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Questa è la mia prima FanFiction su questo Fandom di cui ormai sono ossessionata, amo B/J oltre misura e alla fine della 5.13 sono rimasta così male che mi prudevano le mani per scrivere una fine di mio gusto e quindi ecco a voi quello che ne è uscito!
“I finally thought of one good reason to do it.”
“And what is that one good reason?”
“To prove to the person that I love how much I love him - that I would give him anything, do anything…I’d be anything to make him happy.”
“You’re fucking unbelievable.”
“It’s true. I am.”
“You- you bought this? You bought this palace?”
“It’s for my prince.”
“I’m also selling the loft and the club.”
“Without even knowing what my answer would be?”
“I’m taking a chance on love.”
“Then you mean it?”
“I’ve never meant anything more.”
“Okay.”
“Okay?
“Let’s do it.”
“Say it.”
“Yes.”
“Yes, what?”
“Yes! Yes, I will marry you. I will marry you.
“What don’t tell me you’re already having second thoughts?
“Not one.”
Future
Capitolo 1
- And maybe, I'll find out a way to make it back someday
to watch you, to guide you, through the darkest of your days -
Dove siamo riusciti ad arrivare? Non credo riuscirete mai a crederci.
Forse non saremmo qui ora e non saremmo noi se tutti gli ostacoli, la violenza e la lontananza non ci avessero fatto crescere e portati a dove siamo adesso.
Forse è meglio se spiego dall’inizio per farvi capire qualcosa.
Sono passati due anni dal momento in cui alla cena di prova abbiamo detto ai nostri amici che non ci saremmo più sposati. Ricordo ancora la reazione scioccata di tutti, non capivano o non volevano capire che l’avevamo deciso insieme anche se questo mi avrebbe portato lontano dal sogno di tutta la mia vita, Brian!
A New York ci dovevo andare, per me e per quello che volevo diventare, ma è stato difficile rinunciare alla vita che sognavo e che solo in quel momento iniziavo a intravedere, lasciare Brian in quel letto per un aereo che mi avrebbe portato lontano da Deb, Michael Emmett e tutti gli altri, ma soprattutto da lui.
Ho dovuto usare tutta la mia forza di volontà per andare via e lasciare tutto, ma alla fine ‘E’ solo tempo’ e per noi il tempo è sempre stato molto relativo, in fondo Brian per dirmi Ti Amo ci ha messo appena 4 anni!
Credevo che andare a New York avrebbe rovinato tutto e questa paura non mi ha mai abbandonato, infatti i primi mesi continuavo a pensare che prima o poi lui mi avrebbe chiamato dicendomi ‘Vivi la tua vita e vai avanti!’
Ogni volta che ci sentivamo per telefono la paura di sentire quelle parole aumentava e forse proprio per questo ho smesso di chiamarlo e dopo alcuni mesi anche le sue telefonate si sono interrotte. La mia paura alla fine si è auto avverata e sono cosciente che è stata colpa mia, ma non credo avrei potuto sopportare che fosse lui a decidere.
Alla fine nonostante tutto ci siamo incontrati a Toronto, Mel mi aveva invitato lì per il weekend e dato che non vedevo Gus e Jenny da secoli non ero riuscito a trovare una scusa per rifiutare.
Arrivato lì mi sono trovato davanti Brian con in braccio Gus e ho capito che le paure a volte ti portano a fare scelte sbagliate e non sentirlo durante tutti quei mesi passati a New York mi aveva fatto stare di merda, mi era mancato il suo sarcasmo, le sue occhiate e soprattutto le parole che ormai avevo imparato a sentire anche quando non diceva nulla.
So bene che non è possibile tornare indietro, ma ho sempre creduto, e l’ho fatto anche in quell’occasione, che il tempo per rimediare agli errori si trova se si vuole davvero e forse era arrivato il momento di farlo; lui era lì davanti a me, avrei dovuto almeno salutarlo, ma non riuscivo a muovermi.
Lindsay in quell’attimo impresso nei miei ricordi mi aveva chiamato e io finalmente ero riuscito a distogliere lo sguardo da Brian, in quei pochi minuti, o forse secondi non ha detto una parole, nemmeno un ciao.
Spero che possa piacere, i capitolo sono corti ma posterò i prossimi velocemente dato che sono arrivata al 5!
- That I love you I have loved you all along and I miss you been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me and you'll never go stop breathing if I don't see you anymore -
Mi sono avviato verso la porta, finalmente avevo riacquisito l’uso delle gambe, e sono andato a salutare Mel e Lindsay, cazzo non mi aspettavo di trovarlo lì proprio nel weekend che avevo accettato di passare a trovarle, non ero preparato a sentire di nuovo tutte quelle sensazioni che credevo di aver dimenticato!
Dallo sguardo che mi ha lanciato Brian sembrava che non gli importasse nulla che ci sia o no; davanti a me credevo di vedere ancora il Brian della prima volta, quello che non crede nell’amore ma solo nelle scopate, e questo mi aveva fatto venire una paura fottuta di averlo perso, di non poter sperare ancora che potesse aver sentito la mia mancanza.
Era colpa mia questa volta, ero stato io ad arrendermi per paura di soffrire e lui si era solo adattato, ero stato io l’idiota che non aveva voluto accontentarsi di quello che aveva, avrei dovuto capire che non lo avrei mai dimenticato nemmeno tra un milione di anni, come quando ero andato con Ethan, alla fine torno sempre da lui, perché quello che ricevevo da lui vale molto di più di tutte le false promesse che poteva offrirmi qualcun altro.
“Ehi Justin è da un po’ che non ci vediamo, come va a New York?” mi chiese Lindsay
“Ora sto esponendo alla Harold & Harrison* Gallery e ne ho già venduti tre, le cose vanno bene!” risposi cercando di mantenere un tono di voce normale, anche se era difficile parlare con Brian che guardava un punto imprecisato senza aprire bocca!
“Siamo così contente e fiere di te!” continuò Lindsay
“Allora, quando tornerai a Pittsburgh per salutare gli altri?” chiese Melanie con voce noncurante
“Non so, sono sempre molto impegnato e…” risposi cercando di mantenermi sul vago
“Credo che Debbie se potesse ti verrebbe a prendere di persona per trascinarti a casa a calci in culo!” disse finalmente Brian.
Mi voltai verso di lui cercando di capire se il nome Debbie avrei potuto sostituirlo con il suo, ma i suoi occhi come all’inizio della nostra ‘relazione non convenzionale e ben definita’ non lasciavano intuire nulla, cazzo aveva ancora quello sguardo che sembra ti possa entrare dentro e scoprire tutto ciò che nascondi!
“Debbie e mia madre le ho sentite qualche giorno fa e non credo che Debbie verrebbe a New York per riportarmi a casa, è troppo impegnata a rompere le palle ad Hunter per il college!” risposi io guardando Brian
Le cose non dette tra noi ci avevano sempre diviso, in quel momento sembravamo due estranei, nonostante solo due anni prima mi avesse chiesto di sposarlo.
“Scusate, andiamo a mettere a letto i bambini!” disse Mel trascinandosi dietro Lindsay, come se non lo avessi capito che volevano lasciarci da soli!
“Brian io…” iniziai a dire io senza sapere come continuare
“Justin non devi dirmi niente, è normale che tu sia andato avanti e ti sia fatto una vita a New York!” disse Brian interrompendomi
“Già, una vita” risposi io sospirando
“Che c’è Raggio di sole, non ti basta più nemmeno New York?” disse Brian
“Sinceramente stavo pensando che lì non c’è tutto ciò che vorrei, non posso realizzare tutti i miei sogni!” risposi guardandolo negli occhi, cercando di comunicargli che uno dei sogni era ancora lui.
“Non è possibile realizzarli tutti, bisogna scegliere!” rispose non cogliendo o facendo finta di non cogliere il senso.
“Ragazzi avete fame?” chiese Lindsay andando in cucina
“Non mangio da stamattina!” risposi io alzandomi dal divano e seguendola in cucina
Mel invece rimase con Brian in salotto e non avevo fatto nemmeno un passo verso di lei che subito Lindsay mi inchioda solo con lo sguardo li dov’ero
“Allora?”
“Allora cosa?”
“Credi davvero di potermi mentire? So cosa intendevi dire con quella frase, quindi cosa vuoi fare?” mi chiese facendo cenno verso la sedia
Ecco, ora ci avevano diviso per sondare il terreno, loro quando vogliono qualcosa di solito lo ottengono e quella volta ero io al centro dell’attenzione, la cosa positiva è che avrei dovuto affrontarne solo una, altrimenti chi mi avrebbe salvato!
“Non credo che a lui possa interessare, data la reazione, anzi la non reazione!”
