Room Shambles di Seiko (/viewuser.php?uid=1811)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cat - Gatto ***
Capitolo 2: *** Pen and Paper - Carta e Penna ***
Capitolo 3: *** Fairytale - Fiaba ***
Capitolo 4: *** Tower - Torre ***
Capitolo 5: *** Flower - Fiori ***
Capitolo 6: *** Happiness - Felicità ***
Capitolo 7: *** Can you Hear me? - Puoi Sentirmi? ***
Capitolo 8: *** Playing the Melody - Suonare la Melodia ***
Capitolo 9: *** Introduction - Introduzione ***
Capitolo 10: *** Foreign - Straniero ***
Capitolo 11: *** Test - Testare ***
Capitolo 12: *** Triangle - Triangolo ***
Capitolo 13: *** Teamwork - Lavoro di Squadra ***
Capitolo 14: *** Puzzle - Puzzle ***
Capitolo 15: *** Candlelight - Lume di Candela ***
Capitolo 16: *** Breathe Again - Respirare Nuovamente ***
Capitolo 17: *** Pink - Rosa ***
Capitolo 18: *** Light - Luce ***
Capitolo 19: *** Dark - Buio ***
Capitolo 20: *** Eyes - Occhi ***
Capitolo 21: *** Outside - Fuori ***
Capitolo 22: *** Questioning - Interrogatorio ***
Capitolo 23: *** Sweet - Dolce ***
Capitolo 24: *** And - E ***
Capitolo 25: *** Demon - Demone ***
Capitolo 26: *** Debt - Debito ***
Capitolo 1 *** Cat - Gatto ***
Fanfiction
Cat
– Gatto
Non era la prima
volta che si ritrovavano a camminare insieme fino al porto dove sostavano le
loro navi dopo l’ennesima notte passata insieme.
Era diventata
una sorta di strana abitudine in cui entrambi si erano ritrovati a sottostare
senza accorgersene, e nel momento in cui Law si era rannicchiato a terra, Sanji
si era inconsciamente fermato ad aspettarlo.
Eppure quando
aveva visto il temuto chirurgo della morte chinarsi per dar da mangiare ad un
gatto randagio, non era riuscito a trattenere un sorriso
sarcastico.
-Non pensavo ti
piacessero i randagi.-
-Dovrebbe essere
evidente visto che perdo tempo con te.-
Angolino
dell’autrice:
Eccomi
qua, lo so ho mille fiction in corso e nemmeno una finita, ma non ho potuto
resistere alla tentazione, questa coppia Crack sta infestando la mia mente
quindi per svuotarla un po’ ecco per voi una raccolta di Drabble ispirata ai 100
themes, tutta Law/Sanji quindi spero sia una gradevole lettura.
Come
sempre accetto volentieri commenti e critiche, grazie a tutti coloro che mi
seguono, vi voglio bene!
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Capitolo 2 *** Pen and Paper - Carta e Penna ***
Fanfiction
Pen and Paper – Carta e Penna
-Hai
finito?-
-Sta
zitto.-
Il modo in cui
una persona tracciava parole e pensieri sulla carta era come una finestra aperta
sulla sua personalità, Sanji ne era fermamente convinto, e lo stesso Law
sembrava dare ulteriore conferma al suo pensiero.
Gli occhi
azzurri del cuoco seguivano con sguardo sofferente, l’ennesimo intingere della
penna del chirurgo nell’inchiostro vermiglio.
I brividi
scivolavano attraverso la pelle del biondo, mentre la penna scorreva con malsana
delicatezza sulla sua schiena.
Il sangue come
inchiostro, la pelle come carta, il suo marchio, una firma
inconfondibile.
Esisteva forse
modo migliore per descrivere lo spirito di Trafalgar Law?
L’angolino
dell’autrice
Eccomi
qua con la seconda drabble, ebbene si la mente perversa sta tornando in azione
fate attenzione.
Volevo
solo dire che sto aggiornando qui perché le drabble mi prendono meno tempo visto
che devo studiare per l’esame ma da mercoledì in poi passerò ad aggiornare il
resto!
E
ora visto che sono di fretta passo ai ringraziamenti!
Slits:
Cara socia! Io non ti voglio male sono semplicemente sadica dovresti saperlo
ormai, ma a parte questo grazie per i complimenti cara immeritati come sempre e
sappi che sono assai orgogliosa di averti tra le schiere delle fan di questa
crack couple.
Kairih:
Tata!!! Oddio grazie per i complimenti, troppi ed immeritati, sono davvero
felice di averti tra le lettrici, spero tanto di non deluderti con i prossimi
capitoli di questa raccolta, per le ZoroxSanji le maggior parte sono scritte a
rating sotto il rosso a parte l’ultima con cui sto perversando a non finire.
Grazie ancora *glompa*
Zorina:
CaVa non sai quanto mi fai felice con le tue parole, sono profondamente
orgogliosa del mio essere capace di farti apprezzare questa coppia, spero di non
finire col farti ricredere nei prossimi capitoli! Grazie!!
Infine
ringrazio anche a tutti coloro che hanno aggiunto la fic tra preferiti e
seguite, e anche a chi a letto soltanto grazie, grazie davvero!
Come
sempre accetto volentieri commenti e critiche!
Un
bacione!
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Capitolo 3 *** Fairytale - Fiaba ***
Fanfiction
Fairytale – Fiaba
Era stato
avvisato, eccome se lo sapeva, Nami era stata chiara sui pericoli che avrebbe
corso se fosse uscito da solo in quella città, che era tutto tranne che
tranquilla.
Eppure ora si
trovava lì, immobile in una delle tante buie vie della città, sotto lo sguardo
attento di due grigi occhi felini.
-Non sai che ad
avventurarsi nel bosco si finisce per incontrare il lupo cattivo,
cappuccetto?-
-Non sai che il
lupo viene ucciso alla fine della storia?-
E nonostante il
buio vide chiaramente quel ghigno brillare.
-Non te l’ha mai
detto nessuno di non credere alle fiabe, Sanji?-
Angolino
dell’autrice:
Beh
che dire? Posso solo annunciarvi che i miei neuroni sempre siano esistiti, cosa
di cui dubito, sono andati a farsi friggere dopo questa drabble.
Non
chiedetemi da dove uscita ancora me lo devo spiegare!
Sono
un po’ di fretta quindi passo subito a rispondere ai commenti!
Zorina:
Grazie, grazie davvero per i complimenti, sono davvero felice di riuscire a
farti amare questa coppia, sarai il mio orgoglio!!! Grazie davvero spero di non
averti fatto cambiare idea con questo nuovo capitoletto!
Kairih:
Non sai quanto mi fai felice! Sono davvero onorata di averti fra le lettrici e
sono felicissima che questa assurda raccolta ti piaccia, spero di non farti
rimangiare tutti i complimenti con i nuovi capitoli! E per le altre non
preoccuparti fidati non ti perdi niente eheheh.
Slits:
Socia ti prego vogliami bene!! Ok tornando serie, cosa che a tutti gli effetti
non sono mai, che dire? Averti fra le commentatrici di questa raccolta è un
onore, i tuoi commenti fanno esultare la mia autostima fino a quasi farmi
credere di averne realmente una, e spero davvero di non distruggere
l’impressione positiva che hai di queste drabble con qualche schifezza delle
mie.
Ringrazio
inoltre tutti coloro che hanno aggiunto la raccolta tra i preferiti e i seguiti,
grazie grazie davvero, anche solo a chi segue leggendo siete il mio più grande
sostegno!
