Una mano da Hermione

di TatianaCovino
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ES ***
Capitolo 2: *** Un piccolo favore ***
Capitolo 3: *** La biblioteca ***
Capitolo 4: *** La partita di Quidditch ***



Capitolo 1
*** L'ES ***


L’Hogwarts Express sferragliava nella campagna di Londra mentre in un vagone Harry, Ron, Hermione, Ginny e i gemelli Weasley si preparavano a rientrare a scuola.
“Ci pensate? Dobbiamo rivedere quel vecchio rospo! Chissà cosa si sarà inventata stavolta”, disse George.
“E pensare che è stato un Natale così bello”, rispose Ron.
“Già, soprattutto per qualcuno. Vero, Granger”, disse Fred.
Hermione alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo: “Cosa vorresti dire, Weasley?”
“Ti ho vista molto affiatata con Charlie”, continuò il ragazzo.
“Beh si, è così affascinante, sa tante cose sui draghi, è bello parlare con lui”, rispose Hermione tornando a leggere il suo libro.
“Anche io so un sacco di cose!”, ribatté Fred.
Hermione non lo degnò nemmeno di uno sguardo.
“Smettetela voi due di punzecchiarvi! L’avete fatto per tutte le vacanze, siete insopportabili”, si intromise Ginny.
“Cosa? Io punzecchiare la Granger? Giammai!”, disse Fred fingendosi adirato. “Andiamo George, raggiungiamo Angelina e gli altri. Lì almeno c’è qualcuno che trova interessante così che dico. Ci vediamo alla lezione dell’ES, Granger.”
 
 
 
“Fred! George! Siete in ritardo!”
“Si lo sappiamo! Scusa Harry dovevamo…. Finire delle cose”, disse George.
“Bene”, continuò Harry. “Oggi riprenderemo da dove avevamo lasciato prima delle vacanze.”
“Ti sono mancato, Granger?”, disse Fred avvicinandosi alla ragazza con un grande sorriso.
“Nei tuoi sogni, Weasley!”
Fred sorrise. Gli piaceva il modo in cui quella ragazza riuscisse a tenergli testa. Di solito le ragazze cadevano semplicemente ai suoi piedi, ma Hermione era diversa e prenderla in giro lo divertiva.
“Dividetevi in coppie e proviamo gli incantesimi di attacco”, disse Harry.
“Fai coppia con me Granger?”, chiese Fred.
“Si, ma solo per toglierti quel sorrisino dalla faccia.”
“Oh Granger, sei troppo piena di te. Vedremo chi dei due vincerà.”
Fred e Hermione si misero l’uno di fronte all’altra. Hermione lanciò un incantesimo di disarmo, che fu bloccato da Fred. A sua volta il ragazzo provò a lanciarle un incantesimo ma, prima che potesse aprire bocca, Hermione lo schiantò contro il muro. A quella vista la ragazza fece un sorriso compiaciuto.
“Brava Hermione! Adesso vediamo un po’… Ginny, Ron, venite voi!”
Mentre Ron e Ginny si posizionavano al centro della stanza Fred si avvicinò ad Hermione: “Non gongolare, Granger, te l’ho lasciato fare. Sai, perché sei una ragazza.”
Hermione stava per rispondere ma, in quel momento, Ron fu scaraventato da Ginny dall’altro lato della stanza.
“Ron!”
“Oh mio Dio, ho due fratelli che si sono lasciati battere da due ragazze”, disse George disperato.
“Allora ti sono mancato davvero, Granger”, le sussurrò Fred all’orecchio.
Hermione sussultò. Solo in quel momento si era resa conto che stava stringendo la mano a Fred.
 

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Capitolo 2
*** Un piccolo favore ***