“Ha paura, dovresti saperlo più tu di chiunque altro! L’ultima volta che ha esternato i suoi sentimenti, tu te ne sei volato a New York! Non vuole ricaderci di nuovo” disse
“Si, ma se non dice niente io come posso provare ad avvicinarmi? Cazzo, ho paura anche io, cosa credi! Ho faticato tanto per poter stare con lui e quando finalmente sono li per lì per realizzare il mio sogno mi manda via per la mia fottuta carriera!” dissi cercando di non urlare
“Non avrebbe mai voluto che ti potessi pentire di non essere andato a New York, lo sai che non vuole sentirsi in colpa per averti tarpato le ali, ma ora tu hai avuto il tuo successo ed è il momento di rivedere le vostre decisioni!”
“E se a lui non interessa?”
“Cazzo Justin ti ha chiesto di sposarlo, credi davvero che lo avrebbe fatto se non ne fosse stato convinto?”
“Sono comunque passati due anni e ha avuto tutto il tempo di cambiare idea!”
Non sapevo cosa pensare di quel discorso, due anni fa è stata proprio lei ad informare Brian della recensione e delle possibilità che avrei avuto a New York e proprio per questo la situazione era a quel punto, ossia una merda!
Avrei voluto tornare indietro e convincere Brian che potevo farcela anche a Pittsburgh senza dover andare a più di 370 miglia di distanza. Invece ero lì ad ascoltare Lindsay mentre mi diceva che Brian, nonostante il tempo passato non aveva cambiato idea, ma come fare ad esserne sicuri quando gli avevo parlato dei miei sogni gli ho detto di non poterli realizzare tutti, lui non ha reagito, anzi sembrava poco interessato!
Note (anche se ovvie non si sa mai):
* Harold & Harrison sono i cognomi degli attori che in Queer as Folk interpretano rispettivamente Brian Kinney e Justin Taylor
Risposta alle recensioni Giuly Weasley: il dialogo della 5.11 lo amo tantissimo ed era un buon punto di partenza! Anche io sono poco felice, anzi direi davvero depressa quando questi due sono lontani, ma non ti preoccupare io credo nel lieto fine! Spero ti piacerà anche il secondo capitolo! AliciottaMezzodemone: ed eccoti il secondo capitolo, spero che ti possa piacere quanto il primo!
Ringrazio chi ha messo tra i preferiti e chi tra le seguite, ma anche chi legge solamente
Il prossimo capitolo spero di riuscire a postarlo Lunedì!
Dany
Questo sarà un capitolo di nuovo breve, ma credo che vi piacerà parecchio...
Buona lettura!
Capitolo 3
- Solo un incontro, solo un momento mi rendo conto chi sei.
Nel tuo respiro il mio destino sarai… -
Non dimenticherò mai il momento in cui Brian entrò in cucina facendomi prendere un colpo e dicendo a Lindsay che sarei dovuto andare via con lui! Non riuscivo a capire che intenzioni avesse, ma al diavolo la paura, lo avrei seguito ovunque, come la prima volta!
Ancora adesso non so cosa Melanie gli possa aver detto per farlo reagire così e non so ancora come, ma a un certo punto mi ero ritrovato ad entrare nella Corvette diretto chissà dove!
Dopo un paio di ore di silenzio assoluto ho preso coraggio
“Brian ma dove diavolo stiamo andando?”
“West Virginia” rispose continuando a guardare la strada
Riuscivo solo a pensare all’ultima volta che eravamo andati in West Virginia dove mi aveva comprato un castello in cui mi aveva chiesto di sposarlo per la seconda volta. Non capivo perché dopo tutto quello che avevamo passato ci stavamo dirigendo lì; iniziai a sperare, qualsiasi cosa avesse in mente non poteva essere negativa se stavamo andando a Britin no?
Rimanemmo in silenzio fino a quando la macchina non girò nel piazzale del palazzo
“Che fai rimani in macchina o scendi?”
“Scendo scendo” risposi io
Non capivo per quale motivo Brian si fosse portato in Canada la chiave di quella casa, aprì la porta, mi fece entrare prendendomi per un braccio e mi trascinò nella stanza in cui me lo aveva chiesto. Tutti i mobili erano coperti dai teli e sembrava che non ci venisse da quando siamo stati qui noi l’ultima volta.
“Che ci facciamo qui?” chiesi girandomi verso di lui
“Ricordi?” mi rispose
“Si ricordo tutto perfettamente, non riuscivo a credere che mi avessi davvero comprato questa casa solo perché avrei voluto un castello con campi da tennis, scuderie e piscina!”
“Ti ho portato qui perché voglio farti capire che le cose dette in questa stanza l’ultima volta che siamo stati qui valgono ancora, voglio ancora dimostrare alla persona che amo quanto la amo e che le darei ogni cosa, farei ogni cosa e sarei ogni cosa per farla felice…”
“Brian io…”
“No, fammi finire, ho aspettato perché era giusto farlo, ora però è il momento di finire quello che abbiamo iniziato due anni fa, te lo chiedo di nuovo, mi vuoi sposare?”
“Pensavo non me lo avresti più chiesto, credevo avessi cambiato idea!”
“Stavo aspettando il momento giusto, volevo che tu fossi finalmente arrivato al successo senza che io mi intromettessi!”
“Si”
“Si cosa?”
“Facciamolo”
“Dillo”
“La mia risposta qual era?”
“Stronzetto…”
“Voglio sposarti, voglio sposarti!” gli risposi finalmente io avvinandomi a lui per poterlo baciare.
Risposte alla recensioni Giuly Weasley:vedi come speravi l'iniziativa è stata presa, spero che anche questo capitolo ti piaccia, è il mio preferito :P LaTuM: mi spiace che i capitoli siano brevi, ma purtroppo mi sono venuti così :D Spero che continuerai a leggerla e anche io adoro le post 5.13 dato come ci hanno lasciato leggere FF mi aiuta a pensare che loro comunque siano insieme!
Ho visto che la FF viene letta da tantissima gente, allora perchè non lasciate un commentino? Mi basta anche un mi piace o mi fa schifo!
Questo capitolo è solo un capitolo di passaggio, il bello arriverà con il 5 e il sesto!
Ecco a voi il 4 capitolo
Capitolo 4
- I’ll always be here by your side don’t leave me waiting too long,
please come by -
Quindi eccoci qui, io con il mio vestito di Hugo Boss in attesa di dover scendere per sposarmi. Non riesco a credere che finalmente riuscirò a mettere un anello al dito a Brian e mentre io sto aspettando in questa stanza il momento giusto per scendere, lui è all’altare ad attendermi.
“Justin, è arrivato il momento!” mi dice Melanie entrando nella stanza
“Sono pronto!”
“Sei sicuro? In fondo stai per sposare Brian, non ti è venuta la voglia di fuggire lontano?”
“Ehi ci ho messo così tanto tempo ad arrivare a questo che niente e nessuno mi farà cambiare idea!”
“Allora direi che è arrivato l’ora di finire ciò che avete cominciato due anni fa!” mi dice sorridendo e tenendomi la porta aperta.
Esco dalla stanza e vedo mia madre che mi sta aspettando
“Tesoro sei fantastico!”
“Grazie mamma”
“Stavolta andrete fino in fondo vero? Niente ripensamenti dell’ultimo momento?”
“Mamma stavolta cascasse il mondo, io e Brian ci sposeremo!”
Mi prende il braccio e iniziamo a scendere le scale andando verso la sala del ricevimento, ci fermiamo qualche secondo davanti alla porta
“Justin sei sicuro? Se entri qui dentro non potrai più tornare indietro” mi dice mia madre
“Mamma ho aspettato 8 anni, ora finalmente anche questo sogno si sta realizzando e io non lo manderò a monte!” rispondo
Non sono mai stato nervoso come ora, cavolo sto incastrando il dono di Dio dei gay di Pittsburgh e nessuno, tempo fa, avrebbe scommesso nemmeno un centesimo su di me!
Inizio a percorrere la navata con accanto mia mamma e non ho il coraggio di alzare gli occhi per paura, paura che abbia cambiato idea, paura che qualcuno possa interrompere la cerimonia, soprattutto paura che lui non ci sia, ma mia mamma mi stringe il braccio e io alzo gli occhi.
Lui è lì, con il suo completo di Prada con lo sguardo rivolto verso di me, guarda così solo me e io non posso fare a meno di pensare a quanto sono stato idiota a non aver capito che i suoi occhi mi dicevano molto di più di tutto quello che le sue parole avrebbero mai potuto dirmi!
Vedo Melanie e Daphne che mi sorridono, loro saranno le mie testimoni perché mi sembrava giusto così, all’altro lato accanto a Brian invece c’è ovviamente Michael e sorprendentemente accanto a lui c’è Ted; Brian mi ha detto che gli è stato d’aiuto nei momenti difficili e io non ho indagato molto, ma ho accettato la scelta.
