Romantic Vampires

di Miky_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che cos'è l'amore? ***
Capitolo 2: *** Il passato ***
Capitolo 3: *** Solitudine ***
Capitolo 4: *** Jonatan ***
Capitolo 5: *** Isabella ***
Capitolo 6: *** Visioni ***
Capitolo 7: *** La mia nuova vita ***
Capitolo 8: *** Voci ***
Capitolo 9: *** Casa Cullen ***
Capitolo 10: *** La camera di Bella ***
Capitolo 11: *** Shopping ***
Capitolo 12: *** Lavoro e...arrivo dei Cullen ***
Capitolo 13: *** L'incontro ***
Capitolo 14: *** ...*bacio al sapore di neve*... ***
Capitolo 15: *** ...incomprensioni, paura...amore... ***
Capitolo 16: *** La famiglia Cullen ***
Capitolo 17: *** La verità ***
Capitolo 18: *** I preparativi ***
Capitolo 19: *** Gelosia ***
Capitolo 20: *** La decisione di Bella ***
Capitolo 21: *** Rivelazioni ***



Capitolo 1
*** Che cos'è l'amore? ***


Ciao a tutti! Ecco a voi la mia prima fanfiction! Spero che vi piaccia.
Vi lascio il primo capitolo. Buona lettura! 


CAP 1 - Che cos’è l’amore?

POV EDWARD

Cos’è un pianeta senza il suo satellite? Cos’è la luna senza le sue stelle? Cos’è un uomo senza la sua metà?
Tutti i giorni mi ponevo sempre le stesse domande. Tutta la creazione era stata creata per essere accoppiata e procreare. Un maschio e una femmina. Era davvero stato tutto creato per procreare e mandare avanti il mondo? Si, forse, ma lo era solo per gli animali. Per gli esseri umani era diverso. Non era così semplice: si doveva trovare la persona giusta, la persona per cui provare amore, per cui si poteva anche morire talmente era forte il legame che si formava fra loro. Erano queste le emozioni e i pensieri che leggevo nella mente dei miei fratelli.
L’Amore…che sentimento dolce e pericoloso. Per gli animali è decisamente diverso. Loro non provano questo sentimento. Basta sfogare il proprio piacere e fare dei cuccioli; si, d’accordo, c’era un gran senso di protezione verso i cuccioli per la femmina ed era una sorte di amore. Ma non era di questo amore su cui giorno e notte mi tormentavo.
Avevo letto libri su libri ma non ne capivo appieno la potenza con cui sapeva coinvolgere due persone ad amarsi così follemente, così disperatamente, così pazzamente. Sì pazzamente: l’amore era pura pazzia! Morire per qualcuno? Io non l’avrei mai fatto. Ero una creatura essenzialmente egoista ma sapevo che c’era qualcosa che non andava in me. Emmet mi diceva continuamente che era perché non mi lasciavo andare. Ma perché poi dovevo lasciarmi andare con delle oche? Tutte le ragazze che mi guardavano lo facevano solo per desiderio. Ma io volevo ben altro: volevo qualcuno che mi amasse non solo fisicamente ma anche interiormente. Perché? Perchè anche io non potevo avere un’anima gemella? Ero stato troppo cattivo? Cos’era una punizione divina? Ma che sto dicendo? Ai vampiri non era concesso niente di “divino” nemmeno se si stava parlando di una punizione. E perché? Perché ai vampiri era concesso solo di bruciare all’inferno. Ecco tutto.
Ero senza anima. Ma se l’amore è un sentimento nell’anima come mai allora ai vampiri era concesso amare? Ecco a voi un altro mistero della mia terribile natura su cui riflettevo molto senza darmi pace.

Era ormai da ore che mi ero rifugiato nella mia camera: un piccolo mondo dove amavo rinchiudermi a pensare, a leggere e ad ascoltare musica perlopiù classica. Mi piaceva questo genere di musica: era rilassante e mi aiutava sempre a prendere le decisioni giuste.
I libri che leggevo erano soprattutto libri scientifici che ormai sapevo a memoria. Avevo anche la passione per i romanzi classici che collezionavo gelosamente: Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, Romeo e Giulietta, Cime tempestose… Sì, ero un vampiro romantico. E’ un po’ buffo lo so ma nonostante non capissi l’amore ne ero terribilmente affascinato.
Il modo in cui veniva descritto…ogni autore sembrava coglierne un significato diverso e particolare.
Come per esempio in Romeo e Giulietta c’era la venerazione e un amore talmente forte da portare entrambi alla morte.
In orgoglio e pregiudizio l’amore faceva superare tutte le barriere che questo mondo ci impone come l’ orgoglio e il disgusto e la discordia fra due classi sociale del tutto opposte.
Per fortuna in questa casa non c’era nessun vampiro dotato di un potere come il mio: se mi avessero letto nella mente mi avrebbero sicuramente dato del pazzo.

Decisi di uscire un po’ all’aria aperta per rinfrescarmi. Non c’era niente di più eccitante di correre a una velocità sovrumana per i boschi sentendosi accarezzare il corpo e scompigliare i capelli.
Appena entrato nel bosco vicino a casa mia, incrociai un sentiero. Preso dalla curiosità lo seguii. Poco dopo mi ritrovai in una radura; era splendida: un piccolo spiazzo verde racchiuso da abeti e ricoperto da un fazzoletto di margherite bianche.
Mi incamminai verso il centro, affascinato da tanta bellezza e pensai che quelluogo sarebbe stato un posto segreto e che non ci avrei mai portato nessuno. Egoista come sempre…incominciai a ridere.
Si era fatto tardi e decisi di ritornare a casa.
Sulla porta c’era mia sorella Alice che mi corse subito incontro e mi abbracciò. Era molto dolce e le volevo un gran bene: delle mie due sorelle era la mia preferita. Anche a Rosalie volevo bene, ma ero più affezionato ad Alice nonostante la conoscessi da meno tempo. Aveva grande personalità e possedeva come me un dono: prevedere il futuro.

E...per il prossimo capitolo ci sarà il POV di Bella. Come e dove sarà la nostra Bells?
Aspetto i vostri commenti! A presto. Miky

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Capitolo 2
*** Il passato ***


Ehilà ragazzi! Eccomi con il secondo capitolo!
Lo dedico a francycullen e a tiva95 che hanno recensito il mio primo capitolo! Grazie!



CAP 2 - Il passato

POV BELLA

Erano 15 anni che vagavo senza meta tra città che non conoscevo. Erano quindici anni che cercavo di dimenticare il mio passato: ero diventata una vampira e solo per una vendetta. Maledetto vampiro!
Non riuscivo ancora a dimenticare i suoi occhi quella terribile notte: erano rossi, rossi come il sangue, contratti in un’orribile sguardo di vendetta e piacere nel fare del male alle persone. Era un mostro e per fortuna non l’avevo più incontrato.
Aveva avuto la sua vendetta: condannarmi a una vita dannata e senza fine. Un incubo! Io non volevo essere come lui ma facevo fatica a controllare la mia natura: quella di cacciatore spietato, bevitore di sangue umano.
Non ricordo molto della mia trasformazione né quanto sia durata; ricordavo solamente un dolore immenso che non mi permetteva di muovermi. Volevo solamente morire.  

Appena trasformata decisi di andarmene dalla mia città per non uccidere i miei genitori.
Ed è così che mi ritrovavo a vagare senza meta. L’unica mia passione era intrufolarmi di notte nelle biblioteche della città rimanendo a leggere ogni sorta di libri per ore.
Avevo anche provato a socializzare con gli umani che, forse a causa del mio fascino, non mi avevano mai respinto.
Grazie al notevole autocontrollo che avevo manifestato da subito, cominciai a frequentare la scuola, lavorare e, con i soldi che guadagnavo, finalmente comprare casa. Niente di che: era solo un piccolo appartamentino, ma per una come me era perfetto. I soldi si accumulavano in fretta grazie alla mia dieta che mi permetteva di non sprecarli in cibo.
Fu così che cominciai ad andare per negozi e comprarmi un po’ di vestiti, trucchi e molti molti libri.
Avevo anche ricevuto parecchie proposte di lavoro in agenzie per modelle, ma proprio non era il lavoro che faceva per me. Avevo trovato un posto come segretaria in una fabbrica e, anche se non mi pagavano molto, mi piaceva. Mi piaceva stare a contatto con la gente ma, ogni due-tre anni me ne dovevo andare per non destare sospetti sul fatto che non crescevo.

Dopo trenta lunghi anni avevo cinque diplomi: uno in liceo scientifico, uno in ragioneria, uno in liceo psico-pedagogico, uno nel liceo scientifico e uno in quello classico. Sapevo molte lingue: italiano, spagnolo, tedesco, francese, inglese, portoghese, giapponese, latino e greco.
Avevo una macchina che adoravo: una bellissima Alfa 159 nera. Un sogno: era pratica, sportiva ma allo stesso tempo elegante.
Ogni volta che viaggiavo mi portavo dietro la mia piccola biblioteca che consisteva in una collezione di libri di Jane Austen, Cime tempestose, alcune opere di Shakespeare tra cui la mia preferita: Romeo e Giulietta e alcuni libri di poesie d’amore. Ok si, ero una tipa romantica e allora? E’ vietato sognare un amore da favola con un principe azzurro? Vabbè il mio sarebbe un principe vampiro e quindi? Ogni tanto penso che l’amore che provano gli umani sia inaccessibile per quelli della mia specie.
MA IO VOGLIO AMARE!
Voglio essere amata da qualcuno. Ho provato ancora a frequentare umani ma…non è finita molto bene…almeno per loro.

E poi altro problema: io ero immortale e loro no. E io volevo una storia che durasse per sempre. Potevo anche provare a trasformare degli umani in vampiri ma avevo paura di non riuscire a contenermi.

Così avevo deciso di mettere da parte questo pensiero e di frequentare finalmente un’università. Ne avevo scelto una in Alaska…non so perché ma avevo un presentimento. Appena l’avevo sentita nominare mi aveva subito colpito. Alaska…non c’ero mai stata. Chiamala come vuoi: presentimento o curiosità.
Fatto sta che ormai ero partita. Avrei comprato una casa e mi sarei trasferita lì per cinque anni.

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Angolino dell'autrice:

tiva95= mi fa piacere che la mia storia ti abbia incuriosita e...per la storia di Bella dovrai aspettare ancora un po'. Sarà una sorpresa. Se vuoi, dimmi cosa ne pensi di questo capitolo. kiss

francycullen = grazie mille per i complimenti! Sono molto felice che ti piaccia! Eh sì, il nostro Ed è molto romantico e ha un che di filosofico non trovi? Ma anche la nostra Bella non è da meno e lo scoprirai pian piano. kiss

Ringrazio tutte le persone che hanno messo la mia storia nelle preferite e nelle seguite o che l'hanno solamente letta! Non pensavo che sarebbe piaciuta la mia idea...
Non sapete quanto mi rendete felice con le vostre recensioni! Quindi...perfavore, se volete, lasciatemi un commentino...
Kiss Miky

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Capitolo 3
*** Solitudine ***


Ciao ragazzi! Scusate se non sono riuscita a postare domenica...mi farò perdonare!
Ecco il terzo capitolo dedicato a Edward!

CAP 3 - Solitudine

POV EDWARD

Si era fatto tardi e decisi di ritornare a casa.
Sulla porta c’era mia sorella Alice che mi corse subito incontro e mi abbracciò.
“Fratellino! Dove sei stato fino adesso?”
“Piccolo mostriciattolo…perché me lo chiedi? Tanto lo sai già!”
“Perché…perché…così!”
E se ne andò via ridendo. Certe volte mia sorella non la capivo proprio. Era un po’ strana…anzi, mi correggo, completamente fuori di testa. Ma è anche per questo che l’adoro! Da quando era arrivata nella nostra famiglia aveva rivoluzionato tutta la casa e anche la nostra vita. Era riuscita a portare un po’ di felicità nella nostra monotona vita. E per questo le ero molto grato.

Entrai in casa e al solito la mia immagine si rispecchiò nel vetro delle finestre. Ero molto affascinante lo ammetto…tutto il genere femminile se n’era accorto. Un ghigno mi si stampò sul viso. Avevo i capelli ramati (dono del mio caro paparino irlandese), fisico muscoloso e asciutto, media statura e un sorriso con cui incantavo le donne: il mio sorriso “sghembo”. Anche questo era di mio padre; diciamo che anche ai suoi tempi funzionava ed infatti era di quello che mia  madre se ne era innamorata.

Con un sorriso entrai in casa.
Jasper mi salutò senza guardarmi: era tutto concentrato a giocare una partita a scacchi con Alice. Una cosa strana. Molto strana visto che avrebbe perso sicuramente con una che prevedeva tutte le sue mosse. Ma lui si divertiva a vedere Alice al settimo cielo per la vittoria. Lui era fatto così…la amava con tutto se stesso e quando Alice era felice lo era anche lui. Ah l’amore…un’ onda di infelicità e malinconia mi travolse. Perché? Perché non potevo avere anche io qualcuno da amare e da rendere felice? Se avessi potuto piangere l’avrei fatto.

“L’amore è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei sospiri,
e se questa si dissipi, è un fuoco che sfavilla negli amanti,
e se sia contrariato, non è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti.
E che cos’altro può mai essere l’amore, se non una follia molto segreta,
una amarezza soffocante, e una salutare dolcezza.”

Ogni giorno che passavo in quella casa ormai mi provocava sofferenza…mi sentivo vuoto, incompleto. Ogni tanto stringevo un cuscino pensando di avere tra le braccia una bellissima vampira che mi amava e le sussurravo dolci parole d’amore. Che stupido. Sono proprio un pazzo. Mi mancava qualcosa che non avevo mai avuto: era così.
Percorsi il corridoio e mi diressi in cucina per salutare mia madre Esme. Subito mi corse incontro e mi abbracciò teneramente e con amore. Un’altra ondata di malinconia si infranse su di me. Strinsi più forte e cominciai a singhiozzare.
“Edward, tesoro che cos’hai?”
“mamma ho bisogno di parlarti…” dissi tra un gemito e l’altro
“certo tesoro! Andiamo in camera tua.”
E così salimmo le scale dirigendoci nel mio rifugio.
Sentivo i pensieri dei miei fratelli preoccupati:
Edward…sei così triste…ti capisco fratellino, mi dispiace tanto. Alice
Ed…sento malinconia, dolore…solitudine. Fratello mi dispiace che tu non abbia trovato una compagna. Jasper
Povero figlio…forse l’ho trasformato troppo presto…non avrei dovuto. Ora soffre per colpa mia. Carlisle

Tutti si stavano preoccupando per me. Arrivati in camera ci sedemmo sul mio letto e mia madre mi accarezzò i capelli.
“Tesoro…cosa c’è che non va?”
“Mamma, non so come dirtelo…è una sensazione che non ho mai provato…”
“Dimmi, ti ascolto”
“E’ come se mi mancasse qualcosa…mi sento terribilmente solo. Ma non è colpa vostra: voi mi date fin troppo amore. Ma non è dell’amore famigliare che ne sento il bisogno.
Voi tutti in questa casa avete trovato qualcuno e certe volte mi sento terribilmente di peso.”
“No amore…non pensarlo nemmeno. Noi ti vogliamo bene e ogni volta che soffri soffriamo con te. Ce ne siamo accorti tutti che c’era qualcosa che non andava. In questo periodo ci guardi con una malinconia e dolore negli occhi che era impossibile non notare che stavi soffrendo. Vieni qua tesoro”
E così dicendo mi abbracciò e poi mi diede un piccolo bacio sulla fronte accarezzandomi.
“Tesoro…troverai una compagna…sei troppo buono per non meritartela. Vedrai che qualcuno prima o poi ti amerà per quel che sei. Edward, tu sei una persona stupenda…e quando la troverai potrai amarla e sarete felici.”
“Grazie mamma, non so come farei senza di te. Ti voglio tanto bene” gli diedi un piccolo bacio sulla guancia.
“Tesoro, io ci sarò sempre e se vuoi sfogarti chiamami pure. Anche io ti voglio tanto bene”
Edward…la troverai presto. Mi fa male vederti così. Ti amerà e sarete felici come tutti noi. Infondo te la meriti.
“Grazie mamma”
Si alzò lentamente e uscì dalla mia stanza.
Erano tutti preoccupati…mi volevano un gran bene.
Bene che io in questo momento non ricambiavo: il solito egoista.
Ma sarei stato capace di amare? Di pensare a qualcun altro più di me stesso e morire per lei?
Lei…lei…  Si, avrei potuto.
Lei…lei…lei che mi avrebbe amato, lei che mi avrebbe sussurrato “ti amo”. Lei…i suoi capelli che avrei baciato senza mai stancarmi, le sue braccia che mi avrebbero stretto, le sue mani che mi avrebbero accarezzato, i suoi occhi in cui perdermi, il suo nasino su cui avrei posato le mie labbra per darle mille teneri baci, e le sue labbra…la sue labbra…le avrei potute baciare, avrei potuto posarvi le mie e morire in quell’ infinito tocco. La desideravo…la volevo. Mi mancava.

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Angolino dell'autrice:

Ringrazio, come sempre, chi ha messo la mia storia tra i preferiti e nei seguiti.
Ringrazio immensamente le persone che hanno lasciato una recensione! (mi rendete molto felice!)  

barbiemora______: Grazie mille del complimento... comunque ce ne vorrà un po' prima che si incontrino anche perchè devo spiegare un po' di cose su Bella. Si preannuncia una storia abbastanza lunghetta e spero che non vi annoi perchè io ci ho messo l'anima. kiss

Elfa sognatrice: sei molto curiosa! Ihihihi...allora, della storia ci hai quasi azzeccato ma...senza cattivi che storia sarebbe?? Devo ancora pensarci ma penso che i Volturi ci saranno ma solo in parte. Bhe...non ti resta che seguirla! baci

Ronnie8437: anche a me piaceva l'idea anche perchè almeno Ed non continuava a farsi problemi per la vita di Bella. Sarà ancora molto protettivo nei confronti di Bella ma solo per proteggerla da.... non posso dirtelo!! Come ho detto prima l'incontro tra Ed e Bella non avverrà subito. Spero che continuerai a dirmi cosa ne pensi dei capitoli... baci baci

 

 





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Capitolo 4
*** Jonatan ***


Ciao ragazze...scusatemi tanto per il ritardo ma ho dovuto studiare un sacco.
Vi lascio al capitolo di Bella.
Buona lettura

CAP 4 - Jonatan

POV BELLA

Alaska…sto arrivando!
Mentre pensavo felice queste parole misi il mio cd preferito: Debussy. Subito cercai la traccia numero 2: Clair de lune.
Era la mia preferita: una canzone che mi infondeva calma, gioia e colmava quel vuoto che avevo dentro di me. Amavo la musica perché attenuava il senso di solitudine che ogni tanto si faceva spazio.
Ero sempre stata sola, non avevo mai incontrato nessun vampiro. Strano. Mi sarebbe piaciuto vedere altri vampiri e parte ovviamente del vampiro che mi aveva dannato per l’eternità. Ma basta pensare al passato! Stavo per intraprendere una nuova vita e sentivo che qualcosa sarebbe cambiato per sempre. Sempre colpa di quel piccolo presentimento! Forse ero veramente pazza.

Mentre ero per la strada vidi una grande struttura piena di negozi. Presa da chissà quale richiamo femminile mi fermai, parcheggiai il mio amore ed entrai.

Dentro era molto illuminato e faceva contrasto con l’esterno per via dell’orario: erano le nove di sera. Meglio così: avrei passeggiato indisturbata.
Passando per le vetrine vidi che il colore predominante era… il rosso? Che fosse il colore di moda in quel periodo? Boh… Poi vidi in centro alla struttura un grande abete su cui stavano appendendo delle palline di Natale. Natale!!! Ma certo…che stupida.
Mancava solo un mese e tutte le persone si dedicavano a comprare regali per i loro cari: gioielli, vestiti prevalentemente rossi, dolci…La cosa più curiosa erano i cappellini rossi da Babbo Natale che sfoggiavano le commesse. Erano molto carini.
Passando per una vetrina vidi un bellissimo vestito rosso…stupendo e…caro!
Sapevo di non dovere sprecare soldi in quelle cose ma proprio non riuscivo a trattenermi. E vabbè…mi sarei trovata un lavoro in Alaska.
Così entrai nel negozio dove chiesi alla commessa se potevo provare il vestito. Lei me lo diede e io raggiunsi il camerino.
Wow! Mi stava perfettamente…non era merito mio ovviamente, ma questo vestito mi piaceva moltissimo: mi dava un tocco di femminilità in più.

Ero sempre stata una vampira modesta e vestirmi all’ultima moda era il mio ultimo pensiero. Non mi ero mai preoccupata di essere carina…non che ne avessi bisogno: la mia natura di vampira mi aveva reso molto più bella, matura e attraente. Avevo 18 anni quando mi trasformai ma ora ne dimostravo 22.
Ma per Natale dovevo farmi carina…avrei potuto lisciarmi i capelli che portavo sempre sciolti e mossi, truccarmi leggermente e indossare qualche gioiello e…un paio di scarpe! Ecco cosa mi mancava per essere perfetta! Subito mi fiondai alla cassa e pagai.

Un negozio a fianco faceva bella mostra di un paio di scarpe rosse con tacco alto e fine…perfette. Le comprai subito e raggiunsi la gioielleria.
Che bella vetrina…e che belli gli anelli di fidanzamento. Ah…se qualcuno mi regalasse un anello…Subito le mie fantasie furono interrotte da una voce simile alla mia: era melodiosa ma allo stesso tempo bassa e molto sexy.
“Ehi piccola, posso esserti utile?”
Non sapevo se la sua domanda nascondesse doppi sensi ma feci finta di niente.
“No grazie…stavo solo guardando: questi anelli sono bellissimi.”
Mi girai verso di lui: era veramente un vampiro! O cavolo! Quanto era bello!
Lui mi continuava a guardare: i suoi occhi erano scuri per le lenti a contatto che portava per nascondere il colore rosso degli occhi, i capelli erano neri, lisci e abbastanza lunghi e il fisico…bè…era proprio bello.
Se fossi stata umana sarei diventata rossa…mi guardava con uno sguardo affamato? Strano…doveva avere capito che ero una come lui nonostante portassi anche io le lenti a contatto che davano ai miei occhi un colore viola.
“Piacere - mi disse mentre prendeva la mia mano e la baciava delicatamente - io mi chiamo Jonatan (si legge: Ionatan)”
“Ehm…Isabella”
“Complimenti, hai un bellissimo nome”
“Grazie”
“Stai cercando qualcosa in particolare bellezza?”
“Sinceramente ho appena comprato un vestito per Natale e volevo qualcosa di carino da abbinarci insieme…”
“Ah, capisco… posso vedere il vestito?”
“Si certo…ecco” così dicendo estrassi il vestito dalla borsa.
“E’ molto bello. Sicuramente starà d’incanto a una vampira stupenda come te”
Mi sussurrò vicino all’orecchio.
Dei brividi mi percorsero in tutto il corpo: era la prima volta che un uomo mi veniva così vicino. Chiaro: mi stava corteggiando.
“Vieni splendore, ti faccio vedere una collana che potresti abbinare” E così dicendo mi portò davanti ad una vetrina al centro del negozio.
Era di diamanti e aveva accoppiati un paio di orecchini lunghi con un piccolo diamante in fondo e un anello molto fine d’oro bianco con sopra tre diamanti. Rimasi con gli occhi sbarrati per la bellezza. E Jonatan se ne accorse.
“Belli vero? Ma mai quanto te…”
“Si sono veramente bellissimi”
“Facciamo così dolcezza: se tu mi dai un bacio io te li regalo. Ci stai?”
“Ehm…non posso…”
“Perché? Sei fidanzata?”
“No ma…non ho mai baciato nessuno e voglio dare il mio primo bacio alla persona che amo. Mi spiace”
“Hai ragione…sono stato un po’ scortese a farti questa richiesta…scusa”
“Di niente figurati”
“Sei così gentile…Ehm, allora li vuoi comprare?”
“Si, sono perfetti grazie”
“Prego” mi disse togliendoli delicatamente dalla vetrina e incartandoli. Quando ebbe finito me li porse.
“Bella, voglio regalarteli io…fai come se fosse un regalo di Natale in anticipo”
“No, non li posso accettare…”
“Ti prego accetta… diciamo che è un regalo per il più bel fiore che io abbia mai visto”
“Ma Jona…” non feci a tempo a finire che mi zittì con un dito
“Niente ma. Te li voglio regalare e essendo il proprietario faccio quello che voglio.”
“Bhè…allora…ma sei sicuro?”
Rise.
“Sicurissimo tesoro. Tienili e…Buon Natale”
“Grazie mille allora…Buon Natale anche a te” gli diedi un bacio sulla guancia e salutandolo uscìì dal negozio.

Eh sì, era proprio una bella giornata… la fortuna mi sorrideva. Salìì in macchina e presi l’autostrada: mancava qualche oretta ormai.

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Angolino dell'autrice:

Ringrazio tantissimo quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti, sperando che siano sempre di più:

1 - alexiell [Contatta]
2 - Baby_Baby [Contatta]
3 - deisy87 [Contatta]
4 - francycullen [Contatta]
5 - kokochan [Contatta]
6 - LadySile [Contatta]
7 - PATRIZIA70 [Contatta]
8 - Ronnie8437 [Contatta]
9 - Tokiotwilighters [Contatta]
10 - vallinda [Contatta]
11 - _Nessie_ [Contatta]

La stessa cosa vale per i seguiti:
1 - asheptus [Contatta]
2 - bell [Contatta]
3 - Elfa sognatrice [Contatta]
4 - elly1980 [Contatta]
5 - Michelegiolo [Contatta]
6 - Shadow94 [Contatta]
7 - sweet lolly [Contatta]
8 - tania86 [Contatta]
9 - tenerona [Contatta]
10 - veronichina [Contatta]
GRAZIE!



Ronnie8437: vedrai che il nostro Eddy presto starà meglio....Grazie per la recensione! :)

Elfa sognatrice...sei troppo simpatica!! Su Tanya diciamo che ci hai azzeccato ma...la storia di Bella è molto più complicata. Sono troppo felice quando leggo i tuoi commenti: diciamo che mi dai la forza per continuare a scrivere. Non ci sono molte recensioni visto le visite e mi sa che la mia storia non piace molto. :(  Grazie mille mille mille.

