E dire che credevo di essere normale! di cucciolotta92 (/viewuser.php?uid=78121)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come in un secondo la vita cambia ***
Capitolo 2: *** Tornerò mai a casa?! ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 : il primo pommeriggio, punizione o inizio di una nuova amicizia? ***
Capitolo 1 *** Come in un secondo la vita cambia ***
Per chi, come la mia amica Laura, spera di venir catapultata nel mondo
di Harry Potter.
Tieni stretto il tuo sogno!
cucciolotta92
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Come in un secondo la vita cambia
Devo ammettere che essere un gatto ha i suoi vantaggi.
Tanto per incominciare si è circondati da leggende sui gatti
specialmente quelli neri, e poi puoi sopravvivere per giorni di
elemosina dalle vecchiette infiltrandoti tra i suoi felini
A-D-O-R-A-T-I! Mi fanno ribrezzo quelle tizie, lo giuro.
La cosa peggiore che mi è capitata nella vita è
comunque successa in veste di gatta, diciamo.
Dunque...
Me ne stavo passeggiando tranquilla per le vie della Londra periferica
nella mia forma umana quando due tizi ubriachi mi hanno assalita io,
approfittando della loro ubriachezza mi sono tramutata in felino e sono
scappata, ma solo per prendere una scopa nello stomaco da una tizia
magra come uno stecco con un collo da struzzo!
Cavolo, ho fatto un volo incredibile. Ma fosse finita qui, no scherzi!
Dal bordo opposto della strada una vecchia con puzza da cavolo mi ha
raccolta e, inveendo sottovoce verso quei, testuali parole, babbani dei
suoi vicini totalmente rimbecilliti mi ha portata in casa.
Ero spacciata perchè quella vecchietta, sebbene fosse
chiaramente suonata, era del tutto lucida e avrebbe rischiato di
lasciarci le penne nel vedermi tramutarmi in umana quindi rinunciai e
rimasi calma ad aspettare che si rabbonisse concedendomi le prime
uscite.
Purtroppo non capitò presto come speravo.
Passò una settimana e decisi di rischiare; dopotutto i miei
avrebbero potuto impensierirsi dato che di norma li chiamavo ogni tre
giorni.
La signora Figg, ecco come si chiama la vecchia, era andata a fare la
spesa e io ero impegnata a respingere un fottutissimo gattaccio che
cercava di montarmi; dopo 10 minuti finalmente mi decisi e ritornai
alla mia forma normale.
Non l'avessi mai fatto, subito sentii un urlo e vidi un ragazzo di
circa quindici anni che mi guardava basito. Avrei creduto che iniziasse
a tirarmi calci e invece mi disse: << Scusa non volevo
urlare è che non credevo che la Signora Figg avesse un
animagus in casa. Oh, a proposito, io sono Harry, Harry
Potter. >>
Alle fine mi sorrise compiaciuto della sua brillante frase.
Animagus? Daccordo che sono italiana ma qui sono tutti svitati! Prima
quella vecchia con i suoi babbani, poi parlano di magia e di
dissennatori, lei e quei strani tipi comandati a bacchetta da quella
rossa cicciottella e ora questo.
Cavoli, non ci dovevo proprio venire in Inghilterra!
Ma la cosa che più mi ha scioccata è stata la sua
seconda frase:<< Ma come? Non mi
conosci? >> Poverino, era davvero scioccato pensava che
avrei reagito gettandomi ai suoi piedi o roba del genere a sentire
quello che aggiunse. << Hai presente il prescelto?! Il
bambino sopravvissuto?! Il predestinato?! Colui che salverà
il mondo magico?! Oh, andiamo, non mi dirai che non sai nemmeno nulla
sulla quasi sconfitta del Signore Oscuro 14 anni fa! >>
<< Cioè io dovrei conoscere tutti gli inglesi
bacati del Little Winging? Ma siamo matti?! Cioè, tu
già lo sei, e la tua combriccola anche, ma io no
caro! >>Dissi arretrando tra i numerosi gatti incuriositi
di quella comparsa a sorpresa.
<< Scusa? >> mi fa lui con una perfetta
faccia da stoccafisso.
