Occhi Colore Del Cielo

di God_Eden_Imperial
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***
Capitolo 6: *** Cap 6 ***
Capitolo 7: *** Cap 7 ***
Capitolo 8: *** Cap 8 ***
Capitolo 9: *** Cap 9 ***
Capitolo 10: *** Cap 10 ***
Capitolo 11: *** Cap 11 ***
Capitolo 12: *** Cap 12 ***
Capitolo 13: *** Cap 13 ***
Capitolo 14: *** Cap 14 ***
Capitolo 15: *** Cap 15 ***
Capitolo 16: *** Cap 16 ***
Capitolo 17: *** Cap 17 ***
Capitolo 18: *** Cap 18 ***
Capitolo 19: *** Cap 19 ***
Capitolo 20: *** Cap 20 ***
Capitolo 21: *** Cap 21 ***
Capitolo 22: *** Cap 22 ***



Capitolo 1
*** Cap 1 ***


Sono una tipa molto strana, fin da piccola ne sono stata convinta. Ci sono giorni in cui voglio disperatamente un abbraccio, ed altri invece che se mi tocchi ti uccido. Sono cresciuta con la differenza stampata nel cuore, ma poi mi aggrappo a chiunque mi dia un briciolo di amore. Ho degli sbalzi d'umore e ogni volta che cerco di allontanare qualcuno, sono terrorizzata all'idea di riuscirci davvero. Lo ammetto, ho migliaia di difetti cuciti addosso. Ma chi non ne ha? Quindi non permetto a nessuno di giudicarmi, e chi osa farlo finisce molto male. Con il tempo, mi è stato insegnato quanto cattive possano essere le persone e quanto stronza serve che io sia. E fin da bambina, ho sempre avuto un difetto di cui vorrei tanto liberarmi ma, nonostante gli sforzi, non ci riesco. Mi fa rabbia, perché non è una cosa che riesco a controllare tanto facilmente. Fingo di mostrarmi sprezzante e rispondo sempre in maniera acida: E' questa la mia peggior brutta abitudine. Cosa posso farci? A volte mi coglie anche di sorpresa e allontana le persone...maledizione. Cosa c'è di sbagliato in me?
Il mio nome è Kariya Masaki, ho 15 anni e mi sono appena trasferita a Tokyo. I miei genitori mi hanno abbandonata quando ero molto piccola: che bastardi! Ma non ho bisogno di loro, anzi mi sarebbero stati solo d'intralcio. Quindi va bene cosi, ho superato in fretta questa cosa, se loro non mi volevano bene perché mai io dovrei volerne a loro?
Comunque, all'età di 4 anni, esattamente 11 anni fa, fui portata in un certo istituto, che chiamavano "orfanotrofio". Lì ce ne erano molti, di bambini come me, abbandonati e dimenticati.
A causa del mio caratteraccio, mi fu difficile fare amicizia. A quanto pare alle gente piacciono le persone allegre e sempre sorridenti, con magari la battuta pronta e un forte senso dell'umorismo. Beh io non sono cosi, quindi in pochi, o meglio nessuno, mi è veramente rimasto accanto accettando i miei difetti e non solo i pregi che, ahimè, sono molto pochi.
Nel mio primo orfanotrofio rimasi per un paio d'anni poi, a causa di una piccola fuga nel cuore della notte in una calda notte d'estate, fui portata a Kyoto, in un'altra struttura simile.
Mi trattavano come una bambina "problematica", maledetti! Come se loro non fossero folli: sveglia alle sette del mattino? Neanche fossimo in una fattoria. Colazione con cereali, pane integrale e marmellata, neanche un cornetto o una ciambella. L'orfanotrofio di Kyoto doveva essere talmente a corto di fondi da doverci rifilare la colazione dei poveracci. Che odio. 
Non capisco perché si sorpresero quando tentai la mia seconda fuga e per poco, pochissimo, non raggiunsi un treno che mi avrebbe portata da qualche parte, non sapevo dove e nemmeno mi interessava. Pensavo solo che qualsiasi posto sarebbe stato meglio di quello. Purtroppo mi presero di nuovo, dannato capo treno, se lo ribecco in giro lo gonfio di botte.
Alla fine decisero, perché ovviamente io ero troppo "piccola" per badare a me stessa, di affidarmi ad una famiglia, sperando che almeno stavolta me ne sarei rimasta tranquilla. Ma Kariya Masaki adora mettere zizzania ovunque va. La famiglia era formata da una donna molto gentile e dolce, anche l'uomo era simpatico. Mi ricordo che gli piaceva poltrire sul divano a leggere il giornale e a fumare ogni tanto qualche sigaro. Non erano male devo ammetterlo e magari mi sarei anche imposta di abituarmi a vivere nella loro piccola e accogliente casetta nel bel mezzo della campagna di Kyoto. Ma, perché c'è sempre un ma, a rovinare il tutti era il loro cane di cui non ricordo nemmeno il nome. odio i cani, mi terrorizzano, sono molto meglio i gatti. Sta di fatto che quel cagnaccio non perdeva occasione di farmi qualche dispetto. Una volta ha scavato una buca nel giardino e io per poco non ci finisco dentro. Alla fine, stufa di quella bestia, compii la mia terza ed ultima fuga. Mi intrufolai sopra una di quelle strane jeep che non hanno il tettuccio dietro, non so come si chiamino e nemmeno mi interessa. Insomma mi feci un bel viaggetto fino alla città più vicina e poi me ne andai tranquilla in giro, tanto avevo dei vestiti di ricambio e avevo fregato il portafoglio all'uomo cosi da potermi pagare una camera nel primo hotel che mi capitò. Mangiai abbondantemente e mi rilassai nella vasca da bagno. Quando mi chiesero quanti anni avessi e dove erano i miei genitori, sempre con aria sprezzante, risposi
"Non lo so, ditemelo voi"
Capirono che ero una ragazzina senza un tetto sopra la testa, quindi decisero di tenermi lì per quella notte e il giorno seguente avrebbero chiamato un'altro orfanotrofio. E no ora è veramente troppo, ma perché la gente non si fa mai gli affari proprio?? Il mondo sarebbe un posto migliore senza alcun dubbio.
Protestai, eccome se protestai e per poco non dovettero chiamare la polizia, per fortuna il cielo, il fato, il destino, Dio, insomma come vi pare, non mandò una specie di angelo dai capelli verdi scuro e gli occhiali a coprirgli gli occhi blu. Era una donna che aveva soggiornato lì per alcuni giorni e stava per tornare a Tokyo e, dato che viveva da sola e non aveva figli o animali, decise di prendermi in custodia. Kira Hitomiko si chiamava, anzi si chiama, non è ancora morta per fortuna. 
Insomma verso l'ora di pranzo mi portò a mangiare in un ristorante di Sushi e Dio solo sa quanto ne ho mandato nello stomaco, quel giorno dovrei aver preso tipo due chili ma non mi importava, approfittai solo del denaro della donna e mi sentii anche in colpa quando si rivelò essere una persona dolcissima che mi trattò, e fu la prima a farlo, come una persona e non un oggetto da spedire qua e là a proprio piacimento. Mi fece piacere. Ma non glielo dissi ovviamente. Viaggiammo in macchina partendo nel tardo pomeriggio e per arrivare impiegammo 6/7 ore. Mi feci un pisolino nei sedili posteriori, essendo di statura piccola entrai perfettamente e potei stare comoda. Arrivammo a casa sua verso l'una di notte, come mi disse il giorno seguente mentre facevamo colazione. Molto carinamente non mi svegliò, mi prese di peso e mi portò in camera sua posandomi sul letto matrimoniale. Lei rimase sveglia fino al mattino, a quanto pare aveva del lavoro da fare per la società del padre, Kira Seijirou. 
"Dimmi Kariya, quanti anni hai?"
Mi chiese mentre sorseggiava il suo caffè e io, addentando una fetta di crostata alla ciliegia, risposi 
"Quanti me ne dai?"
Rise non aspettandosi una risposta del genere poi, guardandomi con attenzione, disse
"Mhhh 7?"
"Sette e mezzo prego"
"Oh chiedo perdono"
Rispose ridacchiando ancora. 
Alla fine gli anni seguenti trascorsero tranquilli, mi abituai un po' alla volta a Hitomiko che mi comprò vestiti nuovi, giocattoli e mi iscrisse a scuola. Se non l'avessi incontrata adesso chissà che orrenda fine avevo fatto. Non voglio nemmeno pensarci, mi vengono i brividi e mi sento male.
Comunque questo è il riassunto breve della mia infanzia. Nulla di cui lamentarsi troppo, ma alla gente piace lamentarsi, sembra essere un passatempo.
Oggi è il 14 novembre, domenica, domani inizierà la mia nuova vita al liceo. 

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Che nottata lunga ho passato. Non ho dormito granché. Forse un paio d'ore o tre.  Per tutto il tempo restante non ho fatto altro che chiedermi come sarà la mia vita una volta che avrò attraversato il cancello di quel liceo dove inizierà una nuova e importante fase della mia vita. O almeno questo è quello che avrebbero detto la maggior parte delle ragazze, credo. Per me invece, più che altro, è solo un'altro passo da superare, sperando che passi il più velocemente possibile, raggiungerò la maggiore età e sarò finalmente libera di poter scegliere per me stessa e nessuno potrà intromettersi. Il mio sogno nel cassetto diciamo cosi. Ho immaginato come potrebbero essere le giornate al liceo, saranno come alle elementari? Dove ci lasciavano fare praticamente ciò che volevamo, oppure come alle medie? Dove ci riempivano di compiti e le lezioni erano talmente pesanti che, una volta tornata a casa, mi buttavo a peso morto sul divano o sul letto e non mi muovevo tipo fino all'ora di cena. Dalle storie che mi ha raccontato Hitomiko della sua esperienza alle superiori, ho potuto constatare che è un insieme di entrambe le cose: le lezioni sono pesanti a volte ma i sensei lasciano molto spazio ai ragazzi, cosi che possano esprimere loro stessi al meglio, o cosi dice la mia tutrice. Bah, forse dovrei proprio finirla di farmi tante paranoie, tanto so già come andrà a finire: lezioni, compagni rumorosi, sensei rompi scatole, preside severo, bidelli scansafatiche,...niente di nuovo insomma, quindi è inutile farsi aspettative giusto?
Sospiro rigirandomi nel letto, portando un braccio a coprire gli occhi quando un pallido raggio del sole mi illumina il viso e le occhiaie, non serve vederle so già che sono enormi dannazione. Iniziamo male. Apro di poco un'occhio rivolgendo lo sguardo alla finestra le quali tapparelle sono lievemente aperte, di solito mi piace tenerle completamente aperte, perché, lo ammetto, il buio mi fa ancora un po' paura. Non giudicatemi, in fondo moltissimi hanno questa fobia. Per me è particolare, durante la notte, mentre riposo, voglio assicurarmi di restare in questa piccola stanza (composta da un letto attaccato alla parete, un'armadio, una radio, la tv, un comodino a tre cassetti dove sopra tengo la lampada, il cellulare e il caricatore, infine una scrivania con la sedia su cui è posata la cartella già pronta da ieri sera) senza avere timore di risvegliarmi e scoprire di essere ancora in uno di quei schifosi orfanotrofi che non voglio rivedere nemmeno in foto. 
Guardo l'ora sul cellulare: le 6.45. La sveglia è impostata per le 7:00 in punto, ma dato che è inutile restare a letto e magari rischiare di addormentarmi e risvegliarmi scoprendo di aver fatto tardi, la decisione migliore in questo caso è alzarsi e prepararsi subito.
Tanto Hitomiko si sveglia sempre alle 6:30, lei ci mette molto più tempo di me a prepararsi dato che si deve anche truccare e prepara la colazione per entrambe e il pranzo al sacco per me. Scosto le coperte tirandomi a sedere per potermi stiracchiare e dalle mie labbra esce uno sbadiglio che mi fa lacrimare gli occhi. Mi alzo sentendo il freddo del pavimento sotto i piedi scalzi. Non cerco nemmeno le ciabatte, mi stropiccio un'occhio dirigendomi in bagno dove mi sfilo il pigiama posandolo nella cesta dei panni da lavare assieme ad alcune giacche, intimo e una gonna di Hitomiko. Mi sciacquo il viso più di una volta con l'acqua gelida sperando di riuscire a mandare via la scia di sonno che non permette ai miei occhi, stanchi e gonfi, di restare aperti. Faccio una doccia molto veloce e mi asciugo lanciando uno sguardo alla mia nuova divisa scolastica: è composta da una camicetta bianca con una tasca sul seno sinistro dove è ricamato lo stemma della scuola, un maglione scuro che lascia intravedere il piccolo fiocco azzurro, una gonna grigia che arriva poco sopra le ginocchia e scarpette semplici marroni. La osservo, non è poi cosi orribile, peccato per le gambe che restano nude e la cosa mi manda su tutte le bestie, perché? Mai sentito di ragazzi pervertiti? Quelli lì se ne approfittano sempre e non perdono occasione di fare scherzetti come alzare la gonna a noi ragazze per spiare l'intimo. Sono nati arrapati, l'ho sempre detto io. Che poi, anche quelli che disegnano e fanno le uniformi, un'altro branco di depravati. Questo mi ricorda la lieve discussione che io e Hitomiko abbiamo avuto prima di andare a cenare.
Mi aveva mostrato la divisa con un sorriso gioioso sulle labbra, dicendo che mi sarebbe stata una meraviglia, ma avevo i miei dubbi. 
"Non mi piace la gonna, è troppo corta, non potresti allungarla?"
Chiesi e Hitomiko mi lanciò uno sguardo confuso, guardò l'indumento del mio "disgusto" diciamo, e rispose
"Potrei, ma ho terminato la stoffa, andrò a ricomprarla tra qualche giorno"
"E' troppo corta donna"
Esclamo facendola sospirare per poi chiedere
"Lo so Masaki, ma che ci puoi fare?"
"Voglio la divisa maschile"
Dico secca, almeno quella copre, eccome. Ovviamente Hitomiko si fece subito seria e, con un espressione tra il deluso e il disperato, chiese
"Vuoi indossare la divisa maschile?? Perché?? Già ti prendono in giro per la tua statura, per il tuo nome da ragazzo e ora vuoi che ti prendano in giro anche per questo?? Tu ti vuoi proprio male Masaki"
E scosse la testa sconsolata. Ok, ok parliamone: non è certo colpa mia se i miei genitori erano dei nani e io non sono venuta fuori alta un metro e settanta o oltre come alcune ragazze che per la loro età sembrano dei giganti, al diavolo quelle stronze. Il mio nome è un'altra cosa per cui, se un giorno dovessi incontrare i miei genitori, li prenderei a mazzate fino alla morte. Cos'è erano cecati da non riuscire a vedere che ero un dannata femmina?? Perché, a meno che la natura non mi abbia lanciato un altro dei suoi pessimi scherzi, io non sono un maschio. Masaki è da maschio, Misaki è da femmina. Non c'è nemmeno tutta sta differenza, solo una piccola vocale cambia, ma a quanto pare ai miei genitori cambiava molto. Che rabbia. 
"Io con quella gonna cosi corta non ci esco, mi dovrai trascinare di peso fuori di qui con quella addosso, sappilo!"
Le risposi con il mio solito tono acido facendola sospirare, ormai non si arrabbiava più per le mie rispostacce. Rimase a riflettere per alcuni istanti per poi chiedermi
"Puoi mettere delle calze scure sotto, cosi ti copriranno e nessuno ti farà storie, va bene?"
Mhh, non era un'idea tanto pessima anzi. Accettai e non ebbi più da lamentarmi per tutta la serata.
Ora mi guardo allo specchio, e devo riconoscere che non è poi cosi male, mi sta bene, si mi piace. Inoltre, i fermagli per i capelli sono un tocco di classe. Sorrido soddisfatta del mio riflesso per poi prendere la cartella e dirigermi in cucina dalla quale proviene un dolce profumo di crepes alla fragola. Le mie preferite, la giornata sta prendendo una buona piega. 
Guardo la tavola imbandita, la tazza fumante di latte al cioccolato è lì davanti a me che mi chiama: bevimi, bevimi, mi dice e non me lo faccio ripetere. Ci soffio sopra per poi gustarmelo lentamente. Che buono. Penso sorridendo per poi divorare le crepes. Hitomiko ridacchia dicendomi
"Stai davvero molto bene con la divisa Masaki"
"Per favore non dirmi cose che già so"
Rispondo nascondendo un sorriso e finendo di mangiare, per poi lavarmi i denti e dirigermi alla porta
"Io vado"
Esclamo mettendomi le scarpe. La mia tutrice mi raggiunge chiedendomi
"Hai preso tutto?"
Annuisco
"Sicura?"
"Sicura, ho controllato poco fa, c'è tutto: libri, penne, pranzo, cellulare"
"Mandami un messaggio appena arrivi mi raccomando"
"Si si tranquilla"
Rispondo sistemandomi la cartella sulla spalle e subito noto lo sguardo commosso di Hitomiko. Cielo, eccola che ricomincia
"Sei cosi bella Masaki, stai crescendo cosi in fretta. Devo farti assolutamente una foto con questa divisa addosso, sei adorabile"
Corre a cercare la fotocamera e io faccio una smorfia infastidita guardando poi l'ora: le 7:40. Per fortuna il liceo dista solo dieci minuti di camminata da qui.
Hitomiko torna e, tutta sorridente, esclama
"Sorridi"
Io resto invece impassibile mentre il flash per poco non mi acceca. Hitomiko guarda la foto sorridendo addolcita
"Kawaii"
Inquietante, davvero, quando fa cosi, è inquietante.
"Devo andare o farò tardi"
"Giusto, sicura che non vuoi che ti accompagni?"
"Non l'ho voluto alle elementari e alle medie, non lo vorrò certo adesso. Ci si vede"
Rispondo uscendo e di nuovo la mia tutrice mi blocca
"Che c'è ancora?!"
Domando un po' scocciata, lei mi si avvicina e tira fuori una boccetta trasparente a forma di sfera contenente del liquidi giallastro
"Che roba sarebbe?"
"E' il mio profumo, si chiama Chanel n° 5, il migliore in assoluto tra tutti i profumi in circolazione. Mettine un po' dai?"
Se non le dico di si non mi lascerà più andare lo so, la conosco bene. Ma a che mi serve dello stupido profumo? Penso mentre mi spruzza sul collo quel chanel che, ora che lo annuso da vicino, è veramente buono, mi lascia sorpresa
"Ti piace?"
Domanda Hitomiko ma io, sempre acidamente, dico
"Mi piacciono i videogiochi"
La mia tutrice sospira e mi lascia finalmente andare non prima di avermi dato un bacio sulla fronte e avermi augurato buona fortuna. 
Me ne servirà parecchia. 

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Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Il liceo della Raimon J.H. uno dei più importanti della città, il più conosciuto e prestigioso grazie anche per la sua squadra di calcio. Mi piacerebbe poterci entrare ma, ovviamente, alle ragazze non è concesso. Tsk, maschilisti. Penso attraversando il cancello e camminando spedita verso l'entrata senza guardare nessuno. Per qualche strana ragione, che preferirei ignorare, gli occhi di tutti sono puntati su di me. Cos'è non hanno mai visto una nuova studentessa nella loro vita? Che hanno da guardare tanto? Sono nuova e sono una ragazza e allora? Mi danno fastidio i loro occhi puntati addosso che cavolo. Non ci pensare Masaki, se ti fai gli affari tuoi molto probabilmente nessuno di loro ti romperà le scatole.
Con questo pensiero in testa, salgo la gradinata e supero l'entrata principale salutando con un lieve "Ohayo" i bidelli chiedendo loro dove posso trovare la presidenza. Al telefono, quando Hitomiko aveva avvertito il preside del mio arrivo, lui le ha chiesto che, una volta a scuola, lo avessi raggiunto prima dell'inizio delle lezioni. 
Per i corridoi non ci sono molti ragazzi, alcuni parlano vicino le proprie classi, altri alle macchinette delle merendine o delle bevande calde, a proposito più tardi mi andrebbe proprio un po' di cioccolata bollente, cosi almeno mi rilasso, o almeno ci provo. 
Supero in fretta il corridoio principale, salgo le scale fino al primo piano e davanti mi ritrovo proprio la porta della presidenza. 
Prima di bussare, guardo l'ora: sono le 7:55, appena in tempo direi. Busso un paio di volte poi una voce profonda, probabilmente del preside, dall'interno mi invita ad entrare. Lo faccio e saluto l'uomo, seduto sulla poltrona oltre l'enorme cattedra, con un inchino. 
"Salve, sono Kariya Masaki, la mia tutrice vi aveva chiamati alcuni giorni fa per avvertirvi del mio arrivo"
Dico facendo velocemente vagare lo sguardo per la stanza. E' molto ampia e rettangolare, c'è una grande finestra che da alla città, un lungo tavolo per le riunioni sicuramente, una mensola con esposti tutti i trofei vinti negli anni dalla scuola e infine la scrivania del preside con sopra posati fogli, un computer, cartelle, una fotocopiatrice e una macchina per il caffè
"Oh si ricordo, benvenuta signorina Kariya, spero si possa trovare bene qui alla Raimon J.H. e che si impegni costantemente nello studio"
Mi dice il preside, un uomo non molto alto, un po grassottello e dai capelli grigiastri. A quanto pare la vecchiaia si fa già sentire e vedere. Penso poi rispondo
"Non vi deluderò signore"
"Bene, mi fa piacere sentirlo. La sua classe è la 1-B, si trova su questo piano. E' stato un piacere fare la sua conoscenza, è sempre bello avere nuovi studenti"
Aggiunge e sentiamo la campanella squillare per tutto l'istituto. Lancio una lieve occhiata alla porta da dove provengono passi veloci e un continuo vociare confuso degli altri studenti che si stanno dirigendo nelle aule per incominciare le lezioni. Ecco che il mio cuore batte più veloce e il respiro mi diventa più pesante, le mani iniziano a sudarmi e tremo leggermente. Sono nervosa adesso, ho paura? Male, molto male, devo trovare in fretta un modo per calmarmi.
"Non si preoccupi signorina Kariya, ho chiesto al professore della prima ora di accompagnarla, cosi magari starà più tranquilla"
Mi dice il preside capendo la mia situazione attuale. Avrà avuto a che fare con molti studenti nuovi, arrivati quasi alla metà dell'anno, ormai sa come comportarsi a quanto pare. Non ho bisogno dell'accompagnatore. E' ciò che una parte di me vorrebbe dire, ma viene bloccata dall'altra che si sentirebbe più tranquilla nel farsi accompagnare
"La ringrazio molto"
Rispondo facendo un altro inchino, il preside sorride e dice
"Figurati, non ti preoccupare andrà tutto bene"
Annuisco piano sentendo poi qualcuno bussare, il preside gli da il permesso di entrare e vedo un uomo più giovane, un po' impacciato, con una cartella in mano e gli occhiali che, appena mi vede, con un enorme sorriso, esclama
"Oh tu devi essere la mia nuova studentessa, Kariya Masaki giusto?"
"Esatto"
Rispondo e lui, porgendomi la mano, si presenta
"E' un vero piacere conoscerti, io sono il professore di giapponese, il Sensei Fumihiro Haru. Vedrai che adorerai i tuoi nuovi compagni, sono molto simpatici"
Questo dovrei essere io a giudicarlo non crede? Sto per dire ma mi blocco appena in tempo. Saluto il preside con l'ennesimo inchino seguendo poi il mio nuovo Sensei verso la classe. Nel mentre parla ma non lo sto ad ascoltare, troppo occupata a far vagare gli occhi, in particolare verso un ragazzo che riesco a scorgere dalla finestra che da sull'altro corridoio: è più alto di me, anche se in effetti non è che ci voglia molto ma dettagli, ha i capelli rosati legati in due codini bassi e gli occhi mi pare siano azzurri, ma non riesco a vederli bene a causa della frangia. Lo seguo con lo sguardo e lo vedo raggiungere una ragazza dai capelli a caschetto, mossi e castani, gli occhi tra il castano e il rosso. I due si abbracciano per poi entrare in classe chiacchierando amabilmente. Com'è bello. E' la prima cosa che penso vedendolo, ma subito me ne pento dicendomi di restare concentrata e di non farmi distrarre cosi facilmente. Chissà come si chiama, penso, sarà senz'altro più grande di me. Un Senpai affascinante. Ah no Masaki non ci pensare. Mi dico scuotendo la testa
"Qualcosa non va?"
Mi chiede il sensei fermandosi davanti una porta, sopra c'è un cartellino con su scritto 1-B, ci siamo.
"Niente affatto"
Rispondo, mi rivolge un sorriso ed entra. Il vociare si ferma subito e sento uno strusciare di banchi e sedie che mi infastidisce. Mentre il sensei avverte la classe della loro nuova compagnia, ovvero me, io volto lo sguardo in direzione dell'aula in cui è entrato poco fa quel ragazzo, ma vengo subito distratta da Fumihiro che mi dice di entrare. 
Faccio come mi ha detto e raggiungo la cattedra sotto gli occhi dei miei nuovi compagni. Alzo il viso verso di loro e, seria, inizio a presentarmi
"Salve a tutti. Il mio nome è Kariya Masaki, molto piacere di conoscervi"
Faccio un inchino e li osservo uno a uno. A quanto pare sono di più le ragazze qui dentro. Mi sorridono poi il sensei chiama una ragazza: Matsukaze Tenma che mi indica gentilmente, e con un sorriso da orecchio a orecchio, il posto vuoto accanto al suo. Vado a sedermi e la ringrazio 
"Sono Tenma, molto piacere Kariya, sono certa diventeremo ottime amiche"
"Se lo dici tu"
Rispondo secca posando il gomito sul banco e il viso sulla mano guardando con un espressione di noia Fumihiro che inizia la lezione.
Come inizio non è male devo dire, ma mai giudicare un libro dalla copertina. 

