Ti attenderò

di HoneyNeechan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pressione ***
Capitolo 2: *** Insieme ***



Capitolo 1
*** Pressione ***


“Smettila di spiare!”, Macaque urlò a squarciagola, coprendosi il più possibile con l'asciugamano, mentre il suo compagno lo guardava con aria compiaciuta dalla piccola apertura della porta del bagno.

"Dai, non è la prima volta che ti vedo nudo Mango ~", rifletté Wukong, le sue parole cariche di malizia, mentre il suo sguardo viaggiava sul corpo di Macaque, provando un'immediata eccitazione a quella vista stupenda.

"Lo so! M-Ma…”, il demone ombra cercò con tutte le sue forze di non sembrare imbarazzato o ansioso, ma non era affatto facile.

I due si erano riconciliati ed erano tornati ad essere una coppia pochi mesi dopo la sconfitta di Lady Bitch Demon, ma non erano ancora arrivati a quel punto della loro relazione; non perché ancora non volessero quel livello di intimità, ma per Macaque era più una questione psicologica che fisica. Durante gli anni trascorsi in totale solitudine, tormentato da incubi e rimorsi, aveva cominciato a non sopportare più la vista del proprio corpo: ogni cicatrice gli ricordava quello che era stato il suo viaggio e la sua caduta nell'oscurità e più di una volta il pensiero che Wukong potesse vederle e in qualche modo rimanerne turbato (o peggio, disgustato), lo aveva portato a rifiutare ogni tentativo di avvicinamento fisico. Non voleva essere respinto, non ora che finalmente sembravano aver ritrovato l'armonia del passato; ma il desiderio per il suo Re, represso per troppo tempo, lo aveva convinto a raggiungere un compromesso: si sarebbero dati l'uno all'altro a condizione di rimanere completamente al buio, in modo che Wukong non potesse vedere il suo corpo.
Inizialmente la scimmia dorata ci aveva riso sopra, nonostante avesse comunque accettato quella strana proposta, ma il suo carattere impaziente lo aveva portato ad abbandonare il suo posto sul letto nella loro stanza e a sbirciare attraverso la porta del bagno che Macaque aveva inavvertitamente lasciato socchiusa.

“Per favore Mackie? Non vedo perché dovresti essere così imbarazzato. Dopotutto, sono solo io, lo abbiamo fatto per anni, sebbene molto tempo fa. Perché sei così timido adesso?”.

“Tidetto che non sono timido! È… è solo…”, la scimmia dal pelo scuro si ritrovò di nuovo senza parole, senza sapere cosa fare; non voleva perdere un'altra occasione, ma non voleva nemmeno rischiare di essere ferito dalla reazione che Wukong avrebbe potuto avere vedendo in che stato si trovava.

Monkey King sembrò finalmente capire la sua angoscia, perché smise di sorridere e fece qualche passo verso quest'ultimo. “Macaque, seriamente ora... C'è qualche problema? Mi stai facendo preoccupare…”.

Non ricevendo nulla come risposta se non un triste lamento dal suo amante, accorciò la distanza tra loro, prendendogli dolcemente il viso tra le zampe, baciandolo dolcemente sulla fronte in un gesto rassicurante. "Ehi, se non sei più dell'umore giusto va bene. Possiamo solo coccolarci, non mi dispiace", prese una delle zampe di Macaque tra le sue, dandogli un dolce bacio sulla parte superiore, "Resta con me va bene?”, aggiunse con un tono sommesso, quasi supplichevole.

Macaque guardò il suo re e vedendo il suo sguardo amorevole il coraggio di provare a parlare lo lasciò ancora una volta, proprio come tutte le altre volte.

Non era pronto.

Non era pronto a perderlo.

Non adesso.


E forse mai...

Ma quest'ultimo pensiero rimase silente.


“Torna in camera da letto Peaches, sarò lì tra un minuto. Dammi solo il tempo di vestirti di nuovo”. Sembrò notare una piccola contrazione negli occhi e nel sorriso della scimmia dorata, ma fu solo un breve momento; il secondo successivo Wukong stava annuendo con un dolce sorriso e dopo un altro dolce bacio, fu fuori dalla sua vista.

