C'era una volta il Nullacosmico

di jessicalocke
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Nel bellissimo paesino di Nullacosmico, frazione di Nonsodove, si trova una casa tutta rosa.
È una tipica casa di campagna di almeno due secoli fa: l’unica stranezza forse è proprio il colore scelto per dipingerla.
La famiglia che vi abita ha deciso la tinta dopo una minuziosa ricerca, e ha optato per questa colorazione per ciò che evoca in loro: l’andare d’amore e d’accordo. Se si domandasse alla nipote più piccola il motivo della scelta, Herlequin affermerebbe con sicurezza che quel colore nasconde una verità più sinistra, riconducibile alla metafora delle “lenti rosa”.
Questa figura viene utilizzata in psicologia per spiegare come, a volte, la realtà che pensiamo di vedere non sia quella effettiva.
Herlequin la riassumerebbe con la frase “raccontarsi una bella favola e farlo così bene e per così tanto tempo da crederci veramente”.
Si, sarebbe proprio un bella sintesi per il caos giornaliero in cui mi ritrovo. Se poi alle lenti rosa aggiungiamo anche la maschera che ogni giorno indossiamo” Herlequin mima il gesto del bacio “Si arriva alla rappresentazione perfetta di quanto accade qui”.
La ragazza abita nella casa rosa assieme a due delle sue zie: zia Romana e zia Ippocrata.
Romana e Ippocrata sono sorelle. Zia Romana è la più anziana, è una donna del secolo scorso, infatti è ancorata alle tradizioni e ai valori cristiani; Ippocrata è più moderna su temi quali la moda e le tecnologie, ma è anche lei ferma sostenitrice di quanto professato dalla sorella maggiore.

La vita scorre tranquilla fino a quando sua maestà il Principe fa la sua comparsa a Nonsodove.
Tale essere è cugino di Herlequin, anch’egli nipote di Romana e Ippocrata. Quando alla ragazza vengono menzionati il Principe e sua sorella, la Principessa Babi, non può fare a meno di pensare quanto sia vero il detto “più i parenti sono stretti e più fanno male, proprio come le scarpe”.
Partendo da questi presupposti, si può comprendere come l’annuncio della “lieta” notizia abbia scatenato in lei la “gioia più autentica” che abbia mai provato in tutta la sua vita.
Herly è perplessa, il Principe non ha mai provato grande interesse per Nullacosmico, soprattutto perché essendo situato in campagna risulta scomodo e per niente affine con il dolce far niente di cui lui è indiscusso primatista. A Nullacosmico, o meglio nella casa rosa, c'è da pulire e curare le galline, conigli e la vigna, per non parlare del giornaliero andirivieni di gente più o meno sconosciuta che capita a random per “rallegrare” l’ambiente.
Principe non si è mai fatto più vedere da quando aveva sedici anni, tanto è vero che la sua presenza alla vendemmia di quell’anno è stata immortalata da una foto ricordo con tanto di data” Herly all’epoca era a mala pena nata, quindi si sente disorientata, proprio non capisce il motivo di tale apparizione. Peraltro, prima di allora, lui non frequentava spesso l’habitat, ecco il perché della foto e della successiva affissione in bacheca. Spuntava qualche rara volta come un fungo per godersi il sole estivo. Principe stava comodamente svaccato nella sdraio dietro casa, possibilmente osservando oziosamente suo padre Cloudio e company lavorare la terra. Era sempre pronto ad elargire consigli vista la sua “immensa esperienza” in merito, ma senza mai rischiare di contrarre un tunnel carpale.

Principe prende posto.

Zia Ippocrata lo ammira come si fa con il quadro di un Santo, perché “ il primo nipote maschio non si scorda mai!”. Zia Romana attende, se le cose andranno per le lunghe potrebbe sempre recitare sottovoce una decina del rosario.
Principe si schiarisce la voce e, con un sorriso finto come una borsa di Prada dei cinesi, prende la parola << Care zie e…>> “Miseriaccia mi tocca menzionarla per il buon esito della mia missione” << Herly. Buongiorno. Sapete bene quanto mi stia a cuore questo posto incantato, che per me è fonte di gioia immensa e ricordi felici di una lontanissima infanzia >>.
L’incipit non promette nulla di buono, che diamine sta succedendo? Rimugina Herlequin.
<< Questa casa è sempre stata fonte di festa e divertimento per me, Babi e nostra madre Messalina. Non abbiamo mai fatto niente, nemmeno apparecchiare la tavola, ma solo preso il sole, mangiato a sbaffo ecc.. per questo motivo la vediamo come un paradiso terrestre. Aggiungete poi che ho scaricato la mia fidanzata. Io vivevo con lei, in una casa pagata da lei...per cui ora mi toccherebbe tornare dai miei e sopportarli. Bleah! Oppure, cosa ancora peggiore, dovrei comprarmene una….noo, troppe responsabilità! Con il cavolo proprio che lo faccio! >>.

Le zie si guardano.

Herlequin strabuzza gli occhi << Ma scusami, questa casa non è nemmeno la tua. Ti lamenti delle spese, delle responsabilità ecc, e allora non puoi semplicemente ritornare a vivere con i tuoi? Il posto ce l’hanno, e due letti in più pure…>>
<< Li? Ma no, ma stai scherzando? Se vengo qui, mi intano dietro casa, mi faccio una riga di fatti miei infinita, posso fare tutto quello che voglio e le mie “amatissime” zie mi servono di barba e capello >>.

Zia Romana ha finito di recitare la corona del rosario << Basta che tu ci aiuti a fare qualche lavoro. Ben inteso, solo se ne avrai voglia e con un preavviso minimo di un mese. Che bello, staremo tutti insieme! >>.

Principe la guarda << Ma certo zia, finalmente staremo insieme e io continuerò a fare quello che qui ho sempre fatto >> conclude ghignando.

<< Bene, è deciso! Da oggi in poi s’insedierà il Principe. Ave a te, amatissimo nipote! >>.

Herlequin si sente mancare la terra da sotto i piedi: ingenuamente spera che la situazione sia brutta, ma non disperata.



ANGOLO AUTORE: Ciao ragazzi! Dopo anni passati da accanita lettrice di fanfiction ho deciso d'imbarcarmi in una nuova avventura e tentare di scrivere anch'io. Spero di strapparvi un sorriso e farvi staccare la spina dal solito caos giornaliero.   
Ringrazio Swan Song per avermi dato l'input e credere in me, ringrazio anche Marthanoia per avermi dato l'ispirazione necessaria.  

Note:  Per il nome di Herlequin mi sono affidata al web e ho trovato ispirazione nella parola tedesca “hellequin”, che rappresenta un demone del folklore medioevale. Da li ho capito il perché del nome del personaggio di Harley Quinn e allora ho fatto un mix dei due nomi.

