Van Helsing?!

di z e r o
(/viewuser.php?uid=63612)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** part 1 ***
Capitolo 2: *** part 2 ***
Capitolo 3: *** part 3 ***



Capitolo 1
*** part 1 ***


Autrice: _+zeRo+_

Autrice: _+zeRo+_

Rating: arancione (ma anche verde… però non voglio rischiare)

Genere: parodia comico/demenziale

Van Helsing!?

 

Ecco un’altra stupida fiction riesumata dagli oscuri meandri del mio computer, opportunamente riveduta e corretta. Se qualcuno ha letto Harry Mystryss Darque Nyght Rayn Ravyn Potter e l’Ordine del Corvo Morto, conosce già la portata della mia demenzialità e sa che cosa aspettarsi, più o meno… uhuhuhuh

In realtà sarebbe una one-shot, ma mi sembra un po’ troppo lunga perciò la divido.

 

Il male ha finalmente trovato il suo degno avversario? Van Helsing, il leggendario cacciatore di mostri, viene inviato dal Vaticano nella remota Transilvania, una regione terrorizzata dal potente Conte Dracula. Van Helsing si allea con una valorosa principessa gitana che solo sconfiggendo il famigerato vampiro potrà porre fine all’antica maledizione che grava sulla sua famiglia. Van Helsing intraprende così una nuova battaglia per annientare il Male e salvare il mondo… o no?

 

N.B. Se non avete visto il film… lasciate perdere.

 

Personaggi: (ATTENZIONE! Può contenere spoiler!)

Van Helsing: Cacciatore di mostri

Anna Valerious: Principessa gitana

Dracula: Il re dei vampiri; è meno perfido, cattivo e perverso di quanto sembri… in fondo, è solo un povero vampiro vittima delle circostante.

Carl: Il frate intelligente… forse. E alquanto gaio.

Mostro di Frankenstein: Creatura creata dal dottor Frankenstein, l’Emo Perfetto.

Aleera: Una delle mogli di Dracula.

Velkan Valerious: Fratello di Anna, la quale non ha mai imparato il suo nome e continua a storpiarlo.

Marishka: Altra moglie di Dracula

Igor: Aiutante sadico del dottor Frankenstein.

Cardinale Jinette: Il cardinale della Chiesa di San Pietro, molto, ma molto religioso, non sopporta le eresie.

Verona: No, non la città! È la terza moglie di Dracula.

Il becchino: Becchino istigatore.

Dr. Frankenstein: Lo scienziato pazzo; i suoi esperimenti gli hanno permesso di creare l’Emo Perfetto.

Mr. Hyde: Creatura omicida, patito della forma fisica ed estetica.

Barista del villaggio: Un abitante del villaggio, praticamente inutile.

Autrice: l’Autrice. (MA VA?!)

Lust, Envy e Pride: Da non confondere con i personaggi omonimi di Fullmetal Alchemist, i demoniaci assistenti della regista.

 

* * *

 

Transilvania, 1887.

Una folla inferocita di persone, che trasportano fiaccole e un grosso tronco, e seguita da una dozzina di carri armati e un commando della G.I. Joe, si dirige minacciosa verso un castello. In mezzo a queste persone, c’è anche il Becchino. All’interno del castello, il dottor Frankenstein sta compiendo i suoi esperimenti; il suo obiettivo: ottenere l’Emo Perfetto.

Dr. Frankenstein: È emo! È EMO!!!

Corre alla finestra e vede la folla che, utilizzando un carro armato, cerca di sfondare il portone. Un quarto della folla viene spiaccicata dal carro armato…

Dr. Frankenstein: Questi venditori porta a porta, sempre più invadenti… (si sporge un po’ di più e vede la gente spiaccicata dal carro armato) Ma no, dai! Chi me le pulisce le scale dopo?! Waah! Il mio zerbino preferito!

In mezzo alla folla, il Becchino guarda su e vede il Dr. Frankenstein affacciato alla finestra.

Becchino: È lassù! Ancora una volta! Dai, che mi sto gasando!

Nel castello, il Dr. Frankenstein si allontana spaventato dalla finestra, si gira, e…

Dracula: Successo!

…si ritrova davanti Dracula.

Dr. Frankenstein: (tenendosi una mano sul cuore) Porca puttana troia, che spavento! Conte, siete voi.

Dracula: Lo so. Dovresti regolarti un po’ con il linguaggio, che sennò il MOIGE ci querela. Comunque… cominciavo a perdere la fede, Viktor.

Dr. Frankenstein: Sarebbe un peccato, è d’oro massiccio… e quei diamanti…

Dracula: Non QUELLA fede, idiota.

Dr. Frankenstein: Ah.

Dracula: Mi rammarico che il tuo momento di gloria debba essere rovinato per una cosuccia come depredare una tomba, rapinare il minimarket, staccare le teste di tutte le galline del villaggio tracciando pentacoli sugli alberi millenari con il loro sangue, boicottare i Gods of Metal…

Dr. Frankenstein: Sì. Sì… devo… devo fuggire da questo posto!

Corre giù per le scale, inciampa e si schianta a faccia in giù contro le pietre del pavimento. Si rialza e comincia a correre avanti e indietro per la sala, zampillando sangue come una macabra fontanella.

Dracula: Dove vuoi scappare, Viktor?

Il conte si teletrasporta su un ponte di legno sopra il Dr. Frankenstein.

Dracula: I tuoi peculiari esperimenti ti hanno reso sgradito in quasi tutto il mondo civilizzato. Uhm, gran cosa, il vocabolario. “peculiare”… e poi c’è anche la rima alla fine.

Dracula si slaccia il mantello e se lo toglie.

Dr. Frankenstein: Lo porterò lontano. Molto lontano. Dove nessuno lo troverà mai.

Dracula: No, no, Viktor. È venuto il momento che IO prenda il comando su di lui.

Dr. Frankenstein: Cosa volete dire?

Dracula si teletrasporta dietro il baule che Viktor sta riempiendo e glielo chiude di scatto davanti.

Dr. Frankenstein: CAZZO! MI HAI CHIUSO LE DITA DENTRO!

Dracula: Ah, scusa. Perché credi che ti abbia portato qui, che ti abbia dato questo castello, attrezzato il tuo laboratorio, pagato il canone Rai, lavato il tuo bagno e spolverato i tuoi mobili?!

Dr. Frankenstein: Mi hai sputato in un occhio.

Dracula: Ah, scusa.

Dr. Frankenstein: Cooomunque… Voi avete detto… voi… voi avete detto di credere nel mio lavoro.

Dracula: E ci credo. Ma ora che è, come hai ammesso tu stesso, un trionfo della scienza… su DIO!

Alla parola “Dio”, un macchinario salta per aria ricoprendo i due di scintille.

Dracula: Cazzo, mi stanno bruciando i capelli! (ricomponendosi) Ora deve servire al mio scopo.

Dr. Frankenstein: Qual è il vostro scopo?

La folla riesce a sfondare il portone.

Becchino: (esultando) Ma vieni! Ma vai! Ma chi sono?! (fa un balletto della vittoria)

Dr. Frankenstein: Giusto cielo… Mi ucciderei piuttosto che aiutarvi a fare una cosa simile.

Nonna Granny: Avrai notizie del mio avvocato!

Autrice: Ma per un “giusto cielo”…

Dracula: Fai pure. In effetti, non ho più bisogno di te ormai, Viktor. Ho soltanto bisogno di lui. (si avvicina alla creatura). È lui la chiave…

Dr. Frankenstein: Non permetterò che venga usato per il male.

Dracula: Io potrei. Anzi, le mie spose insistono perché lo faccia.

Dr. Frankenstein: Igor, aiutami! Igor, scelgo te! Gotta catch’em all!

Igor: Voi siete stato molto gentile con me, dottore. Affettuoso. Premuroso. Però lui mi paga vitto, alloggio e una crociera alle Bahamas.

Dr. Frankenstein: Che traditore venduto, coglione e bastardo!

Il dottore arretra fino a toccare con la schiena il muro, al quale è appesa una spada. Viktor la prende e la punta contro Dracula.

Dr. Frankenstein: State indietro. Vai, Tessaiga! Cicatrice del vento!! Bakuryuha!!!

Dracula: Non puoi uccidermi, Viktor.

Dracula, in modalità psicotico masochista, si autoinfilza sulla spada tesa di Viktor.

Dracula: Io sono già morto.

Dracula si fa uno spuntino. Igor scappa. La creatura scompare dal suo lettino. Quando Dracula se ne rende conto, si guarda in giro. All’improvviso, viene colpito da una struttura metallica che lo spedisce dritto in mezzo al fuoco. La creatura prende in braccio il corpo del Dr. Frankenstein ed esce dalla porta sul retro. Igor gli va dietro, e giusto per attirare la folla sulla creatura, grida.

Igor: Dottor Frankensteeeeiiin! Perché sta andando verso il mulinoooo?!

La folla, non si sa come l’abbia sentito sopra tutto quel fracasso, si ferma.

Becchino: Guadrate! Si dirige verso il mulino! Andiamo! Leeeeeet’s goooo!!!

Intanto, nel castello, Dracula esce dal camino in cui era stato spinto, mentre le sue carni e la sua pelle si ricompongono perfettamente, facendo bruciare d’invidia tutte quelle che spendono miliardi in chirurgia plastica. Gli spuntano pure le ali. Nel frattempo, la creatura, con il cadavere del Dr. Frankenstein in braccio, entra nel mulino, con la folla alle calcagna.

Becchino: (modalità piromane: on) Bruciatelo! Bruciate tutto! BWAHAHAHAHAHAH!!!

Il mulino prende fuoco, e sulla sua sommità appare la creatura, che lancia il suo urlo lancinante.

Mostro: Perchèèèèèèèèèèè… Perché ho accettato questa parte in questo film?!

Autrice: Mistero. E un contratto a lungo termine.

Si sentono strani versi in lontananza, e la folla si gira verso l’origine di essi.

Donna del villaggio: È un uccello? È un aereo? È Suoperman?! I vampiri!

Uomo del villaggio: Correte, se vi è cara la vita!

La folla scappa scompostamente e rumorosamente. Il Becchino, bastian contrario, cammina. Nella direzione opposta alla folla.

Mostro: (al cadavere) Padre. Padre? Cazzo, quanto pesi.

Il pavimento si sfonda e creatura e cadavere precipitano nel mulino in fiamme, che collassa su se stesso e si riduce ad un simpatico mucchietto di macerie carbonizzate. Dracula e le sue mogli atterrano, queste ultime frignando come se stesser guardando Beautiful. Dracula guarda affranto le macerie.

Dracula: Che sfiga, porca trota. (“porca trota”?)

 

 

Un anno dopo, Parigi.

Ad un muro è appeso un manifesto con un ritratto disegnato e la scritta “Ricercato: Vivo o Morto”. Arriva un tizio e lo strappa. Poi lo guarda.

???: Però, potevano anche disegnarmi un po’ meglio… chi è l’autore, Picasso col morbo di Parkinson?

Si sente un urlo tipo quello delle comari quando vedono un topo, e poi saltano sulla sedia e cercano di centrarlo con un coltello, mentre strillano il nome del cane/marito/figlio/vicino di casa, che accorrerà e porrà fine alla vita della povera bestiola, per poi girarsi e rigirarsi nel letto tutta la notte in preda al rimorso (il paragone più lungo e idiota della storia dei paragoni). Il tizio va e trova una donna morta. Il tizio trova un sigaro e lo guarda da vicino, poi si gira verso Notre Dame e vede un qualcosa che sta scalando la facciata. Il nostro eroico tizio entra. Da una trave gli spenzola davanti un altro strano tizio.

???: Salve.

???: Sei uno toast… ehm, tosto. Sarai duro da digerire.

???: Mi dispiace dare tanto disturbo. Anzi, a dire il vero non mi dispiace per niente. E se la piantiamo con tutti questi punti di domanda è meglio.

L’altro strano tizio scende dalla trave.

???: Vi ho mancato, a Londra.

???: No, maledetto, per niente! Avrai notizie del mio avvocato… mi hai beccato eccome.

???: Dove?!

???: Meglio che tu non lo sappia…

???: Dottor Jekyll, siete ricercato dai Cavalieri dello Zodiaco… no, mi sono confuso con quell’anime… dai Cavalieri del Santo Ordine della Fenice… no, Santo Ordine e basta…

Dr. Jekyll?: Sono Mr. Hyde, adesso-

???: …per l’omicidio di dodici uomini, sei donne, quattro…

Mr. Hyde: …quattro stelline… quattro paperette

???: Quella è la pubblicità della Vodafone, e non c’entra un cazzo.

Mr. Hyde: E così tu sei il grande Van Helsing.

Van Helsing: E voi siete un maniaco squilibrato.

Mr. Hyde: Tutti abbiamo i nostri piccoli difetti.

Guarda la zona basso-ventre di Van Helsing e scuote la testa sconsolato.

Van Helsing: *sospiro* Alcuni dei miei superiori vorrebbero che vi consegnassi vivo, così da poter liberare il vostro lato buono.

Mr. Hyde gli frega il cappello.

Mr. Hyde: Scommetto che gli piacerebbe eccome.

Van Helsing: Personalmente, preferirei uccidervi e chiudere la giornata. Ma lascerò a voi la decisione, va bene?

Mr. Hyde: Facciamo così…

Tira un ceffone a Van Helsing, che parte via, non prima di aver estratto le pistole.

Van Helsing: Goooo! Ebony&Ivory!!!

Continua a sparare al rallentatore, tipo Matrix. Si schianta al di là di un muro, ma si rialza e va al centro della navata. In fondo appare Mister Hyde. Parte una musichetta da mezzogiorno di fuoco. Van Helsing mette via le sue (seeee, sue!) pistole e tira fuori un paio di lame rotanti.

Autrice: Va bene, chi è che sta giocando con il mixer delle colonne sonore che lo legno?!

Mr. Hyde: Ho… finito… di… contare… ti… vengo… a cercare… o noooo?!

Mr. Hyde ciondola di trave in trave tipo gorilla verso Van Helsing, che gli da le spalle.

Van Helsing: Un due tre… (si volta) STELLA!

Van Helsing si scansa, e Mr. Hyde si schianta contro la campana.

Mr. Hyde: La campana… la campana!

La scardina e ci chiude Van Helsing sotto. Si sente un rumore di lame che tagliano il legno, e Mr. Hyde alza la campana. Sotto c’è un buco. Mr. Hyde solleva la campana con la sua espressione stupida e Van Helsing, che ci è appeso dentro, si riprende il cappello e gli taglia un braccio.

Mr. Hyde: Noooo, il mio bellissimo braccio! Avevo appena finito la manicure!

Van Helsing: Scommetto che non è piacevole.

Mr. Hyde: Quando hai appena speso cinquecento euro dall’estetista, per niente.

Mr. Hyde, incazzato, lo prede per la collottola e lo lancia verso l’alto, facendogli sfondare il tetto, poi gli va dietro. Mr. Hyde ammira il panorama.

Mr. Hyde: Londra!

Van Helsing: Parigi, demente!

Mr. Hyde: (si avvicina a Van Helsing e lo prende su) Vieni qua. Penso… penso che troverai il panorama da qui alquanto spettacolare. È stato un vero piacere conoscerti. Da svidanija!

Van Helsing: (cadendo) Testa di cazzo! Siamo in Francia, si dice au revoir!

Van Helsing tira fuori un rampino, lo spara e questo si infilza nello stomaco di Mr. Hyde.

Mr. Hyde: Aaaah! La mia bellissima pancia piatta, temprata da ore e ore di duro allenamento!

Intanto, in fondo alla chiesa, Van Helsing si spappola sul muro della cattedrale per l’effetto del pendolo. Poi sorride in modo pericoloso, guardando Mr. Hyde.

Mr. Hyde: No… no no no no

Van Helsing tira il rampino, e Mr. Hyde penzola nel vuoto. Poi prende il cavo che gli spunta dalla pancia e tira.

Mtr. Hyde: Tocca a me!

Tira su Van Helsing, ma poi, quell’idiota, cade dall’altra parte, sfonda il rosone di Notre Dame e si schianta al suolo.

Van Helsing: (piegato in due dal ridere) Riposi in pace.