Come
sempre me è onorata di ricevere critiche e commenti.
Grazie!
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Capitolo 4 *** Tower - Torre ***
Fanfiction
Tower – Torre
La mente di una
persona è la sua personale torre, e coloro che desiderano conoscerla sono
costretti o a scalarla, o ad attendere ai suoi piedi che una qualche benevolenza
divina si decida a mostrare ciò che si nasconde al suo
interno.
[Sanji]
Detestava
ammetterlo, ma nonostante tutto il tempo passato insieme, nonostante la
“particolare” relazione che stavano vivendo, nonostante tutto quello che li
aveva legati e ancora li teneva incatenati l’uno all’altro, quando il biondo
fissava le sue iridi azzurre nello sguardo impenetrabile del moro, gli era
praticamente impossibile immaginare quali pensieri tormentassero la sua
mente.
Eppure quando
quella notte il medico si era voltato verso di lui, fissandolo con i suoi occhi
grigi, istintivamente la mano trovò i suoi capelli.
E solo quando lo
vide addormentarsi in quella languida carezza, capì di aver salito almeno un
gradino di quella dannata torre.
[Law]
In quanto medico
la sua peculiarità era l’osservazione, un guardare che va oltre la semplice
constatazione visiva, si sofferma su ogni dettaglio, su ogni parola, su ogni
singolo movimento.
Con il biondo la
situazione non era diversa, era uno spettatore, estraneo alla loro relazione,
che si limitava ad osservare i pensieri del cuoco attraverso quella torre di
vetro.
Eppure quella
notte, quando voltandosi verso l’altro, si era ritrovato a desiderare anche il
più piccolo contatto, si stupì nel sentire la mano del biondo fra i suoi capelli
e capire che in fondo, risalire quella torre, era proprio quello che
desiderava.
Note
d’autrice:
Allora
ho una piccola puntualizzazione da fare prima, questo capitolo è un po’ diverso
per una ragione molto semplice, inizialmente avevo provato ad unire tutto questo
in un’unica drabble ma non rendeva per nulla quello che volevo trasmettere, ecco
perché ho optato per una mini introduzione e due drabble, spero la cosa non vi
dispiaccia, quindi detto ciò passo ai ringraziamenti.
Biohazard:
Ai!!! Grazie mille davvero! Mi ha fatto davvero piacere avere un tuo commento
per questa raccolta.
Zorina:
Non sono proprio certa che non ti deluderò mai, ho l’incredibile capacità di
scrivere schifezze quindi... Ma sono davvero felice che la scorsa drabble ti sia
piaciuta, e concordo questa volta il lupo non le prende, ma fossi in cappuccetto
rosso starei molto attenta!
Slits:
Socia come hai fatto a vedermi, eppure mi ero nascosta così bene in quel
vicoletto buio!!! Maledizione è stato il riflesso del binocolo con cui spiavo i
due ammettilo i hai scoperto per quello!! Ok mettiamo da parte le scemenza per
un attimo (e il mio lavoro da spia professionista), socia come fai a commuovermi
ogni volta con i tuoi commenti??? Ti adoro, davvero grassie mille!
keiko_chan86:
Keikochan! Che bello averti tra i lettori, è un vero onore per me sappilo! E non
sai quanto siamo orgogliose io e Slits di essere riuscite a farti piacere questa
coppia, il LaSan power è immenso lo ammetto. Cmq grazie davvero per il commento
spero ti piaccia anche questa drabble e non ti faccia cambiare idea!
Infine
ringrazio chi ha aggiunto tra i preferiti e i seguiti, e ovviamente i lettori!
Grazie davvero.
Non
mi stancherò mai di ripeterlo ma come sempre critiche, insulti e commenti sono
bene accetti!
Un
bacio!
Seiko.
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Capitolo 5 *** Flower - Fiori ***
Fanfiction
Flower – Fiori
Fiori
dell’oblio...
Ricordava quelle
parole pronunciate da una voce dolce, macerata dall’inesorabile processo della
memoria... pronunciata dal sorriso di un viso che non riusciva in nessun modo a
ricordare.
Il volto di una
madre, forse.
Ed
inconsciamente il suo sguardo sorvolava con insolita premura quel campo di
papaveri, mentre la mano tatuata allungava le dita fino a sfiorare quei petali
rossi in una carezza evanescente.
-I fiori
dell’oblio...-
Le stesse
parole... pronunciate da labbra che puzzavano di tabacco, non serviva voltarsi
per saperlo.
-Non potevi
trovare fiore più adatto a te.-
-Hai ragione...
sono i migliori per seppellire vecchi ricordi.-
Note
d’autrice:
Non
so cosa dire, veramente.
Questa
drabble mi ha colta alla sprovvista diciamo, nata completamente dalla prima
frase, e stranamente non la detesto come tutti gli altri miei lavori. Ma
come ogni volta mi rimetto giustamente al vostro giudizio.
Intanto
i dovuti ringraziamenti, grazie a tutti i lettori.
keiko_chan86:
Mi ritengo fiera di averti trascinato ancora più giù in questo tunnel senza
fine, benvenuta al secondo livello keiko-chan! Cazzate a parte grazie mille per
il commento, sono felice di sentire che è piaciuta la parte di Law, quel
chirurgo è così dannatamente criptico.
Kairih:
Tata, oddio che piacere riaverti qua! I tuoi complimenti finiranno per farmi
sciogliere fino ad essere un budino gelatinoso lo sai? Grazie mille,
davvero.
Slits:
*Si guarda le mani* Da dove si vede se sono da pianista? °.°
Tornando a noi, ogni volta mi chiedo come diavolo fai a capirmi così
bene, come diavolo fai ad esprimere perfettamente in un commento l’esatto
significato che volevo trasmettere? Grazie so, davvero. Non so cosa farei senza
di te!
Beh
grazie anche a tutti coloro che leggeranno o seguiranno questa raccolta, grazie
a tutti davvero.
Come
sempre aspetto un vostro giudizio negativo o positivo che sia.
Un
bacio.
Seiko.
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Capitolo 6 *** Happiness - Felicità ***
Fanfiction
Happiness – Felicità
-Oi...-
Una voce
familiare, fastidiosamente familiare, sfumava in crescendo trascinandolo fuori
dal mondo dei sogni riportandolo, una volta per tutte, alla
realtà.
-Caffè.-
Non fece nemmeno
in tempo a focalizzare la figura di fronte a sé, che l’amaro sapore di caffè già
scendeva indisturbato lungo la gola.
Un risveglio
come tanti, ma una nota particolarmente originale lo colpì quando riuscì a
focalizzare il biondo ormai svogliatamente accoccolato fra le sue
braccia.
Un
ghigno.
-Sai non
dovresti indossare felpe da uomo raccolte in giro... ti ingrassano il sedere, Sanjiko.-
-... idiota.-
Forse fu capace
di sorprendere entrambi quello stupido momento
felice.
Note
d’autrice:
Oh
per Zeus! Una drabble quasi allegra, che mi passa per la testa? Ebbene si i
momenti di insensata dolcezza pigliano pure a me, e ringrazio voi poveri
sfortunati lettori che mi sopportate, grazie davvero.
