Quasi per caso di Miki_TR (/viewuser.php?uid=3404)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La donna ideale ***
Capitolo 2: *** Stelle ed eroi ***
Capitolo 3: *** Soprattutto Sirius ***
Capitolo 4: *** Quidditch!!! ***
Capitolo 5: *** Storia della Magia (Forse) ***
Capitolo 6: *** La Gabbianella e il Ratto ***
Capitolo 7: *** L'idea geniale ***
Capitolo 8: *** La festa ***
Capitolo 9: *** Ieri sera... ***
Capitolo 10: *** Bell'amico! ***
Capitolo 11: *** Rossori e Chiarimenti ***
Capitolo 12: *** Qualcosa di cui parlare ***
Capitolo 13: *** Tre regali e una lettera ***
Capitolo 14: *** Come un piccolo tradimento. ***
Capitolo 15: *** Un lupo mannaro non deve essere disturbato ***
Capitolo 16: *** Tra due giorni è Natale ***
Capitolo 17: *** La farsa è finita ***
Capitolo 18: *** Posta via gufo ***
Capitolo 19: *** 646: Torta di mandorle e cioccolata ***
Capitolo 20: *** Confidenze Notturne e Domande Scomode ***
Capitolo 21: *** Dal diario di una bambina silenziosa ***
Capitolo 22: *** Epimeteo Moderno ***
Capitolo 23: *** Vittoria schiacciante! ***
Capitolo 24: *** Di chi è l'errore? ***
Capitolo 25: *** La notte dei Complotti ***
Capitolo 26: *** Lily la spia ***
Capitolo 27: *** Sorprese ***
Capitolo 28: *** La Terribile Professoressa Minerva McGranitt ***
Capitolo 29: *** Lunastorta e i Mostri ***
Capitolo 30: *** Il mio migliore amico ***
Capitolo 31: *** Au Claire de la Lune ***
Capitolo 32: *** Il Disastro di Incantesimi ***
Capitolo 33: *** Una vecchia pergamena dimenticata ***
Capitolo 34: *** Conseguenze di un vecchio errore ***
Capitolo 35: *** Punizione e Confidenze ***
Capitolo 36: *** Aria di Tempesta ***
Capitolo 37: *** Dimenticare Sirius ***
Capitolo 38: *** Le cose davvero importanti ***
Capitolo 39: *** Gli Incubi di Sirius Black ***
Capitolo 40: *** La partita del Secolo ***
Capitolo 41: *** Definizioni Impossibili ***
Capitolo 42: *** Oggi seguo l'istinto ***
Capitolo 43: *** Lo Scherzo di Fine Anno ***
Capitolo 1 *** La donna ideale ***
Fic1
Iniziò, come tutte le cose importanti, quasi per caso.
Non per un fortuito incidente, nè per un' incomprensione, e
stranamente neppure per scherzo. Se anni dopo qualcuno avesse
domandato ad uno qualunque degli interessati, probabilmente
questi avrebbe risposto che tutto aveva avuto inizio per noia.
La donna ideale
1 Settembre 1976
L'anno scolastico era cominciato esattamente come i cinque
precedenti. L'Espresso era partito puntuale alle 10,00 del primo
settembre, dal solito binario 9 e 3/4.
Il solito scompartimento, subito dietro la carrozza del
personale (quello quindi più vicino al punto di partenza del
carrello dei dolci), era vuoto quando i Malandrini vi presero
posto.
Sul binario, subito fuori dal finestrino, le solite scene.
Ragazzi e genitori indaffarati a caricare i pesanti bauli,
compagni che si ritrovavano e si salutavano, un rospo sfuggito a
chissà chi che saltellava indisturbato da un baule all'altro,
per finire poi sulla testa di un'indignata strega dai capelli
ispidi.
Sulla banchina affollata, i genitori di James e Peter
salutavano e gridavano le ultime raccomandazioni mentre il treno
si metteva in moto rumorosamente.
-Comportati bene!-
-Hai preso il calderone?-
-James, ti giuro che se mi arriva una lettera dal Preside
prima di una settimana, ti puoi scordare il Quidditch per tutte
le prossime vacanze!-
-Cerca di seguire le lezioni, anche Incantesimi! E scrivi
tutti i giorni!-
Sirius riconobbe immancabilmente le voci, anche se non
guardava minimamente dal finestrino. La madre di James, così
gentile. Il padre di Peter, sempre ansioso (tra tutte le cose
possibili, il calderone! Neppure Codaliscia poteva dimenticarsene!).
Poi il padre di James e le sue vaghe minacce. Sirius non aveva
dubbi che Silente gli avrebbe scritto entro la fine della
settimana, e neppure che le vacanze sarebbero state all'insegna
del Quidditch per Ramoso. E infine l'apprensiva minuscola madre
di Peter, un' ex Corvonero che aveva la fama di essere stata la
migliore studentessa di Incantesimi a memoria di mago.
Come ogni anno, si sforzò di tendere le orecchie al di sopra
del rumore del treno e del vociare della gente, e come ogni anno
non riuscì a sentire la madre di Remus che, un po' in disparte,
sussurrava al figlio un timido "ti voglio bene",
percepibile solo dalle orecchie più che fini di un licantropo.
Ma, come al solito, sentì Lunastorta rispondere "anch'io"
con voce chiara prima che di sedersi di fianco a lui.
Il treno era partito.
Come al solito. E come al solito nessuno dei parenti di Sirius
si era degnato di venirlo a salutare. Non che gli interessasse.
Aveva trascorso l'ultima settimana di vacanza a casa di James
insieme a Remus e Peter. Si erano divertiti come pazzi, avevano
trascorso insieme la luna piena (i genitori di James sapevano
degli Animagi.) e si erano rimpinzati del buonissimo gelato che
la signora Potter faceva personalmente. Avevano festeggiato
insieme il compleanno di Remus. Avevano visitato Diagon Alley,
fatto acquisti, ed erano andati a vedere l'amichevole dei
Tornados contro la squadra Medimaghi Dilettanti (320 a 70. Tutto
l'incasso era devoluto al reparto 'Morsi gravi' del San Mungo.).
Insomma, una settimana perfetta. Si erano recati insieme alla
stazione quella mattina, e i genitori di Peter e la madre di
Remus erano venuti a salutare i figli. Ma nessuno era venuto per
Sirius, e nessuno si stupiva per questo (sebbene Sirius sapesse
che la madre di James non aveva probabilmente smesso un attimo di
cercare i signori Black nella folla con lo sguardo.).
Sirius cercò inutilmente una posizione comoda sul sedile. Di
fianco a lui Remus stava già togliendo dalla borsa consunta un
grosso libro intitolato "I demoni acquatici: un
approfondimento. Completo di lista degli incantesimi inefficaci.".
Il mago cercò il segno, e cominciò a leggere, ma venne subito
interrotto.
-Ehm... Remus?-
La vocetta di Peter ruppe il silenzio. Sirius vide che l'amico
aveva preso penna e pergamena, e si era appoggiato su un grosso
libro. Sogghignò. Come al solito, Codaliscia non aveva finito i
compiti.
-Dimmi, Pete.- Remus, sempre educato, distolse l'attenzione
dal suo libro.
-Mi sono accorto di aver dimenticato di fare il tema per
Vitious. Mi puoi dare una mano?-
Sirius sogghignò, James fece un sospiro esagerato e persino
Remus scosse la testa divertito. A dispetto di sua madre, Peter
non era mai stato capace di finire un compito di Incantesimi
senza l'aiuto dei suoi amici.
Molti credevano che gli altri Malandrini facessero copiare i
compiti a Peter, ma non era così. Sirius sapeva bene che il loro
amico era solo terribilmente insicuro. Pensava sempre di non aver
capito le lezioni, se non era uno di loro a spiegargliele. Così
loro facevano a turno a dargli una mano, e non era difficile nè
noioso. Ripassavano insieme, e Codaliscia si impegnava davvero,
ottenendo risultati non brillanti, ma del tutto nella media.
Remus cominciò a spiegare pazientemente, e Sirius lanciò a
James un'occhiata che voleva dire "che si fa?". James
scrollò le spalle, come a dire che tutte le attività divertenti
che aveva previsto per quel viaggio dovevano essere rimandate al
temine dei compiti. I Malandrini non facevano mai nulla di
davvero interessante se uno di loro non poteva partecipare, a
meno che non si trattasse di una sorpresa (come la festa di
compleanno di Remus un anno prima. James, Peter e Sirius erano
stati così impegnati a prepararla di nascosto nei tre giorni
precedenti che Remus aveva capito praticamente tutto.), o di una
vendetta.
Sirius si rassegnò a risprofondare nella noia. Non ce l'aveva
con Peter e i compiti, nè con Remus che gli spiegava
pazientemente l'incantesimo. E sapeva benissimo che come James
lui stesso non avrebbe accettato di dare il via ufficiale alle
scorribande senza gli altri due. Eppure non era di buon umore
quel giorno. Si annoiava.
La verità era che si sentiva vecchio. Sapeva perfettamente di
non esserlo (avrebbe compiuto 17 anni a novembre), eppure era la
sensazione che provava. Tutte le cose divertenti ed interessanti
che caratterizzavano la sua vita erano già state fatte. Non
c'erano più novità. Nulla di proibito davvero, nulla che gli
desse il brivido di rompere un tabù. Gli scherzi erano ormai
un'abitudine, le missioni anti-Serpeverde un classico. Non era
proprio noia, la sua. Era più voglia di spingersi oltre. Il
problema era trovare qualcosa oltre.
Questo dilemma l'aveva tormentato per tutta l'estate, nella
casa soffocante di Grimmauld Place. Ma non aveva trovato una
soluzione. Così si era rassegnato a tornare alle solite cose,
divertenti per quanto ususali. E sul treno si ritrovò a pensare
all'elenco delle cose che aveva deciso di fare assolutamente
quell'anno, cercandone una da attuarsi sul treno, intanto che
Peter finiva i compiti. Primo, passare ovviamente più tempo
possibile con i Malandrini. Facile, lo stava già facendo.
Secondo, indire una "sbronza di camerata" settimanale.
Terzo, trovarsi una ragazza, possibilmente con cui non fosse già
stato, e trovarne una anche ai suoi amici, se non altro a Remus e
Peter (James se la cavava benissimo da solo.). Ecco su questo
poteva riflettere in quel momento.
Dunque cominciamo con Rem. E' esigente, ma troppo timido.
Gli ci vuole una tipa intraprendente, ma tranquilla. Serpeverde
è da escludere. Griffondoro è il territorio di caccia esclusivo
di Ramoso. Le Tassorosso sono troppo timide e sciocchine. La
donna adatta a lui è senza dubbio una Corvonero. Magari una più
grande. Vediamo un po'... Corvonero, settimo anno... Morgane
Raven? Non è molto carina. Janis Jones? Carina, intelligente,
popolare... forse troppo popolare. Un po' facile in verità. No,
meglio evitare. Alison Musgrave? Troppo studiosa. Comincerebbero
a darsi appuntamento in Biblioteca, e cosa si può combinare in
Biblioteca? Suzanne Majere? Ci sapeva fare. Sì, se non mi
sbaglio era davvero in gamba. Un po' appiccicosa... ehi, un
attimo! Non posso rifilare i miei scarti a Remus! Non è educato,
Sirius Black, devi escludere quelle che ti sei già fatto. Ops.
Allora anche Marjorie Broderik è da escludere... visto poi come
l'ho lasciata, dubito che si presterebbe a farsi combinare un
appuntamento da me. Uffa, le Corvonero del settimo sono finite!
Forse può andare bene anche una del sesto, vediamo...
-Sirius? Sirius? Ma ti sei addormentato?-
-Cosa? Oh, no James, stavo solo pensando alla donna ideale per
Lunastorta!-
Colto alla sprovvista, Sirius si era fatto scappare di bocca
la verità. Se qualche professore avesse saputo di questo suo
punto debole, non sarebbe stato difficile fargli confessare le
malefatte dei Malandrini. Bastava distrarlo e fargli le domande
giuste a bruciapelo.
Professori in vista non ce n'erano, in compenso Sirius notò
che Remus lo stava fissando con un misto di sbigottimento e
imbarazzo sul volto. Era arrossito, come sempre quando si parlava
di ragazze. Sirius ghignò. Ne parlavano spesso, ormai avrebbe
dovuto superare la timidezza.
-Felpato?-
-Sì, Rem?-
-Tu sai che siamo amici.-
-Certo!-
-E che mi fido di te.-
-Ovvio.-
-E che non uscirei con una ragazza consigliata da te nemmeno
sotto tortura.-
-Ma certam... eh? Come! Non hai fiducia nella mia capacità di
giudizio?-
-Diciamo nel tuo buongusto. Le tue ex non sono mai state
famose per intelligenza e sensibilità.-
-Come no!-
-No, solo per il loro sedere perfetto e per le loro belle
gambe.-
-Questa è una bugia.-
-Ha ragione lui, Sir.-
-James, non ti ci mettere anche tu!-
-Ha perfettamente ragione lui.-
-Peter!-
-Una per tutte: Carlisia Weickman.-
-... Ah...-
Sirius tacque. Stava cercando disperatamente di tirare fuori
dal suo passato una ragazza che fosse intelligente e sensibile.
Nulla. Tabula rasa. In realtà Carlisia Weickman era una delle più
in gamba. Remus non aveva voluto sparare troppo in basso. Sirius
gli era quasi grato. Quasi. Dopotutto Lunastorta stava pur sempre
insinuando che lui non avesse gusto per le donne.
-Va bene, Mister non-uscirei-con-una-ragazza-consigliata-da-te,
allora con chi conti di cominciare quest'anno? Dovrai pure
trovarti una donna in tempo per Halloween, no? -
-E' proprio obbligatorio?- sospirò Remus.
-Be'- intervenne James -se non vuoi puoi sempre reggere il
moccolo, oppure costringere uno dei tuoi amici a placare i suoi
ormoni e tenerti compagnia!-
-Va bene, avete vinto. Devo ASSOLUTAMENTE trovare una ragazza
entro due mesi.- commentò Remus ironico. -Allora, Don Giovanni e
Casanova, che consigliate?-
James ci pensò su un attimo.
-Che ne dici di Suzanne Majere? Sirius, la consigli?-
-Ehi, Ramoso, guarda che non è carino proporre a Lunastorta
gli scarti di Felpato!-
Sirius per un attimo si fermò a notare l'uso rindondante dei
soprannomi che faceva Peter. Sembrava quasi che avesse paura di
dimenticarseli se non li metteva in ogni frase!
-Grazie, Codaliscia.- commentò poi. -Ci avevo già pensato,
ed ero giunto alla stessa conclusione.-
-Carino da parte vostra.- disse Remus, l'ironia che minacciava
di diventare un accessorio fisso della sua voce.
James cominciò a fare nomi. Per ognuno venne fuori
un'obiezione. Una era troppo magra, l'altra aveva il ragazzo, una
simpatizzava per i Mangiamorte, un'altra ancora era troppo persa
per il Quidditch. Peter e Remus avevano scartato alcuni nomi, ma
la maggior parte era stata bocciata da Sirius. Nessuno si stupiva
di questo. Se una cosa era data per scontata fra i Malandrini,
era che Sirius era iperprotettivo verso Remus. Tutti si
ricordavano quando, al terzo anno, la prima ragazza di Remus lo
aveva scaricato. Sirius le aveva urlato contro nel corridoio,
beccandosi una punizione dalla MacGranitt, poi aveva passato la
settimana successiva a consolare e distrarre Remus, senza
lasciarlo respirare, e finendo per essere a sua volta lasciato
dalla sua ragazza, stufa di essere ignorata. La cosa era finita
con una sbronza collettiva in camera, e con Sirius che giurava
che non avrebbe mai più permesso che Remus venisse trattato male
da una "stupida femmina".
Tuttavia la questione pareva senza uscita. In effetti, se si
escludevano le ragazze che erano già state con uno dei quattro,
e quelle che non andavano bene a Sirius, restava qualche speranza
solo con il primo anno. A meno, ovviamente, di non ricorrere alle
Serpeverde. Dopo circa un'ora il gioco era dunque finito.
I Malandrini si misero a pianificare il primo scherzo ai
Serpeverde della stagione, con evidente sollievo di Remus, che
non era molto a suo agio al centro dell'attenzione.
Sirius però continuò a pensare per tutto il viaggio alla
ragazza ideale per Remus. Non si capacitava di non riuscire a
trovarla. Finì per giurare a se stesso che se non avesse trovato
qualcuna per l'amico, sarebbe andato alla festa di Halloween da
solo, per fargli compagnia.
Tutto si poteva dire di Sirius Black, ma non che non fosse
leale verso i suoi amici.
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Capitolo 2 *** Stelle ed eroi ***
Stelle ed eroi
Stelle ed eroi
1 Settembre 1976 - Sera
Peter aveva sempre amato la Sala Grande di Hogwarts.
Soprattutto il soffitto.
In quel momento, mentre tutti erano presi a chiacchierare
aspettando l'arrivo dei nuovi studenti e lo Smistamento, lui
teneva il naso in aria e sbirciava le costellazioni e le nebulose
del cielo magico di Hogwarts. Astronomia era sempre stata la sua
materia preferita. Nessun incantesimo complicato da provare e
riprovare, nessun pericolo di essere attaccati da un demone, una
pianta carnivora o un calderone impazzito. Solo le stelle, con i
loro nomi e le loro storie affascinanti. Si poteva immaginare di
essere un eroe come Perseo, degno di avere un giorno la sua
costellazione. James, Sirius e anche Remus non capivano il
fascino di quella materia. Persino Remus la considerava solo
leggermente più interessante di Storia della Magia. Ma loro
erano già degli eroi con la loro storia alle spalle, almeno nel
piccolo mondo di Peter. Lui poteva solo sognarlo.
Non ne voleva ai suoi amici di essere migliori di lui. Ogni
tanto era un po' invidioso, ma poi si accorgeva che gli altri
avevano come lui dei punti deboli, e il fatto che si fidassero di
lui tanto da mostrarglieli lo faceva sentire importante ed
accettato.
James ad esempio era spavaldo solo nelle cose che gli
interessavano di meno. Peter sapeva che diventava nervoso subito
prima di uno scherzo importante, di un incontro di Quidditch (una
volta aveva persino vomitato la sera prima per l'agitazione) o in
presenza di Lily Evans.
Remus era timido quasi quanto Peter, anche se lo dava a vedere
di meno. I Malandrini erano i soli a sapere quanto la presenza di
estranei lo mettesse in imbarazzo; erano i soli a sapere che a
volte, quando qualcosa lo turbava, Remus piangeva come un bambino.
Sirius era un caso a parte. Era un arrogante testone, senza
dubbio, ma trasformava la sua debolezza in forza, o almeno questo
era quello che pensava Peter. Non mostrava mai agli altri di
avere un problema, o di essere triste o angosciato per qualcosa.
Sirius si risolveva i suoi problemi da solo. Era questo il suo
punto debole: non voleva aver bisogno di nessuno.
La consueta riflessione ispirata dal soffitto aveva messo
Codaliscia di buon umore. Si sentiva bene, era ad Hogwarts, con i
suoi amici, sotto le stelle. E mancava poco al banchetto.
La MacGranitt era infatti appena entrata con il Capello
Parlante, precedendo impettita la fila dei bambini del primo anno.
A Peter sembravano più piccoli ogni anno che passava.
Il Cappello cantò la sua canzone. Lo Smistamento incominciò,
e con esso il consueto gioco annuale dei Malandrini, ovvero
appioppare un soprannome a ogni matricola che veniva smistata.
Peter vide che gli occhi di James luccicavano dietro le spesse
lenti. Sapeva che l'amico adorava quel gioco. Sirius sembrava
leggermente meno preso, mentre Remus scrutava i ragazzini,
sicuramente individuandone già qualcuno di interessante del
quale pensare in anticipo il soprannome.
-Amelin Portia.-
Una bambina con i riccioli neri si fece avanti.
-Pecorella- sussurrò Sirius.
-Corvonero!- tuonò il cappello.
-Batrakio Davis-
-Occhi di Rana- disse Remus, fissando gli occhi sporgenti del
ragazzino. James approvò con un sogghigno.
-Tassorosso!-
Lo Smistamento e il gioco continuarono. Raramente Peter
trovava un soprannome prima dei suoi amici.
Una bambina pallida e spaventata fu assegnata a Griffondoro.
Peter si era perso il nome, mentre applaudiva come gli altri.
Prendendo posto al tavolo, la piccola inciampò proprio dietro
a Peter, che la riacchiappò al volo. Lei fece uno strano gesto
con la mano, sorrise e si allontanò. Codaliscia rimase stupito,
si era aspettato almeno un grazie. Remus, seduto di fianco a lui,
dovette capire il pensiero del suo amico, perchè gli sussurrò
all'orecchio - E' sordomuta. Silente aveva avvisato i prefetti. -
-Oh.- disse Peter, vergognandosi di aver pensato male. -Non ho
capito il suo nome.-
-Laborit Emanuelle, detta "Gabbianella".- rispose
James.
Peter annuì. La ragazzina l'aveva colpito. C'era qualcosa di
eroico in lei. Non si faceva fermare dal suo problema. Nulla di
strano che fosse finita a Griffondoro. Si ripromise di tenerla
d'occhio, così, solo per sapere se poteva aver bisogno di una
mano.
Quel pensiero lo accompagnò per tutto il banchetto, e lungo
le scale che portavano al dormitorio, mentre ascoltava con un
orecchio James e Sirius discutere animatamente se fosse il caso
di fare prima lo scherzo di insaponare i pavimenti dell'atrio, o
quello si stregare le armature perchè rubassero le borse ai
Serpeverde. L'idea di poter magari aiutare quella strana
ragazzina lo faceva sentire bene. Si sentiva già un po' più
vicino agli eroi dei miti.
Una volta in dormitorio, si mise come i suoi amici a sistemare
le sue cose vicino al suo letto. Un rituale che si ripeteva anno
dopo anno, e che durava fino all'immancabile trovata di Sirius
per rendere "piacevole" la serata del rientro.
Improvvisamente qualcosa lo distrasse dai suoi pensieri, che
riguardavano ancora la bambina sordomuta. Si girò imbarazzato
verso i suoi amici, pronto ad essere preso in giro. In effetti,
era strano e insolito che fosse arrivato a sera senza fare una
sciocchezza che attirasse l'ilarità degli altri. Si preparò
alle consuete battute, che non gli davano fastidio, ma che lo
facevano immancabilmente arrossire (e questo scatenava
immediatamente altre battute.).
-Ragazzi, non ci crederete mai...-
Gli altri si girarono a guardarlo. Remus stava disponendo i
suoi libri sulla scrivania, in ordine come al solito. James si
era bloccato con una manica sola del pigiama infilata. Sirius si
era appena voltato trionfante con una bottiglia di Wiskey
Incendiario in mano. Tutti lo ascoltavano, e questo fece
diventare Peter ancora più rosso.
-...ho lasciato a casa il calderone.-
E le battute e le risate presero il via.
Wow! Sono emozionata! Allora, secondo la prassi adesso dovrei
rispondere alle recensioni, giusto? Bene, ci provo.
piropiro: Che bello, in assoluto la mia prima
recensione! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Come
hai visto, questo è un po' diverso, ma presto rivedrai Rem e
Siri... e per i futuri rivolgimenti del loro rapporto, spero ti
piaceranno. Un bacione.
Agartha: Accidenti, che emozione, a me
piacciono tanto le tue storie, e l'idea che tu mi recensisca...
mi fa un po' venire i brividi! Ti ringrazio tanto, sono davvero
contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e spero che questo non
ti deluda. Il rapporto tra Remus e Sirius è uno dei cardini
della storia, ma come si vede da questo capitolo, non è l'unico.
Spero che ti possa piacere comunque. Grazie mille e un bacione.
-Fairyangel-:Ti ringrazio molto e spero di
non deluderti. Non so se sarà una bella storia, però ci proverò.
Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza spesso. Fammi sapere
se ti piace anche questo capitolo! Un bacione.
Joy: Grazie! Il tuo commento mi ha fatto un
grandissimo piacere, anche perchè è merito tuo se ho trovato il
coraggio di postare una storia. Mi hai convinto quando mi hai
raccontato che sei più avanti con i capitoli rispetto a quelli
che pubblichi, perchè la mia paura era quella di non riuscire a
starci dietro. Così ti ho imitato, e ho un paio di capitoli
pronti. Quindi è tutto merito tuo! E i tuoi complimenti mi fanno
tantissimo piacere. Tengo molto alla tua opinione. Grazie, e un
bacione enorme!
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Capitolo 3 *** Soprattutto Sirius ***
Soprattutto Sirius
Soprattutto Sirius
1 Settembre 1976 - Notte
Remus decisamente in quel momento non si sentiva un bravo
prefetto. Non si sentiva neanche bravo. In realtà, era un
miracolo che si ricordasse di essere un prefetto. Ridacchiò
scioccamente tra sè e sè. Wiskey Incendiario in dormitorio.
Baldoria dopo il coprifuoco. 50 punti in meno a Griffondoro. Sì,
avrebbe dovuto di certo dire qualcosa di simile. Ma aveva la
testa così leggera...
Peter russava già da qualche minuto. Si era messo la maglia
del pigiama al contrario, e si era addormentato seduto sul
cuscino di Remus, la testa che ciondolava in avanti e le spalle
appoggiate alla colonna del letto. Aveva completamente
dimenticato il suo calderone.
James era silenzioso. Remus non sapeva se stava dormendo o
stava male. E se stava male, era colpa dell'alcol o della
Gelatina al gusto di Olio di Ricino che aveva beccato poco prima?
Remus non lo sapeva e in quel momento non gli importava. Era
troppo occupato a non muoversi, temendo di colpire la testa
spettinata dell'amico, che era steso ai suoi piedi, o, molto più
probabilmente, di vomitare anche l'anima.
Solo Sirius era sveglio e -quasi- lucido. Stava
meticolosamente vuotando la bottiglia degli ultimi sorsi di
Wiskey, e guardava divertito Remus, seduto dall'altra parte del
letto. Remus si chiedeva come diavolo faceva a tenere tutto
quell'alcol. E si chiedeva anche perchè diavolo il festino di
bentornato si dovesse svolgere necessariamente sul suo letto.
Avrebbe tanto voluto stendersi!
Pensò che forse era una buona idea sequestrare il letto di
Peter, che tanto non si sarebbe svegliato fino al mattino, e
addormentarsi sperando di smaltire la sbronza.
Era di sicuro un buon piano. Il problema era arrivarci, al
letto di Pete. Pensò di chiedere aiuto a Sirius, ma quando alzò
gli occhi Felpato aveva esattamente la faccia da "so che tra
qualche minuto mi chiederai aiuto per alzarti, e questo mi
diverte molto!". Remus decise che era ancora troppo sobrio
per buttare alle ortiche il suo orgoglio e chiedere aiuto a quel dannato
sbruffone traviatore e mascalzone. Preferiva alzarsi da
solo, a costo di cadere durante i pochi passi che lo separavano
dal letto di Peter.
Una vocina insistente continuava a ripetergli che Sirius
l'avrebbe aiutato comunque. Remus la ignorò, e si concentrò
sull'altra, molto più saggia, che lo avvertiva di non fare
movimenti bruschi.
Andò tutto come previsto. Remus lanciò a Sirius uno sguardo
che voleva dire "non ti scomodare, non mi serve aiuto"
(ma forse poteva anche significare "ottima la torta di more
a cena", per quel che era in grado di capire Lunastorta.).
Si alzò con un movimento veloce, fece due passi in direzione
del letto vicino. Poi si bloccò, sbiancando, quando il suo
stomaco decise improvvisamente che uscire a vedere il mondo era
una bella idea.
Prima ancora che Remus riuscisse a premersi una mano davanti
alla bocca, Sirius era di fianco a lui. Lo sostenne per un
braccio, giusto in tempo perchè il licantropo potesse vomitargli
metà cena sul pigiama. Remus pensò che Felpato aveva sempre
avuto un ottimo tempismo.
-------------------------
Il pensiero coerente successivo lo ebbe qualche minuto dopo,
inginocchiato come da copione davanti al water. Il pensiero era
qualcosa tipo "ecco il resto della cena".
Pian piano però la nebbiolina alcolica sui suoi pensieri si
diradò. Remus riconobbe il bagno, e il familiare rumore della
doccia. Per un attimo si chiese chi diavolo potesse fare una
doccia a quell'ora.
Come a rispondere alla sua domanda, Sirius comparve con
addosso un accappatoio e i capelli bagnati. Il suo pigiama doveva
essere già scomparso nella cesta dei vestiti sporchi.
-Va meglio, Lunastorta?- chiese. Remus non riusciva a capire
se Sirius fosse divertito, preoccupato o lo stesse prendendo in
giro.
-Ti diverti, sei preoccupato o mi prendi in giro?-
Dannata sbronza! Non era davvero il caso che Remus si mettesse
a dire tutto quello che gli veniva in mente. Non con Sirius così
sobrio. Il giorno dopo non avrebbe neanche potuto negare.
Intanto Sirius si era seduto per terra vicino a Remus, aveva
tirato lo sciacquone, e aveva risposto mezzo divertito, mezzo
serio.
-Tutte e tre le cose. E' raro vederti così steso, però sei
stato male. Davvero, va un po' meglio?-
-Sì, grazie. E... mi dispiace per il tuo pigiama.-
Sirius alzò le spalle, sorridendo. -Le tue scuse dovrebbero
andare agli elfi domestici. Non lo devo mica pulire io.-
Tipico di Sirius pensò Remus un po' più lucido. Non
se la prende mai davvero. Almeno non con noi. Non con me.
-No, davvero. Mi dispiace di essere stato male. Mi dispiace
che tu mi abbia dovuto assistere. Mi dispiace di aver pensato
male di te.-
-Scusa, quando hai pensato male di me?-
Remus si morse un labbro. Ma davvero, dannata sbronza! Adesso
chissà cosa credeva Felpato! Era sempre così paranoico, sempre
con il timore che i suoi amici ce l'avessero con lui. Cosa poteva
rispondergli? Che aveva detto una cazzata? Che lo lasciasse
perdere, che era solo ubriaco? Sirius si sarebbe fatto dei viaggi
fino al mattino.
-...Rem?- ora la voce di Sirius era davvero preoccupata.
-Be', pensavo qualcosa tipo di toglierti 50 punti per aver
portato a scuola bevande alcoliche di contrabbando...-
Sirius si rasserenò un po', e scoppiò a ridere.
-Remus Lupin, sei proprio ubriaco. Griffondoro non ce li ha
ancora 50 punti!-
Poi tornò quasi serio, per quanto era possibile. Era pur
sempre Sirius Black.
-Te la senti di alzarti? Comincio ad avere sonno. Pensi di
arrivare al letto, se ti do una mano?-
Remus annuì. Lentamente, con cautela si alzò da terra,
mentre Sirius lo sosteneva. Poi lasciò che il suo amico lo
riaccompagnasse in camera. Istintivamente puntò verso il suo
letto (quello più vicino alla finestra) ma Sirius lo condusse
verso il proprio. Mentre Remus si stendeva, ancora incerto,
l'altro gli disse a mo' di scusa: -Da te ci sono James e Pete. E'
meglio che dormi qui.-
Remus annuì di nuovo, e si stese. Sirius andò a mettersi un
pigiama pulito, poi tornò e si coricò di fianco a lui. I letti
di Hogwarts erano abbastanza grandi perchè ci si potesse stare
comodi in due.
-Che ore sono, Sirius?- chiese, anche se non era sicuro di
volerlo sapere.
-Mi sa qualcosa tipo le tre. Con la nostra fortuna, domani
avremo come minimo le prime due ore di Pozioni!-
Remus rabbrividì all'idea. Non che odiasse Pozioni, ma
tendeva sempre a sbagliare qualcosa se si deconcentrava.
-Speriamo di no. Preferirei storia della magia.-
-Sicuro, Lunastorta? Storia della magia la mattina dopo una
sbronza deve essere un incubo.-
-Sai, Felpato, almeno con Ruf se uno si addormenta non rischia
di far saltare in aria qualcosa.-
-Hai vinto, Lunastorta.- rise Sirius. -Mi sa che è il caso di
dormire.-
-Mmm mmm. Buona notte, Black.-
-'Notte, Lupin.-
Rimasero in silenzio per qualche minuto. Remus cercò di
prendere sonno, ma lo disturbava sapere che Sirius non stava
cercando di fare altrettanto. Sirius, da sempre, si addormentava
in posizione fetale. James ogni tanto lo prendeva in giro,
dicendogli che faceva come i bambini. Il fatto che Sirius quella
sera fosse ancora steso sulla schiena, era un chiaro sintomo del
fatto che stava ancora rimuginando su qualcosa. E Remus temeva di
intuire cosa.
-...Rem?-
Ecco, appunto.
-Dimmi Siri.-
-Se tu... sì, insomma... se tu pensassi male di me davvero me
lo diresti?-
Remus si aspettava esattamente quella domanda. Cercò di non
sorridere.
-Certo. Se fosse qualcosa di importante, di sicuro.-
Sirius si girò su un fianco, verso di lui. Remus sapeva che
ora era più rilassato.
-Pensi male di me, Remus?-
Solo quando fai delle domande sciocche. La sbronza di
Remus si stava calmando, perchè questa volta il suo pensiero non
trovò da solo l'uscita.
-No, Sirius. Solo ogni tanto, quando fai qualche sciocchezza.
E te l'ho sempre detto. E non è grave, davvero.-
-Grazie.- sussurrò Sirius, chiudendo gli occhi.
Certe cose non cambiavano mai, pensò Remus addormentandosi.
Soprattutto Sirius.
imooto: Grazie mille
dei complimenti, spero di non deluderti. Anch'io odio Codaliscia,
però qualcosa di positivo in lui ci doveva essere, almeno
all'epoca della scuola, no? Se no perchè gli altri si sarebbero
fidati di lui? Certo, con tutto quello che succede dopo... be',
potremmo aprire un club di caccia al Ratto, no? Grazie ancora e
un bacione!
Fairyangel: Abbastanza
presto? Spero di sì (in realtà ho un po' paura... non mi
ucciderai per questa volta?). Ti ringrazio tantissimo dei
complimenti, mi fanno un sacco bene, anche se adesso sono davvero
fuxia in faccia! Spero davvero di non deluderti (anche perchè ci
tengo alla pelle), tu però fammi sapere se qualcosa non va, ok?
Grazie per la fiducia e l'incoraggiamento! Un bacione.
Joy: GRAZIE! Il tuo
commento mi ha fatto un grandissimo piacere, anche perchè so
quanto odi Peter (lo odio anch'io). Mi stai incoraggiando
tantissimo. Addirittura dici che scrivo bene? Io non ne sono mai
stata convinta, secondo me sono troppo prolissa. Le stelle mi
hanno sempre affascinato, quindi ho messo un po' di me in questo
Peter, per cercare di farmelo stare un po' più simpatico. E
anch'io ho un debole per Sirius, infatti in generale credo che
sarà il personaggio più presente in questa storia, anche se
spero di essere equa il più possibile. Già in questo capitolo,
anche se il POV non è il suo ha una bella parte, no? Secondo me
è il personaggio con il carattere più complesso di tutti,
quindi intendo divertirmi a sviscerarne tutte le sfacettature.
Meno male che hai notato il calderone, temevo che nessuno si
sarebbe ricordato dal capitolo scorso. (Meno male davvero, perchè
ho disseminato tutti i capitoli di richiami vicendevoli!) Non
puoi immaginare davvero come la tua recensione mi abbia reso
felice! Grazie mille! Un bacione enorme! PS. Io conto molto su di
te per sapere se qualcosa non va, quindi sii sempre brutalmente
sincera, ok? Io con te lo sono! Un altro bacione.
krnsna3punti: Accipicchia,
che strano nick! Be', se le Remus/Sirius sono la tua ragione di
vita, siamo in due! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, in
proposito. In realtà cimentarmi con Peter è stata un po' una
sfida, perchè lo odio, però volevo provare a trovargli qualcosa
di buono. Sono contenta che lo trovi ben caratterizzato, secondo
me nel periodo della scuola aveva dei lati positivi, magari si è
rovinato dopo. E infatti Emanuelle sarà importante in seguito,
se non altro per Peter. Come fa a seguire le lezioni? Be', un po'
verrà fuori nei prossimi capitoli, comunque ho ragionato molto
se fosse possibile o no. Ho supposto che leggesse le labbra,
quindi capisce le spiegazioni, e con i libri in realtà non ha
problemi. Il problema grosso sono gli incantesimi. Ma ho pensato
che se Harry nel V libro riesce a usare Lumos anche
senza la bacchetta in mano, si possa riuscire a lanciarli anche
senza parlare, se la volontà è forte. Forse è un po'
azzardato, ma passatemelo. Ah, e per quanto riguarda il gioco dei
soprannomi, ho terribilmente scopiazzato dall'usanza scout di
dare dei nomi ai ragazzi del primo anno. Ho risposto a tutto?
Spero di sì. Grazie mille per i complimenti e l'incoraggiamento!
Un bacione!
Agartha: Ciao carissima!
Devo dire che il tuo commento mi fa molto piacere. Hai capito
benissimo quello che volevo dire di Peter, è esattamente così
che credo che si senta. E certamente il suo complesso di
inferiorità è alla base del tradimento. Però, mi dispiace, ma
penso che non arriverò al tradimento in questa storia. In realtà
pensavo di limitarmi a descrivere più o meno un anno di scuola
dei Malandrini. Per quanto riguarda la ragazza sordomuta, invece,
la rivedrai tra circa tre capitoli, e la sua presenza diventerà
abbastanza costante. Mi fa piacere che ti abbia divertito la
storia del calderone, io avevo paura che non si notasse il
richiamo! In fondo serve proprio per far vedere Codalisica come
un personaggio buffo. Ti ringrazio tantissimo dei complimenti,
spero davvero di non deluderti! Le tue storie sono sempre così
avvincenti e soprattutto piene di suspance, che mi sento in
soggezione! Grazie grazie grazie e un bacione grande!
Erine: Oddio, mi è
preso un accidente quando ho letto il tuo nome! Non ci posso
credere che TU abbia letto la mia storiella! Sono fuxia in faccia!
Grazie per i complimenti e l'incoraggiamento. Allora, detto tra
noi, se lo slash ci sarà o meno, be', mi sa che si capisce già
dal sommario, no? Però posso garantire che sarà un po' "particolare",
e mi sa che vi terrò abbastanza sulle spine. Ah, sì, e che il
tutto sarà un abbastanza incasinato. Per quanto riguarda il dannato
Peter, io avevo paura che non piacesse il fatto di dedicargli
tempo in una storia, però devo dire in tutta sincerità che mi
sono divertita a entrare nella sua testolina contorta, e che
ricomparirà abbastanza spesso. In fondo, giustamente, è un
Malandrino. Oddio, tu hai delle aspettative sui miei personaggi?
Mamma mia, rischio il panico! Non so se saranno come dici. Sirius
è sicuramente un figo da paura, quindi su questo non ci
piove, ma per quanto lo riguarda, mi sa che dovresti chiedere a
lui come sarà, visto che negli ultimi capitoli che ho scritto (sono
abbastanza più avanti rispetto alla pubblicazione) ha fatto di
testa sua stravolgendomi la trama. Davvero irritante, se lo senti
digli da parte mia che se non sta attento gliene faccio succedere
tante... Per le Serpi c'è in serbo un bello scherzetto, più
tutti quelli che mi verranno in mente strada facendo! James
invece sarà un po' strano in questa storia. A me piace
moltissimo come personaggio, ma sto andando alla ricerca di un
lato nascosto (e non necessariamente gradevole) del suo carattere.
Ti ho incuriosita? Vedremo. Remus, Remus... è il personaggio più
difficile da scrivere per me. Vedremo come verrà fuori (può
essere che anche lui si cerchi la sua strada personale, mandando
al diavolo i miei progetti). Io lo vedo molto come uno che ha le
unghie, eccome, solo che non le tira fuori perchè ha paura di
esagerare. E credo anche che sia molto emotivo, almeno da
ragazzo, e per questo sembri fragile, anche se in realtà i più
fragili sono quelli che si tengono tutto dentro. In questo
capitolo come ti è sembrato? Un po' sopra le righe, no? Mi sa
che il mio Remus per ora è molto Malandrino. Spero che ti piacerà.
Ah, poi per quanto riguarda i sentimenti di Sirius, tranquilla:
li ho nascosti così bene che lui li sta ancora cercando (sono in
mezzo al suo libro di storia della magia, ma tu non dirglielo!).
Per ora sta cercando anche una ragazza per Remus, non ha ancora
desistito. E non ha ancora capito che se esclude le sue ex,
quello che rimane... c'è un motivo perchè non sia nell'altra
categoria, no? Ho risposto a tutto? Spero di sì. Sai che sei già
la seconda che mi minaccia di morte? Comincio ad avere paura...
Mi comprerò un cane da guardia (sì, poi lo chiamerò Felpato e
piangerò tutte le notti perchè non saprà trasformarsi in un
figo da paura...). Davvero, grazie mille ancora per il commento (che
non mi tedierà mai!), e alla prossima! Un bacione.
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Capitolo 4 *** Quidditch!!! ***
Quidditch!
Quidditch!!!
7 Settembre 1976
Era risaputo tra i Malandrini che per James la scuola non
cominciava davvero fino al primo allenamento di Quidditch della
stagione.
James era stato intrattabile per tutta la settimana. Le parole
Boccino, manico di scopa e allenamento ricorrevano ormai con
frequenza allarmante in ogni sua frase.
Così nessuno si stupì quando il primo sabato dell'anno
scolastico James si alzò alle cinque e venti, svegliando per
altro tutti gli altri, per prepararsi per l'allenamento (che
iniziava alle nove).
Il copione in effetti era il solito. Se regolarmente da
dicembre James si alzava 10 minuti appena prima dell'allenamento,
per poi tentare cose stupide tipo fare colazione sotto la doccia
o mettersi i calzini scendendo le scale, quella mattina era
decisamente troppo nervoso per sprecare tempo in attività
inutili come dormire.
Così si alzò, alle cinque e venti appunto, si lavò e si
vestì con cura, controllando lo stato delle numerose cinghie
della divisa, si mise a lucidare la scopa, trovandola in perfette
condizioni (dopo tutto, l'aveva sistemata solo la sera prima.
Come può una scopa rovinarsi in una notte nel baule?).
Quindi chiamò Sirius, convinto che anche per lui fosse ormai
il momento di prepararsi. Peccato che Sirius non vedesse
l'urgenza di alzarsi alle sei per un allenamento che iniziava
alle nove. James pensò che quel ragazzo davvero prendeva poco
sul serio il suo ruolo nella squadra. Insomma, quando mai un
Battitore come si deve manda a quel paese il suo Capitano nonchè
migliore amico che lo sveglia nell'imminenza di un fondamentale
allenamento?
Sirius comunque era tornato a russare. James pensò di
svegliare intanto Remus e Peter, ma poi considerò che in fondo
loro non dovevano allenarsi, ma solo assistere.
No, la cosa più urgente era tirare giù dal letto quello
scansafatiche di Sirius. Anche a costo di ricorrere alle maniere
forti.
-------------------------
Un'ora dopo i Malandrini facevano il loro ingresso più o meno
trionfale nella Sala Grande, pronti per la colazione. Che sarebbe
stata pronta non prima di mezz'ora.
In testa al gruppetto James, allegro e pimpante nonostante
l'occhio nero nuovo di zecca che sfoggiava sul viso.
Evidentemente, Sirius non aveva gradito le maniere forti.
Seguivano Remus e Peter, ancora assonnati. Remus si domandava
evidentemente perchè mai aveva incoraggiato James al secondo
anno perchè tentasse di entrare nella squadra. Peter si chiedeva
a mezza voce dove come diavolo si allacciasse quella stupida
camicia, che quella mattina non faceva altro che spostare bottoni
e asole in modo da non essere mai messa bene.
L'espressione di Sirius era molto più nera. James sapeva
perfettamente che il suo migliore amico era un po' arrabbiato con
lui.
Probabilmente gli aveva dato fastidio la Polvere Urticante
lanciata sui suoi piedi. In effetti zoppicava. O forse era stata
la mazza da Battitore in testa? Be', almeno ora sapeva cosa
provavano quei poveri Bolidi.
James non se ne preoccupava. Sapeva che il suo amico lo
avrebbe ringraziato non appena si avesse riassaporato il piacere
di cavalcare la sua scopa, setacciando il campo alla ricerca di
Bolidi.
-------------------------
Tre ore dopo non ne era più tanto sicuro.
Ok, aveva indetto lui una partitella di allenamento. Aveva
deciso lui di mescolare titolari e riserve, per equilibrare le
cose. Era stato lui a consigliare che giocassero tutti come in
una vera partita.
Ma, pensò schivando l'ennesimo Bolide, Sirius ci stava
mettendo davvero troppo impegno. James era consapevole di essere
il giocatore più pericoloso della sua squadra, ma senza dubbio i
suoi Cacciatori avevano vita facile se uno dei Battitori mirava
esclusivamente al Cercatore.
-Ti diverti, Ramoso?- gli gridò Sirius, sfrecciandogli
accanto con la mazza levata, e un ghigno sul viso che avrebbe
preoccupato chiunque. Chiunque tranne James, ovvio.
Dagli spalti si levò la voce di Remus. In effetti, Remus e
Peter erano il solo pubblico. Non molti Griffondoro si
svegliavano alle nove di sabato mattina per assistere agli
allenamenti.
-Sirius, non esagerare!-
Bang! Un Bolide puntò dritto verso gli spalti. Remus si
abbassò appena in tempo.
James fischiò un fallo a Sirius. Ricevette in cambio il
secondo Bolide verso la faccia, e riuscì ad evitarlo per un
soffio.
Adesso basta! Sirius Black stava esagerando. Doveva dargli una
lezione. Ghignando, un ghigno molto simile a quello precedente di
Sirius, prese una mazza dal battitore della sua squadra e diede
inizio alla guerra.
Intanto, il Cercatore di riserva perse il boccino. Ma la
Guerra dei Bolidi aveva già preso il via.
-------------------------
Mezz'ora e parecchi lividi dopo, i Malandrini riaccompaganrono
James in camera. Quest'ultimo non era certo al massimo della
forma. Sirius aveva preso qualche botta, ma ostentava ancora
un'aria spavalda, mentre sosteneva il suo migliore amico.
James si ripromise di non sfidare mai più Felpato con i
Bolidi. In fondo, lui era un Cercatore. Per quanto fosse un
fuoriclasse, chi poteva pretendere che avesse la meglio su un
Battitore? Anzi, sul miglior Battitore di Hogwarts?
Dieci minuti dopo, i due contendenti erano soli in camera.
Peter era andato a chiedere qualcosa alla MacGranitt (alla
MacGranitt? Di sabato? Ma era impazzito Codaliscia?), e Remus in
infermeria a farsi dare una pomata per i lividi.
James e Sirius erano stesi sui rispettivi letti, attendendo
pazientemente il loro infermiere personale.
-Felpato, ma ce l'hai con me per qualcosa?-
-Nooo, Ramoso, è che mi diverto a boicottare gli allenamenti!-
-Non te la sarai presa per il risveglio brusco?-
-Secondo te?-
-Capito. E' stata la Polvere Urticante?-
-No.-
-La mazzata allora.-
-Neppure.-
-Non ti sarai arrabbiato per il sollettico!-
-Ma ti sembra?-
-Allora?-
Sirius mugugnò qualcosa di incomprensibile.
-Stavi sognando cosa?- chiese James, a voce alta.
-...DivincerelacoppadiQuidditch...-
James si portò una mano alla fronte. Decisamente, il suo
amico era matto.
La riflessione fu interrotta improvvisamente.
Remus spalancò la porta ed entrò gridando a squarciaglola:
-GOOD MORNING VIETNAM!- come faceva sempre quando doveva
improvvisare un'infermeria in dormitorio per i suoi amici
scavezzacollo.
James si lasciò andare sui cuscini, sospirando. Decisamente,
in quella camera non ce n'era uno normale.
Ecco qui, con questo capitolo è finita la parte "introduttiva"
della storia. Dal prossimo comincerà a cambiare qualcosa!
Volevo solo ringraziare tutti coloro che recensiscono, perchè
è bellissimo davvero leggere i commenti. Sono fisicamente
dipendente dalle recensioni, davvero, è come una droga! Adesso
rispondo personalmente ai miei personali spacciatori. Grazie a
tutti!
imooto: Che ne dici di un laboratorio di
vivisezione? Non mi piacciono gli esperimenti sugli animali, ma
per Codaliscia si può fare un'eccezione! Sirius è molto
affettuoso con Remus. Forse dipende dal fatto che io lo sento
molto simile a me. In effetti Sirius reagisce spesso come farei
io. Mi hanno sempre accusata di avere la sindrome della
Crocerossina! Sono contenta che ti incuriosisca questa storia.
Dal prossimo capitolo si comincia a fare sul serio. Un bacione.
Dragonfly: Grazie dei complimenti (vedessi di
che colore sono!), mi fanno un sacco piacere! Spero tanto che la
storia risulti interessante. E anch'io adoro la coppia Sirius/Remus,
infatti saranno molto presenti in questa storia. L'idea di Remus
ubriaco mi piace così tanto che dovevo metterla da qualche
parte, ed ecco qua! E' sempre divertente quando si ubriaca un
personaggio buono e bravo. Grazie per i complimenti per Peter,
temevo che mi sarebbero arrivate minacce di morte, invece è
piaciuto. Mi sarebbe piaciuto poterlo fare fuori in questa
storia, ma poi non sarebbe stata la stessa cosa, no? Grazie mille
di avermi scritto! Un bacione.
Joy: Ciao! Ma che bello averti fatto
sorridere! Sono contenta (be', non per la paresi... quello è un
po' un problema...). Sirius e Remus sono senza dubbio carini,
quello è merito loro. A me fanno tenerezza, da sempre,
considerato che poi soffriranno molto. Mi piace scrivere qualcosa
di leggero e divertente con loro come protagonisti. In effetti
questa sarà una storia molto leggera, spero che piaccia lo
stesso. Sono contentissima che ti piaccia come scrivo. Invece a
molte professoresse di italiano non piaceva, ma questa è
un'altra storia. Be', non è vero che in questa storia non c'è
niente che non va, ma meglio se non si nota! Ti ringrazio tanto
per i complimenti, tra un po' mi commuovo. Davvero, non pensavo
che facesse così piacere! Sono davvero contenta. Un bacione
ENORME e un grazie ancora più grande.
Agartha: Ciao! Ti piacciono gli happy end?
Anche a me, tantissimo! (Ops, non è che ho svelato qualcosa?) A
parte gli scherzi, la mia intenzione è quella di scrivere una
storia "leggera", magari che faccia ridere, sicuramente
che non faccia piangere. Per quello mi è bastato il quinto libro.
E anch'io sono una romantica, in fondo. Abbastanza in fondo. In
realtà sono più una casinista, ma penso che tra qualche
capitolo si capirà. Grazie per i complimenti! Anch'io adoro
l'idea di Remus ubriaco, è una persona molto controllata e
brava, e ogni tanto si lascia andare! Sirius è un bravo ragazzo.
Ci tiene ai suoi amici (soprattutto a...), anche quando gli
vomitano addosso (non è piacevole, ma si sopravvive!). Però io
lo vedo molto paranoico. Non so perchè, ma mi piace descriverlo
così. E anche insicuro, come hai detto tu, ecco perchè fa tanto
il duro. Sono contenta che ti piaccia! E sono contenta che la
storia ti prenda, è davvero un bel complimento. Grazie e un
bacione!
|
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Capitolo 5 *** Storia della Magia (Forse) ***
Storia della Magia (forse)
Storia della Magia (Forse)
23 Settembre 1976
Ruf parlava da secoli. Doveva aver ripetuto le parole "Rivolta
dei Giganti" e "Convenzione del 1683" almeno un
miliardo di volte. Sirius aveva cercato in tutti i modi di
trovare un sistema tranquillo di sopravvivere indenne alle due
ore più noiose della sua vita. DUE ore di storia della magia.
Due. In più, di lunedì mattina. Tutta colpa di quel pazzo di
Kettleburn, che aveva avuto la brillante idea di farsi asportare
una mano da un Crup la sera prima. Risultato: un professore al
San Mungo, e i suoi poveri studenti costretti a sopportare un
inopportuno bis della lezione in assoluto perggiore.
Bisognava dire che Sirius aveva tentato di starsene tranquillo.
Per tutta la prima ora si era dondolato sulla sedia, aveva
pensato a un nuovo scherzo da fare a Mocciosus, aveva cercato di
ricordarsi il nome della ragazza (niente di che) che lo aveva
fermato quella mattina con la scusa di un'informazione, era
caduto due volte dalla sedia, aveva finito un vecchio cruciverba
e scritto qualche riga del compito di Trasfigurazione.
A quel punto, le sue risorse erano davvero finite.
Almeno finchè non ritrovò nella cartella un interassante
articolo che aveva comprato l'anno prima da Zonko.
Si trattava di una pergamena, all'apparenza comune, incantata
con un sortilegio perenne di verità. In pratica, chiunque avesse
risposto ad una domanda scritta sul foglio, avrebbe
immancabilmente scritto solo ed esclusivamente i suoi reali
pensieri, la verità. Non si trattava di un oggetto pericoloso,
dal momento che era previsto che si potesse rispondere con "è
un segreto" o "non posso dirlo". Ma nelle mani
giuste (e le mani di Sirius Black erano esattamente quelle giuste
per quel tipo di oggetto) poteva rivelarsi davvero interessante.
Accertatosi che Ruf stesse ancora spiegando con voce monotona,
Sirius mandò un biglietto di prova ai suoi amici nella fila
davanti (Ruf lo aveva spedito nell'ultimo banco, sperando che con
il muro alle spalle riuscisse a evitare di cadere ancora).
Felpato si annoia. Avete voglia di giocare? Vi farò 5
domande. Se rispondete sinceramente, lo farò anch'io.
Il biglietto era atterrato da neanche un minuto sulla spalla
di Remus, e subito tornò indietro corredato di risposta.
Grande! Codaliscia
Proprio quello che ci voleva! Ramoso
Devo proprio? Oh, va bene, per una volta! Lunastorta
Sirius sogghignò. Erano caduti nella sua piccola, innocente
trappola.
Srotolò la pergamena incantata. Decise di cominciare con una
domanda di riscaldamento. In fondo, dovendo scrivere anche lui
sulla pergamena, non voleva rischiare di bruciarsi in partenza.
Chi è la ragazza più carina di Hogwarts?
La risposta arrivò in breve, anche se Sirius poteva giurare
di aver visto le orecchie di Remus farsi rosse mentre scriveva.
Il solito, vecchio Lunastorta! Ma almeno forse la sua risposta
avrebbe illuminato Sirius su come risolvere uno dei suoi
problemi, vale a dire trovare una donna che accompagnasse Remus
ad Halloween.
Marine Zeller. C.
Senza dubbio Lily Evans. (Felpato, c'è bisogno di
chiederlo?) R.
"La pergamena non impedisce a James di essere prevedibile!"
pensò Sirius.
Eloise Garden. L.
"Ma porc..." Sirius imprecò tra sè e sè. Eloise
stava con un ex-Corvonero che si era diplomato l'anno prima, e
quindi nessuna speranza di metterla con Remus.
Ma ora le cose si facevano interessanti. Sirius scrisse la sua
risposta, poi passò alla domada successiva.
Per me è Viconia deVir, quella di Serpeverde. F.
La donna più brutta con cui siete stati?
Qualche secondo di attesa, poi...
Tanya, non mi ricordo il cognome, quella di Tassorosso che
adesso fa il quinto. C.
Yvette Blaime, ma negherò di esserci stato! (Sir
Felpato, ma è incantata questa pergamena?) R.
Bho?! Forse la Gender, ma non è molto carino dirlo! L.
Sirius aveva un sorriso da un orecchio all'altro. Aveva
scritto quella domanda esattamente per sapere se James era
davvero stato con la Blaime, che aveva un naso che faceva
concorrenza a Mocciosus.
Anna Bole. F.
Sirius era sempre più esaltato. Anna Bole era considerata da
tutti davvero carina. Solo che lui era molto esigente in fatto di
donne.
Il vostro sogno erotico ricorrente?
Ora si faceva sul serio. Sirius voleva scaldare un po' gli
animi, giusto prima delle domande finali.
Farlo sulla torre di astronomia. C.
Due donne in una volta, di cui una Lily Evans. (Ehi, è
incantata davvero! Razza di...) R.
Sotto la luna piena. (Lo so, sembro matto. Pensateci, è
una cosa che non potrò fare mai!) L.
Sintetici, i suoi amici. Ma Ramoso aveva mangiato la foglia.
Sirius doveva assolutamente anticipare il domandone finale, prima
che James si chiamasse fuori. Era troppo curioso di sapere quante
delle vanterie del suo amico fossero vere.
Una stanza piena di specchi, oppure qualcuno che guarda.
Si stupì di se stesso. Non credeva di essere così malato.
Ok, gente, questa è difficile.
1) Bacio con la lingua.
2) Toccarsi (vestiti)
3) Toccarsi (+ o - nudi)
4) Sesso orale
5) Sesso
Fin dove vi siete spinti al massimo?
Il momento della verità non si fece attendere molto.
3. Non azzardatevi a prendermi in giro! C.
5. R
4. Felpato, ma insomma! Devo essere del colore della
sciarpa! L. PS Nessuno ti prenderà in giro, Codaliscia, vero
ragazzi?
Oh. Che delusione. Sperava di scoprire che qualcuno dei suoi
amici (James in particolare) era più indietro di quanto dava ad
intendere.
5, ovviamente. F.
A quel punto, si era bruciato la domanda migliore. Rimuginò
un po', cercando un'ultima cosa da chiedere, e un po' per
scherzo, un po' per farla breve, buttò lì la prima che gli
venne in mente.
Siete mai stati attratti da un altro uomo?
Se Sirius avesse intuito dove avrebbe portato quella domanda,
forse ci avrebbe pensato due volte prima di farla. Ma, forse, non
era detto.
Che schifo! Ma come ti viene in mente? C.
No. R.
Sirius sgranò gli occhi. Forse aveva letto male.
Forse. L.
Avvicinò la penna al foglio, per scrivere la sua risposta.
Aveva una mezza idea di mandare un altro biglietto a Remus, per
chiedergli che razza di risposta era "forse".
Non ebbe il tempo. La sua risposta prese forma, mentre la
campanella suonava, stupendolo. Mise velocemente la pergamena
nella borsa e, sollevato del fatto che nessuno dei suoi amici
chiedesse di vedere l'ultima risposta, pensò che si sarebbe
fatto delle domande su quello stupido gioco fino alla fine della
sua vita.
In effetti, nei giorni seguenti, ogni volta che era sicuro di
essere solo riguardava la pergamena, che aveva nascosto dentro il
suo cuscino. I suoi occhi tornavano continuamente sulle due
ultime risposte. Il forse di Remus.
Ma soprattutto il suo Sì.
Allora? Che ne dite? Siete stupiti dalle risposte? Be', mi sa
che qualcuno aveva intuito dove andavo a parare. Ma Sirius di
certo no!
Non so se si è capito, comunque i capitoli di questa storia
sono più o meno a cicli di quattro, uno per ogni Malandrino.
Quindi il prossimo capitolo torna Peter! (Schivo un pomodoro).
Ora rispondo a quelle persone meravigliose che mi hanno
lasciato una loro opinione!
imooto: Sirius e James sono due soggetti
alquanto rissaioli, almeno nella mia storia, quindi sono contenta
che questo non dispiaccia! Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto, non è che sia proprio serio serio (infondo parla
Sirius), ma stiamo arrivando al punto. Ti consiglio di pensare a
qualche bell'esperimento da fare su un certo ratto, visto che nel
prossimo capitolo tornerà a tormentarvi! Un bacione.
Agartha: Il tuo commento mi ha fatto davvero
piacere, oltre a farmi diventare di un colore inguardabile. Sono
davvero contenta che la mia storia non annoi, perchè è sempre
stata la mia paura più grande. Questo capitolo serve proprio a
delineare la particolarità dell'amicizia dei Malandrini, che in
realtà è la vera protagonista di questa storia. Ho sempre
pensato che dovessero avere un rapporto molto bello, e sono
contenta se si vede nella fanfic. Il capitolo scorso è stato
finora uno dei più divertenti da scrivere (e questo uno dei più
difficili...), soprattutto perchè io come James Potter adoro il
Quidditch, è l'unico sport che mi piace davvero! Ma da adesso si
entra nel vivo! Già è successo qualcosa di strano, ora bisogna
vedere che conseguenze avrà! Grazie per i complimenti, mi state
davvero drogando, sono felicissima! Un bacione.
-Fairyangel-: Sono contenta di averti fatto
ridere! In effetti, speravo proprio che il capitolo fosse
divertente. E in questo capitolo succede qualcosa. E ci saranno
delle conseguenze, e conseguenze alle conseguenze. Mi piace
mettere ogni tanto un capitolo in cui non succede nulla di
particolare, giusto per far vedere un po' d'atmosfera... Grazie
mille dei complimenti, e fammi sapere se continua a piacerti!
Joy: Tu avrai una paresi facciale, ma io ho
le lacrime agli occhi! Oddio, tu sei un vero tesoro! Sono davvero
commossa. Ma come fai ad essere sempre così poetica, anche nelle
recensioni? E perchè è così difficile risponderti senza
sentirmi banale? E poi hai capito perfettamente il senso della
storia, è esattamente quello che volevo dire, una storia di
tutti i giorni, la storia di un'amicizia. La vita dei Malandrini,
in un anno qualsiasi. Sono davvero felice che si capisca. Davvero
tanto. Non me la sarei sentita di buttarmi in una storia di eroi.
A me piacciono le persone. (Mi sento un po' Peter...) A costo di
sembrare scema, a me piace questa storia, sto cercando di
scrivere una storia che mi piacerebbe leggere, ma davvero avevo
paura che piacesse solo a me. E' davvero bellissimo, gratificante
sapere che piace anche ad altri, che piace come scrivo. Ma
soprattutto è stupendo sapere che qualcuno (tu) è sulla mia
lunghezza d'onda, che mi capisce così bene come fai tu. Che sei
riuscita davvero a centrare il significato di tutto questo, di
quello che volevo dire, sottintendere. Grazie mille per tutto il
tuo sostegno. Un Bacione.
itasil: Sono contenta
che questa storia ti piaccia, e spero che questo capitolo faccia
intuire qualcosa sulla vicenda. Mi fa molto piacere anche se la
trovi spiritosa, perchè io mi sto divertendo moltissimo a
scriverla, e ci tengo che risulti divertente. Un bacione.
Erine: Grazie mille,
sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, e che James ti sia
simpatico. Per quanto riguarda Remus e Sirius, succederanno un
sacco di cose... be', vedrai! La lemon... allora, devi sapere che
io sono terribilmente sfacciata a parole, ma scrivere è tutta
un'altra cosa... Non ho mai scritto una lemon, e non so se ne sarò
capace... Insomma, ho progettato la storia in modo che quando
arriverò ad un certo capitolo deciderò lì per lì fino a che
punto arrivare. Anche se ci sarà, mi sa che sarà molto "soft",
non mi vedo portata per i dettagli. Però è ancora tutto da
vedere. Anche ha me piace molto leggere certe scene, ma ho
trovato che sono molto più belle in inglese che in italiano!
Usano certi termini che se uno prova a tradurre... sono
terribilmente volgari! Ma in inglese fanno tutto un altro effetto.
Ti consiglio di provare, è davvero divertente, poi se consideri
che io non so assolutamente l'inglese eppure capisco, allora vuol
dire che non è pesante come lettura. Ma questa è una
digressione. Grazie davvero, i tuoi complimenti mi hanno fatto un
sacco piacere. Un bacione.
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Capitolo 6 *** La Gabbianella e il Ratto ***
La Gabbianella e il Ratto
La Gabbianella e il Ratto
Settembre-Ottobre 1976
A volte le cose si fanno semplici improvvisamente. Tutto era
cambiato per Peter da quel primo sabato di scuola in cui aveva
abbandonato i suoi amici, reduci dalla "Guerra dei Bolidi",
per andare a trovare la gelida e terribile Minerva McGranitt nel
suo ufficio.
Per tutta la settimana Peter aveva riflettuto sulla bambina
sordomuta. Era arrivato alla conclusione che da solo non poteva
aiutarla. E lui voleva davvero aiutarla. Solo che non
sapeva come fare.
Dopo molte riflessioni, si era deciso a parlarne con la sua
Capocasa. La professoressa McGrannit lo spaventava sempre un po',
con quella sua aria severa e inflessibile, però si era sempre
mostrata disponibile verso gli studenti. E poi non avrebbe saputo
a chi altro chiedere.
Bussare alla porta dell'ufficio si era rivelata la cosa più
difficile dell'intera situazione.
La McGranitt aveva ascoltato il suo racconto senza aggrottare
le sopracciglia neanche una volta, poi gli aveva addirittura
rivolto una specie di sorriso. Si era mostrata entusiasta
dell'idea di Peter. Aveva fatto un lunghissimo discorso, di cui
Peter non aveva capito proprio tutto, sulla solidarietà fra
maghi (che non doveva però escludere i Babbani!),
sull'opportunità di aiutare Emanuelle, sull'occasione di
maturazione per Peter, e sul fatto che forse Peter avrebbe
imboccato una strada che lo portasse a trovare la sua "vocazione".
Peter era uscito dall'ufficio un po' frastornato, ma molto
soddisfatto di se stesso. La professoressa gli aveva promesso di
procurargli un libro che insegnasse il linguaggio dei gesti.
Emanuelle, gli aveva detto, leggeva le labbra, ma si esprimeva
solo con le mani.
Normalmente il pensiero di studiare un libro potenzialmente
complicato senza l'aiuto dei suoi amici lo terrorizzava, ma quel
pomeriggio si sentiva stranamente coraggioso e capace di tutto.
Sentiva di avere l'occasione di dimostrarsi degno di essere un
Griffondoro, come James, Remus e Sirius.
-------------------------
Settembre e Ottobre erano volati via. I compiti al sesto anno,
scoprirono presto i Malandrini, non erano certo meno che al
quinto, nonostante non ci fossero in vista i GUFO e i MAGO
fossero ancora lontani. Gli scherzi ai Serpeverde, le ragazze, il
Quidditch e le lune piene riempivano ogni attimo libero dei
ragazzi. Tuttavia Peter faceva in modo di ritagliarsi il tempo di
studiare il suo libro, anche se spesso doveva rinunciare a
qualche cosa di divertente (ma si era accorto che quelle rinunce
gli davano una bellissima sensazione). Era impossibile chiamarsi
fuori dalla preparazione dei pleniluni, e dagli scherzi ai loro
nemici di sempre. Così Peter aveva rinunciato all'idea di
trovarsi una ragazza e a partecipare agli allenamenti di
Quidditch dei suoi amici.
Non era facile, ma riuscirci dava una grande soddisfazione.
Quando in Settembre aveva parlato della sua idea con i suoi
amici, loro non lo avevano preso molto sul serio. Certo, Remus
aveva commentato molto cortesemente che era davvero una "lodevole
iniziativa", beninteso, se non sottraeva tempo allo studio.
Ma Remus era sempre stato gentile. James invece aveva commentato
brevemente con un "carino, Pete", torcendo il collo per
seguire i movimenti di Costance Marvel, che sfoggiava un nuovo
sexy taglio di capelli. Sirius addirittura l'aveva preso in giro,
dicendogli che si sarebbe stufato prima ancora di cominciare.
Peter se l'era presa solo un po'.
Ma si era messo al lavoro con impegno, e a metà Ottobre, un
sabato, aveva parlato per la prima volta con Emanuelle, che
studiava da sola in sala comune.
Era stato difficile, ma la bambina era sembrata contenta, gli
aveva sorriso, e aveva riso di gusto quando Peter aveva sbagliato
completamente un segno, dicendo probabilmente qualcosa di buffo,
di cui non aveva idea. Lei l'aveva gentilmente corretto, e nei
giorni seguenti avevano davvero cominciato a parlare.
Peter teneva ancora il libro sotto quando si incontravano, ma
ormai molte parole le controllava solo "per essere sicuro".
I suoi amici si erano ricreduti sul suo impegno. Remus l'aveva
lodato più di una volta, in maniera calorosa. James aveva smesso
di fare finte scenate quando non andava a vederlo giocare a
Quidditch. Sirius non aveva detto niente, ma una sera aveva preso
di nascosto il suo libro e lo aveva stregato perchè correggesse
Peter quando non ripeteva in maniera corretta un gesto che stava
studiando. Peter sapeva che era un modo di chiedergli scusa per i
suoi dubbi.
Codaliscia era felice. Vedeva meno i suoi amici, certo, ma
sapeva di avere il loro appoggio e la lora stima. E piano piano
cominciò a considerare Emanuelle come una sorellina. La
accompagnava per i corridoi, l'aiutava a fare i compiti, come i
suoi amici facevano con lui. E ignorava le battutine sarcastiche
dei Serpeverde (e anche di altri).
Lei era stata sempre sola a scuola. Non poteva parlare con
nessuno, così non si era fatta amici della sua età. Peter
sapeva, perchè lei glielo aveva detto, di essere il suo migliore
amico.
Così gli venne naturale, a qualche giorno dalla festa,
invitare in maniera informale Emanuelle per Halloween. Era
un'idea logica. Lui non aveva una ragazza, e lei non aveva
nessun'altro con cui parlare. Em era al settimo cielo. Sirius,
James e persino Remus cercavano già da qualche giorno qualcuna
di interessante da invitare, ma per una volta a Peter non
importava cercare una ragazza carina. Lui aveva una migliore
amica.
E questo lo rendeva, forse per la prima volta, fiero di sè.
Allora, questo è il capitolo più breve (finora) della storia.
E non è che succede poi molto, però ha una sua utilità.
Volevo solo sottolineare che Emanuelle non è un personaggio
originale nel vero senso della parola, anzi, è una persona
realmente esistente, autrice di un libro bellissimo (Il Grido del
Gabbiano). Ho preso in prestito il suo nome per questa storia, e
anche qualcosa di lei (che è davvero sordomuta). Tutto il resto
è pura invenzione. Quando ho avuto l'idea avevo pensato di
cambiare il nome, però continuavo a pensare al personaggio come
Emanuelle qualunque nome provassi a darle, così è rimasto tale.
Certo il suo libro in bella mostra sulla mia libreria, di fianco
a dove scrivo, non mi ha aiutato ad essere originale. Spero che
tecnicamente si possa parlare di sconfinata ammirazione e non di
plagio.
Vista la lunghezza del capitolo credo che le risposte
occuperanno più spazio della storia stavolta. In compenso credo
che questa settimana farò un postaggio extra (cioè 3 anzichè 2)
per farmi perdonare.
Ciao a tutti!
itasil: Grazie, sono
contenta che ti piaccia e ti interessi questa storia! Allora,
temevo molto che qualcuno mi chiedesse qualcosa del genere. Ho già
progettato tutta la storia, e sono parecchi capitoli avanti a
scriverla. In tutto dovrebbero essere una quarantina di capitoli
(so che qualcuno potrebbe scappare terrorizzato...) anche se
forse accorperò alcuni di quelli più corti. Per sveltire le
cose, se ci riesco vorrei postare almeno 2 o 3 volte a settimana,
compatibilmente con il resto della mia vita... Spero di non
averti fatto paura, e ancora grazie di avermi scritto! Un bacione.
krsna3punti: Ciao! Hai
visto che tonto il nostro Sirius? Chi è causa del suo mal... il
problema ora è: tu hai capito da chi è attratto, ma lui? Ci
arriverà prima o poi? O cercherà di fare finta di nulla? Bene
bene, spero ti sia piaciuto questo nuovo capitolo sul ratto,
chissà come si legherà al resto della storia... (Se non lo so
io siamo a cavallo!) Grazie mille per il tuo appoggio e la tua
approvazione, fanno tanto bene al mio ego! Un bacione.
imooto: Sì,
decisamente hai immaginato benissimo le facce dei nostri eroi
durante il capitolo scorso. Sirius è un po' perverso, vero? Ma
in fondo sono solo fantasie, almeno per ora. Sono molto contenta
che il capitolo ti abbia divertito, io mi sono sbellicata a
leggere le tue proposte per torturare Peter! Potresti scrivere un
libro, qualcosa tipo "cento e uno modi per farla pagare a un
ratto" o qualcosa di simile. Andrebbe a ruba! Io però
vorrei una copia autografata, si può? In questo capitolo che ne
dici di Peter? E' il solito sfigato, però ha (ancora) un cuore.
Solo che mi sa che se l'è dimenticato sotto il banco l'ultimo
giorno di scuola... Mi ha fatto molto piacere che tu ti sia
immaginata i personaggi! Davvero, io ho sempre un po' paura che
non si capisca, invece tu ci hai preso in pieno! Grazie mille per
il sostegno! Un bacione.
Joy: Eh, sì, mia cara,
le avvisaglie sono state introdotte... chissà però quando
daranno frutto! Sirius è un po' tonto, infatti si è fatto un
autogol da manuale con questa trovata della pergamena. Remus mi
ha fatto un sacco ridere mentre scrivevo il capitolo, me lo
immaginavo che arrossiva ad ogni domanda. Meno male che a storia
della magia dormono tutti! Il "forse" di Remus,
bravissima che l'hai notato, è l'idea da cui è nata tutta la
storia. E' la prima immagine che mi è venuta in mente, poi tutto
il resto si sta costruendo attorno. E vuole dire molte cose.
Sirius è più diretto, è uno che vede il mondo più in bianco e
nero, per questo risponde subito "Sì" (o meglio, il
suo inconscio risponde sì.) Ma lo sai che la storia della
pergamena è quasi autobiografica? Cioè, mi spiego meglio: a
scuola con alcuni amici facevamo un gioco tipo quello di Sirius,
solo che non potevamo sapere se tutti rispondevano sinceramente,
allora mi ricordo che più di una volta ho pensato che avrei
voluto qualcosa di simile... Poi ho conosciuto Harry Potter, i
Malandrini e... ecco qua! Ma non solo la pergamena è
autobiografica: anche la storia del cuscino! Quando ho traslocato
ho trovato dentro una cucitura scucita del cuscino una vecchia
"lettera d'amore" di quando avevo tipo undici anni!
Certo che non ho pensato che magari una pergamena è un po' più
grande e scomoda... ops! Va be', parliamo di maghi, passatemela!
Grazie mille, come al solito (ormai sarai a 6000... perchè non
me le risparmio queste cavolate?), mi fa sempre tanto piacere
sentirti! Un bacione grande.
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Capitolo 7 *** L'idea geniale ***
L'idea geniale
L'idea geniale
29 Ottobre 1976
Quella sera Remus ebbe la fortissima tentazione di sbirciare
se in Sala Comune ci fosse Sirius prima di entrare. Così, solo
per prepararsi spiritualmente. O magari per fare un salto in
Biblioteca... Non è che volesse evitare Sirius, assolutamente.
Solo che negli ultimi tre giorni il suo amico l'aveva, per così
dire, leggermente soffocato con l'impellente necessità
irrinunciabile di trovargli una ragazza per la festa di Halloween.
Che, bisogna sottolinearlo, non era ufficialmente una festa ad
invito. Solo che dopo il banchetto erano previsti un po' di
balli, e molti decidevano di andarci in coppia.
Lui ne avrebbe fatto volentieri a meno. Non che non gli
piacessero le ragazze. Ma essere un Malandrino e un Prefetto
significava già attirare un discreto numero di possibili
partenr, e tendenzialmente Remus si limitava ad accettare ogni
tanto le offerte di qualcuna che gli sembrasse carina. Non vedeva
motivo di andarsele a cercare.
Ma Sirius sì. Era venuto fuori che quel matto si era
ripromesso di non andare alla festa accompagnato se non avesse
trovato una donna anche per Remus. Siri aveva ogni tanto di
questi pensieri gentili, ma ancora una volta Remus non lo capiva.
Sarebbe stato più carino nei suoi confronti che smettesse di
raccontare in giro come gli aveva vomitato sul pigiama la notte
del ritorno. O che decidesse una buona volta di farsi da solo i
compiti di storia della magia, senza far sparire i suoi appunti
ogni dieci minuti.
Invece nulla, Sirius era immancabilmente privo di buon gusto
nelle sue gentilezze.
Remus aveva appena deciso di tornare in biblioteca (in fondo
erano solo le nove, poteva stare in giro ancora un'ora) per
finire la mappa di Astronomia per la settimana successiva, quando
si rese conto che i suoi appunti erano spariti. Fantastico.
L'unico compito che gli rimaneva da fare, e qualcuno, qualcuno
che si trasformava in un grosso cane nero, con tutta probabilità
aveva i suoi appunti.
-Rem! Ho avuto un'idea geniale!-
L'urlo di Sirius gli sarebbe costato almeno 10 punti per
Griffondoro se ci fosse stato un Prefetto in zona.
Fortunatamente, l'unico Prefetto a portata d'orecchio aveva
appena perso dieci anni di vita, e non ebbe la presenza di
spirito di far valere la sua autorità.
Sirius ansimava, come se avesse corso.
-Ti ho ceracato in Biblioteca, ma Madama Pince mi ha detto che
eri già andato via.-
-Volevi ridarmi i miei appunti di Astronomia?-
-Oh, te ne sei accorto? Volevo rimetterteli nella borsa.-
-Sirius, quante volte ti ho detto di chiedermeli prima? Mi sta
bene che usi i miei appunti, ma mi piace sapere dove sono.-
-Scusa.-
-Dai, non fare quella faccia! Non me la sono presa!-
Remus cercava senza risultati di convincersi che non stava
cercando di evitare che Sirius parlasse della sua "idea
geniale". Le idee geniali di Sirius erano sempre pericolose.
-Lo sapevo! E comunque ho trovato il modo di farmi perdonare
qualunque cosa. Anche il mio fallimento come creatore di coppie.
Vedrai che idea che ho avuto! Mi perdonerai persino di averti
rubato gli appunti...-
-Ti ho già detto che non sono arrabbiato!- lo interruppe
Remus.
-... di Trasfigurazione al secondo anno, quando hai preso la
tua unica "S"!-
-Sirius!-
L'aveva sempre saputo che era stato lui! Solo che non aveva le
prove. Voleva urlargli dietro qualcosa, ma il suo amico era già
sparito in direzione dei dormitori, e a Remus non restò altro da
fare che sospirare e seguire Felpato, preparandosi alla sua idea
geniale.
-------------------------
Remus era sinceramente stupito. Lui e Sirius erano seduti sul
letto di James, dividendosi una cioccorana, e l'idea geniale era
stata esposta. E non era nulla di potenzialmente letale, nè di
illegale, e neppure di sgradevole.
Anzi, era un'idea semplice e carina, e per quanto la
sviscerasse, Remus non era capace di trovare una fregatura.
Sirius aveva pensato che, siccome entrambi non avevano una
ragazza, e neppure James (che aveva rotto da due giorni con
Constance Marvel), e siccome Peter faceva da accompagnatore alla
sua Gabbianella, non aveva senso che i Malandrini partecipassero
alle danze dopo il banchetto. La proposta era quella di
organizzare un Pigiama-Party Babbano nella loro stanza. Sirius si
era anche già organizzato.
Aveva chiesto a Lily il suo stereo Babbano e le sue cassette,
e la ragazza aveva accettato. James aveva approvato l'idea, e
anche Peter e Emanuelle li avrebbero raggiunti dopo. Steven
Light, del settimo anno, si era offerto di fornire Pop Corn e
altri Snack Babbani (i suoi avevano un bar Babbano a Dover).
Sirius aveva persino chiesto il permesso alla McGranitt (usando
il nome di Remus, ma su questo si poteva soprassedere), che
l'aveva accordato a condizione che non ci fossero più di
venticinque persone, e che la festa finisse entro mezzanotte.
Sirius aveva contrattato fino all'una.
Insomma, tutto nelle regole. Era palese che Sirius aveva fatto
di tutto perchè l'idea fosse a misura di Remus, e lui gli era
grato per questo. E si convinse ad accettare.
-Allora? Che ne dici?-
Sirius lo guardava speranzoso.
-Be', Felpato, è un'idea...-
La faccia di Sirius ricordava troppo quella di un bambino che
chiede un nuovo giocattolo! Remus non potè evitare di sorridere.
-...davvero bella.-
-Vuol dire che la facciamo?-
-Vuol dire di sì!-
-Anche se ho dovuto usare il tuo nome? Non ti sei offeso? La
McG non avrebbe mai dato l'OK se avesse pensato che il
responsabile ero io!-
-Va bene.-
Sirius lo abbracciò di slancio. Sembrava entusiata, e Remus
dovette ammettere che la sua allegria era contagiosa.
James trovò i suoi amici seduti sul suo letto, due ore dopo,
impegnati a completare la lista degli invitati.
Rieccomi qua, in anticipo come promesso. Bene bene, che cosa
stanno combinando i Malandrini? Una controfesta di Halloween?
Mmmm... chissà cosa succederà!
Volevo prevenire tutti quelli che mi diranno "Ma Minerva
McGranitt è completamente impazzita?". Lo so che nessuna
capocasa sana di mente darebbe l'autorizzaione per una festa
clandestina. Però leggendo il Prigioniero di Azkaban mi sono
fatta l'idea che avesse un po' un debole per Sirius e James. Per
una volta si è lasciata convincere, diciamo.
Bene, premesso questo, veniamo alla luce della mia vita, le
risposte alle anime belle che usano il loro prezioso tempo per
recensire.
Joy: Ciao carissima! Non ti preoccupare per
la scorsa recensione, perchè 1) Non era indegna, assolutamente!
Anzi, era azzeccata come al solito. 2) Farti beccare al lavoro
mentre leggi fanfic deve essere davvero imbarazzante. Non potrei
immaginare il colore della mia faccia se succedesse a me. Ti
capisco. Sono contenta di che le note servano, in fondo mi piace
spiegare da cosa nascono le idee. Anche perchè moltissime cose
che scrivo sono traslate dall'esperienza personale. E mi fa molto
piacere che non scandalizzi l'idea che io abbia usato un altro
personaggio. Avevo un po' paura che non risultasse appropriato.
Peter è un po' strano, vero? Delle volte mi chiedo se non sia un
po' OOC, ma infondo ha 16 anni, e ha abbondantemente il tempo di
peggiorare dopo. Perchè sapevo che avresti notato il gesto di
Sirius? Lo sapevo, lo sapevo! Sei un mito! Il ragionamento è
esattamente quello, ho pensato proprio la stessa cosa. Sirius non
poteva scusarsi, non sarebbe stato da lui. Però il mio Sirius (nel
senso di quello che descrivo io) è tendenzialmente buono, quindi
qualcosa doveva fare, anche senza passare sopra il suo orgoglio.
James e Remus sono leggermente marginali nello scorso capitolo,
però in questo Remus viene fuori abbastanza (soprattutto è
sobrio). Grazie mille del commento, come al solito mi hai fatto
un grande piacere. Un bacione.
imooto: Devo ammettere che quando ho visto
che mi avevi scritto ho avuto un attimo di puro e assoluto
terrore. Ho temuto di diventare la cavia di qualche esperimento
insieme al ratto, visto che l'ho un po' imbottito di buoni
sentimenti. Ma per mia fortuna mi hai fatto intendere che ancora
non mi ucciderai. In questo capitolo non c'è Peter, non c'è
proprio per nulla, in effetti lo rivedremo solo nel decimo
capitolo, quindi per un po' niente rattacci in giro. Per quanto
riguarda il libro, lo slogan è splendido, sono sicura che
diventerà un Best-Seller in pochissimo tempo. Forse ancora più
famoso di Harry Potter. Senti, ma perchè non ci scrivi davvero
una fic sopra? Se ti viene l'ispirazione (e non puoi dire che non
ti viene, visto che hai ancora l'olio sul fuoco), io la leggo di
sicuro! E anche tanti altri. Grazie mille del commento. Un
bacione.
Agartha: Ciao! Sì, sto correndo un po' nel
postare, ma la realtà è che questa storia mi sta riuscendo
mooolto luuunga, e non vorrei morire di vecchiaia prima di averla
finita. Non ti preoccupare se commenti solo ogni tanto, ogni
volta che lo fai fa tantissimo piacere! Ma non deve essere una
schiavitù! Allora, sul capitolo 5: Sirius è un genio a darsi la
zappa sui piedi da solo, no? Invece è un po' più scarso sulle
riflessioni, infatti come hai visto in questo capitolo non si fa
poi molti problemi. Remus io lo vedo abbastanza ambiguo, nel
senso che non è sicuro di quello che sente neanche sotto
incantesimo di verità. Ma del resto è nella sua natura essere
in qualche modo "duale", no? Quindi risponde forse.
Sirius invece è più diretto, non ha le mezze misure. Risponde Sì.
Il più è che si renda conto di cosa implica il suo sì. Vedremo
in futuro cosa provocheranno queste risposte. Sul capitolo 6:
Peter è dolce, senza dubbio. Però sta vivendo questo legame che
si crea in maniera egoista. Lo fa sentire bene. E' un po' il
classico inghippo del volontariato, che fa spesso meglio a chi lo
fa che a chi lo riceve. E se Emanuelle si aprisse agli altri...
be' la sua reazione è imprevedibile. Infine, grazie mille per i
complimenti! Ancora sono arrossita! Meno male che non mi vede
nessuno... Un bacione.
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Capitolo 8 *** La festa ***
La festa
La festa
31 Ottobre 1976
Il Pigiama Party Babbano stava riuscendo una meraviglia. James
aveva perso di vista Remus e Sirius già da un po', e Peter non
sarebbe arrivato ancora per un pezzo.
In compenso Carlisia Weikman gli ronzava intorno dall'inizio
della serata.
La Weikman era davvero carina, anche per gli standard di
Sirius.
Indossava una sottoveste nera, di seta, ed era truccata. Era
un po' la star della festa. In fondo, tutte le altre ragazze
presenti avevano preso sul serio l'invito a presentarsi in
pigiama. Due del quinto anno (James non si ricordava i nomi) se
ne stavano in un angolo, con delle buffe camicie da notte a fiori.
Non erano assolutamente sexy.
Ma la più divertente era Lily Evans. Aveva un pigiama un po'
abbondante, rosa e decorato con dei coniglietti che facevano le
boccacce. Una parte di James avrebbe voluto che fosse lei ad
indossare la sottoveste di Carlisia. Un'altra, piccola, parte si
stupiva di come potessero essere sexy i coniglietti.
James la mise a tacere mentre Carlisia gli si avvicinava e, in
silenzio, gli offriva un bicchiere di un alcolico Babbano.
Sirius e Steve Light avevano reperito il meglio delle bevande
per quella festa. C'erano dolci e salatini Babbani, certo, ma la
vera novità era quel liquore chiamato "Vodka", che si
sposava benissimo con i succhi di frutta. Tutti ne stavano
consumando a litri (tranne forse la Evans).
James bevve una bella sorsata dal bicchiere, rivolgendo alla
Weikman un sorriso a metà di ringraziamento, a metà di
seduzione.
Al secondo sorso, James realizzò che quella roba andava alla
testa che era un piacere, visto che non era abituato.
Al terzo sorso, Carlisia era già seduta sulle sue ginocchia.
A quel punto non ci volle molto perchè la sua lingua si
ritrovasse nella bocca di lei.
Andarono avanti per qualche minuto, alternando i baci alla
vodka, un po' ridendo e un po' seducendosi a vicenda.
Lei ebbe il buon gusto di non fare paragoni con Sirius.
James stava quasi per proporle di spostarsi in un luogo
appartato, quando con un rumore infernale la musica si interruppe.
James realizzò che qualcuno doveva aver fatto cadere lo stereo
di Lily, alle sue spalle, fracassandolo. Quasi non voleva girarsi.
Era compito suo badare che nessun'altro si avvicinasse allo
stereo. La Evans avrebbe voluto la sua testa.
Tuttavia si voltò. E rimase allibito. Davanti a lui Lily lo
stava fissando con gli occhi sgranati (c'era forse una punta di
delusione? James non seppe dirlo.). Ai suoi piedi, lo stereo in
mille pezzi.
Per un attimo il pensiero di James fu che lei non poteva
arrabbiarsi con lui, se era stata lei a farlo cadere.
Ma un secondo dopo, Lily era arrossita furiosamente, era
scappata, e prima di rendersene conto, James l'aveva seguita
fuori dalla stanza.
Subito si diede del coglione, mentre percorreva il corridoio
che portava alle scale del dormitorio femminile. Cosa pensava di
dirle se l'avesse ripresa?
Non lo sapeva, ma intanto correva a testa bassa, sperando di
raggiungerla prima che arrivasse alle scale. Per una frazione di
secondo, percepì più che vedere la coppietta che si
sbaciucchiava in una nicchia del corridoio.
Ma non fece in tempo a deviare. Sbattè violentemente contro
il ragazzo, che staccandosi leggermente dalla sua compagna, era
finito sulla sua traiettoria. Volarono per terra.
Quando alzò lo sguardo, Remus lo guardava con gli occhi
spalancati, appoggiato al muro. Eppure...
In un attimo, realizzò che il ragazzo su cui era franato era
Sirius. E non c'era nessun'altro nel corridoio. Lui era sicuro di
aver visto una coppietta. Un angolino malizioso del suo cervello
aveva anche pensato che si stavano dando da fare. Li aveva visti
per un attimo, ma era sicuro: aveva travolto due che si stavano
baciando. E quei due erano Sirius e Remus, i suoi migliori amici.
Remus sussultò, come se tornasse in sè in quel momento. Si
mise una mano sulla bocca, e scappò via senza fiatare.
Sirius si era appena ripreso dalla caduta. James vide il suo
migliore amico scuotere la testa come per schiarirsela. Poi
Sirius guardò il punto dove poco prima stava Remus.
-Lunastorta...- sussurrò.
James incerto, azzardò un timido -Sirius?-
Ma il suo amico si alzò improvvisamente.
-J...James, io...- balbettò, poi si interruppe e corse via,
verso la Sala Comune, nella stessa direzione di Remus. James si
diede un pizzicotto, convinto di stare sognando nonostante la
sgradevole sensazione di dolore al ginocchio, che aveva sbattuto
cadendo.
Non poteva credere ai suoi occhi. Remus e Sirius. I suoi amici.
Loro sembravano ancora più straniti di lui.
La voce severa della McGranitt, che dalla sala comune urlava a
tutti che mancavano 10 minuti all'ora di fine della festa, lo
riscosse. Era rimasto seduto a terra per almeno mezz'ora, Lily
completamente dimenticata, con in testa quell'immagine strana e
anche vagamente sensuale dei suoi amici intenti a baciarsi.
QUESTA NON VE L'ASPETTAVATE, VERO?
Non vi avevo preparati. Non si capiva che sarebbe successo così
presto! (O si capiva? Ma come, se quando l'ho scritto non l'avevo
deciso ancora nemmeno io!)
Ma poi cos'è successo? James ha visto... ma cosa? Ma come? Ma
perchè?
Le risposte a queste e ad altre domande, nel prossimo capitolo:
"Ieri sera...". Titolo emblematico, no?
Ora veniamo ai miei tesori, coloro che sostengono la mia
voglia di scrivere.
krsna3punti: Ciao! Hai visto che velocità la
volta scorsa? Mi fa piacere che ti piaccia Peter in versione
fratello maggiore. In effetti, sono sempre contenta quando
qualcuno apprezza Peter, anche se io per prima in generale lo
odio (ma io non ho mai detto di essere normale!) Il libro di
Emanuelle te lo consiglio sicuramente, io l'ho letto tre volte,
ed è davvero bello e molto toccante. Per quanto riguarda invece
la McGonagal sono decisamente del tuo stesso parere! Poi io
l'adoro come personaggio, nel mio cuore ha un posto subito dopo i
Malandrini, quindi non posso assolutamente fare a meno di farla
risultare buona. E' più forte di me. E veniamo alla domanda
spinosa: cosa significa il "forse" di Remus? Già,
bella questione. Significa molte cose. Intanto che è confuso al
riguardo. Remus è una persona strana, ovviamente, e
eccessivamente controllata. Ha almeno due distinte personalità
dentro di lui, anche ammettendo che una venga fuori solo sotto la
luna piena. Ma questo in qualche modo si riflette sempre su di
lui, e come minimo gli crea confusione. Non credo di essere stata
molto chiara, vero? Be', mettiamola così: Sirius alla stessa
domanda risponde in modo inconscio: il suo inconscio dice "Sì",
e non importa se lui non l'ha mai ammesso o non se ne è mai reso
conto. Ma Remus ha almeno due inconsci, quello da ragazzo e
quello da lupo, e questo compilica notevolmente le cose. E poi è
abbastanza immaturo dal punto di vista sentimentale (nel capitolo
scorso dice che si limita ad accettare ogni tanto le offerte di
qualche ragazza carina). Gli altri almeno scelgono le loro
ragazze in qualche modo. E, per concludere la disquisizione, non
è assolutamente detto che la pergamena funzionasse su Remus. JKR
ha detto che il Veritaserum non è assolutamente sicuro (e qui
parliamo di un incantesimo molto meno potente). Su James
funziona, ma Remus? Pensa se qualcuno gli avesse chiesto "hai
mai voluto uccidere qualcuno". Chi avrebbe risposto, Remus o
il lupo? Scusa se ho divagato tanto su questa domanda, ma volevo
essere chiara il più possibile. Grazie per l'incoraggiamento e
per i complimenti, anche da parte del mio ego. Un bacione.
Alexis McGranitt: Ciao e benvenuta! Grazie
mille per i complimenti! Soprattutto mi fa piacere che piaccia
Peter, in fondo è solo un ragazzo ancora, e per quanto tutti noi
lo odiamo, doveva avere qualcosa di buono, se no non sarebbe
stato un Malandrino! Ma davvero l'hai letta tutta in una volta?
Complimenti per la pazienza! Grazie del commento, e spero di
risentirti presto! Un bacione!
imooto: Allora, che ne dici? E' successo
qualche "inumano casino" alla festa o no? Te lo
aspettavi? Ti è piaciuto questo capitolo? Ma non dovrei
rispondere io alle domande invece di farle? Bha! Allora, io sto
tenendo d'occhio le fic, e appena vedrò scritto "1001 modi..."
mi precipiterò a leggere, anche se dovesse essere "1001
modi di annoiare con una fanfic" di Pinco Pallino (però in
quel caso ci rimarrò male. Io volglio leggere la tua storia, non
quella di Pinco Pallino, con tutto il rispetto.) E anche per le
altre idee che hai in cantiere, non vedo l'ora di leggerle!
Grazie per i complimenti, spero che questo capitolo sia + o -
all'altezza delle tue aspettative. Un bacione.
itasil: Allora non sei fuggita a gambe levate!
Non sai che piacere mi faccia che tu non sia terrorizzata dalla
lunghezza della storia, perchè ad essere sincera io sì. Come
vedi la lunghezza dei capitoli è abbastanza variabile, ma se ne
metto uno molto corto poi aggiorno più velocemente, promesso!
Peter sta davvero avendo successo e ne sono molto contenta. Anche
a me viene da chiedermi quanto sia questo Peter in linea con
quello che farà dopo, posso solo dire che è ancora molto
giovane, e c'è tempo per elaborare rancore e tradimento. Ma se
James e Sirius si fidano di lui come Custode Segreto, vuol dire
che si merita la fiducia, o almeno che a loro sembra così. Dici
che Peter è sensibile, ed è vero, ma a volte le persone più
sensibili sono quelle più facili da ferire, anche senza volerlo.
Ma passiamo agli altri protagonisti. Allora, mi par di capire che
ti piace Sirius? Siamo almeno in due, è il mio personaggio
preferito. E come vedi in questo capitolo si smuove qualcosa, no?
Anche se vediamo attraverso gli occhi di James. Nel prossimo
tornerà Sirius, che cercherà di spiegarsi e di spiegarci cos'è
successo. Grazie mille e un bacione.
Agartha: Ciao carissima! Allora, su Remus hai
assolutamente ragione, anzi, secondo me nel tentativo di negare
l'istinto del lupo che è in lui, sta cercando di negare anche il
suo proprio istinto, e qui sta il problema. Anche se mi sa che in
questo capitolo un po' d'istinto da qualche parte l'ha tirato
fuori, ma ci vorrà ancora un po' per sapere lui cosa ne pensa. E
Peter ha davvero un cuore, ma io del resto l'ho sempre visto come
uno che doveva essere un buon amico, perchè altrimenti si
sarebbero fidati di lui? Ma veniamo alla recensione dello scorso
capitolo, ti giuro, mi hai fatto luccicare gli occhi! Sono così
felice che ti piaccia come descrivo i personaggi! Davvero, mi hai
fatto dei complimenti bellissimi, sono commossa! Spero che questo
capitolo non ti deluderà, perchè davvero ogni volta che rileggo
le cose meravigliose che mi hai scritto mi viene voglia di
scrivere ancora e ancora, e questo è davvero bellissimo! Grazie
tantissimo, davvero, mi hai reso felice. Un bacione enorme.
-Fairyangel-: Ti prego, io voglio sapere come
avete fatto a fare una foto di classe con cadavere! I miei
professori erano così simpatici che non ce le facevano neanche
fare le foto di classe! Un funerale addirittura... dovevate
essere davvero molto convincenti, almeno quanto i nostri
Malandrini. Come vedi la tua impressione sulla festa era giusta,
qualcosa è successo, ma la domanda è: che cosa significa? Mi sa
che la curiosità in merito deve aspettare fino al prossimo
capitolo. Intanto James è sconvolto. Per le reazioni degli altri...vedremo!
Grazie mille e un bacione.
Joy: Eccoti qua! Allora, cosa ne dici del
festino? Mica male come casino, no? Nel prossimo capitolo si
spiegheranno molte più cose su cosa è successo davvero. Mi è
piaciuta un sacco la tua riflessione su Sirius e Remus, non mi
ero mai soffermata a pensare a quanto la loro differenza li leghi...
è vero, è proprio così, Sirius è completamente istintivo e
questo impedisce a Remus di diregliene quattro, per usare
un'espressione tua. Si vogliono bene proprio perchè sono
diversi, completamente. Certo che l'amicizia è una strana cosa
vero? Verrebbe da dire che due così diversi non si sopportino,
invece hanno un legame così profondo. Le tue parole mi stanno
facendo considerare un sacco di cose, quindi non stupirti se in
futuro troverai qualche eco in questa storia, perchè mi sono
accorta di essere sempre stata dell'idea che il loro rapporto sia
così, senza essermene mai accorta. Una frase terribilmente
incasinata e sintatticamente mostruosa per dirti GRAZIE, perchè
leggendo i tuoi commenti spessissimo riesco ad entrare meglio
dentro ai personaggi, e mi fai riflettere su sfacettature che mi
aiutano tantissimo ad andare avanti con la storia. Grazie di
esserci sempre. Un bacione grande grande.
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Capitolo 9 *** Ieri sera... ***
Ieri sera...
Ieri sera...
1 Novembre 1976
-Merlino!-
Sirius si svegliò di colpo, come se avesse avuto un incubo.
Lentamente si mise a sedere sul letto e si guardò attorno. Il
dormitorio era vuoto, e ridotto in condizioni pietose. Bottiglie
vuote, cartacce e cicche di sigaretta insozzavano il pavimento.
In un angolo, lo stereo della Evans era in mille pezzi.
Confusamente, Sirius fu felice che il prezioso oggetto fosse
stato affidato alla custodia di Ramoso, e non alla sua. La Evans
incavolata era davvero temibile.
I suoi amici non c'erano. Dovevano essere già scesi a
colazione (o a pranzo). Per un attimo, Sirius istintivamente ne
fu felice. Non si sentiva ancora pronto per le spiegazioni.
Questo pensiero lo sorprese. Spiegazioni? Cosa doveva
spiegare? Aveva la confusa sensazione che la sera prima fosse
successo qualcosa di strano. Ma in quel momento non si ricordava
cosa. Però era stata quella sensazione, una leggera morsa allo
stomaco che era un misto di eccitazione e vergogna, a svegliarlo.
Tornò con la mente alla notte appena trascorsa.
Si ricordava chiaramente l'inizio della serata. Il banchetto,
poi la festa in dormitorio.
Aveva preparato tutto con cura. Alcuni tavoli sistemati vicino
alle pareti traboccavano di cibi e bevande Babbani. Al centro
della stanza, James aveva spostato i letti per lasciare il posto
a chi avesse voluto ballare.
La vodka, il liquore Babbano fornito da Steve, era davvero
buona. Sirius ne aveva già bevuto un bicchiere quando Remus gli
si era avvicinato, l'espressione corrucciata. Aveva un pigiama
rattoppato e leggermente liso, in netto contrasto con quello di
seta di Sirius. Quella storia del pigiama era stata una sua
trovata, e Sirius si vergognò ricordando di aver pensato che se
a Lunastorta piaceva tanto come idea, avrebbe potuto chiedergli
in prestito un indumento più presentabile. La sera prima quel
pensiero non gli era sembrato così insultante.
Ma Remus non gli si era avvicinato per discutere di
abbigliamento. Aveva un bicchiere in mano, le guance rosse, e
guardandolo bene Sirius si era reso conto che doveva essere
arrabbiato, e parecchio, per qualcosa di cui lui non aveva idea.
Quando Remus si era fermato di fronte a lui, gli aveva
lanciato un'occhiata che aveva fatto capire a Sirius di essere il
colpevole dell'irritazione del suo amico.
Le parole di Remus, urlate per superare la musica alta,
avevano confermato i suoi sospetti.
-Sei proprio stronzo, Sirius.-
L'interpellato aveva fatto una faccia stranita.
-Perchè? Cosa ho fatto di male stavolta?-
-Lo chiedi anche? Hai organizzato una festa sotto la mia
responsabilità, e hai portato un sacco di alcol!-
Sirius non vedeva esattamente dove stava il problema.
Lunastorta non era certo astemio!
-E ovviamente- proseguì Remus -ti sei guardato bene dal
dirmelo prima. Sapevi benissimo che ti avrei detto di no, e sei
stato zitto apposta!-
Improvvisamente, Sirius si rese conto che Remus aveva
ragione. Lui aveva dato per scontato che ci sarebbe stato da bere.
Ma dal punto di vista di Remus, sembrava che fosse una cosa fatta
alle sue spalle. Lunastorta intanto proseguiva imperterrito ad
urlare la sua tirata all'orecchio di Sirius.
-Ma ci pensi, se la McGranitt venisse a controllare?
Troverebbe tutti ubriachi, e ovviamente la colpa sarebbe mia!-
Sirius si sentì in dovere di scusarsi.
-Accidenti, scusa Rem, non ci ho proprio pensato.-
-Non attacca, Sirius. L'hai fatto apposta. Sapevo che sei
un maledetto casinista, ma non credevo che fossi così sleale!-
A quel punto, Sirius si era incazzato. Ed era ferito dalle
parole di Remus.
-Davvero pensi questo? Perchè se è così, sei proprio
idiota! Non l'ho fatto apposta, ma se non ci vuoi credere peggio
per te! Non sprecherò tempo a scusarmi!-
Così la ramanzina si era trasformata in un vero e proprio
litigio. Sirius e Remus si erano allontanati l'uno dall'altro,
arrabbiati.
Sirius provava una sgradevole sensazione al ricordo della
discussione. Lui odiava litigare con Lunastorta. Con James in
genere ci si azzuffava un po' per delle sciocchezze, poi amici
come prima. Ma Remus si arrabbiava solo per le cose che riteneva
importanti, e Sirius si sentiva sempre in colpa quando litigava
con lui.
Tuttavia, la serata non poteva essere finita così. Anche se
le ore successive erano ancora nebulose, Sirius si conosceva
abbastanza da sapere che non riusciva a restare a lungo irritato,
soprattutto con Lunastorta.
Per un paio d'ore Sirius aveva girovagato per la stanza,
chiacchierando con parecchi Griffondoro, bevendo l'ottima Vodka
con il succo d'arancia, osservando come Carlisia Weikman si
metteva in mostra per farsi notare da Ramoso. Ma non si stava
davvero divertendo. In realtà, continuava a ripensare alle
parole di Remus. Si sentiva in colpa per aver creato quel casino.
E inoltre aveva avuto una reazione spropositata, aveva trattato
male Lunastorta quando palesemente la colpa era sua. Odiava
l'idea che il suo amico pensasse che lui aveva voluto
imbrogliarlo.
Lo aveva tenuto d'occhio durante la festa, anche se di
nascosto. Remus aveva bevuto parecchio, e si era mostrato allegro
e disponibile con tutti gli ospiti. Ma era teso e Sirius lo
vedeva bene.
Verso mezzanotte, aveva deciso di andargli a chiedere
scusa. Ma Remus aveva parlato per primo non appena lui si era
avvicinato.
-Mi dispiace, ho esagerato.-
-No, scusami tu. Non avrei dovuto urlarti addosso.-
Remus aveva fatto un leggero sorriso, un po' a disagio.
-E' difficile non urlare con tutta questa confusione.
Andiamo a parlare in corridoio?-
-Ok.-
Erano usciti. Sirius si ricordava chiaramente il corridoio
semibuio, e l'andatura leggermente barcollante di Remus, che
doveva aver bevuto abbastanza. Lui stesso era leggermente
ubriaco, e probabilmente per quel motivo i ricordi della serata
erano così lenti a tornargli.
In corridoio si erano spiegati. Sirius aveva ammesso che
l'alcol era stata una cattiva idea, ma aveva ribadito la sua
buona fede. Remus gli aveva creduto, e si era scusato per averlo
aggredito. La tensione si era alleggerita in fretta.
-Scusami per averti detto che sei sleale. Non lo penso.-
-No, scusami tu per averti dato dell'idiota.-
-No, è colpa mia.-
-Non dire stupidaggini, Rem.-
C'era stato un attimo di silenzio.
-Sembriamo proprio scemi, Siri.-
-Hai ragione.-
Avevano riso. Ora che tutto era a posto, la cosa più
logica sarebbe stata rientrare a godersi il resto della festa.
Invece erano rimasti qualche minuto a chiacchierare, sollevati
dal silenzio del corridoio in contrasto con il chiasso che veniva
dal dormitorio.
Una normale chiacchierata tra amici, fino a che Remus non
aveva fatto una domanda strana.
-Certe cose non cambiano mai, vero?-
-Che vuoi dire?-
-Che siamo sempre i soliti. Litighiamo per delle
sciocchezze, parliamo troppo e facciamo la pace in due minuti.-
-Dici che siamo prevedibili?-
-Terribilmente, Felpato.-
-Io non voglio essere noioso.-
-Non sei noioso, solo che ormai ti conosco bene. E'
difficile che tu mi stupisca.-
Remus non lo aveva detto per ferirlo, ma per Sirius
un'affermazione simile era insultante e aveva vagamente il sapore
di una sfida. In un secondo, un pensiero gli aveva attraversato
la mente, e con il supporto dell'alcol che gli aveva dato
coraggio, Sirius aveva deciso di metterlo in pratica.
-Scommettiamo, Lunastorta?- aveva detto con un sorriso che
non prometteva nulla di buono, avvicinandosi al suo amico...
-Merlino!-
Nella stanza piena di sole, il ricordo della sera prima aveva
fatto scattare in piedi Sirius. Ora era tutto chiaro. Sembrava
così incredibile. Eppure era solo quello che era successo.
In quel momento Sirius aveva davvero spento il cervello.
Sotto la voglia di stupire e lasciare per una volta senza parole
il suo amico, Sirius riconobbe una certa curiosità e anche il
brivido intossicante di infrangere un nuovo tabù.
Aveva baciato Remus.
Semplicemente, si era avvicinato lentamente e aveva
appoggiato le labbra sulle sue. Aveva chiuso gli occhi e aveva
sperato di non prendersi una sberla troppo forte.
Ma dopo qualche secondo nessuno lo aveva picchiato e la
sua bocca era ancora su quella del suo amico. E Remus rispondeva.
Sirius sentiva chiaramente l'odore della vodka nel suo respiro,
ma la sensazione era nel complesso piacevole. Esattamente come
baciare una ragazza, solo che Rem aveva la pelle del viso
leggermente più ruvida, per via della barba, ed era uno dei suoi
migliori amici.
Era meglio di una ragazza. A Sirius non era mai importato
molto delle ragazze con cui usciva, invece a Remus voleva bene.
Inoltre, il suo amico baciava decisamente in maniera diversa da
qualunque ragazza che Sirius conoscesse, probabilmente perchè
era un uomo. Remus si comportava come se volesse il controllo, ma
anche Sirius cercava istintivamente di condurre il bacio, e
questo aveva reso il tutto molto caldo. Sembrava quasi una lotta
silenziosa per la supremazia.
Fu solo quando realizzò questo pensiero che Sirius si
accorse che si stavano baciando già da diversi minuti. E che si
erano spinti molto più in là del punto in cui lui aveva pensato
di arrivare. Non aveva idea di chi avesse per primo approfondito
il bacio, ma scoprì che non gli importava. Baciare Lunastorta
era decisamente piacevole, e tutto sommato Sirius non ci vedeva
nulla di male.
Sirius diventava sempre più rosso man mano che ci ripensava.
Nulla di male, ma certo! Aveva solo ficcato la lingua in bocca al
suo migliore amico! Cosa ci può essere di male nel rischiare una
bella amicizia per dieci minuti (ad essere sinceri, doveva essere
stato un po' di più) di scambio di saliva? Cazzo, doveva
assolutamente parlare con Remus.
Anche se, in tutta sincerità, Remus gli era sembrato molto
sereno. Quando Sirius si era staccato la prima volta, lui gli
aveva sorriso leggermente, aveva alzato le spalle come a dire
"perchè no?", poi l'aveva baciato di nuovo. Sirius
sperò che fosse un chiaro segno che non lo avrebbe ucciso quel
giorno.
Si trovò suo malgrado a ripensare alle sensazioni di quel
bacio, ma anche dopo ore continuava a pensare che fosse stata
un'eperienza piacevole e a non trovarci nulla di disgustoso. E in
tutta franchezza, non vedeva come l'accaduto avrebbe potuto
incrinare il suo rapporto con Rem, se si fossero chiariti. Era
stata un'esperienza nuova ed eccitante. Tuttavia non aveva certo
intenzione di saltare di nuovo addosso a Lunastorta! E sapeva che
per il suo amico era più o meno la stessa cosa. Dopo tutto lo
conosceva bene, no?
Un altro paio di maniche era James. James? O cavolo! Sirius
aveva appena realizzato esattamente chi aveva posto fine
al loro momento di "pazzia". Cosa cavolo doveva dire
adesso a James?
Be', pensò Sirius, Ramoso capirà. Lui capisce
sempre, e poi sa bene che da un po' sono in cerca di emozioni
nuove. Basta che gli spieghi bene tutti i miei ragionamenti, e
che lo rassicuri che il mio rapporto con Rem non cambierà per
questo.
James non sarà certo un problema.
Ecco qua. Delusi? La spiegazione di tutto.
Niente grande amore, sorry. Un po' d'alcol, una frase
provocatoria e due adolescenti in cerca di novità.
Non mi picchiate, per favore. Io ve l'avevo detto che era
successo tutto quasi per caso!
E poi la storia è ben lontana dall'essere finita. Le
implicazioni di questa cosa saranno molte, alcune (secondo me)
totalmente imprevedibili.
Ed ora, cari il miei due lettori, eccoci alla parte che
preferisco. Se Manzoni avesse avuto dei commentatori splendidi
come voi, i Promessi Sposi sarebbero stati moolto più lunghi.
itasil: Sono davvero
felice di averti sorpresa e ancora di più di averti sorpresa
piacevolmente! Mi piace un sacco che tu mi dica che questa storia
ti piace un sacco! A parte gli scherzi, è veramente una
soddisfazione leggere dei commenti come i tuoi. Spero di non aver
aspettato troppo prima di pubblicare questo capitolo, ma volevo
creare un po' di suspance... Brava che hai notato il piccolo
dettaglio della confusione, mi sa che questo capitolo non giunge
del tutto inaspettato, quindi. Sono confusi i nostri Malandrini...
E questo, ti assicuro, mi diverte molto. Per quanto riguarda la
storia, giuro solennemente (di non avere buone intenzioni) di
finirla. Mi sono data una tabella di marcia molto rigorosa, e
ovviamente sgarro continuamente, ma sono in media. Sarà una
faticaccia, ma quando sento che a qualcuno piace è una
soddisfazione così grande! Per questo commenti come il tuo mi
fanno così piacere. Ce la farò! Spero di avere il tuo sostegno.
In cambio ti prometto molto Sirius. Un bacione.
Joy: Se continui a
commentare su questo tono, sarò costretta a salutarti con un
"ciao luce dei miei occhi" o qualche smanceria del
genere. Ma io sono una dura (no, non è una lacrima, mi deve
essere entrato qualcosa nell'occhio...). Sono contenta che ti sia
piaciuta la dinamica del bacio, e spero che anche la spiegazione
del retroscena sia soddisfacente, perchè ne sono molto fiera!
James nella prima traccia doveva solo vedere Remus e Sirius, ma
mi sono divertita un sacco a farlo capitombolare come un salame,
e le loro facce dovevano essere una meraviglia! Anche se detto
fra noi, questa scena è un po' autobiografica. Non scendo nei
dettagli, ma dei tre io ero Sirius come posizione, e mi è presa
una ridarella che ha ucciso definitivamente il romanticismo.
Lasciamo perdere. Grazie mille del commento, come al solito, e
spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacione formato
famiglia.
krsna3punti: Be', se tu
leggi questa fic alle tre di notte vuol dire che stai leggendo
mentre io scrivo. Credo che di tutta la storia finora due
capitoli siano nati di giorno. Gli altri di notte. Il giorno è
fatto per le limature. Spero che questo capitolo non ti abbia
deluso. Vi ho dato un assaggino della nostra coppia preferita, ma
per ora non è che si stia smuovendo molto... Sono un po' sadica,
ma non dico altro perchè se non mi brucio i futuri rivolgimenti.
Ah, la vodka... meraviglia delle meraviglie e terrore delle
inibizioni. Lily probabilmente è la più sobria di tutta la
festa, però è chiaro che un po' ha bevuto anche lei, non
controlla benissimo le sue reazioni (e il povero stereo R.I.P.).
I conigli sono super sexy e guai a chi dice il contrario! Poi
figuriamoci se James non trova sexy qualcosa di Lily... Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille per complimenti e
incoraggiamento. Un bacione.
Lady Black: Bentrovata!
Che bello, una voce nuova, fa moltissimo piacere. Grazie per i
complimenti, e per la pazienza di leggere tutta la storia in una
volta! Sono contenta che trovi la mia storia divertente, perchè
è divertente scriverla. Sono anche sempre felice se qualcuno
apprezza Peter, devo dire che temevo che ci fosse più
pregiudizio verso di lui... Invece mi fa piacere sapere che
risulta gradito, e addirittura plausibile! Spero di risentirti
presto, e grazie ancora! Un bacione.
Georgia Lupin: Ciao!
Sono felice che tu abbia deciso di commentare e che la storia ti
piaccia. Spero che la spiegazione (che non è poi molto spiegata,
direi più giustificata) non ti deluda! Fammi sapere cosa ne dici.
Grazie e un bacione.