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Capitolo 4
*** Cap 4 ***


La campanella suona, segno che anche la seconda ora è passata, ne mancano solo altre tre per fortuna, posso farcela. Giapponese è terminato e il sensei ci saluta uscendo poi dalla classe dopo aver raccolto le proprie cose. Metto il quaderno e il libro a posto nella cartella ascoltando distrattamente i miei compagni parlare tra loro. Non li sto a sentire, troppo occupata a pensare alle prossima lezione: ho ancora un'ora di matematica e due di inglese. Giornata piuttosto pesante, che rottura, non vedo l'ora di uscire e andare a fare un giro prima di rientrare a casa. Nella mia mente torna l'immagine del ragazzo che ho visto poco fa e mi maledico tornando poi con i piedi per terra, sentendo la voce squillante di Tenma chiamarmi. Mi volto verso di lei e vedo anche un'altra ragazza dai capelli blu e gli occhi del medesimo colore affiancata da un ragazzino più basso che porta una fascia tra i capelli. Un bambino delle elementari? Penso guardandoli
"Kariya-chan ti presento i miei migliori amici: Sorano Aoi e Nishizono Shinsuke"
Ha detto una quindicina di parole e già non ci siamo, affatto. Prima di tutto quel "-chan" da dove lo ha tirato fuori? Non ha mica il mio permesso. Secondo, Aoi? Ecco altri genitori che non hanno fantasia con i nomi: ehi la nostra bambina ha i capelli blu e anche gli occhi, chiamiamola Blu allora. Patetico. Per non parlare del piccoletto sul quale rischio di inciampare se non sto attenta.
"Ciao Kariya-chan molto piacere di conoscerti, spero diventeremo molto amiche io e te"
Dice Aoi allegramente. E riecco il "-chan" va beh pazienza. 
"Certo, amichette del cuore come no"
Rispondo acida e la ragazza mi rivolge uno sguardo confuso riprendendo poi a sorridere esclamando
"A quanto pare abbiamo una Tsundere qui con noi, eh Tenma?"
"Eh già"
Risponde lei iniziando a ridere. Tsk. Li guardo seria volgendo poi lo sguardo a Shinsuke che mi fissa con attenzione facendomi sentire leggermente a disagio
"Che c'è?"
Chiedo e lui, scusandosi e passandosi una mano tra i capelli, risponde
"No, niente scusami, è solo che hai un'aria molto familiare, per caso ci siamo già incontrati da qualche parte prima d'ora?"
Assottiglio lo sguardo guardandolo a mia volta con attenzione cercando di ricordare se l'ho già visto in giro in passato, poi, con un ghigno, rispondo
"Non mi pare, non dirmi che è il tuo modo per rimorchiare, ci siamo già incontrati io e te e ora il destino ci ha fatti riunire"
Recito facendo scoppiare Tenma e Aoi in una fragorosa risata mentre Shinsuke diventa a mano a mano sempre più rosso e, in completo imbarazzo, esclama agitando le braccia
"N-n-niente affatto! S-solo mi ricordavi qualcuno q-quindi-"
"Ehi rilassati guarda che sto scherzando, mi ricordo di te"
Rispondo e tutti e tre mi guardano sorpresi, sbuffo e, volgendo lo sguardo altrove, aggiungo
"Abbiamo frequentato gli ultimi due anni delle elementari assieme"
Shinsuke si mette a riflettere per tentare di ricordare, poi fa un enorme sorriso esclamando
"Oh si è vero, hai ragione Kariya-chan, scusa se non ti ho riconosciuto subito"
Si scusa. Come se io l'avessi riconosciuto, penso per poi dire
"Figurati, tanto neanche io l'ho fatto. Ricordo però che alle elementari indossavi una fascia viola"
"Si è vero, proprio cosi"
Risponde sorridendo a 32 denti. Questi tre non sono poi cosi male. Sto per chiedere loro se conoscono il ragazzo dai capelli rosa ma a bloccarmi è la professoressa di matematica che entra dicendo a tutti di prendere posto.
Sbuffo già scocciata tirando fuori il libro e aprendolo alla pagina delle equazioni fratte. Cerco di seguire la spiegazione ma dopo i primi venti minuti mi perdo. Non che non ci capisca nulla di matematica anzi, alle medie avevo la media dell'otto, semplicemente mi annoia, non è affatto la mia materia preferita e mai lo sarà. Che poi dico io, a che accidenti mi serve sapere queste cose nella vita? Mica vado in giro e la gente mi ferma chiedendomi la radice quadrata di un numero alla meno qualcosa, che tra parentesi, è impossibile in questo tipo di esercizi ma va beh, avete capito cosa voglio dire. Tanto la maggior parte degli studenti va male e si ritrova all'ultima settimana dell'anno a dover recuperare per poi accontentarsi di un sei tirato che i prof sono costretti a mettere contro la loro volontà, solo perché poi non vogliono arrivare a settembre con milioni di recuperi da fare. 
Che strazio. Penso e, dopo quella che mi sembra un'eternità, anche quest'ora finisce e siamo liberi di andarcene a pranzare nell'ampio cortile interno della scuola. Non oso assaggiare il cibo della mensa, so già che fa schifo, non mi serve mica provarlo. Quello di Hitomiko è mille volte meglio, decisamente. 
"Kariya-chan da questa parte"
Mi chiama a gran voce Tenma agitando un braccio per catturare la mia attenzione, è seduta ad un tavolino vicino la finestra con Aoi e Shinsuke. Li raggiungo facendomi velocemente spazio tra i vari studenti e mi siedo dicendo 
"Non vi ho dato il permesso di chiamarmi con il chan"
"Ti da fastidio?"
Chiede Shinsuke e io, guardando altrove, sussurro
"Non ho detto questo"
Tutti e tre mi guardano sorridendo e Aoi esclama
"Tsundere"
Le lancio una lieve occhiataccia per poi guardare il loro pranzo, anche loro se lo sono portati da casa. In quello di Tenma c'è del riso, polpette e verdura, in quello di Aoi solo verdura, stiamo attente alla linea a quanto pare; infine quello di Shinsuke contiene del sushi avanzato sicuramente dalla sera prima.
"Ti va di assaggiare Kariya-chan? Ce li ha preparati mia zia, è davvero molto brava in cucina"
Esclama Tenma porgendomi le bacchette che, esitando, prendo per poi raccogliere un po di riso e mangiarlo. Non male.
"Buono vero?"
Annuisco soltanto e Aoi mi domanda cosa ho invece io per pranzo. Apro il mio contenitore mostrando una omelette accompagnata da un sacchetto di fragole
"Wooooow"
Esclamano insieme estasiati dal profumo dell'uovo accompagnato dal formaggio fuso e il prosciutto che solo guardandolo mette l'aquilina.
"Beh buon appetito"
Dico iniziando a mangiare con loro che si mettono a chiacchierare dei fatti loro mentre io sono di nuovo con gli occhi puntati sul ragazzo che ho visto stamattina. E' appena entrato con la ragazza con la quale si era abbracciato prima di entrare in classe, è davvero molto bella, che sia la sua fidanzata? A giudicare da come gli sta addosso direi proprio di si. 
Penso seguendoli con lo sguardo per non perderli di vista. Si vanno a sedere ad un tavolo con altri ragazzi iniziando a ridere e scherzare. Io tengo gli occhi puntati sul ragazzo cercando di percepire uno dei suoi amici dire magari il suo nome ma sono troppo distanti e, con tutto il casino che c'è, non riesco a sentire nulla di quello che si stanno dicendo.
"Ehi"
Dico ad un tratto attirando l'attenzione di Tenma, Aoi e Shisuke che, smettendo di parlare, si voltano verso di me 
"Si? Cosa c'è?"
Mi chiede Aoi e io, senza distogliere lo sguardo dal ragazzo dagli occhi celesti come il cielo, chiedo
"Conoscete quel tipo laggiù per caso?"
"Mh? Chi?"
Chiede Tenma cercando di capire a chi mi stia riferendo. Sto per indicarglielo ma davanti a me si piazzano alcune delle mie compagne che iniziano a farmi mille domande del tipo: Da dove vieni? Dove abitavi prima? Come mai ti sei trasferita qui? Che profumo indossi? E' cosi buono; Possiamo chiamarti per nome? Diventiamo amiche; Ce l'hai il fidanzato?
Fidanzato...penso riuscendo ancora a scorgere la figura del ragazzo che mi lancia uno sguardo e subito, alla velocità della luce, scosto il viso imbarazzata. Si sarà accorto che lo stavo fissando? Se è cosi, che pessima figura che hai fatto Masaki. 

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Capitolo 5
*** Cap 5 ***


Cosi la prima giornata della mia vita al liceo, appena iniziata, giunge al termine. Le ultime due ore sono state più leggere di quanto pensassi e il sensei mi ha fatto i complimenti per il mio inglese fluido e ben impostato. Ovviamente, essendo nuova, ha voluto sentire come me la cavo e comprendere cosi il mio livello nella sua materia, ho lasciato tutti i miei compagni a bocca aperta. Tutto grazie a Hitomiko che ha fatto alcuni viaggi in giro per l'America per il lavoro del padre e mi ha dato sempre lezioni private da quando ho otto anni
"L'inglese è molto molto importante, è essenziale che tu lo sappia. Quindi mi assicurerò personalmente che tu possa impararlo al meglio, cosi da consentirti un futuro e permetterti di viaggiare in giro per il mondo"
Mi disse la prima volta che mi fece lezione. Mi insegnò le cose più basilari e, dopo studio e impegno costante, ora riesco a parlarlo come parlo la mia lingua madre, che fortuna avere incontrato Hitomiko, non smetterò mai e poi mai di ripeterlo. E' stata davvero la mia salvezza.
Penso aspettando che tutti gli studenti se ne siano andati, che i sensei si siano rintanati nell'aula professori, per poi prendere le mie cose e uscire in fretta dalla classe. Ma prima decido di andare a vedere qual'è l'aula dell'affascinante ragazzo che non riesco a togliermi dalla testa accidenti. Percorro a passi svelti il corridoio, svolto l'angolo fermandomi davanti la porta sulla quale c'è un cartellino con su scritto 3-A. Come immaginavo è più grande di me. In più, da quel che ho potuto notare oggi in mensa, è anche fidanzato. Ah ma perché ci sto a pensare?! Nemmeno lo conosco, non mi dovrebbe proprio interessare.
Penso facendo giro-front per raggiungere l'uscita. Oltre il cancello vedo Tenma, Aoi e Shinsuke che, appena mi vedono, mi sorridono salutandomi
"Kariya-chan finalmente sei uscita"
Esclama Tenma quando li raggiungo, la guardo tra il confuso e il curioso, chiedendole
"Che ci fate voi ancora qui? Credevo ve ne foste già andati via"
"Dovevamo salutare un nostro amico. Senti pensavamo di andare a fare merenda a casa di Tenma, sua zia fa dei biscotti che sono la fine del mondo, praticamente ti si sciolgono in bocca per quanto sono morbidi. Ti andrebbe di venire con noi?"
Propone Shinsuke portando le braccia dietro la testa. Lo guardo sorpresa, nessuno mi aveva mai invitato, di solito tutti mi evitano per il mio caratteraccio, perché loro non fanno lo stesso? E' troppo strano, ma in fondo ci siamo appena conosciuti, ancora non mi conoscono bene. Appena l'avranno fatto, già so che non mi inviteranno più e, anzi, mi eviteranno anche
"Sei cosi odiosa!"
Sussulto a ricordare quelle parole dette con tanta rabbia da una ragazzina alle elementari. Mi ferirono molto, quelle parole, ma in fondo erano vere, forse è proprio per questo che mi fecero stare tanto male. Non voglio che si ripeta mai più una cosa del genere, non voglio più che gli altri pensino che sia odiosa, o noiosa, o arrogante,...
Ma ho anche una tremenda paura di sbagliare qualcosa, di dire ciò che non vorrei mai dire, e perdere anche loro tre che mi stanno sorridendo in attesa di una mia risposta
"Io...mi spiace ma oggi non posso"
Rispondo, per il momento è meglio cosi, devo pensare bene a come comportarmi con loro, a come relazionarmi senza ritrovarmi cattive sorprese. Non sarà facile. A parte Hitomiko, nessuno si era mostrato cosi gentile nei miei confronti, e la cosa mi fa piacere, immensamente...anche se non lo rivelerò mai e poi mai.
"Oh che peccato, vorrà dire che sarà per la prossima volta allora"
Dice Aoi e io annuisco sussurrando un "certo" e, prima di guardarli andare via, Tenma aggiunge
"Guarda che ci conto Kariya-chan, ci vediamo domani"
E ride salutandomi agitando il braccio. Ricambio il loro saluto con la mano e, mentre il vento si alza scompigliandomi i capelli, prendo la strada opposta avviandomi verso casa. 
Sto per arrivare ma, a fermarmi, è un messaggio della mia tutrice che dice: 
"Stai tornando? Potresti passare a compare il latte prima? È terminato e se non lo prendi, domani dovremo accontentarci del tè per colazione"
Questo mai, il tè la mattina non lo posso accettare, penso controllando quanti soldi ho nel portafoglio. 10 dollari. Bastano e avanzano. Riposo il cellulare nella cartella e mi faccio una corsa al supermarket più vicino che dista solo 15 minuti da casa. Entro e compro in fretta il latte, pago e esco controllando che il cassiere mi abbia dato il resto giusto. 
Mentre controllo le monetine, non mi accorgo di andare a sbattere contro qualcuno cadendo a terra di sedere
"Ahia, ehi ma dico io, si può sapere dove guardi?!"
Esclamo e mi blocco sbarrando gli occhi quando mi ritrovo davanti proprio l'affascinante senpai dagli occhi colore del cielo che, porgendomi la mano, mi sorride dolcemente, dicendo
"Mi spiace, non ti ho vista, ti sei fatta male? Lascia che ti aiuti ad alzarti"
Lo fisso allungando la mano verso la sua ma, all'ultimo momento, mi riscuoto dalla mia trance alzandomi in fretta e sistemandomi la divisa dicendo freddamente
"Ce la faccio da sola"
Mi sistemo la cartella sulla spalla senza guardarlo e lui raccoglie la busta con dentro la bottiglia del latte porgendomela
"Tieni"
Di nuovo i nostri sguardi si incontrano e, non so il motivo, ma sento il viso iniziare a scaldarsi
"T-ti ringrazio"
Ho appena balbettato o sbaglio? Oh grandissimo Dio che cosa mi sta succedendo? Da quando mi trovo in imbarazzo a parlare con uno del mio sesso opposto?? Calmati Masaki, che diavolo. Penso superandolo in fretta con il viso abbassato
"Ehi aspetta"
Mi blocca lui afferrandomi delicatamente il polso facendomi sussultare e voltare di scatto liberandomi bruscamente dalla sua presa lasciandolo sorpreso. Reazione un tantino eccessiva mi sa. 
"Io...ecco...devo andare"
Dico iniziando a correre via in preda all'imbarazzo più totale. Accidenti a me e questo maledetto caratteraccio del quale non riesco a liberarmi. Ora chissà cosa penserà. 
Non volevo che andasse cosi, ma cosa posso farci? Mi ha completamente presa alla sprovvista e per poco non prendo un infarto. Ora che l'ho potuto guardare meglio, mi sono accorta di quanto sia veramente bello. 
"Non pensaci, non pensarci"
Mi ripeto arrivando in fretta a casa e riprendendo fiato con le goccioline di sudore che mi rigano la fronte
"Ah eccoti qui, bentornata, come è andata oggi?"
Sento la voce di Hitomiko giungere dalla cucina. Mi raggiunge alla porta e, vedendomi in quello stato, tutta trafelata, mi chiede preoccupata
"Masaki che è successo? Hai corso?"
Non rispondo, le passo in fretta la busta con il latte, mi tolgo le scarpe e mi dirigo di sopra chiudendomi in camera ignorandola mentre mi chiama. Mi spoglio lanciando i vestiti dove capita, buttandomi a peso morto sul letto e affondando il viso nel soffice cuscino.
Che figuraccia, proprio con un ragazzo cosi carino, un Senpai per di più, sono un vero e autentico disastro. 

