Non ci casco più

di RoloChan105
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ci casco più ***
Capitolo 2: *** Abito ***
Capitolo 3: *** Scommessa ***
Capitolo 4: *** Isola ***
Capitolo 5: *** Regalo ***



Capitolo 1
*** Non ci casco più ***



Premessa.

Mi sono sempre chiesta il perchè Oda non abbia mai sfruttato appieno il potenziale nascosto di Bonkure.
Grandissimo amico di Rufy, personaggio carismatico e divertententissimo.
Leale e onesto.
A bordo della Sunny poi, sarebbe stato magnifico.
Io spero ANCORA che possa entrare a far parte o al massimo, rivederlo coi mugiwara in un altra avventura.
Questa fic quindi, nasce come WHAT IF.
Bonkure fa parte della ciurma e ormai si è del tutto ambientato nell'ambiente divertente dei nostri pirati.
Ama, esattamente come Nami e Robin, tutte le comodità, compreso il bagno...e i maschi a bordo della nave, specialmente Zoro e Sanji.
Quindi, perchè uno scenario del genere non dovrebbe essere plausibile?
Vi lascio alla lettura e ci vediamo alle note finali.



Non era la prima volta che si trovava di fronte a quello spettacolo.
Si, perché non poteva definirla diversamente la vista di Nami nuda di fronte a se.
Forme perfette, capelli lunghi e rossi a nasconderle i seni, gambe snelle e sinuose. L’acqua che cadeva dall’alto, continuava a bagnarle imperterrita quel corpo seducente. Entrambi si erano fermati: lei con ancora la saponetta tra le mani, lui, con solo un asciugamano in vita, aveva fatto il suo ingresso nel bagno, la mano ancorata al pomello della porta. Zoro si concesse dei secondi a fissarla, a osservare la sua espressione, a decifrarla, per poi rilassare i muscoli tesi e chiudere la porta.
Un profondo sospiro fuoriuscì dalle sue labbra e Nami si ritirò incupita contro le piastrelle delle doccia.
-Avanti- lo sentì parlare facendole scappare un sussulto. - Smettila di fare lo scemo Bonkure, non ci casco più!-
Nami rimase Interdetta per poi, collegare i pensieri del compagno: pensava che fosse bonkure?! E che significava che non ci cascava più?!
-Zoro esci di qua- gli voltó le spalle cercando di arrivare a prendere un asciugamano appoggiato poco distante al lavabo.
-No! La volta scorsa ci sei rimasto un ora! Un ora!-Ripetè irritato-...e io non ho tutta questa pazienza- dichiaró lasciando cadere l’asciugamano ed entrando anche lui nella doccia, facendo produrre un suono di strizza a Nami.
-Se pensi che questa volta mi faccia problemi, ti sbagli- le afferró il polso prendendole dalle mani la saponetta al mandarino. Con naturalezza, iniziò a passarselo tra le mani, poi sul petto e infine sulle spalle.
Nami affossata alla parete, osservò incredula e senza parole lo spadaccino che menefreghista, si stava lavando.
-Sono io Nami!- cercó di farsi riconoscere afferrando finalmente l’asciugamano arancione e stringendoselo attorno al corpo-E voglio che tu esca subito!- Zoro con un occhio bieco, la fissó per poi avvicinarsi e piegare da un lato il volto.
-Dimostramelo-


Un rumore di porte e di urla attiró l’attenzione di Usopp che assieme a Chopper, si era sporto dal parapetto mentre erano a pescare. Incuriosito, vide Zoro completamente nudo a terra e sulla testa, una fila di bernoccoli.
-Ah…- commentó il nasone lanciando uno sguardo al medico-c’è del lavoro per te.
-Passo.-Bofonchiò la renna girando il mulinello.



-.-.-.-.-.-.-.-

- Momento pubblicità-

Vi piacciono Zoro e Nami?
Cioè, vi piacciono ANCORA Zoro e Nami assieme?
Facebook è un luogo di merda per esporre i vostri pensieri perchè venite flammati peggio di un criminale e sparano assurdità su assurdità senza senso facendovi cringiare malissimo e innervosire?
Instagram è noioso e sono più gli stranieri a parlare della tua ship preferita piuttosto che connazionali?
Twitter è praricamente un deserto?
Tumblr da quando è diventato cristiano è diventato un blockbuster 2.0?
Sai vero che c'è ancora una reliqua del passato di nome Midori Mikan?
Che roba è, mi dirai e io ti rispondo che è un Forum. Ah, Rolo che palle, i forum ormai non li usa più nessuno!
Eh, noi ancora si. Colmo zeppo di tesori simili allo one piece, ricco di materiale succulento che col cavolo ti trovi online (tipo i doujinshi scansionati, perchè la sottoscritta se li è comprati).
Vecchie fan fiction e storie mai pubblicate, discussioni senza senso dell'insalata bonduelle di Zoro che tiene segregata nei pantaloni, pic magnifiche di autori persi nel tempo...
INSOMMA.
Che ti devo dire di più?
Si, siamo anche su discord.
E discord è sempre attivo e siamo sempre tutti in contatto.
I tempi cambiano, ma l'ammmmmmmore resta e la nostalgia è canaglia.
Vieni a fare un salto al forum, magari ti piace, magari ti incuriosisce, magari ti iscrivi e magari facciamo anche amicizia.

Link: https://midorimikan.forumfree.it/

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Capitolo 2
*** Abito ***


Cosa? Un nuovo capitolo? Si.
Proprio un nuovo capitolo. Le altre utenti del midori mi hanno spinto a continuarla e questi due, assieme a Bonkure, hanno un potenziale non indifferente.
La storia da "one shot" è diventata a capitoli.
Dove andremmo a parare? Mah,si vedrà.


