L'incubo- spin off delle Sorelle Saint

di Clay92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'incubo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** l'incubo ***


Ormai mancava un mese al matrimonio dell'Idiota con la sua amata Mocciosa. Erano passati quasi 5 anni da quando quella ragazza era entrata con una tale irruenza e violenza, prima nella sua vita e subito dopo nel suo cuore e pensieri. Quella donna aveva realizzato ogni singolo sogno di Ken e ora finalmente stava per realizzare anche l'ultimo. Sarebbe meglio dire che stava per realizzare l'ultimo di quella lista che aveva fatto dal giorno che l'aveva conosciuta e già Ken aveva stilato un'altra lista da marito e moglie. In cima c'era sicuramente il secondo figlio. Lui lo voleva davvero un altro figlio, se solo quella stupida Mocciosa, che amava più della sua stessa vita, non avesse deciso di prendere la pillola. Certo era una scelta che comunque avevano fatto insieme, ed è più che normale pensò lui. Non sapeva bene il perché di questa scelta. All'inizio pensava che fosse per lo spavento che aveva fatto prendere Susy, poi aveva pensato che fosse per via del parto. Mary aveva sofferto davvero tanto, anche se di solito lei tendeva ad esagerare. Era assurdo anche in questa. Quando era piccola aveva sbattuto la testa contro le scale, ci fu bisogno di 6 punti, e anziché piangere dal dolore o dalla paura di tutto quel sangue lei pianse perché voleva il suo pediatra. Un certo dottor Cenci. Ken se lo ricordava bene perché quella stronza della fidanzata non faceva altro che dire che quel dottore era stato il suo primo amore, anzi avrebbe voluto tanto scoprire se quel pediatra praticasse ancora e farlo diventare il pediatra di Yui. Figuriamoci se Ken avesse permesso una cosa del genere, la sua mocciosa non avrebbe perso tempo per farlo ingelosire e comportarsi in modo un po’ troppo civettuolo con quel Cenci. Tornando al discorso che lei sia assurda è proprio questo che lasciava il ragazzo perplesso. Si rompeva la testa e manco una lacrima, veniva messa sotto da un pullman e aveva pure il coraggio di scherzare, poi lui le chiedeva un secondo figlio e lei dava di matto. Diceva che aveva sofferto troppo e che poi si sarebbe dovuta rimettere sotto con gli allenamenti per essere perfetta il giorno del matrimonio. Mary era una brava madre, anzi forse la migliore sulla faccia della terra, o per lo meno era così per Ken, e anche Yui, la loro bambina in cui aveva un rapporto stupendo, quasi d'amica e la piccolina venerava la mamma, mai quanto il papà, e questo rendeva Ken orgoglioso e lui non perdeva mai occasione per pavoneggiarsi di questo. Mary era nata per fare la mamma, aveva un istinto materno fuori dal comune, cosa che se il ragazzo avesse dovuto essere estremamente sincero non lo avrebbe creduto possibile. Considerando che Mary, nonostante facesse la stupida e di sicuro non lo era, continuava a fare i capricci, i dispetti e quelle espressioni da mocciosa. Quando madre e figlia decidevano qualcosa che al papà non andava a genio mettevano entrambe il broncio ed erano spiccicate. Mary sembrava davvero avere 6 anni, sembrava più grande della figlia di pochissimi anni, tanto da sembrare più sorelle che madre e figlia. Ma comunque non c'era stato modo di far cambiare idea alla mocciosa, e alla fine Ken si era arreso al pensiero del secondo figlio o almeno fino alla luna di miele. La ragazza aveva promesso che dopo il matrimonio avrebbero cercato il secondo figlio. Il perché di quella scelta rimaneva un mistero, ma lui ormai aveva imparato a non insistere. Mary si lamentava sempre che sua sorella fosse testarda e che più la gente le consigliava per il suo bene e più Susy faceva il contrario, come a dimostrare che nessuno potesse comandarla o dirle cosa fare, nonostante le persone intorno a lei volessero solo aiutarla e di certo non comandarla. Mary però era lo stesso. Più le si diceva una cosa e sembrava che più facesse il contrario. E poi era di una testardaggine impressionante. Tornando alla lista dei desideri di Ken, dopo il secondo figlio e a questo giro sperava in un maschietto, c'era il viaggio intorno al mondo con la moto. Questo l'avrebbero potuto fare quando ormai i loro figli sarebbero stati grandi e avrebbero intrapreso la loro strada. Non che a Ken facesse piacere sapere Yui grande e magari sposata con qualche coglione immeritevole della sua bambina però la Mocciosa rimaneva sempre la sua Mocciosa, la donna della sua vita, colei che lui aveva scelto di avere al suo fianco fino alla fine dei suoi giorni. L'amava, l'amava ancora come il primo giorno, anzi no l'amava ogni giorno di più. Voleva davvero passare ogni singolo momento con lei, se entrambi fossero stati degli scansafatiche, senza progetti e ambiziosi, avrebbero potuto vivere di rendita. Con i soldi che avevano i Saint, sommati ai soldi lasciati dai Kitano e lo zio Yoshi che era più che disposto a staccare assegni per Ken e la sua famiglia, avrebbero potuto restarsene a casa a fare l'amore e sfornare figli come se non ci fosse un domani. Ma figuriamoci se loro erano tipi così. Sia Seiya che Ken si erano innamorati delle Saint proprio per questo o almeno questo era uno dei motivi. Le due odiavano persino farsi offrire una stupida colazione, volevano essere libere e indipendenti. Susy era una secchiona e negli anni aveva centrato ogni obbiettivo che si era prefissata e Mary aveva realizzato il sogno di diventare la proprietaria di un maid, e non uno qualunque ma di quello per cui aveva lavorato fin d'adolescente e che amava alla follia. Lui, così come il suo socio, invece si erano aperti il ristorante, diventando uomini d'affari e successo già a 21 anni e poi si erano ingranditi. Ken voleva davvero conquistare anche l’Europa e Mary lo spronava e incoraggiava ogni giorno. 
Stava ancora pensando tutte queste cose quando andò a prendere prima la sua Mocciosa al lavoro e poi insieme sarebbero andati a prendere la figlia. 
Quando Mary scese dalle scale del maid a fine del suo turno, come sempre corse in braccio all'uomo che amava. Lo amava ancora da impazzire. Lei aveva sempre saputo che Ken fosse perfetto per lei ma a volte si stupiva di quanto lui potesse davvero essere perfetto. Non le faceva mai mancare niente, né a lei ne alla bambina, la guardava ancora come il primo giorno e la desiderava ancora. A volte le faceva piccole sorprese, come una cena romantica a casa a lume di candela o qualche mazzo di fiori accompagnati sempre da qualche bigliettino d'amore. Bigliettini che Mary conservava in una scatola sotto al letto.                                                                                                                                                


M<< ei amore mio ma ciao >>


K<<  ciao amore, come siamo contente oggi >>

Già Mary quel giorno sprizzava davvero gioia e felicità da tutti i pori. Ogni anno si teneva una gara tra maid, bisognava iscriversi e poi dei giudici molto speciali, anche se Mary non ne conosceva manco uno, andavano dai maid iscritti, valutavano la location, il personale e il cibo, gli eventi proposti e infine il vincitore veniva proclamato il maid migliore. Non era solo uno stupido concorso, per fare un esempio vincere equivaleva per un ristorante prendere una stella Michelin. Mary non si era mai iscritta e aveva sempre avuto paura di fare una cosa del genere. Come in ogni cosa c'è anche il rovescio della medaglia. Se il maid non fosse stato apprezzato sarebbero piovute critiche e si sa che quando le critiche vengono da persone così importanti la gente dà retta a loro senza nemmeno provare a vedere se quello che dicono è la verità. Ma quest'anno si sentiva fortunata. Il maid aveva avuto un incremento di clienti tanto che Mary aveva dovuto ampliare il negozio con una sala in più. Gli eventi che si era inventata, alcuni grazie a sua figlia, avevano attirato ogni genere di cliente e lei era sempre più felice e soddisfatta. 

K<<  allora Mocciosa devo chiamare la stampa per farti sputare qualcosa? insomma so che sei sempre felice di vedermi, e come darti torto, voglio dire mi hai visto? sono l'uomo più sexy del mondo e sono solo TUO. Ma ti conosco troppo bene mi vuoi dire che è successo? >>

M<< NIENTE! uomo sexy dei miei stivali. Sono solo felice di vederti e poi oggi viene Ikky a casa nostra. Yui mi ha supplicato di invitarlo a casa e sua madre oggi doveva lavorare e quindi è stata più che felice di lasciarci il figlio. Ah, ma ti rendi conto? il primo fidanzatino che nostra figlia porta a casa. Come sono emozionata. Chissà se gli piacerò, insomma non voglio essere una di quelle suocere rompi coglioni che il genero non vede l'ora di fare fuori.>>

Ken si era fermato. Lui amava Mary davvero tanto, se le fosse successo qualcosa sicuramente non si sarebbe andato a uccidere anche lui solo ed esclusivamente per non far rimanere Yui orfana, ma cazzo se a volte voleva essere lui a mettere fine alla vita di quella odiosa Mocciosa. Ma perché non si faceva gli affaracci suoi. Quando Yui aveva un anno col cavolo che Mary avrebbe fatto avvicinare un maschio a sua figlia e ora cosa fa? Invita il nemico a casa. Il nemico numero 1. Quello stupido bamboccio. E lui che pensava di portare le sue donne a mangiare un gelato e una passeggiata al parco. Ma a quanto pare la sua Mocciosa non aveva finito di pugnarlo.

M< c'è amore mio ci pensi? La nostra bambina diventata una splendida donna con l'abito bianco. Oh, mamma mi viene già da piangere. Sarà bellissima e Ikky non sarà da meno. Che culo che nostra figlia sia già una buongustaia a 4 anni. Lei si che ha già capito tutto dalla vita. Fidanzata a 3 anni con il bambino più bello dell'asilo. Brava a mamma. E poi dai Ken ci pensi? c'è io ancora non ci credo. Tu che la porti all'altare tra gli occhi lucidi e l'incazzatura perenne, dovrò attapparti la bocca quando il prete chiederà se qualcuno è contrario al matrimonio. E io che piangerò come una matta, menomale che Yuki mi truccherà con trucchi waterproof, così non mi colerà niente. AAAAAAaaaaa la mia bambina. Raccomando Ken comportati bene oggi, ricordati cosa ti succede se non lo fai. Ci siamo capiti? Se dovessi rovinare la relazione di tua figlia lei non ti parlerà più, e se ha preso gli stessi geni miei e di mia sorella sicuramente prima ti blocca dalla faccia della terra e poi scapperà di casa.>

No, davvero lui l'amava ma voleva davvero ucciderla. Ma perché non pensava al loro matrimonio piuttosto. Ormai mancavano 30 giorni precisi. Trenta giorni e sarebbe diventata la signora Kitano e lei che fa’? pensa al matrimonio della figlia che ha ancora 4 anni e pure felice che sia fidanzata. Ma poi quale relazione. Erano due bambini, al massimo si poteva chiamare amico del cuore, mica fidanzatino. Si era proprio rincoglionita la sua Mocciosa. Quello che si chiedeva era perché la Mocciosa non sembrava dare segni di vita per il loro matrimonio e si eccitava all'idea di vedere la loro principessa in abito bianco. Lui l'unica che voleva vedere vestita da sposa era lei. Sua figlia vestita da principessa. Lui che l'aspettava all'Altare si con gli occhi lucidi senza traccia di rabbia ma solo pieno d'amore. Era proprio stronza sta Mocciosa. Va bene che il matrimonio era stato un capriccio di Ken, ma quale capriccio! era il sogno di Ken e comunque la Mocciosa le aveva risposto di sì, quindi insomma doveva volerlo pure lei. Per i primi anni non faceva altro che dire che non vedeva l'ora di diventare la signora Kitano e Yui che era Kitano fin dalla nascita ora doveva diventare la signora Mabucchi? Ma col cazzo che lui avrebbe permesso una cosa del genere. Prima di uccidere la Mocciosa decise di darle un'altra possibilità visto che Mary continuava a fantasticare sul matrimonio della loro bambina. Giusto bambina e mica per modo di dire, Yui era davvero una bambina. Troppo bella per avere solo 4 anni, con un'intelligenza da far paura, il che ogni volta lasciava perplessi entrambi i genitori. Se Yui non fosse il ritratto spiccicato di entrambi e Ken non l'avesse guardata con molta attenzione quando era nata erano sicuri che ci fosse stato uno scambio di neonati. Senza contare che Yui era intelligente come Ken e stronza come la madre e questa era un'accoppiata davvero pericolosa visto che molte volte riusciva a mettere nel sacco entrambi. 

K< senti Mocciosa, anziché pensare a un matrimonio che non avverrà MAI, perché non pensi al nostro di matrimonio? Ormai manca pochissimo. Solo un mese.> disse con un sorrisone sul volto e un tono tra il sognante e la felicità assoluta.

M< ah già>

Eh, no è, caspita significa - ah già-. Ma che cazzo di risposta era? Non si voleva più sposare? non era più innamorata? non voleva essere più una Kitano? Insomma, si ricordava bene come aveva reagito Susy, ma lei si era sposata in 14 giorni, si era dovuta occupare di tutto. Mary invece aveva avuto anni per organizzare le cose e pensare a ogni singolo dettaglio e per di più era stata la stessa Susy a occuparsi dell'organizzazione anche di questo matrimonio. Ormai la cognata non lo sopportava più. La chiamava come minimo 3 volte al giorno per dirle che aveva cambiato idea su questo o sull'altro, che voleva aggiungere questo e quest'altro. Le prime chiamate Susy era sempre gentile e sarcastica poi aveva iniziato a mandarlo a fanculo con un'eleganza e freddezza che se non fosse stato il matrimonio con la sua Mocciosa, avrebbe smesso di chiamare la cognata in versione regina delle nevi portata tra l'altro all'esasperazione.  Ken era entrato in fissa, nemmeno il fatto che ora erano arrivati all'asilo e sua figlia si era precipitata tra le sue braccia l'aveva distolto dai suoi pensieri. La sua Mocciosa non l'amava più, non voleva più sposarsi, non voleva più diventare la signora Kitano. Forse era per quello che non aveva voluto il secondo figlio? così una volta che Yui sarebbe stata grande poteva lasciarlo e spiegare alla loro bambina che i suoi genitori non sarebbero stati più insieme? Davvero aveva smesso di amarlo e per quello che non voleva essere legata ancora a lui con un secondo bambino? Ma che cazzo e allora perché aveva portato avanti i preparativi del matrimonio? perché aveva paura dell'ira funesta della Regina delle Nevi che nonostante fosse così occupata tra lavoro e 5 figli si era comunque adoperata insieme a Batscemo per organizzare il tutto e realizzare il loro matrimonio dei sogni? ma soprattutto ora Ken non era manco più sicuro che per Mary fosse davvero un sogno sposarlo. 
Era ancora assorto in questi pensieri che manco si era reso conto che Mary gli aveva parlato per tutto il tempo e lui annuiva in automatico ma la cosa più grave era che sua figlia per tutto il tragitto verso casa si era tenuta mano nella mano con quell’Ikky. 
Tornati a casa Mary preparò la merenda ai bambini che erano rimasti buoni in cameretta a giocare a Monopoli di Super Mario. Ovviamente la pedina di Yoshi era stata tolta, quella era di Mary oppure dello zio Yoshi quando andava a trovarli e giocavano tutti insieme. Mary guardava sua figlia, era così felice. La faceva sorridere il modo adorante in cui lei guardava quel bambino. E doveva dire che Ikky era davvero timido, era l'esatto contrario di Yui che invece la timidezza non sapeva nemmeno dove stesse di casa. Quando Mary entrò per portargli la merenda quasi la fece cadere, sia per il ridere sia per l'imbarazzo. Mannaggia alla boccaccia della figlia. Per fortuna che Ken era seduto sul divano come in trance. Ora era troppo impegnata a fantasticare sulla storia d'amore della figlia per occuparsi anche di lui. Era proprio strano però che l'uomo e padre più geloso del mondo non si fosse ancora mosso dal divano. Va bene che lei prima di prendere la figlia l'aveva minacciato ma caspita non era da Ken, poteva lo stesso andare in cameretta a giocare con la figlia e il futuro genero. Perché sicuro che se Ikky non fosse scappato oggi dalle grinfie di Yui l’avrebbe sposata. 
La sua bambina aveva appena dato un bacio sulla guancia a Ikky e lui era diventato un peperone. Giusto per dargli il colpo di grazie Yui gli disse anche se avesse vinto lei come premio voleva un bacio sulle labbra e Mary era sicuro che il bambino stava per svenire, poi la sua principessa non contenta disse che se invece avesse vinto lui avrebbe potuto darle un bacio sulla bocca. In poche parole, sua figlia aveva deciso di dare il suo primo bacio. Mary era intenzionata a far scattare l'allarme che tanto piaceva a sua figlia. Anche se non capiva dove e quando sua figlia avesse imparato quelle cose e dove aveva preso tutto quel coraggio. Persino Yui era diventata rossa, sembrava Heidi versione bionda con quelle guanciotte rosse. Bussò sullo stipite e lasciò la merenda sul tavolino poi tornò ancora imbarazzata e perplessa da Ken. Ma quando avevano cresciuto una figlia tanto svergognata? a 4 anni e già pensava ai baci sulla bocca. Cazzo era stata pure più intraprendente di lei. Iniziava a sperare che almeno questo avrebbe potuto prendere dal padre, se fosse stato per Ken con il cavolo che ora erano a un passo dal matrimonio, fidanzati da quasi 5 anni e con una bambina di 4 anni. Quell'Idiota. Idiota fino in fondo, sua figlia era nella sua cameretta con un bambino a cui aveva appena obbligato a baciarla una volta finito il gioco e lui che fa? rimane seduto sul divano proprio come un povero un Idiota. Ma che caspita gli era preso all'improvviso. 

M< ei amore tutto bene? c'è qualcosa che vuoi condividere con me?>

K< si tutto ok e no niente>

M< ok. Tua figlia ha deciso di baciare Ikky>

K< sì ok. spero che le vada bene>

Eh?  Mary si preoccupò da morire. Balzò in piedi in cerca del cellulare per chiamare l'ambulanza. Ma era entrata talmente in panico che manco si era resa conto che era sopra il tavolo in cucina. Le stava venendo da piangere e un attacco di cuore. Qualche insetto alieno doveva aver sicuramente punto l'uomo che amava o peggio ancora era stato direttamente sostituito e lei non se n'era accorta. Altro che matrimonio quale ragazza innamorata non si accorge che il proprio uomo è stato scambiato con un alieno.

K< ASPETTA ASPETTA CHE CAZZO HAI DETTO!?!?!?!?!>

Urlò così tanto che non solo Mary si riprese dallo shock e trovò il cellulare, che per tutto il tempo aveva avuto sotto il naso, ma Ken si era ripreso e non c'era più bisogno dell'ambulanza.
Urlò così forte che persino Yui e Ikky si spaventarono e uscirono fuori dalla stanza. Ken guardò Ikky e se si potesse uccidere con lo sguardo di sicuro ora quel bambino sarebbe passato all'altro mondo. Poi guardò quella dolce e svergognata della figlia e le ordinò, più che chiederle, di prendere il gioco e portarlo in cucina. Avrebbero giocato tutti insieme e Yui lo fece, anche se molto abbattuta e sconsolata. Mannaggia a suo padre, non poteva starsene buono ancora un po’ o pensare a fare le zozzerie con la mamma. Ken si accanì con i due bambini, non li avrebbe lasciati vincere, figuriamoci con il premio che sua figlia aveva messo in palio. Mary pensava che Ken ci fosse arrivato che ormai quel premio non valeva più ma vederlo così preso a giocare come se ne dipendesse le sorti del mondo la divertivano un sacco. Alla fine, Ikky vinse e Yui e Mary gli stamparono due bei baci stampo sulla guancia, una per ciascuna. Ken l'avrebbe uccise e poi che faccia assurda che aveva quel bamboccio, era talmente rosso che sembrava che la sua testa fosse pronta per scoppiare, cosa che a Ken non sarebbe dispiaciuta. Le sue donne però lo sorpresero e baciarono anche lui nello stesso modo. Poi come se non fosse stato abbastanza sopportare quel bamboccio per tutto il giorno Yui chiese con quegli occhi da cerbiatta come la madre se il bamboccio poteva fermarsi lì a mangiare e lui odiò sé stesso per non resistere a quei maledettissimi occhi. Anche la sua mocciosa lo fregava sempre in quel modo, sicuro era stata lei a insegnare alla figlia come sfruttare questa cosa a suo vantaggio, soprattutto perché su Mary non aveva nessun effetto. Anzi quando la figlia faceva quello sguardo lei si incazzava di più e sclerava dietro alla figlia che per tutta risposta faceva un'alzata di spalle e poi puntualmente andava a chiedere la stessa cosa a lui e lui ogni volta ci cascava e infine si ritrovava con la mocciosa che spostava a velocità della luce l'incazzatura con la figlia su di lui e ogni volta era sempre peggio. Almeno quando sclerava contro la figlia si dava una regolata ma contro lui pareva un Titano, persino Zeus sarebbe scappato. 
Quando arrivò finalmente il momento di togliersi il bamboccio dai piedi Ken si sentì sollevato anche se questo voleva dire rimanere in macchina da solo con quel bamboccio per almeno 10 minuti buoni. Ken era intenzionato di abbandonarlo sull'autostrada ma poi si ricordò di tutte le minacce che aveva subito da figlia e fidanzata e accelerò per toglierselo finalmente dia piedi. Ken lo guardava con la coda dell'occhio. Cosa aveva di tanto speciale? era un bamboccio come un altro. Era pure muto. Aveva parlato pochissimo per tutto il giorno e ogni volta che Yui apriva quella sua boccaccia lui pendeva dalle sue labbra e poi diventava rosso come un pomodoro. Era ridicolo. Tra l'altro aveva un taglio normalissimo, con dei normalissimi capelli color castani e due occhi normalissimi nocciola. Che a sua figlia piacesse proprio perché era silenzioso? così lei poteva parlare interrottamente come la madre e lui l'ascoltava? Più lo guardava e più non capiva. All'improvviso però il bamboccio prese parole, appena Ken parcheggiò di fronte a casa sua.
I< senta Signor Kitano la ringrazio per oggi e poi si.... insomma... come si dice in questi casi?>

K< quali casi?>

Ikky divenne ancora più rosso, sicuro sulla sua faccia stavano spuntando nuove varietà e sfumature di rosso.

