedere scrivere uno di questi soavi e amati nomi provoca reazioni molto meno dicibili di un salto sulla sedia, quindi sei a posto! XD Se poi sono insieme e... piacevolmente impegnati, l'effetto aumenta in maniera esponenziale... Basta, se continuo così finisco per dire qualcosa di estremamente poco fine e poco adatto a giovani orecchie che potrebbero essere presenti, quindi... comunque mi sa che ci siamo capite! XD Be', in ogni caso, credo che quando apriranno al San Mungo un'ala apposta per le perverse menti come noi, ci faremo compagnia! XD Grazie mille per i complimenti e per l'abbronzante, e un bacione grande!

DarkElectra: Onta e disonore? Oh, no, davvero, Electra, non preoccuparti mica! XD Stai tranquilla, io sono sempre qua è non ci sono problemi! XD La corte ti assolve con formula piena, anche se qualunque informazione su come mettere le mani su una certa Mangiamorte CHE NON SONO IO e che NON HA NULLA A CHE FARE CON ME sarà più che gradita. Spero solo che il PC bastardo si riprenda in fretta, ma soprattutto che ti passi la depressione... Davvero, va meglio adesso? Mi dispiace che sia un brutto periodo. Veniamo al vecchio capitolo... Sirius manda a dire che l'odore gli è rimasto sulle mani per giorni, quindi apprezza la solidarietà. (Ed io eviterò accuratamente di fargli notare che mi par ci fosse un po' di ironia, anche perché concordo in pieno! XD) Siamo serie. Hai ragionissima su quello che mi hai fatto notare di Peter, sai? Sono stata davvero contenta di questo commento, mi hai aiutato tantissimo ad inquadrare una delle cose che proprio non mi erano andate a genio di quel capitolo. L'occasione di far assomigliare di più Peter a se stesso adulto c'era, e io non l'ho colta. Probabilmente questo è dovuto al fatto che mi sono affezionata a questa sua adolescenza da ragazzo tutto sommato piacevole, ma ciò non toglie che avrei potuto giocarmi molto meglio quella scena ottenendo comunque quello che mi serviva per la trama. Ti ringrazio moltissimo per avermelo fatto notare, adesso so che quando revisionerò questa storia, potrò migliorare quel capitolo grazie al tuo consiglio! XD Per il resto, se usi un'altra volta termini come "maestra", ti cito davanti al Winzegamot per attentato al mio colorito, sappilo! XD Grazie per la fiducia, ma come vedi non sono assolutamente perfetta, e nemmeno tanto brava! XD Faccio del mio meglio, però. Uh, che lingua stai parlando? Parli lingue strane? Hai controllato se i serpendti ti rispondono? No, perché se è così è il caso di preoccuparsi, altrimenti è solo una botta di follia momentanea senza conseguenze. E in conclusione, ti pregherei di apprezzare il fatto che ho bellamente evitato di far riferimento per tutta la risposta a quanto accade in questo capitolo, dal momento che ho la vaga sensazione che, dopo quello che ho fatto combinare a Remus, mi arriverà minimo una Strillettera al posto del commento la prossima volta! XD Un bacione grande, e spero di sentirti presto, ma non ti preoccupare se ritardi, ok? XD E grazie ancora per la segnalazione!

 

 

 

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Capitolo 38
*** Le cose davvero importanti ***


Le cose davvero importanti

Le cose davvero importanti

 

1 Giugno 1977

 

James stava cercando Remus da quasi un'ora quando il suo amico lo aveva trovato per caso. Era stato nel parco della scuola, aveva girato intorno al lago, per controllare gli angoli più tranquilli al limitare della Foresta Proibita, era passato in biblioteca e infine aveva pensato di controllare in dormitorio.

Remus non era in nessuno di questi posti. Il che, secondo James, poteva voler dire poche cose, tra cui che Remus si stesse nascondendo, o, più probabilmente, che fosse impegnato in altro. Altro che decisamente non piaceva per nulla a James.

Il ragazzo fu dunque molto contento quando correndo giù per le scale, con quella che i professori definivano "la sua solita grazia", inciampò in Remus che sbucava da dietro un angolo, travolgendolo.

A voler dire le cose per bene, James fu moderatamente contento di quell'incontro. Molto contento di aver trovato Remus non impegnato in qualcosa di sgradevole, e decisamente poco contento di essere ruzzolato in malo modo sul sedere per almeno otto gradini. Facendo una media, moderatamente contento, dunque.

James si era quasi rassegnato all'idea che, con cadenza regolare, i suoi incontri con Lunastorta tendessero a lasciargli memorie durevoli sotto forma di lividi. E non parlava della Luna piena. Quindi guardò Remus, che indenne in maniera quasi incredibile lo fissava ridendo dall'alto della scala, e gli rivolse un sorriso che chiaramente voleva dire "Aiutami ad alzarmi prima che ti faccia passare la voglia di ridere". Sfortunatamente Remus, forse accecato dalle lacrime che la sua risata gli stava facendo salire agli occhi, non colse il significato recondito dell'occhiata.

Sospirando, James si rialzò. Perse qualche secondo per spolverarsi i vestiti e per pensare a come diavolo avesse fatto a fare un capitombolo del genere senza che i suoi preziosissimi occhiali volassero a sbriciolarsi contro qualche gradino. Erano solo un pochino storti sul naso, il che aveva dell'incredibile.

Quando James finì di sistemarsi, guardò di nuovo Remus. Pensava, ingenuamente forse, che a quel punto il suo amico sarebbe stato in grado di calmarsi quel tanto che bastava perché James potesse dirgli che doveva parlargli. Si sbagliava, ovviamente. Remus si teneva la pancia dal ridere, come non faceva da un po' di tempo a quella parte, e quella risata senza pensieri era un suono che a James era mancato. Quindi fu con grande rammarico che James la interruppe, poco dopo, per comunicare a Lunastorta che c'era qualcosa di serio che doveva dirgli.

Dalla faccia di Remus, che ancora sghignazzava mentre col dorso di una mano si asciugava una di quelle lacrime irriverenti, era chiaro che il ragazzo si era aspettato qualcosa del genere. Stranamente, però, non sembrava particolarmente preoccupato all'idea di ricevere una delle Terribili Ramanzine di James Potter. E si che James aveva sempre pensato che fosse lui quello intelligente! Possibile che non si fosse reso conto che il suo comportamento degli ultimi giorni non era piaciuto per nulla a James?

Il fatto era che James Potter aveva in quei mesi superato brillantemente quella specie di cotta (che poi non era mai stata, probabilmente, altro che paura che le cose cambiassero con i suoi amici) che lo aveva molestato per quasi tutto l'anno scolastico. C'era voluto un po' di tempo, neanche tanto, e un paio di esperienze estreme (come il cazzotto di Sirius), ma ormai la cosa era talmente dietro le spalle che James non solo ne rideva tra sé, ma riusciva anche a mantenersi abbastanza oggettivo sulla questione da essere diventato il confidente di Remus a quel proposito. James si trovava nella posizione di aver capito perfettamente quello che passava nella mente del suo amico.

Il che, però, comportava anche che James avesse fatto sulla grande questione del rapporto tra Sirius e Remus qualche sua personale riflessione. Li aveva osservati. Aveva ascoltato Remus. Avrebbe ascoltato volentieri anche Sirius, ma sapeva quanto era testone e chiuso alle volte il suo migliore amico. E si era ritrovato, a dispetto di tutto, a fare un tifo degno di una finale di Quidditch perché le cose tra loro prendessero una piega definita, possibilmente quella che sapeva avrebbe reso felice Remus.

Peccato che Remus negli ultimi giorni avesse fatto un paio almeno di stupidaggini (perché diversamente non potevano essere definite), che James, da bravo amico quale era, non aveva assolutamente intenzione di lasciargli passare.

-Ti devo parlare.- disse quindi in tono serio al suo amico, quando questi ebbe ripreso fiato.

Remus annuì. -Anch'io.- rispose.

-In dormitorio. Ora.- gli ordinò James. Se doveva mostrare il suo disappunto, tanto valeva chiarire subito che era molto arrabbiato per il comportamento infantile di Remus. Il modo migliore per farlo, lì sulle scale, senza dare spettacolo, era imitare la cara vecchia McGranitt. Quell'avvoltoia aveva un modo superbo di mostrare la sua disapprovazione.

James sorvolò sull'espressione divertita di Remus davanti al suo cipiglio severo, mentre lo seguiva in dormitorio.

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Certe cose, pensò James, andavano fatte per bene. Nonostante non fosse da lui tergiversare quando doveva dire qualcosa di sgradevole, una vocina nella sua testa gli aveva intimato di prendere qualche precauzione prima di iniziare il suo discorso. Quindi James e Remus avevano allestito una specie di angolo per le confidenze, e adesso James si trovava con la schiena appoggiata al muro, seduto a gambe incrociate sul cuscino, con Remus di fronte ed un sacchetto di Gelatine Tuttigusti +1 tra loro, e soprattutto, particolare fondamentale, era già sul pavimento. Almeno, si disse, quella volta non sarebbe caduto.

Remus si era accomodato sul suo cuscino, sistemandosi come per affrontare una lunga discussione. Poi aprì la bocca e fece per parlare. James fu più veloce.

-Prima che tu dica qualsiasi cosa, ho un paio di cose da dirti io, Signor Lunastorta.- disse, cercando di mantenere un tono severo. La McGranitt ancora una volta era di grande ispirazione in questo.

-James, aspetta...- provò a dire Remus, ma fu interrotto.

-No, ascoltami senza interrompere, e quando ho finito potrai dirmi quello che vuoi. E' importante, Remus.- aggiunse, mortalmente serio.

Remus, se pur visibilmente riluttante, chiuse la bocca e annuì.

James si sentì soddisfatto. Prese fiato, e parlò.

-Ti rendi conto, vero, che hai fatto una grandissima cazzata? Sai benissimo di cosa parlo, quindi non fare il finto tonto.-

-Non sto facendo...- provò a replicare Remus, ma James lo bloccò.

-Mi pare che avessimo detto niente interruzioni!-

-Ma...-

-Remus, fammi finire. E niente "ma".- lo rimproverò James, severo. Remus chiuse la bocca, e James si sentì molto fiero della propria autorevolezza.

-Allora, dicevo... ah, sì. Hai fatto una grandissima cazzata, lo sai? Non riuscirai a farmi credere che non ti importa più di Sirius, quindi non provarci nemmeno. Ok, ti concedo che l'altra sera eri di cattivo umore e hai bevuto più del solito. E so benissimo che Eloise è molto carina, e bisogna dire che era palese che ci stava provando. Ma adesso basta. E' già stato abbastanza brutto il modo in cui sei sparito dalla festa, e Sirius ti ha persino cercato per mezz'ora prima che Peter suggerisse che forse eri già andato a letto.

E non pensare che non abbiamo capito. Non hai mai dormito con le tende chiuse, tu. Non è stato per niente discreto, anche se ammetto che lasciarle aperte lo sarebbe stato ancor meno, comunque... non è questo che volevo dire.

Quello che volevo dire è che non è giusto comportarsi così. A parte il fatto che non è bello andare a letto, o qualunque cosa sia successa, con una persona quando te ne piace un'altra... e credimi, ho idea di che parlo. E comunque, Remus, passi la sciocchezza di una sera, ma dovresti smetterla al più presto con questa storia. Non è giusto nei confronti di Eloise, e so che anche tu sei in fondo convinto che lei e Vince dovrebbero far pace. Ma soprattutto non è giusto per te.

In questi tempi ho capito quanto sia importante per te Sirius. So come ti senti, ma ho capito che ci sono delle cose davvero importanti, come la nostra amicizia, o quello che tu provi per Sirius e che io provo per Lily ad esempio. E ho capito, anche se prima non lo sapevo, che queste cose importanti meritano di essere vissute per bene, senza prendersi in giro, senza fare troppe stupidaggini. Prenderti in giro e prendere in giro Eloise non ti farà stare meglio, non farà stare meglio nessuno, nemmeno Sirius. Pensaci, Remus.-

James concluse la sua orazione. Era stato un discorso molto ben fatto, pensò fiero di sé. Coerente e sentito, in tono di amichevole rimprovero. Era una predica che era strano venisse da lui, ma era sinceramente convinto che Remus stesse facendo una stupidaggine, e in quel campo James poteva tenere lezioni a chiunque tranne forse che a Sirius.

Per questo l'espressione vagamente divertita di Remus durante tutto il suo discorso lo aveva infastidito un po'. Sembrava che Remus sapesse qualcosa che non diceva, o comunque non sembrava colpito come avrebbe dovuto dalle parole di James. Era una cosa strana, pensò, ma poi la risposta di Remus gli svelò il motivo di tanta tranquillità.

-Ho scaricato Eloise. Penso anch'io che dovrebbe chiarire con Vince, tra l'altro, e glielo ho detto. Ma a parte questo, è stata una sciocchezza da parte mia. So benissimo da me che Sirius è importante, davvero, e anche se per lui sono solo un amico, sarebbe stupido negarlo. Ho fatto una cazzata, ma adesso basta. Ti ringrazio per le tue belle parole, James, ma adesso vorresti dirmi per favore qualcosa che non so?- disse Remus con aria sottilmente divertita.

James rimase letteralmente a bocca aperta. Avrebbe dovuto ricordarsi, pensò, che quel genere di consiglio l'aveva già sentito da qualche parte, e che anche il tono che aveva usato gli era familiare. Si rese conto improvvisamente, sentendosi sciocco, che non era della McGranitt lo stile che aveva imitato nel suo accorato discorso, ma di Remus Lupin. Aveva detto delle cose giustissime, che pensava davvero, e che erano le stesse che avrebbe detto Remus se la situazione fosse stata invertita, le stesse che gli aveva detto Remus poco tempo prima riguardo a Lily. Gli era sembrato, in effetti, tutto vagamente familiare... In pratica, come se avesse cercato di insegnare la Trasfigurazione a Merlino.

Il momento meritava una risata. Che prontamente arrivò, quando dall'espressione di James diventò palese che si era reso conto di quello che aveva detto. Una risata corale dei due malandrini, che riempì la stanza. James pensò che era bellissimo avere sempre degli amici con cui ridere così.

E come sempre in quelle cose, al momento di confidenza seria seguirono alcuni minuti di chiacchiere, mentre James e Remus si spartivano le Gelatine. Semplici chiacchiere, pettegolezzi, una conversazione leggera insomma. Di quelle che si fanno con un buon amico e che non implicano necessariamente argomenti troppo personali.

Il tipo di discorso che ultimamente sembrava l'unico esistente per James con Sirius.

James avrebbe tanto voluto negli ultimi mesi che Sirius gli dicesse qualcosa di nuovo su quello che gli aveva accennato a febbraio alla Stamberga, ma questo non era successo. La loro amicizia sembrava tornata quella di un tempo. Ridevano insieme, Sirius e James, parlavano anche di cose serie (avevano ricominciato a discutere entusiasti il loro progetto di diventare Auror dopo la scuola, molto più attuabile ora che Sirius era lontano dall'influenza della famiglia Black), ma non di quello che provava Sirius. Felpato non entrava mai in argomento, e James non osava chiedere, un po' per paura di fregarsi e dire troppo su quello che sapeva di Remus, un po' perché sapeva benissimo che forzare a Sirius una confidenza che non si sentiva di fare, qualunque fosse, era un atteggiamento di cui il suo amico si risentiva. Sirius aveva bisogno che fossero rispettati i suoi tempi, e di potersi scegliere da solo cosa dire, a chi e quando. Era fatto così.

Contemporaneamente, anche un occhio meno attento di quello di James si sarebbe accorto che Remus e Sirius si erano impercettibilmente allontanati. Nonostante sembrassero i soliti quando i Malandrini erano insieme, James sapeva che non parlavano quasi più a quattr'occhi, e inoltre sembrava che la crescente confidenza reciproca che lo aveva portato a sospettare che tra loro ci fosse qualcosa, mesi prima, si fosse ormai trasformata in una sorta di tensione sottile.

Fino al giorno prima, James aveva creduto che questi segni, per quanto sgradevole fosse l'idea, portassero ad un'unica conclusione. James aveva sostenuto Remus per mesi, ma dentro di sé covava la paura che il silenzio di Sirius a quel proposito significasse che i sentimenti che Felpato provava erano scomparsi. Per quanto non fosse automatico, secondo James era difficile che Sirius avesse taciuto tanto a lungo con tutti se si fosse scoperto innamorato. O di proposito in confidenza, o a tradimento soprapensiero, in un modo o nell'altro era tipico di Sirius non riuscire a lungo a mantenere quel genere di segreto. Invece, nulla.

Così per mesi James si era diviso tra la preoccupazione (per Remus), l'attesa di una rivelazione (da parte di Sirius) e una buona dose, doveva ammetterlo, di curiosità personale. Fino a quel pomeriggio. Perché quel pomeriggio aveva scoperto una cosa, all'apparenza banale, che però inquadrata nella giusta ottica, poteva spiegare qualche stranezza e forse anche dare a Remus un po' di fiducia.

L'unico motivo, stupido, lo sapeva, per cui non l'aveva ancora detta al suo amico, era un sottile senso di vendetta, non molto più pesante di "lasciamolo aspettare un po'", comunque, prima per la risata di Remus per la sua caduta, e poi per la figuraccia che gli aveva fatto fare ascoltando sornione il suo discorso senza fargli capire subito che era inutile.

Ma quando, chiacchierando, la conversazione si spostò, come succedeva quasi sempre, su Sirius, non riuscì a trattenersi.

-Sai, Remus,- disse casualmente, -penso di aver scoperto una cosa.-

Remus lo guardò interessato, fin troppo anche se cercava di non darlo a vedere. James ebbe pietà di lui, e archiviò i mille preamboli che aveva pensato di fare per tenere il suo amico un po' sulle spine.

-Ricordi,- disse dunque, -quando tu dicevi che era impossibile che Sirius ricambiasse quello che provi, perché altrimenti si sarebbe confidato? Il discorso sul fatto che Felpato non è capace di tenere un segreto senza parlarne con nessuno?-

Remus annuì. Avevano dibattuto su quella questione ben più di una volta. Sirius non era un pettegolo, ma entrambi sapevano che quel ragionamento che avevano fatto era assolutamente logico. Conoscevano bene il loro amico, dopotutto.

James sorrise leggermente, e continuò.

-Be', non so se possa voler dire qualcosa, ma ho scoperto per caso che non è vero che Sirius non fa più discorsi seri con nessuno, come pensavamo.-

Remus lo guardò interrogativo. -Non ne parla con te, James, e ovviamente non ne parlerebbe mai con me, se anche fosse possibile una cosa del genere...- disse.

-Già.- aggiunse James, con un sorriso incoraggiante. -Ma Lily mi dice che ultimamente lo ha visto spesso discutere di quello che sembrava un argomento molto serio con Peter.-

E questo, conoscendo Sirius, pensò James mentre guardava l'informazione farsi strada nella mente di Remus, potrebbe essere un segno molto incoraggiante.

 

 


 

 

Salve a tutti! Ecco finalmente una schiarita all'orizzonte... In qualche modo, comincio a vedere la fine del sentiero... Ma sto parlando di me o dei Malandrini? XD

Quello che James ha capito, e che ci dice alla fine di questo capitolo, potrebbe essere molto importante in effetti. O almeno, lo è per lui e Remus. Perché James conosce bene Sirius, meglio forse di quanto lo conosca chiunque altro (autrice inclusa... XD) e se lui dice che è possibile che Sirius racconti eventuali problemi sentimentali a Peter... allora evidentemente è possibile!

In fondo, l'ultima volta che James e Sirius hanno toccato l'argomento "Remus", Sirius ha prima dato a James un pugno, e poi si è confidato. Il che può significare, nelle menti contorte dei Malandrini, che forse Sirius ci penserà due volte prima di sfogarsi con James, dal momento che se anche questa volta non avesse capito (come fino a febbraio) cosa passa nella testa di Ramoso... correrebbe il rischio di fare il bis dell'intera situazione, il che non sarebbe molto carino.

In possesso di queste informazioni preziose, che farà Remus? Be', dovete sapere che... ma no, siamo agli sgoccioli, potete aspettare, no? XD (Questa affermazione serve solo ed esclusivamente a poter metter anche in questa serie di note uno dei miei ghigni...)

Una nota seria. Ho inventato un detto (di un'originalità strabiliante (tono ironico)... ma sorvoliamo.) "Cercare di insegnare la Trasfigurazione a Merlino". Perché proprio la Trasfigurazione, e non una qualunque altra materia magica? Perché Merlino, nel mito, è un mago potentissimo, talmente potente che addirittura è in grado di trasformarsi in farfalla. Quindi, mi sono detta, o è un Animagus, o è comunque bravissimo a trasformare le cose. In ogni caso penso che possa essere stato particolarmente ferrato con la Trasfigurazione. (Non che, immagino, che possa essere per questo uno dei sogni proibiti della McGranitt... XD) Fine di questa utilissima nota seria. XD

Ok, bando alle ciance, che fra feste e bagordi ho accumulato l'ennesimo ritardo stratosferico!

SOLO, ANCHE SE CON TANTO RITARDO, AUGURI A TUTTI PER UN 2006 SPECIALE, RICCO DI PICCOLE E GRANDI GIOIE, DI SOGNI E DI MOMENTI DA RICORDARE.

 

Hazel_Dei_Misteri: Ma ciao! Sai che mi hai spiazzata con il discorso delle frasi trascritte? Be', per le prime due, in realtà mi hai emozionata, ma con la terza... non so, comincio a sentire il bisogno di dotare qualche personaggio di una qualche protezione magica! XD Comunque penso che sia chiaro che Eloise fosse solo un trastullo, una piccola avventura, per Remus... e a sua difesa possiamo dire che Moony non è molto resistibile, vero? Penso che su questo concorderai con lei! Uh, ti offendi se non condivido la tua indecisione, e faccio sempre e comunque il tifo per Remus e Sirius? E' inutile, mi fanno sciogliere le ginocchia quei due! XD Dai, facciamo le presone serie. Sì, conosco perfettamente la sensazione che descrivi, quella di essere insoddisfatta di qualcosa che invece magari piace, a dimostrazione del fatto che poi ciascuno (chi legge e chi scrive) filtra le parole con la propria personale sensibilità... A prescindere dal filosofeggiare (per me delle ore 2,38 A.M.), sono davvero contenta che ti siano piaciute le riflessioni di Remus, e sono felicissima anche di non essere l'unica pazza a riflettere per iscritto! Oh, e mi fa davvero piacere che tu abbia letto "La lista", aspetto con ansia il tuo commento. Oh, sul finale della tua recensione... a parte le digressioni cromatiche, le cose stanno per sbrogliarsi, anche perché ci avviciniamo rapidamente alla fine. Lemon o bacetto? Be', guarda, il fatto che si tratti di una Pg-13 dovrebbe dirla lunga, vediamo poi come regge il tuo self-control... XD E per finire, a parte il fatto che non era una recensione poco seria, anzi, che mi ha rincuorata parecchio, già il fatto che ti abbia fatto venire il buon umore l'aggiornamento mi ha reso davvero felice! Grazie mille e un bacione grande!