-Abito-


-Pensi che gli starà bene questa camicia?- domandó Nami osservando incuriosita una vetrina. Bonkure, qualche passo distante da lei, tornó indietro non sapendo bene a chi si riferisse di preciso.
Inarcando un sopracciglio, si mise a fissare la vetrina per poi scuotere le spalle e far tintinnare tutte le borse e scatole dello shopping che i due avevano attuato quella mattina.
-La camicia è caruccia- ammise fissando poi la compagna- pensavi di regalarla a Sanjino?- Nami fissó il compagno per poi scuotere il volto.
-No, per Zoro-
-Eh?!- si meravigliò il moro. -Per Zoruccio?-
La rossa annuì.
-Va sempre vestito a giro come un pezzente…ed utilizza le stesse vecchie magliette.-
-Beh Nami- sospirò l’amico - è un pirata…-
-È un buzzurro, altro che! Non conosce cosa sia il senso estetico! Si veste come un deficiente… persino una scimmia saprebbe vestirsi meglio.- Bofonchiò arrabbiata per poi, mettersi a braccia conserte.
-Non posso darti torto cocchina- ammise Bonkure - se si vestisse meglio sarebbe molto più affascinante…-
Tralasciando di commentare questo ultimo punto, Nami, afferró il pomello della porta ed entró nel negozio. Un suono leggiadro accompagnò l’ingresso di entrambi ed un amabile commessa dai capelli biondi, si avvicinò ai due.
-Salve signori, come posso aiutarvi?-
Nami andó dritta al punto, indicando la camicia esposta in vetrina.
-Ho addocchiato quella camicia…-
-Oh, capisco.- sorrise per poi indicarla con una mano- è per il suo ragazzo?- domandó osservando Bonkure che con fare meravigliato continuava a guardarsi attorno.
-Che?!-Nami si imbarazzó, sventolando poi una mano in segno di diniego. - Ma no, siamo solo amici!-
-Migliorissimi amici!- commentó Bonkure sporgendo all’infuori le labbra ed esibendosi in un aggraziata piroetta.
-Ah…-la commessa comprese subito la natura di Bonkure- capisco… ma se è per lui, non credo che la camicia possa stargli…-
-Non è taglia unica?-Domando Nami impensierita.
-Beh si, ma il signore è molto alto e…-
-Ah, ma no, non è per lui!- con uno scatto si voltò verso l’amico che continuava a piroettare tenendo con fare maestoso tutte le buste in mano.
-Bonchan!- lo richiamó all’ordine.
-Umh! Si cocchina?-
-Vedi di trasformarti in quel buzzurro di Zoro e vedi se la camicia gli sta bene!-
Al solo sentire quella richiesta, il moro si illuminò.
-Ah, che idea meravigliosa!-




-Non mi convince-mormoró Nami.
-Si nemmeno a me- intervenne la commessa che a sedere entrambe su un divanetto, osservavano Bonkure provare un abito rosso e pieni di lustrini.
-Prova a girarti- gli consiglió Nami.
-Così?- domandó il moro.
-Tu che ne dici?- nuovamente, la commessa scosse il volto. - la scollatura sul petto è fantastica, ma quest’abito non riesce a valorizzare il posteriore…-
-È quello che penso anch’io!-Bonkure tornó dritto davanti a loro, per poi, calarsi il vestito e sceglierne un altro da indossare. - questo nero?-
-Oh si, ti prego-
Non ci sarebbe stato niente di male in quello che stavano facendo se la situazione non fosse sfuggita di mano.
Ancora trasformato in Zoro, i tre avevano iniziato a prenderci gusto, finendo poi per sottoporre Bonkure ad una prova di abiti massiccia. Da prima le camice, poi qualche completo elegante ed infine, si stavano divertendo ad osservare il bel fisico di Zoro intrappolato in quelle sete eleganti e da donna. Mai lo spadaccino avrebbe dato il suo consenso a fare una cosa del genere e quell’occasione, non poteva essere sprecata.
-Sapete- domandó Bonkure sistemandosi un boa rosso attorno al collo.-Qua ci vuole una giarrettiera.
-Oh si!-La commessa si alzò in piedi felice: quel giorno doveva sicurante risultarle come un giorno meraviglioso- ne ho una in magazzino!- Mormoró per poi svanire nel retro.
Nami, ancora adagiata sul divano, osservava l’amico che allo specchio, ammiccava con la faccia del verde.
-Sai cosa Bonchan?-
-Cosa?-
Con un sospiro, si adagió meglio allo schienale. - che ne dici di comprargli quest’abito al posto della camicia?-
-Hai il mio completo appoggio!-
-Anche il mio!- urló la commessa nel retro.


 Extra - https://twitter.com/Rolochan105/status/1556342153722347520?s=20&t=mpjzMMwSmvHVTYDIMyCFyg

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Capitolo 3
*** Scommessa ***