I< si, cioè, insomma, lo sa, no? voglio dire quando... quando... quando>

Ken stava davvero perdendo la pazienza. Ma perché sua figlia gli dovevano piacere gli idioti come alla madre. Ora Ken si sarà preso pure dell'idiota e a volte lo era stato davvero ma questo bambino era davvero rincretinito. Sapeva farlo un discorso? o quanto meno una frase di senso compiuto?

K< quando che?> disse ormai esasperato. Va bene che era un bamboccio e doveva trattarlo con gentilezza ma era il bamboccio che la figlia voleva baciare.

I< insomma cosa dovrei dire al padre della bambina che mi piace?>

Ok altro che bamboccio, altro che gentilezza, ora l'avrebbe davvero ucciso. Bambina che gli piace? e la bambina che piaceva a questo bamboccio era la SUA principessa? la SUA bambina? ma perché l'omicidio era illegale? 

Ken stava per rispondere che non c'era nessuna bambina che doveva piacergli soprattutto Yui e di starle lontano. Ma Ikky a quanto pare i discorsi li sapeva fare e anche molto bene, tanto che continuò senza avere una risposta da parte di Ken.

I< a me piace Yui, signor Kitano. Sono un bravo bambino, me lo dice sempre la mia mamma e anche Yui e anche Mary-chan> e figuriamoci se la sua mocciosa non faceva il tifo per questo bamboccio e poi perché a lui chiamava signor Kitano e alla sua fidanzata la chiama per nome. Quanta confidenza si era preso questo bamboccio, avrebbe dovuto chiamare anche lei signora Kitano, anche se lei ancora non lo era e molto probabilmente aveva pure cambiato idea. Per un attimo tornò ai pensieri di qualche ora prima ma questo bamboccio non aveva ancora finito il suo stupidissimo monologo a cui non importava un bel niente a nessuno, tanto meno a Ken.

I< Io voglio stare sempre, sempre, sempre, sempre insieme a Yui. Lei mi piace tanto, tanto, tanto. Sono molto contento quando lei sta con me e divento molto triste e mi arrabbio sempre quando lei gioca con altri bambini quando litiga con me. Ma giuro signor Kitano non è mai colpa mia, cioè Yui dice di sì e poi mi mette il muso e va a giocare con altri bambini. E io mi arrabbio sempre tanto. Perché deve trattarmi male e poi andare a fare la stupidina con altri bambini? io proprio non la capisco. Stupidina che non è altro e poi se io gioco con altre bambine mi picchia e mi si incolla al braccio. E io torno felice.> e fece davvero un sorriso di cuore mezzo sdentato, altro che bambino più bello dell'asilo. Però Ken provò quasi compassione per il bamboccio, lo capiva, lui provava le stesse cose con Mary. Quel bambino era geloso già a 4 anni e sua figlia era proprio stronza altro che stupidina e sicuro la parola stupidina quel bamboccio l'aveva imparata dalla figlia, visto che stupidino era il soprannome che Yui aveva affibbiato al padre. 

K< be io cosa dovrei fare adesso?>

I< niente signor Kitano. Volevo solo dirle che sono un bravo bambino e mi piace Yui. Un uomo deve comportarsi così giusto? Cioè me l'ha detto Yui. Ha detto che se davvero mi fosse piaciuta avrei dovuto trovare il coraggio di dirlo anche a lei signor Kitano. Che era la prova per farle capire che lei mi piace davvero. Bene l'ho detto anche a lei signor Kitano. A me piace Yui.>

Ken rimase sorpreso. Quanto poteva essere stronza e calcolatrice sua figlia? Altro che Kitano, sua figlia era in tutto e per tutto una Saint. Aveva tutti i geni della madre e della zia, nonostante le due non avessero geni o sangue in comune. Yui per essere sicura dei sentimenti del bamboccio l'aveva praticamente mandato a morire. Perché il rischio che Ken lo uccidesse c'era, eppure ora stava simpatizzando per il suo nemico n1. Quel bambino era fottuto già a 4 anni. Se prima lo voleva fuori dai piedi perché geloso della figlia ora voleva allontanarlo per il suo bene, sicuramente sua figlia crescendo avrebbe pensato ad altri dispetti e altri modi per rendere la vita difficile a Ikky. Caspita ora lo chiamava pure per nome e non bamboccio.
K< bene Ikky prova superata. Ora però corri dai tuoi genitori. E tratta bene mia figlia>

I< sarà fatto signor Kitano>

Ken tornò a casa e sedute in cucina trovò le due disgraziate. A guardarle in faccia si vedeva che stavano aspettando di sapere cosa fosse successe. Certo che la sua mocciosa poteva comunque avvisarlo, possibile che si fidasse così tanto di lui da non pensare o sentirsi in colpa se fosse successo qualcosa a Ikky? Era forse diventata stupida a mandare un bambino indifeso di 4 anni in macchina con un padre super geloso, grande e grosso, e soprattutto ex teppista? Doveva proprio fidarsi allora, non c'era altra spiegazione.

K< be? che avete da guardare? Ikky è sano e salvo a casa>

M< si lo sappiamo. Ha chiamato la madre per ringraziarci >

K< bene allora perché non andate a letto? Mi mettete ansia se mi guardate così>

Y< senti papà, non è l'ora di fare lo STUPIDINO!!!! DIMMI COSA TI HA DETTO IKKY!!! SUBITISSIMO!!!>

K< NIENTE, ha detto che tu non gli piaci ma che vuole continuare a giocare con te>

Ken era sicuro di aver sentito un rumore, guardò sua figlia e si maledì da solo. Lui stava solo scherzando e si stava anche un po’ vendicando per la trappola che le avevano tirato. Mica poteva sapere che dicendo così, il rumore che aveva sentito era il cuore della sua bambina andato in frantumi. Cazzo!!! A volte si comportava più lui da moccioso che sua figlia o la mocciosa stessa.

Y< ok ho capito. grazie papà>

M< Yui aspetta a mamma, puoi sempre conquistarlo col tempo. Anche papà ha impiegato tanto per conquistare la mamma. Non devi arrenderti così.>

Y< no non importa mamma. Vado a nanna ora. Magari se faccio la brava e divento una brava bambina forse gli piacerò, però poi dopo come faccio?>

M< in che senso?>

Già pensò Ken in che senso? E poi perché lui non aveva ancora detto la verità?

Y< se divento un'altra bambina piacerò a lui ma non più a me. Uff questo amore è proprio una scocciatura. Ci penserò quando sarò grande. Buonanotte>

K< aspetta Yui, papà si stava vendicando per la trappola che mi avete fatto. Ikky ha detto che tu gli piaci, che è un bravo bambino e se aveva superato la prova. Gli ho detto di sì, ma se mi fate un altro scherzo del genero meno lui e poi voi. Ci siamo capiti?>

Yui prese a saltellare con le lacrime agli occhi. Poi iniziò a cantare e a ballare. Corse per tutta casa manco fosse un calciatore che ha fatto il goal della vita. Infine, saltò in braccio alla madre che saltava pure lei come una mongola.

Y< mamma allora io e Ikky ci possiamo sposare con te e papà?>

M< no sei piccola e poi quello è il giorno di mamma e papà.>

Y< anche tu sei piccola. Papà ti chiama sempre mocciosa e la maestra mi ha insegnato che mocciosa significa piccola o bambina>

M< e te pareva che la maestra non si facesse i fatti suoi. Facciamo così quando avrai l'età di mamma potrai sposarti con Ikky ok?>

Y< ok. ma tu quanti anni hai mamma?>

M< 24>

Y< e quanti anni mancano ai miei 24?>

M< 20 anni>

Y< e sono tanti o pochi? quanto sono sulle mani?>

M< devi fare due volte 10>

Y<< caspita mamma ma è tantissimo tempo. Speriamo che di piacere ancora a Ikky>

K< be magari sarà lui a non piacere più a te>

M/Y< FIGURIAMOCI!!>
 E te pareva che madre e figlia non si coalizzassero anche su questo. Però Ken ora era più tranquillo Mary aveva detto che quello era il loro giorno speciale. Vabbè speciale lo aveva aggiunto Ken ma ora era più tranquillo e poi per lui quel giorno era davvero speciale. Era più di 4 anni che aspettava di poter sposare la mocciosa e ora mancavano solo 30 giorni. Sperava che passassero in fretta. I signori Kitano come amava quel pensiero. La sua mocciosa in abito bianco e la sua principessa con la coroncina. Ma quanto le amava a quelle due stronzette. Yui andò a letto e Ken le lesse la favola della buonanotte e poi le diede il bacio e sua figlia se l'abbracciò tutto e gli diede un sonoro bacio sulla guancia e poi con quel sorriso sincero, uguale alla madre, lo ringraziò. Lui si sentiva ancora in colpa per aver spezzato seppur per pochi secondi il cuore di sua figlia. Andò nel letto con Mary ancora abbattuto. Che giornata fuori dal comune. Mary si assicurò che Yui dormisse profondamente, e anche se la bambina stava dormendo abbracciata al suo Idioz per stasera non avrebbe fatto storie. Socchiuse la porta e accese il vecchio walkie talkie e poi andò nella sua stanza e chiuse la porta a chiave. Conosceva sua figlia, aveva il brutto vizio della madre di non bussare mai alle porte e di entrare come se fosse la regina della casa. E Mary stanotte non poteva proprio permetterlo, doveva farsi perdonare dal suo uomo per l'imboscata che gli aveva tirato insieme alla figlia.
K<<  come mai chiudi ?>>

M<<  come mai a volte mi ritorni idiota come i primi tempi?>>

K<<  nemmeno dopo quello che mi avete fatto mostri un po’ di pietà e sensi di colpa?>>

Mary si tolse il pigiama e Ken si tirò subito su dal letto. Ok poteva fargli tutte le imboscate del mondo se poi questo era il modo in cui si faceva perdonare. La mocciosa indossava un completino sexy nero in pizzo con laccetti blu, il corpetto si adagiava perfettamente alle sue curve e la mutanda era un perizoma nero e blu sempre in pizzo.
M<<  più in colpa di così >> disse con tono quasi divertito e fece l'occhiolino. 

La mocciosa si fece perdonare più e più volte quella notte e al mattino Ken pensò non solo di amarla alla follia e che non avrebbe mai rinunciato a lei per niente al mondo ma ora mancavano solo 29 giorni al matrimonio.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