La gente accorre e guarda su, verso quel sexyssimo tizio tutto vestito di pelle nera, la cui tenebrosa ed oscura figura si staglia contro il candore della luna.

Poliziotto: Van Helsing! Sei un assassino.

Van Helsing sorride (smile). Si gira e vede dietro di lui il Van Helsing United Fan Club al completo che sbava.

Van Helsing:

Poi va via a cavallo, lo impenna, si toglie il cappello e lo sventola in aria.

Van Helsing: HYYYYYY-HAAAAA!!!

 

 

Città del Vaticano, Roma.

Van Helsing entra in chiesa, e si reca al confessionale.

Van Helsing: Beneditemi padre, perché ho…

Cardinale: Sì, lo so, hai peccato. È la tua specialità! Hai fracassato il rosone di Notre Dame.

Van Helsing: Non per spaccare il capello, ma è stato Mr. Hyde a fracassarlo.

Cardinale: Che modo di dire di merda! Era del tredicesimo secolo, vecchio di oltre seicento anni. Ti farai una settimana a Disneyland per questo.

Van Helsing: Sarà un piacevole intermezzo.

Cardinale: Non mi fraintendere, i tuoi risultati sono inequivocabili, ma i tuoi metodi attirano fin troppo l’attenzione. C’è una taglia sulla tua testa, e questo non ci piace.

Van Helsing: Neanche a me piace essere l’uomo più ricercato d’Europa, non con quei manifesti orrendi almeno. Perché voi e l’Ordine non fate qualcosa?

Cardinale: Perché noi non esistiamo.

Il cardinale sparisce nel nulla, e con lui la chiesa.

Van Helsing: (seduto a mezz’aria in mezzo al nulla) Allora non esisto neanch’io.

Anche Van Helsing sparisce nel nulla (Autrice: Ehi, che fine ha fatto il mio set?), ma visto che senza non si può andare avanti, facciamo finta che non sia successo niente. Van Helsing fa per andarsene, ma il cardinale schiaccia un pulsante e una grata lo blocca.

Van Helsing: Ma porca trota!

Cardinale: Quando ti trovammo a trascinarti sui gradini di questa chiesa, fu chiaro a tutti che eri stato inviato per compiere la missione di Dio.

Van Helsing: Perché Dio non se la compie da solo?

Cardinale: ERETICO!

Il confessionale sprofonda nel pavimento e continua a scendere, come un ascensore.

Cardinale: Hai già perduto la memoria per i peccati commessi in passato.

Il confessionascensore giunge a destinazione e i due scendono.

Cardinale: Se desideri ritrovarla, ti consiglio di continuare a seguire la vocazione. Senza di noi il mondo sarebbe immerso nelle tenebre. Governi e imperi vanno e vengono ma noi, NOI, abbiamo difeso l’umanità sin da tempo immemorabile. Noi siamo l’ultimo baluardo contro il male, un male di cui il resto dell’umanità non conosce nemmeno l’esistenza. Noi siamo l’A-TEAM!

Van Helsing: Certo. Per voi, questi… questi mostri sono soltanto creature malvagie da sconfiggere. Ma sono io quello che è là quando muoiono e tornano ad essere gli uomini che erano prima.

Cardinale: Per te, figlio mio, questa è tutta una prova di Fede.

Van Helsing: Chi è Fede?!

Cardinale: Emilio Fede.

Schiocca le dita e si accende un proiettore.

Van Helsing: Figo!

Schiocca le dita e il proiettore si spegne. Il cardinale, stizzito, le schiocca di nuovo e il proiettore si riaccende. Le schiocca Van Helsing e si rispegne. Si accende. Si spegne. Si accende. Van Helsing finge di schioccare le dita e il proiettore resta acceso. Il cardinale schiocca le dita e si spegne. Van Helsing lo riaccende, e il cardinale lo rispegne. Van Helsing sogghigna e il cardinale si rende conto di aver fatto la figura dell’idiota. Van Helsing lo lascia continuare, prima di beccarsi una scomunica.

Cardinale: E ora, bisogna che tu vada verso oriente, nella regione più remota della Romania. Una terra maledetta, infestata da creature da incubo di ogni sorta, dominata da un certo Conte Dracula.

Van Helsing: Dracula?

Cardinale: Sì. Tu non hai mai affrontato nessuno come lui, prima d’ora. Questa storia comincia 450 anni fa, quando un cavaliere della Transilvania, chiamato Valerius il Vecchio, fece voto a Dio che la sua famiglia non avrebbe mai avuto riposto né sarebbe entrato in paradiso…

Quindici minuti di suspance

Cardinale: Finché non avrebbe scacciato Dracula dalla sua terra. Non ci sono riusciti… e la famiglia sta per estinguersi. Il suo discendente, Boris Valerius, Re degli Zingari, è scomparso circa dodici mesi fa.

Van Helsing: E dì un anno, no?!

Cardinale: (il proiettore proietta due fotografie) Il suo unico figlio maschio, il principe Velkan, e sua figlia, la principessa Anna. Se loro due morissero prima che Dracula venga ucciso, a nove generazioni della famiglia verrà negato l’ingresso nel Regno dei Cieli. Per più di quattro secoli, questa famiglia ha difeso il nostro fianco orientale. Hanno offerto la loro vita. Non possiamo permettere che vaghino nel purgatorio.

Van Helsing: E così mandate me all’inferno.

Il cardinale gli da una pacca sulla schiena.

Cardinale: In un certo qual modo. Bene, quattrocento anni fa, Valerius il Vecchio ci lasciò questo. (srotola un cilindretto di metallo che contiene una pergamena). Non conosciamo il perché, ma non l’avrebbe lasciata per un motivo futile. L’iscrizione latina dice testualmente… “In nome di Dio, apriti sesamo”. C’è uno stemma. Sì, è uguale al tuo anello. Io credo che in Transilvania potrai trovare la risposta che cerchi.

Van Helsing: (ingenuamente) Come nascono i bambini? (guarda la foto di Anna sbavando)

Cardinale: *sospiro* No, non quella.

Dall’altra parte della stanza, un monaco sta facendo esperimenti.

Monaco: Più veloce, per favore! Più veloce! Più veloce! Più veloce! Più veloceeee

Il congegno che sta guardando salta per aria, e il monaco che alimenta la macchina viene fulminato.

Monaco: Beh, ci stiamo arrivando.

Van Helsing: Carl!

Carl (ex Monaco): Aaaaah, eccoti qua! Allora, questo Mr. Hyde l’hai riportato indietro o l’hai ucciso? …l’hai ucciso, non è vero? Ecco perché erano tanto seccati. Quando ti chiedono di riportare indietro qualcuno, non intendono da morto. Va bene, sei di malumore. Allora vieni, ho delle cosette che ti riporteranno il sorriso sulle labbra.

Val Helsing si avvicina ad una rastrelliera con delle spade.

Carl: Aaah, una spada la sa fare qualunque idiota.

Il frate fabbro tira fuori una spada rovente dalla forgia e gliela punta contro.

Fabbro: Ehi.

Carl: Scusate, Padre…

Van Helsing: *sospiro* Andiamo, Carl.

Carl: Allora, ecco qua: collane d’aglio, l’acqua benedetta “Acqua di Gio, Giorgio Armani”, il paletto d’argento tempestato di diamanti “per ieri, per oggi, per i prossimi mille anni un diamante è per sempre”, il crocifisso incrostato di Swarovski

Alle sua spalle parte una scarica di mitragliatore. Van Helsing sbava.

Van Helsing: Perchè non mi dai uno di quelli, invece?

Carl: Aaaah… è la prima volta che dai la caccia ai vampiri, vero?

Van Helsing: Vampiri, gargoyle, warlock, sono tutti uguali: più buoni se ben cotti.

Carl: Nonononono, non sono tutti uguali. Un vampiro non è affatto come un warlock. Perfino mia nonna ucciderebbe un warlock. E io non so neanche cosa sia un warlock.

Van Helsing: Carl, tu non sei mai uscito dall’abbazia, che ne sai dei vampiri?

Carl: (assumendo un’aria di importanza) Io leggo.

Van Helsing: Cosa, manga?

Carl: Vampire Knight è molto istruttivo in questo frangente. E non dimentichiamoci di Blood+. E di The Record of Fallen Vampire… Ah, ecco qualcosa di nuovo. Trinitrotoluene.

Spinge una leva e i barili alle sue spalle esplodono (Ricordiamo che l’arte è esplosione, Deidara rules). I monaci scappano terrorizzati.

Carl: Scusate, scusate, scusateee!!!

Monaco: In nome di Chuck Norris, che ti prende?!

Carl: L’aria qui dentro è densa d’indivia. (Envy si pavoneggia. L’Autrice lo chiude nell’armadio, assieme a numerosi scheletri) Ci scriverò una canzone, un giorno. Ah, questa è la mia ultima invenzione (prende in mano una balestra). Propulsione a gas (la punta verso Van Helsing) in grado di catapultare dardi in rapida successione a incredibile velocità. Basta premere il grilletto. E tenerlo pigiato. Ho sentito che storie si raccontano sulla Transilvania, fidati, ti servirà. È un manufatto di un autentico genio.

Van Helsing: Se lo dici tu, ci credo.

Carl: Infatti l’ho detto io! Sono una vera e propria cornucopia di sapere.

Van Helsing: Che cacchio è una cornucopia?

Van Helsing prende in mano una specie di bomba a mano di vetro.

Van Helsing: Questo l’hai inventato tu?

Carl: Oh! Ci sto lavorando da più di dodici anni, è magma compresso del Vesuvio, con alcali puro del deserto del Gobi, plutonio, polvere di fata delle Winx… è una cosa unica!

Van Helsing: A che cosa serve?

Carl: Non ne ho idea, ma sono certo che tornerà utile.

Van Helsing: (stupito) Come, dodici anni e non sai cosa fa?

Carl: Non ho detto questo. Ho detto che non so a cosa serve. So perfettamente cosa fa. Crea una fonte di luce di intensità eguale al sole.

Van Helsing: E come potrebbe tornare utile?

Carl: Ah, non so, potrai accecare i tuoi nemici, carbonizzare un branco di fangirls inferocite… usa la tua immaginazione.

Van Helsing: No, userò la tua. Ecco perché verrai con me.

Carl: Maledetto sia l’inferno se ci vengo!

Van Helsing: Lo è già… hai imprecato! Non in modo grave, bada, sei un monaco. Non dovresti imprecare.

Carl: Veramente sono ancora soltanto un frate, posso imprecare quanto voglio… *sottovoce* maledizione! Porca puttana a vacca troia bastarda e pure stronza!

Autrice: Però, notevole!

Lust: IL MOIGE!

L’Autrice e i tre Vizi si barricano dietro alla trincea improvvisata in regia, mentre i rappresentanti del MOIGE attaccano con un carro armato. Mentre in regia si consuma la tragedia, la storia va avanti.

Van Helsing: Il cardinale ti ha ordinato di conservarmi…

Carl: Sotto formalina o in salamoia?

Van Helsing: …in vita… il più a lungo possibile.

Carl: Ma io non sono un uomo d’azione… non sono neanche sicuro di essere un uomo, a dire la verità… *piagnucola* Van Helsing, non voglio andare in Transilvania! Voglio le caramelleeeee!!!

 

Transilvania.

Un uomo è legato ad un palo in mezzo al bosco.

Uomo legato ad un palo in mezzo al bosco: Andiamo… Dracula ti ha liberato per una ragione.

Dal bosco esce un licantropo che si scaglia contro il tizio, il quale si issa sopra il palo con la forza delle braccia. Il licantropo sbatte il muso contro il palo e si mette a piangere.

Licantropo: Buh huh

Ma si riprende quasi subito e salta sul palo. Ma intanto, l’intrepido tizio tanto idiota da istigare un licantropo si è appeso ad una corda e i complici lo tirano su. Ma la sfiga ci mette sempre lo zampino, e un nodo blocca la carrucola.

Tizio: Ma cazzo, perché deve sempre succedere così?! Tu fai diecimila prove e va tutto liscio, poi quando ti serve deve andare tutto a puttane! Ma dico, io…

Il licantropo si diverte come un pazzo cercando di staccare una gamba al tizio.

Tizio: Tiratemi su, cazzo, tiratemi su!

Complice: Si è incastrata!

Tizio: (sarcastico) Ma guarda, non l’avevo notato… Ma se c’è un nodo più grande della tua testa, idiota!

Lì vicino, una tizia sguaina una spada.

Complice: No, Anna, ti ucciderà!

Anna: (tirandogli un calcio lì dove fa male) Quello è mio fratello! Vai, Rebellioooon!!!

Pride: Se gli spacchi la spada, poi Dante ti legna.

Autrice: Hai ragione. Anna, prendi questa.

Anna: Yamatoooo!

Pride: Stessa cosa vale per Vergil.

Autrice: Uff, insomma…

Velkan (ex Tizio): (al complice) Taglia ‘sta cazzo di fune, SUBITO!

Il licantropo ringhia ad Anna (rrrr!) e, scendendo dal palo, finisce in una trappola. Quella cretina di Anna va a vedere, e quando il complice taglia la fune, la gabbia in cui è finito il licantropo viene sollevata e la colpisce ad una gamba. Lei fa un salto mortale all’indietro, ventiquattro giravolte, diciotto capriole per dietro e quindici per avanti e atterra perfettamente in piedi. I complici tirano fuori dei cartelloni con il numero 10 stampato sopra. La gabbia sale, Velkan scende, e quando questo finisce sulla gabbia, a quell’idiota di Velkan cade la pistola caricata a pallettoni d’argento.

Velkan: Ma che mani di merda! (se lo dice da solo)

Anna: Valkan!

Velkan: VELKAN!

La gabbia sale e Velkan salta su un ramo lì vicino. La gente spara con i fucili al licantropo nella gabbia.

Velkan: La mia pistola, trovate la mia pistola!

Anna: (frugando in mezzo a mucchi di foglie secche) Trovate la pistola di Vulkan, servono le pallottole d’argento!

Velkan: VELKAN!

Quell’idiota totale di Anna corre sotto la gabbia mentre questa sta per cascargli sul cranio e spaccargli la zucca.

Velkan: Anna, corri! Anna, attenta! Anna!

Anna: Eeeeeh, Anna di qui, Anna di là, Anna sparecchia la tavola…

La gabbia cade e si fracassa proprio davanti ad Anna. Il licantropo salta fuori.

Anna: Corriamoooooo!

Folla: (sarcastici) Eh, ma no, stiamo qui a farci sbranare dal licantropo, dai, che bello…

Anna corre inseguita dal licantropo.

Anna: Ma cazzo, con tutte le persone che ci sono proprio me devi inseguire?!

Anna arriva sull’orlo di un burrone – un classico – e mentre il licantropo sta piombando su di lei, Velkan la spinge in parte e spara al licantropo, ma questi lo colpisce e cadono entrambi nel burrone.

Velkan: Ma che sfiga!

Anna: Velkan… che coglione

Velkan: (cadendo) Almeno il nome l’ha azzeccato…

 

 

Intanto, in mezzo al mare, Van Helsing e Carl viaggiano per nave. Hanno trovato un passaggio da un certo Jack Sparrow su una nave di nome La Perla Nera, e sono inseguiti dall’Olandese Volante, sul ponte della quale un mollusco bipede agita un tentacolo.

Davy Jones: Jack Sparroooow!!! Van Helsing!! Voglio le vostre anime!

Poi, Van Helsing e Carl attraversano le montagne, inseguiti dall’abominevole uomo delle nevi e da un gruppetto di persone che sta cercando un modo per sconfiggere la mummia dell’imperatore dragone.

Finalmente, arrivano in un villaggio.

Carl: Allora, che cosa ti ricordi?

Van Helsing: Non adesso, Carl.

Carl: Ma dev’esserci qualcosa.

Van Helsing: Mi ricordi di aver combattuto contro i dinosauri…

Carl: Ma se è stato nel NonSoQuando a.C.?!

Van Helsing: Me l’hai chiesto…

I villani, gli abitanti del villaggio, insomma, li circondando minacciosamente brandendo falci e roncole. E asce. E picconi. E motoseghe. E lanciarazzi.

Carl: Ma cosa facciamo qui? E perché è tanto importante uccidere Dracula? Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Siamo soli, nell’Universo?

Parte la musichetta di X-Files.