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Un dì, il Principe grazia della sua presenza la bella casetta rosa. Dico “grazia” perché è vero che si è trasferito, ma sempre per non avere troppe rotture di scatole, va e viene come più gli aggrada; soprattutto nessuno sa quando c’è e quando no.
La questione sarebbe risolvibile con una semplice azione, ossia muovere la gamba destra davanti a quella sinistra e così via, sino ad arrivare alla sua porta. Però la privacy del Principe va rispettata!
Le zie non osano disturbarlo: pertanto, alla mala peggio, gli scrivono un Whatsapp e attendono una sua “gentile” risposta.
In caso di urgenza, zia Ippocrata tenta un leggero << Principe? >> sussurrato nell’aria. Questo solo una volta; se ottiene risposta, bene, sennò meglio rimanere nel dubbio amletico: c’è o non c’é?
Egli fa capolino dalla sua tana alle 17.40, dopo svariate ore dalla domanda sussurrata, e saluta le zie.
Strano, avrà bisogno sicuramente di qualcosa, se si fa vedere. Come gli animali che, finito il letargo, vanno alla ricerca di cibo.
Quel giorno, il Principe deve essere particolarmente affaticato, perché invece delle solite moine lampo, si limita ad “intelligentissimi” monosillabi degni di uno scimpanzé. Anzi no, chiedo scusa agli scimpanzé per il grave affronto.
<< Ciao, zie…>> e già la frase subisce una sospensione non dovuta ad interruzione alcuna. Parlare gli costa uno sforzo immane.
<< Ciao Principe, quale onore vederti. >> gracchiano le zie, Ippocrata già commossa e partita per la tangente.
Alle ore 17.42 Principe esce già dall’adorata casa e sparisce con un fugace << Vado sino a vedere una cosa…>> .
Nemmeno Flash sarebbe stato in grado di sbarazzarsi così velocemente di un super cattivo. Non è nemmeno incappato nelle solite domande di rito come: “Sei appena uscito? Come va? Hai mangiato?” e simili.
Il Principe ha battuto ogni suo precedente record.
Se fosse un atleta, la folla sarebbe in visibilio.
Herley invece, che si trova al piano superiore e non vede nessun motivo per scendere, sfoggia una gigantesca goccia sulla fronte come nei manga.
Dopo ben 8 o 9 minuti massimo, Principe grazia nuovamente le zie della sua presenza e parte in quarta per svignarsela. Giustamente la sua soglia di sopportazione ha già raggiunto apici inenarrabili.
Riesce abilmente ad evitare ogni domanda che potrebbe rallentare la sua permanenza, continuando ad utilizzare solo monosillabi e mugolii.
Esattamente alle ore 18 da l’avvio ad una manovra evasiva << Va bene, zie “carissime”…avreste mica un po’ d’insalata? >> domanda mentre è sulla porta pronto ad uscire.
Ippocrata, folle d’amore, tenta di tutto per farlo restare ancora al suo fianco, ma, ahimè, si vede costretta a capitolare dopo ben 7 minuti.
Principe se ne va e lei è veramente dispiaciuta.
Ad un tratto Egli ritorna, apre la porta e, facendo solo spuntare la testa, esclama << Zia, hai mica anche delle uova? >>.
Ippocrata è felicissima di poter inebriarsi ancora di qualche secondo della sua presenza. Prende le uova e gliele porge << Principe carissimo, sai che ieri con Herley siamo andate….>>
Herley non capisce se la zia è uscita di senno o è cosi disperata da provare un qualcosa del tutto privo di senso “ Ma cosa vuoi che gliene freghi a lui di me, di voi e di quello che abbiamo fatto ieri. Poi anche se non raccontate tutti i fatti miei a lui….soprattutto visto come si comporta e l’assoluta privacy che invece vige nei suoi confronti...“.
Come volevasi dimostrare, Principe non prova nessun interesse e fugge più veloce del vento.
Herley aspetta di essere sicura della di lui dipartita. Oddio no, sarebbe troppa fortunata, voleva dire la sua partenza, e scende in cucina dalle zie.
<< È passato Principe >> attacca zia Romana << ha detto di salutarti, Herly…>>
La ragazza deve trattenersi dallo scoppiare a ridere “Bugiarda, ma se nemmeno mi ha menzionata e sia chiaro ne sono bene felice”.

…….

Zia Ippocrata ha agganci con vari rappresentanti di prodotti cosmetici, per la pulizia e la cura della casa, e chi più ne ha più ne metta.
Proprio quel giorno l’ha chiamata una rappresentante dicendole che sarebbe passata a farle la solita visita per consegnarle i prodotti.
Tizia arriva alla casa rosa e, dopo i vari convenevoli, mostra il catalogo, le offerte e prende nota della merce che le zie vogliono ordinare.
Mentre Herley è intenta a sfogliare il catalogo, all’improvviso zia Romana, dal nulla, se ne esce con << Uh! Ma lo sai che sta notte ho avuto un incubo orrendo?! Ho sognato che, Herley, te ne andavi di casa e andavi a battere, facevi la prostituta! >>.
Le altre due donne fanno finta di niente, mentre Herley è scocciata.
Prima di tutto, che cavolo si è fumata Romana per fare un’uscita simile, e poi perché non sa sta zitta?
Che si preoccupi per Babi semmai.
Herley non può fare a meno di risponderle << Per quanto riguarda diventare una prostituta non sono di certo io la nipote della quale ti devi preoccupare. Ne hai già una che lo fa praticamente di professione. Infatti dopo essersi fatta terra bruciata perché è andata a letto con metà paese, ha dovuto cambiare regione >> “Ipocrita” .
Romana rimane un attimo interdetta, non si aspettava questa uscita << Non giudicare e non sarete giudicati >> controbatte velocemente, citando il tanto caro Vangelo.
<< Ma a me non interessa, zia. Ognuno può fare quello che vuole, però almeno non fingiamo indifferenza e di non sapere nulla, soprattutto davanti all’evidenza. Quando una persona si comporta in un certo modo, determina anche quello che è >>
Se non è una puttana Babi, non saprei proprio chi potrebbe esserlo. Per carità, io non sono una santa, sono una stronza e psicopatica se volete, ma puttana no! E non rendiamoci ridicoli più di quanto già non siamo.
<< Troppo comodo. Voi volete che io applichi il Vangelo del “porgi l’altra guancia”, i vostri due altri nipoti invece se lo possono scordare tutto quel libro li. Fanno quello che vogliono e devono pure essere non solo non giudicati, ma anche perdonati >>.
L’aria attorno si raffredda, ma ovviamente le zie non controbattono.
Chi tace acconsente.



Note autore: Ciao ragazzi! Vi ringrazio per aver letto il capitolo precedente, spero vi abbia divertito e siate ancora con me. Non so se qualcuno è tanto matto da seguire questa storia delirante e in parte nonsense, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. :) 
Alla prossima! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 

Il giorno del compleanno della principessa Babi si sta avvicinando.
Sua futura maestà, sempre per tenere in piedi la bella maschera di amore e pace familiare, invita per messaggio tutti i familiari, ahimè Herlequin compresa.
Nella realtà se solo potessero Babi e suo fratello, Principe, farebbero volentieri saltare in aria Herly, soprattutto per motivi d’eredità, è ovvio che una torta divisa in tre risulta più piccola che divisa in due. Purtroppo per loro però l’omicidio, se scoperto, potrebbe rovinare le loro mire, non tanto per la legge, i due non sono così acculturati, ma per le zie. Infatti se zia Ippocrata e zia Romana lo scoprissero, visto che credono ipocritamente nella pace e nell’amore familiare, potrebbero cambiare le loro volontà testamentari e quindi tutto quel ben di dio finirebbe in un’orrenda nuvola di fumo.
No, no così non va bene” si ritrovano a pensare i due principi “Infondo cosa costa fingere spudoratamente in quelle fugaci occasioni di considerare l’”amata” cugina? Niente, assolutamente nulla”. Sanno benissimo di poter godere dello status di intoccabili, tutti in famiglia si prostrano ai loro piedi e nessuno mai chiede loro di rispondere delle loro azioni, soprattutto quelle sbagliate. Il ruolo dell’arlecchino pazzo viene interpretato, o meglio fatto eseguire alla “cara” Herlequin. Infatti anche solo un suo sbuffo nei loro confronti viene analizzato e portato davanti alla corte marziale, ma se uno dei principi la manda spudoratamente al diavolo, questo atto viene considerato un lapsus, una piccolezza dovuta alla loro innocente ingenuità.
Ed ecco quindi che la principessa scrive a zia Ippocrata una melensa, vomitevole e fintissima sviolinata su come avrebbe piacere di invitare i “cari inferiori”. Oddio no voleva dire i “cari” familiari, maledetto t9, voleva invitarli per poter “stare un po assieme”.
Più o meno il testo del messaggio recitava: “Ziaaaaaa, vi fa piacere, vederci per stare un po insieme per un pranzo? Ovviamente siete invitate tu, zia Romana ed Herly”.
Ecco qui servite su un piatto d’argento ancora una volta le buone intenzioni assolutamente “sincere” della principessa. Ha fatto astutamente leva sui valori fondamentali delle zie: l’amare il prossimo tuo più di te stesso. Nello specifico anche se sei tetraplegica fatti forza e corri come Forrest Gump così da ottenere la ricompensa futura ed eterna.
Sempre che ci sia un Qualcuno e una ricompensa” pensa sempre Herly.
Inoltre è stato menzionato velatamente il valore caposaldo della famiglia: l’andare d’accordo ad ogni costo, sempre e comunque.
Occorre notare che non c’è niente di male nell’andare d’accordo, anzi. Questo però per le zie non significa che le due parti in gioco arrivano ad una mediazione dei propri interessi, ogni tanto lanciandosi anche qualche sano vaffanculo! No, Signore mio adorato! ( Qui zia Romana si farebbe il segno della croce per almeno tre volte). L’andare d’accordo significa che le due zie ed Herly, cresciuta con l’intento di rivestire in futuro la funzione delle due, devono prostrarsi al volere dei principi. Si deve far di tutto per andare d’accordo, e si sa il sacrificio deve avvenire solo da una parte. Significa che se i principi o la loro madre insultano le zie o chiunque altro familiare, beh colui che subisce gli insulti deve mordersi la lingua, zittirsi e possibilmente anche ringraziare di quanto ricevuto. Se i principi necessitano di qualcosa, questa deve essere realizzata ancora prima che possano anche solo emettere un vagito di disapprovazione e ovviamente nessuno deve mai aspettarsi un grazie, ma che scherziamo?
Tornando a noi, ecco che il messaggio di Babi fa andare su di giri il motore di zia Ippocrata e zia Romana.
Le due iniziano ad ideare un piano per far si che ogni possibile rifiuto da parte di Herlequin sia pressoché, a parer loro, impossibile. Stilando varie possibilità, arrivano alla creazione di quella più efficace.
Zia Ippocrata si posiziona davanti alla lavagna e si rivolge alla sorella. << Ecco il piano: sganciare la bomba in presenza di sig. Soggetto Terzo, cosicché la reazione di Herly sia contenuta o quasi nulla.
1° invitare Herly a salutare il signor Soggetto Terzo;
2° aspettate che il clima sia quello di una serata invernale davanti al caminetto acceso e far in modo che Soggetto Terzo inizi a parlare del più e del meno;
3° dopodiché quando le difese di Herly saranno abbassate, ecco che Zia Romana compirà un tiro da capo cannoniere, sganciando il vero motivo di tutta questa pantomima.
Risultato: una Caporetto di Herly. Costretta a non dare di matto davanti al Soggetto Terzo per evitare l’internamento, dovrà capitolare ed accettare l’invito >>.
Ovviamente non vengono contemplate nemmeno minimamente altri eventuali risultati, la vittoria sarà schiacciante!
Le zie si guardano e già gustano il dolce sapore della vittoria.