I tre giorni seguenti passarono senza intoppi. Anche se il matrimonio si avvicinava Mary non sembrava stressata o pronta alla fuga, ma tanto meno sembrava eccitata o euforica. Ken al contrario contava persino le ore. Sembrava lui la sposa tanto era agitato, euforico, entusiasta e su di giri. Seiya ormai non lo sopportava più. Va bene che in passato lui non aveva fatto altro che parlare sempre e solo delle sorelle Saint ma Ken lo stava di gran lunga superando. Parlava solo e soltanto del matrimonio, senza contare che stava facendo esasperare la moglie, la sua amata donzella, con tutte le chiamate che le faceva. Aveva avuto anni per immaginarsi come voleva il matrimonio dei suoi sogni e ora ogni giorno se ne inventava sempre una. E senza chiedere niente a Mary, tra l’altro, visto che Susy chiamava la sorella per la conferma e alla fine Mary aveva detto di far finta di ascoltarlo e dirgli sempre di no oppure che non si poteva fare. Insomma, Susy sapeva bene come rimettere chiunque al suo posto. Però anche Seiya e Susy si stavano chiedendo come mai Mary non stava dando di matto, era sempre stato il suo sogno essere la signora Kitano da quando Ken glielo propose sulla Sky tree. Va bene che questa era la settimana in cui i giudici di quella gara stavano valutando il Moe Moe cafè ma davvero questo era più importante del matrimonio? E poi perché Ken non parlava della sua gelosia? Seiya ogni volta che cercava di chiedere al socio come mai gli stava bene che i giudici fossero tre uomini, per lo più giovani e tra l'altro uno era anche una vecchia conoscenza di Ken. Una conoscenza davvero poco gradita, al confronto Miss Stronza era la benvenuta, be non proprio la benvenuta ma insomma quel tipo era alla pari di Miss Stronza se non superiore in fatto di tradimento e stronzaggine. Ok che Ken si fidava ciecamente di Mary, e questo Seiya lo sapeva benissimo e anche lui si fidava ciecamente della cognata però non era proprio da Ken. Eppure, Mary l'aveva avvisato della gara e di quei 3. Seiya non sapeva se la cognata avesse mostrato le foto a Ken ma sicuro i nomi glieli aveva detti. Persino Susy rimase sorpresa a sentire Mary che raccontava che quando aveva raccontato della gara e dei 3 giovanotti giudici il cognato non avesse dato di matto. Geloso com'era ma poi pensò che forse Ken fosse cresciuto e che sapeva quanto questa cosa fosse importante per la sorella e si era dato una calmata.
Una sera, mancavano 25 giorni al matrimonio, Ken portò Yui dai suoceri per la notte, lui il giorno dopo avrebbe partecipato a un meeting la mattina presto e Mary quella sera finiva tardi di lavorare e poi questa settimana era sempre a lavoro, sempre indaffarata, chissà perché poi. Ormai si incrociavano giusto per andare a dormire e la mocciosa era sempre così stanca. Però stasera Yui non era in casa e Ken stava andando a prenderla, l'avrebbe portata al Mutekiya e poi a fare una passeggiata e se lei non se la sentiva non c'era problema, l'avrebbe riportata subito a casa e poi be... poi l'avrebbe fatta sua in tutta casa, esclusa la camera della figlia quello era ovvio. Erano passati secoli da quando avevano avuto casa tutta per loro. Forse aver aspettato il secondo figlio era stata una cosa saggia.
Quando arrivò fuori al maid però lo trovò chiuso il che gli sembrava strano erano appena le 22. Passò dal parco ma niente, la mocciosa non era neppure lì. Stava per chiamarla mentre si dirigeva verso casa loro ed eccola lì. La sua mocciosa era nel parcheggio fuori a uno dei tanti combini e con lei c'era un uomo, non un uomo qualunque, l'uomo che più Ken avesse mai odiato in vita sua, l'unico a cui avrebbe avuto un valido motivo per spaccargli la faccia ma non lo toccò mai. Infondo non ne valeva più la pena. Ma ora quell'essere era lì con la sua mocciosa, la sua donna, la donna che amava, la sua futura moglie e madre della sua bambina. E la sua mocciosa era lì che rideva, e non quella risata senza ritegno tipica di lei, si stava mettendo persino una mano davanti alla bocca, era così femminile e ancora più bella. Non era vestita in chissà quale modo provocante ma per Ken era come se fosse vestita ancora con quel completino sexy. E poi Mary fece quel dannatissimo gesto di spostarsi il ciuffo. Ma perché non si faceva la frangetta si chiedeva lui! Ken non poteva crederci eppure sembrava che la sua mocciosa stesse facendo davvero la civetta con quello lì. Infine, Ken diede un pugno al palo a fianco a lui, riuscì a stortarlo, il sangue sulle nocche ma non sentiva dolore o almeno non alla mano. Il cuore aveva ripreso a fargli male. Quell'essere aveva abbracciato la mocciosa e gli aveva passato la mano sulla schiena. Una carezza troppo intima, troppo lunga. Una carezza che non avrebbe dovuto esserci. Altro che matrimonio e farla sua stasera per tutta casa. Se non avessero avuto Yui che li legava in modo indissolubile per tutta la vita, avrebbe fatto le valigie e se ne sarebbe partito di nuovo. Magari in Italia da Benito e si sarebbe fatto insegnare come prendere per il culo le donne e portarsele solo a letto, senza amore, senza rimorsi e senza sensi di colpa. Non poteva credici Ken, non la sua mocciosa. La mocciosa e quell'essere. E poi perché quell'essere era tornato, da quando e soprattutto da quanto andava avanti la relazione con la sua mocciosa. Ma quale sua. E dire che solo qualche sera prima lei aveva indossato quel completino sexy solo per lui e si erano uniti fino al mattino. Chissà se l'aveva usato pure con quello quel completino. Cazzo che rabbia e che schifo. Ken era arrivato a casa ma era dovuto correre in bagno, la sua mocciosa tra le braccia di un altro gli aveva dato la nausea e manco lui sapeva come aveva fatto a resistere di arrivare a casa e in bagno. Fece in tempo a darsi una sistemata e a pulirsi i denti che la mocciosa rientrò. Felice come sempre, figuriamoci se aveva la coscienza sporca. In cuor suo sperava che la figlia non crescesse come la madre e soprattutto che non l'avrebbe mai ferito.
M<< ei amore ci sei? Cazzo Ken che faccia stai bene? >> Mary corse incontro a Ken preoccupatissima ma lui quasi la lanciò via. 
Non si sarebbe fatto toccare da una tipa del genere. Mai più.
K<< non mi toccare >> ringhiò
M<< senti Yui non c'è anche se è un virus infettivo non ti preoccupare. La lascio dai miei finché non guarisci. Però ti prego fatti controllare e aiutare. Chiamo Batscemo e ti faccio accompagnare all'ospedale >>
K<< fatti i cazzi tuoi! nessuno ti ha chiesto niente >>
M<< oh ma che cazzo ti prende? se stare lontano da tua figlia ti fa questo effetto vai pure tu a dormire dai miei e che cazzo. STRONZO!!! Se devi crepare fallo in silenzio per favore e ora mi vado a lavare >>
Mary non capiva. Già aveva avuto una serata assurda, quel Jotaro Kirishima, uno dei giudici le si era dichiarato e poi aveva detto che stava scherzando. Mary aveva cercato di fingere di ridere anche se lo scherzo non gli era proprio piaciuto ed essendo pure uno dei giudici, il capo tra l'altro, aveva dovuto pure stare al gioco per non compromettere il locale e lo splendido lavoro che stavano facendo le sue colleghe nonché dipendenti.  Ma poi quando lui l'aveva attirata a sé e le aveva accarezzato la schiena si era sentita male. Male come ora. I brividi. Anche se per fortuna era vestita con tanto di giacchetta quel tocco l'aveva comunque disgustata. Aveva dovuto lottare contro sé stessa per non assestargli un calcio nelle palle ma si era limitata a spingerlo via e a ordinargli di starle lontano e di non provarci mai più. Lui le aveva fatto pure il verso dicendo che altrimenti avrebbe chiamato il fidanzato? E Mary avrebbe voluto davvero chiamare Ken ma quel fottuto, stronzo di Jotaro altro non era che un amico di Ken. Anche se Mary ora ne dubitava. E dire che quando aveva visto quello Stronzo ne era stata felice considerando che altro non era il ragazzo che l'aiutò quel giorno a registrare la conversazione di Seiya con Seiko. Non che Mary volesse barare nella competizione ma insomma una botta di culo ogni tanto ci stava. E invece altro che amici, Mary era sicura che quello ci stesse provando, altro che amico di Ken. Lei corre a casa per raccontarlo a Ken, ok è vero prima avrebbe voluto fare l'amore con il suo uomo, voleva cancellare quel tocco che l'aveva disgustata tanto con quel tocco dolce che lei amava alla follia che usava sempre il suo uomo quando facevano l'amore. E invece Ken che fa? la tratta peggio di una appestata, dopo che lei si era presa un collasso a vederlo così. Mary sentì un dolore allucinante alla schiena, guardò la spugna che stava usando per lavarsi e vide il sangue. Benissimo si era grattata tanto la schiena che se l'era graffiata, se avessero chiesto avrebbe potuto sempre dire di essere diventata lesbica e che la sua amante amava le unghie lunghe. Ora risciacquarsi era doloroso, ma perché non era stata più attenta. Avrebbe voluto chiamare Ken per chiedergli la gentilezza di disinfettargli la schiena ma ora il suo uomo sembrava tutto tranne che gentile. Tra l'altro Mary si guardò allo specchio e si mise a piangere. Sperava che quegli stupidi graffi sarebbero spariti in 25 giorni oppure Yuki avrebbe dovuto truccarle pure la schiena. Quando smise di piangere e si diede una sistemata andò da Ken. Era seduto sul divano, il corpo teso. A Mary gli ricordò tanto quando Ken stava per picchiare Zoro. Oddio ma che cazzo era successo. Era così felice che Yui quella sera non era in casa.  
M<< senti Ken che hai? >>
Ken si alzò di scatto dal divano con il cellulare in mano e per poco non glielo batté in faccia alla mocciosa, pur sapendo che Ken non le avrebbe fatto del male si mise comunque paura e scattò a sua volta all'indietro. Ken quando vide il suo sguardo sembrò rinsanire. Se Mary non lo avesse amato più avrebbe dovuto dirglielo. Lui ne avrebbe sofferto ma non era un cattivo ragazzo e anche se lei l'avesse tradito non sarebbe riuscito a odiarla. Continuava ad amarla troppo, era pur sempre la madre di sua figlia. E in cuor suo sapeva che era sempre la sua mocciosa. Avrebbe voluto abbracciarla e dirle che andava tutto bene. Sì, forse se Ken non avesse chiesto sarebbero potuti andare avanti così. Con lui che non sapeva niente, come se fossero ancora innamorati e felici. Ma che cosa stava pensando. Se lei lo avesse tradito avrebbe dovuto avere i coglioni di dirglielo in faccia e poi si sarebbero seduti da persone mature e avrebbero parlato sul da farsi e su come dire e comportarsi con Yui. Mamma mia Yui, pensò Ken. La sua bambina come avrebbe affrontato la separazione dei genitori? Yui li amava entrambi. Ma Ken non era sicuro di voler continuare a vivere in quella casa con loro solo per amore della figlia. A Yui avrebbe pensato dopo ora era della moccio.... era di Marika che si doveva occupare. 
K<< dimmi chi è? e come fai a conoscere quest'uomo >> e le passò il cellulare
M<< è Jotaro Kirishima, il capo dei tre giudici che stanno valutando il Maid questa settimana. Tra l'altro è anche il ragazzo che mi aiutò registrando la conversazione tra Seiya e Seiko. Mi disse che era in debito con te così ho dato per scontato che fosse tuo amico >>
K<< ma MI STAI PRENDENDO PER IL CULO!?!?!? AMICO MIO QUELLO???? E POI Cos’è QUESTA STORIA DEL MAID, DEI GIUDICI, PENSI SOLO Perché ERO INNAMORATO DI TE ME LA SAREI BEVUTA? CHE TI BASTAVA FARMI QUELLI OCCHIONI DA STRONZA E TI AVREI PERDONATO IL FATTO DI ESSERTI FATTA TOCCARE DA UN ALTRO!!! >>
Mary si toccò istintivamente la schiena, che aveva ricominciato a farle male. E poi perché se Ken avesse visto tutto non sarebbe intervenuto? perché non aveva preso a pugni quello stronzo. E poi cosa voleva dire...
M<< PRENDERTI PER IL CULO IO? LO SAI DA UN SACCO DI TEMPO DELLA GARA DEL MAID. TE L'HO DETTO IL GIORNO CHE IKKY è STATO QUA. SI Può SAPERE A CHE CAZZO STAVI PENSANDO? E IO CHE PENSAVO NON AVESSI FATTO NESSUNA SCENATA DI GELOSIA Perché TI FIDASSI DI ME! TI HO DETTO ANCHE I NOMI Perché NON ME L'HAI DETTO SUBITO CHE DOVEVO STARE ATTENTA A QUESTO STRONZO! <>
K<< IO FIDARMI DI TE E Perché MAI? Perché DOVREI! PER UNA STUPIDA GARA SEI ANDATA A LETTO CON UN ALTRO! >> oddio ma che cazzo aveva appena detto. Il coglione era lui che preso dalle sue paranoie che Mary non lo amasse più non l'aveva minimamente ascoltata, e lui l'accusa pure di essere andata a letto con un altro. Cazzo doveva chiedere subito scusa, in ginocchio, anzi avrebbe dovuto inginocchiarsi sui carboni ardenti e chiedere scusa e ancora così era troppo poco per ricevere il suo perdono. Lo schiaffone colpì Ken in piena faccia, sicuramente gli avrebbe lasciato il segno, ma quella a provare più dolore certamente ora era Mary, nonostante lo schiaffone l'avesse proprio tirato lei.
M<< SE PENSI QUESTO DI ME ALLORA DOVREMMO RIMANDARE IL MATRIMONIO PER QUANDO SARAI RINSANITO!!! >> Non avrebbe pianto, non avrebbe dato anche questa soddisfazione a Ken.
K<< NON CI Sarà NESSUN MATRIMONIO! >> ma perché lui pensava una cosa e la sua bocca ne diceva un'altra. Nessun matrimonio? il matrimonio dei suoi sogni, il matrimonio dei sogni con la sua mocciosa cancellato? ed era stato lui a cancellarlo? ma che cazzo si era fumato. Ma perché ancora non aveva chiesto scusa e non era uscito a spaccare la faccia a quell'essere. Guarda che bordello che aveva combinato, be lui aveva dato inizio al bordello toccando la donna di Ken ma cazzo Ken stava uccidendo sé stesso e la mocciosa. Altro che Susy e il paletto nel cuore a Seiya ai tempi di Ryo, Ken stava proprio sparando sopra la Croce Rossa e in un colpo solo stava ferendo lui e la donna che amava. Cazzo eppure lo vedeva dallo sguardo di Mary, se solo lui fosse rinsanito e chiesto scusa lei si sarebbe di nuovo buttata tra le braccia sue e poi avrebbero potuto seguire il piano di Ken, far l'amore per tutta casa. Ma la sua bocca non voleva dargli ascolto.
K<< domani andrò a prendere Yui all'asilo e poi le diremo insieme che i suoi genitori si separano. Non le diremo che hai un altro, ci inventeremo qualche stronzata, infondo tu sei brava in questo no? Ti seguirò a ruota, tranquilla. Ora me ne vado e fammi un favore se non è troppo disturbo, non invitare quell'essere in casa mia >>
Mary sembrava un automa. Senza espressioni con un tono di voce neutrale, senza rabbia, senza tristezza come se fosse fatta davvero di metallo e ingranaggi. Ingranaggi che non funzionavano più. Era un robot rotto. Avrebbe voluto essere portata in discarica, si sentiva davvero "na monnezza".
M<< noi non stiamo più insieme? >>
Ken avrebbe voluto abbracciarla e dirle che era stato uno stronzo. Spiegarle perché aveva reagito così, dirle chi era quell'uomo, dirle soprattutto che non l'avrebbe mai lasciata, che non le pensava quelle cose, che sapeva che lei non era una traditrice. Voleva stare con lei e sposarla. No Ken non l'avrebbe lasciata andare per nessuna ragione al mondo, non dopo che mancava così poco al matrimonio.
K<< già. Non stiamo più insieme. >> MA CHE CAZZO AVEVA APPENA DETTO!?!? dove erano finite le frasi - rimani con me, ti amo, non ti lascerò mai-. Cazzo di bocca ma perché fai a modo tuo? hai finito di ucciderci a tutte e due, pensò.
Mary si sfilò l'anello di fidanzamento, che aveva rimesso appena finito la doccia. Se lo toglieva solo per la doccia, quando faceva i piatti e quando andava a letto. Lo diede a Ken che prima lo strinse in un pugno e poi se lo mise in una tasca. Mary avrebbe voluto dirgli di rimetterlo almeno nella sua scatolina, ci teneva davvero a quell'anello e lui invece l'aveva messo in tasca manco fosse un fazzoletto sporco.
Era finita. Ken l'aveva lasciata e lei non aveva nemmeno la forza di ribattere qualcosa. Una parte di lei si sarebbe voluta umiliare. Buttarsi ai piedi di quell'uomo che tanto amava e dirgli di rimanere con lei, di non lasciarla, di fidarsi di lei come aveva sempre fatto. Ma lei era una donna, era una Saint e soprattutto era una madre. Voleva essere un esempio per sua figlia. Se ora si fosse umiliata in quel modo che cosa avrebbe potuto insegnare alla figlia? Mary voleva che Yui fosse forte e indipendente come lei e la sorella e non una sottomessa che pensa che ci sia bisogno di un uomo per poter campare, soprattutto se l'uomo in questione non si fosse fidato di te, ti avrebbe creduto una troia, perché Ken anche se non gliel'aveva detto era comunque sottointeso, e che non ti amava. Ken aveva detto che l'amava non che era ancora innamorato di lei. Stai a vedere che rompeva così tanto le palle a Susy sul matrimonio proprio perché voleva farlo saltare? portare all'esaurimento chi organizzava il matrimonio solo per farli sbagliare così da rimandare o cancellare il matrimonio? e lui ora aveva trovato la scusante giusta e aveva preso la palla al balzo? sicuro era andata così. Ma perché? a Mary andava bene anche rimanere conviventi per sempre, era Ken che voleva sposarsi e le aveva fatto la proposta e poi lei aveva iniziato a sognare il matrimonio con Ken ed essere la signora Kitano, aspettava quel giorno da più di 4 anni e ora era tutto saltato. Ken l'aveva lasciata. L'uomo perfetto per lei l'aveva mollata su due piedi. 
M<< Ken senti non è giusto che te ne vai via tu. Questa è casa tua, io posso andare dai miei, posso sempre dire che mi mancava Yui, i miei non faranno domande. >>
Figuriamoci se Ken faceva uscire a quell'ora da sola la mocciosa, soprattutto non sapendo dove cazzo era quel tipo viscido. Se gli fosse di nuovo saltato addosso? E poi Mary era troppo sotto shock, non avrebbe avuto la forza di difendersi. 
K<< no ho già prenotato una stanza d'albergo. Rimani qua, almeno per stasera. Non che mi interessi ma visto che ci siamo, almeno per rispetto di tutto il tempo che mi hai fatto perdere, e per il fatto che sono sempre il padre di tua figlia, dimmi questa storia del maid e cosa è successo con QUELL'ESSERE DI MERDA! >>
Mary raccontò tutto. Ken si sentiva davvero una merda. Come voleva abbracciarla e chiederle scusa. Perché si era comportato come Seiya e non l'aveva separati? L'aveva sempre saputo che la mocciosa non l'avrebbe mai tradito. Mica era quella zoccola di Yumi lei. Lei era la donna che lui amava, che aveva guarito il suo cuore. A inizio relazione lui si era fidato subito di lei, nonostante l'avesse beccata con l'ex e ora l'aveva lasciata. E poi lei partecipava a una cosa così importante e lui nemmeno l'aveva sentita, nell’aveva sostenuta e incoraggiata. Forse era stato un bene che l'aveva lasciata. Lui non se la meritava una ragazza così speciale. Però non voleva lasciarla. Non voleva perderla. Non per colpa di quell'essere e per la sua insicurezza. 
Ken andò via, senza manco prendersi un cambio di vestiti e Mary se andò a letto. Prese dal sotto il letto quella scatola che conteneva tutti quei bigliettini d'amore che il suo ex fidanzato le aveva scritto e dedicato. Piansero entrambi tutta la notte. Ken non parlò dell'accaduto il giorno dopo a Seiya e Mary fece lo stesso con i suoi e con Susy. 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Il giorno dopo andarono a prendere Yui e a entrambi gli si strinse il cuore sapendo che da lì a poco avrebbero dovuto dirle che i genitori si erano lasciati. Tornarono a casa tenendo per mano la bambina, ascoltando Yui che raccontava la sua giornata tutta felice, anche quel giorno aveva reso la vita impossibile a Ikky. Quando arrivarono a casa non sapevano come affrontare l'argomento e alla fine lasciarono perdere. Sembrava una serata come tante, poi dopo mangiato Ken disse alla sua bambina che doveva partire per lavoro e che quindi non si fermava a dormire a casa. Le lesse la favola e le diede il solito bacio e poi se andò. Per poco non baciò anche Mary, questione di abitudine forse o semplicemente le labbra, il calore e il contatto fisico con la sua mocciosa gli mancava da morire. Fecero così fino alla fine della settimana. Una sera Ken ormai disperato fece una chiamata, l'uomo dall'altra parte della cornetta non fece domande e si precipitò al luogo dell'incontro.
Erano mezzanotte spaccate quando il signor Saint arrivò al luogo dell'incontro. Ken era seduto nel parchetto dove portava sempre la figlia a giocare. Il suocero si mise seduto al genero, bastò guardarlo in faccia per capire che c'era qualcosa che non andava. Possibile che anche la coppia perfetta aveva avuto un battibecco? E suo genero chiamasse lui anziché il cognato o lo zio tanto amato dalle donne?
Pà<< allora figliolo che è successo? >>
K<< ho lasciato Mary, da una settimana. L'ho beccata con il mio peggior nemico e ho dato di matto. Anche se pensavo una cosa la mia bocca diceva altro. Alla fine, l'ho lasciata nonostante volessi solo dirgli di restare con me per sempre. Mi sarebbe bastato chiedere scusa subito e invece ho fatto danni su danni. L'ho allontanata da me. E poi cos'è un'altra specie di prova di voi Saint? Mary dovrebbe avervi già raccontato tutto no? Strano che Susy non sia venuta a prendermi a calci. State organizzando il mio funerale e l'omicidio perfetto? >>
Il Signor Saint rise di gusto. Senza ritegno, esattamente come la figlia minore. Ken era perplesso. Stai a vedere che ci aveva preso in pieno e ora usciva tutta la famiglia Saint e lo faceva secco. A lui sarebbe andato bene comunque, tanto senza la sua mocciosa che campava a fare e poi bastava che Yui avesse vicino almeno un genitore. Ma proprio in quel momento il suocero lo colpì con uno sganassone che al confronto quelli della cognata o della ex fidanzata erano carezze. il suocero aveva preso in pieno i pensieri di Ken.
Pà<< oh ma ha ragione mia figlia a chiamarti idiota!! non pensare mai più che mia nipote può crescere con un solo genitore. Quanto puoi essere egoista? Non pensi al dolore di Yui? Di quanto lei ti ami? e mia figlia non ci pensi? quella vive e muore per te. Cazzo avesse mai amato il suo papà come ama te. Quella deficiente sarà sicuramente a casa ad aspettare il tuo ritorno e pronta ad accoglierti come un bravo cagnolino scodinzolante. >>
K<< perché dovrebbe continuare ad amarmi? non l'ha capito che io non merito il suo amore. Non valgo niente. L'ho uccisa con le mie mani, e pur rendendomene conto ho continuato a pugnarla. >>
Pà<< hai pugnalato tutte e due. Lei ha sofferto molto di più per le ferite che ti sei inferto da solo che per quelle che hai inferto a lei. è proprio deficiente!! >>
K<< comunque qual è la prova che devo superare? Affrontare la regina delle nevi? >>
Pà<< Ken, quanto puoi essere IDIOTA! Vedi di non farti sfuggire questa storia con nessuno. Né con Seiya né con Susy. Continua a comportarti normalmente. Hai capito? >>
K<< eh? Perché? >>
Pà<< Oh che cazzo, sarà lunga la storia qua. Ascoltami bene e non fare come l'altro giorno con mia figlia. Non sono deficiente come lei io né tanto meno ti amo. Quando mi hai chiamato ero contento che finalmente anche la coppia perfetta avesse litigato. Cazzo guarda te se devo essere invidioso della relazione perfetta della mia piccolina anziché esserne orgoglioso. Ma visto che tu hai chiamato me, e finalmente hai fatto la prima mossa giusta da quando hai lasciato quel pezzo di pane di mia figlia, vedi di aprirti quelle orecchie o ti giuro che dovessi scontrarmi pure con la yakuza di tuo zio ti ammazzo con le mie mani. E fanculo pure che poi mia figlia e mia nipote mi odieranno. >>
Ken non aveva mai visto il signor Saint così incazzato né serio. Non capiva perché lui l'avesse chiamato. Era sempre andato d'accordo con il suocero ma di solito, per quei pochi problemi o dubbi che aveva avuto Ken, aveva sempre chiamato Yoshioka o Seiya. Eppure, quella sera era di suo suocero che aveva bisogno. Forse perché voleva una punizione esemplare da padre a padre. Mary era la bambina del signor Saint e lui l'aveva ferita, era giusto che si facesse punire dal padre. Lui avrebbe punito chiunque avesse toccato Yui, forse era per quello che l'aveva chiamato. O forse perché il signor Saint era come Mary, con la sua stessa spensieratezza e la risata senza contegno. Forse perché il suocero sapeva cosa di Mary che altri non sapevano? figuriamoci per quello avrebbe dovuto chiamare Susy. Ma ora non poteva farsi altre domande e paranoie. Il suocero aveva iniziato a parlare e Ken doveva prestare molto attenzione a quello che lui gli stava dicendo.
Pà<< allora giovanotto come direbbe Mary partiamo per punti. Memorizzali tutti. Inciditeli bene nella mente se vuoi sopravvivere e riavere la tua famiglia.  
  1. Nessuno di noi sa cosa è successo tra di voi. A quanto pare quando si tratta di te Mary nasconde i suoi sentimenti peggio di Susy. Vuoi sapere perché? Perché ti ama. Perché non sopporta che nessuno possa dire qualcosa di negativo su di te. Nemmeno noi né tantomeno Susy. Non lo sopporterebbe. Ti ricordi di Meiko? Non disse niente a Susy che quella stronza era a casa tua finché non vi siete chiariti. Nemmeno quando le disse del malinteso con Seiya e la sorella. Si inventò una mezza verità del perché Benito fosse a casa nostra. Nonostante fosse incazzata nera con te ti ha comunque difeso. E sai perché? se mi hai ascoltato lo saprai, ma vabbè te lo ridico. Perché ti ama sopra ogni cosa. Solo Yui è più importante di te, anzi forse vi ama in egual modo. Quindi anche questa volta non ha detto niente. Ti sta proteggendo. E ti posso assicurare che quando si tratta di te lei non guarda in faccia nessuno, nemmeno la sua famiglia. Beh, ormai la sua famiglia siete tu e Yui ma hai capito cosa intendo.
  2. Vuoi sapere perché Mary non era su di giri per il matrimonio? Certo che la conoscete proprio poco la mia bambina eh. Semplicemente perché per lei è già la signora Kitano. Il matrimonio lo certificava solamente. Ma sono anni che lei vive come la signora Kitano. Possibile che tu non l'abbia mai sentita parlare al telefono quando deve prendere un appuntamento? Sono la signora Kitano di qua, sono la signora Kitano di là. Persino quando si è iscritta al concorso per Maid sulla domanda si è firmata come signora Kitano e se non fosse stato per Shanks, che le ha parato il culo dall'America, non avrebbe potuto iscriversi. Sai com'è quando sul foglio d'iscrizione nome e firma non coincidono con nome e firma sulla carta d'identità e sullo stato civile.
  3. Veniamo ora al punto più importante. Tu e Mary non siete poi così tanto diversi. Mary ha sempre avuto tante paranoie, del resto è una donna. Ma quelle più importanti erano due: non credeva di essere amata veramente e non si vedeva mai bella. Tu sei riuscito a farla smettere di pensare queste cose. Sei riuscito persino a farle capire che lei ci amava e noi l'amavamo a nostra volta. La fai vedere non bella ma bellissima. Mary ha guarito il tuo cuore ma anche tu hai delle paranoie. Paranoie di cui forse nemmeno te ne rendi conto e ti fanno fare questi danni. >>
K<< quali paranoie? Io mi vedo bellissimo e so di essere amato >>
Pà<< Ken ma mia figlia ha sempre più ragione a dire che a volte te ne torni idiota come i primi tempi. Chi ha mai detto che sono queste le tue paranoie. E poi ti senti amato? e per quale cazzo di motivo allora te ne sei andato in paranoia quel giorno. E che cazzo oh. Mi porti proprio all'esasperazione sai?>>
K<< e allora a cosa si sta riferendo? >>
Pà<< se mi lasciassi finire di parlare.  Insomma, dicevo, anche tu hai le tue paranoie. Mary ha curato il tuo cuore ma sulle tue paranoie non può farci niente. Perché non è lei che te l'ha fatte venire. So che ti sembrerà strano che sia proprio io a dirti questo, ma è l'unica cosa che puoi fare per poi tornare a riprenderti la tua famiglia. DEVI PARLARE CON LA TUA EX. CHIEDERLE Perché TI HA TRADITO. SOLO ALLORA POTRAI TORNARE DA MIA FIGLIA!!! >>
Il signor Saint si doveva proprio far curare pensò Ken. Che cazzo di consiglio era? cercare la sua ex zoccola? chiedere perché l'aveva tradito? lo sapeva perché era stato tradito, perché lei era una zoccola. Semplice. Dopo che l'aveva trovata a letto con quell'essere schifoso, che lui considerava un amico, se n'era semplicemente andato. Non aveva picchiato lui e non aveva fatto domande a lei. Non aveva pianto, non aveva dato di matto e non aveva rotto mezza casa o stortato pali. Che cazzo gliene fregava a lui del perché Yumi l'avesse tradito. Mica era lei che voleva riconquistare e sposare. Mica era di lei che non si sentiva all'altezza, anzi Ken era fin troppo per quella stronza. Ma era troppo poco per una come Mary. Cazzo la sua mocciosa come gli mancava. Ma perché aveva reagito in quel modo lui. Perché le aveva detto tutte quelle cose così cattive? Che vederla con quel tipo gli avesse davvero riportato alla mente Yumi? figuriamoci se paragonava Mary a una zoccola. Be però lui l'aveva lanciata via, pensando che non voleva più farsi toccare da una tipa del genere, e per tipa del genere aveva pensato proprio a una troia. Cazzo aveva paragonato davvero Mary, la donna che mai tradirebbe, a quella sotto specie di donnetta? Stai a vedere che il signor Saint aveva ragione. Una volta che avesse saputo il perché forse lui non avrebbe mai più pensato di non essere all'altezza di Mary? si sarebbe finalmente sentito degno di essere amato in quel modo tanto assoluto da lei? a ricazzo, lui davvero per tutti quegli anni aveva creduto di non meritarsi quell'amore? ma va! dai mica poteva essere per quello. E se fosse una trappola del suocero? Ken rivedeva la zoccola e li beccava Mary? sicuro dopo altro che perdono, Mary il perdono glielo metteva in culo a secco. A lui e pure a quell'altra zoccola. 
Pà<< senti idiota patentato, ma come cazzo è possibile che mia nipote sia nata così intelligente da un'idiota senza speranza e una deficiente più senza speranza di te. Non mi interessa come e né tanto meno se pensi che sia una trappola. Fai tutte quelle fottute domande che devi fare a quella stronza che ti ha ferito, fai pace con te stesso e poi rimetti l'anello al dito a mia figlia. E ricordati che sono un Saint e ti ho dato la mia benedizione, sai cosa significa se mi fossi sbagliato? Dovrei fare Harakiri per aver affidato mia figlia all'uomo sbagliato e noi Saint non sbagliamo mai. Inoltre, Ken davvero non dire niente a nessuno di questa storia, non sto scherzando. Se qualcuno dovesse parlare male di te perché sei un povero coglione Mary picchierebbe chiunque e non ho nessuna intenzione di vedere una rissa tra Saint o andare trovare mia figlia in prigione. Già ha scampato la galera grazie al ritorno di Shanks, altrimenti Meiko era davvero al cimitero.>
Ken stava per rispondere qualcosa ma il cellulare lo distrasse. Era una chiamata della mocciosa e ormai erano quasi le due, che fosse successo qualcosa a Yui? Rispose preso dal panico mentre stava correndo a casa sua, seguito dal suocero.
Y<< papà dove sei? la mamma sta male!!! non riesce a respirare non so che fare. Ti prego corri papà, ti prego. Aiuto papino! >>
K<< tranquilla amore papà sta arrivando con il nonno. Passami la mamma >>
Y<< non posso papà, la mamma non riesce a parlare. Io mi metto qui vicino a lei tu corri >>>
Ken e il signor Saint arrivarono in soli 10 minuti correndo come matti. Trovarono Yui abbracciata a Mary nel lettone. La mocciosa aveva ancora le lacrime agli occhi. Stavano dormendo. Yui sembrava davvero spaventata al telefono, non poteva essere stato uno scherzo. Eppure, avevano impiegato pochissimo tempo ad arrivare. Poi gli venne un colpo al solo pensiero e si fiondò su Mary, menomale respirava ancora. Lei si svegliò e dallo spavento si tirò subito su. Rimase sorpresa nel vedere anche il padre di lei.
Pà<< be che c'è di male se esco a bere con il mio futuro genero? >>
Mary tirò un sospiro di sollievo, menomale Ken si stava ancora comportando come il suo fidanzato. Allora poteva davvero cambiare idea? Poteva ancora sperare di sposarlo? Ma poi perché Ken era a casa? Figuriamoci se suo padre si presentava a quell'ora di notte a casa loro, cioè a casa di Ken.
M<< come mai siete qua? Strano che avete finito il cash. >>
Ken l'abbracciò di getto, affondò il viso nei capelli di lei. Veniva da piangere a tutti e due, anzi a tutte e tre, pure al signor Saint. Quest'ultimo prese Yui delicatamente e la portò nel suo lettino, le diede un bacio e poi salutò i due giovani che stavano ancora abbracciati. Non volevano separarsi ma stupidi com'erano, nonostante gli anni passati a leggersi dentro, non si capirono e appena sentirono la porta aprirsi e poi chiudersi si staccarono riluttanti.
M<< scusa! insomma io non ho detto ancora niente ai miei e se mi fossi spostata insomma >>
K<< tranquilla ti ho abbracciato per lo stesso motivo. Mary non ti azzardare mai più a far spaventare Yui in quel modo. Mi ha chiamato spaventatissima. Sei forse cogliona a far spaventare in quel modo mia figlia? >>
Mary pianse. Pianse disperatamente. Non le importava dare anche questa soddisfazione a Ken. Non le importava più del suo orgoglio. Poteva fallire come proprietaria, come figlia, come futura moglie e come fidanzata, ma non poteva fallire anche come madre. Yui era tutto quello che di speciale aveva fatto nella vita. La cosa più buona e perfetta e lei l'aveva fatta preoccupare. Che razza di madre degenerata era? Ma si poteva davvero chiamare madre? Lei si era addormentata piangendo leggendo quei bigliettini d'amore che le aveva scritto l'ex fidanzato e sua figlia si era sentita male e lei non se n'era accorta? Aveva dovuto chiamare il padre quando lei era lì.
Ken, intanto, si sarebbe voluto prendere a schiaffi anzi a calci nei coglioni, forse solo così avrebbe sofferto quanto Mary in questo momento. Ma perché non le aveva chiesto il perché si era sentita male. Perché non l'aveva portata al pronto soccorso. Ma soprattutto perché si era staccato da lei.
M<< hai ragione. Mi sono addormentata come una stupida e non ho sentito Yui. E lei ha chiamato te. Sono una pessima madre. Domani lascio questa casa e torno dai miei. Yui resterà con te però io voglio vederla quando voglio. Possiamo organizzarci con i turni e potremo parlare solo per messaggi così non dovrai vedermi o sentirmi. E quando lei torna qua la faccio accompagnare da mia madre. SCUSAMI, SCUSAMI TANTO KEN! >
Cazzo ma che cosa le aveva fatto? Mary si stava scusando e piangendo, quando l'unico che si doveva scusare era lui. Aspetta un attimo. Che significa che lei si era addormentata e non aveva sentito Yui se sua figlia l'aveva chiamato dicendo che la madre era stata male. Quella stronza della figlia.
K<< Mary nostra figlia ci ha messo di nuovo nel sacco. Smettila di scusarti, non avrei potuto trovare madre migliore per mia figlia. Sei una bravissima madre è solo che nostra figlia è più sveglia di noi.>
M<< in che senso? >>
Ken si mise nel letto con Mary, era un gesto così naturale, quello era il loro letto. Il letto che aveva visto tutte le loro prime volte. Sorrise a quel pensiero e poi si accorse dei bigliettini sparsi sul letto. Aiutò Mary a raccoglierli tutti e a rimetterli nella scatolina. Ken non ne aveva idea che lei li conservasse tutti. Si sentiva davvero in colpa. Suo suocero aveva ragione, doveva capire perché era stato tradito in modo da non farsi mai più paranoie. Poi a questo giro sarebbe andato a spaccare la faccia a quell'essere che aveva osato toccare la sua donna. Quando sistemarono tutto Ken andò a lavarsi si mise il pigiama e andò a letto. Mary si alzò subito con il cuscino, avrebbe dormito sul divano. Lui la prese da un braccio e la fece cadere sul letto come una povera demente. Si guardarono e iniziarono a ridere. 
K<< avanti mocciosa smettila di fare la stupida e soprattutto non pensare MAI Più di non essere un'ottima madre!! davvero Mary altrimenti mi incazzo sul serio! >>
M<< mmm ok. Cosa intendevi con - nostra figlia ci ha messo nel sacco-? >>
K<< che Yui deve aver capito qualcosa. Dovremo ricordarcelo più spesso di quanto sia intelligente. Avrà sicuramente capito qualcosa. Lei ha detto che tu non respiravi, mi ha fatto prendere un accidente quella stronza!!! Ma tu hai detto che ti eri addormentata e di non aver sentito Yui, il che ti ha indotto a pensare che fosse nostra figlia quella che era stata male. La verità che state tutte e due benone, be Yui di sicuro tu hai una faccia. So come tirarti su di morale però. Come gliela facciamo pagare a questo giro? Mi ha fatto perdere 10 anni di vita e poi anche tu cazzo, di solito sei una cavalla quando dormi mo’ perché stasera eri così tranquilla? pensavo di averti perso per sempre >>
Oh, finalmente la sua bocca aveva ripreso a dire le cose giuste e che cazzo era pure ora.
M<< scusa, aspetta ma guarda te se mi devo scusare perché stavo dormendo tranquilla. Scusati tu per avermi svegliato piuttosto. >>
K<< figuriamoci se mi scuso per aver appurato che non fossi passata a miglior vita >>
M<< a miglior vita dovrei farci passare io a te. È portati dietro pure quella disgraziata di tua figlia. Mi ha fatto dubitare di essere una pessima madre >>
Ken la tirò a sé. L'abbracciò di nuovo stretta a lui. Mary si sentì di nuovo a casa. Ken voleva dargli un bacio in testa e Mary voleva dirgli grazie per essere tornato per lei e si ritrovarono con le labbra appiccicate. Si guardarono intensamente, Mary riusciva a leggere i sensi di colpa di Ken e lui riusciva a leggere l'amore che quella ragazza provava per lui. è vero sua figlia gli aveva fatto prendere un collasso ma se non fosse stato per lei ora non sarebbe di nuovo tra le braccia della sua mocciosa. Cazzo se l'amava, se l'era mancata. Si lasciarono andare e proprio mentre Ken si stava per addentrare sotto il pigiama della mocciosa, a toccare di nuovo quel corpo perfetto la disgraziata entrò senza tante cerimonie. Cazzo erano passate le due perché era ancora sveglia? E poi che faccia da schiaffi aveva? Un sorriso che partiva dall'orecchio sinistro e arrivava al destro. Sottobraccio idioz e Ken era sicuro che Mary avrebbe fatto pagare anche questo alla figlia.
Y<< hihihihihi bene bene. Stavamo facendo le zozzerie. ihihhi ma per questa volta vi perdono. Avanti staccatevi è arrivata la principessa di papà. Voglio dormire in mezzo a voi. >>
Ken e Mary si guardarono e scoppiarono a ridere. 4 anni e la principessa di papà combinava casini peggio dei genitori anzi questa volta li aveva risolti. Battuti da una bambina. Dovevano essere loro a proteggere lei e Yui invece aveva trovato il modo di unirli. Era proprio furba anche se aveva rischiato di peggiore le cose visto che la bocca di Ken all'inizio aveva comunque fatto di testa di sua. Dormirono tutti e tre nel lettone come quando Yui era piccolina. Mary si alzò all’alba per prepararsi e preparare la colazione alla sua famiglia. Ken si alzò subito dopo e la raggiunse in cucina. Com'era bella tutta presa a preparare mentre canticchiava. Le sembrava però dimagrita il che a lui non faceva per niente piacere, significava che non aveva toccato cibo da quando lui l'aveva lasciata. Già cazzo lui l'aveva lasciata e ora? era tutto a posto oppure no? Per sicurezza era meglio domandarglielo, non voleva fare come la prima volta che lui la considerava la sua fidanzata e lei pensava di essere la sua amica di letto.
M<< Oh mamma che ci fai già in piedi? Mi hai spaventato >>
K<< caspita sono così brutto di prima mattina? >>
M< figuriamoci. Manco quando stai male riesci ad essere brutto. è la fortuna di voi Dei.>
Ken rise, sapeva bene a cosa si riferisse la sua mocciosa. Non le rispose e andò a controllare la figlia, per fortuna sta volta stava dormendo beatamente. Tornò in cucina e prese Mary in braccio. La portò in bagno e la mise seduta sulla lavatrice. Non ci fu bisogno di dire niente che si erano già avvinghiati, entrambi senza maglia. Ken le stava per baciare quel seno che tanto amava che bussarono alla porta.
Y<< mi scappa la pipìììììììììì >>
No vabbè ma che cazzo aveva i sensori sta bambina? Ma perché non riuscivano a unirsi e a tornare una cosa sola?
I due uscirono dal bagno e Yui entrò tutta soddisfatta. Mary tornò in cucina a finire la colazione e Ken le diede una mano.
K<< senti ma se chiudessimo lei in bagno e io ti prendessi su questo tavolo >>
M<< ahahah figuriamoci inizierebbe a urlare come una matta e ci ritroveremmo i pompieri in casa >>
K<< ahahah sicuro. Mary senti riguardo a quello che è successo e al matrimonio io devo prima sistemare una cosa. Sì, insomma, sempre se tu voglia ancora sposarti e tutto il resto. >>
M<< cosa devi sistemare? Guarda che quel Jotaro finita la valutazione al maid non si è fatto più vedere davvero. E tra noi non c'è mai stato niente e.…>>
K<< lo so. i graffi sulla schiena te li sei fatta lavandoti vero? scusami anche per quello. Se ti avessi ascoltato non ti avrei perso un secondo d'occhio. E lui non avrebbe potuto metterti un solo dito addosso. >>
Mary abbassò semplicemente lo sguardo.  Se solo l'avesse preso a calci nelle palle quella sera lei non avrebbe mai litigato con Ken. Però ora che ci pensava
M<< Ken perché tu conosci Jotaro? >>
K<< perché un tempo era mio amico e poi l'ho trovato a letto con Yumi, quando l'ho beccati mi ha anche sorriso mentre la zoccola si copriva con il lenzuolo e gridava che poteva spiegarmi.>
M< hai pensato che io fossi come Yumi vero? Che se lei non gli avesse resistito allora ci sarei cascata anch'io >>
K<< NO! NON è COSì! è vero ho pensato che mi avessi tradito con lui, ma non perché tu fossi una troia e zoccola come lei ma perché ho sempre pensato che lui fosse migliore di me. Anche per quello che non gli spaccai la faccia quando lo beccai con Yumi, aveva semplicemente pensato che mi avesse tradito perché lui era migliore di me. Evidentemente lui la faceva star meglio e la rendeva più felice. Poi l'ho rivisto con te e tu che ridevi così in modo femminile, quel modo di fare che non ti appartiene e ho pensato di nuovo la stessa cosa. Che io non ti meritassi, in realtà lo penso ancora, e che lui ti meritava più di me, e questo col cazzo che lo penso ancora >>
Ma che cazzo aveva detto? Stai a vedere che il suocero aveva ragione e lui doveva assolutamente parlare con Yumi e capire perché l'aveva tradito e perché lui si sentiva tanto svantaggiato con quell'essere immondo. E dire che aveva sempre pensato che fosse Mary avere la testa bacata e invece lui aveva bisogno di uno strizza cervelli e anche bravo.
 
