The alliance

di ilaria8
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


The allegiance

The alliance

 

Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di lucro.

 

 

Finalmente, dopo molte missioni difficili, caratterizzate da numerosi pericoli, l’SG1, inviata su P5X-488 aveva la possibilità di stabilire una nuova alleanza tra la Terra e il popolo di Ktari, e rialzare il morale di tutta la base SGC.

La popolazione Ktariana era molto avanti tecnologicamente rispetto alla Terra e il Presidente egli Stati Uniti non aveva battuto ciglio nel dare il via libera alle trattative con questa nuova razza.

Daniel e Teal’c avevano l’ordine di esplorare quella che sembrava essere la loro capitale, mentre Sam e Jack erano stati convocati dal Gran Consiglio Ktariano, presieduto da Gordon, il capo della civiltà.

-Maggiore…Colonnello, prego sedetevi!- disse indicando le due poltrone d’innanzi all’enorme tavolo al centro della sala.

-Capo Gordon…è un piacere rincontrarla. Avete proprio una bella città!- si complimentò Jack sedendosi mentre al suo fianco Sam faceva lo stesso guardandosi intorno.

-Grazie Colonnello O’Neill…spero anche io un giorno di poter visitare la vostra città!- esclamò sorridente Gordon.

-Sarebbe fantastico, ma devo parlarne con i miei superiori…sa bene quanto conta il giudizio dei grandi!- rispose Jack sperando di non offenderlo.

-Maggiore Carter…è più bella ogni giorno di più!- disse voltandosi verso Sam, che diresse la sua attenzione verso il suo interlocutore.

-La ringrazio Capo Gordon!- rispose gentilmente Sam, notando l’occhiataccia di O’Neill a Gordon.

-Vi ho convocato qui per convincervi a portare con voi sulla Terra il mio allievo, Jorda. Eccolo!- disse indicando il ragazzo che stava entrando nella sala, avvicinandosi a lui.

-È un piacere incontrare i rappresentanti della Terra!- esclamò inclinando il capo in segno di saluto.

-Piacere di conoscerti Jorda!- rispose Sam sorridendogli.

-Come ho detto devo riferire ai miei superiori le vostre intenzioni prima di portare qualcuno sulla Terra. Torneremo domani con una risposta!- concluse Jack fissando il ragazzo per scoprire se poteva essere un potenziale pericolo per la Terra.

-E così sia…ci rivedremo domani!- annunciò alzandosi in piedi il Capo Gordon.

-A domani!- salutò gentilmente Sam alzandosi anch’essa.

I due poco più tardi raggiunsero Daniel e Teal’c e si scambiarono le diverse notizie che avevano acquisito durante la permanenza sul pianeta.

-Allora possiamo tornare all’SGC? Che ne dite?- chiese O’Neill indossando gli occhiali da sole.

-Sono d’accordo. Appena arriviamo vado nella mensa e mi mangio una bella fetta di torta!- esclamò Daniel soddisfatto.

Detto…fatto. Dopo il rapporto al Generale Hammond, la squadra al completo era comodamente seduta al tavolo della mensa, situata al livello 26 della base SGC.

-Che ne pensate di questa nuova alleanza?- chiese Daniel guardando gli amici di fronte a lui.

-Credo che possano esserci utili!- rispose indifferente Jack mangiando la torta.

-Io invece credo che siano delle brave persone!- replicò Carter.

-Soprattutto il Capo Gordon…vero Carter?- chiese retorico Jack voltandosi verso il suo secondo in comando.

-Perché…cosa è successo?- chiese incuriosito Daniel, notando la faccia di O’Neill.

-NIENTE!- replicò Sam decisa a chiudere il discorso, ma senza fortuna.

-Il Capo Gordon corteggia il nostro Maggiore dal primo giorno che li abbiamo incontrati…non è vero Carter?- chiese sorridendo voltandosi verso Sam.

-Bhè…-provò a replicare Sam ma venne interrotta.

-E allora Jack? Sei mica geloso?- chiese Daniel sapendo di toccare un tasto dolente.

Il volto di Jack si fece scuro nei confronti dell’archeologo, poi si decise a replicare.