Il ragno comincia a tessere la sua tela.

Zia Romana inizia sapientemente a srotolare il filo (spinato però) << Herlequin, cara, guarda c’è anche il sig. Soggetto terzo, vieni, vieni ti vuole salutare >>.
La ragazza si avvicina, studiando attentamente la scena che le si presenta dinnanzi e sente puzza di guai in arrivo. La malcapitata sa che il fatidico giorno santificato dalla nascita di Babi si sta avvicinando e vista la prassi ormai secolare di festeggiamenti ed imposizioni si prepara alla battaglia.
Se deve combattere, venderà cara la pellaccia, tanto ormai è già catalogata dalle care zie, zii e cugini come “bomba ad orologeria pronta ad esplodere” quindi nulla può peggiorare la sua situazione.
Herlequin tende le labbra in quello che dovrebbe apparire come un sorriso. Il risultato però è orribile. La sua maschera non è più quella di una volta e così la sua faccia ricorda una belva che digrigna i denti. Nonostante questo saluta e si siede.
In questo momento il suo cervello le manda messaggi telegrafici quali “maiday maiday “ e ancora “attenzione, occorre preparare possibile via di fuga..” e cose simili.
Se Herly fosse Sherlock Holmes, quello interpretato da Robert Downey Jr., la sua mente sarebbe in grado di ideare uno scenografico ed efficace piano di fuga. Un piano pieno di tripli salti mortali, qualcuno dei quali magari anche dalla finestra, mosse di combattimento e soprattutto un’uscita di scena senza riportare grandi perdite.
Purtroppo non sarà così ” pensa fra sé e sé “speriamo solo non giungano i carabinieri o almeno di non essere rinchiusa alla neuro. Che poi forse non sarebbe tanto male, la neuro dico, tutto quel bianco accecante potrebbe darmi finalmente un po di pace”. La sua coscienza si sente in dovere di intervenire e l’ammonisce “Tzè, certo Herly ti ci vedo con un bel camice a contemplare il bianco infinito e parlare con lo strizzacervelli, non di come vorresti strozzare i principi, ma di come stai raggiungendo la pace interiore!”. Herly capisce che, se addirittura la propria coscienza la sta prendendo non troppo velatamente per il culo, l’idea che ha partorito è veramente un’idiozia gigantesca.
La voce di zia Romana interrompe il film mentale di Herly << Carissimi… >> “ Mamma mia, sembra di stare per ascoltare una delle tante Lettere di S. Paolo apostolo ” non può fare a meno di pensare la ragazza << …ma che bello che siamo qui riuniti….>> e giù tutta una sviolinata di quanto sia stupendo stare tutti insieme, di come il mondo sia rosa confetto e pieno d'arcobaleno ed unicorni.
Dopo qualche minuto la zia arriva al nocciolo della questione << L’amata Principessa Babi ..>> “amata da voi” si ritrova a pensare Herly << compirà tra poco gli anni, ciò è fonte di gioia per il mondo, ma che dico per tutto il multiverso e pertanto verrà indetta una grande celebrazione. In pratica Babi ci invita tra tre giorni a mangiare >>.
“A ecco, siamo cordialmente costretti a darle una veloce conferma dei partecipanti, non si fa attendere una principessa” prima che Herly possa anche solo muovere le labbra, per mostrare il suo dissenso, la palla passa velocemente a zia Ippocrata << Come ben sai Herly, l’invito si estende anche a te >> “Certo certo, ce la vedo la principessa e suo fratello il principe che gioiscono della mia presenza” << Quindi vieni anche tu, no? >>.
La giovane è messa con le spalle al muro. La voce della zia sotto la falsa proposta nasconde un sottotesto di “prova a dire il contrario”, inoltre sa che se da di matto, come già avvenuto, confermerebbe la teoria che è pazza furiosa e non è un bene. Herly si scervella velocemente e decide di optare per una mossa sintetica << Io no >> proferisce seccamente e con decisione, per non dare adito ad ulteriori polemiche.
Le zie strabuzzano gli occhi ed insorgono << Ma come? Non è possibile, è invitato anche Soggetto Terzo, il quale gioiosamente accetta l’invito! >>. Suddetto Soggetto si sente chiamato in causa, ma per non finire in mezzo ai fulmini e le saette che vede chiaramente spuntare nella stanza, si cimenta in un fragoroso silenzio.
Questo atto merita un applauso a scena aperta!
Le zie arrancano, ma non mollano. Continuano a strepitare su quanto sia “cosa buona e giusta” partecipare alla festa, Herly non ce la fa più << Ve lo devo proprio spiegare perché non voglio assolutamente partecipare?! >>. Sa che sta correndo un rischio, ma per fortuna la facciata dell’happy family deve rimanere in piedi. Non sia mai che Soggetto Terzo ficcanasi dove non gli compete.
No no, per tutti gli esterni noi dobbiamo apparire come la famiglia della Mulino Bianco! Come osa Herly distruggere l’immagine che così faticosamente abbiamo creato?”
È necessaria quindi una manovra evasiva. Ippocrata prende in mano la situazione e con un veloce, ma tranciante << No, no! Ma dica carissimo Soggetto secondo lei quest’anno meglio piantare prima le rape o i papaveri... >>.
In un colpo solo le domande di Soggetto Terzo vengono respinte, il discorso vira verso altre mete più tranquille ed il pericolo è scampato. A malincuore le zie capitolano difronte alla nipote.
Herly sa in cuor suo che ha solo vinto una battaglia, ma le costerà caro.
La tempesta sembra passata, ma alla sera quando le zie sono convinte di non essere sentite, iniziano a sparlare e complottare… .


Zia Ippocrata si reca dalla parrucchiera di fiducia per sistemarsi in vista della festa dell’amata nipote Babi.
La parrucchiera tenta in tutti i modi di seguire i discorsi confusi e spezzettati di Ippocrata, quanta pazienza che ci vuole! Nei vari svaroni mentali e voli pindarici è riuscita a capire della festa. Le viene da sogghignare, non perché sia pettegola, ma perché ben sa la situazione che bolle in casa della cliente. Sa che Herly non va per niente d’accordo con i cugini ed è a conoscenza anche dei motivi, visto però l’incessante blaterare di Ippocrata le porge qualche domanda.
<< Quindi grandi festeggiamenti, Herlequin viene no? >>
Ippocrata si irrigidisce << Ma certamente, saremo tutti insieme. Sai tempo fa ti avevo accennato (per sbaglio, mortacci alle mie sinapsi che ogni tanto fanno cilecca) che Herlequin non andava tanto d’amore e d’accordo con i principi, ma ovviamente è stato un lapsus, chissà cosa avevo in testa quel giorno, ahahah! In realtà sai c’è qualche divergenza minima eh per carità, ma è solo dovuta al fatto della non poca differenza d’età tra i tre cugini. Sai, prima era più facile che andassero d’accordo, erano più vicini d’età. Inoltre prima o poi si rappacificano sicuramente >>.
La parrucchiera si trattiene dal ridere, “Certo perché la differenza di età aumenta o diminuisce con il passare del tempo ”.
Ippocrata finisce la seduta e se ne va salutando amabilmente.