 
Mary non capiva ma per la prima volta pensò che forse fosse davvero meglio non sposarsi. Ken era in qualche modo ancora legato al suo passato. Pur sapendo quanto lei lo amasse l'aveva comunque paragonata a Yumi, tra l'altro evidentemente Mary non era riuscita in tutti gli anni passati insieme a far sentire Ken davvero amato. Come aveva potuto pensare che un altro uomo la rendesse più felice di lui? Lei viveva per lui e non era solo un modo di dire. Forse lei non era quella giusta per Ken, forse non era abbastanza per lui, forse non era nemmeno riuscita a guarire davvero il suo cuore e Ken si era semplicemente accontentato di aver trovato una bella ragazza seria che era certo che non l'avrebbe mai tradito.
M<< Ken senti forse dovremmo davvero rimandare il matrimonio. Almeno per il momento >>
K<< capisco, riuscirò a riconquistarti vedrai. è il mio sogno sposarti Mary, non mi arrenderò così facilmente. >>
M<< Ken perché vuoi sposarmi? solo perché sono la madre di tua figlia? perché Seiya si è sposato? perché è una cosa che dice la società? >>
Lui le si avvicinò, se solo quel maledettissimo giorno lui non fosse entrato in paranoia e l'avesse ascoltata. Se solo la sua bocca non avesse detto quelle cattiverie gratuite. Se solo lui non l'avesse ferita in quel modo.
K<< Perché TI AMO MARY. TI VOLEVO SPOSARE ANCORA PRIMA DI YUI. Perché VOGLIO SOLO TE AL MIO FIANCO. Perché SEI TU. Perché MI RENDI FELICE. MI RENDI COMPLETO. MI RENDI MIGLIORE. Anche se nelle ultime settimane io mi sia comportato da schifo, ma non è colpa tua. TU NON CENTRI NIENTE. è UNA COSA MIA. E PER QUANTO IO VORREI CHIEDERE IL TUO AIUTO QUESTA VOLTA NON PUOI AIUTARMI. MA CREDIMI IO TI AMO. MI FIDO DI TE. NON VOLEVO FERIRTI, IO VOGLIO SOLO RENDERTI FELICE. VOGLIO STARE SEMPRE INSIEME A TE. VOGLIO PASSARE TUTTA LA MIA VITA AL TUO FIANCO. Perché SEI MARIKA SAINT E SEI PERFETTA PER ME. TI HO ASPETTATO TUTTA LA VITA MARY. E NON VOGLIO STARE CON TE Perché SEI FEDELE, NON TI HO SCELTO PER QUELLO. NON STO INSIEME A TE PER QUELLO. TI AMO Così TANTO CHE NON VOGLIO E NON POSSO STARE SENZA TE. QUELLA SERA ERO ARRIVATO AL PUNTO DI PENSARE CHE AVREI POTUTO ANCHE SOPPORTARE IL FATTO CHE TU MI AVESSI TRADITO PUR DI NON RINUNCIARE A TE. MEGLIO CORNUTO CHE UNA VITA PASSATA SENZA TE. >>
Mary gli tirò una cinquina in piena faccia, Ken pensò che ormai la mocciosa aveva preso gusto a usarlo come pungiball. Perché mo’ gli aveva tirato una pizza in faccia. 
M<< IDIOTA!!!! SE TI AVESSI TRADITO AVRESTI SOLO DOVUTO PRENDERMI A CALCI IN CULO!!! ALTRO CHE NON RINUNCIARE A ME!!! SEI UN PADRE VEDI DI DARE IL BUON ESEMPIO A TUA FIGLIA!!!  e comunque anch'io avevo pensato di umiliarmi e buttarmi ai tuoi piedi e supplicarti di non lasciarmi. >>
K<< non te l'avrei mai permesso Mary. Per fortuna siamo rinsaniti tutte e due. >>
Yui uscì dal bagno con Idioz ancora sottobraccio. Si misero tutte e tre a far colazione e poi la loro bambina, visto che si era svegliata con un'ora d'anticipo se ne tornò beatamente a dormire. Mary pulì e sistemò tutto. Ken l'abbracciò da dietro affondando come sempre il viso nei capelli di lei. Doveva riconquistarla subito e farla diventare la signora Kitano una volta per tutte.
K<< Mary ti amo >>
M<< mi dici cosa devi sistemare? >>
K<< no non posso scusa. So che è una richiesta egoistica da parte mia ma ti prego fidati di me. Non ti ferirò più Mary. Abbi fiducia in me ti prego, ho bisogno di sapere che sei dalla mia parte, ho bisogno del tuo sostegno >>
M<< ok >>
Ken sapeva che aveva messo ancora più dubbi a Mary ma mica poteva dirle che lui doveva incontrarsi con la ex zoccola per chiedere quelle spiegazioni che lui non aveva voluto sapere 8 anni prima. Cazzo 8 anni erano passati da quando l'aveva beccata a letto con quello lì e lui a un passo dal matrimonio con la donna della sua vita, aveva rischiato di far saltare tutto e ora anziché riempire casa di fiori, cene a lume di candela, ingaggiare 3000 concerti dei 3000 cantanti preferiti della mocciosa, camminare sul fuoco e strisciare per avere il suo perdono lui che fa? deve rintracciare la ex e chiederle tutte quelle cose che si era domandato per anni. Sperava che il consiglio del suocero fosse quello giusto altrimenti avrebbe perso Mary per sempre e lui questo non lo voleva. Poteva perdere tutto ma non la sua mocciosa, non la sua famiglia.
K<< senti Mary cosa faccio con Susy e Seiya? sai per via delle chiamate per il matrimonio? >>
M<< tranquillo avevo già detto a mia sorella di dirti sempre no. Molto probabilmente lasciava il cell da qualche parte mentre parlavi e appena sentiva il silenzio ti rispondeva di no. Le dirò la verità >>
K<< ok. >>
M<< intendevo la verità sul fatto che sai che tanto tutte le tue idee vengono bocciate in automatico. Questa è l'unica verità che devono sapere. Cos'hai detto a mio padre l'altra sera? >>
K<< la verità. TUTTA LA Verità. Pensavo lo sapessero di già >>
M<< sei proprio un idiota. e poi perché hai chiamato mio padre? ah innamorata di un povero coglione. e io sono proprio una deficiente senza speranza. >>
Ken non voleva ridere, lo sapeva di essere fuori luogo ma cazzo se Mary aveva usato le stesse espressioni del padre. Erano identici. Ken si stupiva sempre di come la famiglia Saint si assomigliasse tutta nonostante non ci fossero legami di sangue. 
M<< immagino che mio padre abbia detto le stesse cose. Ma perché te la ridi così tanto di gusto cazzo. Sei odioso. Ah, vado a cambiarmi. >>
Ken però la riprese subito tra le sue braccia. Le tirò su il viso per guardarla negli occhi.
K<< Mary senti, giusto per essere sicuri stiamo ancora insieme? ho capito che non te la senti di sposarmi, e come darti torto. Se mi farai aspettare altri 4 anni sarà più che giusto, vanno bene anche 40 però insomma sei ancora la mia fidanzata? la mia compagna? Posso tornare a vivere qui insieme a voi? siamo ancora una famiglia? >>
M<< guarda che sei tu che mi hai lasciato. >>
K<< sì ma sei tu ora a non volerti sposare, magari hai capito che sono davvero un povero coglione e non ti merito e ora non vuoi stare più con me >>
M<< è così che cerchi di riconquistarmi? di farmi tornare a dirti che voglio sposarti? che... >>
Ken la baciò. Aveva capito il senso. Avoja se l'aveva capito. Con la sua insicurezza aveva già fatto troppi danni. Non era il momento di essere insicuro e titubante. Mary non lo era mai stata. Non aveva mai dubitato dei sentimenti di Ken né dei suoi. L'aveva presa in braccio e fatta sedere sul tavolo. Lei si era avvinghiata a lui come se ne dipendesse la vita, come se staccarsi da quel corpo l'avrebbe fatta precipitare in una voragine. Sapeva che Ken le stava nascondendo qualcosa, e soprattutto il fatto che lei non potesse aiutarlo le aveva dato fastidio. Perché sposarsi se tanto poi voleva risolvere le cose da solo? Ma poi che cazzo doveva risolvere? Lei era lì, l'aveva perdonato e lui le nascondeva pure le cose? Ken si era comportato da stronzo quindi lei poteva pure comportarsi da mocciosa senza sensi di colpa. Non l'avrebbe sposato finché lui non riprendeva a confidarsi con lei, altrimenti avrebbe potuto aspettare davvero 40 anni. E avrebbe ripreso a farsi chiamare signora Saint. 
Il cellulare di Mary squillò e lei spostò il ragazzo per rispondere. Ken continuava a seguirla e a stargli appiccicato. Mary odiava quella sua parte così debole che dipendeva in modo assurdo dal bisogno del contatto fisico con il suo uomo. Che lui avesse capito o no che erano tornati insieme era un problema di Ken. Ora era davvero troppo infuriata e poi la voce che c'era dall'altra parte della cornetta la stava facendo incazzare ancora di più, tanto che attaccò subito. Ken la guardò perplesso e lei fece solo un'alzata di spalle, caspita se assomigliava alla figlia. Lui però non chiese, non avrebbe più dubitato di lei, anche se aveva sentito che la voce era quella di un uomo. Avrebbe aspettato che fosse la sua mocciosa a spiegargli tutto. Andò a farsi la doccia e un po’ ci sperò che la mocciosa lo avrebbe raggiunto, ma lei non si fece vedere. Dopo aver svegliato e preparato anche Yui l'accompagnarono entrambi all'asilo. Ikky quando li vide si precipitò correndo e poi con quell'innocenza di un bambino esclamò tutto felice:
I<< evvai Yui!!! il tuo piano ha funzionato!!! Grande >>
Yui per tutta risposta fulminò con lo sguardo il fidanzatino e gli tirò pure un pugno sul braccio.
I<> ops >> era sicuro che Yui quel giorno l'avrebbe ucciso e sarebbe andata a giocare con altri bimbi.
Mary rise a crepapelle. Povero Ikky. Ken invece fece un sorriso e poi sorprese le sue donne
K<< senti Ikky non trovi che quella bambina laggiù sia proprio carina? guarda com'è educata, sembra una principessa Disney >>
Yui a questo giro fulminò il padre, ma quale principessa Disney, manco a lei aveva mai detto una cosa del genere. Gli tirò un bel calcio con tutta la forza e la violenza che aveva in corpo. Sto STUPIDINO del padre. Ikky dal canto suo non si girò manco a vedere la bambina, figuriamoci se si fosse girato. Aveva 4 anni ma mica era stupido. Se l'avesse fatto Yui l'avrebbe lasciato e poi lui era sicuro che nessuno fosse più bella di Yui. Lo stava per dire anche al signor Kitano quando Ken si abbassò all'altezza di Ikky e gli sussurrò a un orecchio
K<< senti un po’ bamboccio ti sto salvando la vita. Vedi di reggermi il gioco oppure ti lascio nelle grinfie di mia figlia. >>
Ikky non sapeva cosa significasse - reggere il gioco- ma capì che era meglio fare come il signor Kitano diceva.
I<< ehm si è carina. >>
Y<< carina? ma sei diventato cieco per caso? avanti andiamo STUPIDO. >> Yui era talmente infuriata che manco salutò i genitori e prese per mano Ikky. Oggi non si sarebbe staccata dal fidanzato per niente al mondo. Poi tornò indietro, portandosi Ikky appresso, baciò la sua mamma e poi diede un calcio potentissimo al padre, gli diede dello STUPIDINO e poi baciò anche lui. 
M<< wow sei riuscito a mettere nel sacco nostra figlia e per di più hai aiutato il tuo nemico. Stai bene amore mio? >>
K<< ora che sono di nuovo insieme a te sto benissimo, amore mio!! >>
Cazzo Mary si era lasciata stupire talmente tanto da quel gesto che aveva abbassato la guardia e aveva chiamato Ken amore. 
Mary andò al lavoro e Ken le chiese di andare lei a prendere Yui, perché lui aveva delle cose da sbrigare. Non poté usare la scusa del lavoro perché se Mary avesse chiamato Seiya sarebbe stato scoperto. Una volta lui e Seiya si coprivano il culo a vicenda ma quando si trattava di Mary per Seiya, Ken valeva meno di zero. Quei due erano stati soprannominati da Ken e Susy "i cognatini del cuore". Se Seiya parteggiava sempre per Mary lo stesso si poteva dire di lei. Guai a chi gli toccava il cognato, pure quando faceva il coglione Mary non gli dava mai pienamente contro. Trovava sempre il modo di dividere la colpa tra la sorella e il cognato.  Quindi rimase semplicemente sul vago, sperando che Mary avrebbe pensato che lui le stava organizzando qualche sorpresa per riconquistarla. Mary in realtà sapeva benissimo che Ken le stava nascondendo qualcosa e il suo istinto diceva che non era niente di buono. Per di più mancavano ancora due settimane all'uscita del risultato del concorso. Per come erano andate le cose era sicuro di non aver vinto ma sperava almeno di essere piazzata bene in graduatoria. Insomma, gli altri due giudici sembravano davvero entusiasti. E poi quell’essere quella mattina l'aveva chiamata e detto se si potevano vedere che ci teneva a chiederle scusa di persona. Figuriamoci se voleva vederlo. Cazzo si era appena chiarita con Ken anche se però era così curiosa di sapere perché avesse tradito Ken. Possibile che sta Yumi era così bella e perfetta da portare un uomo a tradire e fottersi la donna amata di un amico. Cazzo Mary non le capiva proprio queste cose. Ken aveva detto che in passato quei due erano amici, be ma a pensarci bene c'era un altro amico di Ken che poteva raccontarle tutto. Non avrebbe mai ringraziato abbastanza sua sorella per aver sposato quel santo del cognato. Entrò nel maid e mandò un messaggio a Batscemo, lui le rispose subito. Mary non vedeva l'ora delle 5 per sparare a raffiche tutte quelle domande che aveva in testa e di sicuro suo cognato era più che felice di aiutarla. Sempre detto lei che doveva fare un monumento con tanto di targa a BATSCEMO IL COGNATO MIGLIORE DEL MONDO.  Per fortuna che la sorella era uscita dalla sua confusione in tempo e si era sposata con lui e non con il virus. C'è porello Ryo ormai era sposato e con prole pure lui, erano amici, una piccola grande famiglia allargata, ma quanto era felice Mary che Susy avesse sposato Seiya. 
 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Ken iniziò a fare chiamate fin da quando aveva lasciato Mary al maid. Che bello poterla di nuovo baciare e abbracciare. Aveva chiamato tutti i suoi più cari amici coreani e aveva chiesto a tutti se qualcuno sapesse che fine avesse fatto Yumi e se avevano modo di rintracciarla ma ottenne la stessa risposta da tutti. PROVA A TRADIRE MARIKA CON QUELLA STRONZA E TU FIGLIA Crescerà SENZA PADRE. Non l'avevano voluto ascoltare. Ma perchè la sua mocciosa era amata così tanto da tutti. Ma se lo ricordavano mai che l'amico era Ken? e che Mary era la sua fidanzata? da come si comportavano sembrava sempre il contrario. Chiamò persino Benito che appena sentì il nome di Yumi gli attaccò il telefono in faccia. Cercò Yumi su tutti i social sperando di trovare qualche notizia ma niente. Sembrava sparita dal nulla. 
 
