I'm alone...

di bice_kaulitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** now ***
Capitolo 2: *** quello che era l'inizio ***
Capitolo 3: *** fine??? ***
Capitolo 4: *** desiderio ***
Capitolo 5: *** al telefono ***
Capitolo 6: *** gelato ***
Capitolo 7: *** chi sono io?? ***
Capitolo 8: *** scintilla ***
Capitolo 9: *** together ***
Capitolo 10: *** while it is snowing ***
Capitolo 11: *** Jack e Dirk ***



Capitolo 1
*** now ***


                                                                                      I'M ALONE


E nel sentire la pioggia sbattere su di me... Vidi da lontano la sua ombra...
- Che ci fai qui?- sorrise... Mio Dio quanto era bello... Mi coprii con il suo ombrello...
- Vieni... Ti prenderai un malannio... -
-  Non hai ancora capito come stanno le cose a quanto pare... -
-  Si ho capito... Ma questo non mi impedisce di aiutarti... -
- Non vedo il perchè dovresti farlo... -
Chiusi gli occhi e ripensai a tutto quello che era successo... Li riaprii pian piano e guardandolo sentivo crescere dentro di me di nuovo quella passione sfrenata... Nemmeno il cielo era mai così bello come quei due specchi in cui desideravo continuare ad immergermi....
-  Allora vieni??? -  lo scrutai in fretta: perchè era così provocante?? Lo odiavo con tutta me stessa ma non quanto desideravo riaverlo. Ma non dovevo cedere... Tutto quello era uno sbaglio... Una sola notte mi era bastata per farmi risentire a casa... Ma non era il modo giusto...
- Nana mi stai ascoltando??? -
- No... Per niente direi... -
- Lo so che preferisci ammirare la mia bellezza ma per una volta vorrei che mi ascoltassi.... -
-  Dovrei?? - piegai leggermente la testa.... Era una sfida.... Si morse il labbro inferiore... Anche quello era estremamente sensuale...
- Forse... - Mi alzai per mettermi di fianco a lui: quanto ero bassa. Sorrise guardandomi per l'ennesima volta... Forse anche lui aveva pensato la stessa cosa... Così come se non bastesse il fuoco che mi ardeva dentro di me, le sue mani mi sfiorarono il viso e un bacio mi ricongiunse con lui... Perchè in quel momento avrei voluto sentirlo sempre più vicino??Perchè il mio corpo continuava a desiderarlo??? Perchè la mia pelle era in preda all'eccitazione???  Sapevo solo che adoravo la sua sfrenata ingordigia...

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Capitolo 2
*** quello che era l'inizio ***


- Me ne porti un'altra per favore??? - chiesi al barista...
- Nana è già la quinta... -
- Fa niente... - Rassegnato tornò dietro al bancone per prendere un'altra birra dal frigo. Me la porse...
- Grazie... -
- I tuoi non si arrabbieranno??? -
- Non torno a casa stasera... -
- Un'altra fuga?? -
- Chiamala così... Questa volta hanno proprio esagerato... -
- E dove hai intenzione di dormire??? -
- Non ho ancora deciso... - Mi guardò con quegli odiosi occhi che mi ricordavano quelli di mio padre... Mi accusavano di un crimine che non avevo commesso... L'unica azione cattiva che avevo commesso era quella di essere venuta al mondo... E la mia orrenda esistenza me lo ricordava tutti i giorni... Bevvi un sorso di birra... Ormai aveva perso ogni sapore... Reggevo bene l'alcol e con qualche sigaretta il dolore comincia ad annebbiarsi... Sentii dei ragazzi ridere... Uno di loro si alzò dal tavolo in cui era seduto e si avvicinò a me... Era bello... Molto... Aveva delle labbra carnose con un pircing che nn smetteva di stuzzicare con la lingua... Era molto provocante... Si sedette di fronte a me...
- Ciao... - mi disse con voce sensuale...
- Ciao... -
 - Sembra proprio che tu ti stia annoiando a morte... -
- è così... -
- Ti va di fare qualcosa per sollevarti il morale?? -
Sapevo di cosa stesse parlando... Di solito non ero il genere di ragazze che si concedevano facilmente... Ma quella sera avevo infranto ogni regola...
- Tu saresti capace di farlo?? - gli chiesi sorridendo...
- Altro che... - Mi alzai per uscire fuori... Lui era dietro di me... Mi appoggiai al muro... Lui accese una sigaretta...
- Come ti chiami?? -
- Nana... Tu?? -
- Chiamami Yu... -
- Non è il tuo vero nome?? -
- No... -
- Allora spero che un giorno me lo svelerai... - Gli sfilai la sigaretta dalle labbra... Che buon sapore... Sotto i suoi occhi finii la sua ultima sigaretta...
- Non ne ho più... -
- Per stasera non ti servono... - Mi coprii interamente con il suo corpo... Mi fissò qualche istante negli occhi... Poi mi baciò... Mi sentivo di nuovo viva... Qualche minuto dopo salimmo sulla sua macchina... Arrivati a casa sua avevamo buttato i vestiti per terra e ci buttammo sul letto... Forse quello mi aiutò a dimenticare parte dei miei problemi... Ma non era così... Solo allora contorcendomi con lui per il piacere le difficoltà mi raggiunsero...