Si,
è un po’ particolare, non so come sia uscita, sinceramente avevo solo ferma in
testa l’immagine del biondo con addosso la cara felpa del doc. e cavoli era un
immagine così dannatamente affascinante che non ho resistito spero vogliate
perdonarmi ^.-
E
come al solito voglio passare ai ringraziamenti:
Kairih:
Tata è un vero onore averti come fedele lettrice, non sai come mi rendono felice
i tuoi commenti ogni volta. Per la frase lo ammetto hai colto in fondo quello
che volevo dire, la scorsa drabble era un po’ strana, era anche un primo
tentativo di testare il passato dei due protagonisti e probabilmente di
tentativi ce ne saranno altri, più felici si spera. Grazie davvero, per tutto, e
sappi che io sto attendendo la pubblicazione di Utopia, sembra così dannatamente
affascinante quella storia.
keiko_chan86:
Mi dispiace deluderti sorellona, ma temo che per quel passato ci sia ancora da
aspettare, io e la Slits ponderiamo, tanto, forse troppo, e a quella storia ci
teniamo, ma un giorno promettiamo di portarla alla luce in un modo o nell’altro.
Intanto grazie davvero per il commento è sempre un piacere
riceverne.
Slits:
So non devi fumare! *si accende gnorri una sigaretta* Fa male alla salute
insomma, anche se il sapore è terribilmente buono cazzo! Tornando a
noi... Come fa a paragonare Romeo, ROMEO, a quella cagata?! Ma insomma! Le sputo
in faccia finché non acquista l’autostima che merita se lo ricordi ttt. A parte
questo meglio gente pura e casta come lei, che folli come me, e comunque grazie,
grazie davvero so, per il sostegno, per tutto e che cacchio. It’s Guy Love!
è_é
|
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Capitolo 7 *** Can you Hear me? - Puoi Sentirmi? ***
Fanfiction
Can you Hear
me? – Puoi
Sentirmi?
Freddo.
Sulla pelle,
nella carne, in ogni singolo osso, percepiva quel gelo insinuarsi dentro di lui
attraverso quelle ferite che ancora urlavano. E il sangue scorreva, macchiando
la sua pelle, segnando quel corpo ancora infantile come una
cicatrice.
La luce della
luna filtrava appena attraverso le sbarre, come se servissero, come se la
pesante catena che portava al collo non fosse sufficiente a togliergli il
privilegio di essere umano.
Tuc.
Tuc.
Due colpi. Suoni
leggeri, appena percepibili.
Sfiorò appena il
muro con la mano, e sorrise.
Perché oltre
quella parete un altro sorriso gli stava restituendo un po’ di
umanità.
Note
d’autrice:
Ed
eccoci alla sesta. E la odio questa sesta, perché non mi capisco, perché forse è
anche un po’ priva di senso o forse perché in parte la temo, non lo
so.
Penso
però che sia d’obbligo un chiarimento, è ambientata in un ipotetico passato
diciamo, non sto a chiarire molto, lascio alla vostra interpretazione, solo che
il punto di vista è quello di Law vi lascio quindi intuire chi ci sia oltre quel
muro.
Mi
rimetto al vostro giudizio come sempre, e come ogni volta ringrazio.
new_francysmile_live:
Sono onorata che ti piaccia questa raccolta, grazie davvero per il commento. Non
sai quanto mi rende felice sapere che l’accoppiata sia apprezzata.
Kairih:
Tata! Oddio troppi complimenti poi non mi sento all’altezza. Spero che questo
capitolo non ti abbia fatta cambiare idea. Grazie davvero.
Slits:
Socia! La demenza senile peggiora se dice certe cose non lo sa, niente bugie la
prossima volta ttt. Grazie davvero so, non finirò mai di ringraziarti, senza di
te probabilmente questa coppia non assalirebbe la mia povera testa come fa. Le
voglio bene. It’s guy love!!!
keiko_chan86:
Tata! Ma che commenti sciocchi, fanno sempre piacere non sai quanto, ti
ringrazio davvero, e non farti problemi a commentare tanto lo farai comunque
meglio di me! Grassie davvero.
Un
grazie anche a tutti i lettori e tutti coloro che aggiungono la raccolta tra
seguiti e preferiti!
Come
sempre i commenti sono molto graditi! Grazie ancora!
|
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Capitolo 8 *** Playing the Melody - Suonare la Melodia ***
Fanfiction
Playing the Melody – Suonare la Melodia
-Ricordi ancora
come si suona?-
Una domanda,
semplice, diretta... forse fin troppo priva di sottointesi per essere uscita
proprio da quelle labbra.
Si limitò a
guardarlo.
La mano tatuata
sfiorava con innaturale delicatezza la superficie perlata di quel pianoforte,
mentre i suoi occhi grigi cercavano una risposta, nient’altro. Forse era davvero
semplice curiosità.
Si lasciò
cullare per un attimo in quel tenue profumo di ricordi prima di
rispondere.
Un sussurro
flebile, nulla di più.
-Si.-
Un suo gesto, e
già si stava sedendo di fronte a quei tasti.
Occhi
chiusi.
La melodia del
resto la conoscevano bene entrambi, sapeva d’infanzia.
Note
d’autrice:
Come
al solito prima di ringraziarvi tutti a dovere ho delle precisazioni da fare. Il
pianoforte non è casuale, è un invito preciso per una certa autrice a superare
un inutile blocco e scrivere due fantastiche storie. E chi deve capire... beh
capisca.
Tornando
a noi miei cari, grazie di cuore a tutti. Lettori, commentatori, piccioni
passati casualmente alla ricerca di cibo, grazie a tutti veramente. Mi sento fin
troppo apprezzata nella mia piccolezza. Grazie davvero.
E
ora giustamente i commenti:
Slits:
Tu donna dissoluta, come osi accostare quella cagata al nome del dottor. Jesus
Cox, E R E T I C A! Rito del civile saluto a parte, so grazie, davvero.
Per tutto, tutto, perché senza di te probabilmente non caverei veramente gatto
dal vasetto della marmellata! I love like J.D. love his Turk! Guy Love!! è_é9
keiko_chan86:
Visto
è lui! Il felpotto! Sono contenta davvero ti piaccia l’idea tati. Grazie davvero
per il commento, è sempre un piacere riceverne da tutti voi! Grazie!
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Capitolo 9 *** Introduction - Introduzione ***
Fanfiction
Introduction – Introduzione
Una stretta di
mano.
Una normalissima
introduzione agli occhi di tutti, niente al di fuori dell’ordinario. Un teatrino
particolarmente riuscito ai loro occhi.
Si erano
presentati come due perfetti sconosciuti, nessuno dei due si era lasciato andare
alla minima espressione, nessuno aveva dato voce al pensiero che aveva colto
entrambi.
Non gli era
sfuggito il bambino che si nascondeva nella persona che avevano di fronte. E
nonostante i loro nomi fossero già noti, erano lì con la mano stretta in quella
dell’altro.
Il cuoco dei
Mugiwara, il capitano degli Heart’s Pirate.
Una seconda
presentazione non era poi così fuori luogo.
Note
d’autrice:
Non ha senso. Si
effettivamente non ha molto senso, ma diciamo che si basa su un’ipotesi, molto
particolare. Diciamo che il resto lo potete intuire, diciamo pure sinceramente
che tutta la raccolta e anche costellata d’indizi. E ora diciamo che purtroppo
ho un sonno che non ci vedo quindi rimando possibili spiegazioni al prossimo
capitolo, sempre a patto che domandate!
Intanto ci tengo a
ringraziare a tutti coloro che commentano, aggiungono la raccolta a seguiti e
preferiti, o semplicemente leggono. Grazie di cuore davvero!
Come sempre sono ben
lieta di accettare critiche e commenti, anche domande della serie... “Ma sei
matta?”.