Carl: C’è qualcuno, là fuori…

Autrice: Lust, Envy, se per voi è tanto divertente giocare con il mixer, la prossima colonna sonora saranno le vostre urla mentre vi faccio sodomizzare dall’incredibile Hulk.

Lust ed Envy impallidiscono e si allontanano dal mixer.

Van Helsing: Perché è il figlio del demonio.

Carl: Sì, ma a parte questo…

Can Helsing: Perché uccidendolo morirà anche tutto ciò che è stato morso o creato da lui.

Carl: Sì, ma a parte questo…

Van Helsing: Perché è malvagio e perverso.

Carl: Sì, ma a parte questo…

Van Helsing: (spazientito) Perché è scritto sul copione, cazzo!

Carl: Ah.

Becchino: Benvenuti in Transilvania!

Van Helsing sospira, lascia cadere la borsa, e si volta.

Carl: È sempre così?

Van Helsing: Più o meno.

Anna: Voi. Voltatevi. Fatemi vedere le vostre facce.

Van Helsing: Perché?

Anna: Perché non ci fidiamo degli stranieri.

Becchino: (mentre prende le misure a Carl per fargli una bara su misura) Gli stranieri hanno vita breve qui… Un metro e settanta per settanta centimetri…

Anna: Signori, adesso verrete disarmati.

Van Helsing: Potete provarci.

Anna si mette le mani sui fianchi per apparire imponente (Tsè!)

Anna: Rifiutate di obbedire alle nostre leggi?

Van Helsing: La legge degli uomini non conta per me.

Anna: Bene… uccideteli.

Van Helsing: Io sono qui per aiutarvi.

Anna: Io non ho bisogno di aiuto.

Van Helsing: Ah, davvero?

Van Helsing estrae la balestra, Anna si abbassa e dietro di lei arrivano, volando, le tre mogli di Dracula.

Anna: Tutti al riparo!!!

Folla: Lo avevamo capito anche da soli, idiota!

Van Helsing gira su se stesso come una trottola cercando di colpire le vampire con le frecce scagliate dalla balestra, finché non gli viene un giramento di testa e vomita il cenone del capodanno di due anni prima nel pozzo.

Anna: Dio, che idiota!

Da dietro un angolo spunta il cardinale Jinette.

Cardinale: ERETICAAA!!!

Una delle vampire la piglia e la porta in alto. Van Helsing, che si è parzialmente ripreso, si attacca ai piedi di Anna e la vampira, stizzita, li molla entrambi. Anna casca addosso a Van Helsing, che si gira e la mette spalle a terra. Parte un sottofondo di violini.

Autrice+Van Helsing+Anna: Eeeeeenvyyyyy

Envy: Va bene, va bene, stavo solo scherzando.

Van Helsing: Restate qui.

Anna lo mette spalle a terra.

Anna: Restate qui voi. Vogliono uccidere me!

Verona: Marishka, uccidi lo straniero!

Marishka: Con piacere!

Anna corre di qua e di là.

Anna: Correteeeee!

Intanto Van Helsing si diverte al tiro al bersaglio con le vampire svolazzanti.

Van Helsing: Carl, non funziona!

Carl: Prova un po’ a mirare al cuore!

Una vampira si avventa su Van Helsing con gli artigli tesi, pronta ad acchiapparlo, ma lui si sposta e la vampira piglia una mucca, che finisce a sfondare il tetto di una casa.

Carl: Povera mucchina! Bwaaah

Van Helsing spara una granaglia di frecce contro due delle vampire che stanno inseguendo Anna, che ora si trova proprio in mezzo ai dardi.

Anna: Ma cazzo, devi proprio mettermi in mezzo?!

Le nuvole si spostano e un timido raggio di sole fa capolino.

Timido Raggio di Sole: Bubusettete!

La calma apparente scende sul paese.

Anna: È per il sole.

Gli abitanti, quegli idioti, escono dai loro nascondigli e aprono le finestre. Anna e Van Helsing si avvicinano circospetti al pozzo nel quale si sono infilate le mogli di Dracula e guardano giù. Intanto, il timido raggio di sole ha deciso che la sua passeggiatina è finita, e quindi torna a rintanarsi dietro le nuvole.

Carl: Ehm… Van Helsing?

La vampira esce di soppiatto dal pozzo e prende Anna per un braccio.

Marishka: Non ti piace volare, Anna?!

Anna la guarda male, estrae un coltello e la ferisce al piede con il quale la sta tenendo. La vampira lascia la presa e Anna cade, ma viene prontamente afferrata da Verona. Verona, colpita in pieno da un’unica singola freccia scagliata da metri di distanza da Van Helsing, lascia cadere anna, che cade su un tetto, scivola e si appende alla grondaia. Fa un salto all’indietro e si spiaccica a testa in giù sul tronco di un albero. Marishka, felice e contenta, si prende in pieno tutte le frecce scagliate da Van Helsing e, non vedendo dove va, apre una presa d’aria nel tetto di una casa. Anna, la cretina, entra in una casa e si chiude dentro. Fatto sta che Anna si ritrova davanti l’azzurra faccia ghignante di Aleera.

Aleera: Salve, Anna.

Anna: È un piacere vederti, Aleera.

All’esterno, Van Helsing si avvicina quatto quatto alla casa… e Marishka gli finisce addosso e lo sbalza via. Marishka, felice e contenta nel suo abitino giallo, si stacca le frecce di dosso e le lancia in giro come se fossero coriandoli.

Anna: Ti ho fatto qualcosa in una vita passata?

Aleera: Non fare l’ingenua con me, principessa.

Anna le volta le spalle, apre una porta e se la ritrova davanti.

Anna: Ma tu non eri là?!

Aleera: Io so cosa si cela nel tuo cuore lussurioso.

Lust: Yeeeeeah, viva la lussuria! Lussuria the best!

Autrice: *sospiro* Sì, Lust, abbiamo capito.

Anna: Spero veramente che anche tu abbia un cuore, Aleera, perché un giorno io lo infilzerò con un trapano Black&Decker.

Aleera le tira un ceffone così forte che Anna sfonda il muro e si ritrova fuori. Intanto Carl fruga nella borsa e tira fuori una boccetta piena di un liquido trasparente.

Carl: Questo dovrebbe funzionare. Chanel numero cinqueeeee!

La lancia, Verona la prende al volo e la butta nel pozzo.

Carl: Nuuu! Ma lo sai quanto mi è costato?!

Verona: Basta giocare Marishka, uccidilo subito!

Marishka: Che peccato, che tristezza.

Carl: La chiesa!

Fuori dalla chiesa, infatti, c’è un contenitore per l’acqua benedetta.

Van Helsing: Fu fu fu fu…

Anna, correndo, entra in un’altra casa, dove Aleera è comodamente seduta con un bicchiere di sangue in mano e il cadavere del proprietario davanti.

Aleera: Trent’anni… invecchiamento perfetto.

Verona: Ciao Anna, mio tesssssoro.

Anna e Verona costringono Anna in un angolo.

Verona: L’ultima dei Valerius…

Fuori dalla casa, Van Helsing corre corre corre e immerge l’estremità della balestra nell’acqua benedetta.

Marishka: Oh, cazzo…

Nella casa, Anna cerca di colpire le vampire con un pugno, ma Verona glielo afferra.

Verona: Sento il sangue caldo che le pulsa nelle vene.

Fuori…

Carl: Eccola, sta arrivando!

Dentro…

Aleera: Voglio io il primo morso…

Le vampire litigano.

Proprio mentre Verona sta per mordere Anna, Van Helsing riduce Marishka ad un affresco vivente, inchiodandola ad un tetto con le frecce. Le due vampire rimaste volano via. Marishka si sbriciola.

Marishka: Che fine di merda, alla mia prima apparizione…

Autrice: Veramente è la seconda.

Marishka: D’oh! (e si sbriciola)

La folla, che fino ad un secondo prima era misteriosamente sparita, riappare.

Donna: Ha ucciso una sposa!

Uomo: Ha ucciso Marishka!

Folla: Ha ucciso Marishka!

Uomo: Copioni!

Altro uomo: Ha ucciso un vampiro!

Carl: Ma come, non è una cosa positiva?!

Becchino: (con il copione in mano) I vampiri uccidono soltanto quello che gli serve per sopravvivere, una o due persone al mese *ghigno malefico*

Autrice: Becchino, metti via quel copione.

Becchino: Adesso… uccideranno per vendetta… REVENGE! BWAHAHAHAHAH!!! (ridendo come un assatanato, scompare in una nuvola di fumo)

Autrice: Questo nel copione mica c’era…

Carl: Hai sempre tutto questo successo?

Van Helsing: No, a volte mi chiedono di posare per un calendario. Questi non l’hanno ancora fatto, ma scommetto che è solo questione di tempo.

Becchino: Allora, mio buon signore, quale nome dovrò incidere sulla vostra lapide?

Van Helsing: Ma tu non eri scomparso in una nuvola di fumo ridendo come un assatanato?

Becchino: Sì, ma non era nel copione…

Anna: Il suo nome è Van Helsing.

Van Helsing: Lo so.

La folla rumoreggia.

Anna: La tua fama ti precede.

Carl: Davvero, Van Helsing? Un giorno me la presenti?

Van Helsing: La prossima volta stammi vicina. Non mi sei utile da morta. Non sono un necrofilo.

Anna: Pervertito.

Anna: Beh, devo dartene atto, sei molto coraggioso. (alla folla) È il primo che uccide un vampiro da più di quattrocento anni. Direi che si è meritato da bere.

 

 

Intanto, nel castello di Dracula, o quello del Dr. Frankenstein, non mi ricordo…

Dracula: Marishkaaaaa!!! (dei pipistrelli gli svolazzano attorno in maniera coreografica, ma Dracula agita le braccia per scacciarli) Sciò, sciò, bestiacce!

Le due mogli rimaste sono appese sul soffitto a testa in giù.

Dracula: Ma perché non ci lasciano in pace?

Dracula comincia a camminare sulla parete.

Dracula: Non uccidiamo mai più di quanto ci serve e meno di quanto ci spetta. Loro possono dire lo stesso? Non avevo detto e ripetuto quanto fosse importante sterminare i Valerius?! E ora che siamo tanto vicini a realizzare il nostro sogno…

Verona: Abbiamo perduto Marishka…

Dracula: Su, su, mie care, non vi preoccupate… troverò un’altra sposa… The Club fa miracoli.

Verona: Cosa?!

Aleera: Noi contiamo così poco per te?

Verona: Tu non hai cuore!

Dracula: NO!!! Io non ho cuore! Io non provo amore! (si stacca dal soffitto e si spalma sul pavimento. Dopo essersi rialzato ed essersi ridato un contegno, continua con il suo monologo). paura… né gioia… né dolore! Sono un uomo… vuoto… e avrò vita per l’eternità.

Aleera: Ooooooh, mio signore…

Verona: Non è poi così male…

Dracula comincia a ridere in maniera inquietante.

Autrice: Cazzo, fai paura se ti metti a ridere così…

Dracula: Sono in guerra contro il mondo! E contro ogni anima vivente! Ma presto, la battaglia finale avrà inizio!

Parte una canzone a tutto volume.

Canzone: IT’S THE FINAL COUNTDOWN!

Autrice: Lust! Envy! Vi avevo avvertito! Pride, portami il telefono!

Lust+Envy: Nuuuuuu, l’incredibile Hulk! (scappano via)

Dracula: Devo andare a scoprire chi è il nuovo ospite.

Si sente un ruggito.

Dracula: Dovremo farci un piccolo aperitivo con lui. Siamo troppo vicini al successo, per fermarci proprio adesso. E ho pure fatto la rima.

Aleera: Nuuuu!

Verona: L’ultimo esperimento è stato una tragedia!

Si staccano dal soffitto e atterrano con il sedere per terra.

Aleera: Ti prego, dì che non tenterai di nuovo…

Verona: Il mio cuore non sopporterebbe il dolore di fallire ancora.

A questo punto, Dracula dovrebbe tirare fuori le zanne, soffiare e dovrebbero venirgli gli occhi bianchi (Byakugan?!), ma noi omettiamo questa parte perché è troppo secsi per fare una cosa del genere.

Dracula: Venite. Non abbiate paura di me. Tutti gli altri esseri mi temono, ma non le mie spose.

Intanto sullo sfondo, si vede la silouette del sadico Igor che punzecchia un’altra sagoma lupesca.

Pride: Guarda che lo sanno tutti che è un licantropo.

Autrice: Sì, ma facciamo finta che non lo sappia nessuno, Mister Perfettino.

Dracula: Igor!

Entra Igor, coperto di sangue e con lo sguardo allucinato.

Igor: Sì, padrone?

Dracula: Perché tormenti così quell’essere?

Igor: È il mio lavoro.

Dracula: Ricordi, Igor? “Fai agli altri…”

Igor: Prima che loro facciano a me, padrone.

Dracula: E ora andiamo. Dico a tutti! Al castello di Frankenstein!

Autrice: Aaaaaaah, allora questo era il castello di Dracula! Ora lo so.

Aleera: Sì, sì, tentiamo ancora.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** part 2 ***


Casa dei Valerius.

Anna: E come siete arrivati qui?

Carl: Siamo venuti per mare.

Van Helsing: Con Jack Sparrow e Davy Jones.

Anna: Davvero? Per mare?

Van Helsing: (sarcastico) No, ci hanno sparato con un missile intercontinentale.

Carl: Sì.

Anna: Il mare Adriatico?

Van Helsing: (sarcastico) No, il mar glaciale anatartico, abbiamo fatto il giro del mondo al contrario come due beoti. E dove troverò Dracula?

Carl: Ah, sì.

Anna: Una volta, quattro secoli fa, abitava in questo castello. Nessuno sa dove si trova ora.

Carl: Neanche con un navigatore satellitare TomTom Go?

Van Helsing: Io posso aiutarti.

Anna: Nessuno può aiutarmi.

Autrice (chiamata anche “nessuno”): Presente!

Van Helsing+Anna: ...

Van Helsing: Io posso soccorrerti.

Anna: Nes… ehm, alcuno può soccorrermi.

Van Helsing: Io posso tentare.

Anna: E morire nel tentativo.

Fa per mettere la spada nel fodero, ma gli sfugge di mano e cade per terra. Anna sbuffa e fa per raccoglierla, ma gli tira involontariamente un calcio e questa finisce sotto un armadio. Anna si scazza e tira una molotov contro il suddetto armadio, che piglia fuoco e si incenerisce.

Anna: …come tutta la mia famiglia.

Van Helsing: Non succederà. Perché io sono il protagonista di questa storia e non posso morire. Non adesso, almeno. Forse alla fine, poco prima dei titoli di coda. Ma ho letto il copione e so che non succederà.

Anna: So badare a me stessa.

Van Helsing: (guardando i resti dell’armadio) Sì, l’ho notato.

Anna: I vampiri hanno attaccato alla luce del giorno. Non lo fanno mai, ero impreparata, non accadrà più.

Van Helsing: E perché hanno attaccato alla luce del giorno?

Anna: Forse per cogliermi di sorpresa. A quanto pare vogliono sterminare tutta la mia famiglia.

Van Helsing: Per quale motivo? Perché ora?

Anna: Tu fai troppe domande.

Van Helsing: *ghigno* Di solito ne faccio due: con chi ho a che fare e come lo uccido.

Anna: Mio padre ha passato la vita a cercare risposte, anno dopo anno. Setacciando la torre, esaminando gli archivi di famiglia, navigando in internet e chiamando il 911.

Van Helsing: Carl, alla torre. Comincia da lì.

Carl: Ah, bene.

Van Helsing: L’unico modo di salvare la tua famiglia è non morire finché Dracula non sarà ucciso.

Anna: E chi può ucciderlo oltre me? Chi avrà questo coraggio?

Van Helsing: Affrontandolo da sola sarai in svantaggio per numero e posizione, e il buio è un suo alleato.

Buio: Ci puoi scommettere, baby.

Van Helsing: Di buon mattino andremo a cercarlo. Ma lo faremo insieme.

Parte la musica di C’è Posta Per Te e a questo punto l’Autrice si incazza di brutto. Prende la prima arma contundente che trova – il basso andrà bene…– e corre dietro a Lust ed Envy cercando di ridurli ad un ammasso di fratture scomposte.