<< Senti bello io smammo che sennò la vecchia
fa un infarto eh. Addio e non dire nulla a nessuno. >>
<< No, aspetta, chi sei e da quando sai diventare un
gatto? >> Mi chiede afferrandomi un braccio.
Io per tutta risposta, che non avevo la benchè minima
intenzione di raccontargli i miei affari mi sono ritrasformata e stavo
correndo verso la porta miracolosamente aperta quando...
<< Pietrificus totalus! >>
Da quel momento non ricordo più nulla se no che quando
ripresi conoscenza ero ancora nella mia forma di gatto, avevo una fame
da lupo ed avevo dei tizi attorno con dei rametti di diverse forme e
dimensioni sguainati contro di me come armi.
Mi stavano addirittura minacciando dicendo che se non mi tramutavo in
umano mi avrebbero riempito di fatture e che dovevo dir loro tutto
ciò che sapevo di un certo Lord Oscuro e di tutti i
Mangiamorte che erano fuggiti da Azkaban o roba simile. Io terrorizzata
dato che non sapevo che volevano fare o sapere ritornai ragazza e
subito venni sbattuta contro una parete da una forza luminosa. Poi
sentii come qualcosa che cercava di entrare dentro la testa, tra i miei
pensieri e gli sbarrai contro una massiccia porta di quercia
immaginaria che, almeno mi sembra, funzionò. Dopo altri
tentativi di infiltrazione di quella cosa, il tizio con i lunghi
capelli argentati disse di mettermi giù che non ero con il
Lord Oscuro, ma ero una semplice Strega senza istruzione che non sapeva
nemmeno dell'esistenza del mondo magico.
Dopo che toccai terra so per certo che prima di svenire fui presa in
braccio dal tizio con i capelli neri tremendamente untuosi.
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GRAZIE per l'avviso vannagio,non me ne ero proprio accorta.
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Capitolo 2 *** Tornerò mai a casa?! ***
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Tornerò mai a casa?!
Passò una settimana, secondo l'infermiera, nella quale ero
rimasta perennemente svenuta rifiutando con tutte le mie forze ogni
tipo di cibo.
<< Non credere che sia così strano, mia cara
Alessia, anche se eri incosciente hai fatto parecchio per impedirmi di
entrare nella tua mente e per ferire tutti coloro che ti erano attorno,
compresa Madama Chips, l'infermiera del castello .>>
<< Non è possibile, non c'è nemmeno
un fiammifero qui dentro, come avrei potuto arrecarle quelle
bruciature? >> Chiesi stupidamente lasciando che mi
leggesse parte della mente ricordandomi tardi di chiudere quella
massiccia porta di quercia che usavo per proteggere la mia persona.
<< Bene Albus, io qui ho finito, è tutta tua..
Buona fortuna. >> Disse grave la donna.
<< Ok giovane italiana, se non ti va che entri nella tua
mente perchè non mi faciliti il compito di sapere chi sei e
da dove vieni? >>
<< Mi sembra che abbia visto abbastanza no? Io stessa ho
rivissuto attimi della mia infanzia quando ero ancora in fasce che
credevo di non poter più ricordare. Ora mi faccia tornare a
casa. Non mi interessa sapere nulla del vostro strano mondo
.>>
<< Non vuoi nemmeno sapere come mai sai trasformarti in
un bellissimo gatto ? >>
<< Lei.... No. Non mi interessa. >> Dissi
decisa dopo un attimo di intensa curiosità. Ma dopotutto,
come poteva quell'anziano sapere certe cose? No, era sicuramente un
inganno.
<< Non mentirti ragazza mia. Sai che non è
così, lo senti. >>
<< Non mi chiami così, non sono una sua
parente e voglio solo tornare a casa. Questa è l'unica cosa
che mi preme davvero. >>
<< Mi lasci andare, la prego. >> aggiunsi
avendo notato che i suoi occhi per un attimo avevano rinunciato a
convincermi.
<< Mi dispiace, ma anch'io so ingannare le persone e,
fidati, ho avuto parecchio più tempo di te per perfezionare
la cosa. >> Mi disse sorridendomi.