-Io geloso di Carter? Ma come ti viene in mente?- rispose senza pensarci.

Sam a quella risposta si alzò dal tavolo ed uscì dalla mensa dirigendosi presumibilmente verso il suo laboratorio, lasciando Jack a bocca aperta.

-Ma cosa le è preso…si può sapere?- chiese tornando a guardare i due amici di fronte a lui.

-L’hai offesa…si vede che non conosci le buone maniere Jack!- spiegò duro Daniel, che si alzò anch’esso alla volta del suo studio.

-Ma non volevo offenderla! Tu cosa ne pensi?- chiese a Teal’c, che era rimasto in silenzio ad osservare la scena.

Credo che dovrebbe fare le sue scuse al Maggiore Carter!- detto ciò anche lui si alzò per andare a fare Kelno’reem, lasciando un O’Neill intento a fissare un punto nel vuoto.

Dopo circa una mezz’ora, l’SG1 venne convocata per un briefing con il Generale Hammond, dove venivano informati che la richiesta degli Ktariani era stata accolta dal Presidente.

-Partirete domani mattina alle 8.00 in punto. Per oggi avete finito!- concluse alzandosi.

Il primo a lasciare la sala fu Teal’c, che si ritirò nella sua stanza qualche livello più in alto; il secondo fu Daniel, che andò nel suo laboratorio a finire di tradurre un testo, mentre Sam e Jack si diressero nei rispettivi spogliatoi.

Dopo quasi dieci minuti, Sam era appena entrata in ascensore, quando una mano bloccò le porte che stavano per chiudersi.

-Mi scusi, posso…oh, sei tu Carter!- esclamò sorpreso, vedendo la persona all’interno dell’ascensore.

-Si Signore- rispose scostandosi per farlo entrare in ascensore.

Le porte si chiusero e l’ascensore mosse i primi passi, mentre all’interno la tensione era palpabile.

-Senti Carter…volevo scusarmi per quella battuta fuori luogo che ho detto oggi in mensa! Non volevo offenderti!- disse mantenendo il suo sguardo fisso su di lei e mostrando un lieve sorriso per far calare la tensione.

Sam rimase ferma a fissarlo, mentre la sua rabbia saliva. Come riusciva ad essere così spensierato e allegro anche mentre chiedeva scusa ad una persona, si chiedeva mentalmente.

-Non si preoccupi Signore!- rispose fredda voltando lo sguardo davanti a sé.

-Bhè Carter…però devi ammettere che il Capo Gordon non è un uomo molto affascinante!- scherzò tranquillamente, senza notare l’arrabbiatura di Sam che cresceva man mano.

Non solo era stata offesa, ora doveva anche subire le sue battute in ascensore.

Le porte si aprirono al livello uno.

-Sono stanca Signore. Arrivederci!- disse uscendo dall’ascensore senza guardarlo e dirigendosi verso il parcheggio, dove una volta indossato il casco, salì in sella alla sua moto e si diresse verso casa.

Jack si diede dello stupido da solo; perché non riusciva più ad essere stesso accanto a lei. Sapeva di averla delusa e per questo anche quella notte non chiuse occhio.

 

 

    

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

Alle 8.00 precise, l’SG1 era pronta per tornare su Ktari e continuare così le loro trattative.

-Sono veramente grato al vostro superiore per aver dato il permesso a Jorda di visitare il vostro pianeta!- disse sorridendo il capo Gordon che non riusciva più a nascondere l’emozione.

-Ci fa piacere avere ospiti!- rispose sarcastico Jack, lanciando un’occhiataccia al suo “rivale”.

-Mi farebbe piacere se anche voi rimaneste per esplorare il nostro pianeta, fino a che Jorda non farà ritorno!- continuò Gordon spostando lo sguardo verso Sam, che era rimasta fino a quel momento in silenzio.

-Rimango IO!- replicò veloce Sam, prima che Jack avesse il tempo di ribattere.

Jack si voltò verso di lei con sguardo severo ma non ebbe il tempo di rispondere che Gordon si alzò in piedi sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.