Ecco un piccolo anticipo del prossimo capitolo:

La famiglia di Denali ci ha invitato a passare il Natale con loro. Pensò mio padre;

Così corsi di sotto e mi sedetti con la mia famiglia in salotto.

Mio padre vedendoci tutti si sedette e prendendo per mano Esme disse

“Figlioli, la famiglia di Denali ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa loro. Ci terrebbero tanto a rivederci così ho accettato l’invito. Per voi va bene o volete fare altro?”

 



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Capitolo 5
*** Isabella ***


Ciao a tutte ragazze! Eccovi il capitolo di Ed che dedico a Elfa sognatrice! Grazie tesoro

CAP 5 - Isabella

POV EDWARD
“Edward! Vieni giù che devo dirvi una cosa”
La famiglia di Denali ci ha invitato a passare il Natale con loro. Pensò mio padre;
Così corsi di sotto e mi sedetti con la mia famiglia in salotto.
Mio padre vedendoci tutti si sedette e prendendo per mano Esme disse
“Figlioli, la famiglia di Denali ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa loro. Ci terrebbero tanto a rivederci così ho accettato l’invito. Per voi va bene o volete fare altro?”
“No Carlisle…per noi va benissimo. Io e Jasper stavamo pensando di andare a trovare Peter e Charlotte ma, possiamo rimandare giusto amore?” si rivolse a Jasper
“Si certo…come vuoi per me va bene.”
“Benissimo…e voi?” Ci chiese Alice curiosa
“Hai fatto bene ad accettare l’invito così Rose non mi porterà tutto il giorno per negozi!”
“Emmet, tesoro, tanto ci passi allo stesso non credere”
“Oh no…!”
Tutti ridemmo di gusto per quella piccola sceneggiata. Con Emmet era sempre così: diciamo che era il giullare di corte. Risi del mio pensiero; se l’avesse saputo Emmet mi avrebbe fatto a pezzi.
“E tu eddy? Non sarai mica occupato vero?”
“No, non ho impegni ma sapete quanto mi costa venire…”
“Eh sì…vediamo come ti si incolla addosso Tanya! Ma vedrai fratellino…sento che stavolta sarà un pochino diverso. Non ti pentirai di essere venuto, anzi, ce ne sarei per sempre grato!!”
“Alice? Cosa stai cercando di dirmi?”
Mentre glielo chiedevo sondai la sua mente: niente, stava recitando al contrario una poesia a me sconosciuta. Mi stava nascondendo qualcosa ovvio. Questo era il suo modo per nascondermi le cose.
“Cosa mi stai nascondendo mostriciattolo?”
“Sapessi Edward…”
“Dimmelo Alice”
“No no no no no no no no no! E non replicare perché è inutile!” Così dicendo mi fece la linguaccia e prese Jasper per mano uscendo dalla porta
“Noi andiamo a caccia…ci vediamo dopo”.
Uffa. Quando faceva così proprio non la sopportavo! Mi cosa centrava Tanya? E poi perché gliene sarei stato grato? Avevano per caso intenzione di ucciderla?
Scocciato me ne andai di sopra e sbattei la porta. Stavo per entrare quando vidi un foglio ripiegato. Lo aprii piano.
Non c’era scritto niente. Che strano…la mia camera era sempre in ordine. Chi aveva perso questo foglietto? Provai a sentirne l’odore per capire di chi fosse.



Non l’avevo mai sentito: era un odore dolcissimo, sicuramente di una vampira…ma non che conoscevo.
Era un profumo buonissimo: sembrava glicine, rose e fresie.
Mi sdraiai sul mio letto continuando a respirare quel foglietto…e se fosse stato di una vampira? Se aveva un odore così buono doveva essere proprio stupenda.
Decisi di sognare ad occhi chiusi la mia vampira e quel profumo mi aiutò molto. Nella mia mente si creò un’immagine confusa: una vampira con lunghi capelli mossi color castano scuro, un corpo snello coperto da un vestito bianco che le arrivava alle ginocchia. Cercai di vedere meglio i particolari: tra i capelli era posata una piccola margherita bianca…bianca come la pelle del suo viso che veniva accarezzata dal vento. Aveva gli occhi color oro come i miei e un visino molto dolce. Il naso era poco accentuato e lasciava spazio a delle bellissime e soffici labbra. Era la creatura più bella che avessi mai visto.
Cominciai a pensare continuamente a lei, a prenderla tra le mie braccia e vedere il suo visino appoggiarsi al mio petto con dolcezza, a prenderle il viso e sussurrarle “ti amo” perdendomi nel suo sguardo…
Ad un tratto guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che era tutto il pomeriggio che fantasticavo su… su… su chi? Che nome gli avrei dato? Nessun nome sembrava adatto per lei.
Ripensai ai nomi dei personaggi femminili dei mie libri preferiti:
Giulietta…ah..no no troppo scontato. Elisabeth?...Nah, nemmeno questo è adatto. Marianne? No no no. Perché non riesco a trovare un nome per una creatura così meravigliosa? Avrà pure un nome…
Vabbè, ora è meglio che vado a caccia con la mia famiglia.
Così saltai dalla finestra e raggiunsi gli altri in giardino e iniziammo a correre verso il bosco.
Isabella…Isabella…Isabella
Ma che cosa mi stava succedendo? Sentivo una voce che cantava un nome: Isabella. Ma chi era? Mah…stavano succedendo cose strane e non ne capivo il perché anzi, non ne capivo proprio niente.
Senza accorgermi mi ero fermato e mi sentii scuotere
“Edward! Edward! Ma che hai?” subito, grazie agli scossoni di Emmet mi ripresi
“Niente fratello”
“Sembravi imbambolato…non mi rispondevi!”
“Scusa…stavo solo pensando”
Nel mentre mi si avvicinò Alice e mi sussurrò all’orecchio:
“Sempre a pensare a Isabella vero?” e se ne andò via ridendo.
Rimasi scioccato. Isabella…era lo stesso nome che avevo sentito poco fa…non era possibile. Come faceva Alice a sape… che stupido! Avrà sicuramente a che fare con quello che mi tiene nascosto.
Isabella…subito mi apparve la vampira che avevo immaginato nel pomeriggio. Isabella…si era perfetto.
Questa storia cominciava a farmi venire i brividi.


********************************************************************
Angolino dell'autrice:

Ringrazio infinitamente che mi ha messo tra i seguiti e i preferiti...!
Un grazie in particolare a chi recensisce

Elfa sognatrice: Tanya è la solita rompi p*** non ti preoccupare e ne combinerà di belle. E Jonatan...darà del filo da torcere al nostro povero Ed! Spero proprio ce ti piaccia qst capitolo...sai...sono un po' impegnata in questo periodo e non ho più ispirazione! Tutta colpa della scuola! Spero continuerai a commentare perchè diciamo che mi fai da colonna portante...senza i tuoi commenti vado in depressione totale! Un bacio

Ronnie8437: E' si ma a quale prezzo!!! Vedrai vedrai più avanti...! Grazie per avere recensito il cap! kiss

Piccolo anticipo del prossimo capitolo:


Appena entrai in camera mi bloccai e ebbi una visione: Edward che incontrava una vampira mai vista proprio a Denali. E poi ancora: Edward che se ne innamorava perdutamente...

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Capitolo 6
*** Visioni ***


Ciao ragazze!! Eccovi il 6° capitolo di quella matta di Alice!
Vi prego RECENSITE!!!!!!!! Sono in crisi!!!!!!!!!!!!

CAP 6 - Visioni

POV ALICE
Appena ritornata dallo shopping con Rosalie decisi di salire in camera per mettere via i miei nuovi vestiti, così mi allontanai dal salotto dove avevo appena concluso e vinto una partita di scacchi con il mio Jasper. Mi rendeva molto felice il fatto di vincere sempre…si è vero baravo…ma era nella mia natura essere una sottospecie di veggente e non potevo farci niente.

Appena entrai in camera mi bloccai e ebbi una visione: Edward che incontrava una vampira mai vista proprio a Denali. E poi ancora: Edward che se ne innamorava perdutamente, Edward che la abbracciava, lei che lo baciava con amore, lui che le scriveva una lettera:

Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?
È l'oriente, e Bella è il sole.
Sorgi, vivido sole, e uccidi l'invidiosa luna,
malata già e pallida di pena
perché tu, sua ancella, di tanto la superi in bellezza.
Non essere la sua ancella, poiché la luna è invidiosa.
Il suo manto di vestale è già di un verde smorto,
e soltanto i pazzi lo indossano. Gettalo via.
È la mia donna; oh, è il mio amore!
se soltanto sapesse di esserlo.
Parla, pure non dice nulla. Come accade?
Parlano i suoi occhi; le risponderò.
No, sono troppo audace; non parla a me;
ma due stelle tra le più lucenti del cielo,
dovendo assentarsi, implorano i suoi occhi
di scintillare nelle loro sfere fino a che non ritornino.
E se davvero i suoi occhi fossero in cielo, e le stelle nel suo viso?
Lo splendore del suo volto svilirebbe allora le stelle
come fa di una torcia la luce del giorno; i suoi occhi in cielo
fluirebbero per l'aereo spazio così luminosi
che gli uccelli canterebbero, credendo finita la notte.
Guarda come posa la guancia sulla mano!
Oh, fossi un guanto su quella mano
e potessi sfiorarle la guancia!

Ti amo amore mio…
                                                                Tuo per sempre Edward

Oddio! Se lo sapesse Ed non ci crederebbe neanche morto! Poi mi travolse un’altra visione: Io che prendevo da un piccolo appartamento un foglietto e lo posavo sul letto di Ed. La casa era in una piccola città molto distante da Forks e probabilmente era la sua…quella di Isabella. Senza sprecare un secondo mi misi a correre più veloce possibile e raggiunsi finalmente la casa. Sembrava abbandonata ed entrai nell’appartamento di Bella che avevo visto nella mia visione.
Probabilmente se n’era andata da poco: il suo odore era ancora forte nell’aria.

L’appartamento era ben tenuto ma a causa del suo trasferimento era vuoto. Non c’era niente in giro. Fu in quel momento che vidi il piccolo foglietto per terra. Lo presi e con cura cercai di non impregnarlo del mio odore: lo misi in una piccola busta di plastica ed infine in borsa. Edward non doveva capire che ero stata io.
A gran velocità rientrai a casa: in salotto c’era solo Jasper che mi guardava con uno sguardo interrogativo. Subito gli saltai in braccio e lui mi accolse felice. Amavo perdermi nei suoi occhi e fargli capire tutto il mio amore per lui. Lo adoravo.
Edward era in camera sua a crogiolarsi come suo solito. Ancora per poco fratellino!
Dopo un po’ diedi un bacio molto dolce a Jasper e mi sedetti in parte a lui
“Amore, Carlisle ci deve dire una cosa”
“Mi sembra che sia una cosa piacevole visto che sei molto felice”
“Si è bella ma non è per questo che sono felice”
“E perché allora lo sei?”
“Per questo” e gli diedi un altro bacio “Per te”
“Alice…lo sai che ti amo da morire?”
“Si lo so tesoro e anche io ti amo da morire”
“lo so” rise.
Appena ebbe finito di parlarmi Carlisle entrò in salotto e chiamò Edward.
Subito si presentò e con lui Rose e Em;
Edward aveva dipinto sul viso una smorfia: era ovvio che a lui l’idea di andare a Denali non gli sarebbe piaciuta con quella sanguisuga di Tanya. Non lo lasciava in pace un attimo. Ogni volta che andavamo a trovarli lei gli faceva una corte spietata e Edward la rifiutava ogni volta gentilmente. Per fortuna che era paziente: io al suo posto l’avrei già pestata di brutto.
Eddy, sentendo il mio pensiero, sorrise eccitato all’idea di farla a pezzi una volta per tutte.

 “Figlioli, la famiglia di Denali ci ha invitati a festeggiare il Natale a casa loro. Ci terrebbero tanto a rivederci così ho accettato l’invito. Per voi va bene o volete fare altro?”
Io, all’idea di non vedere il mio fratellino felice e di conoscere Bella dissi subito:
“No Carlisle…per noi va benissimo. Io e Jasper stavamo pensando di andare a trovare Peter e Charlotte ma, possiamo rimandare giusto?” Mi rivolsi a Jasper facendogli gli occhi dolci: sapevo che non avrebbe resistito.
“Si ce-rto…come vuoi per me va bene.”
“Benissimo…e voi?” Chiesi agli altri.
“Hai fatto bene ad accettare l’invito così Rose non mi porterà tutto il giorno per negozi!”
“Emmet, tesoro, tanto ci passi allo stesso non credere”
“Oh no…!”
Io che già sorridevo per aver visto l’anteprima mi sganasciai dalle risate.
Emmet era uno spasso!
“E tu Eddy? Non sarai mica occupato vero?”
“No, non ho impegni ma sapete quanto mi costa venire…”
Vedendo la sua angoscia e tristezza non mi trattenni e gli risposi:
“Eh sì…vediamo come ti si incolla addosso Tanya! Ma vedrai fratellino…sento che stavolta sarà un pochino diverso. Non ti pentirai di essere venuto, anzi, ce ne sarei per sempre grato!!” Ops! Avevo detto troppo!!!!!! Stupida stupida stupida!!
Ora era meglio cercare una distrazione per la mia mente: giusto! Potevo ripetere al contrario una poesia che avevo letto su internet…era molto carina…
“Alice? Cosa stai cercando di dirmi?”
Aveva capito, come sempre, che gli stavo nascondendo qualcosa. Bene, così impari a stare più attenta!
 “Cosa mi stai nascondendo mostriciattolo?”
Ma amavo troppo stuzzicarlo così continuai:
“Sapessi Edward…”
“Dimmelo Alice”
“No no no no no no no no no! E non replicare perché è inutile! Noi andiamo a caccia…ci vediamo dopo".
Detto questo presi Jasper e lo portai fuori.
“Jasper…devo fare una cosa…tu vai, io ti raggiungo subito!”
Presi dalla mia borsetta il foglietto e lo riposi con cura sul letto di Edward. Subito uscii e corsi nella foresta. Non mi aveva visto ma c’era mancato davvero poco. Molto poco.
Cercai Jasper e mi avventai su un grosso alce. Ero già sazia e decisi di aspettare Jasper in riva al fiume.
Ero talmente persa nei miei pensieri che non mi accorsi che si stava avvicinando e quando mi diede una leggera spinta barcollai pericolosamente verso l’acqua. Cercai in tutti i modi di restare in piedi ma riuscii solo a trascinare anche Jasper nel fiume.
“Questa me la paghi” gli ringhiai
“Oh…che paura…”
Mi avventai su di lui e gli morsi piano un labbro.
“Mmm…sarebbe questa la tua vendetta? Dovrei farti fare un tuffo più spesso”
Era bellissimo quando rideva. Ed era mio! Lo baciai appassionatamente e lui ricambiò.
“Alice…alice” sussurrò dolcemente…
“Cosa?”
“Ti amo…ti amo…ti amo…ti amo” mi disse sulle labbra tra un bacio e l’altro.

Eddy, avrai anche tu una compagna…te la meriti e io farò di tutto per aiutarti! Te lo prometto!

Dopo aver pensato questo, decisi di raggiungere i miei famigliari che, come noi avevano finito di cacciare.
Vidi Edward che era imbambolato…starà pensando ancora al foglietto di Bella! Bhe…lo avrei capito presto: mi avvicinai sussurrandogli
“Sempre a pensare a Isabella vero?”
Era scioccato. Bene avevo fatto centro!
Scappai ridendo: non c’erano dubbi, amavo fare impazzire Ed!

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Angolino dell'autrice:

Grazie a quelli che hanno messo la mia ff nei preferiti:

 
1 - 1918 [Contatta]
2 - alexiell [Contatta]
3 - Baby_Baby [Contatta]
4 - bell [Contatta]
5 - clodiina85 [Contatta]
6 - deisy87 [Contatta]
7 - Fantasy_Mary88 [Contatta]
8 - francycullen [Contatta]
9 - Ginny Weasley 95 [Contatta]
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11 - LadySile [Contatta]
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14 - Ronnie8437 [Contatta]
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16 - suxpicci_89 [Contatta]
17 - Tokiotwilighters [Contatta]
18 - vallinda [Contatta]
19 - _Nessie_ [Contatta]    

E grazie anche ai seguiti:

 
1 - asheptus [Contatta]
2 - beverlina [Contatta]
3 - camii [Contatta]
4 - Elfa sognatrice [Contatta]
5 - elly1980 [Contatta]
6 - ilariaechelon [Contatta]
7 - ishizu [Contatta]
8 - luis [Contatta]
9 - Michelegiolo [Contatta]
10 - mony cullen [Contatta]
11 - rakyprincipessa [Contatta]
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14 - tania86 [Contatta]
15 - tenerona [Contatta]
16 - veronichina [Contatta]
17 - zsusy93 [Contatta]    


graziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegrazie a chi recensisce!!!!!!!!!!!!!!!!!


Elfa sognatrice : Prima di tutto GRAZIE MILLE per la recensione! Mi fa piacere che continui a seguire la mia ff anche se non è poi così bella... comunque: Alice è sempre tremenda e ne combina di tutti i colori ma, per questa volta, non è lei a far immaginare  Bella a Ed ma qualcun altro...
Spero di riuscire a scrivere gli altri capitoli più in fretta possibile anche se mi manca l'ispirazione: forse dovrei innamorarmi per continuare questa storia. Mah!
Spero che questo capitolo ti piaccia! A presto... :)

Ronnie8437 : GRAZIE MILLE per aver recensito!!! Adoro le vostre recensioni e quando le ricevo mi commuovo! Lo so sono un po' stupida...ma che ci posso fare?
E...Sì, il nostro Ed si innamora perdutamente di Isabella ma, le parole nella sua mente e la visione che ha di Isa non è opera di Alice ma sarà lei a combinare tutto...basta ti ho già detto troppo!
Spero comunque di postare al più presto il prossimo capitolo anche se non so se ce la farò!!

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Piccolo anticipo:
Tum-tum…tum-tum
La fragranza e il pulsare del sangue era vicino: lo sentivo.
Cominciai a correre sempre più veloce finché accecata dalla fame mi avventai sulla mia preda senza capire del tutto di cosa si trattava; mentre placavo la mia bramosia mi accorsi con mia gran sorpresa che stavo bevendo sangue animale. Non era poi così male.
Qualcosa si mosse alle mie spalle. Ero un po’ impaurita: non era una preda…era un predatore!
La sua dolcissima fragranza mi colpì in pieno e lentamente mi girai.
“Ciao”
Sorpresa dal saluto automaticamente ricambiai
“Ciao”

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VI PREGO...RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** La mia nuova vita ***


Scusate il ritardo...ho parecchio da fare in questi giorni!
Questo è il capitolo d'inizio della nuova vita di Bella.
Buona lettura...

CAP 7

POV BELLA - La mia nuova vita

Bene, finalmente ero arrivata! Non che non mi piacesse viaggiare a tutta velocità facendo fare le fusa al motore del mio tesoro, ma avevo un po’ di sete e la città avrebbe proprio fatto a caso mio. Lo so era un po’ disgustoso quello che facevo ma era nella mia natura e non potevo farci niente: gli umani si sfamavano con il cibo e i vampiri si sfamavano con gli umani.
Solitamente mi nutrivo di persone che non erano madri, padri o bambini: cercavo sempre qualche persona con cattive intenzioni. Avevo una specie di sesto senso per quel tipo di persone e le trovavo facilmente.

Così mi diressi verso il centro di un piccolo paesino e parcheggiai la macchina. Che strano…nessun anima viva in giro. Forse faceva troppo freddo per uscire a quest’ora di notte e…che stupida! Erano tutti a letto! Stavano dormendo tutti.
Era meglio che andavo via da quel posto…avevo una brutta sensazione: odore di vampiri!
Non avevo proprio voglia di fare nuove conoscenze anche perché la gola bruciava troppo!
Decisi quindi di ritornare alla macchina. Improvvisamente un profumo invitante mi fece cambiare direzione portandomi dentro in un bosco.
Tum-tum…tum-tum
La fragranza e il pulsare del sangue era vicino: lo sentivo.
Cominciai a correre sempre più veloce finché accecata dalla fame mi avventai sulla mia preda senza capire del tutto di cosa si trattava; mentre placavo la mia bramosia mi accorsi con mia gran sorpresa che stavo bevendo sangue animale. Non era poi così male.

All'improvviso qualcosa si mosse alle mie spalle.
Non era una preda…era un predatore!

La sua dolcissima fragranza mi colpì in pieno e lentamente mi girai.
“Ciao”
Sorpresa dal saluto automaticamente ricambiai
“Ciao”
Vidi la figura avanzare verso di me e io mi ritrassi in posizione di difesa qualora volesse attaccarmi.
“Tranquilla, non voglio farti del male. Piacere…io mi chiamo Kate”

Sentendo quelle parole e vedendo che era una femmina mi rilassai.
“Il piacere è mio” dissi porgendole la mano
“il mio nome è Isabella…ma puoi chiamarmi Bella”
“Che bel nome…scusami se ti ho disturbato dalla tua caccia…non volevo.”
“Non preoccuparti figurati…anche tu sei stata costretta a bere sangue animale? Non c’è nessun umano in giro a quest’ora.”
Lei mi guardò ridendo della smorfia che mi aveva procurato il termine “sangue animale” e mi rispose
“No Bella…io caccio sempre animali: è il mio stile di vita”
“Davvero?”
“Sì, lo so che può sembrare un po’ strano, ma ti fa sentire meno in colpa. Diciamo che mi allevia un po’ la coscienza.”
“Potrebbe essere un buon rimedio alla nostra natura. Non ci avevo mai pensato. Come ci sei arrivata?”
“Ehm…diciamo che più che esserci arrivata mi ci sono adattata”
“Non capisco scusa”
“Sono sempre stata una vampira nomade come le mie sorelle e anche io mi nutrivo con sangue umano. Ma, un giorno ho incontrato una strana coppia di vampiri vegetariani…”
“Vegetariani?”
“Sì, è così che definiamo i vampiri che bevono sangue animale”
“Ah…capisco”
“E grazie a Eleazar e Carmen, io e le mie sorelle abbiamo intrapreso questa “dieta”. Ovviamente all’inizio le difficoltà sono tante: la vicinanza agli umani è difficile anche per noi che abbiamo alle spalle secoli di pratica.”
“Difficile? Per me non è mai stato un problema frequentare umani…non mi hanno mai attratto particolarmente…più che altro il mio era un istinto di sopravvivenza. Ne farei volentieri a meno se potessi. Rubare vite è un atto mostruoso.”
“Davvero non fai fatica a trattenerti? Allora magari riusciresti ad adattarti facilmente alla nostra dieta…sempre che tu lo voglia…essere vegetariana, come ti ho già detto, ti rende meno mostro”
“Hai ragione…ok, ho deciso…proverò a seguire questa dieta “vegetariana”. Non sai che sollievo che mi hai dato: ora posso veramente vivere senza il peso della mia coscienza. Stava diventando troppo pesante.”
“Brava!”
“Ah…posso chiederti una cosa?”
“Si certo”
“Tu abiti qui vero?”
“Sì”
“Allora, se non sono troppo indiscreta, mi sapresti dire se c’è un piccolo appartamento da affittare in giro? Sai, avevo intenzione di trasferirmi qui per seguire i corsi di questa università.”
“Ma certo…però gradirei prima se venissi a conoscere la mia famiglia…saranno molto felici di conoscerti”
“Ok! Lo sai che sei veramente simpatica?”
“Grazie! Anche tu lo sei!! Diventeremo molto amiche vedrai!”
E così dicendo mi prese per mano e cominciò a correre.
Non so perchè ma mi fidavo di quella vampira: era come se ci conoscessimo da una vita.


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Angolino dell'autrice:
Per prima cosa voglio ringraziare infinitamente chi recensisce!!!
Grazie mille!!! =)

eli1414: Sono molto contenta che ti piaccia la mia ff e spero di non deludere le tue aspettative. L' incontro tra i due sarà molto romantico ma, come sempre, ci sarà qualcuno che farà di tutto per farli dividere. Grazie mille per aver recensito! Kiss

Elfa sognatrice: Eccolo qui il mio tesoro! Sempre pronta a tirarmi su! Sono contenta che tu continui a recensire!
Avevi ragione...è un pov bella ma...il vempiro per ora non è Jonatan e nemmeno Ed.
A presto. Ti voglio bene.kiss

camii: Grazie per aver recensito: sono in poche che lo fanno purtroppo!
Sono molto contenta che ti piaccia la mia ff! Spero che questo capitolo ti piaccia...
kiss

Piccolo anticipo:


Me la immaginai tra le braccia…era una sensazione unica…mi si scaldava il cuore.
Lei…la volevo. Volevo che fosse mia.
Isabella…che cosa mi stai facendo?
Edward…Edward…ti amo
Oh no no no no!!!! Ancora quella voce!
Che mi aveva detto? Ti amo?
Oddio…ok, sono ufficialmente pazzo. Portatemi al manicomio per vampiri.

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Capitolo 8
*** Voci ***


Ragazzi scusatemi tantissimo per il ritardo!!!!!! Non ho avuto un attimo di tempo!!!! Scusate scusate scusate!!!!

Vi lascio un cap più lungo per farmi perdonare ok? 

Scusate ancora!!

PS: cap non betato...scusate gli errori

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CAP 8

POV EDWARD

Ero rimasto impietrito dalle parole di Alice: come faceva a conoscere il nome Isabella? E come faceva a sapere che era a lei che stavo pensando? Non mi aveva mai detto di saper leggere nella mente. O forse faceva tutto parte della sua previsione che mi aveva nascosto intenzionalmente.

Più ci pensavo e più tutto diventava incomprensibile. La bellissima vampira…il foglietto con un dolcissimo profumo…le voci nella mia testa…e infine Alice. Era un mistero quella vampira. Che amasse farmi impazzire non c’era dubbio.

Emmet dovette darmi un altro scossone per farmi riprendere nuovamente.

Fratellino…ma che cosa ti sta succeendo?? Sei per caso impazzito?

Non era la prima volta che pensavano che fossi pazzo: avevano ragione!

In questi giorni non mi sentivo più lo stesso. Mi sentivo diverso: per esempio, pensando a questa Isabella, mi si colmava il vuoto e la solitudine che avevo dentro. Bastava sussurrare il suo nome e immaginare la sua presenza per essere felice.

