Romantic Vampires di Miky_93 (/viewuser.php?uid=81122)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che cos'è l'amore? ***
Capitolo 2: *** Il passato ***
Capitolo 3: *** Solitudine ***
Capitolo 4: *** Jonatan ***
Capitolo 5: *** Isabella ***
Capitolo 6: *** Visioni ***
Capitolo 7: *** La mia nuova vita ***
Capitolo 8: *** Voci ***
Capitolo 9: *** Casa Cullen ***
Capitolo 10: *** La camera di Bella ***
Capitolo 11: *** Shopping ***
Capitolo 12: *** Lavoro e...arrivo dei Cullen ***
Capitolo 13: *** L'incontro ***
Capitolo 14: *** ...*bacio al sapore di neve*... ***
Capitolo 15: *** ...incomprensioni, paura...amore... ***
Capitolo 16: *** La famiglia Cullen ***
Capitolo 17: *** La verità ***
Capitolo 18: *** I preparativi ***
Capitolo 19: *** Gelosia ***
Capitolo 20: *** La decisione di Bella ***
Capitolo 21: *** Rivelazioni ***
Capitolo 1 *** Che cos'è l'amore? ***
Ciao
a tutti! Ecco a voi la mia prima fanfiction! Spero che vi piaccia.
Vi lascio il primo capitolo. Buona lettura!
CAP 1 - Che
cos’è l’amore?
POV EDWARD
Cos’è
un pianeta senza il suo satellite? Cos’è la luna
senza le sue stelle? Cos’è un uomo senza la sua
metà?
Tutti i giorni mi
ponevo sempre le stesse domande. Tutta la creazione era stata creata
per essere accoppiata e procreare. Un maschio e una femmina. Era
davvero stato tutto creato per procreare e mandare avanti il mondo? Si,
forse, ma lo era solo per gli animali. Per gli esseri umani era
diverso. Non era così semplice: si doveva trovare la persona
giusta, la persona per cui provare amore, per cui si poteva anche
morire talmente era forte il legame che si formava fra loro. Erano
queste le emozioni e i pensieri che leggevo nella mente dei miei
fratelli.
L’Amore…che
sentimento dolce e pericoloso. Per gli animali è decisamente
diverso. Loro non provano questo sentimento. Basta sfogare il proprio
piacere e fare dei cuccioli; si, d’accordo, c’era
un gran senso di protezione verso i cuccioli per la femmina ed era una
sorte di amore. Ma non era di questo amore su cui giorno e notte mi
tormentavo.
Avevo letto libri
su libri ma non ne capivo appieno la potenza con cui sapeva coinvolgere
due persone ad amarsi così follemente, così
disperatamente, così pazzamente. Sì pazzamente:
l’amore era pura pazzia! Morire per qualcuno? Io non
l’avrei mai fatto. Ero una creatura essenzialmente egoista ma
sapevo che c’era qualcosa che non andava in me. Emmet mi
diceva continuamente che era perché non mi lasciavo andare.
Ma perché poi dovevo lasciarmi andare con delle oche? Tutte
le ragazze che mi guardavano lo facevano solo per desiderio. Ma io
volevo ben altro: volevo qualcuno che mi amasse non solo fisicamente ma
anche interiormente. Perché? Perchè anche io non
potevo avere un’anima gemella? Ero stato troppo cattivo?
Cos’era una punizione divina? Ma che sto dicendo? Ai vampiri
non era concesso niente di “divino” nemmeno se si
stava parlando di una punizione. E perché? Perché
ai vampiri era concesso solo di bruciare all’inferno. Ecco
tutto.
Ero senza anima.
Ma se l’amore è un sentimento nell’anima
come mai allora ai vampiri era concesso amare? Ecco a voi un altro
mistero della mia terribile natura su cui riflettevo molto senza darmi
pace.
Era ormai da ore
che mi ero rifugiato nella mia camera: un piccolo mondo dove amavo
rinchiudermi a pensare, a leggere e ad ascoltare musica
perlopiù classica. Mi piaceva questo genere di musica: era
rilassante e mi aiutava sempre a prendere le decisioni giuste.
I libri che
leggevo erano soprattutto libri scientifici che ormai sapevo a memoria.
Avevo anche la passione per i romanzi classici che collezionavo
gelosamente: Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, Romeo e
Giulietta, Cime tempestose… Sì, ero un vampiro
romantico. E’ un po’ buffo lo so ma nonostante non
capissi l’amore ne ero terribilmente affascinato.
Il modo in cui
veniva descritto…ogni autore sembrava coglierne un
significato diverso e particolare.
Come per esempio
in Romeo e Giulietta c’era la venerazione e un amore talmente
forte da portare entrambi alla morte.
In orgoglio e
pregiudizio l’amore faceva superare tutte le barriere che
questo mondo ci impone come l’ orgoglio e il disgusto e la
discordia fra due classi sociale del tutto opposte.
Per fortuna in
questa casa non c’era nessun vampiro dotato di un potere come
il mio: se mi avessero letto nella mente mi avrebbero sicuramente dato
del pazzo.
Decisi di uscire
un po’ all’aria aperta per rinfrescarmi. Non
c’era niente di più eccitante di correre a una
velocità sovrumana per i boschi sentendosi accarezzare il
corpo e scompigliare i capelli.
Appena entrato nel
bosco vicino a casa mia, incrociai un sentiero. Preso dalla
curiosità lo seguii. Poco dopo mi ritrovai in una radura;
era splendida: un piccolo spiazzo verde racchiuso da abeti e ricoperto
da un fazzoletto di margherite bianche.
Mi incamminai
verso il centro, affascinato da tanta bellezza e pensai che quelluogo
sarebbe stato un posto segreto e che non ci avrei mai portato nessuno.
Egoista come sempre…incominciai a ridere.
Si era fatto tardi
e decisi di ritornare a casa.
Sulla porta
c’era mia sorella Alice che mi corse subito incontro e mi
abbracciò. Era molto dolce e le volevo un gran bene: delle
mie due sorelle era la mia preferita. Anche a Rosalie volevo bene, ma
ero più affezionato ad Alice nonostante la conoscessi da
meno tempo. Aveva grande personalità e possedeva come me un
dono: prevedere il futuro.
E...per il prossimo
capitolo ci sarà il POV di Bella. Come e dove
sarà la nostra Bells?
Aspetto i vostri commenti! A presto. Miky
|
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Capitolo 2 *** Il passato ***
Ehilà
ragazzi! Eccomi con il secondo capitolo!
Lo dedico a francycullen e a tiva95 che hanno recensito il mio primo
capitolo! Grazie!
CAP 2 - Il
passato
POV
BELLA
Erano
15 anni che vagavo senza meta tra città che non conoscevo.
Erano quindici anni che cercavo di dimenticare il mio passato: ero
diventata una vampira e solo per una vendetta. Maledetto vampiro!
Non
riuscivo ancora a dimenticare i suoi occhi quella terribile notte:
erano rossi, rossi come il sangue, contratti in un’orribile
sguardo di vendetta e piacere nel fare del male alle persone. Era un
mostro e per fortuna non l’avevo più incontrato.
Aveva
avuto la sua vendetta: condannarmi a una vita dannata e senza fine. Un
incubo! Io non volevo essere come lui ma facevo fatica a controllare la
mia natura: quella di cacciatore spietato, bevitore di sangue umano.
Non
ricordo molto della mia trasformazione né quanto sia durata;
ricordavo solamente un dolore immenso che non mi permetteva di
muovermi. Volevo solamente morire.
Appena
trasformata decisi di andarmene dalla mia città per non
uccidere i miei genitori.
Ed
è così che mi ritrovavo a vagare senza meta.
L’unica mia passione era intrufolarmi di notte nelle
biblioteche della città rimanendo a leggere ogni sorta di
libri per ore.
Avevo
anche provato a socializzare con gli umani che, forse a causa del mio
fascino, non mi avevano mai respinto.
Grazie
al notevole autocontrollo che avevo manifestato da subito, cominciai a
frequentare la scuola, lavorare e, con i soldi che guadagnavo,
finalmente comprare casa. Niente di che: era solo un piccolo
appartamentino, ma per una come me era perfetto. I soldi si
accumulavano in fretta grazie alla mia dieta che mi permetteva di non
sprecarli in cibo.
Fu
così che cominciai ad andare per negozi e comprarmi un
po’ di vestiti, trucchi e molti molti libri.
Avevo
anche ricevuto parecchie proposte di lavoro in agenzie per modelle, ma
proprio non era il lavoro che faceva per me. Avevo trovato un posto
come segretaria in una fabbrica e, anche se non mi pagavano molto, mi
piaceva. Mi piaceva stare a contatto con la gente ma, ogni due-tre anni
me ne dovevo andare per non destare sospetti sul fatto che non crescevo.
Dopo
trenta lunghi anni avevo cinque diplomi: uno in liceo scientifico, uno
in ragioneria, uno in liceo psico-pedagogico, uno nel liceo scientifico
e uno in quello classico. Sapevo molte lingue: italiano, spagnolo,
tedesco, francese, inglese, portoghese, giapponese, latino e greco.
Avevo
una macchina che adoravo: una bellissima Alfa 159 nera. Un sogno: era
pratica, sportiva ma allo stesso tempo elegante.
Ogni
volta che viaggiavo mi portavo dietro la mia piccola biblioteca che
consisteva in una collezione di libri di Jane Austen, Cime tempestose,
alcune opere di Shakespeare tra cui la mia preferita: Romeo e Giulietta
e alcuni libri di poesie d’amore. Ok si, ero una tipa
romantica e allora? E’ vietato sognare un amore da favola con
un principe azzurro? Vabbè il mio sarebbe un principe
vampiro e quindi? Ogni tanto penso che l’amore che provano
gli umani sia inaccessibile per quelli della mia specie.
MA IO VOGLIO AMARE!
Voglio essere amata da qualcuno. Ho provato ancora a frequentare umani
ma…non è finita molto bene…almeno per
loro.
E poi
altro problema: io ero immortale e loro no. E io volevo una storia che
durasse per sempre. Potevo anche provare a trasformare degli umani in
vampiri ma avevo paura di non riuscire a contenermi.
Così
avevo deciso di mettere da parte questo pensiero e di frequentare
finalmente un’università. Ne avevo scelto una in
Alaska…non so perché ma avevo un presentimento.
Appena l’avevo sentita nominare mi aveva subito colpito.
Alaska…non c’ero mai stata. Chiamala come vuoi:
presentimento o curiosità.
Fatto
sta che ormai ero partita. Avrei comprato una casa e mi sarei
trasferita lì per cinque anni.
******************************************************************
Angolino
dell'autrice:
tiva95=
mi fa piacere che la mia storia ti abbia incuriosita e...per la storia
di Bella dovrai aspettare ancora un po'. Sarà una sorpresa.
Se vuoi, dimmi cosa ne pensi di questo capitolo. kiss
francycullen
= grazie mille per i complimenti! Sono molto felice che ti piaccia! Eh
sì, il nostro Ed è molto romantico e ha un che di
filosofico non trovi? Ma anche la nostra Bella non è da meno
e lo scoprirai pian piano. kiss
Ringrazio tutte le persone che hanno messo la mia storia nelle
preferite e nelle seguite o che l'hanno solamente letta! Non pensavo
che sarebbe piaciuta la mia idea...
Non sapete quanto mi rendete felice con le vostre recensioni!
Quindi...perfavore, se volete, lasciatemi un commentino...
Kiss Miky
|
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Capitolo 3 *** Solitudine ***
Ciao ragazzi! Scusate se non
sono riuscita a postare domenica...mi farò perdonare!
Ecco il terzo
capitolo dedicato a Edward!
CAP
3 - Solitudine
POV EDWARD
Si era fatto tardi
e decisi di ritornare a casa.
Sulla porta
c’era mia sorella Alice che mi corse subito incontro e mi
abbracciò.
“Fratellino!
Dove sei stato fino adesso?”
“Piccolo
mostriciattolo…perché me lo chiedi? Tanto lo sai
già!”
“Perché…perché…così!”
E se ne
andò via ridendo. Certe volte mia sorella non la capivo
proprio. Era un po’ strana…anzi, mi correggo,
completamente fuori di testa. Ma è anche per questo che
l’adoro! Da quando era arrivata nella nostra famiglia aveva
rivoluzionato tutta la casa e anche la nostra vita. Era riuscita a
portare un po’ di felicità nella nostra monotona
vita. E per questo le ero molto grato.
Entrai
in casa e al solito la mia immagine si rispecchiò nel vetro
delle finestre. Ero molto affascinante lo ammetto…tutto il
genere femminile se n’era accorto. Un ghigno mi si
stampò sul viso. Avevo i capelli ramati (dono del mio caro
paparino irlandese), fisico muscoloso e asciutto, media statura e un
sorriso con cui incantavo le donne: il mio sorriso
“sghembo”. Anche questo era di mio padre; diciamo
che anche ai suoi tempi funzionava ed infatti era di quello che
mia madre se ne era innamorata.
Con
un sorriso entrai in casa.
Jasper mi
salutò senza guardarmi: era tutto concentrato a giocare una
partita a scacchi con Alice. Una cosa strana. Molto strana visto che
avrebbe perso sicuramente con una che prevedeva tutte le sue mosse. Ma
lui si divertiva a vedere Alice al settimo cielo per la vittoria. Lui
era fatto così…la amava con tutto se stesso e
quando Alice era felice lo era anche lui. Ah
l’amore…un’ onda di
infelicità e malinconia mi travolse. Perché?
Perché non potevo avere anche io qualcuno da amare e da
rendere felice? Se avessi potuto piangere l’avrei fatto.
“L’amore
è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei
sospiri,
e se questa si dissipi,
è un fuoco che sfavilla negli amanti,
e se sia contrariato, non
è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti.
E che cos’altro
può mai essere l’amore, se non una follia molto
segreta,
una amarezza soffocante, e
una salutare dolcezza.”
Ogni giorno che
passavo in quella casa ormai mi provocava sofferenza…mi
sentivo vuoto, incompleto. Ogni tanto stringevo un cuscino pensando di
avere tra le braccia una bellissima vampira che mi amava e le
sussurravo dolci parole d’amore. Che stupido. Sono proprio un
pazzo. Mi mancava qualcosa che non avevo mai avuto: era così.
Percorsi il
corridoio e mi diressi in cucina per salutare mia madre Esme. Subito mi
corse incontro e mi abbracciò teneramente e con amore.
Un’altra ondata di malinconia si infranse su di me. Strinsi
più forte e cominciai a singhiozzare.
“Edward,
tesoro che cos’hai?”
“mamma
ho bisogno di parlarti…” dissi tra un gemito e
l’altro
“certo
tesoro! Andiamo in camera tua.”
E così
salimmo le scale dirigendoci nel mio rifugio.
Sentivo i pensieri
dei miei fratelli preoccupati:
Edward…sei
così triste…ti capisco fratellino, mi dispiace
tanto. Alice
Ed…sento
malinconia, dolore…solitudine. Fratello mi dispiace che tu
non abbia trovato una compagna. Jasper
Povero
figlio…forse l’ho trasformato troppo
presto…non avrei dovuto. Ora soffre per colpa mia. Carlisle
Tutti
si stavano preoccupando per me. Arrivati in camera ci sedemmo sul mio
letto e mia madre mi accarezzò i capelli.
“Tesoro…cosa
c’è che non va?”
“Mamma,
non so come dirtelo…è una sensazione che non ho
mai provato…”
“Dimmi,
ti ascolto”
“E’
come se mi mancasse qualcosa…mi sento terribilmente solo. Ma
non è colpa vostra: voi mi date fin troppo amore. Ma non
è dell’amore famigliare che ne sento il bisogno.
Voi tutti in
questa casa avete trovato qualcuno e certe volte mi sento terribilmente
di peso.”
“No
amore…non pensarlo nemmeno. Noi ti vogliamo bene e ogni
volta che soffri soffriamo con te. Ce ne siamo accorti tutti che
c’era qualcosa che non andava. In questo periodo ci guardi
con una malinconia e dolore negli occhi che era impossibile non notare
che stavi soffrendo. Vieni qua tesoro”
E così
dicendo mi abbracciò e poi mi diede un piccolo bacio sulla
fronte accarezzandomi.
“Tesoro…troverai
una compagna…sei troppo buono per non meritartela. Vedrai
che qualcuno prima o poi ti amerà per quel che sei. Edward,
tu sei una persona stupenda…e quando la troverai potrai
amarla e sarete felici.”
“Grazie
mamma, non so come farei senza di te. Ti voglio tanto bene”
gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.
“Tesoro,
io ci sarò sempre e se vuoi sfogarti chiamami pure. Anche io
ti voglio tanto bene”
Edward…la
troverai presto. Mi fa male vederti così. Ti
amerà e sarete felici come tutti noi. Infondo te la meriti.
“Grazie
mamma”
Si alzò
lentamente e uscì dalla mia stanza.
Erano tutti
preoccupati…mi volevano un gran bene.
Bene che io in
questo momento non ricambiavo: il solito egoista.
Ma sarei stato
capace di amare? Di pensare a qualcun altro più di me stesso
e morire per lei?
Lei…lei…
Si, avrei potuto.
Lei…lei…lei
che mi avrebbe amato, lei che mi avrebbe sussurrato “ti
amo”. Lei…i suoi capelli che avrei baciato senza
mai stancarmi, le sue braccia che mi avrebbero stretto, le sue mani che
mi avrebbero accarezzato, i suoi occhi in cui perdermi, il suo nasino
su cui avrei posato le mie labbra per darle mille teneri baci, e le sue
labbra…la sue labbra…le avrei potute baciare,
avrei potuto posarvi le mie e morire in quell’ infinito
tocco. La desideravo…la volevo. Mi mancava.
***********************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ringrazio, come
sempre, chi ha messo la mia storia tra i preferiti e nei seguiti.
Ringrazio
immensamente le persone che hanno lasciato una recensione! (mi rendete
molto felice!)
barbiemora______: Grazie mille
del complimento... comunque ce ne vorrà un po' prima che si
incontrino anche perchè devo spiegare un po' di cose su
Bella. Si preannuncia una storia abbastanza lunghetta e spero che non
vi annoi perchè io ci ho messo l'anima. kiss
Elfa
sognatrice: sei molto curiosa! Ihihihi...allora, della storia
ci hai quasi azzeccato ma...senza cattivi che storia sarebbe?? Devo
ancora pensarci ma penso che i Volturi ci saranno ma solo in parte.
Bhe...non ti resta che seguirla! baci
Ronnie8437:
anche a me piaceva l'idea anche perchè almeno Ed non
continuava a farsi problemi per la vita di Bella. Sarà
ancora molto protettivo nei confronti di Bella ma solo per proteggerla
da.... non posso dirtelo!! Come ho detto prima l'incontro tra Ed e
Bella non avverrà subito. Spero che continuerai a dirmi cosa
ne pensi dei capitoli... baci baci
|
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Capitolo 4 *** Jonatan ***
Ciao ragazze...scusatemi
tanto per il ritardo ma ho dovuto studiare un sacco.
Vi lascio al
capitolo di Bella.
Buona lettura
CAP 4 - Jonatan
POV BELLA
Alaska…sto arrivando!
Mentre pensavo felice queste parole misi il mio cd preferito: Debussy.
Subito cercai la traccia numero 2: Clair de lune.
Era la mia preferita: una canzone che mi infondeva calma, gioia e
colmava quel vuoto che avevo dentro di me. Amavo la musica
perché attenuava il senso di solitudine che ogni tanto si
faceva spazio.
Ero sempre stata sola, non avevo mai incontrato nessun vampiro. Strano.
Mi sarebbe piaciuto vedere altri vampiri e parte ovviamente del vampiro
che mi aveva dannato per l’eternità. Ma basta
pensare al passato! Stavo per intraprendere una nuova vita e sentivo
che qualcosa sarebbe cambiato per sempre. Sempre colpa di quel piccolo
presentimento! Forse ero veramente pazza.
Mentre ero per la strada vidi una grande struttura piena di negozi.
Presa da chissà quale richiamo femminile mi fermai,
parcheggiai il mio amore ed entrai.
Dentro era molto illuminato e faceva contrasto con l’esterno
per via dell’orario: erano le nove di sera. Meglio
così: avrei passeggiato indisturbata.
Passando per le vetrine vidi che il colore predominante era…
il rosso? Che fosse il colore di moda in quel periodo? Boh…
Poi vidi in centro alla struttura un grande abete su cui stavano
appendendo delle palline di Natale. Natale!!! Ma certo…che
stupida.
Mancava solo un mese e tutte le persone si dedicavano a comprare regali
per i loro cari: gioielli, vestiti prevalentemente rossi,
dolci…La cosa più curiosa erano i cappellini
rossi da Babbo Natale che sfoggiavano le commesse. Erano molto carini.
Passando per una vetrina vidi un bellissimo vestito
rosso…stupendo e…caro!
Sapevo di non dovere sprecare soldi in quelle cose ma proprio non
riuscivo a trattenermi. E vabbè…mi sarei trovata
un lavoro in Alaska.
Così entrai nel negozio dove chiesi alla commessa se potevo
provare il vestito. Lei me lo diede e io raggiunsi il camerino.
Wow! Mi stava perfettamente…non era merito mio ovviamente,
ma questo vestito mi piaceva moltissimo: mi dava un tocco di
femminilità in più.
Ero sempre stata una vampira modesta e vestirmi all’ultima
moda era il mio ultimo pensiero. Non mi ero mai preoccupata di essere
carina…non che ne avessi bisogno: la mia natura di vampira
mi aveva reso molto più bella, matura e attraente. Avevo 18
anni quando mi trasformai ma ora ne dimostravo 22.
Ma per Natale dovevo farmi carina…avrei potuto lisciarmi i
capelli che portavo sempre sciolti e mossi, truccarmi leggermente e
indossare qualche gioiello e…un paio di scarpe! Ecco cosa mi
mancava per essere perfetta! Subito mi fiondai alla cassa e pagai.
Un negozio a fianco faceva bella mostra di un paio di scarpe rosse con
tacco alto e fine…perfette. Le comprai subito e raggiunsi la
gioielleria.
Che bella vetrina…e che belli gli anelli di fidanzamento.
Ah…se qualcuno mi regalasse un anello…Subito le
mie fantasie furono interrotte da una voce simile alla mia: era
melodiosa ma allo stesso tempo bassa e molto sexy.
“Ehi piccola, posso esserti utile?”
Non sapevo se la sua domanda nascondesse doppi sensi ma feci finta di
niente.
“No grazie…stavo solo guardando: questi anelli
sono bellissimi.”
Mi girai verso di lui: era veramente un vampiro! O cavolo! Quanto era
bello!
Lui mi continuava a guardare: i suoi occhi erano scuri per le lenti a
contatto che portava per nascondere il colore rosso degli occhi, i
capelli erano neri, lisci e abbastanza lunghi e il
fisico…bè…era proprio bello.
Se fossi stata umana sarei diventata rossa…mi guardava con
uno sguardo affamato? Strano…doveva avere capito che ero una
come lui nonostante portassi anche io le lenti a contatto che davano ai
miei occhi un colore viola.
“Piacere - mi disse mentre prendeva la mia mano e la baciava
delicatamente - io mi chiamo Jonatan (si legge: Ionatan)”
“Ehm…Isabella”
“Complimenti, hai un bellissimo nome”
“Grazie”
“Stai cercando qualcosa in particolare bellezza?”
“Sinceramente ho appena comprato un vestito per Natale e
volevo qualcosa di carino da abbinarci insieme…”
“Ah, capisco… posso vedere il vestito?”
“Si certo…ecco” così dicendo
estrassi il vestito dalla borsa.
“E’ molto bello. Sicuramente starà
d’incanto a una vampira stupenda come te”
Mi sussurrò vicino all’orecchio.
Dei brividi mi percorsero in tutto il corpo: era la prima volta che un
uomo mi veniva così vicino. Chiaro: mi stava corteggiando.
“Vieni splendore, ti faccio vedere una collana che potresti
abbinare” E così dicendo mi portò
davanti ad una vetrina al centro del negozio.
Era di diamanti e aveva accoppiati un paio di orecchini lunghi con un
piccolo diamante in fondo e un anello molto fine d’oro bianco
con sopra tre diamanti. Rimasi con gli occhi sbarrati per la bellezza.
E Jonatan se ne accorse.
“Belli vero? Ma mai quanto te…”
“Si sono veramente bellissimi”
“Facciamo così dolcezza: se tu mi dai un bacio io
te li regalo. Ci stai?”
“Ehm…non posso…”
“Perché? Sei fidanzata?”
“No ma…non ho mai baciato nessuno e voglio dare il
mio primo bacio alla persona che amo. Mi spiace”
“Hai ragione…sono stato un po’ scortese
a farti questa richiesta…scusa”
“Di niente figurati”
“Sei così gentile…Ehm, allora li vuoi
comprare?”
“Si, sono perfetti grazie”
“Prego” mi disse togliendoli delicatamente dalla
vetrina e incartandoli. Quando ebbe finito me li porse.
“Bella, voglio regalarteli io…fai come se fosse un
regalo di Natale in anticipo”
“No, non li posso accettare…”
“Ti prego accetta… diciamo che è un
regalo per il più bel fiore che io abbia mai visto”
“Ma Jona…” non feci a tempo a finire che
mi zittì con un dito
“Niente ma. Te li voglio regalare e essendo il proprietario
faccio quello che voglio.”
“Bhè…allora…ma sei
sicuro?”
Rise.
“Sicurissimo tesoro. Tienili e…Buon
Natale”
“Grazie mille allora…Buon Natale anche a
te” gli diedi un bacio sulla guancia e salutandolo
uscìì dal negozio.
Eh sì, era proprio una bella giornata… la fortuna
mi sorrideva. Salìì in macchina e presi
l’autostrada: mancava qualche oretta ormai.
***************************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ringrazio tantissimo quelli che hanno messo la mia storia tra i
preferiti, sperando che siano sempre di più:
1 - alexiell
[Contatta]
2 - Baby_Baby [Contatta]
3 - deisy87 [Contatta]
4 - francycullen
[Contatta]
5 - kokochan [Contatta]
6 - LadySile [Contatta]
7 - PATRIZIA70
[Contatta]
8 - Ronnie8437
[Contatta]
9 - Tokiotwilighters
[Contatta]
10 - vallinda [Contatta]
11 - _Nessie_ [Contatta]
La stessa cosa vale per i seguiti:
1 - asheptus
[Contatta]
2 - bell [Contatta]
3 - Elfa sognatrice
[Contatta]
4 - elly1980 [Contatta]
5 - Michelegiolo
[Contatta]
6 - Shadow94 [Contatta]
7 - sweet lolly
[Contatta]
8 - tania86 [Contatta]
9 - tenerona [Contatta]
10 - veronichina
[Contatta]
GRAZIE!
Ronnie8437: vedrai
che il nostro Eddy presto starà meglio....Grazie per la
recensione! :)
Elfa sognatrice: ...sei
troppo simpatica!! Su Tanya diciamo che ci hai azzeccato ma...la storia
di Bella è molto più complicata. Sono troppo
felice quando leggo i tuoi commenti: diciamo che mi dai la forza per
continuare a scrivere. Non ci sono molte recensioni visto le visite e
mi sa che la mia storia non piace molto. :( Grazie mille
mille mille.