DarkElectra Parte prima: (Cap 36) Ma salve! Come sta il malefico arnese? (Il mio, penso per solidarietà, si è preso una bella influenza, vale a dire un virus... Spero che sopravviva fino al ritorno del tecnico dopo le feste...) Venendo a noi, sono molto sollevata da questa recensione, sono contenta che trovi che Peter sia rientrato in carreggiata dopo la defaillance del capitolo 35... Oh, e sono contentissima che ti piacciano Lily ed Em, mi mettono sempre un po' in soggezione i personaggi femminili... Soprattutto Em, visto che Lily mi somiglia un pochino di più. Sono contenta che ti siano piaciuti! E sai, penso anch'io che Lily attiri naturalmente le confidenze, anche se devo ammettere che non ero del tutto sicura che fosse sensato che Peter parlasse con lei. Sono contenta che fili! E sono contenta che ti sia piaciuta la frase finale, anche perché alla fin fine rappresentava un po' il succo di tutto il capitolo... ed è un po' anche l'ultima importante riflessione di Peter, per altro. Bene, detto questo, un bacione e ti rimando a più sotto per la risposta all'altra recensione! XD

Agartha: Ciao Agartha! Grazie per l'incoraggiamento, davvero, è un periodaccio che non si decide a passare, è davvero confortante pensare che succeda anche ad altri... anche se ti auguro davvero che passi il periodo di insoddisfazione! Grazie anche per avermi rassicurato sullo scorrere del tempo, da una parte non avrei saputo davvero come non annoiare inutilmente descrivendo quel periodo, dall'altra però temevo che si sentisse troppo lo stacco, e sono stata indecisa a lungo su come gestire le cose. Sono contenta che ti siano piaciuti l'espediente dello schema e del romanzo! Mentre il primo è autobiografico, il secondo invece è venuto così, in fase di rilettura per altro, perché appunto rileggendo le descrizioni di Remus mi erano sembrate troppo teatrali... e quindi, invece che correggerle, perdendo anche gli elementi che mi piacevano, le ho associate a questo tipo di pensiero... sono contenta se è venuto un bell'effetto! Oh, sì, Remus è in alto mare, ma come avevi giustamente predetto, James, in versione "manna dal cielo", finalmente sembra sia riuscito a sbloccarlo... ed Eloise ce la possiamo dimenticare! XD Siamo davvero alla salita adesso! Sai che la riflessione che hai fatto su Peter mi ha quasi commossa? (Quasi... devo mantenere almeno con lui una parvenza di distacco, visto che con gli altri non mi riesce! XD) Sono perfettamente d'accordo, alla fine dei conti lui non avrà quello che desidera, e sarà l'unico. E per quanto riguarda la preferenza di Em per pozioni, sappi che i tuoi viaggi mentali erano davvero ispiranti! Molto più fantasiosi della mia banalissima spiegazione! XD Ti ringrazio davvero tanto per il commento accuratissimo come sempre, e ti mando un bacione grande!

Joy: Joy, devo dirti quello che mi diceva mia mamma quando ero piccola: SE CONTINUI A MANGIARTI I CAPELLI DIVENTERAI CALVA! XD No, scherzo, l'ho sempre fatto anch'io e ho ancora un chioma, però è vero che me lo dicevano da bambina, sempre! XD OK, bando alle ciance! La svolta decisiva la senti ancora arrivare? Perché sì, manca poco, sai? Tecnicamente, questi due matti (Remus e Sirius) devono solo parlare, dare fondo alla loro rispettiva sincerità (Remus) e incoscienza (Sirius) e ci siamo! Remus che salta addosso a Sirius? Guarda, ti dirò che in generale concordo con te, Remus è la mente della coppia, quindi lo vedo propenso a dare una svolta alle cose... In questo caso... Be', ora, dopo lo schemino e la rivelazione di James, Moony ha il quadro della situazione molto più di Padfoot, ma non dimentichiamoci che è Sirius l'impulsivo! XD Forse ti ho confuso le idee, ma manca davvero molto poco. Dici che Sirius ha dato retta a Peter per paura di parlare con Remus? Mmmm... lui sta negando con tutte le sue forze, ma se vuoi la mia opinione, come al solito hai capito perfettamente! XD Ma dubito che Sirius lo ammetterà mai del tutto... vedremo nel prossimo capitolo. Cambiando argomento, hai visto come sono stata brava a non risponderti? Mi vergogno parecchio, ma evidentemente quando scelgo dove aprire le caselle mail ho fiuto per combinare pasticci, visto che DI NUOVO non sono riuscita a leggere le mail per giorni, col risultato che ho visto solo un paio d'ore fa la tua bellissima Mail di Natale con il coretto delle renne! Oh, la adoro! XD La renna solista è assolutamente spassosissima! XD Per quel che riguarda la storia, sto cercando (malamente) di finirla in tempi molto brevi, mi mancano solo due capitoli, perché devono essere così difficili??? Spero però davvero tanto di appagarti con la conclusione. Ti faccio tantissimi auguri in ritardo, spero davvero che tu abbia passato delle bellissime feste, e che il 2006 per te sia splendido! Oh, e spero anche che tu abbia messo a Padfoot i campanellini da renna (e anche il naso rosso come Rudolf!!!), sarebbe troppo carino!!! Davvero, ti auguro un anno speciale e splendido, e ti mando un grazie immenso e un bacione ancora più grande!

Chu: La mia sorellina fuggiasca, ciao! Figurarsi per il ritardo, anzi, scusami tu per il mio ritardo stratosferico sia nel postaggio che negli auguri! E poi capisco perfettamente la repulsione per i capitoli Peter-centrici, siamo in due, a questo punto vorrei eliminare lui, e un pochino anche zio James, e restare solo con mamma e papà, sai? XD Uh, davvero ringhi? Non è giusto, voglio farlo anch'io!!! Non potevo prendere quello da mamma invece che la bellezza e la modestia? XD (Soprattutto la modestia.... XDDD) Archiviamo questa pietosità, ti prego... Concordo comunque con te su Peter, è in buona fede, e io che so cosa succede dopo, posso garantire che ha finito di mettersi tra mamma e papà, giuro. Per quanto riguarda Em... sì, l'avevo un po' trascurata, ma non sapevo come inserirla negli ultimi capitoli di Peter senza che si vedesse la cotta che il ratto ha per lei, che avrebbe comportato necessariamente affrontare se non altro la problematica della differenza d'età, per non parlare dell'insicurezza di Peter. E sì, in effetti, se non altro non si può dire che Peter non temporeggi, e meno male... lo attende una bella scornata, che per fortuna però non fa parte della storia di questa fic... (Fred e George, Peter fa bene a temporeggiare in questa storia, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE lui, è chiaro??? Che non vi vengano strane idee...) Dicevamo? Oh, be', probabilmente io e te dobbiamo ancora perfezionare l'arte di far schemi di papà, però sarebbe fiero di noi, no? Abbiamo preso qualcosa da lui, sebbene sia un dettaglio di poca utilità... (No, papà, scherzavo, scherzavo, so che è molto utile, davvero... No, papi, non so perché mamma ride... ehm...) Comunque, ecco in arrivo Super Zio James, ti ha tranquillizzata? Ha dato a papà una spintina nella giusta direzione, che mi sa che era tutto quello che gli ci voleva. Veniamo alle cose serie... Non voglio sentirti dire mai più una cosa del genere! Tu non hai ereditato la stupidità da mamma, e se da qualche parte è stato diviso del talento, è stato fatto per lo meno equamente! (Mamma non farmi gli occhiacci che sto dicendo una cosa fondamentale!) Tu hai un grandissimo talento, Chu, e in questo momento sono serissima. Mi dispiace perché non riesco a ribadirtelo tutte le volte che vorrei, perché finisco per essere sempre di corsa quando leggo e spesso non riesco a recensire... Però davvero, quando leggo di Prudence, dei Proseliti, e degli innumerevoli Sirius e Remus che compaiono nelle tue fic, non posso fare a meno di restare emozionata, ammirata, di sognare. E non mi stanco mai delle tue storie. Mai. Quindi non dire sciocchezze, ok? Fine della ramanzina da sorella maggiore. ^_- Concludo con gli auguri per il nuovo anno che è appena iniziato. Ti auguro tanta felicità, ti auguro di amare quello che stai studiando, ti auguro di avere sempre qualcosa da scrivere e da sognare, e infine, CI auguro che i gemelli si diano una svegliata!!! XD E con questo, ti mando un bacione grandissimo, un grazie altrettanto grande, e alla prossima!!!

DarkElectra Parte Seconda: (Cap. 37) Mi sa che il mio computer e il tuo hanno molto in comune, a parte che il mio contiene più slash! XD Oh, ma ciao di nuovo, carissima! Capisco benissimo la tua rabbia contro quell'essere immondo del tuo PC, in questi giorni soprattutto, sai che il mio l'ho ribattezzato "Bellatrix"? XD Ma veniamo al capitolo. Confesso che avevo un po' di paura di leggere la tua recensione, ma vedo che ti sei esercitata con gli incantesimi di memoria, brava ragazza! XD Quindi spero vivamente che l'effetto dell'Oblivion perduri anche con la lettura di questo capitolo, nonostante quello strano nome, Eloise, che ritorna... Ma non parliamo di questo! XD Parliamo degli schemi mentali di Remus... Sono una strana abitudine, vero? Però, in effetti, concordo con te che possa essere un sistema di dare un senso alle cose che altrimenti resterebbero sconclusionate, e a volte vale la pena di farsi venire un po' di mal di testa per questo. Sono contenta che la trovi una cosa adatta a Remus! Sono anche molto sollevata che ti sia piaciuta la scelta di non soffermarmi sui mesi di transizione, è stata abbastanza sofferta. Il mio colorito invece non ti perdona se mi chiami maestra, sai? Voglio dire, una povera ragazza evita di prendere il sole per anni e poi una recensione vanifica gli sforzi! XD E infine, per quanto riguarda l'idea di sentirsi in un romanzo... è stata una parte che ho aggiunto dopo aver riletto il capitolo, quella, perché mi ero accorta che avevo fatto diventare Remus un piccolo Jacopo Ortis tra sospiri e sguardi persi... e ho voluto scherzarci un po' su! Sono contenta che ti sia piaciuta, e ammetto che come te, anch'io alle volte mi sento davvero un po' così! XD Di nuovo, rinnovo i miei complementi per il tuo Oblivion, mi auguro che regga, e di nuovo, seriamente, ti ringrazio tantissimo per questa recensione e per i complimenti spropositati! Un bacione grande grande.

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Capitolo 39
*** Gli Incubi di Sirius Black ***


Gli Incubi di Sirius Black

Chiedo scusa per l'ennesimo, terribile ritardo. Giuro solennemente che non prenderò mai più sottogamba il problema del blocco dello scrittore!

 

Gli Incubi di Sirius Black

 

Notte tra 7 e 8 Giugno 1977

 

Parla Sirius

 

Corro per i corridoi del castello. Ovunque, attorno, pareti di pietra illuminate appena dalle torce, e lunghi, spaventosi, tratti di buio. Non vedo, non sento neppure il rumore dei miei passi. Sto fuggendo. Scappo, devo nascondermi, devo arrivare... non so da cosa fuggo. Ho paura. Fa freddo e c'è qualcosa che avvolge le mie gambe e mi rallenta, stringe di più ad ogni passo, come un velo. Un sudario.

Devo correre. E' assurdo, conosco il castello, ci sono cresciuto. Eppure non so dove sono. Un'altra scala, un altro corridoio. So che c'è qualcuno, oltre me, ma non li vedo... Devo fuggire. Devo arrivare, presto!

INDEGNO! La voce di mia madre rimbomba nelle mie orecchie. Mia madre non dovrebbe essere qui, eppure... una porta aperta di lato. Non entrare, non guardare, Lei ti vedrà... Appena un'occhiata mi basta. Lei, nello studio, si fa ritrarre da un uomo in vesti nere. Sa che sono lì, mi ha guardato, cosa c'è dietro la sedia? La testa! No, quello no! Orrore, paura. Non voglio.

Scappo, corro, non devo fermarmi, non posso, mi prenderà. Fuggo. Devo trovare Remus, devo trovare James! Peter, Lily, qualcuno! Il Preside! Quello laggiù non è il preside? Devo raggiungerlo, lui mi proteggerà! Corro più forte. Sono così vicino... giro l'angolo e non c'è più, nessuno, solo un altro corridoio buio, torce e la porta.

In fondo c'è la porta del dormitorio, quello è un luogo sicuro, posso nascondermi, posso... ci sono loro, mi aiuteranno.

Eppure anche il dormitorio è buio, non c'è nessuno, nemmeno i bauli, e i letti sono vuoti, come quando inizia la scuola, prima di disfare i bagagli. Ma la scuola stava per finire! Ah, no, forse l'ho solo sognato. Sognare...

Le tende del letto di Remus sono chiuse. Forse sta dormendo- Remus non dorme mai con le tende chiuse.

-Remus?- chiamo, e poi più forte ma nessuno risponde. Torna la paura, devo scappare! Devo andare, mi prenderanno, qui non c'è nessuno! Non posso aspettare, non devo aprire le tende, non posso! Non è giusto... vergogna, angoscia... Non ho parlato più con Remus, e adesso le tende sono chiuse.

La mia mano si avvicina al tessuto rosso. Piano, piano. Chiudo gli occhi, so che c'è qualcosa che mi farà urlare, mi farà paura, qualcosa di orribile lì dietro... ma se c'è Remus... ma se c'è allora io...

Sfioro appena il tessuto con le dita e lo afferro. E tiro, sposto la tenda, ho ancora gli occhi chiusi, respiro li apro e guardo e-

-Sirius?-

Scatto a sedere mancandolo di un soffio. Dove sono? E' buio, ma riconosco il dormitorio. Non lo stesso di prima, no... quello era un sogno, anzi, un incubo. Uno dei miei patetici incubi, lo so, li ho sempre avuti fin da bambino. Mi sento davvero stupido, non mi succedeva da parecchio, ma il cuore mi batte ancora a mille. Sono sudato e nonostante sia ormai caldo di notte, ho i brividi per il freddo del sogno. Il lenzuolo si è avvinghiato alle mie gambe, e questo mi fa sentire soffocato, imprigionato. Odio avere qualcosa che mi lega, io devo essere libero.

Ed è calciando via quel fastidioso pezzo di stoffa che mi accorgo che seduto di fianco a me c'è qualcuno. Remus. Chi altri? Remus ha il letto di fianco al mio, e non russa come James che dorme dall'altra parte, anche se il suono del respiro pesante di Ramoso in questo momento mi sembra una musica per come è familiare. Come anche la presenza di Remus.

Non so come sia possibile, ma Remus ha sempre sentito quando avevo un incubo, fin dal primo anno. E si è sempre alzato, per controllare come sto, per farmi compagnia, a volte, mentre riprendo sonno. Se riprendo sonno, il che non è affatto automatico. Comunque sia, non avevo incubi come questo da parecchio. L'ultimo, penso, è stato questa estate, e a casa mia- non è più casa mia- di certo non c'è mai stato nessuno che si svegliasse per me.

In ogni caso, adesso c'è Remus seduto sul mio letto, e so che dovrei mostrare un po' più di entusiasmo, dopo tutte le volte che in questi mesi ho immaginato di parlargli in una situazione simile, di dirgli tutto... ma ora, non so perché, non voglio dirgli nulla, voglio solo che rimanga qui. E' familiare averlo qui mentre il respiro piano piano si calma, mentre il sogno sbiadisce, e non voglio mai più trovare quelle tende chiuse, mai più...

-Remus.- dico, piano, e odio quando la mia voce sembra così infantile e insicura, ma non posso farne a meno. -Scusa. Ti ho svegliato.-

Scuote la testa nel buio, e sorride. Lo vedo appena il suo sorriso, ma in qualche modo spazza via anche quei pochi residui di paura che il sogno mi ha lasciato. Odio avere paura, io non ho mai paura, solo in quei dannati sogni.

Ma quando la paura si allontana, allora arrivano i dubbi. E' troppo vicino. So che è stupido, ma seduto così vicino a me, con tutta questa intimità tra le tende del mio letto, non è che può capire? E se capisse che non sono più il vecchio Sirius? E' stupido, lo so. Mi prende la mano, come ha sempre fatto, perché sa che sapere che è qui mi rassicura quando riemergo da uno dei miei incubi. Eppure adesso ho l'istinto di allontanarmi, e non perché non voglia la sua vicinanza, ma solo perché temo che attraverso la pelle in qualche modo capisca tutto.

-Hai avuto un incubo?- mi chiede, senza lasciare la mia mano. Sono teso, e questo è davvero, davvero stupido. Annuisco perché temo che se parlassi anche solo per dire sì, sentirebbe quanto la mia voce è terribilmente agitata. E anche se penserebbe che sia per colpa del sogno, non credo sia così.

Improvvisamente si sporge verso di me, e per un attimo sento come se il letto si spostasse da sotto, e non voglio assolutamente pensare a cosa ho creduto che potesse fare, o arrossirei come una ragazzina. E lui lo vedrebbe, dannazione, lui nota sempre queste cose. E se mi prendesse in giro mi incasinerei ancora di più, quindi no, grazie.

In ogni caso, voleva solo sistemarmi il cuscino, che era finito quasi dall'altra parte della testata. Devo essermi agitato mentre sognavo. Che credevo volesse fare, per Merlino? Darmi un bacio? Mi verrebbe da ridere se non fossi così teso, quella è una cosa che farei io, prima di pensare come al solito. Remus, anche se avesse voglia di una nuova pazzia da fare con me, aspetterebbe per lo meno di essere certo che io fossi del tutto sveglio.

Però non mi ha lasciato la mano. E non posso, davvero, fare a meno di muovere leggermente la mia, di sfiorare appena con il pollice il dorso della sua, cercando e percorrendo la piccola cicatrice lì sopra. Remus dice sempre che è la sua cicatrice preferita, quella, perché non se l'è fatta con la Luna piena, ma cadendo dalla scopa l'estate del secondo anno, mentre a casa di James giocavamo a Quidditch. Mi sento così stupido, ma adesso so che non è una mia fantasia, che lui è davvero qui, che il sogno non è la realtà.

-Vuoi raccontarmi che cosa hai sognato?- mi chiede piano, mentre si sistema più comodamente sul materasso vicino a me.

Scuoto la testa in silenzio. Non voglio parlarne, davvero. Preferisco non pensare alle tende chiuse del suo letto, adesso. Non voglio chiedermi cosa significa averle sognate, né perché nel sogno lui non c'era quando avevo bisogno di lui.

E soprattutto eviterò di nuovo di chiedermi, come ho fatto per giorni, che cosa significa averle trovate così davvero qualche giorno fa. Sto diventando paranoico. Quasi sono pentito di essermi ripromesso che almeno in questa questione, per una volta, penserò sempre prima di fare una delle mie stupidaggini stratosferiche. Perché ogni volta che penso, ovviamente, non posso fare a meno di chiedermi mille volte cosa significhino tutti i gesti e le azioni che fa, anche le più banali. Vorrei buttare tutto all'aria e semplicemente... baciarlo. Ma posso davvero rischiare di rovinare tutto?

Non è una considerazione da codardo, non propriamente. Sono convinto che non sia così, e Peter è d'accordo, per quel che conta. Perché se ci penso bene, e ultimamente ci penso anche troppo, un'infinità di cose che sono indispensabili a tutti quanti noi per stare bene sono a rischio. La nostra amicizia, in fondo, è la cosa che rischia meno di finire, perché neanche io sono così sciocco da pensare che Remus manderebbe tutto all'aria per una cosa del genere. Nessuno di noi lo farebbe.

Ma la fiducia? La serenità con cui Lunastorta può affrontare la Luna piena senza vergogna? I nostri scherzi, che sembrano sciocchi, ma che alle volte significano tanto?

E poi ci sono piccoli momenti più personali da rischiare, i suoi abbracci senza parole che sono la cosa più consolatoria che esista, la serenità che provo in sua presenza, i momenti come questo, in cui a dispetto di tutto, delle tende chiuse e dei silenzi di questi giorni, lui è qui, per me, e mi stringe la mano e mi tiene compagnia senza bisogno che io glielo chieda.

Cerco di immaginarmi come sarebbe sapere di non avere più tutto questo, e la prospettiva è così spaventosamente simile a quella dell'incubo, che rabbrividisco. Non voglio.

In ogni caso, non devo avere l'aspetto di qualcuno tranquillo e pronto per tornare a dormire, perché Remus è ancora seduto sull'angolo del letto e mi sta guardando con un'espressione che significa chiaramente che se non sono in vena di dirgli che cosa ho sognato di così tremendo da svegliarci entrambi, me lo leggerà direttamente nella testa. A volte credo che potrebbe farlo davvero.

E' come uno scontro di volontà questo silenzio che si è creato, spezzato di tanto in tanto da qualche lieve movimento o dai normali rumori della notte. Lui vuole che gli racconti cosa ho sognato, perché dice che fa bene parlarne, e io non ho affatto voglia di riviverlo. In genere vince lui, ma stanotte non ho bisogno della sua comprensione istintiva per sapere che cosa mi turba. Me ne rendo conto con una chiarezza allucinante, adesso.

Mi manca lui. In qualunque modo. Sono stati dei mesi di silenzio, gli ultimi, mesi senza confidenze e prese in giro, e mi rendo conto solo ora che non gli ho nemmeno più chiesto se si sente ancora un mostro o se ha capito che è solo una sua paranoia, quasi più stupida di una delle mie. E' imperdonabile come mi sono comportato, e devo finirla qui. Probabilmente finirà per essere una delle mie cazzate, ma mi sposto di lato, lasciandogli spazio nel letto, sperando che il messaggio sia abbastanza chiaro.

Lo vedo dubitare un attimo, teso come se stesse chiedendosi qualcosa, ma solo per un istante. Si stende vicino a me, naturalmente, sistemandosi comodo e coprendoci entrambi con il lenzuolo che avevo calciato via, e dopo qualche secondo di assestamento siamo entrambi comodi, vicini e pronti per parlare. Non importa di cosa, è sempre stato così. Sembra che il dormitorio stesso sia stato progettato perché, in questi letti grandi e accoglienti, due persone possano passare le serate a confidarsi qualsiasi cosa.

E naturalmente cominciamo a parlare. Non è che abbia poi così importanza di cosa stiamo discutendo, dei punti del Quidditch e della speranza di Griffondoro di vincere la Coppa delle Case, o di come ultimamente James passi un sacco di tempo con Lily Evans, almeno rispetto a prima. Quello che conta davvero, è che parliamo per ore forse, come non facevamo da davvero troppo tempo.

Sono rilassato, a mio agio, e se ancora nella mia mente si agitano in profondità le acque scure del mio incubo, so che finché reggerà questa atmosfera riuscirò a tenerle a bada. E' un sollievo averlo qui, e basta.

Ovviamente, nella tranquillità di questo momento, finisco come mio solito per rilassarmi fin troppo, e ad un certo punto, nel cuore della notte, apro la bocca e lascio uscire una frase senza preoccuparmene.

-Mi sono mancate le nostre chiacchierate ultimamente, Remus.- dico, tranquillamente, nel bel mezzo di un discorso sul grande scherzo che James sta cercando di architettare per chiudere l'anno scolastico in bellezza.

Così, dal nulla, nel momento in cui si aspettava solo di sentire una delle mie uscite su quanto fossero odiosi i Serpeverde, la mia boccaccia da sola butta fuori questa frase che sottintende un discorso così complesso che non so se sono in grado di ascoltare.

Lui però non sembra risentirsi di questo repentino cambio di argomento, anche se lo sento tendersi leggermente. Si siede sul letto, tirandosi le ginocchia al petto, in una posizione pensierosa che gli ho visto assumere spesso. Io resto steso. Se devo morire (di vergogna, probabilmente) preferirei farlo in piedi, ma visto che non ha senso mettermi in piedi sul letto, tanto vale stare comodi.

-James mi ha detto che l'altra sera, alla festa, mi stavi cercando.- dice, come se fosse una risposta.

Come dicevo, a volte sono del tutto certo che Remus possa veramente leggere nella mia testa, e se questa frase è una risposta alla mia affermazione, qualcosa deve aver intuito davvero. Comunque sia, le apparenze devono essere rispettate, sono il suo migliore amico, e come tale devo rispondere.

-Sì, ma meno male che non ti ho trovato. A quanto pare te la stavi spassando, eh?- chiedo, cercando di suonare ironico e complice, ma suonando solo stupidamente geloso alle mie orecchie. Sono sempre stato un pessimo attore.

-Già.- risponde, guardando un qualche punto fisso nel buio davanti a lui.