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Capitolo 3
*** fine??? ***


Sentii il vento accarezzarmi le gambe nude. Cercai di afferrare la coperta ma la mia mano sbattè contro qualcosa di caldo. Era lui... Mi prese le mano e la appoggiò sul suo viso. Aprii gli occhi. Mi stava fissando... I nostri corpi erano vicini. Sentivo il suo buon profumo.
- Ciao... - Mi disse sorridendo
- Ciao... - Ero molto imbarazzata. Mi alzai di scatto e carcai i miei vestiti quando feci per uscire dalla stanza mi voltai verso di lui. I suoi occhi color del cielo erano ancora puntati su di me.
- Ti prego resta... Non devi per forza andare - Mi sedetti sul letto sensa mai abbassare lo sguardo da lui.
- Pensavo fossi tipo da una sola notte... - ammisi sotto voce. Lui rise e si mise a sedere di fianco a me.
- Non potrebbe essere una piccola eccezione questa?? - Mi prese i polsi e mi stese sul letto. Si mise a cavalcioni su di me e cominciò a baciarmi. Mi staccai da lui... La tentazione era forte e poteva indurmi a ricadere nello stesso sbaglio.
- Scusa... Chiudiamola qui... Ieri non ero in me... - Uscii infretta dalla stanza per arrivare alla porta. Lui era dietro di me. Mi prese per le braccia e mi sbattee al muro.
- Sei sicura di quello che fai?? - La sua voce faceva trapelare tutta la rabbia e il desiderio che tratteneva.
- Al cento per cento... Stanotte è stato un grosso sbaglio... -
- Quindi non vuoi più vedermi?? -
- No... - Dissi a fatica. Lui continuava a tenere il suo sguardo fisso su di me. Io abbassai gli occhi. Mi sentivo troppo in colpa per specchiarmi nel suo pezzo di cielo.Si staccò da me ed aprii la porta.
- Scusa... - sussurrai mentre uscivo di casa. Fece per dire qualcosa ma si trattenne... La sua rabbia era scomparsa. Potevo sentire la sua misera sconfitta sulla pelle. Mi chiuse la porta in faccia. Qualche istante dopo mi incamminai. Non avevo ancora un posto dove andare... E poi sentii la prima goccia di pioggia cadere sul mio viso. Anche lei, come me, era sola...

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Capitolo 4
*** desiderio ***