Ecco un piccolo anticipo
del prossimo capitolo:
La
famiglia di Denali ci ha invitato a passare il Natale
con loro. Pensò mio
padre;
Così corsi di
sotto e mi sedetti
con la mia famiglia in salotto.
Mio padre vedendoci tutti
si
sedette e prendendo per mano Esme disse
“Figlioli,
la famiglia di Denali
ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa loro. Ci terrebbero tanto
a
rivederci così ho accettato l’invito. Per voi va
bene o volete fare altro?”
|
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Capitolo 5 *** Isabella ***
Ciao a tutte ragazze!
Eccovi il capitolo di Ed che dedico a Elfa sognatrice! Grazie tesoro
CAP 5 - Isabella
POV EDWARD
“Edward!
Vieni giù che devo dirvi una cosa”
La famiglia di Denali ci ha
invitato a passare il Natale con loro. Pensò
mio padre;
Così
corsi di sotto e mi sedetti con la mia famiglia in salotto.
Mio padre
vedendoci tutti si sedette e prendendo per mano Esme disse
“Figlioli,
la famiglia di Denali ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa
loro. Ci terrebbero tanto a rivederci così ho accettato
l’invito. Per voi va bene o volete fare altro?”
“No
Carlisle…per noi va benissimo. Io e Jasper stavamo pensando
di andare a trovare Peter e Charlotte ma, possiamo rimandare giusto
amore?” si rivolse a Jasper
“Si
certo…come vuoi per me va bene.”
“Benissimo…e
voi?” Ci chiese Alice curiosa
“Hai
fatto bene ad accettare l’invito così Rose non mi
porterà tutto il giorno per negozi!”
“Emmet,
tesoro, tanto ci passi allo stesso non credere”
“Oh
no…!”
Tutti ridemmo di
gusto per quella piccola sceneggiata. Con Emmet era sempre
così: diciamo che era il giullare di corte. Risi del mio
pensiero; se l’avesse saputo Emmet mi avrebbe fatto a pezzi.
“E tu
eddy? Non sarai mica occupato vero?”
“No, non
ho impegni ma sapete quanto mi costa venire…”
“Eh
sì…vediamo come ti si incolla addosso Tanya! Ma
vedrai fratellino…sento che stavolta sarà un
pochino diverso. Non ti pentirai di essere venuto, anzi, ce ne sarei
per sempre grato!!”
“Alice?
Cosa stai cercando di dirmi?”
Mentre glielo
chiedevo sondai la sua mente: niente, stava recitando al contrario una
poesia a me sconosciuta. Mi stava nascondendo qualcosa ovvio. Questo
era il suo modo per nascondermi le cose.
“Cosa mi
stai nascondendo mostriciattolo?”
“Sapessi
Edward…”
“Dimmelo
Alice”
“No no
no no no no no no no! E non replicare perché è
inutile!” Così dicendo mi fece la linguaccia e
prese Jasper per mano uscendo dalla porta
“Noi
andiamo a caccia…ci vediamo dopo”.
Uffa. Quando
faceva così proprio non la sopportavo! Mi cosa centrava
Tanya? E poi perché gliene sarei stato grato? Avevano per
caso intenzione di ucciderla?
Scocciato me ne
andai di sopra e sbattei la porta. Stavo per entrare quando vidi un
foglio ripiegato. Lo aprii piano.
Non
c’era scritto niente. Che strano…la mia camera era
sempre in ordine. Chi aveva perso questo foglietto? Provai a sentirne
l’odore per capire di chi fosse.
…
…
…
Non
l’avevo mai sentito: era un odore dolcissimo, sicuramente di
una vampira…ma non che conoscevo.
Era un profumo
buonissimo: sembrava glicine, rose e fresie.
Mi sdraiai sul mio
letto continuando a respirare quel foglietto…e se fosse
stato di una vampira? Se aveva un odore così buono doveva
essere proprio stupenda.
Decisi di sognare
ad occhi chiusi la mia vampira e quel profumo mi aiutò
molto. Nella mia mente si creò un’immagine
confusa: una vampira con lunghi capelli mossi color castano scuro, un
corpo snello coperto da un vestito bianco che le arrivava alle
ginocchia. Cercai di vedere meglio i particolari: tra i capelli era
posata una piccola margherita bianca…bianca come la pelle
del suo viso che veniva accarezzata dal vento. Aveva gli occhi color
oro come i miei e un visino molto dolce. Il naso era poco accentuato e
lasciava spazio a delle bellissime e soffici labbra. Era la creatura
più bella che avessi mai visto.
Cominciai a
pensare continuamente a lei, a prenderla tra le mie braccia e vedere il
suo visino appoggiarsi al mio petto con dolcezza, a prenderle il viso e
sussurrarle “ti amo” perdendomi nel suo
sguardo…
Ad un tratto
guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che era tutto il pomeriggio
che fantasticavo su… su… su chi? Che nome gli
avrei dato? Nessun nome sembrava adatto per lei.
Ripensai ai nomi
dei personaggi femminili dei mie libri preferiti:
Giulietta…ah..no
no troppo scontato. Elisabeth?...Nah, nemmeno questo è
adatto. Marianne? No no no. Perché non riesco a trovare un
nome per una creatura così meravigliosa? Avrà
pure un nome…
Vabbè,
ora è meglio che vado a caccia con la mia famiglia.
Così
saltai dalla finestra e raggiunsi gli altri in giardino e iniziammo a
correre verso il bosco.
Isabella…Isabella…Isabella
Ma che cosa mi
stava succedendo? Sentivo una voce che cantava un nome: Isabella. Ma
chi era? Mah…stavano succedendo cose strane e non ne capivo
il perché anzi, non ne capivo proprio niente.
Senza accorgermi
mi ero fermato e mi sentii scuotere
“Edward!
Edward! Ma che hai?” subito, grazie agli scossoni di Emmet mi
ripresi
“Niente
fratello”
“Sembravi
imbambolato…non mi rispondevi!”
“Scusa…stavo
solo pensando”
Nel mentre mi si
avvicinò Alice e mi sussurrò
all’orecchio:
“Sempre
a pensare a Isabella vero?” e se ne andò via
ridendo.
Rimasi scioccato.
Isabella…era lo stesso nome che avevo sentito poco
fa…non era possibile. Come faceva Alice a sape…
che stupido! Avrà sicuramente a che fare con quello che mi
tiene nascosto.
Isabella…subito
mi apparve la vampira che avevo immaginato nel pomeriggio.
Isabella…si era perfetto.
Questa storia
cominciava a farmi venire i brividi.
********************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ringrazio infinitamente che mi ha messo tra i seguiti e i preferiti...!
Un grazie in particolare a chi recensisce
Elfa sognatrice: Tanya è la solita rompi p*** non ti
preoccupare e ne combinerà di belle. E
Jonatan...darà del filo da torcere al nostro povero Ed!
Spero proprio ce ti piaccia qst capitolo...sai...sono un po' impegnata
in questo periodo e non ho più ispirazione! Tutta colpa
della scuola! Spero continuerai a commentare perchè diciamo
che mi fai da colonna portante...senza i tuoi commenti vado in
depressione totale! Un bacio
Ronnie8437: E' si ma a quale prezzo!!! Vedrai vedrai più
avanti...! Grazie per avere recensito il cap! kiss
Piccolo anticipo del prossimo capitolo:
Appena entrai in
camera mi bloccai e ebbi una visione: Edward che incontrava una vampira
mai vista proprio a Denali. E poi ancora: Edward che se ne innamorava
perdutamente...
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Capitolo 6 *** Visioni ***
Ciao ragazze!! Eccovi il
6° capitolo di quella matta di Alice!
Vi prego
RECENSITE!!!!!!!! Sono in crisi!!!!!!!!!!!!
CAP 6 - Visioni
POV ALICE
Appena ritornata
dallo shopping con Rosalie decisi di salire in camera per mettere via i
miei nuovi vestiti, così mi allontanai dal salotto dove
avevo appena concluso e vinto una partita di scacchi con il mio Jasper.
Mi rendeva molto felice il fatto di vincere sempre…si
è vero baravo…ma era nella mia natura essere una
sottospecie di veggente e non potevo farci niente.
Appena entrai in
camera mi bloccai e ebbi una visione: Edward che incontrava una vampira
mai vista proprio a Denali. E poi ancora: Edward che se ne innamorava
perdutamente, Edward che la abbracciava, lei che lo baciava con amore,
lui che le scriveva una lettera:
Silenzio! Quale luce
irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e
Bella è il sole.
Sorgi, vivido sole, e
uccidi l'invidiosa luna,
malata già e
pallida di pena
perché tu, sua
ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella,
poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale
è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo
indossano. Gettalo via.
È la mia donna;
oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di
esserlo.
Parla, pure non dice nulla.
Come accade?
Parlano i suoi occhi; le
risponderò.
No, sono troppo audace; non
parla a me;
ma due stelle tra le
più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi,
implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro
sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi
fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto
svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la
luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo
spazio così luminosi
che gli uccelli
canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia
sulla mano!
Oh, fossi un guanto su
quella mano
e potessi sfiorarle la
guancia!
Ti amo amore mio…
Tuo per sempre Edward
Oddio! Se lo
sapesse Ed non ci crederebbe neanche morto! Poi mi travolse
un’altra visione: Io che prendevo da un piccolo appartamento
un foglietto e lo posavo sul letto di Ed. La casa era in una piccola
città molto distante da Forks e probabilmente era la
sua…quella di Isabella. Senza sprecare un secondo mi misi a
correre più veloce possibile e raggiunsi finalmente la casa.
Sembrava abbandonata ed entrai nell’appartamento di Bella che
avevo visto nella mia visione.
Probabilmente se
n’era andata da poco: il suo odore era ancora forte
nell’aria.
L’appartamento
era ben tenuto ma a causa del suo trasferimento era vuoto. Non
c’era niente in giro. Fu in quel momento che vidi il piccolo
foglietto per terra. Lo presi e con cura cercai di non impregnarlo del
mio odore: lo misi in una piccola busta di plastica ed infine in borsa.
Edward non doveva capire che ero stata io.
A gran
velocità rientrai a casa: in salotto c’era solo
Jasper che mi guardava con uno sguardo interrogativo. Subito gli saltai
in braccio e lui mi accolse felice. Amavo perdermi nei suoi occhi e
fargli capire tutto il mio amore per lui. Lo adoravo.
Edward era in
camera sua a crogiolarsi come suo solito. Ancora per poco fratellino!
Dopo un
po’ diedi un bacio molto dolce a Jasper e mi sedetti in parte
a lui
“Amore,
Carlisle ci deve dire una cosa”
“Mi
sembra che sia una cosa piacevole visto che sei molto felice”
“Si
è bella ma non è per questo che sono
felice”
“E
perché allora lo sei?”
“Per
questo” e gli diedi un altro bacio “Per
te”
“Alice…lo
sai che ti amo da morire?”
“Si lo so
tesoro e anche io ti amo da morire”
“lo
so” rise.
Appena ebbe finito
di parlarmi Carlisle entrò in salotto e chiamò
Edward.
Subito si
presentò e con lui Rose e Em;
Edward aveva
dipinto sul viso una smorfia: era ovvio che a lui l’idea di
andare a Denali non gli sarebbe piaciuta con quella sanguisuga di
Tanya. Non lo lasciava in pace un attimo. Ogni volta che andavamo a
trovarli lei gli faceva una corte spietata e Edward la rifiutava ogni
volta gentilmente. Per fortuna che era paziente: io al suo posto
l’avrei già pestata di brutto.
Eddy, sentendo il
mio pensiero, sorrise eccitato all’idea di farla a pezzi una
volta per tutte.
“Figlioli,
la famiglia di Denali ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa
loro. Ci terrebbero tanto a rivederci così ho accettato
l’invito. Per voi va bene o volete fare altro?”
Io,
all’idea di non vedere il mio fratellino felice e di
conoscere Bella dissi subito:
“No
Carlisle…per noi va benissimo. Io e Jasper stavamo pensando
di andare a trovare Peter e Charlotte ma, possiamo rimandare
giusto?” Mi rivolsi a Jasper facendogli gli occhi dolci:
sapevo che non avrebbe resistito.
“Si
ce-rto…come vuoi per me va bene.”
“Benissimo…e
voi?” Chiesi agli altri.
“Hai
fatto bene ad accettare l’invito così Rose non mi
porterà tutto il giorno per negozi!”
“Emmet,
tesoro, tanto ci passi allo stesso non credere”
“Oh
no…!”
Io che
già sorridevo per aver visto l’anteprima mi
sganasciai dalle risate.
Emmet era uno
spasso!
“E tu
Eddy? Non sarai mica occupato vero?”
“No, non
ho impegni ma sapete quanto mi costa venire…”
Vedendo la sua
angoscia e tristezza non mi trattenni e gli risposi:
“Eh
sì…vediamo come ti si incolla addosso Tanya! Ma
vedrai fratellino…sento che stavolta sarà un
pochino diverso. Non ti pentirai di essere venuto, anzi, ce ne sarei
per sempre grato!!” Ops! Avevo detto troppo!!!!!! Stupida
stupida stupida!!
Ora era meglio
cercare una distrazione per la mia mente: giusto! Potevo ripetere al
contrario una poesia che avevo letto su internet…era molto
carina…
“Alice?
Cosa stai cercando di dirmi?”
Aveva capito, come
sempre, che gli stavo nascondendo qualcosa. Bene, così
impari a stare più attenta!
“Cosa
mi stai nascondendo mostriciattolo?”
Ma amavo troppo
stuzzicarlo così continuai:
“Sapessi
Edward…”
“Dimmelo
Alice”
“No no no
no no no no no no! E non replicare perché è
inutile! Noi
andiamo a caccia…ci vediamo dopo".
Detto questo presi
Jasper e lo portai fuori.
“Jasper…devo
fare una cosa…tu vai, io ti raggiungo subito!”
Presi dalla mia
borsetta il foglietto e lo riposi con cura sul letto di Edward. Subito
uscii e corsi nella foresta. Non mi aveva visto ma c’era
mancato davvero poco. Molto poco.
Cercai Jasper e mi
avventai su un grosso alce. Ero già sazia e decisi di
aspettare Jasper in riva al fiume.
Ero talmente persa
nei miei pensieri che non mi accorsi che si stava avvicinando e quando
mi diede una leggera spinta barcollai pericolosamente verso
l’acqua. Cercai in tutti i modi di restare in piedi ma
riuscii solo a trascinare anche Jasper nel fiume.
“Questa
me la paghi” gli ringhiai
“Oh…che
paura…”
Mi avventai su di
lui e gli morsi piano un labbro.
“Mmm…sarebbe
questa la tua vendetta? Dovrei farti fare un tuffo più
spesso”
Era bellissimo
quando rideva. Ed era mio! Lo baciai appassionatamente e lui
ricambiò.
“Alice…alice”
sussurrò dolcemente…
“Cosa?”
“Ti
amo…ti amo…ti amo…ti amo” mi
disse sulle labbra tra un bacio e l’altro.
Eddy,
avrai anche tu una compagna…te la meriti e io
farò di tutto per aiutarti! Te lo prometto!
Dopo
aver pensato questo, decisi di raggiungere i miei famigliari che, come
noi avevano finito di cacciare.
Vidi Edward che era
imbambolato…starà pensando ancora al foglietto di
Bella! Bhe…lo avrei capito presto: mi avvicinai
sussurrandogli
“Sempre a
pensare a Isabella vero?”
Era scioccato. Bene
avevo fatto centro!
Scappai ridendo:
non c’erano dubbi, amavo fare impazzire Ed!
*********************************************************
Angolino
dell'autrice:
Grazie a quelli
che hanno messo la mia ff nei preferiti:
1 - 1918
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2 - alexiell
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3 - Baby_Baby
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4 - bell
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E grazie anche ai
seguiti:
1 - asheptus
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graziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegrazie
a chi recensisce!!!!!!!!!!!!!!!!!
Elfa sognatrice
: Prima di tutto GRAZIE MILLE per la recensione! Mi fa piacere che
continui a seguire la mia ff anche se non è poi
così bella... comunque: Alice è sempre tremenda e
ne combina di tutti i colori ma, per questa volta, non è lei
a far immaginare Bella a Ed ma qualcun altro...
Spero di riuscire
a scrivere gli altri capitoli più in fretta possibile anche
se mi manca l'ispirazione: forse dovrei innamorarmi per continuare
questa storia. Mah!
Spero che questo
capitolo ti piaccia! A presto... :)
Ronnie8437 :
GRAZIE MILLE per aver recensito!!! Adoro le vostre recensioni e quando
le ricevo mi commuovo! Lo so sono un po' stupida...ma che ci posso fare?
E...Sì,
il nostro Ed si innamora perdutamente di Isabella ma, le parole nella
sua mente e la visione che ha di Isa non è opera di Alice ma
sarà lei a combinare tutto...basta ti ho già
detto troppo!
Spero comunque di
postare al più presto il prossimo capitolo anche se non so
se ce la farò!!
*******************************************************************
Piccolo anticipo:
Tum-tum…tum-tum
La fragranza e il
pulsare del sangue era vicino: lo sentivo.
Cominciai a
correre sempre più veloce finché accecata dalla
fame mi avventai sulla mia preda senza capire del tutto di cosa si
trattava; mentre placavo la mia bramosia mi accorsi con mia gran
sorpresa che stavo bevendo sangue animale. Non era poi così
male.
Qualcosa si mosse
alle mie spalle. Ero un po’ impaurita: non era una
preda…era un predatore!
La sua dolcissima
fragranza mi colpì in pieno e lentamente mi girai.
“Ciao”
Sorpresa dal
saluto automaticamente ricambiai
“Ciao”
******************************************************************
VI
PREGO...RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
|
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Capitolo 7 *** La mia nuova vita ***
Scusate
il ritardo...ho parecchio da fare in questi giorni!
Questo è il capitolo d'inizio della nuova vita di Bella.
Buona lettura...
CAP
7
POV BELLA - La mia nuova vita
Bene, finalmente ero arrivata! Non che non mi piacesse viaggiare a
tutta velocità facendo fare le fusa al motore del mio
tesoro, ma avevo un po’ di sete e la città avrebbe
proprio fatto a caso mio. Lo so era un po’ disgustoso quello
che facevo ma era nella mia natura e non potevo farci niente: gli umani
si sfamavano con il cibo e i vampiri si sfamavano con gli umani.
Solitamente mi nutrivo di persone che non erano madri, padri o bambini:
cercavo sempre qualche persona con cattive intenzioni. Avevo una specie
di sesto senso per quel tipo di persone e le trovavo facilmente.
Così mi diressi verso il centro di un piccolo paesino e
parcheggiai la macchina. Che strano…nessun anima viva in
giro. Forse faceva troppo freddo per uscire a quest’ora di
notte e…che stupida! Erano tutti a letto! Stavano dormendo
tutti.
Era meglio che andavo via da quel posto…avevo una brutta
sensazione: odore di vampiri!
Non avevo proprio voglia di fare nuove conoscenze anche
perché la gola bruciava troppo!
Decisi quindi di ritornare alla macchina. Improvvisamente un profumo
invitante mi fece cambiare direzione portandomi dentro in un bosco.
Tum-tum…tum-tum
La fragranza e il pulsare del sangue era vicino: lo sentivo.
Cominciai a correre sempre più veloce finché
accecata dalla fame mi avventai sulla mia preda senza capire del tutto
di cosa si trattava; mentre placavo la mia bramosia mi accorsi con mia
gran sorpresa che stavo bevendo sangue animale. Non era poi
così male.
All'improvviso qualcosa si mosse alle mie spalle.
Non era una preda…era un predatore!
La sua dolcissima fragranza mi colpì in pieno e lentamente
mi girai.
“Ciao”
Sorpresa dal saluto automaticamente ricambiai
“Ciao”
Vidi la figura avanzare verso di me e io mi ritrassi in posizione di
difesa qualora volesse attaccarmi.
“Tranquilla, non voglio farti del male. Piacere…io
mi chiamo Kate”
Sentendo quelle parole e vedendo che era una femmina mi rilassai.
“Il piacere è mio” dissi porgendole la
mano
“il mio nome è Isabella…ma puoi
chiamarmi Bella”
“Che bel nome…scusami se ti ho disturbato dalla
tua caccia…non volevo.”
“Non preoccuparti figurati…anche tu sei stata
costretta a bere sangue animale? Non c’è nessun
umano in giro a quest’ora.”
Lei mi guardò ridendo della smorfia che mi aveva procurato
il termine “sangue animale” e mi rispose
“No Bella…io caccio sempre animali: è
il mio stile di vita”
“Davvero?”
“Sì, lo so che può sembrare un
po’ strano, ma ti fa sentire meno in colpa. Diciamo che mi
allevia un po’ la coscienza.”
“Potrebbe essere un buon rimedio alla nostra natura. Non ci
avevo mai pensato. Come ci sei arrivata?”
“Ehm…diciamo che più che esserci
arrivata mi ci sono adattata”
“Non capisco scusa”
“Sono sempre stata una vampira nomade come le mie sorelle e
anche io mi nutrivo con sangue umano. Ma, un giorno ho incontrato una
strana coppia di vampiri vegetariani…”
“Vegetariani?”
“Sì, è così che definiamo i
vampiri che bevono sangue animale”
“Ah…capisco”
“E grazie a Eleazar e Carmen, io e le mie sorelle abbiamo
intrapreso questa “dieta”. Ovviamente
all’inizio le difficoltà sono tante: la vicinanza
agli umani è difficile anche per noi che abbiamo alle spalle
secoli di pratica.”
“Difficile? Per me non è mai stato un problema
frequentare umani…non mi hanno mai attratto
particolarmente…più che altro il mio era un
istinto di sopravvivenza. Ne farei volentieri a meno se potessi. Rubare
vite è un atto mostruoso.”
“Davvero non fai fatica a trattenerti? Allora magari
riusciresti ad adattarti facilmente alla nostra dieta…sempre
che tu lo voglia…essere vegetariana, come ti ho
già detto, ti rende meno mostro”
“Hai ragione…ok, ho
deciso…proverò a seguire questa dieta
“vegetariana”. Non sai che sollievo che mi hai
dato: ora posso veramente vivere senza il peso della mia coscienza.
Stava diventando troppo pesante.”
“Brava!”
“Ah…posso chiederti una cosa?”
“Si certo”
“Tu abiti qui vero?”
“Sì”
“Allora, se non sono troppo indiscreta, mi sapresti dire se
c’è un piccolo appartamento da affittare in giro?
Sai, avevo intenzione di trasferirmi qui per seguire i corsi di questa
università.”
“Ma certo…però gradirei prima se
venissi a conoscere la mia famiglia…saranno molto felici di
conoscerti”
“Ok! Lo sai che sei veramente simpatica?”
“Grazie! Anche tu lo sei!! Diventeremo molto amiche
vedrai!”
E così dicendo mi prese per mano e cominciò a
correre.
Non so perchè ma mi fidavo di quella vampira: era come se ci
conoscessimo da una vita.
******************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Per prima cosa voglio ringraziare infinitamente chi recensisce!!!
Grazie mille!!! =)
eli1414: Sono molto contenta che ti piaccia la mia ff e spero di non
deludere le tue aspettative. L' incontro tra i due sarà
molto romantico ma, come sempre, ci sarà qualcuno che
farà di tutto per farli dividere. Grazie mille per aver
recensito! Kiss
Elfa sognatrice: Eccolo qui il mio tesoro! Sempre pronta a tirarmi su!
Sono contenta che tu continui a recensire!
Avevi ragione...è un pov bella ma...il vempiro per ora non
è Jonatan e nemmeno Ed.
A presto. Ti voglio bene.kiss
camii: Grazie per aver recensito: sono in poche che lo fanno purtroppo!
Sono molto contenta che ti piaccia la mia ff! Spero che questo capitolo
ti piaccia...
kiss
Piccolo anticipo:
Me la
immaginai tra le braccia…era una sensazione
unica…mi si scaldava il cuore.
Lei…la volevo. Volevo che fosse mia.
Isabella…che cosa mi stai facendo?
Edward…Edward…ti
amo
Oh no no no no!!!! Ancora quella voce!
Che mi aveva detto? Ti amo?
Oddio…ok, sono ufficialmente pazzo. Portatemi al manicomio
per vampiri.
|
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Capitolo 8 *** Voci ***
Ragazzi
scusatemi tantissimo per il ritardo!!!!!! Non ho avuto un attimo di
tempo!!!! Scusate scusate scusate!!!!
Vi lascio un cap
più lungo per farmi perdonare ok?
Scusate ancora!!
PS: cap non
betato...scusate gli errori
**************************************************************************************************
CAP 8
POV EDWARD
Ero rimasto impietrito
dalle
parole di Alice: come faceva a conoscere il nome Isabella? E come
faceva a
sapere che era a lei che stavo pensando? Non mi aveva mai detto di
saper
leggere nella mente. O forse faceva tutto parte della sua previsione
che mi
aveva nascosto intenzionalmente.
Più ci pensavo
e più tutto
diventava incomprensibile. La bellissima vampira…il
foglietto con un dolcissimo
profumo…le voci nella mia testa…e infine Alice.
Era un mistero quella vampira.
Che amasse farmi impazzire non c’era dubbio.
Emmet dovette darmi un
altro
scossone per farmi riprendere nuovamente.
Fratellino…ma
che cosa ti sta succeendo?? Sei per caso
impazzito?
Non era la prima volta
che
pensavano che fossi pazzo: avevano ragione!
In questi giorni non mi
sentivo
più lo stesso. Mi sentivo diverso: per esempio, pensando a
questa Isabella, mi
si colmava il vuoto e la solitudine che avevo dentro. Bastava
sussurrare il suo
nome e immaginare la sua presenza per essere felice.
Senza dire niente corsi
immediatamente in camera mia chiudendo a chiave la porta e mi buttai
sul letto.
Isabella…dove
sei?? Chi sei??
Me la immaginai tra le
braccia…era una sensazione unica…mi si scaldava
il cuore.
Lei…la volevo.
Volevo che fosse
mia.
Isabella…che
cosa mi stai
facendo?
Edward…Edward…ti
amo
Oh no no no no!!!! Ancora
quella
voce!
Che mi aveva detto? Ti
amo?
Oddio…ok, sono
ufficialmente
pazzo. Portatemi al manicomio per vampiri.
Dicevo sempre ad Alice
che era
pazza ma…qui il pazzo che sentiva le voci ero solo io.
Però…quella
voce…quel
profumo…quella vampira…sembrava tutto collegato.
Era come se fossero una cosa
solo. Che fosse della mia Isabella quel profumo dolcissimo? Che fosse
sua la
voce che aveva sussurrato ti amo? Era una follia ma era bello pensarci:
la mia
immaginazione non si faceva certo pregare.
Ora come ora si stava
immaginando la mia piccola Bella che si stringeva a me e, con quella
voce così
dolce e tenera, mi diceva “ti amo”.
Che sentimenti strani che
sorgevano impetuosi dentro di me: non li avevo mai provati prima
d’ora.
Merito di
Isabella…ne ero
sicuro.
Presi il libro di Romeo e
Giulietta e cominciai a leggere:
Ella parla. Oh, parla
ancora, angelo di
luce!
Poiché tu,
lassù sul mio capo, illumini
questa notte d’un tale splendore
quale potrebbe riversarlo
un alato
messaggero del cielo negli sguardi stupiti
dei mortali che si
rigettano all’indietro,
mostrando il bianco dei
loro occhi,
per contemplarlo
mentr’egli misura a gran
passi le pigre nubi
e veleggia sul seno
dell’aria.
