I morti sottoterra

di Shireith
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Questa è la storia ***
Capitolo 2: *** Ho chiamato il tuo nome ***



Capitolo 1
*** Questa è la storia ***


I morti sottoterra
Questa è la storia


01. fruscio

 Il vento fa frusciare gli alberi di Villa Malfoy. Si piegano e si contorcono senza mai cedere.
 C’è la storia di una famiglia seppellita con i morti, c’è la storia scritta nelle pietre più antiche di Hogwarts. Serpeverde è: ambizione, astuzia.
 Serpeverde è: la Casa dei dannati.
 
 Il vento fa frusciare gli alberi di Villa Malfoy. Il vento faceva frusciare gli alberi della villa dove sono cresciute tre sorelle.
 
 Questa è: la storia di tre sorelle. La guerriera, la rinnegata, e il fantasma.
 
 Narcissa infesta i vuoti di Villa Malfoy. Aspetta, e aspetta.
 
 Pensa: il Signore Oscure può soccombere. E la Terra si può spaccare in due e risucchiare tutta Londra, tutta l’Inghilterra, e Narcissa, ancora: ti prego, Severus, salvalo.
 Mio figlio.
 
 Il vento fa frusciare gli alberi che circondano Villa Malfoy.
 E Narcissa aspetta.
 Che il figlio prediletto ritorni.

 (Le sorelle non tornano più.)
 

NOTE ➺ Che dire. Ogni anno mi ripeto di non partecipare al Writober, e ogni anno, puntalmente, parecipo. Ma quest’anno sarà diverso (spero): scriverò cose molto brevi e non pubblicherò tutti i giorni. Inoltre non ho mai scritto su questi personaggi, quindi è l’occasione perfetta per provare. Ah, inoltre il titolo della raccolta potrebbe cambiare in qualsiasi momento perché l’ho scelto in tre secondi e sono una persona molto indecisa.
Grazie per aver letto fin qui, alla prossima. <3

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Capitolo 2
*** Ho chiamato il tuo nome ***


Ho chiamato il tuo nome


02. I’ll call out your name,
but you won’t call back

 Tre sorelle giocavano dove i morti hanno reclamato casa.
 Una contava, le altre due si nascondevano. Come una tradizione, Cissy e Bella si alleavano contro Andromeda: ora conti tu.
 La storia di tre sorelle, scritta fin dall’inizio. Una bugia collettiva presa di comune accordo, o quasi. 
 Uno, due, tre: e così fino a cinquanta. A volte le ci voleva del tempo, ma Andromeda riusciva quasi sempre a stanarle. Cissy era solita farsi scoprire quando non riusciva a trattenere una risata.
 Arrivava sempre un domestico a richiamarle in casa. ‘Signorine’, le chiamava. Scandiva i loro nomi separati, uno due e tre, ma loro rientravano in casa una dietro l’altra, Bella in testa, Cissy per ultima, Dromeda nello spazio tra i loro corpi.
 
 Il Cappello Parlante ha detto, tre volte che potrebbero essere una: Serpeverde!
 
 La affascinava, un tempo, il concetto di essere tre in una, come se fossero state generate nello stesso istante e ognuna avesse aspettato il proprio turno per venire al mondo, a distanza di anni. Una parte di te che non t’appartiene davvero ma che risponde sempre al richiamo.
 
 Quando Andromeda non riusciva a trovarle, urlava i loro nomi e le sorelle uscivano. Quando rientravano in casa, Bella era sempre un passo davanti a lei, Narcissa sempre uno indietro.
 
 Ora Andromeda si gira di scatto, come sentisse il vento trasportare la voce di qualcuno che chiama il suo nome, ma non c’è mai nessuno. Solo: alberi che frusciano a vuoto, come nel giardino dove giocavano tre sorelle.
 
NOTE ➺ Il prompt di oggi è stato preso dal Whumptober per una ragione molto semplice: non avevo idee che riguardassero le liste di Fanwriter.
Ah, inoltre! Penso sia abbastanza scontato, ma molte delle cose che ho scritto/scriverò si basano perlopiù su headcanon.

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