Pride: Che poca classe, che volgarità!

Anna: Alcuni dicono che sei un assassino, Van Helsing. Altri dicono che sei un santo. Qual è la verità?

Van Helsing: La verità è nel mezzo, forse. No, la verità è che sono un povero attore costretto a partecipare ad una parodia noiosa e senza senso legato da un contratto a lungo termine estortomi con l’inganno.

Anna: Ti avevo promesso da bere.

Van Helsing: Sì, è vero.

Anna: Lo bottiglie sono nel corridoio, serviti pure. Quanto a me, voglio chiudere questa storia una volta per tutte.

Van Helsing: Mi dispiace che tu debba portare questo perso da sola. (lecchino)

Anna: Al contrario, io non vorrei che fosse altrimenti.

Van Helsing: E mi dispiace anche per tuo padre e per tuo fratello.

Anna: Li rincontrerò un giorno. Noi in Transilvania vediamo sempre il lato positivo della morte.

Van Helsing: C’è un lato positivo della morte?

Anna: Sì. È solo più difficile vederlo.

Van Helsing la prende per un braccio e gli spruzza qualcosa di narcotizzante in faccia.

Anna: *ronf*

Van Helsing: E mi dispiace anche per questo. O forse no. Bwahahahahahah!!!

 

 

Tic Tac, passa il tempo

Musica: La vita fa Tic Tac, il ritmo da Tic Tac, accendi il ritmo della vita con Tic Tac…

Autrice: UuuucciDEREEEEEEE!!!

Envy: Non è tanto normale, questa qui.

Autrice: Chissà perché, eh?!

Anna si sveglia.

Anna: Van Helsing!

Poi sente un rumore e prende una lanterna e una mazza. Ma la fonte del rumore è solo una finestra aperta. Anna la chiude, si gira, e vede delle orme per terra.

Anna: Ma cazzo, pensano che lo zerbino sulla porta sia decorativo?! Non capiscono quanto sia stressante vivere da sola in un palazzo grande come tutto il Friuli Venezia Giulia e doverlo pure pulire da sola?! Appena posso mi trasferisco in un monolocale!

All’improvviso, una goccia d’acqua le cade in testa.

Anna: Ma nooooo, mi ero appena lavata i capelli!

Guarda su e c’è un licantropo appeso al soffitto.

Anna: Ih! Come pulisco lassù?!

Poi gli spara e corre via. In quel momento, la Graziosa Nuvoletta Notturna ha deciso che gli va di andare a coprire la luna, così, perché gli gira. Anna gira l’angolo e si trova davanti suo fratello.

Anna: Valkian?

Velkan: Velkan…

Anna: Velkan!

Velkan: Velkan…

Anna: Varkan?!

Velkan: Velkan…

Anna: Volkun?!

Velkan:

Anna: Mio Dio, allora sei vivo?

Velkan: No, Anna, ho soltanto un momento!

Anna: Ma Vilkan, c’è un uomo lupo… (sagace, l’amica…)

Velkan: Velkan. Non importa, stammi a sentire, conosco il segreto di Dracula, ha un mostr…

Velkan è scosso da spasmi. Infatti, la Graziosa Nuvoletta Notturna ha finito la passeggiatina serale e se ne va in un pub con le amiche.

Anna: Velk, hai di nuovo esagerato con gli antidolorifici?

Velkan: Ti prego!

Anna: No!

La scena di Velkan che si arrampica su per il muro di schiena e si strappa la pelle di dosso la evitiamo… Appare dal nulla una tenda della doccia circolare, come in The Sims, e quando questa si abbassa al posto di Velkan c’è l’uomo lupo.

Da chissà dove, arriva Van Helsing.

Van Helsing: Anna1

Il licantropo sfonda la finestra e fugge via.

Van Helsing: Anna, stai bene? Anna?

Van Helsing insegue l’uomo lupo.

Carl: Perché sento puzza di cane bagnato qui dentro?

Van Helsing: Un uomo lupo!

Carl: Uuuh, allora avrai bisogno di pallottole d’argento!

Van Helsing: (correndo via) Ben fatto!

 

 

Cimitero del paese.

Van Helsing infila le pallottole nella pistola. Poi cammina nella nebbia. E inciampa su una lapide. E una croce lo colpisce lì dove fa male. E un ramo lo colpisce in testa facendolo cadere. E…

Van Helsing: Va bene, c’è la nebbia, ma basta!

La nebbia si dirada. C’è un’atmosfera terrificante. Parte la musichetta del killer di Psycho.

Lust+Envy: Non siamo stati noi!

Autrice: Ooops… è la suoneria del mio cellulare… Tee he he!

L’autrice scappa inseguita da Envy e Lust. Pride è seduto sulla sedia del regista a mangiare pop corn.

Ma torniamo a noi. Van Helsing sente un rumore e si gira di scatto, puntando la pistola. Poi, senza alcun motivo apparente, comincia a sparare a raffica, poi prende un fucile mitragliatore e continua, poi un bazooka e un po’ di argilla esplosiva (Deidara rules).

Pride: Piantala di infilarci dentro allusioni a Deidara.

Autrice: Tee hee hee! Lo hai chiamato per nome, hai detto Deidara! Iiiiiih, Deidara!

Pride:

Van Helsing: (aiutando la povera vecchietta contro cui ha sparato a rialzarsi) Chi sta cacciando chi?

Van Helsing si appoggia ad una bara appoggiata in verticale. All’improvviso, dalla bara proviene una voce. Van Helsing si spaventa e spara. Dentro c’era semplicemente il Becchino, che cerca di tamponare la ferita.

Becchino: Cazzo!

Van Helsing: Veramente ti ho beccato un po’ più giù…

Autrice: Ehi…

Becchino: Bella serata… Per me è un po’ stretta questa, ma per voi… è perfetta.

Van Helsing: Noi chi? Qui ci sono solo io.

Becchino: …sì. Che coincidenza. Vedo che l’uomo lupo non vi ha ancora ucciso.

Van Helsing gli fa il gesto dell’ombrello.

Van Helsing: Tò! Tranquillo, si sta attrezzando. Voi invece non sembrate interessargli.

Becchino: Oooh, io non sono una minaccia per lui. Metto ordine non appena finisce il mio lavoro… se intendete il mio pensiero.

Van Helsing: (sarcastico) No, sono così idiota che non capisco. Un  po’ tardi per scavare fosse, no?

Becchino: Oooh… non è mai tardi per scavare una fossa. Chi può sapere quando ne servirà una nuova?

Il becchino si gira e tenta, con una pala, di aprire una presa d’aria nel cranio di Van Helsing, che gli sta dando le spalle. Ma la pala gli sfugge di mano e parte via, passando davanti alla luna come il bambino di E.T. sulla bicicletta.

Van Helsing: Pittoresco.

Becchino: Oh scusate. È soltanto la mia natura.

Van Helsing si sposta e il becchino viene centrato in pieno dal licantropo.

Becchino: Ih!

Viene sbalzato via e finisce nella fossa. Van Helsing prende la mira, ma zerodue secondi prima che prema il grilletto, arriva Anna e gli devia il braccio.

Anna: No!

Licantropo: Dehihihohu!

Il licantropo corre via, ma viene centrato in pieno dalla pala ritornata alla base.

Licantropo: D’oh!

Il licantropo corre via. E Van Helsing gli corre dietro.

Van Helsing: Muoviti!

Anna: No!

Van Helsing prende Anna per il collo.

Van Helsing: Perché

Anna: Finirai per strozzarmi!

Van Helsing: Eh, magari… dammi un motivo per non farlo.

Anna: Proposta indecente?

Ecchi Fan Club: Sììììì!!!

Autrice: No-ooo, Enne O!

Anna: Ma era scritto sul copione!

Autrice: Luuuust!

Lust: Era una noia… ci vuole sempre un pizzico di lussuria, nella vita…

Autrice: Grrr!

Mentre l’Autrice compone il numero dell’incredibile Hulk dopo aver legato Lust ad una sedia, la storia procede.

Van Helsing: Quello non  è più tuo fratello, Anna!

Anna: Tu sapevi.

Van Helsing: Sì.

Anna: Prima o dopo che ti impedissi di colpirlo?

Van Helsing: Prima.

Anna: (gli tira uno spintone) E hai tentato lo stesso di ucciderlo!

Van Helsing: (sbattendo contro una statua a forma di angelo) È un uomo lupo, ucciderà delle persone!

Anna: Solo perché non può farne a meno, non è colpa sua!

Van Helsing: Lo so, ma lo farà in ogni caso.

Anna: Sai che cos’è il perdono?

Van Helsing: No. (prende il dizionario) Perdono…

Dio solo sa perché ho scelto come assistenti Envy e Lust.

Cardinale: ERETICA!!!

Canzone: Perdono… Se quel che è fatto è fatto io però chiedo… Scusa… Regalami un sorriso e io ti porgo una… Rosa…

Van Helsing: ORA sì. L’ho chiesto tante volte.

Autrice: Perdono… Se quel che sto per fare sto per farlo io però non chiedo… Scusa… Regalami una ghigliottina e io ti porgo una… Condanna… Su questa carneficina nuovo sangue si… Posa… Perdonooo…

Pride: Tsè, che tristezza.

Autrice: Lo so.

Anna: Dicono che Dracula abbia un antidoto.

Van Helsing: Liquido, solido o polveriforme?

Anna: Se esiste una possibilità di salvare mio fratello, io la troverò!

Van Helsing: No! Devo trovare Dracula!

Anna: E che me ne frega delle tue strane tendenze, io devo trovare mio fratello!

Van Helsing: Autriceeee… qui sento puzza di yaoi…

Autrice: (con tono falsamente innocente) Yaoi? Ma cosa mi dici mai! (poi, dopo essersene resa conto) Argh! Topo Gigio! Argh! Ora la sua voce mi risuona nelle orecchie! Aaaaaargh!

Van Helsing: Ben ti sta, e adesso soffri!

Anna: Ha dato la vita per me, è l’unico familiare che mi resta!

Van Helsing: E storpi pure il suo nome… che riconoscenza!

Autrice: Ma non dovrebbe saperlo… come fa a saperlo? (Voce nella testa: Ma cosa mi dici mai?) Argh!

Anna: Io odio Dracula, più di quanto tu possa immaginare. Mi hai portato via tutto ciò che avevo…

Lust: Che?! anche la verginità?!

Autrice: (tirando il megafono in testa al povero Vizio) Lust, perché non ti fai una canna così accontenti quel tuo cervello a senso unico?!

Anna: …lasciandomi sola al mondo.

Van Helsing: Va bene. Andremo a cercare tuo fratello… Ma prima, chiamiamo la redazione di Chi L’ha Visto?.

 

 

Castello di Frankenstein (Visto?! Questa volta lo so!)

Le bestiacce che non so ancora come si chiamano azionando i macchinari del castello, mentre Dracula passeggia avanti e indietro

Dracula: Finalmente ricompaio. Igor!

Igor: (affilando i coltelli) Sì, padrone.

Dracula: Fra quanto tempo saremo pronti?

Igor: (aggiustando la motosega) Presto, padrone, molto presto. È difficile senza il buon dottore, però i Dwergi se la cavano bene, eh?

Autrice: Dwergi?! Quei cosi hanno un nome?!

Pride: Ecco, ora lo sai.

Autrice: Aspetta un momento… che fine ha fatto Envy? Non vorrei che combinasse qualcosa di cui potrebbe pentirsene…

Dracula: (unendo le dita di entrambe le mani) Eccellente.

 

 

Fuori, Van Helsing e Anna camminano, diretti verso il castello.

Anna: Per me è una questione personale, riguarda la famiglia e l’onore. Tu perché fai questo lavoro? Cosa speri di ottenere?

Van Helsing: Magari la distruzione del contratto che mi lega a quest’assurda parodia…

Anna: E cos’hai ottenuto finora?

Van Helsing: Una crisi di nervi e un’overdose da calmanti. Ah, e incubi.

Trova un ciuffo di peli appeso ad un ramo.

Anna: Gli uomini lupo perdono il pelo, ma non il vizio, alla loro prima luna piena, perché la maledizione si è completamente impadronita di loro.

Van Helsing: Che posto è questo?

Anna: Il castello di Frankenstein. Ma dovrebbe essere abbandonato. Non capisco, l’uomo che viveva lì è stato ucciso un anno fa. Profanatore di tombe e sabotatore di eventi metal, tra l’altro.

Van Helsing: Un anno fa… subito dopo la scomparsa di tuo padre.

Anna: Sì, stava cercando Dracula. Era diretto verso il mare. Poi lo ha acchiappato un kraken, e così… Io non ho mai visto il mare. Immagino che sia bellissimo.

Van Helsing: Non a Ferragosto, vedessi che casino.

 

 

Intanto, il licantropo raggiunge l’interno del castello.

Dracula: Gli uomini lupo sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena… è così difficile controllarli.

Ricompare il telo da doccia e al posto del licantropo, c’è Velkan in mutandoni di pelliccia.

Velkan: Ehi!

Autrice: Ringrazia che non sei nudo.

Dracula: Ti affido un compito semplice: tu scopri chi è il nostro nuovo ospite e puoi fermarti a fare due chiacchiere con tua sorella.

Velkan: (cercando di coprirsi) Lsciala fuori da questa storia, Conte. Non conosce il tuo segreto. E presto io lo porterò con me nella tomba.

Dracula: Non augurarti la morte troppo presto, è giusto che tu mi renda dei servigi.

Yaoi Fan Club: Kyaaaaaaahhh!!!

Autrice: NON quel genere di servigi, ma chi me lo ha fatto fare?!

Velkan: Preferisco morire piuttosto che aiutarti.

Dracula: Oooh, non essere noioso, tutti quelli che dicono questo muoiono! E poi stanotte, all’ultimo rintocco della mezzanotte, non avrai altra scelta che obbedirmi.

I Dwergi staccano un cadavere da una specie di lettino.

Dracula: Ti sembra familiare?

Il cadavere ha una croce d’oro appesa al collo.

Velkan: Il lattaio?!

Dracula: No.

Velkan: Il postino?!

Dracula: No.

Velkan: Il prete?

Dracula:

Velkan: Padre!

Dracula: Alleluia…

Velkan: Nuuuu!

Dracula: Lui non mi è servito a niente, ma confido che tu che hai il veleno dell’uomo lupo nelle vene mi porterai invece grandi benefici.

Lo spinge contro la specie di lettino.

Yaoi Fan Club: Kyaaaaaah!

Autice: Via, pervertite! Che neanche esistete, tra l’altro!

I Dwergi lo legano.

Velkan: Io ho fallito e non ti ho ucciso, ma mia sorella non fallirà. Maiiiii!!!

 

 

Nel frattempo, Anna e Van Helsing, cioè, Van Helsing e Anna sono riusciti a penetrare nel castello. Si sente una sorta di squittio.

Anna: (spingendo di lato Van Helsing) Dwergi!

Van Helsing: (sbattendo dolorosamente contro un porta-torce e provocandosi una ferita lacero-contusa sulla fronte) Dwergi?

Anna: I servi di Dracula. Laboriosi ma con una perfidia inaudita. Se avrai occasione di ucciderne uno *sguardo omicida* fallo, perché loro ti farebbero di peggio.

Van Helsing: (immaginando se stesso e vari Dwergi in attività sado-maso e rabbrividendo) Bene.

Dwergi: (versi incomprensibili)

Anna: Dicono che stanno usando mio fratello per un esperimento!

Van Helsing: Come cazzo fai a capire quello che dicono?!

Anna: C’è il dizionario Dwergese-LinguaDaNoiParlata – LinguaDaNoiParlata-Dwergese.

Van Helsing: Ah.

Anna: Mio fratello sta lottando contro il male che c’è dentro di lui.

Canzone: È l’uomo tigre, che lotta contro il male…

Autrice: (accucciata per terra con un’aura bluastra attorno, traccia dei cerchietti con il dito sul pavimento, completamente svuotata da ogni intento omicida nei confronti dei suoi assistenti demoniaci) …

Anna: C’è ancora una speranza!

Van Helsing: Anna! Non c’è più speranza per tuo fratello. Ma possiamo ancora proteggere altri se uccidiamo Dracula.

 

 

Nel laboratorio di Dex… ehm, Frankenstein, Igor saltella felice&contento brandendo una falce, mentre Dracula si fa le sue passeggiatine nevrotiche sul soffitto.