Oh, sì mia
dolce Bella…parla
parla ancora e inebriami con il miele delle tue labbra.
La mia Bella. Strinsi
forte il
cuscino e lo baciai teneramente immaginandomi
Bella…semplicemente divina. Un
sogno…una favola…un miracolo. Il mio miracolo
personale.
Il mio
paradiso…
Qualcuna che sia ancor
più bella che l’amor
mio?
Il sole, che vede ogni
cosa, non ha mai
veduto l’eguale di lei
da quando il mondo
è cominciato.
POV BELLA
Arrivammo alla fine del
bosco e
uscimmo, mi offrii di accompagnarla a casa e salimmo sulla mia macchina.
Dopo avere percorso
qualche
chilometro mi fece proseguire per una piccola stradina tortuosa e piena
di
sassi: povera la mia macchina!
La stradina si perdeva in
un
bosco molto fitto di vegetazione e sboccava su un’enorme
spiazzo verde dove, in
mezzo, sorgeva una bellissima casa tutta fatta in legno.
Il giardino che
contornava la casa
era ricoperto di piccole fiorellini bianchi che non avevo mai visto:
era uno
spettacolo unico e meraviglioso.
“Sono
bellissimi questi fiori…non
li avevo mai visti prima”
“Ah
sì…bhè, diciamo che sono
fiori tipici del posto”
“Davvero molto
belli”
“Dai vieni che
ti presento i
miei genitori!”
“Ok”
Così,
prendendomi a braccetto,
arrivammo davanti alla porta di casa.
“Eleazar!
Carmen! Devo farvi conoscere
una mia nuova amica!”
Amica…che
bello mi aveva
chiamato amica!
Sentìì
un fruscio e mi trovai
davanti una bellissima vampira con lunghi capelli neri e la pelle
olivastra.
“Oh…ciao!
Io sono Carmen”
“Salve…io
mi chiamo Isabella”
“Che piacere
conoscerti!
Eleazar, caro, vieni a vedere un po’ la nuova amica di
Kate!”
Detto questo le si
affiancò
subito un vampiro: era tale e quale a lei…stesso colore dei
capelli e della
pelle. Era molto affascinante…ovvio era un
vampiro…
“Piacere
Isabella, io sono
Eleazar”
“Piacere
mio”
“Cara, mi
farebbe piacere
conoscerti meglio…perché non entriamo in casa e
facciamo quattro chiacchiere?”
disse Carmen accompagnando quelle parole con un sorriso.
“Se non
disturbo…volentieri!”
“Ma nessun
disturbo tesoro!
Entra dai”
Convinta dalle parole di
Carmen
entrai. Erano tutti gentili con me e sinceramente non ne capivo molto
il motivo
ma mi faceva sentire bene.
Mi fecero accomodare su
una
delle due poltroncine che ornavano il salotto e si sedettero anche loro.
Era stano il loro
sguardo…era
amorevole. E i loro occhi erano di tutti di uno strano color oro
ambrato.
“Scusate se
sono indiscreta…ma
come mai avete quel colore degli occhi? Ho sempre visto vampiri con gli
occhi
rossi…”
Eleazar mi
guardò sorridendo e
disse:
“Cara Isabella,
non pensare che
la tua domanda sia indiscreta. Molti come te ce l’hanno
posta. Sicuramente Kate
ti avrà già accennato della nostra speciale
“dieta””
“Sì,
me ne ha parlato ma…cosa
centra con il colore degli occhi?”
“Bhe, diciamo
che il colore dei
nostri occhi è dovuto al sangue degli animali. Vedi, i
vampiri che bevono
sangue umano hanno gli occhi color rosso come i tuoi e invece quelli
“vegetariani” hanno gli occhi di color oro.
E’ il sangue animale che diluisce
pian piano il rosso portandolo ad un oro”
“Davvero?”
Ero
sbalordita…era tutto così
strano ma soprattutto bello.
“Ovviamente ci
vogliono mesi
prima che il colore degli occhi cambi e diventi come il
nostro.”
“Allora
dovrò aspettare mesi
prima di togliere questo orribile rosso dagli occhi. E’ un
colore che mi ha
sempre dato fastidio perché mi ricordava, in qualche
maniera, la mia natura”
“Isabella, ma
allora vuoi anche
tu convertirti al nostro stile di vita?”
“Certamente. Ho
passato anni a
cercare un modo di essere meno crudele: per esempio mi ero imposta di
cacciare
solo uomini con brutte intenzioni e di non toccare né
genitori né bambini. E
ora che ho trovato un rimedio per sentirmi meno mostro lo voglio
seguire! Non
vi ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto aprire gli
occhi! Grazie mille!”
E presa
dall’emozione li
abbracciai.
Solo dopo capii il gesto
avventato che avevo fatto ma loro, con mia sorpresa, mi abbracciarono.
In
quell’abbraccio mi sentivo
veramente a casa. Tutto quell’amore mi commosse.
“Scusate…non
dovevo essere così
impulsiva. Ma…tutto quell’amore che mi avete
dimostrato fin da subito mi ha
molto colpito e, sembrerà stupido, ma quando vi ho
abbracciato mi sono sentita
così bene. Sapete, non ho mai avuto una famiglia che mi
volesse bene.”
Carmen mi
abbracciò ancora
“Piccola, non
devi scusarti…sarà
anche strano ma io ti voglio già un gran bene.”
“Anche noi
Bella” dissero Kate e
Eleazar.
“Non so che
dire…grazie
grazie…anche io vi voglio bene” e scoppiai in
singhiozzi.
Poi Kate
guardò Eleazar
“Eleazar, Bella
voleva
trasferirsi in Alaska per seguire i corsi della nostra
università e mi ha
chiesto se sapevo dove poteva affittare un piccolo
appartamento…non potrebbe
stare con noi?”
“Kate cara, lo
sai che lo farei
volentieri ma, purtroppo, non abbiamo più posto. Mi spiace
immensamente.”
“Eleazar, ho avuto un’idea!”
“Dimmi
Carmen”
“Potremmo
chiedere a Carlisle se
Bella si può trasferire momentaneamente nella loro casa qui
vicino!”
“Veramente una
magnifica idea.
Allora vado a chiamarlo…Bella? Tu sei
d’accordo?”
Io ero sorpresa ma
risposi di si
e lo ringraziai.
Eleazar allora si diresse
al
telefono
“Pronto,
Carlisle?”
***********************************************************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ringrazio
tantissimo le mie care lettrici e soprattutto le mie tesore che
recensiscono.
Purtroppo
non ho il tempo di rispondere alle vostre recensioni...mi dispiace.
Prometto che lo faccio la prossima volta!
Continuate
a recensire!
Spoiler:
“Calmati
Ed…si, si tratta di
Isabella…”
Appena pronunciò Isabella una immagine sfuocata apparve
nella sua testa: Io e
una ragazza che ci abbracciavamo. L’immagine in un attimo si fece più chiara
e vidi chiaramente che era la
mia Isabella. Non era possibile!
“Alice!”
“Oh
cavolo…mi è scappata”
“Dimmi cosa ci faccio io
con…con…”
“Isabella”
“Ma cosa vuol
dire? Alice mi hai
reso più confuso di prima! Dimmi qualcosa!”
“Fratellino…non disperarti. Tanto la conoscerai
presto…oppure no! Dipende da
te. Ovvio che se stai tutto il giorno in camera di progressi non ne
fai!”
“Scusa Alice
è che…è così
strano…”
|
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Capitolo 9 *** Casa Cullen ***
Ciao
ragazzi!
Questo
capitolo lo dedico a giny che è stata l'unica a lasciarmi
una recensione!
Sinceramente
non pensavo facesse così schifo l'ottavo capitolo....
vabbè.
Buona
lettura
CAP 9 - Casa
Cullen
POV BELLA
“Eleazar! Amico
mio! Quanto tempo! Sono felice di
sentirti”
“Anche io lo
sono mio vecchio
amico!”
“A cosa devo
questa telefonata così inaspettata?”
“Dovrei
chiederti un favore”
“Dimmi”
“Abbiamo avuto
il piacere di
conoscere una giovane vampira e con nostra gran sorpresa, dopo averle
parlato
della nostra dieta, ha accettato di seguirla anche lei.”
“Eleazar, ma
è fantastico! Mi hai reso veramente
felice…posso dirlo anche alla mia famiglia?”
“Certo Carlisle
ma…c’è un
problema”
“Che genere di
problema?”
“Vedi, le
abbiamo proposto di
far parte della nostra famiglia e ha accettato. Però la mia
casa è troppo
piccola e non c’è posto per
lei…”
“Eleazar, se
vuole posso ospitarla nella mia casa lì a
Denali”
“Sarebbe
proprio fantastico
Carlisle…era proprio quello che volevo chiederti! Sei
proprio un amico! Non so
proprio come ringraziarti”
“Ma non devi
ringraziarmi…Sono proprio felice. Dille di
fare come se fosse a casa sua e di scegliere la camera che
più gli piace.”
“Glielo
riferirò. Grazie ancora”
“Di
niente…arrivederci amico mio.”
“Spero di
vedere te e la tua
famiglia il più presto possibile. Salutami tutti
ciao”
“Va bene, anche
tu. Ciao”
Avevo sentito tutta la
conversazione: ma come mai questi vampiri erano così
predisposti ad aiutare una
sconosciuta? Quel Carlisle mi sembrava proprio una gran brava persona.
Eleazar mi si
avvicinò dicendo
“Avrai
sicuramente sentito
quello che ha detto Carlisle. Lo sapevo di potere contare su di lui. Ha
detto
di fare come se fossi a casa tua e di scgliere la stanza che vuoi.
Quindi…non
ti resta che andare a vedere la casa e sistemare le tue cose. Kate,
l’accompagni tu?”
“Certo! Vieni
Bella”
Io mi alzai e prima di
congedarmi da loro li ringraziai ancora.
Non mi pareva vero: tutto
questo
era troppo strano eppure…era sempre ciò che avevo
desiderato.
POV KATE
Ero felicissima! Eleazar e Carmen
avevano accettato Bella e ora mancavano solo le mie care sorelle Tanya
e Irina.
Così portai la mia nuova
sorellina alla casa dei Cullen che era qualche chilometro dietro alla
nostra.
Ovvio che la loro casa era molto più grande: loro erano in
sette.
Quando raggiungemmo la macchina
vidi Bella sgranare gli occhi
“Cavolo…è
enorme…ed è
bellissima!”
“La loro è
più grande perché sono
in sette e…amano le cose sfarzose. Ma sono delle persone
meravigliose.”
“Da quello che ho capito il
vostro clan è molto unito al loro”
“Sì davvero!
E’ stato proprio
Carlisle a farci “adottare” questa dieta”
“Mi sembra una persona
davvero
intelligente.”
“E’
così”
Aprii la porta della loro casa e
consegnai le chiavi a Bella
“Queste tienile
tu…visto che per
ora sei tu la padrona di casa”
“Grazie”
“Di niente…ora
ti lascio così
puoi sistemarti con calma.”
“Ok”
“Ah…se ti serve
qualcosa chiamami
pure”
“Va bene…e
grazie ancora”
“Di niente Bella! Ci
vediamo più
tardi”
E me ne andai dandole un bacetto
sulla guancia. Mi stava molto simpatica e le volevo già un
gran bene.
- - - - - - - - - - - - -
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
POV EDWARD
Ero ancora in camera mia
a
fantasticare quando Alice entrò nella mia camera
“Edward…non
puoi passare tutto
il tempo in questa camera a pensare a chi so io”
“Cosa hai detto
Alice? Chi sai
tu chi?”
“Oh
Eddy…lo sai di chi sto
parlando”
“No. Non lo so
e non so nemmeno
il perché tu continui a dirmi cose senza senso e a
nascondermi le cose!”
“Edward…non
posso proprio
parlartene”
“Perché?
Cosa sai che io non
so?”
“Lo sai anche
tu”
“Si tratta di
Isabella…ma chi è?
Alice dimmelo perché sto impazzendo! Sento anche una voce
ogni tanto nella
testa ed è sicuramente di una vampira ma non l’ho
mai sentita…sto diventando
pazzo!”
“Calmati
Ed…si, si tratta di
Isabella…”
Appena pronunciò Isabella una immagine sfuocata apparve
nella sua testa: Io e
una ragazza che ci abbracciavamo. L’immagine in un attimo si fece più chiara
e vidi chiaramente che era la
mia Isabella. Non era possibile!
“Alice!”
“Oh
cavolo…mi è scappata”
“Dimmi cosa ci faccio io
con…con…”
“Isabella”
“Ma cosa vuol
dire? Alice mi hai
reso più confuso di prima! Dimmi qualcosa!”
“Fratellino…non disperarti. Tanto la conoscerai
presto…oppure no! Dipende da
te. Ovvio che se stai tutto il giorno in camera di progressi non ne
fai!”
“Scusa Alice
è che…è così
strano…”
Mi abbracciò e
mi disse
“Vedrai
fratellino che
finalmente anche tu sarai felice come noi.”
“Con
Bella?”
“Non so ma
credo di si…tutto dipende
da te e lo sai. Comunque ero venuta a dirti che oggi finalmente
arriverà la tua
nuova…”
“…Aston Martin!”
“Ecco. Ma tu
sei così
preoccupato che non te ne sei nemmeno ricordato. Ah
fratellino…se non ci fossi
io!”
“Grazie Alice.
Ti voglio bene”
“Anche io
Eddy”
Gli diedi un bacio sulla
guancia
e uscii.
“Ed vuoi che ti
accompagno a
prendere la tua auto?”
“Si grazie
Emmet”
“Di
niente…tutto pur di non
andare a fare shopping con mia moglie!” mi disse ridendo
“Guarda che ti
ho sentito!! Va
bene. Stanotte “dormirai” sul divano
e…quindi scordati certi giochini!”
“No Rose non
fare così cucciola”
“Stavo
scherzando amore. Vai
pure con Eddy”
“Grazie”
le sussurrò Emmet sulle
labbra e la baciò appassionatamente.
Ecco. Queste scene picci
picci
proprio non mi piacevano: erano disgustose!
Però…a
pensare di baciare in
quel modo Isabella…era tutt’altra cosa!
Decisamente.
Basta pensare a Isabella!
Presi
Emmet per la maglietta e lo trascinai di fuori.
“Eddai
fratellino…non ti
comportare così! Non sarai geloso di me e
Rose…”
“No per
niente!!” E invece lo
ero: eccome!
Potessi io avere in
questo
momento Isabella e baciarla dolcemente…
*********************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ringrazio
come sempre tutti i miei cari lettori e...un grandissimo GRAZIE a giny
per i complimenti!! :)
Sono
contenta che a qualcuno piaccia la mia storia! Un Besos
Spoiler:
“Ma Eddy,
perché non hai voglia
di venire?”
“Per il semplice
fatto che dovrò
sopportare quella oca di Tanya per tutto il tempo. Proprio non mi va!
Non
voglio che mi appiccichi tutte la volte ma lei non capisce. Glielo
avrò detto
non so quante volte che non mi interessa ma lei non demorde. Avrei
tanta voglia
di restare a casa ma non posso. Non vorrei offendere né mio
padre né Eleazar.”
“TU DEVI VENIRE
PER FORZA!!!”
“E’???”
“DEVI VENIRE! TE LA TOGLIERO’ IO DAI PIEDI QUELLA
OCA TUTTA CAPELLI!”
“Alice? Ho il
presentimento che
tu mi stia nascondendo qualcosa ma…non lo voglio
sapere.”
“Bravo, anche
perché ti ho già
detto troppo!”
“Grazie
Alice.”
“Ma prego…infondo, adotterò una nuova
sorellina”
|
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Capitolo 10 *** La camera di Bella ***
Buonasera
a tutti! Eccomi con il prossimo capitolo!
Scusate
se sono lenta ma ho bisogno del mio tempo per scrivere....
PS:
scusatemi per gli eventuali errori.
CAP 10
POV BELLA - la
camera di Bella
Ero piacevolmente
sorpresa di
come io e Kate eravamo già diventate amiche. Era una vampira
molto simpatica e
altruista. Non avevo mai incontrato persona più gentile di
lei, a parte Eleazar
e Carmen che, senza nemmeno conoscermi hanno subito accettato
l’idea di farmi
far parte della loro famiglia e di assicurarmi una casa. Erano proprio
delle
gran brave persone.
Mentre pensavo a loro,
senza
accorgermene, entrai in casa. Subito un dolcissimo profumo mi invase:
era un
miscuglio di più essenze tra le più dolci:
cannella, giacinto, pera, acqua di
mare, pane caldo, pino, vaniglia, pelle, mela, muschio, lavanda,
cioccolato…Sicuramente
erano di quei vampiri che abitavano qui.
Mi guardai un
po’ in giro e
notai il buon gusto nell’arredamento che prediligeva colori
tenui e chiari.
Tutto il contrario della casa della mia nuova famiglia in cui prevaleva
il
colore scuro. Era strano…questa casa mi trasmetteva uno
strano senso di amore,
protezione.
Salii lentamente le scale
per
raggiungere il piano superiore soffermando il mio sguardo sugli
antichissimi
quadri appesi: sembrava valessero una fortuna. Finite le scale decisi
di
seguire il corridoio ed esplorare tutte le camere da letto per
scegliere quella
in cui mi sarei sistemata. Aprii lentamente la prima porta: era una
stanza
terribilmente e totalmente rosa! Sembrava la camera di Barbie! Oddio!!
Richiusi
immediatamente la porta troppo sconvolta per continuare a guardarla.
Proseguii lentamente
sperando
che questi vampiri eccentrici non avessero solo camere rosa!
Socchiusi la seconda
porta…ah,
decisamente meglio ma…troppo grande: all’interno
c’era un enorme letto bianco
con il baldacchino. No no no! Non c’eravamo proprio. Io amavo
stare al piccolo.
Erano rimaste due porte. Mi avvicinai alla terza e l’aprii:
una stanza bianca
con un letto matrimoniale non esageratamente grande. Provai ad entrare
ma,
presa dalla paura arretrai: un enorme armadio si stagliava davanti a
me. Ma era
mai possibile che qui c’erano cose troppo enormi dappertutto?
Non bastava la
stanza rosa, il letto che sarà stato 3 metri per 3. No,
mancava ancora
l’armadio gigante pronto ad inghiottirti!!! Ma in che razza
di casa ero andata
a finire?
Ormai mancava solo una
stanza e
decisi di tentare la fortuna. Mi avvicinai per aprirla ma subito mi
colpì una
fragranza più forte e più dolce delle altre:
sembrava lillà…miele e sole. Era
buonissima. Ispirai forte con il naso e mi riempii con quella
fragranza…era
come una droga. Ne volevo ancora e ancora. Immediatamente, presa dalla
frenesia
aprii la porta con forza. Entrai con gli occhi chiusi per godermi le
sensazioni
che quel profumo inebriante scaturiva dentro di me.
Potente…dolce…era qualcosa
di indescrivibile. Aprii gli occhi e, per un momento, vidi un
bellissimo
vampiro sul divano che leggeva. Stavo diventando pazza? Sbattei le
palpebre
incredula. Non c’era più: una malinconia
improvvisa mi avvolse e mi accasciai a
terra. Cosa mi stava succedendo? Ah, la mia immaginazione!! Avevo
talmente
tanta voglia di innamorarmi che mi ero immaginata un bellissimo vampiro
nella
mia camera: sì, nella mia camera. Avevo deciso che questa
sarebbe stata la mia
camera. Era di fatto la più normale ma…aveva un
certo fascino…e, cosa più
importante, era impregnata di quel misterioso profumo che mi dava
letteralmente
alla testa.
Così trascinai
le mie valige
all’interno e cominciai a sistemare la mie cose.
L’armadio era
completamente
vuoto e subito lo riempii, la libreria al contrario era stracolma di
libri.
Curiosa come sempre feci
scorrere per leggere i titoli dei libri: libri di medicina, scienza,
musica
e…poesia? A questo vampiro piacevano poesie
d’amore? Ero sicura che fosse
un vampiro dal profumo e dalla visione che
avevo avuto prima. Mi fidavo del mio sesto senso e mi piaceva molto
pensare che
questa stanza fossi del mio magnifico vampiro.
Visto che non
c’era posto nella
libreria posai i miei libri sopra il divano nero in pelle. Gli avrei
cercato un
posto più tardi…ora, la mia curiosità
mi logorava: volevo saperne di più su
quel vampiro.
Decisi quindi di finire
di
sistemare più tardi e lanciai la mia valigia contro la
libreria: d’accordo, non
ero ancora capace di dosare la mia forza…non volevo buttarla
così.
Ma subito ci ripensai
essendo
grata, per una volta, alla mia natura.
Per il colpo subito,
dalla
libreria spuntò un altro scaffale.
Uno scaffale nascosto?
Questa
stanza stava diventando troppo misteriosa.
**********************************************************************
POV EDWARD
Quanto vorrei averti
qui mia
dolce Bella e stringerti a me…sentire il tuo profumo
inondarmi e inebriarmi. Mi
manchi amore mio…anche se non ti ho mai conosciuta. Mi
manchi…
Tutto
l’universo non aveva più
nessuna importanza quando pensavo a Bella.
“Edward!”
E adesso chi era? Lo
sapevano
che non dovevano entrare in camera mia! E che cavolo! Aprii lentamente
gli
occhi. E chi poteva essere se non il mostriciattolo?
“Alice”
“Ma tu sei
del tutto rimb..”
“Grazie
sorellina”
“Edward è cinque minuti che ti chiamo! Mi vuoi
degnare della tua attenzione?”
“Si, Alice…scusami”
“Oh…allora…volevo
informarti che
per Natale dovrai vestirti bene…”
“Alice non
pensare minimamente
che mi farò scorrazzare in giro da te tutto il giorno per
comprarmi un vestito
per Natale!!”
“Ma
fratellino….”
“Niente
ma! Già non ho voglia di
venire…figurati se spendo una giornata a fare
shopping.”
“Ma Eddy,
perché non hai voglia
di venire?”
“Per il
semplice fatto che dovrò
sopportare quella oca di Tanya per tutto il tempo. Proprio non mi va!
Non
voglio che mi appiccichi tutte la volte ma lei non capisce. Glielo
avrò detto
non so quante volte che non mi interessa ma lei non demorde. Avrei
tanta voglia
di restare a casa ma non posso. Non vorrei offendere né mio
padre né Eleazar.”
“TU DEVI
VENIRE PER FORZA!!!”
“E’???”
“DEVI VENIRE! TE LA TOGLIERO’ IO DAI PIEDI QUELLA
OCA TUTTA CAPELLI!”
“Alice? Ho
il presentimento che
tu mi stia nascondendo qualcosa ma…non lo voglio
sapere.”
“Bravo,
anche perché ti ho già
detto troppo!”
“Grazie
Alice.”
“Ma prego…infondo, adotterò una nuova
sorellina”
E se ne andò correndo.
Ma che cosa voleva
dire? Ogni
volta che sparava frasi senza senso se ne andava.
Dopo poco sentii
nella mia testa
la voce della mia Isabella
Edward…Edward
Si amore dimmi,
parlami ti
prego…chiamami ancora…sussurra il mio nome con
quella tua dolce voce che ogni
volta mi accarezza…parlami.
Lasciai che la sua
voce mi
penetrasse il cuore che, ormai gelido, sembrava riscaldarsi.
Che bellissima
sensazione…
Avevo deciso: avrei
detto a
Tanya che non me ne importava niente di lei perché amavo
un'altra. Infondo era
vero…forse non amavo ancora e…Isabella era solo
frutto della mia immaginazione
ma…la sentivo concreta e MIA.
Non mi importava se
Tanya avesse
sofferto: in fondo se l’era cercata.
Presi il mio libro
preferito e
lo aprii:
“Invano
ho lottato. Ma ho perso. Non posso.
Non posso soffocare i miei sentimenti.
Dovete
permettermi di dirvi con quanto
ardore vi ammiro e vi amo.”
Ora
capivo perfettamente come si sentiva Mr Darcy. Chissà la
sofferenza quando
Elisabeth gli disse che per lui non provava nulla. E se Isabella
incontrandomi
non si innamorasse di me? Era possibile. Non la reputavo ingenua come
le altre
e sicuramente non mi sarebbe caduta ai piedi per la mia bellezza. No.
Non era
così stupida…l’avrei dovuta far
innamorare della parte interiore di me stesso.
Ammesso
che a lei, una creatura egoista come me, potesse piacergli.
Magari
non la incontrerò mai e sarò costretto a vivere
la mia interminabile eternità
da solo. Ormai avevo imparato a convivere con la mia solitudine
ma...ora mi
sembrava impossibile vivere anche solo un attimo senza la mia Isabella.
Mi
sentivo completamente inutile senza di lei e sapevo che
l’unica capace di dare
un senso alla mia vita era Bella.
Ogni
giorno pensavo a Bella e le giornate scorrevano veloci…tanto
veloci che non mi
accorsi della data: domani saremmo dovuti partire per
l’Alaska.
Mi venne un blocco allo stomaco pensando all’Alaska: Alaska =
Tanya!
Avevo
deciso di ignorarla come al solito e di esplicitarle, in modo tutto
fuorché
cortese, che non la amavo e che ero stanco che tutte le volte mi
opprimeva con
la sua costante presenza e la sua insistenza. Non era carino
d’accordo, ma come
ho già detto ero stanco di lei.
Avrei
tanto voluto passare un bel Natale con la mia famiglia…non
me lo rovinerà
un’altra volta. No di certo!!
“Edward”
“Entra
pure mamma”
“Edward,
tesoro come stai?”
“Bene
ma…lo sai che odio andare a Denali e lo sai il
perché”
“Tanya
non è vero? Ma caro…perché non le dai
una possibilità? Magari se vi conosceste
maglio magari potresti apprezzarla. A me sembra una ragazza tanto
carina…”
“Mamma,
tu non sai i pensieri che ha su di me. Il suo è soltanto
desiderio anche se
dice di amarmi. E’ ancora una bambina…non sa cosa
è l’amore e di certo non è
quello il sentimento che prova per me.”
“Ah…e ti dà fastidio il fatto che ti
sia sempre attaccata”
“Si
e
credimi se ti dico che gliel’ho detto un sacco di volte che
non ero attratto da
lei e che provavo solo affetto nei suoi confronti.”
“E
lei
non demorde vero? Bhe, dei piacergli parecchio!”
“Te
l’ho già detto…il suo è
soltanto desiderio. E poi mamma…il mio cuore è
già di
un’altra e…”
“Cosa?? Ho
sentito bene?”
“Si mamma…”
“E chi sarebbe tesoro? La conosco?”
“No,
ma…la conoscerai presto.”
*******************************************************************
POV BELLA
Uno scaffale nascosto? Mi
avvicinai e vidi altri libri e…decisamente di altro genere.
Sembrava che il mio
vampiro stesse cercando di nascondere agli altri questi libri.
Probabilmente
per lui significavano qualcosa.
Cime
tempestose…Orgoglio e
pregiudizio…Ragione e sentimento…Romeo e
Giulietta…
Impossibile!
C’erano tutti i
miei libri preferiti!
Avevo capito: il mio
vampiro era
molto romantico ma…tendeva a celarlo agli altri. Come se
fosse una debolezza
No…per me non
era una
debolezza…era il miglior pregio che potesse avere.