-Eh!?- Nami scattó in piedi, fissando quasi contrariata il compagno. -Non lo farò mai!-
-Hai perso- sentenziò Zoro accavallando le gambe e poggiando, sul tavolo di fronte a loro, la bottiglia appena scolata.-Ho vinto io.-
-Hai barato!-Dichiaró Nami alzandosi in piedi e urlando a gran voce.
-Barare?- domandó lui imitandola e squadrandola con il solo occhio che gli era rimasto. -Io barare?!-
-Certo che si!-
-Ovvio che no!-
-Ma che succede?- Domandó Chopper fissando i due che avevano iniziato a guardarsi in cagnesco e ad insultarsi. Stavano cercando di passare un tranquillo pomeriggio nella sala comune, ma con loro attorno, sapevano già che era un impresa impossibile.
-Niente- Rispose pragmatico Usopp mescolando le carte che aveva in mano. -Le solite cose da piccioncini-
-COME PREGO?!- tre urla si alzarono in coro contrariate a quella lapidaria affermazione, perché si, sebbene il cuoco non fosse presente nella stanza, aveva udito perfettamente i due bisticciare e il nasone appellarli a coppietta.
-Vuoi scherzare Usopp?!- Aveva così fatto il suo ingresso il biondo, seguito da Bonkure in perfetto stile coordinato da cuochi. -Quel decerebrato con la testa d’alga assieme a quella dea di Nami?- Con disgusto, Sanji fissó il verde. - è un idea completamente folle.-
-Attento a quello che dici biondino!- l’aveva così redarguito Zoro per poi storcere la bocca - Ad ogni modo, stanne fuori!-
-Ogni qual volta attacchi briga con la mia Nami~swan, io sarò  SEMPRE al suo fianco!- Si avvicinó alla coppia servendo nel mentre, due enormi frullati al medico e al cecchino.
-Non c’entri un cazzo invece!-
-Lurida testa di merda, vedi di smetterla di importunare Nami!-
-Oh non litigate per me- con fare tragico, Nami smosse le lunghe ciglia per poi, tentare di svignarsela in sordina.
-Dove credi di andare!- Bofonchiò Zoro afferrandola alle spalle per il gancetto del reggiseno. -Hai perso!-
-Io non perdo mai!-
-Questa volta si!- la liberó per poi, mettersi a braccia conserte e squadrarla da vicino.
-Io…-Mormoró la navigatrice arrossendo- io non voglio farlo!-
-Ah ma sentila! L’hai proposto tu!-
-Lo so bene, ma credevo di vincere!- Si difese.
-Con il sottoscritto?- Ripetè con un ghigno Zoro. Solitamente, nelle loro gare di bevute, entrambi erano sempre alla pari, ma questa volta, la dea della fortuna aveva scelto lo spadaccino. Per qualche assurdo motivo, Zoro si credeva sempre invincibile...
-Ragion veduta per scommettere appunto!-
-Scusate- si intromise Bonkure che fissava il trio un po’ confuso. -Che cosa avete scommesso di preciso?-
Con fare offeso, Nami voltó le spalle ai ragazzi.
-Dato che questo buzzurro non ha il becco di un quattrino -Incominció- è chiaro che se scommettessimo soldi, non farei altro che andare in perdita visto già il suo cospicuo debito che dura da più di due anni!-
-Ma che debito e debito!- si inalberó Zoro furente - io non ho nessun debito con te!-
-Si che lo hai!-
-Ragazzi- li riprese Bonkure togliendosi il grembiule da cuoco. - Allora?-
Fu Zoro a farsi avanti.
-Il perdente deve una lode onorevole e appassionata al vincitore.- tutta la sala rimase in silenzio.
-Tutta questa scenata per una stronzata?- Domandó quindi Sanji.
-È per QUESTO che ti avevo detto di non impicciarti!-
-...Ma la mia dea ha comunque ragione!- la difese cercando di accoglierla tra le sue braccia. - Chi diavolo vorrebbe intonare delle Lodi per un cretino come te!-
-Già, perché dovrei?!- Esplose Nami dando un pugno a Sanji che pervertito quale era, aveva allungato un po’ troppo le mani. Inutile dire che il povero cuoco, era finito a terra incosciente e con un enorme bernoccolo fumante. -Non hai elementi positivi di cui poterne andare fiero se non che sai usare quelle tue spade del cavolo!-
-Hey! Non credo che-
-Hai il senso dell’orientamento di un alce morto, puzzi come un barbone, passi tutto il giorno a dormire e sei sempre con una espressione arcigna e monotematica!-
Con furore, lo prese per il bavero della giacca- E MI DEVI DEI SOLDI!-Esplose urlando.
-Cocchina su, se non vuoi farlo tu, lo farò io, tutto purché la finiate!- Commentó Bonkure toccandosi una guancia e trasformandosi in Nami. Nel vederlo farsi avanti, la rossa si staccò dal compagno, fissando il trasformista all'opera, anche sè, qualcosa, intuiva, non sarebbe andata bene...
-Oh Zoro- mormoró con la voce di Nami in un modo del tutto mellifluo. -Non è vero che non ha lati positivi, caro spadaccino!- un po’ risentito per le parole di Nami, il verde le lanció un occhiataccia come segno di un “vedi, almeno lui capisce”, per poi pentirsene subito.
-Sei grande, grosso e muscoloso- elencó per poi spingerlo a sedere contro il divano montandogli a sedere sulle gambe. -Vedere ogni giorno che ti alleni sul ponte a torso nudo mi…- con fare arrapato, si afferró la maglietta per poi togliersela - mi fai eccitare!- Zoro era rimasto impietrito per poi sbiancare quando vide Bonkure togliersi la maglia e mostrargli la mercanzia di Nami.
Prima che potesse dire altro, il trasformista afferró la testa di Zoro schiacciandosela al petto.
-Ah Zoro, mio bel maschione, ti amo, fammi tua!-
Per la fortuna o sfortuna di quest’ultimo, il tutto cessò con pugno di Nami che inorridita dalle gesta del compagno, aveva preso la giusta decisione di frenare la sua libido con un po’ di forza bruta.
Ansante, sia lei che lo spadaccino si fissarono con il volto completamente paonazzo.
-La prossima volta- Mormoró Zoro ancora pesantemente scosso -Scommettiamo dei soldi.-
-Si… è meglio.- conclusero entrambi per poi lasciare la stanza.


Per la loro sopravvivenza, Usopp e Chopper avevano imparato che l’unico modo per non avere ritorsioni da quei due matti, era farsi bellamente i fatti propri…
-Vedi- il cecchino indicó i due amici per terra storditi.- ci rimetti sempre…-
-Come sei saggio Usopp!- mormoró il dottore finendo di bersi il frullato.