Finalmente arrivo e Brian mi prende la mano e mi tira verso di sé, ma prima che mi possa baciare il ministro si schiarisce la voce e io mi allontano leggermente per evitare di dare subito spettacolo.
Risposta alle recensioni LaTuM: lo so che il capitolo precedente è scontato, ma lo volevo così, il lieto fine perfetto per una storia bellissima! Sono contenta che ti sia piaciuto, purtroppo anche questo capitolo è corto, alla prossima! Giuly weasley: anche io li vorrei sempre così, ridicolmente romantici, come la loro storia no?
Il prossimo capitolo lo posterò credo tra lunedì e martedì, almeno spero!
Ed ecco a voi il momento più commovente della FF, che sta arrivando al termine, dovrebbero mancare circa due capitoli, spero che piaccia a voi leggerla tanto quanto a me scriverla!
Capitolo 5
- Now I know I never meant to breake I promise
I never meant to say goodbye -
- You’re all I want you’re all I need you’re everything -
Ci voltiamo entrambi e aspettiamo che inizi, sento la mano di Brian nella mia e inizio a respirare di nuovo, quando mi è vicino riesce a farmi calmare come nessun altro.
“Siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione tra Brian Kinney e Justin Taylor che hanno deciso di unirsi nel sacro vincolo del matrimonio. Essendo qui, dinanzi a tutti i vostri cari e a Dio, capite e promettete di prendervi cura l’una dell’altro da questo momento fino a che morte non vi separi”.
Sappiamo entrambi che abbiamo iniziato a farlo molto tempo prima e che lo continueremo a fare ancora per molto tempo.
La cerimonia continua come sempre, ma quando il ministro dice
“Se qualcuno dei presenti conosce un motivo per cui questi due giovani uomini non debbano unirsi in matrimonio, parli adesso o taccia per sempre”.
Ci siamo girati tutti e due nello stesso momento fulminando chiunque potesse intromettersi, ma per fortuna nessuno ha osato interrompere la cerimonia!
“Prima di scambiarvi gli anelli volete dire qualcosa?”
“Non ci servivano anelli o giuramenti per provare che ci amavamo, né oggi né mai, ma è venuto il momento di farlo capire anche al resto del mondo” gli dico prendendogli la mano dove tra poco ci sarà quell’anello che lo legherà a me, anche se in fondo so che lo sarebbe stato anche senza.
“Ho scommesso sull’amore e mi ha portato qui, a questo punto credo proprio di aver vinto il primo premio” mi sorride come la prima volta in cui mi ha chiesto di sposarlo, con quel mezzo sorriso che indica quanto sia emozionato e imbarazzato allo stesso tempo.
“Allora Brian ripeti con me ‘Io prendo te Justin come mio legittimo sposo prometto di amarti e onorati, in salute e in malattia, nel bene e nel male, ogni giorno della mia vita finché morti non ci separi...’ ”
“Io prendo te Justin come mio legittimo sposo prometto di amarti e onorati, in salute e in malattia, nel bene e nel male, ogni giorno della mia vita finché morti non ci separi...”
Mi mette la fede all’anulare e mi sento completo. Ora è il mio turno e spero solo che non mi tremi troppo la voce.
“Justin ripeti con me ‘Io prendo te Brian come mio legittimo sposo prometto di amarti e onorati, in salute e in malattia, nel bene e nel male, ogni giorno della mia vita finché morti non ci separi...’ ”
“Io prendo te Brian come mio legittimo sposo prometto di amarti e onorati, in salute e in malattia, nel bene e nel male, ogni giorno della mia vita finché morti non ci separi...” riesco a dirlo quasi senza che la voce mi tremi e riesco a mettere la fede senza tremare.
“Lo sposo ora può baciare… lo sposo”
“Ce l’abbiamo fatta anche se con due anni di ritardo” mi sussurra Brian sulle labbra prima di baciarmi
“L’importante è essere qui adesso!” rispondo io baciandolo di nuovo, mentre sento tutti i nostri amici applaudire
Ci voltiamo verso gli altri e ci sommergono subito di congratulazioni e abbracci, vedo Brian che mi cerca con lo sguardo e mi sorride.
La prima cosa a cui penso è: ‘finalmente posso dire che è solo mio’.
La seconda invece è: ‘Dove diavolo andremo in viaggio di nozze?’.
Ho provato a farglielo dire ma Brian non ha detto una sola parola per farmi capire dove andremo, nemmeno un piccolo indizio, so solo che Michael lo sa e ogni volta che tiravo fuori il discorso lui mi guardava malizioso!
I testimoni richiamano la nostra attenzione e senza accorgercene siamo in un abbraccio collettivo e quando gli occhi miei e di Brian si incrociano iniziamo a ridere come due cretini, quando si accorgono della nostra reazione si allontanano e finalmente ci fanno riavvicinare.
Ci baciamo solo come noi possiamo fare, estraniandoci da tutti quelli che ci circondano, familiari e amici scompaiono, per lasciare quel momento tutto e solo per noi.Quando ci stacchiamo gli altri sono lì fermi a guardarci con espressioni commosse.
Risposte alle recensioni lilly86: contenta che ti sia piaciuta, spero ti piacerà anche questo capitolo, io lo adoro Mirar: grazie per i complimenti, io dopo un mese sono ancora traumatizzata dal finale, quindi era un dovere dargli il lieto fine che ci aspettavamo, spero che tu sia contenta anche di questo capitolo! Giuly Weasley: il fatto che la storia sia dal punto di vista di Justin mette in ombra un pò il nostro Brian ma sinceramente riesco a mettermi più nei panni di Justin che di Brian e quindi ho preferito così! Spero che ti piaccia questo capitolo, insieme al terzo è il mio preferito!
Allora dato che il 6 è in fase di scrittura e io ho un esame prossimamente, non so se riuscirò a postarlo venerdì ma ci proverò! A presto e grazie!
Dany
Ecco qui il nuovo capitolo finito, il 7 invece deve ancora essere scritto e credo che sarà anche l'ultimo ma ancora non ne sono convinta, vedremo dove mi porterà la scrittura!
Buon divertimento!
Capitolo 6
- Cause everytime we touch, I get this feeling and everytime we kiss I swear I can fly.
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last. -
Al ricevimento ogni volta che finalmente pensiamo di riuscire a mandare giù qualcosa, arriva qualche amico o parente ad interrompere! Alla fine dopo due ore non ho ancora assaggiato niente, nemmeno l’antipasto e penso che anche Brian sia nella mia stessa situazione, mi chiedo se riusciremo ad assaggiare almeno la torta!
Vedo Brian che si gira verso di me dopo aver parlato con Lindsay e mi tende la mano
“E’ il nostro momento di far vedere come si balla!”
“E che canzone hai scelto se posso chiedere almeno questo?”
“Ma come non ci sei ancora arrivato?”
“No non dirmi che davvero…” non faccio in tempo a dire quale canzone potrebbe essere che iniziano a diffondersi nel ristorante le prime note di ‘Save the last dance for me’ e non posso credere che dopo quello che è successo quella sera possa pensare che sia un ricordo felice, anzi pensavo che volesse dimenticare il prom e tutto ciò che ne è seguito.
“Volevo farti avere un ricordo più bello di questa canzone, e cosa c’è di meglio del nostro primo ballo da sposati?”
“Riesci sempre ad essere un passo avanti Brian vero?”
“Ovvio!”
Mi prende per mano e mi porta al centro della pista e mi sembra di ritornare alla sera del prom, vedendolo all’ingresso non riuscivo a credere che fosse arrivato per davvero, lui che diceva di essere troppo vecchio per certe cose, poi fa una cosa così ridicolmente romantica che non ti saresti mai aspettato; e quando credi che non possa stupirti ancora ecco qui che se ne esce con queste frasi.
Iniziamo a ballare mentre intorno iniziano a farsi sentire gli applausi le urla e i fischi di incoraggiamento. Vorrei non finisse mai, ma sono certo che alla fine di questa giornata la mia vita continuerà ancora meglio.
Dopo qualche minuto finalmente ci fermiamo in mezzo alla pista con tutte le persone intorno che applaudono, alzo lo sguardo e incrocio gli occhi di Brian
“Sai sembri commosso!”
“Lo sembro e basta e se lo fossi non ci crederebbe nessuno!” mi risponde Brian sfuggente
“Ah ti ho beccato, lo sei davvero!” rispondo sorridendo
“Se te lo sento ripetere un’altra volta ti lascio qui e vado in viaggio di nozze da solo!”
“Non oseresti mai!”
“Mmh, considerando tutto quel discorso sulla fedeltà però non potrei scopare!”
