L'infinito per me, sei tu.

di Wise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chiamiamolo Inizio ***
Capitolo 2: *** Confusione totale ***
Capitolo 3: *** Abbandonare tutte le paure ***
Capitolo 4: *** Ti amo ***
Capitolo 5: *** dolce verità ***
Capitolo 6: *** Crescere è difficile.. ***
Capitolo 7: *** Non sei quel tipo di persona, tu ***



Capitolo 1
*** Chiamiamolo Inizio ***


<“Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce” Blaise Pascal> Draco Malfoy e Stella Baston si erano conosciuti sull’espresso per Hogwarts il primo anno, solo loro due in quello scompartimento che sapeva di vaniglia. Come lei. Fragole e vaniglia. Lui amava quel profumo dalla prima volta che lo aveva sentito. Sul treno avevano parlato molto e Draco le aveva detto che lui avrebbe voluto e dovuto diventare un Serpeverde, sarebbe stato un onore poiché tutta la sua famiglia aveva fatto parte dei Serpeverde da secoli. Stella che invece era figlia di due Grifondoro e sorella di Oliver Baston, che al momento giocava nella squadra di Quiddich di Grifondoro come portiere, odiava i Serpeverde, doveva farlo. Quando il cappello parlante venne messo sulla testa della ragazza lei sperò con tutta se stessa di finire con l’unica persona che aveva conosciuto fino ad ora e che era stata gentile con lei, anche se solo per il fatto che entrambi erano purosangue, ma non le importava. -mia cara ragazza il tuo cuore è puro come un fiore appena sbocciato, sento che i tuoi sentimenti desiderano un’altra casa, tuttavia… non ti posso aiutare, il tuo carattere dolce e generoso non te lo permette. Vada per Grifondoro! Cosi aveva detto il cappello, separando i due ragazzi, che a stento si salutavano anche se le occhiate c’erano. Lunghi sguardi intensi. Il quarto anno George Weasley aveva portato Stella al ballo del ceppo, lui non vedeva altro che lei. Draco invece inizialmente aveva pensato che certamente una ragazza cosi bella e dall’animo buono, non poteva certo andare al ballo con un arrogante e presuntuoso Serpeverde e quindi aveva rinunciato ad invitarla, e ci era andato con Pansi Parkinson. Quando George la baciò nel bel mezzo della sala gli occhi di Draco si spalancarono ma nel suo viso senza emozioni non si riusciva a capire se quello che esprimeva era gelosia o solo voglia di averla. Perché è diverso lui non provava odio, ma voleva solo che lei fosse tutta per se così bella, e… pura, si pura anche se per poco perché sapeva che George Weasley aveva ormai sedici anni e i suoi ormoni erano a mille. Però non capiva, non aveva mai provato niente di simile prima d’ora. Un anno e mezzo era passato da allora… erano alla fine del quinto anno ormai… -mi ami? -io.. io.. si. Anche tu George? -si, piccola, non potrei vivere senza di te lo sai bene vero? Lei sorrise e lo abbracciò. -se mi ami Stella, devi capire che.. -oh ne abbiamo già parlato George! Io ho 15 anni adesso, non sono pronta, non mi sento pronta.. -come vuoi, quando sarai abbastanza matura sappi che io sono sempre con te. La baciò dolcemente sulle labbra e si allontanò dalla sala dei Grifondoro. -perché non capisce.. perché? Pensò la ragazza mentre una lacrima le solcava il viso candido e color pesca.

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Capitolo 2
*** Confusione totale ***