Senza dire niente corsi immediatamente in camera mia chiudendo a chiave la porta e mi buttai sul letto.

Isabella…dove sei?? Chi sei??

Me la immaginai tra le braccia…era una sensazione unica…mi si scaldava il cuore.

Lei…la volevo. Volevo che fosse mia.

Isabella…che cosa mi stai facendo?

Edward…Edward…ti amo

Oh no no no no!!!! Ancora quella voce!

Che mi aveva detto? Ti amo?

Oddio…ok, sono ufficialmente pazzo. Portatemi al manicomio per vampiri.

Dicevo sempre ad Alice che era pazza ma…qui il pazzo che sentiva le voci ero solo io.

Però…quella voce…quel profumo…quella vampira…sembrava tutto collegato. Era come se fossero una cosa solo. Che fosse della mia Isabella quel profumo dolcissimo? Che fosse sua la voce che aveva sussurrato ti amo? Era una follia ma era bello pensarci: la mia immaginazione non si faceva certo pregare.

Ora come ora si stava immaginando la mia piccola Bella che si stringeva a me e, con quella voce così dolce e tenera, mi diceva “ti amo”.

Che sentimenti strani che sorgevano impetuosi dentro di me: non li avevo mai provati prima d’ora.

Merito di Isabella…ne ero sicuro.

Presi il libro di Romeo e Giulietta e cominciai a leggere:

 

Ella parla. Oh, parla ancora, angelo di luce!

Poiché tu, lassù sul mio capo, illumini questa notte d’un tale splendore

quale potrebbe riversarlo un alato messaggero del cielo negli sguardi stupiti

dei mortali che si rigettano all’indietro,

mostrando il bianco dei loro occhi,

per contemplarlo mentr’egli misura a gran passi le pigre nubi

e veleggia sul seno dell’aria.

 

Oh, sì mia dolce Bella…parla parla ancora e inebriami con il miele delle tue labbra.

La mia Bella. Strinsi forte il cuscino e lo baciai teneramente immaginandomi Bella…semplicemente divina. Un sogno…una favola…un miracolo. Il mio miracolo personale.

Il mio paradiso…

Qualcuna che sia ancor più bella che l’amor mio?

Il sole, che vede ogni cosa, non ha mai veduto l’eguale di lei

da quando il mondo è cominciato.

 

POV BELLA

Arrivammo alla fine del bosco e uscimmo, mi offrii di accompagnarla a casa e salimmo sulla mia macchina.

Dopo avere percorso qualche chilometro mi fece proseguire per una piccola stradina tortuosa e piena di sassi: povera la mia macchina!

La stradina si perdeva in un bosco molto fitto di vegetazione e sboccava su un’enorme spiazzo verde dove, in mezzo, sorgeva una bellissima casa tutta fatta in legno.

Il giardino che contornava la casa era ricoperto di piccole fiorellini bianchi che non avevo mai visto: era uno spettacolo unico e meraviglioso.

“Sono bellissimi questi fiori…non li avevo mai visti prima”

“Ah sì…bhè, diciamo che sono fiori tipici del posto”

“Davvero molto belli”

“Dai vieni che ti presento i miei genitori!”
“Ok”

Così, prendendomi a braccetto, arrivammo davanti alla porta di casa.

“Eleazar! Carmen! Devo farvi conoscere una mia nuova amica!”

Amica…che bello mi aveva chiamato amica!

Sentìì un fruscio e mi trovai davanti una bellissima vampira con lunghi capelli neri e la pelle olivastra.

“Oh…ciao! Io sono Carmen”

“Salve…io mi chiamo Isabella”

“Che piacere conoscerti! Eleazar, caro, vieni a vedere un po’ la nuova amica di Kate!”

Detto questo le si affiancò subito un vampiro: era tale e quale a lei…stesso colore dei capelli e della pelle. Era molto affascinante…ovvio era un vampiro…

“Piacere Isabella, io sono Eleazar”

“Piacere mio”

“Cara, mi farebbe piacere conoscerti meglio…perché non entriamo in casa e facciamo quattro chiacchiere?” disse Carmen accompagnando quelle parole con un sorriso.

“Se non disturbo…volentieri!”

“Ma nessun disturbo tesoro! Entra dai”

Convinta dalle parole di Carmen entrai. Erano tutti gentili con me e sinceramente non ne capivo molto il motivo ma mi faceva sentire bene.

Mi fecero accomodare su una delle due poltroncine che ornavano il salotto e si sedettero anche loro.

Era stano il loro sguardo…era amorevole. E i loro occhi erano di tutti di uno strano color oro ambrato.

“Scusate se sono indiscreta…ma come mai avete quel colore degli occhi? Ho sempre visto vampiri con gli occhi rossi…”

Eleazar mi guardò sorridendo e disse:

“Cara Isabella, non pensare che la tua domanda sia indiscreta. Molti come te ce l’hanno posta. Sicuramente Kate ti avrà già accennato della nostra speciale “dieta””

“Sì, me ne ha parlato ma…cosa centra con il colore degli occhi?”

“Bhe, diciamo che il colore dei nostri occhi è dovuto al sangue degli animali. Vedi, i vampiri che bevono sangue umano hanno gli occhi color rosso come i tuoi e invece quelli “vegetariani” hanno gli occhi di color oro. E’ il sangue animale che diluisce pian piano il rosso portandolo ad un oro”

“Davvero?”

Ero sbalordita…era tutto così strano ma soprattutto bello.

“Ovviamente ci vogliono mesi prima che il colore degli occhi cambi e diventi come il nostro.”

“Allora dovrò aspettare mesi prima di togliere questo orribile rosso dagli occhi. E’ un colore che mi ha sempre dato fastidio perché mi ricordava, in qualche maniera, la mia natura”

“Isabella, ma allora vuoi anche tu convertirti al nostro stile di vita?”

“Certamente. Ho passato anni a cercare un modo di essere meno crudele: per esempio mi ero imposta di cacciare solo uomini con brutte intenzioni e di non toccare né genitori né bambini. E ora che ho trovato un rimedio per sentirmi meno mostro lo voglio seguire! Non vi ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto aprire gli occhi! Grazie mille!”

E presa dall’emozione li abbracciai.

Solo dopo capii il gesto avventato che avevo fatto ma loro, con mia sorpresa, mi abbracciarono.

In quell’abbraccio mi sentivo veramente a casa. Tutto quell’amore mi commosse.

“Scusate…non dovevo essere così impulsiva. Ma…tutto quell’amore che mi avete dimostrato fin da subito mi ha molto colpito e, sembrerà stupido, ma quando vi ho abbracciato mi sono sentita così bene. Sapete, non ho mai avuto una famiglia che mi volesse bene.”

Carmen mi abbracciò ancora

“Piccola, non devi scusarti…sarà anche strano ma io ti voglio già un gran bene.”

“Anche noi Bella” dissero Kate e Eleazar.

“Non so che dire…grazie grazie…anche io vi voglio bene” e scoppiai in singhiozzi.

Poi Kate guardò Eleazar

“Eleazar, Bella voleva trasferirsi in Alaska per seguire i corsi della nostra università e mi ha chiesto se sapevo dove poteva affittare un piccolo appartamento…non potrebbe stare con noi?”

“Kate cara, lo sai che lo farei volentieri ma, purtroppo, non abbiamo più posto. Mi spiace immensamente.”
“Eleazar, ho avuto un’idea!”

“Dimmi Carmen”

“Potremmo chiedere a Carlisle se Bella si può trasferire momentaneamente nella loro casa qui vicino!”

“Veramente una magnifica idea. Allora vado a chiamarlo…Bella? Tu sei d’accordo?”

Io ero sorpresa ma risposi di si e lo ringraziai.

Eleazar allora si diresse al telefono

“Pronto, Carlisle?”

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Angolino dell'autrice:

Ringrazio tantissimo le mie care lettrici e soprattutto le mie tesore che recensiscono.

Purtroppo non ho il tempo di rispondere alle vostre recensioni...mi dispiace. Prometto che lo faccio la prossima volta!

Continuate a recensire!

Spoiler:

“Calmati Ed…si, si tratta di Isabella…”
Appena pronunciò Isabella una immagine sfuocata apparve nella sua testa: Io e una ragazza che ci abbracciavamo. L’immagine in un attimo si  fece più chiara e vidi chiaramente che era la mia Isabella. Non era possibile!

“Alice!”

“Oh cavolo…mi è scappata”
“Dimmi cosa ci faccio io con…con…”
“Isabella”

“Ma cosa vuol dire? Alice mi hai reso più confuso di prima! Dimmi qualcosa!”
“Fratellino…non disperarti. Tanto la conoscerai presto…oppure no! Dipende da te. Ovvio che se stai tutto il giorno in camera di progressi non ne fai!”

“Scusa Alice è che…è così strano…”

 

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Capitolo 9
*** Casa Cullen ***


Ciao ragazzi! 

Questo capitolo lo dedico a giny che è stata l'unica a lasciarmi una recensione! 

Sinceramente non pensavo facesse così schifo l'ottavo capitolo.... vabbè.

Buona lettura

CAP 9 -  Casa  Cullen

POV BELLA

 

“Eleazar! Amico mio! Quanto tempo! Sono felice di sentirti”

“Anche io lo sono mio vecchio amico!”

“A cosa devo questa telefonata così inaspettata?”

“Dovrei chiederti un favore”

“Dimmi”

“Abbiamo avuto il piacere di conoscere una giovane vampira e con nostra gran sorpresa, dopo averle parlato della nostra dieta, ha accettato di seguirla anche lei.”

“Eleazar, ma è fantastico! Mi hai reso veramente felice…posso dirlo anche alla mia famiglia?”

“Certo Carlisle ma…c’è un problema”

“Che genere di problema?”

“Vedi, le abbiamo proposto di far parte della nostra famiglia e ha accettato. Però la mia casa è troppo piccola e non c’è posto per lei…”

“Eleazar, se vuole posso ospitarla nella mia casa lì a Denali”

“Sarebbe proprio fantastico Carlisle…era proprio quello che volevo chiederti! Sei proprio un amico! Non so proprio come ringraziarti”

“Ma non devi ringraziarmi…Sono proprio felice. Dille di fare come se fosse a casa sua e di scegliere la camera che più gli piace.”

“Glielo riferirò. Grazie ancora”

“Di niente…arrivederci amico mio.”

“Spero di vedere te e la tua famiglia il più presto possibile. Salutami tutti ciao”

“Va bene, anche tu. Ciao”

Avevo sentito tutta la conversazione: ma come mai questi vampiri erano così predisposti ad aiutare una sconosciuta? Quel Carlisle mi sembrava proprio una gran brava persona.

Eleazar mi si avvicinò dicendo

“Avrai sicuramente sentito quello che ha detto Carlisle. Lo sapevo di potere contare su di lui. Ha detto di fare come se fossi a casa tua e di scgliere la stanza che vuoi. Quindi…non ti resta che andare a vedere la casa e sistemare le tue cose. Kate, l’accompagni tu?”

“Certo! Vieni Bella”

Io mi alzai e prima di congedarmi da loro li ringraziai ancora.

Non mi pareva vero: tutto questo era troppo strano eppure…era sempre ciò che avevo desiderato.

 

POV KATE

Ero felicissima! Eleazar e Carmen avevano accettato Bella e ora mancavano solo le mie care sorelle Tanya e Irina.

Così portai la mia nuova sorellina alla casa dei Cullen che era qualche chilometro dietro alla nostra. Ovvio che la loro casa era molto più grande: loro erano in sette.

Quando raggiungemmo la macchina vidi Bella sgranare gli occhi

“Cavolo…è enorme…ed è bellissima!”

“La loro è più grande perché sono in sette e…amano le cose sfarzose. Ma sono delle persone meravigliose.”

“Da quello che ho capito il vostro clan è molto unito al loro”

“Sì davvero! E’ stato proprio Carlisle a farci “adottare” questa dieta”

“Mi sembra una persona davvero intelligente.”

“E’ così”

Aprii la porta della loro casa e consegnai le chiavi a Bella

“Queste tienile tu…visto che per ora sei tu la padrona di casa”

“Grazie”

“Di niente…ora ti lascio così puoi sistemarti con calma.”

“Ok”

“Ah…se ti serve qualcosa chiamami pure”

“Va bene…e grazie ancora”

“Di niente Bella! Ci vediamo più tardi”

E me ne andai dandole un bacetto sulla guancia. Mi stava molto simpatica e le volevo già un gran bene.

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POV EDWARD

Ero ancora in camera mia a fantasticare quando Alice entrò nella mia camera

“Edward…non puoi passare tutto il tempo in questa camera a pensare a chi so io”

“Cosa hai detto Alice? Chi sai tu chi?”

“Oh Eddy…lo sai di chi sto parlando”

“No. Non lo so e non so nemmeno il perché tu continui a dirmi cose senza senso e a nascondermi le cose!”

“Edward…non posso proprio parlartene”

“Perché? Cosa sai che io non so?”

“Lo sai anche tu”

“Si tratta di Isabella…ma chi è? Alice dimmelo perché sto impazzendo! Sento anche una voce ogni tanto nella testa ed è sicuramente di una vampira ma non l’ho mai sentita…sto diventando pazzo!”

“Calmati Ed…si, si tratta di Isabella…”
Appena pronunciò Isabella una immagine sfuocata apparve nella sua testa: Io e una ragazza che ci abbracciavamo. L’immagine in un attimo si  fece più chiara e vidi chiaramente che era la mia Isabella. Non era possibile!

“Alice!”

“Oh cavolo…mi è scappata”
“Dimmi cosa ci faccio io con…con…”
“Isabella”

“Ma cosa vuol dire? Alice mi hai reso più confuso di prima! Dimmi qualcosa!”
“Fratellino…non disperarti. Tanto la conoscerai presto…oppure no! Dipende da te. Ovvio che se stai tutto il giorno in camera di progressi non ne fai!”

“Scusa Alice è che…è così strano…”

Mi abbracciò e mi disse

“Vedrai fratellino che finalmente anche tu sarai felice come noi.”

“Con Bella?”

“Non so ma credo di si…tutto dipende da te e lo sai. Comunque ero venuta a dirti che oggi finalmente arriverà la tua nuova…”
“…Aston Martin!”

“Ecco. Ma tu sei così preoccupato che non te ne sei nemmeno ricordato. Ah fratellino…se non ci fossi io!”

“Grazie Alice. Ti voglio bene”

“Anche io Eddy”

Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii.

“Ed vuoi che ti accompagno a prendere la tua auto?”

“Si grazie Emmet”

“Di niente…tutto pur di non andare a fare shopping con mia moglie!” mi disse ridendo

“Guarda che ti ho sentito!! Va bene. Stanotte “dormirai” sul divano e…quindi scordati certi giochini!”

“No Rose non fare così cucciola”

“Stavo scherzando amore. Vai pure con Eddy”

“Grazie” le sussurrò Emmet sulle labbra e la baciò appassionatamente.

Ecco. Queste scene picci picci proprio non mi piacevano: erano disgustose!

Però…a pensare di baciare in quel modo Isabella…era tutt’altra cosa! Decisamente.

Basta pensare a Isabella! Presi Emmet per la maglietta e lo trascinai di fuori.

“Eddai fratellino…non ti comportare così! Non sarai geloso di me e Rose…”

“No per niente!!” E invece lo ero: eccome!

Potessi io avere in questo momento Isabella e baciarla dolcemente…

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Angolino dell'autrice:

Ringrazio come sempre tutti i miei cari lettori e...un grandissimo GRAZIE a giny per i complimenti!! :)

Sono contenta che a qualcuno piaccia la mia storia! Un Besos

Spoiler:

“Ma Eddy, perché non hai voglia di venire?”

“Per il semplice fatto che dovrò sopportare quella oca di Tanya per tutto il tempo. Proprio non mi va! Non voglio che mi appiccichi tutte la volte ma lei non capisce. Glielo avrò detto non so quante volte che non mi interessa ma lei non demorde. Avrei tanta voglia di restare a casa ma non posso. Non vorrei offendere né mio padre né Eleazar.”

“TU DEVI VENIRE PER FORZA!!!”

“E’???”
“DEVI VENIRE! TE LA TOGLIERO’ IO DAI PIEDI QUELLA OCA TUTTA CAPELLI!”

“Alice? Ho il presentimento che tu mi stia nascondendo qualcosa ma…non lo voglio sapere.”

“Bravo, anche perché ti ho già detto troppo!”

“Grazie Alice.”
“Ma prego…infondo, adotterò una nuova sorellina”




 

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Capitolo 10
*** La camera di Bella ***


Buonasera a tutti! Eccomi con il prossimo capitolo! 

Scusate se sono lenta ma ho bisogno del mio tempo per scrivere....

PS: scusatemi per gli eventuali errori.

CAP 10

POV BELLA -  la camera di Bella

Ero piacevolmente sorpresa di come io e Kate eravamo già diventate amiche. Era una vampira molto simpatica e altruista. Non avevo mai incontrato persona più gentile di lei, a parte Eleazar e Carmen che, senza nemmeno conoscermi hanno subito accettato l’idea di farmi far parte della loro famiglia e di assicurarmi una casa. Erano proprio delle gran brave persone.

Mentre pensavo a loro, senza accorgermene, entrai in casa. Subito un dolcissimo profumo mi invase: era un miscuglio di più essenze tra le più dolci: cannella, giacinto, pera, acqua di mare, pane caldo, pino, vaniglia, pelle, mela, muschio, lavanda, cioccolato…Sicuramente erano di quei vampiri che abitavano qui.

Mi guardai un po’ in giro e notai il buon gusto nell’arredamento che prediligeva colori tenui e chiari. Tutto il contrario della casa della mia nuova famiglia in cui prevaleva il colore scuro. Era strano…questa casa mi trasmetteva uno strano senso di amore, protezione.

Salii lentamente le scale per raggiungere il piano superiore soffermando il mio sguardo sugli antichissimi quadri appesi: sembrava valessero una fortuna. Finite le scale decisi di seguire il corridoio ed esplorare tutte le camere da letto per scegliere quella in cui mi sarei sistemata. Aprii lentamente la prima porta: era una stanza terribilmente e totalmente rosa! Sembrava la camera di Barbie! Oddio!! Richiusi immediatamente la porta troppo sconvolta per continuare a guardarla.

Proseguii lentamente sperando che questi vampiri eccentrici non avessero solo camere rosa!

Socchiusi la seconda porta…ah, decisamente meglio ma…troppo grande: all’interno c’era un enorme letto bianco con il baldacchino. No no no! Non c’eravamo proprio. Io amavo stare al piccolo. Erano rimaste due porte. Mi avvicinai alla terza e l’aprii: una stanza bianca con un letto matrimoniale non esageratamente grande. Provai ad entrare ma, presa dalla paura arretrai: un enorme armadio si stagliava davanti a me. Ma era mai possibile che qui c’erano cose troppo enormi dappertutto? Non bastava la stanza rosa, il letto che sarà stato 3 metri per 3. No, mancava ancora l’armadio gigante pronto ad inghiottirti!!! Ma in che razza di casa ero andata a finire?

Ormai mancava solo una stanza e decisi di tentare la fortuna. Mi avvicinai per aprirla ma subito mi colpì una fragranza più forte e più dolce delle altre: sembrava lillà…miele e sole. Era buonissima. Ispirai forte con il naso e mi riempii con quella fragranza…era come una droga. Ne volevo ancora e ancora. Immediatamente, presa dalla frenesia aprii la porta con forza. Entrai con gli occhi chiusi per godermi le sensazioni che quel profumo inebriante scaturiva dentro di me. Potente…dolce…era qualcosa di indescrivibile. Aprii gli occhi e, per un momento, vidi un bellissimo vampiro sul divano che leggeva. Stavo diventando pazza? Sbattei le palpebre incredula. Non c’era più: una malinconia improvvisa mi avvolse e mi accasciai a terra. Cosa mi stava succedendo? Ah, la mia immaginazione!! Avevo talmente tanta voglia di innamorarmi che mi ero immaginata un bellissimo vampiro nella mia camera: sì, nella mia camera. Avevo deciso che questa sarebbe stata la mia camera. Era di fatto la più normale ma…aveva un certo fascino…e, cosa più importante, era impregnata di quel misterioso profumo che mi dava letteralmente alla testa.

Così trascinai le mie valige all’interno e cominciai a sistemare la mie cose.

L’armadio era completamente vuoto e subito lo riempii, la libreria al contrario era stracolma di libri.

Curiosa come sempre feci scorrere per leggere i titoli dei libri: libri di medicina, scienza, musica e…poesia? A questo vampiro piacevano poesie d’amore? Ero sicura che fosse  un vampiro dal profumo e dalla visione che avevo avuto prima. Mi fidavo del mio sesto senso e mi piaceva molto pensare che questa stanza fossi del mio magnifico vampiro.

Visto che non c’era posto nella libreria posai i miei libri sopra il divano nero in pelle. Gli avrei cercato un posto più tardi…ora, la mia curiosità mi logorava: volevo saperne di più su quel vampiro.

Decisi quindi di finire di sistemare più tardi e lanciai la mia valigia contro la libreria: d’accordo, non ero ancora capace di dosare la mia forza…non volevo buttarla così.

Ma subito ci ripensai essendo grata, per una volta, alla mia natura.

Per il colpo subito, dalla libreria spuntò un altro scaffale.

Uno scaffale nascosto? Questa stanza stava diventando troppo misteriosa.

********************************************************************** 

POV EDWARD

Quanto vorrei averti qui mia dolce Bella e stringerti a me…sentire il tuo profumo inondarmi e inebriarmi. Mi manchi amore mio…anche se non ti ho mai conosciuta. Mi manchi…

Tutto l’universo non aveva più nessuna importanza quando pensavo a Bella.

“Edward!”

E adesso chi era? Lo sapevano che non dovevano entrare in camera mia! E che cavolo! Aprii lentamente gli occhi. E chi poteva essere se non il mostriciattolo?

“Alice”

“Ma tu sei del tutto rimb..”

“Grazie sorellina”
“Edward è cinque minuti che ti chiamo! Mi vuoi degnare della tua attenzione?”
“Si, Alice…scusami”

“Oh…allora…volevo informarti che per Natale dovrai vestirti bene…”

“Alice non pensare minimamente che mi farò scorrazzare in giro da te tutto il giorno per comprarmi un vestito per Natale!!”

“Ma fratellino….”

“Niente ma! Già non ho voglia di venire…figurati se spendo una giornata a fare shopping.”

“Ma Eddy, perché non hai voglia di venire?”

“Per il semplice fatto che dovrò sopportare quella oca di Tanya per tutto il tempo. Proprio non mi va! Non voglio che mi appiccichi tutte la volte ma lei non capisce. Glielo avrò detto non so quante volte che non mi interessa ma lei non demorde. Avrei tanta voglia di restare a casa ma non posso. Non vorrei offendere né mio padre né Eleazar.”

“TU DEVI VENIRE PER FORZA!!!”

“E’???”
“DEVI VENIRE! TE LA TOGLIERO’ IO DAI PIEDI QUELLA OCA TUTTA CAPELLI!”

“Alice? Ho il presentimento che tu mi stia nascondendo qualcosa ma…non lo voglio sapere.”

“Bravo, anche perché ti ho già detto troppo!”

“Grazie Alice.”
“Ma prego…infondo, adotterò una nuova sorellina”
E se ne andò correndo.

Ma che cosa voleva dire? Ogni volta che sparava frasi senza senso se ne andava.

Dopo poco sentii nella mia testa la voce della mia Isabella

Edward…Edward

Si amore dimmi, parlami ti prego…chiamami ancora…sussurra il mio nome con quella tua dolce voce che ogni volta mi accarezza…parlami.

Lasciai che la sua voce mi penetrasse il cuore che, ormai gelido, sembrava riscaldarsi.

Che bellissima sensazione…

Avevo deciso: avrei detto a Tanya che non me ne importava niente di lei perché amavo un'altra. Infondo era vero…forse non amavo ancora e…Isabella era solo frutto della mia immaginazione ma…la sentivo concreta e MIA.

Non mi importava se Tanya avesse sofferto: in fondo se l’era cercata.

Presi il mio libro preferito e lo aprii:

 

“Invano ho lottato. Ma ho perso. Non posso. Non posso soffocare i miei sentimenti.

Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo.”

 

Ora capivo perfettamente come si sentiva Mr Darcy. Chissà la sofferenza quando Elisabeth gli disse che per lui non provava nulla. E se Isabella incontrandomi non si innamorasse di me? Era possibile. Non la reputavo ingenua come le altre e sicuramente non mi sarebbe caduta ai piedi per la mia bellezza. No. Non era così stupida…l’avrei dovuta far innamorare della parte interiore di me stesso.

Ammesso che a lei, una creatura egoista come me, potesse piacergli.

Magari non la incontrerò mai e sarò costretto a vivere la mia interminabile eternità da solo. Ormai avevo imparato a convivere con la mia solitudine ma...ora mi sembrava impossibile vivere anche solo un attimo senza la mia Isabella. Mi sentivo completamente inutile senza di lei e sapevo che l’unica capace di dare un senso alla mia vita era Bella.

 

Ogni giorno pensavo a Bella e le giornate scorrevano veloci…tanto veloci che non mi accorsi della data: domani saremmo dovuti partire per l’Alaska.
Mi venne un blocco allo stomaco pensando all’Alaska: Alaska = Tanya!

Avevo deciso di ignorarla come al solito e di esplicitarle, in modo tutto fuorché cortese, che non la amavo e che ero stanco che tutte le volte mi opprimeva con la sua costante presenza e la sua insistenza. Non era carino d’accordo, ma come ho già detto ero stanco di lei.

Avrei tanto voluto passare un bel Natale con la mia famiglia…non me lo rovinerà un’altra volta. No di certo!!

“Edward”

“Entra pure mamma”

“Edward, tesoro come stai?”

“Bene ma…lo sai che odio andare a Denali e lo sai il perché”

“Tanya non è vero? Ma caro…perché non le dai una possibilità? Magari se vi conosceste maglio magari potresti apprezzarla. A me sembra una ragazza tanto carina…”

“Mamma, tu non sai i pensieri che ha su di me. Il suo è soltanto desiderio anche se dice di amarmi. E’ ancora una bambina…non sa cosa è l’amore e di certo non è quello il sentimento che prova per me.”
“Ah…e ti dà fastidio il fatto che ti sia sempre attaccata”

“Si e credimi se ti dico che gliel’ho detto un sacco di volte che non ero attratto da lei e che provavo solo affetto nei suoi confronti.”

