The moon 2- Profanation

di Minerva1120
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I need a break ***
Capitolo 2: *** Acts of vandalism ***
Capitolo 3: *** Secret Passage ***
Capitolo 4: *** Asylum ***
Capitolo 5: *** The strange couple ***
Capitolo 6: *** Towards the radio tower ***
Capitolo 7: *** Convergence ***
Capitolo 8: *** Arrested ***



Capitolo 1
*** I need a break ***


I need a break
Khemmis - A Conversation with Death
Sam 
-“Allora cari telespettatori chiamate numerosi! Voglio sapere che ne pensate dell’argomento trattato di oggi nel nostro Podcast di Misteri & affini…ecco la prima chiamata da una certa Lunaviola2021, Lunaviola parla, sei in diretta- -Grazie Mandie, ti ho chiamato per dirti che hai assolutamente ragione, quello che è successo in quel campo estivo è qualcosa di grosso, lo dimostra il fatto che l’esercito ha preso in mano la situazione e che non faccia trapelare nulla, inoltre sono convinta che la strage all’ospedale di Maple Hill centri con i fatti avvenuti al campo, in tutti e due gli eventi è intervenuto l’esercito, dicono che un paziente impazzito ha ucciso tutti. ma l’esercito non si mobilità per un semplice pazzoide, qui ci deve essere sotto qualcosa di grosso me lo sento!”-Spensi il video e sospirai guardando fuori dal finestrino dell’autobus, il mio nome è Sam Palmer, sono una ragazza di diciotto dai capelli biondi legati con uno chignon disordinato, gli occhi azzurri e le labbra truccate di rosso, stavo andando a fare una vacanza di una settimana alla Baita del mio amico Jason Morgan, ero contro l’idea di quella Baita, era stata costruita in segreto nella Nazione Nativa ed era una cosa sbagliata per me ma Jason se ne fregava, lui era il figlio di Matt Morgan, il presidente degli stati uniti d’America e quindi Jason riteneva di poter fare tutto quello che voleva, lui era un ragazzo di vent’anni dai capelli neri e corti e una grossa barba, di solito per la Baita li facevo storie ma per quella settimana avrei lasciato perdere le lamentele, avevo accettato di venire perché ha causa della morte di mia madre ero stata costretta a prendere due lavori part time e lo stress mi stava per causare un Burnout, staccare la spina era l’unico modo per non impazzire, sulla baita non ci saremo andato da soli, io e lui ci saremo andati con i nostri amici fra qui Chris Columbus, un ragazzo di vent’anni dai capelli biondo sporco, gli occhi verdi e gli occhiali a montatura nera, Tatiana Vasquez, una ragazza spagnola dai capelli castani e ricci e la pelle olivastra, gli occhi scuri con un tatuaggio di una rosa su una guancia e vestita sempre in rosso, Ashley Moon, che aveva la mia stessa età i capelli rosso ginger lunghi fino alle spalle e leggermente sovrappeso, Markus Sanders, che era un ragazzo di colore privo di capelli e con una marea di piercing in faccia e vestito quasi sempre da motociclista e poi c’era l’eterna coppietta Ellie Turner e Mike Foster, erano una coppia dal primo anno di liceo, lei era una ragazza bionda coi capelli acconciati in due trecce olandesi, Ellie era l’ex leader del gruppo delle Cheerleader e poi c’era Mike, un ragazzo dai capelli neri, gli occhi scuri ed era Quarterback della squadra di football americano della scuola.- L’autobus si fermo davanti all’ingresso per raggiungere la funivia, presi il borsone e raggiunsi il cancello e vidi attaccato un biglietto che diceva “il cancello è rotto, se volete passare dovete scavalcare”, io alzai gli occhi al cielo -va bene! Per mia fortuna ero la migliore in arrampicata a scuola, mi arrampicai sul muretto e scesi dall’altra parte e mi incamminai verso la zona della funivia cercando di sopportare quel freddo, una volta arrivata alla baita mi sarei fatta un bel bagno caldo, arrivai nei pressi del secondo cancello che aveva un muro più alto rispetto al primo e vidi Chris aggrappato a metà del muro, io sorrisi divertita e mi avvicinai -ciao Chris.- -C-Ciao Sam.- -Posso sapere che stai facendo?- -Sto osservando il muro non vedi? È la mia nuova passione.- Disse lui -una passione particolare, vuoi una mano?- Si, sono qui da un’ora.- Io scoppiai a ridere divertita -ok, sta tranquillo ti salvo io.- Dissi divertita salendo sul muro e allungando la mano verso Chris che l’afferrò e io lo aiutai a salire -oh grazie Sam, ancora cinque minuti lì e mi sarei mangiato una gamba.- -Esagerato.- Scendemmo dall’altro lato e raggiungemmo la funivia -però che panorama che si vede da qui.- Commentai -già pensa che questa zona non vede l’uomo dagli inizi dell’ottocento.- Disse Chris -e perché?- Chiesi io curiosa -l’ho letto in un libro a storia, secondo alcune leggende locali un tempo una città di coloni si formò in questa montagna, crearono case, un ospedale psichiatrico, un Hotel e la baita.- -Aspetta la Baita dove stiamo andando c’è dall’ottocento? Io pensavo che l’avessero costruita i Morgan.- Chris scosse la testa -no, loro l’hanno restaurata e al massimo hanno costruito la funivia.- -Be questo non cambia che non avremmo il diritto di stare qui, soprattutto dopo le recenti polemiche fra gli la nostra nazione e questa.- -Quali polemiche?- -Gli Stati Uniti dicono che la Nazione Nativa nasconda due assassini ricercati con un mandato internazionale.- -Cazzo!- Esclamò Chris spaventato -tranquillo Chris se sono qui abitano come tutti gli altri indiani più a Nord, non hanno motivo per venire qui.- -Lo spero comunque che stavo dicendo a si, da queste parti è stata costruita una città che secondo logica sarebbe dovuta fiorire insomma guardati attorno, un posto privo di insediamenti, pieno di natura incontaminata e risorse, una città doveva fiorire senza problemi ma non fu così.- -E perché?- -Perché tutti gli abitanti della città sono stati trovati morti.- -M-Morti?- -Si.- -E di cosa?- -Secondo le fonti ufficiali si parla di un attacco da parte di un branco di lupi ma secondo alcuni non erano lupi ma qualcosa di più spaventoso, fonti storiche dicono che la notte prima del ritrovamento dei corpi si erano sentiti degli strani versi simili a quelli di un Wapiti anzi a una marea di Wapiti ma quell’animale non è arrivato in zona fino agli anni venti.- -Cavoli bel mistero.- Dissi io -Secondo alcuni tutto è stato causato da una maledizione su questa montagna, comunque parlando d’altro gli altri sono già qui? -Chiesi io -penso di si, per fortuna c’eri tu se no rimanevo bloccato lì chissà per quanto.- -E rischiavi anche di rimanerci, visto che non possiamo chiedere aiuto a nessuno, oh almeno possiamo ma rischiavamo di far scattare un grosso incidente fra le due nazioni e tutto perché tu hai paura di staccare i piedi da terra.- Dissi io divertita -non è una semplice paura, ma una vera e propria fobia, in quinta elementare dei bulli mi hanno issato alla bandiera e sollevato aria, ero a cinque metri da terra!- Arrivammo alla cabina della fattoria e salimmo sopra e la cabina partii e Chris tiro fuori un libro con il titolo “Effetto farfalla” -Effetto farfalla? Che cos’è?- Chiesi io -usando parole povere è una locuzione che dice che da piccoli cambiamenti si possono produrre grandi variazioni.- -Non ho capito.- -Ti faccio un esempio, lo sai che io e Jason ci conosciamo dalle elementari e ci siamo conosciuti grazie a delle piccole cose, la sera prima avevo impostato male la sveglia, così questa è suonata in ritardo perciò nella fretta di arrivare a scuola mi sono dimenticato l’ombrello e quando quel pomeriggio ha cominciato a diluviare nonostante abbia cercato di tornare a casa a piedi sono stato costretto a fermarmi sotto una tettoia e sotto quella tettoia c’era Jason capisci? Se impostavo bene la sveglia non mi sarei svegliato in ritardo, non avrei dimenticato l’ombrello e sarei potuto tornare a casa a piedi tranquillamente e non avrei incontrato Jason e tu a quest’ora stavi parlando con qualcun’altro o eri da sola, questo è l’effetto farfalla.- -Interessante quindi se un giorno decidessi di prendere la strada più lunga per tornare a casa invece della solita corta potrei rischiare di dare una svolta alla vita.- -Certo ma la cosa può essere anche in negativo ti avverto.- In quel momento al cellulare di Chris arrivo un messaggio e vidi che era di Ashley, io sorrisi divertita -allora sei finalmente riuscito a dire ad Ashley che ti piace?- -Cosa?!? A me non piace non piace Ashley!- Esclamò Chris fingendosi indignato -si certo come no.-
 
Ellie
-Mi sedetti sulla panchina vicino alla funivia in attesa che arrivasse Mike, aveva detto che mi avrebbe raggiunta per passare un po’ di tempo insieme, sentii il cellulare suonare, lo presi in mano e vidi che era un messaggio di Mike che mi diceva che arrivava presto, io sorrisi, mi il cellulare al suo posto e recuperai lo specchietto e la trousse, tirai fuori il rossetto feci per mettermelo quando sentii una botta fortissima -ah!- Lo specchietto mi cadde dalle mani e cadde a terra e si frantumo -porca puttana! Sette anni di guai.- Pensai andando a vedere e vedendo Sam e Chis -Ellie ci apri?!?- -Mmm in realtà stavo pensando di lasciarvi qui che ne dite?- -Che sarò costretto a mangiarmi una gamba allora.- -Ce l’hai con queste gambe.- Commento Sam divertita mentre io aprivo la porta -finalmente siamo arrivati, il viaggio in autobus è stato veramente lungo, per fortuna mi sono scaricata il Podcast di Misteri & affini da ascoltare.- -Non era il nome di un cartone animato?- Gli chiesi io -no, il nome del cartone animato era  “Scooby doo”- Rispose lei -e di che parlavano?- Gli chiese Chris -del loro argomento preferito da quindici anni a questa parte, del mistero del campo estivo Big Lace Field e del successivo massacro all’ospedale della città di Maple Hill.- -Interessante.- -Noi andiamo? Vieni anche tu Ellie?- -No, aspetto Mike.- -Ah capito! Se volte divertirvi la cabina della funivia è senza telecamere.-
 
Tatiana
-Ah, non ci credo che ci sia anche quella troia di Ellie! Aveva detto che non veniva! L’aveva giurato! E invece eccola lì la stronza! Tutta presa a scattarsi quei cazzo di Selfie!- -Tesoro calmati.- Dissi io seguendola a fatica, Tatiana quando era incazzata camminava sempre molto velocemente.- -Io sono calma!- Esclamò lei inviperita -se questo è il tuo essere calma non voglio sapere come sei da incazzata.- Pensai Tatiana e Ellie erano ex migliori amiche, avevano litigato quando Ellie aveva osato mettersi con Mike dopo che lei l’aveva scaricato, io non capivo perché Tatiana se l’era presa tanto ma era meglio lasciarla sfogare perché se provavo a dire qualcosa era capace di prendersela con me -manca ancora molto alla baita?- Chiesi io -no, fra poco dovremmo…- Improvvisamente qualcosa uscii da dietro un albero urlando, io e Tatiana sussultammo spaventati ma per fortuna era solo Mike -Mike ma sei scemo?!?- Gli chiese Tatiana, lui scoppio a ridere -scusate non ho resistito!- -Per tua fortuna non ci è caduto niente.- Dissi io irritato -scusate volevo solo fare uno piccolo scherzo.- Disse Mike -vai a fare il tuo piccolo scherzo altrove.- Disse Tatiana furiosa andando avanti -ci vediamo alla baita!- Ci saluto lui allegro
 
Mike
Arrivai nei pressi della funivia e notai Ellie che guardava come al solito il cellulare, io sorrisi divertito e mi abbassai per fare una palla di neve e la lanciai contro Ellie beccandola sul braccio -ah!- -Beccata!- -Mike! Non è valido fare agguati!- Esclamò lei divertita correndo a raccogliere una palla di neve e lanciandomela, io mi gettai a terra schivandola e presi una seconda palla di neve e la lanciai, mancandola per un soffio -mancata!- Esclamò lei divertita -arrenditi Ellie! Tanto ho vinto io!- Esclamai -lo vedremo!- Esclamò lei!- Continuammo a lanciarci le palle di neve divertiti quando improvvisamente sentii Ellie urlare e cadere a terra -Ellie!?!- Corsi a vedere e la vidi a terra che si teneva una caviglia -tutto bene?- -Si, sono solo inciampata su qualcosa semisepolto nella neve.- Andai a vedere dove indicava vidi qualcosa di bianco sporgere, lo presi in mano e vidi con orrore che era la testa di teschio -ah!- Lo lasciai cadere a terra -c-che c’è?- -È un teschio!- Esclamai io -oh dio!- Io la presi in mano e vidi che aveva una serie di buchi sulla cima grandi un centimetro -s-sembra che sia stato ucciso da qualcosa che l’ha morso alla testa.- -Dovremmo chiamare qualcuno?- -Non penso…è…è probabile che sia qui da anni.- -E quel simbolo strano che cos’è?- Mi chiese Ellie -quale simbolo?- -Ha una mano con una spirale all’interno incisa vicino ad un occhio.- -Mmm qui in giro ci sono alcuni totem indiani ora che mi ci fai pensare e ho visto quel simbolo su alcuni di loro, questo dimostra che questo scheletro è qui da un bel pezzo…ehi aspetta ora ricordo che significa quel simbolo.- -Lo sai?- -Si, una volta Tatiana mi ha regalato una collana con quel simbolo, questo simbolo vuol dire guarigione.-  -Be non è servito gran che se è morto.- Disse Ellie -forse non volevano guarire il corpo, sarà meglio andare ora non credi? Questa scoperta mi ha tolto tutta la Libido che avevo in corpo.- -Uff che peccato!- Esclamò lei -volevo fare le nostre cosacce prima di essere costretta a starti “lontano” per una settimana.- -Ehi non è detto che non potremmo fare niente, dovremmo solo trovare il momento opportuno per “sparire” a fare roba.-
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Acts of vandalism ***


