Sono un uomo moderno, io!

di terryoscar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono un uomo moderno, io! ***
Capitolo 2: *** I nonni De Labord ***
Capitolo 3: *** Pettegolezzi a Versailles ***
Capitolo 4: *** La furia del vecchio Jarjayes ***
Capitolo 5: *** Finalmente un amico ***



Capitolo 1
*** Sono un uomo moderno, io! ***


Sono un uomo moderno, io!
 
 
 
"Augustin, tu sei impazzito!!"
"Ma ...... cosa dici Marguerite? Perché mai?" domando mentre osservo mia moglie, pochi giorni dopo il suo sesto parto.
"Ma dove si è mai sentito che una bambina debba ricevere una educazione maschile? Tu sei pazzo, ammettilo!"
"Io ho bisogno di un erede! Maschio! Lo vuoi capire?" rispondo quasi esasperato. "E poi... come può mia moglie non comprendere il mio bisogno, il bisogno del nostro augusto e nobile casato, di avere un erede, di non agonizzare in attesa della certa estinzione!"
"Eh l'estinzione!! E poi come ti è saltato in testa di registrare MIA figlia con il nome di un uomo?! Ma dico, hai perso davvero il senno?!"
Osservo mia moglie, credo di non averla mai vista così furiosa, cammina avanti ed indietro per la nostra stanza come una belva feroce in gabbia.
"Mio figlio Oscar sarà il mio erede. E fine del discorso! Se tu .... se tu mi avessi dato un maschio....tutto ciò non sarebbe stato necessario"
"Eh no! La colpa è solo tua se non abbiamo avuto un maschio! Io sono solo ….. la terra dove Tu hai piantato il seme!"
"Ma cosa dici? È risaputo che è la donna a determinare il sesso del nascituro! Uff .... questo è il secolo dei lumi e tu ... tu non sai ancora queste cose?" osservo Marguerite, dritta davanti a me, con uno sguardo ed una determinazione che non le ho mai visto prima.
"No, Signore! Il seme è tuo ed è soltanto colpa tua se non abbiamo avuto un maschio!!"
"E invece è colpa tua! Ed io ho agito di conseguenza! Ed Oscar sarà il mio erede, maschio. Ne farò un soldato, lo metterò nella guardia Reale. Vedrai! Sarà perfetto!" possibile che lei non voglia credermi? Oscar sarà perfetto, nessuna delle nostre figlie ha mai pianto con tanta forza e tanto vigore, nessuna!
"Oscar, come la chiami tu, è una femmina! Un giorno diventerà donna, si innamorerà di un uomo, si sposerà e avrà dei figli! Il tuo Oscar invece non potrà MAI sposare un uomo perché ho appena partorito la sesta figlia FEMMINA!!!!"
"ZUT! Hai appena partorito il nostro primo figlio maschio, e basta! Da quando sei diventata così contestatrice?"
"No, vabbè sei davvero ammattito! ... Ma cosa dici? Oscar non riceverà una educazione maschile perché è femmina! CAPISCI!? E poi dove si è mai visto che una donna diventi il Comandante delle Guardie Reali?"
"Uff Marguerite ma quanto sei antica! Ormai siamo nel ‘700 e le donne non sono inferiori agli uomini, anzi credo che abbiate una marcia in più. Ih ih ih .... Sono sicuro che grazie al suo intuito femminile, mio figlio diventerà un ottimo soldato!" aggiungo tutto fiero della mia idea, adulando così il cosiddetto sesso debole, a cui la mia dolce sposa appartiene!
"Ma ... ma ... Augustin, cominci a preoccuparmi ..."
"Spiegati!"
"Tu ... tu ... parli prima al femminile poi al maschile .... temo per il tuo equilibrio mentale! ... Oddio!! Abbiamo ben sei figlie da crescere ed hanno un padre matto! Come farò da sola?!"
“Grunt …”
"E' inutile che fai quella faccia, io non avrò la forza di educare da sola le NOSTRE SEI FIGLIE FEMMINE!!"
"Cinque femmine .... e un maschio!" rispondo raddrizzando il petto, con le braccia dietro alla schiena.
"Ohhhhh ma io vado a parlare con tuo nonno e tuo padre!!! Vedremo a chi daranno ragione!"
"COSA? NO NO NO! Mio nonno morirebbe di infarto! Non te lo permetto! Per lui Oscar è un maschio e basta!" afferro mia moglie per un braccio, non posso permetterle di uccidere il mio caro nonnino ….. inizio a sentire qualche goccia di sudore scendere dalla mia fronte, accidenti a Marguerite!!
"Fino a quanto vorresti tenerlo nascosto? Sentiamo!"
"Fino .... a quando sarà in vita, ovviamente! O forse vorresti essere tu la causa del suo trapasso?"
"Non è possibile! ... Quindi per non essere responsabile della morte del nonno, io dovrei subire questa follia pura?"
"Oh .... quante storie che fai! E poi vedrai che Oscar sarà un figlio perfetto!"
"Oh mio Dio! Ma che male ho fatto?! Augustin, mi fai pentire di averti sposato!"
"Addirittura? Guarda che se non mi vuoi più.....rispetterei la tua scelta, Marguerite" rispondo con tono triste, ma se lei vuole lasciarmi …..
"Dici davvero?! Bene, da questo momento dormirai nella stanza degli ospiti!"
"Io? Tu semmai! Sei tu che non vuoi più me come sposo, non il contrario!" aggiungo deciso, la stanza comitale è mia e nessuno potrà mai togliermela!
"CHE?!!! Non hai appena detto che sei un uomo moderno?! Quindi devi lasciare la nostra camera!"
"Assolutamente no. Puoi trasferiti quando vuoi .... e dove vuoi. Io non mi opporrò!"
"Grunt .... tornerò da mia madre! Con le mie SEI FIGLIE!"
"No! Cinque figlie. Oscar rimarrà con me! Sarò io ad occuparmi del mio erede"
 
 
Passo davanti alla stanza di mio figlio, lo sento discutere con sua moglie, senza bussare spalanco la porta, entro, la chiudo velocemente e dico: "Marguerite non puoi abbandonare questo citrullo che hai scelto per sposo. Cosa direbbero i miei amici a Versailles?"
“Conte, i Vostri amici direbbero che siete una famiglia moderna, visto che Augustin ha deciso di allevare mia figlia come un uomo!"
"Mi pare un'ottima soluzione, in effetti. Qui serve un erede, c'è ben poco da fare!"
"CO ….. COSA?! Anche Voi!? Ma dico!!! Conte Reynier ma cosa dite?! La mia ultimogenita è una femmina!"
"E anch'io come Augustin, mi ritengo un uomo moderno!"
"Qui siete tutti impazziti! Tutti!"" Sbotto scocciata.
"Marguerite, qui nessuno è impazzito! Ma vuoi capire che ci serve un maschio? Tu non sei stata in grado di darcelo ed io ho provveduto diversamente! In fondo al mio Oscar manca solo un piccolissimo dettaglio! E poi cosa ci trovi di tanto strano se una donna tira di scherma, adopera un fucile, va a cavallo, indossa la divisa, comanda un esercito e cattura dei malviventi!?  NULLA! ... Marguerite, il mondo non può fermarsi a delle sciocche convinzioni, dobbiamo aiutarlo ad evolversi affinché cambi e noi lo faremo! Magari un giorno il genere femminile ringrazierà il Generale Augustin Reynier François de Jarjayes per aver reso protagonista il mondo femminile! Ih ih ih ... Però altro che pazzo, io sono un genio! ….. E poi magari mi desidereranno nel loro immaginario come uomo ideale e faranno di me un idolo! Ih ih ih ….. Mi accontenterò di un busto, no, anzi, una statua! Ih ih ….."
"Tu sei pazzo, non c'è dubbio!"
"Pazienza Marguerite, in fondo è solo colpa tua, che non mi hai dato un maschio, e grazie alla tua mancanza, la famiglia Jarjayes diventerà famosa!"
"Grazie figliolo! Ed io che ti credevo un idiota! Andiamo a brindare!"
"Grazie! … Andiamo Padre!"
Vedo uscire il padre e figlio e sussurro disperata: "Ma in che famiglia di matti sono capitata!?"

 
 
 
 

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Capitolo 2
*** I nonni De Labord ***


I nonni De Labord
 
“Madre, Padre, sono disperata!”
 
Osservo mia figlia, con le lacrime agli occhi, i suoi bellissimi occhi, ora rossi per il pianto. Ha un’aria così afflitta, disperata.
 
“Marguerite, figlia mia, cosa ti succede?!”
Mio padre domanda preoccupato: “Marguerite, dimmi, cosa ti ha fatto quel pazzo di tuo marito che lo sistemo io! … Forse ti ha trattata male?”
“Sniff ..… no, no! …. Augustin è talmente disperato per non aver avuto un maschio che …” sento una lacrima scendere, sono così disperata, sola e disperata.
“Vuole che tu gli dia un altro figlio? Guai a lui se …”
“No, no ….”
“E allora?! E’ solo colpa sua se non ha avuto un maschio! E’ l’uomo che determina il sesso del nascituro! Prendi me, ho avuto ben dieci figli maschi, sinceramente non so come tu sia nata femmina!”
“Ma lui non la pensa in questo modo …”
“Ah no?! E cosa dice quel ragazzotto?”
“Padre, Vi prego!”
“Allora? Cosa dice?”
“Dice che se non ha avuto il suo erede è soltanto colpa mia … bouuu …”
 
Vedo mia figlia piangere disperata, singhiozzare, la mia piccola, dolce, amata figlia! Io quell’Augustin ….. lo passo a fil di spada!!
 