-.-.-.-.-.-.-.-

La pazia continua.

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Capitolo 4
*** Isola ***


-Che cosa?!- avevano urlato contrariati i mugiwara.
L’uomo che tutto d’un pezzo aveva le mani piantante nelle tasche, ripetè quanto detto.
-Avete sentito bene- Borbottó annoiato fissandoli da sotto il cappello da marinaio.
-Scendono solo le coppie.-
Sanji, già pronto dietro Nami e Robin, Poggió loro una mano su entrambe le loro spalle.
-Idea magnifica-
-Macchè magnifica e magnifica!- tuonò Usopp. -Ci sta dicendo che la metà di noi non può scendere?-
-Già- rispose il marinaio afferrando da una scatolina una sigaretta. -È la legge-
-Ma, perché?!- Domandó quindi Nami scappando letteralmente dalla morsa di Sanji.
-Deve sapere signorina che questa è un isola per coppiette…-
-Che originalità-
-Perciò solo gli innamorati possono scendere a terra-
-Ma come facciamo a fare rifornimento?!- Si infuriò-L’isola più vicino dista una settimana e noi…-
-SENTITE- l’uomo si inalberò. -Capisco il vostro tormento… ma non devo mica essere io a dirvi di… “fingere”, uh?- e con un gesto palese, alzò contemporaneamente le sopracciglia, ammiccando al fatto suggerito.
-Oh…-
-Bene, quante coppiette siete?- Prese dal taschino un taccuino per segnare chi sarebbe sceso.
-Ecco…- con uno sguardo, Nami si guardò attorno per poi allungare una mano.- siamo in 3-
-Perfetto…- con un cenno del capo, il marinaio si congedò per poi, passare ad in altra imbarcazione.
-Io non voglio scendere!- brontoló Usopp che già credeva di dover diventare il ragazzo di qualcuno dei presenti.
-Non ti preoccupare- Lo rassicurò Nami -io, Robin e Bonkure scendiamo per questioni logiche.-
-Eh?- Domandó incredulo il trasformista- pure io?-
-Ci serve un altra donna… vuoi truccare Rufy o preferisci usare il tuo potere?-
-Beh, cappellino truccato non è male…-
-No vi prego- Il capitano pregó i compagni- l’altra volta per via del trucco non ho potuto mangiare niente per almeno due ore!-
-Non è che morivi di fame eh…!-
-È lo stesso! Passo!- ridacchió per poi correre verso la cucina- su quest’isola ci sono solo coppiette e a me non interessano!-
-Dove credi di andare fogna?!- Urló il cuoco andando dietro al moro che già aveva allungato le mani verso il frigorifero.
-Ma io ho fame!-
-Contieniti!-
-Bene…- con le mani sui fianchi, Nami indicó spadaccino e carpentiere. -Anche voi verrete con noi!-
-Eh?!- Esclamarono poco entusiasti- Perché dovremo venire?!- come se fosse una cosa talmente ovvia, Nami si avvicinò al verde. -Qualcuno deve portare i pacchi, no?! Volete che porti tutto io?-
-Portati quello stupido cuoco!-
-Sanji viene per forza!- si mise a braccia conserte- deve fare la spesa per le provviste e come detto dal signore, si deve andare a coppia!-
-Non ho intenzione di venire con te a portarti i pacchi come un fattorino!-
-Vuoi che attiri l’attenzione portandomi Chopper o Brook?- fissó poi i due- senza offesa!-
-Tranquilla- esclamarono entrambi, contenti di non avere quel problema.
-Perciò rimani solo tu!-
-Voglio andare in libreria- commentó Robin, in direzione del carpentiere-dopo possiamo cercare un negozio per le riparazioni.-
-Mi sembra una buona idea-esclamó l’uomo che tutto sommato, amava la compagnia della mora.
-Io ho da comprare qualche vestito…-
-Scordatelo!-Infuriata, Nami inizió a sbattere i piedi a terra.
-Sei un cocciuto del cavolo!-
-Non voglio stare portare i tuoi vestiti tutto il giorno!-
-Va bene!- infuriata, Nami fissó bonkure- io andrò con Sanji, tu andrai con Zoro!-
Con rabbia, passó una lista all’uomo. -Qua c’è tutto quello che dovete comprare!-
-Ah mon amour, non arrabbiarti per quel buzzurro che non conosce le buone maniere! Insieme ci divertiremo e cercheremo di essere la coppietta più bella dell’isola!- Gongoló Sanji tra mille cuori.
Con una mano, la cartografa afferró il trasformista che già sia stava pentendo di essere entrato in ciurma.


-Tu ti trasformerai in me-
-Eh?- Domandó incuriosito.-E per quale motivo? Posso sempre trasformarmi in Bibi!-
-Scemo -Esclamó la rossa mentre Robin, alle sue spalle, si stava cambiando. -Lei è una principessa! Se qualcuno dovesse riconoscerla capirebbe che qualcosa non va!- Scosse il volto - lo stesso se prendessi le sembianze di qualcun’altro- tirò fuori dall’armadio dei vestiti. -Se prenderai le mie sembianze non dovresti aver problemi! Non conosco nessuno e poi, quello scemo di Zoro non ti perderà di vista.-
-Sentì…- con terrore tirò fuori la lista delle cose da fare - questa è… immensa e io…-
-Stai dicendo che non vuoi farlo?- gli occhi di Nami si assottigliarono.
-No no io…- inizió così l’uomo a farfugliare- ecco io…va bene così!-