Dracula: Andiamo a incominciare! Solleva, su!

Il lettino si solleva verso il soffitto, aperto, ed espone Velkan – in mutandoni di pelliccia – all’azione corrosiva degli agenti atmosferici.

Velkan: Hei!

Autrice: Ma quanto sono poetica.

Pride: Come Leopardi con l’Alzheimer.

 

 

Nel frattempo, Van Helsing e Anna giungono in un’adorabile anticamera con delle specie di sacchi in tartan, alcuni rosa altri azzurri, appesi al soffitto.

Van Helsing: Li avevi mai visti prima d’ora?

Anna: No. Cosa pensi che siano?

Van Helsing: (con la musichetta di Chi vuol essere milionario? prima di leggere la domanda) I suoi figli.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta come sopra) I suoi generati.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta…) I suoi procreati.

Anna: Che cosa?

Van Helsing: (musichetta) Il prodotto del suo seme…? Ma chi ha scritto ‘sta battuta?!

Il mixer si impalla e salta per aria (Deidara rules)

Pride: Ma la pianti con questo Deidara?! Hai rotto!

Autrice: Ma vieniiiii! Ma vaiiii! Ma chi sonoooo?!

Becchino: Ehi, quella battuta era mia!

Autrice: Niente più canzoncine spastiche campate in aria! Peppè peppè peppè… (fa il trenino da sola, il che non è propriamente un bello spettacolo)

Van Helsing: Un uomo con tre splendide donne per 400 anni…

Anna: Sì, i vampiri sono morti viventi…

Van Helsing: (sarcastico) Oh, ma guarda, non lo sapevo…

Anna: Quindi ha senso che anche i loro figli nascono morti.

Van Helsing: Ma scusa, se Dracula è morto, anche i suoi spermatozoi sono morti… come cazzo fa? Inoltre non ha un cuore, ergo, niente circolazione sanguigna, ergo, niente… capito no?

Anna: Rigor mortis?

Autrice: Stooop, stooooop! Non è una lezione di educazione sessuale per non morti!

Lust: (sgranocchiando i popcorn) *crunch crunch* Adesso che cominciava ad essere interessante…

Autrice: Solo per te, e adesso schioda le chiappe dalla mia sedia.

Pride: Iiih, che linguaggio volgare e privo di classe!

Autrice: Ok. Lust, mio diletto, vuoi per favore sollevare le tue natiche dalla superficie quadrata del ripiano della struttura lignea che stai occupando, più comunemente nota come sedia, in modo che la sottoscritta possa sedervisi e permettere a questa fiction di proseguire nel suo naturale cammino?

Pride:

Van Helsing: Ovviamente, cerca di portarli in vita. (guarda Anna) Prima le signore.

E va avanti lui, il cretino.

 

 

Intanto su una torre del castello, Velkan viene allegramente colpito dai fulmini.

Dracula: (a Igor) Azione le leve!

Igor: (montando un modellino di missile nucleare) Sì, padrone.

Velkan: Awww…

Una carica elettrica, gialla a differenza delle altre che sono azzurre, parte dal lettino e si espande nel castello, fino alla sala dove stanno appesi i figli di Dracula. I… sacchi? Chiamiamoli così… cominciano a muoversi. Poi si rompono e da essi escono bambini svolazzanti, pucciosi e carini, vestiti con grembiulini rosa e azzurri.

Van Helsing: Così sono questi i figli dei vampiri.

I bimbi svolazzano fuori dalle finestre, Sulla terrazza del castello, Dracula e le mogli residue ammirano le loro creature.

Dracula: Non sono per niente emo… ho un brutto presentimento… vabbè, lasciamo correre… Hanno bisogno di nutrirsi. Mostrategli come devono fare, presto!

Prende le mogli e le butta dal terrazzo.

Aleera: Hai visto, Verona? I divorzi non sono più di moda, meglio buttare la moglie dalla finestra.

Verona: Questi uomini…

Dracula: E pregate il diavolo che questa volta rimangano in vita!

Cardinale: ERETICO!

Le vampire con i figli al seguito escono dalle finestre sfondando le vetrate.

Dracula: *sospiro* Ed ecco altri tremila euro che se ne vanno…

Van Helsing: A questo punto entro in scena io.

Anna: No, aspetta!

Van Helsing: Cazzo, è scritto sul copione!

Van Helsing spara a tutti i bimbetti che gli capitano a tiro, mentre Dracula lo guarda dalla finestra.

Dracula: (pensando) Beh, sono sempre paghette in meno…

Van Helsing: Ora che ho attirato la tua attenzione…

Dracula vola giù dal terrazzo.

 

 

Nella dimora dei Valerius, intanto, Carl cerca informazioni.

Carl: Uhm, questo sì che è interessante.

Si getta alle spalle il numero 11 di Fullmetal Alchemist e prende il 28 di Naruto, ma un sovraffollamento di bambini volanti allegri nei loro grembiulini rosa e azzurri, passando davanti alla finestra, lo distrae dai suoi intelligenti ragionamenti.

Carl: Ma questo non va bene! Devo avvertire gli altri!

 

 

Dracula: Sono in grado di capire un uomo dal battito del suo cuore. Di solito, quando mi avvicino, posso quasi danzare a quel ritmo. Curioso che il tuo sia così regolare.

Nel frattempo Anna si intrufola nel laboratorio.

Igor: (leggendo il manga di Jack lo Squartatore) Dobbiamo mantenere l’atmosfera elettrificata!

Autrice: Ma esiste davvero il manga di Jack lo Squartatore?!

Igor: Accelerate i generatori! Potenza alle dinamo! Avanti tutta! Stiamo perdendo potenza! (guarda su) L’umano non è sufficiente!

Lassù in cima, Velkan si prende le sue belle scariche elettriche.

Anna: (guardando verso la torre) Palkia…

Autrice: Sì, e Dialga...

 

 

Al villaggio…

Barista: Oh mio Dio…

Cardinale: ERETICA!

I bambini volano ovunque, la gente urla. Verona se ne va allegramente in giro a prendere la gente e lanciarla ai piccoli.

Verona: Sì miei tesori, mangiate!

 

 

Nel castello di Frankenstein, Van Helsing e Dracula giocano a nascondino. Ad un certo punto, Van Helsing salta fuori e infilza Dracula con un paletto.

Dracula: Ma no! Mi hai bucato la camicia! Salve, Gabriel.

 

 

Nel laboratorio, Anna fa allegramente strage di Dwergi.

Anna: (cantando sulle note della canzone dei Piccoli Indiani) Un morto, due morti, tre morti Dwergi, quattro morti, cinque morti, sei morti Dwergi…

Igor: Che troia rompicoglioni! Non dobbiamo perdere i figli del padrone!

 

 

Dracula: (togliendosi il paletto) È questo il tuo paletto d’argento? (lo lancia via) Quanto tempo è passato? Tre, quattrocento anni? (si toglie il mantello) Tu non ricordi più, vero?

Van Helsing: Cosa dovrei ricordare esattamente?

Dracula: Tu sei il grande Van Helsing! Istruito dai monaci e dai mullah, dal Tibet a Istanbul! Protetto dal potere di Roma stessa! Ma, come me, perseguitato da tutti gli altri.

Van Helsing: I Cavalieri del Santo Ordine sanno tutto di te.

Dracula: Sanno anche che tipo di mutande porto?

Van Helsing: Non mi sorprende che tu mi conosca.

Dracula: Ah sì, ma c’è molto più di questo! (risatina malefica) Abbiamo in comune una storia tu ed io, Gabriel.

Yaoi Fan Club: Lo sapevamo noi!

Autrice: NON quel genere di storia… Uffa, mi sono stufata… Lust, Envy, Pride, vi promuovo a buttafuori.

Pride: Cioè ci degradi.

Autrice: In un certo qual modo. Tenetemi fuori dal campo visivo tutte queste fangirls.

Dracula: Ti sei mai domandato perché hai degli incubi tanto spaventosi? Scene terrificanti di antiche battaglie passate?

Van Helsing: Come sai queste cose di me?

Dracula: (con tono misterioso) Internet.

 

 

Intanto, nel laboratorio, Anna è finalmente riuscita a raggiungere il fratello.

Anna: Valkan.

Velkan: Velkan, porca troia, VELKAN!

Anna fa per slegarlo, ma Velkan si oppone.

Velkan: No, non slegarmi!

Anna: Che è, istinto suicida o puro e semplice masochismo?

Velkan: No, non devi… No!

Anna: Basta, smettila! Ti porto via da qui! Volkan, sta’ tranquillo, ti riporto a casa!

Velkan: VELKAN! Basta, non ne posso più…

 

Dracula: Allora, vuoi che ti rinfreschi un po’ la memoria? Vuoi qualche particolare del tuo sordido passato?

Van Helsing: Che vuol dire sordido?

Dracula: (prendendo il Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari) Sporco, sudicio, sozzo, lercio, lurido, schifoso, squallido…

Van Helsing tira fuori un crocifisso e lo punta contro Dracula.

Van Helsing: Vade retro, schifosa creatura!

Dracula prende il crocifisso, che piglia fuoco e si incenerisce.

Van Helsing: Ma no… i cristalli Swarovski…

Dracula: Affronteremo questa conversazione in un altro momento. Permettimi di presentarmi di nuovo.

Van Helsing: Oh, no, ancora…

Dracula: Sono il conte Vladislaus Dragulia... Minchia, che nome di merda…

Autrice: Ti capisco…

Dracula: Nato nel 1422. Assassinato nel 1462.

Autrice: E quindi a… uhm…

Pride: A quarant’anni. Non sforzare quel poco di cervello che hai, o va a finire che diventi più stupida di quanto non sei già.

Autrice: Fottiti.

 

 

Giù al villaggio, i bimbetti succhiano allegramente il sangue alle persone, che sono troppo stupide per scappare e se ne stanno lì a vedere quanto sono pucciosi. Carl, in quel marasma (parola che non c’entra una mazza) di persone, fa la conta (ambarabacciccìcoccò, tre vampiri sul comò…) e ne sceglie una a caso, per salvarla dai bimbi.

Barista: Aiutatemiiiii!!!

Carl prende un secchio e lo lancia contro la creatura, ma sbaglia mira e finisce in testa alla persona da salvare.

Barista: Non aiutatemiiii!!!

Carl ci riprova e al quarto tentativo, con una palla da bowling riesce a colpire il bambinetto, che si allontana frignando. Carl fa per prendere la ragazza al volo, ma sbaglia mira di almeno un paio di metri e questa stramazza al suolo. Il bimbetto vendicativo torna alla carica, ma prima di riuscire ad aggredire i due, esplode in una nuvola di borotalco e salviettine rinfrescanti Fresh&Clean.

Verona: Ancora una volta no!

Le due mogli di Dracula volano via. Dracula sente i loro urletti e si distrae. Quando torna a focalizzare la sua attenzione su Van Helsing, quello è sparito.

Dracula: D’oh! Che idiota!

Van Helsing: Fu fu fu fu… fregato!

 

 

Nel laboratorio, Anna lascia Velkan al suo destino, e scappa via. Viene raggiunta da Van Helsing.

Van Helsing: Forse non siamo più i benvenuti.

Spara un rampino che attraversa una gola grande come il Grand Canyon e si infila in un ramo dall’altra parte.

Anna: Però, che mira!

Van Helsing: Io direi che culo.

Van Helsing attacca uno di quei cosi tipo carrucola sul filo, acchiappa Anna e i due si lanciano nel vuoto. Mentre il laboratorio crolla, Velkan, diventato licantropo, per salvarsi, si appende al filo. Che si spezza.

Licantropo: Ben ti sta, sorella, così impari a storpiare il mio nome!

Anna: Merdaaaaa!!!

Van Helsing: Cazzoooo!!!

Partono tipo Tarzan appeso alla liana, mentre il licantropo finisce nel fiume.

Licantropo: Che uscita di scena di merda!

Autrice: Che ci vuoi fare, così è il copione.

Dicevo, Van Helsing e Anna sorvolano in qualche modo il burrone e atterrano dritti dritti su Envy che li sta riprendendo con la telecamera.

Envy: Ma porc…

 

 

Al villaggio.

Barista: Che cosa è accaduto?

Carl: Sono morti!

L’Abitante salta al collo di Carl e lo bacia. Sulla guancia.

Lust: Meglio specificare, eh?

Barista: Come potrò mai ricompensarti?

Carl le dice qualcosa in un orecchio.

Barista: Ma tu non puoi farlo. Sei un monaco.

Carl: Beh, veramente sono soltanto un frate. (Ed è pure tanto tanto gaio…)

 

 

Al castello (non so bene di chi), le mogli sono impegnate a imitare l’Urlo (silenzioso) di Munch.

Igor: (Sfogliando il catalogo degli attrezzi da tortura) Mi dispiace padrone, proviamo e riproviamo, ma ho paura che non siamo bravi quanto il dottor Frankenstein.

Dracula: È vero. A quanto pare il dottore si è portato il segreto dell’emosità nella tomba.

Ad un certo punto, sale il licantropo e si scrolla l’acqua di dosso.

Dracula: Ma porc… vatti a scrollare da un’altra parte, Pochi!

Licantropo: Pochi?!

Dracula: Da’ loro la caccia. Uccidili entrambi.

 

 

Rei/Anna: Un paletto d’argento? Un crocifisso?! Ma come potevi pensare che non avessimo giù provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l’abbiamo bastonato, pugnalato, schizzato con l’acqua santa, gli abbiamo trafitto il cuore, frustato, strangolato e massacrato, colpito, pugnalato e stritolato, torturato e trafitto…

Van Helsing: Ok, ok, ho capito.

Anna: …ma vive ancora, lo vuoi capire?! (gli tira uno spintone)

Van Helsing: Questa storia degli spintoni comincia a darmi sui nervi…

Anna: Nessuno sa come uccidere Dracula.

Van Helsing: (sarcastico) Quest’ informazione mi avrebbe fatto comodo un po’ prima.

Anna: Non guardarmi in quel modo.

Van Helsing: In quale modo?

Anna: Avevi ragione. Mi dispiace. Non è più mio fratello ormai.

Piove, e Van Helsing si toglie il cappello e lo mette ad Anna.

Anna: Non si abbina per niente con i miei vestiti, questo lo capisci, vero? Tu hai una famiglia Van Helsing?

Van Helsing: Ehm… non lo so con certezza. Spero di scoprirlo un giorno. È questo che mi fa andare avanti. (stappa una bottiglietta)

Autrice: Alcolizzato!

Anna: (gli prende la bottiglietta di mano) Brindiamo a ciò che ti fa andare avanti.

Van Helsing: È assenzio, roba forte.

Anna beve, poi sputa e si mette a tossire. Indica qualcosa in aria e si mette a ridere come una drogata. Anche Van Helsing beve, e si mette ridere pure lui. I due idioti ridono e indicano le fatine verdi che svolazzano in cielo e che esistono soltanto nella loro testa. In quel momento, il terreno si apre sotto di loro, e i due finiscono in una specie di fogna.

 

 

Alba (non Akatsuki XD), castello dei Valerius.

Carl: (nel sonno) Vampiri… Vampiri!

Quindi si sveglia, dopo una notte passata a… ehm….

Lust: Scopare.

Autrice: Grazie Lust, mister Volgarità.

Pride: Iiih! Che linguaggio atrocemente scurrile!

Autrice+Lust: Scurrile?!

Carl: Ora mi ricordo.

Si appoggia ad una colonna e aziona un meccanismo, che fa scendere un pannello di legno dietro al quale c’è uno schermo al plasma. Sullo schermo appaiono delle scritte e parte un filmino.

Carl: (leggendo) “Persino un uomo puro di cuore che dice le sue preghiere ogni sera può diventare un lupo quando l’erba luparia è in fiore e la luna splende leggera… o bramare il sangue di un altro quando il sole scende e il suo corpo il volo prende”. Fa un po’ schifo, in quanto a rime.

Nel filmino due cavalieri combattono, poi uno diventa un licantropo e l’altro un vampiro.

Carl: Ih! Chi ha messo su il dvd di Van Helsing?

L’autrice appende un cappio al soffitto e sale su una sedia.

Carl si spaventa e cade sul divano su cui sta la povera abitante addormentata, e lo rovescia.