<"L'amore chiede tutto, ed ha diritto di farlo" L.V. Beethoven> Stella se ne stava appollaiata sul banco come un rapace su un ramo, con gli occhi chiusi trasfigurazione era la sua materia preferita, eppure non aveva voglia di seguire quel giorno. A due banchi di distanza se ne stava Draco, sguardo teso e puntato verso il libro, lei lo guardò con ostinazione, da quando c’era stato quel bacio l’anno prima, lui non aveva più il coraggio di guardarla. Guardami,guardami.. Si morse il labbro. Guardami,guardami.. Lo lasciò andare.. Guardami! Come se fosse sotto incantesimo lui si girò e i loro sguardi si incrociarono per la prima volta da un anno. Draco si rimorse il labbro e poi con lo sguardo da cane bastonato si rigirò.. Una notte passata a piangere, mancavano due giorni alla fine e poi “ESTATE!” che bella cosa.. Si, forse per chi vive con la consapevolezza di non essere costretto a fare qualcosa ed a essere messo sottopressione.. fra le lacrime stella singhiozzava –non ti amo non ti amo non ti amo non ti amo.. -io.. io ti amo! I suoi occhi si spalancarono improvvisamente, aveva solo una cosa in mente.. Draco.. perché? Perché proprio lui, eppure non si era disturbato a salutarla a scrivergli durante tutte quelle estati buie passate a mandarsi lettere con Hermione e Luna parlando delle solite cose noiose. Si fidava ciecamente delle due amiche eppure, non poteva dirgli di quello che sentiva, del fatto che George volesse solo quello, anche se l’amava profondamente e che Draco così solitario,così orgoglioso la facesse sentire tanto bene, anche se non osava avvicinarsi. L’indomani a colazione aveva ancora gli occhi gonfi, e i suoi amici lo avevano notato.. -Stella stai bene? Non hai una bella cera! -Ron sempre delicato tu è.. -Hermione Ron non è niente.. non sto molto bene! -è quel cretino di mio fratello vero? -oh no.. George non centra ve lo ho già detto mi sento poco bene.. -magari se ti leggi il cavillo.. -grazie Luna, magari dopo. Fred e George intanto erano arrivati e si sedettero, George la guardò per un attimo.. -stai bene Stella? -oh non ti preoccupare.. tutto okay! -mm.. ok E le schioccò un bacio tenero sulla guancia. Stella mangiò in fretta e se ne andò mano nella mano con il suo ragazzo. -io vado, ho lezione ora, ti auguro una buona giornata piccola! Dandole un nuovo bacio, ma stavolta sulla bocca e con più determinazione, dopo di che lei svoltò l’angolo e si imbatte in un ragazzo biondo. -ehm ei -ei ti posso parlare un attimo? -oh, certo,certo! -vieni.. Draco prese la mano della ragazza e la portò in giardino dove nessuno poteva vederli. -non ti fai più sentire.. -io? E tu che nemmeno mi saluti -oh certo così il tuo fidanzatino mi scaglia uno schiantesimo contro! Non che io abbia paura certo, io non ho paura degli weasley! Ma.. non voglio complicazioni.. -a è così che la pensi?? -ei ei, scherzavo Stella! Calmati.. -mi manchi.. Draco sorrise come non faceva da tanto. -anche tu,anche tu.. volevo dirti solo questo, ma mi hai battuto sul tempo, Stella io.. -DRACOOO! Urlò Tiger che lo stava cercando. -devo andare, scusa.. Stella rimase li seduta sull’erba fresca e un piccolo sorriso gli spuntò sulle labbra.

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Capitolo 3
*** Abbandonare tutte le paure ***


<”La passione fa spesso pazzi gli uomini piu' abili, e abili i piu' sciocchi.” La Rochefoucauld> La scuola ormai era finita, era pieno agosto e Stella stava andando alla tana, per stare da sola con George. -sei sicuro che non torneranno? -oh non ti preoccupare, mamma e papà sono da Charlie, Ron è con Harry non so dove e Fred beh per lui mi sono dovuto inventare una scusa, perché non la smetteva di fare domande.. ed è uscito! -okay.. -sei sicura? Non sei obbligata.. -ho paura George.. -non ti nascondo che anche io ne ho. Stella e George si accomodarono sul letto e parlarono un altro po.. Lei aveva sentito Draco solo una volta quell’estate, il giorno prima e le aveva confidato le sue intensioni, chissà perché lo aveva fatto. -è una delle poche cose che ci uguaglia con i babbani sai? -cosa? -questo.. non c’è magia più potente non trovi George? -si, è vero, è una cosa bellissima.. ora mettiti giù, abbandona tutte le paure.. Anche quei giorni passarono veloci e venne il momento per Stella di tornare a scuola mentre George che ormai aveva finito, aprì un negozio “i tiri vispi Weasley” con suo fratello Fred. Lei era li che sistemava le sue cose ormai tra lei e George era tutto finito dopo quello che era successo si ero lasciati, perché non si sarebbero più visti molto ed entrambi non avrebbero resistito alla lontananza. -calmati Stella, calmati! Pensò tesa la ragazza. -ma dove cavolo sarà? Lo stava cercando, con lo sguardo nella sala comune. -ormai è ora di cena, deve esserci.. Ed ecco che il ragazzo biondo si accomodò lentamente al tavolo della propria casa. -eccolo.. I loro sguardi si incrociarono, ma lui niente. Ne un sorriso, ne uno sguardo, nulla. I giorni non potevano che passare più in fretta, ma lui non si degnava di fare niente e Stella aveva paura, sempre di più. -mi farebbe molto piacere signorina Baston se si unisse alla nostra festicciola venerdì sera, è solo per studenti selezionati sa?! -mi farebbe davvero piacere professor Lumacorno. Grazie ci sarò Chissà se ci sarebbe stato lui, e chissà perché era sempre così distante ultimamente.. “Draco, devi essere pronto quella notte, non puoi mancare al tuo signore.. lui ti ha dato un compito ben preciso, dovrai svolgerlo nel modo che riterrai più giusto, oramai manca ben poco, so che stai riparando o meglio cercando di riparare l’armadio svanitore.. fai del tuo meglio e verrai ripagato. Cordiali saluti. Lucius” -Lui crede che posso, no, io non ce la posso fare.. Una lacrima amara scivolò sul volto lucido del ragazzo, che si sdraiò sul letto iniziando a piangere senza far rumore.

