Mon Saveur di Xenalia (/viewuser.php?uid=80817)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mon Saveur ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 ***
Capitolo 1 *** Mon Saveur ***
Mon Saveur
Era una bella giornata nel
villaggio di Konoha, Hinata era in strada per raggiungere i suoi
compagni di
squadra, Kiba e Shino; pensava a Naruto, il suo innamorato, partito
quasi due
anni e mezzo prima.
Mentre si avvicinava al
punto
d’incontrò, sentì delle voci e girato
l’angolo vide Naruto con Kiba. Si nascose
subito dietro l’angolo, incollata al muro.
Si ricordò
allora la prima
volta che aveva incontrato il ragazzo, la giornata in cui si
innamorò di lui.
**Flashback**
Allora Hinata aveva otto
anni, stava gironzolando nel villaggio da sola quando qualcuno la
spinse
bruscamente, facendola cadere a terra. Quando si voltò la
bambina vide quattro
ragazzi che la osservavano crudeli.
Il più grande
tra loro parlò:
“Allora sei tu la supposta erede degli Hyuga”.
“Tu non sei che
una buona a
nulla; tua sorella Hanabi sarà un ninja migliore di
te” la canzonò un altro
ragazzo.
Hinata provò a
rialzarsi, ma
venne spinta nuovamente a terra, graffiandosi mani e ginocchia.
Cominciò a
piangere quando i ragazzi iniziarono a gridarle insulti sempre
più crudeli.
“Hey!
Basta!” udì
improvvisamente Hinata, alzò lo sguardo e vide un angelo. La
testa del
biondino, perché l’angelo era biondo, sembrava
essere circondata da un’aureola
di luce, i suoi occhi furenti attirarono subito lo sguardo di Hinata,
sembravano essere animati da un bagliore che non riusciva ad
identificare.
Si piazzò
davanti a lei e
indurì lo sguardo.
“Finitela, non vi
lascerò
continuare”
“Sporco demone!
Tu sei peggio
di lei, la piccola Hyuga che non è che
un’incapace” insultò il capo della
banda, cercando di mostrarsi coraggioso.
“Si, sono davvero
un demone,
e voi dovreste temere la mia rabbia” minacciò il
ragazzo biondo, passando
all’attacco; i ragazzi scapparono velocemente abbandonando la
facciata da duri.
L’angelo
ritornò e si chinò
verso di lei: “Stai bene? Sono Naruto Uzumaki”
“Si sto
bene” rispose Hinata
tutta rossa.
“Come ti
chiami?”
“H-Hinata
H-Hyuga” disse lei
fissando il suolo, per paura che anche lui reagisse come gli altri.
“E’ un
nome carino! Vieni ti
accompagno a casa, non si sa mai”
“G-Grazie!”
Hinata poteva ora
competere con un pomodoro, mentre faceva toccare gli indici uno con
l’altro.
Arrivati a casa degli Hyuga
si guardarono.
“Bene, io vado!
Non vorrai
che i tuoi genitori ti vedano in compagnia del demone” le
disse, gli occhi
velati di tristezza, ripartì per dove era venuto.
“Naruto!
Aspetta!” esclamò la
bambina. Il biondino tornò nei suoi passi, la confusione
chiaramente visibili
in volto.
“Io volevo
ringraziarti per
avermi salvata. Non penso che tu sia un demone” disse in un
impeto di
confidenza senza poter impedire alle sue guancie di tingersi di rosso.
Naruto le fece il suo
solito
sorriso aperto, prima di risponderle: “Grazie Hinata. Non
avrei mai potuto
lasciare che quei bruti attaccassero una ragazza piccola come te. Ora
devo
andare, fa attenzione!”
Hinata lo guardò
andarsene,
mentre sentiva il suo cuore scaldato da un sentimento che non
poté identificare.
**Fine Flashback**
Hinata abbandonò
dolcemente
quel ricordo.
