Ineffabile Complementarietà

di Luisa Wilde
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dopo quel bacio ***
Capitolo 2: *** Un arcangelo tormentato ***
Capitolo 3: *** Il momento opportuno ***
Capitolo 4: *** Sogno o son desto? ***
Capitolo 5: *** Ineffabili Incomprensioni ***
Capitolo 6: *** Un Arcangelo Luminescente ***
Capitolo 7: *** O con Aziraphale o senza nulla! ***
Capitolo 8: *** Piume & Abbracci ***
Capitolo 9: *** L'alba ***
Capitolo 10: *** Uno ad Uno ***
Capitolo 11: *** Colazione Alcolica al Ritz ***
Capitolo 12: *** Vediamo chi vince! ***



Capitolo 1
*** Dopo quel bacio ***


Non poteva crederci.

Era successo davvero.

L' aveva fatto davvero!

Aveva baciato il suo Angelo ed ora era devastato e solo.

Si sentiva svuotato e al contempo in perenne palpitazione per quella sua follia che aveva visto come vittime le labbra di Aziraphale...quelle labbra, così morbide, innocenti, amorevoli, pure... Nooo! Basta!

Doveva smettere di pensare a quelle splendide labbra angeliche!

La sensazione di solitudine dilagava nel cuore e nell'appartamento di Crowely dove finalmente era potuto tornare... "tornare" chissà se mai Lui sarebbe tornato... Basta! Non ci poteva pensare! Alla solitudine era preparato, ad un cuore spezzato no.

Tutto era sparito in un baleno...la felicità che l'aveva invaso poche ore prima, nel vedere che lord Belzebù e Gabriele avevano dichiarato la loro libertà di amarsi scomparendo agli occhi di Paradiso e Inferno. Da quel momento aveva iniziato immediatamente ad immaginare un futuro, un "dopo" meraviglioso con il suo Angelo...non vedeva l'ora di rimanere solo con Aziraphale per iniziare una fase nuova del loro rapporto.

Crowely conosceva il suo angelo.

Quella "nuova fase" non sarebbe iniziata subito ma pian piano sarebbe divenuta sempre più presente, fino al giorno in cui non sarebbero più bastate le cena romantiche al Ritz o le colazioni alcoliche nelle pasticcerie più rinomate della città.

Si sentiva come se avesse vissuto 6.000 anni di "primi appuntamenti", 6.000 anni di uscite romantiche e caste, 6.000 anni di frequentazione...e ora finalmente aveva toccato con le sue ali da demone la possibilità di una nuova fase, di un nuovo inizio, ma tutto era crollato...

Dalla proposta di Metratron a quel "ti perdono" di Aziraphale che aveva mandato in frantumi tutti i sogni e speranze del demone. Sperare...cose che solo un demone innamorato di un angelo può fare!

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Capitolo 2
*** Un arcangelo tormentato ***


Aziraphale non sapeva di preciso quanto fosse passato, non c'erano orologi terrestri o calendari in paradiso...ma le sue labbra di arcangelo avevano ancora il gusto di Crowely.

Si sentiva confuso e una parte di lui viveva in un eterno loop quegli ultimi secondi insieme al suo caro Crowely: quella dichiarazione così improvvisa, quel bacio così inaspettato, quelle labbra perfette e calde di desiderio che l'avevano avvolto nel suo primo e unico bacio...in un momento però talmente delicato!!! Era tutto troppo, tutto troppo in fretta tutto troppo e sotto troppi occhi indiscreti...
Non doveva andare così, lo sapeva bene Aziraphale che aspettava solo il momento più appropriato per sistemare le cose...

•°•°•°•
Appena arrivato in paradiso l''arcangelo supremo aveva incontrato i suoi ex colleghi di cui ora era il capo, con difficoltà ma tenacia era riuscito a farsi rispettare e a fare conoscere davvero l'umanità a quelle entità celesti che così poco sapevano degli esseri su cui dovevano vegliare.
Nei momenti di serenità era riuscito a portare nel suo studio di arcangelo supremo un bollitore terrestre con cui preparava un white tè con acqua santa che accompagnava a qualche biscotto di farina celestiale...insomma, aveva reso il paradiso un posto migliore per quanto questo potesse sembrare assurdo.
Tuttavia il suo cuore era sofferente, sapeva di aver fatto la scelta giusta per il bene del mondo, quel mondo a cui avevano brindato e per cui si erano sempre battuti lui e il suo caro demone...ma a cosa aveva dovuto rinunciare?