Avrebbe potuto chiedere aiuto a suo zio, di sicuro lui qualche ora e l'avrebbe trovata. Mentre stava per digitare il numero di Yoshioka, Ken si mise in automatico una mano al collo, gli venne la pelle d'oca e lasciò stare. Sicuramente suo zio, innamorato com'era di Mary, avrebbe ucciso con le sue stesse mani Ken. Molto probabilmente l'avrebbe soffocato o peggio ancora decapitato e poi per i sensi di colpa magari si sarebbe sposato lui la mocciosa e quella stronza sicuro che gli diceva sì e se lo sposava in 10 minuti. Provò a richiamare i suoi amici dopo che aveva spiegato per messaggio perché doveva rivedere Yumi. Ancora tutti insieme risposero nello stesso modo.  PROVA A FERIRE MARIKA E TUA FIGLIA Crescerà SENZA PADRE.  E che cazzo ma perché nessuno voleva aiutarlo. Senza contare che Mary e Ken avevano il conto in comune, se avesse speso soldi per un investigatore privato Mary avrebbe visto l'estratto conto e avrebbe fatto domande e stessa cosa sarebbe successo se toccava i soldi del ristorante. Senza contare che Seiya l'avrebbe ucciso, poi l'avrebbe fatto resuscitare e infine l'avrebbe fatto uccidere dalla sua donzella, che per l'occasione di ucciderlo avrebbe fatto la fusione tra regina delle nevi e un Oni. Ma era possibile che una persona poteva sparire così dal nulla? Oddio era quello che aveva sempre voluto Ken, se n'era andato via dalla Corea proprio per quello. Ma mica poteva partire ancora per andarla a cercare e che cazzo. Piuttosto pagava davvero uno strizza cervelli che gli sistemasse la testa. Mannaggia al suocero e al suo consiglio di merda. Cazzo!!! EUREKA!BINGO!!! come cavolo aveva fatto a non pensarci prima. Sicuro il suocero gli avrebbe dato una mano. Anche lui in fatto di soldi stava messo bene, senza contare che era stato lui a dirgli di chiarirsi con Yumi. Aveva avuto la soluzione sempre davanti e lui aveva perso un'intera mattinata. 
 
Alle due Mary finì il turno, Ken si fece trovare fuori dal Maid. Anche se non voleva darlo a vedere ne fu felice, ma non gli corse incontro come al solito. Ken l'aspettava già a braccia aperte e ci rimase un po’ male quando lei non si catapultò in braccio. E allora si mise lui a correre verso di lei. Mary scoppiò a ridere, era proprio un idiota. Ken si fermò prima di schiantarsi contro la mocciosa, l'attirò a sé e la baciò. Menomale che lei ricambiava quel bacio. Se solo avesse potuto l'avrebbe fatta sua su quelle scale.
M<< come mai sei qui? non avevi da fare? >>
K<< si certo ed è ancora così. Ma ci tenevo a venire a prenderti. Che programmi hai oggi? Hai intenzione di portare Yui da qualche parte? come è andata al lavoro? saputo qualcosa della gara? > >
M<< e la madonna devo assumere un avvocato? quante domande!! Comunque, devo solo vedermi con mio cognato alle 5, il perché non ti deve interessare. E Yui oggi va alla festa di compleanno di quella bambina lì >>
K<< quale bambina lì? >>
M<< ah bo non ricordo mai i nomi. Ma comunque la vado a prendere all'asilo e a portare il regalo, la porta poi la mamma di Ikky alla festa, sai per sdebitarsi dell'altro giorno. Poi finito con Seiya vado a prenderla io alla festa. Dovrebbe finire per le 19 più o meno. Credo. Quella bambina manco mi piace. Yui ci va solo per non lasciare Ikky in balia di altre bambine, a quanto pare non deve stargli molto simpatica la festeggiata >>
K<< ahaah figuriamoci se madre e figlia non avessero le stesse antipatie. Andiamo insieme a prendere poi Yui alla festa. All'asilo però dovrai andarci da sola. Te la senti? >>
Ma che razza di domanda era? Da quando Mary non se la sentiva di andare a prendere la figlia da sola all'asilo?
Ken la guardò e le lesse dentro. Che bello, nonostante avesse capito di avere una testa bacata, non aveva ancora perso il dono di leggere dentro alla sua mocciosa.
K<< intendevo dire che potresti incontrare quell'essere di nuovo. Molto probabilmente stamattina era lui al cellulare. Non voglio saperne niente mi fido di te. L'unica cosa che voglio sapere e se vuoi che ti stia appicciato come un bodyguard o se preferisci che mi tolgo dai piedi. >>
M<< perché davvero ti toglieresti dai piedi? >>
K<< se è l'unico modo per dimostrarti che quello che ho detto l'altra sera non sia la verità, a malincuore e preoccupato da morire sì. Anch'io sto affrontando delle cose senza te quindi se anche tu vuoi affrontare questa cosa a modo tuo va bene.  C'è non mi va bene per niente. Però devo sopportare finché non ti avrò fatto dire SI LO VOGLIO all'altare. Poi pur fidandomi di te torno a starti attaccato al tuo adorabile culetto e col cazzo che mi tolgo dai piedi >>
Mary rise di gusto. Ken ci stava davvero provando, ma era solo il primo giorno. Chissà quanto sarebbe durato. Lei non voleva metterlo alla prova e già l'arrabbiatura era passata. Avrebbe rivoluto rimettersi l'anello al dito e pronunciarlo subito quel SI LO VOGLIO. Ma perché non era come la sorella e non lo faceva friggere un altro po’ sto stronzo del fidanzato. 
M<< no vado da sola da Yui. Tranquillo, per quanto questa parola tu non sappia cosa significhi. E poi prima sbrighi queste cose e prima me ne parlerai, e forse, allora, potrei anche decidere di non rimandare il matrimonio, chissà. >>
Ken sorrise la mocciosa allora voleva ancora sposarlo, stava solo facendo la sostenuta. Mary si accorse dell'espressione del fidanzato e col cavolo che gliela dava vinta subito così.
M<< oppure voglio solo sapere cosa mi nascondi. Saziare la mia curiosità e poi ti mollo definitivamente. Magari oggi devo vedermi con Seiya solo per parlare di questo >>
Cazzo colpito e affondato. Ma che anche Ken era svenuto in piedi come il cognato? Ma altro che due delle meraviglie, questi erano il duo dei coglioni. Ops stai a vedere che il cognato aveva ragione a dirle che quando lei litigava con quel mentecatto del fidanzato alla fine tirava in mezzo pure Seiya. Ken si riprese subito, anche perché conosceva bene quello sguardo, sicuro la mocciosa aveva pensato qualche cattiveria sul cognato. Solo con lui si faceva venire i sensi di colpa. Aveva ragione Susy a prenderla a sganassoni, ogni volta che la cognata aveva qualche battibecco con il marito e Mary che non si faceva mai i fatti suoi partiva a difendere il cognato con tanto di esercito. Come se poi bastasse un solo esercito per fermare l'ira di Susy. La faceva addirittura incazzare di più e Susy che non sapeva cosa fosse la pietà uccideva con la sua lingua tagliente marito e sorella. Ma quella stupida della mocciosa mica lo capiva che doveva farsi i fattacci suoi. 
Ken la raggiunse subito. La prese da dietro, la fece girare e la mise contro il muro. Si fiondò sulle sue labbra, la tirò su, iniziò a toccarla da per tutto e Mary anziché fermarlo fece lo stesso. Uscì Yuriko che appena li vide iniziò a fischiare. 
Yuriko<< Hai capito il capo? Non vorrei esserlo io a dirlo ma se qualche cliente si affacciasse? >>
Era proprio destino che questi due non potevano tornare ad unirsi. Certo che pure loro però, farlo sotto il posto di lavoro di Mary, alle due del pomeriggio, in una strada trafficata dal via vai della gente. Si erano proprio rincoglioniti. Diventarono entrambi rossi, beccati con le mani nella marmellata a 24 e 26 anni. Ma manco a sedici anni. Che svergognati. Yuriko rise di gusto, quanto li adorava a quei due. Per un anno Mary era stata sua cognata e lei ne era stata felice. Aveva litigato con il fratello quando Mary le aveva raccontato di aver lasciato Zoro. Senza contare che lei nemmeno l'aveva difesa quando Meiko diceva che il fratello la tradiva. Eppure, Mary si era sempre comportata d'amica con lei. L'aveva sempre sostenuta e infine le aveva anche fatto da testimone di nozze. Mary aveva sempre appoggiato la relazione di Yuriko e l'aveva sempre aiutata. Era così felice quando vide Mary di nuovo innamorata, felice con Ken. E poi Yuriko non perdeva mai occasione per raccontare la felicità di Mary al fratello, come si divertiva a vederlo rodere dalla gelosia. Gli stava bene a quello stronzo del fratello. 
Ken si staccò da Mary e salutò Yuriko tutto imbarazzato, Mary si ricompose un attimo prima di tornare a connettere. Cazzo che scossa. Ma perché doveva sempre sragionare in quel modo appena il suo uomo la toccava. 
K<< senti mocciosa io ora vado allora. Spero di sbrigarla presto questa faccenda e poi... >> le si avvicinò di nuovo, questa volta vicino al suo orecchio
K<< e poi prima ti trascino sull'altare e poi ti farò mia in tutti i modi possibili, signora Kitano! >>
E che cazzo così era scorretto però. Mary ancora doveva capire dove si trovasse e cosa fosse successo che lui le aveva dato il colpo di grazia e se n'era andato. Stai a vedere che pure Mary aveva bisogno di lezioni dalla regina delle nevi. Figuriamoci con lei non avrebbe funzionato. Se l'imperatrice delle nevi aveva ceduto al fascino del suo cowboy, capitolando in 14 giorni, di certo non poteva funzionare con Mary che l'unica neve che aveva visto era quella di un compleanno passato in Italia. Mannaggia a quello stronzo dannatamente sexy del fidanzato. Fosse stata stronza anche lei come la sorella avrebbe tenuto a stecchetto Ken pure dopo il matrimonio ma perché per punire lui doveva punire pure sé stessa? 
Andò a prendere Yui all'asilo e sua figlia era ancora attaccata al braccio di Ikky e se lo portava a spasso da per tutto. Caspita Ken aveva messo davvero il terrore alla figlia. Persino la signora Mabucchi rise a vedere quella scena. Yui corse in braccio alla madre, la baciò e poi si riprese Ikky sottobraccio. Mary parlò un po’ con la signora Mabucchi, la ringraziò, salutò di nuovo la figlia e poi andò a casa. Alle 5 precise andò in ufficio dal cognato. Non si sorprese di non vedere Ken. 
S.S<< allora cognatina che succede? >>
M<< succede che ho bisogno del tuo aiuto >>
S.S<< sono qui per questo. Strano però che tu abbia bisogno di me e non di Susy. >>
M<< be ho bisogno di sapere una cosa riguardo al passato di Ken. >>
S.S<< ora sono ancora più confuso. Tu e Ken non avete segreti, come mai non l'hai chiesto a lui? >>
M<< senti un po’ cognato ma non è che a furia di passare troppo tempo con Ken ti sei rincoglionito anche tu >>
S.S<< a rieccola che se la prende con me. Che ha combinato Ken sta volta? >>
Cazzo se l'era presa di nuovo con Seiya e lei ancora non aveva rimesso l'anello. Non voleva mentire al cognato, un conto era omettere delle cose un'altra era prendere per il culo.
M<< scusa, scusa abitudine. Senti Batscemo dimmi tutto ciò che sai su Jotaro Kirishima e del legame che c'era con Ken. E non fare quella faccia. So che lui è il pezzo di merda che si è portato a letto Yumi ma Ken non mi ha detto altro, c'è in realtà mi ha detto delle cose senza senso. Tu lo sapevi che lui non si sente alla mia altezza? >>
S.S<< si, infondo anch'io a volte non mi sento all'altezza di mia moglie. Se non fosse stato per Ryo mi sarebbe andato bene anche rimanergli amico. Però io mi impegno ogni giorno a far capire alla mia donzella che sono quello giusto per lei. Che la amo, che è la mia vita, la mia metà, la mia imperatrice delle nevi, la mia mustang, la mia monella, la >
M<< senti un po’ Batscemo hai finito di fare la lista della spesa? Non ti distrarre per favore. Ken non ti ucciderà anche perché questa conversazione non deve uscire da qui. Ancora sta faccia? A Susy puoi dirlo è ovvio. Ora sputa il rospo >>
S.S<< ah e va bene. E menomale che tu tra le due sorelle dovresti essere quella versione Moe Moe, hai preso lezioni private dalla mia donzella in fatto di autorità? Si vabbè anche tu però non guardarmi con quello sguardo assassino. Ti racconto tutto. Stai buona. Anzi ti devo far portare anch'io le caramelle o riesci a seguirmi? >>
M<< Seiya giuro che le mazzate che non ho dato a Ken le do a te, tranquillo poi andrò da sola a consegnarmi a mia sorella. >>
Seiya rise, caspita di Saint. Quanto erano stati fortunati a trovarle. Amava la moglie alla follia e adorava la cognata. Ma il fatto di sapere che Susy avrebbe fatto la festa alla sorella se lei l'avesse ucciso, lo fece sentire ancora più amato. 
S.S<< allora Jotaro veniva a scuola con noi. In realtà conosceva già Ken da prima. Avevano frequentato la stessa scuola alle elementari. Ho sempre pensato che Jotaro venerasse Ken. Dovevi vederlo come lo seguiva e Ken non è che in realtà lo considerasse più di tanto. Sai dopo la morte dei genitori si era rinchiuso in sé stesso. Aveva lasciato anche il club di atletica e le risse erano il suo pane quotidiano. In realtà non so nemmeno io perché gli chiesi di essere mio amico né tanto meno perché Ken accettò. Ho sempre pensato che Jotaro fosse anche geloso del nostro rapporto, insomma mi era venuto il dubbio che fosse gay sai? >>
Altro che gay pensarono entrambi i cognati e guardandosi poi in faccia scoppiarono a ridere. Seiya continuò
S.S<< Come già sai poi è partita la storia della leggenda di me e Ken, insomma come direste voi sorelle Saint, la leggenda del duo delle meraviglie. >>
M<< cazzo Seiya ora capisco perché mia sorella non voleva dirtelo. Ma quanto te la credi? >>
S.S<< ahahah solo un pochino. Poi quando io feci la stronzata di Miss stronza allontanandomi da Ken, fu Jotaro a spifferare tutto a Ken. Pensavo l'avesse fatto perché preoccupato per me e invece si incazzò un sacco quando Ken decise di aiutarmi. Provò in tutti i modi a dire a Ken di lasciarmi perdere, soprattutto dopo che io lo trattai come una merda. Ma Ken non si arrese e disse a Jotaro che o l'aiutava o si faceva i fatti suoi, che io ero il primo amico che lui avesse e che non mi avrebbe mai abbandonato >>
M<< e che cazzo ma non è che siete gay anche voi e usate le sorelle Saint come copertura? >>
S.S<< senti un po’ cognatina mi pare che la mia donzella ti racconti abbastanza del nostro rapporto e della nostra vita sessuale. >>
M<< ahahha cazzo se sei permaloso cognatino ahahah >>
S.S<< quasi quasi ora mi cucio la bocca. >>
M<< eddai cognatino adorato, lo sai che sei il mio cognatino preferito, che ti voglio tanto bene, che ho fatto sempre il tifo per te. Dai in passato ho tradito pure mia sorella dandoti quella maledetta scatolina. Ho rischiato di morire per credere nel vostro amore >>
S.S<< Ken ha proprio ragione. Sei proprio stronza. Ora mi hai fatto sentire in colpa. Insomma, sto Jotaro di merda usciva con noi, era nostro amico ma in realtà nessuno se lo cagava tanto meno le tipe. Per loro esistevamo solo noi. Ken un giorno andò a sbattere contro Yumi e come sai quel cretino se ne innamorò subito, così senza manco sapere il nome, e solo perché le vide le mutandine. Cazzo di pervertito. Anche li Jotaro continuava a dire a Ke n di lasciarla perdere, che non era il tipo adatto a lui, che non era manco così bella, che si vociferava che la sua famiglia era pericolosa. Ma figuriamoci se Ken dava retta a qualcuno. L'unica persona che ascolta sei tu. E niente tutto qui >>
M<< Seiya? >>
S.S<< ah sei sicura? insomma ora arriva la parte di Yumi, non è che mi cambi idea e fai saltare il matrimonio? >>
M<< no non lo farei mai. Amo Ken e so che esisto solo io e Yui per lui. Avanti raccontami tutto >>
Seiya anche se molto riluttante continuò a parlare. Mary sapeva di non aver mentito, lei Ken lo voleva davvero sposare subito e sapeva di esistere solo lei per lui. 
S.S<< ok. Ken si dichiarò a Yumi e lei lo rifiutò e partì. Ken dopo nemmeno un mese ci disse che l'avrebbe seguita in Corea. Rimanemmo senza parole ma tanto fargli cambiare idea era inutile. Jotaro lo seguì poco dopo. Giuro ero sempre più convinto che fosse gay. Infine, Ken dopo essersi sistemato e aver trovato amici come Shiryu, Tae-su e Ban Pan si decise a cercare Yumi e a conquistarla. La trovò quasi subito e la invitò ad uscire. Ci impiegò 4 mesi per farla diventare la sua fidanzata. In quel periodo arrivò pure Jotaro e nonostante tutti, soprattutto Benito che ormai erano due mesi che si era trasferito anche lui in Corea e aveva stretto amicizia con Ken, avvisarono Ken che Jotaro ci provava con Yumi e lei non sembrava dispiaciuta. Ken rideva ogni volta. Caspita se qualcuno dicesse una cosa del genere su di te sicuramente gli spaccherebbe la faccia. Quasi quasi mi sta venendo il dubbio che Ken non l'abbia mai amata ma che l'avesse usata come salvataggio dopo la morte dei genitori. Comunque Ken non dava peso a queste voci, era si geloso di Yumi, tipo gli dava fastidio se qualcuno faceva un complimento di troppo o la guardasse un po’ troppo. Ma non dava mai di matto, mai chiesto di mandargli le foto di come era vestita, insomma tutte le cose che fa con te con lei non l'ha mai fatto. Già sempre più convinto che non l'amasse nemmeno. Nonostante gli desse fastidio queste cose non si preoccupava che fosse Jotaro a farle i complimenti o la guardasse un po’ troppo. Cazzo io mi sono preso uno schiaffo quando sei venuta ad aprirmi la porta con la maglia di Ken. Sto stronzo!! Fu Jotaro poi a dire chi fosse il padre di Yumi e anche lì a Ken non sembrò importare, nemmeno si chiese come lui l'aveva potuto scoprire una cosa del genere. Quando andai a trovare Ken la cosa iniziò a puzzarmi. Yumi sembrava più la ragazza di Jotaro che di Ken. Va bene essere timido ma cazzo manco la prendeva per mano, né la guardava come guarda te, però lui diceva di essere innamorato e che andava bene che anche che lei fosse la "figlia di". Inoltre, Jotaro continuava a seguire Ken da per tutto. Lo imitava in tutto per tutto. E Ken manco se ne rendeva conto. Si era fatto pure quegli stupidi ghirigori in testa. Decise pure lui di fare il modello. Parlava come Ken e si vestiva come Ken. Jotaro cambiava solo in presenza di Yumi e dopo un anno di relazione con la sgualdrina Ken un giorno ricevette un messaggio da Jotaro che gli chiedeva aiuto. Si era messo nei guai tirando un brutto tiro a una delle gang in Corea. Avevamo detto a Ken di starne fuori, soprattutto Tae-Su a cui sembrava tanto una trappola. Ken era un modello piuttosto conosciuto ai tempi, finiva spesso e volentieri sulle copertine dei migliori magazine. E non fare quella faccia cognatina, sei tu che ti sei scelta un tipo come lui, sapevi che era stato un modello. era pure il più richiesto mentre lui sfondava in Corea io facevo lo stesso in Giappone. Abbiamo pure posato insieme sia qua che lì. Ma non è questo che ti interessa sapere. Se si fosse messo nei casini avrebbe finito di lavorare. Altro poi che ristorante e uomini d'affari. Era di una gang che stavamo parlando. Ma pensi che ci abbia ascoltato? figuriamoci. Fu Benito a salvarlo. Ken si presentò lo stesso all'appuntamento e pagò i debiti di Jotaro e come aveva intuito Tae-Su cerano dei fotografi appostati. Fu Benito a rubare le foto senza farsi sgamare. Per fortuna che l'aveva seguito. Jotaro sembrava dispiaciuto di vedere Ken sano e salvo a casa e che non fosse scoppiato uno scandalo. Secondo te Ken ha allontanato Jotaro? ma va. Diceva che era impossibile che erano amici. Jotaro proprio come me non l'avrebbe tradito, si conoscevano da troppo tempo. Fanculo paragonato a un tipo del genere!!! Dimmi te se non dovrei mandarlo a fanculo socio dei miei stivali!!! Infine, dopo che Tae-Su e Benito   hanno cercato di smascherare Jotaro in tutti i modi fu lo stesso Jotaro a vuotare il sacco. Lo fece nel modo più cattivo e stronzo che esistesse. Mandò un messaggio a Ken dicendogli che Yumi si trovava in pericolo e che erano in troppi perché lui potesse salvarla da solo. Di non chiamare nessun altro, quei tizi l'aveva mandati il padre di Yumi. Gli mandò la via e quell'Idiota fece come gli aveva detto Jotaro. Si precipitò a casa di Yumi, la porta era aperta proprio come aveva scritto Jotaro e quel coglione nonostante avesse sentito gemere e cose varie, anziché capire che era stato preso per il culo e andarsene, pensò bene che stessero violentando Yumi entrò come una furia in stanza e si trovò Jotaro che si scopava allegramente Yumi mentre la zoccola aveva appena detto la frase: tu sì che mi fai godere!! E Jotaro rise in faccia a Ken e Yumi si ricoprì dicendo che poteva spiegare. Ken se ne andò semplicemente, cambiò il numero di cellulare e il resto lo sai. >>
M<< senti ma perché se Jotaro era così attaccato a Ken tanto da imitarlo alla fine si è preso tutto quello che era di Ken o meglio ha provato? solo con una zoccola come quella poteva andargli bene. Devo chiamare Benito e Tae-su e ringraziarli. >>
S.S<< non lo so Mary. In realtà Ken vedeva Jotaro come un fratellino, gli faceva piacere che lui volesse imitarlo. Quando gli abbiamo chiesto perché non gli avesse rotto qualche osso rispose semplicemente che Jotaro doveva essere migliore di lui. Se Yumi aveva preferito lui a Ken e perché evidentemente Ken non era abbastanza per lei e che il suo amore non era bastato. Comunque, perché l'hai voluto sapere? Ti ha fatto qualcosa Jotaro? >>
M<< più o meno. >>
Mary raccontò l'accaduto con Jotaro tralasciando il casino che era successo la sera stessa con Ken. Poi Seiya la obbligò a seguirlo a casa sua e così Mary vuotò il sacco pure con la sorella. Susy prima la sgridò per non aver dato quella ginocchiata nei coglioni a quello stronzo e poi mise come sempre sotto torchio la sorella. Sapeva che non era tutta la verità. Mica era disattenta come il marito lei, l'aveva notato che la sorella era dimagrita e per di più non portava l'anello di fidanzamento. Spedì il marito a occuparsi dei figli e cercò di farsi dire la verità dalla sorella. Mary alla fine disse solamente che era stressata per il matrimonio e che stranamente aveva perso l'appetito e dimagrendo si era allargato l'anello e siccome non voleva perderlo l'aveva tolto. Susy ci pensò su, sentiva che in parte era la verità ma era come se le mancasse un pezzo. Ma prima che potesse rimettere sotto torchio la sorella lei disse che doveva scappare a prendere Yui alla festa. Ken in effetti la chiamò poco dopo per sapere dov'era e dopo 10 minuti Ken si ritrovò a casa dei cognati e Susy li guardò bene, caspita sembrava tutto a posto tra di loro. Ken si era catapultato da Mary a baciarla come se lei e Seiya non esistessero e fossero a casa Kitano e non a casa D.Pegasus. Susy chiese del matrimonio ma entrambi i Kitano dissero felici che non vedevano l'ora. Ken prese anche in giro bonariamente Susy per averlo preso in giro in quelle settimane in cui lui l'aveva esasperata. Quando sorella e cognato tolsero le tende Susy guardò Seiya, c'era qualcosa che non tornava, ma che accidenti poteva essere. Seiya quando sentì gli ingranaggi della moglie mettersi in moto la guardò, sorrise e l'abbracciò. Anche a 50 anni le sorelle Saint si sarebbero comunque protette sempre a vicenda. 