Ora era sicura, speva che
quel sentimento sconosciuto allora verso il suo salvatore era amore,
poteva
essere anche amore infantile, ma era rimasto lo stesso.
Non poté pensare
a nient’altro
che Naruto sbucò davanti a lei, Hinata arrossì ed
ebbe giusto il tempo di
balbettare: “N-Naruto!” prima di perdere
conoscenza.
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Questa
storia è stata
tradotta dal francese e chi volesse il link originale, ecco qui: http://www.fanfiction.net/s/5239558/1/Mon_Sauveur
E’
la mia prima traduzione
quindi siate clementi in alcuni punti, invece di una traduzione
letterale o
preferito scegliere un’altra parola che stesse meglio!
L’autrice
dice che forse
diverrà una long-fic, nel frattempo la lascio come storia
completa in caso di
continuazione cercherò di tradurre anche gli altri capitoli,
naturalmente ogni
commento sarà riportato all’autrice! xD
Credo
di aver detto tutto! Alla
prossima
Hana
Turner
|
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Capitolo 2 *** Cap. 2 ***
Ricapitolazione:
Hinata
abbandonò dolcemente quel ricordo.
Ora
era sicura, sapeva che quel sentimento sconosciuto allora verso il suo
salvatore era amore, poteva essere anche amore infantile, ma era
rimasto lo
stesso.
Non
poté pensare a nient’altro che Naruto
sbucò davanti a lei, Hinata arrossì ed
ebbe giusto il tempo di balbettare:
“N-Naruto!”
prima di perdere conoscenza.
Capitolo
2
Naruto
prese Hinata prima che toccasse il suolo, non poté
impedirsi di notare che si era fatta davvero una bella ragazza. Non
aveva
dimenticato la volta che aveva salvato una bambina tanto piccola quanto
carina
e da allora l’aveva sempre guardata crescere di anno in anno,
in segreto. Prese
Hinata in braccio e la alzò, poi si girò vero
Kiba
“Sviene
ancora a quanto vedo”
Il
ragazzo depose dolcemente Hinata su una panca.
“Vedo
che sei rimasto un idiota” sospira Kiba
“HEYYY!!!”
“Cosa?
E’ vero. Sei di un’idiozia esasperante. Sei
l’unico
che ancora non ha capito perché Hinata sviene alla tua
vista. Avevo sperato che
dopo questi anni, ci fossi arrivato, ma niente…”
Kiba
prese Hinata e cominciò ad allontanarsi. Naruto,
confuso, non vide il ragazzo andarsene, poiché stava
disperatamente cercando di
far lavorare il cervello alla ricerca di una risposta, quando
uscì dalle sue
riflessioni si accorse che Kiba e Hinata non erano più
lì.
Naruto
guardò pensoso verso la panca dove Hinata era distesa
qualche minuti prima. Il suo sguardo cambiò passando da
pensieroso a
determinato. Avrebbe scoperto perche Hinata sveniva sempre alla sua
vista,
anche a costo di interrogare tutte le persone del villaggio, avrebbe
trovato la
risposta.
X.x.X.x.X.x.X.x.X.x.X.x.X.x.X
Naruto
vagava per le vie del villaggio alla ricerca d
qualcuno da interrogare. Aveva intravisto Shikamaru e Choji, ma un
idiota
l’aveva attaccato e gli aveva fato dimenticare tutte le
domande che gli frullavano in testa.
Non
gli piaceva particolarmente quella persona, non aveva
mai nessuna espressione e il suo sorriso era falso. In più
possedeva una
tecnica! Che stramberia l’idea di usare il disegno. Una volta
essersi liberato
verbalmente del misterioso shinobi, Naruto si mise alla
ricerca di Shikamaru. Lo trovò in
un parco, steso sull’erba con a fianco Choji.
“Shikamaru!
Choji! Eccovi, vi ho cercato dappertutto.”
“Naruto, ci siamo visti appena mezzìora fa, perché volevi vederci?” chiese Shikamaru con tono
annoiato.