Sulla sua scrivania teneva un piccolo globo terrestre, da lì, l'arcangelo supremo, poteva vedere e vegliare su chi voleva...ma i suoi occhi erano tutti puntati solo un un pallino nero dai capelli rosso fuoco.
Lo guardava, da lassù, mentre beveva il suo te celestiale...lo vedeva soffrire, contorcersi e bere fiumi di alcool...lo vedeva combattere contro i suoi sentimenti, lo vedeva pentirsi per quel bacio, lo vedeva ringhiare e piangere...per Aziraphale quella visione era davvero un inferno!
L'arcangelo vegliava su di lui giorno e notte... cercava di attenuare quella devastazione che percepiva nel cuore del demone, ma quel cuore non ne voleva sapere di smettere di soffrire e non si rendeva disponibile alle sue benedizioni... rendendo inutile tutto il lavoro che l'arcangelo cercava di svolgere per lui da lassù!
Doveva necessariamente incontrarlo... Doveva necessariamente scendere sulla terra e parlarci...
Si ripeteva che era per il bene di Crowely ma in cuor suo sapeva che era per il bene di entrambi... perché un arcangelo supremo infelice non poteva svolgere davvero bene il suo ruolo!
Doveva essere gioioso per antonomasia, ma in quel mare sconfinato di " non detto " la gioia era la cosa più lontana dal cuore Aziraphale.
Cercava solo il momento più appropriato per scendere sulla terra senza destare troppi sospetti nei suoi sottoposti.
Poi, al momento più opportuno, avrebbe schioccato le dita e si sarebbe materializzato di fronte a quel demone sofferente e innamorato.

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Capitolo 3
*** Il momento opportuno ***


Era arrivato quel tanto desiderato momento opportuno.
L'arcangelo supremo era nervoso al pensiero di tornare sulla terra ma il suo cuore saltava di gioia al pensiero di poter trascorrere qualche ora nel suo vecchio e caro mondo... ma soprattutto non vedeva l'ora di vedere Crowely. Di sentire il suo profumo, di vedere quegli occhi dorati pieni di vita...
Il momento perfetto era dopo le riunioni celestiali, aveva notato che spesso Michele e Saraquel abbassavano la guardia per perdersi nei soliti discorsi infiniti fatti di milioni di punti di vista...dispute teologiche che andavano avanti per un tempo indefinito...
Così, a riunione terminata Aziraphale fece per tornare nel suo ufficio e appena varcato l'uscio schiocco le dite...avrebbe voluto materializzarsi nella sua libreria ma all'ultimo secondo, nello schioccare le dite, un pensiero incontrollato lo riporto a quel bacio e, si materializzo sulla terra, proprio davanti a Crowely, o per meglio dire, sulle labbra di Crowely...

QUALCHE SECONDO PRIMA SULLA TERRA...

Crowely era affondato sul proprio divano, l'ennesima sbronza della settimana. Aveva chiuso gli occhi e come da rito aveva ripercorso quel bacio...solo che ad un tratto il ricordo si era fatto talmente vivido che poteva addirittura sentire l'odore dell'angelo, poteva sentire le sue labbra morbide e calde.....
Pensò: ma cosa mettono nell'alcol di questi tempi?!...sembra così reale, così vero..
devo assolutamente scolarmi un'altra bottiglia!!!
Nel pensare ciò apri gli occhi e vide Aziraphale sul proprio viso...

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Capitolo 4
*** Sogno o son desto? ***


Crowely era senza parole...confuso dall'alcol e dal suo cuore spezzato, aveva ricambiato quel bacio, pensando si trattasse di un sogno infernale che lo tormentava...

"Fottutissimo sogno, vuoi tormentami così...va bene, così sia!"

Aziraphale, dal canto suo, si ritrovò sopraffatto da tutta quella materialità.

Essendo stato in paradiso aveva un ricordo molto sbiadito dei cinque sensi...essere davvero sulla terra era completamente diverso da guardarla dalla sua scrivania.

Nel momento stesso in cui si era materializzato aveva percepìto nuovamente il tempo e lo spazio ed aveva preso coscienza che mancava da quel pianeta da più di un anno!

L'arcangelo supremo si sentiva invaso da colori, forme, odori...

Fu totalmente travolto dall'odore del demone, pervaso nell' intimo dalla visione del corpo seminudo di Crowely, dai suoi occhiali scuri onnipresenti, dai capelli morbidi, dalle linee suadenti della sua figura, da quelle labbra che erano state il suo chiodo fisso...e non potè far altro che ricambiare quel bacio con una passione viscerale che non pensava di poter provare!

Era una sensazione estranea per lui...aveva sete dei baci del demone ma più rimaneva attaccato a quelle labbra più non riusciva a mollare la presa...

Più prolungava quel bacio, più si sentiva assetato invece che soddisfatto...

Così non riusciva a rompere quell' incantesimo perfetto.

Sperava che sarebbe stato il demone, con una sua solita reazione impulsiva a interrompere quella situazione...reazione impulsiva che invece tardava a arrivare...

Rimasero dunque così, a baciarsi immobili per un tempo indefinito, uno convinto di essere in un sogno infernale, l'altro pensando si essere finalmente arrivato in Paradiso.

•°•°•°•°

Era trascorsa quasi un'ora piena quando il demone, sbollita un po' la bronza, si rese conto che Aziraphale era reale, che quelle labbra erano vere, che quel corpo forte e celestiale era davvero sul suo divano e gli stava divorando le labbra...

Con le ultime forze che gli rimanevano in corpo Crowely lo spinse il più possibile lontano da sè...

Fece appello a tutta la sua forza di volontà per tirarsi su, aggiustarsi la giacca e versarsi un' altro bicchiere di whisky...