Attraversai di nuovo quella porta. Ma la sera precedente ero troppo occupata ad assaggiare Yu per notare i particolari.
- Sono tornato!! - gridò lui poggiando il giubotto.
- Pensavo ti fossi andato a buttare da un ponte... - disse una voce. Apparve un ragazzo dai capelli di platino. Mi fissò... Aveva lo stesso sguardo di Yu: mi stava mangiando con gli occhi. Non disse niente. Continuava a fissare l'amico. Probabilmente riconducendomi a casa sua lo aveva tradito. Non  avrebbe più avuto un compagno di avventure. Sarebbe stato solo nella ricerca della ragazza che gli avrebbe regalato la passione di una notte.
- Vieni... Ti do qualcosa da mettere - Yu mi prese per mano e mi portò di nuvo in camera sua. Il letto era ancora disfatto. Potevo ancora sentire il profumo dell'incontro dei nostri corpi. Mi sfilò il cappotto.
- Metti questa... - Mi porse una sua camicia. Era grande per me... Mi tolsi i vestiti bagnati e mi diedi un'asciugatina.Mi guardai allo specchio. Si ero bella. Ma niente di speciale. Uscii dal bagno. Yu era steso sul letto. Aveva un cuscino sulla faccia. Si alzò appena mi sentii arrivare.
- Sembra un vestito... - brontolai. Ci mise qualche secondo per elaborare una risposta. Mi stava squadrando per bene. Maledizione... Non la smetteva di muovere il suo pircing con la lingua.
- Per me puoi stare anche nuda - Disse facendomi l'occhiolino. Mi accucciai in un angolo del letto. Avevo i brividi. Il desiderio continuava a crescere.
Mi cinse le spalle con un braccio e poi... Lo fece un'altra volta... Mi baciò.
- Ti ho detto che baci molto bene? - disse sorridendo.
- No... -
- E non ti ho nemmeno detto che ieri notte sei stata molto brava. - non mi diede il tempo di ribattere che mi prese le gambe e le mise in torno alla sua vita. Cominciò ad accarezzarmi piano. Un'altra piccola violazione del paradiso.  Non riuscii più a resistere. Le mie mani trovarono sollievo nello sfiorare nuovamente il suo corpo perfetto. Lui non esitò per dimostrare la sua ingordigia.Fu più dolce della sera precedente. Ricaddi nel mio sbaglio. Ma era troppa la voglia di risentirmi così vicina a lui. E nemmeno  potè capire quanto fosse meraviglioso tutto quello
E sentivo l'impazienza che continuassimo a farlo crescere dentro di me. E ancora e ancora e ancora...

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Capitolo 5
*** al telefono ***


Che orrendo rumore che produceva il mio cuore. Capece di coprire quello dei miei pensieri.
Il telefonò squillò: era lui. Forse dovevo rispondere. Erano passati solo due miseri giorni. Premetti quel maledetto tasto.
Non pronunciai parola.
- Cazzo perchè non vuoi rispondere a questo minchia di telefono?? è da due giorni che sto cercando di parlare con te!! -
Sospirai
- Scusa -
- Che cosa ti costa rispondermi me lo spieghi?? Se non mi vuoi più tra i piedi basta che me lo dici... -
- No!!! Non è questo... è solo che... -
- Cosa? -
- Io... ecco... -
- Lascia stare -
Rimasi in silenzio per parecchi minuti. Sentivo il suo respiro affannoso. Chi sa che cosa stava facendo.
- Volevo sentire la tua voce... Ecco... Mi manchi. Ho voglia di vederti -
- Non so se posso uscire. I miei sono ancora arrabbiati per l'altro giorno -
- Allora scappa -
- Non posso. Non mi farebbero più rimettere piede in casa -
- Allora vieni da me. Mi prenderò io cura di te -
- Ma sei molto impegnato ultimamente e non voglio disturbarti -
- Potremmo fuggire lontani solo io e te. Senza alcuna preoccupazione -
- Tu sei pazzo -
- No... sei tu che mi fai questo effetto. Cosa preferisci andare in montagna o su un'isola tropicale? -
- Scelgo la seconda -
- Pensa che bello. Io e te che facciamo il bagno in quelle bellissime acque. Poi ci stendiamo sulla sabbia che ti fa il solletico sulla pelle. E poi... -
- Possibile che pensi solo al sesso??? -
Sentii la sua dolce risata. Sognavo le sue mani accarezzarmi e i suoi baci coccolarmi. Le campane del dolce aprirsi delle porte del paradiso.
- Allora fuggirai per me?? -
- Ci posso pensare -
- Potrei venirti a prendere io. Di notte mentre dormi. Poi ti farei mia con la violenza -
- Maniaco!!! -
- L'idea di te su un letto mi attira molto!! -
- Vergognati!!! -
- Taci!!! Tu fai tanto la santarellina ma quando lo facciamo non vorresti smettere più!! -
Sentii il viso avampare. Aveva notato quanto fosse forte il mio desiderio di lui.
- Adesso ti sei ammutolita?? -
- Non sai tenere la bocca chiusa!! -
- Ho colto nel segno!!! Vedi che anche tu sei una inguaribile maniaca sessuale?? -
- Non lo sono!!! Sei tu che mi rendi così vogliosa... -
Non parlò per qualche secondo. Stava pensando. Potei quasi sentire le sue idee mentre gli scorrevano dentro.
- Devo andare - dissi a bassa voce.
- La prossima volta che ti chiamo rispondi. Ti faccio sapere appena torno in città -
- Ok -
- E se hai così tanta voglia di fare sesso basta che me lo dici. Io sono il tuo schiavo -
- Spiritoso -
- Non sto scherzando. Sono nato solo per renderti felice... -
Tu tu tu... Riattaccò