Agartha: Be', certo che
esprimiamo le cose in modo diverso, ma quello che ci accomuna è
che amiamo questi personaggi e scrivere di loro, giusto? E'
questo il bello! Povero James proprio... per lui se ne
prospettano delle belle! Lily è un po' strana, vero? Ma noi
ragazze siamo così, tante volte non ci accorgiamo di tenere a
qualcuno anche se è importante. Lily è molto contraddittoria, (e
mi dispiace di non darle tanto spazio) ma in fondo è molto
giovane e crescerà, sicuramente. Per quello che riguarda Sirius
e Remus, come vedi avevi capito in pieno che cosa sarebbe
successo. BRAVISSIMA! Anche loro li dobbiamo scusare per la loro
giovane età. Ma da adesso viene il bello! Spero tanto di
mantenermi all'altezza dei personaggi. Ma a te capita mai che
facciano tutto da soli? Be', nei prossimi capitoli (che ho già
scritto) è stato così. Del resto sono personaggi splendidi e
poterli usare è davvero divertente! Grazie mille per tutto e un
bacione grande.
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Capitolo 10 *** Bell'amico! ***
Bell'amico!
Bell'amico!
1 Novembre 1976
Peter si stava avviando a colazione, la testa piena di
pensieri.
Era stata una serata strana, da molti punti di vista. Durante
il banchetto, per la prima volta nella storia di Hogwarts
qualcuno si era seduto con i Malandrini. Emanuelle aveva
trascorso tutta la serata al suo fianco, inclusa la cena. Che però
non era andata tanto bene.
James e Sirius evidentemente non sapevano come comportarsi con
lei. James addirittura le poche volte che le aveva rivolto la
parola si era messo ad urlare, attirando l'attenzione di altra
gente. Ma non capiva che Em non lo sentiva comunque? Per farsi
capire da lei bisognava solo scandire bene le parole.
Remus aveva cercato di fare un po' conversazione con lei,
costringendo Peter a tradurre tutte le risposte, ma alla lunga si
era stancato.
Emanuelle dal canto suo si era rivelata terribilmente timida.
Non aveva mai cercato di intavolare una conversazione, neppure
con Peter, durante tutta la cena. E questo era strano, perchè in
genere era molto più socievole. Aveva tenuto gli occhi bassi e
aveva mangiato pochissimo.
Si era risollevata un po' quando, finito il banchetto, James
Sirius e Remus se ne erano tornati al dormitorio per dare gli
ultimi ritocchi alla loro festa.
Anzi, per tutto il resto della serata era sembrata così a suo
agio che Peter non aveva avuto cuore di proporle di passare alla
festa dei suoi amici. Erano rimasti in Sala Grande, con gli
altri, ed avevano persino ballato un paio di volte (anche se
Peter era proprio goffo e Emanuelle non era capace). Avevano riso.
Peter sapeva che la sua amica si era divertita. Ma lei non
aveva sentito i commenti degli altri presenti in sala, e lui si
era guardato bene dal riferirglieli. Tutti li prendevano in giro.
I Serpeverede, certo, chiunque se lo sarebbe aspettato, ma alcune
battutine le avevano fatte anche i Corvonero e addirittura un
paio di Tassorosso del settimo anno. E poi i compagni di
Emanuelle di Griffondoro. Loro erano i peggiori. Dicevano che la
ragazzina era anormale e che Peter doveva essere
altrettanto pazzo a perdere del tempo con lei.
In quel momento, lui avrebbe tanto voluto essere come i suoi
amici. Ramoso avrebbe saputo trovare delle risposte brillanti per
farli vergognare. Sirius si sarebbe limitato a fare quello
sguardo cattivo che spaventava tutti, o forse avrebbe ringhiato,
come aveva imparato a fare da quando si trasformava in Felpato.
Remus poi avrebbe potuto togliere loro dei punti con la sua
autorità di Prefetto. Ma Codaliscia non poteva fare proprio
nulla se non ignorarli e continuare a tenere compagnia alla sua
amica. Aveva la sensazione che un altro qualunque dei Malandrini
sarebbe stato più utile di lui in quella circostanza.
Per questo motivo quella mattina Peter doveva assolutamente
trovare i suoi amici. Quando si era svegliato, nel dormitorio
sottosopra, James e Remus erano già scesi. Sirius dormiva
ancora, ma visto che quel giorno era festa e non c'era lezione,
Peter aveva avuto paura di svegliarlo solo per confidarsi con lui.
Non che Sirius fosse cattivo, ma il ricordo dell'occhio nero di
James la mattina del primo allenamento di Quidditch era ancora un
po' troppo vivido nella sua memoria per rischiare.
Quindi Peter era sceso da solo, e adesso nella Sala Grande
cercava i suoi amici.
Remus non c'era, segno che doveva essersi svegliato molto
prima e aver già fatto colazione. Però c'era James, che
tormentava svogliatamente una tartina con lo sguardo fisso nel
vuoto.
-Ehi, Ramoso!- disse Peter avvicinandosi.
-Eh?... Oh, ciao Pete.- James sembrava ancora perso nei suoi
pensieri.
-Hai visto Remus?-
-No, perchè dovrei averlo visto?- chiese James, un tono
vagamente allarmato.
-Niente, così. Si è svegliato presto.-
Silenzio.
-Tutto ok James? Mi sembri un po' strano.-
-Cosa? Ah, no, tutto bene, stavo solo pensando.-
Peter alzò le spalle. Probabilmente James soffriva dei
postumi della sbronza della sera prima. Però era lì in quel
momento e Peter doveva assolutamente raccontare a qualcuno i suoi
dubbi. Così si lanciò nella sua spiegazione, raccontò la
serata. Verso la fine gli venne il dubbio che James non avesse
ascoltato nulla del suo discorso.
-...e così stavo pensando che forse se voi cercaste di stare
un po' con Em qualche volta la gente la prenderebbe in giro di
meno. In fondo, a voi vi rispettano! E poi sono sicuro che se ci
parlassi la troveresti simpatica.-
James aveva ancora lo sguardo perso. Peter si chiese se fosse
preoccupato per qualcosa.
-Non so, Codaliscia, oggi proprio non ho tempo per queste cose.-
-Be', ma nei prossimi giorni...-
-Cosa?-
A quel punto Peter si sentiva davvero ignorato. E cominciava
ad arrabbiarsi.
-Come "cosa"! Sono dieci minuti che ti parlo! Ma
insomma, se non mi vuoi ascoltare puoi anche dirlo!-
-Dai, Pete, non te la prendere per queste sciocchezze!-
Ora Peter era davvero arrabbiato.
-Sciocchezze? Ti sembrano sciocchezze? Guarda che per me Em è
importante! Se non vuoi aiutarmi ok, ma non trattarmi come uno
stupido!-
Si era alzato di scatto e aveva alzato anche la voce, e
qualcuno si era girato a guardarli. Ma Peter non se ne curò.
Lasciò la Sala Grande a passi veloci, girandosi solo sulla porta
per sussurrare stizzito all'indirizzo di James:
-Bell'amico!-
La rivolta di Peter! Forse allora anche lui ha un minimo di
amor proprio!
Indico un sondaggio a questo proposito: secondo voi Codaliscia
è molto OOC (per chi non lo sapesse, significa che il
personaggio non è in linea con la sua personalità originale.
Letteralmente sta per "fuori parte")? Fatemi sapere
cosa ne pensate!
Ed ora, spazio a coloro che, nella loro grande bontà, mi
fanno sapere sempre che cosa ne pensano.
imooto: Ma ciao, non ti
devi sentire un verme, assolutamente! Non voglio! Capita di
saltare un capitolo, tranquilla! Sono contenta che ti sia
piaciuto quanto hai letto e anche di tenerti un po' sulle spine.
Per quanto riguarda le tue ipotesi... dicamo solo che le varie
reazioni saranno diverse da quanto ci si potrebbe aspettare. Nel
prossimo capitolo ne saprai di più. Non dico altro, altrimenti
potrei evitare di scrivere metà della storia! Un bacione e
grazie del sostegno.
Erine: Bentornata!
Reduce da un festino, eh? Hai recuperato la sanità mentale? A me
in genere ci vuole una settimana. (Sto scherzando, ma neanche
troppo) Grazie per i complimenti, adesso non avrò bisogno di
prendere il sole (leggi: sono di un colore....) Cosa succederà?
Ah Ah Ah... (risata maligna da cattivo dei film) Vedrete, vedrete.
I sentimenti, questi sconosciuti, be', ti avevo detto che li ho
nascosti bene, no? Chissà quando li troveranno... Basta, sto
delirando e io non ho neanche la scusa dell'alcol. Le motivazioni
di questo bacio sono molte e complesse, ovviamente, posso solo
dire che davvero la voglia di trasgressione ha fatto una buona
parte. Mi preoccuperei di più delle conseguenze... Sei davvero
troppo gentile, i tuoi complimenti mi hanno fatto troppo piacere,
credo che farò una passeggiata a tre metri da terra! Grazie
mille, un bacione grande.
Joy: Come al solito Joy
hai colto in pieno il punto. Io penso che l'amore possa essere
qualcosa che si evolve lentamente, e quindi non è sempre facile
rendersene conto, soprattutto quando si è adolescenti. Questa è
una storia d'amore in potenza... mi piace moltissimo questa tua
definizione! E ovviamente in vino veritas, come hai detto tu, è
una componente da non sottovalutare. Sono contenta che ti
divertano i riferimenti autobiografici! Anche se non è facile
quantificare i tempi in certe cose... be', la volta che ti ho
raccontato eravamo in un locale e io ero sparita da un po'. James
praticamente è la mia amica che mi veniva a cercare disperata
perchè dovevamo tornare a casa, e non mi ha visto, mi è proprio
volata addosso. Così imparo a non guardare l'orologio... In
compenso ho fatto un volo così bello che i presenti mi hanno
fatto l'applauso. Se ti può rendere felice, ne ho una collezione
di figure di m.... del genere da cui attingere! Grazie mille di
tutto. (Il premio per la miglior regia mi fa un piacere immenso!
Detto da te, poi!) Un bacione grande!
krsna3punti: Davvero
hai assaggiato la burrobirra? Oddio, è uno dei miei sogni!
Comunque sapevo che era analcolica, l'avevo letto da qualche
parte, infatti in questa storia i nostri eroi sono dediti a
liquori molto più forti, come si può apprezzare. Questo perchè
Harry Potter è una storia educativa e io se non la rovino non
sto bene. Mi dispiace che tu sia rimasta delusa dal fatto che non
sia scoppiato il grande amore, sapevo che sarebbe successo. Ma la
storia è ancora lunga e i Malandrini sono ancora giovani, e il
tempo per approfondire i sentimenti ci sarà. Per ora si sono
goduti un po' di pazzia, ma il futuro riserverà altre sorprese.
Come hai giustamente detto in questo capitolo c'è Peter, ma nel
prossimo, che arriverà molto presto, vedremo finalmente Remus.
Oddio, ho visto il tuo PS. Ehm, dunque... poi non ti stupire se
mi va a fuoco la faccia! Sei troppo gentile! Grazie! Un bacione
grande.
sammy: Ciao e benvenuta!
Prima di tutto hai ragione: sto dando troppo poco spazio a Lily.
Posso solo dirti che non è proprio la protagonista di questa
storia, anche se in futuro verrà fuori un po' di più. Se ti può
consolare, sappi che una volta scaricata questa piattola di donna
della festa, James per un po' non avrà altre donne. Non posso
dire di più. Il prossimo capitolo vedrai anche cosa pensa Remus
del "fattaccio", ma mi sento di anticipare che le
conseguenze di questo bacio si vedranno bene più in futuro. Per
ora le cose sono un po' confuse. Sto anticipando troppo! Va bene,
solo questo ti dico: io adoro gli Happy End. Trai le tue
conclusioni... ma la storia è ancora lunga. Grazie per avermi
scritto. Un bacione.
Dragonfly: Bentornata!
Wow, grazie! Di nuovo, io arrossisco! Devo dire che mi piace
moltissimo descrivere la vita quotidiana, quindi sono contenta se
chi legge gradisce. Che bello! Per quello che riguarda i nostri
Malandrini, be', la sbronza fa senza dubbio la sua parte. Ma
chissà cosa succederà in futuro! (^__-) Lo studio come va?
Spero bene, visto quanto piacere mi fa sentirti. Grazie davvero
tanto. Un bacione.
Agartha: Ah, mia cara,
se Sirius sapesse reagire alle provocazioni come una persona
normale non sarebbe più Sirius! E non sarebbe così divertente,
no? Certo, sarebbe il caso che si facesse qualche domandina
scomoda, vero? Peccato che sia Sirius. Mi sa che mi ci vorrà un
intervento divino per metterlo su questa strada. Del resto Sirius
e Remus sono, come hai detto, due adolescenti che ragionano prima
con gli ormoni (be', Remus solo ogni tanto), e in questi casi 9
volte su 10 si fa prima a non farsi domande e a lasciare il mondo
come sta. Poi adesso i nostri avranno qualche altra
preoccupazione tra capo e collo, quindi... Be', come va Peter con
la Gabbianella lo si vede in questo capitolo. Peter avrebbe
bisogno di una cura di autostima, ma James proprio non collabora.
Ragazzi! Non si sa mai come prenderli. Lily ha rotto lo stereo
per il motivo più ovvio, la domanda è: anche lei, se ne rende
conto? Ah, povero James, si prospettano tempi bui. Ho risposto più
o meno a tutto? Sono molto contenta che la storia ti piaccia, e
grazie mille per il sostegno. Un bacione grande.
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Capitolo 11 *** Rossori e Chiarimenti ***
Rossori e chiarimenti
Rossori e chiarimenti
1 Novembre 1976
-Sirius?-
L'interpellato si voltò.
Remus era seduto in un angolo della Sala Comune, con un libro
sulle ginocchia. Si era posizionato in un posto appartato, e per
quel motivo il suo amico aveva quasi finito di attraversare la
stanza (come una furia, in verità) senza accorgersi di lui.
La scelta della poltrona non era in effetti stata casuale.
Remus doveva ammettere che si era seduto lì proprio per
passare inosservato. Aveva anche saltato la colazione per evitare
le chiacchiere. Non aveva voglia di essere socievole per una
mattina. Anzi, aveva deciso di trascorrere del tempo da solo a
riflettere, e il libro era solo una scusa perchè qualche
studente più giovane non vedesse un Prefetto in ozio.
Ma la sua quiete era già finita, evidentemente. Aveva pensato
che Sirius non si sarebbe svegliato almeno fino alle undici,
mentre invece era sceso con quasi due ore d'anticipo rispetto
alle previsioni.
Remus doveva ammettere anche di avere esitato un attimo prima
di far notare a Sirius la sua presenza. Non era sicuro di aver
ancora terminato le sue riflessioni. Tuttavia era chiaro che sul
tema che occupava i suoi pensieri potevano rifletterci in due.
-Remus... buongiorno, non ti avevo visto!-
Intanto Sirius si era avvicinato con un fare incurante,
smentito dall'espressione nervosa e leggermente imbarazzata. La
faccia, quasi buffa, del suo amico aveva risollevato Remus, che
in realtà aveva temuto di vedergli un'espressione più
preoccupata, o peggio, arrabbiata.
-Buongiorno Sirius.- Odio essere così formale! -Dormito
bene?- aggiunse, con un pizzico di malizia.
L'altro arrossì, e Remus si ritrovò a pensare che era
proprio buffo. Però non gli sembrava carino ridergli in faccia,
quindi fece finta di niente. Anche se era un avvenimento da
segnarsi: Sirius Black che arrossiva in una conversazione banale,
e soprattutto Remus Lupin che non arrossiva per la stessa
conversazione!
-Non c'è male. Senti, ti dovrei parlare un attimo.-
Ma va?
Remus chiuse il libro.
-Dimmi pure.-
Sirius, che era appena tornato di un colore normale, arrossì
di nuovo.
Sto diventando bravo! Pensò Remus, sempre più
divertito da quel rovesciamento di ruoli. Ma Sirius si era già
ripreso.
-Non qui, testone. Ma secondo te la Sala Comune è il posto
dove fare certi discorsi personali?-
Non ce la farai, Felpato. Questa volta non... ma chi
cavolo voglio prendere in giro? Devo essere del colore di un
pomodoro!
L'ultima uscita di Sirius aveva ottenuto un immediato
ripristino dei ruoli. Ora era Remus ad essere arrossito, e a
giudicare dall'espressione del suo amico, un misto di
soddisfazione e ilarità, quello era stato lo scopo della sua
frase.
-Ok, andiamo in dormitorio?-
-Ok.-
Dieci secondi dopo la porta del dormitorio si era chiusa
dietro di loro, e uno strano silenzio imbarazzato era caduto
sulla stanza.
Fu Sirius a rompre il ghiaccio. Si era seduto sul suo letto,
mentre Remus aveva preso posto sulla sua sedia preferita, di
fronte a lui.
-Senti, Rem, ti volevo chiedere scusa per ieri sera.-
-Di nuovo? Mi pareva che avessimo fatto la pace per quella
storia della Vodka?-
-Non per la Vodka.-
-Ah.-
Il silenzio tornò a regnare sovrano. I pensieri che
affollavano la mente dei due ragazzi erano simili quanto le loro
espressioni imbarazzate.
-Perchè chiedermi scusa?-
Sirius rimase senza parole, e Remus provò per un attimo la
soddisfazione un po' maligna di averlo messo in imbarazzo
ulteriormente. Ma sapeva che il suo amico stava cercando di
chiarire, e che non era facile, e che di quella "cosa"
successa tra di loro dovevano parlare se non volevano correre il
rischio di incrinare la loro amicizia. Abbandonò quindi il suo
spirito punzecchiatore, e decise di affrontare il discorso in
maniera seria e matura.
-Ascolta, Sirius, io non ci vedo niente di male. E' stata una
cosa... strana, imprevista. Devo ammettere che mi hai davvero
stupito. Avevamo bevuto abbastanza, ma comunque mi sembra che
fossimo entrambi in grado di capire, no? So che stai pensando che
potrei fraintendere, ma no. Non ho frainteso. Niente secondi fini.
Tu sei sempre in cerca di qualcosa di "nuovo e sconvolgente"
da fare, sono parole tue, no? E a me non sarebbe mai venuto in
mente, ma ero curioso, e ho pensato "perchè no?".
Tutto ok. Io ti ho accusato di essere prevedibile, e tu mi hai
dimostrato che non lo sei.-
-Ma come cavolo hai fatto?-
-Eh?-
-A dire tutto questo così tranquillamente. Cavolo, mi ero
preparato un discorso simile, ma credo che mi sarei interrotto
almeno venti volte. E poi ti prendo in giro perchè sei timido!-
-Il trucco è non respirare. Se sei in apnea, hai voglia di
finire in fretta, e non perdi tempo nel mezzo.-
-Geniale.-
Si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere. In
parte per sciogliere la leggera tensione, ma anche per il
sollievo che non ci fossero conseguenze impreviste riguardo a
quanto era successo.
-Tu cosa volevi dirmi?- chiese Remus quando si furono calmati.
-Più o meno le stesse cose. Di non fraintendere, che volevo
stupirti, che ora va tutto bene, e anche quella storia della
curiosità.-
-Quindi ok.-
-Ok.-
-C'è altro?-
Sirius ci pensò un attimo.
-Ah, sì. Se ne può parlare, vero? Voglio dire, ecco...-
-Sirius, ricordati l'apnea.-
-Ok, è solo che volevo sapere se è un argomento tabù o no.
Insomma, se preferisci che non tocchiamo mai più il discorso del
Pigiama Party di Halloween. Se ti senti a disagio. Ehi, l'apnea
funziona!-
-No, sembra strano ma non mi sento a disagio. Non con te,
almeno. Anche se non mi piace molto l'idea di mettere dei
manifesti.-
-Concordo in pieno. Evitiamo di spargere la voce.-
Dopo qualche attimo di silenzio, Remus decise di testare
quanto era davvero tranquillo Sirius sull'argomento. Dopotutto,
era stato lui a volerne parlare!
-Allora? Come è stato?-
-Cosa?-
-Il bacio. Sei tu quello che ha la fama del più grande
baciatore di Hogwarts, no? Vorrei un'opinione professionale.-
-Remus!- Sirius sembrava sconvolto.
-Sirius!- Remus gli fece il verso. -Non eri tu quello a suo
agio? Non hai detto che potevamo parlarne? Be', tu sei il mio
migliore amico. Se non me lo dici tu se bacio male, a chi lo devo
chiedere? Come posso correggere i miei errori?-
-Santo cielo, ma riesci a comportarti da secchione anche con i
baci? E va bene. Niente da correggere. Te la cavi piuttosto bene.
E' stato un buon bacio.-
-Su una scala da 1 a 10?-
-Almeno 8.-
-Be', poteva andare peggio.-
Detto questo Remus si alzò e fece per uscire. Fu stoppato
sulla porta dalla voce di Sirius.
-E io? Su una scala da 1 a 10? Come sono andato?-
Remus ci pensò su un attimo.
-Non sono un gran valutatore. Ti basti sapere che la tua fama
è meritata.-
Sirius sorrise a Remus, che ricambiò il sorriso, prima di
uscire dalla stanza e tornare al suo libro, decisamente sollevato
dalla piega che avevano preso le cose. Adesso restava solo da
spiegarsi con James. Remus sperò che la tecnica dell'apnea
funzionasse ancora, o si sarebbe ritrovato di un bel rosso
Griffondoro.
Eccoli qua che si sono chiariti. Scommetto che qualcuno
sperava che il chiarimento andasse in un altro senso. Bisogna
aver pazienza. Cosa ci volete fare, sono fatti così!
Questo capitolo è il più autobiografico. Nel senso che il
comportamento dei nostri eroi (ma soprattutto di Sirius) è molto
simile al mio. Mi riferisco, ovviamente, ai rossori. Sono la
persona più sfacciata di questo mondo, ma quando mi prendono
bene, ho una gamma di tonalità di rosso di tutta invidia. Due
secondi dopo magari me ne esco con una cosa maliziosissima come
se chiedessi di passarmi il sale. Del resto i nostri Malandrini
sono molto giovani, è anche normale un po' di timidezza, no? Io
sono più un problema, visto che ho 8 anni più di loro, ma
sorvoliamo.
Veniamo ora al bello, ovvero coloro che sanno sempre farmi
arrossire!
itasil: Grazie per le
tue considerazioni su Peter. E' vero, è un tesoro. Devo
ammettere che mi reisce così per amore di contrasto, ma fa
piacere sapere che piace! Eh, sì, James Potter è sconvolto. In
realtà James in questa storia è... un po' particolare, diciamo.
Non il solito Prongs che ci aspettiamo. Ma fa quasi tutto da
solo, lo giuro! Grazie per la fiducia, la storia è ancora lunga
e le sorprese spero non mancheranno. E ho adorato la tua
definizione "adorabili cretini"! Mi piace un sacco!
Calza a pennello. Cosa ne dici di questo chiarimento? Direi degno
di due "adorabili cretini", almeno nelle mie intenzioni.
E per quel che riguarda Sirius... be', guarda in questo capitolo
quanto la fa da padrone, e non è un suo capitolo! E' proprio una
primadonna. Si infila dappertutto. E' per questo che lo amiamo,
no? Grazie mille e un bacione.
Alexis McGranitt: Non
è un problema se leggi la storia tutta in una volta, anzi! E'
solo che mi preoccupo per i tuoi occhi. Non sono molto brava con
l'html e il carattere mi è riuscito un po' piccolo... Be', James
è decisamente sconvolto da vari fattori, ma ti rimando al
prossimo capitolo per maggiori dettagli. E in effetti Sirius ha
qualcosa che gli prude in un orecchio, ma come vedi deve aver
pensato di aver preso le pulci. Tante volte per amore di
tranquillità lasciamo correre certe cose e ci fermiamo alla
spiegazione più semplice. Grazie per avermi scritto e un bacione!
imooto: No, non ti
anticipo nulla, perchè mi piace costringerti a leggere! Ho una
vena sadica che ogni tanto si sveglia, scusa. Peter è troppo
buono, dici? No, in realtà sono io che sono cattiva: gli ho
tolto l'insulina, e così ho alzato il tasso di zucchero. Quanto
costa l'iscrizione al tuo club? No, perchè sono un po' al verde...
(vorrà dire che venderò l'insulina di Peter. Ah, se vedessi il
mio ghigno sadico!) Grazie per il sostegno! Un bacione.
krsna3punti: Attenta al
fenicottero. No, visto le bestiole che transitano per le tue
strade... Ma quanto sono scema? Mi sa che sono un po' OOC anch'io.
Cioè, una volta ero una persona seria. (Ma quando mai?) Ehm,
scusa la follia momentanea. Sono davvero contenta che Peter ti
piaccia! La verità è che Peter hai tempi della scuola mi è
simpatico. Dovevano ucciderlo il giorno del diploma, tutto qui.
Comunque a me piace, e mi piace che piaccia a chi piace! Meno
male che la burrobirra è analcolica. Dopo aver letto questa
risposta mi faranno l'esame dell'alcolemia di sicuro. Anche perchè
il mio colorito resta alquanto pazzesco. Che ne dici se
sull'altarino ci mettiamo Moony e Padfoot rossi come peperoni e
li adoriamo insieme? Sono di sicuro più carini di me. Grazie
dell'incoraggiamento e di esserci sempre! Un bacione.
Joy: Ciao Luce dei Miei
Occhi, Carminio delle Mie Guance e Stritolatrice del Mio Stomaco!
(Non dire che non ti avevo avvertita! Ma che mi sono fumata oggi?
Saranno gli antistaminici...) Torniamo serie, che è meglio. Dici
che James è sempre lui? Ma, vediamo cosa ne penserai tra qualche
capitoletto... Mi sono divertita a sviscerare James (disse Jack
lo Squartatore) e a metterlo in una luce un po' strana... in
parte si è arrangiato, in parte sono io che sono malata. Basta,
ho già detto troppo, vedrete... No, Peter non è stupido. Forse
non è molto intelligente, ma di sicuro è furbo. Almeno io l'ho
sempre visto così. Come al solito hai centrato il punto (ormai
potrei fare un copia-incolla con questa frase...), secondo me è
la sua totale mancanza di fiducia in se stesso che lo spinge al
tradimento. Lui sente il bisogno di appoggiarsi a qualcuno di
migliore in ogni momento, anche quando non ne avrebbe bisogno
davvero. Questo può avere influito con il suo schierarsi con
Voldemort nel momento del suo massimo potere. Ottima analisi,
come al solito! Grazie mille come sempre, e un bacione
grandissimo.
Erine: Trentatrè
Trentini entrarono a Trento tutti e Trentatrè trotterellando in
fila per tre (col resto di due). Cavolo, non pensavo che sarebbe
stato più difficile da scrivere che da dire! Lasciami perdere,
oggi sono pazza. Be', se non altro ti devo un grosso GRAZIE per
il tuo commento entusiasta! Mentre leggevo la tua recensione si
poteva cuocere un uovo sulla mia faccia. Ah, James l'ho sconvolto
proprio perbenino, vero? Eheheh. (Risatina da maniaco dei film
horror.) In effetti è un po' difficile con i Malandrini capire
se sono o meno OOC. La mia amata JKR si dilunga più sulla
geografia di Privet Drive che su di loro. Però tutte noi abbiamo
in mente un'idea abbastanza precisa dei loro caratteri, un po'
per come ce li immaginiamo e un po' per come li leggiamo nelle
varie fanfic. Rispetto a questa forse Peter è davvero un po'
OOC, ma ho visto che piace, quindi vado tranquilla per la mia
strada. Grazie mille per il sostegno. Mi luccicano ancora gli
occhi. Un bacione.
Agartha: Halloween è
il primo punto di svolta di questa storia. E tutti i nostri
Malandrini dovranno prima o poi farci i conti. Ma sarà una cosa
graduale. Per ora come hai giustamente sottolineato il più
sconvolto paradossalmente è James. E ne risente il povero Peter
che non centra nulla. Secondo me fa bene ad incazzarsi. Ma le
conseguenze di quella serata sono ben lungi dall'essere finite, e...
be', vedrete. In questo capitolo vi ho fatto intravedere la
reazione di Moony, e nel prossimo toccherà a Prongs. Ma mi sa
che per ora i nostri Malandrini si stanno limitando ad agire e
non stanno riflettendo molto. Sono personaggi complessi, ma sono
anche adolescenti. Il loro carattere è ben lontano dall'essere
formato. Stesso discorso ovviamente per Peter. Io in realtà lo
ritengo un po' OOC, più che altro in relazione all'idea di lui
che viene fuori dalle varie fanfic, visto che JKR non è prodiga
di commenti in proposito. L'unico riscontro reale che abbiamo è,
come hai detto tu, quello di Piton, e non è molto oggettivo. Però
ho visto che questo Peter piace, e ne sono molto contenta.
Proseguirò per la mia strada, e sono davvero felice quando me lo
sento dire. Grazie per i complimenti e per il sostegno. Un
bacione.
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Capitolo 12 *** Qualcosa di cui parlare ***
Qualcosa di cui parlare
Qualcosa di cui parlare
Prima settimana di Novembre 1976
...L'incantesimo permette dunque di raggiungere un
risultato ottimale solo se vengono rispettate le seguenti
indicazioni: Primo, assicurarsi che il clima non sia
eccessivamente umido. Secondo, ruotare correttamente la bacchetta
(si ricorda ai maghi mancini che il movimento non
può essere eseguito in maniera speculare, cfr. pagg 18-65 e 182).
Terzo...
Se la giornata non avesse preso una piega diversa, James non
sarebbe mai riuscito a sapere come si eseguiva quell'accidenti di
incantesimo. Remus, l'aria vagamente seria, si era appena seduto
di fronte a lui. Sicuramente doveva parlargli. Sai che novità.
Era da Halloween che tutti avevano un disperato, urgente bisogno
di parlare con James Potter, senza apparentemente alcun riguardo
verso i suoi compiti, allenamenti e vari interessi.
-Guarda che ho già parlato con Sirius. Non c'è bisogno che
tu dica nulla.-
Ora Remus sembrava decisamente a disagio. Una piccola parte di
James si sentì vagamente in colpa per aver aggredito il suo
amico in quel modo.
-Veramente io volevo solo chiederti come va con Lily...- tentò
Remus, ma non aveva un'aria molto convinta.
-Allora scusa. Va tutto ok, non mi parla come al solito. Posso
tornare a studiare, ora?-
-...Non è vero. Volevo parlare di Halloween.-
-Ah, mi pareva.-
-Senti, è solo che non vorrei che tu pensassi- cominciò
Remus, ma James lo interruppe.
-Guarda, non penso nulla in assoluto. Sirius mi ha raccontato
per filo e per segno tutte le vostre riflessioni in merito. Non
ci sono problemi. Prima di tutto non è un problema mio. Secondo,
l'unica cosa di cui mi preoccupo è che voi due matti stiate
bene, e Sirius mi ha assicurato che è così. Confermi?-
-Certo. Volevo solo- anche questa volta Remus non riuscì a
finire la frase.
-Allora tutto ok. Ah, sì, tranquillo, ho già giurato a
Sirius che non dirò niente a nessuno. Quindi credo che siamo a
posto, no?-
-Se mi lasci parlare. James, è quasi una settimana che eviti
tutti! E' solo che mi sembri strano.-
James era vagamente sorpreso che Remus se ne fosse accorto.
Aveva sempre pensato che tra i suoi amici Lunastorta fosse quello
con più spirito di osservazione. Però era convinto che nessuno
si fosse reso conto che stava cercando di rimanere da solo.
La verità era che ad Halloween erano successe molte cose, e
anche dopo. E James si era ritrovato suo malgrado in mezzo a
tutte quelle questioni, e ora sentiva solo il bisogno di
rifletterci sopra. Invece ovunque andasse c'era qualcuno che lo
inseguiva, lo cercava, voleva parlare con lui. Remus era l'ultimo
della lista. Prima di tutto, Carlisia Weikman lo tampinava da una
settimana perchè voleva uscire con lui. Ramoso non era molto
dell'idea. La Weikman era carina, certo, ma non gli interessava
davvero, e poi si stava rivelando troppo appiccicosa. Andava
benissimo per una serata, e James si era anche scusato con lei
per essere scappato via in quel modo alla festa, però basta. E
poi, dopo che per mesi avevano preso in giro Sirius per essere
stato con una così oca, non era proprio il caso di mettersi a
fare il bersaglio per le battute nello stesso modo, no?
Poi c'era stato Peter e la sua scenata a colazione, la mattina
dopo la festa. James non capiva esattamente cosa stesse
combinando il suo amico con quella ragazzina, però si era reso
conto di averlo trattato male. Era solo che ultimamente Pete
stava così poco con loro, e anche quando c'era era sempre
distratto, e parlava solo di quella. James forse era un po'
geloso, o forse semplicemente quell'argomento lo annoiava, ma
sapeva che non doveva trattare male Codaliscia, soprattutto su
una cosa che considerava così importante. Allora si era scusato
con il suo amico, e poi si era sentito in dovere di ascoltare le
sue lamentele (pareva che qualcuno li prendesse in giro) e di
dare il suo consiglio (ignorali, poi ci vendicheremo). E adesso
Peter gli riferiva ogni commento che sentiva fare su di loro e
James era costretto a studiare un piano per farla pagare a quelle
malelingue.
Poi James aveva parlato con Sirius del "fattaccio".
In realtà quella spiegazione era necessaria, ma era stato
davvero necessario discuterne per ore? O che Sirius gli
descrivesse la sensazione? (In effetti James aveva fatto una
domanda in proposito, ad essere onesti, ma non si aspettava certo
una risposta!) E il giorno dopo, c'era bisogno che Sirius lo
bloccasse un'altra mezzora in spogliatoio dopo l'allenamento per
raccomandargli di non dirlo a nessuno? Ma per chi lo prendeva?
Insomma, James Potter non ne poteva più. Ora si aggiungeva
alla lista anche Remus. Lui voleva solo starsene in pace, finire
quei maledetti compiti e magari trovare un attimo per riflettere
da solo. Anche se ad essere sincero, c'era una persona con cui
avrebbe voluto chiarire. Ma Lily Evans non era sembrata
minimamente intenzionata a spiegare il suo strano comportamento,
e James era riluttante ad andarla a cercare. Non avevano parlato
neanche dello stereo, Lily aveva incaricato Carlisia di chiederne
i resti ai Malandrini. Dannazione.
James però era una persona onesta, almeno così aveva sempre
pensato, e in quel momento Remus Lupin, uno dei suoi migliori
amici, aspettava una spiegazione.
-Senti, Rem, non sono strano. Solo che tutti mi cercano per
parlare, chiarirsi scusarsi per le cose più disparate, e io non
ne posso più. E' vero che ti ho un po' evitato, ma solo perchè
sapevo che volevi parlarmi, e...-
James si interruppe. Gli sembrava brutto dire al suo amico che
non voleva parlare con lui. Anche se era la verità.
-Chi ti ha cercato?- chiese Remus, apparentemente più
tranquillo di prima.
-La Weikman, naturalmente. Oh, tu non lo sai, ma ci siamo
baciati alla festa e ora mi tormenta.-
-Carlisia Weikman? Sirius non smetterà mai più di prenderti
in giro se esci con lei, lo sai vero?-
-Lo so, e non ho intenzione di uscirci. Poi Pete mi parla
sempre di quella Emanuelle, vuole consigli, insomma... è sempre
tra i piedi.-
-Già. Può essere un po' ripetitivo a volte.-
-E poi ovviamente ho parlato con Sirius.-
-Ovviamente.- Remus era leggermente arrossito.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Allora, è tutto ok?- chiese Remus dopo poco.
-Tutto ok, davvero. Solo, voglio finire questo incantesimo
prima di sera.-
-Va bene, ti lascio stare. Se vuoi chiedermi qualunque cosa,
cercami tu, ok?-
-Ok, grazie.-
Remus ridacchiò. -Nulla. Non sia mai che un Prefetto
impedisca ad uno dei suoi amici di studiare! Ciao Ramoso.-
-Ciao.-
Finalmente solo, James tornò al suo libro.
Terzo, le condizioni di sicurezza possono essere alterate
da fattori quali un'eccessivo peso dell'oggetto incantato, la
presenza di pensieri distraenti l'esecutore oppure...
James non imparò quel pomeriggio cosa potesse alterare le
condizioni di sicurezza dell'incantesimo. Fu definitivamente
distratto quando alzò la testa e si ritrovò davanti Lily Evans,
ferma a guardarlo come se avesse qualcosa da dirgli.
-------------------------
Il dormitorio dei ragazzi del sesto anno era affollato,
considerando che non era ancora ora di cena. Peter, seduto alla
scrivania, scriveva a sua madre, per raccontarle di aver preso
"A+" in Trasfigurazione. Remus era seduto sul letto,
con la schiena appoggiata ai cuscini e leggeva un approfondimento
di Erbologia sugli effetti della Belladonna sui licantropi.
Sirius era steso a pancia in sotto sul pavimento e sfogliava con
aria leggermente annoiata una rivista di Quidditch.
James spalancò la porta più che aprirla. Si fiondò nella
stanza, con un sorriso da un orecchio all'altro, e cominciò ad
urlare a squarciagola incomprensibili parole, cercando di
comunicare al suo improvvisato pubblico tutta la sua felicità.
Quando fu sicuro di avere l'attenzione di tutti (e subito prima
che qualcuno pensasse di andare a chiamare un medimago) spiegò
ai suoi amici basiti il motivo di tanta gioia.
-Lily Evans dice che c'è rimasta male perchè ho baciato la
Weikman alla festa.-
Peter sgranò gli occhi. -Wow!-
Remus sorrise, contagiato dall'euforia dell'amico. -Grande
cosa, James! E' un inizio!-
Sirius come al solito finse di non cogliere il senso del
discorso. -Hai baciato la Weikman?-
James si sedette e cominciò a raccontare. Mentre parlava,
proprio tra la parte in cui la Evans gli aveva detto di non
sapere spiegare la sua reazione e quella in cui a lui erano
rimasti impigliati gli occhiali nella manica, si ritrovò a
pensare di essere stato un po' ingiusto verso i suoi amici quella
settimana. Adesso che era lui ad avere qualcosa di cui parlare,
loro erano lì pronti a prestargli attenzione. Be', l'unica
spiegazione del fatto era che lui si era comportato un po' come
un coglione, e loro erano i migliori amici che si potessero
trovare, visto che non glielo facevano pesare. Ora gli restava
solo da scaricare quella rompiscatole della Weikman, visto che a
Lily stava tanto antipatica.
-Grande Ramoso!- esclamò Sirius, partecipe. -Ora non ti resta
altro da fare che scaricare la Weikman, e poi, chissà, la Evans
potrebbe guardarti con occhi nuovi...-
James si chiese se Sirius gli leggesse nel pensiero, poi
cominciò a sperare che il suo amico avesse ragione.
Il finale di questo capitolo non mi ha soddisfatto un granchè...
Ma non si può avere tutto dalla vita, no?
In effetti questo non è tra i miei capitoli preferiti. Il
prossimo mi piace molto di più. Il titolo è "Tre regali e
una lettera". Qualcuno indovina di che si tratterà? E' un
avvenimento che ho citato all'inizio della storia. Vorrei
proporre un premio a chi riesce a capirlo... viste le mie
finanze, facciamo che il prossimo capitolo sarà dedicato a chi
indovinerà!
Ah, una cosa. Qualcuno poteva avvisarmi che tutte le volte che
scrivo il commentino di inizio capitolo lo comincio con la parola
"Ecco"! Ieri stavo dando un'occhiata e me ne sono resa
conto. Cercherò di variare il mio vocabolario, e voi siete
autorizzati a tirarmi le orecchie virtualmente se lo rifaccio.
Vale anche per espressioni tipo: "Ecco qua", "Ecco
a voi", "Eccoci qui" e simili. Intesi?
Bene, passo a rispondere ai MERAVIGLIOSI commentatori.
Scusate, ma cercherò di essere breve, se no mi riduco a
pubblicare con un altro giorno di ritardo.
Dragonfly: Sì, be', l'intenzione sarebbe
proprio quella di evitare il tutto subito nella storia tra i
nostri due Malandrini. Invece come vedi non è stato difficile
spiegarsi con James, no? Ma siamo sicuri? Non è che James
nasconde qualcosa? Spero di avere solleticato la tua curiosità.
E spero anche che in questa storia ci sia gusto. Grazie mille di
avermi scritto e un bacione.
imooto: Allora mi considero iscritta al cento
per cento, e per quanto riguarda gli esperimenti, preferirei non
culinari perchè i topi crudi non sono esattamente il mio piatto
preferito anche se mi ricordano Sirius. Nucleari no? (Gli
esperimenti intendo.) Sirius che arrossisce è una cosa che
adoro, e mi sono contenta che tu piaccia! Scusa per il ritardo,
ma ieri non ci sono proprio arrivata a postare. Grazie mille di
essere sempre incoraggiante e un bacione!
Joy: Ciao carissima! Scusa ma oggi sono poco
shakespeariana. Come al solito, il tuo commento era bellissimo,
chissà perchè i miei personaggi analizzati da te mi piacciono
sempre tantissimo. Hai azzeccato il punto, come al solito. Sirius
e Remus sono prima di tutto amici, e tutto il resto non toglie
niente alla loro amicizia. E del resto il fatto che i loro
sentimenti stiano lentamente cambiando si va a sommare e non a
sostituire all'amicizia, no? Il gioco dei rossori è stato molto
divertente da scrivere. In fondo, per quanto Sirius faccia il
duro, ha 16 anni e un po' timido deve essere, no? E, non per
ripetermi, ma la storia dell'apnea è vagamente autobiografica.
Quando ho fatto l'esame di terza media come rimedio per
l'imbarazzo consigliavano l'apnea oppure di immaginarsi i
professori in mutande. Ora, visto il contesto, il secondo
consiglio era decisamente sconsigliabile, per cui viva l'apnea!
Grazie del sostegno e delle cose bellissime che mi dici sempre.
Un bacione grande grande.
Twinstar: Oddio, potrei sentirmi male, lo
sai? E' che quando ho visto il tuo nome mi sono sentita vagamente
come se JKR mi avesse detto "Ehi, ho letto la tua storia!".
Un filo di emozione, aspetta che riprendo il respiro. Dicevamo...
sono contenta che trovi i miei personaggi simpatici, perchè è
così che li volevo! Siriussino nostro è la mia passione, croce
e delizia di questa storia, e primadonna come pochi. Ti potresti
innamorare di lui? Be', io sono certa che sono innamorata di lui,
in qualunque versione me lo si riproponga. La scena alla Kiss Me
Licia... oddio, non ci avevo pensato, ma credo che probabilmente
il mio inconscio l'abbia in effetti citata a mia insaputa, perchè
è più o meno così che l'ho pensata. Solo che nell'originale
Mirko non aveva la lingua nella bocca di Satomi, ma sorvoliamo.
Le mani sotto la camicia, dici? Eh eh, ma davvero credi che
Sirius abbia descritto proprio tutto tutto? I dettagli li lascio
alla vostra fantasia. Per quanto riguarda James, posso solo dirti:
vedrai. James nei prossimi capitoli diventerà importante. E
Emanuelle... be', lei è un piccolo personaggio, e avrà una
piccola influenza sulla storia, anche se non determinante. Per
quanto riguarda il leggere la storia d'un fiato, mi preoccupo
solo della tua povera vista dal momento che il carattere mi è
riuscito piccolino. E sono contentissima che la mia storia ti
piaccia, sia perchè tu sei la grande Twinstar, sia perchè sono
sicura della tua sincerità. Grazie mille dei complimenti e un
bacione!
ksrna3punti: Ehm, lascia perdere i
fenicotteri, c'era un documentario in TV mentre recensivo e il
mio cervello ha fatto corto-circuito. Sembravo davvero pazza
l'altro giorno, anche mia nonna mi ha chiesto cosa mi ero fumata.
Mi piacciono Sirius e Remus che si punzecchiano, perchè non
dimentichiamoci che soprattutto sono amici! (Almeno per ora solo
quello) Davvero hai un altare per Remus e Sirius? Anch'io lo
voglio! Devo procurarmelo! Ah, Vive la France... che bello, io
sono tre anni che non faccio un viaggetto (non che in altri
momenti non torni utile essere disoccupata, ma i soldi...) Ehm,
questi sono problemi miei. Divertiti, e ci risentiamo al tuo
ritorno! Un bacione grande.
Agartha: Ah ah, delusa l'aspettativa sulla
reazione di James? Ma non è finita qui! Moony e Padfoot sono
talmente carini che mi sono divertita moltissimo a scrivere il
chiarimento, ma come hai detto tu c'è sicuramente di più.
Certo, a 16 anni non si reagisce esattamente come da adulti, e
spessissimo non si riesce ad analizzare bene quello che succede.
E questo vale anche per James, e per Peter. Davvero un'ottima
analisi la tua! Hai azzeccato molto bene quello che volevo dire.
La parte dei rossori è terribilmente autobiografica, ed è
vergognoso, perchè io non ho 16 anni come scusa. La parte dei
voti invece è un'idea che mi è venuta così, ma mi ha fatto
sorridere e sono contenta che ti sia piaciuta! Grazie mille dei
complimenti, che sono bellissimi, e un bacione grande!
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Capitolo 13 *** Tre regali e una lettera ***
Pagina normale senza titolo
Tre regali e una lettera
8 Novembre 1976
-Sveglia, dormiglione!-
-Alzati e vestiti, svelto!-
Che cazzo vogliono queste voci? Non mi possono lasciare
dormire?
-Mmm, ancora un minuto...-
-Ma quale minuto! Non sai che giorno è oggi?-
Non lo so. Non me ne frega.
-E' inutile Pete, lascia perdere.-
Ecco, bravo James. Lasciami dormire.
-Lunastorta provaci tu!-
Le coperte volarono via un attimo dopo. Senza faceva
discretamente freddo.
-Uffa, lasciatemi stare!-
-Dai, Sirius, alzati. E' il tuo compleanno. Vogliamo farti gli
auguri.-
Sirius aprì gli occhi al suono della voce pacata di Remus. Cavolo,
è vero! Oggi compio diciassette anni. E dobbiamo andare a
Hogsmeade.
Si mise a sedere sulle coperte e sì guardò intorno. La luce
della mattina gli ferì gli occhi solo per un attimo. Pian piano
mise a fuoco la stanza. James era in piedi appoggiato alla
colonna del letto, Peter stava frugando nel suo baule. Erano già
vestiti, pronti per scendere a colazione. Remus invece era ancora
in pigiama, seduto di fianco a lui sul letto, con le sue coperte,
rubate a tradimento, ancora in mano. Come si accorsero che Sirius
aveva finalmente abbandonato il sonno, i tre Malandrini si
scambiarono uno sguardo, poi James intonò (o meglio stonò,
ma è inutile essere fiscali) un allegro Tanti auguri a te
a cui si unirono gli altri due. Sirius si sentì leggermente in
imbarazzo, come sempre. Era buffo stare lì ad ascoltarli cantare
e non fare nulla. Era uno di quei momenti in cui non sapeva se
doveva sorridere, ridere, arrossire o battere magari le mani a
tempo. Per fortuna la canzone era breve.
-I miei timpani vi ringraziano.- commentò quando ebbero
finito, sperando di risultare più sarcastico che commosso.
Sirius pensò che gli sforzi dei suoi amici meritavano un
premio, e quindi si decise finalmente ad alzarsi e ad andare in
bagno, così da dare ufficialmente inizio alla giornata. Mentre
scendeva dal letto, ebbe l'idea fulminante di compiere una
piccola, innocente vendetta ai danni di Remus, reo di avergli
rubato le coperte. Quando finalmente raggiunse il bagno, il suo
amico si stava asciugando le lacrime, sul pavimento, maledicendo
ad alta voce la volta che aveva reso noto di soffrire il
solletico. James ghignò. Sirius chiuse la porta mentre Remus,
ancora a terra, cercava invano di difendersi dal suo secondo
assalitore con il cuscino di Sirius.
Quando uscì dal bagno, gli altri tre erano seduti sul
pavimento, a semicerchio, attorno ad una piccola pila di
pacchetti. Remus si era vestito nel frattempo, anche se aveva
ancora gli occhi lucidi. Sirius pensò che era proprio buffo.
Si sedette con i suoi amici.
-Ah, la parte che preferisco. I regali.- annunciò.
James sbuffò qualcosa che suonava pericolosamente tipo "il
solito materialista". Remus sorrise al vecchio scherzo.
Ormai era chiaro che la maschera da duro senza cuore di Sirius
non era affatto impenetrabile dai suoi amici. Ma l'orgoglio era
orgoglio, dopotutto, e Sirius preferiva continuare a passare per
un coglione piuttosto che assecondare quel sottile istinto di
commuoversi davvero che sentiva in fondo al cuore.
Mentre apriva i regali (un maglione dei Cannoni autografato
da parte di James, una scatola di Fuochi d'artificio del
dottor Filibuster versione delux da Peter e un libro "Scherzi
magici e filtri spassosi" da parte di Remus), Sirius
continuava a pensare che i suoi amici erano davvero meravigliosi.
Non aveva mai ricevuto regali da nessuno nella sua vita, prima di
conoscere loro. Per i suoi primi undici compleanni aveva avuto
solo un po' di denaro dai suoi e interminabili pranzi formali con
la famiglia Black al completo. Lunastorta, Codaliscia e Ramoso
invece lo facevano sentire "speciale" il giorno del suo
compleanno. Erano loro la sua vera famiglia. Non quei manichini
freddi e crudeli dei suoi parenti. Mentre faceva girare il cesto
di Gelatine Tuttigusti+1, che aveva ricevuto come regalo
collettivo dai Malandrini, pensò che quel giorno era perfetto.
Ma quando si girò verso la finestra, la vista del brutto gufo
di suo padre incrinò la gioia che provava. Notizie da casa-sempre
brutte notizie. Sospirò, desiderando con tutto il cuore di non
dover interrompere quel momento magico, e si alzò per prendere
l'immancabile, sgradevole lettera dei suoi amati genitori.
Sirius,
nel giorno del tuo diciassettesimo compleanno tua madre ed
io vorremmo ricordarti le responsabilità legate alla tua nuova
condizione di mago maggiorenne. Responsabilità innanzitutto
verso la Nostra Famiglia, le sue tradizioni centenarie i suoi
valori. Ciò che in un giovane ragazzo, ancora incapace di
discernere, è perdonabile, non lo è più quando quel ragazzo
diventa adulto. Le tue sconsiderate amicizie e le tue riprovevoli
"idee" saranno ora sottoposte a critica da tutti i
maghi rispettabili. Ora, non voglio rimembrare il passato e
tornare su discorsi già fatti più volte, quindi mi limiterò ad
avvisarti che, qualora il tuo comportamento non diventi in breve
degno dell'erede della Famiglia Black, la tua giovane età non
sarà più una valida scusa.
Tua madre si unisce a me nell'augurarti un buon
compleanno, sperando vivamente in un miglioramento rapido del tuo
atteggiamento.
Tuo Padre
Sirius accartocciò la lettera nella mano destra,
poi con un gesto di stizza la gettò a terra. Rivolgendo un breve
-Scusatemi- ai suoi amici si chiuse nuovamente in bagno. Cercava
disperatamente di contenere la rabbia e la frustrazione. Non
sopportava più di essere trattato come un idiota. Non sopportava
più tutta quella ipocrisia. Odiava dal profondo quei due
disgustosi... ma erano i suoi genitori. Erano la sua famiglia. E,
dannazione, non li vedeva nè sentiva da Settembre! E tutto
quello che avevano da dirgli era che ora lo ritenevano
responsabile delle sue azioni. Grande, bella notizia. Come se
tutto quello che non andava a genio ai "Nobili Black"
non fosse sempre stato colpa sua, fin da quando era bambino. Come
se a loro fosse mai importato davvero di lui. Bene, a lui non
importava di loro, vero? E allora, perchè stava male?
Quando tornò in dormitorio era più calmo, quasi
rassegnato. Si accorse subito, dalle espressioni dei suoi amici,
che avevano letto la lettera. Se l'era aspettato, e non gli dava
fastidio.
James era in piedi, davanti alla porta, e Remus
lo guardava con occhi tristi un poco più indietro. Peter era
ancora seduto sul pavimento, e gettava occhiate nervose alla
porta. Fu lui il primo a parlare.
-Sirius, mi dispiace...-
-Tranquillo Pete. So che devi andare.-
-Ecco, è solo che ho promesso a Em...-
-Non ti preoccupare. E' tutto ok. Vai, e salutala
da parte mia. Ci vediamo dopo.-
-Mi dispiace per la lettera.-
-Non ti preoccupare. Ciao.-
-Ciao. Ci vediamo nel pomeriggio.-
E Peter uscì. James fece un sorriso un po'
triste in direzione della porta, poi si avvicinò a Sirius e gli
mise una mano sulla spalla.
-Senti, Sirius, lasciali perdere. Sono solo degli
idioti.-
-Lo so.-
-Vuoi parlarne?-
Sirius scosse la testa. Proprio non si sentiva di
discutere della sua famiglia in quel momento. Pensare che la
giornata era iniziata così bene!
-Ok. Sai che se hai bisogno di sfogarti sono qui,
vero?-
-Lo so James.-
James strinse per un attimo la spalla del suo
migliore amico, poi si allontanò. Remus non aveva ancora detto
nulla. Sirius si aspettava da lui una qualche frase molto
consolatoria e intelligente. In genere era Remus quello che ci
sapeva fare con le parole. Ma lui si limitò ad avvicinarsi ed
abbracciare Sirius, forte. E dopo un attimo Sirius si rilassò, e
capì che Remus aveva fatto istintivamente la cosa giusta quando
si ritrivò a pensare di nuovo che la sua vera famiglia erano i
Malandrini. Per un attimo si aggrappò al suo amico, come un
bambino si aggrappa a sua madre, come se Lunastorta potesse
tenere l'angoscia e il rancore lontano da lui con la sua sola
presenza.
Un attimo dopo, tornò ad essere il solito, fiero
Sirius Black.
-Allora, gente, si va? Hoagsmeade ci aspetta!-
Remus e James si scambiarono uno sguardo,
vagamente preoccupato, poi seguirono il loro amico fuori dal
dormitorio, verso la colazione e la gita.
-------------------------
La sera, tornando al dormitorio, Sirius ripensò
per la prima volta dal mattino alla lettera dei suoi. I regali
dei Malandrini erano ancora sul pavimento, vicino al suo letto.
Era più sereno. Aveva trascorso una bellissima giornata (anche
se Peter non si era fatto vedere). James e Remus avevano fatto di
tutto per tirargli su il morale. Avevano passeggiato per le
strade ormai familiari della piccola città, chiacchierando di
Quidditch e scambiandosi pettegolezzi su compagni e professori.
Ogni volta che i brutti pensieri sulla sua famiglia gli avevano
sfiorato la mente, i suoi amici erano lì per distrarlo. James
aveva ingaggiato una furiosa lotta di palle di neve incantate con
un gruppetto di Serpeverde (tra cui, con suo sommo divertimento,
sua cugina Bellatrix e suo fratello Regulus), che era finita solo
quando una palla lanciata da Ramoso aveva accidentalmente colpito
Lily Evans. Remus, che gli aveva rivolto ogni tanto qualche
occhiata preoccupata, aveva tirato fuori il suo lato più "Malandrino",
trascinandolo alla Testa di Porco per una burrobirra (nonostante
normalmente odiasse quel posto). Avevano anche inventato un gioco
un po' stupido, lui e Remus. Quando capitava che incrociassero
qualche ragazza con cui uno dei due era stato, valutavano "su
una scala da 1 a 10" la loro bravura a baciare, condendo il
tutto con commenti tipo "E' una sanguisuga" oppure
"Come baciare un manico di scopa". Avevano riso delle
loro piccole malignità, e anche della faccia di James che non
capiva bene il senso di quel gioco. Sirius si era rivelato un
giudice molto severo, non aveva dato a nessuno più di otto,
mentre Remus era stato più largo di manica.
Insomma, una bellissima giornata. E Sirius non
voleva guastarsela, ma una volta tornati in camera la sua mente
non potè impedirsi di ricominciare a pensare alla lettera che
aveva ricevuto la mattina. Afferrò una Gelatina dal cesto sul
pavimento, sperando che il gli togliesse dalla mente i suoi
genitori e il loro schifoso modo di pensare. Non fu fortunato. La
Gelatina era al gusto di anice, che lui detestava.
Stava già per sputare via la caramella, ormai
rassegnato a rattristarsi, quando un imbarazzatissimo Peter
spalancò la porta e si fiondò nella stanza, travolgendolo.
Peter, con la sua solita goffaggine, gli cadde addosso, e Sirius
si ritrovò steso sul pavimento, con il suo amico scomodamente
seduto sulla pancia, che gli urlava scuse incomprensibili per
aver mancato la gita. Sirius pensò che era rosso come un
peperone, e che per essere così basso pesava davvero troppo.
Poi, a dispetto di tutti i brutti pensieri, si lasciò andare ad
una sana, liberatoria risata.
Bene bene... la vita dei nostri Malandrini sembra dunque
tornata su un binario quasi regolare, giusto? Ma quanto durerà?
Sto vivendo un periodo di crisi da scrittura allucinante. Ci
sono due capitoli di questa storia che ho riscritto già 6 volte!!!
Ma porca miseria, non mi riescono da nessun verso! Sono dieci
giorni che mi scervello, aiuto! Sto impazzendo, io scrivo sempre
di getto. So tutto quello che devo metterci, so tutto quello che
devo dire. Allora perchè quando li finisco e li rileggo non mi
piacciono mai? Va bene, mi sono sfogata. Tra l'altro non ha molta
importanza per ora, mancano ancora 10 capitoli da postare prima
di arrivare a quel punto.
Scusate la digressione, veniamo alle risposte!
Agartha: Bella la tua analisi su James. E
direi precisa al 33,3...%. Hai colto perfettamente qual'è il
problema con Lily. Ma... Basta, non ti dico di più! James è un
personaggio che mi piace un sacco, ma io sono un po' cattivella
di mio, e gli farò vedere i sorci verdi. AhAhAh! (Delirio di
onnipotenza) Va bene, torno quasi seria. Che ne dici di questo
capitolo? E dei regali dei Malandrini? Mi sa che mi sono venuti
un po' banali, ma è il pensiero che conta. Grazie di avermi
scritto anche se eri di fretta. Un bacione.
Joy: 4 Novembre 1981. (Cap. 19 "Gli
dirai la verità") Tra l'altro uno dei miei capitoli
preferiti. Invece Sirius è nato l'8 Novembre (se lo sapevo lo
facevo nascere il 4!), non il 17. Sono invece 17 gli anni che
compie. Comunque bravissima per esserti ricordata! E anche per
aver quasi azzeccato il mittente della lettera. Ah, le
riflessioni di James... Ti anticiperò che non è finita qui.
Moony invece si era già preparato il suo discorsino, ma visto
che James lo interrompe va un po' fuori fase, infatti ricomincia
ad arrossire. E Sirius, come suo solito, anche se compare per
cinque minuti si deve far notare (e infatti tu l'hai notato). Se
non fa un po' lo scemo non sta bene. Ma ti assicuro che è tutta
colpa sua. Non sono io che lo privilegio, è lui che si mette in
mostra. Be', il tuo indovinello... mi è piaciuto molto, e ti
garantisco che ho beccato subito il capitolo. Ti ho detto che è
uno dei miei preferiti, giusto? Grazie mille come al solito di
tutto e un bacione enorme.
Itasil: Bravissima per quanto riguarda
l'avvenimento! Non importa se sei arrivata seconda. Invece la
lettera, come hai visto, ha un mittente molto meno piacevole del
nostro Moony. Ah, ti stai struggendo per la love story? Perchè
mi sento tremendamente in colpa a sentirtelo dire? Forse perchè
so come si evolve la storia? Ci vuole pazienza con questi ragazzi.
Ma ci sono momenti dolci, te lo garantisco. James... molti se lo
immaginano estremamente buono e paziente, non so se sia la stessa
cosa per te. Io invece tendo ad attribuirgli alcuni difetti, e in
genere il mio James è molto simile ad Harry come carattere (parlo
dell'Harry dei libri). Ma vedrete nei prossimi capitoli. E... sì,
in parte è al settimo cielo, per ora. Ma, ancora una volta...
vedrai. Grazie mille per tutto, e un bacione.
imooto: James, James... cosa combina? Eh Eh.
Vedrai, vedrai. Ti assicuro che non è la mentalità chiusa però
il suo problema. Peter sta stressando un po' tutti, ma per questo
ti rimando al prossimo capitolo. Ah, l'inquinamento è un
problema, è vero. Secondo me ci sono tantissimi non-fan di
Wormtail tra noi. Anzi, devo ancora trovare qualcuno a cui stia
simpatico. Che idea maligna ti è venuta? (Se ha a che fare con
serpenti o simili, non c'è problema, facciamogli male. Però
niente ragni, promettimelo. Ho la sindrome di Ron, e i ragni mi
schifano.) Grazie mille! Un bacione.
Dragonfly: Povero James. Davvero, povero. Hai
intuito qualcosa? Forse, leggendo tra le righe della recensione,
sì. Se è così, sei la prima. Per le parti melense... be', un
po' di coccole ci sono state in questo capitolo. Io però ho la
tendenza ad esprimere le cose un po' tra le righe, spero ti
piacerà lo stesso. Ah, se invece ti riferivi a James e Lily...
ci sarà abbastanza da aspettare. Spero di non deluderti. Mi fa
moltissimo piacere che ti abbia colpito l'espediente del libro,
hai capito benissimo per cosa lo stavo usando. James prova a
distrarsi (addirittura con lo studio!) ma... Grazie mille per la
recensione azzeccatissima, e per i complimenti. Un bacione.
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Capitolo 14 *** Come un piccolo tradimento. ***
Come un piccolo tradimento
Come un piccolo tradimento
8 Novembre 1976
Dove ho la testa? Dove diavolo ho la
testa? Sono davvero un idiota!
Peter correva come un forsennato verso
la torre dei Grifondoro. La cartella continuava a sbattere contro
la sua gamba ad ogni passo, e aveva il fiatone. Fu costretto a
rallentare un po' quando una dolorosa fitta gli trafisse un
fianco. Mancavano pochi metri. Solo mezza rampa di scale... ecco
la Signora Grassa. Si fiondò in sala comune e poi di corsa verso
il dormitorio dei ragazzi, e spalancò la porta.
Gli altri erano già nella stanza,
ovviamente. Mancavano solo dieci minuti all'ora di cena. Si
precipitò verso Sirius, cominciando a scusarsi. Solo che non
aveva visto quel dannato cesto di Gelatine per terra. Inciampò e
volò addosso al suo amico. Lo travolse e entrambi finirono sul
pavimento. Questo però non impediva a Peter di continuare la sua
arringa difensiva. Si sentiva così idiota!
-Scusa ti prego è solo che mi sono
fatto prendere dai compiti -lo sai quanto è difficile il compito
per Vitious?- e poi Em non riusciva a fare bene un incantesimo,
così mi è passata l'ora, te lo giuro, non so come sia successo
ho alzato gli occhi ed erano già le cinque e-
A quel punto Sirius iniziò a ridere
come un matto. Peter ammutolì. Sirius continuava a ridere, con
le lacrime agli occhi. Peter si guardò intorno spaesato. Remus
aveva un'espressione stupita, come se non avesse capito nulla di
quello che era successo. James sembrava arrabbiato e Peter per un
attimo ebbe paura di lui. La risata di Sirius era ormai diventata
un singhiozzo ilare.
Che cavolo succede qui? Forse
qualcuno ha fatto un incantesimo su Sirius? Brr... vorrei che lo
avesse fatto anche a James. Sembra che mi voglia strozzare.
Solo in quel momento, mentre
la risata sguaiata di Felpato cominciava a rallentare, Peter si
rese conto di essere ancora seduto sul suo amico. Si alzò di
botto, solo per inciampare nuovamente e cadere lungo disteso sul
pavimento, proprio sopra il cesto di Gelatine che si ruppe con un
secco Crak! spargendo il suo contenuto per il pavimento. Quella
scena provocò un nuovo scoppio di risa da parte di Sirius, a cui
si unì subito anche la tranquilla risata di Remus. Sentirli
ridere così ebbe l'effetto di tranquillizare Peter. Forse non
l'avrebbero ucciso quel giorno. Forse non era poi così grave che
avesse mancato la gita. Cominciò a ridere anche lui. Quella
situazione era davvero buffa. Non capitava tutti i giorni neppure
a lui di inciampare due volte in meno di un minuto, travolgere
Sirius (che era alto quasi venti centimetri in più di lui!) e
distruggere un cesto di gelatine.
-Non ci posso credere Pete!-
cominciò Sirius, sempre ridendo. -In sei anni non eri mai
riuscito a mettermi al tappeto!-
-Già- aggiunse Remus, -peccato
che al tappeto ci sia finito anche lui. E due volte!-
Peter continuò a ridere. Lo
stavano prendendo in giro. Almeno non erano arrabbiati con lui.
Ora toccava a James.
Funzionava sempre così: ognuno degli altri faceva la sua
battutta, poi la presa in giro finiva. Una battuta a testa. Così
Peter non si sentiva troppo umiliato. E poi facevano così anche
se era qualcun'altro di loro a fare qualche sciocchezza. Solo che
Peter le faceva più spesso di loro. Ancora ridendo, si voltò
verso James, che però aveva un'espressione seria.
-Certo che sei proprio
stronzo, Peter. Ti sei dimenticato del compleanno di Sirius.-
James era assolutamente serio.
Tutti tacquero. Remus guardava James con un'espressione
leggermente preoccupata sul viso.
-Dai, James, non prendertela
con lui.-
Peter quasi sussultò. Non
capitava spesso che Sirius prendesse le sue difese con James.
Doveva essere davvero di buon umore quel giorno, considerando che
non era la festa di James che lui aveva saltato.
-Non me la prendo con nessuno,
io. Solo che mi sembra molto scorretto.-
Sirius alzò le spalle. -Ma
dai, Codalisicia era in buona compagnia. Chi si ricorderebbe di
una sciocca gita vicino ad una ragazza carina come Em?- disse,
sorridendo e ammiccando maliziosamente in direzione di Peter.
Peter gli fu grato del cambio
sottile di argomento, anche le la sottile allusione di Sirius lo
fece arrossire come un peperone. Stava per ribattere qualcosa sul
fatto che Em era solo un'amica, ma James lo interruppe.
-Qualcuno che ci tiene ai suoi
amici?- chiese ironicamente.
-James, io...- cominciò
Peter, ma Sirius lo interruppe.
-Ascolta, Ramoso, era il mio
compleanno, giusto? Allora perchè ti scaldi così?-
-Giusto. Perfetto. Era il tuo
compleanno. Non sono affari miei. Vado a cena.-
Prima che gli altri potessero
repilicare, James era uscito sbattendo la porta. I tre Malandrini
si guardarono l'un l'altro, stupiti.
-Che gli prende?- chiese Peter.
Dopo un attimo di silenzio,
Remus rispose col suo solito tono amichevole.
-Stai tranquillo, Pete. Credo
che sia solo un po' geloso.-
-Geloso?-
-Sì, sai, del fatto che
ultimamente stai spesso con Emanuelle. Penso che si senta un po'...
be' ecco, come se tu tradissi i Malandrini perchè stai con lei.-
-Ah.- Quell'idea non aveva mai
sfiorato Peter. -Pensate anche voi così?- chiese agli altri due.
-No, io credo che sia molto
bello quello che fai per lei.- lo rassicurò Remus con un sorriso.
-E poi- aggiunse Sirius -chi
potrebbe biasimarti? Si vede che ti piace!-
Ancora una volta Peter sentì
il viso andargli in fiamme. Era tempo di chiarire con Felpato che
lui non aveva assolutamente una cotta per Em!
-Guarda che non mi piace in
quel senso! E' solo un'amica!-
-Va bene, allora si vede che
ti piace come amica!- disse Sirius, ma la sua espressione diceva
chiaramente che non aveva cambiato idea. Certe volte Sirius era
proprio negato per capire le persone e i loro sentimenti.
-Senti, Sirius, mi dispiace
davvero per oggi.-
-Non ti preoccupare. Non me la
sono presa.-
-Grazie, sei un vero amico.-
I tre Malandrini rimasero un
attimo in silenzio, ma era un silenzio tranquillo, non come prima
quando James si era arrabbiato. Era un silenzio che significava
che tutto era tornato normale. Sirius cominciò a riporre i suoi
regali nel baule. Peter vide che di nascosto metteva via anche la
lettera accartocciata dei suoi genitori, ma non disse niente.
Remus si era messo a raccogliere le gelatine sparse ovunque dalla
caduta di Peter, e lui andò ad aiutarlo. Dopo qualche minuto le
avevano raccolte tutte. Remus riparò il cestino e lo riempì di
nuovo, poi lo posò sul comodino di Sirius, che gli sorrise.
-Allora, andiamo a cena?-
Fu Sirius a parlare per primo.
-Lo sai Pete- continuò mentre
si incamminavano -prima della tua "violenta entrata in scena"
avevo beccato una gelatina all'anice! Bleah! Dovrò bere un litro
di succo di zucca per togliermi questo saporaccio dalla bocca!
Che schifo!-
-Anice? Oh, no, a me piace un
sacco! Uffa, non potevo trovarla io?- rispose Peter.
-Ti ho mai detto che hai degli
strani gusti, Codaliscia? Non mi spiego come faccia a piacerti
una ragazzina graziosa come Emanuelle!-
Peter arrossì per l'ennesima
volta quella sera. Sirius, ridacchiando, gli diede un amichevole
pacca sulla spalla, che fece quasi volare il poverino giù dalle
scale. Remus rise mentre chiudeva la porta alle loro spalle.
Ehi, ma che succede a James? Ah, se non lo so io... Mi sa che
vi toccherà aspettare almeno un paio di capitoli prima di
scoprirlo davvero.
Ehm, volevo scusarmi con tutti i fan dell'anice. Solo che a me
proprio non piace, e pensando ad una caramella disgustosa non ho
potuto fare a meno di essere "autobiografica"... per
inciso, se penso ad una gelatina al gusto anice, invidio Silente.
Meglio cerume, di certo.
Bene, passiamo senza dubbio ad argomenti più "dolci".
Un grazie particolare a chi ha espresso sostegno e solidarietà
per la mia crisi di ispirazione. Speriamo passi.
itasil: Buone vacanze, allora! Dunque, il mio
momento di crisi perdura, ma ne sto lentamente uscendo. Non sono
ancora in panico, tranquilla! I Malandrini sono una bellissima
famiglia, senza dubbio meglio dei Black. Fai bene a tenere le
dita incrociate, comunque. Ma incrociale un po' anche per il
povero James. Non sta passando un bel momento. Grazie per il
sostegno, ci sentiamo al tuo ritorno, e divertiti! Un bacione.
Joy: Allora, prima di tutto ho seguito il tuo
ottimo consiglio, più o meno. Ho fatto una passeggiata
ascoltando i personaggi che parlavano, e tornata a casa, ho
scritto... una One-Shot. Il fatto è che i capitoli di crisi sono
un po' di transizione, però qualcosa ho scritto. Ne uscirò,
sono sicura. (La OS me la tengo per un momento di crisi.) Grazie
tante dei consigli e dell'incoraggiamento, ne farò tesoro. Mi
stai davvero aiutando. Come al solito hai fatto una splendida
anlisi del capitolo, l'immagine che ti è venuta in mente del
ghiaccio che Remus scioglie è bellissima, corrisponde in pieno
alla sensazione che volevo dare, ma non mi era venuta in mente
finchè non me l'hai fatta vedere tu. Grazie per i mille spunti
che mi fai venire in mente. Grazie davvero, Joy. Un bacione
grande.
imooto: Wormy padroneggia in questo capitolo!
Spero che ti piaccia lo stesso. Per quanto riguarda la fic
roundrobin, ci sto sicuramente, però mi devi dare qualche
indicazione sullo stile da tenere. Giusto per non fare una cosa
troppo diversa, no? E' meglio che ci coordiniamo. Se ti va puoi
mandarmi una mail con qualche indicazione, il mio indirizzo è topomiki@virgilio.it
non lo guardo spessissimo ma se so che aspetto una mail controllo.
Stai in occhio per i prossimi casini malandrinosi, che penso mi
faranno venire i capelli bianchi, ma spero di divertirvi. Grazie
mille e un bacione.
Agartha: Ah, sì, decisamente i Malandrini mi
piacciono quando sono dolci. Solo che... be', hai visto James,
no? Che succede? Be', ci sono problemi anche nella migliore
famiglia. Anche se i Black non sono neanche lontanamente
paragonabili ad una famiglia. Sto divagando. Penso che i
Malandrini debbano essere davvero molto uniti, pronti a
sostenersi, e si capiscono bene tra di loro. Per questo riescono
ad essere di aiuto a Sirius. Sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto, soprattutto che tu abbia trovato in linea i regali, che
erano la cosa su cui ero meno sicura. Il gioco dei baci... be',
dovrebbe far pensare. E i futuri accadimenti... vedrai. Diciamo
che sono stata cattivella. La crisi di scrittura passerà,
comunque mi ero portata avanti proprio in previsione di tempi bui
e caldi. Ah, il caldo, io lo odio. Grazie mille dei complimenti e
dell'incoraggiamento. Un bacione grande.
krsna3punti: Ben tornata! Com'era la Francia?
Allora, rispondiamo: hai capito molto del comportamento di James,
ma di dirò, non tutto. E meno male, se no sarebbe inutile metà
circa della storia! Come hai notato, la crisi non è finita. Per
sapere che cosa succederà, ti rimando a fra due capitoli. Invece
il prossimo sarà sui nostri Moony e Padfoot, ma non ti aspettare
grandi cose. Il compleanno di Sirius... poverino, mi sono un po'
odiata! Sicuramente ho odiato anche io i Black mentre scrivevo,
ma hai ragione in pieno, l'abbraccio di Remus compensa, almeno
secondo me. E' bellissimo il tuo altare! Se sapessi disegnare te
lo copierei. Ma sono assolutamente negata. La canzone di Max
Pezzali non la conosco bene, andrò a cercare il testo e lo
leggerò. Anzi, perchè non ci scrivi una song-fic? Mi piacerebbe
leggerla. Grazie mille per il sostegno (anche sulla questione
pazzia) e un bacione grande. Au nouveau chapitre. ^__-
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Capitolo 15 *** Un lupo mannaro non deve essere disturbato ***
Un lupo mannaro non deve essere disturbato
Un lupo mannaro non deve essere
disturbato
Novembre-Dicembre 1976
-Remus? Ehi, Remus?-
Oh, no! Ancora?
-Senti, ho bisogno di una mano.-
-James dov'è?-
-In giro.-
-E Peter?-
-Con la Gabbianella.-
Come al solito. Tutti hanno qualcosa
di urgente da fare, Sirius si annoia e come al solito dovrò
finire il tema per Ruf domattina. Ovviamente, con Sirius che
cerca di copiare da sopra la mia spalla.
Gli ultimi due mesi erano stati
particolarmente duri per Remus. La luna piena di novembre l'aveva
stancato più del solito, e i compiti avevano finito per
accumularsi. Quando era finalmente riuscito a rimettersi in pari,
c'era stato quello sgradevole episodio del calderone esploso (e
nessuno era riuscito a provare che fossero stati i Serpeverde,
anche se i Malandrini si erano vendicati comunque, per stare
dalla parte del sicuro.). Quando l'avevano dimesso
dall'infermeria dopo che gli erano ricresciute entrambe le
orecchie, aveva duvuto scontare un'intera settimana di punizione,
per aver distrutto il sotterraneo. Poi era arrivata la nuova luna
piena. E quella volta era stato costretto a restare sigillato
nella Stamberga Strillante, a regalarsi una nuova cicatrice da
aggiungere alla collezione, dall'inspiegata defezione di Ramoso,
che non si era presentato.
Negli ultimi mesi James era stato strano.
Ok, per la mancata presenza al plenilunio aveva trovato una
spiegazione più che valida: si era addormentato. Può succedere.
Ma ultimamente Ramoso sembrava sempre meno presente, e anche
quando era con loro mancava di quello spirito Malandrino che lo
aveva sempre contraddistinto. Remus non aveva cercato di
parlargli, un po' perchè aveva davvero troppe cose a cui
pensare, un po' perchè gli bruciava ancora la sottile allusione
al fatto di non volere parlare con lui dopo Halloween. Remus
sospettava che il problema avesse a che fare con Lily Evans.
Dall'episodio dello stereo ad Halloween lei aveva parlato altre
due volte con il suo amico, anche se sempre di cose molto casuali.
E ogni volta James si era precipitato in camerata a condividere
l'evento con i suoi amici. E ogni volta per qualche tempo era
tornato il solito James, allegro, casinista e disponibile. Ma per
il resto del tempo, James era musone e intrattabile, quasi peggio
dello stesso Remus nei giorni di tensione che precedevano il
plenilunio.
La stranezza di James, insieme alle
assenze di Peter, facevano riflettere Remus, lo preoccupavano
anche a volte. Ma quello che ne risentiva di più era senza
dubbio Sirius. Dopo la scenata di Ramoso la sera del compleanno,
in qualche modo Felpato si trovava spesso da solo, costretto a
distogliere Remus dai suoi studi. Se c'era una cosa che Sirius
odiava era stare da solo. E, per quanto Remus sapesse che ci
doveva essere un buon motivo dietro alla stranezza di Peter e
James, ogni tanto si arrabbiava un po' con loro. Lui non si
sentiva abbandonato, ma Sirius sì, e sarebbe stato più
sensibile da parte loro tenerne conto. Così Remus si era trovato
a passare moltissimo tempo con Sirius. Gli faceva piacere, ma i
suoi studi ne risentivano. Sirius non era mai stato capace di
concentrarsi a lungo. Dopo un'ora di studio, regolarmente si
distraeva. Il passo successivo diventava distrarre Remus.
Esattamente quello che stava succedendo in quel momento.
-Dimmi Siri. Che c'è?-
-Mi è venuta in mente un'idea per far
pagare ai Serpeverde i 10 punti che mi ha tolto ieri Craig.-
-Craig ti ha tolto dei punti? Perchè?-
-Nessun motivo valido.-
Sì, come no.
-Sirius, anche quando non c'è un valido
motivo, sicuramente ce n'era uno un'ora prima.-
Sirius fece un sorriso torto, a metà
tra una smorfia da orgoglio ferito e un'espressione fiera di sè.
-Uuh, come siamo sospettosi, Mister
Prefetto!-
-Questione di sopravvivenza, Felpato.
Allora? Cos'hai combinato?-
-Niente di terribile. Ero solo in
ritardo per l'ora di Babbanologia, e mi sono dimenticato che
è vietato volare con la scopa per i corridoi.-
-Io te ne avrei tolti almeno 20. Craig
è stato onesto.-
-Non è vero!-
Sirius sembrava indignato, ma i suoi
occhi brillavano di divertimento.
-Non fare il bambino, Sirius.-
-Non faccio il bambino. Però tu non mi
toglieresti mai dei punti.-
-Se ti beccassi a volare nei corridoi
non esiterei un attimo.-
-Io scommetto che non lo faresti!-
-Sì.-
-Toglieresti addirittura 20 punti al tuo
migliore amico?-
Quella dicussione si stava protraendo in
maniera esagerata. Se Remus voleva avere una seppur vaga speranza
di riuscire a tornare prima di sera al suo tema, forse era il
caso che ascoltasse Sirius, declinasse gentilemente l'invito ad
aiutarlo, e si facesse convincere a malincuore più in fretta del
solito.
-Dai, piantala e dimmi cos'hai in mente.
E ricordati che non ti ho detto che ti aiuterò.-
-Ma lo farai?-
Di nuovo. E' agghiacciante come in
questi giorni Sirius sia polemico.
-Non approverò mai nulla che implichi
la violenza.-
-Niente violenza. Ecco il piano: tu vai
da Craig e gli dici che c'è bisogno di un Prefetto al quarto
piano. Lo mandi nell'aula in disuso, la vecchia aula di
Divinazione, hai presente? Poi io lo chiudo dentro con un
incantesimo che ho trovato, che finisce all'alba, ma non ha un
controincantesimo. Nessuno si farà male. Che ne dici?-
-Hai pensato a tutto, eh Felpato? E se
ti vede? Lo dirà ai professori.-
-Uso il mantello di James.-
-Geniale. Così l'unico colpevole sarò
io.-
Sirius fece una faccia stupita.
Evidentemente non aveva pensato a quello.
-Be', allora tu usi il mantello e io mi
Disilludo...-
-Come faccio a parlargli con il
mantello?-
-...Oh. Non ci avevo pensato. Già,
pessima idea.-
Sirius aveva un'espressione afflitta.
Sembrava rassegnato a tornare nel suo mondo di noia. A Remus
faceva un po' pena. Era evidente che gli mancava James. Mancava
anche a lui. Tornò a pensare che James si stava comportando
davvero stranamente. Stava per tornare al suo tema, quando gli
venne in mente che poteva chiedere a Sirius se sapeva cosa aveva
Ramoso che non andava. Forse Sirius lo sapeva, e se era un
segreto di certo non lo avrebbe rivelato, però magari potevano
pensare insieme a come tirare su il morale al loro amico.
-Sirius, senti...-
-Dimmi, Lunastorta.-
-Non ti sembra che James sia strano
ultimamente? Voglio dire, hai notato che se ne sta sempre per
conto suo? E' arrabbiato per qualcosa?-
-James? No, non può essere arrabbiato,
me lo avrebbe detto. Non lo so. Forse cerca di conquistare la
Evans.-
-E' quello che ho pensato anch'io. Però
sono anni che cerca di parlare con Lily, e non è mai stato così.-
-Cosa vuoi che ti dica? Non lo so.
Secondo me va tutto bene. Magari è solo un po' stanco. Non
pensarci troppo. Se ci fosse qualcosa che non va ce lo direbbe.-
Il tono di Sirius era convinto. Remus si
sentì rassicurato. Nessuno conosceva Ramoso bene come Sirius, e
se lui diceva di stare tranquilli ci si poteva fidare. Così tornò
ai suoi studi. Ancora venti centimetri sulla Confederazione dei
Folletti e delle Fate, poi sarebbe potuto passare a Pozioni. Se
fosse riuscito a portarsi avanti magari...
-Rem?-
Ti pareva? Non finirò mai questo
tema!
Sospiro.
-Dimmi.-
-E se chiudessi anche te nella stanza?
Così non ti potrebbero accusare di niente! Saresti una vittima...
ehi, ma dove vai?-
-A studiare in biblioteca.-
Un po' gli dispiaceva di lasciare solo
Sirius, ma aveva assolutamente bisogno di concentrarsi. E
comunque mancava meno di mezz'ora alla cena. Sirius sarebbe
sopravvissuto.
Arrivato all'uscita della Sala comune,
si voltò, preso da un'improvvisa illuminazione, e si rivolse di
nuovo a Sirius.
-Signor Black, 5 punti in meno a
Grifondoro.-
Sirius lo guardò stupito.
-Perchè?-
Con un sorriso che si poteva definire
solo "Malandrino" Remus cominciò a enumerare sulla
punta delle dita:
-Uno, per aver congiurato ai danni di
due Prefetti. Uno per aver impedito ad un compagno di fare i
compiti. Uno per aver insinuato che faccio dei favoritismi e non
tolgo punti ai miei amici. Uno per aver volato nei corridoi con
la scopa. E uno per il sale che domattina troverò nel the. Ci
vediamo a cena, Sirius.-
E così dicendo uscì dalla sala comune.
Sentì Sirius che rideva. Era un bel suono.
-------------------------
La mattina dopo, non c'era sale nel suo
the. Invece c'era un biglietto, scritto nella calligrafia nervosa
di Sirius, in mezzo al suo panino. Una volta ripulito dalla
marmellata, il piccolo pezzo di carta svelò a un Remus basito il
suo contenuto. Diceva:
Uno, non ho congiurato ai danni di
nessuno. Il mio congiurante non congiurava, e non si può
congiurare in uno. Due, tu fai davvero favoritismi. Non pensavo
di cavarmela con così poco! Tre, be'... assaggia il the.
Quattro, mi avevano già tolto i punti per la faccenda della
scopa. L'ultimo me lo merito. Mi sono dimeticato che un lupo
mannaro non deve essere disturbato. Visto che hai un po'
esagerato, ecco la mia vendetta: guardati attorno. Sei sotto gli
occhi di tutti. Tutti ti vedranno se diventi rosso. Ci stai
pensando? Bene.
Un bacio
Sirius
Remus per un attimo non
seppe se ridere, arrossire o dare un pizzicotto a quello scemo
del suo amico che ridacchiava di fianco lui sbirciando la sua
reazione. Sotto gli occhi increduli di James e Peter, che non si
potevano spiegare il suo comportamento, fece tutte e tre le cose
insieme.
Dunque, anche se in questo capitolo non succede nulla di
particolare, mi sono divertita un sacco a scriverlo. E' inutile,
mi piacciono troppo Sirius e Remus a tu per tu, anche se non
succede assolutamente nulla!
Ma... cosa sta combinando James? Be', lo scoprirete presto.
Infatti nel prossimo capitolo lo vedremo di nuovo protagonista.
Il titolo è "Tra due giorni è Natale". Quindi
facciamo un bel salto avanti. Sono già passati quasi quattro
mesi dall'inizio della storia. Mamma mia come corre il tempo!
Visto che più o meno chi recensisce questa storia è un fan
della coppia Remus/Sirius, indico una specie di sondaggio,
copiando spudoratamente una domanda che krsna3punti mi
ha fatto nell'ultima recensione. La domanda è: in generale, come
vedete i ruoli nella coppia? Se volete sapere la mia opinione,
date un occhiata alla risposta di krsna.
krsna3punti: Ah, che
bella domanda che mi fai! Parto dalla fine a risponderti, perchè
mi hai proprio fatto venire voglia di esprimermi (rischio per
altro di scrivere un trattato). Dunque dunque: i ruoli nella
coppia Remus/Sirius... Allora, come te io li preferisco in genere
"biadesivi" (bellissimo termine!), ma posso fare delle
eccezioni. Per quanto riguarda questa storia in particolare,
tendo a metterli su un piano paritario. Da ragazzi, in quanto
ragazzi, è più difficile che abbiano dei ruoli ben definiti. In
pratica, se devo immaginare di basare una storia tra di loro su
una relzione che nasce ad Hogwarts non riesco a evitare di
pensarli, appunto, "biadesivi". Tuttavia, se devo
immaginare che non sia così, tendo a pensare a Remus attivo e
Sirius passivo. Sconvolta? Quando ho cominciato a leggere queste
storie mi ero assestata sul classico schema da Yaoi, poi però ho
scoperto che, nelle storie straniere soprattutto, esiste un
filone che inverte i ruoli canonici, basandosi sul concetto che
il lupo che è in Remus si imponga (più o meno pesantemente) nei
momenti di intimità, e che rifiuti un ruolo passivo. Trovo che
in questo modo la coppia sia più equilibrata, e più attinente
ai libri (in cui è sempre Remus che dice a Sirius come
comportarsi, e mai il contrario.). In sintesi, parteggio per
l'equilibrio, con una leggera predominanza di Remus attivo. Scusa
se ti ho annoiato; scusa anche se ho "girato" a tutti
la tua domada, come hai visto. Ma mi hai fatto venire una grande
curiosità di sapere come la pensano gli altri. Dopo aver speso
tante parole su questa questione, veniamo alla risposta vera e
propria: il carattere di James... come ho già detto, nel
prossimo capitolo chiarirò quali problemi ha James al momento.
Bisogna pazientare un po'. Mi dispiace che non ti piaccia
scrivere (e mi piacerebbe vedere qualche tuo disegno) però se ti
può magari incoraggiare, io pure non ho mai avuto un ordine
mentale degno di questo nome. Siamo almeno in due! Grazie di
tutto, come al solito, e scusa per il ritardo terribile, davvero
non è dipeso dalla mia volontà. Grazie anche per il commento a
"Follia", mi ha fatto moltissimo piacere! Un bacione
grande!!!
Dragonfly: Non ti
preoccupare assolutamente se hai saltato un capitolo!!! Sono
molto contenta che ti piaccia leggere tra le righe, credo che
troverai pane per i tuoi denti. Cosa ne pensi di questo capitolo?
Non sono carini? (Scusa, mi sento un po' scema, ma mi piace
descrivere queste cose...) Ah, il nostro povero James... nel
prossimo capitolo saprete che gli succede. Mi sento davvero
cattiva. Sono invece davvero contenta che ti sia piaciuta la
travolgente entrata in scena di Peter, è un'idea che ha
divertito anche me, e sono felice che tu la apprezzi! Grazie
mille per gli incoraggiamenti, e anche per non avermi ucciso per
l'infamia all'anice (^__-). Un bacione grande!
Agartha: Ciao carissima!
Mi dispiace tanto per il ritardo, non è stata colpa della crisi
di scrittura, nè del caldo, ma del mio computer che ha rischiato
di morire trascinandosi dietro tutti i capitoli di questa storia...
Ma ora sono tornata! Bene bene, vedo che James fa meditare tutti...
Paura di crescere? No, non è esattamente questo il problema.
Anche se possiamo dire che il problema deriva dal fatto che è un
ragazzo in fase di crescita. Ancora, vedrai nel prossimo capitolo.
Peter ha una cotta per Em, dici? Ti dirò, lui nega, ma secondo
me... Be', vedrete anche questo, mi spiace dire sempre così, però
non voglio anticipare troppo. E' che le tue domande vanno sempre
a toccare punti chiave della storia, quindi non posso essere
troppo esauriente. Però posso garantire che le brutte figure,
non solo quelle di Peter, hanno una sgradevole tendenza a essere
autobiografiche più o meno. Prova a cambiare il cestino di
gelatine con la cartella del mio compagno di banco... Grazie
mille per l'incoraggiamento (la crisi pare passata) e un bacione
enorme.
Joy: Ciao tesoro! Scusa
per il ritardo disumano. Come sono contenta che ti sia piaciuta
la parte di Sirius paladino dei Poveri Peter! Mi sono divertita a
scrivere gli ultimi capitoli, perchè ci sono un sacco di
rovesciamenti di ruoli, e sono strafelice che ti siano piaciuti.
E poi c'è James... Bene bene, ci stiamo avvicinando al problema.
Direi che per un 66,6 periodico ci sei sul punto. Ma.... Ah,
vedrai il prossimo capitolo. Il prossimo è un capitolo critico,
un capitolo chiave, un capitolo fondamentale. Sono sicura che
perderò dei lettori da lì in poi. Basta, sto dicendo troppo.
Vedrai. La One Shot la pubblico oggi o al massimo domani, per
farmi perdonare del ritardo anormale. Per fortuna il mio computer
si è ripreso. Per due settimane ho temuto di aver perso TUTTO.
Mi sarei uccisa, soprattutto per i prossimi 12 capitoli già
scritti di questa storia. Meno male che è andato tutto bene.
Grazie per il sostegno e per i complimenti e per esserci sempre e
per tutto. Un bacione grandissimo.
Erine: Dunque, diciamo
che per i tre capitoli non recensiti mi sono vendicata... Scherzo!
Mi dispiace tantissimo per il ritardo, invece non è un problema
se salti qualche capitolo quando poi mi scrivi una recensione
fantastica come questa. Sono davvero contenta che tu mi dia un
parere spassionato sui personaggi, e ti assicuro che mi hai fatto
riflettere molto. Innanzitutto sul discorso delle descrizioni,
sono andata a rileggere certe cose e devo darti ragione. Immagino
che dipenda dal fatto che scrivo molto "a immagini" e
che man mano che la storia va avanti le immagini sono più legate
ai gesti e alle cose che succedono che all'ambiente. Cercherò di
rimediare, ma non ti garantisco molto nei prossimi capitoli,
perchè sono già scritti da tempo. Passiamo ai personaggi. Sono
felice che ti piaccia Peter (sono sempre contenta. Peter è un
po' la mia creatura, visto che è quello su cui ho lavorato più
di fantasia.). Io non riuscirei mai a vederlo come un cattivo e
basta, per natura cerco sempre un contesto e delle qualità nei
personaggi "cattivi". Parliamo di James: allora, prima
di tutto io stessa lo vedo diverso da come lo sto descrivendo. Mi
spiego meglio: penso che James Potter fosse un tipo solare,
casinista e simpaticissimo. Allora perchè qui è così lunatico
e stizzito (definizione azzeccatissima)? Intanto per esigenze di
trama (vedrai nel prossimo capitolo). E poi diciamo che si tratta
di un esperimento. Qualcosa come "scopriamo il lato oscuro
del suo carattere". Non penso che a 16 anni potesse essere
perfetto, a prescindere da come lo vedevano i suoi amici. E mi
sto rifacendo a Harry in buona parte per trovargli delle ombre.
Penso che sia diverso dal solito James, ma spero che risulti
plausibile una volta che avrete tutti gli elementi in mano.
Sirius... ti dirò, una scena in cui seduce una ragazza ha corso
il rischio di esserci in uno dei prossimi capitoli (avresti
potuto essere tu), ma è stata eliminata perchè il capitolo
sarebbe venuto eccessivamente lungo (tipo 8 pag quando la media
è 4). Ah, sì, il nostro Padfoot è un cuore di burro in realtà.
Soprattutto con un certo amico suo. Remus, Remus... So già che
non ti soddisferò particolarmente. So che ami questo personaggio
(e che sei molto esigente e autorevole in materia), ma devo
ammettere davvero che è il più difficile da scrivere per me.
Tantissime volte non so da che parte prenderlo, e tendo a
renderlo molto malandrino (come in questo capitolo), troppo
comico o solamente troppo buono. Il "mio" Remus (nel
senso di quello di questa storia, so che Moony è tuo e non si
tocca) è inteso come un personaggio molto forte e fragile allo
stesso tempo, estremamente contraddittorio, e mi rendo conto
perfettamente che spessissimo non riesco a renderlo come vorrei.
Ti assicuro che è molto sexy per me come personaggio, solo che
faccio terribilmente fatica a renderlo così. Un giorno scriverò
una storia ambientata tra i Malandrini più adulti, e lì davvero
proverò a renderlo più oscuro e in una qualche misura "cattivo".
Grazie davvero tantissimo per questa tua opinione. Spero che
continuerai a farmi sapere cosa ne pensi con schiettezza. Un
bacione enorme.
Imooto: Il computer è
tornato in vita! Stasera ti mando una mail con le impressioni sul
capitolo. Questo fine settimana il computer dei mie è stato off-limits
e mi sono dovuta limitare a dargli una letta veloce. Per quanto
riguarda questa storia, anche a te devo dire di aspettare il
prossimo capitolo per sapere cosa frulla nella testolina malata
di James. E, hai ragione, non è Peter il grosso del problema.
Anche Moony ogni tanto può sbagliare. Grazie mille per i
complimenti e un bacione!
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Capitolo 16 *** Tra due giorni è Natale ***
Tra due giorni è Natale
Tra due giorni è Natale
23 Dicembre 1976
Il dormitorio era quasi buio, e per una
sera non era il solito disordine a regnare sovrano. Anzi, le
valigie dei quattro Malandrini erano già pronte. Lunastorta,
Codaliscia, Felpato e Ramoso avevano passato buona parte del
pomeriggio a sistemare le loro cose per la partenza dell'indomani.
Un'operazione che avrebbe dovuto essere molto più breve (in
fondo le vacanze duravano solo dieci giorni), ma il fatto che da
circa due mesi i quattro amici si trovassero raramente insieme
aveva creato qualche diversivo, come una battaglia all'ultima
piuma con i cuscini e alcune sessioni di lotta improvvisate. Poi
dopo cena i ragazzi avevano festeggiato l'inizio delle vacanze
nel loro solito modo: ammucchiati sul letto (di Peter questa
volta), in compagnia di una bottiglia di Wiskey Incendiario che
Sirius, ormai maggiorenne, aveva acquistato a Hogsmeade
nell'ultima gita, a ridere, scherzare e progettare le imminenti
vacanze.
James non si stava divertendo. Lo sforzo
di sembrare il solito James stava diventando davvero pesante.
Erano due mesi che andava avanti così. Era sicuro che Lunastorta
si fosse accorto di qualcosa, e anche che nè Sirius nè
tantomeno Peter avessero capito niente.
La verità era che James Potter si
sentiva strano, non riusciva in alcun modo a controllare i suoi
pensieri. Non capiva cosa gli stava succedendo. E tutto da
Halloween. In qualche modo sentiva che avrebbe odiato quella
ricorrenza finchè fosse vissuto. Almeno tre sentimenti si erano
insinuati in lui dopo qualla dannata festa, ed erano
terribilmente irrazionali e illogici, e contrastanti. E lui non
poteva fare assolutamente niente per mettreli a tacere. Anche
nasconderli gli stava creando un sacco di problemi.
Era innamorato di Lily Evans. Aveva
fatto di tutto per convincersi che la sua era solo una cotta, una
questione adolescenziale o qualcosa di simile. Che si sarebbe
risolta. Comunque lei non ne voleva sapere di lui. Invece niente.
La conversazione più banale con lei si trasformava nella sua
mente in un evento da calendario. Si sentiva sempre un bambino un
po' stupido quando parlava con lei. Ormai si passava la mano tra
i capelli con una frequenza allarmante, ma era un gesto di
timidezza, e lui lo sapeva bene. Dov'era lo spavaldo James
Potter, capitano della squadra di Quidditch e terrore dei
Serpeverde, quando la Evans era nei paraggi? Lui la guardava e
desiderava solo dimostrarle di essere diverso. Di essere quello
che lei voleva. E non ci riusciva mai, otteneva solo di
comportarsi da imbecille. Poi ne parlava con i suoi amici, e
questo lo faceva sentire ancora peggio. Perchè loro erano lì,
attorno a lui, incoraggianti e interessati. E lui era solo un
cretino.
Perchè erano i suoi amici il resto del
problema, e non se ne rendevano conto. E se l'amore per Lily
poteva dirsi un problema, allora quello che stava succedendo con
i suoi amici era una catastrofe. E il bello era che non ne poteva
parlare con nessuno.
James era geloso. Non lo era mai stato
prima (la Evans non era certo una ragazza "allegra"!),
eppure dopo notti insonni e giorni di pensieri incoerenti aveva
dovuto ammettere con se stesso che "gelosia" era
l'unica parola adatta a descrivere quello che provava. Era
iniziata in sordina. Il giorno del compleanno di Sirius se l'era
presa con Codaliscia, ma dopo due mesi doveva ammettere che non
era assolutamente lui il problema. Remus e Sirius. Sirius e Remus.
Ultimamente erano sempre insieme. All'inizio aveva cercato di
darsi una spiegazione razionale: Sirius era i SUO migliore amico.
Si sentiva un po' trascurato, si era detto. Ma come scusa reggeva
davvero poco. Le attenzioni di Sirius verso Remus non gli davano
più fastidio di quelle di Remus verso Sirius. Era geloso. Punto.
Del loro rapporto. Del loro stare sempre di più l'uno con
l'altro che con lui. Del fatto che Remus si sentisse in diritto
di abbracciare Sirius (come la mattina della lettera) quando
invece lui si vergognava a farlo. Del fatto che Sirius mandasse a
Remus misteriosi biglietti che a lui non facevano leggere. Del
fatto che qualche volta facessero battute che capivano solo loro
due (qualcosa sul volare in corridoio, due giorni prima, ad
esempio), e che ridessero insieme anche quando lui era da qualche
altra parte. Sì, decisamente era geloso.
E poi c'era stato il bacio. Che non
doveva cambiare niente, e invece stava cambiando tanto nella vita
di James. Non riusciva a smettere di pensarci. Lui non era stato
mai attratto da un ragazzo in sedici anni di vita. Mai. E poi era
innamorato della Evans, da sempre, no? Allora perchè continuava
a tornargli in mente? Perchè non riusciva a smettere di pensare
in maniera ossessiva voglio provare anch'io? Era così
meschino da volere avere qualcosa solo perchè gli altri
l'avevano e lui no? Sì, era arrivato ad ammettere, era così.
Loro avevano condiviso quella cosa strana, proibita ed eccitante,
tra di loro. E lui non voleva essere escluso. Una parte di lui
era quasi disgustata dall'idea. Era la parte del suo cervello che
parlava con la voce di Codaliscia. Una parte, quella che
somigliava tanto a Felpato, diceva che era un'idea proibita, e
per questo lo attirava. Quando si diceva che la sua era la
normale curiosità di un adolescente, parlava con la voce di
Lunastorta. E da qualche parte dentro di lui una piccola Lily
Evans lo avvertiva severa che se davvero stava nascendo qualcosa
di bello tra i suoi due amici, lui si stava decisamente mettendo
in mezzo. Erano tutte voci ricorrenti. Pensieri che gli
invadevano la testa. Il problema in tutto quel caos era ritrovare
Ramoso.
I pensieri correvano fluidi nella sua
testa, agevolati dal gusto amaro del Wiskey nella sua bocca. Non
era ubriaco. Anzi, era fin troppo sobrio. Aveva bevuto quel tanto
da lasciarsi andare, da godersi la serata senza farsi mille
problemi (e invece i problemi, dannati, erano sempre lì!), ma
non tanto da rischiare di straparlare. Però...
Peter russava. Sirius quella sera si era
accanito particolarmente su di lui, sfidandolo a bere "come
un vero uomo". Con il risultato che ora Codaliscia era
sprofondato in un sonno etilico dopo aver cantato a squarciagola
"Adeste Fideles", sbagliando tutte le parole. Il vero
uomo, d'altro canto, si era addormentato qualche minuto prima,
assolutamente sobrio (erano parole sue), tanto da crollare nel
bel mezzo di una barzelletta che aveva già raccontato due volte.
La voce calma di Remus stava ancora
spiegando a James perchè quella sera il licantropo era sobrio.
Era una spiegazione complicata, che aveva a che fare con
precedenti brutte esperienze con il Wiskey Incendiario e genitori
che capivano se il loro pargolo aveva bevuto la sera prima.
James non lo ascoltava minimamente.
Enumerava i suoi problemi, come a
convincersi che non potevano essere reali, che appartenevano al
brutto personaggio di uno squallido romanzo. In qualche modo
sperava che a furia di pensarci diventassero meno consistenti e
pressanti.
1) Era innamorato di Lily Evans. Lei non
lo avrebbe mai voluto. Lui voleva cambiare in meglio per lei, ma
riusciva solo ad essere più coglione, e tanto lei non lo voleva
comunque. Se pensava che questo era il problema "facile"
si sentiva male.
2) Era geloso del rapporto speciale che
si stava creando tra Remus e Sirius. Questo comportava tra
l'altro che non riusciva a sentirsi a suo agio con loro, e che
sempre più spesso li evitava. Il che li portava a stare sempre
più insieme. Un circolo vizioso.
3) Si chiedeva disperatamente che
sensazione poteva dare baciare uno qualunque dei suoi due amici.
Baciarli come loro si stavano baciando quella notte nel corridoio.
Appoggiare le labbra su quelle di uno di loro e far scivolare la
lingua nella sua bocca. Non doveva seguire quel filo di pensieri...
Da parecchi minuti James non ascoltava
più Lunastorta. Però lo stava guardando. Era a pochi centimetri
da lui. Vicino e ignaro di quello che lui provava.
Qualcosa dentro James cedette ad una
misteriosa pressione, sfuggendo al controllo che lo stesso James
non sapeva di esercitare.
Bruscamente, quasi con rabbia baciò
Remus.
Fu un attimo. Un secondo prima stava
pensando. Un secondo dopo si era buttato sul suo amico. Per un
momento si sentì schifosamente scorretto.
Un secondo dopo era caduto dal letto,
spinto da Remus, che lo guardava scioccato dall'alto, gli occhi
spalancati e la bocca aperta in un'espressione di stupore
silenzioso. Qualcosa di amaro dentro di lui gli sussurrò Tu
non sei Sirius.
Cadendo aveva sbattuto la schiena, non
troppo forte, e si era morso un labbro.
Si vergognava terribilmente. Che diavolo
gli era saltato in mente?
Aveva anche fatto molto rumore. Non si
stupì di aver svegliato Sirius.
-James? Che ci fai per terra? Tutto
bene?-
Sirius si era avvicinato al bordo del
letto, e James ora poteva vedere il suo volto stupito e assonnato
vicino a quello di Lunastorta.
-Sì, tutto ok.-
-Non ti sei rotto niente?-
-No.-
-Ma sei caduto?-
A quel punto James si rialzò, pregando
che il suo imbarazzo non fosse evidente per Sirius.
-Mi devo essere... appisolato, e sono
caduto. Scusatemi, sono stanco. Vado nel mio letto. A domani.-
-Buonanotte, James.- rispose Sirius.
Remus non disse niente. James si
allontanò da loro. Non avrebbe più osato guardare Remus in
faccia. Non si era mai vergognato tanto in vita sua.
Arrivò al suo letto e si rannicchiò
sotto le coperte. Chiuse gli occhi cercando di dormire, ma i
pensieri si affollavano nella sua mente.
Remus mi ha rifiutato. Io non sono
Sirius. E' solo perchè Remus era sobrio? O c'è di più?
Il labbro gli faceva male.
Ho fatto una figura di merda, e non
sono neanche riuscito nel mio intento!
La testa gli scoppiava.
Stanno chiacchierando, li sento.
Remus glielo dirà?
Le palpebre erano pesanti.
Che glielo dica, cazzo! E poi che si
divertano tra loro, in quel letto, se vogliono. Peggio per
Codaliscia!
Voleva girarsi, ma aveva il corpo così
intorpidito...
Se fosse stato Sirius e non Remus,
mi avrebbe lasciato provare?
Scivolò nel sonno. Un sonno profondo.
Per qualche ora nessun pensiero si affacciò dispettoso nella sua
mente. Da qualche parte, vagamente, gli sembrò di vedere il viso
luminoso di Lily che gli sorrideva. Ma era solo un sogno.
Il triangolo no! Non lo avevo considerato...
Ops! Questa non ve l'aspettavate. O sì?
Pomodori, frutta e uova marce sono disponibili nei
supermercati. Per gli oggetti contundenti consiglio una buona
ferramenta. Le Maledizioni Senza Perdono sono da recapitare
direttamente all'autrice, vietato abbandonarsi alle vendette
trasversali. I Dissennatori sono pregati di passare dalla porta
sul retro.
Facciamo le persone serie. (Io non ho una porta sul retro...)
Dicevo. Io adoro James. Nella mia testa prevedibile, James e Lily
sono una coppia che non si tocca. E allora perchè gli sta
succedendo tutto questo? Chiamiamola con il suo nome: crisi
adolescenziale. James ha 16 anni, io penso che sia normale che
possa andare in crisi. Tendiamo tutti a vedere James un po'
troppo perfetto, secondo me. Diciamo che mi sono divertita a
tormentarlo un questa storia, a vostre spese.
Ora rispondo ai miei (temo) ultimi recensori.
Joy: Mamma mia, sapessi quanto mi sei mancata
tu! Ho guadagnato di buono che le tue vecchie recensioni le so a
memoria, ma non vedevo l'ora di risentirti! Anch'io adoro i tu
per tu tra Sirius e Remus, e quindi mi sono divertita e tengo
molto allo scorso capitolo. Davvero sei arrossita a leggere il
biglietto? Be', se ti può far piacere, sappi che io sono
arrossita a scriverlo! Questa storia e i commenti come questo tuo
mi stanno facendo scoprire una gamma di colori che non conoscevo.
E per la serie "siamo sempre più simili", anch'io
avevo scaricato le Illeggibili a suo tempo! Così la posso
rileggere quando voglio (a meno che il Pc sia dal tecnico...).
Bene, sono così felice di tutte le cose splendide che mi hai
scritto, che quasi ho paura a sapere cosa pensi di questo
capitolo. E' la prova del fuoco... Sinceramente, ho fatto un
casino? Sono andata a mettere le mani sul mostro sacro,
l'intoccabile. Ho un po' di paura. Su Remus e Sirius: ...non fa
male a nessuno! Sì, anche per me è così. Un rapporto paritario
è più bello. Grazie di esserci sempre. Grazie anche del
bellissimo commento alla Caccia, devo studiare un sistema per
rispondere alle recensioni nelle One-Shot. Grazie di tutto.
Davvero, Joy, grazie. Un bacione grande grande.
Erine: Guarda tesoro che la volta che te lo
scrivo davvero un menage a trois ci resti male. (Sono deviata. Ma
se hai letto il capitolo lo hai già capito, penso.) Sirius è
sexy? Sono felice di averti quasi convertita. Sirius è
terribilmente sexy, Remus è assolutamente sexy, e pure a James
una ripassatina... Devo controllare i miei ormoni, che è meglio.
Quel bacio... sottolienato ed evidenziato (volevo anche scriverlo
in rosso ma mi pareva di esagerare) attira pensieri maliziosi,
vero? Be', ma se non è malizioso Sirius, allora su chi sfogo la
mia vena intrinseca? Remus, Remus... No, non è molto Creatura
Oscura. Più avanti ci sarà un capitolo che un po' spiegherà
perchè. Ma in due parole: è troppo giovane. Ci ho pensato ad
altre interpretazioni di Remus, seriamente, ma i Malandrini sono
troppo ragazzi in questa fic. Un paio d'anni fanno la differenza.
Remus qui è ancora nella fase in cui non accetta il suo lato di
lupo (vedrai meglio) e lo rinnega. Se inserissi alcune cose che
penso di Remus risulterebbe troppo più grande rispetto agli
altri. Spero che possa piacerti comunque, questo Moony "acerbo".
(Sono contentissima di averlo trovato nella caccia, mi fa un
grande piacere!) Sono contentissima di averti fatto ridere (e che
ti piacciano i "botta e risposta". Ho un progettino per
il futuro...). Ma il domandone è: dopo questo capitolo, mi
toglierai il saluto? Perchè se ti stonava James prima, adesso...
Dai, se non mi uccidi prima o poi un menage a trois (con Erine,
non con James) te lo tiro fuori (a tuo rischio e pericolo, però).
Grazie di tutto. Un megabacione.
krsna3punti: Ciao! Anche tu mi sei mancata! (Mi
ha fatto un sacco piacere ritrovarti in Follia... E' una storia
strana e molto vecchia, ma ci tengo particolarmente.) Sono molto
contenta di non averti traumatizzata con la mia visione "anti-Yaoi"
della coppia. E invece con questo capitolo? Sei rimasta molto
scossa? Ho fatto molto un casino? Torniamo al presente. Remus è
troppo figo quando fa il prefetto, vero? L'ho sempre pensato. Sì,
l'altro capitolo in effetti risultava dolce. Sono contenta che ti
sia piaciuto. Non abituarti troppo, però. Si prospettano tempi
bui. Hai capito cosa frullava nella testolina malata di Prongs?
Penso che il problema sia la mia testolina malata... Ah, la
marmellata... credo che fosse di more. Sì, era di more, perchè
è una delle più dolci, e poi ti restano i denti viola e tutti i
semini in mezzo. Molto romantica, la marmellata di more. (No?
Sempre un mio viaggio mentale?) Come vedi carissima, non sono io
a dovermi preoccupare di te, ma il contrario. La mia pazzia
imperversa. Mi sa che mi rinchiuderanno prima o poi. "Oltraggio
al pudore" o qualcosa di simile. Mi porterai le arance? Sono
sempre peggio. Sono i complimenti che mi danno alla testa. Deve
essere così. Grazie mille del tuo sostegno! Un bacione grande.
Agartha: Ciao! Tanto per cominciare, scrivo
una piccola precisazione a te, perchè sei la prima ad averlo
notato. Il sale nel the non è un'invenzione originale! E' una
citazione "Nel letto ranocchie non ti metterem, nè sale nel
the, nè pepe nel caffè..." da Mary Poppins. Mi sa che sono
l'unica matta che si ricorda a memoria tutte le canzoncine dei
film della Disney. Torniamo a noi. No, dai, continua a fare
domande! Risponderò solo a quelle che posso, ma mi piace
rimarcare che vi tengo sulle spine! (Sadica. Maligna e sadica,
ecco cosa sono. Ne sa qualcosa il povero James Potter.) Che ne
dici dei guai di James? Sconvolta? Schifata? Torniamo ai nostri
amati, che è meglio. Continuo ad aver paura che questo capitolo
mi farà assassinare... Mi è piaciuto molto il tuo ragionamento
su Uke e Seme. In effetti quello che dici è vero. In realtà,
credo che tutte e tre le forme (rapporto paritario o predominanza
di uno dei due) possano avere ottime motivazioni psicologiche. Un
giorno, esauriti i progetti che ho in corso, mi deciderò a
scrivere una PWP (è una cosa che ho voglia di provare da un po')
e la scriverò in tutti e tre i modi. Comunque, da qualunque
parte li si giri, sono una coppia bellissima, hai ragione, su
questo non ci piove. Grazie mille per i complimenti e per avermi
fatto tornare un po' sulle mie idee. Un bacione grande.
Dragonfly: Ciao! Sono contenta di risentirti!
E anche che ti sia piaciuto il capitolo. Adoro mettere i miei
poveri sventurati personaggi in situazioni ambigue (ottima
definizione!). E adesso ho complicato ulteriormente le cose. Ah,
questo famoso "un bacio"! Sì, devono ancora capire i
loro sentimenti, però questa cosa torna fuori in tutte le salse...
Freudiano, direi... Grazie di esserti preoccupata del blocco,
pare sia passato (e il megaritardo non dipendeva da quello, ma
dal pc in vena di capricci). I tuoi "sproloqui" non mi
annoieranno mai, e la vedo anch'io come te sul rapporto paritario
tra Remus e Sirius. Alla fine, su questo discorso, sto
realizzando (grazie a voi) che mi intrigano tutte e tre le
possibilità con tutte le loro sfumature. Tutto è possibile,
credo. Sono molto contenta del tuo commento e ti ringrazio
tantissimo per i complimenti e la fedeltà. Un bacione grande! PS
Spero di non averti sconvolto con questo capitolo.
Sibilla: Ciao e benvenuta! Una nuova
commentatrice, che bello! Mi fa piacere che non trovi degli
errori, in effetti cerco di stare molto attenta a quello che
scrivo, però di imprecisioni ce ne sono parecchie (ma meglio se
non si nota!) Grazie mille per la recensione e per i complimenti!
Un bacione.
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Capitolo 17 *** La farsa è finita ***
La farsa è finita
La farsa è finita
24 Dicembre 1976
Era finita. Comunque andasse quella
dannata storia era finita. Basta iposcrisie, basta giornate nere,
silenzi ostili. Basta con i corridoi bui e quei discorsi
interminabili che gli facevano venire voglia di urlare, piangere
e vomitare.
Era finita. Davvero, questa volta.
Quegli stupidi abiti eleganti erano rimasti al loro posto,
nell'armadio di una stanza vuota. Nessuno avrebbe mangiato nel
piatto pronto per lui sulla tavola apparecchiata per venti. Non
avrebbe saputo se suo fratello aveva avuto buoni voti negli
ultimi compiti. Non aveva più importanza.
Tutto quello che aveva era nel baule che
trascinava rabbiosamente per le strade vuote di una Londra gelida
e senza neve. Non gli serviva altro. Oggetti di scuola, le sue
foto, un po' di denaro. Non gli serviva altro. Si sarebbe trovato
un lavoro. Avrebbe chiesto l'elemosina, se doveva. Era fintita.
Era fuori di lì, e questa volta per sempre.
Poteva fare quello che voleva. Correre,
gridare. Ridere, anche. Poteva andare ovunque. Poteva anche non
tornare a scuola -ma quello no, non lo avrebbe mai voluto. Era
libero. Aveva diciassette anni, era solo, libero, responsabile
per se stesso e basta. Migliaia di strade gli si aprivano
davanti, e più nulla gli avrebbe impedito di percorre quella che
preferiva. Aveva spezzato le catene. Niente più giudizi.
Ma dov'era la felicità? Perchè sentiva
solo una pungente nostalgia e tanto, tanto freddo?
Era quello che aveva sempre voluto. Non
dovere mai più varcare quel portone decorato, vedere quei muri
tetri e i ritratti di maghi morti da secoli. Non sentirsi mai più
un intruso in casa propria. Non sentire quelle urla isteriche,
quei silenzi pesanti e quelle risatine sarcastiche e strafottenti.
