This hour and what is dead

di Kodama_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Parole: 403
Prompt: occhi
Genere: introspezione, romantico


Capitolo 1


Questo è ciò che Lu Guang vede quando guarda Cheng Xiaoshi:

1- Un mondo bruciacchiato d'oro.
2- Occhi imbevuti di diciotto sfumature di colore caldo.
3- Un corpo gravido di porporina e di perché. La curiosità di Cheng Xiaoshi è insaziabile, non riesce a smettere di fare domande sull'universo o sulla velocità del tempo, disperdendo polvere scintillante ogni volta che ride. Cheng Xiaoshi parla e dalla sua bocca sgorgano via farfalle vibranti, verdi e gialle e blu, mentre il suo cuore a forma di sole canta e canta e canta.
4- Un ragazzo spaventato.
5- Una persona che ha trasformato la speranza non in consolazione, bensì in motivazione. Una persona che ha trasformato la speranza non in ciò che lo aspetta alla fine della giornata, ma in ciò che lo spinge ad arrivare fino alla fine della giornata. E alla fine di quella successiva.
6- Il sorriso più luminoso.
7- L'emozione più rara e autodistruttiva: l'empatia.
8- Il cuore più puro.
9- Il passato.
10- La curva delicata del suo collo. A volte Lu Guang vorrebbe solo premerci il viso contro e inspirare (Cheng Xiaoshi non deve sapere nulla di tutto questo).
11- Un cielo stellato. Pianeti che vorticano all'impazzata. Una montagna russa di colori.
12- L'alba che filtra dai vetri della finestra, che significa: il peso della gioia.
13- Qualcuno che dovrà proteggere a qualunque costo.

Questo è ciò che vede Cheng Xiaoshi quando guarda Lu Guang:

1- Un ragazzo spettacolarmente bello che vuole invitare a un appuntamento (questo è top secret).
2- L'eleganza e il contegno di una persona che non gli farebbe mai del male.
3- Occhi pieni di tenerezza e di ricordi.
4- Un campo da basket.
5- Quello di cui aveva e ha più bisogno.
6- Il dolore. Dev'essergli successo qualcosa di terribile.
7- Soffici fiocchi di neve.
8- Un debole per i gatti.
9- Il peso spietato della responsabilità di chi deve prendere decisioni difficili.
10- Le mani più gentili.
11- Una poesia lacerante e straordinaria che nasconde qualcosa sotto le parole– Cheng Xiaoshi non l'ha ancora decifrata del tutto, ma ci sta provando e ci proverà fino alla fine.
12- Qualcuno che è cresciuto troppo presto, qualcuno che ha dovuto zittire e ingoiare le sue lacrime, qualcuno spesso incapace di esprimere ad alta voce quello che vuole, in parte per timidezza e in parte per timore di pesare sugli altri– ma Cheng Xiaoshi lo conosce abbastanza bene da fargli trovare i suoi desideri nascosti da qualche parte, come briciole di pane.
13 L'amore della sua vita (questo è molto top secret).
14- Il futuro.


Note:
BLOCCO, UNO DI QUESTI GIORNI IO TI DISTRUGGERò ESATTAMENTE COME LINK CLICK HA DISTRUTTO ME. GRAZIE PER AVER LETTO!!! <3 ah, titolo della raccolta preso dalla poesia "This hour and what is dead" di Li-Young Lee
SEE YA!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Parole: 610
Prompt: fluff
Generi e avvertimenti: SPOILER SECONDA STAGIONE, fluff, introspettivo


Capitolo 2



"Lu Guang", dice Cheng Xiaoshi. "Lu Guaaang."