P.s. La risposta a
quella domanda sarebbe si.
keiko_chan86: Ti chiedo scusa per
l’enorme ritardo a pubblicare! Non devi scusarti tata al massimo sono io la
brava idiota ad essere sempre in ritardo. Grazie davvero per i commenti non sai
quanto piacere mi faccia riceverli da te.
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Capitolo 10 *** Foreign - Straniero ***
Fanfiction
Foreign – Straniero
Noiosa.
Se poteva usare
una parola per descrivere quella giornata, Sanji avrebbe usato proprio quella,
una giornata mortalmente noiosa. L’avesse sentito sua madre niente gli avrebbe
evitato il bieco sguardo di rimprovero che riservava per certe occasioni.
Del resto quelle
non erano parole adatte ad un signorino come lui. Così
dicevano.
E fu quasi
casuale quell’occhiata fuori dalla finestra.
Occhi grigi, un
incontro fugace, il tempo di un unico respiro.
Un brivido
freddo. Ed era ancora lì a chiederselo se a provocarlo era stato il contatto
della mano con il vetro, o le catene che cingevano l’esile figura dello
straniero.
Note
d’autrice:
Allora una
piccola nota prima di passare ai ringraziamenti, e ne ho veramente tanti questa
volta, sono in arretrato in fondo. Siamo ai 10 capitoli con questa drabble,
e visto che io sono un’incapace totale nelle scelte lo chiedo a voi... quali
sono le quattro drabble fra quelle pubblicate finora che meritano di finire
nell’introduzione? Bene, sperando che qualcuno risponda, passo direttamente
ai ringraziamenti. Come ogni volta commenti, critiche e domande sono sempre
graditi.
Ringraziamenti...
intanto ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato altre
mie due storie, “Just [Ordinary] Madness e [F]Suck You! Grazie, grazie
davvero a tutti.
Poi ovviamente
ringrazio quelli che seguono questa raccolta, e ancora la leggono grazie mille!
keiko-chan86: Sarà per i
capitoli spoiler, ma ora ho una visione tutta nuova su come si reincontreranno i
due nordici... non do suggerimenti, solo un dito medio e la bocca mai troppo
chiusa di Sanji. Ok ho parlato fin troppo! Grazie davvero per il commento
tata!
Slits: Tu donna
subdola, ad ogni tuo commento fai crescere in me l’incredibile illusione di
poter avere un’autostima un giorno! La divina chiappa è in sciopero comunque
spero di riuscire a farla spostare perlomeno dal divieto di sosta. So grazie
davvero!
Ovviamente un
grazie a tutti i lettori, e chi ha aggiunto la raccolta fra preferiti e seguiti,
grazie di cuore! Sempre che io ne abbia uno!
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Capitolo 11 *** Test - Testare ***
Fanfiction
Test – Testare
-Ah...-
Una pressione
leggermente più forte, inclinata appena poco più della precedente, un nuovo
punto erogeno.
Le labbra di
Trafalgar si piegarono in un ghigno soddisfatto, come quelle di uno scienziato
di fronte ad una nuova scoperta.
Sanji aveva
provato quella strana sensazione fin dalla prima volta che si era ritrovato a
letto con il moro.
Era un chirurgo
anche durante il sesso, la conoscenza del corpo umano veniva prima di
tutto.
Ogni volta
cercava, sfiorava parti prima
ignorate, modulava le pressioni, testava il suo
corpo.
Restava una sola
certezza, nemmeno una volta il cuoco dei Mugiwara si era
lamentato.
Allora eccoci
qua? Si odiatemi ho rimpicciolito il carattere nelle note.
Undicesimo
capitolo, e nuovo esperimento.
Dividerò
nettamente d’ora in avanti le drabble sull’infanzia (le mie speculazioni sulla
loro infanzia) e le drabble su quando sono adulti e
porci.
Bene e ora i
ringraziamenti.
Come sempre
ringrazio tutti i lettori, e tutti coloro che continuano a seguire questa
raccolta, grazie davvero.
Grazie a Kairih per la recensione allo scorso capitolo, e
grazie per i suggerimenti alle drabble da aggiungere all’introduzione, grazie
mille davvero cara, è un vero piacere averti fra le lettrici!
Come sempre
commenti e critiche sono bene accetti, alla prossima signori
miei.
Grazie davvero a
tutti.
|
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Capitolo 12 *** Triangle - Triangolo ***
Fanfiction
Triangle – Triangolo
- Non vedo
perché dovremmo. -
- Non vedo
perché non dovremmo. -
Sospirò ancora
una volta, il cuoco, avvicinando la sigaretta al
posacenere.
Arrivati a quel
punto tentare di convincere Trafalgar a cambiare idea, era paragonabile a
trasformare Rufy in un vegetariano.
- Non accetterà.
-
- Non essere
pessimista, si è pure truccato per l’occasione. -
- È sempre
truccato! -
Inutile, quel
ghigno aveva fatto radici su quelle labbra, e se non voleva ascoltare per
un’altra ora le smanie del suo
compagno poteva rispondere solo in un modo.
- Chiediglielo.
-
Forse fu solo un
impressione, ma quel ghigno gli sembrò ancor più peccaminoso mentre, con la
bottiglia di rhum in mano, si dirigeva verso “quel”
tavolo.
- Mr. Eustass... -
124 parole.
Non ci sono
riuscita, non ho proprio avuto la forza di cambiare una singola virgola di
questo capitoletto.
Non si può
considerare una drabble, non del tutto ma non me la sentivo proprio di
tagliarla, e probabilmente continuerò su questa mala strada d’ora in
avanti.
Comunque si,
ultimamente mi diverte tendere un po’ di perversione, l’angst è sempre nel mio
cuore ma non posso non sfruttare certe idee malvagie. Spero non vi
dispiaccia!
E con questo,
passo semplicemente a ringraziare tutti voi che continuate a seguirmi, grazie
davvero non sapete quanto mi rendete felice. Grazie alla keiko per il commento, grazie
davvero.
Come sempre
critiche e commenti sono bene accetti, non vi preoccupate non mordo... ehm
non sempre almeno. |
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Capitolo 13 *** Teamwork - Lavoro di Squadra ***
Teamwork – Lavoro di Squadra
L’ennesimo
calcio, l’ennesimo ghigno alle sue spalle, l’ennesima vena che andava a far
compagnia alle già molteplici presenti sul suo collo.
Era chiaramente
nervoso ed era sicuro che il moro alle sue spalle non aveva mancato di notarlo,
eppure la situazione non cambiava.
Maledizione!
Un altro calcio
risuonò in quello spazio fin troppo piccolo per condividerlo con uno come lui,
anzi non aveva dubbi ormai, c’era sicuramente la sua testa di cazzo dietro tutto
quel casino!
All’ennesimo
sghignazzare dell’altro non resistette.
-Non dovresti
aiutarmi?!– sbottò innervosito -L’hai detto tu no? Lavoro di
squadra!–
Fu quasi il
ringhio di un animale in gabbia più che un’affermazione. Trafalgar in compenso
sollevo innocentemente le spallucce con un ghigno ad incorniciargli il
viso.
Bastardo...
-È lavoro di
squadra,ognuno mette a disposizione le proprie abilità.– rispose calmo
l'altro –Tu prendi a calci la parete che blocca il passaggio, io metto a
disposizione le mie conoscenze mediche se mai dovessi
ferirti.–
Un altro calcio,
questa volta a pochi centimetri dal viso del moro. Il viso incazzato del
biondo era parzialmente coperto dai capelli, ma fu sufficiente a far ridere
l’altro evidentemente.