Presi
il mio libro preferito ma,
appena lo tolsi cadde un foglio. Mi sporsi per prenderlo e lo aprii.
********************************************************************************************
Angolino:
Ringrazio infinitamente
tutti anche se sono rimasta veramente molto male vedendo una sola
recensione sugli ultimi capitoli. Sto veramente prendendo in
considerazione di mettere la storia tra le incomplete. Con questo non
voglio minacciarvi ma solamente essere sincera e dire che senza un
vostro incoraggiamento io non ho più ispirazione.
Ringrazio
tantissimo il tesoro che mi ha lasciato una recensione nello scorso
capitolo. :*
|
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Capitolo 11 *** Shopping ***
CAP 11
POV BELLA
Mi sporsi per prendere il
foglio
che era caduto dal libro e lo aprii.
Era uno
spartito…conteneva le
note di una canzone che non avevo mai sentito. Cominciai a
canticchiarla: era
una ninna nanna…e probabilmente il compositore era proprio
lui. Guardai in
fondo al foglio per leggere il nome del compositore.
Edward
Edward…allora
è così che si
chiamava…era un bellissimo nome, musica per le mie orecchie.
Cominciai a sussurrare il
suo
nome come per sentirlo più vicino e più concreto.
Si amore dimmi, parlami
ti prego…chiamami ancora…sussurra
il mio nome con quella tua dolce voce che ogni volta mi
accarezza…parlami.
Oddio! Ora sentivo
persino la
sua voce…non era proprio possibile.
Però, che voce
stupenda…
Sentii il mio cuore che a
quelle
parole si scaldò facendomi bruciare d’amore. Mi
aveva chiamato amore…e…quelle
dolci parole erano per me.
Una felicità
improvvisa mi cullò
dolcemente: mi sentivo completa. Completa con lui. Solamente con lui.
Ispirai
forte il suo buonissimo profumo e mi accoccolai sul divano immaginando
Edward
tra le mie braccia che mi sussurrava le tenere parole di prima.
Ah…come vorrei
che fosse tutto
vero. Come vorrei che Edward mi amasse. Come vorrei che fosse veramente
qui.
Ma…come al
solito mi stavo
facendo solo degli stupidi sogni. Come sempre. E come sempre sarebbe
andata a
finire male. Cuore spezzato assicurato.
Risi malinconicamente
alla
stupida rima che avevo appena fatto.
Ma era la
verità e se non avessi
frenato il mio subconscio dall’immaginarsi Edward, mi sarei
ritrovata con il
mio cuore spezzato e solo per delle mie fantasie. Non potevo
concedermelo:
avevo già sopportato la mia dose di dolore in passato.
Volevo un futuro felice e
pieno
d’amore. Ma non di quell’amore fantasioso:
dell’amore vero.
Non volendo
più pensare a Edwad
continuai a mettere apposto le mie cose.
“Bella?”
Sentii chiamare: era
Kate.
Subito mi fiondai fuori dalla stanza e andai al piano di sotto aprendo
la porta
d’ingresso.
“Ciao
Kate!”
“Ciao Bella!
Scusami se ti ho
disturbato ma...mi chiedevo se avevi voglia di accompagnare me e le mie
sorelle
a comprare dei vestiti per Natale”
“Ah…ok!
E…non vi dispiace se
colgo l’occasione per comprare qualcosa anche per me? Sai,
non ho portato con
me nessun abito per quest’occasione.”
“Ma certo!
Allora preparati che
fra poco andiamo”
Detto questo corse via e
io feci
altrettanto.
Non sapevo cosa mettermi
ma poi
mi decisi per un paio di jeans stretti, un maglioncino azzurro, un
cappotto
nero e un paio di stivali di camoscio neri.
Presi un po’ di
soldi, li misi
nella borsa e uscii fuori chiudendo a chiave la casa.
Avevo preso un bel
gruzzoletto
perché avevo intenzione di regalare qualcosa alla mia
famiglia. Gli ero molto
riconoscente e…gli volevo bene.
Raggiunsi le altre e dopo
che
Kate ci ebbe presentate salimmo sulla sua auto e partimmo.
Quel pomeriggio fu
divertimento
totale. Girammo ben novantacinque negozi e, in ognuno compravamo
qualcosa. Le
borse, nonostante la nostra forza, cominciavano ad essere un peso e non
perché
erano pesanti ma semplicemente perché erano tantissime.
Così
decretammo che per quel
pomeriggio avevamo svaligiato abbastanza e ritornammo a casa.
Era stato veramente un
piacevole
pomeriggio: avevamo comprato ognuno almeno una ventina di vestiti
bellissimi e
elegantissimi, un’infinità di accessori da
abbinare ad ogni vestito, un sacco
di scarpe e un bel po’ di regali.
Avevo comprato delle
bellissime
collane a forma di cuore per Carmen, Kate, Irina e Tanya che si
differenziavano
per le diverse pietre incastonate nel cuore. Per Irina avevo scelto il
topazio,
per Kate lo smeraldo, per Tanya il rubino e per Carmen il diamante.
Mentre compravo questi
regali
avevo notato un bellissimo ciondolo anch’esso a forma di
cuore con inciso ti
amo. Era uno di quei regali che si facevano le coppiette: dividevano il
cuore e
ne portavano uno la parte dell’altro. Uniti per sempre. Che
cosa romantica…era
impossibile trattenersi dal non comprarlo e così lo feci,
promettendomi di
regalare l’altra parte del cuore alla persona che amavo.
Nessuno lo
sapeva…e non ne
parlai nemmeno alle mie sorelle: era così imbarazzante!
Loro avevano tutte il
fidanzato:
Irina aveva Laurent, Kate aveva Garrett e Tanya non aveva ancora il
ragazzo ma
diceva che sarebbe stato suo molto presto. Ne aveva parlato molto nel
pomeriggio e, come Irina e Kate, mi aveva molto infastidito.
Il mio tesoro
è bellissimo, molto intelligente, forte e
molto molto sexy. Dovresti sentire il suo profumo Bella…ti
manda in estasi!!!
Non aveva fatto altro che
decantare le sue lodi superficiali e a volte anche volgari del
“suo” tesoro.
Ma si poteva essere
così? Come
poteva piacergli un ragazzo solo per il suo aspetto esteriore? Era
veramente
una bambina sciocca e immatura. Tanya, sin dal principio, mi aveva
dimostrato
la sua indole all’innamorarsi facilmente e a concedersi senza
alcun
pregiudizio: me ne aveva parlato lei stessa scherzandoci sopra come se
fosse la
cosa più naturale che esista. Irina e Kate si vergognavano
di lei e cercavano
sempre di farla tacere o quantomeno di farla ragionare: non
c’era verso.
Lei era fatta
così.
POV TANYA
Ero felicissima! Fra poche ore avrei
abbracciato il mio uomo. Avevo comprato i vestiti più
provocanti che avevano,
proprio per farlo cadere ai miei piedi come tutti gli umani.
Non gli avrei lasciato un attimo di
pace…era tanto che non lo vedevo! Un mese! Mi mancava
terribilmente!
Era veramente perfetto per me: era
bellissimo, muscoloso e dannatamente sexy.
Le mie sorelle, anche oggi, mi
avevano rimproverato per il mio comportamento davanti a Bella e per la
mia
sfacciataggine. Anche Bella sembrava un po’ disprezzarmi ma
non ne ero sicura e
comunque non me ne importava niente. Volevo Edward e sarebbe stato
MIO!!!!
POV KATE
Anche oggi Tanya ha fatto il
giullare di corte facendoci vergognare immensamente davanti a Bella.
Possibile
che non cambi mai? Non c’era niente da fare…ogni
volta che le facevamo un
osservazione lei sbuffava o ci diceva che eravamo pallose.
Era proprio infantile e immatura.
Anche Bella la pensava alla stessa maniera: l’avevo notato
dallo sguardo che
rivolgeva a Tanya. Ma come biasimarla? Aveva ragione.
Decisi di non pensare più
a mia
sorella e di concentrarmi sul mio amore: per Natale avevamo invitato
Garret e
Laurent.
Irina era impazzita di gioia
quando gliel’avevo comunicato e io non ero da meno: avrebbe
rivisto il suo
Laurent e io il mio Garret.
C’eravamo conosciuti per
caso
mentre stavamo cacciando e lì è stato subito
colpo di fulmine. Aveva accettato
come Bella la nostra dieta e presto sarei andata a vivere con lui. Ero
felicissima.
A Bella avevo raccontato tutto di Garrett ed era molto felice per me
ma…ogni
volta che si parlava d’amore aveva un velo di tristezza negli
occhi: doveva
sentirsi terribilmente sola.
POV ALICE
Era quasi la vigilia e dovevamo
ancora comprare i vestiti per l’occasione ed eravamo
terribilmente in ritardo!
Possibile che dovevo pensare a tutto io?
Dovevamo andare tutti oggi! Non mi
interessava niente di quello che avrebbero sicuramente detto e non mi
interessavano nemmeno tutti gli insulti che mi avrebbero tirato dietro.
Non mi
importava niente: OGGI SHOPPING!!!
Cominciai a chiamare Rosalie:
qualcuno mi avrebbe dovuto pur dare una mano a trascinare tutti i
ragazzi no?
“Rosalie!”
“Che c’è
Alice?”
“Devi convincere tuo marito a
venire a fare shopping con noi per comprare dei vestiti per le
feste”
“Ah…giusto! Alice
sei grande, non
ci avevo pensato!”
“Lo so! Allora corri a dirlo
a
Emmett; a Jasper e Edward ci penso io!”
Sparì immediatamente e io
andai da
Jasper. Era spaparanzato sul nostro letto che leggeva: era bellissimo.
Mi
fiondai su di lui riponendo il suo libro sul comodino e mi sdraiai al
suo
fianco.
Mi guardò un po’
male ma…la sua
espressione cambiò immediatamente lanciandomi
un’occhiata maliziosa.
Aveva frainteso. Mi saltò
addosso e
cominciò a baciarmi.
“Jasper” dissi
allontanandomi
“Che c’è
amore?”
“Non è per questo
che ti ho
distolto dalla tua lettura amore…”
“Ah…scusa” disse allontanandosi da me.
Io, incapace di stare lontana da
lui lo abbracciai ancora.
“Alice…sicura di
non essere venuta
per questo?”
“Non ero venuta proprio per questo ma…mi hai fatto
venire una certa voglia.
Amore, sei così bello…”
“Anche tu sei bellissima
tesoro. Ma
allora mi dici che cosa volevi dirmi?”
“Bhe…lo so che ti
scoccia
però…dobbiamo andare a comprare dei vestiti per
le feste e…”
“No Alice…tutto ma
non questo”
“Ti prego ti prego ti prego
ti
prego” gli sussurrai baciandolo appassionatamente.
“E va bene
mostriciattolo…mi hai
convinto”
“Bene. Grazie. Stasera avrai
la tua
ricompensa ok?”
“Mmm…pensavo
meritassi un anticipo”
“No tesoro. Come si dice? Ah…prima il dovere e poi
il piacere”
“Hai vinto: mi
arrendo!”
Così uscii e andai da Edward
saltellando.
“Edward?”
Sentii un rumore forte: mi aveva
chiuso la porta in faccia; probabilmente aveva sentito i miei pensieri.
Brutto
spione.
Lo sapevo che lui era il più
testardo e che quindi dovevo essere molto molto convincente. Ma avevo
un arma,
il suo punto debole: Isabella.
Appena aprii la porta dovetti
schivare una cuscinata.
“Ma come siamo gentili
Eddy”
“Non chiamarmi Eddy! Non sei
più
mia sorella.” Disse mettendo un finto broncio: me lo
aspettavo.
“E invece sono tua sorella e
ringrazia il cielo che ci sono se no tu a quest’ora non
sapresti nemmeno come
vestirti”
“Anche gli uomini primitivi
sono
sopravvissuti senza il tuo aiuto!”
“Oh Eddy…si tratta
di un pomeriggio
solo!”
“L’eternità
al confronto non è
niente!”
“Ma su dai non fare il
drammatico
fratellino. E poi lo sai bene che non lo sto facendo per me!”
“E per chi se no?”
“Per Isabella. Può
anche darsi che
la incontrerai uno di questi giorni…”
“Smettila di darmi false speranze! Tanto non esiste e non ho
nessuna voglia di
perdere tempo per u frutto della mia immaginazione. Non voglio
più avere nulla
a che fare con lei. Punto.”
“Ma
Edward…ciò non toglie che tu ti
debba vestire in un certo modo ad una festa in cui,
perdipiù, siamo ospiti.”
“D’accordo.
Verrò! A patto che tu
non mi parli più di Isabella.”
“Sei uno stupido! Ma fa come
vuoi:
la vita è la tua e puoi rovinarla e soffrire quanto ti
pare.”
E me ne andai furiosa.
POV EDWARD
Possibile che non capiva?
Ero
stanco di illusioni. Non volevo dimenticare Bella ma…non
volevo nemmeno
spezzarmi il cuore per una illusione.
Avrei preso ciò
che la vita mi
avrebbe dato. Sarei andato avanti giorno per giorno.
Forse avrei dovuto pure
accontentare
mia madre e conoscere meglio Tanya.
Avevo una grande
confusione in
testa e non ci capivo più nulla.
Non era il momento di
riflettere, avevo promesso ad Alice che sarei andato con lei a fare
questo
dannato shopping e lo avrei fatto: glielo dovevo.
Così raggiunsi
gli altri e
partimmo.
Fu un pomeriggio molto
molto
lungo ma ero soddisfatto nel vedere Alice così felice: forse
era solo merito di
Jasper.
Presi i vestiti nuovi e li
sistemai
nel mio armadio. Pochi secondi e tutto era apposto.
Mi sdraiai sul letto e
cominciai
a canticchiare una vecchia melodia che avevo composto
sull’amore: mi ero
ispirato al mio vuoto interiore e alla mia voglia di amare. Era una
canzone
dolce e un po’ malinconica. Era tanto che non suonavo
più. Perché? Perché avevo
perso l’ispirazione e suonavo più per gli altri
che per me stesso e quindi
avevo smesso.
Esme era triste per la mia
decisione di non toccare più il piano, ma proprio non mi
andava.
Non avevo più
nessuna
ispirazione. Nessun oggetto che mi affascinava particolarmente. A Bella
non
volevo più pensarci: ero maturo e non ero più un
bambino per credere nelle
favole. Non dico nella magia perché, nel mio mondo, ce
n’era parecchia. Più che
magia era eterna dannazione o cose paranormali…non
c’era proprio niente di magico:
non c’era la principessa da salvare, il cavallo bianco con la
figura del
principe azzurro. No. Nel mio mondo esistevano solo i cattivi, i
mostri.
Dolore, dolore quello che
si
attanagliava dentro di me e che apriva un’enorme ferita che
mi squarciava il
cuore ormai morto da tempo. Ma non potevo cedere…Bella non
era reale. Bella non
sarebbe mai stata la mia compagna: avrei potuto incontrarla certo,
questo Alice
me l’aveva detto, ma dopo? Chi mi assicurava che un angelo
bello come lei mi
accettasse?
“Fin
dall’inizio, potrei dire fin dal primo
momento che vi ho conosciuto,
mi avete colpito per
l’arroganza, la
presunzione e il disprezzo totale dei sentimenti altrui
che caratterizzavano i
vostri modi.
Ho cominciato a
disapprovarvi, e sono
bastati gli avvenimenti successivi
A far sì che la
mia disapprovazione
diventasse un’insormontabile antipatia.
Vi conoscevo da meno di un
mese e già avevo
capito che siete l’ultimo uomo al mondo
che potrei
sposare.”
Avevo paura che anche a me
venissero rivolte queste parole, non che io non fossi consapevole del
mio
egoismo e del mio ego ma, detto così, mi si sarebbe spezzato
il cuore. Mi si
sarebbe spezzato il cuore se Bella m’avesse urlato contro
quelle parole! E
pensare che non l’amavo nemmeno…ero terribilmente
innamorato…di una Bella che
nemmeno avevo mai visto. Che sciocco: mi reputavo intelligente ma non
lo ero
per niente.
No…avrei fatto
di tutto per non
fare tramutare quell’infatuazione in amore. Non me lo potevo
permettere.
*******************************************************************
Perdonatevi se
non mi sono fatta sentire in questo periodo ma ero occupata con degli
esami per l'ECDL e bla bla bla... e non sapevo se continuare la storia
o no. Scusatemi tanto tanto tanto tanto.
SPOILER:
Mi
infilai velocemente sull’autostrada.
Nooooooo….colonna ferma! Cavolo quanto odiavo stare in
colonna! Ero una vampira che amava la velocità e restare
impantanata nel traffico non era proprio il modo migliore di chiudere
in bellezza la giornata.
Dopo
un po’, grazie alle uscite, la corsia fu si nuovo libera e
diedi gas al mio tesoro.
Stavo
parlando con Kate del mio nuovo lavoro quando mi accorsi che
c’era una macchina dietro di me che mi voleva superare: mi
stava praticamente spingendo.
Ma
ero a 200 km/h che cavolo voleva? Voleva giocare? Allora gli avrei
fatto mangiare la polvere!! Spinsi il pedale
dell’acceleratore e schizzammo via. Stupida Aston Martin! Ma
chi ti credi di essere?
|
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Capitolo 12 *** Lavoro e...arrivo dei Cullen ***
SCUSATE
PER I TREMENDO RITARDO!!! Vi chiedo umilmente perdono...scusate scusate
scusate!
CAP 12
POV BELLA
Continuavo a pensare a Edward
nonostante sapessi che era solo una perdita di tempo: lui non era vero.
Ma…mi faceva sentire
estremamente vuota non pensare a lui. Così sgomberai la
mente e mi concentrai
su Edward: adoravo farmi male. Pensare a Edward era un atto molto
masochista…faceva
male. Male perché sapevo che non sarebbe mai stato mio, che
non l’avrei mai
incontrato e che, anche se così fosse, l’avrei
fatto scappare: ero troppo
egoista e, in amore, l’egoismo è una parola di cui
non si conosce il
significato.
In amore si doveva, oltre che a
ricevere, anche a dare. Non ne sarei mai stata capace e lo sapevo bene.
Ormai
erano anni che convivevo da sola e mi ero sempre preoccupata per me
stessa, non
avevo mai avuto la necessità di pensare a qualcun altro
oltre a me.
Era nel mio essere e nel mio
carattere.
Forse l’amore non faceva
proprio
per me. Era meglio accantonare il pensiero e pensare alle amicizie,
alla
scuola, alla famiglia e al lavoro.
Già: dovevo cercare un
lavoro.
Che stupida! Me ne ero quasi
dimenticata. Andai correndo dalla mia famiglia.
“Eleazar, Carmen, dovrei
chiedervi una cosa”
“Dicci cara”
“Sapete se da queste parti
posso
trovare un piccolo impiego per guadagnare un po’ di
soldi?”
“Non
saprei…puoi sempre guardare
su questo giornale. Tieni”
“Ah…grazie.
Allora
vediamo…babysitter? Non ci penso
nemmeno…Impiegata?Ah, l’ho già
fatto…Insegnante di piano? Non lo so
suonare…Bibliotecaria?Ecco! E’ questo il
lavoro perfetto!!!”
“Mmm…un
bellissimo lavoro Bella
e…visto che ami tanto leggere sicuramente è
adatto a te! E poi non è nemmeno
lontana questa biblioteca, dovrebbe essere a 10 minuti da
qui.”
“Perfetto! Allora chiamo
subito!
Ciao a dopo!”
Emozionata dalle aspettative che
quel nuovo impiego mi poteva offrire volai in casa mia e subito mi
sedetti sul
letto della mia stanza.
Composi il numero e poggiai
impaziente il telefono all’orecchio
“Biblioteca -leggere e
sognare-?”
“Buongiorno, ho letto sul
giornale che state cercando…”
Non mi fece nemmeno finire di
parlare che mi urlò piena di gioia
“Una mano!! Signorina, lei
ha chiamato
per lavorare in questa biblioteca?”
“Si…”
“Benissimo!
L’aspetto questo
pomeriggio per parlarne. L’indirizzo lo sa già
quindi…buona giornata e…a
presto!”
Che strana telefonata…non
mi era
mai capitata una cosa simile.
Ma tutte a me capitano!
Però sembrava
felice. Sì…sicuramente era molto felice.
Chissà.
Decisi di scegliere dei vestiti
per andare al mio colloquio: una camicia bianca con una cravattina nera
e dei
jeans stretti neri. Poteva andare.
Presi le mie scarpe nere con il
tacco vertiginoso e le posai accanto al letto. Ero un po’
frastornata e decisi
di andare a farmi un bel bagno.
Mentre l’acqua scorreva
preparai
l’intimo: un reggiseno con mutandine bianche con del pizzo
sui bordi.
Lasciai scorrere l’acqua
fino a
quando la vasca non fu piena e aggiunsi dei Sali.
Mi spogliai ed entrai cautamente
stando attenta a non bagnare in giro; l’acqua era
piacevolmente calda e
accogliente e mi aiutò a rilassarmi completamente.
Il mio pensiero di conseguenza
andò a Edward...Ah, se fosse qui con me…lo
riempirei di coccole e mi stringerei
forte al suo petto sussurrandogli Ti
amo…ti amo…ti amo.
"T'amo senza sapere come, ne' quando
ne' da dove,
t'amo direttamente senza problemi ne' orgoglio:
cosi' ti amo perche' non so amare altrimenti
che cosi', in questo modo in cui non sono e non sei,
cosi' vicino che la tua mano sul mio petto e' mia,
cosi' vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."
Edward…dove sei amore mio? Come se mi
rispondesse!…ormai erano giorni che non
sentivo la sua voce.
Bella…sono qui vieni da
me
"Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."
Ero pazza: il mio amore mi aveva
risposto…e mi aveva dedicato persino una poesia. Troppo
dolce.
"Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."
Bellissima…decisamente.
Si
poteva innamorarsi di un’illusione? Fino a poco tempo fa
avrei detto di no ma,
mi costrinsi a ricredermi. Sentivo che già
l’amavo…si perché era amore e con
l’amore la sofferenza.
La sofferenza di non averlo
accanto, di non poterlo stringere, di non potere baciare le sue
bellissime
labbra, di non potergli dire che lo amavo. No…non
l’avrei mai potuto farlo.
POV EDWARD
No…non riuscivo
a togliermela
dalla testa o, per meglio dire, dal cuore…
Stupido stupido stupido!
Perché
Edward continui a pensarci? Ami farti del male vero?
Sì…la
risposta era sì: amavo
pensare a lei anche se faceva male. Ma non riuscivo a non pensare a
lei: era
diventata il mio rifugio felice. Pensare a lei mi riscaldava il cuore.
Poi
arrivava il dolore.
Forte come non mai mi
schiacciava. Stavo annegando nella mia sofferenza quando sentii parlare
il mio
angelo
Edward…dove sei
amore mio?
Non era
possibile…Bella? Senza
pensarci la implorai
Bella…sono qui
vieni da me
E poi le dedicai con amore
dei
versi
"Lei è vicina
al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."
Mi sentivo uno
stupido…ero
ubriaco d’amore…oddio! La amavo già.
Non potevo più farci niente.
Quelle sue parole mi
avevano
stregato l’anima e il corpo e l’amavo,
l’amavo, l’amavo.
E lei mi amava! Mi aveva
chiamato amore mio e le sue parole avevano accarezzato dolcemente il
mio nome.
Sarei potuto morire: ero felice...Bella…mi aveva ridato la
vita, mi aveva fatto
rinascere.
“Edward!!!!!!”
Oddio…mi ero
completamente
dimenticato che i miei mi stavano aspettando per partire!
Ah, Bella…mi
fai perdere la
testa!
“Arrivo!”
“Sarà
meglio! Sei più lungo
delle ragazze!”
“Ehi Emmett,
questa è cattiva”
Lo raggiunsi e lui mi
scompigliò
i capelli e ridendo mi disse
“Ehi
bambola…vuoi uscire con
me?”
“Con piacere
Emmett ma…sicuro
che Rose non si arrabbi?”
Rose che era appena scesa
si
mise a ridere
“Non pensavo che
fossi uno
scimmione finocchio!!!! Ahahahahhahahhahahah!!”
“Te lo faccio
vedere io il
finocchio!” E prese Rose in braccio baciandola.
“Ehi…ma
io sono geloso! Voglio
un bacio anch’io dal mio finocchietto!”
E dicendo così
lo staccai da
Rose e gli dissi nell’orecchio
“Emmett tesoro
io sono geloso!”
Emmett mi
scansò ridendo e con
lui tutti gli altri che avevano assistito divertiti la scena.
Dopo esserci ripresi
accomodammo
le valigie nei due bauli delle macchine e partimmo.
Accesi la mia tigre che mi
fece
subito le fusa: la mia bellissima Aston Martin
“Adesso piccola
ci facciamo un
bel giretto”
“Ed…quando
fai così mi
preoccupi…cerca di ricomporti”
“Ma Jasp io
adoro la mia
macchina”
“Lo sento ed è per questo che mi
preoccupo”
Accesi lo stereo e feci
scorrere
su Debussy: Claire de lune.
Bella…Bella…Bella
Possibile che questa
musica mi
faceva pensare irrimediabilmente a lei? Mah…
Preso dai miei pensieri
spinsi
l’acceleratore per raggiungere la mia meta il più
presto possibile: avevo
l’impressione che sarebbe stata una lunga e penosa
permanenza.
POV BELLA
Mi stavo dirigendo impaziente
verso la biblioteca. Avevo memorizzatola cartina e la via per rendere
più
facile la cosa.
Mi fermai appena vidi il
cartello Biblioteca
“Leggere e Sognare”
Parcheggiai la mia Alfa 159 nei
parcheggi a fianco, mi guardai un attimo allo specchietto e mi diressi
verso
l’entata.
Subito, dopo avere aperto la
porta, rimasi meravigliata: era immensa. Era divisa in stanze: una
stanza per
ogni genere. Ognuna aveva un colore diverso e immaginai che il colore
era
legato sicuramente all’essenza dei libri.
Entrai piano e mi guardai in
giro spaesata…non c’era nessuno?
Poco dopo sobbalzai sentendo una
voce stridula darmi il benvenuto
“Benvenuta! Lei deve
essere la
nostra salvezza!”
“Buongiorno
e…grazie. Perché
sono la vostra salvezza?”
“Vieni cara, siediti qui
che
dobbiamo parlare un po’”
“Ok”
Così dicendo mi accomodai su una morbida e accogliente
poltrona.
“Vedi
cara…-cominciò la donna
sedendosi sulla poltrona davanti a me- E’ da un po’
che cercavamo una persona
che ci dasse una mano ma…non si è mai offerto
nessuno e così…pensavamo di
vendere tutto.”
“Quindi sono arrivata
tardi…mi
dispiace molto” dissi desolata
“No, sei arrivata giusto
in
tempo direi…vedi, la mia cara sorella è morta
abbandonandomi…e da sola non posso
mandare avanti la biblioteca.”
“Mi dispiace molto per sua
sorella…condoglianze”
“Ah grazie…”
“Ma comunque se vuole le
do io
una mano! Ho sempre sognato fare la bibliotecaria e questo lavoro
sarebbe
proprio quello che fa per me!”
“Bene allora!”
E commossa mi abbracciò
“Non sai come mi fai
felice…non
volevo chiudere questa biblioteca: per me è come una seconda
casa ed è piena di
ricordi che non voglio che mi siano portati via.”