“E lei non demorde vero? Bhe, dei piacergli parecchio!”

“Te l’ho già detto…il suo è soltanto desiderio. E poi mamma…il mio cuore è già di un’altra e…”

“Cosa?? Ho sentito bene?”
“Si mamma…”
“E chi sarebbe tesoro? La conosco?”

“No, ma…la conoscerai presto.”

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POV BELLA

Uno scaffale nascosto? Mi avvicinai e vidi altri libri e…decisamente di altro genere. Sembrava che il mio vampiro stesse cercando di nascondere agli altri questi libri. Probabilmente per lui significavano qualcosa.

Cime tempestose…Orgoglio e pregiudizio…Ragione e sentimento…Romeo e Giulietta…

Impossibile! C’erano tutti i miei libri preferiti!

Avevo capito: il mio vampiro era molto romantico ma…tendeva a celarlo agli altri. Come se fosse una debolezza

No…per me non era una debolezza…era il miglior pregio che potesse avere.

Presi il mio libro preferito ma, appena lo tolsi cadde un foglio. Mi sporsi per prenderlo e lo aprii.

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Angolino:

Ringrazio infinitamente tutti anche se sono rimasta veramente molto male vedendo una sola recensione sugli ultimi capitoli.  Sto veramente prendendo in considerazione di mettere la storia tra le incomplete. Con questo non voglio minacciarvi ma solamente essere sincera e dire che senza un vostro incoraggiamento io non ho più ispirazione.

Ringrazio tantissimo il tesoro che mi ha lasciato una recensione nello scorso capitolo. :*

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Capitolo 11
*** Shopping ***


CAP 11

POV BELLA

Mi sporsi per prendere il foglio che era caduto dal libro e lo aprii.

Era uno spartito…conteneva le note di una canzone che non avevo mai sentito. Cominciai a canticchiarla: era una ninna nanna…e probabilmente il compositore era proprio lui. Guardai in fondo al foglio per leggere il nome del compositore.

Edward

Edward…allora è così che si chiamava…era un bellissimo nome, musica per le mie orecchie.

Cominciai a sussurrare il suo nome come per sentirlo più vicino e più concreto.

Si amore dimmi, parlami ti prego…chiamami ancora…sussurra il mio nome con quella tua dolce voce che ogni volta mi accarezza…parlami.

Oddio! Ora sentivo persino la sua voce…non era proprio possibile.

Però, che voce stupenda…

Sentii il mio cuore che a quelle parole si scaldò facendomi bruciare d’amore. Mi aveva chiamato amore…e…quelle dolci parole erano per me.

Una felicità improvvisa mi cullò dolcemente: mi sentivo completa. Completa con lui. Solamente con lui. Ispirai forte il suo buonissimo profumo e mi accoccolai sul divano immaginando Edward tra le mie braccia che mi sussurrava le tenere parole di prima.

Ah…come vorrei che fosse tutto vero. Come vorrei che Edward mi amasse. Come vorrei che fosse veramente qui.

Ma…come al solito mi stavo facendo solo degli stupidi sogni. Come sempre. E come sempre sarebbe andata a finire male. Cuore spezzato assicurato.

Risi malinconicamente alla stupida rima che avevo appena fatto.

Ma era la verità e se non avessi frenato il mio subconscio dall’immaginarsi Edward, mi sarei ritrovata con il mio cuore spezzato e solo per delle mie fantasie. Non potevo concedermelo: avevo già sopportato la mia dose di dolore in passato.

Volevo un futuro felice e pieno d’amore. Ma non di quell’amore fantasioso: dell’amore vero.

 

Non volendo più pensare a Edwad continuai a mettere apposto le mie cose.

“Bella?”

Sentii chiamare: era Kate. Subito mi fiondai fuori dalla stanza e andai al piano di sotto aprendo la porta d’ingresso.

“Ciao Kate!”

“Ciao Bella! Scusami se ti ho disturbato ma...mi chiedevo se avevi voglia di accompagnare me e le mie sorelle a comprare dei vestiti per Natale”

“Ah…ok! E…non vi dispiace se colgo l’occasione per comprare qualcosa anche per me? Sai, non ho portato con me nessun abito per quest’occasione.”

“Ma certo! Allora preparati che fra poco andiamo”

Detto questo corse via e io feci altrettanto.

Non sapevo cosa mettermi ma poi mi decisi per un paio di jeans stretti, un maglioncino azzurro, un cappotto nero e un paio di stivali di camoscio neri.

Presi un po’ di soldi, li misi nella borsa e uscii fuori chiudendo a chiave la casa.

Avevo preso un bel gruzzoletto perché avevo intenzione di regalare qualcosa alla mia famiglia. Gli ero molto riconoscente e…gli volevo bene.

Raggiunsi le altre e dopo che Kate ci ebbe presentate salimmo sulla sua auto e partimmo.

Quel pomeriggio fu divertimento totale. Girammo ben novantacinque negozi e, in ognuno compravamo qualcosa. Le borse, nonostante la nostra forza, cominciavano ad essere un peso e non perché erano pesanti ma semplicemente perché erano tantissime.

Così decretammo che per quel pomeriggio avevamo svaligiato abbastanza e ritornammo a casa.

Era stato veramente un piacevole pomeriggio: avevamo comprato ognuno almeno una ventina di vestiti bellissimi e elegantissimi, un’infinità di accessori da abbinare ad ogni vestito, un sacco di scarpe e un bel po’ di regali.

Avevo comprato delle bellissime collane a forma di cuore per Carmen, Kate, Irina e Tanya che si differenziavano per le diverse pietre incastonate nel cuore. Per Irina avevo scelto il topazio, per Kate lo smeraldo, per Tanya il rubino e per Carmen il diamante.

Mentre compravo questi regali avevo notato un bellissimo ciondolo anch’esso a forma di cuore con inciso ti amo. Era uno di quei regali che si facevano le coppiette: dividevano il cuore e ne portavano uno la parte dell’altro. Uniti per sempre. Che cosa romantica…era impossibile trattenersi dal non comprarlo e così lo feci, promettendomi di regalare l’altra parte del cuore alla persona che amavo.

Nessuno lo sapeva…e non ne parlai nemmeno alle mie sorelle: era così imbarazzante!

Loro avevano tutte il fidanzato: Irina aveva Laurent, Kate aveva Garrett e Tanya non aveva ancora il ragazzo ma diceva che sarebbe stato suo molto presto. Ne aveva parlato molto nel pomeriggio e, come Irina e Kate, mi aveva molto infastidito.

Il mio tesoro è bellissimo, molto intelligente, forte e molto molto sexy. Dovresti sentire il suo profumo Bella…ti manda in estasi!!!

Non aveva fatto altro che decantare le sue lodi superficiali e a volte anche volgari del “suo” tesoro.

Ma si poteva essere così? Come poteva piacergli un ragazzo solo per il suo aspetto esteriore? Era veramente una bambina sciocca e immatura. Tanya, sin dal principio, mi aveva dimostrato la sua indole all’innamorarsi facilmente e a concedersi senza alcun pregiudizio: me ne aveva parlato lei stessa scherzandoci sopra come se fosse la cosa più naturale che esista. Irina e Kate si vergognavano di lei e cercavano sempre di farla tacere o quantomeno di farla ragionare: non c’era verso.

Lei era fatta così.

 

POV TANYA

Ero felicissima! Fra poche ore avrei abbracciato il mio uomo. Avevo comprato i vestiti più provocanti che avevano, proprio per farlo cadere ai miei piedi come tutti gli umani.

Non gli avrei lasciato un attimo di pace…era tanto che non lo vedevo! Un mese! Mi mancava

terribilmente!

Era veramente perfetto per me: era bellissimo, muscoloso e dannatamente sexy.

Le mie sorelle, anche oggi, mi avevano rimproverato per il mio comportamento davanti a Bella e per la mia sfacciataggine. Anche Bella sembrava un po’ disprezzarmi ma non ne ero sicura e comunque non me ne importava niente. Volevo Edward e sarebbe stato MIO!!!!

 

POV KATE

Anche oggi Tanya ha fatto il giullare di corte facendoci vergognare immensamente davanti a Bella. Possibile che non cambi mai? Non c’era niente da fare…ogni volta che le facevamo un osservazione lei sbuffava o ci diceva che eravamo pallose.

Era proprio infantile e immatura. Anche Bella la pensava alla stessa maniera: l’avevo notato dallo sguardo che rivolgeva a Tanya. Ma come biasimarla? Aveva ragione.

Decisi di non pensare più a mia sorella e di concentrarmi sul mio amore: per Natale avevamo invitato Garret e Laurent.

Irina era impazzita di gioia quando gliel’avevo comunicato e io non ero da meno: avrebbe rivisto il suo Laurent e io il mio Garret.

C’eravamo conosciuti per caso mentre stavamo cacciando e lì è stato subito colpo di fulmine. Aveva accettato come Bella la nostra dieta e presto sarei andata a vivere con lui. Ero felicissima. A Bella avevo raccontato tutto di Garrett ed era molto felice per me ma…ogni volta che si parlava d’amore aveva un velo di tristezza negli occhi: doveva sentirsi terribilmente sola.

 

POV ALICE

Era quasi la vigilia e dovevamo ancora comprare i vestiti per l’occasione ed eravamo terribilmente in ritardo! Possibile che dovevo pensare a tutto io?

Dovevamo andare tutti oggi! Non mi interessava niente di quello che avrebbero sicuramente detto e non mi interessavano nemmeno tutti gli insulti che mi avrebbero tirato dietro. Non mi importava niente: OGGI SHOPPING!!!

Cominciai a chiamare Rosalie: qualcuno mi avrebbe dovuto pur dare una mano a trascinare tutti i ragazzi no?

“Rosalie!”

“Che c’è Alice?”

“Devi convincere tuo marito a venire a fare shopping con noi per comprare dei vestiti per le feste”

“Ah…giusto! Alice sei grande, non ci avevo pensato!”

“Lo so! Allora corri a dirlo a Emmett; a Jasper e Edward ci penso io!”

Sparì immediatamente e io andai da Jasper. Era spaparanzato sul nostro letto che leggeva: era bellissimo. Mi fiondai su di lui riponendo il suo libro sul comodino e mi sdraiai al suo fianco.

Mi guardò un po’ male ma…la sua espressione cambiò immediatamente lanciandomi un’occhiata maliziosa.

Aveva frainteso. Mi saltò addosso e cominciò a baciarmi.

“Jasper” dissi allontanandomi

“Che c’è amore?”

“Non è per questo che ti ho distolto dalla tua lettura amore…”
“Ah…scusa” disse allontanandosi da me.

Io, incapace di stare lontana da lui lo abbracciai ancora.

“Alice…sicura di non essere venuta per questo?”
“Non ero venuta proprio per questo ma…mi hai fatto venire una certa voglia. Amore, sei così bello…”

“Anche tu sei bellissima tesoro. Ma allora mi dici che cosa volevi dirmi?”

“Bhe…lo so che ti scoccia però…dobbiamo andare a comprare dei vestiti per le feste e…”

“No Alice…tutto ma non questo”

“Ti prego ti prego ti prego ti prego” gli sussurrai baciandolo appassionatamente.

“E va bene mostriciattolo…mi hai convinto”

“Bene. Grazie. Stasera avrai la tua ricompensa ok?”

“Mmm…pensavo meritassi un anticipo”
“No tesoro. Come si dice? Ah…prima il dovere e poi il piacere”

“Hai vinto: mi arrendo!”

Così uscii e andai da Edward saltellando.

“Edward?”

Sentii un rumore forte: mi aveva chiuso la porta in faccia; probabilmente aveva sentito i miei pensieri. Brutto spione.

Lo sapevo che lui era il più testardo e che quindi dovevo essere molto molto convincente. Ma avevo un arma, il suo punto debole: Isabella.

Appena aprii la porta dovetti schivare una cuscinata.

“Ma come siamo gentili Eddy”

“Non chiamarmi Eddy! Non sei più mia sorella.” Disse mettendo un finto broncio: me lo aspettavo.

“E invece sono tua sorella e ringrazia il cielo che ci sono se no tu a quest’ora non sapresti nemmeno come vestirti”

“Anche gli uomini primitivi sono sopravvissuti senza il tuo aiuto!”

“Oh Eddy…si tratta di un pomeriggio solo!”

“L’eternità al confronto non è niente!”

“Ma su dai non fare il drammatico fratellino. E poi lo sai bene che non lo sto facendo per me!”

“E per chi se no?”

“Per Isabella. Può anche darsi che la incontrerai uno di questi giorni…”
“Smettila di darmi false speranze! Tanto non esiste e non ho nessuna voglia di perdere tempo per u frutto della mia immaginazione. Non voglio più avere nulla a che fare con lei. Punto.”

“Ma Edward…ciò non toglie che tu ti debba vestire in un certo modo ad una festa in cui, perdipiù, siamo ospiti.”

“D’accordo. Verrò! A patto che tu non mi parli più di Isabella.”

“Sei uno stupido! Ma fa come vuoi: la vita è la tua e puoi rovinarla e soffrire quanto ti pare.”

E me ne andai furiosa.

 

POV EDWARD

Possibile che non capiva? Ero stanco di illusioni. Non volevo dimenticare Bella ma…non volevo nemmeno spezzarmi il cuore per una illusione.

Avrei preso ciò che la vita mi avrebbe dato. Sarei andato avanti giorno per giorno.

Forse avrei dovuto pure accontentare mia madre e conoscere meglio Tanya.

 

Avevo una grande confusione in testa e non ci capivo più nulla.

Non era il momento di riflettere, avevo promesso ad Alice che sarei andato con lei a fare questo dannato shopping e lo avrei fatto: glielo dovevo.

Così raggiunsi gli altri e partimmo.

 

Fu un pomeriggio molto molto lungo ma ero soddisfatto nel vedere Alice così felice: forse era solo merito di Jasper.

Presi i vestiti nuovi e li sistemai nel mio armadio. Pochi secondi e tutto era apposto.

Mi sdraiai sul letto e cominciai a canticchiare una vecchia melodia che avevo composto sull’amore: mi ero ispirato al mio vuoto interiore e alla mia voglia di amare. Era una canzone dolce e un po’ malinconica. Era tanto che non suonavo più. Perché? Perché avevo perso l’ispirazione e suonavo più per gli altri che per me stesso e quindi avevo smesso.

Esme era triste per la mia decisione di non toccare più il piano, ma proprio non mi andava.

Non avevo più nessuna ispirazione. Nessun oggetto che mi affascinava particolarmente. A Bella non volevo più pensarci: ero maturo e non ero più un bambino per credere nelle favole. Non dico nella magia perché, nel mio mondo, ce n’era parecchia. Più che magia era eterna dannazione o cose paranormali…non c’era proprio niente di magico: non c’era la principessa da salvare, il cavallo bianco con la figura del principe azzurro. No. Nel mio mondo esistevano solo i cattivi, i mostri.

 

Dolore, dolore quello che si attanagliava dentro di me e che apriva un’enorme ferita che mi squarciava il cuore ormai morto da tempo. Ma non potevo cedere…Bella non era reale. Bella non sarebbe mai stata la mia compagna: avrei potuto incontrarla certo, questo Alice me l’aveva detto, ma dopo? Chi mi assicurava che un angelo bello come lei mi accettasse?

 

“Fin dall’inizio, potrei dire fin dal primo momento che vi ho conosciuto,

mi avete colpito per l’arroganza, la presunzione e il disprezzo totale dei sentimenti altrui

che caratterizzavano i vostri modi.

Ho cominciato a disapprovarvi, e sono bastati gli avvenimenti successivi

A far sì che la mia disapprovazione diventasse un’insormontabile antipatia.

Vi conoscevo da meno di un mese e già avevo capito che siete l’ultimo uomo al mondo

che potrei sposare.”

 

Avevo paura che anche a me venissero rivolte queste parole, non che io non fossi consapevole del mio egoismo e del mio ego ma, detto così, mi si sarebbe spezzato il cuore. Mi si sarebbe spezzato il cuore se Bella m’avesse urlato contro quelle parole! E pensare che non l’amavo nemmeno…ero terribilmente innamorato…di una Bella che nemmeno avevo mai visto. Che sciocco: mi reputavo intelligente ma non lo ero per niente.

No…avrei fatto di tutto per non fare tramutare quell’infatuazione in amore. Non me lo potevo permettere.

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Perdonatevi se non mi sono fatta sentire in questo periodo ma ero occupata con degli esami per l'ECDL e bla bla bla... e non sapevo se continuare la storia o no. Scusatemi tanto tanto tanto tanto.

SPOILER:

Mi infilai velocemente sull’autostrada. Nooooooo….colonna ferma! Cavolo quanto odiavo stare in colonna! Ero una vampira che amava la velocità e restare impantanata nel traffico non era proprio il modo migliore di chiudere in bellezza la giornata.
Dopo un po’, grazie alle uscite, la corsia fu si nuovo libera e diedi gas al mio tesoro.
Stavo parlando con Kate del mio nuovo lavoro quando mi accorsi che c’era una macchina dietro di me che mi voleva superare: mi stava praticamente spingendo.
Ma ero a 200 km/h che cavolo voleva? Voleva giocare? Allora gli avrei fatto mangiare la polvere!! Spinsi il pedale dell’acceleratore e schizzammo via. Stupida Aston Martin! Ma chi ti credi di essere?

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Capitolo 12
*** Lavoro e...arrivo dei Cullen ***


SCUSATE PER I TREMENDO RITARDO!!! Vi chiedo umilmente perdono...scusate scusate scusate!

CAP 12

POV BELLA

Continuavo a pensare a Edward nonostante sapessi che era solo una perdita di tempo: lui non era vero.

Ma…mi faceva sentire estremamente vuota non pensare a lui. Così sgomberai la mente e mi concentrai su Edward: adoravo farmi male. Pensare a Edward era un atto molto masochista…faceva male. Male perché sapevo che non sarebbe mai stato mio, che non l’avrei mai incontrato e che, anche se così fosse, l’avrei fatto scappare: ero troppo egoista e, in amore, l’egoismo è una parola di cui non si conosce il significato.

In amore si doveva, oltre che a ricevere, anche a dare. Non ne sarei mai stata capace e lo sapevo bene. Ormai erano anni che convivevo da sola e mi ero sempre preoccupata per me stessa, non avevo mai avuto la necessità di pensare a qualcun altro oltre a me.

Era nel mio essere e nel mio carattere.

Forse l’amore non faceva proprio per me. Era meglio accantonare il pensiero e pensare alle amicizie, alla scuola, alla famiglia e al lavoro.

Già: dovevo cercare un lavoro.

 

Che stupida! Me ne ero quasi dimenticata. Andai correndo dalla mia famiglia.

“Eleazar, Carmen, dovrei chiedervi una cosa”

“Dicci cara”

“Sapete se da queste parti posso trovare un piccolo impiego per guadagnare un po’ di soldi?”

“Non saprei…puoi sempre guardare su questo giornale. Tieni”

“Ah…grazie. Allora vediamo…babysitter? Non ci penso nemmeno…Impiegata?Ah, l’ho già fatto…Insegnante di piano? Non lo so suonare…Bibliotecaria?Ecco! E’ questo il lavoro perfetto!!!”

“Mmm…un bellissimo lavoro Bella e…visto che ami tanto leggere sicuramente è adatto a te! E poi non è nemmeno lontana questa biblioteca, dovrebbe essere a 10 minuti da qui.”

“Perfetto! Allora chiamo subito! Ciao a dopo!”

Emozionata dalle aspettative che quel nuovo impiego mi poteva offrire volai in casa mia e subito mi sedetti sul letto della mia stanza.

Composi il numero e poggiai impaziente il telefono all’orecchio

“Biblioteca -leggere e sognare-?”

“Buongiorno, ho letto sul giornale che state cercando…”

Non mi fece nemmeno finire di parlare che mi urlò piena di gioia

“Una mano!! Signorina, lei ha chiamato per lavorare in questa biblioteca?”

“Si…”

“Benissimo! L’aspetto questo pomeriggio per parlarne. L’indirizzo lo sa già quindi…buona giornata e…a presto!”

Che strana telefonata…non mi era mai capitata una cosa simile.

Ma tutte a me capitano! Però sembrava felice. Sì…sicuramente era molto felice. Chissà.

Decisi di scegliere dei vestiti per andare al mio colloquio: una camicia bianca con una cravattina nera e dei jeans stretti neri. Poteva andare.

Presi le mie scarpe nere con il tacco vertiginoso e le posai accanto al letto. Ero un po’ frastornata e decisi di andare a farmi un bel bagno.

Mentre l’acqua scorreva preparai l’intimo: un reggiseno con mutandine bianche con del pizzo sui bordi.

Lasciai scorrere l’acqua fino a quando la vasca non fu piena e aggiunsi dei Sali.

Mi spogliai ed entrai cautamente stando attenta a non bagnare in giro; l’acqua era piacevolmente calda e accogliente e mi aiutò a rilassarmi completamente.

Il mio pensiero di conseguenza andò a Edward...Ah, se fosse qui con me…lo riempirei di coccole e mi stringerei forte al suo petto sussurrandogli Ti amo…ti amo…ti amo.

 

"T'amo senza sapere come, ne' quando ne' da dove,
t'amo direttamente senza problemi ne' orgoglio:
cosi' ti amo perche' non so amare altrimenti
che cosi', in questo modo in cui non sono e non sei,
cosi' vicino che la tua mano sul mio petto e' mia,
cosi' vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."

 

Edward…dove sei amore mio? Come se mi rispondesse!…ormai erano giorni che non sentivo la sua voce.

Bella…sono qui vieni da me

 

"Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."

 

Ero pazza: il mio amore mi aveva risposto…e mi aveva dedicato persino una poesia. Troppo dolce.

"Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."

Bellissima…decisamente. Si poteva innamorarsi di un’illusione? Fino a poco tempo fa avrei detto di no ma, mi costrinsi a ricredermi. Sentivo che già l’amavo…si perché era amore e con l’amore la sofferenza.

La sofferenza di non averlo accanto, di non poterlo stringere, di non potere baciare le sue bellissime labbra, di non potergli dire che lo amavo. No…non l’avrei mai potuto farlo.

 

POV EDWARD

No…non riuscivo a togliermela dalla testa o, per meglio dire, dal cuore…

Stupido stupido stupido! Perché Edward continui a pensarci? Ami farti del male vero?

Sì…la risposta era sì: amavo pensare a lei anche se faceva male. Ma non riuscivo a non pensare a lei: era diventata il mio rifugio felice. Pensare a lei mi riscaldava il cuore. Poi arrivava il dolore.

Forte come non mai mi schiacciava. Stavo annegando nella mia sofferenza quando sentii parlare il mio angelo

Edward…dove sei amore mio?

Non era possibile…Bella? Senza pensarci la implorai

Bella…sono qui vieni da me

E poi le dedicai con amore dei versi

"Lei è vicina al mio cuore
come un piccolo fiore alla terra.
Lei e' dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco."

Mi sentivo uno stupido…ero ubriaco d’amore…oddio! La amavo già. Non potevo più farci niente.

Quelle sue parole mi avevano stregato l’anima e il corpo e l’amavo, l’amavo, l’amavo.

E lei mi amava! Mi aveva chiamato amore mio e le sue parole avevano accarezzato dolcemente il mio nome. Sarei potuto morire: ero felice...Bella…mi aveva ridato la vita, mi aveva fatto rinascere.

 

“Edward!!!!!!”

Oddio…mi ero completamente dimenticato che i miei mi stavano aspettando per partire!

Ah, Bella…mi fai perdere la testa!

“Arrivo!”

“Sarà meglio! Sei più lungo delle ragazze!”

“Ehi Emmett, questa è cattiva”

Lo raggiunsi e lui mi scompigliò i capelli e ridendo mi disse

“Ehi bambola…vuoi uscire con me?”

“Con piacere Emmett ma…sicuro che Rose non si arrabbi?”

Rose che era appena scesa si mise a ridere

“Non pensavo che fossi uno scimmione finocchio!!!! Ahahahahhahahhahahah!!”

“Te lo faccio vedere io il finocchio!” E prese Rose in braccio baciandola.

“Ehi…ma io sono geloso! Voglio un bacio anch’io dal mio finocchietto!”

E dicendo così lo staccai da Rose e gli dissi nell’orecchio

“Emmett tesoro io sono geloso!”

Emmett mi scansò ridendo e con lui tutti gli altri che avevano assistito divertiti la scena.

Dopo esserci ripresi accomodammo le valigie nei due bauli delle macchine e partimmo.

Accesi la mia tigre che mi fece subito le fusa: la mia bellissima Aston Martin

“Adesso piccola ci facciamo un bel giretto”

“Ed…quando fai così mi preoccupi…cerca di ricomporti”

“Ma Jasp io adoro la mia macchina”
“Lo sento ed è per questo che mi preoccupo”

Accesi lo stereo e feci scorrere su Debussy: Claire de lune.

Bella…Bella…Bella

Possibile che questa musica mi faceva pensare irrimediabilmente a lei? Mah…

Preso dai miei pensieri spinsi l’acceleratore per raggiungere la mia meta il più presto possibile: avevo l’impressione che sarebbe stata una lunga e penosa permanenza.

 

 POV BELLA

Mi stavo dirigendo impaziente verso la biblioteca. Avevo memorizzatola cartina e la via per rendere più facile la cosa.

Mi fermai appena vidi il cartello Biblioteca “Leggere e Sognare”

Parcheggiai la mia Alfa 159 nei parcheggi a fianco, mi guardai un attimo allo specchietto e mi diressi verso l’entata.

Subito, dopo avere aperto la porta, rimasi meravigliata: era immensa. Era divisa in stanze: una stanza per ogni genere. Ognuna aveva un colore diverso e immaginai che il colore era legato sicuramente all’essenza dei libri.

Entrai piano e mi guardai in giro spaesata…non c’era nessuno?

Poco dopo sobbalzai sentendo una voce stridula darmi il benvenuto

“Benvenuta! Lei deve essere la nostra salvezza!”

“Buongiorno e…grazie. Perché sono la vostra salvezza?”