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Capitolo 6
*** Cap 6 ***


"Ehi ragazze avete visto quanto è figo quel Senpai del 3-A?"
"Quale? Il ragazzo dagli occhi azzurri?"
"Si si proprio lui, è bellissimo vero?"
"Troppo, sarà fidanzato?"
"Chissà, spero proprio di no cosi magari ho una chance di provarci"
Sento pronunciare da alcune mie compagne di classe per poi ridacchiare tra loro. Le osservo curiosa, che stiano parlando proprio di lui? Penso e la nella mia mente appaiono subito le immagini del pomeriggio precedente, quando ho incontrato il ragazzo dai capelli rosati all'uscita del supermarket e, cavolo che figuraccia, il solo pensarci mi fa arrossire fino alla punta dei capelli
"Accidenti"
Sussurro appoggiando il viso sul banco freddo guardando in direzione della finestra. Oggi c'è un sole che spacca i vetri, nemmeno una nuvola all'orizzonte, se non tirasse un vento gelido sembrerebbe essere a maggio e non a novembre.
Sospiro ascoltando distrattamente il gruppetto continuare a parlottare finché, ad un tratto, non si zittì di colpo e io, stupidamente, alzai il viso curiosa di sapere quale forza divina sia riuscita a farle finalmente tacere una volta per tutte. Le guardo e noto che hanno tutte il viso rivolto in direzione della porta, seguo il loro stesso sguardo e per poco non cado dalla sedia quando vedo, sull'uscio, proprio il ragazzo di ieri parlare con Tenma sorridendole dolcemente
"Guardate è lui"
"Cielo quanto è carino"
Sussurrano un paio di ragazze con le guance leggermente cremisi. Io, con gli occhi sbarrati e puntati su di lui, mi blocco di colpo, sentendo la saliva asciugarsi e il corpo completamente immobile, come fosse legato e impossibilitato a muoversi. 
Il Senpai dell'interesse di tutte le ragazze presenti nella stanza, a discapito dei ragazzi che invece lo guardano con occhi gelosi per aver attirato con la sola presenza l'attenzione di tutte, porge un libro a Tenma dicendole
"Takuto mi ha detto che lo avevi dimenticato in sala da pranzo, sono andato a recuperarlo, per fortuna sono arrivato appena in tempo o chissà che brutta fine avrebbe fatto"
"Sei cosi gentile Kirino-senpai, grazie mille"
Esclama Tenma afferrando l'oggetto. Kirino? Si chiama cosi? Finalmente so il suo nome, o meglio cognome. Insomma no che mi interessi sia chiaro, perché mai dovrebbe?
Anche se ora una parte del mio cervello pensa questo, l'altra, solo ascoltando la sua voce melodiosa e gentile, smette di funzionare correttamente. I miei occhi sono puntati su di lui e, quando anche i suoi si posano su di me, non so quale forza superiore mi permette, in questo esatto momento, di restare seduta al mio posto senza alzarmi, aprire la finestra e buttarmi di sotto. 
"Kariya-chan vieni vieni, ti presento un mio carissimo amico"
Esclama Tenma ad un tratto, di sicuro si era accorta che ci stavamo guardando e, ovviamente, ha dovuto attirare l'attenzione di tutti i presenti che si voltarono contemporaneamente verso di me guardandomi con fare curioso. E' solo il secondo giorno che la conosco e già sale dentro di me l'istinto omicida.
Esito e, deglutendo a fatica, mi alzo di scatto e, lanciando uno sguardo freddo a tutti esclamo acidamente
"Beh, che cavolo avete da guardare?!"
Inutile dire che guardarono immediatamente altrove facendo finta di nulla
"Tsk"
Aggiungo raggiungendo poi Tenma cercando di nascondere il più possibile l'ansia che mi sta praticamente divorando l'anima.
La affianco tenendo il viso scostato per non incontrare più quegli occhi che invece continuano ad essere puntati su di me e mi rendono cosi nervosa da non riuscire più a pensare lucidamente. Che accidenti mi sta succedendo? Nessun ragazzo mi aveva mai fatto un effetto simile e nemmeno lo conosco.
"Kirino-senpai, ti presento Kariya-chan, si è trasferita ieri nella nostra scuola"
Dice Tenma e, a quel punto, sono costretta a guardarlo e lui, sorridendomi, risponde
"Piacere di conoscerti Kariya, benvenuta alla Raimon J.H., spero ti troverai bene"
Non rispondo, mi limito a guardarlo senza dire nulla pregando il buon signore nei cieli che non dica nulla riguardo gli avvenimenti di ieri, perché se lo facesse mi butterei veramente dalla finestra, anche se in effetti il desiderio è forte anche ora
"Kariya-chan dì qualcosa, è pur sempre un senpai"
Mi sussurra Tenma dandomi lievi gomitate sul braccio. Sussulto, e ora che accidenti dico?
"Ehm...ma sono veri quei capelli?"
Cazzo ho detto?? Penso e tutti spalancano gli occhi, Tenma mi guarda sconvolta mentre Kirino, sorpreso, ridacchia lasciandomi di sasso
"Si lo sono, perché pensavi portassi una parrucca?"
"Sarebbe un miglioramento"
Dico e sento i sussurri indistinti dei miei compagni mentre Tenma mi tira leggermente la manica sussurrandomi
"Kariya-chan sii più educata è un senpai"
"Non ti preoccupare Tenma, va tutto bene"
Dice Kirino alla mia amica per poi riposare lo sguardo su di me e...dio quanto è bello.
"Vedo che abbiamo una piccola Tsundere qui eh?"
Domanda con un sorriso divertito. Lo guardo accigliata 
"Piccola?!"
Tenma ci guarda senza fiatare, pronta però a trattenermi nel caso gli salti addosso, e in effetti il pensiero di farlo non manca...un momento...l'ho appena pensato veramente? Che accidenti..??
"Scusami ti ho forse offesa? Non volevo ti chiedo di perdonarmi è che sei cosi minuta"
Dice continuando a sorride in quel maledetto modo dolce che sento mi sta facendo sciogliere- aspetta che ha detto?? Minuta io?? Ok adesso dentro di me ci sono due forze contrapposte: una che mi dice di passarci sopra perché è cosi carino che potrei anche perdonargliela questa, l'altra però è un po' meno d'accordo e mi ripete di rispondergli a tono, fregandomene altamente che sia un senpai o meno
"Senti tesoro, solo perché mi stai facendo sentire sessualmente confusa non significa che tu mi piaccia chiaro?"
...ok...non so esattamente come queste parole siano uscite dalla mia bocca, so solo che vorrei sotterrarmi, qui e adesso. Perché? Perché con lui faccio una figuraccia dopo l'altra?
Penso con il fiato sospeso. Tenma ha gli occhi sbarrati e non dice nulla, come i miei compagni che si voltano a guardare la scena e, in particolare, la reazione di Kirino che non tarda ad arrivare. Nella stanza è calato un silenzio tomba poi lo sento trattenere a stento una risata per poi scoppiare a ridere divertito esclamando
"Oh cielo sei davvero divertente lo sai?"
"Sei dell'altra sponda Kariya-chan? Non ne avevo idea"
Dice Tenma guardandomi sorpresa e io sento il mio viso scaldarsi, di sicuro sono diventata competentemente rossa. Le lancio un'occhiataccia facendola sussultare poi sposto gli occhi su Kirino che si sta asciugando le lacrime per il troppo ridere
"Beh e allora?! Anche se fosse?! Smettila di ridere!!"
Esclamo guardandolo male e lui, riprendendosi, risponde
"Scusa scusa, non era mia intenzione farti arrabbiare"
Continuo a guardarlo con astio, poi sento una voce femminile chiamarlo
"Ranmaru dobbiamo andare, che stai facendo?"
"Ah Takuto, arrivo subito"
Mi sporgo leggermente per osservarla, e cosi la ragazza dai capelli castani mossi si chiama Takuto...la sua fidanzata...
Assottiglio lo sguardo per guardarla meglio, sentendo poi Kirino aggiungere 
"Beh ora devo proprio andare. Tenma-chan la prossima volta sta più attenta alle tue cose"
"Certo, lo farò senz'altro, grazie ancora"
Volto lo sguardo nella loro direzione e, di nuovo, i miei occhi incontrano quelli di Kirino che, sorridendomi dolcemente, dice
"E' stato un piacere conoscerti Kariya-chan, ci vediamo in giro"
Si allontana in fretta raggiungendo Shindou che mi lancia una fugace occhiata seria che ricambio, guardandoli poi andare via parlando. 
Rientro in classe chiudendo la porta e tutti gli occhi mi sono ancora puntati addosso facendomi avvampare per il tremendo imbarazzo
"Ehm...Kariya-chan?"
"Non commentare Tenma! Non. Commentare!"

 

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Capitolo 7
*** Cap 7 ***


Entro in casa sbattendo la porta facendo sussultare Hitomiko  a cui cadono alcuni fogli mal messi dentro una cartellina viola. Si volta di scatto verso di me spostando di poco il cellulare dall'orecchio: l'ho interrotta nel bel mezzo di una telefonata mi sa
"Masaki quante volte ti devo dire di non sbattere la porta?"
"Uccidimi"
Dico con sguardo privo di qualsiasi emozione. Lei sbarra gli occhi sussurrando un "cosa?" e io aggiungo
"Muoviti donna! Va in cucina, prendi il coltello più affilato che trovi, poi torna qui e uccidimi"
Silenzio...
"Ti richiamo"
Dice poi alla persona con cui stava parlando attaccando posando il cellulare e la cartella sul mobile vicino a lei per poi raggiungermi in fretta chiedendo
"Che è successo tesoro?"
Sta per accarezzarmi la guancia ma io mi sposto prima che possa farlo e la supero togliendomi le scarpe e salendo di sopra
"Masaki aspetta"
Esclama e io sospiro fermandomi in mezzo alle scale voltandomi verso di lei che mi osserva preoccupata
"Dimmi che ti prende, posso aiutarti, lo sai che sono dalla tua parte"
La guardo pensando se sia il caso di raccontarle di Kirino o lasciar perdere. Alla fine accetto di spiegarle tutto e entriamo in camera mia. Lancio la cartella a terra poi mi butto sul letto di schiena puntando lo sguardo al soffitto diventato improvvisamente interessante. Sento Hitomiko chiudere la porta, raccogliere la cartella e posarla sulla sedia della scrivania per poi venire a sedersi sul letto, che si inclina leggermente, vicino a me.
Mi guarda aspettando che parli e, nel mentre, mi accarezza i capelli dolcemente
"Sono un disastro"
Dico ad un tratto e lei, ovviamente, nega dicendo
"Ma no che non lo sei"
"E invece si"
Controbatto girandomi verso il muro dandole cosi le spalle. Mi guarda preoccupata e, continuando ad accarezzarmi i capelli, chiede
"Successo qualcosa a scuola? Hai litigato con qualcuno?"
Nego e, stringendo a me il cuscino affondandoci dentro il viso, rispondo
"No, non esattamente. Ho solo...fatto la peggior figuraccia della mia vita"
"Addirittura? Wow allora la cosa è grave"
"Parecchio"
Rispondo e, liberando il naso dal cuscino cosi da poter tornare a respirare correttamente, le racconto per filo e per segno dell'incontro con Kirino, dello scontro che ho avuto con lui fuori al supermarket e di quello che gli ho detto oggi
"...ti piacciono le ragazze??"
"No!"
Esclamo scattando a sedere. Sospiro per cercare di calmarmi poi, abbassando il viso, rispondo
"Non so nemmeno io perché ho detto tutte quelle cazzate, mi ha mandato in confusione"
Mi torturo l'angolo della gonna stropicciando la stoffa e Hitomiko, sorridendo, mi pizzica leggermente una guancia chiedendo
"Non sarà che quel ragazzo ti interessi? Almeno un pochettino?"
Subito sussulto sbarrando gli occhi e, guardandola sconvolta, esclamo
"Cosa? Ma che ti salta in mente? Assolutamente no! E poi l'ho appena conosciuto"
Hitomiko ridacchia divertita per la mia reazione chiedendo beffarda
"Mai sentito parlare dell'amore a prima vista?"
"Si e allora? Ah ok ho capito...comunque no, niente amore a prima vista o altre cavolate simili"
"Non sono cavolate Masaki. Stai crescendo, hai 15 anni, è normale che inizi a sentirti cosi nei confronti di alcuni ragazzi"
Deglutisco, non pensavo sarebbe stato cosi tanto imbarazzante parlarne. Penso sdraiandomi di nuovo e affondando ancora il viso nel cuscino 
"Cazzate"
Rispondo chiudendo gli occhi. Hitomiko sospira e, alzandosi, dice
"Ho capito forse è il caso che ti lasci un po' sola, ordino la pizza per stasera va bene?"
Annuisco distrattamente sentendola uscire. Apro un occhio guardando in direzione della porta per poi cercare di addormentarmi  e ci riesco pure. Circa un paio d'ore dopo, il cellulare che squilla mi ridesta dal mio beato sonno, apro gli occhi e lancio un'occhiata alla cartella nella quale si trova l'oggetto. Sbuffo e, passandomi una mano sugli occhi, mi tiro in piedi sbadigliando e raggiungendo stancamente la sedia. Frugo nella cartella alla ricerca del cellulare che continua a squillare. Lo prendo guardando chi mi chiama: Tenma. Stamattina mi ha costretta a scambiarci i nostri numeri contro la mia volontà, ma ha insistito talmente tanto che pur di farla tacere alla fine ho consentito questo scambio di contatti. 
Sbadiglio di nuovo poi rispondo
"Che c'è?"
"Ciao Kariya-chan, sono con Aoi e Shinsuke, stavamo pensando di andare a fare un giro per poi andare a casa mia per studiare insieme. Ti va di unirti a noi?"
La voce squillante della ragazza mi fa fare una smorfia di fastidio. Ci penso un po' su. Glielo avevo "promesso" l'ultima volta, e in effetti rischiare che Hitomiko mi faccia altre domande su Kirino fa aumentare le ragioni per la mia risposta positiva
"Dove siete? Mi cambio e vi raggiungo"
Rispondo iniziando a sbottonarmi la gonna lasciandola cadere a terra, mi chino per raccoglierla mentre Tenma mi da l'indirizzo. Attacco e mi spoglio velocemente posando la divisa nell'armadio e tirando fuori dei jeans strappati sulle ginocchia e una felpa gialla con sopra disegnato il simbolo di Batman, ovvero il pipistrello, del 2003. Mi sistemo i capelli togliendomi le forcine e mettendomi un nastro rosso cosi da tenere la frangia all'indietro.
Prendo una banconota da 20 dollari e il cellulare ponendoli entrambi nella tasca posteriore dei jeans ed esco raggiungendo in fretta la porta e mettendomi le scarpe da ginnastica esclamando un 
"Io esco Hitomiko"
La mia tutrice sbuca dalla cucina chiedendomi dove sto andando e quando gli dico che mi devo vedere con degli amici, i suoi occhi si illuminano e, commossa, dice
"Oh che bello ti sei fatta degli amici, ne sono davvero felice. Fate attenzione e avvertimi ogni tanto capito?"
"Si non ti preoccupare, a dopo"
Rispondo uscendo e correndo verso il punto in cui Tenma, Aoi e Shinsuke mi stanno aspettando. Appena mi vedono arrivare mi salutano e insieme ci avviamo verso un bar per mangiare qualcosa. Il posto è molto femminile, troppo direi, tanto che Shinsuke si sente leggermente in imbarazzo ma non solo lui, io per prima. Ci sediamo ad un tavolino vicino la finestra ed ordiniamo: io una fetta di torta alle fragole e panna, la mia preferita; Tenma ordina un frullato di ciliegie, Aoi una fetta di torta al limone e Shinsuke una spremuta di arance. Nel mentre aspettiamo che il cameriere ci porti il tutto, il cellulare di Tenma squilla e appena legge il messaggio, le brillano gli occhi e sorride a 32 denti tutta felice
"Ehi Tenma chi ti ha scritto?"
Le chiede Aoi curiosa e Tenma, mostrandole lo schermo del telefono, esclama con gioia
"Non ci crederai mai"
Aoi legge il mittente e subito sorride anche lei esclamando
"Ma è Tsurugi"
"Cosa? Davvero??"
Domanda Shinsuke sorpreso e Tenma annuisce rispondendo
"Si proprio lui, che bello"
Io li osservo senza dire niente e senza nemmeno intromettermi. Mi guardo, anzi, un po' attorno con fare annoiato. Era meglio andare in qualche locale al centro, ma va beh pazienza.
"Da quanto non ti scriveva?"
Chiede Shinsuke e Tenma, riflettendoci, risponde
"Un paio di settimane, è sempre molto impegnato con il lavoro e non ha molto tempo purtroppo"
Sposto nuovamente lo sguardo su di loro leggermente incuriosita
"Ti ha già detto quando tornerà?"
Domanda Aoi
"Dice tra una decina di giorni, cielo non vedo l'ora, mi manca cosi tanto"
Esclama Tenma tutta felice. Inarco un sopracciglio. Tanta confusione per un solo messaggio, chissà se riuscirò mai a capire queste cose. Come i selfie, non li sopporto proprio, i ragazzi stanno sempre lì con il cellulare a farsi foto su foto per poi pubblicarle sui social e lamentarsi se gli arrivano commenti negativi. Che idioti. Se non vuoi che gli altri ti giudichino, non farle queste cose, no? 
Tossisco leggermente catturando la loro attenzione,  si voltano verso di me e dico 
"Scusate se interrompo...qualunque cosa sia, ma-"
"Oh giusto scusa ora ti dico chi mi ha scritto"
Esclama subito Tenma senza lasciarmi finire di parlare e io, assottigliando lo sguardo, dico
"Non era quello che intendevo, volevo solo che la finiste ma ok"
Tutti e tre ridacchiano e di nuovo Aoi se ne esce con "tsundere" facendo ridere più forte Shinsuke mentre Tenma mi porge il cellulare con una foto di un ragazzo dagli occhi ambra
"Lui è Kyousuke, il mio fidanzato, è bellissimo vero?"
Annuisco fissando la foto. In effetti bisogna ammettere che è veramente figo
"Si lo è, eccome"
Rispondo ripassandole il cellulare
"Lo soooo, e lo amo un sacco"
"Davvero? Non lo avrei mai detto"
Dico sarcastica facendoli ridere ancora. Sorrido leggermente e, proprio in quel momento, arriva il cameriere con le nostre ordinazioni. Lo ringraziamo e, iniziando a mangiare la mia fetta di torta assaporando per bene la panna dolce, chiedo
"Come vi siete fidanzati?"
"Oh è stato super romantico"
Inizia a raccontare con sguardo sognante mentre io sussurro un "immagino" ascoltandola un po' distrattamente soprattutto quando noto, con la coda dell'occhio, lo sguardo di un ragazzo, dai capelli viola e gli occhi scuri, puntato su di me.

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Capitolo 8
*** Cap 8 ***


Dopo aver passato la sera a casa di Tenma, si fa ora di rientrare. Io, Aoi e Shinsuke la salutiamo e ringraziamo sua zia Aki per i biscotti, per poi avviarci insieme verso le rispettive case
"E' stato molto divertente studiare insieme vero Kariya-chan?"
Mi chiede Aoi e annuisco solamente. Altro che studiare, per la maggior parte del tempo ci siamo presi a cuscinate e abbiamo guardato un film della DC e, come se non bastasse, tra un paio di giorni avremo anche la verifica di fisica. Che rottura. Penso prendendo poi una strada diversa dalla loro salutandoli con un semplice "ci si vede". Cammino mandando un messaggio per avvertire Hitomiko e mi blocco di colpo quando, passando vicino al parco, vedo Kirino seduto su una panchina a coccolare un gatto randagio grigio e bianco. Sorride addolcito dalla creaturina che striscia il viso contro la sua mano accettando con gioia le sue carezze, infatti fa le fusa. Tengo gli occhi puntati sul ragazzo incapace di riuscire a muovere un solo muscolo e, quando alza il viso incontrando il mio sguardo, sento il cuore fare una capriola e non me ne spiego il motivo. So solo che la luce calda del tramonto lo rende ancora più bello di quanto già non sia. 
"Oh ciao, tu sei Kariya-chan giusto?"
Mi chiede sorridendo e alzandosi facendo scendere dalla panchina il gatto che si struscia sulle sue gambe miagolando per richiesta di altre coccole.
Si è ricordato il mio nome? In effetti dopo quello che ho detto stamattina era difficile che si dimenticasse di me.
Al solo ricordarlo avvampo decidendo di allontanarmi in fretta, ma di nuovo mi blocca esclamando
"Ehi aspetta aspetta, dai non scappare sempre, guarda che non ti mangio mica sai?"
Ridacchia divertito raggiungendomi. Mi immobilizzo sul posto ammirandolo in tutta la sua bellezza quando mi è a pochi metri di distanza, senza smettere di sorridere
"Io..."
Inizio a dire ma mi rendo conto che in effetti non so cosa dirgli quindi decido di restarmene zitta per evitare di fare altre figuracce. Mi sento cosi nervosa, ma perché?
"L'amore a prima vista" come dice Hitomiko, ma non diciamo sciocchezze, è una cosa cosi stupida
"Come mai sei in giro a quest'ora? E' pericoloso sai?"
"Tsk, non sono affari tuoi, e comunque potrei chiederti la stessa cosa, non sei con la tua fidanzatina?"
Dico io sprezzante ma sembra non fare alcun effetto su di lui che, molto tranquillamente, risponde
"Ho appena finito il turno al mio lavoro part-time, stavo tornando a casa e comunque non ho la fidanzata"
Lavora? chissà che lavoro fa, mi chiedo per poi sorridere mentalmente alla notizia che è single. Le mie compagne di classe ne saranno felici e scommetto non solo loro.
"Ah si? E la ragazza con cui stai sempre? Quella Shino o come si chiama"
Kirino mi guarda confuso chiedendo
"Intendi Shindou? Takuto è la mia migliore amica, la conosco da quando siamo piccoli"
"Pff non mi interessa"
Rispondo secca. Lui sorride divertito chiedendo beffardo
"Come mai tante domande? Non mi dirai che sei gelosa"
Sussulto a quelle parole arrossendo senza accorgermene e, guardandolo male, esclamo
"Cosa? Ma come ti salta in mente?! Perché mai dovrei essere gelosa? Di che poi? Ma per favore non farmi ridere"
Incrocio le braccia la petto chiudendo  gli occhi scostando il viso e per poco non gli tiro un pugno quando dice
"Giusto hai ragione, tu sei dell'altra sponda, me ne ero quasi dimenticato"
"M-ma non è vero!"
Esclamo imbarazzata
"Ma se me lo hai detto tu stamattina"
"Non è vero non l'ho mai detto!"
Questo non lo può certo negare, non ho mai detto chiaramente quelle parole e mai le dirò dato che non sono nemmeno vere. Prendo un profondo respiro per cercare di calmarmi mentre lui, sorridendo malizioso, domanda
"Quindi significa che posso provarci?"
A quelle parole sbarro gli occhi avvampando cosi tanto da far invidia a un pomodoro maturo. Inizio a balbettare cose a caso presa da un attacco di panico, nessuno mi aveva mai detto cose simili non so come reagire. Kirino scoppia a ridere e subito alzo il viso in sua direzione guardandolo interrogativa
"Scherzo, sto scherzando. Oh cielo dovresti veder la tua faccia, è troppo divertente"
Lo sapevo, è esattamente come tutti gli altri ragazzi: un autentico idiota. Avrei dovuto immaginarlo, era piuttosto evidente che non fosse diverso, perché mai sarebbe dovuto esserlo. Penso e stringo i denti sussurrando un "bastardo". Sto per colpirlo in piena faccia ma lui mi blocca per il polso prima che possa farlo. Sbarro gli occhi non aspettandomi quel suo scatto fulmineo e resto immobile a guardare i suoi bellissimi occhi colore del cielo che sembrano più scuri alla luce rossastra del tramonto. Ci guardiamo mentre una folata di vento ci scompiglia i capelli e stiamo cosi, senza dire o fare nulla finché il gatto, miagolando, non ci fa tornare con i piedi per terra. Abbassiamo entrambi lo sguardo in direzione dell'animale che ha i suoi occhietti scuri posati su Kirino. Mi libero in fretta, e bruscamente, dalla sua presa guardandolo male. Lui invece sembra essere tranquillissimo, sta per dire qualcosa ma a precederlo è il mio cellulare che inizia a squillare. Lo prendo e vedo che è una chiamata di Hitomiko. Mi volto dando le spalle al ragazzo che si china tornando ad accarezzare il gatto che di nuovo fa le fusa tutto contento mentre io rispondo.
"Hitomiko ti ho scritto che sto tornando, cinque minuti e sono a casa"
"Oh bene mi stavo preoccupando, ti aspetto per mangiare cosi poi mi racconti come è andata oggi con i tuoi amici"
"Si certo, a dopo"
Dico attaccando e, voltandomi verso  Kirino, esclamo
"Ci si vede codini rosa"
Sto per allontanarmi ma la sua risatina divertita mi ferma e lo sento dire
"Codini rosa? E' un nuovo soprannome? Simpatico. Comunque ti accompagno a casa"
"Non è necessario"
Controbatto e, nonostante ciò, alla fine ci ritroviamo uno di fianco all'altra a camminare in silenzio verso casa mia. Durante il tragitto gli lancio qualche lieve occhiata. E cosi non è fidanzato eh? Ripeto: no che mi interessi, insomma, trovarmi un fidanzato non è nemmeno l'ultima cosa della mia lista, sto tanto bene single: sono libera di fare ciò che voglio, di andare dove voglio, con chi voglio e quando voglio. Essere impegnata sarebbe solo un pensiero in più e non ne ho bisogno, in questo momento poi sono concentrata per la verifica di fisica che ci sarà a breve. Certo però, è strano che continuiamo sempre a incontrarci: prima al supermarket, poi nella mia classe e ora al parco. Bah non me lo spiego proprio e non voglio nemmeno perderci tempo a ragionarci su, come ho già detto, ho altro per la testa adesso.
"E' qui"
Dico fermandomi davanti il cortile di casa mia. Kirino lancia uno sguardo alla struttura poi guarda me e, sorridendo, dice
"Bene allora posso andare tranquillo. Ci vediamo domani Kariya-chan"
"Mhh si"
Sussurro tirando fuori le chiavi di casa nella tasca della felpa. Attraverso  il cortile arrivando alla porta sentendo gli occhi di Kirino puntati sulla mia schiena e ciò mi rende un tantino agitata. Prima di entrare, mi volto verso di lui che mi saluta con la mano. Faccio lo stesso per poi entrare richiudendo la porta e, appoggiandomi con le spalle ad essa,  mi fisso le scarpe. 
Non è fidanzato...

