The fake daughter

di Cerbiatta_da_Saturno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi é realmente? ***
Capitolo 2: *** Il piano ***
Capitolo 3: *** L'attuazione del piano ***
Capitolo 4: *** Mille domande e cento risposte ***
Capitolo 5: *** Calma ***
Capitolo 6: *** Realizzare i sogni ***
Capitolo 7: *** Finalmente ***



Capitolo 1
*** Chi é realmente? ***


«Quella ragazza é strana... » disse Luca «sembra nascondere del potenziale e mostrare solo una parte di sé stessa» aggiunse Matteo con area confusa « avete ragione‚ entrambi; perció dobbiamo osservarla e scoprire chi é realmente questa ragazza e cercare di realizzare i suoi desideri... D'altronde sé lo merita; dopo averti salvato‚ Mirco› aggiunse Melania (ovvero la sorella di Luca‚ cresciuta insieme a lui e ai suoi amici). «Hai ragione» rispose Mirco; mentre gli altri annuivano alle parole della ragazza

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Capitolo 2
*** Il piano ***


Il giorno dopo i 5 ragazzi si riunirono al covo e iniziarono a raccontarsi le cose apprese su quella strana ragazza di nome Chiara. Fecero cosí per circa una settimana; fin quando il mercoledí dopo‚ Riccardo riuní il gruppo per esporre il piano elaborato fino alle 4:30 del mattino che avrebbe reso Chiara felice I 4 ragazzi apprezzarono il piano di Riccardo e decisero di applicarlo il sabato notte alle 1:00 del mattino

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Capitolo 3
*** L'attuazione del piano ***


Il sabato sera i ragazzi erano emozionati di aiutare una brava persona e ricambiare un piacere. Alle 21 si riunirono tutti e 5 al covo per prendere tutto il necessario e precisare i piccoli ma importanti dettagli del loro formidabile piano Matteo rimase al covo‚ il suo ruolo era molto importante‚ doveva stare al computer e avvertire gli altri di qualsiasi cosa accadesse fuori la casa. Melania era alla guida pronta a scappare con i ragazzi e Chiara. Il compito di Luca Mirco e Riccardo era delicato; dovevano inrompere in casa di Chiara entrando dal suo balcone e rapirla prima che i suoi genitori allertati dal rumore dell'allarme li scoprissero. E così fecero

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Capitolo 4
*** Mille domande e cento risposte ***


Mentre i genitori di Chiara avevano appena finito di compilare la denuncia contro ignoti‚ Chiara nel bagagliaio della macchina in cui si trovava non aveva molta paura ma era entusiasmata e si poneva molte domande anche sé non si muoveva per non attirare l'attenzione di chi era seduto sui sedili del l'auto che nel mentre erano incuriositi dalle risate che ogni tanto provenivano dal bagagliaio che Chiara non riusciva a tenere per sé stessa. Quando l'auto si fermò il cuore di Chiara incomincio a battere molto forte ed oltre alle mani che le tremavano‚ da quando l'allarme di casa sua era cominciato a suonare‚ ora le tremavano anche le gambe. Quando la ragazza sentì dei passi avvicinarsi al bagagliaio chiuse gli occhi e li riaprì solo dopo essere stata portata fuori dall'auto da delle braccia muscolose‚ dopo essere stata lasciata da quelle braccia‚ per farla stare impiedi‚ Chiara guardo in faccia il proprietario di quelle forzute braccia e si ricordó del ragazzo che quasi un mese prima aveva salvato dall'essere investito da un'auto Mentre i genitori di Chiara avevano appena finito di compilare la denuncia contro ignoti‚ Chiara nel bagagliaio della macchina in cui si trovava non aveva molta paura ma era entusiasmata e si poneva molte domande anche sé non si muoveva per non attirare l'attenzione di chi era seduto sui sedili del l'auto che nel mentre erano incuriositi dalle risate che ogni tanto provenivano dal bagagliaio che Chiara non riusciva a tenere per sé stessa. Quando l'auto si fermò il cuore di Chiara incomincio a battere molto forte ed oltre alle mani che le tremavano‚ da quando l'allarme di casa sua era cominciato a suonare‚ ora le tremavano anche le gambe. Quando la ragazza sentì dei passi avvicinarsi al bagagliaio chiuse gli occhi e li riaprì solo dopo essere stata portata fuori dall'auto da delle braccia muscolose‚ dopo essere stata lasciata da quelle braccia‚ per farla stare impiedi‚ Chiara guardo in faccia il proprietario di quelle forzute braccia e si ricordó del ragazzo che quasi un mese prima aveva salvato dall'essere investito da un'auto