Acts of vandalism 

 
 Chirs
Arrivammo nei pressi della baita e vidi che c’erano già gli altri -salve a tutti gente!- Esclamai io salutandoli -che ci fate tutti qua fuori?- Gli chiesi-abbiamo un problema di serratura ghiacciata.- Disse Jason -non possiamo aprire la porta, dobbiamo provare a cercare un altro ingresso, vieni con me?- Mi chiese Jason -sicuro.- -Voi aspettataci qui, arriviamo subito!- -Sei sicuro che ci sia un altro ingresso?- Gli chiesi -si, di sicuro la finestra della cantina è ancora aperta.-  Disse Jason -speriamo, Jason come stai?- -I-Io bene.- -Sicuro, ieri mi sembravi molto turbato.- Commentai io -quando ti ho chiamato ero solo un po’ nervoso, lo saresti anche con un padre che è presidente degli Stati Uniti che non ha manco cinque secondi del suo tempo per dedicarlo a sua figlio, ma ormai fa così da quando ho dieci anni, sono abituato al fatto di essere invisibile per lui nonostante tutte le stronzate fatte per attirare la sua attenzione.- -Dai non dire così, sono sicuro che tuo padre prima o poi tornerà a ridarti attenzioni.- -Ne dubito.- Disse Jason, arrivammo alla cantina e vidi una finestra semi aperta -mi sa che è troppo stretta per far passare me, ho troppi muscoli.- Disse Jason -allora vado io.- Dissi raggiungendo la finestra e provando a infilarmi dentro la baita ma faticavo a passare dalla finestra -mmm forse dovremmo chiamare una delle ragazze -no c’è la faccio…devo solo aaah!- Caddi dentro la cantina battendo con forza un ginocchio -cazzo cazzo!- -Tutto ok?- -Sto bene sto bene.- In quel momento sentii qualcosa cadere -c-che è stato?- Mi alzai in piedi spaventato -Veniva da quell’armadietto.- Disse Jason indicandomelo, io mi avvicinai e lo aprii, in quel momento qualcosa grande quanto un gatto e la bocca piena di denti mi saltò addosso, urlai spaventato e caddi a terra e quella cosa mi saltò in faccia facendomi cadere gli occhiali e scappo via -oh mio dio! Che cazzo era quella cosa?!?- Esclamai poggiandomi una mano sul petto -penso fosse un cucciolo di Ghiottone.- Disse Jason -un cucciolo?!? Alla faccia del cucciolo per un attimo ho pensato che volesse divorarmi la faccia.- -Per fortuna non sono carnivori.- Disse Jason -si che lo sono, sono animali carnivori che principalmente si nutrono di animali dalle piccole alle medie dimensioni come lepri,castori o marmotte e sono in grado di cacciare con successo anche i cervidi come renne, le alci e i cervi e in caso di necessita cacciano anche i predatori come i cuccioli di lupo, le volpi e i Coyote.- -Mmm interessante ora ascolta dobbiamo scongelare la serratura, nel bagno al piano di sopra sono sicuro che sia rimasto uno dei miei vecchi deodoranti spray.- Disse Jason lanciandomi l’accendino -che ci faccio con questo?- -Come che ci fai? Puoi usare quello con il deodorante.- -Ho capito facciamo un lanciafiamme, vado subito.- -E se riesci cerca di recuperare quel cucciolo di Ghiottone.- -Scordatelo! Io voglio vivere! Da me avrai solo lo scongelamento della serratura.- -Ok.- Accessi il mio cellulare e uscii dalla cantina dirigendomi verso il bagno, la baita era un edificio a tre piani, c’era il piano sottoterra, il piano a terra e un secondo piano dove era messo l’unico bagno della baita, era un po’ dura aveva un solo bagno soprattutto per via della presenza di quattro ragazze, raggiunsi il bagno e aprii l’armadietto -vediamo…eccolo qui.- Dissi prendendo il deodorante spray e tornando di corsa di sotto alla porta d’ingresso.
Tatiana
-Ma quanto ci mette Chris ad aprire la porta? Casco dal sonno io!- Esclamai io sbadigliando stanca -lo si vede, guarda che orrende borse sotto agli occhi hai! Sembri una vecchia zitella.- Mi punzecchio Ellie -Mike fai stare zitta la tua troia da passeggio!- -Perché non fate silenzio entrambe, questa è una settimana di amicizia, non dobbiamo litigare fra di noi ci rimproverò Jason- -Non ho incominciato io.- -Non importa chi ha incominciato finitela ora.- Disse Sam ,sentimmo il rumore di passi in avvicinamento -Chris sbrigati!- -Arrivo!- Aspettammo ancora qualche secondo e Chirs aprii la porta e si inchino -grazie grazie sarò qui tutti i giorni e…ahh!- Un’animale li passo affianco facendoci prendere a tutti un colpo -ben lavoro Chris il cucciolo di ghiottone è sistemato.- Disse Jason entrando nella baita soddisfatto -finalmente.- Entrammo nella baita e Jason chiuse la porta a chiave -che chiudi la porta a fare che tanto siamo qui in giro da soli.- Dissi io -io per sicurezza la chiudo, ci sono due assassini a piede libero qua in giro.- Disse Jason stiracchiandosi -bene ragazzi direi che è il momento per tutti di andare a dormire è stata una giornata piena per tutti quanti.- -A chi lo dici? Io e Markus siamo stati in Aeroporto per ore, ma non avrei mai preso un autobus per venire qua.- Mi lamentai io -vieni Markus andiamo a dormire.- Dissi io sbadigliando afferrando Markus per i polsi -ma io non ho sonno.- Provo a dire Markus prima che lo trascinassi  in camera da letto 
 
Ashley
Jason fece per salire al piano di sopra ma io lo fermai per il polso -Jason aspetta io avrei bisogno di fare un bagno.- -C’è il contatore per l’acqua calda in cantina.- -Si, in cantina, io avrei un po’…paura della cantina, mi puoi accompagnare?- -Se vuoi lo faccio io.- Disse Chris raggiugendoci -grazie Chris. - -Bene allora vi lascio soli piccioncini, e mi raccomando potete tubare1 quanto volete ma non andate oltre.- -Non siamo Mike ed Ellie.- -E meno male, se volevo vedere certe scene sarei andato a trovare mio nonno.- -Tuo nonno?- Chiesi io -mio nonno è un regista rinomato nel campo dei film a Luci rosse ha anche vinto moltissimi premi che per buone ragioni non vi faccio vedere visto le loro forme particolari.- -Mmm già mi immagino che potrebbero essere.- Commento Chris divertito -andiamo a mettere l’acqua calda.- Scendemmo al piano di sotto e raggiungemmo la porta della cantina e Chris provo ad accendere la luce ma non si accese -è ancora rotta mi sa.- -Oh cavolo.- -Non avere paura, qui ci sono io e la mia torcia.- Disse lui accendendo la sua mini torcia elettrica -ecco qui, ora possiamo scendere, io deglutii nervosa e scendemmo le scale -dai Ashley controllati, avere paura del buio è una cosa da bambini.- Pensai io stando dietro a Chris -s-sono…sono contenta di essere qui, a casa di recente le cose vanno un po’ male.- -I tuoi litigano ancora?- Io annui -si, temo che divorzieranno.- -Forse è meglio che lo facciano a sto punto.- -Chris!-  -Sono serio Ashley, continuando a litigare così faranno solo logorare i tuoi nervi e i loro, quando le cose non vanno è sempre meglio lasciasi che stare lì a fare come cane e gatto per tutto il resto della loro vita. Raggiungemmo la cantina e mi guardai in giro -cavolo è pieno di roba qui.- -Vero eh? Quasi non si cammina, c’è un sacco di roba anche di quando eravamo piccoli.- -Sono messe male.- -Sono anche rubate se per questo.- -Davvero?- -Si, Jason da piccolo aveva il vizio di rubare i giocattoli agli altri bambini.- -E suo padre non diceva niente?- -Certo che diceva qualcosa ma non lo puniva mica, il padre di Jason era un genitore particolarmente assente e lo è ancora soprattutto adesso che è diventato presidente degli stati uniti.- -Spero che non faccia cazzate anche ora.- -Be….che vuoi che possa fare? Rischiare di farci ammazzare tutti quanti? Non vedrò come potrebbe farlo. Eccoci qui.- Arrivammo al generatore dell’acqua calda -allora Ashley lo vedi questo bottone rosso qui?- Io annui -quando si accende la luce verde sopra premilo ok?- -Ok.- Attesi che arrivasse la luce verde e schiacciai il pulsante e sentii un rumore tremendo venire dal generatore -ed ecco arrivata l’acqua calda! Batti il cinque!- Esclamò Chris, io li battei il cinque e lui sorrise -grazie per avermi aiutato Chris.- Lui arrossi -di niente, ora vai a farti pure il tuo bagno prima che Ellie abbia la tua stessa idea, lo sai quanto tempo ci sta lei.- -Andiamo subito.- -Andiamo?- -Mi devi accompagnare fuori dalla cantina, sei tu quello con la torcia.- -Ah già è vero….andiamo.-
Jason
La sveglia incominciò a suonare e io rapido la spensi -le dieci del mattino, ottima ora per cominciare la giornata.- Scesi dal letto e mi rivestii, finalmente si poteva dire che quella settimana di vacanza era cominciata, e da come avevo potuto vedere Sam aveva troppo bisogno di una vacanza per poter rompere il cazzo, non me ne fregava niente se quella era la nazione degli straccioni rossi, io volevo divertirmi. Scesi di sotto e trovai gli altri già svegli -ehi vedo che qui siamo mattinieri.- Commentai io -noi siamo andati a letto presto.- Disse Ellie sbadigliando e dandosi una occhiata allo specchietto -cazzo guardate che borse sotto gli occhi!- -A nessuno interessa.- Disse Tatiana -oggi che volete fare?- Chiesi io per evitare che cominciassero a litigare di nuovo -Potremmo andare a quella “piscina” naturale d’acqua calda a farci una bella nuotata.- Propose Tatiana -ma è ha un’ora di cammino da qui.- Borbottò Markus -ok, facciamo con votazione, chi vuole andare alla piscina alzi la mano!- Esclamai io alzando le mani seguito da praticamente tutti gli altri tranne Markus che vedendosi in minoranza -alzò la mano -bene! Allora facciamo colazione e andiamo, ho ancora qui i vostri costumi dell’estate, ve li porto subito.- Dissi salendo di sopra e vedendo il telefono con un sacco di messaggi in segreteria -saranno di papà, forse si è finalmente ricordato che oggi è il mio compleanno.- Andai a schiacciare il pulsante della segreteria che parti.-“Un messaggio ricevuto ieri ha mezzogiorno: Ciao Jason è papà che parla, ti avvisò già che quando tornerai dalla tua vacanza io non ci sarò, parto domani con tua madre per una bella vacanza ai caraibi, ti abbiamo lasciato i soldi in casa x sicurezza.”- Il messaggio si concluse e io strinsi il pugno per la rabbia, perché ero così stupido da credere che improvvisamente mio padre cambiasse? Non era mai stato presente nella mia vita, mai in nessuno evento, non mi stupirebbe nemmeno scoprire che nemmeno il giorno del mio concepimento c’era.- Pensai furioso tirando un cazzotto al mobile, andai a recuperare i costumi. Lì indossammo e dopo aver preparato qualcosa per pranzo ci dirigemmo verso la piscina naturale che in realtà era un laghetto non più grande di una piscina olimpionica ma d’acqua calda dove venivamo ogni estate oh inverno per fare una nuotata, avevo proprio bisogno di qualcosa per sfogarmi dopo quello che avevo sentito.- Ci dirigemmo verso il laghetto naturale ma io ero talmente nervoso che con una scusa mi allontanai dagli altri e camminando camminando trovai una radura e lì vidi quattro strani Totem con dei simboli strani sopra, io sorrisi divertito -mi sa che ho trovato il mio sfogo.- Pensai avvicinandomi e incominciando a distruggere quei quattro Totem tanto a chi sarebbe importato!?!- Distrussi tutti e quattro i Totem e finalmente mi sentii meglio -mi ci voleva! Tanto se mi beccano lo scandalo andrà tutto contro mio padre, se lo merita il bastardo.- In quel momento sentii un ramo rompersi, mi voltai ma non vidi nessuno, strano mi sembrava di averlo sentito vicino. Che fosse uno degli altri? Magari Sam?...No se fosse stata lei sarebbe già venuta a rompermi le scatole.- Decisi di ignorare quel suono e tornai dagli altri che stavano già in acqua  -ma dov’eri?- Mi chiese Sam -ahem mi scappava.- -Ma non eri andato in bagno prima di uscire?- -Mi conosci Chris, lo sai che io appena mi allontanò da un bagno ho bisogno di andarci.- -Su vieni dentro l’acqua è fantastica!- Esclamò Mike -arrivo!- Esclamai io divertito svestendomi e appena lo feci tutti scoppiarono a ridere -perché ridete?- Gli chiesi io confuso -oh per nessun motivo…Barbie!- Io abbassai lo sguardo e vidi che avevo un costume rosa con su una immagine di Barbie -oh cavolo!- Imbarazzato mi immersi per nascondere il costume -chi te l’ha regalato quello?- -Mia sorella l’anno scorso ha pensato bene di farmi questo “regalo” di compleanno.- Dissi io imbarazzato -che regalo crudele.- Commento Sam divertita -già, nuotiamo adesso.- Dissi io  cominciando a nuotare tranquillo, la mia mente andò a  quello che avevo combinato ai Totem ma scossi la testa, di che mi preoccupavo? Non sarebbe successo niente di male, erano solo degli stupidi totem piantati qui chissà quanto tempo fa.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1. Di innamorati, scambiarsi parole o gesti teneri, dolci, affettuosi: quei due tubanocome due tortorelle. 