“COSA?!! Ma io lo sfido al duello! L’inetto, l’incapace è lui e vorrebbe dare la colpa alla nostra famiglia?! Eh no, io non ci sto!”
“Calmati marito mio!”
“Ma come faccio a calmarmi?! Hai sentito che idiozia dice nostro genero? Ahhh ma io non volevo imparentarmi con i Jarjayes, alla Reggia tutti sanno che sono una famiglia di pazzi pervertiti! E che dire che la mia povera sorella ha sposato Reynier!?”
“Padre calmatevi!”
“Sono calmissimo ma se vedo piangere la mia bambina non capisco più niente!”
“Padre ….”
“C’è dell’altro? … Uhm … la tua espressione è strana. Dimmi Marguerite, cos’altro c’è?”
“Ecco … io… non so come dirlo …”
“Dirmi cosa?”
“Ecco … mia figlia si chiama … Augustin le ha dato il nome di …….. Oscar …” dico il nome di mia figlia in un sussurro. “E’ tutto così …. Assurdo.
“OSCAR?!!! Ma è un nome da uomo! Marguerite, dimmi che stai scherzando!”
“No, Padre, mia figlia si chiama Oscar François … purtroppo, Oscar François ….. un nome da maschio, alla mia piccola bambina!”
“FRANCOIS!! Ma dico ma che storia è questa?!” guardo mia moglie e continuo: “Adeline io lo sapevo che non ci saremmo mai dovuto immischiarci con questi pazzi!”
“Calmati Henry, calmati!”
“Ma come faccio a calmarmi?! Nella mia illustre famiglia non è mai accaduta una cosa simile perché tutti abbiamo sposato persone sane di mente! … Grunt … grunt …. Pazzo, folle, idiota!” inizio a camminare avanti ed indietro per la stanza, peggio di una belva in gabbia, furioso, disperato, rassegnato.
“Padre, Vi prego …”
“TACI! Te l’avevo detto che quel pazzo non sarebbe stato adatto a te! Dovevi accettare la proposta di Girodelle non di Jarjayes!”
“Ma cosa dite?! Girodelle tutto sembra tranne che un uomo!”
Mia madre sussurra timorosa: “Marguerite ha ragione, magari avremmo avuto un altro genere di problema …”
“Di che genere?”
“Ecco … se nostra figlia ha partorito sei femmine con Girodelle, non ne avrebbe generato nemmeno una … non so se mi spiego!?”
“Ti sei spiegata benissimo ….. ma ciò non toglie che Augustin mi sentirà!” Concludo mentre mi avvento con forza sulla maniglia della porta e la spalanco.
 
 
Sono dietro la porta della mia camera, Nanny mi ha detto che sono arrivati i miei suoceri per far visita non solo alla mia Marguerite ma anche al mio erede. Apro.
 
 
Quasi mi scontro con mio genero, siamo faccia a faccia, passato lo stupore l’afferro per il bavero e digrigno: “Proprio te cercavo!”
Sento le mani stringermi il collo della camicia, quasi mi toglie il fiato, sussurro con un fil di voce: “Co … cosa succede …. Signore … ma … cosa ho fatto … questa volta …”
“Tutto! Jarjayes, tu hai fatto anche troppo!”
“Spi … spiegatemi ma lasciatemi andare ….”
Vedo arrivare il mio consuocero, mi toglie dalle mani suo figlio e protesta: “Cosa state facendo? Mio figlio non Vi ha fatto nulla! Lasciatelo!” stacco le mani del mio consuocero dal collo di mio figlio. “Invece di aggredire, spiegatevi!”
Allento la presa con forza, vedo mio genero indietreggiare, quasi perde l’equilibrio ma si raddrizza su tutta la sua statura, si sistema la giacca e mi viene incontro e domanda: “Posso sapere cosa ho fatto per meritarmi un’accoglienza simile?”
“Sei tu che devi dare una spiegazione a me!”
 
Osservo mio suocero, alto, massiccio, spaventoso. Ma io …. Io sono uno Jarjayes …. Ed uno Jarjayes non si fa mai intimidire, mai!!! Neppure dal proprio suocero ….. furioso.
 
“Se non parlate, non posso dirvi nulla!” guardo mia moglie. “Marguerite ma cosa succede?”
“Lascia stare mia figlia, parlerò io!”
Reynier interviene: “E parlate una volta per tutte!”
“Certo che parlo! Cos’è questa storia che la mia ultima nipote possiede un nome da uomo …”
“Ahhh tutto qui?”
“Come sarebbe tutti qui!? Avanti parla!”
“Conte, visto che la mia amata Marguerite mi ha dato l’ennesima figlia e non potendo averne altri, ho pensato bene di allevare il mio Oscar come se fosse un maschio, anzi, Oscar è un maschio ed è l’erede della famiglia Jarjayes!”
“CO … COSA?! Ma dico, sei davvero impazzito?! Ma che follia è questa? … E tu, Reynier, non dici nulla?”
“Si. Finalmente mio figlio ha usato il cervello!”
 
Osservo il mio consuocero, questa è una famiglia di matti. Come può assecondare questa follia?
 
“Ohhhh ma … siete diventati pazzi?! No, no, già lo eravate …”
“Caro consuocero, qui nessuno è pazzo, abbiamo solo trovato una soluzione a un enorme problema: Marguerite non potrà darci un erede maschio con tutti gli attributi?! Beh … a parte quel piccolo dettaglio adesso anche la mia famiglia può vantarsi di un erede!”
 
Vedo il mio consuocero tranquillo, spalancare le braccia, rilassato. Piccolo dettaglio …. Piccolo dettaglio ….. sono pazzi. In questa casa sono tutti pazzi!
 
“Reynier passi per tuo figlio ma tu … tu …”
“Io niente! Riconosco che è una magnifica idea!”
"Ma vi rendete conto di ciò che dite?! Oggi, 1 Gennaio 1756 il sacerdote dovrà battezzare MIA nipote con il nome di Oscar François?!!”
Reynier ribatte: "Non è forse un bel nome? Io lo trovo bellissimo!"
Vedo mio padre fuori di sé, è collerico, impetuoso, rosso in viso. Con tutte le sue forze tira un calcio a una poltroncina e strepita: "VOLETE ROVINARE MIA NIPOTE?"
Ascolto le parole di mio marito Augustin: "E noi saremmo la famiglia di matti?!"
"TACI, TU, GENERO SCELLERATO!"
Reynier continua stizzito: "Qui chi ha perso il controllo sono i De Labord, non i Jarjayes! ... Tzè e pensare che Oscar avrà un matto come padrino di battesimo!"
Sento fare irruzione nella nostra stanza, è mio nonno Augustin che protesta: "Niente affatto! Oscar François è l'erede della mia famiglia! IO sarò il suo padrino di Battesimo!"
Vedo il nonno osservare la poltroncina, digrigna: "Quella poltrona ha ben 300 anni! Apparteneva al mio trisavolo! ... Labord, sei diventato matto? Che ti prende?"
"Io matto?!!" osservo mio genero e il mio consuocero, alle spalle del vecchio Jarjayes gesticolano, si dimenano, mi fanno segno di tacere. Comincio a controllare la rabbia, ribatto stizzito: "Generale Jarjayes, cosa ne pensate del nuovo nascituro?"
"Che è un bambino magnifico! E poi avete sentito che vocina che ha? Urla come un vero Jarjayes! Vedrete, sarà un soldato! Il più valoroso! Finalmente un maschio! Finalmente! Mia cara nipote, mi hai reso felice! Non immagini neppure quanto!" Mi avvicino e poso un casto bacio sulla fronte di Marguerite.
 
Sono esasperata, non so cosa pensare, taccio, assecondo le parole del nonno Jarjayes.
 
Vedo mia figlia confusa, imbarazzata, faccio un passo in avanti e con tono severo dico: "E se fosse una femmina?"
“Una femmina? Laborde! Finalmente dopo cinque femmine ho il mio nipotino ..... vedete di non fare confusione. Ci son voluti sette anni ...... ma finalmente ho visto il futuro del casato. Sono anziano ...... ed ora sono felice. Ho ottenuto tutto dalla vita, tutto!"
"E se così non fosse?! Rispettereste comunque mia figlia?"
Le parole del mio consuocero mi irritano, guardo mio figlio e faccio il segno di bloccare suo suocero. Augustin ed io lo accerchiamo, con forza gli poggio la mano sulla spalla e con tono minaccioso, digrigno: "E' ora di recarsi in chiesa, non possiamo far aspettare il prete! Sapete, Padre Ludovico già mi detesta, non vorrei offenderlo ulteriormente!"
Digrigno anch'io: "Reynier prima o poi la pagherete!"
Mio nonno ribatte con tono minaccioso: "Labord, non pensavo che foste uno squilibrato!"
"COME?!"
"Si, siete invidioso perché sarò IO a tenere a Battesimo Oscar?! Mi tocca, è il MIO EREDE! E adesso tacete! Andiamo nella cappella! ... Marguerite, figlia mia cara, prendi il piccolo Oscar!"
" ... Sssi, Si nonno!"
Avvolgo con il braccio il suocero di mio nipote e dico: "Forza Labord, il prete ci aspetta e come ha appena detto Reynier, non ci sopporta e non voglio che si irriti ancora di più!"
"Grunt ...." Aspettate un attimo, prima debbo dire qualcosa a Vostro nipote ... in privato."
"Prego!"
Afferro per un braccio mio genero, ci appartiamo dove nessuno può sentirci, sussurro sottovoce: "Lo sapevo, non avrei dovuto assecondare le nozze di mia figlia con te! Arg ... ho ceduto solo perché l'hai disonorata, altrimenti .... Grunt ..."
"Conte calmatevi! In fondo Marguerite è molto felice con me!"
"Grunt ..." Poi sento la voce del vecchio.
"Labort muoviti! Il prete ci aspetta!"
"Grunt ...."
 
Maledizione a questi folli!!

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Capitolo 3
*** Pettegolezzi a Versailles ***


 
 
Pettegolezzi a Versailles
 
Versailles
 
 
“Marchese De Montepeiller avete sentito la stranezza dei Jarjayes?”
“Quale delle tante?”
“Ma come, Marchese, non sapete che l’ultimogenito del Generale Augustin si chiama Oscar François?”
“Beh, non capisco cosa ci sia di strano nel nome!”
“Nulla, se non fosse che in realtà l’ultimo arrivato è una arrivata.”
“Suvvia Barone, state scherzando?”
Un terzo ribatte: “Niente affatto Marchese! Il Barone De Belville ha detto il vero!”
“Ma ne siete sicuro? Come fate a saperlo?”
“Me l’ha riferito mia moglie …”
“Come l’avrebbe saputo?”
“Una cameriera che è al servizio della Contessa Jarjayes l’ha detto alla dama di compagnia di mia moglie!”
“Non sarà un pettegolezzo?”
Il Conte De Rossignol continua: “Non è un pettegolezzo! … La notizia è sulla bocca di tutti, perfino il mio stalliere lo sa, glielo ha detto il cocchiere dei Jarjayes!”
“Oh ma allora sono davvero matti! Jarjayes cosa pensa di fare con una figlia che porterà il nome di un maschio?!”
“Porta! Eh si, perché ieri il neonato è stato battezzato!”
“Si, ma, non capisco il nesso. A cosa serve un nome maschile a una fanciulla?!”
“Non lo indovinate?”
“No.”
“Augustin ha deciso di allevarla come un maschio!”
“COSA?! … Ma è davvero matto!”
“Gli uomini Jarjayes sono tutti matti, a cominciare dal vecchio, per poi passare a suo figlio e certo il nipote non poteva essere esonerato da tale pazzia!”
“Povero Labord! Mi fa davvero pena. Chissà come avrà preso la questione?! Passi che Augustin non abbia retto alla sesta figlia ma da qui ad allevarla come un maschio è impensabile! Ma davvero pretenderà che sua figlia un giorno prenda il suo posto?”
“Lo pensa eccome!”
“No, no, la mia mente si rifiuta di credere a una tale assurdità! Una donna al Comando di un esercito?! E’ solo cosa da uomini, non di una tenera e delicata fanciulla! Che follia!”
“Guardate Signori, sta arrivando il Conte Labord! … Voglio fare loro qualche domanda, magari ci daranno qualche spiegazione in più.”
 