Io ero sosrpresa: non mi ero accorta che era entrato nella mia mente
quindi rafforzai le misure di sicurezza, diciamo, pensando anche ad un
muro e ad una porta blindata profonda metri e metri.
Ma lui se ne accorse, infatti mi diede un avviso
<< Non sforzarti troppo, non hai avuto modo di sviluppare
i tuoi poteri mentali tra i non maghi, potresti danneggiarti.
>>
Lui era preoccupato da quello che stavo facendo, ma io non gli diedi
ascolto e feci di tutto per mantenere intatti i nuovi ostacoli mentali
e per alzarmi. Ma era come se quell'uomo mi stesse spingendo verso il
letto alla fine, eliminando due ostacoli mentali riuscii a vincere la
sua forza invisibile, spedendo però il signore steso su un
letto di fronte al mio.
Ero troppo scioccata per quello che ero riuscita a fare e non mi
accorsi nemmeno che tre signore entrarono preoccupate per i rumori che
avevano sentito e che si misero attorno all'anziano; però
quando me ne resi conto scattai verso la porta aperta e, questa volta,
quel pietrificus non mi sfiorò nemmeno.
Corsi, corsi anche quando sentivo che mi stava per scoppiare il cuore,
corsi a perdifiato salendo scale su scale per poi accorgermi di essermi
sbagliata e scendendo nuovamente prendendo la via che credevo mi
avrebbe condotta nei lussureggianti giardini esterni. Non mi venne
minimamente in mente di diventare gatta e così, lui
riuscì a condurmi dove non avrei mai voluto trovarmi: in
mezzo a mille se non di più persone come lui; maghi.
Ero con il fiato corto e i muscoli doloranti, lui se ne stava
tranquillo seduto sulla tavola e mi guardava paziente, tutti quei
ragazzi mi fissavano curiosi finchè QUEL ragazzo non
saltò in piedi dicendo la più stupida delle cose:
<< TU, CHE CI FAI QUI?! >> Per un attimo lo
guardai come se fossi scioccata di constatare ancora una volta la sua
stupidità e chiedendomi come fosse possibile che tutte
quelle ragazze lo guardassero come se avesse detto la cosa
più intelligente del mondo.
Intanto due ragazzi dai modi pomposi mi si avvicinarono come se fossero
buttafuori ma io, stanca di tutto mi tramutai in gatto e scappai tra le
loro gambe facendone addirittura cadere uno. Nella Sala si levarono
esclamazioni sorprese da tutti i ragazzi tranne che da lui che con aria
annoiata mi pietrificò di nuovo.
<< La vuoi smettere con questo trucchetto? Tanto dopo la
prima volta non funziona più. >>
Al che pensai << Ma fatti un bagno, Potter!!
>> E strano ma vero, su di lui si riversò un
vero e proprio mini temporale che lo sconcentrò sciogliendo
l'incantesimo.
Allora io sentendo che, comunque, il vecchio che finalmente capii
essere il preside di questa sottospecie di scuola, non mi avrebbe mai
lasciato andare ridiventai la ragazza 17enne che sono ergendomi in
tutta la mia bassezza di 153cm fiera come un leone e pericolosa come un
cobra. Preparandomi così a sfoderare tutti quegli stani
poteri a cui non ho mai badato da quando li ho scoperti.
Ebbene si, perchè non sono sempre stata magica, lo sono
stata dal compimento di 15 anni ovvero da due anni a questa parte.
A quel punto il sedicente Potter mi scagliò contro una di
quelle fatture che quelli più anziani avevano usato per
bloccarmi alla parete al mio arrivo, ma io con un gesto cambiai la
direzione del raggio facendolo finire sul soffitto che fece cadere
scintille e con la forza della mente spedii il ragazzo che avevo come
avversario alla fine del suo tavolo. Tutta la sala ammutolì
ed io, eccitata dal combattimento ero come una furia svegliata e
dovette intervenire il preside per impedirmi di attaccare Potter.
L'unica cosa che, un attimo fa , ho sentito era lo spostamento d'aria
come uno schiaffo si è abbattuto su di me buttandomi per
terra.