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Capitolo 3
*** Secret Passage ***


Secret Passage
 
 Mike
-Jason ehi Jason!- Lui alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo e io mi avvicinai -Jason ho una domanda da farti.- -Spara.- -Non è che conosci un luogo appartato dove io e Ellie possiamo andarci a…divertire.- Lui sorrisi e divertito -volete andare a fare i pornodivi eh? Si c’è un posto dove potete andare, ha un’oretta di cammino c’è una casetta molto carina con una camera matrimoniale.- -Una seconda casetta?- -Lui annui -si, i miei genitori lo usavano per divertirsi quando erano giovani, c’è anche una mappa che vi aiuterà a raggiungerla.- -Grazie.- Raggiunsi Ellie e li mostrai la mappa -abbiamo un posto dove andare a divertirci.- -Bene.- -Vestiti che andiamo.- -Ok ok vado.- CI mettemmo le giacche e io e Ellie uscimmo -guarda Mike, c’è una bellissima Luna piena questa notte.- Disse Ellie -lo vedo è anche enorme e…molto romantica.- Dissi io -ci conviene sbrigarci per andare a questa casetta, non penso di poter resistere a lungo.- Ci incominciammo a camminare nella neve ed entrammo nel bosco seguendo il sentiero -Mike?- -Si?- -Sai una cosa che mi manca?- -Cosa?- -La neve, ormai la neve di inverno la si può trovare solo quando veniamo qua sulla montagna.- -Hai ragione, mi ricordo ancora perfettamente le nevicate di quando ero piccolo, pensa che una volta se non sbaglio avevo otto anni aveva nevicato così tanto che io mi sono ritrovato con la neve che mi arrivava alle ginocchia, il giorno più bello della mia vita.- -Niente scuola ovviamente.- -Si, l’hanno detto la sera prima alla radio, niente scuola per tre giorni, il sogno bagnato di ogni bambino.- Dissi io divertito -allora dove si trova questa casetta?- -Secondo la mappa che mi ha dato Jason non è troppo lontana dalla piscina naturale, ha un tiro di schioppo, possiamo anche passare da questa miniera per accelerare il percorso.- -Una miniera? Non sapevo che ce ne fosse una in zona.- -Nemmeno io.- Risposi io incamminandomi nella neve e accendendo la torcia per illuminare il sentiero quando udii un ululato in lontananza, un ululato un po’ strano anche se non sapevo dire il perché -c-ci sono lupi in zona?-Udii un secondo ululato che ha differenza del primo era un po’ più acuto -si, ci sono lupi in zona, ma stai tranquilla, sembrano lontani e di solito i lupi non attaccano l’uomo.- Arrivammo alla miniera e vidi il disegno della mano con la spirale disegnato sui muri -lo stesso disegno che c’era sullo scheletro che cosa bizzarra.- Pensai, entrammo nella miniera e vidi dei binari che seguimmo fino a raggiungere l’uscita di essi e raggiungemmo l’aerea picnic dove c’era un cartello che indicava le varie specie di animali presenti in zona fra cui c’erano Lupi, Wapiti e Orsi grizzly -ci sono gli orsi qui? Mike ho una idea!- -Quale?- -Abbracciamo un orso!- -Non mi pare una buona idea.- -Dai che vuoi che succeda?- -Che ci uccida forse?- Dissi io divertito -ora sbrighiamoci che il nostro caldo nido d’amore ci sta….ah!- Un uccello uscii all’improvviso da un cespuglio facendomi prendere uno spavento, Ellie scoppio a ridere divertita -ti fai spaventare dagli uccelli Mike?- -Stavo solo rispondendo al suo richiamo.- Dissi io con tono malizioso -sei un tipo facile.- -Ho molto amore da dare io.- Risposi divertito -andiamo avanti.-

 
Chris
-Ragazzi anche noi usciamo a fare una passeggiata.- Disse Tatiana -ok ci vediamo!- Li salutò Jason i due uscirono e io continuai a esaminare la biblioteca -Chris che stai cercando?- Mi chiese Sam  -niente di speciale, voglio vedere quanti libri ha questa biblioteca.- -Ne ha parecchi, mia madre è una tipa che adora legge.- Disse Jason -Lo vedo qua ci sono talmente tanti libri che….un bottone?- -Come?- -C’è un bottone qui.- Dissi provando a premerlo, sentimmo un rumore sordo e la libreria incominciò a muoversi -ma che cazzo!?!- Esclamò Jason la libreria si sposto e vidi una porta -un passaggio segreto?- Io provai ad aprire la porta e ci ritrovammo davanti a una seconda stanzetta con un camino e una seconda libreria dove c’era un secondo bottone che premetti e rivelò un lungo corridoio -questa si che è una sorpresa.- Commentò Jason -io vado a dare una occhiata, qualcuno vuole venire con me?- -V-Vengo io- Disse Ashley -sicura?- Gli chiesi io un po’ stupito -s-si, ho una torcia e una bomboletta spray per segnare il percorso.- -Va bene allora andiamo, voi non venite?- Chiesi a Sam e a Jason -no, noi preferiamo rilassarci qui alla baita.- -Come volete, andiamo Ashley.- Dissi addentrandomi nel corridoio buio insieme ad Ashley che starnutii -salute.- -Qui è pieno di polvere.- -Sembra che non ci passi nessuno da parecchio…emozionante.- Dissi io tutto contento.- -Se-Secondo te che troveremo.- -Non lo so ed è questo il bello, potrebbe esserci qualsiasi cosa.- Dissi io emozionato prima di ritrovarmi davanti una scala pioli che scendeva -porca…pupazzina!- Esclamai io -C-Chris tutto ok?- -Si…tranquilla.- Tirai un sospiro -tranquillo Chris, non hai paura di scendere queste cose, solo di salirle.- Scesi la scala a pioli e riprendemmo il cammino fino a quando non giungemmo davanti a una porta, l’aprimmo e ci ritrovammo dentro la una enorme sala d’ingresso, con delle enormi scale che portavano al piano di sopra -mio dio!- Ma dove siamo!?!- Si chiese Ashley scioccata, io mi guardai in giro e vidi una specie di cartello impolverato, tolsi la polvere e lessi la scritta “Overlook Hotel” -Questo è un Hotel!- Esclamai io stupito -Un Hotel?- Io annui -si, penso che siamo finiti nella reception di un Hotel abbandonato.- -Cavoli! Ma perché la Baita è collegata a questo Hotel?- -Bo! La Baita è lì da parecchio, forse il precedente proprietario della baita aveva anche questo Hotel come proprietà.- Commentai io -lo esploriamo?- Io annui -si, diamo una occhiata, questo Hotel deve avere almeno duecentotrenta cinque anni.-
 
Ellie
L’aria si fece più fredda e io mi sistemai meglio la giacca addosso e in quel momento udii un verso più avanti -hai sentito?- Mike annui -si è più avanti,  andiamo a vedere Io mi strinsi a lui spaventata e seguimmo i suoni e vidi un Wapiti a terra con bruttissime ferite al collo -oh cazzo!- Esclamò Mike scioccato -oh poverino…che gli sarà successo?- -Forse è stato aggredito da qualche animale che….- Improvvisamente qualcosa attirò il cervo a se con violenza trascinandolo nei cespugli, io e Mike urlammo spaventati e incominciammo a correre -che cos’era?!? --Deve essere un orso, la casetta non è lontana sbrighiamoci!- Urlò Mike spaventato, arrivammo a una serie di scale e rapidi li salimmo fino a quando non vidi una piccola cassetta, la raggiungemmo e rapidi ci chiudemmo dentro -uff siamo salvi!- Esclamò Mike guardando fuori -lo vedi?- Lui scosse la testa-non vedo niente, forse l’orso si è accontentato del Wapiti.- -Speriamo che gli basti così possiamo tornare alla baita dopo.- -Oh potremmo anche rimanere qui tesoro, guarda c’è il bagno, la cucina ha del cibo, ci godiamo il nostro momento insieme e domani torniamo dagli altri.- -Oh cazzo!- Cosa c’è?- Mi chiese Mike -ho perso il telefono nella fuga!- Esclamai cercando invano nelle tasche della giacca -i miei mi uccideranno!- -Non preoccuparti, domani lo ritroveremo di sicuro.- Mi rassicurò Mike accendendo il fuoco -oh guarda! Un fucile!- Esclamò Mike tirandolo fuori da sotto il divano -strano posto dove tenerlo.- Commentai io -ora non pensiamo ai posti particolari dove la famiglia  Morgan mette i suoi fucili, pensiamo un po’ a noi due.- Disse Mike incominciando a spogliarsi, io sorrisi imbarazzata e mi spogliai dei vestiti a mia volta rimanendo intimo, Mike mi fece sdraiare sul divano salii sopra e fece per baciarmi quando sentii una musica provenire da fuori dalla porta -ehi ma questa è la suoneria del mio telefono!-Esclamai io -è appena fuori dalla porta, te l’ho detto che l’avremo trovato.- Io aprii la porta e trovai appena fuori, lo presi in mano e richiusi la porta -che strano.- -Cosa?!?- -Non mi sta chiamando nessuno è come se qualcuno…- Improvvisamente qualcosa sfondo la porta dietro di me e mi afferrò per la testa -aaah! Mike!- -Ellie!- -Aiuto!!! aah!- Urlai venendo trascinata fuori dalla porta.
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Asylum ***


Asylum

 
Mike
-Ellie!- Urlai vedendola sparire oltre il buco della porta, rapido afferrai il fucile e la torcia e uscii fuori dalla casetta fregandomene del fatto che avevo solo i Boxer addosso e vidi i segni della neve lasciati da Ellie -cazzo cazzo! Ellie!- Urlai incominciando a correre seguendo le scie lasciate sulla neve -merda merda!- Pensai spaventato, che cazzo era stato? Non era di certo un orso quello che l’aveva presa, rischiai di cadere per un precipizio alto sette metri-Ellie!- -Mike! Aiuto!- -Resisti!- Urlai vedendo un ramo appena sotto di me -è una pessima idea!- Mi buttai di sotto e afferrai il ramo che era a metà strada per rallentare la caduta e mi lasciai cadere di sotto e continuai a correre sentendo le urla disperate di Ellie più avanti -arrivo Ellie!- Urlai continuando a correre e vidi che la stava trascinando alle miniere, non quelle che avevamo attraversato prima ma stava passando per un’altra parte -Ellie!- Urlai vedendola mentre veniva trascinata dentro un edificio -no no!- Entrai dentro l’edificio e vidi delle scale e un cartello che indicava un ascensore -Mike!- Io corsi verso dove proveniva la voce di Ellie -Ellie!- Arrivai all’ascensore vuoto e in quel momento un corpo cadde dentro di essa e vidi con orrore che era Ellie e che gli avevano strappato la mandibola, mi misi una mano davanti alla bocca trattenendo a stento un conato di vomito, sentii due strani veri sopra di me sopra di me, alzai lo sguardo e vidi giusto in tempo qualcuno che se ne andava via -è lui…l’assassino! Non posso fargliela passare liscia.-
 