Una mezz’ora dopo, tutti erano sul ponte pronti a scendere. Chi arrabbiato, chi invece felice, le tre coppie scesero a terra per poi dividersi.
-Alle 5 del pomeriggio-aveva sentenziato Robin -…e voi due siete…- indicó Nami e Bonkure.
-Gemelle!-
-Perfetto! A dopo allora!- salutó gli altri afferrando sotto braccio Franky che per niente infastidito, si lasció guidare dall’archeologa.
-Andiamo Nami~San- Sanji piroettó accanto a Nami. -Direi di andare prima al negozio di vestiti che tanto volevi e dopo, a fare la spesa!-
-Ottima idea- sorrise la rossa per poi, salutare entrambi, non prima di aver strizzato l’occhio alla sua copia.
Come inghiottiti dalla folla, tutti, nel giro di qualche minuto erano già spariti.
-Vieni- bofonchió Zoro cacciandosi le mani nelle tasche.
La copia di Nami lo seguì. A differenza di Nami che quella mattina si era vestita in maglietta e minigonna, aveva scelto di indossare dei jeans e una camicetta a quadri celeste. Ai piedi, teneva dei sandali più comodi.
-Hai scelto tu queste cose?- Domandó iniziando a camminare.
-Si- esclamó felice - perché sto male?-
-Nah, hai più gusto della proprietaria- esclamó e prima che potesse dire qualcosa, allungó una mano. - la lista-
-Ah, credevo che volessi prendermi per mano!-
-Eh?! Ma sei scemo?!- Arrossì il verde per poi afferrare il foglio. -Mmh… è parecchia roba… spero che i soldi ci bastano.-
-Abbiamo fatto assieme i conti, vedrai che basteranno!-
-Ah, lo spero…-


-E questa è l’ultima…- Commentó Zoro posando su un carrello gli ultimi pacchi. Avevano noleggiato un carretto in modo da poter portare in modo più agevole tutte le cose essenziali richieste.
-Certo che…- Inizió Zoro - potresti darmi anche una mano a spingere. La rossa, inizió così ad agitare le mani.
-Non posso! La mia forza è pari a quella di chi indosso la faccia! Per poterti aiutare perderei il travestimento e la copertura…-
Zoro sospiró per poi fermarsi. Si toccó la pancia e sospiró un ulteriore volta.
-Ho fame…-
-Si, inizio ad aver fame anch’io-
-Purtroppo…- abbandonó la presa al carretto per frugarsi nelle tasche- ci sono rimasti solo 10 miseri berry…-
Con un sorriso, il trasformista tirò fuori dai pantaloni una banconota da 100.
-Non preoccuparti, offro io-


-Certo che potevi andare con Nami- inizió così il suo discorso.
-Come?-
-Intendo- continuó bonkure- potevi andare con lei a fare shopping.- Con un occhiata annoiata, Zoro afferró il bicchiere colmo di birra di fronte a sè.
-Odio quei posti-
-Eh? E perché? Perché devi fare da porta pacchi?- cercó di capirlo.
-No…- ammise per poi iniziare a tagliare la bistecca a forma di cuore che avevano ordinato. - semplicemente mi sento a disagio.-
I due si fissarono.
-In un negozio?-
-Non è il negozio in sè, è Nami!- incredulo, l’uomo aggrottò le sopracciglia fini.
-Non capisco.-
Con un espressione imbronciata, Zoro evitó di incrociare il suo sguardo.
-Si prova un sacco di vestiti e a lei sta bene tutto. Inizia da quelli normali per poi, arrivare a scegliere roba come biancheria e roba succinta… e io sono li che come un idiota cerco di tenermi attaccata la mascella.-
La copia di Nami lo fissó stupito per poi iniziare a ridere di gusto.
-Cosa ridi imbecille!?-
-Non credevo che Nami facesse quest’effetto anche a te!-
-Nami fa effetto a chiunque-storse la bocca per poi iniziare a mangiare - solo un cieco o un pazzo non avrebbe una reazione con lei…-
-Ah si?- Domandó per poi tagliare un pezzo di carne e porgerla con un sorrisino stampato sul volto.-Fai “Ahm”- gliela offrì.
Zoro fissó prima lui, poi la carne, per poi aggrottare le sopracciglia e ringhiargli contro.
-Non metterti a fare il cretino Bonkure!-
-Ah ma guardati, sei diventato tutto rosso!- ridacchió per poi alzarsi e mettersi a sedere sulle sue gambe. Con entrambe le mani gli circondó il collo, causando una reazione di spavento a lui e un ovazione romantica da parte dei presenti.
-Scendi subito!-Sibiló il verde sentendosi pesantemente a disagio; le orecchie avevano iniziato ad andargli a fuoco.
-Che carino che sei, dai, imboccami!-
-Bonkure giuro che…- Aveva iniziato una silenziosa promessa di morte all’amico, quando all’improvviso, un odore familiare gli arrivò alle narici.
Lui lo conosceva bene.
Non era un profumo che si poteva trovare facilmente a giro e nessuno, specialmente in quel luogo, stava mangiando mandarini.
Un sudore freddo inizió a farsi largo lungo la sua schiena e stralunato, fissó il volto di Nami.
Oh no.
Quando vide la sua espressione, il volto della rossa cambió. La sua espressione innocente si tramutò in una più sensuale e consapevole.
Non era Bonkure, quella era Nami.
La vera Nami.
-Sanji lo sa?-
-Secondo te lo sa?- la rossa inarcó un sopracciglio portando la mano al suo volto.
-Sai…- si avvicinò al suo orecchio spalmando i suoi seni al suo petto- forse preferisco andare a fare shopping con te perché mi piace torturarti…- ammise facendo venire altri brividi a Zoro. - E non è un caso che io compri gli abiti che ti fanno avere le reazioni più belle…-gli sussurrò per poi soffiargli leggera.
Quella strega…
Con una mano, artiglió il tavolo, mentre con l’altra, piegava senza alcun problema la forchetta.
-Adesso… vuoi che mi alzi?-
-No- Rispose dopo qualche secondo nascondendo il volto alla sua vista.
-È la quarta spada quella che sento?-
-…si.-