 

 

Nella fogna…

Van Helsing: C’è qualcosa qua sotto.

Parte la musichetta di X-Files.

Autrice: Ma come, il mixer non era rotto?!

Envy: Ma come, non ti eri impiccata?!

Van Helsing: Ed è carnivoro. Beh, qualunque cosa sia, sembra essere… (raccoglie un libro, la Bibbia) umano. Direi che calza il cinquanta e pesa circa centottanta chili.

Anna: Come fai a sapere certe cose?

Van Helsing: Guardo C.S.I. Non sai quante cose si possono ricavare dall’orma di una scarpa. È alto tra i due metri e venti e i due metri e mezzo. Trascina la gamba destra e… ops, ho detto un mucchio di cazzate.

Anna: Come fai a dire che hai detto un mucchio di cazzate?

Van Helsing: Perché è proprio dietro di te!

Anna: Oh mio Dio, il mostro di Frankenstein!

Cardinale: ERETICAAAAA!!!

Mostro: Mostro a chi?! Io non ho fatto niente di male eppure tu e la tua razza mi volete morto!

Anna: Che cosa vuoi?

Mostro: Voglio vivere. O, almeno, suicidarmi da emo.

Van Helsing gli spara con la cerbottana.

Mostro: E che cazzo!

Anna fa per sparargli.

Van Helsing: Non farlo!

Anna: Dobbiamo ucciderlo!

Van Helsing: Aspetta.

Mostro: Se vi è cara la vita e quella della vostra razza, allora dovete uccidermi!

Van Helsing: No.

Mostro: Se Dracula mi trova… Io sono la chiave della macchina di mio padre.

Anna: Cazzo, chissà che serratura!

Mostro: La chiave dell’emosità. L’emosità per i figli di Dracula.

Van Helsing: Li ha già risvegliati la notte scorsa.

Mostro: No, sono quelli nati soltanto da una sposa. Da un unico, singolo parto.

Anna: Minchia, chissà quanto era grossa quando era incinta!

Mostro: E sono morti come morirono l’ultima volta che ha tentato. Soltanto con me potrà dar loro una vita duratura.

Van Helsing: Eh?

Il Mostro tira giù dal nulla una lavagna e prende un gessetto.

Mostro: Allora: normalmente i figli dei Vampiri sono dei bambocci pucciosi senza una minima traccia di emosità, e in questo modo muoiono schifati da loro stessi. Dato che io sono l’emo perfetto, Dracula vuole trasferire la mia emosità nei suoi figli. In questo modo, vivranno per sempre.

Van Helsing: Ce ne sono altri, molti altri di questi esseri?

Mostro: Migliaia. Tante migliaia. (e si addormenta per effetto dei dardi sparatagli precedentemente da Van Helsing)

Anna fa per sparargli.

Van Helsing: No.

Anna: Hai sentito quello che ha detto!

Van Helsing: In realtà ascoltavo musica con l’iPod… La mia vita, la mia missione è distruggere il male. Io riesco a sentire il male. Questo essere sarà anche stato creato dal male che ha lasciato un segno su di lui, ma non lo domina. Perciò io non posso ucciderlo.

Anna: Ma io sì ^_^!

Van Helsing: Non finché ci sarò io. Anna, la tua famiglia cerca di uccidere Dracula da oltre quattrocento anni. Forse questa creatura può aiutarci a trovare il modo.

Anna spara al licantropo che se ne stava acquattato a spiarli.

Licantropo: D’oh! (e scappa via)

Anna: Mio Dio, ci ha visti!

Cardinale: ERETICAAAA!!!

Anna: Adesso verranno a prenderlo, e noi non possiamo fare niente per fermarli!

Van Helsing: Se riesco a portarlo a Roma, sarà possibile proteggerlo.

 

 

Carl: E poi il filmino è partito e le due creature hanno cominciato a combattere.

Van Helsing: Che cosa significa?

Carl: Non lo so.

Van Helsing: (aprendo la portiera dell’auto) Mi raccomando Carl, fai quello che vuoi ma non lo fissare.

Carl: Non riesco a fare a meno di fissarlo!

Van Helsing: Senti, Carl, io so della tua deviazione sessuale, e quanto questa creatura sia estremamente attraente ed emo, ma cerca di controllarti, ok?

Mostro: Esponendomi avete condannato me, me e tutta l’umanitààààà!!!

Carl: Adesso ci penso io a te, bello!

Mostro: Argh!

Anna: Niente è più veloce delle Ferrari della Transilvania, neppure un uomo lupo su una Harley Davidson. Per il resto, conta solo su te stesso.

La Ferrari parte.

Van Helsing: Ma io non ho la patente!

Autrice: Quisquilie! È un film, devi solo far finta di guidare, al resto ci pensano Envy e Lust.

Lust: Ehi, perché dobbiamo fare tutto noi mentre Pride se ne sta li seduto a non fare un benemerito nulla?!

Envy: Infatti! Sempre a noi il lavoro duro!

Autrice: Tranquilli, prima o poi verrà anche il suo turno. Forse. O forse no.

Lust+Envy: Sigh.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** part 3 ***


La Ferrari corre a duecentocinquanta chilometri orari in mezzo al bosco (non chiedetemi come).

Lust+Envy+Pride: Come?

Autrice: D’oh! I miracoli del cinema…

All’interno dell’auto dietro un vetro oscurato.

Mostro: Lasciami andare!

Carl: E dove, scusa. Non so se di recente ti sei guardato allo specchio, ma non sei uno che passa inosservato.

La Ferrari attraversa i Carpazi, e si dirige verso Budapest. Ben presto Van Helsing si rende conto di essere inseguito. È notte.

Van Helsing: Miih, che paura…

Van Helsing apre il tettuccio (ma poi, ce l’ha il tettuccio la Ferrari?! Me ignorante…) e si sporge, mettendo il pilota automatico (sì, in mezzo al bosco…), impugnando la balestra. Da dietro gli arriva Verona, che lo acchiappa per un braccio e lo tira su. Ma sembra che il nostro baldo giovine sia troppo pesante per lei, e quindi lo lascia andare. Il fortunato pulzello si ritrova a cadere nel tettuccio spalancato della Ferrari.

Pride: Cos’è questo assurdo linguaggio?

Van Helsing: Pulzello…

La Ferrari giunge in prossimità di un ponte. Rotto. La Ferrari becca una trave incurvata a mo’ di rampa e salta, come se fosse in Fast and Furious. Peccato che manchi l’arrivo di qualche decina di metri.

Ferrari: D’oh!

Van Helsing, invece, non si sa come si salva.

Verona: Ma come ha fatto a salvarsi?!

Van Helsing: Magia del copione.

Insomma l’auto precipita e le mogli di Dracula inorridiscono.

Verona: Non lasciamo che la creatura venga uccisa!!!

Si lancia in picchiata verso la macchina e apre la portiera.

Aleera: Salvala, salva la creatura!

Verona apre la portiera e… Sorpresa! La macchina e vuota e dentro c’è una bomba spara-paletti.

Verona: Cazzo, che idiota!

La bomba esplode e ciao ciao Verona.

Aleera: Uh uh uh… e il bigamo è diventato monogamo…

Verona: Bene… nella prossima vita, mi faccio Van Helsing.

Intanto, il suddetto Van Helsing incontro l’altra Ferrari guidata da Anna…

Anna: Neanche io ho la patente.

Autrice: Tsè, piccolezze.

L’altra Ferrari, dicevo, in cui stavano anche Carl e il Mostro felici e contenti (il secondo un po’ meno felice e contento…). Carl si affaccia al finestrino.

Carl: Yuuhuu, Van Heeelsiiing! Facciamo un ménage a trois?!

Van Helsing: …

Van Helsing sale in corsa (!!! A duecentocinquanta all’ora!!!) e si siede vicino ad Anna. Ma non hanno fatto i conti con il licantropo che, a bordo di una Harley Davidson, corre a tutta velocità contro di loro, poi salta dalla moto e finisce sul tetto della Ferrari, provocando scintille con le unghie sulla carrozzeria e provocando così un incendio.

Anna: Ih! La mia bella carrozzeria! Questa me la paghi!

Licantropo: Contanti o Mastercard?

Quel demente del licantropo salta sul tettuccio della macchina, e prende fuoco. Ma intanto riesce a sfondare parzialmente il tettuccio e il fuoco penetra nell’abitacolo.

Mostro: E che cazzo!

Van Helsing: Salta!

Anna e Carl saltano, mentre Van Helsing (saltando pure lui) si gira al ralenty a mezz’aria e spara al licantropo.

Van Helsing: Llà! Meglio di Neo!

La carrozza esplode (Deid…)

Pride: NO! NON DIRE DEIDARA RULES!

Autrice: L’hai detto tu!

Pride: Porca puttana…

Lust+Envy: Pride, che linguaggio!

Pride: Il bue che dice cornuto all’asino.

Van Helsing: Ma porca trota, ci è partito il mostro!

Anna si aggira per la foresta. Ad un certo punto vede il fratello disteso vicino ad una roccia.

Anna: Velkan…

Velkan: !!! Cazzo, ha detto giusto il mio nome!!! Vuol dire che nevica! Adesso posso morire in pace…

Anna: Vulkan…

Velkan: Merda…

E muore. Da dietro Anna si avvicina Van Helsing.

Anna: Tu l’hai ucciso!

Van Helsing: Ora sai perché mi chiamano Padrona. Volevo dire, assassino.

Anna guarda Van Helsing.

Anna: Mio Dio… sei stato morso!

Cardinale: ERETIC… (Van Helsing gli spara) Urgh…

Anna arretra e da dietro una roccia spunta Aleera…

Aleera: Bubu Settete!

…che gli tira un ceffone. Anna dà una testata ad una roccia (non volontariamente, almeno si spera) e sviene. Aleera se la porta via, ridendo come un’ossessa. Van Helsing le corre dietro. Arriva fino ad un dirupo.

Van Helsing: Ma certo, il baratro… un classico.

Carl: Van Helsing!

Van Helsing si gira e vede Carl e la Creatura.

Van Helsing: (stupito) Ma allora sei vivo!

Mostro: Banana…

Carl: Yoshimoto?!

Van Helsing e il Mostro lo buttano dalla scarpata.

 

 

Pian pianino i tre ritornano al paese (non dimentichiamo che avevano fatto parecchi chilometri…) e su un muretto all’entrata atterra Aleera.

Aleera: Troppi dispiaceri per il mio padrone, troppi dispiaceri.

Van Helsing: Che cosa vuoi?

Aleera: Il padrone comanda uno scambio. Il mostro…

Il Mostro gli fa il gesto dell’ombrello.

Aleera: Per la principessa.

Van Helsing: In un luogo pubblico, con molte persone.

Mostro: Sei un venduto!

Van Helsing: In un luogo dove al tuo padrone sarà più difficile mostrare… le sue cattive intenzioni.

Aleera: Domani notte sarà la vigilia di Ognissanti. Qui a Budapest ci sarà un magnifico ballo in maschera.

Autrice: Ma come?! Sono a Budapest!? Io pensavo fossero dov’erano prima…

Aleera vola via, ridendo come un’oca.

Pride: Le oche non ridono.

Pride viene sparato nello spazio, dove spero troverà un nuovo pianeta al quale darà il suo nome.

Van Helsing tentenna.

Carl: Ti senti bene?

Van Helsing: No.

Mostro: È stato morso. Morso da un uomo lupo! Ora diventerai quello a cui hai dato la caccia con tanta caparbietà.

Van Helsing: Cosa vuol dire caparbietà?

Il Mostro gli lancia il Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari, che lo colpisce in testa.

Mostro: Possa alcuno avere la stessa caparbietà dando la caccia a te.

Van Helsing lo addormenta con una siringa ipodermica, poi lo chiude nel mausoleo di un cimitero.

Van Helsing: Beh, qui non lo troveranno.

Carl: (vestito da ballerina del carnevale di Rio) Sono convinto che in qualche modo sto facendo peccato.

Van Helsing: Tranquillo, Dio ci perdonerà. Dobbiamo salvare Anna.

Si apre una tomba ed esce il Cardinale Jinette.

Cardinale: *coff coff* ERETICO! (Vede com’è vestito Carl) ERETICOOOO!!!

Carl: Non trovi il cappello un po’ troppo stravagante?

Van Helsing: Veramente quello che mi turba di più è il perizoma… (cercando di spostare un’enorme croce di pietra) Carl, aiutami!

Carl: Ah, sì… Quanti comandamenti possiamo infrangere in un giorno?

Van Helsing: Tu li hai infranti tutti indossando quella cosa…

Carl: Cooooomunque, secondo la rivista Licantropo Moderno non diventerai uomo lupo fino al sorgere della tua prima luna piena. Cioè fra due giorni. E anche allora potrai sempre combattere il potere di Dracula fino all’ultimo rintocco della mezzanotte. Ma scusa, da cosa ti sei vestito tu?

Van Helsing: Da Van Helsing.

Carl: …ah.

Van Helsing: A quanto pare non c’è da preoccuparsi.

Carl: Dovresti essere terrorizzato!

Van Helsing: (sarcastico) Ti ringrazio.

Carl: Scusa! Beh, abbiamo sempre quarantotto ore per trovare una soluzione. Sicuro che non possa uscire di lì?!

Van Helsing: Non senza l’aiuto dei morti.

In quel momento, non visto, un sarcofago di pietra si apre, e da dentro una lugubre risata…

Voce: Dehihihohu! (risata alla Homer Simpson)

 

 

La scena si sposta al castello di Budapest (Giusto?!?!). Dentro c’è un mucchio di gente che balla, tutti con una maschera. C’è una cantante dell’Opera che canta.

Pride: (sarcastico) Noo, perché mai dovrebbe cantare? Sta facendo l’uncinetto.

Autrice: Esci dal mio campo visivo o ti querelo.

Cantante Opera:

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!

Autrice: Bene, basta così, ciao.

Cantante Opera: Ma come, tutto qua?!

Autrice: Beh, la Cantante dell'Opera ha solo questa parte e questa battuta. Cioè, questa vocale. E non dimentichiamo la H. E il punto esclamativo.

Van Helsing: La prossima volta posso farla io la Cantante dell'Opera?

Autrice: Zitto e continua a girare.

Van Helsing: Tanto adesso non tocca a me.

 

 

Torniamo al film-fic-parodia… Al castello, Dracula, vestito da Dracula e Anna, vestita da... da... boh... Insomma: Dracula sta ballando con Anna.

Dracula: Che effetto ti fa essere la mia marionetta?

Anna: Non vi permetterò di scambiarmi, Conte.

Dracula: Non ho nessuna intenzione di fare lo scambio. E se conosco Van Helsing, e lo conosco, neppure lui pensa di farlo. Nessuno dei due si accontenta della metà!

 

 

Sul terrazzo del salone, Van Helsing e Carl tramano nell'ombra.

Van Helsing: Vedo che gli seccava molto mettere un po’ più lampadine.

Carl: Eccoli là.

 

 

Anna: Mi fate accapponare la pelle.

Dracula: Non è certo l'ultima cosa che potrei fare sulla tua pelle...

Anna: Violentami!

Autrice: Non era quella la battuta...

Anna: E chi ha detto che era una battuta?

Autrice: ...

 

 

Van Helsing guarda il mangiafuoco, i trapezisti... e in due nanosecondi la sua mente geniale elabora un'idea geniale.

Van Helsing: Carl, voglio che tu faccia una cosa.

Carl: E scommetto che non sarà divertente.

 

 

Dracula e Anna passano davanti ad un grande specchio, dove lei è l'unica che si riflette nella sala.

Dracula: Non siamo una bella coppia?!

Anna: Oh mio Dio.

Lo specchio si sposta e da dietro spunta il Cardinale Jinette.

Cardinale: ERETICA!!!

Dracula: Sto cercando una nuova sposa, Anna...

Anna: Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì!!!

Autrice: Anna, per favore...

Dracula: Una donna forte e bellissima...

 

 

Sulla terrazza, Van Helsing stende un trapezista e prende il suo posto.

Van Helsing: (appeso al trapezio) VOOOOOLAAAAREEEEE... OOOH OOOOH!!!

 

 

Dracula: Un dolore di un momento... e staremo insieme per sempre.