 
Mia moglie cammina al mio braccio e passeggiamo per i corridoi di Versailles, le sussurro sottovoce: “Adeline che imbarazzo, ci guardano tutti.”
“Henry vorrei tanto dirti che è una tua impressione ma purtroppo non è così! Sig …”
“Ormai tutti a corte sanno dell’assurda decisione che Augustin il pazzo ha preso!”
“Sccc …. Adeline ti prego non farti sentire! Anche se non condividiamo la scelta di nostro genero, dobbiamo salvare le apparenze, dobbiamo sostenerlo e difenderlo!”
“E così tutti penseranno che anche i Labord siano impazziti e ci metteranno allo stesso livello dei Jarjayes! Che assurdità!”
“E cosa vuoi fare?! Forse vuoi sparlare dei nostri parenti acquisiti? Ricordati che dobbiamo mantenere la famiglia unita, dobbiamo tutelare soprattutto nostra figlia che in questo momento sta soffrendo moltissimo.”
“Grunt … dannati Jarjayes! … Debbo ammettere che purtroppo anche questa volta hai ragione! …. Guarda Adeline, il Barone Belville e gli altri nobili ci sorridono, ci stanno aspettando.”
“Già immagino l’argomento. Su … forza Henry, non dobbiamo lasciarci sopraffare dalle chiacchiere e rimaniamo uniti!”
“Poveri noi! … Grunt … dannato ragazzotto! Che voglia che avrei di …”
“Scccc …. Eccoli! Si avvicinano ma cercherò di camminare dritto.”
 
“Buona sera Contessa Labord! … Conte!”
“Buona sera a Voi” continuo a camminare ma i nostri amici quasi ci sbarrano la strada.
“Conte Laborde ma come, non volete intrattenerVi con noi? Vogliamo porgerVi i nostri auguri per la nascita di … Ehm … Vostro nipote?”
“Grazie! E adesso scusateci!”
“No, no, un momento! Parlateci di Vostro nipote o forse meglio dire Vostra nipote!?”
“Marchese, cosa intendete dire?”
Il Barone continua: “Ecco Laborde, siamo un tantino incuriositi dell’ultimo nato da Vostra figlia. E’ un maschio o una femmina?”
Rispondo con orgoglio: “E’ una bambina! Una bambina bellissima, bionda, i suoi occhi possiedono il colore del mare!”
Il Barone continua: “E … qual è il suo nome di Battesimo?”
 
“Uhm … Barone, non pensavo che foste più pettegolo dell’intera corte di Versailles!”
“Pettegolo io!? Ma se ho chiesto soltanto il nome di Vostra nipote!”
“Voi siete troppo curioso per i miei gusti!”
“E allora?! Come si chiama l’ultima dei Jarjayes?”
Rispondo fiero e orgoglioso: “Mia nipote si chiama Oscar François!”
“Ma allora Vostra figlia ha generato un maschio!”
“No, è nata una bambina, la sesta!”
“Ma … Ma … Conte de Laborde state scherzando?”
“Niente affatto. Sono serissimo!”
“No, no … Voi, Vi stato burlando di noi!”
“Pensate ciò che volete, non mi interessa!” Rispondo stizzito, poi quasi tiro il braccio di mia moglie e concludo: “Andiamo Adeline!”
“No, no, aspettate! Contessa dateci soddisfazione!”
Mi volto appena e sussurro: “Forse, Voi Signori non comprendete il francese? Mia nipote si chiama Oscar François de Jarjeyes ed è la bambina più bella che abbia mai visto! … Debbo riconoscere che mio genero è un uomo moderno! Mia figlia è una sposa molto fortunata.”
“Ben detto mia cara e adesso raggiungiamo i nostri appartamenti!”
 
Vediamo i Conti Laborde allontanarsi, sussurro ai miei amici: “Avete sentito?! Secondo la contessa, Augustin è un uomo moderno! Ma possibile che il vecchio Jarjayes la pensi come suo nipote?”
“Non saprei …” rispondo mentre guardo fuori la finestra. “Barone, in piazza d’armi ci sono Augustin e Reynier …”
“Amici, direi di andarci a complimentare per il loro erede!”
“Certo! Andiamo! Ah ah ah …”
 
 
 
 
In piazza d’armi
 
 
“Generale Bouillé, Voi qui?!”
“Augustin, sono venuto per porgerVi i miei più sinceri auguri per la nascita del nuovo erede.”
“Grazie Signore!”
“Reynier, finalmente, dopo ben cinque nipoti, hai avuto il tanto agognato erede! Ah ah ah …”
“Eh … si …”
“Bella soddisfazione!”
“Eh già!”
“Oh guardate! Pare che il Barone Belville e i suoi amici stiano venendo da questa parte; di sicuro sono qui per porgerVi i loro auguri!”
"Oh beh .... saranno auguri ben graditi, vero Padre?"
"Come potrebbe essere altrimenti!?"
"Esatto! Mio figlio ... il mio Oscar!"
Ci avviciniamo ai Jarjayes, in loro compagnia c'è anche il Generale Bouillè, uno dopo l'altro salutiamo: "Felice di vederVi amici Generali!"
"Grazie mille, conte Rossignol!"
Il Barone con atteggiamento malizioso continua: "Reynier, Augustin, Vi porgiamo sentitamente i nostri omaggi per il Vostro ... o pardon, Vostra erede Oscar François!"
Reynier sussulta spaventato: "COSA?!! Ma come Vi permettete?! Mio figlio ha avuto un maschio non una femmina!" Guardo Bouillè, è interdetto.
"Un maschio? Ma .... il conte De Laborde ha parlato di una femmina! Forse ...... forse Vostro suocero si è confuso?" Domando con tono inquisitorio
"MIO SUOCERO COSA?! Ma cosa dite?"
"Dico la verità! Allora....questa bambina con un nome maschile? Lo avete già comunicato a Sua Maestà? " Sogghigno mentre vedo arrivare il conte Girodelle.
"Non è possibile! Mio suocero non si inventerebbe MAI una cosa simile!"
Mi avvicino ai Jarjayes, pare che anche Augustin abbia finalmente avuto un maschio ..... io invece ne ho già due....
"Augustin! Finalmente! Anche tu hai avuto un maschio! Sai ....io ne ho ben due ....  due gioielli! Certo anche mia figlia è preziosa .... ma i miei due maschi ....... ih ih"
"Grazie! Grazie Girodelle! ... Sentito?! Ho avuto un maschio."
"Cosa importa....allora.....è o non è ..... un maschio?" Domando sibillino.
Mi raddrizzo su tutta la mia persona e ribatto con orgoglio: "E' MIO figlio e si chiama Oscar François de Jarjayes!"
"Si si ....questo lo abbiamo capito! Ma .... se fosse una femmina .... potremmo stringere un accordo matrimoniale! Allora Augustin? Maschio .... o femmina? Discendenza .... o nulla? Ah ah ah"
"Accordo matrimoniale?! Ma ... niente affatto! Mio figlio Oscar dovrà prettamente dedicarsi alla carriera militare! Avrà tempo per pensare all'amore!" mio padre ed io ci lanciamo uno sguardo d'intesa e con tono perentorio, dico: "Andiamo, Padre!"
"Andate ... dovete dare la lieta novella a Sua Maestà! E a lui non oserete mentire! Ah ah ah ah ah ah!"
Mi giro di scatto e digrigno: "Ma si può sapere chi osa sparlare della mia famiglia?"
"Oh .... in pratica .... tutta Versailles!" Rispondo sogghignando.
"COME?! Ma è assurdo! Ebbene sapete cosa dico a tutti voi?! Pensate ai fatti vostri!" Vedo venirci incontro il messaggero del Re, fa un inchino.
“Generale Jarjayes, Sua Maestà il Re di Francia, Vi aspetta nella sala del trono!”
Annuisco, vedo il messaggero andare via, guardo mio padre, sussurro: “Scusatemi, il Re mi attende!”
“Augustin, vengo con te!”
“Ma vuole vedere me!”
“Si, ho sentito ma è meglio che ti accompagni. Andiamo!”
Mentre ci allontaniamo, sentiamo il marchese e i suoi amici scoppiare in una sonora risata. Mio padre digrigna: “Maledetti! Un giorno, mio nipote Oscar assumerà il Comandando delle Guardie Reali e tutti i loro dannati figli maschi dovranno sottostare agli ordini del mio erede! … Augustin ti ordino di ignorarli!”
“Certo Padre! Che dicano di me ciò che vogliono, non mi interessa. Sono un uomo moderno IO!”
“Figlio, permettimi di correggerti: i Jarjayes sono uomini moderni!”