“Quell’idiota
mi ha fatto dimenticare le domande che volevo
farvi.” rispose il biondino.
“E
quali sono queste domande?” domandò Shikamaru,
sospirando, sapendo bene che Naruto non se ne sarebbe andato
finché non avrebbe
ottenuto ciò che voleva.
“E’
vero che tutti tranne me, sanno perché Hinata sviene in
mia presenza?”.
“Hum?
Da quando ti preoccupa questo?”.
“Lascia
perdere il motivo, mi interessi quindi rispondi”.
“Naruto,
probabilmente tu sei l’unico che non ne capisce il
perché.”
Choji
ghignò, tuffandoi nel suo sacchetto di patatine.
“Nee,
nee, tu puoi dirmi perché lo fa, no?”
“E’
troppo lungo da spiegare e poi non voglio immischiarmi
negli affari delle donne, domanda a qualcun altro” borbotta,
sospirando, prima
di tornare ad osservare le nuvole, attività interrotta
dall’arrivo di Naruto.
“Choji?”
Naruto guardò l’amico cogli occhi che brillavano
“Spiacente,
Naruto. Non sono io che ti devo rispondere a
questa domanda” rispose il ragazzo.
Naruto
sospirò, li ringraziò e ripartì alla
ricerca delle
risposte.
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Questa
storia è stata
tradotta dal francese e chi volesse il link originale, ecco qui: http://www.fanfiction.net/s/5239558/2/Mon_Sauveur
Come
preannunciato c’è stato
un secondo capitolo. A detta dell’autrice dovrebbero essere
circa 5, ma è
ancora un punto interrogativo! E comunque ci sarò a
tradurvele buaahahahaha,….
Scusate, un attimo di follia!
Allora
ho cercato di fare del
mio meglio quindi, siate clementi con la traduzione, e commentate ^-^/
Ovviamente
saranno riportati
all’autrice!
p.s.
Ringrazio
Ayumi
Yoshida
, per il pezzo che non ero riuscita a tradurre! Grazie millissime *hugga forte*
“”
Hana
Turner
|
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Capitolo 3 *** Cap. 3 ***
Capitolo
3
Naruto vagava per le
vie del villaggio, perso nei suoi
pensieri.
“Perché
Choji e Shikamaru non volevano rispondermi?
Shikamaru ha detto che non voleva immischiarsi negli affari delle
donne. Quindi
il problema riguarda le donne, potrei domandarlo a loro.
Penso… uhm… a chi
dovrei chiedere? Uhm…Sakura? No, senza dubbio mi tratterebbe
da idiota”
Rabbrividì “Sakura si trasformerebbe in una
mini-Tsunade. Tenten? Non la
conosco abbastanza. Non credo che Temari ne sia al corrente, sempre che
non sia
già partita. Quindi resta… Ino! Anche lei poteva
essere pericolosa, doveva fare
attenzione”
Naruto si
ridestò dai suoi pensieri e si rese conto di
essere al centro della strada. Arrossì quando si accorse
degli sguardi delle
persone su di lui. Rise nervosamente e si grattò la testa.
Si accorgeva che
tutti gli sguardi non erano benevoli, certe persone rifiutavano di
vederlo se
non come un demone. Malgrado tutti quegli anni, gli sguardi
continuavano a ferirlo. Era felice di avere
degli amici e di esser riuscito a cambiare l’opinione di una
buona parte degli
shinobi e dei concittadini. Il biondino si lasciò alle
spalle i pensieri
deprimenti non volendosi perdersi, dopotutto aveva una missione
importante da
compiere, ossia, scoprire il segreto di Hinata.
Naruto
partì nuovamente per le vie di Konoha alla ricerca di
Ino.
XxXxXxXxXxXxXxXxX
Naruto guardò dritto
davanti a lui, dove vi era un negozio di fiori. Più
precisamente il negozio degli Yamanaka. Ci entrò e subito fu
investito dal
profumo dei fiori. Ne riconobbe alcuni come le rose, i tulipani, le
margherite
e d’altri ancora in mezzo a profumi sconosciuti..