Zia Messalina freme per i preparativi per la sua bambina amatissima Babi.
Festeggiare è di vitale importanza per lei ed i suoi figli.
Prima di tutto perché in questo modo vengono consegnati loro i regali, in secondo luogo beh perché i festeggiamenti costano uno sforzo nullo a lei e la sua progenie. Terzo, ma non meno importante, fanno vedere a Ippocrata e Romana quanto loro siano in perfetta linea con le regole che aleggiano in famiglia.
La celebrazione solitamente viene svolta a casa di zia Romana, Ippocrata e Herly, garantendo così che le pulizie prima e dopo la festa non spettino a lei e i suoi adorati principi. “Che cosa abominevole” il solo pensiero fa rabbrividire Messalina “Convenientemente arriverò giusta giusta per potermi sedere a tavola”.
Come volevasi dimostrare tutta la preparazione viene caricata sulle spalle del caro marito Cloudio e sorelle. Per ovvi motivi Herly con il passare del tempo ha imparato a svicolare. “Mors tua vita mea” dicevano gli antichi latini e avevano tanta ragione, eccome se l’avevano!
Cloudio nella sua famiglia (ben inteso moglie e figli) ricopre un ruolo ben preciso: uomo factotum, marito/padre-servo. Viene considerato dai principi e dalla consorte di pari valore di uno schiavo costretto a lavorare nelle piantagioni di caffè, infatti la sua opinione vale meno di zero, ma viene sempre tenuto in considerazione per svolgere i più svariati lavori. Ad esempio se c’è un tubo che perde ecco che prontamente una soave voce nell’aria strepita << Cloudiooooooo, devi riparare questo e quest’altro! E fai in fretta perché io devo andare a giocare! >>. Questa è solo una delle tante frasi che lo sportivo principe rivolge all’amato genitore. Solitamente le frasi che gli indirizza sono sempre colme di un rispetto che solo un figlio verso un padre può avere. Infatti prontamente aggiunge << Muoviti! Se ti dai una mossa posso farti l’onore di aspettarti ( strepita a braccia conserte, non sia mai che incappi nel rischio di spezzarsi un’unghia) così andiamo a casa insieme. Altrimenti ti lascio qui! >>.
Cloudio si fa forza e prendendo il coraggio a due mani risponde con voce quasi impercettibile << Si, Principe, se solo mi poteste concedere di finire questo lavoro, che tra parentesi sto facendo per voi e per vosta sorella…>> un’occhiataccia più che esaustiva del figlio gli fa andare per traverso la saliva e lo zittisce definitivamente.
Romana ed Ippocrata guardano leggermente allibite la risposta dell’amato principe, prontamente però si rassicurano “Sicuramente Principe non intendeva utilizzare questi termini, bisogna vedere la situazione nella quale sono stati espressi.” e Romana aggiunge “Che il Signore gli tocchi il cuore, povero Principe non è abituato a gestire queste incresciose situazioni”.


Finalmente (non certo per Herly) è il grande giorno per i festeggiamenti della Babi.
La grande riunione familiare viene organizzata per la sera, zia Ippocrata e Romana hanno fatto di tutto per intrappolare Herlequin e purtroppo ci sono parzialmente riuscite con un abile tranello. La nipote è stata costretta a presenziarvi in quanto il famoso pranzo si è trasformato in una cena all’ultimo minuto. Herly aveva pensato che le tempistiche sarebbero state mantenute e quindi si era trovata una via di fuga per il mezzogiorno, ma non per la cena. Ricordiamoci che i festeggiamenti si tengono a casa delle zie e Herly, quindi la ragazza per poterli scampare deve necessariamente fuggire altrove.
L’unica mossa che è riuscita ad escogitare è quella di un finto invito per un gelato serale e a non aiutare zia Romana, Ippocrata ed il loro fratello nei preparativi.

Tutti sono posizionati attorno alla tavola.
Babi sfoggia dei bellissimi pantaloncini super corti e super attillati, che non lasciano quasi nulla all’immaginazione, infatti si vede perfettamente il filo interdentale, cioè volevo dire l’intimo che indossa. Per il sopra ha optato per una canotta mini, che è inversamente proporzionale alla grandezza della sua capoccia riccioluta.
Mentre si parla del più e del meno Herly cerca di ignorare i Principi. “Devo solo resistere per un po e poi sarò libera di darmi alla fuga”.
Purtroppo l’elasticità della sua faccia non soddisfa zia Ippocrita e zia Romana. Le sue labbra non riescono a tendersi in un sorriso smagliante, tipo pubblicità della Mentadent, quello che appare sembra più una smorfia insofferente.
Se solo fosse a portata di lancio, le mollerei un calcio ben assestato negli stinchi per farle capire che deve decisamente impegnarsi di più nel fare quel sorriso” pensano quasi all’unisono Romana e Ippocrata.
Herly per smorzare la tensione che l’avvolge si cimenta in una pronuncia di un piatto tedesco, ovviamente sparando una castroneria. Ecco che il Principe coglie la palla al balzo, ovviamente lui appartiene alla rara specie dei tuttologi << Maaa Herlequin...non dire queste parolacce in presenza delle zie, povere donne >>.
Lei lo guarda incredula, perché ok essere scemi, ma qui si stanno raggiungendo livelli altissimi. Capisce l’intento di farla sbottare o quanto meno provocarla, ma davvero è una mossa pietosa.
Lo guarda come si guarda un aspide, stringe le labbra e si morde la lingua. Questo non sembra piacere a Principe e Babi, pertanto si preparano all’attacco.
Mentre Herly serve il dolce, (non sia mai che altri muovano le preziose estremità) si accorge che zia Romana sta per rovesciare il piattino e così le intima << No, no ferma! >>. Ecco l’alzata che aspettava l’ace dell’erede al trono, gli occhi gli brillano e sogghignando sputa << Eeee è inutile il nervosismo affiora. Non rispondere così alle zie, ci vuole pazienza >>.
Herly invoca non si sa quale divinità “Se ci fosse Qualcuno a quest’ora almeno sarebbe caduto un piccolo fulmine sulle loro teste vuote. Così smetterebbero di scassarmi i cosiddetti” .
Nel frattempo Babi dà il colpo di grazia, si schiarisce la voce e con falso tremolio colmo di commozione attacca il monologo. << “Amati parenti”, quanto è bello essere qui riuniti. Che piacere non calcolarvi minimamente mai se non quando mi spetta un regalo o necessito di un aiuto, soprattutto se economico. Questa serata è stata piacevole solo perché non vi vedevo da mesi, ma ora dopo qualche ora consecutiva di starvi a sentire..ne ho i cosiddetti pieni almeno fino a Natale prossimo. Che dire l’obolo è stato da voi versato, quindi non vedo il motivo di prolungare la mia presenza qui. Che dici Principe ce ne andiamo? >>. Principe guarda la sorella e con aria insofferente replica << Mi hai letto nel pensiero sorella cara, chi direbbe mai che due fratelli vanno così d’accordo come noi >> lei lo guarda intenerita << Ma caro, ma è ovvio abbiamo fini comuni, impossessarci di quanto più possibile e soffrire delle minori rotture di palle. Orsù è giunta l’ora, andiamocene anche perché ho un appuntamento con il mio scopa-amico di turno >>.
I due escono di scena.
Nessuno muove un muscolo né tanto meno fa cenno di aver capito il “dolcissimo” commiato dei propri nipoti o figli.


 

 

Note autore: Ciao ragazzi! Grazie mille per essere arrivati fino a qui. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, spero vi divertiate a leggere questo nuovo capitolo. Alla prossima! jessicalocke

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il tempo trascorre lento ed inesorabile.

All’interno della casa rosa ogni possibile azione evasiva-offensiva da parte di Herlequin viene prontamente soffocata da Ippocrata e Romana. Le due donne proprio non riescono ad accettare che la nipote non si pieghi al loro volere o quanto meno non faccia esattamente quello che fanno loro.

Negli ultimi tempi tira una forte aria di burrasca tra la nipotina ed i suoi cugini.

Principe non perde occasione per non fare assolutamente nulla e come se non bastasse spara a raffica battutine di dubbio gusto e provocatorie; Babi, decisamente più furba, ha capito che l’atmosfera non è del tutto serena e così si è momentaneamente ritirata nella casa del suo scopa-amico. Herly invece, non solo fa capire in ogni occasione alle zie che proprio i due cugini non li digerisce, ma ha osato rivolgere loro qualche battuta e questo ha scatenato un mezzo putiferio.