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Capitolo 9
*** Cap 9 ***


E' passata una settimana dall'inizio del mio arrivo alla Raimon. Direi che non è andata niente male: mi sono trovata tre amici, mi sono simpatizzata il professore di inglese, ho preso un buon voto alla verifica di fisica e, probabilmente, ho anche fatto una sorta di amicizia con un Senpai. Quel Kirino è sempre cosi dannatamente gentile. Ogni volta che ci incontriamo per i corridoi, o passa davanti la mia classe o in sala mensa, mi rivolge un sorriso e un saluto cortese. L'ultima volta che ci siamo visti era nell'ora di ginnastica. La mia prof stava decidendo le squadre per una partita di pallavolo e il mio sguardo, ad un tratto, si posò su Kirino che stava facendo stretching mentre parlava con la sua migliore amica Shindou. Lo fissai per alcuni minuti e per poco non mi rimediai una pallonata in piena faccia. Per fortuna Aoi mi si parò davanti bloccando la palla appena in tempo prima che mi colpisse facendomi finire in infermeria. Non è possibile che io, Kariya Masaki, mi lasci distrarre da un ragazzo in questo modo, davvero inaccettabile! 
Ma che posso farci? Kirino è cosi affascinante che, una volta incrociato il suo sguardo, sembra diventi impossibile non fissarlo per un indeterminato lasso di tempo.
Accidenti a lui e al suo faccino carino.
Penso sotto la doccia intenta ad insaponarmi i capelli e a rilassarmi sotto il getto caldo. Esco qualche minuto dopo asciugandomi e mettendomi dei pantaloni viola, una maglia a maniche corte a righe bianche  e lilla e una felpa del medesimo colore dei pantaloni. Uscita dal bagno, mi passo un asciugamano sui capelli ancora leggermente bagnati nonostante ci abbia già passato sopra il phon. Il mio cellulare sta squillando, raggiungo il letto su cui l'avevo posato e rispondo senza guardare chi è
"Ciao Kariya-chan, dato che domani è sabato ti va di andare a fare shopping con me e Aoi? Passiamo una giornata solo tra noi ragazze, che ne dici?
E' Tenma. Cielo le ho già detto che non mi piace fare shopping, mi annoia. Ma dato che se non accetto domani mi toccherebbe aiutare Hitomiko con le faccende di casa, non ci penso nemmeno due volte a non rifiutare
"Ottimo, allora ci vediamo domani sotto casa mia alle dieci in punto. Non tardare mi raccomando, a domani"
"A domani"
Rispondo attaccando e sedendomi sul letto leggendo alcuni messaggi che mi sono scambiata con Tenma, Aoi e Shinsuke in questa settimana. Sono amici meravigliosi, non avrei mai e poi mai pensato che un giorno qualcuno mi avrebbe prestato cosi tante attenzioni e devo ammettere che la cosa mi fa immensamente piacere. Spero solo di non combinarne una delle mie e farli scappare
"Sei cosi odiosa!"
Di nuovo mi tornano alla mente quelle parole e, lasciandomi cadere sul materasso di schiena mettendomi a fissare il soffitto, cerco di trovare qualche altro pensiero che possa distrarmi e ci riesco perché nel mio cervello rimbomba la frase di Kirino che mi ha detto qualche giorno fa in quel parco
"Quindi posso provarci?"
Tsk, idiota! Penso chiudendo gli occhi e coprendoli con il braccio restando a rilassarmi cadendo molto presto nel mondo nei sogni.

Il giorno dopo

"Ehi Kariya-chan che segno zodiacale sei?"
Mi domanda Tenma intenta a scorrere la pagina dell'oroscopo sul suo cellulare. Sono le 11:40, dopo essere andate in più di dodici negozi e aver provato non so quanti vestiti, gonne, accessori, trucchi e altro, alla fine abbiamo preso solo un paio di cose ciascuna: io mi sono comprata dei jeans scuri e un berretto con sopra scritto "Lord"; Tenma ha preso una gonna viola con pois arancioni e una giacca di pelle per il suo fidanzato Tsurugi; infine Aoi si è presa un vestito azzurro con sfumature rosee e un paio di ballerine rosse. Devo ammettere che non è stato male come mi aspettavo. Ci siamo divertite a sfilare e a metterci in buffe pose davanti gli specchi. Per non parlare del servizio fotografico con gli altri manichini. Insomma è stato divertente, molto. Non ho mai riso cosi tanto in tutta la mia vita. I commessi e alcuni clienti ci hanno guardato male, divertiti, confusi o infastiditi. Ma noi ce ne siamo altamente fregate, anche perché se qualcuno avesse avuto la pessima idea di interrompere quel bellissimo momento, lo avrei preso a mazzate giuro. 
Ora ci siamo rintanate nel bar del centro commerciale a gustarci una tazza di cioccolata calda a testa e un piatto di churros ricoperti di cioccolato e panna, una vera prelibatezza
"Cancro"
Rispondo addentando un pezzo di dolce sentendo la panna sciogliermisi in bocca
"Oh luglio"
Esclama Aoi ma io la correggo 
"Giugno, il 27 giugno per essere precisi"
"Me lo segno subito cosi festeggeremo tutti insieme"
Dice Tenma leggendo in fretta sul cellulare.
Tutti?? Tutti chi?? Ah non importa, i miei compleanni li ho sempre passati sola con Hitomiko, andando a cena fuori nel mio ristorante preferito, guardando un film al cinema e mangiando una torta fatta in casa. Mi è sempre andato bene anche se, per essere più precisi, mi sono dovuta accontentare dato che, prima di venire alla Raimon, non avevo amici con cui festeggiare. Ora non so che cosa potrebbero arrivare ad organizzare queste due, in particolare Tenma. Non sono nemmeno abituata alle feste ma questo non posso dirglielo, penserebbero io sia noiosa e asociale. Quest'ultima potrebbe anche essere vera ma dettagli.
"L'ho trovato! Senti qua Kariya-chan, il tuo oroscopo del giorno dice: Sabato spendaccione e acquisti a non finire. Già fatto. Chiacchiere piacevoli con amici, famiglia e compagni assaporando, magari, qualche bontà culinaria. Oh fatto anche questo e attualmente in corso. L'amore è nell'aria e vi fa sentire come se foste perennemente su una nuvola. Non mancheranno scambi di occhiatine fugaci e batticuori. Uuhh questo suona mooolto interessante"
Ok, la prima parte ci ha azzeccato al 100%, tanto che temo che chi scrive queste cose non abbia qualche strano potere o cose del genere. Per l'ultima parte invece ho i miei seri dubbi anche se, in effetti, non posso non pensare a Kirino e ai suoi bellissimi occhi, per non parlare del suo sorriso ammaliante, il modo in cui si muovono i suoi capelli al vento, oh mio dio no no no no!! Non posso davvero pensare a lui in questo modo.
Penso scuotendo in fretta la testa poi sento Aoi darmi qualche gomitata. Mi giro verso di lei che mi sussurra
"Ehi Kariya-chan, lo vedi quel ragazzo laggiù? Per tutto il tempo non ti ha tolto gli occhi di dosso, credo proprio che tu abbia fatto colpo"
E mi fa l'occhiolino. Inarco un sopracciglio guardando poi verso il ragazzo che mi indica. Lo riconosco subito, è lo stesso di alcuni giorni fa, in quel bar femminile in cui sono andata con le due matte qui presenti e Shinsuke. Che curiosa coincidenza...

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Capitolo 10
*** Cap 10 ***


"Perché sta venendo da questa parte??"
Chiedo in preda all'agitazione più totale dopo che Aoi mi ha avvertita del ragazzo che si è alzato venendo verso di noi
"Tenma gli ha fatto segno di avvicinarsi"
Risponde tranquillamente e con un sorriso divertito. Sussurro un "che cosa?!" guardando poi male Tenma che continua a fare cenno al ragazzo
"Tenma smettila maledizione!"
Sussurro di nuovo per poi sussultare quando sento il ragazzo salutarci con un "ciao" ricambiato molto amichevolmente da Matsukaze e Sorano mentre io vorrei ucciderle con la forza del pensiero e invece sono costretta a voltarmi verso il ragazzo e, educatamente, dico anche io un "ciao" cercando intanto, e in fretta, una soluzione per poter sfuggire da questa situazione
"Scusa se ti fissavo prima, è che sei davvero molto carina"
Mi dice il ragazzo con un sorriso timido
"Oh, ehm ti ringrazio"
Si passa una mano tra i capelli imbarazzato poi aggiungere
"Comunque mi chiamo Kageyama Hikaru, molto piacere"
"Kariya Masaki, piacere. Loro sono-"
"Oh non importa chi siamo noi, vieni prego siediti, noi intanto andiamo in bagno ciao ciao"
Esclama Tenma alzandosi velocemente e lo stesso fa Aoi e insieme, ridacchiando, si sbrigano ad andare verso il bagno mentre io sussurro loro di fermarsi e di tornare indietro ma ovviamente non mi stanno a sentire. Le ucciderò, poco ma sicuro. Alla fine mi volto verso il ragazzo che si è seduto davanti a me al posto di Tenma e gli rivolgo un sorriso tirato. Dire che sono in tremenda agitazione è poco
"Allora Kariya-chan, prima ho sentito, senza volere ovviamente, che festeggi il compleanno il 27 giugno"
Senza volere come no. Penso e, sorseggiando un po' della mia cioccolata che si sta freddando, rispondo
"Mh già"
"Io il 25 dello stesso mese"
"Oh, che coincidenza"
"Vero, potremmo festeggiare insieme magari"
Esclama con un sorriso a 32 denti
"Eh...certo...prima però dovremmo conoscerci meglio non credi?"
Gli faccio notare e lui, arrossendo lievemente per l'imbarazzo, risponde
"Ah si ma certo. Possiamo iniziare da subito se ti va"
Beh dato che non ho molte altre scelte
"Certo, perché no"
"Ottimo, raccontami qualcosa di te allora"
"Del tipo?"
Chiedo addentando un pezzo di churros 
"Mhhh per esempio, cosa ti piace fare? Il genere di film che preferisci? Hai un fidanzato?"
Per poco non mi strozzo alla parola "fidanzato" e di nuovo nel mio cervello appare l'immagine di Kirino. E' un tormento
"Ehm...mi piace ballare, mi piace il mare. Adoro i film della Marvel e della DC e no, non ce l'ho il fidanzato"
"Interessante"
Commenta. Interessante cosa? Che io sia single?? Dove accidenti sono finite Tenma e Aoi? Sono cadute nel cesso??
"Anche io adoro la Marvel e la DC. Quali sono i tuoi personaggi preferiti? I miei senza dubbio Spiderman e Batman"
Aggiunge lasciandomi parecchio sorpresa
"Davvero? Sono anche i miei preferiti. Adoro Emma Stone nel ruolo di Gwen Stacy"
"Si anche io, ho guardato quei film non so quante volte ormai, sono i miei preferiti senza dubbio"
Sorrido lasciandomi un po' andare, è bello trovare qualcuno con cui condividere i proprio gusti, soprattutto se sono simili. 
Restiamo a parlare di fumetti e supereroi per un'ora piena, ridendo, scherzando e commentando alcune scene. Non mi accorgo neanche del tempo che passa. Hikaru è un ragazzo simpatico, ho scoperto che abbiamo anche la stessa età ciò vuol dire che, al contrario di Kirino, non devo fare attenzione al linguaggio che utilizzo e all'essere educata. 
Stiamo per passare a parlare di Batman quando ad interromperci è proprio Kirino che, entrando, esclama
"Hikaru sei proprio tu"
Subito mi immobilizzo sbiancando mentre il ragazzo davanti a me alza il viso e sorride
"Kirino-senpai, quanto tempo"
Non venire qui, non venire qui, non venire qui!
"Un sacco, come stai? Ti vedo in forma"
Dice Kirino raggiungendoci e io scosto il viso per non guardarlo finendo in fretta la mia cioccolata ormai raffreddatasi del tutto, lasciandomi in bocca un saporaccio
"Potrei dire lo stesso di te. Ah ti presento Kariya-chan lei è-"
"Tranquillo la conosco già. Ciao Kariya-chan, che fai non mi saluti?"
Mi dice Kirino chinandosi di poco cercando di far incrociare i nostro sguardi e io, mostrando di nuovo un sorriso tirato, lo saluto con un cenno della testa restando in silenzio
"Vi conoscete?"
"Si viene anche lei alla Raimon, è arrivata una settimana fa, quindi è ancora nuova"
Spiega Kirino scompigliandomi scherzosamente i capelli e questo mi provoca un brivido in tutto il corpo. La sua mano è calda. Senpai...
Alzo lo sguardo in sua direzione vedendo che mi rivolge uno dei suoi soliti e bellissimi sorrisi gentili
"Oh capisco. Comunque che ci fai qui?"
Chiede Hikaru e in effetti vorrei saperlo anche io
"Stavo andando a studiare a casa di Takuto, mi sono fermato per compare alcuni dolci dato che lei va matta per quelli che fanno qui"
Shindou, di nuovo quella tizia in mezzo. Che rottura, capisco che siano migliori amici ma stanno insieme 24 ore su 24, che cavolo! 
Faccio una smorfia infastidita e, purtroppo, entrambi se ne accorgono e Hikaru chiede
"Qualcosa non va Kariya-chan?"
"No, tutto bene, scusate ma ora devo proprio andare, è quasi ora di pranzo e a casa mi stanno aspettando per mangiare"
Rispondo alzandomi, prendo la mia borsa e la busta con dentro i miei acquisti, sto per dirigermi alla porta ma Hikaru mi blocca, dicendo
"Aspetta, ci possiamo scambiare i numeri? Mi sono divertito a parlare con te, magari la prossima volta potremmo continuare la nostra conversazione"
Questo mi coglie impreparata, anche perché è l'ennesima richiesta a cui non posso certo dire di no, quindi accetto e ci scambiamo i numeri di telefono. Li saluto nuovamente uscendo in fretta sentendo i loro occhi puntati su di me. 
Una volta fuori tiro un  lungo sospiro di sollievo ed ecco che mi raggiungono Tenma e Aoi che, con dei sorrisetti maliziosi, dicono
"Allora Kariya-chan, hai fatto colpo su ben due ragazzi e uno di loro è un Senpai bellissimo e affascinante"
Inizia Tenma e Aoi aggiunge
"Hai visto come ti fissavano mentre uscivi?"
"E' ovvio che mi guardavano, avevo appena finito di parlare con loro"
"Si ma non hai visto in che modo ti hanno guardato"
Si corregge Aoi e io, guardandola interrogativa, dico
"Illuminami"
A rispondere è Tenma che ridacchia
"Beh Hikaru ti guardava imbambolato mentre lo sguardo di Kirino-senpai sembrava dire: me la scoperei molto volentieri"
Avvampo come una matta esclamando un 
"Ma che accidenti dici?! A te manca Tsurugi vero?"
"Oh si un sacco, ricordo ancora l'ultima volta che abbiamo fatto l'amore-"
"Oh mio dio zitta non voglio sentire altro. E' stato un piacere signore, addio"
Esclamo imbarazzata allontanandomi in fretta sentendo le loro risate finché non svolto l'angolo. 

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Capitolo 11
*** Cap 11 ***


E' domenica e piove.
Che rottura, il meteo non aveva detto che ci sarebbe stato un sole da spaccare i vetri? Tutta quest'acqua da dove accidenti arriva? 
Cosi sono costretta a restarmene chiusa in casa, e io che invece speravo di poter andare un po' in sala giochi a spassarmela, che sfiga.
Sospiro sfogliando il libro di aritmetica con fare annoiato. Ho finito i compiti un'ora fa, in tv non fanno neanche un misero programma che mi potrebbe anche lontanamente interessare, non posso ascoltare la musica perché Hitomiko sta lavorando e non vorrei distrarla, perché si, lei lavora anche la domenica. Come le va. Quando dovrò trovarmi un lavoro anche io, farò in modo di avere ben due giorni liberi alla settimana. Comunque voi direte, beh ascoltala attraverso gli auricolari. L'avrei già fatto se non mi fossero caduti nell'acqua accidenti. Mi tocca aspettare domani per andare in negozio a comprarne di nuove. Potrei guardarmi un film in streaming. Penso e subito scatto in piedi dal letto sedendomi alla scrivania accendendo il computer. Cerco su Google "Spider-man" e sto per cliccare "invio" quando la corrente salta e tutte le luci, computer compreso, si spengono
"Non ci credo"
Commento facendo una smorfia di fastidio sentendo poi i passi di Hitomiko avvicinarsi ed entrare dicendo
"Masaki vieni ad aiutarmi ad accendere delle candele"
"Si arrivo"
Rispondo raggiungendola. Le chiedo se stava usando anche lei il computer per il lavoro sperando che non abbia perso tutti i dati, ma mi risponde che stava controllando dei documenti cartacei. Per fortuna, anche se in effetti l'avrei sentita urlare come l'ultima volta, poverina ci mise ben tre giorni per recuperare tutto. 
Spero solo che il mio computer non si sia rotto, sarei finita altrimenti e stavolta sarei io ad urlare, poco ma sicuro. 
Accendiamo alcune candele che troviamo in un cassetto in cucina poi Hitomiko torna a lavorare e io, seguendola, mi metto seduta sul davanzale della finestra chiusa, ad osservare la pioggia. A giudicare dalle luci spente nelle altre case, si direbbe che il blackout ha colpito tutta la zona. Chissà quando tornerà la corrente, adesso mi sta venendo ancora più voglia di guardarmi un film della Marvel. Maledetto tempo.
"Masaki"
Mi chiama ad un tratto la mia tutrice, mi volto verso di lei che, con un sorriso, mi chiede
"Ti stai annoiando vero? Perché non leggi un libro?"
Per chi mi hai preso donna? Anche se in effetti, devo ammettere che non è una cosi cattiva idea. Penso annuendo e lei mi porge un libro intitolato "Divergent" 
"Dicono che sia molto bello, perché non lo provi?"
Osservo il libro andandomi poi ad accomodare sul divano posto sotto la finestra. Hitomiko posa una paio di candele sul comodino vicino per permettermi una maggior luce.
Inizio a leggere e verso la decima pagina, sento il cellulare vibrarmi nella tasca della felpa viola che indosso. Lo tiro fuori e noto che è un messaggio di Hikaru. Che tempismo ragazzo. 
Da Hikaru
Ciao Kariya-chan, brutta giornata oggi eh? Io mi sto annoiando un sacco e tu?
Lancio un'occhiata a Hitomiko che è troppo presa dal lavoro per chiedermi chi mi scrive. Il che è piuttosto starno dato che ogni volta, presa dalla curiosità, si impiccia 
Anche io, stavo per guardare un film quando è saltata la corrente, adesso sono costretta a leggere.
Rispondo, leggo altre due pagine del libro ed ecco che mi arriva la risposta da Hikaru e anche un messaggio da parte di Tenma. Apro prima quello del ragazzo 
Da Hikaru
Oh povera che sfortuna, nella mia zona invece non c'è stato alcun blackout. O meglio, non ancora.
Fortunato, penso leggendo poi il messaggio della mia amica
Da Tenma
Ehi Kariya-chan come va? Non indovinerai mai dove sono
Alla fine del messaggio c'è l'emoji di una faccina che manda un bacino con un cuore e sotto una foto che, appena apro, per poco non mi fa cadere dal divano. E' un selfie di Tenma e Shindou che fanno la linguaccia e dietro di loro c'è Kirino senza maglietta, di certo non si aspettava che le due ragazze facessero una foto proprio in quel momento. Lo fisso sentendo il viso scaldarsi e subito rispondo all'sms di Tenma
Si può sapere che accidenti mi invii?? Ma dove sei?
Passano un paio di minuti e mi arriva la risposta
Da Tenma
Sono a casa di Kirino-senpai, come hai potuto vedere c'è anche Shindou-san. Stavo tornando a casa quando si è messo a diluviare e non avevo l'ombrello. Cosi mi sono nascosta sotto l'insegna di un negozio aspettando che smettesse almeno un po' di piovere. Cinque minuti dopo davanti a me si ferma una gigantesca macchina. Era di Shindou-san e con lei c'era anche Kirino-senpai. Stavano andando a casa di quest'ultimo e mi hanno invitato ad unirmi a loro. Che fortuna che ho avuto vero?
Maledetta culosa. Penso facendo una smorfia, Hitomiko se ne accorge e mi chiede se va tutto bene, annuisco solamente per poi rispondere a Tenma ma prima che possa farlo mi arriva un altro suo messaggio che mi lascia col fiato sospeso
Da Tenma
Kariya-chan, Kirino-senpai mi ha chiesto di te e ha detto che sei molto carina e simpatica.
Sbarro gli occhi non aspettandomi affatto una cosa del genere. Mi torva simpatica?? E soprattutto carina? Il mio cuore salta un battito e sorrido senza accorgermene. Hitomiko mi guarda e, facendo un sorrisetto, mi chiede
"Chi è lui?"
"Eh??"
Chiedo spostando gli occhi su di lei e arrossendo ancora di più. Scosto il viso imbarazzata, rispondendo
"N-non so proprio di cosa tu stia parlando"
"Come no"
Aggiunge ridacchiando e io esclamo un "sta zitta" per poi correre fuori dalla stanza sentendola ridere più forte. Che imbarazzo. Penso sedendomi poi a terra contro la parete del corridoio buio. L'unica luce è quella del cellulare. Ho un'altro messaggio da Hikaru ma lo ignoro tornando alla chat con Tenma, alla quale scrivo
Pff, non mi importa
Perché faccio cosi accidenti?? Sospiro spostando il viso verso al finestra notando che la pioggia è leggermente diminuita. Il cellulare mi vibra nuovamente e mi appare la risposta di Tenma che di nuovo mi fa restare di sasso
Da Tenma
Posso dare il tuo numero di telefono a Kirino-senpai??
Ha chiesto il mio numero? Nah nah, sicuramente è solo Tenma che sta cercando di mettermi in imbarazzo, dannata.
Scordatelo, non ci provare nemmeno
Scrivo, non mi piace affatto essere presa in giro in questo modo
Da Tenma
Troppo tardi, gliel'ho già girato
Mi risponde aggiungendo l'emoji della faccina che fa la linguaccia e l'occhiolino. 
Ti ammazzerò bastarda. Penso decidendo di lasciar perdere Tenma e, prima di tornare alla chat di Hikaru, guardo nuovamente la foto di Kirino. E' veramente sexy. 
Penso e avvampo scuotendo subito la testa leggendo i nuovi tre messaggi di Hikaru
Da Hikaru
Sembra stia smettendo di piovere per fortuna.
Che ne dici domani di vederci dopo scuola? Potremmo andare a bere qualcosa e continuare la conversazione di ieri.
Ora devo andare, magari più tardi chiamami cosi ci mettiamo meglio d'accordo se accetti e spero davvero di si.
Resto sorpresa. Mi ha appena invitata ad uscire?