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Capitolo 4
*** Ti amo ***


<”La gioia non è nelle cose, è in noi” - Richard Wagner > I suoi occhi blu guardavano il soffitto che assomigliava a un cielo stellato. - troppi problemi.. oh piccolo fiore aiutami tu.. Era stressato, frastornato da mille pensieri che gli vagano per la testa.. e stella lo aveva capito oh se lo aveva capito. Lei era se ne stava sul prato ormai innevato sola con se stessa, il suo libro di incantesimi e il suo patronus scoiattolo che saltellava attorno a lei. -perché te ne stai tutta sola? lei si girò di scatto e vide il ragazzo biondo che riempiva i suoi sogni. Aveva freddo, lo vedeva. -sei davvero bella oggi..sai? Lo era, i suoi capelli neri e mossi le ornavano il viso a forma di cuore. -gr..grazie. che ci fai tu qui? -ti cercavo.. Lui dicendo questo scivolò accanto a lei e da quanto le era vicino poteva sentire il suo battito e il suo respiro. Le prese la mano. -Stella ti devo chiedere una cosa.. -tutto quanto.. tutto.. E dicendo questo draco le si avvicinò ancora di più e le loro bocche erano a pochi centimetri di distanza, si sfioravano quasi. -baciami.. Lei si avvicinò e gli schioccò un bacio sulle sua labbra, che sapevano di menta. Il bacio fu lungo, lungo ed intenso, forse mai George la aveva coinvolta così tanto, forse. -perché Draco, perché? Lo scoiattolo sgattaiolò via, nelle tenebre della foresta e fece un lungo giro per poi tornare nella bacchetta della ragazza. -tempo fa mi innamorai di una ragazza bellissima, con l’espressione dolce e coraggio da vendere e poi un sorriso che poteva sciogliere anche il cuore più duro, e anche se me la portarono via, me la ricordo quella ragazza, si, mi disse “voglio diventare una strega famosa, voglio fare qualcosa di buono”. Mi ero innamorato perso di lei, e ora 6 anni dopo quel giorno lo sono ancora. -oh Draco.. Lei non poté fare ameno che piangere e lo abbracciarlo con tutta la forza che aveva in corpo, il suo petto era morbido e il giubbotto che portava era stranamente soffice. -Ti amo, Draco, ti amo.. Rimasero lì, sdraiati sulla neve, in silenzio finché non si addormentarono.

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Capitolo 5
*** dolce verità ***


