Demoni e Cacciatori 2

di God_Eden_Imperial
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***
Capitolo 23: *** 23 ***
Capitolo 24: *** 24 ***
Capitolo 25: *** 25 ***
Capitolo 26: *** 26 ***
Capitolo 27: *** 27 Finale ***



Capitolo 1
*** 1 ***


La luce filtrava attraverso le tapparelle leggermente abbassate della finestra aperta, cosi che il leggero vento primaverile di prima mattina, muovesse le tende di velluto  bianche, facendole ondeggiare lentamente. Chi le avesse guardate in quel momento, avrebbe detto di aver visto le onde del mare cristallino.
La stanza era ampia ma spoglia. C'era un armadio quattro stagioni, un piccolo baule, una poltrona rosso magenta, una tavolino di vetro con sopra posto un vaso di rose bianche e, infine, un letto matrimoniale a baldacchino. La tenda finissima, color crema, celava la figura beatamente assorta nel mondo dei sogni.
Un pallido raggio di sole colpì il suo viso svegliandola. Aprì gli occhi e fece vagare lo sguardo per tutta la camera. Uno sbadiglio abbandonò le sue labbra e il suo corpo si stese per stiracchiarsi.
Sospirò di sollievo sedendosi lanciando che i lunghi capelli castani, prima sparsi per tutto il cuscino in maniera disordinata, le ricadessero ora lungo le spalle.
Alzò il viso verso la sveglia posta sopra il mobile accanto al letto: le 8:30.
Era in orario per la colazione.
"Juliet, Juliet mia cara sei sveglia?"
Una voce a lei famigliare la fece sorridere felicemente. Il suo amore era li per lei.
Ogni mattina la raggiungeva per poterla ammirare in tutta la sua bellezza e la ragazza, dal canto suo, era ben felice di farsi amare e viziare in quel modo.
Si alzò e rabbrividì quando i suoi piedi nudi vennero a contatto con il pavimento freddo.
Raggiunse la finestra, aprendola, e affacciandosi al suo balcone.
La forte luce del giorno la invase, illuminando la stanza e scaldandola col tepore del sole.
"Oh eccoti qui mia bellissima Juliet"
Disse ancora il ragazzo che la guadava con occhi innamorati. La ragazza si affacciò regalandogli il suo sorriso più bello e dolce, posando le braccia, snelle, sul cornicione del balcone sentendo i petali dei fiori solleticarle la candida pelle.
"Oh mio Romeo, sentire la tua voce al risveglio è sempre un'immensa gioia per me"
Disse la fanciulla sorridendo gentilmente al suo Romeo che, alzando una mano verso di lei, come per volerla raggiungere, le porse una rosa rossa aggiungendo
"Oh mio grande amore, vorrei tanto donarti questo fiore, ma sfigurerebbe troppo dinnanzi alla tua immensa bellezza"
La ragazza rise, addolcita, alle parole dell'amato e, portandosi una mano su una delle guance, rispose
"Dai Romeo, cosi mi fa arrossire"
Romeo sorrise restando a guardare Juliet.
La loro storia rimarrà per l'eternità.

La ragazza seduta sulla poltrona nera, chiuse il libro lasciandolo posato sulle gambe, dicendo
"Una bella storia, non sei d'accordo?"
"Ma certo"
Rispose il ragazzo accomodato sulla poltrona davanti e intendo a bere una tazza di caffè.
La fanciulla accarezzò la copertina in pelle rossa con sopra, in oro, il titolo in corsivo: Romeo e Giulietta.
"È giunto il momento di scrivere un nuovo capitolo"
"Lo so..."
Il ragazzo aveva nella voce un tono di tristezza, malinconia... 
"Non preoccuparti, non capiterà di nuovo la stessa disgrazia...ovviamente, questo dipende da noi"
"Non sbaglieremo stavolta, puoi starne certa"
"Bene, bene, allora sto tranquilla. Affido tutto a te"
La ragazza si alzò tenendo il libro sottobraccio e il ragazzo, alzando il viso su di lei, annuì
"Si. Lascia fare a me. Sceglierò io stesso la nuova Juliet"
La ragazza accennò un sorriso beffardo e, avviandosi verso la porta, aggiunse
"Immagino che, a questo punto, tu ti sia già fatto un'idea su chi potrebbe essere la nuova Juliet"
A quella parole il ragazzo rizzò le sue orecchie da demone e alzandosi, ma senza voltarsi verso di lei, rispose
"Non ti fidi di me per caso?"
La ragazza rise socchiudendo gli occhi e aprendo la porta 
"Non ho mai detto di non fidarmi di te, però..."
Si voltò verso il ragazzo e, ghignando, aggiunse
"Non fare mosse sbagliate che potrebbero portarmi a pensarlo, Ibuki"
Ibuki rimase in silenzio, con gli occhi scuri puntati sul camino accesso e, dopo aver sentito la ragazza uscire e richiudere la porta alle sue spalle lasciandolo da solo nella stanza buia, sussurrò
"Sei tu...l'unica cosa sbagliata qui...Shizuka"
Si risedette sospirando e chiudendo gli occhi. Appoggiò la testa allo schienale della poltrona e rimase lì, immobile, finché il fuoco del camino non si spense completamente lasciando che i chiari raggi della luna piena, fossero l'unica fonte di luce attorno a lui. 
La nuova Juliet...eh?

 

Pov's Shindou

Sta per iniziare un nuovo anno alla Demon School, ora che sono il capo dei cacciatori tutti si aspettano grandi cose da parte mia. Non posso...non devo deludere nessuno! Non sono ammessi errori. Nessuna pressione vero?
Sospiro, altro che nessuna pressione, la sento eccome. Ho sempre timore di commettere qualche errore. Per fortuna ho Tenma, Ibuki e i miei amici a supportarmi, da solo non ce la farei mai, sono davvero fortunato ad averli, non so cosa farei senza di loro.
Speriamo che vada tutto bene, un anno come quello passato non lo rivivrei, con tutto quello che è successo: il ciondolo, la spada demoniaca, Ayato e Sakura controllati dal preside, Naraku Hiroto che per fortuna è morto e la storia del prescelto...grazie al cielo ora è tutto finito e posso godermi le lezioni al meglio, anche se ancora non mi fido dei sensei e del preside Kaname. Non hanno fatto altro che ostacolarci e tentato di uccidermi. Come potrei stare tranquillo? Ora che sono il capo poi...
"È solo un brutto sogno"
Sussurro chiudendo gli occhi e appoggiando la testa contro il finestrino del treno che mi sta portando alla Demon School
"Mh? Hai detto qualcosa Shindou-san?"
Mi chiede Tenma seduto accanto a me. Gli sorrido dicendo che non è nulla
"Sono solo un po' nervoso per l'inizio delle lezioni tutto qui"
"Beh mi pare ovvio, con tutto quello che abbiamo passato l'anno scorso...oramai io mi fido solo della signorina Nozomi, per fortuna che ci ha aiutato o non so proprio come sarebbe andata a finire"
Esclama Aoi seduta davanti a me intenta a leggere il libro di Oliver Twist. Io e Tenma la guardiamo dandole ragione. In effetti se Nozomi non ci avesse dato una mano chissà come sarebbe andata a finire? Naraku avrebbe vinto? Tutti noi adesso saremmo sotto il suo controllo? Mi vengono i brividi al solo immaginare come sarebbero le cose adesso se non lo avessimo battuto. Un vero inferno. Grazie al cielo alla fine si è risolto tutto al meglio
"Parlando di cose più belle, avete sentito i demoni durante l'estate? O Manabe-senpai e gli altri?"
Domanda Shinsuke intento a fare qualche gioco sul cellulare.
"Durante le vacanze mi sono vista qualche volta con Konoha, mi ha detto che Manabe-senpai è partito per un viaggio all'estero con i suoi genitori e Ryuji invece si è trovato un lavoretto part-time in un ristorante molto rinomato"
Risponde Aoi e Tenma esclama
"Bello! Allora dovremmo andare a salutarlo ogni tanto, cosi pranziamo anche. Magari uno di questi giorni dove non facciamo la giornata piena"
"Si buona idea Tenma. Quindi immagino che Manabe e Minaho non si siano visti durante questi mesi. Minaho sarà in astinenza"
Faccio notare e i miei amici scoppiano a ridere
"Povero Minaho, appena rivedrà il suo amato Manabe non lo mollerà un solo secondo"
Risponde Aoi e Shinsuke aggiunge
"Vero. Chissà come stanno Ibuki, Tsurugi e gli altri. L'anno scorso per loro era l'ultimo anno. Shindou, Tenma, voi li avete sentiti? Io solo Tetzukado e Ayato"
"Io Sakura solo un paio di volte. Con Tsurugi ci siamo visti qualche volta. E' stato cosi romantico...ma ho il sospetto che provi ancora qualcosa per la signorina Yumeara"
Spiega Tenma mettendo il broncio e io, posando una mano sulla sua spalla, gli sorrido incoraggiante, dicendo
"Guarda il lato positivo, avete creato il legame, questo vi avvicina moltissimo. Non ti preoccupare della signorina Yumeara, vedrai che andrà tutto bene, lo dici sempre anche tu no?"
Tenma mi sorride e mi ringrazia abbracciandomi
"Ti adoro cosi tanto. Cosa farei senza di te Shindou-san"
"Ehi"
Lo rimprovera Aoi e Tenma, ridacchiando, aggiunge
"Ovviamente ci siete anche voi ragazzi"
"Cooomunque, Shindou-san tu hai sentito Ibuki invece?"
Mi chiede Shinsuke e rispondo
"Si, qualche volta ci siamo visti. Purtroppo però ha avuto molto da fare, sembra avere dei problemi in famiglia...insomma l'ultima volta che l'ho visto si comportava in modo strano, sono un po' preoccupato ad essere sincero"
"In modo strano? Cioè?"
Domanda Tenma curioso
"Ecco...mi ha morso...nonostante non ci fosse la luna piena quella sera"
Rispondo e tutti e tre sbarrano gli occhi
"Cosa?? Ma Ibuki non lo farebbe mai"
"E' quello che pensavo anche io Aoi, ma l'ha fatto e...ha anche detto qualcosa di molto strano"
"Ovvero?"
Socchiudo gli occhi tornando con la mente a quel momento. Ibuki mi aveva bloccato contro il muro tenendomi fermi i polsi impedendomi di scappare o allontanarlo. In forza fisica è decisamente superiore a me. Fatto sta che mentre mi succhiava il sangue, continuava a ripetere frasi come: sbrigati a risvegliarti, non posso più aspettare. Oppure: stavolta andrà diversamente...stavolta...stavolta riuscirò a proteggerti.
Non capisco proprio cosa gli sia preso. E' legato ai fatti accaduti un anno fa? Ibuki...che cosa ti succede?
Penso sentendo una fitta al cuore. Voglio vederlo, ho bisogno di lui per sentirmi al sicuro.
"Shindou-san, andiamo siamo arrivati, ti sei imbambolato?"
Mi chiama Tenma. Sussulto riprendendomi dai miei pensieri e vedo i miei amici prendere le valigie, segno che stiamo per arrivare alla nostra fermata
"Ah...si scusate, arrivo"
Rispondo alzandomi e seguendoli. 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Pov's Ibuki

Me ne sto sdraiato sul divano a casa di Tetzukado, a fissare il soffitto con le braccia dietro la testa per fare d'appoggio. Ripenso alle parole di Shizuka e a Shindou. L'ultima volta che ci siamo visti mi sono comportato diversamente e, senza dubbio, se ne sarà accorto. Ormai mi conosce bene. Dovrò dargli spiegazioni prima o poi.
"Ohi, a cosa stai pensando Ibuki?"
La voce del mio amico mi ridesta dai miei pensieri e, spostando il viso verso di lui, lo vedo seduto sul divano davanti a me intento a bere un lattina di sangue
"Nulla di che"
Rispondo tornando a fissare il soffitto per poi sentire Tsurugi, seduto vicino a Tetzukado, domandare
"Shindou?"
Non rispondo, i miei amici si guardano e sospirano
"Sei preoccupato per lui vero? E' normale, anche io sono preoccupato per Tenma e Nozomi. Ora che non siamo più lì, non possiamo più proteggerli come facevamo l'anno scorso. Ora dovranno cavarsela da soli"
"Già, spero solo che Kaname non faccia altre follie. Almeno ci sarà Minaho a controllare i nostri cacciatori. Anche se penso che per la maggior parte del tempo avrà gli occhi puntati solo su Manabe"
Aggiunge Tetzukado passando la lattina, mezza piena, a Tsurugi che beve un lungo sorso poi fa una smorfia
"Ma come accidenti fanno a fare certe cose e poi farlo passare per sangue?? Blah"
Commenta ridando la lattina a Tetzukado che esclama
"Tu non sai apprezzare mio caro lupetto. Ibuki ne vuoi un po' tu?"
"No, non vorrei rovinarmi l'appetito"
"Visto? Non sono l'unico a dire che fa schifo"
"Ignoranti..."
Borbotta Tetzukado finendo di bere. L'unico sangue che voglio bere è quello di Shindou. E' cosi dolce ma allo stesso tempo amaro, proprio come lui, e la cosa mi piace un sacco.
Mi mordo un labbro al ricordo dell'espressione che faceva mentre gli bevevo il sangue, era cosi eccitante, non so proprio come io abbia fatto a trattenermi dal saltargli addosso in quel momento.
Scatto in piedi e, sotto lo sguardo confuso dei miei amici, mi dirigo in bagno per sciacquarmi la faccia e cercare di distrarmi dai quei pensieri. Quando torno in soggiorno, mi risiedo sul divano e il mio sguardo si posa su una foto incorniciata, posta sopra il camino, che ritrae me, Tsurugi, Tetzukado, Ayato e Sakura, l'ultimo giorno alla Demon School. L'aveva scattata Minaho. La mia concentrazione va sugli ultimi due e chiedo
"Ohi, che fine hanno fatto?"
Tetzukado e Tsurugi spostano il viso su di me, poi nella mia stessa direzione e Tsurugi, scollando le spalle, risponde
"Chi lo sa, è da parecchio che non li sento"
"Anche io. Con quello che hanno passato l'anno scorso...quando erano sotto il controllo di Kaname...non penso vorranno più mettere piedi lì dentro"
"Si immagino"
Sussurro sospirando sentendo poi il cellulare vibrare, segno che mi è arrivato un messaggio. Forse è Shindou. Lo tiro fuori dalla tasca e vedo che è da parte di Shizuka. Che vuole ora?
Da Shizuka
Indovina chi è appena arrivata alla Demon School.
Sotto c'è un selfie di lei davanti la scuola. Si è mossa velocemente. Dannazione! Se solo fossi lì, potrei tenerla d'occhio cosi da poter proteggere Shindou.
"...ki"
Devo inventarmi qualcosa, ma cosa? Pensa Ibuki, pensa.
"...buki"
Ci deve essere un modo per proteggere Shindou...ma quale?
"Ibuki!!"
Sussulto e alzo di scatto la testa verso Tetzukado che mi ha chiamato e, con un'espressione seria, esclama
"Insomma, si può sapere che accidenti ti prende oggi? Sicuro vada tutto bene?"
Prima che dia una sbirciata al mio cellulare per vedere chi mi ha scritto, riposo l'oggetto nella tasca dei pantaloni rispondendo
"Te l'ho già detto che va tutto bene, non ti devi preoccupare"
Tetzukado sospira poi, guardando Tsurugi, domanda ancora
"E tu invece? Che stai facendo ora? Anche tu al cellulare? Che tristezza"
Mi volto anche io in direzione del lupo e lo vedo scrivere un messaggio velocemente e rispondere
"Sono solo Nozomi e Tenma, sarebbe scortese da parte mia non rispondere non credi?"
"Uuuhh un triangolo amoroso"
Commenta Tetzukado con un sorrisetto facendo arrossire, leggermente, Tsurugi che esclama
"Ehi, taci! Non voglio commenti chiaro?!"
Mentre quei due si mettono a bisticciare, io sospiro e sposto gli occhi verso la finestra. Le lezioni alla Demon School staranno per iniziare. Chissà come sta Shindou...non l'ho nemmeno chiamato, ma sembra gli abbia fatto piacere il mio messaggio di stamattina dove gli auguravo buona fortuna per l'imminente inizio. Mi ha risposto con un grazie accompagnato da un cuore. Di sicuro gli dispiace che io non sia lì con lui, se solo potessi esserci ma non come studente...
"Ehi un momento...ma certo perché non ci ho pensato prima!"
Esclamo scattando in piedi catturando l'attenzione dei miei amici che mi guardano confusi
"Ibuki?"
Ora so cosa devo fare. Ho trovato finalmente il modo di poter stare alla Demon School cosi da tener d'occhio Shizuka e proteggere il mio Shindou.

 

Pov's Nozomi

Un nuovo anno è cominciato, speriamo vada tutto bene. Penso lasciandomi sfuggire un sospiro. Ora che non sono più dalla parte di Kaname, anche gli altri sensei mi trattano diversamente, come fossi un nemico da tenere sott'occhio. Beh, in fondo li ho traditi...ma non me ne pento!
Mi faccio coraggio e esco dalla mia stanza nel dormitorio dei cacciatori, incontrando Tenma che, appena mi vede, sussulta poi mi sorride esclamando
"Buongiorno Yumeara-san"
"Ciao Tenma, è bello rivederti. Come sono andate le vacanze?"
"Alla grande! Mi sono divertito un sacco con Shindou-san e gli altri"
"Ne sono felice. Pronto per questo nuovo anno?"
"Prontissimo! Spero solo vada tutto bene"
Risponde passandosi una mano tra i capelli. Gli do ragione poi sento Higurashi, la responsabile del dormitorio dei demoni, chiamarmi
"Ehi Yumeara, ti vuole Kaname. Ti aspetta nel suo ufficio, sembra importante"
"Si, vado subito, grazie"
Higurashi lancia un'occhiata a Tenma poi di nuovo a me e, infine, se ne va. Sospiro e Tenma, alzando il viso verso di me, chiede
"Va tutto bene Yumeara-san?"
Sorrido e, scompigliandogli scherzosamente i capelli, rispondo 
"Ma certo, non ti preoccupare. Comunque puoi chiamarmi Nozomi. Ora meglio che vada, a Kaname non piace aspettare. Tu va in classe mi raccomando, ciao"
"Ah...si arrivederci Nozomi-san"
Mi dirigo verso l'ufficio di Kaname nervosa, chissà cosa deve dirmi...spero solo non mi cacci, ho bisogno di questo lavoro e poi mi trovo bene con i ragazzi. Se mi manda via, inoltre, Tenma, Shindou e gli altri resteranno completamente alla mercé di Kaname e gli altri sensei. Non deve accadere!
Penso e, prima di bussare, prendo un profondo respiro per farmi forza. La voce del preside mi da il permesso per entrare e, quando mi ritrovo davanti a lui, lo saluto con un lieve inchino. Mi invita a sedermi ma io preferisco restare in piedi e abbastanza vicina all'uscita, cosi qualunque cosa accada posso scappare.
"Higurashi mi ha detto che mi volevi vedere"
"Si è esatto. Vedi Nozomi, ho una notizia da darti. La vicepreside Saki per un periodo non sarà presente alla Demon School, per tanto vorrei che fossi tu a prendere il suo posto"
Io? Sbarro gli occhi a quelle parole. E chi se lo aspettava. Pensavo, anzi ero quasi certa, che mi avrebbe cacciata. Beh, meglio cosi.
"Sarò la vicepreside?"
"Esatto. Forse avrai pensato che con gli avvenimenti accaduti lo scorso anno, io avrei preso dei provvedimenti nei tuoi confronti. In fondo mi hai tradito Nozomi"
Abbasso leggermente il viso sentendomi quasi in colpa, quasi. Lo sento avvicinarsi a me e mi irrigidisco
"Ma ho deciso comunque di darti una seconda possibilità. Torna dalla mia parte Nozomi, eravamo una grande squadra non sei d'accordo?"
Mai in questa vita! Penso ma poi sono costretta ad annuire rispondendo
"Certo...posso pensarci?"
Lo sguardo di Kaname si fa serio per qualche instante, ma poi si rilassa
"E va bene, ti do tempo fino a domani, non un minuto di più"
Si allontana e posso tirare un sospiro di sollievo facendo rilassare tutti i muscoli del mio corpo
"E poi...sei la mia cacciatrice, abbiamo stipulato il legame, sarebbe un peccato separarci"
Aggiunge Kaname e io abbasso il viso. È successo i primi anni che ci siamo conosciuti. A quel tempo lui non era così, era molto più amichevole e avevamo un bel rapporto di amicizia...è cambiato così tanto...
Prima che possa dire o fare qualcosa, Kaname mi precede dicendo
"Un'ultima cosa prima che tu vada. C'è una nuova studentessa che verrà inserita nella classe dell'ultimo anno. È un demone quindi se ne occuperà Higurashi, ma vorrei comunque che almeno per oggi te ne occupassi tu Nozomi, come nuova vicepreside"
"Una nuova studentessa?"
Domando e sento la porta aprirsi. Mi giro di scatto vedendo una ragazza alta, dai lunghi capelli bianchi e gli occhi viola. Noto subito le orecchie, bianche, da volpe
"Salve preside Kaname, signorina Yumeara. È un piacere fare la vostra conoscenza"
Dice la ragazza facendo un lieve inchino e sorridendo in modo enigmatico
"Tu sei..."
Sussurro e Kaname aggiunge
"Nozomi, ti presento Munemasa Shizuka, cugina di Munemasa Ibuki. È anche lei un demone volpe"
Munemasa...Shizuka...

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Capitolo 3
*** 3 ***


Pov's Tenma

Poco dopo essere arrivati alle nostre stanze del dormitorio, incontro la signorina Yumeara. Essendo rivali in amore non so bene come comportarmi con lei, devo anche tener conto che è più grande di me, forse è proprio questo ad aver catturato l'attenzione di Tsurugi. Penso e sospiro. Cosa dovrei fare a questo punto? Nozomi poi è cosi dolce e gentile, come potrei mai avercela con lei? Sarebbe sciocco da parte mia, forse Shindou ha ragione, dovrei preoccuparmi di meno e concentrarmi maggiormente sulle lezioni. Spero solo di non passare tutto il tempo con l'immagine di Tsurugi nella testa, non vorrei mai essere rimproverato perché non sono concentrato in classe. Inizierei male l'anno e non mi pare il caso...
Quando torno in camera mia e di Shindou, vedo quest'ultimo finire di sistemare la propria roba nel bagno e i miei occhi vanno subito a posarsi sul ciondolo e i vecchi scritti che Manabe aveva tradotto. Resto sorpreso, non pensavo gli avrebbe tenuti o che addirittura se li sarebbe portati dietro.
"Shindou-san"
Lo chiamo mentre prendo il ciondolo tra le mani. E' di un cosi bel rosso, l'avevo dimenticato.
"Dimmi Tenma"
Shindou esce dal bagno e si irrigidisce quando mi vede ma io, sorridendo, mi volto verso di lui e, porgendogli il gioiello, dico
"E cosi l'hai tenuto eh? Ti ci sei affezionato?"
Il mio amico ridacchia e , prendendolo, se lo lega al collo nascondendolo sotto la camicia rispondendo
"Beh sai, in un certo senso è come se fosse una parte di me ormai. Era stato sempre al centro delle nostre attenzioni lo scorso anno, quindi mi sarebbe dispiaciuto lasciarlo in un cassetto in camera mia, dimenticato e lasciato a impolverarsi. Non sei d'accordo?"
"Si hai ragione, e poi ormai non penso che il preside Kaname lo verrà a cercare. Lo ha detto chiaro e tondo: ora appartiene solo a te, prescelto"
Gli faccio l'occhiolino e lui sorride. Sta per dire qualcosa ma a bloccarlo è qualcuno che bussa alla porta, vado ad aprire e i miei occhi si illuminano appena mi ritrovo davanti Manabe
"Manabe-senpai sei proprio tu! Che bello rivederti"
Esclamo abbracciandolo e lui, ridendo, si sistema gli occhiali rispondendo
"Ciao Tenma, ciao Shindou, anche io sono contento di rivedervi, come sono state le vacanze? Contenti di riprendere le lezioni?"
"Beh, io onestamente un altro mesetto di vacanza me lo farei molto volentieri"
Commento. Almeno potrei stare un po' con Tsurugi. Uffa, perché il tempo passa sempre cosi in fretta? Non è giusto.
Penso sentendo poi Shindou darmi una lieve gomitata. Gli sorrido e Manabe, ridacchiando, dice
"Si anche a me farebbe piacere in effetti. L'Italia è bellissima in questo periodo"
"Sei stato in Italia? Ma è fantastico"
Esclama Shindou che, uscendo dalla stanza, si mette a parlare amabilmente con Manabe e io li seguo continuando a pensare a Tsurugi. Mentre stiamo per raggiungere il cortile dove ci aspettano Aoi e Shinsuke, sentiamo la voce di Nozomi chiamare Shindou. Tutti e tre ci voltiamo in sua direzione vedendola venire verso di noi a passo svelto.
"Yumeara-san, buongiorno"
"Buongiorno ragazzi, come state? Shindou dovresti venire un momento con me per favore, Kaname ti vuole parlare"
Noto Shindou irrigidirsi ma poi, dopo aver preso un profondo respiro, si calma leggermente e annuisce seguendo Nozomi verso l'ufficio di Kaname. Li seguo con lo sguardo, preoccupato e, voltando poi lo sguardo su Manabe, chiedo
"Secondo te di cosa dovrà parlargli?"
"Non saprei, spero nulla di grave. Forse del fatto che d'ora in poi cacciatori e demoni avranno qualche ora in comune. Ricordi? Il primo decreto di Shindou è stato lasciare che entrambe le razze potessero stare insieme senza divisioni. Prima c'era la sciocca regola che i demoni non potevano venire dalla parte dei cacciatori e viceversa. Cambieranno parecchie cose"
"Mh...si in effetti hai ragione. Spero vada tutto bene"
Commento e Manabe, posando una mano sulla mia spalla, mi sorride rispondendo
"Vedrai che Shindou se la caverà alla grande come sempre. Quel ragazzo ci sa davvero fare, in ogni situazione. Confido in lui"
Annuisco sorridendo, felice di avere un amico come Shindou. Raggiungiamo Aoi e Shinsuke mettendoci a chiacchierare del più e del meno, per poi ascoltare i racconti di Manabe sull'Italia. Sembra un posto davvero magnifico.
"Quindi come vi stavo dicen-"
"Manabe-chaaaaaan"
Sentiamo qualcuno gridare. Tutti i presenti, noi compresi, ci voltiamo di scatto verso la direzione da cui proveniva l'urlo e vediamo Minaho che si precipita a gran velocità da Manabe e, neanche un secondo dopo, gli è già saltato addosso esclamando quanto gli fosse mancato e cose simili, facendo arrossire Manabe d'imbarazzo mentre io, Aoi e Shinsuke scoppiamo a ridere. Ad un tratto mi arriva un messaggio e appena vedo chi me lo ha mandato, mi si illuminano gli occhi, specialmente per quello che mi ha scritto.
Da Tsurugi
Ci rivedremo prima di quanto pensi, Tenma.
Oh mio dio che bello! Non vedo l'ora!

 

Pov's Shindou

Seguo la signorina Yumeara lungo i corridoi della scuola, diretti verso l'ufficio del preside Kaname. Sono nervoso, cosa mi vorrà dire adesso? Sarà successo qualcosa? Speriamo davvero di no. Non ho alcuna voglia di cominciare l'anno nel modo sbagliato.
Nozomi nota che sono agitato e, con un sorriso gentile, mi dice
"Non ti preoccupare, Kaname non deve dirti nulla di male. Non hai fatto nulla di sbagliato, in fondo sei appena tornato a scuola. A proposito come è andato il viaggio? Stancante?"
Alzo il viso verso di lei rispondendo
"Beh...si, giusto un po'. Ma ero con Tenma e i miei amici quindi alla fine ci siamo divertiti e abbiamo scherzato e la stanchezza si è fatta sentire di meno"
Mi sto rilassando un po'. Devo ringraziare Nozomi per avermi aiutato a distrarmi almeno un po'. E' sempre stata molto premurosa. Penso e sorrido sentendola esclamare
"Davvero? Mi fa piacere. Hai sentito Kyousuke e gli altri?"
La guardo di nuovo. Ricordo molto bene che l'anno corso Tsurugi aveva una cotta per lei anzi, ce l'ha da quando la conosce e sembra che per lei sia lo stesso. Accidenti, povero Tenma. Si è preso una cotta per il demone sbagliato mi sa.
Sospiro e rispondo
"Si, li ho sentiti spesso durante le vacanze estive. Stanno bene. Tsurugi le manda i suoi saluti"
"Sul serio? Mi fa piacere, è un lupacchiotto molto gentile"
Sorride. Ha le guance imporporate e sembra una sedicenne che ha una cotta per il suo senpai. Questo fa sorridere anche me. E' cosi carina. Io sono un po' come lei...
Penso e, una volta arrivati davanti la porta dell'ufficio di Kaname, mi torna l'ansia. Ma Nozomi continua a sorridermi e questo mi tranquillizza. Prima che possa bussare però, la blocco chiedendole serio
"Yumeara-san, lei è dalla nostra parte vero?"
Lei mi guarda, in un primo momento, sorpresa. Poi mi scompiglia scherzosamente i capelli, rispondendo
"Sempre"
"Bene, questo mi rassicura"
Avere lei come alleata è molto importante per noi...e per me. Ora che non c'è più Ibuki, ho bisogno di qualcuno su cui fare affidamento quando ne avrò bisogno.
Nozomi bussa e la voce di Kaname le da il permesso di entrare. Una volta dentro, i miei occhi vanno subito a posarsi sulla figura girata di spalle di una ragazza dai capelli bianchi, che cattura subito la mia attenzione.
"Ecco qui il prescelto"
Esclama Nozomi dandomi una lieve spintarella in avanti. Mi riprendo dai miei pensieri e sento il preside dire
"Buongiorno Shindou Takuto. Bentornato alla Demon School"
"Ehm...la ringrazio, buongiorno anche a lei"
Rispondo facendo un lieve inchino tornando a guardare la ragazza che si è voltata e sbarro gli occhi quando noto i suoi di occhi. Sono uguali a quelli di Ibuki. In effetti gli somiglia, tranne per i lineamenti più fini e delicati.
"Shindou, ti presento una nuova studentessa: Munemasa Shizuka. Frequenterà il terzo anno"
"Munemasa...Shizuka?"
Ripeto confuso e la ragazza, avvicinandosi a me, mi guarda con uno strano sorrisino stampato sul viso e dice
"E' un piacere conoscerti, Shindou-kun. Ibuki, mio cugino, mi ha parlato molto di te sai?"
Sono cugini...hanno solo un anno di differenza, anche se lei sembra essere più grande, soprattutto per la grandezza del sen- Oh mio dio! Ma a cosa cavolo vado a pensare?! Fare certi pensieri su una ragazza appena conosciuta, tra l'altro parente del mio demone e più grande di me. Imperdonabile Takuto!! Riprenditi!
Penso sentendo il viso scaldarsi leggermente, segno che sono arrossito. Scuoto la testa e, abbassando di poco il viso, rispondo
"Io...piacere di conoscerti Shizuka-senpai"
"Oh prego, puoi chiamarmi solo Shizuka"
Mi dice sorridendo. La guardo deglutendo leggermente e annuendo piano. Sbiancò quando, con una strana luce negli occhi, aggiunge
"Oohh che buon profumo. Si sente perfettamente quanto il tuo sangue sia di prima qualità, Shindou-kun. Ibuki è molto fortunato"
Indietreggio di poco ma Shizuka mi afferra il viso e me lo alza mettendo in mostra il collo. Si lecca le labbra e sussurra
"Che pelle candida. Scommetto che se ti mordessi si tingerebbe di un bellissimo color cremisi"
Rabbrividisco e sento il cuore saltarmi un battito. Ho paura.
Il preside Kaname tossisce e esclama
"Signorina Munemasa, le ricordo che in questa scuola, commenti di questo genere nei confronti di un cacciatore, nonché suo compagno, sono vietati. La chiedo di controllarsi"
Shizuka continua a fissarmi il collo poi, lasciandomi, si stacca e, sorridendo, si volta verso Kaname, dicendo
"Ha perfettamente ragione. Le chiedo scusa, non ricapiterà"
"Molto bene. Shindou, dato che sei il nuovo capo dei cacciatori, vorrei che fossi tu a mostrare la scuola alla nostra nuova studentessa. Dato anche che è parente del tuo demone. Spetta a te farla sentire la benvenuta. Solo per oggi, ti chiedo questo favore"
Subito impallidisco e, lanciando una lieve occhiata a Shizuka, sono costretto ad accettare. Nozomi mi guarda incoraggiante e mi mima con le labbra un "sta tranquillo"
Già...più facile a dirsi che a farsi. Penso uscendo dall'ufficio seguito da Shizuka.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Pov's Manabe

"Manabe-chaaaan"
Esclama Minaho attaccato a me. Da quando mi ha visto non mi si stacca più di dosso, nemmeno fosse incollato a me con la colla più resistente di questo mondo. In effetti dovevo aspettarmelo. Per quasi tutta l'estate non ci siamo visti, ci saremmo scambiati si e no qualche messaggio e video chiamata, ma nient'altro. Devo ammettere che mi è mancato molto. Sorrido e gli accarezzo la guancia e lui si struscia sulla mia mano contento di quel contatto
"Ciao mio gufetto"
Dico sedendomi più comodamente sotto il nostro albero. Subito dopo aver salutato Aoi e Shinsuke, Minaho mi ha trascinato nel nostro posto segreto, dove ci siamo incontrati per la prima volta e dove abbiamo formato il legame. Abbiamo passato moltissimi momenti, felici e tristi, divertenti e più difficili, proprio qui sotto questo bellissimo e secolare albero. Mi mancherà parecchio quando, il prossimo anno, terminerò i miei studi. Eh si, finalmente è arrivato anche per me l'ultimo anno. O meglio per noi, anche per Minaho questo è l'ultimo.
Penso alzando il viso verso l'alto osservando la luce del sole filtrare tra i rami e le foglie. Tra poco arriverà l'inverno e presto si ritroverà ad essere spoglio. Ma sarà comunque molto bello. Sorrido mentre il vento mi scompiglia leggermente i capelli. Sposto la mia attenzione su Minaho che mi sorride e avvicina il viso al mio socchiudendo gli occhi. Imbarazzato, mi guardo attorno per essere certi che non ci sia nessuno in giro, in particolare tra i primini, quelli sono i più curiosi. Sembra che siamo soli. Tiro un sospiro di sollievo e Minaho mi prende il mento tra le dita facendomi voltare nuovamente verso di lui. Ci guardiamo negli occhi e mi sussurra
"Mi sei mancato Manabe-chan"
"Anche tu Minaho"
Rispondo chiudendo gli occhi e baciandolo. Sento ogni fibra del corpo rabbrividire. Avevo quasi dimenticato quanto fosse bello baciarlo. Sa di arancia, come sempre. Restiamo a baciarci per qualche minuto e, nel momento in cui tento di staccarlo, sussulto quando mi blocca i polsi sporgendosi maggiormente su di me cosi che il suo corpo mi impedisca ogni via d'uscita. Arrossisco e, scostando il viso, dico
"Mi-Minaho, che intenzioni hai? Tra poco inizieranno le lezioni, spostati"
"Non mi importa"
Risponde secco e la cosa mi sorprende. Solitamente se gli dicevo di staccarsi lo faceva senza troppi problemi. La cosa finiva con un broncio da parte sua e un senso di imbarazzo per me.
"Minaho?"
"Hai idea di quanto sia stato terribile non poterti vedere per tutto questo tempo? Pensi davvero che le video chiamate mi bastassero? Perché non è cosi, affatto"
"Io...mi dispiace. Anche a me ha reso molto triste non poterti vedere"
Rispondo accarezzandogli gentilmente la testa ma lui mi blocca di nuovo. Sussulto
"Minaho...che cosa c'è?"
"Tre mesi..."
"Eh?"
"Sono stato in astinenza per tre lunghi mesi. Non ho bevuto nemmeno una goccia di sangue da nessuno, se non da qualche schifosa lattina"
Dice e mi abbassa velocemente la camicia lasciandomi scoperte le spalle. Arrossisco non aspettandomelo e sbianco appena lo vedo aprire la bocca mostrando i canini
"Mi-Minaho...n-non vorrai...è ancora giorno e-"
"Non posso più aspettare Manabe"
Sbarro gli occhi, era da tanto che non mi chiamava senza il –chan. Mi sta anche stringendo con forza le braccia stropicciandomi le maniche della camicia. Lo guardo preoccupato e si vede chiaramente che sta male. Non riesco a credere che si è ridotto a questo. E' cosi testardo. Solo perché vuole bere unicamente il mio sangue...nemmeno fosse un vampiro poi.
"Minaho..."
"Manabe-chan ti prego, solo un po', prometto che non ti farò male. Non potrei mai fartene, lo sai...tu sei il mio prezioso tesoro"
A quelle parole arrossisco di nuovo. Riesce sempre a mettermi in imbarazzo accidenti. Ora che faccio? Non posso lasciarlo certo in queste condizioni.
A quanto pare non ho molta scelta...
"Manabe-chan...?"
"Sei uno sciocco...vedi di berne poco, capito?"
Dico scostando il viso e i suoi occhi si illuminano
"Starò attentissimo, te lo prometto. Grazie Manabe-chan"
Risponde e avvampo quando sento il suo fiato caldo sulla pelle. Si lecca le labbra e mi morde la spalla facendomi gemere di dolore.
"Mi-Minaho"
Lo sento succhiarmi il sangue e presto un brivido di piacere mi attraversa il corpo facendomi mugolare.
"Mhhh...sai Manabe-chan...questo potrebbe diventare un vizio"
Mi sussurra sorridendo maliziosamente, tornando poi a mordermi sul collo.
Non so perché...ma sento che la situazione mi sfuggirà di mano...