Nel tentativo disperato di riportare tutti sulla retta via, zia Romana non perde occasione di ricordare ad Herley << Bisogna andare d’accordo. Non immagini, Herly, quante scarpe ha consumato tuo nonno per mettere pace tra il cugino Pallino e il cugino Ciccino. Per non parlare di quando il “clan” C litigava con il “clan” D >>.
Dio mio, qui si arriva addirittura a citare avvenimenti di inizio secolo scorso.
<< Immagino. Sai che i romani erano avanti anni luce rispetto a noi? Nel diritto romano meno arcaico quando un membro del gruppo A commetteva un illecito contro un membro del gruppo B, i due gruppi non si facevano più la guerra, ma semplicemente consegnavano il colpevole all’altro gruppo che decideva la pena da applicargli. Una risoluzione della controversia efficace e veloce non trovi? >>.
Zia Romana non sa bene cosa controbattere << A si? Beh, ma io intendevo dire che bisogna andare d’accordo >>. La nipote sbuffa, come se ci fosse ancora bisogno di rimarcare tutta sta pantomima << Ho capito, ho capito. Il tuo bel discorso però presenta qualche falla: intanto il nonno faceva andare d’accordo altre persone tra di loro, lui non era coinvolto. Due, non capisco il problema, non ti pare che andiamo d’amore e d’accordo io e te? >>.
Se fosse uno sketch comico magari farebbe anche ridere, Herly sa che sta dando delle risposte non-sense, ma non sa più in che modo far capire l’assurdità di questa situazione.
<< Si, ma certo! Voleva dire che devi avere pazienza con Babi e Principe, insomma non vorrai davvero trattarli così? >> rincara la dose Ippocrata.
<< Stai scherzando? A prescindere dalla loro presenza non danno nessun supporto, né morale né fisico. Anzi quando sono assenti per lo meno non urtano i nervi altrui, mentre quando sono in circolazione oltre a non fare niente, te li ritrovi tra i piedi. Soprattutto lui che con l’aria di Mr. Sotuttoio elargisce consigli non richiesti e privi di fondamenta. Per lo meno lei è tutta moine, vere come la faccia di una Kardashian, ma si rende meno indisponente. Lui, invece, è proprio uno stronzo. Non perde occasione per provocare. Addirittura manda tutti, nemmeno velatamente, a quel paese. Poi sarei io quella che li tratta male?! >>.
Il viso ed i capelli di Herley somigliano a quelli di Ade nel film d’animazione “Hercules”.
<< Insomma, Herly tu non capisci. I due principi, poverini, non sono abituati..li hanno educati diversamente >>
<< Su questo non ci sono dubbi. Lo vedo bene >>
<< Per cui dobbiamo accettarlo. Dobbiamo andare d’accordo, come abbiamo sempre fatto nei secoli dei secoli...>>
<< Amen! >> chiosa ironicamente la nipote.

Alle zie quest’ultima battuta “convince poco poco” citando “Il conte Dracula” di Aldo, Giovanni e Giacomo.
 

Passano le settimane.
<< Finalmente un po di relax, niente festeggiamenti, niente rotture di scatole e soprattutto i "cari" inquilini indesiderati sono in ferie! Evviva! >> mormora tra sé e sé Herlequin.

La casa rosa ricade nella solita routine senza intoppi ed Herly si gode la tanto agoniata pace.
 

Trascorrono altri giorni e si avvicina la festa patronale di Nullacosmico.
Come tutti gli anni Ippocrata e Romana sono impegnatissime nei preparativi sia religiosi sia mangerecci per gli amati Santi.

Le due innanzitutto si occupano del lato spirituale, successivamente organizzano il menù per il pranzo che ogni anno vede invitati i parenti più stretti. Babi e Principe sono esclusi ovviamente, ma chi glielo fa fare di sopportare prima le celebrazioni religiose e poi un pranzo infinito con tutti parenti centenari. I due “cari” cugini non partecipano a questa ricorrenza praticamente da prima che raggiungessero la maggiore età, da secoli insomma.

Herlequin, collabora nella creazione del menù e delle pietanze, ma soprattutto si prepara psicologicamente al manicomio che scoppierà durante il banchetto.
Non perché debba accadere chissà che cosa, ma semplicemente perché ogni santa volta le zie sono così agitate per la buona riuscita della festa da diventare ingestibili. Praticamente si trasformano in due generali dell’esercito che sbraitano ordini di qui e di là, facendo più confusione che altro e agitandosi per sciocchezze.

Ogni anno la stessa storia. Temono di rimanere senza cibo, quando le porzioni sono così abbondanti da sfamare un intero esercito. Inoltre vanno nel pallone perché non sia mai che un ospite aspetti qualche minuto tra un portata e l’altra.
Herley ridacchia tra se e non vede l’ora che arrivino almeno le sei di sera.

 

Finalmente arriva la vigilia della festa.

Tutto è praticamente pronto, mancano solo gli ultimi dettagli che verranno ultimati l’indomani mattina.

Le zie ed Herley tirano un sospiro di sollievo e si godono un po di riposo.

All’improvviso il cancello esterno della casa si spalanca.

<< È Principe! >> esclama Romana, che è andata a vedere dalla finestra.

Herley drizza le orecchie come se fosse un gatto.

<< Ciaoo Principee! >> esulta con tanto di occhi a cuoricino Ippocrata << Vuoi mangiare qualcosa? Abbiamo preparato il cappone bollito con la salsa verde, i cappelletti, tutto fatto in casa. Poi la mostarda e ancora..>> aggiunge Romana.
<< Ciao >> la interrompe prontamente << Ma no zia, non voglio assaggiare niente. Poi sai benissimo che tutto quello che preparate voi non è all’altezza dei miei standard culinari >>

Che sono rappresentati da pasta in bianco e petto di pollo alla griglia. Per non parlare del suo genio nel buttare via il tuorlo dell’uovo e mangiarsi solo l’albume. Sti capperi! Quanto è gentile poi nelle sue risposte” pensa ironicamente Herley.

<< Piuttosto zie, domani non so dove andare a mangiare a pranzo. Ho pensato che nonostante queste pietanze non siano il massimo….mi conviene venire qui >>
<< Si!! Certamente amatissimo Principe, ti aspettiamo >> zia Ippocrata, in versione fangirl, è hypata all’ennesima potenza per l’inaspettata sorpresa.
<< Ancora una cosa zie, se portassi qualcuno vi sconvolgerebbe? >>

O miseria! Ma come diamine si esprime? Va bene che non si sa mai chi frequentano né lui né sua sorella e altri dettagli, ma per quanto mi stia sullo stomaco, mi sconvolgerei solo se portasse a pranzo un unicorno e dicesse che è il suo fidanzato/a“.

<< Domani? Proprio domani? >> per la prima volta in quattro miliardi di anni Romana è titubante. “Non è che mi rovina i piani della festa? I santi patroni non ne sarebbero per niente felici”.
<< Si, domani. Quale occasione migliore di farvi conoscere una totale sconosciuta se non il giorno della vostra amata festa? Anche perché zie “amatissime” parliamoci chiaro, domani sono senza cibo in compagnia della mia tipa, che figura ci faccio? Se invece la porto qui, nonostante il cibo sia così così, abbiamo un pasto assicurato, non dobbiamo pulire i piatti ecc.. e ve la presento. Anche perché ormai tutto il paese sa della nostra relazione, tranne voi. Insomma se non ve la presento, finireste per incontrarci per strada mano nella mano. Quindi..>>
<< Perfetto! Ottimo >> strepita zia Ippocrata << Allora aggiungeremo due piatti in più >>.

Herlequin spera di sopravvivere a questa nuova new entry e soprattutto alla presenza di Principe.

 

Il giorno tanto atteso è arrivato.

 

Come ormai da prassi zia Messalina è giunta sapientemente all’ultimo. Ha finto di voler dare una mano in cucina, iniziando ad aprire cassetti random, creando più caos di un gatto chiuso in casa da dodici ore. In questo modo si è assicurata che le cognate la invitassero a prendere posto a sedere, così da dover solo aspettare di essere servita.

<< Ippocrata, Romana vi siete davvero superate questa volta >> gracchia mielosa zia Messalina << Che tavola imbandita >>.
<< Grazie mille, Messalina >>
<< Tra quanto sarà pronto? Così possiamo accomodarci a tavola e mangiare. Io ho fame >>
<< Manca poco. Anzi a dire il vero gli antipasti sono già pronti, solo…>>
<< Solo manca Principe! >> sbotta Herly << E la sua misteriosa fidanzata>>
<< Mh, sono sicura che arriveranno tra poco >> tronca il discorso Messalina.

Herly non ci vede più dalla fame, ormai ha delle visioni mistiche di cappone, dolci ecc. che le fluttuano davanti, dicendole “Mangiamiiii”. A malincuore ammette che non vede l’ora che arrivino Principe e tipa, così da poter mettere qualcosa sotto i denti e porre fine ai miraggi.

Potrei azzannare lui non appena arriva..no, non mi conviene avrà sicuramente un saporaccio. Come minimo mi verrebbe mal di stomaco”.

Messalina esce dalla cucina e s’infila in un angolo cieco della casa.

Herley nota che sta smanettando con il cellulare, che miracolosamente turbi la quiete di Principe per richiamarlo all’ordine?

<< Principe, amato figlio mio, qui è quasi tutto pronto. Se ti aggrada e non ti è di troppo disturbo, potresti arrivare? Perché io avrei una certa fame, ma senza la tua illustrissima presenza non ci si può accomodare a tavola. Inoltre so che ti costa uno sforzo immenso sopportare il parentado, ma se arrivassi potremmo iniziare questi “benedetti” festeggiamenti. Prima incominciamo, prima finiamo, così io, tu e la tua tipa potremmo andarcene >>.