< “l’infinito sai cos’è? L’irraggiungibile.”. Raf> -apri gli occhi Stella.. -mm cosa? -è sera, non possiamo stare fuori per così tanto tempo, è scattato il copri fuoco credo.. -oh si.. andiamo. I due ragazzi si alzarono velocemente e corsero verso il castello dove nessuno a quanto pare aveva notato la loro assenza a parte Hermione.. -Stella ma dove? -mi sono addormentava mentre studiavo, succede! -hai saltato la cena, ho dovuto coprirti dicendo che avevi la febbre alta, ma fai che non succeda più. Sono stata devvero in ansia! -scusami.. non succederà di nuovo. Dicendo questo le due andarono nei rispettivi letti, e si addormentarono. Come dormì bene quella notte stella non dormì mai. L’indomani era Venerdì, venerdì di festa. Stella era appena uscita dalla doccia ed era ancora tutta bagnata, mancavano due ora alla festa del professor Lumacorno. Si vestì velocemente e si pettinò i capelli, indossava un grazioso vestitino celeste con una scollatura abbastanza profonda, ma che non dava nell’occhio. I capelli erano sciolti, ma per la festa lei si era fatti ricci, più del solito almeno. Draco non ci andava gli e lo aveva detto il giorno prima “ho altro a cui pensare al momento, cose complicate” le aveva detto, e così si era messa d’accordo per andarci con Harry, ma solo da buoni amici, solo per non andarci da soli e fare brutta figura. Mentre lei si divertiva insieme ai suoi amici, lui sistemava l’armadio svanitore e il suo pensiero era rivolto solo a lei, anche se avrebbe preferito esserle accanto in quel momento non poteva doveva svolgere il suo compito.. Uscì dalla stanza delle necessità un attimo per prendere fiato.. e con sua grande sorpresa si ritrovò Gazza davanti. -oh guarda chi abbiamo qui! Disse prendendolo per un braccio e trascinandolo con se. -guardate chi è sgattaiolato via! -cercavi di imbucarti è Malfoy Disse sarcasticamente Ron. -si cercavo di imbucarmi va bene? -Draco? Stella lo guardò, era pieno di sudore e aveva il respiro affannato. -non si preoccupi lo accompagno io, tanto sono stanca, vado a letto! Mentì lei. -mh va bene signorina Baston, ci vediamo domani a lezione! Il professor Lumacorno tornò nella sua animata conversazione con alcuni studenti e Gazza se ne andò. -Draco che cosa stavi facendo? -lascia stare, non mi crederesti. -ah beh allora scusami se mi sono preoccupata per te.. -okok, mi farò perdonare allora, tanto sei un’esperta ormai vero? -di cosa parli? -vieni.. Le prese la mano e la portò nella stanza delle necessità, ma non dove risiedevano tutti gli oggetti nascosti, no. -perché siamo qui? La stanza era vuota c’era solo un letto a baldacchino e luci soffuse rendevano il tutto molto intimo. -sei un’esperta immagino, non ha problemi vero? -Draco, tu vuoi.. ? -e tu? -vieni qua stupido Lo baciò nel modo più dolce che avesse mai fatto. -io e George non lo abbiamo mai fatto, mai. Ho avuto paura e mi sono tirata indietro, alla fine. -quindi tu sei ancora.. ? -vergine, si. Tu invece chissà con Pansi è.. -no, se lo vuoi sapere non la ho nemmeno mai baciata, è una scema.. -ah.. quindi anche tu? -si.

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Capitolo 6
*** Crescere è difficile.. ***


<"Non permetterò mai che ti venga fatto del male... tu sei tutta la mia vita adesso!!" Edward Cullen> Successe tutto così velocemente e fu dolce, dolce e naturale. -Draco.. Disse Stella mentre si rimetteva il suo abito. Lui la guardò, si era già rivestito, poi la baciò. Lei aveva pianto, aveva fatto male, se lo aspettava, lo sapeva, ma le lacrime erano uscite come il sangue. E lui la aveva consolata, si erano fermati un attimo e la aveva abbracciata, per farle capire che era tutto apposto. -Grazie. Lui sorrise dolcemente e prendendole la mano iniziò ad accarezzarla. -che ore si saranno fatte? -le 6.00 credo. -dobbiamo tornare, tra un ora e mezza c’è la colazione, si accorgeranno che manchiamo Herm mi ha già coperto una volta non lo farà di nuovo! -bene andiamo. Le sorrise di nuovo e mano nella mano i due si avviarono nei propri dormitori. -Stella, stavolta mi devi spiegare seriamente cosa è successo! -Herm.. ehm.. è complicato! -prova a spiegarmelo allora. Hermione era euforica e quasi non riusciva a parlare. -vuoi sapere la verità? -si mi piacerebbe! Dagli occhi nocciola di Stella iniziarono ad uscire grossi lacrimoni. -bene ecco la verità. Ho fatto l’amore con Draco nella stanza delle necessità! Urlò infine. -eh? Hermione era diventata pallida come se la notizia l’avesse paralizzata. -hai capito bene, volevi la verità, eccola! Stella si sdraiò sul letto e l’amica si mise accanto a lei come per consolarla. -perché Draco Malfoy?.. -lo amo. Herm, non ho mai provato nulla di simile, lo amo, è dolce e mi fa sentire speciale, non posso fare a meno di lui. -sei sicura che parliamo dello stesso Draco Malfoy? Rispose l’amica infilandosi una mano tra i capelli tirati su da alcune forcine. -Stai attenta, chissà cosa ha in mente! continuò, tornando nel suo letto. Stella non rispose. Le altre ragazze in stanza non si erano accorte di nulla. -Buonanotte Stella. -Buonanotte. La colazione aveva un sapore amaro, come l’aria che tirava nella sala. E così anche i tre giorni seguenti. E quella notte che doveva essere la notte in cui Draco avrebbe dovuto uccidere Albus Silente, Stella era sicura che sarebbe successo qualcosa notando il comportamento strano di Draco e quindi “prese in prestito” il mantello dell’invisibilità di Harry e corse nella notte per il corridoio antico della scuola.