 

Pov's Tsurugi

"Ok, qualcuno mi spiega perché diamine siamo qui????"
Urla Tetzukado quando, con Ibuki, scendiamo dal treno e ci ritroviamo davanti il cancello della Demon School.
"In effetti vorrei saperlo anche io"
Aggiungo incrociando le braccia al petto e guardando verso Ibuki che, aprendo il cancello e entrando, risponde
"E' una lunga storia che vi racconterò più in là, adesso voi tenetemi solo il gioco e basta"
Io e Tetzukado ci scambiamo uno sguardo confusi ma poi decidiamo di non fare domande e lo seguiamo fin dentro l'istituto. E' cosi strano attraversare i nuovo questi corridoi. Pensavo che l'ultimo giorno dell'anno scorso, fosse davvero l'ultima volta che avrei messo piede qui dentro...ma a quanto pare mi sbagliavo.
Mi guardo attorno, non c'è nessuno, segno che le lezioni sono già cominciate. Ogni tanto c'è qualche studente che gira per i corridoi. Qualcuno che ci conosce, ci saluta e ci chiede come va e cose cosi, ma Ibuki cerca sempre di tagliare conto avviandosi in fretta verso l'ufficio di Kaname.
Chissà dov'è Nozomi. Tenma è di sicuro in classe...l'unica che potrei riuscire a salutare tra i due è lei...ma forse ora è occupata. Penso e sospiro sentendo poi Tetzukado dire con un sorrisino in viso
"Oh qualcuno cerca la sua amata eh?"
"Ohi, falla finita!"
Gli dico guardandolo un po' male e lui ghigna divertito. Ibuki ci dice di fare silenzio e bussa alla porta dell'ufficio del preside che da il permesso di entrare. Appena ci vede, fa un espressione parecchio sorpresa e, mettendo giù i fogli che stava leggendo, esclama
"E voi tre cosa ci fate qui? Una visita di saluto forse?"
"Si, se la si può chiamare cosi"
Risponde Ibuki facendo qualche passo in avanti mentre io e Tetzukado ce ne restiamo vicino alla porta senza fiatare e a guardare la scena curiosi
"Dovrei chiederle un favore preside Kaname"
"Dimmi Munemasa-kun"
"Io e i miei amici qui presenti abbiamo deciso di voler aiutare la scuola con i suoi vari problemi, dall'interno. Potremmo aiutare i vari professori a tenere buoni gli alunni. Oppure potremmo affiancare Yumeara-san e Higurashi-san nei dormitori, cose cosi insomma"
Io e Tetzukado sbarriamo occhi e bocca a quelle parole e subito, allibiti, esclamiamo
"Che??!!"
"Dico sei impazzito??"
Kaname alza una mano facendoci segno di tacere e noi, sbuffando e guardando il nostro amico, chiudiamo la bocca. Che accidenti gli sarà passato per quella testa? Capisco che voglia stare vicino a Shindou ma che c'entriamo noi?? Perché diamine metterci in mezzo in questo modo?? Senza nemmeno dirci niente poi!
"Quali sono le vere motivazioni Munemasa-kun? E' assurdo, direi impossibile, che degli ex studenti si ripresentino qui volenterosi di aiutare. Non era mai successo prima. Siete i primi. Per questo vorrei sapere il motivo di tale decisione"
Spiega Kaname assottigliando lo sguardo e guardandoci uno ad uno.
Lancio uno sguardo a Ibuki che, molto tranquillamente, dice
"Oh cielo, sono stato beccato. Lo ammetto, in realtà il motivo che ci porta qui è un altro"
"E sarebbe?"
Vorrei saperlo anche io in effetti...
Penso, ci sono alcuni secondi di silenzio che vengono interrotti da Ibuki che risponde
"Ha mai sentito parlare di Romeo e Giulietta? Ovviamente non parlo della storia scritta da Shakespeare. Ma la versione demoniaca"
Io e Tetzukado siamo ancora più confusi di prima ma, nonostante ciò, continuiamo a restare in silenzio. Kaname fa un sorrisetto e, alzandosi, si avvicina alla grande finestra guardando fuori e rispondendo
"Come potrei non conoscerla, Munemasa-kun. Quindi è cosi che stanno le cose eh? Interessante"
"Vedo che ha capito. Di certo i miei genitori lo avranno già avvertito. Per questo le chiederei di non intromettersi nella questione"
Ma di che accidenti stanno parlando??
Mi chiedo e sento Kaname fare una risatina divertita e, guardando Ibuki dal riflesso della finestra, chiede beffardo
"Cosa c'è? Hai paura che finisca come l'anno scorso?"
"Esattamente, e sa, vorrei evitare se possibile"
"Ohi...ohi Tsurugi ne sai qualcosa tu?"
Mi sussurra Tetzukado dandomi qualche lieve gomitata. Lo guardo scrollando le spalle: non ne ho la più pallida idea. Ma ora devo ammettere che sono curioso.
"Mhhh...è una richiesta difficile da accettare. Per vostra fortuna io ho altri...gusti, diciamo cosi"
Dice Kaname e Ibuki, serio, aggiunge
"Quindi mi sta dicendo che non si intrometterà, giusto?"
Il preside resta in silenzio per qualche secondo per poi voltarsi verso di noi e, con un sorrisetto sinistro stampato in faccia, risponde
"Ma si, in fondo non è di me che dovreste preoccuparvi. Dico bene Munemasa-kun?"
Guardo subito Ibuki preoccupato e noto che la sua espressone si è tesa. Che cosa ci sta nascondendo??
Alla fine il preside Kaname ha acconsentito il nostro rientro a scuola, a patto di non creare danni ma di aiutare o ci avrebbe cacciato.
Una volta usciti dall'ufficio, Tetzukado si piazza davanti a Ibuki esclamando
"Spiegaci volpe! Che diamine succede?? Di che stavate parlando tu e Kaname??"
Prima che Ibuki possa rispondere, sento un odore molto famigliare, dei passi che si avvicinano e infine una voce che esclama
"Kyousuke, sei proprio tu?"
Nozomi...

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Capitolo 5
*** 5 ***


Pov's Shindou

Cammino velocemente per i vari corridoi, aule e aeree all'aperto della scuola mostrandole a Shizuka e spiegandole le regole e i nuovi cambiamenti apportati all'istituto l'anno scorso e, quando la conduco verso gli alloggi riservati ai demoni, dico
"Spero ti troverai bene qui, i professori sono severi ma..."
Non termino la frase perché sento il suo sguardo che sembra perforarmi l'anima. Anche se non la vedo, dato che le sono a qualche passo avanti, ho potuto percepire chiaramente i suoi occhi puntati su di me per tutto il tempo. Come se fossi una preda succulenta da non lasciarsi scappare e questo mi spaventa un po'. Anche se è una parente di Ibuki, non riesco a sentirmi tranquillo in sua presenza.
"Continua a parlare, mi piace la tua voce"
Mi irrigidisco di colpo quando sento il suo fiato sul collo. All'improvviso sento il corpo immobilizzarsi e il cuore saltare un battito. Mi fa paura...
"Sai tu...hai il suo stesso, dolce, profumo"
Aggiunge annusandomi e, subito, mi stacco voltandomi verso di lei, esclamando
"E-ehi, si può sapere che intenzioni hai? E...di chi stai parlando? Lei chi??"
Shizuka mi sorride beffarda e risponde
"Nessuno, lascia stare, stavo solo pensando ad voce alta"
La osservo stando in allerta, non si può mai sapere quando, e se, mi attaccherà per bermi il sangue
"Tu ti chiami Shindou Takuto, giusto? Ibuki mi parla spesso di te. A quanto pare hai fatto colpo. Sono sorpresa sai, di solito è difficile che mio cugino si innamori di qualcuno. L'ultima volta è stata quasi cinque anni fa, se non di più"
Cosa? Ibuki è già stato innamorato di qualcuno in passato? Non sono il primo? Beh in effetti non dovrei sorprendermi più di tanto, penso sia abbastanza normale avere delle ex o degli ex. Nonostante questo, però, sento comunque una morsa allo stomaco, ma decido di non farci caso.
Scosto il viso per un momento pensando al mio demone poi, tornando a guardare Shizuka, chiedo
"Per caso Ibuki ti ha anche parlato di quello che è successo l'anno scorso?"
"Intendi la storia del prescelto e tutto il resto? Si, me lo ha accennato qualche volta. Deve essere stata proprio un'avventura elettrizzante"
Si, lo è stata, non posso negarlo. Penso e mi ritrovo a indietreggiare quando Shizuka inizia ad avvicinarsi molto a me
"Non ho ancora detto nulla a Ibuki sul tuo vero conto, ma penso sarà molto felice nel sapere la verità. Anche se credo abbia già intuito qualcosa"
"Verità? Di quale verità stai parlando?"
Domando confuso continuando ad indietreggiare fino a finire con le spalle al muro. Sono in trappola accidenti. Shizuka fa un'espressione quasi sorpresa, esclamando 
"Ma come? Ibuki non ti ha detto nulla? Non me lo aspettavo. Va bene che un segreto della famiglia Munemasa, ma dopo aver stipulato il legame con te, pensavo te ne avrebbe parlato"
Ibuki mi sta nascondendo qualcosa? Stringo i pugni e, guardandola serio, esclamo
"Ora basta! Dimmi la verità perché non ci sto capendo nulla e voglio sapere!"
Shizuka mi guarda sorridendo divertita e io, sentendomi in imbarazzo, mi scuso scostando il viso. Lei accenna una risatina per poi farmi cenno di seguirla senza aggiungere altro. Esito, poi decido di andarle dietro fino ad arrivare alla biblioteca della scuola. Ci sono pochi studenti intenti a leggere. Shizuka passa tra i vari scaffali come se conoscesse quel luogo meglio di chiunque altro, persino della bibliotecaria stessa. Eppure è la prima volta che ci mette piede.
Si ferma davanti uno degli ultimi scaffali e, chinandosi, sposta alcuni libri mostrandone uno ben nascosto. Nessuno avrebbe mai pensato che ci fosse un libro lì, nemmeno io. Lo afferra e, ritirandosi su, ci soffia sopra per mandar via un po' di polvere. Me lo porge. La guardo interrogativa e prendo il libro leggendo il titolo: Romeo e Giulietta.
Shakespeare? Mi domando e Shizuka, intuendo i miei pensieri, dice
"Non è quello che pensi Shindou-kun. Quella non la storia di Romeo e Giulietta che conoscono tutti nel mondo dei mortali. Questa è la versione demoniaca"
"La versione demoniaca?"
Ripeto curioso aprendo il libro, ma senza leggere
"Dagli una letta. Sono certa che ti piacerà"
Aggiunge superandomi e andando verso l'uscita ma, prima che possa perderla di vista, esclama
"Ah, e grazie per avermi mostrato la scuola. Spero andremo d'accordo Shindou-kun. Ciao ciao"
Mi sorride maliziosa per poi uscire dalla biblioteca seguita dagli occhi degli altri ragazzi
"Ehi...no, aspetta! Io avrei delle domande"
Esclamo correndole dietro ma, una volta nel corridoio, mi ritrovo da solo. E' già sparita??
Mi guardo attorno cercandola con lo sguardo, ma non la vedo. Abbasso il viso sul libro.
La versione demoniaca di Romeo e Giulietta? Perché vuole che legga questo libro? Cosa c'entra con la storia che Ibuki mi nasconde qualcosa? Non riesco proprio a capire. In ogni caso chiederò a Ibuki stesso.
Tiro fuori il cellulare dalla tasca della giacca e apro la chat dei messaggi di Ibuki scrivendogli semplicemente: "ti devo parlare"

 

Pov's Ibuki

Ore 17:00

"Gli hai dato il libro?"
Chiedo a Shizuka, appoggiato ad uno degli scaffali della biblioteca. Mia cugina è dall'altra parte e, con un ghigno stampato in viso, risponde
"La cosa ti sorprende per caso? Sapevi bene che mi sarei mossa appena arrivata qui"
Assottiglio lo sguardo e, stringendo i pugni, aggiungo
"Sappi che hai i miei occhi puntati addosso, sempre. In ogni momento ti terrò d'occhio"
"Oh questo suona interessante. Come sei carino, vuoi proteggere Shindou-kun. Beh, buona fortuna"
Sento il suo corpo staccarsi dallo scaffale e, facendo il giro fino ad arrivare dalla mia parte, la guardo sorridere beffarda
"Non vedo l'ora di iniziare questo gioco. Ti suona il cellulare"
Mi dice per poi fare giro front e uscire dalla biblioteca. Sospiro prendendo il cellulare leggendo il messaggio di Shindou. Mi spiace, ma dovrai aspettare, non posso ancora dirti nulla. Devo prima parlarne con Tsurugi, Tetzukado e Minaho, avrò bisogno del loro aiuto per controllare Shizuka. E' molto furba e sa essere estremamente imprevedibile. Chissà cosa avrà in mente, quale sarà il suo piano? Devo proteggere Shindou ad ogni costo. Metto via il cellulare senza rispondere e chiedo a Tsurugi di radunarci in camera di Minaho il prima possibile.
Una volta tutti insieme, Minaho ci abbraccia forte, esclamando
"Oh ragazzi sono cosi felice di rivedervi! Potevate avvertire però! Avete rovinato il mio momento con Manabe-chan"
Incrocia le braccia al petto e, guardandoci serio, mi fa sorridere divertito. E' sempre il solito
"Non ti preoccupare, rimedieremo e ti organizzeremo il perfetto appuntamento romantico con Manabe, va bene?"
Propongo e, per fortuna, anche Tsurugi e Teztukado acconsentono. Minaho torna a sorridere felice e ci abbraccia di nuovo.
Mi preoccupo di chiudere bene la porta e assicurarmi che nessuno ci possa ascoltare poi, tornando dai miei amici, catturo la loro attenzione, dicendo
"Devo parlarvi di una cosa importante"
"Centra per caso il nostro ritorno qui? E di quello che stavi parlando stamattina con il preside?"
Chiede Tsurugi seduto sul letto di Minaho che è sdraiato e ha la testa appoggiata sulle gambe del demone lupo.
Annuisco
"Si esatto. Vi chiedo scusa in anticipo per avervi coinvolto in questa storia, ma ho davvero bisogno del vostro aiuto ragazzi"
"Ehi, va tutto bene? Ci fai preoccupare cosi?"
Dice Tetzukado guardandomi preoccupato e Minaho aggiunge
"E' per quello che è successo l'anno corso?"
"No, quella è storia vecchia. Non c'entra nulla. Si tratta di Shindou...di me...e di una vecchia storia che riguarda la mia famiglia"
Rispondo e mi torna in mente il libro che stavo leggendo quella sera con Shizuka. Ora che lo ha Shindou cambieranno molte cose tra di noi.
"Si tratta di Romeo e Giulietta? La versione demoniaca?"
Mi chiede Tsurugi e Minaho, scattando a sedere, esclama
"Esiste una versione demoniaca di quella storia???"
"Si, la tratterai quest'anno nella letteratura dei demoni"
Gli spiega Tetzukado e Minaho sussurra un "ma che figata" con un sorriso a 32 denti stampato in viso. Tossisco per richiamare la loro attenzione e aggiungo
"Esatto, parlo proprio di quello. Ricordate di cosa parla la storia vero?"
"Si, è simile alla versione originale, solo che Giulietta era una cacciatrice rinnegata dalla propria famiglia perché innamorata di un demone e a quel tempo era considerato un disonore"
Inizia a spurgare Tsurugi e Tetzukado aggiunge
"Questo demone era Romeo, che per avere Giulietta per se e proteggerla, la rinchiuse in una piccola torre con un balcone"
"Wow, ma è bellissimo. E come va a finire? Come la storia originale?"
Domanda Minaho con gli occhi che gli brillano. In effetti, ora che ricordo, lui adora la storia di Romeo e Giulietta, quindi è ovvio che questa versione lo attiri parecchio.
"Il finale è molto differente dalla storia originale. Invece di morire entrambi, muore solo Giulietta. Quando la sua famiglia la trova attacca Romeo e lei, per proteggerlo, si mette in mezzo e viene trafitta in stomaco dalla spada del padre"
Spiego e Minaho sbianca toccandosi istintivamente lo stomaco rabbrividendo 
"Santo cielo, e poi che succede?"
"Romeo estrae il cuore ancora intatto di Giulietta e lo mette nel corpo di un'altra ragazza che, in futuro, si risveglierà come Giulietta ma solo se farà uno specifico sogno"
Dice Tsurugi e io annuisco
"Deve sognare un lago con al centro un balcone, senza la torre però. Se salendo su quel balcone vede la figura, non definita, di Romeo e si risveglia sentendo una forte fitta al petto, allora significa che il risveglio è vicino"
"Non ci posso credere...è davvero incredibile..."
"Si hai ragione. Ma c'è una cosa che non ho capito. Cosa c'entra la tua famiglia?"
Mi chiede Tetsukado e nella stanza cala il silenzio poi, dopo aver preso un profondo respiro, rispondo
"La storia è stata scritta dal mio bis nonno e il Romeo di cinque anni fa...ero io"

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Capitolo 6
*** 6 ***


Pov's Minaho

Ore 16:30

Sono in infermeria con Manabe che, seduto su uno dei lettini, si sta medicando la ferita che gli ho lasciato sul collo mentre lo mordevo. Tengo il viso abbassato, sentendomi in tremenda colpa per avergli fatto del male. Perché se si tratta di lui non riesco mai a controllarmi?? Non va bene, cosi rischio solo di fargli male come oggi.
Stringo i pugni e Manabe, accorgendosene, si sporge verso di me e mi alza il viso guardandomi
"Ehi non fare cosi. Non è successo nulla. Non è stata colpa tua ma mia, non avrei dovuto staccarti in quel modo, era ovvio che mi avrebbe fatto male. Ma non sentirti in colpa, d'accordo?"
mi sorride gentilmente e io arrossisco esclamando
"Non è colpa tua! Sono io che avrei dovuto fare più attenzione. Non mi sono accorto di star esagerando. Ma non succederà di nuovo. Non ti farò più del male, lo prometto!"
Lo guardo negli occhi e lui mi guarda sorpreso poi riprende a sorridere e mi accarezza la testa. Chiudo gli occhi beandomi di quel tocco poi mi alzo e lo raggiungo sul lettino abbracciandolo facendoci sdraiare.
Lo stringo forte a me e vedo, con piacere, che anche lui è arrossito.
"Manabe-chan, mi sei mancato davvero tantissimo. Ti ho pensato sempre, ogni giorno"
Manabe mi sorride e mi accarezza una guancia
"Anche tu mi sei mancato. Non vedevo l'ora di rivederti mio gufetto"
Sorrido felice e lo riempio di baci facendolo ridacchiare
"Ehi dai cosi mi fai il solletico Minaho"
Cerca di staccarmi ma io mi attacco più a lui e affondo il viso nel suo collo annusando il suo profumo, ma subito l'odore del suo sangue si fa sentire più forte e devo trattenermi dal morderlo di nuovo. Non devo farlo, non posso fargli ancora male!
Penso e mi stacco di poco per guardarlo negli occhi. Ha gli occhiali messi male e questo mi fa ridacchiare
"Che c'è? Perché ora ridi?"
Mi chiede confuso e io, sfilandogli gli occhiali, rispondo
"Ecco, cosi va molto meglio"
"Per te forse, sono io a non vederci nulla"
Commenta e questo mi fa ridere più forte. Mi metto seduto e, guardandolo, domando
"Cambiando discordo. Come vanno le cose da voi cacciatori?"
Manabe anche si siede e si rimette gli occhiali rispondendo
"Per il momento nulla di nuovo. Le lezioni oggi sono state alquanto noiose. E da voi demoni invece?"
"Idem. Sai ho notato che non c'è la piccola Konoha. Che fine ha fatto?"
Chiedo curioso sporgendomi verso di lui che fa un'espressione triste
"Lei non verrà più. I suoi genitori sono stati trasferiti per il lavoro. Poi per Ryuji l'anno scorso era l'ultimo. Del terzo sono rimasto solo io. Ma oggi sono stato contento di aver rivisto Shindou e gli altri. Ma forse avere qualcuno fuori da qui potrebbe tornarci utile"
Lo guardo interrogativo e lui, capendo la mia confusione, accenna una risatina, spiegando
"L'anno scorso eravamo da soli contro i professori e il preside, almeno finché Yumeara-san non si è unita a noi. Adesso che abbiamo qualcuno che ci può dare una mano da fuori queste mura, in un certo senso penso siamo avvantaggiati"
"Oohh...giusto non ci avevo pensato. Speriamo solo di non passare un altro anno del genere"
Sospiro rivedendo dei flash dello scorso anno. In particolare del primo bacio con Manabe. Arrossisco al ricordo poi sorrido addolcito e, spostando il viso verso la finestra, dico
"Anche io sono rimasto solo"
Sento Manabe guardarmi preoccupato ma poi gli sorrido a 32 denti e esclamo
"Ma va comunque bene. Ho te e questo mi basta"
"Oh Minaho...hai notizie degli altri demoni?"
"Ehm...beh...Tsurugi e Teztukado stanno bene. Ibuki ultimamente mi sembra in pensiero per qualcosa ma non ho avuto ancora la possibilità di parlargli. Sakura sembra essere sparita...e Ayato invece mi sta ignorando nell'ultimo periodo"
Abbasso il viso tristemente e Manabe, accarezzandomi di nuovo la testa, dice
"Mi dispiace, siete migliori amici. Ma con tutto quello che ha passato l'anno passato, è normale che sia ancora un po' scosso. Vedrai che quando starà meglio ti chiamerà"
Alzo di poco il viso sussurrando un "lo credi davvero?"
Lui annuisce e mi sento più tranquillo. Sono fortunato ad averlo. Se c'è Manabe-chan non mi sento più solo.
Penso abbracciandolo e facendolo sdraiare sotto di me iniziando a baciarlo. Ricambia e lo sento sospirare di piacere quando infilo le mani sotto la sua maglietta accarezzandogli i fianchi e la pancia.
"MI-Minaho...s-siamo in infermeria"
Non lo ascolto, continuo ad accarezzargli la pelle e a baciagli il collo sentendo il forte desiderio di morderlo. Trattenersi sta diventando sempre più difficile.
"Manabe...Manabe..."
Sussurro e lo sento trattenere, a stento, i gemiti quando inizio ad accarezzarlo lentamente in mezzo alle gambe. A interrompere quel bellissimo momento è il mio cellulare che inizia a squillare e fa sussultare entrambi.
Sono tentato di non rispondere ma poi Manabe mi convince, dicendo che potrebbe essere importante e, sbuffando, mi stacco rispondendo
"Tsurugi cosa c'è?!"
"Io, Tetzukado e Ibuiki siamo alla Demon School. Dove sei? Ibuki deve parlarci di una cosa, sembra importante"

 

Pov's Tsurugi

Ore 11:00

"Kyousuke sei proprio tu?"
Sussulto nel sentire la voce di Nozomi e mi volto di scatto verso di lei ritrovandomi ad arrossire senza rendermene conto, sentendo Tetzukado e Ibuki allontanarsi per lasciarci parlare da soli.
"Che bello rivederti. Come mai sei qui?"
Mi chiede sorridendo e io, avvicinandomi a lei, rispondo
"Ibuki doveva parlare con Kaname e io e Tetzukado lo abbiamo accompagnato"
"Oh capisco. E' successo qualcosa?"
"Ecco...ad essere sincero non saprei. Non ci ha ancora detto nulla"
Mi passo una mano tra i capelli e Nozomi ridacchia poi aggiunge
"Certo. Comunque per qualsiasi cosa potete contare su di me. Sarò ben felice di darvi una mano ragazzi"
Sorrido contento e la ringrazio per poi chiederle come vanno le cose a lei. Tutta felice esclama
"Sono stata promossa a vicepreside"
"Cosa?? Veramente?? E Saki che fine ha fatto?"
"Beh ecco, Kaname mi ha detto che per il momento non sarà presente e finché non tornerà io prenderò il suo posto"
"E' una bella notizia, sono contento per te Nozomi"
"Anche io! E' una bella sfida e non vedo l'ora di iniziare"
Sorride entusiasta e penso che sia davvero molto carina. La invito a prendere una tazza di caffè e lei accetta molto volentieri. Alla caffetteria ci sono un bel po' di studenti e professori, ma con Nozomi riusciamo a trovare un posto tranquillo dove poter parlare senza essere interrotti.
"Dimmi Nozomi, Kaname e gli altri sensei come si stanno comportando?"
Domando e lei, bevendo un sorso di caffè, risponde
"Per ora sembrano tranquilli. Kaname...non direi che abbai qualcosa in mente. Ma lo terrò comunque sotto controllo. Non si sa mai gli venisse in testa qualche follia come quella dell'anno scorso"
"Già non sarebbe il caso"
Rispondo bevendo il mio caffè. Restiamo a chiacchierare del più e del meno, ridendo, scherzando e ricordando i vecchi momenti.
Quando notiamo che il bar si fa più affollato, Nozomi mi invita ad andare in camera sua ed è lì che il mio cervello va in tilt. So solo che accetto e la seguo fino agli alloggi dei cacciatori.
"Scusa per il disordine, ma sono arrivata stamattina e con tutto quello che ho avuto da fare non ho ancora avuto il tempo di sistemare la valigia"
Dice iniziando a raccogliere vari vestiti. La guardo poi faccio vagare lo sguardo per la stanza. Mi era mancata. E' sempre stata una camera accogliente e calda. Sorrido iniziando ad aiutarla e, poco dopo, la stanza è in perfetto ordine
"Oh bene abbiamo finito, grazie mille per l'aiuto Kyousuke"
Mi da un bacetto sulla guancia e arrossisco molto sentendo nuovamente il cervello spegnersi. Accidenti...mi fa ancora questo effetto starle vicino. Sento il cuore battere forte.
La sento ridacchiare e dire
"Sei arrossito"
"Z-zitta non è vero"
Rispondo imbarazzato e lei ride divertita facendomi imbarazzare ancora di più. Quando mi riprendo, almeno un po', le afferro le mani e lei mi rivolge uno sguardo incuriosito.
"Kyousuke?"
Mi faccio coraggio e, guardandola negli occhi, esclamo
"Mi sei mancata Nozomi, sono felice di rivederti"
Finalmente l'ho detto. Mi sono liberato di questo peso...e ora che lo noto, sono leggermente più alto di lei...sono cresciuto di un paio di centimetri quest'estate a quando pare.
Vedo il suo viso imporporarsi e, guardando altrove imbarazzata, dice...o meglio prova a dire
"Oh...ehm...wow, non me lo aspettavo"
Ridacchia leggermente e mi fa sorridere addolcito. Alza il viso verso di me e sussurra
"Anche tu mi sei mancato"
E' troppo carina mamma mia! Penso e poso la fronte sulla sua, aggiungendo un po' beffardo
"Ora sei tu ad essere arrossita"
"Mhh...cosi pare"
Risponde arrossendo di più.
Voglio baciarla. Voglio assaggiare le sue labbra. È da più di tre anni che vorrei farlo, ma non ho mai avuto il coraggio. Soprattutto perché c'era la regola: demoni e cacciatori non possono innamorarsi gli uni degli altri. Per fortuna Shindou ha fatto togliere quella regola e ora posso avvicinarmi a Nozomi senza avere timore di essere scoperto e finire nei guai.
"Nozomi..."
Sussurro e sto per baciarla quando qualcuno bussa alla porta
"Nozomi-san ci sei? Vorrei chiederti una cosa"
Tenma! Dannazione! E ora che faccio?? Se mi vede qui dovrò dargli spiegazioni
"Oh ehm...Tenma, si arrivo subito dammi solo un atti- che stai facendo???"
Mi chiede sconvolta quando mi vede aprire la finestra e saltare giù. Per fortuna non era molto alto, anche se ci vorrebbe ben altro per farmi male che una caduta dal secondo piano.
Alzo il viso verso di lei che mi guarda preoccupata e le faccio segno che sto bene. Sospira di sollievo poi si sbriga ad andare ad aprire a Tenma.
Appena in tempo. Non so perché...ma sento che questa storia mi sfuggirà di mano...
Penso per poi ricevere un messaggio da Ibuki: "devo parlare con te e i ragazzi. Avvertili, vediamoci in camera di Minaho"

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Capitolo 7
*** 7 ***


Pov's Shindou

Dopo aver parlato con Shizuka, mi chiudo in camera per leggere il libro che mi ha dato. Mi ha incuriosito. Tenma non c'è. Meglio, cosi non dovrò dare spiegazioni e potrò leggere tranquillamente. Accendo la lampada vicino al letto, mi siedo e apro alla prima pagina che, inizialmente  bianca, iniziano poi a mostrarsi delle parole fino a formare una frase che mi lascia a dir poco interdetto:
"Un maledizione soccomberà, se la nuova Juliet non si risveglierà"
Sbarro gli occhi. Maledizione?? Quale maledizione?? Calma Takuto, una cosa alla volta. Mi dico prendendo un profondo respiro per calmarmi e inizio a leggere.
A ogni pagina mi immergo sempre di più nella lettura e non mi accorgo nemmeno del tempo che passa. Questa storia è fantastica! Molto meglio dell'originale, più avvincente, piena di mistero e amore. Mi è venuta la pelle d'oca, soprattutto per il finale. La cosa strana però è che non sembra essere terminata. L'ultima frase che leggo è:
"Juliet alla fine morì, adesso era arrivato il momento di scegliere una nuova Juliet e il suo nuovo Romeo. Cosi saranno loro a scrivere il prossimo capitolo di questa storia eterna. La loro storia eterna. La prossima Juliet...chi sarà? Se sei tu che stai leggendo queste parole, sbrigati a risvegliarti, la storia non può continuare senza di te...Romeo ha bisogno di te, Juliet"
Sussulto quando, all'improvviso, le lettere che compongono il nome di Juliet, iniziano a muoversi fino a creare un altro nome...il mio.
Subito lancio via il libro spaventato. Com'è possibile che ci fosse il mio nome? No...non può essere, forse è stata solo la mia immaginazione. Si, senza dubbio. Devo essermi fatto prendere troppo dalla lettura.
Mi alzo e mi avvicino al libro lentamente, chinandomi per raccoglierlo. Rileggo l'ultima frase velocemente e mi irrigidisco quando leggo nuovamente il mio nome. Non riesco a capire...cosa c'entro io??
Mi domando molto confuso. Poi penso che, se Shizuka mi ha dato il libro, vuol dire che lei ne sa qualcosa e che può darmi le risposte che cerco. Bene, è solo il primo giorno e già mi ritrovo in queste condizioni.
"Non si può stare un attimo in pace in questa scuola"
Dico aprendo la porta e, prima che possa uscire, mi ritrovo davanti Tenma che appena mi vede si blocca
"Oh Shindou-san, scusami. Che tempismo però"
"Tenma...dov'eri finito?"
"Oh ero andato a chiedere una cosa a Nozomi-san riguardo...non è importante"
Risponde passandosi una mano tra i capelli. Io non faccio domande e lui, notando il libro che tengo sotto braccio, chiede
"E quello?"
"Ehm..."
Devo inventarmi una scusa, non posso dirgli niente. Non voglio farlo preoccupare e non voglio coinvolgerlo come ho fatto l'anno scorso. Avrà già i suoi problemi, questa vota posso risolvere la questione da solo.
"Mi stavo un po' annoiando, quindi mi sono preso un libro dalla biblioteca. Pensavo di andarlo a leggere fuori. E' una bella serata e si sta davvero bene, voglio approfittarne prima che inizi a fare freddo"
Rispondo sorridendo sperando che ci caschi. Fortunatamente lo fa. Tenma, dopotutto, è sempre stato un po' ingenuo. Meglio cosi...
"Allora vado, se ti serve qualcosa chiama pure"
"Certo. Buona lettura, io penso che farò un bel bagno caldo. Ne ho davvero bisogno"
Risponde stiracchiandosi. Gli sorrido e lo saluto uscendo dalla stanza e tirando un sospiro di sollievo. Mi guardo attorno e vedo alcuni studenti passeggiare per il corridoio e chiacchierare. Alcuni mi salutano e io, ricambiando leggermente, mi precipito all'uscita del dormitorio diretto a quello dei demoni. Ora che non c'è più la regola che vieti di andare lì, posso muovermi per la scuola con molta più tranquillità.
Cerco, in ogni caso, di non dare troppo nell'occhio e, una volta che arrivo al dormitorio, mi ritrovo davanti la responsabile Higurashi che, seria, mi squadra dalla testa ai piedi, chiedendo
"Shindou Takuto, che ci fai qui, prescelto?"
"Ecco...dovrei parlare con Munemasa Shizuka se possibile, è piuttosto urgente"
Higurashi assottiglia lo sguardo come a volermi leggere nella mente per assicurarsi che quello che abbia detto sia vero o meno. Alla fine, mi da il permesso di entrare, aggiungendo di fare attenzione. Annuisco e la ringrazio ma, appena mi avvio per il corridoio, sento tutti gli occhi dei demoni puntati su di me. Io però cammino dritto verso la stanza di Shizuka cercando di dare meno nell'occhio. Cosa che diventa difficile quando sento uno di loro afferrarmi per il braccio facendo cadere il libro. Sussulto e mi volto di colpo ritrovandomi davanti un demone cane che, affiancato da un demone gatto, esclama
"Bene, bene, bene...ma guarda un po' chi abbiamo qui. Che ci fa nel nostro dormitorio un cacciatore? Ti sei perso per caso?"
Ghigna e io, cercando di restare calmo, tento di liberarmi dalla sua presa
"Lasciami! Ho da fare"
"Ohi, ohi, avete sentito che caratterino il cacciatore?"
Dice il demone rivolto ai suoi compagni che guardano la scena divertiti mentre l'altro demone gatto, raccoglie il libro leggendo il titolo
"Romeo e Giulietta? Siamo un po' antichi eh, cacciatore?"
Esclama ridendo e io lo guardo male e cerco di riprendere il libro senza però riuscirci
"Ridammelo!"
"Voi cacciatori siete cosi romantici e sciocchi"
Dice il demone gatto lanciando il libro al suo compagno che ride passandolo ad un altro demone scimmia.
"Ora smettetela! Vi state comportando da bambini!"
Esclamo serio ma loro continuano a ridere e a passarsi il libro a vicenda. Accidenti, cosi lo romperanno. Penso e, all'improvviso, il libro viene afferrato da un demone a me molto familiare che, ringhiando agli altri demone facendoli intimorire e scappare via, si avvicina a me porgendomi il libro con un sorriso
"Ciao, non ci vediamo da un po' vero?"
"Ibuki..."