“Non si preoccupi! La
aiuterò io
stia tranquilla!”
“Grazie mille
cara”
“Grazie a
lei…allora, quando
cominciamo?”
“Da domani: eccoti gli
orari”
E così dicendo mi porse
un
biglietto con scritto:
Biblioteca
“Leggere e Sognare”
Lunedì
9.30-12.00
Martedì
9.30-12.00 14.30-18.30
Mercoledì
9.30-12.00 18.00-21.15
Giovedì
14.30-18.30
Venerdì
14.30-18.30
Sabato
9.30-12.00
“Mmm…mi
sembrano dei buoni
orari…allora domani dalle 14.30 alle 18.30”
“Esatto. Ovviamente la
biblioteca verrà chiusa per le vacanze di Natale e quindi
lavori solo domani e
poi ci sono 15 giorni di ferie.” Disse felice facendomi un
sorriso
“Benissimo!
Allora…a domani!”
“A domani cara!”
Uscii dal negozio entusiasta e
andai verso la mia macchina; aprii lo sportello e mi diressi a gran
velocità
verso casa.
Raggiunsi la mia famiglia che mi
accolse calorosamente chiedendomi il responso del colloquio
“Tutto bene: mi ha detto
che
comincio a lavorare domani! Era veramente molto felice che qualcuno
fosse
interessato a lavorare in una biblioteca”
“Sono molto fiera di te
bambina
mia!”
Carmen era la solita…ma
ormai
non mi metteva più in imbarazzo essere chiamata
“figlia mia” o “bambina mia”
come all’inizio.
La abbracciai ricambiando tutto
il suo amore e le diedi un piccolo bacio sulla guancia
“Grazie mamma”
Mi sembrava volesse piangere
“Mi hai chiamato
ma-mamma?”
“Si mammina”
In effetti era la prima volta
che la chiamavo mamma…mi era venuto del cuore chiamarla in
quel modo.
“Oh, tesoro!!!”
“Mamma…mi stai
stritolando”
“Oh scusa amore”
“Ti voglio bene!”
“Anche io Bella”
In quel momento arrivò
Kate e
sarcasticamente si disse
“Ehi…basta
smancerie! Bella…noi
andiamo a comprare qualche decorazione per la casa e un albero di
Natale.
Sai…dobbiamo dare un aria Natalizia a questa casa!! Sei dei
nostri??”
“Ok arrivo!”
Salutai velocemente Carmen e
Eleazar, che stava leggendo un libro, e uscii raggiungendo le mie
sorelle.
“Tanya, questo era
l’ultimo
albero! Abbiamo fatto passare 30 negozi!!!!”
“Si lo so…so
contare non sono
scema!”
Sul fatto che non era scema
avrei avuto qualcosa da ridire ma…era pur sempre mia sorella
anche se aveva
civettato con tutti i commessi carini dei negozi. Ormai era una causa
persa e
io e Kate lo sapevamo bene.
“Allora Tanya ti vuoi dare
una
mossa? Quest’anno tocca a te scegliere l’albero ma
non sei autorizzata a farci
perdere tutto il pomeriggio, hai capito??”
Ormai Kate era diventata una
belva ma…aveva ragione e parecchia! Anche io cominciavo a
perdere la pazienza.
“E ma che palle che sei
Kate! Va
bene questo bianco.”
“Alleluia!!”
Così uscimmo dal negozio
e
caricammo l’alberello sulla macchina.
Per fortuna che le decorazioni
le aveva già comperate Irina che, non volendosi sorbire
Tanya, se ne era
allontanata con questa scusa.
Mi infilai velocemente
sull’autostrada. Nooooooo….colonna ferma! Cavolo
quanto odiavo stare in
colonna! Ero una vampira che amava la velocità e restare
impantanata nel
traffico non era proprio il modo migliore di chiudere in bellezza la
giornata.
Dopo un po’, grazie alle
uscite,
la corsia fu si nuovo libera e diedi gas al mio tesoro.
Stavo parlando con Kate del mio
nuovo lavoro quando mi accorsi che c’era una macchina dietro
di me che mi
voleva superare: mi stava praticamente spingendo.
Ma ero a 200 km/h che cavolo
voleva? Voleva giocare? Allora gli avrei fatto mangiare la polvere!!
Spinsi il
pedale dell’acceleratore e schizzammo via. Stupida Aston
Martin! Ma chi ti
credi di essere?
Non c’era niente da fare!
Mi era
sempre attaccata al sedere!
Ad un certo punto cercò
di
sorpassarmi ma io le sbarrai la strada costringendola a rimanere
dietro. Mi
stavo divertendo un casino! Oh…non demordeva: ci stava
provando ancora! Tanto
non riuscirai a sorpassarmi!!
Arrivai a 300 e lo
seminai…
“Ma sei pazza?”
“Calmati
Tanya…Non ti fidi?”
“No non mi fido! Sarai a
200! Ma
sei pazza?”
“No Tanya, non sono
pazza…e…per
la precisione…sono a 300”
Lei cominciò a urlare
disperata
e io mi sganasciai dalle risate con le altre mie due sorelle.
In un attimo arrivammo a casa e
io decisi che, prima di rientrare, sarei andata a caccia.
“Ehi care sorelline, non
vi fa
niente se prima di rientrare vado a caccia? E’ un
po’ che non mi nutro e…non
voglio soffrire più del necessario domani al
lavoro”
“Ok…fai con
calma”
Sapevo che non avrebbero capito
che quello era un pretesto per non vedere subito i Cullen: non sapevo
cosa
aspettarmi e…rimandare l’incontro mi sembrava una
bella scappatoia.
Mi fermai davanti a casa e
aspettai che le mie sorelle scaricassero la roba per poi mettere in
garage la
mia auto.
Feci
retromarcia e…una Aston
Martin?? Non era possibile…possibile che mi stesse
perseguitando? Era la stessa
macchina di prima ne ero sicura. Non volevo capire…non
volevo fermarmi a vedere
chi fosse il proprietario anche perché avevo il
presentimento che quella era
proprio la macchina dei Cullen!! Oddio! Scappa Bella finché
sei in tempo!!
*************************************************************************
ANGOLINO
DELL'AUTRICE
Ehi
ragazzi, il prossimo capitolo sarà finalmente l'incontro tra
Ed e Bella!! Avevate capito di chi era l'Aston Martin???
Spero
che vi sia piaciuto!
Grazie
per la recensione dell'ultimo capitolo...a presto...kiss ;*
|
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Capitolo 13 *** L'incontro ***
Ho
cercato di aggiornare questo capitolo il più veloce
possibile ma...per il prossimo dovrete aspettare un po'.
Per
questo, ne ho messo uno un po' lungo...
Fatemi
sapere cosa ne pensate di questo incontro! :)
POV EDWARD
Ormai mancavano pochi
metri alla
loro casa ma…un’Alfa 159 nera??? Cosa diavolo ci
faceva lì la stessa macchina
che mi aveva seminato in autostrada? Non mi dire che era una delle mie
cugine
la fonte della mia rabbia! Si, me l’ero presa e anche molto!
Vidi
la macchina che in fretta e
furia, come se volesse fuggire, fece retromarcia e schizzò
via. No, non era una
delle mie cugine il proprietario di quel auto: ovvio, non poteva essere
una
donna guidava fin troppo bene per poterlo essere. Sarà uno
dei loro soliti
fidanzatini…magari se fosse un fidanzato di Tanya!!!
Cominciai a sperperarlo
con tutto il cuore.
Era
buio e le stelle brillavano
in cielo… ma, una in particolare brillava moltissimo ed era
bellissima: non
l’avevo mai notata…era stupenda.
“Eddy? Che fai
non scendi?”
“Si si
arrivo”
Mi ero imbambolato e non
mi ero
accorto di avere già parcheggiato la macchina e che, la mia
famiglia era già
scesa.
Scesi, chiusi la macchina
e
entrammo in casa.
“Carlisle!”
“Eleazar!”
“Che bello
rivedervi! Ben
arrivati! Come è andato il viaggio?”
“Molto bene, e
siamo arrivati
prima del previsto…non è un problema
vero?”
“Ma non dirlo
nemmeno per
scherzo! Aiuterete Kate, Irina e Tanya a decorare il nostro salotto;
sono
appena arrivate dagli acquisti…”
“Certo! Che
bello!”
Alice era già
elettrizzata
all’idea e raggiunse le nostre cugine di sopra.
Io, che non avevo nessuna
voglia
di vedere Tanya stavo cercando qualche scusa per fuggire da lei.
“Se non vi fa
niente io vado a
caccia perché ho un po’ di sete non vi fa niente
vero?”
“Figliolo certo
che puoi
andare!”
“Ok…grazie,
ci vediamo”
E me ne uscii correndo
gridando
mentalmente: LIBERO!!!!!!!!!!!
POV TANYA
Erano arrivati i Cullen!!!!!!!!!
EDWARD AMORE MIO!!!!!!
Mi dovevo preparare: avrei messo un
vestitino corto molto provocante rosso. Non sarebbe resistito lo sapevo
bene!!
Mmm…matita, mascara, ombretto nero.
Fatto! Ero perfetta.
Stavo per uscire quando vidi Alice
salire le scale
“Ciao
Tanya”
“Ciao
Alice…c’è Edward?”
“No, è andato a
caccia...comunque...vieni con me che dobbiamo addobbare il
salotto!”
Avevo la netta sensazione che volesse
allontanarmi da Edward. Ma tanto non sarebbe riuscita a fermarmi!
Nessuno ci
sarebbe riuscito.
POV ALICE
Eravamo appena arrivati quando, mi
venne una visione: Edward avrebbe incontrato Bella stanotte!
Ero molto felice, troppo. Sembrava
che tutto andasse per il meglio: la famiglia di Denali ci aveva accolto
calorosamente anche se, all’appello mancavano le tre sorelle.
Pensando a loro
mi venne un’altre visione decisamente molto più
brutta: Tanya che si preparava
per Edward e, non trovandolo, andava a cercarlo evitando
l’incontro tra Ed e
Bella. Dovevo impedirglielo!!!!!!!!
Salii le scale con il pretesto di
aiutare le sorelle ad addobbare la casa per Natale e agguantai Tanya
che stava
uscendo dalla sua stanza, portandola in camera di Kate.
Sarebbe stata una mission
impossible tenere lontana Tanya da Edward! Ma…non per me!
Ero o non ero Alice??
CAP 17
POV BELLA
Mi ritrovai a correre a
più non
posso nella foresta: non avevo nessuna intenzione di incontrare i
Cullen e
nemmeno il fidanzatino di Tanya ma…forse sarebbe stata una
buona occasione per
togliersela dai piedi! Però un po’ mi dispiaceva
per quel povero ragazzo che
doveva sorbirsi tutte le sue fastidiosissime attenzioni.
Magari lui invece le
apprezzava…da quanto mi aveva raccontato Tanya si sarebbero
messi insieme
presto e quindi lui era sicuramente come lei: cretino, montato e
esibizionista.
Sinceramente nemmeno me ne
importava…l’importante che si sarebbero scocciati
a vicenda e che non sarebbero
venuti a rompere a me!!
All’improvviso sentii un
dolce
profumo colpirmi in pieno: un puma!
Senza pensarci due volte mi
precipitai richiamata da quel profumo così squisitamente
invitante ma…dovevo
stare attenta a non strappare il mio bellissimo vestitino bianco che
adoravo.
Correvo a una velocità
mostruosa
attraverso la foresta quando nell’aria sentii una fragranza
completamente
diversa da quella della mia preda.
Decisamente più dolce: un vampiro!!
POV EDWARD
Stavo correndo come un
matto
lontano da quella casa che ospitava l’incubo della mia vita:
Tanya. Non volevo
affrontarla: non ne avevo il coraggio. Dovevo essere determinato e
fargli
capire che i miei sentimenti per lei non erano cambiati e
l’indifferenza nei
suoi confronti era rimasta: per me era solo una sorella
che…odiavo! Non la
sopportavo proprio più!
Mentre pensavo a Tanya
l’odore
di un puma mi accecò: non mi fermai…accelerai la
mia corsa per raggiungerlo e
berne fino all’ultima goccia. Ero furioso e volevo sfogarmi.
Mentre correvo, preda
della mia
foga, sentii un fruscio alla mia destra e credetti di avere avuto una
visione:
una bellissima vampira mi era appena passata accanto e si era
volatilizzata.
Non era possibile: era la mia Bella!!!!!!! Il suo profumo era
inconfondibile
e…sentirlo dal vivo mi inebriava di passione e
d’amore. Non ci potevo
credere…in un solo istante la mia rabbia era dileguata
lasciando spazio ad un
sentimento dolcissimo che voleva lei, lei e solamente lei.
Senza pensarci la inseguii: sapevo che sarei stato più
veloce di lei e in un
attimo le ero dietro. Il suo profumo mi riempiva i polmoni. Indossava
un
vestitino bianco che le fasciava il corpo diafano e marmoreo: una
visione
paradisiaca. Il vento le accarezzava e scompigliava i capelli che, a
boccoli, ricadevano
sulle sue spalle. Bella…Bella…Bella.
Mentre la contemplavo lei,
accortasi della mia presenza, corse più veloce e
cercò di seminarmi.
Oh
no amore mio…non ti lascerò scappare ora che
finalmente ti ho trovato!!
La mia ragione era andata
a
farsi benedire e il mio corpo e la mia mente urlavano solamente il suo
nome: Bella…Bella…Bella!
Non potevo lasciarmela
sfuggire
ma…non volevo nemmeno disturbarla mentre cacciava. Stava
cacciando sicuramente
il puma di cui avevo sentito l’odore…si stava
avvicinando sempre di più…sentivo
il suo cuore pompare il nettare rosso.
Bene…avevo la
scusa giusta e…una
piccola sfida non faceva male a nessuno no? Mi eccitava
l’idea di sfidarla.
Forza
Bella…vediamo quanto corri veloce.
Pensando queste parole
spiccai
un balzo e mi ritrovai al suo fianco. Non riuscii a trattenere sulle
labbra un
sorriso quando lei mi guardò esterrefatta. Era veramente una
tentazione…era
semplicemente stupenda. Le sarei saltato addosso volenti…
Non mi lasciò
nemmeno il tempo
di pensarlo che mi ritrovai scaraventato a terra con lei sopra di me.
Oddio!
Edward trattieniti! Quello che sentii dopo però
scatenò il mio senso di
autodifesa e con uno scatto fui sopra di lei. Strano…non
aveva opposto nessuna
resistenza…sembrava imbambolata a guardarmi. Allora
incatenai i miei occhi ai
suoi e mi persi anche io in lei. Quali erano i sentimenti che i suoi
occhi mi
trasmettevano? Amore? Dolcezza? No impossibile…forse era
solo terribile
imbarazzo…d’altronde la posizione in cui eravamo
era veramente molto
imbarazzante.
“Scusa”
Cercai di dire mentre
lei mi guardava con curiosità
“Non volevo
farti del male…scusami…”
“Ehi…ho
la pelle dura io lo sai?
Non mi hai fatto male tranquillo…” mi disse
sorridendomi dolce.
Era proprio
bellissima…sarei
rimasto a guardarla per ore ma lei la pensava diversamente.
“Scusami…io
avrei una certa
sete”
“Ah
sì, che stupido…scusa” così
dicendo scattai in
piedi e lei con me.
“Hai un
buonissimo odore lo
sai?” Questa sua frase mi lasciò un tantino
interdetto e le risposi senza
nemmeno pensarci
“Anche tu hai un
buonissimo
odore…e…sei veramente bellissima”
“Bhè
grazie…io…vado ok?”
Sembrava alquanto
imbarazzata ma
sembrava triste all’idea di lasciarmi…ma che
stupido che sei Edward! Ora ti
costruisci pure i castelli…sei proprio un caso perso.
“Aspetta…
- dissi sfiorandole le
mano - …posso venire con te? Ho sentito il profumo di un
puma e…”
“Scordatelo - mi
disse
avvicinandosi e sussurrandomi all’orecchio – il
puma è mio!”
“Ma
cos..”
Non mi lasciò
nemmeno replicare
e cominciò a correre.
Era una provocazione:
bene…voleva giocare?! E allora avrei giocato!
Subito le fui accanto e
con una
certa soddisfazione la superai facendogli l’occhiolino.
Raggiunsi il puma e gli
spaccai il collo per non dovermi battere rudemente.
Bella arrivò
dopo di me e ci
rimase. Mi guardava con aria triste e abbattuta.
Ero forse io che
l’avevo resa così
triste? Una morsa allo stomaco mi prese all’improvviso: si
ero stato io e non
lo sopportavo.
“Bella?
Vieni”
Oh
cavolo…l’avevo chiamata
Bella…e se questo non era il suo nome? Che figura di merda!
Lei, guardandomi con
curiosità,
mi si avvicinò
“Che
c’è Edward?”
Ero frastornato…
“Come fai a
sapere il mio…”
Non mi lasciò
finire. Mise un
dito sulle mie labbra dicendomi
“Forse per lo
stesso motivo che
tu sai il mio?”
Gli sorrisi dolcemente e
lei
ricambiò
“Dai…
beviamo questo sangue
prima che si raffreddi”
“Cioè,
tu vuoi che io beva con
te?”
“Sì…qualche
problema?”
“No…bhe…grazie allora”
“Figurati Bella”
Così dicendo le
porsi il puma.
Dovevo essere gentile se volevo piacergli…
Lei senza togliere lo
sguardo
dal mio viso arricciò le labbra scoprendo i denti e assetata
si avventò sul
collo della nostra preda. Era magnifica…le sue labbra erano
perfette…che voglia
di baciarle…
Dopo un millesimo di
secondo la
imitai senza mai togliere gli occhi dai suoi. Chissà che
cosa stava
pensando...cercai di sondarle la mente ma…niente. Non
riuscivo a leggere i suoi
pensieri! Il mio potere non funzionava con lei!
Mi sentivo depresso,
disarmato,
fragile senza il mio potere.
Frustrato mi staccai dal
puma e
mi rannicchiai triste.
CAP 18
POV BELLA
Un vampiro! Avevo troppa paura
per voltarmi. Non poteva essere lui…non poteva essere
quell’essere immondo che
mi aveva trasformata… no no no no no!!!
Cercai, senza rallentare, di
annusare meglio l’odore per vedere se riuscivo a capire se
era veramente lui.
Inspirai forte e mi bloccai immediatamente.
Avevo già sentito quel
profumo…ed era la mia droga! Mmm…Edward sei tu?
Nemmeno mi lasciò il tempo di
formulare il pensiero che mi fu accanto sorridendomi…oddio
quanto era
bello!!!!!
Era proprio il mio
Edward…correva veloce e il vento gli scompigliava quei
soffici capelli ramati e
gli schiacciava la camicia sul petto mettendo in risalto il suo petto.
Gli sarei saltata
addosso…troppo
tardi per usare il condizionale! Gli ero già
sopra…l’avevo atterrato ed ora era
sotto di me. Non me ne ero nemmeno resa
conto…ma…quel viso d’angelo mi
guardava, e lo faceva con… tenerezza? Insomma Bella! Non
sognare!
Mi sporsi un po’ su di
lui…oddio
trattieniti!!! Avevo una voglia pazza di baciarlo e farmi abbracciare
ma…visto
che nemmeno mi conosceva dovevo nascondere questi miei sentimenti se no
mi
avrebbe presa per una poco di buono che se la fa con il primo che
capita.
Quello che fece dopo mi
sconvolse: con uno scatto mi portò sotto di lui. Non osavo
difendermi…non
volevo e non potevo…il mio corpo era come se fosse
sconnesso. Avevo le farfalle
nello stomaco.
Oh
Edward…sei stupendo amore mio…non andare via da me
Lo guardai intensamente negli
occhi e lui fece altrettanto…che occhi profondi che
aveva…sembravano volermi
trasmettere e ricambiare tutti i sentimenti che provavo per lui
ma…questo
probabilmente era quello di cui cercavo di convincermi. Era da tanto
che lo
sognavo e, ora che era qui con me non mi sembrava vero. Se fossi stata
umana mi
sarei data un pizzicotto per accertarmi che non fosse tutto un sogno
ma, essendo
vampira non poteva trattarsi minimamente di un sogno…forse
poteva essere il mio
paradiso!.
“Scusa” Mi disse
accennando alla
nostra posizione un po’ imbarazzante
“Non volevo farti del
male…scusami…” Dovevo
tranquillizzarlo…sembrava molto preoccupato.
“Ehi…ho la
pelle dura io lo sai?
Non mi hai fatto male tranquillo…”
Seguì un silenzio
imbarazzante e
decisi di fare qualcosa
“Scusami…io
avrei una certa
sete”
“Ah sì, che
stupido…scusa”
Mi disse alzandosi…mi
faceva
male essermi staccata da lui…mi sentivo vuota. Inspirai,
alzandomi, il suo
buonissimo profumo così…da
uomo…mmm…
Quel profumo risvegliava in me
un bisogno irrefrenabile di lui e…senza ragione diedi voce
ai miei pensieri
“Hai un buonissimo odore
lo
sai?”
Lo vidi piegare leggermente la
testa sorpreso e…dopo un sospiro mi disse
“Anche tu hai un
buonissimo
odore…e…sei veramente bellissima”
Wow…gli piacevo! Aveva
detto che
ero bellissima! E…il mio profumo lo attraeva! NON MONTARTI
LA TESTA BELLA!!!
NON TI CONOSCE NEMMENO!!
“Bhè
grazie…io…vado ok?”
Ero imbarazzatissima ma non
volevo andare via da lui. Però dovevo. Così mi
voltai tristemente sperando di
rincontrarlo il più presto possibile ma mi bloccai
immediatamente quando mi
sfiorò un braccio. Una scarica elettrica mi scosse tutto il
corpo.
“Aspetta…posso
venire con te? Ho
sentito il profumo di un puma e…”
Aveva sentito l’odore
della mia
preda? E’ no bello! Quella è mia…avevo
troppa sete e non mi sarebbe bastato un
alce puzzolente. Così mi girai avvicinandomi al suo orecchio
e gli sussurrai
“Scordatelo il puma
è mio!”
“Ma cos..”
Non lo lascia replicare e volai
in mezzo alla foresta dirigendomi verso il puma. Sentivo che aveva
colto la mia
sfida…era dietro di me. Poi fece uno scatto e non so come mi
fu davanti. Rimasi
troppo male…nessuno mi aveva mai battuto nella corsa. Uffa!
Aveva vinto lui.
Si avvicinò al puma e con
un
balzo gli fu sopra spaccandogli il collo. Era suo. Aveva vinto.
Dovevo andarmene e cercare
qualcosa d’altro.
Addio
tesoro…ti amo più di qualsiasi cosa al
mondo…sei la
mia vita…non ti dimenticherò mai!
Ero tristissima e sapevo che di
lì a poco sarei scoppiata in singhiozzi.
“Bella? Vieni”
Mi aveva chiamata
Bella…ma come
faceva a conoscermi? Il pensiero che anche lui mi avesse immaginato
m’inquietava. Non era possibile… Senza pensarci
gli risposi
“Che
c’è Edward?”
Ero sicurissima che si chiamasse
così e lui me ne diede conferma
“Come fai a sapere il
mio…”
Non lo lasciai finire e gli
posai dolcemente un dito sulle labbra beandomi di quel tocco
così morbido e
soffice…
“Forse per lo stesso
motivo che
tu sai il mio?”
Era l’unica spiegazione a
cui
ero arrivata
“Dai… beviamo
questo sangue
prima che si raffreddi”
“Cioè, tu vuoi
che io beva con
te?”
Ero allibita…era
veramente così
dolce? O era solo la mia immaginazione?
“Sì…qualche
problema?”
“No…bhe…grazie allora”
“Figurati Bella”
Così dicendo mi porse il
puma.
Che cavaliere…
Non ce la facevo più e
senza un
po’ di contegno mi avventai con bramosia
sull’animale. Dopo un millesimo di
secondo lui fece lo stesso e, come me, non staccò gli occhi
dai miei.
Ad un certo punto lo vidi
concentrarsi e poi distogliere lo sguardo tristemente.
Mi sentii morire…avevo
fatto
qualcosa di sbagliato?? Edward amore dimmi cosa
c’è che non va…dimmelo sto
impazzendo!!
Così, preoccupata, gli
andai
vicino e gli accarezzai una guancia con il dorso della mano
“Edward…stai
bene?” Ero troppo
in ansia e la mia voce tremava.
Lui non mi rispose. Prese la mia
mano fra le sue e vi posò un bacio
“Sono solo
depresso…”
“Perché?
E’ colpa mia? Scusa
Edward…se ho fatto qualcos…”
“Bella…”
Non sapevo cosa fosse successo
in quell’istante. Sapevo solamente che ora mi ritrovavo tra
le sue braccia con
la testa appoggiata al suo petto.
“Bella…”
“Edward…”
Non riuscivo nemmeno a parlare
tanto era forte l’intensità dei miei sentimenti.
Mi sentivo protetta…al
sicuro…
Oh Edward…
“Bella?”
“Si?”
“Stringimi
ti prego…”
Mi scostai leggermente e lo
guardai negli occhi
“Edward…”
Portai le mie braccia intorno al
collo appoggiando la testa sulla sua spalla e strinsi dolcemente.
Lui in risposta mi strinse di
più.
“Bella…ti
sembrerò un pazzo…”
“Allora siamo in
due”
“Bella…io…ti
prego non
giudicarmi male…io non sono quel tipo di ragazzo che va con
tutte...tu…per me
sei speciale…”
“Edward…non
arriverei mai a
pensare una cosa così di te…io
ti…ti…”
**********************************************************
ANGOLINO
DELL'AUTRICE
Grazie
a tutti quelli che leggono la mia fanfiction! Vi sono immensamente
grata.
Un GRAZIE va anche a sedsed
che ha recensito l'ultimo capito... sono felice che ti piaccia la mia
storia!!! Spero di non aver
deluso le tue aspettative con quest ultimo capitolo. kiss
|
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Capitolo 14 *** ...*bacio al sapore di neve*... ***
...*bacio al sapore di neve*...
POV
EDWARD
Sapevo e me lo sentivo che
quello che mi stava per dire era una cosa molto importante quindi
cercai di
incoraggiarla e di infondergli coraggio
“…ti?”
Lei fece un lungo sospiro
e io
la strinsi di più
“io
ti…voglio bene”
Mi voleva
bene…era un
inizio…certo, dovevamo conoscerci meglio…potevamo
essere amici: per ora.
“Bella…anche
io ti voglio bene e
non immagini quanto”.
Le diedi un tenero bacio
sulla
fronte e le sussurrai con amore
“Bella…forse
è meglio che
rientriamo…”
Quanto mi costavano quelle
parole!
Non me ne fregava niente
della
mia famiglia, non me ne fregava niente quello che avrebbero potuto
pensare!
Volevo lei…ora che era con me, tra le mie braccia avrei
voluto tanto che il
tempo si fermasse.
“Emm…mi
sa di si”
Alzò il suo
tenero visino dalla
mia spalla e mi guardò sognante
“Edward…posso?”
Posso cosa? Le avrei
concesso di
tutto…avrei fatto di tutto per lei…per la mia
ragione di vita…per il mio
angelo…per il mio amore.
“Non
capisco”
“Posso…no
va bhe non fa niente.”
Nel dirlo aveva abbassato
lo
sguardo imbarazzata. Era troppo tenera la mia cucciola.