Allora perchè in quel momento sentiva
solo un nodo allo stomaco e uno spiacevole, pungente prurito agli
occhi?
Non sapeva darsi una risposta. No, una
risposta non c'era. Era stato un giorno lungo, lunghissimo,
decisivo. Quando si era svegliato quella mattina nulla lasciava
presagire che la sua vita sarebbe cambiata tanto. Ecco perchè
quelle emozioni contrastanti. Sì, la spiegazione doveva essere
quella.
Si sedette su una panchina, in un
piccolo parco. Era freddo. Tanto freddo, ma almeno si vedevano le
stelle.
Frammenti di ricordi gli affollavano la
mente. Tentava di trattenerli da quasi un'ora (da quando si era
chiuso quella porta alle spalle per non varcarla mai più), ma
era stanco. La panchina era fredda, e lui non sapeva dove andare,
e i ricordi erano più piacevoli delle domande scomode che
avrebbe dovuto farsi. Cosa avrebbe fatto? Dove sarebbe andato?
Era la notte di Natale. Nemmeno un locale aperto dove bere un the.
Due bambini si sfidavano a trovare
il coraggio di entrare in una stanza buia. Il più grande,
spavaldo, varcava la soglia. Qualcosa di orribile, di mostruoso (un
quadro forse? Non lo ricordava). Il bambino urlava.
Era una benedizione essere sfuggito da
quel genere di cose. Dalle stanze buie della sua infanzia dove il
pericolo è in aguato davvero.
Rumore di tacchi e profumo pesante.
Sua madre, elegante per una serata mondana. La sensazione di un
bacio sulla guancia.
-Comportati bene.-
-Sì, Mamma.-
-Bada a tuo fratello.-
-Sì.-
Si era rotto una mano quella sera suo
fratello. Ricordava benissimo lo sguardo infuriato di suo padre.
-Quando viene Andromeda?-
-Quest'anno non viene.-
-Ma è Natale!-
-Smettila di fare il bambino. Tua
cugina ha di meglio da fare con il suo nuovo trastullo Babbano.-
La voce di sua madre che sputava le
ultime due parole.
Correre veloce su per le scale, e
vedere con i suoi occhi. Il nome di Andromeda bruciato via
dall'arazzo.
Chissà se avevano già cancellato il
suo? Non importava.
Un lettino da bambino in una camera
sconosciuta.
-Papà, ma quello è il mio letto!-
-Non più. Adesso è di Regulus.-
-E io dove dormo?-
Suo fratello. Fiero sostenitore dei
valori della Famiglia. Era sempre stato un essere viscido...
-Senti, ma cosa vuol dire "Babbano"?-
-Chi non è un mago come noi.-
Una pausa. Nella sua piccola mano
una mano ancora più piccola.
-E' cattivo?-
-Chi?-
-Un Babbano.-
-Non lo so. Non ho mai visto un
Babbano. Alla Mamma non piacciono.-
Piccoli visi in un giardino
selvaggio, d'estate.
-Se è cattivo me lo dici?-
-Sì. Così non può farti male.-
-Meno male che ci sei tu che mi
proteggi.-
Sentirsi forti.
Aveva solo sei anni.
Un'auto passò veloce per la strada
vicina. I fari illuminarono per un momento lo squallore di quel
posto. Doveva andarsene di lì. Doveva trovare un posto dove
stare. Bastava alzare un braccio, e il Nottetempo sarebbe
arrivato, con il suo rumore e il calore delle cuccette. E poi?
Dove poteva andare? Da lontano arrivava il rumore di musica di
una qualche festa.
Un ricordo più sfocato. I brividi
della febbre.
Una mano morbida e fresca sulla sua
fronte. Chi... Non poteva essere un ricordo di casa.
Una carezza leggera.
...Mamma?
Una voce.
-Come ti senti?-
Non era un ricordo di casa. La voce
roca e leggermente preoccupata di Remus.
Quel ricordo lo scaldava. Remus evocava
immagini di una casa piccola e accogliente, un fuoco nel camino.
Di risate, di una famiglia degna di questo nome. Di un abbraccio.
Alzò una mano, e ascoltò il suono
familiare del Nottetempo che si Materializzava nella strada.
Non era mai stato a casa di Remus. Ma
diede con voce sicura l'indirizzo al bigliettaio cortese.
Si sedette sul letto. Finalmente un po'
di calore. L'autobus era quasi completamente vuoto, a parte una
vecchia strega addormentata in un angolo con in braccio un gatto
nero che lo scrutava silenzioso.
Si distese. Era libero. E stava andando
da Remus, e il suo amico lo avrebbe accolto. Gli avrebbe ridato
la serenità, come aveva fatto la mattina del suo compleanno.
Avrebbe parlato con lui, avrebbe capito cosa non andava. Remus
capiva sempre tutto, gli avrebbe spiegato perchè si sentiva così
triste anche se finalmente era libero. Avrebbero parlato per ore,
e sapeva che si sarebbe sentito meglio.
Il suo stomaco emise un buffo rumore.
Doveva essere passata l'ora di cena. Ma forse a casa di Remus il
Cenone non era ancora finito. A casa sua le portate si
susseguivano con scadenze precise fino a poco prima di mezzanotte.
Ma i Lupin non avevano tanti soldi. Magari mangiavano di meno.
Il pensiero lo bloccò, e il calore e la
speranza che il pensiero del suo amico gli aveva dato svanirono
di colpo. La famiglia di Remus era povera. Tanto povera che una
volta lui stesso aveva dovuto prestare a Remus alcuni suoi abiti
perchè avesse qualcosa della sua taglia da mettersi per una
festa. Non poteva andare da lui.
Conosceva i Lupin. Erano buoni e gentili
come Remus, e l'avrebbero accolto a braccia aperte, lo sapeva.
Non gli avrebbero fatto mancare niente, e non avrebbero mai
accettato soldi da lui. E non potevano permettersi un ragazzo in
più da sfamare.
Non poteva andare da Remus, per quanto
volesse vederlo. Non si sarebbe imposto in casa sua.
Gli venne in mente in fretta che Remus
non era il suo solo amico, e che gli altri suoi amici non avevano
problemi economici. E non era necessario che imponesse la sua
presenza ai Lupin solo perchè sentiva il bisogno di farsi
consolare da Lunastorta. Disse all'autista che aveva cambiato
idea, e gli diede un altro indirizzo. Un altro posto dove passare
la notte di Natale.
Mezz'ora dopo James Potter si stupì di
vedere il suo amico Sirius Balck davanti alla porta di casa sua,
stanco e intirizzito, a chiedere con gli occhi bassi se poteva
restare lì, nel bel mezzo del Cenone di Natale.
Bene, siete stati clementi con il capitolo scorso. Sono ancora
viva (scusate un attimo...)
Eccomi. Il mio nuovo Tranello del Diavolo faceva i capricci.
Questo è un capitolo serio. Serio e pure un po' triste. Ma
credo che finora sia il capitolo che mi piace di più di tutta la
storia. Mi sentivo molto malinconica mentre lo scrivevo, ma mi
sembra che il risultato renda molto l'idea che volevo dare.
Ho dato per scontato che chi legge questa storia abbia letto
L'Ordine della Fenice. Se qualcuno non lo ha ancora fatto, chiedo
scusa se non ho chiarito bene chi sono certi personaggi citati.
Devo anche ammettere che ho modificato qualcosa. Sirius ha
diciassette anni in questa storia quando scappa di casa, mentre
nell'Ordine dice di avrene sedici. Prendetelo come una licenza
poetica.
Bene, veniamo alle risposte che questa volta sono davvero
difficili per me... capitemi se non rispondo proprio a tutto,
siete stati bravi e avete fatto delle domande troppo azzeccate...
ksrna3punti: Ah, i grandi dilemmi della vita
di James sono proprio grandi... Povero James, non sono stata
carina con lui. Ha una confusione in testa incredibile, mi sa che
se lo internano ce lo ritroviamo in cella, che ne dici kri?
Andiamo bene anche senza arance, se ci danno James! Come avrai
capito, alle tue domande ci sarà una risposta in seguito, evito
di anticiparti le cose. Spero che questo capitolo così serio non
ti dispiaccia. Adesso ho messo in crisi anche Sirius, hai visto
che carina? Peggioro di giorno in giorno. Grazie per il commento
e per aver letto tra le righe e non essere rimasta sconvolta! Un
bacione.
Joy: Non dire che sei vigliacca Joy perchè
io non ci credo. Semplicemente, scriviamo cose diverse. Non sono
coraggiosa, sai, solo provocatoria. Ogni volta che aprivo i
commenti allo scorso capitolo pensavo che mi sarebbe arrivata una
minaccia di morte. Spero sempre che ci sia dignità in quello che
scrivo, e mi ha reso molto felice sentirtelo dire. Ma non sono
così coraggiosa come pensi, così come tu lo sei molto più di
quello che dici. E' vero quello che dici di James. James
l'intoccabile è solo un adolescente, e i nei suoi turbamenti ho
cercato di riversare tutti quei conflitti che, appunto, sono
tipici dell'adolescenza. Mi fa piacere che ti ci riconosca in una
certa misura. James è un ragazzo, e crescerà. Posso solo dirti
una cosa, che funge da leggera anticipazione: ha provato a
baciare Remus perchè lì aveva Remus. Il disagio dello scoprire
di non essere la stessa cosa del suo migliore amico vale per
entrambi i suoi amici. Certo, si identifica prima in Sirius perchè
sono più simili. Ma è un discorso generale e vale anche per
Remus. Giusto per sottolineare l'estrema confusione di questo
momento. Grazie per la difesa preventiva. Sembra che il messaggio
sia arrivato, non avrai bisogno di affilare le unghie! Grazie per
il sostegno, Joy. Non mi stancherò mai di dirti grazie. Un
bacione grande. PS So che ti ha contattato una certa Padfoot. Le
ho consigliato le Illeggibili, spero che non ti dia fastidio! Un
altro bacione.
Itasil: Grazie! Bellissimo commento "che
bomba!". Mi è piaciuto un sacco. Sono contenta che ti
piaccia questo James tormentato. Ah, che domanda spinosa! Cosa ha
spinto all'inizio Remus e Sirius? Ti posso dire che nessuno in
questa storia e in questa fase lo sa. Un consiglio: occhio al
titolo. Certe volte alcune cose non hanno una vera e propria
spiegazione in questa storia. Ci sono cose che, nell'ottica dei
personaggi, accadono e basta. Non ti dirò se questa è una di
quelle, però! Dovrai scoprirlo leggendo. (Questo si chiama
ricatto morale...) Mi fa piacere che ti siano piaciute le voci
nella testa di James, sono state molto divertenti da immaginare!
Ah, per quanto riguarda il fiato sospeso... mi sa che avrai un
nuovo motivo per dirmi che sono crudele, come vedi. I problemi
non si presentano mai uno alla volta, almeno nella mia storia.
Per adesso il problema di James dovrà aspettare. E voi con lui (sempre
per meritarmi la nomea di crudele!). Ah, il domandone sui ruoli!
Sì, anche a me non piace un Remus troppo femminile. Anche se
spesso tendo ad immaginarmelo molto affettuoso, per me è un
affetto che si dimostra con gesti semplici e non esageratamente
dolci. Ti dirò che Sirius invece femminilizzato mi ispira, come
esperimento letterario... Comunque più ci penso più mi convinco
che per ogni tipo di impostazione ci possano essere buone
motivazioni. Grazie del commento e di aver apprezzato! Un bacione.
imooto: Il PC sembra risorto, grazie per
esserti preoccupata! Sono sempre contenta che ti piaccia questa
storia, nonostante James ti abbia spiazzato. Remus e Sirius
insieme sono la parte più divertente da scrivere, James invece
è difficile perchè ho sempre paura di farlo troppo ragionato!
Grazie di tutto! Un bacione.
Serpedoro: Benvenuta. Sono felice di aver
fatto la tua conoscenza! E di averti "guadagnata". Le
tue riflessioni su James sono davvero interessanti (ne abbiamo già
parlato) e non mi dilungo sulla questione. Mi limito a dire che
hai ragione, Peter è solo la ciliegina sulla torta. E' il capro
espiatorio dei problemi di James, ed è per questo che Sirius,
intuendolo (nonostante non capisca qual'è il problema di James),
lo difende dopo la festa. Sono contenta che tu abbia notato
quella frase che secondo me è più crudele di tutte le altre
cose che ho fatto a James. Diciamo che non ho saputo resistere...
Il tuo amore per i dettagli è notevole, e più ci penso più mi
fa paura. Io non arrivo ai tuoi livelli, quindi fammi notare
quando mi fregherò da sola, perchè mi conosco e so che lo farò.
Spero apprezzerai la noticina sull'età di Sirius in questo
capitolo, l'ho messa per te, perchè sapevo che ti saresti
accorta dell'errore intenzionale! XD Veniamo al sondaggio...
Credo di avere un quadro di come ti piace Remus. No, neanch'io
amo Remus patetico (con autorevoli eccezioni, ma devono essere
spiegate bene). Per me Sirius è molto più fragile. Ma la forza
di Remus è qualcosa di cheto, di controllato, per questo molti
si fanno l'idea che sia l'apoteosi della bontà. Soprattutto
parlando del Remus adulto. Il Remus ragazzo credo che debba
ancora perfezionare il suo lato freddo, quindi secondo me può
essere visto come una persona emotiva, nel senso che da sfogo
esteriore alle emozioni per non permettere loro di controllarlo.
Mi piace vedere un Remus giovane che piange, sinceramente. Perchè
lui piange e supera il problema, Sirius che non lo fa (come in
questo capitolo) se lo tiene dentro. Sono uscita dal tema (ma è
una soddisfazione finire un ragionamento senza cadere!), quello
che intendevo è che Remus è più forte perchè impara a
sfruttare le sue emozioni e a gestirle, mentre Sirius cerca di
mostrarsi forte fuori e in realtà le sue emozioni lo dominano.
Il che esula un po' dal discorso dei ruoli, ma come condizione di
base mi permette di esprimere tutte le varianti. Sono contenta di
averti a bordo, e che ti sia piaciuta la parte dei punti e del
biglietto, perchè è una parte che mi ha divertito immaginare.
Grazie mille e alla prossima! Un bacione.
Agartha: Ero sicura che non ti avrei
sconvolta, con te andavo tranquilla! Avevamo già parlato della
questione, giusto? Mi fa piacere che tu approvi, moltissimo,
perchè so che con la cura che metti nei tuoi intrecci noteresti
sicuramente se qualcosa stona. E' bellissimo sentirsi sostenute.
Non commento a lungo i tuoi ragionamenti su James, perchè come
ho detto finirei per anticipare. Sì, comunque l'insicurezza è
un tipico problema adolescenziale, e neppure James ne è immune.
James è profondamente in crisi per ora. Ah, le tue domande...
per ora ci siamo momentaneamente dirottate, come hai visto, verso
altri impellenti problemi. Le vacanze di Natale creeranno uno
stacco, ma al ritorno avrai le risposte a queste domande. Ad una
veramente anche durante le vacanze, almeno in parte. Sono
contenta che ti siano piaciute le voci nella testa di James, sono
state una delle parti più belle da scrivere. E sì, nei pensieri
di James Lily non può essere altro che la voce della verità.
Sirius e Remus nelle fic... sì, più opinioni diverse ci sono,
più vengono fuori storie interessanti e diverse, quindi non
posso non approvare! E le canzoni della Disney sono così
radicate nel mio cervello da esserne parte integrante. Grazie di
tutto e un bacione. PS Hai visto che ci siamo spostate col
progetto? Se hai tempo fai un salto sul forum, è molto più
funzionale del gruppo e registrarsi è facile. Se hai problemi,
lascia un messaggio sul gruppo che ogni tanto controllo, oppure
mandami una e-mail da contattami. A presto e un altro bacione.
|
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Capitolo 18 *** Posta via gufo ***
Posta via gufo
Posta via gufo
Tra Natale e Capodanno, 1976
26 Dicembre. Da James Potter a
Peter Minus.
Ehi, Codaliscia!
Come va? Come hai passato il Natale? Io
sto alla grande! Sai che mio zio Victor mi ha regalato un set di
palle da Quidditch? Davvero! Adesso ho due Bolidi una Pluffa e
naturalmente un Boccino! Pensa che bello, potremo allenarci la
prossima estate! Magari riuscirai anche ad entrare in squadra
l'anno prossimo... Chiederò al capitano se ci mette una buona
parola (Hi hi hi, il capitano sono IO! Io ho il potere! Ha ha ha!)
Ok, va bene, la pianto con le cazzate, e
veniamo alle cose serie. Che fai a Capodanno? (A questo punto
dovresti rispondere niente.)
Davvero? Non hai impegni?
BENE! Perchè i miei hanno detto che
possiamo fare una festa a casa mia!
Davvero! (Sei caduto dalla sedia?)
E tieniti ancora più forte: loro vanno
via! Vanno ad una festa, il che vuol dire niente controlli anti-alcol
(quindi niente ramanzine, non come a Ferragosto tre anni fa!).
Ho invitato un po' di gente. Sarà
divertente, e poi puoi dormire qui, così i tuoi non ti devono
venire a prendere.
Sono o non sono un genio?
A che ora pensi di arrivare? Riesci a
venire nel pomeriggio del 31, così ci dai una mano con la cena?
Rispondi prestissimo!
Ramoso
-------------------------
26 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter.
Ciao James!
Io sto bene, anche se i miei regali di Natale facevano un po'
schifo. Sai come sono i miei, no? Maglioni, calzini e libri. Ah,
anche delle Cioccorane, ho trovato Cassandra Cooman, che mi
mancava!
A parte questo, bella l'idea della festa a Capodanno. Solo che
ho detto a Emanuelle che poteva venire da me, perchè sua mamma
lavora in un ristorante e quindi non c'è. Mi dispiace un casino!
Voi ci siete tutti?
Senti, magari posso dire con Em se le va di venire. Che ne
dici? Ti scoccia se vengo con lei? Non mi piace che se ne stia a
casa da sola a Capodanno.
Aspetto una risposta.
Codaliscia
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27 Dicembre. Da James Potter a Peter Minus.
Certo che sei proprio un disgraziato!
Ma ti sembrano cose da chiedere?
OVVIO che puoi portare anche lei! Più siamo meglio è! (Mia
mamma non è molto contenta che io dica queste cose, chissà
perchè...)
Allora, venite prima o no? La Gabbianella è brava a cucinare?
Ma i tuoi ti danno il permesso? Papà ha detto che se hai
qualche problema glielo dice lui a tuo padre. Se vuoi dopo ti
riporta a casa, però è meglio se dormi qui!
Ora devo andare, Sirius mi sta chiamando.
Ramoso
-------------------------
27 Dicembre. Da Peter Minus a Emanuelle
Laborit.
Cara Em,
James mi ha chiesto se andiamo a casa sua per
Capodanno, visto che fa una festa. Che ne dici? Ti va? Mio padre
ci accompagna, e mia madre ha detto che ci viene a prendere alle
due e poi ti riporta a casa. A tua mamma va bene? Fammi sapere
presto, perchè James mi stressa!
Ah, poi ti volevo ringraziare per il regalo. E'
davvero utile quel libro. Mi sto esercitando quando mia madre
telefona, e riesco a capire quasi tutto. Ma è divertente leggere
le labbra! Devi vedere che faccia ha fatto l'altro giorno, quando
le ho detto che sapevo che stava parlando con la zia anche se ero
dall'altra parte della porta a vetri! Mi guardava come se mi
fosse cresciuta un'altra bocca! Che spasso!
Va be', fammi sapere presto cosa devo dire a
James.
Peter
-------------------------
28 Dicembre. Da Emanuelle Laborit a Peter Minus.
Caro Pete,
mia mamma ha detto che va bene se vengo alla festa. Ma ai tuoi
amici non da fastidio che ci sia anch'io? Be', se me lo hai
chiesto penso di no.
Sono contenta che tu ti diverta con il libro. E' un po' come
se tu capissi di più come vivo io. Grazie di fare tutto questo
per me. Sei il migliore amico che si possa avere!
Ciao
Em
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28 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter.
Ciao Ramoso!
Allora, io e Em veniamo alla festa, mio padre ci porta da te
alle cinque e poi mia madre ci viene a prendere alle due. Mi sono
dimenticato di chiedere a Em se sa cucinare, ma tanto non sarà
mai peggio di me! Al massimo noi apparecchiamo.
Ah, senti, ma come mai Sirius era da te ieri? Le Arpie l'hanno
lasciato venire? Allora forse non sono poi così stronzi!
Ci vediamo il 31.
Codaliscia
-------------------------
29 Dicembre. Da James Potter a Peter Minus.
Ma non ti fermi a dormire? NOOOOOOO!
Se tu e Em restavate magari potevi combinare qualcosa!
Che occasione buttata!
Va be', smettiamo di preoccuparci della tua (inesistente) vita
sentimentale.
L'altro ieri Sirius era da me perchè adesso vive qui. Le
Arpie l'hanno cacciato di casa. Mia mamma era fuori di testa,
dovevi vederla. Cioè, in realtà è lui che se n'è andato, però
la Vecchia Megera gli ha detto qualcosa tipo "Se esci da
quella porta non ci torni mai più qui!". E tu sai Sirius
com'è fatto, così ora non ha un tetto sulla testa e per un po'
starà da me. I miei volevano cavare gli occhi ai Balck, o
qualcosa di simile. Papà ha detto che se non fosse che Sirius è
maggiorenne li avrebbe trascinati davanti al Winzegamot per come
l'hanno trattato.
Fanno proprio schifo, vero?
Comunque meglio per lui che se n'è andato finalmente, e
meglio per me che ho qualcuno con cui giocare a Quidditch (almeno
fino a ieri, oggi c'è troppa neve).
Ci vediamo dopodomani.
Ramoso
P.S. Mi associo al pensiero di James per quanto riguarda le
occasioni buttate. Sai che il mio motto è "Vai e colpisci!".
E non importa se riguarda il Quidditch, vale anche per la tua
vita sentimentale (inesistente?). Ciao
Felpato
-------------------------
30 Dicembre. Da Peter Minus a James Potter e Sirius
Black.
Ragazzi, ma quante volte vi devo dire che non c'è niente tra
me ed Emanuelle?
Insomma, primo è una BAMBINA, secondo siamo solo amici.
Insomma, un po' come una sorellina minore o qualcosa di simile.
Non ho mai avuto una sorellina, e adesso l'ho trovata, OK? Per
favore, la smettete di prendermi in giro?
Soprattutto domani sera, vi prego, evitate le battute, sapete
che mi mettete in imbarazzo! Se vi comportate bene vi regalo
delle Cioccorane a tutti e tre.
Ah, Sirius, mi dispiace che i tuoi ti abbiano mandato via. Ma
è meglio così, no? Hai sempre detto che li odiavi. Adesso puoi
fare quello che vuoi! Beato te che sei maggiorenne, io devo
ancora aspettare fino a Maggio!
Remus l'avete sentito? Viene vero? Anzi, adesso gli telefono,
così lo chiedo a lui.
A domani.
Codaliscia
-------------------------
-Buonasera, sono Peter, c'è Remus?-
...
-Grazie.-
...
-Ciao Rem! Sono Pete! Come va?-
...
-Anch'io tutto bene. Senti, ci vieni tu alla festa di Ramoso?-
...
-Sì, viene anche Em.-
...
-Sì, James me l'ha detto.-
...
-No, io no.-
...
-No, mi viene a prendere mia mamma.-
...
-Pensavo che tu ti fermassi!-
...
-Ah, ho capito. Sì, certo, ti possiamo portare a casa noi
dopo la festa.-
...
-Sì, non c'è problema.-
...
-Ma va tutto bene Remus? Hai una voce strana...-
...
-Sì, certo! Adesso sta lì!-
...
-Non lo sapevi? Vive da James. I suoi l'hanno cacciato di
casa, o qualcosa di simile.-
...
-No, non lo so.-
...
-Glielo chiediamo domani sera.-
...
-Va bene. A domani.-
...
Niente di particolare da dire su questo capitolo. A parte che
non ci so molto fare con le lettere (decisamente non avrò
mai successo con un romanzo epistolare), quindi siate clementi.
Io non riuscivo neppure a scriverle ai miei amici. Immaginare
questa corrispondenza è stato uno sforzo sovrumano. Fortuna che
tra 3 capitoli si torna ad Hogwarts!
Ah, sì, invece una cosa devo precisarla: nella storia ho
tenuto conto del fatto che Remus è un mezzosangue (lo ha detto
JKR), quindi usa abitualmente cose come il telefono. James e
Sirius invece sono dei purosangue, e probabilmente non sanno
neppure cos'è un feletono. Per quanto riguarda Peter, JKR non ci
fornisce indicazioni. Visto che diventa un Mangiamorte si
dovrebbe presumere che fosse un purosangue. Ma mi piaceva l'idea
della telefonata, quindi ho deciso che i suoi genitori sono figli
di Babbani, alla faccia della logica. Che tanto in questo
capitolo non sta di casa comunque. Oppure la mamma di Em è
eccessivamente ingenua.
Veniamo a noi...
ksrna3punti: Dai, non essere triste! Hai
visto? Sirius è da James e sembra stare bene. Sì, in effetti
viene un po' di malinconia a pensare che un ragazzo venga
trattato male in famiglia. E credo che nei suoi panni sia normale
che cerchi altrove un concetto di casa, soprattutto quando ha
vicino amici sinceri che hanno famiglie normali. Per quanto
riguarda il ricordo di Sirius e Regulus... io sono partita dal
presupposto che la loro inimicizia non sia sempre esistita.
Insomma, sono fratelli e da bambini è facile che fossero legati,
soprattutto con una famiglia del genere. Invece James... se
cercherà di farsi internare lo vedrai, posso solo anticipare che
presto lui e Sirius faranno una bella chiacchierata. Ma temo che
dovremo fare senza di lui, per un po' almeno, visto che ancora mi
serve per questa storia! Grazie della recensione, che non era
affatto sconclusionata, e un bacione.
Agartha: Allora, mia cara, devo dire che il
tuo ragionamento su Sirius è perfetto. Sia la parte che riguarda
la famiglia che il motivo che lo spinge a voler prima andare da
Remus e poi a non farlo. Non ho molto da aggiungere, visto che
hai interpretato benissimo i suoi sentimenti. E come al solito,
mi fai una domada a cui non posso risponderti. Tra qualche
capitolo avrai una risposta, comunque. Come hai visto, i nostri
Malandrini stanno organizzando un'altra festa, non paghi del
successo della precedente. Ah, sono contenta che ti piacciano le
crisi adolescenziali dei personaggi, perchè tendono ad essere un
po' come le malattie infettive, si trasmettono da uno all'altro e...
Ancora una volta, ti devo chiedere di aver pazienza. Le cose che
tu tendi ad indovinare si evolveranno poco a poco. Grazie mille
dei complimenti e un bacione grande.
Joy: La numero 100! Oh santo cielo, che
emozione! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto. Oddio,
addirittura sognare? O mamma mia, avvisami quando ti farò venire
gli incubi! Mi dispiace di averti fatto venire mal di testa, ma
sono davvero contenta se ti ho emozionata. Si vede che amo
Sirius, vero? Mi è piaciuta un sacco la sensibilità con cui hai
letto i ricordi del capitolo scorso, mentre leggevo il tuo
commento ho realizzato alcune sensazioni che avevo messo nel
capitolo in maniera istintiva forse. Sentimenti lasciati assopire...
sì, è così. Ci sono problemi più pressanti, ma il momento del
sentimento arriverà. Mi piace un sacco come mi fai riflettere
sulle cose che scrivo, anche dopo che le ho scritte... In questo
modo la storia è sempre nuova anche per me. Per quanto riguarda
la critica alla tua fanfic, spero che ti sia piaciuta (altrimenti
mi verranno i sensi di colpa). Anche a me piacciono i commenti, a
patto che siano costruttivi. Se mi hai visto in giro, saprai che
tendo anche a prendermela se mi sembrano campati in aria...
Grazie mille per tutto, ormai non so più come dirtelo! Un
grandissimo bacione.
imooto: Grazie! Sono contenta che il capitolo
ti sia piaciuto, anche se è triste. Sì, il povero Sirius è
vittima della sua famiglia, meno male che ci sono i Malandrini!
Mi fa piacere che ti siano piaciuti i ricordi di Sirius. Apro una
piccola parentesi a proposito di 1001... Lascio qualche giorno
perchè si "sedimenti" il tuo capitolo, poi pubblico il
mio, ok? Così manteniamo viva l'attenzione. Se ce la faccio tra
oggi e domani ti lascio una recensione, anche se in realtà sai
già quello che penso del tuo capitolo, giusto? Grazie mille e un
bacione.
Serpedoro: Ho visto il tuo commento mentre
postavo! Stavo per mancarti, e sarebbe stata una cosa terribile,
visto che anche per me è un piacere grandissimo leggerti. Sì,
sull'idea che Sirius non possa di punto in bianco liberarsi della
sua famiglia ed esserne raggiante mi trovi d'accordo. Nel bene e
nel male è la sua famiglia. Adesso se tu potessi vedere di che
colore sono dopo aver letto la tua recensione scoppieresti a
ridere di sicuro. Grazie per avermi detto che non sono patetica (a
volte il dubbio un po' mi viene), grazie mille. Ah, sì, Sirius
è piombato da James proprio nel momento giusto, vero? Ma del
resto lui non lo sa. Cosa capiterà se e quando James scoprirà
di essere una deviazione... be', vedrai. James si era appena
messo tranquillo... Grazie anche per esserti offerta di leggere i
capitoli in anteprima... ti dirò, ho valutato seriamente
l'offerta, ma voglio vedere cosa riesco a fare da sola. Comunque
devo dirti che il mio punto di vista su Remus riguarda
soprattutto questa storia, non è affatto escluso che in futuro
possa scrivere qualcosa basata su un'altra interpretazione,
magari completamente diversa. Grazie mille per avermi scritto e
fatto arrossire, e un bacione grande!
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Capitolo 19 *** 646: Torta di mandorle e cioccolata ***
646 Torta di mandorle e cioccolata
646 Torta di mandorle e cioccolata
30 Dicembre 1976
Remus riagganciò il vecchio telefono a
muro e tornò in cucina. Si sentiva un po' sciocco con addosso il
grembiule di sua madre, e probabilmente aveva ancora il naso
sporco di farina, ma per una volta che poteva rendersi utile in
casa, gli faceva piacere farlo. Sua madre gli aveva chiesto di
preparare un dolce. Fin qui niente di strano, nè di complicato.
Peccato che i Lupin vivessero in un quartiere Babbano, in un
condominio Babbano, e che in quel momento la casa fosse piena di
parenti di sua madre, Babbani ovviamente. Il che voleva dire
niente magia, e questo rendeva le cose molto più difficili.
Remus non aveva paura se doveva affrontare un Molliccio, nè in
sella ad una scopa, ed era solo un po' preoccupato all'idea di
fare esplodere un calderone. Ma un certo timore lo prese quando
si avvicinò al vecchissimo e polveroso libro di cucina che era
appartenuto a sua nonna.
Aveva scelto una ricetta semplice. La
numero 646, Torta di mandorle e cioccolata. Aveva anche
un'aiutante entusiasta, sua cugina Lucy, di dodici anni.
Entusiasta, certo, ma alquanto incapace tra i fornelli. Remus le
sorrise comunque. Prese fiato e cominciò a leggere ad alta voce
la ricetta.
-"Per chi ama la cioccolata,
questa, se non mi inganno, è una torta squisita."-
Lucy ridacchiò. Dovrei presentarle
James e Sirius. Adesso mi prendono in giro anche in famiglia
perchè mi piacciono le cose dolci...
-Lucy, non ridere. Stai seria,
altrimenti la faccio da solo la torta. Allora, controlliamo gli
ingredienti.-
Con voce divertita cominciò ad elencare.
-"Mandorle, 150 grammi. Zucchero,
150 grammi. Cioccolata, 100grammi", mettine un po' di più,
Lucy, "Farina di patate, 60 grammi, burro 60 grammi, latte,
3 decilitri." C'è tutto?-
-Sì, ma ci sono anche delle uova qui
sul tavolo.-
-Ah, è vero. Quattro uova, sì.-
-Remus? Ma sei sicuro che sai fare
questa torta?-
-Certo che sì. Non sarà mai più
difficile di una pozione.-
Lucy adorava sentire parlare di Hogwarts
in genere. Ma quel giorno era d'umore decisamente dispettoso,
perchè rispose con aria divertita:
-Ma non mi hai raccontato che una volta
hai fatto esplodere un calderone? E che ti sono cadute le
orecchie?-
-Sapevo che non dovevo parlartene. E'
stato solo un incidente!-
-Quindi è meglio se la torta la faccio
io. La cucina della zia è troppo carina per distruggerla!-
Ma da quando è così spiritosa?
-Tu sbuccia le mandorle, mentre io metto
su il burro.-
Poi aggiunse, accendendo il fornello:
-Stai diventando peggio di Sirius.-
-Remus, ma chi è Sirius? Il tuo amico
che ha telefonato prima?-
-Che fai ascolti le mie telefonate?
Comunque no, quello era Peter.-
Sirius non ha nemmeno idea di cosa
sia un telefono -a meno che non l'abbia studiato a Babbanologia -e
comunque non saprebbe mai usarlo. Però poteva mandarmi un gufo
per dirmi che era scappato di casa...
Remus cercò di concentrarsi sulla
ricetta, mentre aggiungeva nella pentola la farina e il latte
"poco per volta".
Lucy intanto aveva finito di sbucciare
le mandorle, e si era messa a grattare la cioccolata. Ogni tanto
ne mangiava un pezzetto.
Remus sorrise. Vedi, Siri, non sono
l'unico con la passione per la cioccolata in famiglia!
-Allora Sirius chi è?-
Non demorde.
-Un altro amico.-
Remus abbassò il fuoco e cominciò a
pestare le mandorle.
-E' quello della foto in camera tua?-
Foto? Ah, sì, la foto di James e
Sirius al primo anno.
-Sì, è lui.-
-Quello con gli occhiali o quello
carino?-
-Quello carino.-
Remus, arrossì, rendendosi conto di
quello che aveva appena detto. Quello carino? Ma santo cielo,
guarda cosa succede a passare le vacanze con una ragazzina!
Comincio a ragionare come lei! Poi Sirius, come si fa a dire che
è "carino"? Forse lo era a undici anni -sì,
oggettivamente era carino -ma adesso... non so, affascinante è
una parola più adatta. Bello, anche. Ma Lucy ha dodici anni, non
posso pretendere che capisca la differenza.
Lucy non sembrò trovare nulla da dire
sul rossore improvviso di suo cugino, e per qualche minuto i due
continuarono in silenzio a preparare la torta.
Mentre aggiungevano nella pentola la
cioccolata e lo zucchero, aspettando che si sciogliessero, Lucy
però tornò alla carica con le sue chiacchiere.
-Raccontami un po' di Sirius.-
Remus sospirò. Un po' se l'era
aspettato: fai vedere ad un'adolescente una foto di Sirius Black,
e lei si prenderà una cotta istantanea. Era quasi automatico.
-Che vuoi sapere?-
-E' simpatico?-
-Certo.-
-E siete molto amici?-
-E' il mio migliore amico.-
-Lui sa che tu...-
-Si, lo sa. E non si fa dei problemi.-
Lucy buttò le mandorle nella pentola, e
cominciò a mescolare, mentre Remus preparava un'impasto di acqua
e farina, come indicato dalla ricetta.
-Allora deve essere in gamba. Non ha paura? Voglio dire...
be', io ti voglio bene, ma ogni tanto... io...-
Remus sospirò profondamente. Sapeva che era davvero difficile
non avere paura di un lupo mannaro, anche se era della famiglia.
-Non ti preoccupare. So che tutti in casa hanno un po' paura
di me. A scuola è diverso, perchè i miei amici... be', diciamo
che si sanno difendere.-
Lucy aveva uno sguardo triste, mentre aggiungeva le uova
sbattute nella pentola ormai spenta.
-Scusa Remus. Mi dispiace di avere paura, ma...-
Remus smise di impastare e guardò sua cugina negli occhi, lo
sguardo serio ma sereno allo stesso tempo.
-Non ti devi scusare, Lucy. E' normale che tu sia spaventata.-
Tutti hanno paura di me. Non ci posso fare niente. Io sono
pericoloso. Forse solo Sirius non ha paura davvero. Peter di
sicuro ogni tanto ne ha, e qualche volta anche James
probabilmente. Ma Siri è troppo incoscente per temermi. E'
sempre stato così.
La lavorazione della torta proseguì. I due cugini
ricominciarono a chiacchierare solo quando ormai avevano versato
il contenuto della pentola sulla pasta stesa in una teglia.
-Ha la ragazza?- chiese Lucy, con un'espressione volutamente
vaga.
-Chi?- rispose Remus, distratto.
-Il tuo amico Sirius.-
-Be', no, al momento... ma che domande mi fai?-
No, Sirius non ha una ragazza dall'inizio dell'anno.
Sembra impossibile. Il grande conquistatore Sirius Black, quasi
quattro mesi senza neanche un ba... Ops! Va be', ma quello non
conta. Io non sono una ragazza!
-No, così, per sapere. Be', abbiamo finito, no? Posso andare
ora?-
-Certo, vai pure.-
Lucy diede a suo cugino un bacino sulla guancia, poi uscì
dalla cucina. Lunastorta la guardò, sorridendo e scuotendo la
testa.
Ragazzine.
Remus si sentì più tranquillo quando finalmente infornò la
torta. Il più era fatto, e non aveva distrutto nulla nella
cucina di sua madre, il che era molto più di quello che
riusciava a fare a pozioni. Quel dolce forse non sarebbe stato un
totale fallimento. Se veniva bene, forse l'indomani avrebbe
potuto rifarlo, giusto per non presentarsi a mani vuote a casa di
James.
James... cos'è successo esattamente con James la sera
prima delle vacanze? Magari ho frainteso tutto... no. Ero sobrio,
e lui... è una settimana che ci penso, James ha davvero tentato
di baciarmi. Ne sono sicuro. Non è scivolato, era una cosa
intenzionale.
Si sedette al tavolo della cucina, perso nei suoi pensieri,
godendosi il tepore del forno acceso e guardando distrattamente
fuori dalla finestra la neve che aveva ripreso a cadere su Londra.
Forse faccio male ad andare da lui a Capodanno. Meno male
che Peter può riportarmi a casa. Mi sentirò un sacco a disagio...
ma perchè poi? Non ho fatto niente di male. E' lui che ha
cercato di baciarmi, no? E io non ci sono stato. Fine della
storia. James è ancora uno dei miei migliori amici. Non è
cambiato niente.
Sentiva le voci dei suoi cugini venire dalla sala. Normalmente
li avrebbe raggiunti (loro adoravano quando Remus giocava con
loro, soprattutto i più piccoli), ma in qual momento era così
preso dalle sue riflessioni che quel suono gli sembrò vagamente
fastidioso.
Neanche con Sirius è cambiato niente. Ci siamo baciati,
ok, ma siamo ancora amici, giusto? Tutto come prima. E' stato
solo un esperimento innocente tra amici.
Chissà perchè ho fermato James. E' stata una reazione
istintiva. Non volevo farlo cadere. Mi ha preso alla sprovvista.
E' andata così. James era curioso di sapere cosa si prova a
baciare un ragazzo. Deve aver pensato di provarci con me, ma io
non me l'aspettavo, così ho reagito male. Se me l'avesse chiesto
prima...
Sentì le chiavi che giravano nella serratura, poi le voci di
sua madre e di sua zia che salutavano i bambini nell'altra stanza.
La sua tranquillità era finita. Di lì a poco sua madre sarebbe
entrata in cucina per vedere come andavano le cose con il dolce.
Ma neanche Sirius l'ha chiesto prima, no? Eppure...
-Ciao tesoro! Come è andata con la torta?-
-Bene mamma! E' in forno.-
Queste sono solo sciocchezze. Remus Lupin, smetti di farti
dei problemi, sono i tuoi amici! Domani sera vai a quella festa,
ti diverti, e vedrai che andrà tutto a posto.
-Senti mamma, ha chiamato Peter. Ha detto che a capodanno ci
riporta a casa suo padre. Lo sai cosa è successo a Sirius? ...-
Allora, prima di tutto devo rendere onore al merito: la
ricetta "Torta di mandorle e cioccolata" è tratta
completamente dal libro "La scienza in cucina e l'arte di
mangiar bene" di P. Artusi. Volevo assolutamente che Remus
preparasse un dolce alla cioccolata, ma visto che io i dolci
proprio non li so fare, ho usato questa ricetta. Spero di non
aver violato nessun copyright!
Poi vorrei chiedere scusa per i ritardi che ultimamamente sto
collezionando nell'aggiornare questa storia. In parte la causa di
tutto è il mio computer ormai alla fine della sua lunga carriera.
In parte il fatto che i lavori su questa storia sono decisamente
rallentati ultimamente, un po' perchè mi vengono in mente altre
cose, un po' perchè sono una di quelle persona che hanno
miglioni di cose da fare d'estate. Credo che per un po' diraderò
gli aggiornamenti, e spero che passata la fase "problemi
tecnici e vacanze" potrò tornare ai vecchi ritmi.
Veniamo alle risposte, che mi pare argomento più piacevole.
imooto: Come hai visto ho postato il capitolo
di 1001. Sei in attesa di Capodanno? Dovevo immaginare che dopo
quello che ho combinato con Halloween qualcuno si sarebbe
aspettato grandi cose da tutte le feste... Ti anticiperò che
Capodanno sarà moolto più tranquilla come festa. Valuta che se
tutto si chiarisse adesso non avrebbe senso continuare la storia,
no? E per quanto riguarda Peter, anch'io istintivamente lo
immagino Mezzosangue, quindi mi fa piacere avere la tua compagnia
nel club "la logica è più debole della fantasia"...
Grazie mille dei complimenti (soprattutto sulle lettere, sono la
mia croce!) e un bacione.
Agartha: Ciao cara! Allora, come vedi i
capitoli di transito sono non uno, ma due. Anche se qui
qualcosina succede. Remus sembra molto tranquillo, vero? A parte
qualche piccolo "lapsus mentale". Sì, nella telefonata
dello scorso capitolo il nostro Moony se ne stava un po' sulle
sue. Del resto è ancora un pochino sconvolto dall'agire di James.
Invece l' "Inesistente vita sentimentale" in genere è
la mia (ho degli amici molto Malandrini come stile, e mi ispiro a
loro molto spesso), ma anche a me piace come espressione riferita
agli altri. Mmmm.... Adori gli spoilers, davvero? Allora ti dico
questo: le paturnie adolescenziali tarderanno a passare. O
meglio, man mano che alcune spariranno ne nasceranno altre. E per
quanto riguarda la festa... farà meno danni e risolverà meno
cose di quello che pensi. Diciamo che avrà sviluppi più a lungo
termine che a breve. Grazie mille di tutti i complimenti che mi
hai fatto, spero davvero di continuare a meritarli. Un bacione
grande.
itasil: Ciao! Sì, in effetti il ritmo di
questa storia è decisamente altalenante. Ci sono momenti di
tempesta e momenti di calma che permettono di elaborare i
pensieri. Questo deriva dal fatto che uso come riferimento la mia
adolescenza, che era così. Magari succedevano mille cose in due
giorni, e poi per mesi nulla di interessante. Mi dispiace che
qualcuno lo trovi in qualche modo stressante. In effetti sono
d'accordo con te, non c'è, volutamente, un crescendo di
tensione, ma piccoli avvenimenti e capitoli di passaggio. Tendo a
descrivere più facilmente la vita quotidiana. Mi dispiace per la
tua curiosità che rimane insoddisfatta. E mi fa tantissimo
piacere sapere che hai comunque voglia di leggere la storia. Come
hai letto in questo capitolo, ancora una volta, la strana voce di
Remus nascondeva poco, o almeno, poco che il nostro licantropo
voglia dirci. Grazie mille per la recensione, ho apprezzato
tantissimo la sincerità e spero che mi sopporterai ancora! XD Un
bacione grande.
Joy: Carissima Joy (oddio, a partitre così
sembra una lettera!)! Come vedi i capitoli di transizione non
sono finiti. Anzi... Oh, santo cielo, cosa prevede la tua mente
malata? Ecco, sapevo che avrei fatto dei danni prima o poi. Ho
riempito tutti di aspettative su questa festa, e invece... Non
capiteranno cose turche. Anzi, sarà una festa molto tranquilla,
per gli standard di questa storia. Sono contenta che ti sia
piaciuta la telefonata, ho scoperto che mi piace scrivere dei
dialoghi così, dove molto è lasciato all'interpretazione del
lettore. Userò questo tipo di idea in qualche storia futura.
Infine, sono contenta che ti sia piaciuta la recensione di
Padfoot, così posso richiudere i miei sensi di colpa nel
cassetto e smettono di sporcare in giro XD. Grazie mille del
sostegno come sempre, e un grandissimo bacione!
krsna3punti: Buone vacanze (in super ritardo,
ma comunque buone vacanze)! Prima di tutto grazie per il sostegno
sulla questione "lettere", non sai come sono sollevata
di sapere che non facevano schifo. Poi veniamo alle domande, alle
quali per una volta posso rispondere. James sta sicuramente
cercando di farsi perdonare, non solo da Peter, ma da tutti, per
i suoi comportamenti strani. In realtà alterna momenti di
paranoia a momenti in cui cerca disperatamente di essere il
solito James, ed è proprio per questo che organizza la festa,
BRAVA! Per quanto riguarda Remus, davvero non sapeva nulla di
Sirius. Cioè, detto tra noi, Sirius aveva pensato di mandargli
un gufo scrivendogli "Sono scappato di casa, volevo
trasferirmi da te a vita ma poi mi sono ricordato che sei povero
in canna, quindi sono da James. Comunque non ho voglia di parlare
di questo. Un bacio, Sirius.". Poi però c'era qualcosa che
stonava ed ha preferito lasciar stare. XD Comunque non
preoccuparti, Remus se la caverà, soprattutto quando comincerà
ad indagare sui suoi numerosi "lapsus mentali". Per la
chicchierata fra migliori amici, ti riferisci a Sirius e James?
Allora ti rimando al prossimo capitolo. Del resto, ti ringrazio
tanto e ti auguro un bellissimo viaggio! Un bacione grande. PS:
anch'io ho finalmente finito ieri il Principe Mezzosangue!
Serpedoro: Io invece comincio da metà. Non
prendertela, ma temo che il tuo Occhio Interiore abbia bisogno
degli occhiali! XDDDD Adesso andiamo per ordine. In realtà il
tuo film mentale si avvicina molto alla realtà, ma i tempi sono
diversi. Da brava bastarda quale sono, farò passare un piacevole
capodanno ai Malandrini. Così tutti i bei problemucci avranno il
tempo di fermentare, e invece che rovinare Capodanno,
incasineranno tutto l'anno. In sostanza, non intendo giocarmi
tutte le mie carte alla festa. Poi, vediamo... Il travaso di bile
a James verrà eccome, ma per gradi. Siamo ancora lontani dal
punto di rottura. Mi piace che tu abbia notato che Peter
addirittura ha di meglio da fare che pendere dalle labbra di
James. Dimentichi però che adesso Prongs ha il fuggitivo in
casa, quindi le defezioni di Peter e Remus saranno passate più
sotto silenzio. Perchè Remus non rimane a dormire? Mettiti nei
suoi panni. La tua migliore amica ha tentato di infilarti la
lingua in bocca a tradimento, e tu eri così felice che hai visto
bene di spalmarla sul pavimento. Tre giorni dopo se ne esce
chiedendoti di dormire a casa sua dopo una festa altamente
alcolica. Ora, io un attimo di dubbi li avrei. XD Per quanto
riguarda come ha preso Remus la fuga di Sirius... Moony è un
ragazzo molto intelligente. Bene bene non c'è rimasto, ma in
fondo sa che le pecore tornano sempre all'ovile e prima o poi
Sirius gli racconterà che è successo. Ha pazienza, questo
Remus, e questo penso spieghi come fa a sopportare la manica di
matti che ha per amici. Per il resto delle cose che ipotizzi...
Alcuni nodi verranno al pettine a breve. Altre cose saranno
diverse. Credo di avere anticipato fin troppo!!! Ma spero di
averti fatto passare un po' di paura. Grazie mille (arrossisco
ancora, non ci posso fare nulla!) e un bacione grande.
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Capitolo 20 *** Confidenze Notturne e Domande Scomode ***
Confidenze Notturne e Domande Scomode
Confidenze Notturne e Domande Scomode
30 Dicembre 1976
La camera di James era proprio come
James, e lui ne era sempre stato molto fiero. Prima di tutto il
caos vi regnava sovrano -ad immagine e somiglianza della sua
mente. Poi era piena di poster di giocatori di Quidditch, libri
sul Quidditch, oggetti utili per giocare a Quidditch, persino un
boccino svolazzante in un angolo. Oltre a questo c'erano molte
foto (dei Malandrini, soprattutto, ma anche di ragazze carine con
cui era stato, una di Lily Evans, scattata di nascosto in Sala
Grande, e una della McGranitt mentre si trasformava in gatto),
vestiti da mago e babbani buttati sulle sedie, una bella
scrivania, un armadio inutile e il suo letto. E adesso anche un
letto per gli ospiti, su cui russava il suo migliore amico.
Se James era insonne, non era colpa però
del russare di Sirius. Erano tutti quei fastidiosi pensieri.
Era passata una settimana da quando, in dormitorio, aveva tentato
come un idiota di baciare Remus. E le cose non facevano che
peggiorare. Si sentiva stupido, si vergognava e in parte si
sentiva anche offeso dalla reazione del suo amico.
La presenza costante di Sirius in quelle
feste era stata davvero d'aiuto. Quando ridevano, volavano o
semplicemente facevano qualsiasi banalissima cosa insieme, i
pensieri sbagliati se ne stavano al loro posto. Passare il suo
tempo con Sirius, senza Remus per di più, rendeva tutto più
leggero. Parlavano solo di cose leggere: dei dannati Serpeverde,
di musica Babbana, di Quidditch, della festa di capodanno. Un
paio di volte si erano spinti verso l'argomento Evans, ma sempre
in maniera scherzosa. La fuga da casa era un argomento tabù,
anche se il padre di James aveva parlato con Sirius nel suo
studio per ore il giorno di Natale. I pensieri di James poi...
Sirius era l'ultima persona con cui parlarne. Visto lo schifo di
risultato che aveva avuto il tentativo con Remus, James si era
preparato all'idea di morire con la curiosità, piuttosto che
provarci ancora.
Ma la notte... Sirius si addormentava
subito, rannicchiandosi nella sua consueta posizione da bambino,
e James si trovava da solo a pensare. Di notte i pensieri corrono
più fluidi, e così anche le parole. Si arriva a verità
inimaginabili, di notte. Ma lui non riusciva a trovare un'uscita
dalla sua situazione.
E Sirius? Chissà cosa pensava. James si
chiedeva se il suo amico, di solito così tiratardi, si
addormentasse in fretta proprio per evitare di pensare ai suoi e
a casa sua.
Forse quella sera poteva chiederlo. Se
Sirius si fosse confidato con lui sul motivo che lo aveva spinto
ad andarsene di casa, forse James si sarebbe dimenticato dei suoi
problemi.
Si alzò dal letto e si andò a sedere
su quello del suo amico. Di Sirius si vedevano solo i capelli,
arruffati dal sonno, sparsi sui cuscini. Tutto il resto era sotto
le coperte, che si alzavano e si abbassavano al ritmo del suo
respiro. James rimase fermo un attimo. Poi abbassò leggermente
le coperte per vedere il viso del suo migliore amico. Sirius
dormiva con la bocca leggermente socchiusa, una mano sotto la
guancia e l'altra chiusa a pugno sul cuscino. Sembrava sereno,
come non era mai da sveglio. James provò per un istante
l'istinto di alzarsi e lasciarlo in pace. Non voleva turbarlo. E
poi... nell'attimo in cui si era alzato per raggiungere Sirius,
un pensiero molto sleale l'aveva invaso, e non riusciva a
toglierselo dalla testa. Sirius aveva il sonno profondo e lui...
forse poteva...
Inconsciamente si era avvicinato al suo
amico addormentato. Era un movimento leggero, lento, perchè una
parte di James ancora non cedeva alla tentazione. James voleva
baciare Sirius, ma sapeva che quello era il modo sbagliato, che
avrebbe dovuto chiedere al suo amico... Forse era la notte, ma
per un attimo la ragione cedette. Avvicinò il viso a quello di
Sirius.
-AH! Ramoso, ma che...-
James saltò indietro. Sirius era
sveglio, e lo guardava arrabbiato.
-Che cazzo fai? Possibile che tu debba
sempre svegliarmi urlandomi nelle orecchie? Un modo normale no?-
James si sentì enormemente sollevato.
Sirius delle volte era spaventosamente privo di malizia. Man mano
che i suoi occhi si adattavano all'oscurità, riuscì a cogliere
il leggero divertimento negli occhi del suo migliore amico, e
questo gli permise di assumere un tono scherzoso.
-Veramente volevo darti un morso in un
orecchio.-
-Sempre meglio. Sai che ti avrei tolto i
denti uno a uno, vero?-
Poi Sirius continuò in tono leggermente
più serio.
-Che c'è? Non riesci a dormire?-
James alzò le spalle in risposta. Era
una verità come un'altra.
Sirius si mise seduto sul letto.
-Che hai in mente?- chiese, come se
fossero ad Hogwarts e James avesse proposto uno scherzo notturno.
-Volevo chiederti una cosa.-
-Dimmi.-
James esitò un attimo. Era un'idea
semplice. Doveva solo dire qualcosa tipo "Senti Sirius, è
un po' che mi chiedo come sia baciare un ragazzo, e visto che sei
il mio migliore amico..." ma non ci riusciva. Il coraggio lo
abbandonò, è battè in ritirata all'ultimo momento.
-Cos'è successo? Voglio dire, perchè
te ne sei andato da casa?-
Il volto di Sirius si incupì. Eppure
doveva essersi aspettato la domanda. Accidenti, James era il suo
migliore amico! Non poteva non dirgli una cosa così importante!
Sirius si alzò, prese da una sedia la
sua giacca di pelle e lanciò a James il suo maglione.
-Andiamo in terrazzo.-
James non capiva assolutamente perchè
dovessero congelarsi in terrazzo invece che parlare nella camera
calda e comoda. Ma seguì Sirius senza fare domande. Si sedettero
sul pavimento freddo, appoggiati al muro uno di fianco all'altro.
Sirius alzò il viso verso il cielo coperto di nubi. Faceva
abbastanza freddo, ma meno di quello che James aveva immaginato.
Si preparò ad ascoltare.
Sirius rimase in silenzio per alcuni
minuti, riflettendo. Poi mise una mano nella tasca della giacca e
ne tirò fuori un pacchetto stropicciato di sigarette. Ne offrì
una a James, che l'accettò.
-Da quando fumi Sir?-
-Da un'ora prima di bussare alla porta di casa tua. Era tempo
di cominciare.-
James tacque, mentre il suo amico si accendeva la sigaretta e
tirava una lunga boccata, prima di passargli l'accendino.
-Allora, cosa vuoi sapere esattamente?- chiese Sirius, dopo
che anche James si fu acceso la sigaretta.
-Cosa ti hanno fatto questa volta.-
James diede un tiro aspettando la risposta e cominciò a
tossire. Del resto era la sua prima sigaretta.
-------------------------
James non sapeva assolutamente cosa dire. Quella cosa era
assolutamente impensabile, anche per i Black. Cioè, sapeva che
in teoria alcune delle famiglie di maghi purosangue avevano certe
usanze simili, ma pensare che Sirius... che fosse cresciuto in
una casa così. Con dei mostri simili. Gli dava la
nauesea. E anche una spiacevole sensazione di inutilità, perchè
lui non aveva idea di cosa dire a Sirius in quel momento. Non
c'erano parole per consolarlo. Cercò di cambiare argomento.
-E cosa hai fatto quando sei uscito di casa?-
-Ho girato un po' per le strade. Ho comprato le sigarette. Poi
mi sono seduto a pensare. Non sapevo cosa fare, Ramoso, capisci?
Non sapevo dove andare. Poi mi è venuto in mente di andare da
Remus.-
Lo stomaco di James si contrasse in modo strano.
-Da... Remus?-
-Sì- continuò Sirius, che non aveva notato il turbamento
dell'amico -ma poi mi sono ricordato che i suoi non hanno soldi,
quindi eccomi qua.-
-Vuoi dire che sei venuto qui solo perchè i miei hanno più
soldi?-
Il tono di James si era fatto amaro e rabbioso.
Sirius si girò a guardarlo, con un'espressione stupita.
-No. Sono venuto qui perchè tu sei il mio migliore amico.-
-Ma hai detto che avresti preferito andare da Remus.-
Sirius sembrò rifletterci su. La sua espressione diceva
chiaramente che non si era mai accorto dell'incongruenza di
quell'idea. James l'osservava in silenzio. Una parte di lui
voleva lasciare andare la rabbia che aveva covato per mesi,
quella che derivava dalla gelosia verso i suoi due amici. Ma
sapeva di essere ingiusto, e sapeva anche che non poteva
assolutamente scaricare quel problema su Sirius dopo quello che
gli avevano fatto i suoi parenti. Ne aveva già passate troppe, e
James giurò a se stesso che si sarebbe contenuto.
-Non so perchè, ma lì per lì ho immaginato di parlarne con
Remus. Probabilmente è solo un caso.-
-Un caso...- ripetè James.
Sirius annuì, ma a James non sembrava convinto neanche lui
delle sue parole.
-Senti, Sirius...- cominciò, ma si interruppe. Voleva, doveva
sapere, ma si sentiva in imbarazzo a chiedere.
-Dimmi.-
Il tono di Sirius era tranquillo e disponibile, non sembrava
la voce di uno che ha qualcosa da nascondere. Eppure i suoi occhi
vagavano in tutte le direzioni, e c'era un po' di turbamento sul
suo volto. James prese fiato, deglutì e poi sparò.
-Cosa c'è tra te e Remus?-
Sirius rimase un attimo immobile, come paralizzato.
-In che senso, scusa?-
-State... insieme?-
-Come ti viene in mente?-
-E' solo che mi sembrate molto... vicini. E poi c'è la storia
di Halloween, voglio dire...-
-Dovevo aspettarmelo che l'avresti tirata fuori. Ne abbiamo già
parlato, James. Credi che ti abbia mentito? Perchè avrei dovuto?-
-Non lo so. Magari le cose sono cambiate.-
Sirius sembrava preoccupato e leggermente irritato. Rispondeva
un po' troppo in fretta alle domande. James sapeva perfettamente
che cosa significava: che Sirius si aspettava domande simili da
tempo. E che quindi qualcosa sotto c'era. Ma Sirius non gli
avrebbe mai mentito, di questo era sicuro. Forse poteva farlo
Remus. Ma se James avesse cominciato anche solo a prendere in
considerazione l'idea che Felpato potesse mentirgli, allora era
la fine.
-Non sono cambiate. Non è cambiato niente. James, ma che ti
piglia? Non è da te. Pensi che se... insomma... pensi che non te
l'avrei detto?-
-No, certo che no. Scusa, era un'idea che mi è venuta in
mente così.-
-Nulla, Ramoso.-
Sirius si rilassò impercettibilmente.
-Comincia a fare freddo.-
-Già. Rientriamo?-
-Se hai finito.- rispose James indicando la terza sigaretta
della serata, quasi consumata, che Sirius reggeva ancora tra le
dita.
-Ok, solo un attimo.-
Sirius gettò il mozzicone nel vuoto, poi prese la bacchetta e
mormorò un breve incantesimo, che James non conosceva.
-Per toglierci l'odore di fumo. Non credo che i tuoi
apprezzerebbero.- rispose all'occhiata interrogativa del suo
amico.
Poi Sirius si alzò, stirandosi come un gatto, e passò un
braccio attorno alle spalle di James.
-Ma quanti discorsi seri stasera! Che ne dici, Ramoso, non è
che stiamo invecchiando?-
James fissò per un attimo il suo amico, che sembrava aver
ritrovato la sua solita aria malandrina e scanzonata.
-Ma ti sembra, Felpato?- disse in un sorriso, chiudendo la
finestra.
-Sai- continuò -a proposito di invecchiare... mi è venuta
un'idea sul primo scherzo del prossimo anno...-
-Se coinvolge Mocciosus, allora è approvata!-
Eppure pensò ostinatamente James c'è sotto
qualcosa di strano.
Paura, eh? Alzi la mano chi ha creduto per un attimo che James
avrebbe baciato anche Sirius! Siate sinceri! Invece Felpato è
salvo dalla mia mente contorta (per ora. Questo è uno di quei
capitoli dove ha deciso di fare completamente quello che gli
pareva... se continua così giuro che me la paga!)
Allora, un commento necessario: il motivo per cui Sirius se n'è
andato da Grimmauld Place numero 12... verrà spiegato in seguito
perchè 1) se no il capitolo veniva troppo lungo 2) mi sono
immaginata benissimo la scena in cui lo spiega a Remus 3) così
si crea un po' di suspance!
Poi una comunicazione di servizio: Sabato parto e sto via una
settimana, assolutamente priva di computer. Vi dico solo che mi
porterò dietro un taccuino per scrivere qualcosa. Quindi per una
settimana non aggiornerò, non potrei neanche volendo. Ci
sentiremo dunque al mio ritorno.
Il prossimo capitolo avrà il Pov di... (vi sento che state
urlando Sirius). E invece no! Ci sarà una Guest Star diciamo.
Per spezzare un po' il ritmo.
Chise: Ehilà,
benvenuta! Ma tu sei Chise quella di "Yin e Yang"? Era
bellissima quella storia! Mi dispiace che tu sia bloccata a
letto, ma mi fa sempre piacere conoscere un'altra fan di Sirius/Remus!
E mi fa moltissimo piacere che ti piaccia questa storia, per me
è davvero un divertimento e una soddisfazione scriverla! Che
bello, mi piace la definizione "frizzante", spero
davvero che continui ad esserlo. Ma... posso sapere chi ti ha
consigliato questa storia? Sono assolutamente curiosa! Grazie per
avermi scritto e per i complimenti, spero davvero che tu guarisca
presto! Un bacione.
imooto: Come va il
sistema nervoso? Sto collezionando ritardi neanche fossero
figurine delle cioccorane, mi dispiace tanto... Sono contenta che
ti sia piaciuto Remus (e la sua mamma è contenta di avere ancora
una cucina), e che ti sia piaciuta Lucy, che è la voce della
verità! (Vale a dire esprime il mio profondo pensiero: Sirius è
bellissimo!) I fantasici 3/4 più Em si riuniranno come hai visto
tra un po' più di una settimana, ma per allora se non altro
dovrei avere un nuovo computer e molti meno soldi in banca...
Ehm, questo è un problema mio... Ehi, ma hai visto che qualcuno
ci ha copiato l'idea di 1001? Abbiamo creato una moda! Grazie del
commento (come sempre!) e un bacione grande.
Agartha: Grazie mille
per la fiducia, vedrò di meritarmela. Allora, vediamo... Su
Remus hai pienamente ragione. Lucy fa un po' la parte del grillo
parlante nel capitolo scorso, tirando fuori a Remus pensieri che
per ora esprime solo sotto forma di lapsus. Ti anticipo, se vuoi,
che questo tipo di pensieri del nostro licantropo non farà che
aumentare in futuro... Per par condicio, se non altro, ho messo
un po' di caos anche nella mente di Remus. Sono contenta che tu
abbia notato il particolare che Sirius non ha paura del Lupo. Non
è un'idea originale, ma ci credo davvero, è molto in linea con
la mia idea di Sirius temerario e amico meraviglioso (sono di
parte?). Sì, decisamente il rapporto tra Remus e Sirius si sta
evolvendo. Ah, i miei spoilers... Be', non lo faccio per
cattiveria, ma non voglio rovinare quel poco di suspance che
rimane ancora in questa storia, visto che ho già detto che amo
l'Happy End! Grazie mille per il sostegno e per tutto, un bacione
grandissimo.
Joy: Ciao la mia Joy!
Sono contenta che tu abbia apprezzato il momento di cucina,
volevo dare un'idea del tipo di attività familiare da cui Sirius
si sentiva attratto quando ha deciso di andare da Remus. E i
pensieri del nostro licantropo... dovrebbero dare un'idea di
quello che sta succedendo nella sua mente, no? (A proposito: ho
avuto quasi la tentazione di entrare in prima persona nella
storia sul Sirius bello e affascinante, perchè anch'io lo
immagino così! Altro che "carino"!) Allora, alla tua
domanda posso rispondere, eccome. Sì, ci sarà una luna piena,
più avanti nella storia. Dovrebbero mancare (ad occhio e croce)
una decina di capitoli. Fino ad ora questo aspetto è stato
trascurato, ma con un buon motivo. La luna piena è il momento di
massima intensità per i Malandrini secondo me, e quindi per ora
i pensieri e le conseguenze della parte della loro vita che sto
descrivendo non intaccano le emozioni dei pleniluni. Ma prima o
poi succederà. Ecco, allora scriverò una luna piena. Visto che
mi sento proprio in vena di anticipazioni, ti dico anche che sarà
vista dal Pov di Sirius. Adesso verrò accusata di fare delle
preferenze perchè anticipo le cose solo a te. In realtà questo
lo posso dire perchè la luna piena sarà uno strumento della
storia (come la ricetta, il libro di James...) e non un vero e
proprio avvenimento. Accipicchia, potevo rispondere con un sì o
un no e invece ho fatto un trattato! Grazie mille per tutto, Joy.
Un bacione.
Dragonfly: Bentornata e
grazie! Mi piace moltissimo descrivere la quotidianità (se non
si era capito...) e sono contenta che ti piaccia! E ti confiderò
una cosa: la ricetta della torta c'è tutta! Il libro da cui l'ho
tratta non è del tutto esauriente, ma non ho omesso nulla,
quindi se sei un po' pratica di dolci potresti farla... magari
quando farà un po' meno caldo. ^__- Come hai giustamente notato,
Remus è un po' confuso riguardo a Sirius, e la sua cuginetta
serve proprio a far notare questa confusione... Anche James è
parecchio confuso, no? E come hai visto anche Sirius. Insomma,
per ora l'unico privo di paturnie sembra Peter! A Capodanno
invece non succederà poi così tanto, ma qualcosina sì... Ah,
mi piace mettere curiosità e non anticipare nelle risposte! (Ghigno
malvagio) Grazie mille per il commento, e un bacione grande.
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Capitolo 21 *** Dal diario di una bambina silenziosa ***
Dal diario di una bambina silenziosa
Dal diario di una bambina silenziosa
1 Gennaio 1977
Caro Diario,
che bella la
festa di ieri sera! Sono proprio felice che Peter mi abbia
invitata. La casa di James Potter è stupenda, nella sua famiglia
sono tutti maghi, deve essere bellissimo! La sua mamma è davvero
gentile, mi ha fatto gli auguri di buon anno e mi ha chiesto se
mi piace Hogwarts, quali sono le mie materie preferite e cosa
voglio fare da grande. Peter è diventato matto a tradurre tutto!
James mi ha dato la mano quando sono arrivata, e penso che alcune
mie compagne mi odierebbero se lo sapessero, perchè una volta ho
visto Benedicta dire che se lui la guardasse lei sverrebbe. Ma
tanto non l'ha mica detto con me, quindi non c'è niente di male.
Per fortuna
non c'erano i miei compagni di classe alla festa. Anzi, erano
tutti ragazzi più grandi, e un po' all'inizio avevo paura, ma
poi Peter mi ha dato la mano e mi ha presentato tutti i suoi
amici, e loro sono stati davvero carini. Peter dice che James
continuava ad urlare, ed è proprio buffo, comunque capivo quasi
tutto quello che diceva, e come al solito Peter mi dava una mano.
Peter dice che
lui e i suoi amici si chiamano "I Malandrini" e che
questo nome è un segreto, e che non lo devo scrivere a nessuno.
Gli ho promesso di mantenere il segreto, e sono sicura che lo farò,
perchè i suoi amici sono davvero simpatici. Non è stato come ad
Halloween, mi sono sentita più a mio agio, forse perchè siamo
arrivati prima e non c'era tanta gente, solo James e i suoi (che
poi sono andati via), Sirius Black (quello che piace ad Alys) e
Remus Lupin, il Prefetto.
Sono davvero
stati molto carini con me. Mi hanno chiesto come stavo, come
andava a scuola e poi della mia famiglia. Mi vergognavo un po' a
dire che la mamma è una Babbana, ma Sirius ha detto che
sicuramente è più simpatica della sua, e gli altri hanno riso (ma
mi sembravano nervosi) e non ho capito bene perchè. Sirius mi
sembrava un po' triste, e poi parla mangiandosi tutte le parole,
e non ho capito molto di certe cose che ha detto, ma penso che
creda che mi piace Peter. Peter diventa tutto rosso quando Sirius
dice così, ma è divertente. Sirius deve essere uno che ride un
sacco, è simpatico, butta indietro la testa e spalanca la bocca
e deve fare un sacco di rumore, ma gli brillano gli occhi certe
volte.
Certe volte
gli brillano gli occhi quando parla con Remus, e con gli altri
anche, ma di meno. Peter mi ha spiegato che Sirius e James sono
migliori amici, ma secondo me a Sirius piace più Remus. Quando
abbiamo fatto i fuochi d'artificio nel giardino ogni tanto lo
guardava e sorrideva, perchè Remus se ne stava con il naso per
aria come se vedesse una cosa bellissima. E in effetti i fuochi
erano proprio belli, li abbiamo fatti prima di mezzanotte, dopo
cena, e non solo Remus era affascinato, ma anch'io e anche altri.
Remus è
proprio gentile. Era seduto di fronte a me a cena, e mi
consigliava sempre le cose più buone da assaggiare. Mi ha detto
di non provare la zuppa di cavolo, perchè era troppo salata.
Peter non ne poteva più di tradurre tutto, mi sa che si è un
po' stancato, però era felice e si vedeva. Remus è anche strano
certe volte, sembra che abbia paura di qualcosa, ma non so di
cosa. All'inizio della serata stava sempre con me e Peter,
soprattutto evitava James, ma poi sembrava che cercasse di
parlargli. Però forse James non voleva, perchè sembrava voler
scappare. Alla fine non hanno parlato, Remus è tornato a casa
con noi e mi sembrava molto silenzioso e perso nei suoi pensieri.
James fa
davvero ridere! Mi ha fatto bere qualcosa di alcolico, non ho
capito cosa, solo un goccio, ma mi girava la testa e Peter l'ha
sgridato, allora lui ha fatto una faccia buffa, come se
l'avessero pugnalato al cuore, e poi si è messo in ginocchio e
mi ha chiesto scusa, ma rideva davvero con gli occhi, e anch'io
ho riso, e un po' anche Peter. Poi mi è passata subito. James è
davvero molto amico con Sirius, lo cerca sempre, Peter mi ha
detto che adesso Sirius vive dai Potter anche se non mi ha voluto
spiegare perchè. Dice che è un segreto di Sirius, e di
chiederlo a lui se voglio saperlo (ha detto anche che Sirius non
morde, certo che non morde, mica è un cane! Peter a volte sembra
un po' sciocco.). Ma tanto io non posso parlare con loro da sola,
e quindi mi tocca rimanere senza saperlo.
Poi sono
successe due cose molto buffe. Ad un certo punto Sirius e Remus
stavano chiacchierando vicino ad una porta, e sulla porta c'era
un rametto di vischio, però non l'avevano fissato bene e mentre
parlavano è caduto in testa a Sirius! Allora loro si sono messi
a ridere, e non capisco perchè, però Sirius era un po' rosso.
James li guardava male ma loro non se ne sono accorti. Ho provato
a chiedere a Peter, ma lui non ha capito, si vede che era troppo
stanco. Però sembrava una cosa divertente, e non capivo perchè
James era arrabbiato.
E poi poco
prima di andare via Remus era andato in bagno. Ad un certo punto
ho visto James che chiedeva ad un sacco di gente "dov'è
Sirius?" come se fosse preoccupato. Io lo sapevo dov'era,
era nel terrazzo, ma James non me l'ha chiesto e poi Peter stava
parlando e io come facevo a rispondergli? Ma poi Remus è uscito
dal bagno e James gli ha chiesto con una faccia strana "E
Sirius dov'è?". Remus si è messo a ridere e ha risposto
"Non ce l'ho certo in tasca!", e James ha riso ma era
nervoso. Poi Sirius è ricomparso e stava andando verso di loro,
ma prima che ci arrivasse Remus ha detto a James "Ti volevo
parlare", ma proprio in quel momento è suonato il
campanello, era la mamma di Peter che ci portava a casa.
Quindi siamo
andati via, io, Peter e Remus e in macchina non abbiamo parlato.
Peter ha fatto finta di addormentarsi, ma io so che voleva
evitare che sua mamma si accorgesse che aveva bevuto un po'.
Quando siamo
arrivati a casa di Peter, la mamma non c'era ancora, quindi io e
Peter l'abbiamo aspettata di sotto. Lui mi ha chiesto se mi sono
divertita alla festa, e io gli ho detto di sì, e che i suoi
amici mi stanno simpatici, anche se sono un po' strani. Lui mi ha
chiesto "Strani in che senso?". Allora gli ho spiegato
quello che avevo pensato in macchina, ma lui ha detto che non
capiva i segni (secondo me però è solo che non ci crede). La
mamma è arrivata proprio mentre gli raccontavo, così siamo
tornate a casa e Peter mi ha dato un bacio sulla guancia e mi ha
detto che mi scrive prima del rientro a Hogwarts.
E' buffo che
Peter non mi crede. Secondo me è così chiaro! Ma ecco, caro
Diario, ti racconto cosa ho pensato: secondo me a Sirius piace
Remus, a Remus piace James e a James piace Sirius. Ma non solo
come amici, secondo me hanno proprio una cotta! Si comportano
come le mie compagne di classe quando gli piace un ragazzo. Però
che sfortunati, a tutti piace un altro! Ovviamente non sono
sicura, e all'inizio avevo la sensazione che anche a Remus
piacesse Sirius, ma allora perchè voleva sempre parlare con
James? E chissà perchè Peter dice di no. Magari non lo sa, o
forse anche questo è un segreto, come perchè Sirius vive dai
Potter o perchè una notte ho visto Remus che camminava nel parco
dalla finestra.
Peter è
sempre gentile con me, però i segreti sono segreti. Lui dice che
i suoi me li racconta, però non può dirmi quelli degli altri, e
ha ragione.
Va bene, basta
chiacchiere, volevo solo scrivere che è stata una serata
divertente e speciale, e che mi sono fatta un po' dei nuovi amici.
Adesso non avrò più paura quando li incontro, e non vedo l'ora
di vedere la faccia di Benedicta e Alys se uno di loro mi saluta
in corridoio! Così imparano a scrivermi che Peter è il più
scemo del gruppo. Non devono dire male di lui, perchè è buono e
gentile, anche se devo ammettere che ieri sera con la cravatta
faceva proprio ridere! Però quelle oche non devono insultarlo e
basta!
La mamma mi
sta chiamando, il pranzo è pronto. Dopo mangiato devo scrivere a
Peter, chissà se ha ancora il suo vecchio libro di Incantesimi?
Il mio l'ho lasciato a Hogwarts e Vitious ci ha dato un sacco di
compiti.
Emanuelle
1
Gennaio 1977
Ciao a tutti! Come vedete per questo capitolo mi sono
rilassata ed ho lasciato parlare Em. In effetti è stato molto
facile da scrivere questo capitolo, mi è bastato copiare la sua
pagina di diario. Non prendetevela se ogni tanto è un po'
sgrammaticata, o se fa delle ripetizioni o degli errori. In fondo
ha solo 11 anni, e poi questo è il suo diario personale, non
pensava che l'avrebbe letto qualcun'altro!
Certo che ha un bello spirito d'osservazione, la ragazza! Che
ne dite, ha capito tutto o ha frainteso qualcosa? E se ha capito
qualcosa, com'è che ci arriva solo lei? Intuito femminile,
probabilmente.
Veniamo a voi...
Chise: Sai, Yin e Yang è stata una delle primissime storie che ho
letto, e una delle "colpevoli" del mio innamoramento per questa coppia! Bene,
sono contenta che ti dimettano presto e che tu continui a trovare frizzante la
storia! Anzi, dovrebbero averti già dimessa, giusto? Sono contenta! Grazie del
commento e un bacione.
Agartha: Ciao carissima! Sono rimasta indietro a commentare le tue
storie, ma prima che tu torni dalle vacanze ti prometto che avrò recuperato
tutto! Sul capitolo... come al solito hai fatto un'ottima analisi. Prongs si sta
sforzando di non far pesare ai suoi amici i suoi problemi, se li tiene per sè
(un po' come fa Sirius). E, sì, anch'io penso che sarebbe stata una ripetizione
se James avesse baciato Sirius a tradimento, quindi... vedremo in futuro. Per
quanto riguarda il coraggio di James... ancora una volta, James ha 16 anni, può
fare lo sbruffone quanto gli pare, ma trovare il coraggio di chiedere un bacio a
Sirius deve essere davvero difficile. La reazione di James al fatto che Sirius
volesse andare da Remus è volutamente meno pesante di come poteva essere. Ho
voluto rimarcare il fatto che comunque James è un ottimo amico, e che mette la
sua delusione in secondo piano rispetto ai problemi famigliari di Sirius. I
Black l'hanno combinata abbastanza grossa, non c'è dubbio. Sirius è in crisi,
James, è in crisi e Remus sarà in crisi a breve... insomma, sono proprio
bastarda! XD Che altro... Ah, sì: complimenti, avevi intuito di chi fosse il POV
in questo capitolo. E' proprio la nostra Gabbianella, o meglio il suo diario a
raccontarci la festa di Capodanno... Che ne dici della sua teoria? Grazie per
avermi scritto e per i complimenti, buone ferie, divertiti e riposati! Un
bacione grande!
Joy: Ciao Joy! Come vedi sono mancata per ben più di una settimana, e
ho anche saltato un commento a "Tra due lune"! Mi dispiace tanto, non sto molto
bene in questi giorni, ma mi rifarò a breve. Come va la curiosità? Sì, nel
capitolo scorso l'atmosfera notturna è stata una scelta voluta. Non so perchè,
ma almeno io sono molto più aperta di notte, meno timida, e tendo ad analizzare
di più i miei pensieri contorti. Mi dispiace un po' di farvi aspettare per
sapere cosa hanno fatto i Black a Sirius, ma se l'avessi spiegato adesso avrei
dovuto ripeterlo in un futuro colloquio tra Sirius e Remus, e così ho preferito
lasciarvi aspettare, da brava maligna... XD Grazie del buone vacanze, anche se
in realtà sono stata una settimana a cucinare per 35 persone, niente di così
rilassante... Grazie anche di tutto, e scusa ancora per il mostruoso ritardo! Un
bacione grande.
Dragonfly: Ciao! Sì, il nostro Sirius per ora è salvo dalla curiosità
di James. I nostri Malandrini sono proprio in un periodo di confusione, vero?
Sono molto cattiva? Sono davvero contenta che ti sia piaciuta l'ambientazione
terrazza, in effetti è stata un'idea di Sirius (fa tutto da solo quello...), ma
è piaciuta anche a me, perchè mi ci rivedo! Notte, freddo e sigarette sono tre
elementi che mi aiutano a confidarmi e ad aprirmi con gli altri, e siccome tendo
a rivedermi molto in Sirius, ho immaginato che potessero servire anche a lui.
Hai azzeccato benissimo l'analisi di Sirius, del perchè fuma, e del fatto che in
qualche modo è stato costretto a crescere più in fretta di James. Ma
soprattutto, condivido in pieno l'idea che Sirius voglia sentirsi forte e
grande, mentre in realtà è solo un ragazzo spaventato. Se fosse andato da Remus
forse si sarebbe comportato diversamente. Ma con James sente di dover essere
forte, da qui il fatto di cominciare a fumare. Grazie per il tuo lungo commento
(adoro i commenti lunghi.), e per il tuo sostegno! Un bacione grande!
Chu: Ciao Chu! Che bello trovarti qui! Grazie mille, sono davvero
contenta che tu abbia notato dei miglioramenti dal primo capitolo! Sono
contentissima anche che ti piaccia il Pov alternato, un po' mi sta facendo
impazzire, ma è molto divertente da usare. E mi fa piacere anche che ti stia
piacendo Peter, per ora se ne sta un po' staccato dalla storia principale, ma
presto rientrerà più attivamente nella corrente degli eventi, promesso. Ed Em...
Sì, hai indovinato, questo capitolo era dal Pov di Em. Ogni tanto ci saranno di
queti interventi esterni... Sono contenta che Em ti piaccia. Wow, anche tu
speravi in un bacio tra Sirius e James? Anch'io! (E allora non potevo scriverlo?
No, non potevo!) Felice di sapere che siamo due menti contorte. Deve essere per
questo che ci capiamo! Sul capitolo culinario: SI! ti prego, fai un disegnino!
Io sono negata, ma mi farebbe tantissimo piacere un disegno di Remus col
grembiulino! In effetti deve essere troppo buffo! Grazie mille di aver detto che
ti piace la fic, sono davvero contenta di questo! Grazie e un bacione grande.
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Capitolo 22 *** Epimeteo Moderno ***
Epimeteo moderno
Epimeteo moderno
7 Gennaio 1977
-Che palle.- disse Sirius, spostando
controvoglia un barattolo di scolopendre essiccate grande come la
sua testa.
-Davvero che palle.- continuò, mentre
impilava approssimativamente le foglie di ibisco.
-CHE STRAMALEDETTE PALLE!- gridò
facendo franare la pila di pergamene che aveva appena finito di
riordinare.
Se c'era una cosa peggiore che essere in
punizione, era essere in punizione da solo, nell'aula di pozioni,
e senza esserselo assolutamente meritato. O meglio, senza
esserselo completamente meritato, almeno per una volta.
Certo, era stata un'idea sua quella di preparare un altro po' di
quella pozione mutaforma, che poteva sempre tornare utile contro
i Serpeverde. Ma chiunque era autorizzato a ripassare, no? Non
aveva fatto nulla di male. Se solo Codaliscia si fosse ricordato
di chiudere la porta. Se solo lui non si fosse offerto volontario
per controllare la pozione che bolliva mentre Remus andava a
cercare James. Se solo James si fosse presentato, invece di fare
il coglione e dargli buca, come succedeva sempre negli ultimi
tempi.
Insomma, un disastro totale. E quando la
Professoressa Calamitas era entrata nell'aula aveva trovato uno
dei suoi migliori ma più indisciplinati studenti impegnato a
preparare clandestinamente una pozione potenzialmente pericolosa,
invece che un gruppo di studio. E Sirius si era beccato una
punizione con i fiocchi, perché l'ufficio di quella iena era in
assoluto la stanza più disordinata che avesse mai visto. E
riordinarlo poteva essere classificato come impresa miracolosa,
almeno finché la sua bacchetta fosse rimasta nelle mani di Gazza.
-Ma quando cazzo torna Lunastorta?-
Così Sirius imprecava tra sé e sé nel
sotterraneo deserto. Se almeno Remus fosse tornato al
laboratorio, avrebbe capito che era finito in punizione,
l'avrebbe cercato sulla mappa e sarebbe andato ad aiutarlo...
sulla mappa...
-Ma porca vacca! Ma tutte a me oggi?-
La mappa riposava tranquilla nella tasca
dei jeans che indossava sotto la divisa. Nessuno l'avrebbe mai
trovato! Era condannato a restare in quello schifo di ufficio
tutta la notte! Cercò disperatamente di trovare un lato positivo
in tutta quella faccenda. Ma non c'era. Pozioni era l'unica
materia in cui non aveva senso cercare le soluzioni dei prossimi
compiti in classe, dal momento che erano tutte prove pratiche. E
senza il suo ricettario degli scherzi non poteva neanche fare
provviste di ingredienti utili. Come faceva a sapere se le larve
di vermicolo o i pistilli di zafferano servivano a qualcosa? Lui
era bravo in pozioni, ma solo nella pratica. Aveva quello che la
professoressa definiva "Il Tocco" (sgradevole eredità
da Serpeverde, probabilmente), ma senza ricetta era perso. Non si
ricordava gli ingredienti nemmeno delle pozioni che sapeva fare
dal primo anno. Quello che sapeva sempre a memoria le ricette era
Remus, dannazione, e per questo avevano sempre fatto una coppia
fortissima in laboratorio. Lunastorta si ricordava tutto, ma era
spaventosamente negato per la pratica, in cui invece lui
eccelleva. Fin dal primo anno lavoravano insieme, e questo aveva
permesso loro di mantenere una media notevole.
-Ma dove cavolo è Remus?-
Sirius si sedette sul pavimento, per
riposarsi un attimo. La cassetta di opali marini che aveva appena
spostato era davvero pesante, e poi era dannatamente stufo di
quella punizione. Non c'era davvero nulla che potesse fare per
distrarsi dalla puzza di quella stanza soffocante e dal lavoro
barboso che gli era stato assegnato.
Sì invece che ho qualcosa da fare.
Sono dieci giorni che aspetto l'occasione di poter riflettere
senza nessuno che rompa le scatole.
Si rialzò e cominciò distrattamente a
spolverare lo scaffale più basso della credenza ingombra di
barattoli.
Durante le vacanze erano cambiate un
sacco di cose. Non poteva più ignorare quello che gli stava
succedendo, ma questo non voleva dire che fosse piacevole
rifletterci. Lui odiava stare tanto a pensare a cosa fare e a
come comportarsi, preferiva in genere agire seguendo l'istinto.
Non era da lui farsi mille problemi, soprattutto in questioni...
sentimentali. Ma se quella volta il problema erano proprio i suoi
sentimenti? Non capiva cosa gli stava succedendo.
Insomma, lui era Sirius Black. Lui era
quello che andava dalle ragazze, che diceva loro sfacciato che
erano carine, e che se le faceva. Punto. Non ci aveva mai pensato
molto su. Certo, quando qualcuno degli altri ne parlava, era
sempre pronto a dare consigli e incoraggiamenti. Ma lui si faceva
pochi problemi, non come James, sempre dietro alla Evans. Lui
vedeva una che gli piaceva? Perfetto. Ci provava, restava con lei
per un po' magari e poi, appena la cosa sembrava diventare un po'
più seria, si eclissava con qualche parola di scusa e un sorriso
affascinante. Amici come prima, e basta. Complicazioni
sentimentali non ne aveva mai avute.
Ma non era neanche sicuro che fosse
quello il problema. Anzi, non era mai neanche stato un problema
finché James non gli aveva messo nell'orecchio una pulce grande
come un Ippogrifo con le sue domande.
Lui stava bene con Lunastorta. Da sempre.
Erano amici da una vita. Che cosa c'era di male? C'era che da tre
mesi gli succedevano cose strane. Da Halloween. O forse da prima?
Sirius non lo sapeva.
E non era che fosse successo poi questo
gran che, a parte Halloween. Si era sempre comportato
naturalmente con Remus, anche dopo il bacio. Ma non sapeva se
questo fosse un bene o un male. E non si spiegava nemmeno perché
mille piccoli, banalissimi gesti in quei giorni gli ronzavano in
mente con la chiarezza dei ricordi più belli, e gli facevano
stringere lo stomaco in un modo stranamente piacevole.
La sensazione calda e appagante
dell'abbraccio di Remus, il giorno del suo compleanno. La
sensazione di familiarità che aveva provato e che aveva nascosto
un leggero brivido, quel vago profumo che allora non aveva notato
in maniera cosciente, ma che adesso continuava a tornargli in
mente. La presenza costante di Lunastorta nei giorni successivi,
la sicurezza del fatto che lui ci sarebbe stato, sempre, pronto
ad appoggiarlo nelle sue idee più balzane anche quando James si
comportava stranamente. I suoi sorrisi che arrivavano sempre al
momento giusto (e perché non aveva mai notato prima come Remus
si illuminava da dentro quando sorrideva?). Scherzare insieme,
che negli ultimi tempi si trasformava sempre più spesso nel
prendersi in giro su quel bacio, ma con affetto, e che creava tra
loro una complicità speciale da cui chiunque altro era escluso.
C'era stata l'ultima sera prima delle
vacanze, quella in cui James era caduto dal letto come un cretino.
E Remus aveva una faccia strana, e lui sapeva che c'era qualcosa
che non andava, ma si era vergognato a chiedere. E avevano
dormito vicini, come era successo forse mille volte prima, ma
quella sera Sirius si era sentito fortunato, e non si spiegava
perchè.
C'era stata la sera di capodanno. Sirius
era rimasto deluso quando Remus aveva scritto che non si sarebbe
fermato a dormire da James, ma era stato zitto perché gli
ronzavano già in testa strani pensieri, che lo mettevano
leggermente a disagio.
E poi quella sera avevano fatto i fuochi
d'artificio, e lui si era ritrovato a guardare spesso Remus, e le
luci colorate riflesse sul suo volto, e il suo stupore un po'
infantile e la sua aria di pace e serenità; e per la prima volta
Sirius si era ritrovato a pensare che Remus era bello,
anche senza vestiti eleganti, anche con quell'aria un po'
sciupata e le occhiaie per il troppo studio; e in quel momento
Remus aveva abbassato lo sguardo su di lui e gli aveva sorriso, e
Sirius si era sentito felice per la prima volta da quando era
scappato di casa.
Sirius si accorse che, perso com'era nei
suoi pensieri, stava spolverando lo stesso barattolo da un sacco
di tempo. E a giudicare dal proprio riflesso sulla superficie
lucida, aveva stampato in faccia un sorriso da ebete, che non gli
piaceva affatto. Passò quindi allo scaffale superiore, sperando
di arginare per un po' quelle immagini che lo facevano reagire
come una ragazzina.
Ma una volta che aveva dato sfogo ai
pensieri, questi avevano deciso di prendersi tutto lo spazio
nella sua mente, non sapendo se il loro padrone avrebbe permesso
loro di mostrarsi ancora.
La domanda di James gli ronzava nella
mente come un fastidioso calabrone, e lui non sapeva darsi una
risposta.
Perché voleva andare da Remus la sera
della fuga? Perché non aveva pensato minimamente a James? E
perché soprattutto, mentre si era sentito ansioso di condividere
l'orrore per la sua famiglia con Lunastorta, era stato così
reticente a fare anche solo un breve riassunto dell'accaduto a
James?
Non sapeva rispondere a quelle domande.
Non aveva pensato in quei momenti, si era limitato a sentire e
agire. E aveva sentito il bisogno di Remus. (E gli era
mancato nei giorni a casa di James, dove trovava conforto solo
nel distrarsi e nel non pensare all'accaduto.) E aveva deciso di
andare da Remus all'inizio. Non era stata una scelta consapevole,
anzi non era stata una scelta. James non gli era proprio venuto
in mente, punto. Lui voleva Remus.
Sirius riacchiappò al volo il barattolo
che gli era appena caduto di mano. Una presa miracolosa che James
gli avrebbe invidiato. Ma che razza di scelta di parole! Lui non
voleva Remus, cioè sì, lo voleva vicino perchè lo faceva
sentire bene, ma non lo voleva in nessun secondo senso...
O sì? I pensieri decisi di
Sirius si smentivano da soli. Improvvisamente la sensazione di
baciare Remus si rifece viva, come se fosse successo due ore
prima e non tre mesi prima. Sentiva chiaramente il leggero
brivido che diventava sempre più intenso man mano che le loro
bocche si avvicinavano, il calore delle labbra di Remus, quella
sensazione intossicante di proibito e il piacere latente che
comportava, e la sensazione di contrasto tra quella bocca e
quella lingua così morbide contro la sua bocca e la sua lingua,
e quella pelle leggermente ruvida che gli graffiava il volto, e i
muscoli duri e nervosi sotto la sua mano quando gli aveva
accarezzato la schiena. Risentì chiaramente il calore delle mani
di Lunastorta sui suoi fianchi e l'odore della sua pelle e ancora
il sapore dolce della sua bocca e...
CRASH! Il vaso questa volta era stato più
veloce della mano di Sirius. Ma perché si perdeva così? Cosa
gli stava succedendo davvero? Perché desiderava baciare di nuovo
Remus?
NO! Sirius si mise a pulire il macello
che aveva combinato rovesciando il vaso al suolo. Lui non aveva
il desiderio di baciare ancora Remus. Era stato un bel bacio,
certo (forse il migliore in diciassette anni), ma Remus era il
suo AMICO, non la sua ragazza. Punto. Era solo che aveva voglia
di vederlo in quel momento, perché lo liberasse da quella
punizione assurda, e il suo cervello si aggrappava a quelle scuse
per non pensare che doveva pulire ancora sette scaffali. Era di
sicuro così.
Ma non era la prima volta che gli
succedeva di rivivere il loro bacio. E la volta precedente,
Lunastorta era davanti ai suoi occhi, e quindi le sue scuse non
reggevano affatto. Era successo a Capodanno. Stavano
tranquillamente chiacchierando, e Sirius era appoggiato allo
stipite della porta, quando gli era caduto in testa un rametto di
vischio, di quelli che la madre di James aveva sparso per tutta
la casa. Era stato buffo, né lui né Remus si erano accorti di
essere sotto il vischio. Ad entrambi era venuto da ridere (era
questo il bello di Remus, con lui si poteva ridere di queste cose),
e Sirius stava già per fare una delle sue battute, una di quelle
che davano inizio a quelle buffe gare a chi arrossiva per primo,
quando Remus l'aveva bruciato dicendo:
-Credi che sia un segno che dobbiamo
dare spettacolo di nuovo?-
E Sirius era diventato rosso. Aveva del
miracoloso come negli ultimi mesi Remus riuscisse a farlo
arrossire, quando per anni era stato il contrario.
Lui stava per rispondere, e non sapeva
cosa avrebbe detto, perché l'affermazione di Remus poteva essere
presa come un invito, ma il tono era scherzoso.
Ecco, in quel momento aveva davvero pensato che quelle
sensazioni gli sarebbe piaciuto riprovarle. Aveva dimenticato il
commento ironico che stava per fare, e per un attimo aveva
guardato Remus, valutando davvero se poteva provarci. Remus lo
fissava in maniera strana, con uno sguardo dolce e sorridente.
Poi era arrivato James a rimettere a posto il vischio, e
Sirius si era dovuto allontanare.
Però ci aveva pensato ancora, per il resto della serata.
Immagini e sensazioni a cui non aveva più prestato attenzione,
che gli tornavano in mente in un istante per poi sparire. Ad un
certo punto aveva quasi deciso di fare un tentativo. Aveva
chiesto a Remus se gli andava di uscire in terrazzo a fumare una
sigaretta. Remus l'aveva guardato un po' stranamente, ma doveva
essergli sembrata una richiesta del tutto innocente.
-Non dovresti fumare, Felpato. E comunque scusami, ma mi
scappa la pipì.- aveva risposto ridendo, ed era andato in bagno.
Sirius era uscito da solo, e quando era rientrato nella stanza
James lo cercava e Remus si stava mettendo il cappotto. Ed era
finito tutto così.
Sirius dovette ammettere che con quella erano due almeno le
volte che aveva pensato di provarci con Lunastorta. Ancora, che
cosa gli stava succedendo? Si era preso una cotta per uno dei
suoi migliori amici?
E da quando Sirius Black usava espressioni come "prendersi
una cotta"? Ogni minuto che passava, pensò con disgusto,
somigliava sempre di più ad una quindicenne! Ma che cosa provava
per Remus? Possibile che...
-Sirius, allora sei qui!-
L'oggetto dei suoi pensieri era fermo sulla porta
dell'ufficio, e ansimava come se avesse corso.
-Scusa Felpato, non pensavo che saresti finito in punizione!
Pensavo che ti fossi stufato e te ne fossi andato. E' quasi ora
di cena.-
-Lo so, Lunastorta, ma devo finire di riordinare questo
macello, e ho anche fatto cadere il vaso con la Puzzalinfa. Ora
mi tocca pulire.-
-Che schifo, ma dove hai la testa? Dai, spostati, ci penso io.-
Remus con qualche tocco di bacchetta finì il lavoro di Sirius.
-Andiamo?- fece Lunastorta.
-Sì, grazie.-
-Di nulla, vecchio mio. Direzione?-
Un posto tranquillo... si ritrovò a pensare Sirius
prima di poterselo impedire. Ma non lo disse. Remus non doveva
sapere niente delle sue riflessioni.
-Da Gazza a riprenderci la mia bacchetta, e poi a cena!- disse
invece, passando amichevolmente un braccio attorno alle spalle di
Remus.
Uscirono insieme dallo studio finalmente pulito. Sirius sperò
di riuscire a lasciare in quella stanza i pensieri sconvolgenti
di quel giorno. Ma quelli, dispettosi, lo seguirono.
Finalmente in Sirius sta cambiando qualcosa. O forse qualcosa
era già cambiato, e lui se ne sta rendendo conto solo ora? E
cosa succederà?
Volevo spendere due parole sul titolo di questo capitolo.
Epimeteo significa "colui che pensa dopo", il che è
esattamente quello che fa Sirius, prima agisce e poi si fa mille
paranoie. Adesso che se ne è un po' reso conto, magari cercherà
di cambiare. E magari gli asini voleranno. (Ciuchino! Scendi
subito dal tetto!) Cosa stavo dicendo? Ah, già, il titolo.
Dunque, diciamo che deriva direttamente dal sottotitolo di
Frankenstein di Mary Shelley, che era "Prometeo Moderno".
Nella mitologia classica, Prometeo e Epimeteo sono fratelli.
Prometeo significa "colui che pensa prima". Quindi ho
scambiato un fratello con l'altro, anche se il riferimento
originale non ha a che fare con il significato del nome, però mi
piaceva. Spero che risulti azzeccato, perché è il titolo di cui
vado più fiera sinora.
Bene bene... A molte delle vostre domande credo abbia risposto Sirius in
questo capitolo, vero? Vediamo un po'...
Chu: Sì, sei la prima! Ciao! Allora... sono contenta che ti sia
piaciuto lo "stile" di Em, è stato divertente scriverlo. Sul triangolino... be',
diciamo che sarebbe divertente, in effetti. Per una volta, invece, Sirius è
stato meno malizioso di quel che sembrava. Non ci si è messo apposta sotto il
vischio, però come hai visto ne avrebbe approfittato volentieri. Chissà, forse è
stata una cosa inconscia... Perché James cercava Sirius? No, non per
dargli quel bacio mancato. Ma diciamo che più che altro si era spaventato, visto
che non trovava né lui né Remus. Sul bacino... vedremo... Chissà che in
futuro... (Sono in modalità bastarda che non anticipa niente! XD) Bene, credo
che tra me e Sirius abbiamo risposto a tutto... Grazie mille per i complimenti,
mi hai fatto moltissimo piacere! Aspetto il disegnino, quando si deciderà a
venire fuori. Un bacione grande.
ksrna3punti: Bentornata anche a te, che bello, la Scozia! E' uno dei
miei viaggi-sogni nel cassetto... Accidenti, comunque, che recensione lunga!
(Che bello! ^////^) Allora, vediamo di andare con ordine e rispondere a tutto.
Remus in cucina me lo sono sempre immaginato spassoso, infatti è stato un
piacere scrivere quel capitolo. Lucy poi, la cuginetta, è stata utilissima.
Infatti ha innescato un meccanismo di lapsus mentali che chissà dove porteranno
il nostro povero Moony. Eh, sì, la sua famiglia ha paura di lui. E' una cosa
triste, ma se ci pensi è naturale. In fondo non hanno nessun tipo di difesa, non
sono Animagi, anzi, una parte della famiglia è Babbana... Volevo sottolineare il
fatto che, per quanto Sirius sembri pensarlo, i Lupin non sono perfetti come
sembra. Ma sicuramente sono meglio dei Black. Sul capitolo successivo... La
camera di James è liberamente ispirata alla mia (a parte i poster di Quidditch),
quindi vedo che non sono l'unica disordinata cronica come mia mamma sembra
pensare... Non ti aspettavi un bacio? Ti dirò, è vero che Sirius e James sono
come fratelli, però questo implica anche che si sentano a loro agio l'uno con
l'altro, e che quindi, se si parla di sperimentazioni... Tutto può succedere.
Comunque se e quando James e Sirius parleranno seriamente della questione,
qualcosa senza dubbio cambierà. Se non altro per Sirius. Come hai visto, ci
stiamo facendo un'idea chiara di cosa gli stia succedendo. Il passo successivo è
ammetterlo. In questo, James aiuterà molto, ma non ti dico come! XD Sulla
lettera hai ragione, Remus non avrebbe apprezzato. Sirius per nostra fortuna era
in un momento particolarmente "sensibile" e quindi ha evitato. Sullo scorso
capitolo: sì, Emanuelle ha una sensibilità e uno spirito di osservazione fuori
dal comune, soprattutto a causa del suo problema. Non ha pregiudizi, in parte
perché è molto giovane e innocente, in parte perché in genere è lei a venire
giudicata, e sa come ci si sente. Sono contenta che ti sia piaciuta l'idea del
diario. Come hai visto, in questo capitolo c'era Sirius, nel prossimo Peter.
Tutto tornato nei ranghi. Per la spiegazione di quello che è successo a Sirius,
invece, ci sarà da aspettare. Succederà comunque prima della luna piena. Sono
perfettamente d'accordo con quello che dici sulla luna piena. E' un momento
forte, ma non è la base dell'amicizia dei Malandrini. Anch'io tendo a vederla
come una "conseguenza" del loro rapporto. E' anche per questo che arriverà più
avanti. Sono contenta che ti piaccia questa scelta. Grazie mille per i
complimenti e per la recensione. Un bacione grande.
Joy: Ciao carissima! Rieccoci qui dalle nebbie sonnacchiose
dell'estate. A cucinare per 35 persone eravamo in tre, tre pazze schizzate che
pelavano patate al ritmo dei Queen... Ma è stato davvero divertente. Non
riposante, ma spassoso. Veniamo a noi. Sai, all'inizio di questa storia Em
doveva essere solo un personaggio marginale, un modo per togliermi Peter dai
piedi ogni tanto. Poi ha cominciato a ritagliarsi un suo spazio, quindi mi è
sembrato giusto darle un suo capitolo. Mi è simpatica. Mi è piaciuto molto
scrivere lo scorso capitolo, è stato come cercare di leggere la storia con gli
occhi di un bambino. E Em nella sua innocenza secondo me vede molto lontano. Fa
confusione, certo, perchè esattamente come hai detto tu è capitata tra i
Malandrini in un momento di tensione, però percepisce bene le dinamiche del
gruppo. E' stato davvero un capitolo che mi ha dato soddisfazione. Sono molto
contenta che ti sia piaciuto! Un bacione grande e un abbraccio forte.
Agartha: Ciao, grazie per il bentornata, e buone ferie a te! Mi sono
divertita molto in vacanza, anche se è stato abbastanza stancante. Ma ora sono
tornata e mi sono proposta di finire questa storia, anche se ho dovuto
rallentare il ritmo ultimamente. Oh, ma che bella domanda mi fai! (E posso
rispondere) Sì, ci saranno altri pov esterni. Altri due per la precisione, e non
saranno di Em. Uno arriverà presto e l'altro concluderà la storia. Mi piace
ricordare che non ci sono solo i Malandrini. Sono contenta che ti sia piaciuto
il suo diario, è stato divertente immaginarlo. Em secondo me ha una sensibilità
molto particolare, per questo riesce a capire bene le persone. I Malandrini non
possono che starle simpatici, nonostante non abbia in mano abbastanza elementi
per capire i motivi della tensione tra loro. Il fatto che abbia riferito i suoi
sospetti a Peter avrà qualche conseguenza, anche se mi sento di dire che sarà
una piccola conseguenza, e abbastanza positiva. Su Em e Peter... Sono molto
legati fra loro. Il problema sta nel fatto che Em è proprio una bambina, e ad
esempio considera le illazioni di Sirius come qualcosa di assurdo... Ma detto
fra noi, non è detto che lo siano. Sto anticipando troppo. Oddio, sì, i
Malandrini avrebbero forse bisogno di uno psicologo se non altro, ma tutto
sommato farli andare in crisi e poi farli uscire è decisamente divertente. Per
la crisi di Moony, c'è ancora un po' da aspettare. Visto che oggi sono in vena
di anticipare, coinciderà con la rivelazione di quello che è successo a Sirius.
Cioè, sarà nello stesso capitolo, anche se la causa è un'altra. Spero di aver
risposto a tutto. Grazie mille della recensione e ancora divertiti e riposati in
ferie. Un bacione grande.
Itasil: Ciao! Accipicchia, vista la tua domanda finale, sei partita
per l'Inghilterra nel momento sbagliato! (Beata te, che bel viaggio!) Comunque
come hai visto il nostro Sirius comincia ad avere qualche turbamento
sentimentale, no? Per quanto riguarda Em, ha l'occhio lungo. Certo, potrebbe
aver frainteso la tensione... Dai, qualcosa ha frainteso di sicuro. Nel prossimo
capitolo su Moony ne saprai di più. Sono molto contenta che ti sia piaciuto
l'espediente del diario, anche a me piace scrivere ogni tanto un capitolo in una
forma diversa. Grazie per i complimenti, buon viaggio e un bacione!
Erine: Ciao carissima! Non ti preoccupare delle mancate recensioni,
beata te che hai una vita sociale! La mia invece è così viva che in confronto la
McGranitt è donna di mondo. Ma lasciamo perdere questo triste argomento e
passiamo ad altro. Sono contenta che ti sia piaciuto il pov esterno, nonostante
non sia il massimo, è uno dei capitoli a cui sono più affezionata. Forse perchè
sono affezionata a Em. E sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo su James,
i suoi sentimenti in questo periodo sono confusi come la sua stanza, e questo è
tutto dire. Veniamo alle tue mille domande esistenziali. E adesso? E adesso
vedrai! Il caos comincia adesso. Fin qui, in qualche modo, ognuno si è tenuto i
suoi guai per sè. D'ora in poi invece cominceranno a condividerli, con risultati
secondo me notevoli. Che cosa significa il titolo? Ha molti significati.
Intanto, personalmente ho iniziato a scrivere mesi fa con l'idea di fare una
storia in quattro capitoli, e poi quasi per caso è venuto fuori tutto questo.
Poi... be', diciamo che una serie di casi e coincidenze determina molti dei
punti di questa storia. James vede Sirius e Remus per caso, Peter nota Em per
caso, le stesse condizioni del primo bacio ad Halloween si sono verificate per
caso. E tante altre cose. La domanda su Remus e Sirius... ehi, ma se te lo dico
rovino tutta la suspance! (Mi è piaciuta un sacco l'espressione "contare i
feromoni goccia a goccia". Da questo punto di vista, peggiorerà prima di
migliorare.) Grazie per la recensione e per aver detto che ti fa impazzire
questa storia (l'ho preso come un complimento bellissimo!), e un bacione grande.
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Capitolo 23 *** Vittoria schiacciante! ***
Vittoria schiacciante!
Vittoria schiacciante!
21 Gennaio 1977
"Ecco Zeller con la Pluffa,
passa alla Abott che sfreccia verso- no! Bel bolide di Black, la
Abott perde la Pluffa. Recuperata dai Griffondoro, ecco Belt,
Vance, ancora Belt, schiva un Bolide, è a pochi metri dalle
porte... Diamond è spiazzato, si butta... Belt segna! 120 a 30
per Griffondoro! Che partita!"
Peter sugli spalti esultò insieme a
tutti i Griffondoro. Non capitava tutti i giorni di vedere
un'azione così bella. Certo, il portiere dei Tassorosso quel
giorno proprio non era in forma... E bisognava anche ammettere
che uno dei battitori avversari era una riserva, però la partita
si stava rivelando davvero divertente. Sembrava quasi che in
campo ci fossero solo i Griffondoro e Sirius trovava persino il
tempo di pavoneggiarsi davanti alle tribune, però a Peter erano
sempre piaciute le partite senza tanta tensione. Era talmente
chiaro che Griffondoro avrebbe vinto, che poteva godersi il gioco
in tranquillità. Inoltre nella sfida precedente (Corvonero
contro Serpeverde) Peter aveva Emanuelle seduta di fianco, e
aveva passato la maggior parte del tempo a cercare con scarso
successo di spiegarle le varie fasi della partita. Quel giorno
invece Em era rimasta a scuola con un po' di raffreddore, e tutto
sommato era piacevole godersi la taciturna compagnia di Remus,
che almeno conosceva le regole del Quidditch.
La compagnia di Remus era davvero
straordinariamente tranquilla in quel momento. Non che il suo
amico abitualmente fosse molto rumoroso durante gli incontri di
Quidditch, ma quel giorno non sembrava davvero condividere
l'entusiasmo di Peter per una partita già vinta in partenza. In
effetti la sua faccia la diceva lunga sul suo interesse per
l'incontro, e Peter ebbe l'improvvisa intuizione che il suo amico
si stesse chiedendo perchè non si era portato dietro un buon
libro. Sarebbe stato proprio tipico di Remus.
Peter trovava difficile credere che ci
fosse qualcosa di noioso in una vittoria facile e schiacciante.
"130 a 30 per Griffondoro! E
Belt ha ancora la Pluffa!"
Remus non aveva neanche applaudito
all'ultimo punto segnato. Si era invece girato verso Peter che
stava esultando come un matto, scandendo la parola GRIFFONDORO a
tempo con gli altri tifosi. Peter pensò che Lunastorta era in
una delle sue giornate da guastafeste. Ci mancava solo che gli
venisse in mente di chiacchierare...
-Allora, Pete, come vanno le cose con
Emanuelle?-
Ecco, appunto! Uffa, ma non poteva
parlare con qualcun'altro?
Peter si sentì un attimo in colpa.
Ultimamente passava davvero troppo poco tempo con i suoi amici.
James si era già arrabbiato più di una volta con lui, e Sirius
stava decisamente peggiorando con le battutine. Remus però non
si era mai lamentato, e in un'ora di partita quella era la prima
volta che interrompeva il suo tifo. Si risedette e rispose al suo
amico, badando però di avere sempre un occhio al campo di gioco,
per non perdersi il momento in cui James avrebbe preso il Boccino.
-Bene, Remus. Capisco sempre di più
quello che mi dice.-
-Sono davvero contento. E' una ragazzina
molto dolce e si merita un buon amico.-
-Oh, sì- rispose Peter accalorandosi.
L'argomento Emanuelle era sempre gradito per lui, e Remus
sembrava essere l'unico a prenderlo per il verso giusto. -E'
davvero una ragazza in gamba. Non sopporto che parlino male di
lei.-
-I suoi compagni di classe?-
Peter annuì. Il suo sguardo si era
fatto cupo al ricordo dell'ultima volta che aveva sentito un
brutto commento nel corridoio. Una ragazzina del primo anno aveva
detto che Em era una secchiona perchè stava sempre nel primo
banco. Ma non lo capivano che da lontano era più difficile
leggere le labbra del professore?
-Ne hai parlato alla McGranitt?- aveva
chiesto intanto Remus, con le sopracciglia aggrottate in uno dei
suoi sguardi da Prefetto.
-No, pensi che dovrei?-
-Secondo me sì. Non è giusto che si
comportino così. Penso che la Professoressa dovrebbe saperlo.-
Un'idea si affacciò nella mente di
Peter, una piccola idea che aveva già avuto la sera dell'ultimo
Halloween e che si era dimenticato con l'atteggiamento strano che
avevano avuto i suoi amici la settimana seguente.
-Senti, perchè non dici qualcosa tu?-
-Alla McGranitt?- chiese Remus un po'
sconcertato.
-No, a quelli del primo anno. Voglio
dire, se stai un po' con noi e magari li senti dire qualcosa puoi
togliere dei punti. In fondo sei un Prefetto.-
Remus ghignò. -Già, in fondo.-
Peter arrossì per la gaffe. -No, scusa,
non volevo dire questo...-
Remus scoppiò a ridere e gli diede
un'amichevole pacca sulla spalla. (Le amichevoli pacche di Remus
erano davvero amichevoli. Non come quelle di Sirius, che gli
facevano scricchiolare le ossa.)
-Tranquillo, Codaliscia, avevo capito.
Dici che potrebbe funzionare?-
-Forse sì. Em dice che nella sua classe
hanno tutti un po' paura di te.-
Il volto di Remus si incupì, e Peter
capì di essersi sbagliato ancora. L'espressione "avere
paura" riferita ad un lupo mannaro faceva pensare a
tutt'altro che al suo ruolo di Prefetto.
-Cioè, non è che abbiano paura.-
riprese incerto. -E' che metti un po' di soggezione, ecco.-
-Davvero? Non credevo. Molti non mi
prendono sul serio, e non posso dargli torto.-
Non era un segreto che Remus fosse in
assoluto il Prefetto che aveva ricevuto più punizioni e lavate
di capo nella storia di Hogwarts. Erano i rischi professionali di
essere un Malandrino quasi a tempo pieno.
-Invece Em dice che loro ti prendono sul
serio, eccome. Hai la fama di uno che toglie punti anche alla sua
casa.-
-Ma va? Girano altre voci su di me che
non conosco?- chiese Remus, divertito. Peter si rilassò. La sua
uscita infelice sulla paura era già dimenticata.
-Be', c'è chi dice che toglieresti dei
punti anche a te stesso se non fosse che i Prefetti non possono
punire gli altri Prefetti.-
Risero entrambi di quella battuta. Si
interruppero un attimo per ascoltare il cronista.
"190 a 40 per Griffondoro!
Ormai solo il Boccino potrebbe salvare Tassorosso dalla sconfitta!"
Guardarono per un attimo James che in
campo faceva un gesto scaramantico alquanto volgare, e sentirono
distintamente un -Potter!- gridato dalla tribuna da una
voce spaventosamente simile a quella della McGranitt. Sentirono
anche Sirius ridere mentre faceva una capriola vicino alla loro
tribuna.
-Io non tolgo così tanti punti.-
commentò Remus fra sè e sè, e Peter rise.
-Come no! Hai tolto cinque punti a
Sirius anche ieri!-
-Ah, ma quella con Sirius è una
questione personale. Solo un vecchio scherzo. Niente di
serio.-
-Be', i primini ti prendono sul serio.-
-Anche Em ha paura di me?- chiese
curioso Remus.
-No, lei dice che da quando è venuta a
casa di James a Capodanno non si sente più tanto in soggezione.
Vi trova molto simpatici.-
-Sono contento.-
"Ecco il Boccino!" urlò
il cronista, e i due Malandrini sulle tribune si interruppero a
guardare James che sfrecciava a tutta velocità verso l'anello
centrale dei Griffondoro, tallonato dal Cercatore dei Tassorosso.
Esultarono entrambi quando James, con una bellissima virata,
tagliò la strada al suo avversario e si impossessò del Boccino.
Per qualche minuto l'euforia della
vittoria coinvolse tutti sugli spalti.
Solo qualche tempo dopo, mentre
tornavano a scuola, Peter e Remus ripresero il loro discorso tra
le voci festanti dei loro compagni che acclamavano la squadra.
-Sai,- disse Remus, -mi piacerebbe
davvero darti una mano per Em. Se solo avessi un po' più di
tempo... tra i compiti e... il resto faccio fatica anche a
respirare! E' molto difficile imparare il linguaggio dei segni?-
Peter considerò seriamente la domanda. -Be',
non tanto. Io ho studiato un paio di mesi, ma tu sei molto più
veloce di me. La cosa più difficile è capire le sfumature.
Anche adesso ogni tanto capisco delle cose stranissime, e quando
le ripeto Em mi prende in giro e ride come una matta!-
-Tipo?- chiese Remus, sorridendo.
