Luna stregata

di Elodar76
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


Mi prude la faccia con tutta questa cipria, nanny ha veramente esagerato!

Questa non sono io.

Labbra rosse, occhi bistrati, ma che diavolo mi è passato per la mente?

Il corsetto è talmente stretto che sento le stecche di balena conficcarsi nella pelle, inoltre  le scarpine di seta con il tacco sono una vera  tortura.

Maledizione non  riesco a respirare”

Con un movimento rapido mi sciolgo i capelli, costretti e tirati da forcine messe ad arte, cadono fluenti come manto dorato sulle spalle scoperte.

André fermati!”

 Busso con forza sulla parete e ti ordino  urlando.

La carrozza si ferma di colpo facendomi perdere l' equilibrio e  cadere in terra.

Dannato vestito”

Apro la porta  velocemente e scendo correndo verso il fiume, inzaccherando tutte le scarpine  e il bordo del bianco vestito nel fango.

Se mi vedesse ora nanny, povera gli verrebbe un colpo!

Rido un pochino anche se sono affanata dalla corsa, questo abito pesa e mi costringe come un sarcofago.

 

Oscar cosa ti prende?”

Ti grido dietro, sei uscita come una furia dalla carrozza, i capelli sciolti ,reggendo la gonna goffamente con le mani e scappando verso il fiume ,

Non mi resta che correrti dietro per vedere cosa hai combinato.

Nella corsa inciampo nelle tue scarpe, lasciate per terra imbrattate di fango,

ne raccolgo una  è irrimediabilmente rovinata,  la lascio in terra.

"Ah Oscar! Sei sempre la solita, pensavi che un abito ti avrebbe cambiato?"

Ti scorgo , sei china sulla riva del fiume in ginocchio  e avvolta nella nuvola bianca  dell'abito rigonfio.

Mi avvicino cauto e ti sento parlottare da sola nervosamente.

 

Mi sto lavando via il trucco dal volto.

Ad ogni passata di fresca acqua sul viso mi sento meglio, ritrovo la vera me stessa.

Nella foga mi bagno anche i capelli e il seno che dalla scollatura dell'abito  fa capolino.

Il mio migliore amico...il mio migliore amico ha detto!!!  Illusa, cosa volevi essere se non quello? sei una povera stupida”

Non respiro , dopo la corsa comincia a mancarmi il fiato, cerco di rimanere calma mentre ti vedo in piedi con un aria piuttosto

preoccupata accanto a me.

 

Oscar cosa ti succede , stai male?”

Ti ammiro alla luce della luna risplendere, bella come non mai .

La tua pelle candida quasi trasparente baciata dai raggi lunari, i tuoi capelli scarmigliati e bellissimi come io ricordo da sempre, il tuo viso arrossato per l'acqua fredda che ti sta lavando via dal viso il trucco di cui non hai assolutamente bisogno.

Tu sei unica amore mio...

ah se solo potessi vederti con i miei occhi!

 

André ti prego non respiro aiutami...slaccia questo maledetto corsetto!” ti supplico quasi senza fiato, strattonando il malefico strumento.

 

Ti guardo  affannata, e cerco  disperatamente di slacciare i lacci ,ma nanny ha fatto un ottimo lavoro e non riesco a mani nude ,allora prendo il

coltellino rosso dalla tasca e li recido in una mossa veloce.

L'abito scende un poco  permettendoti di respirare meglio e facendomi intravedere la leggera veste sottostante.

 Il mio sguardo non riesce a staccarsi dalla tua scollatura che tu ,ingenuamente hai contribuito a rendere più invitante ai miei occhi bagnandola.

 

Grazie André”,inspiri a grandi boccate, la testa china ,le mani sulle ginocchia.

Ti aiuto ad alzarti,  mettendoti un braccio intorno alla vita.

Incrocio il tuo sguardo e i  tuoi occhi sono tristi e colmi di lacrime.

Questo mi fa male ,molto male...

Decido di guardare lontano oltre il fiume, è  troppo per me vederti così  per lui, io che darei la vita per un tuo sorriso.

Io  che non ti avrei mai fatto stare così male, mai.

Torniamo alla carrozza lentamente abbracciati, le scarpine ormai rovinate lasciate per terra.

 

Ti prenderai un malanno Oscar, copriti con questa”

Mi tolgo la giacca e te la poggio sulle spalle, vedo

un brivido percorrere la tua pelle.

L'aria fresca della notte è umida e forma piccole nuvolette ad ogni nostro respiro.

In silenzio ti aiuto a salire

in carrozza, ma  come preso da un moto involontario, ti prendo la mano, e poso un piccolo

bacio al centro del palmo, dolcemente.