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Capitolo 5
*** Calma ***


«non spaventarti‚ non vogliamo farti del male‚ vogliamo solo ringraziarti per avermi salvato» disse Mirco. Chiara alle sue parole non sapeva cosa rispondere e decise di rimanere in silenzio. Il silenzio continuò per qualche secondo fin quando la ragazza disse con stupore dei 4 « e allora perché ci troviamo qui? E dove siamo?» nel mentre chiedeva‚ Chiara‚ continuava a quadrare le praterie attorno rimanendone meravigliata. « siamo al sicuro dalle telecamere e dagli altri esseri umani‚ non potevamo sapere cosa avresti fatto» rispose Luca‚ « d'altronde ci sono polizziotti che ti stanno cercando» aggiunse Melania con tono pacato « in tutto ciò non le abbiamo detto quale sarà il nostro ringraziamento» disse Riccardo sorridendo a Chiara. « TRA TRA TRA » il telefono di Melania si intromise nella conversazione « è Teo » disse Melania mentre rispondeva alla chiamata e applicava il vivavoce a quel vecchio telefono intracciabbile « ragazzi una pattuglia con 2 sbirri all'interno si sta dirigendo verso di voi e proviene da Ovest‚ rimettetevi in viaggio» disse Matteo « Okay‚ allora rimettiamoci in viaggio‚ stavolta guido io!» esclamò Luca « io farò compagnia alla rapita!!» rispose Riccardo entusiasta prendendo la mano di Chiara per correre fino al bagagliaio della macchina. Quando tutti e 5 furono in macchina questa partí e Riccardo si presentò alla ragazza che aveva affianco rassicurandola «non spaventarti‚ non vogliamo farti del male‚ vogliamo solo ringraziarti per avermi salvato» disse Mirco. Chiara alle sue parole non sapeva cosa rispondere e decise di rimanere in silenzio. Il silenzio continuò per qualche secondo fin quando la ragazza disse con stupore dei 4 « e allora perché ci troviamo qui? E dove siamo?» nel mentre chiedeva‚ Chiara‚ continuava a quadrare le praterie attorno rimanendone meravigliata. « siamo al sicuro dalle telecamere e dagli altri esseri umani‚ non potevamo sapere cosa avresti fatto» rispose Luca‚ « d'altronde ci sono polizziotti che ti stanno cercando» aggiunse Melania con tono pacato « in tutto ciò non le abbiamo detto quale sarà il nostro ringraziamento» disse Riccardo sorridendo a Chiara. « TRA TRA TRA » il telefono di Melania si intromise nella conversazione « è Teo » disse Melania mentre rispondeva alla chiamata e applicava il vivavoce a quel vecchio telefono intracciabbile « ragazzi una pattuglia con 2 sbirri all'interno si sta dirigendo verso di voi e proviene da Ovest‚ rimettetevi in viaggio» disse Matteo « Okay‚ allora rimettiamoci in viaggio‚ stavolta guido io!» esclamò Luca « io farò compagnia alla rapita!!» rispose Riccardo entusiasta prendendo la mano di Chiara per correre fino al bagagliaio della macchina. Quando tutti e 5 furono in macchina questa partí e Riccardo si presentò alla ragazza che aveva affianco rassicurandola

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Capitolo 6
*** Realizzare i sogni ***