Le alzai piano il viso e
incatenai i miei occhi ai suoi
“Tutto quello
che vuoi”
Lei sembrava
sorpresa…chissà
cosa gli frugava dentro in quella adorabile testolina.
“Non fa
niente…niente di
importante”
Come poteva dire una cosa
del
genere? Tutto di lei era interessante e mi importava parecchio!
“Bella…non
avere paura di dirmi
ciò che pensi. Fidati di me”
“Io…”
Non riusciva a parlare. Ad
un
tratto mi posò la sua mano sulla mia guancia e prese ad
accarezzarmi dolcemente…non
riuscii a trattenermi…
“Edward…mi
hai fatto le fusa…”
“Scusa…”
“Sei dolcissimo
lo sai?”
Non ci capivo
più niente…la sua
voce sembrava piena d’amore…ma come era possibile?
Non ci conoscevamo nemmeno
eppure…mah!
Basta pensare Edward! Ti
vuoi
proprio perdere i momenti più belli della tua vita? Non
ritorneranno lo sai?
“Mmmmm…Bella…continua”
“Ti piacciono le
coccole? Vieni
qui”
Poggiò la
schiena ad un albero e
io gattonai da lei. Quando gli arrivai vicino mi prese il viso e lo
poggiò
sopra il suo petto. Io mi raggomitolai su di lei…che
sensazioni…stavo annegando
in un sentimento totalmente sconosciuto…era amore?? Si lo
era.
Ora anche io potevo
amare…e
essere amato? Non sapevo che cosa provasse Bella ma…i suoi
gesti, le sue
parole, i suoi sguardi erano guidati da un sentimento così
simile al
mio…uguale? Forse. Non lo avrei mai potuto sapere. In quel
momento avrei dato
di tutto per poter leggere la mente del mio amore per riuscire a
mettere a
tacere tutte le domande e i dubbi che mi logoravano.
Ma non potevo e questo era
un
lato di lei che mi piaceva molto: lei era speciale.
Ispirai forte il suo
buonissimo
profumo e, guidato da quella buonissima fragranza, mi ritrovai a
baciargli il
collo in un dolce su e giù. Le mie labbra gli sfioravano la
mascella, la gola,
il collo…
Sentivo scorrere dentro di
me
brividi d’amore, passione…
Bella era
immobile…ma sentivo
che rabbrividiva al mio contatto: non mi era indifferente.
Bella
di qualcosa…fa qualcosa…fammi capire cosa provi.
Fermami se non vuoi…non voglio fare qualcosa che tu non vuoi.
Edward…se
sapessi come mi sento in questo momento…non
voglio che ti fermi…
Bella? Avevo sentito i
suoi
pensieri? Ma cosa…
“Edward, posso
fare quella cosa
che prima non ho osato fare?”
Mi scostai dal suo petto e
la
guardai semplicemente negli occhi. Cosa voleva fare?
POV BELLA
Non sapevo se farlo o
no…magari
per lui era tutto un gioco. No, non credo proprio…sembrava
così innamorato di
me. E dire che ci conoscevamo da poche ore e avevamo raggiunto un grado
di
intimità piuttosto rilevante…ma…potevo
veramente permettermi di fare un passo
così azzardato?
E se lui poi mi avrebbe
allontanato dicendomi “è stato bello
finché è durato…ti credevo una persona
più
responsabile e invece sei come tutte le altre…ti diverti
tanto a prenderti
gioco dei sentimenti degli altri?” Non lo avrei sopportato.
Piuttosto sarei
morta.
Magari aveva già capito
le mie
intenzioni.
Erano passati parecchi minuti da
quando gli avevo chiesto il permesso ma non riuscivo a muovermi.
All’improvviso Edward mi
accarezzò
una guancia e il mio cervello in quel momento si staccò.
Sentivo la ragione abbandonarmi
lasciando posto all’astinto…all’amore.
Presi ad accarezzarlo, a
passargli le mie mani intorno al collo e stringergli i capelli
così morbidi…
Edward fermami perché sto
impazzendo…
Lui mi guardava dolce e ad un
tratto chiuse gli occhi: aveva intuito ciò che stavo
facendo…ma io non… il mio
primo bacio volevo darlo alla persona che amavo. Ma io amavo
Edward…
Mi sporsi un tantino e poggiai
le mie labbra sulle sue. Edward non mi respinse anzi, mi strinse a lui
e
rispose al mio bacio.
Le sue labbra sulle
mie…così
morbide…così dolci…
Fu un semplice bacio
ma…caspita
che sensazioni! Mi sentivo un po’ stordita…e anche
lui non sembrava essersi
ripreso.
“Edward…”
Gli sussurrai sulle labbra
“Dimmi”
“Grazie…”
“E per cosa?”
“Per avermi dato il primo
bacio
più dolce che ci sia”
“Era il tuo primo
bacio?”
“Ti prego non prendermi in
giro
per questo…”
E mi nascosi tra la sua spalla e
il collo: ero troppo imbarazzata per sostenere il suo sguardo
“E perché mai
dovrei prenderti
in giro? Anche per me era il mio primo bacio”
Alzai di scatto la
testa…ero
frastornata…il suo primo bacio l’aveva dato a me?
Poi lo guardai bene in viso e
non riuscii a trattenermi e mi misi a ridere
“Mi dici di non prenderti
in
giro e poi lo fai tu?”
“No Edward –
dissi tra una
risata e l’altra – non sto ridendo per
te…o perlomeno non per quella cosa”
“E mi dici
perché stai ridendo?”
fece finta di mettere il broncio
La sua espressione mi mise
subito tenerezza e gli diedi un bacino sulla guancia
“Perché hai un
fiocco di neve
proprio sulla punta del naso!”
Cercò subito di
toglierselo ma
lo fermai
“No faccio io”
“……..”
Mi avvicinai e gli leccai la
punta del naso facendo sciogliere il piccolo fiocco in bocca.
Rimase interdetto per mezzo
secondo e io non mi feci scappare l’occasione di lanciargli
un po’ di neve
addosso.
“Bella! Questa me la
paghi”
Io intanto mi ero già
alzata in
piedi e ridevo come una pazza. Lui non mi diede il tempo di scappare
che mi
tirò una palla di neve!
“Nooooo! Il mio vestito
preferito!!!! Edward!!!!!”
“Voi donne! Te ne ricompro
uno
uguale va bene?”
“Io non sono una donna
qualunque
e quindi non me ne frega niente del vestito! Avrò la mia
vendetta. Beccati
questa”
E gli scagliai una palla dritta
in faccia ma la evitò prontamente.
“Non ci siamo proprio
Bella…con
me ci vuole ben altro”
“A si?”
Mi scagliai a razzo verso di lui
e poi frenai di colpo: una valanga di neve lo sommerse.
“E ora che mi
dici?”
L’avevo coperto di neve
completamente. Aspettai che si tirasse fuori ma niente. Iniziai a
preoccuparmi
e mi avvicinai sussurrando il suo nome.
“Edward…ci
sei?...perché non mi
rispondi? Edward!”
Mi ero avvicinata al cumulo di
neve per tirarlo fuori ma due mani mi afferrarono per i fianchi e mi
fecero
affondare nella neve.
“Bella…ci sei
cascata”
“Uffa Edward! Mi hai fatto
spaventare!”
“Davvero?”
“Si”
“Mi farò
perdonare allora”
E prese a baciarmi
appassionatamente.
*************************************************
Angolino dell'autrice:
Mamma
mia che fatica!! Sta diventando sempre più difficile
continuare questa fanfiction: tutta solpa della scuola...
Ma
non vi lascio, non preoccupatevi! Vi chiedo solamente un po' di
pazienza...non riesco mai a trovare tempo per scrivere...
Comunque
voglio ringraziare di cuore per le bellissime recenzioni del capitolo
precedente... mi avete fatto piangere :')... vi adoro!!
Alice26: grazie
mille! Visto che ho aggiornato? Perdonami se ho fatto tardi...kiss :*
rosa62:
ragazze...non mi merito così tanti complimenti..grazie!!
Comunque Tanya ce ne combinerà delle belle vedrai vedrai...
bacio
powerpuff89: grazie
mille per avere recensito e per i complimenti...kiss
rere18: Hai ragione,
Edward è proprio uno zuccherino... un bacione anche a te!
volpessa22: Ciao
Bianca!! Mi fa piacere che tu hai letto la mia storia e ti sono ancora
più grata di avere recensito... al prossimo capitolo... :*
MaryAc_Cullen: Eh
si, questo capitolo ve l'ho fatto aspettare da un po' ma alla fine l'ho
postato... Comunque Tanya si infurierà coe una bestia,
questo è scontato e ne vedremo delle belle... besos
|
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Capitolo 15 *** ...incomprensioni, paura...amore... ***
...incomprensioni, paura...amore...
POV EDWARD
Eravamo sommersi sotto un
cumulo
di neve. Sapevo che sarebbe venuta a tirarmi fuori…lo sapevo
perché…era come se
già conoscessi ogni sfaccettatura del suo carattere.
“Bella?”
“Sei
cattivo!”
Dopo avermi baciato mi aveva messo il broncio.
“E
perché?”
“Perché
hai approfittato della
mia preoccupazione!”
“Ah
si?”
“Non fare il
finto tonto.”
“Va bene
Bella…scusami…”
“Troppo
semplice. Non ti
perdonerò così facilmente: scordatelo.”
Ormai
rideva…non sapeva tenere
il broncio.
“Sai che sei
proprio buffa?”
“Ed è
così che ti vuoi fare
perdonare? Non ci siamo proprio!”
“Sei buffa:
prima sei arrabbiata,
poi ridi…e ora sei di nuovo arrabbiata”
Incrociò le
braccia e si staccò
da me uscendo da sotto la neve. Non le lasciai un secondo: mi alzai
anche io e
la abbracciai dal dietro…il vestito era completamente
bagnato e lasciava
trasparire il suo morbido corpo.
“Bella? Non
vorrai andare in
giro così spero…”
Si girò
lentamente guardando
prima me e poi il vestito.
“Ops!”
Cercò di
coprirsi il più
possibile ma con scarsi risultati. Era evidentemente imbarazzata.
“Edward! Non
guardarmi!”
“Ma
Bella…”
“Girati!”
Così feci per
metterla più a suo
agio e sentii che si rilassò un po’
“Bella…non
devi vergognarti di
me e poi…scusami ma ho già visto”
Mi arrivò un
ceffone che mi fece
male…molto molto male.
Cosa avevo fatto di male?
Le
avevo solo detto la verità…non era stato per
niente carino però.
Mi sentivo male al
pensiero di
averla fatta imbarazzare e arrabbiare ancora. Ci conoscevamo da poco e
l’avevo
già fatta infuriare un sacco di volte. L’avrei
persa se avessi continuato a
comportarmi così con lei. Sentii una fitta al cuore al
pensiero di
perderla...lo sentivo spezzarsi in mille pezzi.
Mi accasciai a terra: non
riuscivo più a reggermi dal dolore. L’avevo persa?
Non mi avrebbe perdonato.
NO! Gliel’avevo combinata bella e per di più
gliel’avevo detto in faccia.
“Oddio!
Edward!!!!!!!!!!!!!!”
Subito mi fu accanto
preoccupata
“Edward, scusami
scusami ti
prego perdonami! Sono una stupida! Non volevo colpirti!”
E scoppiò in
singhiozzi.
Io ero ancora sconvolto
per quel
gesto così inaspettato e doloroso…ero immobile e
questo fece preoccupare
terribilmente Bella che mi prese fra le sue braccia.
Continuava a sussurrare il
mio
nome e a baciarmi il viso, i capelli, le guance, il mento…
Mi accarezzava con amore,
preoccupazione e disperazione.
“Scusami scusami
scusami
scusami…non voglio perderti Edward”
Non voleva perdermi?
“Non
è colpa tua Bella…sono
stato io a provocarti quella reazione però…cavolo
mi hai fatto molto male…”
“Scusami!
Ma…pensavo che fossi
un vampiro…non pensavo ti avesse fatto così
male…”
“Non in quel
senso Bella…il male
che mi ha provocato era più profondo…mi sentivo
morire…”
Non ottenni
risposta…ormai i
suoi singhiozzi erano aumentati al pensiero di avermi provocato male.
Mi strinsi di
più a lei ma
subito mi scostai ricordando che…davanti ai miei occhi era
quasi come se fosse
nuda.
Lei capì e mise
una mano sulla
mia nuca spingendomi ad appoggiare il mio viso sul suo petto.
“Grazie”
“Edward? Mi
perdoni?”
“Ad una
condizione”
“Dimmi”
“Che tu non lo
rifaccia mai
più!”
“Va
bene…non lo rifarò mai più”
Ricordandomi del broncio
che mi
aveva messo gli sussurrai
“E tu mi
perdoni?”
“Ad una
condizione”
“Quale?”
“Che tu mi dia
un bacio”
Non aspettavo altro. Gli
presi
il mento e attirai le sue labbra sulle mie. La baciai trasmettendo
tutto
l’amore che provavo per lei perdendomi in quel contatto
così intimo, profondo e
bellissimo.
Poi mi staccai e la
guardai
negli occhi.
“Più
non ebbi il dominio di me stesso,
più
non m’appartenni da allora,
quando
negli occhi suoi lasciò specchiarmi,
in
quello specchio che tanto mi piace!
Specchio,
da quando in te mi rispecchiai,
m’han
distrutto i sospiri profondi:
così
in te mi perdei, come perdette
sé
il leggiadro Narciso nella fonte.”
“Oh
Edward…”
“Bella…quando
mi perdo nei tuoi
occhi tutto il mondo perde importanza.”
Una forte emozione
traspariva
dai suoi occhi e senza dire una parola mi baciò intensamente.
“Grazie
Edward…anche per me è la
stessa cosa…”
“Vieni Bella, ti
voglio
presentare la mia famiglia”
Le presi la mano e la
condussi
fuori dalla foresta.
POV BELLA
Mi voleva far conoscere la sua
famiglia…ero troppo tesa! Non volevo incontrare i Cullen ne
tanto meno Edward
ma…ora…non vedevo l’ora di conoscerli.
Ero impaziente di conoscere la
sua famiglia e di conoscere anche lui.
Infondo ci conoscevamo da poche
ore o meglio…io era un po’ che lo conoscevo
ma…conoscerlo di perdona era
tutt’altra cosa.
Volevo conoscere tutto di lui:
le sue passioni, i suoi hobby, le cose che amava e che odiava, il suo
carattere…
Ma…come mi sarei dovuta
comportare davanti alla sua famiglia? Non avrei potuto dirgli:
“Ciao! Io sono
Bella, la ragazza di vostro figlio. Ci siamo conosciuti da poche
ore.”
Mi avrebbero preso male:
indubbiamente.
Per non parlare della reazione
che avrebbe avuto Tanya! In fin dei conti gli avevo fregato il
“suo” presunto
ragazzo…non mi avrebbe mai più rivolto la parola.
Io amavo Edward ma…non volevo
litigare con la mia sorella. Non avrei mai dovuto incontrare Edward.
Ma che stavo dicendo? Preferivo
litigare mille volte con Tanya che non avere conosciuto di persona
Edward! Che
poi Tanya non mi è mai stata simpatica e…avrebbe
trovato presto un altro
ragazzo a cui dedicare le sue moine.
“Bella?”
“Sì?”
“Sembri così
assorta…a cosa stai
pensando?”
“A…a…a
come ci dovremmo
comportare davanti alle nostre famiglie”
“Ah. Bel
problema…non ci avevo pensato.
Ovviamente non possiamo dirgli che…insomma…ci
conosciamo da poche ore e ci
prenderebbero per folli.”
“Appunto”
“Hai un piano?”
“Bhè…semplice: gli diciamo che ci siamo
incontrati mentre cacciavamo e abbiamo
fatto amicizia…”
“Mmm…”
“Così…possiamo
continuare a
vederci e a conoscerci meglio senza destare sospetti”
“Mi sembra un buon
piano”
“Si se no mia sorella mi
ammazza”
“Non lo
permetterei”
“Tu non sai come
è fatta Tanya!”
“Oh si che lo so…tu non sai quanto mi perseguita!
E’ da quando mi ha visto per
la prima volta che non fa che strusciarmisi addosso.”
“Non l’ho mai
vista all’opera
però…mi ha parlato molto di
te…anzi…nauseato. Bhè…se
non altro abbiamo la
copertura”
“In che senso
scusa?”
“Nel senso che, se tu ti
mettessi insieme a Tanya, primo non desteremmo nessun sospetto e
secondo…non
dovresti stare in astinenza”
“Ma tu sei pazza! E non ti
farebbe soffrire nemmeno un po’? Cosa sono per te un
giocattolino da
condividere con tua sorella?”
“No Edward! Per me non sei
un
giocattolino e…guarda che stavo scherzando…sono
terribilmente gelosa di te!”
“Bella…mi hai
fatto spaventare!
Pensavo che non valevo niente per te”
“Ma stai scherzando vero?
Guardami negli occhi e dimmi se è indifferenza quella che
trasmettono”
La guardai intensamente e gli
baciai le palpebre
“Non è
indifferenza ma…non so
che cosa sia. Me lo dici tu?”
Voleva che gli dicesse cosa
provavo per lui; finora avevo continuato ad eludere questa domanda.
“Lo
scoprirai…baciami
Edward…baciami per l’ultima volta”
“Perché per
l’ultima volta?”
“Perché due
amici non si
baciano”
“Ma la commedia si recita
solo
davanti ai tuoi. Ai miei diremo la verità, saranno molto
contenti e non
possiamo nemmeno nasconderglielo…perché tu
dormirai con me.”
“Tecnicamente i vampiri
non
dormono…”
“Giusto…ma la
mia camera sarà il
nostro rifugio segreto”
“Mi
piace…ma…io ho già una
camera e intendo tenere quella per un po’ almeno”
“Testarda…va
bene come vuoi”
Aveva iniziato a nevicare. E
portai le mani al cielo per afferrare quei delicatissimi fiocchi che,
al
contatto con la mia pelle, non si scioglievano.
“Ed…guarda che
belli che sono”
Mi si avvicinò e
guardò
intensamente quei fiocchi che avevo in mano.
“Molto belli
ma…non se vengono
paragonati a te”
“No Ed…tu sei
il più bel
batuffolo!!”
“Com’è
che mi hai chiamato?”
“Batuffolo…tu
sei il mio
batuffolo”
“E tu chi saresti? La mia
batuffola?”
“Dipende”
“Da cosa?”
“Da quello che vuoi
tu”
“Batuffola…mmm…piccola,
graziosa, morbida, dolce,calda…”
“Edward!”
“Sì…direi
che è perfetto…”
*****************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ciao
a tutti! Come vedete non mi sono fatta aspettare...!! :)
Ringrazio
tutti quelli che hanno letto la mia storia, che l'hanno messa in
preferiti o in seguite...
...e
ringrazio tantissimo anche chi ha lasciato un segno del suo passaggio!!!
Grazie
per i bellissimi complimenti...ma non penso di meritarmeli molto : P
GRAZIE!!
|
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Capitolo 16 *** La famiglia Cullen ***
La famiglia Cullen
POV BELLA
Entrammo in casa che ancora
ridevo per il nomignolo che gli avevo dato: batuffolo! Era proprio
dolcissimo…
Anche Edward rideva come un
pazzo e, quando varcammo la soglia di casa l’attenzione di
tutti venne puntata
su di noi.
A quel punto mi ricomposi e mi
presentai.
“Ciao a
tutti…io sono Isabella
ma…chiamatemi pure Bella”
Un folletto mi saltò
addosso
abbracciandomi
“Finalmente!!! Ciao Bella!
Io
sono Alice, la sorella di Edward”
Era veramente pazza ma, nella
sua follia, era affettuosa e simpaticissima. Ricambiai
l’abbraccio
“Piacere di conoscerti
Alice”
Non mi lasciò nemmeno
finire che
mi presentò subito agli altri
“Bella…lui
è mio padre Carlisle”
“Molto piacere Bella”
“Lei è mia
madre Esme”
“Sono molto felice di
conoscerti…vedrai, saremo la tua seconda famiglia!”
“Lui è mio
marito Jasper”
“Ciao Bella”
“Lui è
Emmett”
“Ciao Bellina!!!”
“Ed infine lei
è…Rosalie”
A quel nome mi cadde il mondo
addosso. Rosalie? La guardai meglio…cavolo era proprio lei!!
NoooOOOOOoooooooOOOOOOoooooOOOOOOOooooooOOOOOooo!!!
“Emmm…piacere
di conoscervi…”
Non ce la feci. Scappai
singhiozzando verso casa Cullen.
Rosalie…perché
proprio lei
dovevo incontrare? Perché proprio la fautrice della mia
dannazione? Perché
perché perché???!!!!!!
L’avrebbe cercata.
L’avrebbe
uccisa. Sarebbe arrivato a me. E mi avrebbe uccisa.
Ero disperata…la paura mi
provocava brividi in tutto il corpo. Non volevo più avere
niente a che fare con
il mio passato ma…eccolo che mi si presenta davanti in tutta
la sua potenza.
Ma perché un momento
così bello
doveva essere rovinato così? Ero così felice di
avere trovato Edward. Perché
perché perché!!! Mondo crudele!
Arrivata davanti alla casa
l’aprii e mi fiondai in camera mia.
POV EDWARD
Ero impalato. Avevo
assistito a
tutto: la presentazione, i saluti affettuosi e…alla fuga di
Bella.
Cosa le era successo? Al
nome di
Rosalie aveva sussultato e una maschera di terrore le aveva spento gli
occhi e
il sorriso.
Bella? Bella? Ero
disperato!
I miei famigliari erano
tutti
pietrificati ma quella che lo era di più era Rosalie
“Bella…mi
ricorda…no non è
possibile!”
Ero spazientito
“Cosa Rosalie?
Dimmelo!”
“No”
“Va
bene.”
Tanya mi venne vicino
“Edward…non
fare così…mia
sorella è molto lunatica e…”
Irritato la scansai
“Non osare mai
più dire una cosa
simile di Bella!! Ora vado da lei e non voglio che nessuno mi segua.
Sono stato
chiaro?”
“S-si”
Tanya era sconvolta ma
sinceramente non me ne fregava niente.
Uscii correndo e seguii
preoccupato la sua scia.
Arrivava davanti alla
nostra
casa e, aprendo la porta entrai: il suo profumo era intenso e conduceva
al
piano superiore.
Salii piano le
scale…non volevo
spaventarla facendola fuggire, quindi decisi di non farmi sentire.
Avanzavo
piano piano andando dietro alla scia di profumo che
conduceva…in camera mia!
Con un cigolio aprii la
porta:
Bella era distesa sul mio letto…e sembrava più un
angelo che un vampiro. Un
angelo che piangeva.
Vederla così mi
fece
malissimo…un istinto fortissimo mi diceva di prenderla tra
le mie braccia e
consolarla ma…non volevo spaventarla.
“Bella…”
Niente. Non mi rispondeva.
Le andai vicino e mi misi
in
ginocchio per terra: non volevo invadere i suoi spazi.
Le accarezzai una guancia
e le
diedi un piccolo bacio.
“Bella…come
stai?”
“Edward…ho
bisogno di te…”
Mi fece spazio sul letto e
mi
sdraiai di fianco a lei.
Non dissi niente: mi
limitai ad
abbracciarla forte. Non volevo sforzarla a parlare. Volevo che fosse
lei a
parlarmene se voleva…volevo che si fidasse di me.
Iniziai ad accarezzarla i
capelli, il viso e la schiena.
“Se hai bisogno
di me devi solo
dirmelo: io per te ci sarò sempre”
“Edward…grazie…non
sai quanto
sto soffrendo…ho paura Edward!”
“Bella…ci
sono io a proteggerti.
Nessuno potrà farti del male: prima di poterti solo sfiorare
dovranno passare
sul mio corpo!”
“Edward…promettimelo”
“Te lo prometto
Bella: ti sarò
sempre accanto a meno che tu non lo voglia”
“Dirti che non
ti voglio è come
dire una terribile bestemmia. Ti voglio e ti vorrò
sempre…perché…tu sei il mio
tenero e piccolo batuffolo”
Mi strinsi di
più a lei
“Giusto
batuffolina”
“Sai, ho sempre
cercato di
dimenticare il mio passato e oggi…oggi mi si è
ripresentato davanti. Avevo
arginato il mio dolore dietro un muro che pensavo fosse fatto di sassi
e
cemento ma…era solo d’argilla e oggi è
crollato lasciando che il dolore m’invadesse
come una tormenta. Non so se ce la farò a sopportarlo da
sola Edward. Ho
bisogno di qualc…no, ho bisogno di te.”
“Bella…non
so cosa ti faccia
stare così male ma sappi che su di me puoi contare: se ti
serve sfogarti fallo
pure…io ci sarò sempre per darti forza e
rialzarti quando cadrai. Sarò sempre
con te e ti aiuterò. Non ti lascerò mai sola.
MAI.”
Bella si staccò
dal mio petto e,
guardandomi con occhi lucidi, mi baciò la guancia
teneramente accarezzandomi i
capelli.
“Edward…sei
la persona più
importante per me…non so come farei senza di te.”
“Bella…ora
che ti ho trovato non
voglio più lasciarti. Tu sei il mio tutto e senza di te la
mia vita non ha più
senso.”
“penso che sia
arrivato il
momento di raccontarvi tutto il mio passato…penso che mi
possa servire e…sono
stanca di dovere sempre cercare di nascondere sempre tutto.
Sarà terribilmente
doloroso ma, se tu mi starai vicino, sono sicura che ce la posso
fare.”
In un attimo fui sopra di
lei
“Edward…”
Mi fece appoggiare
completamente
sopra il suo corpo dicendomi
“Tienimi sempre
con te”
“Si te lo
giuro”.
Rimanemmo sul letto per
non so
quanto tempo: io la tenevo tra le mie braccia e lei mi teneva tra le
sue.
Egli la tiene tra le sue
braccia, ed essa
tiene lui tra le sue.
Tanto gli è
dolce e piacevole il gioco dei
baci e delle carezze,
che essi provano, senza
mentire, una gioia
meravigliosa.
“Edward? Mi vuoi
almeno la metà
del bene che io voglio a te?”
“No Bella. Io ti
voglio troppo
bene…non è sicuramente solo la
metà.”
“Però
ti voglio più bene io”
“No io”
“io”
“io”
“io”
“io”
“io”
“io”
Continuammo a darci
piccoli baci
tra una parola e l’altra. Ero ancora sopra di lei e sentivo
un desiderio
strano…cominciai a baciarla sul collo e, delicatamente scesi
sulla spalla.
Ansimavo. Bella se ne
accorse
e…ansimava anche lei.
“No
Edward…”
“Cosa?”
“Non voglio
farlo”
“Fare
cosa?”
Oddio! Mi aveva
completamente
frainteso…oppure no. Non sapevo nemmeno io cosa volevo.
“Scusami
Bella…non volevo…ho
perso un po’ la testa. Scusami…non ti
toccherò mai più”
Avevo troppa paura di
prendermi
un’ altro schiaffo e di farla arrabbiare un’altra
volta.
“Esagerato! Ti
volevo solo
avvertire perché...bhe…”
“Cosa?”
“Perché…mi
stavi facendo
impazzire e mi stavi facendo perdere la ragione…ancora un
po’ e non mi sarei
più trattenuta. Ti sarei saltata addosso per la seconda
volta”
“Mmm...allora mi
dispiace
essermi fermato…”
“Edward! Ma sei
un pervertito!”