“Vieni cara, siediti qui che dobbiamo parlare un po’”

“Ok”
Così dicendo mi accomodai su una morbida e accogliente poltrona.

“Vedi cara…-cominciò la donna sedendosi sulla poltrona davanti a me- E’ da un po’ che cercavamo una persona che ci dasse una mano ma…non si è mai offerto nessuno e così…pensavamo di vendere tutto.”

“Quindi sono arrivata tardi…mi dispiace molto” dissi desolata

“No, sei arrivata giusto in tempo direi…vedi, la mia cara sorella è morta abbandonandomi…e da sola non posso mandare avanti la biblioteca.”

“Mi dispiace molto per sua sorella…condoglianze”
“Ah grazie…”

“Ma comunque se vuole le do io una mano! Ho sempre sognato fare la bibliotecaria e questo lavoro sarebbe proprio quello che fa per me!”

“Bene allora!”

E commossa mi abbracciò

“Non sai come mi fai felice…non volevo chiudere questa biblioteca: per me è come una seconda casa ed è piena di ricordi che non voglio che mi siano portati via.”

“Non si preoccupi! La aiuterò io stia tranquilla!”

“Grazie mille cara”

“Grazie a lei…allora, quando cominciamo?”

“Da domani: eccoti gli orari”

E così dicendo mi porse un biglietto con scritto:

 

Biblioteca “Leggere e Sognare”

Lunedì 9.30-12.00

Martedì 9.30-12.00    14.30-18.30

Mercoledì 9.30-12.00   18.00-21.15

Giovedì 14.30-18.30

Venerdì 14.30-18.30

Sabato 9.30-12.00

 

“Mmm…mi sembrano dei buoni orari…allora domani dalle 14.30 alle 18.30”

“Esatto. Ovviamente la biblioteca verrà chiusa per le vacanze di Natale e quindi lavori solo domani e poi ci sono 15 giorni di ferie.” Disse felice facendomi un sorriso

“Benissimo! Allora…a domani!”

“A domani cara!”

Uscii dal negozio entusiasta e andai verso la mia macchina; aprii lo sportello e mi diressi a gran velocità verso casa.

 

Raggiunsi la mia famiglia che mi accolse calorosamente chiedendomi il responso del colloquio

“Tutto bene: mi ha detto che comincio a lavorare domani! Era veramente molto felice che qualcuno fosse interessato a lavorare in una biblioteca”

“Sono molto fiera di te bambina mia!”

Carmen era la solita…ma ormai non mi metteva più in imbarazzo essere chiamata “figlia mia” o “bambina mia” come all’inizio.

La abbracciai ricambiando tutto il suo amore e le diedi un piccolo bacio sulla guancia

“Grazie mamma”

Mi sembrava volesse piangere

“Mi hai chiamato ma-mamma?”

“Si mammina”

In effetti era la prima volta che la chiamavo mamma…mi era venuto del cuore chiamarla in quel modo.

“Oh, tesoro!!!”

“Mamma…mi stai stritolando”

“Oh scusa amore”

“Ti voglio bene!”

“Anche io Bella”

In quel momento arrivò Kate e sarcasticamente si disse

“Ehi…basta smancerie! Bella…noi andiamo a comprare qualche decorazione per la casa e un albero di Natale. Sai…dobbiamo dare un aria Natalizia a questa casa!! Sei dei nostri??”

“Ok arrivo!”

Salutai velocemente Carmen e Eleazar, che stava leggendo un libro, e uscii raggiungendo le mie sorelle.

 

“Tanya, questo era l’ultimo albero! Abbiamo fatto passare 30 negozi!!!!”

“Si lo so…so contare non sono scema!”

Sul fatto che non era scema avrei avuto qualcosa da ridire ma…era pur sempre mia sorella anche se aveva civettato con tutti i commessi carini dei negozi. Ormai era una causa persa e io e Kate lo sapevamo bene.

“Allora Tanya ti vuoi dare una mossa? Quest’anno tocca a te scegliere l’albero ma non sei autorizzata a farci perdere tutto il pomeriggio, hai capito??”

Ormai Kate era diventata una belva ma…aveva ragione e parecchia! Anche io cominciavo a perdere la pazienza.

“E ma che palle che sei Kate! Va bene questo bianco.”

“Alleluia!!”

Così uscimmo dal negozio e caricammo l’alberello sulla macchina.

Per fortuna che le decorazioni le aveva già comperate Irina che, non volendosi sorbire Tanya, se ne era allontanata con questa scusa.

 

Mi infilai velocemente sull’autostrada. Nooooooo….colonna ferma! Cavolo quanto odiavo stare in colonna! Ero una vampira che amava la velocità e restare impantanata nel traffico non era proprio il modo migliore di chiudere in bellezza la giornata.

Dopo un po’, grazie alle uscite, la corsia fu si nuovo libera e diedi gas al mio tesoro.

Stavo parlando con Kate del mio nuovo lavoro quando mi accorsi che c’era una macchina dietro di me che mi voleva superare: mi stava praticamente spingendo.

Ma ero a 200 km/h che cavolo voleva? Voleva giocare? Allora gli avrei fatto mangiare la polvere!! Spinsi il pedale dell’acceleratore e schizzammo via. Stupida Aston Martin! Ma chi ti credi di essere?

Non c’era niente da fare! Mi era sempre attaccata al sedere!

Ad un certo punto cercò di sorpassarmi ma io le sbarrai la strada costringendola a rimanere dietro. Mi stavo divertendo un casino! Oh…non demordeva: ci stava provando ancora! Tanto non riuscirai a sorpassarmi!!

Arrivai a 300 e lo seminai…

“Ma sei pazza?”

“Calmati Tanya…Non ti fidi?”

“No non mi fido! Sarai a 200! Ma sei pazza?”

“No Tanya, non sono pazza…e…per la precisione…sono a 300”

Lei cominciò a urlare disperata e io mi sganasciai dalle risate con le altre mie due sorelle.

In un attimo arrivammo a casa e io decisi che, prima di rientrare, sarei andata a caccia.

“Ehi care sorelline, non vi fa niente se prima di rientrare vado a caccia? E’ un po’ che non mi nutro e…non voglio soffrire più del necessario domani al lavoro”

“Ok…fai con calma”

Sapevo che non avrebbero capito che quello era un pretesto per non vedere subito i Cullen: non sapevo cosa aspettarmi e…rimandare l’incontro mi sembrava una bella scappatoia.

Mi fermai davanti a casa e aspettai che le mie sorelle scaricassero la roba per poi mettere in garage la mia auto.

Feci retromarcia e…una Aston Martin?? Non era possibile…possibile che mi stesse perseguitando? Era la stessa macchina di prima ne ero sicura. Non volevo capire…non volevo fermarmi a vedere chi fosse il proprietario anche perché avevo il presentimento che quella era proprio la macchina dei Cullen!! Oddio! Scappa Bella finché sei in tempo!!

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ANGOLINO DELL'AUTRICE

Ehi ragazzi, il prossimo capitolo sarà finalmente l'incontro tra Ed e Bella!! Avevate capito di chi era l'Aston Martin???
Spero che vi sia piaciuto!
Grazie per la recensione dell'ultimo capitolo...a presto...kiss ;*

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Capitolo 13
*** L'incontro ***


Ho cercato di aggiornare questo capitolo il più veloce possibile ma...per il prossimo dovrete aspettare un po'.

Per questo, ne ho messo uno un po' lungo...

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo incontro! :)

POV EDWARD

Ormai mancavano pochi metri alla loro casa ma…un’Alfa 159 nera??? Cosa diavolo ci faceva lì la stessa macchina che mi aveva seminato in autostrada? Non mi dire che era una delle mie cugine la fonte della mia rabbia! Si, me l’ero presa e anche molto!

 Vidi la macchina che in fretta e furia, come se volesse fuggire, fece retromarcia e schizzò via. No, non era una delle mie cugine il proprietario di quel auto: ovvio, non poteva essere una donna guidava fin troppo bene per poterlo essere. Sarà uno dei loro soliti fidanzatini…magari se fosse un fidanzato di Tanya!!! Cominciai a sperperarlo con tutto il cuore.

 Era buio e le stelle brillavano in cielo… ma, una in particolare brillava moltissimo ed era bellissima: non l’avevo mai notata…era stupenda.

“Eddy? Che fai non scendi?”

“Si si arrivo”

Mi ero imbambolato e non mi ero accorto di avere già parcheggiato la macchina e che, la mia famiglia era già scesa.

Scesi, chiusi la macchina e entrammo in casa.

“Carlisle!”

“Eleazar!”

“Che bello rivedervi! Ben arrivati! Come è andato il viaggio?”

“Molto bene, e siamo arrivati prima del previsto…non è un problema vero?”

“Ma non dirlo nemmeno per scherzo! Aiuterete Kate, Irina e Tanya a decorare il nostro salotto; sono appena arrivate dagli acquisti…”

“Certo! Che bello!”

Alice era già elettrizzata all’idea e raggiunse le nostre cugine di sopra.

Io, che non avevo nessuna voglia di vedere Tanya stavo cercando qualche scusa per fuggire da lei.

“Se non vi fa niente io vado a caccia perché ho un po’ di sete non vi fa niente vero?”

“Figliolo certo che puoi andare!”

“Ok…grazie, ci vediamo”

E me ne uscii correndo gridando mentalmente: LIBERO!!!!!!!!!!!

 

POV TANYA

Erano arrivati i Cullen!!!!!!!!! EDWARD AMORE MIO!!!!!!

Mi dovevo preparare: avrei messo un vestitino corto molto provocante rosso. Non sarebbe resistito lo sapevo bene!! Mmm…matita, mascara, ombretto nero.

Fatto! Ero perfetta.

Stavo per uscire quando vidi Alice salire le scale

“Ciao Tanya”

“Ciao Alice…c’è Edward?”

“No, è andato a caccia...comunque...vieni con me che dobbiamo addobbare il salotto!”

Avevo la netta sensazione che volesse allontanarmi da Edward. Ma tanto non sarebbe riuscita a fermarmi! Nessuno ci sarebbe riuscito.

 

POV ALICE

Eravamo appena arrivati quando, mi venne una visione: Edward avrebbe incontrato Bella stanotte!

Ero molto felice, troppo. Sembrava che tutto andasse per il meglio: la famiglia di Denali ci aveva accolto calorosamente anche se, all’appello mancavano le tre sorelle. Pensando a loro mi venne un’altre visione decisamente molto più brutta: Tanya che si preparava per Edward e, non trovandolo, andava a cercarlo evitando l’incontro tra Ed e Bella. Dovevo impedirglielo!!!!!!!!

Salii le scale con il pretesto di aiutare le sorelle ad addobbare la casa per Natale e agguantai Tanya che stava uscendo dalla sua stanza, portandola in camera di Kate.

Sarebbe stata una mission impossible tenere lontana Tanya da Edward! Ma…non per me! Ero o non ero Alice??

 

CAP 17

POV BELLA

Mi ritrovai a correre a più non posso nella foresta: non avevo nessuna intenzione di incontrare i Cullen e nemmeno il fidanzatino di Tanya ma…forse sarebbe stata una buona occasione per togliersela dai piedi! Però un po’ mi dispiaceva per quel povero ragazzo che doveva sorbirsi tutte le sue fastidiosissime attenzioni.

Magari lui invece le apprezzava…da quanto mi aveva raccontato Tanya si sarebbero messi insieme presto e quindi lui era sicuramente come lei: cretino, montato e esibizionista.

Sinceramente nemmeno me ne importava…l’importante che si sarebbero scocciati a vicenda e che non sarebbero venuti a rompere a me!!

 

All’improvviso sentii un dolce profumo colpirmi in pieno: un puma!

Senza pensarci due volte mi precipitai richiamata da quel profumo così squisitamente invitante ma…dovevo stare attenta a non strappare il mio bellissimo vestitino bianco che adoravo.

 

Correvo a una velocità mostruosa attraverso la foresta quando nell’aria sentii una fragranza completamente diversa da quella della mia preda.

Decisamente più dolce: un vampiro!!

 

POV EDWARD

Stavo correndo come un matto lontano da quella casa che ospitava l’incubo della mia vita: Tanya. Non volevo affrontarla: non ne avevo il coraggio. Dovevo essere determinato e fargli capire che i miei sentimenti per lei non erano cambiati e l’indifferenza nei suoi confronti era rimasta: per me era solo una sorella che…odiavo! Non la sopportavo proprio più!

 

Mentre pensavo a Tanya l’odore di un puma mi accecò: non mi fermai…accelerai la mia corsa per raggiungerlo e berne fino all’ultima goccia. Ero furioso e volevo sfogarmi.

Mentre correvo, preda della mia foga, sentii un fruscio alla mia destra e credetti di avere avuto una visione: una bellissima vampira mi era appena passata accanto e si era volatilizzata. Non era possibile: era la mia Bella!!!!!!! Il suo profumo era inconfondibile e…sentirlo dal vivo mi inebriava di passione e d’amore. Non ci potevo credere…in un solo istante la mia rabbia era dileguata lasciando spazio ad un sentimento dolcissimo che voleva lei, lei e solamente lei.
Senza pensarci la inseguii: sapevo che sarei stato più veloce di lei e in un attimo le ero dietro. Il suo profumo mi riempiva i polmoni. Indossava un vestitino bianco che le fasciava il corpo diafano e marmoreo: una visione paradisiaca. Il vento le accarezzava e scompigliava i capelli che, a boccoli, ricadevano sulle sue spalle. Bella…Bella…Bella.

Mentre la contemplavo lei, accortasi della mia presenza, corse più veloce e cercò di seminarmi.

Oh no amore mio…non ti lascerò scappare ora che finalmente ti ho trovato!!

La mia ragione era andata a farsi benedire e il mio corpo e la mia mente urlavano solamente il suo nome: Bella…Bella…Bella!

Non potevo lasciarmela sfuggire ma…non volevo nemmeno disturbarla mentre cacciava. Stava cacciando sicuramente il puma di cui avevo sentito l’odore…si stava avvicinando sempre di più…sentivo il suo cuore pompare il nettare rosso.

Bene…avevo la scusa giusta e…una piccola sfida non faceva male a nessuno no? Mi eccitava l’idea di sfidarla.

Forza Bella…vediamo quanto corri veloce.

Pensando queste parole spiccai un balzo e mi ritrovai al suo fianco. Non riuscii a trattenere sulle labbra un sorriso quando lei mi guardò esterrefatta. Era veramente una tentazione…era semplicemente stupenda. Le sarei saltato addosso volenti…

Non mi lasciò nemmeno il tempo di pensarlo che mi ritrovai scaraventato a terra con lei sopra di me. Oddio! Edward trattieniti! Quello che sentii dopo però scatenò il mio senso di autodifesa e con uno scatto fui sopra di lei. Strano…non aveva opposto nessuna resistenza…sembrava imbambolata a guardarmi. Allora incatenai i miei occhi ai suoi e mi persi anche io in lei. Quali erano i sentimenti che i suoi occhi mi trasmettevano? Amore? Dolcezza? No impossibile…forse era solo terribile imbarazzo…d’altronde la posizione in cui eravamo era veramente molto imbarazzante.

“Scusa” Cercai di dire mentre lei mi guardava con curiosità

“Non volevo farti del male…scusami…”

“Ehi…ho la pelle dura io lo sai? Non mi hai fatto male tranquillo…” mi disse sorridendomi dolce.

Era proprio bellissima…sarei rimasto a guardarla per ore ma lei la pensava diversamente.

“Scusami…io avrei una certa sete”

“Ah sì, che stupido…scusa” così dicendo  scattai in piedi e lei con me.

“Hai un buonissimo odore lo sai?” Questa sua frase mi lasciò un tantino interdetto e le risposi senza nemmeno pensarci

“Anche tu hai un buonissimo odore…e…sei veramente bellissima”

“Bhè grazie…io…vado ok?”

Sembrava alquanto imbarazzata ma sembrava triste all’idea di lasciarmi…ma che stupido che sei Edward! Ora ti costruisci pure i castelli…sei proprio un caso perso.

“Aspetta… - dissi sfiorandole le mano - …posso venire con te? Ho sentito il profumo di un puma e…”

“Scordatelo - mi disse avvicinandosi e sussurrandomi all’orecchio – il puma è mio!”

“Ma cos..”

Non mi lasciò nemmeno replicare e cominciò a correre.

Era una provocazione: bene…voleva giocare?! E allora avrei giocato!

Subito le fui accanto e con una certa soddisfazione la superai facendogli l’occhiolino. Raggiunsi il puma e gli spaccai il collo per non dovermi battere rudemente.

Bella arrivò dopo di me e ci rimase. Mi guardava con aria triste e abbattuta.

Ero forse io che l’avevo resa così triste? Una morsa allo stomaco mi prese all’improvviso: si ero stato io e non lo sopportavo.

“Bella? Vieni”

Oh cavolo…l’avevo chiamata Bella…e se questo non era il suo nome? Che figura di merda!

Lei, guardandomi con curiosità, mi si avvicinò

“Che c’è Edward?”

Ero frastornato…

“Come fai a sapere il mio…”

Non mi lasciò finire. Mise un dito sulle mie labbra dicendomi

“Forse per lo stesso motivo che tu sai il mio?”

Gli sorrisi dolcemente e lei ricambiò

“Dai… beviamo questo sangue prima che si raffreddi”

“Cioè, tu vuoi che io beva con te?”

“Sì…qualche problema?”
“No…bhe…grazie allora”
“Figurati Bella”

Così dicendo le porsi il puma. Dovevo essere gentile se volevo piacergli…

Lei senza togliere lo sguardo dal mio viso arricciò le labbra scoprendo i denti e assetata si avventò sul collo della nostra preda. Era magnifica…le sue labbra erano perfette…che voglia di baciarle…

 

Dopo un millesimo di secondo la imitai senza mai togliere gli occhi dai suoi. Chissà che cosa stava pensando...cercai di sondarle la mente ma…niente. Non riuscivo a leggere i suoi pensieri! Il mio potere non funzionava con lei!

Mi sentivo depresso, disarmato, fragile senza il mio potere.

Frustrato mi staccai dal puma e mi rannicchiai triste.

 

CAP 18

POV BELLA

Un vampiro! Avevo troppa paura per voltarmi. Non poteva essere lui…non poteva essere quell’essere immondo che mi aveva trasformata… no no no no no!!!

Cercai, senza rallentare, di annusare meglio l’odore per vedere se riuscivo a capire se era veramente lui. Inspirai forte e mi bloccai immediatamente.

Avevo già sentito quel profumo…ed era la mia droga! Mmm…Edward sei tu? Nemmeno mi lasciò il tempo di formulare il pensiero che mi fu accanto sorridendomi…oddio quanto era bello!!!!!

Era proprio il mio Edward…correva veloce e il vento gli scompigliava quei soffici capelli ramati e gli schiacciava la camicia sul petto mettendo in risalto il suo petto.

Gli sarei saltata addosso…troppo tardi per usare il condizionale! Gli ero già sopra…l’avevo atterrato ed ora era sotto di me. Non me ne ero nemmeno resa conto…ma…quel viso d’angelo mi guardava, e lo faceva con… tenerezza? Insomma Bella! Non sognare!

Mi sporsi un po’ su di lui…oddio trattieniti!!! Avevo una voglia pazza di baciarlo e farmi abbracciare ma…visto che nemmeno mi conosceva dovevo nascondere questi miei sentimenti se no mi avrebbe presa per una poco di buono che se la fa con il primo che capita.

Quello che fece dopo mi sconvolse: con uno scatto mi portò sotto di lui. Non osavo difendermi…non volevo e non potevo…il mio corpo era come se fosse sconnesso. Avevo le farfalle nello stomaco.

Oh Edward…sei stupendo amore mio…non andare via da me

Lo guardai intensamente negli occhi e lui fece altrettanto…che occhi profondi che aveva…sembravano volermi trasmettere e ricambiare tutti i sentimenti che provavo per lui ma…questo probabilmente era quello di cui cercavo di convincermi. Era da tanto che lo sognavo e, ora che era qui con me non mi sembrava vero. Se fossi stata umana mi sarei data un pizzicotto per accertarmi che non fosse tutto un sogno ma, essendo vampira non poteva trattarsi minimamente di un sogno…forse poteva essere il mio paradiso!.

“Scusa” Mi disse accennando alla nostra posizione un po’ imbarazzante

“Non volevo farti del male…scusami…” Dovevo tranquillizzarlo…sembrava molto preoccupato.

“Ehi…ho la pelle dura io lo sai? Non mi hai fatto male tranquillo…”

Seguì un silenzio imbarazzante e decisi di fare qualcosa

“Scusami…io avrei una certa sete”

“Ah sì, che stupido…scusa”

Mi disse alzandosi…mi faceva male essermi staccata da lui…mi sentivo vuota. Inspirai, alzandomi, il suo buonissimo profumo così…da uomo…mmm…

Quel profumo risvegliava in me un bisogno irrefrenabile di lui e…senza ragione diedi voce ai miei pensieri

“Hai un buonissimo odore lo sai?”

Lo vidi piegare leggermente la testa sorpreso e…dopo un sospiro mi disse

“Anche tu hai un buonissimo odore…e…sei veramente bellissima”

Wow…gli piacevo! Aveva detto che ero bellissima! E…il mio profumo lo attraeva! NON MONTARTI LA TESTA BELLA!!! NON TI CONOSCE NEMMENO!!

“Bhè grazie…io…vado ok?”

Ero imbarazzatissima ma non volevo andare via da lui. Però dovevo. Così mi voltai tristemente sperando di rincontrarlo il più presto possibile ma mi bloccai immediatamente quando mi sfiorò un braccio. Una scarica elettrica mi scosse tutto il corpo.

“Aspetta…posso venire con te? Ho sentito il profumo di un puma e…”

Aveva sentito l’odore della mia preda? E’ no bello! Quella è mia…avevo troppa sete e non mi sarebbe bastato un alce puzzolente. Così mi girai avvicinandomi al suo orecchio e gli sussurrai

“Scordatelo il puma è mio!”

“Ma cos..”

Non lo lascia replicare e volai in mezzo alla foresta dirigendomi verso il puma. Sentivo che aveva colto la mia sfida…era dietro di me. Poi fece uno scatto e non so come mi fu davanti. Rimasi troppo male…nessuno mi aveva mai battuto nella corsa. Uffa! Aveva vinto lui.

 

Si avvicinò al puma e con un balzo gli fu sopra spaccandogli il collo. Era suo. Aveva vinto.

Dovevo andarmene e cercare qualcosa d’altro.

Addio tesoro…ti amo più di qualsiasi cosa al mondo…sei la mia vita…non ti dimenticherò mai!

Ero tristissima e sapevo che di lì a poco sarei scoppiata in singhiozzi.

“Bella? Vieni”

Mi aveva chiamata Bella…ma come faceva a conoscermi? Il pensiero che anche lui mi avesse immaginato m’inquietava. Non era possibile… Senza pensarci gli risposi

“Che c’è Edward?”

Ero sicurissima che si chiamasse così e lui me ne diede conferma

“Come fai a sapere il mio…”

Non lo lasciai finire e gli posai dolcemente un dito sulle labbra beandomi di quel tocco così morbido e soffice…

“Forse per lo stesso motivo che tu sai il mio?”

Era l’unica spiegazione a cui ero arrivata

“Dai… beviamo questo sangue prima che si raffreddi”

“Cioè, tu vuoi che io beva con te?”

Ero allibita…era veramente così dolce? O era solo la mia immaginazione?

“Sì…qualche problema?”
“No…bhe…grazie allora”
“Figurati Bella”

Così dicendo mi porse il puma. Che cavaliere…

Non ce la facevo più e senza un po’ di contegno mi avventai con bramosia sull’animale. Dopo un millesimo di secondo lui fece lo stesso e, come me, non staccò gli occhi dai miei.

Ad un certo punto lo vidi concentrarsi e poi distogliere lo sguardo tristemente.

Mi sentii morire…avevo fatto qualcosa di sbagliato?? Edward amore dimmi cosa c’è che non va…dimmelo sto impazzendo!!

Così, preoccupata, gli andai vicino e gli accarezzai una guancia con il dorso della mano

“Edward…stai bene?” Ero troppo in ansia e la mia voce tremava.

Lui non mi rispose. Prese la mia mano fra le sue e vi posò un bacio

“Sono solo depresso…”

“Perché? E’ colpa mia? Scusa Edward…se ho fatto qualcos…”

“Bella…”

Non sapevo cosa fosse successo in quell’istante. Sapevo solamente che ora mi ritrovavo tra le sue braccia con la testa appoggiata al suo petto.

“Bella…”

“Edward…”

Non riuscivo nemmeno a parlare tanto era forte l’intensità dei miei sentimenti.

Mi sentivo protetta…al sicuro… Oh Edward…

“Bella?”

“Si?”

“Stringimi  ti prego…”

Mi scostai leggermente e lo guardai negli occhi

“Edward…”

Portai le mie braccia intorno al collo appoggiando la testa sulla sua spalla e strinsi dolcemente.

Lui in risposta mi strinse di più.

“Bella…ti sembrerò un pazzo…”

“Allora siamo in due”

“Bella…io…ti prego non giudicarmi male…io non sono quel tipo di ragazzo che va con tutte...tu…per me sei speciale…”

“Edward…non arriverei mai a pensare una cosa così di te…io ti…ti…”

**********************************************************

ANGOLINO DELL'AUTRICE

Grazie a tutti quelli che leggono la mia fanfiction! Vi sono immensamente grata.
Un GRAZIE va anche a sedsed che ha recensito l'ultimo capito... sono felice che ti piaccia la mia storia!!! Spero di non aver
deluso le tue aspettative con quest ultimo capitolo. kiss

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Capitolo 14
*** ...*bacio al sapore di neve*... ***


                  ...*bacio al sapore di neve*...

POV EDWARD

Sapevo e me lo sentivo che quello che mi stava per dire era una cosa molto importante quindi cercai di incoraggiarla e di infondergli coraggio

“…ti?”

Lei fece un lungo sospiro e io la strinsi di più

“io ti…voglio bene”

Mi voleva bene…era un inizio…certo, dovevamo conoscerci meglio…potevamo essere amici: per ora.

“Bella…anche io ti voglio bene e non immagini quanto”.

Le diedi un tenero bacio sulla fronte e le sussurrai con amore

“Bella…forse è meglio che rientriamo…”

Quanto mi costavano quelle parole!