“Naruto!
Cosa fai qui?”
Il ragazzo di
voltò verso la voce. Vide un Ino piuttosto sorpresa di
vederlo
lì dentro.
“Ino!
Ti stavo giusto cercando, non ero sicuro di trovarti qui. Avevo
qualcosa da chiederti”
“Hum?”
Ino lo guardò curiosa “E di cosa volevi
parlarmi?”
“Oh,
sì… Volevo chiedere qualche cosa a proposito di
Hinata”
“Ah
si… Cosa volevi sapere?”
“Perché
Hinata arrossisce e sviene con me” le domandò,
andando dritto al punto.
“Perché
lo vuoi sapere?” gli domandò,
la sua curiosità era sta stuzzicata.
“Sono
obbligato a rispondere?” chiese Naruto, un po’
imbarazzato al ricordo
delle risposte di Kiba e Shikamaru.
“Sì,
sei obbligato a dirmelo se vuoi una risposta. Voglio sapere da dove
questo improvviso interesse nei confronti di Hinata”
“Moooo….
Poco fa Kiba mi ha trattato come un’idiota perché
non lo sapevo e
Shikamaru mi ha detto che ero il solo a non saperlo”
“Hahahaha”
rise Ino "Sono già ugualmente delusa, mi sarebbe piaciuto che lo notassi tu stesso".
“Smettila
di ridere, non è divertente. Almeno voglio sapere,
è il minimo,
no?”
Sospirò.
“Immagino
di poterti aiutare, ma non ti darò una risposta
chiara” disse Ino,
più seria.
“Vieni
con me” disse e si diresse verso il fondo del negozio.
Naruto la
seguì e si accorse che il profumo delle rose diventava
sempre più
forte man mano che raggiungevano il fondo del negozio.
“Tu
sia che i fiori hanno un proprio linguaccia. I loro stessi colori hanno
un significato preciso” spiegò Ino.
“Oh”
esclamò Naruto sbalordito.
“Le
rose, per esempio hanno più significati”
Ino si
fermò un momento incantata.
“Le
rose rosse, per esempio significano passione. Le rose bianche”
Ino prese una rosa bianca “rappresentano la
ragione per la quale Hinata sviene davanti a te.”
“E
cosa significa la rosa bianca?” chiese Naruto, curioso.
“Credo
di averti già detto che non ti avrei dato una risposta
chiara” disse
la bionda con un tono più alto.
“Scusa
Ino. Non irritarti”disse Naruto.
“Se
vuoi che finisca, non devi parlare, chiaro?” lo riprese.
Naruto
annuì con la testa velocemente, era meglio non tirare troppo
la
corda.
“Bene,
dov’ero?Ah sì, la rosa bianca. Come ho
già detto prima che tu mi
interrompessi, è la ragione per la quale Hinata sviene,
tuttavia ti dirò che è
la rosa bianca combinata con questa” Ino gli passò
una rosa mezza aperta “che
fa in modo che lei arrossisca e svenga più facilmente.
Diciamo anche che tu”
gli passò una rosa gialla “non aiuti davvero. Ora
sta a te capire tutto quello
che ti ho detto con l’aiuto dei fiori”
“Ma…
come faccio a capire?” s’innervosì
Naruto.
“Arrangiati.
Non sono affari miei come lo scopri. Ah. Ci sono dei clienti,
devo andare ad accoglierli” disse Ino e si diresse verso i
nuovi venuti.
Naruto si
diresse quindi verso l’uscita con tre rose in
mano, diresse uno sguardo a Ino prima di uscire dal negozio. Poi decise
di
tornare nel suo appartamento per mettere i fiori nell’acqua.
Avrebbe cercato un risposta meno complicata
di quella di Ino. Tuttavia non riusciva a trovare una risposta che il
suo
cervello potesse capire, le rose erano gli unici indizi che possedeva.