Credo che mi abbia dato di volta il cervello, mi sento un pazzo ma non posso trattenermi nel compiere  questo gesto.

Sei bellissima così  mia contessa” ti sorrido e con un leggero inchino  chiudo la porta e salgo in cassetta.

 

La carrozza riparte piano,  ho la tua giacca addosso André, è calda e profuma

di te.

Ci sto bene, meglio che nelle braccia di Fersen sicuramente.

Mi guardo il palmo della mano che tu hai baciato e  senza pensare, piano ci poso le labbra .

 

Cosa sto facendo?

Chino confusa la testa  sul sedile, e mi abbandono a  inaspettati pensieri cullata dal dondolio della vettura.

 

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Seduto in cassetta

osservo la strada scorrere dinanzi a me rischiarata dalla luce  lunare, che questa notte ,si colora di una sfumatura rossastra che soffusa avvolge l'astro argenteo.

E' magnifica questa luna piena! Non ho mai visto una notte così particolare, ne rimango ipnotizzato e a tratti quasi stregato.

I cavalli continuano tranquilli a percorrere la strada verso casa  ,mentre io mi mi ritrovo come sempre a rimuginare tristemente sul nostro beffardo destino  ,che come un  in un gioco perverso ,continua a mischiare  le carte delle nostre vite   incatenate a doppio filo fin dalla più tenera età in un dolce sentimento, che per me è divenuto sempre più  grande tanto da sovrastare ogni mio desiderio.

Io e te Oscar siamo complici come nessun altro, ci parliamo con silenziosi  sguardi che solo noi  possiamo capire, e a volte sogno come potrebbe essere la nostra esistenza se io avessi potuto esprimere il mio amore per te liberamente  senza problemi di ceto sociale.

Stasera ti sei vestita da donna per lui, ma io  credo che tu sappia che io al contrario degli altri ti vedo sempre Oscar,  non mi serve di certo un abito per amarti.

 

Se fossi stato nobile come Fersen mi avresti mai amato come io ti amo Oscar?

Perché sto  morendo d'amore ed in ogni palpito del mio cuore  risuona l'eco del tuo nome.

Mi accorgo con profonda malinconia  che questo amore mi logora e che non ha nessuna speranza di poter cambiare questo supplizio.

 

Ho provato a pensare di scappare lontano, ma poi ho capito che come un fantasma mi avresti seguito e tormentato in ogni dove.

Non si può scappare da un amore così grande, è dolorosamente impossibile.

 

Sopporto in silenzio la mia croce,  rubando attimi di piccole felicità; sguardi ,parole e gesti

effimeri per una qualsiasi persona,  ma che per me assumono significati speciali e sono la ragione per cui mi sveglio ogni mattina.

Io sono tuo Oscar , e sono

perduto per sempre per questo amore che mi sta prosciugando l'anima.

 

Lacrime amare mi stringono la gola mentre ti riporto a casa.

Sono solo un attendente per chi ci guarda insieme, non posso ambire alla tua mano o al tuo cuore.

Sono un uomo  spaccato a metà da questo sentimento che mi logora piano ma inesorabilmente.

E perbacco...  ora sono così stanco!

Sbadiglio vistosamente.

 

Siamo quasi arrivati a casa mentre la luna illumina, la stradina nel fitto bosco che stiamo attraversando.

Ad un tratto sento dei colpi attraverso la parete e di nuovo la tua voce concitata che chiama da dentro la carozza.

Oscar che c è?”

 nessuna risposta.

Fermo in un piccolo slargo la carrozza,  e preoccupato  scendo a controllare.

Apro lo sportello lentamente e ti cerco nel leggero chiarore che viene da fuori.

Oscar mi hai chiamato? va tutto bene?”

 

Mi inviti ad entrare ed a sederti vicino a te.

Sono confuso, non dico nulla e titubante entro sedendomi vicino a te e chiudendo lo sportello.

 

Nel buio  della carrozza,  ti vedo illuminata leggermente  da piccoli fasci di argentea luce lunare.

Hai la mia giacca ancora sulle spalle, lentamente te la togli e mi ringrazi.

I miei occhi scendono sulla scollatura che dalla stoffa leggera, lascia intravedere i tuoi seni acerbi.

Il mio corpo risponde pronto, e benedico la poca luce che riesce ad entrare nell'abitacolo.

André mi potresti abbracciare?”

 

Mi chiedi all' improvviso,  facendomi perdere un battito.

Certo Oscar” la voce leggermente incrinata dalla richiesta insolita.