-BENEEE Samantha! È deciso…rimarrà con noi mentre Jorda seguirà il Colonnello O’Neill sulla Terra!-

Jack assottigliò gli occhi…da quando la chiamava per nome? si chiese mentalmente!

-Rimarrò anche IO!- esclamò senza pensarci Jack, alzandosi anch’esso in piedi per essere faccia a faccia con Gordon.

-D’accordo!- replicò meno euforico Gordon dopo qualche secondo per riprendersi dallo shock .

Detto ciò Jack uscì dalla sala e raggiunse Teal’c e Danny che li attendevano fuori.

-Riferite al Generale Hammond che io e Carter saremo loro ospiti per tutta la durata del soggiorno di Jorda alla base. Ci terremo in contatto con dei collegamenti ogni 12 ore!- spiegò chiaro Jack, infuriato per la situazione che si era andata a creare.

Poco dopo Danny e Teal’c oltrepassarono lo Stargate seguiti da Jorda, mentre Sam stava per raggiungere la sua tenda.

Jack allungò il passo in modo da affiancarla.

-CARTER! Cosa ti è saltato in testa? Questa missione doveva durare solo poche ore e adesso, siamo costretti a rimanere qui per dei giorni!- disse fermandosi davanti a lei in modo da impedirgli di proseguire.

-Nessuno ha costretto anche lei a rimanere qui, Signore!- rispose semplicemente Sam, aggirandolo.

-NON ERA NECESSARIO?- ripeté incredulo Jack, voltandosi per seguirla. -Non potevo lasciare un membro del mio Team solo, su un pianeta che non conosciamo ancora!- replicò furioso, mentre il sangue stava pian piano salendo al cervello.

-So cavarmela da sola! Ora…se non le dispiace…preferisco riposarmi- disse entrando nella sua tenda.

Jack rimase pietrificato; non l’aveva mai vista così ostinata e indifferente ai gradi sulla divisa. Si ritrovò a pensare che forse stava imparando le cose peggiori stando sotto il suo comando, avendo un esempio non troppo intento a seguire le regole. 

Un’ora dopo circa, Sam e Jack si ritrovarono nella sala dove era stato organizzata la cena tra i membri del gran consiglio, dove anche loro erano stati invitati.

Sam indossava un abito rosso che le ricadeva leggero sino al ginocchio, mentre Jack indossava un abito nero con una cintura attorno alla vita, caratterizzata da alcune frange che scendevano da un lato.

Pochi minuti e la cena avrebbe avuto inizio; quando improvvisamente il Capo Gordon entrò nella sala, rivolgendo subito tutta la sua attenzione verso Sam, che rispose con un sorriso, seppur non raggiante, alle occhiate dell’uomo.

Gordon si avvicinò a Sam prendendole la mano, da vero gentiluomo.

-Maggiore Carter…siete bella come il sole. Prego accomodatevi qui!- esclamò indicandole la sedia accanto alla quale si sarebbe seduto lui.

Jack si intromise nel discorso, perché sapeva che se non lo avrebbe fatto avrebbe aggredito quel Gordon mentre man mano stava perdendo il controllo di se stesso.

-E io dove mi siedo?- chiese posizionandosi tra Sam e Gordon, in modo che Sam facesse un passo indietro così da dividerli.

-Prego Colonnello…si sieda qui!- esclamò visibilmente stizzito Gordon, rivolgendo la sua attenzione su Jack.

Un forte rumore di tamburi provenì dalle loro spalle.

Che la cena abbia inizio”

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

Per tutta la durata della cena, il discorso principale rimase la nuova alleanza tra gli Ktari e la Terra; non tutti erano d’accordo con questa nuova amicizia stretta, secondo alcuni, troppo in fretta.

Jack si stava annoiando a morte, mentre Sam sembrava interessata alla conversazione; Jack non le staccò gli occhi di dosso, voleva cogliere ogni suo movimento, anche quello impercettibile, cercando una soluzione alla situazione che si era andata a creare tra loro.

Come in quasi tutte le culture però, arrivò il momento delle danze.

-Samantha…volete ballare?- chiese Gordon porgendole la mano.

Jack si alzò di scatto dalla sedia, fissando la scena; era certo che Sam avrebbe rifiutato l’invito, ne era più che convinto, ma quando vide la sua mano prendere quella di Gordon, il mondo gli crollò addosso.