Hermione era china sui libri, intenta a studiare il libro di aritmanzia, materia che si era rivelata più complicata del previsto. Dall’altro lato della sala c’era Fred Weasley, che continuava a fissarla insistentemente.
“Hei Granger”, urlò.
Hermione alzò la testa di scatto, sentendosi chiamare. Chi poteva urlare in quel modo in una biblioteca? Ah certo, Fred Weasley! Ma aspetta: cosa ci faceva Fred Weasley in biblioteca?!
Il ragazzo le si avvicinò: “Sorpresa di vedermi?”
“Cosa ci fai qui?”, squittì.
“Io vengo a scuola qui.”
“Questo lo so! Cosa ci fai qui in biblioteca?”
“Ti stavo cercando”, disse il ragazzo sfoderando il suo miglior sorriso.
“E cosa vuoi da me, Weasley?”
“Sono venuto per riscuotere il mio favore.”
“Il tuo favore? E da quando, ti devo un favore?”
“Ti ho fatto vincere il duello, quindi mi devi un favore!”
“Ah! Tu non mi hai fatto vincere proprio un bel niente, Weasley! Ti ho battuto perché sono più brava di te!”
Fred sospirò. Sapeva che non l’avrebbe spuntata.
“E va bene, Granger. Allora sono io che chiedo un favore a te.”
“Non farò da cavia per gli scherzi che avete preparato tu e George, scordatelo!”
“Non era questo il favore che volevo chiederti!”
“A proposito, dov’è George?”
Fred ignorò la domanda volutamente: aveva detto a suo fratello che aveva un appuntamento. Non voleva fargli sapere cosa stava facendo, già lo prendeva in giro per essersi fatto battere da una ragazza.
“Volevo chiederti di aiutarmi con i compiti.”
“Ah-ah, divertente Fred. Adesso lasciami studiare per favore.”
“Ma sono serio!”
Hermione alzò la testa di scatto. “Non ti ho mai visto aprire un libro, e adesso mi chiedi di aiutarti con i compiti? Che scherzo è questo?”
“Sai, la mamma insiste per i G.U.F.O. E dai, Hermione, ti prego!”
“Mi hai chiamata Hermione…”
“Questo ti fa capire quanto io sia disperato!”
“E va bene… stasera alle 22.30 in sala comune. Sii puntuale.”
“Non potremmo fare in qualche altro posto? Magari più appartato?”, chiese Fred.
“Certo, la tua reputazione ne risentirebbe se qualcuno ti vedesse leggere un libro!” Sospirò: “Va bene, vediamoci in biblioteca allora.”
“Grazie Granger!”
“Aspetta, ho due condizioni. Prima: se Flitch ci becca fuori dal letto ti prenderai tu la colpa di tutto.”
“Va benissimo. E la seconda condizione?”
“Se fai anche un solo minuto di ritardo me ne vado”, rispose la ragazza chinando di nuovo la testa sul suo libro e mettendo fine a quell’assurda conversazione.
 

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Capitolo 3
*** La biblioteca ***


Hermione non era ancora convinta da tutta quella situazione. Fred Weasley che studiava? Sicuramente era uno stupido scherzo dei gemelli. Eppure, si stava comunque dirigendo verso la biblioteca.
Erano le 22.02 quando arrivò davanti la porta e di Fred neanche l’ombra. Ovviamente, pensò. Era sul punto di girarsi e andarsene, quando vide che la porta della biblioteca era leggermente aperta. La aprì ed entrò.
“Hei Granger!”
“Sssh! Vuoi farci scoprire?”
“Sei in ritardo!”, disse il ragazzo sorridendo.
Hermione arrossì, ma ignorò la frecciatina. “Allora… in cosa devo aiutarti?”
“Beh… Sono un po’ indietro con Pozioni, Erbologia, Incantesimi, Trasfigurazione…”
“Praticamente sei indietro in tutte le materie”, sospirò Hermione. Non si era aspettata nulla di diverso.
“Iniziamo con Pozioni..”
“Mi piace quando mi dai ordini, Granger”, disse Fred.
“Smettila, oppure me ne vado!”
“Scusa, scusa…”
 
Era passata circa mezz’ora ed erano ancora alla seconda pagina.
“Fred, te l’ho appena spiegato, come fai a non ricordarlo?”
“Non ti stavo ascoltando davvero. Ero troppo occupato a guardarti.”
Hermione arrossì e aprì la bocca per dire qualcosa, ma improvvisamente si zittì.
“Ti ho lasciata senza parole, eh Granger?”
“Sssh!”, gli fece Hermione.
C’era qualcuno fuori dalla porta. Un rumore di passi e poi sentirono la voce di Flitch: “La porta era aperta… Ooooh ci sarà qualche studente fuori dal letto!”
“Non hai chiuso la porta?”, disse Hermione rivolgendosi a Fred con aria arrabbiata.
“Sei tu che sei entrata per ultima!” Prima che la ragazza potesse dire altro la trascinò dietro uno scaffale infondo.
“Ma che fai?”
“Ci sto nascondendo, Granger. Qui non ci troverà mai. Basterà fare silenzio.”
“Ma i libri sul tavolo….”
“Non è il momento di pensare ai tuoi amati libri, Granger.”
In quel momento si sentirono i passi di Flitch entrare nella biblioteca. “Dove siete? Vi troverò. Oh, si che vi troverò.”
Hermione sussultò e Fred le mise un dito sulle labbra. I loro corpi erano vicinissimi, schiacciati tra due scaffali di libri. Hermione sentiva il respiro caldo del ragazzo e il suo cuore battere molto forte, più forte di un cuore normale. Fred la guardò per un tempo infinito: i capelli della ragazza gli solleticavano il mento, ma a lui non importava perché ne stava annusando il profumo di vaniglia. Lentamente si avvicinò al suo viso per baciarla, quando un rumore improvviso li distrasse entrambi.
Il rumore veniva da fuori, probabilmente Peeves aveva fatto cadere un’armatura. Ma quello era bastato per distrasse Flitch e farlo uscire di corsa dalla biblioteca.
Hermione tornò a respirare normalmente, ma non riusciva a staccare gli occhi da Fred.
“Granger, pericolo scampato. Adesso puoi lasciarmi la mano”, disse Fred sorridendole.