-Ad esempio c'è questo segno- Peter
glielo mostrò -che vuol dire parlare, discutere. E poi
quest'altro- fece un gesto molto simile -che invece significa
essere innamorati. Ecco, una volta li ho confusi è ho capito una
cosa stranissima!-
Erano arrivati in dormitorio, e Peter
cominciò a frugare nel suo baule in cerca della scatola di Api
Frizzole che aveva comprato a Hoagsmeade proprio in previsione di
festeggiare qualcosa come una vittoria a Quidditch. Sirius e
James sarebbero tornati poco dopo dallo spogliatoio.
-E' stato a Capodanno, dopo che ti
abbiamo accompagnato a casa. Em mi stava raccontando qualcosa che
è successo mentre Sirius parlava con te. Solo che, ti ho detto
che non ho capito, vero? Allora, è venuta fuori una storia
strampalata, del tipo che Sirius aveva una cotta per te, e non
solo, continuavo a sbagliarmi e pensavo che mi avesse detto che
tu hai una cotta per James! E addirittura, pensa, James per
Sirius! E' assurdo! Questo mi ha insegnato che è meglio che sia
sobrio del tutto quando parlo con Em, se no non capisco proprio
nulla! Ma ci pensi? Certe volte mi sento proprio scemo!-
Mentre parlava Peter continuava a
cercare nel disordine assurdo del suo baule.
-Ah, ecco qua! Api Frizzole, e sono
sicuro che Sirius ha nascosto da qualche parte una bottiglia di
qualcosa per stasera.-
Si girò verso Remus, che stava
apparentemente riordinando la sua già ordinatissima scrivania.
Per un attimo gli sembrò distratto, e Peter temette di averlo
offeso con quella storia. Del resto era stato il giorno delle
gaffe, e ci mancava solo che Remus pensasse che Em sparlava di
lui alle sue spalle! Stava quasi per aggiungere qualcosa, quando
Remus si voltò sorridendo. Peter pensò di essersi immaginato
che poco prima la faccia del suo amico fosse vagamente turbata.
-Ottimo, Pete. Le Api mi piacciono quasi
quanto le Cioccorane. Hai ancora il libro che ti aveva dato la
McGranitt, quello sul linguaggio dei segni?-
Peter annuì.
-Bene, se me lo presti gli do
un'occhiata quando ho un po' di tempo.-
La porta si aprì e prima che Peter
riuscisse a cercare il libro per Remus, una folla di Griffondoro
urlanti si riversò nella stanza portando in trionfo, ancora in
divisa da Quidditch, Sirius e James, due tra gli eroi indiscussi
della giornata.
Non sono molto soddisfatta di questo capitolo. Ma l'ho scritto
dopo quasi una settimana che non buttavo giù niente per questa
storia, e quindi tutto sommato sono contenta. Il prossimo
capitolo vi riproporrò questa "entusiasmante" partita
di Quidditch vista dal vostro licantropo preferito. Speriamo che
mi riesca!
Avete notato com'è "prezzemolino" Sirius in questa
storia? Cioè, si infila in tutti i buchi. In questo capitolo non
doveva neanche comparire, invece guardatelo, si pavoneggia in
campo e alla fine è addirittura uno degli eroi indiscussi della
giornata. Non vi sembra un po' arrogante? Fa tutto da solo! Santo
Cielo, è davvero dura trattare con le primedonne come lui! ^__-
Chise: Ciao Chise! Sono contenta che ti abbiano dimessa! Non ti
preoccupare di aver saltato un capitolo, capita a tutti! Sai, sono un po'
preoccupata, mi devi promettere che dormirai le prossime notti, perché "capitolo
bomba" a parte, ne deve passare ancora di acqua sotto i ponti in questa storia!
(Miki in versione malvagia...) Sono contenta che ti piaccia la piega che stanno
prendendo gli eventi, anche se devo dire che la "calma" di Remus potrebbe non
essere destinata a durare... E sono molto contenta che ti piaccia Emanuelle, è
una ragazzina abbastanza sveglia, ma chissà se ha capito proprio tutto? E
infine... anch'io sono curiosa di sapere cosa intende fare Sirius in questa
storia, molto curiosa... si ribella e continua a fare quello che vuole, tipo nel
capitolo scorso, io gli avevo detto "fai il bravo, resta sul vago..." e invece,
come hai visto... Quello mi manderà all'aria tutta la trama, garantito XD.
Grazie per i complimenti e un bacione grande!
Chu: Ehilà! Vediamo se questa volta ce la fai ad arrivare prima! XD.
Be', sono molto felice che ti abbia fatto contenta lo scorso capitolo, questo è
molto più di transizione però... Eh, sì, il nostro Sirius è diventato grande, ed
è entrato nel magico mondo delle seghe mentali... Ah, come mi piacciono queste
cose. Mi si risveglia un certo istinto sadico che non ti dico... No, sotto il
vischio non ci si era messo apposta Sirius. E neanche Remus, se è per questo. E'
stato proprio un caso, per una volta. Certo, l'occasione fa l'uomo ladro, e un
pensierino ce l'avevano fatto, ma è presto per un altro bacio! Non potevo farli
baciare di nuovo. Speri che Remus abbia le idee più chiare di Sirius? Vedrai nel
prossimo capitolo. Diciamo che Remus non si è ancora fatto certe domande che
invece Sirius si sta facendo. Ho risposto a tutto? Allora veniamo al disegnino:
io lo voglio vedere! Dai, per favore! Me lo sto sognando la notte! Grazie di
tutto, Chu, e un bacione grande!
Joy: Ciao Joy! Accidenti, che razza di domanda! Mi stai chiedendo se
ci sarà l'Happy End? Ok, uno in genere non dovrebbe rispondere a queste cose,
giusto? Si sa, la suspance e tutto. Io AMO l'Happy End. Non ci posso fare nulla.
Soprattutto se penso a quello che succederà nei libri, non posso evitare di
desiderarlo. Ecco, volendo dirla tutta... per un certo punto di vista ci sarà un
lieto fine. Alcune cose rimarranno in sospeso invece. E ci sarà anche una
conseguenza negativa, ma niente di fondamentale! Ma forse tu volevi sapere se i
nostri "innamorati in potenza" diventeranno "innamorati in atto" solo alla
fine... Be', direi di sì. Diciamo quasi alla fine. Ho risposto? Penso di sì. Il
tuo commento su Sirius era davvero azzeccato. Che lo faccia in maniera cosciente
o meno, Sirius cerca sempre Remus, non ne può fare a meno. Soprattutto in questa
fase, in cui la sua vita è così instabile, in cui James è così distante, Sirius
"usa" Remus come punto di riferimento. Hai colto benissimo quello che avevo
nascosto tra le righe. E per quanto riguarda la vicenda di James... Le cose
peggioreranno prima di migliorare. Grazie mille della recensione e anche della
domanda spinosa. Grazie. Un bacione grande.
krsna3punti: Ciao! Mamma mia che entusiasmo! Anche a me piacciono le
paturnie mentali, mi ricordano le mie, soprattutto quando se le fa Sirius, in
cui io mi rivedo molto... Il capitolo della crisi di Moony si farà attendere
ancora un po', comunque. Uno alla volta, che è meglio, se non rischio di
impazzire!XD Sono stata molto contenta di sapere che ti è piaciuto il passaggio
sui fuochi d'artificio, era anche il mio preferito! Eh, sì, è proprio amore. Io
lo so, tu lo sia, ma quando lo capirà Sirius? Ah, ci vuole pazienza con quel
matto. Sul disordine, concordo al cento per cento. Io nel mio casino ci capisco,
ma se qualcuno ci mette le mani non trovo più nulla! L'associazione potremmo
chiamarla del "Disordine Logico & Personale", che ne dici? Poi ci organizziamo e
facciamo le vacanze in Scozia, con tutti gli associati, portandoci dietro tutto
il nostro casino! Che bello! Grazie del commento e un bacione grande.
Agartha: Be' , prima di tutto, per dover essere una
recensione corta, complimenti, è una delle più lunghe in assoluto! XD Che bello!
Hai fatto un'ottima analisi del capitolo, credo che tu abbia colto esattamente
quali sono i sentimenti di Sirius! Dici che l'invito di Remus era serio? Ti
dirò, lui non lo sa. Remus non ha ancora capito molte cose... Il prossimo
capitolo forse di questo aspetto chiarirà di più. O forse confonderà le idee...
Remus ha molto più controllo degli altri su quello che pensa, o almeno su quello
che dice a noi quando siamo nel suo Pov. Ci sono cose che tralascia e cose che
nasconde, a noi, ma soprattutto a se stesso. Ti ho incuriosito un po'? E'
difficile per me spiegare questo Remus. Mi riesce così, ecco perchè dico che fa
quello che gli pare, non ai livelli di Sirius, ma anche lui ci mette del suo...
Riuscirò a spiegarmi meglio a questo proposito quando vi avrò messi a conoscenza
di qualche altro dettaglio. Sul rapporto tra Remus e Sirius, devo dire che sono
davvero contenta che ti piaccia il modo in cui si evolve. Sto cercando in
qualche modo di farlo evolvere naturalmente dall'amicizia, e leggendo il tuo
commento, mi sono accorta che hai colto benissimo l'idea che volevo dare, e
questo mi rende molto felice! Le evoluzioni del rapporto tra Peter e Em e tra
James e Lily... saranno molto più accennate invece. Ma qualcosa ci sarà...
Il famoso colloquio tra Remus e Sirius lo sto scrivendo in questi giorni, anche
se manca ancora un po'... Uffa, non vorrei tenerti sempre sulle spine (un po'
sì, in verità, almeno il mio lato bastardo... XD), ma ci sono ancora un sacco di
cose che devono succedere... Grazie mille dei complimenti, mi hai fatto
moltissimo piacere! Un bacione grande!
Erine: Ciao carissima! Sono felice che ti sia piaciuto il titolo,
penso di averlo associato a quel capitolo quando ancora stavo scrivendo i
primissimi, ci sono molto affezionata! Sirius in paranoia è una cosa
divertentissima da immaginare, mi è piaciuto moltissimo scriverlo. E del resto,
come potevo obbligarlo a pensare se non facendolo finire in punizione? Non c'è
mica altro modo con quel matto!XD Ti è piaciuta la piccola apparizione di Remus?
Ah, ma lui arriva sempre al momento giusto, non poteva essere diversamente! La
faccia da beota di Sirius invece è una citazione da quella che vedo riflessa
nello schermo del PC quando leggo i commenti, solo che Sirius è decisamente più
bello! Accipicchia, il menage a trois... dunque dunque, vediamo... prima di
inserire articolate figure geometriche, non pensi che questi due matti
dovrebbero cercare di capire che cosa sta succedendo nelle loro testoline
malate? Voglio dire, questi sono ancora nella fase "occhi che luccicano e
sguardi da ebete", non so se mi spiego! Ah, questi ragazzi... Non sanno cosa si
perdono! XD Grazie del commento, carissima. Spero che sia abbastanza presto (ho
intuito una certa minaccia nella tua ultima frase...). Un bacione grande.
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Capitolo 24 *** Di chi è l'errore? ***
Di chi è l'errore?
Di chi è l'errore?
21 Gennaio 1977
La partita stava durando da ore. Secoli,
quasi. Non c'era mai stato nulla di più noioso nella storia di
Hogwarts, e Remus era uno che non si era mai perso neanche una
lezione di Ruf. Be', tranne dopo la luna piena, ma quello non
contava, giusto? Non era assente di sua volontà. Intendiamoci, a
Remus era sempre piaciuto il Quidditch, almeno da quando
conosceva James e Sirius. Ma decisamente quel giorno i Tassorosso
non erano in campo. Aveva visto allenamenti più emozionanti,
davvero.
Ecco Sirius, ha di nuovo preso
quella poverina della Abbott con un Bolide. Perchè infierisce?
Non si è accorto che le fa male il braccio destro, e che con la
sinistra non colpirebbe neanche Hagrid da dieci centimetri? Oh,
guarda come si pavoneggia, neanche giocassero contro i Cannoni.
Però, bella capriola, quando l'ha imparata?
Peter al contrario di lui si stava
evidentemente divertendo un mucchio. Remus si chiedeva che gusto
ci trovasse. Magari aveva puntato qualche galeone sulla partita,
sì, poteva essere una spiegazione. Sperava di no, perchè gli
sarebbe dispiaciuto dovergli dire che le scommesse sulle partite
scolastiche erano vietate. Non che gli importasse più di tanto,
in effetti. In fondo lui era un Prefetto, non un poliziotto!
Poteva benissimo fare orecchie da mercante.
Che noia... chi è che ha segnato
adesso? Ah, ancora Belt. Se almeno mi fossi portato un libro da
leggere... Avrei potuto almeno finire i compiti di Erbologia,
accidenti! Tanto so già che dopo la partita Sirius vorrà
copiarli. Ehi, dov'è Sirius? Ah, eccolo. Ma quanto è scemo, la
smette di volare vicino alle tribune per far vedere a tutti
quanto è bello? Si può essere più immaturi?
Intanto il tifo forsennato intorno a lui
era aumentato, e tutta la tribuna, Peter incluso, scandiva la
parola GRIFFONDORO a squarciagola. Come se ci fosse qualcosa da
esultare, davvero. Forse Peter avrebbe fatto due chiacchiere, però.
In fondo era molto che non parlavano un po'. Tra i compiti, i
doveri di Malandrini e i vari impegni era una vita che non
parlavano davvero, con Peter. Non che con James andasse meglio,
certo, ma almeno con lui non era colpa di Remus. Era Ramoso che
evitava di trovarsi a tu per tu con lui. Pensava forse che Remus
si fosse arrabbiato per quello che era successo prima di Natale?
No, Remus aveva capito, e non era un problema. No, forse non
aveva proprio capito, ma era più che disponibile a lasciarsi
spiegare. O a far finta di niente.
Mi si sono ingarbugliati i pensieri.
Meno male che c'è Sirius in questi giorni. Almeno lui mi distrae
dai compiti e dallo scervellarmi su che diavolo abbia James che
non vada. Va bene, mi distrae un po' troppo spesso, ma mi fa
piacere parlare con lui. Meno male che c'è Sirius, davvero. Non
so cosa farei senza di lui.
Ma quella partita era destinata a non
finire mai?
Non posso lamentarmi se ultimamente
parlo solo con Sirius, però. Peter è qua e potrebbe anche
smetterla di fare il tifo. Devo solo chiedergli qualcosa che lo
distragga. Trovare un argomento interessante, giusto per non
morire di noia. Uh, quest'espressione è proprio da Sirius.
Quand'è che ho cominciato a imitarlo? Va be', che chiedo a Pete?
Ma che scemo, Remus, è ovvio!
-Allora, Pete, come vanno le cose con
Emanuelle?-
Funzionò. Peter si risedette e rispose
a Remus. La morte per noia, che era tanto in stile Sirius come
espressione, era evitata per un po'.
-Bene, Remus. Capisco sempre di più
quello che mi dice.-
-Sono davvero contento. E' una ragazzina
molto dolce e si merita un buon amico.-
L'esca era stata lanciata. Ora, a meno
che Peter non avesse contratto la strana malattia di James,
avrebbe cominciato a parlare.
-Oh, sì- Bingo! -E' davvero
una ragazza in gamba. Non sopporto che parlino male di lei.-
Già, questo era un problema, e Remus lo
sapeva. Nonostante ultimamente avessero parlato poco con Peter, i
Malandrini sapevano bene quanto pesasse al loro amico il fatto
che a scuola ci fosse gente tanto stupida da tormentare Emanuelle
per il suo handicap. Ci si sarebbe aspettati che molti la
stimassero per quello che riusciva a fare, invece era bersaglio
di continue battute, e Peter con lei. E non si trattava solo dei
Serpeverde, purtroppo, a meno che le cose non fossero cambiate
molto dall'ultima volta che Codaliscia aveva parlato con gli
altri del problema.
-I suoi compagni di classe?-
Peter annuì con aria afflitta. A Remus
dispiaceva molto non poterlo aiutare da quel punto di vista.
Eppure ci doveva essere qualcuno in grado di farlo. Un movimento
in un angolo della tribuna attirò lo sguardo di Remus, che
immediatamente collegò che c'era qualcuno che poteva aiutare
Peter.
-Ne hai parlato alla McGranitt?- chiese.
Remus aveva da sempre un'ammirazione sconfinata per la loro
Capocasa. Se esisteva un problema che Minerva McGranitt non
poteva risolvere, allora era un problema senza soluzione. Punto.
-No, pensi che dovrei?- chiese Peter.
Era chiaro che a lui l'idea di confidarsi con l'austera
professoressa non andava particolarmente a genio.
-Secondo me sì. Non è giusto che si
comportino così. Penso che la Professoressa dovrebbe saperlo.-
Remus a quel punto aveva tirato fuori la sua inclinazione
responsabile. Convinto di aver praticamente risolto il problema,
rimase leggermente stupito quando Peter chiese:
-Senti, perchè non dici qualcosa tu?-
Ma Merlino benedetto, Codaliscia
deve sempre avere paura dei professori?
-Alla McGranitt?- chiese.
-No, a quelli del primo anno. Voglio
dire, se stai un po' con noi e magari li senti dire qualcosa puoi
togliere dei punti. In fondo sei un Prefetto.-
Già, in fondo sono un Prefetto.
Perchè se lo ricordano solo quando torna utile a loro? Questa
spilla è davvero cosa da poco se si hanno amici come i miei.
Chissà che direbbe la McGranitt se sapesse che uno dei suoi
Prefetti ha addirittura baciato Sirius Black?
A Peter però di questo ragionamento
disse soltanto: -Già, in fondo.-
Cercò di sorridere, ma sospettava di
aver prodotto solo un ghigno. Non avrebbe cambiato una virgola
della sua vita (tranne forse capire che cosa aveva James... e non
essere un lupo mannaro... e forse anche essere un po' meno magro),
ma qualche volta gli dispiaceva non essere un bravo Prefetto.
Sapeva di essersi meritato la spilla solo perchè del suo anno
era il meno peggio.
-No, scusa, non volevo dire questo...-
si stava intanto scusando Peter, rosso come la bandiera alle sue
spalle.
No, forse non voleva dirlo, ma è
vero. Non importa. I miei amici sono più importanti di una
stupida spilla.
Suo malgrado Remus scoppiò a ridere.
Peter era buffo, riusciva sempre a dire la cosa sbagliata anche
se non voleva.
-Tranquillo, Codaliscia, avevo capito.
Dici che potrebbe funzionare?- chiese, dandogli una pacca sulla
spalla a dimostrazione che non ce l'aveva con lui.
-Forse sì. Em dice che nella sua classe
hanno tutti un po' paura di te.-
E non hanno davvero un buon motivo.
Se sapessero, allora sì che avrebbero paura. Tutti hanno paura.
Persino Lucy, che è mia cugina, ha paura da quando è abbastanza
grande per capire.
-Cioè, non è che abbiano paura.-
riprese Peter incerto (l'autocontrollo di Remus doveva essere
peggiorato. In genere nascondeva bene le sue emozioni, ma Peter
si era accorto di averlo turbato). -E' che metti un po' di
soggezione, ecco.-
-Davvero?- chiese Remus, lieto di
cambiare argomento. Il discorso "Pessimo Prefetto" era
molto meno doloroso di quello "Terribile Creatura Oscura".
-Non credevo. Molti non mi prendono sul serio, e non posso dargli
torto.-
-Invece Em dice che loro ti prendono sul
serio, eccome. Hai la fama di uno che toglie punti anche alla sua
casa.-
Questa voce l'ha messa in giro
Sirius, mi ci gioco la bacchetta. Io non tolgo mai punti
a Griffondoro, se posso evitarlo. Solo a lui, e solo perchè è
lui.
-Ma va? Girano altre voci su di me che
non conosco?- chiese Remus. Sarebbe stato divertente rinfacciare
a Sirius (perchè chi altro poteva interessarsi di lui?) tutte le
sciocchezze che gli diceva dietro. Bene bene Felpato, mi sa
che mi hai dato una buona scusa per toglierti altri cinque punti...
-Be', c'è chi dice che toglieresti dei
punti anche a te stesso se non fosse che i Prefetti non possono
punire gli altri Prefetti.-
Remus rise, mentre Peter faceva
altrettanto. Quella era decisamente buona come battuta. E sotto
sotto Remus sapeva che venivano tolti punti per molto meno delle
malandrinate che erano passate inosservate nel corso degli anni. Be',
quando combino qualche guaio c'è sempre di mezzo almeno Sirius,
se non tutti gli altri. Quindi se ogni tanto gli tolgo qualche
punticino per gioco sto solo pareggiando i conti.
"190 a 40 per Griffondoro!
Ormai solo il Boccino potrebbe salvare Tassorosso dalla sconfitta!"
Remus riportò un attimo l'attenzione
sul campo. Sentì la McGranitt che urlava qualcosa a James, ma
non capì che cosa avesse fatto. Sirius si avvicinò alla loro
tribuna e gli strizzò l'occhio, poi fece una capriola pazzesca,
di quelle pericolose, ridendo elettrizzato. Remus rimase per un
attimo fermo a guardare i capelli neri del suo amico quando
tornarono al loro posto, riuscendo a farlo apparire spettinato
senza togliergli un filo della sua aria elegante. Poi riportò la
sua attenzione su Peter, tornando al discorso. Non poteva del
resto passare tutto il suo tempo a guardare i capelli di Sirius
Black, per quanto gli piacessero.
-Io non tolgo così tanti punti.-
-Come no! Hai tolto cinque punti a
Sirius anche ieri!- protestò Peter.
Ieri per cos'era? Ah, già, per
avermi rubato l'inchiostro. E si è vendicato a cuscinate. Come
se lo facessi così spesso! Gli avrò tolto si e no 25 punti da
quando abbiamo cominciato questo gioco!
-Ah, ma quella con Sirius è una
questione personale. Solo un vecchio scherzo. Niente di
serio.-
-Be', i primini ti prendono sul serio.-
-Anche Em ha paura di me?-
Non gli era sembrato, ma avrebbe mentito
dicendo che capiva quella bambina.
-No, lei dice che da quando è venuta a
casa di James a Capodanno non si sente più tanto in soggezione.
Vi trova molto simpatici.-
-Sono contento.-
Capodanno... no, non è il momento
di pensare a Capodanno. Sto parlando con Peter anche per evitare
di scervellarmi sul comportamento di James. E anche Sirius era
strano, a Capodanno, sembrava quasi...
Il grido del cronista interruppe la
riflessione di Remus, che si sentì stranamente sollevato.
"Ecco il Boccino!" risuonò
per lo stadio, e Remus rimase in silenzio qualche minuto a
guardare James che decretava la vittoria della partita.
Dall'altra parte del campo Sirius rideva felice, due dita della
mano sinistra alzate in segno di vittoria.
Tra il rumore della folla festante e la
gioia infantile di Peter per la vittoria, fu solo tornando al
dormitorio che Remus riuscì a riprendere il discorso con il suo
amico. Si sentiva un po' in colpa perchè in quell'ultimo periodo
aveva trascurato Peter, tra i pensieri sul comportamento di James
e Sirius che gli ronzava sempre intorno. Così si offrì di
dargli una mano (impegni permettendo).
Quando arrivarono in dormitorio, Peter
gli stava raccontando una storia buffa su una certa frase che non
aveva capito per colpa di un gesto ambiguo. Remus doveva
ammettere di non avergli prestato molta attenzione, ma si
riscosse bruscamente quando sentì la frase incriminata.
-...Em mi stava raccontando qualcosa che
è successo mentre Sirius parlava con te. Solo che, ti ho detto
che non ho capito, vero? Allora, è venuta fuori una storia
strampalata, del tipo che Sirius aveva una cotta per te, e non
solo, continuavo a sbagliarmi e pensavo che mi avesse detto che
tu hai una cotta per James! E addirittura, pensa, James per
Sirius! E' assurdo! Questo mi ha insegnato che è meglio che sia
sobrio del tutto quando parlo con Em, se no non capisco proprio
nulla! Ma ci pensi? Certe volte mi sento proprio scemo!-
Cavolo! Ma che dice Peter? Che abbia
capito qualcosa? Ma cosa poi?
Peter intanto continuava a frugare nel
proprio baule, chiacchierando incessantemente, mentre il brusio
dei Griffondoro soddisfatti si avvicinava al loro dormitorio.
Io non ho assolutamente una cotta
per James. Se avesse detto... No, Peter ha capito male. O forse
Emanuelle ha frainteso qualcosa. Che Sirius, davvero... No, è
impossibile. James non prova qualcosa di strano per Sirius,
altrimenti perchè avrebbe cercato di baciare me? E
definitivamente dei due non è James che io... No, cioè... mi
sono incasinato! E' una teoria pazzesca, sicuramente Peter non
aveva capito niente. Oppure Emanuelle, come tutte le ragazzine,
ha una fantasia romantica troppo fervida. Sì, uno dei due si è
sbagliato completamente. Devo assolutamente capire... devo
parlare con Em, e senza Peter. Devo capire se c'è davvero
qualcosa di cui preoccuparmi.
Remus fece un commento educato
sull'ultima uscita di Peter, fingendo di essere molto interessato
all'ordine (perfetto) della propria scrivania. Solo nel caso che
quei pensieri l'avessero fatto arrossire. Poi aggiunse quasi
casualmente: -Hai ancora il libro che ti aveva dato la McGranitt,
quello sul linguaggio dei segni?-
Peter annuì.
-Bene, se me lo presti gli do
un'occhiata quando ho un po' di tempo.-
Remus cercò di non sembrare ansioso
mentre il suo amico frugava nel disordinatissimo baule alla
ricerca del prezioso volume. Cercava di ignorare il brusio sempre
più forte fuori dalla porta, concentrandosi sul fatto che doveva
avere quel libro. Doveva capire chi si era sbagliato, perchè
di sicuro quell'idea era del tutto sbagliata, dalla prima
all'ultima parola. O forse...
Non fece in tempo nè a finire il
pensiero nè ad ottenere il libro. Una folla di Griffondoro
invase la stanza, pronta a festeggiare. James e Sirius erano
portati in trionfo. In pochi minuti il caos regnò sovrano, e
Remus si costrinse ad archiviare quei pensieri pericolosi.
Il libro venne dimenticato. La festa
cominciò, e il Wisky Incendiario fu passato di mano in mano,
mentre le Api Frizzole di Peter giacevano dimenticate in un
angolo. Remus si lasciò coinvolgere dall'allegria generale,
anche se in qualche sprazzo di lucidità si ritrovò a pensare
che poteva aggravare la sua terribile reputazione spedendo tutti
nelle rispettive stanze e togliendo punti a destra e a manca. Ma
si sarebbe perso quell'atmosfera di allegria generale,
quell'ottimo Wisky e il braccio di Sirius sulle sue spalle mentre
saltellavano festosi, quindi lasciò perdere.
Questo capitolo mi ha fatto sputare sangue, ma adesso ne sono
davvero soddisfatta. Potrebbe avere come sottotitolo "il
lapsus mentali di Remus" o qualcosa del genere, perchè
rileggendolo ne ho contati almeno 22! Ah, che soddisfazione! Ok,
il mio Sirius è il solito prezzemolo, ma almeno questa volta c'è
un motivo migliore che "l'autrice ha una cotta spaventosa
per lui" o "è una primadonna di suo e mi scappa dalle
dita".
Ah, come sono cattiva! Come perchè? Ah, già, voi non sapete
come prosegue la storia...
Vi ho messo paura? ^__-
Chise: Mi dispiace, mi dispiace, ma non ce l'ho fatta prima del 27! E
dire che eri stata così carina da tirarmi su il morale sul capitolo che non mi
piaceva per niente! Potrai perdonarmi? Mi sento in colpa... Comunque, come avevi
capito, Remus non era poi così disinteressato sulla questione "impariamo il
linguaggio dei segni"... e che anche lui si sta chiedendo disperatamente quanto
siano chiare le idee di Em. Lo scoprirà mai? Per ora, pare che si stia limitando
a festeggiare. Grazie per il commento, e spero che non mi odierai troppo per il
ritardo... Un bacione!
Chu: Ciao! Come va in quel d'Inghilterra? Convinto qualcuno di una
certa resurrezione? (XD) Oh, come mi solleva sentir dire che il capitolo
precedente è piaciuto, sinceramente ero un po' preoccupata... Sì, Em mi sta
facendo divertire molto, in questo suo ruolo di osservatrice esterna, idee
chiare o meno. Sono un po' stupita che tu abbia definito "entusiasmante" la
partita di Quidditch, praticamente ho detto chi aveva vinto nella prima riga, ma
sinceramente ero un po' in soggezione davanti a questo sport, quindi mi fa
piacerissimo pensare di essere più o meno riuscita, anche perchè... potrebbe non
essere l'ultima partita in cui mi cimento... (in realtà, non ho ancora deciso
bene...) Sirius con le treccine? Che immagini passano nella tua mente? Tra
l'altro questo commento è precedente alla meravigliosa invenzione di quel
capolavoro di demenzialità che è "mamma-Sirius"... XD. Mi sa che vado a
rileggermi le avventure delle Pargole (che ormai potremmo scrivere con la
maiuscola...) Scherzi a parte, mi fa piacere che tu trovi simpatici i capitoli
di Peter. Sono sempre molto difficili da scrivere, perchè devo archiviare
l'odio, ma insieme molto divertenti! Il disegno è bellissimo! Troppo
carino Remus col grembiulino! Grazie mille per il disegno, per il commento e per
le fantastiche chiacchierate! Un bacione grande.
imooto: Ciao! Eccolo qui il Pov del nostro licantropo preferito, con
un ritardo immane... Spero che ti piaccia. Eh, come ti capisco, ogni tanto è
assolutamente necessario rileggersi la verità dei fatti, altrimenti si rischia
di trovare persino simpatico il topastro, e questo non lo vorremmo mai, vero?
Meno male che Sirius-Primadonna riempie i miei pensieri, quindi non c'è spazio
per i buoni sentimenti del ratto nel mio cuore. Grazie per il commento e un
bacione!
Krsna3punti: Ciao Kri! Allora, hai trovato divertenti i pensieri e il
lapsus del povero Remus? Spero di sì. Ma sai che parecchie persone dicono che si
stanno affezionando a Peter? (Ehm, io per prima...) Temo di aver creato un
mostro! A parte gli scherzi, sono contenta che Peter sembri un buon amico,
perchè è così che lo volevo. Gli altri in fondo ad un certo punto arrivano a
darlo talmente per scontato... Io sono sempre più dell'idea che da ragazzino
dovesse essere uno affidabile. Certo però che si ritiene davvero incapace, non
gli passa neanche per l'anticamera del cervello di aver capito giusto! Invece
mette le pulci nelle orecchie altrui, come vedi. Grazie per il commento e scusa
per il ritardo mostruoso del capitolo. Un bacione grande.
Dragonfly: Ciao! Bentornata! Hai passato delle belle vacanze? Mamma
mia, il tuo commento mi ha fatto un grandissimo piacere, hai capito benissimo il
motivo che sta dietro ai capitoli di passaggio, infatti a me piace moltissimo
inventarmi piccoli dettagli che possano aiutarmi a caratterizzare i personaggi.
E hai capito perfettamente le dinamiche che stanno muovendo in questo momento i
Malandrini, non temere, non sono previste brutte sorprese... non troppe, almeno.
^__- Sono davvero contenta che ti sia piaciuto io capitolo scorso, ero un po'
preoccupata perchè a me non piaceva molto... E non sai che piacere enorme mi ha
fatto il tuo commento sul rapporto tra Remus e Sirius (^//////^), sono
contentissima che il passaggio risulti graduale e piacevole da leggere. Davvero,
questo tuo commento mi sta facendo luccicare gli occhi! Grazie mille!!! Un
bacione grande.
Joy: Ciao bellissima! Visto il nostro "adorabile arrogantello" come si
è infilato a tradimento tra i pensieri del nostro lupo mannaro preferito? Gli
perdoniamo anche questa? Ma sì, io non riuscirei mai a tenere il broncio a
Sirius (e lui lo sa e se ne sta approfittando di brutto...) La delusione sul
lieto fine era necessaria, altrimenti non mi sarebbe sembrato realistico... Ma
comunque spero che quando arriverò a scriverla non guasterà l'atmosfera.
Contraddittoria o no, mi fa un sacco piacere la tua domanda! Allora... non ho
ancora finito di scrivere la storia, ma mi sono fatta uno schema dettagliato e
so perfettamente (più o meno...) cosa accadrà in ogni capitolo. I capitoli in
tutto dovrebbero essere 43 o 44 (nell'ultimo devo dire moltissime cose, e potrei
doverlo dividere). In questo momento sto scrivendo il capitolo 31, quindi tutto
sommato sono a buon punto. Sono davvero contenta quando qualcuno trova Peter
simpatico! Sì, i caratteri del traditore ci sono già, ma per ora Peter è un
personaggio buffo e visto da fuori dovrebbe risultare una persona abbastanza
affidabile. Mi ci sto divertendo parecchio! Come hai visto, l'ingenuità di Peter
sotto sotto tocca Remus più di quanto sembri. Grazie Joy del commento e della
domandona, grazie di tutto. Un bacione grande.
Agartha: Ciao cara! Allora, ti è piaciuto il Pov di Remus? Sono così
contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente, ero abbastanza preoccupata!
Però avevo voglia di parlare di Quidditch, io sono una pelandrona e mi piace
poco lo sport, ma il Quidditch è fantastico! Sai, mi è piaciuto moltissimo come
hai interpretato i pensieri di Peter nello scorso capitolo. Riguardo a Sirius,
ma soprattutto quello che hai detto riguardo alla licantropia di Remus. E' vero,
Peter ha paura del lupo, è per questo che gli dispiace tanto di fare delle
gaffe, perchè in qualche modo teme che Remus se ne accorga. Per quanto Remus sia
una persona a cui è facile volere bene, il suo lato oscuro spaventa quasi tutti.
E questo mi riporta alla tua ultima domanda, il colloquio tra Sirius e Remus.
L'ho scritto e sono molto contenta di questo, perchè non è stato facile, e
perchè erano mesi che ci pensavo e me lo immaginavo. Invece adesso ti faccio io
una domanda: i pensieri di Remus in questo capitolo sono come te li eri
immaginati? Devo confessare che è stato spassoso scrivere questa parte, mi sono
divertita a infilare ovunque dei lapsus. E infine, mi fa tantissimo piacere (e
anche tantissimo arrossire... ^////^) quello che mi hai scritto su come si sta
evolvendo il rapporto tra Remus e Sirius. Sono così felice che si veda la
crescita dei sentimenti! Grazie mille di tutto Agartha, e un bacione grande. PS
Ho letto la tua mail, ho provato a risponderti ma la mia casella dice "servizio
momentaneamente sospeso", appena posso ti scrivo, comunque io il capitolo ce
l'ho, quindi non è andato perso, e credo che anche alle altre sia
arrivato. Un altro bacione.
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Capitolo 25 *** La notte dei Complotti ***
La notte dei complotti
La notte dei complotti
1 Febbraio 1977
James vagava per il castello, quella
sera. Anche se il coprifuoco era scattato ormai da un'ora, anche
se sapeva che ci dovevano essere decine di prefetti in giro per
la ronda, James vagava per il castello. Persino la prospettiva di
una punizione, inevitabile se qualcuno l'avesse visto, non lo
fermava. Non aveva con sè la Mappa, nè il mantello
dell'invisibilità. I due oggetti, preziosi per chi si
avventurava di notte nei corridoi, erano in dormitorio. James non
poteva entrare in dormitorio, punto.
Il dormitorio era occupato dai suoi
amici. Che stavano parlando alle sue spalle. Non c'erano dubbi.
Circa mezz'ora prima si era avvicinato alla porta, silenzioso,
con l'idea di fare uno scherzo ai ragazzi. Entrare urlando, o
qualcosa di simile. Ne sentiva il bisogno, per alleggerire la
tensione che i suoi pensieri sbagliati negli ultimi mesi avevano
creato. Per ricordare ai Malandrini che lui era James Potter,
quello simpatico e casinista. Per sentirsi come prima che tutta
quella storia incominciasse.
James sapeva essere molto silenzioso se
voleva. Anni di scorribande insegnavano questo e altro. Si era
avvicinato alla porta, e aveva sentito una parte della
conversazione che Peter, Remus e Sirius stavano facendo in camera.
Era rimasto fermo per un po' ad ascoltare le loro voci, e le loro
risate. Ancora una volta l'avevano fatto sentire escluso. Loro
erano insieme, si divertivano e ridevano, e sembrava che nessuno
sentisse la sua mancanza. Quando lui era presente in una stanza
non c'era più tutta quella spontaneità. Ormai persino Peter
aveva capito che James aveva qualcosa che non andava. Ma quei
pensieri che ormai erano diventati così dolorosamente familiari
erano stati interrotti da un paio di frasi sussurrate, che
avevano fatto gelare il sangue nelle vene a James e l'avevano
indotto a scappare.
-Allora il quattordici.- aveva detto
Remus, quasi sottovoce.
-E che altro giorno, se no?- aveva
chiesto Sirius. James aveva sentito una risatina e poi Remus
aveva continuato:
-Bisogna tenerlo lontano dal
dormitorio.-
Peter aveva risposto, ma la sua voce
era più lontana di quella degli altri (probabilmente era in
bagno) e James non era riuscito a distinguere le parole.
-Bravo Codaliscia, vedi che sai
renderti utile?-
Altre risate, sempre più fastidiose
per le orecchie di James.
-Remus, sei sicuro di volerlo fare?-
aveva chiesto Sirius.
-Certo, Felpato, mi hai preso per un
codardo?-
-Sshh!- aveva detto Peter, più
vicino questa volta. -James sta per tornare. Non vorrete che vi
senta, vero?-
Le voci si erano abbassate, ma ormai
non aveva importanza, perchè James era già scappato.
James sospirò, girando un angolo
distrattamente. Bene, adesso era tutto chiaro. Quella
conversazione faceva luce su molti dei suoi dubbi recenti. Non
sapeva se si sentiva più triste, arrabbiato o geloso. Un
mescolone letale di tutte le sensazioni, probabilmente. Il
quattordici, San Valentino. I suoi amici stavano organizzando
qualcosa per San Valentino, e quel qualcosa non coinvolgeva James.
Nella sua mente era tutto chiaro come il sole: Sirius e Remus gli
avevano mentito, avevano una storia. Peter lo sapeva e si era
sicuramente offerto di tenere lontano James dal dormitorio in
modo che gli altri due potessero avere un po' di intimità.
Semplice come piano. Peccato che quella del quattordici fosse la
sera in cui James aveva deciso di festeggiare il suo compleanno.
Gli altri si erano dimenticati che avrebbe compiuto diciassette
anni il quindici, e che a causa della luna piena non avrebbero
potuto festeggiare? Evidentemente sì, e questo rattristava James.
Quello che lo faceva arrabbiare era il fatto che non gli avessero
detto niente. Nemmeno una parola sulla storia che evidentemente
avevano. Forse capiva Remus, tutto sommato. Ma Sirius? Non era il
suo migliore amico? Come aveva fatto a nascondergli una cosa del
genere? Per altro dopo avergli detto chiaramente, con aria seria,
che non c'era niente tra lui e Remus? E invece l'avevano detto a
Peter! Peter sapeva tutto, e anche lui era stato zitto. James si
sentiva decisamente messo da parte, e quella era una situazione
che odiava con tutto il cuore.
Girò un altro angolo, sempre più perso
nei suoi pensieri. Si accorse solo quando era troppo tardi che
una figura nel corridoio reggeva una bacchetta illuminata.
Perfetto, proprio quello che mi ci
voleva: una bella punizione.
-Potter?- chiese una voce femminile. -Che
ci fai in giro a quest'ora?-
James non rispose, si limitò a guardare
in basso con la faccia ancora torva. Aveva però riconosciuto la
voce, nonostante la luce puntata negli occhi gli impedisse di
vedere la persona davanti a lui.
-Che cosa stai combinando?- chiese
ancora la voce, e James si decise a rispondere.
-Abbassa la bacchetta, Evans. Non sto
combinando niente, sono solo incazzato. Toglimi questi accidenti
di punti, e facciamola finita.-
Forse era il suo tono serio così
insolito con lei, forse il suo volto cupo, ma Lily abbassò la
bacchetta e lo guardò stupita e leggermente preoccupata.
-Che ti è successo?- chiese.
-Niente.-
Lily lo fissò un attimo in silenzio,
poi si sedette per terra sotto ad un ritratto momentaneamente
vuoto. Fece cenno a James di sedersi vicino a lei.
-Questo niente ha a che fare con i tuoi
inseparabili amici?- chiese mentre James, sospirando, si sedeva.
-Come fai a...-
-Io osservo, Potter. Chiamalo intuito
femminile, se vuoi; è da un po' che vi comportate in modo strano
voi quattro.-
James era stupito da quello che gli
stava succedendo. Stava avendo una conversazione seria con Lily.
Lei non sembrava arrabbiata con lui per la sua escursione
notturna, nè sulla difensiva come le volte che lui le aveva
chiesto di uscire. Sembrava invece pronta a fargli da confidente,
e questo lo faceva sentire bene per la prima volta in settimane.
Non sentiva neanche il bisogno di passarsi la mano tra i capelli.
In quel momento essere lì con Lily gli sembrò del tutto
naturale. Era una bella sensazione.
-Allora? Me lo vuoi dire cos'è
successo? Avete litigato?-
James scosse il capo. In quel momento
provava la tentazione di confidarsi con Lily.
-E' una lunga storia.- azzardò.
-Bene, Potter. Mi piacciono le storie
lunghe.-
Così dicendo Lily si sedette più
comodamente contro il muro e spense la luce sulla bacchetta.
-E' anche una storia molto... be',
diciamo che alcune cose sono un segreto. Se te le dico, prometti
che non le dirai a nessuno?-
Nel buio James sentì Lily annuire.
James sapeva si stare facendo la stupidaggine del secolo, ma non
gli importava. Lily voleva ascoltarlo, e lui si stava tenendo
tutto dentro da mesi.
-E' cominciato tutto ad Halloween. Ho
visto qualcosa che... non so, mi ha sconvolto.-
-E questa cosa è un segreto, giusto?-
-Esatto.-
-Pensi che io possa capire anche se non
mi dici di che si tratta?- chiese Lily.
-No. E va bene. Ho visto Sirius e Remus
che si baciavano.-
Lily sussultò leggermente, e James
immaginò che avesse sgranato gli occhi e fatto quell'espressione
incredula che la faceva diventare ancora più bella del solito.
-Li hai visti? Speravo che non te ne
fossi accorto.- rispose a sorpresa Lily.
-Cosa? Tu lo sapevi?-
-Li ho visti nel corridoio mentre...
be', lo sai. Correvo in dormitorio.-
-Davvero? E... cosa... sì, insomma,
cosa ne pensi?- chiese James, cauto. Dopotutto, solo perchè la
Lily Evans dei suoi pensieri poteva comprendere qualunque cosa,
non era assolutamente detto che la vera Lily Evans fosse di
vedute altrettanto ampie. James pensò che se si fosse rivelata
una bacchettona da quel punto di vista, poteva sempre evitare di
raccontarle la parte della storia che riguardava la sua gelosia.
Era un pensiero meschino, forse. Aveva messo in mezzo Sirius e
Remus, e non voleva rischiare di dire troppo su di sè. Ma
l'opinione di Lily era qualcosa di vitale per lui, e non si
sarebbe compromesso.
-Lì per lì ho pensato che fossero
ubriachi. Ma almeno Lupin non aveva bevuto così tanto alla festa.-
-Sì, ma...-
-Se vuoi sapere cosa ne penso in
generale, non mi crea particolari problemi l'idea di due ragazzi
che si baciano. A te sì?-
-No.- rispose James, imbarazzato.
-Quindi il problema sono loro. Non
credevo che ci fossero stati altri episodi. Avevo pensato più ad
un esperimento.-
-Infatti è quello che dicono. Ma
secondo me c'è di più.-
Lily rimase un attimo in silenzio.
-Ed è questo che ti da fastidio?-
chiese poi.
-No, non solo... non proprio.-
-James, se vuoi raccontarmi io sono qui.
So che noi due non siamo davvero amici, ma ti assicuro che sono
una brava ascoltatrice.-
James prese fiato. Poi sparò. -Ho paura
del tuo giudizio.-
Lily ridacchiò. -Del mio giudizio su di
loro?-
-No, del tuo giudizio su di me.-
Lily dovette intuire dal tono che James
era decisamente serio, perchè rispose:
-Non ti giudicherò per quello che mi
dirai, James Potter. Se vuoi fidarti di me.-
James si sentì rincuorato. In quel
momento lui e Lily erano vicini ad essere amici come mai prima.
James voleva confidarsi con lei. Sentiva che era sincera e che
non lo avrebbe giudicato davvero.
Cominciò a raccontare. Disse tutto,
delle spiegazioni dopo Halloween, del distacco di Peter e del
fatto che Remus e Sirius lo facevano sentire tagliato fuori. Le
parlò dei suoi sentimenti, della sua gelosia e della sua
curiosità, e del tentativo fallito di baciare Remus prima di
Natale. E le disse di come le cose erano peggiorate con il
passare del tempo, di come ultimamente non riuscisse più ad
essere tranquillo con loro e dei suoi sospetti sul loro rapporto.
Finì col raccontarle di quella serata, della conversazione che
aveva origliato e della sua tristezza e rabbia di quella sera.
Dopo quel fiume di parole si sentì decisamente sollevato.
Lily l'aveva ascoltato in silenzio. Era
davvero una brava ascoltatrice. Quando James tacque la ragazza
rimase qualche secondo a pensare a tutto quello che James aveva
detto. Poi chiese:
-James, ma sei sicuro non sia tutta una
tua paranoia?-
-Sì. No. Non lo so. Non ci capisco più
nulla. Sto impazzendo, Lily davvero. Non so se mi sto immaginando
tutto. Non so se sia tutto vero. Non so perchè voglio quello che
voglio. Non ce la faccio più.-
-Ti serve una mano.-
-Già. Il problema è a chi chiederla.-
Lily gli appoggiò una mano sulla
spalla, comprensiva. James pensò che neanche nei suoi sogni più
ottimisti lei era in gamba come si stava dimostrando. Non lo
faceva sentire sbagliato, solo capito. Quella sensazione bandiva
per qualche momento i suoi brutti pensieri.
-Be', se vuoi io sono qui. Per parlare,
se hai bisogno. E posso provare a osservare i tuoi amici, per
vedere che impressione mi fanno.-
-Ti stai offrendo di spiarli per me?-
-Detta così sembra una brutta cosa. A
volte un osservatore esterno può essere più lucido su certe
cose.-
-Lo faresti davvero, Lily?-
James non poteva vederla, ma ebbe
l'impressione che stesse sorridendo.
-Certo. Allora ok? Mi faccio un'idea poi
ti faccio sapere.-
Una voce maschile interruppe la
conversazione.
-Evans? Sei qui? Hai finito la ronda?-
-Si, Craig. Adesso torno al dormitorio.-
-Ok.-
Craig si allontanò e James e Lily si
alzarono.
-Torniamo alla torre, è meglio.- disse
Lily.
James annuì, e si incamminarono verso
la Sala Comune in silenzio, mentre un mago calvo, che abitava il
quadro sotto il quale si erano seduti, sospirava commentando -Adolescenti!-.
James aveva la sensazione di essere
molto più leggero di prima quando diede la buonanotte a Lily
nella torre dei Griffondoro. Lei gli sorrise, e si girò per
andare nella sua stanza. Fu solo allora che James si rese conto
di non averle detto la cosa più importante.
-Lily?- chiamò.
-Sì?- chiese lei senza voltarsi.
-Grazie. Davvero.-
Lei si girò e di nuovo gli sorrise.
-Di nulla, James di nulla.-
Finalmente è arrivata Lily! Scommetto che qualcuno sta
pensando che risolverà tutta la questione. Be', se fosse così
io i prossimi venti capitoli che li scriverei a fare? (Se vedeste
il mio ghigno sadico in questo momento!)
Il prossimo capitolo avremo la seconda Guest Star della storia.
Immagino che non sia difficile capire chi sarà, no? Be', se
qualcuno avesse dei dubbi, il prossimo capitolo si chiamerà
"Lily la spia". (Ovviamente la protagonista è.... La
Umbridge!!!! Ah, no, devo aver sbagliato storia, e anche autrice
per la verità. Non scriverò mai una storia con Dolores
protagonista... a parte lasciare libera la mia perversione e
immaginare cosa le è successo tra i centauri...)
Sto impazzendo... Ma veniamo a voi. Con mio sommo diletto, per altro.
DarkElectra: Ciao! Sono felice di conoscerti! Il tuo commento mi ha
fatto tantissimo piacere, davvero, sono rimasta tutta contenta e pimpante per
una giornata! Il fatto è che ci sto mettendo tantissimo impegno per far
risultare l'evolversi di questa storia "naturale", e sapere che ti piace e che
lo apprezzi anche non amando lo slash mi ha dato una grandissima carica. E'
bellissimo per me pensare che qualcuno che parte non amando la coppia possa
apprezzare questa storia e il tuo commento mi ha lasciato... wow! A bocca
spalancata. Ti ringrazio tantissimo e davvero, davvero, spero tanto di non
deluderti! Un bacione grande!
Agartha: Ciao! Mi ha dato un gran gusto il tuo commento, perchè mi
piace sempre come leggi tra le righe di quello che scrivo e come interpreti i
capitoli. Hai centrato benissimo il punto che sta dietro a tutti i lapsus di
Remus, ovvero il fatto che si sta prendendo una gigantesca cotta per Sirius,
solo che lui non se ne rende conto, ancora... La parte dei lapsus è stata molto
divertente da scrivere, e sapere che ti è piaciuta mi ha fatto un enorme
piacere! Eh, sì, il nostro lupetto è proprio cotto a puntino, ma... (ma perchè
queste piccole insinuazioni sadiche mi vengono sempre fuori quando rispondo a
te? Mi sento molto cattiva!) In ogni caso in questo momento le cose sono un po'
confuse ma stabili nella sua mente, quindi al più presto provvederò a metterci
del mio per incasinarlo... Sicuramente hai ragione sul fatto che il momentaneo
"sfaldarsi" dei Malandrini influisce sul fatto che Remus si stia legando a
Sirius in maniera particolare, e che questo si rifletta sulle paure di Remus
legate al suo essere un lupo mannaro. E mi piace giocare con loro, fare che si
cerchino l'un l'altro inconsciamente, che si sentano attratti e abbiano paura di
ammetterlo, che condividano scherzi privati. Mi diverte evolvere il loro
rapporto, e mi brillano sempre gli occhi quando mi dici che ti piace! Per il
resto, il dialogo tra Remus e Sirius si è trasformato in un quasi monologo di
Sirius in pratica, ma in generale Remus fa sentire la sua presenza a modo suo...
Ecco, vedrai, non manca poi moltissimo! Ah, già, e come ti ho già detto
nell'altra recensione, pare che la mia casella e-mail abbia un problema, ovvero
riceve tranquillamente la posta, anche la pubblicità, ma non invia un messaggio
neanche per errore... -_-' Meraviglie dello spazio gratuito, suppongo. Ma puoi
evitare di passare al lato Oscuro, per questa volta. Grazie mille e un bacione
grande!
Joy: Promemoria per il futuro: se scrivi un titolo in forma di
domanda, Joy cercherà di rispondere... ^__^ Ok, anch'io torno seria per quello
che è nelle mie poche possibilità. Allora... Eh, sì, il nostro piccolo Remus
viaggia con la mente negli ultimi tempi, vero? (Avevo detto seria....) C'è un
po' di confusione in quella graziosa testolina da lupo mannaro, e ti dirò,
imparare il linguaggio dei segni forse è una di quelle cosa che ti può schiarire
la mente, perchè per farlo devi completamente cambiare ottica mentale. Non è
come imparare una lingua, è più complesso, i segni sono concetti semplici e
concreti, poi sono le espressioni che fanno il resto! Peccato che, per ora, il
linguaggio verrà dimenticato. Questo perchè, come si intuisce da questo
capitolo, si stanno raccogliendo nuove nubi all'orizzonte, e c'è aria di
tempesta... Comunque avevi intuito giusto, per l'ennesima volta abbiamo
protagoniste le paranoie di James, che devono ancora svolgere la principale
funzione per cui le ho create... Ma veniamo alla tua domanda, che non mi ha
affatto sotterrata, anche perchè ero preparata a rispondere stavolta! (^__-)
Allora, la piccola Em ha un gesto come parola d'ordine, che la McG ha convenuto
all'inizio dell'anno con la Signora Grassa. E per quanto riguarda gli
incantesimi... Si possono fare anche senza parlare. E' una tecnica molto più
difficile (non voglio fare spoiler, ma ne parla in HBP), ma credo che sia più
difficile solo per chi è abituato ad usare la parola come mezzo di
comunicazione. Chi, come Em, non lo fa e non l'ha mai fatto, non ha bisogno di
usare una formula per incanalare la sua volontà. Ero partita con questa teoria
dall'inizio, e ti confesso che trovarla coerente con quanto accade in HBP mi ha
reso oltremodo fiera di me! Bella la tua teoria del registratore, comunque.
Senza farlo apposta, hai tirato fuori un oggetto che vedrai presto... molto
presto... E Sirius... se lo vedi nei tuoi sogni, saltagli al collo per me! Un
grandissimo bacione!
Chu: Accipicchia, quella santa donna di JKR non è mai dove serve
quando serve... Mi spiace, sorellina, missione fallita... Veniamo alla storia...
eh, sì, colmo dei colmi, per una volta ha le idee più chiare il... la...
insomma, mamma-Prezzemolo, no, insomma Sirius! (Mi sono confusa... ^_^') Prova a
parlarci tu con papà, sperando che colga. E non avere paura, cattiveria dopo
cattiveria e angheria dopo angheria sistemerò le cose. Non voglio mica rischiare
un divorzio! Tanto meno di restare orfane, poi cosa facciamo la sera dopo il
Mah-jong? Mi prendo un momento di tifo: disegnino! Disegnino! Dopo la spassosità
di quello di Remus, non vedo l'ora di vederlo!!! Grazie per i tuoi
incoraggiamenti, sorellina! E approfitto per chiederti, a parte il mancato
incontro/sequestro, come è andato il tuo viaggio? Spero bene, e che tu ti sia
divertita! Un bacione grande.
Serpedoro: Non devo farmi prendere dal panico, non devo farmi prendere
dal panico... O__O' Ok, panico. Vedo che hai recuperato alla grande, eh? Mi gira
un filo la testa, ma sarò bravissima e andrò con ordine e non perderò il filo.
Respiro. Allora... Cap. 19 Dici che sei negata con i dolci proprio perchè
ti piacciono? Be', sarebbe proprio una bella ironia! Io sono negata al cubo, mai
fatto un dolce in vita mia, a parte una volta, ma stendiamo un velo pietoso...
Invece forse con Remus ha funzionato la golosità, visto che la cucina c'è ancora
e che la torta era buona... Un filino bruciata, ma buona. Alla faccia di
pozioni. Sono contenta che ti piaccia Lucy, sai che mi è simpatica? E poi tira
fuori il meglio di Remus-lapsus,a che se ci sarà di peggio. Mi sono divertita ad
entrare brevemente in casa Lupin e a dare un'occhiata nei cassetti della
famiglia. Anche con le piccole ombre. Cap. 20 Signori e signori,
ecco a voi la camera di James, liberamente ispirata a qualunque luogo dove io
passi almeno qualche ora, armadio inutile incluso. Ecco, il capitolo volevo
iniziarlo così, quindi vedi cosa pensare... Mi associo, "James" e "approccio"
proprio non vanno d'accordo in questa storia. Pare quasi che caschi meglio con
Lily tutto sommato... Quello che dici su Sirius, e su Sirius e James che parlano
al freddo, e su James "solo"... *_* (che spero voglia dire mi brillano gli
occhi). E immagina di che colore sono... Che sensibilità hai per dare delle
definizioni così meravigliose? L'accenno era un voluto riferimento a quello che
capiterà quando i "piccoli uomini" saranno "grandi" uomini. Perchè in quel
momento James riuscirà a credere che Remus gli stia mentendo, ad un certo punto,
e quello che accadrà lo sappiamo bene. Cap. 21 Buffo, neanche io ho
tenuto un diario da ragazzina, anche se sporadicamente annotavo qualcosa qua e
là per fogli sparsi. Cose che in genere erano molto più sgrammaticate della
pagina di Em, per altro. La voce dell'innocenza... ma dai, è piccola questa
bimba, è normale che possa aver preso qualche piccolo abbaglio... I Malandrini
invece sono giustamente travolti dalla portata delle loro paranoie, quindi
perdono un po' di lucidità! Sul far morire di invidia le compagne... Ti dico
questo, Em avrà la sua vendetta, ma ammetto che mi hai fatto venire voglia di
mettere un piccolo siparietto... vedremo, vedremo... Cap. 22 Strana cosa
la mente di Sirius? Eh, sì, decisamente. Contenta che ti sia piaciuto questo
viaggetto, e sempre più rossa... Cosa è accaduto a Sirius? Sì, lo saprete, lo
saprete. Io lo so già... (ma immagino questo non ti consoli molto...) Va bene,
un dubbio te lo tolgo. Sarà un "tete a tete" (letteralmente tradotto: faccia a
faccia, non ci sono sottintesi), quindi puoi rilassarti e dimenticarti la
presenza di James come terzo incomodo. Contenta? XD Cap. 23 Ti confesso
che ad un certo punto mi hanno fatto pena i Tassorosso... Volevo quasi farli
vincere. Quasi. Ma parliamo di Remus... la coda di paglia in effetti è notevole,
ma gliela perdoniamo, vero? E Remus per me ha una doppia aura che spaventa i
piccoli: Prefetto e Malandrino. Una combinazione letale. Mi rende molto felice
che ti sia piaciuta quella parte addirittura da citarla, (per non parlare della
tintarella...) perchè ho sputato sangue in quel capitolo e sentire il tuo
commento mi ripaga ampiamente! Sirius... Ah, Sirius si infila in tutti i miei
sogni come nei pensieri di Remus... (Faccina sognante con i cuoricini, hai
presente quale?) Chissà perchè? ^__- Cap. 24 Sai, Serpe, il problema di
Pete è che c'è l'espulsione per chi butta giù un prefetto dalle tribune... Ma
guarda che la partita era noiosa, sai? Noiosa di brutto. Mi fa piacere che tu
abbia gradito il rovescio della medaglia, sempre per il discorso "sangue e
sudore su questi capitoli". Ma anche tanto divertimento, soprattutto sui lapsus.
Ah, come mi piacciono questi due matti! Sì, Remus ci sta provando ad entrare in
paranoia come una persona normale, ma io sono io e a breve gli complicherò un
po' ulteriormente la vita... Tanto da fargli dimenticare il libro dei segni per
un po'... aspetta e vedrai... Sulle Api Frizzole, sì, sono questi dettagli,
queste piccole disattenzioni che contribuiranno a sfaldare il rapporto tra i
Malandrini abbastanza perchè Voldy si infili in mezzo, per me, molto più delle
crisi adolescenziali che adesso sembrano così insormontabili. Per finire questo
trattato, il Whisky per una volta è passato senza conseguenze. Concludendo...
Sono davvero riuscita a rispondere a tutto? Tu non immagini questi commenti come
mi abbiano fatto piacere, senza di loro avrei postato due ore prima ma mooolto
meno felice! Grazie mille di tutto, e un bacione grande!
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Capitolo 26 *** Lily la spia ***
Lily la spia
Lily la spia
Prime due settimane di Febbraio, 1977
Estratto dall'audiocassetta
etichettata "Caso Potter- Febbraio '77" rinvenuta tra
gli effetti personali di Lily Evans.
Traccia 1:
"Prova, prova. Qui Lily Evans, da
Hogwarts. [risata] Ehi, spero che questo aggeggio funzioni. Bene,
oggi 2 Febbraio 1977 la spia Lily comincia la sua missione. Scopo:
scoprire se davvero esiste una relazione tra Sirius Black e Remus
Lupin. Ogni comportamento ambiguo verrà segnalato nella
registrazione. Spero di riuscire a incidere qualche conversazione
in diretta, non sarà facile, ma sono pronta a tutto! [risata]
Cosa devo dire ancora... ah, sì, in caso qualcuno trovi questa
cassetta o questo registratore è pregato di restituirli a Lily
Evans, dormitorio delle ragazze del VI anno, Griffondoro. In
alternativa, consegnarlo a James Potter, dormitorio dei ragazzi
del VI anno, Griffondoro. Passo e chiudo!"
"Ore 11,21 Trasfigurazione: Lupin
manda un biglietto a Black mentre Potter non guarda. [Voce
femminile fuori campo] -Signorina Evans, parla da sola?-"
"Ore 12 Prima di Pranzo:
Promemoria, ricordarsi di regolare il volume di registrazione più
alto. Oggi la McGranitt mi ha sentito in classe."
"Ore 18 Sala Comune. James non c'è.
Lupin e Black sono seduti vicini. Stanno parlando... forse riesco
a... [fruscio rumoroso per qualche secondo] -...cioccolata.- -Quanto
sei goloso Rem!- [risate in sottofondo] -...allora decidi tu...-
[fruscii] -...tanta Burrobirra.-"
"Ore 18,13 Dormitorio. Sì, si
sente qualcosa della conversazione. Non è molto. Devo rendere
questo coso invisibile e avvicinarlo di più."
Traccia 2:
"Ore 15, seguo Lupin che va verso
il campo da Quidditch. [...] Eccomi appostata sotto le gradinate.
Da qui intravedo Remus. Accidenti, è da solo, quindi non parla
con nessuno. "
"Ore 15,23 Campo da Quidditch.
Appostamento inutile, abbandonare. Lupin guarda il campo ma non
vedo dove."
"Ore 15,25 Campo da Quidditch.
Tenterò un contatto col soggetto. [ripetuti fruscii, rumore di
passi. A distanza, voci che gridano]
-Ehi, Lupin!-
-Evans, ciao. Che fai qui? Non sei mai
venuta a vedere gli allenamenti.-
-Mi annoiavo. Come va?-
-Troppi compiti di Pozioni, del resto
tutto bene.-
-Già.-
[...lungo silenzio, solo rumori in
sottofondo...]
-Però, è bravo Balck come battitore.-
-Evans? Ma ti senti bene?-
-Sì, perchè?-
-Hai sempre detto che non capisci niente
di Quidditch...-
-Già.-
[...ancora un lungo silenzio...]
-Senti Lupin... ma com'è che
ultimamente Potter è sempre in giro da solo?-
-Dovresti chiederlo a lui. Chi lo
capisce è bravo.-
-Avete litigato? E' successo qualcosa?-
-No, niente di particolare. Perchè ti
interessa?-
-Così, tanto per chiedere.-
[...ennesimo silenzio...]
-Evans, ma com'è che da un po' di tempo
ti incontriamo ovunque?-
[...] -Per caso penso.-
-Già.-"
"Ore 20,38 Bagno delle ragazze. Mai
più tentare il contatto diretto. Sono negata per le domande. Oggi
ho rischiato di farmi scoprire. I miei approcci non funzionano.
Sono proprio una spia da poco."
Traccia 3:
"Ore 7,34 Corridoio. Sto andando a
colazione. Oggi è il 10 Febbraio. Causa imprevisto test di
Pozioni, da qualche giorno non riesco a adempiere ai miei doveri
di spia. Note sulla settimana trascorsa: nulla di rilevante.
Potter evita palesemente gli altri, ma loro non hanno
atteggiamenti strani. Solo una volta Black confabulava con Lupin
ma ho sentito solo poche parole, a proposito di qualcuno bravo a
fare il palo. Ritento con il registratore, sperando che colga più
che le mie orecchie."
"Ore 16,05 Usciti da Babbanologia.
Black non ha aspettato Potter come al solito. E' scappato verso
il bagno di Mirtilla Malcontenta. Mi avvicino alla porta. [...]
Non si sente nulla. Rischio di essere scoperta. Passo e chiudo."
"Ore 16,22 Vicino al lago.
Finalmente sono sola. Lupin è uscito dal bagno mentre mi
allontanavo. Non mi sono fermata perchè temevo che mi chiedesse
cosa ci facevo lì. Di Black nessuna traccia. E' l'indizio più
concreto a sostegno dell'idea di James dall'inizio del
pedinamento."
Traccia 4:
"Ore 13,00 Nel corridoio di pausa.
Oggi, 12 febbraio, Minus e Black non erano a pranzo. C'è
qualcosa sotto. Ma non so cosa."
Traccia 5:
"Ore 8,13 Storia della magia.
Stamattina Lupin sembra particolarmente stanco, come se non
avesse dormito bene. Non so se sia rilevante."
Traccia 6:
"Ore 15,30 del 14 Febbraio. Ho
capito tutto! So cosa c'è sotto! [passi in sottofondo] Devo
trovare James! E' da stamattina che non si vede in giro. [rumore
di corsa, respiro affannoso nel microfono] Devo fermarlo prima
che faccia una scenata! Non ha capito niente! [voce maschile in
sottofondo] -Ehi, Mezzosangue! Che fai in giro nei sotteranei?- -Piton,
levati!- [risata maschile] -Dove vai di bello Mezzosangue?- -Non
chiamarmi Mezzosangue!- -Perchè, se no cosa fai?- -Petrificus...-
-Expelliarmus!-
CRACK!"
Il resto della cassetta è
danneggiato come se fosse stato fuso da una fonte di calore.
Fine della trascrizione.
Non si capisce niente, vero? E' solo un breve capitolo che ci
mostra la nostra Lily alle prese con i primi passi di una
carriera da Mata Hari. Volevo farlo sotto forma di diario, ma
avevo già usato quella tecnica per il capitolo di Emanuelle, così
ho variato un po' la forma ed ho inventato il diario vocale.
Precisazione tecnica: JKR ha detto che la tecnologia Babbana
non funziona ad Hogwarts. Io mi sono rifatta all'esempio di Colin
Canon che, sempre a detta della nostra amata Jo, ha modificato la
sua macchina fotografica per farla funzionare magicamente. Ho
pensato che se ce la fa Colin al primo anno, deve essere
possibile per Lily Evans fare qualcosa di simile con il
registratore al sesto. Lo stesso discorso vale per lo stereo (vi
ricordate? Quello che ha rotto ad Halloween.). Serpedoro, contenta? ^__-
Bene bene... Non vi ho fatto intuire molto, vero? Cosa stanno
complottando i Malandrini alle spalle di James? Secondo me
l'avete capito tutti, ma se non mantengo un po' di suspance...
Comunque nel prossimo capitolo ci penserà il nostro Sirius a
illuminarci!
Veniamo ai miei amati commentatori...
Chu: Ciao Sorella Chu! Mi inchino all'intuito, evidentemente vedi più
lontano di James... Ma questi uomini, come farebbero senza le donne? Anche se
come avrai intuito la povera Lily sta avendo qualche piccolo problema di
tempismo. Peccato, vi toccherà tenervi James paranoico ancora per qualche
capitolo... Cambiando argomento, mamma-Sirius mi ha detto che sei in punizione
senza Mah-Jong per una settimana, visto che hai insinuato che non sia normale
che arrivi alle cose prima lui di papà-Remus... Però se siamo brave possiamo
andare in gita ad Hogwarts!!! Che bello, la tua guida ubriacona era sicura? Sei
stata proprio a Hogwarts? Vorrei avere una faccina con cuoricini adoranti ora,
ma mi manca... Tornando al capitolo... Come hai visto Lily non so se abbia un
futuro professionale come spia, probabilmente più come psicologa, ma intanto
aspettiamo di vedere cosa combinerà prossimamente James... Un bacione sorellina,
grazie mille e alla prossima!
imooto: Eccolo il capitolo, ci ho messo molto? E' un periodaccio
questo... Anche per James, ma volge al termine grazie al cielo, anche se ancora
un po' ci darà da pensare... Sono contenta che ti siano piaciuti i lapsus
mentali del nostro lupacchiotto, sono stati molto divertenti anche da scrivere!
Che ne dici, pensi che Lily tutto sommato possa aspirare ad una carriera da spia
in futuro? XD Grazie del commento e un bacione!
Tonks: (Risposta sul capitolo 15) Ciao! Benvenuta! Sono molto contenta
che ti sia piaciuto il biglietto, devo confessare che è anche uno dei miei pezzi
preferiti. Grazie mille del commento, spero di risentirti presto! Un bacione.
Joy: Ciao mia carissima! Ma che bello, un'altra recensione di quelle
abbronzanti, adesso sembra che io abbia preso il sole! Sono molto contenta che
trovi logica la spiegazione sulla magia senza parole, l'ho rimuginata moltissimo
e ad un certo punto avevo anche pensato di eliminare Em dalla trama (prima di
cominciare a scrivere) perchè non ero sicura che fosse possibile una cosa del
genere... Sono davvero felice che il capitolo ti sia piaciuto, non ero molto
sicura di come avevo gestito il personaggio di Lily in realtà... Ma non riesco a
evitare di immaginarmela "luminosa" in qualche modo, sopratutto vista da James,
che tutto è tranne che imparziale e che non aspetta altro che avere le prove di
quanto sia fantastica... Sono contenta anche moltissimo che ti sia piaciuta
l'ambientazione, come per il capitolo in cui parlano Sirius e James, trovo che
la notte sia il momento più adeguato per le confidenze, e che l'atmosfera sia
importante. Anche se detto tra noi, mi aspettavo che qualcuno notasse il fatto
che James da solo, al buio con Lily Evans poteva avere anche intenzioni un
filino meno nobili che parlare... XD E mi luccicano gli occhi quando dici che
senti empaticamente la tensione di James, è una cosa bellissima! Anche se
Perfidia è il mio secondo nome non a caso... (sguardo da maniaca) Spero solo di
farmi perdonare per le cattiverie in arrivo. Un abbraccio forte e un bacione, e
soprattutto grazie a te per essere sempre qui con il tuo sostegno!
Agartha: Ciao! Ma quante domande sul povero James! Certamente hai
capito di cosa si stava complottando, e ora l'ha capito anche Lily, ma James?
Povero Prongs, la risposta alle tue domande è una sola: paranoia e confusione.
Nella sua mente si è già fatto il suo viaggio, basato in parte sull'intuizione
che tra Remus e Sirius ci sia qualcosa di più, in parte sulla paura dei rapporti
che stanno cambiando, in parte anche sul fatto che effettivamente teme di aver
fatto un macello tentando di baciare Remus... Sì, la sua crisi sta toccando il
fondo, ma presto comincerà a risalire... E Lily in questo quadro non arriverà in
tempo per complicare le cose, come hai visto, ma intanto forse si è fatta la sua
idea sulla situazione... Hai ragionissima, James è legato già a Lily più di
quanto non creda, il loro rapporto ha preso forma nel capitolo scorso (è una
cosa a cui vorrei dare più spazio e non ci riesco...), ma è forte. E a me per
prima viene da chiedermi se James non abbia creato questo castello di paranoie
in parte anche per evitare di doversi concentrare sul problema Lily, che è una
questione molto più importante per il suo futuro... Ora cosa succederà? Be',
come hai visto, Lily non ci ha detto poi così tanto di quello che ha capito, ma
stai tranquilla, Lily è intelligente e attenta, e non è detto che solo perchè il
registratore si è rotto smetterà di osservare... Sono curiosa di sapere se il
Pov di Lily ti ha soddisfatto. I miei spoiler sono studiati in modo da essere
frustranti, lo riconosco. Cosa succederà a Sirius e Remus? Di tutto di più,
direi, complice per una volta anche la sfortuna, oltre che gli altri Malandrini,
e i nostri stessi protagonisti con le loro paranoie... Spero che ti piacerà. E
sono contentissima che il loro rapporto ti piaccia fino ad adesso, davvero
contentissima! (E molto rossa...) Un bacione grande, e un enorme grazie!
DarkElectra: Bentornata! Ti sei divertita in Abruzzo? Pronta per il
rientro a scuola? (Capisco, non si è mai pronti davvero...) Sul capitolo... Hai
ragione, James-Giacomino (XDDD) non avrebbe reagito affatto bene se Lily non si
fosse dimostrata così comprensiva... Avrebbe potuto fare qualche ulteriore
sciocchezza. Ma purtroppo la nostra testarossa preferita non arriverà in
tempo per evitare... il prossimo capitolo, diciamo. Le cui conseguenze
causeranno la presenza dei prossimi venti capitoli... (Sì, esatto, questo è un
ghigno sadico...XD) Il blocco di Giacomino nei confronti di Lily si sta
sbloccando, con gli altri però... Vedrai. ^__- Su Lily/James... Diciamo
che non darò spazio alla coppia vera e propria, visto che JKR ha detto che si
metteranno insieme al settimo anno, ma qualche momento sui loro sentimenti ci
sarà, anche se ancora a farla da padrone per ora è la crisi interna ai
Malandrini... Spero che non ti deluda. Grazie mille del commento e un bacione!
Serpedoro: Una minaccia? Mi piacciono le tue minacce, anche se
finiranno per causarmi crisi di panico di nuovo, lo sento... ^__- Allora...
Esordiamo dicendo che la mia abbronzatura perdura, grazie. E tuffiamoci nelle
risposte... (prendo mooolto fiato) Cap. 1 E' sempre un divertimento
viaggiare con i Malandrini, per me che scrivo soprattutto, come anche quando
leggo di loro. Sono davvero contenta che anche tu ti ci sia divertita, sai? E
direi che decisamente la faccia da schiaffi di James con suo padre e la postura
da signore di Sirius sul sedile sono dettagli che non erano indicati, ma che
sono ben chiari nella mia mente, il che dimostra che quando si scrive tra le
righe c'è chi legge tra le righe, e questo fa tantissimo piacere. (Aspetta, devo
aver lasciato la sintassi da qualche parte...) E' fantastico sentirti cogliere
tutte le sfumature sul gruppo, su che ne fa parte e chi ne è ai margini, e sui
piccoli dettagli che fanno talmente parte della mia concezione dei personaggi,
che a volte risultano oscuri a chi legge proprio per questo. (Noto che la mia
logica deve essere da qualche parte con la sintassi... Che diavolo mi prende
oggi?) Spero che tu abbia capito cosa volevo dire, in sostanza potrei riassumere
con "adoro come noti i dettagli che a volte sfuggono anche a me che scrivo"...
Sulla lealtà di di Sirius, e il parallelismo con la sua forma animale... Be',
non può essere un cane a caso, no? E del resto, andando avanti per metafore...
Chi crediamo che sia il suo padrone? (XD) Andiamo avanti, se mi prende la mano
poi mi tocca alzare il rating ed è una seccatura... Cap. 25 Ma
diciamocelo, James si è piazzato due fette di prosciutto sugli occhi, ormai va
avanti solo per paranoie... Non ci arriva, si è fatto il suo castello di teorie
e ormai legge tutto in quella chiave, anche a costo di diventare ridicolo.
Strana cosa, la gelosia... Le tue definizioni sono ottime, davvero, direi
precise entrambe al cento per cento. Folle e disperato... come si può essere
solo da adolescenti, del resto. Ho riso venti minuti sul "Bietolone affranto
travestito da baldanzoso figheiro", e immagino che anche Lily nel suo piccolo
abbia in mente qualche immagine del genere... Certo è che non potevo non farla
essere comprensiva, per cui, per bilanciare, non sarà risolutiva, come puoi
apprezzare... Ma almeno ti garantisco che non finirà malata della malattia di
James, questo neppure il mio sadismo me lo farebbe fare! Risposta alla
risposta sulla risposta Guarda, mi ero contenuta e avevo sintetizzato,
quindi non ti lamentare... (XD) Punto primo, direi che non sei autorizzata ad
arrossire quando me li cavi di bocca con le tenaglie i complimenti, anche se non
avessi voluto farteli... Punto secondo, gli occhietti privi di malizia di Em
sono anche parecchio ingenui, quindi il quasi è di rigore... Punto terzo, anche
a me fa strano sprecare una buona bevuta senza combinare nulla, sai? Ok, ho
sintetizzato anche stavolta, qualcosa per altro ti avevo già detto, e non ho
dubbi che qualcosa mi verrà in mente una di queste notti... Per ora un bacione
grande!
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Capitolo 27 *** Sorprese ***
Sorprese
Sorprese
14 Febbraio 1977
Se appena un mese prima qualcuno avesse
chiesto a Sirius Black in cosa consisteva la sua giornata ideale,
non ci sarebbero stati dubbi sulla risposta. Una giornata
trascorsa con James, con il suo migliore amico. Possibilmente un
sabato, così che non ci fosse il problema delle lezioni. E con
la prospettiva di una festa in stile Malandrini la sera. Cosa
poteva volere d'altro? Nulla, si diceva. Allora perchè quel
giorno stava andando tutto così dannatamente storto?
Era cominciata la mattina. Remus era
stato chiarissimo la vigilia. Il compito di Sirius era piacevole
e semplice: James doveva uscire dal dormitorio per colazione e
rientrarci solo dopo cena. Remus e Peter avrebbero fatto il resto.
Lui doveva solo tenere Ramoso lontano dal dormitorio per qualche
ora. Cosa c'era di difficile? Eppure era andato tutto storto.
Be', bisognava ammetterlo, non proprio tutto. In fondo James non
era tornato in dormitorio, anche se aveva tentato di farlo più
di una volta. Ma alle cinque del pomeriggio Sirius aveva deciso
che il suo migliore amico poteva essere davvero difficile da
sopportare.
Era da un po' in realtà che Sirius,
senza quasi accorgersene, aveva smesso di capire cosa passava
nella testa di James. Negli ultimi mesi erano successe un sacco
di cose strane, che all'inizio avevano tutti attribuito ad un
periodo difficile di Ramoso. Sirius si era fatto scudo della sua
filosofia del lasciar correre, sperando che ad un certo punto
James si decidesse a parlare con lui e a spiegargli cosa non
andava. Nel frattempo aveva avuto altro a cui pensare, e
sinceramente aveva un tale casino in testa che le paturnie di
James erano pian piano scivolate in fondo alla lista delle sue
preoccupazioni. C'era il problema di Remus in cima a tutto. Che,
ad essere sinceri, non era propriamente un problema, o forse sì,
ma comunque era un pensiero ricorrente che infestava la sua testa
ogni giorno. Tra lo studio (poco), gli scherzi (tanti) e le ore
perse a cercare di capire cosa gli stesse succedendo o, più
frequentemente, a cercare di ricordare ogni dettaglio di quel
famoso bacio, la mente di Sirius era ingombra e disordinata come
una vecchia soffitta. In quella situazione come poteva capire
James se lui non si spiegava? Sirius ci aveva rinunciato, fino a
quel giorno di San Valentino.
Doveva ammettere che la mattina non era
stata poi così difficile. Dopo aver buttato letteralmente James
giù dal letto per qualche ora gli allenamenti di Quidditch li
avevano tenuti entrambi occupati. Ma dall'ora di pranzo era stato
un disastro. Sirius le aveva provate tutte. Compiti in biblioteca
(nemmeno vagamente credibile, ad essere sinceri...), ricerca di
qualche nuovo passaggio segreto, progettazione di un piano per un
nuovo scherzo ai danni dei Serpeverde. Le occupazioni abituali di
un Malandrino, insomma. James era decisamente insofferente e, per
quanto accettasse con una scrollata di spalle ogni proposta di
Sirius, continuava ad essere distratto, ad osservarlo in modo
strano, a guardarsi intorno sbuffando e ad annoiarsi di qualunque
attività, per quanto esilarante. Sirius non aveva mai pensato
che l'avrebbe detto, ma quel giorno James era davvero meno
sopportabile perfino di quel rompiscatole di Regulus. Quando non
si chiudeva in un ostinato mutismo lanciava incomprensibili
frecciatine al suo amico, e Sirius più di una volta si ritrovò
a pensare di mandarlo al diavolo una volta per tutte. Alle
cinque, dunque, Felpato ne aveva decisamente le scatole piene di
far da balia ad un James in quelle condizioni.
Il corridoio in cui si trovavano in quel
momento era deserto. Dovevano essere da qualche parte vicino alle
cucine, ma Sirius si era accertato di esserne abbastanza distante
da non rischiare di incappare negli altri due Malandrini
impegnati nel recupero delle vettovaglie per la serata.
Ufficialmente stavano cercando informazioni su qualche passaggio
segreto in quella zona che non avessero ancora esplorato.
James si era appoggiato al muro, sbuffando sonoramente. Era la quinta o la
sesta volta in quella giornata che lo faceva, e la pazienza di Sirius a quel
proposito era arrivata decisamente agli sgoccioli. Guardò il suo amico con la
coda dell'occhio, continuando a fingere di cercare nel muro una pietra smossa.
Per l'ennesima volta in quel lungo pomeriggio, desiderò ardentemente essere al
posto di Remus nelle cucine, dove il massimo del problema che si poteva
presentare era decidere quale tipo di torta fare preparare dagli elfi domestici.
Niente, davvero, se si confrontava col dover sopportare gli sbuffi continui e
incomprensibili di James.
Che cos'ha James? E' ovvio che è arrabbiato per qualcosa. Ci sono arrivato
persino io, ma proprio non capisco che cosa possa aver fatto di sbagliato. Se
solo ci fosse Remus qui, sono sicuro che lui capirebbe. O comunque riuscirebbe a
farlo parlare. Remus è sempre stato bravo in queste cose, se non altro più di
me. Perchè poi non abbia voluto fare cambio con me, e lasciarmi preparare la
festa, lo sa solo Merlino.
-Trovato niente?- chiese James in tono pesantemente ironico.
-Se troveremo qualcosa, non sarà certo grazie a te, Ramoso.- scattò Sirius.
La sua pazienza era al limite. Se James stava cercando di farlo incazzare per
bene, be', ci stava riuscendo alla grande.
-Oh, davvero? Non sarai arrabbiato Sirius!-
-Un po' sì, a dire il vero. E' tutto il giorno che sei insopportabile, James,
si può sapere cos'hai?-
Sirius si era ripromesso di non fare quella domanda. Se James aveva qualcosa
che non andava, da sempre, Sirius stava zitto e aspettava che il suo amico
gliene parlasse. Non ci metteva mai molto, in questo. Sirius sapeva cosa
significava non aver voglia di parlare con un amico, per quanto caro, e
rispettava il silenzio di James come desiderava fosse rispettato il suo. Questa
regola valeva nel loro rapporto fin dal primo anno, quando James era uno sciocco
ragazzino superficiale e Sirius un insopportabile viziato arrogante. Con Remus
era diverso. Lui era capace di rispettare i silenzi di Sirius, e
contemporaneamente di fargli le domande giuste perchè gli venisse voglia di
sfogarsi. Remus capiva spesso i problemi di Sirius prima ancora che lui stesso
sapesse dare loro un nome; per questo spesso sia Sirius che James ricorrevano a
lui come confidente. Ma immancabilmente tra loro non c'erano segreti, e Sirius
era consapevole di sapere tutto di James. Tranne che in quell'ultimo periodo,
nel quale, a dire il vero, era capitato spesso (troppo spesso) che James si
comportasse in maniera strana.
Sirius si era stufato di questo atteggiamento. Ecco perchè, dopo mesi che
osservava quasi in silenzio, aveva tirato fuori una domanda diretta. Si
aspettava, chiaramente, una spiegazione, uno sfogo forse. Non certo che James
abbandonasse improvvisamente la sua postura casuale e lo fronteggiasse con il
volto irato.
-Non ci arrivi Sirius? Sei davvero così stupido?-
Sirius, inconsciamente, arretrò di un passo. Non aveva mai visto James così
infuriato verso di lui. Quello era uno sguardo che riservava ai Serpeverde, e
solo in casi gravi. Non aveva mai guardato così uno dei suoi amici. Mai lui.
Qualcosa dentro di lui lesse negli occhi di James nascosti dietro le lenti un
dolore profondo. Sirius intuì che James si sentiva profondamente tradito, da
lui, dal suo migliore amico. Prima che Sirius potesse anche solo pensare a cosa
potesse aver fatto di tanto grave da fargli meritare uno sguardo simile, James
parlò ancora.
-Ti sei stancato di stare qui? Non hai di meglio da fare? Perchè non
vai a cercare il tuo amico Remus, allora? Cosa ci fai ancora qui?-
Improvvisamente Sirius si sentì preda della rabbia. James si stava
comportando in maniera indegna, e per quanto potesse pensarci, lui non gli aveva
fatto niente di male. Ma soprattutto niente di male gli aveva fatto Remus.
Perchè lo tirava in ballo, allora? Che diavolo era quella storia? Se James ce
l'aveva con lui per qualche oscuro motivo, perchè doveva mettere in mezzo Remus?
Raddrizzò le spalle e guardò negli occhi il suo migliore amico. Non mise mano
alla bacchetta solo perchè quello che aveva di fronte era pur sempre James, ma
per il resto la sua posizione era esattamente quella che assumeva quando stava
per colpire uno di quegli odiosi Serpeverde, o quando si preparava ad essere
punito da suo padre, a casa. Cercò anche di mantenere un tono di voce
controllato, ma lui per primo si rese conto della rabbia che trasudava da ogni
parola.
-Adesso basta James. O mi dici qual è il tuo problema, o la smetti con questi
atteggiamenti.-
James sogghignò. -Il mio problema? Oh, ma io non ho nessun problema. Tu
piuttosto, sei sicuro che non hai niente da dirmi, amico?-
-Che cazzo stai dicendo, James? Cosa dovrei dirti? Spiegamelo, perchè sarò
stupido, ma proprio non ci arrivo.-
-Mi hai mentito, Sirius, ecco qual è il problema. Mi hai guardato negli occhi
e mi hai detto una grandissima cazzata. Credevo che fossimo amici. Invece mi
avete detto solo delle balle, tu e il tuo amico licantropo...-
-LASCIA REMUS FUORI DA QUESTA STORIA!- urlò Sirius.
-Oh, come ti scaldi, Felpato. Ho toccato un tasto dolente? E' per questo che
sei rimasto con me tutto il giorno? Hai litigato con il tuo ragazzo?-
James quasi sputò l'ultima parola. Sirius si bloccò un attimo, spaesato. Che
cosa stava dicendo James?
-James, ma che dici? Ne abbiamo già parlato. Ti ho già detto che tra me e
Remus non c'è niente.-
-Certo, come no. Continui a dire balle. Guarda che se ti è sfuggito, ti ho
visto ad Halloween.-
Sirius ora era esasperato. Non ne poteva più di discutere di quella cosa.
James era un idiota. Lui non stava con Remus. E comunque, se fosse stato così,
James sarebbe stato il primo a saperlo. Era il suo migliore amico, e se non gli
aveva detto niente degli strani pensieri di quegli ultimi tempi, era solo perchè
aveva bisogno di analizzarli per bene lui per primo.
-James, te l'ho già detto. Remus è mio amico, e basta. Esattamente come te,
del resto.-
-Strano, non mi risultava che gli amici passassero abitualmente il tempo con
la lingua l'uno nella bocca dell'altro. O mi sono perso qualcosa?-
-Piantala. Te l'ho già spiegato. Eravamo solo curiosi, tutto qui. Sarebbe
potuto capitare con chiunque.- rispose Sirius, ma era consapevole che in parte
stava mentendo. Ad Halloween, forse sarebbe potuto succedere con chiunque. Ma
adesso...
-Davvero, Sirius? Che strano, non mi era sembrato. Soprattutto visto che
questa curiosa regola che ti sei appena inventato, che si possono baciare
impunemente gli amici, per me sembra non valere.-
-Ma che diavolo stai dicendo?-
-Che quando io ho baciato il tuo Remus l'ho trovato molto meno
disponibile verso gli esperimenti tra amici di quello che...-
James non finì la frase. Sirius non se ne accorse quasi. Improvvisamente una
nuova ondata di rabbia lo aveva invaso, e, prima di rendersi conto di quello che
stava facendo, si era buttato addosso a James, dandogli un pugno tale da
scagliarlo contro il muro. Realizzò quello che era appena successo solo quando
vide James lanciargli uno sguardo rabbioso, appoggiato alla parete, mentre con
il dorso della mano asciugava il filo di sangue che gli colava sul mento dal
labbro spaccato.
I due amici si guardarono per un attimo, sconvolti. Ansimavano come se
avessero corso. Sirius non si capacitava di aver appena dato un pugno al suo
migliore amico di sempre, a James, a Ramoso che aveva sempre considerato come un
fratello. Sentì l'urgenza di chiedergli scusa, ed era una cosa strana, perchè
pochissime volte nella sua vita Sirius si era scusato per qualcosa. Ma non fece
in tempo. James si rialzò da muro.
-Bene.- disse con voce calma e controllata. -Questo mi fa capire molte cose.
Vaffanculo, Sirius.-
E scappò via. Sirius rimase bloccato sul posto, la mano sinistra ancora
chiusa a pugno, a fissare il corridoio e ad ascoltare l'eco dei passi di James.
Si sentiva tremendamente in colpa, ma non pensò di inseguirlo. Sapeva di
essere ancora troppo arrabbiato e, impulsivo com'era, avrebbe rischiato di fare
qualche altra sciocchezza. Si voltò, invece, e corse verso il dormitorio.
Doveva trovare Remus. A quell'ora i corridoi di Hogwarts erano abbastanza
affollati di studenti che andavano e venivano dalla biblioteca, per tornare ai
dormitori a prepararsi per la cena. Ma a Sirius non importava, e continuò a
correre verso la torre dei Griffondoro. Aveva bisogno di trovare Remus, il prima
possibile. Era abbastanza lucido da fare prima una piccola deviazione, per
vedere se per caso fosse ancora in biblioteca (non lo era però abbastanza da
ricordarsi che Remus sarebbe dovuto essere nelle cucine). Qualcuno lo salutò davanti alla
porta, una ragazza, ma lui non le rispose. Temeva di mettersi a piangere non
appena avesse aperto bocca.
Remus naturalmente non era in biblioteca, e Sirius riprese la sua corsa verso la torre,
nonostante sentisse il cuore battere a mille e i polmoni scoppiare. Non rallentò
neanche salendo le scale. Continuava a pensare ossessivamente al fatto che aveva
appena dato un pugno a James. Davanti al ritratto si bloccò. La Signora Grassa,
paziente, aspettava che il ragazzo scarmigliato dicesse la parola d'ordine. Ma
Sirius aveva improvvisamente realizzato perchè aveva picchiato James. Non
perchè il suo migliore amico si era comportato da stronzo, non perchè l'aveva
accusato di essere falso. Tutte queste cose l'avevano fatto arrabbiare, ma non
l'avevano spinto a colpirlo.
Era stata l'idea che James avesse baciato Remus a farlo scattare. Sirius
Black, per la prima volta in diciassette anni di vita, era geloso. Geloso
dell'idea che qualcuno avesse baciato Lunastorta. Come avrebbe fatto a spiegare
a Remus quello che era successo senza dirgli anche questo? Non era possibile.
Sirius esitò un attimo. Cominciava a dubitare che cercare Remus fosse la
scelta giusta, anche se istintivamente sentiva il bisogno della sua
presenza, esattamente come la notte che se n'era andato da casa. Fu la Signora
Grassa ad interrompere le sue riflessioni.
-Allora, giovanotto?- Lo apostrofò il quadro. -Vuoi deciderti a dirmi la
parola d'ordine, oppure no? Guarda che il tuo amico è già entrato da almeno
dieci minuti!-
-Il mio amico?- chiese Sirius. Possibile che James fosse tornato in
dormitorio?
-Sì, il tuo amico, il Prefetto. E' lui che stai seguendo, no? E' entrato
dieci minuti fa, sembrava che stesse piangendo.-
Remus pensò subito Sirius. Cosa gli era successo?
-Unicorno- disse Sirius al quadro.
Era inutile tergiversare, pensò mentre entrava nel passaggio e si dirigeva
verso il dormitorio. Se era successo qualcosa a Remus doveva comunque trovarlo,
anche se non poteva parlargli di quello che era capitato tra lui e James. In
fondo sapeva che, come sempre, la presenza di Lunastorta l'avrebbe calmato.
Prese un grosso respiro, e aprì la porta del dormitorio.
Sono cattiva, eh? So che non è questo il modo di interrompere i capitoli.
Soprattutto visto e considerato che nel prossimo abbiamo Peter
protagonista, e vi posso dire fin d'ora che Peter non è in dormitorio. Sono
sempre più crudele, vero?
Anche in questo capitolo, devo dire che la mia vena sadica si è espressa
niente male. Cosa ne pensate di questa litigata? Sirius e James faranno la pace
in fretta, secondo voi? E come si risolveranno le cose? E perchè Remus stava
piangendo? Ma non dovrei rispondere io alle domande invece di farle?
(ghigno sadico)
Altra cosa: volevo scusarmi per le tantissime parolacce presenti in questo
capitolo. Nel resto della storia ne ho messa qualcuna qua e là, come
intercalare, perchè bene o male fanno parte del linguaggio degli adolescenti. In
questo capitolo ho esagerato notevolmente, ma tenendo conto che Sirius e James
sono davvero arrabbiati, usare espressioni meno forti sarebbe suonato troppo
falso, e ho preferito lasciare così. Spero davvero di non aver offeso nessuno.
Veniamo a voi. Ultimamente è un periodo strano, sono sempre in ritardo. In
particolare, scusatemi se sarò il più possibile breve con le risposte, se mi
prende la mano e mi inchiacchiero finisco per postare tra due giorni...
Serpedoro: Ma salve! Che velocità inaudita, davvero! E che tifo da
stadio! Apprezzo molto che tu sia così incoraggiante con Lily, povera cara, ha
fatto del suo meglio! Bella l'intuizione che interrogando Sirius e non Remus
avrebbe avuto più successo. Penso anch'io che sia così, basta conoscere il
trucco per far cantare Sirius. E mi dispiace per il tuo Severus, mi serviva la
sua presenza priva di tempismo, altrimenti questo capitolo non sarebbe
esistito... Io non ho mai detto che sei una pedante rompiballe, lungi da me! XD
(L'abbronzatura qua perdura...) Del resto, non mi aspetterei molto da un Harry
scritto da me, non è che mi sia poi così simpatico il ragazzino... Sono altri i
protagonisti privilegiati delle mie fic, ma chissà che un giorno... Magari con
James che piange pensando a come sia poco sveglio il suo pargolo... (Come sono
assolutamente cattiva, alle volte, vero?) Chissà come sarebbe stato Harry se...
(Basta, basta! Sto andando nel regno dell'AU, ove tu sei la regina, e non è
questa la sede...) Sul capitolo 2: Sono davvero contentissima che il mio
Peter ti sembri realistico. Ho fatto esattamente il tuo stesso ragionamento, ho
voluto farne una persona di cui non verrebbe mai in mente di non potersi fidare.
Questo, soprattutto, perchè considero i malandrini persone intelligenti (anche
Sirius, se esce da sotto il divano a breve...), che non si sono certo fatti
abbindolare dal primo che passa. Il momento in cui Peter analizza le loro
debolezze mi è venuto fuori dalla riflessione sul fatto che, mentre adesso le
vede con "affetto" in qualche modo, un giorno il fatto che le conosca gli
servirà per distruggerli... ed è molto triste questo. Sono davvero felice che ti
siano piaciuti i piccoli dettagli sui Malandrini nel loro gioco annuale, il
riferimento alla pecorella e il lato buono di Peter. E' una grande
soddisfazione, davvero. E anch'io vedo James come il più innocente dei
malandrini, quello tutto sommato più ingenuo e fiducioso, e mi fa orrore pensare
che possa essere proprio per questo suo essere così che i Malandrini si sono
uniti all'inizio, e che poi sono stati distrutti dall'interno. Nonostante in
questa fic mi piaccia parlare di Peter, farne vedere il lato buono in qualche
modo, non lo perdonerò mai per quello che ha fatto. Tornando a noi, questo
commento era davvero bellissimo. Tu sai che faccina sto usando, vero? (No, non
farmi gli occhi cattivi!) Rispondendo alla risposta alla risposta sulla risposta
della risposta: E se fondassimo un club: Rosse e felici? XD E ancora:
allora, hai ancora fiducia nel futuro? ^__- Ok, scusa per la sintesi, stavolta
era necessaria... Grazie mille sempre, e un bacione grande.
Erine: Ciao sorella Erine, che piacere sentirti! Addirittura capitoli
tecnicamente perfetti? ^///^ Ma grazie! Sono felice di averti divertito con
Lily, e spero anche che questo capitolo decisamente diverso non ti sia
dispiaciuto. La semplicità che dici sta per andare a farsi benedire, temo..
Torniamo al presente, che è meglio. Lily lunatica? Forse sì, come tutte le
ragazze giovani che cominciano a provare le prime strane tenerezze. (Figlia
della Umbridge e dei Centauri... ma poverina! Che ti ha fatto di male?) Sul tuo
amato Remus... è contorto, sensibile e anche abbastanza cotto, hai ragione.
Presto ci saranno novità sul suo fronte, ma non ti anticipo nulla. Oh, mamma
mia, io dovrei dare una vita sessuale a Peter? No, mi spiace, non ne avrei la
forza... e poi Em è una bambina! Temo che la sua vita sessuale dovrà aspettare,
anche se mi ha fatto piacere il suggerimento! Su James... eh, ma Lily è Lily, e
James non è che vede molto più in là di lei... Come hai visto invece avevi
indovinato cosa tramavano i Malandrini, peccato che James non abbia capito un
tubo... Lily sta bene alla fine del capitolo scorso, è solo leggermente
impegnata in un duelluccio con Snivellus, ma non le succederà nulla di male (non
è che ci avevi sperato? XD). Grazie mille dei complimenti, e scusa la risposta
sconclusionata, oggi non è giornata... Grazie e un bacione grande!
imooto: Esatto! Mata Hari non era altro che Lily. Peccato che James
non faccia "Perspicacia" di secondo nome, e che delle intenzioni dei suoi amici
non abbia capito nulla. Comunque alla fine come hai visto finalmente è scattato,
adesso bisogna vedere come reagirà Sirius... Grazie anche dell'incoraggiamento,
odio i ritardi, ma alcuni sono inevitabili... Ciao e un bacione!
Agartha: Ciao! Grazie! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto.
Si, immaginavo che qualcuno avrebbe pensato subito a come poteva funzionare il
registratore, ma per amor di precisione, ho voluto specificare... XD Le
peripezie di Lily sono state davvero uno spasso da scrivere, anche se mi è
dispiaciuto per lei, non aveva speranze di far cantare Remus... Quello è troppo
furbo! Sì, per un attimo la nostra eroina ha davvero pensato che James poteva
avere ragione, ma riuscendo ad essere un pochino più razionale, non si è fermata
all'apparenza, ed è riuscita nel suo scopo di capire... Anche se poi ci si è
messo di mezzo Piton, ma almeno mi sono sbizzarrita a far vedere che questa
ragazza ha grinta. Il tuo commento sulla riservatezza mi ha fatto ridere un
mucchio! L'ordine delle informazioni era volutamente invertito, ma ti assicuro
che mentre io l'ho fatto con malizia, Lily semplicemente non ci ha davvero
pensato... Non avrebbe mai fatto volontariamente un dispetto del genere. Hai
visto come ha reagito James all'evento? Che dici, abbiamo toccato il fondo? E'
stato troppo cattivo? Ma adesso può solo risalire. E come hai intravisto, il
giovane Lupin ha già cominciato a procedere verso la sua crisi... Ma presto
arriverà Sirius (e il famoso confronto tra loro...) James e Lily... sì, si
metteranno insieme al settimo anno, posso solo dire che vedremo qualche
avvisaglia anche in questo sesto... Non è che non voglio dar loro spazio, ma la
questione ruota per ora più attorno a Sirius e Remus. La sfortuna nel rapporto
tra Remus e Sirius determinerà una serie di coincidenze in futuro... ma ci vuole
ancora un po'. E ti ho già garantito il lieto fine, no? Grazie del bellissimo
commento e dei complimenti. Approfitto per scusarmi del fatto che sto saltando
un sacco di recensioni, sono rimasta indietro, ma rimedierò, e continuo a
leggere e apprezzare tantissimo. Un bacione grande.
Joy: Ciao Joy! Sono molto lieta che ti abbia fatto divertire la nostra
spia in erba, nonostante la sua scarsa abilità... Ma senza dubbio ci si è
impegnata, riconosciamolo, e comunque i suoi risultati sono stati migliori di
quelli di quel tontolone di James... che come vedi, persevera nel non capire
nulla e nel sentirsi una vittima. Chissà che questo pugno non gli faccia entrare
un po' di sale in quella zucca... Ah, che ci vuoi fare? Noi abbiamo capito, Lily
ha capito, ma James, giustamente, in fondo è un ragazzo... vede solo quel che
vuol vedere! (Chiusa la parentesi "donne categoria superiore" ^__-) Invece io lo
volevo sentire il commento su Piton, io direi che si potrebbe fargli una targa
al tempismo, che dici? Severus Piton, il ragazzo giusto al momento giusto. Il
tuo commento finale mi ha fatto arrossire, sai? Ma la strada è ancora lunga.
Grazie mille del commento, Joy. E, approfitto, scusami per aver saltato dei
commenti a "Tra due Lune", mi dispiace, è un periodaccio. La mia mail (visto che
me l'avevi chiesta) è topomiki@virgilio.it
, anche se ultimamente anche la mia casella fa tanti di quei capricci... Grazie
ancora. Un bacione grande!
Chu: Grazie Sorellina Chu! Sono contentissima che ti sia piaciuto il
"diario vocale", è stata una di quelle cose che mi sono divertita tantissimo a
scrivere! (Attenta, mamma sta facendo gli occhi cattivi... ma papà ti sta
guardando con i lucciconi... mamma sta per dire qualcosa... ma papà l'ha fatto
stare zitto! Prendi la macchina fotografica!) Come avevi indovinato, zio James
ha fatto un danno prima di capire quello che succedeva davvero, e adesso mamma
dovrà rimediare in qualche modo... Ma come hai visto, se sto per smettere di
tormentare lo zio, sto cominciando a farlo con papà... che temo mi terrà in
punizione fino alle mie nozze d'oro quando vedrà cosa ho in serbo per lui...
(papà si stacca da mamma e mi guarda malissimo... Chu ti spiace se mi nascondo
un attimo dietro di te?) Grazie mille dei complimenti, sorellina! (^////^) Un
bacione grande e a presto!
DarkElectra: La tua recensione, oltre che farmi tantissimo piacere, mi
ha fatto sbellicare dalle risate! Lily ce l'ha proprio messa tutta, povera cara,
ma è vero, si è avventurata nei sotterranei senza le adeguate armi... ingenua!
Sì, comunque, mi riferivo alla festa di James, che ormai non è più un mistero...
Se mai lo era stato per qualcuno oltre che per lo stesso James! La festa non è
nei sotterranei, da cosa ti era venuta questa idea? Forse mi sono spiegata male.
Lily si inoltra nel territorio delle Serpi solo perchè le hanno detto che James
è da quelle parti. Infatti lui e Sirius sono poco distanti dalle cucine, quindi
sotto il piano terra... La festa invece si svolgerà (anzi, dovrei dire, si
sarebbe svolta, se James non fosse scoppiato, in dormitorio, dove i nostri eroi
come da tradizione possono liberamente sbronzarsi e crollare addormentati.
Passando al tempo di postaggio, è un periodaccio, e mi dispiace per i continui
ritardi... comunque in generale ci metto giorni e giorni a rimaneggiare un
capitolo, quindi difficilmente potrei aggiornare ogni 24 ore! Sono una
tartarughina per certe cose. Il sesto libro... argomento caldo... Ok, scrivo in
bianco qui di seguito, così bisogna evidenziare per leggere e non faccio spoiler
senza volere a chi non ne sa nulla... Cosa penso di Remus
e Tonks? Be', come slasher penso che tu immagini che non faccio salti di
gioia... XD In realtà, l'ho presa bene. Non mi crea problemi deontologici, visto
che nell'epoca in cui è ambientata questa fic, Tonks poteva avere al massimo 5
anni... In generale, come cosa mi lascia libera di immaginare che prima ci fosse
Sirius, e adesso che lui non c'è più, Remus può trovasi un'altra persona. Come
coppia non mi piace molto, però. Io Tonks l'avevo sempre vista bene con Bill...
Ma del resto, io ho anche sempre fatto un segreto tifo perchè Ginny si mettesse
con Neville! E a te piace la nuova coppia? Ho risposto alla tua domanda?
Spero di sì. Grazie mille del commento, mi ha fatto moltissimo piacere! Un
bacione!
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Capitolo 28 *** La Terribile Professoressa Minerva McGranitt ***
La terribile Professoressa Minerva McGranitt
La terribile Professoressa Minerva McGranitt
14 Febbraio 1977
Se c'era qualcosa in cui, a detta di tutti, Peter poteva ritenersi davvero
bravo, era fare il palo.
Ora, a qualcuno meno abituato a operazioni segrete di un Malandrino, questo
poteva sembrare un ben misero complimento. Ma Peter sapeva che aspettare, a
volte per ore, fuori dall'azione ma con un preciso dovere, non era sempre
facile.
Aveva avuto tempo di fare pratica in quella poco nobile, ma molto utile,
arte. In realtà la prima volta che l'aveva fatto era capitato per caso. Aveva
poco più di undici anni (a ripensarci adesso, era un bambino) e quei tre suoi
pazzi nuovi amici avevano deciso che potesse essere interessante curiosare in
sala professori all'ora di cena, quando l'aula era vuota e incline a svelare
alcuni dei suoi allettanti segreti. O meglio, se la memoria non lo ingannava,
Sirius aveva deciso che sarebbe stato interessante dare un'occhiata, e gli altri
si erano detti d'accordo.
Comunque sia, un fortuito caso aveva voluto che in quell'occasione i quattro
per la prima volta avessero dovuto decidere a chi toccava l'ingrato compito di
fare il palo. Avevano fatto la conta, ed era uscito Peter. Il ragazzo ricordava
chiaramente di essersi comportato egregiamente quella volta. Aveva passeggiato
fischiettando nei pressi della porta, l'aria casuale e l'orecchio teso a
cogliere il minimo rumore sospetto. Non esisteva ancora, all'epoca, una Mappa
che potesse aiutarlo. In ogni caso, quando dopo circa mezz'ora di appostamento
aveva sentito uno strano rumore, si era comportato magistralmente, aveva
fischiato nel modo convenuto e aveva intercettato l'intruso (addirittura il
Preside Silente) abbastanza lontano dalla porta perché i suoi tre amici
potessero fuggire indisturbati nella direzione opposta. La sua scusa, poi,
qualcosa a proposito di aver preso la scala sbagliata e di essersi perso, aveva
retto allo sguardo indagatore e leggermente ironico (fatto strano) dell'anziano
mago, e i quattro avevano riso tutta la notte in dormitorio, esaltati
dall'emozione di aver ingannato addirittura il grande Albus Silente.
In quell'occasione, Peter era stato nominato ufficialmente "il Palo", un
soprannome che aveva abbandonato solo quando aveva acquisito quello di
Codaliscia. Quel nome a ben pensarci gli mancava un po'. Certo, il suo essere un
po' più basso della media lo rendeva leggermente fuori luogo, ma era stato
strano perdere l'abitudine di portarlo. E a dirla tutta non era stato poi molto
contento quando, all'inizio di quell'anno, James lo aveva riciclato per un
ragazzino che spiccava durante lo Smistamento per la sua altezza. Ma in fondo,
si consolava Peter, Codaliscia gli piaceva molto di più. Il Signor
Codaliscia, per la precisione.
In ogni caso, fare il palo era sempre stata la sua specialità. Consapevole
dei propri limiti, Peter sapeva di non essere affatto infallibile. A volte era
capitato che qualcuno fosse più veloce di lui, e che i suoi amici fossero colti
in flagrante. In alcune occasioni non aveva avuto altra scelta che battere in
ritirata, e non sempre prima di scappare era riuscito a segnalare il pericolo
agli altri. Ma sapeva che, restando libero, almeno poteva incaricarsi di copiare
da qualcuno i compiti per i suoi amici, quando questi erano in punizione.
Nessuno, del resto, si era mai lamentato, e gli altri avevano continuato a
chiedergli di stare di guardia, consapevoli che qualche errore poteva capitare a
tutti. Comunque James e Sirius finivano in punizione così spesso che ormai lo
trovavano quasi divertente. L'anno precedente si erano anche intrufolati
nell'archivio di Gazza, cercando di scoprire se detenevano il record delle
punizioni. Erano rimasti molto delusi nello scoprire che questo primato
apparteneva invece a due studenti che, tra il 1876 e il 1884, avevano
collezionato la bellezza di 794 punizioni. Da uno dei due, Alastair "Malandrino"
O'Brian, derivava il nome del loro gruppo. In ogni caso, James e Sirius si erano
riproposti di eguagliare, se non superare, il record, e Peter doveva dire che ci
si stavano mettendo d'impegno.
Fare il palo quando c'era di mezzo Remus era da sempre più impegnativo. Non
che Lunastorta si arrabbiasse o simili se veniva beccato, ma in genere prendeva
le punizioni con meno filosofia degli altri tre, specialmente da quando era
diventato Prefetto. Aveva qualcosa a che fare con la sensazione di deludere gli
insegnanti quando si comportava male. Qualche giorno prima, parlando di questo,
aveva preso in giro Sirius dicendo che lui doveva temere di deludere qualcuno se
si comportava bene. Sirius come al solito si era dimostrato
esageratamente fiero della sua cattiva condotta, e aveva riso perfino troppo per
una battuta che, all'orecchio di Peter, non era sembrata poi così buona.
Alla luce di tutto questo, non c'era da stupirsi se quella sera Peter aveva
preso moltissime precauzioni per evitare che Remus venisse sorpreso mentre,
nelle proibitissime cucine, si procurava la torta per la festa a sorpresa di
James. Aveva per cominciare lasciato il mantello dell'invisibilità a Remus,
facendo affidamento sulla sua capacità di trasformarsi in topo e fuggire se le
cose si fossero messe male. In questo modo però la Mappa del Malandrino era
rimasta in camera. Peter non era in grado di trasformarsi in topo includendo
nella trasformazione altro che i suoi vestiti, e in quelle condizioni il rischio
di perdere il prezioso artefatto era troppo alto.
Comunque i sensi di Peter erano all'erta, e il ragazzo era sicuro di sé. In
fondo, in sei anni di pratica, non era mai stato preso mentre faceva il palo.
-------------------------
Peter pensò che avrebbe dovuto saperlo. Si era sentito troppo sicuro di sé,
quello era stato il suo errore. La prima regola per un buon palo era l'umiltà,
il pensare sempre che qualcosa può andare storto. Ed era andato tutto storto.
Per prima cosa, non aveva sentito i passi nel corridoio. Non si spiegava come
fosse possibile, in realtà, anche se aveva una mezza idea in proposito. Si era
accorto della presenza dell'intruso solo quando una voce aveva detto in tono
severo "Chi c'è?" e Peter si era reso conto di essere in un corridoio proibito,
davanti all'entrata di una stanza proibita, e senza la possibilità di
trasformarsi. Già, perché a quel punto era già visibile, almeno come una sagoma
nel corridoio scarsamente illuminato, e non poteva rischiare che lei
sospettasse una trasformazione.
Lei, ovvero la persona che l'aveva colto sul fatto e che adesso lo stava
scortando al proprio ufficio attraverso i corridoi gremiti di studenti che
tornavano ai loro dormitori a prepararsi per la cena. La terribile Professoressa
McGranitt.
A dirla tutta, la Professoressa era esattamente l'unica persona nel castello,
se si esclude Silente, a poter mandare a monte il suo appostamento. Prima di
tutto i suoi passi non facevano rumore sul pavimento di pietra. Questa era una
cosa che Peter avrebbe dovuto immaginare di lei, sapendo quello che sapeva sugli
Animagi.
Già, perché una delle peculiarità dell'essere Animagus era che
immancabilmente una qualche caratteristica del mago si rifletteva sull'animale
in cui si trasformava, e viceversa però. Codaliscia aveva lo stesso incisivo
scheggiato di Peter (un ricordo della sua prima, terribile, lezione di volo), e
Peter da quando era un Animagus era in grado di muovere le orecchie come un
topo. James aveva acquisito la postura regale di Ramoso da quando si trasformava
(e non, come scherzava ogni tanto Sirius, la tendenza a portare le corna), così
come il cervo aveva il pelo straordinariamente disordinato per un esemplare
della sua razza. Sirius aveva imparato a ringhiare, un suono gutturale dal fondo
della gola, mentre Felpato aveva gli occhi grigi della sua controparte umana.
Questa regola valeva anche per Minerva McGranitt, la cui forma animale aveva
attorno agli occhi il segno degli occhiali, e che, come Peter aveva imparato a
sue spese, non faceva rumore nel camminare, proprio come un gatto.
E questo era il primo elemento che aveva determinato il fallimento del suo
appostamento. Anche prevedendo di venire intravisto, però, Peter aveva pensato
di potersi trasformare abbastanza in fretta da far credere alla persona che
aveva di fronte di essere solo un'ombra, un fantasma, o comunque una delle tante
stranezze del castello. Ma pochi sapevano che, mentre un Animagus si
trasformava, si diffondeva sempre per qualche istante nell'aria un odore
caratteristico, simile a quello dell'ozono, che poteva indicare ad un naso
attento quello che era appena successo.
Ovviamente, molte poche persone che non fossero a loro volta Animagi sapevano
di questo piccolo particolare. Sfortunatamente per Peter, la McGranitt lo sapeva
sicuramente. E Peter non si era azzardato a correre il rischio. Niente era
peggio del rischio che la Professoressa intuisse che a scuola c'era un Animagus
illegale. Codaliscia non ne era del tutto sicuro, ma sospettava che si potesse
finire ad Azkaban per una cosa del genere. E qualunque punizione al mondo era
meglio della terribile prospettiva di passare una sola giornata in quel posto
terribile.
Ecco perché in quel momento stava schivando Pix nel corridoio, diretto verso
l'ufficio dell'insegnante che più temeva in assoluto.
L'unico lato positivo in tutta quella faccenda era che la McGranitt aveva
creduto al fatto che Peter stesse agendo da solo. ("Ho visto poco fa il Signor
Potter e il Signor Black, quindi so che per una volta non ci sono loro dietro il
suo strano comportamento, Signor Minus." aveva detto, e Peter si era brevemente
chiesto se era così ingenua da essersi dimenticata di Remus, o se aveva evitato
di prenderlo con le mani nel sacco apposta per risparmiargli una punizione
subito prima della luna piena.) Peter avrebbe sopportato qualunque punizione,
pensò stoicamente mentre entrava nell'ufficio della Vicepreside, pur di evitare
lo sguardo afflitto di Remus, che lo faceva sentire in colpa.
-Si sieda, Signor Minus.- disse brusca la McGranitt prendendo posto alla
scrivania.
Peter obbedì, intimorito.
-Allora, mi spieghi bene perché cercava di intrufolarsi nelle cucine, pur
sapendo che è vietato.-
Peter deglutì sonoramente. -Ecco, io... Volevo solo dare un'occhiata...-
-E si trovava nel corridoio per caso?- continuò implacabile la Professoressa.
-No, be', ecco... avevo fame e...-
-La cena è tra meno di un'ora, Signor Minus. Non vorrà dirmi che è incapace
di aspettare un'ora per mangiare.-
Peter si mosse a disagio sulla sedia. Non sapeva come rispondere. Poi gli
venne un'idea che poteva, se avesse funzionato, definirsi geniale.
-Be', ecco Professoressa... Domani è il compleanno di Ra-James. James Potter.
Io volevo solo fargli una sorpresa e prendere qualche dolce.-
La Professoressa McGranitt sembrò rilassarsi leggermente sulla sedia, e il
suo sguardo perse un po' di durezza. Dentro di sé Peter esultò. A volte la
verità, abilmente travisata, poteva essere meglio di una bugia smaccata. Si
ripromise di ricordarsene in futuro.