Passa poco tempo e finalmente Principe sgomma nel cortile della casa rosa.
Le zie e sua madre escono, Cloudio è impegnato nel controllare la cottura del cappone.

<< Herly, vieni a salutare! >> la richiama all’ordine Romana.
<< Si, si..arrivo. Finisco di dare una mano allo zio e vengo >> s’inventa su due piedi la ragazza, tentando una veloce retromarcia per ritardare il più possibile l’inevitabile.
La mossa di Herly non è di gradimento della zia Romana così, con una forza mai vista, prende per la collottola la nipote e la trascina al cospetto dei nuovi arrivati.

Ed ecco che Principe e la sua tipa (ancora non si sa il nome perché il pathos è fondamentale) scendono dalla macchina.

La scena che si para davanti agli occhi di Herly è alquanto comica.

Evidentemente Principe si è dimenticato di spiegare alla sua bella un paio di dettagli, ad esempio che la casa si trova in campagna.
La donna, infatti, indossa un vestito lungo fino a terra con spacchi vertiginosi e ai piedi sfoggia dei sandali con tacco alto quanto la Tour Eiffel.

Bellissimo il modello del vestito, forse però visto il prato, i gatti e c. non il più comodo perché resti pulito sino alla fine del pranzo” .

Quello che però colpisce di più Herly però sono il viso e i capelli della donna. Il volto è tiratissimo, carico di trucco e monili; mentre i capelli sono lunghissimi e neri. Le unghie sono smaltate di nero con la french rossa, così lunghe da sembrare un’arma.
Herley non può fare a meno di sentire delle vibes che la mettono sull’attenti.
La sua coscienza l’ammonisce “ Attenta. Ho la sensazione di essere davanti ad una delle streghe dei cartoni animati come quelle di Rapunzel, Biancaneve ecc.”.
Dici come Madre Gothel? Com’è che si chiamava l’altra?”

Le zie accerchiano la sconosciuta, salutandola e presentandosi. Anche lei contraccambia << Piacere mio. Mi chiamo Grimilde, Principe mi ha molto parlato di voi >>.

Herley deve aggrapparsi ad una pianta nelle vicinanze.
È allibita.
Ma non è possibile! Quando si dicono le coincidenze. Che sia un segnale?”.
Come a darle conferma di quanto appena ha partorito la sua mente, un corvo si posa sul ramo accanto al gruppo e gracchia sonoramente.

<< Orsù, entriamo in casa. É ora di mangiare tutti insieme >>.
Gli invitati seguono il consiglio di zia Ippocrata e prendono posto a tavola.
Herley, invece, rimane indietro e per un attimo guarda perplessa l’animale.
Lui la fissa con i suoi occhietti vispi, sembra che ricambi lo sguardo. Ad un tratto il corvo si volta verso la casa e non appena Grimilde sparisce dalla sua vista, spicca il volo.

Sto diventando pazza. Si. L’unico rimedio che ho è strafogarmi di cibo e bere qualche bicchiere di vino “.

 

Durante il pasto Grimilde cerca di fare colpo sui commensali, dopotutto si trova difronte alla famiglia del suo lui quindi è normale che sia così. Nonostante questo però, sembra stia recitando un copione imparato in precedenza.

<< Come vi siete conosciuti? Vi ha presentato qualcuno o..>> domanda Herlequin.
Principe fulmina con lo sguardo la cugina, come osa indagare così nella sua vita privata!
Herley regge il suo sguardo di fuoco.

Il gelo ricopre la sala da pranzo.

Cloudio si guarda attorno spaesato. Che diamine sta succedendo? Herley, Herley non hai ancora imparato che certe domande non si fanno? Cloudio è dispiaciuto che la nipote si sia andata a ficcare in un guaio, le vuole bene.

<< Herley! Come osi chiederlo? >> quasi urla Principe.
Messalina la guarda sbigottita e fa un salto sulla sedia << Oltraggio! >>
<< Suvvia, amore. Sono sicura che la tua cara cuginetta l’ha chiesto così tanto per parlare. Non è vero “cara”? >>
<< Certamente. Proprio così, Grimilde >> Herly non può fare a meno di ringraziarla mentalmente, praticamente la sta salvando da un linciaggio.
<< Beh, vedi Herley al cuore non si comanda. Ho incontrato Principe mentre passeggiavo per un paese qui vicino. Ho visto che era praticamente senza sale né pepe, pertanto l’ho subito ignorato, pensando che non potesse garantirmi una vita abbastanza agiata. Dopo, però, mi sono informata e ho scoperto che fa la bella vita grazie alle sovvenzioni che gli danno le zie, non solo, le due sono alla sua totale mercé. Quindi mi sono detta, Grimi, qui devi agire subito ed accalappiarlo, quando ti ricapita un chance così? >>.
<< Ah, beh. Proprio un amore disinteressato il tuo eh. Complimenti >>
<< Certo! Come ho detto bisogna seguire il proprio cuore..>>
O i soldi” pensa Herley.

<< Bene! E ora passiamo al dolce >> propongono Ippocrata e Romana per chiudere il discorso e placare gli animi. Le due si alzano e vanno in cucina per rifornirsi dei piattini ecc così da servire il dessert.

Principe abbraccia Grimilde, le sussurra all’orecchio frasi sdolcinate e le chiede scusa per quella disgraziata di sua cugina che l’ha messa sotto torchio.
Ad un tratto inizia a farle addirittura il solletico. I due strillano e si contorcono, quasi cadendo dalle sedie.

Sembrano due bambini dell’asilo. Ma che cavolo..?” 

I commensali li guardano un po perplessi.

Per fortuna l’arrivo provvidenziale di zia Romana con il dessert, li placa e finalmente si arriva alla conclusione della tortura.

Gli stomaci colmi e la vista annebbiata dall’alcol ingerito fanno si che Principe, la sua bella, Messalina e Cloudio decidano di tornare a casa. O meglio, Cloudio e consorte partono, mentre Principe e la sua bella girano l’angolo e s’insediano nella tana di lui.

<< Allora Herly, cosa ne pensi di Grimilde? >> chiede zia Romana
<< Somiglia a zia Messalina >>
<< In che senso scusa? >>
<< Perché, come lei, prima si è informata sulla famiglia di provenienza e dei benefici annessi, poi si è “innamorata” del pollo e ha fatto si che anche lui contraccambiasse. Con questo, nulla da dire, per sopravvivere bene si affinano le tecniche e sinceramente mi dispiace di più per lo zio, che per Principe >>

Le zie strabuzzano gli occhi.

<< Ma cosa dici?! >>
<< Guarda che l’ha ammesso lei eh. Ha detto “L’ho subito ignorato, pensando che non potesse garantirmi una vita abbastanza agiata” poi ha aggiunto “ho scoperto che fa la bella vita..quindi mi sono detta devo accalappiarlo” >>
<< No, no. Hai frainteso. Grimilde ha detto che l’ha incontrato e che si è innamorata, infatti ha aggiunto che “al cuor non si comanda” >>.
<< Si, è vero. Ha detto anche quello, però ha aggiunto anche il resto >>
<< No. È inutile che t’impunti, perché non ha detto così! >>

Bello vivere una realtà rosa e parallela, dove si elimina quello che non si vuole sentire e si plasma tutto a modo proprio secondo ciò che si desidera”.

<< Va bene, contente voi. Stasera mangiamo gli avanzi, no? >> svia Herley, iniziando a sparecchiare.

È inutile, quando le zie s’incaponiscono su una cosa, anche davanti all’evidenza, non cambiano idea.

È una guerra persa, praticamente come Donchisciotte contro i mulini a vento.

 


Angolo autore: Ciao ragazzi! Eccomi qui con un nuovo capitolo. Vi ringrazio per aver letto i capitoli precedenti, spero che anche questo nuovo sia di vostro gusto. 
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate. 
Alla prossima! <3

jessicalocke

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Con il passare degli anni e l’avanzare dell’età Zia Ippocrata stava peggiorando a vista d’occhio. 
La sua testa era sempre tra le nuvole, vagava alla velocità della luce e la sua bocca articolava frasi random e prive di un vero nesso logico. Praticamente un suo discorso era simile a dei pop-up, seguirla nei suoi svarioni non era sempre facile.
Certe volte Herlequin era convinta che sarebbe stato più semplice scoprire Atlantide, senza l’aiuto di una bombola d’ossigeno e tuta da sub, piuttosto che raccapezzarsi in un discorso della zia.