Non me ne fregava niente della mia famiglia, non me ne fregava niente quello che avrebbero potuto pensare! Volevo lei…ora che era con me, tra le mie braccia avrei voluto tanto che il tempo si fermasse.

“Emm…mi sa di si”

Alzò il suo tenero visino dalla mia spalla e mi guardò sognante

“Edward…posso?”

Posso cosa? Le avrei concesso di tutto…avrei fatto di tutto per lei…per la mia ragione di vita…per il mio angelo…per il mio amore.

“Non capisco”

“Posso…no va bhe non fa niente.”

Nel dirlo aveva abbassato lo sguardo imbarazzata. Era troppo tenera la mia cucciola.

Le alzai piano il viso e incatenai i miei occhi ai suoi

“Tutto quello che vuoi”

Lei sembrava sorpresa…chissà cosa gli frugava dentro in quella adorabile testolina.

“Non fa niente…niente di importante”

Come poteva dire una cosa del genere? Tutto di lei era interessante e mi importava parecchio!

“Bella…non avere paura di dirmi ciò che pensi. Fidati di me”

“Io…”

Non riusciva a parlare. Ad un tratto mi posò la sua mano sulla mia guancia e prese ad accarezzarmi dolcemente…non riuscii a trattenermi…

“Edward…mi hai fatto le fusa…”

“Scusa…”

“Sei dolcissimo lo sai?”

Non ci capivo più niente…la sua voce sembrava piena d’amore…ma come era possibile? Non ci conoscevamo nemmeno eppure…mah!

Basta pensare Edward! Ti vuoi proprio perdere i momenti più belli della tua vita? Non ritorneranno lo sai?

“Mmmmm…Bella…continua”

“Ti piacciono le coccole? Vieni qui”

Poggiò la schiena ad un albero e io gattonai da lei. Quando gli arrivai vicino mi prese il viso e lo poggiò sopra il suo petto. Io mi raggomitolai su di lei…che sensazioni…stavo annegando in un sentimento totalmente sconosciuto…era amore?? Si lo era.

Ora anche io potevo amare…e essere amato? Non sapevo che cosa provasse Bella ma…i suoi gesti, le sue parole, i suoi sguardi erano guidati da un sentimento così simile al mio…uguale? Forse. Non lo avrei mai potuto sapere. In quel momento avrei dato di tutto per poter leggere la mente del mio amore per riuscire a mettere a tacere tutte le domande e i dubbi che mi logoravano.

Ma non potevo e questo era un lato di lei che mi piaceva molto: lei era speciale.

 

Ispirai forte il suo buonissimo profumo e, guidato da quella buonissima fragranza, mi ritrovai a baciargli il collo in un dolce su e giù. Le mie labbra gli sfioravano la mascella, la gola, il collo…

Sentivo scorrere dentro di me brividi d’amore, passione…

Bella era immobile…ma sentivo che rabbrividiva al mio contatto: non mi era indifferente.

Bella di qualcosa…fa qualcosa…fammi capire cosa provi. Fermami se non vuoi…non voglio fare qualcosa che tu non vuoi.

 

Edward…se sapessi come mi sento in questo momento…non voglio che ti fermi…

 

Bella? Avevo sentito i suoi pensieri? Ma cosa…

“Edward, posso fare quella cosa che prima non ho osato fare?”

Mi scostai dal suo petto e la guardai semplicemente negli occhi. Cosa voleva fare?

 

POV BELLA

Non sapevo se farlo o no…magari per lui era tutto un gioco. No, non credo proprio…sembrava così innamorato di me. E dire che ci conoscevamo da poche ore e avevamo raggiunto un grado di intimità piuttosto rilevante…ma…potevo veramente permettermi di fare un passo così azzardato?

E se lui poi mi avrebbe allontanato dicendomi “è stato bello finché è durato…ti credevo una persona più responsabile e invece sei come tutte le altre…ti diverti tanto a prenderti gioco dei sentimenti degli altri?” Non lo avrei sopportato. Piuttosto sarei morta.

Magari aveva già capito le mie intenzioni.

Erano passati parecchi minuti da quando gli avevo chiesto il permesso ma non riuscivo a muovermi.

All’improvviso Edward mi accarezzò una guancia e il mio cervello in quel momento si staccò.

Sentivo la ragione abbandonarmi lasciando posto all’astinto…all’amore.

Presi ad accarezzarlo, a passargli le mie mani intorno al collo e stringergli i capelli così morbidi…

Edward fermami perché sto impazzendo…

Lui mi guardava dolce e ad un tratto chiuse gli occhi: aveva intuito ciò che stavo facendo…ma io non… il mio primo bacio volevo darlo alla persona che amavo. Ma io amavo Edward…

Mi sporsi un tantino e poggiai le mie labbra sulle sue. Edward non mi respinse anzi, mi strinse a lui e rispose al mio bacio.

Le sue labbra sulle mie…così morbide…così dolci…

Fu un semplice bacio ma…caspita che sensazioni! Mi sentivo un po’ stordita…e anche lui non sembrava essersi ripreso.

“Edward…”

Gli sussurrai sulle labbra

“Dimmi”

“Grazie…”

“E per cosa?”

“Per avermi dato il primo bacio più dolce che ci sia”

“Era il tuo primo bacio?”

“Ti prego non prendermi in giro per questo…”

E mi nascosi tra la sua spalla e il collo: ero troppo imbarazzata per sostenere il suo sguardo

“E perché mai dovrei prenderti in giro? Anche per me era il mio primo bacio”

Alzai di scatto la testa…ero frastornata…il suo primo bacio l’aveva dato a me?

Poi lo guardai bene in viso e non riuscii a trattenermi e mi misi a ridere

“Mi dici di non prenderti in giro e poi lo fai tu?”

“No Edward – dissi tra una risata e l’altra – non sto ridendo per te…o perlomeno non per quella cosa”

“E mi dici perché stai ridendo?” fece finta di mettere il broncio

La sua espressione mi mise subito tenerezza e gli diedi un bacino sulla guancia

“Perché hai un fiocco di neve proprio sulla punta del naso!”

Cercò subito di toglierselo ma lo  fermai

“No faccio io”

“……..”

Mi avvicinai e gli leccai la punta del naso facendo sciogliere il piccolo fiocco in bocca.

Rimase interdetto per mezzo secondo e io non mi feci scappare l’occasione di lanciargli un po’ di neve addosso.

“Bella! Questa me la paghi”

Io intanto mi ero già alzata in piedi e ridevo come una pazza. Lui non mi diede il tempo di scappare che mi tirò una palla di neve!

“Nooooo! Il mio vestito preferito!!!! Edward!!!!!”

“Voi donne! Te ne ricompro uno uguale va bene?”

“Io non sono una donna qualunque e quindi non me ne frega niente del vestito! Avrò la mia vendetta. Beccati questa”

E gli scagliai una palla dritta in faccia ma la evitò prontamente.

“Non ci siamo proprio Bella…con me ci vuole ben altro”

“A si?”

Mi scagliai a razzo verso di lui e poi frenai di colpo: una valanga di neve lo sommerse.

“E ora che mi dici?”

L’avevo coperto di neve completamente. Aspettai che si tirasse fuori ma niente. Iniziai a preoccuparmi e mi avvicinai sussurrando il suo nome.

“Edward…ci sei?...perché non mi rispondi? Edward!”

Mi ero avvicinata al cumulo di neve per tirarlo fuori ma due mani mi afferrarono per i fianchi e mi fecero affondare nella neve.

“Bella…ci sei cascata”

“Uffa Edward! Mi hai fatto spaventare!”

“Davvero?”

“Si”

“Mi farò perdonare allora”

E prese a baciarmi appassionatamente.

 *************************************************

Angolino dell'autrice:

Mamma mia che fatica!! Sta diventando sempre più difficile continuare questa fanfiction: tutta solpa della scuola...

Ma non vi lascio, non preoccupatevi! Vi chiedo solamente un po' di pazienza...non riesco mai a trovare tempo per scrivere...

Comunque voglio ringraziare di cuore per le bellissime recenzioni del capitolo precedente... mi avete fatto piangere :')... vi adoro!!

Alice26: grazie mille! Visto che ho aggiornato? Perdonami se ho fatto tardi...kiss :*

 rosa62: ragazze...non mi merito così tanti complimenti..grazie!! Comunque Tanya ce ne combinerà delle belle vedrai vedrai... bacio

powerpuff89: grazie mille per avere recensito e per i complimenti...kiss

 rere18: Hai ragione, Edward è proprio uno zuccherino... un bacione anche a te!

 volpessa22: Ciao Bianca!! Mi fa piacere che tu hai letto la mia storia e ti sono ancora più grata di avere recensito... al prossimo capitolo... :*

MaryAc_Cullen: Eh si, questo capitolo ve l'ho fatto aspettare da un po' ma alla fine l'ho postato... Comunque Tanya si infurierà coe una bestia, questo è scontato e ne vedremo delle belle... besos

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Capitolo 15
*** ...incomprensioni, paura...amore... ***


...incomprensioni, paura...amore...

POV EDWARD

Eravamo sommersi sotto un cumulo di neve. Sapevo che sarebbe venuta a tirarmi fuori…lo sapevo perché…era come se già conoscessi ogni sfaccettatura del suo carattere.

“Bella?”

“Sei cattivo!”
Dopo avermi baciato mi aveva messo il broncio.

“E perché?”

“Perché hai approfittato della mia preoccupazione!”

“Ah si?”

“Non fare il finto tonto.”

“Va bene Bella…scusami…”

“Troppo semplice. Non ti perdonerò così facilmente: scordatelo.”

Ormai rideva…non sapeva tenere il broncio.

“Sai che sei proprio buffa?”

“Ed è così che ti vuoi fare perdonare? Non ci siamo proprio!”

“Sei buffa: prima sei arrabbiata, poi ridi…e ora sei di nuovo arrabbiata”

Incrociò le braccia e si staccò da me uscendo da sotto la neve. Non le lasciai un secondo: mi alzai anche io e la abbracciai dal dietro…il vestito era completamente bagnato e lasciava trasparire il suo morbido corpo.

“Bella? Non vorrai andare in giro così spero…”

Si girò lentamente guardando prima me e poi il vestito.

“Ops!”

Cercò di coprirsi il più possibile ma con scarsi risultati. Era evidentemente imbarazzata.

“Edward! Non guardarmi!”

“Ma Bella…”

“Girati!”

Così feci per metterla più a suo agio e sentii che si rilassò un po’

“Bella…non devi vergognarti di me e poi…scusami ma ho già visto”

Mi arrivò un ceffone che mi fece male…molto molto male.

Cosa avevo fatto di male? Le avevo solo detto la verità…non era stato per niente carino però.

Mi sentivo male al pensiero di averla fatta imbarazzare e arrabbiare ancora. Ci conoscevamo da poco e l’avevo già fatta infuriare un sacco di volte. L’avrei persa se avessi continuato a comportarmi così con lei. Sentii una fitta al cuore al pensiero di perderla...lo sentivo spezzarsi in mille pezzi.

 

Mi accasciai a terra: non riuscivo più a reggermi dal dolore. L’avevo persa? Non mi avrebbe perdonato. NO! Gliel’avevo combinata bella e per di più gliel’avevo detto in faccia.

 

“Oddio! Edward!!!!!!!!!!!!!!”

Subito mi fu accanto preoccupata

“Edward, scusami scusami ti prego perdonami! Sono una stupida! Non volevo colpirti!”

E scoppiò in singhiozzi.

Io ero ancora sconvolto per quel gesto così inaspettato e doloroso…ero immobile e questo fece preoccupare terribilmente Bella che mi prese fra le sue braccia.

Continuava a sussurrare il mio nome e a baciarmi il viso, i capelli, le guance, il mento…

Mi accarezzava con amore, preoccupazione e disperazione.

“Scusami scusami scusami scusami…non voglio perderti Edward”

Non voleva perdermi?

“Non è colpa tua Bella…sono stato io a provocarti quella reazione però…cavolo mi hai fatto molto male…”

“Scusami! Ma…pensavo che fossi un vampiro…non pensavo ti avesse fatto così male…”

“Non in quel senso Bella…il male che mi ha provocato era più profondo…mi sentivo morire…”

Non ottenni risposta…ormai i suoi singhiozzi erano aumentati al pensiero di avermi provocato male.

Mi strinsi di più a lei ma subito mi scostai ricordando che…davanti ai miei occhi era quasi come se fosse nuda.

Lei capì e mise una mano sulla mia nuca spingendomi ad appoggiare il mio viso sul suo petto.

“Grazie”

“Edward? Mi perdoni?”

“Ad una condizione”

“Dimmi”

“Che tu non lo rifaccia mai più!”

“Va bene…non lo rifarò mai più”

Ricordandomi del broncio che mi aveva messo gli sussurrai

“E tu mi perdoni?”

“Ad una condizione”

“Quale?”

“Che tu mi dia un bacio”

Non aspettavo altro. Gli presi il mento e attirai le sue labbra sulle mie. La baciai trasmettendo tutto l’amore che provavo per lei perdendomi in quel contatto così intimo, profondo e bellissimo.

Poi mi staccai e la guardai negli occhi.

Più non ebbi il dominio di me stesso,

più non m’appartenni da allora,

quando negli occhi suoi lasciò specchiarmi,

in quello specchio che tanto mi piace!

Specchio, da quando in te mi rispecchiai,

m’han distrutto i sospiri profondi:

così in te mi perdei, come perdette

sé il leggiadro Narciso nella fonte.

“Oh Edward…”

“Bella…quando mi perdo nei tuoi occhi tutto il mondo perde importanza.”

Una forte emozione traspariva dai suoi occhi e senza dire una parola mi baciò intensamente.

“Grazie Edward…anche per me è la stessa cosa…”

“Vieni Bella, ti voglio presentare la mia famiglia”

Le presi la mano e la condussi fuori dalla foresta.

 

POV BELLA

Mi voleva far conoscere la sua famiglia…ero troppo tesa! Non volevo incontrare i Cullen ne tanto meno Edward ma…ora…non vedevo l’ora di conoscerli.

Ero impaziente di conoscere la sua famiglia e di conoscere anche lui.

Infondo ci conoscevamo da poche ore o meglio…io era un po’ che lo conoscevo ma…conoscerlo di perdona era tutt’altra cosa.

Volevo conoscere tutto di lui: le sue passioni, i suoi hobby, le cose che amava e che odiava, il suo carattere…

Ma…come mi sarei dovuta comportare davanti alla sua famiglia? Non avrei potuto dirgli: “Ciao! Io sono Bella, la ragazza di vostro figlio. Ci siamo conosciuti da poche ore.”

Mi avrebbero preso male: indubbiamente.

Per non parlare della reazione che avrebbe avuto Tanya! In fin dei conti gli avevo fregato il “suo” presunto ragazzo…non mi avrebbe mai più rivolto la parola. Io amavo Edward ma…non volevo litigare con la mia sorella. Non avrei mai dovuto incontrare Edward.

Ma che stavo dicendo? Preferivo litigare mille volte con Tanya che non avere conosciuto di persona Edward! Che poi Tanya non mi è mai stata simpatica e…avrebbe trovato presto un altro ragazzo a cui dedicare le sue moine.

“Bella?”

“Sì?”

“Sembri così assorta…a cosa stai pensando?”

“A…a…a come ci dovremmo comportare davanti alle nostre famiglie”

“Ah. Bel problema…non ci avevo pensato. Ovviamente non possiamo dirgli che…insomma…ci conosciamo da poche ore e ci prenderebbero per folli.”

“Appunto”

“Hai un piano?”
“Bhè…semplice: gli diciamo che ci siamo incontrati mentre cacciavamo e abbiamo fatto amicizia…”

“Mmm…”

“Così…possiamo continuare a vederci e a conoscerci meglio senza destare sospetti”

“Mi sembra un buon piano”

“Si se no mia sorella mi ammazza”

“Non lo permetterei”

“Tu non sai come è fatta Tanya!”
“Oh si che lo so…tu non sai quanto mi perseguita! E’ da quando mi ha visto per la prima volta che non fa che strusciarmisi addosso.”

“Non l’ho mai vista all’opera però…mi ha parlato molto di te…anzi…nauseato. Bhè…se non altro abbiamo la copertura”

“In che senso scusa?”

“Nel senso che, se tu ti mettessi insieme a Tanya, primo non desteremmo nessun sospetto e secondo…non dovresti stare in astinenza”

“Ma tu sei pazza! E non ti farebbe soffrire nemmeno un po’? Cosa sono per te un giocattolino da condividere con tua sorella?”

“No Edward! Per me non sei un giocattolino e…guarda che stavo scherzando…sono terribilmente gelosa di te!”

“Bella…mi hai fatto spaventare! Pensavo che non valevo niente per te”

“Ma stai scherzando vero? Guardami negli occhi e dimmi se è indifferenza quella che trasmettono”

La guardai intensamente e gli baciai le palpebre

“Non è indifferenza ma…non so che cosa sia. Me lo dici tu?”

Voleva che gli dicesse cosa provavo per lui; finora avevo continuato ad eludere questa domanda.

“Lo scoprirai…baciami Edward…baciami per l’ultima volta”

“Perché per l’ultima volta?”

“Perché due amici non si baciano”

“Ma la commedia si recita solo davanti ai tuoi. Ai miei diremo la verità, saranno molto contenti e non possiamo nemmeno nasconderglielo…perché tu dormirai con me.”

“Tecnicamente i vampiri non dormono…”

“Giusto…ma la mia camera sarà il nostro rifugio segreto”

“Mi piace…ma…io ho già una camera e intendo tenere quella per un po’ almeno”

“Testarda…va bene come vuoi”

Aveva iniziato a nevicare. E portai le mani al cielo per afferrare quei delicatissimi fiocchi che, al contatto con la mia pelle, non si scioglievano.

“Ed…guarda che belli che sono”

Mi si avvicinò e guardò intensamente quei fiocchi che avevo in mano.

“Molto belli ma…non se vengono paragonati a te”

“No Ed…tu sei il più bel batuffolo!!”

“Com’è che mi hai chiamato?”

“Batuffolo…tu sei il mio batuffolo”

“E tu chi saresti? La mia batuffola?”

“Dipende”
“Da cosa?”

“Da quello che vuoi tu”

“Batuffola…mmm…piccola, graziosa, morbida, dolce,calda…”

“Edward!”

“Sì…direi che è perfetto…”

*****************************************************************

Angolino dell'autrice:

Ciao a tutti! Come vedete non mi sono fatta aspettare...!! :) 

Ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia storia, che l'hanno messa in preferiti o in seguite...

...e ringrazio tantissimo anche chi ha lasciato un segno del suo passaggio!!!

Grazie per i bellissimi complimenti...ma non penso di meritarmeli molto : P

GRAZIE!!

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Capitolo 16
*** La famiglia Cullen ***


La famiglia Cullen

POV BELLA

Entrammo in casa che ancora ridevo per il nomignolo che gli avevo dato: batuffolo! Era proprio dolcissimo…

Anche Edward rideva come un pazzo e, quando varcammo la soglia di casa l’attenzione di tutti venne puntata su di noi.

 

A quel punto mi ricomposi e mi presentai.

“Ciao a tutti…io sono Isabella ma…chiamatemi pure Bella”

Un folletto mi saltò addosso abbracciandomi

“Finalmente!!! Ciao Bella! Io sono Alice, la sorella di Edward”

Era veramente pazza ma, nella sua follia, era affettuosa e simpaticissima. Ricambiai l’abbraccio

“Piacere di conoscerti Alice”

Non mi lasciò nemmeno finire che mi presentò subito agli altri

“Bella…lui è mio padre Carlisle”
“Molto piacere Bella”

“Lei è mia madre Esme”

“Sono molto felice di conoscerti…vedrai, saremo la tua seconda famiglia!”

“Lui è mio marito Jasper”

“Ciao Bella”

“Lui è Emmett”

“Ciao Bellina!!!”

“Ed infine lei è…Rosalie”

A quel nome mi cadde il mondo addosso. Rosalie? La guardai meglio…cavolo era proprio lei!! NoooOOOOOoooooooOOOOOOoooooOOOOOOOooooooOOOOOooo!!!

 

“Emmm…piacere di conoscervi…”

Non ce la feci. Scappai singhiozzando verso casa Cullen.

Rosalie…perché proprio lei dovevo incontrare? Perché proprio la fautrice della mia dannazione? Perché perché perché???!!!!!!

L’avrebbe cercata. L’avrebbe uccisa. Sarebbe arrivato a me. E mi avrebbe uccisa.

 

Ero disperata…la paura mi provocava brividi in tutto il corpo. Non volevo più avere niente a che fare con il mio passato ma…eccolo che mi si presenta davanti in tutta la sua potenza.

Ma perché un momento così bello doveva essere rovinato così? Ero così felice di avere trovato Edward. Perché perché perché!!! Mondo crudele!

 

Arrivata davanti alla casa l’aprii e mi fiondai in camera mia.

 

POV EDWARD

Ero impalato. Avevo assistito a tutto: la presentazione, i saluti affettuosi e…alla fuga di Bella.

Cosa le era successo? Al nome di Rosalie aveva sussultato e una maschera di terrore le aveva spento gli occhi e il sorriso.

Bella? Bella? Ero disperato!

I miei famigliari erano tutti pietrificati ma quella che lo era di più era Rosalie

“Bella…mi ricorda…no non è possibile!”

Ero spazientito

“Cosa Rosalie? Dimmelo!”

“No”

“Va bene.”

Tanya mi venne vicino

“Edward…non fare così…mia sorella è molto lunatica e…”

Irritato la scansai

“Non osare mai più dire una cosa simile di Bella!! Ora vado da lei e non voglio che nessuno mi segua. Sono stato chiaro?”

“S-si”

Tanya era sconvolta ma sinceramente non me ne fregava niente.

Uscii correndo e seguii preoccupato la sua scia.

Arrivava davanti alla nostra casa e, aprendo la porta entrai: il suo profumo era intenso e conduceva al piano superiore.

Salii piano le scale…non volevo spaventarla facendola fuggire, quindi decisi di non farmi sentire. Avanzavo piano piano andando dietro alla scia di profumo che conduceva…in camera mia!

Con un cigolio aprii la porta: Bella era distesa sul mio letto…e sembrava più un angelo che un vampiro. Un angelo che piangeva.

Vederla così mi fece malissimo…un istinto fortissimo mi diceva di prenderla tra le mie braccia e consolarla ma…non volevo spaventarla.

“Bella…”

Niente. Non mi rispondeva.

Le andai vicino e mi misi in ginocchio per terra: non volevo invadere i suoi spazi.

Le accarezzai una guancia e le diedi un piccolo bacio.

“Bella…come stai?”

“Edward…ho bisogno di te…”

Mi fece spazio sul letto e mi sdraiai di fianco a lei.

Non dissi niente: mi limitai ad abbracciarla forte. Non volevo sforzarla a parlare. Volevo che fosse lei a parlarmene se voleva…volevo che si fidasse di me.

Iniziai ad accarezzarla i capelli, il viso e la schiena.

“Se hai bisogno di me devi solo dirmelo: io per te ci sarò sempre”

“Edward…grazie…non sai quanto sto soffrendo…ho paura Edward!”

“Bella…ci sono io a proteggerti. Nessuno potrà farti del male: prima di poterti solo sfiorare dovranno passare sul mio corpo!”

“Edward…promettimelo”

“Te lo prometto Bella: ti sarò sempre accanto a meno che tu non lo voglia”

“Dirti che non ti voglio è come dire una terribile bestemmia. Ti voglio e ti vorrò sempre…perché…tu sei il mio tenero e piccolo batuffolo”

Mi strinsi di più a lei

“Giusto batuffolina”

“Sai, ho sempre cercato di dimenticare il mio passato e oggi…oggi mi si è ripresentato davanti. Avevo arginato il mio dolore dietro un muro che pensavo fosse fatto di sassi e cemento ma…era solo d’argilla e oggi è crollato lasciando che il dolore m’invadesse come una tormenta. Non so se ce la farò a sopportarlo da sola Edward. Ho bisogno di qualc…no, ho bisogno di te.”

“Bella…non so cosa ti faccia stare così male ma sappi che su di me puoi contare: se ti serve sfogarti fallo pure…io ci sarò sempre per darti forza e rialzarti quando cadrai. Sarò sempre con te e ti aiuterò. Non ti lascerò mai sola. MAI.”

Bella si staccò dal mio petto e, guardandomi con occhi lucidi, mi baciò la guancia teneramente accarezzandomi i capelli.

“Edward…sei la persona più importante per me…non so come farei senza di te.”

“Bella…ora che ti ho trovato non voglio più lasciarti. Tu sei il mio tutto e senza di te la mia vita non ha più senso.”

“penso che sia arrivato il momento di raccontarvi tutto il mio passato…penso che mi possa servire e…sono stanca di dovere sempre cercare di nascondere sempre tutto. Sarà terribilmente doloroso ma, se tu mi starai vicino, sono sicura che ce la posso fare.”

In un attimo fui sopra di lei

“Edward…”

Mi fece appoggiare completamente sopra il suo corpo dicendomi

“Tienimi sempre con te”

“Si te lo giuro”.

 

Rimanemmo sul letto per non so quanto tempo: io la tenevo tra le mie braccia e lei mi teneva tra le sue.

Egli la tiene tra le sue braccia, ed essa tiene lui tra le sue.

Tanto gli è dolce e piacevole il gioco dei baci e delle carezze,

che essi provano, senza mentire, una gioia meravigliosa.

 

“Edward? Mi vuoi almeno la metà del bene che io voglio a te?”

“No Bella. Io ti voglio troppo bene…non è sicuramente solo la metà.”

“Però ti voglio più bene io”

“No io”
“io”

“io”

“io”

“io”

“io”

“io”

Continuammo a darci piccoli baci tra una parola e l’altra. Ero ancora sopra di lei e sentivo un desiderio strano…cominciai a baciarla sul collo e, delicatamente scesi sulla spalla.

Ansimavo. Bella se ne accorse e…ansimava anche lei.

“No Edward…”

“Cosa?”

“Non voglio farlo”

“Fare cosa?”

Oddio! Mi aveva completamente frainteso…oppure no. Non sapevo nemmeno io cosa volevo.

“Scusami Bella…non volevo…ho perso un po’ la testa. Scusami…non ti toccherò mai più”

Avevo troppa paura di prendermi un’ altro schiaffo e di farla arrabbiare un’altra volta.