Cheng Xiaoshi gli getta le braccia al collo e Lu Guang è costretto a indietreggiare di qualche passo per mantenere l'equilibrio.
"Ma che ti prende?" dice Lu Guang spingendolo via, Cheng Xiaoshi però gli afferra i polsi.
"Io sono," starnazza, la voce troppo alta, poi fa una piccola pausa, "Io sono ubriaco."
Lu Guang sospira.
"Allora vai a letto".
"Non voglio," risponde Cheng Xiaoshi, gonfiando le guance imbronciato. La sua presa si fa più serrata.
"Portami in braccio."
"No."
"Dai, portami in braccio!"
"No."
Cheng Xiaoshi lo fissa torvo. Poi gli salta addosso. Questa volta Lu Guang perde l'equilibrio ed entrambi piombano pesantemente sul divano.
Lu Guang spalanca la bocca per imprecare, tentando di divincolarsi sotto il peso di Cheng Xiaoshi, poi lui inizia a ridere e la stanza intera si mette a cantare. Cheng Xiaoshi deve sentirsi leggero come una piuma per ridere con i polmoni e il cuore spalancati. Lu Guang sente una scintilla calda e dorata saettargli in gola, un piccolo sole che gli è piovuto in mezzo alle costole– il peso della gioia.
Se solo potessero fermare il tempo. Se solo ogni lancetta e ogni granello di sabbia si cristallizzassero nel nulla. E allora smetterebbero di esserci i giorni e le stagioni e gli anni e la paura. Se solo potessero giocare a basket e tornare a casa per cena, e poi ripetere tutto ancora e ancora e ancora. Un frammento di specchio grande abbastanza per contenere il loro piccolo, ma straripante mondo. E loro ci salterebbero dentro con lo stesso entusiasmo con cui i bambini saltano nelle pozzanghere, e Cheng Xiaoshi sarebbe al sicuro per sempre.
"Devi dirmi cosa c'è che non va", mormora Cheng Xiaoshi. Lu Guang si irrigidisce.
"Perché io lo so che c'è qualcosa che non va. E so che vuoi proteggermi. Ma anche io voglio proteggere te. E non posso farlo se non mi parli."
Cheng Xiaoshi si aggrappa alla sua camicia. Non ride più. La stanza ha smesso di cantare.
"Ehi", dice Lu Guang. "Lasciami andare. Stai stringendo troppo".
Cheng Xiaoshi stringe di più. "Non voglio", dice, contro il suo collo. "Non voglio."
Cheng Xiaoshi è come un bambino. Esprime ciò che vuole e ciò che non vuole con una sincerità feroce e disarmante. I suoi occhi sono sempre trasparenti. Ed è grazie a questo infantilismo, a questa genuinità che ha conservato, che ama autenticamente il mondo. Ha il corpo fatto di inestinguibile curiosità e di vulnerabilità, perché Cheng Xiaoshi vuole esporsi senza armature per sentire la pioggia e il sole direttamente sulla pelle, ma così sente anche la grandine, e le urla della gente e il loro dolore, i loro rimpianti e le loro ferite inguaribili.  Cheng Xiaoshi ingoia tutto anche se delle volte sono spini, vuole crogiolarsi in ogni sfumatura che la vita ha da offrire.
Cheng Xiaoshi sospira sotto il suo orecchio. Lu Guang sente caldo. Vorrebbe girare il viso verso il suo, toccargli guance, le ciglia, i capelli. Ma Lu Guang non fa nulla. Ha paura di troppe cose. Da quel giorno, il suo corpo sa accogliere solo il terrore.
"Lu Guang", sussurra Cheng Xiaoshi. "E se ci rimanessero solo dodici ore?
"Non dirlo neanche per scherzo."
"Sì, ma se–
"No. Abbiamo molto più di dodici ore. Tu hai molto, molto più tempo".
Cheng Xiaoshi lo fissa per un attimo, poi sorride.
"Posso dirti un segreto?"
"No."
Cheng Xiaoshi lo ignora e avvicina le labbra al suo orecchio.
"Mi dici sempre che non devo cambiare il passato. Ma per salvarti la vita, lo cambierei. Tornerei indietro nel tempo. Tornerei indietro e ti salverei, ancora e ancora, a qualunque costo."

Note d'autore
SONO GIà STANCA QUANDO FINISCEE no scherzo amo ottobre SE SOLTANTO ARRIVASSE UN PO' DI FRESCURA,,, ho fame! Grazie per aver letto, alla prossima! <3 <3 <3 <3

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