Vorrei disperatamente stare ancora sognando, perché la conferma così naturale di quello che ho pensato, nella sua risposta, mi fa star male. Ma ormai me lo sono tirato addosso questo discorso odioso, e la finzione deve andare avanti. Cerco di ricordarmi come avrei reagito l'anno scorso nella stessa discussione, e mi preparo a sostenere un'ottima imitazione di me stesso.

-La Garden, eh? Ti è sempre piaciuta quella ragazza. Allora, com'è?- chiedo, sperando contro ogni logica che il sorriso sulla mia faccia non sia un ghigno torto.

Lui mi guarda un attimo, indecifrabile come sa essere solo Remus, e poi torna a fissare il suo interessantissimo buio.

-Vuoi davvero fare questo discorso, Sirius?- mi chiede all'improvviso.

Ah, già, dimenticavo che lui conosce il trucco. Non mi aspettavo questa domanda, e da sotto la mia maschera malamente cucita in faccia, rispondo la verità.

-No.- dico, cercando di ignorare l'amarezza delle mie stesse parole. Bene, pare che il momento della verità sia arrivato. Preferisco non chiedermi cosa succederà adesso, penso che mi limiterò ad essere sincero una volta tanto, e vada come vada.

Remus è rimasto per un attimo pensieroso. Quando si muove, sono sicuro che si alzerà e se ne andrà da qui, e che tutto finirà così. L'idea mi fa male, ma del resto non riesco ad immaginare come sia possibile che Remus, intuitivo com'è su queste cose, non abbia capito molto se non tutto dal mio no.

Invece, a sorpresa, si sposta per stendersi di nuovo vicino a me. Anzi, se è possibile, è ancora più vicino di come era prima. Stiamo dividendo lo stesso cuscino, accidenti! So che dovrei sentirmi emozionato, eccitato o qualcosa del genere. Riesco solo a pensare che darei qualsiasi cosa adesso per non perderlo, ma che se mi chiederà di dirgli la verità, lo farò e basta. Non voglio più trovare le tende chiuse perché non gli ho parlato.

Sto ancora cercando di convincermi che avrò il coraggio di farlo davvero, quando sento la sua mano che si posa sul mio braccio. Apro gli occhi che non sapevo di aver chiuso, e mi sta guardando. In questo momento vorrei davvero essere in grado di capire la sua espressione. Sembra pensieroso. Però non sembra che voglia andarsene o che ce l'abbia con me. La mano su mio braccio non è ferma, ma accarezza leggermente la pelle, prima con un movimento breve, circolare, poi passando dal gomito alla spalla come se stesse cercando di scaldarmi. Il dormitorio sembra insolitamente silenzioso, ma non so se mi accorgerei se crollasse la torre di Griffondoro in questo momento, a meno che non lo facesse allontanare da me.

Remus, che forse può leggermi nel pensiero, non si allontana, anzi, si fa ancora più vicino, finché non mi abbraccia. Strano, pensavo che mi sarebbe scoppiato il cuore se mi avesse abbracciato così, invece adesso la cosa più spontanea che mi viene da fare è di abbracciarlo a mia volta, appoggiare la fronte tra la sua spalla e il collo e restare fermo. Non ho capito come sia successo, ma non l'ho perso.

-Cosa c'è che non va Sirius?- mi chiede sottovoce, mentre mi accarezza i capelli, facendomi reprimere un brivido ogni volta che mi sfiora il collo.

Cosa c'è che non va? C'è che sono due mesi che ho voglia di stare con te più di quanta ne abbia mai avuta, e che sono due mesi che quasi non parliamo. C'è che la sera della festa ero abbastanza sbronzo per dirti tutto e abbastanza sobrio da non fare il deficiente, e quando ho trovato il coraggio di cercarti tu te ne eri andato con lei. C'è che mi sento uno stupido. C'è che non riesco a non pensare che uno stupido lo sono davvero. Insomma, guardami, me ne sto qui a farmi cullare come un bambino dopo un brutto sogno, e sono incapace di dirti una bugia per salvare la nostra amicizia, e so che capirai lo stesso, ma invece che baciarti e farla finita con la messa in scena del buon amico e basta, preferisco illudermi che non ti perderò. C'è che mi sto comportando come se avessi il diritto di pensare che dopo questa sera non troverò più le tende chiuse.

Sfortunatamente, o forse fortunatamente, il mio cervello pensa tutte queste cose in pochi secondi, cosicché tutto quello che esce dalla mia bocca è un semplice:

-...Le tende chiuse.-

Un bambino di cinque anni che racconta alla mamma un brutto sogno, ecco cosa sembro quando uso quel tono. Ci manca solo che mi metta a piangere adesso, poi lo sfacelo sarà completo.

-Cosa?- mi chiede Remus.

-Nel sogno ti cercavo e non riuscivo a trovarti. Le tende del tuo letto erano chiuse.- dico.

Perfetto, esattamente come sospettavo. Pensare al sogno l'ha riportato a galla anche nel nido sicuro del suo abbraccio, e se non ho paura, adesso, sento tutta l'angoscia dell'incubo.

E ovviamente, invece di dimostrare il fatto che ho diciassette anni e sono un adulto in grado di sopravvivere ad un incubo, dimostro che in realtà sono solo un ragazzino spaventato e scoppio a piangere.

Erano anni che non piangevo. Non ho pianto quando sono scappato di casa a Natale, anche se ci sono andato vicino. Non ho pianto quando mi sono reso conto di provare per Remus qualcosa di pericolosissimo per la nostra amicizia, e non ho pianto quando, nonostante mi mostrassi sicuro di me, ho temuto di aver rovinato il mio rapporto con James, con quel litigio. Non ho pianto quando io e Remus ci siamo allontanati al punto da non riuscire più a parlare.

In realtà, io odio piangere, odio la debolezza e il fatto che poi tutti cerchino di consolarti. Ma so benissimo che se non piangi al momento giusto, poi queste lacrime stupide ti presentano il conto ad un certo punto, e una cosa sciocca come un incubo o un abbraccio le tirano fuori tutte, con gli interessi. E ovviamente ho scelto proprio questo momento per tirare fuori queste lacrime vecchie, proprio con la persona giusta.

Geniale, Sirius Black, che bella figura di merda.

Remus non ne sembra turbato affatto, però. Ovviamente se ne è accorto, dal momento che gli sto piangendo letteralmente sulla spalla, e che penso potrei rovinargli di più la maglietta del pigiama solo se mi ci soffiassi anche il naso. Ma non dice niente, come se non gli sembrasse stupido, si limita a tenermi abbracciato e a continuare ad accarezzarmi i capelli e la schiena, finché inspiegabilmente non riesce a calmarmi. 

Sposto finalmente la testa dalla sua spalla fradicia, e mi allontano quel poco che mi basta per guardarlo in faccia. Non sta ridendo e non è arrabbiato. Mi sorride, solo, tranquillamente come se capisse, e poi il suo sorriso si allarga appena quando mi vede in faccia. Ah, devo essere davvero un bello spettacolo, se gli occhi sono rossi almeno quanto mi bruciano e se il mio naso è gonfio come me lo sento.

-Scusa.- dico, impacciato, tirando su col naso. E adesso?

-Quanto sei scemo, Sirius?- mi risponde a sorpresa. E poi: -Pensi che ci sia qualcosa di male a piangere ogni tanto?- continua.

Oh. Taccio, non ho idea di cosa dire. Sono contento però di sapere che non mi considererà un idiota per aver pianto come un bambino, anche se ad essere sinceri, ha motivi molto più validi per farlo. Per considerarmi un idiota, intendo.

A corto di parole, mi sistemo di nuovo vicino a lui, che comunque mi tiene ancora abbracciato. Sorride ancora, ma il suo sguardo si è fatto di nuovo pensieroso e adesso, anche se guarda verso di me, sembra fissare qualcosa di molto interessante dietro al mio orecchio sinistro.

-Senti, Sirius...- mi dice, ancora assorto.

Lo ascolto. So che sta per parlare seriamente, e che qualunque cosa dirà sarà importante.

-Quella faccenda delle tende... Penso che non le troverai più chiuse, sai?-

Se avessi voglia di ridere, sarebbe questo il momento giusto per farlo. Peccato che difficilmente abbia avuto meno voglia di ridere che adesso.

-Dubito che Eloise possa gradire una cosa del genere, Remus.- rispondo, cercando di tornare nel ruolo di bravo amico e di nascondere dietro ad un sorriso falso quanto sia suonata tetra quella frase.

-Be', credo che questo sia un problema di Vince, allora.-

Vince? Che c'entra adesso l'ex della Garden? Sospetto fortemente di aver appena fatto una faccia confusa degna di un pesce, ho anche aperto un paio di volte la bocca senza sapere cosa dire, perché Remus decide di spiegarmi.

-La settimana scorsa, Sirius, ho consigliato a Eloise di fare pace con Vince, invece che fingere di essere interessata ad altri, e ieri mi ha fermato in corridoio per dirmi che in effetti sono tornati insieme.-

Ci metto qualche istante a realizzare il significato delle sue parole.

-L'hai scaricata?- chiedo, incredulo. Remus che si porta a letto una ragazza e la scarica dopo due giorni? Una delle ragazze più belle di Hogwarts, per altro?

Annuisce.

-Ma hai una cotta per lei da quando avevi dodici anni!- esclamo, ancora incredulo. E' impazzito?

Remus ride, ma prima che io possa confermare la mia tesi sulla sua pazzia improvvisa, mi spiega:

-Avevo una cotta per lei quando avevo dodici anni, Sirius. Mi è passata da un pezzo.-

-Oh.- è l'unica cosa che riesco a rispondergli. Oh. E quindi?

-E quindi basta. Non è lei che mi interessa, e ho capito che non aveva senso sprecare del tempo con lei e prenderla magari in giro.-

Per l'ennesima volta in questa notte strana, non so cosa dire mentre assimilo lentamente la sua frase. Per fortuna Remus non sembra altrettanto a corto di parole.

-Mi dispiace davvero per le tende chiuse, Sirius. Anch'io volevo parlare con te.-

Siamo ancora stesi vicini, siamo ancora abbracciati. E' quasi surreale stare qui, in questa atmosfera intima, e trovarmi a pensare che forse... che forse con le sue parole sta cercando di farmi capire qualcosa. C'è un significato dietro quello che ha appena detto? Posso permettermi di capire che avrebbe preferito parlare con me che essere con lei? Che forse...

-Dobbiamo parlare Remus, parlare davvero.- dico, prima di potermelo rimangiare. Lui annuisce.

-Sì, Sirius, credo anch'io che dobbiamo parlare. Ma non adesso.- mi risponde serio.

Ha ragione come al solito. Da fuori della finestra comincia a venire un tenue chiarore, e la stanza da qualche minuto è meno nera e più grigia. Domani ci aspetta una giornata importante, e siamo stati svegli quasi tutta la notte. In realtà, anche se non vorrei ammetterlo per nessun motivo, crollo dal sonno, e anche Remus ha l'aria stanca.

-Domani.- dico risoluto, e giuro a me stesso che non mentirò e non troverò scuse, che domani gli dirò tutto.

-Domani.- ripete.

Chiude gli occhi e penso che si sia addormentato, ma dopo qualche secondo mi tira verso di lui e stringe di nuovo quell'abbraccio che si era allentato mentre parlavamo. Senza aprire gli occhi, mi sfiora la bocca con le labbra in un bacio leggerissimo. E nonostante tutto, questo gesto non mi manda in confusione come dovrebbe essere, ma mi sembra naturale e giusto nel dormiveglia in cui sto scivolando.

So che mi sono addormentato prima di lui, dimenticando l'incubo e le tende nel suo abbraccio e nel suo odore familiare che mi avvolge, perché mentre scivolo nel sonno sento ancora la sua mano che mi accarezza i capelli.

 

 


 

Buonasera... Qui è la vostra autrice che vi parla. Vi siete ripresi dall'overdose di zucchero? Be', io ancora no, ma ci voleva...

Bene! Sono riuscita a far restare tutta una notte Sirius e Remus nello stesso letto ed innamorati l'uno dell'altro senza che combinassero nulla... sono o non sono sadica? XD

Andiamo con le note tecniche.

Prima di tutto, siamo davvero alla fine della storia. Salutate Padfoot, questo era il suo ultimo Pov. Eh, sì, il che significa che manca Peter, Remus, James e l'Epilogo. Mi sa che qualcuno mi odia, perché non è ancora successo nulla a così poco dalla fine. Ma vediamola così: a questo punto, non posso più fare danni... o no? (Ghigno)

Poi penso che tutti abbiate notato che in questo capitolo abbiamo un brusco cambio di stile, se vogliamo chiamarlo così. Siamo passati alla prima persona (cioè parla direttamente Sirius) e al presente. Perché?

In realtà questa idea è nata più o meno con la stesura dell'ossatura base della fic. L'idea che avevo era di fare in modo che man mano che la storia proseguiva, fin dai primi capitoli, ogni volta che vedevamo attraverso gli occhi di un personaggio, ci avvicinassimo un po' di più a lui. Il tentativo era di approfondire in qualche modo la conoscenza con loro, quindi in teoria nei primi capitoli i pensieri sono più superficiali e meno preponderanti rispetto ai fatti, mentre man mano che si va avanti, acquistano sempre maggior spazio. Come se scendessimo sempre più nella mente dei Malandrini, fino al punto finale, questi ultimi capitoli appunto, in cui siamo direttamente dentro i loro pensieri, senza filtri. Per questo la prima persona, che poi si associa al presente perché altrimenti fa troppo autobiografia e non mi piace.

Questo in teoria. In pratica, non mi è riuscito come volevo. In generale, sono arrivata meno in profondità di quello che pensavo, cosicché anche con Sirius, che dei quattro secondo me è quello con cui questa tecnica è riuscita meglio, in realtà c'è un forte stacco. Ho deciso comunque di fare lo stesso le cose in questo modo, per non venire meno all'idea originale, e perché così anche voi potete aiutarmi a capire dove ho sbagliato. Siccome inoltre sono verso la fine, posso già tirare le somme di questa "evoluzione" (perché comunque l'ultimo capitolo di tutti usa questa tecnica, quindi è la fine del percorso, che io ci sia arrivata o meno). Se non vi interessa questo sproloquio, saltatelo pure! Sono io che sono abituata a verificare le cose quando le ho finite.

Sirius: come dicevo, mi è più o meno riuscito. Non del tutto, ma sono soddisfatta. Tra il primo capitolo e  "La farsa è finita" c'è un aumento graduale anche se sensibile. Tra "Epimeteo moderno" e "Au Claire del la Lune", l'aumento di consapevolezza è più leggero, ma comunque graduale. Lo scorso capitolo dedicato a lui purtroppo spezza il ritmo, e per questo penso si senta il salto. La conclusione è che, se farò una revisione di questa storia, unendo anche quello che mi aveva fatto notare giustamente DarkElectra, il capitolo "Punizione e confidenze" è da rifare.

Peter: con Peter sono rimasta sempre molto più in superficie di quello che avrei voluto, infatti soprattutto alla fine i suoi capitoli erano quelli meno interessanti, ai margini degli eventi, poco sentiti. Se si esclude il fatto che nel suo caso mi era necessario partire con un capitolo più "in profondo" che per gli altri, visto l'odio che tutti proviamo per lui, in generale non c'è molta differenza tra i primi capitoli e gli ultimi. Ho gestito male soprattutto la parte di Em, che poteva essere invece d'aiuto, perché comunque, fino a che non parla con Lily, Peter non fa nemmeno un accenno ai suoi sentimenti per lei, lasciando il compito a Sirius e alle sue battutine. Penso che questo sia dovuto al fatto che in realtà mi interessava più sviluppare altri lati della storia.

Remus: con Remus aiutava molto il lupo nel  fare questo tipo di lavoro. Anche con lui, sono abbastanza soddisfatta di come sono arrivata fino al capitolo "Una vecchia pergamena dimenticata", e poi mi sono completamente persa con "Dimenticare Sirius", decidendo di spostare la scena dell'avventura di Remus nel passato, che era l'unico modo che avevo per riassumere brevemente anche i mesi di buco. Nell'idea iniziale la scena di quella festa era in diretta, e Remus doveva avere anche uno scambio violento di opinioni con il lupo. Saltando questo, è saltata anche l'evoluzione. Questo capitolo per altro anche a volerlo rifare, non so come sistemare il problema.

James: con James posso dire che mi ha fregato la trama. Quando sono arrivata al capitolo "Tra due giorni è Natale" mi sono accorta che dovevo approfondire i suoi pensieri più del dovuto, altrimenti sarebbe risultato pazzo. XD Tra questo capitolo e il precedente da questo punto di vista ci sono chilometri, e quindi poi tutti i capitoli successivi sono stata "costretta" a tentare di arginare per riuscire a riportarlo più o meno in linea con gli altri. Questo intendevo quando ho detto a qualcuno in una risposta che avevo paura di farlo "troppo ragionato". Mi ha creato un sacco di problemi da questo punto di vista James. La nota positiva è che non mi dispiace invece l'evoluzione incompleta del rapporto con Lily, sulla quale giuro che non avrei scommesso un soldo bucato. Ma quello è merito di Lily che è brava e che ha saputo prendersi i suoi spazi solo al momento giusto.

Fine dello sproloquio. Mi farebbe piacere se chi mi ha sopportato fin qui mi dicesse cosa ne pensa. XD

E ora, finalmente, le risposte!!!

 

Chu: La mia sorellina! E' un po' troppo che non ci si sente per i miei gusti! mi dispiace tanto, anche perché è colpa mia... come stai? Come vanno le cose? Spero che vada tutto benissimo!
Va bene, veniamo al capitolo. Fred, poverino, non ha capito molto bene che cosa meravigliosa sia zio James, eh? Ah, lo zio preferito è qualcosa di unico! XD Sono contenta che ti piaccia nel capitolo, anche se lui ha riso molto e poi mi ha tirato una caccabomba. Io dico, non si può nemmeno fargli fare la figura dello sciocco ogni tanto? Che parenti permalosi!!! Comunque dichiara ufficialmente che OVVIAMENTE è affezionatissimo e seriamente preoccupato per papà, altrimenti lo avrebbe schiantato per le risate fuori luogo. Zio, zio... (Papà non ha detto nulla subito perché era troppo spassoso!)
Come vedi la nuova rivelazione ha sortito effetti su papà, o no? Anche se le cose sono ancora un po' indefinite e vaghe abbiamo fatto un passo avanti... e siamo decisamente agli sgoccioli, sì! Nuove creature (spero non ringhianti!!! Ma come fai, io non so fare!)? Be', sì, qualcosina in preparazione c'è... Prima di finire deluciderò i progettini futuri.
Invece sul cazziatone dell'altra volta, sono contenta se ha sortito effetti sulla tua autostima, perché merita! Un po' meno se guaisci, però, mi ricordi mamma quando papà lo sgrida... solo che poi non finisce con escursioni notturne! XD E non ti commuovere mica, sai? Ogni complimento è meritato. (E bacia Fred e George per me. Cioè, bacia Fred e di con George che lo bacio... o il contrario... ops, mi sono confusa, fai un po' tu!) E a te un bacione grandissimo e un abbraccio ancora più grande. Grazie per il sostegno, sorellina!

Neve272: Ciao, piacere di conoscerti! Sono molto contenta che ti piaccia questa fanfic, grazie! Spero che sia chiaro che anche io adoro i Malandrini, e in particolare Sirius e Remus! Insieme poi, sono il massimo... Mi ha fatto molto piacere che ti abbino convinto i dubbi di James, e anche la definizione "commedia degli equivoci" è carinissima! Però il chiarimento è previsto a breve (Ciuchino scendi subito dal tetto!), siamo alla fine della storia... Mi auguro che ti piacerà! Ti ringrazio per il commento, molto azzeccato, mi ha fatto davvero piacere! Un bacione!

Agartha: Ciao Agartha! Macché scusa, come vedi il tempo è un problema comune, poi questo commento non è affatto breve! XD James è una brava personcina, vero? Non so, io non ce la posso fare ad immaginarlo meno che buono, magari imbranato, ingenuo, ma lo considero una persona con un grande cuore! Infatti nonostante la sua tirata vagamente inappropriata, penso che abbia dimostrato a Remus parecchio affetto con il suo sostegno. E che dici, Remus ha sfruttato l'aiuto di James? Pensi che sarà determinante questo momento tra Remus e Sirius? (Puoi scrociare le dita secondo me... ci siamo quasi! XD) Uh, mi fa strano pensare di trasmettere amore (per quanto parziale) per Peter, visto che nemmeno io lo sopporto... mi sa che sono un po' matta! XD Sì, la tua idea su Em è una di quelle che mi fa dire "Perché non mi è venuto in mente" per quanto era azzeccata! Ciò conferma quello che ho sempre saputo: con la tua fantasia per gli intrecci non si compete! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e gli incoraggiamenti, mi hanno fatto tantissimo piacere! Un bacione grande grande.

Ale Lupin: Ciao! Sono contenta di conoscerti! Mi fa piacere che ti sia piaciuta la storia, spero che il finale sia all'altezza! E sono sempre contenta di conoscere una fan della coppia Remus/Sirius, io la adoro! Mi dispiace di avere un po' trascurato Em, in effetti è vero, anche se in realtà lei è un personaggio secondario... però avrà qualche altra apparizione da qui alla fine, garantisco! E poi in fondo ha ancora un conto in sospeso con qualche antipatico... XD E Codaliscia ringrazia, ma non so se questo ti faccia piacere... Grazie mille della recensione e dei complimenti! Un bacione e a presto!

Hazel_dei_Misteri: Ma ciao! Le tue recensioni sono sempre fatte davvero bene, sai? Mi interessava davvero molto sapere come erano risultati i pensieri di James, e avevo il dubbio che il capitolo potesse essere un pochino confuso... mi hai risolto due dubbi nelle prime due righe di recensione, che bello! La risata di Remus che ti fa sciogliere è molto indicativa del tuo livello di amore per lui, sai? Ho la sensazione che tu sia davvero cotta! XD
Ahi, Sirius ha incontrato la tua ira? Sì, be', la sua scelta del confidente è abbastanza assurda, però per questa volta non fa danni gravissimi, crea solo un contrattempo. Non è consolante, ma farà un errore simile con conseguenze più gravi che tutti conosciamo bene, purtroppo. Ma bando alle tristezze! Allora, come hai visto, Sirius ha mosso qualcosa, Remus grazie a Merlino è abbastanza sveglio da leggere tra le righe... e i vestiti sono ancora al loro posto per ora. Sì, sono sadica, ormai penso che sia un dato di fatto... Ah, l'eterno questito, lemon o non lemon? (Sentissi il mio cervello maniaco come urla lemon!) Non è nemmeno una questione di "pulizia" della storia, sai? E' più il fatto che questi Malandrini (di questa storia) sono molto ingenui, e i loro sentimenti, per quanto forti, sono acerbi... sono dei ragazzini, a prescindere dall'età legale, e questo significa che probabilmente fare le cose di fretta per loro sarebbe un errore. Un errore, lo ammetto, anche abbastanza adatto ai personaggi se vogliamo, però io preferisco lasciarli crescere un po' ancora. (E so che appena girerò gli occhi un attimo faranno di testa loro, quindi poi uno può immaginare come vuole! XD)
Ok, fine sproloquio. Grazie per la recensione concisa e esauriente (sebbene non abbia nulla contro le citazioni! XD), grazie mille! Un bacione grande.