“Esagerato! Ti volevo solo avvertire perché...bhe…”

“Cosa?”

“Perché…mi stavi facendo impazzire e mi stavi facendo perdere la ragione…ancora un po’ e non mi sarei più trattenuta. Ti sarei saltata addosso per la seconda volta”

“Mmm...allora mi dispiace essermi fermato…”

“Edward! Ma sei un pervertito!”
“Ma batuffola!”

Mi prese a cuscinate e scappò ridendo per la stanza

“Vieni qui!”

Non mi rispondeva…era bellissima quando rideva. Ero riuscito a farle passare la tristezza di prima ma, sapevo, che sarebbe ritornata presto.

 

“Ah si?? Allora anche tu devi riempirti di un po’ di piume!”
Le lasciai un mucchio di piume che le andarono a finire nei capelli e sulle spalle.

“Sei un batuffolo cattivo! Guarda sembro una gallina!!”

“No tesoro…sei la mia batuffola”

Si era fermata ed era piegata in due per le risate

“Oh Edward…”

Approfittai del suo minuto di distrazione e la feci roteare in aria.

“Ehi!”

Si continuava a dimenare e io persi l’equilibrio cadendo per terra con lei sopra.

“Finalmente! Ora sei mio!”

E prese a mordicchiarmi il collo, l’orecchio, il mento…

“Bella?”

“Mmm?”

“Ricordi cosa mi hai detto prima?”
“Mmm?”

Continuava a baciarmi e a mordermi. Non riuscivo a parlare tanto era il desiderio e la voglia di lei.

Appena aprii bocca mi uscii un ringhio soffocato.

“Edward? Ma ti piace così tanto farmi le fusa?”

“E’ colpa tua”

“Bene…allora continuo…a me piacciono tanto le tue fusa…”

Cominciò a strusciarsi sensualmente su di me. Mi stava facendo impazzire!

All’improvviso Bella emise un gemito e cominciò a slacciarmi la camicia.

Dovevo fermarla! Lei aveva detto che non voleva farlo ora.

“Bella fermati”

“No”

“Bella tu non vuoi farlo ora”

“Si invece”

“Bella…non sei padrona di te stessa Bella devi fermarti! Io non resisterò ancora a lungo”

La scansai, mi alzai e la presi in braccio.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 Angolino dell'autrice:

Prima di tutto mi voglio scusare con tutte le mie lettrici per questo ENORME spazio di tempo che mi sono ritagliata per studiare, fare compiti e quant'altro... ma non voglio rubarvi tempo con le mie blatere... volevo solo chiedere SCUSA! E se non volete più leggere la mia ff non ve ne do una colpa anzi... vi capisco!! Scusate ancora... ma...non so, sto cambiando un po' e quello che scrivo mi sembrano sempre una cavolata dietro l'altra.

Penso che non aggiornerò molto frequentemente anche se questo mi dispiace molto; vi chedo solo di capirmi...ormai simo agli scoccioli della scuola e voglio dare il massimo anche perchè non voglio prendere brutti voti e mandare all'aria tutto l'anno... bla bla bla...

Il prossimo capitolo penso che scoprirete il perchè Bella sia scappata e che cosa centra Rose... spero di non avervi deluso... :(

Bhè, alla prossima!!!!!

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Capitolo 17
*** La verità ***


La verità

POV BELLA

Oddio!

Cosa stavo per fare? Per fortuna che Edward mi aveva fermato.

Non riuscivo a capire cosa mi era preso: non era da me essere una vampira impulsiva e irresponsabile…ma Edward…Edward mi faceva uno strano effetto. Mah!

 

Avevo preso del tutto lucidità.

“Scusami Edward…”

“E di cosa?”

“Del fatto che ti sono saltata addosso in quel modo!”

Ero imbarazzata da morire. Lui mi aveva detto di non considerarlo un poco di buono ma, ora cosa pensava di me?

“Nah, non preoccuparti batuffola.”

“Sono una stupida impulsiva…”

Mi zittì con l’indice

“Basta con i sensi di colpa. Non è successo niente…non preoccuparti.”

“Edward…dimmi che non sei disgustato da me? Che non pensi che sia una stupida…che non pensi che sono una tro…”

“Bella!!! Ma sei pazza? Ma tu pensi che io possa veramente concepire pensieri così su di te?”

“Non mi stupirei dato il mio comportamento”

“Allora dovrai imparare a conoscermi meglio. E comunque non penso che tu sia una poco di buono, anzi. Sei solo attratta da me come io lo sono di te. Hai solo perso un pochino la testa…può succedere…”

“Grazie mille Edward…tu sei così buono con me…non so davvero come ringraziarti per tutto quello che stai facendo per me.”

E gli diedi un bacetto sulla guancia con amore.

“Di niente Bella…grazie a te…per tutto.”

E mi abbracciò.

 

“Edward, penso che sia meglio che andiamo dalle nostre famiglie. E’ ora che sappiano tutta la verità, te compreso.”

“Come vuoi Bella”

Così dicendo mi prese la mano e mi accompagnò fino a casa della mia famiglia.

Quel tragitto mi sembrò lungo secoli: il mio subconscio mi gridava - torna indietro! Scappa!- ma non potevo. Era ora. Non potevo tenermi tutto dentro, persino se ero un vampiro.

 

Aprii la porta con la coda in mezzo alle gambe e il viso abbassato: non avevo il coraggio di vedere in faccia la mia famiglia e…soprattutto Rosalie. Non provavo rancore verso di lei bensì rabbia perché non l’aveva ucciso e aveva ceduto ai suoi istinti di vampira neonato. Ma non gliene potevo fare una colpa. Il richiamo del sangue in quel periodo era stato veramente forte per lei.

 

Edward mi strinse la mano e mi sussurrò di non avere paura che c’era lui con me.

Così presi coraggio e alzai il viso incrociando gli sguardi preoccupati di tutti i vampiri presenti.

“Scusatemi per il mio comportamento…scusate se vi ho fatto preoccupare, non era mia intenzione…”

“Bella…”

“No…aspettate…prima vi devo raccontare la mia storia.”

Mi sedetti sul divano portando Edward con me e cominciai a raccontare catapultandomi in un’altra dimensione: quella dei miei ricordi.

 

“Comincerò a raccontarvi delle mie origini: venivo da una famiglia di medio ceto sociale, mio padre lavorava in banca e mia madre era una maniaca della pulizia. Sia mio padre e mia madre erano sempre depressi ma, quando gli chiedevo il perché deviavano sempre il discorso.

Erano dei genitori iperprotettivi e a volte li ho pure odiati perché non mi permettevano mai di uscire con gli amici o di fare una passeggiata. No…loro dicevano che era pericoloso ma io non capivo.

Ero una ragazza studiosa, che non amava farsi notare anche se la mia bellezza era lodata da tutti. Essere al centro dell’attenzione mi snervava e mi faceva sentire a disagio e, ai miei genitori, questo rifiuto a stare sotto i riflettori gli è sempre piaciuto e mi sostenevano nelle mie idee.

Il giorno del mio diciottesimo compleanno, forse il giorno più brutto della mia vita, decisi di festeggiare il mio compleanno insieme alle mie amiche nel parco, ovviamente senza il consenso dei miei genitori.

Fu lì che lo incontrai per la prima volta.

Ero arrivata quasi al parco quando vidi una figura scura che mi dava le spalle e le mie amiche che giacevano a terra senza vita.

Avevo le gambe che tremavano e…non riuscivo a scappare. Ero inchiodata al suolo dal terrore e dalla paura.

Niente in confronto alla paura che mi prese quando quella figura si girò. Ricordo ancora tutto: i suoi occhi rossi per il sangue fresco appena bevuto, il suo sguardo famelico e pieno di vendetta…

Mi si avvicinò piano sorridendomi con cattiveria dicendomi

-Ciao Isabella! Io sono Royce…

che stupido…sicuramente non mi conosci…ma tua sorella Rosalie sicuramente non mi ha dimenticato.-

-mia sorella? Io non ho mai avuto sorelle…so-solo due fratellini.-

-questo perché i tuoi genitori non hanno mai avuto il coraggio di dirtelo…e tu…eri troppo piccola per poter ricordare.-

-Io avevo una sorella? E che fine ha fatto?-

-Che fine ha fatto? Ah…bella domanda…nemmeno io so dove sia ora…per questo ho deciso di vendicarmi di lei su di te. Sicuramente più facile…e più doloroso per lei. A patto che lei venga a sapere di te ovviamente.-

-Cosa vuoi dire? Non capisco…-

-Piccola stupida ingenua umana…-

-Ma insomma…che centro io? Cosa ti ha fatto?-

-Tu non centri niente ma…sei sua sorella e qualcuno deve pagare per lei. Mi chiedi cosa mi abbia fatto? Semplice, mi ha trasformato in quello che sono adesso: un vampiro-

-Un v-vampiro? Ma i vampiri non esistono!-

-Esistono. Nemmeno io ci credevo ma…dopo aver visto tua sorella che mi mordeva il collo dopo aver pensato di avermi ucciso…mi ha fatto cambiare idea.-

-Mia sorella ti ha ucciso?-

-Si-

-E perché?-

-Perché una sera, prima del nostro matrimonio, l’ho violentata con dei miei amici mentre ero ubriaco.-

-Tu cosa? Che lurido…-

-Prova a dire qualcosa di più che la tua fine sarà più lunga e dolorosa del previsto: non che non lo sia già quella che ho in mente…-

E rise sadicamente

-Lasciami andare-

Quelle furono le mie ultime parole prima di venire trasformata.

L’ultimo ricordo che ho di Royce è una frase che mi ha sussurrato mentre ero in preda al dolore causatomi dal veleno:

-Ah Isabella, porta i miei saluti a Rosalie se dovessi incontrarla e dirgli che la mia vendetta non è ancora finita e che verrò a riprenderla-

Non riporto il dolore che ho provato nella trasformazione che non è niente in confronto a vedere i miei genitori affranti, distrutti dal dolore per la perdita della loro seconda figlia. Mamma si è suicidata poco dopo e papà è morto per un infarto. I nostri fratelli furono mandati in un orfanotrofio e ora vivono in altre famiglie.

E questo è tutto, questo è il perché della mia reazione così stupida verso Rosalie…o meglio mia…”

“Sorella”

Rosalie completò la frase al posto mio e mi abbracciò in preda ai singhiozzi che le scuotevano il corpo violentemente.

“Mi dispiace…è  tutta colpa mia…sono stata una stupida. Ma pensavo di avere ucciso quel bastardo. Mi sono fatta accecare dalla rabbia. Perdonami sorellina…scusa”

Io risposi all’abbraccio e l’accarezzai

“Non è colpa tua Rosalie…mi dispiace ma…è anche grazie a lui che ti ho ritrovato no? E grazie a lui che ho trovato la mia splendida famiglia. Dobbiamo anche vedere positivo e, se ritornerà riceverà la punizione che si merita…e gliela daremo insieme! Ti voglio bene Rosalie e…mi dispiace per quello che ti è successo…ma, ora sei contenta vedo…”

“Sì…ho trovato Emmett che mi ama e che ha sopportato le mie lagne per venti anni…poveretto”

“Sono felice per te”

“Ti voglio bene Bella e, mi piacerebbe se tu facessi parte della mia famiglia, sempre se tu lo voglia”

“Oh Rosalie…non vorrei dare un dispiacere a Eleazar, Carmen, Kate, Irina e Tanya”

“Nessun problema Bella…infondo…è giusto così tesoro”

Mi dissero amorevolmente Carmen e Eleazar.

“Grazie…per tutto…siete dei genitori fantastici”

“Di niente Bella…ci dispiace molto per quello che ti è accaduto…non te lo meritavi…”

“E’ tutto apposto Carmen…Ora sto meglio: parlarvene mi ha aiutato molto.”

Kate mi abbracciò calorosamente

“Ehi!! Non te ne andrai subito! Dobbiamo festeggiare il Natale tutti insieme! E Bella…ti voglio bene”

“Ovviamente! Ti voglio tanto bene anche io Kate: se non ci fossi stata tu io non vi avrei mai conosciuto e non saprei nemmeno amar…” Non conclusi la frase e Kate guardò maliziosamente prima me e poi Edward. Aveva capito subito ma fece finta di niente.

Così io le mimai un grazie e lei mi fece un occhiolino. Non volevo che Tanya lo venisse a sapere: sarebbe stato un disastro.

“Allora? E’ quasi l’alba e non abbiamo preparato nulla per la festa! Alice! Mi serve il tuo aiuto!!”

“Arrivo Kate!!”

Jasper e Garrett si guardarono e alzarono gli occhi al cielo: erano le solite. Ma le amavano.

Io mi fiondai di fuori portando Edward con me e andammo a casa Cullen senza preoccuparci minimamente di dare una mano.

Avevo voglia di piangere dalla felicità: tutti i fantasmi del mio passato erano scomparsi, svaniti.

Ora c’eravamo solo io e Edward. Corsi nella nostra stanza e chiusi la porta a chiave.

“Oh…un po’ di calma finalmente” dissi lasciandomi cadere sul letto. Edward mi raggiunse subito e si mise seduto a fianco.

“Bella…sei stata bravissima!”

“E’ merito tuo Edward, sei tu che mi hai dato coraggio. Grazie”

“Quando vuoi”

“Sempre”

“Vuoi approfittare di me?”

“Si”

E così dicendo gli buttai le braccia intorno al collo e lo trascinai, sdraiandomi sul letto, su di me.

Non sapevo nemmeno io il perché avessi fatto un gesto simile…ma era stato istintivo, spontaneo…naturale.

“Bella…”

Aveva la testa appoggiata dolcemente sul mio petto e mi abbracciava con affetto.

Presi ad accarezzargli i capelli

“Sono così morbidi…”

“Tu sei morbida Bella…”

“Ehi!”

“Ah ahahahahahahhahahhah

Gli diedi bacetto sulla testa e lui fece lo stesso sulla mia spalla.

“Edward? Sai…pensavo che…io…tu…non è giusto…”

“Cosa non è giusto?”

“Che…è troppo presto…noi non ci conosciamo bene…e…magari non siamo nemmeno compatibili”

“Bella tu ti fai troppi problemi ma…se proprio ci tieni…resteremo amici. Così mi potrai conoscere meglio, capire il mio carattere e, solo quando ci conosceremo appieno, potremo amarci. E’ questo quello che vuoi?”

“Si e no…”

“Bella…deciditi. Bene: innanzitutto due amici non hanno tutta questa confidenza per poter atteggiarsi in comportamenti così intimi.”

Dicendolo scivolò via dal mio abbraccio e mi sentii mancare. Subito mi fiondai tra le sue braccia.

“Non lasciarmi…non lo sopporterei.”

“Bella…è stata una tua idea!”

“Posso rimangiarmi ciò che ho detto?”

“Ma hai ragione Bella…noi non ci conosciamo…”

Io conosco molto di te Edward Cullen

“Possiamo frequentarci…ma non come semplici amici…più o meno come ora ma…senza correre troppo. Capisci ciò che intendo Edward?”

“Ok…però…posso chiamarti ancora batuffola?”

“Certo batuffolo! Ah…non voglio che tu esca con nessun altra capito?”

“Lo stesso vale per te”

“Geloso?”

“Da morire!”

E prese a farmi il solletico mentre io mi dimenavo per sfuggire alla sua presa.

Driiiiiin-Driiiiiiin-Driiiiiin

Edward e io ci guardammo stupiti: chi poteva essere?

Presi il mio cellulare e lessi sul display: Alice!

“Pronto?”

“Bella! Ma avete voglia di passare il Natale in camera da letto???? Venite subito qui ma…preparati prima! E ti conviene prepararti perché Tanya è a dir poco FURIOSA!”

“E perché scusa?”

“Perché tu e Edward sparite sempre insieme e state via per ore! Tanya è gelosa lo vuoi capire? Non riuscirò a trattenerla ancora per molto!”

“Ok ricevuto! Arriviamo”

Chiusi lo sportellino e guardai Edward che aveva un’espressione infastidita sul viso; ovvio: aveva sentito tutta la conversazione e lui ODIAVA Tanya ma, non per questo, io non ne ero gelosa.

“Edward? Se ti comincia a ronzare attorno sbavandoti dietro non rispondo delle mie azioni!!”

“Non preoccuparti…ogni anno è così. Non si darà per vinta finché non sarò di sua proprietà! Uff…”

“Non stavolta. Non con me. Gli faccio passare io il suo stupido rituale da sanguisuga!”

“Gelosa?”

“Da morire!”

Quando sentì la mie parole mi fece il mio sorriso preferito: il sorriso sghembo. E io mi sentii mancare. Di nuovo. Non riuscivo a capacitarmi di come potesse avere un’influenza così potente su di me.

Presi a baciargli e a mordergli le labbra con passione, con voglia, con desiderio fino a leccarle provocandogli brividi in tutto il corpo.

“Bella…non posso fare a meno di te…non chiedermi di non baciarti perché non ce la farei, non chiedermi di lasciati perché morirei!”

“Oh Edward…sei così romantico…”
“E’ il tuo punto debole no? Non puoi resistermi batuffola”

“Mmm”

“Giusto?”

“Mmm”

“Bella?”

“Mmm…sei così morbido batuffolo…potrei perdermi solo in una tua carezza, in un tuo bacio, in un tuo abbraccio…”

“Ehi batuffola…dovevo fare io il romantico…mi stai rubando la parte!”
“Ma se non mi ricordo male è anche il tuo punto debole giusto?”

“No Bella…il mio punto debole sei solo e soltanto tu”

Se avessi potuto sarei avvampata…Edward mi adorava. Indiscutibilmente.

Era così bello sentirsi amata…sentire che per qualcuno sei tutto…che non sei completamente sola in questo mondo…che puoi contare su qualcuno…

Edward era la mia droga: altroché.

E, se Tanya avesse osato mettere le sue mani sul mio cucciolo, l’avrei uccisa: al diavolo l’amore fraterno! Non mi interessava: lui era mio punto. Mio mio mio mio mio e di nessun altro.

*****************************************************************

Angolino dell'autrice:

Ed ecco a voi la storia di Bella! Non so come mi è venuta in mente un'idea simile... Spero piaccia anche a voi!

Grazie mille per le recensioni del capitolo scorso! ^-^ (sono troppo felice!!!)

PS: non so quando posterò il prossimo capitolo... scusate! 

Vi adoro! Besos :****

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Capitolo 18
*** I preparativi ***


Eccomi ragazze! Prima di tutto vorrei augurarvi a tutti BUONE VACANZE! Eh si, queste sospirate vacanze che si sono fatte attendere così tanto...

Vi ho postato un altro capitolo e spero vi piaccia anche se è un po' cortino! 

Buona lettura!

...I preparativi...


POV EDWARD

“No Bella…il mio punto debole sei solo e soltanto tu”

Come erano vere quelle parole. Mi credevo invincibile: non lo ero. Perlomeno non più, non ora.

Lei era capace di distruggermi: un suo semplice sguardo triste era capace di mettermi k.o.

Ma non ci potevo fare niente…mi aveva imprigionato: ero suo.

E lei era mia; per ora. Avevo troppo paura di perderla: avevo aspettato tanto per incontrarla e non avrei permesso a nessuno di portarmela via. No.

 

Bella sembrava persa nei suoi pensieri come me.

“Bella? E’ meglio se andiamo…conosco Alice e potrebbe già essere sulla strada per venire a prenderci con la forza.”

“Senza parlare di Tanya.” Un ringhio basso gli uscii dal petto.

Dovevo calmarla o si sarebbero prese per i capelli. Così l’abbracciai stretta baciandola con amore

“Tesoro calmati…non preoccuparti per Tanya…lo sai che non vivo senza di te. Non ti lascerò”

“Promettilo Edward”

“Te lo prometto batuffolina mia”

“Ti voglio tanto bene Edward”

“Anche io. Vai a farti la doccia e a cambiarti”

“Subito”

Scappò in bagno e io cominciai a spogliarmi la maglietta rimanendo a torso nudo.

“Edward?”

La sua voce mi fece spaventare e mi voltai di scatto senza pensare che ero mezzo nudo. La vidi mentre mi squadrava da capo a piedi a bocca aperta. Ero soddisfatto dell’effetto che le provocavo. Molto.

Aveva solo la testa fuori dal bagno…segno che era nuda. Chissà com’era…

“E-E-Edward…mi passeresti i miei vestiti? Me li sono dimenticati…”

“Ok”

Era una situazione alquanto imbarazzante…dove cavolo aveva messo i vestiti?

“Edward? Il vestito è sulla sedia mentre…l’intimo è nel secondo cassetto a destra”

L’intimo? L’aveva fatto apposta! Ma voleva farmi crepare?

Presi il vestito e aprii il cassetto piano: c’era un sacco di roba! Oddio…senza pensarci mi immaginai la mia Bella con addosso quei pizzi…e…

“Edward? Ma li hai trovati?”

“B-Bella? Che…intimo…v-vuoi?”

“Mmm…dammi un consiglio Ed”

“Ehm…direi che…visto che il tuo vestito è nero…ci vuole un…emh…nero.”

“Giusto. Hai l’imbarazzo della scelta…ne ho molti di completini neri”

Frugai tra i miliardi di completini neri e ne presi uno con il pizzo senza spalline con un fiocco in mezzo al seno e…le mutandine…bhè…non è che avrebbero coperto un granché ma…mmm”

“Batuffolo? Ci sei?”

“Si…arrivo”

Ero talmente agitato che le arrivai a un palmo dal naso. Lei rise del mio comportamento e con voce sensuale mi ringraziò dandomi un bacio sulla guancia richiudendo la porta.

Oddio. Ok dovevo calmarmi.

Presi il mio vestito e mi preparai con cura. Quando ebbi finito mi sdraiai sul letto e presi un libro di medicina da leggere.

 

POV BELLA

Gliel’avevo combinata grossa questa volta!! E che faccia che aveva fatto! Troppo forte: lo adoravo.

Però mi aveva consigliato bene…era il mio completo preferito.

Chissà cosa aveva pensato mentre gli chiedevo di cercarmi l’intimo…ahahahhahahahahahh. Amavo farlo impazzire!!!

Bhè, dalla faccia si capiva benissimo che era terribilmente imbarazzato…ahahaha…troppo forte!

“Bella? Stai bene?”

Ops…mi sa che mi aveva sentito ridere…meglio fare finta di niente.

“Si perché?”

“No niente…continuavi a ridere…”

“Sono solo felice, tutto qua”

“Bene”

 

Finita la doccia mi avvolsi nell’accappatoio di Edward e escii dal bagno: non avevo preso la trousse dei trucchi e…ok non vedevo l’ora di vedere la sua reazione.

Uscii con calma e vidi Edward sbirciare da sopra il libro che stava leggendo: in un attimo i suoi bellissimi occhi da dorati passarono ad un nero onice e, con la lingua passò il contorno del labbro superiore.

Con uno sguardo malizioso gli dissi:

“Edward…ti fa niente se ho usato il tuo accappatoio?”

“Mmmm”

“Ed?”

“Mmmmm”

“Batuffolo?”

“Bella, è meglio che vai prima che ti salti addosso.”

“Ahhhh”

“Ora”

“Scusa”

“Niente ma…posso sapere le tue intenzioni? Hai intenzione di farmi morire?”

“Tanto sei un vampiro…il rischio è praticamente pari a zero”

“No, il rischio c’è, credimi!”

“Ok…ho capito…”

“Bella…ti prego cerca di essere veloce: Alice mi ha chiamato cento volte!”

“Ok”

Mi dovevo affrettare e non fare attendere Edward ma…dovevo fare in modo di essere irresistibile. Ormai era guerra aperta con mia sorella Tanya…che…poi non era più mia sorella: l’avevo ripudiata! Mi stava troppo sulle…Bella calmati.

Edward è mio mio mio mio mio mio mio mio mioooooooo!!!!!!

Il mio cucciolo. Il mio batuffolo. Il mio migliore amico. Il mio uomo. Il mio tutto e…il mio futuro ragazzo, marito. Si ero decisa. Lui era l’uomo perfetto. Sarei morta piuttosto di lasciarlo a qualcun'altra.

Ero gelosa e allora? Mi sembrava più che normale.

 

Mi misi l’intimo stando attenta a non rompere il pizzo, il vestito e le scarpe. Mi pettinai i capelli facendo la riga in parte e cominciai ad asciugarli.

Erano dritti, lisci, profumati e morbidi: perfetti!

Mi guardai allo specchio: tracciai il contorno dei miei occhi con un filo di matita nera, mi accarezzai le palpebre con il pennellino colorandole con dei brillantini rossi e argento e, infine, sistemai le ciglia con il mascara volumizzandole.

Ero abbastanza bella…magari non come Tanya ma…carina.

Così uscii dal bagno spegnendo la luce e mi avvicinai all’armadio per prendere le scarpe con il tacco nero.

******************************************************

Angolino dell'autrice:

Innanzitutto comincerò nel dirvi Grazie! A tutti quelli che commentano, leggono, seguono la mia storia! E vi prometto di postare al più presto anche perchè, visto che è finita la scuola, ho moooolto tempo libero finalmente!

Però, è da un po' che penso: devo finire questa storia tra qualche capitolo o continuarla? Voi sinceramente cosa ne pensate? Meglio che la finisca qui con questo scempio?

Aspetto vostre risposte e, se volete, lasciatemi una vostra risposta se volete che io continui oppure no... A presto! :*****************************

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Capitolo 19
*** Gelosia ***


...Gelosia...

POV EDWARD

Non potrei descrivere la bellezza della Dea che uscì dal mio bagno la cui bellezza mi aveva folgorato.

 

Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira,

che fa tremare di chiaritate l’âre

e mena seco Amor, si che parlare

null’omo pote, ma ciascun sospira?

 

Bella…quel nome non le rendeva giustizia: lei era bellissima, stupenda, meravigliosa, splendida, magnifica, favolosa….sarei andato avanti in eterno a decantare la sua bellezza ultraterrena.

“Edward? Ti sei imbambolato?”

“Ehm…scusa”

Riemersi dai miei pensieri e la guardai

“Batuffolo? Qualcosa non va? Sono così brutta? Dalla tua faccia sembra che ti ho scatenato un senso di nausea”

Nausea? Si ok avevo lo stomaco in subbuglio ma non per quello sicuramente! Aveva messo il broncio ed era triste. Dovevo fare qualcosa, dovevo farle capire quello che mi provocava con quel vestito.