 

Pov's Manabe

Apro gli occhi di scatto al suono della sveglia. Sono le sette in punto. Respiro velocemente, sono tutto sudato e sento dolore all'altezza del cuore che batte molto forte. Mi metto seduto cercando di far tornare il respiro e il battito cardiaco normale. Mi ci vogliono cinque minuti contati. Prendo un profondo respiro e, finalmente, riesco a calmarmi e il dolore al petto passa. Sposto gli occhi verso la finestra chiusa. Dalle tapparelle leggermente abbassate filtrano i primi raggi del sole. E' da un po' di tempo che faccio sempre lo stesso sogno...o incubo...a dire il vero non saprei dire se è uno o l'altro. So solo che quando mi risveglio sento un forte dolore all'altezza del cuore. Forse è meglio se vado da un dottore a farmi controllare. Non ho detto nulla ai miei genitori, non vorrei farli preoccupare inutilmente. Tanto meno lo dirò a Minaho, darebbe di matto se venisse a sapere che sto male. Prima sentiamo che dice il medico e poi si deciderà il da farsi. Spero non sia nulla di grave.
Il sogno però è cosi ricorrente che mi sembra parecchio strano. Ma deve esserci senz'altro una ragione logica che al momento, però, mi sfugge.
Mi metto gli occhiali andando in bagno per farmi una doccia veloce e indosso la divisa ricordando il sogno. Sono nel bel mezzo di un lago e riesco a camminare, a piedi nudi, sulla superficie. E' un sogno, quindi questa è la parte che mi sorprende di meno. Dopo qualche passo arrivo davanti una piccola scalinata, composta si e no da quattro scalini che portano ad un balconcino. Quando mi affaccio vedo solo il mio riflesso nell'acqua. Quando alzo nuovamente il viso, però, vedo una figura indefinita ai piedi del balcone che mi sorride gentilmente e mi chiama...ma non con il mio nome. Alla fine, mi sveglio con il cuore dolorante e non ricordo proprio quel nome...so con certezza che non è il mio...quale allora?
"Ah Jinichirou ci stai pensando troppo, è solamente un sogno. Non dovrei dargli cosi tanto peso"
Mi dico prendendo la cartella e uscendo dalla stanza, camminando verso il bar per fare colazione. Una volta arrivato, sento Tenma, Aoi e Shinzuke chiamarmi. Sorrido e li raggiungo sedendomi accanto a loro iniziando a mangiare e, non notando Shindou, chiedo
"Sbaglio o manca qualcuno all'appello?"
Tutti e tre mi guardano e Tenma, bevendo un sorso di latte, risponde
"In effetti è da ieri sera che non lo vedo. Aveva detto che voleva leggere un libro fuori, dato che le giornate sono ancora abbastanza calde, ma poi non è più tornato in camera. Gli ho mandato un messaggio per sapere dove fosse e mi ha scritto di non preoccuparmi, che stava bene"
"Tutto qui?"
Chiedo e lui annuisce. Capita spesso che Shindou se ne vada in giro senza avvertire, spero solo che non sia successo nulla.
Finiamo di fare colazione e ci avviamo verso le nostre rispettive classi. Saluto i miei tre amici e entro in classe trovando anche alcuni demoni. Ovviamente, dato che la situazione è nuova, demoni e cacciatori si sono divisi in gruppi. C'era da aspettarselo. Alcuni cacciatori hanno ancora piuttosto paura dei demoni e preferiscono stargli alla larga, mentre alcuni demoni semplicemente preferiscono ignorare noi cacciatori. Le cose prima o poi si sistemeranno, ne sono sicuro.
Sento poi la squillante voce di Minaho chiamarmi e agitare un braccio per farsi vedere. Si è seduto all'ultimo posto, chissà perché...di solito preferisco stare ai primi banchi, ma penso che almeno per oggi un'eccezione si possa anche fare.
Salgo le scale che mi portano fino agli ultimi posti e mi accomodo accanto al mio demone salutandolo con un sorriso e lui subito si attacca a me, dicendo
"Buongiorno Manabe-chan. Per la prima volta faremo lezione assieme, non è fantastico?"
Annuisco, devo ammettere che anche io ne sono felice. Potrò stare più tempo con lui senza preoccuparmi. Per questo devo ringraziare Shindou. A proposito chissà se si è rifatto vivo.
Penso e vedo il professore Tamamarou entrare in classe e tutti si mettono ai proprio posti. Lancia un'occhiata a me e Minaho che sussultiamo leggermente. Spero davvero che non ce l'abbia con noi per quello che è successo l'anno scorso, rischio che la mia perfetta media scolastica ne risenta, e poi chi li sente i miei genitori...
Sospiro e lo sento dire
"Buongiorno ragazzi. Oggi è la prima volta che demoni e cacciatori studiano nella stessa classe. In queste ore in comune io e il mio collega, il professor Reuko che i demoni conoscono bene, faremo lezione assieme. Purtroppo oggi non è presente ma già dalla prossima volta collaboreremo. Per oggi iniziamo subito la lezione forza"
Prendo il libro di Demonologia dalla cartella e sento Minaho sussurrarmi
"Sai che sono tornati Ibuki, Tsurugi e Tetzukado?"
Mi volto verso di lui sorpreso
"Davvero? Quando? Perché?"
"Ieri, il motivo te lo dico dopo, con più colma"
Mi fa l'occhiolino e sposta il viso verso Tamamarou mentre io lo guardo curioso. Ibuki è tornato qui? Allora, di sicuro, Shindou lo è venuto a sapere e ieri sera è andato da lui...si, è l'unica spiegazione plausibile. Penso iniziando a seguire la lezione.
Mentre Tamamarou fa un ripasso delle cose già studiate l'anno scorso, porto istintivamente la mia mano sotto il banco verso quella di Minaho, che ha ben pensato di fare lo stesso e facciamo incrociare le nostre dita. Sorridiamo entrambi imbarazzati scostando il viso sorridendo. Sono cosi felice di averlo in classe con me.
Mi giro verso di lui che fa lo stesso e, quando notiamo che Tamamarou si è voltato di spalle per scrivere delle cose alla lavagna, ne approfittiamo per scambiarci un bacio veloce.

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Capitolo 8
*** 8 ***


Pov's Tenma

Durante la lezione non riesco a restare concentrato, non faccio altro che pensare a quello che è successo ieri sera. Al solo ricordare, sento una fitta al cuore e a stento trattengo le lacrime.

Flashback

Dopo aver parlato con Nozomi, torno in camera e incontro Shindou che però va via subito, a quanto pare voleva leggere un libro tranquillo. Peccato, mi sarebbe piaciuto poter parlare un po' con lui. Ci sono cosi tante cose che vorrei chiedergli per quanto riguarda la mia relazione con Tsurugi. Dato che lui è fidanzato con Ibuki, ho pensato che magari potesse darmi qualche consiglio. Ma potrei parlarne anche con Manabe. Lui e Minaho stanno insieme da tre anni ormai e sono una coppia davvero molto affiatata. Io in confronto sono davvero negato, accidenti.
Sospiro mettendo via il cellulare. Non c'è neanche un messaggio da Tsurugi e questo mi dispiace. Guardo verso la finestra e vedo che il sole sta tramontando. Dato che non è ancora buio, penso che andrò a fare una passeggiata per rilassarmi, mettere apposto i pensieri e magari distrarmi. Si, farò cosi. Scatto in piedi e mi metto una giacca abbastanza pesante, anche se siamo a settembre, ultimamente l'aria di sera si è fatta più fredda. Sembra che l'inverno quest'anno arriverà in anticipo. Peccato. Esco dalla stanza e saluto Aoi e Shinsuke che mi invitano ad andare a vedere un film con loro e altri nostri compagni di corso, ma rifiuto e li saluto uscendo. Chissà se incontro Shindou.
Una volta fuori mi stiracchio, scendo le scale e inizio a passeggiare per il cortile annusando l'aria fresca a pieni polmoni. Avevo ragione, si sta davvero benissimo a quest'ora.
Passeggio per un altro po' di tempo e, prima di rientrare, mi blocco di colpo nel sentire una voce a me molto famigliare.
"Mhh dai smettila, mi stai facendo il solletico"
Nozomi-san? Mi domando e mi dirigo, silenziosamente, verso il punto in cui sento provenire la sua voce. E' lei ne sono sicuro. Sarà con qualcuno? Appena svolto l'angolo sbarro gli occhi e i miei piedi sembrano incollarsi al suolo, il mio corpo si immobilizza e mi prende una forte fitta al cuore dinnanzi alla scena che vedo.
Tsurugi e Nozomi si stanno baciando. Il mio Tsurugi...il demone che fin dall'inizio è stato cosi gentile con me, con cui ho anche stretto il legame...e del quale mi sono innamorato...a quanto pare prova ancora qualcosa per Nozomi-san e lei ricambia. A questo punto io...cosa dovrei fare? Cosa dovrei pensare? Tsurugi, a quanto pare, non prova le stesse emozioni che sento io nei suoi confronti. Questo mi ferisce. Sento le lacrime briciarmi gli occhi e, ben presto, iniziano a rigarmi le guance. Prima che possano vedermi o sentirmi, mi nascondo dietro il muro.
"Che cosa c'è Kyousuke?"
"Io...nulla, mi era sembrato di sentire un rumore"
"Non c'è nessuno"
"Probabilmente era solo uno scoiattolo, sta tranquilla"
"Mhh meglio cosi allora"
Tornano a baciarsi e io sono costretto a correre via mentre scoppio a piangere. Fa davvero male.
Mi sbrigo a tornare in camera e mi chiudo dentro appoggiandomi con la schiena contro la parete e lasciandomi cadere a terra, porto le gambe al petto affondando il viso nelle ginocchia.
Singhiozzo forte e mi mordo un labbro al pensiero di Tsurugi. Resto a piangere per una buona mezz'ora poi, calmandomi leggermente, mi alzo e prendo il cellulare che avevo lasciato sul letto prima di uscire, scorro i numeri fino ad arrivare a quello di Shindou e lo chiamo. Sento, però, lo squillo provenire dalla sua cartella. Mi volto vedendola posata sulla sedia della scrivania e singhiozzo di nuovo. Non posso nemmeno parlarne con lui, almeno finché non torna. Vorrei uscire a cercarlo, ma non voglio rischiare di ritrovarmi davanti Nozomi o Tsurugi stesso. Lui...è tornato qui solo per lei? Eppure quel messaggio...aveva detto che ci saremmo rivisti presto...ma è andato prima da lei, questo significa che non sono io la sua prima scelta...che non lo sono mai stato e mai lo sarò? Forse...dovrei chiedergli spiegazioni?? Accidenti, non so proprio che cosa fare.
Sono più confuso di prima adesso. Mi butto sul letto affondando il viso nel cuscino e scoppiando nuovamente a piangere finche non mi addormento.

Fine flashabck

Sospiro e reprimo le lacrime. Dove sarà Shindou? Ho davvero bisogno di vederlo e parlare con lui, per provare a sentirmi almeno un pochino meglio. L'amore fa davvero male, mi sembra come se un enorme macigno mi fosse appena caduto addosso.
Aoi, seduta accanto a me, mi guarda preoccupata e, sporgendosi verso di me, mi sussurra
"Ehi va tutto bene? E' forse successo qualcosa?"
Mi giro verso di lei e, sforzandomi di sorridere, rispondo
"Ma no tranquilla, non è nulla. Sono solo un po' stanco, sai stanotte ho dormito poco"
Mi guarda non molto sicura. Spero che mi creda. Io continuo a sorriderle leggermente e lei, alla fine, sospira dicendo
"Va bene, deciderò di crederti. Ma ricorda che per qualsiasi cosa puoi parlarne con me. Siamo migliori amici, posso aiutarti se ne hai bisogno Tenma"
"Si...lo so, ti ringrazio"
Mi sorride e torna a concentrarsi sulla lezione, al contrario di me che invece sposto gli occhi verso la finestra. Il cielo è oscurato da nuvoloni grigiastri, segno che presto pioverà. Il cielo si sente triste come me oggi...
Forse...forse dovrei dimenticarmi di Tsurugi...pensare che lui è soltanto un amico. Magari...quel che provo è solo una semplice cotta...nulla di più. Ma se invece non fosse cosi? Devo fare chiarezza sui miei sentimenti una volta per tutte!

 

Pov's Ibuki

Trascino Shindou in camera di Minaho, dato che la mia vecchia stanza è stata assegnata ad un nuovo studente, Minaho ci ha permesso di utilizzare la sua stanza durante la nostra permanenza a scuola. Mentre ce lo proponeva aveva gli occhi che gli brillavano. Già averci qui per lui è un motivo per essere gioioso, figuriamoci il condividere la stanza...un po' come ai vecchi tempi insomma. Mancano solo Ayato e Sakura, chissà che fine hanno fatto. In ogni caso non è importante, non adesso almeno. Ora è arrivato il momento di dire la verità a Shindou, o almeno una gran parte. Sento che Shizuka mi nasconde qualcosa e devo scoprire al più presto di cosa si tratti. Se ce di mezzo lei...
"Allora mi vuoi spiegare?? Perché sei qui?? Perché non mi hai risposto ai messaggi Ibuki??"
Mi domanda Shindou mentre lo faccio entrare in camera richiudendo la porta alle mie spalle. Per fortuna siamo soli, cosi potremmo parlare senza essere interrotti.
"Sta calmo, ora ti dirò tutto. Piuttosto, perché eri nel dormitorio dei demoni?"
"Beh...ok, ti dirò la verità ma poi tu farai altrettanto, promettimelo"
Mi guarda serio e io mi limito ad annuire e lui, dando uno sguardo al libro che tiene tra le braccia, inizia a dire
"Ecco...è arrivata tua cugina e mi ha dato questo libro...mi ha detto che mi sarebbe interessato ma non mi ha dato al possibilità di fare domande...ero venuto qui per chiederle spiegazioni"
Per fortuna che l'ho incontrato prima io, chissà che gli avrebbe detto mia cugina. Era necessario che fossi prima io a dargli spiegazioni
"L'ho letto...Ibuki se tu ne sai qualcosa...per favore dimmelo"
Alza il viso verso il mio e mi guarda negli occhi. Mi avvicino a lui e, prendendo il libro, lo sfoglio velocemente, dicendo
"C'è un motivo ben preciso se Shizuka ti ha chiesto di leggere proprio questo libro"
"Ovvero?"
Chiudo il libro e, voltando lo sguardo verso la finestra, intravedo la luna mezza piena. E' cosi bella.
"Questa storia è stata scritta anni fa dal mio bis nonno...era stato il primo Romeo che incontri nel primo capitolo"
Spiego e Shindou fa un espressione sorpresa per poi dire
"Davvero?? In effetti ho notato che ogni capitolo sembra come essere una storia a se...che in realtà poi ne compone un'unica...giusto?"
"Esatto. Il mio bis nonno in questo libro ha raccontato la storia della mia famiglia...in quanto discendenti di Romeo, il demone più forte e leggendario mai esistito. Delle leggende narrano che fosse una volpe nera a nove code e che una fanciulla dai lunghi capelli bianchi, di nome Giulietta, fosse la sua cacciatrice. Erano la prima coppia di demoni e cacciatori a formare il legame"
"E'...è davvero incredibile...quindi...aspetta l'ultimo capitolo parla di un ragazzo dagli occhi scuri e i capelli chiari"
Esclama afferrando il libro e aprendolo all'ultimo capitolo leggendo velocemente qualche riga mentre io lo guardo.
Lo hai capito vero Shindou? Mi domando e, quando lo vedo sbarrare gli occhi e puntarli su di me, aggiunge
"Tu...tu eri..."
"Si, ero Romeo cinque anni fa..."
"Oh cielo, perché non me lo hai mai detto Ibuki??"
Sorrido leggermente e, togliendogli il libro di mano, rispondo
"Non era ancora arrivato il momento giusto...fino ad ora. Scusami se non te ne ho parlato prima, ma volevo proteggerti"
"Proteggermi? Da cosa?"
"Beh...è un po' complicato...ma prima di risponderti devo farti una domanda"
"D-dimmi"
"Hai fatto un sogno strano e ricorrente ultimamente?"
Shindou fa un'espressione confusa. Ci pensa un po' su poi dice
"N-non mi pare...che tipo di sogno poi? Sii più specifico"
Dovrebbe ricordare il sogno...è strano che ancora non lo abbia fatto, o forse non se lo ricorda? Mi domando passandomi una mano tra i capelli e aggiungo
"Un lago, con un balcone in mezzo"
L'espressione di Shindou non cambia e questo risponde da solo alla mia domanda. Non ha fatto il sogno di Giulietta. Accidenti...possibile che il risveglio sia ancora cosi lontano dal compiersi?? Dove sto sbagliando?? Eppure ultimamente gli bevo spesso il sangue...che non sia abbastanza??
Mi domando mordendomi un labbro non sapendo che cosa pensare. Shindou mi guarda confuso e preoccupato, si avvicina a me e, accarezzandomi una guancia, chiede
"Juliet...la conoscevi?"
A quella domanda sorrido quasi malinconico e, alzando il viso in direzione della luna, rispondo
"Non si chiamava proprio Juliet. Il suo vero nome era Kagome e si...la conoscevo bene...la amavo"
Nella mia testa appare l'immagine della ragazza, lunghi capelli castano scuro tendente al nero legati in una treccia e occhi rossastri. Il suo viso era dolce e aveva un carattere forte, era proprio questo ad avermi catturato maggiormente di lei. Era davvero bella. I suoi occhi somigliano a quelli di Shindou quindi...Shindou deve essere per forza la nuova Giulietta. Devo parlare con Shizuka a tutti i costi.
"Capisco...ma cosa c'entra tutta questa storia con me? Perché Shizuka mi ha dato questo libro?? Non ci sto capendo granché scusami..."
Si giustifica facendo un sorriso triste. Sto per rispondere quando una voce alle nostre spalle, mi precede, esclamando
"D'ora in poi direi che tocca a me raccontarti la storia, Shindou Takuto-kun"
Entrambi sussultiamo e ci voltiamo in direzione di Shuzuka che ci guarda con un sorriso malizioso stampato sul viso.

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Capitolo 9
*** 9 ***


Pov's Minaho

Dopo le lezioni mattutine, io e Manabe siamo andati in camera sua per riposarci un po' e per stare insieme, ovviamente. Siamo sdraiati sul letto e lo guardo mentre dorme. E' cosi carino, anche senza occhiali. Sorrido accarezzandogli una ciocca di capelli ma, ad un tratto, inizia ad agitarsi nel sonno. Lo scuoto per farlo svegliare e lui, aprendo gli occhi, scatta a sedere piegandosi su se stesso gemendo per il dolore. Lo guardo allarmato e, subito, chiedo
"Manabe-chan che succede? Non stai bene?"
Lui mi rivolge un sorriso gentile e, riprendendosi, risponde
"No, tranquillo. Non è nulla davvero...era solo un brutto sogno..."
Continuo a guardarlo preoccupato mentre si alza, si rimette gli occhiali e va in bagno per sciacquarsi il viso. Forse non dovrei preoccuparmi cosi tanto, in fondo, come ha detto lui, era solo un brutto sogno. Ma io mi preoccupo sempre se si tratta del mio cacciatore, anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Scatto in piedi e, raggiungendolo, gli passo l'asciugamano dicendo
"Senti Manabe-chan, visto che non abbiamo ancora compiti o altro, che ne dici di andare a farci un giro? Magari potremmo andare in quel nuovo negozio che ha aperto da poco. Ho sentito da Tetzukado e Tsurugi che vendono costumi bellissimi"
Sorrido a trentadue denti immaginandomi con un abito alla Sherlock Holmes, con tanto di pipa e lente d'ingrandimento. Wow, che meraviglia! 
Penso sentendo Manabe ridacchiare divertito e, allo stesso tempo, addolcito dalla mia reazione, accettando l'invito e scompigliandomi scherzosamente i capelli.
Adoro quando lo fa. 
Lo prendo per mano e lo trascino fuori dal dormitorio e verso l'uscita della Demon School. In stazione, facciamo appena in tempo a prendere il treno che ci porta fino al centro della cittadina e subito entriamo nella nostra pasticceria preferita per gustarci un paio di crepes alla fragola e panna. Sono cosi buone. Penso leccandomi le labbra sporche di panna e, guardando verso Manabe, faccio lo stesso con lui che ridacchia allontanandomi imbarazzato. E' cosi dolce, per non parlare dell'odore del suo sangue. Mi fa impazzire. Anche se non c'è la luna, ultimamente ho spesso voglia di berne un po'. Ma devo trattenermi, non voglio spaventarlo o fargli del male. Anche se devo ammettere che sta diventando sempre più difficile riuscire a trattenersi. Penso mentre poso gli occhi sul suo collo e una matta voglia di sangue si fa strada dentro di me. Devo fare qualcosa o gli salterò addosso. Non che sia un'opzione che voglio scartare, se fossimo rimasti in camera lo avrei fatto. Ma ora che siamo in mezzo alla gente, ci sono troppi occhi e troppe orecchie e rischio di cacciarmi nei guai. I demoni sono sempre tenuti sotto controllo per paura che possano non riuscire a controllarsi e quindi attaccare qualcuno per un po' di sangue. Non è facile vivere cosi, ma cosa ci si può fare? Per fortuna hanno inventato le bibite al sangue, una buona distrazione per un demone assetato...un attimo...oh ma certo!
"Minaho? Va tutto bene? Ehi dove stai andando? Aspettami!"
Esclama Manabe quando inizio a correre verso un Bar. Apro il frigo dove sono posizionate le lattine col sangue e ne prendo un paio iniziando a bere velocemente. Non mi piace il sapore, è amaro. Nulla in confronto con quello del mio cacciatore. Ma se voglio placare la mia sete, anche per poco, questo è l'unico metodo.
Quando Manabe mi raggiunge, inizialmente mi guarda confuso poi, sorridendo leggermente, dice
"Se avevi voglia di sangue potevi dirlo subito gufetto. Mi hai fatto preoccupare"
Va alla cassa per pagare le lattine mentre io, in un ultimo lungo sorso, termino la seconda riprendendo fiato e facendo una smorfia.
"Non ti piace?"
"Ho assaggiato di meglio"
Rispondo uscendo dal bar seguito da Manabe che, guardandomi, chiede un po' titubante
"Vuoi...il mio sangue?"
Sussulto alla sua richiesta e, voltandomi verso di lui, lo guardo sorpreso.
"Io...ecco...no, cioè...s-sto bene cosi, davvero"
Mi sbrigo a rispondere riprendendo velocemente a camminare. Manabe mi segue non molto sicuro delle mie parole, ma sceglie di non aggiungere altro e di tralasciare la questione. Meglio. Mentre passeggiamo tra i vari negozi per raggiungere la nostra destinazione, la voglia di bere il suo sangue non si placa e mi finisco in pochi secondi, anche le altre due bibite.
"Minaho, sul serio, se il mio sangue ti disseta meglio io-"
"No, no...è tutto apposto. Non ne ho bisogno...sul serio"
Rispondo mentendo e, ad un tratto, inizia a girarmi la testa e vedo doppio costringendomi a fermarmi e a massaggiarmi gli occhi con una mano. 
"Minaho?"
La voce di Manabe mi arriva ovattata. Santo cielo, credo di aver esagerato con tutto quel sangue scadente. In effetti si consiglia di berne al massimo un paio al giorno, dato che, per noi demoni, è più forte dell'alcool. Molto più forte. 
"Ho esagerato..."
Dico ma non riesco a sentire la mia voce. Manabe mi guarda allarmato e si precipita verso di me quando mi vede barcollare fino a perdere i sensi. 

Pov's Tsurugi

"Ti senti meglio adesso, Minaho-kun?"
Domanda Nozomi al mio amico che si è ripreso dopo essere svenuto. Quando Manabe l'ha chiamata, allarmato, ho voluto accompagnarla per accertarmi che Minaho stesse bene. Non avrei mai pensato che si sarebbe sentito male per aver esagerato con il sangue. Di solito sa controllarsi, ma ultimamente ho notato che sia lui che Ibuki sono come in astinenza e mi stanno facendo preoccupare. 
"Si...si, credo...scusate non volevo farvi preoccupare"
Risponde Minaho massaggiandosi la testa per poi venire abbracciato da Manabe
"Baka, ti ho sempre detto di non esagerare"
"Lo so, mi dispiace"
"L'importante è che ora tu stia bene. Tieni, prendi un po' d'acqua, ti farà sentire meglio"
Dico porgendogli una bottiglietta d'acqua. Minaho la prende e mi ringrazia bevendo un lungo sorso
"Sarà meglio tornare alla Demon School adesso, devi riposare e si sta facendo tardi. Domani avvertirò i professori che non potrai prendere parte alle lezioni"
Lo avverte Nozomi sorridendo e aiutandolo ad alzarsi dal prato su cui lo abbiamo fatto sdraiare. Minaho si tiene la testa barcollando e io sono costretto a sorreggerlo.
"Ce la fai?"
Gli chiede Manabe e Minaho annuisce solamente dicendogli di stare tranquillo. Decido di trasformarmi in lupo cosi da farlo sedere su di me per non essere costretto a camminare e, facendo attenzione che non cada, mi avvio con Nozomi e Manabe verso la stazione
"Hai fatto bene a chiamarmi Manabe-kun. Sta tranquillo, entro domani Minaho starà di nuovo bene vedrai"
Dice Nozomi sedendosi sul treno accanto a Manabe che guarda Minaho addormentato sulla mia schiena. Accidenti, pesa! Penso trascinandomi ai piedi di Nozomi e sdraiandomi senza far cadere il mio amico. Che gli sarà passato per la testa dico io. 
"Grazie per essere venuta subito Nozomi-san. In quel momento chiamare lei mi sembrava l'unica cosa sensata da fare, e non mi sbagliavo"
Risponde Manabe sorridendo e Nozomi, scompigliandogli i capelli, aggiunge
"Per ogni cosa sapete che potete contare su di me. Ora però vorrei sapere cosa è successo. Non penso che Minaho-kun farebbe una cosa del genere, non spesso almeno"
Apro un occhio e rizzo le orecchie per poter ascoltare meglio cosa si dicono e Manabe, dopo aver preso un profondo respiro, risponde
"In realtà inizio a pensare che...no devo partire dall'inizio. Ecco...verso la fine delle vacanze estive, io e Minaho ci siamo incontrati per poter passare del tempo insieme prima dell'inizio delle lezioni. Stava andando tutto bene poi, alla sera con l'arrivo della luna piena, le cose hanno iniziato a farsi strane"
"In  che senso strane?"
Alzo il muso verso di loro guardando Manabe che aggiunge
"Ecco...non so bene come spiegarlo, so solo che Minaho ha perso il controllo...ma questa è la cosa meno strana dato che con la luna piena è normale per i demoni, e poi era successo tante altre volte e sapevo come controllarlo...o almeno cosi pensavo fino a quella sera"
"Che cosa è successo?"
Manabe esita a rispondere e, scostando il viso verso il finestrino, si passa una mano sul braccio, per poi dire
"Non sembrava più lui, era come se avessi di fronte un altro demone. Mi ha spaventato. Mi aveva anche morso per bermi il sangue e...ha detto una cosa che mi ha lasciato senza parole"
"Ovvero?"
Manabe sposta gli occhi su Minaho che continua a dormire tranquillamente sulla mia schiena
"Mi ha chiamato Juliet e...ha detto Romeo sta aspettando"
A quelle parole, sbarro gli occhi e scatto in piedi facendo cadere Minaho che si sveglia di colpo
"Ahia! Che succede??"
Esclama confuso e Manabe si sbriga ad andare ad aiutarlo mentre Nozomi, guardandomi sorpresa, mi chiede che mi prende. Torno umano e esclamo
"Io...devo fare una telefonata, torno subito"
Corro in un'altra cabina, completamente vuota, e afferro il cellulare facendo il numero di Ibuki. Dopo un paio di squilli mi risponde
"Tsurugi?"
"Ibuki, ho una cosa da dirti e non so se ti piacerà o meno"
"Che cosa è successo?"
Mi chiede allarmato e io gli racconto cosa ha detto Manabe poco fa e dall'altra parte del telefono cala il silenzio
"Ibuki?"
"Non può essere..."
"Ibuki che c'è?"
"Sembra tu abbia visto un fantasma cuginetto"
Le voci di Shindou e Shizuka mi arriva alle orecchie poi Ibuki, riprendendosi, risponde
"Minaho ricorda di aver detto quella cosa?"
"Sembrerebbe di no"
"Manabe...accidenti...per caso ha fatto qualche sogno particolare o ricorrente ultimamente?"
"Non saprei, glielo chiedo e ti mando un messaggio"
"Sbrigati!"
Attacco e torno da Nozomi e Manabe, Minaho si è di nuovo addormentato e, come immaginavo, gli altri due stanno ancora parlando
"Dopo quell'evento anche io ho cominciato a sentirmi strano...di notte faccio sempre lo stesso sogno, o incubo...non so ancora bene come definirlo. Sogno un lago e...un balcone e quando mi risveglio provo un forte dolore al petto"
Non posso crederci...il sogno di cui ci ha parlato Ibuki? Il sogno di Giulietta? Manabe è Giulietta?? 

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Capitolo 10
*** 10 ***


Pov's Shindou

Mi volto verso Shizuka che entra in camera chiudendo la porta. Subito Ibuki la guarda male e, andandole incontro, esclama
"Ti avverto, ti conviene dire la verità perché inizio a stufarmi dei tuoi giochetti. Dì tutto a Shindou e tra parentesi, c'è anche una cosa che devi spiegare a me, volpina"
Shizuka fa un'espressione seria e, incrociando le braccia sotto al seno, risponde
"Non chiamarmi con quel soprannome Ibuki! Sai che non lo sopporto, è da quando siamo piccoli che te lo ripeto"
"Lo so. Adesso parla!"
Shizuka sbuffa e rivolge lo sguardo a me che sussulto leggermente
"Allora, Ibuki ti ha già detto dei nostri famigliari, la storia l'hai letta e sai come vanno a finire le cose, giusto?"
"Si...Giulietta muore"
Rispondo aprendo il libro all'ultima pagina e Shizuka, annuendo, aggiunge
"Esatto. Io e Ibuki ovviamente eravamo presenti quel giorno quando hanno ucciso Kagome. Ma quello che non sa nemmeno il mio caro cuginetto, è che mentre lui stava combattendo contro quegli stronzi dei famigliari della sua ex, io mi sono messa all'opera per fare in modo di risvegliare la futura Giulietta"
"Cosa? E perché cavolo non me lo hai detto prima scusa?! Mi hai fatto stare in agonia per tutto questo tempo, accidenti a te!"
Esclama Ibuki furioso e Shizuka, guardandolo tranquillamente, gli tappa la bocca, aggiungendo
"Ti vuoi dare una calmata, accidenti! L'ho fatto anche per te. Cosa credi che Giulietta si sarebbe risvegliata nel corpo di un'altra persona così a caso, per pura magia? Beh non vanno cosi le cose"
"Allora come dovrebbero andare sentiamo"
Li guardo senza intromettermi, ma vorrei che la finissero di litigare e mi raccontassero come stanno realmente le cose e perché cavolo di motivo mi hanno coinvolto
"Ho preso un po' del sangue di Kagome e l'ho infilato nel corpo del tuo attuale fidanzato. Congratulazioni Romeo, hai la tua nuova Giulietta. Non sei contento? La ricerca è terminata"
A quelle parole sia io che Ibuki sbarriamo occhi e bocca esclamando contemporaneamente un "Cosa??" completamente increduli. 
Io sono...Giulietta???