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Capitolo 12
*** Cap 12 ***


"E cosi oggi pomeriggio uscirai con Hikaru eh? Interessante"
Esclama Tenma durante il pranzo con un sorrisetto malizioso. Io la guardo male per tre motivi: il primo per avermi inviato quella foto su cui ho sbavato praticamente tutto ieri sera e stanotte; il secondo per aver dato il mio numero a Kirino senza il mio permesso e terzo, non mi piace la sua faccia!
"Già, andiamo a bere un frullato e a chiacchierare un po. E' solo un'uscita tra amici, quindi piantala di sorridere in quel modo"
Rispondo secca finendo di mangiare le mie fragole. Tenma ride dicendo
"Amici come no. Non penso che Hikaru sia tanto d'accordo su questo. E' ovvio che gli piaci"
Ed è ovvio che oggi lei vuole morire. Prendo un profondo respiro per calmarmi e non rischiare di risponderle male, poi la mia attenzione va a Kirino che esce dalla sala e subito, senza pensarci, scatto in piedi correndo verso l'uscita sentendo Tenma urlare
"Ehi ma dove vai?"
"Torno subito, controllami la borsa"
Urlo anche io di risposta facendomi, in fretta, spazio tra gli studenti correndo dietro a Kirino
"Kirino-senpai"
Lo chiamo a gran voce. Lui si ferma voltandosi verso di me e sorride mentre io lo raggiungo riprendendo fiato
"Ciao Kariya-chan, dimmi cosa c'è?"
Ora che me lo ritrovo davanti le parole mi muoiono in gola. Osservo il suo bellissimo viso e i suoi occhi azzurro cielo che sembrano perforarmi l'anima. Dio, perché essere cosi dannatamente affascinante
"Ecco...io..."
Balbetto rendendomi conto di quanto possa sembrare ridicola in quel momento
"Si?"
Chiede Kirino continuando a sorridere. Santo cielo possibile debba essere sempre cosi gentile questo qui. Penso e, riacquistando sicurezza, dico seria
"Riguardo ieri, Tenma mi ha detto di averti dato il mio numero"
"Si è vero, stamattina ero anche tentato di mandarti un messaggio per augurarti buon giorno"
Risponde mostrando la sua rubrica con il mio numero salvato. E perché cavolo poi ci hai ripensato e non me lo hai più inviato??? Ah questo qui riesce sempre a confondermi
"Beh cancellalo!"
"Mh? E perché dovrei?"
"Beh...perché...ecco...cancellalo e basta!"
Esclamo cercando di afferrare il suo cellulare invano, dato che lui alza il braccio rendendomi impossibile raggiungere l'oggetto
"Ohi non prenderti gioco della mia altezza!"
"Bassezza vorrai dire"
Dice ridacchiando facendomi incazzare
"Che hai detto brutto stronzo?! Questo era un colpo basso!"
"Mai basso quanto te"
"TI PRENDO A PUGNI BASTARDO!!"
Urlo tirandogli un pugno nello stomaco ma lui, come quella volta al parco, mi blocca per il polso. Lo guardo sorpresa e noto che ora il suo sguardo è diventato serio. Arrossisco tentando di liberarmi iniziando a dimenarmi intimandogli di lasciarmi andare ritrovandomi però, e non so nemmeno come, con la schiena attaccata al muro e il polso, ancora bloccato dalla sua mano,  vicino la mia testa. Sbarro gli occhi restando completamente di sasso mentre mi sento avvampare sotto il suo sguardo. Sto per allontanarlo bruscamente quando sento una voce femminile chiamarlo, ma non è quella di Shindou. Mi volto nella direzione da cui proviene mentre Kirino fa una smorfia per poi avvicinarsi moltissimo al mio viso facendomi rabbrividire 
"O-ohi che a-accidenti fai?!"
"Shh non urlare, fingiamo di baciarci cosi quella lì mi lascerà in pace una volta per tutte"
"C-che s-stai dicen-"
Di nuovo le parole mi muoiono in gola quando le sue labbra sfiorano le mie facendomi sentire una scossa per tutto il corpo. Avvampo mentre il respiro mi si blocca e le gambe iniziando a tremarmi.
Che mi sta succedendo? Non mi ero mai sentita cosi. E' imbarazzante.
Riesco a sentire il suo profumo invadermi tutti i sensi, è cosi dolce.
Sento i passi della ragazza misteriosa avvicinarsi fino a sbucare nel nostro stesso corridoio e, appena ci vede, si blocca sul posto sbarrando occhi e bocca. 
"Kirino-senpai"
Esclama ma il ragazzo davanti a me la ignora accarezzandomi una guancia nascondendo cosi le nostre labbra alla ragazza. In quel momento il mio cervello si spegne completamente, come se un esserino nella mia mente avesse premuto il tasto Off.
"Dai Kyoko-chan te l'avevo detto che un ragazzo cosi bello era per forza fidanzato"
Dice un'amica della ragazza raggiungendola. Cielo che imbarazzo. Alzo la mano libera andandola a posare sulla spalla di Kirino tentando di allontanarlo, ma mi rendo conto che anche le forze mi sono venute a mancare. Il cuore mi sta battendo cosi forte nel petto che temo possa esplodermi da un momento all'altro
"Si però..."
"Dai dai Kyoko-chan andiamo, troverai un ragazzo prima o poi"
Sento le due andare via e, pochi istanti dopo, Kirino si stacca guardando nella direzione dove erano poco fa per poi sospirare sollevato. Io intanto sono completamente immobile, troppo impegnata a mettere assieme tutti i pezzi del puzzle, ma nella mia testa c'è solo una tale confusione...
"Kariya-chan"
Mi chiama e io mi limito a spostare il viso verso la sua mano che, per tutto il tempo, ha continuato a tenermi fermo il polso. Lui se ne accorge e, scusandosi, mi lascia andare.
Per un momento ho temuto di poter svenire per davvero
"Kariya-chan?"
"Tu..."
Sussurro riacquistando un po' di lucidità, ma sempre con il viso in fiamme e il corpo tremante. Kirino sussulta e, passandosi una mano tra i capelli, si scusa di nuovo ma io lo ignoro e, ringhiando, lo colpisco allo stomaco facendolo indietreggiare e per poco non cade
"O-ohi?"
Mi guarda con un espressione dolorante mentre io, guardandolo male, esclamo
"N-non provarci mai più i-idiota!!"
Detto questo corro via con gli occhi che iniziano a pizzicarmi. Mi stava prendendo in giro? Mi ha solo usato? Come si è permesso? Dovrei essere furiosa con lui allora perché...perché il mio cuore batte cosi forte?
Dannazione!

Verso le quattro di pomeriggio mi vedo con Hikaru e, insieme, andiamo a fare un giro al centro, ci prendiamo un frullato e passeggiamo un po' per le strade della città chiacchierando del più e del meno. Cerco di non perdere il segno del discorso ma l'immagine di Kirino e quello che è successo oggi  è ancora ben nitido nel mio cervello. Tanto che durante le ultime due ore sono stata rimproverata dal professore di scienze per non essere stata attenta alla spiegazione. Ma quella è la cosa minore. Sono riuscita a scappare da Tenma, Aoi e Shinsuke e dalle loro domande. Ora spero solo di riuscire presto a dimenticare, anche se la vedo molto, ma molto difficile. Cielo e se Hitomiko avesse ragione? Sull'amore a prima vista? Oddio sono cosi confusa
"Tutto bene Kariya-chan? C'è qualcosa che ti turba per caso?"
Mi domanda Hikaru. Ci siamo seduti ad un panchina fuori il bar dove ci siamo conosciuti e io, riprendendomi da quei pensieri, rispondo
"No, non è nulla"
Lui mi guarda poco convinto ma non fa domande. Restiamo in silenzio per alcuni minuti poi mi chiede
"Ti va di andare al cinema?"
Sposto gli occhi su di lui che aggiunge con un sorriso
"Fanno il nuovo film di Batman, lo andiamo a vedere insieme?"
Giusto, me ne ero dimenticata. In effetti non vedevo l'ora di andarlo a vedere. Annuisco solamente e lui, scattando in piedi, mi porge la mano, esclamando
"Ottimo andiamo, il primo spettacolo inizia tra venti minuti"
Lo guardo e, esitando, mi alzo anche io stringendogli la mano e camminando verso il cinema. La sua mano è fresca, quella di Kirino invece era calda. Penso e, di nuovo, mi appare la scena di stamani quando mi aveva accarezzato dolcemente la guancia. O quella volta che mi scompigliò i capelli. Senpai...

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Capitolo 13
*** Cap 13 ***


Arriviamo al cinema una decina di minuti dopo. Hikaru paga il biglietto per entrambi, cosi anche le bibite e i pop corn dicendomi che al primo appuntamento non sarebbe stato cortese far pagare anche me. Ha davvero detto primo appuntamento? Quindi questo è veramente un appuntamento?? Tenma forse aveva ragione quando mi disse che piaccio a Hikaru. E chi se l'aspettava. Io lo vedo solo come un amico, ma ad essere sinceri, è piuttosto piacevole sapere di piacere a qualcuno. Chissà se Kirino...
Ah no ora basta! Basta pensare a lui! Goditi il film e smettila di farti tutte ste pippe mentale Masaki, non sono da te santo cielo.
"Ti ringrazio Hikaru, sei gentile"
Wow è la prima volta che faccio un complimento a qualcuno senza usare il sarcasmo.
Lui mi sorride rispondendo
"Figurati Kariya-chan"
Lo guardo poi sposto gli occhi sul grande schermo che si illumina e le luci si spengono, segno che il film sta per cominciare.
Fortunatamente per tutta la durata del film, stratosferico direi, sono riuscita a non pensare a Kirino. Una volta fuori guardo l'ora sul cellulare: sono le otto di sera. Wow come è volato il tempo
"Si è fatto tardi, ti accompagno a casa, anche perché domani c'è scuola e non voglio farti stancare troppo"
Mi dice Hikaru prendendomi di nuovo per mano facendomi lievemente sussultare. Guardo le nostre mani poi lui che mi sorride iniziando ad avviarsi verso casa mia. Lo seguo guardandomi un po' attorno. Ci sono un sacco di coppiette che si tengono per mano, che si fanno le coccole e si sbaciucchiano e questo mi mette a disagio, parecchio anche. Ma cerco di non darlo a vedere. Sussulto e sbarro gli occhi quando, alzando lo sguardo verso il ragazzo alla mia destra, mi immagino di vedere Kirino e di tenere lui per mano. Questo mi fa subito saltare all'indietro, lascio in fretta la mano a Hikaru che mi guarda tra il sorpreso e il preoccupato, infatti chiede
"Kariya-chan, cos'hai? Qualcosa non va?"
L'immagine di Kirino svanisce e torna quella di Hikaru. Lo fisso senza riuscire a capire cosa sia appena accaduto. La mia testa mi sta giocando solamente un brutto scherzo. In più la stanchezza non aiuta per niente
"Io...io ecco...si scusa non so cosa mi sia preso"
Rispondo stropicciandomi gli occhi per riprendermi e Hikaru, avvicinandosi, chiede ancora
"Sei sicura? Vuoi che ti porti da una medico"
"No no, non è necessario dico davvero. Devo solo andare a casa e mettermi a letto"
Rispondo velocemente riprendendo a camminare sotto lo sguardo ancora preoccupato di Hikaru che mi segue in fretta.

Arriviamo sotto casa mia pochi minuti dopo e, mentre tiro fuori le chiavi dalla tasca della gonna e raggiungo l'entrata, sento Hikaru chiedermi come mi sento
"Sto meglio non serve che ti preoccupi. Di certo è stato solo un lieve calo di pressione, nulla di cui farne un dramma"
Rispondo aprendo la porta
"Ah bene, meno male. Sono più sollevato ora. Senti Kariya-chan..."
"Dimmi"
Mi volto verso di lui notando che ha lo sguardo scostato, leggermente arrossito e si passa una mano tra i capelli con un certo imbarazzo
"Beh ecco, mi sono divertito molto con te oggi. Mi piace stare in tua compagnia. Potremmo uscire anche un'altro giorno se ti va"
Un'altro appuntamento? Penso e, esitando, rispondo solamente con un "ok" e subito gli occhi di Hikaru si illuminano e, tutto felice, esclama
"Dici davvero? Fantastico, allora domani ti chiamo, buonanotte"
Si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia facendomi arrossire. Lo guardo sorpresa e mi saluta per poi correre via. Fisso la direzione da lui presa accarezzandomi la guancia. Scuoto la testa per riprendermi ed entro in casa. Ho bisogno seriamente di riposare.
"Hitomiko sono a casa"
Esclamo ma non mi arriva risposta. Strano. Penso cercando la mia tutrice per tutta casa senza trovarla
"Ma dov'è?"
Mi chiedo notando poi, sul tavolo in salone, un biglietto. E' di Hitomiko e dice:
Masaki ho avuto un problema e sono dovuta correre a lavoro, purtroppo non so a che ora torno, anzi temo di dover passare tutta la notte al lavoro. Se hai fame in frigo trovi la cena già pronta e sull'ultimo ripiano c'è il pranzo da portarti domani a scuola. Ti chiamo appena posso, ti voglio bene. Spero ti sia divertita oggi con Hikaru. Baci, buonanotte.
Fantastico, odio stare da sola. L'unica cosa positiva è che non mi farà domande su domande riguardo l'appuntamento. Giro un po' per casa cercando di tranquillizzarmi. Alla fine mi arrendo ed esco. Mi serve un po' d'aria fresca e, come ho già detto, stare a casa da sola non mi piace neanche un po'.
Passeggio per il parco arrivando poi al fiume. Guardo l'acqua poi il cielo stellato. La luna piena è coperta da un paio di nuvolette grigiastre. Mi siedo su una scalinata continuando a fissare il cielo che mi da una certa calma e serenità facendomi rilassare. La mia mente si svuota finché non sento una voce a me ben nota, chiamarmi
"Kariya-chan"
Mi volto e il cuore mi finisce il gola quando vedo Kirino a pochi passi da me. Trascina una bicicletta e, raggiungendomi, chiede
"Che ci fai qui a quest'ora? Non è esattamente un buon posto dove andare di notte"
Subito scatto in piedi guardandolo male per ciò che è successo oggi a scuola ma, per lo stesso motivo, non posso evitare di arrossire
"Non sono affari tuoi!"
Rispondo acidamente lasciandolo sorpreso poi lui, capendo i miei pensieri, chiede
"Sei ancora arrabbiata per quello che è successo a pranzo?"
"Tu che dici idiota?"
Incrocio le braccia al petto sotto al seno e lui, sospirando, dice
"Ti chiedo scusa. Ma quella Kyoko era da un po' che mi veniva dietro"
"Come se mi importasse. Potevi dirle che non eri interessato"
"Pensi che non l'abbia fatto? Non mi ha ascoltato, alla fine non mi veniva in mente più niente e ho fatto quel che ho fatto. Ti chiedo di perdonarmi"
E fa un inchino. lo guardo sorpresa. Ora mi sento un po' in colpa per essermi arrabbiata in quel modo e avergli risposto male
"Ehm...n-non ha più importanza. Comunque che ci fai da queste parti?"
Domando e lui, tirandosi su, lancia uno sguardo alla bici, rispondendo
"Lavoro. Ho finito poco fa e stavo tornando a casa. Tu invece?"
Arrossisco. Non posso certo dirgli che ho paura di restare a casa da sola, mi prenderebbe per una bambina
"Beh, la mia tutrice lavorerà fino a domani mattina e io ho dimenticato le chiavi"
L'espressione di Kirino cambia tutta un tratto e chiede
"Hai una tutrice? I tuoi genitori?"
Abbasso di poco lo sguardo a quella domanda e lui, capendo, dice
"No, non ha importanza, tranquilla. Di certo non puoi startene in giro, vieni a casa mia. I miei non ci sono, cosi potrai stare più tranquilla"
Non so esattamente cosa mi frullò per la testa in quel momento, so solo che accettai senza pensarci un attimo, cosa che mi lasciò parecchio sorpresa. Avrei potuto dirgli che sarei andata da Tenman o Aoi e invece...
"Bene, vieni allora ti faccio strada"
Mi dice sorridendomi nel suo solito modo gentile. Lo seguo restando muta per tutto il tragitto e cercando di non guardarlo. Non riesco a trattenermi e ogni tanto gli lancio qualche occhiatina. Ad un tratto i nostri sguardi si incrociano e io sento il respiro mancarmi mentre nella mia testa inizia a formarsi un pensiero: io...sono innamorata di lui?

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Capitolo 14
*** Cap 14 ***


"Benvenuta a casa mia, prego entra pure"
Mi dice Kirino arrivando  a casa sua e sistemando la bicicletta vicino l'entrata. Apre la porta per permettermi di entrare per prima. 
Lo faccio sussurrando un "con permesso" e fermandomi sulla soglia facendo vagare lo sguardo. La casa non è molto grande ma nemmeno troppo piccola. E' carina e anche accogliente devo ammettere.
Kirino si toglie le scarpe dirigendosi in salone. Faccio lo stesso senza togliergli gli occhi di dosso. Si sfila la giacca posandola sulla spalliera del divano poi, andando in cucina e aprendo il frigo, chiede
"Hai mangiato? Posso preparare qualcosa se hai fame"
Nego rispondendo di non avere fame cosi lui richiude il frigorifero per poi prendere una bottiglia con del succo alla fragola riempiendo due bicchieri e porgendomene uno sorridendo
"Tieni"
Lo guardo poi, prendendo il bicchiere, lo ringrazio. Mi continua a sorridere invitandomi ad andarci a sedere insieme sul divano. Cerco comunque di tenere un certo distacco da lui che, finendo in fretta di bere, posa il bicchiere vuoto sul basso tavolino davanti a noi. 
Resto in silenzio continuando a guardandomi attorno notando poi, con la coda dell'occhio, una cornice posta sul comodino accanto al divano dove siamo seduti, con una foto di Kirino e Shindou al mare. Lei è bella e sexy, ha le forme giuste ai posti giusti, mentre io sono ancora leggermente piatta. Mi guardo il seno facendo una smorfia di fastidio. Sono gelosa di Shindou? Spero vivamente di no. Penso sentendo Kirino chiedere
"Oggi ti ho visto con Hikaru mentre andavo a lavoro, è il tuo ragazzo?"
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva e, arrossendo, rispondo
"Che?? No, assolutamente no, è soltanto un amico"
"Mh capisco"
Dice appoggiandosi con la schiena alla spalliera del divano chiudendo per un attimo gli occhi mentre io lo fisso in silenzio senza riuscire a distogliere lo sguardo
"Ti senti a disagio vero? Riesco a percepirlo perfettamente"
Aggiunge e sussulto abbassando di poco il viso e stringendo maggiormente la presa sul bicchiere ancora mezzo pieno
"I-io.."
"Posso capirlo tranquilla. In fondo ci conosciamo da poco. Potremmo fare due chiacchiere per conoscerci meglio ti va? Cosi magari ti sentirai più a tuo agio con me"
Mi sorride dolcemente. Anche se non lo ammetterei mai, mi piace il suo essere cosi dolce e gentile. Annuisco solamente bevendo un lungo sorso di succo beandomi del sapore zuccheroso che mi lascia in bocca e lungo la gola
"Bene allora, Kariya-chan, raccontami qualcosa. Per esempio, che ti piace fare nel tempo libero?"
Ci penso un po poi rispondo
"Mi piace ascoltare la musica, guardare film, passeggiare...cose cosi insomma"
Poso il bicchiere sul tavolino lanciando uno sguardo all'orologio posto sulla parete opposta. Sono le 20:35 e si fanno le 21:15 quando finiamo di parlare. A quanto pare adora il calcio, per questo fa parte della squadra della scuola giocando in difesa. Adora i gatti, la torta fragole e panna e dormire tutta la domenica fino a lunedì mattina, esattamente come me. Alcuni minuti dopo riesco a rilassarmi e a ridacchiare alle sue sciocche battute, imbronciandomi quando si mette a raccontare di alcuni momenti che passa con Shindou
"Si si è fantastica ho capito"
Commento ad un tratto incrociando le braccia al petto e scostando il viso infastidita dal suo continuo parlare della sua migliore amica.
Lo sento accennare una risatina divertita, chiedendo beffardo
"Sicura di non essere gelosa?"
Beh anche se lo fossi? Penso ma poi decido di rispondere in un altro modo
"Niente affatto. Perché dovrei?"
"Forse perché in fondo io ti piaccio Kariya-chan"
A quelle parole avvampo e, voltandomi di scatto nella sua direzione, esclamo in preda all'imbarazzo più totale
"Co-cosa cavolo dici? Co-come ti viene in mente un'idea s-simile, a-assurdo"
"Oh davvero?"
Domanda avvicinandosi di più a me che resto immobilizzata tenendo il viso abbassato costringendomi a non guardarlo
"D-davvero"
"Mh allora..."
Aggiunge prendendomi il mento tra le dita facendomi alzare in viso nella sua direzione e sento il respiro mancarmi quando incontro i suoi occhi azzurri guardarmi come se volessero divorarmi. 
"Guardami negli occhi e dimmi che non provi niente"
Sussurra a pochissimo dal mio viso. Deglutisco a fatica sentendo il viso andare in fiamme e il cuore iniziare a battere più veloce.
"I-io...tu...n-non prendermi in giro!"
Esclamo allontanandolo di colpo facendolo ridacchiare
"E n-non ridere cavolo"
"Scusa scusa è solo che sei cosi buffa, e cosi dannatamente adorabile, soprattutto quando arrossisci"
Inutile dire che per poco non svengo. Vorrei lanciargli mille parolacce e prenderlo a cazzotti, ma il mio corpo è completamente bloccato da una forza superiore. 
All'improvviso inizio a sentire una vampata di calore per tutto il corpo riuscendo, a malapena, a sussurrare un "senpai..."
Kirino, sorridendo addolcito si avvicina di nuovo, mi accarezza i capelli e, lasciandomi un bacio sulla testa, dice
"Meglio andare a dormire, è tardi e domani dobbiamo alzarci presto"
Annuisco piano lasciando che il suo profumo mi invada ancora una volta. Accanto a lui mi sento cosi al sicuro...e protetta. E' una sensazione davvero molto bella. Ma devo stare attenta, lui è del terzo anno e io solo del primo, non si innamorerebbe mai di una come me, quindi io non devo per nulla al mondo innamorarmi di lui. No signore! Però...sta diventando sempre più difficile non provare nulla.