“Che stronzo!”
“Lo so. Lo sono” dice sorridendo
Mi accompagna al tavolo ed finalmente è arrivato il momento di tagliare la torta; tra poco dovremmo andare, dato che da quello che ho capito stasera abbiamo da prendere un aereo anche se ancora la destinazione mi è sconosciuta!
Il taglio della torta e il brindisi sono dei riti obbligatori, ma per fortuna vanno via veloci, ormai sono già le 17 e noi siamo ancora qui, mi sa che mi addormenterò sull’aereo come un idiota!
“Ehi Just dovresti essere te quello bello sveglio e invece tra poco mi dormi in piedi!”
“E’ stata una giornata intensa!”
“Beh dai abbiamo due settimane di tempo per riprenderci!”
“Se sapessi dove andremo, potrei dirlo pure io!”
“Non ti preoccupare, ti piacerà!”
“Brian ma come faccio a fare la valigia se non so nemmeno dove andremo?”
“Non ti preoccupare Justin, la valigia è già pronta!”
“E chi diavolo l’ha fatta?”
“Io ovviamente, dubiti delle mie capacità di fare una valigia?”
“Il dubbio è se le tue capacità includono di mettere qualcosa in valigia o farmi stare tutto il tempo nudo!”
“Ottima idea, allora potremmo lasciare le valigie a casa allora!”
“Cretino!”
“Beh sei tu ad avere avuto l’idea di non portarle!”
“Mi arrendo!”
“Ecco vedi, hai già capito che devi darmi sempre ragione!”
“Ora che sei sposato mi sei diventato anche più simpatico?”
“Guarda che io lo sono sempre stato!”
Mi mette un braccio intorno alla vita e mi porta dai nostri amici.
“Noi vi salutiamo abbiamo da prendere un aereo!” dice Brian
“Mandateci almeno una cartolina!” dice Deb
“Credi davvero che usciranno dalla stanza?” chiede Michael
“In effetti non credo, ma non si può mai sapere!” risponde Debbie
Dopo aver salutato tutti finalmente saliamo nella macchina che ci porterà all’aeroporto.
Appena arrivati Brian dal bagaglio a mano tira fuori una benda nera di seta
“Per non farti ancora scoprire la destinazione!” dice mentre me la mette sugli occhi
“Cavolo Brian non pensi di stare esagerando?” chiedo io mentre lui mi fa camminare tenendomi un braccio in vita e guidandomi in mezzo alla folla!
“No, lo scoprirai solo quando avremmo raggiunto la destinazione!” dice mentre sghignazza
“E come farai quando saremo sull’aereo? Qualcuno sicuramente ne farà cenno!”
“Su questo non mi preoccupo!” dice continuando a portarmi verso il gate di imbarco
“Che cosa hai combinato Brian?”
“Niente che possa non piacerti…”
“Ok, lasciamo perdere!”
Continuiamo a camminare e mi accorgo che siamo arrivati al check-in, passo attraverso il metal-detector e Brian subito dopo di me e intanto mi chiedo come mai non abbiamo trovato fila!
“Brian cos’è che non mi stai dicendo? Perché non c’è nessuno in fila?”
“Justin nemmeno all’inizio facevi tante domande, ora che sei sposato sei diventato tutto ad un tratto curioso?”
“Beh ci sono troppe cose non chiare e voglio sapere!”
Lo sento ridere mentre finalmente arriviamo all’imbarco e di nuovo mi rendo conto che ci siamo solo noi, un’idea inizia a farsi strada nella testa, ma non riesco a credere che l’abbia fatto davvero, no dai è assurdo, non credo possa permetterselo, anche se…
“Brian non dirmi che lo hai fatto!”
“Fatto cosa Justin?”
Risposta alle recensioni Mizar: finalmente i lieto fine è arrivato anche per loro. Grazie crepi il lupo! AliciottaMezzodemone: grazie per i complimenti, mi fa piacere che tu abbia recuperato i capitoli! Giully Weasley: ridevo anche io in quel momento e la mia amica ha detto che se avessero interrotto la cerimonia sarebbe entrata lei nella FF per sistemare le cose :D
Allora come ho detto il capitolo 7 non l'ho ancora iniziato perchè devo decidere! Lo so che è crudele chiudere un capitolo così ma era troppo bello per poterlo evitare :D
Ci vuole un pò di suspance no? Cmq nel weekend mi impegnerò a scrivere il seguito!
A presto!
Bacini
Dany
Eccoci qui al capitolo 7
Ho dovuto cambiare rating perchè iniziano ad esserci scene di sesso e conoscendomi so che solitamente ne scirvo di molto piu descrittive, quindi preparatevi al capitolo 8 :D
Buona lettura!
Capitolo 7
- Nothing replaces your touch never stop believing in us
They try to break us but we stand strong in love
They'll be no distance too far I gotta be where you are [..]
I don't wanna face this world alone without you by my side
You're the only one that makes it feel like home and I need you in my life
when you're not around I'm feeling like a piece of me is missing
when it feels like the day is closing in -
“Non dirmi che hai preso un jet per andare chissà dove!”
“Io non ho fatto nulla del genere! L’ho solo comprato!”
“Co – cosa?” rispondo fermandomi di colpo e sentendo il corpo di Brian appoggiarsi al mio
“Beh dovremmo pur muoverci in qualche modo tra Pittsburgh e New York e questa mi sembrava la soluzione migliore. Come inaugurarlo meglio se non per andare in viaggio di nozze?”
“Non ti facevo così romantico, Mr. Kinney”
“E’ a causa tua se lo sono diventato, Mr. Taylor - Kinney!”
“Spunta ogni tanto, ma quando ti escono dalla bocca frasi così romantiche, dato che succede raramente, capisco che valgono molto di più di chi le dice senza pensarci!” sorrido
“Beh non vorrei fartici abituare troppo!”
“Non ti preoccupare, non mi ci abituerò mai!”
“Per fortuna” mi dice Brian alla fine continuando a trascinarmi chissà dove!
Mi accorgo che siamo fuori e io ancora non ho la più pallida idea di quale possa essere la destinazione del nostro viaggio!
Nonostante ora sappia che durante il volo non scoprirò niente la curiosità rimane per colpa di Brian, perché ovviamente Mr. Kinney non può essere come tutte le persone normali, lui piuttosto che far scoprire i suoi piani a me, compra un cazzo di Jet!
“Justin ci sono gli scalini” dice prima di mettermi un braccio in vita e farmi salire sul Jet ancora bendato.
“Brian ma prima o poi la benda me la toglierai?” gli chiedo quando capisco che siamo saliti a bordo
“Si, ora!” dice togliendomela dagli occhi
Finalmente posso tornare a vedere, siamo su un piccolo aereo, 6 posti a sedere con comode poltrone reclinabili, tappeto centrale con tavolino in vetro, tutto molto elegante e di pregio, d’altronde da Brian – voglio solo il meglio - Kinney cosa dovevo aspettarmi?
“Dai siediti così partiamo!” mi dice indicandomi una delle poltrone mentre lui si siede su quella accanto
“Mr. Kinney tra venti minuti dovremmo decollare, desidera qualcosa?” chiede lo stewart appena entrato nella sala
“No grazie Daniel, per ora va bene così” lo sento rispondere
Non mi accorgo nemmeno di avere chiuso gli occhi che quando li riapro mi sembra che sia più buio!
“Ben svegliato mio principe!” mi dice sorridendo Brian
“Oddio mi sono addormentato?” gli chiedo imbarazzato
“Si come un bambino, non ti sei nemmeno reso conto che l’aereo fosse decollato e poi eri così tranquillo e rilassato che non ho avuto il coraggio di svegliarti!”
Mi tolgo la cintura di sicurezza mi alzo lentamente e mi avvicino a lui dandogli un soffice bacio sulle labbra
“Questo per non avermi svegliato e questo…” dico mentre sposto la mano sulla cintura dei suoi pantaloni e inizio a slacciargliela. “… per inaugurare l’aereo”
“Non è che entra qualcuno?” continuo proseguendo nell’abbassare la zip
“Non ti sei mai preoccupato degli spettatori, ti preoccupi ora che al massimo oltre noi ci saranno altre 4 persone?”
“Non vorrei scandalizzarli già al primo viaggio! Il tempo per farlo ci sarà!”
“Non ti preoccupare hanno l’ordina di non disturbarci se non siamo noi a chiamarli!”
Mentre gli abbasso i pantaloni Brian continua
“Sai, Daphne qualche tempo fa mi ha detto una cosa interessante mentre parlavamo di aerei…”
“Ah si? Ossia?”