Sanji si prese,
masochisticamente, almeno un minuto per calmarsi, durante il quale elaborò
almeno dieci modi per ucciderlo e sopravvivere scaldandosi con la sua carcassa
ancora calda. Imprecò fra sé e sé.
Masticato
l’ultimo insulto fece un ultimo,
caritatevole, tentativo.
-Dovremmo
“lavorare insieme”.–
Il tono lasciò
ampiamente intuire l’umore del
cuoco.
Quel semi
sussulto molto simile ad un “Oh” che seguì distrusse semplicemente ogni buon
proposito del biondo.
Era pronto a
colpirlo quando vide troppo tardi il nuovo ghigno che illuminava il viso
dell’altro, inutile dirlo, non portava niente di buono.
Si sentì
improvvisamente afferrare alla caviglia e trascinare a terra. Prima ancora che
potesse anche solo pronunciare la lunga serie di imprecazioni che era riuscito
ad elaborare in quei pochi secondi, le labbra del chirurgo erano già sulle sue
pronte a mangiarsi ogni singolo insulto.
-“Lavorare insieme”– pronunciò
ridacchiando –conosco un certo campo in cui mi riesce
benissimo.–
---
Non
è una drabble. Penso sia anche piuttosto evidente e probabilmente continuerò su
questa cattiva cattiva strada... ma c’è un motivo dietro a tutto
ciò...
No,
non è vero sono semplicemente pessima, pessima... *si ranicchia nell’angolino ad
angstare in solitudine* Tornando seri, ho una dedica da fare, perché oggi è
un giorno speciale!
Primo,
mi sono ricordata di un compleanno e questa è cosa giusta, magari sto lentamente
superando la demenza giovanile.
Secondo...
Auguri keiko-chwaaan...
*assale*
Ebbene
si la mia gemellona compie gli anni, e diventa più saggia, così si vede quanto
io sono più scema.
Ok
basta deliri... davvero tanti tanti auguri tatona, ti voglio bene. *si sente
tanto piccola fangherla assassina*
E
ora... i ringraziamenti di rito, perché ve li meritate veramente tutti.
kymyt
– grazie davvero per il commento. E per Kidd, dai non si sa mai... magari si
lascia trascinare dalla pietà... ma dove?
Stateira
- *muore a leggere il commento* ... *spunta dall’angolino stile Chopper* grazie, grazie davvero. È un vero onore
ricevere commenti da un’autrice del tuo calibro, sinceramente mi sento una
piccola nanetta inutile alla sola idea del confronto. Sono davvero felice che ti
sia piaciuta la storiella, devo ammettere spudoratamente che il mio amore per
Law e Kidd è rinato sotto mille nuove aspetti solo a leggere le tue storie.
Grazie ancora davvero *O*!
Grazie
a tutti voi che seguite, commentate, leggete, insultate, insomma passate da
queste parti considerando anche solo un pochettino questa raccolta.
Grazie
davvero, penso che sarei veramente niente senza voi.
Faccio
davvero schifo con tutti questi grazie
AUGURI
KEIKO-CHWAAN
*la
colpisce un cammello muschiato legato a dei coltelli da cucina*
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Capitolo 14 *** Puzzle - Puzzle ***
Puzzle – Puzzle
Sanji aveva
sempre trovato un po’ macabra la particolare abitudine che aveva il chirurgo
alla fine di ogni battaglia.
Non gli capitava
spesso di combattere al suo fianco, ma alla loro uscita silenziosa dall’ennesimo
squallido motel capitava di trovarsi di fronte qualche ingenuo cacciatore di
taglie convinto di aver fatto il “colpo grosso”.
Quando,
puntualmente, l’ultimo cadavere cadeva a terra, Trafalgar riponeva la spada e
sedeva sul terreno rosso di sangue.
La mano si
muoveva apaticamente mentre, con attenzione, le dita incasellavano un pezzo dopo
l’altro.
In quei momenti
appariva come un bambino, un inquietante bambino che ricomponeva le proprie
vittime tassello dopo tassello.
---
E
rieccoci qua. No. Non sono morta, purtroppo per voi sono ancora stranamente
viva. Si lo so... avrei tante altre cose da aggiornare, tra cui una raccolta
rossa... ma vi prego comprendetemi, è tanto che non gioco con Zoro e Sanji devo
spolverare un po’ le vecchie abitudini, e magari adattarle a qualcosa di bello
porco.
Comunque
sia, porn a parte (prometto solennemente di consegnarlo il prima possibile ai
lettori), non siete contenti di riavermi qui? *.* Tutti: No!
Bene,
visto il vostro entusiasmo non vi trattengo oltre, grazie a tutti coloro che
leggeranno e commenteranno questa storia, chi passa per sbaglio, chi ci è finito
perché costretto e quant’altro. Grazie davvero a tutti.
P.s.
Visto che ora Efp ha la simpatica opzione per rispondere ai commenti
direttamente sui commenti le note si rimpiccioliranno lasciando spazio solo alla
mia demenza e risponderò a voi tutti uno per uno. ^.-
|
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Capitolo 15 *** Candlelight - Lume di Candela ***
Candlelight
– Lume di Candela
Tac.
Le palpebre si
sollevano, pesanti.
Tac. La
pupilla, lucida, esamina i confini indefiniti della stanza, cercando inutilmente
di mettere a fuoco ciò che la circonda.
- Riposati. -
La luce si
muove, la fiamma della candela balla incontrando quel soffio di voce. Le ombre
si muovono irrequiete lungo le pareti.
Una figura
ripiegata sulla scrivania, la luce brucia in quel punto.
Tac.
Un movimento
secco, deciso, il pestello colpisce il mortaio, odore asettico di medicinali.
- Se sbagli le
dosi mi ammazzi. -
Tac.
Un colpo
risoluto, la fine delle trattative.
- Un cuoco non
sbaglia le dosi. -
“Se morirai,
sarà soltanto colpa tua.”
__
E
rieccomi. Si sono ancora viva, poco vegeta ma viva. Intanto chiedo perdono
se, con tutte le cose che avrei in lista da aggiornare vengo ad aggiornare
proprio qui... mi dispiace, ma davvero sono bloccata, tralasciando poi gli esami
che mi stanno col fiato sul collo. Spero davvero di tornare presto a scrivere,
ci tengo davvero a finire almeno la Marco/Ace che ho iniziato. Non do una data
precisa, ne tantomeno quando potrete rivedere un aggiornamento, prometto solo di
impegnarmi davvero, farò il possibile.
Se invece
di tutto questo non ve ne frega niente, buon per voi! Anzi grazie mi fa
veramente sentire meno in colpa! E no Freud non sono deviata e non soffro di
innamoramento! *Freud se ne va nell’angolino a deprimersi* Per chi se lo
stesse chiedendo, lui sarà il mio nuovo amico immaginario penso per il resto
della mia vita, visto il quantitativo di materiale su cui slashare che mi ha
donato con le sue relazioni ambigue.
Ora
passando alla drabble, e questa volta si è una drabble, cento paroline esatte. È
stata un parto.
L’idea mi
passa per la mente da parecchio, e non sono nemmeno sicura di averla minimamente
resa in queste cento parole, se ve lo state chiedendo, si è Sanji che sta
preparando i medicinali per Tratra. L’idea mi è venuta rileggendo Skypea,
dove c’è Sanjino che si prodiga ad aiutare chopper pestando quello che suppongo
fosse cibo. Da qui l’idea, il resto non ha senso quindi lapidatemi
pure.