Chris
Io e Ashley salimmo le scale e vidi un sacco di cartelli, alcuni indicavano le stanze, poi c’era il ristorante, la sala da ballo, la spa e i giardini -andiamo a dare una occhiata alla sala da ballo?- Ashley annui nervosa -Ok, hai paura? Se ti va puoi tornare indietro, io posso andare anche da solo -si ho paura, ma vengo con te lo stesso….anche se ho una brutta sensazione.- -Una brutta sensazione?- -Si….come di pericolo.- -Sta tranquilla Ash, ci sono io a difenderti!- Esclamai io facendola arrossire -e comunque tranquilla, la cosa più pericolosa che c’è in giro l’ho già beccata io.- -Parli di quell’animale che ha detta di Jason voleva trasformarti nella sua cena?- -Proprio quello, ma non dovremmo incontrarne qui, quello nella baita sarà entrato in cerca di cibo ma qua di cibo dubito che c’è ne sia.- -Quanto tempo avrà questo Hotel?- -Parecchio, deve essere qui da prima dell’ottocento, ne avevo parlato a Sam prima, qui hanno cercato di costruire una città che purtroppo non c’è l’ha fatta.- -E perchè?- -Perché…a volte succede purtroppo, a quei tempi non tutte le città che venivano costruite resistevano.- Dissi frettoloso, conoscendo Ashley era meglio che non sapesse della storia della maledizione. Arrivammo alla sala da ballo ed entrammo dentro e vidi che era enorme e dall’aria molto lussuosa -cavolo che roba! Doveva essere veramente splendido quando era ancora in piedi.- Disse Ashley, io mi guardai in giro e vidi una seconda porta -guardiamo dove porta.- Io e Ashley entrammo nella stanza e vidi che era una specie di saletta privata con un pianoforte, io e Ashley facemmo per uscire quando improvvisamente sentimmo un canto e della musica provenire dalla sala dietro di noi -m-ma che?- In quel momento qualcosa sfondò la finestra, urlai spaventato e mi ritrovai davanti a una creatura umanoide con il corpo magro, bianco, le mani artigliate e la testa che era il teschio di un cervo con i denti aguzzi, la creatura ci urlò contro -scappa!- Afferrai la mano di Ashley e scappai fuori dalla porta e mi ritrovai davanti a una sala piena di gente dall’aspetto scheletrico che ballava -cazzo!- Strinsi la mano di Ashley e corsi in mezzo alla folla che sembrava intangibile -C-Chris ma che succede?!?- -Non lo so!- Superammo la porta e scappammo verso il corridoio da qui eravamo passati ma stavamo per scendere le scale quando la porta venne aperta di scatto e vidi un’altra di quelle creature con la testa di cervo -Merda!- Rapido feci dietrofront e scappammo dall’altra direzione verso le camere ed entrammo in una di quelle e ci barricammo dentro -che era!?! Che era quella cosa?!?- -Non lo so!- Sentimmo qualcuno che cercava di sfondare la porta -oh dio!- Urlò Ashley piangendo spaventata, io corsi alla finestra dall’altra parte della stanza e l’aprii e vidi un enorme cumolo di neve -Ashley dobbiamo saltare!- -Cosa?!?- In quel momento il mostro ruppe la porta -ora!- Io mi buttai di sotto atterrando nella neve, mi rialzai in ginocchio vedendo Ashley cadermi a fianco -tutto ok?- Lei annui -andiamocene di via qui presto!- Esclamai alzandomi in piedi e aiutandola a mettersi in piedi -via via!-
Mike
Uscii fuori dalla grotta e vidi più avanti un edificio -l’assassino di Ellie deve avere rifugio lì, quel bastardo la pagherà.- Pensai asciugandomi le lacrime, ancora non ci potevo credere a quello che avevo visto, Ellie non poteva essere morta così, doveva essere un cazzo di incubo non c’era altra spiegazione!- Avanzai nella neve sconvolto da quello che avevo visto, avanzai nella neve notando strani segni che parevano di trascinamento e raggiunsi l’edificio e vidi i un cartello che diceva “Manicomio di Sunderville” strinsi il fucile nella mia mano, scavalcai il muro, entrai nel cortile e provai ad aprire la porta d’ingresso ma era chiusa, mi guardai attorno e vidi una finestra aperta -posso passare da lì.- Mi avvicinai alla finestra e notai del sangue su di essa -deve essere passato di qui anche lui.- Entrai dalla finestra e quasi inciampai su qualcosa a terra -cazzo!- Mi girai e vidi che era il teschio di un cervo -ma che cazzo? Ma questo cervo hai denti appuntiti… che strano.- Pensai facendo per guardarmi in giro quando in quel momento notai un cadavere, urlai spaventato e andai a sbattere contro la scrivania dietro di me, il cadavere era in realtà uno scheletro seduto su una sedia con una pistola in mano e un biglietto nell’altra, presi il biglietto in mano e lo lessi -“Questa sono le mie ultime volontà, mi sono chiuso qui dentro a doppia mandata, sento ancora le urla degli altri la fuori, stanno morendo tutti e io non posso fare niente, potrei fuggire ma qualcosa mi dice che quelle cose sono là fuori, sono la fuori ad aspettarmi, ma io non gliela darò vinta, non mi prenderanno vivo.- -Che è successo qui?- Mi chiesi io spaventato, uscii dalla stanza e imbracciai il fucile, l’assassino di Ellie poteva essere ovunque incominciai a guardarmi in giro e vidi che anche quell’edificio era pieno graffi su tutti i muri, incominciai a incamminarmi lungo il corridoi e mi ritrovai davanti a una porta, entrai dentro e vidi che ero dentro l’obitorio -bel posto di merda.- Una serie di urla partii e improvvisamente tutti i Loculi si aprirono all’improvviso, urlai spaventato ma in quel momento vidi che era tutto al suo posto -ma cosa? Me lo sono immaginato?- Mi chiesi spaventato provando ad avanzare e vidi un loculo aperto con sopra un foglio, lo presi in mano e vidi che parlava di una infermiera deceduta a causa dell’aggressione di un paziente e qualcuno aveva scritto una nota che diceva “i cinquanta minatori che abbiamo portato qui sono da considerarsi particolarmente pericolosi.- -Mmm cinquanta minatori? Che ci facevano tutti qui?- Mi chiesi uscendo dall’obitorio e incominciando a esplorare il posto in cerca dell’assassino di Ellie, l’edificio aveva un’aria spettrale, era pieno di graffi sui muri e macchie scure sul muro -sarà sangue?- Mi chiesi continuando a camminare attraversando alcune aree con delle celle e notai che molte erano chiuse con delle porte ferro e le altre erano state sfondate e dentro era piena di segni di graffi -ma che?- Improvvisamente sentii di nuovo le urla -merda!- Mi girai e vidi che le porte delle celle sfondate erano di nuove chiuse -m-ma che sta succedendo?- In quel momento una strana figura vestita da dottore mi attraverso -cristo!- Esclamai spaventato - quanti sono in tutto infermiera.- -Sono cinquanta persone, sono i minatori superstiti all’incidente della miniera, dicono che per sopravvivere si sono mangiati i corpi dei loro morti.- Io spaventato scossi la testa e vidi che era tornato tutto normale -Merda....sono impazzito?- Mi chiesi spaventato allontanandomi dalla zona, forse era solo la stanchezza, doveva essere quella per forza, in fondo prima per raggiungere il punto dove era il tipo avevo scalato l’ascensore. Ripresi il cammino ed entrai in quella che pareva una chiesa in disuso e lì, poggiato su una sedia trovai un borsone che pareva lì da poco -deve essere dell’assassino.- pensai aprendolo e trovandoci dentro dei vestiti puliti e una collana, la presi in mano e vidi che come ciondolo aveva un anello bianco fuori e dorato dentro con sopra un cuoricino dorato e un segno affianco che pareva quello di un elettrocardiogramma -mmm sembra una specie di fede nuziale, il mio assassino è sposato.- Rimisi la collana al suo posto e controllai ancora il borsone e trovai una giacca e senza pensarci due volte la indossai, stavo morendo dal freddo, la giacca per fortuna mi stava abbastanza bene nonostante fosse un po’ stretta -se la sua giacca è qui, l’assassino è vicino.- Pensai prima di avvertire un ringhio alle mie spalle, spaventato mi girai aspettandomi di trovarmi davanti a un lupo oh a un cane ma invece mi ritrovai davanti a una creatura spaventosa, vagamente umanoide alta e allampanata, senza pelo, con la pelle grigia, gli arti lunghi e sottili, gli artigli, una strana deformazione alla colonna vertebrale, il muso da cane con i denti appuntiti e gli occhi neri, urlai spaventato e scappai via venendo inseguito dalla creatura, uscii fuori dalla chiesa e vidi alla mia sinistra delle scale che rapido salii -mio dio dio! Un mostro!- Pensai spaventato sentendo il mostro venirmi dietro, raggiunsi la fine delle scale e scappai via lungo il corridoio -oh mio dio oh mio dio!- Arrivai nei pressi di una vetrata e il mostro mi saltò addosso buttandomi a terra e fece per mordermi quando sentii un ululato parecchio acuto non troppo lontano, la creatura si girò nella direzione da dove proveniva l’ululato ma si rigirò subito e fece di nuovo per aggredirmi quando udii ancora quello strano ululato, il mostro ringhio, mi afferrò per il collo e mi scaraventò contro la vetrata frantumandola -no!- Urlai cadendo su un albero che mi freno la caduta, caddi contro un cumolo di croci -cazzo cazzo!-

 
Ashley
Io e Chris continuammo a correre nella neve sentendo dei versi di Wapiti che si stavano avvicinando -dio dio!- Urlai io piangendo spaventata sentendoli dietro di noi -Ashley continua a correre!- Esclamò Chris spaventato a morte, prima di andare a sbattere contro qualcuno, io urlai spaventata ma vidi che quel qualcuno era Mike -C-Chris Ash ma voi che?- -Non è il momento corri!- Urlò Chris, Mike urlò vedendo uno dei mostri e gli sparò addosso e ricominciammo -che cazzo sono quelle cose?!?- -Non lo so!- Urlò Chris, arrivammo davanti a un fiume in piena -merda!- Esclamò Mike, ci girammo e vedemmo arrivare i mostri -saltate!- Ci buttammo nel fiume e la corrente ci trasporto via.-

 
Sam
Tatiana e Markus rientrarono in baita -avete visto Mike ed Ellie? È da un’ora che sono spariti.- Chiesi ai due che scossero la testa -no, non li abbiamo visti.- -Mmm.- -Sei preoccupata?- Mi chiese Jason -si, sono preoccupata anche per Ashley e Chris anche loro sono spariti da un’ora.- Dissi camminando nervosa avanti e indietro -stai tranquilla Sam, gli altri stanno tutti bene, probabilmente Chris e Ashley hanno trovato qualcosa di interessante da esplorare e Mike ed la sua….Ellie ci stanno mettendo tanto perché lo stanno facendo come conigli.- Mi rassicurò Tatiana togliendosi la giacca -forse hai ragione, forse sono ancora un po’ agitata a causa di tutti gli impegni che mi aspettano a casa.- -Quali impegni?- -Lo sai che di recente mia madre è morta e ha causa di questo mio padre è andato in depressione e ora sono l’unica che mantiene la famiglia e per farlo ho accettato due lavori par time, uno in un negozio dalle otto del mattino fino alle sei e l’altro in un fast food dalle sette di sera fino a mezzanotte.- -Ah, ora capisco perché stavi per andare Burnout.- Disse Jason -Sam devi rilassarti, siamo soli qui intorno non c’è nessuno, ora vedrai che prima o poi tutti e quattro torneranno contenti e sorridenti ridendo divertiti.- In quel momento sentimmo una serie di urla risuonare dall’esterno.- -Ma che cosa?--

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Capitolo 5
*** The strange couple ***


The strange couple
 
Jason
Udimmo delle urla di terrore provenire dall’esterno -ma che succede?! Mi chiesi spaventato, in quel momento sentimmo battere con violenza alla porta d’ingresso e udii le voci di Ashley, Mike e Chris urlare freneticamente di farli entrare, corsi ad aprire la porta e i tre entrarono in casa, erano bianchi come fantasmi e il volto era stravolto dal terrore -chiudi la porta! Chiudi la porta!- Urlarono istericamente, io chiusi la porta e Sam ci raggiunse -che è successo?- Gli chiese lei ma nessuno dei tre sembrava in grado di rispondere, lì portammo in salotto e gli demmo un bicchiere d’acqua nel tentativo di calmarli -che è successo ragazzi? Dove si trova Ellie?- -E-Ellie è…è morta!- -Cosa?!?- Esclamammo tutti scioccati -è…è morta davanti a me…io…io ho provato a salvarla ma è stato tutto inutile…lei è stata uccisa da un mostro!- -Un mostro?!?- -E non è l’unico, io…io e Ashley siamo finiti in un Hotel e siamo stati aggrediti da dei mostri completamente diversi da quelle descritto da Mike…dobbiamo chiudere il passaggio che abbiamo …- -SI è già chiuso da solo non preoccuparti.- -Non mi devo preoccupare!?! Ci sono dei cazzo di mostri che girano sulla montagna! Certo che mi preoccupo!-  Urlò Chris spaventato a morte, mi avvicinai nervoso a Sam -secondo te stanno dicendo il vero?- -Be di certo non stanno mentendo, di sicuro qualcosa li ha attaccati, dobbiamo scendere a valle tutti quanti e provare a chiedere aiuto a….- In quel momento qualcuno busso con forza alla porta lì vicino che a differenza di quella principale non permetteva di vedere chi fosse alla porta, Mike si alzò spaventato e prese il fucile io e lui ci avvicinammo alla porta -potrebbe essere Ellie?- -No, lei è morta! Io…ne sono certo- Esclamò Mike scuotendo la testa nervoso puntando il fucile contro la porta -ok, Mike io ora apro la porta e tu tieni sotto tiro chiunque ci sia dall’altra parte e gli puoi sparare alla minima mossa sospetta.- -Ok.- Io annui e feci per aprire la porta quando udii un ululato strano e la porta mi venne sbattuta in faccia con violenza tale che caddi a terra e vidi un mostro saltare addosso a Mike buttandolo a terra, urlammo tutti dal terrore e spaventato afferrai il fucile per sparare al mostro che teneva Mike ma una persona incappucciata con un borsone a tracolla si mise in mezzo e afferrò l’arma -prova a sparare e siete morti tutti quanti.- Mi disse la figura con voce profonda e maschile strappandomi l’arma dalle mani -adesso andate a sedervi insieme a ai vostri amici subito!- Io spaventato raggiunsi gli altri che nel frattempo erano paralizzati dal terrore come cervi con i fari di un auto puntati in faccia -ho detto di andarti a sedere.- Disse il tizio a Mike -l-lo farei s-se non fossi bloccato.- Disse Mike guardando con terrore il mostro sopra di lui -Dylan vai pure a riposare.- -Dylan?- Il mostro lasciò andare Mike e si andò a mettere in un angolo e Mike spaventato venne a sedersi vicino a me -non poteva essere vero, doveva essere per forza un sogno, forse non avevo digerito la peperonata che avevo preparato a pranzo e ora stavo facendo un incubo particolarmente realistico, tutto quello non poteva essere vero, ora mi sarei svegliato su divano con la bava alla bocca con Chris che divertito mi disegnava i baffi con un pennarello indelebile come fa ogni volta che mi becca in coma da cibo. La figura incappucciata prese da una sacca un coniglio vivo che si dimenava nella sua mano e lo lanciò al mostro che lo prese al volo e lo divorò -cazzo!- Esclamai io spaventato, mentre la figura si svestiva rivelando quello che pareva un ragazzo sulla ventina pallidissimo con i lunghi capelli bianchi raccolti in una coda disordinata con una frangia lunga, gli occhi di uno strano grigio bluastro vestito con una felpa nera, una maglietta bianca, un seno che non doveva esserci visto che nonostante l’aspetto da bambolina la voce lasciava chiaramente intendere un ragazzo non una donna con una voce particolare ma un ragazzo e indossava dei pantaloncini molto corti e un anello dorato fuori e bianco dentro con un cuoricino dorato e il segno di un elettrocardiogramma affianco-ehi ma…ma io ti conosco!- Esclamai io prendendo rapido il fucile e puntandolo addosso al ragazzo, in quel momento il mostro incominciò a ringhiare -Jason che cazzo fai!?! Butta giù quell’arma!- Esclamò Sam spaventata -non posso! Lui è Silas Mikkelsen! È ricercato insieme a Dylan Baker! È uno degli assassini di qui abbiamo parlato! Ho visto la sua foto allo studio ovale!- Esclamai io spaventato -aspetta hai detto Dylan?- Chiese Mike dando una occhiata al mostro -si! Sono ricercati per la strage all’ospedale di Maple Hill e quella al parco di Yellowstone!- -Metti giù quel cazzo di fucile lo stesso!- Mi urlò Mike -fai quello che dice il tuo amico signor Jason Morgan, se mi succede qualcosa perdete l’unica persona in grado di controllare Dylan che vi attaccherà e ucciderà tutti quanti e non volete che accada vero?- Io deglutii spaventato e misi a posto il fucile e il mostro smise di ringhiare -sentii Silas…prima abbiamo sentito che tu chiamavi quel mo…quella creatura Dylan.- -E allora? È il suo nome.- -Strano nome per un…qualsiasi cosa sia quello.- Commento Chris nervoso -quello è un Lupo mannaro.- -Un Lupo mannaro?!? - -Forse è meglio che vi spieghi tutto dall’iniziò che ne dite? Conoscente il campo Big Lace Field?- Sam annui -si, ne abbiamo sentito parlare era un campo estivo dove è successo qualcosa di strano, i giornali non ne hanno parlato molto.- -Be io e Dylan quindici anni fa lavoravamo nel campo come Tutori dei bambini e il giorno prima della partenza un altro tutore manomise il furgone costringendoci a rimanere lì per una notte in più e in quella notte fummo attaccati dai Lupi mannari!- Esclamò Silas -s-sembra assurdo.- Commentai io -lo è ma come vedi tu stesso questa è la realtà.- Disse Silas lanciando una occhiata al mostro -q-quindi l’altro ragazzo ricercato è…quel coso lì?- Silas annui -si, lo hanno morso mentre cercavamo di fuggire in un posto sicuro, il lupo gli ha strappato di netto un braccio ed è entrato in stato di Shock, l’abbiamo dovuto portare all’ospedale di Maple Hill, ho cercato di portarlo via da lì in tempo ma si è trasformato lì sul posto.- -E dopo che è successo?- -Siamo stati imprigionati dal governo statunitense nella “zona della morte” dove hanno torturato Dylan per un mese intero per cercare di farlo trasformare e quando hanno capito come funzionava ci hanno tenuti prigionieri per quattro anni finche non siamo riusciti a fuggire da lì, volevano trasformare mio marito nella loro macchina di morte ma la loro “arma” gli si è rivoltata contro e ammetto che anche io ho ucciso della gente per fuggire da lì e da allora siamo latitanti e viviamo qui nella Nazione nativa.- -E ti hanno accettato nonostante Dylan sia…quello?- Silas annui -certo, loro sapevano del nostro arrivo e inoltre Dylan non è più quello di prima è diventato più intelligente, non ho più bisogno di cospargermi di sangue per evitare che mi attacchi, ubbidisce anche ai comandi vocali e non attacca più le persone ha vista.- -Ma se ha attaccato me!- Esclamò Mike -probabilmente aveva fame oh era semplicemente irritato perché tu hai preso la sua roba.- Disse Silas indicando la giacca che indossava  Mike -avevo freddo.- -Se certo.- -Ma che ci fate qui?- Gli chiesi io -be…abbiamo accolto una richiesta…l’altro ieri.-