Joy: Ma ciao! Mi ero un po' preoccupata, sai? Faceva strano non sentirti, sono io la ritardatrice cronica! XD Sono solidale al massimo con i problemi di PC, il mio ha 5 mesi e già vuol fare di testa sua peggio di Sirius, ma ci pensi? Che modi! Il tuo come va? Si è ripreso? Speriamo, speriamo, qualunque creatura ti possa impedire di scrivere meriterebbe una maledizione! (Poi con quello che mi avevi detto nella mail... a cui ancora non ho risposto, perché ancora la casella fa le bizze... vedi, la tecnologia mi odia! XD) Veniamo a questa manica di matti che rispondono al nome di personaggi. Più vicina la schiarita adesso? Remus aveva solo bisogno di una piccola spintarella, e adesso ne ha data una colossale a Sirius... Ce la possono fare! (spero) Oh, povero James, ha le idee un po' confuse tra ma McG e Remus, e questo non è molto normale... sarà che la saggezza per lui è una cosa un po' aliena... Oddio, gli annali della fanfiction mi hanno bruciato la faccia definitivamente, grazie!!! (Poi ti mando il conto dell'estetista, sai? XD) Però rincuorati, i giorni di gloria del Topastro come consigliere sono finiti. Sirius adesso dovrà camminare con le sue gambe, e lo so che è Sirius, ma peggio di Peter non può fare nemmeno lui, lo prometto!
Grazie davvero tantissimo per la recensione e per la presenza costante, nonché per il cambio radicale di colorito. Un bacione grande grande sulla punta del naso! XD

 

 

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Capitolo 40
*** La partita del Secolo ***


La partita del secolo

Spiegazione doverosa del ritardo più che lungo.

Salve a tutti, mi sono finalmente decisa ad aggiornare, dopo un sacco di silenzio. Volevo chiedere scusa a tutti per questo ritardo spropositato, e per quel che vale, spiegarne le ragioni.
E' stato un periodo incasinato, sia dal punto di vista della vita reale, sia soprattutto in relazione alla fanfic stessa.
Vi spiego in breve. In pratica, poco dopo aver finito la storia (sì, perché è finita! ^^), mi sono ritrovata, forse proprio per "paura" di finire un progetto così lungo, a non essere affatto soddisfatta del finale, per più di una motivazione. Così ho valutato di rimaneggiare la trama e di cambiare completamente il finale, a partire proprio da questo capitolo. Ho anche provato a riscrivere questo finale, perché l'idea che avevo avuto per la trama mi convinceva, sebbene fosse diversissima da quella originale, pensata ormai un anno fa.
E' venuta una cosa piuttosto inguardabile, oggettivamente. Continuavo a riciclare pezzetti ed espressioni di questa versione, perché mi ci ero affezionata e non riuscivo più a vedere certe situazioni in altro modo, ottenendo il più magistrale caso di autoplagio da copia incolla, geniale nel suo genere per quanto era assurdo.
Ok, ci ho lavorato, pensato, studiato, valutato di mandare tutto al diavolo, e tutte cose che si fanno in casi simili. E alla fine ho deciso di lasciare il mondo come sta. Quindi quello che leggerete è il finale definitivo, quello nato insieme a tutto il resto della trama e per essa pensato.
Ancora una volta, come è già successo, in un momento determinante per decidere, Serpedoro e le sue parole mi hanno dato la spinta giusta e la determinazione per fare quello che dovevo fare. Quindi a lei va un enorme grazie, anche più del solito.
Un'ultima cosa, poi siete liberi di leggere e poi di tirarmi le orecchie, meritatamente.
La decisione definitiva è di queste ultime ore, quindi per evitare di ritardare ancora, e soprattutto di ripensarci (sì, sono decisa e convinta come pochi, lo riconosco!) sarò mooolto sintetica nel rispondere alle recensioni, sperando di farlo nel più breve tempo possibile. Mi spiace perché sono state davvero tra le più emozionanti che abbia mai ricevuto, ma so che se mi perdo in chiacchiere ci potrei stare sopra un mese...

Grazie della pazienza.

Miki

 

 

 

 

La Partita del Secolo

 

8 Giugno 1977

 

Parla Peter

 

Quando mi sveglio questa mattina, nel dormitorio sempre uguale a se stesso, dovrei capire subito che c'è qualcosa di strano nell'aria. Qualcosa che promette di fare di questa tranquilla domenica una delle giornate più memorabili nella storia dei Malandrini. Dovrei anche ricordarmi che oggi non è una giornata come tutte le altre, e non solo per il fatto che è domenica.

Invece, ancora intontito dal sonno, mi dirigo nel bagno, ed è solo qualche minuto dopo, al mio rientro nella stanza, che mi accorgo di quello che sta succedendo.

James se ne sta piantato nel bel mezzo della camera, con l'aria sperduta di chi non si ricorda nemmeno il suo nome, e giuro che è uno spettacolo buffissimo, con quei capelli ancora più incasinati del solito, il pigiama tutto storto e la bocca spalancata nel bel mezzo di uno sbadiglio.

-Siamo in ritardo per la lezione, Codaliscia.- mi dice a mo' di saluto, e ridacchiando tra me e me gli ricordo che è domenica, mentre comincio a frugare nel baule in cerca dei miei vestiti.

E qui cominciano a succedere le cose strane di questa strana giornata. James rimane immobile per qualche secondo, sempre piantato nel centro della stanza, poi sussulta come se l'avesse colpito un fulmine e se ne esce con una parolaccia irripetibile.

-La partita!- strilla poi, e improvvisamente ricordo.

Oggi è il gran giorno! La partita più importante della stagione, Griffondoro contro Serpeverde! Sembra semplicemente assurdo che fino a questo momento io me ne fossi dimenticato, ma la cosa più assurda è che se ne sia dimenticato James.

Questa partita deciderà da sola le sorti del Campionato di Quidditch, perché sia noi che i Serpeverde abbiamo vinto entrambe le partite precedenti, il che significa che chi vince oggi sul campo conquisterà non solo la gloria di battere la rivale di sempre, ma anche Coppa del Quidditch e quasi sicuramente anche quella delle Case. E nonostante l'importanza di questa giornata, ieri sera nessuno di noi si è sognato di mettere un incantesimo sveglia!

Lancio un'occhiata nervosa all'orologio babbano sul comodino di Remus (un oggetto a cui lui è molto legato, e mi sembra il minimo, rischiò di far saltare in aria la Torre al primo anno tentando di farlo funzionare con la magia!), e facendolo scopro in una volta due cose assolutamente inquietanti. La prima, che mi affretto a comunicare a James (che è sempre piantato nel mezzo della stanza), è che le squadre entreranno in campo esattamente tra venti minuti, quindi, se non si sbrigano, i Griffondoro faranno il loro trionfale ingresso senza il Capitano, il Cercatore ed un Battitore. Questa notizia ha il potere di risvegliarlo dal suo stato di caos mentale, e di far sì che si metta a rovistare tra le sue cose tentando contro ogni logica di riuscire ad essere pronto per scendere cinque minuti fa. James è assolutamente inaffidabile in momenti come questo.

In ogni caso, lascio perdere per qualche istante il mio amico, ignorando la sensazione di capogiro che dà vederlo cercare di precipitarsi contemporaneamente in cinque direzioni diverse. Già, perché oltre a essere in ritardo, stamattina abbiamo anche un altro problema.

Remus non c'è. Non è nel suo letto. Le tende del baldacchino sono aperte, e il letto è disfatto, come se ci avesse dormito, ma di lui non c'è traccia. E non esiste che Remus si sia svegliato prima di noi e che ci abbia lasciato dormire troppo in un giorno come questo, non lo farebbe mai!

Non faccio in tempo a chiedermi dove sia finito, che lo vedo. E' poco distante, in realtà, e come pensavo sta ancora dormendo. Nel letto di Sirius, però.

E qui mi dovrebbe venire il primo dubbio. Che diavolo ci fa nel letto di Sirius?

Ma invece che chiedermelo, mi avvicino silenziosamente ai miei amici addormentati, intenzionato a svegliarli prima che venga in mente a James di farlo a modo suo. So per esperienza che Sirius giocherà molto meglio oggi se non gli scoppia il cuore prima del risveglio per qualche urlo selvaggio o qualche cazzotto di Ramoso.

Di nuovo, sono ancora troppo intontito dal sonno per notare come in questa mattinata qualcosa non torni.

Remus dorme profondamente, cosa inusuale, visto che in genere ha il sonno così leggero da svegliarsi al primo accenno di movimento in dormitorio. E' supino, un braccio allungato di traverso sul cuscino, e dorme con la bocca spalancata, russando piano. Mi chiedo con una punta di invidia se solo io devo russare così forte da svegliare anche me stesso delle volte. In ogni modo, l'altro suo braccio è attorno alle spalle di Sirius, che sta dormendo rannicchiato contro di lui, abbracciandolo come un bambino farebbe con l'orsetto preferito. Anche Sirius ha la bocca aperta, ma invece di russare sembra quasi che stia sbavando sulla maglietta di Remus.

E a questo punto il primissimo piccolo campanello di allarme comincia a suonare nella mia testa, quando ho l'assurda sensazione di star facendo qualcosa di molto brutto di cui dovrei vergognarmi ad intromettermi in quel momento. Mi sento in imbarazzo mentre li chiamo piano per nome, cercando di svegliarli nella maniera meno traumatica possibile.

James non ha nessuno dei miei scrupoli. Non ho idea di come abbia fatto ad essere già vestito, se si può chiamare così il modo in cui è allacciata quella camicia, ma improvvisamente lo vedo passarmi di fianco e volare letteralmente sul letto di Sirius, che scricchiola pericolosamente sotto quel triplo peso, e cominciare a scrollare indifferentemente entrambi i nostri amici, urlando come un matto che è tardissimo, che se vengono squalificati per non essersi presentati la colpa sarà tutta di Sirius, e che porca miseria perché non l'hanno svegliato. Se non fossi così intontito gli farei notare che anche lui si è alzato in ritardo, ma ho ancora troppo sonno per avere la prontezza di contraddire James.

Mi limito ad osservare i suoi ottimi riflessi, quando Sirius, dopo un paio di "vai via" borbottati a mezza voce, si alza di scatto, improvvisamente sveglio, costringendo James a spostarsi di lato bruscamente per evitare di prendersi una sonora testata nei denti. Peccato che di lato rispetto a James ci fosse solo il bordo del letto, e Ramoso senza quasi accorgersene si ritrova per terra. Lo sento imprecare, lo vedo alzarsi e guardare malissimo Remus che nel frattempo si è messo a sedere sul letto e si sta guardando attorno con l'aria persa di chi non capisce che succede. Onestamente non capisco cosa c'entri Remus, ma stranamente James rivolge a lui le sue imprecazioni, e lui, anziché sembrarne sorpreso, sembra stia malamente cercando di non ridere.

In ogni caso sia Remus che Sirius dimostrano in questo frangente molta più prontezza mentale di James, bisogna ammetterlo, oltre che un notevole spirito di squadra. Remus non ha bisogno di riprendersi da sonno, evidentemente, per realizzare in maniera lucida che se io e lui possiamo anche fare un po' tardi, non dovendo giocare, Sirius e James devono sbrigarsi. Invece che prepararsi, quindi, ordina a James di sistemarsi la camicia e filare, e contemporaneamente riesce a rimediare in pochi secondi la divisa dispersa che Sirius cercava disperatamente da quando si era alzato quasi due minuti prima.

Remus ha uno spirito di organizzazione invidiabile, bisogna ammetterlo. In cinque minuti, Sirius e James stanno uscendo dal dormitorio, in anticipo di dieci minuti sul fischio di inizio, e con tutte le cinghie della divisa da Quidditch allacciate al posto giusto. Questo, per me che mi sveglio con loro in questo dormitorio ogni mattina, ha dell'incredibile.

Sulla porta, Sirius si ferma un attimo, e borbotta un "arrivo subito" a James che si sta precipitando per le scale. Poi si avvicina a Remus che ha cominciato a cercare nel suo baule i suoi vestiti per la giornata.

-Senti, Remus, io...- comincia, ma Lunastorta lo interrompe sorridendo.

-Vai, Sirius, non c'è tempo. Parliamo dopo.- gli dice, e Sirius annuisce.

-Promesso?- chiede poi.

-Promesso.-

 E con questo incomprensibile scambio di battute, Sirius scompare per le scale.

Remus sta andando in bagno, ancora sorridente, e tutto si direbbe tranne che si sia svegliato molto bruscamente solo cinque minuti fa e, a giudicare dalle sue occhiaie, avendo dormito molto poco. Sembra stranamente contento quella mattina, e sono tentato di chiedergli perché, quando lui si volta e mi rimprovera.

-Sbrigati a vestirti, Peter, sono cinque minuti che sei piantato lì immobile! Ci perderemo il fischio di inizio.- dice prima di scomparire in bagno.

Oh, accidenti, la partita! Mi vesto rapidamente, cercando di contenere l'emozione per questo evento che ormai ha cominciato a prendermi, mano a mano che dalla finestra comincia a farsi sempre più forte il rumore degli studenti che prendono posto sulle tribune dello stadio poco lontano. Eppure, nonostante l'adrenalina, nonostante l'emozione e la speranza che sento per la partita che sta per iniziare, mi resta il vago senso che sia successo qualcosa di strano, e mentre esco dal dormitorio e con Remus mi dirigo verso lo stadio, mi chiedo se sono l'unico a non aver capito praticamente nulla di quello che è successo stamattina in camera.

-------------------------

Dopo quasi quaranta minuti di gioco, la mia voce è dolorosamente rauca, e siamo ancora in parità. Ottanta pari, e non sono mancati i colpi di scena. Sirius si è preso un brutto Bolide sul braccio a cinque minuti dall'inizio, e da allora è costretto ad usare la mazza con la mano destra. Nonostante questo, sta giocando egregiamente, e anche Remus, che di solito non è un gran tifoso, lo sta incoraggiando in maniera entusiasta. Per essere una finale così importante, tutti in campo si stanno comportando in maniera abbastanza corretta.

Belt ha la Pluffa, e con una serie mirabolante di schivate segna, ma poi in pochi minuti prendiamo venti punti da Serpeverde e torniamo in svantaggio. James sta setacciando il campo alla ricerca del Boccino, ma quella maledetta pallina non si è ancora fatta vedere, e il Cercatore di Serpeverde gli sta alle costole. Uno dei Battitori avversari, Simon Craig, non perde di vista i movimenti dei Cercatori, e più di un Bolide è già passato troppo vicino a James per i miei gusti. Sirius se ne è accorto, e adesso non lascia mai James scoperto per troppo tempo. Questo significa che da entrambe le parti c'è un Battitore in meno a coprire i Cacciatori, che stanno incassando paurosamente.

La Pluffa passa di mano in mano ogni pochi secondi, e tremo ogni volta che finisce a Serpeverde. Il cronista ormai ha smesso di segnalare tutti i passaggi, sono troppo veloci così, e si limita ad annunciare quando una squadra sottrae la Pluffa all'altra e parte all'attacco.

Improvvisamente, nel bel mezzo dell'azione che porterebbe Serpeverde in vantaggio di venti punti, vedo James schizzare a velocità paurosa verso l'alto, in direzione della nostra tribuna. Alzo la testa e mi accorgo, come tutti i Griffondoro, che parecchi metri sopra di noi si vede chiaramente uno sfarfallio dorato che ondeggia pigramente.

E poi la situazione si fa caotica.

Quattro scope si lanciano in direzione del riflesso dorato, che sembra accorgersene e comincia a scappare a gran velocità, tallonato dai giocatori. In campo, il resto delle azioni sembra essersi fermato.

Sirius, all'inseguimento di James, cerca di mandare un Bolide contro il Battitore avversario, ma sfortunatamente sbaglia mira, e questo è un gravissimo errore. Perché in questo modo, facendolo passare così vicino al Serpeverde senza colpirlo, gli serve il colpo successivo su un piatto d'argento. Sento Remus di fianco a me trattenere il fiato.

Il Bolide supera il Serpeverde e compie una lunga parabola, poi comincia a tornare indietro. Inoltre ha rallentato abbastanza da permettere a chiunque abbia un po' di esperienza di capire esattamente dove passerà. Sirius, dalla posizione in cui è, non riuscirà mai ad intercettarlo.

James è ad un soffio dal boccino quando, con un ghigno soddisfatto, Craig gli spedisce contro il Bolide intercettandolo con la mazza. Sirius non arriverà mai a pararlo e James non se l'aspetta...

E poi tutto cambia. Dal basso, con una mossa azzardatissima, Steve Light spedisce il secondo Bolide a tutta velocità in direzione di Sirius. La grossa palla nera quasi arriva prima del suo "Black!" urlato a squarciagola, ma Sirius sente il richiamo, e si gira appena in tempo.

Con un movimento così veloce che sia io che Remus tratteniamo il fiato, Sirius fa un mezzo giro su se stesso colpendo il bolide con la mazza e accompagnandolo prima di scagliarlo con tutte le sue forze direttamente verso James.

Tutto lo stadio adesso trattiene il fiato.

James sta sfiorando con le dita le ali del Boccino quando il Bolide del Serpeverde e quello lanciato da Sirius si scontrano a mezz'aria, schizzando via in direzioni opposte a meno di un metro dalla coda della sua scopa.

Sirius schiva per un pelo uno dei due Bolidi di ritorno, mentre quasi non stacca gli occhi dalla mano di James che si chiude attorno al Boccino d'oro.

Ci vuole qualche istante prima che lo stadio assimili quello che è successo in pochissimi secondi. Poi comincia l'esultanza sfrenata della nostra curva, e gli abbracci, le grida, i cori si diffondono come un'onda mentre i giocatori si riuniscono a terra esultando attorno a James che alza vittorioso la mano che ancora stringe il Boccino.

Abbiamo vinto! La partita è nostra, la Coppa è stata conquistata da Griffondoro!

L'euforia attorno a me è enorme, contagia anche gli studenti più tranquilli, e persino la McGranitt è schizzata in piedi e si è unita al coro vittorioso, dimenticando per qualche minuto la sua rigida compostezza. Attorno a me le facce sono felici, è c'è un caos incredibile. Persino Remus sta urlando a squarciagola, e i suoi occhi sono quasi lucidi.

La sensazione di vittoria è bellissima in questo momento.

Passa qualche minuto in cui sfoghiamo tutti la nostra euforia, mentre i Serpeverde tentano inutilmente di contestare una qualche scorrettezza che non c'è stata. Posso giurare che conosco il regolamento del Quidditch quasi come le mie tasche, e da nessuna parte c'è scritto che non sia lecito colpire con un Bolide l'altro Bolide per deviarlo.

La situazione si calma appena quando Silente in persona fa avvicinare i giocatori di Griffondoro al palco laterale su cui si trova esposta in bella vista la coppa. Le parole del Preside, che si complimenta con la squadra per gli allenamenti e il duro lavoro che hanno consentito loro di arrivare a questa vittoria, echeggiano nello stadio improvvisamente silenzioso.

Approfitto di questo momento per fare cenno ad Em, che è seduta nella fila davanti, vicino a Lily Evans, di raggiungermi, se vuole. Mi si scioglie il cuore, e per un attimo dimentico la partita, quando lei sorride e mi si avvicina e mi abbraccia. Probabilmente sono diventato rosso, e sono contento che ci sia solo Remus a vedermi, perché sono certo che sia Sirius che James mi prenderebbero in giro a vita.

E purtroppo, a rovinare questo momento perfetto, da dietro di noi arriva una vocetta malevola che, appena abbastanza forte perché io la senta, dice:

-Oh, ecco la sorda amica di Minus, mi pareva strano che fosse lontana dal suo schiavetto!-

Sto per voltarmi e urlargli qualcosa, quando sento la mano di Remus sul mio braccio che mi trattiene. Il mio amico ha la faccia torva, evidentemente ha sentito, e scommetto che nemmeno lui ha gradito l'affermazione. Però, dimostrandosi come al solito il più saggio del gruppo, mi sussurra:

-Se ti giri e gli rispondi Emanuelle capirà che ha detto qualcosa. Andiamo.-

Con un cenno della testa indica il palco laterale, poco lontano, sotto il quale si sta radunando una folla di Griffondoro festosi, e dal quale James e Sirius ci fanno ampi gesti perché li raggiungiamo.

Prendo per mano Em, e insieme seguiamo Lunastorta e la Evans che si fanno strada nella calca. Remus ha ragione, non voglio che il commento di un idiota guasti questa festa. Con fatica, facendoci strada in questa massa di gente, raggiungiamo il palco e i nostri amici.

Sulla struttura di legno ci sono già parecchi nostri compagni di casa che esultano sotto gli occhi benevoli del Preside. La coppa passa di mano in mano prima tra i giocatori, e poi tra tutti i ragazzi festosi che saltellano.

Nel caos, tengo stretta Em per non perderla, fino a quando non riusciamo finalmente a salire sul palco dove la ressa è un po' meno fitta, sebbene la confusione sia molta di più. James passa a Em la Coppa mentre Lily si complimenta un po' timidamente con lui. Em solleva il pesante trofeo sopra la testa prima di passamelo.

La Coppa è pesante, ma è una bellissima sensazione averla in mano, anche se non è stata vinta per merito mio. Mi giro per passarla a Remus, e in quel momento succede di tutto.

Vedo Sirius che si districa dall'abbraccio cameratesco di Steve, e si dirige verso di noi quasi di corsa. Si ferma un passo davanti a Remus, senza degnare nessun altro di uno sguardo. Riesco ad osservarlo per un brevissimo istante, mentre resta fermo come se stesse pensando a cosa dire. Sembra veramente stanchissimo in questo momento, ma i suoi occhi cerchiati (non deve aver dormito bene stanotte) brillano come raramente succede, e sorride come non lo vedo fare da mesi. Apre la bocca come per parlare, ma poi la richiude, senza smettere di fissare Remus.

-Sei stato bravissimo.- dice Remus tranquillamente, e mi rendo conto che riesco a sentirlo a stento io che gli sono di fianco. Ma Sirius sembra aver capito benissimo, a giudicare dal suo sorriso luminoso.

-Sono stato fortunato.- risponde. -Quel Bolide alla fine era un rischio enorme.-

-Ma se tu non avessi rischiato, non avremmo vinto la partita.- dice Remus, posando la mano sul polso sinistro di Sirius, gonfio e livido per la botta che ha preso durante i primi minuti di gioco.

Sirius nemmeno sembra accorgersi di quel gesto che probabilmente gli ha fatto male, e improvvisamente sembra serio, come se stesse riflettendo su qualcosa di vitale importanza.

-Dici che vale la pena di rischiare, Remus?- chiede, con un tono incerto che non sembra da lui.

-Sì, certe volte sì.- risponde Remus, e non faccio a tempo a chiedermi di che diavolo stanno parlando, che succede qualcosa che non mi sarei mai aspettato.

Sirius butta le braccia la collo di Remus e lo bacia.

Penso di aver spalancato la bocca come un pesce a questa vista. Ok, Sirius è sempre stato maledettamente impulsivo, lo sanno anche i muri a Hogwarts, ma non era lui che due giorni fa mi giurava che non avrebbe fatto cazzate con Remus? Perché senza dubbio baciarlo all'improvviso davanti a tutta la scuola non si può definire un colpo di genio.

Remus, però, a sorpresa, non sembra risentito, anzi. Adesso ha abbracciato Sirius, lo stringe per la vita e palesemente sta ricambiando il suo bacio. Mi vergogno parecchio, ma una morbosa curiosità non mi consente di distogliere gli occhi da loro. Per prima cosa, non ho mai visto due uomini baciarsi, e poi, improvvisamente, mi rendo conto che avevo a quanto pare fatto un piccolo errore di calcolo cercando di interpretare i sentimenti di Remus.

Dopo qualche secondo, comunque, Remus e Sirius si staccano, ma prima che io possa intervenire per far loro notare se non altro che sono in pubblico, Remus si avvicina di nuovo e dice qualcosa a Sirius, così piano che nemmeno io da questa distanza lo sento. Ma riesco comunque a seguire la conversazione leggendo il movimento delle sue labbra.

-Avevi fretta stamattina, eh?- chiede ridacchiando, senza accennare a mollare Sirius, che gli sorride.

-Sì, perché?-

-Non ti sei nemmeno lavato i denti!- scoppia a ridere Remus.