Mi avvicino di più e ti stringo leggero a me

Stringimi di più,  ne ho bisogno”

Le tue parole sono musica per le mie orecchie, ti abbraccio  stretta e posso sentire il tuo respiro alzare il tuo petto ritmicamente,  il  cuore batte veloce come il mio, inspiro il tuo odore con il viso fra i tuoi morbidi capelli.

 

Prego con tutto me stesso che il tempo si cristallizzi in questo abbraccio.

 

Il tuo viso Oscar ,che solo pochi istanti prima era poggiato sulla mia spalla ,ora si muove lento  cominciando a baciarmi la mandibola e scendendo sul collo lasciando la scia di piccoli baci umidi e ardenti.

Tremo quasi dalla sorpresa,  sto per parlare quando mi anticipi.

shh...non dire nulla ti prego André,  amami solamente stanotte”

 

Sposto la testa e afferro la tua bocca in un bacio pieno di passione,  i freni inibitori che ho tenuto saldi per anni si sono spezzati.

La foga ci fa cadere sdraiati sul sedile, mentre ti bacio ancora con passione, tu rispondi con la stessa foga mordendomi un labbro .

Il tuo corpo così arrendevole e caldo mi fa impazzire e quando mi chiedi di essere tua non posso più frenare il mio desiderio.

La luce della luna ci illumina e ci spia mentre siamo  persi l'uno nella pelle dell'altro.

Stiamo facendo l'amore mezzi  vestiti, come due amanti ubriachi di passione, non riusciamo a fermarci , mentre il dondolio della carrozza

accompagna i nostri gemiti.

Mi muovo in te sempre più  velocemente finché arriviamo all'apice del piacere , il mio nome sulle tue labbra invocato al culmine dell'estasi .

Crollo  sfinito sul tuo petto ansante

“Ti amo Oscar, ti ho sempre amato perdutamente, sono tuo”

Anche io ti amo André,  scappiamo via insieme ti scongiuro”

Si Oscar , è  quello che ho sempre sognato, oh amore mio”

La tua bocca rossa mi inebria, la guardo ed esausto chiudo gli occhi felice.

 “Oh André...André...”

 

André  allora? rispondi?”

Andrèè! Sei diventato sordo per caso?”

 

Sobbalzo al grido della tua voce alquanto irritata. Inaspettatamente  siamo arrivati a casa ,  grazie alla memoria dei nostri cavalli .

Tu splendida in abiti da donna,  ma con la mia giacca indosso, ti sporgi dal finestrino con aria interrogativa.

André ma stavi dormendo? forza aiutami a scendere , questa è sicuramente la prima ed  ultima volta che mi concio come una bambola da esposizione”

 

Scendo dalla cassetta e ti offro aiuto per uscire.

Appena tocco la tua mano un brivido, ti vedo per in istante come in un vivido sogno, sdraiata gemere sotto il mio corpo vibrante di passione.

 

Scendi senza scarpe, ora ricordo le hai lasciate al fiume. Sei completamente, inzaccherata di fango , i lunghi capelli sciolti scarmigliati .

Speriamo nanny dorma,  se mi vede così gli prende un colpo, lo sai poi chi le prende vero?” sogghigni mentre io mi tocco la testa incosciamente.

Mi guardi dritta negli occhi e intravedo le fiamme che vi ardono.

Da domani voglio ritrovare in me quel bambino che credeva di essere maschio, e voglio andare in guerra, imbracciare un fucile. Si è così che voglio vivere ! da vero uomo”.

Stringi i piccoli pugni poi mi passi la giacca e

ti avvii correndo verso casa tenendo il vestito appallottolato sotto il braccio, i piedi sporchi di fango.

 

Rimango a guardarti inalando la nebbia fresca del mattino.

Infilo la giacca che ha ancora il tuo calore e il tuo soave profumo imprigionato nella trama.

È stato solo un sogno... sembrava così vero questa volta!

Sento ancora il tuo sapore sulle labbra ,le sfioro con la  lingua e sento una ferita , la tocco con le dita e sanguina un poco.

Ma cosa??

 

Sono ufficialmente impazzito.

Mi sento scombussolato come non mai, eccitato da questo sogno così reale.

Ripongo la carrozza nelle scuderie, libero i cavalli e salgo nelle mie stanze.

 

Sdraiato sul letto non riesco a non pensarti.

Sei una bellissima donna Oscar, quando lo capirai?

Una rosa non può essere altro che se stessa , e tu sei una magnifica rosa selvatica.

Giuro amore mio  che un giorno ti farò comprendere il tuo sbaglio.

Mi addormento con un sorriso sulle labbra, nella speranza di continuare il sogno interrotto , mentre la luna scompare piano dietro le nuvole.

 

 

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