Hogwarts e il ladro di natale

di Finite Incantatem
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Le vacanze di natale erano arrivate a Hogwarts, moltissimi studenti erano tornati a casa per le vacanze e un piccolo numero era rimasto a Scuola insieme ad alcuni professori.
Sembrava un natale come tutti gli altri, ovviamente in alcuni studenti, ma in costante crescita, vi era la preoccupazione su cosa stesse realmente accadendo fuori, Lord Voldemort era davvero tornato o le sparizioni e le uccisioni erano frutto di un suo vecchio seguace?
Il castello peró quella mattina si alzó particolarmente scosso, ci racconta la professoressa McGranitt, tutti gli studenti di Tassorosso rimasti per le vacanze arrivano in Sala Grande nervosi, agitati e in litigio tra loro.
Non saranno stati piú di 15 ma tutti insieme, al posto di prendere posto raggiunsero il tavolo dei professori per raggiungere la professoressa Sprite loro Responsabile.
- Professoressa, tutti i nostri soldi sono stati rubati questa notte - mormorarono praticamente in coro.
La professoressa Sprite fece una faccia stupita, come molti altri al tavolo degli insegnanti, erano cosí pochi in Sala Grande che tutti avevano sentito quanto accaduto...
- Quindi a ciascuno di voi sono stati rubati i soldi? - disse infine la Sprite.
- Sono stati i Serpeverde! - disse subito uno tra loro.
La professoressa Sprite sembrava sopraffatta dalla cosa ma in un attimo senza sapere nemmeno da dove fosse arrivata ecco la voce della Umbridge:
- Quindi è stato commesso un furto ai danni di una intera casa? E voi accusate pubblicamente un'altra casa? - sussurró con la sua solita voce.
- No professoressa - esordí subito un'altra ragazza - non vogliamo fare accuse infondate, a meno che non gli è stato detto come raggiungere la nostra Sala Comune non possono aver rubato nei nostri dormitori. Deve peró capire che noi siamo scossi, ci hanno rubato tutti i soldi e il ladro è tra noi oppure qualcuno che sapeva come arrivare nella nostra Sala Comune! -.
La Umbridge restó un momento in silenzio, poi parló rivolta a tutta la Sala Grande, che tanto era in ascolto ormai spettatrice.
- Il furto di denaro è un fatto molto grave, il ladro ha tempo fino a questa sera alle 23 a far ritrovare in Sala Comune di Tassorosso quello che ha rubato. Se cosí non sará domani verrete tutti perquisiti e verrà controllata la Scuola. Il colpevole si faccia avanti ora se no sarà peggio! -
Con quella frase la Umbridge abbandonó la Sala Grande, alcuni studenti delle altre case andarono a parlare con i loro compagni di Tassorosso a chiedere cose nel dettaglio, altri andarono fuori dalla Sala Grande, chi a fare i compiti, chi a studiare, chi fuori a fare palle di neve o altri giochi.
Quando la professoressa McGranitt raggiunse la Sala Grande per il pranzo ovviamente aleggiava ancora il discorso sul furto avvenuto quella notte, un furto del genere non era mai avvenuto e non ai danni di una Casa intera.
Poco prima di iniziare pranzo un gruppo di Serpeverde ritardatari arrivó di corsa in Sala Grande con il fiatone.
- Eravamo a studiare in Sala Comune, siamo andati a posare i libri nel dormitorio e anche noi non abbiamo piú i nostri soldi! - ammise uno di loro.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Dal tavolo Serpeverde si scatenó il panico, chi corse verso l'uscita diretto ai dormitori e chi invece puntava gli altri tavoli sfoderando le bacchette
- Chi è stato a rubare i nostri soldi? Dannati poveracci - urlavano alcuni Serpeverde.
Dagli altri tavoli gli studenti si alzarono, alcuni allarmati avendo paura di veder sparire i loro risparmi corsero nelle rispettive sale comuni, altri puntavano le loro bacchette verso i Serpeverde per difendersi in caso di attacco.
- È tutta una scusa, volete far finta di essere stati derubati per mascherare il primo furto ai danni di Tassorosso - insinuó un Grifondoro.
- SIIIIIIILEEEEEEENZIIIIIIIOOOOOO! - la voce del Preside amplificata con l'uso della magia rimbombó per tutta la Sala Grande. Il Preside era sul portone di ingresso e camminó verso il tavolo degli insegnati per poi parlare con la sua solita voce calma.
- Andremo a fondo di questa spiacevole storia, sono stato informato dei fatti di questa mattina dalla professoressa Umbridge e dai comportamenti di adesso deduco che è avvenuto un secondo furto. Nel pomeriggio ci troveremo con i professori nel mio ufficio e chiariremo la situazione. Non fatevi prendere dal panico, portate con voi tutte le monete che avete -
Prese posto al suo solito tavolo dei professori e con un cenno delle mani i tavoli si riempirono di cibo.