Poi, si mise a sedere il più lontano possibile dall' arcangelo, accavallò le gambe affusolate e con un espressione glaciale stampata in volto disse:

"Buonasera Supremo Arcangelo Aziraphale, è questo il nuovo modo di manifestarsi sulla terra da quando c'è lei al comando? Andando in giro a baciare demoni?"

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Capitolo 5
*** Ineffabili Incomprensioni ***


Lo sguardo di Aziraphale si posò su ogni cosa dell'appartamento tranne che sul demone. Era profondamente imbarazzanto per quello che era successo e MOLTO spaventato di non essere riuscito minimamente a staccarsi da quelle labbra. Se Crowely fosse andato oltre, dando seguito attivo a quel bacio, dove sarebbero finiti?

Ma soprattutto, la sua essenza angelica perché non l'aveva bloccato all'istante ?

La sua aurea aveva invece preso a brillare e a pulsare ancora di piu dopo quel contatto, la percepiva, forte e implacabile...

Crowely lo ridestò da questi pensieri...

"Arcangelo...che succede? In paradiso hai fatto voto di silenzio?"

Lo sguardo di Aziraphale si posò finalmente su quello di Crowely e seguirono altrettanti minuti di silenzio quando gli occhi dorati del serpente si persero in quelli blu dell'ex - amico...

Crowely penso che era cambiato molto da quando era diventato arcangelo, la sua figura era piu magra, cosa che faceva risaltare ancor di piu il corpo gia molto muscoloso e possente dell'angelo...i capelli lunghi e biondi ricadevano sulle spalle in boccoli angelici e pieni di luce, la pelle ancora piu bianca e quasi brillante in alcuni punti...ma i suoi occhi erano sempre gli stessi...un meraviglioso oceano-mare in cui perdersi per ritrovarsi davvero.

Oh...quel dannato cuore iniziò a battere all'impazzata...l 'istinto di saltargli addosso e ricercare quelle labbra fu molto difficile da controllare ma Crowely era un essere forte, astuto e irrimediabilmente orgoglioso... ricacciò indietro tutti quei pensieri e si stampó sulle labbra un sorrisetto sghembo, di quelli che volevano ostentare sicurezza...

Aziraphale inizio a parlare...

"Crowely... perdonami per questa intrusione nell'appartamento e...sulle..tue l-labbra...avrei dovuto materializzarmi nella libreria e poi sarei venuto da te, ma all ' ultimo secondo un pensiero intrusivo ha compromesso il mio spostamento ed...beh. Eccomi, eccoci qui..."

"Non funziona proprio nulla in paradiso eh?" Rispose sarcastico il demone...

Poi il sarcasmo scomparve e un dubbio si insinuò nella testa di Crowely..."ammenoche tu non stessi pensando alle mie labbra... disdicevole per un Arcangelo! Ma questo scagionerebbe l'accusa d' inefficienza del paradiso...."

L'arcangelo sbiancò ancor di piu e imbarazzato chiuse gli occhi...sempre piu spazientito dall' atteggiamento del demone...ma in cuor suo, una parte di se stesso, pensò che in qualche modo era meritevole di quella rabbia...

"Cos'è è il momento della preghierina del mattino?"

Questo fece ridestare l'arcangelo che con uno sguardo accigliato gli rispose...

"Ok, se vuoi continuare a prenderti gioco di me, fai pure ma non starò qui a sentirti...ero venuto per parlare con te, da cuore a.... cuore...ma a quanto pare non ti interessa. Tolgo il disturbo"

Cosi facendo Aziraphale di smaterializzò immediatamente, ricomparendo nella sua liberia a Soho ...il cuore in gola e l' anima a pezzi.

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Capitolo 6
*** Un Arcangelo Luminescente ***


Aziraphale si materializzò nella libreria, l' odore di carta antica, the e santità gli diedero immediatamente una sensazione di calma...era a casa.

Era stato costretto ad andar via da quell'appartamento, ma non per l'atteggiamento irritante del demone...questa era stata la scusa piu plausibile a cui aveva pensato...era stato tutto l'atteggiamento del suo corpo umano il vero motivo di quel commiato frettoloso!

Da quando l'arcangelo si era lasciato travolgere da quel momento di debolezza, il suo corpo non gli rispondeva più...come se avesse iniziato un percorso tutto proprio e non ne volesse più sapere di tornare in riga.

Da quelle ore di interminabili baci, sentiva in ogni cellula del proprio corpo delle scariche elettriche che lo rendevano letteralmente elettrizzato...infatti si accorse di emanare una leggera luce fluorescente in tutto il corpo, come una immensa lampadina angelica in mezzo al buio della libreria.

Per un momento temette di incrociare Muriel e di dover dare spiegazioni...grazie a Dio l'angelo non era nei paraggi. Ringrazio il cielo che fosse notte, ci mancava solo di essere visto dagli umani in quelle condizioni! Anche la sua aureola gli dava filo da torcere...era perfettamente visibile sopra il suo capo e non ne voleva sapere si tornare ben nascosta all'interno...

Era così il modo in cui reagiva un corpo super angelico all'amore incarnato?

Non lo sapeva...non sapeva piu nulla...non aveva letto nulla in merito...era in uno stato di confusione disarmante.