Anna: ... *sbav sbav*...

Autrice: Anna...

Anna: AH! Sì... il vostro cuore non batte...

Dracula: Può darsi che abbia solo bisogno... di essere nutrito.

Autrice: Lasciamo perdere la scena in cui Dracula infila la mano nella scollatura di Anna, che se no qualcuno mi decapita...

Lust: C'È UNA SCENA DEL GENERE?!

Autrice: Beh, come l'ho detta io è un po' volgare... Non è proprio così...

Lust: *sbuffo* Uffa.

Mentre Dracula tira fuori i canini, Carl spinge il mangiafuoco che, deviando la traiettoria del fuoco, incendia la schiena a Dracula.

Dracula: Kyah! I miei capelli! (Di nuovo!)

Anna: Porca trota, proprio sul più bello!

Van Helsing in modalità Tarzan, scende in picchiata nella sala.

Van Helsing: OOOOOooooOOOOooooOOOooooOOOooooh!!! (urlo di Tarzan)

Van Helsing acchiappa Anna e la trascina via. I due atterrano sulla terrazza.

Anna: Van Helsing, sei un coglione!

Dracula: Gabriel. Oh Gabriel. Oooh, Gabriel... Benvenuto nella mia residenza estiva.

Bambina Vampiro: Padrone, padrone, guardate, padrone!

Bambino Vampiro: (in falsetto) Guardate, guardate!

Bambina Vampiro: Guardate, guardate!

Entra Igor.

Igor: (giocando a Resident Evil sulla psp) Lo abbiamo preso, padrone.

Dietro di lui, il Mostro di Frankenstein legato su una barella e trasportato da comparse insignificanti.

Mostro: Voi, immondi cadaveri! Io avrò la mia vendetta!!! "Anche se cammino nella Valle della Morte, io non temerò alcun male"! Non siete altro che ossa dannate, e anime dannate, e brucerete fra le fiamme dell'inferno, mentre l'oscurità stupra la mia tomentata anima!

Autrice: Decisamente emo-poetico, ma l’ultima parte della frase, tesoro, è mia! È un marchio registrato! Avrai notizie del mio avvocato!

Dracula: Ora che tutto è come dovrebbe essere, signore e signori, sono lieto di presentarvi... VAN HELSING!

Tutti i presenti si levano la maschera e tirano fuori i canini.

Van Helsing: Oh cazzo... andiamo, Anna!

Anna carica il fucile mitragliatore, ma Van Helsing glielo strappa di mano e la trascina via.

Dracula: Sìììì!

Anna e Van Helsing si chiudono in una stanza, in cui c'è Carl con la bomba a mano di vetro in mano.

Carl: Adesso so a cosa serve. (guarda Anna e Van Helsing che corrono verso di lui) Da dove passiamo?

Van Helsing+Anna: DALLA FINESTRA!

I tre sfondano la finestra e precipitano nel vuoto, proprio mentre i vampiri penetrano nella stanza e la bomba esplode (De...)

Autrice: ...ma come, Pride, non mi fermi?

Pride: Non riuscirai a costringermi a dire Deidara.

Autrice: Lo hai appena detto!

Pride: D'oh, porca trota!

Carl: (precipitando) I believe I can fly... I believe I can touch the sky...

Una luce pari a quella del sole illumina il castello dall'interno, polverizzando tutti i vampiri... tranne Dracula, ovviamente. Ha la pellaccia dura, quello. I tre deficienti cadono nel fossato pieno d'acqua del castello.

Van Helsing: Carl, sei un genio!

Carl: (con il tono di voce di uno scienziato pazzo) Un genio che ha accesso a sostanze chimiche instabili! Però, potente quella polvere di Winx...

Anna: Quale, quella che gli cade dalle ali?

Carl: No, quella che ottieni dopo che le hai cremate... BWAHAHAHAHAHAH!!!

 

 

Lì vicino passa una barca con sopra alcuni Dwergi, il Mostro e Igor.

Igor: Dai, tesoruccio, cosa ti costa?

Mostro: Aiutoooo!!!

Autrice: Igor, lascia le tue distorte perversioni sessuali fuori da questo film.

Igor: Cattiva!

Autrice: Il bue che dice cornuto all'asino.

Pride: Quello l'ho detto io prima, Copiona Priva d'Iniziativa.

 

 

Van Helsing parte all'attacco, a nuoto.

Van Helsing: Non ho ancora imparato ad impastare il chakra sufficiente a correre sull'acqua.

Pride: Non puoi fare a meno di inserirci allusioni a Naruto, vero?

Autrice: Naruto è la mia droga.

Igor: Dì pure addio ai tuoi amici.

Van Helsing ha quasi raggiunto la barca, quando una grata gli scende davanti, bloccandolo.

Van Helsing: Ma perché devo sempre essere fottuto dalle grate?! Ti ritroverò! Verrò a prenderti e ti libererò!

Igor gli fa la linguaccia.

Van Helsing: Lo giuro davanti a Dio!

Dall'acqua emerge, con occhiali e boccaglio a bordo di un piccolo sommergibile, il Cardinale Jinette.

Cardinale: ERETICOOOOO!!!

Van Helsing: Lo devo salvare.

Carl: (che lo ha raggiunto) Non puoi.

Van Helsing: Perché?

Carl: Ho mandato un messaggio a Roma per informarli della nostra situazione.

Van Helsing: E che cosa hanno detto?

Carl: Che se pure riuscirai ad uccidere Dracula, Roma ti ordina di eliminare anche Frankenstein.

Van Helsing: Lui non è malvagio.

Carl: No, ma è emo.

Van Helsing: Beh, in effetti... Ma lo conoscono? Hanno parlato con lui?! Chi sono per giudicare?!

Carl: vogliono che tu lo elimini perché non possa essere usato per nuocere all'umanità!

Van Helsing: E poi che ne sarà di me? Gli hai detto in cosa sto per trasformarmi?! (prende Carl per il collo) TI HANNO DETTO COME UCCIDERMI?! L'ANGOLO CORRETTO PER TRAFIGGERMI IL CUORE COL PALETTO?! LA MISURA ESATTA DI CIASCUNA PALLOTTOLA D'ARGENTO?!? EEEEEEH?!?

Anna: Dio, che reazione... (annega il Cardinale che sta per dargli dell'eretica) Basta!

Carl: (terrorizzato a morte) No, non ho detto niente!

Van Helsing: Ok, sono calmo... i miei istinti licantropici sono sopiti, sono tranquillo... sorrido... CHI È CHE VUOLE MORIRE PER PRIMOOO?!? ...perdonami... Sta cominciando.

Carl: Porca puttana, che spavento...

 

 

Castello di Frankenstein (^_^ Giusto!)

Anna: Devono aver portato le attrezzature nel nascondiglio di Dracula.

Van Helsing: Dovunque esso sia... (prende una cosa contorta di metallo grande dieci volte se stesso e lo lancia via)

Carl: (che quasi se la sta facendo addosso) C'è ancora tempo. Dracula non può portare i suoi figli alla vita finché il sole non tramonta.

Anna: Il sole tramonta fra due ore, noi lo cerchiamo da più di quattrocento anni!

Carl: Sì, io però non c'ero in questi quattrocento anni, giusto? D'ACCORDO?! (come Wanna Marchi)

 

 

Castello Valerius.

Van Helsing: Va bene Carl, che hai scoperto?

Carl: Che il Conte Dracula in realtà era il figlio di Valerius il Vecchio, il figlio del tuo avo.

Anna: Ih! Incesto! Che altro?

Carl: Va bene... secondo questa pergamena, tutto iniziò quando Dracula venne assassinato.

Van Helsing: Sai chi l'ha ucciso?

Carl: No no, no no... C'è soltanto un vago riferimento alla Mano Sinistra di Dio.

Si sposta una libreria, e...

Cardinale: ERETICO!

Carl: ...e nel 1462, quando Dracula morì, fece un patto col diavolo.

Van Helsing: E gli fu data una nuova vita.

Anna: Ma per conservare quella vita doveva nutrirsi di sangue umano.

Carl: Scusate, vi dispiace lasciarmi raccontare la storia?

Van Helsing+Anna: Scusa!

Carl: E visto che il tuo antenato aveva generato questa creatura malvagia, andò a Roma per cercare il Perdono.

Autrice: No, per favore no...

Canzone: Xdono... Se quel che è fatto è fatto, io però chiedo... Scusa...

Autrice: (affilando una mannaia) Io invece per quel che sto per fare non chiederò scusa…

Carl: È allora che venne stretto il patto. Egli avrebbe dovuto uccidere Dracula in cambio della salvezza eterna per tutta la sua famiglia. Tutta la discendenza... fino a te.

Anna: Ma non ci riuscì. Per quanto Dracula fosse malvagio, il mio antenato non poteva uccidere suo figlio.

Carl: Allora lo rinchiuse in una fortezza di ghiaccio, facendolo passare da una porta da cui non c'era ritorno.

Van Helsing: (sarcastico) Proprio...

Anna: E il diavolo gli diede le ali...

Carl: Sì.

Van Helsing: Va bene, e allora dov'è questa porta?

Carl: Io non lo so. Ma quando il tuo antenato non riuscì a uccidere suo figlio, lasciò degli indizi così che potessero farlo le future generazioni.

Anna: Era questo che mio padre cercava qui dentro, indizi su dove si trovasse la porta.

Van Helsing: La porta... ma certo... Hai detto che tuo padre passava delle ore a fissare questo dipinto per scoprire il nascondiglio di Dracula. Penso che avesse ragione. Penso che questa sia la porta, ma lui non sapeva come aprirla.

Carl: E guarda, un iscrizione latina. Forse funziona come quel filmino nella torre.

Anna: Se fosse una porta, mio padre l'avrebbe aperta da tempo.

Carl: (spostando una sedia) Qui finisce la formula, manca un pezzo.

Van Helsing: (tirando fuori il cilindretto con la pergamena) A tuo padre mancava questa.

Anna: E come l'hai avuta?!

Van Helsing: Carl, finiscila.

Carl: (frasi sconnesse in latino).

Van Helsing: In nome di Dio, apriti sesamo.

Cardinale: ERETICO!!!

Il dipinto scompare e diventa uno specchio.

Carl: Uno specchio...

Anna: Dracula non si riflette nello specchio.

Van Helsing: Ma perché?

Carl: Può darsi... Può darsi che per Dracula non sia affatto uno specchio.

Van Helsing tocca lo specchio e la sua mano ci passa attraverso, come se fosse gelatina.

Van Helsing: Brr... viscido... Fa freddo... e sta nevicando! Narnia! (prendendo una torcia) Ci vediamo dall'altra parte.

Anna: Sii prudente.

Van Helsing esce dall'altra parte, dove c'è una bufera di neve, che fa svolazzare il fuoco della torcia. Troppo.

Van Helsing: Kyah! I miei capelli!

Autrice: Battuta scontata, l'hai soffiata a Dracula.

Poco dopo lo raggiunge Anna.

Anna: Il castello di Dracula...

I due se ne vanno, poi arriva Carl, vede gli scheletri impalati e fa per tornare indietro, il cretino, e sbatte contro lo specchio. I tre arrivano davanti ad un mastodontico portone.

Carl: Abbiamo un piano? Non dev'essere come quello dell'Akatsuki per rapire Gaara, ma qualcosa di simile sarebbe gradito.

Van Helsing: Cioè esplosioni?

Pride: No, non lo dico.

Autrice: Che cosa?

Pride: Deidara.

Autrice: KYAAAAAAHHH!!!!!

Pride: Cavolo, che idiota sono!

Van Helsing: Entriamo lì dentro e fermiamo Dracula.

Anna: E uccidiamo chiunque ci si pari davanti.

I due cominciano a ridere in maniera inquietante.

Van Helsing+Anna: Uh uh uh uh... BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!

Carl: Allora voi andate e poi mi fate sapere.

Van Helsing lo prende per la collottola, prende Anna per la vita e salta in cancello con un balzo.

Van Helsing: Più che uomo lupo, mi sa che sto diventando Inuyasha...

Carl: Beh, per quanto ti sia grato per non essere più al freddo, questa non mi sembra una buona idea.

Van Helsing: Sarà meglio muoversi.

Carl: Allora tutti quelli sono...

Anna: Sì.

Carl: E dentro ci sono i...

Van Helsing: Sì.

Carl: E se magari mi lasciate anche finire le frasi è meglio.

Igor: Igor fai questo, Igor fai quello! Neanche un minuto per coccolare il mio Mostro preferito... (si gira e vede Van Helsing e i suoi raga) Porca pu... Come siete arrivati qui?! È impossibile! (fa per scappare, ma Van Helsing lancia una lama rotante che lo inchioda al muro. Van Helsing lo prende per il collo) ti prego, ti prego non uccidermi!

Van Helsing: Dammi un motivo.

Igor: Beh, ecco, io...

Da una finestra lì vicino si sente un rumore: Van Helsing e compagnia vanno a vedere. Dentro, in un blocco di ghiaccio, è congelato il Mostro di Frankenstein, e viene issato verso l'alto con una catena.

Igor: Uh uh uh... il mio padrone si è svegliato...

Mostro: Brr, che freddo...C'è un antidoto.

Van Helsing: Nani?

Mostro: Dracula ha un antidoto per eliminare la maledizione dell'uomo lupo! Corri. Trova l'antidoto. Salvati!

Anna: Andiamo, hai sentito? Troviamo l'antidoto.

Van Helsing: Aspetta. Perché Dracula ha un antidoto?

Anna: Non mi interessa!

Van Helsing: A me sì. (prende di nuovo Igor per il collo) Perché ne ha bisogno? Perché?!

Carl: Perché... perché la sola cosa che può ucciderlo è un uomo lupo!

Van Helsing: Mica parlavo con te.

Carl: Ecco cosa significa il dipinto.

Anna: Ma se Dracula ha al suo servizio da sempre uomini lupo?

Carl: Sì, ma se mai un uomo lupo lo attaccasse, gli servirebbe un antidoto per farlo tornare uomo ed evitare di essere morso.

Van Helsing: (staccando Igor dalla parete) Ora tu li accompagnerai a prendere l'antidoto.

Igor: No, non lo farò. (Van Helsing lo solleva e lo strapazza per bene, poi lo sbatte sulle scale) Sì, lo farò.

Lust: Uuuuuh!

Autrice: Non "sbattere" in quel senso... idiota.

Carl: Ecco il piano: dopo il primo rintocco della mezzanotte, portai uccidere Dracula. Dobbiamo solamente trovare l'antidoto e dartelo prima dell'ultimo rintocco.

Anna: Sei impazzito? Che razza di piano è questo?

Van Helsing: (tirando fuori un arnese tagliente) Se solo sospetteranno che li porti fuori strada... (dà l'arnese ad Anna) ...gli taglierai un dito.

Anna: Gli taglierò volentieri qualcosa... Uh uh uh... (modalità perversa: on)

Igor: No... quello mi serve... Nella torre laggiù, è là che si trova.

Van Helsing: E l'altra torre?

Igor: Awww...

Van Helsing: (tendendo la mano verso Anna) Dammelo!

Anna: Pervertito!

Van Helsing: Ho detto dammelO!

Carl: (in falsetto) Oh, che sciocchino!

Van Helsing: ...

Igor: La è dove abbiamo ricostruito il laboratorio! Potrei mai mentirti?

Van Helsing: No, se ti è cara la vita. E non guardarmi così, o potrei vomitare. (tira fuori il paletto d'argento) Allora, se non avrò preso l'antidoto entro l'ultimo rintocco di mezzanotte...

Carl: ...Non credo che potrei...

Van Helsing: È un ordine. Se non mi obbedisci, ti denuncio.

Carl: (prende il paletto e Igor) Andiamo.

Anna: Non mi piace questo piano.

Van Helsing: Non abbiamo scelta. Ma non farti uccidere.

Anna: Ancora non ti è chiaro? Non importa cosa capiterà a me, dobbiamo salvare la mia famiglia.

Van Helsing: Aspetta. Se arriverete tardi fuggi, corri come il vento. Non tardare.

Autrice: Esulta, Ecchi Fan Club!

Ecchi Fan Club: YEEEEEEAAAAHH!!!

Van Helsing: Per stavolta io passo.

Anna: Sì, anch'io.

Ecchi Fan Club: Eeeeeeh?! Ma come?!