Guardò
davanti a lui e si rese conto che sarebbe andato
sbattere contro la porta del suo appartamento se non si fermava subito.
Troppo tardi.
Arretrò
e si massaggiò il naso indolenzito. Sospirò e
prese
le chiavi per aprire la porta.
Cosa aveva
oggi? Non si era mai perso nei suoi pensieri così
tanto da dimenticare l’ambiente circostante.
A questi
pensieri, Naruto entrò nel suo appartamento.
Dopo essersi
levato i sandali, si diresse verso la cucina
per prendere il più grande bicchiere che aveva, in mancanza
di un vaso, lo
riempì d’acqua e ci mise le rose. Depose il
bicchiere trasformato in vaso, per
il bene della causa, sul tavolo e lo contemplò un momento.
Fu colto da
un’improvvisa ispirazione e uscì velocemente da
casa sua, dimenticandosi di chiudere la porta, per correre verso la sua
risposta meno complicata. Sperava che lei sarebbe stata meno complicata
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Questa
storia è stata
tradotta dal francese e chi volesse il link originale, ecco
qui: http://www.fanfiction.net/s/5239558/3/Mon_Sauveur
Chiedo
infinite scuse per il ritardo! >-<
Ringrazio
foglietta no yoko e
okayerei per
averla messa tra le seguite, l'autrice ha già scritto altri
sue
capitoli che cercherò di postare al più presto xD
Ogni
recensione
che sarà fatta verrà tradotta all'autrice non
dubitate,
per quanto riguarda il resto non mordo e npè credo lo faccia
l'autrice (velata allusione per la mancanza di recensioni) ^^
Mi pare sia tutto, al
più presto xD
NOTA
BENE:
Ringrazio
Ayumi
Yoshida
, per il pezzo che non ero riuscita a tradurre! Grazie super millissimissime *hugga forte* xDD“”
Hana Turner
|
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Capitolo 4 *** Cap. 4 ***
*…..*
pensieri Naruto
--……--
pensieri Sakura
“…….”
discorso diretto normale
Capitolo 4
Naruto
camminò, poi si mise a correre. Si sentiva un idiota
ad aver cercato dappertutto tranne lì.
Dove poteva
quindi essere uno shinobi, se non era a casa
sua, nel villaggio o in missione?
Sarà
al campo d’allenamento, vediamo! Accelerò e
finì per
arrivare lì in tempo record.
Naruto
cominciò a percorre il campo alla ricerca di una
testa che gli fosse familiare. Udì allora delle urla,
seguite da delle
esplosioni. Il ragazzo di diresse lì automaticamente. Era
sicuro di conoscere
quella voce. Quando fu abbastanza vicino, s’accorse che la
voce che aveva
sentito apparteneva a Neji.
Improvvisamente,
un kunai si diresse verso di lui. Lo evitò
facilmente e fissò Neji.
“Ohi!
Cosa mi attacchi!?!” urla Naruto.
“Hum!
Cosa vuoi Naruto?” rispose Neji, già esasperato.
“Volevo
domandarti qualcosa a proposito di Hinata”
Neji lo
guardò fisso. I suoi occhi erano animati da una luce
pericolosa che il ragazzo non colse o decise d’ignorare.
Naruto continuò dato
che Neji non aveva l’aria di voler parlare.
“Tu
devi sapere perché Hinata arrossisce e poi sviene
davanti a me, dopotutto sei suo cugino” domandò
Naruto, con la netta
impressione di trascorrere il tempo quel giorno a ripetersi. Se
continuava così
si sarebbe trasformato in un pappagallo.
Neji
diventò teso e la luce che animava i suoi occhi
sembrò
diventare ancora più minacciosa. Naruto deglutì
con difficoltà. Alla fine, non
era stata una buona idea domandare a Neji. Aveva l’aria di
volergli staccare la
testa. Il più giovane dei due si tese e si mise allerta,
dopotutto era meglio
prevenire che curare. Se Neji l’avesse attaccato, lui avrebbe
reagito subito.