“Ma batuffola!”
Mi prese a cuscinate e
scappò
ridendo per la stanza
“Vieni
qui!”
Non mi
rispondeva…era bellissima
quando rideva. Ero riuscito a farle passare la tristezza di prima ma,
sapevo,
che sarebbe ritornata presto.
“Ah si?? Allora
anche tu devi
riempirti di un po’ di piume!”
Le lasciai un mucchio di piume che le andarono a finire nei capelli e
sulle
spalle.
“Sei un
batuffolo cattivo!
Guarda sembro una gallina!!”
“No
tesoro…sei la mia batuffola”
Si era fermata ed era
piegata in
due per le risate
“Oh
Edward…”
Approfittai del suo minuto
di
distrazione e la feci roteare in aria.
“Ehi!”
Si continuava a dimenare e
io
persi l’equilibrio cadendo per terra con lei sopra.
“Finalmente! Ora
sei mio!”
E prese a mordicchiarmi il
collo, l’orecchio, il mento…
“Bella?”
“Mmm?”
“Ricordi cosa mi
hai detto
prima?”
“Mmm?”
Continuava a baciarmi e a
mordermi. Non riuscivo a parlare tanto era il desiderio e la voglia di
lei.
Appena aprii bocca mi
uscii un
ringhio soffocato.
“Edward? Ma ti
piace così tanto
farmi le fusa?”
“E’
colpa tua”
“Bene…allora
continuo…a me
piacciono tanto le tue fusa…”
Cominciò a
strusciarsi
sensualmente su di me. Mi stava facendo impazzire!
All’improvviso
Bella emise un
gemito e cominciò a slacciarmi la camicia.
Dovevo fermarla! Lei aveva
detto
che non voleva farlo ora.
“Bella
fermati”
“No”
“Bella tu non
vuoi farlo ora”
“Si
invece”
“Bella…non
sei padrona di te
stessa Bella devi fermarti! Io non resisterò ancora a
lungo”
La scansai, mi alzai e la
presi
in braccio.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Angolino
dell'autrice:
Prima
di tutto mi voglio scusare con tutte le mie lettrici per questo ENORME
spazio di tempo che mi sono ritagliata per studiare, fare compiti e
quant'altro... ma non voglio rubarvi tempo con le mie blatere... volevo
solo chiedere SCUSA! E se non volete più leggere la mia ff
non ve ne do una colpa anzi... vi capisco!! Scusate ancora... ma...non
so, sto cambiando un po' e quello che scrivo mi sembrano sempre una
cavolata dietro l'altra.
Penso
che non aggiornerò molto frequentemente anche se questo mi
dispiace molto; vi chedo solo di capirmi...ormai simo agli scoccioli
della scuola e voglio dare il massimo anche perchè non
voglio prendere brutti voti e mandare all'aria tutto l'anno... bla bla
bla...
Il
prossimo capitolo penso che scoprirete il perchè Bella sia
scappata e che cosa centra Rose... spero di non avervi deluso... :(
Bhè,
alla prossima!!!!!
|
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Capitolo 17 *** La verità ***
La verità
POV BELLA
Oddio!
Cosa stavo per fare? Per fortuna
che Edward mi aveva fermato.
Non riuscivo a capire cosa mi
era preso: non era da me essere una vampira impulsiva e
irresponsabile…ma
Edward…Edward mi faceva uno strano effetto. Mah!
Avevo preso del tutto
lucidità.
“Scusami
Edward…”
“E di cosa?”
“Del fatto che ti sono
saltata
addosso in quel modo!”
Ero imbarazzata da morire. Lui
mi aveva detto di non considerarlo un poco di buono ma, ora cosa
pensava di me?
“Nah, non preoccuparti
batuffola.”
“Sono una stupida
impulsiva…”
Mi zittì con
l’indice
“Basta con i sensi di
colpa. Non
è successo niente…non preoccuparti.”
“Edward…dimmi
che non sei
disgustato da me? Che non pensi che sia una stupida…che non
pensi che sono una
tro…”
“Bella!!! Ma sei pazza? Ma
tu
pensi che io possa veramente concepire pensieri così su di
te?”
“Non mi stupirei dato il
mio
comportamento”
“Allora dovrai imparare a
conoscermi meglio. E comunque non penso che tu sia una poco di buono,
anzi. Sei
solo attratta da me come io lo sono di te. Hai solo perso un pochino la
testa…può succedere…”
“Grazie mille
Edward…tu sei così
buono con me…non so davvero come ringraziarti per tutto
quello che stai facendo
per me.”
E gli diedi un bacetto sulla
guancia con amore.
“Di niente
Bella…grazie a te…per
tutto.”
E mi abbracciò.
“Edward, penso che sia
meglio
che andiamo dalle nostre famiglie. E’ ora che sappiano tutta
la verità, te
compreso.”
“Come vuoi Bella”
Così dicendo mi prese la
mano e
mi accompagnò fino a casa della mia famiglia.
Quel tragitto mi sembrò
lungo
secoli: il mio subconscio mi gridava - torna indietro! Scappa!- ma non
potevo.
Era ora. Non potevo tenermi tutto dentro, persino se ero un vampiro.
Aprii la porta con la coda in
mezzo alle gambe e il viso abbassato: non avevo il coraggio di vedere
in faccia
la mia famiglia e…soprattutto Rosalie. Non provavo rancore
verso di lei bensì
rabbia perché non l’aveva ucciso e aveva ceduto ai
suoi istinti di vampira
neonato. Ma non gliene potevo fare una colpa. Il richiamo del sangue in
quel
periodo era stato veramente forte per lei.
Edward mi strinse la mano e mi
sussurrò di non avere paura che c’era lui con me.
Così presi coraggio e
alzai il
viso incrociando gli sguardi preoccupati di tutti i vampiri presenti.
“Scusatemi per il mio
comportamento…scusate
se vi ho fatto preoccupare, non era mia
intenzione…”
“Bella…”
“No…aspettate…prima
vi devo
raccontare la mia storia.”
Mi sedetti sul divano portando
Edward con me e cominciai a raccontare catapultandomi in
un’altra dimensione:
quella dei miei ricordi.
“Comincerò a
raccontarvi delle
mie origini: venivo da una famiglia di medio ceto sociale, mio padre
lavorava
in banca e mia madre era una maniaca della pulizia. Sia mio padre e mia
madre
erano sempre depressi ma, quando gli chiedevo il perché
deviavano sempre il
discorso.
Erano dei genitori
iperprotettivi e a volte li ho pure odiati perché non mi
permettevano mai di
uscire con gli amici o di fare una passeggiata. No…loro
dicevano che era
pericoloso ma io non capivo.
Ero una ragazza studiosa, che
non amava farsi notare anche se la mia bellezza era lodata da tutti.
Essere al
centro dell’attenzione mi snervava e mi faceva sentire a
disagio e, ai miei
genitori, questo rifiuto a stare sotto i riflettori gli è
sempre piaciuto e mi
sostenevano nelle mie idee.
Il giorno del mio diciottesimo
compleanno, forse il giorno più brutto della mia vita,
decisi di festeggiare il
mio compleanno insieme alle mie amiche nel parco, ovviamente senza il
consenso
dei miei genitori.
Fu lì che lo incontrai
per la
prima volta.
Ero arrivata quasi al parco
quando vidi una figura scura che mi dava le spalle e le mie amiche che
giacevano a terra senza vita.
Avevo le gambe che tremavano
e…non riuscivo a scappare. Ero inchiodata al suolo dal
terrore e dalla paura.
Niente in confronto alla paura
che mi prese quando quella figura si girò. Ricordo ancora
tutto: i suoi occhi
rossi per il sangue fresco appena bevuto, il suo sguardo famelico e
pieno di
vendetta…
Mi si avvicinò piano
sorridendomi con cattiveria dicendomi
-Ciao Isabella! Io sono
Royce…
che stupido…sicuramente
non mi conosci…ma tua sorella
Rosalie sicuramente non mi ha dimenticato.-
-mia sorella? Io non ho mai avuto
sorelle…so-solo due
fratellini.-
-questo perché i tuoi
genitori non hanno mai avuto il
coraggio di dirtelo…e tu…eri troppo piccola per
poter ricordare.-
-Io avevo una sorella? E che fine ha
fatto?-
-Che fine ha fatto?
Ah…bella domanda…nemmeno io so dove
sia ora…per questo ho deciso di vendicarmi di lei su di te.
Sicuramente più
facile…e più doloroso per lei. A patto che lei
venga a sapere di te
ovviamente.-
-Cosa vuoi dire? Non
capisco…-
-Piccola stupida ingenua
umana…-
-Ma insomma…che centro
io? Cosa ti ha fatto?-
-Tu non centri niente
ma…sei sua sorella e qualcuno deve
pagare per lei. Mi chiedi cosa mi abbia fatto? Semplice, mi ha
trasformato in
quello che sono adesso: un vampiro-
-Un v-vampiro? Ma i vampiri non
esistono!-
-Esistono. Nemmeno io ci credevo
ma…dopo aver visto tua
sorella che mi mordeva il collo dopo aver pensato di avermi
ucciso…mi ha fatto
cambiare idea.-
-Mia sorella ti ha ucciso?-
-Si-
-E perché?-
-Perché una sera, prima
del nostro matrimonio, l’ho
violentata con dei miei amici mentre ero ubriaco.-
-Tu cosa? Che lurido…-
-Prova a dire qualcosa di
più che la tua fine sarà più
lunga e dolorosa del previsto: non che non lo sia già quella
che ho in mente…-
E rise sadicamente
-Lasciami andare-
Quelle furono le mie ultime parole
prima di venire
trasformata.
L’ultimo ricordo che ho di
Royce è una frase che mi ha
sussurrato mentre ero in preda al dolore causatomi dal veleno:
-Ah Isabella, porta i miei saluti a
Rosalie se dovessi
incontrarla e dirgli che la mia vendetta non è ancora finita
e che verrò a
riprenderla-
Non riporto il dolore che ho
provato nella trasformazione che non è niente in confronto a
vedere i miei
genitori affranti, distrutti dal dolore per la perdita della loro
seconda
figlia. Mamma si è suicidata poco dopo e papà
è morto per un infarto. I nostri
fratelli furono mandati in un orfanotrofio e ora vivono in altre
famiglie.
E questo è tutto, questo
è il
perché della mia reazione così stupida verso
Rosalie…o meglio mia…”
“Sorella”
Rosalie completò la frase
al
posto mio e mi abbracciò in preda ai singhiozzi che le
scuotevano il corpo
violentemente.
“Mi
dispiace…è tutta
colpa mia…sono stata una stupida. Ma
pensavo di avere ucciso quel bastardo. Mi sono fatta accecare dalla
rabbia.
Perdonami sorellina…scusa”
Io risposi all’abbraccio e
l’accarezzai
“Non è colpa
tua Rosalie…mi
dispiace ma…è anche grazie a lui che ti ho
ritrovato no? E grazie a lui che ho
trovato la mia splendida famiglia. Dobbiamo anche vedere positivo e, se
ritornerà riceverà la punizione che si
merita…e gliela daremo insieme! Ti
voglio bene Rosalie e…mi dispiace per quello che ti
è successo…ma, ora sei
contenta vedo…”
“Sì…ho
trovato Emmett che mi ama
e che ha sopportato le mie lagne per venti
anni…poveretto”
“Sono felice per
te”
“Ti voglio bene Bella e,
mi
piacerebbe se tu facessi parte della mia famiglia, sempre se tu lo
voglia”
“Oh Rosalie…non
vorrei dare un
dispiacere a Eleazar, Carmen, Kate, Irina e Tanya”
“Nessun problema
Bella…infondo…è
giusto così tesoro”
Mi dissero amorevolmente Carmen
e Eleazar.
“Grazie…per
tutto…siete dei
genitori fantastici”
“Di niente
Bella…ci dispiace
molto per quello che ti è accaduto…non te lo
meritavi…”
“E’ tutto
apposto Carmen…Ora sto
meglio: parlarvene mi ha aiutato molto.”
Kate mi abbracciò
calorosamente
“Ehi!! Non te ne andrai
subito!
Dobbiamo festeggiare il Natale tutti insieme! E Bella…ti
voglio bene”
“Ovviamente! Ti voglio
tanto
bene anche io Kate: se non ci fossi stata tu io non vi avrei mai
conosciuto e
non saprei nemmeno amar…” Non conclusi la frase e
Kate guardò maliziosamente
prima me e poi Edward. Aveva capito subito ma fece finta di niente.
Così io le mimai un
grazie e lei
mi fece un occhiolino. Non volevo che Tanya lo venisse a sapere:
sarebbe stato
un disastro.
“Allora? E’
quasi l’alba e non
abbiamo preparato nulla per la festa! Alice! Mi serve il tuo
aiuto!!”
“Arrivo Kate!!”
Jasper e Garrett si guardarono e
alzarono gli occhi al cielo: erano le solite. Ma le amavano.
Io mi fiondai di fuori portando
Edward con me e andammo a casa Cullen senza preoccuparci minimamente di
dare
una mano.
Avevo voglia di piangere dalla
felicità: tutti i fantasmi del mio passato erano scomparsi,
svaniti.
Ora c’eravamo solo io e
Edward.
Corsi nella nostra stanza e chiusi la porta a chiave.
“Oh…un
po’ di calma finalmente”
dissi lasciandomi cadere sul letto. Edward mi raggiunse subito e si
mise seduto
a fianco.
“Bella…sei
stata bravissima!”
“E’ merito tuo
Edward, sei tu
che mi hai dato coraggio. Grazie”
“Quando vuoi”
“Sempre”
“Vuoi approfittare di
me?”
“Si”
E così dicendo gli buttai
le
braccia intorno al collo e lo trascinai, sdraiandomi sul letto, su di
me.
Non sapevo nemmeno io il
perché
avessi fatto un gesto simile…ma era stato istintivo,
spontaneo…naturale.
“Bella…”
Aveva la testa appoggiata
dolcemente sul mio petto e mi abbracciava con affetto.
Presi ad accarezzargli i capelli
“Sono così
morbidi…”
“Tu sei morbida
Bella…”
“Ehi!”
“Ah ahahahahahahhahahhah”
Gli diedi bacetto sulla testa e
lui fece lo stesso sulla mia spalla.
“Edward?
Sai…pensavo
che…io…tu…non è
giusto…”
“Cosa non è
giusto?”
“Che…è
troppo presto…noi non ci
conosciamo bene…e…magari non siamo nemmeno
compatibili”
“Bella tu ti fai troppi
problemi
ma…se proprio ci tieni…resteremo amici.
Così mi potrai conoscere meglio, capire
il mio carattere e, solo quando ci conosceremo appieno, potremo amarci.
E’
questo quello che vuoi?”
“Si e
no…”
“Bella…deciditi.
Bene: innanzitutto
due amici non hanno tutta questa confidenza per poter atteggiarsi in
comportamenti così intimi.”
Dicendolo scivolò via dal
mio
abbraccio e mi sentii mancare. Subito mi fiondai tra le sue braccia.
“Non
lasciarmi…non lo
sopporterei.”
“Bella…è
stata una tua idea!”
“Posso rimangiarmi
ciò che ho
detto?”
“Ma hai ragione
Bella…noi non ci
conosciamo…”
Io conosco molto di te Edward Cullen
“Possiamo
frequentarci…ma non
come semplici amici…più o meno come ora
ma…senza correre troppo. Capisci ciò
che intendo Edward?”
“Ok…però…posso
chiamarti ancora
batuffola?”
“Certo batuffolo!
Ah…non voglio
che tu esca con nessun altra capito?”
“Lo stesso vale per
te”
“Geloso?”
“Da morire!”
E prese a farmi il solletico
mentre io mi dimenavo per sfuggire alla sua presa.
Driiiiiin-Driiiiiiin-Driiiiiin
Edward e io ci guardammo
stupiti: chi poteva essere?
Presi il mio cellulare e lessi
sul display: Alice!
“Pronto?”
“Bella! Ma avete voglia di
passare il Natale in camera da letto???? Venite subito qui
ma…preparati prima!
E ti conviene prepararti perché Tanya è a dir
poco FURIOSA!”
“E perché
scusa?”
“Perché tu e
Edward sparite
sempre insieme e state via per ore! Tanya è gelosa lo vuoi
capire? Non riuscirò
a trattenerla ancora per molto!”
“Ok ricevuto!
Arriviamo”
Chiusi lo sportellino e guardai
Edward che aveva un’espressione infastidita sul viso; ovvio:
aveva sentito
tutta la conversazione e lui ODIAVA Tanya ma, non per questo, io non ne
ero
gelosa.
“Edward? Se ti comincia a
ronzare attorno sbavandoti dietro non rispondo delle mie
azioni!!”
“Non
preoccuparti…ogni anno è
così. Non si darà per vinta finché non
sarò di sua proprietà! Uff…”
“Non stavolta. Non con me.
Gli
faccio passare io il suo stupido rituale da sanguisuga!”
“Gelosa?”
“Da morire!”
Quando sentì la mie
parole mi
fece il mio sorriso preferito: il sorriso sghembo. E io mi sentii
mancare. Di
nuovo. Non riuscivo a capacitarmi di come potesse avere
un’influenza così
potente su di me.
Presi a baciargli e a mordergli
le labbra con passione, con voglia, con desiderio fino a leccarle
provocandogli
brividi in tutto il corpo.
“Bella…non
posso fare a meno di
te…non chiedermi di non baciarti perché non ce la
farei, non chiedermi di
lasciati perché morirei!”
“Oh Edward…sei
così romantico…”
“E’ il tuo punto debole no? Non puoi resistermi
batuffola”
“Mmm”
“Giusto?”
“Mmm”
“Bella?”
“Mmm…sei
così morbido
batuffolo…potrei perdermi solo in una tua carezza, in un tuo
bacio, in un tuo
abbraccio…”
“Ehi
batuffola…dovevo fare io il
romantico…mi stai rubando la parte!”
“Ma se non mi ricordo male è anche il tuo punto
debole giusto?”
“No Bella…il
mio punto debole
sei solo e soltanto tu”
Se avessi potuto sarei
avvampata…Edward
mi adorava. Indiscutibilmente.
Era così bello sentirsi
amata…sentire
che per qualcuno sei tutto…che non sei completamente sola in
questo mondo…che
puoi contare su qualcuno…
Edward era la mia droga:
altroché.
E, se Tanya avesse osato mettere
le sue mani sul mio cucciolo, l’avrei uccisa: al diavolo
l’amore fraterno! Non
mi interessava: lui era mio punto. Mio mio mio mio mio e di nessun
altro.
*****************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Ed
ecco a voi la storia di Bella! Non so come mi è venuta in
mente un'idea simile... Spero piaccia anche a voi!
Grazie
mille per le recensioni del capitolo scorso! ^-^ (sono troppo felice!!!)
PS:
non so quando posterò il prossimo capitolo...
scusate!
Vi adoro! Besos :****
|
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Capitolo 18 *** I preparativi ***
Eccomi
ragazze! Prima di tutto vorrei augurarvi a tutti BUONE VACANZE!
Eh si, queste sospirate vacanze che si sono fatte attendere
così tanto...
Vi
ho postato un altro capitolo e spero vi piaccia anche se è
un po' cortino!
Buona
lettura!
...I
preparativi...
POV EDWARD
“No
Bella…il mio punto debole
sei solo e soltanto tu”
Come erano vere quelle
parole.
Mi credevo invincibile: non lo ero. Perlomeno non più, non
ora.
Lei era capace di
distruggermi:
un suo semplice sguardo triste era capace di mettermi k.o.
Ma non ci potevo fare
niente…mi
aveva imprigionato: ero suo.
E lei era mia; per ora.
Avevo
troppo paura di perderla: avevo aspettato tanto per incontrarla e non
avrei
permesso a nessuno di portarmela via. No.
Bella sembrava persa nei
suoi
pensieri come me.
“Bella?
E’ meglio se
andiamo…conosco Alice e potrebbe già essere sulla
strada per venire a prenderci
con la forza.”
“Senza parlare
di Tanya.” Un
ringhio basso gli uscii dal petto.
Dovevo calmarla o si
sarebbero
prese per i capelli. Così l’abbracciai stretta
baciandola con amore
“Tesoro
calmati…non preoccuparti
per Tanya…lo sai che non vivo senza di te. Non ti
lascerò”
“Promettilo
Edward”
“Te lo prometto
batuffolina mia”
“Ti voglio tanto
bene Edward”
“Anche io. Vai a
farti la doccia
e a cambiarti”
“Subito”
Scappò in bagno
e io cominciai a
spogliarmi la maglietta rimanendo a torso nudo.
“Edward?”
La sua voce mi fece
spaventare e
mi voltai di scatto senza pensare che ero mezzo nudo. La vidi mentre mi
squadrava da capo a piedi a bocca aperta. Ero soddisfatto
dell’effetto che le
provocavo. Molto.
Aveva solo la testa fuori
dal
bagno…segno che era nuda. Chissà
com’era…
“E-E-Edward…mi
passeresti i miei
vestiti? Me li sono dimenticati…”
“Ok”
Era una situazione
alquanto
imbarazzante…dove cavolo aveva messo i vestiti?
“Edward? Il
vestito è sulla
sedia mentre…l’intimo è nel secondo
cassetto a destra”
L’intimo?
L’aveva fatto apposta!
Ma voleva farmi crepare?
Presi il vestito e aprii
il
cassetto piano: c’era un sacco di roba!
Oddio…senza pensarci mi immaginai la
mia Bella con addosso quei pizzi…e…
“Edward? Ma li
hai trovati?”
“B-Bella?
Che…intimo…v-vuoi?”
“Mmm…dammi
un consiglio Ed”
“Ehm…direi
che…visto che il tuo
vestito è nero…ci vuole
un…emh…nero.”
“Giusto. Hai
l’imbarazzo della
scelta…ne ho molti di completini neri”
Frugai tra i miliardi di
completini neri e ne presi uno con il pizzo senza spalline con un
fiocco in
mezzo al seno e…le
mutandine…bhè…non è che
avrebbero coperto un granché ma…mmm”
“Batuffolo? Ci
sei?”
“Si…arrivo”
Ero talmente agitato che
le
arrivai a un palmo dal naso. Lei rise del mio comportamento e con voce
sensuale
mi ringraziò dandomi un bacio sulla guancia richiudendo la
porta.
Oddio. Ok dovevo calmarmi.
Presi il mio vestito e mi
preparai con cura. Quando ebbi finito mi sdraiai sul letto e presi un
libro di
medicina da leggere.
POV BELLA
Gliel’avevo combinata
grossa
questa volta!! E che faccia che aveva fatto! Troppo forte: lo adoravo.
Però mi aveva consigliato
bene…era il mio completo preferito.
Chissà cosa aveva pensato
mentre
gli chiedevo di cercarmi
l’intimo…ahahahhahahahahahh. Amavo farlo
impazzire!!!
Bhè, dalla faccia si
capiva
benissimo che era terribilmente
imbarazzato…ahahaha…troppo forte!
“Bella? Stai
bene?”
Ops…mi sa che mi aveva
sentito
ridere…meglio fare finta di niente.
“Si
perché?”
“No
niente…continuavi a ridere…”
“Sono solo felice, tutto
qua”
“Bene”
Finita la doccia mi avvolsi
nell’accappatoio di Edward e escii dal bagno: non avevo preso
la trousse dei
trucchi e…ok non vedevo l’ora di vedere la sua
reazione.
Uscii con calma e vidi Edward
sbirciare da sopra il libro che stava leggendo: in un attimo i suoi
bellissimi
occhi da dorati passarono ad un nero onice e, con la lingua
passò il contorno
del labbro superiore.
Con uno sguardo malizioso gli
dissi:
“Edward…ti fa
niente se ho usato
il tuo accappatoio?”
“Mmmm”
“Ed?”
“Mmmmm”
“Batuffolo?”
“Bella, è
meglio che vai prima
che ti salti addosso.”
“Ahhhh”
“Ora”
“Scusa”
“Niente
ma…posso sapere le tue
intenzioni? Hai intenzione di farmi morire?”
“Tanto sei un
vampiro…il rischio
è praticamente pari a zero”
“No, il rischio
c’è, credimi!”
“Ok…ho
capito…”
“Bella…ti prego
cerca di essere
veloce: Alice mi ha chiamato cento volte!”
“Ok”
Mi dovevo affrettare e non fare
attendere Edward ma…dovevo fare in modo di essere
irresistibile. Ormai era
guerra aperta con mia sorella Tanya…che…poi non
era più mia sorella: l’avevo
ripudiata! Mi stava troppo sulle…Bella calmati.
Edward è mio mio mio mio
mio mio
mio mio mioooooooo!!!!!!
Il mio cucciolo. Il mio
batuffolo. Il mio migliore amico. Il mio uomo. Il mio tutto
e…il mio futuro
ragazzo, marito. Si ero decisa. Lui era l’uomo perfetto.
Sarei morta piuttosto
di lasciarlo a qualcun'altra.
Ero gelosa e allora? Mi sembrava
più che normale.
Mi misi l’intimo stando
attenta
a non rompere il pizzo, il vestito e le scarpe. Mi pettinai i capelli
facendo
la riga in parte e cominciai ad asciugarli.
Erano dritti, lisci, profumati e
morbidi: perfetti!
Mi guardai allo specchio: tracciai
il contorno dei miei occhi con un filo di matita nera, mi accarezzai le
palpebre con il pennellino colorandole con dei brillantini rossi e
argento e,
infine, sistemai le ciglia con il mascara volumizzandole.
Ero abbastanza
bella…magari non
come Tanya ma…carina.
Così
uscii dal bagno spegnendo
la luce e mi avvicinai all’armadio per prendere le scarpe con
il tacco nero.
******************************************************
Angolino dell'autrice:
Innanzitutto
comincerò nel dirvi Grazie!
A tutti quelli che commentano, leggono, seguono la mia storia!
E vi prometto di postare al più presto anche
perchè, visto che è finita la scuola, ho moooolto
tempo libero finalmente!
Però,
è da un po' che penso: devo finire questa storia tra qualche
capitolo o continuarla? Voi sinceramente cosa ne pensate? Meglio che la
finisca qui con questo scempio?
Aspetto
vostre risposte e, se volete, lasciatemi una vostra risposta se volete
che io continui oppure no... A presto! :*****************************
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Capitolo 19 *** Gelosia ***
...Gelosia...
POV EDWARD
Non potrei descrivere la
bellezza della Dea che uscì dal mio bagno la cui bellezza mi
aveva folgorato.
Chi
è questa che vèn, ch’ogn’om
la mira,
che
fa tremare di chiaritate l’âre
e
mena seco Amor, si che parlare
null’omo
pote, ma ciascun sospira?
Bella…quel nome
non le rendeva
giustizia: lei era bellissima, stupenda, meravigliosa, splendida,
magnifica,
favolosa….sarei andato avanti in eterno a decantare la sua
bellezza
ultraterrena.
“Edward? Ti sei
imbambolato?”
“Ehm…scusa”
Riemersi dai miei pensieri
e la
guardai
“Batuffolo?
Qualcosa non va?
Sono così brutta? Dalla tua faccia sembra che ti ho
scatenato un senso di
nausea”
Nausea? Si ok avevo lo
stomaco
in subbuglio ma non per quello sicuramente! Aveva messo il broncio ed
era
triste. Dovevo fare qualcosa, dovevo farle capire quello che mi
provocava con
quel vestito.