«ma dove stiamo andando?» chiese Chiara a quel ragazzo alto con gli occhi marroni scuri e capelli lunghi‚ lisci e neri proprio come piacevano alla ragazza‚ che aveva affianco; « a realizzare i tuoi sogni e farti essere te stessa» rispose Riccardo con un sorrisetto che sporgeva dalle sue labbra carnose. Dopo un pò di tempo‚ nel quale il ragazzo si era addormentato‚ la macchina si fermò ed il portabagagli venne aperto da Melania che aveva una valigetta in mano e con la quale picchiettò la testa di Riccardo per farlo svegliare. «cosa aspettate a scendere? È ora del pranzo!» disse Melania «ah quasi dimenticavo iniziate a indossare questi» aggiunse Melania porgendo la valigetta al ragazzo «consideralo fatto» rispose Riccardo ancora frastornato. Una volta scesi dall'auto i due ragazzi ammirarono la natura che li circondava «bello respirare aria pulita» commentò il ragazzo che poi aggiunse «dai vieni e vediamo cosa dovremmo indossare» rivolgendosi a Chiara. «mi concederesti un appuntamento con questa parrucca?» chiese Riccardo alla ragazza‚ per farle uscire una risata‚ che rispose: « mi dispiace ma preferisco quelli con i capelli lunghi» rispose Chiara. «ma sta tredicenne che non capisce nulla!!» rispose Riccardo scherzando. «bhè non capisco nulla e sto realizzando i miei sogni» ribbattè la ragazza «sí ma intanto camuffati col make-up che già non ti dovrai mettere una parrucca» fece il ragazzo per provocarla «io mi camuffo ma poi quando finisco non sbavare troppo» lo affrontò Chiara che rimase lì a truccarsi mentre il ragazzo andava a prendere le sigarette in macchina

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Capitolo 7
*** Finalmente ***


Indossato il rossetto nero, in modo che rendesse le sue labbra screpolate, più grandi "labbra a canotto" le avrebbe definite sua nonna; un ombretto sfumato con una tonalità di nero scuro verso l'interno e un blu molto scuro verso l'esterno, il tutto brillantinato, preceduti da una forte base di conturing per accentuare i suoi lineamenti, che talvolta odiava ed altre amava; Chiara ripensò a ciò che Riccardo le aveva detto riguardo al fatto che lei non avrebbe indossato una parrucca, e decise che invece di tenerli sciolti come suo solito, sarebbe comunque stata una precauzione utile farsi uno chiffon utilizzando uno dei due codini rossi che aveva sempre con sé al polso, o uno a legare i capelli e l'altro al polso; teneva moltissimo a quei due codini, nonostante non li avesse ricevuti in dono da qualcuno, li aveva al polso almeno da quando era in prima media da ciò che ricordava ed erano nella busta con tutti gli elastici da quando aveva memoria, quei due elastici avevano per lei un significato enorme, avevano visto tutte le sue crisi, i suoi attacchi di panico, i suoi pianti, la sua rabbia, la sua gioia, le sue risate, per Laura quei codini significavano lei, Chiara, Gallo Clandestino e tutti gli altri modi in cui si faceva chiamare online, e dagli amici stretti, quei codini per lei rappresentavano sé stessa, le sue rinascite, i suoi obbiettivi, raggiunti e quelli ancora da raggiungere. L'elastico rimanente invece decise di rimanerlo al polso e di infilarlo sotto la manica della maglietta se avesse incontrato qualcuno. Poi decise di coprirsi con il trucco anche quei morsi di zanzara con cui si era svegliata una mattina tre anni fa e aveva trovato già sotto forma di croste, e che aveva ancora perché li usava per sfogarsi le volte in cui essendo con altri o non volendo giustificarsi, decideva di non provocarsi cicatrici sulle braccia o sulle gambe. Infine si cambiò, dandosi della stupida per non averlo fatto prima di truccarsi nel mentre provava ad infilarsi quella maglietta nera, attillata, a maniche corte sopra quei jeans attillati, blu scuro molto strappati che lasciavano intravedere delle croste ancora non sanate, causate dai suoi sfoghi. Infine indossò il paio di converse old star nere che le avevano prestato. Prima di tornare dagli altri, fece un punto sulla questione, capì che si stava fidando di tre estranei e di un'altro di nome Teo e di cui non conosceva nemmeno il volto, e che le avevano promesso la felicità, cosa intendevano per felicità? Poteva essere qualsiasi cosa, anche la morte secondo Chiara affascinata dalle piccole cose e con una vita che non apprezzava. Però guardando come era ora, si sentì più libera che mai, era agghindata come voleva essere, come i suoi familiari e compaesani non volessero che fosse, era già felice, non aveva nulla da perdere tranne sé stessa, che sentiva di aver appena ritrovato dopo l'ennesimo smarrimento che stava vivendo. Perciò decise di tornare da quei tre ragazzi dotata di un sorriso non forzato, cosa che le succedeva rare volte nell'ultimo periodo, e pronta ad affrontare tutto con l'autoironia, che più l'aveva salvata da un punto di non ritorno.

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