Sam aveva sempre rifiutato ogni suo invito per andare a pescare, e ora accettava di danzare con un perfetto sconosciuto e per di più alieno.

osservò mentre raggiungevano l’uno affianco all’altra il centro della sala, ma non potè stare oltre; raggiunse la prima uscita e prese un sentiero che portava chissà dove.

 

Si era fatto tardi, e Sam non si era neanche accorta del passare delle ore, ma era il momento di tornare nella propria tenda per riposare.

Dopo aver salutato la maggior parte degli invitati che aveva conosciuto durante la festa, Sam seguì il sentiero che doveva condurla alla sua tenda.

Il percorso era poco illuminato e anche facendo la massima attenzione, Sam rimase impigliata con il vestito in una serie di rovi.

Per non rischiare di rovinarlo, Sam si chinò e tentò di liberarlo, ma si ferì ad una mano.

In lontananza si sentivano ancora i suoni e le musiche provenienti dal villaggio, mentre all’improvviso dei rumori arrivarono dalla direzione opposta, attirando l’attenzione di Sam.

Sam era praticamente indifesa, senza armi, in un luogo che non conosceva e per di più senza la possibilità di chiedere aiuto a nessuno.

La paura aveva preso pieno possesso del suo corpo, quando inaspettatamente il viso di O’Neill spuntò da dietro gli alberi.

-Carter!- esclamò sorpreso di trovarla lì.

-Signore…cosa ci fa da queste parti?- chiese colta impreparata.

-Faccio due passi…e tu invece?- replicò fissandola.

-Io…bhè…vede…- non riuscì a terminare la frase, che Jack la interruppe.

-Ti sei impigliata nei rovi!- affermò inginocchiandosi per aiutarla a liberarsi facendo attenzione a non pungerla.

Sam velocemente nascose la mano ferita, che le bruciava da impazzire, dietro alla schiena, mentre Jack si rialzava, tornando a guardarla negli occhi.

-Grazie…Signore!- sussurrò Sam improvvisamente senza fiato, notando la vicinanza del viso di Jack al suo.

-Carter…cosa nascondi lì dietro?- chiese sbirciando.

-Niente Signore!- rispose Sam tentando di ingannarlo.

Jack allora le afferrò gentilmente l’avambraccio e quel che vide non gli piacque per nulla.

-Cosa è successo? È stato Gordon?- chiese furioso iniziando a dirigersi verso il villaggio.

-NO SIGNORE! Si fermi!- dovette quasi gridare per riuscire a bloccarlo, ma alla fine riuscì ad ottenere la sua attenzione.

-Mi sono ferita tentando di liberarmi dai rovi!- spiegò fissandolo negli occhi, e coprendo la mano ferita con quella sana.

Jack sfilò una specie di foulard che faceva da accessorio al suo vestito, e dopo aver preso la mano ferita di Sam nella sua, la avvolse delicatamente.

-Senti Carter…volevo scusarmi per quello che ho detto alla base…non volevo offenderti! È solo che…-

-Solo che?- lo incoraggiò a continuare sperando che accadesse qualcosa.

-Niente Carter!- Jack si tirò indietro proprio all’ultimo istante, timoroso delle conseguenze che ci sarebbero state dopo la sua confessione.

-Lo vede…è così che fa lei…accusa Gordon di avermi ferita, quando è lei l’unico a farmi del male!- urlò Sam buttando fuori tutto ciò che per anni aveva tenuto nascosto dentro se stessa.

Stava per andarsene, quando Jack la attirò a se e la baciò con quanta più passione, tenerezza e ardore aveva in corpo.

Sam per nulla cosciente di quello che stava accadendo intorno a se, si concentrò solamente su quelle labbra morbide premute sulle sue, rispondendo al bacio.

Dopo qualche secondo, Jack si allontanò piano, in modo da poterla guardare negli occhi, che però erano ancora chiusi per ricordare quegli attimi interminabili.