L'unica certezza che aveva, era che non avrebbe resistito un secondo di più all'odore di Crowely...non avrebbe resistito un attimo di piu senza abbracciarlo e baciarlo di nuovo...dunque aveva trovato una scusa ( e il demone lo aveva aiutato molto in questo, con il suo atteggiamento aggressivo) per materializzarsi velocemente fuori da lì!

Ma era ciò che voleva?

Era il dannato Arcangelo Supremo accidenti!!! Doveva darsi un contegno e affrontare la situazione nel migliore dei modi e soprattutto tenendo tutto sotto controllo... soffocando tutto il suo amore all'interno di quel corpo mortale.

Era sceso sulla terra per chiarire, spiegare e curare il cuore del demone e per trovare il modo di tornare ad essere gioioso lui stesso...non tanto per la voglia di Stare Bene ma tanto per la voglia di Fare Bene.

Di fare bene in paradiso e contribuire sempre alla vittoria del bene, della luce.

Era un Angelo... anzi un Arcangelo Supremo...il bene superiore era sempre davanti alla propria felicità...come faceva Crowely, che lo conosceva così bene, a non capire le sue ragioni?!

°•°•°•°•°

Appartamento di Crowely

Il demone era rimasto pietrificato su quel divano...cosa aveva fatto?!?! Aveva sprecato momenti preziosi...e quei baci? Erano stati il paradiso in terra, era stato come poter tornare angelo, più santo e meno dannato ad ogni schioccò delle labbra dell'angelo sulle sue...e lui cosa aveva fatto? Aveva rovinato tutto!!! Aveva mandato in frantumi quell'incontro che tanto il suo cuore aveva desiderato!!! Il dolore aveva preso il controllo della sua bocca e la rabbia aveva fatto il resto.

Schioccò le dita e tornò subito sobrio. Un altro sciocco deciso e l'appartamento tornò al solito ordine asettico di sempre Miacoló un completo nero costoso, con una camicia di seta nera aperta sul torace...prese gli occhiali da sole e se li mise sul naso come se fossero la sua piu potente corazza, scese in strada e mise in moto la Bentley, Queen a tutto volume e motori su di giri...

Direzione: Aziraphale.

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Capitolo 7
*** O con Aziraphale o senza nulla! ***


Sguardi.

Aziraphale all'interno della libreria vede la figura di Crowley avvicinarsi alla porta...

Sospiri.

Lo vede e il suo essere brilla ancora di più, di tutta la sua essenza...

Battiti.

I loro cuori battono all' impazzata, all' unisono anche se in due gabbie toraciche differenti.

Crowley schiocca le dita, apre la porta della libreria. Lo vuole, lo ama, lo brama... non ne farà più a meno. Ha già deciso: o con Aziraphale o senza nulla. Ha già programmato di bere l'acqua santa qualora l'incontro non dovesse andare secondo i piani. Non è mai stato un tipo dalle mezze misure il nostro demone, o tutto o nulla. I mesi senza l'angelo erano stati un'agonia insopportabile, non li avrebbe più tollerati! Dunque aveva preso una decisione: o la vita che voleva o nessuna vita.

Aziraphale non riesce a contenere la sua luminescenza vendono l'avanzata decisa del demone...

Crowley: "Sembri una decorazione natalizia, angelo...!

Aziraphale si scioglie in un sorriso e si commuove nel sentirsi finalmente chiamare con il suo appellativo preferito.

Aziraphale: "Ho scoperto che è l' effetto che mi provochi da quando sono un arcangelo supremo..."

Crowley: "Mi stai dicendo che sono il tuo interruttore?!"

Ed eccola lì, una meravigliosa risata fragorosa di entrambi, un risata così bella che risveglia di vita e ricordi tutte le pareti della libreria...sono Loro.

Si guardano...e finalmente si ritrovano. L'angelo, decide per primo di accorciare le distanze e con la stessa cautela di come ci si avvicinerebbe ad un felino addormentato si avvicina a Crowley...

Aziraphale: "Oh Crowley,  Crowley caro, quanto mi sei mancato...posso?"(dice, indicando le mani del demone).

Crowley si limita ad annuire.

Le mani calde e accoglienti dell' arcangelo cingono quelle del demone ed è subito pace in quel cuore tormentato...è pace per entrambi ( in realtà).

Delle meravigliose ali bianche spuntano maestose alle spalle dell' arcangelo e Crowley non può far altro che ammirarlo in tutta la sua essenza. Quell' essenza pura, unica e meravigliosa che solo lui scorgeva nell' angelo ora è manifesta in un tripudio di Ali Bianche che sfarfallano, Aureola Luminosa, Oro e lampi di luce che ad intermittenza illuminano quel maestoso corpo angelico. 

Crowley non può trattenersi oltre: " Sei Meraviglioso, Supremo Arcangelo Aziraphele!" 

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Capitolo 8
*** Piume & Abbracci ***


Gli occhi di Aziraphale si riempirono di lacrime alle parole del suo demone.

Quello che segui dopo fu una cascata di conseguenze inarrestabili, una melodia di passi, un armonia di gesti.

Crowley cinse la guancia dell'arcangelo per asciugare quelle lacrime calde...

