Cinque Cicatrici di piccolaJaneway
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 1
*** 1 ***
NOTE
Questa storia nasce da un writing prompt di oblivionmemes su Tumblr: "Five times character A almost asks character B about their scars and the one time they do".
È composta da cinque drabble (=opera narrativa della lunghezza di cento parole), che posterò come cinque capitoli.
Si basa sul fatto che nei libri si parla di tentativi di agguati che Imma ha subito nel passato, che quindi sono canon.
È una cosa un po' diversa da quel che faccio di solito e spero vi piaccia <3
1
La prima volta che la vede, sono nel parcheggio di un aquapark abbandonato.
Imma si porta una mano alla fronte per ripararsi dal sole, e Calogiuri la nota subito. A dirla tutta, non sa bene come ha fatto a non notarla prima, e lì per lì rimane interdetto.
È lunga circa cinque centimetri e ha un profilo irregolare, quasi frastagliato, e le attraversa la spalla sinistra in diagonale.
Non sa cosa pensare, perché cicatrici del genere le aveva viste solo addosso a colleghi dell’Arma, e non avrebbe mai pensato che la dottoressa potesse averne una. Non vuole pensare alle circostanze… |
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Capitolo 2
*** 2 ***
2
La seconda volta che la nota, sono nell’ufficio di lei.
Imma siede alla sua scrivania, intenta a scartabellare le carte dell’omicidio Festa. Calogiuri si trova dall’altro lato del tavolo, di fronte a lei. Oggi hanno lavorato fino a tardi.
Nonostante sia pieno inverno, la dottoressa si è disfatta della sua giacca, dato che i termosifoni della procura sono fermi a 28 gradi a causa di un guasto.
Nonostante Calogiuri non possa fare a meno di pensare che la camicia smanicata che porta quel giorno le doni un sacco, il suo occhio cade sempre lì. Su quel segno così fuori posto. |
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Capitolo 3
*** 3 ***
3
La terza volta che ci fa caso, sta guidando.
L’auto di ordinanza sfreccia per la campagna lucana, donando ai due dentro l’abitacolo una vista sui calanchi brulli e aridi che si stagliano nel cielo pulito.
Imma sta guardando fuori dal finestrino, i ricci rossi che le incorniciano il volto riflettendo i raggi solari.
Il sole estivo le ha fatto spuntare qualche lentiggine, ma Calogiuri non si azzarderebbe mai a commentare, nonostante gli facciano venire una voglia matta di baciarle una ad una.
Il marchio che porta sulla spalla ricorda a Calogiuri quanto davvero questa loro terra sia dura e aspra. |
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Capitolo 4
*** 4 ***
4
La quarta volta che la scorge, Calogiuri è furibondo.
Con lei, ma soprattutto con sé stesso.
Perché è un cretino, perché si è lasciato prendere in giro dalla persona a cui più tiene al mondo. Perché probabilmente questa persona non si fida più di lui.
Imma gli dà le spalle dopo aver bofonchiato due scuse per avergli nascosto le cose.
La luce si riflette proprio su quel punto della sua pelle, quasi sfidandolo a dire qualcosa.
Ma ironicamente, la stessa ferita è quella che sente sul cuore in quel momento.
Non ce la fa più a guardarla, ed esce dall’ufficio. |
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Capitolo 5
*** 5 ***
5
Calogiuri lascia scorrere i polpastrelli sulla schiena nuda accanto a lui, come per impararne a memoria ogni linea e curva.
Imma si volta verso di lui, quegli occhi grandi che sembrano studiarlo.
“Cosa ti è successo?”
Finalmente, Calogiuri sfiora la cicatrice.
“Una pallottola. Di striscio”, aggiunge, quando vede i suoi occhi dilatarsi. “Tanto tempo fa.”
Calogiuri trema, il pensiero di perderla prima ancora di averla conosciuta lo devasta da dentro.
“Va tutto bene.” Ovviamente Imma l’ha notato, lei nota tutto. La sua mano gli accarezza la spalla e Calogiuri la attira a sé in un abbraccio che sa di casa. |
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