“Vuoi davvero
sapere cosa mi
scatena vederti così?”
Non le lasciai il tempo di
rispondere: mi avventai su di lei facendo scontrare le nostre labbra
baciandola
con passione. Lei era troppo sorpresa dal mio comportamento per
ricambiare il
bacio ma non mi interessava.
“Bella,
Bella…sarà meglio che ci
sbrighiamo prima che cambi idea e ti imprigioni nella mia
stanza”
“Non
è una brutta idea”
“Non
tentarmi...sopravvaluti il
mio autocontrollo tesoro”
“Ok
tesoro…dammi due secondi per
prendere i regali e poi possiamo andare”
I regali…non ci
avevo pensato!
Che stupido! Dovevo comprare qualcosa per Bella e per la mia famiglia
ma, ero
così preso in questi giorni, che mi era proprio passato di
mente!
Oddio che IDIOTA!
E se Bella desiderasse
ricevere
un regalo da me? Stupido stupido stupido!
Sono dalle piccole cose
che si
nota quanto si tiene ad una persona Edward!
“Bella…ti
fa niente andare da
sola? Mi sono ricordato di dovere andare a sbrigare una faccenda
importante in
città…ci vediamo stasera tesoro.”
Così dicendo la
presi tra le
braccia e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Va bene batuffolo ma vedi di non
tornare tardi se no
mi preoccupo ok?”
“Ritornerò presto da te, te lo prometto”
E così me ne
andai in fretta e
furia lasciandola basita.
Erano ore che giravo
davanti a
vetrine ma proprio non riuscivo a trovargli un regalo, qualcosa di
speciale
come lo era lei.
Braccialetti, collane,
orecchini, anelli…niente sembrava perfetto per la mia
piccolina. Ero disperato,
volevo chiedere aiuto ad Alice ma volevo farlo io, sceglierle qualcosa
con il
mio cuore.
Poi, finalmente vidi una
collana
con un ciondolo a forma di fiocco di neve…la mia batuffola.
Così si
ricorderà per sempre del
nostro primo incontro…amore mio già mi manchi da
morire…
Perso nei miei sentimenti
presi
la collana e feci incidere sul retro del ciondolo E&B.
Ad i miei famigliari gli
presi
dei piccoli regali ed a Alice…gli comprai una Gallardo
giallo canarino, l’avrei
fatta felice lo sapevo.
La povera piccola Alice
che
stava facendo di tutto per aiutarmi: adoravo mia sorella!
Ormai erano le otto
passate e
dovevo ritornare a casa immediatamente: ogni minuto che passavo lontano
dalla
mia Bella mi faceva impazzire.
Quel piccolo batuffolo mi
aveva
imprigionato…non riuscivo più a starle lontano.
Volai sulla mia auto
guidando
come un pazzo per le strade ormai deserte…tutti erano a casa
a festeggiare
l’arrivo del Natale…tutti tranne io.
Dovevo sbrigarmi!!!
Appena entrai in casa
Tanya mi
si fiondò addosso buttandomi quasi in terra. Cercai di
divincolarmi e cercai
con lo sguardo Bella. Non la visi nemmeno arrivare che spinse via Tanya
in
maniera brusca e mi abbracciò dandomi un bacio davanti a
tutti che, stupiti,
assistevano alla scena: Emmett rideva, Rosalie sorrideva soddisfatta,
Alice era
felice, Jasper era allibito come Esme, Carlisle, Eleazar e Carmen.
Tanya era a terra e
ringhiando
si alzò per attaccare Bella. Subito Emmett la
fermò insieme a Jasper e lei
riuscì a calmarsi un po’.
“Bella! Edward
è mio!”
“No
carina!”
“Basta litigare!
Mi hai stancato
Tanya! Io non sono tuo lo vuoi capire?”
“Bastardo!”
Bella si lanciò
verso il suo
collo e per poco non le staccò la testa
“Stammi a
sentire piccola
viziata insolente, Edward non ti vuole nè ti ha mai voluto
capito?”
“E tu pensi che
sia tuo?”
“Non lo penso,
è così!”
“Si certo…Edward…davvero perdi il tuo
tempo con questa pivellina?”
“Primo non è una pivellina, secondo non perdo il
mio tempo a stare con lei ma
piuttosto sei tu che perdi il tuo tempo pensando di potermi
conquistare. Io non
sono attratto da te, tu non mi piaci!”
“Non ti
libererai di me così
facilmente! Se non ti posso avere io non ti avrà nessun
altra!”
“Bene allora
vorrà dire che
diventerò gay piuttosto che stare con te ma, visto che non
sei tu che decidi
della mia vita, io la passerò con la persona che adoro e
cioè Bella. Sono stato
chiaro?”
“Me la pagherai cara Edward…ti renderò
la tua eternità un inferno!”
E dicendo questo
uscì di casa
sbattendo la porta facendo cadere tutti i quadri mandandoli in frantumi.
POV BELLA
Ma chi cavolo credeva di
essere
quella oca tutta capelli??
Strinsi Edward che, al
mio
contatto si rilassò leggermente, e gli baciai il collo
teneramente
“Scusami Edward
se ho perso la
calma…non avrei dovuto…scusa”
Lui si girò e
con un sospiro mi
mise l’indice sotto il viso sollevandomelo.
“Bella, non hai
fatto niente che
non avrei fatto io”
“Si bhe, ma
questo non
giustifica affatto il mio comportamento. Scusatemi tutti quanti, non
volevo
combinare tutto questo casino ma…io tengo molto a Edward
e…”
Emmett mi abbracciò
“Sei stata
fortissima Bellina!
Penso che la vita con te sia uno spasso! Edward dovresti essere fiero
che abbia
mostrato così tanta gelosia nei tuoi confronti!”
“Bhe, ne sono
lusingato…grazie
Bella”
“Ed, ti avevo avvertito che sarebbe stato
così…”
“Si lo so”
Esme mi sorrise e,
facendo finta
che non fosse successo nulla disse
“Bene ragazzi,
è quasi Natale e
tra poco dovremo aprire i regali…”
Guardai sotto l’albero e vidi una montagna di
pacchetti…
“Caspita!
Quanti regali!”
“Ehi Bellina,
mica sono tutti
per te!?”
“Ehi scimmione, dubito che ce ne siano per te”
“Questa era cattiva!!!”
Mi prese e mi mise a pancia in giù mentre mi faceva il
solletico e anche Edward
lo aiutò
“No basta!!!
Lasciatemi vi
prego!!!! Non resisto più!!”
“Bellina cosa
mi devi dire?”
“Per
piacere!!!!”
“No”
“Sei il più forte!!”
“No”
“Riceverai un sacco di regali”
“Ok…ma
la sai una cosa?”
“Che c’è?”
“Il regalo di Natale più bello sarebbe se tu
accettassi una sfida a braccio di
ferro con me”
“NoooooOOOOOOOooooooooOOOOOOOoooooOOOOOOoooooo!!!!”
“Eddai
bellina!”
“Ma non se ne
parla nemmeno!
Bella sta con me!”
Oh amore mio, oh mio
eroe…
Mi tolse dalla stretta di
Emmett
e mi prese in braccio. Io non aspettavo altro e lo baciai,
così davanti a tutti
e lui rispose con altrettanto trasporto.
Gli altri cominciarono a
augurarsi Buon Natale a vicenda
“Buon Natale
batuffolo”
“Buon Natale batuffolina mia”.
Tutti aprimmo i regali,
ce
n’erano un casino e tutti stavano ringraziando quando io
scartai un regalo di
Edward…oddio!
“Questo tesoro
è per ricordarti
del nostro primo incontro e scontro a palle di neve”
“Edward!
Io..io..io ti… io non
so proprio che dire…è semplicemente magnifico!
Grazie batuffolino!”
“Di niente
piccola mia!”
“Edward, ma io
non ho pensato di
farti il regalo, si cioè, ci ho pensato ma non ho avuto
tempo e quindi…” non mi
fece finire la frase che mi prese fra le braccia
“Come scusa?
Non mi hai fatto
nemmeno il regalo???”
E prese a farmi il
solletico e
io che mi dimenavo come un’ossessa
“Bella, tu il
regalo me l’hai
già fatto…il regalo mio più grande sei
tu”
“Edward, se
potessi piangere lo
farei…mi fai emozionare…”
E gli regalai un
lunghissimo
bacio pieno di amore.
In quel istante fui
sbalzata e,
Tanya, si mise a baciare il mio Edward. Edward, in un secondo la
scagliò via e
si mise a ringhiargli contro infuriato come non l’avevo mai
visto. Sembrava
posseduto. Non c’era niente del mio batuffolo sul suo volto.
“Basta!!!!!!!
Non ne voglio più
sapere! Sono stanco!!!”
“Ma
Edward…”
Cercai di avvicinarmi per
calmarlo ma, con un gesto che mai mi sarei aspettata, mi
scaraventò contro
l’albero che andò in frantumi.
Non ebbi la forza di
guardarlo:
mi faceva paura.
POV EDWARD
Ne avevo piene le scatole
di
tutti i tentativi di Tanya. Ormai erano passati cinque giorni dal
Natale e più
mi avvicinavo a Bella, più Tanya veniva a rompermi.
Non ce la facevo
più. Così finii
per allontanarmi molto da Bella e sapevo che, se avessi continuato in
questo
modo l’avrei probabilmente persa.
Lei aveva bisogno di me,
lo
capivo da certi sguardi che mi mandava…erano impauriti ma
anche imploranti. Non
ce la facevo a vederla così. Domani l’avrei
avvicinata e, Tanya o non Tanya,
l’avrei coccolata e stretta forte a me.
L’indomani
comprai un mazzo di
rose e, proprio mentre entravo in casa dei Denali, lo vidi per la prima
volta.
“Carissimi, ho
deciso di andare
a Volterra con Jonatan. Vi ringrazio per i bellissimi momenti che mi
avete
regalato ma credetemi, è meglio che io vada via.”
Era
Bella che aveva detto queste
parole e, con queste parole aveva fatto sbriciolare ogni mia speranza. Jonatan? Ma chi
cazzo è questo?
*******************************************************************************
Angolino
dell'autrice:
Buongiorno
a tutti! Allora...il capitolo l'ho postato un po' in ritardo
perchè proprio non sapevo come continuare la storia e...in
più sto scrivendo un libro fantasy che proprio mi sta
prendendo un sacco di tempo! :)
Grazie
per tutte le recensioni e per il supporto che mi date! E' molto
importante per me! Grazie a tutti!
Domani
vado al lago! :)))))))))))
Baci Miky
|
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Capitolo 20 *** La decisione di Bella ***
La decisione di
Bella
POV BELLA
Dopo che Edward mi aveva
scagliato contro l’albero, ero uscita di casa come uno zombie
e mi ero
inoltrata nel bosco, lacerata dalla ferita che, fresca, bruciava da
morire.
Stavo correndo, quando
sentii un
rumore in lontananza e decisi, come un automa, di seguirlo.
Mi ritrovai davanti una
scena
alquanto inquietante: un lupo gigantesco che stava sopra ad un
vampiro…Jonatan!! Dovevo aiutarlo!!
Subito mi scagliai con forza contro la pelliccia
dell’animale. Si sentì un
tonfo e questo cadde a terra facendo un volo di dieci metri.
Io presi veloce Jonatan
e,
grazie alla mia super velocità, distanziai il lupo che, dopo
un po’ perse le
mie tracce e smise di correre.
“Bella…”
“Jonatan, ma cosa ti è successo?”
“Una lunga
storia…ma tu sei per
caso un angelo venuto dal cielo?”
“No, sono solo un’amica capitata al posto giusto
nel momento giusto”
“Sarei morto…ti devo la vita”
“Oh, non
preoccuparti…diciamo
che ho ripagato le cose che mi avevi regalato”
“Ihihihihi, non hai dimenticato vero?”
“No…”
“Bella, io
stavo andando dai
Volturi, a Volterra…vuoi venire con me?”
“Chi sono i Volturi?”
Passammo una intera
giornata a
parlare dei Volturi e io, senza più una ragione di vita,
decisi di andare con
Jonatan.
Non so perché
ma Jonatan mi
ispirava fiducia…Finii persino a raccontargli di Edward e,
quando cominciai a
singhiozzare, lui mi abbracciò consolandomi.
Erano passati cinque
giorni…
cinque lunghissimi e interminabili giorni ma, la decisione definitiva
ormai era
stata presa.
Ero a casa e stavo
aspettando
una risposta che tardava ad arrivare.
Fu solo quando mi girai a
guardare che cosa attirava lo sguardo dei miei famigliari che persi
tutta la
mia determinazione di partire.
Vacillai a vedere la
scena che
mi si parava davanti agli occhi: Edward con un mazzo di rose rosse in
mano che
mi guardava addolorato e disperato. Fece un passo verso di me
fulminando
Jonatan che si spostò immediatamente dal mio fianco,
lasciando spazio a Edward.
Non disse niente,
lasciò andare
le rose a terra e mi strinse al suo petto.
Dopo un momento che
sembrò
interminabile mi disse:
“Lo senti il
mio cuore? No, è
impossibile che tu lo senta…si è frantumato in
mille pezzi quando ha sentito le
tue parole poco prima…Bella io volevo…oh Bella
perdonami…”
“Perché
dovrei farlo Edward?”
“Perché, sinceramente, non riesco a vivere senza
di te”
Quelle parole mi
risvegliarono
da quello strano torpore in cui mi ero nascosta in questi giorni, nel
mio
dolore.
“Edward…”
“Shhhhhh, non
dire niente Bella…
ti prego stringimi… come la prima volta, come sempre, come
se non fosse mai
successo niente…”
Lo strinsi forte.
Niente era paragonabile
alle
emozioni che, a quel contatto, si sprigionarono in me.
Vivevo di lui, vivevo per
lui…
la sensazione di vuoto che mi aveva riempito l’anima fu
colmata dal calore che
Edward sapeva darmi… pensavo di non avere
un’anima…ma sbagliavo: lui era la mia
anima, lui era la mia ragione di vita, lui era il mio tutto…
Come avrei fatto a vivere
senza
il mio sole? Senza la mia luce?
Solo in quel momento
capii che
la scelta che avevo fatto non era stata presa dal mio cuore ma dalla
paura,
dalla voglia di scappare e fare finta che non era mai successo niente,
che non
avessi mai incontrato Edward.
Ma era impossibile.
Impossibile…aveva lasciato una macchia indelebile su di me.
Sarebbe stato impossibile
dimenticare
ma… ora ero qui, fra le sue braccia: sicura, ebbra di
felicità, ebbra d’amore.
Calde lacrime mi rigavano
le
guance e scendevano, scendevano fino a posarsi sulla sua
spalla… quelle lacrime
che erano la prova inconfutabile della sofferenza, della gioia e dei
sentimenti
che solo lui riusciva a farmi provare.
Quelle lacrime che, se lo
avessi
lasciato, avrebbero portato per sempre il suo ricordo riempiendo la mia
solitudine...
Ma lui era qui tra le mie
braccia, che mi amava, che mi supplicava di non lasciarlo.
No, non l’avrei
fatto. Non
l’avrei lasciato solo…non potevo, non ne avevo la
forza e nemmeno il coraggio.
“Edward…”
“Bella…ti
prego stai con me…non
mi lasciare…io ti amo”
“Tu
cosa?”
Mi scostai un
po’ dall’abbraccio
e catturai i suoi occhi…
“Ti amo
Bella…sei diventata
tutto per me, davvero non posso più fare a meno di
te”
“Oh
Edward…ti amo anche io…”
POV EDWARD
Era finito, quel senso di
vuoto
e di perdita era finito: scomparso.
In compenso avevo Bella,
il mio
unico grande amore…e si, ero riuscito a dirle che
l’amavo e, cosa più bella: mi
amava anche lei!
Eravamo così
persi l’uno
nell’altro che ci eravamo completamente dimenticati di quei
occhi rosso sangue
che ci fissavano. O meglio, mi fissavano con rabbia, ira e gelosia.
Leggevo queste emozioni
nella
mente di Jasper, ma bastava guardarlo per accorgersene con o senza
poteri da
sensitivo.
Commisi lo sbaglio di
guardare
Bella per vedere se anche lei aveva notato lo sguardo possessivo di
Jonathan, ma non
feci in tempo perché mi
ritrovai atterrato a tre metri da Bella.
“Non provare mai
più a toccare
la mia Bella!”
“Ma chi diavolo
sei tu per
portarmela via?”
“Sono quello che
l’ha consolata
quando tu l’hai respinta e abbandonata!”
“Io..io…”
“Zitto! Ora è mia!”
“Ma insomma la
volete finire?
Non sono una bambola! Anche io ho dei sentimenti e IO SONO SOLO DI ME
STESSA!!
Avete capito? Ora mi hai stancato con il tuo fare così
possessivo Jonathan! Io
non sono tua!”
Così dicendo
scaraventai
Jonathan via da Edward che ferito si accasciò sul mio petto.
Io presi ad
accarezzarlo dolcemente e guardai Jonathan truce:
“Non provare
mai più a toccare
Edward CAPITO?!? Non osare o ti faccio pentire di essere venuto al
mondo!”
“Ma come? Io ti
ho protetta,
aiutata e capita!”
“Ahahahah, come sai recitare bene! Pensi che non abbia capito
che era da un po’
che mi tenevi d’occhio e che hai aspettato il momento
più opportuno o meglio,
hai sfruttato il momento della mia debolezza per condurmi dai tuoi
padroni? I
Volturi? Potrei sembrare innocente e ingenua ma non lo sono!”
“Perspicace la
ragazza! Bhè,
tanto non ci arrenderemo e tu farai parte della guardia un giorno e
sarai la
mia ragazza per sempre! Non temere! Ogni cosa che vogliono i Volturi
prima o
poi la ottengono!”
“Aspetta e
spera brutto
bastardo!”
E lo congedai con un
profondo
ringhio gutturale che fece tremare i vetri della casa e svegliare
Edward che gli mostrò i denti
pronto a sgozzarlo qualora si fosse avvicinato a me.
“Mi
vendicherò e porterò Bella
via con me!!”
Urlando queste parole se
ne andò
via correndo come un fulmine.
Erano passate due ore da
quando
era andato Jonathan eppure Edward continuava a stare sul mio petto
immobile
trovando conforto in ogni mia carezza. Forse gli ero
mancata…si, doveva essere
per forza così, doveva pur interessargliene qualcosa visto
che non mi ha
lasciato andare via e mi stava portando i fiori… quegli
stessi fiori che ora
giacevano per terra vicino al mio fianco.
Delle rose,
profumatissime
rose…ed un biglietto:
Al
fiore più bello che io abbia mai visto. Scusa se ti ho
trattata male, scusa il mio comportamento idiota…Non volevo
ferirti: tu sei la
cosa più importante della mia vita..che dico, tu sei la mia
vita!
Perdonami,
perché sinceramente non so vivere senza di te.
Edward
Se fossi stata umana il
mio viso
sarebbe già stato rigato di calde lacrime per
l’emozione.
Ma essendo una vampira mi
uscì
dalle labbra un mugolio sommesso e Edward, sentendolo, mi
guardò negli occhi e
mi strinse più forte a lui.
“Grazie
Edward…e scusa, avrei
dovuto capirti invece che prendere le distanze da te… il mio
comportamento è..”
“Giusto, comprensibile e corretto. Il mio è stato
completamente folle, ero
accecato dalla rabbia e non ho capito più niente…
ti chiedo scusa e spero che
nel tempo a venire riuscirò a farmi perdonare e a
riconquistare la tua fiducia”
“Edward, non ce
n’è bisogno, io
ti ho già perdonato… anche se non o
sapevo… in cuor mio non potevo portarti
rancore… perché io ti amo Edward”
“Oh piccina
mia…anche io ti amo!
Grazie mia bellissima dea”
“Ehi, ora non
esageriamo…ihihihihihi”
“Per me lo sei
tesoro”
Appena mise un dito sotto
il mio
mento chiusi gli occhi, conscia di ciò che stava per
accadere.
Fu un bacio meraviglioso,
pieno
d’amore e di promesse per il futuro.
Il mio
futuro…insieme a Edward,
il mio unico e grande amore.
**************************************************************************************
Angolino dell'autrice:
Innanzitutto grazie a tutti i miei
cari lettori! Ci sono un po' di cose che vorrei chiarire riguardo al
comportamento di Bella. Allora...Bella ha sempre avuto un carattere un
po' remissivo con gli uomini prima di incontrare Edward e pieo di
insicurezze derivate dal suo passato con Royce. Aveva sempre pensato di
non potersi fidare di nessun maschio e si guardava bene dal farlo. Poi
ha incontrato Edward e subito si è fidata di lui
perchè era innamorata e non poteva farci niente. Ma appena
Edward l'ha scaraventata contro un albero tutta la sua sicurezza e
fiducia in lui ha vacillato, portando a galla ricordi che pensava di
aver dimenticato facendola soffrire parecchio.
E ora rispondiamo alle recenzioni:
giny
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|
Segnala violazione
|
O mio Dio!!!Perchè mi hai
fatto questo?!Speriamo che nel prossimo capitolo le cose si
sistemino,ok?Ciao!Baci,Ginevra.
|
Tranquilla, le cose si
sistemeranno...per ora. Jonathan gli farà un brutto tiro a
entrambi fra un po'.
Sono molto contenta che ti piaccia!
Grazie! :)
Hai ragione, Edward ha reagito d'istinto e si è lasciato
accecare dalla rabbia come quando era un neonato. Ed è stato
un po' insensibile nei confronti di Bella. Ma
riparerà! ihihihih :)
LadySile
[Contatta]
|
Segnala violazione
|
ma scusa perchè doveva
evitare bella..non ha senso!!
scusa non riusciva a stare da solo con lei? o anche insieme agli altri
ma almeno starle vicino..
è impossibile voglio dire lui legge nella mente e ha
alice,che vede nel futuro..
se voleva stare con lei avrebbe trovato il modo..non fai passare 5
giorni in cui la ignori praticamente...
è normale che lei poi si distacchi..be diciamo che come
distacco però è un tantino drastico..bisogna
sapere che è successo a bella in quei giorni..
e mi sa anche che i due batuffoli non stiano più insieme..il
che mi dispiace un sacco
|
Evita Bella perchè si è stancato di Tanya e aveva
paura che stando accanto a Bella l'avrebbe messa in pericolo. E poi
Bella è scappata e lui si è deciso a cercarla
dopo un po' perchè aveva bisogno di pensare al loro futuro e
che cosa doveva fare con quella oca. Però leggendo sopra
spero ti si achiariscano le idee. Scusa...baci miky
Vedrai vedrai. E' un piano di Aro che vuole a tutti i costi Bella,
Alice e Edward!
vanderbit
[Contatta]
|
Segnala violazione
|
Ciao! Wow stai scrivendo un libro
fantasy? Di cosa parla??? Cmq bellissimo capitolo! Tanya ha complicato
molto le cose, la detesto! Edward ha scagliato Bella addosso a un
albero??? E non si è nemmeno scusato o pentito? Bella ora ha
paura di lui, e lui per paura che Tanya interferisca tra di loro si
è allontanato...Bella forse a causa del comportamento di Ed
decide di lasciare tutti e andare in Alaska, ora cosa farà
Ed? Ti prego aggiorna presto! Kiss
|
Brava, vedo che hai capito i sentimenti di entrambi...pensavo che nel
capitolo non si capissero come mi hanno fatto notare alcune ragazze.
Comunque si, sto scrivendo un libro fantasy e ho un sacco di idee.
Volevo farlo pubblicare appena finito, ma so che non sarà
facile e, sinceramente, non saprei nemmen a chi rivolgermi. Come tutti
gli altri fantasy parla di Fate, Folletti, Draghi...ecc. Magari lo
comprerete fra un po' in libreria (sarebbe il mio sogno più
grande!). A presto! Baci miky
Alice26
[Contatta]
|
Segnala violazione
|
Wow!!!!! Davvero stai scrivendo un
libro fantasy??? Fico!!!
Cmq... Tornando alla storia...
Certo che Tanya è proprio una bastarda... E secondo me Bella
nn ha scritto quel biglietto ma lo ha scritto tanya.... Però
c'è quel Jonatan.... Ha ragione Eddy ma chi cazzo
è???
Alice
P.S. come hai pensato d'intitolarlo il libro????
|
Il titolo del libro è stato difficile da trovare e ha
diversi significati. E' il nome del mondo magico di cui
parlerà il libro e...non posso svelarlo! Scusa!
Spero di riuscire a pubblicarlo! Così lo potrai leggere (Se
vuoi!). Baci miky
A presto!!!
|
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Capitolo 21 *** Rivelazioni ***
Rivelazioni
POV EDWARD
Bella…la mia
unica ragione di
vita mi aveva perdonato e ora eravamo inseparabili. La mia famiglia
ormai aveva
accettato l’idea che io e Bella eravamo una coppia, ma la
famiglia di Denali
no: sperava ancora che diventassi il compagno di Tanya.
Forse perché
anche loro non
vedevano l’ora di togliersela dalle balle?
Era giunta l’ora
di dire a tutti
quanti che io e Bella eravamo innamorati e che facevo sul serio con lei.
Ok, quel pomeriggio avrei
dato
loro la notizia, ma ora…volevo continuare a coccolare la mia
cucciola che era
sdraiata sul mio letto con la testa sul mio petto.
Aveva un buonissimo
profumo…e
ogni volta mi stordiva, proprio come la prima volta che
l’avevo immaginata.
Dopo aver discusso con lei
della
decisione presa e trovandola totalmente d’accordo, andammo in
giardino dove
tutti, quel pomeriggio erano riuniti.
Le ragazze erano
spaparanzate
come lucertole a prendere il sole mentre i maschi giocavano a
baseball…si, più
che altro stavano facendo la lotta.
Mi sarei unito anche io
più
tardi, ora dovevo attirare l’attenzione di tutti per dare
loro la notizia:
“potrei avere un
po’
d’attenzione da parte vostra che devo darvi una notizia molto
importante?”
Alice ovviamente, visto
che
aveva già previsto tutto, sogghignava guardando la faccia di
Tanya non
volendosi perdere la scena.
Sarebbe stata una scena da
non
perdere.
“Dicci tutto
Edward, qualcosa
non va?”
“No - risposi a Eleazar - tutt’altro!”
“Allora dacci la
bella notizia!”
“Dunque, penso che avrete notato in questi ultimi giorni che
io e Bella siamo
praticamente inseparabili…”
“Si”
“Ecco, volevo solo darvi la notizia che io e Bella ci siamo
fidanzati
ufficialmente e che ci amiamo molto”
“Che bellissima
notizia!” disse
Rosalie andando per prima ad abbracciare sua sorella.
“Ma va? Sai Ed,
proprio non me
l’aspettavo” sghignazzò Jasper.
*****************************************************************************
Angolino dell'autrice:
Capitolo molto
molto corto lo so, ma molto importante. Tanya sta escogitando qualcosa
ma nessuno ne sa niente e lei fa di tutto per non farsi scappare nulla.
Sta di fatto che dopo questa notizia e quindi il matrimonio ormai
prossimo, la mandano su tutte le furie! Anche Jonathan
rivorrà la sua rivincita e quindi ci saranno un po' di
casini.
Grazie a tutte
per le recensioni! Un bacio! :*
|
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