“E’
fuori questione che io ti lasci Hinata. Se tu non riesci
a capire allora non te la lascerò”
s’irritò Neji che sembrava sul punto si
scoppiare.
“Eh!
Cosa parli di lasciarmi Hinata!?!” chiese Naruto, che
non capiva il legame con la sua domanda.
Neji
scoppiò e attaccò Naruto che però
l’evitò. Non avevo
mai visto il bruno tanto fuori di sé. Neanche durante il
combattimento contro Hinata
durante l’esame dei Chunin.
Naruto
continuò a evitare Neji, che non gli lasciava alcun
attimo per contrattaccare. L’aura che emanava il jonin era
micidiale, se
continuava così aveva buone possibilità di
ritrovarsi all’ospedale. La rabbia
decuplicò la forza del jonin. Naruto decise infine di
reagire, era fuori
questione che finisse all’ospedale, l’avrebbe
costretto a interrompere le sue
ricerche e in più odiava quegli edifici. Il genin
riuscì ad allontanarsi e non perse
tempo.
“Kage
bunshin no jutsu!”
Un centinaio di
cloni partirono in tute le direzioni, Naruto
incluso. Non si fermò finché non fu sicuro di
essere all’interno della
sicurezza del villaggio, senza Neji vicino a lui. Il genin si
guardò intorno
alla ricerca di una testa bruna dai capelli lunghi, ma non la
trovò. Sospirò
con calma.
Naruto
camminò perso nei suoi pensieri. Non aveva davvero
più possibilità, se né Kiba,
né Shikamaru, né Choji gli avevano dato una
risposta. Quando ne aveva avuta una, Ino l’aveva resa
sufficientemente
complicata che il suo povero cervello non l’aveva capita. E
Neji… Neji l’aveva
attaccato! Avrebbe fatto meglio ad evitarlo finché non si
fosse calmato.
La sensazione di
essere osservato fece uscire Naruto dai
suoi pensieri. Si guardò nervosamente
intorno avendo un pessimo presentimento, che fu confermato quando vide
Neji che
si dirigeva svelto verso di lui. Il ragazzo non perse tempo e
tagliò la corda.
Non fece attenzione a chi ci fosse davanti a lui, cercò solo
di salvarsi la pelle.
Dopo qualche minuto di corsa folle si guardò indietro e fu
sollevato nel non
vedere più Neji. Svoltò un angolo e cadde a
terra, sorpreso.
“NA-RU-TO!!!!!”
fece una voce minacciosa.
L’interpellato
alzò gli occhi e vide una Sakura abbastanza
arrabbiata. Impallidì un po’.
“Ahhhh!
Sakura! Mi spiace di esserti finito addosso” disse
Naruto nervosamente.
“Posso
sapere perché corri senza pensare?” disse Sakura
con
una voce minacciosa che non presagiva niente di buono se Naruto non
avesse
trovato una buona risposta.
“Stavo
scappando da Neji, te lo giuro. Mi voleva uccidere”
esclamò Naruto.
“E
perché neji vorrebbe ucciderti? Hum?”
*Non credo sia
una buona idea dirle la verità, mi renderebbe
ridicolo. Cosa potrei dirle? Ah, lo so!*
“Ho
detto una fesseria che l’ha ferito nell’orgoglio.
Conosci Neji, ci tiene molto all’orgoglio” rispose
Naruto, con il suo famoso
sorriso.
Sakura lo
guardò un po’ dubbiosa, ma decise di lasciare
perdere per quella volta.
“Beh,
la passi liscia per questa volta, ma non ti abituare.
Non sarò ancora gentile la prossima”
*Aspetta un
secondo, ho avuto un lampo di genio. Sakura è
una ragazza e la migliore amica di Ino quindi dovrebbe conoscere il
significato
delle rose. Non ho che da domandarglielo. Per il momento è
la migliore idea che
mi sia venuta oggi.*
“Ehi,
Sakura, tu dovresti conoscere i fiori, giusto?”