“Mi ha detto che quando ti ha suggerito l’idea di seguirmi dappertutto tu hai sognato che noi facessimo sesso in aria…” dice Brian sorridendo malizioso
“Co-cosa ha fatto?” credo di essere diventato bordeaux dall’imbarazzo
“Beh dato che ci siamo solo noi e sicuramente nessuno ci disturberà che ne dici di provare a vedere se ci riusciamo…”
“Brian magari ti ha anche detto che avresti imparato a lievitare?”
“Beh quella parte era la più interessante, credevi davvero che Daphne come tutte le donne potesse spettegolare saltando la parte più interessante?”
“Ahah cos’è vuoi realizzare il sogno?”
“Beh in aria ci siamo no? Anche se con i piedi a terra siamo a 3000 metri dal suolo, quindi dovrebbe valere lo stesso…”
Sento il mio e il suo battito accelerato, i nostri respiri più veloci, non facciamo sesso dalla sera prima del matrimonio e credo potremo considerarlo un record! Sento le sue mani che giocano con i miei pantaloni e mentre io gli abbasso i suoi lui fa lo stesso con i miei, rimaniamo in boxer e prendendomi per la vita mi fa sedere sulle sue gambe, le nostre erezioni che si incontrano attraverso la stoffa.
Ormai sappiamo bene entrambi che non ci fermeremo e poi perché dovremmo farlo? Ora siamo addirittura sposati e non c’è nessun altro intorno che potrebbe disturbarci.
Velocemente rimaniamo nudi e senza accorgermene Brian ha già reclinato la sedia per stare più comodi, ci manca solo il gelato alla vaniglia e sarebbe come essere sulla chaise - longue del loft, sorrido al ricordo.
“Ehi che c’è da ridere?” chiede Brian
“Se ti rispondo gelato alla vaniglia ti viene in mente qualcosa?”
Lo vedo sorridere e mentre mi stuzzica i capezzoli mi prende per il collo e mi bacia, scendendo con l’altra mano verso la mia erezione inizia a strofinare il pollice sulla punta già umida di pre – sperma. Nel giro di poco tempo, dopo esserci spinti al massimo delle nostre possibilità vedo che si allunga verso i pantaloni per prendere un preservativo; come al solito lo apre con i denti e me lo passa per farlo mettere a me, lo faccio e a quel punto mi fa alzare leggermente e lo posiziona all’entrata della mia apertura per poi farmi abbassare lentamente per far in modo che mi abitui alla sua presenza anche se ormai, dopo tutte le volte che lo abbiamo fatto, provo solo piacere a sentirlo entrare dentro di me.
Inizia a muovere il bacino per entrare sempre più a fondo e toccare il punto che mi fa andare completamente fuori di testa, ormai ci sono vicino, porto la mano ai suoi capelli e avvicino il suo viso al mio per baciarlo.
“Ti amo” gli sussurro
“Anche io Justin” mi risponde
E così veniamo entrambi nello stesso momento, mentre Brian continua ad accarezzarmi piano la schiena.
Risposta alle recensioni: Mizar: crepi il lupo, l'esame sarà solo mercoledi prossimo, cmq sono contenta che ti sia piaciuto, ora sono sposati, metteranno la testa a posto? Il viaggio di nozze non è ancora iniziato e già fanno sesso... jo87: ed ecco qui il nuovo capitolo Jo, spero ti piaccia quanto quelli precedenti! Giuly Weasley: mi sono commossa anche io a rileggere il capitolo, finalmente direi! Tra l'altro dopo averlo scritto l'ho anche sognato! Era destino! Brian - quello che piuttosto di fare le cose normali esagera - Kinney secondo te cosa poteva fare se non comprare il Jet? AliciottaMezzodemone: ecco dato che le mani sulla tastiera si muovono da sole, non so ancora con che capitolo finirà, ma credo non ci vorrà ancora molto! asterix_c: ti ringrazio per il complimento, spero continuerai a seguirla!
Allora il capitolo 8 l'ho iniziato ma credo che prima di giovedi non scriverò molto quindi non abbiate paura, arriverà presto anche il prossimo capitolo.
Alla prossima
Baci
Dany
All'inizio
credevo di non mettere scene di sesso troppo spinte perche pensavo di finire la
FF molto prima, ma dato che ormai ci sono tanto vale fare le cose per bene e
poi Brian e Justin senza sesso non sarebbero loro, quindi per recuperare i
primi 6 capitoli e mezzo senza, ecco a voi un capitolo che praticamente ruota
tutto intorno al sesso, spero di essere stata all'altezza!
VIETATO
AI MINORI DI 18 ANNI
io
ho avvisato, poi fate quello che volete!
Enjoy!
Capitolo
8
- Non c'è niente al mondo che
valga un secondo vissuto accanto a te,
che valga un gesto tuo, o un
tuo movimento,
perché niente al mondo mi ha
mai dato tanto da emozionarmi
come quando siamo noi,
nient’altro che noi -
Ora che finalmente abbiamo
avuto la nostra dose di sesso, mi sdraio su di lui e mi rilasso, vedo che
inizia ad addormentarsi e io ne approfitto per guardarlo; non posso credere di
essere finalmente qui con lui mentre stiamo andando in viaggio di nozze.
Senza accorgermene
mi addormento addosso a Brian e quando finalmente apro gli occhi vedo
dall’orologio che siamo partiti da circa 4 ore, faccio un respiro profondo e mi
accorgo di avere ancora addosso l’eccitazione della cerimonia, non capita tutti
i giorni di portare all’altare Mr. Brian Kinney ‘non credo nell’amore ma solo nelle
scopate’!
Con lo sguardo
provo a identificare dove cavolo si trova il frigo e dopo averlo individuato,
lo apro per prendere l’acqua e non posso credere a quello che vedo! Due
confezioni di gelato alla vaniglia! Meno male che era lui a non essere
romantico. Un’idea mi attraversa la mente e senza pensarci troppo prendo una
delle due e mentre vado verso Brian, apro il barattolo.
Mi rimetto nella
stessa posizione di prima provando a non far cadere il gelato nel mentre, mi
sdraio sopra Brian cercando di non svegliarlo, intingo un dito nel gelato e
piano vado verso i suoi capezzoli lasciando una scia che parte da quello destro
per arrivare al sinistro; all’improvviso la mia mano viene fermata da Brian che
apre gli occhi e mi guarda in viso con quel suo sguardo malizioso che mi fa
accelerare i battiti.
“Sapevo che avresti
subito pensato a quello non appena lo avessi visto!” mi dice sorridendo mentre
prende un po’ di gelato con una mano mentre con l’altra mi avvicina il viso al
suo, mi mette in bocca le dita ricoperte di gelato e dopo averlo leccato mi
bacia.
“Non ne ho mai
abbastanza di te, solo al ricordo di cosa puoi fare con il gelato mi viene
duro” mi dice mentre mi prende la mano per farmelo sentire portandomi la mano
libera, anche se ricoperta ancora di gelato, sulla sue erezione già sveglia.
Con il pollice
sfrego la punta, mentre affondo la mia lingua nella sua bocca cercando la sua,
in una danza frenetica che so già dove mi porterà. Sento l’erezione di Brian
che cresce nella mia mano e anche la mia non è da meno, la mano di Brian
scivola piano sulla mia schiena fino ad arrivare alle natiche e inizia a
sfregare un dito in mezzo. Io spingo i fianchi verso quella mano per sentirlo
di più mentre continuo con una mano a masturbare Brian. Quando sento che sta
iniziando a penetrarmi con un dito e sento i brividi che mi
attraversano, cerco di aver un maggior contatto ma Brian non mi vuole ancora dare ciò
che voglio; vedo che con un dito della mano libera prende il gelato dal
barattolo se lo mette in bocca e poi si avvicina a me per farmelo assaggiare
direttamente dalle sua bocca, incomincio ad accarezzargli con la punta della
lingua il contorno delle labbra per poi penetrare di nuovo in quell’antro caldo
e umido e sento il sapore del gelato mescolato a quello ormai familiare di Brian.
Brian si stacca e
finalmente riprendiamo fiato, mi allungo verso il tavolino accanto alla
poltrona e prendo il lubrificante che abbiamo usato durante la sessione di
sesso precedente. La mano che mi stava preparando smette e io faccio un sospiro
di delusione
“Sunshine un attimo
di pazienza” mi dice Brian sorridendo sornione
E infatti subito dopo spreme il
tubetto e dopo aver messo sulla mano il lubrificante la riporta dove era prima, a
prepararmi per poter ricevere senza dolore qualcosa sicuramente di più
consistente…
Gli prendo il
tubetto e ne prendo un po’ anche io per cospargerlo sulla sua erezione, sento
che le dita ormai sono diventate tre e non credo che riesca ad aspettare ancora
prima di scoparmi e infatti le sue mani mi afferrano i fianchi mi fanno alzare in
modo tale da allineare la mia apertura con il suo membro e lentamente mi fa
abbassare su di lui sentendolo penetrare centimetro dopo centimetro dentro di
me, mi sento totalmente pieno e soddisfatto quando lo sento dentro tutto e
posso cominciare a godere; porto i miei occhi alla stessa altezza di quelli
di Brian e inizio a muovermi seguendo il ritmo dei suoi fianchi, sembra
esattamente la stessa scena di tanti anni fa, l’unica differenza è che ora siamo
a 3000 metri dal suolo, ora che ci penso c’è un’altra differenza, una fede al
dito di entrambi e pensandoci mi viene da sorridere.