Ancora una volta solo, il demone lasciò cadere l'asciugamano dal suo corpo, guardando ancora una volta le sue cicatrici, sentendo una piccola lacrima pizzicargli l'occhio sano, ma si affrettò ad asciugarla.

"La prossima volta", si disse, "Lo prometto  Wukong... la prossima volta non accadrà più". Poi si affrettò a vestirsi per poter tornare nell'altra stanza.

Ignaro che Wukong lo avesse visto.

Ignaro del fatto che Wukong sapeva già da tempo cosa lo preoccupava e perché.


“Ti aspetterò Macaque”, pensò sedendosi di nuovo sulle morbide lenzuola, “Attenderò finché sarai pronto ad accettare di essere amato di nuovo”.

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Capitolo 2
*** Insieme ***


"Tieni gli occhi sullo specchio, Mango ~ Voglio che tu veda quanto sei fantastico", Wukong fece le fusa baciandogli piano il collo, facendolo rabbrividire per l'anticipazione.
Entrambi erano davanti allo specchio della loro camera da letto, Wukong dietro di lui, completamente nudo, a dare baci amorevoli sulle spalle di Macaque, aspettando che lasciasse cadere il lenzuolo che gli copriva ancora il corpo.
La scimmia nera era estatica; sapeva che il suo corpo era di nuovo perfetto, completamente guarito, stava solo stuzzicando l'altro con un po' di attesa.
"Come desideri amore mio ~ ", fece le fusa, rivelandosi finalmente.
Fissò con orrore ciò che vide nello specchio...
Il suo corpo! Il suo corpo un tempo perfetto era rovinato!
La sua pelliccia era completamente scomparsa, lasciando la sua pelle chiaro-scura esposta al freddo improvviso della stanza, le sue cicatrici, poste su tutto il petto e sul viso sanguinavano, il sangue tracciava linee scure e irregolari su tutto il corpo, mentre delle punte di ghiaccio cominciavano a diffondersi dal pavimento girandogli intorno, intrappolandolo in una gabbia fredda e mortale che andava via via aumentando.
"WUKONG!!", gridò in cerca di aiuto, cercando di coprirsi e di sfuggire alle punte che ora stavano creando nuove ferite sul suo corpo già dolorante, facendolo lacrimare dal dolore.
"Wukong, per favore!! Aiutami!!".
"E perché dovrei?", giunse alle sue orecchie la voce dell'altro, fredda e lontana, tinta di una nota crudele che lo fece rabbrividire ancor più del freddo del ghiaccio.
"Guardati! Sei sfregiato, debole, inutile. Il tuo corpo è così orribile che nemmeno Buddha potrebbe mai aggiustarti"
"No! NO! Non è vero! Tu... hai detto che mi amavi! Hai detto che non mi avresti mai più lasciato! Per favore Wukong!", Macaque era in preda al panico, guardandosi intorno, cercando di sfuggire alla gabbia di ghiaccio, ora incatenata dolorosamente al suo corpo, facendolo cadere sul pavimento scuro.
"Amarti?", una risata fredda, traditrice e beffarda rispose alle sue parole intrise di terrore, facendo sgorgare lacrime dal suo unico occhio buono.
"Come può una persona così perfetta come me amare qualcuno come te". Le risate aumentarono di volume, diventando insopportabili per le sue orecchie sensibili e il suo cuore dolorante.
Macaque piangeva, urlava, cercava di sfuggire a tutte quelle sensazioni dolorose, ma niente funzionava.
Poteva solo rimanere lì, senza speranza, silenzioso, piangendo, finché il ghiaccio e l'oscurità non si piegarono completamente intorno a lui, condannandolo al freddo oscuro ed eterno della morte per la seconda volta...
No...No...No...
NO!!!
"NO!!".