Gli studenti mangiarono e il vociare era sempre quello sul misterioso ladro di Hogwarts. A poco a poco anche gli altri studenti andati nelle sale comuni presero posto, chi non toccando cibo e chi mangiando poco.
Quello stesso pomeriggio i professori rimasti ad Hogwarts per le vacanze si riunirono nell'ufficio del Preside per affrontare la questione e risolverla.
- Se permette Preside, potrei istituire una Squadra di Inquisizione che potrebbe pattugliare gli accessi alle Sale Comuni e notare se qualcuno si aggira - esordí la professoressa Umbridge.
- Se permette professoressa, io sono il preside e purtroppo nessuno è accusato ma nessuno ha alibi per non essere il colpevole. I corridoi continueranno a essere pattugliati dai prefetti come fatto fino ad ora - rispose Silente.
La Umbridge si alzó dal suo posto e si incamminó verso l'uscita dell'ufficio - Informeró il Ministro immediatamente di questo fatto molto grave, soprattutto che non vengano presi provvedimenti - e uscí sbattendo la porta.
Silente osservó la scena senza fare una piega.
- Davvero non ha nessun sospetto su chi possa essere il ladro? - intervenne la McGranitt
- Sono il Preside di questa scuola Minerva, conosco i miei studenti, sono pronto a garantire per ciascuno di loro che non sono ladri di monete. Sono pronto a dimettermi se uno studente sotto la mia guida ha intrapreso la strada del furto, ho fallito - le rispose Silente.
Nemmeno il tempo di affrontare l'argomento come voleva il preside che la porta dell'ufficio si riaprí nuovamente ed ecco che la Umbridge tornó nell'ufficio con gli occhi pieni di ira.
- Hanno osato rubare le mie monete! Il ladro ha osato derubare me! Qui ci vuole una bella punizione esemplare ed una bella espulsione! - tuonó la Umbridge.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Silente subito si alzó di scatto, poche volte era stato visto cosí arrabbiato.
- Come ho già detto prima io sono il Preside, io stabilisco le punizioni e prendo le giuste considerazioni... Il Ministero non puó scavalcarmi! -
Parló in modo cosí autoritario che pure la Umbridge non osó ribattere, poi inizió a camminare per il suo studio tornando il Silente di sempre.
- Resta il fatto che abbiamo un ladro che gira per il Castello, i prefetti non bastano per pattugliarlo, faremo dei turni anche noi professori, chi nota qualcosa lanci il segnale luminoso... Professoressa Mcgranitt lascio a lei il compito di organizzare le squadre di professori e prefetti per questa notte -
Silente fece un cenno con la mano per indicare che la riunione era finita e tornó a sedersi alla sua scrivania piú pensieroso che mai.
Quella notte sembrava tutto tranquillo, i professori pattugliavano insieme ai prefetti i corridoi delle Sale Comuni, tutti avevano con se il loro denaro in caso il ladro fosse passato nelle loro stanze. Sicuramente anche alcuni studenti erano svegli troppo preoccupati dal venire derubati.
Erano ormai le 3.30 di notte, forse il ladro aveva capito o visto che la sicurezza era aumentata e quindi aveva lasciato perdere.
La McGranitt stava per congedare una parte dei professori quando arriva il segnale di stelle rosse lanciato da Vitious sopra la Torre Corvonero.
- Presto! Tutti alla Torre di Corvonero! - urló la McGranitt, e lei insieme alla sua squadra corse il piú in fretta possibile.
La scala che portava alla Torre di Corvonero era già intasata di gente, fortunatamente non erano molti gli studenti al Castello quel periodo perchè se no sarebbe stato impossibile raggiungere il resto dei professori, alcuni delle altre case avevano raggiunto la Torre sintomo che molti erano alle finestre a cercare di vedere gli eventuali movimenti nella notte.
- ... Mi ero appena addormentato quando ho sentito un rumore di monete, mi sono subito alzato di scatto e lanciato Lumos, ma non vi era nessuno nel dormitorio e anche ad alcuni dei mie compagni sono stati rubati i soldi - stava raccontando uno studente del primo anno a Silente.
Silente non rispose, si giró verso le scale e con un colpo di bacchetta lanció un incantesimo
- Revelio! -
Rimase un attimo in silenzio, studiando la scena e poi si voltó verso i professori.
- Questa volta essendo stato sorpreso è scappato in fretta e furia, ha perso delle monete lungo il percorso, forse possiamo seguire una traccia. -
Silente si incammina per le scale tenendo la bacchetta impugnata.
- Ma professore, nessuno è passato di qui, eravamo noi di pattuglia! - mormoró Vitious molto confuso.
- Suvvia professore, esistono diversi incantesimi o metodi per non farsi vedere o sentire... - ribattè Piton con il suo solito modo di parlare.
Ora tutta la scuola stava seguendo Silente, la professoressa Umbridge subito dietro pronta a scovare il colpevole.