Gli diete un bacio sulla fronte, poi un altro sulla guancia, poi gli bacio entrambi gli occhi...scese sul collo e ai baci si susseguirono dei piccoli morsi incandescenti.

La sua mente gli ordinava di fermarsi, aveva paura che la passione potesse spaventare l'arcangelo supremo...

Aziraphale invece rispose a quell'affetto con dolce riservo, prese le mani di Crowley, le bació nocca dopo nocca con amore e passione...quel tocco speciale del suo angelo lo fece vibrare in ogni cellula del corpo e d'improvviso anche le ali del demone vennero fuori dalla schiena.

E così, a mezzo metro da terra, si abbracciarono, opposti ma complementari.

Le loro labbra si cercavano affamate, le loro mani conquistavano porzioni di pelle che avevano desiderato, in silenzio, per millenni.

Piccole scintille di energia sprizzavano fuori dal contatto tra i loro corpi umani e lampi di amore brillavano illuminando tutta la libreria.

Restarono cosi per ore, non sapevano bene come ma le camice di entrambi giacevano per terra...le mani di Aziraphale erano affondate una tra i capelli del demone e una sulla schiena.

I polpastrelli angelici disegnavano piccoli cerchi sulle scapole del demone che invece abbracciava l'arcangelo supremo all'altezza della vita.

Aziraphale scostò leggermente il viso del demone dal suo petto e con uno schioccò di labbra propose di tornare a terra.

Aziraphale: "C-Crowley, possiamo proseguire il nostro...incontro...a terra? Cosa ne pensi mio caro?"

Crowley: "Ancora cinque minuti Angelo, fino a quando le nostre ali non tornano al loro posto".

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Capitolo 9
*** L'alba ***


Ancora abbracciati toccarono nuovamente terra.

La foga del momento aveva lasciato il posto a guance rosse e sorrisi timidi. Fu Aziraphale il primo a parlare.

" Mio caro, so che nessuno dei due vuole perdere i notevoli passi avanti fatti in queste ultime ore, ma siamo entrambi senza camicia e sta per albeggiare, non vorrei mettere Muriel e gli Umani in imbarazzo...io ho ancora un pò di tempo prima di tornare sù...che ne pensi di spostarci nel tuo appartamento?

Il demone ci mise un pò a ricordarsi come si parlava.

Un Aziraphale senza camicia con i tratti da arcangelo supremo non erano affatto d'aiuto...passo un minuto, poi due... l'angelo lo guardava con occhi amorevoli pieni di cielo e luce. Poteva vedere chiaramente tutte le emozioni che avevano bloccato l' eloquenza del demone e decise di rispettare tutto il silenzio necessario che quell' essere abituato al dolore si stava prendendo.

I pensieri di Crowley erano un groviglio di sensazioni:

C'era la gioia, che ignorando tutte le sue vibrazioni infernali sul quel corpo mortale, aveva iniziato a brillare dal profondo del proprio cuore; c' era la lussuria che gli levava la saliva e gli ardeva ogni centimetro di pelle ( in particolare dalla vita in giù), c'era la paura...la paura che tutto quello fosse un vaneggiamento dell' ennesima sbronza e non la realtà.

Aziraphale riusciva a leggergli nello sguardo l' incredulità della situazione, così gli portò una mano sul viso e lo accarezzo dolcemente...cercando di ricordare con il tocco che quella era la realtà vera e propria.

Funzionò. Crowley si destò dal turbinio di pensieri ed emozioni e dopo più di 20 minuti di lungo silenzio rispose semplicemente schioccando le dita e materializzando lui e l'arcangelo supremo nel soggiorno del suo appartamento ( per fortuna che lo aveva "miracolosamente" tirato a lucido prima di uscire!).

APPARTAMENTO DI A.J.CROWLEY

Avvolti nel buio dell' appartamento la mano dell' arcangelo, che era ancora lì ad accarezzare la guancia del demone, scese di qualche centimetro a percorrere sentieri precisi e colmi di desiderio...

Dalla guancia fino al collo, fino al petto e poi i capezzoli turgidi, e sempre più giù...seguendo la peluria che dal petto lo portava fino all' ombelico del demone...

Crowley aveva inizialmente seguito il tragitto con lo sguardo ma, una volta che il tocco era sceso oltre il petto, aveva tirato indietro la testa e si stava letteralmente infuocando sotto quelle dita angeliche.

Aziraphale si fermò però, non perseguendo quella pericolosa discesa e, tremante, tolse la mano dal corpo del demone. 

Con uno schiocco di dita aprì le tende dell' appartamento e, alla visione "celestiale" del demone senza camicia baciato dai raggi del sole all' alba, dischiuse le proprie labbra angeliche per lo stupore e gli disse:

" Sei la creatura più meravigliosa che questi occhi antichi abbiano mai ammirato! Un giorno spero di poter scoprire ogni angolo di questo capolavoro che ti ritrovi come corpo ma voglio farlo quando ogni ferita e ogni incomprensione sia definitivamente sparita dal tuo e dal mio cuore, è ovvio che entrambi ci siamo sentiti rifiutati a nostro modo ed è ovvio che...che..."

Crowley: "Che?!"

Aziraphale: " Allora...più-ù che altro è o-ovvio che IO...ecco...IO..."