Il giorno dopo nessuno dei tre si è presentato alle lezioni. Non ho nemmeno avvertito Tenma, sarà preoccupato. Ma prima di dirgli qualsiasi cosa, ibuki voleva accertarsi che Shizuka avesse detto la verità. Cosi siamo andati all'ospedale centrale della cittadina dove, a quanto apre, lavora una zia dei cugini Munemasa.  Appena ha posato gli occhi su di me, la donna ha fatto un'espressione sorpresa ma Ibuki non le ha dato il tempo di parlare
"Scusa se ti disturbiamo nel bel mezzo del lavoro, ma è urgente"
"Si tratta di Giulietta"
Aggiunge Shizuka e la zia subito accostante a farci da palo nel caso arrivasse qualcuno. Esce dalla stanza e noto che Ibuki e Shizuka si sono messi a trafficare per la stanza. Li guardo interrogativo e chiedo
"Scusate, cosa state cercando esattamente?"
"Delle vecchie analisi del sangue di Kagome, per sapere il suo gruppo sanguigno"
Risponde Shizuka smanettando al computer e Ibuki, tirando fuori una siringa, aggiunge
"E prendiamo anche un po' del tuo sangue per vedere se combaciano. Cosi sarò sicuro che volpina mi abbia detto la verità o meno"
I due si guardano male e Shizuka sussurra un "non chiamarmi cosi" per poi tornare a concentrarsi sulle sue ricerche.
"Scusate per il mio gruppo sanguigno non facevamo prima a chiederlo all'infermiera della scuola?"
"Ci ho provato ma si è rifiutata. Quindi non abbiamo altra scelta. Forza siediti"
Mi dice Ibuki e io, sospirando, mi siedo sulla poltrona alzandomi la manica della felpa. Guardo Ibuki mettersi all'opera e io, sorpreso, gli chiedo
"Come fai a sapere come si fa?"
"I suoi genitori volevano che diventasse dottore. Per un paio di anni lo hanno costretto a seguire dei corsi di medicina ma lui poi se ne è uscito con: non mi interessando queste cose, io vivo per il basket e blah blah blah"
Risponde Shizuka al posto di Ibuki che, sbuffando, esclama
"Invece di blaterale, hai trovato quello che ci serve?"
"Si, ora resta solo da controllare il sangue del tuo fidanzato"
Sospiro. Da una parte è anche divertente vederli litigare, ma dall'altra sono veramente fastidiosi.
Ibuki finisce di prelevarmi il sangue e chiede alla zia di analizzarlo ma avremo i risultati solo verso sera.
Per ammazzare il tempo, decidiamo di fare un giro per la città e distrarci un po'. Ho scoperto che Shizuka sa cantare davvero bene e che Ibuki è un ottimo ballerino.
"Dai Ibuki lo sai che sono negato per il tango"
Esclamo ridendo mentre cerco di stare al passo con le indicazioni di Ibuki che scoppia a ridere. Quando finalmente arrivano i risultati, Shizuka ci raggiunge e ci mostra il messaggio della zia
"Visto? Combaciano, ciò vuol dire che ho detto la verità. Shindou è Giulietta"
Assurdo...
E' l'unica cosa che riesco a pensare. Ibuki sta per rispondere ma a precederlo è il suo cellulare che squilla. 
"Tsurugi?"
Sento la voce di Tsurugi ma non capisce quello che dice. So solo che a fine telefonata, Ibuki è più pallido di un lenzuolo
"Che ti prende adesso?"
"Manabe...ha fatto il sogno di Giulietta"
A quelle parole Shizuka sbarra gli occhi e anche io resto a dir poco sorpreso.
Ma se io sono Giulietta, allora perché è stato Manabe a fare quel sogno?

 

Pov's Tenma

Sono con Shinsuke e Aoi a studiare in camera mia. Almeno mi distraggono dal pensare a Tsurugi, o almeno ci provo. Ma non è facile. Mi torna continuamente in testa l'immagine e di lui e Nozomi che si baciano.
Sospiro tristemente e i miei amici, notandolo, chiedono
"Qualcosa non va Tenma?"
"Sembri triste"
"Non è nulla d'importante...davvero, non preoccupatevi"
Rispondi sorridendo forzatamente, tornando con gli occhi sul libro. Aoi e Shinzuke mi guardano non molto sicuri ma decidono di non dire nulla. Ad un tratto sentiamo delle voci provenire dal corridoio e riconosco quella di Manabe.
Subito tutti e tre mettiamo giù i libri e usciamo per controllare che vada tutto bene.
Vedo Tsurugi sulla soglia della porta di Manabe e mi blocco.
Perché è qui?
Penso vedendo poi Nozomi uscire dalla camera dicendo
"Mi raccomando restate nel dormitorio. Ci vediamo domani"
"Grazie Nozomi-san, buonanotte"
Risponde Minaho e Nozomi, sorridendo, saluta anche Tsurugi per poi avviarsi verso la propria stanza. Per fortuna non mi ha visto.
"Ehi che è successo? Va tutto bene?"
Domanda Shinsuke che si è precipitato da Manabe e Minaho, insieme ad Aoi.
Non sento la risposta dei due dato che mi distraggo a guardare Tsurugi che, finalmente, si è accorto di me.
"Tenma"
Di nuovo mi torna in mente la scena del suo bacio con Nozomi e decido di ignorarlo rientrando in camera mia.
Mi segue e, entrando a sua volta, chiede
"Ehi non mi saluti nemmeno?"
Che faccia tosta. Come se lui si fosse preoccupato di farlo.
"Ciao"
Rispondo solamente sedendomi sul letto e riprendendo il libro cercando di ignorarlo, anche se è parecchio difficile.
"Ciao anche a te. Qualcosa non va?"
"Come se non lo sapessi"
Mi sfugge dalla bocca e mi naledico subito. Accidenti, dovevo pensarlo non dirlo ad alta voce.
"Veramente non lo so, è per questo che te lo sto chiedendo"
Risponde con sguardo confuso. Si avvicina a me, ma io mi sposto senza guardarlo in faccia. Se lo faccio rischio di farmi sopraffare dai miei sentimenti e finirei col perdonarlo.
"Tenma dimmi cosa c'è. Non ho la sfera di cristallo, non posso leggerti nella mente"
Sta calmo, non ti arrabbiare, rimani calmo Tenma.
Mi ripeto. Avrei tanto voluto parlarne con Shindou, ma a quanto pare è stato sequestrato da Ibuki e sua cugina...quando me lo ha scritto sono rimasto piuttosto perplesso ma non ho fatto domande. Ma una cosa è certa, dovremo parlare. Soprattutto perché mi serve un consiglio e in fretta.
"E va bene, te lo dico allora"
Rispondo più freddamente di quanto avrei voluto e, alzandomi, lo guardo serio aggiungendo
"Ti ho visto...anzi, vi ho visti"
"Di che parli?"
Domanda più confuso di prima e io, stringendo i pugni fino a far diventare le nocche bianche, esclamo
"Tu e Nozomi-san mentre vi stavate baciando!"
Lo vedo sussultare e irrigidirsi poi, calmandosi leggermente, risponde
"Oh...capisco. Mi spiace, avrei dovuto parlartene"
"State insieme? Rispondi solo a questo e voglio la verità"
Lo guardo negli occhi con la speranza che mi dica di no, che è innamorato di me e quel bacio con Nozomi era solo una cosa senza importanza.
"Mi dispiace Tenma. Ma sono piuttosto confuso sui miei sentimenti. Provo qualcosa di molto forte per Nozomi"
"E per me invece? Abbiamo formato il legame non ricordi?"
Dico trattenendo a stento le lacrime. Fa cosi male.
"Certo che lo ricordo, e sono felice di averlo stipulato proprio con te, ma-"
"Non dire altro. Ho capito come stanno le cose...si, sei stato chiaro"
Rispondo in un sussurro scostando il viso per non fargli vedere le lacrime che, ormai, non sono più in grado di trattenere e che mi stanno rigando le guance
"Tenma aspetta, lasciami spiegare"
"No! Per favore va via"
"Tenma..."
"Vattene Tsurugi!"
Urlo e lui sussulta poi, senza aggiungere altro, lo sento camminare verso la porta e uscire.
A quel punto scoppio a piangere d mi butto sul letto con il viso nel cuscino.
Shindou dove sei? Ho bisogno di parlare con te.

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Capitolo 11
*** 11 ***


La stanza era cosi ampia che il ragazzo, appena entrato, non riusciva a capire se ci fosse davvero una fine o meno.  Soprattutto per la tanta nebbia che c'era. Alzò il viso e vide, nel centro dell'alto soffitto, un buco dal quale proveniva la luce del sole, la fresca brezza primaverile e il dolce canto degli uccellini. Da esso cadevano, lentamente, delle mele rosse che al ragazzo sembrarono deliziose, tanto che non gli era nemmeno parso strano che quei frutti piovessero dal cielo a rallentatore per poi scomparire al contatto con il pavimento freddo dove era stata dipinta la bellissima scena del balcone della storia "Romeo e Giulietta". Il ragazzo ignorò anche l'opera d'arte e, avvicinandosi al centro della stanza per afferrare una delle mele, si accorse tardi che, proprio sotto il buco e illuminato dai raggi solari, c'era un letto matrimoniale e ci cascò sopra. 
"Oh cielo"
Sentì esclamare da una voce femminile che lo fece subito scattare a sedere. Davanti a lui, seduta e coperta dal candido lenzuolo bianco, c'era una fanciulla dai lunghi capelli scuri e gli occhi tendenti al rosso. Si copriva il seno e attorno a lei c'erano delle mele già morse e quasi finite. 
Il ragazzo, imbarazzato, si scusò mettendosi seduto per bene.
"Tranquillo non serve che ti scusi. Hai sempre fatto cosi anche quando ero viva quindi non mi sorprendo più. Ma te lo ripeterò: bussa ok?"
Rise la ragazza lanciandogli un cuscino e facendo ridere anche lui che afferrò una delle mele che stavano cadendo, lasciando invece che le altre scomparissero. Iniziò a mangiarla con gusto per poi dire
"Ti sto di nuovo sognando, vuol dire che sta per succedere qualcosa?"
"Il risveglio lo sai no? Ti sei già messo all'opera con Shizuka o sbaglio? Ibuki-kun"
Ibuki le sorrise, felice di rivederla dopo tanto tempo e, accarezzandole la testa, rispose
"Si hai ragione Kagome-chan. Ho trovato la nuova Giulietta sai"
"Ma?"
Lo squadrò lei bloccandolo prima che potesse nuovamente mordere il frutto e, con un sorriso amaro, Ibuki disse
"Ma c'è anche un'altra persona sulla lista"
"Capisco..."
Entrambi restarono in silenzio per qualche secondo, ascoltando il canto degli uccellini e godendosi il calore del sole. Poi Ibuki decise di rompere il silenzio
"Cosa dovrei pensare? Che non sono più Romeo? O forse inseguo la Giulietta sbagliata?"
La ragazza lo guardò tristemente poi, sorridendo e sporgendosi verso di lui, rispose
"Tu hai sempre trovato la soluzione Ibuki-kun. Riuscirai a risolvere questo enigma vedrai"
Ibuki la osservò con attenzione e, sorridendo a sua volta, spostò lo sguardo al frutto che teneva in mano e, esitando, domandò
"Sai qualcosa che io non so, non è vero Kagome-chan? In fondo tu sai sempre tutto"
La fanciulla ridacchiò
"Oh certo che lo so, sono morta in fondo. I morti sanno molte più cose di chi è ancora vivo"
"Allora per favore, dimmi qualcosa, qualsiasi cosa. Mi accontento anche di un semplice dettaglio"
La pregò Ibuki guardandola negli occhi. Lei sorrise e, afferrando una mela, disse
"Mhh d'accordo...in fondo ti ho fatto venire qui perché voglio aiutarti Ibuki-kun. Non si può fare sempre tutto da soli"
Ibuki annuì ascoltandola con attenzione
"Primo indizio: nelle due meraviglie che Romeo ha creato per Giulietta, si nasconde ciò che non vuole essere trovato"
Ibuki la guardò stranito, non capendo quelle parole. Lei gli sorrideva e, iniziando a mangiare il frutto, aggiunse
"Per il momento fatti bastare questo. Ora vai per favore, voglio riposare"
Si sdraiò chiudendo gli occhi, lasciando cadere il frutto accanto agli altri mezzi smozzicati. 
Ibuki sorride e, alzandosi, la coprì meglio con il lenzuolo per poi ringraziarla.

Pov's Ibuki

Apro gli occhi e mi ritrovo sul letto di Minaho nel dormitorio della scuola. Mi stiracchio poi mi guardo attorno. I miei amici stanno tutti dormendo e la stanza è illuminata parzialmente dai raggi del sole che filtrano dalle tapparelle abbassate della finestra. 
Sono nella mia versione di demone, molto più comoda per dormire e cammino verso Minaho che invece è nella sua versione umana. Tra poco iniziano le lezioni e si deve dare una mossa se non vuole arrivare in ritardo. Ormai è passata poco più di una settimana da quando ho scoperto che Manabe fa il sogno di Giulietta. Devo parlare con lui. Una cosa alla volta però, prima devo parlare anche con Shindou. Muovo la coda sulla faccia di Minaho e, dopo alcuni mugolii, lui apre gli occhi e mi guarda
"Oh Ibuki giorno"
Si mette seduto stiracchiandosi e, senza svegliare Tsurugi e Tetzukado, si alza per andare a vestirsi. 
Lo seguo con lo sguardo restando seduto sul letto e ripensando alle parole che mi ha detto la mia ex Giulietta. 

 

Pov's Manabe

Sono ormai tre giorni che non faccio quello strano sogno. Questo significa che, forse, non mi devo più preoccupare. Posso stare un po' rilassato...almeno spero.
Durante le lezioni non riesco ad essere molto concentrato. A volte perché ripenso a quel sogno, altre invece, avendo Minaho in classe alcune ore, ci pensa lui a distrarmi con i suoi continui baci e carezze. Ovviamente lo fa quando è sicuro che nessun professore ci guardi. Un paio di volte ci hanno beccato mentre ci stavamo scambiando un bacetto e siamo stati subito cacciati dall'alula entrambe le volte. Questo non va bene, affatto! Influenzerà parecchio sul mio rendimento e non voglio. Chi li sente poi i miei genitori se lo venissero a scoprire. 
Sospiro uscendo dalla classe a fine lezione. Cielo, sembrava che quest'ora non volesse mai terminare.
Penso andando verso la mensa dove incontro Shindou, Tenma, Aoi e Shinsuke che mi invitano subito ad unirmi a loro. Sorrido raggiungendoli ma guardando anche se riesco a scorgere Minaho. Non lo vedo. Sarò con i suoi amici probabilmente. 
"Ciao ragazzi come va?"
Li saluto sedendomi accanto a Shindou che mi fa posto
"Tutto bene, ho preso 80 al compito di storia dei cacciatori"
Esclama Aoi tutta soddisfatta mettendo in mostra il suo compito. Shinsuke fa lo stesso dicendo
"A me purtroppo è andata un po peggio"
"Ma no, 70 è comunque un buon voto"
Gli dice Shindou bevendo la sua bevanda. Scorgo il suo compito che spunta leggermente dalla cartella e sorrido: ha preso 95. Ma non mi sorprendo, ha sempre preso voti alti. 
"Lo so, ma mi aspettavo un tantino di più"
"Non ti preoccupare, al prossimo compito andrai senz'altro meglio. Io ho ancora gli appunti dell'anno scorso, posso prestarteli qualche volta"
Dico iniziando a mangiare e Shinsuke mi ringrazia con gli occhi che gli brillano. Sorrido notando poi che Tenma non ha ancora spiccicato parola. In effetti da quando ha litigato con Tsurugi sta parecchio male poverino. Shindou e gli altri hanno provato di tutto pur di farlo stare meglio: cinema, discoteca, feste, uscite tra loro...ma finché non avrà chiarito col suo demone, nulla farà molto effetto.
"A te Tenma come è andata?"
Domando cercando di farlo distrarre un po'. Lui sorride leggermente rispondendo
"Non molto bene purtroppo...ma la prossima volta studierò meglio. Può capitare a tutti un'insufficienza"
Io e Shindou lo guardiamo e lui capisce di aver detto una cavolata e, grazie al cielo, si mette a ridere seguito da noi. 
Ci mettiamo a chiacchierare del più e del meno evitando il discorso "demoni" sapendo la situazione di Tenma, quando ad un tratto, a Shindou e a me arriva un messaggio. E' da parte di Ibuki e ci dice che deve parlarci con una certa urgenza e di raggiungerlo stasera dopo le lezioni ad un locale non molto lontano da qui. Io e Shindou ci guardiamo confusi ma poi lui sembra capire di cosa si tratta. Sto per chiederglielo ma, ad interrompermi, è la campanella che annuncia l'imminente inizio delle prossime lezioni. Noi e gli altri studenti ci dirigiamo fuori dalla mensa e, prima di salutare i miei amici, sentiamo uno dei professori chiamarci
"Sensei, le serve qualcosa?"
Domanda Aoi e il professore, guardandomi, risponde
"Manabe-kun, il preside Kaname ti vuole parlare, va subito nel suo ufficio"
A quelle parole sbianco. Gli altri salutano il sensei che si allontana e mi guardano preoccupati
"Manabe-senpai che è successo?"
Mi chiede Shinsuke
"Infatti, è troppo strano che sia proprio tu ad essere richiamato"
Aggiunge Tenma e Shindou fa notare
"Per caso centra Minaho? Ho saputo che ci sono stati un paio di episodi, come dire...scomodi per te"
Sussulto e, cercando di fare finta di nulla, rispondo sorridendo 
"Ma no tranquilli, sono certo che non sia nulla di che"
Almeno spero. Santo cielo se è per colpa di quello che è successo tra me e Minaho durante le scorse lezioni sono davvero nei guai. Il mio orgoglio di studente modello sta per essere buttato nel fango? No! Non deve assolutamente accadere. I miei genitori si arrabbieranno tantissimo
"Speriamo. Per qualsiasi cosa puoi contare su di noi Manabe-senpai"
Esclama Aoi tutta sorridente. Li ringrazio e, salutandoli, mi avvio verso l'ufficio del preside. Durante il tragitto, ad ogni passo, divento sempre più nervoso anche se cerco di calmarmi ma senza riuscirci. Che poi, con tutto quello che è successo l'anno scorso, non dovrei sorprendermi più di tanto se ora gli occhi di Kaname e gli altri professori sono puntati su di me e i miei amici. Dannazione. Serbano ancora rancore? Eppure l'unione tra demoni e cacciatori non sta creando tanti problemi anzi, a poco a poco i vari studenti si stanno conoscendo meglio ed è meraviglioso. Penso e questo mi fa rilassare. Una volta arrivato busso e, dopo aver ricevuto il permesso per poter entrare, apro la porta 
"Ehm...preside Kaname voleva veder-"
Mi blocco di colpo quando, davanti al preside, vedo due figure che conosco molto bene. Si voltano verso di me e io deglutisco nervosamente
"Mamma...papà..."

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Capitolo 12
*** 12 ***


Pov's Tenma

Cielo, non faccio altro che pensare a Tsurugi e di conseguenza al bacio con Nozomi e, sempre di conseguenza, a tutto il dolore che questi pensieri mi causano. Non riesco più nemmeno a studiare come si deve. Mi devo assolutamente riprendere. 
Sospiro per la milionesima volta mentre cammino tra i corridoi. Non ce la facevo proprio più a stare in classe, la lezione iniziava a farsi davvero pesante cosi ho chiesto il permesso di uscire per un momento con la scusa di andare a prendere qualcosa di caldo, dato il mal di testa che sta per arrivare. Mi fermo alla macchinetta ma, prima che possa prendere i soldi, sussulto quando sento la voce di Tsurugi chiamarmi. Mi irrigidisco subito e di nuovo il dolore mi assale. Perché è qui proprio ora? Non ce la faccio ad affrontarlo in un momento come questo. 
Sta calmo Tenma, sta calmo. Mi ripeto e, voltandomi, verso di lui, lo saluto normalmente come se niente fosse. Lui, però, mi guarda seriamente e, incrociando le braccia al petto, domanda
"Mi stai evitando per caso?"
Non so cosa rispondere. Si, ovvio che lo stia evitando, non voglio soffrire ancora a causa sua. Ma se glielo dicessi...
"No perché dovrei? Sarebbe sciocco da parte mia"
"Non mentirmi Tenma. E' da una settimana che non ti vedo e non rispondi ne hai messaggi ne alle chiamate. Possiamo risolvere la questione?" 
Mi sta facendo innervosire. Che ci sarebbe da chiarire? Mi sembra che la situazione sia piuttosto chiara ed evidente. Tu non mi ami come io amo te. Penso e nella mia mente appare l'immagine di Nozomi che sorride. Abbasso lo sguardo. Lei è cosi bella e gentile. Sempre disponibile e pronta ad aiutare noi e gli altri studenti, anche i professori fanno spesso affidamento sul suo lavoro. E poi è anche più grande. L'ho sempre pensato, è ovvio che Tsurugi sia attratto da una come lei. In confronto io sono solo un ragazzino con cui ha stipulato il legame, forse anche per sbaglio. Non posso nemmeno lontanamente competere con lei, è su tutto un'altro livello rispetto a me.
"Tenma"
Mi chiama di nuovo Tsurugi facendomi riprendere dai miei pensieri. Alzo nuovamente il viso e arrossisco quando me lo ritrovo tanto vicino. Indietreggio di un paio di passi ritrovandomi, però, con la schiena contro la macchinetta delle bevande calde. 
"T-Tsurugi?"
Balbetto imbarazzato cercando di non guardarlo negli occhi. Ha un forte potere su di me, non posso vacillare proprio ora.
"Staccati per favore...devo...devo tornare in classe"
"No. Prima io e te parliamo"
"N-non c'è nulla di cui parlare"
"Oh fidati c'è eccome"
Ribatte lui e io non posso far altro che zittirmi, non sapendo come controbattere
"Tenma, ascolta io e Nozomi siamo-"
"Aaahhh ancora con questa storia? Che palle!"
Sussultiamo nel sentire una voce a noi familiare e, voltandoci subito nella direzione da cui è provenuta, restiamo sorpresi nel vedere proprio...
"Ayato??"
Esclamo con gli occhi sbarrati. Matatagi è in piedi poco lontano da noi che ci guarda con aria annoiata. Che ci fa qui? Pensavo che dopo gli avvenimenti dell'anno scorso non volesse più fare ritorno. Allora perché...? Con lui c'è anche Sakura?
Tsurugi si allontana da me e guarda l'altro demone seriamente
"Ma chi si rivede. A cosa dobbiamo questo improvviso ritorno?"
"Mhh veramente è più una visita. Mi ha chiamato la cugina di Munemasa, mi ha chiesto un favore e non ho potuto dirle di no"
"Ovvio. Tu e Shizuka vi conoscete da tempo se non mi sbaglio"
"Non sbagli"
"E fammi indovinare...sei qui per quel motivo non è vero?"
Ayato non risponde, non facendosi minimamente intimorire dallo sguardo severo di Tsurugi. Io intanto li guardo confuso e anche un po' intimorito. Sono pur sempre due demoni e io un semplice cacciatore. L'anno scorso me la sono cavata per miracolo anche perché non ero solo come adesso. Ma non penso si metterebbero a discutere qui e adesso.
"In ogni caso..."
Inizia a dire Ayato spostando gli occhi su di me che sussulto
"Il lupo qui presente ti stava dando fastidio per caso?"
"E-ecco io-"
"Non sono affari tuoi Ayato. Vattene!"
Lo rimprovera Tsurugi ma Ayato, restando calmo, ghigna dicendo
"Ehi ehi rilassati. Non mi interessa quel cacciatore. Al momento l'unico sangue che potrei bramare è quello della futura Giulietta"
"Futura Giulietta?"
Ripeto io confuso. Tsurugi ridacchia beffardo rispondendo
"Oh ma davvero? Mi spiace che tu non possa avere nemmeno quello"
"Te l'ho detto, non mi interessa. Lo sai però che io mi prendo sempre quello che voglio"
Dice Ayato posando una mano sulla spalla di Tsurugi e facendo anche lui un sorriso di scherno
"Ehm...ra-ragazzi?"
Li chiamo ma loro sembrano non ascoltarmi
"E cosa vuoi allora?"
"Beh caro lupo, potrei fare la stessa domanda anche a te"
Risponde Ayato guardandomi con un lieve ghigno stampato sulle labbra. Rabbrividisco. Ora anche Tsurugi mi sta guardando. Mi stanno spaventando. Senza pensarci due volte, mi allontano in fretta da loro per poi iniziare a correre verso la mia classe. 
Giulietta? Chi è? Succederà di nuovo qualcosa di terribile come l'anno scorso? Devo avvertire Shindou. 

 

Pov's Shindou 

Verso sera mi incontro con Ibuki, Shizuka e Minaho, nel locale dove lavora Ryuji. Appena ci vede ci abbraccia forte e ci invita ad accomodarci.
"Allora...mi spieghi perché hai portato anche lui??"
Mi chiede Shizuka vedendo Tenma seduto vicino a me
"A quanto pare Ayato è tornato perché lo hai chiamato tu e si è fatto sfuggire la questione su Giulitta, cosi Tenma è subito corso a chiedermi spiegazioni e non ce l'ho proprio fatta a non raccontargli tutto. Ho sbagliato?"
Domando guardando Ibuki che, sospirando, risponde
"Facciamo finta di no"
"Baka! Meno persone sapevano di questa storia meglio è"
Esclama Shizuka un po' alterata, tanto che Tenma e Minaho sussultano leggermente 
"Beh mi dispiace, ma ormai è fatta. E poi non volevo più tenergli nascosto una cosa del genere. Prima o poi glielo avrei comunque detto"
Ribatto io e Shizuka sbuffa incrociando le braccia sotto al seno senza dire altro
"Quindi...sa anche di Kagome e il sogno che fa Manabe?"
Domanda Minaho e annuisco sentendo Tenma chiedere
"A proposito di questo...come mai Manabe non ti ha detto nulla?" 
Minaho, a quella domanda, abbassa il viso e, rigirando la cannuccia nella bibita che gli ha portato Ryuji, risponde
"Non ne ho idea, davvero. Forse non voleva farmi preoccupare...o forse non si fida di me"
"Non dire certe assurdità gufo, ovvio che si fida di te"
Esclama la voce di Ayato che ci ha appena raggiunti. Alziamo il viso verso di lui che ci saluta con un cenno della mano poi si accomoda accanto a Shizuka.
"Allora, perché mi hai chiamato?"
Domanda Matatagia a Shizuka che risponde
"Per la questione dell'indovinello di Kagome"
"Ecco in effetti nemmeno quello ho capito"
Dice Tenma e devo dargli ragione, neanche io capisco dove vuole andare a parare la ex di Ibuki. In ogni caso, non so perché, ma al pensiero che Ibuki l'abbia sognata mi fa sentire una morsa allo stomaco. Sono geloso? Ma è assurdo...insomma...lei è morta. Penso rivolgendo lo sguardo sul mio demone che dice
"Nelle due meraviglie che Romeo ha creato per Giulietta, si nasconde ciò che non vuole essere trovato...ho capito a cosa si riferisce Kagome"
Lo guardo sorpreso, come tutti gli altri 
"Sul serio? Impressionante. Dai dicci non  tenerci sulle spine"
Gli dice Ayato sorseggiando la bevanda di Minaho che lo guarda gonfiando le guance fingendosi offeso, anche se è felice di rivedere il suo migliore amico.
"Le due meraviglie sono il posto in cui sorge la torre dove Romeo porta Giulietta cosi che i suoi parenti non la trovino e il secondo è il lago vicino questa torre dove Giulietta era solita andare...per il balcone"
Minaho sbarra gli occhi
"Il sogno...è reale?"
"Si può dire di si. Il balcone e il lago sono reali e il sogno di Giulietta è solo un modo per lei di tornare nel luogo in cui, con Romeo, si è promessa amore eterno"
Questo significa che Manabe è...
Penso deglutendo e prima che possa dire qualcosa, Tenma mi precede chiedendo
"È davvero incredibile...e queste cose che non vogliono essere trovate cosa sono?"
"Potrebbero essere...?"
Inizia a dire Shizuka e Ibuki annuisce
"Il diario di Kagome nascosto da qualche parte nella torre e un piccolo scrigno che  ha voluto sotterrare sotto la sabbia nel lago"
"Cosa pensi potrebbe esserci dentro a quegli oggetti?"
Domando curioso e Ibuki sembra pensarci su poi è Ayato a rispondere, dicendo
"La vera identità della prossima Giulietta, mi pare ovvio"
Cala un silenzio di tomba, io e Minaho ci guardiamo e il nostro pensiero è rivolto anche a Manabe. Se solo i suoi genitori non fossero arrivati così all'improvviso...che cosa vorranno?
Non e' importante adesso Takuto, concentrati.
"Esatto proprio cosi. Ci servono quegli oggetti a qualunque costo"
Esclama Shizuka e tutti noi annuiamo poi Ayato, guardandola, chiede
"Perché mi hai chiamato? Dimmi la verità"
"È facile, quella torre e il lago si trovano in una città piuttosto lontana da qua. Noi a piedi, anche nella nostra versione demoniaca, ci metteremmo troppo. Ci andrai tu in volo assieme a Minaho. Arriverete li molto piu facilmente grazie alle vostre ali"
"Sono daccordo con Shizuka. Lo farai Ayato?"
Domanda Ibuki all'altro demone che, spostando lo sguardo su Minaho che lo guarda seriamente, alla fine accetta e mi fa sospirare di sollievo.
Sollievo che dura poco però. Ho paura di cosa potremmo trovare in quel diario e nello scrigno.
"Ottimo. Andrete domani verso l'alba, non ci sono lezioni e nessuno vi vedrà andare via"
Li avvisa Ibuki spostando poi lo sguardo su di me che non dico nulla limitandomi ad abbassare il viso. Tenma anche se ne accorge, sta x dire qualcosa ma viene bloccato dalla voce allegra di Ryuji che, raggiungendoci, esclama
"Scusate, ma ho sentito per errore. Sembra che abbiate bisogno di un aiuto dall'esterno. Per qualsiasi cosa contate su di me"
Ibuki gli sorride e lo ringrazia accettando il suo aiuto. Un alleato in più in effetti potrebbe farci comodo.
Penso per poi sporgermi verso il mio demone, sussurrandogli
"Possiamo andare in camera mia dopo? Vorrei parlarti di questa questione in privato"
Lui mi guarda e annuisce solamente. Voglio sapere di più sul conto di Kagome. Già il fatto di aver risolto velocemente il suo enigma è un gran passo. Ma sono preoccupato per Manabe. Devo parlare anche con lui, assolutamente.

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Capitolo 13
*** 13 ***


Pov's Ibuki

Dopo aver salutato Ryuji ed essere tornati alla Demon School, raggiungo Shindou che sta chiedendo a Tenma di lasciarci soli. Il ragazzo annuisce e va verso camera di Shinsuke. 
Shindou alza il viso su di me e sembra voglia dirmi qualcosa ma ci ripensa e si avvia verso camera sua seguito a ruota da me. 
Ora sarà preoccupato per quello che scopriremo nel diario e nello scrigno di Kagome. Devo ammettere che anche io sono spaventato, ma devo farmi coraggio e andare in fondo a questa storia il prima possibile. 
Una volta entrati in camera, chiudo la porta alle mie spalle chiedendo
"Allora che cosa c'è Shindou?"
Lui esita poi, voltandosi verso di me, mi guarda negli occhi, domandando titubante
"Ibuki se io...se io non fossi Giulietta tu...tu mi lasceresti?"
A quella domanda sbarro gli occhi completamente sorpreso. Mi sarei aspettato tutto tranne che questo
"Cosa? Perché me lo chiedi Shindou? E' assurdo!"
"Davvero? Io non direi. Hai detto che la tua famiglia è sempre stata molto seria su questo argomento: Romeo deve proteggere e amare Giulietta. Quindi se io non dovessi essere Giulietta ma-"
"Se lo fosse Manabe significherebbe che il mio ruolo da Romeo è terminato e che ora tocca a Minaho scrivere il nuovo capitolo"
Lo blocco osservandolo seriamente. Shindou mi guarda sorpreso ma anche sollevato, infatti sorride leggermente per poi dire
"Quante probabilità ci sono che sia Manabe Giulietta? Sicuramente molte di più rispetto a me. Insomma...lui ha fatto il sogno di Giulietta"
"Si è vero. Ma tu assomigli a Kagome, questo vuol dire che siete parenti alla lontana"
Rispondo e Shindou si zittisce momentaneamente. Sorrido avvicinandomi a lui per accarezzargli una guancia
"Ehi, andrà tutto bene se restiamo uniti.  Domani Minaho e Ayato andranno alla torre di Kagome e al loro ritorno sapremo la verità"
"Ibuki..."
Sussurra lui leggermente arrossito. Lo abbraccio accarezzandogli la testa
"Lo so che hai paura, e ti mentirei se ti dicessi che io non lo sono. Ma ti prometto che qualsiasi cosa accadrà io ti proteggerò. Anche se alla fine sarà Manabe ad essere il successore di Kagome, ricorda che tu per me sarai l'unica nuova Giulietta"
Lo sento sussultare tra le mie braccia poi affonda il viso nel mio petto singhiozzando silenziosamente.
"N-non voglio perderti"
Mi sussurra stringendosi più a me. Sorrido addolcito e lo stacco di poco per potergli asciugare le lacrime e lo bacio. Il suo viso si arrossisce maggiormente ma ricambia comunque. 
Approfondisco spingendolo verso il muro bloccandolo 
"I-Ibuki?"
"Scusa Shindou"
Sussurro spostando gli occhi verso la finestra dalla quale si intravede la luna quasi piena. Shindou sbarra gli occhi notandola e cerca di staccarmi ma io lo tengo fermo per i polsi bloccandogli ogni via di fuga.
"Ibuki...per favore..."
Dice e rabbrividisce mentre gli lecco il collo cercando il punto perfetto per poter affondare le zanne. L'odore del suo sangue mi fa sempre perdere la testa ogni volta.
Ghigno e, prima di morderlo, gli sussurro
"Tu mi appartieni ormai"
Sussulta gemendo di dolore nel sentirmi perforargli la pelle. 
"Ibuki..."
Gli succhio il sangue cingendogli la vita con le braccia per attaccarlo maggiormente a me. Shindou sposta la testa all'indietro cosi da lasciarmi più spazio. 
Mi stacco dal collo e gli sposto la manica della maglia mordendolo sulla spalla e di nuovo lo sento rabbrividire affondando le mani tra i miei capelli tirandomi, a sua volta, più a se. 
Mentre gli bevo il sangue, all'improvviso vedo l'immagine di Kagome che urla il mio nome, o meglio quello di Romeo e, un istante dopo, il sapore del sangue di Shindou cambia. Mi stacco di colpo sbarrando gli occhi osservando, senza parole, le gocce di sangue che continuano a colare sulla sua pelle. 
Quello...cos'è appena successo? Il suo sangue...è il sangue di Kagome...di Giulietta.
"I-Ibuki? Cosa succede?"
Mi domanda Shindou, confuso dalla mia reazione improvvisa. Mi riprendo e lo guardo negli occhi senza però rispondere.