"Puoi dormire in camera mia per stanotte, io starò in stanza dei miei"
Mi dice sistemando il letto. Siamo in camera sua e subito guardo letteralmente tutto. E' piuttosto piccola, poco più della mia. C'è un letto attaccato alla parete vicino alla porta, una finestra sul fondo, accanto una scrivania con sopra posti alcuni libri aperti e un computer, c'è un armadio e, infine, una piccola libreria strapiena di libri. A quanto pare ama leggere, penso posando poi gli occhi sui due poster. Uno rappresenta qualcosa sul calcio mentre l'altro...
"Oh mio dio ma loro sono i Fall Out Boy"
Esclamo con gli occhi che mi brillano precipitandomi davanti al poster. Kirino si volta verso di me e, sorridendo, mi si avvicina rispondendo
"Si esatto, li adoro"
L'ultima parte della frase la diciamo contemporaneamente, ci guardiamo e io, arrossendo, scosto subito il viso tornando a concentrarmi sulla band.
"A quanto pare abbiamo molto in comune, più di quanto pensassimo"
Dice e la cosa in effetti mi piace molto.
Mentre salgo sul morbidissimo letto del mio senpai, domando
"Qual è la tua canzone preferita dei Fall Out Boy?"
Kirino ci pensa per un attimo poi risponde
"The Phoenix"
"Oh si anche a me piace tantissimo, per non parlare di Centuries, Immortals"
"Light em up anche"
"Certo e anche Dance Dance"
Esclamo mentre lui, sorridendo divertito, si siede vicino a me. Ci guardiamo di nuovo e, come da copione, il mio cuore inizia a battere più forte. Sbarro gli occhi quando lo vedo avvicinare il viso al mio e resto immobile. Che cosa vuole fare?? Baciarmi?? No no impossibile, perché dovrebbe?? Allora...allora perché si sta avvicinando cosi tanto???
"Aspetta"
Esclamo girando la testa di scatto presa da un attacco di panico, devo avere la faccia completamente rossa.
"Mh...scusami"
Dice lui alzandosi. Lo guardo di sottecchi mentre apre la porta, ma prima che possa uscire lo fermo nuovamente sussurrando un "buonanotte" imbarazzata.
Kirino sorride e, chinandosi, mi lascia un bacio sulla guancia facendomi avvampare.
"Buonanotte Kariya-chan"

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Capitolo 15
*** Cap 15 ***


Tutti ci fissano. Il motivo? Io e Kirino siamo entrati a scuola insieme, dato che la sera precedente sono rimasta a dormire a casa sua. E ora gli occhi di tutti sono puntati su di noi. Ci credo, una del primo anno, nuova tra l'altro, con un senpai del terzo anno cosi bello e voluto da tutte le ragazze.
Cerco di tenere lo guardo dritto davanti a me, ignorando gli altri studenti che iniziano a sussurrare tra loro. Tsk, che fastidiosi.
"Bene eccoci qui. Io raggiungo Takuto, ci vediamo durante l'ora di pranzo va bene?"
Mi dice ad un tratto Kirino, fermandosi e rivolgendomi un sorriso. Io annuisco solamente, arrossendo quando sento le sue labbra posarsi sulla mia guancia facendomi sbarrare gli occhi per la sorpresa
"A dopo Kariya-chan"
"A-a dopo"
Rispondo guardandolo allontanarsi, sentendo poi le voci di Tenma, Aoi e Shinsuke, avvicinarsi sempre di più. Sospiro voltandomi verso di loro che mi raggiungono di corsa
"Non posso credere a quello che hanno appena visto i miei occhi. Tu e Kirino-senpai, Kirino-senpai e tu, woooow"
Esclama Tenma su di giri e Aoi aggiunge con un sorrisetto malizioso
"E quel bacio sulla guancia mhh?"
Arrossisco e Shinsuke, ridendo, dice
"Devi spiegarci un bel po' di cosette Kariya-chan"
"Che?? Non ho assolutamente nulla da dire. Ci siamo incontrati lungo la strada e siamo venuti fin qui assieme, è stata solo una casualità"
Rispondo entrando seguita in fretta dai tre 
"Del bacio che ci dici invece?"
Insiste Aoi. Quanto sono curiosi mamma mia.
"Beh dovreste sapere come è fatto. Sempre cosi dolce e gentile quello li, mi farà venire le carie prima o poi"
"Come no, perché invece non dici la verità"
Dice Tenma dandomi qualche lieve gomitata al braccio e io, molto tranquillamente e mostrandomi calma, rispondo
"Non so a quale verità tu ti riferisca"
"Oh e dai Kariya-chan, perché non lo ammetti una volta per tutte"
Aggiunge Shinsuke. Ora ci si mette anche lui
"Ammettere cosa? Dai sentiamo la cazzata delle 8:00"
Tutti e tre ghignano divertiti per poi dire insieme
"Ti piace Kirino-senpai"
A quell'affermazione il mio viso si infiamma e, prima che possa dire il contrario, una voce femminile alle spalle dei tre, dice
"Oh ma davvero?"
I miei amici sussultano e si voltano ritrovandosi davanti Shindou Takuto in tutta la sua sexaggine: accidenti a lei e alla sua quinta di seno.
Penso guardando la nuova arrivata con sguardo di sfida, lei fa lo stesso. Ci avviciniamo l'una all'altra mentre Tenma, Aoi e Shinsuke ci fissano senza fiatare
"Anche se fosse? A te non dovrebbe proprio interessare"
Rispondo secca assottigliando lo sguardo. Lei sorride divertita rispondendo
"Mi interessa invece e molto, soprattutto perché Ranmaru è mio carissimo amico dai tempi delle elementari"
Lo chiama per nome? In effetti la cosa non mi dovrebbe sorprendere più di tanto. Però,  per qualche starno motivo, fa male. O forse...è gelosia? No, no ma a che vado a pensare. Questi maledetti pensieri
"Beh buon per voi"
"Non hai risposto alla domanda: ti piace Ranmaru? Avanti rispondi"
Nel corridoio, quei pochi studenti che sono appena entrati, si fermano a guardare la scena incuriositi. Devo fare attenzione a quello che dico, sto pur sempre parlando con una senpai, del terzo anno tra l'altro, maledizione! Se avesse la mia stessa età gliene avei già dette quattro.
"Sto aspettando Kariya Masaki"
Aggiunge Shindou più seriamente, ha anche portato le braccia sotto al seno facendole evidenziare ancora di più sta stronza. Ovviamente gli occhi dei ragazzi, anche quelli di Shinsuke, sono puntati su quei due cocomeri. Dannata!
"Kariya-chan"
Sussurra Tenma guardandomi preoccupata. Sospiro e alla fine rispondo
"No, non mi piace affatto. Troppo dolce e smielato, mi fa venire il volta stomaco. Preferisco di gran lunga i ragazzi Tsundere"
Nel corridoio cala il silenzio che dura pochi secondi, per poi venire interrotto dalla risata divertita di Shindou. La guardo male e sto per risponderle, ma l'arrivo di Kirino mi fa morire le parole in gola. 
"Takuto eccoti ti ho trovata finalmente"
Anche lui la chiama per nome...
"Ranmaru, sono appena arrivata. Andiamo in classe o faremo tardi"
Risponde lei raggiungendolo e abbracciandolo schiacciando il seno contro il suo petto facendomi infuriare e far uscire sangue dal naso ai ragazzi presenti, persino Shinsuke che si rimedia una cartella in testa da Aoi.
"Si andiamo. E' successo qualcosa qui?"
Chiede Kirino guardandomi. Sussulto senza rispondere e Shindou, lanciandomi un'occhiata, risponde
"Stavo solo parlando un po' con Kariya, mi ha rivelato che le piacciono gli Tsundere sai?"
"Oh davvero? Come te allora Takuto"
Brutta, dannata, stronza, figlia di una madre puttana! 
Penso e devo essermi circondata di una strana aurea dato che i miei amici e gli altri presenti mi guardano spaventati allontanandosi in fretta.
Io e Kirino ci guardiamo e sento che la sua amichetta del cuore ha rovinato tutto. Non mi vorrà più parlare ora
"Ognuno ha i suoi gusti"
Dice sorridendomi in modo gentile e l'aura oscura che mi si era creata attorno, svanisce. Lo guardo sorpresa sentendo Shindou rispondere
"Si hai ragione"
I due si prendono per mano iniziando ad allontanarsi. Shindou racconta a Kirino di un nuovo campo di calcio dove potrebbe andare ad allenarsi. Kirino la ascolta sorridendo per poi voltarsi di poco verso di me, che sono rimasta immobile nel mezzo del corridoio. Mi sorride dolcemente mimando con le labbra un "ci vediamo dopo" scomparendo infine in classe.
"Senpai..."
Sussurro sentendo il cellulare vibrarmi nella tasca della gonna. Lo prendo e vedo che è un messaggio di Hikaru che dice
Da Hikaru
Ciao Kariya-chan, buongiorno. Sai stanotte ti ho sognata, non ci vediamo da ieri sera lo so, ma già mi manchi. 
Sbarro gli occhi restando completamente di sasso. Nessuno mi aveva mai detto una cosa simile, tanto meno un ragazzo. 
Ci stai provando con me Hikaru??
Per non parlare delle due volte in cui Kirino ha provato a baciarmi.
Due ragazzi, uno di loro un senpai...che sta succedendo nella mia vita???

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Capitolo 16
*** Cap 16 ***


Perché Shindou si è comportata in quel modo con me? Che le ho fatto? Era la prima volta che ci parlavamo che cavolo. 
Penso con lo sguardo rivolto alla finestra, senza ascoltare minimamente il professore. Non ho proprio la testa per seguire la lezione, ho troppa confusione nella mente, anche grazie a Tenma, Aoi e Shinsuke che mi hanno dato le loro diverse teorie su ciò che è accaduto poco di un'ora fa.
Secondo Tenma, Shindou voleva vedere se sarei adatta come potenziale fidanzata per Kirino. 
Per Aoi invece potrebbe essere gelosa, vedere il proprio migliore amico dare più attenzioni ad un'altra ragazza l'avrà fatta arrabbiare. Ma da come ne parla Kirino non credo sia questo il motivo, non quello principale almeno.
Shinsuke afferma che la sua era una specie di prova. Dato che sa anche di Hikaru, perché sono sicura al mille per mille che Kirino gliene ha parlato, voleva essere certa che non ci stessi provando con il suo amico. Che poi, se dobbiamo essere precisi, è lui che prova a baciarmi quando gli pare e piace. Non posso nascondere che mi piacerebbe molto poter assaggiare le sue labbra, sembrano cosi dolci. Per non parlare però del messaggio di Hikaru. Non gli ho ancora risposto ma dovrò farlo prima o poi, solo che non so proprio cosa dirgli, con quel messaggio mi ha completamente lasciata senza parole. 
Sospiro e sussulto riprendendomi dai miei pensieri, quando sento il sensei esclamare con rabbia
"Kariya Masaki è da mezz'ora che ti sto chiamando, ti voglio concentrata durante le mie lezioni sono stato chiaro?!"
"Si, si mi scusi"
Rispondo tranquillamente e lui aggiunge
"Visto che la mia lezione oggi sembra annoiarti, va a farti un giretto in biblioteca e posa questi volumi negli appositi scaffali"
Indica cinque libroni che, di sicuro, mi faranno venire dolore alle braccia.
Sbuffo e, alzandomi, prendo i libri. Shisnuke corre ad aprirmi la porta ed esco  di fretta senza neanche ringraziarlo. La giornata sta andando a puttane.
Mi dirigo verso la biblioteca della scuola al secondo piano, è davvero enorme e non c'è praticamente nessuno. Poso i libri su uno dei tavoli massaggiandomi le braccia che, come avevo immaginato, ora mi fanno male.
"Che rottura. Allora vediamo questo è un libro sulla storia antica quindi dovrebbe andare-"
Sussurro guardando gli scaffali e mi blocco di colpo quando, con la coda dell'occhio, vedo Kirino e Shindou, seduti a uno dei divani a leggere e ridacchiare, parlando a bassa voce scambiandosi qualche pizzicotto. Dentro di me sale di nuovo quella strana sensazione di fastidio. I libri da sistemare possono aspettare, devo sentire cosa si stanno dicendo.
Penso e, molto silenziosamente e senza farmi vedere, mi nascondo dietro lo scaffale alle loro spalle cercando di ascoltare
"E' una fortuna avere l'ora libera vero?"
"Eh già, adoro passare il tempo con te Ranmaru"
Risponde Shindou appoggiandosi al ragazzo che sorride posando la guancia sulla sua testa. 
Non state cosi vicini dannazione!
"Senti un po' Takuto"
"Mh? Cosa c'è?"
"Dimmi la verità, che è successo stamattina con Kariya-chan?"
Mi faccio più attenta a sentire il mio nome e Shindou, sospirando, dice
"Ma nulla tranquillo, stavamo solo chiacchierando un po', dato che è l'unica ragazza che oltre a me non ti ha fatto la corte fin da subito, mi ha incuriosito tutto qui"
L'unica oltre a lei? Vuol dire che anche Aoi e Tenma ci hanno provato? O Tenma era già fidanzata con Tsurugi? 
"Capisco, in effetti ha sorpreso anche me, ma mi ha fatto anche piacere, è cosi carina"
Mi salta un battito a sentire quelle parole. Mi torva carina? Penso e sorrido senza accorgermene
"Mhhhh Ranmaru non ti sarai preso una cotta per quella lì spero"
"Mh? Perché che ci sarebbe di male?"
Shindou sospira di nuovo e, pizzicandogli una guancia, risponde
"Perché è più piccola di te, devi fare attenzione, e poi mi hai detto che sta con Hikaru"
Che cosa?? Io non sto affatto con Hikaru, ma che s'inventa??
"Ahi dai Takuto lasciami la guancia"
"Tu rispondimi"
"Ok ok. Non ho mai detto che stanno insieme, o almeno è quello che lei mi ha detto"
"E Hikaru cosa ne pensa invece?"
"Mi ha detto di essersi preso una bella sbandata per lei"
Risponde Kirino ridacchiando. Hikaru...è innamorato di me? Ma ci conosciamo da così poco...com'è possibile? L'amore a prima vista è veramente la cosa più assurda in cui mi sia mai imbattuta.
"Appunto, e tu invece?"
"Takuto cara se non ti conoscessi direi che sei gelosa"
Dice Kirino con un sorriso malizioso e Shindou, pizzicandogli di nuovo la guancia arrossata, risponde
"Sai, se non avessi già il mio amato e bellissimo Ibuki, ammetto che ti sarei saltata addosso molto volentieri. Ma amo troppo il mio ragazzo mi spiace per te"
"Ah che peccato"
Dice Kirino scherzosamente e ridono. Ok, basta cosi ho sentito abbastanza. Penso e sto per allontanarmi quando sento Kirino aggiungere 
"Comunque su Kariya-chan potrei farcelo un pensierino"
Ecco che il mio cuore torna a battermi forte. Prendo un profondo respiro per calmarmi e torno dai libri che sistemo il più velocemente possibile.
"Ciao Kariya-chan"
Mi sento chiamare e, voltandomi, sbarro gli occhi ritrovandomi davanti Hikaru che mi guarda sorridendo. Resto senza parole 
"C-che accidenti ci fai tu qui??"
"Beh oggi da me c'era assemblea d'istituto quindi siamo usciti molto prima, ho penato di passare a farti un saluto. Mi sono scontrato con Tenma che mi ha detto che eri qui"
Tenma accidenti a te e alla tua lingua lunga
"Ehm...si beh ciao"
Rispondo sistemando nello scaffale l'ultimo libro sentendo Hikaru aggiungere
"Ti va di andare a fare un giro dopo scuola? Potremmo andare un po' al parco che ne dici?"
"Ehm...ecco..."
Inizio a dire ma mi zittisco stringendomi nelle spalle quando vedo che Shindou e Kirino si sono alzati e quest'ultimo sta guardando nella mia direzione.
Deglutisco imbarazzata, primo perché ora so della cotta di Hikaru per me e secondo perché ha detto che sono carina. 
"Kariya-chan?"
Mi chiama Hikaru dato che non rispondo. Sposto nuovamente lo sguardo su di lui senza notare Kirino fare un cenno a Shindou per poi avvicinarsi a noi
"Dovrei vedere quanti compiti ho per domani"
"Posso aiutarti se vuoi"
Risponde Hikaru mettendomi ancora più in imbarazzo. In mio soccorso arriva Kirino che, serio, rivolge uno sguardo a Hikaru, dicendo
"Che ci fai tu qui? Chi non è studente della Raimon non può entrare durante le lezioni dovresti saperlo"
"Kirino-senpai, chiedo scusa, volevo vedere Kariya-chan"
Mi sorride ma io ho gli occhi puntati su Kirino e posso percepire lo sguardo freddo di Shindou che sta guardando la scena appoggiata ad uno scaffale poco lontano
"Bene l'hai vista ora va via prima che ti scoprano e finisci nei guai"
"Oh ehm...si va bene vado, ci vediamo dopo Kariya-chan ciao ciao"
Mi saluta sorridendo allegramente per poi correre fuori sotto lo sguardo serio di Kirino che, successivamente, si posa su di me facendomi sussultare
"Tu che ci fai qui? Non dovresti essere in classe?"
"Si ma il sensei mi ha chiesto di venire a sistemare dei libri, stavo giusto per rientrare" 
"Capisco, non fare disordine mi raccomando"
Aggiunge raggiungendo Shindou mentre io sussurro un "va bene" guardandoli uscire dalla biblioteca.
Chissà che gli è preso? Sembrava quasi una scenata di gelosia. Ma non può essere...giusto?

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Capitolo 17
*** Cap 17 ***


Finalmente la campanella suona per annunciare l'inizio dell'ora di pranzo. In fretta vengo trascinata da Tenma che, tutta contenta, esclama
"Oggi c'è la pizza, pizza, pizza, pizzaaaa"
"Non trascinarmiiii"
Esclamo anche io mentre Aoi e Shinsuke ci seguono con più calma e con delle espressioni divertite stampate sulla faccia.
Arrivati in mensa, Tenma finalmente mi lascia andare e io mi sistemo la manica della felpa guardandola male, ma lei si è già piazzata davanti la signora della mensa che, sorridendole, le porge un piatto con sopra una bella fetta di pizza. Lo stesso fece con me e gli altri ragazzi.
"Andiamo a sederci laggiù"
Dice Aoi indicando un tavolino libero. Sto per seguirla ma, cercando Kirino con lo sguardo, lo vedo entrare con Shindou che è appiccicata ad un ragazzo alto, dagli occhi viola e i capelli bianchi scompigliati e tenuti indietro da una fascia nera. Indossa la divisa della squadra di basket, se non ricordo male si chiama Munemasa Ibuki, è del quarto anno quindi ha solo un anno in più rispetto a Shindou. E' il capitano della squadra di basket non che fidanzato della ragazza. I due si scambiano un veloce bacio sorridendo e posso notare benissimo il rossore che si va a creare sulle guance di Shindou che saluta Kirino per poi allontanarsi assieme al fidanzato e andarsi a sedere in un posticino un po' appartato. Sembrano molto innamorati quei due.
"Kariya-chan vieni?"
Mi chiama Shinsuke notando che sono rimasta immobile a seguire il mio senpai con lo sguardo. E' andato a sedersi con un paio di suoi amici, uno ha i capelli rossi e porta gli occhiali, ha gli occhi neri ed è molto magro; l'altro invece ha i capelli scuri tenuti indietro da un paio di occhialetti da aviatore, occhi castani e pelli abbronzata. 
"Ehi Kirino indovina, ho un'appuntamento con una cheerlerder stasera"
Esclama il ragazzo dai capelli scuri con un sorrisino malizioso e l'altro, dandogli un lieve pugnetto sulla testa, dice
"Hamano vedi di comportarti bene con quella ragazza"
"Dai Hayami lo sai che sono un angioletto"
"Si come no, guarda le ali e l'aureola le vedo proprio"
Commenta Kirino ridendo coinvolgendo anche gli altri due. Devo chiedergli del perché prima in biblioteca si è comportato in quel modo
"Scusate devo parlare con quello lì"
Rispondo porgendo il mio vassoio a Tenma che mi guarda confusa come Aoi e Shinsuke. Raggiungo in fretta il tavolo dei tre e, seria, dico
"Kirino-senpai posso parlarti un momento?"
Il ragazzo in questione si volta a guardarmi mentre gli altri due mi guardano incuriositi poi, Hamano, con un sorrisetto malizioso, dice
"Uh Kirino chi è la tua nuova fidanzata?"
Arrossisco a quelle parole e gli lancio un'occhiataccia facendolo tacere immediatamente rimediandosi una gomitata da parte di Hayami mentre Kirino, sospirando, si alza rispondendo
"Certo, ma non qui, c'è troppa confusione. Vieni con me"
Mi prende per mano e mi trascina fuori dalla mensa. Guardo le nostre mani e la sua è cosi calda. Arrossisco di nuovo contro la mia volontà mentre il mio cuore già inizia a battermi più forte alla sola idea di poter restare sola con lui. 
Lo seguo fino ad una classe, a giudicare dai vari scaffali pieni di animali impagliati, lo scheletro di plastica e i poster sulla struttura del corpo umano, direi che si tratta del laboratorio di scienze e chimica.
"Qui non viene mai nessuno a quest'ora. Dimmi, di cosa volevi parlarmi?"
Mi chiede continuando a tenermi la mano senza accorgersene. Alzo il viso verso di lui e mi perdo nei suoi occhi azzurro cielo
"Ehm...ecco...riguardo stamattina...con Hikaru"
Subito la sua espressione si fa più seria e, guardando altrove, chiede
"Davvero è di lui che vuoi parlare?"
"No...insomma...non esattamente ecco"
Rispondo scostando anche io il viso. La sua presa sulla mai mano si fa più forte e quando mi rivolto verso di lui mi manca per un attimo il respiro quando mi ritrovo il suo viso vicinissimo al mio
"Kariya devo chiederti una cosa e voglio che tu mi risponda con la verità"
Annuisco solamente deglutendo nervosamente
"C'è qualcosa tra te e Hikaru?"
Perché mi chiede questo adesso? Non riesco a capirlo, è geloso? Mi manda sempre in confusione
"Io..."
I suoi occhi puntati sui miei sembrano perforarmi l'anima e, mordendomi un labbro imbarazzata, rispondo 
"Anche se fosse?"
"Non si risponde ad un domanda con un'altra domanda Kariya"
"A te che importa?"
Esclamo guardandolo seria anche se il suo sguardo mi fa subito scostare il viso maledicendomi per la mia stupidità. Passano alcuni secondi di silenzio interrotti da un sospiro di Kirino che, accarezzandomi la guancia con la mano libera e avvicinandosi maggiormente a me che sento di poter svenire da un momento all'altro, domanda ancora
"Va bene ho capito. Rispondi a questo allora: cosa provi per me?"
Lo guardo sorpresa sbarrando gli occhi mentre sento la saliva prosciugarsi nella mia bocca, il battito cardiaco aumentare e le gambe tremare
"Co-cosa?"
"Hai capito benissimo, voglio sapere se per te siamo solo amici o qualcosa di più"
Perché me lo chiedi con cosi tanta tranquillità??? Mi stai mandando nel panico più assoluto stupido senpai. Calma Masaki, calma, respira e rispondigli con calma. Penso e, cercando di reggere il suo sguardo, rispondo
"Che risposta vorresti?"
"Te l'ho detto, la verità. Pensi davvero che siamo solo amici?"
"E co-cos'altro saremmo?"
"Non lo so, per questo te lo chiedo"
"Ci conosciamo da poco senpai..."
Rispondo e lui accenna una risatina divertita poi dice
"Non mi stai rispondendo Kariya"
Accidenti cuore smettila di battere cosi forte o pomperai troppo sangue e morirò. Penso e mi irrigidisco quando Kirino avvicina il viso al mio facendomi avvampare.
Il suo profumo per un momento non mi fa più ragionare e l'unica cosa che voglio e baciarlo, qui e adesso ma un rumore improvviso proveniente da fuori mi ridesta facendomi tornare alla realtà e subito mi allontano facendolo sospirare
"N-no aspetta"
"Cosa?"
"N-non ti ho risposto. Si, siamo solo amici e poi con Hikaru...ecco...stiamo uscendo insieme, ci scriviamo e ci piacciamo...fo-forse ci fidanzeremo"
Che accidenti sto dicendo?!? 
"Oh davvero?"
"Si davvero, e la prossima volta ti pregherei di non rivolgerti a lui in quel modo come hai fatto prima in biblioteca"
Accenna una risatina intanto io cerco di sembrare il più seria possibile
"Ho solo seguito le regole della scuola"
"La prossima volta lascia fare a me va bene?"
"Va bene va bene"
"Quindi...amici?"
Domando porgendogli la mano mentre l'altra è ancora stretta nella sua.
Lui mi guarda e, afferrandomi il polso e sfiorandomi le labbra, mi sussurra
"Lo so che menti su Hikaru, e so che provi qualcosa per me. Lo capisco dal tuo sguardo. Anche se continui a negarlo è inutile se il tuo corpo ti contraddice"
Rabbrividisco e sbarro gli occhi senza sapere più che pensare o dire. Kirino sorride posando per un istante le labbra sulle mie staccandosi praticamente subito. Esce dalla stanza lasciandomi lì, immobile e imbambola come una scema.
Era...un bacio quello???