Seguirono un paio di sospiri profondi, poi Aziraphale, di colpo si inginocchiò di fronte al demone e, cingendogli i fianchi stretti gli disse:

"Oh Crowley, mio caro Crowley, io TI AMO. TI AMO PROFONDAMENTE.

 Adoro ogni parte di te, Adoro il tuo cuore di angelo e il tuo corpo da demone, adoro il tuo ancheggiare che mi lascia senza fiato da millenni, adoro i tuoi capelli che seguono la dinamicità del tuo essere sempre in movimento.

Io volevo solo che noi fossimo inseparabili e volevo che tu fossi felice, perché lo so che tu non volevi davvero cadere e lo so quanto ti fa male essere visto come un servitore dell' inferno. Tuttavia, solo ora, dopo un anno di Paradiso mi rendo conto di come la soluzione di riportarti lì non era giusta per te...non sei tipo da paradiso, sei tipo da Terra: un Perfetto Angelo Terrestre.

Quindi, in qualità di Arcangelo Supremo - si alzo, ricomponendosi e sistemandosi il farfallino - Ti propongo di diventare un Angelo Terrestre, sempre a fianco dell'uomo per il progresso positivo dell' umanità. Non devi rispondere subito...pensaci quanto vuoi...anche secoli... ma, indipendentemente dalla tua scelta, io verrò a trovarti ogni volta che posso sulla terra...sempre se, ovviamente, tu lo vorrai..."

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Capitolo 10
*** Uno ad Uno ***


"Shh Aziraphale, ti prego! Non roviniamo queste ore con l' ennesima proposta di redenzione...possiamo essere solo un Noi?! Almenno per 24 ore?!

Me lo devi Arcangelo SSSupremo!"

Sibilò il demone.

L' altro non ebbe nemmeno il tempo di controbattere perché il demone gli si era già fiondato sulle labbra e lo stava baciando lussurioso, con le mani che dai fianchi erano irrimediabilmente scesi sul sedere sodo e tondo dell' angelo, palpandolo con vigore.

Aziraphale Gemette di piacere per quel contatto inaspettato e con una mano cercava di soffocare i suoni che la sua bocca senza pudore produceva...

"C-Crowley...ti prego...C-Cr...hmmm"

Schiocco e puff, i pantaloni di Aziraphale scomparvero, lasciandolo solo con i boxer e il farfallino:

"CROWLEY!"

Il demone gli leccava collo e orecchie e poi tornava fedele sulle labbra.

Era veramente difficile per Aziraphale mantenersi lucido ma si ricompose il più possibile per annuire a quella proposta:

"Va bene, va bene...uhm...24h....solo Noi".

" Bene! - Disse Crowley Soddisfatto - Mi devi ancora una colazione alcolica al Ritz...

Oh! Ma come siamo rumorosi arcangelo supremo...non dirmi che dovrò metterti un bavaglio la prossima volta!"

Schioccò di dita e fu Crowley questa volta ad essere nel mirino...

Aziraphale aveva smaterializzato tutto, ora il demone era completamente nudo con un'erezione dirompente e gli occhi esterrefatti.

Aziraphale: "Perché mi guardi così? Sai che sono un Angelo estremamente Curioso!" Sorrise malizioso.

Uno ad Uno - pensò Crowely.

Ma la partita era solo all'inizio.

Salirono in macchina, nessuno dei due aveva voglia di verbalizzare ma i loro sguardi complici erano molto eloquenti. La Bently face le fusa e divenne gialla, Crowley, per la prima volta nella sua lunga esistenza non ci fece nemmeno caso, la sua attenzione era tutta su Aziraphale. Mise in moto, con ancora le palpitazioni a mille... Direzione: Ritz.

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Capitolo 11
*** Colazione Alcolica al Ritz ***


Seduti al Ritz, davanti ad un tavolo imbandito con le migliori pietanze del menù e il vino più liquoroso di sempre, un demone e un arcangelo supremo si sorridevano felici, in un universo tutto loro...

Il demone faceva una battuta a doppio senso, l' angelo faceva finta di non capire, rispondendo in maniera buffa. Pochi minuti dopo Aziraphale, faceva inavvertitamente cadere il fazzoletto sotto il tavolo solo per avere la scusa di sfiorargli la gamba risalendo, facendo diventare il demone rosso come un peperone.

Crowley: "A-Azira...uhm"

Aziraphale: "Si caro?"

Aziraphale faceva il finto tonto ma Crowley lo conosceva bene, troppo bene, vedeva il guizzo furbetto nei suoi occhi anche se l' angelo faceva finta di nulla.

Così Crowley decise di rincarare la dose... fece scivolare il suo piede da sotto il tavolo lungo la caviglia dell' arcangelo, sollecitandolo fino al ginocchio, con movimenti lenti e lascivi.

Saliva sempre più sù... più sú, quasi a toccare l' inguine.

Aziraphale per poco non si strozzava con i mirtilli dei pancakes che stava degustando, tingendosi dal collo in sù con tutte le sfumature di rosso possibili.

Aziraphale: "C-CROWLEY!?!?!?"