 

Pov's Ayato

"Minaho datti una mossa!"
Esclamo all'uscita della Demon School guardando il mio amico correre verso di me
"Arrivo, arrivo! E non urlare o sveglierai tutti. Hai dimenticato che questa è una missione segreta?"
"Si, ai livelli di mission impossible"
Lo prendo in giro e lui, da copione, mette il broncio rispondendo
"Potrebbe anche diventarlo"
"Come no"
Dico io, notando poi una piccola volpe bianca venire verso di noi. 
"Ehi..."
Il demone ci raggiunge e, tornando nella sua forma umana, ci ritroviamo davanti Shizuka
"Ehi. Allora siete pronti? Sicuri di farcela?"
"Ce la faremo, non ti preoccupare. Giusto?"
Esclama Minaho per poi rivolgere lo sguardo a me che annuisco. Ce la faremo. Dobbiamo farcela. Già tanto se sono tornato qui, ho fatto uno sforzo enorme, adesso devo portare a termine questa missione o ce l'avrò con me per un bel po'.
"Ottimo, proprio quello che volevo sentire"
"Noi andiamo. Per arrivare alla cittadina ci vogliono almeno tre ore di volo. Quindi ci rivedremo stasera o direttamente domani"
Avviso Shizuka che annuisce e, allontanandosi un po', permette a me e Minaho di trasformarci nella nostra versione demoniaca e spicchiamo il volo allontanandoci velocemente dalla Demon School. 
Posso sentire lo sguardo della demone volpe seguirci finché le è possibile.
Durante il volo, con Minaho facciamo a gara a chi va più veloce e, ovviamente, a vincere sono io.
"Guarda Ayato. E' quella!"
Esclama, all'improvviso, Minaho indicando con l'ala la cittadina ormai semi abbandonata. Dall'ultima uccisione di Giulietta, in molti hanno lasciato il posto perché non volevano vivere in un posto non più protetto da Romeo. 
Atterro sulla piazza con al centro un albero molto antico e quando anche Minaho mi raggiunge, torniamo umani guardandoci attorno.
Per le stradine ci sono poche persone, ovviamente è ancora presto e non potevo aspettarmi quanto via vai. In ogni caso, anche quei pochi passanti, ci ignorano come se fossimo invisibili ai loro occhi. Beh, meglio cosi in un certo senso. 
"Sai dove si trova la torre?"
Domanda Minaho e io annuisco avviandomi e facendogli segno di seguirmi. Prima di partire, Shizuka, la sera prima, mi ha dato le varie indicazioni. Spero solo di non sbagliare.
"Ehi Ayato...Ayato"
Mi chiama Minaho, più volte, affiancandomi
"Che c'è?"
Lo guardo un po' spazientito e lui, guardandosi attorno con attenzione, domanda
"Non trovi ci sia qualcosa di strano qui?"
Ora che me lo fa notare in effetti devo ammettere che ha ragione. Guardandomi anche io attorno, noto che mentre camminiamo la gente ci osserva poi chiude le finestre, le porte e anche le tende. Come se avesse come paura di noi, eppure qui ci abitano anche dei demoni
"Che hanno second te?"
"Che vuoi che ne sappia. Forse hanno vissuto cosi tanto tempo lontano dalle altre città che fanno fatica a fidarsi della gente estranea"
"Mhh..."
"Comunque sia non dovrebbe fregartene. Concentrati"
Gli dico e lui mi da ragione affrettando il passo per non rischiare di restare indietro. Attraversiamo la cittadina arrivando ad un lago, quello di cui parlavano Ibuki e Shizuka. Osservo con attenzione l'acqua affacciandomici, vedendo solamente il mio riflesso. 
"Laggiù"
Mi avverte Minaho indicando il tetto di una torre nascosta tra le fronde degli alberi.
"Bene ci siamo. Tu cerca quello scrigno, io penso al diario. Ci rivediamo qui ok?"
"D'accordo"
Torno di nuovo demone e volo al di sopra degli alberi osservando la torre dall'alto e, ad un tratto, mi sembra di notare una figura guardare verso di me. Ma poi il vento sposta alcune foglie e quando tornano normali, la figura è scomparsa. Me lo sono immaginato? O c'era davvero qualcuno lì? 
Spero non sia un'altra scocciatura. Penso raggiungendo l'entrata della torre e volandoci dentro tornando nella mia forma umana. 
Mi guardo attorno notando che è tutto in disordine e pieno di polvere. Chissà da quanto è abbandonato questo posto. Mi faccio un giretto guardando i vari oggetti e, a catturare la mia attenzione, è un bicchiere d'acqua mezzo pieno posto sul tavolino. 
Che strano...se qui è abbandonato...allora questo...
I miei pensieri si spostano su altro quando sento come dei mugolii, urla coperte e subito mi volto di scatto verso le scale che portano al piano superiore. 
Sembra provengano da lì. Devo fare attenzione. Apro le mie ali come protezione e salgo lentamente le scale a chiocciola arrivando di fronte una porta. Noto che è leggermente aperta e, entrando, sbarro gli occhi ritrovandomi davanti un Manabe legato e con un bavaglio alla bocca. Mi guarda con gli occhi sbarrati e cerca di dirmi qualcosa ma chiaramente, a causa della benda non capisco nulla, ma sembra allarmato...spaventato.
"Mana-"
Non faccio in tempo a terminare la frase che qualcosa, o meglio qualcuno, mi colpisce, alle spalle, in piena testa, facendomi cadere a terra. Prima di perdere completamente coscienza, noto, con la coda dell'occhio, l'immagine sfocata della madre di Manabe che mi osserva seriamente per poi dirigersi verso il figlio.
Poi buio.   

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Capitolo 14
*** 14 ***


Pov's Tsurugi

Guardo, da lontano, Nozomi intenta ad aiutare alcuni studenti con lo studio. E' sempre cosi gentile. Penso e, quando si accorge di me, mi sorride salutandomi con un cenno della mano. Le sorrido a mia volta poi mi allontano andando verso il bosco vicino la scuola. Ho voglia di farmi un giretto. Una volta fuori il cancello della Demon School, sto per trasformarmi in lupo quando la voce di Tenma mi ferma.
Mi volto verso di lui e lo vedo correre a perdi fiato per raggiungermi e agita un braccio per catturare la mia attenzione. 
"Tenma, che cosa c'è? Perché vai di fretta?"
Gli chiedo appena si ferma davanti a me e si piega sulle ginocchia per riprendere fiato. Dovremmo parlare seriamente io e lui. Purtroppo ieri Ayato ci ha fermati, dannazione.
Appena si rimette in piedi esclama
"Tsurugi hai per caso visto Manabe-senpai? Sembra essere come scomparso, è dall'altro giorno che non si fa vivo e ci stiamo tutti allarmando. Ibuki, Tetzukado e Shizuka stanno usando anche il loro fiuto ma non riescono a trovarlo da nessuna parte. I professori non ne sanno nulla oppure non vogliono dirci niente. Sono molto preoccupato"
"Aspetta...rallenta, cosa?"
Lo blocco io non capendo quasi nulla dato che parla troppo velocemente. 
"Ricomincia che se parli cosi in fretta non posso aiutarti. Manabe hai detto? No, non l'ho visto in giro"
"Oh no accidenti. Dove potrebbe essere?? Se Minaho scopre che è scomparso perderà la testa"
Dice Tenma allarmato coprendosi gli occhi con le mani. Lo guardo preoccupato e, avvinandomi a lui, gli accarezzo i capelli per rassicurarlo
"Ehi, sta tranquillo ok? Sono certo che sta bene. Ora lo cercherò anche io ma cerca di stare calmo, agitarti peggiorerà solo la situazione per te"
"G-giusto hai ragione, devo calmarmi"
Ripete lui prendendo qualche profondo respiro. Sorrido addolcito notando il rossore creatosi sulle sue guance e, continuando ad accarezzargli la testa, sussurro un "bravo, cosi"
Forse questo è il momento giusto per poter risolvere la questione. Potrebbe sembrare da egoisti data la sua preoccupazione verso Manabe, ma devo approfittare del fatto che siamo soli e lontani dalla scuola, quindi non ci sarebbe il rischio che qualcuno ci interrompa, come ha fatto Ayato. Sto per parlare ma Tenma mi precede esclamando
"Nozomi-san!"
Mi blocco di colpo, senza parole. Che centra adesso Nozomi??
"Eh??"
"Ma si certo, lei sa sicuramente qualcosa! Devo almeno fare un tentativo!"
Aggiunge lasciandomi ancora più sorpreso. In effetti è vero, Nozomi sa sempre cosa succede a ogni cacciatore e ora che è anche la vicepreside saprà molte più cose. Quindi, di conseguenza, sa anche dove si potrebbe trovare Manabe, o almeno c'è un'alta probabilità che lo sappia. Ma adesso...
"Devo andare a chiederglielo"
Dice Tenma e sta per correre via, ma io, più veloce, scatto in avanti bloccandolo
"Aspetta!"
Tenma si volta verso di me, guardandomi sorpreso e io, lasciandolo, aggiungo
"Dobbiamo ancora chiarire una questione noi due, ricordi?"
"Adesso?? Manabe è scomparso, Tsurugi"
"Si questo l'ho capito e sono preoccupato quanto te, ma resta comunque il fatto che io e te dobbiamo parlare"
Tenma continua a guardarmi e, esitando, abbassa di poco il viso, rispondendo
"Lo so...hai ragione...prima troviamo Manabe e poi...poi ti prometto che parleremo...anche io...anche io voglio chiarire le cose tra di noi una volta per tutte!"
Esclama alzando nuovamente il viso su di me e guardandomi negli occhi. Gli sorrido e gli propongo di andare insieme da Nozomi. Lui annuisce e insieme corriamo a cercarla. 
Spero che Manabe stia bene. Ma è troppo strano che sia scomparso in un momento simile. Quasi sappiamo la verità sulla reale identità della futura Giulietta, e una potenziale Giulietta scompare. C'è di sicuro qualcosa sotto. E se accadesse lo stesso anche  a Shindou? Dannazione, devo parlare con Teztukado e Ibuki. Qui serve che noi fungiamo da guardie del corpo per quei due, anche quando avremo ritrovato Manabe.
Spero non gli sia accaduto niente di male o Minaho impazzirà sul serio.

 

Pov's Minaho

"Ayato! Ayato! Ce l'ho fatta! Ho finalmente trovato lo scrigno, guarda!"
Esclamo tutto contento e fradicio dalla testa ai piedi, volando fin dentro la torre e cercando il mio amico con lo sguardo. Non lo vedo.
"Mh? Ehi Ayato dove sei? Hai trovato il diario?"
Domando guardandomi un po' attorno. Di nuovo non mi arriva risposta. Ma dove accidenti è andato a finire? Mi chiedo e mi affaccio ad una delle finestrelle per vedere se è uscito e non l'ho visto. Ma non vedo nessuno e non sento battere ali.
"Che strano...Ayato dove sei finito??"
Vado alle scale e, salendo, arrivo alla stanza superiore ma, anche li, non trovo nessuno. 
Possibile che sia tornato alla Demon School senza di me? No, no è impossibile. Si, è stronzo ed egoista, qualche volta, ma in certi casi non mi lascerebbe mai da solo. 
Che sia rimasto chiuso da qualche parte? Mi chiedo iniziando ad aprire armadi, mensole e cassetti. Non si sa mai. 
Niente, non c'è. Mi passo una mano tra i capelli non sapendo più dove cercarlo. Stamattina ho anche scordato il cellulare in camera e non posso ne chiamarlo, ne avvertire Shizuka e Ibuki che faremo tardi. 
Dove sei finito Ayato? Sospiro rigirandomi tra le mani il piccolo scrigno. A quanto pare è chiuso a chiave, fantastico...
"E ora che faccio?"
Sussurro guardando verso lo specchio non molto lontano da me. Sussulto quando noto un'ombra passarmi dietro e mi giro di scatto. 
"Chi è li? Ayato sei tu?"
Mi guardo attorno con attenzione aprendo le ali per difendermi, non si sa mai ci sia qualcuno che abbia brutte intenzioni.
Di nuovo sento dei passi veloci e mi volto, ma nuovamente non vedo nessuno.
"Ayato? Dai smettila, non è divertente. Vieni fuori e torniamo alla Demon School"
Esclamo iniziando a spaventarmi. Stringo a me lo scrigno e, prima che possa fare o dire qualcosa, percepisco una presenza alle mie spalle. Non faccio in tempo a girarmi che sento un forte colpo e poi un corpo che cade a terra facendomi saltare, indietro, dallo stupore. 
"Ma che diavolo?!"
Urlo vedendo il corpo del padre di Manabe a terra, incosciente. Che cosa ci faceva lui qui? 
Mi chiedo confuso sentendo poi uno sbuffo e una voce femminile a me molto conosciuta, esclamare
"Aaahh che palle sti vecchi. Ehi guffetto, ho avuto un tempismo da paura vero?"
"S-Sakura???"
Sbarro gli occhi, completamente di sasso, nel ritrovarmela davanti dopo tanto tempo
"Ehilà"
"M-ma tu che cui fai qui?? Lui che cosa ci fa qui?? Hai per caso visto Ayato in giro??"
"Ehi ehi calmino eh, una cosa alla. Non so perché questo tizio fosse qui e onestamente mi spaventa anche saperlo. No, non ho visto Ayato, ero convinta fosse con te dato che vi ho visti arrivare qui in volo. Ad un tratto penso che mi abbia anche notata mentre entrava nella torre, ma non ne sono molto sicura"
Risponde passandosi una mano tra i capelli. Io, ancora più confuso, non so che cosa dire
"Quindi tu..."
"Qui ci vivono alcuni parenti alla lontana, sono venuta a fargli visita, se è questo che ti stai chiedendo. Proprio nel momento giusto aggiungerei. Se fossi arrivata anche solo un secondo in ritardo, quel tizio ti avrebbe ammazzato, o per lo meno ti avrebbe causato un trauma cranico"
Aggiunge abbassando il viso verso il padre di Manabe ancora svenuto.
"Sakura senti-"
"Perché eravate qui? E' successo qualcosa alla Demon School? Aspetta non rispondere, domanda sciocca. Se hai quello vuol dire che c'entra qualcosa Giulietta non è cosi?"
Chiede indicando lo scrigno che tengo ancora attaccato al petto. 
"Ah si ehm...aspetta conosci la storia?"
"Ovvio, io la adoro! E' uno dei miei libri preferiti, pensa che ho anche conosciuto la ex Giulietta. Com'è che si chiamava? Karo...Kame..."
"Kagome"
"Si esatto lei"
Sto per dire altro ma sussulto notando che il padre di Manabe si sta riprendendo. Sakura gli da un'altra botta e, guardandomi, dice
"Meglio andarcene da qui"
"Aspetta no! Ayato...e il diario"
"Non possiamo restare Minaho, hai visto anche tu che è pericoloso. Questo posto ha qualcosa di veramente strano"
Si ha ragione, inizio ad essere veramente spaventato. Ma non posso andarmene senza prima sapere che fine abbia fatto Ayato e soprattutto se stia bene o meno.
"Torniamo alla Demon School. Se Ayato è davvero scomparso dovremmo chiedere rinforzi e soprattutto dobbiamo avvertire gli altri di questa faccenda"
Sakura torna a fissare l'uomo a terra, poi mi afferra per un braccio trascinandomi fin fuori la torre. Io cerco di fermarla ma poi la seguo senza dire nulla. 
Quello che dice è vero. Devo avvertire Ibuki e gli altri, ma soprattutto Manabe.
Resisti Ayato, dovunque tu sia finito, ti salveremo.

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Capitolo 15
*** 15 ***


Pov's Tetsukado

"CHE COSA?!?!?!"
Urla Minaho cosi forte da costringere tutti noi a tapparci le orecchie anche se temo che i miei timpani siamo ormai andati
"CHE SIGNIFICA CHE MANABE E' SCOMPARSO?!?!?!?!?!?"
Urla ancora fuori di se. Cerchiamo di calmarlo ma è tutto inutile. Ha completamente perso la testa
"Minaho-senpai per favore non fare cosi"
Gli dice Aoi nascondendosi dietro a Sakura con Shinsuke che aggiunge
"Si infatti, vedrai che Manabe-senpai sta bene"
Entrambi sbiancano e sussultano quando Minaho rivolge loro uno sguardo di fuoco e si nascondono maggiormente dietro la nostra amica che, spazientita, esclama
"Insomma ti vuoi dare una calmata o no, idiota!"
Gli da uno schiaffo e Minaho sembra calmarsi leggermente, ma dura poco perché poi torna a urlare fuori di se. Mi avvicino a Ibuki chiedendo
"Ehi Ibuki, che cosa facciamo adesso?"
Il mio amico sembra pensarci su poi, rivolgendo prima uno sguardo veloce a Shindou, risponde
"Prima apriamo quello scrigno, sono certo che ci sia qualcosa di molto importante lì dentro che potrebbe aiutarci a ritrovare Manabe e Ayato"
Povero Ayato, rapito per la seconda volta. Me sa che dopo questa non ci vorrà più parlare o quanto meno saperne qualcosa della Demon School e di tutti i suoi misteri.
"C'è solo un problema"
Avverte Sakura rigirandosi lo scrigno tra le mani per poi passarlo a Shizuka, aggiungendo
"E' chiuso a chiave"
"Come immaginavo"
Risponde Shizuka osservando l'oggetto tra le sue mani.
"Grandioso, quindi non abbiamo ancora risolto nulla!"
Esclamo portandomi le mani ai capelli. Dovevamo prendere un scrigno, un diario e abbiamo solo una delle due cose che, tra l'altro, non possiamo nemmeno aprire
"E' inutile in questo momento quell'affare"
Dice Shindou avvicinandosi a Shizuka che, guardando il cugino, domanda
"Kagome ti è per caso riapparsa in sogno Ibuki?"
Tutti ci voltiamo verso il demone volpe che, abbassando di poco il viso, nega facendoci sospirare.
"Dannazione! Non solo non abbiamo risolto nulla, adesso c'è anche il rischio che accada qualcosa di male a Manabe e Ayato!" 
Sibila Minaho arrabbiato, stringendo i pugni. Non lo avevo mai visto cosi, poverino. Sono preoccupato anche io però, come tutti. Dobbiamo fare qualcosa.
"Qual'è la prossima mossa adesso?"
Chiedo e, nella stanza, cala il silenzio e, ad interromperlo, è Shindou che dice
"Dobbiamo aprire quello scrigno, a costo di scassinarlo e romperlo in mille pezzi. Voglio-...abbiamo bisogno di sapere cosa si cela al suo interno"
Ci voltiamo a guardarlo e annuiamo. Shizuka posa lo scrigno sul tavolino sotto la finestra, accanto al piccolo vaso di fiori. Sakura si avvicina e, togliendosi una forcina dai capelli, si china cercando di scassinare lo scrigno, ma l'unica cosa che ottiene è la forcina spaccata in due.
"Fantastico..."
Bisbiglia lasciando posto a Aoi che, con la carta di credito, cerca di aprire l'oggetto manco fosse una porta. Di nuovo non si apre, mi faccio avanti io e, prima di mettermi all'opera, chiedo
"Sicuri che possiamo romperlo?"
"Si!"
Esclama serio Shindou con le braccia incrociate al petto. 
"Fallo!"
Aggiunge autoritario e io annuisco cercando successivamente di rompere quel dannato scrigno con un pugno ben assestato. Sfortunatamente per me, mi faccio solo un male cane alla mano, tanto che Shinsuke è costretto a fasciarmela. 
"Che maleeeeee"
Mi lamento 
"Con che accidenti è stato fatto questo coso??? E' assurdo!"
Esclama Sakura senza parole. 
"E' ovvio, voi ci andate troppo leggeri"
Dice Shindou afferrando il dizionario di lingua antica, un vero e autentico mattone, scagliandolo contro lo scrigno, con cosi tanta forza da rompere il tavolino e il vaso coi fiori
"S-Shindou??"
Lo chiamano increduli Shinzuke e Aoi.
"Che ti è saltato in mente? Facendo cosi hai rischiato di distruggere pure il contenuto baka!"
Lo rimprovera Shizuka con rabbia ma Ibuki la trattiene mentre Shindou, ignorandola, sorride soddisfatto notando di essere riuscito a spaccare, in due parti perfette, quel maledetto scrigno
"Ce l'hai fatta Shindou-san"
"Sei il migliore"
Esclamano Aoi e Shinsuke con gli occhi che brillano. Tutti ci avviciniamo per vedere cosa conteneva l'oggetto e restiamo senza parole.
"Non ci credo..."

 

Pov's Tenma

Io e Tsurugi accorriamo da Nozomi per parlarle della situazione. Persino Tsurugi è rimasto sorpreso quando mi ha sentito dire, tutto d'un fiato, la storia su Giulietta e il fatto che ora Manabe è scomparso. Ma dirle tutto è la prima cosa che mi è venuto in mente appena mi ha chiesto spiegazioni. Quando sono sotto pressione non riesco proprio a mentire e poi che avrei dovuto dirle? No, non mi pento di ciò che ho fatto. Se anche lei sa, allora ci potrà sicuramente aiutare come ha fatto l'anno scorso. 
"Capisco...ecco perché mi sembravate tutti un po' strani"
"Ci aiuterà Nozomi-san? Per favore, abbiamo bisogno di lei più che mai"
Esclamo guardandola con un'espressione supplichevole. Lei mi guarda sorpresa poi, sorridendo, mi accarezza la testa rispondendo
"Ma certo che vi aiuterò Tenma, sono qui proprio per quello. Ma dovrò fare attenzione, Kaname e gli atri professori mi tengono sott'occhio ormai"
Ci avverte spostando lo sguardo verso la finestra dell'ufficio del preside. Noto che ci sta guardando seriamente affiancato dal professor Reuko ma poi si allontana chiudendo la tenda. 
"Interferiranno come l'anno scorso?"
Domanda seccato Tsurugi e Nozomi, sospirando, dice
"No, Kaname mi ha assicurato che stavolta se ne staranno in disparte, non sono interessati. Purtroppo per voi, e per me, hanno ancora rancore per quello che è successo l'anno scorso"
Mi stringo nelle spalle immaginando cosa accadrebbe se anche loro si mettessero in mezzo e sento dei brividi per il corpo. No, meglio non pensarci, non adesso.
"Faranno comunque di tutto per nascondere qualunque cosa accada all'interno della scuola, per evitare qualsiasi problema"
Aggiunge Nozomi e Tsurugi, volgendo lo sguardo a lei, domanda
"Hanno affidato tutto a te quindi? Che vigliacchi!"
"Già ma che ci si può fare? In ogni caso adesso non è questo di cui dobbiamo preoccuparci, dico bene?"
Annuisco in fretta e mi sorride. Essere qui davanti a lei, e per giunta in compagnia di Tsutugi, mi fa sentire parecchio a disagio. Non è per nulla una bella situazione, ma spostare la mia attenzione a Manabe è la mia ancora di salvezza al momento. 
"Sai cosa potrebbe essergli accaduto?"
Chiede Tsurugi e Nozomi ci pensa un po' su per poi dire
"Ho saputo che i genitori sono venuti a prenderlo, ma non so altro"
Abbasso il viso. Accidenti e ora come facciamo?
"Però..."
Aggiunge Nozomi facendomi subito rialzare il viso e  la osservo speranzoso 
"Però cosa?? C'è un modo per scoprire dove si trova??"
"Forse si. Ho tutti i dati sia di Manabe che dei suoi genitori, potremmo scoprire qualcosa ma devo farlo di nascosto o finirò davvero nei guai"
Noto Tsurugi sussultare e subito chiede
"Non hai un'altro modo meno rischioso?"
"Al momento non mi viene in mente nulla. Anche se adesso mi sta venendo un dubbio"
"Riguardo cosa?"
Domando io inclinando leggermente la testa di lato. Lo fa anche lei, sorridendomi, per poi farsi più seria e rispondere
"E' solo un mio pensiero ma...mi avete detto che Manabe potrebbe essere Giulietta giusto?"
Io e Tsurugi annuiamo
"E non vi sembra strano che i suoi genitori siano apparsi proprio ora? Non si erano mai fatti vivi negli anni precedenti...non so, ma mi sembra che queste due cose siano collegate"
A quelle parole sbianco
"V-vuole dire che i genitori di Manabe-senpai potrebbero centrare con il fatto che il figlio sia la potenziale futura Giulietta?"
"Spero di sbagliarmi, ma non trovo altra spiegazione al momento"
"Sarebbe un bel problema..."
Dice Tsurugi. Restiamo tutti e tre in silenzio ascoltando il rumore del vento tra le fronde degli alberi, mentre ci scompiglia i capelli poi, ad un tratto, interrompo quel silenzio, esclamando
"La torre di Kagome"
Entrambi mi rivolgono un sguardo interrogativo e io aggiungo
"E' il luogo in cui era la ex Giulietta, è possibile che l'abbiano portato li?"
"In effetti si, potrebbe essere"
"Se è cosi però Minaho e Ayato dovrebbero sapere qualcosa"
Mi dice Tsurugi e annuisco sentendo il cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni. Lo tiro fuori vedendo che è un messaggio vocale da parte di Shindou. Tsurugi e Nozomi mi si avvicinano per poter ascoltare anche loro e, dopo aver alzato il volume al massimo, lo faccio partire
"Tenma dove sei? Abbiamo un problema, a quanto pare anche Ayato è scomparso. Minaho dice di aver visto i genitori di Manabe alla torre. Purtroppo non abbiamo il diario, ma siamo riusciti ad aprire lo scrigno di Kagome. Raggiungimi in camera mia, avverti anche Tsurugi. Stavo anche pensando di parlare con Nozomi-san, potrebbe aiutarci. Sbrigati a quanto pare non abbiamo molto tempo"
L'ultima frase mi lascia interdetto. Quindi è vero che i genitori di Manabe centrano in tutta questa storia. E ora hanno preso anche Ayato accidenti.
Ma...che cosa significa che abbiamo poco tempo?

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Capitolo 16
*** 16 ***


Pov's Ayato

Quando riapro gli occhi, sento la testa farmi male, ma passa abbastanza velocemente e, una volta messo a fuoco la vista, mi accorgo di trovarmi in una stanza, sdraiato su un letto.
"Ayato"
Mi sento chiamare e, scattando a sedere, mi volto verso la persona seduta al mio fianco che mi guarda preoccupata
"Manabe, allora sei qui...anche se...esattamente dov'è qui?"
Domando guardandomi attorno spaesato. Manabe mi porge un bicchiere d'acqua rispondendo
"Siamo alla cittadina di Romeo e Giulietta. Mi ci hanno trascinato i miei a forza. Quando mi hanno legato e messo nella torre mi sono spaventato cosi tanto. Non sembravano nemmeno loro. Quando poi ho visto te...io..."
Resto senza parole e, scattando in piedi ignorando il capo giro, vado alla finestra e, scostando le tende, sbianco nel vedere la torre e il lago. 
"Ma cosa? Che accidenti significa tutto questo??"
Esclamo e cerco subito il mio cellulare
"Lo ha preso mia madre e anche il mio...non possiamo comunicare con nessuno"
"Dannazione!"
Sibilo andando verso la porta e provando ad aprirla ma, come immaginavo, è chiusa a chiave
"Ayato cosa facciamo?"
Mi chiede Manabe con un espressione spaventata e preoccupata. Stringo i denti guardandomi attorno pensando in fretta ad una soluzione. Manabe deve essere troppo sconvolto o, conoscendolo, avrebbe già trovato un modo per sfuggire o mettersi in comunicazione almeno con Minaho. Ma adesso, ho capito, che tocca a me fare qualcosa
"Non ti preoccupare Manabe, ti farò uscire da qui e ti riporterò alla Demon School"
"Dici davvero?"
Annuisco serio e mi chino per osservare dallo spioncino della porta. Tutto buio. 
"I tuoi sono a casa?"
"Credo solo mia madre, è da un po' che non sento la voce di mio padre. Deve essere ancora alla torre"
A quelle parole sussulto. Minaho. Accidenti non avranno fatto qualcosa anche a lui spero. 
Manabe non potrebbe sopportarlo. 
Torno alla finestra, piuttosto piccola tra l'altro, per guardare quanto siamo in alto ma anche quella è chiusa a chiave. 
"Ah dannazione!"
Esclamo furioso e, senza pensarci, do un forte pugno al vetro infrangendolo ferendomi tutte le dita.
"A-Ayato oh santo cielo"
Dice Manabe sconvolto dal mio gesto e sussulta nel sentire la voce della madre che si avvicina
"Jin-chan che succede? Che cosa stai combinando li dentro?"
"M-mamma...n-nulla mi è solo caduta una cosa"
Risponde in fretta mentre io mi affaccio dalla finestra e sbarro gli occhi
"E' inutile che provi a scappare dalla finestra Jin-chan"
Sento la madre aggiungere e ha ragione. Siamo davvero molto in alto e di sotto c'è un burrone. Accidenti! 
Stringo i pugni gemendo di dolore che viene dalla mano insanguinata ma, resistendo, alzo il viso notando un albero non molto distante. Il problema non è solo che Manabe non ci passerebbe da questa finestrella, ma persino io nella mia versione demoniaca farei parecchia fatica. Quindi da qui non si può uscire. L'unica soluzione è la porta. Ma la madre ci controlla e cosa peggiore è che è una cacciatrice molto conosciuta proprio per la sa forza nel combattere i demoni. E' un esperta. In uno scontro rischio che Manabe poi si faccia male
"Ah cazzo!"
Sussurro sentendo poi i passi di quella donna allontanarsi e Manabe mi trascina sul letto per medicarmi la ferita
"Sei baka?! Cosi ti fai solo male Ayato"
Non lo ascolto e continuo a guardarmi attorno. Di solito in questi posti cosi antichi c'erano dei passaggi segreti e cose simili. 
Una volta che Manabe finisce di fasciarmi, scatto in piedi iniziando a tastare la parete e a spostare i mobili, ma non trovo nulla.
"Hanno pensato proprio a tutto i tuoi...questa è un autentica prigione"
Dico e Manabe resta in silenzio per un po' poi, stringendosi nelle spalle, dice
"Io...mentre mi trascinavano qui...credo d'aver visto una specie di porticina, in camera da pranzo"
Mi volto di scatto sorridendo maligno
"Bravo Manabe. Allora l'unica soluzione al momento è uscire dalla porta. A tua madre ci penserò io, ma è importante che tu ti metta in salvo"
"No aspetta! Non posso lasciare che la affronti da sola. Troveremo una soluzione vedrai"
"Se il tuo cervello torna a funzionare come si deve, allora sarà facile trovare un modo per deviare tua madre"
Cavolo, spero che almeno Minaho sia riuscito a scappare.

 

Pov's Shindou

Appena arrivano anche Tenma, Tsurugi e Nozomi, li raggiungo 
"Finalmente siete arrivati"
"Shindou ho avvertito Nozomi-san"
Mi dice Tenma e, guardando verso Nozomi, la ringrazio di essere qui per aiutarci
"Figurati. Allora, cosa c'è in questo famoso scrigno?"
Domanda Nozomi e Tetzukado risponde
"Un bel po' di cose, anche molto interessanti"
"Del tipo?"
Chiede Tsurugi avvicinandosi a Ibuki e Shizuka che tengono in mano gli oggetti trovati nello scrigno.
"Prima di tutto una fialetta di sangue. Il sangue di Kagome, avrà voluto lasciarcelo per il controllo del DNA"
Spiega Shizuka rigirandosi tra le mani la fialetta con il sangue che mi fa rabbrividire e, guardandoli, chiedo
"Non avevamo già fatto un controllo?"
"Si, ma voglio farne un'altro ora che abbiamo il sangue di Kagnome"
Risponde Ibuki e Minaho aggiunge
"Dovremo fare questo controllo anche a Manabe giusto?"
Ibuki annuisce e Sakura, facendosi avanti, si appoggia a Tenma rimediandosi un'occhiataccia da Tsurugi che però non dice nulla. L'anno scorso la ragazza aveva una cotta per il mio amico...le sarà passata?
"Quando avremo anche Manabe faremo questi controlli. Mostrate loro che altre cose interessanti ci sono"
Mi avvicino a Ibuki e prendo una lettera stropicciata, aprendola
"Gli altri oggetti hanno meno importanza rispetto a questa"
"Una lettera?"
Chiede Tenma sporgendosi verso di me per poterne sbirciare il contenuto
"Stavamo aspettando proprio voi per poterla leggere tutti insieme"
Spiega Aoi e Shisuke aggiunge
"Esatto. Dai Shindou-san leggi, sono troppo curioso"
Annuisco e nella stanza cala un silenzio di tomba appena inizio a leggere.

Caro Romeo, anzi, basta con queste formalità, ci hanno sempre allontanati in un certo senso, nonostante fossimo fisicamente vicini nella realtà.
Mio amato Ibuki, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me in questi anni. Per avermi protetta, aiutata e soprattutto amata come io ho amato te. Incontrarti è stato, per me, come un miracolo. Grazie a te mi sono liberata da quella prigione soffocante che era la mia famiglia. Siamo stati bene, vero mio amato Ibuki? Non dimenticherò mai i giorni passati insieme a te, a divertirci e ad amarci con tutto il nostro cuore. Purtroppo però, sappiamo bene che questa quiete sta ormai per finire. Non possiamo sfuggire al nostro destino tanto crudele che temiamo e detestiamo perché ci dividerà. Ma non per sempre, perché io resterò nel tuo cuore anche dopo la mia morte e tu resterai nel mio, anche se, vivendo, tu incontrerai un'altra persona che spero possa amarti come ho fatto io. Spero ti sappia rendere felice come tu hai reso felice me. E' ingiusto vero? Doverci separare per volere di altri e non nostro. Ma ormai abbiamo imparato ad accettare questa dura realtà e so per certo che sapremo affrontarla a viso aperto e senza timori.
So che stanno per arrivare ad uccidermi e so che tu li puoi sentire e stai accorrendo da me per potermi proteggere come fai sempre. Combatterai, certo che lo farai, lo fai sempre e non ti arrendi finché non raggiungi il tuo obbiettivo. La testardaggine in questo caso la considero il tuo miglior pregio. Ti aiuterà molto nel corso della tua vita, anche quando non sarai più Romeo. Ma basta divagare, mi è rimasto poco tempo, e chi tra te e i miei genitori mi raggiungerà per primo, è una cosa che tocca al destino decidere. Quando sarò morta, per favore, ho solo questa richiesta, Non dimenticarmi mai e poi mai. Qualunque cosa accada. Chiunque incontrerai. Mi sono sempre chiesta se potesse esserci un finale alternativo per questa nostra triste storia. Per la tragedia di Romeo e Giulietta, demoniaca o meno. Alla fine sono arrivata a questa conclusione. Quando arriverà il momento di nominare la nuova Giulietta, ti prego, non mettere nulla per iscritto, perché è proprio quello a rovinare ogni cosa. Lascia che il prossimo capitolo sia in bianco, così che nessuno sappia nulla del divenire. Il male non saprà dove deve andare, sarà perso, e la prossima Giulietta potrà vivere al fianco di Romeo più tempo di quanto invece è stato stabilito dalla tua famiglia, mio amato Ibuki. Dovrai andare contro i tuoi stessi parenti come ho fatto io. Ma è essenziale che tu lo faccia. Ti lascio, in questo scrigno la mia lettera, un po' del mio sangue cosi che ti sia più facile trovare la futura Giulietta, la chiave del mio diario che nascondo sotto il pavimento nella mia camera. Una volta che lo avrai, dentro troverai la nuova pagina, ancora bianca, del libro demoniaco di Romeo e Giulietta, della nostra storia. L'ho rubato, proprio perché spero che, una volta che sarà nelle tue mani, tu ne farai uso differente da quello del precedente Romeo. Lo rammento, lascia il foglio bianco. Ma non buttarlo via e non rovinarlo, non perderlo. All'interno troverai anche il nome della persona che vorrei come mio successore. Potrai ignorarlo se non ti sembrerà la persona più appropria, ma ho scritto il suo nome perché, in un sogno, mi è apparso tanto gentile. Non so se sarai ancora Romeo o meno, in ogni caso, non dimenticare che ti amo, per me sei l'unico Romeo e vorrei tanto che per te io sia l'unica Giulietta...nonostante il nome scritto nel mio diario. 
Ora ti saluto mio amato Ibuki, conserverò gelosamente il tuo ricordo e spero che un giorno potremo rincontrarci, anche solo per un'ultima volta, in questo mondo o in un'altro non ha importanza. 
Con amore e per sempre tua
Kagome. 