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Quando Ken lasciò, seppur molto contrariato, Mary fuori al maid si precipitò a casa dei suoceri. Fu la suocera ad aprire la porta e un po’ si stupì di vedere Ken senza le due mocciose al seguito. Ken stava per dire qualcosa, anche se non sapeva cosa, quando il signor Saint disse:
Pà<< alla buon'ora futuro genero. è da stamattina che ti aspettavo. Avanti andiamo nel mio studio. >> Poi guardò la moglie e le disse
Pà<< cose da uomini. Così imparate donne Saint a fare le riunioni senza noi poracci. >>
La signora Saint rise. Suo marito davvero era geloso che lei e le figlie uscissero insieme senza i rispettivi mariti? insomma c'erano discorsi che si potevano fare solo tra donne. Poi si disse che conoscendo la gelosia e a volta l'immaturità del marito, che assomigliava sempre di più a Mary, era di sicuro così. Molto probabilmente Ken e suo marito non dovevano dirsi niente di importante e che Ken era stato solo convinto dal suocero. Infondo Ken ora non si trovava solo Mary a fargli i dispetti ma anche Yui che da quando aveva iniziato l'asilo pugnalava sempre il padre con la storia del fidanzatino. Si la signora Saint era convinta di questo e decise di lasciare nella loro stupida vendetta quei due. 
Il signor Saint trascinò Ken nello studio e poi chiuse la porta. Guardò per un po’ nello spioncino che la moglie non li avesse seguiti e infine prese parola.
Pà<< senti un po’ IDIOTA perché ci hai messo tanto a venire da me? Quasi quasi mi tengo per me quello che ho scoperto e così la mia bambina e la mia nipotina vengono ad abitare qui. >>
K< figuriamoci se permetto una cosa del genere. è la mia famiglia quella!! e poi credevo che mi volesse aiutare. Non eravamo la coppia perfetta? Se Mary torna qua significa che lei ha sbagliato no? e dovrà comunque fare HARAKIRI e quindi non potrà godersele >>
Pà<< senti un po’ genero IDIOTA non stai sfidando la sorte? Però sono felice sei tornato convinto come il giorno in cui ti ho conosciuto >>
Già pensò Ken quando lui andò a cercare i suoceri fino a Dublino e loro lo misero alla prova. Col cazzo che si sarebbe fatto fermare, voleva la loro benedizione e l'avrebbe ottenuta e fu proprio così. Ora voleva sposare Mary e avrebbe ottenuto anche quello. Non rinunciava al suo sogno di farla diventare la signora Kitano.
 