Chiudo
qui perché è notte fonda e io finirò sicuramente per delirare, anzi l’ho
probabilmente già fatto, ed è evidente visto che le note sono più lunghe della
storia. Per cui tanti saluti e ciao per sempre!
Grazie
davvero a chi ha ancora il coraggio di seguirmi, leggermi e commentarmi, grazie
di tutto, e grazie per sopportare anche i miei lunghi silenzi (li preferite alle
parole eh?). Grazie.
Kis.
Seiko.
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Capitolo 16 *** Breathe Again - Respirare Nuovamente ***
Breathe Again - Respirare
Nuovamente
Avete mai
provato quell’assurda sensazione dovuta alla prolungata assenza di
ossigeno?
È solo un
istante, il tuo corpo ha ormai smesso di dibattersi alla ricerca d’aria e il tuo
cervello va in corto circuito. Solo un istante, uno scalino fra la vita e la
morte, un istante che sembra protrarsi più di tutti i tuoi
ricordi.
Respirare è
superfluo in quel momento, i polmoni diventano un peso e l’unica cosa a cui
riesci a pensare è il mondo che ti circonda, un mondo totalmente diverso,
nonostante sia sempre lo stesso. È la tua percezione che è cambiata, in quel
breve istante tutto sembra più nitido, definito nei suoi dettagli; la luce in
quella stanza non era mai apparsa così accecante.
Solo allora la
senti nella sua interezza, la presa di quelle mani sul tuo collo, una stretta
rabbiosa, carica di rancore e avvelenata dall’odio che scorre come sangue nero
nelle vene. E ti piace, provi quasi piacere nel sentire la pelle delle sue mani
bruciare come fuoco sulla tua gola, le dita penetrare la carne cercando di
imprimere ancora più forza di quella necessaria. Rideresti di gusto se avessi
ancora fiato per farlo.
Rideresti,
perché in fondo lo sai già; sai già che ti lascerà andare, che non ha abbastanza
palle per ucciderti davvero, e non glielo nascondi, prima ancora di sentire
nuovamente l’aria nei polmoni glielo dici con lo sguardo.
“Codardo.”
__
Per la serie i ritorni
allegri!
È passato decisamente parecchio dall’ultimo aggiornamento. Più di
sei mesi credo °_°
Sono proprio una causa persa.
Mi dispiace davvero, ma ultimamente ho una vena creativa che va a
spruzzi, letteralmente. Comunque per quanto riguarda questa storia, potrei
dire che è nata tutta dalla prima frase e dal fatto che ascoltavo una canzone
piuttosto suggestiva. A chi interessa la canzone era Do You Ever Feel Cursed di
David Torn. Si insomma colpa sua se è uscita questa... non-drabble piuttosto
inquietante.
Il prossimo aggiornamento sarà più veloce, anche perché la drabble
è già pronta devo solo ricontrollarla.
Grazie davvero a tutti coloro che seguono questa raccolta, chi
commenta e tutti i lettori. Grazie davvero, di
cuore.
Kis~
Seiko
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Capitolo 17 *** Pink - Rosa ***
Pink
- Rosa
Non era
gelosia.
Un fastidio
forse, ma non gelosia, quella era per gli innamorati.
La colpa era del
rosa, un colore che non gli piaceva, non dopo aver sentito la dolorosa presa di
due decolté in tinta pastello. La trovava una sfumatura irritante, anzi
ingombrante.
Era solo logico
quindi che tre metri di uomo vestito di rosa era quanto di più ingombrante il
Nuovo Mondo avesse da offrire. Non capiva proprio cosa aveva Trafalgar da
ghignare a quel modo, provocatorio.
Il calcio che
colpì Doflamingo fu inaspettato per tutti, tranne per Sanji.
Nessuno toccava
il culo al suo non
ragazzo.
__
E rieccoci qua, questa volta è meno seria, molto meno. Ma come
dire... non ho resistito!
Kidd e il suo rossetto sono già comparsi, mi pareva ingiusto nei
confronti di Doflamingo e le sue piume non far apparire pure loro, e il tema,
beh è cascato a pennello.
Che altro dire, se non che questa storia è un mio primo approccio
anche all’uomo fenicottero, che adoro fin dal profondo del mio cuore sadico.
Ovviamente questo capitolo era una scusa come tante per divertirmi alle spalle
di Sanji e Law. Per concludere, i miei soliti ringraziamenti, ma davvero
grazie di cuore a tutti coloro che leggono e seguono, e chi commenta, mi rendete
davvero felice. Grazie.
Alla prossima!
Seiko
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Capitolo 18 *** Light - Luce ***
Light - Luce
Era sorprendente
come una stanza potesse essere più loquace del proprietario.
Nel caso
specifico, la sala operatoria nel sottomarino degli Heart rivelava senza riserve
la natura del suo possessore. Entrarci equivaleva a
conoscerlo.
Il primo passo
lasciava disorientati, un incerto brancolare nell’oscurità caotica, ansiogena
eppure sopportabile; ma una volta accese le luci la visione diventava
agghiacciante.
L’asettica
illuminazione dei neon metteva in mostra fino all’ultimo immorale dettaglio.
Ed erano occhi,
arti, forse anche teste; tutti catalogati e conservati con
cura.
Tutta la follia
del chirurgo della morte, messa sotto vetro e consegnata senza riserve agli
occhi dei suoi ospiti.
___
Ebbene si, anche se provo ad aggiornare una volta a settimana la
mia testa non è d’accordo con me. Sono la regina
dell’auto-sabotaggio!
Tornando alla drabble, è stata un dannato parto, l’idea mi frulla
in mente da più di una settimana ormai, ma ogni volta che provavo a scriverla...
diciamo che i fogli hanno avuto delle brutte esperienze vicino ad un accendino.
Questa è l’unica versione che ha superato le resistenze che la volevano spedire
dritta nell’inconscio.
Che dire spero che a voi risulti più gradita che a
me.
Alla prossima!
Seiko
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Capitolo 19 *** Dark - Buio ***
Dark - Buio
Trafalgar Law
non aveva mai trovato particolarmente interessante il cibo, soprattutto per
quanto riguardava il cucinarlo, ma la prima volta che mise piede nel “regno” di
Sanji, le sue credenze subirono una svolta inattesa.
Non aveva mai
visto il cuoco a lavoro e doveva ammetterlo, era stato un vero
spreco.
Lo sguardo
seguiva attentamente i movimenti di quelle mani; erano delicati, decisi e a
volte inaspettatamente violenti, tutto abilmente nascosto in un’offuscata
penombra.
Era come
osservare il lavoro di un esperto alchimista; si poteva finire avvelenati al
primo assaggio e con l’ultimo respiro ritrovarsi a lodare la magnificenza di
quel sapore.
__
Ed eccoci qua ancora una volta, e indovinate? Ancora una volta non
mi convince troppo il capitolo.
Volevo fare un po’ un confronto, tra la follia del laboratorio di
Law e la cucina di Sanji, più nascosta ma sempre pericolosa (almeno per
Trafalgar, ma si sa che lui è un paranoico anche se non lo
ammette).
Ora, io nemmeno dovrei essere qui, ho un esame domani ed è tutto il
giorno che inseguo farfalle, però ero così felice di aver finito la drabble che
non ho resistito a postarla oggi, così recupero il ritardo dello scorso
capitolo, o almeno spero.