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Capitolo 17
*** 17 ***


Pov's Ibuki

Dopo che Shindou ha letto la lettera di Kagome, me ne vado nel cortile della scuola per prendere un po' d'aria fresca. Iniziavo a sentirmi soffocare. Quelle parole...mi hanno messo tanta tristezza e malinconia. Di certo Kagome, mentre stava scrivendo, sarà scoppiata a piangere. 
Ricordare quel giorno è ancora doloroso, nonostante siano passati cosi tanti anni. Leggo ancora una volta la lettera per poi alzare il viso verso il cielo fattosi scuro. L'aria è pungente e il vento è freddo. In fondo si sta avvicinando la stagione della neve. Sospiro. Vorrei rivedere Kagome in sogno un'ultima volta e dirle che continuo a pensare a lei. Dirle che adesso che ho Shindou sono comunque felice. Chissà se la sognerò ancora una di queste notti.
"Ibuki"
Mi sento chiamare e, girandomi, vedo Shindou venire verso di me. Sorrido e allungo un braccio verso di lui. Mi sorride stringandomi la mano. Lo tiro a me per poterlo abbracciare forte e per scaldarlo. Al mio contrario lui non può sopportare più di tanto il freddo. 
"Realizzerai il desiderio di Kagome?"
"Certo. A qualunque costo"
"Abbiamo poco tempo. I genitori di Manabe e chissà chi altri è alla ricerca di quel diario. Dobbiamo averlo per primi"
Dice Shindou e annuisco per poi invitarlo a rientrare dato che la temperatura si sta abbassando sempre di più. 
Quando arriviamo in camera sua, Tenma sta già dormendo beato. Sorrido guardandolo venendo successivamente trascinato sul letto da Shindou. 
Prima che possa fare o dire altro, Shindou mi bacia e io ricambio quasi subito. Lo sento tirarmi più a lui mentre affonda le mani tra i miei capelli e inizia ad ansimare quando infilo una mano sotto la sua maglietta andando ad accarezzargli la pancia.
"I-Ibuki"
"Che pervertito Shindou, vorresti farlo nel mentre Tenma dorme? Se si svegliasse....è dannatamente eccitante"
Ghigno e lo sento rabbrividire tornando poi a baciarmi.

Il giorno successivo restiamo senza parole nel vedere un terribile temporale, tanto forte che i professori e il preside Kaname ha proibito a tutti di uscire dalla scuola.
"Maledizione, non ci voleva"
Sibila Shizuka guardando fuori dalla finestra e mordendosi le unghie innervosita.
"Cose che capitano, appena smetterà almeno un po' di piovere andremo alla torre di Kagome"
Dico affiancandola. Mia cugina mi guarda rivolgendo poi lo sguardo a Shindou che sta riposando su uno dei divanetti nella biblioteca della scuola e, appoggiato a lui, anche Tenma e Sakura riposano tranquillamente. Tetsukado, nella sua forma demoniaca, si sta facendo coccolare da Aoi e Shinsuke mente Minaho fa avanti e indietro per la sala visibilmente angosciato.
Non preoccuparti Minaho, salveremo Manabe è una promessa. 
Penso sentendo poi il cellulare vibrare. Lo prendo e vedo che Tsurugi mi ha mandato un messaggio. 
"Nozomi è riuscita a contattare Ryuji, dato che noi non possiamo muoverci da qui, ha detto che andrà lui stesso alla torre. Cercherà il diario e qualunque cosa accada ci avvertirà immediatamente"
"Bene"
Sussurro rimettendo il cellulare nella tasca della giacca e tornando a guardare la pioggia con Shizuka. Spero che Ryuji riesca ad arrivare alla cittadina senza troppi problemi. 
"Pensi che Kagome ti apparirà ancora in sogno?"
Mi chiede Shizuka alzando il viso verso il cielo nero. Sposto gli occhi su di lei rispondendo
"Chissà..."
Lo spero. Penso guardando poi il riflesso di Shindou sul vetro della finestra. Se sarai tu la prossima Giulietta, farò in modo che non ci sia un nuovo capitolo. Ti proteggerò...non finirai come Kagome. 
Penso e sospiro tristemente nel ricordare ancora una volta le parole nella lettera di Kagome 
"Non possiamo perdere tempo in questo modo dannazione"
Sibila Shizuka e o annuisco solamente. Anche il tempo adesso è nostro avversario. 
"Ah basta!!"
Sento esclamare da Minaho e mi giro verso di lui
"Minaho?"
"Non posso continuare a restarmene qui con le mani in mano! Manabe potrebbe essere in grave pericolo!"
"Probabilmente c'è Ayato con lui. Non è solo"
Lo avverte Shizuka ma Minaho la ignora aggiungendo
"Devo andare a cercarlo. Temporale o meno. Non me ne resterò qui buono ad aspettare"
Va, a passi svelti, verso l'uscita della biblioteca. Vuole uscire dalla scuola nonostante il divieto  
"Ehi aspetta non puoi andare, è pericoloso"
Cerca di trattenerlo Shizuka ma senza riuscirci, perché Minaho, prima di andarsene completamente, dice
"Non mi importa"
"Accidenti! Ibuki non lo fermi?"
"No sarebbe solo fiato sprecato"
Rispondo lanciando poi uno sguardo a Tezukado che ha visto tutta la scena. Gli faccio cenno di seguirlo e andare con lui. Io non poso muovermi da qui, non devo e non posso perdere di vista Shindou nemmeno per un istante. 

 

Pov's Manabe 

Verso l'una di notte, mi sento scuotere e mi sveglio. Il sogno di Giulietta...l'ho fatto di nuovo appena Ayato mi ha detto tutta la verità. Io la potenziale futura Giulietta? Spiegherebbe un bel po' di cose, come per esempio lo starno comportamento dei miei genitori.
"Manabe svegliati forza"
Mi sussurra Ayato e, mettendomi seduto, mi metto gli occhiali che mi porge
"Ayato...che ore sono?"
"E' tardi lo so, ma dobbiamo approfittarne per scappare. Da un paio d'ore non sento suoni provenire dal piano di sotto. I tuoi ormai stanno dormendo. Andiamocene"
Dice e io, esitando, annuisco alzandomi. Voglio rivedere Minaho a tutti i costi. Anche se dovessi fare del male a mamma e papà se si rivelasse necessario.
"Come apriamo la porta?"
"Non la apriamo"
Risponde andando alla finestra spalancandola. Lo guardo confuso sentendo il rumore della pioggia farsi più forte. Sbianco nel capire che ha in mente e subito esclamo
"Ehi aspetta, quella finestra è troppo piccola"
"Lo so, ma in queste due ore mi sono esercitato"
"Esercitato? In cosa scusa?"
"E' un po' complicato da spiegare, ma sfrutterò i miei poteri di demone e mentre mi trasformo, tu stringiti forte a me, attraverseremo la finestra e quando sarò nella mia versione demoniaca completa, saremo già fuori"
Mi vengono in mente un sacco di motivi che mi fanno dubitare del fatto che questo piano possa funzionare.
"Sei...sicuro di potercela fare?"
Ayato mi guarda serio, una serietà che non gli avevo mai visto prima d'ora. Mi sta dicendo con gli occhi di fidarmi di lui. Se voglio rivedere Minaho e saperne di più sul mio futuro, non devo temere adesso.
Mi faccio coraggio e, avvicinandomi a lui, dico
"Va bene allora, mi voglio fidare. Andiamo!"
Ayato mi sorride afferrandomi e stringendomi a lui. Mi aggrappo alla su giacca e chiudo forte gli occhi preparandomi 
"Vado"
Mi avverte e annuisco. Pochi istanti dopo sento come se tutto attorno a me si sgretolasse e girasse velocemente. Mi costringo  a restare con gli occhi chiusi e, dopo una sensazione terribile di soffocamento, come se mi stessero schiacciando da ogni parte, sento l'aria tornare nei polmoni. Aria fredda e pioggia, tanta, troppa pioggia.
Apro di scatto gli occhi e l'unica cosa che vedo sono le piume scure di Ayato che sta volando in picchiata verso il bosco. Sbarro gli occhi non riuscendo a credere che ce l'abbiamo fatta. Ayato mi ha salvato. Appena mi posa a terra, torna umano, ora siamo fradici ma non importa
"Ayato"
Lo chiamo e lui, respirando un po' a fatica, mi sorride facendomi cenno che sta bene e sospiro sollevato, sbiancando nel sentire la voce di mia madre e una luce accendersi all'interno di quella casa
"Jin-chan che cosa stai facendo stavolta?! Osi disubbidire a tua madre?!"
"Si sono svegliati"
Esclamo sentendo il panico arrivare con violenza. Ayato mi afferra per un braccio e mi costringe a correre via velocemente. Il terreno è scivoloso e  molte volte rischiamo di cadere. Ci dirigiamo verso la fine della cittadina ma, ad un tratto, siamo costretti a fermarci per riprendere fiato. Mi volto indietro e noto che i miei non mi hanno seguito. Meno male. Mentre riprendo fiato, mi guardo attorno. Stanno tutti dormendo. E' cosi buio. 
Non ci sono rumori a parte il suono della pioggia contro il terreno e il vento gelido. Non sento nemmeno il freddo per quanta adrenalina ho in corpo.
"Aya-"
"Zitto"
Mi dice e sembra essere in agitazione. 
"Co-cosa c'è?"
"Una macchina...la sento avvicinarsi" 
Oh no...i miei genitori? Penso col fiato sospeso. Sento anche io adesso il rumore di una macchina che si avvicina, ma arriva da tutt'altra parte. Io e Ayato ci guardiamo confusi e, quando veniamo inondati dalla luce di due fari, ci voltiamo di scatto coprendoci in fretta il viso per non rischiare di restare accecati.
"Manabe, Ayato, allora state bene. Oh grazie al cielo"
Ryuji? Mi scopro il viso restando completamente senza parole quando vedo il mio amico scendere dall'auto e guardarci
"Presto salite! Vi porto via"
Senza farcelo ripetere una seconda volta, io e Ayato ci fiondiamo nell'auto di Ryuji che rimette in moto partendo e uscendo dalla cittadina.
Mi rilasso contro lo schienale del sedile posteriori cercando di riprendere fiato e di far calmare il battito cardiaco. Mi ci vuole parecchio ma alla fine ce la faccio iniziando anche a sentire freddo. 
Troppe emozioni per stanotte...

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Capitolo 18
*** 18 ***


Pov's Tsurugi 

Osservo la pioggia, seduto sul letto di Nozomi che, raggiungendomi, mi porge una tazza di caffè, chiedendo
"Stai bene? Sei preoccupato non è vero?"
Io mi limito ad annuire senza distogliere lo sguardo dalla finestra e bevo un sorso di caffè. Il calore mi pervade e mi sento meglio.
"Non ti preoccupare, si risolverà tutto come l'anno scorso"
"Lo spero davvero"
Rispondo posando la tazza sul comodino accanto al letto. Nozomi fa lo stesso coprendosi i piedi nudi con la coperta. La guardo e allungo una mano per accarezzarle una gamba e lei ridacchia dicendo
"Hai la mano fredda Kyousuke"
"Ah scusa" 
Dico togliendo la mano. Lei mi sorride gentilmente e si sporge per accarezzarmi la testa. Sorrido e mi lascio coccolare. Ad un tratto il mio pensiero va a Tenma e sospiro. Nozomi mi sente, mi osserva con attenzione e chiede
"Vuoi parlarne?"
"Di cosa?"
"Oh penso che tu lo sappia Kyousuke"
Cielo, ormai mi conosce cosi bene che non posso più nasconderle nulla. Mi stacco da lei e, mettendomi seduto meglio, resto in silenzio, tanto che di nuovo a lei a dover rompere il silenzio
"Si tratta di Tenma vero?"
Abbasso il viso sentendomi in colpa e lei di nuovo mi scompiglia i capelli, amichevolmente
"Ehi sta tranquillo ok? So che ti piace e so che a lui piaci tu. E' cosi dall'anno scorso no?"
Non so che rispondere. Sia Nozomi che Tenma sono molto importanti per me, li vorrei entrambi eppure sento che prima o poi uno dei due li perderò. Chi esattamente non saprei dirlo con esattezza.
"Devi fare chiarezza Kyousuke. Dai raggiungi i tuoi amici"
Alzo il viso verso di lei e, un po' interdetto, le chiedo
"Mi stai cacciando?"
Lei ridacchia negando
"Ovvio che no sciocco, lo sai che mi fa piacere la tua compagnia. Ma abbiamo entrambi bisogno di riposare anzi, tu più di me. Dico bene?"
Dici bene si. Penso annuendo e, bevendo un'ultimo sorso di caffè, mi sporgo verso di lei lasciandole un lieve bacio a stampo sulle labbra. La vedo arrossire e sorridere timidamente. 
"Ciao"
Sussurra con un sorriso triste. La saluto a mia volta andando verso la porta ma prima che possa aprirla, la sento chiamarmi. Mi blocco voltandomi verso di lei che, con imbarazzo, dice
"Ecco io...no nulla...va pure ci vediamo domani"
Scosta il viso bevendo il suo caffè. Sorrido addolcito per poi uscire. Sospiro, una volta fuori, iniziando poi ad avviarmi verso la biblioteca dove sono tutti gli altri. Ma appena esco dal dormitorio dei cacciatori, sento la voce di Tetzukado esclamare
"Smettila di fare il bambino capriccioso. Come pensi di poter raggiungere quella torre con tutta questa pioggia. Non puoi volare e di certo non puoi andare a piedi"
Li raggiungo in fretta e noto Minaho divincolarsi dalla presa di Tetzukado che però, essendo parecchio ferrea, lo tiene fermo
"Lasciamiiiii. Manabe ha bisogno di meeeee"
"Sta fermooooo"
Il solito...penso sospirando e avvicinandomi a loro. Appena Minaho mi nota, esclama
"Oh Tsurugi che bello che sei qui. Digli di lasciarmi andare"
"No, digli che uscire adesso è una follia"
"Non è vero!"
"Invece si Minaho, mi dispiace ma Tetzukado ha ragione. Aspettiamo che smetta di piovere e ti lasceremo andare dove vorrai, ma adesso per favare calmati o metterai tutti in agitazione e non ne abbiamo bisogno. Vuoi passare i guai?"
Alle mie parole Minaho si blocca e, abbassando il viso, smette di divincolarsi cosi Tetzukado lo lascia, rimettendolo a terra.
"Mi dispiace"
Sussurra fissando il pavimento e con voce tremante. Sta per piangere. Io e Tetzukado lo guardiamo preoccupati. Sto per dire qualcosa quando, ad un tratto, sento delle voci provenire dall'entrata. Tutti e tre ci voltiamo di scatto e sbarriamo gli occhi nel ritrovarci davanti Manabe e Ayato fradici dalla testa ai piedi, affiancati da Ryuiji che esclama
"Ehilà, guardate chi ho trovato"
Un enorme sollievo mi fa sorridere e subito Minaho, con le lacrime agli occhi, si fionda da Manabe saltandogli addosso e scoppiando a piangere
"Manabe-chaaaaan. Sei vivooooo. Sei quiiiiii. Manabe-chaaaaan"

 

Pov's Minaho

"Avverto gli altri, penso io ad Ayato, tu preoccupati di Manabe ok?"
Mi dice Tsurugi e io annuisco chiudendo la porta della mia camera e spostando gli occhi verso il bagno dove Manabe sta facendo un bagno caldo. Poverino, era tutto infreddolito, stava tremando come una foglia e di certo non solo per il freddo.
Chissà cosa ha dovuto passare. Chiunque osi fargli del male se la dovrà vedere con me, non avrò pietà. Dovranno pagare anche solo per l'averlo sfiorato. Li ammazzerò. Uno per uno  e sarà una goduria. Devo anche ringraziare Ayato per averlo salvato. Ci sarei dovuto essere io accanto a lui in un momento simile, dannazione. Forse sarebbe stato meglio se Sakura non fosse arrivata in tempo. 
Penso sentendo Manabe uscire dal bagno con addosso il pigiama e i capelli ancora un po' umidi.
"Manabe-chan"
Lo chiamo correndo ad abbracciarlo forte. Manabe sussulta leggermente non aspettandoselo, poi sorride e ricambia stringendosi a me.
"Sono cosi felice che tu stai bene Manabe-chan. Non ti preoccupare ora va tutto bene, sei al sicuro"
Manabe non risponde. Restiamo abbracciati ancora per un po' e l'odore del suo sangue mi fa perdere la testa ma devo restare lucido e concentrato, non posso permettermi di lasciarmi andare proprio adesso, Manabe ha bisogno di riposo.
Mi stacco facendolo sdraiare sul letto. Chiudo le tende della finestra, fuori piove ancora, e mi metto vicino a lui coprendo entrambi con la coperta.
Gli accarezzo i capelli e nella stanza cala il silenzio, si sente solo la pioggia fuori e, lievemente, il suono delle lancette della sveglia.
"Minaho"
Mi chiama ad un tratto 
"Si? Cosa c'è? Devi andare in bagno? Hai fame? Sete? Freddo? Caldo? Sonno? Puoi dormire quanto vuoi. Tsurugi ha avvisato Nozomi-san che avvertirà i professori per le lezioni di og-"
"Minaho"
Mi interrompe e io mi zittisco subito sussurrando un "scusa". Si mette seduto e lo faccio anche io guardandolo preoccupato.
"Ho bisogno di parlare con Shindou"
Giulietta vero? Penso e lo blocco immediatamente appena prova ad alzarsi
"Ehi ehi fermo, dove credi di andare? Devi riposare, lo ha detto anche l'infermiera. A Shindou dirò di venire qui cosi non dovrai affaticarti"
Manabe mi guarda, all'inizio non molto sicuro, poi sospira e annuisce rimettendosi giù. Non devo perderlo di vista nemmeno per un istante.
Passano altri minuti di silenzio e posso percepire che la pioggia sta diminuendo, finalmente. 
"Minaho"
"Si? Il cuscino non è abbastanza morbido? Vuoi un'altra coperta?"
"Minaho"
"Scusa..."
Manabe sorride divertito poi, scostando il viso, quasi nascondendolo nel cuscino, aggiunge
"Se io fossi Giulietta...tu..."
Sussulto a quella domanda. Teme che potrei abbandonarlo? Non potrebbe mai e poi mai capitare una cosa simile. No signore.
"Io...cosa? Ti resterò accanto ovvio"
"Dici davvero?"
Chiede alzando nuovamente il viso dal cuscino. Sorrido addolcito, è cosi tenero e adorabile quando fa cosi.
"Ma certo, non mi è mai passato minimamente per l'anticamera del cervello una cosa simile e non devi pensarlo nemmeno tu capito? Sono il tuo demone e tu sei il mio cacciatore, qualunque cosa accada resteremo insieme, ci siamo fatti una promessa dopotutto"
"Giusto...sotto il nostro albero"
Annuisco sorridendo e Manabe mi abbraccia forte sussurrando un "grazie" e noto che ha le lacrime agli occhi. Sorrido stringendolo forte a me e lo coccolo finché non crolla addormentato.
"Se tu fossi Giulietta eh?"
Ripeto accarezzandogli il viso e, chinandomi per baciargli le labbra, aggiungo
"Se tu fossi Giulietta...io vorrei senz'altro essere il tuo Romeo"
Gli osservo il viso rilassato, spostando la mia bocca sul suo collo annusando il suo profumo e il forte odore del suo sangue che mi fa davvero perdere la testa, tanto che non resisto e affondo i canini nella sua pelle assaporando, ancora una volta, la sua ninfa vitale.

"Mia Giulietta...sono qui solo per te"

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Capitolo 19
*** 19 ***


Pov's Shindou

Mi sono addormentato. Sto sognando adesso? Non capisco dove mi trovo. E se invece fosse tutto vero? Ma non può esserlo. Anche se...è strano che sia cocente di star sognando...e mi sarei dovuto svegliare subito invece sono ancora qui, in un'immensa stanza circondata da nebbia. Noto poi un buco sul soffitto dal quale passa la luce del sole, si possono sentire i canti degli uccellini e, cosa che mi sorprende ancora di più, sono le mele che cadono dal buco, a rallentatore tra l'altro.
Seriamente...dove sono finito??"
Mi guardo attorno cercando di intravedere un'uscita, ma c'è troppa nebbia.
"Takuto"
Sussulto sentendomi chiamare.
"Chi sei?"
"Vieni avanti Takuto,  non stare lì impalato"
Una ragazza? Faccio come ha detto e, poco dopo, sono fuori dalla nebbia e noto, al centro della camera, un letto dove è seduta una fanciulla intenta a fare degli origami a forma di mele. Come se non ce ne fossero abbastanza qui.
La fisso senza parole e nella mia testa appare un nome: Kagome.
La ex Giulietta...la ex di Ibuki...è davvero lei? E'...molto bella.
Penso poi lei alza gli occhi su di me e mi sorride invitandomi ad accomodarmi sul letto accanto a lei. Esito poi lo faccio, spostando gli origami per non rischiare di rovinarli
"Allora...questo è un sogno?"
Domando e Kagome si limita a scrollare le spalle riprendendo il suo lavoretto con la carta
"Bene...immagino tu debba dirmi qualcosa giusto?"
Subito le sue mani si fermano a metà dell'opera e, guardandomi, mi sorride rispondendo
"Volevo solo conoscere colui che è riuscito a far innamorare Ibuki per la seconda volta in tutta la sua vita"
Anche se è morta, accidenti, non riesco a non provare gelosia, il che è davvero sciocco. Ma anche il pensiero che Ibuki l'abbia sognata...cavolo  mi fa ribollire il sangue
"Tutto qui? Sul serio? Dai dimmi la verità"
Kagome ridacchia esclamando
"Sei davvero perspicace Shindou Takuto. In effetti hai detto il vero. C'è una cosa importante che desidero rivelare soltanto a te"
Resto col fiato sospeso mentre lei riprende a piegare la carta terminando il frutto e ammirandolo soddisfatta per poi posarlo accanto agli altri. Si sistema la camicia da notte poi fruga sotto il cuscino in cerca di qualcosa. Mi sporgo per osservare meglio e la vedo tirare fuori un foglio tutto stropicciato. Lo apre cercando di metterlo apposto, in modo piuttosto impacciato se si può dire, tanto che la trovo buffa.
E' carina e non sembra tanto male...
Penso sorridendo, prendendo il foglio che mi passa
"Cosa sarebbe?"
"La lista di tutte le Giuliette e i Romeo"
Leggo ogni nome fino ad arrivare a quelli di Kagome e Ibuki, ce ne sono scritti altri due ma non riesco a leggerli, anche se mi sforzo, la carta è troppo rovinata. Sembrano, inoltre, come stati scritti a matita e cancellati un attimo dopo.
"Scusa ma non capisco a cosa potrebbe servirmi"
Dico e lei mi indica un nome, quello che viene prima di Ibuki. Un certo Fuyu.
"Ok...continuo a non capire"
Kagome ridacchia poi, facendosi seria, risponde
"Lui voleva essere Romeo ancora una volta, ad ogni costo, tanto che molte volte lui e Ibuki si sono scontrati per me"
"Romantico..."
"Il problema è che non poteva esserlo"
"Che cosa intendi?"
"Vedi...non si può essere Romeo una seconda volta"
Sbarro gli occhi a quelle parole. Quindi Ibuki non è più Romeo?? Allora io...sono o non sono Giulietta? 
"Kagome ti predo dimmelo. Io sono-"
Mi blocco appena noto la figura della ragazza accanto a me svanire come tutto il resto. La nebbia mi avvolge e quando mi risveglio, sono ancora nella biblioteca della scuola con Tenma che mi scuote
"Shindou finalmente. Vieni, sembra che Manabe e Ayato siano tornati sani e salvi"
Esclama infastidendo le mie orecchie, visto che sono mezzo addormentato
"Tenma..."
"Si, Shindou?"
Afferro il libro che stavo leggendo prima di addormentarmi e, scattando in piedi, esclamo a mia volta, furioso
"Stavo per scoprire una cosa molto importante dannazioneeee!!!"
"Aaaaaaahhhhh chiedo scusaaaaaa"

 

Pov's Ibuki

Una volta essere certo che Manabe e Ayato stiano bene, raggiungo Shizuka che sta parlando con Ryuji.
"Ehi Ibuki, non mi avevi mai detto di avere una cugina cosa bella. Dove la tenevi nascosta eh?"
Sorrido leggermente al suo commento spostando gli occhi su Shizuka che invece ha un'espressione compiaciuta stampata sulla faccia.
"Mi sta simpatico il tuo amico, Ibuki"
Mi dice e Ryuji aggiunge
"Sei fidanzata?"
"Non perdere tempo, è lesbica"
Rispondo e l'espressione del mio amico è talmente buffa che Shizuka non si trattiene dallo scoppiare a ridere
"Eh già, lo sono. Mi spiace tesoro"
Ecco perché nessuno l'ha mai vista provarci con Shindou, apprate parlarci o usarlo come cuscino o materasso. In certi casi mia cugina si comporta più da bulletta coi ragazzi. A Shindou però non sembra dispiacere la sua compagnia, quindi non si è mai lamentato. Forse per il fatto che sia mia cugina quindi un po' mi somiglia? Soprattutto nel carattere.
"Cooomunque, parlando di cose serie. Hai preso il diario?"
Domanda Shizuka e Ryuji nega passandosi una mano tra i capelli scusandosi
"Mi spiace non ho avuto tempo. Appena sono arrivato mi sono ritrovato davanti Manabe e Ayato e la prima cosa a cui ho pensato è portarli qui. In quel momento il diario mi era completamente passato di mente"
"Immagino. Non preoccuparti hai fatto bene Ryuji e grazie per averli riaccompagnati"
Dico posando una mano sulla sua spalla
"Ah ma figurati, non potevo certo lasciarli li"
"Si va bene, ma quel dannato diario ci serve e dobbiamo averlo prima che altri se ne impossessino"
Shizuka ha ragione. C'è un unica cosa da fare a questo punto: tornare alla torre.
"Tornerò lì e cercherò il diario, promesso"
"E io ti accompagnerò, non ti lascio certo andare da solo"
"Ovviamente verrò anche io cugino"
Mi dicono ma io nego rispondendo
"Meglio di no, se ci muoviamo in tanti cattureremo solo l'attenzione ed è l'ultima cosa che deve accadere"
I due restano in silenzio pensando. Noto Shizuka che sta per parlare ma, ad interromperla, è Shindou che, raggiungendoci, esclama
"Verrò io"
Mi volto verso di lui che mi guarda serio aggiungendo di dovermi parlare con urgenza. Annuisco salutando Ryuji e Shizuka e seguendo Shindou in un posto appartato, dove nessuno ci potrà sentire. Nel mentre penso che le persone più appropriate da portare con me siano anche Manabe e Minaho. Loro due, più di tutti, sono coinvolti in questa storia. Avrà bisogno anche di Tsurugi dato che è molto forte come demone  e di conseguenza anche Tenma, visto che hanno stretto il legame l'anno scorso.
"Allora cosa succede?"
Domando e, prima di rispondere, Shindou si guarda attorno per essere sicuri che siamo soli, poi mi guarda negli occhi dicendo
"Ho sognato Kagome"
Sussulto restando senza parole. 
"E...cosa ti ha detto?"
"Una cosa molto interessante. Ha detto che non puoi essere Romeo una seconda volta. E' vero?"
Inizio a sudare freddo. Si, è vero. Ma non volevo lo sapessi in questo modo Shindou, perché se tu sei Giulietta...io non potrò starti accanto e questo mi fa ribollire il sangue.
Penso e, sospirando, annuisco
"Si, Kagome ti ha detto la verità"
"Perché non me lo hai detto?"
"Scusami. Sono certo che nel diario di Kagome troveremo tutte le risposte"
Rispondo tirando fuori dalla tasca una piccola chiave che era contenuta nello scrigno.
"E' la chiave del diario quella?"
"Esatto. Dobbiamo tornare alla torre il prima possibile o la maledizione-"
"Ecco a proposito di quello, non mi hai più spiegato esattamente in cosa consista"
Mi interrompe lui incrociando le braccia al petto.
"Giusto...ecco vedi...ok te la faccio semplice, se tu o Manabe non diventate Giulietta risvegliando il prossimo Romeo, tutti quelli coinvolti in questa storia moriranno. Amici, famigliari e anche futuri Romeo e Giulietta"
Esclamo e vedo Shindou sbarrare gli occhi diventando sempre più pallido e per poco non sviene. Lo sorreggo e, guardandolo preoccupato, dico
"Ehi sta tranquillo, non è detto che questa maledizione sia vera. Dato che non è mai successo...insomma...non ci pensare e basta, avrei fatto meglio a non dirtelo"
Lo sento sussurrare frasi sconnesse poi, alzando il viso su di me, dice
"Dobbiamo sbrigarci, la questione è più seria di quanto pensassi"
"Shindou..."
"Andremo alla torre di Kagome domani. Prenderemo quel diario e metteremo una pietra sopra anche a questa storia...sperando che non debba uccidere qualcun'altro anche quest'anno"
Rabbrividisce al ricordo dell'anno scorso quando ha ucciso quell'Hiroto Naraku. 
"Meglio non pensarci adesso. Partiamo domani va bene, ma ora meglio se vai a riposare un po. Le lezioni stanno per cominciare. Fortuna che è venerdì eh?"
Mi guarda un po' serio e sorrido addolcito rientrando a scuola con lui stringendogli la mano. Anche se dovesse diventare Giulietta, farò di tutto pur di restargli accanto, non importa cosa dovrò fare. Ho promesso a Kagome che avrei protetto la futura Giulietta e intendo mantenere quella promessa, fosse l'ultima cosa che faccio nella mia vita.

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Capitolo 20
*** 20 ***


Pov's Nozomi

"Si, si lo so, di nuovo nell'ufficio di Kaname"
Dico passando accanto al professore Reuko sospirando. Ultimamente Kaname mi vuole sempre parlare. Non è che in fondo si preoccupa per quei ragazzi? Bah, non so più che cosa pensare su di lui. E' davvero complicato...e viziato. Penso e busso una volta arrivata davanti l'ufficio, entrando quando mi da il permesso, richiudendo successivamente la porta alle mie spalle.
"Vuoi parlarmi? Prima che me lo chiedi, si Manabe e Matatagi sono sani e salvi e si trovano qui a scuola"
Kaname, guardando fuori dalla finestra verso, se non sbaglio Shindou e Ibuki, accenna una risatina, dicendo
"Bene mi fa piacere. Sarebbe stata una vera scocciatura doverli andare a recuperare"
"Potevi evitare che i genitori di Manabe lo portassero via"
"Oh dai sciocchina, non potevo certo dirgli di no, che figura ci avrei fatto e comunque avrei dovuto dare spiegazioni per la mia eventuale risposta negativa non credi? E che mi sarei potuto inventare a quel punto?"
Touche. Non ha tutti i torti in effetti. Sospiro di nuovo e lo vedo voltarsi verso di me domandando
"Shindou Takuto invece come se la cava con i cacciatori?"
"Nonostante tutta questa storia di Giulietta, si sta impegnando molto e anche con i demoni"
"Bene, sono fiero di lui. Ancora una volta non mi delude. E il resto del gruppetto?"
Lo guardo esitando, non si aspetterà certo che io gli dica qualcosa, perché è completamente in errore.
"Quante volte ti devo ripetere che io non sono più dalla tua parte? Certo che sei testardo e insopportabile!"
Lui ridacchia ancora e, con un sorrisetto divertito, dice
"L'ultima volta non la pensavi in questo modo"
Avvampo zittendomi poi, guardandolo male, afferro uno dei libri e glielo lancio contro urlando
"Tu mi hai fatta ubriacare brutto stronzo!! Non ti dirò proprio nulla su quei ragazzi mettitelo in testa. E poi, non avevi detto che non ti interessava tutta questa storia? Invece di farmi sempre fare avanti e indietro dal tuo dannato ufficio, ammetti una buona volta che sei preoccupato per loro!"
Kaname afferra il libro prima che possa colpirlo ridendo divertito, cosa che mi fa arrossire maggiormente
"Non ridere parlo sul serio io!"
"Ah Nozomi-chan, sei sempre stata cosi esilarante"
E continua a ridere. Idiota...
"Beh, visto che non abbiamo più nulla da dirci, io andrei"
Dico andando alla porta ma, prima che possa aprirla, sento Kaname chiedere
"Andare dove? Da quel lupetto? Vedo che non hai ancora imparato la lezione mia cara"
Mi giro e lo guardo male notando che mi fa cenno di affacciarmi alla finestra. Esito, tentata di ignorarlo, mandarlo a quel paese e poi andarmene in fretta, ma poi cedo e lo raggiungo guardando verso il cortile.
Vedo Kyousuke e...Tenma...
Stanno parlando ma ovviamente non posso sentire quello che si stanno dicendo. Sento una morsa allo stomaco e il cuore farmi male. 
Kaname non dice nulla, si limita a guardarmi poi mi accarezza la testa
"Sai perfettamente qual è il tuo posto o sbaglio Nozomi-chan?"
Non rispondo. Continuo a tenere gli occhi puntati su Kyousuke cercando di trattenere le lacrime che mi stanno facendo bruciare gli occhi. Kaname sta per dire altro ma io gli sposto la mano, lo saluto e esco in fretta dall'ufficio. 
Cammino verso i dormitori ignorando anche la piccola Sakura che mi sta chiamando correndo verso di me.
Kyousuke...fa davvero male tutto questo. Penso chiudendomi in stanza prima che Sakura mi possa raggiungere e mi butto sul letto senza più trattenere le lacrime.