“Vuoi davvero sapere cosa mi scatena vederti così?”

Non le lasciai il tempo di rispondere: mi avventai su di lei facendo scontrare le nostre labbra baciandola con passione. Lei era troppo sorpresa dal mio comportamento per ricambiare il bacio ma non mi interessava.

“Bella, Bella…sarà meglio che ci sbrighiamo prima che cambi idea e ti imprigioni nella mia stanza”

“Non è una brutta idea”

“Non tentarmi...sopravvaluti il mio autocontrollo tesoro”

“Ok tesoro…dammi due secondi per prendere i regali e poi possiamo andare”

I regali…non ci avevo pensato! Che stupido! Dovevo comprare qualcosa per Bella e per la mia famiglia ma, ero così preso in questi giorni, che mi era proprio passato di mente!

Oddio che IDIOTA!

E se Bella desiderasse ricevere un regalo da me? Stupido stupido stupido!

Sono dalle piccole cose che si nota quanto si tiene ad una persona Edward!

“Bella…ti fa niente andare da sola? Mi sono ricordato di dovere andare a sbrigare una faccenda importante in città…ci vediamo stasera tesoro.”

Così dicendo la presi tra le braccia e gli diedi un bacio sulla guancia.

“Va bene  batuffolo ma vedi di non tornare tardi se no mi preoccupo ok?”
“Ritornerò presto da te, te lo prometto”

E così me ne andai in fretta e furia lasciandola basita.

 

Erano ore che giravo davanti a vetrine ma proprio non riuscivo a trovargli un regalo, qualcosa di speciale come lo era lei.

Braccialetti, collane, orecchini, anelli…niente sembrava perfetto per la mia piccolina. Ero disperato, volevo chiedere aiuto ad Alice ma volevo farlo io, sceglierle qualcosa con il mio cuore.

Poi, finalmente vidi una collana con un ciondolo a forma di fiocco di neve…la mia batuffola.

Così si ricorderà per sempre del nostro primo incontro…amore mio già mi manchi da morire…

Perso nei miei sentimenti presi la collana e feci incidere sul retro del ciondolo E&B.

Ad i miei famigliari gli presi dei piccoli regali ed a Alice…gli comprai una Gallardo giallo canarino, l’avrei fatta felice lo sapevo.

La povera piccola Alice che stava facendo di tutto per aiutarmi: adoravo mia sorella!

 

Ormai erano le otto passate e dovevo ritornare a casa immediatamente: ogni minuto che passavo lontano dalla mia Bella mi faceva impazzire.

Quel piccolo batuffolo mi aveva imprigionato…non riuscivo più a starle lontano.

Volai sulla mia auto guidando come un pazzo per le strade ormai deserte…tutti erano a casa a festeggiare l’arrivo del Natale…tutti tranne io.

Dovevo sbrigarmi!!!

 

Appena entrai in casa Tanya mi si fiondò addosso buttandomi quasi in terra. Cercai di divincolarmi e cercai con lo sguardo Bella. Non la visi nemmeno arrivare che spinse via Tanya in maniera brusca e mi abbracciò dandomi un bacio davanti a tutti che, stupiti, assistevano alla scena: Emmett rideva, Rosalie sorrideva soddisfatta, Alice era felice, Jasper era allibito come Esme, Carlisle, Eleazar e Carmen.

Tanya era a terra e ringhiando si alzò per attaccare Bella. Subito Emmett la fermò insieme a Jasper e lei riuscì a calmarsi un po’.

“Bella! Edward è mio!”

“No carina!”

“Basta litigare! Mi hai stancato Tanya! Io non sono tuo lo vuoi capire?”

“Bastardo!”

Bella si lanciò verso il suo collo e per poco non le staccò la testa

“Stammi a sentire piccola viziata insolente, Edward non ti vuole nè ti ha mai voluto capito?”

“E tu pensi che sia tuo?”

“Non lo penso, è così!”
“Si certo…Edward…davvero perdi il tuo tempo con questa pivellina?”
“Primo non è una pivellina, secondo non perdo il mio tempo a stare con lei ma piuttosto sei tu che perdi il tuo tempo pensando di potermi conquistare. Io non sono attratto da te, tu non mi piaci!”

“Non ti libererai di me così facilmente! Se non ti posso avere io non ti avrà nessun altra!”

“Bene allora vorrà dire che diventerò gay piuttosto che stare con te ma, visto che non sei tu che decidi della mia vita, io la passerò con la persona che adoro e cioè Bella. Sono stato chiaro?”
“Me la pagherai cara Edward…ti renderò la tua eternità un inferno!”

E dicendo questo uscì di casa sbattendo la porta facendo cadere tutti i quadri mandandoli in frantumi.

 

POV BELLA

Ma chi cavolo credeva di essere quella oca tutta capelli??

Strinsi Edward che, al mio contatto si rilassò leggermente, e gli baciai il collo teneramente

“Scusami Edward se ho perso la calma…non avrei dovuto…scusa”

Lui si girò e con un sospiro mi mise l’indice sotto il viso sollevandomelo.

“Bella, non hai fatto niente che non avrei fatto io”

“Si bhe, ma questo non giustifica affatto il mio comportamento. Scusatemi tutti quanti, non volevo combinare tutto questo casino ma…io tengo molto a Edward e…”
Emmett mi abbracciò

“Sei stata fortissima Bellina! Penso che la vita con te sia uno spasso! Edward dovresti essere fiero che abbia mostrato così tanta gelosia nei tuoi confronti!”

“Bhe, ne sono lusingato…grazie Bella”
“Ed, ti avevo avvertito che sarebbe stato così…”
“Si lo so”

Esme mi sorrise e, facendo finta che non fosse successo nulla disse

“Bene ragazzi, è quasi Natale e tra poco dovremo aprire i regali…”
Guardai sotto l’albero e vidi una montagna di pacchetti…

“Caspita! Quanti regali!”

“Ehi Bellina, mica sono tutti per te!?”
“Ehi scimmione, dubito che ce ne siano per te”
“Questa era cattiva!!!”
Mi prese e mi mise a pancia in giù mentre mi faceva il solletico e anche Edward lo aiutò

“No basta!!! Lasciatemi vi prego!!!! Non resisto più!!”

“Bellina cosa mi devi dire?”

“Per piacere!!!!”

“No”
“Sei il più forte!!”
“No”
“Riceverai un sacco di regali”

“Ok…ma la sai una cosa?”
“Che c’è?”
“Il regalo di Natale più bello sarebbe se tu accettassi una sfida a braccio di ferro con me”
“NoooooOOOOOOOooooooooOOOOOOOoooooOOOOOOoooooo!!!!”

“Eddai bellina!”

“Ma non se ne parla nemmeno! Bella sta con me!”

Oh amore mio, oh mio eroe…

Mi tolse dalla stretta di Emmett e mi prese in braccio. Io non aspettavo altro e lo baciai, così davanti a tutti e lui rispose con altrettanto trasporto.

Gli altri cominciarono a augurarsi Buon Natale a vicenda

“Buon Natale batuffolo”
“Buon Natale batuffolina mia”.

Tutti aprimmo i regali, ce n’erano un casino e tutti stavano ringraziando quando io scartai un regalo di Edward…oddio!

“Questo tesoro è per ricordarti del nostro primo incontro e scontro a palle di neve”

“Edward! Io..io..io ti… io non so proprio che dire…è semplicemente magnifico! Grazie batuffolino!”

“Di niente piccola mia!”

“Edward, ma io non ho pensato di farti il regalo, si cioè, ci ho pensato ma non ho avuto tempo e quindi…” non mi fece finire la frase che mi prese fra le braccia

“Come scusa? Non mi hai fatto nemmeno il regalo???”

E prese a farmi il solletico e io che mi dimenavo come un’ossessa

“Bella, tu il regalo me l’hai già fatto…il regalo mio più grande sei tu”

“Edward, se potessi piangere lo farei…mi fai emozionare…”

E gli regalai un lunghissimo bacio pieno di amore.

 

In quel istante fui sbalzata e, Tanya, si mise a baciare il mio Edward. Edward, in un secondo la scagliò via e si mise a ringhiargli contro infuriato come non l’avevo mai visto. Sembrava posseduto. Non c’era niente del mio batuffolo sul suo volto.

“Basta!!!!!!! Non ne voglio più sapere! Sono stanco!!!”

“Ma Edward…”

Cercai di avvicinarmi per calmarlo ma, con un gesto che mai mi sarei aspettata, mi scaraventò contro l’albero che andò in frantumi.

Non ebbi la forza di guardarlo: mi faceva paura.

 

POV EDWARD

Ne avevo piene le scatole di tutti i tentativi di Tanya. Ormai erano passati cinque giorni dal Natale e più mi avvicinavo a Bella, più Tanya veniva a rompermi.

Non ce la facevo più. Così finii per allontanarmi molto da Bella e sapevo che, se avessi continuato in questo modo l’avrei probabilmente persa.

Lei aveva bisogno di me, lo capivo da certi sguardi che mi mandava…erano impauriti ma anche imploranti. Non ce la facevo a vederla così. Domani l’avrei avvicinata e, Tanya o non Tanya, l’avrei coccolata e stretta forte a me.

 

L’indomani comprai un mazzo di rose e, proprio mentre entravo in casa dei Denali, lo vidi per la prima volta.

“Carissimi, ho deciso di andare a Volterra con Jonatan. Vi ringrazio per i bellissimi momenti che mi avete regalato ma credetemi, è meglio che io vada via.”

Era Bella che aveva detto queste parole e, con queste parole aveva fatto sbriciolare ogni mia speranza. Jonatan? Ma chi cazzo è questo?

*******************************************************************************

Angolino dell'autrice:

Buongiorno a tutti! Allora...il capitolo l'ho postato un po' in ritardo perchè proprio non sapevo come continuare la storia e...in più sto scrivendo un libro fantasy che proprio mi sta prendendo un sacco di tempo! :) 

Grazie per tutte le recensioni e per il supporto che mi date! E' molto importante per me! Grazie a tutti! 

Domani vado al lago! :)))))))))))

Baci Miky

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Capitolo 20
*** La decisione di Bella ***



La decisione di Bella

POV BELLA

Dopo che Edward mi aveva scagliato contro l’albero, ero uscita di casa come uno zombie e mi ero inoltrata nel bosco, lacerata dalla ferita che, fresca, bruciava da morire.

 

Stavo correndo, quando sentii un rumore in lontananza e decisi, come un automa, di seguirlo.

Mi ritrovai davanti una scena alquanto inquietante: un lupo gigantesco che stava sopra ad un vampiro…Jonatan!! Dovevo aiutarlo!!
Subito mi scagliai con forza contro la pelliccia dell’animale. Si sentì un tonfo e questo cadde a terra facendo un volo di dieci metri.

Io presi veloce Jonatan e, grazie alla mia super velocità, distanziai il lupo che, dopo un po’ perse le mie tracce e smise di correre.

“Bella…”
“Jonatan, ma cosa ti è successo?”

“Una lunga storia…ma tu sei per caso un angelo venuto dal cielo?”
“No, sono solo un’amica capitata al posto giusto nel momento giusto”
“Sarei morto…ti devo la vita”

“Oh, non preoccuparti…diciamo che ho ripagato le cose che mi avevi regalato”
“Ihihihihi, non hai dimenticato vero?”
“No…”

“Bella, io stavo andando dai Volturi, a Volterra…vuoi venire con me?”
“Chi sono i Volturi?”

 

Passammo una intera giornata a parlare dei Volturi e io, senza più una ragione di vita, decisi di andare con Jonatan.

Non so perché ma Jonatan mi ispirava fiducia…Finii persino a raccontargli di Edward e, quando cominciai a singhiozzare, lui mi abbracciò consolandomi.

 

Erano passati cinque giorni… cinque lunghissimi e interminabili giorni ma, la decisione definitiva ormai era stata presa.

Ero a casa e stavo aspettando una risposta che tardava ad arrivare.

Fu solo quando mi girai a guardare che cosa attirava lo sguardo dei miei famigliari che persi tutta la mia determinazione di partire.

Vacillai a vedere la scena che mi si parava davanti agli occhi: Edward con un mazzo di rose rosse in mano che mi guardava addolorato e disperato. Fece un passo verso di me fulminando Jonatan che si spostò immediatamente dal mio fianco, lasciando spazio a Edward.

Non disse niente, lasciò andare le rose a terra e mi strinse al suo petto.

Dopo un momento che sembrò interminabile mi disse:

“Lo senti il mio cuore? No, è impossibile che tu lo senta…si è frantumato in mille pezzi quando ha sentito le tue parole poco prima…Bella io volevo…oh Bella perdonami…”

“Perché dovrei farlo Edward?”
“Perché, sinceramente, non riesco a vivere senza di te”

Quelle parole mi risvegliarono da quello strano torpore in cui mi ero nascosta in questi giorni, nel mio dolore.

“Edward…”

“Shhhhhh, non dire niente Bella… ti prego stringimi… come la prima volta, come sempre, come se non fosse mai successo niente…”

Lo strinsi forte.

Niente era paragonabile alle emozioni che, a quel contatto, si sprigionarono in me.

Vivevo di lui, vivevo per lui… la sensazione di vuoto che mi aveva riempito l’anima fu colmata dal calore che Edward sapeva darmi… pensavo di non avere un’anima…ma sbagliavo: lui era la mia anima, lui era la mia ragione di vita, lui era il mio tutto…

Come avrei fatto a vivere senza il mio sole? Senza la mia luce?

Solo in quel momento capii che la scelta che avevo fatto non era stata presa dal mio cuore ma dalla paura, dalla voglia di scappare e fare finta che non era mai successo niente, che non avessi mai incontrato Edward.

Ma era impossibile. Impossibile…aveva lasciato una macchia indelebile su di me.

Sarebbe stato impossibile dimenticare ma… ora ero qui, fra le sue braccia: sicura, ebbra di felicità, ebbra d’amore.

Calde lacrime mi rigavano le guance e scendevano, scendevano fino a posarsi sulla sua spalla… quelle lacrime che erano la prova inconfutabile della sofferenza, della gioia e dei sentimenti che solo lui riusciva a farmi provare.

Quelle lacrime che, se lo avessi lasciato, avrebbero portato per sempre il suo ricordo riempiendo la mia solitudine...

 

Ma lui era qui tra le mie braccia, che mi amava, che mi supplicava di non lasciarlo.

No, non l’avrei fatto. Non l’avrei lasciato solo…non potevo, non ne avevo la forza e nemmeno il coraggio.

“Edward…”

“Bella…ti prego stai con me…non mi lasciare…io ti amo”

“Tu cosa?”

Mi scostai un po’ dall’abbraccio e catturai i suoi occhi…

“Ti amo Bella…sei diventata tutto per me, davvero non posso più fare a meno di te”

“Oh Edward…ti amo anche io…”

 

POV EDWARD

Era finito, quel senso di vuoto e di perdita era finito: scomparso.

In compenso avevo Bella, il mio unico grande amore…e si, ero riuscito a dirle che l’amavo e, cosa più bella: mi amava anche lei!

 

Eravamo così persi l’uno nell’altro che ci eravamo completamente dimenticati di quei occhi rosso sangue che ci fissavano. O meglio, mi fissavano con rabbia, ira e gelosia.

Leggevo queste emozioni nella mente di Jasper, ma bastava guardarlo per accorgersene con o senza poteri da sensitivo.

Commisi lo sbaglio di guardare Bella per vedere se anche lei aveva notato lo sguardo possessivo di Jonathan,  ma non feci in tempo perché mi ritrovai atterrato a tre metri da Bella.

“Non provare mai più a toccare la mia Bella!”

“Ma chi diavolo sei tu per portarmela via?”

“Sono quello che l’ha consolata quando tu l’hai respinta e abbandonata!”
“Io..io…”
“Zitto! Ora è mia!”

 

“Ma insomma la volete finire? Non sono una bambola! Anche io ho dei sentimenti e IO SONO SOLO DI ME STESSA!! Avete capito? Ora mi hai stancato con il tuo fare così possessivo Jonathan! Io non sono tua!”

Così dicendo scaraventai Jonathan via da Edward che ferito si accasciò sul mio petto. Io presi ad accarezzarlo dolcemente e guardai Jonathan truce:

“Non provare mai più a toccare Edward CAPITO?!? Non osare o ti faccio pentire di essere venuto al mondo!”

“Ma come? Io ti ho protetta, aiutata e capita!”
“Ahahahah, come sai recitare bene! Pensi che non abbia capito che era da un po’ che mi tenevi d’occhio e che hai aspettato il momento più opportuno o meglio, hai sfruttato il momento della mia debolezza per condurmi dai tuoi padroni? I Volturi? Potrei sembrare innocente e ingenua ma non lo sono!”

“Perspicace la ragazza! Bhè, tanto non ci arrenderemo e tu farai parte della guardia un giorno e sarai la mia ragazza per sempre! Non temere! Ogni cosa che vogliono i Volturi prima o poi la ottengono!”

“Aspetta e spera brutto bastardo!”

E lo congedai con un profondo ringhio gutturale che fece tremare i vetri della casa e svegliare Edward che gli mostrò i denti pronto a sgozzarlo qualora si fosse avvicinato a me.

“Mi vendicherò e porterò Bella via con me!!”

Urlando queste parole se ne andò via correndo come un fulmine.

 

Erano passate due ore da quando era andato Jonathan eppure Edward continuava a stare sul mio petto immobile trovando conforto in ogni mia carezza. Forse gli ero mancata…si, doveva essere per forza così, doveva pur interessargliene qualcosa visto che non mi ha lasciato andare via e mi stava portando i fiori… quegli stessi fiori che ora giacevano per terra vicino al mio fianco.

Delle rose, profumatissime rose…ed un biglietto:

Al fiore più bello che io abbia mai visto. Scusa se ti ho trattata male, scusa il mio comportamento idiota…Non volevo ferirti: tu sei la cosa più importante della mia vita..che dico, tu sei la mia vita!

Perdonami, perché sinceramente non so vivere senza di te.

Edward

Se fossi stata umana il mio viso sarebbe già stato rigato di calde lacrime per l’emozione.

Ma essendo una vampira mi uscì dalle labbra un mugolio sommesso e Edward, sentendolo, mi guardò negli occhi e mi strinse più forte a lui.

“Grazie Edward…e scusa, avrei dovuto capirti invece che prendere le distanze da te… il mio comportamento è..”
“Giusto, comprensibile e corretto. Il mio è stato completamente folle, ero accecato dalla rabbia e non ho capito più niente… ti chiedo scusa e spero che nel tempo a venire riuscirò a farmi perdonare e a riconquistare la tua fiducia”

“Edward, non ce n’è bisogno, io ti ho già perdonato… anche se non o sapevo… in cuor mio non potevo portarti rancore… perché io ti amo Edward”

“Oh piccina mia…anche io ti amo! Grazie mia bellissima dea”

“Ehi, ora non esageriamo…ihihihihihi”

“Per me lo sei tesoro”

Appena mise un dito sotto il mio mento chiusi gli occhi, conscia di ciò che stava per accadere.

Fu un bacio meraviglioso, pieno d’amore e di promesse per il futuro.

Il mio futuro…insieme a Edward, il mio unico e grande amore.

**************************************************************************************

Angolino dell'autrice:

Innanzitutto grazie a tutti i miei cari lettori! Ci sono un po' di cose che vorrei chiarire riguardo al comportamento di Bella. Allora...Bella ha sempre avuto un carattere un po' remissivo con gli uomini prima di incontrare Edward e pieo di insicurezze derivate dal suo passato con Royce. Aveva sempre pensato di non potersi fidare di nessun maschio e si guardava bene dal farlo. Poi ha incontrato Edward e subito si è fidata di lui perchè era innamorata e non poteva farci niente. Ma appena Edward l'ha scaraventata contro un albero tutta la sua sicurezza e fiducia in lui ha vacillato, portando a galla ricordi che pensava di aver dimenticato facendola soffrire parecchio.

E ora rispondiamo alle recenzioni:

 giny [Contatta] Segnala violazione
O mio Dio!!!Perchè mi hai fatto questo?!Speriamo che nel prossimo capitolo le cose si sistemino,ok?Ciao!Baci,Ginevra.

Tranquilla, le cose si sistemeranno...per ora. Jonathan gli farà un brutto tiro a entrambi fra un po'.

Austen95 [Contatta] Segnala violazione
Bellissima!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ff Posta presto! ;D XD
Sono molto contenta che ti piaccia!
Grazie! :)
 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
eeeh eddy!sempre in ritardo!è colpa tua se bella va via!
Hai ragione, Edward ha reagito d'istinto e si è lasciato accecare dalla rabbia come quando era un neonato. Ed è stato un po' insensibile nei confronti di  Bella. Ma riparerà! ihihihih :)
 LadySile [Contatta] Segnala violazione
ma scusa perchè doveva evitare bella..non ha senso!!
scusa non riusciva a stare da solo con lei? o anche insieme agli altri ma almeno starle vicino..
è impossibile voglio dire lui legge nella mente e ha alice,che vede nel futuro..
se voleva stare con lei avrebbe trovato il modo..non fai passare 5 giorni in cui la ignori praticamente...
è normale che lei poi si distacchi..be diciamo che come distacco però è un tantino drastico..bisogna sapere che è successo a bella in quei giorni..
e mi sa anche che i due batuffoli non stiano più insieme..il che mi dispiace un sacco
Evita Bella perchè si è stancato di Tanya e aveva paura che stando accanto a Bella l'avrebbe messa in pericolo. E poi Bella è scappata e lui si è deciso a cercarla dopo un po' perchè aveva bisogno di pensare al loro futuro e che cosa doveva fare con quella oca. Però leggendo sopra spero ti si achiariscano le idee. Scusa...baci miky
 kandy_angel [Contatta] Segnala violazione
cosa? a volterra xk???????
Vedrai vedrai. E' un piano di Aro che vuole a tutti i costi Bella, Alice e Edward!
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
Ciao! Wow stai scrivendo un libro fantasy? Di cosa parla??? Cmq bellissimo capitolo! Tanya ha complicato molto le cose, la detesto! Edward ha scagliato Bella addosso a un albero??? E non si è nemmeno scusato o pentito? Bella ora ha paura di lui, e lui per paura che Tanya interferisca tra di loro si è allontanato...Bella forse a causa del comportamento di Ed decide di lasciare tutti e andare in Alaska, ora cosa farà Ed? Ti prego aggiorna presto! Kiss
Brava, vedo che hai capito i sentimenti di entrambi...pensavo che nel capitolo non si capissero come mi hanno fatto notare alcune ragazze.
Comunque si, sto scrivendo un libro fantasy e ho un sacco di idee. Volevo farlo pubblicare appena finito, ma so che non sarà facile e, sinceramente, non saprei nemmen a chi rivolgermi. Come tutti gli altri fantasy parla di Fate, Folletti, Draghi...ecc. Magari lo comprerete fra un po' in libreria (sarebbe il mio sogno più grande!). A presto! Baci miky
Alice26 [Contatta] Segnala violazione
Wow!!!!! Davvero stai scrivendo un libro fantasy??? Fico!!!
Cmq... Tornando alla storia...
Certo che Tanya è proprio una bastarda... E secondo me Bella nn ha scritto quel biglietto ma lo ha scritto tanya.... Però c'è quel Jonatan.... Ha ragione Eddy ma chi cazzo è???
Alice
P.S. come hai pensato d'intitolarlo il libro????
Il titolo del libro è stato difficile da trovare e ha diversi significati. E' il nome del mondo magico di cui parlerà il libro e...non posso svelarlo! Scusa!
Spero di riuscire a pubblicarlo! Così lo potrai leggere (Se vuoi!). Baci miky


A presto!!!

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Capitolo 21
*** Rivelazioni ***


Rivelazioni


POV EDWARD

Bella…la mia unica ragione di vita mi aveva perdonato e ora eravamo inseparabili. La mia famiglia ormai aveva accettato l’idea che io e Bella eravamo una coppia, ma la famiglia di Denali no: sperava ancora che diventassi il compagno di Tanya.

Forse perché anche loro non vedevano l’ora di togliersela dalle balle?

Era giunta l’ora di dire a tutti quanti che io e Bella eravamo innamorati e che facevo sul serio con lei.

Ok, quel pomeriggio avrei dato loro la notizia, ma ora…volevo continuare a coccolare la mia cucciola che era sdraiata sul mio letto con la testa sul mio petto.

Aveva un buonissimo profumo…e ogni volta mi stordiva, proprio come la prima volta che l’avevo immaginata.

 

Dopo aver discusso con lei della decisione presa e trovandola totalmente d’accordo, andammo in giardino dove tutti, quel pomeriggio erano riuniti.

Le ragazze erano spaparanzate come lucertole a prendere il sole mentre i maschi giocavano a baseball…si, più che altro stavano facendo la lotta.

Mi sarei unito anche io più tardi, ora dovevo attirare l’attenzione di tutti per dare loro la notizia:

“potrei avere un po’ d’attenzione da parte vostra che devo darvi una notizia molto importante?”

Alice ovviamente, visto che aveva già previsto tutto, sogghignava guardando la faccia di Tanya non volendosi perdere la scena.

Sarebbe stata una scena da non perdere.

“Dicci tutto Edward, qualcosa non va?”
“No - risposi a Eleazar - tutt’altro!”

“Allora dacci la bella notizia!”
“Dunque, penso che avrete notato in questi ultimi giorni che io e Bella siamo praticamente inseparabili…”

“Si”
“Ecco, volevo solo darvi la notizia che io e Bella ci siamo fidanzati ufficialmente e che ci amiamo molto”

“Che bellissima notizia!” disse Rosalie andando per prima ad abbracciare sua sorella.

“Ma va? Sai Ed, proprio non me l’aspettavo” sghignazzò Jasper.

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Angolino dell'autrice:

Capitolo molto molto corto lo so, ma molto importante. Tanya sta escogitando qualcosa ma nessuno ne sa niente e lei fa di tutto per non farsi scappare nulla. Sta di fatto che dopo questa notizia e quindi il matrimonio ormai prossimo, la mandano su tutte le furie! Anche Jonathan rivorrà la sua rivincita e quindi ci saranno un po' di casini.

Grazie a tutte per le recensioni! Un bacio! :*

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