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Capitolo 4
*** La furia del vecchio Jarjayes ***


La furia del vecchio Jarjayes
 
Nello studio del Re


"Madame de Pompadour avete un'aria circospetta, cosa avete?"
"Maestà sono molto curiosa di soddisfare la mia curiosità."
"Curiosità....riferita a cosa?"
"L'erede dei Jarjayes. Si vocifera che in realtà sia una femmina e non un maschio come il Generale l'ha registrato."
"Beh...a breve la Vostra Curiosità sarà soddisfatta! Ih ih .... ho convocato il giovane Jarjayes proprio per avere spiegazioni!"
"Certo che ci vuole coraggio a ingannare il Re di Francia! Voglio proprio sapere che giustificazione Vi darà! Ah ah ah ..."
TOC TO  TOC
 
Sento bussare, poi un valletto entra ed annuncia la presenza del giovane Jarjayes
Sorrido e con tono scherzoso dico a voce alta: "Venite avanti Generale Jarjayes!"
Entro a passo deciso seguito da mio figlio Augustin.
"Maestà!" faccio un breve inchino e mi avvicino.
"Ci avete fatti chiamare? C'è forse qualche problema?"
"Ohhh anche Voi qui! Bene, bene, ho voglia di fare conversazione!"
"Conversazione Maestà? Ma ….. io avrei un esercito di cui occuparmi ..... e mio figlio deve seguire gli addestramenti delle Guardie Reali"
"Generale, se avevate da fare perché siete qui?! In fondo io ho convocato Vostro figlio!"
 
Sento tuonare la voce del nostro sovrano, Loius XV, in tutta la sua forza ed altezza.
 
"Perchè......ho voluto accompagnare mio figlio, il mio erede!"
"Il Vostro erede ..... parliamo giusto di eredi ...... giovane Jarjayes ..... mi dicono se siete nuovamente divenuto padre ...... ciò corrisponde al vero?"
Mi inchino e rispondo: "Si, Maestà! Mia moglie mi ha appena dato un figlio." Vedo sorridere Madame de Pompadour.
Ascolto le parole del giovane Jarjayes, sorrido e aggiungo: "Ma ...... voci dicono che sia una figlia, femmina, niente erede quindi ......"
"E' nato il mio erede, Madame!"
"Maschio? Ne siamo certi? Non vorrete ingannare Sua Maestà!" Rispondo cinguettando e sventolandomi con il mio ventaglio di piume, seduta davanti al camino acceso.
Scruto il mio suddito e con tono inquisitore continuo: "Allora? Non vorrete ingannare il Re di Francia!"
"M...Maestà ...... ecco, Voi dovreste comprendere ..... noi ...siamo Vostri sudditi fedeli da generazioni"
"Taci, Augustin, parlo io! Vedete Maestà, mio padre non avrebbe retto all'ennesima femmina. Lo abbiamo fatto per la sua salute ..... e per quella di mia nuora: non potrà avere altri figli, purtroppo!"
Batto sul pavimento il mio bastone dal manico dorato, mi alzo e dico: "Dunque è nata un'altra femmina e le avete dato un nome maschile! Ma che storia è questa?! Jarjayes spiegate!"
"Maestà ...... ci serve un erede .....  e ce lo siamo creato! Vedrete sarà un ottimo soldato, ha il nostro sangue!!"
Con tono grave ribatto: "Ma cosa dite?! Come potete pensare che una donna possa intraprendere la carriera militare?! Perché è questa la Vostra intenzione!?"
"La alleveremo come fosse un maschio ..... vedrete Maestà! Ha il sangue dei Jarjayes, sangue di soldati, generali! Sarà il nostro erede!"
"Che assurdità! Non ho mai sentito nulla di simile! Nella storia di Francia non abbiamo mai avuto donne nell'esercito!"
"Mio nipote sarà la prima. Ovviamente, ha un nome maschile ..... sarà un lui ...... perfetto!! Dateci almeno una possibilità, Maestà!"
Sento giungere la risata di Madame de Pompadour.
"Ah ah ah ah .... Come ha appena detto Sua Maestà, è un'assurdità! Già mi immagino: un soldato corteggiato e desiderato da altri soldati! Ah ah ah .... Maestà, credo che da qui a vent'anni vedremo tante donne vestite con abiti maschili! Chissà come starei con indosso un abito da uomo! Ah ah ah ..."
"Oh mia cara .... Voi stareste benissimo ..... con qualsiasi cosa addosso .... anche con l'abito di Eva! Ah ah ah ah ......"
Mi copro la bocca con il ventaglio e con finto imbarazzo sussurro: "Oh Maestà! Ih ih ih ...."
"Oh ..... Non vorrei disturbare l'idillio ..... spero che Vostra Maestà vorrà concederci questa opportunità!"
"Jarjayes, converrete con me che ciò che dite è inaudito!?"
"Ma no Maestà ...... è solo ..... una soluzione ad un problema!" rispondo sincero.
 
Devo avere l’aiuto di Sua Maestà, a qualsiasi costo.
 
Vedo il Re assumere un atteggiamento severo, poi sorride, si appoggia al suo bastone e sentenzia: "E sia! Se è questo che volete, Vi accontenterò! .... Ih ih ih ... Spero di vivere abbastanza per vedere come finirà questa faccenda! Ah ah ah ..."
"Grazie Maestà .... e spero che vorrete lasciarci tramandare l'incarico presso le Guardie Reali ...... sono generazioni che ce ne occupiamo!" domando un poco sfacciato.
"Oh beh ... magari proteggerà il Delfino di Francia! Ah ah ah ..."
"Certo Maestà!! Eh ….. grazie per la fiducia ..... grazie" Rispondo con un groppo in gola, sono così felice!
"Ih ih ih ... che storia pazzesca! Ah ah ah .... Mai sentito nulla di simile! Ih ih ih ..."
Osservo il Re, ho bisogno ancora di una piccola, insignificante cortesia. "Uhm ..... Maestà, ci sarebbe ancora un piccolo dettaglio ...... piccolo ...... più o meno ....."
"Vi ascolto. Su avanti, parlate!"
"Ecco ...... vedete ... si tratta di mio Padre. Vostra Maestà saprà senza dubbio che è un uomo .... ecco .... anziano" aggiungo imbarazzato.
"Dunque?!"
"E cagionevole di salute ....... "
"Jarjayes non fate giri di parole e andate al dunque!"
"Mio padre non sa che Oscar, in realtà, non è come dovrebbe essere .... ecco."
"COSA?! Volete dire che avete mentito a Vostro padre?! … Un figlio che osa mentire al proprio padre! Una cosa inaudita!!”
"Mentito .... ecco .... non proprio .... diciamo .... che abbiamo omesso un piccolo, insignificante, dettaglio!"
"Insignificante particolare!? Asserire che è nato un maschio anziché una femmina, per Voi è un insignificante particolare?! Signori, spero che stiate scherzando!"
"Ma .... si tratta della salute di mio padre!! Se sapesse la verità .... ne morirebbe!! Lo abbiamo fatto per lui ..... "
"Non credete di esagerare? Il Generale Jarjayes è stato un ottimo soldato, non sarà l'ennesima nipote ad essere la causa della sua dipartita."
"Purtroppo .... secondo il dottore Lasonne ..... mio padre ha gravi problemi di cuore. Non reggerebbe .... Ed io non voglio di certo essere la causa della sua dipartita"
"Comprendo. Ma se dovessero arrivare delle voci? Voi sapete quanto è pettegola la corte di Versailles."
"Certo .... ma nel momento in cui Vostra Maestà, nella Sua infinita benevolenza e magnanimità, dirà che mio nipote sarà il nostro erede ..... sarà così!"
"Dovete riconoscere che la Vostra richiesta è davvero singolare."
"Singolare ...... non direi"
"Avete ragione, non è singolare ma unica! Ah ah ah ..." Sento alle mie spalle anche la risata della mia Pompadour.
"Ma ..... ci aiuterete con mio padre ..... Maestà? Non lo lascerete morire di crepacuore ......"
"Uhm ….. e va bene, accoglierò la Vostra richiesta."
"Grazie Maestà .... grazie."
“Ah ah ah …”
"Allora .... noi andiamo ... Maestà! Grazie ancora ....." Rispondo facendo un inchino e obbligando mio figlio a fare altrettanto.
"Andate! Andate! Ah ah ah .... Questi Jarjayes! Ah ah ah ah ..."
Mi allontano seguito da mio figlio, esco dalla stanza, non appena il valletto chiude la porta, faccio un bel respiro e rido soddisfatto.
"Bene figliolo ..... Ah ah ah ah"
"Padre, ad essere sincero, ho temuto che Sua Maestà si opponesse, invece è andata bene! Ih ih ih ..."
"In effetti ...... la sua amante ci ha creato qualche problema ..... ma Sua Maestà è un uomo tutto d'un pezzo! Bene bene .... torniamo a casa, dobbiamo dare la bella notizia a tua moglie!!!"
Mentre percorriamo i corridoi della Reggia incontriamo nuovamente il Capitano Girodelle, mi guarda e con tono allegro domanda: "Dunque esiste o non esiste l'erede Jarjayes?"
"Certo che esiste!! Mio nipote Oscar, ovviamente!! Ih ih ih ......"
"Oh bene, bene! Congratulazione Augustin! ... Certo che dobbiamo riconoscere che a palazzo i pettegolezzi abbondano."
"Già .... questo posto è una selva di serpenti!"
"Padre, l'importante è cautelare nonno Augustin. Non vorrei che lo venisse a sapere.”
“Hai perfettamente ragione e adesso torniamo a palazzo, dobbiamo dare la lieta novella alla tua cara e dolce sposa.”
 
 
 
 
 
 
 
Dopo avere terminato la nostra giornata lavorativa rientriamo finalmente a palazzo Jarjayes. Arriviamo, scendiamo dai nostri cavalli e corro veloce dalla mia Marguerite, sono così felice. Devo assolutamente darle la lieta notizia.
 
 
 
 
 
Sono nella mia stanza con mia madre, ho tra le braccia la mia bambina, la cullo con dolcezza, sussurro: "Madre guardate quanto è bella! ... Sono sicura che diventerà bellissima! Ha i capelli biondissimi e i suoi occhi ... spero di non sbagliarmi ma credo che siano azzurri."
"Oh si ..... ha gli occhi dei Jarjayes ...... è proprio bella!! Credo che la chiamerò Françoise ….. mi rifiuto di usare quello stupido nome maschile!"
"Già ... è stata battezzata con il nome Oscar François."
"Ma per me sarà Françoise! Qualsiasi cosa ne dica tuo marito! E' una splendida bambina!! Forse .... la più bella!"
"Tutto questo per non dispiacere nonno Augustin ....."
 