K<< be cosa ha scoperto allora? >>
Il signore Saint passò una busta a Ken. Lui estrasse il contenuto e lesse tutto quanto. Vedere la foto di Yumi non fece nessun effetto. Era come se lei non avesse mai fatto parte della sua vita. Non provare nemmeno rancore stranamente. A quanto pare Yumi era tornata in Giappone 4 anni prima, per fortuna non si erano mai incontrati. Aveva sposato un avvocato e aveva poi divorziato ma aveva comunque deciso di mantenere il cognome del ex marito. Non aveva figli e aveva un'azienda sua, anche se Ken era sicuro fosse solo una copertura per il denaro sporco del padre.
C'era anche il numero di telefono dell'azienda. Ken avrebbe chiamato per fissare un appuntamento e ora doveva pensare cosa dire alla segretaria e convincere Yumi a vederlo. Non potevano certo parlare delle corna di Ken per telefono, Yumi l'aveva preso in giro fin troppo ma ora che lui non provava nessun tipo di emozione, avrebbe potuto guardarla in faccia e capire se gli stesse mentendo. Era ancora indeciso se raccontare tutto a Mary o dirglielo solo alla fine, ma avrebbe pensato una cosa alla volta.
Stava per digitare il numero dell'azienda quando il suocero lo fermò.
K<< non ho provato niente giuro. Sto solo seguendo il suo consiglio. La vedo, mi faccio dire quello che mi serve e torno immediatamente in ginocchio da sua figlia. >>
Pà<< lo so. Volevo solo dirti che ho già chiamato io. So quanto ami mia figlia e mia nipote, quindi sapevo che non avresti tentennato e mi sono portato avanti. Ormai manca poco al matrimonio e il fatto che Mary continua a non parlare del rinvio è perché ti vuole ancora sposare tra poche settimane. Quindi meglio che ti muovi. Domani la signorina ZOCCOLA YUMI TRADITRICE STRONZA, cazzo non sono bravo come Mary a dare soprannomi, ti aspetta alle 15 al ristorante " La conca azzurra", quella specie di ristorante italiano che di italiano ha solo il nome. Fai le domande che devi fare, poi rimandala a fanculo. Manda a fanculo il tuo passato e le tue paranoie. Torna da Mary e torna a renderla felice Ken. >>
K<< la renderò molto più felice di prima. Grazie mille signor Saint >>
Il signor Saint fece poi qualcosa che spiazzò Ken. Lo abbracciò. Ken anziché sentirsi a disagio si sentì come quando da piccolino suo papà lo portava in braccio dal divano al letto. Era un abbraccio paterno. Un abbraccio che soprattutto visto la situazione, Ken sapeva di non meritare. Non si rese conto nemmeno lui però che a sua volta avesse ricambiato quell'abbraccio.
Pà<< se ne fai parola con qualcuno ti uccido seriamente. Ken sei come un figlio per me, così come Seiya. Mi avete rubato le mie figlie e per questo non vi perdonerò mai, ma le amate quanto e se non più di me. Le rendete felici e nonostante non sia facile sopportarle, una mocciosa e una regina delle nevi, stronze come poche, continuate a proteggerle e ad amarle. Le sostenete e soprattutto non le avete mai abbandonate. Quando siamo tornati in Giappone ci siamo ripromessi con mia moglie, che non le avremmo mai più perse di vista, che saremmo rimasti accanto alla nostra famiglia. Ken tu fai parte di questa famiglia. E un padre abbraccia sempre un figlio, anche quando lui è troppo grande, più grande del padre stesso, che a sua volta padre. Un padre abbraccia sempre un figlio per dirgli che non è solo e che non deve avere paura. Ma scordati che ti faccio abbracciare anche da mia moglie. Quella non perderebbe occasione di toccare i tuoi bicipiti. Decidi tu se dire o no la verità a Marika subito o aspettare domani. Ora vai figliolo. Se mia moglie chiede abbiamo parlato di Ikky e del fastidio che ci da quel bamboccio. >>
Ken salutò ancora frastornato e tanto commosso il suocero. Disse alla suocera che avevano parlato di Ikky e poi andò via. Erano le 1830 e chiamò la mocciosa. La raggiunse dai cognati e si precipitò da lei appena la vide. La baciò come se ne dipendesse le sorti del mondo. Salutarono i cognati e andarono a prendere la bambina alla festa. Yui era ancora attaccata a Ikky. Lasciò il braccio del bambino contro voglia ed entrambi i bambini avevano facce triste quando si separarono. Stranamente nel tragitto verso casa Yui non parlò, non raccontò niente e fece preoccupare i genitori. Non era da lei. Ken poi guardò Mary, pensarono entrambi la stessa cosa e diventarono rossi. 
M<< Yui a mamma per caso tu e Ikky... >> e guardò Ken. Era imbarazzante persino per la mocciosa continuare la frase.
K<< insomma vi siete baciati? >>
Yui diventò rossissima. Altro che Heidi versione bionda era un pomodoro con la parrucca.
Y<< STUPIDINI!!!!!! NO!!NO! E ANCORA NO >>
 Entrambi i genitori tirarono un sospiro di sollievo, ma allora cos'era successo di così grave da far ammutolire anche quella radiolina di Yui.
M<< okok scusaci. Ora ci dici che hai? ci fai preoccupare così >>
Y<< i genitori di Kumiko si sono separati. Lei ha raccontato tutta felice che ora ha due case, due stanze, doppi regali e che ottiene tutto quello che vuole. Io e Ikky invece stiamo molto tristi. Non vogliamo due case, doppi regali o due stanze. Quando saremo grandi ci sposeremo e poi non ci lasceremo MAI MAI MAI MAI MAI E POI MAI!! piuttosto lo uccido ma non lo lascerò mai. >>
Ken e Mary si guardarono. Era stata una fortuna non aver trovato il coraggio di dire alla bambina che si separavano, ed era sempre stata una fortuna che Yui li avesse messi nel sacco la sera prima. 
K<< Hai avuto paura Yui? hai pensato che mamma e papà si potessero lasciare? >>
Y<< si. Non volevo prendervi in giro. Lo so che non si dicono le bugie ma non le voglio le cose doppie. Io voglio stare a casa mia con mamma e papà. E poi da grande voglio stare a casa mia con Ikky. Voi due tanto sarete vecchi e quindi ci lascerete casa. >>
M<< ahahah hai capito amore? praticamente nostra figlia ci spedirà in uno ospizio per avere casa libera con Ikky. >>
K<< ma cosa c'è di tanto divertente. Sono ancora così bello e giovane. Ne passeranno di anni prima che divento vecchio e rimbambito da farmi sbattere fuori casa da mia figlia. >>
M<< hahah è divertente. Soprattutto la tua faccia arrabbiata. ahahha oddio ma quanto ti amo. Sei proprio buffo. E poi dai tornati dalla luna di miele andremo a vivere nella casa nuova e questa possiamo metterla in affitto. E poi quando Yui sarà sposata potrà tornare a vivere lì con Ikky no? >>
K<< mmm voi lo sapete vero che non mi arrenderò mai a dare la mia benedizione a questo matrimonio? >>
Y/M<< sese. Tanto prima o poi ti arrenderai vedrai. >>
K<< continuate pure così. E io che volevo portarvi a mangiare sushi >>
Alle sue donne brillarono gli occhi. Sushi era la parola magica. Qualsiasi fosse il discorso, chiunque stesse vincendo la discussione, se Ken diceva sushi era come se avesse vinto a tavolino. Andarono davvero a mangiare fuori e poi a questo giro furono i genitori a chiedere alla bambina di dormire con loro nel lettone e Yui non se lo fece ripetere due volte. 
La mattina fu come sempre. La solita routine. Alle 15 Ken andò all'appuntamento con Yumi. Decise di non dire niente a Mary. Le avrebbe raccontato tutto una volta tornato a casa. 
Entrò nel ristorante e venne fatto accomodare a un tavolino vicino a una vetrata. Poco dopo vide Yumi. Tutti gli uomini all'interno del ristorante si girarono a guardarla. Lei come sempre camminava con quell'aria altezzosa. Consapevole di quelli sguardi ma allo stesso tempo come se non gliene importasse niente. Ken doveva ammettere che bella era bella, ma una bellezza qualsiasi. Poi pensò a Mary. A quel viso che riusciva ad essere sia da bimba che da donna. Quel corpo tanto perfetto anche quando indossava un semplice jeans a vita alta e una delle tante magliette degli anime. Era talmente preso a pensare alla mocciosa che manco si era reso conto che Yumi si era seduta al tavolo, di fronte a lui.
Yumi<< ciao Ken. Sono contenta di vederti. >> e nel salutarlo e per attirare la sua attenzione gli sfiorò una mano.
Ken si risvegliò di colpo e tirò indietro la mano. 
K<< ciao Yumi. Senti bando alle ciance e alle solite domande di circostanza a cui non interessa a nessuno. C'è solo una cosa che voglio sapere da te. Poi me ne andrò e non ci vedremo più, ognuno per le proprie vite come abbiamo fatto in questi anni. Voglio sapere perché >>
Ma in quel momento arrivò un cameriere a prendere gli ordini. Ken non voleva niente ma Yumi ordinò un intero pasto e poi ordinò pure per lui. Un piatto oltretutto che Ken odiava. Ma Yumi lo ordinò lo stesso e infine disse pure tutta contenta che ancora si ricordava quale piatto fosse il preferito di Ken, Peccato che non fosse così. Ken odiava i tortellini in brodo, l'aveva preso solo una volta perché Yumi ne aveva parlato bene e lui che non voleva contraddirla le aveva detto come un idiota che era il suo piatto preferito. E lei le aveva creduto nonostante Ken non lo finisse mai e ogni volta lo mangiava come un condannato a morte. Mary invece l'avrebbe subito notato che a lui quel piatto faceva schifo e poi lui con Mary non aveva mai dovuto fingere niente. Mary aveva il dono di leggergli dentro.
K<< senta io non voglio niente, solo un caffè grazie. E Yumi io odio i tortellini in brodo. >>
Yumi<< be una volta ti piacevano tanto >>
K<< una volta ero un povero coglione che cercava di assecondarti per dimostrarti che ero degno di te >>
Yumi<< sai sono stata contenta quando il tuo manager mi ha chiamato. Molto contenta che tu ti ricordassi ancora di me. Ti ho pensato tanto in questi anni, nessuno mi ha mai fatto sentire amata come te. Sono stata una stupida. Ma ora è passato del tempo e io non ti ho mai dimenticato e a quanto vedo nemmeno tu. Siamo sempre stati destinati a stare insieme e poi lo sai anche >>
Ma il cellulare di Ken squillò, pur vedendo il nome sul display rispose lo stesso. Anzi quella chiamata fu per Ken una boccata d'ossigeno. Come aveva fatto ad amare una tipa come Yumi se lo stava chiedendo seriamente dopo anni. Sembrava un guscio vuoto. Un guscio bello certo ma senza anima. Le sue frasi, per cui tanti anni prima, Ken avrebbe saltato come un povero demente ora gli davano il disgusto. Era una brava attrice ma quando incontri occhi come quelli della mocciosa, che ti dimostrano l'amore pure quando ti insulta, Ken non fece fatica a capire che stava recitando un copione. Rispose subito al primo squillo.
K<< ei mocciosa, tutto bene? sisi tutto ok. Ok come vuoi tu. TI AMO >> e attaccò.
Yumi non poteva crederci e dentro di lei sentì montare una rabbia e una gelosia che non aveva mai provato. Ken l'aveva sempre guardata e desiderata, ma non l'aveva mai guardata con quegli occhi. Gli occhi di un uomo innamorato. E ora non la desiderava nemmeno più. Aveva tutti gli occhi puntati addosso ma non i suoi. Nonostante portasse un vestitino che più ino non poteva, con una grossa scollatura lui non l'aveva notata. Anche ora che le stava di fronte Ken quando le parlava la guardava dritto negli occhi. Anni fa diventava rosso e gli cadeva l'occhio sul seno. Era cresciuto, era più bello, più maturo, più sexy. Era stata proprio una stupida a tradirlo e a lasciarlo andare. Era convinta di poterselo riprendere, prima o poi avrebbe guardato anche lei con quello sguardo pieno d'amore. Yumi doveva proprio controllarsi. Ken non le aveva mai detto ti amo in quel modo così spontaneo, soprattutto non davanti ad altra gente. Nemmeno gli importava che qualcuno potesse sentirlo, anzi sembrava proprio che lui volesse essere sentito. Quella stupida ragazzina doveva essere ancora lei. La ragazzina di 4 anni fa al parco. La ragazzina che Ken aveva difeso contro quel capellone verde e poi l'aveva tirata a sé e baciata come se avesse bisogno di quella ragazzina per continuare a vivere e respirare. Ma non c'era problema, Ken apparteneva a lei e Yumi se lo sarebbe ripreso. Anche se sembrava cresciuto rimaneva sempre il solito Ken, bastava fargli capire cosa stesse perdendo, esporre la mercanzia, nessuno cambia così tanto.
Yumi<< chi era? non è un po’ esagerato dire ti amo in quel modo. Siamo pur sempre in un ristorante di classe >>
K<< era la donna della mia vita, la madre di mia figlia. E per dirle e farle sapere quanto la amo non importa dove mi trovo. Se voglio dirglielo glielo dico quando e dove mi pare. Anche perché vorrei dirglielo sempre e soprattutto dimostrarglielo >> e sorrise.
Yumi non poté non provare una fitta di gelosia. Quel sorriso sincero le aveva procurato si un batti cuore, nemmeno alla prima cotta, ma allo stesso tempo sapeva che non era dedicato a lei e questo era uno smacco al suo orgoglio.
K<< senti Yumi io non ho rancore nei tuoi confronti stranamente. Ma finché non scoprirò perché mi hai tradito non posso sposare Mary e io voglio davvero sposarla >> e questo sembrava quasi una supplica.
Y<< facciamo così mangia con me, parliamo un po’, non trattarmi con così tanta freddezza e poi ti dirò tutto quanto. >>
A Ken non piaceva per niente l'idea, era intenzionato a mandarla a fanculo. Yumi stava giocando, aveva addirittura l'impressione che ci stesse provando, ci pensò un pò su. Poteva tornare da Mary senza sapere i motivi di quelle corna? era davvero sicuro che poi, in futuro, non si sarebbe sentito più non degno di Mary? cosa doveva fare? avrebbe voluto chiamare il suocero però poi pensò a ciò che aveva detto Mary. Doveva essere sicuro di sé per poterla convincerla a sposarlo di nuovo. Non doveva dubitare né dei suoi né dei sentimenti di lei. Loro si amavano. Mary non era Yumi. Come aveva fatto Ken a pensare di amare a questa non lo capiva. Poi ripensò alle parole di Seiya, - ti stai attaccando a lei come salvataggio dalla morte dei tuoi, non partire, non è quella giusta per te- e poi le parole di zio Yoshioka quando aveva conosciuto Mary - con Yumi non c'era intesa, eri un automa con gli ormoni a palla-. Avevano ragione. Con Yumi non aveva mai parlato di qualcosa di serio, nemmeno dei suoi genitori o del padre di lei. Non si era mai aperto. Le piaceva fisicamente, tanto, non come la mocciosa, questo era poco ma sicuro. Si era buttato su Yumi pensando che fosse quasi una dea, come se potesse salvarlo da quel dolore, come se amandola poteva scappare dal dolore della perdita dei genitori, da quella perdita avvenuta troppo precocemente. Aveva desiderato Yumi ma mai quanto Mary. Non aveva mai sentito quel bisogno incessante di toccarla e di vederla. Non era mai stato così fortemente geloso, geloso di un pupazzo poi escluso proprio. Chissà se Mary sarebbe stata felice di sapere che aveva capito, rivedendo Yumi, che lei era il suo primo amore. Sorrise come la figlia due sere prima. A quella nuova verità che aveva scoperto, la sua mocciosa era la prima donna che lui amava seriamente, e aveva quel sorriso da un orecchio all'altro, fu Yumi a spezzare di nuovo quei pensieri.
Yumi<< allora accetti? >>
K<< in realtà vorrei mandarti a fanculo ma ho appena scoperto una cosa che se non ti avessi visto non ci sarei mai arrivato. Quindi rimango, ma per favore smettila di provarci, non funziona più Yumi. Sei sempre bella certo ma mai quanto Mary, senza contare che sei solo questo. Una bella ragazza, forse tanto bella quanto vuota. Finiamo sto benedetto pranzo, poi vorrei tornare sapere ciò per cui sto accettando sta farsa e tornare dalla mia famiglia >>
Yumi non si scompose più di tanto. Parlarono del più del meno e poi Yumi continuando a mostrare la mercanzia tirò fuori la loro storia e tutte le cose che Ken aveva fatto per lei, di come si erano amati e di come lui la faceva sentire. Cercò più volte di prendergli la mano ma Ken era sempre svelto a toglierla, allora provò a fargli un piedino.
K<< Yumi mo il piedino te lo faccio io tirandoti un calcio in faccia. Inizio a pensare che sto perdendo davvero solo il mio tempo. Tanto vale lasciare le cose così come stanno>
Yumi< cosa ne penserà la tua fidanzata quando scoprirà che sei venuto a pranzo con me? sicuramente penserà male, insomma mi hai visto no? sono stata il tuo primo amore potrebbe lasciarti. Quindi ti conviene rimanere fino alla fine >>
Ken rise, rise di gusto. Si passò le mani prima sulla faccia e poi nei capelli. Rise ancora. Guardò Yumi e la sua espressione come per dire questo è pazzo lo fece ridere ancora di più. Per un attimo sembrava la sua mocciosa quando rideva a crepapelle e non riusciva a fermarsi. Ci mise un po’ a ricomporsi.
K<< scusa non ti rido più in faccia, forse. Insomma, se smetti di dire stronzate forse non ti rido più in faccia. Questo doveva essere un ricatto? Mary se ci vedesse insieme e vedesse con quale sguardo mi stai mangiando ti posso assicurare che non potrebbe fregargli tre cazzi di chi sei, ti spedirebbe direttamente all'inferno ancora prima di un battito di ciglia. E poi ho capito altro Yumi, anche se tu non mi hai voluto dire niente. Le corna me le sono in parte meritate. Insomma, tu avresti potuto lasciarmi quando hai capito che io non ti amassi davvero e buttarti nelle braccia poi di Jotaro, ma doveva davvero costarti caro ammettere che una volta passata l'attrazione fisica non rimaneva nient'altro. Infine, hai solo quello dalla tua parte o comunque solo quello era ciò che mi piaceva. All'inizio mi avevi tenuto testa, mi avevi respinto e non come le altre che mi si buttavano ai piedi. Ti credevo speciale, tanto speciale da seguirti in Corea, poi anche se non volevo ammetterlo, era finito tutto. Stai a vedere che forse pur non ammettendolo speravo davvero che tu ti innamorassi di un altro. Però ti ringrazio Yumi, ferendomi ho capito chi valesse la pena avere al mio fianco, per chi valesse davvero la pensa giocarsi anche fino all'ultima briciola di cuore. Non mi hai tradito perché il mio amore non era abbastanza o perché Jotaro fosse migliore di me, mi hai tradito perché io non ti amavo. Ti sono venuto dietro come un povero coglione, ti ho fatto il filo per mesi e poi dopo nemmeno 6 mesi di relazione eri come se fossi trasparente. Per questo mi dispiace avrei dovuto lasciarti ma insomma eri la prima ragazza che mi piaceva, pensavo che fosse normale dopo un po’ che l'interesse scemasse. Ero ancora molto piccolo. Credevo di non meritarmi nemmeno l'amore di Mary ma non è così. Nella nostra relazione siamo sempre stati pari. Io l'amo tanto quanto lei ama me. Ora però devo andare Yumi, mi dispiace per non averti dato ciò che ti avevo promesso arrivato in Corea, molto probabilmente sono stato il primo a ferirti. Ti auguro il meglio >>
Yumi<< no aspetta. Ormai ho capito che inutile cercare di separarvi e apprezzo le tue scuse, nonostante qui l'unica che doveva scusarsi sono io. Sai sei cambiato Ken, sembri più umano sai? >>
K<< di nuovo questa storia. Non sei la prima che me lo dice >>
Yumi<< Ti chiedo scusa Ken. Ti ho cercato per parecchi mesi dopo quel giorno. Hai ragione avremmo dovuto ammettere subito che non eravamo innamorati e lasciarci da buoni amici. Tu mi hai reso felice, almeno per i primi mesi, eri premuroso e cercavi di accontentarmi in tutto però insomma io guardavo le altre coppie e tu non mi tenevi per mano, non eravamo mai intimi, anche quando facevamo l'amore, e in quasi due anni di relazione si possono contare sulle dita di una mano, non mi sentivo mai connessa con te. Eravamo uniti ma distanti. Ti vergognavi sempre a prendermi per mano e non mi facevi mai un complimento. Volevo solo che tu mi guardassi con amore. Dopo vari mesi io non mi sentivo più messa al primo posto, veniva sempre qualcun'altro prima di me. Non correvi più da me se avevo bisogno di qualcosa, se litigavamo e ti minacciavo di lasciarti mi rispondevi di fare come mi sentivo, mai detto rimani con me perché ti amo. Anzi Ken tu mi hai sempre detto che ti piacevo ma insomma ti amo mai >>
K<< adesso non esagerare, qualche ti amo te l'avrò anche detto, credo. Insomma, a Seiya e gli altri l'ho sempre detto che ti amavo anche se a oggi ho capito che non era così. >>
Yumi<< no Ken me lo ricorderei se fosse come dici tu. E comunque non sto esagerando è andata così. Mi avevi fatto sentire una principessa all'inizio e poi l'ultima ruota del carro. Proteggevi tutti, c'eri sempre per tutti ma per me? >>
K<< tu eri davvero viziata. Quelle persone aveva davvero bisogno di protezione, tu al massimo avevi bisogno di sapere se ti stesse meglio la gonna fucsia o rossa. >> 
Yumi<< be eri il mio ragazzo era tuo compito consigliarmi e sopportare anche questo. Comunque, Ken io ti ho amato all'inizio davvero, non sto mentendo. Ma poi tu sei cambiato e infine è arrivato Jotaro. Lui mi dava tutto quello che non mi davi tu. All'inizio accettavo quelle avance sperando che tu ne fossi geloso, che gli spaccassi la faccia e dicessi che ero solo tua, ma a te non importava. E pian piano io mi sono innamorata di Jotaro, come hai detto tu però eravamo piccoli, forse ero immatura. Anche se innamorata di Jotaro non mi andava a genio che tu ti fossi stufato di me. Era una cosa impossibile, nessun uomo poteva resistermi, nessun uomo poteva lasciarmi. Ma tu eri sempre più indifferente nei miei confronti. Non voglio usarla come scusa ma sai come si dice, quello che trascuri può diventare di altri, ed è andata così. Avrei voluto dirtelo ma Jotaro mi aveva detto così tante balle e io ne ero così innamorata che gli ho creduto. Quando ti ho visto entrare in casa mia con quello sguardo così preoccupato mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando io per te contavo ancora qualcosa e mi sono sentita in colpa. Poi Jotaro mi ha guardato e mi ha detto: - ora che ho ottenuto ciò che volevo non mi servi più. Sei proprio una palla, solo un idiota come Ken poteva innamorarsi di te-. Mi sono sentita ancora più male. Ho iniziato a pensare che non era vero che non mi amassi, che mi ero lasciata plagiare dalle frasi di Jotaro ma oggi guardando il tuo sguardo e di come parli della tua fidanzata ho capito che le parole di Jotaro non erano state del tutto una bugia. E a proposito di Jotaro, non te lo dico per vendetta o rancore nei suoi confronti, o per il fatto che mi ha spezzato il cuore, devi starne attento Ken. 4 anni fa mi aveva chiamato dicendomi che eri fidanzato ma che la donna con cui stavi era una traditrice che ti aveva fatto il lavaggio del cervello e che visto come mi ero comportata con te era il minimo che ti aprissi gli occhi su quella ragazza. Sono venuta al parco e quando ti ho visto mi stavo precipitando da te ma quella ragazzina mi ha anticipato. Quando è arrivato il capellone verde mi sono avvicinata di più. Ho pensato ecco ora scoprirà che lo stava tradendo e poi potrò offrirgli la mia spalla su cui piangere, ma tu guardavi solo quella ragazzina, poi hai detto che ti fidavi di lei e che era la tua fidanzata. Lei sembrava caduta dalle nuvole, tanto che ho pensato da quando avessero iniziato a piacerti le svampite >>
K<< ahaha Mary fa la finta stupida ma tutto è tranne che svampita. Avevamo avuto solo un malinteso. Avevo dato per scontato che fosse la mia fidanzata senza chiederglielo e lei che a volte è davvero stupida aveva pensato che fosse solo una mia amica di letto >>
M<< no scusa chi sarebbe davvero stupida? ti sembra il modo di parlare della tua futura moglie nonché madre di tua figlia? IDIOTA!!! >>
Yumi e Ken alzarono entrambi lo sguardo, ma dove era arrivata? e soprattutto quando? 
M<< e ora perché mi guardate voi con quell'aria da svampiti? >>
Yumi<< io ...io .. sono una fornitrice del ristorante >>
K<< amore lei è Yumi, credo ti abbia mentito per paura che tu la picchiassi >>
M<< figuriamoci se picchio una zoccola, la zoccolaggine è peggio dell'idiozia, il contagio avviene più rapidamente. Comunque, non volevo disturbarvi. Vi ho visto dalla vetrina e anche se mi ero ripromessa di non entrare non ce l'ho fatta. Vabbè stavate parlando di Jotaro no? questo interessa anche a me. >>
Yumi stava per chiedere una sedia in più al cameriere ma Ken prese quella ragazza da un fianco e la fece sedere sulle sue gambe. A vederli bene erano davvero belli insieme. Yumi si era sempre lamentata che Ken non la guardasse in un certo modo ma ora che li vedeva insieme era sicura che nemmeno lei aveva mai guardato in quel modo Ken. Quella ragazza rifletteva lo stesso amore che Ken provava per lei. Sembravano uno lo specchio dell'altro. Cazzo ma davvero li stava trovando belli? Solo un'ora prima, all'inizio di quel pranzo, voleva Ken di nuovo per sé e portarselo pure a letto e ora li trovava così belli da credere che fossero davvero perfetti insieme. Come avrebbe voluto anche lei una storia così e dire che pensava di averla trovata con Jotaro e invece...
Yumi<< scusate ma siamo sempre in un ristorante, insomma, non mi sembra il caso. >>
M<< che palle... >>
Alla fine, Mary si fece portare una sedia e si mise seduta composta, Ken rise a vederla seduta così e poi le prese la mano.
K<< ora puoi andare avanti. >>
Yumi<< insomma come stavo dicendo poi vi ho visto al parco e quando l'hai baciata come se non esistesse nessun'altro a parte voi due ho capito che Jotaro che mi aveva mentito ancora. Senza contare quando vi ho visto andare via mano nella mano. Chiamai Jotaro incazzata nera e lui disse solo che quella ragazzina, ovvero tu, era davvero troppo stupida e Ken ancora più coglione di come si ricordava. Che già il suo piano con Meiko era stata mandato in fumo da Benito e che sperava che almeno quel capellone verde riuscisse a concludere qualcosa. Così mi sono fatta spiegare, pur non sapendo nemmeno io il perché, forse era solo curiosità femminile o forse nonostante tutto volevo continuare a sentirlo. Insomma, mi ha raccontato che Meiko l'aveva mandata lui e che la ragazza aveva ancora il dente avvelenato con voi due, ma Benito l'aveva staccata da Ken e lui era potuto andare a cercare la ragazza e che era stato un colpo di fortuna che si era presentato quel capellone verde. Ma niente da fare e dire che Jotaro l'aveva fatto apposta a registrare solo il pezzo in cui Seiya aveva detto che sarebbe rimasto accanto alla sorella senza però registrare la parte in cui la sorella di Seiya ammetteva che lei era sua sorella e che lui in quanto fratello doveva rimanergli accanto e non abbandonarla. Ma poi insomma voi avete fatto pace e un mese dopo aveva scoperto da Meiko che eri incinta. Molto probabilmente ora ne starà combinando un'altra delle sue Ken. Non so perché voglia separarvi ma farà di tutto. >>
M<< senti un po’ ex zoccola perché Jotaro ce l'ha con Ken? >>
Yumi<< devi chiamarmi per forza così? >>
M<< hai ragione. Preferisci fidanzata fedifraga? stronza svergognata? traditrice? donna dai facile costumi? >>
K<< Mary credo che abbia capito e prima che mi tiri un calcio non la sto difendo ma se tu continui con i soprannomi non sapremo mai il perché quell'essere ce l'ha con me. >>
Yumi era sconvolta non tanto perché la fidanzata attuale del suo ex la stava offendendo ma perché ancora non riusciva a capacitarsi di come quei due si guardavano e si capivano.
Yumi<< ehm per rispondere alla tua domanda io non lo so. Una volta mi ha raccontato che Ken gli aveva rovinato la vita, facendolo odiare dal padre ma poi non disse più una parola. >>
M<< be immagino che voi non parlaste tanto >>
Ken rise, cazzo se l'amava, riusciva a dire certe bastardate, seppur verità, con l'innocenza di una bambina. Yumi arrossì, questa ragazza era insopportabile, per niente graziosa o educata, sboccata peggio di uno scaricatore di porto e poi diceva sempre tutto ciò che gli passava per la testa e Ken continuava a guardarla come se fosse una fata, la donna più bella dell'universo.
K<< be Yumi grazie per il tuo tempo e per il tuo avvertimento. Jotaro ha già provveduto a cercare di separarci ma gli è andata male. Anzi mocciosa tu perché sei qua? >>
M<< ehm io perché.... >>
K<< mocciosa? >>
M<< be Jotaro mi ha mandato un messaggio per vederci che mi doveva chiedere scusa di persona ecc. L'appuntamento era alle 15 fuori da questo ristorante ma sai sono dovuta andare a prendere Yui e quindi sono arrivata in ritardo. In realtà non è che volessi proprio vederlo ma poi mi ha mandato una foto di te e la ex zoccola così sono venuta di persona a segnare il territorio ma se avessi saputo che era lei me ne sarei rimasta con Yui dai miei. Senti perché visto che non ci siamo gli mando io un messaggio e l'affrontiamo una volta per tutte? Insomma, se continua così o lo denunciamo per stalking o lo spediamo all'altro mondo. >>
K<< e va bene facciamolo. Mary poi... >>
M<< poi ci sposero senza rimandare nemmeno di un minuto, ma non credere che ti farò passare liscia il fatto di avermi taciuto il fatto che ti dovevi vedere con questa qui. >>
K<< mi terrai a stecchetto? >>
M<< figuriamoci. Perché per punire te devo punire anche me? e comunque la tua punizione sarà quella di vedermi su un cartellone pubblicitario >>
K<< in che senso? >>
M<< nel senso che il marito di Yuriko fa il fotografo e gli serviva una modella per una pubblicità di intimo e siccome è geloso della moglie l'ha chiesto a me. Ho detto sì e ho già posato. Tempo una settimana e sarò su tutti i cartelloni pubblicitari di Tokyo, se non del Giappone >>
K<< MA CHE SEI SCEMA!!!! HAI Già POSATO PER LUI??? MA TI DEVO UCCIDERE!?!??! FATTI RIDARE SUBITO I NEGATIVI E POI AVVISA YURIKO CHE Diventerà VEDOVA!!!!  E POI A YUI NON CI PENSI!?!? CHE DIRANNO I SUOI AMICHETTI? MARY IO TI UCCIDO!!! >>
Mary iniziò a ridere. Yumi invece era pietrificata perché Ken stava urlando come un matto in un ristorante di lusso e tutti si erano girati, perplessa perché un Ken così geloso non l'aveva mai visto, considerando che lui a sua volta era stato un modello, preoccupata perché sembrava che a Ken stesse venendo un infarto. Guardò la fidanzata di Ken che nel frattempo in quella baraonda messa in atto dal fidanzato stava semplicemente ridendo. Rideva in modo così poco femminile ma si vedeva che si stava divertendo un sacco.
K<< Mary dimmi che stavi scherzando. >>
M<< chi lo sa, lo scoprirai tra una settimana >>
K<< tra una settimana quell'uomo sarà già morto. Fidati!!! >>
M<< ah che palle non mi va di avere un uomo innocente sulla coscienza. >>
K<< menomale, razza di stronza che non sei altro. >>
Poi la tirò a sé e la baciò come sempre, come se intorno a loro non ci fosse nessuno. Yumi si dovette arrendere all'evidenza. Ken non gli apparteneva, non gli era mai appartenuto. Ed era felice di vederlo felice in quel modo anche se un po’ continuava a rimanerne invidiosa. Era il caso di uscire davvero per sempre dalla vita di quel ragazzo. Non avevano più niente da dirsi, niente più che li tenesse legati. Entrambi avevano capito che la loro storia era stata una cotta, forse un amore giovanile, dove ancora non si è abbastanza grandi e maturi per capire cosa è davvero l'amore. Si salutarono e poi presero strade diverse.
K<< senti un po’ mocciosa non è che vuoi lasciarmi? Hai fatto tutta quella sceneggiata solo per non darla vinta a Yumi? >>
M<< no, Ken però ti prego sistemiamo Jotaro una volta per tutte e poi sposiamoci. Quel ragazzo si è intromesso già 4 anni fa e si è anche intromesso nella relazione di Seiya e Susy, se mia sorella lo viene a sapere siamo morti tutti quanti. Ora siamo tutti genitori, abbiamo una famiglia da proteggere e non possiamo solo andare a prenderlo a sganassoni. Se noi non ci amassimo tanto e non avremmo una figlia così intelligente ci saremmo davvero lasciati e Yui avrebbe sofferto più di noi. Segui il piano e non fare di testa tua per favore. >>
K<< va bene. Mary grazie per esserti fidata davvero di me. >>
M<< Immagino che rivedere Yumi sia stata un’idea di mio padre eh? Hai capito ciò che dovevi capire? >>
K<< sì prima sistemiamo Jotaro una volta per tutte e poi ti racconterò tutto. >>
Mary lo guardò davvero storto. Ora stava esagerando però. Non solo l'aveva lasciata e detto cose orribili e lei l'aveva comunque perdonato. Non solo si era fidato e confidato con suo padre anziché con lei, tenendola all'oscuro di tutto. Non solo si era visto con la sua ex zoccola, che era davvero bella, cazzo se lo era, e non le aveva detto niente. Ora continuava a tacerle anche quello che si erano detti e cosa era servito quell'incontro. Se non l'amasse davvero così tanto l'avrebbe davvero mandato a fanculo.