Macaque si svegliò di colpo, il respiro affannoso, il cuore che batteva così forte che lo sentì rimbombare nella testa, impazzito, come se volesse spaccargli la gabbia toracica.
È stato un incubo... solo un incubo...
"Macaque? Va tutto bene?", la voce di Wukong ancora densa di sonno gli raggiunse le orecchie dal fianco sinistro; l'altro dormiva accanto a lui, nel letto che condividevano, ed evidentemente i suoi movimenti nel sonno e il parlare di lui durante l'incubo dovevano averlo svegliato.
"S-Sì... S-sto bene, non ti preoccupare", Macaque cercò di scacciare le sue preoccupazioni, ma Wukong sentì distintamente i suoi singhiozzi sommessi nelle sue parole.
Si tirò su in posizione seduta, avvicinandosi lentamente al suo partner. "Mac, posso tenerti la mano?". Sapeva che all'altro non piaceva essere toccato senza permesso, soprattutto quando era agitato, quindi si assicurò di ottenere il suo permesso prima di far scivolare lentamente le dita tra le sue, quindi avvicinarne il palmo alle sue labbra e posare un bacio delicato su di essa.
Wukong non era mai stato bravo con le parole, preferiva usare i gesti per esprimere ciò che provava, e quel piccolo e casto movimento significava che gli era vicino, in attesa della sua mossa qualunque fosse.
Macaque trasse alcuni respiri profondi, nel tentativo di calmare il suo cuore che batteva ancora freneticamente, ma che si stava gradualmente calmando; nel frattempo Wukong non staccò gli occhi dalla sua figura, osservando ogni suo piccolo respiro. Immaginava che Macaque avesse avuto un incubo, ma sapeva anche che se avesse chiesto qualcosa non avrebbe avuto risposta.
Dopo lunghi, interminabili minuti e qualche altro piccolo bacio sulla mano, la scimmia dal pelo nero si rivolse al suo compagno con un piccolo sorriso. "Adesso puoi lasciarmi andare, sto bene".
"Sei sicuro? Non mi dispiace continuare a baciarti". Wukong voleva provare a tirarlo su di morale provando a flirtare, ma la reazione dell'altro fu davvero inaspettata: i suoi occhi si incupirono e ritirò la mano con uno scatto, portandola al petto come per proteggersi.
"Torniamo a dormire".
"Macaque per favore", ora Wukong era davvero preoccupato, "Per favore parlami, cosa c'è che non va? Voglio solo aiutarti. Ti amo".
"Oh davvero?", quella frase uscì come un sussurro dalle sue labbra, troppo tardi perché potesse trattenersi portando una mano a coprirsi la bocca; il suo sguardo incontrò gli occhi dorati del suo compagno, offuscati dalla confusione che le sue parole avevano scatenato.
"Che vuoi dire? Certo che ti amo! Ho fatto qualcosa che te lo ha fatto dubitare? Se è così posso rimediare!", Wukong continuava a scusarsi e cercava di ottenere qualche spiegazione da lui, ma senza mostrare alcuna rabbia o risentimento nel suo tono; le uniche cose che Macaque sentiva con il suo sensibilissimo udito erano la preoccupazione e il rapido battito del cuore dell'altro mentre cercava di capire, senza essere troppo invadente nelle sue azioni, cosa potesse essere andato storto.
Gli carezzò dolcemente la mano, ma senza prenderla tra le mani per non infastidirlo, e continuò a sussurrare scuse e dolci parole, cercando di ritrovare il sorriso perduto.
Macaque lo osservava mentre si struggeva per lui, la sua immagine da incubo continuava a perseguitarlo scavalcando la realtà, guidando involontariamente le sue parole.
"Lascia cadere le illusioni", chiese, cogliendo l'immediato lampo di insicurezza negli occhi di Wukong; sebbene il Re Scimmia fosse naturalmente sicuro di sé e stesse lavorando su come accettare alcuni (molti) dei suoi difetti, quando si trattava di abbassare le sue "difese" era sempre ancora titubante; non che non l'avesse già fatto con Macaque, ma l'idea gli causava comunque un po' di ansia, anche se il suo compagno gli aveva detto praticamente ogni volta che il suo aspetto reale non lo infastidiva affatto.