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Capitolo 4
*** La partita di Quidditch ***


“Avevo così fame”, disse Ron mangiando il terzo pezzo di torta.
“Tu hai sempre fame, fratellino!”, rispose Ginny.
“Buongiorno”, disse George sedendosi al tavolo con loro. Fred si sedette vicino a lui, di fronte a Hermione. “Granger, cosa sono quelle occhiaie? Non hai dormito stanotte?”
“Io ho sempre le occhiaie, George. Grazie per averlo notato”, rispose senza alzare gli occhi dal suo libro.
“Già… Ieri sera ti abbiamo aspettata in sala comune, ma non c’eri. Dov’eri?”, chiese Ron.
“Ero…”
“In biblioteca”, finirono la frase Ron e Harry.
“Già, dove potevi mai essere.”
“In biblioteca, eh? Sai, ieri sera anche Fred era in biblioteca...”, ma prima che potesse dire altro Fred gli assestò un calcio sotto il tavolo.
Ron sputò un pezzetto di torta: “Fred? In biblioteca?”
Hermione non disse niente, continuando a concentrarsi sulla sua lettura.
“La tua biblioteca, per caso, si chiama Angelina?”, chiese Ginny, ammiccando al fratello.
“No, io e Angelina… Non c’è niente…”
“Scusate, io devo andare”, disse improvvisamente Hermione chiudendo con troppa forza il libro. “Avevo dimenticato di avere un appuntamento con la McGranitt.”
Detto questo si avviò verso il corridoio, sotto lo sguardo incredulo di tutti. In particolare, quello di Fred.
 
 
Grifondoro aveva visto! Quando il ritratto della Signora Grassa si aprì, Hermione fu invasa dal consueto coro PERCHE’ WEASLEY E’ IL NOSTRO RE! Sorrise.
“Hei Granger!”, urlò Fred vedendola. Si fece largo tra la folla e la raggiunse. “Hai visto la partita?”
“Certo! Non me la sarei persa per niente al mondo.”
“Lo so che sei venuta soltanto per vedere me!”
“Sei troppo pieno di te, Weasley.”
“A ragion veduta! Guardami, sono bellissimo. Le ragazze fanno la fila per uscire con me!”
Hermione si rabbuiò: “Bene, buon per loro!”
Fred scoppiò a ridere: “Dai Granger, stavo scherzando! Non mi importa di loro.”
Il viso di Hermione si distese leggermente: “Devo dirlo però, sei stato davvero grande.”
“Non ci posso credere Granger, mi stai facendo un complimento?”
“Non montarti la testa Weasley! Sarà la prima e l’ultima vol…”, la frase fu interrotta da uno scoppio.
George aveva lanciato uno dei suoi scherzi proprio dietro Hermione che, spaventata dal rumore, era inciampata, andando a sbattere contro Fred. Se non era caduta era soltanto perché il ragazzo l’aveva afferrata.
“Scusa, non volevo… quello stupido scherzo mi ha spaventata.
Fred sorrise. Il suo viso troppo vicino a quello della ragazza “Allora il tuo è proprio un vizio, Granger”, disse riferendosi alle loro mani intrecciate.
Hermione arrossì e fece per ritirare la mano, ma Fred la bloccò: “Stavolta non ti lascio andare, Granger. Puoi giurarci”. Poi la baciò.
La sala comune scoppiò in un rumoroso applauso, seguito da grida e qualche lamento da parte di alcune ragazze del fanclub di Fred.
Ma i due non sentirono nulla di tutto ciò, persi l’uno nelle labbra dell’altro, stringendosi sempre di più, in un bacio che non sarebbe finito mai.

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