-Capisco, Signor Minus. Ora, nonostante il suo comportamento abbia violato le
regole, il suo intento era buono. Questo non giustifica assolutamente
l'infrazione di una norma, però. Sono costretta a punirla.-
Peter si tese un attimo. Temeva che la punizione mandasse a monte
completamente la festa, e sarebbe stato un disastro. Non voleva neanche pensare
a cosa avrebbe detto James se lui fosse mancato al suo compleanno, visto come
gli aveva parlato duramente quando si era dimenticato di quello di Sirius.
-Per punizione domani aiuterà alcuni studenti del primo anno a prepararsi per
il test di Trasfigurazione di lunedì. Si faccia trovare in Sala Grande per le
nove della mattina. Quindi le consiglio vivamente di non fare tardi questa sera.
Inoltre l'avviso che se mi verrà riferito che nel vostro dormitorio stanotte si
è fatto rumore oltre un orario tollerabile, lei e i suoi compagni verrete
puniti. E' tutto Signor Minus. Può andare.-
Peter non poteva credere alla propria fortuna mentre si alzava e si dirigeva
verso la porta. Aiutare i primini a studiare era qualcosa che, aveva scoperto,
gli piaceva fare, o almeno gli piaceva con Em. E quella sera poteva rimanere con
gli altri a festeggiare il compleanno di James.
Mentre apriva la porta la Professoressa parlò ancora, e Peter si tese di
nuovo per un attimo.
-Ah, Signor Minus? Faccia gli auguri al Signor Potter da parte mia, se non le
dispiace.-
Il ragazzo si rilassò, rispose affermativamente, salutò cortesemente e uscì.
Fuori dalla porta il Signor Peter "Codaliscia" Minus, un tempo detto "il
Palo", tirò un sospiro di sollievo. Non era stato poi così terribile essere
beccati dalla Professoressa McGranitt.
Mamma mia, penso che questo sia il capitolo su Peter più lungo. Però mi sono
divertita a scriverlo. La storia del Palo, soprattutto. Penso che sia davvero
un'arte. Io non sono mai stata capace di fare il palo, mi beccavano sempre, per
cui stimo profondamente Peter per essere (più o meno) capace di farlo.
Questo capitolo, ad essere del tutto sincera, l'ho odiato anch'io. Mentre lo
scrivevo continuavo a pensare "Ma perchè perdere tempo con il ratto, quando mi
aspetta Remus nel prossimo capitolo?". Tuttavia credo che spieghi parecchie cose
su Peter, quindi ha una sua importanza. Presto però torneremo ad occuparci della
vicenda principale.
Ed ora...
Chu: Uh, sorellina, non è che potresti abbassarla un po' la mannaia?
Sai com'è, mi stai facendo un pochino di paura... Rotolarsi sul letto, papà e
mamma? Uhm... in senso letterale o figurato? Dici che papà non me lo perdona
quello che gli sto facendo passare, se non mi riesce un bel rotolamento come si
deve? veniamo al capitolo, che è meglio. Sai, anch'io adoro litigare per bene,
quindi non posso che capirti! Zio James a dirla tutta secondo me il pugno se l'è
cercato, non tanto per aver reso geloso mamma-Sirius, ma per il suo
comportamento degli ultimi tempi. Ma adesso che i nodi sono venuti al pettine,
la situazione potrebbe migliorare. Sul perchè papà-Remus si sia messo a
piangere... be', lo spiegherà nel prossimo capitolo! Comunque aspetterei prima
di giudicare la sua "virilità" da questo fatto... Come hai visto, però, ti tocca
spettare, mi sto maledicendo per aver voluto a tutti i costi un punto di vista
alternato, ma certo non potevo mettermi a distruggere lo schema oltre metà
storia! XD Li immagino i tuoi modi carini per mamma di consolare papà, sai? Mi
saprai poi dire se ti piacerà anche il modo che usa nel prossimo capitolo.
Grazie mille, sorellina, dei complimenti e della recensione. Un bacione grande!
Joy: Non voglio averti sulla coscienza!!! Non me lo perdonerei mai,
Joy, e comunque hai ragione a tirarmi le orecchie, negli ultimi tempi i ritardi
stanno diventando un dramma. Mi dispiace davvero. Sul capitolo... Hai
perfettamente ragione (come al solito!) i tempi erano maturi per questa
litigata, e ci voleva proprio. Poi, ovviamente, Sirius non è che rifletta prima
di agire, quindi di conseguenza è passato alle mani. Il suo rapporto con Remus
sta diventando senza dubbio particolare, anche se in realtà non so se quel
famoso bacio sia stato la causa o, piuttosto, una conseguenza di questo rapporto
speciale che si è creato. C'è da dire che forse questa litigata può aver acceso
una lucina nella mente di Sirius, sulla qualità di questo rapporto. E su questo,
c'è da sperare che non faccia uno dei suoi danni. Del resto, Sirius è Sirius e
nessuno si aspetta da lui che prenda tutto nella maniera migliore da subito, no?
In fondo ha 17 anni. Sul mio periodo di "crisi"... Nulla di grave, è solo una
mancanza di tempo. Finire questa storia si sta rivelando decisamente più
impegnativo di quel che pensavo, gli ultimi capitoli hanno un tempo di
maturazione triplo rispetto ai precedenti... In più ho un'altra idea in via di
sviluppo, e altri progetti. Ho la testa un po' piena, diciamo. Passerà, credo,
quando avrò finalmente partorito la fine di questa storia. Grazie mille per il
sostegno, l'incoraggiamento e le tue parole bellissime. Un bacione grande.
Agartha: Sono davvero contenta che ti piaccia la mia vena sadica, e ti
dirò che lo stacco "bastardo" mi è stato ispirato da te, da quei tuoi capitoli
che mi fanno urlare "Non può lasciarmi così!". XD Questo capitolo su Peter è
solo un momento tranquillo (Oddio, magari per Peter non è il massimo della vita)
che serve ad inquadrare le posizioni dei Malandrini in questo momento. Perchè
Remus piangeva? Direi che ci sei andata molto vicina alla spiegazione, anche se
la causa reale è qualcosa che non riguarda gli avvenimenti esterni, in realtà.
Forse ti ho confuso un po' le idee, vero? Vedrai nel prossimo capitolo. Sul
litigio, sono perfettamente d'accordo con te quando dici che doveva arrivare
prima. James era così stressato che era palese che prima o poi sarebbe
scoppiato, e più il tempo passava, peggio sarebbe stato. Hai perfettamente
ragione anche sui motivi che spingono James e Sirius a litigare, e sulle
conseguenze che questo litigio avrà sulla loro amicizia. Stanno crescendo, che
poi è una risposta a moltissimi perchè in questa storia, in generale. Mi è
piaciuta moltissimo anche la tua lettura dell'amicizia dei tre Malandrini,
anch'io ho sempre pensato che quello che lega James e Sirius sono le
similitudini, mentre quello che li lega a Remus sono le differenze... E
giustissimo anche il fatto che il gruppo dei Malandrini dovrà trovare una nuova
identità, un nuovo equilibrio, e che proprio il fatto che Peter sia per ora
estraneo a questi sconvolgimenti contribuirà a farlo allontanare dagli altri
(anche se tra un po' Peter verrà a conoscenza di qualcosina...). Sono
contentissima che ti sia piaciuto il pugno, in quanto massima espressione
dell'impulsività di Sirius (e anche di James, che se hai fatto caso con le sue
frasi mira a colpire sempre dove fa più male!), l'ho ritenuto la reazione più
"vera" da fare avere a Sirius in questo caso. E per finire, sappi che anche io
adoro le storie a lieto fine, come te, proprio perchè riesco a rileggerle
all'infinito! Grazie mille per il bellissimo commento e per i complimenti, il
periodo duro passerà! Un bacione grande.
DarkElectra: Presto! Portate una barella! Ah, no, tranquilli. Si è
ripresa, tutto ok! Come ti senti? Ehm... sì, be', lo so che non è stata proprio
una mossa carina interrompere così... La tua espressione censurata mi ha fatto
sentire in colpa, rendeva benissimo l'idea. A mia discolpa posso dire che ho
imparato a fare questi simpatici scherzi da qualcuno che non nomino qui perchè
non vorrei che le si attribuisse la colpa... Su quanto è successo... Be', Sirius
ha agito un po' troppo d'istinto, James un pelino se l'è cercata, Lily sta bene,
tranquilla, Peter come vedi è stato punito per la sua esistenza quantomai
inopportuna in questo frangente, e Remus... Remus vedrai, ma credo che la sua
reazione sia meno da "femminuccia" XD di quanto sembri... Oddio, no, ti prego,
paragonami a chiunque ma non a Bellatrix! No, lei no! Io non potrei MAI far
fuori Sirius, davvero! Torno seria, ma tu non farlo più! XD La litigata era
necessaria, sono contenta che sia andata come te l'aspettavi, e anche che tutte
le parolaccia non siano risultate troppo fuori luogo. Lily, tranquilla, sta
bene. Il suo è stato un problema di tempistica, non si è fatta un graffio! Se
James avesse parlato con Remus e non con Sirius... Probabilmente non si sarebbe
sfogato, sai? Io credo che il temperamento "Achilleo" (Ottima definizione!) di
Sirius sia quello che gli ci voleva, lo sfogo giusto in questa situazione. Remus
ti sembra più avanti di Sirius come decisione? In che senso? Comunque, ti
rimando al prossimo capitolo per sapere per quale motivo piange, e no, non sono
così sadica da averlo fatto piangere per qualcosa di banale come le cipolle o
uno spigolo inopportuno! XD Ma lo sono abbastanza da non far cenno ai motivi in
questo capitolo... (Ghigno) Sulla
Cosa-che-è-uno-Spoiler-quindi-rimaniamo-sul-vago... Ma dai? Davvero facevi il
tifo? Io non ci avevo pensato neanche lontanamente prima, sai? Ma pensi che nei
vecchi libri ci fossero dei segnali? Io davvero non ne avevo visti! (Vorrei
vedere i tuoi capelli, però, sai? XD) E sai cosa? Anche a me sarebbe piaciuto
tantissimo Harry/Luna come coppia! Credo di aver detto tutto... Grazie mille per
la recensione, e un bacione grande!
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Capitolo 29 *** Lunastorta e i Mostri ***
Lunastorta e i Mostri
Lunastorta e i Mostri
14 Febbraio 1977
Non si alzò dal letto quando sentì la porta aprirsi e i passi avanzare verso
di lui. Non sollevò neppure la testa dal cuscino dove l'aveva sprofondata alcuni
minuti prima. Sapeva chi era, soprattutto a meno di un giorno dalla luna piena.
Il passo leggero nonostante gli stivali, il respiro vagamente ansante e
quell'odore inconfondibile appartenevano senza alcun dubbio a Sirius.
Sapeva che non era affatto giusto avercela con lui. Se il suo amico aveva
litigato con James era anche per causa sua, o almeno, così aveva capito dalle
poche parole ascoltate per caso nel corridoio. Non era colpa di Sirius se James
si stava comportando come un cretino da mesi. Non era colpa di Sirius se lui si
sentiva stranamente in colpa per non avergli parlato di quello che era successo-
che non era successo- tra lui e James. E se forse era una responsabilità
di Sirius l'aver dato un pugno a James, di certo non lo era la reazione che quel
gesto dettato dalla rabbia aveva scatenato in Remus.
Sirius non aveva idea delle immagini che in quel momento affollavano la sua
mente, perchè Sirius era allegro, solare, innocente e non poteva immaginare che
il suo amico, quello che aveva consolato e aiutato tante volte, vedesse in quel
momento immagini orribili, nè tantomeno che qualcosa dentro di lui
desiderasse intensamente farle avverare. Sirius non sentiva l'odore metallico e
invitante del sangue che colava dal labbro spaccato di James, non immaginava di
sentire il rumore che avrebbero fatto le ossa del suo amico frantumandosi sotto
un pugno dato dalla forza di un licantropo il giorno prima della luna piena.
Sirius non aveva artigli da affondare nella pelle di James, nè zanne per
lacerargli le arterie del collo. Sirius non aveva un lupo, un mostro,
dentro di sè che lo invitasse a saziare la sua rabbia e la sua fame con colui
che l'aveva provocato.
Per questo, in quel momento, Remus non voleva Sirius vicino. Perchè temeva
davvero che quell'orrore dentro di lui diventasse improvvisamente visibile al
suo amico, mostrandogli la terribile realtà del suo essere.
-Vattene, Sirius, per favore.- disse quindi nel buio, senza alzare la testa,
senza guardarlo.
Sirius, dal canto suo, invece che obbedire saggiamente si sedette vicino a
lui sul letto, facendo scricchiolare il materasso. Remus pensò che, conoscendo
Felpato come lo conosceva, avrebbe dovuto aspettarselo.
-Remus?- chiese una voce stranamente incerta e roca, da qualche parte
vicinissimo alla sua testa.
Caccialo via. Disse una voce imperiosa e squillante, da qualche parte
dentro la sua testa. Spingilo, buttalo per terra, colpiscilo!
Basta!
Suo malgrado, Remus alzò la testa e fissò per un attimo Sirius nella penombra
della stanza. Lo guardava preoccupato, un'espressione seria che si addiceva poco
al suo volto, i capelli in disordine più del solito e gli occhi pericolosamente
lucidi.
Attaccalo. Rompi le sue ossa, guarda che colore ha il suo sangue, stringi
le mani attorno al suo collo finchè non sentirai lo scricchiolio delle ossa...
-Remus, cosa c'è che non va? Hai pianto?-
Remus deglutì rumorosamente. Gli occhi gli bruciavano ancora per il sale
delle lacrime di poco prima, si sentiva tirare la pelle del viso e la testa gli
faceva male. Ma per qualche minuto, prima, le lacrime avevano allontanato le
immagini e la voce.
Mordilo, azzannalo, senti il sapore del suo sangue...
Basta, ti prego...
-Remus, per favore, dimmi qualcosa.-
Allora bacialo. Assaggia la sua bocca e la sua lingua, stendilo sul letto
e...
Non posso.
-Vai via, Sirius.- La voce gli uscì roca e stranamente disperata, come se
implorasse quello che, nelle sue intenzioni, doveva essere un ordine.
-Voglio sapere cosa c'è che non va, prima. Perchè hai pianto? E' successo
qualcosa?-
-Per favore Sirius, è meglio che ti allontani.-
-Mi stai spaventando, Remus. Non ti ho mai visto così...-
Quella, in parte, era una bugia. In realtà Sirius l'aveva già visto in quelle
condizioni, solo non così lontano dalla luna piena. Quel mese Remus aveva perso
il controllo sul suo lato mostruoso con molte ore di anticipo rispetto al
solito. E questo lo terrorizzava. Perchè se il lupo poteva presentarsi a
reclamare spazio nei suoi pensieri un giorno prima, chi gli garantiva che non
l'avrebbe fatto anche in altri momenti, in cui Remus fosse ancora meno pronto a
controllarlo? Non si era mai sentito così orribile e pericoloso e Sirius,
preoccupato e ingenuo, che lo guardava seduto sul suo letto, non era mai stato
così in pericolo.
-Fai bene ad essere spaventato, Sirius. Stammi lontano, è più sicuro.-
Remus si rese conto che quella frase era un completo errore non appena l'ebbe
pronunciata.
Non farlo, non dirgli di noi, non parlare con lui, mandalo via, fallo
tacere...
-Che cosa stai dicendo? Non essere sciocco, Rem, non c'è nessun pericolo. Tu
stai male e io voglio sapere perchè. Non sopporto di vederti in questo stato.-
La frase che veniva da dentro di lui e quella esterna arrivarono insieme da
Remus, che provò per un attimo l'istinto di urlare, chiudersi le orecchie e
rifugiarsi lontano da quella cacofonia. Lo sforzo di controllarsi quasi gli fece
invertire le due risposte.
-Io sono pericoloso, Sirius. Io sono un mostro e tu dovresti saperlo e
andartene.-
Glielo dirò, se voglio. Stanotte questa mente è ancora mia, e tu non mi
controllerai.
Nella luce morente che filtrava dalla finestra, Sirius si sporse verso di lui
e gli afferrò una spalla, scuotendolo, e in qualche inspiegabile modo,
ancorandolo alla razionalità, allontanando da lui quella volontà estranea.
-Non dire una cosa del genere. Tu non sei un mostro, Remus, non più di
quanto lo sia io.-
-Tu non ne sai nulla, Sirius.- rispose Remus, stancamente, e la sua voce
finalmente era tornata sotto controllo, era tornata la voce del ragazzo
spaventato che era. Anche nella sua mente c'era pace e il borbottio lontano del
lupo poteva essere ignorato. Anche se era un'idea molto egoista, Remus ringraziò
mentalmente chiunque lo stesse ascoltando per la presenza balsamica di Sirius in
quel momento. La luce del suo amico teneva lontane le ombre.
-Lo pensi davvero, Remus? Perchè non ti stendi e mi ascolti? Ecco, mettiti
comodo. Hai bisogno di dormire un po'.-
In quel momento Sirius si stava comportando esattamente come faceva la
mattina dopo la luna piena, trattandolo come un bambino e prendendosi cura di
lui. O, realizzò improvvisamente, come faceva Felpato con il lupo quando voleva
convincerlo a fare qualcosa o placare la sua rabbia. Anche la voce dentro di lui
aveva riconosciuto in qualche misterioso modo nel ragazzo coi capelli neri il
suo compagno di branco, perchè improvvisamente smise di tentare di allontanarlo
e tacque.
-Sirius, non sono un bambino.-
Quell'affermazione incerta strappò un sorriso al suo amico.
-Allora fai la persona matura e ascoltami.-
-La favola della buona notte?- scherzò Remus, sistemandosi sui cuscini e
sentendosi stranamente più sereno. L'idea non gli dispiaceva.
-Qualcosa del genere. Non addormentarti prima della fine, però.-
-La festa...-
-La festa non ci sarà, almeno non stasera. E- Sirius bloccò sul nascere la
risposta di Remus, -non per colpa tua. Per colpa mia, in realtà, ma ti prometto
che rimetterò tutto a posto. Stai comodo?-
Remus annuì, e Sirius si stese vicino a lui, come avevano fatto mille volte
in sei anni per parlare e scambiarsi confidenze. Quel gesto così normale aumentò
ulteriormente la sensazione di tranquillità che aveva spazzato via le immagini
terribili nella mente di Remus.
Poi Sirius prese un grosso respiro, e cominciò a raccontare.
-Hai detto che sai cosa sia un mostro. Io non ci credo.-
La voce di Sirius era vagamente amara.
-Sai come si porta un vassoio da the? Con una mano sola, e deve essere tenuto
esattamente dal centro perchè sia in equilibrio e il the non si versi. Ma,
quando il vassoio è vecchio e d'argento, il metallo si scalda sotto la teiera,
che guardacaso va messa esattamente al centro. Ci vuole allenamento, per
riuscire a servire il the nonostante il calore, e anche una certa precisione.
Tu non sei mai stato a casa mia, vero? Intendo nella mia vecchia casa. E non
te ne ho mai parlato molto. E' un posto orribile. Si diventa orribili a viverci,
credo, anche se non è così per tutti. Kreacher, l'elfo domestico di mio padre, è
una piccola creatura disgustosa, perchè è nato e cresciuto in mezzo a tutto
quello schifo. E' viscido, odioso, e ovviamente i miei lo adorano. Sua madre
invece, non è così. Non era così. Si chiamava Kira, e mi ricordo di lei
fin da quando ero bambino. Oh, sì, obbediva a mia madre perchè doveva. Ma si
preoccupava per me, mi medicava quando mi facevo male, e mi portava da mangiare
di nascosto quando ero in punizione anche se poi doveva punirsi. Per me, era una
madre più della mia stessa madre.-
Remus ascoltava in religioso silenzio la voce di Sirius che raccontava cose
che lui non aveva mai sentito.
-E, naturalmente, doveva servire il the tutti i giorni, alle cinque precise.
Come sua madre e sua nonna prima di lei. Errori, a casa mia, non ne sono mai
stati tollerati. Non so se sia stata la vecchiaia, o semplicemente la
stanchezza, ma qualche giorno prima che tornassimo a casa per le vacanze di
Natale, Kira ha fatto cadere il vassoio del the. Questo, per un elfo domestico
dei Black, significa morte.-
Remus trattenne il respiro, e i suoi occhi si spalancarono per l'orrore.
Guardò Sirius, ma tutto quello che vide nella stanza ormai quasi buia, fu il suo
volto pallido e impassibile, e il suo sguardo perso nel vuoto.
-Concludere la vita di un elfo domestico è una cosa da poco per un Black. C'è
tra i tesori di famiglia un pugnale che provoca un taglio netto,
indipendentemente dalla consistenza di quello che si voglia tagliare. Viene
usato per decapitare i servi inutili, perchè un taglio preciso è esteticamente
più bello a vedersi quando poi la testa verrà impagliata e appesa come un
trofeo. Mia madre non permetterebbe mai che si esponesse sul muro un lavoro fatto
male. Comunque, in genere questa operazione non richiede certo una riunione di
famiglia. Normalmente, sarei tornato a casa e avrei trovato Kira a guardarmi
dalla parete con occhi morti. Ma qui entra in gioco mio padre.-
Sirius fece una pausa, e Remus istintivamente gli si avvicinò e gli prese la
mano, come a confortarlo silenziosamente per quello che lo stava costringendo a
rivivere. Sirius gliela strinse, e la sua voce si incrinò leggermente quando
riprese il suo racconto.
-Mio... padre pensava che fosse una buona idea aspettare il mio ritorno da
scuola prima di eliminare Kira. Non per permettermi di salutarla per l'ultima
volta. Ma perchè, in quanto erede ormai maggiorenne della famiglia, secondo lui
spettava a me ucciderla. Per dimostrare che ero un vero Black, e ovviamente
perchè le ero affezionato e lui lo sapeva. Lui mi ha messo in mano il pugnale e
mi ha detto di fare il mio dovere. Di uccidere la persona più simile ad una
madre per me, perchè non era più in grado di portare un servizio da the.
Quando mi sono rifiutato di farlo, mi ha picchiato. Niente di strano, in
verità. Mio padre perde le staffe facilmente. Quando ho tentato di farla
scappare mi ha maledetto, prima di ucciderla davanti ai miei occhi. E alla fine,
quando mi ha ordinato di andare a disfare i bagagli e di prepararmi per la cena,
ho preso il mio baule e me ne sono andato, per sempre.-
Remus era senza parole.
-Ecco qua, Remus. Lo so, non è una bella storia della buonanotte. Non c'è il
lieto fine. Ma adesso ti chiedo, hai capito la morale? Hai capito, Remus, che
cosa è davvero un mostro?-
La domanda di Sirius rimase sospesa nell'aria tra di loro. La notte era scesa
sul dormitorio, e il buio permetteva di vedere solo sagome indistinte. La luna,
ancora, non era sorta. Nonostante questo, Remus sapeva che Sirius lo stava
guardando, con gli occhi asciutti forse, ma nel suo sguardo si poteva immaginare
un dolore profondo.
E allora, come aveva già fatto un'altra volta, Remus lo abbracciò. Cercandolo
a tentoni nel buio, goffamente forse, ma si strinse a lui, tentando in qualche
modo di allontanare i demoni di entrambi con un gesto d'affetto. Sirius ricambiò
l'abbraccio. Rimasero fermi per un attimo, sospesi nel conforto reciproco, quasi
schiacciati da le cose terribili che erano successe ed erano state dette quella
sera in quella stanza. Ma, lentamente, nella vicinanza trovarono un po' di
forza, non tanta da scacciare l'orrore, ma abbastanza da affrontarlo.
Non fu Sirius a sciogliersi dall'abbraccio quando l'ondata di piena delle
emozioni passò, ma fu lui a rompere quel silenzio magico.
-E adesso,- sussurrò dopo quelle che potevano essere ore, ma che erano solo
pochi minuti, -devo andare a scusarmi con James. Non voglio che arrivi il suo
compleanno senza che abbiamo fatto pace. E tu devi dormire, perchè domani notte
c'è la luna piena, e non voglio che ti stanchi troppo.-
Remus annuì, nel buio. Era stanco, e gli occhi gli si chiudevano. Il lupo
aveva ricominciato a sussurrare da qualche parte ai limiti della sua coscienza,
ma questa volta non era un invito minaccioso o difficile da controllare.
Potresti baciarlo, adesso. Lui sarebbe contento. Abbiamo bisogno di lui.
Lui si prende cura di noi.
Non voglio rovinare tutto...
Sirius lo strinse brevemente, improvvisamente stranamente impacciato, prima
di alzarsi dal letto.
Mentre si addormentava, Remus poteva sentire lo sguardo del suo amico su di
lui.
Non era sicuro di essere ancora sveglio quando sentì le labbra morbide del
suo migliore amico posarsi leggermente sulla sua guancia, vicinissime all'angolo
della sua bocca.
Di certo, dormiva già quando la porta del dormitorio si chiuse.
Ok, gente, che ne dite di questo Remus-Gollum? Non era mia intenzione farlo
così psicopatico in verità. Solo, volevo mostrare una divergenza di opinioni tra
lui e il lupo, poi forse mi è presa un po' la mano...
Allora, questo capitolo necessita di qualche spiegazione, o meglio, arrivata
qui posso dare qualche spiegazione su come interpreto in questa storia il
carattere di Remus. Per cominciare, fino ad oggi Remus ha sempre avuto sui suoi
"capitoli" un controllo che gli altri malandrini non hanno. Qualcuno aveva già
notato qualcosa di simile, a quanto ho letto nelle varie recensioni. In realtà,
non avevamo ancora visto un Remus sincero, in un certo modo. Questo perchè
normalmente il nostro lupo mannaro preferito controlla in maniera più o meno
inconscia gran parte delle sue emozioni e dei suoi pensieri. Per questo, ad
esempio, nei capitoli scorsi aveva continuamente dei "lapsus mentali" per quanto
riguardava Sirius. Perchè in qualche modo il suo controllo non era perfetto, ma
contemporaneamente non gli permetteva di elaborare un monologo interiore sincero
come quello di Sirius quando è in punizione.
Inoltre, il fatto che Remus abbia due coscienze separate aumenta la
confusione e insieme gli permette di mantenere la mante lontana dai pensieri
scomodi. Come soffoca il lupo, così è capace di nascondersi, e di nascondere a
noi, parte della sua personalità. Ci fa vedere solo quello che accetta di se
stesso.
In questo capitolo, però, qualcosa cambia. Remus perde il controllo, e da qui
nasce questo dialogo interiore che mi sono divertita a scrivere. E in tutto
questo si inserisce Sirius, casualmente in qualche modo.
E adesso? Cosa succederà? Adesso lasciamo Remus al suo sonno tranquillo,
perchè ne ha bisogno, e veniamo al chiarimento tra Sirius e James. I guai dei
Malandrini, purtroppo per loro, non sono ancora finiti.
E io invece passo a rispondervi.
Joy: Ciao Joy! Ah, che bello riavere EFP, è quasi la mia casa
virtuale! Sono molto contenta che tu abbia trovato il capitolo precedente
divertente, anche se devo ammettere io stessa che la sua presenza è stata
"scomodissima". La battuta sulle corna di James ci stava a pennello, non ho
saputo resistere! Ah, i piccoli tradimenti di Peter... Devo ammettere che non mi
sentirei a posto con la coscienza se ogni tanto non infilassi qua e là dei
piccoli riferimenti al Peter che sarà in futuro. Ecco, ho fatto aspettare Remus
il minimo indispensabile (il minimo indispensabile per non smentirmi come
sadica! XD) ma finalmente ho aggiornato. Che dici, Sirius l'ha un po'
tranquillizzato? E cosa ne pensi del famoso motivo per cui Sirius è scappato di
casa? Credimi, Joy, tu non sei affatto seccante! Anzi, mi dispiace di aver
rallentato tanto i tempi ultimamente, ma o questo o non avere il tempo di
sistemare per bene i capitoli prima di postare... Grazie per i complimenti e per
avermi fatto diventare rossa come un pomodoro maturo! Un bacione grande!
Agartha: Ciao Agartha! Eccoci qua, finalmente è arrivato questo
capitolo. Allora, che ne dici della famosa spiegazione della fuga di Sirius?
Come ti sembra? Riguardo al capitolo scorso, rendiamo onore al merito: Peter in
fondo se la cava come palo, io ero mooolto peggio! Ovviamente durante le
operazioni più importanti qualcosa va sempre storto (soprattutto se ci sono di
mezzo io con una tastiera in mano! XD), ma il ragazzo ci sa fare, ha fregato
persino Silente! (sì, come no... Silente ogni tanto ci ride ancora di quella
volta che li beccò in pieno e non disse nulla in onore dei suoi bei vecchi
tempi! XD) Dicevamo? Perchè Remus stava piangendo. La tua intuizione non si
allontanava tanto dalla verità, ma come vedi si tratta di un problema più
personale. Secondo me ci voleva una bella scossa emotiva (il lupo) per sbloccare
Remus dalla sua condizione di "lapsus mentale costante", ed ecco qua. La
derivazione del nome dei Malandrini è venuta fuori un po' per caso, tra l'altro
solo dopo mi era venuti in mente che l'anonimo compare di "Malandrino O'Brian"
poteva essere Silente... peccato! Sarà per la prossima volta... La spiegazione
sugli Animagus l'ho messa perchè era congeniale alla storia soprattutto, ma sono
contenta che ti sia piaciuta! E sono contenta che abbiamo la stessa idea sulle
somiglianze e differenze che sono alla base dell'amicizia dei Malandrini. Ah, lo
stacco bastardo, grazie Maestra! Se qualcuno si lamenta te lo mando? XD Anche il
pathos ti ringrazia. XD Per il periodaccio... Speriamo che il lupo non stringa i
denti! XD Grazie mille di tutto, un bacione grande.
DarkElectra: Ma ciao! sai che ti ho ripescata per il rotto della
cuffia? Stavo per postare quando ho visto la tua recensione, ho rischiato di
mancarti e questo sarebbe stato imperdonabile. Ok, passiamo al succo della
risposta: NOOOOO!!!! Non chiamarmi Bellatrix! Ti prego! Primo, io non farei MAI
del male a Sirius (fanfic escluse). Secondo, non potrei mai fare la Mangiamorte
convinta, credimi sulla parola! Non sarei credibile. Terzo... non c'è un terzo.
Ripeti dopo di me: Miki non è Bellatrix, no, no, no. OK? XD Veniamo a Peter.
Quel piccolo lurido vigliacco... dopo. Adesso è solo un ragazzino, non riesco a
non farlo un po' simpatico. La McGranitt invece è la mia passione, è uno dei
miei personaggi preferiti, quindi tutte le volte che le faccio fare una
particina sono molto contenta! E sono contenta che il capitolo scorso non ti
abbia uccisa, sperando che la motivazione del pianto di Remus ti convinca. Penso
invece che sicuramente questo capitolo risponda alla questione sul fatto che
Remus sia o meno più avanti di Sirius nel realizzare, no? In ogni caso, ti
garantisco che procedono a poca distanza l'uno dall'altro. Nei prossimi capitoli
ci saranno ulteriori sviluppi in questo senso... Azzeccatissimo il parallelismo
tra Achille e Sirius! Sì, viene spontaneo. Ma poi mi hai stupito: Remus
Patroclo? Non che non corrisponda, anzi! Ma stavolta lo slash te lo sei fatta da
sola! XD E a pensarci bene anche James ha delle effettive somiglianze con
Ettore, sebbene Andromaca mi paia un pochino troppo "passiva" per come
interpreto Lily... Sulla Tu-Sai-Cosa... Non ho mai fatto caso al tipo di cosa
che dici, probabilmente perchè facevo caso a cose simili su un'altra coppia...
XD Immaginavo che ci fossero dei fan, però, qualche storia si era già vista
anche nel fandom italiano, mi pare, anche se ad essere sincera non le ho certo
cercate con il lanternino! XD (Sono o non sono una slasher da manuale? XD) Ah, i
tuoi capelli devono essere uno spettacolo! XD Anch'io anni fa li tingevo sempre
di viola, sai? E' il mio colore preferito, anche se le mie pettinature sono
sempre state parecchio più banali di quella che hai descritto! XD Ok, mi pare di
aver risposto a tutto. Grazie mille del commento e un bacione grande!
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Capitolo 30 *** Il mio migliore amico ***
Il mio migliore amico
Il mio migliore amico
14-15 Febbraio 1977
Il pavimento della baracca scricchiolava al ritmo incerto dei passi. James
avrebbe potuto contarli, e calcolare facilmente quanto tempo aveva ancora per
decidere come comportarsi prima che Sirius lo raggiungesse. Conosceva la
Stamberga Strillante come le sue tasche, e in quegli anni aveva imparato a
riconoscere i rumori provocati da ogni centimetro del vecchio pavimento
polveroso, per calcolare esattamente quanto tempo avevano per squagliarsela
prima che l'infermiera li sorprendesse durante una "visita non autorizzata" a
Remus.
Ma, per una volta, James voleva essere trovato. In qualche modo sapeva che
Sirius l'avrebbe cercato lì, prima che in ogni altro posto, e non aveva
intenzione di nascondersi. Era davvero da troppo tempo che James viveva nella
continua tensione del nascondere qualcosa di importante ai suoi amici, a Sirius
soprattutto, e sinceramente al punto attuale non vedeva come la verità avrebbe
potuto provocare un danno più grave di quello che aveva già fatto. Già da
qualche tempo non riusciva più a parlare davvero con Remus, e dopo la litigata
di quella sera non era del tutto sicuro che avrebbe potuto risistemare le cose
con Sirius.
James sapeva bene che sfogarsi e farsi aiutare da Lily Evans non era stata
un'idea utile per risolvere il suo problema. Per quanto lei fosse gentile,
comprensiva -e così bella- e per quanto si fosse offerta di aiutarlo così
spontaneamente da renderlo felice, non era con lei che doveva parlare. Sperava
solo che Sirius, in qualche modo, capisse altrettanto bene, o avrebbe perso per
sempre in suo migliore amico. E per evitare questo, James avrebbe tentato
qualsiasi cosa, anche rimangiarsi il suo orgoglio e chiedergli scusa, anche
confidarsi ed essere sincero nonostante l'imbarazzo e la vergogna che provava.
Così non fece nulla per nascondersi quando sentì la porta scricchiolare e il
passo incerto di Sirius fermarsi all'ingresso della stanza, anche se sapeva che
la luce della luna ormai sorta rendeva possibile vederlo chiaramente nella
penombra, seduto per terra in un angolo con le braccia incrociate
sopra le ginocchia.
-Ramoso?- chiamò Sirius incerto. -Posso entrare?-
-Vieni, Sirius.- rispose James dall'ombra, ma poi rimase in silenzio mentre
il suo amico si sedeva a gambe incrociate di fronte a lui. Non sapeva davvero da
dove cominciare.
Sirius lo osservò per qualche secondo, anche lui silenzioso. Poi tese una
mano e gli alzò il mento, guardando il suo labbro spaccato un istante prima di
lasciarlo andare.
-Deve fare male.-
James scosse le spalle. Il labbro era gonfio, e in bocca aveva ancora il
sapore metallico del sangue, ma si era fatto più male durante le partite di
Quidditch, e non gli importava davvero.
-Mi dispiace, James. Non volevo darti un pugno.-
-Non importa. Penso di essermelo meritato.-
Con sua grande sorpresa, Sirius annuì e scoppiò a ridere. James lo guardò
come se fosse impazzito, poi in qualche modo la risata schietta e rumorosa del
suo amico trovò un'eco dentro di lui, e, come accade alle volte, James non
riuscì più a restare serio, e si unì alla risata di Sirius. Quel suono forte e
cristallino, che forse qualche vicino avrebbe il giorno dopo attribuito agli
spettri del luogo, echeggiò nella baracca e magicamente si portò via un po'
dell'angoscia di James. Ma, cosa ancora più importante, gli fece pensare che
Sirius sarebbe rimasto Sirius qualunque cosa avesse sentito in quella stanza. In
quel momento James realizzò con sollievo che non avrebbe perso il suo migliore
amico quella sera.
Ci volle qualche minuto ad entrambi per riguadagnare il controllo. Sirius
aveva riso tanto da farsi venire le lacrime agli occhi, e le asciugò con la
manica prima di guardare di nuovo James negli occhi e di tornare serio.
-Sono stato davvero un idiota, Ramoso. Avrei dovuto capire prima che c'era
qualcosa che non andava. Anche se ancora non so esattamente cosa.-
Sirius lo fissava come se aspettasse una risposta, il volto serio, anche se
una scintilla della precedente risata animava ancora il fondo dei suoi occhi,
insieme a qualcosa che James non sapeva definire. Forse un'eco di una qualche
angoscia, qualcosa comunque che a ripensarci era già da tempo nascosta negli
occhi di Sirius. Se solo non fosse stato così preso da se stesso e dalle sue
paranoie, forse l'avrebbe notata prima.
James prese un grosso respiro, e si decise a vuotare il sacco.
-Già. Ci sono un paio di cose che non ti ho detto. Più di un paio in verità.
Solo che non so bene da dove cominciare. Non so come spiegartele. Non so... a
costo di sembrare stupido, mi vergogno di quello che dovrei dirti.-
-Prova a fare così. Comincia dall'inizio, e cerca di non respirare mentre
parli. Se sei in apnea ti viene voglia di finire in fretta il discorso, e eviti
di interromperti.-
-E' un discorso molto lungo, Sirius.-
-Ah, be', allora magari fai qualche pausa. Non so come funzioni questo trucco
con i discorsi lunghi, ma cerca di non morire soffocato, per favore.-
James sorrise. Era il momento della verità. Prese un grosso respiro e
cominciò dall'inizio. Da Halloween, dal bacio, per poi passare attraverso tutti
i mesi in cui non sapeva cosa gli stava succedendo, e dal momento, ancora
peggiore, in cui aveva capito la verità. Raccontò la sera prima dell'inizio
delle vacanze, raccontò del tentativo di baciare Remus, spiando la reazione di
Sirius, che però continuava ad ascoltarlo pazientemente senza mostrare alcun
segno apparente di disagio. Raccontò delle vacanze, della notte in cui aveva
pensato di baciarlo mentre dormiva, e dei mesi successivi, delle sue paure e dei
sospetti di quella sera. Era grosso modo lo stesso discorso che aveva fatto
qualche settimana prima a Lily, e questo lo aiutò a continuare quando l'esigenza
di rifornirsi di ossigeno gli impediva di usare il trucchetto di Sirius. Tenne
in mente la reazione dolce e comprensiva di Lily come un talismano, nella
speranza che Sirius non fosse da meno. Da qualche parte, mentre raccontava,
tornò a farsi viva la terribile paura che quel discorso avrebbe incrinato per
sempre il suo rapporto con il suo migliore amico, ma James la ricacciò
coraggiosamente ai margini della sua coscienza e proseguì il suo racconto.
Quando ebbe finito restò in silenzio, sbirciando Sirius con la coda
dell'occhio, ma non osando guardarlo direttamente.
Sirius aveva un'espressione indecifrabile, ma in questo non c'era nulla di
strano per la verità. James da sempre era bravissimo a capire dalla sua
espressione cosa Sirius pensava, tranne però nei momenti, come quello, in cui
gli sarebbe servito davvero. Davanti alle cose importanti la faccia di Sirius
rimaneva un mistero per lui, illeggibile.
Una nuvola passò pigramente sulla luna, oscurando il volto di Sirius proprio
nel momento in cui ricominciava a parlare e in cui James avrebbe avuto più
bisogno di vederlo.
-Non ci sarei arrivato neanche in mille anni, James. Non avevo mai pensato...
Nonostante quello che mi hai... detto prima, a scuola, non avevo capito. Cavolo,
mi dispiace. Sono stato proprio un amico da poco. Tu stavi così male per colpa
mia, e io nemmeno me lo immaginavo.-
James scosse la testa. -Non è colpa tua, Sirius. E' solo che... c'è qualcosa
che non va in me, penso.-
La luce lunare illuminò di nuovo la stanza e James vide con sollievo che
Sirius gli sorrideva.
-Non dire cazzate, James. Non c'è nulla che non vada in te. Sei sempre il
solito, folle Ramoso, ma in questo non c'è niente di male. Adesso però credo di
doverti io qualche spiegazione.-
James si sistemò più comodo contro il muro. La reazione di Sirius l'aveva
messo a suo agio. Aveva capito che non lo avrebbe perso, e in quel momento tutto
il resto non contava poi così tanto.
-Prima di tutto, nelle ultime settimane ti stavamo nascondendo davvero
qualcosa, io, Lunastorta e Codaliscia. In realtà, pensavo che l'avessi capito,
ma evidentemente avevi preso davvero un abbaglio. Stasera era in programma la
tua festa di compleanno a sorpresa, zucca vuota. Ecco spiegati tutti i segreti.
Certo che parlavamo alle tue spalle, altrimenti che sorpresa sarebbe
stata?-
-Mi stai dicendo che ho dato buca alla mia festa di compleanno?-
-L'hai fatta saltare, razza di cornuto. Adesso bisognerà conservare la torta
e rimandare tutto a dopodomani, e vedi di sembrare sorpreso, perchè se Remus
scopre che ti ho detto tutto mi cava la pelle.-
L'espressione sul viso di Sirius era tornata la solita, per nulla seria, e un
sorriso scherzoso piegava le sue labbra. A James quella faccia faceva l'effetto
di una giornata di primavera nel mezzo del suo inverno personale, lo faceva
sperare davvero per la prima volta che finalmente quel periodo orribile fosse
prossimo alla fine.
-Per quel che riguarda me e Remus... il nostro rapporto... non so bene cosa
dirti, invece.-
Sirius era tornato improvvisamente serio.
-Sarò sincero stavolta, James. Non ti ho detto niente prima, perchè non sono
sicuro di capire neanch'io cosa mi succede di questi tempi. Ma credo... temo
di essermi preso davvero una sbandata per Lunastorta. Non ne sono sicuro, e non
dirgli niente, ma ultimamente faccio pensieri strani... Non lo so nemmeno io. Ed
è un disastro, perchè lui è uno dei miei -dei nostri- migliori amici, e non
voglio fare una delle mie solite cazzate e rovinare tutto. Solo che da qualche
tempo non faccio altro che pensare a quel bacio, quello di Halloween, e
vorrei... non lo so neanche io. Non ci capisco molto, James.-
-E ti sei scordato l'apnea.- scherzò James, per sciogliere la tensione di
quel momento.
Sirius gli sorrise. -Già.-
-Io non so bene cosa consigliarti, Sirius. Penso che tu debba fare un po' di
chiarezza, prima di tentare qualcosa di stupido. Però, per favore, se hai
bisogno di parlarne con qualcuno, vieni da me. La cosa peggiore di tutta questa
storia è stata che non riuscivo a capire che cosa ti stava succedendo, e mi sono
sentito tagliato fuori.-
-Lo so, e mi dispiace, James.-
Si sorrisero, entrambi più rilassati. James sapeva che ormai la pace era
fatta, e stranamente, non gli dava neppure fastidio l'ammissione di Sirius,
anzi, gli faceva piacere. Lui voleva bene a Sirius e voleva bene a Remus, e
improvvisamente realizzò che quello che gli importava davvero era che loro
stessero bene. Solo non voleva essere tagliato fuori dalla loro amicizia, e
l'idea di perderli lo terrorizzava molto più di quanto lo attirasse, ancora
nonostante tutto, l'idea di baciare uno di loro.
In quel momento, mentre entrambi i Malandrini erano persi nelle loro
riflessioni, un orologio lontano rintoccò la mezzanotte. Era un suono lugubre,
ma per James significava anche qualcosa di molto lieto. Era il suo compleanno,
un compleanno iniziato in modo strano, forse, ma comunque un giorno importante
in cui aveva già ottenuto un regalo bellissimo, la certezza dell'amicizia di
Sirius.
-Accipicchia, Ramoso, non ho dietro il tuo regalo!- esclamò Sirius quando
tornò il silenzio.
James rise.
Sirius si alzò e gli tese una mano, che James prese riconoscente per farsi
tirare in piedi. Per qualche secondo entrambi si spolverarono i vestiti,
scrollandosi la polvere di quella stanza lurida. Poi fu di nuovo Sirius a
parlare, con voce incerta.
-Stavo pensando... Prima hai detto che sei curioso di sapere cosa si prova a
baciare un ragazzo. Lo sei ancora? Voglio dire, vorresti provare? Perchè in
fondo, io sono il tuo migliore amico, e non voglio certo che tu ti debba buttare
tra le braccia del primo che passa per soddisfare una legittima curiosità.-
James arrossì. Non voleva dire...
-Cosa stai dicendo, Sirius?-
-E' una semplice domanda. Sei curioso o no?-
James annuì, a disagio. Sirius lo prese per un polso e lo tirò verso di sè.
-Non posso certo lasciarti compiere gli anni prima che tu abbia risolto
questo dubbio, James.- sussurrò Sirius, prima di baciarlo.
Non era per niente come James se l'era aspettato, come lo aveva immaginato in
tutti quei mesi. Non c'era in realtà molta differenza con il baciare una
ragazza. Sirius ci sapeva fare. Non era una sensazione spiacevole o disgustosa,
ma James si rese conto che baciare il suo migliore amico non gli risvegliava
niente di particolare dentro. Niente di diverso da un qualunque bacio, a parte
che la barba di Sirius gli faceva il solletico tanto che ad un certo punto
scoppiò a ridere. Sirius non se la prese per una reazione così fuori luogo, e
rise con lui, sciogliendosi dall'abbraccio e scompigliando con affetto i capelli
già arruffati di James.
-Allora?- gli chiese ancora ridendo.
-Allora la tua barba pizzica.-
Sirius gli fece una linguaccia. -E tu sai di sangue.- gli rispose, mentre si
avviavano verso l'uscita della Stamberga.
-E' colpa tua, razza di scemo.-
-Be', devo dire di aver fatto un buon lavoro. Quel labbro rotto ti da un
aspetto da criminale niente male.-
-Oh, piantala, specie di scimmia!- rise James, spintonandolo leggermente,
felice dentro di sè di quella ritrovata complicità tra di loro.
-Questa te la passo solo perchè è il tuo compleanno, altrimenti ti avrei
fatto un occhio nero intonato al labbro!-
Continuarono a scherzare fino al dormitorio. Ebbero anche una discreta
fortuna a non essere beccati da qualche Prefetto nonostante non avessero con
loro nè la Mappa nè il Mantello. Le loro risate si spensero solo sulla porta,
per non disturbare gli amici che dormivano. Dalla stanza si udiva il russare di
Peter e il rumore del respiro tranquillo di Remus. Sulla porta Sirius si fermò
un attimo, e mise una mano sulla spalla di James, in un gesto amichevole che non
si scambiavano ormai dal mesi.
-Buon compleanno, Ramoso.- sussurrò prima di dirigersi verso il suo letto.
James sorrise, nel buio, e quella notte dormì davvero bene.
In questo momento sto fischiettando con aria indifferente... Passeggio per la
stanza cercando di dare l'impressione di non aver fatto niente di male... Mi
giro solo un istante per fare l'occhiolino a Chu, che faceva il tifo per questa
scena... Insomma, cerco di dare l'impressione di non essere io quella che ha
fatto baciare Sirius e James. Non mi riesce molto bene, vero?
Oh, be'. Immagino che se sono ancora viva dopo la scena tra James e Remus,
sopravviverò anche a questa... A proposito, il mio Tranello del Diavolo saluta
tanto il suo anonimo mittente, e credo che lo farebbe anche quel dolcissimo
Schiopodo Sparacoda se solo capissi dove ha la bocca.
Dicevamo? Ah, già, Sirius e James. Dai, non sono carini in fondo? Mille dubbi
e mille paranoie, ma si vogliono bene! Ecco qua, con questo capitolo si conclude
la lunghissima giornata di San Valentino. Adesso lasciamo riposare tutti i
Malandrini, che ne hanno bisogno, e prepariamoci a vederli domani sera...
Vorrei aggiungere che da qui in poi è tutta discesa... Ma direi una bugia.
Non è ancora finita questa storia. E se ormai la crisi di James volge al
termine, ne sta per cominciare un'altra... Alla prossima puntata, quindi!
Noesis2: Ciao! Piacere di conoscerti! Grazie per quello che hai detto
della storia, sono contenta che la consideri dolce, e soprattutto che ti sia
piaciuto lo sdoppiamento di Remus, che è una delle parti su cui ero più in
dubbio. Grazie del commento e un bacione!
DarkElectra: Davvero un record! XD Mi fa molto piacere. Sono contenta
che lo scorso capitolo ti abbia fatto rivalutare Remus, in fondo penso che
avesse un buon motivo per essere sconvolto... Povero caro, la sindrome di Gollum
non deve essere facile da sopportare... Uh, la Luna Piena? Arriverà molto a
breve! In confidenza, vi combinerò qualcosa, ma credo che non sia esattamente
quello che stai pensando. Mi saprai dire! Sirius (cucciolottino peloso tuo, se
preferisci, XD) aveva buone ragioni per andarsene, eh? Sono contenta che ti
siano piaciute! Bene bene, cosa leggono le mie pupille... "sono pucciosi
insieme"? Sono molto molto lieta di averti traviato, dunque! XD A parte tutto,
Remus stava passando un brutto quarto d'ora, Sirius doveva coccolarlo un po' per
farlo star meglio... sono molto contenta che tu abbia apprezzato. Ehm... sì,
dunque... parlavi di fare la pace con James? Be', pare che questa parte sia
riuscita... anche un filino troppo. Sconvolta? Mi ucciderai? Sappi però che ho
più o meno finito di bistrattare James, se ti può consolare... Passiamo oltre,
chissà perchè questo argomento mi sta un filino agitando. XD I film mentali...
sono grande cosa! Soprattutto quando dimostrano chiaramente che qualcuno sta
cominciando ad apprezzare lo slash! XD Sono molto fiera di te. Ah, i tuoi
preferiti... Ho visto la fic, non ho ancora avuto tempo di leggerla, ma prima o
poi lo farò. (Zitta stupida anima slasher! Ti ho detto mille volte che non
possiamo leggere solo yaoi! Ehm, scusa, attacco della sindrome di Gollum tra me
e la mia anima slasher, a volte capita! XDDD) Davvero, è questione di tempo,
ultimamente ne ho sempre meno... Bene, grazie mille del commento e del fatto che
non mi ucciderai... (e che non mi chiamerai più Bellatrix... Vero???) Un bacione
grande!
Mentina: Ciao! Benvenuta, benvenuta! Che onore, essere beccata tra le
prime fanfic! Mi fa molto piacere che la storia ti piaccia! Gli aggiornamenti
non sono proprio quotidiani, ma tentano disperatamente di essere settimanali,
spero che vada bene! Ah, i guai infiniti dei Malandrini... sì, diciamo che in
futuro ci sono ancora alcuni problemini in attesa, ma direi che il più è fatto,
almeno di sicuro per James, visto che con questo capitolo concludo ufficialmente
il tiro al bersaglio! XD Però come vedi almeno Sirius e James si sono
chiariti... Grazie mille per il commento, spero di risentirti presto! Un bacione.
Agartha: Ciao carissima! Sono contenta che ti sia piaciuto il regalino
che ho fatto al povero Remus, questa doppia coscienza... E' vero quello che hai
detto, per fortuna (di Sirius, soprattutto) Remus in un momento di rabbia ha
perso il controllo solo parzialmente, il lupo si è manifestato solo con i
pensieri, e non con le azioni. E il lupo si è fatto calmare da Sirius, e sono
d'accordo, questo implica che abbia accettato qualcosa che lo stesso Remus non
ha ancora forse neanche del tutto capito. Mi piace molto la definizione che hai
dato del rapporto tra Remus e Sirius in questa fase, "amicizia sfumata". Sì, è
così, i contorni della loro amicizia si stanno facendo più impalpabili per
lasciare il posto ad altro. Ne è la prova non solo il bacio, ma anche la
reazione del lupo. Che se all'inizio non capendo non vuole che Sirius si
intrometta tra lui e Remus, poi sorprendentemente spinge Remus verso di lui, o
almeno ci prova... Ma Remus darà ascolto al lupo? La storia di Sirius... sono
contenta di averti piacevolmente sorpreso! Concordo, i veri mostri sono i Black,
rispetto a loro non solo Remus è assolutamente buono, ma secondo me anche il
lupo, che in fondo segue solo un istinto, è meno malvagio, perchè non ha
coscienza delle proprie azioni. E sì, hai ragione, l'astio di Sirius nei
confronti di Kreacher ho immaginato che derivasse dal confronto con questa altra
elfa, che Sirius amava come una madre, e di cui a Kreacher, che era suo figlio,
importava così poco da idolatrare chi l'ha uccisa. Infine, che ne dici di come
James e Sirius si sono chiariti? Pensi che si siano chiariti "un po' troppo"?
Sono sadica (potrei prenderlo come una sfida... XD)? Eh eh... (il ghigno si
allarga...) Che conseguenze pensi che avrà questo bacio? E infine, l'ultima
domanda, la più facile a cui rispondere: ho steso la scaletta definitiva
(spero!!!) e i capitoli dovrebbero essere 43. Non manca poi così tanto alla
fine! Grazie mille per il commento e per i complimenti, un bacione grande!
Mistica: Ciao, piacere di conoscerti. Intanto ti tranquillizzo, nella
mia mente Remus non somiglia a Gollum neanche da lontano! XD Sono contenta che
la storia ti diverta! Spero di aver postato abbastanza presto. Grazie e un
bacione.
Chu: Chu, la mia sorellina! Eccomi, ce l'ho fatta! Figurati per il
capitolo scorso, io di quanti sono in debito? Troppi! Innanzitutto: VISTO??? Il
bacio, il bacio! Quando avevi chiesto qualche capitolo fa ho fatto la vaga, ma
era in programma dall'inizio questa scena, spero che tu abbia gradito! Sono
oltremodo fiera di farti piacere i capitoli "peterosi", anche se so che papà e
mamma e zio James sono molto più interessanti (e anche più belli. Ti immagini se
ci adottava Peter? Orrore!!!). No sorellina, non abbandonarmi, non lasciarmi
sola con papà-Goll... ehm, papà-Remus! (Un po' fa paura anche a me...) E' stato
più o meno solo un caso, e poi se ci pensi, pare che la sua seconda personalità
sia molto più sveglia! (Uh... perchè adesso papà mi guarda impugnando minaccioso
il mestolo mentre mamma alle sue spalle cerca di non farsi vedere mentre
applaude?XD) Dicevamo? ah, sì, il rapporto tra Remus e il lupo. Sai, prima di
cominciare a scrivere questa storia anche io ho letto molte fanfic inglesi,
penso che il nostro pensiero possa essersi formato alla stessa scuola... Sono
molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto e che tu l'abbia trovato ben
bilanciato, davvero! E' un gran bel complimento. Passata l'agitazione? Paura dei
guai futuri? (ghigno...) Comunque per ora pare che zio e mamma si siano
chiariti, il che è già un bel passo avanti! Grazie per i complimenti, sorellina,
e un bacione grande!
Kaya: Ciao, benvenuta! (Io adoro i funghi, quindi no problem! ^__-) Mi
fa piacere conoscerti! Ma prego, anzi, grazie a te per il bellissima, mi hai
fatto arrossire le orecchie! Eh, sì, povero Remus, credo che avere una voce che
gli suggerisce di trucidare James nella testa possa essere un valido motivo per
piangere, no? XD Sono contenta che tu l'abbia trovato addirittura "una genialata"!
(^///^ Sempre più rossa...) Sirius non poteva fare a meno di tranquillizzare
Remus, prima di tutto perchè non lo può vedere triste, e poi perchè (a dirla
tutta) anche lui sentiva da tempo il bisogno di raccontare quella storia a
Remus. Cosa succederà tra loro... ancora parecchie cosucce, penso, prima che
tutto sia chiarito. Sul loro rapporto, Sirius ha capito e ce lo confermerà a
breve, Remus... sta elaborando. Deve ancora dare un nome, per ora è parecchio
confuso! Ma arriverà presto ad una conlusione. ^__- Che ne dici, Sirius e James
si sono chiariti bene? Come la vedi? Grazie mille dei complimenti e un bacione!
Joy: Oh, Joy, mi stai facendo diventare di tutti i colori, sai?
L'interpretazione del dualismo di Remus (sono contenta che non sia sembrata
scontata!), in realtà però, non è nuova. O meglio, non è nuova se qualcuno è
pazzoide come me e si è letto decine di fanfic in inglese (senza aver mai
studiato l'inglese, per altro, ma sorvoliamo), dove questo tema è trattato molto
più spesso che nel fandom italiano. Questa è solo la mia interpretazione. Sono
contenta che ti siano piaciuti i "toni istintivi e animali" dell'inizio del
capitolo, servivano proprio per fare contrasto con l'umanità di Remus (a
dispetto di quello che lui pensa di se stesso), quindi sono molto contenta che
tu abbia colto, come sempre! Mi è piaciuto moltissimo il tuo ragionamento sul
lupo. Il lupo è solo l'istinto, non si complica la vita. Sirius lo disturba?
Vuole annientarlo. Sirius gli fa bene? Lo vuole. E' solo la volontà di Remus a
frenare questi istinti. E ad un certo punto, il lupo riconosce Sirius, come il
suo compagno di branco. Da qui, quello che il lupo pensa diventa abbastanza
palese. Dici che Sirius riesce a influenzare il lupo? Sì, io penso che sia così.
Come Felpato fa nelle notti di luna piena, del resto. Questa cosa secondo me è
importante nel rapporto tra Remus e Sirius, anche perchè implica una grande
fiducia. E hai colto nel segno, era necessario che forse prima ancora di Remus,
fosse il lupo ad accettare Sirius, proprio perchè temo che Remus non avrebbe mai
potuto considerare di avere un compagno che per qualche motivo al lupo non vada
bene; credo che sarebbe se non altro molto pericoloso. Sulla questione del punto
in comune tra Remus e il lupo... se ne parlerà in uno dei prossimi capitoli,
quindi come al solito hai capito in pieno! E tu e Silente avete ragione: sono le
nostre scelte a fare di noi quello che siamo, che si tratti di essere
Griffondoro, o di essere dei mostri. Remus non è un mostro, perchè lotta contro
quello che è in fondo solo un istinto. Il lupo, a suo modo, nemmeno è realmente
un mostro, perchè non è nella sua natura la coscienza del bene o del male. I
Black, invece, scelgono il male consapevolmente, e questo fa di loro dei mostri.
Infine, dopo questa riflessione che mi hai fatto fare, ti ringrazio tantissimo
per ogni singola parola della tua recensione, perchè mi hai emozionato. Io spero
davvero di non deludere tutte le cose meravigliose che hai detto. Grazie, Joy.
Un bacione grande e un abbraccio.
Serpedoro: Allora, partiamo dalle facezie: 1) Meno male che ho dato
una controllata prima di postare, e 2) Cosa ci fai sveglia alle 7,30 di domenica
mattina? Senza di me vai a letto presto la sera oppure (mi pare più probabile)
sei andata a dormire dopo, aiutata dell'immancabile RB (Che non è Regulus
Black...)? Spero di avere presto una risposta a questi dubbi esistenziali! In ogni caso
CIAO!!! Mi sei mancata, sai? Adesso faccio la brava e di buona lena tiro fuori
la mia anima lavoratrice e cerco di darti una risposta coerente, capitolo per
capitolo. Vediamo... Sul capitolo 3: ^///^ (E' una faccina meno bella, ma
immagino tu sappia a quale mi riferisco usandola... Approfitto che non mi puoi
fare gli occhi cattivi...) Remus sbronzo è una delle cose che mi hanno divertito
di più in questa storia. Perchè il tuo lupetto, a differenza di altri Malandrini
a caso, ha sempre il cervello ben collegato alla bocca, se mi passi
l'espressione, mentre da sbronzo... perde i filtri con risultati che sono stati
spassosissimi da scrivere. Sirius e il suo tempismo... non so perchè, ma ho
sempre in mente qualche immagine tenera di Sirius, e istintivamente quando l'ho
immaginato dormire, ho pensato che lo facesse come un bambino. E lo immagino
anche insicuro esattamente in proporzione a quanto si dimostra spaccone. (Pensi
che sia amore? XD) Sul rapporto tra Remus e Sirius, ti dirò, non penso che amore
e romanticismo escludano necessariamente una bella amicizia. Per me loro sono
Amici, prima di tutto, e quello che in questa storia succederà si aggiungerà a
quell'amicizia preesistente, ne cambierà la forma, ma non ne intaccherà le basi.
Sulla fine del tuo commento... ^///^ di nuovo. Sul capitolo 27: Ogni
tanto un po' di vita reale ci vuole però! ^__- Ma ciao a te! ^///^ Veniamo a
James. Allora, ti sta ancora facendo venire l'esaurimento nervoso? Oppure questo
capitolo si è un po' risollevato? Dunque, l'ascia in realtà mi serviva a
tagliarmi le unghie, tranquilla, dal momento che quando ragionavo su come
descrivere James in questa fase "critica" ho preso un po' di ispirazione dal suo
figliolo. Certo, per James è solo un periodaccio... ma sì, ha qualcosa di Harry
in questa fase. Finito, però! XD Oddio, pensi davvero che Sirius avrebbe potuto
impagliare James come un trofeo di caccia? Dai, non sarebbe mai arrivato a
tanto! (IO ci ho fatto un pensierino, ma io sono io...) Del resto se essere poco
svegli fosse un crimine, Azkaban diventerebbe più frequentata di un villaggio
turistico in questa fanfic! Lily... Tornerà tra un po' con il suo buon senso, ma
non lo eserciterà su James... vedrai. Manca qualche capitolo ancora. Sul buon
senso di Sirius invece c'è poco da pronunciarsi, è come sparare sulla croce
rossa... E il buon senso di Remus prima o poi riemergerà dal bicchiere. Uh...
dici che dovrei fornire delle risposte? Davvero? (Faccia vaga... aspetta un
momento, abbiamo una faccina che fa la vaga?) Rispondo alle risposte alle
risposte delle risposte sulle risposte delle risposte: Vada per il S,s! F.C.
e per il ReF F.C. allora! Sul capitolo 28: Siamo bislacche in due, ma lo
sai che mi sto addirittura affezionando a Peter a furia di scriverlo? Come
questo sia possibile lo ignoro. Certo, dubito che arriverò a riuscire a dargli
una vita sessuale come mi è stato chiesto, ma questo ragazzo mi sta riservando
parecchie sorprese... Il pipistrello malefico lo accetto con piacere, lo metterò
nella bacheca insieme agli altri premi ricevuti (e alle minacce di morte, dopo
questo capitolo, temo...) quali "la faccia rossa d'oro" e "il premio speciale
del tiratardi al computer di notte" (secondo posto, il primo è il tuo per la
famosa notte delle RB!). Accartocciarti su te stessa deve fare male! XD Ma mai
quanto male faranno a James le sue piccole disattenzioni innocenti e la sua
mancanza di tatto. Splendida l'immagine della campana, mi hai commosso, lo sai?
Silente invece comunica che per quella volta sta ancora ridendo. Le peculiarità
degli animagi sono venute fuori un po' per caso, ma sono molto molto contenta
che ti siano piaciute! E ammettilo, la battutaccia di Sirius ci stava! Ah,
Minerva! Io la amo troppo come personaggio, ha una classe che me la gioco con
tutti! Sono contenta che un po' sia venuta fuori. Ehm... mi rendo conto di cosa
ho fatto, penso, consolati, sono sconvolta anch'io di me stessa... Sul
capitolo 29: Uh, brutta scelta di parole, eh? Sorry... un po' evocava,
però... Cambiamo argomento, non mi piace quel luccichio nei tuoi occhi... Sono
molto contenta che ti sia piaciuto il lupo in quel capitolo nonostante non sia
il tuo genere! Le faccine le sto vedendo nella mia mente, e non posso fare a
meno di replicare ^///^... (Metto il pipistrellino vicino a quello di prima,
allora...) Ah, la famiglia Black è sempre una cosa stimolante da scrivere, sono
contenta che ti piaccia! Il mio Sirius... sarà un coglione (francesismo) per
tantissime cose, ma per me è fondamentalmente buono, e non riesco a pensarla
diversamente. E quando vuole bene, vuole bene davvero (in qualunque forma si
manifesti questo bene). La carrellata finale di faccine (^/////^) per me è
chiarissima, quindi se qualcuno dubita della tua sanità mentale, mandali pure da
me! E infine, che dici, James si è sme... compromesso troppo? Fammi sapere!
In conclusione: Sono riuscita ad arrivare alla fine senza che la risposta
fosse più lunga del capitolo intero? Per ora pare di sì, non garantisco per il
futuro. La cosa più importante, ora: GRAZIE della presenza, di avermi sommersa
di commenti, dei complimenti spropositati e semplicemente di esserci. Un bacione
e un abbraccio grandissimi.
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Capitolo 31 *** Au Claire de la Lune ***
Au Claire de la Lune
Au Claire de la Lune
15 Febbraio 1977
Tramonto.
Nascosto dietro una pagina del libro di Trasfigurazione, Sirius guardò Remus
che usciva dal dormitorio. Come tutte le volte si era vestito con i suoi abiti
peggiori, nel caso qualcosa andasse storto e i vestiti ne risentissero. Come
sempre aveva riposto con cura la bacchetta nel cassetto del comodino, e come al
solito aveva rivolto a tutti i Malandrini un sorriso mesto prima di salutarli
con la mano, e di uscire chiudendo la porta con cura alle sue spalle.
Non permetteva mai agli altri di accompagnarlo in infermeria prima della
Luna. Non l'aveva mai fatto, e Sirius sapeva già che non sarebbe cambiato niente
quella sera. Anche se una parte di lui aveva sperato per una volta di
poter fare un'eccezione a quella regola non scritta, ma immutabile. Non aveva
avuto per tutto il giorno il tempo di parlare con lui a tu per tu, e dopo la
crisi della sera prima... Non aveva mai sentito Remus così vicino, e in qualche
strano modo la sua mente aveva fatto di quella notte un punto di svolta, come se
le cose dovessero improvvisamente cambiare, diventare più profonde forse.
Silenziosamente rise di se stesso. In fondo, era sempre stato un illuso. O,
comunque, se anche in quel momento vedeva qualcosa che non c'era, non era certo
la prima volta. Tutto era rimasto come sempre. Era solo un'altra Luna piena.
Sirius si guardò brevemente intorno, e, nonostante il chiasso di James e
Peter che giocavano a Sparachioppo nel centro della stanza, il dormitorio non
gli era mai sembrato così vuoto.
-------------------------
Mezz'ora prima che sorga la luna.
Codaliscia si agitava nella sua mano, e Sirius si chiedeva perchè diavolo
Peter non fosse in grado di starsene un po' fermo. Ma non era un vero fastidio.
Erano quasi arrivati al Platano, e alzando la testa Sirius avrebbe visto
chiaramente i rami agitarsi minacciosi nel vento freddo di febbraio. Ma, si
disse, se avesse alzato la testa qualcuno avrebbe potuto vedere le caviglie e i
piedi suoi e di James aggirarsi da soli per il parco, e questo avrebbe creato
abbastanza problemi. Il mantello diventava di mese in mese troppo corto per
ospitare due di loro in una volta. Già da Novembre erano stati costretti a
compiere il tragitto che li separava da Remus con Peter in forma animale nella
mano di uno dei due, per sfruttare al massimo il poco spazio sotto il mantello.
Al suo fianco, James procedeva tranquillo, il passo svelto e regolare, il
respiro solo un po' più veloce del solito. Sirius sapeva che anche nelle sue
vene l'adrenalina cominciava a scorrere, facendolo sussultare quando una folata
di vento produceva uno strano rumore e accelerando i movimenti nervosi. Era il
momento migliore della nottata in un certo modo. Quando ancora non avevano visto
la sofferenza piegare la schiena di Remus. Quando ancora c'erano tutte le
prospettive di una notte di caccia e di corsa, e di giochi folli. Prima di
rendersi conto che quell'avventura eccitante era la realtà, dura e immutabile,
del loro amico. Prima della consapevolezza.
Sirius non sapeva da dove gli venivano quei pensieri tristi, ma sospettava
che avessero a che fare con il momento in cui, la sera prima, aveva per qualche
istante condiviso l'orrore che Remus provava per quello che era. Sirius aveva
capito una cosa, durante quella conversazione destinata a trasformarsi un suo
monologo. Il lupo era una parte di Remus, non qualcosa che
avveniva con la luna piena. E Remus lo odiava. E ne aveva paura, forse, anzi,
sicuramente lo temeva proprio perchè era dentro di lui.
In questo, davvero, non sapeva come aiutare il suo amico- definizione
imprecisa ormai amico, ma al momento, l'unica di cui disponeva. Non ne era
capace, lui fra tutti, perchè non capiva davvero. Non capiva la paura, perchè
Remus era Remus, e non era mai stato Remus senza il lupo per lui, ma non aveva
mai fatto del male a nessuno e non l'avrebbe fatto per tutti i galeoni del
mondo. Non capiva l'odio, perchè correre a perdifiato per i boschi e ululare e
rotolarsi tra le foglie come cuccioli era qualcosa che amava e che divideva con
il lupo, il suo compagno di giochi. Non capiva neppure il dolore.
Sirius non capiva, e forse non poteva aiutare. Ma entrò nel tunnel e posò a
terra Codaliscia, poi si trasformò in Felpato e corse fino alla Stamberga, per
arrivare prima degli altri e scoprire se per caso Remus aveva bisogno di lui.
-------------------------
Sorgere della luna.
La cosa peggiore era il rumore, probabilmente. Felpato, che ancora conservava
molta della mente di Sirius per non cedere all'istinto e precipitarsi a
confortare Remus, sentiva ancora più forte ogni gemito e ogni scricchiolio,
persino il suono sottile e angosciante della pelle che si tendeva sui muscoli
sconvolti dai crampi. Ma la trasformazione era sempre così, e Sirius non poteva
permettersi di guardarla in forma umana, perchè se c'era qualcosa che aveva
imparato, era che quel momento di angoscia poteva durare venti minuti oppure,
spaventosamente, pochi istanti, e non c'era modo di prevedere quando il lupo
avrebbe fatto la sua comparsa. Alle volte il pensiero di confortare il suo amico
sembrava valere la pena di sacrificare un arto (sembrava che fosse un'attività
che a Kettleburn non dava poi così fastidio), ma Remus non se lo sarebbe mai,
mai perdonato.
Quindi Felpato aspettava, paziente, con Ramoso alle sue spalle che guardava
solenne lo strazio davanti a loro. Codaliscia annusava l'aria con il suo naso da
topo, tremando leggermente.
Uno scricchiolio più forte. Spero che sia il pavimento. Ma non ci
credeva davvero. Teneva gli occhi inchiodati a quelli dell'amico, per non vedere
le costole che si sollevavano, e ancora nelle pupille c'era, offuscata, la
volontà di Remus.
Quanto deve durare, ancora? Resisti, Rem, tieni duro. E' quasi finita.
Sono qui. Vorrei aiutarti e non posso, ma sono qui.
Si girò solo un istante, breve, a interrogare con lo sguardo Ramoso, che lo
fissò di rimando e agitò le corna imponenti in un gesto di consapevolezza.
Ci siamo.
Quando si girò di nuovo i suoi occhi per un attimo incrociarono quelli del
lupo. Poi, come si conveniva, Felpato abbassò lo sguardo e ringhiò piano la sua
sottomissione alla creatura maestosa che aveva davanti. Ramoso alle sue spalle
aveva abbassato il capo in un gesto regale di attesa. Il tempo era quasi fermo,
mentre i tre Animagi aspettavano che Lunastorta li riconoscesse.
Il lupo si avvicinò a Felpato, annusando il suo odore familiare, e quando il
grosso cane non si sottrasse al suo morso finto e giocoso sulla gola scoperta,
come decine di volte prima, qualcosa nell'aria sembrò impercettibilmente
distendersi. Lunastorta ululò, e Felpato con lui. Ramoso strisciava gli zoccoli
sul pavimento polveroso, in attesa, e persino Codaliscia lasciò uscire uno
squittio sollevato dalla piccola bocca.
Sirius ritrasse da qualche parte dentro di lui la sua consapevolezza,
lasciando il posto all'istinto, e la notte cominciò.
-------------------------
Luna Piena.
Correre nella Foresta. Correre fino a sentire i polmoni scoppiare, e la
sete, e la terra sotto le zampe come un unico tappeto irregolare.
Odori intensi, sconosciuti e familiari. Piccole prede spaventate e
Centauri da cui guardarsi, e strani fiori e erba e il lupo. L'odore del lupo che
è più forte degli altri, che la pioggia sottile non cancella e non cambia, che è
odore di branco.
Ramoso da qualche parte bramisce e le orecchie del lupo si tendono mentre
Felpato sente un ringhio sordo che deve imitare. Ma è solo un ramo, basso e
fastidioso, e l'assenza del pericolo che poteva esserci li trascina in una lotta
giocosa.
Zampe e musi che si scontrano, pelo nero e argenteo che si mescola e
foglie tutto intorno. Codaliscia li sta guardando con occhietti acquosi,
incapace di condividere quel piacere semplice della lotta e del gioco.
La zampa sulla spalla non gli fa male, il morso sulla nuca è leggero e non
scalfisce la pelle e la terra è morbida.
Ramoso è solenne ma i suoi occhi da cervo sono abbastanza umani da ridere
quasi.
Due cuccioli che si rotolano sull'erba, spaventando la quiete notturna
della Foresta. Gioco e istinto e caccia e lotta: questo è il lupo. Felpato gioca
col lupo, corre col lupo, caccia col lupo e lotta col lupo. E' una notte
tranquilla. Felpato ama il lupo.
Sirius da qualche parte si tende ma l'istinto è più forte e torna a
rotolarsi e lasciarsi inseguire e farsi mordere la coda, fino a quando il lupo
decide che deve ringraziare ancora la Luna per quella notte e il loro ululato si
leva verso il cielo, e forse la Luna può sentirli.
Ramoso e Codaliscia non sono tutto questo, non possono fare questo, ma
tornano del branco quando ricominciano a correre.
Vale la pena di soffrire per notti come queste?
-------------------------
Alba.
La notte era finita. Un'alba lattiginosa rischiarava il cielo e la terra, a
pochi passi dalla Stamberga Strillante. La Foresta emetteva ancora i rumori
della notte, ma alcuni uccelli diurni incominciarono il loro canto mattutino per
salutare il sole, mentre l'aria se possibile diventava ancora più fredda e
l'ombra bianca della luna scompariva nel cielo.
Remus era a terra, nudo e scosso da brividi che dovevano essere ugualmente di
dolore, sollievo e freddo. Sirius si chiese perchè la trasformazione la mattina
fosse sempre più facile, più rapida, quel tanto che bastava a fargli dimenticare
per un mese di quanto dolore ci fosse in quella della notte.
Felpato scomparve e Sirius non badò a spolverarsi le ginocchia, ma si rialzò
e corse al fianco del suo amico, di Remus, come ogni volta, prima ancora che
Ramoso fosse tornato James o Peter fosse emerso dall'erba alta dove Codaliscia
scompariva.
Remus non era in condizioni malvagie, niente graffi profondi nè costole
rotte, ma aveva un brutto livido violaceo su un fianco. Sono stato io? si
chiese Sirius, sentendosi in colpa mentre distrattamente passava il pollice sul
piccolo pezzo di pelle bluastra. Remus sussultò leggermente.
-Scusa.- disse Sirius, ritraendo la mano e sentendosi infinitamente stupido.
Alzò gli occhi e incrociò lo sguardo di Remus, che incurante del piccolo
dolore gli sorrideva come a dirgli che non ce l'aveva con lui.
Remus tremava appena nell'aria gelida di Febbraio, ancora steso a terra, ma i
suoi occhi stanchi e cerchiati erano sorridenti e calmi, di quella calma
speciale che aveva sempre dopo che le emozioni del plenilunio avevano rilasciato
il loro controllo sul corpo stanco. Le sue labbra ancora curvate nel sorriso
erano pallide per il freddo.
Sirius si alzò e con un gesto fluido si tolse il mantello per poi
avvolgerglielo attorno, inginocchiandosi per aiutarlo a sollevarsi leggermente e
per coprirlo meglio, ben attento a non fare di nuovo l'errore di fargli male.
-Ecco qua. Va meglio?- chiese, sentendosi sciocco per quella domanda banale,
ma ancora Remus gli sorrise sussurrando un roco sì e aggrappandosi leggermente
al suo braccio per tentare di mettersi seduto. Sirius lo sostenne pensando a
quanto il suo amico era magro e leggero.
-Se ci sbrighiamo a tornare a scuola riusciremo a dormire un paio d'ore prima
di Incantesimi- disse Peter dietro di loro, e la sua voce risuonò per un attimo
fastidiosa alle orecchie di Sirius- un pensiero ingiusto- per come si
intrometteva in quell'istante strano di intimità tra di loro.
-Ho bisogno di un minuto, ancora.- rispose Remus a fatica, la voce che doveva
riabituarsi ad essere usata dopo una notte di ululati.
Sirius si girò a metà, senza lasciare Remus. Dietro la sua spalla destra vide
Peter in attesa e James che si spolverava i pantaloni dal terriccio umido che vi
era rimasto attaccato.
-Andate voi,- disse con voce sicura, -resto io. Se tardo dite a Vitious che
ho mangiato troppa torta di zucca a cena e mi è venuto mal di pancia.-
Dietro di lui James rise brevemente.
-Meno male che Vitious è troppo buono per mettere in discussione le tue
stupide scuse.- disse, mentre con Peter si avviava verso la Stamberga con un
passo rapido ma indeciso che tradiva la sua stanchezza.
-Metti del ghiaccio su quel labbro, Potter, è una cosa orribile. Vitious
potrebbe pensare che il mal di pancia sia una balla per coprire il fatto che mi
hai picchiato a sangue.- gli urlò dietro, e la risata del suo amico echeggiò
brevemente nell'aria fredda prima di sparire.
-Grazie.- gli sussurrò Remus, ancora appoggiato a lui e ancora tremante per
il freddo inclemente.
-Meglio che non ti sforzi di parlare adesso, Remus, peggiorerai il mal di
gola.- gli disse Sirius, e non riuscì a trattenersi da scompigliargli
affettuosamente i capelli, nascondendo dietro a quel gesto una carezza.
Piano, con delicatezza, lo aiutò ad alzarsi, aspettando che fosse stabile
sulle gambe. Poi gli passò un braccio attorno alla vita e si mise il suo sulle
spalle, per aiutarlo a sostenersi e insieme per scaldarlo un pochino. Guidò i
suoi passi esitanti per la stanchezza e il dolore residuo fino alla Stamberga,
sostenendolo e stupendosi di quanto fosse leggero, e sentendosi quasi in colpa
quando realizzò che aiutarlo in quel modo gli piaceva davvero tantissimo.
Quello che provava, mentre lo portava praticamente di peso per le scale e lo
aiutava a vestirsi senza fargli male, non aveva da tempo più nulla a che fare
con le sperimentazioni adolescenziali e la trasgressione.
Aveva a che fare con l'odore di quella mattina, o con le ossa sporgenti che a
volte si appoggiavano brevemente contro la sua pelle mentre percorrevano la
strada inversa, giù dalle scale verso la botola, praticamente abbracciati.
Aveva a che fare con il suo peso leggero e la volontà caparbia che brillava
nei suoi occhi quando rifiutò di farsi sollevare per percorrere il cunicolo
dal pavimento sconnesso o per salire le scale della torre.
Aveva a che fare con il calore del corpo di Remus mentre aprivano la porta
del dormitorio ed entravano in quel rifugio sicuro, pieno del rumore del respiro
dei loro amici che dormivano.
Aveva a che fare con l'odore di sonno che emanava mentre Sirius lo stendeva
nel proprio letto, avvolgendolo nelle coperte senza che lui si lamentasse, e si
stendeva vicino a lui accarezzandogli lentamente i capelli sudati mentre si
addormentava, come se fosse la cosa più naturale del mondo quell'emozione che si
annidava nel suo stomaco.
Aveva a che fare con il fatto che quella notte Sirius non dormì neppure quel
poco che avrebbe potuto. Rimase sveglio, impegnato in quelle leggere carezze di
cui non era neppure del tutto consapevole, a pensare e a guardare Remus che
dormiva profondamente, fiducioso e rilassato, nel suo letto. A sentire la sua
presenza vicina, il suo profumo e il suo abbandono, come qualcosa di
meraviglioso per cui non era difficile rinunciare al sonno.
Aveva a che fare col fatto che Felpato amava il lupo e che, a quanto pareva
ormai innegabile ed evidente, anche Sirius amava Remus.
O__O (Espressione di stupore.) L'ho fatto. Non credevo che ci sarei mai, mai
riuscita, ma ho finalmente usato quella parolina. Non l'avevo mai usata, non
pensavo neanche che l'avrei mai fatto, sinceramente non mi sembrava neppure una
parola adatta a me, in qualche modo. Ma del resto questo è un capitolo di
Sirius, cosa mi aspettavo? Quello fa sempre quel che gli pare. Come di che
parolina sto parlando? L'abbiamo chiamata cotta, sbandata, attrazione alle
volte... adesso ha tutto un altro nome. Non me lo aspettavo da me, davvero, ma
non mi dispiace. Amore. Wow.
Scusate, sono un attimo sbalestrata... cosa dovevo dire... appunti...
Ah, già, il titolo. Au Claire de la Lune (Al chiaro di luna) è una canzone
francese molto famosa, una ninnananna molto carina, ve la canticchierei ma sono
stonata e tanto non la sentireste... Au claire de la Lune, mon ami Pierrot,
prete moi ta plume pour écrire un mot... Diceva più o meno così.
Correggetemi se sbaglio. Ad ogni modo ci stava bene. Ecco, meglio se vi passo il
link:
http://ingeb.org/songs/auclaird.html . Se cliccate su "Melody" vi fa sentire
la musica.
Poi... che altro... Ecco, questo capitolo mi è uscito un po' molto dolce
rispetto alla norma. E' un livello di zucchero eccessivo? Tenendo conto di
quello che prova Sirius in questo momento non mi sembrava, ma ditemi se ho
esagerato. Sinceramente, ok?
...Amore... O__O
Mistica: Gracias! (Pessimo tentativo di spagnolo...) Eh, sì, era ora
che James si chiarisse le idee, non ne potevo più nemmeno io! Che ne dici di
Sirius e Remus in questo capitolo? Grazie mille per i complimenti, un bacione!
Noesis2: Promesso, è finita qui. Come vedi i pensieri di Sirius al
momento hanno tutta un'altra direzione! Mi fa piacere che tutto sommato non sia
suonato stonato quel bacio! Grazie del commento e un bacione!
Joy: Ciao Joy! Prima di tutto, non sai come mi faccia piacere che tu
apprezzi la promiscuità dei Malandrini, sia perchè temo che anche il mio PC non
reggerebbe un flusso troppo continuo di Avada Kedavra, sia perchè anche a me in
realtà piace l'idea, in fondo se non si divertono quando sono giovani!
Mentalmente deviata, dici? Be', allora penso che siamo almeno in due, anche se
voglio confidarti un segreto piccolo piccolo... temo che la promiscuità di
Sirius sia appena finita... Come mi sa che hai letto, il ragazzo mi è diventato
un po' molto serio in campo sentimentale, quindi temo che dovremo accontentarci
di questo. Davvero la tisana alla rosa canina ha effetti allucinogeni? Non mi
era mai capitato, anche se ne consumo quantità industriali... Ma se si sogna di
baciare Sirius, voglio la tua marca! XD Su Sirius, nello scorso capitolo... un
po' mi era venuto il dubbio che di averlo fatto troppo bravo per essere Sirius.
Del resto, però, se si fosse messo a fare l'idiota non ne saremmo venute fuori
più, quindi... Tu hai definito un gesto insolito il Bacio tra Sirius e James, e
su questo sono d'accordo. Il bacio tra di loro è un gesto di affetto, e in
realtà non ha assolutamente significati nascosti. Mi fa piacere che tu l'abbia
capito al volo! Sirius e James sono grandi amici, e ti dico la verità, adesso
che li ho fatti riconciliare mi sento molto più sollevata! Grazie mille del
commento e dei complimenti. Un bacione grande!
DarkElectra: Che bello, che bello, ho un nuovo cucciolo! Ma che
carino! Grazie di questo bellissimo regalo, anche se ti devo confessare che lui
e lo schiopodo non vanno molto d'accordo... L'altro giorno li ho lasciati soli
in cortile e... oh, be', dubito che la vicina ci tenesse davvero tanto al suo
garage. Però ieri il tuo cuccioletto mi ha portato a casa una statua davvero
molto carina, sembrava proprio una bambina vera, chissà dove l'ha trovata... Ok,
dicevamo? So che non ne vuoi parlare di Quel particolare, quindi resto sul vago
e faccio in fretta: se James non si fosse tolto la curiosità, sarebbe stato
molto più difficile per lui uscire dalla sua crisi. A volte l'idea di una cosa
ci sembra così... allettante, che per quanto non faccia per noi, dobbiamo
toglierci il dubbio. Ed è questo che Sirius ha capito, e nasce tutto da questo.
Non c'è altro. Curiosità ed amicizia, anche se espresse in modo un po' strano.
Ok? Più tranquilla? Non faccio scherzi, promesso. XD Sono davvero felice che il
capitolo ti sia piaciuto, particolare a parte, e ancor di più che tu l'abbia
trovato realistico! L'amicizia tra Sirius e James è una cosa che mi piace
tantissimo, sono davvero contenta se mi riesce bene di descriverla! Cosa
combinerò? Per cominciare, non so esattamente di cosa avessi paura riguardo alla
Luna piena, spero solo che non si sia avverata! Come vedi, l'avvenimento di oggi
è una questione più che altro di definizioni. Nei prossimi capitoli, che sono
12, non 18, succederà... be', diciamo che ci sarà ancora qualche ostacolo da
superare... No, non darò indizi. (Ghigno) Uh, ma sei sicura che i tuoi appunti
di Storia dell'arte stiano bene? Addirittura barriscono? XD Per quanto riguarda
la tua fic, la leggerò, è una questione di tempo, perchè ultimamente ne ho
pochissimo davvero, ma sono una brava ragazza e la sindrome di Gollum non mi
frenerà, promesso! Grazie del commento e del cucciolo! Ora scappo, devo andare a
riprendere lui e gli altri da mio fratello che mi ha fatto da Baby Sitter (in
effetti, non lo sento da un paio di giorni... dici che i miei piccoli l'hanno
stancato troppo?). Grazie e un bacione grande.
Trip: (O Mira82 che dir si voglia...) Grazie! Addirittura il
batticuore? Che bel complimento! ^///^ Un bacione!
Calliope89: Ma grazie! Ciao! Davvero l'hai letta in due giorni?
Complimenti per la pazienza! Spero di aver aggiornato, se non presto, almeno in
un tempo umano. ^__- Grazie mille dei complimenti! Un bacione.
Agartha: Ciao! Hai visto, come avevo promesso ho sistemato le cose tra
James e Sirius. La tua analisi del capitolo era come sempre davvero azzeccata,
soprattutto per quanto riguarda il bacio. Sono contenta che non ti abbia
scombussolato, infatti non era quello il suo scopo. (Mi par di capire che come
coppia alternativa vedi bene James e Remus, o sbaglio? XD) Mi piace che tu
l'abbia definito "fraterno", perchè nella mia intenzione esprime, anche se in
modo strano, sentimenti amichevoli e fraterni, come la complicità che c'è da
sempre tra Sirius e James. In ogni caso, non ha niente di malizioso o sensuale,
e mi fa piacere che tu abbia colto questo aspetto. (Il bacio tra Remus e James,
invece, così com'era, senza spiegazioni e dato all'improvviso, poteva avere
qualcosa di malizioso, e da qui la reazione di Remus.) Cosa ne pensa Sirius? Be',
dal momento che l'iniziativa è sua, credo che pensi quello che pensiamo noi. Al
momento mi pare che abbia altro per la testa, o mi sbaglio? Altro che comincia
per RE e finisce per MUS... XD Lo diranno a Remus? Remus si risentirà della loro
ritrovata amicizia? Mmmm... vediamo come posso rispondere... Le tue ipotesi non
si staccano tanto dalla verità, sai? Però c'è un altro elemento, casuale, che
interverrà a far danni (che è poi la famosa sfortuna di cui parlavo). Nel senso
che capiterà una cosa per caso che rimescolerà un po' le carte... (Nulla, anche
stavolta mi sa che ti ho solo incasinato le idee, vero?) Ti dirò, io James e
Sirius potrei anche vederli come amanti, anche se sono d'accordo sul fatto che a
lungo andare una relazione tra di loro non funzionerebbe affatto... E' la loro
amicizia l'importante. Anche se, non so, una follia giovanile non mi
dispiacerebbe! XD Su Remus, e su come usi il raziocinio estremo per reprimere il
lupo, sono perfettamente d'accordo! E l'amicizia sta inesorabilmente prendendo i
contorni di un altro sentimento, tra lui e Sirius, Remus stesso non è poi così
lontano! Per finire, i capitoli sono tutti progettati ormai molto in dettaglio,
devo scriverne ancora sette. Ho risposto a tutto? Spero... Grazie mille dei
complimenti e della recensione, un bacione grande!!!
Kaya: Ciao Kaya! Prima di tutto, arrossisco sempre per i complimenti,
è più forte di me! Sono davvero contenta che non ti abbia infastidito troppo il
bacio, hai capito benissimo da cosa è stato mosso. L'unico sentimento coinvolto
è l'amicizia. Mi ha fatto moltissimo piacere anche che avessi capito dove andavo
a parare dall'inizio del capitolo, speravo davvero che non arrivasse come un
fulmine a ciel sereno. Ti dirò, ho fatto prendere l'iniziativa a Sirius perchè
penso che in quel momento Sirius abbia capito esattamente cosa turbava James, e
quindi abbia agito come James avrebbe voluto. E così, curiosità e tutto, ora le
cose tra loro sono chiare, la pace è fatta, e questo mi solleva molto! Dunque...
cosa intendi con "un'altra svolta tra loro"? Il nome che Sirius dà al sentimento
in questo capitolo rientra nella definizione? Remus comunque ci renderà presto
partecipi delle sue riflessioni... Spero davvero di continuare a meritare i tuoi
complimenti! Grazie mille e un bacione!
Chu: (Papà dice che poi i coriandoli da terra li pulisci tu! XD) Che
entusiasmo! Contenta? Piaciuto? (Miki sorride con aria da cospirazione, mentre
papà non vede) Mamma e zio sono finalmente a posto, con mio sommo sollievo, per
altro! Si vogliono davvero tanto bene, quindi non poteva che andare tutto per il
meglio, nonostante l'iniziale incertezza, e zio James adesso che si è sfogato è
un po' più tranquillo di certo! Ma sì, la serenità è tornata. (James,
tranquillo? Ma quando mai? No, scherzo, non lo torturo più! XDD) Sono contenta
che sia stato un capitolo piacevole, davvero! (Lascia stare... sono rimasta
autoesiliata in camera per due giorni...) Oddio, se fossimo state adottate da
Peter credo che avrebbe fatto davvero una brutta fine! Ci è andata bene!
(Genitori nostri adorati!!!) Ok, piccolo aggiornamento personale. Papà cercava i
croccantini, che delusione.. Per altro Fred ti saluta, sono scappati a casa che
la Suocera era sul piede di guerra, pare... Appostamento inutile, speriamo bene
per la notte! XD Grazie mille dei complimenti, un bacione grande alla mia
sorellina!
Serpedoro: Allora, per dovere di cronaca sono le sei meno dieci,
quindi posterò in ritardo sull'orario previsto... -__-' Dunque dunque: Sul
capitolo 4: ^///////^. Niente facce cattive, qui. Colore improponibile!!!!!!
Ah, James... sì, è pazzo davvero. Non tanto perchè dubiti dell'amicizia (che
poi, dubitare... la vita, bastarda, ci si mette sempre nel mezzo in queste cose.
Purtroppo anche nelle amicizie più belle e vere!), ma soprattutto perchè ho
l'impressione che il tuo culto del sonno sia molto simile a quello di Sirius,
che ti ricordo (guardando avanti) gli fa un occhio nero per un risveglio brusco
e gli spacca un labbro con motivazioni, sulla carta, decisamente più valide,
quindi... (Ok, l'occhio nero non era del tutto intenzionale, ma comunque...) Oh,
sorry per il bolide a Remus! Povero lupetto tuo, c'è da dire che sono più che
convinta che Sirius l'abbia un po' mancato apposta! E poi dovevo bilanciare le
cose, James pazzoide e Sirius peggio, quindi era giustificato... Ehm, mi fanno
un po' paura i martelli e gli occhi assassini insieme, sai? Dicevamo? Ah, no,
alle volte davvero non se ne salva uno in effetti! Ma in fondo li amo così
schizzati! Remus... ma sì, deve sdrammatizzare un po', no? Sai che vederti
citare quella frase mi ha fatto tremare davvero? Good morning vietnam.... E'
qualche tempo che ho il dubbio... Ops... Ok, ti spiego. Ho appena controllato,
perchè mi era venuto il dubbio che tu potessi aver notato qualcosa che non
andava nel fatto che Remus citi quella frase. E avresti avuto ragione.
Confessione: non avevo controllato prima di scriverlo e... il film è dell'87...
Figura di bip delle mie, pare... Sorvoliamo, ti prego... Sul capitolo 30:
Stavolta ti aspettavo! ^__- Era ora, vero? Non ne potevo più io di James
schizzato, figurarsi voi! Intendiamoci, James paranoico era divertente, ma
questo somiglia molto di più alla mia idea del vero James... Dunque, per la
storia dell'apnea il copyright va alla mia prof di francese delle medie. E sono
davvero felice che ti sia piaciuto il dialogo tra James e Sirius! Archivio il
pipistrellino con gli altri, e passo sopra alla parola fedifraga... So che sai
che sono una Wolfstar fino all'osso! Peter a sficcanasare? Mmmm... no. Non ora,
per lo meno... ^__- Veniamo a noi: Immagino che avresti preferito Regulus
(ah, adesso si chiamano chiacchiere???), comunque sono contenta di avere
azzeccato i tuoi orari mattinieri! 3: Felice che ti piaccia! E sì, è
davvero amore... (Sai che faccina sto usando?) 27: Mmmm... la mia povera
ascia, accusata di usi impropri! Comunque, sappi che il mio animo pipistrelloso
non mi porterà mai a prestartela se ho il dubbio che la userai per appendere
Prongs in salotto... Il buon senso di Lily arriverà già nel prossimo capitolo.
Perdonami per aver dimenticato la faccina!!! E su questo argomento aggiungo solo
che per continuare a titolare così mi ci vorrebbe un carattere che scrivesse "rispo"
almeno... E che sono sempre a caccia di proseliti per il S,s! F. C. . 28:
Ehm... è stata Erine, ma sono sicura che l'abbia fatto a fin di bene! è__é
potrebbe andare, anche se non è per nulla minacciosa... Oh, Silente... Continuo
da brava illusa a sperare che alla fine NON avrà fatto quello che temo, sai? E
la McGranitt è il mio personale modello di polso con i ragazzini scalmanati!
29: Ancora scusa per la pessima associazione... Carrellata di
relativi ^///^... Ma no, ti assicuro che gli altri si sme... ehm...
comprometteranno molto meno! In conclusione: Temo che non siamo ancora
arrivate al punto, anche se immagino che sia dovuta anche al fatto che mi si
sono allungati i capitoli... E che sono le sette!!! (La mia modalità bastarda mi
ha impedito di anticiparti ieri, lo sai? Anche perchè ti avevo abbondantemente
sdrenato con questo capitolo tempo fa, mi pare!) Ma sono assolutamente felice
che tu ci sia e che resti, davvero tantissimo. E per finire in facezie, pare che
il self controlo mi tocchi continuare ad esercitarlo... Grazie davvero, tesoro.
Un bacione grande grande.
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Capitolo 32 *** Il Disastro di Incantesimi ***
Il Disastro di Incantesimi
Il Disastro di Incantesimi
16 Febbraio 1977
Il suono infernale della sveglia fece sobbalzare Peter sul letto.
Automaticamente il ragazzo gettò di lato le coperte, rimpiangendo immediatamente il loro
calore quando sentì quanto era fredda l'aria del dormitorio.
Da qualche parte, alla sua destra, sentì chiaramente quel suono peculiare, un
misto tra uno sbuffo di protesta e un grugnito, che emetteva sempre James appena
sveglio, soprattutto quando aveva dormito poco. E due ore scarse di sonno
certamente erano poche.
A dirla tutta, quando cominciò dopo qualche secondo a rendersi conto di avere
un corpo, Peter non si sentiva tanto bene. Appena sveglio aveva notato il
freddo; adesso sentiva anche gli occhi pesanti, come se non avessero proprio
voglia di stare aperti, e un dolore sordo da qualche parte dietro il pezzo di
naso che si congiungeva alla fronte. Mal di testa coi fiocchi, perfetto.
L'ideale quando si ha lezione e si deve prestare attenzione.
Peter tossicchiò, una cosa che faceva ogni mattina, a metà per accertarsi di
avere ancora una voce, a metà per segnalare agli altri che si era svegliato da
solo, grazie, nessun bisogno che qualcuno saltasse sul suo letto urlando che era
in ritardo. Purtroppo per lui, quel giorno il suo corpo aveva evidentemente
altri progetti, perché quella semplice piccola abitudine gli procurò un discreto
mal di gola, pressoché istantaneo, come se qualcuno avesse deciso di versargli
in bocca una pozione Disseccante, rendendogli la gola ruvida e dolorante.
Per concludere il delizioso risveglio, mancava solo un bello starnuto, che
immancabilmente arrivò pochi secondi dopo. Bene, perfetto. Si era preso
un raffreddore coi fiocchi. E Peter sapeva bene che sonno arretrato più
raffreddore rendevano Incantesimi un disastro inaudito. Come se non bastasse
quel giorno avevano una prova pratica molto impegnativa, sugli incantesimi di
memoria. Che strano, ricordava di essersi esercitato su quell'argomento insieme
a Sirius qualche giorno prima, ma per qualche motivo non riusciva a ricordarsi
esattamente la formula giusta...
James saltò sul suo letto improvvisamente. Cominciò a scuoterlo come per
svegliarlo, e a giudicare dagli occhi pesti dietro le lenti, il suo amico non si
sentiva certo più riposato di lui. Almeno però James non sembrava essersi preso
il raffreddore, mentre lo tormentava e gli urlava nell'orecchio con la sua
solita grazia che era il suo turno per il bagno.
-Mollami Ramoso, sono sveglio!- articolò dolorosamente Peter. Ogni parola
faceva l'effetto di un pezzetto di carta vetrata che strofinasse nella sua gola,
e anche la sua voce ne usciva tremendamente roca. -Tra l'altro è il turno di
Sirius, lo sai benissimo!-
James lo lasciò andare, con un sorriso che, Peter immaginava, sarebbe stato
alquanto più largo se il suo amico non avesse avuto quel labbro spaccato. Doveva
fare male, anche se James aveva detto che non era niente di grave. Chissà come
se l'era fatto. Peter scrollò mentalmente le spalle. James si faceva sempre male
nei modi più impensabili, del resto.
-No vecchio mio. Sirius si è già alzato ed è andato in bagno prima di tutti.
Dice che non è riuscito a dormire. Il bagno tocca a te.-
Peter si decise ad alzarsi, borbottando.
Il dormitorio era quello di sempre dopo la luna piena. Remus, che altri
giorni era il più mattiniero, dormiva nel letto di Sirius, russando leggermente,
un involto di coperte da cui spuntava un ciuffo di capelli e l'ombra di una mano
bianca appoggiata sul cuscino.
James adesso cercava disperatamente una cravatta nel suo baule. Anche quello era
normale; James nel baule il primo giorno di scuola aveva almeno dieci cravatte,
che i suoi genitori gli compravano in modo che potesse comodamente perderne una
al mese, e averne comunque una fino all'ultimo giorno. A quel punto dell'anno
scolastico, già era difficile rimediarne una pulita.
Sirius, invece che aggirarsi seminudo per il dormitorio, cercando anche lui
indumenti puliti nel caos sul pavimento, era vestito di tutto punto. Questo era
strano. Aveva anche la divisa in ordine, più o meno. Questo era decisamente
insolito. Stava seduto tranquillo sul letto vicino a Remus, sul suo letto
quindi, aspettando che gli altri fossero pronti, e ogni tanto guardava con
preoccupazione il loro amico addormentato. Non diceva una parola, non
ridacchiava e non cercava di fare qualche dispetto a James o di prendere in giro
Peter perchè non si era ancora alzato. Questo poteva essere decisamente
pericoloso. O stava architettando qualcosa di losco, o stava poco bene.
Peter si sentì appena in colpa a sperare che stesse poco bene.
Rabbrividendo nell'aria fredda e sussultando nel poggiare i piedi sul
pavimento gelato, Peter diede fondo al suo coraggio e andò in bagno. La giornata
doveva pur cominciare.
-------------------------
Quasi quattro ore dopo, Peter tornava in dormitorio. La cosa curiosa e
impensabile era che si sentiva decisamente peggio di prima. Per più di un
motivo.
Innanzitutto, la lezione era stata un disastro, anzi, peggio di un disastro
normale. Un disastro normale era fare una brutta figura e prendere un
brutto voto, beccandosi le risate della classe intera (e James e Sirius in
genere non erano d'aiuto in queste situazioni) e poi anche una sgridata via
lettera da sua madre, qualcosa tipo Come hai fatto a confondere quei due
incantesimi, io li sapevo distinguere dal primo anno. Ecco, quello in quel
momento sarebbe stato decisamente un sollievo.
Invece era stato un disastro catastrofico. Per prima cosa, Peter non
si ricordava l'incantesimo che avevano usato nell'esercitazione. Come seconda
cosa, Vitious aveva messo in coppia per esercitarsi James e Sirius, nella
speranza che in quel modo non combinassero guai (ovviamente Sirius aveva
comunque approfittato di un attimo di distrazione del professore per provare una
piccola maledizione su Piton, facendo perdere una decina di punti a
Griffondoro). Questo in genere significava che Peter finiva in coppia con Remus,
il che era buona cosa, visto che almeno Remus non se la prendeva troppo quando
immancabilmente lui sbagliava una formula. Peccato che Remus fosse esentato
dalle lezioni la mattina dopo il plenilunio. Peter, con orrore, era finito in
coppia addirittura con Vitious per l'esercitazione. E i guai dovevano ancora
venire.
Era successo tutto abbastanza in fretta. Peter si era messo in una posizione
dalla quale poteva vedere in faccia James, sperando che la testa di Sirius non
ostruisse la visuale mentre lanciava l'incantesimo. Leggere le labbra era utile,
in quel caso, aveva pensato, almeno per evitare che il professore si accorgesse
che non aveva neppure idea di quale formula usare. Aveva visto chiaramente cosa
diceva James. E non era una formula magica, anzi. Peter era rimasto di sale. Si
era dimenticato di aver davanti Vitious che aspettava un incantesimo, e di avere
la bacchetta levata. Aveva esclamato qualcosa, non ricordava cosa, o almeno era
convinto di averlo fatto. Nel bel mezzo dell'esclamazione aveva starnutito. Un
disastro epocale.
Dalla punta della sua bacchetta puntata verso il professore era scaturito un
lampo di luce rossa. In qualche modo, Peter non si spiegava come, il suo
starnuto aveva reso l'imprecazione una formula che doveva essere suonata
all'incirca come "stupeficium". O comunque, la sua bacchetta doveva aver capito
qualcosa del genere, perché prima ancora di potergli dire "Salute", Vitious era
a terra, schiantato. Un disastro incredibile.
Alla classe c'era voluto qualche minuto per realizzare quello che era
successo. Poi era scoppiato il caos più totale. Un paio di studentesse avevano
cominciato a gridare che il professore era morto. Un Serpeverde grasso, Peter
non ne ricordava il nome, aveva cominciato a frugare nei cassetti della cattedra
ingombra di libri, in cerca della soluzione dei futuri test. Gli studenti si
agitavano, si chiedevano l'un l'altro cosa fosse successo, additavano Peter
facendogli desiderare di sprofondare nel pavimento. James e Sirius sembravano
invece quasi contenti dell'inaspettato caos, e ne avevano approfittato per
allontanarsi dagli altri studenti, discutendo animatamente tra loro. Non stavano
proprio litigando, da quel poco che vedeva Peter, ma di sicuro l'argomento era
importante.
Poi Lily Evans aveva preso il controllo della situazione, cosa per cui Peter le sarebbe
stato infinitamente grato per sempre. Come Prefetto, in casi eccezionali come
quello, la ragazza aveva l'autorità di prendere il controllo della classe, e
Lily Evans tra tutti i Prefetti aveva il coraggio e l'intelligenza di farlo
bene. Peter l'aveva vista puntarsi la bacchetta alla gola e pronunciare la formula
"Sonorus", dopo di che la sua voce decisa era rimbombata nell'aula, zittendo gli altri
studenti e distogliendo misericordiosamente l'attenzione di tutti da Peter.
-Ascoltatemi tutti!- aveva tuonato la Evans, mettendosi in piedi sulla predella della
cattedra per farsi vedere meglio. -Adesso fate silenzio. MacDuff, cinque punti
in meno a Serpeverde, e togli le mani da quel cassetto, ora.-
Il Serpeverde grasso che Peter aveva notato poco prima si era imporporato,
colto sul fatto, poi si era allontanato dalla cattedra imprecando sottovoce. Lily Evans, vedendo
con soddisfazione che la sua autorità reggeva, aveva ripreso a parlare.
-Bene. Adesso non perdete la calma. Sono sicura che il Professor Vitious si
riprenderà subito, quindi niente panico. Per precauzione, chiamiamo il Professor
Silente. Virginie, non fare quella faccia terrorizzata, non è successo niente, è
solo per sicurezza. Piton, vai a chiamare il Preside, per favore.-
Questo, aveva pensato Peter, era logico. Piton era Prefetto di Serpeverde, quindi era
suo compito avvisare il Preside dell'accaduto. Peccato che Piton avesse qualcosa
da ridire.
-Io non prendo ordini da una mezzosangue, Evans.- aveva risposto sarcastico. Parte
della classe era evidentemente inorridita a quelle parole. Era un genere di offesa che si sussurrava nei corridoi,
ma chiamare Lily Evans "mezzosangue" in classe, davanti a tutti, era qualcosa di
estremamente crudele. I Griffondoro si scambiavano sguardi offesi e
oltraggiati. Alcuni Serpeverde avevano sghignazzato, ma molti di loro avevano
guardato male Piton. Mezzosangue o no, la Evans in quella situazione si stava comportando
egregiamente, cosa che non si poteva invece dire di Piton. Peter aveva visto Sirius
trattenere un James furioso, evidentemente intenzionato a spaccare la faccia al
Serpeverde, con poche secche parole pronunciate al suo orecchio.
Lily era diventata di un colore che si avvicinava molto a quello dei suoi
capelli, ma non si era scomposta.
-Molto bene, allora.- aveva ripreso in tono fermo, anche se gli occhi le luccicavano
di rabbia. -Carlisia, per favore, vai tu a chiamare il Preside, e fammi la
cortesia di spiegargli perché in una situazione così delicata non c'era
un Prefetto disponibile per parlare con lui.-
-Volentieri, Lily.- aveva risposto Carlisia, sorridendo mentre si avviava, e
sulla porta voltandosi ad aggiungere. -Racconterò tutto con dovizia di particolari, stai
tranquilla.-
Piton era sbiancato quasi, e la sua faccia si era contorta di rabbia, mentre la Evans
sorrideva serafica. Era chiaro che i particolari a cui la Weikman alludeva non
erano certo quelli dell'incantesimo sbagliato. I Serpeverde che avevano
ridacchiato si erano zittiti.
Poi Peter aveva starnutito. Avrebbe evitato volentieri, in quel momento di silenzio, di
attirare di nuovo l'attenzione della classe su di sé, ma il suo raffreddore quel
giorno sembrava tutto tranne che disposto a collaborare con la sua volontà. La
Evans si era girata verso di lui.
-Minus, non mi pare che tu ti senta bene. Potter e Balck, potete accompagnare
il vostro amico in infermeria? Forse Madama Chips può fare qualcosa per il suo
raffreddore.-
James aveva lanciato a Lily un'occhiata che si poteva definire solo orgogliosa, poi lui, Sirius e Peter
erano usciti
dall'aula.
Il resto della mattinata l'aveva trascorso in infermeria. James e Sirius
erano rimasti con lui, da bravi amici, fino ad un'ora prima, ma questo a Peter
non aveva fatto piacere. A causa di quello che aveva visto dire a James poco
prima in classe, la loro continua presenza e la loro sollecitudine l'avevano
messo a disagio, profondamente. Non poteva farci molto.
Madama Chips l'aveva curato con la sua solita gentilezza nascosta dietro ai
modi un po' bruschi, dandogli una pozione viola disgustosa da bere, e
ordinandogli una giornata di riposo per precauzione (Peter sospettava per
precauzione nei confronti di chi poteva per errore trovarsi a portata della sua
bacchetta).
Silente si era recato in infermeria, per rassicurarlo sulle ottime condizioni
del Professor Vitious e sul fatto che si era trattato di un incidente, e che non
sarebbe stato punito per quello. L'anziano preside gli aveva ironicamente
consigliato, per il futuro, di farsi dare qualcosa per il raffreddore prima
di starnutire nel mezzo di una formula. Poi aveva rispedito in classe Sirius
e James, che non erano riusciti ad evitare di ridere alla sua battuta.
E Peter era rimasto da solo, perso nei suoi pensieri, finché pochi minuti
prima l'infermiera non lo aveva dimesso, spedendolo a riposare.
Peter aveva sonno. La notte precedente era stata lunga, era arrivata dopo una
lunga giornata, e un po' di riposo non poteva fargli che bene. Eppure non
riusciva a smettere di pensare che non si era, non poteva essersi sbagliato.
Aveva letto le labbra di James, ed era sicuro della frase che gli aveva visto
pronunciare. E poi spiegava tante di quelle cose! Lo strano comportamento di
Ramoso negli ultimi tempi, o il fatto che il giorno prima lo avesse visto
parlare con Lily Evans tranquillamente, senza imbarazzarsi, come non faceva più
almeno dal secondo anno. E quella frase spiegava anche una parte delle teorie
strane di Em sui Malandrini, inclusa quella di Capodanno, che lui era convinto
di aver completamente frainteso.
Gli dava fastidio, non poteva negarlo. Gli faceva schifo anche solo pensarci.
Era una cosa disgustosa, in qualche modo. E sbagliata.
"Grazie per avermi baciato, l'altra sera" aveva detto James a Sirius, e il
piccolo mondo delle certezze di Peter era crollato. Loro erano i suoi migliori
amici, divideva la camera con loro da sei anni, ed erano due finocchi. Che
schifo. Peter non riusciva a pensarci, lo disgustava, gli dava l'idea di
qualcosa di sporco. Si ricordava che al primo anno avevano preso in giro quel
Corvonero, non ricordava il nome, del settimo, insieme a tutta la scuola, perché
si era saputo che stava con un ragazzo. James e Sirius, allora, avevano detto un
sacco di cose orribili su di lui, unendo informazioni pescate chissà dove a
luoghi comuni e offese variopinte. E adesso questo. Gli sembrava incredibile,
eppure, davvero, metteva a posto tutti i tasselli.
Peter sentiva il bisogno di dirlo con qualcuno. Di parlarne, di sfogarsi. Non
sapeva come avrebbe guardato in faccia da quel giorno in poi i suoi due amici.
Purtroppo Emanuelle era a lezione, quindi non poteva parlarne con lei. Anche se
aveva la tentazione di andarla ad aspettare fuori dall'aula, sapeva che
avrebbero avuto al massimo un paio di minuti prima della successiva lezione
della ragazzina, e Em non poteva proprio permettersi di saltare una spiegazione.
Quindi rimaneva Remus. Forse il suo amico dormiva ancora, ma comunque Madama
Chips aveva ordinato a Peter di andare a riposarsi, quindi doveva rientrare in
dormitorio. Se Lunastorta era sveglio, avrebbe potuto parlarne con lui subito,
altrimenti avrebbe fatto prima un sonnellino, e gli avrebbe raccontato tutto in
un altro momento.
Chissà che cosa avrebbe pensato Remus di tutta quella storia.
Faticaccia questo capitolo! L'ho scritto, l'ho riscritto, ho rigirato la
scena da ogni parte, ma non ne voleva sapere di venire fuori! Qualcuno dovrebbe
dire a Peter che la mia simpatia nei suoi confronti è limitata, quindi non è il
caso che mi faccia fare delle fatiche del genere, o potrei essere tentata di
vendicarmi in maniera terribile...
E' stata una faticaccia anche scrivere l'ultima parte, ho scoperto che non è
facile cercare di far parlare un omofobo... voglio dire, man mano che scrivevo i
pensieri di Peter, mi rendevo conto che non stavo rendendo a sufficienza quello
che provava, ma contemporaneamente odiavo quello che stavo scrivendo... E'
difficile calarsi nella mente di un personaggio quando non hai minimamente a che
spartire con quello che sta pensando. In genere, come tutti, metto un po' di me
anche nei pensieri che non sento "miei" del tutto, ma qui non mi è proprio riuscito. Quello
di Peter è un atteggiamento che non condivido minimamente, e che personalmente
mi da anche un po' fastidio, quindi non è stato facile da scrivere, e
sinceramente l'avevo pensato molto più "forte", ma non mi è proprio riuscito.
Una tirata d'orecchie, invece, ma col sorriso, a James e Sirius al primo
anno. Non riesco a prendermela con loro, anche se immagino che l'anonimo
Corvonero non abbia gradito affatto a suo tempo le loro prese in giro. Ma penso
che sia un tipo di atteggiamento che a undici anni hanno in molti, quello di
fare i grandi prendendo in giro chi, per qualche motivo, è diverso. Crescendo mi
auguro che si siano pentiti.
Bene, al prossimo capitolo, che, come mi sa abbiate intuito, porterà una
ventata di novità e informazioni nella vita già tranquilla di Remus.
A questo proposito, propongo un piccolo quiz: Remus sta per trovare un
oggetto che gli fornirà un'informazione utile alle sue riflessioni, nel prossimo
capitolo. Qualcuno indovina di che si tratta? Se vi viene in mente provate a
rispondere (Serpedoro non è inclusa nel quiz. Non per cattiveria, ma perchè sa
di cosa sto parlando, vero? ^_-), vediamo chi indovina!
Bene, questo è tutto. A presto!
Chu: Ciao sorellina! Accidenti che entusiasmo! Oh, segreto per
segreto, anch'io adoro leggere di Moony e Padfoot sotto la Luna piena, quindi
come minimo siamo in due! XD Sono convinta come te che JKR ci abbia fatto un
grande favore a fare della forma Animagus di Sirius un cane, quindi che non si
lamenti dello slash. ^__- Sì, giustamente Sirius stava da un po' girando attorno
a questa definizione di quello che prova, e in fondo pendo che una rivelazione
con tanto di "parolona" ci potesse stare, soprattutto quando si inserisce in un
contesto emotivamente forte come quello della luna piena. Sono contentissima di
averti entusiasmata, davvero! E per quanto riguarda i nostri "appostamenti",
bisognerebbe farli più spesso, per quanto inutili (purtroppo!) si rivelano
decisamente divertenti! Grazie dei complimenti, sorellina, e un bacione grande!