In quel particolare periodo Ippocrata parlava solo di disgrazie: morti di parenti o conoscenti, malattie, incomprensioni tra genitori e figli, tra coniugi e così via; insomma di questo passo sarebbe arrivata anche a citare la discordia tra gli alieni e i terresti. In quei momenti Herley avrebbe desiderato ardentemente poter mettere la funzione “mute” alla cara donna, ma purtroppo tale tecnologia non era stata ancora inventata.
La nipote si armò di pazienza, rincuorandosi del fatto che almeno zia Romana non si era ancora svegliata dal pisolino mattutino post-colazione.
Tale gioia però durò soltanto un paio d’orette << Oplà. Che bella dormita. Herley, cosa prepariamo per pranzo? >> . Zia Ippocrata partì in quarta con uno dei suoi ennesimi svarioni mentali, motivo per qui Herley decise di tentare una manovra di sopravvivenza. Veloce come una faina, s’impossessò del telecomando della tv, schiacciando play. Per sua fortuna, o almeno così sperava, trovò un programma di cucina, lo mise a tutto volume e si gustò un po di tranquillità. Tuttavia la pace fu breve.

Tale programma, della durata di un’ora e mezza, fu continuamente interrotto dalle domande di zia Romana. La donna, nonostante la funzione attiva dei sottotitoli, pose domande a raffica quali “Cosa ha detto il cuoco?” “ Che ricetta fa?” “Segna la ricetta che così la rifacciamo, ma perché ha detto farina 00? ” e così via.

Herley tentò di compiacerla, ma dopo quasi un’ora avrebbe sbattuto la propria testa ( anzi forse meglio quella della zia ) contro il muro.

Il livello massimo di sopportazione fu raggiunto quando Romana le chiese, ancora prima dell’annuncio del cuoco, << Che ricetta fa? >>.
In quel momento Herley fu posseduta dallo spirito di Natzu Dragoneel, o se preferite di Tanjiro Kamado, ed esplose come uno di loro << Diamine! Ora mi informo se esiste una tv interattiva dove si può comunicare con i protagonisti del programma! Così puoi porre tutte le tue domande direttamente ai cuochi, placando la tua curiosità >> ( ed il mio mal di testa) aggiunse tra sé.

La zia, miracolosamente, non ribatté, anche se sottovoce iniziò a borbottare qualcosa.

Herley era davvero dispiaciuta. Se fosse stata un’eroina di un anime quella sarebbe stata la scena dove avrebbe scoperto per la prima volta i suoi poteri innati.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il Vangelo di Matteo al capitolo 25, versetti 34-40, parla dell’aiutare gli altri. Riassumendo il concetto, l’evangelista afferma che “dobbiamo servire gli altri per ottenere la vita eterna”.
Questa massima è la ragione di vita di zia Romana e zia Ippocrata, anche se viene estremizzata a livelli imbarazzanti.
Le due seguono ciecamente i dogmi, soprattutto li mettono in pratica quando si tratta degli adorati nipoti. Babi e Principe posso fare qualsiasi richiesta alle “adorate” ziette, e prontamente vengono esauditi.

Babi solca da anni i mari dell’alta gioielleria, diciamo che si tratta del suo lavoro ufficiale, perché ufficiosamente esercita anche la professione di lucciola. 
Ella, vedendo il trattamento riservato al caro fratello, pensa bene di dare una svolta alla sua vita e sfruttare quanto più possibile le “adorate” zie-bancomat.
Mette su un progetto ambizioso, senza ovviamente porsi nessuna domanda.
Babi inizia a dar vita alle sue creazioni.

Il progetto s’intitola << Indossa la tua bernarda >>.
Come evoca il nome, le creazioni rappresentano organi genitali maschili e femminili, delle sfere con sopra inciso “Bomba del sesso”, altri ninnoli che riportano la dicitura “xxx”, per finire delle bare con scritto “T.R.I.P.” e dei cristalli d’oro di droga, ottimi da appendere al muro di casa. Per lei rappresentano l’alta gioielleria, qualcosa d’inaspettato e dall’utilizzo inedito.
Su questo non ci sono dubbi. Vorrei vedere chiunque spiegare il significato di questi gioielli, magari ad un ospite o ad un parente.
Babi, sulla pagina che sponsorizza questo luxury brand, scrive fieramente “A questo livello d’inventiva nessuno era mai arrivato prima. Io comunico così affettività, passioni esplosive, divertimento e supero gli stereotipi del banale monile”.
Pensa di aver reinterpretato le dipendenze in maniera ironica, giocosa e all’avanguardia.
Sicura di sé e della sua bravura, si getta a capofitto nell’impresa. Ovviamente non tiene in considerazione nessun rapporto costi-benefici, il fatto che di questi tempi nessuno comprerebbe un gioiello per ...mila euro, soprattutto quando non è né marchio famoso né di buon gusto, le spese che un’attività come la sua deve affrontare ecc. ecc. .
Dapprima richiede somme ingenti all’istituto bancario di Nullacosmico, convintissima del grande successo che riscuoterà; quando però il cielo sopra di lei diventa scuro, pensa bene di rivolgersi ad un bancomat-umano: le zie.
Calano le luci, il sipario si apre ed inizia lo spettacolo.

Babi ovviamente non mostra le sue creazioni alle zie, il loro spirito evangelico non le approverebbe di sicuro, semplicemente si tiene sul vago.
Con una voce rotta dal pianto, così finta che il simulated blood di bassa qualità sembra “Notte stellata” di Vincent van Gogh, manda vocali a tutto spiano ad Ippocrata per preparare il terreno ed avere un raccolto fruttuoso.
<< Zieee, è assurdo che tutta la buona volontà e la fatica che uno ci mette non vengano ricompensate a dovere >> e ancora audio colmi di sospiri, pause d’effetto e finti pianti.
Questi piano piano oltre a rincarare la dose del “povera me..”, “è assurdo che nessuno mi consideri” , si trasformano in << Ho in progetto di aprire il primo negozio dove esporre le mie creazioni. Sarà sicuramente un momento molto difficile in termini di sforzi economici, ma io ci credo! >> e ancora << Purtroppo però la banca di Nullacosmico è una strozzina, ci sta mettendo in ginocchio! >>.
Diciamocela tutta, forse e dico forse, visto il debito precedente con la banca per creare i gioielli ed il fatto che il sito online non sia decollato in un tot di anni, qualche campanello d’allarme avrebbe dovuto scattare nella mente di Babi, ma così non è. Anzi il lampeggiante d’emergenza non scatta nemmeno difronte al consiglio di un esperto, che è riassumibile in “Cara, è un progetto ambizioso, ma ci vogliono tanti, molti, troppi soldi, che tu non hai ”. Infatti Babi, non demorde e decide di aprire addirittura un negozio dove esporre i gioielli.
Le zie all’udire la notizia sono commosse, Ippocrata ha la voce rotta dal pianto imminente. Si noti bene che Ippocrata solitamente non è veloce nell’afferrare informazioni, ma questa volta non solo riesce alla PRIMA a capire tutto, ma aggiunge << Hai nominato le banche...per piacere non ti far mangiare soldi...quello che possiamo fare lo facciamo volentieri! Siamo contentissime! >>. Certo non ha capito che c’è già un rapporto con l’istituto di credito, ma non pretendiamo troppo, dai!
L’amo con tanto di esca è stato lanciato. La preda ha abboccato alla grande e quindi è giunta la sua ora.
Babi, stranamente, scrive un messaggio (evidentemente l’audio le costava troppa energia) << Mi fate venire i lacrimoni. Grazie del vostro buon cuore e della proposta di aiuto, mi sa che a sto giro accetto perché altrimenti le banche ci fanno fare vita grama. Ne riparliamo con calma, grazie ancora >>. Certo, certo come se non avesse previsto tutto a tempo debito.

Babi fa passare giusto un giorno e si premura di spiegare come poter realizzare questo aiuto.
Coglie l’occasione ed in settimana, quando sa che Herley è assente, si presenta con Cloudio e Messalina dalle zie per occuparsi dei dettagli.
I tre vengono anche invitati a cena, e “stranamente” quest’unica volta Babi ha tempo per godersi il piacevole tepore familiare.
Afferma di essersi informata, e che un prestito sarebbe ideale per semplificare le cose (che poi si sa che nel suo caso specifico prestito significa intascarsi i soldi, senza restituirli). Rincara la dose con frasi come << Oh, zie. Questo per me rappresenta un aiuto immenso >> e prontamente viene rassicurata << Ma Babi, se non ci aiutiamo tra noi..ma figurati! >>.
La domanda spontanea sarebbe “Quando mai Principe o Babi hanno aiutato Ippocrata e Romana? ” “Quando le hanno sopportate per 10 minuti consecutivi da soli?” “Quando mai hanno, non si pretende aiutato manualmente, ma per lo meno sollevato Herley dalla pesantezza delle zie?”
Ebbene la risposta è altrettanto semplice: eliminando le cinque volte dove hanno agito per pochi secondi e solamente per un ritorno personale...beh, MAI!