 
Silas
-Ragazzi ieri stavo leggendo il giornale sapete e ho letto una tragica notizia, un impiegato ieri si è suicidato buttandosi dal palazzo dove lavorava, lascia una moglie, due figli e una finestra aperta.”- Io ridacchiai divertito ed entrai nella stazione radio dirigendomi agli studi -si è una storia tragica anche quella del mio amico che è andato a fare l’insegnante a una scuola di pappagalli, si ritrova in una classe piena di ripetenti.”- Aprii la porta dello studio e trovai Dylan seduto sulla sua sedia  che sorrideva divertito dondolandosi su di essa -ma ora basta di parlare di cose tragiche che ne dite? Parliamo un po’ di amore, ho conosciuto una ragazza di recente, la voglio sposare e lei ha accettato a patto che i nostri futuri figli si chiamino Caino e Abele, vuole avere una famiglia unità e parlando di famiglia…ciao tesoro.- Mi saluto lui notando la mia presenza, io mi avvicinai e gli scostai i capelli e gli baciai il collo, di recente li aveva lasciati crescere, li avevano raggiunto ormai le spalle -scusate ragazzi ma temo che i miei doveri coniugali mi stiano chiamando.- Disse Dylan afferrandomi una mano -ma prima di andare rispondo alla domanda che mi ha fatto un ascoltatore che mi ha chiesto cosa fare con la moglie che vuole provare il BDSM,il mio consiglio è prendere tua moglie, andare in camera da letto, svestirla, legarla al letto e…uscire con gli amici per tutta la notte, ci sentiamo a domani alla stessa ora!- Dylan chiuse le trasmissioni e io girai la sua sedia verso di me e lo baciai sulle labbra e lui rispose al bacio -siamo degli infaticabili lavoratori vedo.- Dissi io divertito accarezzandogli la guancia con un dito -essere il primo e unico Speaker di tutta la Nazione Nativa è una grande responsabilità.- Disse lui -lo immagino tesoro, ma hai tutto il diritto di vivere la tua vita privata, andiamo a casa? Sono ormai le sette di sera.- -Ok.- Uscimmo dalla stazione radio e ci incamminammo verso casa , io e Dylan abitavamo al villaggio di The Stars, abitavamo in quel villaggio ormai da una decina d’anni, il villaggio non era quel gran che, era piccolo, ci vivevano al massimo seicento persone e le condizioni di vita non erano buone, a molti mancava la corrente in casa, c’era a malapena da mangiare per tutti e le condizioni sanitarie lasciavano molto desiderare, l’unico divertimento che potevamo concederci in quel posto erano delle lunghe passeggiate, ascoltare i canti di una sirena che abitava nel lago lì vicino che non poteva farci niente perché eravamo omosessuali e ascoltare Dylan alla radio che dava le notizie della giornata, portava degli ospiti con qui parlare di fatti di attualità e diceva un sacco di battute per rallegrare la giornata a tutti. Io e lui abitavamo in una casa vicino al lago, era una casa molto piccola che gli abitanti del villaggio ci avevano aiutato a costruire, aveva una piccola cucina, un piccolo salotto, un piccolo bagno, una piccola camera da letto e una gabbia elettrificata con un letto dove stava Dylan durante le notti di luna piena, di recente aveva anche smesso di distruggere la roba quindi non dovevamo continuamente cambiare il letto, aveva anche smesso di attaccarmi a vista, non mi attaccava nemmeno se non indossavo il sangue infetto e rispondeva anche ai miei comandi senza bisogno del flauto anche se era un po’ testardo se non lo usavo e non attaccava più le persone a vista a meno che non avesse fame oh io ero assente, chissà se era la mia presenza costante ad aver portato quei cambiamenti nel suo comportamento da Lupo. Arrivammo nei pressi della nostra casa e aprii la cassetta delle lettere e trovai quattro buste, le presi in mano ed entrammo in casa e io passai una mano divertito fra i capelli di Dylan -sai che mi ricordi con questi capelli qui?- -Chi?- -Un Hippie.- -Un Hippie? I miei nonni erano Hippie, hanno anche partecipato al festival di Woodstock.- -Erano i tuoi nonni paterni o materni?- -Paterni ovviamente, quelli materni se mi vedessero adesso mi afferirebbero per i capelli, mi avrebbero picchiato e tagliato i capelli a forza.- -Mmm dovevo immaginarlo.- Dissi sedendomi sul divano -io vado a fare la doccia tesoro.- -Vuoi che venga con te?- -N-No…io ce la faccio.- Disse lui spaventato -Dylan non c’è nulla di male se io vengo con te sotto la doccia a rassicurarti.- Dylan aveva ancora molta paura dell’acqua a causa del suo essere un Lupo mannaro e lo vedevo chiaramente che si vergognava di dover chiedere a me di stare con lui sotto la doccia perché aveva troppa paura di stare da solo, Dylan poggio il suo anello nuziale sul tavolo della cucina e io aprii la posta, la prima lettera era da parte di Mia, l’aprii e dentro trovai la foto di una neonata e sotto il nome Luise -Dylan!- -Si?!?- -Abbiamo vinto! Hanno avuto una femminuccia!- -Lo dicevo io!- Io sorrisi e vidi una seconda foto con Mia e suo marito con in braccio la bambina, misi via la busta e ne presi un’altra e vidi che era di Charlie, lui non diceva niente di speciale, ci salutava e parlava del suo lavoro, controllai la terza busta e dentro trovai una foto di Nana e della sua nuova ragazza -cavolo Nana! Ha trentacinque anni e ne dimostra venti….come è successo a me e a Dylan, noi se siamo fortunati avremmo l’aspetto di quarantenni solo agli ottanta anni.- Pensai ricordandomi di come erano i nostri rispettivi nonni paterni, Presi la quarta busta e la controllai -e di chi è questa? Julian Ortega? Mai sentito questo nome.- Pensai io guardando bene la busta, una busta rossa con simboli strani sopra, mi ricordavo che quel tipo di carta l’avevo vista spesso nella spazzatura in quei ultimi cinque mesi -chi cazzo è questo Julian Ortega?- -Aprii la busta e trovai una lettera che diceva -“Caro Dylan, ti ricordi di me non è vero? Sono Julian Ortega! Il tuo figone spagnolo con cui hai iniziato una relazione diciannove anni fa, avevi quattordici quando abbiamo iniziato, la prima volta eri completamente fatto di GHB…ah i bei tempi, ci siamo persi di vista ma per fortuna quel tuo amico, quel Charlie mi ha dato l’indirizzo dove spedire la posta per te. Comunque, mio caro Dylan, che ne dici di lasciare quella ragazzina con qui hai convolato a nozze per tornare da un vero uomo come me? E sia chiaro che non accetterò un no da parte tua, ho atteso pazientemente per cinque mesi una tua risposta e quella che ho ricevuto la volta scorsa non mi è piaciuta per niente, ti ricordo che ho le tue foto nudo, non vorrai che una per sbaglio finiscano online?” Cristo santo!- Esclamai furioso facendo per andare in bagno ma mi bloccai, ero troppo arrabbiato per discuterne con Dylan, ovviamente non ero arrabbiato con lui ma solo preoccupato ma mi conoscevo abbastanza da sapere che avrei detto cose che non pensavo sul serio in preda alla rabbia, andai in cucina e incominciai a preparare la cena, perché Dylan non mi aveva detto niente di quelle lettere? Perché mi aveva nascosto tutto quanto?- Sentii la porta del bagno aprirsi e Dylan uscire con evidente fretta dal bagno e venirmi ad abbracciare -stai tremando come una foglia Dylan.- Dissi prendendogli la mano cercando di tranquillizzarlo -Dylan sto preparando due bistecche, sono quasi pronte, mi puoi apparecchiare la tavola?- -S-Si.- Finii di preparare le bistecche e le servii a tavola e mi sedetti a mangiare insieme a Dylan -come è andata oggi al lavoro?- Mi chiese Dylan curioso -è andata bene, i bambini erano un po’ scalmanati ma per il resto tutto ok.- Dissi divertito prendendo il tovagliolo e pulendogli la bocca -lo sai che sono dotato di due mani vero?- -Certo.- Finimmo di cenare e andammo in salotto e spinsi Dylan sul divano, gli salii sopra, e lo baciai con dolcezza sulle labbra e feci per spogliarmi quando sentii qualcuno bussare alla porta -finita la magia.- Commentò Dylan divertito, andai ad aprire la porta e trovai Kuruk -buona sera Kuruk.- -Buona sera ragazzi! Come state?- -Stiamo bene, ha bisogno di qualcosa?-  -Si, avrei bisogno di voi per controllare un posto.- -Controllare un posto?- -Si, vicino ai confini a Sud sulla montagna sacra sono stati segnalati dei movimenti strani e vorrei che controllaste se c’è qualcosa di strano e poi tornare a riferirmelo ok?- -Fare un piccolo viaggetto eh? Ok, io ci sto, ma quanto ci metteremo?- -Entro dopo domani sarete lì.- -C’è la Luna piena dopo domani.- Commento Dylan -be almeno sarà un’occasione per la tua parte lupo di fare quattro passi, Ok Kuruk andremo a controllare.-

 
Sam
-Ed eccomi qui, certo quando ho accettato non mi aspettavo di trovare della gente e soprattutto non mi aspettavo di trovare dei Wendigo.- -Dei cosa?- Chiese Mike -dei Wendigo, sono creature che nascono da persone che hanno divorato carne umana, strano che siano qui però, si questa montagna è maledetta ma ha detta Kuruk erano stati messi dei Totem che bloccavano la maledizione quindi non doveva...- In quel momento Dylan incominciò a ringhiare, Silas si giro e vidi che stava puntando Jason -mmm mi sa che Dylan voglia farci notare una cosa….Jason sei diventato bianco come un lenzuolo.- Commento Silas -be io…. -Jason che hai combinato?- Disse Silas alzandosi in piedi -io…no no.- Provo a dire Jason - -Jason che cosa hai fatto?!?- Gli chiese Chris -io…io non pensavo che succedesse tutto questo.- -Jason…- -Ho distrutto i Totem.- -Tu cosa?!?- Esclamai io scioccata -io non pensavo che succedesse tutto questo!- -Brutto stronzo figlio di puttana! Allora è colpa tua! È colpa tua bastardo se la mia Ellie è morta! Mike fece per aggredire Jason ma sotto un cenno di Silas Dylan si buttò addosso a Mike per bloccarlo -capisco la tua voglia di sangue ragazzo ma forse è ora il momento di collaborare.- Disse Silas -collaborare con quello stronzo! Aspetta che il….Dylan si sposti e te la faccio vedere!- -Che facciamo adesso?- Chiesi io spaventata -e che volete che ne sappia, l’unica cosa che possiamo fare è barricare il tutto…aspettate qui c’è una stazione radio per caso?- -Si, ne conosco una.- Disse Jason -sai dov’è?- -Be…con le indicazioni faccio schifo però ti posso accompagnare alla torre.- -Ci puoi accompagnare ,Dylan ovviamente viene con noi.- -Manderanno i soccorsi?- Chiese Tatiana spaventata -certo ma arriveranno solo dopo domani, dobbiamo cavarcela con le nostre forze adesso.- Disse Silas con sguardo incazzato -ok, barricheremo tutto a parte questa porta così voi due…tre potrete rientrare.- -Va bene.- Disse Silas facendo un cenno a Dylan che lasciò andare Mike e li seguii fuori dalla porta.-
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Towards the radio tower ***