DarkElelctra: Il tuo wow mi ha fatto davvero tantissimo piacere. Ho
apprezzato moltissimo la spiegazione, perchè mi ha fatto capire davvero che cosa
significa, e d'ora in poi saprò che nei tuoi wow c'è parecchio dietro. XD Sono
contenta che ti sia piaciuto lo stile, ero molto indecisa se usare o meno quella
tecnica (che volutamente è proprio un po' sfumata!) in una storia scritta in
modo completamente diverso, ma non riuscivo a non pensare che si adattasse bene
al capitolo, e sono contenta che ti sia piaciuto! E sono anche contentissima di
aver trovato il TUO Remus e i Tuoi Malandrini, perchè significa davvero che
abbiamo una visione simile della cosa. Volevo mettere in evidenza sia la forza
di Remus, che sopporta tutto questo e poi sorride lo stesso, sia l'unione del
gruppo dei Malandrini, il loro aiutarsi e sostenersi. Sono contenta che ti sia
piaciuto! E siamo al 50%. L'altro 50, riferito alla parolina... detto da te
soprattutto è un complimento bellissimo, sai? Sono contenta che l'avessi
aspettata durante il capitolo, che si sentisse che era nell'aria insomma. E
ancor di più che ti piaccia la natura di questo amore, che esattamente come lo
hai descritto, per me prende l'avvio da un'amicizia e un affetto che va oltre e
cambia forma. Insomma, sono assolutamente entusiasta di questo commento, grazie.
E anche un po' sollevata, tenere in ordine la casa con tutti quei cuccioli stava
diventando molto pesante... XD Grazie mille, davvero, e un bacione grande.
Serpedoro: Mi dispiace per il danno alla tua immagine, tesoro. Se ti
può consolare, quando dici cose come "E splendido non rende minimamente l'idea"
provochi un danno irreparabile alla mia carnagione, ti lascio immaginare in che
modo e con quale annessa serie di faccine... Ma ciao! Sai, un po' malignamente
mi fa piacere questa perdita di contegno, chissà perchè mi fa girare nella mente
immagini di cagnolini che si danno i bacini... Molto tenero insomma! ^__-
Su Sirius, che è veramente un grosso cagnone scemo... sì, io sono d'accordo con
la definizione, ma lui manda a dire (da sotto il divano) che già tratta male il
tuo Sniv... ehm Severus, e che non si sa mai cosa può succedere a combinare guai
col tuo lupetto. Sulla quantità dei punti esclamativi si può discutere, ma i
cagnolini sbaciucchianti e scodinzolanti sono sempre i benvenuti e non sono mai
abbastanza! ^^ Ah, Au Claire de la Lune... Sai, quando ero piccola chiedevo ai
miei di cantarmela "come a Marie", il che significa che l'abbiamo conosciuta
allo stesso modo. Era delizioso quel film. Mi fa piacere che ti sia piaciuta la
suddivisione in fasi, in realtà è venuta fuori in maniera molto casuale! Dovevo
scandire il tempo. Perchè Sirius deve essere insicuro e pessimista? Guarda, ti
dirò, per me è più insicuro che altro. Non so, ma i ragazzi molto giovani per me
più fanno i duri, più sono fragili, e questo penso di Sirius, quindi... così ci
tocca tenercelo. Se fosse meno insicuro, combinerebbe meno guai... almeno dal
punto di vista di questa storia. Le cose sono cambiate, dici? Io tendo ad essere
d'accordo, ma il problema è che devono rendersene conto loro! Le tue menzioni
speciali mi fanno sempre l'effetto "si può cuocere un uovo sulla mia faccia",
quindi eviterei di dilungarmi... Ma sono davvero davvero felice di non aver
deluso la tua fiducia! Passando a noi: Ok, ok: chiacchiere sia! ^__-
Sulla citazione terribilmente errata, mi consola un filino aver letto poi che il
film è tratto da una storia vera, il che mi permette di sperare di non aver
fatto una castroneria mastodontica, dopo tutto. XD Fare proseliti per il S, s!
F. C. pare che non mi stia riuscendo al massimo, ma intanto tento di diffondere
il verbo, poi chissà che un giorno non si raccolgano i frutti! Io non credo nei
nomignoli, lo giuro, lo giuro. Io non credo... sta diventando un mantra. E a
questo proposito, con permesso, torno alla mia fatica! Grazie mille, sempre, di
non esserti ancora stufata di me! Un bacione bacione bacione grande.
GeorgiaLupin: Ma prego! Sono contenta che il capitolo ti abbia
addirittura resa felice, che onore! ^__^ Altri così? Mmmm... vediamo cosa viene
fuori. XD Il capitolo "rivelazione" di Remus... Qualcosa si rivelerà a breve,
promesso! Grazie per il commento e i complimenti. Un bacione.
Joy: Sono in terribile ritardo, ma prima di tutto AUGURI!!!! Tanti
auguri a Joy! Tanti auguri a Joy! E via dicendo, immagina che a cantartelo sia
una voce intonata e celestiale (cioè non la mia, ma non è piacevole
immaginarsela stonata! XD). Ventiquattro, eh? Auguri davvero. Veniamo al
capitolo... Sirius l'ha pensato e me lo ha cavato dalle dita, sì. Sono invece
davvero colpita che tu abbia notato la differenza con i pensieri di Remus. In
positivo, ovviamente. Perchè hai ragione, sai? Anche se ti tranquillizzo, è una
questione di tempi e modi e non di altro. XD Però è verissimo, non si capisce
una presa di coscienza di Remus in questo senso perchè, ancora, non c'è. Questo
dipende molto dalla personalità meno "drastica" se vogliamo, di Remus, ma anche
dall'intervento non indifferente del lupo. Senza dubbio Remus si oppone al
desiderio del lupo, questo sì. Lo fa per abitudine: in genere il desiderio del
lupo è qualcosa sul genere "sbrana" e Remus deve combatterlo. Il punto è se in
questa lotta che fa per abitudine Remus stia o meno tralasciando un suo proprio
desiderio. E per questo, se ti può rassicurare, ti rimando al prossimo capitolo.
Diciamo, comunque, che mi sarebbe sembrato strano far coincidere perfettamente i
tempi della presa di coscienza, ma se ti può consolare, come hai visto, i guai
che ho prospettato continuano ad arrivare anche dall'esterno. Sono invece
contenta che ti ci volesse un capitolo dolce, davvero, mi fa piacere che questa
storia tiri su un po' il morale dopo le giornate pesanti. E l'immagine dei
"cuccioli" che giocano sotto la luna piena è sempre nella mia mente, è una delle
mie preferite! Grazie mille del commento, un abbraccione e un bacione e ancora
tantissimi auguri!
Call: Grazie mille, mi fa tantissimo piacere sentirmi dire che
scrivo bene! ^///^ Sirius è il mio personaggio preferito, sono sempre contenta
quando piace come lo rendo. Grazie dei complimenti e un bacione!
Mistica: Credo di essere un po' in ritardo sullo stra-mega-ultra
presto, vero? Mi dispiace. Come hai visto, Sirius non si è dichiarato, ma se ti
consola, Remus non sarebbe stato pronto a sentirlo. Il chiarimento definitivo
ancora deve aspettare, intanto per ora c'è Peter che combina qualche guaio.
Grazie del commento! Un bacione.
Agartha: Ciao carissima! Sono contenta innanzi tutto che il capitolo
non ti sia sembrato smagoso! Sì, Sirius vorrebbe davvero poter dividere tutto
con Remus, vorrebbe poterlo aiutare in ogni modo, ma in certe cose purtroppo non
può, e questo lo fa sentire frustrato. Ed è verissimo che Ramoso e Codaliscia
non possono, per la loro stessa natura di Animagi, condividere tutto quello che
fanno Lunastorta e Felpato, e questo forse contribuisce a forgiare tra di loro
un rapporto speciale. E sono contenta che ti sia sembrata naturale e che ti
aspettassi la presa di coscienza di Sirius! Hai intuito un po' da questo
capitolo come si inserisce la sfortuna nella questione? Peter sarà davvero di
grande aiuto in questo! XD Sulle coppie facoltative: anch'io mi considero una
"purista" di Sirius e Remus, infatti mi sono espressa male, intendevo parlare
comunque di episodi (come nella tua "le coppie sbagliate") o al massimo di
esperimenti! Sirius e Remus sono sacrosanti e non si toccano! XD Una breve
relazione o anche un'avventura, volendo, tra Sirius e James... be', sono diverse
interpretazioni, io riesco a immaginarmeli, anche se hai ragione, ci sarebbe da
faticare per fare in modo che non crei ombre sulla loro amicizia una cosa del
genere! XD Ma sto parlando proprio per assurdo, qui! XD Non ho intenzione di
scoppiare le coppie, ci mancherebbe altro! XD E per finire... ma non vedo l'ora
che la tua fantasia si metta all'opera in qualcosa di ambiguo!!! Grazie mille
dei complimenti e del commento. Un bacione grande.
Kaya: In ritardo, Kaya? Ma no, che dici? IO sono in ritardo!!! Sono
molto molto contenta che ti aspettassi un capitolo simile e che avessi voglia di
leggerlo! E mi fa molto piacere che ti sia piaciuto! La suddivisione del
capitolo è venuta un po' per caso, avevo bisogno di un modo di scandire
chiaramente il tempo che scorreva, ed ho usato la luna. E sono contenta davvero
che non sia stato un capitolo "da diabete" XD. Ah, la parolina Amore... capisco
l'espressione, non me lo aspettavo io! XD Finalmente Sirius ha capito, adesso
bisogna vedere cosa succederà! (^__- e un po' anche ghigno) Grazie mille per i
complimenti sul capitolo, quelli sulla canzoncina invece non sono assolutamente
meritati, fidati. Faccio paura da tanto che sono stonata! XD Grazie mille e un
bacione grande!
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Capitolo 33 *** Una vecchia pergamena dimenticata ***
Una vecchia pergamena dimenticata
Una vecchia pergamena dimenticata
16 Febbraio 1977
Due cose avevano svegliato Remus quella mattina di Febbraio, nonostante da subito
si fosse reso conto che non era affatto riposato. La prima era qualcosa di
rigido e scomodo che scricchiolava sotto la sua guancia destra ad ogni respiro.
La seconda era l'odore familiare, ma diverso dal suo, che impregnava le coperte
in cui era avvolto.
Era un odore maschile, che difficilmente avrebbe confuso con un altro, e che
conosceva da sempre. L'aveva sentito cambiare impercettibilmente nel corso degli
anni, solo per diventare col tempo più buono e familiare. Era un odore composto
da mille piccoli odori, e gli dava sicurezza, lo faceva sentire bene. C'era un
po' di quel sentore di inchiostro che era anche nel suo odore, perché usavano da
anni la stessa qualità, quella con il colore nero che aveva riflessi caldi e
che, da asciutto, sembrava meno fresco di quello che era. C'era un vago aroma di
caffè, che invece era una bevanda che a Remus piaceva poco, ma che aveva quel
tipo di fragranza che rimaneva attaccata alla pelle. C'era il profumo del sapone
che anche lui ogni tanto prendeva in prestito. E c'erano anche mille altri
piccoli odori nascosti, che in quel dormiveglia strano avevano tutti un nome ed
un significato.
Era stato questo fatto a svegliarlo. Non era normale. La luna era entrata
nella sua fase calante ormai da qualche ora. I sensi di Remus non dovevano
essere così percettivi quella mattina. Invece, si rese conto, sentiva il brusio
degli ultimi ritardatari in Sala Comune attraverso la porta massiccia della
stanza, ed era in grado di distinguere la maggior parte degli elementi che
componevano l'odore che l'aveva avvolto al suo risveglio. Questo non era affatto
normale, non era affatto un bene. Quelli erano ancora i sensi acutissimi del
lupo, che però non avrebbero dovuto fare la loro comparsa almeno per due
settimane ancora. Decisamente non era un bel segno.
E poi Remus la percepì. La coscienza del lupo, ai margini della sua mente,
leggera, sonnacchiosa forse, ma presente. Come due sere prima. Questo era
decisamente un male.
Remus era un ragazzo intelligente, e si era informato fin da bambino sulla
licantropia, in ogni modo possibile. Aveva letto tanti libri, ma aveva anche
parlato con tutti gli esperti che era riuscito a scovare, e una volta anche con
un anziano Lupo Mannaro decisamente disponibile. Sapeva quindi che qualcosa del
genere poteva succedere, anzi, che era la norma che succedesse. Dopo la Luna
piena il lupo era più debole, ma questo non significava che non fosse lì. I
licantropi generalmente imparavano a convivere con la presenza nella loro mente,
oppure impazzivano in breve tempo. Alcuni dopo anni si facevano sedurre da
quella voce che non era una voce, e andavano generalmente ad accrescere le fila
di quelli che facevano considerare tutta la categoria un pericolo costante.
Altri la combattevano. Altri ancora, la maggioranza, evitavano qualunque
contatto di qualunque genere che potesse mettere altri individui in pericolo,
soprattutto nel periodo del mese in cui il lupo era più forte.
Remus no. Remus controllava la voce e l'istinto del lupo. Li faceva
scomparire, li teneva bloccati, li nascondeva anche a se stesso. Si contavano
sulle dita di una mano le volte in cui aveva perso il controllo sulla sua mente
da quando era abbastanza grande per ricordare. Ad eccezione delle sei ore prima
della Luna, per tutto il tempo in cui Remus non era trasformato, era solo la sua
volontà a comandare. Remus non perdeva mai il controllo.
Quando era successo, due giorni prima, era stato un dramma. Remus odiava
lasciare spazio al lupo. Ma era convinto che fosse passato. Era stata solo una
serata strana. Era una di quelle poche volte, ma era passata, o almeno così
pensava.
Invece quella mattina si era reso conto che, diversamente da quanto credeva,
non aveva ancora ripreso il controllo. Non del tutto. Adesso che era
completamente sveglio, i suoi sensi erano tornati quasi normali, e la presenza,
seppure non del tutto celata, era così debole e vaga da poter essere ignorata.
Ma poco prima, nel momento che sta tra il sogno e la veglia, era nitida e forte.
Questo lo terrorizzava, soprattutto perché non aveva idea di come potesse essere
successo. Né, ed era ancora peggio, aveva idea di cosa sarebbe potuto succedere
se non avesse ripreso il controllo.
Remus si era accorto a malapena di essersi messo a sedere su letto, a
dispetto dei suoi muscoli doloranti, mentre inseguiva quei pensieri. Nel terrore
di vedere avverarsi una delle sue più grandi paure aveva ignorato il riposo che
il suo corpo martoriato esigeva. Fu un crampo a ricordargli che quella mattina
non poteva davvero permettersi di strapazzarsi troppo. Si lasciò ricadere sui
cuscini, sospirando.
E di nuovo sentì quello scricchiolio sotto la sua testa. Un rumore strano,
come se nel cuscino di Sirius fosse nascosto qualcosa. Un foglio, sembrava.
Il suo primo pensiero in proposito fu che non erano affari suoi. Felpato era
stato già fin troppo gentile ad aiutarlo quella mattina, e a farlo dormire nel
suo letto perché non si sentisse solo, e lui non aveva certo intenzione di
curiosare tra le sue cose per ricambiarlo della sua cortesia.
Poi, però,
sottilmente, un pensiero un po' scorretto si fece strada dentro di lui.
Difficilmente Sirius poteva avere un segreto che non si sentiva di condividere
con lui. In sei anni non era mai successo. L'unico argomento sul quale il suo
amico aveva pudore a confidarsi era la sua famiglia. Ma anche quel discorso
spinoso, appena un paio di sere prima, l'avevano affrontato insieme. A Remus non
venne il dubbio che quella strana curiosità, e le scuse che trovava per
giustificarla, potessero non essere interamente sue.
Mise una mano tra la federa e il cuscino, e ne tolse una vecchia pergamena.
Era ben distesa, sebbene avesse una vistosa orecchia nell'angolo in alto a
sinistra. A giudicare dalle macchie, e dall'odore di Sirius che la impregnava,
doveva essere lì da tempo. A quel punto, avendola in mano, Remus non riuscì a
trattenersi dal leggerla.
"Chi è la ragazza più carina di Hogwarts?
Marine Zeller. C.
Senza dubbio Lily Evans. (Felpato, c'è bisogno di
chiederlo?) R.
Eloise Garden. L.
Per me è Viconia deVir, quella di Serpeverde. F."
Remus sorrise tra sé. Ricordava benissimo quel
gioco, che avevano fatto all'inizio dell'anno, durante una delle lezioni di
Storia della magia più noiose della sua carriera scolastica. Una delle pazze
idee di Sirius, non una di quelle pericolose, almeno, ma tutto sommato una di
quelle divertenti. Un gioco da fare con gli amici più fidati.
Ridacchiò mentre rileggeva le risposte. James
e la sua cotta per Lily. Oh, e poi c'era Peter che si vergognava della sua poca
esperienza! E poi? Che altre risposte interessanti c'erano?
Arrivò alla fine del foglio. E sbiancò. Aveva
letto giusto? Era una cosa che non avrebbe mai e poi mai sospettato. Anche se...
Siete mai stati attratti da un altro uomo?
E poche righe dopo, la risposta scritta nella
grafia obliqua di Sirius.
Sì.
Oggettivamente, poteva non voler dire niente. Poteva essere una risposta che
aveva lo stesso valore di una macchiolina confusa sulla carta. Poteva essere
solo un'altra delle sciocchezze di Sirius. Eppure quelle due lettere vergate in
quella calligrafia familiare, con lo stesso inchiostro che anche Remus usava,
forse significavano qualcosa di importante.
Remus si accorse che a dispetto della pretesa che la sua fosse una scoperta
senza importanza, una parte della sua mente stava rievocando vividamente un
ricordo. Un momento strano, speciale quasi, della sua vita, che negli ultimi
mesi gli era tornato spesso alla memoria, a volte come scherzo, a volte con un
sorriso, a volte con un'emozione strana a cui proprio non sapeva dare un nome.
Ricordava chiaramente la penombra di una nicchia nel corridoio, la sensazione
del muro ruvido e freddo a cui era appoggiato, il rumore lontano e vago della
festa e quello più vicino e chiaro della voce di Sirius.
Era un ricordo molto piacevole. Quella mattina, con la coscienza invasa dalla
presenza spaventosamente estranea del lupo, con il corpo indolenzito e dolorante
dalla Luna piena, con l'odore di Sirius che lo circondava, Remus lasciò
consapevolmente che le immagini di quel momento strano, di quel bacio, lo
avvolgessero. Non che le avesse davvero mai combattute, prima. Ma, per vecchia
abitudine, le aveva sempre nascoste in quella parte della sua mente dove in
genere non guardava mai. Dove teneva gran parte delle emozioni più forti. In
quel momento, però, le lasciò libere di presentarsi. Si accorse che voleva
riviverle, e si permise di farlo.
Ricordava poco di quello che aveva visto quella sera, solo il volto di Sirius
che sorrideva e qualche vaga immagine del corridoio. Per la maggior parte del
tempo aveva tenuto gli occhi chiusi. Ricordava che Sirius era bello, che i
suoi occhi scintillavano e che i capelli gli andavano continuamente a finire
negli occhi.
Ricordava che il respiro di Sirius si era fatto più veloce, e insieme più
vicino. L'odore caratteristico del suo amico era arricchito dal sentore
dell'alcol, ma era una presenza leggera, e Remus aveva capito che Sirius non era
davvero ubriaco. Ricordava il momento in cui il volto di Sirius si era fatto
così vicino al suo da permettergli di percepire un altro odore, più sottile, che
non aveva mai colto prima; e forse non era un odore, quello, ma solo una
sensazione, un qualcosa che era nell'aria e che Remus percepiva più che
distinguere, come l'adrenalina.
Ricordava che in quel momento era riuscito a percepire il rumore del proprio
cuore, come se gli battesse nelle orecchie dopo una lunga corsa, e che quando si
erano fatti più vicini aveva sentito anche quello di Sirius. Non battevano allo
stesso ritmo, come si leggeva a volte nei romanzi babbani di sua madre,
piuttosto creavano un controcanto l'uno con l'altro, discordante e armonioso
insieme. Ricordava di aver quasi sentito il rumore del sorriso di Sirius, quando
già aveva chiuso gli occhi, e poi il fruscio del braccio del suo amico che gli
circondava le spalle aveva coperto l'impercettibile suono delle loro labbra che
si toccavano.
Ricordava di aver pensato che la bocca di Sirius non aveva sapore, eppure
sentiva chiaramente il retrogusto della vodka nel suo respiro. Ma non c'era quel
gusto familiare dei rossetti a cui l'avevano abituato le ragazze che aveva
baciato in precedenza. Quel sapore neutro, vagamente alcolico, della bocca di
Sirius, gli era sembrato così vero in quel momento.
Ricordava ancor più chiaramente ogni sensazione. Il calore, soprattutto.
Sembrava quasi che la pelle di Sirius scottasse, ma Remus si era reso conto che
in realtà era lui che, prima, aveva freddo e non se n'era neppure accorto. La
sensazione del muro a cui era leggermente appoggiato, che non era del tutto
gradevole, perché la parete era fredda e ruvida, e il senso di benessere che
aveva provato quando se ne era staccato per appoggiarsi leggermente contro
Sirius. Il corpo di Sirius era un insieme di muscoli duri e ossa, ma aveva un
calore che al muro mancava. E poi c'erano le braccia, ed era buffo che
all'inizio, tra la sorpresa e la stranezza del momento, non aveva saputo dove
mettere le sue. Un braccio di Sirius era posato sulle sue spalle, in una
versione più sensuale di uno dei suoi abituali abbracci fraterni, e la mano
giocherellava con una ciocca dei suoi capelli. L'altra mano gli sfiorava leggera
la schiena. Remus aveva appoggiato le mani sulla vita di Sirius, accarezzando
lentamente con i polpastrelli la seta del pigiama e i muscoli sottostanti, e si
era lasciato andare.
Quella mattina di febbraio, avvolto nelle coperte che avevano quasi lo stesso
odore di quella notte, Remus rabbrividì al ricordo. Sentiva tutte quelle
sensazioni scorrergli sulla pelle, di nuovo. Provava uno strano desiderio di
poter riavvolgere il tempo, solo per tornare a quel momento e riviverlo.
Sentiva ancora il borbottio del lupo nella sua mente. Una tensione costante,
più che una voce, qualcosa che faceva da sottofondo al ritmo pigro dei suoi
pensieri di quella mattina. Una presenza che, si rese conto, era capace di
comunicargli quello che voleva che lui facesse, in una maniera che lo
terrorizzava. E che, per tutto il tempo in cui si era fatto trascinare dal
ricordo del bacio di Sirius, aveva mormorato alla coscienza di Remus il suo sì.
Il lupo lo voleva, voleva rivivere quelle sensazioni ancora e ancora, e Remus
doveva ammettere di averlo sempre saputo. E Remus, anche, rivoleva tutto quello,
voleva capire perché gli sembrava qualcosa di così giusto e perfetto in quel
momento. Per una volta, forse per la prima volta su qualcosa che poteva essere
importante, Remus e il lupo erano uno, una sola volontà, lo stesso desiderio.
Era sbagliato, questo? Era sbagliato che lui, adesso che la vecchia pergamena
gli aveva fatto intravedere una possibilità, pensasse di fare un tentativo,
qualcosa, che appagasse lui e il lupo? E la possibilità che aveva letto (che
aveva voluto leggere, forse?) nell'ultima riga della pergamena di Sirius, era
reale? E se Sirius...
La porta si spalancò, e Peter, ansante, entrò e la richiuse alle sue spalle.
Remus considerò per un attimo di fingersi addormentato per evitare eventuali
chiacchiere che disturbassero il filo dei pensieri che voleva continuare a
seguire. Ma Peter aveva già visto i suoi occhi aperti, e prima che a Remus
potesse anche solo venire in mente di chiedere al suo amico che diavolo ci
facesse in camera in orario di lezione, l'intruso nei suoi pensieri aveva già
cominciato il suo racconto.
-Remus! Non immaginerai mai cosa ho scoperto prima a lezione...-
Ma salve a tutti! Ma guarda un po' in che diavolo di momento Peter deve
decidere di andare a spettegolare tutto quello che ha sentito a Remus! Che per
inciso, detto tra noi, ne uscirà con un bel mal di testa da questa mattinata.
Tra il fatto che ha dormito davvero poco, i postumi della Luna piena, i viaggi
mentali in stereofonia e ora la brillante rivelazione di Peter...
Ora cosa farà il nostro povero lupacchiotto? E cosa farà nei prossimi
capitoli il nostro povero Sirius, ora che ha capito (per illuminazione divina,
suppongo) cosa prova per il nostro Remus? E soprattutto, cosa combinerà di nuovo
James nel prossimo capitolo su di lui? Per saperlo dovrete aspettare il prossimo
capitolo. (Qualcuno trova che dovrei darmi alla pubblicità? XD)
Ci sposteremo avanti di circa quindici giorni... Anzi, da qui alla fine
potrebbero esserci anche dei salti temporali notevoli tra un capitolo e l'altro,
quindi consiglio di dare un occhio alle date!
E infine... non mi sono dimenticata del quiz sull'oggetto misterioso! Che poi
non era tanto misterioso, l'avete capito tutti di che si trattava! Complimenti a
voi, dunque, Joy, Call, GeorgiaLupin, Agartha e
Darkelectra (spero di non aver dimenticato nessuno...) e un po' meno a me,
che pensavo di avervelo fatto passare un po' più di mente! Si trattava proprio
della pergamena. E ora, veniamo a voi.
Joy: Brava! La prima a rispondere al quesito! In effetti, quando ho
fatto la domanda, ho pensato subito che a te di certo non sarebbe sfuggito
questo particolare: mi ricordo che da brava ragazza ti preoccupavi che una
pergamena nel cuscino potesse far riposare male il nostro povero Padfoot... XD
Spero che i pensieri di Remus in proposito siano valsi la pena di aspettare.
Sono molto contenta che ti abbia divertito lo scorso capitolo, in tutta
sincerità mi chiedo anch'io come abbia fatto quel matto di Peter a tirare fuori
uno "stupeficium" da uno starnuto... ma mi ci sono divertita. (Povero Peter, mi
diverto sempre alle sue spalle! Ci credo che poi diventa cattivo! XD) Ah,
James... questo ragazzo manca un filino di pudore, lo ammetto, e tra lui e quel
matto del suo compare non sanno che significhi riservatezza! Grossi guai quando
Remus saprà, dici? Mmmm... diciamo che in realtà questa rivelazione mi serve a
introdurre un'altra cosa che avevo lasciato in sospeso da parecchio tempo. Ti
rimando al prossimo capitolo, ma sappi (oggi sono in vena di spoiler) che Peter
sarà in grado di combinare ben altri guai... (E qui ci sta uno dei miei ghigni!
XD) E per quanto riguarda Lily... è brava, vero? Una piccola ritorsione contro
Piton per aver stroncato la sua carriera di spia ci stava eccome! Per finire...
ma certo che mi ricordo del tuo compleanno! Come potrei dimenticarmene? (A far
gli auguri in ritardo però sono sempre brava...) Mi torna in mente se non altro
ogni volta che rileggo "Le Illeggibili"! In conclusione, grazie mille come
sempre, Joy. Un bacione grande grande.
Call: Ciao! Esatto, come hai visto questo capitolo ha il pov di Remus.
(Si ripetono sempre in ordine: Sirius, Peter, Remus e James. ^__-) E ancora
esatto, l'oggetto è proprio la pergamena stregata! Mi fa piacere anche sapere
che ti era piaciuto quel capitolo! E' uno di quelli a cui tengo di più. Grazie
mille dei complimenti e un bacione!
Mistica: Ho paura di non aver aggiornato affatto più presto, vero? Mi
dispiace, è un periodo incasinato... Peter... Sì, è antipatico nello scorso
capitolo, e temo che peggiorerà, se non l'antipatia, almeno i casini che
combinerà. Per vedere chiarire Remus e Sirius invece ci vorrà abbastanza
ancora... Tieni duro! XD Grazie del commeto e un bacione!
GeorgiaLupin: Ciao! Ti senti che Peter procurerà dei guai a Sirius?
Direi che puoi fare i miei complimenti al tuo Occhio Interiore allora! Peter è
abbastanza imbranato, il che significa che combina più guai a tentare di far del
bene che a tentare di far dei danni... il che è tutto dire! XD I dolcissimo
Sirius invece ti manda a dire che per quanto romantico, stare sveglio e poi
andare a lezione gli ha fatto venire un bel mal di testa! XD Peter e la sua
omofobia... Ti dirò, non è poi così grave come sembra, sai? Tra un paio di
capitoli si capirà meglio! ^_- Ma purtroppo di danni ne farà eccome... Purtroppo
per una volta le scale di Hogwarts non hanno collaborato, quindi come hai visto
è arrivato sano e salvo in camera, giusto per sconvolgere Remus. Bella però
l'idea di condannarlo in forma di topo a vita! Però hai visto, Remus la
pergamena l'ha trovata eccome! E per finire, la pergamena è nel capitolo 5, se
ancora cercavi il punto! Grazie mille della recensione e un bacione!
Trip: Che appello accorato! Ti dirò questo: Peter ha i suoi problemi,
e farà di tutto per altro in futuro per fare il bravo, ovviamente con risultati
catastrofici! Remus invece avrà il suo Happy End, per quanto ci sia da
aspettare. Ti va bene come compensazione? XD Grazie e un bacione!
Agartha: Peter manda a dire che ora ha moltissima paura di te... E'
vero, certi atteggiamenti che a 11 anni si perdonano volentieri hanno tutto un
altro peso a 17... Ma ti anticipo che l'omofobia di Peter ha basi molto leggere,
in realtà, ed è molto meno radicata di quanto sembri. Il che però non significa
che il ragazzo farà meno danni! XD Avevi visto giusto sulla pergamena, e in
effetti al momento Remus non è che sia proprio felice e pimpante di sapere la
novità di Peter, tuttavia ci saranno dei risvolti positivi di questa storia. Hai
detto benissimo, comunque: Remus non è affatto pronto ad affrontare quello che
prova per Sirius (spero che si sia visto bene in questo capitolo), ma prima o
poi riuscirà a farlo. Sono molto contenta che ti sia piaciuto il raffreddore di
Peter, e le sue conseguenze! E ti dirò, sono davvero fiera di Lily, è stata
brava! E per quanto riguarda le coppie alternative, sono d'accordo con te! Remus
e Sirius non si toccano! Grazie mille dei complimenti e della bellissima
recensione. Un bacione grande!
DarkElectra: Se ti devo dire la verità, avevo gradito più l'ultimo
monosillabo!!! XD Soprattutto se mi chiami Tu Sai Come... no, ti prego!!!
Cattiva sì, ma Bellatrix no!!!!! Lo so, me lo sono meritato... Ho dato fondo al
mio sadismo, e il fatto di essere in buona compagnia non riduce la mia colpa nel
far del male al povero Remus... Sappi però questo: Remus, che ha trovato la
pergamena (a proposito, le bamboline sono finite, che ne dici di una graziosa
pianticella? XD), risolverà molto presto una parte dei dubbi che gli ha fatto
venire Peter. Insomma: non sono tutti qui i danni del roditore! Consolante, eh?
XD Ah, sì, mi trovi d'accordo, James poteva tacere, ma il ragazzo, come dicono
alcuni amici miei, non ha il filtro pensiero-parola, e in più ha il senso della
discrezione di un elefante nel deserto. Ma sono contenta che la conseguenza ti
abbia fatto ridere tanto! XD (Vitious un pelino meno.) E ho voluto bene io
stessa a Lily per la sua classe non indifferente con Piton... Uh, il tuo amico
GrayBack? Ho qualche speranza di avergli fatto venire un attacco fulminante di
diabete con questo capitoletto? (Sudore freddo...) Dove ho messo il calendario
lunare... Ehm, no, dicevo... Ma che malattia hanno i tuoi appunti di storia
dell'arte? E' grave? E' contagiosa? Sono stati morsi da un elefante mannaro? Mi
perplimono... In bocca al lupo per le interrogazioni! (Il lupo è di tua scelta,
quindi... ^_-) Grazie mille per la recensione e per non avermi ancora uccisa! Un
bacione grande!
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Capitolo 34 *** Conseguenze di un vecchio errore ***
Conseguenze di un vecchio errore
Conseguenze di un vecchio errore
2 Marzo 1977
Pioveva ininterrottamente da quasi una settimana. Il cielo era perennemente
plumbeo, coperto di nuvole, e se per caso un pallido raggio di sole alle volte
faceva capolino per illuminare i prati di Hogwarts, dopo meno di mezz'ora un
nuovo scroscio di pioggia inzuppava nuovamente gli incauti che si avventuravano
al di fuori delle mura del castello. La situazione a scuola stava lentamente ed
inesorabilmente precipitando.
Gli studenti, costretti all'interno delle mura per tutta la giornata, erano
diventati irrequieti e i professori faticavano più del solito a tenerli a bada.
I corridoi erano diventati luoghi pericolosi, dove si poteva facilmente
incontrare qualche ragazzo in vena di litigare per qualunque sciocco pretesto, o
più probabilmente, scivolare inavvertitamente su una pozzanghera che si era
formata a
causa di una finestra chiusa male o di un mantello zuppo. Gazza, il custode, non
aveva tempo di pulire tutto, solo per poi vederselo sporcare si nuovo in poche
ore dagli stivali infangati di qualche sciocco che per qualche motivo era uscito
nei prati melmosi all'esterno.
James Potter si annoiava terribilmente. L'allenamento settimanale di
Quidditch era saltato, un po' per il tempaccio, un po' perché buona parte della
squadra aveva preso l'influenza. In effetti in quei giorni l'infermeria era così
piena che James pensava che, se per caso qualcuno di loro si fosse fatto male in
uno dei soliti modi, quelli che Madama Chips chiamava "stupidi", l'infermiera li
avrebbe lasciati ad aspettare almeno mezza giornata prima di riuscire a liberare
un letto.
Il Malandrini fino a quel momento sembravano immuni all'epidemia. Talmente
immuni (e talmente annoiati) che Sirius aveva ideato uno scherzo molto
sconveniente ai danni di qualche Serpeverde, quella mattina. Uno scherzo che,
per la sua buona riuscita, implicava una discreta preparazione, di cui Sirius e
Peter si erano incaricati con entusiasmo. Peccato che una scala del quarto piano
avesse deciso di bloccarli sul pianerottolo per quasi tutta la mattina,
andandosene a zonzo per i fatti suoi. La Professoressa McGranitt non aveva
affatto gradito il loro ritardo ingiustificato di quasi un'ora alla sua lezione.
Così, quel pomeriggio piovoso, James era solo, e non poteva fare altro che
annoiarsi aspettando che quella megera liberasse i suoi amici dalla punizione.
Oh, certamente avrebbe potuto cercare Remus, che doveva essere in dormitorio
a studiare, e insieme potevano fare qualcosa di spassoso, come un'incursione
nelle cucine o un'incursione nelle cucine (che altro potevano fare in due con
quel tempaccio?), ma nonostante un paio di settimane prima avesse chiarito con
Sirius tutti i problemi che c'erano stati, l'idea di trovarsi a tu per tu con
Remus e magari dovergli fare un discorso simile sinceramente lo spaventava
parecchio. Era ingiusto, ma da quello spiacevole episodio capitato prima di
Natale, James era sempre stato attento a evitare un pochino Remus. Il problema
era semplice: se il suo amico gli avesse chiesto spiegazioni, lui sarebbe
sprofondato dalla vergogna. Perché era stato un idiota, ma un conto era parlarne
con Sirius che per la maggior parte del tempo si comportava ancora più da idiota
di lui, un conto era discutere con Remus che tendeva a prendere quegli argomenti
seri così... seriamente.
No, James non aveva davvero paura. Era solo che Remus non era Sirius, ecco
tutto. Se c'era un motivo per cui considerava Sirius il migliore tra i suoi
migliori amici era esattamente che Sirius non lo metteva neanche un pochino in
soggezione, e invece Remus sì. Solo ogni tanto. Ma capitava, e James continuava
a ripetersi da due settimane che doveva parlarci, chiarirsi e scusarsi con lui,
e continuava a rimandare. In fondo, aveva tempo anche domani. O il giorno dopo.
E poi... aveva promesso di non dire per nessun motivo a Remus quello che Sirius
gli aveva confidato la notte del suo compleanno alla Stamberga, e il miglior
modo per non farlo nemmeno per errore era tenersi il più possibile lontano
dall'argomento.
Le riflessioni un po' sconclusionate di James quel giorno di marzo furono
interrotte, in maniera alquanto piacevole, dall'ingresso in Sala Comune di Lily
Evans. Lily era, pensò James, se possibile più bella che mai. Doveva essersi
avventurata all'esterno, perché i suoi capelli rossi erano bagnati, e la ragazza
si era fermata sulla soglia per tirarli indietro scoprendo la fronte. Si
guardava intorno, cercando probabilmente qualcuna delle sue amiche, ma per la
gioia di James si diresse verso di lui sorridendo quando lo vide, e il ragazzo
non riuscì ad evitare suo malgrado di passarsi una mano distrattamente tra i
capelli, nervoso, prima di ricordarsi che lei trovava sciocco quel gesto.
Lily sembrò non notarlo, per una volta. Si sedette su una poltrona vicino a
lui, toccandogli inavvertitamente la mano mentre si accomodava. James per un
attimo stranissimo sentì che sarebbe potuto arrossire anche solo per quella
sciocchezza, e si chiese come poteva essere così... cotto di lei. Due
settimane prima aveva baciato il suo migliore amico, una cosa che aveva voglia
di fare da mesi, e non aveva provato neanche un quarto delle emozioni che quel
semplice contatto accidentale gli aveva provocato. Neanche paragonabile, il che,
per uno con il passato da Casanova di James Potter, era tanto strano da essere
quasi grave. Quasi. Perché, come se avesse dimenticato che lei aveva reso chiaro
in vari modi che non voleva una storia con lui, James aveva ricominciato a
sentirsi bene e felice solo al pensiero che Lily ci fosse, e fosse nella stessa
stanza. E poi lei gli parlava, adesso, (di piccole cose, gli chiedeva come
andava, si era mostrata felice che lui avesse chiarito con Sirius) ed era già un
grandissimo miglioramento.
Come quel giorno. Chiacchierarono per qualche minuto, un argomento
banale come le lezioni del giorno, poi lei gli chiese come andava, con
quel tono che ormai tra loro significava "come va con Quella Faccenda che
sappiamo solo io e te". James era felice di poterle assicurare che andava
tutto a meraviglia (che non era propriamente una bugia, per altro).
-Senti James...- esordì Lily.
Altro miglioramento, pensò il ragazzo, adesso sono James alle
volte, non solo Potter. Il tono di lei però era vagamente preoccupato.
-Dimmi.-
-Hai parlato con Remus?-
James pensò che doveva aspettarselo. Lily Evans era una creatura affascinante
e intuitiva e fin troppo sorprendente. Come se avesse avuto la capacità
di leggere nella sua mente, aveva centrato il problema.
-Uh... No, veramente.- rispose titubante.
-Penso che dovresti.- disse lei, guardandolo negli occhi così intensamente da
fargli pensare che davvero poteva leggere nella sua mente. - Ultimamente
mi sembra così pensieroso.-
James tentò di svicolare. -Remus è sempre pensieroso.-
-Sì, almeno lui non si vergogna di far vedere che usa il cervello.- disse
Lily, ironica. Touché! -Ma negli ultimi giorni è pensieroso come se fosse
turbato. Magari non ha niente a che fare con Quella Faccenda, ma se fossi in te
ci parlerei.-
Detto questo, Lily sorrise, si alzò e salutò James per andarsi ad asciugare i
capelli, lasciandolo spiazzato e se possibile ancora più confuso di pochi minuti
prima. Ora, James Potter poteva avere qualche piccola remora a parlare
apertamente con Remus, ma se Lily diceva che il suo amico era turbato (e Lily
aveva spesso spaventosamente ragione su queste cose), lui non si sarebbe tirato
indietro lasciandolo in pace.
Così James salì in dormitorio, risoluto, per parlare con Remus e chiarire una
volta per tutte sia il suo comportamento scorretto degli ultimi mesi, sia quel
vecchio errore prima di Natale.
-------------------------
James trovò Remus esattamente nella posizione in cui se l'aspettava. Era
seduto a gambe incrociate sul suo letto, l'unico in ordine in tutto il
dormitorio, con un grosso libro aperto e appoggiato sulle gambe. Posati di
fianco a lui c'erano un taccuino per appunti babbano e una penna biro, un tipo
di oggetto che si vedeva raramente a Hogwarts, ma che Remus usava per le brutte
copie fin dal primo anno.
Remus non diede segno di aver notato l'ingresso di James, ma non, come ci si
sarebbe potuti aspettare, perché era troppo concentrato nello studio. In realtà,
bastò un'occhiata a James per capire che Remus non stava affatto studiando. Il
ragazzo aveva lo sguardo fisso sulla finestra, come se contasse le gocce di
pioggia che scivolavano sul vetro. Era chiaramente assorto nei suoi pensieri, e
James avrebbe potuto scommettere la sua scopa che i pensieri che in quel momento
si agitavano dentro di lui non riguardavano nessuna materia scolastica. Lily
aveva ragione, Lunastorta aveva qualcosa di strano, e James entrò nella stanza
chiudendosi la porta alle spalle, risoluto a scoprire cosa.
-Remus?- chiamò, e vide il suo amico sussultare. Forse non si era accorto
davvero che qualcuno era entrato nella stanza.
-Ciao James.- rispose piano il licantropo. James inspirò a fondo e si
avvicinò. Remus adesso lo fissava, uno sguardo strano, enigmatico e in qualche
modo curioso.
-Posso parlarti un attimo?-
Remus annuì, e James si fece coraggio e si sedette ai piedi del letto del suo
amico. Si bloccò un attimo prima di cominciare il suo discorso, fingendo di
guardare il libro che Remus stava studiando mentre raccoglieva le idee su quello
che doveva dire. Poi alzò gli occhi sul suo amico, solo per scoprire che lo
stava ancora fissando in quella maniera inquietante, cosa che lo fece sentire
incredibilmente a disagio. Di nuovo, prese fiato e si preparò a parlare.
Un attimo dopo, i suoi riflessi allenati da anni di Quidditch lo fecero
scattare indietro. Remus improvvisamente si era scagliato verso di lui, e un
secondo dopo James si ritrovò per terra. Era stato tutto molto veloce. Remus gli
si era buttato contro, con intenzioni incomprensibili, e James aveva reagito
spostandosi all'indietro il più rapidamente possibile, d'istinto. Peccato che il
suo istinto non avesse ben presente il fatto che era seduto sul bordo di un
letto, e James era caduto all'indietro, battendo il sedere sulla dura pietra del
pavimento, in un'assurda parodia della caduta simile che aveva fatto prima di
Natale. Quel pomeriggio però Remus non lo guardava sconvolto dall'alto, ma era
lui a fissare stranito il suo amico che, preoccupato e molto più simile al
solito Remus che pochi istanti prima, era sceso dal letto per controllare le sue
condizioni.
-James! Ti sei fatto male?-
James scosse la testa. Immaginava di essersi procurato un bel livido, ma le
ossa sembravano tutte a posto.
-Scusa.- disse Remus senza guardarlo negli occhi. -Non so che mi sia preso.-
James vide il suo amico alzarsi e dargli le spalle, col pretesto di mettere a
posto il libro e il quaderno che erano ancora sul letto.
-Remus?- chiese. A dire il vero si stava un po' preoccupando. Che diavolo
stava succedendo? Lunastorta non evitava mai di guardare qualcuno negli occhi.
-Mi dispiace che tu ti sia fatto male, James.-
-Non mi sono fatto niente.- rispose James alzandosi. -Che volevi fare?-
chiese poi.
Le spalle di Remus si tesero impercettibilmente. -Immagino la stessa cosa che
volevi fare tu a Natale.- rispose.
James non se l'era aspettato. Stava per dire qualcosa, non sapeva esattamente
cosa, quando Remus si girò verso di lui e lo fissò un istante prima di parlare.
-Scusa, James. Sono un idiota. Mi sono reso conto subito che era una cosa
stupida da fare, ma... Scusami.-
-Remus, che ti prende? Sei strano.-
-Niente, James. Solo... pensieri. Pensieri strani.-
A dispetto della scaramanzia che gli diceva di non farlo, James si risedette
sul letto, invitando Remus con un gesto a sedersi vicino a lui. Anche se le
ultime due volte che si era ritrovato seduto su un letto vicino al suo amico
erano finite con lui a terra che si massaggiava il fondoschiena dolorante,
quella restava una delle posizioni migliori per ascoltare delle confidenze, e
sembrava che in quel momento Remus avesse bisogno di un amico con cui confidarsi
molto più di lui.
-Pensieri strani su cosa?- chiese James, anche se non credeva che avrebbe
avuto una risposta, visto come fino a quel momento Remus era stato enigmatico e
reticente.
-Su Sirius.- rispose a sorpresa il licantropo. -E su quello che è successo
tra me e lui ad Halloween.-
-Vuoi parlarmene?- chiese James.
Remus sembrò pensarci su. -Se non ti dà fastidio. Con la tua gelosia degli
ultimi mesi, non so se hai voglia di sentirne parlare.-
James sussultò. Ok, Remus era sempre stato quello intelligente, ma lui era
convinto che non avesse capito cosa era successo in quel periodo. -Tu sapevi che
ero geloso?-
-L'ho capito da poco. Prima mi chiedevo cosa avessi, e ci sono arrivato
qualche giorno fa.-
James a quel punto dimenticò le reticenze che aveva avuto quel pomeriggio sul
parlare con Remus.
-Ok, hai ragione. Ti devo una spiegazione.-
E per la terza volta in un mese, James raccontò quella storia. Ormai
cominciava ad essere più facile parlarne, anche con l'aiuto del trucchetto
dell'apnea di Sirius, e non gli ci volle molto per confidarsi completamente.
Quando ebbe finito, si chiese se doveva raccontare a Remus anche del suo
chiarimento con Sirius, ma preferì sorvolare, dal momento che Sirius si era
fatto promettere che non avrebbe rivelato a Remus le sue confidenze. A sorpresa,
però, il suo amico lo guardò sorridendo e disse:
-E hai chiarito con Sirius, giusto? La sera prima del tuo compleanno.-
James rimase un attimo a bocca aperta. -Come fai a...-
Remus rise piano del suo smarrimento.
-Il trucco dell'apnea. Scommetto che te l'ha insegnato Sirius.-
James era sempre più sorpreso.
-A lui l'ho insegnato io. E la sera prima del tuo compleanno ho visto Sirius
che ti dava un pugno, e poi lui mi ha detto che ti sarebbe venuto a cercare per
fare pace.-
James sorrise. -Ottima deduzione, Lunastorta, degna di te! Comunque sia,
questo è tutto.-
Il viso di Remus si adombrò un attimo. -Questo è tutto, James? A che punto di
questa storia tu e Sirius vi siete baciati?-
James cominciò seriamente a pensare che Remus avrebbe dovuto frequentare il
corso di divinazione. Aveva un talento naturale, non c'era dubbio. La sua faccia
sorpresa doveva essere evidente, perché Remus spiegò:
-Me l'ha detto Peter. Vi ha sentiti parlarne ad Incantesimi il giorno che ha
schiantato Vitious.-
La calma un po' fredda di Remus mentre parlava mise a disagio James che,
tuttavia, una volta deciso di vuotare il sacco, non poteva rifiutarsi di essere
sincero.
-Ti ho detto che ero curioso, no? Be', Sirius ha pensato che forse se mi
fossi tolto la curiosità avrei smesso di... comportarmi da idiota. E ha
funzionato, sai? Ho capito che non fa per me.-
Remus sorrise. Improvvisamente sembrava sollevato, e James pensò di
cominciare finalmente ad intuire cosa c'era sotto il suo strano comportamento.
-Sei stato sincero, James, grazie. Adesso ti devo io qualche spiegazione, no?
Allora... da dove comincio?-
Remus prese un grosso respiro poi cominciò a parlare tutto d'un fiato,
palesemente usando il trucco dell'apnea. James si chiese chi fosse l'inventore
di quel sistema miracoloso per confidarsi.
-Sai perché solo negli ultimi giorni mi sono reso conto che ti comportavi
stranamente perché eri geloso? Perché da quando Peter mi ha raccontato del
vostro bacio, mi sono accorto di essere a mia volta geloso all'idea che ci fosse
qualcosa tra te e Sirius. Quindi ho capito il tuo comportamento, perché c'erano
dei momenti in cui avrei voluto fare lo stesso. La verità, James, è che da
qualche tempo non riesco a fare a meno di pensare a Sirius... a quello che è
successo tra lui e me ad Halloween. E al fatto- e qui Remus divenne
sorprendentemente rosso -che mi piacerebbe che succedesse di nuovo. Mi piace
Sirius- uh, fa uno strano effetto detto ad alta voce! Mi sembra ancora così
strano, ma è così. E... prima, ho cercato di... insomma, di baciarti. Non so
cosa mi sia preso, è stata una stupidata, ma volevo cercare di convincermi
che... non so, che semplicemente magari baciare Sirius è stato così speciale
perché mi piacciono i ragazzi, e non perché mi piace... lui, in particolare.
Perché pensavo che tra te e lui ci fosse qualcosa, capito? Mi sento davvero
stupido adesso, James.-
-E perché? Ti sei comportato da idiota, benvenuto nel club! Io e Sirius lo
facciamo da anni! E poi sei stato strano solo una decina di giorni, io invece ho
fatto il cretino per mesi, quindi mi dispiace, ma il calderone d'oro per il
Malandrino meno scemo dell'anno va ancora una volta a Remus Lupin!-
James saltò in piedi ridendo mentre lasciava uscire dalla sua bocca quel mare
di sciocchezze, e Remus fece lo stesso. Era chiaramente sollevato, e James si
ripromise di ringraziare Lily per averlo convinto a parlare con lui. Di slancio,
abbracciò il suo amico, un abbraccio amichevole, di quelli che stritolano un po'
le ossa ma che esprimono benissimo l'affetto. Remus lo abbracciò a sua volta,
sempre ridendo. James pensò che non poteva essere più felice di così: non solo
aveva chiarito con i suoi amici, non solo quei pensieri ossessivi avevano smesso
di tormentarlo, ma aveva anche qualcosa da raccontare a Lily, il fatto che
finalmente aveva chiarito con Remus e che era davvero tutto a posto. E sapeva
che lei gli avrebbe sorriso.
Valutò per un attimo di rivelare a Remus quello che gli aveva detto Sirius.
Ma poi pensò che non sarebbe stato corretto tradire la fiducia di Sirius, e che
il suo amico comunque gli era parso incerto sui suoi sentimenti. Un periodo
difficile si era appena concluso, e non voleva rischiare di complicare tutto di
nuovo cercando di fare le cose di fretta. Era consapevole che Sirius, se avesse
capito di provare qualcosa per Remus davvero, non sarebbe stato capace di tenere
a lungo il segreto con lui e in quel caso,
decise, avrebbe fatto in modo che le cose andassero per il verso giusto.
Magari si sarebbe fatto aiutare da Lily. Era brava con quelle faccende, molto più
di lui.
A quel punto, mancava solo una cosa per rendere perfetto quel momento.
-Ehi, Remus, e adesso che ne dici di un'incursione nelle cucine?-
Per prima cosa, chiedo davvero scusa a tutti per il ritardo enorme di
questo aggiornamento. Vorrei dare la colpa ai mille impegni improvvisi che si
sono accavallati, ma la colpa prima di tutto è della mia incapacità congenita di
organizzarmi; il che significa che se mi riduco all'ultimo per sistemare un
capitolo, e se "l'ultimo" comprende un imprevisto, divento matta a cercare di
recuperare, e con scarsissimi risultati. Quindi, o la gente che conosco comincia
a laurearsi a meno di quattro ore di treno da casa mia, o giuro che
impazzisco!!! (Piccolo sfogo personale... XD) Davvero, scusate! Ora le noticine
vere e proprie.
Altro capitolo difficilissimo, che mi ha portato via quasi dieci giorni.
James non voleva decidersi a fare le cose per bene, e Remus continuava ad essere
evasivo... Adesso solo perchè Sirius fa la primadonna hanno deciso che possono
farlo anche loro, che modi! Insomma, un po' di rispetto!
Più si avvicina la fine della storia, e più i dettagli della fine si fanno
chiari nella mia mente, più le cose si fanno difficili per me... Ma a logica non
dovrebbe essere il contrario? Evidentemente io e la logica non andiamo
d'accordo.
In ogni caso, solo una domandina: ma qualcuno ha pensato per caso sulla
penultima frase che avrei fatto un altro dei miei scherzi? Cioè, quando James ha
pensato che "A quel punto, mancava solo una cosa per rendere perfetto quel
momento.", qualcuno ha avuto il dubbio che sarebbe saltato addosso a Remus? A me
sarebbe venuto ad essere sincera, dopo tutte quelle che vi ho fatto passare...
Ma questa volta sono stata brava.
Basta, giuro solennemente che adesso lascio in pace James. Ma... cosa
staranno combinando Sirius e Peter? (Ghigno...)
Rispondiamo, che è meglio, se no ritardo ulteriormente sul ritardo... ^^'
Chise: Urca, il recupero! Panico, panico! Ciao Chise! Non ti starai
preoccupando mica di recensire in ritardo, vero? Cioè, spero che "mi faccio
schifo" si riferisse al fatto che dopo ore di treno non ti sentissi molto
pulita, vero? Rispondi di sì, altrimenti rischio di soffocare nel mio senso di
colpa, che sono peggio! Comunque assolutamente nessuna preoccupazione, ok? XD
Sul Cap. 24 Parolina ripetuta spesso? Uhm... quale? Oh, intendi "Sirius"? Ma
no, dai, penso la dica solo due righe sì e una no, non mi sembra troppo! XD
Contenta che tu sia contenta! Sul Cap. 25 La Chise Production ha un
futuro, brillante, ottimo cast! Mi chiedevo giusto se dopo le riprese
l'interprete di James potrebbe passare da queste parti a fare quattro
chiacchiere con me... Sì, ok, il cervello bacato e le seghe mentali può
lasciarle sul set, è altro che mi interessa... (Miki in modalità maniaca
sbavacchiante...) XD Sul Cap. 26 Azzeccata la tua ipotesi sulla sera del
14, ma lo sai già! XD Anche la parte su Bambola Ramona... devo dire che non era
prevista, ma potrebbe starci bene! Poretta, però, la festa viene rimandata di
due giorni, aspettare dentro la torta non è affatto comodo... oh, be', almeno ha
di che nutrirsi! XD Ah, già, e quanto sarebbe la citazione per danni? No, sai, è
che qua sono un po' in cattive acque... Sul Cap. 27 Ohohohohoh, Gnééééé,
ahahahahaha ssshhh! (Mi pare a tono...) Sul Cap. 28 Che poi mi
racconterai che fate te e il tuo gruppo da necessitare un palo di professione...
Remus, eh? Ti dirò, ai miei tempi mi sa che ero Sirius invece, ovvero quella che
beccavano sempre quando gli altri si erano defilati... peccato la mancanza
totale di fascino, ma sorvoliamo... Contenta di averti divertita! Sul Cap. 29
Grazie! ^///^ Sono molto felice di averti commossa! Sul Cap. 30 Ops....
Devo aspettarmi posta? Brrr... Sul Cap. 31 Ma grazie!!! Sul Cap. 32
Sapessi io! Odiare Peter è il minimo! Non preoccuparti per la laconicità, a
meno che quel "Ti odio" non sia seguito da una maledizione senza perdono, non ci
sono problemi, anzi!!! Mi hai fatto davvero tantissimo piacere con questa
carrellata di recensioni, grazie!!! Un bacione grande!
Call: Grazie mille dei complimenti, mi fanno tantissimo piacere,
soprattutto da chi preferisce il personaggio di Remus! Riflette il ragazzo, eh?
Ah, il lupo, più che una scusa è un aiuto, perché quello mi era rimasto talmente
in alto mare che senza l'intervento della bestiola non me lo ritrovavo più! XD
Peter... uh, no, gli affari suoi mai. Vedrai, vedrai... (Ghigno sadico...) Scusa
per il ritardo! Un bacione!
Trip: Uh, che bello, grazie, non sai quanto mi faccia piacere sapere
di averti fatto venire i brividi... spero che fossero brividi buoni! Grazie e un
bacione!
Joy: Allora... Pensatoio, c'è. Viveri, ci sono. Kit di
sopravvivenza... ok, ho tutto. Posso cominciare a leggere? Oh, ciao Joy! Grazie
per la tua recensione splendida, ne sono riemersa felicissima e soddisfatta come
dopo una nuotata nei giorni afosi. Mi fa davvero tantissimo piacere quello che
hai detto sulle modalità di lettura, perché anch'io sono come te, preferisco a
tutto la carta stampata... forse proprio per quell'odore di inchiostro che anche
a Remus piace tanto! XD E mi ha fatto tantissimo piacere che ti siano sembrate
vere le sensazioni che prova Remus nel capitolo scorso. Esattamente come dici
tu, spessissimo i ricordi anche miei sono guidati da un flusso di sensazioni
come quello che travolge Remus nel capitolo... è un Remus molto simile a me in
realtà quello che trova sicurezza nella familiarità degli odori, istintivamente,
e sono contentissima che ti sia piaciuto! Ah, la voce del lupo... sai, ho come
il sospetto che Remus, come molte persone estremamente razionali, tenda a
considerare la sua parte istintiva come qualcosa di estraneo e pericoloso... il
che lo porta a pensarla come una cosa negativa, esattamente come il lupo.
(Quello che voglio dire è che questo lupo può essere anche una metafora,
volendo... non è solo una volontà aliena, è anche la parte istintiva di Remus
che lui cerca di controllare... per me è entrambe le cose in un certo senso.)
Comunque lo si voglia interpretare, è certo che Remus ha dato l'avvio ad un
processo di consapevolezza, che a quanto pare è stato estremamente più veloce di
quello di Sirius! XD Urca, la cosa della risposta di James... ma sai che non ci
avevo pensato a quella soluzione? Cioè, non mi era venuto in mente che Remus
potesse pensare di controllare la risposta di James... si vede che era distratto
in quel momento... (Uh, com'è scivoloso questo specchio... XD) Spero che
nonostante mi sia bellamente dimenticata di questo particolare potenzialmente
fondamentale, il chiarimento con James sia sufficiente a farmi perdonare! In
effetti alludevo a questo capitolo dicendo che il comportamento di Peter avrebbe
avuto anche risvolti positivi, diversamente, se non facevo comportare
stranamente Remus, non avrei mai risolto quello che era rimasto in sospeso tra
lui e James. Oddio, sì, in effetti l'immagine di Sirius e Remus che dormono o
non dormono nello stesso letto piace anche a me, moltissimo, in ogni modo...
Confesso che è una delle mie debolezze vederli dormire insieme in maniera del
tutto innocente! XD Grazie mille per aver sklerato (non è mai troppo! XD) e per
le cose bellissime e per la fiducia che mi fa luccicare anche le unghie. Un
bacione grande grande.
Kaya: Spero tanto che ti sia arrivato il mio messaggio e che la mia
casella non faccia di nuovo gli affari suoi... In ogni caso, MA FIGURATI!!!!
Insomma, non ti devi assolutamente preoccupare di aver saltato un capitolo, se
ti consola penso di avere almeno 235 arretrati io... XD Per non parlare di
questo ritardo stratosferico... (Passiamo oltre, o finirò soffocata dai miei
sensi di colpa....) Oh, mi è parso di intuire un vago risentimento verso Peter,
o mi sbaglio? XD Questo ragazzo dovrebbe imparare se non altro a farsi alle
volte un tegamino di affari propri, concordo. E... concordo ancora di più,
soprattutto visti i futuri sviluppi! (Ghigno sadico che sta diventando
pericolosamente tutt'uno con la mia faccia...) Comunque sia, grazie al lupo o al
suo istinto... pare che Remus navighi nella giusta direzione. Mi consola
moltissimo sapere che non avevi indovinato della pergamena, sai? Giuro, pensavo
che tutti se ne sarebbero dimenticati o quasi, ero stata attentissima a non
citarla più neanche per errore... Grazie per la soddisfazione! XD Be', come hai
visto, alle pippe mentali che avevi giustamente previsto per Remus in seguito
alla geniale rivelazione del ratto, ha messo un freno il buon James, per ora...
Meno male che Remus è un ragazzo intelligente e alle sparate di Codaliscia dà
meno ascolto che alla voce di James... Ah, Sirius... be', diciamo che per lui il
concetto che ho appena espresso per Remus non si applica mica tanto... ma ti
rimando diabolicamente al prossimo capitolo per ulteriori informazioni! XD
Comunque grazie mille della recensione, mi ha reso molto felice! Un bacione
grande!!!
Agartha: Peter ti manda a dire che dove si è nascosto non lo troverai
mai... (Io ti consiglio di lanciare un'Avada Kedrava sotto al letto, in via di
precauzione, mi arriva una vocina che ripete "Non mi troverete mai" alquanto
sospetta... Ehi, un attimo, non saremo dentro l'extra di Shoebox? XD) Comunque
se posso spezzare l'unica lancia che spezzerei mai in suo favore, sulla
questione della sua intolleranza verso i gay il ragazzo è rimasto fermo a quando
aveva undici anni, temo... cioè, ad undici anni gli altri prendevano in giro, e
sembrava la cosa giusta all'epoca, poi James e company non hanno più detto
niente, e lui poverello è rimasto indietro sugli aggiornamenti. Cioè, non è che
si può pretendere che avesse una sua idea da solo, se loro non gli dicono cosa
pensare lui come fa? XD Ok, fine della difesa di Peter. ^__- Ah, il dolce
risveglio di Remus... Lo sai, sembrerò matta, ma avevo cercato di rendere tutto
il capitolo un pochino ovattato, molto tranquillo... per poi fare arrivare Peter
come doccia fredda. Mi par di intuire dalla tua recensione che più o meno mi è
riuscito! XD Però, ecco, i benefici della rivelazione di Peter mi sembra che ci
siano stati... Se fosse andata diversamente, dubito che Remus e James si
sarebbero chiariti per bene, mi ci voleva un'azione un po' traumatica per
sbloccarli definitivamente! E come al solito avevi azzeccato benissimo dove
sarebbero andati a parare i pensieri di Remus, ma per fortuna James gli ha
chiarito le cose... Oh, sono davvero felice di averti fatto sentire le
sensazioni di Remus, è un complimento bellissimo!!! ^///^ E per finire... ti ha
soddisfatta quello che è successo a James in questo capitolo? Grazie mille del
commento e dei complimenti! Un bacione grande!
Aviendha: Ma salve! ^^ Piacere di conoscerti! Mamma mia, hai letto
davvero tutto in una volta? Complimenti per la pazienza! XD Ehm... temo che tu
sia capitata nel momento in cui Peter non è proprio al massimo della sua
simpatia... capisco le intenzioni bellicose, ti confesso che ogni tanto mi
verrebbe da scrivere "e un pianoforte dispettoso cadde dal nulla, ponendo fine
per sempre alla vita dannosa di Peter Minus"... o amenità simili! XD Ma il mio
sadismo non arriva a tanto... o meglio, magari arriva anche oltre, ma in quel
caso Peter mi è utile! XD Sul resto della storia... Be', il comportamento di
James è effettivamente strano, lo riconosco... ma se tanto mi da tanto, credo
che in fondo aiuterà il cementarsi dell'amicizia tra i Malandrini, che ci piace
tanto. In fondo poi adesso la fase di James insopportabile è passata, e i
ragazzi sono ancora molto uniti, il che non può che essere che un bene... Oh,
sono molto contenta che ti piaccia Remus-Gollum, sai? Non ero sicurissima di
come risultasse quando l'ho scritto, anche se mi piaceva l'idea! Grazie davvero!
(So che non c'entra, ma mi è venuto in mente: posso chiederti il significato del
tuo nick? Ha un suono bellissimo!) In conclusione, grazie per la pergamena,
altro che Piton! Mi ha fatto davvero tantissimo piacere! Un bacione!
DarkElectra: Ero quasi preparata ad un monosillabo, sai? XD Ma penso
di essere contenta di non averti fatto ancora venire un colpo, non credo di
essere pronta a fare a meno di te! XD Il tuo commento mi ha fatto diventare di
uno di quei colori che dal rosso virano paurosamente verso il viola con
gradazioni di un bel blu cianotico, non so se mi spiego... GRAZIE!!! Insomma,
solo... grazie. Passerei oltre, perché questo colore mi si addice poco ed ho
anche il dubbio che non sia salutare... XD Mi fa piacerissimo che ti piacciano
gli istinti del lupo di cui è preda Remus. Soprattutto che risultino vagamente
erotici!!! Detto da te, poi, che so preferiresti in generale vederli rivolti a
qualcun'altra... ancora di più! ^_- Come hai visto, la scena del colloquio con
Peter l'ho tagliata, in fondo è facile immaginare come è andata, più o meno, e
mi interessava più pensare alle conseguenze... Che poi mi pare non siano solo
negative. (Ora, per favore, consideriamo che tecnicamente in questo capitolo c'è
stato solo un movimento inconsulto di Remus e una caduta di James. NON ho fatto
succedere nulla... No, sai, è che il mio zoo domestico sta diventando un po'
difficile da gestire... XD) Ok, sono lieta di sapere che qualunque cosa il tuoi
appunti abbiano contratto era transitoria. E immagino che il lupo di tua scelta
sia quello di Cappuccetto Rosso (altrimenti mi vengono in mente pensieri
inappropriati, che ad essere sincera mi vengono in mente anche con quello di
Cappuccetto, ma sorvolerei, anche perché siamo in una PG-13 è non è il luogo...
XD), quindi ti auguro la buonanotte, anche se a questo punto la buonanotte è per
la prossima volta che andrai a nanna! XD Grazie mille, sogni mannari e un
bacione grande!
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Capitolo 35 *** Punizione e Confidenze ***
Punizione e Confidenze
Punizione e Confidenze
2 Marzo 1977
Sirius aveva sempre sinceramente creduto che il dovere di un buon Malandrino
fosse quello di non lamentarsi mai di una punizione meritata. Quello che per
tanti studenti era motivo di tristezza, per lui doveva esserlo di orgoglio.
Faceva parte del gioco venire beccati quando si combinavano guai
coscienziosamente praticamente ogni giorno, e le stesse punizioni erano i rischi
del mestiere.
Però quel giorno di marzo non poteva evitare di pensare che quella punizione
faceva veramente schifo.
Le serre erano umide e innaturalmente calde, e la pioggia che scrosciava sui
vetri non faceva altro che aumentare quell'umidità. Sirius dopo meno di mezz'ora
passata a concimare quei milioni di piante era sudato fradicio, la camicia
incollata alla pelle e i capelli disgustosamente appiccicati alla fronte. Sudava
talmente tanto che gli bruciavano gli occhi, cominciava ad avere mal di schiena
a furia di stare chinato su quelle piante orribili, e ormai si era convinto che
non esistesse al mondo un odore più disgustoso di quello che gli stava
impregnando i vestiti. L'odore dolciastro delle piante medicinali unito a quello
rivoltante del concime e, da qualche minuto, anche a quello del suo sudore, gli
stavano facendo venire il voltastomaco.
Inoltre quelle piante assurde dovevano essere trattate nei modi più
disparati, e né Sirius, né Peter che, in condizioni non tanto migliori, lavorava
poco distante, avevano mai prestato abbastanza attenzione ad erbologia per
sapere come. Il che implicava che dovevano spesso consultare un grosso libro che
la Professoressa Calendula aveva messo a loro disposizione, non solo per sapere
quale tipo di disgustoso concime usare, ma anche per evitare di avvicinarsi
imprudentemente ad una graziosa pianticella che potesse loro staccare un dito
con un morso.
Sirius, poi, voleva disperatamente essere in punizione con James, o con Remus
magari, invece che con Peter. Con James ci sarebbe stato da ridere, come sempre.
E Remus probabilmente avrebbe saputo dove mettere le mani, sebbene neanche lui
avesse proseguito lo studio di erbologia dopo i GUFO. Invece Peter sbuffava e
non gli rivolgeva la parola. Non gli rivolgeva la parola da un po', in effetti.
Sirius l'aveva notato da qualche giorno, quindi quella mattina l'aveva coinvolto
nel preparare quello scherzo mal riuscito proprio per cercare di tirargli su il
morale. In genere per quel tipo di attività (stregare le armature velocemente e
prima di lezione) James era più indicato come complice, ma l'incantesimo era
talmente semplice quella volta che Sirius poteva farlo in fretta da solo, quindi
tutto quello che gli serviva era un buon palo, e Peter si sarebbe di certo
offeso se non l'avesse chiesto a lui.
In ogni caso, pensava Sirius mentre si rialzava pulendosi distrattamente le
mani luride sui pantaloni altrettanto luridi, Peter avrebbe potuto per lo meno
chiacchierare, per far passare il tempo. Invece se ne stava all'altro capo della
fila di piante, tutto concentrato sul suo lavoro, come se davvero gli importasse
di estirpare quella vitalba infestante. Strano comportamento, quello di Peter in
quegli ultimi giorni. Cose come studiare fino a dopo che tutti erano andati a
letto in sala comune, rifiutare una mano per i compiti e prestare attenzione
tutto concentrato persino ad Incantesimi non erano assolutamente nello stile di
Codaliscia.
Più ci pensava, più Sirius non sapeva se aveva voglia di ridere o di urlare.
Prima James che si comportava da idiota per mesi, chiudendosi nelle sue paranoie
fino quasi a diventare ridicolo. Poi Remus e quella sua assurda convinzione di
essere un mostro, qualche settimana prima. E adesso anche Peter era impazzito.
Di quel passo sarebbero finiti tutti al San Mungo prima ancora del diploma, lui
per primo, se continuava a guardarsi attorno e a vedere i suoi amici comportarsi
come folli senza avere idea del perché.
Sirius si era stufato di tutta quella situazione, in realtà. Aveva già i suoi
problemi, non di poco conto, con il caos che si agitava nella sua testa ogni
volta che ripensava a quello che aveva capito la passata Luna piena (e ci
pensava dannatamente spesso, addirittura durante gli scherzi, cosa che ad essere
onesti quella mattina stessa gli aveva un po' bloccato i riflessi quando aveva
visto quella dannata scala andarsene per i fatti suoi.). E poi doveva badare a
se stesso, e la sua vita non era proprio rose e fiori in quel periodo,
nonostante si ritrovasse fin troppo spesso perso in qualche riflessione che gli
faceva stringere lo stomaco in modo quasi piacevole. E c'era Remus, anche se
Sirius non era proprio sicuro che fosse giusto pretendere di badare anche a lui.
Insomma, in tutto quel caos, non era proprio il caso che Peter cominciasse a
fare il misterioso. Non potevano impazzire tutti insieme i Malandrini, o sarebbe
stata la fine. Era necessario che Codaliscia aspettasse il suo turno, adesso era
Sirius che aveva diritto di dare di matto, e gli altri si mettessero in fila.
Bisognava chiarire questo problema, e subito.
-Oh, Codaliscia! Si può sapere che accidenti ti prende? Un gatto ti ha
mangiato la lingua, o ti sei preso la malattia di James? Perchè non parli?-
chiese al suo amico.
Forse, pensò Sirius, era stato un po' brusco. Peter aveva alzato gli occhi e
la sua espressione era sembrata quasi di panico.
-Cosa? No, niente. Io... ecco... sì, be', sono solo un po' stanco.- rispose
incerto Pete, guardando la pioggia che batteva sui vetri della serra come se
fosse uno spettacolo interessante.
Ok, evidentemente Sirius era stato decisamente troppo brusco. Era Remus
quello bravo nel convincere gli altri ad aprirsi, ma questo non significava che
Sirius avesse il diritto di terrorizzare il povero Codaliscia, per quanto alle
volte potesse essere divertente. Il ragazzo decise quindi di provare ad essere
un po' più gentile perché, a parte le cazzate e le battutacce sui gatti, animali
di cui Peter aveva una discreta paura, quello che aveva davanti era uno dei suoi
migliori amici. E persino Sirius era capace di comportarsi da persona seria
(be', quasi) quando era importante che lo facesse per i suoi amici.
Si avvicinò quindi a Peter, che nel frattempo era tornato a prestare
attenzione alla sua vitalba infestante, e gli posò una mano sulla spalla in un
gesto amichevole. La reazione di Peter lo lasciò di sasso per un attimo. Il
ragazzo saltò via come se si fosse scottato, poi si allontanò di un passo e lo
guardò come se avesse davanti un qualche essere strano con una testa di troppo.
Quella reazione spropositata stupì Sirius, e quello sguardo, spaventosamente
simile ad alcune occhiate che aveva ricevuto a casa sua nel corso degli anni, lo
fece immediatamente incazzare. Si sforzò di stare calmo, ma non era facile. Se
c'era un motivo per cui valeva la pena di essere praticamente un senzatetto, era
non dover più sopportare di essere guardato come un insetto disgustoso. E non
esisteva un solo motivo valido per cui Peter dovesse guardarlo così, e non
parlare, per di più. Non aveva fatto niente. Voleva solo parlare con lui,
ed era davvero chiedere troppo che adesso, almeno, Peter si spiegasse?
Forse Peter aveva notato la tensione e la rabbia nello sguardo di Sirius,
perché si affrettò a ricomporsi.
-Scusa, Sirius, ero concentrato e non ti ho sentito avvicinarti... mi hai
spaventato, sì, ecco tutto.- balbettò Peter.
-Questa è una cazzata.- ringhiò Sirius.
-No, vedi... è che sono un po' nervoso in questo periodo e...-
-Balle.- lo interruppe Sirius. Peter non era capace di mentire.
-Io... ecco vedi è che...-
-Piantala di prendermi in giro, Peter. Se c'è qualcosa che non va, dimmelo e
basta.- sbottò Sirius.
Peter alzò gli occhi verso di lui e deglutì. Sirius ebbe l'impressione di
vedere un lampo inusuale di determinazione nei suoi occhi, prima che Peter
dicesse:
-Mi dà fastidio che mi tocchi.-
Sirius rimase di sale. L'istinto gli suggeriva di fare qualcosa a metà tra
urlare e massacrare Peter di botte. Invece rimase fermo respirando forte, gli
occhi sgranati, e si sforzò con tutto se stesso di non fare nessuna delle due
cose.
-Per quale assurdo motivo?- chiese, ma temeva di conoscere la risposta, e
allo stesso tempo si chiedeva come poteva essere così dannatamente trasparente.
Peter sospirò, ma a quanto pareva era determinato ad andare fino in fondo con
la questione.
-Senti, Sirius, mi dispiace, non prendertela. Ma... ho scoperto di quel
bacio, e ecco... Non posso evitarlo, mi infastidisce...-
-Quale bacio?- chiese Sirius, ma sapeva di cosa Peter stava parlando.
-Hai capito, Sirius. Senti, io voglio davvero essere vostro amico, ma questa
cosa mi dà un po' fastidio... N-non voglio comportarmi da stronzo, ma mi ci
vorrà un po' per abituarmi. Potete... evitare di starmi troppo vicino, per un
po'?-
Sirius era convinto di essere stato molto discreto, per quanto gli era
possibile essendo pur sempre Sirius Black, e non si spiegava come Peter potesse
aver capito che lui provava qualcosa per Remus. L'unica cosa davvero spiegabile
di quella questione era il fatto che Peter si sentisse a disagio, in realtà, dal
momento che quel tipo di argomenti lo avevano sempre infastidito anche in via
teorica. Doveva aspettarselo, pensò, e anche se non gli faceva piacere, pensava
di poter avere la pazienza di sopportarlo.
Però Peter aveva capito male le cose, e Remus non c'entrava nulla. Questa era
una cosa che Sirius voleva chiarire, almeno. Se Codaliscia si sentiva a disagio
con il fatto che a lui piacesse un ragazzo, allora gli sarebbe stato lontano,
anche se gli dispiaceva. Ma Remus non si meritava certo di venir evitato per una
sciocchezza fatta mesi prima! Non sarebbe stato giusto.
-Ok, Peter, va bene. Però ascoltami, è importante: Remus non ha nulla a che
fare con questo, davvero.-
-Che c'entra Remus, adesso?- chiese Peter a sorpresa. -Lui non sapeva neanche
di te e James!-
Sirius cadde dalle nuvole.
-James?- chiese, evidentemente stupito.
-Sì, tu e James avete una storia, no?- chiese Peter, e Sirius si accorse dal
suo sguardo che ne era davvero convinto. Quasi rise della stupidità di tutta la
situazione. Il fatto che se ne stesse nella serra, sudato fradicio, a parlare
con un Peter talmente a disagio che si stava rosicchiando le unghie, e che per
di più avessero parlato per almeno dieci minuti di due cose completamente
diverse, aveva qualcosa di comico.
-Frena, Codaliscia. Io e James non abbiamo una storia! Come ti è venuto in
mente?- chiese, sollevato.
-Vi ho... sentiti parlare ad Incantesimi qualche settimana fa. James diceva
che tu l'hai baciato.-
-Oh, ok. Quel bacio. Non significa niente, Peter. Era solo curiosità. James
si chiedeva da un po' come fosse baciare un ragazzo, sai? Allora gli ho tolto il
dubbio. Ma non c'è nulla tra di noi, non l'ho mai visto più preso dalla Evans!-
rispose Sirius, sollevato. Dopotutto, Peter non aveva capito la verità, e dopo
le sue recenti riflessioni, lo sollevava non dovergli spiegare tutto. Si sentiva
troppo in imbarazzo a parlarne persino con James.
Anche Peter sembrava sollevato.
-Oh, io... non avevo capito niente!- esclamò.
-Proprio così, Pete, vecchio mio. Allora mi pare che sia tutto a posto,
giusto?- chiese Sirius, speranzoso.
La pioggia sui vetri aumentò, e per un attimo fu l'unico rumore a risuonare
nella serra.
Poi Peter chiese:
-Ma perché hai pensato che parlassi di Remus prima?-
E Sirius seppe che per l'ennesima volta aveva aperto la bocca prima di
pensare, e si era fregato con le sue mani. Cominciava davvero ad odiare quel
lato del suo carattere.
A quel punto, fregato per fregato, decise di dire la verità. Aveva davanti Peter, che non
era James, ma era comunque uno dei suoi migliori amici. Gli pesava non avere
nessuno con cui parlare di quella rivoluzione di sentimenti degli ultimi giorni.
Parlarne con Remus era del tutto fuori questione, e nonostante avesse chiarito
con James e ne fosse felicissimo, sapeva che era meglio che gli desse un po' di
tempo perché dimenticasse la gelosia che aveva provato, prima di scaricargli
addosso il peso di quella nuova certezza che aveva scoperto di avere. Peter
invece era il confidente ideale in quella situazione. Anche perché Sirius lo
conosceva bene, e sapeva che quello che spaventava e infastidiva Peter erano le
cose che non conosceva o non capiva. Sirius sapeva che se gli avesse spiegato
bene la situazione, Peter avrebbe capito. O almeno sperava, ma decise di
rischiare.
-Ho pensato a Remus perché sono innamorato di lui.- rispose, sicuro. Ok,
l'aveva detto. Faceva un effetto strano, ma l'aveva detto ad alta voce, e questo
semplice fatto lo faceva diventare molto più vero. Non si tornava indietro.
Peter era rimasto a fissarlo a bocca aperta. Sirius poteva quasi vedere i
meccanismi del suo cervello che si muovevano frenetici, digerendo quella strana
informazione.
-Sirius, non ti ho mai sentito usare la parola "innamorato".- disse Peter,
incredulo.
-Già. Perché non sono mai stato innamorato.- rispose, ancora sicuro. Stava
diventando più facile dirlo, e, stranamente, Sirius sentiva che confidarsi con
Peter gli faceva bene.
Peter si sedette a terra a gambe incrociate. Poteva sembrare una reazione
esagerata, ma nel codice di comportamento dei Malandrini, da anni, significava
in realtà un invito a sedersi e a raccontare tutta la storia. Sirius accettò
l'invito, stravaccandosi poco compostamente a terra, e raccontò.
Più parlava della nascita e dell'evoluzione dei suoi sentimenti a Peter che
lo ascoltava silenzioso, più era contento di averlo fatto. Mentre raccontava
coglieva tanti piccoli dettagli e segnali che non aveva mai ricollegato, e
quando ebbe finito il discorso aveva un quadro molto più chiaro della
situazione, al punto che si sentì molto stupido per aver realizzato quello che
gli stava succedendo solo due settimane prima.
Peter sembrava meno stravolto di prima. Sirius sospettava che il suo
racconto, semplice e diretto, avesse spaventato l'amico molto meno di quanto
l'avesse fatto qualche informazione sparsa colta per caso. Con Peter era sempre
così, anche con le materie scolastiche.
Infatti quando parlò, Peter sembrava decisamente molto meno schifato di poco
prima.
-Non avevo proprio capito niente... Cioè, sono mesi che tu hai una
cotta per Remus, e io non mi ero mai accorto di niente... Mi ero fatto un'idea
diversa di come fosse provare dei sentimenti per un ragazzo.-
-Che vuoi dire?-
-Che mi sembra tutto così... normale.- rispose Peter, arrossendo. Sirius
sospettò che il suo amico stesse cercando goffamente di scusarsi dei suoi
pregiudizi.
-Già, be', beato te. A me è preso un colpo quando ho realizzato!- scherzò
Sirius. Un po' era vero, un po' però non si era mai sentito così bene.
Peter sorrise, ancora assorto. A Sirius sembrò di cogliere un po' di qualcosa
che sembrava dispiacere nel suo sguardo quando il suo amico alzò la testa, ma
non avrebbe potuto giurarci.
-Ok.- disse Peter, -Ok. E' ancora un po' strano a pensarci, ma me ne farò una
ragione, davvero.-
Sirius annuì. -Vuoi che ti stia lontano?- chiese, incerto.
-No. Te l'ho detto, mi sembra una cosa normale. Non mi fa lo stesso effetto
di quello che pensavo prima.-
-Ok, allora.-
Sirius fece per alzarsi e tornare al suo lavoro, che era stato trascurato per
quasi un'ora. Dovevano sbrigarsi se volevano fare in tempo a farsi una doccia
prima di cena, e Sirius non si sarebbe presentato in Sala Grande con quell'odore
disgustoso addosso. A meno che non dovesse sedersi per qualche strano motivo
vicino a Mocciosus, pensò, il che avrebbe avuto probabilmente il lato positivo
di farlo dare di stomaco davanti a tutta la scuola. Ma non voleva abbastanza
male a nessun Griffondoro per fare una cosa del genere.
-Sirius?- chiamò Peter, mentre si rialzavano e tornavano al loro schifoso
lavoro. Sirius si voltò.
-Lo accetteresti un consiglio?- chiese Peter, incerto.
Sirius annuì. Primo, non sarebbe stato gentile rifiutare un consiglio
dopo che Peter aveva fatto tanti sforzi per capire e accettare la situazione. E
in secondo luogo, cosa ancora più importante, Peter aveva la qualità di essere
un buon ascoltatore e un buon osservatore, e questo poteva voler dire che i
suoi consigli a volte potevano rivelarsi utili.
-Non parlarne con Remus per il momento.-
Sirius si stupì. Certo, aveva pensato di aspettare un po' e di osservare il
comportamento di Remus, ma in genere gli amici non avevano il repertorio di
consigli incoraggianti come "fatti avanti" e simili? Lui faceva così quando
James parlava della Evans. Non che ci fossero stati mai risultati geniali, in
quel senso, ma Sirius era segretamente convinto che la perseveranza avrebbe
portato risultati nel caso del suo amico.
Si rimisero al lavoro, anche se Sirius continuava a rimuginare su quello che
aveva detto Peter. Mentre versava lo sterco di Drago liquido sulle disgustose
pianticelle azzurre dal nome impronunciabile, decise che forse, forse, era il
caso di dare ascolto a Peter, almeno per il momento. Sirius stesso non sapeva se
si stava convincendo di questo perché era la via più facile per non rischiare
la sua amicizia con Remus, o perché Peter sembrava così convinto, ma quando la Professoressa
Calendula riconsegnò ai due Malandrini le bacchette, congedandoli, qualche ora
dopo, Sirius si era convinto a starsene buono ed aspettare, non sapeva
esattamente cosa, prima di parlare con Remus di tutta quella faccenda.
Rileggo questo capitolo e non mi pare un gran che. Proprio per nulla. Eppure
mi ci sono volute 8 ore, sparse in quasi una settimana, solo per scriverlo. E'
assurdo. Ok, un po' la colpa è di Sirius, perchè non è facile costringerlo a
ragionare quando vorrebbe solo spaccare la faccia al ratto omofobo. Ma mi chiedo
che diavolo succede a questa storia per essere diventata così lunga da scrivere.
Oh, be', problema mio.
Allora, che cosa ho combinato? Un conto è Remus che parla con James. Ma
Sirius che si confida con Peter? E' proprio in crisi questo ragazzo. Forse non è
evidente come era per James, ma temo che Sirius si senta abbastanza insicuro al
momento, e io, sinceramente, visto il caos che deve avere in testa, non mi sento
di biasimarlo!
Ma la vera domanda è: che razza di consiglio gli dà Peter? E per quale motivo
gli consiglia una cosa così stupida? La risposta nel prossimo capitolo. E se vi
è sembrato inusuale lo scambiarsi confidenze tra Sirius e Peter... il prossimo
capitolo Peter si confiderà con una persona ancora meno probabile! Volete
provare ad indovinare chi?
Joy: Oh, Joy, meno male, non avrei saputo come fare se ti avessi persa
per astinenza! XD Ma ciao!!! Dura la vita, eh? Anche da questa parte del
monitor! Dicevamo? Il bandolo della matassa? Be', fai i tuoi conti, ho
cominciato a scrivere la storia in aprile, e a maggio avevo già in mente tutta
la trama, capitolo per capitolo... Ora siamo a dicembre giusto? Quindi, facendo
una mano di conti, manca poco al parto! XD Ok, in realtà devo ancora scrivere i
capitoli finali, in pratica l'ultimo giro di punti di vista... E non ho molto
vantaggio, visto che con questo capitolo inizia il penultimo giro! Comunque,
manca davvero poco. Ci avviamo verso la conclusione, sì, i sentimenti sono
chiari, adesso bisogna vedere chi per primo vuoterà il sacco... e come
contribuiranno amici e nemici. Oh, grazie per il supporto morale sullo
strafalcione di Remus (Che poi in realtà è mio!), non hai tutti i torti, altro
che Luna, io nelle sue condizioni avrei avuto bisogno di una rianimazione, altro
che pergamena! XD Io e Remus siamo molo contenti di essere stati perdonati,
davvero. E sai, non c'è poi bisogno di usare eufemismi! E' esattamente da
quello, sì, proprio quello che stai pensando, che Remus si è lasciato
trasportare, sai? XD E, temo, io pure! XD Scherzi a parte, grazie mille
soprattutto della comprensione. E monito futuro per me, meglio scrivere
ragionando con la logica che con gli ormoni! ^_- Grazie, davvero, e un bacione
grande! P.S. Ti è arrivata la mia mail, o devo uccidere un'altra volta la mia
casella???
Trip: Mi sa che ti ho fregata, o sbaglio? XD Sarebbe stato
intelligente da parte di Sirius parlare con Lily, avrebbe rimesso le cose a
posto, vero? Invece Peter fa dei danni... una deviazione sulla buona strada, ma
ti assicuro, non di molto. Giusto per dare un po' di tormento a Sirius! XD Oh, e
sapessi io che voglia ho di arrivare al finale! XD Grazie del "tifo da stadio",
e un bacione!
Call: Ma ciao, scusa il ritardo dello scorso aggiornamento! Sì, Remus
è stato molto diretto nell'ammettere quello che prova per Sirius... se pensiamo
che Sirius le prime avvisaglie le ha avute mesi prima! XD Probabilmente una
volta che si è reso conto, ha avuto l'onestà di ammettere la realtà più in
fretta, il nostro licantropo preferito! XD E mi sa che hai già visto... Peter
OVVIAMENTE combina guai! E' nella sua natura, e chi sono io per ostacolarla? XD
Dunque, per rispondere alla tua domanda... la storia si conclude con questo anno
scolastico. Quindi non ci sarà il momento in cui James e Lily si mettono insieme
(che è nel settimo), né la guerra vera e propria, né soprattutto la morte di
Sirius. Quella proprio è una cosa che non riuscirei mai a scrivere! Non sono
capace di ragionare senza un minimo di lieto fine! XD Grazie mille per i
complimenti, e un bacione!
Agartha: Ciao! Sono contenta che il capitolo ti sia sembrato
piacevole! Sì, James ha proprio trovato un suo equilibrio, sa cosa vuole
davvero, ora. E gli perdoniamo un po' di reticenza a parlare con Remus, vero?
sarà che glielo dice Lily, ma in fondo non gli ci vuole poi tanto a convincersi
a farlo. Il suo fondoschiena non ne trae giovamento, concordo, ma è troppo buffo
James che cade per poter evitare di metterlo! XD Per fortuna che Remus non è
riuscito a baciarlo... Sai, penso che se anche ci fosse riuscito la situazione
si sarebbe comunque evoluta in questo modo, tranne che IO sarei stata linciata
da qualcuno, quindi voi non lo avreste mai saputo! XD Ah, sì, Remus è molto
confuso, vero? E ora anche Sirius. Il che mi porta a dirti che per avere un
chiarimento definitivo tra di loro bisognerà aspettare un po', ancora. E a
questo proposito, se vuoi ringraziare qualcuno per questo momento di stallo,
Peter è sempre sotto il letto! XD In ogni caso, sì, sono convinta che Peter
quando crede di usare la sua testa faccia più danni che altro, sia che si tratti
di dare un consiglio a Sirius, che di schierarsi in una guerra... In ogni caso,
grazie davvero, sono proprio contenta di sapere che ti piace ancora l'evoluzione
di questa storia! Grazie mille dei complimenti e un bacione grande!
DarkElectra: Ok, senza parole. Abbiamo declassato da monosillabo a
silenzio, è un buon segno? Speriamo! XD Oh, mi dispiace, sì in effetti il
capitolo scorso non presenta nessuna crudeltà gratuita... strano vero? E non
badare alla vocina di James che dice "E il mio sedere allora?", è ovvio che sta
farneticando! XD In compenso, poi, mi sono rifatta con Peter in questo
capitolo... Così, giusto per fare un po' di danno! Urca... meno male che non
sono ancora andata a leggere la tua fic (Per inciso, scusa, davvero, è in cima
alla lista delle cose da fare, giuro! E sì, ho davvero una lista scritta,
giuro!), altrimenti mi sarei sentita davvero in colpa! Il plagio non è una bella
cosa, invece così possiamo dire che abbiamo avuto un collegamento neurale
improvviso via internet, non fa figo? XD Tipo un cervello in due! (Io, se non ti
dispiace, prenderei la parte slasher del cervello, ok? XD) Basta, arginiamo le
idiozie. Lily si commenta da sola in senso buono o in senso cattivo? Cioè è
brava perché spedisce James da Remus, o è bastardella perché fa quelle cosucce
tipo sfiorargli la mano, che James va su di giri? XD Sono contenta che ti siano
piaciuti James e Remus... si sono avverati i tuoi timori su Peter e Sirius? La
tua teoria della bonaccia... Non so se sarà indicativo, ma il prossimo capitolo
si chiama "Aria di Tempesta"... Ok, adesso se vuoi farmi del male fisico,
puoi... Non volevo sconvolgerti. Ti posso tranquillizzare dicendo che il peggio
dovrebbe essere passato? No? Cos'è quella faccia? Uh... ecco... sì, dovrei
proprio scappare, ora... c'è... ehm... qualcosa di là che... barrisce... Non ti
dispiace se sono riuscita a darti una risposta persino più nonsense della tua
recensione, vero? XD Scherzi a parte, grazie davvero, per i complimenti, per la
pazienza, e per esserci. Un bacionissimo!
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Capitolo 36 *** Aria di Tempesta ***
Aria di Tempesta
Aria di Tempesta
21 Aprile 1977
Vi è mai capitato che la vostra esistenza, prima così regolare,
improvvisamente prenda un ritmo strano, imprevisto, e che vi sentiate
sballottati nel tempo, alternando periodi frenetici in cui succedono troppe cose
per poterle analizzare, ad altri così tranquilli e monotoni che quasi sembrano
essere passati in un battito di ciglia quando ci si guarda indietro?
Questa era la domanda che Peter aveva voglia di fare a tutti gli studenti che
incontrava, in quel pomeriggio di primavera.
Era una riflessione che non si addiceva molto al Malandrino. Peter stesso lo
sapeva, eppure continuava a chiedersi incessantemente come fosse possibile che
l'ultimo mese fosse passato così in fretta da farsi dimenticare.
Ricordava chiaramente la conversazione che aveva avuto nella serra con
Sirius, come se fosse il giorno prima, anche se era avvenuta ai primi di marzo.
Quello era stato senza dubbio un evento notevole, particolare, memorabile. E
poi? Un periodo di nulla assoluto. C'erano state le lezioni, certo, ma anche il
buon voto, che aveva straordinariamente preso in Trasfigurazione i primi di
aprile, era passato quasi sotto silenzio nell'atmosfera ovattata che sembrava
avvolgere la sua mente.
I Malandrini se ne erano stati insolitamente tranquilli nell'ultimo periodo.
Non c'erano state azioni punitive contro i Serpeverde, né memorabili sfide a
Quidditch, e neppure punizioni particolarmente eclatanti da svolgere. Nulla. Il
tempo rispetto a Marzo era molto migliorato, tanto che quella primavera sembrava
quasi volgere con largo anticipo all'estate. In effetti in quel momento la
maggior parte degli studenti se ne stava nel parco della scuola, chi impegnato a
studiare o ripassare (non era un periodo tranquillo dell'anno da quel punto di
vista), chi con gli amici a scherzare, e un paio di Tassorosso del quarto anno
insolitamente coraggiosi avevano tentato un bagno nel lago, ritirandosi in
fretta dentro il castello poco dopo, ghiacciati fino alle ossa.
La scuola sembrava fervente di attività come al solito, ma per Peter quello
continuava ad essere uno strano interludio, dopo il caos che aveva agitato la
sua esistenza nei mesi precedenti. Possibile che non fosse successo proprio
nulla? In realtà, ovviamente, qualcosa di rimarcabile c'era stato in quel
periodo, ma non si trattava di eventi notevoli che meritassero di essere
ricordati, quanto di quello che a Peter sembrava un riassestamento interno delle
dinamiche del gruppo dei Malandrini.
Probabilmente anni dopo Peter si sarebbe ricordato una sola cosa che aveva
fatto in quei quasi due mesi: osservare attentamente i suoi amici. E purtroppo,
quello che aveva notato aveva confermato le teorie più pessimistiche che Peter
aveva formulato nella sua testa già all'inizio di Marzo, dopo aver parlato con
Sirius.
James era tornato il James allegro e indisciplinato che era sempre stato.
Questo rappresentava un miglioramento notevole. Peter si era reso conto, dopo
aver parlato con Sirius e avergli confidato il suo disagio, che in fondo aveva
reagito con fastidio all'idea che ci potesse essere una relazione tra due suoi
compagni di dormitorio soprattutto perché riteneva che una cosa del genere non
fosse del tutto normale. Continuava, scioccamente, ad immaginarsi che James
sarebbe improvvisamente diventato una persona diversa da quello che era. Invece,
dopo il famoso bacio, James era ritornato il vecchio James, al punto che Peter
si era ritrovato a pensare che dopo tutto poteva anche trattarsi di una cosa
decisamente positiva.
Svaniti i timori di veder cambiare improvvisamente i suoi amici in persone
strane, Peter si era tranquillizzato. Aveva ricominciato a parlare con James, e
si era anche sforzato di non rimanerci male quando aveva capito che James era
stato così preso da altro in quel periodo, da non essersi accorto che Peter si
era allontanato. Ma questo non era importante.
La situazione sembrava migliorata, dunque, tra i Malandrini. Ma solo
all'apparenza, purtroppo.
Perché Peter, osservando, si era reso conto che tra i Malandrini c'era una
bomba pronta a scoppiare, e cosa si sarebbe salvato dalla sua esplosione non lo
sapeva.
Aveva notato tre cose. La prima era il comportamento di James nei confronti
delle due persone che, secondo Peter, erano per lui le più importanti: Sirius e
la Evans. Il Ramoso che aveva sviluppato una sorta di tic nervoso, quello di
spettinarsi i capelli in presenza di Lily Evans, e che per anni aveva fatto il
pavone ogni volta che lei compariva, era semplicemente scomparso. Come se non
avesse mai avuto una cotta incredibile per lei, James ora le parlava nei
corridoi, la salutava entrando in Sala Grande e spesso semplicemente
chiacchierava con lei la sera dopo cena. Come se fosse la cosa più naturale del
mondo. A Peter quello sembrava il comportamento di una persona perfettamente a
suo agio, il che poteva significare solo una cosa: la cotta di Ramoso per la
Evans non c'era più.
Invece, Peter constatava ogni giorno, James sembrava un altro con Sirius.
Ogni volta che i due parlavano sembrava che James si preoccupasse di essere al
riparo da orecchie indiscrete, e per di più sembrava trovare ogni pretesto per
passare del tempo da solo con lui. Spesso dalla sua espressione sembrava
aspettarsi che Sirius gli dicesse qualcosa, qualcosa che James voleva sentirsi
dire, da un momento all'altro. Peter era sicuro di sapere grosso modo di che
si trattasse, e questo lo spaventava.
Probabilmente James era convinto, dopo il bacio tra di loro, di poter essere
per Sirius più di un amico, e questo era terribile, perché Peter aveva la
certezza che per Sirius non era così. Infatti Felpato in quel periodo aveva
parlato spesso con Peter, e lui sapeva per certo che qualunque cosa Sirius
provasse per Remus, era ancora lì e sempre più forte. E questa era la seconda
cosa che Peter aveva notato.
Lui aveva continuato a consigliare a Sirius di non parlare con Remus, e
Sirius, insolitamente remissivo, aveva seguito quei consigli. Peter sperava
sinceramente che col tempo i sentimenti di Sirius sarebbero cambiati, per il suo
bene. E questo a causa della terza cosa che il ragazzo aveva notato.
Remus passava più tempo del solito con James. Spessissimo era Lunastorta a
cercare l'amico, sottraendo tempo anche ai suoi preziosi studi, e a volte Peter
li sentiva parlare di nascosto di notte, dopo che Sirius si era addormentato. Di
cosa parlassero non lo sapeva, ma a quel punto sapeva cosa stava succedendo, ed
era questa la bomba pronta a scoppiare e a distruggere i Malandrini. E Peter
aveva giurato a se stesso che avrebbe impedito che succedesse, ma non aveva idea
di come fare.
Il punto era che Em aveva ragione quando a Capodanno aveva raccontato quella
bizzarra teoria ad un Peter troppo ubriaco per prenderla nella dovuta
considerazione. Continuava a darsi dell'idiota per questo. Em c'era arrivata
prima, ma ora era tutto chiaro anche a lui, e il quadro della situazione faceva
provare a Peter la sensazione che quel periodo di calma fosse solo una pausa fra
la tempesta che c'era stata e quella, molto più terribile, che si prospettava
all'orizzonte.
E qui i pensieri di Peter inesorabilmente si arenavano. Doveva fare qualcosa,
ma a parte frenare Sirius, cosa che per il momento gli riusciva, non aveva la
più pallida idea di cosa. A questo punto del ragionamento, per di più, in
genere, Peter aveva un mal di testa incredibile.
Proprio per rilassarsi e distrarsi quel giorno Peter aveva deciso di
incontrarsi con Em nel parco, per godersi la compagnia della sua amica e
togliersi dalla testa quei tarli fastidiosi.
Mentre continuava a pensare aveva superato la quercia e percorso una buona
parte del sentiero che costeggiava il lago, la cui superficie era appena agitata
dai tentacoli della Piovra Gigante che sembrava essere emersa nel centro dello
specchio d'acqua per godersi un po' di sole. Pochi metri più avanti, Em lo
aspettava seduta nell'erba, e agitò una mano sorridendo quando lo vide
avvicinarsi.
Peter ricambiò il saluto, allegro. Aveva proprio voglia di vedere la sua
amica, in quel periodo l'aveva un po' trascurata, preso come era da altri
impellenti problemi.
Em però non era da sola. Seduta nell'erba di fianco a lei c'era Lily
Evans. Peter non si aspettava di vederla, e la salutò un po' esitante sedendosi
vicino a loro.
Em, probabilmente vedendo la faccia stupita di Peter, si affrettò a spiegare
a gesti che aveva incontrato la ragazza più grande qualche minuto prima, e che
Lily aveva detto che le avrebbe fatto piacere fare una chiacchierata con lei.
Peter poteva essere così gentile da aiutarle e parlare con loro?
Peter era sempre molto felice di aiutare Em. Sapeva che per la ragazzina era
importante avere degli amici. Visto che evidentemente i suoi coetanei non erano
abbastanza maturi per trattarla bene, pensò Peter, se aveva l'occasione di fare
amicizia con qualcuno di più adulto come la Evans, Em doveva sfruttarla.
I tre cominciarono quindi a parlare, con Em che leggeva le labbra di Lily, e
Peter che traduceva le sue risposte. All'inizio parlarono di scuola. Peter
rimase sorpreso scoprendo che a Em piaceva tantissimo Pozioni, una materia in
cui la Evans era particolarmente brava per altro. Anche la ragazza più grande
sembrava stupita di questo fatto, ma Em non volle spiegare cosa ci trovasse di
tanto interessante in un calderone che ribolliva.
L'argomento scuola fu superato in fretta, comunque. Em chiese alla Evans
quali fossero i suoi gruppi musicali preferiti, e le ragazze scoprirono che ad
entrambe piaceva un gruppo chiamato "gli Scarafaggi di Liverpool", che Peter,
cresciuto tra i maghi, non aveva mai sentito nominare. Quando la Evans chiese,
l'imbarazzo evidente dal suo rossore, come facesse Em ad avere un gruppo
preferito, la ragazzina rispose semplicemente che le piacevano i testi delle
canzoni e poi sua madre le aveva fatto vedere un disco, e Paul era decisamente
carino.
Da quella conversazione Peter si rese conto che aveva tantissime cose da
imparare su Em, cose che non aveva mai pensato di chiederle. Il pensiero lo
rattristò un po'. Forse Em si sarebbe trovata meglio ad avere la Evans come
migliore amica, invece di lui.
Ma poi Em volle a tutti i costi che Peter raccontasse la "vendetta" che i
Malandrini avevano organizzato un paio di settimane prima, verso le sue
antipatiche compagne di classe, e Peter di nuovo si sentì importante e
stimato da lei. Quella era stata in effetti una sua idea, e ne andava molto
fiero.
Raccontò alla Evans che le compagne di Em parlavano sempre tra loro dei
Malandrini, in particolare di James e Sirius. Addirittura, secondo Em, un paio
di loro avevano una cotta per i ragazzi più grandi. Per fortuna erano proprio queste due
le
ragazzine che si divertivano a tormentare Em in tutti i modi
possibili. Dopo un commento particolarmente crudele che Peter aveva sentito in
Sala Grande, i Malandrini avevano deciso di agire.
Erano andati ad aspettare Em fuori dalla porta dell'aula di Trasfigurazione,
un giorno. Quando la ragazza era uscita, in gruppo con le compagne, avevano
agito. Remus si era avvicinato a Em l'aveva invitata ad alta voce ad andare a
vedere la partita Serpeverde-Tassorosso che ci sarebbe stata quel fine settimana
insieme con lui e i suoi amici. Poi era comparso James, che le aveva fatto un
galante baciamano e le aveva preso i libri per portarglieli. Infine, Sirius si
era avvicinato e, strizzando di nascosto l'occhio a Peter che era arrossito (ma
questo si guardò bene dal raccontarlo), aveva baciato Em sulla guancia, dicendo
ad alta voce che era un onore baciare la ragazza più carina del primo anno. Poi
i Malandrini avevano scortato Em alla lezione successiva. Le compagne erano
verdi di invidia, e i ragazzi avevano promesso ad Em che avrebbero ripetuto la
scena ogni qual volta quelle avessero deciso di riprovare a comportarsi male con
la loro amica.
Lily Evans per una volta dimostrò di essere molto fiera del
comportamento dei ragazzi. Persino lei, che aveva spessissimo condannato i loro
dispetti, trovava che in quell'occasione si fossero comportati egregiamente.
Peter si sentiva molto fiero di quell'episodio.
Mentre raccontava, Peter non si era accorto che al suo fianco Em si era
addormentata sull'erba. Fu la Evans a notarlo e a farglielo notare.
Em dormiva serenamente, ovviamente non disturbata dal suono delle voci dei
due ragazzi più grandi. Era rannicchiata di fianco a Peter, e sembrava un
gattino, o una piccola fata, con la cortina di riccioli scuri che le copriva in
parte il volto, e le braccia strette attorno alla cartella come fosse un
orsetto. Stava calando la sera, e Peter, preoccupato che potesse prendere
freddo, si tolse il mantello e glielo posò addosso con cura. La bambina si mosse
appena nel sonno.
Quando Peter si girò, Lily Evans lo stava fissando. Sorrideva.
-Ti piace, eh?- chiese, non i modo malizioso, ma con un tono amichevole che
Peter non le aveva sentito mai usare prima di quel pomeriggio, con lui.
-Sì- rispose Peter, preso un po' alla sprovvista.
-Si vede, sai?- continuò Lily. -Perché non glielo dici, Minus?-
Peter sospirò. -Anche Sirius me lo chiede sempre, se mi piace, intendo. Gli
ho sempre detto di no, perché ho paura che mi prenda in giro.-
-Sarebbe molto scorretto, persino da parte di Balck.-
Peter alzò le spalle. -Non mi prende in giro con cattiveria.- rispose.
-Quindi non è per questo che non dici niente a Em. Allora perché?- chiese di
nuovo Lily.
Peter rimuginava su quella cosa da tempo, in realtà. Si era sforzato di non
pensarci, ma Em gli piaceva davvero, davvero tanto, e non era facile. Lily Evans
aspettava, e Peter si decise a rispondere.
-Tra due settimane compirò diciassette anni. Lei ne compirà dodici in
estate.- disse, come se spiegasse tutto.
La Evans alzò un sopracciglio con aria perplessa.
-E' la differenza di età che ti blocca, Minus?- chiese.
Peter annuì.
-Sono poco più di cinque anni.- disse la Evans, con tono pratico. -Tra
qualche tempo non sembreranno tanti. Mio padre ha otto anni più di mia madre, sai?-
Peter aveva già riflettuto su questo.
-Tra qualche anno non sarebbe un problema, forse, ma adesso sì. Io sono quasi un
mago adulto, e lei è una bambina.-
La Evans lo fissò negli occhi. -Quindi vuoi dirmi che per questo non le dirai
mai che ti piace?- chiese.
Peter soppesò la risposta. Sapeva che quella a cui era giunto da tempo era l'unica
soluzione possibile. Sperava che andasse bene anche alla Evans, o non l'avrebbe
mai lasciato in pace, e lui voleva evitare di pensare troppo a quell'argomento,
per non rischiare di dire qualcosa di sbagliato quando Em poteva vederlo o
peggio tradire la sua decisione.
-Glielo dirò. L'anno prossimo, però. E' già abbastanza complicato, voglio
essere sicuro di quello che provo. Quest'estate la vedrò al massimo un paio di
volte. Se i miei... sentimenti sono veri, allora dureranno. Se invece non è una
cosa seria, mi passerà.-
La Evans rimase per un attimo in silenzio, come se stesse riflettendo su
qualcosa che Peter non sapeva. Poi parlò.
-E' un'idea molto buona questa. Prima di complicare le cose è meglio essere
sicuri...- disse, e a Peter sembrò che stesse parlando più a se stessa che a
lui. Infatti la ragazza aggiunse: -Credo che seguirò il tuo esempio.-
-C'è qualcuno che ti piace?- chiese Peter.
-Sì- rispose la Evans, arrossendo. A Peter venne un sospetto.
-Qualcuno che conosco?- chiese.
La Evans annuì. Non c'era bisogno di aggiungere molto altro. Il rossore della
ragazza e il suo sguardo che sembrava voler sfidare Peter a prenderla in giro
parlavano da soli.
-James.- disse Peter, e non era una domanda. La Evans annuì di nuovo,
diventando se possibile ancora più rossa. A Peter si strinse lo stomaco, e si
girò a guardare la sua Em addormentata per non rischiare che Lily gli leggesse
in viso quanto gli dispiaceva per lei.
-Allora facciamo un patto.- disse dopo un po'. -Dopo l'estate. Ci pensiamo
entrambi quest'estate, e ne riparliamo nel nuovo anno scolastico, ok?- chiese
speranzoso alla Evans. Gli dispiaceva davvero pensare che James era stato cotto di lei per
tanto tempo, e che, adesso che a lei piaceva, lui non fosse più interessato.
-Ok, Minus. Affare fatto.- disse la ragazza. Si strinsero la mano, poi lei si
alzò spolverandosi la gonna della divisa.
-E' quasi ora di cena. Rientriamo?- chiese la Evans.
Peter, a disagio, annuì.
-Vai avanti- le disse, -io sveglio Em e arriviamo.-
-Ok.- scherzò Lily -Ti lascio con la tua bella addormentata allora. Ciao,
Minus. E grazie.-
La Evans si incamminò verso la scuola. Peter rimase seduto qualche minuto a
pensare, poi scosse dolcemente Em per svegliarla. Mentre la ragazzina si
stropicciava gli occhi e gli sorrideva, pensava a quello che stava succedendo.
I suoi consigli a Sirius e alla Evans potevano aver ritardato di qualche
tempo la tempesta, ma Peter temeva che si sarebbe scatenata lo stesso prima o
poi. Lui non aveva il potere di fermarla. Non aveva il potere di impedire che le
persone di cui gli importava, James, Remus, Sirius, la Evans, Em e lui stesso,
soffrissero degli effetti di quella maledizione dei sentimenti non ricambiati
che stava per abbattersi su di loro. Si chiese, mentre silenzioso con Em al suo
fianco percorreva la strada verso la scuola, se, quando la tempesta arriva,
abbia
senso davvero cercare di lottare o non convenga piuttosto abbandonarsi ai
flutti e cercare, contro ogni previsione, di sopravvivere il più possibile
indenne. Non seppe darsi una risposta.
Buonasera o buongiorno a tutti! Allora, vi avevo promesso che in questo
capitolo si sarebbero parlati due personaggi associati in maniera strana, e mi
pare che così sia stato!
Due cose importanti su questo capitolo.
La prima è un dovuto ringraziamento a Serpedoro (Dove sei sparita!!! T_T) che aveva chiesto in
una recensione una vendetta dei Malandrini verso le compagne di Em che la
prendevano in giro. Infatti quel breve episodio che Peter ci racconta non era
previsto, l'idea è nata proprio dal commento di Serpedoro. Spero che sia stato
di tuo gusto! ^__-
L'altra cosa che ci tengo ad evidenziare è la totale buonafede di Peter nel
suo ragionamento. So che sta mettendo i bastoni tra le ruote a tutti, sia a
Remus e Sirius che a James e Lily, ma lui è davvero convinto di agire per il
meglio. Crede di aver capito e non vuole che gli altri soffrano. Quindi la colpa
di queste ultime pagine di "sofferenza" è interamente mia, e non sua. XD Tra
l'altro ho un grosso debito di riconoscenza verso Peter, che in questo capitolo
è stato molto collaborativo, riducendo i tempi di scrittura (cioè i tempi che mi
sono serviti per buttare giù il capitolo, poi sistemarlo è lunga lo stesso! XD)
da una settimana come era stato per gli ultimi quattro ad una sola nottata.
Bravo Peter! ^__^
Detto questo, vorrei proporvi l'ennesima domanda. In questo capitolo si
scopre che, stranamente, una delle materie preferite di Em è Pozioni (il che
sembra molto poco Griffondoro). Ma c'è un motivo ben preciso. Io penso che quasi
tutti l'abbiate capito, ma Peter no, quindi qualcuno ha voglia di spiegarglielo?
XDD
Ok, veniamo alle risposte.
Call: Ma come, Call, non è carino attaccare il telefono alle amiche!
XD Nonostante mi senta molto onorata dell'entusiasmo! XD Oh, è strano vero che
Sirius elegga Peter a confidente? Ah, ma nella sua ottica non è che ha poi molte
alternative il ragazzo, no? Comunque, come hai visto, i miei complimenti, hai
indovinato l'identità della confidente eccezionale di Peter! Brava! Sai, se non
ti piacciono le storie troppo tristi... mi sa che siamo in due! Almeno questa
storia ha un lieto fine che, in barba alla suspance, ho dichiarato fin dai primi
capitoli! XD Grazie per il commento e per l'entusiasmo, e un bacione.
Joy: (La risposta è arrivata e avrà una sua risposta a breve! XD) Ma
ciao! Sei rimasta basita nel capitolo scorso? Oh, anch'io avrei voluto in parte
che Sirius facesse a fettine previdentemente Codaliscia, ma non ho potuto... mi
serviva ancora la sua presenza... Che dici delle sue motivazioni? Secondo me
dimostrano che non ha tanto cervello, questo povero ragazzo, ma mi pare che
tutto sommato possiamo almeno assolverlo da cattiveria gratuita. La domanda a
cui tutti potremmo rispondere solo grazie ad astruse tecniche di divinazione, è
cosa abbia nella testa Sirius per dargli retta! XD E se non si vuole rispondere
"segatura" o simili, temo ci si debba rassegnare a pensare ad una grandissima
confusione. Ok, smetto di sproloquiare, se no sembra che io non lo ami il mio
adorato Padfoot, il che non è affatto vero! XD Oh, il tuo incoraggiamento è
semplicemente splendido!!! Mi ci vuole proprio, soprattutto la parte delle
fantasie a luci rosse... Uhm, anche una tisana alla rosa canina non mi
dispiacerebbe, ma comunque... Be', però, ora, l'universo di JKR un po' perverso
lo è di suo, voglio dire, ha creato Sirius, non ci credo che certe cosucce non
le pensasse... E sul finire... Perché non Remus come lupo scusa? Mi piaceva l'idea! No,
dici? Come? Ah, Sirius è geloso, eh? Già, forse... peccato però! XD Ok, freno
l'ormone. Oh, dimenticavo: ma quando mai la tua sklero mi tedia scusa? Non
esiste!!! Anzi, la adoro con tutto il cuore. Davvero. Grazie Joy, e un bacione
grande grande con lo schiocco. Anzi, due, che è meglio.
Agartha: Oh oh... tira aria di tempesta anche da quelle parti pare...
Capisco la simpatia altalenante per Peter, sai? Lui invece, in attesa di sapere
se in questo momento sei in fase buona o meno, resta per precauzione occultato.
Ok, finiti gli avvisi tecnici, ciao! Sono curiosa di sapere come trovi le
motivazioni che stanno dietro l'infausta idea di Peter di consigliare a Sirius
di tacere, sai? Sono contenta che ti sia sembrato naturale l'istinto di Sirius a
confidarsi con Peter, nonostante i pessimi risultati! In effetti penso che io,
come te, lo sceglierei come confidente solo in caso un cataclisma eliminasse
chiunque altro dalla faccia della terra, ma evidentemente Sirius ha deciso di
fidarsi di lui. Il che provocherà, come mi pare si intuisca, una discreta stasi
nell'evoluzione del rapporto tra lui e Remus. Uh, io sto tergiversando forse, ma
Peter pare interessato a sapere se si è o meno meritato un Avada Kedrava... Che
dici? Comunque sì, la psicosi tra i malandrini si diffonde peggio degli
orecchioni, ma siamo agli sgoccioli, ormai possono fare pochi danni... (Ghigno,
ovviamente! XD) Peter non sarà affetto da questa malattia, comunque,
probabilmente perché persino il mio sadismo mi impedisce di sparare sulla croce
rossa... lasciamolo perdere, che è meglio! XD Torno seria, per dirti che sono
davvero contenta che quella uscita di Sirius sul prendersi cura di Remus ti sia
rimasta impressa. Mi ha fatto proprio molto piacere questa cosa. Grazie mille
davvero per i complimenti e per la pazienza che hai dimostrato con Peter! Un
bacione grandissimo!