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Capitolo 6
*** gelato ***


E lui continuava ad entrare dentro di me. Sempre più forte si faceva il piacere di averlo di nuovo così vicino. I suoi baci accendevano piccoli frammenti di fuoco su tutto il mio corpo. Le sue mani sfioravano la chiave delle porte del paradiso. I suoi gemiti erano un eco nella testa.





Mi buttai senza fiato di fianco a lui... Sentivo ancora i suoi occhi su di me. Le gocce di sudore scendevano su tutto il mio corpo. Poteva essere stato così estremamente bello?? Eppure mi vergognavo di me stessa. Solo quello potava esistere tra me e lui. E non mi bastava...
- Io continuo a credere che tu abbia più di sedici miseri ann -
- E solo tre ragazzi alle spalle - aggiunsi. La sua voce era spezzata dal fiatone. Sembra essere soddisfatto. Guardai l'orologio. Erano le sei del mattino... Risi.
- Che c'è di così divertente?? -
- Niente -
- Dimmelo -
- A che ora siamo arrivati qui? -
- A mezzanotte... Perchè??? -
Feci un breve calcolo. Non credevo di essere fisicamente capace di spingermi così oltre.
- Sei ore - sussurrai al suo orecchio. Adoravo stuzzicarlo in quel modo. Lui mi avrebbe risposto con la stessa moneta.
- Mi dispiace piccola ma non credo di essere capace di muovermi. Sono tutto indolenzito -
Risi ancora... Per quel giorno potevo ritenermi più che soddisfatta.
- Povero il mio bambino -
- Dio è stato così bello!! - Disse asciugandosi la fronte.
- Ho voglia di gelato al cioccolato - Ci guardammo negli occhi. Scorse il filo della mia dolce pazzia.
- In cucina - furono le sue uniche parole.Mi infilai la sua camicia. La stessa di quel giorno. Quello in cui mi raccolse dalla mia fredda pioggia solitaria. Arrivata in cucina comincia a frugare nel frigo.
- Cerchi qualcosa??? - La voce del ragazzo dai capelli di platino interruppe la mia ricerca.
- Veramente si... Cerco del gelato al cioccolato -
Mi fissò per un attimo. Poi aprii uno sportellino dalla quale estrasse il gelato... Poi mi passò un cucchiaino.
- Grazie... -
- Prego. Non ci siamo ancora presentati. Io so Strify -
- Nana -
Stavo per tornare in camera quando lui mi trattenne per un braccio.
- Scusa devo proprio dirtelo. Non pensare che tra te e Yu possa durare a lungo... Non è tipo da avere una relazione stabile -
Fissai i suoi occhi. Erano belli e profondi. Ma amavo molto di più quelli di Yu. Quelli erano la dimora dell'angelo che non sarei mai stato. Tornai da lui. Era ancora nella stessa posizione. Aprii la vaschetta di gelato. Primo cucchiaio... Non significo niente per lui. Solo sesso... Punto.
La sua mano mi accarezzò.
- Togliti la camicia per favore - io gli obbedii. Mi stesi di fianco a lui. Un'altra cucchiaio di gelato. Questa volta però lo mangiò lui.
- Buono?? -
- Molto... Ma non quanto il sapore della tua pelle - Prese un pò di gelato e lo spalmò sulla mia spalla. Dopo cominciò a baciarla. Perchè mi sentivo così dannatamente completa tra le sue braccia??? Ricordo solo che il gelato si scolse su i nostri corpi intrisi da quel qualcosa che ci univa...



















Rieccomi con un nuovo capito!!! Anche se questa storia non sta avendo successo io continuo!!! Vi prego lasciate una recenzione bella o brutta che sia!!! Ho bisogno di sapere che cosa ne pensano gli altri.