“Cazzo, sei sempre
così stretto!” mi dice Brian dandomi un bacio
“E tu sei sempre
così duro!” rispondo io dandogli un altro bacio
Continuiamo a
muoverci come se non ci fosse più un domani con sempre più forza e passione,
mettiamo sempre tutto di noi e so benissimo che nonostante tutte le cose che mi
ha detto Brian all’inizio, la prima volta non era solo una scopata, anche se
non potrei definirla ancora fare l’amore, ma con me era diverso, nonostante
abbia provato a negare fino a quando non è crollato durante la sera della bomba
al Babylon.
“Dove sei Justin?”
mi chiede Brian
“Stavo pensando”
gli rispondo mentre continuiamo a muoverci
“Lo sai che non
porta mai niente di buono quando lo fai” mi scosta la frangia dagli occhi e mi
accarezza la guancia con il pollice
Sento Brian
irrigidirsi e capisco che ormai è quasi arrivato al limite e allora interrompo
il discorso appena iniziato e assalgo le sue labbra con le mie, afferro
saldamente lo schienale e aumento il ritmo
“Si così” mi
sussurra Brian sulle labbra
Porta una mano sul
mio uccello e inizia a masturbarlo e in pochi secondi veniamo insieme. Ci
ripuliamo con dei fazzoletti e al termine mi sdraio di nuovo addosso a
Brian, lo bacio sulle labbra e lui mi stringe a sé.
“E comunque non mi
hai risposto” dice guardandomi negli occhi mentre passa la mano tra i miei
capelli
“A cosa?”
“A cosa stavi
pensando prima?” continua
“Con me era tutto
diverso fin dall’inizio, ho fatto in modo che lo fosse” dico cercando una frase
che possa fargli capire cosa provo
“Sicuramente è
anche e soprattutto grazie a te che siamo qui, non hai mai mollato, nonostante
io continuassi a spingerti via tu sei sempre tornato. Hai capito che ne valeva
la pena e anche se le parole non dette tra noi sono sempre state quelle più
importanti tu sei riuscito a comprenderle e non ti sei dato per vinto. Mi
conosci meglio di ogni altra persona, forse anche più di Michael” mi dice con
un nodo alla gola
“Brian…” non so
davvero cosa dire, forse è una delle frasi più lunghe cha mi abbia mai detto
riguardo a ciò che prova, beh esclusa ovviamente la proposta di matrimonio e di nuovo sorrido.
Risposta alle
recensioni:
AliciottaMezzodemone: spero che con questo capitolo
tu non mi sia morta, dato che comprende sia il gelato che la scena di sesso! La
storia proseguirà finchè non raggiungeranno la meta del viaggio! Alla prossima
Giuly
Weasley: in
ritardo ci sono anche io devo ammetterlo questo capitolo mi ha fatto penare
soprattutto perché non mi veniva l’ispirazione! Beh Brian è un megalomane, come
quando ha comprato il Babylon e poi non era tra i suggerimenti di Ted di
comprare a Justin un jet? Quindi detto fatto! Spero che la scena ti sia
piaciuta :D A presto
Sweey: per fortuna tua spero questo
non sarà l’ultimo capitolo, l’idea iniziale era di interrompere la FF dopo il
matrimonio, ma cambio idea molto rapidamente e così ho deciso di concluderla
quando arriveranno alla meta del viaggio di nozze, al massimo ancora due
capitoli, poi sarà davvero finita! Contenta che ti piaccia, alla prossima!
Sara.winky: lo so che è stucchevole ma a
me un po’ di romanticismo non ha mai fatto male, quindi credo che non lo farà
nemmeno a Brian!
Non ti amerò come vuoi, perché non so dire
noi, però lo sai che posso darti il sole e solo insieme a teche io ho capito perché è così bella la parola amore
Ci siamo addormentati subito dopo la nostra sessione di sesso e inizio ad
avere freddo, apro gli occhi e guardo dove possano essere finiti i nostri
vestiti. Li localizzo, provo a districarmi dall’abbraccio di Brian senza
svegliarlo, quando dorme è così rilassato che mi scoccia svegliarlo quando
posso evitare, mi metto i boxer e cerco anche la camicia che avevo indosso, me
la infilo e ritorno a strusciarmi su Brian per riscaldarmi.
Sento le sue braccia che mi stringono e socchiude gli occhi.
“Ehi…”
“Buongiorno” rispondo io dandogli un bacio
“Tutto bene?”
“Si, avevo solo un po’ freddo”
“Si in effetti non fa proprio caldo” dice stringendomi a sé
“Hai fame?” continua Brian
“Beh non mangio praticamente da 24 ore, dato che al ricevimento non sono
riuscito a toccare cibo!”
“Immagino. Potremmo chiedere di farci preparare qualcosa, che ne dici?”
“Direi proprio di si!”
Mi sposta da sopra il suo corpo, si alza dalla poltrona e inizia a
vestirsi. Vedo che prende il telefono interno e chiama lo stewart
“Daniel potresti prepararci qualcosa da mangiare?”
“Certo sig. Kinney, cosa preferite?”
Vedo Brian che si gira verso di me con sguardo interrogativo
“Vanno benissimo anche dei semplici sandwich!” rispondo alla sua domanda
silenziosa
“Va bene sig. Kinney tra venti minuti sarà pronto”
“Si grazie Daniel”
Mi alzo anche io e comincio a mettermi anche i pantaloni
“Ti preferivo nudo, sai?”
“Beh dato che ora sono sposato non vorrei passare per esibizionista!”
“In effetti, ora, ho io l’esclusiva!” dice Brian prendendomi per il
colletto della camicia e tirandomi a sé.
“Lo sai che la cosa è reciproca vero?”
“Justin guarda che le parole del prete le ricordo bene!”
Non facciamo in tempo ad avvicinarci per baciarci che Daniel bussa alla
porta che divide la cabina con il resto dell’aereo.
“Scusate” entra portando dentro un carrellino
“Volete che vi serva?”
“No grazie ci pensiamo noi”
“Il comandante mi ha ricordato di dirvi che tra un’ora atterreremo.”
“Grazie Daniel, sai per caso che tempo fa ora?” chiede Brian
“Hanno detto che dovrebbe essere sereno almeno per i prossimi giorni”
risponde
“Grazie ancora”
“Prego signori Kinney” dice uscendo
Ci avviciniamo e iniziamo a prendere un panino a testa, mentre vado verso
il frigorifero
“Brian cosa vuoi da bere?”
“Direi di stare sull’acqua, avremo tempo per darci all’alcool!” dice
sorridendo
Porto due bottigliette d’acqua e le appoggio sul tavolino posto in mezzo
alle poltrone, mentre Brian prende i panini e li appoggia tra noi, ne prende
due e me ne porge uno.
Iniziamo a mangiare e dopo aver già fatto sparire due panini a testa
sentiamo al telefono la voce del comandante
“Signori tra 5 minuti arriveremo a destinazione, prego allacciate le
cinture”
“Oh finalmente conoscerò la destinazione finale del viaggio!”
“Non puoi dire che non ti ho fatto una sorpresa!” dice Brian
“Come sorpresa sarebbe bastato il jet privato!”
“Lo sai che se devo fare una sorpresa o la faccio bene o non la faccio!”
“Si ricordo bene il compleanno di Michael…”
“Considera che il jet sarà utile per entrambi! Ci servirà se dobbiamo
saltare da Pittsburgh a New York per lavoro!”
Sento l’aereo che finalmente tocca terra e sono visibilmente eccitato
perché ora scoprirò la destinazione del nostro viaggio di nozze!
Sento bussare e vedo entrare Daniel con i bagagli, e dato che essendo Brian
– ho tutto di marca – Kinney, abbiamo anche le valigie di Armani e non voglio
nemmeno sapere quanto possa averle pagate.
“Dai scendiamo…” Brian mi prende per mano e
lentamente scendiamo dalle scalette
C’è un sole caldo e infatti noto che Brian ora è in canottiera, mentre
prima era in camicia. Non faccio in tempo ad arrivare alla fine della scaletta
che noto da lontano la Sydney Opera House (*).