Ultima nota ma non meno importante, a chi interessasse contattarmi
*fissa un rotolo di paglia rotolare*, potete trovarmi su Facebook a delirare,
sarò davvero felice se qualcuno volesse contattarmi, aggiungetemi, mandatemi
messaggini, non potete che rendermi più gioiosa.
Grazie davvero a tutti, alla prossima settimana, si spera O.O
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Capitolo 20 *** Eyes - Occhi ***
Eyes - Occhi
Un bravo voyeur
conosce tutti i trucchi per non farsi scoprire e, se capita che venga scoperto,
è legittimo credere che fosse proprio quello il suo scopo.
Le mani del
cuoco scivolavano delicatamente sui bottoni della camicia, gli occhi azzurri
fissi in quelli del compagno. Lo sguardo grigio del chirurgo osservava
attentamente ogni dettaglio, gli addominali pronunciati nel fisico asciutto, i
capezzoli rosei sulla carnagione chiara, i muscoli tesi in trepidante attesa
mentre sfiorava il collo con le labbra.
Si osservavano,
cercando parte di quel piacere solo nel guardare il corpo dell’altro di fronte a
sé.
Ma quando un
ghigno piegò le labbra di Trafalgar, mentre il suo sguardo scivolava con
nonchalance verso la parete, il biondo si rese conto che non erano i soli a
godere della vista dei loro corpi.
Petali rosa,
cadono quasi a rallentatore verso le assi del pavimento; un delicato profumo di
fiori.
Sanji non aveva
dubbi, aveva visto due occhi azzurri svanire su quella parete.
Due occhi di
troppo.
__
Buon pomeriggio gente,
anche se ormai è sera.
Questa non è una
drabble, ma non sono riuscita a renderla altrimenti, questo è stato il
compromesso più accettabile che ho raggiunto, e spero non sia illeggibile.
;_;
Comunque sia, con
questo capitolo finisce il momento di ispirazione, per la settimana prossima non
ho né una drabble pronta e purtroppo nemmeno un’idea che mi sembri valida, per
cui spero davvero di riuscire ad aggiornare. Mi dispiace davvero, ci proverò ad
aggiornare, esami permettendo. Quindi grazie davvero a chiunque ha avuto la
forza di seguirmi fin qui!
Alla
prossima.
Seiko.
|
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Capitolo 21 *** Outside - Fuori ***
Outside - Fuori
La finestra è
aperta, il vento invernale entra freddo sfiorando le sue spalle nude, il suo corpo esposto mentre è sopra di
te, dentro di te.
Senti il freddo
sulla punta delle dita afferrate ai suoi fianchi. Le lenzuola vi coprono solo
blandamente.
Lo stringi più
vicino e le sue labbra si poggiano sulla linea del tuo collo. Siete caldi
dentro, nella carne, sulla pelle; il contrasto dell’aria vi tiene più
uniti.
Lo guardi negli
occhi prima di baciarlo tu, di avvicinarlo finché non c’è una parte di lui che
non puoi sentire su di te.
Sono due mondi
in una stanza.
Il vostro mondo
di una notte e il freddo mondo di fuori da cui fuggite, almeno fino alle luci
del mattino.
___
Rieccoci qua, purtroppo per tutti voi l’ispirazione mi è tornata,
beccatevi quest’altra non drabble.
Non dovrei essere qui, perché indovinate... domani ho un esame! Ma
chissenefrega tanto nevica e io sono felice. Probabilmente domani sera sarò in
un angolino a compiangermi ma poco male.
Questa non-drabble è nata non so nemmeno io come, ho letto il tema,
è partita Breathe Me di Sia e io ho scritto questa cosa senza
senso. Mi piace e non mi piace, spero solo di essermi contenuta nel rating
arancione o_o
Insomma per concludere, grazie e alla
prossima!
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Capitolo 22 *** Questioning - Interrogatorio ***
Questioning - Interrogatorio
Quella non era
proprio la sua giornata. Sanji l’aveva capito nel momento esatto in cui Law
l’aveva cacciato dalla sua cabina, ancora in mutande per recuperare una tazza di
caffè.
Fosse facile,
lui nemmeno ci viveva in quel labirinto che era il sottomarino degli Heart, ma
chi aveva voglia di discutere con il moro in crisi di astinenza da caffeina? Di
certo non lui.
Aveva vagato per
quella strana imbarcazione per almeno mezz’ora prima di trovare la cucina, e ne
fu sollevato in un primo momento, soprattutto quando riuscì finalmente a sedersi
e sollevare i piedi scalzi dal pavimento praticamente gelato. Il suo sollievo
non durò più di qualche istante, il sinistro cigolare della porta fu l’ultimo
segnale prima dell’inevitabile.
- Ora si
spiegano le voci di questa notte. - - Voci? Sei sicuro di aver sentito bene
Shachi? -
Sanji non era
sicuro di cosa lo spaventasse di più in quel momento, se il ghigno divertito del
biondino, quel Shachi, o lo sguardo affilato, che sembrava scavargli dentro, del
moro. Probabilmente era il fatto di ritrovarsi a subire un interrogatorio in
mutande, di fronte a due quasi sconosciuti che l’avevano sentito gemere nemmeno
tre ore prima.
- Ho sentito
benissimo Penguin, la voce del nostro capitano chiamare un nome. -
- Un nome? Che
nome? - Ghignò il moro mentre lo chiedeva con un tono di chi sapeva già la
risposta.
Sanji desiderò
sprofondare dritto in fondo al mare in quel momento.
- Iniziava per
S. o almeno credo, sai il suono non era chiaro, c’era come un interferenza. -
Lo sguardo di
Penguin si fece più acceso a quelle parole, e il ghigno prese una piega quasi
distorta. A Sanji ricordò Law in quel momento, o almeno glielo avrebbe ricordato
se non fosse stato impegnato a tentare di mimetizzarsi
nell’ambiente.
-
Un’interferenza di che tipo? - Disse con quel ghigno perverso che solo Trafalgar
poteva imitare.
Shachi sorrise,
un sorriso così genuino che per un attimo il cuoco fu tentato di tirare un
sospiro di sollievo e tornare a sperare di uscire da quella cucina con ancora un
po’ di dignità.
Sanji non
conosceva proprio chi aveva di fronte.
- Gemiti.
Un’interferenza da film porno. -
Sentì lo sguardo
di Penguin penetrargli l’anima alle parole di Shachi, e per un lungo attimo
smise di respirare. I suoni intorno a lui si attenuarono, e fu come essere in
una bolla mentre osservava quelle labbra sottili muoversi mentre gli parlava.
- Chissà, forse
il nostro ospite può dirci di che
nome si trattava, lui ha assistito al film dalla prima fila.
-
__
Eh buon pomeriggio/sera a tutti! Grazie per essere arrivati fin qui
senza avermi dato fuoco.
Sono qui e non dovrei perché ho i pop-corn sul fuoco, ma trovo
divertente il rumore in sottofondo! E poi ci tenevo a pubblicare prima di
perdermi per sempre guardando Himym. La mia inutile vita a parte, penso che
si sia notato che non è una drabble vero? ^^” Inizialmente doveva esserlo, ma
poi non ho resistito a quei due pettegoli di Penguin e Shachi, non gli ho
resistito ed è uscita questa cosa, spero non vi
dispiaccia.
Prima di chiudere ho un paio di avvisi da fare.
Primo, partecipo ad un contest, quindi sono in iperventilazione
costante, devo scrivere una one-shot Penguin/Killer e mi sta uccidendo, ragion
per cui spero di riuscire a continuare con gli aggiornamenti settimanali della
raccolta, in caso contrario mi scuso in anticipo, farò il possibile ve lo
prometto!