Ma, testarda come sono, mi rialzo decisa come non mai a dimostrare che
l'unico posto per me è tra gente ignara di ciò
che sono diventata: un mostro.
Alla fine, esasperata urlai: << Mi lasci andare! Che cosa
vuole da me? Sapere perchè diamine sono diventata
così diversa da tutti coloro tra cui vivo? Ebbene
è perchè ho commesso il più grave tra
i peccati che un essere umano possa commettere, ho ucciso. Ho ammazzato
quei tre bastardi che volevano far del male alla mia famiglia con i
vostri stessi poteri e quelli ben sapendo che mi avrebbe terrorizzato
essere come loro mi hanno dato le loro capacità magiche...
Ora che lo sa che se ne fa di un'assassina?! >>
E caddi in ginocchio << Che se ne fa il mondo di una come
me?.. Mi lasci andare e le giuro che non mi sentirà
nè mi vedrà mai più
>>Aggiunsi lanciandogli un messaggio mentale che, lo
capii subito, lui percepì.
Ma non lo fece, semplicemente mi fece perdere conoscenza e mi fece
portare, anche stavolta lo riconobbi, da quell'uomo che sta sempre
nell'ombra cercando disperatamente di confondersi con essa: il
Professor Severus Piton.
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E anche questa volta il misterioso Piton fa la sua comparsa come..
portantino! Se ci sono dei fan del protagonista spero d nn averlo
sminuito troppo ma non preoccupatevi, presto le cose potrebbero
cambiare!
Comunque.. cosa avrà intenzione di fare con lei il preside
della scuola di magia e stregoneria più prestigiosa al
mondo?
Alla prossima puntata!
bacioni cucciolotta92
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Capitolo 3 *** capitolo 3 : il primo pommeriggio, punizione o inizio di una nuova amicizia? ***
Ciao a tutti!! Eccomi tornata con il terzo cappy, un nuovo inizio in
quest'era di Hogwarts segnato da una cosa insolita, ma non poi
così tanto.
Ringraziamenti vivissimi a vannagio, e a tutti voi 14 lettori che avete
deciso di seguirmi.
Buona lettura,
cucciolotta92
capitolo 3 : Il primo pommeriggio: punizione o inizio di una nuova
amicizia?
Quando mi svegliai non mi trovavo più nell'infermeria,
percepii subito e sentii anche l'odore di quell'uomo che permaneva in
tutta la stanza.
*Devono essere le sue stanze, parecchio tetre, come lui... Quanti
libri, chissà se li posso leggere o anche solo toccare,
sembrano così antichi. E fragili, e pieni di sapere,come il
signore con i capelli e la barba argentati. Ahhh. In che guaio mi sono
cacciata 'sta volta? Sono disperata, il non sapere dove mi trovo
è davvero disarmante per me e dire che ho sempre detestato
studiare geografia!!Ahahah...ma questo che centra!!Uff, ho fame, e
sete, e non mi sento più le gambe.
Sto diventando davvero una mollacciona.*
<< Su questo sono pienamente d'accordo. Da quello che ho
visto nei tuoi ricordi sei una gran piagnona. Dimmi hai sognato
qualcosa? >>
Lui era li, nell'angolo più buio della stanza da letto. Non
mi ero nemmeno accorta della sua presenza.
<< Ha visto...tutto quanto? >>Chiesi
improvvisamente inorridita dalla possibilità che avesse
potuto sapere del mio unico vero segreto.
<< No, ci sono momenti delle tua vita che mi hai nascosto
molto accuratamente e che ho saltato, ma sono arrivato a quando avevi
tredici anni. >> Mi disse neutro
<< Ma se non lo sai vuol dire che devi studiare ancora
parecchio l'occlumanzia. Anche se hai talento non basta. E ora alzati,
devi fare un bagno e poi la colazione. >>
<< Che cos'è questa occ..eccetera?
>> Chiesi mentre mi affrettavo a seguirlo fuori dalle sue
stanze e per dei corridoi bui.
<< Riuscire a chiudere la mente agli altri.
>>
<< Ah... Che cosa avete intenzione di fare con me?