-Sanjinooo!- Bonkure con il braccio di Sanji affossato nelle tette, continuava il suo tour romantico. - è una chiesa quella che vedo?-
Il biondo, ignorante del fatto che quello che aveva appresso fosse Bonkure, aguzzó bene la vista alla sua richiesta.
-Che ne dici di andare a sposa…-
Nemmeno il tempo di finire la frase che il biondo, afferró Bonkure ancora trasformato per iniziare a salire i gradini della chiesa.
Zoro e Nami, videro un polverone alzarsi in mezzo alla piazza.
-NAMI~SWAAAAAN!- urló Sanji.- IO SONO IL TUO SCHIAVO D’AMORE! RENDIMI TUO MARITO!- le porte della chiesa vennero aperte e i due sparirono dentro.
-Ah siete qui- Robin comparve alle spalle della navigatrice e dello spadaccino.
-Ciao Sorellona-! Salutó Nami stringendosi a Zoro che a disagio, restava in silenzio.
-Quell’idiota di un cuoco non ha ancora capito che quello è Bonkure?- Domandó Franky mettendosi a sedere al loro tavolo.
-A quando pare no…-
Rispose il verde per poi udire un grido proveniente probabilmente dal peggiore angolo dell’inferno.

-.-.-.-
Il cocchino uno di noi.

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Capitolo 5
*** Regalo ***


Regalo

-Più forte- Bonkure era davanti a lui.
-Ecco io…-
-Lei non ti sentirà se farfugli ed inoltre, Zoruccio, biascichi le parole.- Il Moro si mise a braccia conserte. -Dimmi, sei per caso ubriaco?-
Il verde, appoggiato alla balaustra, lo imitó con le braccia per poi, sbuffare quasi annoiato.
-Forse dovrei esserlo-
-Ah non fare così!- Il trasformista gli battè qualche pacca sulla spalla. - ce la puoi fare, basta avere pazienza!- si allontanò da lui esibendosi in una aggraziata piroetta sul posto.
-Ora, di nuovo- si mise di fronte a lui- fa finta che io sia Nami-
-Mmmh-
-allora come glielo dici?-
Con fatica, Zoro trascinó fuori dalla pancera verde una scatolina di velluto blu. Allungó una mano e la fece cadere in quella di bonkure.
-Tieni-
-Zoro…- il moro si grattò una tempia- non è che sia male ma non traspare il minimo sentimento!-
-Che sentimento!?-
-Quello di essere felice per il compleanno della tua compagna!- Zoro sbuffó per l’ennesima volta per poi riprende in mano la scatola.
-Cosa dovrei fare? Inchinarmi e osannare la sua persona come fa il cuoco?-
-Assolutamente no!- Bonkure si trasformò in lui per dargli una dimostrazione. -Ehilà Nami! - un enorme sorriso solcó le labbra del finto Zoro - buon compleanno! Il tempo passa ma resti sempre splendida! Tieni! Questo è per te - mimó di consegnare la  scatolina ad una figura ipotetica davanti a se - anche se so, che niente può essere paragonato alla tua bellezza!-
-Queste non sono parole mie!- Ringhió Zoro, - è una cosa che direbbe quella mezza sega di Sanji-
-Beh, se lui ci riesce, perché tu no?-
-Perché io…- inizió per poi ammutolirsi- io…-
-Dove sta il problema?- Zoro ci rinunció e gli voltó le spalle.
-Eh no! Non scappare!- con uno sfiorarsi di guancia, Bonkure si trasformò in Nami.
-Forza, riprova! So che non sei avvezzo a queste cose, ma devi avere più fiducia in te!- Nel sentirlo incoraggiarlo così, Zoro si fermò. -Inoltre, hai passato a rassegna tutta l’isola per trovare il regalo adatto!-
-Ma che gli importa a quella strega!-
-Gli importa eccome Zoruccio!- Gonfió le guance Bonkure. -Voi due vi volete bene, si vede! Siete molto legati e sono sicuro che un regalo da parte tua possa farle molto piacere, proprio perché sei tu!- Con forza, gli prese il volto tra le mani - un regalo da parte tua per lei, sarebbe come un tesoro!- gli occhi di Zoro lo fissarono colpiti per poi annuire, anche se continuava ad essere poco convinto.
-D’accordo-