Sirius diventa assolutamente rosso, e fa una faccia sbigottita che gli avevo visto fare soltanto in forma di Felpato prima di oggi.

Remus di nuovo ride, ma poi gli sussurra "Non me ne frega niente" e lo bacia di nuovo.

E a questo punto mi sento decisamente di troppo, e rivolgo altrove la mia attenzione.

Anche Em li sta guardando e ridacchia, e sono sicuro che non si è persa nemmeno una parola. Incrocia il mio sguardo e mi fa segno di vittoria con la mano, e mi chiedo se con il suo intuito poderoso avesse già capito che sarebbe andata a finire così. E in quel caso, perché diavolo non me lo abbia detto.

E poi improvvisamente noto uno strano silenzio tutto attorno al piccolo spazio occupato da noi Malandrini sul palco. Tutta la scuola sta guardando nella nostra direzione. Questo silenzio che ha interrotto i cori della festa è percorso da risatine e commenti fatti in tono malizioso, e improvvisamente realizzo cosa significa che tutta la scuola stia guardando verso di noi. Verso Remus e Sirius. Che si stanno baciando, mi ripeto, davanti a tutta la scuola, insegnanti inclusi, su un palco, con l'attenzione di tutti puntata addosso. Per nulla al mondo vorrei essere nei loro panni adesso e soprattutto nei prossimi giorni.

Sospetto che loro non si siano accorti di nulla, almeno fino a quando la McGranitt non riesce faticosamente a farsi strada verso il nostro angolo di palco, e a staccare Sirius da Remus prendendolo per un orecchio.

-Signor Black! Signor Lupin!- esclama, meno ad alta voce di quanto mi sarei aspettato, in modo da non richiamare l'attenzione di chi non avesse ancora visto la scena.

-Insomma, un po' di discrezione! Ma vi sembra il luogo?- chiede, e Sirius e Remus, basiti, sembrano rendersi conto solo in questo momento di dove sono e di cosa hanno appena fatto davanti a tutta la scuola. Sirius arrossisce e Remus sbianca, e penso che la McGranitt abbia pietà di loro, perché, con una voce molto meno severa del solito, li invita a seguirla subito nel suo ufficio.

Per una volta, meno male che c'è la McGranitt. Immagino che per loro sia meglio sorbirsi una delle sue ramanzine, piuttosto che restare in pasto alla folla in questo momento.

Mentre qualche minuto dopo ritorno con Em verso la scuola, infatti, fioccano già commenti ironici e crudeli da tutte le parti.

-Ehi, Minus!- chiede uno studente del secondo anno. -Perché non hai mai detto che i tuoi amici sono dei finocchi?-

-Come ci si sente a dormire nella stessa camera con due checche?- ridacchia un Corvonero antipatico del nostro stesso anno.

E via dicendo. Quando finalmente io e Em arriviamo nel dormitorio, ancora vuoto, mi sono già abbondantemente stufato dei commenti detti a mezza voce. Posso solo immaginare cosa passeranno quei due matti stasera a cena, sempre che scendano... Ma che diavolo gli è saltato in mente, mi chiedo adesso, di fare una cosa del genere? Possibile che non si siano resi conto di cosa si sarebbero attirati addosso? E per la cronaca, che razza di fine ha fatto adesso James?

L'ultima domanda non c'entra, ma chiedo ugualmente ad Em, che si è seduta a gambe incrociate sul mio letto e sta mangiando una cioccorana, se l'ha visto.

Mi risponde che sì, l'ha visto vicino al palco che parlava fitto fitto con Lily Evans, e che probabilmente non si è nemmeno accorto di quello che è successo. Del resto è così preso da lei, che è normale! Mi dice ridendo.

Un attimo. James... E Remus... Ma allora non avevo capito niente davvero! Mentre chiedo ad Em di spiegarmi bene quello che sa, con il libro dei segni sotto mano, perché questa volta non posso sbagliare, ripenso a stamattina, e improvvisamente capisco cosa mi sembrava così strano: come poteva avere senso quello che stava succedendo, se dall'inizio avevo capito tutto sbagliato?

 

 


 

Buonasera... (faccia da gatto che dice di non aver mangiato il canarino con la bocca piena di piume...) Allora, come andiamo? Tutti bene? Sono io che sento le voci, è che siamo sotto Natale (mentre scrivo) o c'è qualcuno che sta cantando Alleluja? XD

Allora, prima di fare qualche necessaria precisazione tecnica, un paio di domandine facete, tanto per distrarmi un po'...

Dunque dunque... Alzi la mano chi mi ama per aver finalmente fatto baciare come si deve Sirius e Remus dopo "solo" quaranta capitoli di tira e molla. (Uno, due, tre... Ok, contati) Bene, alzi la mano chi mi odia per lo stesso motivo. Ok, adesso alzi la mano chi trova che io sia bastarda per aver fatto avvenire tutto questo davanti "solo" a tutta la scuola. Benissimo, contati, e adesso... Alzi la mano chi potrebbe maledirmi per avervi fatto sudare due baci in quaranta capitoli, e averli fatti vedere entrambi da un Pov esterno a quello degli interessati... Uh, quante mani, va bene, ho capito... Non lo faccio più! (Bella forza a questo punto, eh? XD)

Ok, precisazioni tecniche, più o meno serie, in rigoroso ordine sparso.

Numero uno, per i lettori di HBP, o per chi comunque capirà a cosa mi riferisco. Lo schema di questa fanfic è pronto da maggio, e vi assicuro che se in questo capitolo c'è una certa scena che richiama una certa altra del libro, è assolutamente casuale (oppure, più probabile, è un'idea talmente banale, che verrebbe in mente a chiunque.). Quello che succede in questo capitolo è stato deciso mesi prima che io leggessi HBP, quindi non è assolutamente ispirato. Se avete capito di che parlo, converrete con me che si tratta di una situazione ripetuta in centinaia di film, libri, storie oserei dire fin dai tempi antichi. Quindi, per favore, non mi accusate di plagio, ok? XD

Numero due, siccome che sono bastarda, non ho saputo resistere nemmeno in via teorica all'idea di farvi vedere anche questo bacio da occhi estranei, e per di più immagino converrete con me che la situazione (nonché una certa vena ironica di Remus ad un certo punto) è decisamente antiromantica. Ma io sono magnanima, oltre che sadica, quindi nel prossimo capitolo ho intenzione di toccare le mie massime vette di romanticismo, che per inciso, non sono affatto alte. Per cui, gente, aspettatevi un po' più di zucchero di quello a cui siete abituati, ok? Mi devo rifare. Oh, invece chi si aspettasse dichiarazioni di amore eterno, si prepari, perché non ce ne saranno. Il titolo del prossimo capitolo, emblematico da questo punto di vista, è "Definizioni Impossibili". Infine, chi si aspettasse qualche scena piccante... rimarrà deluso. Questa fic Pg-13 è e Pg-13 resta, anche se devo ammettere che per un periodo mentre scrivevo ho accarezzato l'idea di alzare il Rating e piazzarci una bella Lemon come si deve. Però preferisco che resti così, quindi non ci rimanete male, ok? XD

Numero tre, giuro solennemente che non ho assolutamente nulla di personale contro il sedere di James, e nemmeno Remus. E' semplicemente troppo invitante sfruttare tutte le occasioni possibili che mi si parano davanti per farlo finire per terra! XD

Ok, ho già cianciato abbastanza.

 

Ale Lupin: Grazie mille sia per l'analisi generale, che per essere l'unica o quasi a dialogare con il povero Peter, a parte Sirius! Per quanto riguarda il finale, dopo tutte le tribolazioni, spero vivamente che sia all'altezza di quello che ti aspetti... Un bacione e ancora grazie!

Call: Ciao! Se ti era sembrata lunga l'attesa l'altra volta, chissà questa... mi dispiace tanto! Sono molto contenta che ti piaccia l'idea della parte in prima persona e che Sirius ti sembri riuscito, soprattutto per l'incubo! Grazie mille della recensione e un bacione!

Joy: Oh, la mia Joy! Non so come dirti quanto mi hai emozionata con questa recensione, quanto mi hai incoraggiata, e che soddisfazione... A parte l'analisi precisa e bellissima, ho notato che i capitoli che hai sottolineato sono quelli che ho amato di più, mentre li scrivevo, e questo mi ha dato il senso del "ritorno" delle emozioni che ci ho riversato. E' stato bellissimo provare questo. Gli schemi quando scrivo sono molto chiari nella mia mente, mi servono anche a non perdermi in chiacchiere o inutilità, ma poi finiscono per ritorcersi contro di me togliendomi la visione di insieme. Meno male che c'è qualcuno come te a ridarmela, con una sensibilità che ormai è sinonimo di Joy. Pensare di essere suonata come il professore antipatico dell'Attimo Fuggente però mi ha fatto riflettere... credo che sia ora di cancellare un po' di schemi. Grazie per avermelo ricordato, e per le parole fantastiche. Un bacione grande grande.
P.S. Sono in debito con te di una recensione, conto di recuperare prestissimo, perché la tua ultima storia mi ha fatto sognare in un modo... ma ti dirò meglio al momento debito. Un bacione ancora.

Agartha: Ciao carissima! Giustamente nella tua recensione dai l'impressione di sentire aria di lieto fine, vero? Immagino che non arrivi del tutto inaspettata la fine di questo capitolo. La tua analisi su Sirius, così complessiva, è stata utilissima, oltre che molto azzeccata e precisa. In poche parole mi hai dato un quadro molto preciso di cosa ha trasmesso questo personaggio, che come sai, per me è davvero importante... Sono estremamente contenta di quello che è venuto fuori. E che ti sia piaciuto. Ti ringrazio tantissimo per la disponibilità e l'analisi, graditissima davvero! Un bacione grande.

Hazel_dei_Misteri: Un domani molto lungo stavolta, eh, Hazel? Mi dispiace tantissimo per il ritardo. Mi ha fatto venire i brividi la tua recensione, ha avuto un impatto emotivo fortissimo su di me pensare di averti ricordato delle emozioni, come mi hai descritto... Non è solo una soddisfazione, ma anche qualcosa che emoziona me per prima. E poi mi hai fatto una domanda che mi ha mandato un po' in crisi... Sono innamorata? E' il tipo di domanda che mi fa sempre sospettare che ci sia qualcosa che non so (alla faccia della coerenza!). Be', proviamo a rispondere. No, al momento non sono innamorata. Sembra semplice, vero? Peccato che una parte di questa scena (come poi capita in quasi tutta la fic) sia leggermente autobiografica, il che mi ha dato da pensare... e mi ha anche aiutato a rianalizzare alcune cose, stabilendo dopo un po' di tormento come analizzare qualcosa che però appartiene al passato. Se un anno fa mi avessero detto che mi sarei messa a farmi domande della portata di quelle che mi hai fatto fare per una recensione ad una storia romantica, mi sarei messa a ridere. E questo insegni il potere delle recensioni per chi le riceve! Per questo ti ringrazio tantissimo, oltre che per le meravigliose parole. Un bacione grande.

Chu: Sorellina dispersa! Ma possibile che io e te non ci si becchi mai??? (Meglio che taccia perché è colpa mia e la faccia aggrottata di papà non mi permette di dimenticarlo!) Veniamo alla fic, o meglio, a mamma e papà... Non sono stati bravissimi a mantenere la promessa, eh? In questo capitolo era domani, e non mi sembra abbiano proprio parlato. Mi auguro però che l'alternativa non ti sia dispiaciuta... (E se ricordo l'ultimo raid, queste cose non è che in genere ti dispiacciano, o sbaglio? XD) Per quanto riguarda lo schema narrativo (che parolone da papà!!!), non ti crucciare, non ho intenzione di ucciderti costringendoti a rileggere tutto!!! Sono contenta di sapere che ti sia ritrovata bene anche con la prima persona, anche perché concordo con te, non amo molto usarla in genere proprio per paura di cadere nella mera descrizione... Per quanto riguarda quei gemelli dispettosi, non preoccuparti per aver baciato George, è stata una cosa innocente. Lui, d'altra parte, mi sentirà, oh, se mi sentirà... è_é Grazie davvero tantissimo, sorellina, della recensione e della pazienza (e un bacione grande anche da mamma e papà!), e un bacionissimo.

Serpedoro: Tesoro!!! Tanto tempo, tanto... Anche se abbiamo chiacchierato ieri sera, quindi la mia percezione temporale è un po' sfasata, e i rumori sospetti da sotto il divano non aiutano...
Torno seria. Da sotto il divano ti salutano, quindi ora torno seria.
Come te, anche io ho una passione per tutto quello che è il reame del sogno, con tutto quello che comporta, che si traduce, a volte, in veri e propri segni premonitori che non possiamo essere in grado di leggere fino a quando è troppo tardi. Come per il mio povero Sirius... (Sì, sono carognissimi, non ho saputo resistere... ^_-) Sai, stavo pensando che mi piace molto farti acciambellare... che fai le fusa molto bene, e mi dai moltissima soddisfazione!
Sirius che sta migliorando con la pratica delle gaffe mi ha fatto troppo ridere! E sai, anche a me fa tenerezza povero cucciolo... (Sotto il divano lo sanno benissimo, e questo non è a mio vantaggio, però.) Il crollo delle mura di Gerico è stato rimandato, con tanto di trombe dal cielo e cembali squillanti, perché oggettivamente sarebbe suonato come un'unghia sulla lavagna in questa atmosfera un po' rarefatta. Molto meglio uno stadio di Quidditch, no? E su Remus... Ma prego! Ho rischiato una maledizione senza perdono, ma con parecchia soddisfazione, direi. Perché va bene persona seria, persona per bene, ma Remus privo di vita personale non ce lo vedo, né tanto meno puro et casto et illibato a vita. Sfondo una porta aperta, lo so. Con buona pace dei coinquilini.
Grazie, Serpe. Tu lo sai per cosa, vero? Grazie.
Un bacione e un abbraccione grandi.

Twinstar: (sui primi tre capitoli) Potrei seriamente sentirmi male, se non fosse per il benestare di ieri sera ad essere sintetica come poche volte. Del quale approfitterò.
Ok, primissima e fondamentale cosa, grazie. Per la recensione, in primis, perché mi hai fatto ridere e per la pazienza. Perché puoi dire quello che vuoi, ma per scovare tutti quei dettagli indicativi (e molti LARGAMENTE indicativi) in tre capitoli di introduzione, bisogna se non altro aver letto molto attentamente. E ammetto che io stessa avrei la tentazione di fare una lettura moooooolto più superficiale con la prospettiva di 43 capitoli davanti, mica noccioline... XD
Più in dettaglio, sei riuscita a recensire perfino il commento introduttivo, tanto di cappello! Ci vuole del genio. Sul dettaglio dei capitoli, qualche risposta random, poi magari ne parliamo meglio in altro luogo...
Sono contenta che tu abbia notato i dettagli, quelli segnalati nella piccola nota. Nella prima parte ho cercato di dare molto peso a queste piccole cose, che invece poi vengono un po' sacrificate alla trama.
Per quanto riguarda l'età e i compleanni dei Malandrini, invece, troverai che sono tutte diversissime dalla versione ufficiale. A partire dall'anno scolastico, che non è per i Malandrini il quinto, ma il sesto. Questo semplicemente perché non avevo idea di date di nascita e compleanni ufficiali quando ho cominciato a scrivere, quindi li ho fatto dei calcoli imprecisi, e i compleanni li ho messi... be', dove mi servivano! XD
Chiarito questo nodo, farò tesoro delle tue correzioni appena mi passa il peso ai polsi e decido di correggere tutte le imprecisioni (come quelle acca di più o di meno, ma comunque, dannate!), incluse le doppie sì e doppie no nei nomi propri. XDD
Ottima l'analisi di Peter, di come sarebbe il suo punto di vista (anche se su Em, sul loro rapporto, aspetterei a trarre conclusioni, perché la parte che hai sottolineato, nonostante la tua lettura fosse precisa, serviva solo a sottolineare che lui l'aveva notata. XD).
Su Sirius... be', direi che tu hai occhio su Sirius, anche se tieni conto che lo considero molto più "semplice" come persona di come fai tu, quindi pesa le varie affermazioni... XDD
Per quanto riguarda Remus, invece... Oh, ma certe cose le dice proprio solo perché è ubriaco nelle mie intenzioni, sai? Del tipo che non capisce il tono di Sirius perché ha un ronzio nelle orecchie, e non vede bene l'espressione perché vede tra Sirius... XD
Però una cosa è fondamentale. Remus NON è sincero con se stesso, questo proprio no. Non tanto nel caso specifico, ma in generale, e in modo piuttosto complesso e importante per la trama, anche.
Ultimissima cosa: la noia. La noia è una molla, una scusa, un conforto, una posa, una spinta e un intralcio sia per Sirius che per Remus a seconda della situazione. La noia è qualcosa di molto comodo, giustifica un sacco di cose, e alla fin fine, a conti fatti, entrambi hanno ben poco di cui essere annoiati e lo sanno.
Ho cercato di essere sinteticissima, e comunque anche se non sembra sto rispondendoti da più di un'ora.
Quindi ti ringrazio e ti lascio con un bacione grandissimo, rinnovando la disponibilità a parlarne quando vuoi. XD

DarkElectra: Rediviva!!! Ma ciao! (Rediviva io, anche a questo punto, eh? XD) Uh, come prendere la tua recensione? Direi che vedrò cosa posso fare per accontentarti. Insomma, spero di tornare presto a darti qualcosa di cui lamentarti! ^_- Seriamente, grazie, grazie, grazie. Mi metti sempre in imbarazzo! Giacomino è sempre divertente e buffo per me, penso che troverei davvero difficile restare seria per tutto un capitolo con lui di mezzo... Be', mi sa che si è visto anche qui. XD E il suo sedere, povero caro, non ha ancora finito di soffrire... (Faccia maligna. Ma non perversa, giuro!!!! XD)
Sull'ultimo capitolo... L'incubo è altamente autobiografico, mi fa piacere che sia realistico, non è stato facilissimo da scrivere senza diventare patetica, ma io ODIO gli incubi! XD Farli, intendo. Scriverli... difficile, ma mi è piaciuto. Leggere poi che ti sei sciolta (hai ritrovato tutte le tue molecole al loro posto, poi? XD) su Sirius e Remus... oh, ma perché mi dà una sensazione splendida? Detto da te... emozione!!! ^///^ Mi piace moltissimo che ti immedesimi in Sirius, e quando ho letto quella parte di recensione, ho cominciato ad augurarti di trovare il tuo Remus che ti abbracci nel modo giusto quando ti viene da piangere. Anche meglio, anzi.
Sono una sentimentalona, pare... XD Grazie mille per la considerazione sulle considerazioni (Proprietà lessicale 1-Miki 0) di fine capitolo, sono molto rinfrancanti!
Parliamo un attimo del tuo account. Perché tu non lo sai (perché io sono una lumaca delle recensioni, lo so!), ma ho spulciato, e non solo la fic dal titolo "culinario"... e ho gradito moltissimo quello che ho trovato, ma entrerò nel dettaglio quando riuscirò a fare una bella recensione come si deve. So che ti chiedo una pazienza allucinante, ma arriverò, promesso.
Intanto, oltre a un grande grazie, un bacione enorme!

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Capitolo 41
*** Definizioni Impossibili ***


Definizioni Impossibili

Definizioni Impossibili

 

10 Giugno 1977

 

Parla Remus

 

Trovo Sirius dopo pochi minuti di ricerca appena, esattamente dove pensavo che fosse. Sono due giorni che cerco di parlare con lui, e sono due giorni che mi chiedo come sia possibile che due persone che passano insieme la maggior parte della giornata non riescano a trovare un momento per discutere insieme a tu per tu quando serve. E' semplicemente assurdo, incredibile, eppure dalla partita dell'altro giorno non c'è stato verso di riuscire a parlare.

Ovviamente non sono stati due giorni dei più rilassanti, anche se continuo a pensare che questo non sia una buona scusa per non aver parlato con lui. James, Peter, Lily e Em non hanno aiutato in questo, con la loro improvvisa iperprotettività, magari necessaria, sicuramente gradita, ma c'era davvero bisogno della scorta nei corridoi, in fondo? Insomma, è bellissimo avere degli amici che sacrificano il loro tempo libero per difenderti dalle chiacchiere, sul serio. Ma avrei preferito riuscire in questi giorni a fare due passi da solo, magari, o perché no, a restare solo con Sirius per più di cinque minuti.

Va bene, se io e Sirius ancora non siamo riusciti a parlare, devo ammettere di avere le mie colpe. Ieri sera ad esempio, io e quell'altro matto, come dice James, siamo rimasti soli qualche minuto, durante quello che si può solo definire un "cambio della guardia" tra Peter e Lily. In ogni caso, probabilmente avremmo avuto il tempo per cominciare a discutere di quello che sta succedendo, se improvvisamente non mi fosse venuto in mente di fare qualcosa di meno utile, forse... Oh, insomma, avevo voglia di baciarlo in quel momento e l'ho fatto, al diavolo le paranoie. Che abbiamo chiarito o meno, mi sembra palese che non è una cosa sgradita, così perfettamente palese che mi sento discretamente stupido per non esserci arrivato prima.

Ed è la storia di questi due giorni. Ogni volta che si intravede un barlume di tranquillità, qualche istante senza testimoni, si parte con l'intenzione di parlare, e immancabilmente finiamo a scambiarci un bacio, spesso e volentieri troppo veloce per i miei gusti.

Comunque sia, oggi è il giorno buono. La punizione che ci ha dato la McGranitt dopo la partita è stata scontata, gli esami sono finalmente finiti, le lezioni ormai sono praticamente prive di importanza per quest'anno. E infatti stamattina Sirius mi ha fatto trovare un biglietto, col suo solito stile inconfondibile, vale a dire che se non l'avessi visto l'avrei mangiato, che mi invitava in modo perentorio a cercarlo dopo pranzo "in un angolo riparato del parco".

Il momento è perfetto, visto che tutta la scuola è a lezione adesso, tranne due Malandrini a caso che per una volta salteranno Storia della Magia. E anche se il Remus Prefetto dovrebbe inorridire all'idea di non presentarsi a lezione, in questo momento io sono al cento per cento Remus Malandrino, e Ruf può sbraitare qualunque informazione di fondamentale importanza sui Trattati dei Goblin, che io parlerò con Sirius oggi, qualunque cosa succeda.

Il luogo, teatro di un vecchio scherzo anni fa, è talmente ben isolato dai cespugli che anche se mi sono avvicinato già da qualche minuto Sirius non si è ancora accorto che lo sto guardando.

Se ne sta seduto, anzi, stravaccato, con la schiena appoggiata al tronco dell'albero, e un'espressione pensierosa che in genere vuol dire "guai". Per quanto non gli piaccia di solito stare fermo, l'unico movimento che scorgo è quello dei suoi capelli mossi ogni tanto dal vento, e la mano che a terra giocherella nervosamente con un ciuffo d'erba. Non sbuffa, non si agita e non cambia posizione. Conoscendo Sirius come lo conosco, questo vuol dire o che è veramente assorto, o che da sciocco narcisista qual è, questa posizione se l'è studiata a fondo, e vuole assolutamente che io lo trovi così. Quale che sia il motivo, questa sua strana postura mi fa sorridere, forse un po' scioccamente.

Sono rimasto fermo ad osservarlo qualche minuto. Forse se se ne fosse accorto avrebbe pensato che sono titubante a parlare con lui, ma stranamente non è vero. Non sono teso, anche se mi aspetta una conversazione difficile e potenzialmente imbarazzante. Ma quello è Sirius, e non c'è nulla di cui avere paura. Lui è spaventosamente sciocco a volte, spesso è difficile sapere come trattare con lui anche se lo conosco così bene, ma nulla al mondo potrebbe spaventarmi, di lui. E' la persona che più di tutti mi fa sentire sicuro e sereno, e mi auguro che sarà sempre così.