>> Lui si blocca nel corridoio e si volta con un
sopracciglio inarcato.
<< Io assolutamente niente. Ma una cosa è
certa, non dormirò più sulla poltrona per
lasciarti il mio letto. >>
<< Quello era il suo.. mi scusi, ma dato che non ero
cosciente poteva benissimo mettere me sulla poltrona. >>
<< Non credevo che sarebbe stato così scomodo
dormirci. Ma ora smettila ed entra nei bagni. Davanti alla vasca vedrai
degli armadietti, quello con scritto il tuo nome contiene la tua
divisa. Indossala e poi esci; muoviti. >>
Disse glaciale chiudendo il discorso.
Quando entrai vidi che c'erano altre ragazze che si stavano lavando. I
loro discorsi si bloccarono quando entrai ed una giovane di circa la
mia età si avvicinò a me porgendomi la mano
<< Pansy Parkinson, sono contenta che tu sia tra noi
Serpeverde. Dopotutto, hai sistemato Potter. >>
<< Piacere, Alessia Vesini. Si, sono contenta anch'io, mi
da sui nervi sentire la sua stupidità che esce da ogni
parola. Voi non credete? >>
Tutte mi rivolsero un cenno di assenso e così cominciai a
fare conoscenza con quelle ragazze che avevano la mia età e
che consideravano Potter come uno scherzo della natura. Grazie a loro
conobbi tutta la storia di questo castello e dei fondatori delle
quattro case seppi anche della storia che rese Potter così
popolare e del dispiacere di ognuno di averlo sempre tra i piedi con le
sue frasi piene di stupidità. Mi parlarono anche del loro
compagno di casa più famoso Draco Malfoy e del Quiddich, lo
sport dei maghi.
Quando uscii il Professore non c'era, ma aveva lasciato un biglietto
sul pavimento che diceva: Sei troppo lenta, io devo andare a preparare
la mia lezione, fatti accompagnare in sala Grande dalle tue compagne.
Professor Piton.
E così feci.
Non appena entrai ricevetti gli applausi dei Serpeverde per la mia
'performance' come la chiamano loro, del giorno prima. In cambio i
Grifondoro mi fischiarono con disapprovazione e disprezzo per
l'oltraggio che avevo fatto subire al loro Paladino Potter.
In quel momento il professor Piton entrò di fretta in sala
facendo cessare il rumore. Mi si fermò dietro e mi
sussurrò all'orecchio una cosa che, lo sapevo, era un'idea
del Preside per porre rimedio a quello che stava succedendo.
Avrei dovuto passare tutto il mio tempo libero in compagnia di Potter
per un mese e,anche se sapevo che non sarebbe stato per
più di tre ore al giorno, mi voltai inorridita verso i
grifondoro per vedere che l'insegnante McGranitt, direttrice della Casa
Grifondoro, aveva detto lo stesso a lui.
Subito si vide la differenza tra noi due; io dissi anche se con
riluttanza e con una smorfia che andava bene, mentre lui
iniziò a lagnarsi. Proprio come un ragazzino viziato.
Dopo la colazione sentii che era dietro di me con la sua inseparabile
combriccola alle calcagna (le ragazze della mia casa mi hanno parlato
anche di loro).
Ad un certo punto mi prese la spalla e mi girò per poi
mandarmi a sbattere contro il muro. Ero furiosa, non permettevo a
nessuno di assumere una posizione di comando nei miei confronti, a meno
che non fosse di grado maggiore, è chiaro.
<< Allora lo fai apposta a farmi incazzare, noi due non
ci incontreremo mai, è chiaro? >>
<< Guarda che è un'idea del preside e credo tu
sappia che quando un preside "consiglia" qualcosa in realtà
è un ordine. E comunque non ti preoccupare Potter, secca
più a me che a te. Ci vediamo...Grifondoro. >>
Dissi usando più ostilità possibile e me ne andai
seguendo il professor Piton che, da quella mattina, mi avrebbe fatto un
corso base di pozioni e occlumanzia.