Towards the radio tower

Jason
-Allora figlio del presidente, indicaci la via per la torre radio.- Disse Silas con tono sprezzante -non c’è bisogno di parlarmi in quel modo.- -Si invece, visto che solo un deficiente potrebbe pensare che sia una buona idea distruggere a cazzo dei Totem per di più mentre sei in una nazione illegalmente.--Io non li ho rotto a cazzo, ero incazzato perché mio padre non mi caga e mi sono semplicemente sfogato.- -E ha causa tua la tua amica è morta e tutto perché il tuo caro papà non ti prestava abbastanza attenzione, ora dove andiamo?- -La stazione radio è da questa parte, l’unico problema è che non conosco la strada diretta.- Dissi vedendo Silas tirare fuori dal borsone un fucile -Dylan ci aiuterà con i Wendigo?- -Col cazzo!...Voglio dire a me difenderebbe di sicuro ma non voglio che lo faccia, probabilmente ha ucciso il Wendigo che ha ammazzato la tua amica ed è rimasto ferito, quei mostri possono fargli del male e io non voglio che gli succeda qualcosa.- -va bene va bene! Comunque, da quanto siete sposati voi due?- -Da cinque anni.- -Quindi vi siete sposati a quindici anni- -Come? Quindici?!?...Figlio del presidente io ho trentaquattro anni mica venti.- -Sembri molto più giovane.- -Allora come facciamo ad andare alla torre?- -Dobbiamo passare per la funivia.- -Oh, intendi la funivia abusiva?- -Si…quella lì…- Arrivammo nei pressi della funivia e in quel momento udii una serie di versi di Wapiti. -Sono qui! Dylan via!- Urlò Silas Dylan andò dall’altra parte della funivia e io vidi arrivare quattro mostri, io scappai verso la funivia mentre sentivo Silas sparare -cazzo! Perché non ho imparato la strada principale!- Pensai spaventato vedendo che per raggiungere l’altra parte dovevo passare per la piccola sporgenza che seguiva l’intera ringhiera fino all’altra parte, mi aggrappai alla ringhiera e venni prontamente raggiunto da Silas -sbrigati!- Vidi arrivare Wendigo che provarono a graffiare Silas in faccia, ma lui schivò l’artigliata -cazzo!- Esclamai rischiando di perdere l’equilibrio, riuscimmo ad arrivare dall’altra parte e Silas recuperò il fucile e vidi uno dei Wendigo salire sul tetto della funivia e Silas gli sparò facendolo cadere di sotto ma il Wendigo si aggrappò alla ringhiera -merda! Corri!- Io e Silas salimmo lungo una collinetta e ci infilammo nel bosco e vidi un tronco -Lì dentro!- Ci infilammo nel tronco e mi tappai la bocca e sentii i mostri che si avvicinavamo, mi morsi le labbra spaventato e sentii uno dei Wendigo salire sul tronco chiusi gli occhi e aspettai qualche minuto e sentii il mostrò andarsene, io tirai un sospiro di sollievo e feci per uscire quando sentii di uovo qualcosa salire sul tronco ringhiando, spalancai gli occhi spaventato -tranquillo è Dylan.- -E tu come lo sai?- -Conosco la sua forma Lupo da quindici anni, riconoscerei il suo ringhio fra mille.- 

 
Tatiana
-Chris che stai facendo?- Gli chiesi io vedendolo frugare insieme a Markus nella libreria -io non posso stare qui senza fare niente Tatiana, se è vero che sta succedendo tutto questo perché Jason ha distrutto i totem forse riaggiustandoli la maledizione cesserà.- -Ma non sappiamo dove sono, né come erano fatti.- -È per questo che sto cercando nella libreria, forse c’è un libro con una immagine dei totem, se la troviamo possiamo andare a riparare il Totem.- -Ok, vi aiuto.- Cercammo nella biblioteca a lungo e dopo un decina di minuti trovai un album di foto che doveva essere della famiglia Morgan, lo aprii e fra le varie foto trovai la foto di quattro Totem -ehi! Forse li ho trovati!- Esclamai io -fa vedere!- Feci vedere a Chris la foto e lui la guardo -si, qualcosa mi dice che siano questi!- Esclamò Chris -ma non sappiamo dove sono.- Disse Markus -mmm guarda qui, non è una chiesa?- Chiesi indicando una campanile che si vedeva sul retro -si hai ragione, ci deve essere una chiesa lì vicino, probabilmente i Totem sono vicini alla città.- -Ma non sappiamo dov’è e diciamo la verità nessuno di noi riesce ancora ad orientarsi sulla montagna.- Dissi io -mmm è vero….però aspettate, prima io, mentre ero all’Hotel con Ashley ho notato delle cartine della zona, possiamo andare a prenderne una e usarle per raggiungere la città.- -Che state facendo voi qui?- Chiese Mike raggiungendoci -abbiamo un piano.- Disse Chris -quale piano?- -Voglio provare a riparare i Totem distrutti da Jason, forse se li ripariamo la maledizione cesserà.- -Ma prima di farlo dovreste raggiungerlo, è troppo pericoloso!- -È pericoloso anche rimanere qui, dai facci tentare, andiamo solo io e Markus.- -Ok, ma prendete un’arma con voi e fate attenzione.- -Tranquillo non ci faremo ammazzare.- -Vedi di tornare indietro Markus se no me la paghi!- -Tranquilla Tatiana.- 

 
Marukus
Prendemmo gli attrezzi per riparare i Totem e un fucile e io aprii il passaggio segreto che portava all’Hotel -s-sei pronto Chris?- Lui annui -si…andiamo.- -Chris aspetta!- Ci girammo e vidi arrivare Ashley -Ashley.- -Fai attenzione là fuori.- Disse lei -tranquilla io…- Ashley gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò e noi ci dirigemmo verso L’hotel -credo che dovessi ricambiare il bacetto lo sai? Probabilmente moriremo entrambi.- -Non essere negativo Markus.- -Sono realistico, quante possibilità abbiamo di farcela? Quasi Quasi invidio Jason, almeno lui ha il…Lupo mannaro a difenderlo.- -Mah, dubito che difenderà Jason, quel Silas sicuramente è al sicuro ma Jason ne dubito .- Disse Chris -speriamo che loro riescano a chiedere aiuto.- Scendemmo la scala e raggiungemmo L’hotel che era deserto -cavoli! Che roba extra lusso.- Pensai -le mappe mi pare di averle viste…oh cavoli!- -Cosa?!?- -Sono sparite.- Mi avvicinai e vidi il contenitore che stava fissando Chris e vidi una enorme scia di colore scuro che saliva verso le scale -qualcuno o qualcosa ci ha portato via le mappe.- Dissi io nervoso -dobbiamo andare a prenderle.- -Ma sarà una trappola.- -Lo so, ma abbiamo bisogno di quelle mappe.-
 
Mike
Tornai di là e raggiunsi Sam e la misi al corrente del piano di Chris e Markus -e tu li hai lasciati andare così?- -Si perché hanno ragione, Silas e Jason anche se chiederanno aiuto non riceveremo soccorso prima di dopo domani, se Markus e Chris riescono nella loro impresa forse ci salveremo, ma non possiamo dare per scontato che arrivino in tempo quindi, dobbiamo pensare a barricare ogni ingresso, prendiamo tutti i mobili più pensati che abbiamo e mettiamoli davanti alla porta d’ingresso principale e quella che porta all’Hotel, sicuramente Chris e Markus non torneranno da lì, poi abbassiamo le tapparelle e alle finestre, sono di metallo e per questo spero diano un minimo di resistenza.- -Ad armi come siamo messi?- -Abbiamo il fucile che ho trovato alla casetta e basta e i coltelli da cucina, se Silas e Jason tornano abbiamo anche la pistola di Silas e Dylan che per quanto non difenderà noi potrebbe lo stesso attaccare i mostri, ora mettiamoci al lavoro.-
Chris
Salimmo le scale facendo attenzione al minimo rumore fuori posto e notai che l’Hotel era pieno di macchie e segni di graffi che prima non c’erano, seguimmo la scia nera e arrivammo al corridoio con le porte delle camere e in quel momento sentimmo delle urla di terrore provenire da dietro di noi -c-che succede?- -Non lo.- Dissi io -che sta succedendo?!?- Io mi girai e vidi le porte delle camere aprirsi e da esse spuntarono delle persone scheletriche -cristo!- Esclamò Markus, scossi la testa e tutto torno normale -ma che è stato?!?- Mi chiese Markus -non lo so, mi è già successo prima ma non ho capito che cos’è.- Dissi nervoso, andammo in avanti seguendo la traccia nera che ci condusse a delle scale che ci portavano fuori ai giardini, scendemmo al giardino e vidi una cartina poggiata a un Albero -ecco la cartina!- Esclamai io, ci avvicinammo e la prendemmo in mano -ecco la mappa.- In quel momento udimmo dei versi di Wapiti distorti -C-Chris.- Mi girai e vidi arrivare dei Wendigo -corri!- Urlai rientrando dentro l’Hotel e scappando via lungo il corridoio per andare all’ingresso ma vidi dei Wendigo entrare dalla porta principale -via via!- Ci infilammo in un secondo corridoi -quanti c’è ne sono?!? - Io non lo so! Tu continua a correre!- Urlai, arrivammo in una strana porta di metallo, entrammo dentro barricandoci e sentii un brutto odore di gas -gas ma da dove?- -Quella pianta!- Esclamai io indicando un rampicante rosso  -dobbiamo andarcene! Alla prima fiammata qui salta tutto!- -Ho una idea! Usciamo presto!- Urlò Markus -che intenzioni hai?- -Lo vedrai.- Uscimmo fuori dall’Hotel e sentimmo i Wendigo abbattere la porta -prendete questo!- Markus accese un fiammifero e lo gettò dentro l’Hotel e ci fu una esplosione e Markus cademmo a terra e sentimmo delle urla di dolore provenire dall’Hotel -uff ce l’abbiamo fatta! Esclamò Markus -ma che pianta era quella?- Mi chiese lui -è una pianta del gas, sono piante per fortuna quasi estinte che espellono un gas altamente esplosivo.- -Cavoli!- -Aprii la mappa e sorrisi -possiamo andare adesso, la città è a un’ora di qui.-
 
Jason
Un boato ci fece fermare -c-che è stato?- Chiesi io spaventato -un boato, non mi piace è meglio sbrigarci.- Disse Silas -c-che sarà successo?- -E che vuoi che ne sappia figlio del presidente.- -Avrei anche un nome.- Commentai io infastidito -e chi se ne frega?- -Sentii, capisco che forse tu e il governo del mio paese non andate tanto d’accordo ma questo non ti da il diritto di essere stronzo con me, io che ti avrei fatto?- -Sei il figlio di quello stronzo dell’attuale presidente in carica, lui prima di diventare il presidente era segretario della difesa ed è stato lui ha ordinare la prigionia di mia e di Dylan, è stato lui ha dare l’autorizzazione a torturarlo per cercare di farlo trasformare.- -Pfui non ci credo! Sono tutte stronzate! Mio padre può anche essere un imbecille che pensa più alla carriera che a me ma non farebbe mai torturare nessuno - -Credici! Io non parlò così a vanvera, l’ho visto con i miei occhi è venuto una notte di luna piena mentre io cercavo di tenere a bada Dylan e l’ho sentito parlarne con i nostri carcerieri- Esclamò Silas -e comunque anche se fosse vero! Che c’entro io con mio padre?- Silas non rispose e vidi il suo anello nuziale cadere nella neve, lo presi in mano e lui si giro subito a riprenderlo -è un po’ grande per le tue dita.- -E allora? Non sono affari che ti riguardano.- Disse lui rimettendo l’anello al dito - è un regalo non l’ho fatto fare su misura, ce li ha regalate Yoki, una nostra amica, erano gli anelli del suo genitori, visto che non vuole sposarsi ha deciso di donarli a noi per non sprecarli, allora quanto manca a questa stazione radio figlio del presidente.- -Jason, il mio nome è Jason.- -Se se come vuoi.- -Non manca molto alla stazione, dovremmo esserci fra poco.- Continuammo a camminare quando ci ritrovammo davanti a un vicolo cieco -cazzo…- Alzai lo sguardo e vidi la torre radio -ecco la torre radio, devo aver sbagliato la strada a un certo punto, torniamo indietro e cerchiamo come salire.- -Ok an…- Sentii una strana sensazione al petto -la senti anche tu?- Mi chiese Silas, io annui e mi guardai in giro nervoso in quel momento un’improvvisa ventata gelida proveniente dal nulla ci colpii -ma che cazzo!?!- Improvvisamente Dylan si porto le zampe alle orecchie come se avesse sentito un rumore forte -Dylan?!? Dylan che succede?- La ventata gelida finii e Dylan incomincio a ringhiare e io capii subito che c’era qualcosa che non andava -Dylan?- Lui si girò verso di noi e io andai a ripararmi dietro Silas -D-Dylan stai indietro!- Esclamò Silas ma lui incominciò ad avvicinarsi minaccioso -Dylan ho detto indietro!- -C-C’è qualcosa che non va!- -Dylan!- Silas prese qualcosa dalla borsa e vidi che era una pistola e la puntò contro Dylan -Indietro ho sparo!- Dylan ci saltò addosso e Silas mi spinse via e Dylan gli saltò addosso facendogli volare via la pistola e io caddi a terra e sentii Silas urlare dal dolore -Silas!- Rapido afferrai la pistola e la puntai contro Dylan e gli sparai colpendolo a una spalla, lui ululò di dolore e scappò via, Silas si alzò in piedi -no! Dylan! Torna qui!- Urlò Silas fregandosene del fatto che lo aveva appena attaccato e cercando di andargli dietro, io lo afferrai rapido per il polso per impedirgli di seguirlo -no! Lasciami! Bastardo! Lo hai ferito!- Urlò Silas con rabbia - questa poi…ti aveva attaccato! Ti stava per uccidere!- -No! Lui non l’avrebbe mai fatto!- Urlò cercando ancora di divincolarsi per seguirlo, ma io lo tenni finche lui non cadde in ginocchio -Dylan! Torna indietro! Dylan! Non mi lasciare!- Urlò Silas disperato -Dylan torna qui!- -Silas calmati.- feci per toccargli la spalla quando in quel momento notai del sangue a terra e un occhio che mi fissava a quella vista sentii una forte nausea, mi portai una mano alla bocca. 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Convergence ***