Eppure, quando mi muovo verso il punto dove è seduto, mentre mi avvicino e lo vedo girare la testa e sorridermi, so perfettamente che dopo la conversazione di oggi cambieranno molte cose. Potrei dire che sono sicuro che sia per il meglio, ma non è del tutto vero. Però è una considerazione che fa effetto, questa, è strano rendersene conto, perché in genere non ci si accorge che quello che darà il via al cambiamento sta per succedere. In genere, nella mia esperienza, ti piomba addosso dal buio e sconvolge la tua vita improvvisamente. Ma questo è un pensiero per un altro momento, non per un pomeriggio estivo pieno di sole, con Sirius seduto sull'erba che mi sorride e aspetta che io mi sieda di fianco a lui.

E così, deciso ed indeciso al tempo stesso, faccio quei pochi passi che mi separano dal vecchio tronco solido e da Sirius, e mi siedo di fianco a lui, che non ha ancora smesso di sorridermi. Se potesse vedersi in questo momento, probabilmente si prenderebbe in giro da solo. A parte il sorriso, per una volta, molto sincero e poco malandrino, ha una postura ed un'espressione strane, e adesso sembra che si sia leggermente fissato su qualcosa. E' buffo, ma soprattutto è teso, e mi accorgo benissimo che non si sta comportando naturalmente in questo momento. E io decisamente preferisco passare il tempo con Sirius quando è a suo agio.

Così, da bravo amico, e forse, penso, spero, qualcosa di più, gli rifilo un pizzicotto sul braccio. Sussulta e mi guarda stranito, come se non si capacitasse di questo gesto, ma finalmente, naturale.

-Ti eri incantato?- gli chiedo ironicamente.

Arrossisce. E mi ritrovo a chiedermi per un attimo come sia successo che io sia diventato così, tranquillo e (relativamente) sicuro di me, mentre Sirius, quello che sembra essere la fiducia in sé incarnata, si stia rivelando... direi quasi timido.

Faccio a tempo appena a completare questo pensiero, che ovviamente Sirius mi smentisce, almeno in parte, nel suo modo tipico: agendo.

Mi bacia come se fosse la cosa più naturale del mondo. E penso che per lui lo sia. E' così che è fatto, segue l'istinto, sempre, che sia o meno pericoloso farlo. Ma adesso non c'è nessun pericolo in agguato, non qui.

C'è solo la tranquillità di questo angolo di parco, rumori lontani facili da ignorare e l'odore dell'erba. E, come è stato per tutto l'anno, c'è un bacio tra di noi, ma questa volta non si tratta di un ricordo vivido ed intenso, ma di una vivida, intensa realtà. Questa volta è un bacio perfetto, senza fretta, senza interruzioni, senza testimoni scomodi o superalcolici da usare come scusa. Per questo mi imprimo a fondo nella mente questo momento, per conservarlo come un ricordo, per assaporarne ogni sfumatura che posso trovare adesso, e insieme trattenerne altre che riscoprirò in futuro.

E' iniziato come se dovesse finire subito, questo bacio, e ogni sensazione era intrisa di urgenza e quasi di rabbia. Poi, man mano che le nostre bocche e lingue hanno preso confidenza, è diventato più languido, più lento, ha perso la sua fretta, scatenando in me una reazione di calore ed euforia, ed una latente promessa di piacere, e in Sirius dei brividi che, così vicino, sento come se fossero miei. Adesso, tra le pause del respiro, posso assaporare la mano di Sirius che slaccia il polsino della mia camicia per accarezzare lentamente la pelle dell'interno del braccio, percorrendo i contorni frastagliati della cicatrice del mio Morso, senza fretta; e posso sentire che con il braccio libero mi trattiene contro di sé, come se avesse paura di vedermi scappare; e posso far scivolare la mia mano libera tra i suoi capelli, accarezzandoglieli e dando un significato nuovo ad un gesto che è sempre stato solo amichevole.

Posso sentire tutto questo chiaramente, perdermi in ogni sensazione, e insieme scoprire la sua bocca e il modo istintivamente perfetto in cui risponde ad ogni movimento della mia, e sentirlo tremare piano contro di me. Posso abbandonarmi tranquillamente a queste sensazioni, assaporarle e poi lasciarle andare come faccio con le sue labbra, posso chiudere gli occhi.

La verità è che mi sento tranquillo e in pace come non mai. Ammetto che suona strano, detto da uno che sta baciando da svariati minuti quello che dovrebbe essere il suo migliore amico, ma non potrebbe essere più giusto di così. Perché lui è Sirius, che conosce me più che se stesso, che sa sempre come farmi ridere e come farmi arrabbiare, che potrebbe disegnare a memoria la mappa di ogni cicatrice, che capisce Remus, capisce il Lupo e capisce il difficile equilibrio tra loro di cui io sono il risultato. Non ci sono nascondigli, né maschere, né bugie, e questo mi dà una sensazione inebriante di sconfinata libertà.

E non ci sono definizioni per quello che sta succedendo tra noi, e forse non le troveremo mai.

Quando finisce questo bacio perfetto, lo guardo negli occhi turbati, e qualcosa, un retaggio istintivo di tante notti di Luna piena, gli fa abbassare lo sguardo.

Dentro di me, il Lupo è soddisfatto ed appagato da questo gesto, e per una volta, una volta tanto, anche io e lui siamo in pace. Mi chiedo, come spesso in questi giorni, se sia un bene o un male assecondare l'istinto del Lupo, ma è un pensiero che mi sfiora appena, perché c'è troppo di Remus in questo desiderio per poterlo ignorare per lo stupido capriccio lasciare insoddisfatta la bestia dentro di me. E perché ho la certezza, per una volta, che se c'è qualcuno che può dirsi al sicuro dai pericoli del Lupo è Sirius, che, come è ormai palese, il Lupo ama in tutte le sue forme.

La sensazione di calore e sicurezza che mi ha lasciato questo bacio è ancora nell'aria, e Sirius, che sembra reagire sempre diversamente da come faccio io, sta ancora tremando leggermente, piccoli brividi involontari. E il clima sembra voler accentuare questa diversa reazione allo stesso bizzarro miscuglio di emozioni e pensieri. Il calore del sole mi scalda piacevolmente la nuca e la schiena su cui è ancora appoggiato il suo braccio, e i raggi caldi arrivano a lambire le dita della sua mano ancora posate sul mio fianco. Lui, invece, è riparato dalla fronda dell'albero, e nell'ombra di una giornata tiepida, con il vento che gli agita i capelli, probabilmente ha appena un poco di freddo. E, conoscendolo come lo conosco, so che in questo momento teme le stesse cose che danno a me questa sensazione euforica di libertà.

Lui ha le sue maschere, innumerevoli, che gli garantiscono la sicurezza di fronte agli estranei. Ha le sue abitudini da navigato seduttore, le tattiche affinate al meglio per gestire le situazioni sentimentali, tutte cose che fanno parte del suo fascino e che hanno creato la sua notevole fama a scuola. Peccato che noi Malandrini, noi che abbiamo condiviso tanto tra di noi, abbiamo visto e intuito Sirius sotto le maschere, sotto la sicurezza sempre ostentata, sotto la noia cronica e l'aria altezzosa. Con noi, con me, non può usare le sue tattiche. Penso che questo possa fargli paura, ma so sicuramente che non lo fermerà. E poi, sinceramente, è il Sirius vero che affascina me, anche se è più incerto e più contorto. Ma non sono sicuro che lui lo sappia davvero.

Ed è per questo che, dopo questa parentesi magica del bacio, dobbiamo parlare, parlare davvero, senza pudori, di come stiamo vivendo questi giorni strani e di come vivremo quelli che verranno. Di come affrontare questo cambiamento, di come gestirlo e di come, eventualmente, dargli un nome. E anche di una serie di cose secondarie, di cosa dire, a chi e quando, di come organizzare il tempo in questi ultimi giorni di scuola, di come liberarci della nostra affettuosa "scorta"... e dello Scherzo di Fine Anno, ovviamente.

A giudicare dalla faccia confusa di Sirius in questo momento, è decisamente meglio che sia io a rompere il ghiaccio.

-Il biglietto diceva che volevi parlarmi, Sirius.- comincio, metà ironico e metà serio. -Era una scusa? Perché in questo caso...- lascio la frase in sospeso, come ad insinuare che potrei piantarlo qui e tornarmene a lezione. Come se avessi la minima intenzione di farlo davvero.

Sirius, ovviamente, non ci casca. Mi sorride con un'aria innocente talmente spudoratamente falsa che rischia di farmi scoppiare a ridere.

-Oh, scusa, Remus, non sapevo che preferissi la compagnia di Ruf e della sua Rivolta dei Troll...-

-Dei Giganti.- lo correggo, senza la minima serietà, e lui sta al gioco.

-... o che non vedessi l'ora di sentirlo parlare della Convenzione dei Folletti...-

-La Convenzione dei Fantasmi.- lo interrompo di nuovo.

-... o magari della Legge della parità tra Maghi e Streghe del milleottocentoquindici?- conclude, con un sorriso da un orecchio all'altro.

-Del milleottocentosessantacinque, veramente.- ribatto, e poi lo bacio di nuovo, sulle labbra, per un istante appena.

-Già finita la lezione di storia?- mi chiede, con uno dei suoi sorrisi luminosi.

-Credo che ci sia qualcosa di più importante di cui dobbiamo parlare, Sirius, sai?- gli rispondo, cercando di tornare ragionevolmente serio, nonostante sia difficile pensare di farlo mentre siamo ancora abbracciati così. Ma se cedo io, se ricomincio a baciarlo come, devo ammettere, ho la tentazione di fare, allora siamo al punto di partenza. Cerco di convincermi che sia più utile parlare adesso e poi avere il resto del tempo per fare altro, ma la logica in questo momento fa poca presa contro il mio istinto e quella specie di ringhio basso nella mia mente che immagino venga dal Lupo, anche se non ci giurerei, questa volta.

Mi riconosco poco in questi pensieri, nella voglia che ho di lasciar perdere le spiegazioni e le parole in favore di qualcosa di più piacevole, e mi rendo conto che in questi mesi, mentre cambiava il mio modo di conoscere e vedere Sirius, sono cambiato anche io; o forse ho solo imparato qualcosa di me che non sapevo prima. Forse in definitiva sono solo cresciuto un po'.

E a quanto pare, anche Sirius è cresciuto. L'aria di scherzo ha impiegato pochissimo a lasciare spazio alla serietà, ed è lui adesso che inaspettatamente parla, inizia il discorso che aspettavamo da giorni, si apre in una maniera insolita per lui che è sempre così restio a esprimere quello che prova senza farlo in maniera scherzosa.

Non mi guarda direttamente mentre dà voce alle sue emozioni. Fissa come pensieroso il mio braccio, che ha scoperto mentre ci baciavamo, e la cicatrice sulla pelle, come se ne fosse in qualche strano modo incantato. Una delle poche persone da cui non devo nasconderla. La sta ancora sfiorando con le dita, lentamente, ne traccia i contorni innumerevoli volte, in un gesto quasi inconscio e quasi reverente. Questa piccola carezza mi sta facendo salire lunghi brividi leggeri e dolci lungo il braccio e la schiena, perché la pelle attorno è sempre stata particolarmente sensibile, o forse perché è un gesto che potrei caricare di tantissimi significati, adesso. Sicuramente è un gesto che riempie le sue parole incerte e sincere di una profondità ulteriore.

Mi parla di questi mesi, delle sue incertezze, dei momenti di angoscia. Di come non sia stato facile capire e accettare quello che provava. Non tralascia i dettagli di quello che è successo, mi fornisce piccoli pezzi per completare il mosaico di quello che avevo già intuito, mi racconta con esitazione del bacio tra lui e James. Non tace nulla e non mi nasconde niente.

Solo, mi dice, non riesce a immaginare adesso che succeda. O meglio, scherza, qualcosa lo può immaginare benissimo, ma gli sfuggono le parole. Non parla d'amore, Sirius, ma l'affetto che trasuda da ogni parola, da questa carezza continua sul mio braccio, in qualche misura sembra parlarne per lui. Sembra quasi che voglia scusarsi di non sentire l'esigenza di dare un nome a tutto questo, a quello che sentiamo, a quello che siamo e a quello che succederà.

E forse è perché sono un licantropo, forse è perché già questa definizione mi va stretta, ma nemmeno io ho fretta di mettere in mezzo una definizione che sembra impossibile, una parola troppo grande.

Mi basta questo pomeriggio, la sua presenza, il suo modo di sorridere e di scuotere la testa. Mi basta la sincerità di ogni parola che dice. E quando glielo spiego, quando le parti si invertono e sono io a parlare, sembra felice e sollevato. Sembra più luminoso, ma forse è solo perché la luce del sole, spostandosi, filtra adesso tra le foglie e si riflette in bagliori chiari sui suoi capelli e sulle sue spalle, come lo sfarfallio delle ali di un folletto.

Siamo d'accordo su questo, ed è l'importante. Probabilmente siamo vittime anche noi della diffusa abitudine dei ragazzi di sentirsi unici e speciali, ma solo così possiamo definire quello che sta nascendo tra noi, unico e speciale. Penso che un giorno avremo parole più chiare per definirci, ma non oggi. E basta così.

E poi, dopo aver risolto questo dubbio, dopo aver deciso che possiamo dare tempo alle definizioni di formarsi, tocca a me raccontare di questi mesi, mentre Sirius, più tranquillo, adesso mi guarda come se volesse leggermi dentro e come se potesse davvero farlo.

Non so che ricordi porterò con me di questo pomeriggio. Forse ricorderò la risata che Sirius trattiene mentre gli racconto della sua pergamena ritrovata nel suo cuscino, o delle bizzarre e assurde cadute di James. O magari la serietà grave nel suo sguardo mentre per la prima volta confido a qualcuno come sia risuonata la voce precisa del Lupo nella mia mente, e come il mio lato oscuro sia entrato in tutta questa storia. Forse ricorderò l'imbarazzo che provo nel raccontare la mia avventura di qualche settimana fa e il tentativo sciocco di dimenticarmi di lui solo volendolo.

Sicuramente, però, ricorderò l'allegria euforica che sento quando il discorso finisce, per aver detto tutto, per aver trovato una corrispondenza nelle sue parole, per la sensazione fortissima che qualcosa di nuovo stia iniziando, che il cambiamento sia arrivato e che sia stato meraviglioso per una volta.

E dubito che scorderò i momenti che seguono, quando dalla scuola cominciano ad arrivare le voci ed i rumori del cambio delle aule, e capisco che oggi salteremo anche Trasfigurazione, perché finalmente quello che si doveva dire lo abbiamo detto, e adesso le mie mani possono scivolare tra i suoi capelli e la mia lingua può scivolare nella sua bocca, e i rumori si perdono nella quiete dei nostri baci silenziosi e delle carezze leggere.

E rimandiamo tutto il resto a dopo, la scuola, gli amici, lo Scherzo. Perché sinceramente, adesso, quello che conta è come ogni sensazione di questo bacio di nuovo perfetto mi si stia insinuando sotto la pelle e nei ricordi, indelebile, spero, più di ogni cicatrice.

 


 

INSULINA!!!! Ho bisogno di insulina, credo... Oh, quanto zucchero, io non ci sono mica abituata...

Questo capitolo... Non so come definirlo. Lascio a voi i commenti.

Io so che è stato il più lungo, il più difficile da mettere nero su bianco, che non mi andava bene mai, che ogni frase è stata cancellata e riscritta (spessissimo uguale, per altro) almeno due o tre volte. Mi ci sono volute due settimane, lavorandoci ogni giorno. Tipo la tela di Penelope, ci sono stati giorni in cui aprivo il file e a furia di sistemare e cancellare, quando lo chiudevo avevo tolto un sacco di cose e non ne avevo aggiunte altrettante; insomma, immaginate che bello quando dopo due ore di lavoro invece che allungarsi si era accorciato!

Un disastro, ma lo so perché è stato così: perché penso di averlo sentito come l'epilogo della storia. A parte il fatto che avevo tantissime aspettative su questo capitolo, fondamentalmente tutta la storia, inclusa l'idea stessa di scriverla, ruota intorno alla relazione tra Sirius e Remus. Ora, i due capitoli che restano hanno il loro significato, ok, ma comunque quello che di questa parte della storia c'era da dire è stato detto. Quindi immaginatevi questo capitolo come il più desiderato di 43 figli... quello su cui ho riposto più aspettative. Mi sa che si spiega la difficoltà.

Ok, nel bene o nel male, è andata. Anche se non abbiamo finito... C'è ancora James che ha i suoi personali turbamenti da affrontare (e questa volta, sì, parlo di Lily! XD) e... ma che sarà mai questo Scherzo con la S maiuscola? Qualcosa di grosso, pare... Da parte mia, spero sia qualcosa che chiuda in bellezza la storia.

 

Sheila: Benvenuta, piacere di conoscerti! Sai, leggendo la tua recensione, mi è dispiaciuto molto che le note di questa storia traessero un po' in inganno i fan della coppia James/Lily... tra i quali per altro mi annovero, anche se come hai visto non mi concentro particolarmente su di loro... In effetti, nei libri la Rowling dice che James e Lily si sono messi insieme durante il settimo anno, quindi in questa storia per quello che li riguarda mi sono prefissata di descrivere in particolare un avvicinamento tra di loro, più che l'inizio di una vera e propria storia. Per contro, nel prossimo capitolo ci sarà un momento dedicato a loro, in cui (spero) si coglierà qualche piccolo segnale dell'evoluzione futura del loro rapporto. Spero che questo ti possa interessare! ^^ Ti ringrazio tantissimo dei complimenti su come è scritta la storia, mi hanno reso davvero molto felice! E ti confesserò che fare la scrittrice mi piacerebbe molto, davvero, e chissà... nella vita non si può mai sapere! Grazie mille della recensione, e un bacione.

Joy: Oh, Joy! Sono contenta che l'aggiornamento ti abbia fatto luccicare gli occhietti, ma se vuoi hai tutto il diritto di tirarmi le orecchie, sono un disastro! Ti rassicuro subito: l'idea (malata, adesso me ne rendo conto) di cambiare il finale mi ronzava in testa da parecchio, in realtà, da quando ho letto HBP, penso. Prima del grande blocco non avevo trovato un finale alternativo, però, mentre i dubbi amletici si sono manifestati da quando mi è appunto venuta in mente un'idea alternativa. Quindi non ti fustigare, non osare, ok? Le tue parole sono state preziose, e ne terrò conto nelle prossime storie, ma ormai questa è andata così, con tutti i suoi schemi, nel bene e nel male. Venendo al capitolo... Ok, hai ragione, nel conto dei baci ho contato solo quelli... ehm... insomma, quello di Halloween e questo alla partita. I bacetti meno "compromettenti" (diciamo le cose come stanno: senza lingua! ^^) li avevo un po' trascurati... Nel conto emotivo però ci vanno anche quelli. Comunque sia, adesso abbiamo perso il conto, suppongo... e meglio così. Poveri cuccioli, lasciamo loro quel poco di privacy che James e compagnia concedono! E a questo proposito, piaciute le grandi coccole? Spero che siano state sufficienti a ripagare Sirius di una battutina fuori luogo (miracoli dell'imbarazzo, suppongo) e di una tirata d'orecchie che posso garantire, era quasi affettuosa. Diversamente, fammelo sapere... Nelle fanfic come in cucina, il dolce non è il mio forte. Intanto, grazie come sempre, per tutto. Un bacione grande grande grande!

Ale Lupin: Ehm... Grazie mille, Ale, dei complimenti, però la fic non è ancora finita... ^^' Ancora un paio di capitoletti ci sono (saranno in tutto 43), siamo agli sgoccioli, ma ancora un paio di cose devono essere messe in chiaro. Quindi spero di risentirti! Grazie e un bacione!

Matteo: Ma ciao! Ci si sente spesso ultimamente! Innanzi tutto, grazie per la recensione (e anche per quella alla Favola, mi ha fatto molto piacere!) e per i complimenti stilistici, che mi rendono sempre un molto contenta. Per quanto riguarda Sirius, sì, credo che ne abbiamo visioni molto diverse. O meglio, specifico, riguardo a "questo" Sirius di questa storia. Non mi sembra impossibile, sai, un Sirius che si dedica unicamente agli amici senza pensare alle ragazze, come interpretazione del personaggio. (Giusto i miei ormoni femminili che urlano "Che spreco!"... XD) Allo stesso modo vedo bene l'idea di Sirius in fondo adolescente normale, concentrato sulle normali preoccupazioni degli adolescenti (la scuola, le ragazze, il divertimento, gli amici), pur con la sua storia particolare alle spalle. In questa fanfic mi interessava usare un Sirius più di questo genere, sia per esigenze di trama, sia per creare qualcosa di più affine alla mia adolescenza, senza addentrarmi in un territorio che conosco meno, sia anche per una scelta di semplicità (perché un ragazzo di diciassette anni che non si interessa alle ragazze necessita qualche spiegazione, se non altro.. ^^). Per quanto riguarda la preoccupazione per Remus, e in generale il rapporto tra di loro... Dunque, qua la cosa si fa complicata. Bisogna tener conto di un paio di cose. Ad esempio, che il punto di vista interno consente ai personaggi di "mentire" o di omettere qualcosa, dando in realtà una visione soggettiva delle dinamiche del gruppo. E anche del fatto che Sirius vive il rapporto con i Malandrini più come se fosse un rapporto di parentela che di amicizia vera e propria. Per quanto riguarda l'esempio emblematico che hai fatto, quello dello "scherzo", diciamo che in realtà mentre elaboravo la storia ho pensato ad una versione di quell'episodio da legare a questa trama, ma è qualcosa che non è mai venuto fuori perché non mi serviva e avrebbe complicato le cose. Comunque sia, in quella versione che avevo in mente e che ha influenzato la storia, Sirius non ha volontariamente mandato Piton da Remus (a tal punto che lo stesso Remus non ce l'avrà mai con lui per questo). Spero di aver chiarito un po' le cose! XD Comunque sia, se hai voglia di leggere un altro po' di storia e parlarne, mi fa piacere, altrimenti non sentirti obbligato! Intanto grazie per aver provato e per la recensione, e un bacione.

Serpedoro: Tesoro!!!!!!!!! (Profusione di punteggiatura ricambiata per comunicare quanto sono felice di sentirti!)
Grazie per aver recensito nonostante il rischio (sempre presente) di scatenare crisi di gelosia da sotto il divano e, suppongo, anche dalle tue parti... Apprezzo soprattutto perché le tue recensioni sono sempre anni luce da essere inutili, anzi! Fanno bene all'ego, fanno bene alla voglia di scrivere, fanno bene a me in ogni modo, insomma. A meno che... In genere cerco di essere coerente nelle risposte, ma tu hai scritto una frasettina che mi ha distrutto questa volta, sai? "ma è proprio colpa di questo Peter così ben descritto che mi accingo a dire questo… Un sequel? " lo hai detto tu, no? E perché io adesso ci sto pensando? Perché mi stanno rimbombando nel cervello scene disperate e sparse, e ad essere sincera sia in versione sequel, che prequel?
Oh, qui però esuliamo dal discorso utilità della recensione. Sappi solo che non so se ne farò nulla ma qualche idea c'è, in questo senso.
Torniamo al capitolo. Peter. Sai che concordo perfettamente sul fatto che Peter dovesse essere un elemento apparentemente affidabile all'epoca della scuola, quindi non mi dilungherò. Non è cattivo e nemmeno particolarmente inetto, Peter. E' solo un po' meno speciale degli altri. E quanto al russare, è in buona compagnia in quel dormitorio, se non mi credi chiedi a Lily! ^_-
Mi fa sempre moltissimo piacere sentire che fai le fusa con i cuccioli, e anche che ridi... insomma, sai che è proprio bello sentire le reazioni che hai? E a James fa piacere la solidarietà per il suo sedere, la cui epopea purtroppo per lui non è ancora finita.
E... sono contenta che ti abbia comunicato affiatamento il fatto che Remus sia riuscito a preparare James e Sirius in tempo record, era quello che volevo rendere!
Sulla partita... Davvero, più ci provo più mi rendo conto che descrivere una scena di azione è tutto tranne che facile, anzi... Onestamente non mi è riuscito come volevo. Però sono contenta che ti sia piaciuto!
Peter sta imparando qualcosa da Remus che poi userà contro i Malandrini? Oh, sì. Sta assorbendo tantissime cose da loro, e arriverà ad un punto in cui le ritorcerà tutte contro di loro. E loro, maestri ciascuno nella propria "arte", non si renderanno conto di quanto Peter abbia imparato. (Riflessione seria delle 22,44! ^^)
E ok, hai abbondantemente reso l'idea di quanto sono sciocca con le mie paranoie, non infierire! ^__^'
Questa risposta è particolarmente sconclusionata, lo so, ma del resto il divano qui accanto fa dei rumori che mi fanno seriamente dubitare che reggerà ancora a lungo, il pensiero di qualcuno di ritorno da Latvia mi scompensa gli ormoni, sono seriamente preoccupata per la cartolina che qui ancora non si è vista... Solito caos insomma.
Ma una cosa devo dirla. Grazie. Anche a costo degli occhi cattivi. Per tutto. E un bacione grande grande grande.