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Capitolo 7
*** chi sono io?? ***


Credo che quel giorno lo passai tutto in casa sua. Dimenticai la scuola, i miei amici, i miei genitori... Tutto era volato via. C'erano solo i nostri corpi che si incontravano e che spriggionavano una pioggia di piacere intenso. E poi i miei dannati pensieri. Mai avevo desiderato così intensamente di spegnere quella voce nella mia testa. La brava ragazza che si nascondeva nelle mie viscere sussurrava l'inizio del mia immensa sofferenza.
- Chi sono io?? - gli chiesi guardando di nuovo i suoi magnfici occhi.
Lui mi sorrise. La sua felicità dipingeva il mio percorso dentro di lui.
- Tu sei la mia dolce maniaca - mi sussurrò.
- Lo so -
- E allora perchè me lo chiedi??? - alzò il sopracciglio destro.
- Perchè intendevo un'altra cosa -
- E cioè??? -
- Sono... Ecco... La tua ragazza?? -
Lui sbuffò. Di certo non aveva voglia di parlare di quello. Anzi... Diciamo che non aveva assolutamente voglia di far niente altro oltre a...
- Credevo che non fosse poi così importante - disse con un tono quasi scontroso.
- Lo è invece - lo guardai con altrettanta durezza. Poi si sollevò da me e cominciò a rovistare tra le cose sparse nella sua stanza. Era nervoso. Lo capii da tutti i suoi movimenti. E poi quasi potei sentire le sue imprecazioni che sorgevano nella sua testa.
- Chi sono io?? - sussurrai tra i denti. Lui ormai si era infilato un paio di jeans. Poi tenendo la maglia in mano si voltò verso di me. Si meravigliò di trovarmi quasi del tutto pronta per scappare?? La risposta era celata nel profondo.
- Non lo so!! - disse. Non capii se stette gridando dal dolore o dalla rabbia. Quasi mi fece paura sentirlo così diverso da quello che sembrava la mia parte di lui.
- Non urlare. Mi fa male la testa - gli risposi a voce talmente bassa che non fui sicura che mi avesse sentito.
- E poi non vedo a che cazzo ti possa servire sapere se sei la mia ragazza o no!! - la sua voce risuonava nella mia anima dolorante.
- Devo capire se tu tieni a me o... -
- O cosa?? - mi afferrò il braccio per potermi guardare negli occhi. Il cielo era sparito... Vedevo solo un uragano senza pietà.
- O vuoi solo scoparmi dalla mattina alla sera!! - gridai per coprire la voce dentro di me e il vento di ira che nascondeva lui.
Non mi rispose... Si infilò la maglia e si avviò verso la porta. Poi prima di andarsene si voltò per guardarmi un'ultima volta.
- Io tengo molto a te -

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Capitolo 8
*** scintilla ***


Perché doveva essere tutto così estremamente difficile?? Avevo la testa che mi girava e il cuore che per poco non mi usciva dal petto. Degludii poi bussai a quella maledetta porta.
- Avanti! - era la voce del ragazzo con i capelli di platino. Ma non era per lui che ero così agitata.
Feci per aprire la porta ma qualcuno lo fece al mio posto. Così era di nuovo di fronte a me. I nostri corpi che si erano immersi nella passione si desideravano. Io alzai lo sguardo su di lui. In un primo momento vidi di nuovo quella furia sfrenata poi... Un'altra volta quello splendido pezzo di lui che amavo con tutta me stessa.
- Ciao - riuscii a dire
- Ciao - rispose freddo. Percepii la sua voglia di riavermi tra le braccia. Io desideravo la stessa cosa. Volevo sentirmi di nuovo al sicuro solo cullata da lui.
- Come mai qui?? -
- Io... Ecco... Ti ho portato questa - gli porsi la rosa rossa. Quella stessa mattina mi ero graffiata il dito per trovare quella che più si addicesse a lui. La goccia di sangue che sfuggì non era nulla al confronto dello squarcio del mio cuore.
- Grazie - la afferrò poi mi guardò di nuovo negli occhi. Il mio sguardo suggeriva solo una parola... Amami.
- Prego - sussurrai guardando dall'altro lato.
- Dovevi portarmi solo questa?? O devi dirmi qualcosa?? -
- No. Veramente io... - non mi fece finire la frase che mi zittii.
- Ok. Allora ciao - e mi chiuse la porta in faccia. Mi diedi della stupida e poi ripensai a quanto amore ci avevo messo nello stare vicino a lui. Mi sedetti sulle scale a fissare il cielo. Anche quello rideva di me. Che situazione ridicola. Come potevo continuare a soffrire così?? Forse dovevo semplicemente voltare pagina. Lui aveva avuto quello che desiderava. Ed io?? Volevo solo immergermi nei miei pensieri fino ad annegare. Stavo veramente cominciando a provare qualcosa di più per lui. Uno strano brivido scuoteva le ali della mia anima. E una voce maledetta continuava a sussurrare il suo nome. Era forse amore tutto quello?? Mi stava bruciando dentro. Era una fiamma che solo lui poteva spegnere. Guardai l'orologio. Non era passata nemmeno un'ora. Mi alzai e mi appoggiai alla porta. Chiusi gli occhi per sentire il rumore del mio dolore. Ma riuscii solo ad udire un respiro dall'altra parte della porta. Lo conoscevo molto bene. Era già stato l'amante del mio. Lui era li. Non capivo che cosa stette aspettando. Poi di scatto la porta si aprii e...
- Mi dispiace!! - mi disse stringendomi a se. Io ricambiai assaporando il suo buon profumo. Poi non riuscii più a resistere. Lo baciai senza attendere nessuna parola inutile. Allora lui mi sfiorò la schiena con le sue mani e giocherellava con la mia lingua. Gli tirai il pircing del labbro inferiore con i denti. Sorrise e io feci lo stesso. Poi il bacio ricominciò sempre più intenso. Forse durò un'eternità. O forse solo il tempo di far scoccare la scintilla del nostro stupido amore.