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Capitolo 7
*** Non sei quel tipo di persona, tu ***


<“Sfida te stesso, vai incontro al tuo destino... l'amore saprà guidare i tuoi passi”. I Passi Dell’amore> Si ritrovò davanti all’ufficio di Silente e sentendo degli strani rumori decise di andare a vedere. Salita la scala a chiocciola notò Harry Potter e Silente accasciati a terra che sussurravano qualcosa, era sul punto di farsi vedere, ma sentì altri improvvisi rumori provenire dal piano di sotto e così si nascose vicino alla libreria. Harry corse via, e con sua grande stupore Draco entrò con la bacchetta puntata contro il preside. -Oh Draco, sapevo che saresti venuto, ma so che nel tuo cuore non vuoi davvero farlo. Mugugnò il preside ancora un po’ stordito. - Se non la uccido, sarà lui ad uccidere me! -hai paura.. però avanti fallo, anzi ti renderò la cosa più facile.. -< experliarmus !> gridò Draco, facendo volare via la bacchetta di Silente. Lo sguardò di Stella era fisso sul ragazzo che stava sbiancando per il terrore. -non sei quel tipo di persona Draco non lo sei.. non lo fare.. non lo fare ti prego! Sussurrò Stella tra i singhiozzi silenziosi di timore e paura. Il professor Piton a quel punto entrò nella stanza seguito da alcuni mangiamorte. -molto bene Draco, il signore oscuro sarà fiero di te Sussurrò Bellatrix all’orecchio del ragazzo. -per favore Severus.. - Urlò piton facendo oscillare Albus Silente che caddè fuori dalla finestra ormai in frantumi. -ANDIAMOO! Gracchiò Bellatrix mentre tutti uscivano dalla stanza da cui erano rimasti solo Draco e Stella. Lei si tolse il mantello facendo rimanere lui paralizzato come Hermione qualche notte prima.. -come? Perché? Dagli occhi di Stella uscirono nuove lacrime. Non rispose e fece per voltarsi. -GUARDAMI! Lui si girò lentamente poi iniziò a piangere e infine scappò via, lasciando Stella sola e immersa nelle lacrime e nei singhiozzi. Lei che non si era data per vinta si rimise il mantello e segui il ragazzo che correva dietro agli altri. -io non vengo! Si insospettiranno, rimango qua. Disse Draco a Piton, cercando di soffocare le lacrime. -bene. Resta qua Draco. Così dicendo corse via. E il biondo si rannicchiò sull’erba morbida del giardino che dava alla casa di hagrid. Improvvisamente vicino al punto in cui Silente era caduto iniziarono ad accendersi tante luci. -Draco.. Sussurrò Stella con gli occhi gonfi sedendosi davanti a lui e togliendosi il mantello dell’invisibilità. -NON VOLEVO! MI HA COSTRETTO! Avrebbe ucciso me e la mia famiglia capisci? Non lo avrei mai fatto! Stella credimi. Lei lo abbracciò, aveva capito. Non era colpa sua. Poi lo baciò sulla testa, i suoi capelli erano color platino e umidi per colpa del sudore. Adesso lui sentiva il suo profumo di vaniglia che tanto amava e che lo rilassava in una maniera incredibile.

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