-Sam…ascolta…mi dispiace per quello che ho fatto e detto, ma l’unica cosa che mi importava eri tu!- disse prendendole il viso tra le mani –e quando ti sei messa a ballare con quel Gordon, ho pensato di averti perso!- confessò abbassando lo sguardo.

Sam lo fissò senza parole, ancora frastornata dal bacio di poco fa.

-Ti va di ballare?- le chiese Jack sorridendole dolcemente.

-D’accordo!- rispose Sam allacciando le braccia intorno al suo collo, mentre i loro corpi lentamente aderivano l’uno all’altro.

Si muovevano in perfetta sincronia, mentre la testa di Sam andò lentamente a poggiarsi sulla spalla di Jack; passarono circa una mezz’ora l’uno nelle braccia dell’altro, quando improvvisamente udirono dei rumori di passi.

 

………………

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

Scusate per il ritardo, ma tra il poco tempo e i cambiamenti che ho dovuto fare per rendere la fic migliore, è passato un po’ dal mio ultimo aggiornamento.

Con la speranza di continuarla presto, vi saluto.

Un Grazie particolare a 23jo, Mex, Najara e Sam93 per le recensioni.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Capitolo 4

 

Il rumore dei passi andava man mano avvicinandosi, finché spuntò il capo di un ragazzo da dietro un albero.

-Colonnello O’Neill…lo Stargate si è attivato!- disse indicandogli la strada per raggiungerlo.

-Oh…grazie!- rispose Jack, arrabbiato per l’arrivo del giovane in un momento poco opportuno.

Detto ciò, i tre si avviarono verso il villaggio dove ad attenderli vi erano Teal’c, Daniel e Jorda che erano appena arrivati.

-Hey ragazzi…come mai da queste parti?!?- esclamò Jack avvicinandosi a loro.

-Salve O’Neill!- salutò il Jaffa inclinando il capo.

-C’è stato riferito da Thor che la loro galassia è in grave pericolo ed ha richiesto il nostro aiuto…o meglio il TUO!- lo informò Daniel sistemandosi meglio gli occhiali sul naso.

-Che tipo di pericolo?- chiese Sam entrando nella conversazione.

-Replicanti!- rispose secco Daniel.

-Dannazione…di nuovo quei piccoli bastardi!- sussurrò Jack, per poi voltarsi e salutare gli abitanti del villaggio –è stato un piacere stare qui con voi, ma il dovere ci chiama; manderemo dei colleghi per aiutarvi a comprendere meglio la nostra tecnologia e tutto il resto. Capo Gordon…arriderci!-  concluse infine stringendo la mano all’uomo di fronte a lui.

-Spero di rivedervi presto Colonnello O’Neill!- rispose stringendo a sua volta la mano, per poi voltarsi verso Sam –Samantha…è stato un onore conoscervi ed è inutile dire che la sua presenza qui al nostro fianco sarà sempre gradita!- disse baciandole la mano per salutarla.

-Grazie capo Gordon!- rispose sorridendo timidamente.

-BENE…è ora di andare! Digita le coordinate Daniel!- ordinò Jack.

Il giovane archeologo e l’amico Jaffa si avvicinarono al DHD, mentre Jack e Sam rimasero poco più dietro l’uno vicino all’altra.

-Andiamo?- chiese sorridendole Jack.

Sam annuì ed insieme saltarono nel tunnel spaziale.

Non potevano intraprendere una relazione in quel momento, a causa della continua lotta ai Goa’uld e ai Replicanti, ma ora erano sicuri di una cosa, il futuro che li attendeva aveva una certezza…LORO INSIEME!!

 

 

FINE

 

Angolo dell’Autrice:

Mi scuso nuovamente per l’enorme ritardo con la quale ho aggiornato e concluso questa ff (SCUSATE SCUSATE SCUSATE) e ammetto che non è un granché come conclusione, ma devo dire che terminarla mi ha messo in grande difficoltà. Non sapevo da che parte iniziare a scrivere l’ultimo capitolo e alla fine…è venuto fuori questo! Se siete arrivati fin qua a leggere,vi ringrazio del vostro interesse e della vostra fiducia, sperando che in futuro incontri meno difficoltà di quelle che ho tutt’oggi.

BUON ANNO A TUTTI

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