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Capitolo 9
*** together ***


Continuavo ad ascoltare le note che provenivano da lui e dalla sua " piccola". Mi sentivo quasi gelosa... La trattava bene, come fosse la sua amante. Mi sentivo quasi tradita. Yu amava la sua chitarra.
- Sai forse dovresti imparare anche tu a suonare - disse poggiandola all'estremità del letto. Mi prese tra le braccia... Era la prima volta che non avevamo fatto sesso appena tornati in camera sua... Ci guardavamo negli occhi e ogni tanto mi coccolava. Ma andava benissimo così... Era più di quanto ultimamente avrei sognato di ricevere.
- Io so già suonare - dissi poggiando la testa sul suo petto.
- Davvero?? Non me lo avevi detto - mi baciò i capelli e poi con la mano li scompigliò.
- Se tu non ascolti quello che ti dico non è colpa mia - dissi sbruffando e incrociai le braccia sul petto.
- Adesso fai l'offesa? - disse cercando di recuperare i centimetri che ci separavano.
- Può darsi - dissi voltandomi verso la finestra. Sentii le sue labbra poggiarsi sul mio collo. Tese ancora le braccia verso di me. Io mi ci buttai... Sentii il suo odore avvolgermi il respiro.
- Qualcosa non va?? - chiese.
I suoi occhi accarezzavano la mia anima...
- Mi è mancato sentirti vicino - dissi baciandolo.
- A me è mancato tutto di te -
Passammo non so quanto tempo abbracciati su quel letto.
Le settimane passavano e Yu aveva preso il vizio di venirmi a prendere a scuola. Anche se io stessa avevo già la macchina. I miei "amici" non si sprecarono nei commenti.
- Sembri felice - aveva detto qualcuno di sfuggita. Perché lo ero...
- Ciao piccola - disse lui aprendomi la portiera. Trascorrevamo le giornate insieme passeggiando e provando a scoprire il nostro mondo.
Sentivo qualcosa dentro di me che faceva parte di lui. Non potevo più fare a meno della sua presenza.
Il ragazzo che avevo conosciuto quella sera al pub sembrava volermi quasi sussurrare che mi amava... E io non potevo fare altro che ricambiare tutto quello. Perché sorridevo e mi sentivo di nuovo viva...








Bussai alla porta.
- Finalmente sei arrivata!! Dio quanto ci hai messo Angelo - disse Strify avvicinandosi a me e poggiandomi un bacio sulla guancia. Io mi voltai verso Yu.
- Guarda che il tuo cantante ci sta provando con me - dissi avvicinandomi. Lui alzò lo sguardo.
- Strify sai che non hai la più piccola possibilità con il mio Angelo - mi prese il polso e mi fece sedere sulle sue gambe. Mi baciò. Sentivo gli occhi di tutti su di noi. Non importava... Volevo solo avere quel briciolo di lui. Mi apparteneva...
- Ci diamo una mossa? - disse il biondo isterico.
- Calma e sangue freddo - sussurrò Yu porgendomi la sua chitarra che avrebbe usato quella sera al concerto. Io la accordai...
- Non capisco ancora che cosa ci sia di speciale... - sbruffò Strify.
- Voglio che posi la sua essenza sulle corde. Così che la potrò sentire e suonerò con lei e per lei - Non staccava gli occhi dai miei.
Sorrisi...
- Non mi sentirei completo senza la polvere dello sbattere delle sue ali -




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Salve a tutti!! ^^ Scusate per il ritardo ma la mia testolina era ancora incapace di " partorire " qualcosa di decente. Spero vi piaccia e aspetto i vostri commenti!!