“Ma…” cerco di parlare
“Ho pensato che dopo la bomba, fosse un nuovo inizio insieme!”
“Almeno è una città che nessuno dei due ha mai visto!”
“Considerando che nessuno dei due è mai uscito dagli Stati Uniti, sarebbe
successo praticamente in qualsiasi caso!”
Appena scesa la scaletta vedo un SUV con i vetri oscurati che accosta
vicino a noi e un uomo in livrea che scende dall’auto
“Signori Kinney vi stavamo aspettando, benvenuti in Australia”
“Grazie” rispondo
“Prego se volete salire vi porto all’hotel”
“Brian ma perché nessuno parla chiaro?”
“Perché non vogliono rovinarti la sorpresa?” risponde con un sorriso da
schiaffi
“Ma ormai scusa che sorpresa dovrei avere se siamo arrivati?”
“Vedrai…”
“Brian che hai combinato?”
“Niente che possa non piacerti…”
“Beh spero solo che non sia un gigolò perché altrimenti già tutta la storia
della fedeltà andrebbe a farsi benedire!”
“Non lo ricordavo nemmeno quel regalo” dice ridendo
“Ma mi devo preoccupare?”
“Non so, decidi tu…”
“Signori siamo arrivati”
Guardo fuori dal finestrino, cosa che fino ad ora non avevo fatto, troppo
concentrato a capire cosa avesse combinato Brian per guardarmi intorno, e vedo
un magnifico albergo sul mare, con annessa piscina.
Nel momento in cui arriva la macchina si ferma davanti all’entrata, un
fattorino esce per prendere le valigie e mentre scendiamo Brian mi prende per
mano e si avvia verso la reception
“Signor Kinney la stavamo aspettando, mentre voi fate il check-in intanto
Rafael porterà le valigie nella vostra stanza” dice la receptionist
Entrambi consegniamo il passaporto e i documenti di identità e attendiamo
che ci registri, dopo 5 minuti ci da solo una chiave sorridendo verso Brian.
Brian mi circonda le spalle con un braccio e mi direziona verso
l’ascensore, quando entriamo mi accorgo che non ci hanno detto il numero del
piano e mentre sto per chiedere a Brian come fa a sapere dove andare, vedo che
tira fuori la chiave che gli hanno dato prima e inserirla al di sopra della
pulsantiera. Mi chiedo che cavolo stia combinando, sto per iniziare a parlare,
ma Brian mi interrompe
“Justin non chiedere, tanto capirai tutto tra qualche minuto!” mi anticipa con
sempre impressa quella faccia da schiaffi
Prima che io possa fare o dire qualsiasi cosa, mi prende per la camicia e
mi tira a sé e appoggia le sue labbra sulle mie, sento la sua lingua che chiede
il permesso di entrare e senza pensarci due volte socchiudo la bocca e tocco la
sua lingua con la mia, mentre inizio a sentire le mani che cercano di infilarsi
sotto la camicia, ma un ‘din’ fa capire ad entrambi
che siamo arrivati al piano
Brian mi tiene appiccicato al suo corpo e non mi lascia andare, appena le
porte dell’ascensore si aprono capisco perché serve una chiave per accedere
alla stanza, occupa tutto il piano e sembra di essere nel loft a Pittsburgh,
finestre giganti rivolte verso il mare e nessun muro che divide gli spazi, solo
un pannello di vetro che separa il bagno dal resto della stanza, praticamente è
grande quasi quanto il loft e pensare che qui non c’è nemmeno la cucina!
“Vuoi fare un giro di ispezione?” chiede tenendomi ora le braccia attorno
ai fianchi
“L’unica cosa che voglio ispezionare adesso è la doccia, inizio a puzzare
di sudore!”
“Potevi metterti qualcosa di più leggero!”
“E di chi è la colpa se non sapevo nemmeno dove stessimo andando?”
“Sicuramente non mia, dovevi capire che come viaggio di nozze avrei scelto
una destinazione calda!”
“Sei già entrato nella parte del marito che vuole sempre avere ragione!”
“E allora credo che dovrai iniziare anche tu a fare la parte della moglie
che ha sempre torto!”
“Te lo puoi scordare” dicendo questo mi avvio verso la camera iniziando a
spogliarmi.
(*) Non c’è un aeroporto nelle vicinanze della Sydney
Opera House, ma mi serviva per la storia, consentitemi la licenza poetica, o
licenza e basta.
E siamo alla fine anche di questa
Fan Fiction, considerando che doveva essere una OneShot è durata anche troppo.
Innanzitutto ringrazio in modo
particolare il BFC (Vale, Sara, Jo e Marzy) per il
sostegno
Ringrazio anche tutti i lettori e in
particolare chi ha lasciato un segno del proprio passaggio.
Sperando che vi sia piaciuta tanto
quanto a me scriverla
Alla prossima
Dany
Capitolo 10
– Epilogo
- Sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia,
l’ultimo desiderio che la notte mi culla.
Sei la ragione più profonda di ogni mio gesto,
la storia più incredibile che conosco -
Siamo tornati dal viaggio di nozze
da qualche mese e credo che già lo rimpiangiamo. Entrambi vorremmo tornare in
Australia passando il tempo al sole a fare sesso, tanto sesso e a bere alcolici
come mai prima.
Purtroppo la vita di sempre sembra
sempre meno divertente soprattutto quando si torna alla normalità; durante la
settimana viviamo al loft, così Brian è vicino al lavoro e io in caso dovessi
partire, non avrei problemi a organizzarmi velocemente.
Nel weekend invece viviamo al Britin
anche se spesso andiamo entrambi al Babylon, tanto
per cambiare la routine; ormai siamo diventati veramente degli etero e mi
stupisco ancora come Brian si sia adattato a questa nuova vita.
Domani devo partire per New York,
devo presenziare a una mostra alla Harold & Harrison Gallery e ancora non
so se dovrò andarci da solo o se verrà anche lui? Con Brian non si può mai sapere
finché non dice chiaramente cosa vuole fare.
Sento il telefono suonare
“Pronto?”
“Ehi Justin, oggi pomeriggio che
fai?” risponde Emmett
“Dovrei organizzare il viaggio per
domani per New York, perché, cosa avevi in mente?”
“Volevo fare un po’ di shopping
prima di iniziare il nuovo programma serale! Vieni?”
“A che ora?”
“Facciamo per le 16, prima devo
organizzare un party di compleanno!”
“Ok, vengo io da te?”
“Ci incontriamo al Liberty e poi
andiamo!”
“Perfetto, ci si vede più tardi!”
Vado verso lo studio per vedere se
riesco a ricominciare a dipingere, ma non faccio in tempo ad arrivare che suona
il cellulare stavolta.
“Pronto?”
“Justin, sono Gale, ti chiamo per
ricordarti che dovrà stare qui a New York per almeno due giorni, domani saranno
presenti i giornalisti, ma il giorno dopo sarà una esposizione su invito!”
“Nessun problema, sto preparando le
cose per partire domani, starò a New York per almeno 3 giorni, quindi ci
vedremo nel pomeriggio per gli ultimi dettagli!”
“Allora ci vediamo domani nel tardo
pomeriggio !”
“A domani allora!”
Tra una cosa e l’altra mi accorgo
che è già il momento per me di andare al Diner per il
giro di shopping con Emmet.
***
Finalmente dopo più di due ore in
giro per negozi mi lancio sul divano, controllo il cellulare per vedere che ore
sono e mi accorgo che è ancora presto per prepararsi per andare da Debbie a
cena. Mi alzo, lascio il cellulare sul divano e mi avvio verso il piano di
sopra, ma sento la porta di ingresso aprirsi, mi volto verso l’entrata e vedo
Brian entrare in casa.
“Ehi, sei tornato presto!” dico
mentre Brian si sporge per darmi un bacio leggero sulle labbra
“Si, non lo sai? Domani devo partire
per New York per qualche giorno, mio marito ha una mostra!”
“Allora vieni!” dico saltandogli
addosso
“Non potevo proprio evitarlo, in
fondo è una mostra importante e poi ci tenevo!”
Gli metto le braccia intorno alla
vita e lo spingo sul divano per poi sdraiarmi su di lui e iniziare a baciarlo,
gli infilo la lingua in bocca per iniziare un gioco che conosciamo solo quando
siamo insieme, fare l’amore. Quando comincio a sentire il bisogno di respirare
mi stacco e scendo sul collo dando dei baci a fior di pelle, mentre lui mi
stringe i capelli fra le mani e mi tira a sé.
Per fortuna che il divano che
abbiamo qui è enorme, per come ci muoviamo noi saremmo già caduti per terra da
un pezzo.