<< Non credo di aver capito molto. A parte le prime tre
cose che mi ha detto, signore. >>
<< Intanto puoi chiamarmi semplicemente Piton e poi..
ehm, e poi dovresti imparare a prendere appunti signorina!
>> Aggiunse velocemente riprendendo un tono severo da
professore.
<< Ma è quello che ho fatto, è solo
che questa materia, pozioni, assomiglia terribilmente a chimica e io
non ci capisco nulla, davvero; anche se imparo a memoria le formule non
riesco a collegarle l’una all’altra.
>>Dissi guardandolo disperata.
<< Ok, allora ripetiamo tutto quanto. >>
<< Cos..ma un’ora è già
passata. E occlumanzia? >>
<< I principi li sai e sei ad un buon livello, molto
più avanti di certi studenti del settimo anno. Quindi per
ora non ti serve seguire quella lezione.Forza ripetiamo tutto da capo.
>>
Strano, prima mi da il suo letto per dormire, poi mi dice di chiamarlo
semplicemente Piton, e ora è paziente con me.. eppure mi
avevano detto che favoriva i serpeverde, ma esigeva anche il meglio da
loro.
E quindi è molto severo se si sbaglia....
Bah...
Inglesi..
Sono tutti strani.
*Dopo due estenuanti ore con Piton dovrei andare dalla McGranitt? Ma
che sfigaaa!! Uff, e va bene, almeno dopo ho finito. Peccato che sia
certa che lei è VERAMENTE SEVERA!! Altro che il prof di
Pozioni.
Forza Ale, all’arrembaggio!*
Toc Toc.
<< Permesso. Buongiorno professoressa. >>
<< Sei in ritardo. >>
<< Si, mi scusi, ma ho avuto qualche problema a trovare
la scala giusta. >>
<< Ti sei persa insomma. Va bene, ora però
siediti che iniziamo. Allora, la Trasfigurazione è la
capacità di.. >>
*Va dritta al sodo, questa signora, credo che mi piaccia tutto sommato!*
*Ouch! Spero di non dover scrivere nulla con Potter, altrimenti il
polso mi parte. Aaah. Infine.. ho dovuto scrivere anche con quella
vecchia zitella. Per due ore!.. ok, ora. Ehm. Dunque, per il
giardino... Nooo, mi sono persa ancoraa!! Uh? Aspetta..*
<< Professor Piton. Aspetti un attimo per favore!
>> Lo chiamai sventolando un braccio in aria
perché mi vedesse.
<< Che c’è non vedi che sto parlando
con il Caposcuola della tua Casa, stupida mocciosa?! >>
Mi aggredì tutto rosso in volto.
<< A me sembra che sia di Corvonero, Signore.
>>Affermai, notando lo stemma sulla divisa.
<< Comunque, dato che è chiaro che non mi
vuole in torno e che questo ragazzo non le stava minimamente parlando,
lo chiedo a lui. Mi potresti accompagnare ai giardini vicino alla
capanna del Guardia caccia? >> Chiesi con il viso
più dolce che sapevo fare. Quello nel vedere la luce dolce
nei miei occhi mi disse subito di si dopo aver deglutito rumorosamente
e aver acquisito un colorito più rosato.
Al che il professore partì e, come l’ombra di una
montagna, si erse per impedire che, testuali parole, <<
Una matricola della sua Casa venga infettata
dall’incapacità di un Corvonero. >>
Il preside ha visto giusto quando ha pensato che sarei capace di
manovrare qualsiasi uomo a mio piacimento, dopotutto, l’ho
appena fatto con due. Teeheehee.
Eccolo lì. Il perfetto e bellissimo (ma dove?!) Harry
Potter. Sta parlando con il mezzo-gigante, bene, speriamo che
continuino così non dovrò rivolgergli la parola.
Una cosa è certa, il Professor Piton non mi è di
grande aiuto.
Da quando ha fatto quella stupida scenata con quell’alunno
non ha aperto bocca.
Certe volte mi sembra che non respiri nemmeno.
Forse è meglio chiedere.
<< Ehm, professore? Si sente bene? >>
<< Si, certo. Perché non dovrei?