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Capitolo 42
*** Oggi seguo l'istinto ***


Oggi seguo l

Oggi seguo l'istinto

 

18 Giugno 1977

 

Parla James

 

L'anno scolastico, ormai, è finito. Mi tocca ripetermi più di una volta questa frase in questi giorni, perché come tutti gli anni mi sembra incredibile che siamo già arrivati all'estate. Incredibile non necessariamente in un modo positivo. La scuola è il mio mondo, un po' come l'aria è il mio elemento quando sfreccio con la scopa. Qui mi sento a casa, tra queste mura imponenti, ed è stato così fin dal primo giorno, quel primo Settembre che mi sembra così lontano adesso, quando sono sceso dal treno e per la prima volta, attraverso il lago, ho guardato le mura e le luci di questo posto magico. Per questo tornare a casa per l'estate mi fa sempre un effetto strano, inusuale, quasi come se dovessi riabituarmi a pensare che casa mia è quella, e non la scuola.

E dire che questo è stato l'anno più strano di tutti. Con tutte le cose che sono successe, con tutte le cose che ho pensato e le stupidaggini che ho fatto. Ma mi è piaciuto. Sì, decisamente, un anno da ricordare, nel bene nel male.

Strana questa riflessione, eh, James Potter? Da quando sono così pensieroso? In genere sento queste cose in maniera più vaga, come un piccolo retrogusto amaro della torta di zucca del banchetto di fine anno, o una piccola fitta allo stomaco quando il treno si mette in moto nella direzione sbagliata.

-Sei contento di tornare a casa?- mi ha chiesto Lily poco fa. E stranamente mi sono messo a pensare a questo fatto, che sì, sono contento, ma non del tutto. Mi sa che non è tanto il pensiero in sé ad essere strano, ma senza dubbio è folle che io lo stia pensando qui, adesso.

Perché sono in sala comune, è quasi ora di cena, e Lily Evans è ancora seduta di fronte a me dall'altro lato del caminetto e a parte noi non c'è praticamente nessuno. Ho la strana sensazione che non sia da me essere seduto qui tranquillo e riflessivo, senza passarmi le mani nei capelli o senza importunarla o balbettare qualche castroneria delle mie. Che ne è stato del mio imbarazzo cronico, quello che si poteva solo sconfiggere con l'arroganza e il fingermi sicuro di me? Non so cosa ne ho fatto. Ma adesso riesco a guardarla, a parlare persino con lei (spessissimo in questi giorni), senza mandare tutto all'aria. Come succeda è un mistero ancora. Quasi non ci credo, anche se, se ci penso bene, è un po' che le cose vanno così. Forse sono maturato, appena un po', o forse è lei che si è avvicinata. Non lo so, so solo che mi piace.

Adesso so che mi piace stare con lei, e non solo guardarla. Che mi piace anche quando la faccio ridere e non solo quando si arrabbia. E che non sono solo i suoi capelli rossi e i suoi occhi ad attirarmi, ma anche le sue mani nervose con le unghie rosicchiate, le minuscole efelidi sul suo naso che compaiono quando prende appena un po' di sole, e il modo in cui inclina la testa di lato mentre ascolta.

Ho imparato a conoscerla, un po', e più la conosco più vorrei conoscerla, e più la conosco e più mi piace. Più la conosco e più la amo.

Perché è bella, ma non solo. Perché è sicura, leale, fidata, sincera, cocciuta. Cose che dicono di me e che io vedo in lei. Perché ha una dolcezza tutta sua, un'ironia affettuosa che ha qualcosa di magico, perché è responsabile e intuitiva, ed è qualcosa che io non sarò mai, qualcosa che mi manca e che vorrei nella mia vita. Perché mi fa male quando la sento chiamare "mezzosangue", come oggi nel corridoio, come se insultassero me, e insieme mi sento orgoglioso dalla fierezza con cui risponde anche se è chiaro dal suo sguardo che è ferita.

Chissà se lei lo sa tutto questo. Forse dovrei dirglielo, spiegarle per bene quello che penso, quello che sento per lei. Semplicemente buttarmi e dirle tutto. Si direbbe una cosa nel mio stile, no? E allora perché con lei divento assurdamente paranoico, e tutto quello che mi esce di bocca adesso è un inutile e sciocco "abbastanza"?

Da come Lily mi guarda, o ha capito che stavo riflettendo, oppure pensa che io sia pazzo. Purtroppo, propendo per la seconda ipotesi. Mi ha appena fatto una domanda normalissima, di circostanza quasi, e io ci ho pensato sopra cinque minuti per poi rispondere "abbastanza"? Sono un coglione. Non saprei trovare una definizione migliore. Sono persino peggio di Sirius. E per altro il mio termine di paragone in fatto di coglioneria almeno una mossa se l'è data ultimamente... anche se so perfettamente a che versione credere delle due che ho avuto, quindi immagino che tecnicamente la mossa se la sia data Remus.

Comunque sia andata la faccenda tra Felpato e Lunastorta, di chiunque sia il merito, sta di fatto che adesso loro sono in dormitorio (ed eviterò di pensare ai particolari di questa cosa), che Peter è Merlino solo sa dove, e che io sono a tu per tu con Lily, e ho appena mandato a monte il suo brillante tentativo di conversazione, rispondendole con qualcosa che non è un monosillabo solo per una mera questione tecnica. E stasera abbiamo una riunione tattica in dormitorio (che spero per l'ora di cena sia presentabile, o giuro che Schianterò Sirius) per discutere gli ultimi dettagli del mio Grande Piano per il nostro Grande Scherzo Vendicativo di Fine Anno. E seguiranno due giorni di intensa preparazione, e poi tutti a casa.

Questo significa che se voglio prima della fine dell'anno deliziare Lily Evans con una mia dichiarazione (che non implichi magari l'uso di qualche strana pozione, spettacolare incantesimo o biancheria femminile) e avere il tempo per incassare con buona grazia il suo due di picche, è stasera, adesso, o mai più. Coraggio, James Potter, sei un Griffondoro, ci vuole tanto a dirle che ti piace davvero, senza risultare particolarmente ridicolo?

La sto guardando e lei guarda il fuoco. E il fuoco si riflette nelle onde dei suoi capelli e nei suoi occhi. Le illumina il viso in maniera irregolare, con una luce che si muove e che sembra soffermarsi volutamente su tutti i particolari che amo di più di lei. Come ipnotizzato seguo il riflesso che gioca con le sue guance leggermente arrossate, con la ciocca ribelle che sposta da davanti agli occhi con un gesto inconsapevole, con la curva quasi imbronciata delle labbra, per poi guizzare un attimo appena sul polso sottile e sul palmo della mano su cui poggia il mento, e scendere per un brevissimo istante a sottolineare appena la dolce curva del seno celata dall'uniforme.

Godric, come trovo il coraggio di vuotare il sacco adesso che è così bella?

Eppure, dentro di me, da qualche parte, una vocina sussurra implacabile di parlarle. Sospetto che se alzasse appena un po' il tono sarebbe la voce di Sirius. In ogni caso è un istinto, e prima ancora di essere certo di aver deciso di farlo, mi sono alzato, mi sono avvicinato a Lily e le ho preso la mano che teneva sotto il mento tra le mie.

E sono bloccato. Lei mi guarda in maniera strana, quasi incredula, ma i suoi occhi non hanno quell'aria pericolosa e luccicante che hanno sempre quando le chiedo di uscire con me in maniera più o meno seria. Sembra intimidita, stupita e... se non ho proprio bisogno di cambiare gli occhiali, è leggermente arrossita. E' un buon segno questo?

Non ne ho idea. Ma adesso sono qui, le ho preso la mano, non posso tornare indietro, no? E allora...

-Lily, tu mi piaci davvero, l'hai mai capito questo?- le chiedo, d'un fiato, serissimo.

E adesso Merlino mi fulmini, grazie, perché altrimenti penso che il peso della mia vergogna mi sprofonderà direttamente nei sotterranei, e lì ci sono troppi Serpeverde per i miei gusti.

Lei non ha risposto, ha solo abbassato gli occhi, pensierosa, sulla mia mano che ancora tiene la sua. La stanza, per un attimo, sembra immobile, tranne che per la luce ondeggiante del fuoco.

Poi, con un gesto così inaspettato che quasi sobbalzo, alza lo sguardo e mi punta quei due fari verdi direttamente negli occhi. Sta sorridendo, un sorriso aperto, sincero, allegro. Le mie ginocchia cominciano ad avere qualche problema a reggere il peso del mio corpo, e il mio stomaco sembra voler fare una capriola da campionato di Quidditch. Non ho proprio capito come prima potessi essere convinto di essere diventato tranquillo in sua presenza.

-Be', mi pareva di aver sentito dire qualcosa di simile...- ribatte lei, allegra. E sorride.

E io sorrido come un idiota. La sto guardando negli occhi e sto sorridendo e mi tremano le ginocchia. E lei mi sta guardando. Come se aspettasse qualcosa, come se... non so cosa sto pensando, so solo che qualcosa dentro mi suggerisce di baciarla.

Capitano a volte quei momenti in cui tutto sembra perfetto, e hai la sensazione di sapere cosa fare, di capire il gesto giusto da uno sguardo. Momenti che sono puramente l'attesa di qualcosa. E' raro, ma capitano, davvero, e tutte le emozioni convergono per portare ad un unico, singolo gesto che è tutto quello che significa quel momento.

Capitano, appunto. E poi passano, questi momenti magici. Passano magari perché dalle scale del dormitorio cominciano a venire delle voci, voci di amici, ad esempio, di persone a cui vuoi bene che in questo momento vorresti sprofondare in un sotterraneo e buttare la chiave, solo per la loro assurda mancanza di tempismo.

Adoro sentire le risate di Sirius e Remus che si mescolano e i loro passi per le scale, davvero. Ma per Merlino, proprio adesso?

Lily, che per un attimo era rimasta come me in attesa (e una vocina continua a dirmi che forse se lo aspettava, un bacio), si riscuote e mi sorride, mentre il rumore dei passi dei miei migliori amici si avvicina al punto dove la scala fa una curva, e da dove Sirius e Remus sicuramente ci vedranno.

Fa per alzarsi, e le lascio spazio per muoversi a malincuore, ma si attarda un attimo appena, appoggiandomi la mano leggermente su una spalla, la stessa mano che ho appena lasciato andare controvoglia.

-Possiamo scriverci quest'estate, James?- mi chiede.

Possiamo scriverci? Possiamo scriverci? A chiunque altro al mondo avrei risposto che queste domande non si fanno più da un secolo. Ma adesso resto per un attimo intontito, mentre Sirius sta ridendo sempre più vicino, a pensare che Lily Evans mi chiede se possiamo scriverci. Un pensiero bellissimo, reso triste solo dal fatto che probabilmente per la prima volta realizzo che non la vedrò per tutta l'estate, e questo è normale, accade tutti gli anni... ma quest'anno non le parlerò, e mi sono abituato a farlo.

-Certo che possiamo scriverci.- le rispondo con un gran sorriso che mi va appena un po' stretto. -Però non ti lamentare se vedrai il mio gufo tutti i giorni!- scherzo poi.

Lei mi fa un gran sorriso e... Non ci credo!

Mi ha dato un bacio sulla guancia! Ok, è solo un bacetto, poi ha sorriso e se ne è andata. Ma è Lily che mi ha appena... io... non capisco nulla in questo momento.

Improvvisamente un braccio amichevole si posa non proprio leggermente sulle mie spalle.

-Cosa abbiamo qui? Ehi, Remus, Ramoso ha appena avuto un bacio dalla sua bella!- tuona allegra la voce di Sirius. E' incredibile come il mio migliore amico in questi giorni sia felice e festoso.

Mi piace moltissimo che Sirius sia così allegro, e sono davvero contento per lui. Di fianco a lui immancabilmente compare Remus, sorridente come non era negli ultimi mesi. Sono felice per loro. Sono felice di quanto è successo con Lily poco fa, per quanto apparentemente insignificante. Sono felice e basta.

Per questo contengo la forza della mia gomitata nelle costole di Sirius ad un livello scherzoso. In fondo, era sua la vocina che mi ha convinto a dichiararmi a Lily, no? Però del resto in qualche modo devo districarmi dalla sua presa.

Mi lascia andare minacciandomi scherzosamente e massaggiandosi le costole, poi mette su la sua migliore aria da invalido, con gli occhi che ridono. Remus scoppia a ridere sonoramente mentre al grido di "Potter, affronta il tuo destino!" Sirius comincia ad inseguirmi per tutta la sala comune, rovesciando sedie al suo passaggio e terrorizzando un paio di ragazzini del primo anno, unici testimoni di questo incontro di lotta amichevole, oltre a Remus che si sta tenendo la pancia dalle risate.

Peter sceglie proprio questo momento per fare la sua comparsa con Em dall'ingresso della sala comune, e arriva giusto in tempo per guardare basito Sirius che scavalca un tavolo con un balzo per raggiungermi, solo per volare spaventosamente a terra, incastrandosi maldestramente con un piede. E probabilmente questo mi distrae abbastanza da farmi inciampare nella gamba di una poltrona e rovinare scompostamente davanti a Remus, che ormai si è accasciato a terra dalle risate. Peter, che non sa nulla di come è cominciato tutto questo, ride comunque nel suo modo caratteristico, con rumorosi singhiozzi soffocati, e anche le spalle di Em sussultano in una risata silenziosa. Credo che Sirius si sia distrutto un ginocchio nella caduta, ma non si capisce bene, perché ride sguaiatamente come suo solito.

E anch'io sto ridendo.

Per questa lotta amichevole, per le buffe cadute, per il bacio di Lily, per le risate dei miei amici che si intrecciano alla mia. Perché questo momento, per quanto sciocco e assurdo, è un momento perfetto da ricordare.

E di nuovo, mi sento felice.

 


 

Eccoci qua, praticamente alla fine.

L'anno scolastico è finito, o quasi. Il bilancio per i Malandrini è nettamente positivo.
Sirius e Remus hanno iniziato la loro storia, e sembrano poco sconvolti dal fatto che tutto sia cominciato davanti agli occhi della scuola al completo. L'hanno presa con filosofia. (E siete liberissimi di immaginare quello che stavano facendo in dormitorio, ok? XD)
James ha la prospettiva di scrivere a Lily per tutta l'estate, e posso assicurarvi, lo farà tutti i giorni come ha minacciato. Lily andrà anche a casa sua, sapete? Per la festa di compleanno di Remus. Non vi dico la felicità di James!
Em e Peter già si scrivevano a Natale, e continueranno a farlo, e anche se prima o poi i loro sentimenti prenderanno strade diverse, quel tempo è lontano.
Io ho imparato ad andare a capo senza saltare una riga (uso Front-page e mi secca aggiungere i br a mano... sono pigra! XD), ma ormai mi sono affezionata a queste pause lunghe e mi sa che continuerò così, che è anche più chiaro.

Cosa manca? Be', mancano due giorni di scuola, perché l'autrice non ha idea nemmeno vagamente di quando finisca l'anno scolastico in una scuola di magia di norma, quindi ha deciso arbitrariamente per un 20 Giugno politico... XD

Ah, e qualcuno pare che abbia accennato ad uno scherzo, anzi, ad uno Scherzo con la maiuscola... Qualcuno di voi ha qualche idea di che cosa si tratti?

 

Francesca Akira89: Ciao! sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma dovresti spiegarmi in che senso è "lento"... Cioè, non ho proprio capito se ti riferisci ai tempi di aggiornamento (allucinanti, lo so) o proprio allo svolgimento dell'azione. Perché essendo l'ultimo un capitolo parecchio sentimentale penso dia normale che risulti più lento degli altri, però se è troppo lento, se risulta noioso è importante per me saperlo... Quindi fammi sapere, ok? Per quanto riguarda la fine, questo è l'ultimo capitolo, manca l'epilogo che comunque arriverà molto presto. Grazie della recensione, e a presto! Un bacione.

Call: Ciao! Eh, sì, siamo davvero alla fine... se ti è sembrato nostalgico il capitolo scorso, penso che questo lo sia ancora di più. Sono contenta che ti sia piaciuta l'evoluzione dei pensieri di Remus, e che ne sia derivato sollievo... In effetti dopo un anno di attesa sembra che le cose si siano chiarite. Voglio dire, io sono sollevata, figurarsi Remus! Spero che anche questo aggiornamento sia arrivato in un tempo ragionevole... e tra pochi giorni arriverà anche l'epilogo della vicenda. Ultima cosa: se dici un'altra volta che questa è la tua fic preferita mi esploderà la faccia dal rossore! XD Comunque, grazie mille per i complimenti, e alla prossima! Un bacione.

Joy: Ciao Joy!!! Sono molto contenta di sapere che l'eccesso di zucchero non ti ha causato danni permanenti... niente carie, o cose simili? XD Sai, sono convinta di essere come te, sotto sotto, non so resistere al lieto fine. Quindi lo zucchero mi ci voleva, e sono contenta che non ti abbia stomacato. Sono perfettamente d'accordo con te sull'impossibilità di dare delle definizioni su certe cose che sono istintive... E non sono poi dell'idea che servano davvero queste definizioni. Sono contenta che ti sia piaciuta la relativa timidezza e insicurezza di Sirius, è un lato di lui che mi piace moltissimo, e non sono sicura che sia proprio sadismo... ma potrebbe esserlo, sì. XD Il lupo e il suo ruolo nella vicenda... Era importante per Remus il giudizio del lupo, sì, anche e soprattutto perché Remus sta riuscendo ad accettare un pochino il fatto che non tutto quello che viene dall'istinto del lupo sia sbagliato a priori. Sta imparando a conviverci, diciamo. E a parte le considerazioni sulla trama, quando dici cose come "ho amato questo capitolo" mi sciolgo davvero. Davvero, è bellissimo sentirtelo dire, al punto che vorrei scriverne un altro per poter sapere di nuovo se ti piace. Ok, non suono lucida, ma spero che comunque ti renda l'idea di quanto sia importante per me sentirtelo dire.
Sulla Favola, non farti problemi. Per dirti, io non sono stata capace di rileggerla per un bel pezzo, dopo averla... l'unica definizione penso sia "sputata fuori". E' una storia cattiva e non preoccuparti davvero se non riesci a commentarla, davvero. Gazie, Joy, della recensione e grazie perché hai gradito lo zucchero. Un bacione grande grande.

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Capitolo 43
*** Lo Scherzo di Fine Anno ***


Lo Scherzo di Fine Anno

Epilogo

 

Lo Scherzo di Fine Anno

ovvero

Come fu che Griffondoro perse la Coppa

 

20 Giugno 1977

 

Parla Minerva McGranitt

 

Insegno in questa scuola da anni. Non sono certo una alle prime armi, so come trattare i ragazzi, conosco l'importanza della disciplina e di trasmettere loro non tanto delle nozioni, ma il senso stesso di quello che è la magia, formula dopo formula, incantesimo dopo incantesimo. Non ho mai dubitato che educare sia di gran lunga più importante che insegnare, soprattutto avendo a che fare con dei giovani maghi. In particolare nella mia Casa, dove al coraggio si abbinano spesso caratteri forti, spericolati, con una spiccata tendenza all'egocentrismo.

Non ho mai mancato di affezionarmi ad uno studente. Di tutti quelli passati conservo moltissimi ricordi, mi piace incontrarli di nuovo, sapere come vanno le loro vite. Quando sono a scuola faccio del mio meglio per aiutarli a capire quali sono le loro forze e ad accettare senza risentirsi le loro debolezze, nel tentativo costante di aiutarli a trovare la loro strada e il loro posto nel mondo. Dopo un po' si comincia ad intuire istintivamente che strada prenderanno, e già durante lo smistamento mi accorgo che uno vorrà giocare a Quidditch o che un'altra sarà portata per Pozioni. A volte indovino la Casa in cui i ragazzini finiranno ancor prima che il Cappello Parlante si posi sulle loro teste.

Albus dice che è un dono. Io penso che sia solo il vero senso di fare il mio mestiere. Far crescere i bambini che arrivano qui fino a vederli diventare giovani uomini e donne, questo è quello che faccio. Li guardo Trasfigurasi meglio di come possa fare qualsiasi magia.

Nonostante questa esperienza che ho acquisito nel corso degli anni, gli studenti riescono sempre a sorprendermi. Ce ne sono alcuni chiaramente destinati a fare grandi cose, per cui bisogna prepararli. Ci sono quelli che sono insofferenti alle regole e alla disciplina, con i quali è necessario focalizzarsi sul fare di loro persone dotate di senso morale, nel timore che si smarriscano. Alcuni, poi, vivono nella loro vita esperienze estreme, fuori dal comune, per cui non è detto che siano preparati, e la cosa migliore che si può fare per loro è aiutarli a trovare un equilibrio, dei propri punti di riferimento per condurre un'esistenza il più possibile felice. In sintesi, ogni studente è diverso dagli altri, per ognuno, nei limiti del rispetto, servono metodi diversi per aiutarli nel compito difficile e a volte sgradevole di crescere. Ma queste caratteristiche salienti, queste particolarità fanno di uno studente un sorvegliato speciale, per così dire, ai miei occhi.

Mi sono capitati nella mia carriera alcuni casi di studenti che riassumessero più di una caratteristica particolare in sé. Addirittura tutte in una volta. Con questi ragazzi è ancora più difficile trattare. Spessissimo sono isolati, solitari, anomali rispetto al comportamento dei loro coetanei. Oppure, al contrario, cercano di assumere una posizione predominante, a volte anche con atti di palese prepotenza.

Forse è la cosa più strana che sia capitata nella mia carriera, ma questa volta un gruppo numeroso di questi ragazzi speciali si è trovato unito per uno scopo comune. Per un brevissimo periodo. Ma con risultati spettacolari.

I Malandrini non hanno mai saputo che io fossi a conoscenza di questo loro nomignolo collettivo. Penso siano tra gli studenti più indisciplinati che questa scuola abbia mai ospitato, sebbene Phineas Nigellus abbia sempre detto che ai suoi tempi ce n'erano di peggiori.

Ma sono speciali. Destinati a grandi cose, nel bene e nel male. Ragazzi brillanti e difficili insieme, e contemporaneamente così legati tra di loro da risultare un muro compatto, un'unica entità agli altri. Sono fermamente convinta che solo qualcosa di terribile potrebbe spezzare questo legame.

E poi, oltre ai Malandrini che impazzano per la scuola, ci sono due ragazze, anche loro speciali. Lily Evans, una delle streghe più sorprendenti che mi sia capitato di istruire, e la piccola Emanuelle, che le sue grandi cose le farà in silenzio.

Ecco, quando queste due ragazze si sono legate ai quattro ragazzi più turbolenti della scuola, avrei dovuto intuire che sarebbero arrivati i guai. Ma devo ammettere contro ogni mio principio che si è trattato di guai di cui sono andata molto fiera.