TOC TOC
 
"Uff ..... e adesso chi sarà? AVANTI!" Urlo scocciata, voglio coccolare un po' la mia piccola, in tranquillità, libera di usare il femminile.
Dopo aver ricevuto il permesso di entrare, nascondo un mazzo di fiori dietro la schiena, faccio capolino nella stanza della moglie di mio nipote, sorrido, entro.
"Marguerite, figliola, come sta il mio erede?" Sfoggio il mio miglior sorriso e porgo i fiori. "Mia cara, so che ti piacciono le rose ma lo sai, d'inverno il giardino offre solo ciclamini e narcisi! ... Ecco questi sono per te, non certo per Oscar, lui è un maschio e ai maschi non si regalano fiori ma armi! Ih ih ih ..."
"Oh, si .... certo ..... grazie mille .... Signor Nonno!"
"Per te questi ed altri... anzi domani ti porterò un’intera cesta di fiori!" mi avvicino al mio erede, lo guardo estasiato e con tono orgoglioso dico: "E' il più bel bambino che abbia mai visto! ... Sono sicuro che avrà portamento, regalità, sarà intelligente. E si, sarà il mio quadro vivente!"
"Nonno ..... non trovate che sia ..... bellissimo? E' così ..... delicato ..... quasi femmineo, direi!" Rispondo un poco imbarazzata.
"Femmineo?! No, no! Ma cosa dici?!  Lui è di una vistosa bellezza mascolina!"
"A me ..... non sembra, anzi!! E' così .... delicato! E poi queste guanciotte rosee ...... " sospiro un poco, possibile che debba mentire così?
"Marguerite non dire queste cose a mio nipote! Non vorrei che fosse di cattivo auspicio!"
"Certo ..... come volete, Signor Nonno." Sospiro mentre osservo mia madre disperata.
Con le dita sfioro il suo viso delicato, emette dei suoni, sussurro: "Questa per me è musica! Ahhh come vorrei che avesse già l'età di Joséphine! ... Gli insegnerò a tirare di spada e ad usare la pistola."
"Si .... certo ... magari ..... potreste insegnarlo anche a Joséphine ...... imparare a difendersi potrebbe essere utile anche a lei, non trovate?!"
"Istruire una femmina all'uso delle armi?! Ma non si è mai visto! Cosa dici Marguerite?"
"Dico ...... quello che penso, Nonno!!" sbotto scocciata.
 
Accidenti ad Augustin ed alle sue dannatissime idee!!
 
Udiamo un sonoro scalpitio accompagnato da un vociferare, vedo le mie figlie cappeggiate da Joséphine fare irruzione nella mia camera. Appena vedono nonno Augustin quasi l'assalgono, vedo Joséphine nascondere qualcosa dietro la schiena, scopro che è munita di arco e freccia e colpisce nonno Augustin.

"Ehi ma cosa fai? Ma dico! Possibile che tu debba farmi sempre i dispetti?"
"Ih ih ih ... Ma io non Vi faccio i dispetti, Vi voglio bene!"
Sorrido e continuo: "Ah davvero?! Ditemi, di voi cinque chi è stata a mettermi le pietre nelle scarpe?"
Marianne risponde timida e divertita: "Sono stata io, Nonno! Vi è piaciuto lo scherzo?"
"No! Certo che no!! Ed ora filate via!!! Siete delle pesti!! Ah ..... finalmente ho il mio erede, il mio nipotino adorato!!"
Joséphine ribatte: "Forse io non sono Vostra nipote? Ahhhhh Snobbbb ..... VOI NON MI VOLETE BENE BOUUUUU ...."
"Joséphine! Certo che ti voglio bene. Ma tu ..... tu sei una femmina! Mentre Oscar ..... lui è un maschio, capisci la differenza?!"
"AHHHHH BOUUUUU ..."
Il pianto di Joséphine è contagioso, anche le altre mie figlie piangono.
"Oh povero me!!! Cinque femmine ....... senti come strillano!!! Basta .... me ne vado! Mia cara nuora .....  a più tardi!!"
"Si si .....  a più tardi .... quando queste ...... queste .... strillatrici acute si saranno calmate!!"
Joséphine continua tra i singhiozzi mentre il nonno si allontana: "Non è giusto bouuuu .... Voi amate di più Oscar solo perché è un maschio! Grunt ..." batto i piedini, prendo un’altra freccia, la tendo nel mio arco, punto e colpisco con rabbia il fondoschiena di nonno Augustin. "Ecco, così imparate a voler più bene a mio fratello che a me!"
"AH!!! Dannate femmine!!! Mai dare loro le spalle!!! Dannazione!! Maschi maschi maschi. Ecco cosa ci vuole in questa casa, maschi!!!"
Guardo divertita mia figlia Marguerite, sorrido, poi riprendo il contegno e con un finta severità dico: "Jo ma cosa fai!? Non devi mancare di rispetto al capostipite della famiglia!"
"Ma Nonna!!!! Nonno Augustin è ..... è ....... maschilista!!!!"
Sento la vocina della mia piccola, sorrido, in effetti Joséphine ha proprio ragione!
"Maschilista?! Jo ma dove hai sentito questa parola?" Domando scandalizzata.
"Madre ..... temo che sia colpa mia .... l'ho letta in un romanzo e deve essermi sfuggita mentre ..... discutevo con Augustin circa le sue ..... uhm .... idee ....ecco."
"Si, ma meglio che tu non discuta con quel caprone davanti alle bambine."
Mi giro di scatto e ribatto stizzito: "COSA?!! Mio nipote non è affatto un caprone! Lo era prima di generare Oscar, adesso merita rispetto! Chiaro?!"
"Si si .... certo Signor Nonno! E' proprio come dite Voi ......"
"Marguerite, anche se mi hai dato un erede non significa che tu debba prendermi in giro!"
"Certo ...... Certo Signor Nonno ..... come desiderate!" Rispondo sfinita.
"Ecco, è ciò che voglio ascoltare!"

Vedo il nonno darci le spalle e lasciare la stanza, Jo lo insegue in punta di piedi, tende l'ennesima freccia nel suo arco questa volta colpisce la schiena del nonno, fa la linguaccia e dice: "Siete prepotente!"
“Grunt … femmine senza disciplina! Ahhh ma Augustin mi sentirà!”
 
 
 
 
 
 
 
 
Arrivo a palazzo Jarjayes e corro nella stanza della mia amata Marguerite, seguito da vicino da mio padre. Entro nella nostra stanza senza neppure bussare. "E' fatta Marguerite!!! E' fatta!!!!!!" Urlo felice.
"Fatta?! A cosa ti riferisci?"
"Ma a Oscar, ovviamente!! Sua Maestà in persona approva!! Capisci, Marguerite!!! Sua Maestà approva!!! Approva!" aggiungo entusiasta.
"Ohhh .... povera figlia mia!"
"E povera nipote mia! Augustin, genero degenerato sei un folle!"
"Ma no mia cara suocera!! Sono un genio, semmai!! Un uomo moderno!! E soprattutto ....... ho l'approvazione del Re!!! Capisci, del RE!!!!" Urlo felice mentre prendo in braccio il mio erede!
Vedo il volto di Reynier illuminarsi, poi dice: "Figlio mio, come ti ho già detto, sei davvero geniale! ….. Beh ….. lo saresti stato ancora di più se avessi generato un maschio vero ma accontentarsi è meglio di niente! .... E Voi, mia cara consuocera, invece di rimproverare mio figlio dovreste rallegrarvi di avere come genero un uomo intelligente!"
"Intelligente? E Vi sembra forse intelligente quello che avete ... fatto?!!! Sono indignata! Ricordatevelo!"
"L'avete già detto! E' inutile che Vi ripetiate!"
"E invece mi ripeto finché vorrò! E Voi, Reynier, mi ascolterete!!! Avrò almeno il diritto di lamentarmi?!!"
Ignoro le parole della mia consuocera, mi avvicino al carrello dei liquori, riempio tre bicchieri.
"Marguerite, scusami ma tu non puoi bere liquori di alcun genere, allatti il mio Oscar e non vorrei che si ubriacasse in tenera età ih ih ...." poi porgo il bicchiere alla mia consuocera e continuo con tono giocoso: "Brindate con noi all'erede invece di protestare! Da quanto in qua una nascita porta scompiglio in una famiglia? ... Augustin, prendi il tuo bicchiere!"
"Certo Padre! Sono così felice! EREDE!! La prossima generazione di Jarjayes è arrivata!! La specie non terminerà con me! Avremo un'altra generazione di generali!! Ah ah ah ah ah!!" Scoppio a ridere felice.
Sento digrignare mia madre: "Che famiglia di matti!"
"Oh su Adeline ..... non dite così! Abbiamo qui, davanti a noi, la prossima generazione di Jarjayes! E' magnifico, non trovi?!"
"Voi trovate?! Ditemi, Reynier, con chi farete sposare Françoise!? Con un uomo o con una donna?"
"Françoise? E chi sarebbe, codesta fanciulla? Io non vedo nessuna Françoise!!"
"MIA Nipote!"
"MIO!!! Maschile! Che sia ben chiaro!! Maschio, erede, generale! Facile!!"
 
 
 
 
Sento delle grida provenire dalla stanza di mio nipote, che sia successo qualcosa al mio erede?! Che Dio non voglia!
Claudicante e appoggiato al mio bastone cammino a passo spedito, ascolto ....




 
"E' FEMMINA, FEMMINA REYNIER, NON MASCHIO QUINDI IO LA CHIAMO FRANCOISE!!"
Augustin  si avvicina ad Adeline spaventato, sussurra sottovoce: "Vi prego non urlate! Mio nonno è a palazzo e potrebbe sentire!"
 
 
Spalanco la porta mentre sento le parole di mio figlio, Oscar .... Oscar non è Oscar? Non è possibile, non è assolutamente possibile!!
 
Entro deciso, osservo mio figlio e mio nipote.
"Voi ..... voi due ..... io ..... io voglio vederlo!!!! CHIARO?!!!! VOGLIO VEDERLO .... LÌ!!" Indico mio nipote Oscar, anzi una parte ben precisa di lui.
Udiamo la voce del nonno, mio padre ed io sussultiamo per lo spavento, balbetto: "No ... no ... nonno ... co ...cosa ci ... ci fate qui?"
"Ci faccio quello che mi pare!!! Ed esigo .... esigo una spiegazione!!!! Allora? Lui è .... un lui, o no?!!"
Reynier sussurra con voce tremante: "Ma che discorsi, certo che è ... un maschio!"
"E allora ..... dimostramelo!!! ORA!!" Urlo mentre indico il piccolo Oscar, tra le braccia della mia nipote acquisita.
"UEEEEEE UEEEEEE UAAAAAAAA ...."
Adeline ribatte: "Vecchio Jarjayes siete pregato di non urlare! Avete spaventato l'erede di casa Jarjayes!"
"Voglio proprio vedere se è davvero il nostro erede!!!"
"Maschio o femmina che sia, ormai a Versailles è stato registrato con il nome di Oscar Francois de Jarjayes!"
“Quindi lo ammettete!!! E' una femmina!!! VOI DUE!!! VOI DUE MI AVETE RAGGIRATO!!! MI AVETE MENTITO!! RAZZA DI FARABUTTI!!" Alzo il bastone ed inizio ad inseguire mio figlio e mio nipote. “Questa volta avete davvero esagerato. Mentire a me, al capofamiglia, generale in pensione, Augustin Reynier François de Jarjayes.”
 