 

Pov's Manabe

Quanto ho dormito? Sicuramente molto perché quando mi sveglio, Minaho non c'è. Mi alzo mettendomi gli occhiali per andare poi in bagno e darmi una sistemata. Sono tutto sudato. Ero talmente stanco che questa dormita mi ha fatto proprio bene. Non ho avuto incubi fortunatamente, tranne per il sogno di Giulietta...ma stavolta c'era qualcosa di diverso. C'era una ragazza insieme a me. Mi sorrideva e mi ringraziava per essere stato gentile con lei nei suoi sogni. Quindi, quando era viva, mi ha sognato una volta? 
Mi chiedo guardandomi allo specchio e notando, con piacere, che quelle orribili occhiaie se ne sono andate. 
Sospiro di sollievo sfilandomi il pigiama per mettermi dei vestiti puliti. Guardo l'ora. Magari potrei andare a lezione, sono ancora in tempo. Se evito di fare colazione potrei arrivare in classe dalla seconda ora. Mi aiuterebbe a distrarmi e ne ho seriamente bisogno. 
Ok è deciso, si va a lezione. Mi dico prendendo la cartella e infilandoci ciò che mi serve. Sto per uscire ma mi ritrovo davanti Minaho con un vassoio in mano.
"Manabe-chan ti sei svegliato. Guarda che ho qui. Colazioneee"
Proprio adesso? Cosi farò tardi. Mi dico e, velocemente, afferro il bicchiere di latte bevendo in fretta, prendo poi il cornetto e mi infilo in bocca un biscotto al cioccolato esclamando
"Grazie mille Minaho"
Gli do un bacio sulle labbra e corro via sotto lo guardo parecchio confuso del mio demone che, mollando subito il vassoio, mi insegue tentando di fermarmi. Mi dice che devo riposare, che non posso affaticarmi e blah blah. Alla fine ci mettiamo pure a ridere. Prima che mi possa afferrare, entro nella mia classe e lui, non fermandosi in tempo, cade a terra di faccia facendo ridere tutti i ragazzi in corridoio, anche Shizuka che lo aiuta a tirarsi su.
Ridacchio ma mi blocco quando, girandomi, vedo che tutti i miei compagni e il professor Tamamaru mi stanno fissando.
"Ehm...salve, scusi il ritardo"
Dico facendo un inchino e andando verso il mio posto mentre il sensei dice
"Manabe-kun, che sorpresa. Non mi aspettavo di vederla oggi. La vicepreside Yumeara mi aveva avvertito che non si sarebbe unito a noi alla lezione"
"Si ehm...mi sento molto meglio però. Posso seguire tranquillamente la lezione sensei"
Rispondo sedendomi al mio posto e tutti scoppiano a ridere quando Minaho, avendomi sentito, esclama un "no, non è vero!". 
Ridacchio anche io e Tamamaru, dopo aver ripristinato il silenzio, riprende la sua lezione. 
A pranzo mi sento ancora meglio. Come avevo pensato, prendere parte alle lezioni mi ha fatto bene. I miei compagni mi hanno fatto tante domande, si sono tutti preoccupati per me. 
"Mhhh adoro questi panini"
Esclama Shinsuke e io annuisco mangiando il mio. Guardo poi Tenma e Aoi discutere su un argomento di matematica chiedendo consiglio a me dato ho i voti più alti di tutti in quella materia. Guardo poi Shindou che saluta Shizuka ad un tavolo poco distante in compagnia delle sue amiche. Shizuka gli manda un bacio tornando poi a parlare con gli altri demoni.
Il solito insomma. Mi piace cosi.
"Tu e Shizuka andate molto d'accordo"
"Si in effetti. E' simpatica. Tranne quando mi usa come letto costringendomi a stare ore e ore sdraiato con lei bella rannicchiata sulla mia pancia"
Rido a quel commento e Aoi gli fa notare che da allora non ha più avuto problemi di stomaco o dolori alla pancia
"Devo ammettere che è vero"
"Vedi? Alla fine ne vale la pena allora"
Esclama Tenma mangiando le sua patatine. Sorrido divertito. Magari potesse essere sempre cosi. Peccato che dopo questo anno nulla sarà più come una volta. Ma fa niente, mi godrò appieno questi momenti e li porterò con me per tutta la vita.
A fine pranzo, prima di tornare in classe, io e Shindou ci rivolgiamo un'occhiata e sicuramente pensiamo la stessa cosa: Giulietta.
Chi sarà tra noi due? Lo scopriremo domani.

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Capitolo 21
*** 21 ***


Pov's  Tenma

Dopo che la campanella suona, segnando, finalmente, la fine delle lezioni di oggi, con Shindou, Manabe, Aoi e Shinsuke ci sbrighiamo a raggiungere i nostri demoni in camera di Minaho. 
Quando ci siamo tutti, Ibuki è il primo a prendere parola
"Bene ora che non manca nessuno, possiamo cominciare"
"Di cosa vuoi parlarci? E' successo altro?"
Domanda Tetzukado e Ibuki, negando, aggiunge
"Non esattamente, voglio solo fare il punto della situazione. Come detto dall'inizio, sia Shindou che Manabe possono essere entrambi una potenziale futura Giulietta. Shindou perché, abbiamo controllato ancora una volta, e il suo sangue combacia con quello di Kagome. Invece Manabe per il fatto che abbia fatto, da subito, il sogno di Giulietta"
"E continuo a farlo tra parentesi"
Lo ferma Manabe guardando in basso. Minaho lo osserva preoccupato e cosi anche io
"Manabe-senpai..."
"C'è una cosa che devo dirvi anche io. Stanotte, mentre stavo sognando il lago, il balcone e tutto il resto...mi è apparsa una ragazza...credo fosse Kagome"
A quelle parole, sia Ibuki, che Shindou, che Shizuka sussultano
"Dici sul serio Manabe-senpai?"
Domando io e lui annuisce
"E cosa ti ha detto?"
Chiede Aoi curiosa
"Nulla di che in realtà. Mi ha solo ringraziato per averle sorriso gentilmente"
Restiamo tutti un po' sorpresi poi, a farsi avanti, è Shindou che dice
"Anche io l'ho sognata"
"Cosa? Anche tu??"
Esclama Shinsuke spalancando la bocca. 
"Si...e mi ha rivelato che chi è stato Romeo una volta, non può esserlo nuovamente"
"Davvero? Questo significa che Ibuki non potrà essere Romeo nel caso Shindou diventasse la futura Giulietta?"
Chiede Tetzukado voltandosi a guardare Ibuki
"Esatto. Mi spiace cugino"
"Non ha importanza"
Sussurra Ibuki lanciando poi uno sguardo a Minaho che sussulta leggermente
"Aspetta...se nel caso fosse Manabe a diventare Giulietta..."
Inizia a dire Sakura e Ayato finisce per lei
"Allora ci sono alte probabilità che il futuro Romeo sia tu caro gufetto"
E scompiglia i capelli a Minaho che arrossisce cosi come Manabe. Che cosa romantica. Penso per poi guardare Tsurugi quando dice
"Nel diario di Kagome c'è il nome della futura Giulietta esatto?"
"Si, significa che dobbiamo tornare li"
Risponde Ryuji incrociando le braccia al petto
"Andremo tutti?"
Domando io
"No, meglio non muoversi tutti quanti, siamo troppi e farebbero domande e non abbiamo tempo per queste cose"
Risponde Shizuka guardando poi Ibuki
"Quindi...chi andrà?"
Chiede Ryuji e nella stanza cala il silenzio che viene interrotto da Ibuki che dice
"Andremo sicuramente io e Shindou. Tsurugi perché la sua forza ci sarà senz'altro utile"
"Conta su di me"
Risponde Tsurugi e io sussulto quando Shindou mi guarda dicendo che verrò anche io con loro
"Cosa? Io?"
"Avendo stipulato il legame con Tsrugi, l'averti vicino farà aumentare notevolmente le sue capacità"
Spiega Sakura sorridendo
"Non ve lo hanno ancora spiegato i sensei? Deludente"
Commenta Ayato e ora che mi ci fa pensare, in effetti, ricordo che una volta il professor Tamamaru ce ne aveva parlato.
"Va bene allora, contate anche sul mio aiuto"
"Grazie Tenma"
Mi sorride Ibuki che rivolge poi lo sguardo, più serio, a Manabe
"Ehm...Manabe senti-"
"Ovvio che verrò anche io"
"Sei sicuro di voler andare? Dopo quello che ti hanno fatto i tuoi genitori..."
Inizia a dire Ryuji ma Manabe lo blocca 
"Lo so...ma è proprio per questo che voglio andare. Voglio sapere cosa c'entrano loro due e voglio anche scoprire se sono o no Giulietta, una volta per tutte"
Risponde con voce ferma. Avrà sicuramente paura, ma è forte e so che ce la metterà tutta per dare una mano
"Allora verrò anche io"
Esclama Minaho 
"In quanto potenziale Romeo, devo essere li per proteggere Manabe-chan"
Sorride a Manabe che ricambia il sorriso stringendogli la mano. Sono davvero teneri
"Bene è deciso quindi. Andrete solo voi. Noi faremo il tifo da qui"
Dice Tetzukado sorridendo a 32 denti. Ayato e Sakura lo affiancano esclamando
"Buona fortuna"
"Per qualsiasi cosa contate su di noi"
"Esatto. Vi basterà chiamare e saremo subito da voi"
Aggiunge Ryuji 
"Mi raccomando guai a voi se tornate a mani vuote. Parlo soprattutto con te Ibuki"
Esclama seria Shizuka puntando il dito contro Ibuki che le sorride
"Non falliremo, sta tranquilla"
"Scopriremo chi sono i nuovi Romeo e Giulietta, ve lo posso garantire"
Dico guardando Shindou e Manabe.
E' ora di scrivere l'ultima pagina di questo capitolo. E non ce ne sarà nessun'altro!

 

Pov's Minaho

Durante la notte non riesco a chiudere occhio. Sono cosi agitato per domani che il sonno non vuole proprio saperne di arrivare. Sono preoccupato per Manabe, per i miei amici e il nostro futuro. Inoltre il russare di Tetzukado non aiuta affatto. Mi metto seduto guardando gli altri dormire poi sposto gli occhi alla finestra da dove filtra la luce della mezza luna. Ad un tratto mi viene un idea e, cercando di fare il più piano possibile per non svegliare nessuno, mi alzo andando verso la porta.
"Minaho"
Sussulto sentendomi chiamare, mi volto vedendo Ayato stropicciarsi le ali e guardandomi con aria assonnata
"Dove stai andando?"
"Ehm...al bagno. Scusa non ti volevo svegliare"
Rispondo dicendogli di rimettersi a dormire mentre io esco e mi guardo attorno e, dopo essere certo che non ci sia nessuno per i corridoi bui, mi dirigo verso l'uscita del dormitorio e successivamente, verso l'albero dove ho conosciuto e stretto il legame con il mio Manabe. Quanti ricordi, penso osservando le foglie cadere una dopo l'alta a causa del vento. Presto sarà spoglio, che peccato
"Neanche tu riesci a dormire?"
La voce di Manabe mi fa sorridere e, voltandomi, lo vedo camminare verso di me con, sulle spalle, la giacca pesante di Ryuji.
"Già..."
Quando mi affianca, anche lui osserva l'albero sorridendo tristemente. Il vento ci scompiglia i capelli e, dopo qualche secondo di silenzio, dico
"Questa sarà probabilmente l'ultima volta che saremo insieme in questo posto"
"Hai ragione..."
Sorrido ricordando tanti momenti passati qui, sia belli che tristi. 
"Mi mancherà questo posto"
"Anche a me, molto. Ma ogni cosa bella termina prima o poi e ne inizia un'altra. La Demon School è stata importante per entrambi e ci ha preparato ad accettare tutto quello che ci riserverà il futuro"
Annuisco. E' vero, che diventi Romeo o meno, tutte le nostre folli avventure in questo posto non potranno mai essere comparate a nulla. 
"Godiamoci questo ultimo momento allora, Manabe-chan"
Dico prendendogli le mani e avvicinandolo a me posando la fronte sulla sua. Lui chiude gli occhi sorridendo tristemente
"Si"
Ci stringiamo l'uno all'altro per farci calore, poi ci guardiamo negli occhi e ci baciamo sotto la luce della luna che ci fa da riflettore in mezzo a tutta l'oscurità della notte.
"Ti amo tanto Manabe-chan"
"Ti amo anche io Minaho. Spero resteremo insieme ancora per molto tempo"
"Ma certo che sarà cosi"
All'improvviso, sento che qualcosa sta cambiando attorno a noi, come se fossimo finiti in un'altro universo, tutto nostro...solo nostro. Attorno a noi sembra che ogni cosa svanisca ed è meraviglioso. Anche l'albero sembra essere rifiorito. 
Abbraccio forte Manabe accarezzandogli i capelli 
"Giulietta"
"Mio Romeo, baciami ancora"
Non so bene cosa ci abbai spinto a chiamarci in quel modo, so solo che l'unica cosa che voglio...che vogliamo...è restare insieme.

"Bene, siamo tutti pronti? Avete preso tutto?"
Domanda Ibuki il giorno dopo all'uscita della scuola. 
"Si, possiamo andare"
Risponde Tsurugi lanciando un'occhiata verso la Demon School. Saliamo sulla macchina prestataci da Ryuji e ci dirigiamo verso la cittadina. Durante il viaggio parliamo e ogni tanto ci scappa anche una battuta che ci fa ridere. Io e Manabe ci stringiamo le mani anche per infonderci coraggio e, dopo qualche oretta di viaggio, arriviamo alla nostra destinazione.
"Siamo arrivati"
Annuncia Shindou avvicinandosi all'entrata della cittadina. Lo affianchiamo e Tenma aggiunge
"Ibuki qual è il piano?"
Guardiamo verso il nostro amico che ghigna puntando lo sguardo in direzione della torre.
La nostra missione ha inizio. 

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Capitolo 22
*** 22 ***


Pov's Tsurugi

"Ok il piano è questo: prima di tutto ci divideremo. Ho bisogno che Tsurugi e Tenma facciano da palo e ci avvertiranno se vedranno o sentiranno qualcosa di sospetto"
Inizia a dire Ibuki e io annuisco
"Certo, conta su di noi"
Esclama Tenma e Ibuki aggiunge
"Bene. Una volta arrivati alla torre, entreranno solamente Shindou e Manabe mentre io e Minaho resteremo da guardia"
"D'accordo"
Dice Shindou e Manabe chiede
"Aspetta perché solo noi due? Non vuoi salire anche tu?"
Ibuki fa un sorriso triste e risponde negando, lì dentro per lui ci sono troppi ricordi, tra i quali anche la morte di Kagome. E' normale non voglia metterci piede. Shindou lo guarda con attenzione ma non dice nulla
"Tutto chiaro! Forza mettiamoci all'opera ragazzi"
Esclama Minaho tutto su di giri. Deve essere parecchio agitato ma in fondo lo siamo tutti. Tenma molto di più però, si vede chiaramente.  Ma deve farsi forza, deve per i suoi amici ma soprattutto per Shindou che, prima di avviarsi con Ibuki, Manabe e Minaho, si gira verso di lui sorridendogli incoraggiante. Tenma ricambia il saluto e gli fa cenno che andrà tutto bene. 
"Se...se la caveranno vero?"
Mi chiede 
"Ma certo"
Rispondo solamente per poi abbassare leggermente il viso sovrappensiero. Tenma se ne accorge e mi chiede se va tutto bene ma non rispondo. Con la mente torno a questa mattina prima di partire. Stavo per raggiungere gli altri quando Nozomi mi chiede se possiamo parlare. Ciò che mi ha detto dopo mi ha lasciato completamente di sasso.
Nozomi: "Mi dispiace Kyousuke. Davvero. Ma è meglio se smettiamo di vederci. Sai Kaname mi ha offerto un ottimo lavoro fuori dalla Demon School quindi...questo è il mio ultimo anno qui. Sappiamo bene entrambi che una relazione a distanza non può funzionare. Meglio finirla qui...sono certa che con Tenma sarai molto felice"
Sbarrai gli occhi a quelle parole incredulo. Perché avevo come l'impressione che stesse mentendo? Era cosi? Stava per piangere. Avrei voluto chiederle spiegazioni e fare qualcosa ma lei mi ha fermato pregandomi di non dire nulla...per non rendere le cose ancora più difficili. Si è limitata a darmi un gentile bacio sulla guancia, mi sorrise con dolcezza per poi augurarmi buona fortuna per oggi e andare via. 
Immagino sia finita allora...
Penso socchiudendo gli occhi e una sensazione di vuoto mi pervade. A farmi riprendere da quei pensieri è Tenma che, tirando leggermente la manica della giacca, mi fa voltare verso di se
"Tsurugi mi senti? Ti sei imbambolato?"
"Tenma...scusa stavo pensando ad una cosa"
"Ovvero?"
"....nulla, non ha importanza adesso"
Rispondo ma lui mi guarda poco sicuro inclinando la testa di lato
"Sicuro? Sai che puoi dirmi tutto vero? In fondo solo il tuo cacciatore"
Lo guardo e sorrido intenerito
"Si lo so...grazie Tenma"
Dico avvicinandomi a lui e, prendendogli il viso tra le mani, lo bacio senza neanche pensarci. Lui sbarra gli occhi arrossendo molto, non aspettandosi una cosa del genere. Quando mi stacco, batte un paio di volte le palpebre, confuso poi avvampa e, tutto imbarazzato, esclama
"E-ehi c-che significa questo???"
"Che mi dispiace...per come sono andate le cose tra noi intendo. Spero tu possa perdonarmi"
Mi guarda, inizialmente senza capire
"Non sono mai stato davvero arrabbiato con te Tsurugi...ma Nozom-"
"Mi ha lasciato"
Lo blocco e ne resta sorpreso
"Sul serio? Mi dispiace"
Dice ma in fondo si vede che non gli dispiace affatto e questo mi fa sorridere divertito.
"Si certo"
"E-ehi dico sul serio"
Ribatte mettendo il broncio. Gli scompiglio i capelli e dico
"Tutte le relazioni terminano...in fondo io e Nozomi siamo stati bene da quando ci conosciamo. Ma è ora di cambiare pagina anche per me"
Tenma mi guarda e, esitando, si passa una mano tra i capelli, chiedendo con imbarazzo
"E...magari...potrei essere io la prossima pagina?"
Lo osservo sorpreso, la sua espressione è cosi tenera che sembra quella di un bambino. Mi trattengo dal ridere e lui, accorgendosene, mi guarda un po' male
"Ehi non ridere"
"Scusa, scusa. Direi di riparlarne meglio quando tutta questa storia sarà finita. Che ne dici?"
Tenma si limita ad annuire spostando poi lo sguardo, come me, in direzione della torre.

 

Pov's Shindou

Mentre camminiamo in direzione della torre, lancio uno sguardo sia a Minaho che Manabe. Quest'ultimo guarda in direzione della casa dove i suoi genitori lo avevano rinchiuso con Ayato. Saranno ancora lì? E ci staranno cercando? Cosa avranno a che fare con tutto questo? Spero che Manabe trovi presto le risposte. Penso sorridendo quando Minaho gli stringe forte la mano per infondergli sicurezza. 
Sposto lo sguardo a Ibuki, che sta camminando poco più avanti rispetto a me e sembra assolto nei suoi pensieri. Di certo tornare in questo posto dopo tanti anni gli starà facendo riaffiorare molti ricordi. Sarà triste...tocca a me farlo sentire meglio.
Affretto il passo fino ad affiancarlo, chiedendo
"Stai pensando a Kagome vero?"
A quella domanda, Ibuki torna alla realtà e, abbassando il viso su di me, risponde
"Si...ti mentirei se ti dicessi il contrario...scusami"
"Non devi affatto scusarti anzi, trovo che sia normale che ora tu stia pensando a tutto quello che hai passato con lei...ma sono contento che tu sia stato sincero"
Mi sorride accarezzandomi la testa poi, tornando a guardare avanti, aggiunge
"Tu e Kagome vi somigliate, sono certo che tu lo abbia notato quando l'hai sognata l'altra sera"
Oh me ne sono accorto eccome. Stessi capelli, solo che i suoi erano più lunghi, stessi lineamenti e il colore degli occhi è simile, lei li aveva solo un po' più rossi rispetto ai miei.
"Era una mia parente?"
"Il suo cognome era Shinra"
"Mhh...si in effetti ci sta...Shinra...Shindou...sono simili..."
"E' una tua cugina di second grado, ecco perché all'inizio sia io che Shizuka eravamo convinti fossi tu la prossima Giulietta...ma a quanto pare ci sbagliavamo"
Inarco un sopracciglio guardandolo e, volgendo un veloce sguardo in direzione di Manabe, chiedo
"Ora sei convinto sia lui il successore di Kagome?"
"Non ancora al 100% ad essere onesti. Penso che tu abbia delle possibilità, anche se più basse rispetto a Manabe"
Non rispondo, ma so che ha ragione. Ma se davvero non diventerò Giulietta andrà comunque bene. Ho già molte responsabilità come nuovo capo dei cacciatori, non posso permettermi altro stress. Spero vivamente che in quel diario ci sia il nome di Manabe e non il mio. Spiegherebbe anche il motivo per il quale i suoi genitori si sono intromessi nella faccenda. 
Penso senza accorgermi di essere arrivato davanti al lago dove Minaho ha recuperato lo scrigno. 
Ha ridestarmi dai miei pensieri è Ibuki che, afferrandomi per un braccio, mi ferma appena in tempo o sarei senz'altro finito nell'acqua
"Ehi fa attenzione"
"Ah si...scusami"
Osservo il lago e Manabe, avvicinandosi, sussurra
"E' come nel sogno...solo che la torre non c'era mai"
"Io avrei due domande"
Mi intrometto e tutti e tre si voltano a guardarmi
"Primo: come lo attraversiamo? Secondo: Dove sarebbe questo famoso balcone mh?"
Ibuki ridacchia e, chinandosi, immerge la mano nell'acqua, rispondendo
"Diciamo che le due cose sono collegate"
Lo guardiamo confusi e lui sembra cercare qualcosa finché non sentiamo un rumore metallico e, pochi instanti dopo, sussultiamo quando, da sotto l'acqua, appare un ponte di legno e, successivamente, delle scalinate con alla fine proprio il balcone.
"Wow"
Mormora Minaho senza parole
"Forte vero? Da qui si può arrivare tranquillamente alla torre senza bisogno di fare tutto il giro del lago"
Spiega Ibuki iniziando ad avviarsi, Minaho fa lo stesso mentre io e Manabe restiamo un attimo fermi.
Lo raggiungo e, porgendogli la mano, dico senza guardarlo
"Forza, andiamo"
Lui sposta gli occhi su di me e, sorridendo, annuisce stringendomi la mano e insieme seguiamo i nostri demoni verso il nostro destino.

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Capitolo 23
*** 23 ***


Pov's Manabe

Finalmente ci siamo. Sto per scoprire se sono Giulietta o meno. Sono comunque convinto che Shindou sarebbe meglio di me per questo ruolo. A lui riesce sempre tutto. E' incredibile. Penso guardando il mio amico che, sul volto, ha un'espressione di sicurezza, anche se sono certo che anche lui sia spaventato come me.
Guardo avanti a me in direzione di Ibuki e Minaho e, concentrandomi sul mio demone, mi torna in mente la sera prima quando l'ho chiamato Romeo. Cielo che imbarazzo, ma come ho potuto? Non me ne sono nemmeno accorto nel mentre lo dicevo. Lui mi ha chiamato Giulietta...questo significherà qualcosa? Non è la prima volta che mi chiama con quel nome...ma non avrei mai pensato che potesse corrispondere ad una storia tanto assurda. Inizialmente avevo anche pensato fosse un soprannome. Quanto mi sbagliavo. 
"Shindou..."
"Mh?"
Esito, non molto sicuro di porgergli quella domanda, ma poi mi faccio forza e chiedo
"Tu...vorresti essere Giulietta?"
Shindou mi guarda parecchio sorpreso ma risponde subito
"Santo cielo no, anzi io spero ci sia il tuo nome su quel diario e non il mio"
Stavolta sono io a restare di sasso
"Davvero? Ma io credevo...insomma...perché?"
"Perché vorrei potermi rilassare un po'. Mi dispiacerebbe anche se trovassimo il tuo nome, ma mi sarei più dispiaciuto per me"
Spiega passandosi una mano tra i capelli per poi ridacchiare scusandosi per il suo pensiero egoista
"Ma figurati anzi...in un certo senso fai bene a sperare di non essere il successore di Kagome...hai già cosi tanto lavoro da fare"
"Infatti...all'inizio convincere tutti non è stato per niente facile. Soprattutto con i demoni...ma poco a poco ho iniziato a prenderci la mano e adesso le cose stanno andando piuttosto bene"
Si è vero, ricordo che inizialmente i demoni non ci ascoltavano proprio...poi grazie al cielo, col passare del tempo, si sono resi conto che era meglio collaborare con noi cacciatori e si sono dati una calmata. 
"Se può farti sentire meglio, stai facendo un lavoro eccellente. Lo pensano anche Nozomi-san e i professori. Sono sicuro lo pensi anche il preside Kaname in fondo"
Mi sorride ringraziandomi, dicendomi a mia volta che sarei una perfetta e bellissima Giulietta, soprattutto se il mio Romeo sarà Minaho.
Arrossisco per il complimento sussurrando un "lo pensi veramente?" per poi alzare il viso verso i nostri demoni che hanno ormai raggiunto la cima del balcone e ci dicono di affrettarci. 
Aumentiamo il passo salendo la scalinata fino ad affiancarli.
"Quindi è questo il balcone di Giulietta"
Dico e Shindou esclama un "deludente" che mi fa ridacchiare, ma si dovrà ricredere quando Ibuki, sospirando, gli fa cenno di affacciarsi e fissare il suo riflesso nell'acqua per qualche secondo e, successivamente, rialzare il viso.  Shindou lo guarda un po' scettico ma poi fa come gli ha detto il demone e, dopo aver rialzato il viso, spalanca gli occhi facendo un salto all'indietro esclamando 
"Wow! Ok, mi rimangio tutto!"
"Te l'avevo detto. Dai guardate anche voi due"
Dice Ibuki rivolgendosi a me e Minaho e, guardando il mio ragazzo che scrolla le spalle, faccio lo stesso di Shindou guardando in direzione dell'acqua. Il mio riflesso mi appare sfocato, aspetto alcuni secondi per poi alzare il viso e quello che mi appare davanti mi lascia sbigottito. 
Un illusione ottica...penso quando ai miei occhi, scompare la torre e si estende solo il lago che sembra infinito. La luce del sole mi inonda e, quando abbasso il viso vero la superficie dell'acqua,  vedo la figura di Minaho che mi guarda sorridendomi mentre mi porge una rosa. Chiama il mio nome, o meglio quello di Giulietta. La sua voce però mi arriva ovattata e, facendo un passo indietro, l'illusione svanisce. 
"E' come nel tuo sogno vero Manabe?"
Mi domanda Ibuki ma io sono troppo scosso per potergli rispondere.
E' stato...esattamente come nel mio sogno.

Pov's Nozomi 

Dopo aver parlato con Kyousuke, resto ad osservare lui e i suoi amici mentre si allontanano, diretti alla cittadina con la torre di Giulietta. Sarà pericoloso e loro sono solamente dei ragazzi. Devo aiutarli, ma da sola non posso fare granché. Penso dirigendomi verso l'ufficio di Kaname dove lo trovo, come sempre, affacciato alla finestra a guardare anche lui i suoi studenti.
"Kaname"
Lo chiamo chiudendo la porta alle mie spalle. Lo vedo sorridere dal riflesso del vetro e, senza votarsi, dice
"Nozomi, che piacere vederti. Vuoi dirmi qualcosa?"
"Si, vorrei chiederti di aiutare Kyousuke e gli altri"
Rispondo guardandolo seria. Lui se ne sta in silenzio e io aggiungo
"Ti prego Kaname, sono solamente dei ragazzi. Potrebbero finire in grossi guai come è già successo molte volte e se si faranno male o peggio...la responsabilità cadrebbe su di te"
Di nuovo silenzio. Sto per perdere la pazienza. Prima di mettermi a urlargli contro quanto è menefreghista, lui mi sorprende dicendo
"Lo so Nozomi. Non ti devi preoccupare. Ho già preso precauzioni"
Lo guardo sorpresa e confusa. Si volta, finalmente, verso di me e sorridendo, aggiunge
"Hai ragione. Tocca a me controllare quei ragazzi, anche perché fanno quello che gli pare e piace un po' troppo spesso per i miei gusti. Quindi li seguirò, ma resterò comunque in disparte, uscendo allo scoperto solamente se, e quando, sarà necessario"
"Dici sul serio?"
Domando commossa, mai mi sarei aspettata questo da lui. In fondo non è cosi cattivo.
"Però...da solo tu..."
"Ovviamente verrai anche tu"
"Io?"
"Si, non vuoi proteggere quel lupo?"
Abbasso il viso ricordando la conversazione con Kyousuke e sento una stretta al cuore e allo stomaco.
"Certo..."
Sussurro e Kaname, guardandomi, mi si avvicina accarezzandomi la testa gentilmente come quando ero bambina
"Saki tornerà a breve...vuoi che ridia a lei il ruolo da vicepreside?"
Mi mancherà tanto questo posto...ma devo allontanarmene. Penso annuendo solamente
"D'accordo. Forza va a prepararti, partiremo tra poco"
"Va bene"
Rispondo dirigendomi verso la porta ma, prima di uscire, mi volto verso di lui e, sorridendogli, esclamo
"Grazie Kaname"
Lui mi fa solamente cenno di andare per poi tornare a guardare fuori dalla finestra. Esco dall'ufficio dirigendomi in camera mia.
Non preoccupatevi...Kyosuke, ragazzi...potete ancora contare su di me. 

Pov's Tenma

Fisso Tsurugi che, accorgendosene, sorride beffardo e esclama
"Tenma, so di essere bellissimo, ma cosi mi consumi"
Avvampo al suo commento e gli faccio la linguaccia, scostando il viso fingendomi offeso, facendolo ridere. Tornando serio, si volta a guardare la torre, dicendo
"Ormai saranno arrivati"
Mi volto anche io e, con una nota di preoccupazione nella voce, chiedo
"Avranno trovato il diario?"
"Spero davvero di s-"
Si blocca di colpo e rizza le orecchie facendomi allarmare. Lo fa sempre quando sente che c'è qualcosa che non va
"T-Tsurugi?"
"Shh fa silenzio"
Mi dice guardandosi attorno attentamente. Deglutisco a vuoto mentre lui, prendendo la sua forma demoniaca, mi si mette davanti come per proteggermi e fissa di fronte a se. Seguo il suo sguardo e sbianco quando mi ritrovo davanti il padre di Manabe che ha una spada in mano
"Bene, finalmente siete arrivati. Vi stavamo aspettando"
Tsurugi gli ringhia contro e io, prendendo coraggio, domando
"Perché siete qui? Cosa avete in mente?"
"Non è ovvio? Vogliamo salvare nostro figlio prima che diventi Giulietta"
Sbarro gli occhi a quella risposta. Allora è Manabe ad essere Giulietta. Penso voltandomi verso la torre senza accorgermi che il padre del mio amico mi attacca con la spada, ma per fortuna Tsurugi interviene in tempo e lo azzanna al braccio costringendolo ad allontanarsi.
"Tsk, non intromettetevi!"
"Se dice di voler proteggere Manabe, allora perché ora ci sta attaccando?"
Chiedo guardandolo con astio
"Sciocchi ragazzini, ma non capite?! Se mio figlio diventa Giulietta, presto o tardi la storia si ripeterà e io e sua madre lo dovremo uccidere e noi non vogliamo questo!"
"Si ma...che senso ha allora che voi-"
"Non gli permetteremo di arrivare al diario di Shinra Kagome. Lo fermeremo prima cosi che il suo destino non si compi. Saremo noi, i suoi genitori, a salvarlo da quella maledizione"
Shindou, ragazzi, sbrigatevi o qui finisce male.

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Capitolo 24
*** 24 ***


Pov's Ibuki

"Ci siamo quasi, forza!"
Esclamo allungando un braccio verso Shindou che mi afferra la mano per farsi aiutare a salire fino alla torre. Una volta dentro, ci guardiamo attorno e Shindou, facendosi avanti, chiede
"Kagome viveva qui?"
"Dopo essere diventata Giulietta si"
Rispondo sorridendo al ricordo della ragazza e di tutto quello che abbiamo passato qui. Shindou se ne accorge e chiede ancora
"Chi era prima di essere Giulietta?"
"Chi era dici? Mhh...una ragazza come tante. Voleva diventare una famosa violinista. Era davvero brava, ogni tanto mi suonava qualcosa. Chissà se..."
Rispondo e mi guardo velocemente attorno per poi avvicinarmi a uno degli armadi e, aprendolo, tossisco leggermente per la troppa polvere. Sorrido trovando quello che cercavo
"Ibuki?"
Mi chiama Shindou avvicinarsi e sbirciando
"Il violino"
Esclama quando tiro fuori la custodia e, aprendola, vedo che gli si illuminano gli occhi
"Oh mio dio ma è bellissimo!"
Esclama afferrandolo. Sorrido addolcito e gli scompiglio i capelli lasciandolo ammirare lo strumento, alzando successivamente lo sguardo in direzione della camera da letto di Kagome, dove sono Manabe e Minaho
"Perché non sei voluto andare tu con Manabe?"
Shindou, limitandosi a scrollare le spalle, riposa il violino nella custodia, rispondendo
"Perché non voglio vedere il nome in quel diario. Che sia il mio o quello di Manabe...voglio che lui sia il primo a leggerlo"
Lo osservo con attenzione e, avvicinandomi a lui, lo tiro a me per abbracciarlo forte. Lo sento ridacchiare imbarazzato e, affondando il viso nel mio petto, mi dice
"Ti prego...il prossimo anno evita di tornare alla Demon School"
Rido per il commento e, accarezzandogli la testa, lo stringo più a me
"Cercherò di tenermene lontano tranquillo"
Mi chino per lasciargli un bacio a fior di labbra sentendo poi il suo cellulare squillare. Si stacca di poco per guardare chi è e risponde subito
"Tenma, va tutto bene?...Che cosa?!...Dove sei adesso?....Dannazione! Non preoccuparti arriviamo subito"
Esclama attaccando facendomi preoccupare
"Che è successo?"
"Il padre di Manabe li ha attaccati. Tsurugi sta combattendo contro di lui ma è un cacciatore molto forte ed esperto, mentre Tenma..."
Stringo i pugni. Questa non ci voleva accidenti!
"Tu resta qui, vado io!"
"Cosa? No aspetta, voglio venire con te, hai bisogno del mio aiuto Ibuki"
Esclama afferrandomi per il braccio. Lo guardo e, sorridendo, rispondo
"Non preoccuparti, ce la caveremo. Voglio che resti qui, è più sicuro"
"Però..."
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio prima che possa dire altro. All'inizio non ricambia ma pochi instanti dopo, si lascia andare. 
"Ok ho capito...resto qui...ma per qualsiasi cosa chiamami subito capito?"
Esclama guardandomi seriamente e mi fa ridacchiare
"Si va bene, ma sta tranquillo, io e Tsurugi ce la caveremo"
Rispondo per poi prendere la mia forma demoniaca e correre in soccorso del mio amico, sentendo lo sguardo di Shindou che mi guarda preoccupato.
Ho promesso che ti avrei protetto e lo farò!
Penso attraversando in fretta il ponte sul lago, oltrepasso la foresta sbucando in strada dove vedo subito Tenma che, accorgendosi di me, mi corre incontro esclamando
"Ibuki presto! Tsurugi non resisterà a lungo"
Lo supero in fretta seguendo l'odore del padre di Manabe fino ad arrivare dal mio amico e sbarro gli occhi. L'uomo lo ha messo all'angolo e sta per colpirlo con la spada. Ringhio e corro verso di lui saltandogli addosso. Lo azzanno alla mano, costringendolo a mollare la presa sull'arma, che cade a terra provocando un, fastidioso, rumore metallico
"Dannata volpe! Staccati!"
Mi lancia contro un albero provocandomi una scossa di dolore in tutto il corpo
"Ibuki no!"
Urla Tenma e, cercando di rimettermi in piedi velocemente, vedo Tsurugi tornare ad attaccare l'uomo. Scuoto la testa per riprendermi e, ignorando la fitta alla schiena, lo attacco a mia volta.
"Ho combattuto da solo contro più demoni. Non potete vincere!"
Esclama il padre di Manabe schivando i nostri colpi mentre noi, a stento, evitiamo i suoi. Sta per colpirmi quando Tenma, intervenendo, lo colpisce alle spalle con un bastone. L'uomo barcolla dolorante e ne approfitto per allontanarmi. 
"Dannato ragazzino!"
Borbotta il tizio tenendosi la spalla e, raccogliendo la spada, ce la punta contro
"Non potete vincere contro di me!"
"Forse loro non potranno, ma io si"
Sentiamo una voce  a noi conosciuta e, voltandoci, restiamo senza parole quando ci ritroviamo davanti Nozomi.
"Nozomi!"
Esclama Tsurugi una volta tornato umano, guardando la ragazza che ci sorride per poi tonare a fissare l'uomo davanti a se, aggiungendo
"Non si vergogna a prendersela con dei ragazzi? Adesso sono io il suo avversario. Cacciatore contro cacciatore! Forza, vediamo chi è il più forte!"