Van Helsing: Ora và. Corri.

 

 

Mostro: (mentre viene legato al famoso lettino) Lasciatemi, bestiacce infernali!

Dracula: Che cos'hai da lamentarti? Per questo sei stato creato! Per dimostrare che Dio non è l'unico a poter dare la vita.

Da sotto il lettuccio spunta...

Cardinale: ERETICOOOO!!!

Dracula lo decapita.

Dracula: E ora dovrai donare la tua emosità ai miei figli. Solleva!

Il lettuccio ascende verso il soffitto, e sbuca sul tetto della torre.

Mostro: Aiuto, soffro di vertigini!

 

 

Van Helsing corre su per le scale. Inciampa e sbatte il naso un paio di volte, ma niente di grave. Sbuca in una torre. L'ultimo pezzo lo fa saltando da muro a muro.

Van Helsing: E voilà! Meglio di Prince of Persia!

 

 

Intanto, Carl, Anna e Igor se ne vanno sperduti nei meandri del castello, mentre Anna minaccia allegramente Igor di tagliargli il cip-cip.

Lust: (scandalizzato) CIP-CIP?!

Autrice: Che ne sai tu di questi termini tecnici...

Igor: Ah, per fortuna, credevo di essermi perso... la prossima volta, mi porto il navigatore satellitare Tomtom Go. Ecco l'antidoto. (indica una siringa sospesa in una teca piena di chissà quale liquido. Fa per andare, ma Anna lo ferma, la cretina.)

Anna: Vado avanti io.

Igor dà uno spintone a Carl e li chiude dentro.

Igor: Ciao ciao, idioti! Fate con comodo! Chi prova a inculare Igor (se non è il Mostro...uh uh uh) resta inculato!

Autrice: Veramente non era così la battuta... e poi ti ho detto di lasciare le tue distorte perversioni sessuali fuori da questa storia...

 

 

Van Helsing, intanto è giunto nel laboratorio e si aggira come una spia con, in sottofondo la musichetta di 007.

Van Helsing: Sono Helsing. Van Helsing. Dalla Transilvania con pistole.

Svenimento collettivo. Van Helsing comincia la sua scalata alla torre, ma viene intercettato da un Dwergo... o si dice Dwergi anche al singolare?! Van Helsing lo prende e lo lancia fuori dalla finestra.

Van Helsing: Ciao ciao, fai buon viaggio e salutami le punte aguzze di roccia là sotto, bwahahah!!!

 

 

Nell'altra torre...

Carl: Certo che Dracula è un cretino... metti che viene aggredito da un uomo lupo dall'altra parte della torre... come cazzo fa a farsi tutto il castello e venire fin qui in tempo?!

Anna: (guardando la siringa) Forza, prendila.

Carl: Va' avanti e prendila tu. Se c'è una cosa che ho imparato è non ficcare mai per primo la mano in una sostanza viscidosa.

Alle loro spalle spunta, a testa in giù Aleera.

Aleera: Vi ho spaventati?

Carl: (rantolando agonizzante per terra e tenendosi il petto) Noo...

Aleera: Allora bisogna che mi impegni un po’ di più...forse.

Anna spinge la teca, che si frantuma a terra e il liquido cade addosso ad Aleera, che si mette ad urlare.

Carl: Sostanza viscidosa, visto? Che ti avevo detto?

Anna: (indicando la siringa fumante che rotola via) Prendila, prendila!

Carl: Col cavolo, poi mi corrodo le mani! (la prende con un lembo del vestito) Và che genio che sono! Scotta scotta scotta scottaaaa!!!

Anna: (gettando un po’ del liquido sulle sbarre che bloccano il passaggio, che si sciolgono) Andiamo, andiamo!

Carl: Sì!

Anna: Dobbiamo portare l'antidoto a Van Helsing, corri! Forza!

Carl scappa, ma Anna viene bloccata da Aleera.

Aleera: Non te ne vai finché non te lo dico io!

Anna: Non fermarti Carl!

Ma intanto Carl se n'era già andato da un pezzo.

Aleera: E io dico che te andrai solo da morta!

Anna cammina su per il muro e afferra una torcia, poi fa una capriola all'indietro e cade in piedi.

Anna: Tsè, Prince of Persia non è neanche degno di lucidarmi gli stivali.

Agita la torcia in direzione di Aleera, che la spegne con un soffio.

Aleera: Buon compleanno a meee...

Aleera entra in modalità tornado (Neji Hyuuga rules) e spegne tutte quante le torce nella stanza. Poi sparisce nel nulla.

 

 

Carl intanto corre lungo il ponte che unisce le due torri. Per strada incontra Frodo, Gandalf e Legolas. Arrivato a metà, si rende conto che i fulmini stanno colpendo il ponte (però, sveglio l'amico...).

Carl: Oh mio Dio!

Cardinale: ERETICO! (viene colpito da un fulmine e parte via).

Anche Carl viene quasi colpito da un fulmine. Intanto dietro di lui, al galoppo, sta arrivando Igor con uno storditore, e con esso cerca di colpire Carl.

 

 

Van Helsing, intanto, sterminando allegramente Dwergi, arriva in cima alla torre.

Van Helsing: *puff, pant* Che fatica... La prossima volta prendo l'ascensore.

Cerca di liberare il Mostro.

Mostro: Nuuuuu, che stai facendo?! Devi trovare l'antidoto!

Van Helsing: Lo stanno cercando i miei amici!

Mostro: Amici?!

Van Helsing: Sì, ne vuoi uno? Non riesco a svitare i bulloni... questo ti farà male.

Mostro: Al dolore sono abituato... Mi taglio le vene ogni sera alla luce della luna prima di andare a dormire. Dimostra che sono emo. Ah, dimenticavo che io non dormo, perché sono emo.

La torre viene colpita da un fulmine, che sbalza via Van Helsing e fulmina il Mostro.

Dracula: DAMMI L'EMOSITÀÀÀÀÀ!!! Manca solo un'ultima scarica, e i miei figli vivranno! (guarda su e vede Van Helsing che cerca di liberare il Mostro) Ma porca di quella trota, perché non si fa i cazzi suoi?!

Lust: Forse non ne ha a sufficienza.

Autrice: TI QUERELOOOOOO!!!

A Dracula spuntano le ali e vola fuori.

Van Helsing: Sei quasi libero, amico mio.

Peccato che i suoi buoni propositi siano ostacolati da Dracula, che arriva e lo butta giù.

Van Helsing: Precipitoooooo!!! Largo, là sottooooo!!!

Esplosione.

Pride: Ora mi impicco.

Autrice: Deidara rules.

Il Mostro, intanto, è quasi slegato e cerca di scendere dal lettino, ma ha ancora un piede incatenato.

Mostro: Forse dovrei tagliarmi un piede.

Autrice: Guarda che questo è Van Helsing, non Saw l'Enigmista.

Arriva un fulmine che lo colpisce in pieno. La scarica risveglia i figli di Dracula, dei piccoli bambini emo con i capelli neri ciuffettosi e la matita sugli occhi, che svolazzano allegramente per il castello. La scarica che sta colpendo il Mostro fa saltare la catena che gli lega il piede, e il Mostro parte via, e penzola appeso su un lato della torre.

Mostro: Morire spappolato non è proprio da emo.

Cade, ma si attacca ad una delle funi che uniscono le due torri. Guarda giù e vede Igor che corre dietro a Carl brandendo lo storditore.

Igor: Minchia, quanto mi diverto! (guarda su) ORRORE! IL MIO TESSSSORO STA CADENDO!

Viene colpito da una freccia e precipita nel vuoto.

Legolas: Là! Anche Gollum è andato!

Il Mostro, intanto, sta scendendo come Tarzan sulla liana e atterra sul ponte, urtando involontariamente Frodo, che precipita nel vuoto.

Gandalf: Porca puttana, e chi lo porta adesso l'anello al monte Fato?

 

 

Anna e Aleera giocano a nascondino nella torre. Aleera guarda dentro il corpo di Anna (Byakugan?!) e vede il sistema circolatorio del chakra... cioè, no, il sistema circolatorio e basta. Poi gli spunta a fianco.

Anna: Un due tre per te! (si becca un ceffone e si schianta contro la parete)

Aleera: (la prende per il collo e la solleva) Sii felice sapendo che io piangerò sul tuo corpo senza vita. (le lecca una guancia con una lingua chilometrica)

Autrice: Cazzo!!! Questa fa concorrenza a Orochimaru!!!

Arriva dalla finestra, volando, il Mostro, che cade addosso ad Aleera, che lascia andare Anna, che cade per terra, che...

Pride: Basta.

 

 

Dracula: Arrivi troppo tardi, amico mio. I miei figli vivono!

Van Helsing: Allora l'unico modo che ho per ucciderli... è uccidere te!

Dracula: È la tua risposta definitiva? L'accendiamo?! Beh, è esatta...

Van Helsing: Evviva! Quanto ho vinto?

Dracula: ...

Van Helsing: E così sia! (si toglie la giacca)

Van Helsing United Fan Club: KYAAAAAH!!! NU-DO! NU-DO! NU-DO!

In quel momento, suona la mezzanotte.

Van Helsing: Wow, che tempismo! Uno...

Comincia a trasformarsi in licantropo.

Van Helsing: Aspetta... a questo punto tocca al licantropo, no?

Licantropo: (che, dato che è in pausa, è seduto a zampe accavallate su una sedia con l'asciugamano sulle spalle e gli occhiali da sole, mentre una massaggiatrice gli massaggia le spalle e lui parla al cellulare) Scusa? Guarda che io ho chiuso, il mio contratto non mi prevede in questa parte di film.

Van Helsing: E adesso?!

Autrice: Tranquillo, ci pensa la motion capture e poi modifichiamo tutto al computer con un programma di realtà virtuale.

Pride: Cos'è la motion capture?

Envy: Cos'è la realtà virtuale?

Lust: Cos'è un computer?

Autrice: ...modifico... Intanto ti mettiamo un paio di orecchie e la coda da lupo per far capire che sei trasformato in licantropo.

Van Helsing: Mi sembra di essere una via di mezzo tra Inuyasha e una Mew Mew...

Van Helsing United Fan Club: Kyaaaaah!!! Kawaii!!

Dracula: (guardando Van Helsing) No, questo è impossibile! Facciamo parte dello stesso grande gioco, Gabriel. Ma non è necessario trovarsi ai lati opposti della scacchiera!

Licantropo: E dillo che te la stai facendo sotto!

A Dracula spuntano le ali e i due combattono, facendo un gran casino. La lotta è super emozionante. Dracula fa un german suplex a Van Licantropo...

Pride: VAN LICANTROPO?!?!

Autrice: Van Helsing + Licantropo, così si capisce.

Pride si impicca ad una trave del soffitto, ma non ce ne preoccupiamo perché sul soffitto di travi non ce ne sono.

Dicevo, Dracula fa un german suplex a Van Licantropo e Van Licantropo tira un'artigliata a Dracula.

Van Licantropo: SANKON TESSHOOOOO!!!

Autrice: Non sei mica Inuyasha!

 

 

Nell'altra torre...

Mostro: Corri! Corri ad aiutare Van Helsing! Vaaaiii!!!

Anna: Grazie.

 

 

Sul ponte, Carl corre corre corre corre... finché un fulmine non colpisce il ponte che si spezza.

Carl: Ma porca trota, che sfiga!

Per fortuna, rimane una piccola fettuccina di ponte.

Envy: Mmh, fettuccina... mi sta venendo fame...

Carl: Oh mio Dio! Anna, ho bisogno del tuo aiuto!

Dal cielo, cavalcando un fulmine (!!!) arriva...

Cardinale: ERETICOOOO!!!

Anna, in cima alla torre, prende una fune e imita Cheeta.

Anna: Perché non Jane?!

Autrice: Perché mi sta in culo. In verità, anche Cheeta mi sta in culo, ma è la prima che mi è venuta in mente.

Anna: Lanciamela, Carl!

Carl lancia la siringa e Anna la prende al volo.

Carl+Anna: Minchia, che culo!

Arriva Aleera che colpisce Anna. Questa parte via e si spalma su un cornicione del castello.

 

 

Dracula: Ti stanno usando, Gabriel. Come hanno fatto con me! Ma io mi sono sottratto, puoi farlo anche tu!

I due continuano a lottare, finché Dracula non viene fulminato dal macchinario. Van Licantropo tira fuori una lavagna e ci passa le unghie sopra.

Dracula: Aaaaargh, smettila!

 

 

Aleera: Anna, amore mio...

Yuri Fan Club: Kyaaaaaaaah!!!

Aleera: ...è il tuo sangue che mi manterrà bella! Che ne pensi di questo? Ah ah ah ah (risata da topo)...

Anna: (infilzandola con un paletto) Penso che se devi uccidere qualcuno ti conviene farlo subito, non perdere tempo a parlare!

Aleera: Ma dovevo seguire il copione... (Aleera esplode)

Autrice: (sghignazzando) Deidara ne andrebbe fiero.

Envy: Perché questa esplode e le altre si polverizzano?

Pride: Basta, hai rotto! Ma cos'hai, tanti piccoli Deidara che ti corrono nel cervello?!

Autrice: Kyah! Tanti piccoli Deidara!

 

 

Dracula: Non lo hai capito? Noi potevamo essere amici! Compagni!

Yaoi Fan Club: Amanti!

Van Helsing+Dracula: NO!

Dracula: Fratelli d'armi!

Van Licantropo prende Dracula per il collo, ma in quel momento la classica nuvoletta passa davanti alla luna.

Van Helsing: (in mutandoni di pelliccia) Porca banana, che sfiga!

Van Helsing United Fan Club: KYAAAAAAAAHHH!!!

Dracula: (sorridendo in maniera altamente e pericolosamente sexy) Ti ho accennato mai al fatto che sei stato proprio tu ad uccidermi? Dev'essere un tale peso... una tale... maledizione... essere la Mano Sinistra di Dio.

Da dietro il macchinario...

Cardinale: ERETICO!

Dracula: Tutto ciò che voglio sono la vita e l'emosità, Gabriel. La continuità della mia specie. E magari la restituzione del mio anello!

Van Helsing: La fede che hai perso all'inizio della storia?!

Dracula: NON ERA QUELLA FEDE! Non temere Gabriel, non avere paura. Io ti ridarò la vita, la memoria.

Van Helsing: (mentre rispunta la luna) Certe cose è meglio non ricordarle! (morde Dracula, che si polverizza)

I piccoli emo-vampiri esplodono, inzaccherando tutto il chilometrico salone d'ingresso.

Signora delle Pulizie: No! NOOOO! (e si spara)

Sulla torre, arriva Anna.

Anna: Oh mio Dio!

Cardinale: ERETICAAAA!

Anna inciampa sul Cardinale, che finisce in una tinozza piena di acido. Cade addosso a Van Licantropo e gli infila la siringa in un fianco. Arriva Carl, ed estrae il paletto.

Carl: Che Dio mi perdoni!

Cardinale: (dalla tinozza di acido) ERETICOOOO!!!

Van Licantropo: (togliendosi la siringa dal fianco) Ahia!

I due guardano Anna.

Carl: Anna è morta!

Anna: Se Lupo Alberto qui non mi si toglie da sopra, lo sarò presto!

In quel momento Dracula, che non era morto, arriva e vampirizza Van Helsing, Anna e Carl, poi vampirizza anche il Mostro e il Cardinale. Insieme, tutti e sei, vampirizzano tutti quanti e vissero tutti felici e contenti in un mondo di vampiri.

Pride: Veramente non finiva così...

Autrice: Ma io faccio il tifo per i vampiri e questa parodia, dato che l'ho scritta io, finisce come voglio io.

 

=THE END=

 

Tutti: Finalmente! Grazie a Dio!

Cardinale: ERETICIIIII!!!

 

VAN HELSING PARODY

 

Written and Directed by

_+zero+_

IN MEMORY OF MY LOST NEURONS

 

Produced By

IL MIO COMPUTER

LA MIA MENTE CONTORTA

IL DVD DI VAN HELSING

 

Music Composed and Conducted by

LUST

PRIDE

ENVY

 

A SCLERO MOVIE film

 

First Assistant Director

LUST

 

Second Assistant Director

ENVY

 

Third Assistant Director

PRIDE

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=407794