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Capitolo 18
*** Cap 18 ***


E' da ore ormai che nella mia testa appaiono le immagini di ciò che è successo stamattina con Kirino in quella classe. E' stato un momento veramente magico, per non parlare del "bacio" che mi ha dato. So che non era un bacio vero, insomma di quelli che si possono considerare "primo bacio", in fondo era solo un bocca contro bocca. Anche se è durato pochissimi istanti, ho potuto sentire quanto morbide siano le sue labbra. Una scarica in quel momento mi aveva attraversato tutto il corpo facendomi sentire come mai in vita mia. Non avrei mai pensato che un giorno mi sarebbe capitata una cosa simile. 
Ho cosi tanta voglia di rivedere Kirino, abbracciarlo, baciarlo...
"Kariya-chan? Ehi Kariya-chan mi stai ascoltando?"
la voce di Hikaru mi fa riprendere dalla trance in cui ero precipitata e, voltandomi verso di lui, rispondo
"Cosa? Ah si...si scusa stavo solo pensando a..."
"A cosa?"
"A...niente, niente di importante. Che stavi dicendo?"
"Che sei molto carina vestita cosi"
Risponde bevendo un sorso del suo frullato. Oggi all'uscita da scuola, stavo per andare a casa di Tenma quando ci siamo imbattute in Hikaru che mi ha invitata ad uscire. Tenma ovviamente mi ha subito fatto cenno di andare. Alla fine accettai, tornai a casa per togliermi la divisa e mettere dei jeans, una maglietta nera con sopra ricamate delle rose arancioni e rosse, scarpe semplici e una felpa grigia con cappuccio.
"Grazie"
Dico girando velocemente la cannuccia nel bicchiere tornando a pensare a Kirino e sorridendo senza accorgermene. 
"Ti va di andare a fare una passeggiata?"
Chiede Hikaru finendo il frullato, faccio lo stesso e annuisco prendendo la borsa e seguendolo fuori. Ad un tratto mi prende per mano e mi sorride. Ricambio con un sorriso tirato ricordando cosa ho detto stamattina a Kirino e di cui ora mi sto pentendo
"Io e Hikaru pensiamo di fidanzarci" 
Come accidenti mi è saltato in mente di dire una cosa del genere?? Per me Hikaru è solo un amico, io sono innamorata di Kirino allora perché? Perché mi comporto cosi maledizione?!
"Kariya-chan posso chiederti una cosa?"
Mi dice Hikaru sedendosi su una panchina nel parco, mi siedo accanto a lui e annuisco
"Beh...ecco, è già la terza volta che usciamo insieme, ci scriviamo e ci divertiamo. Stiamo bene e anche se ci conosciamo da poco tu...tu mi piaci molto Kariya-chan, vorresti essere la mia ragazza?"
Sbarro gli occhi immobilizzandomi e guardandolo scioccata. Lui è arrossito e mi guarda nervoso. E ora che accidenti gli dico?? Certo non posso restarmene muta
"Io...ehm...oh cielo non me lo aspettavo proprio"
"Ah ehm, scusa scusa forse sono stato troppo frettoloso scusami"
Si sbriga a dire scostando il viso imbarazzato e passandosi una mano tra i capelli. Lo guardo e, sospirando, mi faccio forza dicendo
"Ascolta Hikaru, sei molto carino e gentile ma io-"
"Sei innamorata di Kirino-senpai lo so"
Dice lui interrompendomi. Lo guardo sorpresa, come farebbe a saperlo?? Non l'ho mai detto ha nessuno, è già tanto se lo dico io a me stesa figuriamoci
"Che hai detto scusa?"
"Sei innamorata di lui, e non puoi negarlo Kariya-chan"
"Cosa? Certo che posso-"
"Anche se dici cosi è ovvio il contrario. L'ho notato sai?"
"Notato che cosa?"
"Il modo in cui lo guardi, con occhi innamorati. Arrossisci quando si avvicina e poi-"
"E poi cosa?? Anzi no sta zitto non dire niente, non dire altro!"
Esclamo scattando in piedi furiosa. Hikaru mi guarda confuso, sta per parlare ma io lo blocco aggiungendo
"Non dire un'altra parola, taci! Sono stufa che la gente mi dica cosa provo, prima Tenma, poi quella Shindou, Kirino e adesso tu! Io non sono innamorata di quel codini rosa, non sono innamorata di nessuno!"
Hikaru sussulta e, abbassando il viso tristemente, chiede
"Quindi...nemmeno di me?"
Sussulto. Cacchio possibile che non ne faccio mai una giusta ultimamente??
"Io...devo andare"
Rispondo afferrando in fretta la borsa e allontanandomi ma Hikaru, alzandosi, mi blocca
"Aspetta Kariya per favore"
"Hikaru no...in questo momento non posso risponderti"
"Ma ci penserai?"
Mi domanda con occhi pieni di speranza. Sto per rispondere ma alla fine non lo faccio, limitandomi a correre verso casa.

"Masaki dai scendi la cena è pronta, cosi parliamo un po' e mi racconti cosa è successo"
La voce preoccupata di Hitomiko che bussa mi fa voltare verso la porta della mia stanza chiusa a chiave. Arrivata a casa mi sono spogliata restando in intimo e mi sono buttata sul letto a fissare il soffitto ripensando a tutto ciò che è successo oggi. 
"Non ho fame Hitomiko, va via voglio stare sola"
Rispondo rigirandomi nel letto fissando la parete. Sento i passi della mia tutrice allontanarsi e sospiro stringendo, al petto, il cuscino affondandoci il viso dentro. 
Che cosa dovrei fare? Non ne ho al più pallida idea, non sono confusa sui miei sentimenti, ormai ho capito bene che Hikaru per me è solo un amico mentre Kirino...lui è...
A interrompere i miei pensieri è il cellulare che suona. Sospiro allungando il braccio verso il comodino afferrando l'oggetto e guardando chi è. Mi salta un battito e, scattando a sedere, rispondo immediatamente senza pensarci due volte
"Kirino-senpai"
"Ciao, onestamente non pensavo mi avresti risposto, ma sono contento tu lo abbia fatto"
Mi volto verso la porta sperando che Hitomiko non mi senta, mi nascondo bene sotto le coperte coprendomi fino alla testa, chiedendo
"Perché mi hai chiamata?"
"Per scusarmi, per ciò che è successo stamattina. Non avrei dovuto baciarti senza il tuo consenso, ti chiedo scusa"
"Beh non è che quello si possa considerare un bacio vero e proprio, non c'è stato alcun gioco tra lingue o scambio inappropriato di saliva"
Rispondo e lo sento scoppiare in una risata esclamando
"Sei davvero divertente, mi fai sempre ridere. Mi piace questo in una ragazza"
A quell'affermazione sorrido felice rigirandomi nel letto e, cercando di contenermi, dico
"Oh davvero? Interessante"
Kirino ridacchia ancora, aggiungendo
"Senti c'è una cosa che devo chiederti altrimenti impazzisco"
Sussulto sentendo il cuore battermi più veloce per l'agitazione
"Di-dimmi"
"E' vero quello che mi hai detto di te e Hikaru? Davvero ti piace lui?"
Ecco lo sapevo, lo sapevo io. Penso e, continuando a rigirarmi nel letto, rispondo
"Pe-perché me lo chiedi?"
"Ti prego smettila di rispondere con una domanda e dimmi la verità una volta per tutte"
Sospiro stringendo forte il cuscino. Non posso continuare a mentirgli, anche perché se non dico la verità se ne accorge quindi è completamente inutile continuare a fingere
"Hai ragione senpai scusa. Il fatto è che...Hikaru mi ha chiesto se voglio essere la sua fidanzata"
Dico tutto d'un fiato e dall'altro lato cala il silenzio. Allontano il cellulare per vedere se è caduta la linea e quando sento Kirino dire un "ah si?" subito riporto l'oggetto all'orecchio 
"E tu cosa gli hai risposto? Vi siete fidanzati?"
"No, no no lui per me è solo un amico devi credermi senpai"
Esclamo senza riflettere e mi mordo la lingua per punirmi. Baka, baka, baka!!
Da parte di Kirino sento accennare una risatina e risponde
"Può sembrare da egoisti quello che sto per dire, ma sono contento che tu l'abbia rifiutato"
 "Oh...e come mai dici cosi?"
Come se non fosse ovvio.
"Beh, cosi posso averti tutta per me"
Mi salta un battito e il fiato mi muore in gola. Deglutisco e, controllandomi, rispondo
"Tutta per te senpai? Come sei antico"
Kirino ridacchia e sorrido arrossendo soprattutto quando mi dice
"Si forse hai ragione. Senti Takuto organizza una festa sabato sera, a casa sua, per festeggiare le vittorie della squadra di basket dato che il capitano è il suo ragazzo. Ti andrebbe di venire? Puoi invitare anche i tuoi amici, più si è più ci si diverte. Ci vediamo e facciamo due chiacchiere ti va?"
Se mi va? Si, si ovvio cazzo! Non vedo l'ora sono cosi elettrizzata, perché deve essere solo giovedì???
"Mhh ci penserò un po' su"
"Bene, spero di vederti, ti mando un messaggio con l'indirizzo e l'ora. Ci si vede Kariya-chan"
"Si c-ciao"
Entrambi attacchiamo, mi tolgo le coperte di dosso iniziando a saltare felice per tutta la stanza. 

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Capitolo 19
*** Cap 19 ***


A scuola non si fa altro che parlare della fantastica festa che terrà Shindou questo fine settimana. Sono tutti elettrizzati ma mai quanto me, finalmente a quella festa potrò chiarire le cose con Kirino sperando che nessuno si metta in mezzo. Se osano farlo giuro su Dio che li faccio fuori lentamente e dolorosamente. 
Ora sono in palestra per l'ora di ginnastica. Tenma, Aoi e Shinsuke parlano di quello che metteranno domani e immaginano come possa essere questa festa
"All'ultima festa di Shindou-san c'era una band dal vivo, è stato incredibile"
Esclama Tenma allungando un po' le gambe per scaldarsi
"Io ho sentito che c'era un'enorme schermo, tipo quelli dei cinema e hanno proiettato un film su Spider-man, incredibile"
Aggiunge Shinsuke saltellando tutto emozionato
"Per non parlare della gigantesca piscina all'aperto, sensazionale"
Continua Aoi battendo le mani entusiasta. A sentire loro, Shindou ci sa veramente fare in queste cose. Meglio cosi, vorrà dire che non mi annoierò e poi, essendo la mia prima festa da quando sono qui, voglio che sia ben fatta e...perfetta è chiedere troppo? Nah ma chissene frega, voglio solo poter parlare con Kirino e basta, quella è la mia priorità.
Penso lanciando poi uno sguardo verso il mio senpai che sta parlando con Hamano e Hayami. Shindou oggi non è venuta a scuola per potersi occupare della festa dato che è domani e, da ciò che riesco a sentire, a quanto pare a quella ragazza piace che sia tutto perfetto. 
Mi sembra giusto. Penso poi sorrido imbarazzata quando Kirino si gira verso di me e mi sorride nel suo solito modo dolce facendomi battere il cuore. Dio quanto è bello, mi piace questa sensazione, non l'avevo mai provata prima ed è fantastica.
"Ehi ehi Kariya-chan sbaglio o c'è qualcosa che devi dirci?"
Chiede Tenma circondandomi le spalle con un braccio e sorridendo maliziosa. Guardo Kirino un'ultima volta che continua a sorridermi per poi tornare a rivolgere la sua attenzione ai suoi due amici.
"A che ti riferisci?"
"C'è bisogno che lo dica? Dai non fare la finta tonta, è ovvio che sto parlando di Kirino-senpai, come va tra voi due?
"Va normale e smettila di sorridere il quel modo, sei inquietante"
Rispondo allontanandola e lei ride. Sorrido divertita poi mi blocco quando ci raggiunge il centro dei miei pensieri che dice
"Ehilà buongiorno"
"Buongiorno Kirino-senpai"
Rispondono in coro Tenma, Aoi e Shinsuke. Kirino guarda me che guardo altrove giusto per fare un po' la difficile e rabbrividisco quando, con un sorriso gentile, mi dice
"Buongiorno anche a te Kariya-chan, il viola ti sta davvero molto bene"
"Mhh grazie lo so"
Rispondo osservandomi la tuta viola e bianca. Tenma e Aoi mi fanno il segno dell'ok sorridendo a 32 denti: le solite.
"Tenma guarda un po' il messaggio che mi ha appena mandato Takuto"
Aggiunge Kirino mostrando il cellulare a Tenma che legge ad alta volce
"Tenma spero non mancherai alla festa, ho preparato una sorpresa per te e sono più che certa che ti piacerà da impazzire. Uh che forza che sorpresa?? Che sorpresa??"
Chiede saltellando emozionata e Kirino, ridacchiando e posando il cellulare in tasca, risponde
"Mi spiace non posso dire nulla ho fatto giuramento di silenzio"
"Uffiiii dai solo un indizio, uno piccolo piccolo"
Continua Tenma pregandolo e, prima che Kirino possa rispondere, il suo sensei lo chiama
"Devo andare, ci vediamo domani allora?"
Domanda rivolgendosi a me che annuisco velocemente e lui, sorridendo, sussurra un "ottimo" poi si china per lasciarmi un bacio sulla guancia e raggiungere in fretta i suoi compagni. Sbarro gli occhi non aspettandomi quel gesto e mi sfioro la guancia già arrossata sorridendo come un ebete mentre i miei amici ricominciano a sorridere maliziosi. 
Quel ragazzo mi fa impazzire diamine.

"Tenma sei pronta? Dai dobbiamo andare o faremo tardi alla festa di Shindou-senpai"
Urla Aoi a Tenma che è ancora chiusa in bagno da quasi un'ora e mezza. E' intenta a truccarmi nonostante le mie continue lamentele a proposito ma alla fine mi sono dovuta arrendere e l'ho lasciata fare. Lei indossa un vestito lungo fin sotto le ginocchia celeste con un fiocco poco più scuro sulla vita e spalline ricamate, scarpette blu e tra i capelli un piccolo fermaglio a forma di farfalla bianco con perline rosa. Io invece ho scelto di mettere un vestito "casualmente" viola corto, stretto sul seno pieno di strass, la gonna è ampia e a veli anche quella con alcuni stass collegati dalla parte sopra e che vanno a diminuire, stivaletti neri e un cerchietto lilla con un nastro che mi ricade lungo l'orecchio destro 
"Kariya-chan sei davvero bellissima, stasera Kirino-senpai non potrà fare a meno di tenerti gli occhi addosso"
Dice Aoi finendo di mettermi il rimmel, sorrido ringraziandola. Hitomiko stavolta ci ha azzeccato proprio alla grande non c'è che dire.
"Ok sono pronta"
Esclama Tenma uscendo finalmente dal bagno
"Era ora"
Rispondo Aoi girandosi verso la nostra amica che indossa un vestito color perla con sopra ricamati alcune rose rosa, si è legata i capelli in una coda che le ricade sulla spalle sinistra e indossa delle scarpette con tacco basso 
"Eeeh?? Che ne pensate? Niente male vero?"
Chiede facendo una giravolta e il vestito si alza mostrando le mutandine rosa
"Molto, fa cosi anche alla festa miraccomando"
Rispondo facendo scoppiare a ridere Aoi.

Dopo una decina di minuti finalmente usciamo da casa di Tenma dopo che la zia ci ha costrette a fare delle foto ricordo, ecco una Hitomiko 2.0
Penso dirigendomi verso casa di Shindou e, arrivata, resto senza parole: non è una casa, è un castello, dio ma quanto cavolo è ricca???
"Tenma, ragazze ciao benvenute"
Ci voltiamo e vediamo Shindou raggiungerci con un sorriso sulle labbra. Odio ammetterlo ma è davvero bellissima e sexy dannazione. Per una cosi potrei anche farci due pensierini a passare dall'altro lato 
"Shindou-san, wow sei stupenda"
Esclama Tenma abbracciandola. La nostra padrona di casa indossa un vestito rosso fuoco corto, con la gonna ampia, senza bretelle e i capelli legati in modo veramente strafigo. Ora sono gelosa della sua bellezza. Certo, bisogna ammettere che Ibuki è veramente fortunato, qualunque ragazzo vorrebbe una cosi: bella, sexy, ricca...
Chissà che anche Kirino ha mai provato qualcosa per le, insomma oltre all'amicizia. Penso sentendo una stretta al cuore al solo pensiero
"Allora dov'è la sorpresa???"
Chiede subito Tenma guardandosi attorno velocemente. Shindou ridacchia facendo segno a un ragazzo di avvicinarsi, lo guardo attentamente: l'ho già visto da qualche parte, ma dove??
"KYOUSUKEEEEE"
Urla Tenma correndo a saltargli addosso. Ah ora ricordo. Sorrido divertita mette li guardo abbracciarsi forte. Bella sorpresa non c'è che dire
"Tsurugi da quanto tempo"
Esclama Aoi raggiungendo anche lei il ragazzo. Sto per seguirla ma prima io e Shindou ci scambiamo uno sguardo freddo per poi prendere strade diverse
"Shindou-san grazie milleeeee"
Urla ancora Tenma stringendo più forte il ragazzo per poi trascinarlo da me e esclamare
"Ehi Kyousuke indovina chi è lei"
Io e Tsurugi ci guardiamo e lui, osservandomi con attenzione, risponde
"Tu devi essere Kariya Masaki"
"Non so se devo ma si, sono io"
"E' un piacere conoscerti, Tenma mi ha parlato talmente tanto di te che è come se ti conoscessi da quando sei arrivata e non da adesso"
"Potrei dire la stessa cosa di te, comunque piacere mio"
Ci stringiamo la mano e Tenma torna ad appiccicarsi a lui come un koala e io, ghignando, dico
"Dai andate pure a limonarvi, sicuramente troverete qualche stanza vuota"
Tenma subito avvampa mentre Tsurugi, ridendo, esclama
"Questa ragazza mi sta simpatica"
Battiamo pugno contro pugno poi io e Aoi li guardiamo allontanarsi.
Si, sono una bella coppia non c'è che dire e lui dal vivo è molto più figo e bello. A proposito di ragazzi belli, dove sarà il mio affascinante senpai? 