 
Mio padre mi colpisce ovunque senza alcuna pietà. "Padre smettetela, non sono più un ragazzino!"
"Evidentemente non te ne ho date abbastanza da piccolo!"
Vedo Augustin correre in aiuto di suo padre.

"Nonno, lasciate stare il mio povero genitore, lui non centra, l'idea è stata mia!"
Lo guardo con odio e con tutte le mie forze lo colpisco. "Nipotastro della malora, visto che l'idea è tua, avrai la tua buona dose di bastonate!"
Sento il bastone colpirmi ovunque. "Ahi ahi .... Nonno .... mi fate male ...."
"E' ciò che meriti!" colpisco ancora .....

UEEEEE UEEEEEE

Sento la mia bisnipote strillare, colpisco Augustin e dico a sua moglie: "TI ORDINO DI FAR TACERE QUELL'OCA STANARZZANTE! TZE' UN'ALTRA FEMMINA! ECCO PRENDI!"
"MIA FIGLIA NON È UN'OCA!" Urlo furiosa mentre stringo la mia piccola al petto.
"ZUT!" continuo a colpire Augustin, ogni tanto anche Reynier. "Poi mi riprenderò i miei fiori! Li porterò sulla tomba di mia moglie, lei si, che mi ha donato BEN due figli maschi!!!"
"BASTA!! SIGNOR NONNO! ORA È DAVVERO TROPPO! MIA FIGLIA SARÀ UN PERFETTO EREDE!" Urlo stizzita, adesso è davvero troppo, anche per una donna mite e paziente come me.
Colpisco ancora una volta alle gambe sia Augustin che Reynier, poi mi fermo, guardo negli occhi la donna e domando: "Quindi acconsenti che questa femmina nata da pochi giorni diventi il MIO erede?"
"Si......solo per dimostrarvi che NOI donne possiamo fare tutto! Chiaro?" rispondo fiera e combattiva, stupita io stessa dalle mie parole.
 
Spero davvero di non pentirmene, ma ormai è fatta.
 
Lancio per aria il bastone che sfonda il vetro di una finestra, sento il vento gelato entrare in stanza; non curante mi avvicino a Marguerite, siamo viso contro viso, la guardo in malo modo e digrigno: "Eh sia! Questa ..." guardo il nascituro con rabbia. "Questa femmina che possiede tutte le caratteristiche della mia famiglia, verrà allevata come un maschio! Ed esigo che indossi la divisa francese e diventi Capitano delle Guardie Reali!" Sento Reynier sghignazzare con voce sofferente. "Si può sapere cosa hai da ridere?"
"Non temete le dicerie di corte? E soprattutto non temete il giudizio di Sua Maestà?"
"Se mi avete appena detto che Sua Maestà approva ... o forse è l'ennesima frottola partorita dalla tua mente malata, Reynier? "
Ribatto alzando la mano pronta per sferrare un sonoro ceffone.
"Ehm ... calmateVi! Ecco ... non sapevo che aveste ascoltato tutto .... certo che il Re approva ma Voi calmateVi, potreste sentirVi male e non vogliamo averVi sulla coscienza."
"Tiè!" Faccio tutti gli scongiuri a me noti, dannato figlio!
Vedo mio marito raddrizzarsi alla meno peggio, si sistema la giacca e dice: "Nonno, proprio perché vogliamo vederVi in salute, ho avuto l'idea di mentire dicendoVi che è nato un maschio. Non è forse una magnifica idea? Non sono geniale? Su avanti, ammettetelo!"
"Geniale ..... diciamo che hai cercato una soluzione al guaio che hai combinato! In quanto a mio nipote, penserò io alla sua educazione! Con Voi due c'è il rischio di un disastro!" Sentenzio deciso.
Reynier ribatte: "Affare fatto! L'importante che non ci picchiate più."
Vedo mia madre inalberarsi, strepita avanzando verso di noi: "L'ho detto e lo ribadisco altre mille volte: voi siete tutti matti!"
"Madre.....non dite così! Il mio Augustin è ..... perfetto!"
"Certo, come no!!? Marguerite, lasciami dire che la follia di questa famiglia ha contagiato anche te altrimenti non avresti MAI acconsentito a consegnare la piccola a questi ... malati mentali!"
UEEEEEEEE UAAAAAAAAAA
"Shhhhh...piccola mia ..... non piangere così..." sussurro piano mentre mi rendo conto che la piccola piange perché ha un cattivissimo odore.
"Uscite, la mia piccola deve essere cambiata!" Poi tiro il cordino del campanello per chiamare Nanny.
Vedo Nanny precipitarsi, domando: "Sei stata velocissima! Eri forse nei paraggi?"
Nonno Augustin ribatte: "Sono sicuro che ci ha spiati tutto il tempo."
"Io non spio, Signore, ma ditemi Madame Marguerite, cosa posso fare per Voi?" Domando mentre mi guardo attorno, Augustin e Reynier si stanno massaggiando il didietro...che stranezza. Mi accorgo che un’aria gelida entra nella stanza, noto che il vetro di una delle finestre è andato in frantumi. “Santo cielo ma cosa è successo?! Qui fa troppo freddo per ….. il Signorino!”
Il nonno ribatte: "Ma quale Signorino!? Nanny confessa! Tu sai che in realtà quel ... in realtà è una femmina!?"
"Ma Signore ....... cosa ..... cosa sta accadendo qui?!"
Avanzo verso Nanny e con tono minaccioso ribatto: "Ti ho fatto una domanda, rispondi! TU sai che oscar è una femmina?"
"CERTO!!! Ho assistito al parto, io! O forse ve lo siete scordato?!!"
"APPUNTO!!! PERCHE' MI HAI MENTITO ANCHE TU?"
 
UAAAAAAA UEEEEEEEEE
 
Mio figlio sussurra al mio orecchio: "Però Padre, non trovate che il nostro erede abbia una voce imponente? Secondo me ha già il dono del comando."
"Oh si .... è uno Jarjayes, figliolo!! Dalla testa ai piedi ..... eccetto un piccolo dettaglio ..... trascurabile dettaglio!! Ih ih ih"
Sento bisbigliare mio figlio e mio nipote, il mio tono diventa ancor più minaccioso: "Voi due, se non tacete, giuro che Vi spedisco all'altro mondo!" poi guardo Nanny. "Tu sei una disonesta! Ti sei burlato di me, del tuo padrone!"
Augustin ribatte: "Non prendetevela con Nanny, lei non centra, ha semplicemente eseguito un mio ordine.”
“Taci tu!!! Nipote sciagurato!! TACI!!!" urlo furioso.
 
UEEEEEE UAAAAAAAAA
 
Con tono imperioso dico: "Ora basta! MIA figlia ha bisogno di essere ripulita! A proposito dov'è la zia Lorene? Possibile che con tutto questo trambusta non si sia precipitata qui?"
"Oh cara ..... si sta occupando della sua creatura ..... la sta allattando!" Rispondo mentre mi avvicino alla mia bambina, la prendo dalle braccia di Madame e mi avvio verso la nursery.
"Vado a cambiare la ... uhm .... il signorino Oscar, con permesso ...." certo che qui è successo qualcosa ..... Reynier e Augustin sono troppo strani.

 

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Capitolo 5
*** Finalmente un amico ***


Finalmente un amico
 
 
 
Palazzo  Jarjayes, cinque anni dopo
 
 
 
TOC TOC TOC
 
Sento bussare alla porta del mio studio, ho fatto chiamare qui Nanny, purtroppo ho saputo della perdita di suo figlio e della moglie. Voglio farle personalmente le mie più sentite condoglianze.
"Avanti!"
"Signore, mi avete fatta chiamare?"
 
Osservo Nanny entrare, decisa come sempre, ma con un’aria afflitta. Non potrebbe essere diversamente, povera donna.
 
"Si Nanny, entra ed accomodati" Aggiungo indicato una delle poltrone poste davanti alla mia scrivania. Non posso non osservare Nanny, è distrutta, stanca ed affranta.
"Signore, cosa succede?"
"Nanny, ho saputo della dolorosa perdita che hai subito. Voglio dimostrarti tutta la mia vicinanza. Dimmi, c'è qualcosa che posso fare per alleviare il tuo dolore?"
"Ecco ... Signore, sono preoccupata per il mio nipotino, ormai è orfano, non ha ne suo padre e nemmeno sua madre ed io ... ecco è solo al mondo, non ha che me. Signore ..."
Osservo per bene Nanny, poi sorrido e rispondo tranquillo: "Portalo qui, Nanny. Sarà il benvenuto! Se non ricordo male ...... avrà circa l'età del mio Oscar"
"Voi ..... davvero mi permetterete di fare crescere qui mio nipote? Il mio Andrè?!" Domando piena di speranza, quasi sollevata. Forse il Generale è rinsavito!
“Certo Nanny! Crescerà qui, assieme a mio figlio Oscar! Sono certo che diverranno amici!”
"Ma ..... cosa ..... cosa avete in mente, Signore?" Domando perplessa.
"Mio figlio è circondato da femmine e non va affatto bene! Una figura maschile lo renderà più forte."
"Si ma ..... noi .... siamo solo dei .... servi, Signore"
"André riceverà la medesima educazione di mio figlio!"
"La medesima educazione? Cioè ..... Voi vorreste farlo studiare con Madamigella Oscar?"
"Tuo nipote crescerà accanto a mio figlio quindi verrà istruito dai medesi precettori."
"Oh Signore!! Grazie!!! Io davvero non so cosa dire ....."
"Ahhh ... Nanny fa preparare la camera per tuo nipote! ... Voglio che abbia la migliore del piano inferiore!"
"Si .... certo Signore! Provvedo subito! Però ..... dovrò andarlo a prendere, Signore!"
"Vai! Corri, corri! ... Lo voglio immediatamente qui! .... Ih ih ih ... che idea magnifica!"
"Si ...... subito Signore! Se permettete ..... prenderei un calesse ......"
"Calesse?! No, no! Fuori fa molto freddo e non voglio che il mio protetto si ammali. Fai preparare la carrozza."
"Si, grazie Signore. Allora io ..... vado. Con permesso" Faccio un inchino e mi allontano veloce dallo studio.
 