Crowley: "Si...caro? "

Uno sguardo di rimprovero della durata di una frazione di secondo e poi tutta quella tensione si riversava in una meravigliosa risata, talmente bella da provocare lo sbocciare prematuro di tutte le piante in sala, cosa che lasciò di stucco molti dei commensali. Qualcuno fece anche qualche video, ma di questo, i nostri due esseri ultraterreni nemmeno se ne resero conto.

Ad un tratto il viso dell' arcangelo si fece serio, come se un pensiero indesiderato si fosse insinuato tra i suoi lunghi riccioli biondi.

Crowley: "Avanti, dillo...lo so che stai per formulare uno dei tuoi quesiti angelici che ci rovinerà la giornata, quindi sputa il rospo..."

Aziraphale: "No Crowley, abbiamo detto 24 ore solo di noi, voglio mantenere fino all' ultimo la mia promessa...invece, cosa ne pensi se andassimo a fare quel pic nic che diciamo da decenni?

Sento che il sole rimarrà alto in cielo per tutta la giornata..." e così facendo mosse leggermente le dita, dando miracolosamente seguito a quello che aveva appena detto.

Crowley: "Chi sono io per oppormi al volere dell' arcangelo supremo?"

Aziraphale: "Finiscila Crowley...ti va o no?"

Crowley: "Ma quanto siamo diventati irascibili...è il potere che ti rende così o solo il desiderio di toccarmi che stai reprimendo da quando abbiamo lasciato l'appartamento? Ti dimentichi sempre, mio caro Aziraphale, che io sono un demone, sento l' odore del tuo desiderio crescere così velocemente che tra poco potrà sentirlo anche lo chef in cucina!"

Aziraphale: "Diavolo tentatore, se non la finisci...io...io...."

Crowley: "Cosa? Tu cosa farai? Sentiamo?..." Disse il demone con un sorriso malizioso...

Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, vide le dita dell' arcangelo schioccare e in un secondo si ritrovarono in una delle sontuose suite del Ritz, con il demone sul letto a petto nudo ancorato al letto. Non poteva credere ai suoi occhi...aveva i polsi stretti da catene dorate che lo inchiodavano a letto. Sulle catene impresse a lettere cubitali AZ con un paio di ali ad adornare le iniziali dell' arcangelo.

Crowley era inebriato da quel Aziraphale che passava in un secondo dalla timidezza al potere, quel bastardello di un angelo riusciva sempre a stupirlo...era divertito e profondamente eccitato.

Aziraphale: "Ti avevo avvertito, diavolo tentatore, ora sei mio e non puoi sfuggirmi".

Un sorriso malizioso ad incorniciargli il viso.

Crowley sorrise, un brivido gli percorse la schiena nel sentirgli dire che fosse suo. SUO...per quanto tempo aveva desiderato essere suo e solo suo?

Crowley: "Come fai...dimmi...come fai a mantenerti sempre così puro e luminoso anche quanto ogni cellula del tuo corpo desidera un diavolo come me?

Aziraphale: "Lo sai, mio caro Crowely, l' Amore è Ineffabile e ciò che ti farò sarà amarti...in ogni parte di questa camera e in ogni posizione...e questo, mio caro, non potrà mai essere dominio dell' inferno...questo però dipende anche da te, se anche tu...insomma...se anche tu mi...mi...Am-...cioè...

Sempre se tu ricambi il mio sentimento... altrimenti - schioccò di dita e le catene sparirono, a differenza di giacca e camicia di Crowley che tornarono a rivestire il petto del demone.

" Non cederò alla lussuria Crowley, ma solo e soltanto all'amore, quindi per quanto sento che anche tu mi desideri, quello non basta."

Ed eccolo di nuovo lì, quell' espressione dubbiosa nel volto dell' angelo...ora Crowley sapeva cosa la provocava...Aziraphale non era sicuro di essere ricambiato poichè solo lui aveva pronunciato le fatidiche due parole quella mattina...ma a quella dichiarazione il demone non aveva risposto.

Crowley ebbe piu freddo con i vestiti nuovamente addosso che nudo con le catene. Non capiva come un angelo potesse avvertire il desiderio e non l'amore...lui lo amava Immensamente, era evidente, come faceva Aziraphale a non percepirlo? Perché aveva necessità di quella dichiarazione?

Crowley: "Angelo mio, come fai a non sentire ciò che provo per te? Non capisco...sei un angelo anzi sei l'arcangelo supremo, non sei tipo super potente?"

Aziraphale: "Gli angeli non possono percepire l'amore dai demoni anche perché, per antonomasia, i demoni non dovrebbero provare sentimenti positivi. Tuttavia tu sei un demone fuori dal comune, percepisco ancora tracce angeliche nella tua essenza ed è questo che ti permette di amare...ma, una sorta di velo mistico separa le nostre fazioni ...quando ho dichiarato di amarti il velo del desiderio si è finalmente lacerato e adesso posso sentire chiaramente il mio e il tuo desiderio... fino a quando non dichiari il tuo amore per me, io non potrò percepirlo... così come non potrò spingermi oltre con te senza irrimediabilmente cadere e diventare anche io un demone."

Crowley: "E quando pensavi di dirmelo!? Stupido di un angelo...ti rendi conto quanto abbiamo rischiato poco fa in libreria o nel mio appartamento?