Chu: (Parte I, Cap. 34) La mia sorellina fuggiasca, ciao!!! Non
preoccuparti per il ritardo, ci mancherebbe, ti stai dando alla macchia! Sono
contentissima anche di sapere che hai letto! Sì, James sta diventando
decisamente naturale con Lily, sta facendosi vedere per quello che veramente è,
e questo come vedi sta dando i suoi frutti. Le cose sembrano essere mature per
loro, ma poi ci si è messo di mezzo Peter anche questa volta... Ecco fatto il
danno. Peter se non fa danni non sta bene! XD Ah, lo slancio folle di Remus...
ma sì, ci si poteva forse anche pensare ad una piccola sostituzione tra parenti
nostri adorati, ma mi pare che le cose siano andate un po' troppo avanti tra
papà e mamma per evitare che qualcuno mi uccida se tento una cosa del genere! XD
E poi già papà e mamma non sono del tutto tranquilli ultimamente, ho preferito
non incasinare le cose e conservare un tetto sulla testa... XD Però sono davvero
contenta che la storia continui a piacerti nonostante il mancato bacio! E per
mamma e papà... non manca poi così tanto! (Maniaca!!! XD Oh, mi mancano le
nostre spiate!!!! XDD) Ti rimando sotto per l'altra risposta e per i saluti e
baci doverosissimi!
Hazel_dei_Misteri: Ciao, molto piacere di conoscerti! XD Ehi, EFP è
immenso, non è tanto strano perdersi qualche fanfic! Mi fa davvero piacere
sapere che ti piace come scrivo, è una di quelle cose che mi fanno camminare a
qualche metro da terra per un pezzo! Poi che mi vada a fuoco la faccia tipo
orecchie di Ron è un altro discorso, ma sorvoliamo... Oh, i Malandrini ti fanno
venire l'ipersalivazione? Grazie al cielo, pensavo di essere l'unica! Non sai
che sollievo sapere che ho compagnia! XD Scherzi a parte, sono contenta che ti
piaccia il modo in cui mi arrabatto con i personaggi, soprattutto l'odioso
Peter... condivido i tuoi sentimenti sul rattaccio, comunque! XD Davvero, mi
hanno fatto tantissimo piacere le tue parole... Ah, ma cosa leggo poi? Ti
piacciono i raptus di Remus? A quali ti riferisci? Mmmm, calcolando che ti
piacerebbe trovartelo addosso quando meno te lo aspetti, posso dedurre che non
si tratti dell'impulso che dice "sgozza", vero? XD Quindi su gli altri posso
dirmi concorde. E sì, povero Peter, è decisamente completamente
irrimediabilmente pazzo. Io pagherei ORO per toccare Sirius, anche se si
trattasse di uno sgambetto o di uno scontro casuale... ecco, ricordi il discorso
sull'ipersalivazione? XD Facezie a parte, ti ringrazio tantissimo per entrambi i
commenti, quello serio e quello ameno, sono stati entrambi graditissimi! Un
bacione!
Chise: (Sul Cap. 34) Non piangere Chise!!! No, dai, davvero, che poi
finisce che mi sento in colpa! Fammi un sorrisone! Ecco, brava! XD Oh, vero che
dopo ore di treno ci si sente un po' luridi? Vedo che non capita solo a me! XD E
vedo Anche che le cose nel tuo gruppo funzionano alla perfezione. Mi fa molto
piacere (di' alla tua Sirius della situazione che sono solidale, comunque...),
mi sto immaginando che siate davvero un bel gruppetto da frequentare... XD
Dicevamo? Oh, credevi che Remus avrebbe trucidato James? Poteva essere un'idea
interessante in effetti... Certo, avremmo perso qualche occasione di vedere in
futuro quanto è brillante Lily Evans... e anche di avere tra noi il piccolo
Harry. Non sarebbe stato mica male! XD Parliamo di cast che è meglio... Per
passare a trovarvi, che ne diresti di farmi sapere discretamente a che ora Keanu
è in camerino a cambiarsi? Potrei fargli un'innocente (^_-) improvvisata,
sai? E dopo questa perla di scusa a cui nessuno crederà mai... (Sul Cap. 35)
Posso associarmi discretamente alla tua strillettera? So che in quanto
Autrice (maiuscolo fa più figo! XD) dovrei essere super partes, ma mi sorge
spontaneo dal cuoricino il tuo stesso grido... Che penso esprima il pensiero
profondo di molti dei lettori di questa storia. E dubito che il perché Peter
abbia agito così faccia venire meno voglia di mandarla, vero? XD Scherzi a
parte, grazie davvero per il commento e per la foto di Keanu nudo che sono certa
mi manderai al più presto! Un bacione grande!
Chu: (Parte II, Cap. 35) Rieccoci sorellina! Come, mi chiedi perché ti
ho diviso in due risposte? Oh, così, mi andava! XD Allora, dicevamo? Uh, sì, la
scelta del confidente di mamma la dice lunga sul suo acume, vero? Quasi quasi
faceva meglio a parlare, che so, con Piton, o magari con Voldie... ma sai com'è
mamma, no? XD Oh, cosa leggo... "sempre che mamma non sia così stupido da
seguire i consigli di Peter"... Ops... Eh, CHE BELLO CHE TI SIA PIACIUTA QUESTA
STORIA FIN QUI!!! (Chu, sorellina, so che sono i nostri genitori, che siamo
state fortunate e che li amiamo e glielo dimostriamo più o meno con ogni pagina
che scriviamo... ma parliamoci chiaro, la cima non è mamma! XD) Ah, ecco,
esatto. Ora che l'abbiamo ribadito entrambe (C'era solo papà a portata di
orecchie, e non mi piace molto la sua faccia rassegnata...), mamma Sirius sarà
felicissimo di sapere cosa le sue adorate bambine pensano di lui! (Comunque, no,
non ha sentito. Papà però ha sempre quella faccia...) Uh, sì, anche a me la
reazione di Peter a dirla tutta sembrava abbastanza normale nello scorso
capitolo, e per normale intendo "da adolescente medio". E spero che si capisca
abbastanza che se sue intenzioni erano fondamentalmente buone in questo
capitolo. E per finire... sì, siamo abbastanza agli sgoccioli. Ma secondo te io
riesco a concentrarmi per bene su una cosa alla volta e far bene quella? No,
ovvio, ho altre cose che aspettano disperatamente che io trovi modo di dedicare
loro un po' di tempo, quindi penso che ci leggeremo ancora! XD Per finire
davvero... Secondo me potresti provare a tornare a casa. Magari ancora un paio
di giorni per precauzione... E ha proposito, dove sarai stata per la cronaca?
Non possiamo dire la verità, manderebbe a monte il nostro piano perfetto per
rivelare a mamma e papà l'identità segreta dei nostri ragazzi! (Compra i
trasferelli del marchio nero se hai tempo prima di rientrare!) XD Ok, chiudo
davvero. Un bacione grande grande, sorellina dipersa!
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Capitolo 37 *** Dimenticare Sirius ***
Dimenticare Sirius
Dimenticare Sirius
1 Giugno 1977
L'anno volgeva spaventosamente al termine, e con esso tutto quel che si
portava dietro, come il campionato di Quidditch, la Coppa, evento per
cui Griffondoro era una volta tanto in netto vantaggio sulle altre Case, gli
esami e tutte quelle piccole routine che caratterizzavano la vita della scuola.
Gli studenti tiravano le somme, respiravano aria di vacanza, si rilassavano
nell'immenso parco e si attardavano di notte nei corridoi. I più previdenti
cercavano già di ritrovare i loro oggetti dispersi nel caos dei dormitori o
prestati a chissà quale amico.
La biblioteca era insolitamente tranquilla. In quel periodo dell'anno, anche
gli studenti più volenterosi studiavano preferibilmente all'aperto, tra uno
scherzo e l'altro con gli amici magari, lasciando che l'enorme ambiente
diventasse territorio esclusivo dei ragazzi più solitari, o al massimo, degli
allievi dell'ultimo anno, impegnati nelle loro ricerche in vista dei MAGO.
Remus si godeva il silenzio, interrotto solo dal lieve picchiettare della
bacchetta di Madama Pince sul tavolo della distribuzione e dal confortevole
suono delle antiche pagine sfogliate con reverenza dai pochi studenti presenti.
La luce filtrava dalle vetrate, calda e splendente, e illuminava chiaramente il
tavolo dove il ragazzo sedeva in quel momento. Si sarebbe detta la condizione
ideale per studiare, con il tavolo sgombro e nessun Malandrino intorno a
distrarlo.
Eppure Remus, che di norma non sprecava momenti così tranquilli, non stava
studiando affatto. Aveva un grosso volume di Incantesimi aperto davanti a sé, e
ogni tanto girava pigramente una pagina per non sembrare perso nei suoi pensieri
allo sguardo acuto della bibliotecaria. Ma la sua mente se ne stava a chilometri
da lì.
Remus rifletteva su quanto era cambiata la sua vita negli ultimi mesi, senza
in realtà modificarsi per nulla all'apparenza, e la portata del paradosso di
tutta quella situazione assurda non finiva di stupirlo. Si erano intrecciate
sottilmente cose che apparentemente non avevano tra loro nessun legame, creando
un groviglio e una confusione nella sua mente degni dell'intreccio di un romanzo
da due soldi.
I pensieri vagavano, certo, ma le mani di Remus non riuscivano a starsene in
ozio del tutto. Da qualche minuto aveva preso a scarabocchiare una vecchia
pergamena di appunti, riempiendo completamente l'unico angolo pulito, che
avrebbe dovuto usare per qualcosa di utile, come qualche nuovo appunto, di
circoletti irregolari e figure geometriche non meglio identificate. Il tutto,
per altro, guardando fisso un punto nel vuoto totale della stanza, cosa che,
nonostante lo facesse somigliare ancora di più al personaggio di un romanzo
d'appendice, suo
malgrado lo aveva portato a rendere illeggibili con i suoi scarabocchi anche una
parte degli appunti già presi.
Frustrato, non sapeva neanche lui se dai pensieri che inseguiva da ore o
dallo spreco di tempo (e di appunti) di quel pomeriggio di inizio estate, Remus
voltò la pergamena e cercò di concentrarsi. Non sullo studio, sapeva che sarebbe
stata un'inutile perdita di tempo in quello stato d'animo, ma almeno sui
pensieri costanti e assillanti che viaggiavano nella sua mente.
Si trattava evidentemente di un genere di pensiero parecchio subdolo, che era capace
non solo di farti fissare inebetito per ore uno scaffale polveroso, ma
anche di coinvolgere nella propria pazzia ogni parte del corpo, inclusa la mano
che regge la penna.
Gli scarabocchi di Remus cominciarono a prendere la forma precisa di lettere
tracciate nella sua caratteristica grafia chiara e marcata. Inizialmente il
ragazzo non si accorse di stare scrivendo. Quasi si stupì quando si
rese conto che una prima parola era comparsa sul foglio.
SIRIUS.
Non che lo stupisse la parola, ormai. Ma sarebbe stato sufficiente, pensò,
sottolinearla una sola volta. O due, al massimo. Tre sottolineature gli
sembravano eccessive, ma ormai erano fatte e lo guardavano dal foglio come per
prenderlo in giro. Sentendosi un po' stupido, Remus provò a continuare quello
strano gioco. Pensare attraverso la penna non avrebbe risolto nessuno dei suoi
problemi, oggettivamente, ma era meglio che continuare a far giostrare le idee
nella sua testa senza comunque venirne a capo.
Vergognandosi un poco, senza motivo, aggiunse una freccia in orizzontale di
fianco alla prima parola e scrisse
Halloween
Che poteva non significare niente per il resto del mondo, ma che a lui ancora
evocava il ricordo di una miriade di sensazioni riscoperte a Febbraio, nel letto
del suo amico. Quanti mesi erano passati? Un po' troppi per essere ancora fermi
lì con la testa. Ma così stavano le cose, e non c'era altro da fare che
continuare quel gioco.
Sotto il nome di Sirius venne tracciata una freccia, questa volta in
verticale, simbolo che Remus decise avrebbe significato di lì in poi lo scorrere
del tempo. La mente di Remus ripercorreva minuziosamente i primi tempi dopo
Halloween, e la sua mano li sintetizzò per lui in una sola frase.
SCHERZI VARI.
(Biglietto nella marmellata!!!)
Fin qui, pareva, niente di strano o compromettente, per chi non ricordava
come in quel periodo Sirius e Remus avessero scherzato tra loro, in quel modo
strano e naturale insieme, ogni qualvolta si potesse anche solo lontanamente
fare riferimento a quel bacio di Halloween. A Remus tornavano in mente i giochi
dei voti fatti ad Hogsmeade, le piccole battute e certi sorrisi, e tutti quei
piccoli momenti che adesso, dopo mesi, gli facevano pensare che in quel periodo,
qualunque cosa lui e Sirius provassero in relazione a quello che era successo,
era uguale per entrambi. Scherzi e piccole, affettuose, prese in giro, erano
state reciproche per tutte le settimane che avevano preceduto Natale. Non poteva
evitare di sorridere appena al ricordo.
Dopo le feste, la questione si complicava, e lo schema di Remus si divise in
due parti, esplicate da due frecce divergenti.
Sotto la prima scrisse
JAMES pazzo.
Sotto la seconda, invece
SIRIUS gentile (...).
Il che, in poche lettere, raccoglieva il senso di un periodo in cui Remus si
era reso conto che James aveva qualcosa di strano, e si era concentrato su
quello, salvo qualche episodio in cui Sirius aveva catturato la sua attenzione,
e, contemporaneamente, Sirius si era comportato in maniera inusuale con lui. A
pensarci bene, e Remus non faceva quasi altro da un sacco di tempo, c'era
qualcosa di strano anche in Sirius in quel periodo, ma siccome Felpato aveva in
realtà atteggiamenti alquanto piacevoli, Remus aveva dato più peso alla pazzia
di James. Adesso però aveva nostalgia del Sirius premuroso di quei mesi, visto
che le cose erano cambiate.
Quegli eventi avevano avuto il loro culmine la notte del mancato compleanno
di Ramoso. James aveva toccato il culmine della pazzia, il suo comportamento
aveva fatto scoppiare Remus, e Sirius... qualunque significato avesse avuto la
conversazione che lui e Sirius avevano avuto quella notte, pensò Remus storcendo
il naso, avrebbe meritato una sintesi più accurata di quei tre puntini tra
parentesi sul foglio. Peccato che in quel momento non fosse capace di fare di
meglio in proposito. Anche perché la parte più complessa dello schema arrivava
adesso.
Intanto, alla stessa altezza delle frasi precedenti, comparve la parola
Lupo. Nonostante Remus preferisse non pensarci, da quella notte, quando
James l'aveva scatenato, il lupo dentro di lui aveva cominciato a far parte
dell'equazione. E una volta tanto, doveva ammettere, si era reso utile.
Fastidioso, ingombrante e spaventoso, ma senza dubbio dotato di un istinto che
aveva visto giusto dall'inizio. Sentirsi in qualche modo addirittura in
debito con il lupo era qualcosa che Remus odiava. Almeno, si consolò, quella
cosa che rimbombava nella sua testa non aveva una sua intelligenza sufficiente a
rinfacciargli di aver avuto ragione.
Remus appoggiò per un attimo la fronte sulla mano sinistra, mentre la destra
continuava a scrivere al ritmo dei suoi pensieri, e sintetizzava per lui mesi di
paranoie assortite in poche, inesatte, stupide parole.
Una freccia in basso e poi
Chiarito con James.
E sotto, dopo l'ennesima freccia
Capito TUTTO.
E lì, suo malgrado, per rendere onore al merito almeno su carta, tracciò una
freccia che dall'ultima frase andava alla parola lupo. Perché ancora una volta,
come la mattina in cui aveva trovato la pergamena nel cuscino di Sirius, era
stato l'istinto a guidarlo quando, in un'inopportuna riflessione durante una
lezione di Astronomia, aveva cercato nel cielo la stella che dava il nome al suo
"migliore amico" e se ne era stato a guardarla per un pezzo, incurante degli
anelli di Saturno, realizzando lentamente che non era la stella e non era il
nome ciò a cui pensava, e nemmeno il famoso bacio, ma qualcosa di molto più
complesso che non sarebbe sparito solo rifiutandosi ostinatamente di dargli un
nome.
In realtà non c'era stato poi molto da capire in tutta quella storia. Si
trattava più che altro per Remus di ammettere qualcosa. Quando aveva
parlato con James, quando aveva realizzato in quella conversazione cosa stava
succedendo nella sua mente, aveva già capito da tempo. Dal di lì a quella
lezione che gli aveva procurato la certezza e un voto mediocre in Astronomia,
non aveva fatto altro che cercare spiegazioni alternative e parlare con James.
Anche perché in quel periodo di confusione, un altro sgradevolissimo elemento si
era aggiunto a complicare ulteriormente la situazione.
Sotto la precedente nota "Sirius gentile" Remus tracciò un'altra freccia
lunga, fino all'altezza della riga dove aveva messo su bianco la sua
comprensione. E poi, non sapendo come definire quella cosa, scrisse
Sirius strano.
Il significato di quello strano aveva molte sfumature. Si era sentito in quel
periodo osservato molto da vicino da Sirius. Era una cosa quasi inquietante, lo
metteva a disagio alle volte, si ritrovava davanti l'amico nei momenti più
impensabili e insieme non lo trovava mai quando lo cercava. E poi Sirius non
dava spiegazioni, sembrava stesse cercando di
nascondergli qualcosa. Lo teneva d'occhio come se pensasse che da un momento
all'altro Remus potesse saltargli alla gola senza motivo, ma questo, si risolse
a pensare Remus, non era assolutamente qualcosa che Sirius poteva pensare, vero?
Remus già aveva del caos in testa per conto suo, e per di più Sirius, se
interrogato sul suo comportamento, si chiudeva a riccio, ribatteva che non c'era
niente che non andava e se la cavava in genere con qualche battuta, mentre i
suoi occhi sfuggenti dicevano a Remus che stava decisamente nascondendo
qualcosa. Quindi per spiegarsi quella stranezza le aveva tentate davvero tutte,
e ogni ipotesi che gli era venuta in mente era peggiore dell'altra. Aveva
pensato che Sirius ce l'avesse con lui per qualcosa, ma palesemente non era
così, almeno secondo James. Si era lasciato sconfortare dal pensiero che davvero
quello che Sirius aveva visto prima di San Valentino, cioè che Remus poteva
perdere il controllo sul lupo, lo avesse definitivamente spaventato. Remus
sapeva che il fatto che Sirius non avesse paura di lui derivava principalmente
dalla totale mancanza di prudenza del suo amico, ma per nulla al mondo
desiderava che fosse il suo lato oscuro a rendere Sirius meno scavezzacollo.
Sarebbe stato terribile perdere quell'incrollabile certezza della presenza senza
ombre di Sirius. Ma James gli aveva assicurato che non poteva essere per quello.
Allora?
L'unica spiegazione, che Remus voleva rifiutarsi di considerare, era che
Sirius si fosse reso conto che i sentimenti che Remus provava per lui erano
cambiati. Remus non ci voleva nemmeno pensare, ma in fondo era l'unica idea
possibile. James ne aveva altre mille, ma tutte prive di fondamento. Quindi
Remus aveva deciso di diventare ancora più discreto.
Questo, pensò amaramente Remus, li aveva allontanati come non mai. Remus si
sforzava in tutti i modi di far credere a Sirius che quello che pensava di aver
capito su di lui era sbagliato. Era molto goffo, in questo, e James non lo
aiutava affatto. Ma lui, Remus, doveva ammettere di avere paura. Di rovinare la
sua amicizia, di essere preso in giro o allontanato per quello che provava.
Nonostante la maggior parte degli studenti pensasse il contrario, James e Sirius
avevano due cervelli non solo separati, ma anche molto diversi. Il fatto che
James accettasse Remus e lo sostenesse non significava affatto che Sirius
avrebbe fatto lo stesso, purtroppo. Remus non voleva che questa cosa
allontanasse Sirius. Anche se stava già succedendo.
Remus annotò nel suo schema la sua paura, e di fianco, nella colonna che
ormai comprendeva le azioni di Sirius sul foglio, anche la conseguenza che ne
era derivata.
Sirius smette di parlarmi.
O Remus aveva smesso di parlare a Sirius. Oppure era successo in
contemporanea, Remus non lo sapeva. I Malandrini parlavano di tutto da quando
erano poco più che bambini, senza riserve e senza timori. Adesso invece Sirius e
Remus scambiavano qualche parola solo su cose stupide, sulle lezioni, sui
compiti. Nessun discorso importante, nessuna conversazione seria e stare a tu
per tu il meno possibile. Remus sapeva di avere gran parte della colpa in
questo, con i suoi disperati tentativi di tenere nascosta una cosa importante ad
una persona che lo conosceva bene come Sirius. Ma il suo amico era molto
collaborativo, quasi lo evitava, e continuava a nascondergli qualcosa. Che
sapeva, probabilmente.
Remus nascose la faccia nelle mani, senza neanche posare la penna. Che
situazione assurda. Lo schema non lo stava aiutando, affatto. Ma neanche
comportarsi come un eroe tragico lo avrebbe fatto, e Remus di norma finiva le
cose che iniziava, anche se erano solamente stupidi schemi buttati giù per gioco
in un pomeriggio di inizio estate.
Remus concluse frettolosamente il gioco tracciando due frecce che dalle ultime note
portavano ad una stessa riga:
E adesso?
E adesso? E adesso che Remus si era impelagato in questa situazione? E adesso
che Sirius aveva praticamente cominciato ad ignorarlo? E adesso che Remus era
stato così stupido da...
Remus benedisse il fatto di avere nascosto la pergamena con lo schema nella
borsa dopo aver scritto l'ultimo appunto. Due mani si erano appena posate sui
suoi occhi. Se anche non avesse chiaramente percepito quel profumo troppo dolce
nell'istante in cui le mani lo avevano toccato, non avrebbe potuto
avere dei dubbi su chi ne era la proprietaria. Era una persecuzione, e la cosa che più gli faceva rabbia era
che se l'era cercata con la bacchetta quella situazione.
Tre giorni prima, con la complicità di una festa organizzata in sala comune da
qualche Griffondoro dell'ultimo anno e, doveva ammetterlo, di una discreta
sbronza, Remus aveva fatto un'idiozia immensa.
Era reduce da una giornata in cui Sirius l'aveva evitato più del solito, ed
era amareggiato. Cercava un modo di far capire a Sirius che qualunque cosa
avesse capito precedentemente era un errore (cosa resa più difficile,
ovviamente, dal fatto che gli eventuali sospetti di Sirius fossero invece
assolutamente fondati). Aveva voglia di smettere di farsi tante paranoie, e di
lasciarsi andare. Forse... forse aveva accarezzato per un attimo l'idea di poter
dimenticare tutto quello, dimenticare i suoi sentimenti, dimenticare Sirius.
Qualunque fosse il motivo che l'aveva spinto, aveva fatto una sciocchezza. C'era una ragazza che gli ronzava attorno quella
sera, una ragazza che aveva sempre considerato molto carina e che aveva rotto da
poco con il suo fidanzato storico. Era nientemeno che Eloise Garden, per altro,
che lui ormai da anni considerava tra le più carine che conoscesse.
Nonostante tutta la scuola sembrasse convinta che la rottura tra lei e il suo
ragazzo (che era
diventata ovviamente il pettegolezzo della settimana) sarebbe durata molto poco,
lei gli aveva fatto capire quella sera di essere interessata, e lui...
E quando tre dei Malandrini erano rientrati in dormitorio quella sera,
avevano probabilmente notato il suo letto con le tende chiuse, e dovevano aver
tratto le loro conclusioni. Era sembrata una buona idea a Remus, la ragazza era
davvero carina, e la situazione si era anche rivelata piacevole.
Ora, tre giorni dopo, ricordava chiaramente perché aveva sempre considerato
quel genere di avventure leggere come qualcosa da prendere con le pinze. Sirius
ancora non gli parlava, quindi quello scopo non era stato raggiunto. Per di più, Eloise si era rivelata decisamente collosa per essere una che pensava ancora al
suo ex, come aveva ammesso quella sera con Remus. E per chiudere in bellezza,
James cercava da allora di bloccarlo e parlargli, e Remus era certo che lo
aspettasse da parte dell'amico una tirata d'orecchie memorabile.
Eloise mentre Remus rifletteva gli aveva tolto le mani dagli occhi, e gli si
era seduta di fianco. Stava chiacchierando della sua giornata e di qualcosa di
buffo che le era successo a lezione di Pozioni. Ora, nonostante in realtà quella
ragazza fosse davvero simpatica, Remus doveva ammettere che non aveva la minima
voglia di parlare con lei, soprattutto se quella conversazione, come le ultime
due, doveva concludersi con un invito da parte di lei ad un altro genere di
attività. Anche perché Remus, ascoltandola negli ultimi giorni, si era convinto
davvero che lei avesse fatto una enorme sciocchezza a lasciare il suo precedente
ragazzo.
In effetti, delle tre cose che poteva fare in quel momento (ascoltare Eloise,
farsi evitare da Sirius o sorbirsi la ramanzina di James), parlare con la
ragazza era quella che lo attirava di meno. Preferiva osservare di nascosto la
faccia turbata di Sirius tra un silenzio e l'altro, o, ancor meglio, parlare con
James a costo di ascoltare i suoi rimproveri. Remus fu sul punto di sospirare,
ma la cosa, dopo il suo sguardo perso nel vuoto, la sua penna che andava da
sola, la sua faccia teatralmente nelle mani poco prima, avrebbe definitivamente
convinto Madama Pince che lui non fosse uno studente, ma il protagonista di un
qualche assurdo romanzo scadente, quindi preferì evitare.
Fece quindi l'unica cosa che un bravo Malandrino avrebbe fatto in quella
situazione. Scaricò Eloise, su due piedi, il più delicatamente possibile, e in
un impeto di altruismo le consigliò gentilmente di rivedere le sue posizioni col
suo ex ragazzo, e di cercare di fare pace con lui. Lei, ad essere onesti, sembrò
molto meno disperata di quanto possa far piacere normalmente all'ego di un
ragazzo, ma a Remus non importava. Poco ci mancò che la salutasse con un poco
indicato "auguri e figli maghi", prima di uscire dalla biblioteca.
Nel corridoio tirò un sospiro di sollievo. Non gli importava di aver creato
un qualche record con una storia durata meno di tre giorni, e non gli importava
che in biblioteca qualcuno avesse di sicuro sentito la conversazione, e che ne
sarebbero seguiti pettegolezzi. Non gli importava (no, gli importava, gli faceva
male, ma cercò di non pensarci) di avere la certezza che se avesse cercato
Sirius lui l'avrebbe ignorato. In quel momento non gli importava neanche della
ramanzina che James gli avrebbe fatto. Voleva solo chiudere i pensieri e lo
schema di quel pomeriggio da qualche parte e non pensarci più. Voleva parlare
con James e voleva che James risolvesse la situazione. Voleva restare in pace,
dimenticare quella storia e andare avanti.
O forse, pensò Remus sentendosi sciocco per quel fiume di pensieri
incoerenti, voglio solo smettere una volta per tutte di sentirmi in uno
stupido romanzo.
Uff... Non ci siamo... ma perché? Spiegatemi voi cosa non va in questo
capitolo, perché a me non piace e non so perché. Mi sto assurdamente
incasinando, nel senso che non sono soddisfatta degli ultimi capitoli, e
paradossalmente più elementi della storia ho già chiari, meno mi vengono fuori
facilmente. Non molto normale, eh? Lasciamo stare...
Allora, che senso ha lo schema di Remus in questo capitolo? Eh, la risposta è
molto facile: nessuno. Anni fa avevo questa abitudine, di analizzare tutti quei
problemi che sembrano insormontabili facendomi degli schemi scritti di quello
che succedeva o stava succedendo. Ho passato questa piccola abitudine a Remus,
in parte perché tutto sommato mi sembrava un modo di fare adatto al personaggio,
in parte perché speravo che mi facilitasse un po' le cose dal momento che dovevo
tutto sommato raccontare un bel lasso di tempo e di cose. Non me le ha
facilitate, ma sarà lo stesso.
Penso che possa sembrare strano a qualcuno che gli ultimi mesi siano stati
raccontati così velocemente, da Peter nel capitolo scorso, e ora da Remus. Se ci
fate caso, nell'ultimo capitolo con il Pov di Remus lo avevamo lasciato a
riflettere nel letto di Sirius sui suoi sentimenti, e ora lo troviamo tre mesi e
mezzo dopo nel pieno della crisi. Perché ho scelto di far trascorrere un periodo
così velocemente?
Perché in realtà, pensando a quello che dice Peter e a quello che dice Remus,
non succede molto in questo periodo. Si sviluppano dei sentimenti, si incasinano
le cose, senza però che succeda davvero nulla. In realtà, quello che avrei
dovuto fare per descrivere questi mesi, sarebbe stato soltanto far riflettere i
personaggi, senza praticamente che ci fossero interventi esterni. Ho preferito
non farlo, in parte perché poteva annoiare, in parte perché volevo rendere
chiaro, e spero di esserci riuscita, che questo castello di problemi che
caratterizza i comportamenti di Remus e Sirius soprattutto in questo periodo, è
solo nelle loro teste. A volte, quando le cose ci spaventano un pochino, i
giorni scappano tra le dita, e non si fa niente, in nessun senso, tranne che
perdersi nelle proprie paranoie. Almeno, a me succede così. Quindi i mesi sono
volati, entrambi hanno aspettato un "segno del cielo" che dicesse loro cosa fare
della situazione. E quindi hanno sprecato tempo.
E adesso? E adesso siamo sul finire. Remus avrà bisogno di una mano per
lasciare perdere la catena di paranoie che l'ha guidato in questo periodo, e
poi... vedrete. (^__-)
Joy: Carissima, hai svelato il trucco! Sì, ci sto prendendo un gusto
immenso a mandare in giro Peter a incasinare le vite di tutti, da cosa l'hai
capito? XD Eh, sì, il topastro ha dato uno dei suoi consiglia anche a Lily, che
per altro è sembrata propensa a seguirlo... ma per fortuna Lily non è Sirius, è
appena un poco più sveglia, quindi sono sicura che sarà capace di elaborare
questa idea nella maniera migliore. Oh oh, Signorina, vedo che qualcuno vorrebbe
arrivare al punto... XD In realtà manca talmente poco... Sai, ho il sospetto che
la tua intuizione sia assolutamente esatta. Qua mi sa che Sirius con i suoi
comportamenti strani sta cercando in tutti i modi di non dover fare il primo
passo, sai? E secondo te chi dei due si schioderà, te la senti di fare una
stima? Chi si butterà per primo, e lo farà in maniera palese o no? Che bello
seminare di domande le risposte ai commenti... XD Dicevi di Remus? Joy, guarda,
devo proprio spiegartelo sinceramente: questa fanfic è una PG-13, quindi le
immagini che la mia immaginazione più che fervida ha evocato da quell'augurio è
meglio che restino in silenzio... E sì, anche quello che stava pensando Sirius
quando l'hai messo a cuccia, l'ho sentito, sai? Tienilo a bada tu, io ci ho
rinunciato. Oh, scusami per non averti ancora risposto, sono la solita cacca, ma
VOGLIO disperatamente mettere la parola fine a questa fic e ormai ogni volta che
mi siedo al PC non riesco a ragionare su altro. Ti rispondo il prima possibile!
XD Oddio, ma adesso tu spiegami, dopo il tuo saluto, io come faccio a
contenermi??? Chiamo chiunque a testimone della mia enorme forza di volontà in
questo momento: mi hai mandato un'affettuosa leccatina da parte di Padfoot e,
sebbene io abbia pensato di tutto, non ho scritto nulla di compromettente! Però
sono in brodo di giuggiole, sappilo!!! In ogni caso, vi adoro, te e Padfoot,
quando avete di questi pensieri così dolci per me! Quindi, oltre ad un grazie
immenso, un bacione grandissimo sulla punta del naso a tutti e due!!!
Agartha: Ciao carissima! Oh, mamma mia, ho fatto un danno. Ti ho fatto
passare da una giusta ira per Peter alla tenerezza... Chiedo scusa. (In realtà
sto un po' gongolando, ma è colpa del mio lato sadico, scusa! XD) Torno seria.
Allora, sono davvero contenta che Peter ti sia piaciuto, nonostante il
riferimento al futuro nell'ultima parte, e soprattutto che sia risultata chiara
la sua buona fede. Sì, Peter ha una grande paura dei cambiamenti, come molti
adolescenti, e questo, unito al fatto che di suo non è proprio un genio della
perspicacia, lo porta a credere al vecchio discorso di Em e ad agire di
conseguenza. Il modo in cui Peter interpreta (sbagliando) i comportamenti dei
suoi amici, l'hai capito benissimo, sono molto contenta! E' esattamente così, Em
gli aveva dato involontariamente una chiave di lettura, e lui quindi ora si
limita ad applicarla fraintendendo a destra e a manca gli altri. E a volte è
strano come anche due persone così diverse come Peter e Lily possano trovarsi a
loro agio in qualche modo confidandosi, vero? Per quanto riguarda il rapporto di
Peter con Em... In realtà Em non ha mai avuto davvero bisogno dell'ala
protettiva di Peter, semplicemente perché è molto più forte di lui. Però Peter
prova per lei dei sentimenti che vanno oltre l'amicizia, e Em no. Perché come
Peter ha intuito, Em è una bambina, e c'è un'innocenza da parte sua che Peter,
che è molto più grande, ha perso in qualche modo. Oh, mi è piaciuta moltissimo
la tua teoria su pozioni, anche se non era quello che avevo pensato io! Davvero
intrigante! In realtà non l'avevo vista così perché non credo che ci sia bisogno
della presenza di qualcun altro per spiegare che a Em non interessa Peter in
senso sentimentale. Una volta Peter l'ha definita una sorellina, e anche se
adesso sappiamo che stava mentendo, per lei è così. Ah, la spiegazione del fatto
che ad Em piaccia pozioni è molto più semplice: nelle varie materie vengono
valutate le risposte e l'esecuzione degli incantesimi, mentre a pozioni viene
valutata la qualità del composto preparato, che è una delle poche cose che non è
influenzata dal fatto che uno usi o meno la voce, quindi a pozioni almeno, Em è
come tutti gli altri, ecco perché le piace. In ogni caso, anche se l'abbiamo
immaginata con una strada diversa, la conclusione resta quella: Peter che adesso
è dispiaciuto perché pensa che i suoi amici non avranno quello che vogliono,
resterà in realtà l'unico a non avere quello che desidera. Mi mette un po' di
tristezza questo fatto... ma passiamo oltre! Dopo la tenerezza ci manca solo la
pietà ad inquinare il sano odio verso il ratto! XD Ti ringrazio tantissimo per i
tuoi complimenti e per la bellissima recensione! Un bacione grande!
Hazel_dei_Misteri: Oh mamma mia, credo di essere del colore di Fanny
nel Giorno del Falò... Uh, no, appena più fuxia, ho controllato. Cavolo, tutte
le cose che hai detto sullo stile sono meglio di qualunque crema abbronzante,
giuro! XD Grazie, seriamente, per tutti questi complimenti spropositati...
Essendo una che tutto sommato scrive abbastanza naturalmente (soprattutto questa
storia), senza troppa ricerca stilistica, mi sembrano un po' esagerati... ma
fanno davvero moltissimo piacere! XD Mi sa che è per questo che ti sembra uno
stile schietto, perché davvero non è elaborato, mi limito a curare quello che
scrivo. L'unica cosa che tento di fare consapevolmente, e che mi par di capire
mi riesca abbastanza, è mantenere il tutto in genere leggero. Oh, grazie
davvero! XD Uh, parliamo di ipersalivazione... la mia tastiera penso che sia
corrosa ormai, quindi ti capisco perfettamente! XD Tra Peter e la Umbridge...
Uhm, è arduo scegliere, ma quasi quasi finirei per preferire Peter, anche se lo
odio di più... Non so come spiegarlo senza cadere nel volgare, ma almeno lui
quando prende qualcuno metaforicamente per il didietro (censura...), almeno non
lo fa nel nome del bene comune... Ah, ma se si parla di attrazione fisica, io
penso che sinceramente preferirei Dobby ad entrambi! XD (E qui mi viene in mente
una volgarità incredibile, che, per amor di finezza, taccio.) Ma tanto per
dimostrare anche a te che ho una fervida immaginazione malata, ti dirò che da
quando hai insinuato che preferiresti farti Dolores, ti sto immaginando come un
Centauro! XD Questo penso ti dia un'idea di cosa ho pensato io di quanto le è
capitato nella Foresta Proibita... nonché degli abissi della mia psiche! XD Per
quanto riguarda Remus e Sirius, che sono argomento alquanto stimolante, immagino
da quello che leggo che tu sia una ragazza per bene se non altro più di me, se
ti limiti a sobbalzare sulla sedia... Non so, a me il sentire pronunciare o
vedere scrivere uno di questi soavi e amati nomi provoca reazioni molto meno
dicibili di un salto sulla sedia, quindi sei a posto! XD Se poi sono insieme e...
piacevolmente impegnati, l'effetto aumenta in maniera esponenziale... Basta, se
continuo così finisco per dire qualcosa di estremamente poco fine e poco adatto
a giovani orecchie che potrebbero essere presenti, quindi... comunque mi sa che
ci siamo capite! XD Be', in ogni caso, credo che quando apriranno al San Mungo
un'ala apposta per le perverse menti come noi, ci faremo compagnia! XD Grazie
mille per i complimenti e per l'abbronzante, e un bacione grande!
DarkElectra: Onta e disonore? Oh, no, davvero, Electra, non
preoccuparti mica! XD Stai tranquilla, io sono sempre qua è non ci sono
problemi! XD La corte ti assolve con formula piena, anche se qualunque
informazione su come mettere le mani su una certa Mangiamorte CHE NON SONO IO e
che NON HA NULLA A CHE FARE CON ME sarà più che gradita. Spero solo che il PC
bastardo si riprenda in fretta, ma soprattutto che ti passi la depressione...
Davvero, va meglio adesso? Mi dispiace che sia un brutto periodo. Veniamo al
vecchio capitolo... Sirius manda a dire che l'odore gli è rimasto sulle mani per
giorni, quindi apprezza la solidarietà. (Ed io eviterò accuratamente di fargli
notare che mi par ci fosse un po' di ironia, anche perché concordo in pieno! XD)
Siamo serie. Hai ragionissima su quello che mi hai fatto notare di Peter, sai?
Sono stata davvero contenta di questo commento, mi hai aiutato tantissimo ad
inquadrare una delle cose che proprio non mi erano andate a genio di quel
capitolo. L'occasione di far assomigliare di più Peter a se stesso adulto c'era,
e io non l'ho colta. Probabilmente questo è dovuto al fatto che mi sono
affezionata a questa sua adolescenza da ragazzo tutto sommato piacevole, ma ciò
non toglie che avrei potuto giocarmi molto meglio quella scena ottenendo
comunque quello che mi serviva per la trama. Ti ringrazio moltissimo per
avermelo fatto notare, adesso so che quando revisionerò questa storia, potrò
migliorare quel capitolo grazie al tuo consiglio! XD Per il resto, se usi
un'altra volta termini come "maestra", ti cito davanti al Winzegamot per
attentato al mio colorito, sappilo! XD Grazie per la fiducia, ma come vedi non
sono assolutamente perfetta, e nemmeno tanto brava! XD Faccio del mio meglio,
però. Uh, che lingua stai parlando? Parli lingue strane? Hai controllato se i
serpendti ti rispondono? No, perché se è così è il caso di preoccuparsi,
altrimenti è solo una botta di follia momentanea senza conseguenze. E in
conclusione, ti pregherei di apprezzare il fatto che ho bellamente evitato di
far riferimento per tutta la risposta a quanto accade in questo capitolo, dal
momento che ho la vaga sensazione che, dopo quello che ho fatto combinare a
Remus, mi arriverà minimo una Strillettera al posto del commento la prossima
volta! XD Un bacione grande, e spero di sentirti presto, ma non ti preoccupare
se ritardi, ok? XD E grazie ancora per la segnalazione!
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Capitolo 38 *** Le cose davvero importanti ***
Le cose davvero importanti
Le cose davvero importanti
1 Giugno 1977
James stava cercando Remus da quasi un'ora quando il suo amico lo aveva
trovato per caso. Era stato nel parco della scuola, aveva girato intorno al
lago, per controllare gli angoli più tranquilli al limitare della Foresta
Proibita, era passato in biblioteca e infine aveva pensato di controllare in
dormitorio.
Remus non era in nessuno di questi posti. Il che, secondo James, poteva voler
dire poche cose, tra cui che Remus si stesse nascondendo, o, più probabilmente,
che fosse impegnato in altro. Altro che decisamente non piaceva per nulla
a James.
Il ragazzo fu dunque molto contento quando correndo giù per le scale, con
quella che i professori definivano "la sua solita grazia", inciampò in Remus che
sbucava da dietro un angolo, travolgendolo.
A voler dire le cose per bene, James fu moderatamente contento di
quell'incontro. Molto contento di aver trovato Remus non impegnato in qualcosa
di sgradevole, e decisamente poco contento di essere ruzzolato in malo modo sul
sedere per almeno otto gradini. Facendo una media, moderatamente contento,
dunque.
James si era quasi rassegnato all'idea che, con cadenza regolare, i suoi
incontri con Lunastorta tendessero a lasciargli memorie durevoli sotto forma di
lividi. E non parlava della Luna piena. Quindi guardò Remus, che indenne in
maniera quasi incredibile lo fissava ridendo dall'alto della scala, e gli
rivolse un sorriso che chiaramente voleva dire "Aiutami ad alzarmi prima che ti
faccia passare la voglia di ridere". Sfortunatamente Remus, forse accecato dalle
lacrime che la sua risata gli stava facendo salire agli occhi, non colse il
significato recondito dell'occhiata.
Sospirando, James si rialzò. Perse qualche secondo per spolverarsi i vestiti
e per pensare a come diavolo avesse fatto a fare un capitombolo del genere senza
che i suoi preziosissimi occhiali volassero a sbriciolarsi contro qualche
gradino. Erano solo un pochino storti sul naso, il che aveva dell'incredibile.
Quando James finì di sistemarsi, guardò di nuovo Remus. Pensava, ingenuamente
forse, che a quel punto il suo amico sarebbe stato in grado di calmarsi quel
tanto che bastava perché James potesse dirgli che doveva parlargli. Si
sbagliava, ovviamente. Remus si teneva la pancia dal ridere, come non faceva da
un po' di tempo a quella parte, e quella risata senza pensieri era un suono che
a James era mancato. Quindi fu con grande rammarico che James la interruppe,
poco dopo, per comunicare a Lunastorta che c'era qualcosa di serio che doveva
dirgli.
Dalla faccia di Remus, che ancora sghignazzava mentre col dorso di una mano
si asciugava una di quelle lacrime irriverenti, era chiaro che il ragazzo si era
aspettato qualcosa del genere. Stranamente, però, non sembrava particolarmente
preoccupato all'idea di ricevere una delle Terribili Ramanzine di James Potter.
E si che James aveva sempre pensato che fosse lui quello intelligente! Possibile
che non si fosse reso conto che il suo comportamento degli ultimi giorni non era
piaciuto per nulla a James?
Il fatto era che James Potter aveva in quei mesi superato brillantemente
quella specie di cotta (che poi non era mai stata, probabilmente, altro che
paura che le cose cambiassero con i suoi amici) che lo aveva molestato per quasi
tutto l'anno scolastico. C'era voluto un po' di tempo, neanche tanto, e un paio
di esperienze estreme (come il cazzotto di Sirius), ma ormai la cosa era
talmente dietro le spalle che James non solo ne rideva tra sé, ma riusciva anche
a mantenersi abbastanza oggettivo sulla questione da essere diventato il
confidente di Remus a quel proposito. James si trovava nella posizione di aver
capito perfettamente quello che passava nella mente del suo amico.
Il che, però, comportava anche che James avesse fatto sulla grande questione
del rapporto tra Sirius e Remus qualche sua personale riflessione. Li aveva
osservati. Aveva ascoltato Remus. Avrebbe ascoltato volentieri anche Sirius, ma
sapeva quanto era testone e chiuso alle volte il suo migliore amico. E si era
ritrovato, a dispetto di tutto, a fare un tifo degno di una finale di Quidditch
perché le cose tra loro prendessero una piega definita, possibilmente quella che
sapeva avrebbe reso felice Remus.
Peccato che Remus negli ultimi giorni avesse fatto un paio almeno di
stupidaggini (perché diversamente non potevano essere definite), che James, da
bravo amico quale era, non aveva assolutamente intenzione di lasciargli passare.
-Ti devo parlare.- disse quindi in tono serio al suo amico, quando questi
ebbe ripreso fiato.
Remus annuì. -Anch'io.- rispose.
-In dormitorio. Ora.- gli ordinò James. Se doveva mostrare il suo disappunto,
tanto valeva chiarire subito che era molto arrabbiato per il comportamento
infantile di Remus. Il modo migliore per farlo, lì sulle scale, senza dare
spettacolo, era imitare la cara vecchia McGranitt. Quell'avvoltoia aveva un modo
superbo di mostrare la sua disapprovazione.
James sorvolò sull'espressione divertita di Remus davanti al suo cipiglio
severo, mentre lo seguiva in dormitorio.
-------------------------
Certe cose, pensò James, andavano fatte per bene. Nonostante non fosse da lui
tergiversare quando doveva dire qualcosa di sgradevole, una vocina nella sua
testa gli aveva intimato di prendere qualche precauzione prima di iniziare il
suo discorso. Quindi James e Remus avevano allestito una specie di angolo per le
confidenze, e adesso James si trovava con la schiena appoggiata al muro, seduto
a gambe incrociate sul cuscino, con Remus di fronte ed un sacchetto di Gelatine
Tuttigusti +1 tra loro, e soprattutto, particolare fondamentale, era già sul
pavimento. Almeno, si disse, quella volta non sarebbe caduto.
Remus si era accomodato sul suo cuscino, sistemandosi come per affrontare una
lunga discussione. Poi aprì la bocca e fece per parlare. James fu più veloce.
-Prima che tu dica qualsiasi cosa, ho un paio di cose da dirti io, Signor
Lunastorta.- disse, cercando di mantenere un tono severo. La McGranitt ancora
una volta era di grande ispirazione in questo.
-James, aspetta...- provò a dire Remus, ma fu interrotto.
-No, ascoltami senza interrompere, e quando ho finito potrai dirmi quello che
vuoi. E' importante, Remus.- aggiunse, mortalmente serio.
Remus, se pur visibilmente riluttante, chiuse la bocca e annuì.
James si sentì soddisfatto. Prese fiato, e parlò.
-Ti rendi conto, vero, che hai fatto una grandissima cazzata? Sai benissimo
di cosa parlo, quindi non fare il finto tonto.-
-Non sto facendo...- provò a replicare Remus, ma James lo bloccò.
-Mi pare che avessimo detto niente interruzioni!-
-Ma...-
-Remus, fammi finire. E niente "ma".- lo rimproverò James, severo. Remus
chiuse la bocca, e James si sentì molto fiero della propria autorevolezza.
-Allora, dicevo... ah, sì. Hai fatto una grandissima cazzata, lo sai? Non
riuscirai a farmi credere che non ti importa più di Sirius, quindi non provarci
nemmeno. Ok, ti concedo che l'altra sera eri di cattivo umore e hai bevuto più
del solito. E so benissimo che Eloise è molto carina, e bisogna dire che era
palese che ci stava provando. Ma adesso basta. E' già stato abbastanza brutto il
modo in cui sei sparito dalla festa, e Sirius ti ha persino cercato per mezz'ora
prima che Peter suggerisse che forse eri già andato a letto.
E non pensare che non abbiamo capito. Non hai mai dormito con le tende
chiuse, tu. Non è stato per niente discreto, anche se ammetto che lasciarle
aperte lo sarebbe stato ancor meno, comunque... non è questo che volevo dire.
Quello che volevo dire è che non è giusto comportarsi così. A parte il fatto
che non è bello andare a letto, o qualunque cosa sia successa, con una persona
quando te ne piace un'altra... e credimi, ho idea di che parlo. E comunque,
Remus, passi la sciocchezza di una sera, ma dovresti smetterla al più presto con
questa storia. Non è giusto nei confronti di Eloise, e so che anche tu sei in
fondo convinto che lei e Vince dovrebbero far pace. Ma soprattutto non è giusto
per te.
In questi tempi ho capito quanto sia importante per te Sirius. So come ti
senti, ma ho capito che ci sono delle cose davvero importanti, come la nostra
amicizia, o quello che tu provi per Sirius e che io provo per Lily ad esempio. E
ho capito, anche se prima non lo sapevo, che queste cose importanti meritano di
essere vissute per bene, senza prendersi in giro, senza fare troppe
stupidaggini. Prenderti in giro e prendere in giro Eloise non ti farà stare
meglio, non farà stare meglio nessuno, nemmeno Sirius. Pensaci, Remus.-
James concluse la sua orazione. Era stato un discorso molto ben fatto, pensò
fiero di sé. Coerente e sentito, in tono di amichevole rimprovero. Era una
predica che era strano venisse da lui, ma era sinceramente convinto che Remus
stesse facendo una stupidaggine, e in quel campo James poteva tenere lezioni a
chiunque tranne forse che a Sirius.
Per questo l'espressione vagamente divertita di Remus durante tutto il suo discorso
lo aveva infastidito un po'. Sembrava che Remus sapesse qualcosa che non diceva,
o comunque non sembrava colpito come avrebbe dovuto dalle parole di James. Era
una cosa strana, pensò, ma poi la risposta di Remus gli svelò il motivo di tanta
tranquillità.
-Ho scaricato Eloise. Penso anch'io che dovrebbe chiarire con Vince, tra
l'altro, e glielo ho detto. Ma a parte questo, è stata una sciocchezza da parte
mia. So benissimo da me che Sirius è importante, davvero, e anche se per lui
sono solo un amico, sarebbe stupido negarlo. Ho fatto una cazzata, ma adesso
basta. Ti ringrazio per le tue belle parole, James, ma adesso vorresti dirmi per
favore qualcosa che non so?- disse Remus con aria sottilmente divertita.
James rimase letteralmente a bocca aperta. Avrebbe dovuto ricordarsi, pensò,
che quel genere di consiglio l'aveva già sentito da qualche parte, e che anche
il tono che aveva usato gli era familiare. Si rese conto improvvisamente,
sentendosi sciocco, che non era della McGranitt lo stile che aveva imitato nel
suo accorato discorso, ma di Remus Lupin. Aveva detto delle cose giustissime,
che pensava davvero, e che erano le stesse che avrebbe detto Remus se la
situazione fosse stata invertita, le stesse che gli aveva detto Remus poco tempo
prima riguardo a Lily. Gli era sembrato, in effetti, tutto vagamente
familiare... In pratica, come se avesse cercato di insegnare la Trasfigurazione
a Merlino.
Il momento meritava una risata. Che prontamente arrivò, quando
dall'espressione di James diventò palese che si era reso conto di quello che
aveva detto. Una risata corale dei due malandrini, che riempì la stanza. James
pensò che era bellissimo avere sempre degli amici con cui ridere così.
E come sempre in quelle cose, al momento di confidenza seria seguirono alcuni
minuti di chiacchiere, mentre James e Remus si spartivano le Gelatine. Semplici
chiacchiere, pettegolezzi, una conversazione leggera insomma. Di quelle che si
fanno con un buon amico e che non implicano necessariamente argomenti troppo
personali.
Il tipo di discorso che ultimamente sembrava l'unico esistente per James con
Sirius.
James avrebbe tanto voluto negli ultimi mesi che Sirius gli dicesse qualcosa
di nuovo su quello che gli aveva accennato a febbraio alla Stamberga, ma questo
non era successo. La loro amicizia sembrava tornata quella di un tempo. Ridevano
insieme, Sirius e James, parlavano anche di cose serie (avevano ricominciato a
discutere entusiasti il loro progetto di diventare Auror dopo la scuola, molto
più attuabile ora che Sirius era lontano dall'influenza della famiglia Black),
ma non di quello che provava Sirius. Felpato non entrava mai in argomento, e
James non osava chiedere, un po' per paura di fregarsi e dire troppo su quello
che sapeva di Remus, un po' perché sapeva benissimo che forzare a Sirius una
confidenza che non si sentiva di fare, qualunque fosse, era un atteggiamento di
cui il suo amico si risentiva. Sirius aveva bisogno che fossero rispettati i
suoi tempi, e di potersi scegliere da solo cosa dire, a chi e quando. Era fatto
così.
Contemporaneamente, anche un occhio meno attento di quello di James si
sarebbe accorto che Remus e Sirius si erano impercettibilmente allontanati.
Nonostante sembrassero i soliti quando i Malandrini erano insieme, James sapeva
che non parlavano quasi più a quattr'occhi, e inoltre sembrava che la crescente
confidenza reciproca che lo aveva portato a sospettare che tra loro ci fosse
qualcosa, mesi prima, si fosse ormai trasformata in una sorta di tensione
sottile.
Fino al giorno prima, James aveva creduto che questi segni, per quanto
sgradevole fosse l'idea, portassero ad un'unica conclusione. James aveva
sostenuto Remus per mesi, ma dentro di sé covava la paura che il silenzio di
Sirius a quel proposito significasse che i sentimenti che Felpato provava erano
scomparsi. Per quanto non fosse automatico, secondo James era difficile che
Sirius avesse taciuto tanto a lungo con tutti se si fosse scoperto innamorato. O
di proposito in confidenza, o a tradimento soprapensiero, in un modo o
nell'altro era tipico di Sirius non riuscire a lungo a mantenere quel genere di
segreto. Invece, nulla.
Così per mesi James si era diviso tra la preoccupazione (per Remus), l'attesa
di una rivelazione (da parte di Sirius) e una buona dose, doveva ammetterlo, di
curiosità personale. Fino a quel pomeriggio. Perché quel pomeriggio aveva
scoperto una cosa, all'apparenza banale, che però inquadrata nella giusta
ottica, poteva spiegare qualche stranezza e forse anche dare a Remus un po' di
fiducia.
L'unico motivo, stupido, lo sapeva, per cui non l'aveva ancora detta al suo
amico, era un sottile senso di vendetta, non molto più pesante di "lasciamolo
aspettare un po'", comunque, prima per la risata di Remus per la sua caduta, e
poi per la figuraccia che gli aveva fatto fare ascoltando sornione il suo
discorso senza fargli capire subito che era inutile.
Ma quando, chiacchierando, la conversazione si spostò, come succedeva quasi
sempre, su Sirius, non riuscì a trattenersi.
-Sai, Remus,- disse casualmente, -penso di aver scoperto una cosa.-
Remus lo guardò interessato, fin troppo anche se cercava di non darlo a
vedere. James ebbe pietà di lui, e archiviò i mille preamboli che aveva pensato
di fare per tenere il suo amico un po' sulle spine.
-Ricordi,- disse dunque, -quando tu dicevi che era impossibile che Sirius
ricambiasse quello che provi, perché altrimenti si sarebbe confidato? Il
discorso sul fatto che Felpato non è capace di tenere un segreto senza parlarne
con nessuno?-
Remus annuì. Avevano dibattuto su quella questione ben più di una volta.
Sirius non era un pettegolo, ma entrambi sapevano che quel ragionamento che
avevano fatto era assolutamente logico. Conoscevano bene il loro amico,
dopotutto.
James sorrise leggermente, e continuò.
-Be', non so se possa voler dire qualcosa, ma ho scoperto per caso che non è
vero che Sirius non fa più discorsi seri con nessuno, come pensavamo.-
Remus lo guardò interrogativo. -Non ne parla con te, James, e ovviamente non
ne parlerebbe mai con me, se anche fosse possibile una cosa del genere...-
disse.
-Già.- aggiunse James, con un sorriso incoraggiante. -Ma Lily mi dice che
ultimamente lo ha visto spesso discutere di quello che sembrava un argomento
molto serio con Peter.-
E questo, conoscendo Sirius, pensò James mentre guardava
l'informazione farsi strada nella mente di Remus, potrebbe essere un segno
molto incoraggiante.
Salve a tutti! Ecco finalmente una schiarita all'orizzonte... In qualche
modo, comincio a vedere la fine del sentiero... Ma sto parlando di me o dei
Malandrini? XD
Quello che James ha capito, e che ci dice alla fine di questo capitolo,
potrebbe essere molto importante in effetti. O almeno, lo è per lui e Remus.
Perché James conosce bene Sirius, meglio forse di quanto lo conosca chiunque
altro (autrice inclusa... XD) e se lui dice che è possibile che Sirius racconti
eventuali problemi sentimentali a Peter... allora evidentemente è possibile!
In fondo, l'ultima volta che James e Sirius hanno toccato l'argomento
"Remus", Sirius ha prima dato a James un pugno, e poi si è
confidato. Il che può significare, nelle menti contorte dei Malandrini, che
forse Sirius ci penserà due volte prima di sfogarsi con James, dal momento che
se anche questa volta non avesse capito (come fino a febbraio) cosa passa nella
testa di Ramoso... correrebbe il rischio di fare il bis dell'intera situazione,
il che non sarebbe molto carino.
In possesso di queste informazioni preziose, che farà Remus? Be', dovete
sapere che... ma no, siamo agli sgoccioli, potete aspettare, no? XD (Questa
affermazione serve solo ed esclusivamente a poter metter anche in questa serie
di note uno dei miei ghigni...)
Una nota seria. Ho inventato un detto (di un'originalità strabiliante (tono
ironico)... ma sorvoliamo.) "Cercare di insegnare la Trasfigurazione a Merlino".
Perché proprio la Trasfigurazione, e non una qualunque altra materia magica?
Perché Merlino, nel mito, è un mago potentissimo, talmente potente che
addirittura è in grado di trasformarsi in farfalla. Quindi, mi sono detta, o è
un Animagus, o è comunque bravissimo a trasformare le cose. In ogni caso penso
che possa essere stato particolarmente ferrato con la Trasfigurazione. (Non che,
immagino, che possa essere per questo uno dei sogni proibiti della McGranitt... XD)
Fine di questa utilissima nota seria. XD
Ok, bando alle ciance, che fra feste e bagordi ho accumulato l'ennesimo
ritardo stratosferico!
SOLO, ANCHE SE CON TANTO RITARDO, AUGURI A TUTTI PER UN 2006 SPECIALE, RICCO
DI PICCOLE E GRANDI GIOIE, DI SOGNI E DI MOMENTI DA RICORDARE.
Hazel_Dei_Misteri: Ma ciao! Sai che mi hai spiazzata con il discorso
delle frasi trascritte? Be', per le prime due, in realtà mi hai emozionata, ma
con la terza... non so, comincio a sentire il bisogno di dotare qualche
personaggio di una qualche protezione magica! XD Comunque penso che sia chiaro
che Eloise fosse solo un trastullo, una piccola avventura, per Remus... e a sua
difesa possiamo dire che Moony non è molto resistibile, vero? Penso che su
questo concorderai con lei! Uh, ti offendi se non condivido la tua indecisione,
e faccio sempre e comunque il tifo per Remus e Sirius? E' inutile, mi fanno
sciogliere le ginocchia quei due! XD Dai, facciamo le presone serie. Sì, conosco
perfettamente la sensazione che descrivi, quella di essere insoddisfatta di
qualcosa che invece magari piace, a dimostrazione del fatto che poi ciascuno
(chi legge e chi scrive) filtra le parole con la propria personale
sensibilità... A prescindere dal filosofeggiare (per me delle ore 2,38 A.M.),
sono davvero contenta che ti siano piaciute le riflessioni di Remus, e sono
felicissima anche di non essere l'unica pazza a riflettere per iscritto! Oh, e
mi fa davvero piacere che tu abbia letto "La lista", aspetto con ansia il tuo
commento. Oh, sul finale della tua recensione... a parte le digressioni
cromatiche, le cose stanno per sbrogliarsi, anche perché ci avviciniamo
rapidamente alla fine. Lemon o bacetto? Be', guarda, il fatto che si tratti di
una Pg-13 dovrebbe dirla lunga, vediamo poi come regge il tuo self-control... XD
E per finire, a parte il fatto che non era una recensione poco seria, anzi, che
mi ha rincuorata parecchio, già il fatto che ti abbia fatto venire il buon umore
l'aggiornamento mi ha reso davvero felice! Grazie mille e un bacione grande!
DarkElectra Parte prima: (Cap 36) Ma salve! Come sta il malefico
arnese? (Il mio, penso per solidarietà, si è preso una bella influenza, vale a
dire un virus... Spero che sopravviva fino al ritorno del tecnico dopo le
feste...) Venendo a noi, sono molto sollevata da questa recensione, sono
contenta che trovi che Peter sia rientrato in carreggiata dopo la defaillance
del capitolo 35... Oh, e sono contentissima che ti piacciano Lily ed Em, mi
mettono sempre un po' in soggezione i personaggi femminili... Soprattutto Em,
visto che Lily mi somiglia un pochino di più. Sono contenta che ti siano
piaciuti! E sai, penso anch'io che Lily attiri naturalmente le confidenze, anche
se devo ammettere che non ero del tutto sicura che fosse sensato che Peter
parlasse con lei. Sono contenta che fili! E sono contenta che ti sia piaciuta la
frase finale, anche perché alla fin fine rappresentava un po' il succo di tutto
il capitolo... ed è un po' anche l'ultima importante riflessione di Peter, per
altro. Bene, detto questo, un bacione e ti rimando a più sotto per la risposta
all'altra recensione! XD
Agartha: Ciao Agartha! Grazie per l'incoraggiamento, davvero, è un
periodaccio che non si decide a passare, è davvero confortante pensare che
succeda anche ad altri... anche se ti auguro davvero che passi il periodo di
insoddisfazione! Grazie anche per avermi rassicurato sullo scorrere del tempo,
da una parte non avrei saputo davvero come non annoiare inutilmente descrivendo
quel periodo, dall'altra però temevo che si sentisse troppo lo stacco, e sono
stata indecisa a lungo su come gestire le cose. Sono contenta che ti siano
piaciuti l'espediente dello schema e del romanzo! Mentre il primo è
autobiografico, il secondo invece è venuto così, in fase di rilettura per altro,
perché appunto rileggendo le descrizioni di Remus mi erano sembrate troppo
teatrali... e quindi, invece che correggerle, perdendo anche gli elementi che mi
piacevano, le ho associate a questo tipo di pensiero... sono contenta se è
venuto un bell'effetto! Oh, sì, Remus è in alto mare, ma come avevi giustamente
predetto, James, in versione "manna dal cielo", finalmente sembra sia riuscito a
sbloccarlo... ed Eloise ce la possiamo dimenticare! XD Siamo davvero alla salita
adesso! Sai che la riflessione che hai fatto su Peter mi ha quasi commossa?
(Quasi... devo mantenere almeno con lui una parvenza di distacco, visto che con
gli altri non mi riesce! XD) Sono perfettamente d'accordo, alla fine dei conti
lui non avrà quello che desidera, e sarà l'unico. E per quanto riguarda la
preferenza di Em per pozioni, sappi che i tuoi viaggi mentali erano davvero
ispiranti! Molto più fantasiosi della mia banalissima spiegazione! XD Ti
ringrazio davvero tanto per il commento accuratissimo come sempre, e ti mando un
bacione grande!
Joy: Joy, devo dirti quello che mi diceva mia mamma quando ero
piccola: SE CONTINUI A MANGIARTI I CAPELLI DIVENTERAI CALVA! XD No, scherzo,
l'ho sempre fatto anch'io e ho ancora un chioma, però è vero che me lo dicevano
da bambina, sempre! XD OK, bando alle ciance! La svolta decisiva la senti ancora
arrivare? Perché sì, manca poco, sai? Tecnicamente, questi due matti (Remus e
Sirius) devono solo parlare, dare fondo alla loro rispettiva sincerità (Remus) e
incoscienza (Sirius) e ci siamo! Remus che salta addosso a Sirius? Guarda, ti
dirò che in generale concordo con te, Remus è la mente della coppia, quindi lo
vedo propenso a dare una svolta alle cose... In questo caso... Be', ora, dopo lo
schemino e la rivelazione di James, Moony ha il quadro della situazione molto
più di Padfoot, ma non dimentichiamoci che è Sirius l'impulsivo! XD Forse ti ho
confuso le idee, ma manca davvero molto poco. Dici che Sirius ha dato retta a
Peter per paura di parlare con Remus? Mmmm... lui sta negando con tutte le sue
forze, ma se vuoi la mia opinione, come al solito hai capito perfettamente! XD
Ma dubito che Sirius lo ammetterà mai del tutto... vedremo nel prossimo
capitolo. Cambiando argomento, hai visto come sono stata brava a non
risponderti? Mi vergogno parecchio, ma evidentemente quando scelgo dove aprire
le caselle mail ho fiuto per combinare pasticci, visto che DI NUOVO non sono
riuscita a leggere le mail per giorni, col risultato che ho visto solo un paio
d'ore fa la tua bellissima Mail di Natale con il coretto delle renne! Oh, la
adoro! XD La renna solista è assolutamente spassosissima! XD Per quel che
riguarda la storia, sto cercando (malamente) di finirla in tempi molto brevi, mi
mancano solo due capitoli, perché devono essere così difficili??? Spero però
davvero tanto di appagarti con la conclusione. Ti faccio tantissimi auguri in
ritardo, spero davvero che tu abbia passato delle bellissime feste, e che il
2006 per te sia splendido! Oh, e spero anche che tu abbia messo a Padfoot i
campanellini da renna (e anche il naso rosso come Rudolf!!!), sarebbe troppo
carino!!! Davvero, ti auguro un anno speciale e splendido, e ti mando un grazie
immenso e un bacione ancora più grande!
Chu: La mia sorellina fuggiasca, ciao! Figurarsi per il ritardo, anzi,
scusami tu per il mio ritardo stratosferico sia nel postaggio che negli auguri!
E poi capisco perfettamente la repulsione per i capitoli Peter-centrici, siamo
in due, a questo punto vorrei eliminare lui, e un pochino anche zio James, e
restare solo con mamma e papà, sai? XD Uh, davvero ringhi? Non è giusto, voglio
farlo anch'io!!! Non potevo prendere quello da mamma invece che la bellezza e la
modestia? XD (Soprattutto la modestia.... XDDD) Archiviamo questa pietosità, ti
prego... Concordo comunque con te su Peter, è in buona fede, e io che so cosa
succede dopo, posso garantire che ha finito di mettersi tra mamma e papà, giuro.
Per quanto riguarda Em... sì, l'avevo un po' trascurata, ma non sapevo come
inserirla negli ultimi capitoli di Peter senza che si vedesse la cotta che il
ratto ha per lei, che avrebbe comportato necessariamente affrontare se non altro
la problematica della differenza d'età, per non parlare dell'insicurezza di
Peter. E sì, in effetti, se non altro non si può dire che Peter non temporeggi,
e meno male... lo attende una bella scornata, che per fortuna però non fa parte
della storia di questa fic... (Fred e George, Peter fa bene a temporeggiare in
questa storia, ma SOLO ed ESCLUSIVAMENTE lui, è chiaro??? Che non vi vengano
strane idee...) Dicevamo? Oh, be', probabilmente io e te dobbiamo ancora
perfezionare l'arte di far schemi di papà, però sarebbe fiero di noi, no?
Abbiamo preso qualcosa da lui, sebbene sia un dettaglio di poca utilità... (No,
papà, scherzavo, scherzavo, so che è molto utile, davvero... No, papi, non so
perché mamma ride... ehm...) Comunque, ecco in arrivo Super Zio James, ti ha
tranquillizzata? Ha dato a papà una spintina nella giusta direzione, che mi sa
che era tutto quello che gli ci voleva. Veniamo alle cose serie... Non voglio
sentirti dire mai più una cosa del genere! Tu non hai ereditato la stupidità da
mamma, e se da qualche parte è stato diviso del talento, è stato fatto per lo
meno equamente! (Mamma non farmi gli occhiacci che sto dicendo una cosa
fondamentale!) Tu hai un grandissimo talento, Chu, e in questo momento sono
serissima. Mi dispiace perché non riesco a ribadirtelo tutte le volte che
vorrei, perché finisco per essere sempre di corsa quando leggo e spesso non
riesco a recensire... Però davvero, quando leggo di Prudence, dei Proseliti, e
degli innumerevoli Sirius e Remus che compaiono nelle tue fic, non posso fare a
meno di restare emozionata, ammirata, di sognare. E non mi stanco mai delle tue
storie. Mai. Quindi non dire sciocchezze, ok? Fine della ramanzina da sorella
maggiore. ^_- Concludo con gli auguri per il nuovo anno che è appena iniziato.
Ti auguro tanta felicità, ti auguro di amare quello che stai studiando, ti
auguro di avere sempre qualcosa da scrivere e da sognare, e infine, CI auguro
che i gemelli si diano una svegliata!!! XD E con questo, ti mando un bacione
grandissimo, un grazie altrettanto grande, e alla prossima!!!
DarkElectra Parte Seconda: (Cap. 37) Mi sa che il mio computer e il
tuo hanno molto in comune, a parte che il mio contiene più slash! XD Oh, ma ciao
di nuovo, carissima! Capisco benissimo la tua rabbia contro quell'essere immondo
del tuo PC, in questi giorni soprattutto, sai che il mio l'ho ribattezzato "Bellatrix"?
XD Ma veniamo al capitolo. Confesso che avevo un po' di paura di leggere la tua
recensione, ma vedo che ti sei esercitata con gli incantesimi di memoria, brava
ragazza! XD Quindi spero vivamente che l'effetto dell'Oblivion perduri anche con
la lettura di questo capitolo, nonostante quello strano nome, Eloise, che
ritorna... Ma non parliamo di questo! XD Parliamo degli schemi mentali di
Remus... Sono una strana abitudine, vero? Però, in effetti, concordo con te che
possa essere un sistema di dare un senso alle cose che altrimenti resterebbero
sconclusionate, e a volte vale la pena di farsi venire un po' di mal di testa
per questo. Sono contenta che la trovi una cosa adatta a Remus! Sono anche molto
sollevata che ti sia piaciuta la scelta di non soffermarmi sui mesi di
transizione, è stata abbastanza sofferta. Il mio colorito invece non ti perdona
se mi chiami maestra, sai? Voglio dire, una povera ragazza evita di prendere il
sole per anni e poi una recensione vanifica gli sforzi! XD E infine, per quanto
riguarda l'idea di sentirsi in un romanzo... è stata una parte che ho aggiunto
dopo aver riletto il capitolo, quella, perché mi ero accorta che avevo fatto
diventare Remus un piccolo Jacopo Ortis tra sospiri e sguardi persi... e ho
voluto scherzarci un po' su! Sono contenta che ti sia piaciuta, e ammetto che
come te, anch'io alle volte mi sento davvero un po' così! XD Di nuovo, rinnovo i
miei complementi per il tuo Oblivion, mi auguro che regga, e di nuovo,
seriamente, ti ringrazio tantissimo per questa recensione e per i complimenti
spropositati! Un bacione grande grande.
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Capitolo 39 *** Gli Incubi di Sirius Black ***
Gli Incubi di Sirius Black
Chiedo scusa per l'ennesimo, terribile ritardo. Giuro solennemente che non
prenderò mai più sottogamba il problema del blocco dello scrittore!
Gli Incubi di Sirius Black
Notte tra 7 e 8 Giugno 1977
Parla Sirius
Corro per i corridoi del castello. Ovunque, attorno, pareti di pietra
illuminate appena dalle torce, e lunghi, spaventosi, tratti di buio. Non vedo,
non sento neppure il rumore dei miei passi. Sto fuggendo. Scappo, devo
nascondermi, devo arrivare... non so da cosa fuggo. Ho paura. Fa freddo e c'è
qualcosa che avvolge le mie gambe e mi rallenta, stringe di più ad ogni passo,
come un velo. Un sudario.
Devo correre. E' assurdo, conosco il castello, ci sono cresciuto. Eppure
non so dove sono. Un'altra scala, un altro corridoio. So che c'è qualcuno, oltre
me, ma non li vedo... Devo fuggire. Devo arrivare, presto!
INDEGNO! La voce di mia madre rimbomba nelle mie orecchie. Mia madre non
dovrebbe essere qui, eppure... una porta aperta di lato. Non entrare, non
guardare, Lei ti vedrà... Appena un'occhiata mi basta. Lei, nello studio, si fa
ritrarre da un uomo in vesti nere. Sa che sono lì, mi ha guardato, cosa c'è
dietro la sedia? La testa! No, quello no! Orrore, paura. Non voglio.
Scappo, corro, non devo fermarmi, non posso, mi prenderà. Fuggo. Devo
trovare Remus, devo trovare James! Peter, Lily, qualcuno! Il Preside! Quello
laggiù non è il preside? Devo raggiungerlo, lui mi proteggerà! Corro più forte.
Sono così vicino... giro l'angolo e non c'è più, nessuno, solo un altro
corridoio buio, torce e la porta.
In fondo c'è la porta del dormitorio, quello è un luogo sicuro, posso
nascondermi, posso... ci sono loro, mi aiuteranno.
Eppure anche il dormitorio è buio, non c'è nessuno, nemmeno i bauli, e i
letti sono vuoti, come quando inizia la scuola, prima di disfare i bagagli. Ma
la scuola stava per finire! Ah, no, forse l'ho solo sognato. Sognare...
Le tende del letto di Remus sono chiuse. Forse sta dormendo- Remus non
dorme mai con le tende chiuse.
-Remus?- chiamo, e poi più forte ma nessuno risponde. Torna la paura, devo
scappare! Devo andare, mi prenderanno, qui non c'è nessuno! Non posso aspettare,
non devo aprire le tende, non posso! Non è giusto... vergogna, angoscia... Non
ho parlato più con Remus, e adesso le tende sono chiuse.
La mia mano si avvicina al tessuto rosso. Piano, piano. Chiudo gli occhi,
so che c'è qualcosa che mi farà urlare, mi farà paura, qualcosa di orribile lì
dietro... ma se c'è Remus... ma se c'è allora io...
Sfioro appena il tessuto con le dita e lo afferro. E tiro, sposto la
tenda, ho ancora gli occhi chiusi, respiro li apro e guardo e-
-Sirius?-
Scatto a sedere mancandolo di un soffio. Dove sono? E' buio, ma riconosco il
dormitorio. Non lo stesso di prima, no... quello era un sogno, anzi, un incubo.
Uno dei miei patetici incubi, lo so, li ho sempre avuti fin da bambino. Mi sento
davvero stupido, non mi succedeva da parecchio, ma il cuore mi batte ancora a
mille. Sono sudato e nonostante sia ormai caldo di notte, ho i brividi per il
freddo del sogno. Il lenzuolo si è avvinghiato alle mie gambe, e questo mi fa
sentire soffocato, imprigionato. Odio avere qualcosa che mi lega, io devo essere
libero.
Ed è calciando via quel fastidioso pezzo di stoffa che mi accorgo che seduto
di fianco a me c'è qualcuno. Remus. Chi altri? Remus ha il letto di
fianco al mio, e non russa come James che dorme dall'altra parte, anche se il
suono del respiro pesante di Ramoso in questo momento mi sembra una musica per
come è familiare. Come anche la presenza di Remus.
Non so come sia possibile, ma Remus ha sempre sentito quando avevo un incubo,
fin dal primo anno. E si è sempre alzato, per controllare come sto, per farmi
compagnia, a volte, mentre riprendo sonno. Se riprendo sonno, il che non
è affatto automatico. Comunque sia, non avevo incubi come questo da parecchio.
L'ultimo, penso, è stato questa estate, e a casa mia- non è più casa mia-
di certo non c'è mai stato nessuno che si svegliasse per me.
In ogni caso, adesso c'è Remus seduto sul mio letto, e so che dovrei mostrare
un po' più di entusiasmo, dopo tutte le volte che in questi mesi ho immaginato
di parlargli in una situazione simile, di dirgli tutto... ma ora, non so perché,
non voglio dirgli nulla, voglio solo che rimanga qui. E' familiare averlo qui
mentre il respiro piano piano si calma, mentre il sogno sbiadisce, e non voglio
mai più trovare quelle tende chiuse, mai più...
-Remus.- dico, piano, e odio quando la mia voce sembra così infantile e
insicura, ma non posso farne a meno. -Scusa. Ti ho svegliato.-
Scuote la testa nel buio, e sorride. Lo vedo appena il suo sorriso, ma in
qualche modo spazza via anche quei pochi residui di paura che il sogno mi ha
lasciato. Odio avere paura, io non ho mai paura, solo in quei dannati sogni.
Ma quando la paura si allontana, allora arrivano i dubbi. E' troppo vicino.
So che è stupido, ma seduto così vicino a me, con tutta questa intimità tra le
tende del mio letto, non è che può capire? E se capisse che non sono più il
vecchio Sirius? E' stupido, lo so. Mi prende la mano, come ha sempre fatto,
perché sa che sapere che è qui mi rassicura quando riemergo da uno dei miei
incubi. Eppure adesso ho l'istinto di allontanarmi, e non perché non voglia la
sua vicinanza, ma solo perché temo che attraverso la pelle in qualche modo
capisca tutto.
-Hai avuto un incubo?- mi chiede, senza lasciare la mia mano. Sono teso, e
questo è davvero, davvero stupido. Annuisco perché temo che se parlassi anche
solo per dire sì, sentirebbe quanto la mia voce è terribilmente agitata. E anche
se penserebbe che sia per colpa del sogno, non credo sia così.
Improvvisamente si sporge verso di me, e per un attimo sento come se il letto
si spostasse da sotto, e non voglio assolutamente pensare a cosa ho creduto che
potesse fare, o arrossirei come una ragazzina. E lui lo vedrebbe, dannazione,
lui nota sempre queste cose. E se mi prendesse in giro mi incasinerei ancora di
più, quindi no, grazie.
In ogni caso, voleva solo sistemarmi il cuscino, che era finito quasi
dall'altra parte della testata. Devo essermi agitato mentre sognavo. Che credevo
volesse fare, per Merlino? Darmi un bacio? Mi verrebbe da ridere se non fossi
così teso, quella è una cosa che farei io, prima di pensare come al solito.
Remus, anche se avesse voglia di una nuova pazzia da fare con me, aspetterebbe
per lo meno di essere certo che io fossi del tutto sveglio.
Però non mi ha lasciato la mano. E non posso, davvero, fare a meno di muovere
leggermente la mia, di sfiorare appena con il pollice il dorso della sua,
cercando e percorrendo la piccola cicatrice lì sopra. Remus dice sempre che è la
sua cicatrice preferita, quella, perché non se l'è fatta con la Luna piena, ma
cadendo dalla scopa l'estate del secondo anno, mentre a casa di James giocavamo
a Quidditch. Mi sento così stupido, ma adesso so che non è una mia fantasia, che
lui è davvero qui, che il sogno non è la realtà.
-Vuoi raccontarmi che cosa hai sognato?- mi chiede piano, mentre si sistema
più comodamente sul materasso vicino a me.
Scuoto la testa in silenzio. Non voglio parlarne, davvero. Preferisco non
pensare alle tende chiuse del suo letto, adesso. Non voglio chiedermi cosa
significa averle sognate, né perché nel sogno lui non c'era quando avevo bisogno
di lui.
E soprattutto eviterò di nuovo di chiedermi, come ho fatto per giorni, che
cosa significa averle trovate così davvero qualche giorno fa. Sto diventando
paranoico. Quasi sono pentito di essermi ripromesso che almeno in questa
questione, per una volta, penserò sempre prima di fare una delle mie
stupidaggini stratosferiche. Perché ogni volta che penso, ovviamente, non posso
fare a meno di chiedermi mille volte cosa significhino tutti i gesti e le azioni
che fa, anche le più banali. Vorrei buttare tutto all'aria e semplicemente...
baciarlo. Ma posso davvero rischiare di rovinare tutto?
Non è una considerazione da codardo, non propriamente. Sono convinto che non
sia così, e Peter è d'accordo, per quel che conta. Perché se ci penso bene, e
ultimamente ci penso anche troppo, un'infinità di cose che sono indispensabili a
tutti quanti noi per stare bene sono a rischio. La nostra amicizia, in fondo, è
la cosa che rischia meno di finire, perché neanche io sono così sciocco da
pensare che Remus manderebbe tutto all'aria per una cosa del genere. Nessuno di
noi lo farebbe.
Ma la fiducia? La serenità con cui Lunastorta può affrontare la Luna piena
senza vergogna? I nostri scherzi, che sembrano sciocchi, ma che alle volte
significano tanto?
E poi ci sono piccoli momenti più personali da rischiare, i suoi abbracci
senza parole che sono la cosa più consolatoria che esista, la serenità che provo
in sua presenza, i momenti come questo, in cui a dispetto di tutto, delle tende
chiuse e dei silenzi di questi giorni, lui è qui, per me, e mi stringe la mano e
mi tiene compagnia senza bisogno che io glielo chieda.
Cerco di immaginarmi come sarebbe sapere di non avere più tutto questo, e la
prospettiva è così spaventosamente simile a quella dell'incubo, che
rabbrividisco. Non voglio.
In ogni caso, non devo avere l'aspetto di qualcuno tranquillo e pronto per
tornare a dormire, perché Remus è ancora seduto sull'angolo del letto e mi sta
guardando con un'espressione che significa chiaramente che se non sono in vena
di dirgli che cosa ho sognato di così tremendo da svegliarci entrambi, me lo
leggerà direttamente nella testa. A volte credo che potrebbe farlo davvero.
E' come uno scontro di volontà questo silenzio che si è creato, spezzato di
tanto in tanto da qualche lieve movimento o dai normali rumori della notte. Lui
vuole che gli racconti cosa ho sognato, perché dice che fa bene parlarne, e io
non ho affatto voglia di riviverlo. In genere vince lui, ma stanotte non ho
bisogno della sua comprensione istintiva per sapere che cosa mi turba. Me ne
rendo conto con una chiarezza allucinante, adesso.
Mi manca lui. In qualunque modo. Sono stati dei mesi di silenzio, gli ultimi,
mesi senza confidenze e prese in giro, e mi rendo conto solo ora che non gli ho
nemmeno più chiesto se si sente ancora un mostro o se ha capito che è solo una
sua paranoia, quasi più stupida di una delle mie. E' imperdonabile come mi sono
comportato, e devo finirla qui. Probabilmente finirà per essere una delle mie
cazzate, ma mi sposto di lato, lasciandogli spazio nel letto, sperando che il
messaggio sia abbastanza chiaro.
Lo vedo dubitare un attimo, teso come se stesse chiedendosi qualcosa, ma solo
per un istante. Si stende vicino a me, naturalmente, sistemandosi comodo e
coprendoci entrambi con il lenzuolo che avevo calciato via, e dopo qualche
secondo di assestamento siamo entrambi comodi, vicini e pronti per parlare. Non
importa di cosa, è sempre stato così. Sembra che il dormitorio stesso sia stato
progettato perché, in questi letti grandi e accoglienti, due persone possano
passare le serate a confidarsi qualsiasi cosa.
E naturalmente cominciamo a parlare. Non è che abbia poi così importanza di
cosa stiamo discutendo, dei punti del Quidditch e della speranza di Griffondoro di
vincere la Coppa delle Case, o di come ultimamente James passi un sacco di tempo
con Lily Evans, almeno rispetto a prima. Quello che conta davvero, è che
parliamo per ore forse, come non facevamo da davvero troppo tempo.
Sono rilassato, a mio agio, e se ancora nella mia mente si agitano in
profondità le acque scure del mio incubo, so che finché reggerà questa atmosfera
riuscirò a tenerle a bada. E' un sollievo averlo qui, e basta.
Ovviamente, nella tranquillità di questo momento, finisco come mio solito per
rilassarmi fin troppo, e ad un certo punto, nel cuore della notte, apro la bocca
e lascio uscire una frase senza preoccuparmene.
-Mi sono mancate le nostre chiacchierate ultimamente, Remus.- dico,
tranquillamente, nel bel mezzo di un discorso sul grande scherzo che James sta
cercando di architettare per chiudere l'anno scolastico in bellezza.
Così, dal nulla, nel momento in cui si aspettava solo di sentire una delle
mie uscite su quanto fossero odiosi i Serpeverde, la mia boccaccia da sola butta
fuori questa frase che sottintende un discorso così complesso che non so se sono
in grado di ascoltare.
Lui però non sembra risentirsi di questo repentino cambio di argomento, anche
se lo sento tendersi leggermente. Si siede sul letto, tirandosi le ginocchia al
petto, in una posizione pensierosa che gli ho visto assumere spesso. Io resto
steso. Se devo morire (di vergogna, probabilmente) preferirei farlo in piedi, ma
visto che non ha senso mettermi in piedi sul letto, tanto vale stare comodi.
-James mi ha detto che l'altra sera, alla festa, mi stavi cercando.- dice,
come se fosse una risposta.
Come dicevo, a volte sono del tutto certo che Remus possa veramente leggere
nella mia testa, e se questa frase è una risposta alla mia affermazione,
qualcosa deve aver intuito davvero. Comunque sia, le apparenze devono essere
rispettate, sono il suo migliore amico, e come tale devo rispondere.
-Sì, ma meno male che non ti ho trovato. A quanto pare te la stavi spassando,
eh?- chiedo, cercando di suonare ironico e complice, ma suonando solo
stupidamente geloso alle mie orecchie. Sono sempre stato un pessimo attore.
-Già.- risponde, guardando un qualche punto fisso nel buio davanti a lui.
Vorrei disperatamente stare ancora sognando, perché la conferma così naturale
di quello che ho pensato, nella sua risposta, mi fa star male. Ma ormai me lo
sono tirato addosso questo discorso odioso, e la finzione deve andare avanti.
Cerco di ricordarmi come avrei reagito l'anno scorso nella stessa discussione, e
mi preparo a sostenere un'ottima imitazione di me stesso.
-La Garden, eh? Ti è sempre piaciuta quella ragazza. Allora, com'è?- chiedo,
sperando contro ogni logica che il sorriso sulla mia faccia non sia un ghigno
torto.
Lui mi guarda un attimo, indecifrabile come sa essere solo Remus, e poi torna
a fissare il suo interessantissimo buio.
-Vuoi davvero fare questo discorso, Sirius?- mi chiede all'improvviso.
Ah, già, dimenticavo che lui conosce il trucco. Non mi aspettavo questa
domanda, e da sotto la mia maschera malamente cucita in faccia, rispondo la
verità.
-No.- dico, cercando di ignorare l'amarezza delle mie stesse parole. Bene,
pare che il momento della verità sia arrivato. Preferisco non chiedermi cosa
succederà adesso, penso che mi limiterò ad essere sincero una volta tanto, e
vada come vada.
Remus è rimasto per un attimo pensieroso. Quando si muove, sono sicuro che si
alzerà e se ne andrà da qui, e che tutto finirà così. L'idea mi fa male, ma del
resto non riesco ad immaginare come sia possibile che Remus, intuitivo com'è su
queste cose, non abbia capito molto se non tutto dal mio no.
Invece, a sorpresa, si sposta per stendersi di nuovo vicino a me. Anzi, se è
possibile, è ancora più vicino di come era prima. Stiamo dividendo lo stesso
cuscino, accidenti! So che dovrei sentirmi emozionato, eccitato o qualcosa del
genere. Riesco solo a pensare che darei qualsiasi cosa adesso per non perderlo,
ma che se mi chiederà di dirgli la verità, lo farò e basta. Non voglio più
trovare le tende chiuse perché non gli ho parlato.
Sto ancora cercando di convincermi che avrò il coraggio di farlo davvero,
quando sento la sua mano che si posa sul mio braccio. Apro gli occhi che non
sapevo di aver chiuso, e mi sta guardando. In questo momento vorrei davvero
essere in grado di capire la sua espressione. Sembra pensieroso. Però non sembra
che voglia andarsene o che ce l'abbia con me. La mano su mio braccio non è
ferma, ma accarezza leggermente la pelle, prima con un movimento breve,
circolare, poi passando dal gomito alla spalla come se stesse cercando di
scaldarmi. Il dormitorio sembra insolitamente silenzioso, ma non so se mi
accorgerei se crollasse la torre di Griffondoro in questo momento, a meno che
non lo facesse allontanare da me.
Remus, che forse può leggermi nel pensiero, non si allontana, anzi, si fa
ancora più vicino, finché non mi abbraccia. Strano, pensavo che mi sarebbe
scoppiato il cuore se mi avesse abbracciato così, invece adesso la cosa più
spontanea che mi viene da fare è di abbracciarlo a mia volta, appoggiare la
fronte tra la sua spalla e il collo e restare fermo. Non ho capito come sia
successo, ma non l'ho perso.
-Cosa c'è che non va Sirius?- mi chiede sottovoce, mentre mi accarezza i
capelli, facendomi reprimere un brivido ogni volta che mi sfiora il collo.
Cosa c'è che non va? C'è che sono due mesi che ho voglia di stare con te più
di quanta ne abbia mai avuta, e che sono due mesi che quasi non parliamo. C'è
che la sera della festa ero abbastanza sbronzo per dirti tutto e abbastanza
sobrio da non fare il deficiente, e quando ho trovato il coraggio di cercarti tu
te ne eri andato con lei. C'è che mi sento uno stupido. C'è che non riesco a non
pensare che uno stupido lo sono davvero. Insomma, guardami, me ne sto qui a
farmi cullare come un bambino dopo un brutto sogno, e sono incapace di dirti una
bugia per salvare la nostra amicizia, e so che capirai lo stesso, ma invece che
baciarti e farla finita con la messa in scena del buon amico e basta, preferisco
illudermi che non ti perderò. C'è che mi sto comportando come se avessi il
diritto di pensare che dopo questa sera non troverò più le tende chiuse.
Sfortunatamente, o forse fortunatamente, il mio cervello pensa tutte queste
cose in pochi secondi, cosicché tutto quello che esce dalla mia bocca è un
semplice:
-...Le tende chiuse.-
Un bambino di cinque anni che racconta alla mamma un brutto sogno, ecco cosa
sembro quando uso quel tono. Ci manca solo che mi metta a piangere adesso, poi
lo sfacelo sarà completo.
-Cosa?- mi chiede Remus.
-Nel sogno ti cercavo e non riuscivo a trovarti. Le tende del tuo letto erano
chiuse.- dico.
Perfetto, esattamente come sospettavo. Pensare al sogno l'ha riportato a
galla anche nel nido sicuro del suo abbraccio, e se non ho paura, adesso, sento
tutta l'angoscia dell'incubo.
E ovviamente, invece di dimostrare il fatto che ho diciassette anni e sono un
adulto in grado di sopravvivere ad un incubo, dimostro che in realtà sono solo
un ragazzino spaventato e scoppio a piangere.
Erano anni che non piangevo. Non ho pianto quando sono scappato di casa a
Natale, anche se ci sono andato vicino. Non ho pianto quando mi sono reso conto
di provare per Remus qualcosa di pericolosissimo per la nostra amicizia, e non
ho pianto quando, nonostante mi mostrassi sicuro di me, ho temuto di aver
rovinato il mio rapporto con James, con quel litigio. Non ho pianto quando io e
Remus ci siamo allontanati al punto da non riuscire più a parlare.
In realtà, io odio piangere, odio la debolezza e il fatto che poi tutti
cerchino di consolarti. Ma so benissimo che se non piangi al momento giusto, poi
queste lacrime stupide ti presentano il conto ad un certo punto, e una cosa
sciocca come un incubo o un abbraccio le tirano fuori tutte, con gli interessi.
E ovviamente ho scelto proprio questo momento per tirare fuori queste lacrime
vecchie, proprio con la persona giusta.
Geniale, Sirius Black, che bella figura di merda.
Remus non ne sembra turbato affatto, però. Ovviamente se ne è accorto, dal
momento che gli sto piangendo letteralmente sulla spalla, e che penso potrei
rovinargli di più la maglietta del pigiama solo se mi ci soffiassi anche il
naso. Ma non dice niente, come se non gli sembrasse stupido, si limita a tenermi
abbracciato e a continuare ad accarezzarmi i capelli e la schiena, finché
inspiegabilmente non riesce a calmarmi.
Sposto finalmente la testa dalla sua spalla fradicia, e mi allontano quel
poco che mi basta per guardarlo in faccia. Non sta ridendo e non è arrabbiato.
Mi sorride, solo, tranquillamente come se capisse, e poi il suo sorriso si
allarga appena quando mi vede in faccia. Ah, devo essere davvero un bello
spettacolo, se gli occhi sono rossi almeno quanto mi bruciano e se il mio naso è
gonfio come me lo sento.
-Scusa.- dico, impacciato, tirando su col naso. E adesso?
-Quanto sei scemo, Sirius?- mi risponde a sorpresa. E poi: -Pensi che ci sia
qualcosa di male a piangere ogni tanto?- continua.
Oh. Taccio, non ho idea di cosa dire. Sono contento però di sapere che non mi
considererà un idiota per aver pianto come un bambino, anche se ad essere
sinceri, ha motivi molto più validi per farlo. Per considerarmi un idiota,
intendo.
A corto di parole, mi sistemo di nuovo vicino a lui, che comunque mi tiene
ancora abbracciato. Sorride ancora, ma il suo sguardo si è fatto di nuovo
pensieroso e adesso, anche se guarda verso di me, sembra fissare qualcosa di
molto interessante dietro al mio orecchio sinistro.
-Senti, Sirius...- mi dice, ancora assorto.
Lo ascolto. So che sta per parlare seriamente, e che qualunque cosa dirà sarà
importante.
-Quella faccenda delle tende... Penso che non le troverai più chiuse, sai?-
Se avessi voglia di ridere, sarebbe questo il momento giusto per farlo.
Peccato che difficilmente abbia avuto meno voglia di ridere che adesso.
-Dubito che Eloise possa gradire una cosa del genere, Remus.- rispondo,
cercando di tornare nel ruolo di bravo amico e di nascondere dietro ad un
sorriso falso quanto sia suonata tetra quella frase.
-Be', credo che questo sia un problema di Vince, allora.-
Vince? Che c'entra adesso l'ex della Garden? Sospetto fortemente di aver
appena fatto una faccia confusa degna di un pesce, ho anche aperto un paio di
volte la bocca senza sapere cosa dire, perché Remus decide di spiegarmi.
-La settimana scorsa, Sirius, ho consigliato a Eloise di fare pace con Vince,
invece che fingere di essere interessata ad altri, e ieri mi ha fermato in
corridoio per dirmi che in effetti sono tornati insieme.-
Ci metto qualche istante a realizzare il significato delle sue parole.
-L'hai scaricata?- chiedo, incredulo. Remus che si porta a letto una ragazza
e la scarica dopo due giorni? Una delle ragazze più belle di Hogwarts, per
altro?
Annuisce.
-Ma hai una cotta per lei da quando avevi dodici anni!- esclamo, ancora
incredulo. E' impazzito?
Remus ride, ma prima che io possa confermare la mia tesi sulla sua pazzia
improvvisa, mi spiega:
-Avevo una cotta per lei quando avevo dodici anni, Sirius. Mi è passata da un
pezzo.-
-Oh.- è l'unica cosa che riesco a rispondergli. Oh. E quindi?
-E quindi basta. Non è lei che mi interessa, e ho capito che non aveva senso
sprecare del tempo con lei e prenderla magari in giro.-
Per l'ennesima volta in questa notte strana, non so cosa dire mentre assimilo
lentamente la sua frase. Per fortuna Remus non sembra altrettanto a corto di
parole.
-Mi dispiace davvero per le tende chiuse, Sirius. Anch'io volevo parlare con
te.-
Siamo ancora stesi vicini, siamo ancora abbracciati. E' quasi surreale stare
qui, in questa atmosfera intima, e trovarmi a pensare che forse... che forse con
le sue parole sta cercando di farmi capire qualcosa. C'è un significato dietro
quello che ha appena detto? Posso permettermi di capire che avrebbe preferito
parlare con me che essere con lei? Che forse...
-Dobbiamo parlare Remus, parlare davvero.- dico, prima di potermelo
rimangiare. Lui annuisce.
-Sì, Sirius, credo anch'io che dobbiamo parlare. Ma non adesso.- mi risponde
serio.
Ha ragione come al solito. Da fuori della finestra comincia a venire un tenue
chiarore, e la stanza da qualche minuto è meno nera e più grigia. Domani ci
aspetta una giornata importante, e siamo stati svegli quasi tutta la notte. In
realtà, anche se non vorrei ammetterlo per nessun motivo, crollo dal sonno, e
anche Remus ha l'aria stanca.
-Domani.- dico risoluto, e giuro a me stesso che non mentirò e non troverò
scuse, che domani gli dirò tutto.
-Domani.- ripete.
Chiude gli occhi e penso che si sia addormentato, ma dopo qualche secondo mi
tira verso di lui e stringe di nuovo quell'abbraccio che si era allentato mentre
parlavamo. Senza aprire gli occhi, mi sfiora la bocca con le labbra in un bacio
leggerissimo. E nonostante tutto, questo gesto non mi manda in confusione come
dovrebbe essere, ma mi sembra naturale e giusto nel dormiveglia in cui sto
scivolando.
So che mi sono addormentato prima di lui, dimenticando l'incubo e le tende
nel suo abbraccio e nel suo odore familiare che mi avvolge, perché mentre
scivolo nel sonno sento ancora la sua mano che mi accarezza i capelli.
Buonasera... Qui è la vostra autrice che vi parla. Vi siete ripresi
dall'overdose di zucchero? Be', io ancora no, ma ci voleva...
Bene! Sono riuscita a far restare tutta una notte Sirius e Remus nello stesso
letto ed innamorati l'uno dell'altro senza che combinassero nulla... sono o non
sono sadica? XD
Andiamo con le note tecniche.
Prima di tutto, siamo davvero alla fine della storia. Salutate Padfoot,
questo era il suo ultimo Pov. Eh, sì, il che significa che manca Peter, Remus,
James e l'Epilogo. Mi sa che qualcuno mi odia, perché non è ancora successo
nulla a così poco dalla fine. Ma vediamola così: a questo punto, non posso più
fare danni... o no? (Ghigno)
Poi penso che tutti abbiate notato che in questo capitolo abbiamo un brusco
cambio di stile, se vogliamo chiamarlo così. Siamo passati alla prima persona
(cioè parla direttamente Sirius) e al presente. Perché?
In realtà questa idea è nata più o meno con la stesura dell'ossatura base
della fic. L'idea che avevo era di fare in modo che man mano che la storia
proseguiva, fin dai primi capitoli, ogni volta che vedevamo attraverso gli occhi
di un personaggio, ci avvicinassimo un po' di più a lui. Il tentativo era di
approfondire in qualche modo la conoscenza con loro, quindi in teoria nei primi
capitoli i pensieri sono più superficiali e meno preponderanti rispetto ai
fatti, mentre man mano che si va avanti, acquistano sempre maggior spazio. Come
se scendessimo sempre più nella mente dei Malandrini, fino al punto finale,
questi ultimi capitoli appunto, in cui siamo direttamente dentro i loro
pensieri, senza filtri. Per questo la prima persona, che poi si associa al
presente perché altrimenti fa troppo autobiografia e non mi piace.
Questo in teoria. In pratica, non mi è riuscito come volevo. In generale,
sono arrivata meno in profondità di quello che pensavo, cosicché anche con
Sirius, che dei quattro secondo me è quello con cui questa tecnica è riuscita
meglio, in realtà c'è un forte stacco. Ho deciso comunque di fare lo stesso le
cose in questo modo, per non venire meno all'idea originale, e perché così anche
voi potete aiutarmi a capire dove ho sbagliato. Siccome inoltre sono verso la
fine, posso già tirare le somme di questa "evoluzione" (perché comunque l'ultimo
capitolo di tutti usa questa tecnica, quindi è la fine del percorso, che io ci
sia arrivata o meno). Se non vi interessa questo sproloquio, saltatelo pure!
Sono io che sono abituata a verificare le cose quando le ho finite.
Sirius: come dicevo, mi è più o meno riuscito. Non del tutto, ma sono
soddisfatta. Tra il primo capitolo e "La farsa è finita" c'è un aumento
graduale anche se sensibile. Tra "Epimeteo moderno" e "Au Claire del la Lune",
l'aumento di consapevolezza è più leggero, ma comunque graduale. Lo scorso
capitolo dedicato a lui purtroppo spezza il ritmo, e per questo penso si senta
il salto. La conclusione è che, se farò una revisione di questa storia, unendo
anche quello che mi aveva fatto notare giustamente DarkElectra, il capitolo
"Punizione e confidenze" è da rifare.
Peter: con Peter sono rimasta sempre molto più in superficie di quello
che avrei voluto, infatti soprattutto alla fine i suoi capitoli erano quelli
meno interessanti, ai margini degli eventi, poco sentiti. Se si esclude il fatto
che nel suo caso mi era necessario partire con un capitolo più "in profondo" che
per gli altri, visto l'odio che tutti proviamo per lui, in generale non c'è
molta differenza tra i primi capitoli e gli ultimi. Ho gestito male soprattutto
la parte di Em, che poteva essere invece d'aiuto, perché comunque, fino a che
non parla con Lily, Peter non fa nemmeno un accenno ai suoi sentimenti per lei,
lasciando il compito a Sirius e alle sue battutine. Penso che questo sia dovuto
al fatto che in realtà mi interessava più sviluppare altri lati della storia.
Remus: con Remus aiutava molto il lupo nel fare questo tipo di
lavoro. Anche con lui, sono abbastanza soddisfatta di come sono arrivata fino al
capitolo "Una vecchia pergamena dimenticata", e poi mi sono completamente persa
con "Dimenticare Sirius", decidendo di spostare la scena dell'avventura di Remus
nel passato, che era l'unico modo che avevo per riassumere brevemente anche i
mesi di buco. Nell'idea iniziale la scena di quella festa era in diretta, e
Remus doveva avere anche uno scambio violento di opinioni con il lupo. Saltando
questo, è saltata anche l'evoluzione. Questo capitolo per altro anche a volerlo
rifare, non so come sistemare il problema.
James: con James posso dire che mi ha fregato la trama. Quando sono
arrivata al capitolo "Tra due giorni è Natale" mi sono accorta che dovevo
approfondire i suoi pensieri più del dovuto, altrimenti sarebbe risultato pazzo.
XD Tra questo capitolo e il precedente da questo punto di vista ci sono
chilometri, e quindi poi tutti i capitoli successivi sono stata "costretta" a
tentare di arginare per riuscire a riportarlo più o meno in linea con gli altri.
Questo intendevo quando ho detto a qualcuno in una risposta che avevo paura di
farlo "troppo ragionato". Mi ha creato un sacco di problemi da questo punto di
vista James. La nota positiva è che non mi dispiace invece l'evoluzione
incompleta del rapporto con Lily, sulla quale giuro che non avrei scommesso un
soldo bucato. Ma quello è merito di Lily che è brava e che ha saputo prendersi i
suoi spazi solo al momento giusto.
Fine dello sproloquio. Mi farebbe piacere se chi mi ha sopportato fin qui mi
dicesse cosa ne pensa. XD
E ora, finalmente, le risposte!!!
Chu: La mia sorellina! E' un po' troppo che non ci si sente per i miei
gusti! mi dispiace tanto, anche perché è colpa mia... come stai? Come vanno le
cose? Spero che vada tutto benissimo!
Va bene, veniamo al capitolo. Fred, poverino, non ha capito molto bene che cosa
meravigliosa sia zio James, eh? Ah, lo zio preferito è qualcosa di unico! XD
Sono contenta che ti piaccia nel capitolo, anche se lui ha riso molto e poi mi
ha tirato una caccabomba. Io dico, non si può nemmeno fargli fare la figura
dello sciocco ogni tanto? Che parenti permalosi!!! Comunque dichiara
ufficialmente che OVVIAMENTE è affezionatissimo e seriamente preoccupato per
papà, altrimenti lo avrebbe schiantato per le risate fuori luogo. Zio, zio...
(Papà non ha detto nulla subito perché era troppo spassoso!)
Come vedi la nuova rivelazione ha sortito effetti su papà, o no? Anche se le
cose sono ancora un po' indefinite e vaghe abbiamo fatto un passo avanti... e
siamo decisamente agli sgoccioli, sì! Nuove creature (spero non ringhianti!!! Ma
come fai, io non so fare!)? Be', sì, qualcosina in preparazione c'è... Prima di
finire deluciderò i progettini futuri.
Invece sul cazziatone dell'altra volta, sono contenta se ha sortito effetti
sulla tua autostima, perché merita! Un po' meno se guaisci, però, mi ricordi
mamma quando papà lo sgrida... solo che poi non finisce con escursioni notturne!
XD E non ti commuovere mica, sai? Ogni complimento è meritato. (E bacia Fred e
George per me. Cioè, bacia Fred e di con George che lo bacio... o il
contrario... ops, mi sono confusa, fai un po' tu!) E a te un bacione grandissimo
e un abbraccio ancora più grande. Grazie per il sostegno, sorellina!
Neve272: Ciao, piacere di conoscerti! Sono molto contenta che ti
piaccia questa fanfic, grazie! Spero che sia chiaro che anche io adoro i
Malandrini, e in particolare Sirius e Remus! Insieme poi, sono il massimo... Mi
ha fatto molto piacere che ti abbino convinto i dubbi di James, e anche la
definizione "commedia degli equivoci" è carinissima! Però il chiarimento è
previsto a breve (Ciuchino scendi subito dal tetto!), siamo alla fine della
storia... Mi auguro che ti piacerà! Ti ringrazio per il commento, molto
azzeccato, mi ha fatto davvero piacere! Un bacione!
Agartha: Ciao Agartha! Macché scusa, come vedi il tempo è un
problema comune, poi questo commento non è affatto breve! XD James è una brava
personcina, vero? Non so, io non ce la posso fare ad immaginarlo meno che buono,
magari imbranato, ingenuo, ma lo considero una persona con un grande cuore!
Infatti nonostante la sua tirata vagamente inappropriata, penso che abbia
dimostrato a Remus parecchio affetto con il suo sostegno. E che dici, Remus ha
sfruttato l'aiuto di James? Pensi che sarà determinante questo momento tra Remus
e Sirius? (Puoi scrociare le dita secondo me... ci siamo quasi! XD) Uh, mi fa
strano pensare di trasmettere amore (per quanto parziale) per Peter, visto che
nemmeno io lo sopporto... mi sa che sono un po' matta! XD Sì, la tua idea su Em
è una di quelle che mi fa dire "Perché non mi è venuto in mente" per quanto era
azzeccata! Ciò conferma quello che ho sempre saputo: con la tua fantasia per gli
intrecci non si compete! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e gli
incoraggiamenti, mi hanno fatto tantissimo piacere! Un bacione grande grande.
Ale Lupin: Ciao! Sono contenta di conoscerti! Mi fa piacere che ti sia
piaciuta la storia, spero che il finale sia all'altezza! E sono sempre contenta
di conoscere una fan della coppia Remus/Sirius, io la adoro! Mi dispiace di
avere un po' trascurato Em, in effetti è vero, anche se in realtà lei è un
personaggio secondario... però avrà qualche altra apparizione da qui alla fine,
garantisco! E poi in fondo ha ancora un conto in sospeso con qualche
antipatico... XD E Codaliscia ringrazia, ma non so se questo ti faccia
piacere... Grazie mille della recensione e dei complimenti! Un bacione e a
presto!
Hazel_dei_Misteri: Ma ciao! Le tue recensioni sono sempre fatte
davvero bene, sai? Mi interessava davvero molto sapere come erano risultati i
pensieri di James, e avevo il dubbio che il capitolo potesse essere un pochino
confuso... mi hai risolto due dubbi nelle prime due righe di recensione, che
bello! La risata di Remus che ti fa sciogliere è molto indicativa del tuo
livello di amore per lui, sai? Ho la sensazione che tu sia davvero cotta! XD
Ahi, Sirius ha incontrato la tua ira? Sì, be', la sua scelta del confidente è
abbastanza assurda, però per questa volta non fa danni gravissimi, crea solo un
contrattempo. Non è consolante, ma farà un errore simile con conseguenze più
gravi che tutti conosciamo bene, purtroppo. Ma bando alle tristezze! Allora,
come hai visto, Sirius ha mosso qualcosa, Remus grazie a Merlino è abbastanza
sveglio da leggere tra le righe... e i vestiti sono ancora al loro posto per
ora. Sì, sono sadica, ormai penso che sia un dato di fatto... Ah, l'eterno
questito, lemon o non lemon? (Sentissi il mio cervello maniaco come urla lemon!)
Non è nemmeno una questione di "pulizia" della storia, sai? E' più il fatto che
questi Malandrini (di questa storia) sono molto ingenui, e i loro sentimenti,
per quanto forti, sono acerbi... sono dei ragazzini, a prescindere dall'età
legale, e questo significa che probabilmente fare le cose di fretta per loro
sarebbe un errore. Un errore, lo ammetto, anche abbastanza adatto ai personaggi
se vogliamo, però io preferisco lasciarli crescere un po' ancora. (E so che
appena girerò gli occhi un attimo faranno di testa loro, quindi poi uno può
immaginare come vuole! XD)
Ok, fine sproloquio. Grazie per la recensione concisa e esauriente (sebbene non
abbia nulla contro le citazioni! XD), grazie mille! Un bacione grande.
Joy: Ma ciao! Mi ero un po' preoccupata, sai? Faceva strano non
sentirti, sono io la ritardatrice cronica! XD Sono solidale al massimo con i
problemi di PC, il mio ha 5 mesi e già vuol fare di testa sua peggio di Sirius,
ma ci pensi? Che modi! Il tuo come va? Si è ripreso? Speriamo, speriamo,
qualunque creatura ti possa impedire di scrivere meriterebbe una maledizione!
(Poi con quello che mi avevi detto nella mail... a cui ancora non ho risposto,
perché ancora la casella fa le bizze... vedi, la tecnologia mi odia! XD) Veniamo
a questa manica di matti che rispondono al nome di personaggi. Più vicina la
schiarita adesso? Remus aveva solo bisogno di una piccola spintarella, e adesso
ne ha data una colossale a Sirius... Ce la possono fare! (spero) Oh, povero
James, ha le idee un po' confuse tra ma McG e Remus, e questo non è molto
normale... sarà che la saggezza per lui è una cosa un po' aliena... Oddio, gli
annali della fanfiction mi hanno bruciato la faccia definitivamente, grazie!!!
(Poi ti mando il conto dell'estetista, sai? XD) Però rincuorati, i giorni di
gloria del Topastro come consigliere sono finiti. Sirius adesso dovrà camminare
con le sue gambe, e lo so che è Sirius, ma peggio di Peter non può fare nemmeno
lui, lo prometto!
Grazie davvero tantissimo per la recensione e per la presenza costante, nonché
per il cambio radicale di colorito. Un bacione grande grande sulla punta del
naso! XD
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Capitolo 40 *** La partita del Secolo ***
La partita del secolo
Spiegazione doverosa del ritardo più che lungo.
Salve a tutti, mi sono finalmente decisa ad aggiornare, dopo un sacco di
silenzio. Volevo chiedere scusa a tutti per questo ritardo spropositato, e per
quel che vale, spiegarne le ragioni.
E' stato un periodo incasinato, sia dal punto di vista della vita reale, sia
soprattutto in relazione alla fanfic stessa.
Vi spiego in breve. In pratica, poco dopo aver finito la storia (sì, perché è
finita! ^^), mi sono ritrovata, forse proprio per "paura" di finire un progetto
così lungo, a non essere affatto soddisfatta del finale, per più di una
motivazione. Così ho valutato di rimaneggiare la trama e di cambiare
completamente il finale, a partire proprio da questo capitolo. Ho anche provato
a riscrivere questo finale, perché l'idea che avevo avuto per la trama mi
convinceva, sebbene fosse diversissima da quella originale, pensata ormai un
anno fa.
E' venuta una cosa piuttosto inguardabile, oggettivamente. Continuavo a
riciclare pezzetti ed espressioni di questa versione, perché mi ci ero
affezionata e non riuscivo più a vedere certe situazioni in altro modo,
ottenendo il più magistrale caso di autoplagio da copia incolla, geniale nel suo
genere per quanto era assurdo.
Ok, ci ho lavorato, pensato, studiato, valutato di mandare tutto al diavolo, e
tutte cose che si fanno in casi simili. E alla fine ho deciso di lasciare il
mondo come sta. Quindi quello che leggerete è il finale definitivo, quello nato
insieme a tutto il resto della trama e per essa pensato.
Ancora una volta, come è già successo, in un momento determinante per decidere,
Serpedoro e le sue parole mi hanno dato la spinta giusta e la
determinazione per fare quello che dovevo fare. Quindi a lei va un enorme
grazie, anche più del solito.
Un'ultima cosa, poi siete liberi di leggere e poi di tirarmi le orecchie,
meritatamente.
La decisione definitiva è di queste ultime ore, quindi per evitare di ritardare
ancora, e soprattutto di ripensarci (sì, sono decisa e convinta come pochi, lo
riconosco!) sarò mooolto sintetica nel rispondere alle recensioni, sperando di
farlo nel più breve tempo possibile. Mi spiace perché sono state davvero tra le
più emozionanti che abbia mai ricevuto, ma so che se mi perdo in chiacchiere ci
potrei stare sopra un mese...
Grazie della pazienza.
Miki
La Partita del Secolo
8 Giugno 1977
Parla Peter
Quando mi sveglio questa mattina, nel dormitorio sempre uguale a se stesso,
dovrei capire subito che c'è qualcosa di strano nell'aria. Qualcosa che promette
di fare di questa tranquilla domenica una delle giornate più memorabili nella
storia dei Malandrini. Dovrei anche ricordarmi che oggi non è una giornata come
tutte le altre, e non solo per il fatto che è domenica.
Invece, ancora intontito dal sonno, mi dirigo nel bagno, ed è solo qualche
minuto dopo, al mio rientro nella stanza, che mi accorgo di quello che sta
succedendo.
James se ne sta piantato nel bel mezzo della camera, con l'aria sperduta di
chi non si ricorda nemmeno il suo nome, e giuro che è uno spettacolo buffissimo,
con quei capelli ancora più incasinati del solito, il pigiama tutto storto e la
bocca spalancata nel bel mezzo di uno sbadiglio.
-Siamo in ritardo per la lezione, Codaliscia.- mi dice a mo' di saluto, e
ridacchiando tra me e me gli ricordo che è domenica, mentre comincio a frugare
nel baule in cerca dei miei vestiti.
E qui cominciano a succedere le cose strane di questa strana giornata. James
rimane immobile per qualche secondo, sempre piantato nel centro della stanza,
poi sussulta come se l'avesse colpito un fulmine e se ne esce con una parolaccia
irripetibile.
-La partita!- strilla poi, e improvvisamente ricordo.
Oggi è il gran giorno! La partita più importante della stagione, Griffondoro
contro Serpeverde! Sembra semplicemente assurdo che fino a questo momento io me
ne fossi dimenticato, ma la cosa più assurda è che se ne sia dimenticato James.
Questa partita deciderà da sola le sorti del Campionato di Quidditch, perché
sia noi che i Serpeverde abbiamo vinto entrambe le partite precedenti, il che
significa che chi vince oggi sul campo conquisterà non solo la gloria di battere
la rivale di sempre, ma anche Coppa del Quidditch e quasi sicuramente anche
quella delle Case. E nonostante l'importanza di questa giornata, ieri sera
nessuno di noi si è sognato di mettere un incantesimo sveglia!