 
 
 
 
 
Dopo un'attesa di un paio di giorni, oggi finalmente Nanny farà ritorno a palazzo con il nipote. Ora non mi resta che avvisare Oscar.
Salgo le scale e raggiungo la sua stanza. Busso.

TOC TOC TOC
 
Sono china sui libri quando sento bussare alla porta della mia camera, mi volto e con tono deciso dico "Avanti".
La porta si apre e vedo entrare mio padre, in abiti quasi domestici, ovvero senza la sua uniforme.
 
"Oscar, devo parlarti!"
"Si Padre, come desiderate!"
Mi avvicino e con tono fiero e deciso domando: "Figliolo, ti piacerebbe avere un compagno di giochi?"
"Un compagno di giochi? In ..... in che senso, Padre?"
"Un amico con cui condividere i giochi, lo studio, le armi ..."
"Davvero? Avrò ..... un fratellino, forse?!" Domando tra l'entusiasta ed il preoccupato.
"Ehm ... si! Un fratello è ciò che ti serve."
“Forse ..... avrete un altro figlio? Io .... io ......."
"No, no! Tu sei mio figlio il mio erede e non mi serve nessun altro!"
Sorrido, quindi non mi metterà da parte. "Padre, credo di non capire"
"Vedi ..." mi accomodo sulla poltroncina di fronte a quella di mio figlio, continuo: "Nanny ha un nipote orfano, ha soltanto un anno in più di te ed ho pensato che potrebbe vivere a palazzo per farti compagnia."
"Un nipote? E .... com'è?!" Domando curioso.
 
Un nipote …. Un bambino, chissà, magari potrebbe essere simpatico, potrebbe giocare con me!
 
 
"Non lo so. Non l'ho mai visto ma so quanto basta: si chiama André Grandièr, è orfano e ha un anno in più di te. Cosa ne pensi?"
"Penso ...... che voglio provarlo prima di decidere se sarà un buon amico o meno"
"Provalo! Tanto sono sicuro che andrai d'accordo."
"E sia ..... gli concederò una possibilità!" rispondo felice.
 
Voglio vedere come sarà avere un amico, uno vero intendo. Finora non ho avuto nessun amico. Sole cinque sorelle che però non vedo mai …… e poi loro sono femmine ….. tutte pizzi, boccoli, merletti, fiocchi …….
 
 
 
 
 
 
Osservo mio nipote, seduto composto di fronte a me, con un'aria così smarrita.
"Andrè .... non fare così, vedrai che andrà tuto bene! Il Padrone non è poi così male, anzi!"
"Sig ... mi mancherà la mia casa, i miei giochi .... mio padre ...."
"Avrai nuovi giochi e nuovi amici. E poi ..... ci sarò io bambino mio"
Tiro su col naso e sussurro: "Non ho alcun ricordo di mia madre ma ….. mio padre mi manca moltissimo"
"Oh bambino mio, manca anche a me ..... non immagini quanto. Sniff ..." mi asciugo una lacrima, non posso piangere davanti a mio nipote, devo essere forte per lui.
"Nonna, io ….. mi sento tanto solo."
"A palazzo non sarai più solo. Avrai il compito di tenere compagnia all'erede del signor Generale, il Signorino Oscar"
"Com'è? Voglio dire, è simpatico?"
 
Vedo Andrè un poco spaventato, intimidito anche se un poco curioso di conoscere il signorino Oscar.
 
"Si. Ha un anno in meno di te .... ed è ..... solo, è un ..... un .... bambino solo." esito un attimo, indecisa se usare il maschile o il femminile. Temo di fare un gran pasticcio! Povero bambino mio, non sarà facile neppure per lui!
"Come solo?! Anche lui è orfano? Non ha nessuno come me?"
“Ma no! Ha cinque sorelle ma non le vede mai. Il Generale non vuole che le frequenti!"
"Non vuole che frequenti le sorelle?! Ma perché? Forse sono così brutte? Forse il Generale teme che suo figlio si spaventi?"
"No .... ecco .... lui ..... vuole che frequenti solo ..... maschi!"
 
Accidenti, e adesso cosa racconto ad Andrè? Accidenti al padrone ….. che pasticcio.
 
"Solo maschi? Che strano! ... Io desidero tanto avere un fratello o una sorella."
"Oh beh .... adesso ..... avrai il signorino Oscar con cui giocare e studiare! Il Generale vuole che tu abbia la sua stessa istruzione"
"Io avrò un’istruzione!? Dici davvero Nonna?"
"Si ....  dovrai impegnarti ovviamente, studiare, imparare ad usare le armi, andare a cavallo .... e dovrai giocare con il signorino Oscar .....  e siccome è di un anno più piccolo, dovrai prenderti cura di lui!"
"Io dovrò prendermi cura di un maschio?! Ma nonna, forse il Signorino non è in grado di badare a se stesso?"
"Beh ....  ecco .... Andrè .... vedi ..... il signorino ..... ecco ..... non è proprio un signorino ......." sussurro imbarazzata, prima gli spiego tutto e meglio sarà, per tutti!
Spalanco la bocca poi sussurro: "Forse si comporta come una femminuccia?"
"Ecco ..... in effetti ..... vedi ..... i padroni .... hanno avuto solo figlie .... sei figlie ..... tutte femmine ..... e quindi ......" lascio la frase in sospeso, come si fa a spiegare ad un bambino di sei anni cosa è passato per la testa del generale?
"Ora capisco perché il Generale non vuole che suo figlio cresca con le sue sorelle! Forse teme che suo figlio diventi come loro?!"
"Andrè .... primo te lo spiego e meglio sarà. Il Signorino è in realtà una Signorina, ma non lo sa e non lo dovrà sapere. Mi raccomando, è importante!"
Osservo Andrè, spalanca i suoi occhi, con sguardo tra il curioso e lo stupito.
"Cosa?! Ma nonna! Come può essere che una femmina non sappia che è femmina?"
"Ah Andrè, quando si tratta del Generale ..... tutto è possibile!!"
"Ma è matto?! Come è possibile convincere una femmina che è un maschio? ... Si, il Generale è matto!"
"Ma no!!! Andrè, non dire mai una cosa del genere!!!" aggiungo preoccupata, non posso controllare mio nipote, ma non posso permettergli di dire certe cose del generale.
"Ma io non ho mai sentito nulla di simile! Nonna, dimmi, è carina?"
"Oh si ...... credo che sia la più bella delle sei sorelle! Non credere, sono tutte molto belle .... ma Oscar ..... Oscar ha qualcosa di speciale. Ma lei ... lei non sa di essere una bambina, lei crede di essere davvero un maschio"
"Però ... che strani questi nobili!"
 
Vedo Andrè sorridere, in certi frangenti i bambini si adattano con una rapidità incredibile.
 
"Ih ih ..... si, in effetti ...... il Generale è un po' strano. Ma tu sarai bravo, vero Andrè?!"
"Ma certo nonna! ... Io sono bravo ... però ... mi manca mio padre! ... Sniff ..."
"Vedrai ..... ti mancherà sempre, ma imparerai a convivere con questo ...... e avrai altre persone al tuo fianco!"
"Mio padre mi mancherà sempre ..."
 
 
 
 
 
Palazzo Jarjayes


Con le mie sorelle sono in giardino a raccogliere fiori, all'improvviso udiamo lo scalpitio dei cavalli susseguito dal cigolio delle ruote di una carrozza, alzo la testa e dico: "Marianne sta arrivando qualcuno!"
"Non sapevo che oggi avessimo visite."
”Joséphine, sarà un nuovo precettore, visto che l'ultimo l'hai fatto praticamente scappare!"
"Ah ah ah….. Ma cosa dici?!"
"Ridi pure ma sappi che è mancato poco che scoppiasse uno scandalo!"
"Solo perché gli ho chiesto qualche lezione di geografia? Suvvia Marianne!"
 
 
"Jo, lo sai che la storia e la geografia sono materie che noi donne non possiamo apprendere?! ... Però ... aspetta! Sta arrivando nostro padre!"
"Ecco ….. a costo di litigarci, io pretendo di imparare le materie sconosciute!" afferro la mano di mia sorella. "Vieni con me!"


Vedo venirmi in contro le mie figlie e con tono affannato Joséphine mi dice: "Padre, anche se avrò un nuovo precettore, io ..."
Marianne continua: "Noi vogliamo apprendere la storia e la geografia!"
"COSA? No no no! Voi siete femmine!!! Non si può!"
Batto i piedi e continuo: "E invece si! Padre, a costo di rubare i libri, noi studieremo le materie che ci negate!"
"E invece no! Voi leggerete le Sacre Scritture, studierete dizione, ricamo e altre ..... altre cose da femmine!! E basta!" Sentenzio deciso mentre osservo le mie figlie.
 
Accidenti che carattere che hanno! La maggiore poi ….. prima la accaso e meglio è, di questo sono certo.
 
 
"Non è giusto! Padre, che Vi piaccia o meno, studieremo le materie proibite!"
"Uhmpf ..... solo tuo fratello potrà studiare la geografia ....... quindi taci e smettila di importunarmi!!"
"E va bene! Ma non lamentateVi se poi dalla Vostra biblioteca spariranno i libri!"
Marianne ribatte: "Jo ma come farebbe nostro padre ad accorgersene, visto che ci sono centinaia di testi!?"
 