Silente ogni tanto raccoglieva delle monete per terra e riprendeva a camminare, supera il cancello e va verso il parco in piena notte con tutti al seguito.
Arrivati alla Capanna di Hagrid Silente si ferma un istante e poi comincia a girarci attorno, arrivato alla porta sul retro la apre con un colpo di bacchetta ed entra dentro, alcuni studenti in prima fila riuscirono a vedere dentro e notarono in un angolo sotto la finestra una serie di monete impilate.
- Ecco chi è il famoso ladro di Hogwarts, il suo custode! - disse la Umbridge piena di euforia per aver trovato il ladro.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Tutti gli studenti erano in subbuglio, chi era incredulo e chi invece non era stupito.
- Quel mezzo gigante, ora mi deve ridare tutti i soldi e deve essere spedito ad Azkaban! - sibiló un Serpeverde.
La Umbridge entró nella Capanna e inizió a girarsi intorno - Azkaban sarà il minimo, subirá un processo di fronte al Wizengamot! -.
- Conosco Hagrid da anni, non è un ladro, sono certo che tutto questo ha una spiegazione - disse Silente in tono tranquillo.
- È stata trovato il bottino nella sua Capanna, cos'altro serve per accusarlo? Direi che è evidentemente colpevole! E poi? Dove si trova ora in piena notte se è innocente? - domandó la Umbridge al Preside.
Silente si avvicinó alla montagna di monete e lanció un incantesimo non verbale per poi stare un momento a riflettere.
- Questo è il vostro denaro, ma non vi sono le tracce di Hagrid sulle monete -.
- Puó aver usato dei guanti o qualche incantesimo, potrebbe avere un complice, questo vuol dire che anche lui finirà ad Azkaban sotto lo stesso processo - sputó la Umbridge che dal ritorno del Guardiacaccia non vedeva l'ora di cacciarlo.
- Dolores sa benissimo che Hagrid non puó effettuare incantesimi complessi, prima che venga accusato ci deve essere una prova che sia colpevole. Per me i soldi nella sua Capanna non sono prova sufficiente, puó averli messi qualcun altro - sentenzió Silente.
- Cos'è questo ammasso di gente fuori dalla mia Capanna a quest'ora? Il fuoco del camino stava dando fuoco alla Capanna? -
Prima che qualcuno potesse rispondere o fare qualcosa la voce di Hagrid sovrastó le teste degli fuori dalla Capanna, presi dal momento nessuno si era accorto del suo arrivo.
- Non sia ridicolo - disse subito la Umbridge - sa benissimo come mai siamo qui, piuttosto lei deve giustificarsi! - e indicó la montagna di monete.
Hagrid la notó solo ora ed esclamó - E cosa ci fanno quelle monete in casa mia? Non siamo alla Gringott! -.
Hagrid era parecchio confuso.
- La smetta di mentire! - sibiló la Umbridge. - Altrimenti cosa ci faceva sveglio a quest'ora della notte? -
Hagrid sembrava preso in contropiede, non aveva la risposta pronta...
- Come Insegnante ho delle creature a cui badare, come Guardiacaccia delle attivitá da svolgere, a volte mi alzo presto il mattino per fare tutto - ma si sentiva che stava nascondendo qualcosa.
- Senza un alibi per me è colpevole, scriveró ora al Ministero e prenderanno le loro decisioni! - disse la Umbridge incamminandosi verso l'uscita.
- Fossi in lei professoressa eviterei di prendere un granchio... - disse Silente molto tranquillo.
- Non abbiamo a che fare con un ladro, e Hagrid non è colpevole, ha solo compiuto una leggerezza -
Con un colpo di bacchetta ecco sbucare da nascosto dietro una gamba del tavolo uno Snaso e adagiarsi sulla mano del Preside.
- Sono certo professor Hagrid che se andasse a vedere nella gabbia dei suoi Snasi gliene manca uno da qualche giorno. -
- Oh Preside, ne ho talmente tanti che devo aver contato male quando ho dato loro da mangiare oppure ritirati dopo l'ultima lezione - Hagrid parve in imbarazzo, non sapeva che dire.
Con un altro colpo di bacchetta le monete dalla montagna fatta dallo Snaso presero a lievitare e iniziarono a infilarsi nelle tasche dei proprietari dando indietro a ciascuno di loro le monete rubate.
- Ora professoressa Umbridge a meno che non voglia mandare uno Snaso a essere processato dal Wizengamot e spedito ad Azkaban auguro a lei e a tutti una buonanotte - disse Silente con il suo solito tono sarcastico.
La professoressa Umbridge era rossa di rabbia, aveva l'occasione per cacciare Hagrid da Hogwarts sfumata in pochi minuti.
- E siccome siamo tutti qui riuniti vi auguro buon natale aspettandovi domani per il pranzo in Sala Grande, questa vicenda ci ha fatto stare in ansia alla vigilia, ma domani affronteremo la giornata piú sereni... - finí Silente per poi sorridere a tutti e incamminarsi verso il Castello.

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