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Capitolo 20
*** Cap 20 ***


Questa festa è veramente mitica, c'è tutto quello che si possa desiderare: cibo e bevande in abbondanza, musica a tutto volume, un DJ famoso venuto apposta per l'evento, balli scatenati, piscina, giochi, il karaoke,...un sogno insomma.
Sarebbe davvero un sogno se solo riuscissi a trovare Kirino, ma dove diavolo si è andato a cacciare?? Possibile che non sia ancora arrivato? Mi sembra strano. Dovrebbe essere stato il primo a mettere piede qui. 
Penso cercando il mio senpai e poi, miraggio, lo vedo aiutare Hamano che si è già ubriacato un sacco, che idiota.
"Stai qui, Hayami adesso arriva con dell'acqua, certo che sei veramente incredibile"
Lo rimprovera e Hamano ride come un demente facendo sospirare Kirino che sposta poi gli occhi su di me che gli sorrido timidamente. Mi sorride anche lui e mi raggiunge in fretta
"Ciao, sei davvero bellissima"
Dice e lo ringrazio 
"Anche tu stai molto bene, questa giacca ti dona molto"
"Grazie. Vieni andiamo a parlare in un posto più tranquillo"
Annuisco e mi prende per mano portandomi via da tutta quella confusione. Sento già l'ansia crescere, ma in senso positivo, non vedevo l'ora arrivasse questo momento e ora finalmente ci siamo, evviva. 
Andiamo in una stanza al secondo piano, cielo questa villa è gigantesca davvero. Mi guardo attorno poi lo sento chiedere
"Allora come ti sembra la festa? Ti stai divertendo?"
"Si molto, la tua amica ha fatto un lavoro impeccabile non c'è che dire"
Ci sediamo sul letto rivolti verso l'ampia porta finestra che da al giardino dove tutti stanno ballando, bevono e si divertono. Riesco anche a scorgere Shindou baciarsi con Ibuki.
"Si lei ci sa fare in queste cose"
"Comunque...di cosa volevi parlarmi?"
Gli chiedo guardandolo curiosa, lui mi sorride e, prendendomi la mano facendomi arrossire, risponde
"Di noi due"
"Noi due?"
"Si, e lo so che ci conosciamo da poco, ma ormai è piuttosto evidente quello che c'è tra noi non credi?"
"Mhh p-può darsi"
Rispondo scostando il viso imbarazzata, Kirino mi prende il mento tra due dita facendomi nuovamente voltare verso di lui. Ci guardiamo negli occhi e mi sembra che tutto il resto svanisca, restiamo solo noi due mentre i rumori della festa mi arrivano ovattati. 
Avvicina il viso al mio che faccio lo stesso, le nostre labbra si sfiorano e sento mille brividi attraversarmi il corpo. Stiamo per baciarci ma ad interromperci e farci sussultare, è il cellulare di Kirino che inizia a squillare costringendoci allontanarci: giuro che chiunque ha osato chiamarlo è in pericolo di vita.
"Scusami"
"Tranquillo"
Rispondo io tornando a guardare con aria annoiata la festa mentre Kirino risponde
"Pronto Hayami cosa c'è?....Cosa di nuovo??....non ci posso credere....no no ho capito, ora arrivo....si si non ti preoccupare, tu tienilo d'occhio ti raggiungo subito"
No ma dai, proprio adesso??
Penso guardandolo attaccare e, voltandosi verso di me, dice
"Scusa problemi con Hamano, devo proprio andare, faccio subito tu aspettami qui d'accordo?"
Annuisco solamente e mi bacia la guancia per poi correre fuori. Sbuffo sdraiandomi sul letto fissando il soffitto infastidita. Stavamo per baciarci cavolo!!....oh mio dio stavamo per baciarciiii. Subito sorrido felice ed emozionata sentendo il cuore a mille. Ad interrompere questo mio stato d'animo è qualcuno che entra. Mi tiro su sperando sia Kirino e rimango completante di sasso a ritrovarmi davanti l'ultima persona che mi aspettavo di vedere
"Hikaru?"
Esclamo alzandomi in fretta sistemandomi il vestito mentre lui mi raggiunge esclamando
"Kariya-chan finalmente ti ho trovata, ti ho cercata ovunque"
"Che ci fai tu qui??"
"Mi ha invitato un amico. Wow sei davvero bellissima"
Sospiro, questo momento non so perché ma prenderà una strana piega che a me non piacerà affatto.
"Grazie"
"Possiamo parlare di quello che è successo al parco?"
"Adesso Hikaru??"
"Si...perché hai da fare?"
"No ma-"
"Ottimo allora ascoltami ti prego"
Non ho scelta vero? Che rottura, Kirino fa in fretta per favore. Penso e sussulto quando Hikaru mi prende le mani dicendo
"Kariya-chan mi dispiace per ciò che ho detto quel giorno, spero tu possa perdonarmi. Mi piaci moltissimo e vorrei che prendessi in considerazione l'idea di noi due insieme"
"Hikaru senti-"
"No per favore lasciami finire"
Sta calma Masaki, non andare nel panico e non dargli un pugno in pieno stomaco.
"Posso renderti felice, se me lo permetterai. Sei diversa dalle altre, sei speciale"
Si si il solito discorsetto superato ormai da un sacco di tempo, spera davvero che io creda a tutto quello che dice?
Guardo nuovamente verso la porta sperando di vedere Kirino, poi Hikaru fa qualcosa che mi lascia completamente di sasso facendomi sbarrare gli occhi: esclama un "ti amo" e mi tira a se baciandomi.
Mi immobilizzo di colpo non aspettandomelo e, proprio in quel momento, entra Kirino che sbarra occhi e bocca quando ci vede. Hikaru si stacca e mi sorride mentre io sono ancora scioccata 
"Kariya"
Mi chiama Kirino e subito mi volto verso di lui che mi guarda serio 
"Ki-Kirino-senpai posso spiegare"
Balbetto liberandomi in fretta dalla presa di Hikaru. Kirino rotea gli occhi, lancia un'occhiataccia a Hikaru per poi allontanarsi
"Kirino-senpai"
Lo chiamo correndo verso la porta ma vengo fermata da Hikaru che, afferrandomi per il braccio, esclama
"Aspetta Kariya-chan, non andare da lui"
"Lasciami Hikaru!"
Cerco di liberarmi dimenandomi ma la sua presa si rafforza e chiede ancora
"Kariya-chan davvero non hai sentito nulla?"
Mi blocco smettendo di agitarmi. Hikaru mi guarda speranzoso e sorride quando vede che mi volto verso di lui sorridendo dolcemente. Mi avvicino a lui e, accarezzandogli una guancia, faccio stavolta io una cosa che non si aspetta. Gli do uno schiaffo talmente forte da farlo cadere a terra dolorante e con la guancia rossa con il segno delle mie dita
"Ka-Kariya-cha-"
"Stai zitto maledetto idiota!!"
Urlo correndo fuori dalla stanza cercando in fretta Kirino. L'avevo detto io che sarebbe successo qualcosa di terribile.
Col cuore a mille cerco ovunque finché, finalmente, lo vedo che sta per uscire. Lo chiamo a gran voce facendomi spazio tra gli invitati fino a raggiungerlo
"Kirino-senpai ti prego aspetta lasciami spiegare"
"Spiegare cosa? Che mi hai mentito?! Che in realtà ti piace lui?"
"Cosa? No, no niente affatto, non ti ho mentito è lui che-"
"Ti ha baciata? Certo come no, la solita scusa"
"T-ti sbagli non è una scusa senpai"
"Lascia stare non voglio ascoltarti, devo andare, buonanotte"
Dice freddamente uscendo mentre Shindou sta entrando e, vedendolo, chiede
"Ranmaru dove vai? Ehi"
Kirino non le risponde. Lo guardo allontanarsi ignorando Shindou che, guardandomi seria, domanda
"Che è successo Kariya?"
Sento gli occhi pizzicarmi e le lacrime iniziare a rigarmi il viso, indietreggio per poi correre via sentendo Tenma e Shinsuke chiamarmi a gran voce preoccupati. Io li ignoro e corro fuori dalla villa dirigendomi in fretta verso casa.

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Capitolo 21
*** Cap 21 ***


E' passata una settimana dalla festa di Shindou, Kirino non mi parla da allora, è veramente molto arrabbiato. Con Hikaru ce l'ho a morte, gli ho anche detto chiaramente di non farsi più sentire, almeno per un po'. L'ho ferito? Non m'importa, lui mi ha fatto ancora più male e ora lo ripago con la stessa medicina. Idiota! Ma come si è permesso di baciarmi?? Proprio in quel momento poi. Certo che anche Kirino ha un tempismo da paura, che palle. 
A scuola ho preso nove alla verifica di inglese e ho chiesto a Tenma e gli altri di non farmi domande, di non dirmi nulla e di non parlare ne della festa, ne di Kirino e tanto meno di Hikaru. Dio sono cosi infuriata. Per fortuna hanno acconsentito a non farne parola ma sono preoccupati per me, lo capisco dalle loro espressioni. 
Quella sera, tornata a casa, sono corsa a letto, senza nemmeno spogliarmi o struccarmi. Ho pianto tutta la notte e il giorno seguente non ho raccontato nulla a Hitomiko che, vedendomi cosi triste, mi ha accarezzato una guancia e, dolcemente, mi ha detto
"Non ti preoccupare, qualunque cosa sia accaduta sono certa che si risolverà in fretta. Non ti costringo  a parlarne se non vuoi, ma ricorda che per qualsiasi cosa, io sono qui, per te. Puoi contare su di me per tutto"
Le feci un lieve sorriso in risposta per poi mettere a lavare la federa del cuscino sporco di trucco. 
Quella giornata mi misi a pensare a lungo, ci passai tutta la mattina e gran parte del pomeriggio a riflettere su quello che era successo in quelle settimane. 
Poi presi la decisione migliore per me: non avrei più lasciato entrare nessuno nel mio cuore. Ora lì dentro ci sono soltanto Hitomiko, Tenma, Aoi e Shinsuke. Nessun'altro. Anche se so, che ogni volta che incontrerò gli occhi di Kirino, non potrò evitare di sentirmi come se mi avessero preso a pugnalate più e più volte. Ma basta prendere un profondo respiro, anche due, trattenere le lacrime e mostrarmi forte. Non mi vedrà piangere, nessuno vedrà le mie lacrime solcare le mie guance.
L'amore? Tsk, è solo un enorme cazzata di cui non voglio più avere niente a che fare. Si ormai ho deciso cosi, e non cambierò idea.

"Io vado Masaki, torno domani mattina. Mi spiace doverti lasciare da sola la notte, so che non ti piace"
Mi dice Hitomiko mettendosi le scarpe e guardandomi con aria colpevole. Io la tranquillizzo dicendole di non preoccuparsi per me e che starò bene. Lei mi guarda poco convinta poi, dandomi un bacio sulla fronte, risponde
"D'accordo mi fido di te. Per qualsiasi cosa chiamami, la cena è nel frigo la devi solo scaldare"
Annuisco sorridendole leggermente poi la saluto guardandola andare via. Prendo un profondo respiro e torno in camera mia per guardare un film di Spiderman, ovviamente. Dopo due/ tre orette, non sapendo cosa fare e sentendomi come in trappola in questa casa da sola, decido di uscire  per andare a fare un giro, almeno ammazzerò un po' il tempo...spero.
Mi faccio un giretto al centro poi lungo il fiume sedendomi sulla scalette e fissando il sole che sta tramontando, rendendo l'acqua di un colore arancione tendente al rosso.
Sorrido godendomi quel bellissimo panorama restando a contemplare il cielo che si riempie a mano a mano di tantissime stelle. Si fanno le nove senza che me accorga quando sento una voce, alle mie spalle, dire
"Oh ma guarda, mi sembra di avere un deja vù"
Sussulto riprendendomi dalla trance in cui ero caduta e, voltandomi di scatto, sbarro gli occhi ritrovandomi davanti Kirino che mi sorride
"Ciao Kariya-chan"
Perché lui è qui?? No anzi, perché proprio lui?? Deve aver terminato il suo turno al lavoro e sta tornando a casa, come ho fatto a dimenticarmene? Non mi sarei messa qui se me lo fossi ricordato, accidenti. 
Mi faccio seria e, alzandomi, lo saluto con un cenno della testa per poi allontanarmi in fretta ma lui mi blocca dicendo
"Ehi aspetta, non mi merito più nemmeno un ciao?"
Sbuffo e, incrociando le braccia sotto al seno, mi volto verso di lui, rispondendo
"In effetti no, non telo meriti"
Lo vedo sospirare e, avvicinandosi a me, aggiunge
"Senti hai ragione ad essere arrabbiata, non ti ho voluta ascoltare quella sera e me ne pento. Mi permetti di aggiustare le cose tra di noi? Non mi piace che tu mi tenga il muso"
Lo guardo esitando a rispondere. Se dico di no potrei perderlo per sempre e, nonostante cerco continuamente di negarlo, ormai non posso più nascondere e mentire sui miei sentimenti. Lo amo, lo amo davvero tanto, e sembra lui ricambi, almeno un po'. Se dico di si e succede qualcos'altro che poi mi fa stare nuovamente male? Non voglio soffrire più, sono stanca e non potrei sopportare un'altra batosta come questa.
Quindi...cosa dico ora?
Penso abbassando di poco il viso e tremando per il freddo. E' pur sempre dicembre. 
Kirino se ne accorge e, sfilandosi la giacca pesante, me la posa sulle spalle e alzo il viso verso di lui guardandolo sorpresa. Mi sorride dicendo
"Fa molto freddo, meglio rientrare, se vuoi ne riparliamo domani"
Continuo a guardarlo negli occhi senza rispondere poi, prendendo coraggio, esclamo
"La mia tutrice non è a casa"
"Davvero? ma guarda è veramente un deja vù"
Ridacchia e, prendendomi per mano facendomi arrossire, aggiunge
"Andiamo a casa mia, neanche i miei ci sono. Ti va? Cosi potremmo parlare tranquillamente"
Subito annuisco lasciandomi sfuggire un sorriso e lo seguo fino a casa sua.
Entriamo e Kirino si mette a cucinare al cena mentre io vado a farmi un bagno caldo, ne avevo veramente bisogno per sciogliere i muscoli e per farmi film mentali su quello che potrebbe accadere stasera con lui. Cielo sono un po' agitata, anzi parecchio a dire la verità.
Mi asciugo velocemente mettendomi addosso una lunga camicia che mi ha prestato Kirino. Mi stringo nel leggero tessuto bianco e ne annuso il profumo. E' il profumo del mio senpai...è cosi dolce. Arrossisco al pensiero ed esco dal bagno andando in cucina per vedere se Kirino ha bisogno di aiuto con la cena ma vedo che è già tutto in tavola, ma di lui nessuna traccia. Dove sarà andato? 
"Kirino-senpai?"
Lo chiamo andando a vedere se è in camera sua ma appena apro la porta, lo vedo con solo i pantaloni addosso e subito arrossisco fino alla punta dei capelli. Si volta verso di me e, come se niente fosse, chiede
"Dimmi Kariya-chan, ti serve qualcosa?"
Rimango immobile a fissargli il petto sentendo il mio cuore saltare mille battiti poi, riprendendomi, esce in fretta sbattendo la porta esclamando
"V-vestiti dannazione"
Sento la sua risata divertita poi dice
"E' quel che stavo facendo Kariya-chan"
Cielo che vergogna. Certo però che è veramente bello, troppo. 
Mi sbrigo ad andare in cucina per cenare e poco dopo mi raggiunge anche lui continuando a sorridere. Io guardo altrove imbarazzata iniziando a mangiare in fretta.
E' anche un bravissimo cuoco, sa anche volare? Perché se cosi fosse sarebbe il ragazzo perfetto.
Finito di mangiare lo aiuto a  sparecchiare per poi sedermi sul divano e lanciare uno sguardo all'ora: sono le dieci e mezza. Si sta facendo tardi, per fortuna domani non c'è scuola e posso restare sveglia anche tutta la notte
"La cena è stata di tuo gradimento?"
Mi chiede Kirino raggiungendomi e sedendosi accanto a me che rispondo
"Si soprattutto il dessert, non pensavo fossi cosi bravo a cucinare"
"Mi ha insegnato mia nonna, era una chef da giovane"
"Davvero? Forte"
Esclamo poi, dopo alcuni secondi di silenzio, Kirino dice
"Allora...parlando di quella volta"
Mi irrigidisco nervosa e lui, accarezzandomi una ciocca di capelli, chiede
"Davvero non c'è nulla tra te e Hikaru?"
"Nulla, assolutamente nulla, zero. Per me è solo un amico, nient'altro. Non mi piace lui"
"E chi ti piace?"
"Oh dai come se non lo sapessi"
Esclamo maledicendomi un secondo dopo. Volevo pensarlo non dirlo ad alta voce accidenti. Kirino mi guarda con un sorriso compiaciuto stampato sulla faccia e, chinandosi alla mia altezza, mi sussurra
"Dillo comunque Kariya-chan"
Rabbrividisco arrossendo molo e, abbassando il viso, mi torturo l'orlo della camicia sussurrando in preda all'imbarazzo 
"I-io...t-tu...m-mi...mi piaci"
"Come scusa? Non credo d'aver sentito bene?"
Dice con tono da presa in giro e io, guardandolo male, gli do un pugno sul braccio, scatto in piedi e esclamo
"Mi piaci baka senpai, mi piaci moltissimo, dalla prima volta che ti ho visto, io ti amo"
Mi rendo conto di ciò che ho appena detto e avvampo mentre lui ridacchia divertito.
Sono un autentico casino!

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Capitolo 22
*** Cap 22 ***


Ok domanda: come accidenti ci sono finita in questa situazione?!?
Penso ritrovandomi con la schiena sul letto e, a cavalcioni su di me, Kirino che mi guarda con i suoi bellissimi occhi puntati sui miei. Sembra come se mi volesse perforare l'anima. Lo fisso nervosa e agitata senza fiatare, sentendo la bocca asciugarsi e il corpo incapace di muovere un solo muscolo. Ho il cuore a mille e devo essere completamente rossa in viso, inizio anche a sentire caldo. Stai calma Masaki, devi calmarti. 
Appena mi sono dichiarata, lui mi ha afferrato la mano strascinandomi in camera e posandomi sul letto matrimoniale dei suoi genitori per poi bloccarmi ogni via di uscita.
Cosa gli è preso cosi all'improvviso??
Andrà tutto bene. Di sicuro non vorrà farmi nulla...giusto? Di solito nei film, nei fumetti e negli anime inizia tutto con un bacio. Che cosa vuoi fare Kirino? Mi stai spaventando.
Penso e sussulto quando lo vedo avvicinare il viso al mio. Subito scosto il viso imbarazzata sentendo le orecchie iniziare a fischiare e il cuore battermi ancora più forte. Kirino mi accarezza una guancia facendomi voltare nuovamente verso di lui. Siamo cosi vicini che la mia mente si svuota completamente . Chiudo gli occhi d'istinto e rabbrividisco appena sento le sue labbra morbide posarsi sulle mie. Come quel giorno in quell'aula di scienze, solo che stavolta l'atmosfera è molto più calda e...a dir poco eccitante.
Si stacca pochi secondi dopo e mi fissa. Lo faccio anche io ansimando, con le gote rosse e gli occhi lievemente lucidi
"Kirino..."
Lo vedo irrigidirsi per poi tornare a baciarmi con più foga rispetto a prima. Respiro pesantemente nel bacio sentendo un'ondata di calore pervadermi nel basso ventre costringendomi a chiudere le gambe, ma lui me le apre mettendo una gamba tra le mie facendomi sfuggire un piccolo gemito
"Ki-Kirino"
Sussurro nel bacio ansimando mentre lui approfondisce e sussulto quando sento la sua lingua cercare di entrare nella mia bocca. Serro le labbro mugolando e, staccandosi, mi guarda dicendomi
"Non avere paura Masaki"
Sbarro gli occhi. Mi ha chiamata per nome? Detto da lui il mio nome sembra cosi bello.
Chiudo di nuovo gli occhi rilassandomi e permettendogli di baciarmi ancora e stavolta accetto l'ingresso della sua lingua che inizia ad intrecciarsi con la mia.
Socchiudo gli occhi che si inumidiscono ancora di più facendomi vedere appannato e stringo lievemente la sua camicia tra le dita. Continuiamo a baciarci per molto tempo e avvampo sentendo le sue labbra posarsi sul mio collo procurandomi una scossa di piacere che mi fa sussultare e gemere. Subito mi tappo al bocca con le mani super imbarazzata e Kirino, staccandosi, mi guarda sorridendo dolcemente
"Masaki"
Lo fisso per poi rigirarmi nel letto dandogli le spalle troppo imbarazzata. 
E' successo veramente?? No, no di certo è solo un sogno...che sembra meravigliosamente vero.
Sento Kirino accarezzarmi la testa sdraiandosi vicino a me. Alzo il viso guardandolo e sono felice di vedere ancora quel sorriso che mi fa calmare. Sorrido anche io attaccandomi a lui e affondando il viso nel suo petto. Mi stringe a se coccolandomi finché non mi addormento.

Il giorno dopo, quando mi sveglio, mi metto seduta e sbadiglio scompigliandomi i capelli e, ricordandomi della sera precedente, mi blocco di colpo sbiancando sentendo poi il mio viso scaldarsi sempre di più.
"Buongiorno"
Mi giro di scatto vedendo Kirino guardarmi sorridendo. Provo a dire qualcosa ma le parole mi muoiono in gola a causa del tremendo imbarazzo. Lui ridacchia divertito e, sedendosi anche lui, mi tira a se per abbracciarmi sussurrandomi con dolcezza
"Ti amo Masaki"
Sbarro gli occhi guardandolo sorpresa e lui ne approfitta per baciarmi ancora una volta. Resto per un attimo ferma poi ricambio sorridendo felice. Non è un sogno...e anche se lo fosse, non voglio assolutamente svegliarmi. 

"Che cosaaaaa???"
"Vi siete fidanzati???"
Esclamano Tenma e Aoi alla notizia del fidanzamento con Kirino. Io, molto tranquillamente, bevo un'altro sorso del mio latte al cioccolato, rispondendo
"Esatto"
"Oh mio dio è fantastico. Lo avevo detto che sareste finiti insieme prima o poi"
"Devi raccontarci tutto e vogliamo anche i dettagli"
Come no, figuriamoci se vado a raccontare in giro cose del genere. Faccio loro la linguaccia per poi sentire Kirino chiamarmi. Ci voltiamo in sua direzione e io sorrido felice e innamorata scattando in piedi
"Ci vediamo ragazze"
Saluto Tenma e Aoi correndo poi da Kirino che mi prende per mano e si china per lasciarmi un bacio a stampo sulle labbra. Sorrido uscendo con lui dal bar sotto i sorrisini delle mie amiche. 
Passeggio con il mio ragazzo per il centro della città stringendogli più forte la mano e lui, fermandosi all'improvviso, si appoggia alla parete vicino e mi tira a se facendo incrociare le nostre dita e chinandosi per baciarmi. Di nuovo una scossa di piacere mi pervade come ogni volta che mi bacia. Ricambio senza pensarci due volte chiudendo gli occhi
"Ranmaru...ti amo"
"Ti amo anche io Masaki"
Io sono consapevole del fatto che ho un carattere strano, che non sono la persona più aperta di questo mondo, che se mi incazzo me la prendo con tutti, che spesso mi isolo, che certe volte sono assente alla vita e alle persone, che la maggior parte delle volte entro nel mio mondo e non lascio entrare nessuno. 
So che per qualche strana ragione, non riesco a spiegare ciò che mi succede e so anche che le persone non capirebbero. La verità è che certe volte anche io vorrei solo avere qualcuno che mi tendesse la mano e mi dicesse:
"Lascia per un attimo il tuo mondo, le tue paure e tutto quello che proprio non va e vieni con me. Io voglio farti entrare nel mio mondo, io sono qui per te"

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