-Hey Zoro!-Dopo circa un ora, lo spadaccino e il trasformista avevano fatto capolino nella sala comune. Stavano per tagliare il dolce e lo spumante brillava ancora nei bicchieri.
-Dove siete stati eh?-Domandó Usopp cacciandosi in bocca un pezzo di torta.
-Già, vi siete persi il regalo di Sanji- incuriositi dal regalo, alzarono gli occhi verso Nami. Era letteralmente a sedere in un trono di rose gialle e arancioni.
Zoro rimase in silenzio, per poi, mettersi a sedere accanto all’archeologa.
-Stai tranquillo- mormoró silenziosa Robin- il tuo regalo le piacerà un sacco.-
-Come sai che le ho regalato qualcosa?- con un espressione neutra, alzó un sopracciglio per poi da sotto il tavolo, far fiorire una mano. Questa iniziò a intrufolarsi dentro la pancera di Zoro ed in imbarazzo, lo spadaccino la fermó.
-Okok!!!- bofonchió contrariato: con quella era impossibile avere segreti.
-Eh eh- Rise la mora per poi passare all’amica un pacchetto. -Tieni Nami-
-Ah Robin, ma non dovevi!- Contenta, Nami afferró il regalo per poi scartarlo felice.
Quando vide che era un libro, rimase in silenzio a leggere il titolo, per poi, nasconderlo alla vista di tutti.
-Robin!- Sgranó gli occhi la rossa fissando la compagna.
-Mi era parso di capire che ne eri interessata…-
-uh…- Ancora rossa, Nami, lo riavvolse nella carta- si…lo desideravo… Emh… lo…lo metto al sicuro, almeno nessuno può farsi male.-
-Eh eh…-
-Ma che libro è?- Domandó candidamente Rufy per poi beccarsi l’occhiata inceneritrice di Nami.
-È per navigatori!-
-Si, Navigatori “esperti”- ridacchió Usop beccandosi poi un pezzo di torta in faccia.
-Beh, manca quello di Zoro no?-
Brook si voltó verso Il verde che in silenzio, aveva osservato tutta la scena.
Non voleva consegnare quello stupido regalo davanti a tutti ma era impossibile rifiutarsi. Con un colpo di tosse, afferró dalla pancera la scatolina e gliela porse.
-Buon… compleanno- eh, quello era il massimo che era riuscito a spiccicare: niente manfrine, niente frasi cerimoniali, solo gli auguri. Bonkure ci aveva provato, ma in tutti i modi in cui lo spadaccino si poneva, non traspariva nessuna emozione sincera per quelle frasi se non imbarazzo. Senza parole, Nami fissó il verde, non aspettandosi che un buzzurro come lui potesse farle un regalo. Non senza soldi…
-Io… grazie…- Parló fissando esterrefatta il compagno.
-È un anello?- Domandó Rufy alzandosi in piedi per poter vedere meglio.
-Cosa?!- Si inalberó Sanji per quell’oltraggiosa domanda. -come puoi pensare che questo Marimo possa…-
-Oh si, è un anello!- Rispose Nami ancora più scioccata.
-COSA?!- per poco a Sanji non venne un infarto.
Zoro che per tutta risposta era rimasto in silenzio e con le orecchie che andavano a fuoco, si mise a braccia conserte puntando lo sguardo sul viso di Nami.
Tra le urla di Sanji e i fischi dei compagni, cercó di mantenere la concentrazione e il sangue freddo per non cedere ad alcuna provocazione.
-È… è molto bella!- ammise Nami sfilando l’anello per poi, provare a metterselo al dito. Per sua fortuna, le calzava a pennello.
Niente di elaborato, era molto semplice come forma, per niente di impaccio nel caso si fosse messa a disegnare e non le stringeva minimamente.
Una piccola pietra era incastonata nel metallo e dubitava di averne mai vista una di quel colore.
-È un arancite- Commentó poi Zoro quando la vide studiare la pietra. - mi hanno detto che è una pietra che si trova solo su questa isola e ha il colore arancione. Non è molto rara e costosa come si può credere…- Bonkure fissó stupito il verde: finalmente stava dimostrando qualche reazione!
-Però… beh, appena l’ho vista ho pensato che fosse perfetta per te…-
Tutto l’equipaggio si ammutolì, perfino Sanji; diavolo, Zoro si era proprio impegnato questa volta.
Nel vedere il compagno in difficoltà, Nami sorrise di cuore per poi alzarsi e andare da lui. Trovandosi alle sue spalle, gli vinse il collo con entrambe le braccia in un affettuoso abbraccio.
-Spadaccino buzzurro che non sei altro- inizió- per un attimo avevo pensato che volessi chiedermi la mano!-
Nel sentire quelle parole e il contatto con la compagna, Zoro si irrigidì per poi, storcere in imbarazzo la bocca in un espressione corrucciata.
-Ma che diavolo dici!-
-Si Nami! Non scherzare su queste cose!- Rincaró Sanji preoccupatissimo.
-Beh, ma con un anello così- è lo mostro al cuoco spiaccicandosi ancor di più contro Zoro- come si può dir di no!?-
L’intera ciurma esplose in una risata per far seppellire ancor di più nella vergogna il verde. Ormai seppellito nell’imbarazzo, l’unica cosa che poté fare fu quella di potarsi una mano al volto e smettere di vedere i suoi compagni.
-Tranquillo Zoro- gli sussurrò all’orecchio Nami in modo che nessuno dei loro compagni li sentisse- mi piace da matti… e penso che non me lo toglierò più- si avvicinò alla sua guancia e gli posó un leggero bacio.
Nessuno, a parte Robin probabilmente, si era accorta di quella piccola conversazione.



-Non ti aspettavi un regalo del genere?- Domandó Bonkure che si stava preparando una maschera per la notte prima di andare a dormire.
-Già- ammise Nami pettinandosi i capelli. - sono rimasta davvero sorpresa!- con un sorriso si portò la mano vicino al volto facendo mostra dell’anello. - ha visto questa pietra ed ha pensato a me… nonostante tutto, ha un lato romantico nascosto.-
-Lo spadaccino si è davvero impegnato- Commentó Robin portandosi agli occhi due fette di cetriolo. -Ha stupito anche me-
-Era così rosso in volto! Povero Zoruccio!-
-Ogni tanto fa bene anche a lui mostrare di essere umano.-la rossa si fissó allo specchio per poi, osservare di nuovo l’anello.-Ragazzi, mi piace davvero tanto!-
-L’anello o Zoro?- Domandó l’archeologa non scomponendosi.
-La scelta è difficile eh?- Commentó il moro per poi osservarla alzarsi in piedi. - dove vai?- le chiese, vedendola poi uscire.