“Sì
un po’.” rispose Sakura sorpresa. Naruto che le
parlava
di fiori?!? Mai visto.
“Devi
conoscere il significato delle rose, no?” chiese il
ragazzo.
“Sì,
anche se non sono un’esperta come Ino” rispose
Sakura.
--
Perché Naruto fa delle domande sui fiori? Può
essere che
abbia incontrato una ragazza!?! Non è certo, ma neanche
impossibile. Bene, c’è
un solo modo per scoprirlo -- Sakura
sorrise maliziosamente.
“Dimmi
Naruto, non c’entrerà per caso una
ragazza?”
“EH!
Di cosa stai parlando Sakura” gridò un Naruto
completamente rosso.
-- Allora
è proprio per una ragazza. Bah, lo aiuto dai,
così
finirò per sapere chi sia questa famoso ragazza. Naruto
è davvero imbarazzato,
difficile da credere, sono proprio curiosa. --
“Ok,
ti dirò quello che so, ma tu aprì bene le tue
grandi
orecchie che non mi piace ripetermi” dichiarò
Sakura.
“D’accordo,
ti ascolto” disse Naruto, ben attento.
“Cominciamo
con la più conosciuta. La rosa rossa. Essa
rappresenta la bellezza, la passione, il rispetto e il coraggio.
Affiancato all’amore,
significa amore passionale e intenso verso colui o colei che ami. La
rosa rosa
rappresenta la riconoscenza, l’apprezzamento, la grazia e la
gentilezza. E raffigura
l’amore tenero e sincero. Passiamo alla rosa bianca che
è associata alla
raffinatezza, alla purezza, all’innocenza, ai segreti e anche
al silenzio. E’
un amore puro e raffinato.”
Sakura fece una
pausa quando vide che Naruto aveva corrugato
la fronte alla spiegazione della rosa bianca, così decise di
aggiungere un po’
più d’informazioni su quella.
“La
rosa bianca” riprese “può esprimere per
esempio che si
ama qualcuno in silenzio o in segreto o comunque in tutta
innocenza” vide che
il ragazzo aveva capito meglio e lo sorprese col seguito “Fa
attenzione alla
rosa gialla, significa infedeltà”
ignorò l’improvviso pallore di Naruto
“Comunque
dipende, essa rappresenta anche l’amore raggiante o
l’amicizia, la gioia la
gaiezza e la libertà” guardò il genin
che sembrava considerevolmente meno
pallido “Quindi, come già detto fa attenzione
perché è un colore ingannevole. Per
finire la rosa arancio raffigura il fascino e
l’entusiasmo”
Sakura
guardò Naruto che sembrava pensare a qualcosa che lei
purtroppo non poteva indovinare.
“Ehm,
Sakura tu per caso sai il significato di una rosa semi
aperta?” chiese Naruto. Era l’ultimo pezzo del
puzzle di cui aveva bisogno.
“Hum…
Lasciamici pensare”
Sakura
corrugò la fronte per la concentrazione.
“Credo
che una rosa semi aperta rappresenti la timidezza,
anche se non ne sono sicura. Altre domande?”
“No,
è tutto. Grazie mille Sakura, mi salvi la vita.”
Disse Naruto
con un gran sorriso.
“Di
nulla, spero di esserti stata utile”
“Lo
sei stata! Ciao Sakura, ci vediamo più tardi, devo
andare.” Disse Naruto che aveva già fatto qualche
passo.
“Ciao
Naruto” rispose la ragazza “Spero davvero di
esserti
stata utile, ma posso davvero accaparrarmi i suoi pensieri a questo
punto? Non
mi devo commiserare. Se riesce a trovare una persona che ama e che lo
ami, è un
bene per lui. Naruto spero che tu trovi la persona giusta per te. Fa
attenzione
l’amore può essere doloroso.”
Guardò
il ragazzo sparire mentre di perdeva nei suoi
pensieri rivolti al suo primo e unico amore. Sasuke.
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