Dopo alcuni profondi respiri prese dunque coraggio, si concentrò e, sotto gli occhi attenti della scimmia nera, abbandonò tutti gli incantesimi, rivelando il suo vero aspetto: la pelliccia chiara rossiccia divenne subito più color ruggine e più ispida, i suoi occhi dorati assunsero una sfumatura rosso sangue e intorno alla testa si poteva ora vedere una cicatrice circolare.
Dopo pochi secondi, Wukong sorrise al suo partner. “Ti piace quello che vedi?”, il suo tono voleva apparire calmo e sicuro di sé come sempre, ma quel pizzico di ansia che caratterizzava le sue parole non sfuggì alle orecchie dell'altro.
Macaque gli si avvicinò subito, prendendogli il viso tra le mani e baciandolo dolcemente, cercando di dargli quella rassicurazione che avrebbe voluto anche per sé.
"Wow, se è così che mi tratterai ogni volta che li lascerò cadere, lo farò più spesso quando saremo soli", sorrise Wukong, godendosi i baci delicati che Macaque gli stava dando, facendo le fusa dolcemente.
"...E se fosse il contrario?", sussurrò Macaque dopo un po', uno sguardo triste gli attraversò gli occhi, catturando l'attenzione del Re. "Uh? Cosa vuoi dire Mango?".
"Se avessi delle cicatrici... tipo... brutte cicatrici... mi ameresti ancora?", sbottò Macaque, incapace di sopportare più quella tensione, lasciando che si formassero delle lacrime agli angoli dei suoi occhi.
Wukong gli prese immediatamente il viso tra le mani, asciugandogli teneramente le lacrime, baciandogli dolcemente il viso. "Certo che lo farei. Non c'è niente al mondo che possa tenermi lontano da te. Va tutto bene", continuò a calmarlo dolcemente, accarezzandogli il pelo e le guance; la verità era che sapeva già che Macaque aveva delle cicatrici, ma non voleva tirare fuori l'argomento, a meno che non fosse stato quest'ultimo ad avviarlo. Ma di una cosa era sicuro, avrebbe comunque amato Macaque per sempre, qualunque cosa fosse successa.
"Dai Macaque. Lascia cadere le illusioni", sussurrò dolcemente, dandogli un altro dolce bacio prima di appoggiarsi ai cuscini, dandogli spazio, guardandolo in attesa.
La scimmia nera attese ancora qualche istante, prima di prendere anch'egli un profondo respiro e abbandonare i suoi incantesimi, mostrando al Re le cicatrici che aveva accumulato durante tutta la sua vita: lungo tutto il suo petto si vedevano piccole e grandi cicatrici, ricevute durante alcune delle sue battaglie per la sopravvivenza, la sua magnifica pelliccia scura come la notte era a volte segnata di bianco, colpa del possesso della Lady B//ch Demon, ma la più evidente era quella sull'occhio sinistro, ormai totalmente cieco, frutto del suo scontro con lo stesso Wukong durante il Viaggio in Occidente.
Macaque teneva il viso basso, non volendo incontrare lo sguardo dell'altro, troppo spaventato dalle sue possibili reazioni; fu così colto di sorpresa quando Wukong gli prese ancora una volta il viso tra le mani, iniziando a baciarlo ripetutamente, per poi procedere a baciare ogni singola cicatrice, portandolo istintivamente a sdraiarsi sulle coperte quando iniziò a baciare quelle anche sul resto del suo corpo.
"Wukong...cosa stai...?"
"Shhh...non interrompermi. Ti sto mostrando quanto ti amo, non importa che aspetto tu abbi", sussurrò con un dolce sorriso, baciando un'altra cicatrice, proprio sul suo fianco, facendo arrossire Macaque con una lieve risatina.
"Quindi... non... non ti disgusto...?"
Wukong lo guardò, uno sguardo serio sul suo volto, "Non osare nemmeno pensare che io possa mai essere disgustato da te. Mai", poi aggiunse con un sorriso dolce, "Abbiamo tutti le nostre cicatrici Mackie, questo non ci rende meno amabili o belli". Si chinò in avanti verso il suo amante, baciandolo con passione, legando la sua coda con la propria.

"Ora, lascia che ti veneri come meriti di essere venerato".
"Come vuoi, mio Re"


E finalmente quella notte riuscirono a ritrovare l'intimità perduta, ricostruendo totalmente il loro rapporto.

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