Mi toglie la maglietta con cui di
solito dipingo e inizia ad accarezzarmi e pizzicarmi i capezzoli mentre una
mano scende per aprirmi prima il bottone e la zip, mentre io infilo le mani
sotto la camicia e con le unghie lo graffio leggermente sulla schiena.
Mi tira giù i pantaloni e i boxer
insieme mentre mi fa cadere tra le sue gambe, dato che ormai sono praticamente
nudo e lui invece ancora vestito, inizio a darmi da fare sfilandogli la camicia
dalla testa, non facendo nemmeno lo sforzo di slacciargliela. Inizio
a leccargli i capezzoli, mentre gli slaccio i pantaloni e glieli sfilo assieme
ai boxer. Ora è davanti a me nudo con già il pene quasi completamente eretto.
Scendo su di lui e inizio a baciargli la punta, con la mano intanto gli prendo
la base e inizio a massaggiarla lentamente fino a quando non mi blocca, mi tira
sopra di lui, mi bacia facendo penetrare subito la lingua nella mia bocca.
Mi
fa sdraiare sul divano e inizia a leccarmi il torace mentre con la mano scende
sul mio inguine, prende in mano la mia erezione e inizia a fare su e giù
lentamente, nonostante la voglia di farmi scopare sia a livelli piuttosto alti,
mi godo il momento. Fa scorrere la mano dalla cappella alle palle sfiorandomi
il buchino già fremente. Mi infila un dito molto lentamente e io muovo il
bacino per andare incontro alla penetrazione, quando sento un calore attorno
all’uccello e capisco che Brian lo ha preso completamente in bocca. Inizia a
leccarlo, facendo scorrere la lingua sulle vene in rilievo per poi tornare
sulla punta e stuzzicare la fessura. Approfitta di questo momento per inserire
un altro dito e allargarmi ancora un po’ per non farmi sentire dolore ma solo
piacere.
Si allontana un
attimo per prendere un preservativo, quando torna aggiunge un terzo dito e a
quel punto non mi resta che pregare Brian di scoparmi.
Mi fa sdraiare
sullo schienale del divano, con il sedere per aria, sento che si avvicina e
preme piano la punta con il mio ano pulsante, allargo di più le gambe e spingo
il bacino verso di lui per farlo entrare più velocemente, Brian allora spinge e
lo sento che mi riempie completamente.
Dopo il tempo che
abbiamo passato a scopare, ora ci ritroviamo sul divano esausti e in ritardo
per la cena da Debbie.
“Sei ancora vivo?
Forse alla tua età dovremmo darci all’astinenza!” gli dico ridendo
“Ehi! Io sono
ancora in grado di soddisfarti completamente!” mi risponde
“Siamo in ritardo!”
“A me non è
sembrato, anzi sembrava quasi che siamo venuti in sincronia!”
“Scemo!” gli dico
dandogli una leggera spinta
Mi alzo tirando su
anche lui e mi avvio verso la camera raccogliendo intanto i vestiti che ci
siamo tolti per lanciarli nel cesto della roba sporca e mi avvio verso la
doccia
“Dai Brian muoviti”
gli urlo subito dopo aver acceso l’acqua della doccia
“Vuoi un secondo
round?” mi dice mentre entra in doccia e mi abbraccia da dietro
“Non abbiamo tempo”
gli rispondo mentre mi lavo i capelli
Dopo la doccia e la
scelta dei vestiti finalmente siamo pronti per uscire e considerando che ci
metteremo un’altra mezz’ora per arrivare siamo elegantemente in ritardo di
appena un’ora, sempre se non troviamo traffico!
Finalmente
arriviamo da Debbie e non facciamo tempo ad entrare che subito ci saltano
addosso per aver fatto tardi; per fortuna avendo già la cena pronta, non
dobbiamo sorbirci per molto tempo le critiche di nessuno. Ci sediamo a tavola e
la cena scorre velocemente tra una presa in giro e l’altra, arriviamo ai
saluti.
“Ragazzi mi
raccomando a New York! E tu Raggio di Sole dimostra a tutti chi sei!”
“Si non ti
preoccupare!” dico mentre ci avviamo alla macchina
Mentre stiamo
tornando a casa penso a che diavolo dovrei mettere in valigia! Spero solo che
Brian mi aiuti con la scelta.
“Ehi sei
pensieroso” mi dice Brian mentre stiamo passando il cancello di Britin
“Non ho ancora
deciso cosa mettere in valigia”
“Non ti
preoccupare, ci penso io, sono o non sono l’intenditore in questo ambito?”
“Speravo che lo
dicessi, perché non so proprio come ci si veste per una serata importante come
questa” dico baciandolo lievemente
Entriamo in casa e
entrambi ci mettiamo in tuta. Mentre Brian sceglie l’abbigliamento adatto io
invece mi occupo degli oggetti da toilette per il viaggio. Finito di preparare
mi butto sul letto e senza nemmeno accorgermene mi addormento
***
“Justin, svegliati
dobbiamo prendere l’aereo!” mi urla Brian da sotto la doccia
Socchiudo un occhio
per controllare l’ora e vedendo che non è poi così presto inizio ad alzarmi
“Brian vuoi
qualcosa per colazione?” chiedo mentre scendo in cucina
“Va benissimo del
caffè, in caso mangiamo qualcosa quando arriviamo!” mi risponde
Dopo un’ora siamo
già all’aereoporto per andare a New York e sono terribilmente agitato per la
mostra, domani ci sarà una mostra collettiva in una galleria importante e
ancora non ci credo.
Prendiamo un taxi
per l’albergo, lasciamo giù i bagagli e già siamo fuori per andare in galleria
a controllare che sia tutto in ordine.
“Brian non vorrei
ti annoiassi!” dico mentre siamo in taxi
“Non ti preoccupare
ho già qualcosa in programma mentre tu organizzi insieme ai curatori della
mostra la serata” mi risponde
Dopo essere sceso
dal taxi e aver salutato Brian entro alla Harold & Harrison Gallery,
vedendomi mi vengono subito incontro.
“Ciao Justin” mi
salutano entrambi
“Ci servivi proprio
tu!” dice Gale
“Si devi decidere
dove mettere quel quadro” dice Randy indicando uno
dei miei primi disegni
“Si avevo già in
mente un’idea” rispondo iniziando a spiegare cosa avevo in mente di fare con
quel quadro
Dopo un’ora ci
raggiunge Brian dicendomi che dobbiamo andare a prepararci per stasera. Saluto
tutti e ci avviamo all’hotel.
***
“E’ la grande
serata, sei pronto?” mi chiede Brian mentre stiamo uscendo
“Spero di si” gli
rispondo dandogli un bacio sulla bocca
Abbiamo passato la
metà del tempo prima di uscire a fare sesso, non ne abbiamo mai abbastanza e
questo mi fa sicuramente piacere, stare con lui facendo sesso o stando
semplicemente abbracciati mi fa calmare e oggi ne avevo davvero bisogno.
Arriviamo davanti
alla galleria e vedo gente fuori che attende l’apertura, non riesco a capire
come mai siano già lì sapendo che ci vorrà ancora mezz’ora prima che apra la
mostra
“Dai Justin
entriamo” mi prende per mano e mi trascina quasi di peso dentro la galleria
Vediamo i
proprietari venirci incontro assieme ad altri artisti che esporranno con me
stasera
“Come ti senti?” mi
chiede uno dei ragazzi
“Agitato e tu?”
rispondo
“Idem!” mi dice
ridendo
Mi volto verso
Brian sorridendo e mettendogli un braccio intorno alla vita lo trascino verso
una delle zone della galleria dove sono esposti i miei lavori.
“Ehi come mai tutta
questa fretta?”
“Vorrei farti
vedere un quadro prima che entrino tutti”
Lo guido verso una
delle zone più illuminate finche non mi fermo all’improvviso
“Chiudi gli occhi!”
gli ordino
Vedendo Brian che
esegue il mio ordine senza obiettare e continuando a tenerlo d’occhio vado
verso il quadro esposto a metà della parete e lo scopro. Torno verso Brian
lo faccio avvicinaredicendogli che può
riaprire gli occhi.
“Ecco dove era
finito!” mi dice puntandomi gli occhi addosso
“Ti eri accorto che
non c’era più e non mi hai detto niente?”
“Non credevo
sapessi che l’avevo comprato io all’epoca e quindi non volevo farti capire che
già tanti anni fa eri diverso dagli altri!”
“Secondo me lo hai
fatto per narcisismo, in fondo sei tu il soggetto!”
“Ehi!” mi dice
mordendomi piano sul collo
“Forse non hai
visto bene!” gli dico facendolo avvicinare ancora di più
Finalmente vedo il
suo sguardo andare verso l’angolo destro e in quel momento gli brillano gli
occhi perché sta leggendo la firma che ho deciso di mettere sui miei lavori: Justin K. T.