Aziraphale: " A mia difesa, speravo che avresti risposto alla mia dichiarazione...ma, essendo che non è successo, non volevo forzarti a dichiarare qualcosa che...beh, forse non provi...forse ...mi desideri e basta?"

E così facendo tutta la luce nella stanza si spense, il sole tornò ad essere oscurato dalle nuvole e l' arcangelo decise di porre un minimo di distanza andando ad affacciarsi nella grande terrazza della suite.

I suoi occhi color cielo divennero grigi e rivide lo stesso sguardo che Aziraphale aveva prima di salire in ascensore con il Metratron, quel fatidico giorno.

Uno attimo di consapevolezza porto Crowley finalmente a unire i puntini...

Crowley: "Allora è questo, si è sempre trattato di questo! Tu pensi che io ti desideri e basta, non pensi che io possa amarti. Quel bacio in libreria hai pensato che fosse solo un bacio lussurioso...per questo non ci hai pensato due volte ad andare in paradiso, per questo prima mi incateni al letto e un secondo dopo mi rivesti mettendo distanza fra noi..."

Aziraphale non rispose, guardava il cielo di Londra e respirava lentamente.

Crowley lo sentí distante, come nei mesi in cui erano separati. Si alzo e lo abbracciò da dietro.

Dopo qualche minuto di silenzio Crowley si inginocchió davanti al suo angelo, miracoló una rosa bianca e gliela porse dicendo:

" Mio Caro Angelo, mio preziosissimo Aziraphale...

Ti Amo dalla prima volta in cui ho incrociato i tuoi occhi color del cielo.

Ti Amo come non pensavo di poter mai amare nessuno.

Ti Amo piu della mia stessa vita che darei mille volte per te.

Ti Amo piu delle stelle che creavo quando ero un angelo.

Se dentro di me c'è ancora una parte angelica batte solo per te e mi piacerebbe...mi piacerebbe spendere il resto della mia esistenza con te."

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Capitolo 12
*** Vediamo chi vince! ***


Un raggio di sole lo sveglio da un sonno senza sogni. 

Il suo sogno, il suo desiderio più grande era sdraito al suo fianco, nudo sotto le leggere lenzuola di seta che risaltavano la carnagione chiara della figura angelica al suo fianco. 

Il suo sguardo scese fino al sedere sodo e un accenno di erezione iniziò immediatamente a muoversi tra le sue gambe.

Erano insieme, era felice, era ancora inesorabilmente eccitato! 


DUE GIORNI E DUE NOTTI PRIMA


Aziraphale: "Alzati Crowley, se rimani ancora in quella posizione non riuscirò più a frenarmi dal saltarti addosso!"


Crowely, in ginocchio davanti ad Aziraphale, lo guardava con occhi pieni di passione e amore, degli occhi imploranti di attenzioni, baci e lussuria. 


Crowley: "È proprio quello che voglio angioletto!"


E così dicendo inizió ad accarezzare le gambe di Aziraphale, lentamente, fino all'altezza dell' linguine... Poi, ad una passo dell' l'erezione sempre più evidente dell' arcangelo supremo, scendeva nuovamente sulle caviglie e le vezzeggiava facendo dei lenti cerchi con le dita.

Aziraphale aveva sbalancato le ali e con gemiti sempre più profondi aveva chiuso gli occhi, assaporando quelle sensazioni. 

Crowely continuava a toccarlo, una parte di lui lo avvinghiava con timore, come se da un momento all'altro quella visione angelica potesse svanire per sempre.

Sarebbe mai guarito dalla paura di riperdere il suo Angelo? Probabilmente no, ma sapeva che il suo amore era più forte e che il suo desiderio si faceva implacabile ogni secondo in più che passava a contatto con la pelle di Aziraphale.

Dal canto suo l'angelo si era trattenuto fin troppo, abituato a divorare ciò che gli piaceva, aveva insinuato una mano nei capelli di Crowely e li accarezzava fremente.

Lo tirò su con una facilità che fece sentire crowley della stessa mole di una bambola di pezza e lo gettó su letto.

Si avventó sul demone strappando i bottoni della camicia e iniziando a baciare quel petto sfrontato, che sempre aveva visto strizzato da camicie attillate e provocanti. 

Aziraphale continuava la sua discesa alla stessa velocità del suo battito cardiaco, sempre crescente, non era possibile che gli umani riuscissero a contenere tutte quelle emozioni senza impazzire!

Tutta la sua essenza si abbeverava del profumo di Crowley che lo rendeva sempre più affamato. Risalì sulle sue labbra e si baciarono profondamente mentre si liberavano vicendevolmente dei loro indumenti.

Crowley: "Voglio guardarti angelo, voglio studiare il tuo corpo, che desidero da sempre! Voglio assaporarti fino in fondo...concedimelo! Lasciamelo fare!

Aziraphale: Crowley Caro, io desidero accarezzarti ovunque praticamente da... Beh, da SEMPRE! Perché pensi di avere la priorità diavoletto ?"

 Un sorriso divertito di entrambi...

Crowley:" Ah si? Allora vediamo chi vince!"

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