Secondo, vi lascio un paio di contatti così potete insultarmi
personalmente, che ci sono pure sul mio profilo ma io ve li metto lo stesso!
Facebook e Listography. Su listography c’è un
po’ una lista di tutte le fan fiction su cui sto lavorando, questa raccolta non
c’è ma probabilmente l’aggiungerò presto! Aggiungetemi pure tranquillamente dove
preferite!
Grazie davvero a tutti i lettori e soprattutto le commentatrici, mi
rendete felice ogni volta grazie!
Seiko.
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Capitolo 23 *** Sweet - Dolce ***
Sweet - Dolce
Una massa di
pelo bianca, una tuta arancione e una testa di capelli nera, era tutto ciò che
si riusciva a vedere in quel momento del chirurgo della
morte.
Erano in quella
situazione di stallo da ormai qualche minuto, l’orso che stritolava il moro in
un abbraccio soffocante e Law che cercava la posizione adatta per riuscire
almeno a respirare.
Erano stati via
appena una giornata, ma a quanto pare era stato un tempo sufficiente a
trasformare Bepo in un misto di apprensione e nostalgia.
Sanji non aveva
mai assistito a quella scena, nonostante Law l’avesse raccontata più volte con
un sospiro di rassegnazione. Ma ora che l’aveva di fronte non riusciva a non
pensare a quanto fosse dolce
Trafalgar mentre accarezzava il muso del suo orso nel tentativo di
rassicurarlo.
__
Ed eccoci, incredibile ma vero aggiorno. Ammetto che fino a dieci
minuti fa pensavo di non farlo, la drabble mi convince davvero poco e
ultimamente mi sento inutile, ottimi motivi per rinunciare. Ma poi mi hanno
ricordato che è San Valentino e mi sono detta che tutti meritano un po’ di amore
a San Valentino.
Ecco perché nel capitolo c’è Bepo a cui dedico tutto il mio amore.
E lo regalo a voi lettori, perché vi voglio tanto bene che continuate a seguirmi
nonostante sia un bradipo rincretinito! Grazie.
Alla prossima. Sperando di aggiornare presto visto che
la Penguin/Killer mi sta ufficialmente uccidendo!
Seiko.
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Capitolo 24 *** And - E ***
And - E
La goccia
d’acqua scivola lenta, accarezza la fredda superficie di vetro in tutta la sua
altezza mentre risplende un’ultima volta sotto i caldi raggi di un sole troppo
vicino prima di infrangersi sul terreno sabbioso.
Gli occhi grigi
sono stanchi, percorrono la figura al suo fianco con attenzione vacillante
provati da una luce troppo abbagliante. Il biondo piega la testa di lato in una
curva morbida sfiorando con la guancia il bicchiere stretto fra le
dita.
C’è un
silenzio soffocante tra di loro, un muro trasparente come ghiaccio che misura
la distanza fra le loro mani immerse nella sabbia. Sono state due parole, due
parole inaspettate sfuggite a labbra rosse di morsi nel letto di una bettola
trovata nella foga della notte.
Trafalgar
l’osserva e sa che deve prendere una scelta, alzarsi e rifiutare quelle parole
comparse a tradimento o allungare una mano, sfiorare i suoi capelli biondi e
cedere spazio a quella frase
ricreando quello che faticosamente era nato nei loro incontri fugaci.
La sabbia si
muove pigramente, scivola fra le
dita tatuate e accompagna la mano a sfiorare il polso chiaro
dell’altro.
Un tocco, gli
sguardi si incrociano e il cambiamento è già iniziato.
___
Salve! Chiedo scusa per il ritardo, ho un po’ abbandonato gli
aggiornamenti per scrivere altro, ma questa non-drabble è uscita un po’
spontanea per cui, eccola qua!
Non so che dire, mi rimetto completamente a vostro giudizio, temo
di essere finita OOC o che sia troppo smielata, insicurezza a go go ultimamente!
Ho poco da dire se non grazie davvero a tutti i lettori e alle
buone anime che commentano, grazie davvero a tutti!
Seiko
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Capitolo 25 *** Demon - Demone ***
Demon - Demone
La luce fredda
del neon illumina il profilo del chirurgo, lo accarezza e lo plasma con le sue
ombre, Sanji non può fare a meno di ammirarlo, seminascosto fra le pieghe delle
lenzuola.
Il silenzio si
interrompe al frusciare di una pagina. Le mani affusolate del moro stringono
delicatamente la carta e il pesante tomo di medicina sembra quasi pericoloso fra
quelle mani.
Gli occhi grigi
sono fissi sulle parole del libro, scritte sottili in un inchiostro rovinato dal
tempo. Sanji lo osserva e Law lo sa, sta soltanto fingendo di non notarlo.
Lo sguardo corre
sulla sua figura, sui suoi lineamenti e lungo la schiena sente un brivido freddo
come il ghiaccio, mentre le labbra del chirurgo si piegano in un
ghigno.
La luce è
traditrice, mostra all’occhio realtà illusorie, realtà che sono soltanto giochi
di ombre. Eppure Sanji non ha dubbi su come il buio mostri la vera natura delle
persone e i suoi occhi non vedono più il chirurgo piegato su una scrivania a
leggere ma solo la tetra figura di un demone.
____
E sono tornata infine, risorta dai morti dopo una one-shot che al
momento preferisco dimenticare, ansia da prestazione a livelli troppo elevati da
poter essere sopportabile ;___;
Comunque su questa drabble non so bene cosa dire, mi è partita la
musica di silent hill, ho visto il prompt e questo è ciò che uscito, ho quasi
paura di chiedermi che cosa provo nel vederla! Ragion per cui, mi rimetto
completamente al vostro giudizio!
Grazie davvero a tutti coloro che passano di qui, anche a chi legge
soltanto!
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Capitolo 26 *** Debt - Debito ***
ATTENZIONE! Spoiler capitolo
663.
Debt - Debito
Non sapeva bene
come era finito in quella situazione, dal momento in cui si era risvegliato in
quella strana cella il tempo era trascorso in un continuo susseguirsi di eventi
assurdi.
Solo una cosa
era chiara, fino a pochi minuti prima era nel corpo di Nami e di fronte a sé,
ora, c’era la persona che aveva reso possibile tutto questo.
Sanji sapeva di
essere una persona testarda e irascibile, ma era anche un uomo che onorava i
suoi debiti ad ogni costo. E nel ghigno del chirurgo si leggeva chiaramente che
era sua intenzione riscuotere fino all’ultimo centesimo.
___
Ed eccomi qua, ultimamente aggiorno a rilento, ma sono in blocco
tremendo e nemmeno capisco perché, forse perché è vacanza e non ho gli esami a
premermi per fare tutt’altro!
Comunque spero di riuscire a scrivere di più in questi giorni,
finalmente ho pubblicato la prima Penguin/Killer, la storia che mi ha ucciso in
ogni modo, e si sto spammando ignobilmente (giusto per completare l’opera
beccatevi anche il link! White Noise).
Ok divagazioni a parte... di questo aggiornamento posso solo dire
che dopo l’ultimo capitolo non ho resistito a scrivere una cosa simile, la gioia
di Sanji se la cercava fin troppo una cosa simile.
Come al solito grazie davvero a tutti i santi che leggono, seguono,
passano e recensiscono questa storia, vi voglio bene, grazie davvero, siete la mia autostima gente! Kis,
Seiko.
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