Ringrazio:
 
Aredhel NoldorielLa fille de la Lune per aver commentato;
Poi...  
revy_kauDEVILKRIS
E infine... Ramona37misscaseimiky 483FrancescaKaulitzDevilgirl89.



Un bacio.
bice_kaulitz

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Capitolo 10
*** while it is snowing ***


Premetto che l'ispirazione per questo capito mi è venuta ieri mentre stavo facendo vedere le foto di Yu a mia madre. Lei ha detto pure che è un bel ragazzo!! xD Spero vi piaccia... Commentate in molti.








While it is snowing


Ricordo ancora quando per la prima volta insieme vedemmo la neve scendere dal cielo. Era mattina presto e io mi alzai dal letto per mettermi alla finestra per fumare la prima sigaretta di quel giorno. Indossata la sua camicia, quella che mi permetteva di avvolgermi nel suo dolce profumo, mi affacciai alla finestra e vidi un mare bianco. La sigaretta mi cadde e andò a finire tra la neve.
- Fa freddo! Chiudi! - disse Yu con la voce ancora piena di sonno.
- Alzati forza!! -
Lui sollevò la testa e mi guardò incuriosito.
- Nevica! - dissi buttandomi su di lui. Mi baciò la fronte.
- Vuoi andare di sotto a giocare a palle di neve? - disse sorridendomi.
- Non c'è nemmeno bisogno di chiedermelo! -
Ci vestimmo in fretta e passando per la cucina augurando il buon giorno a tutti. Era da qualche tempo che Yu mi aveva presentato gli altri. Kiro, Shin e Romeo erano tutti molto gentili. L'unico che ancora non si era del tutto lasciato andare e Strify. Sorrisi ai ragazzi che ricambiarono.
Quando uscii nel cortile il freddo mi prese alla sprovvista. Maledizione... Avevo una gonna lunga fino a sotto le ginocchia con tanto di calze pesante e l'impermeabile.
Alzai gli occhi al cielo. Piccoli frammenti di esso, ormai congelati per essere stati privati delle gocce di amore, cadevano leggeri. Uno si poggio sul mio viso per poi sciogliersi visto il calore della mia pelle. Mi era sfuggito il ricordo di quanto fosse bella la prima nevicata. Sentii due braccia calde avvolgermi.
- Ciao piccolina - disse al mio orecchio. Io mi voltai verso di lui per abbracciarlo. In quel momento stavo davvero bene. Sentivo il cielo essere geloso. Perché avevo avuto la mia rivincita. Anche io assaporavo il mio amore lentamente... Senza indulgi su nessun gesto che segnava il nostro confine di non libertà. Potevo essere quella che ero perché finalmente sentivo di essere caduta tra le stelle giuste.
- Ti senti bene? -chiese vedendo il mio viso del tutto rosso.
- Non potrei stare meglio - lo baciai con avidità.
- Amo quando fai così - risse leggermente.
Ancora le nostre labbra non volevano staccarsi. Perché avrei dovuto farlo. Lui era mio e io ero sua.
- Allora stai bene. Sei al settimo cielo - disse allontanandosi.
- Si - ero quasi del tutto confusa dalla sua voce.
- Bene... Allora comincia a correre - disse tirandomi una palla di neve in pieno viso.
- Brutto... - non ebbi il tempo di proferire parola che lui mi riempiva di neve. Allora corsi via. Caddi un paio di volte rialzandomi e sentendo lui che si avvicinava minacciosamente. Arrivammo sotto la finestra di camera sua, dove trovai la mia sigaretta.
- Presa! - disse buttandomi per terra. Mi fece il solletico e io non potei evitare di ridere.
- Yu smettila!! Ti prego!! - risi
- Devi soffrire! - disse avvicinando la mia bocca alla sua. Si fermò e sentii il suo dolce respiro sulla gola. Piano mi sbottonò l'impermeabile e poi mi tolse le calze. Ridemmo entrambi. Le sue mani erano calde sulle mie gambe. Gli slacciai i pantaloni e la giacca. Come poteva essere così stupido da portare solo quella?? Il petto nudo quasi mi faceva stare male.
- Avevi già progettato tutto? - gli chiesi staccandomi da lui.
- Forse - disse avvicinandosi sempre di più a me.
Cadde altra neve...