Faceva caldo. Troppo caldo. Perfino la brezza serale non riusciva a dar sollievo al suo corpo accaldato.
Sul ponte, Zoro aveva iniziato a fare pesi, cercando di togliersi dalla mente la reazione di Nami; quella sera, era di guardia. Era contento che il regalo le fosse piaciuto, ma sentiva che avrebbe potuto fare di più. Perché si sentiva soffocare ogni qual volta mostrava anche solo un briciolo di emozione verso di lei?
Inizió a muovere i pesi più velocemente.
Era per caso colpa di Sanji? Non era così difficile dire qualche frase d’affetto verso un amica. Tutti ci riuscivano! Anche Rufy.
-Mmh…- bofonchió storcendo le labbra. Ripensó agli occhi di Nami, alle sue parole, all’abbraccio e al bacio che gli aveva dato in segno di ringraziamento. Era così preso dai suoi pensieri che per poco non gli cascó di mano i pesi quando la vide davanti a sè.
-Hey- lo salutó lei.
In pochi istanti, Zoro tornó impettito in tutta la sua statura. Che ci faceva lì? Non era ancora andata a dormire?
-Avevi bisogno?- Domandó inarcando un sopracciglio.
-Sai, ci ho riflettuto su parecchio- mormoró la rossa per poi avvicinarsi al verde. - penso che questo regalo sia insufficiente.-
-EH?-
Zoro la fissó perplesso. Che significava?
-Manca qualcosa? Cioè so che non è molto costoso ma…-Si immobilizzó quando la vide posare entrambe le mani sul suo petto.- che stai facendo?-
-Non so se tu sia idiota o cosa-lo insultó Nami alzandosi sulle punte dei piedi per poter essere più vicina a lui. - Ma a questo regalo, manca qualcosa. Lo sai bene che io sono una ladra- inizió con un sorriso furbetto- pensavi che non l’avrei rubato?-
Prima che Zoro potesse risponderle, si sentì la bocca tappata con la sua. Le labbra dell’amica erano morbide, delicate e dal sapore inebriante di mandarino.
Quando si staccò da lui, le mani di Nami erano salite a cingergli il collo.
Era rimasto paralizzato.
Nel vederlo immobile, la rossa provó a dargli altri bacetti a fior di labbra.
-Santo cielo Zoro, sei peggio di una statua!- protestó per poi, spingerlo verso di lei con la schiena. -Stavo cercando di rubarti qualche emozione, ma credo tu ne sia privo…-
Ah. Ecco che cosa stava cercando di fare… ed esattamente come aveva detto Bonkure, da parte sua mancava del “sentimento”.
-Io… non ne sono privo!-
-Si invece!- protestó Nami posando la fronte contro la sua.- mi mostri qualcosa solo quando litighiamo!-
-Ma questo perché sei stupida!- Si difese lo spadaccino beccandosi poi delle unghie ben conficcate nel collo.
-Attento a ciò che dici, è ancora il mio compleanno.- nel sentire le sue parole, il verde sbuffò. Lasció cadere di mano entrambi i pesi e circondó la vita della compagna.
-Cosa vuoi Nami! Vuoi che ti stringa forte e ti inneggi frasi d’amore? Sai che io non lo farei mai! Sai che non sono Sanji!- protestó facendo sorridere la navigatrice.
-Lo credo bene, faresti impressione.- lo sguardo le si ammorbidì. Portó la mano con l’anello tra di loro, in modo che potesse vederlo. -Lo adoro.- dichiaró per poi, fissare di nuovo l’amico.
-Sono… contento che ti piaccia.-
-Come lo hai trovato?- gli Domandó per poi, tornare a cingergli il collo.
-Mi ero perso…-
-Ah! Tipico da parte tua.-
-E ho trovato una bancherella… ho gettato un frugale sguardo a ciò che vendeva e quell’anello, nel mucchio, ha attirato la mia attenzione- nel sentire quell’affermazione, Nami strinse maggiormente la presa.
In un certo qual senso poteva intuire il significato con: in mezzo a tante donne, il mio sguardo verrà sempre attirato verso di te.
-Continua-
-Non avevo abbastanza soldi- spiegó il verde ormai non più a disagio da quella vicinanza. -Ma il commerciante ha detto che non c’è ne era bisogno… qualcosa come “era destino” che lo prendessi.-
Ne sentire le sue parole, Nami tornó contro le sue labbra. A differenza di prima, Zoro non rimase immobile, ma ricambió a sua volta. La presa sulla vita di lei si fece più forte e le labbra, danzavano assieme alle sue. Quando Nami sciolse il bacio, lo fissó soddisfatta.
-Visto? Non c’èra bisogno di frasi smielate.- ancora un po’ confuso, Zoro annuì.
-Si può fare di meglio- gli carezzò il volto - ma per stasera sono soddisfatta così…- lenta, sciolse la presa al collo e Zoro fece altrettanto con le sue mani.
Il suo sguardo era diverso adesso, quasi intontito nell’essere tornati così distanti.
-Forse…- bofonchió tornando eretto con la schiena e portandosi una mano alla bocca.- Forse dovrei fare pratica…-
-Già-Sorrise nel sentirlo proporle quella specie di “allenamento” - potrei aiutarti…sai?-
-Davvero?- Domandó il verde sorpreso nel sentirla così magnanima nei suoi confronti.
-Certo…- in pochi passi, torno vicina a lui fissandolo furbetta. -Ma ti costerà caro.-


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E dopo un lungo sollazzo in silnguazzate al chiaro di luna, stanca e con la mandibola dolorante, Nami salutó lo spadaccino. Con sguardo da duro, Zoro osservó la compagna rientrare nella sua cabina, per poi, rimanere di nuovo solo nel silenzio del ponte della sunny. Con eleganza, si voltó di spalle e con un espressione indecifrabile sul volto, inizió a twerkare.
Così, di botto.

Scherzo.
Non mi ha soddisfato molto questo capitolo, ma meglio di un calcio nel culo.

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