Passa qualche giorno e sempre tramite audio Babi si premura di specificare che sentirà la sua banca << Zie, se volete vi do il riferimento del mio Iban >>.

Insomma Babi non si preoccupa nemmeno di far ancora una visita, giusto per finta. Ormai ha capito che molto presto avrà i soldi tanto desiderati e quindi non vede la necessità di spendere ulteriori energie. Anche i messaggi perdono il loro brio/tono piangente.
L’unica carta che usa ancora è quella d’invitarle al negozio. Ebbene si perché nonostante il sito non andasse a gonfie vele, Babi ha pensato di aprire addirittura una boutique.
<< Ziee, quando riuscite, capite, potete,sentite che è il momento giusto, ditemi voi che vi accolgo in negozio >>.
La risposta delle zie è immediata e rinnovano la commozione che provano al solo pensiero di sganciare una elevata somma.
Non solo, si premurano anche di aggiornarla sulle operazioni bancarie.
Ippocrata quindi contraccambia con un altro audio << Babi, allora! Per accoglierci dobbiamo presentarci con S. Gineseio! >> (Tale Santo rappresenta il nome dell’istituto bancario di zia Ippocrata).
È come se ad un livello molto inconscio sapesse che la sua presenza e quella di Romana nel famoso negozio, per non parlare della loro utilità, sono strettamente legati agli aiuti economici.

Dopo un po di tempo Ippocrata rassicura la nipote. Le dice che tra 8 giorni si recherà in banca per fare i dovuti passaggi, svincolare quello che c’è da svincolare e darle così l’ingente somma in dono. Non solo, la donna si scusa in ginocchio sui ceci per l’incresciosa attesa (evidentemente la zia pensava di potersi presentare in banca e di prelevare o comunque fare un giro conto di ben …. mila soldoni).
<< Mi dispiace Babi. Non sai quanto siamo rammaricate! Ma Signore! Ci vuole una settimana per eseguire la procedura, ci dispiace! >>
Babi le rassicura, anche se la sua voce pungente fa ben capire che i suoi nervi sono a fior di pelle << Non vi preoccupate. Sono loro ( quelli delle banche) che se la menano e si guardano in faccia senza fare niente. Sono dei matti! >>.
Questa volta nemmeno i Santi sono riusciti a fare la grazia, ci vorranno ancora un paio di decine del rosario.

Finalmente è la vigilia dell’incontro presso la banca.
Zia Ippocrata scrive un Whatsapp alla nipote << Babi, domani pomeriggio parto podalico in banca >>
<< Ziee, qualsiasi cosa ditemi che sono operativa e vi aiuto live >>.
Trascorrono ventiquattro ore e le zie si recano dal funzionario.
Purtroppo però non fila tutto liscio come l’olio, infatti le donne non riescono a cavare un ragno dal buco per problemi tecnici.
Babi di certo non si è fatta viva per il famoso aiuto e alla sera Romana ed Ippocrata le danno la triste notizia.

<< Babi, tesoro, non siamo riuscite nell’impresa. Il computer della banca non ha funzionato, ci potrai mai perdonare? Quanto siamo dispiaciute, sigh sigh..>>.
La nipote è incredula, diamine dovrà ancora aspettare! Come osa il fato opporsi al suo volere?
<< Zie..tranquille…>> ma la voce le trema dalla rabbia << Quando tornerete in banca per vedere di concludere il tutto? >>
zia Ippocrata la rassicura << La settimana prossima, esattamente questo giorno..>> zia Romana ribatte, incredula << Come tra una settimana? Così tanto? >> (Fino a quel momento evidentemente dormiva o stava contemplando la bellezza di Nostro Signore perché questa perdita di lucidità non si spiega altrimenti..).
<< Certo eh! Cosa mi guardi così.. . Deve ancora aspettare una settimana! >> sbuffa oltraggiata Ippocrata.

Gli animi delle due donne sono in tumulto. Sono così sconcertate di non poter esaudire immediatamente il volere della nipote, che iniziano ad aggirarsi per la cucina come condor.

Herley, ignara di tutto il caos contenuto a stento tra le mura domestiche, fa la sua comparsa difronte alle zie.
Nota subito che qualcosa non va, le loro orecchie stanno fumando di rabbia ed i soliti arcobaleni che agghindano i loro occhi sono assenti.

Nonostante questo pensa bene di non impicciarsi e, possibilmente, di evitare l’imminente eruzione di ansia, rabbia e chi più ne ha più ne metta.
Le zie però sono troppo turbate e furiose. È vero che solitamente un segreto di tale portata non verrebbe mai svelato ad Herley, ma l’ira le acceca e fa si che perdano i freni inibitori.

<< Herley! Non puoi sapere cosa è successo! >>
La ragazza guarda con disinteresse Romana, solitamente le spetta un resoconto di disgrazie, rotture di scatole..insomma niente di veramente interessante. Questa volta però si dovrà ricredere.
<< Herley! Ma mi stai a sentire? >> 
<< Si, si zia..dimmi. Cosa c’è? >>
<< Non puoi capire! Abbiamo deciso di dare qualche soldo a Babi, povera stella, che si trova in un momento di bisogno>>
<< Sai >> rincara Ippocrata << ha un progetto. Crea dei gioielli e si trova in difficoltà >>
<< Ma si può che la banca ci fa attendere per effettuare il versamento a favore di Babi? Come osano?? >>

Harley le guarda “Beh...le cose funzionano così. Le persone normali sanno che devono attendere qualche tempo prima di vedersi arrivare una cifra abbastanza ingente. In ogni caso, soprattutto se per dare quella cifra devi svincolare qualcosa di tuo, ci sono delle tempistiche da rispettare.”

Ovviamente si guarda bene da esprimere questi pensieri, altrimenti l’ira delle zie si abbatterebbe su di lei. Poi con tutta la calma di cui è capace, per lo meno ci prova, guarda le zie “Ora o mai più cara mia”.       << Lo sapete almeno di che progetto si tratta? Che cosa disegna? >>
Le zie la guardano come se parlasse in un dialetto sconosciuto << Noi? >>
<< Eh..no lo zio di Paperino..>>
<< Noi, no! Non sappiamo niente, non ci ha fatto vedere niente, non abbiamo fatto domande >>
<< Ah, beh.. >> ed Harley non può fare a meno di pensare “Sto cavolo! Passi per Babi che temeva di perdere l’ingente somma, ma loro cribbio! Almeno prima di sganciare informatevi un secondo”.

Le zie la guardano facendo spallucce.

<< Beh, in questo caso..vi faccio vedere cosa disegna! >>

Si parano davanti ai loro occhi tutte le varie creazioni, le zie sono un po' titubanti ed allibite.

Romana, capito l’andazzo, cerca di parare il colpo << Si, ma saranno solo alcune delle collezioni…>>. Il suo credo le impone o di fingere di non vedere o quanto meno di arginare velocemente i danni. Questa volta però negare l’evidenza come al solito è veramente un’impresa titanica.
Herley è implacabile e non molla << No, no. Sono tutte qui, vedi? Certo, ha delle idee originali, ma ha fatto due conti? Ha fatto le valutazioni del caso? >>.
Houston, abbiamo un problema…” la mente delle zie è andata in crash.
A malincuore Ippocrata sputa un flebile << Eh..però il buon gusto. Non si deve cadere nel cattivo gusto, altrimenti...>> e anche Romana capitola << Disegna roba porcosa >> (un gentile eufemismo in linea con l’essere pii).
Queste reazioni ovviamente sono ben lontane dal determinare un inversione di rotta. Infatti zia Romana afferma davanti alla nipote << E vabbè, tanto darglieli prima o darglieli dopo i soldi...è uguale. Lei ora ha bisogno e noi ne abbiamo fin troppi! >>. Herlequin vorrebbe dissentire, perchè no, non è proprio la stessa cosa. Ed ecco quindi, come volevasi dimostrare, che la somma verrà gentilmente donata in ogni caso ed ad ogni modo; tuttavia le care zie comprenderanno un po' di più con chi hanno a che fare. Forse. 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore: Ciao ragazzi! Sono viva, ahahah. Sono assente da un po di tempo su efp, purtroppo mi è mancata l’ispirazione :( . Oggi però torno con questo capitolo, sperando che le somme Muse m’ispirino ancora, ahah.
Vi ringrazio di essere arrivati fino a qui e di essere così numerosi, davvero non me l’aspettavo.
Grazie a chi mi segue, chi recensisce e chi legge nell’ombra. Spero di strapparvi una risata e se qualcuno vuole farmi sapere la sua, sono qui <3.

Alla prossima!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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