>>
<< Sta muovendo i muscoli mascellari, le sue mani sudano
dato che sta continuando ad aprirle e chiuderle e ogni tanto mi sembra
che faccia a meno di respirare. A me non sembra che si senta un
granchè bene. Sbaglio? >> Dissi mettendomi
davanti a lui e camminando all’indietro per guardarlo.
<< Certo che sbagli! Cos’è dovrei
essere.. >>Si girò a guardarmi e si
fermò << ..nervoso di stare di fianco ad una
mia alunna? >>
<< Cos’è, ha paura dei miei poteri,
Signore? >> Dissi ghignando decidendo di far partire un
gioco.
<< Ma sei pazza?! >> Urlò.
<< Ok, forse non è così, ma non ne
posso essere sicura, dopotutto se un uomo si arrabbia perché
qualcuno ha detto qualcosa di offensivo nei suoi confronti, allora vuol
dire che è vero. O forse... sta nascondendo una
verità ancora peggiore. Quale delle due risposte
è vera? >>
<< ... >> Mi guardò dritto negli
occhi.
<< Allora? >> Chiesi aprendo il mio sguardo
per incoraggiarlo.
<< Sei ancora vergine? >>
<< Cos-? Come diamine le viene in mente di chiedermi una
cosa del genere? >> Ero a dir poco choccata. Com poteva
farmi una domanda del genere? Istintivamente tesi un braccio davanti a
me, come se avesse potuto aggredirmi... deeeeheeeeheee.. che
scema. -_-'
<< Non interessa a me, ma ad un alunno
dell’ultimo anno. A quello con cui stavo parlando prima.
>>
<< Voi non vi stavate parlando! >>
<< Si invece, chiedi a lui vedrai che.. >>
Eravamo entrambi paonazzi in volto.
<< Hey Professor Piton! Vedo che ha portato la ragazza,
bene, Harry qui si era dimenticato di spiegarle la strada. Ma ora la
può lasciare tranquillamente. Ci penso io a loro.
>>
<< Ah, si certo. Bene, mi raccomando Hagrid, è
una Serpeverde perciò, che non le accada nulla.
>>
<< Non vedo perché si preoccupi tanto; io non
la attraggo minimamente, vero? >>
<< Certo che no, hai solo 17 anni. Sei ancora una
mocciosetta. >>
Aspettai che si avvicinasse anche Potter e poi gli diedi la stoccata
finale.
<< Ah, è vero professore, a lei piacciono le
stagionate, come la McGranitt. Mi scuso per l’evidentissimo
errore. >>
A quel punto se ne andò infuriato e quando era fuori dalla
portata uditiva Potter scoppiò a ridere.
<< Hai finito? Stai ridendo da un minuto ormai.
>>
<< Scusa ma...eheh.. non credevo saresti stata capace di
dargli una risposta azzeccata come quella. Sai, mi avevano detti che
eri acida e crudele come Piton, e credo che sia vero. Ma
finchè ti rivolgi così solo nei suoi confronti
allora ti considererò un mito! >>
<< Sai, sei stupido, ma se ridi per una cosa del genere
allora forse c’è qualche speranza che andiamo
d’accordo. Oh, e scusa per il bagno di ieri Potter.
>>
<< No, no. Figurati,. Era meritato, no? Dopotutto io ti
avevo pietrificata... DUE volte! >> Fece con un ghigno
compiaciuto e con le dita in segno di vittora.
<< Cos’è, ti senti superiore Potter?
>>Dissi guardandolo
“obliquo” con le mani sui fianchi, ma con
un lievissimo soriso sulle labbra.
<< Si, si. E non sai neppure quanto. >>
Così iniziò la mia prima giornata con
Potter.
Devo ammettere che siamo partiti con il piede giusto.
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Fine terzo cappy! Come si svilupperanno i rapporti tra Potter e Vesini
?(non so nemmeno se esiste questo cognome..) E cosa avrà
voluto dire Piton con quella frase, che si sia preso una cotta per la
studentessa? Dopotutto a chi non è capitato di sentirsi
chiaramente dire da un inglese quello che pensano di noi ragazze
italiane?
E con questo ho finito, alla prossima
cucciolotta92
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