Lancio un'occhiata nervosa all'orologio babbano sul comodino di Remus (un
oggetto a cui lui è molto legato, e mi sembra il minimo, rischiò di far saltare
in aria la Torre al primo anno tentando di farlo funzionare con la magia!), e
facendolo scopro in una volta due cose assolutamente inquietanti. La prima, che
mi affretto a comunicare a James (che è sempre piantato nel mezzo della stanza),
è che le squadre entreranno in campo esattamente tra venti minuti, quindi, se
non si sbrigano, i Griffondoro faranno il loro trionfale ingresso senza il
Capitano, il Cercatore ed un Battitore. Questa notizia ha il potere di
risvegliarlo dal suo stato di caos mentale, e di far sì che si metta a rovistare
tra le sue cose tentando contro ogni logica di riuscire ad essere pronto per
scendere cinque minuti fa. James è assolutamente inaffidabile in momenti come
questo.
In ogni caso, lascio perdere per qualche istante il mio amico, ignorando la
sensazione di capogiro che dà vederlo cercare di precipitarsi contemporaneamente
in cinque direzioni diverse. Già, perché oltre a essere in ritardo, stamattina
abbiamo anche un altro problema.
Remus non c'è. Non è nel suo letto. Le tende del baldacchino sono aperte, e
il letto è disfatto, come se ci avesse dormito, ma di lui non c'è traccia. E non
esiste che Remus si sia svegliato prima di noi e che ci abbia lasciato dormire
troppo in un giorno come questo, non lo farebbe mai!
Non faccio in tempo a chiedermi dove sia finito, che lo vedo. E' poco
distante, in realtà, e come pensavo sta ancora dormendo. Nel letto di Sirius,
però.
E qui mi dovrebbe venire il primo dubbio. Che diavolo ci fa nel letto di
Sirius?
Ma invece che chiedermelo, mi avvicino silenziosamente ai miei amici
addormentati, intenzionato a svegliarli prima che venga in mente a James di
farlo a modo suo. So per esperienza che Sirius giocherà molto meglio oggi se non
gli scoppia il cuore prima del risveglio per qualche urlo selvaggio o qualche
cazzotto di Ramoso.
Di nuovo, sono ancora troppo intontito dal sonno per notare come in questa
mattinata qualcosa non torni.
Remus dorme profondamente, cosa inusuale, visto che in genere ha il sonno
così leggero da svegliarsi al primo accenno di movimento in dormitorio. E'
supino, un braccio allungato di traverso sul cuscino, e dorme con la bocca
spalancata, russando piano. Mi chiedo con una punta di invidia se solo io devo
russare così forte da svegliare anche me stesso delle volte. In ogni modo,
l'altro suo braccio è attorno alle spalle di Sirius, che sta dormendo
rannicchiato contro di lui, abbracciandolo come un bambino farebbe con l'orsetto
preferito. Anche Sirius ha la bocca aperta, ma invece di russare sembra quasi
che stia sbavando sulla maglietta di Remus.
E a questo punto il primissimo piccolo campanello di allarme comincia a
suonare nella mia testa, quando ho l'assurda sensazione di star facendo qualcosa
di molto brutto di cui dovrei vergognarmi ad intromettermi in quel momento. Mi
sento in imbarazzo mentre li chiamo piano per nome, cercando di svegliarli nella
maniera meno traumatica possibile.
James non ha nessuno dei miei scrupoli. Non ho idea di come abbia fatto ad
essere già vestito, se si può chiamare così il modo in cui è allacciata quella
camicia, ma improvvisamente lo vedo passarmi di fianco e volare letteralmente
sul letto di Sirius, che scricchiola pericolosamente sotto quel triplo peso, e
cominciare a scrollare indifferentemente entrambi i nostri amici, urlando come
un matto che è tardissimo, che se vengono squalificati per non essersi
presentati la colpa sarà tutta di Sirius, e che porca miseria perché non l'hanno
svegliato. Se non fossi così intontito gli farei notare che anche lui si è
alzato in ritardo, ma ho ancora troppo sonno per avere la prontezza di
contraddire James.
Mi limito ad osservare i suoi ottimi riflessi, quando Sirius, dopo un paio di
"vai via" borbottati a mezza voce, si alza di scatto, improvvisamente sveglio,
costringendo James a spostarsi di lato bruscamente per evitare di prendersi una
sonora testata nei denti. Peccato che di lato rispetto a James ci fosse solo il
bordo del letto, e Ramoso senza quasi accorgersene si ritrova per terra. Lo
sento imprecare, lo vedo alzarsi e guardare malissimo Remus che nel frattempo si
è messo a sedere sul letto e si sta guardando attorno con l'aria persa di chi
non capisce che succede. Onestamente non capisco cosa c'entri Remus, ma
stranamente James rivolge a lui le sue imprecazioni, e lui, anziché sembrarne
sorpreso, sembra stia malamente cercando di non ridere.
In ogni caso sia Remus che Sirius dimostrano in questo frangente molta più
prontezza mentale di James, bisogna ammetterlo, oltre che un notevole spirito di
squadra. Remus non ha bisogno di riprendersi da sonno, evidentemente, per
realizzare in maniera lucida che se io e lui possiamo anche fare un po' tardi,
non dovendo giocare, Sirius e James devono sbrigarsi. Invece che prepararsi,
quindi, ordina a James di sistemarsi la camicia e filare, e contemporaneamente
riesce a rimediare in pochi secondi la divisa dispersa che Sirius cercava
disperatamente da quando si era alzato quasi due minuti prima.
Remus ha uno spirito di organizzazione invidiabile, bisogna ammetterlo. In
cinque minuti, Sirius e James stanno uscendo dal dormitorio, in anticipo di
dieci minuti sul fischio di inizio, e con tutte le cinghie della divisa da
Quidditch allacciate al posto giusto. Questo, per me che mi sveglio con loro in
questo dormitorio ogni mattina, ha dell'incredibile.
Sulla porta, Sirius si ferma un attimo, e borbotta un "arrivo subito" a James
che si sta precipitando per le scale. Poi si avvicina a Remus che ha cominciato
a cercare nel suo baule i suoi vestiti per la giornata.
-Senti, Remus, io...- comincia, ma Lunastorta lo interrompe sorridendo.
-Vai, Sirius, non c'è tempo. Parliamo dopo.- gli dice, e Sirius annuisce.
-Promesso?- chiede poi.
-Promesso.-
E con questo incomprensibile scambio di battute, Sirius scompare per le
scale.
Remus sta andando in bagno, ancora sorridente, e tutto si direbbe tranne che
si sia svegliato molto bruscamente solo cinque minuti fa e, a giudicare dalle
sue occhiaie, avendo dormito molto poco. Sembra stranamente contento quella
mattina, e sono tentato di chiedergli perché, quando lui si volta e mi
rimprovera.
-Sbrigati a vestirti, Peter, sono cinque minuti che sei piantato lì immobile!
Ci perderemo il fischio di inizio.- dice prima di scomparire in bagno.
Oh, accidenti, la partita! Mi vesto rapidamente, cercando di contenere
l'emozione per questo evento che ormai ha cominciato a prendermi, mano a mano
che dalla finestra comincia a farsi sempre più forte il rumore degli studenti
che prendono posto sulle tribune dello stadio poco lontano. Eppure, nonostante
l'adrenalina, nonostante l'emozione e la speranza che sento per la partita che
sta per iniziare, mi resta il vago senso che sia successo qualcosa di strano, e
mentre esco dal dormitorio e con Remus mi dirigo verso lo stadio, mi chiedo se
sono l'unico a non aver capito praticamente nulla di quello che è successo
stamattina in camera.
-------------------------
Dopo quasi quaranta minuti di gioco, la mia voce è dolorosamente rauca, e
siamo ancora in parità. Ottanta pari, e non sono mancati i colpi di scena.
Sirius si è preso un brutto Bolide sul braccio a cinque minuti dall'inizio, e da
allora è costretto ad usare la mazza con la mano destra. Nonostante questo, sta
giocando egregiamente, e anche Remus, che di solito non è un gran tifoso, lo sta
incoraggiando in maniera entusiasta. Per essere una finale così importante,
tutti in campo si stanno comportando in maniera abbastanza corretta.
Belt ha la Pluffa, e con una serie mirabolante di schivate segna, ma poi in
pochi minuti prendiamo venti punti da Serpeverde e torniamo in svantaggio. James
sta setacciando il campo alla ricerca del Boccino, ma quella maledetta pallina
non si è ancora fatta vedere, e il Cercatore di Serpeverde gli sta alle costole.
Uno dei Battitori avversari, Simon Craig, non perde di vista i movimenti dei Cercatori, e più
di un Bolide è già passato troppo vicino a James per i miei gusti. Sirius se ne
è accorto, e adesso non lascia mai James scoperto per troppo tempo. Questo
significa che da entrambe le parti c'è un Battitore in meno a coprire i
Cacciatori, che stanno incassando paurosamente.
La Pluffa passa di mano in mano ogni pochi secondi, e tremo ogni volta che
finisce a Serpeverde. Il cronista ormai ha smesso di segnalare tutti i passaggi,
sono troppo veloci così, e si limita ad annunciare quando una squadra sottrae la
Pluffa all'altra e parte all'attacco.
Improvvisamente, nel bel mezzo dell'azione che porterebbe Serpeverde in
vantaggio di venti punti, vedo James schizzare a velocità paurosa verso l'alto,
in direzione della nostra tribuna. Alzo la testa e mi accorgo, come tutti i
Griffondoro, che parecchi metri sopra di noi si vede chiaramente uno sfarfallio
dorato che ondeggia pigramente.
E poi la situazione si fa caotica.
Quattro scope si lanciano in direzione del riflesso dorato, che sembra
accorgersene e comincia a scappare a gran velocità, tallonato dai giocatori. In
campo, il resto delle azioni sembra essersi fermato.
Sirius, all'inseguimento di James, cerca di mandare un Bolide contro il
Battitore avversario, ma sfortunatamente sbaglia mira, e questo è un gravissimo
errore. Perché in questo modo, facendolo passare così vicino al Serpeverde senza
colpirlo, gli serve il colpo successivo su un piatto d'argento. Sento Remus di
fianco a me trattenere il fiato.
Il Bolide supera il Serpeverde e compie una lunga parabola, poi comincia a
tornare indietro. Inoltre ha rallentato abbastanza da permettere a chiunque
abbia un po' di esperienza di capire esattamente dove passerà. Sirius, dalla
posizione in cui è, non riuscirà mai ad intercettarlo.
James è ad un soffio dal boccino quando, con un ghigno soddisfatto, Craig gli spedisce contro il Bolide intercettandolo con la mazza. Sirius
non arriverà mai a pararlo e James non se l'aspetta...
E poi tutto cambia. Dal basso, con una mossa azzardatissima, Steve Light
spedisce il secondo Bolide a tutta velocità in direzione di Sirius. La grossa
palla nera quasi arriva prima del suo "Black!" urlato a squarciagola, ma Sirius
sente il richiamo, e si gira appena in tempo.
Con un movimento così veloce che sia io che Remus tratteniamo il fiato,
Sirius fa un mezzo giro su se stesso colpendo il bolide con la mazza e
accompagnandolo prima di scagliarlo con tutte le sue forze direttamente verso
James.
Tutto lo stadio adesso trattiene il fiato.
James sta sfiorando con le dita le ali del Boccino quando il Bolide del
Serpeverde e quello lanciato da Sirius si scontrano a mezz'aria, schizzando via
in direzioni opposte a meno di un metro dalla coda della sua scopa.
Sirius schiva per un pelo uno dei due Bolidi di ritorno, mentre quasi non
stacca gli occhi dalla mano di James che si chiude attorno al Boccino d'oro.
Ci vuole qualche istante prima che lo stadio assimili quello che è successo
in pochissimi secondi. Poi comincia l'esultanza sfrenata della nostra curva, e
gli abbracci, le grida, i cori si diffondono come un'onda mentre i giocatori si
riuniscono a terra esultando attorno a James che alza vittorioso la mano che
ancora stringe il Boccino.
Abbiamo vinto! La partita è nostra, la Coppa è stata conquistata da
Griffondoro!
L'euforia attorno a me è enorme, contagia anche gli studenti più tranquilli,
e persino la McGranitt è schizzata in piedi e si è unita al coro vittorioso,
dimenticando per qualche minuto la sua rigida compostezza. Attorno a me le facce
sono felici, è c'è un caos incredibile. Persino Remus sta urlando a
squarciagola, e i suoi occhi sono quasi lucidi.
La sensazione di vittoria è bellissima in questo momento.
Passa qualche minuto in cui sfoghiamo tutti la nostra euforia, mentre i
Serpeverde tentano inutilmente di contestare una qualche scorrettezza che non
c'è stata. Posso giurare che conosco il regolamento del Quidditch quasi come le
mie tasche, e da nessuna parte c'è scritto che non sia lecito colpire con un
Bolide l'altro Bolide per deviarlo.
La situazione si calma appena quando Silente in persona fa avvicinare i
giocatori di Griffondoro al palco laterale su cui si trova esposta in bella
vista la coppa. Le parole del Preside, che si complimenta con la squadra per gli
allenamenti e il duro lavoro che hanno consentito loro di arrivare a questa
vittoria, echeggiano nello stadio improvvisamente silenzioso.
Approfitto di questo momento per fare cenno ad Em, che è seduta nella fila
davanti, vicino a Lily Evans, di raggiungermi, se vuole. Mi si scioglie il
cuore, e per un attimo dimentico la partita, quando lei sorride e mi si avvicina
e mi abbraccia. Probabilmente sono diventato rosso, e sono contento che ci sia
solo Remus a vedermi, perché sono certo che sia Sirius che James mi
prenderebbero in giro a vita.
E purtroppo, a rovinare questo momento perfetto, da dietro di noi arriva una
vocetta malevola che, appena abbastanza forte perché io la senta, dice:
-Oh, ecco la sorda amica di Minus, mi pareva strano che fosse lontana dal suo
schiavetto!-
Sto per voltarmi e urlargli qualcosa, quando sento la mano di Remus sul mio
braccio che mi trattiene. Il mio amico ha la faccia torva, evidentemente ha
sentito, e scommetto che nemmeno lui ha gradito l'affermazione. Però,
dimostrandosi come al solito il più saggio del gruppo, mi sussurra:
-Se ti giri e gli rispondi Emanuelle capirà che ha detto qualcosa. Andiamo.-
Con un cenno della testa indica il palco laterale, poco lontano, sotto il
quale si sta radunando una folla di Griffondoro festosi, e dal quale James e
Sirius ci fanno ampi gesti perché li raggiungiamo.
Prendo per mano Em, e insieme seguiamo Lunastorta e la Evans che si fanno
strada nella calca. Remus ha ragione, non voglio che il commento di un idiota
guasti questa festa. Con fatica, facendoci strada in questa massa di gente,
raggiungiamo il palco e i nostri amici.
Sulla struttura di legno ci sono già parecchi nostri compagni di casa che
esultano sotto gli occhi benevoli del Preside. La coppa passa di mano in mano
prima tra i giocatori, e poi tra tutti i ragazzi festosi che saltellano.
Nel caos, tengo stretta Em per non perderla, fino a quando non riusciamo
finalmente a salire sul palco dove la ressa è un po' meno fitta, sebbene la
confusione sia molta di più. James passa a Em la Coppa mentre Lily si
complimenta un po' timidamente con lui. Em solleva il pesante trofeo sopra la
testa prima di passamelo.
La Coppa è pesante, ma è una bellissima sensazione averla in mano, anche se
non è stata vinta per merito mio. Mi giro per passarla a Remus, e in quel
momento succede di tutto.
Vedo Sirius che si districa dall'abbraccio cameratesco di Steve, e si dirige
verso di noi quasi di corsa. Si ferma un passo davanti a Remus, senza degnare
nessun altro di uno sguardo. Riesco ad osservarlo per un brevissimo istante,
mentre resta fermo come se stesse pensando a cosa dire. Sembra veramente
stanchissimo in questo momento, ma i suoi occhi cerchiati (non deve aver dormito
bene stanotte) brillano come raramente succede, e sorride come non lo vedo fare
da mesi. Apre la bocca come per parlare, ma poi la richiude, senza smettere di
fissare Remus.
-Sei stato bravissimo.- dice Remus tranquillamente, e mi rendo conto che
riesco a sentirlo a stento io che gli sono di fianco. Ma Sirius sembra aver
capito benissimo, a giudicare dal suo sorriso luminoso.
-Sono stato fortunato.- risponde. -Quel Bolide alla fine era un rischio
enorme.-
-Ma se tu non avessi rischiato, non avremmo vinto la partita.- dice Remus,
posando la mano sul polso sinistro di Sirius, gonfio e livido per la botta che
ha preso durante i primi minuti di gioco.
Sirius nemmeno sembra accorgersi di quel gesto che probabilmente gli ha fatto
male, e improvvisamente sembra serio, come se stesse riflettendo su qualcosa di
vitale importanza.
-Dici che vale la pena di rischiare, Remus?- chiede, con un tono incerto che
non sembra da lui.
-Sì, certe volte sì.- risponde Remus, e non faccio a tempo a chiedermi di che
diavolo stanno parlando, che succede qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Sirius butta le braccia la collo di Remus e lo bacia.
Penso di aver spalancato la bocca come un pesce a questa vista. Ok, Sirius è
sempre stato maledettamente impulsivo, lo sanno anche i muri a Hogwarts, ma non
era lui che due giorni fa mi giurava che non avrebbe fatto cazzate con Remus?
Perché senza dubbio baciarlo all'improvviso davanti a tutta la scuola non si può
definire un colpo di genio.
Remus, però, a sorpresa, non sembra risentito, anzi. Adesso ha abbracciato
Sirius, lo stringe per la vita e palesemente sta ricambiando il suo bacio. Mi
vergogno parecchio, ma una morbosa curiosità non mi consente di distogliere gli
occhi da loro. Per prima cosa, non ho mai visto due uomini baciarsi, e poi,
improvvisamente, mi rendo conto che avevo a quanto pare fatto un piccolo errore
di calcolo cercando di interpretare i sentimenti di Remus.
Dopo qualche secondo, comunque, Remus e Sirius si staccano, ma prima che io
possa intervenire per far loro notare se non altro che sono in pubblico, Remus
si avvicina di nuovo e dice qualcosa a Sirius, così piano che nemmeno io da
questa distanza lo sento. Ma riesco comunque a seguire la conversazione leggendo
il movimento delle sue labbra.
-Avevi fretta stamattina, eh?- chiede ridacchiando, senza accennare a mollare
Sirius, che gli sorride.
-Sì, perché?-
-Non ti sei nemmeno lavato i denti!- scoppia a ridere Remus.
Sirius diventa assolutamente rosso, e fa una faccia sbigottita che gli avevo
visto fare soltanto in forma di Felpato prima di oggi.
Remus di nuovo ride, ma poi gli sussurra "Non me ne frega niente" e lo bacia
di nuovo.
E a questo punto mi sento decisamente di troppo, e rivolgo altrove la mia
attenzione.
Anche Em li sta guardando e ridacchia, e sono sicuro che non si è persa
nemmeno una parola. Incrocia il mio sguardo e mi fa segno di vittoria con la
mano, e mi chiedo se con il suo intuito poderoso avesse già capito che sarebbe
andata a finire così. E in quel caso, perché diavolo non me lo abbia detto.
E poi improvvisamente noto uno strano silenzio tutto attorno al piccolo
spazio occupato da noi Malandrini sul palco. Tutta la scuola sta guardando nella
nostra direzione. Questo silenzio che ha interrotto i cori della festa è
percorso da risatine e commenti fatti in tono malizioso, e improvvisamente
realizzo cosa significa che tutta la scuola stia guardando verso di noi. Verso Remus e
Sirius. Che si stanno baciando, mi ripeto, davanti a tutta la scuola, insegnanti
inclusi, su un palco, con l'attenzione di tutti puntata addosso. Per nulla al
mondo vorrei essere nei loro panni adesso e soprattutto nei prossimi giorni.
Sospetto che loro non si siano accorti di nulla, almeno fino a quando la
McGranitt non riesce faticosamente a farsi strada verso il nostro angolo di
palco, e a staccare Sirius da Remus prendendolo per un orecchio.
-Signor Black! Signor Lupin!- esclama, meno ad alta voce di quanto mi sarei
aspettato, in modo da non richiamare l'attenzione di chi non avesse ancora visto
la scena.
-Insomma, un po' di discrezione! Ma vi sembra il luogo?- chiede, e Sirius e
Remus, basiti, sembrano rendersi conto solo in questo momento di dove sono e di
cosa hanno appena fatto davanti a tutta la scuola. Sirius arrossisce e Remus
sbianca, e penso che la McGranitt abbia pietà di loro, perché, con una voce
molto meno severa del solito, li invita a seguirla subito nel suo ufficio.
Per una volta, meno male che c'è la McGranitt. Immagino che per loro sia
meglio sorbirsi una delle sue ramanzine, piuttosto che restare in pasto alla
folla in questo momento.
Mentre qualche minuto dopo ritorno con Em verso la scuola, infatti, fioccano
già commenti ironici e crudeli da tutte le parti.
-Ehi, Minus!- chiede uno studente del secondo anno. -Perché non hai mai detto
che i tuoi amici sono dei finocchi?-
-Come ci si sente a dormire nella stessa camera con due checche?- ridacchia
un Corvonero antipatico del nostro stesso anno.
E via dicendo. Quando finalmente io e Em arriviamo nel dormitorio, ancora
vuoto, mi sono già abbondantemente stufato dei commenti detti a mezza voce.
Posso solo immaginare cosa passeranno quei due matti stasera a cena, sempre che
scendano... Ma che diavolo gli è saltato in mente, mi chiedo adesso, di fare una
cosa del genere? Possibile che non si siano resi conto di cosa si sarebbero
attirati addosso? E per la cronaca, che razza di fine ha fatto adesso James?
L'ultima domanda non c'entra, ma chiedo ugualmente ad Em, che si è seduta a
gambe incrociate sul mio letto e sta mangiando una cioccorana, se l'ha visto.
Mi risponde che sì, l'ha visto vicino al palco che parlava fitto fitto con
Lily Evans, e che probabilmente non si è nemmeno accorto di quello che è
successo. Del resto è così preso da lei, che è normale! Mi dice ridendo.
Un attimo. James... E Remus... Ma allora non avevo capito niente davvero!
Mentre chiedo ad Em di spiegarmi bene quello che sa, con il libro dei segni
sotto mano, perché questa volta non posso sbagliare, ripenso a stamattina, e
improvvisamente capisco cosa mi sembrava così strano: come poteva avere senso
quello che stava succedendo, se dall'inizio avevo capito tutto sbagliato?
Buonasera... (faccia da gatto che dice di non aver mangiato il canarino con
la bocca piena di piume...) Allora, come andiamo? Tutti bene? Sono io che sento
le voci, è che siamo sotto Natale (mentre scrivo) o c'è qualcuno che sta
cantando Alleluja? XD
Allora, prima di fare qualche necessaria precisazione tecnica, un paio di
domandine facete, tanto per distrarmi un po'...
Dunque dunque... Alzi la mano chi mi ama per aver finalmente fatto baciare
come si deve Sirius e Remus dopo "solo" quaranta capitoli di tira e molla. (Uno, due, tre...
Ok, contati) Bene, alzi la mano chi mi odia per lo stesso motivo. Ok, adesso
alzi la mano chi trova che io sia bastarda per aver fatto avvenire tutto questo
davanti "solo" a tutta la scuola. Benissimo, contati, e adesso... Alzi la mano
chi potrebbe maledirmi per avervi fatto sudare due baci in quaranta capitoli, e
averli fatti vedere entrambi da un Pov esterno a quello degli interessati... Uh,
quante mani, va bene, ho capito... Non lo faccio più! (Bella forza a questo
punto, eh? XD)
Ok, precisazioni tecniche, più o meno serie, in rigoroso ordine sparso.
Numero uno, per i lettori di HBP, o per chi comunque capirà a cosa mi
riferisco. Lo schema di questa fanfic è pronto da maggio, e vi assicuro che se
in questo capitolo c'è una certa scena che richiama una certa altra del libro, è
assolutamente casuale (oppure, più probabile, è un'idea talmente banale, che
verrebbe in mente a chiunque.). Quello che succede in questo capitolo è stato
deciso mesi prima che io leggessi HBP, quindi non è assolutamente ispirato. Se
avete capito di che parlo, converrete con me che si tratta di una situazione
ripetuta in centinaia di film, libri, storie oserei dire fin dai tempi antichi.
Quindi, per favore, non mi accusate di plagio, ok? XD
Numero due, siccome che sono bastarda, non ho saputo resistere nemmeno in via
teorica all'idea di farvi vedere anche questo bacio da occhi estranei, e per di
più immagino converrete con me che la situazione (nonché una certa vena ironica
di Remus ad un certo punto) è decisamente antiromantica. Ma io sono magnanima,
oltre che sadica, quindi nel prossimo capitolo ho intenzione di toccare le mie
massime vette di romanticismo, che per inciso, non sono affatto alte. Per cui,
gente, aspettatevi un po' più di zucchero di quello a cui siete abituati, ok? Mi
devo rifare. Oh, invece chi si aspettasse dichiarazioni di amore eterno, si
prepari, perché non ce ne saranno. Il titolo del prossimo capitolo, emblematico
da questo punto di vista, è "Definizioni Impossibili". Infine, chi si aspettasse
qualche scena piccante... rimarrà deluso. Questa fic Pg-13 è e Pg-13 resta,
anche se devo ammettere che per un periodo mentre scrivevo ho accarezzato l'idea
di alzare il Rating e piazzarci una bella Lemon come si deve. Però preferisco
che resti così, quindi non ci rimanete male, ok? XD
Numero tre, giuro solennemente che non ho assolutamente nulla di personale
contro il sedere di James, e nemmeno Remus. E' semplicemente troppo invitante
sfruttare tutte le occasioni possibili che mi si parano davanti per farlo finire
per terra! XD
Ok, ho già cianciato abbastanza.
Ale Lupin: Grazie mille sia per l'analisi generale, che per essere
l'unica o quasi a dialogare con il povero Peter, a parte Sirius! Per quanto
riguarda il finale, dopo tutte le tribolazioni, spero vivamente che sia
all'altezza di quello che ti aspetti... Un bacione e ancora grazie!
Call: Ciao! Se ti era sembrata lunga l'attesa l'altra volta, chissà
questa... mi dispiace tanto! Sono molto contenta che ti piaccia l'idea della
parte in prima persona e che Sirius ti sembri riuscito, soprattutto per
l'incubo! Grazie mille della recensione e un bacione!
Joy: Oh, la mia Joy! Non so come dirti quanto mi hai emozionata con
questa recensione, quanto mi hai incoraggiata, e che soddisfazione... A parte
l'analisi precisa e bellissima, ho notato che i capitoli che hai sottolineato
sono quelli che ho amato di più, mentre li scrivevo, e questo mi ha dato il
senso del "ritorno" delle emozioni che ci ho riversato. E' stato bellissimo
provare questo. Gli schemi quando scrivo sono molto chiari nella mia mente, mi
servono anche a non perdermi in chiacchiere o inutilità, ma poi finiscono per
ritorcersi contro di me togliendomi la visione di insieme. Meno male che c'è
qualcuno come te a ridarmela, con una sensibilità che ormai è sinonimo di Joy.
Pensare di essere suonata come il professore antipatico dell'Attimo Fuggente
però mi ha fatto riflettere... credo che sia ora di cancellare un po' di schemi.
Grazie per avermelo ricordato, e per le parole fantastiche. Un bacione grande
grande.
P.S. Sono in debito con te di una recensione, conto di recuperare prestissimo,
perché la tua ultima storia mi ha fatto sognare in un modo... ma ti dirò meglio
al momento debito. Un bacione ancora.
Agartha: Ciao carissima! Giustamente nella tua recensione dai
l'impressione di sentire aria di lieto fine, vero? Immagino che non arrivi del
tutto inaspettata la fine di questo capitolo. La tua analisi su Sirius, così
complessiva, è stata utilissima, oltre che molto azzeccata e precisa. In poche
parole mi hai dato un quadro molto preciso di cosa ha trasmesso questo
personaggio, che come sai, per me è davvero importante... Sono estremamente
contenta di quello che è venuto fuori. E che ti sia piaciuto. Ti ringrazio
tantissimo per la disponibilità e l'analisi, graditissima davvero! Un bacione
grande.
Hazel_dei_Misteri: Un domani molto lungo stavolta, eh, Hazel? Mi
dispiace tantissimo per il ritardo. Mi ha fatto venire i brividi la tua
recensione, ha avuto un impatto emotivo fortissimo su di me pensare di averti
ricordato delle emozioni, come mi hai descritto... Non è solo una soddisfazione,
ma anche qualcosa che emoziona me per prima. E poi mi hai fatto una domanda che
mi ha mandato un po' in crisi... Sono innamorata? E' il tipo di domanda che mi
fa sempre sospettare che ci sia qualcosa che non so (alla faccia della
coerenza!). Be', proviamo a rispondere. No, al momento non sono innamorata.
Sembra semplice, vero? Peccato che una parte di questa scena (come poi capita in
quasi tutta la fic) sia leggermente autobiografica, il che mi ha dato da
pensare... e mi ha anche aiutato a rianalizzare alcune cose, stabilendo dopo un
po' di tormento come analizzare qualcosa che però appartiene al passato. Se un
anno fa mi avessero detto che mi sarei messa a farmi domande della portata di
quelle che mi hai fatto fare per una recensione ad una storia romantica, mi
sarei messa a ridere. E questo insegni il potere delle recensioni per chi le
riceve! Per questo ti ringrazio tantissimo, oltre che per le meravigliose
parole. Un bacione grande.
Chu: Sorellina dispersa! Ma possibile che io e te non ci si becchi
mai??? (Meglio che taccia perché è colpa mia e la faccia aggrottata di papà non
mi permette di dimenticarlo!) Veniamo alla fic, o meglio, a mamma e papà... Non
sono stati bravissimi a mantenere la promessa, eh? In questo capitolo era
domani, e non mi sembra abbiano proprio parlato. Mi auguro però che
l'alternativa non ti sia dispiaciuta... (E se ricordo l'ultimo raid, queste cose
non è che in genere ti dispiacciano, o sbaglio? XD) Per quanto riguarda lo
schema narrativo (che parolone da papà!!!), non ti crucciare, non ho intenzione
di ucciderti costringendoti a rileggere tutto!!! Sono contenta di sapere che ti
sia ritrovata bene anche con la prima persona, anche perché concordo con te, non
amo molto usarla in genere proprio per paura di cadere nella mera descrizione...
Per quanto riguarda quei gemelli dispettosi, non preoccuparti per aver baciato
George, è stata una cosa innocente. Lui, d'altra parte, mi sentirà, oh, se mi
sentirà... è_é Grazie davvero tantissimo, sorellina, della recensione e della
pazienza (e un bacione grande anche da mamma e papà!), e un bacionissimo.
Serpedoro: Tesoro!!! Tanto tempo, tanto... Anche se abbiamo
chiacchierato ieri sera, quindi la mia percezione temporale è un po' sfasata, e
i rumori sospetti da sotto il divano non aiutano...
Torno seria. Da sotto il divano ti salutano, quindi ora torno seria.
Come te, anche io ho una passione per tutto quello che è il reame del sogno, con
tutto quello che comporta, che si traduce, a volte, in veri e propri segni
premonitori che non possiamo essere in grado di leggere fino a quando è troppo
tardi. Come per il mio povero Sirius... (Sì, sono carognissimi, non ho saputo
resistere... ^_-) Sai, stavo pensando che mi piace molto farti acciambellare...
che fai le fusa molto bene, e mi dai moltissima soddisfazione!
Sirius che sta migliorando con la pratica delle gaffe mi ha fatto troppo ridere!
E sai, anche a me fa tenerezza povero cucciolo... (Sotto il divano lo sanno
benissimo, e questo non è a mio vantaggio, però.) Il crollo delle mura di Gerico
è stato rimandato, con tanto di trombe dal cielo e cembali squillanti, perché
oggettivamente sarebbe suonato come un'unghia sulla lavagna in questa atmosfera
un po' rarefatta. Molto meglio uno stadio di Quidditch, no? E su Remus... Ma
prego! Ho rischiato una maledizione senza perdono, ma con parecchia
soddisfazione, direi. Perché va bene persona seria, persona per bene, ma Remus
privo di vita personale non ce lo vedo, né tanto meno puro et casto et illibato
a vita. Sfondo una porta aperta, lo so. Con buona pace dei coinquilini.
Grazie, Serpe. Tu lo sai per cosa, vero? Grazie.
Un bacione e un abbraccione grandi.
Twinstar: (sui primi tre capitoli) Potrei seriamente sentirmi male, se
non fosse per il benestare di ieri sera ad essere sintetica come poche volte.
Del quale approfitterò.
Ok, primissima e fondamentale cosa, grazie. Per la recensione, in primis, perché
mi hai fatto ridere e per la pazienza. Perché puoi dire quello che vuoi, ma per
scovare tutti quei dettagli indicativi (e molti LARGAMENTE indicativi) in tre
capitoli di introduzione, bisogna se non altro aver letto molto attentamente. E
ammetto che io stessa avrei la tentazione di fare una lettura moooooolto più
superficiale con la prospettiva di 43 capitoli davanti, mica noccioline... XD
Più in dettaglio, sei riuscita a recensire perfino il commento introduttivo,
tanto di cappello! Ci vuole del genio. Sul dettaglio dei capitoli, qualche
risposta random, poi magari ne parliamo meglio in altro luogo...
Sono contenta che tu abbia notato i dettagli, quelli segnalati nella piccola
nota. Nella prima parte ho cercato di dare molto peso a queste piccole cose, che
invece poi vengono un po' sacrificate alla trama.
Per quanto riguarda l'età e i compleanni dei Malandrini, invece, troverai che
sono tutte diversissime dalla versione ufficiale. A partire dall'anno
scolastico, che non è per i Malandrini il quinto, ma il sesto. Questo
semplicemente perché non avevo idea di date di nascita e compleanni ufficiali
quando ho cominciato a scrivere, quindi li ho fatto dei calcoli imprecisi, e i
compleanni li ho messi... be', dove mi servivano! XD
Chiarito questo nodo, farò tesoro delle tue correzioni appena mi passa il peso
ai polsi e decido di correggere tutte le imprecisioni (come quelle acca di più o
di meno, ma comunque, dannate!), incluse le doppie sì e doppie no nei nomi
propri. XDD
Ottima l'analisi di Peter, di come sarebbe il suo punto di vista (anche se su
Em, sul loro rapporto, aspetterei a trarre conclusioni, perché la parte che hai
sottolineato, nonostante la tua lettura fosse precisa, serviva solo a
sottolineare che lui l'aveva notata. XD).
Su Sirius... be', direi che tu hai occhio su Sirius, anche se tieni conto che lo
considero molto più "semplice" come persona di come fai tu, quindi pesa le varie
affermazioni... XDD
Per quanto riguarda Remus, invece... Oh, ma certe cose le dice proprio solo
perché è ubriaco nelle mie intenzioni, sai? Del tipo che non capisce il tono di
Sirius perché ha un ronzio nelle orecchie, e non vede bene l'espressione perché
vede tra Sirius... XD
Però una cosa è fondamentale. Remus NON è sincero con se stesso, questo proprio
no. Non tanto nel caso specifico, ma in generale, e in modo piuttosto complesso
e importante per la trama, anche.
Ultimissima cosa: la noia. La noia è una molla, una scusa, un conforto, una
posa, una spinta e un intralcio sia per Sirius che per Remus a seconda della
situazione. La noia è qualcosa di molto comodo, giustifica un sacco di cose, e
alla fin fine, a conti fatti, entrambi hanno ben poco di cui essere annoiati e
lo sanno.
Ho cercato di essere sinteticissima, e comunque anche se non sembra sto
rispondendoti da più di un'ora.
Quindi ti ringrazio e ti lascio con un bacione grandissimo, rinnovando la
disponibilità a parlarne quando vuoi. XD
DarkElectra: Rediviva!!! Ma ciao! (Rediviva io, anche a questo punto,
eh? XD) Uh, come prendere la tua recensione? Direi che vedrò cosa posso fare per
accontentarti. Insomma, spero di tornare presto a darti qualcosa di cui
lamentarti! ^_- Seriamente, grazie, grazie, grazie. Mi metti sempre in
imbarazzo! Giacomino è sempre divertente e buffo per me, penso che troverei
davvero difficile restare seria per tutto un capitolo con lui di mezzo... Be',
mi sa che si è visto anche qui. XD E il suo sedere, povero caro, non ha ancora
finito di soffrire... (Faccia maligna. Ma non perversa, giuro!!!! XD)
Sull'ultimo capitolo... L'incubo è altamente autobiografico, mi fa piacere che
sia realistico, non è stato facilissimo da scrivere senza diventare patetica, ma
io ODIO gli incubi! XD Farli, intendo. Scriverli... difficile, ma mi è piaciuto.
Leggere poi che ti sei sciolta (hai ritrovato tutte le tue molecole al loro
posto, poi? XD) su Sirius e Remus... oh, ma perché mi dà una sensazione
splendida? Detto da te... emozione!!! ^///^ Mi piace moltissimo che ti
immedesimi in Sirius, e quando ho letto quella parte di recensione, ho
cominciato ad augurarti di trovare il tuo Remus che ti abbracci nel modo giusto
quando ti viene da piangere. Anche meglio, anzi.
Sono una sentimentalona, pare... XD Grazie mille per la considerazione sulle
considerazioni (Proprietà lessicale 1-Miki 0) di fine capitolo, sono molto
rinfrancanti!
Parliamo un attimo del tuo account. Perché tu non lo sai (perché io sono una
lumaca delle recensioni, lo so!), ma ho spulciato, e non solo la fic dal titolo
"culinario"... e ho gradito moltissimo quello che ho trovato, ma entrerò nel
dettaglio quando riuscirò a fare una bella recensione come si deve. So che ti
chiedo una pazienza allucinante, ma arriverò, promesso.
Intanto, oltre a un grande grazie, un bacione enorme!
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Capitolo 41 *** Definizioni Impossibili ***
Definizioni Impossibili
Definizioni Impossibili
10 Giugno 1977
Parla Remus
Trovo Sirius dopo pochi minuti di ricerca appena, esattamente dove pensavo
che fosse. Sono due giorni che cerco di parlare con lui, e sono due giorni che
mi chiedo come sia possibile che due persone che passano insieme la maggior
parte della giornata non riescano a trovare un momento per discutere insieme a tu
per tu quando serve. E' semplicemente assurdo, incredibile, eppure dalla partita
dell'altro giorno non c'è stato verso di riuscire a parlare.
Ovviamente non sono stati due giorni dei più rilassanti, anche se continuo a
pensare che questo non sia una buona scusa per non aver parlato con lui. James,
Peter, Lily e Em non hanno aiutato in questo, con la loro improvvisa
iperprotettività, magari necessaria, sicuramente gradita, ma c'era davvero
bisogno della scorta nei corridoi, in fondo? Insomma, è bellissimo avere degli
amici che sacrificano il loro tempo libero per difenderti dalle chiacchiere, sul
serio. Ma avrei preferito riuscire in questi giorni a fare due passi da solo,
magari, o perché no, a restare solo con Sirius per più di cinque minuti.
Va bene, se io e Sirius ancora non siamo riusciti a parlare, devo ammettere
di avere le mie colpe. Ieri sera ad esempio, io e quell'altro matto, come dice
James, siamo rimasti soli qualche minuto, durante quello che si può solo
definire un "cambio della guardia" tra Peter e Lily. In ogni caso, probabilmente
avremmo avuto il tempo per cominciare a discutere di quello che sta succedendo,
se improvvisamente non mi fosse venuto in mente di fare qualcosa di meno utile,
forse... Oh, insomma, avevo voglia di baciarlo in quel momento e l'ho fatto, al
diavolo le paranoie. Che abbiamo chiarito o meno, mi sembra palese che non è una
cosa sgradita, così perfettamente palese che mi sento discretamente stupido per
non esserci arrivato prima.
Ed è la storia di questi due giorni. Ogni volta che si intravede un barlume
di tranquillità, qualche istante senza testimoni, si parte con l'intenzione di
parlare, e immancabilmente finiamo a scambiarci un bacio, spesso e volentieri
troppo veloce per i miei gusti.
Comunque sia, oggi è il giorno buono. La punizione che ci ha dato la
McGranitt dopo la partita è stata scontata, gli esami sono finalmente finiti, le
lezioni ormai sono praticamente prive di importanza per quest'anno. E infatti
stamattina Sirius mi ha fatto trovare un biglietto, col suo solito stile
inconfondibile, vale a dire che se non l'avessi visto l'avrei mangiato, che mi
invitava in modo perentorio a cercarlo dopo pranzo "in un angolo riparato del
parco".
Il momento è perfetto, visto che tutta la scuola è a lezione adesso, tranne
due Malandrini a caso che per una volta salteranno Storia della Magia. E anche
se il Remus Prefetto dovrebbe inorridire all'idea di non presentarsi a lezione,
in questo momento io sono al cento per cento Remus Malandrino, e Ruf può
sbraitare qualunque informazione di fondamentale importanza sui Trattati dei
Goblin, che io parlerò con Sirius oggi, qualunque cosa succeda.
Il luogo, teatro di un vecchio scherzo anni fa, è talmente ben isolato
dai cespugli che anche se mi sono avvicinato già da qualche minuto Sirius non
si è ancora accorto che lo sto guardando.
Se ne sta seduto, anzi, stravaccato, con la schiena appoggiata al tronco
dell'albero, e un'espressione pensierosa che in genere vuol dire "guai". Per
quanto non gli piaccia di solito stare fermo, l'unico movimento che scorgo è
quello dei suoi capelli mossi ogni tanto dal vento, e la mano che a terra
giocherella nervosamente con un ciuffo d'erba. Non sbuffa, non si agita e non cambia
posizione. Conoscendo Sirius come lo conosco, questo vuol dire o che è veramente
assorto, o che da sciocco narcisista qual è, questa posizione se l'è studiata a
fondo, e vuole assolutamente che io lo trovi così. Quale che sia il motivo,
questa sua strana postura mi fa sorridere, forse un po' scioccamente.
Sono rimasto fermo ad osservarlo qualche minuto. Forse se se ne fosse accorto
avrebbe pensato che sono titubante a parlare con lui, ma stranamente non è vero.
Non sono teso, anche se mi aspetta una conversazione difficile e potenzialmente
imbarazzante. Ma quello è Sirius, e non c'è nulla di cui avere paura. Lui è
spaventosamente sciocco a volte, spesso è difficile sapere come trattare con lui
anche se lo conosco così bene, ma nulla al mondo potrebbe spaventarmi, di lui.
E' la persona che più di tutti mi fa sentire sicuro e sereno, e mi auguro che
sarà sempre così.
Eppure, quando mi muovo verso il punto dove è seduto, mentre mi avvicino e lo
vedo girare la testa e sorridermi, so perfettamente che dopo la conversazione di
oggi cambieranno molte cose. Potrei dire che sono sicuro che sia per il meglio,
ma non è del tutto vero. Però è una considerazione che fa effetto, questa, è
strano rendersene conto, perché in genere non ci si accorge che quello che darà
il via al cambiamento sta per succedere. In genere, nella mia esperienza, ti
piomba addosso dal buio e sconvolge la tua vita improvvisamente. Ma questo è un
pensiero per un altro momento, non per un pomeriggio estivo pieno di sole, con
Sirius seduto sull'erba che mi sorride e aspetta che io mi sieda di fianco a
lui.
E così, deciso ed indeciso al tempo stesso, faccio quei pochi passi che mi
separano dal vecchio tronco solido e da Sirius, e mi siedo di fianco a lui, che
non ha ancora smesso di sorridermi. Se potesse vedersi in questo momento,
probabilmente si prenderebbe in giro da solo. A parte il sorriso, per una volta,
molto sincero e poco malandrino, ha una postura ed un'espressione strane, e
adesso sembra che si sia leggermente fissato su qualcosa. E' buffo, ma
soprattutto è teso, e mi accorgo benissimo che non si sta comportando
naturalmente in questo momento. E io decisamente preferisco passare il tempo con
Sirius quando è a suo agio.
Così, da bravo amico, e forse, penso, spero, qualcosa di più, gli rifilo un
pizzicotto sul braccio. Sussulta e mi guarda stranito, come se non si
capacitasse di questo gesto, ma finalmente, naturale.
-Ti eri incantato?- gli chiedo ironicamente.
Arrossisce. E mi ritrovo a chiedermi per un attimo come sia successo che io
sia diventato così, tranquillo e (relativamente) sicuro di me, mentre Sirius,
quello che sembra essere la fiducia in sé incarnata, si stia rivelando... direi
quasi timido.
Faccio a tempo appena a completare questo pensiero, che ovviamente Sirius mi
smentisce, almeno in parte, nel suo modo tipico: agendo.
Mi bacia come se fosse la cosa più naturale del mondo. E penso che per lui lo
sia. E' così che è fatto, segue l'istinto, sempre, che sia o meno pericoloso
farlo. Ma adesso non c'è nessun pericolo in agguato, non qui.
C'è solo la tranquillità di questo angolo di parco, rumori lontani facili da
ignorare e l'odore dell'erba. E, come è stato per tutto l'anno, c'è un bacio tra
di noi, ma questa volta non si tratta di un ricordo vivido ed intenso, ma di una
vivida, intensa realtà. Questa volta è un bacio perfetto, senza fretta, senza
interruzioni, senza testimoni scomodi o superalcolici da usare come scusa. Per
questo mi imprimo a fondo nella mente questo momento, per conservarlo come un
ricordo, per assaporarne ogni sfumatura che posso trovare adesso, e insieme
trattenerne altre che riscoprirò in futuro.
E' iniziato come se dovesse finire subito, questo bacio, e ogni sensazione
era intrisa di urgenza e quasi di rabbia. Poi, man mano che le nostre bocche e
lingue hanno preso confidenza, è diventato più languido, più lento, ha perso la
sua fretta, scatenando in me una reazione di calore ed euforia, ed una latente
promessa di piacere, e in Sirius dei brividi che, così vicino, sento come se
fossero miei. Adesso, tra le pause del respiro, posso assaporare la mano di
Sirius che slaccia il polsino della mia camicia per accarezzare lentamente la
pelle dell'interno del braccio, percorrendo i contorni frastagliati della
cicatrice del mio Morso, senza fretta; e posso sentire che con il braccio libero
mi trattiene contro di sé, come se avesse paura di vedermi scappare; e posso far
scivolare la mia mano libera tra i suoi capelli, accarezzandoglieli e dando un
significato nuovo ad un gesto che è sempre stato solo amichevole.
Posso sentire tutto questo chiaramente, perdermi in ogni sensazione, e
insieme scoprire la sua bocca e il modo istintivamente perfetto in cui risponde
ad ogni movimento della mia, e sentirlo tremare piano contro di me. Posso
abbandonarmi tranquillamente a queste sensazioni, assaporarle e poi lasciarle
andare come faccio con le sue labbra, posso chiudere gli occhi.
La verità è che mi sento tranquillo e in pace come non mai. Ammetto che suona
strano, detto da uno che sta baciando da svariati minuti quello che dovrebbe
essere il suo migliore amico, ma non potrebbe essere più giusto di così. Perché
lui è Sirius, che conosce me più che se stesso, che sa sempre come farmi ridere
e come farmi arrabbiare, che potrebbe disegnare a memoria la mappa di ogni
cicatrice, che capisce Remus, capisce il Lupo e capisce il difficile equilibrio
tra loro di cui io sono il risultato. Non ci sono nascondigli, né maschere, né
bugie, e questo mi dà una sensazione inebriante di sconfinata libertà.
E non ci sono definizioni per quello che sta succedendo tra noi, e forse non
le troveremo mai.
Quando finisce questo bacio perfetto, lo guardo negli occhi turbati, e
qualcosa, un retaggio istintivo di tante notti di Luna piena, gli fa abbassare
lo sguardo.
Dentro di me, il Lupo è soddisfatto ed appagato da questo gesto, e per una
volta, una volta tanto, anche io e lui siamo in pace. Mi chiedo, come spesso in
questi giorni, se sia un bene o un male assecondare l'istinto del Lupo, ma è un
pensiero che mi sfiora appena, perché c'è troppo di Remus in questo desiderio
per poterlo ignorare per lo stupido capriccio lasciare insoddisfatta la bestia
dentro di me. E perché ho la certezza, per una volta, che se c'è qualcuno che
può dirsi al sicuro dai pericoli del Lupo è Sirius, che, come è ormai palese, il
Lupo ama in tutte le sue forme.
La sensazione di calore e sicurezza che mi ha lasciato questo bacio è ancora
nell'aria, e Sirius, che sembra reagire sempre diversamente da come faccio io,
sta ancora tremando leggermente, piccoli brividi involontari. E il clima sembra
voler accentuare questa diversa reazione allo stesso bizzarro miscuglio di
emozioni e pensieri. Il calore del sole mi scalda piacevolmente la nuca e la
schiena su cui è ancora appoggiato il suo braccio, e i raggi caldi arrivano a
lambire le dita della sua mano ancora posate sul mio fianco. Lui, invece, è
riparato dalla fronda dell'albero, e nell'ombra di una giornata tiepida, con il
vento che gli agita i capelli, probabilmente ha appena un poco di freddo. E,
conoscendolo come lo conosco, so che in questo momento teme le stesse cose che
danno a me questa sensazione euforica di libertà.
Lui ha le sue maschere, innumerevoli, che gli garantiscono la sicurezza di
fronte agli estranei. Ha le sue abitudini da navigato seduttore, le tattiche
affinate al meglio per gestire le situazioni sentimentali, tutte cose che fanno
parte del suo fascino e che hanno creato la sua notevole fama a scuola. Peccato
che noi Malandrini, noi che abbiamo condiviso tanto tra di noi, abbiamo visto e
intuito Sirius sotto le maschere, sotto la sicurezza sempre ostentata, sotto la
noia cronica e l'aria altezzosa. Con noi, con me, non può usare le sue tattiche.
Penso che questo possa fargli paura, ma so sicuramente che non lo fermerà. E
poi, sinceramente, è il Sirius vero che affascina me, anche se è più incerto e
più contorto. Ma non sono sicuro che lui lo sappia davvero.
Ed è per questo che, dopo questa parentesi magica del bacio, dobbiamo
parlare, parlare davvero, senza pudori, di come stiamo vivendo questi giorni
strani e di come vivremo quelli che verranno. Di come affrontare questo
cambiamento, di come gestirlo e di come, eventualmente, dargli un nome. E anche
di una serie di cose secondarie, di cosa dire, a chi e quando, di come
organizzare il tempo in questi ultimi giorni di scuola, di come liberarci della
nostra affettuosa "scorta"... e dello Scherzo di Fine Anno, ovviamente.
A giudicare dalla faccia confusa di Sirius in questo momento, è decisamente
meglio che sia io a rompere il ghiaccio.
-Il biglietto diceva che volevi parlarmi, Sirius.- comincio, metà ironico e
metà serio. -Era una scusa? Perché in questo caso...- lascio la frase in
sospeso, come ad insinuare che potrei piantarlo qui e tornarmene a lezione. Come
se avessi la minima intenzione di farlo davvero.
Sirius, ovviamente, non ci casca. Mi sorride con un'aria innocente talmente
spudoratamente falsa che rischia di farmi scoppiare a ridere.
-Oh, scusa, Remus, non sapevo che preferissi la compagnia di Ruf e della sua
Rivolta dei Troll...-
-Dei Giganti.- lo correggo, senza la minima serietà, e lui sta al gioco.
-... o che non vedessi l'ora di sentirlo parlare della Convenzione dei
Folletti...-
-La Convenzione dei Fantasmi.- lo interrompo di nuovo.
-... o magari della Legge della parità tra Maghi e Streghe del
milleottocentoquindici?- conclude, con un sorriso da un orecchio all'altro.
-Del milleottocentosessantacinque, veramente.- ribatto, e poi lo bacio di
nuovo, sulle labbra, per un istante appena.
-Già finita la lezione di storia?- mi chiede, con uno dei suoi sorrisi
luminosi.
-Credo che ci sia qualcosa di più importante di cui dobbiamo parlare, Sirius,
sai?- gli rispondo, cercando di tornare ragionevolmente serio, nonostante sia
difficile pensare di farlo mentre siamo ancora abbracciati così. Ma se cedo io,
se ricomincio a baciarlo come, devo ammettere, ho la tentazione di fare, allora
siamo al punto di partenza. Cerco di convincermi che sia più utile parlare
adesso e poi avere il resto del tempo per fare altro, ma la logica in questo
momento fa poca presa contro il mio istinto e quella specie di ringhio basso
nella mia mente che immagino venga dal Lupo, anche se non ci giurerei, questa
volta.
Mi riconosco poco in questi pensieri, nella voglia che ho di lasciar perdere
le spiegazioni e le parole in favore di qualcosa di più piacevole, e mi rendo
conto che in questi mesi, mentre cambiava il mio modo di conoscere e vedere
Sirius, sono cambiato anche io; o forse ho solo imparato qualcosa di me che non
sapevo prima. Forse in definitiva sono solo cresciuto un po'.
E a quanto pare, anche Sirius è cresciuto. L'aria di scherzo ha impiegato
pochissimo a lasciare spazio alla serietà, ed è lui adesso che inaspettatamente
parla, inizia il discorso che aspettavamo da giorni, si apre in una maniera
insolita per lui che è sempre così restio a esprimere quello che prova senza
farlo in maniera scherzosa.
Non mi guarda direttamente mentre dà voce alle sue emozioni. Fissa come
pensieroso il mio braccio, che ha scoperto mentre ci baciavamo, e la cicatrice
sulla pelle, come se ne fosse in qualche strano modo incantato. Una delle poche
persone da cui non devo nasconderla. La sta ancora sfiorando con le dita,
lentamente, ne traccia i contorni innumerevoli volte, in un gesto quasi
inconscio e quasi reverente. Questa piccola carezza mi sta facendo salire lunghi
brividi leggeri e dolci lungo il braccio e la schiena, perché la pelle attorno è
sempre stata particolarmente sensibile, o forse perché è un gesto che potrei
caricare di tantissimi significati, adesso. Sicuramente è un gesto che riempie
le sue parole incerte e sincere di una profondità ulteriore.
Mi parla di questi mesi, delle sue incertezze, dei momenti di angoscia. Di
come non sia stato facile capire e accettare quello che provava. Non tralascia i
dettagli di quello che è successo, mi fornisce piccoli pezzi per completare il
mosaico di quello che avevo già intuito, mi racconta con esitazione del bacio
tra lui e James. Non tace nulla e non mi nasconde niente.
Solo, mi dice, non riesce a immaginare adesso che succeda. O meglio, scherza,
qualcosa lo può immaginare benissimo, ma gli sfuggono le parole. Non parla
d'amore, Sirius, ma l'affetto che trasuda da ogni parola, da questa carezza
continua sul mio braccio, in qualche misura sembra parlarne per lui. Sembra
quasi che voglia scusarsi di non sentire l'esigenza di dare un nome a tutto
questo, a quello che sentiamo, a quello che siamo e a quello che succederà.
E forse è perché sono un licantropo, forse è perché già questa definizione mi
va stretta, ma nemmeno io ho fretta di mettere in mezzo una definizione che
sembra impossibile, una parola troppo grande.
Mi basta questo pomeriggio, la sua presenza, il suo modo di sorridere e di
scuotere la testa. Mi basta la sincerità di ogni parola che dice. E quando
glielo spiego, quando le parti si invertono e sono io a parlare, sembra felice e
sollevato. Sembra più luminoso, ma forse è solo perché la luce del sole,
spostandosi, filtra adesso tra le foglie e si riflette in bagliori chiari sui
suoi capelli e sulle sue spalle, come lo sfarfallio delle ali di un folletto.
Siamo d'accordo su questo, ed è l'importante. Probabilmente siamo vittime
anche noi della diffusa abitudine dei ragazzi di sentirsi unici e speciali, ma
solo così possiamo definire quello che sta nascendo tra noi, unico e speciale.
Penso che un giorno avremo parole più chiare per definirci, ma non oggi. E basta
così.
E poi, dopo aver risolto questo dubbio, dopo aver deciso che possiamo dare
tempo alle definizioni di formarsi, tocca a me raccontare di questi mesi, mentre
Sirius, più tranquillo, adesso mi guarda come se volesse leggermi dentro e come
se potesse davvero farlo.
Non so che ricordi porterò con me di questo pomeriggio. Forse ricorderò la
risata che Sirius trattiene mentre gli racconto della sua pergamena ritrovata
nel suo cuscino, o delle bizzarre e assurde cadute di James. O magari la serietà
grave nel suo sguardo mentre per la prima volta confido a qualcuno come sia
risuonata la voce precisa del Lupo nella mia mente, e come il mio lato oscuro
sia entrato in tutta questa storia. Forse ricorderò l'imbarazzo che provo nel
raccontare la mia avventura di qualche settimana fa e il tentativo sciocco di
dimenticarmi di lui solo volendolo.
Sicuramente, però, ricorderò l'allegria euforica che sento quando il discorso
finisce, per aver detto tutto, per aver trovato una corrispondenza nelle sue
parole, per la sensazione fortissima che qualcosa di nuovo stia iniziando, che
il cambiamento sia arrivato e che sia stato meraviglioso per una volta.
E dubito che scorderò i momenti che seguono, quando dalla scuola cominciano
ad arrivare le voci ed i rumori del cambio delle aule, e capisco che oggi
salteremo anche Trasfigurazione, perché finalmente quello che si doveva dire lo
abbiamo detto, e adesso le mie mani possono scivolare tra i suoi capelli e la
mia lingua può scivolare nella sua bocca, e i rumori si perdono nella quiete dei
nostri baci silenziosi e delle carezze leggere.
E rimandiamo tutto il resto a dopo, la scuola, gli amici, lo Scherzo. Perché
sinceramente, adesso, quello che conta è come ogni sensazione di questo bacio di
nuovo perfetto mi si stia insinuando sotto la pelle e nei ricordi, indelebile,
spero, più di ogni cicatrice.
INSULINA!!!! Ho bisogno di insulina, credo... Oh, quanto zucchero, io non ci
sono mica abituata...
Questo capitolo... Non so come definirlo. Lascio a voi i commenti.
Io so che è stato il più lungo, il più difficile da mettere nero su bianco,
che non mi andava bene mai, che ogni frase è stata cancellata e riscritta
(spessissimo uguale, per altro) almeno due o tre volte. Mi ci sono volute due
settimane, lavorandoci ogni giorno. Tipo la tela di Penelope, ci sono stati
giorni in cui aprivo il file e a furia di sistemare e cancellare, quando lo
chiudevo avevo tolto un sacco di cose e non ne avevo aggiunte altrettante;
insomma, immaginate che bello quando dopo due ore di lavoro invece che
allungarsi si era accorciato!
Un disastro, ma lo so perché è stato così: perché penso di averlo sentito
come l'epilogo della storia. A parte il fatto che avevo tantissime aspettative
su questo capitolo, fondamentalmente tutta la storia, inclusa l'idea stessa di
scriverla, ruota intorno alla relazione tra Sirius e Remus. Ora, i due capitoli
che restano hanno il loro significato, ok, ma comunque quello che di questa
parte della storia c'era da dire è stato detto. Quindi immaginatevi questo
capitolo come il più desiderato di 43 figli... quello su cui ho riposto più
aspettative. Mi sa che si spiega la difficoltà.
Ok, nel bene o nel male, è andata. Anche se non abbiamo finito... C'è ancora
James che ha i suoi personali turbamenti da affrontare (e questa volta, sì,
parlo di Lily! XD) e... ma che sarà mai questo Scherzo con la S maiuscola?
Qualcosa di grosso, pare... Da parte mia, spero sia qualcosa che chiuda in
bellezza la storia.
Sheila: Benvenuta, piacere di conoscerti! Sai, leggendo la tua
recensione, mi è dispiaciuto molto che le note di questa storia traessero un po'
in inganno i fan della coppia James/Lily... tra i quali per altro mi annovero,
anche se come hai visto non mi concentro particolarmente su di loro... In
effetti, nei libri la Rowling dice che James e Lily si sono messi insieme
durante il settimo anno, quindi in questa storia per quello che li riguarda mi
sono prefissata di descrivere in particolare un avvicinamento tra di loro, più
che l'inizio di una vera e propria storia. Per contro, nel prossimo capitolo ci
sarà un momento dedicato a loro, in cui (spero) si coglierà qualche piccolo
segnale dell'evoluzione futura del loro rapporto. Spero che questo ti possa
interessare! ^^ Ti ringrazio tantissimo dei complimenti su come è scritta la
storia, mi hanno reso davvero molto felice! E ti confesserò che fare la
scrittrice mi piacerebbe molto, davvero, e chissà... nella vita non si può mai
sapere! Grazie mille della recensione, e un bacione.
Joy: Oh, Joy! Sono contenta che l'aggiornamento ti abbia fatto
luccicare gli occhietti, ma se vuoi hai tutto il diritto di tirarmi le orecchie,
sono un disastro! Ti rassicuro subito: l'idea (malata, adesso me ne rendo conto)
di cambiare il finale mi ronzava in testa da parecchio, in realtà, da quando ho
letto HBP, penso. Prima del grande blocco non avevo trovato un finale
alternativo, però, mentre i dubbi amletici si sono manifestati da quando mi è
appunto venuta in mente un'idea alternativa. Quindi non ti fustigare, non osare,
ok? Le tue parole sono state preziose, e ne terrò conto nelle prossime storie,
ma ormai questa è andata così, con tutti i suoi schemi, nel bene e nel male.
Venendo al capitolo... Ok, hai ragione, nel conto dei baci ho contato solo
quelli... ehm... insomma, quello di Halloween e questo alla partita. I bacetti
meno "compromettenti" (diciamo le cose come stanno: senza lingua! ^^) li avevo
un po' trascurati... Nel conto emotivo però ci vanno anche quelli. Comunque sia,
adesso abbiamo perso il conto, suppongo... e meglio così. Poveri cuccioli,
lasciamo loro quel poco di privacy che James e compagnia concedono! E a questo
proposito, piaciute le grandi coccole? Spero che siano state sufficienti a
ripagare Sirius di una battutina fuori luogo (miracoli dell'imbarazzo, suppongo)
e di una tirata d'orecchie che posso garantire, era quasi affettuosa.
Diversamente, fammelo sapere... Nelle fanfic come in cucina, il dolce non è il
mio forte. Intanto, grazie come sempre, per tutto. Un bacione grande grande
grande!
Ale Lupin: Ehm... Grazie mille, Ale, dei complimenti, però la fic non
è ancora finita... ^^' Ancora un paio di capitoletti ci sono (saranno in tutto
43), siamo agli sgoccioli, ma ancora un paio di cose devono essere messe in
chiaro. Quindi spero di risentirti! Grazie e un bacione!
Matteo: Ma ciao! Ci si sente spesso ultimamente! Innanzi tutto, grazie
per la recensione (e anche per quella alla Favola, mi ha fatto molto piacere!) e
per i complimenti stilistici, che mi rendono sempre un molto contenta. Per
quanto riguarda Sirius, sì, credo che ne abbiamo visioni molto diverse. O
meglio, specifico, riguardo a "questo" Sirius di questa storia. Non mi sembra
impossibile, sai, un Sirius che si dedica unicamente agli amici senza pensare
alle ragazze, come interpretazione del personaggio. (Giusto i miei ormoni
femminili che urlano "Che spreco!"... XD) Allo stesso modo vedo bene l'idea di
Sirius in fondo adolescente normale, concentrato sulle normali preoccupazioni
degli adolescenti (la scuola, le ragazze, il divertimento, gli amici), pur con
la sua storia particolare alle spalle. In questa fanfic mi interessava usare un
Sirius più di questo genere, sia per esigenze di trama, sia per creare qualcosa
di più affine alla mia adolescenza, senza addentrarmi in un territorio che
conosco meno, sia anche per una scelta di semplicità (perché un ragazzo di
diciassette anni che non si interessa alle ragazze necessita qualche
spiegazione, se non altro.. ^^). Per quanto riguarda la preoccupazione per
Remus, e in generale il rapporto tra di loro... Dunque, qua la cosa si fa
complicata. Bisogna tener conto di un paio di cose. Ad esempio, che il punto di
vista interno consente ai personaggi di "mentire" o di omettere qualcosa, dando
in realtà una visione soggettiva delle dinamiche del gruppo. E anche del fatto
che Sirius vive il rapporto con i Malandrini più come se fosse un rapporto di
parentela che di amicizia vera e propria. Per quanto riguarda l'esempio
emblematico che hai fatto, quello dello "scherzo", diciamo che in realtà mentre
elaboravo la storia ho pensato ad una versione di quell'episodio da legare a
questa trama, ma è qualcosa che non è mai venuto fuori perché non mi serviva e
avrebbe complicato le cose. Comunque sia, in quella versione che avevo in mente
e che ha influenzato la storia, Sirius non ha volontariamente mandato Piton da
Remus (a tal punto che lo stesso Remus non ce l'avrà mai con lui per questo).
Spero di aver chiarito un po' le cose! XD Comunque sia, se hai voglia di leggere
un altro po' di storia e parlarne, mi fa piacere, altrimenti non sentirti
obbligato! Intanto grazie per aver provato e per la recensione, e un bacione.
Serpedoro: Tesoro!!!!!!!!! (Profusione di punteggiatura ricambiata per
comunicare quanto sono felice di sentirti!)
Grazie per aver recensito nonostante il rischio (sempre presente) di scatenare
crisi di gelosia da sotto il divano e, suppongo, anche dalle tue parti...
Apprezzo soprattutto perché le tue recensioni sono sempre anni luce da essere
inutili, anzi! Fanno bene all'ego, fanno bene alla voglia di scrivere, fanno
bene a me in ogni modo, insomma. A meno che... In genere cerco di essere
coerente nelle risposte, ma tu hai scritto una frasettina che mi ha distrutto
questa volta, sai? "ma
è proprio colpa di questo Peter così ben descritto che mi accingo a dire questo…
Un sequel? " lo hai detto tu, no? E perché io adesso ci sto pensando? Perché mi
stanno rimbombando nel cervello scene disperate e sparse, e ad essere sincera
sia in versione sequel, che prequel?
Oh, qui però esuliamo dal discorso utilità della recensione. Sappi solo che non
so se ne farò nulla ma qualche idea c'è, in questo senso.
Torniamo al capitolo. Peter. Sai che concordo perfettamente sul fatto che Peter
dovesse essere un elemento apparentemente affidabile all'epoca della scuola,
quindi non mi dilungherò. Non è cattivo e nemmeno particolarmente inetto, Peter.
E' solo un po' meno speciale degli altri. E quanto al russare, è in buona
compagnia in quel dormitorio, se non mi credi chiedi a Lily! ^_-
Mi fa sempre moltissimo piacere sentire che fai le fusa con i cuccioli, e anche
che ridi... insomma, sai che è proprio bello sentire le reazioni che hai? E a
James fa piacere la solidarietà per il suo sedere, la cui epopea purtroppo per
lui non è ancora finita.
E... sono contenta che ti abbia comunicato affiatamento il fatto che Remus sia
riuscito a preparare James e Sirius in tempo record, era quello che volevo
rendere!
Sulla partita... Davvero, più ci provo più mi rendo conto che descrivere una
scena di azione è tutto tranne che facile, anzi... Onestamente non mi è riuscito
come volevo. Però sono contenta che ti sia piaciuto!
Peter sta imparando qualcosa da Remus che poi userà contro i Malandrini? Oh, sì.
Sta assorbendo tantissime cose da loro, e arriverà ad un punto in cui le
ritorcerà tutte contro di loro. E loro, maestri ciascuno nella propria "arte",
non si renderanno conto di quanto Peter abbia imparato. (Riflessione seria delle
22,44! ^^)
E ok, hai abbondantemente reso l'idea di quanto sono sciocca con le mie
paranoie, non infierire! ^__^'
Questa risposta è particolarmente sconclusionata, lo so, ma del resto il divano
qui accanto fa dei rumori che mi fanno seriamente dubitare che reggerà ancora a
lungo, il pensiero di qualcuno di ritorno da Latvia mi scompensa gli ormoni,
sono seriamente preoccupata per la cartolina che qui ancora non si è vista...
Solito caos insomma.
Ma una cosa devo dirla. Grazie. Anche a costo degli occhi cattivi. Per tutto. E
un bacione grande grande grande.
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Capitolo 42 *** Oggi seguo l'istinto ***
Oggi seguo l
Oggi seguo l'istinto
18 Giugno 1977
Parla James
L'anno scolastico, ormai, è finito. Mi tocca ripetermi più di una volta
questa frase in questi giorni, perché come tutti gli anni mi sembra incredibile
che siamo già arrivati all'estate. Incredibile non necessariamente in un modo
positivo. La scuola è il mio mondo, un po' come l'aria è il mio elemento quando
sfreccio con la scopa. Qui mi sento a casa, tra queste mura imponenti, ed è
stato così fin dal primo giorno, quel primo Settembre che mi sembra così lontano
adesso, quando sono sceso dal treno e per la prima volta, attraverso il lago, ho
guardato le mura e le luci di questo posto magico. Per questo tornare a casa per
l'estate mi fa sempre un effetto strano, inusuale, quasi come se dovessi
riabituarmi a pensare che casa mia è quella, e non la scuola.
E dire che questo è stato l'anno più strano di tutti. Con tutte le cose che
sono successe, con tutte le cose che ho pensato e le stupidaggini che ho fatto.
Ma mi è piaciuto. Sì, decisamente, un anno da ricordare, nel bene nel male.
Strana questa riflessione, eh, James Potter? Da quando sono così pensieroso?
In genere sento queste cose in maniera più vaga, come un piccolo retrogusto
amaro della torta di zucca del banchetto di fine anno, o una piccola fitta allo
stomaco quando il treno si mette in moto nella direzione sbagliata.
-Sei contento di tornare a casa?- mi ha chiesto Lily poco fa. E stranamente
mi sono messo a pensare a questo fatto, che sì, sono contento, ma non del tutto.
Mi sa che non è tanto il pensiero in sé ad essere strano, ma senza dubbio è
folle che io lo stia pensando qui, adesso.
Perché sono in sala comune, è quasi ora di cena, e Lily Evans è ancora seduta
di fronte a me dall'altro lato del caminetto e a parte noi non c'è praticamente
nessuno. Ho la strana sensazione che non
sia da me essere seduto qui tranquillo e riflessivo, senza passarmi le mani nei
capelli o senza importunarla o balbettare qualche castroneria delle mie. Che ne
è stato del mio imbarazzo cronico, quello che si poteva solo sconfiggere con
l'arroganza e il fingermi sicuro di me? Non so cosa ne ho fatto. Ma adesso
riesco a guardarla, a parlare persino con lei (spessissimo in questi giorni),
senza mandare tutto all'aria. Come succeda è un mistero ancora. Quasi non ci
credo, anche se, se ci penso bene, è un po' che le cose vanno così. Forse sono
maturato, appena un po', o forse è lei che si è avvicinata. Non lo so, so solo
che mi piace.
Adesso so che mi piace stare con lei, e non solo guardarla. Che mi piace
anche quando la faccio ridere e non solo quando si arrabbia. E che non sono solo
i suoi capelli rossi e i suoi occhi ad attirarmi, ma anche le sue mani nervose
con le unghie rosicchiate, le minuscole efelidi sul suo naso che compaiono
quando prende appena un po' di sole, e il modo in cui inclina la testa di lato
mentre ascolta.
Ho imparato a conoscerla, un po', e più la conosco più vorrei conoscerla, e
più la conosco e più mi piace. Più la conosco e più la amo.
Perché è bella, ma non solo. Perché è sicura, leale, fidata, sincera,
cocciuta. Cose che dicono di me e che io vedo in lei. Perché ha una dolcezza
tutta sua, un'ironia affettuosa che ha qualcosa di magico, perché è responsabile
e intuitiva, ed è qualcosa che io non sarò mai, qualcosa che mi manca e che
vorrei nella mia vita. Perché mi fa male quando la sento chiamare "mezzosangue",
come oggi nel corridoio, come se insultassero me, e insieme mi sento orgoglioso
dalla fierezza con cui risponde anche se è chiaro dal suo sguardo che è ferita.
Chissà se lei lo sa tutto questo. Forse dovrei dirglielo, spiegarle per bene
quello che penso, quello che sento per lei. Semplicemente buttarmi e dirle
tutto. Si direbbe una cosa nel mio stile, no? E allora perché con lei divento
assurdamente paranoico, e tutto quello che mi esce di bocca adesso è un inutile
e sciocco "abbastanza"?
Da come Lily mi guarda, o ha capito che stavo riflettendo, oppure pensa che
io sia pazzo. Purtroppo, propendo per la seconda ipotesi. Mi ha appena fatto una
domanda normalissima, di circostanza quasi, e io ci ho pensato sopra cinque
minuti per poi rispondere "abbastanza"? Sono un coglione. Non saprei trovare una
definizione migliore. Sono persino peggio di Sirius. E per altro il mio termine
di paragone in fatto di coglioneria almeno una mossa se l'è data ultimamente...
anche se so perfettamente a che versione credere delle due che ho avuto, quindi
immagino che tecnicamente la mossa se la sia data Remus.
Comunque sia andata la faccenda tra Felpato e Lunastorta, di chiunque sia il
merito, sta di fatto che adesso loro sono in dormitorio (ed eviterò di pensare
ai particolari di questa cosa), che Peter è Merlino solo sa dove, e che io sono
a tu per tu con Lily, e ho appena mandato a monte il suo brillante tentativo di
conversazione, rispondendole con qualcosa che non è un monosillabo solo per una
mera questione tecnica. E stasera abbiamo una riunione tattica in dormitorio
(che spero per l'ora di cena sia presentabile, o giuro che Schianterò Sirius)
per discutere gli ultimi dettagli del mio Grande Piano per il nostro Grande
Scherzo Vendicativo di Fine Anno. E seguiranno due giorni di intensa
preparazione, e poi tutti a casa.
Questo significa che se voglio prima della fine dell'anno deliziare Lily
Evans con una mia dichiarazione (che non implichi magari l'uso di qualche strana
pozione, spettacolare incantesimo o biancheria femminile) e avere il tempo per
incassare con buona grazia il suo due di picche, è stasera, adesso, o mai più.
Coraggio, James Potter, sei un Griffondoro, ci vuole tanto a dirle che ti piace
davvero, senza risultare particolarmente ridicolo?
La sto guardando e lei guarda il fuoco. E il fuoco si riflette nelle onde dei
suoi capelli e nei suoi occhi. Le illumina il viso in maniera irregolare, con
una luce che si muove e che sembra soffermarsi volutamente su tutti i
particolari che amo di più di lei. Come ipnotizzato seguo il riflesso che gioca
con le sue guance leggermente arrossate, con la ciocca ribelle che sposta da
davanti agli occhi con un gesto inconsapevole, con la curva quasi imbronciata
delle labbra, per poi guizzare un attimo appena sul polso sottile e sul palmo
della mano su cui poggia il mento, e scendere per un brevissimo istante a
sottolineare appena la dolce curva del seno celata dall'uniforme.
Godric, come trovo il coraggio di vuotare il sacco adesso che è così bella?
Eppure, dentro di me, da qualche parte, una vocina sussurra implacabile di
parlarle. Sospetto che se alzasse appena un po' il tono sarebbe la voce di
Sirius. In ogni caso è un istinto, e prima ancora di essere certo di aver deciso
di farlo, mi sono alzato, mi sono avvicinato a Lily e le ho preso la mano che
teneva sotto il mento tra le mie.
E sono bloccato. Lei mi guarda in maniera strana, quasi incredula, ma i suoi
occhi non hanno quell'aria pericolosa e luccicante che hanno sempre quando le
chiedo di uscire con me in maniera più o meno seria. Sembra intimidita, stupita
e... se non ho proprio bisogno di cambiare gli occhiali, è leggermente
arrossita. E' un buon segno questo?
Non ne ho idea. Ma adesso sono qui, le ho preso la mano, non posso tornare
indietro, no? E allora...
-Lily, tu mi piaci davvero, l'hai mai capito questo?- le chiedo, d'un fiato,
serissimo.
E adesso Merlino mi fulmini, grazie, perché altrimenti penso che il peso
della mia vergogna mi sprofonderà direttamente nei sotterranei, e lì ci sono
troppi Serpeverde per i miei gusti.
Lei non ha risposto, ha solo abbassato gli occhi, pensierosa, sulla mia mano
che ancora tiene la sua. La stanza, per un attimo, sembra immobile, tranne che
per la luce ondeggiante del fuoco.
Poi, con un gesto così inaspettato che quasi sobbalzo, alza lo sguardo e mi
punta quei due fari verdi direttamente negli occhi. Sta sorridendo, un sorriso
aperto, sincero, allegro. Le mie ginocchia cominciano ad avere qualche problema
a reggere il peso del mio corpo, e il mio stomaco sembra voler fare una capriola
da campionato di Quidditch. Non ho proprio capito come prima potessi essere
convinto di essere diventato tranquillo in sua presenza.
-Be', mi pareva di aver sentito dire qualcosa di simile...- ribatte lei,
allegra. E sorride.
E io sorrido come un idiota. La sto guardando negli occhi e sto sorridendo e
mi tremano le ginocchia. E lei mi sta guardando. Come se aspettasse qualcosa,
come se... non so cosa sto pensando, so solo che qualcosa dentro mi suggerisce
di baciarla.
Capitano a volte quei momenti in cui tutto sembra perfetto, e hai la
sensazione di sapere cosa fare, di capire il gesto giusto da uno sguardo.
Momenti che sono puramente l'attesa di qualcosa. E' raro, ma capitano, davvero,
e tutte le emozioni convergono per portare ad un unico, singolo gesto che è
tutto quello che significa quel momento.
Capitano, appunto. E poi passano, questi momenti magici. Passano magari
perché dalle scale del dormitorio cominciano a venire delle voci, voci di amici,
ad esempio, di persone a cui vuoi bene che in questo momento vorresti
sprofondare in un sotterraneo e buttare la chiave, solo per la loro assurda
mancanza di tempismo.
Adoro sentire le risate di Sirius e Remus che si mescolano e i loro passi per
le scale, davvero. Ma per Merlino, proprio adesso?
Lily, che per un attimo era rimasta come me in attesa (e una vocina continua
a dirmi che forse se lo aspettava, un bacio), si riscuote e mi sorride, mentre
il rumore dei passi dei miei migliori amici si avvicina al punto dove la scala
fa una curva, e da dove Sirius e Remus sicuramente ci vedranno.
Fa per alzarsi, e le lascio spazio per muoversi a malincuore, ma si attarda
un attimo appena, appoggiandomi la mano leggermente su una spalla, la stessa
mano che ho appena lasciato andare controvoglia.
-Possiamo scriverci quest'estate, James?- mi chiede.
Possiamo scriverci? Possiamo scriverci? A chiunque altro al mondo
avrei risposto che queste domande non si fanno più da un secolo. Ma adesso resto
per un attimo intontito, mentre Sirius sta ridendo sempre più vicino, a pensare
che Lily Evans mi chiede se possiamo scriverci. Un pensiero bellissimo, reso
triste solo dal fatto che probabilmente per la prima volta realizzo che non la
vedrò per tutta l'estate, e questo è normale, accade tutti gli anni... ma quest'anno
non le parlerò, e mi sono abituato a farlo.
-Certo che possiamo scriverci.- le rispondo con un gran sorriso che mi va
appena un po' stretto. -Però non ti lamentare se vedrai il mio gufo tutti i
giorni!- scherzo poi.
Lei mi fa un gran sorriso e... Non ci credo!
Mi ha dato un bacio sulla guancia! Ok, è solo un bacetto, poi ha sorriso e se
ne è andata. Ma è Lily che mi ha appena... io... non capisco nulla in questo
momento.
Improvvisamente un braccio amichevole si posa non proprio leggermente sulle
mie spalle.
-Cosa abbiamo qui? Ehi, Remus, Ramoso ha appena avuto un bacio dalla sua
bella!- tuona allegra la voce di Sirius. E' incredibile come il mio migliore
amico in questi giorni sia felice e festoso.
Mi piace moltissimo che Sirius sia così allegro, e sono davvero contento per
lui. Di fianco a lui immancabilmente compare Remus, sorridente come non era
negli ultimi mesi. Sono felice per loro. Sono felice di quanto è successo con
Lily poco fa, per quanto apparentemente insignificante. Sono felice e basta.
Per questo contengo la forza della mia gomitata nelle costole di Sirius ad un
livello scherzoso. In fondo, era sua la vocina che mi ha convinto a dichiararmi
a Lily, no? Però del resto in qualche modo devo districarmi dalla sua presa.
Mi lascia andare minacciandomi scherzosamente e massaggiandosi le costole,
poi mette su la sua migliore aria da invalido, con gli occhi che ridono. Remus
scoppia a ridere sonoramente mentre al grido di "Potter, affronta il tuo
destino!" Sirius comincia ad inseguirmi per tutta la sala comune, rovesciando
sedie al suo passaggio e terrorizzando un paio di ragazzini del primo anno,
unici testimoni di questo incontro di lotta amichevole, oltre a Remus che si sta
tenendo la pancia dalle risate.
Peter sceglie proprio questo momento per fare la sua comparsa con Em
dall'ingresso della sala comune, e arriva giusto in tempo per guardare basito
Sirius che scavalca un tavolo con un balzo per raggiungermi, solo per volare
spaventosamente a terra, incastrandosi maldestramente con un piede. E
probabilmente questo mi distrae abbastanza da farmi inciampare nella gamba di
una poltrona e rovinare scompostamente davanti a Remus, che ormai si è
accasciato a terra dalle risate. Peter, che non sa nulla di come è cominciato
tutto questo, ride comunque nel suo modo caratteristico, con rumorosi singhiozzi
soffocati, e anche le spalle di Em sussultano in una risata silenziosa. Credo
che Sirius si sia distrutto un ginocchio nella caduta, ma non si capisce bene,
perché ride sguaiatamente come suo solito.
E anch'io sto ridendo.
Per questa lotta amichevole, per le buffe cadute, per il bacio di Lily, per
le risate dei miei amici che si intrecciano alla mia. Perché questo momento, per
quanto sciocco e assurdo, è un momento perfetto da ricordare.
E di nuovo, mi sento felice.
Eccoci qua, praticamente alla fine.
L'anno scolastico è finito, o quasi. Il bilancio per i Malandrini è
nettamente positivo.
Sirius e Remus hanno iniziato la loro storia, e sembrano poco sconvolti dal
fatto che tutto sia cominciato davanti agli occhi della scuola al completo.
L'hanno presa con filosofia. (E siete liberissimi di immaginare quello che
stavano facendo in dormitorio, ok? XD)
James ha la prospettiva di scrivere a Lily per tutta l'estate, e posso
assicurarvi, lo farà tutti i giorni come ha minacciato. Lily andrà anche a casa
sua, sapete? Per la festa di compleanno di Remus. Non vi dico la felicità di
James!
Em e Peter già si scrivevano a Natale, e continueranno a farlo, e anche se prima
o poi i loro sentimenti prenderanno strade diverse, quel tempo è lontano.
Io ho imparato ad andare a capo senza saltare una riga (uso Front-page e mi
secca aggiungere i br a mano... sono pigra! XD), ma ormai mi sono affezionata a
queste pause lunghe e mi sa che continuerò così, che è anche più chiaro.
Cosa manca? Be', mancano due giorni di scuola, perché l'autrice non ha idea
nemmeno vagamente di quando finisca l'anno scolastico in una scuola di magia di
norma, quindi ha deciso arbitrariamente per un 20 Giugno politico... XD
Ah, e qualcuno pare che abbia accennato ad uno scherzo, anzi, ad uno Scherzo
con la maiuscola... Qualcuno di voi ha qualche idea di che cosa si tratti?
Francesca Akira89: Ciao! sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto, ma dovresti spiegarmi in che senso è "lento"... Cioè, non ho proprio
capito se ti riferisci ai tempi di aggiornamento (allucinanti, lo so) o proprio
allo svolgimento dell'azione. Perché essendo l'ultimo un capitolo parecchio
sentimentale penso dia normale che risulti più lento degli altri, però se è
troppo lento, se risulta noioso è importante per me saperlo... Quindi fammi
sapere, ok? Per quanto riguarda la fine, questo è l'ultimo capitolo, manca
l'epilogo che comunque arriverà molto presto. Grazie della recensione, e a
presto! Un bacione.
Call: Ciao! Eh, sì, siamo davvero alla fine... se ti è sembrato
nostalgico il capitolo scorso, penso che questo lo sia ancora di più. Sono
contenta che ti sia piaciuta l'evoluzione dei pensieri di Remus, e che ne sia
derivato sollievo... In effetti dopo un anno di attesa sembra che le cose si
siano chiarite. Voglio dire, io sono sollevata, figurarsi Remus! Spero che anche
questo aggiornamento sia arrivato in un tempo ragionevole... e tra pochi giorni
arriverà anche l'epilogo della vicenda. Ultima cosa: se dici un'altra volta che
questa è la tua fic preferita mi esploderà la faccia dal rossore! XD Comunque,
grazie mille per i complimenti, e alla prossima! Un bacione.
Joy: Ciao Joy!!! Sono molto contenta di sapere che l'eccesso di
zucchero non ti ha causato danni permanenti... niente carie, o cose simili? XD
Sai, sono convinta di essere come te, sotto sotto, non so resistere al lieto
fine. Quindi lo zucchero mi ci voleva, e sono contenta che non ti abbia
stomacato. Sono perfettamente d'accordo con te sull'impossibilità di dare delle
definizioni su certe cose che sono istintive... E non sono poi dell'idea che
servano davvero queste definizioni. Sono contenta che ti sia piaciuta la
relativa timidezza e insicurezza di Sirius, è un lato di lui che mi piace
moltissimo, e non sono sicura che sia proprio sadismo... ma potrebbe esserlo,
sì. XD Il lupo e il suo ruolo nella vicenda... Era importante per Remus il
giudizio del lupo, sì, anche e soprattutto perché Remus sta riuscendo ad
accettare un pochino il fatto che non tutto quello che viene dall'istinto del
lupo sia sbagliato a priori. Sta imparando a conviverci, diciamo. E a parte le
considerazioni sulla trama, quando dici cose come "ho amato questo capitolo" mi
sciolgo davvero. Davvero, è bellissimo sentirtelo dire, al punto che vorrei
scriverne un altro per poter sapere di nuovo se ti piace. Ok, non suono lucida,
ma spero che comunque ti renda l'idea di quanto sia importante per me sentirtelo
dire.
Sulla Favola, non farti problemi. Per dirti, io non sono stata capace di
rileggerla per un bel pezzo, dopo averla... l'unica definizione penso sia
"sputata fuori". E' una storia cattiva e non preoccuparti davvero se non riesci
a commentarla, davvero. Gazie, Joy, della recensione e grazie perché hai gradito
lo zucchero. Un bacione grande grande.
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Capitolo 43 *** Lo Scherzo di Fine Anno ***
Lo Scherzo di Fine Anno
Epilogo
Lo Scherzo di Fine Anno
ovvero
Come fu che Griffondoro perse la Coppa
20 Giugno 1977
Parla Minerva McGranitt
Insegno in questa scuola da anni. Non sono certo una alle prime armi, so come
trattare i ragazzi, conosco l'importanza della disciplina e di trasmettere loro
non tanto delle nozioni, ma il senso stesso di quello che è la magia, formula
dopo formula, incantesimo dopo incantesimo. Non ho mai dubitato che educare sia
di gran lunga più importante che insegnare, soprattutto avendo a che fare con
dei giovani maghi. In particolare nella mia Casa, dove al coraggio si abbinano
spesso caratteri forti, spericolati, con una spiccata tendenza all'egocentrismo.
Non ho mai mancato di affezionarmi ad uno studente. Di tutti quelli passati
conservo moltissimi ricordi, mi piace incontrarli di nuovo, sapere come vanno le
loro vite. Quando sono a scuola faccio del mio meglio per aiutarli a capire
quali sono le loro forze e ad accettare senza risentirsi le loro debolezze, nel
tentativo costante di aiutarli a trovare la loro strada e il loro posto nel
mondo. Dopo un po' si comincia ad intuire istintivamente che strada prenderanno,
e già durante lo smistamento mi accorgo che uno vorrà giocare a Quidditch o che
un'altra sarà portata per Pozioni. A volte indovino la Casa in cui i ragazzini
finiranno ancor prima che il Cappello Parlante si posi sulle loro teste.
Albus dice che è un dono. Io penso che sia solo il vero senso di fare il mio
mestiere. Far crescere i bambini che arrivano qui fino a vederli diventare
giovani uomini e donne, questo è quello che faccio. Li guardo Trasfigurasi
meglio di come possa fare qualsiasi magia.
Nonostante questa esperienza che ho acquisito nel corso degli anni, gli
studenti riescono sempre a sorprendermi. Ce ne sono alcuni chiaramente destinati
a fare grandi cose, per cui bisogna prepararli. Ci sono quelli che sono
insofferenti alle regole e alla disciplina, con i quali è necessario
focalizzarsi sul fare di loro persone dotate di senso morale, nel timore che si
smarriscano. Alcuni, poi, vivono nella loro vita esperienze estreme, fuori dal
comune, per cui non è detto che siano preparati, e la cosa migliore che si può
fare per loro è aiutarli a trovare un equilibrio, dei propri punti di
riferimento per condurre un'esistenza il più possibile felice. In sintesi, ogni
studente è diverso dagli altri, per ognuno, nei limiti del rispetto, servono
metodi diversi per aiutarli nel compito difficile e a volte sgradevole di
crescere. Ma queste caratteristiche salienti, queste particolarità fanno di uno
studente un sorvegliato speciale, per così dire, ai miei occhi.
Mi sono capitati nella mia carriera alcuni casi di studenti che riassumessero
più di una caratteristica particolare in sé. Addirittura tutte in una volta. Con
questi ragazzi è ancora più difficile trattare. Spessissimo sono isolati,
solitari, anomali rispetto al comportamento dei loro coetanei. Oppure, al
contrario, cercano di assumere una posizione predominante, a volte anche con
atti di palese prepotenza.
Forse è la cosa più strana che sia capitata nella mia carriera, ma questa
volta un gruppo numeroso di questi ragazzi speciali si è trovato
unito per uno scopo comune. Per un brevissimo periodo. Ma con risultati
spettacolari.
I Malandrini non hanno mai saputo che io fossi a conoscenza di questo loro
nomignolo collettivo. Penso siano tra gli studenti più indisciplinati che
questa scuola abbia mai ospitato, sebbene Phineas Nigellus abbia sempre detto
che ai suoi tempi ce n'erano di peggiori.
Ma sono speciali. Destinati a grandi cose, nel bene e nel male. Ragazzi
brillanti e difficili insieme, e contemporaneamente così legati tra di loro da
risultare un muro compatto, un'unica entità agli altri. Sono fermamente convinta
che solo qualcosa di terribile potrebbe spezzare questo legame.
E poi, oltre ai Malandrini che impazzano per la scuola, ci sono due ragazze,
anche loro speciali. Lily Evans, una delle
streghe più sorprendenti che mi sia capitato di istruire, e la piccola
Emanuelle, che le sue grandi cose le farà in silenzio.
Ecco, quando queste due ragazze si sono legate ai quattro ragazzi più
turbolenti della scuola, avrei dovuto intuire che sarebbero arrivati i guai. Ma
devo ammettere contro ogni mio principio che si è trattato di guai di cui sono
andata molto fiera.
Tendo ad essere una persona estremamente orgogliosa, soprattutto quando ci
sono di mezzo i miei studenti. Quest'anno, ad essere sincera, dopo la vittoria
della Coppa di Quidditch non avevo dubbi che Griffondoro avrebbe conquistato la
Coppa delle Case senza alcun problema. Avevo, evidentemente, sottovalutato
questi studenti che nel corso della loro carriera sono sempre stati tra i miei
preferiti.
Questa mattina, l'ultimo giorno di scuola, mi sono alzata piuttosto soddisfatta, dopo
aver tratto il mio personale bilancio su come è andato l'anno scolastico. Devo
ammettere che avevo la mente concentrata sui Griffondoro dell'ultimo anno, che
stanno per lasciare la scuola, e forse per questo non mi sono resa conto subito che c'era
qualcosa di strano.
Quando Marine Zeller si è presentata nel mio ufficio questa mattina, ho
trovato
curioso che avesse la bocca magicamente sigillata (un dispettoso incantesimo a
tempo, non rimuovibile, ma che termina in una giornata, che avevo più volte
proposto a Madama Pince di cancellare dai libri accessibili agli studenti), ma
non ho dato peso alla cosa. Si trattava di un incantesimo isolato, un piccolo
dispetto, una vendetta.
Ammetto di aver pensato per qualche attimo che potesse essere opera di Sirius
Black. E' un incantesimo molto nel suo stile, Marine è sempre stata una ragazza
in gamba ma decisamente pettegola, e in particolare io stessa ho notato che
nei giorni scorsi si è distinta nel prendere in giro Black e Lupin per la
loro geniale idea di dare quel disdicevole spettacolo di loro stessi davanti a
tutta la scuola. (Non che non sia, dentro di me, contenta per loro. Ma trovo
quel bacio in pubblico decisamente sconveniente e poco furbo, persino per due
adolescenti sovraeccitati. Per questo ho assegnato loro una punizione
noiosa, perché Black riflettesse sul pensare prima di agire, e Lupin
sull'assecondare l'impulsività del suo amico.) In ogni caso, mi risulta che
Marine pensi che sia molto divertente sparlare in maniera quantomeno
scortese di Sirius Black e Remus Lupin, e immaginavo, questa mattina, che potesse
trattarsi di una piccola vendetta.
E' molto comodo, ho pensato tra me e me, che l'incantesimo le impedisca di
rivelare chi lo ha lanciato su di lei giusto fino a dopo la consegna della
Coppa. Così le ho spiegato per sommi capi la sua situazione, l'ho
tranquillizzata in
merito al breve effetto dell'incantesimo, e l'ho congedata. Ho persino
scritto un frettoloso appunto a Madama Chips perché le fornisse qualche cerotto
nutritivo.
La reale portata del problema mi è diventata chiara durante la prima ora di lezione
della giornata. La classe che avevo davanti, Corvonero e Griffondoro del quarto
anno, era in condizioni pietose. Chi non esibiva la bocca sigillata aveva buffe
orecchie lunghe fino ai piedi, e un paio di Corvonero avevano la faccia
completamente blu. Qualcuno in classe presentava più di un sintomo, e qualche studente
invece sembrava immune a questa malattia, che non è una malattia,
propriamente.
Devo ammettere che sono rimasta sbigottita. Non mi capacitavo di come fosse possibile
che Sirius Black, o anche i Malandrini al completo, avessero lanciato un tale
numero di incantesimi dall'ora di colazione. Sembrava impossibile.
E la situazione, ho scoperto poi, era ancora più grave di quanto sembrasse
alla prima ora. In
sala professori non si è parlato d'altro che di questa stranezza degli studenti.
Tutte le classi sono state incantate, e tutte con gli stessi tre incantesimi. E
nessuno dei professori ha saputo spiegarsi chi, come e perché possa aver fatto
una cosa simile. Anche la logica della cosa sembrava assurda. Alcuni studenti
non erano stati colpiti, alcuni presentavano varianti minori degli stessi
incantesimi, e qualcuno aveva tutti i sintomi al massimo della potenza. Nessuno
aveva idea di colpevoli e moventi.
Così, mio malgrado, è stato mio compito convocare dopo pranzo nel mio ufficio i
miei principali sospetti.
Come immaginavo, nessuno di loro aveva orecchie che strisciavano a
terra, né volti blu, e le loro bocche erano bene aperte mentre chiacchieravano
fuori dalla porta. Quello che mi ha stupito, però, è che, nonostante io avessi preso
in disparte a pranzo Minus e gli avessi detto che volevo vedere "lui e i suoi
amici" nel mio ufficio, non si sono presentati solo i Malandrini, ma anche
altre due persone.
Lily Evans ed Emanuelle Laborit.
In quel momento ho realizzato che non mi trovavo davanti ad un banale scherzo,
per quanto in grande stile. I ragazzi erano serissimi mentre entravano
nell'ufficio. Seri come non li avevo mai visti. C'era un motivo importante per
cui avevano fatto quello che avevano fatto, e si era trattato di un piano
congegnato nei minimi dettagli.
I sei ragazzi si sono seduti senza attendere il mio invito, come se si fossero
messi d'accordo. Avevo predisposto solo quattro sedie, ma prima che potessi
Trasfigurare qualche oggetto, Emanuelle si è seduta per terra appoggiando la
schiena alla poltrona su cui stava prendendo posto Peter Minus. E Sirius Black
ha atteso
che gli altri si fossero sistemati, prima di appollaiarsi scompostamente sul
bracciolo della poltrona occupata da Remus Lupin, rivolgendomi uno sguardo
orgoglioso di sfida, che mi ha fatto intuire abbia capito molto poco del discorso
che abbiamo fatto dopo la partita.
Fortunatamente Lupin è sempre stato più recettivo per queste cose, e si
è sporto leggermente a sussurrare qualcosa nell'orecchio di Black, che ha avuto il
buon gusto di arrossire e sistemarsi più composto, quel tanto che gli permetteva
la posizione in bilico sul bracciolo.
Poi è caduto il silenzio. Mi ha dato l'impressione di essere qualcosa di
calcolato, pianificato da parte loro, e ammetto che una notevole curiosità mi
ha spinto a non prendere le redini della conversazione. Nonostante li avessi
convocati nel mio studio (be', almeno quattro di loro), nonostante mi trovassi
in presenza dei presunti autori di uno scherzo di proporzioni colossali e di
grande gravità, ero più che altro curiosa di sapere come e perché avessero
architettato tutto questo, e dove andasse a parare quella loro sceneggiata.
Ho aspettato quindi che parlassero.
Il silenzio è rimasto pesante per qualche secondo ancora, mentre osservavo le
facce concentrate di quelli che sono i miei migliori studenti, probabilmente.
Non mi ha stupito che fosse Remus Lupin quello che avevano scelto per parlare.
Ha esordito con una tranquillità che gli altri non avrebbero avuto, almeno a
giudicare dalle unghie rosicchiate di Black e da come gli occhi di Minus
vagavano senza sosta in ogni direzione. Le ragazze sembravano appena più
tranquille. James Potter era palesemente teso come una corda di violino.
-Noi volevamo chiederle scusa, Professoressa.- ha detto Lupin, calmissimo.
Ammetto che mi ha sorpreso.
-Per quale motivo, Signor Lupin?- ho chiesto. Pensavo di sapere la risposta.
-Per i punti che il nostro scherzo farà perdere a Griffondoro.-
L'ho guardato come se mi avesse appena lanciato un Bolide in faccia a
tradimento. Non mi capacitavo di cosa significasse quella risposta, non data da
Remus Lupin. Sapeva di sfida, ed era stata data con un'aria seria che aveva un
sottofondo troppo palese di fierezza per ignorarla.
-Signor Lupin.- ho detto, con il mio tono più severo. -Sarebbe così gentile da
spiegarmi cosa è successo a scuola oggi e in che modo voi sei siete coinvolti?-
Lui mi ha fissato per un attimo, poi ha cominciato a spiegare con voce tranquilla.
-Ieri notte siamo entrati di nascosto nelle cucine. Abbiamo praticato un
semplice incantesimo di sonno per addormentare gli elfi domestici, e abbiamo
avuto così libero accesso alla riserva di succo di zucca per la colazione.
La settimana scorsa, io e Sirius avevamo preparato una pozione che sigillasse
la bocca di chi aveva compiuto una determinata azione durante i dieci giorni in
cui la pozione stessa è stata in ebollizione. Per farla abbiamo modificato una
pozione simile sfruttando le istruzioni di un incantesimo trovato in
biblioteca.-
-Io e James Potter,- ha continuato Lily Evans, -abbiamo preparato una pozione
simile a quella di Black e Lupin, con la differenza che questa ha come effetto
quello di rendere il volto blu, e ha una diversa azione che scatena la reazione.
Anche per questa abbiamo modificato una pozione già esistente con un semplice
incantesimo di Trasfigurazione non Cancellabile.-
-Io ed Emanuelle,- ha proseguito Peter Minus, incerto, come se si fosse preparato
a memoria il discorso, -abbiamo fatto la stessa cosa degli altri, usando un
incantesimo che allungasse le orecchie... e... ah, sì, che si attiva ad una
diversa azione.-
Sono rimasta un attimo ferma, fissando i ragazzi che sono tra i miei studenti
più promettenti, come maghi e come persone. Non potevo credere che mi stessero
confessando una cosa così grave di loro spontanea volontà, con l'aria tranquilla
e fiera di sé, dispiacendosi solo perché la loro azione farà perdere la Coppa
alla loro Casa. In quel momento, ho provato una grandissima delusione. E rabbia,
anche. Non erano nulla di quello che mi ero aspettata da loro. Ma ho intuito
immediatamente dopo che c'era dell'altro sotto. Non potevo essermi sbagliata
così tanto, su tutti loro.
Tuttavia dovevano essere loro a spiegare le loro motivazioni. Perché se
finalmente mi avevano chiarito come avessero ottenuto un risultato di
tale portata, dimostrando per altro capacità notevolissime per degli studenti,
la motivazione del gesto era tutt'altro che chiara.
Alla loro confessione è seguito un momento di silenzio. Con tutta la mia
severità, li ho squadrati uno per uno, e ho rivolto a ciascuno di loro un'occhiata che
parlava di delusione. Quando mi sono accorta che persino Peter Minus reggeva il
mio sguardo senza abbassare il suo, la mia intuizione si è rafforzata al punto
che ho deciso di provare a imbeccarli per avere una spiegazione che penso non mi
avrebbero dato spontaneamente.
-Molto bene, Signori.- ho detto, mantenendo il tono più severo e pacato
possibile. -Parlerò con il Preside di questa faccenda, e decideremo quali
provvedimenti prendere. Spero vi rendiate conto della gravità delle vostre
azioni. Siete usciti durante la notte dai vostri dormitori. Siete entrati senza
autorizzazione nelle cucine, avete usato un incantesimo pericoloso sugli elfi
della scuola, e per finire avete somministrato una pozione sperimentale e
potenzialmente pericolosa ai vostri compagni. Signorina Evans e Signor Lupin,
voi siete Prefetti, e nonostante questo, non solo avete violato le regole di
questa scuola, ma avete coinvolto in questa attività anche una studentessa più
giovane che...-
Sono stata interrotta da un gesto secco di Emanuelle. Mio malgrado non ho avuto
tempo quest'anno di occuparmi di imparare il linguaggio della bambina, ma
conto di aggiornarmi durante l'estate, perché è assurdo non poterla
interrogare se non per iscritto. In ogni caso, in quel momento sono stata costretta ad
affidarmi alla traduzione di Peter Minus.
-Emanuelle dice che ha deciso da sola di partecipare, e che non è colpa né di
Lily né di Remus né di nessun altro. Vuole... prendersi le sue responsabilità.-
Ho annuito in direzione della bambina. Una vera Griffondoro, in questo.
-Molto bene.- ho detto in tono conclusivo. -Adesso ditemi un'ultima cosa. Quali
erano le azioni che hanno scatenato l'effetto delle vostre pozioni?- ho chiesto
come se fosse una domanda senza importanza, quando mi rendevo conto benissimo
che era la chiave di tutto.
Ho visto un lampo di trionfo passare negli occhi di James Potter e ho capito che
questa domanda era qualcosa che sperava di sentire. Che forse faceva parte del
loro piano che io la ponessi.
-Sono diventati blu i volti di chi nell'ultima settimana ha chiamato un altro
studente "Mezzosangue" in senso spregiativo.- ha spiegato James Potter con voce
sicura.
-Io so quanto sia odioso quando lo fanno.- ha aggiunto mesta Lily Evans.
-Abbiamo fatto allungare le orecchie a chi nell'ultima settimana ha preso in
giro Emanuelle perché é sorda.- ha detto Peter e Emanuelle ha annuito alle sue
parole.
-La nostra pozione ha sigillato le bocche di chi ha sparlato di noi dopo che
ci siamo baciati alla partita.- ha detto Sirius Black, sfidandomi con lo sguardo.
Immagino che sperasse in qualche modo che anche la mia bocca venisse
sigillata. Dubito che capisca che la mia punizione della settimana
scorsa era per la sciocchezza che li ha fatti prendere in giro, ma penso che
il tempo o, più probabilmente, Remus Lupin, lo aiuteranno in questo senso.
-Molto bene. Se non c'è altro, potete andare.-
Li ho congedati e li ho guardati uscire concentrandomi per non lasciar
trapelare l'orgoglio. Ho parlato con Albus poco dopo, e abbiamo convenuto
insieme i provvedimenti da prendere sulla faccenda.
E finalmente è arrivato il Banchetto di Fine Anno. Ovunque tra i tavoli ci
sono
facce mogie, alcune delle quali blu, e parecchi studenti non possono gustarsi
le delizie preparate dagli elfi domestici, e devono accontentarsi dei cerotti nutritivi
distribuiti da Madama Chips. Ogni tanto uno studente inciampa quasi comicamente
nelle orecchie
di un altro.
Griffondoro perderà in un sol colpo trecento punti, finendo in fondo alla
classifica, e Corvonero a sorpresa si aggiudicherà la Coppa delle Case. Però nei
confronti di James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black, Lily Evans e
Emanuelle Laborit, non verranno presi provvedimenti oltre alla perdita dei punti.
I loro nomi non saranno nemmeno fatti agli studenti come responsabili
dell'accaduto. In compenso il Preside si assicurerà di spiegare a tutti i ragazzi
colpiti da quei bizzarri incantesimi esattamente quali loro azioni li abbiano
resi bersagli, e quanto queste azioni siano disdicevoli.
Io per tutto il banchetto continuo a tenere d'occhio la parte della tavola
di Griffondoro in cui siedono i Malandrini le loro amiche. Non posso fare a
meno di sentirmi orgogliosa di loro, di come abbiano gestito la situazione e di
come siano cresciuti da quando li avevo osservati così al banchetto di inizio anno.
Penso tra me che sono ragazzi difficili, ragazzi strani, speciali. E che faranno grandi
cose.
FINE
La frase "L'ho guardato come se mi avesse appena lanciato un Bolide in
faccia a tradimento." mi è stata suggerita da Twinstar come sinonimo di "mi ha
presa in contropiede". Grazie Twin!!! XDD
Le luci in sala si spengono. Il tendone si chiude e qualche momento di
silenzio sul palco precede il riversarsi di tutti gli attori dietro le quinte.
C'è un attimo caotico in cui tutti, protagonisti e figuranti, cercano di
raggiungere il proprio posto per non farsi sorprendere dal momento in cui di
nuovo il sipario si alzerà brevemente e loro usciranno per un inchino al
pubblico. Io giro in mezzo a loro dispensando sorrisi e pacche sulle spalle a
tutti, perché abbiamo lavorato bene insieme per tanti mesi, litigando e
discutendo, confrontandoci e ragionando su scene e battute.
Come regista mi sento molto soddisfatta del loro lavoro. Sono affezionata a
tutti, protagonisti e comparse, li ho visti crescere in questi mesi. Hanno
lavorato bene nonostante qualche screzio, hanno seguito le direttive e adesso
resta solo da giudicare se fosse o meno un buon copione quello su cui tutti
abbiamo sudato.
Peter ha cominciato a tremare come una foglia, gli fa uno strano effetto esporsi
al giudizio del pubblico, ma per fortuna Em che ha sempre una buona influenza su
di lui gli si è avvicinata come per calmarlo.
Remus sembra molto soddisfatto, si è sistemato un po' in secondo piano rispetto
agli altri protagonisti, lasciando che Sirius e James tentino come casualmente
di portarsi un mezzo passo avanti rispetto alla prima fila in cui dovrebbero
stare. Mi par di vedere Lily che sussurra "primedonne" amichevolmente, e Remus
ridacchia.
E poi per un secondo facciamo tutti silenzio, e quando sento il cigolio delle
macchine che alzano il sipario torno dietro le quinte, da dove osservo gli
attori emozionati uscire sulla scena e rivolgere a voi tutti il loro inchino.
Ringraziamenti
(In puro ordine sparso.)
Allo staff dei professori di Hogwarts, per aver colto i Malandrini a fare
qualcosa di illecito solo quando serviva alla storia.
Al mio tecnico del computer che recuperandomi la memoria del portatile mi ha
risparmiato di dover riscrivere otto capitoli da zero di nuovo.
Alla Professoressa McGranitt per aver autorizzato la festa di Halloween.
A Joy per la sua iniziale ispirazione e per l'immagine di Sirius col violino che
popola i miei sogni.
Al tempismo che è stato sempre puntualissimo.
A tutti quelli che hanno recensito anche solo una volta, per avermi fatto venire
voglia di andare avanti.
A due persone che non c'entrano nulla, ma c'erano sempre nei miei anni
"malandrini" e hanno ispirato praticamente tutto quello che di Malandrino c'è in
questa storia.
Ad Agartha per le sue domande difficili a cui non potevo mai rispondere e per la
sua voglia di lieto fine.
A Ruf per le lezioni noiose.
A Erine che forse non leggerà per le aspettative che aveva e la sincerità.
Ai genitori di James, Remus e Peter per la disponibilità, e a Lucy perché è
proprio carina.
A DarkElectra per l'ottima correzione e per essersi fatta convertire
momentaneamente.
A Lily perché è stata bravissima.
A Chise perché mi fa sempre ridere e probabilmente è stata più Malandrina di me.
A James per essere James anche quando gli faccio fare cose strane.
A Serpedoro per le faccine intuite e le difese preventive, e per la vendettina
contro le compagne di Em.
A Hogwarts per essere il posto magico che è.
A Hazel per aver pensato che fossi innamorata e per aver intuito i miei dubbi.
A Peter per aver aiutato Em e ad Em per volere bene a Peter.
A krsna3punti perché è entusiasmante e perché a me manca adesso.
A Remus perché sa abbracciare e perché è paziente.
A Twinstar perché mi sopporta e mi fa ragionare sempre.
A Sirius per essersi messo da parte ogni tanto e per essere sensibile sotto
sotto... e perché è bello.
A Chu per le mille spiate e perché è una grande sorellina.
A ogni commento che ho ricevuto e che mi ha fatto felice, o mi ha fatto
riflettere, o mi ha fatto sorridere, o mi ha fatto venir voglia di scrivere un
po'. E soprattutto a chi quei commenti li ha scritti. Quindi a Agartha,
Ale Lupin, Alexis McGranitt, Aviendha, Call,
Calliope89, Chise, Chu, DarkElectra, Dragonfly,
Erine, Fairyangel, Francesca Akira 89, Georgia Lupin,
Hazel dei Misteri, imooto, itasil, Joy, Kaya,
Krsna3punti, LaDamaLutihen, Lady Black, Matteo,
Mentina, Mistica, Neve272, Noesis2, piropiro,
Sammy, Serpedoro, Sheila, Sibilla, Tonks,
Trip, Twinstar. In rigoroso ordine alfabetico, e se per errore ho
saltato qualcuno, sappiate che mi odierò per questo.
A chi mi ha sopportato fin qui.
E no, adesso non è che io sia commossa. Ok, sono commossa ma non mi metterò a
piangere. Assolutamente no. No, nemmeno Sirius sta piangendo, ha solo qualcosa
in un occhio. Uh... scusateci, adesso abbiamo... una cosa da fare, vero Sirius?
Ma non stiamo piangendo, no. Se Remus e James la piantassero di ridacchiare...
bene, grazie davvero a tutti. Con permesso...
LaDamaLuthien: Ciao! Mi dispiace parecchio, ma come avrai capito, la
storia è finita. Cioè, non ci sarà l'estate in questa storia (o meglio, non la
scriverò io... XD). Sono contentissima di sapere che questa fic ti è piaciuta,
comunque, anche se effettivamente di Jams/Lily aveva poco. Ti ringrazio dei
complimenti (e sì, divento troppo rossa con queste cose! XD) e della recensione,
fa davvero piacere! Un bacione.
Francesca Akira89: Più che sta finendo direi che è finita! XD Questo
era l'epilogo. Grazie, comunque, di aver recensito! Se poi ti torna in mente
cosa intendevi, sono sempre qui in giro! Un bacione.
Call: Non so se ti dispiacesse per la mia faccia davvero, visto che
qua le cosa stanno peggiorando... XD Le tue parole mi mettono in imbarazzo, non
ci posso fare nulla! Grazie davvero! Sono contenta che ti sia piaciuto James, ci
ho messo molto del mio, sono una nostalgica per professione. Sono molto
affezionata al suo ultimo capitolo, però, perché rispecchia davvero le
sensazioni che ho provato a lasciare Hogwarts dopo un anno di scuola raccontato
in questa storia. Ah, cosa facevano Sirius e Remus in dormitorio? Vuoi una
versione ufficiale? Mmm... Potrei rispondere con qualcosa di vago, ma credo che
semplicemente stessero imparando a scoprirsi un po', che poi è quello che
succede all'inizio di una storia. Poi questo può essere inteso in molti sensi,
lo ammetto, ma visto che si tratta di due persone che si conoscono già molto
bene a livello di carattere e simili... Be', mi pare chiaro! XD Dettagli
ulteriori sono a discrezione del lettore. Che ne dici dello Scherzo? Ha chiuso
bene la storia? Spero davvero di sì... Anche perché davvero finirla non è stato
facile, mettere la parola fine credo che sia stata la cosa più difficile di
tutto il lavoro che c'è dietro. E sì, è un po' triste anche per me. Grazie
davvero moltissimo per i complimenti e per la lampada gratuita! XD Un bacione
grande.
Joy: Oh, Joy, sai che anche io sono felice? E triste insieme, anche. E
anche un po' scombussolata. No, James non ha rubato la tastiera, ma non è facile
mettere la parola fine dopo tanto tempo... Meglio, più facile forse, guardare
avanti. Progetti per la testa? Allora... Ho una storia breve (6 capitoli in
tutto) quasi finita, mi resta solo da decidere se mettere una cosa nell'ultimo
capitolo, dove è un po' sacrificata, o tenerla da parte e farne una One-Shot.
Comincerò a postarla appena finita, comunque è una cosina leggera. Poi avrei una
storia più lunga, però stenta a partire, non riesco a stendere bene la trama,
quindi si vedrà. E poi varie cosine a metà, qualche One Shot e qualche cosa
sempre con pochi capitoli, che aspettano pazienti un'illuminazione per
proseguire. E poi ho un sacco di scene per la testa legate a questa storia, al
prima e al dopo, che magari un giorno troveranno un senso. Idee molte ma
confuse, insomma! XD La faccina incoraggiante comunque me la rileggerò ancora
spesso, mi farà venire voglia di ritrovare una coerenza! Ok, capitolo. Sono
contenta che James suoni tenero, davvero! Mi è piaciuto tantissimo il modo in
cui hai diviso James tra la parte ancora infantile del Malandrino mattacchione,
e la parte adulta e forte. Qui siamo nel mezzo. Un po' di qua e un po' di là,
adolescente fino all'osso. Sì, la maturità sta arrivando, e contemporaneamente
c'è ancora spazio per un po' di infanzia, di giochi stupidi e di scherzi. E poi
c'è Lily, che secondo me influenza positivamente questo cambiamento di James, lo
rende più completo. Ecco, son partita io a sproloquiare! Ma quel meraviglioso mi
ha fatto venire i brividi, e partire per la tangente. Grazie, Joy, grazie di
tutto e ancora di più che di tutto, non lo so nemmeno dire... dirò solo grazie
di essere qui ancora fino alla fine, preziosa come sempre. Un bacione grande
grande grande grande.
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