Rientrammo a casa con la neve su tutto il corpo. Il mio viso era ancora caldo per le sue carezze.
- Vado a cambiarmi - gli dissi lasciando la sua mano.
- Ti aspetto - disse baciandomi ancora.
Ero sulla porta di camera sua quando sentii la voce del biondo.
- Non dirmi che avete fatto sesso sulla neve - disse con tono che sembrava disgustato.
- No. Abbiamo fatto l'amore... - disse Yu, il mio Yu, con voce calda.


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Capitolo 11
*** Jack e Dirk ***


Gli occhi di Strify osservavano con severità. La mano di Yu era stretta nella mia. Eravamo seduti l'uno di fronte all'altro. Ogni tanto il mio sguardo correva al biondo seduto sulla poltrona. Il viso era piegato in un brutto gigno. Yu invece non degnava l'amico di un attimo del suo tempo.
- Ti dispiacerebbe smetterla?? - chise dopo qualche secondo dai miei sguardi con il biondo. Non capii se stesse parlando con me.
- Di fare cosa?? - la voce di Strify era impastata dalla noia.
- Di fissarla - l'altro sembrava deciso. Non voleva mollare per concedere un pò di divertimento all'amico.
- Non fare il geloso... Non ne sei capace - si alzò camminando per la stanza. I passi lenti risuonavano nel silenzio della paura di sbagliare. Aprii la porta con un movimento lento. Non si voltò per salutare ma fece un misero cenno con la mano sinistra.
- Ultimamente non lo sopporto proprio - disse mettendosi comodo sulla sedia. Sbruffò.
- Perchè fa così? - chiesi guardando il suo riflesso nel tavolo di vetro. Le sue labbra stavano per svelare il segreto ma poi ci ripensò. Era titurbante.
- Puoi dirmelo Yu - lo incitai.
- Dirk - si alzò per andarsi a sedere dove poco prima c'era ancora il biondo.
- Non capisco -
- Il mio vero nome è Dirk - rise - me lo avevi chiesto se un giorno o l'altro ti avrei confessato la mia verà identità -
- Non cambiare discorso - mi avvicinai a lui. Mi afferrò un braccio e mi fece sedere sulle sue gambe.
- Jack è sempre stato molto competitivo -
- Non lo avevo notato - dissi sarcastica.
- Ricordi la sera in cui ci siamo visti la prima volta?? - era serio. Gli occhi cercavano un minimo segno di contraddizione in me.
- Come potrei dimenticarla? - dissi appoggiando le mie labbra alle sue. Rispose al bacio. Era tentato di far cessare ogni parola per agire. - Ero con lui e gli altri. Appena ti abbiamo vista entrare io e Jack ci siamo lanciati  uno sguardo di intesa. Volevamo entrambi la stessa cosa- ma solo uno dei due l'ha avuta, pensai quando si ammutolì.
- Continua -
- è stato un colpo di fortuna che mi ha condotto da te. Il solito lancio della monetina. Testa o croce -
- Tu cosa avevi scelto? -
- Testa -
- E Jack croce... - conclusi.
- Sono felice che la dea bendata mi abbia dato questa opportunità - mi baciò lui questa volta. La storia era finita... Ma il racconto di noi continuava a scorrere senza considerare l'amore insinuatosi tra le nostre mani. Ma forse quella certezza era già arrivata da tempo senza uno minimo dubbio.







Rieccomi qui con un nuovo capitolo!! Scusate per l'attesa ma ero in un posto sperduto senza internet. Questo capitolo non è il più bello di tutti lo ammetto! Ma il prossimo sarà MOLTO più interessante!! Ringrazio chi ha commentato i vecchi capitoli, chi ha messo la mia storia tra le preferite, chi l'ha messa nella seguite. Vedo che i lettori sono parecchi!! E questo mi fa piacere! Commentate in numerosi!! Al prossimo capitolo!!

bice_kaulitz

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