La carrozza si avvicina sempre di più, fino ad arrestarsi a pochi passi da noi, sussurro: "Chi sarà?!"
"E' Nanny, ovviamente!! Ma cosa volete sapere voi! Su, filate in casa che fa freddo qui fuori!!!"
Il vetturino spalanca lo sportello, sbircio all'interno della vettura, mi accorgo che Nanny non è sola. "Sono curiosa di vedere chi è con lei."
Scendo dalla carrozza, aiuto mio nipote a fare altrettanto. Poi mi volto, vedo Jacques scendere. "Per favore, fai portare i bagagli di mio nipote nella mia stanza. E tu Andrè .... vieni con me, forza!"
Joséphine si avvicina e domanda: "Nanny, chi è questo bel ragazzino?"
"Oh, Contessina, è mio nipote, Andrè."
"Tuo nipote?! Però che bel bambino!"
"Si ...... Grazie Contessina. Su Andrè, saluta la contessina Joséphine!" Spingo delicatamente mio nipote verso la maggiore delle sorelle Jarjayes e sorrido. Dovrà conoscerle tutte, prima o poi.
Sono spaventato dall'irruenza della contessina, quasi mi nascondo dietro le gonne di mia nonna e sussurro: "Sono lieto di conoscerVi Contessina!"
"Uhm ...." Osservo per bene questo bimbetto, giro attorno a Nanny per vederlo meglio. "Dimmi Andrè, quanti anni hai?!"
" ... Sei ..."
"Uhm ....  e dimmi, vivrai qui? Con noi?!"
"Si. Il Generale desidera che io viva qui."
"Bene!! Quindi sarai il nostro nuovo compagno di giochi? Uhm .... potremmo studiarti per bene ...." Continuo ad osservare questo bimbetto, un poco più grande di Oscar, timido, imbarazzato.
Udiamo la voce grave di nostro padre: "André non è qui per voi! ... Sarà il compagno di giochi di vostro fratello Oscar!"
"Uff ...... e noi? Perché noi non possiamo avere un compagno di giochi?!"
 
Mia figlia Joséphine è una ragazzina impossibile, sempre a fare domande, sempre a pretendere. Ormai è quasi in età da marito, prima le trovo un pretendente e meglio sarà!
 
 
"Voi siete in cinque mentre vostro fratello è solo!"
"Potrebbe sempre giocare con noi anche lui, non trovate Padre?!" Domando irriverente.
"NO! I maschi non giocano con le femmine!"
"E chi lo ha deciso?"
"Come chi?! E' così e basta!"
"Siete un despota, Padre!" Rispondo mentre mi allontano di corsa, prima che mio padre mi tiri un sonoro ceffone. "Ci vediamo Andrè!! Ih ih! E ben venuto!"
"Grazie Contessina."

Vedo il Generale alterarsi e digrigna: "Le mie figlie hanno i migliori precettori di Parigi eppure Jo ... è così irriverente grunt ... riconosco che ha un brutto temperamento!"
"Signore .... non dite così, Ve ne prego!" Mi intrometto, non mi sono mai piaciuti i metodi educativi di Augustin. Ma una volta .... non era così!
"Ma l'hai sentita?! Joséphine è la ribelle di tutte le mie figlie!"
"Eh .... ci vuole pazienza, Generale. Ora, se posso, vorrei fare sistemare mio nipote ..... e magari fargli un bel bagno, così sarà pronto per conoscere il .... Signorino Oscar"
 
Lo scruto con attenzione, è un ragazzino timido e a modo. I suoi occhi verdi sono così limpidi e dolci, spero che questo ragazzino un giorno diventi saggio e maturo per essere in grado di affiancare il mio erede!
Faccio un passo in avanti e dico: "Avrai dei vestiti nuovi e da domani anche tu avrai dei precettori! ... Apprenderai tutte le materie e sarai istruito nell'utilizzo delle armi. I tuoi precettori saranno gli stessi di mio figlio!" Sentenzio.
"Io .... Grazie Signore ........" sussurro sempre più timido e spaventato.
Nanny sussurra: "Generale, siete un uomo nobile e generoso, grazie!"
"Vai Nanny .... Sono certo che tuo nipote sarà un ottimo amico per mio figlio! Cresceranno assieme!"
 
 
 
 
 
 
 
La nonna mi ha fatto un bel bagno, mi ha dato dei vestiti puliti e si è occupata di me. Mi ha fatto dormire nel suo letto, questa notte avevo degli incubi. Ed ora ..... sono pronto. Devo conoscere questo Signorino Oscar, che Signorino in realtà non è ma non lo sa. Chissà come sarà? Forse .... strano? Insomma .... una femmina che non sa di essere una femmina!!
 
Esco dalla stanza della nonna, seguo il corridoio e raggiungo la cucina. "Nonna ....." sussurro piano mentre le tiro un poco la gonna.
"Dimmi André!"
"Sono pronto Nonna ....... se vuoi ...... posso ..... posso ..... iniziare ad essere l'amico di .... del Signorino ..... insomma ....."
 
Vedo Andrè un poco imbarazzato, è un bambino socievole, solare e allegro. Purtroppo ora è anche spaventato, qui tutto è nuovo per lui.
 
 
 
 
 
Impugno la mia spada mentre comincio a percorrere di corsa lo scalone quando sento alle spalle la voce di Nanny: “Oscar vieni! … Voglio presentarti mio nipote!”
“Nanny!” Mi volto, osservo la nonna e, dietro di lei, un bimbetto. Mi colpiscono i suoi occhi verdi, lo sguardo dolce. Sorrido appena, lo raggiungo.
”Tu devi essere André! Tieni! Questa spada è per te!”
Vedo questo bimbetto dai capelli biondi, gli occhi azzurri come il cielo, il piglio deciso.
 
"Ma io ... non posso ... è troppo per me."
"Mio padre ha deciso che sarai il mio compagno di giochi! Come possiamo giocare se non hai una spada? Forza! Andiamo!" Poi lo osservo e sorrido: "Tu sai come si impugna una spada?"
"Mio padre me l'ha insegnato ma con una spada di legno."
“Beh, questa è una spada vera! Vedi …… c’è anche lo stemma della mia famiglia!”
“Questo?!” domando mentre indico una strana figura incisa sulla spada.
"Certo! Un leone a due code! È il nostro stemma!" Sorrido.
"Ma è troppo! ... Io non posso accettare."
"Devi ovviamente! Ed ora forza! Misurati con me!"
"Ma io ... e va bene sigh ..."
Sorrido, il nipote di Nanny mi piace! Sono contento. Credo proprio che sarà un buon amico!
Incrociamo le spade, mi accorgo che André non ha mai usato una spada.
"André, ti insegnerò io!"
"Dite davvero Signorino?!"
"Signorino? No no no. Io sono Oscar. Tu sei André. E noi siamo amici! E gli amici si chiamano per nome, e si danno del tu!"
"Ecco io ..." guardo timidamente mia nonna, sussurro: "Posso?"
 
Faccio un cenno con la testa, sono solo bambini in fondo.
 
"Dai André, andiamo!"
"Andiamo!"
 
 
 
 
 
Dalla finestra del mio studio sento giungere le voci allegre seguite dal tintinnio delle spade. Mi affaccio alla finestra, vedo il mio Oscar disarmare il giovane Andrè. Eh si, sono proprio orgoglioso del mio erede ma André dovrà essere all'altezza di Oscar!
Guardo con orgoglio mio figlio e sussurro: "Ecco la mia discendenza, il futuro di casa Jarjayes! ... Sono sicuro che Oscar mi darà moltissime soddisfazioni. Ma ….. ora che ci penso con lui non potrà finire il mio casato, in futuro dovrò trovare un buon partito! ….. Ma ….. mi chiedo chi avrà il coraggio di sposarlo, visto che farò di lui un maschio in tutto e per tutto?! ... Beh ... meglio pensarci dopo!"
 
 
 
 
Vedo Augustin osservare dalla finestra del suo studio nostra figlia Oscar giocare in giardino con il nipote di Nanny. Non l'ho ancora incontrato, questo bimbetto, ma a vederlo così ....
"Augustin ...... "
Sento la voce di mia moglie, mi volto, la vedo sorridere, nel suo abitino verde, con dei fiori, elegante senza essere eccessivo, i capelli appena raccolti con alcuni boccoli che le cadono.
Mi volto e rispondo: "Marguerite!"
"Sono contenta dell'arrivo di Andrè. Mi sembra un bel bambino anche se non l'ho ancora incontrato. Questa volta ..... sono felice della tua decisione"
"Mia cara ... le mie sono sempre ottime decisioni."
Sento la voce di mio marito, sorride appena, tutto convinto di se e delle sue idee.
"Ne sei proprio convinto?" Rispondo sospettosa.
Faccio avanti e indietro per la stanza, poi arresto il passo, guardo negli occhi mia moglie e continuo: "André ci serve! ... Quel ragazzino sarà il punto di riferimento di nostro figlio."
"Certo. Ma quando credi di dire a nostra figlia che è nostra figlia! Femmina!!!"
"FIGLIO! Oscar è mio figlio!"
"Figlia!!! Con la A. Femmina. Ti rendi conto che prima o poi lo scoprirà da sola ....  e lo capirà anche Andrè? E sarà peggio!!!"
"Marguerite, mi rendo conto che sei disfattista! Ma perché non mi comprendi?! Oscar è il nostro erede, nulla di più!"
"Oscar è una femmina! Come me! Come le sue sorelle. E prima o poi dovrai fare i conti con la realtà. Comunque sono felice che Andrè sia qui, si terranno compagnia assieme!"
"Ahhhh basta! Oscar è l'erede della nostra famiglia e come tale verrà allevato!" mi porto la pipa alla bocca e dopo aver tirato una boccata continuo: "Riguardo al futuro troverò una soluzione ... certo, il nome della famiglia dovrà perpetrarsi ma adesso non è il caso di preoccuparsi."
"Adesso non è il caso, concordo con te. Ma non potrai rimandare certe questioni ancora a lungo! Oscar è intelligente, quanto credi che ci metterà a comprendere che tra lei e Andrè ci sono alcune differenze ...... sostanziali?!" Mi avvicino a mio marito e lo guardo dritto negli occhi.
"Oh beh ... Oscar ha solo cinque anni e ... certe differenze, come tu le chiami, si manifesteranno tra non meno di  ... dieci anni. Ci penserò dopo!"
"Ah ah ah ah!! Povero caro ...... sei proprio ingenuo ..... sarai un grande generale ..... ma su certe questioni ...... Ah ah ah ah" Scoppio a ridere allegra, non può essere così ...... cieco!
Tiro l'ultima boccata, poso la pipa sulla scrivania e con tono stizzito ribatto: "Cosa hai da ridere?"
"Nulla caro .... lo scoprirai da solo! Ora voglio andare a conoscere Andrè!! A dopo mio caro .... a dopo! Ah ah ah"
"Grunt .... Le donne!"
 
Esco dallo studio allegra e sorridente, Augustin non vuole proprio capire ..... ma prima o poi la natura farà il suo corso .... e Augustin avrà la peggio!

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