Convergence

 
 Jason
-Silas!- Lo afferrai per la spalla e lo feci girare verso di me e vidi con orrore che Dylan li aveva sfregiato l’intero lato destro del viso e gli aveva strappato via di netto l’occhio-c-che cos’è quella faccia?- Mi chiese lui notando la mia espressione -il…il tuo occhio.- Silas mi guardò confuso e si tocco la ferita e spalanco gli occhi -dobbiamo contenere l’emorragia!- Silas prese il borsone e tirò fuori da esso una scatola di pronto soccorso e si curò la ferita il meglio che poteva ricucendola, ,disinfettandola e bendandola -tutto bene Silas?- -Secondo te?!? Mio marito mi ha appena strappato un occhio! Hai idea di come si sentirà quando lo scoprirà?- -E sul piano fisico?- -L’adrenalina per il momento blocca ancora il dolore, farà un male boia più avanti.- Disse lui prendendomi di mano la pistola -ha proiettili d’argento quest’arma.- -Si è una pistola da usare solo per le emergenze.- -Tipo questa?- -No, la dovevamo usare…la dovevamo usare durante la fuga, se ci trovavamo con le spalle al muro potevamo…be sai.- -Oh…arrivereste a tal punto per non venire catturati?- Silas annui -si, in realtà Dylan mi aveva chiesto di sparargli nel caso…nel caso fossi stato un pericolo per lui ma…ma io non…non c’è l’ho fatta! Comunque quello che è appena successo non è da lui.- -Pensi che quello che sia successo…sia colpa mia.- -Ovvio che si! Deve per forza c’entrare il fatto che hai rotto i Totem, sbrighiamoci ad andare alla torre radio, dobbiamo avere le risposte su quanto è accaduto.- Ritornammo indietro e trovammo la strada giusta per la torre radio e la raggiungemmo -questa torre radio non l’abbiamo costruita noi.- -Lo so, sono stati gli abitanti della Nazione Nativa, l’hanno costruita per poter comunicare con un’altra stazione radio poco distante, ora che ne abbiamo una anche in città spero che riusciamo a comunicare con Kuruk, l’unico problema è che…- Vidi Silas cercare di trattenersi dallo scoppiare di nuovo a piangere -ho capito, ma non sarà troppo difficile no?- -Speriamo…aaah..ecco il dolore!- Salimmo delle scale per ed entrammo nella torre e vidi la radio e Silas l’accese -vediamo…ho visto…Dylan lavorare qualche volta e quindi forse so come…ecco…vediamo se così…pronto? Pronto!.- -Qui è The Stars, chi sta chiamano?- -SI! Sono io, Silas Baker, ho bisogno di parlare con Kuruk. È urgente!- -Eccomi! Passami il microfono…Silas sono io, che succede?- -Ho trovato della gente abusiva alla baita…e uno di loro ha rotto un Totem di protezione.- -Cazzo!- -Ci sono una marea di Wendigo qui in giro!- -Hanno attivato la maledizione della montagna- -L'ho notato! Posso saperne di più ?- Chiesi io -si! La montagna è stata maledetta dopo che una città di Coloni è stata costruita su un cimitero indiano, la maledizione ha causato il crollo della miniera locale e a spinto i minatori intrappolati al cannibalismo per creare dei mostri che uccidessero i profanatori delle tombe, i Wendigo sono molto pericolosi, solo il fuoco può ucciderli o Dylan che è…- -Dylan…Dylan non è più qui.- -È…È morto? -No, è impazzito! Era nella sua forma lupo e mi ha attaccato!- -Cazzo! Questo è un problema, vuol dire che sta per avvenire la Convergenza.- -La cosa?- -La Convergenza, in parole povere i Wendigo e ora anche Dylan stanno per venirvi a uccidere tutti per intrappolare i vostri spiriti qui sulla montagna! Dovete tornare indietro e cercare di resistere almeno fino all’alba! Ci sono quattro dei nostri lì vicino che domani vi verranno a prendere.- -Aspetta e mio marito? N-Non possiamo lasciarlo qui!- -Non puoi più fare niente per lui, ma non preoccuparti, una volta messi in salvo cercheremo di riparare i Totem così che anche lui potrà…- In quel momento udii il rumore di una corda che veniva spezzata e la torre tremò con violenza -cazzo!- Urlai io -che succede?- -Dobbiamo uscire!- Raggiungemmo la porta ma in quel momento la torre incominciò a cadere indietro, io mi riuscii ad aggrappare qualcosa ma Silas cadde e andò a colpire una finestra che ormai dava sul baratro -Silas!- Lui urlò spaventato e la finestra si ruppe e lui cadde aggrappandosi per un soffio a una ringhiera -Cazzo! -Sentii un rumore di qualcosa rompersi, alzai lo sguardo e la maniglia della porta a cui ero aggrappato si stacco e caddi anche io afferrando per un soffio la ringhiera e vidi che c’era un enorme buco nel terreno sotto di noi -cazzo! Oh, dio!-  Urlai io spaventato la torre incominciò a cadere e io Silas urlammo precipitando con la torre nel vuoto.-

 
Chris
Io e Markus stavamo camminando quando sentii un’improvvisa e strana ventata gelida colpirci e una serie di versi di Wendigo -merda!- Esclamai io vedendoli dietro di noi -corri!- Io e Markus incominciammo a correre venendo inseguiti dai Wendigo, io e Markus scappammo giù per una collina e corremmo fra gli alberi venendo inseguiti dai Wendigo -dannazione!- Corremmo fra gli alberi e uscimmo fuori su una pianura e in quel momento sentii qualcosa scricchiolarmi sotto i piedi, abbassai lo sguardo e vidi che ero sopra a una lastra di Muscovite -Chris che cazzo fai?!- - Muscovite! Siamo finiti su della Muscovite!- -C-Cosa?!?- Markus fece per avvicinarsi -fermo! Al mimino movimento potrebbe farci cadere!- -C-Che facciamo?- In quel momento arrivarono i Wendigo e ci vennero incontro -cazzo!-I Wendigo saltarono sulla Muscovite e questa si spezzò sotto i nostri piedi -cazzo!- Io e Markus cademmo di sotto sbattendo contro una specie di scivolo di pietra e incominciammo a rotolare senza controllo fino a quando la nostra caduta non venne arrestata da una piattaforma cazzo!- Esclamai io alzandomi dolorante C-Chris tutto ok?- -I miei occhiali si sono rotti ma per il resto sono ok.- Markus mi aiuto a mettermi in piedi e io vidi che eravamo finiti a qualche metro sotto terra -i Wendigo?- -Non li sento più, forse sono caduti da un’altra parte.- -Ma potrebbero raggiungerci, secondo te  riusciamo a risalire?- -Da qui no temo.- Disse Markus -quindi ci tocca cercare un’altra strada, secondo un libro che ho letto siamo probabilmente in una miniera, qua nella montagna è pieno di gallerie, quindi di sicuro c’è una uscita da qualche parte.- Io e Markus avanzammo lungo la galleria facendomi fare strada da Markus, senza gli occhiali la mia vista era abbastanza scarsa ma con quella scarsa illuminazione ero quasi cieco, camminammo per una decina di minuti quando Markus si fermo cosa c’è?- -Cazzo!- Io provai a sbirciare e vidi una marea di cose azzurre  -sono diamanti Chris, qui è pieno di diamanti.- -Diamanti….ecco cosa cercavano i minatori.- Disse Markus -peccato che non siano riusciti a prenderli.- Continuammo a camminare in silenzio per una mezz’oretta quando sentii un ululato -questo non è il mostro che stava con Silas e Jason?- -Si, forse sono nei paraggi e….oddio!- -Cosa cè?- Gli chiesi -s-sta arrivando…ma c’è qualcosa…qualcosa che non va….scappa!- Io corsi via sentendo Dylan inseguirci, perché faceva così? Era successo qualcosa a Silas che l’aveva fatto impazzire? Continuai a correre finche non arrivammo a un vicolo cieco e vidi la luce della luna sopra di noi -Chris dobbiamo scalare!- -S-Scalare!?- Sentii Dylan che ci stava per raggiungere -cazzo!- Io incominciai a scalare la roccia e sentii Markus provare a fare lo stesso quando lo sentii urlare -Markus!- Mi girai e vidi Dylan afferrarlo e gettarlo a terra -Chris scappa aaah!- Dylan morse Markus alla testa -no! No no!- Lui gli stacco la testa di netto e si giro verso di me -cazzo!- Ripresi a scalare e sentii Dylan seguirmi -cazzo! Si sa arrampicare!-Cercai di accelerare ma Dylan mi afferrò per la caviglia e cercò di tirarmi giù -no no! Urlai spaventato dibattendomi, nella frenesia colpii una pietra che si stacco e da essa uscii dell’acqua che colpii Dylan in faccia che mi lasciò andare e scappo via spaventato -d-dio…Markus.- Riuscii a raggiungere la cima della salita e mi sedetti per riprendere fiato, Markus mi era appena morto davanti ma il fatto che era stato Dylan a ucciderlo mi preoccupava, Silas sembrava avere le cose sotto controllo, Se Dylan era qui potevano essere due le cose oh qualcosa l’aveva fatto impazzire e aveva ucciso Silas e Jason, oh qualcun altro li aveva uccisi e Dylan senza più Silas vicino che lo controllava era regredito, non sapevo quello che era giusto ma l’unica cosa certa e che forse nessuno ci sarebbe venuto a salvare, quindi ora dipendeva tutto da me, dovevo trovare quei Totem e salvare gli altri prima che sia tardi.- Presi la mappa cercando di capire dove fossi e vidi che ero a mezz’ora dal villaggio -devo sbrigarmi.

 
Jason
-Papà guarda cosa ho fatto per te!- -Figliolo non ho tempo da perdere adesso! Ho una importante cosa di lavoro da fare.- Disse papà uscendo di casa io strappai il foglio che avevo fatto per la festa di papà e dissi -spero che tu fallisca.- Riaprii gli occhi e vidi con orrore che ero sospeso sul vuoto -cazzo!- Alzai lo sguardo e vidi Silas al mio fianco privo di sensi tenuto come me da un cavo che ci tratteneva per un piede -Silas! Svegliati!- Lo chiamai io ma lui non si mosse -andiamo….Silas Dylan è in pericolo dobbiamo sbrigarci!- -C-Cosa?- Lui riaprii gli occhi e scosse la testa -Dylan dov’è Dylan?- -Per adesso lui sta bene è noi che siamo un po’…appesi.--cazzo…aspetta c’è una sporgenza dietro di te, riesci a dondolarti fino ad essa e aggrapparti?- Io voltai la testa e la vidi -ci posso provare.- Provai a dondolarmi verso la sporgenza e dopo vari tentativi l’afferrai -c’è l’ho fatta!- Riuscii ad arrampicarmi su di essa e aiuta Silas a fare lo stesso -stai bene?- -Si…a parte….be sai.- -Ora che facciamo?- Chiesi io spaventato -dobbiamo tornare indietro dagli altri, presto verranno attaccati in massa e un’arma in più non farà male.- -Dylan potrebbe attaccare?- Silas annui -si è anche per questo che dobbiamo sbrigarci, non voglio che faccia una strage, non riuscirebbe a sopportare il peso della cosa.- -Ok andiamo.- Accendemmo le torce e ci dirigemmo verso un buco con degli assi di legno sul pavimento -siamo finiti nelle miniere?- Silas annui -si, questo vuol dire che da qualche parte ci sarà una uscita.- -Andiamo a cercarla.- Ci addentrammo in una galleria lì vicino e incamminammo lungo essa -Dylan secondo te è ancora nei paraggi?- -Penso di no, la ferita alla spalla la spinto alla fuga.- Disse Silas, arrivammo sempre più a fondo della galleria e Silas tiro fuori due torce dal suo zaino e me ne passo una e appena l’accesi illuminai dei teschi -cazzo!- -calmo Morgan, sono vecchi, probabilmente sono qui da anni, forse sono gli scheletri dei minatori morti qui e divorati dai compagni che sono poi diventati i Wendigo che…- In quel momento sentimmo delle urla -aiuto! Aiutateci! Qua giù non si respira!- -Queste voci…- -Devono essere gli spiriti di qui parlava Kuruk.- Avanzammo lungo la galleria e ci ritrovammo davanti a un vicolo cieco e notai che le scale erano crollate -riesci ad arrampicarti Morgan?- Io annui e ci arrampicammo al piano superiore e riprendemmo a cercare la via di uscita e finimmo in una specie di spogliatoio e li vidi una foto, una foto di una coppia, la presi in mano e la girai e vidi una scritta -“non vedo l’ora di rivederti a casa, tuo figlio ti aspetta”- Rimisi la lettera al suo posto e sentii dei versi di Wendigo -stanno arrivando! - -DI qua Morgan presto!- Mi urlò Silas indicandomi un buco e infilandosi dentro, io lo seguii e rapidi uscimmo dall’altra parte e vidi dei binari che io e Silas spaventati incominciammo a seguire di corsa mentre sentivo i Wendigo venirci dietro -Silas guarda un carello!- Urlai io, lui ci salii sopra e lui fece lo stesso e tirò la leva e il carello partii -tieniti!- Esclamò lui, io mi aggrappai al carello e lo vidi andare a tutta velocità contro un cancello di legno, io e Silas ci abbassammo e il carello sfondò il cancello e lo sentii fare una grossa svolta a destra-cristo!- Esclamai io provando a sbirciare e vedendo che stavamo per sfondare un secondo cancello, mi abbassai ancora e sfondammo con violenza la porta tremando -cazzo!-Il carello uscii dalla miniera e aumentò la velocità -cazzo!- Sbirciai e vidi che ci stavamo per fare un bagno nel fiume -ahem sai nuotare?- -Certo che so nuotare.- -Bene, ci stiamo fare un bel bagno.- Il carello cadde nel fiume e venimmo trascinati via dalla corrente -dobbiamo trovare un modo per uscire da qui! Più avanti c’è cascata!- Esclamai io - ci sono dei rami più avanti! Aggrappiamoci a quelli!- Io annui e vidi i rami di qui parlava Silas, appena li raggiungemmo li afferrammo e riuscimmo a uscire dal fiume e in quel momento vidi in lontananza un edificio in fiamme -ma che?...È la baita?!?- -No, non è la baita.- Disse Silas -vero è L’hotel!- -Dobbiamo sbrigarci! Torniamo alla Baita! Non abbiamo più molto tempo!- 
 