Tendo ad essere una persona estremamente orgogliosa, soprattutto quando ci sono di mezzo i miei studenti. Quest'anno, ad essere sincera, dopo la vittoria della Coppa di Quidditch non avevo dubbi che Griffondoro avrebbe conquistato la Coppa delle Case senza alcun problema. Avevo, evidentemente, sottovalutato questi studenti che nel corso della loro carriera sono sempre stati tra i miei preferiti.

Questa mattina, l'ultimo giorno di scuola, mi sono alzata piuttosto soddisfatta, dopo aver tratto il mio personale bilancio su come è andato l'anno scolastico. Devo ammettere che avevo la mente concentrata sui Griffondoro dell'ultimo anno, che stanno per lasciare la scuola, e forse per questo non mi sono resa conto subito che c'era qualcosa di strano.

Quando Marine Zeller si è presentata nel mio ufficio questa mattina, ho trovato curioso che avesse la bocca magicamente sigillata (un dispettoso incantesimo a tempo, non rimuovibile, ma che termina in una giornata, che avevo più volte proposto a Madama Pince di cancellare dai libri accessibili agli studenti), ma non ho dato peso alla cosa. Si trattava di un incantesimo isolato, un piccolo dispetto, una vendetta.

Ammetto di aver pensato per qualche attimo che potesse essere opera di Sirius Black. E' un incantesimo molto nel suo stile, Marine è sempre stata una ragazza in gamba ma decisamente pettegola, e in particolare io stessa ho notato che nei giorni scorsi si è distinta nel prendere in giro Black e Lupin per la loro geniale idea di dare quel disdicevole spettacolo di loro stessi davanti a tutta la scuola. (Non che non sia, dentro di me, contenta per loro. Ma trovo quel bacio in pubblico decisamente sconveniente e poco furbo, persino per due adolescenti sovraeccitati. Per questo ho assegnato loro una punizione noiosa, perché Black riflettesse sul pensare prima di agire, e Lupin sull'assecondare l'impulsività del suo amico.) In ogni caso, mi risulta che Marine pensi che sia molto divertente sparlare in maniera quantomeno scortese di Sirius Black e Remus Lupin, e immaginavo, questa mattina, che potesse trattarsi di una piccola vendetta.

E' molto comodo, ho pensato tra me e me, che l'incantesimo le impedisca di rivelare chi lo ha lanciato su di lei giusto fino a dopo la consegna della Coppa. Così le ho spiegato per sommi capi la sua situazione, l'ho tranquillizzata in merito al breve effetto dell'incantesimo, e l'ho congedata. Ho persino scritto un frettoloso appunto a Madama Chips perché le fornisse qualche cerotto nutritivo.

La reale portata del problema mi è diventata chiara durante la prima ora di lezione della giornata. La classe che avevo davanti, Corvonero e Griffondoro del quarto anno, era in condizioni pietose. Chi non esibiva la bocca sigillata aveva buffe orecchie lunghe fino ai piedi, e un paio di Corvonero avevano la faccia completamente blu. Qualcuno in classe presentava più di un sintomo, e qualche studente invece sembrava immune a questa malattia, che non è una malattia, propriamente.

Devo ammettere che sono rimasta sbigottita. Non mi capacitavo di come fosse possibile che Sirius Black, o anche i Malandrini al completo, avessero lanciato un tale numero di incantesimi dall'ora di colazione. Sembrava impossibile.

E la situazione, ho scoperto poi, era ancora più grave di quanto sembrasse alla prima ora. In sala professori non si è parlato d'altro che di questa stranezza degli studenti. Tutte le classi sono state incantate, e tutte con gli stessi tre incantesimi. E nessuno dei professori ha saputo spiegarsi chi, come e perché possa aver fatto una cosa simile. Anche la logica della cosa sembrava assurda. Alcuni studenti non erano stati colpiti, alcuni presentavano varianti minori degli stessi incantesimi, e qualcuno aveva tutti i sintomi al massimo della potenza. Nessuno aveva idea di colpevoli e moventi.

Così, mio malgrado, è stato mio compito convocare dopo pranzo nel mio ufficio i miei principali sospetti.

Come immaginavo, nessuno di loro aveva orecchie che strisciavano a terra, né volti blu, e le loro bocche erano bene aperte mentre chiacchieravano fuori dalla porta. Quello che mi ha stupito, però, è che, nonostante io avessi preso in disparte a pranzo Minus e gli avessi detto che volevo vedere "lui e i suoi amici" nel mio ufficio, non si sono presentati solo i Malandrini, ma anche altre due persone.

Lily Evans ed Emanuelle Laborit.

In quel momento ho realizzato che non mi trovavo davanti ad un banale scherzo, per quanto in grande stile. I ragazzi erano serissimi mentre entravano nell'ufficio. Seri come non li avevo mai visti. C'era un motivo importante per cui avevano fatto quello che avevano fatto, e si era trattato di un piano congegnato nei minimi dettagli.

I sei ragazzi si sono seduti senza attendere il mio invito, come se si fossero messi d'accordo. Avevo predisposto solo quattro sedie, ma prima che potessi Trasfigurare qualche oggetto, Emanuelle si è seduta per terra appoggiando la schiena alla poltrona su cui stava prendendo posto Peter Minus. E Sirius Black ha atteso che gli altri si fossero sistemati, prima di appollaiarsi scompostamente sul bracciolo della poltrona occupata da Remus Lupin, rivolgendomi uno sguardo orgoglioso di sfida, che mi ha fatto intuire abbia capito molto poco del discorso che abbiamo fatto dopo la partita.

Fortunatamente Lupin è sempre stato più recettivo per queste cose, e si è sporto leggermente a sussurrare qualcosa nell'orecchio di Black, che ha avuto il buon gusto di arrossire e sistemarsi più composto, quel tanto che gli permetteva la posizione in bilico sul bracciolo.

Poi è caduto il silenzio. Mi ha dato l'impressione di essere qualcosa di calcolato, pianificato da parte loro, e ammetto che una notevole curiosità mi ha spinto a non prendere le redini della conversazione. Nonostante li avessi convocati nel mio studio (be', almeno quattro di loro), nonostante mi trovassi in presenza dei presunti autori di uno scherzo di proporzioni colossali e di grande gravità, ero più che altro curiosa di sapere come e perché avessero architettato tutto questo, e dove andasse a parare quella loro sceneggiata. Ho aspettato quindi che parlassero.

Il silenzio è rimasto pesante per qualche secondo ancora, mentre osservavo le facce concentrate di quelli che sono i miei migliori studenti, probabilmente.

Non mi ha stupito che fosse Remus Lupin quello che avevano scelto per parlare.

Ha esordito con una tranquillità che gli altri non avrebbero avuto, almeno a giudicare dalle unghie rosicchiate di Black e da come gli occhi di Minus vagavano senza sosta in ogni direzione. Le ragazze sembravano appena più tranquille. James Potter era palesemente teso come una corda di violino.

-Noi volevamo chiederle scusa, Professoressa.- ha detto Lupin, calmissimo.

Ammetto che mi ha sorpreso.

-Per quale motivo, Signor Lupin?- ho chiesto. Pensavo di sapere la risposta.

-Per i punti che il nostro scherzo farà perdere a Griffondoro.-

L'ho guardato come se mi avesse appena lanciato un Bolide in faccia a tradimento. Non mi capacitavo di cosa significasse quella risposta, non data da Remus Lupin. Sapeva di sfida, ed era stata data con un'aria seria che aveva un sottofondo troppo palese di fierezza per ignorarla.

-Signor Lupin.- ho detto, con il mio tono più severo. -Sarebbe così gentile da spiegarmi cosa è successo a scuola oggi e in che modo voi sei siete coinvolti?-

Lui mi ha fissato per un attimo, poi ha cominciato a spiegare con voce tranquilla.

-Ieri notte siamo entrati di nascosto nelle cucine. Abbiamo praticato un semplice incantesimo di sonno per addormentare gli elfi domestici, e abbiamo avuto così libero accesso alla riserva di succo di zucca per la colazione. La settimana scorsa, io e Sirius avevamo preparato una pozione che sigillasse la bocca di chi aveva compiuto una determinata azione durante i dieci giorni in cui la pozione stessa è stata in ebollizione. Per farla abbiamo modificato una pozione simile sfruttando le istruzioni di un incantesimo trovato in biblioteca.-

-Io e James Potter,- ha continuato Lily Evans, -abbiamo preparato una pozione simile a quella di Black e Lupin, con la differenza che questa ha come effetto quello di rendere il volto blu, e ha una diversa azione che scatena la reazione. Anche per questa abbiamo modificato una pozione già esistente con un semplice incantesimo di Trasfigurazione non Cancellabile.-

-Io ed Emanuelle,- ha proseguito Peter Minus, incerto, come se si fosse preparato a memoria il discorso, -abbiamo fatto la stessa cosa degli altri, usando un incantesimo che allungasse le orecchie... e... ah, sì, che si attiva ad una diversa azione.-

Sono rimasta un attimo ferma, fissando i ragazzi che sono tra i miei studenti più promettenti, come maghi e come persone. Non potevo credere che mi stessero confessando una cosa così grave di loro spontanea volontà, con l'aria tranquilla e fiera di sé, dispiacendosi solo perché la loro azione farà perdere la Coppa alla loro Casa. In quel momento, ho provato una grandissima delusione. E rabbia, anche. Non erano nulla di quello che mi ero aspettata da loro. Ma ho intuito immediatamente dopo che c'era dell'altro sotto. Non potevo essermi sbagliata così tanto, su tutti loro.

Tuttavia dovevano essere loro a spiegare le loro motivazioni. Perché se finalmente mi avevano chiarito come avessero ottenuto un risultato di tale portata, dimostrando per altro capacità notevolissime per degli studenti, la motivazione del gesto era tutt'altro che chiara.

Alla loro confessione è seguito un momento di silenzio. Con tutta la mia severità, li ho squadrati uno per uno, e ho rivolto a ciascuno di loro un'occhiata che parlava di delusione. Quando mi sono accorta che persino Peter Minus reggeva il mio sguardo senza abbassare il suo, la mia intuizione si è rafforzata al punto che ho deciso di provare a imbeccarli per avere una spiegazione che penso non mi avrebbero dato spontaneamente.

-Molto bene, Signori.- ho detto, mantenendo il tono più severo e pacato possibile. -Parlerò con il Preside di questa faccenda, e decideremo quali provvedimenti prendere. Spero vi rendiate conto della gravità delle vostre azioni. Siete usciti durante la notte dai vostri dormitori. Siete entrati senza autorizzazione nelle cucine, avete usato un incantesimo pericoloso sugli elfi della scuola, e per finire avete somministrato una pozione sperimentale e potenzialmente pericolosa ai vostri compagni. Signorina Evans e Signor Lupin, voi siete Prefetti, e nonostante questo, non solo avete violato le regole di questa scuola, ma avete coinvolto in questa attività anche una studentessa più giovane che...-

Sono stata interrotta da un gesto secco di Emanuelle. Mio malgrado non ho avuto tempo quest'anno di occuparmi di imparare il linguaggio della bambina, ma conto di aggiornarmi durante l'estate, perché è assurdo non poterla interrogare se non per iscritto. In ogni caso, in quel momento sono stata costretta ad affidarmi alla traduzione di Peter Minus.

-Emanuelle dice che ha deciso da sola di partecipare, e che non è colpa né di Lily né di Remus né di nessun altro. Vuole... prendersi le sue responsabilità.-

Ho annuito in direzione della bambina. Una vera Griffondoro, in questo.

-Molto bene.- ho detto in tono conclusivo. -Adesso ditemi un'ultima cosa. Quali erano le azioni che hanno scatenato l'effetto delle vostre pozioni?- ho chiesto come se fosse una domanda senza importanza, quando mi rendevo conto benissimo che era la chiave di tutto.

Ho visto un lampo di trionfo passare negli occhi di James Potter e ho capito che questa domanda era qualcosa che sperava di sentire. Che forse faceva parte del loro piano che io la ponessi.

-Sono diventati blu i volti di chi nell'ultima settimana ha chiamato un altro studente "Mezzosangue" in senso spregiativo.- ha spiegato James Potter con voce sicura.

-Io so quanto sia odioso quando lo fanno.- ha aggiunto mesta Lily Evans.

-Abbiamo fatto allungare le orecchie a chi nell'ultima settimana ha preso in giro Emanuelle perché é sorda.- ha detto Peter e Emanuelle ha annuito alle sue parole.

-La nostra pozione ha sigillato le bocche di chi ha sparlato di noi dopo che ci siamo baciati alla partita.- ha detto Sirius Black, sfidandomi con lo sguardo. Immagino che sperasse in qualche modo che anche la mia bocca venisse sigillata. Dubito che capisca che la mia punizione della settimana scorsa era per la sciocchezza che li ha fatti prendere in giro, ma penso che il tempo o, più probabilmente, Remus Lupin, lo aiuteranno in questo senso.

-Molto bene. Se non c'è altro, potete andare.-

Li ho congedati e li ho guardati uscire concentrandomi per non lasciar trapelare l'orgoglio. Ho parlato con Albus poco dopo, e abbiamo convenuto insieme i provvedimenti da prendere sulla faccenda.

E finalmente è arrivato il Banchetto di Fine Anno. Ovunque tra i tavoli ci sono facce mogie, alcune delle quali blu, e parecchi studenti non possono gustarsi le delizie preparate dagli elfi domestici, e devono accontentarsi dei cerotti nutritivi distribuiti da Madama Chips. Ogni tanto uno studente inciampa quasi comicamente nelle orecchie di un altro.

Griffondoro perderà in un sol colpo trecento punti, finendo in fondo alla classifica, e Corvonero a sorpresa si aggiudicherà la Coppa delle Case. Però nei confronti di James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black, Lily Evans e Emanuelle Laborit, non verranno presi provvedimenti oltre alla perdita dei punti. I loro nomi non saranno nemmeno fatti agli studenti come responsabili dell'accaduto. In compenso il Preside si assicurerà di spiegare a tutti i ragazzi colpiti da quei bizzarri incantesimi esattamente quali loro azioni li abbiano resi bersagli, e quanto queste azioni siano disdicevoli.

Io per tutto il banchetto continuo a tenere d'occhio la parte della tavola di Griffondoro in cui siedono i Malandrini le loro amiche. Non posso fare a meno di sentirmi orgogliosa di loro, di come abbiano gestito la situazione e di come siano cresciuti da quando li avevo osservati così al banchetto di inizio anno. Penso tra me che sono ragazzi difficili, ragazzi strani, speciali. E che faranno grandi cose.

 

FINE


 

La frase "L'ho guardato come se mi avesse appena lanciato un Bolide in faccia a tradimento." mi è stata suggerita da Twinstar come sinonimo di "mi ha presa in contropiede". Grazie Twin!!! XDD

 

Le luci in sala si spengono. Il tendone si chiude e qualche momento di silenzio sul palco precede il riversarsi di tutti gli attori dietro le quinte. C'è un attimo caotico in cui tutti, protagonisti e figuranti, cercano di raggiungere il proprio posto per non farsi sorprendere dal momento in cui di nuovo il sipario si alzerà brevemente e loro usciranno per un inchino al pubblico. Io giro in mezzo a loro dispensando sorrisi e pacche sulle spalle a tutti, perché abbiamo lavorato bene insieme per tanti mesi, litigando e discutendo, confrontandoci e ragionando su scene e battute.
Come regista mi sento molto soddisfatta del loro lavoro. Sono affezionata a tutti, protagonisti e comparse, li ho visti crescere in questi mesi. Hanno lavorato bene nonostante qualche screzio, hanno seguito le direttive e adesso resta solo da giudicare se fosse o meno un buon copione quello su cui tutti abbiamo sudato.
Peter ha cominciato a tremare come una foglia, gli fa uno strano effetto esporsi al giudizio del pubblico, ma per fortuna Em che ha sempre una buona influenza su di lui gli si è avvicinata come per calmarlo.
Remus sembra molto soddisfatto, si è sistemato un po' in secondo piano rispetto agli altri protagonisti, lasciando che Sirius e James tentino come casualmente di portarsi un mezzo passo avanti rispetto alla prima fila in cui dovrebbero stare. Mi par di vedere Lily che sussurra "primedonne" amichevolmente, e Remus ridacchia.
E poi per un secondo facciamo tutti silenzio, e quando sento il cigolio delle macchine che alzano il sipario torno dietro le quinte, da dove osservo gli attori emozionati uscire sulla scena e rivolgere a voi tutti il loro inchino.

 

Ringraziamenti

 

(In puro ordine sparso.)

Allo staff dei professori di Hogwarts, per aver colto i Malandrini a fare qualcosa di illecito solo quando serviva alla storia.
Al mio tecnico del computer che recuperandomi la memoria del portatile mi ha risparmiato di dover riscrivere otto capitoli da zero di nuovo.
Alla Professoressa McGranitt per aver autorizzato la festa di Halloween.
A Joy per la sua iniziale ispirazione e per l'immagine di Sirius col violino che popola i miei sogni.
Al tempismo che è stato sempre puntualissimo.
A tutti quelli che hanno recensito anche solo una volta, per avermi fatto venire voglia di andare avanti.
A due persone che non c'entrano nulla, ma c'erano sempre nei miei anni "malandrini" e hanno ispirato praticamente tutto quello che di Malandrino c'è in questa storia.
Ad Agartha per le sue domande difficili a cui non potevo mai rispondere e per la sua voglia di lieto fine.
A Ruf per le lezioni noiose.
A Erine che forse non leggerà per le aspettative che aveva e la sincerità.
Ai genitori di James, Remus e Peter per la disponibilità, e a Lucy perché è proprio carina.
A DarkElectra per l'ottima correzione e per essersi fatta convertire momentaneamente.
A Lily perché è stata bravissima.
A Chise perché mi fa sempre ridere e probabilmente è stata più Malandrina di me.
A James per essere James anche quando gli faccio fare cose strane.
A Serpedoro per le faccine intuite e le difese preventive, e per la vendettina contro le compagne di Em.
A Hogwarts per essere il posto magico che è.
A Hazel per aver pensato che fossi innamorata e per aver intuito i miei dubbi.
A Peter per aver aiutato Em e ad Em per volere bene a Peter.
A krsna3punti perché è entusiasmante e perché a me manca adesso.
A Remus perché sa abbracciare e perché è paziente.
A Twinstar perché mi sopporta e mi fa ragionare sempre.
A Sirius per essersi messo da parte ogni tanto e per essere sensibile sotto sotto... e perché è bello.
A Chu per le mille spiate e perché è una grande sorellina.
A ogni commento che ho ricevuto e che mi ha fatto felice, o mi ha fatto riflettere, o mi ha fatto sorridere, o mi ha fatto venir voglia di scrivere un po'. E soprattutto a chi quei commenti li ha scritti. Quindi a Agartha, Ale Lupin, Alexis McGranitt, Aviendha, Call, Calliope89, Chise, Chu, DarkElectra, Dragonfly, Erine, Fairyangel, Francesca Akira 89, Georgia Lupin, Hazel dei Misteri, imooto, itasil, Joy, Kaya, Krsna3puntiLaDamaLutihen, Lady Black, Matteo, Mentina, Mistica, Neve272, Noesis2, piropiro, Sammy, Serpedoro, Sheila, Sibilla, Tonks, Trip, Twinstar. In rigoroso ordine alfabetico, e se per errore ho saltato qualcuno, sappiate che mi odierò per questo.
A chi mi ha sopportato fin qui.

E no, adesso non è che io sia commossa. Ok, sono commossa ma non mi metterò a piangere. Assolutamente no. No, nemmeno Sirius sta piangendo, ha solo qualcosa in un occhio. Uh... scusateci, adesso abbiamo... una cosa da fare, vero Sirius? Ma non stiamo piangendo, no. Se Remus e James la piantassero di ridacchiare... bene, grazie davvero a tutti. Con permesso...


 

LaDamaLuthien: Ciao! Mi dispiace parecchio, ma come avrai capito, la storia è finita. Cioè, non ci sarà l'estate in questa storia (o meglio, non la scriverò io... XD). Sono contentissima di sapere che questa fic ti è piaciuta, comunque, anche se effettivamente di Jams/Lily aveva poco. Ti ringrazio dei complimenti (e sì, divento troppo rossa con queste cose! XD) e della recensione, fa davvero piacere! Un bacione.

Francesca Akira89: Più che sta finendo direi che è finita! XD Questo era l'epilogo. Grazie, comunque, di aver recensito! Se poi ti torna in mente cosa intendevi, sono sempre qui in giro! Un bacione.

Call: Non so se ti dispiacesse per la mia faccia davvero, visto che qua le cosa stanno peggiorando... XD Le tue parole mi mettono in imbarazzo, non ci posso fare nulla! Grazie davvero! Sono contenta che ti sia piaciuto James, ci ho messo molto del mio, sono una nostalgica per professione. Sono molto affezionata al suo ultimo capitolo, però, perché rispecchia davvero le sensazioni che ho provato a lasciare Hogwarts dopo un anno di scuola raccontato in questa storia. Ah, cosa facevano Sirius e Remus in dormitorio? Vuoi una versione ufficiale? Mmm... Potrei rispondere con qualcosa di vago, ma credo che semplicemente stessero imparando a scoprirsi un po', che poi è quello che succede all'inizio di una storia. Poi questo può essere inteso in molti sensi, lo ammetto, ma visto che si tratta di due persone che si conoscono già molto bene a livello di carattere e simili... Be', mi pare chiaro! XD Dettagli ulteriori sono a discrezione del lettore. Che ne dici dello Scherzo? Ha chiuso bene la storia? Spero davvero di sì... Anche perché davvero finirla non è stato facile, mettere la parola fine credo che sia stata la cosa più difficile di tutto il lavoro che c'è dietro. E sì, è un po' triste anche per me. Grazie davvero moltissimo per i complimenti e per la lampada gratuita! XD Un bacione grande.

Joy: Oh, Joy, sai che anche io sono felice? E triste insieme, anche. E anche un po' scombussolata. No, James non ha rubato la tastiera, ma non è facile mettere la parola fine dopo tanto tempo... Meglio, più facile forse, guardare avanti. Progetti per la testa? Allora... Ho una storia breve (6 capitoli in tutto) quasi finita, mi resta solo da decidere se mettere una cosa nell'ultimo capitolo, dove è un po' sacrificata, o tenerla da parte e farne una One-Shot. Comincerò a postarla appena finita, comunque è una cosina leggera. Poi avrei una storia più lunga, però stenta a partire, non riesco a stendere bene la trama, quindi si vedrà. E poi varie cosine a metà, qualche One Shot e qualche cosa sempre con pochi capitoli, che aspettano pazienti un'illuminazione per proseguire. E poi ho un sacco di scene per la testa legate a questa storia, al prima e al dopo, che magari un giorno troveranno un senso. Idee molte ma confuse, insomma! XD La faccina incoraggiante comunque me la rileggerò ancora spesso, mi farà venire voglia di ritrovare una coerenza! Ok, capitolo. Sono contenta che James suoni tenero, davvero! Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai diviso James tra la parte ancora infantile del Malandrino mattacchione, e la parte adulta e forte. Qui siamo nel mezzo. Un po' di qua e un po' di là, adolescente fino all'osso. Sì, la maturità sta arrivando, e contemporaneamente c'è ancora spazio per un po' di infanzia, di giochi stupidi e di scherzi. E poi c'è Lily, che secondo me influenza positivamente questo cambiamento di James, lo rende più completo. Ecco, son partita io a sproloquiare! Ma quel meraviglioso mi ha fatto venire i brividi, e partire per la tangente. Grazie, Joy, grazie di tutto e ancora di più che di tutto, non lo so nemmeno dire... dirò solo grazie di essere qui ancora fino alla fine, preziosa come sempre. Un bacione grande grande grande grande.

 

 

 

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