 

Pov's Manabe

Non per lamentarmi sia chiaro, ma avrei preferito che fosse stato Shindou a venire con me a cercare il diario e no Minaho. Certo, se dovesse accadere qualcosa, con il mio demone sono più al sicuro...
Sospiro e Minaho, accorgendosene, chiede
"Tutto bene Manabe-chan?"
"Cosa? Ah, si si tutto bene...allora...Shindou dove ha detto che si trova il diario?"
"Sotto il letto. Vieni, aiutami a spostarlo"
Mi dice e, raggiungendolo, spostiamo, con un po' di fatica, il letto scoprendo una mattonella leggermente rialzata rispetto alle altre.
"Deve essere lì"
A meno che Kagome non abbia usato quella mattonella come deviazione per far confondere eventuali approfittatori. 
Penso e, quando Minaho la sposta, resta parecchio sorpreso quando non trova nulla. Lo sapevo...lì c'è solo un topolino che viene preso dal mio demone che lo guarda con un certo languorino.
Oh cielo, non vorrà davvero fare quello che penso voglia far-
"Oh mio dio Minaho no!! Molla subito quel povero topolino!"
Esclamo quando lo vedo metterselo in bocca e quasi do di stomaco a guardare la coda muoversi sulle labbra di Minaho che mi guarda confuso
"Che schifo...so che è il cibo preferito dei gufi ma ti prego...io le bacio quelle labbra"
Il mio demone esita poi sputa il topolino che corre via terrorizzato
"Uffa"
Faccio una smorfia schifata per poi mettermi ad osservare le altre mattonelle. Quale sarà quella giusta? 
Mi chiedo accarezzandone una e sbarro gli occhi quando, nella mia mente, appare l'immagine di Kagome che mi dice di cercare più a destra.
Mi sta aiutando? Ma come è possibile? 
Ora non è il momento di farsi queste domande Manabe, devo solo fidarmi di lei. Tanto di cose strane me ne sono capitate anche peggio di questa.
Sposto lo sguardo sulle mattonelle alla mia destra e, senza accorgermene, ne sposto una a caso mostrando il diario tutto impolverato, vecchio e coperto di ragnatele.
"Lo hai trovato Manabe-chan"
Esclama Minaho affiancandomi e afferrando l'oggetto soffiandoci sopra per dargli una pulita.
Sento la gola seccarsi e deglutisco a vuoto. L'ansia mi sta assalendo. Sto per scoprire la verità e ho una tremenda paura
"Manabe-chan...vuoi che lo apra io?"
Mi domanda guardandomi preoccupato e io, prendendo dei profondi respiri per cercare di far calmare il battito del cuore, mi faccio coraggio e nego, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni, la chiave.
Minaho mi porge il diario. Afferro il lucchetto tutto arrugginito e ci infilo la chiave. Sto per aprirlo ma, prima che possa farlo, si sente un forte tonfo e il suono di un vetro che si infrange.
Io e Minaho sussultiamo e, voltandoci di scatto verso la porta, restiamo in allerta.
"Cos'è stato?"
Ho di nuovo paura. Nascondo il diario sotto il tappeto alzandomi. Minaho fa lo stesso e mi fa cenno di non muovermi. Afferra un libro parecchio grosso e si avvicina alla porta cautamente. 
Non si sentono altri rumori. Che siano stati Shinou e Ibuki? Mi sembra strano però...
"E' entrato qualcuno"
Mi avverte Minaho e sbianco. In mente mi vengono subito in mente i miei genitori. Il mio demone sta per uscire ma di nuovo l'immagine di Kagome mi appare nella mente e mi dice di fermarlo. Senza pensarci due volte, lo afferro per il braccio 
"Aspetta!"
"Cosa? Perché?"
"Ecco...veramente non lo so"
Rispondo e lui mi guarda confuso 
"Insomma...è pericoloso...se è entrato qualcuno ci staranno pensando Ibuki e Shindou"
"Si però-"
"Jin-chaaan"
La voce di mia madre mi fa bloccare dalla paura
"Dove sei Jin-chan? Non devi disubbidire a tua madre! Voglio solo aiutarti Jin-chan"
Indietreggio spaventato, toccando, col piede, il diario sotto al tappeto
"Leggi il diario!"
Mi urla Kagome, ma non riesco a muovere un solo muscolo per la paura. 

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Capitolo 25
*** 25 ***


Pov's Shindou

"Preside Kaname"
Sussurro ma lui mi fa cenno di fare silenzio tornando a guardare verso la madre di Manabe che si guarda attorno. Appena l'ho vista arrivare, per cercare di sfuggirle, ho sbattuto contro un mobile che, a sua volta, è andato addosso alla finestra rompendola. La donna per poco non mi scopriva, se non fosse stato per il preside Kaname che, nella sua forma demoniaca, mi ha afferrato appena in tempo nascondendomi con le sue enormi ali.
La domanda più logica da fare è: che accidenti ci fa qui? Lo ha chiamato Nozomi-san? In ogni caso mi sento molto più sollevato, a meno che non voglia intromettersi come ha fatto l'anno scorso.
Appena la donna esce dalla stanza, tiro un sospiro di sollievo e Kaname mi lascia andare posandosi poi sulla spalliera di una delle sedie.
Sorrido e, alzandomi, mi avvicino a lui accarezzandogli la testa
"Grazie signor preside, appena in tempo"
Lui si lascia accarezzare poi guarda verso la direzione presa dalla donna.
Devo avvertire Manabe prima che lei lo scopra.
"Serve un diversivo"
Sussurro sentendo poi la madre del mio amico chiamarlo a gran voce e percepisco i suoi passi salire le scale che portano alla stanza dove ora si trovano Manabe e Minaho
"Mi serve adesso quel diversivo"
Dico iniziando a guardarmi attorno in cerca di qualcosa che mi possa essere utile
"Preside Kaname mi aiu-"
Non faccio in tempo a terminare la frase che l'urlo della donna mi fa gelare sul posto e, guarda caso, il demone è scomparso.
Mi affretto a uscire dalla stanza e vedo la madre di Manabe sguainare la sua spada cercando di tenere lontano il preside Kaname. La sta distraendo? Penso ma non ho tempo per cercare una risposta. Approfitto del fatto che lei sia di spalle e mi affretto a salire fino in camera di Kagome 
"Manabe, Mina-"
Di nuovo la frase mi si blocca a metà perché qualcuno mi ha colpito facendomi svenire.
L'ultima cosa che sento, prima di perdere completamente i sensi, è la voce di Manabe che mi chiama a gran voce.
Quando riapro gli occhi, mi ritrovo nella stessa stanza dove ho incontrato Kagome per la prima volta.
Sento la sua voce che mi chiama ma la nebbia è troppa e non vedo nulla attorno a me. Mi gira la testa. Sono sdraiato su qualcosa di morbido...un letto?
"Takuto? Takuto riesci a sentirmi?"
La figura di Kagome si fa protagonista in mezzo a tutta quella nebbia che svanisce mostrando il buco sul soffitto, la luce del sole e le mele che cadono, sempre a rallentatore.  
Sto sognando? Mi chiedo e, spostando gli occhi sulla ragazza che mi guarda preoccupato, chiedo
"Kagome...perché sono qui?"
"Prima di risponderti dimmi, come ti senti?"
Mi metto seduto massaggiandomi al testa ma la tranquillizzo che è tutto apposto e lei tira un sospiro di sollievo
"Bene, meno male. Manabe è arrivato al diario ormai ma non lo ha ancora letto"
Mi faccio serio e, guardandola negli occhi, domando
"C'è il suo nome in quel diario, non è vero Kagome?"
Lei sostiene il mio sguardo annuendo solamente
"Lo sapevo...perché hai scelto proprio lui come tuo successore? Se posso chiedere ovvio"
"Perché...la nostra famiglia ha sofferto per troppo tempo Takuto. I nostri parenti, prima di te e me, sono stati Giulietta e sono stati tutti uccisi...non volevo che tu affrontassi lo stesso destino...mi dispiace"
Spiega abbassando il viso sentendosi colpevole. La guardo addolcito e, accarezzandole la testa, rispondo
"Non hai nulla di cui doverti scusare. Hai solo pensato a un modo per cambiare il nostro futuro e te ne sono grato, dico davvero"
Il suo sguardo si illumina  e mi abbraccia. Ricambio accarezzandole la schiena e, staccandola di poco, domando
"Il fatto che Manabe sia Giulietta, significa che il suo destino potrebbe essere diverso giusto? Lui può cambiare il finale"
"Si...ma l'unico modo per farlo è che legga il suo nome e poi strappi il foglio bianco prima che inizi a riempirsi di parole. Non voglio che abbia il mio stesso destino crudele...e non lo vogliono nemmeno i suoi genitori. Non sono cattivi, vogliono solo proteggerlo, ma non sanno come fare"
Ecco perché si sono intromessi. Penso poi lei aggiunge
"Manabe deve risvegliarsi come Giulietta, cosi da scegliere il suo Romeo e essere l'ultima vittima di questa maledizione. Nessun'altro dovrà affrontare la stessa sorte, capisci vero Takuto?"
Esito per poi sorriderle e annuire dicendo
"Sta tranquilla, ci penso io ad aiutarlo. Tu mi darai una mano vero?"
Mi sorride a sua volta e, stringendomi le mani, esclama
"Questo ed altro per la mia famiglia"
Questo ed altro per chi si ama.

 

Pov's Tsurugi

Mi allontano in fretta dal posto in cui Nozomi sta combattendo contro il padre di Manabe, da sola. Sono preoccupato. Vorrei correre da lei per aiutarla ma non posso lasciare da solo Tenma con Ibuki ferito a un braccio. Lo aiuto ad appoggiarsi contro un albero e Tenma, chinandosi alla sua altezza, esclama
"Andrà tutto bene vedrete. Aspetta Ibuki, ci penso io"
E tira fuori dalla tasca della giacca delle fasce avvolgendole attorno alla ferita di Ibuki per cercare di bloccare l'uscita del sangue.
"Hai portato delle fasce? Bravo Tenma"
Si complimenta Ibuki facendo un espressione di dolore
"Come ti senti Ibuki?"
Gli domando guardandolo preoccupato e lui, sorridendo beffardo, risponde
"Beh sono stato meglio...ma ora mi riprendo, non devi preoccuparti"
"Non sforzarti Ibuki"
Gli dice Tenma per poi guardare me e, serio, esclama
"Vai ad aiutare Nozomi-san"
"Cosa?"
"Non hai sentito? Ha bisogno di aiuto. Non la lasceremo combattere da sola. Quindi va"
Non mi aspettavo una richiesta del genere proprio da lui. Certo che tra i due non so chi mi confonde di più
"Ma se ora vi lascio qui-"
"Tsurugi, sono il tuo cacciatore e in quanto tale, ti ordino di andare ad aiutare Nozomi-san"
Aggiunge alzandosi e mettendo le mani sui fianchi. Lo guardo, senza parole, sentendo Ibuki ridacchiare commentando
"Oh oh, quando un cacciatore ordina, il demone deve obbedire. Che ci fai ancora qui? Su vai, ci penso io a Tenma"
Mi sorride e lo stesso fa Tenma. Li ringrazio abbracciando forte il mio cacciatore, promettendogli di tornare da lui per poi correre ad aiutare Nozomi.
La vedo proteggersi dai continui attacchi del padre di Manabe che la scaraventa a terra. Mi infurio e, tornando lupo, ringhio correndo verso l'uomo, attaccandolo con tutte le mie forze, ma senza fargli troppo male. E' pur sempre il padre del mio amico, non posso certo ammazzarlo o procurargli ferite troppo gravi. Penso ma sbaglio, perché lui invece non perde tempo ad allontanarmi infilzandomi, la spalla, con la spada. Nozomi sbarra gli occhi e urla il mio nome mentre io ululo di dolore, accasciandomi a terra. L'uomo mi osserva, ma prima che possa fare altre mosse, Nozomi lo colpisce con molta forza più e più volte fino a farlo svenire. 
Torno umano tenendomi forte la spalla tutta insanguinata, urlando per il dolore. Nozomi corre da me e mi prende tra le sue braccia
"Ehi sta tranquillo. Calmo, ora ci penso io. Va tutto bene ok? Va tutto bene"
Mi sussurra accarezzandomi il viso cercando di farmi calmare. La guardo negli occhi e, per alcuni istanti, mi dimentico anche del dolore. 
"Sei tornata da me Nozomi"
Mi sorride e, iniziando a medicarmi la ferita, risponde
"Ma certo, per te e tutti gli altri. Non potevo certo restarmene con le mani in mano no? Ora però non muoverti"
Continuo a guardarla fino a perdere i sensi. 
Lei e Tenma sono le persone più importanti della mia vita...voglio restare al fianco di entrambi.
So che non sarò mai completamente felice se mi venisse a mancare uno dei due.

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Capitolo 26
*** 26 ***


Pov's Minaho

"Cosa hai fatto??? Lo hai atterrato baka!"
Mi urla Manabe quando colpisco Shindou con il libro facendolo svenire
"M-mi dispiace, credevo fosse il nemico"
Mi scuso aiutandolo a mettere il nostro amico sul letto e, facendogli aria con un foglio, cerco di farlo riprendere. 
"Shindouuuu, riprenditiiii"
"Shindou riesci a sentirmi?"
Non risponde. Oh cielo spero di non averlo ammazzato. Penso iniziando seriamente a preoccuparmi, ma per fortuna, pochi istanti dopo, vedo i suoi occhi aprirsi leggermente
"Shindou! Grazie al cielo sei ancora vivo"
Sospiro di sollievo rimediandomi anche un lieve pugno, sulla testa, da parte di Manabe che mi guarda serio, poi abbraccia Shindou
"Per fortuna ti sei ripreso. Come ti senti?"
Il ragazzo si massaggia la testa e, mettendosi seduto meglio, chiede
"Sto bene...ma...per quanto tempo sono rimasto incosciente?"
"Quanto tempo? Saranno passati si e no due minuti"
Risponde Manabe e Shindou fa un espressione confusa. Si alza, barcollando leggermente, e subito mi sbrigo a sorreggerlo scusandomi per averlo colpito. Lui non mi ascolta e si guarda velocemente attorno, per poi chinarsi e spostare il tappeto mostrando il diario ancora chiuso
"Non lo hai ancora aperto?"
"Beh ecco...no, con tutto quello che è successo...mia madre! Mia madre dov'è?"
"Di sotto. La sta distraendo il preside Kaname"
Spiega Shindou afferrando il diario e passandolo a Manabe che fa un espressione confusa proprio come me
"Kaname? E che è venuto a fare fin qui?"
"Che tu ci creda o no Minaho, è qui per aiutare noi. Pazzesco vero?"
"Decisamente"
Rispondo guardandoli. Manabe fissa il diario che tiene tra le mani e sussurra
"Kagome mi sta dicendo di aprirlo...ma ho paura"
"Lo so...me lo ha detto"
"Cosa? L'hai sognata di nuovo?"
"Si, per questo mi sembrava strano che fossero passati solamente due minuti"
Nella stanza cala il silenzio che viene interrotto da Manabe che, stringendo con mani tremanti l'oggetto, domanda
"Ti ha detto...ti ha detto che nome c'è scritto qui sopra vero?"
Shindou annuisce solamente e gli fa cenno di aprirlo. Manabe esita poi si fa forza e sblocca il lucchetto che mi passa. Mi avvicino per poter guardare anche io. Siamo tutti e tre tesi. Manabe sfoglia le pagine, con delicatezza, una dopo l'altra. Ci sono molte scritte, fogli attaccati mali, alcuni che afferro in tempo prima che cadano, foto e petali di fiori. 
Noto l'espressione di Shindou cambiare quando arriviamo ad una fotografia che mostra Kagome che abbraccia Ibuki che, a sua volta, sorride accarezzandole i capelli.
Guardo il mio amico che, restando in silenzio, sfogli la pagina arrivando finalmente a quella che stavamo cercando. Resto senza parole nel leggere il nome: Manabe Jinichirou.
"Io..."
Sussurra con un filo di voce Manabe sbarrando gli occhi. 
Shindou lo guarda e, sorridendo, dice
"Beh ora sappiamo finalmente la verità. Congratulazioni...nuova Giulietta"
Manabe alza il viso verso di lui e, sicuramente senza accorgersene, inizia a sorridere a sua volta, spostando successivamente gli occhi su di me 
"Minaho..."
Non riesco nemmeno a parlare tanto sono sorpreso. Fisso il nome del mio cacciatore scritto, in corsivo, su quella pagina ingiallita poi, togliendogli l'oggetto tra le mani, cerco in fretta la pagina bianca di cui parlava Kagome nella lettera
"Minaho che stai facendo?"
Non rispondo e, quando trovo ciò che stavo cercando, lo afferro passando il diario a Shindou.
Il foglio è piegato. Guardo i due cacciatori che mi fissano aspettando che lo apra. Dovrebbe essere vuoto giusto? Penso iniziando a spiegarlo facendo molta attenzione a non strapparlo.
Tiriamo tutti e tre un sospiro di sollievo nel constatare che si, è bianco.
"Meno male, per un momento ho temuto che-"
"Jin-chan no!!"
L'urlo della madre di Manabe ci fa saltare dallo spavento e, voltandoci verso la porta, la vediamo tutta trafelata e ferita ad una gamba. Si tiene un fianco e fissa il figlio come sconvolta
"Ma-mamma?"
"No no no perché?! Non dovevi leggere quel dannato diario! Quel pezzo di carta poi..."
Aggiunge indicando il foglio che ho in mano. Lo nascondo subito dietro la schiena e lei, guardandomi con astio, si avvicina minacciosa, esclamando 
"Consegnami quel foglio! Non permetterò che mio figlio diventi Giulietta e tu non diventerai il suo Romeo!"
Allunga un braccio verso di me e Manabe urla il mio nome. Indietreggio e Shindou mi si piazza davanti cercando di fermare la donna
"Minaho, porta via Manabe, presto!"
"Ma Shindou tu-"
"Sbrigati Minaho!"
Senza farmelo ripetere, afferro Manabe e corro verso la finestra. E' pericoloso, ma è l'unica via di fuga che possiamo utilizzare adesso. Se passassimo per la porta, sua madre ci prenderebbe subito.
"Tieniti forte!"
Esclamo stringendolo a me. Lui mi guarda sconvolto mentre io spalanco la finestra
"A-aspetta un momento non vorrai-"
Non gli faccio terminare la frase che mi lancio con lui stretto al petto. L'ultima cosa che sento, prima di finire in acqua, è la madre di Manabe che urla il suo nome.

Pov's Ibuki

Il dolore al braccio sta passando a poco a poco. Sento già le forze tornare anche se ho perso un bel po' di sangue. Per fortuna ci ha pensato Tenma a farmi riprendere. E' bravo a prendersi cura dei demoni. Ora che ci penso, molte volte l'ho visto soccorrere demoni feriti. Che bravo cacciatore. Tsurugi è fortunato. Sorrido fissando il cielo pieno di nuvole scure. Inizia a piovere. Sento la voce di Tenma che mi chiama e, voltandomi verso di lui, dico
"Raggiungi Tsurugi, sento che lui e Nozomi sono riusciti a battere quell'uomo. Non preoccuparti, non lo hanno ucciso"
"Per fortuna. Sarebbe stato un bel problema doverlo poi dire a Manabe. In ogni caso non ti lascerò solo, sei ferito"
Mentre parla, mi tiro in piedi e, muovendo leggermente il braccio, rispondo
"Non ti preoccupare, ho preso colpi ben peggiori nella mia vita"
Tenma resta in silenzio poi, abbassando di poco il viso, domanda
"Quando volevi salvare Kagome...tu-"
"Non parleremo di questo adesso. Va da Tsurugi. Io torno da Shindou, avrà sicuramente bisogno di me non credi?"
Il mio amico sta per parlare ma poi non dice nulla e, esitante, mi augura un "buona fortuna" e corre da Tsurugi. Sorrido guardandolo allontanarsi per poi farmi serio quando volto lo sguardo in direzione della torre. Resisti Shindou, sto arrivando.
Mi trasformo nella mia versione demoniaca e, ignorando il dolore alla zampa, corro verso il lago, superando il ponte e saltando fin dentro la torre tornando umano
"Finalmente sei arrivato, ex Romeo"
Sussulto quando il preside Kaname si fa avanti. Anche lui è ferito
"Kaname? Che cosa le è successo?"
"Era da tanto che non combattevo contro una cacciatrice cosi agguerrita, sono un po' arrugginito. Raggiungi il tuo cacciatore Munemasa, sbrigati. Io interverrò, nuovamente, solo se sarà necessario. E spero che non lo sarà. Affido tutto a te"
Lo guardo sorpreso poi, facendomi serio, annuisco e lo ringrazio correndo verso la stanza di Kagome chiamando Shindou a gran voce. Spalanco la porta, sbarrando gli occhi nel vedere la madre di Manabe piangere mentre il mio cacciatore cerca di farla calmare.
"Va tutto bene signora, non si deve preoccupare, Manabe non morirà"
Le dice con un sorriso sulle labbra poi si volta verso di me
"Sei tornato finalmente"
Non rispondo, spostando il braccio dietro la schiena quando noto che i suoi occhi si posano sulla fasciatura che mi ha fatto Tenma e fa un espressione preoccupata. Lo raggiungo e mi affaccio alla finestra vedendo subito Minaho che tira Manabe fuori dall'acqua, posandolo sulla riva del lago. Alza poi il viso verso di me e mi fa cenno che stanno bene.
Sorrido. Ben fatto nuovo Romeo. Penso, poi porgo la mano alla madre di Manabe che mi guarda confusa
"Venga con noi, la portiamo da suo figlio e faremo finire tutta questa storia una volta per tutte"
"E' una promessa"
aggiunge Shindou e la donna, esitando, mi afferra la mano facendosi aiutare a rialzarsi e la accompagno fino da Manabe.
Quando arriviamo dall'altro lato del fiume, vedo Minaho coprire, dalla pioggia, il suo cacciatore con le ali.
"Jin-chan!"
Esclama la donna correndo ad abbracciare il figlio. Sorrido addolcito sentendo la voce del padre che, sorretto da Nozomi, ci raggiunge a sua volta per poi andare anche lui da Manabe.
"Mamma...papà..."
Sussurra Manabe con le lacrime agli occhi stringendosi nel loro abbraccio.
Io e Shindou andiamo dai nostri amici e, notando la ferita di Tsurugi, dico
"Non te la sei cavata neanche tu alla fine, eh?"
"A quanto pare. Per fortuna ci hanno pensato Nozomi e Tenma"
Risponde guardando i due cacciatori parlare. La ragazza si sta complimentando con Tenma che sorride imbarazzato passandosi una mano tra i capelli
"Ben fatto Tenma!"
Esclama Shindou mentre mi avvicino a Manabe. I genitori si staccano e il mio amico mi osserva. Sorrido e, facendo un lieve inchino, dico
"E' un onore poter essere qui e assistere alla tua nascita...nuova Giulietta"

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Capitolo 27
*** 27 Finale ***


Pov's Manabe

Sono Giulietta. Ora ne ho la conferma al 100%. Quindi adesso...che cosa dovrebbe accadere? Cosa dovrei fare?
Mi chiedo e, a rispondere alle mie domande, ci pensa Ibuki quando indica la pagina vuota, presa dal diario di Kagome, dicendo
"Direi che quello non ci serve"
Sorrido e annuisco chiedendo a mio padre l'accendino. Lui lo tira fuori, per fortuna non si è bagnato. Lo avvicino al foglio osservando la carta bruciare lentamente, emanando un leggero profumo. Restiamo tutti in silenzio, anche il preside Kaname ci raggiunge e sorride a Nozomi che ricambia. 
"E adesso?"
"Adesso tu-"
Inizia a dire Ibuki ma, ad interromperlo, è il telefono del preside che inizia a squillare. Tutti ci voltiamo a  guardarlo rispondere
"Si pronto? Si sono io...certo glielo passo subito"
Passa il telefono a Ibuki aggiungendo
"Sono i tuoi parenti"
Vedo il mio amico sbiancare visibilmente e, prendendo il telefono, lo avvicina all'orecchio e, titubante, risponde
"Pront-"
"CHE COSA HAI FATTO?! CI HA CHIAMATI SHIZUKA E CI HA RACCONTATO TUTTO!!"
Tutti sussultiamo presi di sorpresa 
"Come si toglie il viva voce?"
"Non è in viva voce"
Risponde Kaname incrociando le braccia al petto. Minaho mi raggiunge mentre Shindou si avvicina a Ibuki 
"Nonno ti posso spiegare, vedi io-"
"ZITTO! PASSAMI LA NUOVA GIULIETTA!!"
Stavolta sono io a sbiancare e Ibuki, sospirando, mi porge il telefono augurandomi buona fortuna. Prendo l'oggetto rispondendo, aspettandomi delle urla ma stavolta l'uomo dall'altra parte è più gentile.
"P-pronto?...s-si sono io...si, mi scuso profondamente...n-no non è colpa dei suoi nipoti signore...si signore...certo signore...non la deluderò signore..."
Attacco e tiro un sospiro di sollievo. Pensavo peggio
"Allora cosa ti ha detto?"
Mi chiede Minaho mentre consegno il telefono al preside
"Beh...ha detto di nominare Romeo...vivere con lui in questa cittadina e...basta"
"E basta? Sul serio?"
Domanda Tsurugi confuso e annuisco
"Si...mi ha detto che accetterà il fatto che sarò l'ultima Giulietta e di non morire. Le sue condizioni sono solo queste. Per il resto sono libero di fare ciò che voglio"
"Per fortuna"
"Grazie al cielo"
Sospirano sollevati i miei genitori e sorrido 
"Allora...nomina Romeo e torniamo a casa. Non vedo l'ora di raccontare tutto quello che è successo agli altri"
Esclama Tenma su di giri e Shindou lo fa calmare aggiungendo
"Tanto sai già chi vuoi come Romeo no?"
E rivolge lo sguardo a Minaho che mi guarda arrossendo.
Sorrido anche io imbarazzato e Ibuki, passandosi una mano tra i capelli, dice
"Bene allora...salite sul balcone, lì avverrà la magia"
"La magia?"
Chiede Nozomi divertita e il demone, sorridendo beffardo, fa cenno a me e Minaho di andare. Lancio uno sguardo ai miei genitori poi, prendendo Minaho per mano, mi dirigo verso il balcone. Sta ancora piovendo tra l'altro.
Una volta arrivati, ci voltiamo verso Ibuki chiedendo
"E ora?"
"Sono certo che sappiate molto bene cosa dovete fare adesso"
E ci fa l'occhiolino. Inizialmente lo guardiamo confusi poi nelle nostre teste si accende una lampadina e ci mettiamo l'uno di fronte all'altro, stringendoci le mani.
"Manab-"
"Aspetta. Vorrei iniziare io per primo"
"O-ok, certo"
Esito imbarazzato poi, sorridendo, inizio a dire
"Minaho, ne abbiamo passate davvero tante insieme e spero che continuerà ad essere cosi per tanto tempo...non farò uno dei soliti poemi che vediamo nei film o leggiamo nei libri, quindi sarò veloce"
Minaho annuisce velocemente tutto rosso in viso e questo mi fa divertire
"Bene...ora che sono Giulietta, ho bisogno di avere Romeo al mio fianco e tu...tu sei l'unico Romeo che voglio nella mia vita"
Sussulto quando vedo gli occhi pieni di lacrime di Minaho che, abbracciandomi molto forte, esclama tra i singhiozzi
"Anche io...anche io voglio stare con te Manabe-chan. Voglio essere il tuo Romeo e voglio che tu sia la mia Giulietta!"
Resto per un momento sorpreso poi, sorridendo addolcito, ricambio il suo abbraccio accarezzandogli le ali per farlo calmare. 
Anche i nostri amici si sono emozionati. Quando il mio demone si riprende, si stacca di poco asciugandosi le lacrime. Ci guardiamo negli occhi e, avvicinandoci, ci baciamo mentre i nostri amici acclamano, fischiano e applaudono facendomi sentire molto felice.
In quel momento smette di piovere e le nuvole iniziano a dissiparsi, lasciando spazio ai raggi del sole che ci avvolgono nel loro caldo abbraccio.
Tutto attorno a noi sembra rinascere, è meraviglioso.
"Ti amo Giulietta"
"Ti amo anche io Romeo"

 

Quando tornarono a scuola, i loro amici accorsero per complimentarsi e organizzare una grande festa. Ci voleva proprio un po' di relax dopo cosi tante emozioni. Aoi e Shinsuke si fecero raccontare tutto da Tenma, fin nei minimi dettagli. Tetzukado aiutò Tsurugi con la medicazione, dato che era messo peggio di quanto avessero pensato. Per alcuni giorni probabilmente avrebbe perso anche la sensibilità al braccio. Ma con gli giusti esercizi, sarebbe tornato come nuovo in pochissimo tempo. Ryuji e Sakura si congratularono con Manabe mentre Ayato prese un po' in giro Minaho che lo sorprese con un abbraccio. Shizuka, appena rivide Shindou, lo abbracciò stuzzicandogli le guance che aveva sempre trovato super morbide. Saltò poi, letteralmente, addosso a Ibuki facendolo quasi cadere. Nella loro versione demoniaca si fecero tante coccole. Infine Kaname, andando a parlare con Saki, appena tornata dal viaggio, la nominò nuovamente vicepreside mentre Nozomi, lanciando un'occhiata a Tsurugi, decise di restare alla Demon School ancora per un po' di tempo. Voleva prendersi cura di lui finché non sarebbe completamente guarito.
Manabe e Ryuji chiamarono persino Konoha per raccontarle tutto quello che era successo in quel semestre
"Dite sul serio? Wow che cosa mi sono persa. Congratulazioni Manabe"
Esclamo la ragazzina tutta contenta. 
I mesi passarono...Manabe e Minaho erano inseparabili, ancora più di prima, tanto che il compagno di stanza del cacciatore, decise di traslocare per farli restare insieme. Un bel gesto da parte sua che Shindou premiò facendolo diventare uno dei suoi aiutanti assieme ad Aoi, Tenma e Shinsuke che erano sempre pronti ad aiutare il loro capo. Ryuji partì per andare da Konoha. Sakura tornò dai suoi parenti, alla cittadina, assieme ad Ayato, promettendo di proteggere i nuovi Romeo e Giulietta quando sarebbero andati a vivere lì, una volta finito il loro ultimo anno ed essersi diplomati. Tsurugi, Tetzuka e Ibuki, capendo che lì non c'era più posto per loro, presero un appartamento insieme, divertendosi come matti. Shizuka prese, in un certo senso, il posto di Ibuki nella vita di Shindou. Finché il cugino sarebbe stato assente, lo avrebbe protetto lei da tutto e da tutti. Ogni tanto i demoni tornavano alla Demon School per dare una mano e per stare con i loro cacciatori. Tsurugi e Tenma si riavvicinarono molto. 
Poi, fintamente, arrivò l'ultimo giorno di scuola. Minaho e Manabe si diplomarono e andarono a vivere alla cittadina con Sakura e Ayato sempre pronti a supportarli. 
Erano felici, molto. 

"E anche quest'anno è andato"
Disse Shindou passeggiando con Ibuki verso casa
"Già...il prossimo sarà l'ultimo"
"Spero sia tranquillo e non come questi due. Insomma, mi piace provare qualche brivido, ma mi piacerebbe anche stare un po' rilassato"
Ibuki rise e gli scompigliò scherzosamente i capelli
"Allora...alla fine i tuoi parenti hanno preso bene la storia di Giulietta e Romeo?"
"Ma si! Insomma all'inizio erano un po' arrabbiati ma dopo hanno capito che serviva mettere la parola fine"
Spiegò Ibuki abbracciandolo forte
"Ora possiamo goderci le vacanze estive insieme, che bello!"
"Si, anche io sono molto felice Ibuki"
Si abbracciarono a lungo, scambiandosi anche qualche bacio ogni tanto. In quel momento tutto sembrava essere perfetto...

Pov's Shindou

Ad un tratto, mentre sono tra le braccia di Ibuki, apro gli occhi e resto senza parole quando mi ritrovo, da solo, nel bel mezzo di una foresta. Il mio demone è sparito e non riesco a spiegarmi cosa sia successo. Sto sognando? 
"Shindou...Shindou..."
Sussulto nel sentire una voce chiamarmi. Mi guardo attorno con attenzione ma non vedo nessuno. Che me lo sia immaginato? 
"Shindou..."
Mi sta chiamando ancora. Da che parte arriva? Chi è? 
"C'è nessuno?"
Domando e, sentendo dei passi dietro di me, mi irrigidisco sentendo il cuore prendere a battere molto forte. Mi volto lentamente vedendo, a qualche metro da me, una figura di spalle. A causa dell'oscurità non riesco a capire chi sia. Quando volge, di poco, lo sguardo in mia direzione, sbarro gli occhi e faccio un passo indietro spaventato, mentre attorno a me tutto si fa buio.
"Shindou...ehi Shindou rispondimi"
Mi chiama Ibuki scuotendomi per farmi riprendere. 
"I-Ibuki?"
Lo guardo confuso per poi far vagare lo sguardo attorno a me. La foresta è scomparsa e anche la figura...ma cosa diavolo è successo? Non capisco...
"Stai bene? Ti sei bloccato all'improvviso...sembra tu abbia visto un fantasma"
Mi dice con un tono preoccupato e io, restando per un momento in silenzio, alzo gli occhi su di lui e sussurro
"Uno spirito...mi stava chiamando..."


 

The End? 

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