Chris
Arrivai alla città e vidi che le porte e le finestre erano sbarrate con simboli strani disegnati sopra, mi guardai in giro e in quel momento sentii qualcuno che si avvicinava, mi andai a nascondere e vidi una marea di Wendigo dirigersi verso la baita -merda! Se non mi sbrigo gli altri sono spacciati!- Pensai correndo verso la chiesa e superandola trovandomi davanti finalmente ai Totem -mettiamoci al lavoro.- 
 
Mike
Sentimmo bussare freneticamente alla porta, andammo ad aprire la porta e vidi entrare Silas e Jason di corsa ma notai subito che Dylan non era con loro e che Silas aveva un occhio bendato -che succede? Dov’è Dylan?- Chiesi a Silas che singhiozzo -lui ….è stato preso dalla maledizione, ci verrà a uccidere insieme ai Wendigo.- -Cazzo!- Barricammo l’ultima porta -dove sono Chris e Markus?- Mi chiese Jason -sono andati a cercare di riaggiustare il Totem, voi siete riusciti a chiedere aiuto?- Silas annui -si.- In quel momento sentimmo una marea di versi di Wendigo e un ululato -sono qui!- Esclamai, in quel momento i Wendigo e Dylan fecero ingresso nella baita sfondando tutte le nostre barricate -cazzo! Sono troppi!- Esclamai io sparando ai Wendigo più vicini ma i proiettili sembravano carezze per loro -merda! Il fucile non gli fa niente!- Urlai -Mike attento!- Io mi girai e vidi un Wendigo venirmi addosso -no!- Sam si mise in mezzo e il Wendigo la colpii con violenza allo stomaco -Sam!- Silas sparò al Wendigo e Sam cadde a terra -Sam! Cristo!- Un secondo Wendigo riuscii ad afferrare Tatiana -no!- Jason cercò di riafferrarla ma lei venne trascinata fuori -Tatiana!- -Non possiamo stare qui! Dobbiamo rifugiarci da qualche parte!- Urlai io vedendo i Wendigo che attaccavano Dylan -No! Dylan!- Urlò Silas -dobbiamo andarcene!- Urlai io prendendo Sam in braccio -forza Silas andiamo!- Urlò Jason -devo aiutare mio marito! Ehi! Lasciami!- Urlò Silas venendo preso in braccio a forza da Jason -andiamocene!- Scappammo via portando via Silas che cercava lo stesso di tornare da Dylan.- CI infilammo nel posto segreto dietro la libreria e poggiai Sam ha terra -cazzo! Cazzo è ferita gravemente!- Esclamai io -merda! Silas la cassetta del pronto soccorso!- -Sei impazzito?!? Non ho abbastanza roba per curare una ferita del genere, si sta dissanguando il fretta l’unica cosa che potrebbe…aspettate!- Silas aprii il borsone di corsa e in quel momento sentimmo i Wendigo che cercavano di entrare -c-che stai cercando?- Gli chiese Ashley spaventata -ne devo avere una…eccola!- Silas tiro fuori dal borsone una bottiglietta nera piccola c-c-che cos’è?- Gli chiesi io confuso -è sangue, sangue di Dylan, il sangue di un Lupo mannaro è infetto, se glielo inietto la posso salvare.- Disse Silas -ma…ma questo vorrebbe dire che Sam diventerebbe un Lupo mannaro.- Silas annui -è l’unico modo che mi viene in mente per salvarla.- -F-Fatelo.-Io abbassai lo sguardo e vidi Sam sveglia -sei sicura? Guarda che se lo faccio non posso più tornare indietro.- -Fallo!- Sentii un brutto rumore alle mie spalle, mi girai e vidi che stavano per sfondare la porta d’ingresso, caricai il fucile e sparai contro i Wendigo che cercavano di entrare ma quelli sfondarono l’ingresso insieme a Dylan -Merda!- Silas si mise al mio fianco -temo che sia la fine.- Disse lui -e purtroppo non possiamo portare nessuno di questi mostri con noi all’inferno.- I Wendigo ci attaccarono e noi cercammo di tenerli a bada, ormai io e Silas eravamo gli unici che potevamo difendere Ashley, Sam e Jason. Sparai contro un Wendigo ma Dylan approfittò della mia distrazione per saltarmi addosso e buttarmi a cosa -cazzo!- Lui cercò di addentarmi la testa ma io rapido frapposi il fucile fra me e lui l’addentò -cazzo!- Esclamai io vedendo Dylan cercare di strapparmi il fucile di mano.-
Chirs
-N-Non sembra succedere niente! Merda! allora mi ero sbagliato?!?- Mi chiesi spaventato guardando i Totem, li avevo riaggiustati tutti, li avevo messi nella posizione uguale a quella della foto ma allora perché non funzionava.- Guardai la foto per l’ennesima  volta e in quel momento vidi il problema -quel Totem!- Rapido corsi verso il Totem e -è nella posizione sbagliata, deve stare più su!-Cambiai rapido la posizione al Totem e una improvvisa ventata mi colpii sbattendomi a terra.-

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Capitolo 8
*** Arrested ***


Arrested
 
Jason
Silas fece per sparare contro il Wendigo ma sentii un sinistro Click -scarico….- Il Wendigo fece per colpirlo, mi misi istintivamente in mezzo ma poco prima che il Wendigo mi colpisse quello si fermo   -m-ma cosa?-I Wendigo si misero a urlare e scapparono via -Mike!- Mi girai e vidi Dylan che stava per morderlo -Dylan fermati!- Urlò Silas, Dylan si fermo e in quel momento esplose in una marea di sangue, io, Ashley, Sam e Mike urlammo per la sorpresa e vidi che al posto del lupo adesso c’era un ragazzo dai lunghi capelli castani completamente nudo, ricoperto di sangue dalla testa ai piedi e pieno di ferite per lo più superficiali a parte una sul collo, il mio sparo e una al petto -m-ma che…che succede?- Si chiese il ragazzo confuso -Dylan!- Esclamò Silas felice andando ad abbracciare e baciare il ragazzo -S-Silas…il tuo occhio.- -N-Non è niente Dylan.- -Sono…sono stato io non è vero?- Gli chiese Dylan -no…certo che no- -Silas non nascondermi le cose.- -Senti chi parla.- -Come?- -Parli tu che mi hai nascosto per cinque mesi le lettere di quello stupratore di Julian Ortega!- A quelle parole Dylan parve farsi più piccolo -Io…non volevo…non volevo farti arrabbiare.- -Arrabbiare? Ma quale arrabbiare? Sono preoccupato per te Dylan, devi dirmele certe cose, se non le dici a me che sono tuo marito a chi le dici?- Gli chiese Silas accarezzandogli il viso. Mike ridiede la giacca a Dylan e insieme uscimmo di fuori e lì trovammo il cadavere di Tatiana -oh no!- Esclamò Dylan scioccato -ragazzi! Ehi!- Alzai lo sguardo e vidi arrivare Chris -Chris!- Lo chiamai io -ce l’hai fatta! La maledizione è andata….ma dov’è Markus?- -Lui è stato ucciso…da D…da un Wendigo.- Io lo guardai confuso ma poi capii e decisi di non dire niente -siete riusciti a chiamare aiuto?- -si, qualcuno dovrebbe arrivare.- -Bene.- Aspettammo dentro la baita e dopo un’oretta vidi arrivare cinque nativi americani che ci arrestarono e ci portarono tutti a un furgone e ci buttarono dentro -ehi! Posso sapere almeno perché siamo in arresto.- -Non lo so forse perché siamo entrati qua illegalmente.- Propose Sam.- Venimmo portati in una città e chiusi nella prigione del posto che era molto piccola, venni messo separato dagli altri e dopo una mezz’oretta mi raggiunse un uomo, un nativo americano dai lunghi capelli grigi, un capello da Cow boy molto largo e un poncho di colore scuro, aveva in mano una tazza di caffè - la vuoi?- Mi chiese porgendomi la tazza -grazie.- Lui mi porse la tazza e io gli chiesi -tu sei Kuruk, il capo di questo villaggio?- -Si sono io, da quanto ho capito io tu invece devi essere Jason Morgan, il figlio del presidente degli Stati Uniti e quello che ha avuto la brillante idea di distruggere i Totem di protezione.- Io divenni rosso per la vergogna -i-io…non pensavo che succedesse tutto questo…lo so che è colpa mia, è colpa mia se Tatiana, Ellie e Markus sono morti è colpa mia se Silas ha perso un occhio, che mi succederà adesso?- -Ora..- In quel momento sentimmo il suono di alcuni elicotteri -ora credo che devi venire con me.- Disse -non avete elicotteri qui vero?- Lui scosse la testa, uscimmo fuori e vidi l’elicottero presidenziale -tuo padre si è mosso in fretta.- -Commento Silas-be di certo non l’ha fatto per affetto nei miei confronti.- Dissi io l’elicottero atterrò e vidi uscire mio padre e cinque uomini vestiti in nero -buongiorno Signor Morgan, vedo che si è mosso in fretta.- Disse Kuruk -avete arrestato mio figlio! Sono stato informato da un nostro elicottero del fatto e sono venuto qui di corsa! Quello che stata facendo qui è illegale!- -Illegale? Ti ricordo che questa è la mia nazione e tuo figlio era entrato qua illegalmente, sto solo facendo rispettare la legge.- -Sentilo il muso rosso, parla di legge e ospita due assassini ricercarti! Se ci tenessi veramente alla legge me li consegneresti entrambi e visto che siamo qui! Prendeteli!- Gli uomini in nero fecero per prendere Silas ma io rapido mi misi in mezzo -Fermo!- -Jason che cazzo fai?!?- -Io…Papà Silas mi ha detto che sei stato tu a farli imprigionare e sei stato tu a permettere che torturassero Dylan…è vero?- Gli chiesi -Non è il momento Jason.- -Dimmelo papà!- -Ok! Ok l’ho fatto! Ma tanto che ti interessa a te?- -Ti ricordo che sono tuo figlio, sai…ho fatto una stronzata ieri, quella stronzata l’ho fatta perché tu non mi cagavi, tu pensi più alla tua dannata carriera che ha a me ma quando Silas mi ha detto quelle cose io non ci ho creduto! Ho pensato che mi stesse dicendo delle stronzate! E invece era tutto vero?!?- -Su figliolo non fare tante storie! Tanto stiamo parlando di un mostro, mica di un…- Io tirai fuori il cellulare e schiacciai il pulsante per interrompere la registrazione e rapido la postai su faceboock -che cazzo hai fatto?!?- -Niente, ho solo postato l’audio su Faceboock, lo hanno ascoltato già una cinquantina di persona.- -Merda! Torniamo indietro presto! Dobbiamo fare qualcosa prima che scoppi uno scandalo!- Mio padre se ne andò via di corsa sotto lo sguardo sorpreso di tutti -ma ti ha lasciato qui!- Esclamò Silas divertito -perché hai messo quell’audio sui social?- Mi chiese Dylan-perchè quando mi hai raccontato quello che vi aveva fatto io non ci ho creduto! Ma dopo che l’ammesso non potevo non fare niente...ora rimarrò in prigione?- -Per almeno un mese.- Disse Kuruk -mi…mi sta bene…me lo merito, dopo tutto quello che è successo a causa mia dovrei stare di più in prigione.- -Jason ci sei già dentro in prigione.- Disse Silas -non vedi le sbarre ma la prigione c’è, deve essere la stessa in cui alloggia il nostro amico Charlie, salutacelo se lo vedi- Disse Dylan -stai parlando del tuo amico, quello che ha rotto il furgone?- Dylan annui -si.- -Ora noi andiamo a casa, Dylan hai bisogno di riposo.- -Sto bene Silas, qui quello che ha bisogno di riposo sei…- Dylan sbadigliò e Silas sorrise divertito -va bene, abbiamo entrambi bisogno di riposo.- I due si allontanarono e io seguii Kuruk -che succederà a Sam? Ora che è diventata un Lupo mannaro -temo che lei non potrà tornare a casa, la faremo rimanere qui, avrà una sua casa e per sua fortuna ci sono Silas e Dylan che la potranno aiutare a convivere con la maledizione.- Disse Kurkur riportandomi in cella e chiudendomi dentro.- 

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