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Yui rimase a dormire dai nonni e non perse occasione per mettere a disagio i genitori davanti ai nonni. Con la sua solita boccaccia aveva esclamato durante la cena con i Saint che i genitori sicuramente dovevano fare le zozzerie e non la volevano intorno. Come caspita faceva a dire quelle cose con tanta semplicità e innocenza i genitori ancora non lo capivano, sapevano solo che erano diventati bordeaux e i Saint avevano iniziato a ridere come matti. Dopo la cena dai Saint misero in atto il loro piano. Iniziarono a litigare per la strada, una vera e propria sceneggiata. Continuarono pure a casa, si dissero cose cattive per poi chiedersi scusa a sottovoce e infine Mary se ne andò di casa come una furia.
Andò nello stesso parchetto in cui Ken si confidò con il suocero e pianse come una matta. Le venne facile piangere, ripensando a come si era sentita solo pochi giorni prima senza Ken al suo fianco e come previsto poco dopo Jotaro si mise seduto su quella stessa panchina. Le passò un fazzoletto e Mary all'inizio fece la sostenuta poi lo prese.
Jotaro iniziò a parlare con quella voce al miele che sa tanto di trappola per topi. Mary fece finta di cedere a quelle parole e poi si mise in piedi
M< lo sai Ken mi ha tradito con Yumi. Tu lo sapevi vero che quella di oggi era la ex? Sono disperata, non so come fare con Yui, lei ama così tanto il papà.>
Poi fece altre due o tre confidenze, giusto per far abbassare la guardia a Jotaro e dopo altre 45 cazzate che sicuro Ken si stava mangiando le mani nel sentire la mocciosa parlare in quel modo di lui, con la voglia di spaccare la faccia a quell'essere che si avvicinava sempre di più alla sua donna, Jotaro cadde nella trappola. Senza sapere nemmeno lui il perché disse la verità. Mary non poteva crederci questo era un povero coglione, un coglione abbastanza pericoloso, che Meiko al confronto era una principiante. Con sorpresa di Ken, Mary si avvicinò a Jotaro, cazzo sembrava che lo stesse per baciare e poi mentre stava per pensare che Mary voleva fargliela pagare per aver visto Yumi alle sue spalle, vide Jotaro che si piegava in due, l'espressione di dolore sul volto e quando capì cosa fosse successo si portò involontariamente anche lui una mano sul pacco e provò un tantino di dolore. Mary aveva tirato quella famosissima ginocchiata nei coglioni a Jotaro e non contenta pure una ginocchiata sui denti. Ken dovette uscire dal suo nascondiglio e prendere da dietro la mocciosa e portarla via. Aveva continuato a tirare calci sia a Jotaro che a Ken stesso. Una pazza al confronto era un agnellino. Ken ci mise davvero troppo a calmarla e riuscì a tranquillizzarla solo dopo averle ricordato che non voleva essere una madre violenta. Una parte di Ken però era estremamente orgoglioso della sua mocciosa, anche se doveva smetterla di buttarsi sempre così a capo fitto a picchiare la gente, soprattutto se era un uomo che aveva di fronte. Suo suocero però aveva ragione quando si trattava di Ken la mocciosa non guardava in faccia nessuno. Quanto l'amava.
J<< io ve la faccio pagare. Vedrete non finisce qua >>
K<< hai ragione non finisce qua. Yoshioka è stato avvisato e ora visto che ci hai tenuto sempre sotto controllo saprai sicuramente l'amore che mio zio, boss della yakuza, prova per la mia fidanzata. AH, chissà cosa ti farà quando saprà che hai allungato le mani sulla sua nipotina preferita. >>
Jotaro sbiancò. Ken non aveva mai tirato in ballo lo zio, anzi non ne parlava mai, poteva essere un bluff ma poteva essere anche la verità, e se l'opzione giusta era la seconda lui era un uomo morto. Aveva sempre considerato Ken uno senza palle, un povero coglione che non sapeva sfruttare ciò che aveva. Uno troppo fortunato, uno che la fortuna non se la meritava. Aveva sempre ottenuto tutto lui, senza dover mai faticare in niente per averlo. Aveva giurato vendetta quel giorno in cui Ken gli aveva rovinato la vita. E ora doveva ritirarsi così senza aver ottenuto niente. Ma almeno Ken aveva una ragazza adatta a lui, una povera pazza e stupida, quasi quanto Ken. SI era giocata il maid dopo quello che aveva fatto. Yoshioka non poteva mettere becco anche su quello. Ormai le votazioni erano andate. 
K<< ei amore stai bene? Non c'era bisogno di fare così, insomma mi dici di seguire il piano e poi tu fai di testa tua. Cazzo e se non lo beccavi >>
M<< cazzo un cazzo. Questo ha cercato di rovinarti la vita e farmi saltare il matrimonio perché alle elementari l'hai battuto in una gara di atletica? Ma ti pare normale??? questo dovrebbe essere rinchiuso in manicomio e che cazzo. Poi rovinato la vita perché il papà gli ha tirato 4 schiaffoni e detto che era una nullità? E lui anziché dire che padre stronzo o rimboccarsi le maniche che fa? accusa te delle sue disgrazie? tuo padre ti ha dato della nullità perché è quello che sei. STRONZO!!! La ragazza lo rifiuta ed è colpa di Ken Kitano perché quella ragazza era innamorata di Ken e non di lui? Prende brutti voti a scuola e la colpa è di Ken perché paparino non gli ha messo più l'insegnante privato per studiare, perché studiare da solo no? hai seguito Ken, volendo essere come lui per toglierli tutto ciò che aveva perché era più facile dare la colpa a lui che dire che sei solo uno scarto della società. Non sei bravo in niente!!! E non perché Ken sia più fortunato ma perché lui si è sempre impegnato in quello che fa. Senza trovare scuse. Yumi era innamorata di te e tu eri così concentrato in una vendetta senza senso da non cogliere l'occasione. Potevi stare con una ragazza molto bella, che pure paparino ti avrebbe guardato, una donna che ha una società tutta sua e tu che fai? la molli per fare i dispetti al compagno delle elementari. Ah, e un'altra cosa se pensi che il maid sia finito ti va male, mentre tu eri impegnato a fare lo stronzo uno dei tuoi giudici è andato a letto con almeno una maid di ogni locale in cui avete fatto da giurati, le votazioni sono annullate e verranno rifatte ma per allora credo che lo zio Yoshi ti avrà già fatto sparire. >>
Jotaro si era appena rimesso in piedi stava per dire che tanto sapeva che era un bluff quando vide davvero gli uomini della yakuza e se la fece letteralmente nei pantaloni. Si buttò in ginocchio supplicando il perdono. Mary, nonostante avesse cambiato un'infinità di pannolini a Yui da piccola, le veniva da vomitare da quell'odore nauseabondo. Ken disse ai due scagnozzi di non fargli troppo male ma di fargli capire cosa gli capitasse se si fosse avvicinato di nuovo alla famiglia Kitano e ai loro cari. 
Ken riportò Mary a casa e lei andò a farsi una doccia. Ken si mise seduto sul divano, riordinando le idee e tutte quelle emozioni. Quell'essere davvero era tanto pazzo da volergli rovinare la vita per una stupida gara di atletica. Ken era davvero fortunato? Aveva perso i genitori prematuramente, era cresciuto da solo, si era dichiarato una sola volta ed era stata scaricato senza tante cerimonie, tradito da chi credeva amico, però la fortuna poi aveva davvero trovato Ken e gli aveva messo sulla sua strada Mary. Già Mary doveva ancora spiegarle cosa aveva capito parlando con Yumi e poi lei ora stava sotto la doccia. Forse lo stava aspettando o forse no, ma a lui non importava. Lui voleva andare in quella doccia, voleva stare con Mary. Gli sembrava che non stessero insieme da un'infinità di tempo. Entrò anche lui nella doccia e Mary sembrava piuttosto contrariata. Ken fece solo un'alzata di spalle.
K<< amore oggi ho capito che tu sei il mio primo amore! Ho capito che quello che provo per te è l'amore quello vero, l'ho sempre saputo questo però oggi ho capito che nella mia vita ho avuto solo questo amore. Yumi era solo una bella ragazza che mi piaceva e che credevo di amare ma non l'ho mai amata. Ho capito che in parte le corna me le sono cercate e che non è che Jotaro fosse migliore di me ma semplicemente Jotaro dava a Yumi qualcosa che io non potevo darle, qualcosa che ho dato sempre e solo te. Il mio cuore, il mio amore, la mia vita. Sposami Mary, oggi, domani, dimmi davvero di sì tutti i giorni della nostra vita. >>
M<< SI! oggi. domani e sempre. Ora però fatti perdonare di aver visto Yumi. IDIOTA! >>
Ken si avvicinò, la prese in braccio e la baciò con foga. Si toccarono da per tutto, senza saltare un solo millimetro di pelle. Per un attimo si girarono a vedere entrambi la porta e iniziarono a ridere. Erano a casa da soli. Anche se con qualche giorno di ritardo Ken poteva finalmente mettere in atto il suo piano e fece sua Mary davvero per tutta casa. Si fece perdonare più e più volte. Tornarono ad essere una cosa sola.

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Capitolo 7
*** epilogo ***


 All'alba Ken si svegliò nonostante fosse andato a dormire poco prima. Era il miglior risveglio che avesse fatto da settimane, settimane che erano apparse anni. A fianco di Ken si trovava Mary addormentata. I capelli, castani come il primo giorno in cui l'aveva conosciuta ora avevano dei riflessi biondi, molto probabilmente fatti apposta per il matrimonio, il viso era girato verso sinistra, era coperta sbadatamente come sempre dal lenzuolo che la copriva dal seno fino al linguine. Era dannatamente sexy, a Ken le ricordava sempre la prima volta che avevano fatto l'amore. Mary aveva una gamba distesa e l'altra piegata a formare una specie di quattro. Un braccio piegato e con la mano sotto al viso e l'altro braccio sopra al seno, come se avesse paura di scoprirsi. Ken la guardava estasiato. Si sorprendeva sempre di sé stesso e di quanto l'amasse. Tutto quello che era successo in queste ultime due settimane, tutto quello che era successo il giorno prima, sembrava solo un incubo. L'incubo peggiore che lui potesse fare. Aveva rischiato di perdere per sempre Mary ma allo stesso tempo grazie a questo incubo aveva capito tante cose. Avrebbe preferito capirlo senza dover rischiare di perdere tutto. Andò a lavarsi dopo aver dato un bacio sulla guancia a Mary. Preparò lui la colazione anche se molto probabilmente Mary, visto che non dovevano accompagnare Yui all'asilo, avrebbe dormito fino all'ora di pranzo. Provò lo stesso a portarle la colazione a letto e Mary stranamente era sveglia, sembrava quasi spaventata, ma quando vide Ken il suo viso si rasserenò. 
K<< ei mocciosa tutto bene? ti ho lasciato che dormivi tranquilla e ora... >>
Ma Mary gli si catapultò in braccio, tanto che Ken non seppe manco lui come aveva fatto a salvare l'intera colazione. 
M<< non mi lasciare MAI più. Se lo rifai giuro che emigro in Messico e faccio perdere le mie tracce. STRONZO!! >> e poi si mise a piangere.
Ken appoggiò il vassoio con la colazione sul comodino e poi si mise nel letto abbracciato alla sua mocciosa. Rimasero così per ore, con Mary che quasi stritolava Ken talmente l'abbracciava stretto e lui che continuava ad accarezzarla e a darle un sacco di baci sulla nuca. Quando Mary finì il piagnisteo si accorse di avere fame e anche se ormai il caffelatte era freddo, proibì a Ken di alzarsi per andarlo a riscaldare e fecero colazione attaccati. A Ken sembrava che Mary avesse davvero il terrore di separarsi da lui, nemmeno Yui con Ikky arrivava a tanto, forse. 
K<< AMORE NON HO MAI AVUTO INTENZIONE DI LASCIARTI, SOLO LA MIA BOCCA DICEVA UN SACCO DI STRONZATE. MARY NON TI LASCEREI MAI. Anche se questa cosa che sei incollata non mi dispiace per niente, anzi >> Era già pronto a parare eventuali colpi quando si accorse che Mary si era stretta ancora di più a lui.
K<< amore sposiamoci oggi! >>
M<< no! Susy ha organizzato tutto nei dettagli. Abbiamo aspettato 4 anni per avere il matrimonio perfetto e lo avremo. Dobbiamo solo portare un po’ di pazienza, però insomma, in realtà c'è una cosa che tu potresti fare per me, tipo subito >>
Ken ci pensò giusto un secondo, poi liberandosi dalla presa della mocciosa, che quando voleva tirava fuori una forza olimpionica, andò a prendere si quello che si aspettava la mocciosa ma prese anche un paio di cuffie e mp3.
Mary non vedeva l'ora di riavere il suo anello, si sentiva come se le mancasse un pezzo. Certo sua sorella le avrebbe fatto tutto un discorso sul fatto che un anello non significava niente, che era solo un pezzo d'oro bianco con un diamante. Che non era un anello di fidanzamento a dare valore alla coppia, che se ne poteva benissimo fare a meno. E tante altre cose che per Mary risultavano quasi incomprensibili. Lei rivoleva il suo anello di fidanzamento, non per il valore in sé, l'avrebbe rivoluto indietro anche se fosse stato un anellino uscito dalle patatine. 
Ken tornò subito nonostante alla mocciosa fosse apparsa un'eternità.
K<< amore prima vorrei dirti delle cose, ti va di ascoltarmi? è importante. Ci sono delle cose che ancora non ti ho detto e ci tengo a fartele sapere. Avanti non fare quella faccia preoccupata, non è niente di cattivo o roba che possa farti cambiare idea sul matrimonio. Mi ascolti? Ma ascoltarmi per davvero e non con quella faccia da condannata a morte. >>
M<< va bene però vieni vicino a me mentre me lo dici. >>
Ken si rimise nel letto vicino alla mocciosa che si fiondò subito tra le braccia del suo uomo, lui avrebbe preferito guardarla negli occhi come sempre quando aveva qualcosa d'importante da dirle, ma anche tenerla stretta a sé, gli andava più che bene.
K<< Ora sono un po’ imbarazzato però. >>
M<< perché? >>
K<< be perché è imbarazzante. Non ho mai detto cose così, mi sembrano troppo sdolcinate per un ex teppista come me >>
M<< ti ricordo che ti ho beccato con la tua ex e anziché fartela pagare ti ho fatto godere come matti. è il minimo qualche frase smielata da parte tua ora >>
K<< mi sembra di aver ricambiato a pieno e averti fatto godere a mia volta >>
M<< Ken non è il momento di fare l'altezzoso o il permaloso.  Avanti parla ora, sono curiosa di sapere perché hai portato anche le cuffie >>
Ken fece un sospiro, tanto con Mary la spuntava sempre lei. Si fece coraggio, diventò paonazzo dalla vergogna. Si sentiva più nudo del fatto stesso che lo era davvero. Mary si staccò solo un attimo da lui giusto per mostrargli la sua faccia contrariata e Ken capì che ormai aveva lanciato il sasso e non poteva nascondere la mano.
K<< e va bene mocciosa, hai vinto tu. Stammi a sentire in silenzio però e rispetta le mie pause d'imbarazzo. >>
M<< PROMESSO >>
K<< caspita mi sento quasi importante come zio Yoshioka ora. Allora quello che ti volevo dire è che anni fa andai in Italia, ancora prima di conoscere Benito, c'era un gruppo famoso, si chiamava GEMELLI DIVERSI, anche se non sapevo la lingua le loro canzoni mi piacevano un sacco. C'era una canzone che però mi era rimasta impressa, tanto che imparai qualche parola senza sapere se fosse qualche insulto. Quando incontrai Benito mi sorpresi che anche lui ascoltasse quel gruppo, sai si erano già sciolti da un po’. Mi feci insegnare l'italiano da Benito e poi iniziai ad analizzare tutti i loro testi e infine analizzai anche il testo di quella canzone che continuavo a canticchiare. In realtà la canticchio ancora spesso quando tu non ci sei. Ascoltavo quella canzone come un mantra, l'ascoltavo anche prima di prendermi la sbandata per Yumi. Sognavo sempre di trovare una ragazza così. Una persona che non mi avrebbe mai abbandonato e sarebbe stata sempre al mio fianco. Quando mi misi con Yumi non capivo perché quella canzone non mi facesse pensare a lei. Insomma, era la mia fidanzata e invece io mentre ascoltavo questa canzone pensavo a un'altra ragazza. Ovvio nessuna in particolare, semplicemente una ragazza a cui un giorno avrei potuto dedicare questa canzone. Dopo Yumi e il tradimento, non l'ascoltai per un po’. Non volevo più innamorarmi. Tutte le ragazze erano traditrici. Quella ragazza che immaginavo da una vita, pur non avendo minimamente idea di come potesse essere fisicamente, non esisteva. Non sarebbe mai esistita. Quando tornai in Italia da Benito, nemmeno l'avessero fatto apposta, alla radio passò proprio questa canzone, avrei voluto cambiare stazione radio ma figuriamoci se Benito me l'avrebbe permesso. Tornai in Giappone con un briciolo di speranza, forse quella ragazza esisteva davvero. Infine, siete arrivate voi sorelle Saint e dopo averti visto al maid ho continuato ad ascoltarla. Anche se mi ripetevo che dovevo starti lontano, che ti avrei protetto senza innamorarmi di te, senza farti capire i miei sentimenti, quando ascoltavo quella canzone era il tuo volto che mi appariva. Fin dal primo giorno Mary che ti ho visto, io davvero non ho mai fatto altro che pensarti. All'inizio non capivo perché ascoltando quella canzone io pensassi a te finché non ho capito di amarti, che di te potevo fidarmi. Ok l'ho detto, è stato meno imbarazzante di quello che pensavo >>
Ken poi le passò le cuffie e mise play. Mary ascoltava la canzone come se fosse la prima volta. L'aveva già sentita, lei che i GEMELLI DIVERSI li amava da sempre, non era di certo una delle sue canzoni preferite eppure ora, le pareva la canzone più bella che fosse mai stata scritta. Rimaneva lì in silenzio, abbracciata a quell’uomo che le aveva dedicato questa canzone, ancora prima di conoscerla. Capì cosa intendesse dire Ken quando quella mattina le disse che la stava aspettando da tutta la vita. Non stava mentendo e lei questo l'aveva capito, ma allo stesso tempo pensò che fosse una frase detta solo per non far saltare il matrimonio. Ken davvero l'aveva aspettata da una vita e ora l'aveva trovata. Proprio come dicevano le strofe di quella canzone lei non se ne sarebbe mai più andata. Si asciugò le lacrime silenziose e si strinse ancora di più a Ken. Rimise la canzone da capo e staccò le cuffie. La musica si espanse per tutta la stanza. E sulle note di quella canzone guardò negli occhi l'uomo che amava e gli disse semplicemente
M<< sono arrivata, mi hai trovata e giuro che non me ne andrò mai via >>
K<< TI AMO! e puoi starne certa che non ti lascerò mai andare via da me >>
Tornarono a baciarsi mentre STRANO, THEMA E GRIDO cantavano quella canzone che parlava senza alcun dubbio della loro storia d'amore.
 
Si, lady, perché mi guardi così e tremi
Mi chiedi su due piedi cosa cerco
Se vuoi sapere quel che sento

Ehi, guardami dritto in fondo agli occhi e vedrai cosa ho dentro
Un uomo stanco di false illusioni e di parole al vento
Cerco quel sentimento perso da troppo tempo
Apri il cuore un momento e capirai che non mento

Certo che non è facile fidarsi adesso
Capisco visto che per me è lo stesso
Mi chiedi cos'è che voglio e su un foglio stendo parole
Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore

Sai voglio assecondar la voglia di baciarti
Voglio che ti venga voglia di baciarmi
E coccolarmi fino a tardi
Scambiarsi la vita lasciare fuori il dolore
Gustarsi la parte migliore e leccarsi le dita

Voglio che solo tu sia
La donna che non ho mai avuto prima in vita mia
Il motivo dell'allegria
L'inizio della magia
La fine della follia
La rima che arriva al cuore in ogni mia poesia

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?

Voglio svegliarmi e trovarti davanti agli occhi
Voglio aiutarti a non curarti
Di quello che dicono e pensano gli altri sciocchi
Voglio che tu riesca ad uccidere il mio lato peggiore
Vivere amore non una nuova illusione

Voglio che sappia che spero sia tu
Se squilla il telefono
Che un giorno senza te non passa più
Mi sembra un secolo

Suona ridicolo, ma
E' proprio l'effetto che fa
Non averti accanto da
Quando ti ho vista in quel club

Voglio sincerità su questo non si scappa
Voglio che tu sappia che sentirmi in gabbia mi fa rabbia
Ma adoro vederti furiosa perché sei gelosa
Degli sguardi delle altre lo sai sei meravigliosa

Perché al momento giusto tu sai diventare un'altra
E mi stringi forte mentre Mina canta
Voglio che sia amore alla follia o mettimi da parte
Una bugia e mi fai il cuore a pezzi come le altre

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?

Voglio sorprenderti e proteggerti da un mondo di squali
Darti le mani se cadi scoprire se siamo uguali e saremo sempre leali
Voglio che tu voglia me soltanto e nessun altro
Trovarti accanto quando dentro sto tremando

Conoscere i tuoi sogni e quello che non sopporti
Voglio darti il mio meglio e aspettare sveglio che torni
Voglio essere la spalla su cui piangere che trovi accanto a te
Nei giorni neri e le notti insonni

Voglio che mi porti per mano nei posti nuovi
Guardarti quando mi parli e mi incanti mentre ti muovi
Sai voglio capire da uno sguardo cosa provi
Dimmi se sei bella dentro tanto quanto lo sei fuori

Hey, voglio mancarti da matti se parti
Voglio esser quello che ai tuoi occhi è sempre più bello degli altri
Tu mi domandi cosa voglio ma mi spiazzi
Lady, non vedi voglio soltanto innamorarmi

Sparirai al sorgere dei primi guai?
Tu mi stringi e dici che non lo faresti mai
  • Scorderai la certezza?
O sorridendo mi dirai

Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?
 
Dai vieni più vicino
Davvero vuoi capire chi sono?
Disse così: conosciamo così poco di noi
Le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi?
 
Fecero di nuovo l'amore, con nuove consapevolezze e nuovi sentimenti. Fu difficile staccarsi e arrivati ormai all'ora di pranzo, Ken riprese l'anello di fidanzamento dalla scatolina, si inginocchiò ai piedi di Mary e le chiese di sposarlo. Lei si emozionò come la prima volta e tra le lacrime disse di nuovo Sì. Ora che la mocciosa aveva di nuovo l'anello al dito erano entrambi felici e sereni. Quell'anello rappresentava tutte le promesse che si erano fatti. Mangiarono e parlarono del più e del meno. Quando Ken tirò fuori il discorso del matrimonio finalmente vide per la prima volta Mary tutta emozionata. 
K<< amore queste settimane mi sono parse un vero incubo. TI AMO, non ti lascerò mai Mary. >>
M<< te l'ho detto no? mi hai trovata finalmente e non me ne andrò mai via. >>
K<< PROMESSO? >>
M<< PROMESSO! >>
 

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