Innamorarsi con un sms

di Dolce Mony
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un giorno d'estate ***
Capitolo 2: *** Cinquantacinque e-mail ***
Capitolo 3: *** Mi fa piacere sentirti. ***



Capitolo 1
*** Un giorno d'estate ***


Capitolo 1 innamorarsi con un sms   Salve questa è una nuova storia, piena di avventure e colpi di scena. Spero che l'idea vi piaccia. Non voglio aggiungere altro e godetevi questo capitolo.  

                                                                          CAPITOLO 1

Non capisco cosa mi sta succedendo. Pensavo tra me e me mentre davanti ad un bicchiere di caffè bollente, in una giornata di Dicembre inoltrato, in quello stesso bar di sempre, in compagnia delle amiche di sempre. Io rispondevo ai suoi messaggini dolci da un lato, terrorizzanti da un altro.
Era iniziato tutto per gioco in un noioso pomeriggio d'estate. Camilla, Anna e Miriam erano da poco tornate in città, io invece avevo già goduto del poco tempo di ferie concesso per vie esclusive dal mio capo. Io faccio l'avvocato, certo tutti voi penserete. -Cavolo che brutto lavoro. Nessun lavoro è più noioso di questo.- Certo per alcuni versi concordo pienamente con voi, però dopo aver visto la busta paga penso che cambierete un pò opinione, o almeno penso.
Comunque tornando alla mia storia. Era una noiosa giornata d'estate.Non era una delle più calde, ormai l'estate volgeva quasi alla fine, ma era ancora una bella giornata. Io adoro l'estate. Eravamo tutte e quattro sedute in cucina davanti ad una tazza di caffè. Adoro anche il caffè. Le mie amiche dicono che sono una caffè-dipendente, e non so se devo dar loro ragione, ma sta di fatto che ne bevo una quantità industriale. Credo che la fabbrica del caffè grazie a me non fallirà mai. Ma come al solito sto di nuovo divagando. Mio piccolo difetto.
Era estate, ma questo lo avete ormai capito.
"Che noia, non c'è mai nienete di interessante in questa città." disse Miriam tra un sorso e l'altro
"Vuoi dire che non c'è mai un uomo interessante in questa città." la corresse Anna sbuffando annoiata
"Dai non siamo mica le uniche donne single di questa città." cercò di consolarsi Camilla
"No ma a quanto pare siamo le più annoiate." proseguì io. Gli argomenti trattati cominciavano ad essere pochi.
Già se non lo avevate capito siamo quattro affascinanti donne single in carriera. Dire single è molto meglio di zitellone ma purtroppo è quello che eravamo.
"Voglio tornare al mare. Almeno mi consolavo ammirando il bagnino." Miriam era sempre la solita. Non aveva mai avuto un uomo fisso nella sua vita. Forse solo uno al liceo ma era finita veramente male. Adesso saltava da uno ad un altro, cercando l'anima gemella penso. Anche se lei dopo quella storia rimase così scottata, che probabilmente ora ha solo voglia di divertirsi un pochino.
"Ma chi ha bisogno di loro, quando si ha una bella casa, un carriera che ti fa diventare ricca e un gatto tenero che ti aspetta a casa." le solite parole che usava Camilla, ma erano solo per consolarsi alla fine sapeva che essere sola non la rendeva poi così tanto felice.
"Ma dai siamo donne intelligenti e voi non fate altro che pensare all'altra metà. L'altra metà non esiste. Ve lo volete mettere in testa? Siamo solo noi e basta. Gli uomini non devono essere l'unico motivo della nostra esistenza." Anna era invece la pessimista del gruppo. Non ne aveva mai voluto parlare ma si vocifera che stava quasi per sposarsi. E l'abbandono sull'altare non è una delle esperienze più belle della vita. Ma lei non ce ne ha mai parlato, le poche notizie che si sanno sono quelle che giungono all'orecchio senza nemmeno accorgertene.
Per quanto riguarda me, ovviamente sto di nuovo divagando, ma ci farete l'abitudine. Io sono una donna affascinante, belle, estroversa, in carriera e con un lavoro da favola... Certo ovviamente scherzo. La mia vita, se la dovessi definire con un aggettivo, fa schifo. Solo, senza nemmeno un gatto che mi voglia come padrone, l'unica consolazione sono le amiche che ti vengono in aiuto quando decidi di buttarti dalla cima di un grattacielo. Non ho mai pensato di buttarmi ma un domani chi lo sa, almeno ci sono loro. Io mi chiamo Valentina, un nome dolce mi dicono in molti ma so anche diventare aggressiva quando mi provocano.
Ma tornando a quella famosa giornata estiva. Caffè ormai finito. Computer acceso come sempre per portarmi avanti con il lavoro anche a casa. Ed è proprio da qui che cominciarono i miei guai o le mie fortune, non saprei come definire la faccenda.
"Sentite che ne dite se facessimo un giretto in web?" propose Miriam con gli occhi fissi sullo schermo.
"Che vuoi fare? Ho tutti i documenti su quel computer non ci pensare proprio." risposi io avendo afferrato le sue intenzioni.
"Dai sarà divertente." proseguì Anna.
Non ebbi nemmeno il tempo di obiettare. Miriam era già davanti a quel computer. Documenti salvati in una cartella. E poi via nella chat.
Guarda quante persone.
"Ma non lavorano?" domandò ingenuamente Camilla.
"Perchè tu quando sei al lavoro non usi mai internet?" domandò Miriam guardandola come un alieno venuto da Marte.
"Proviamo con questo." propose Anna
"AngeloBlue. Che strano nome."
"A me affascina, non so ha un qualcosa di dolce ma allo stesso tempo di temibile." disse Miriam
"E capisci tutto questo da un nickname?" la guardai scettica io.
"Si vede proprio che non ve ne intendete di computer." disse lei con aria di superiorità.
Cominciò a chattare con lui sotto il nome di chi secondo voi. Ovviamente il mio.
Ed è proprio da qui che ebbero inizio tutte le mie avventure o sventure. Non so come definire questo evento della mia vita, ma giudicherete voi.

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Capitolo 2
*** Cinquantacinque e-mail ***


cap 2 sms   Salve miei carissimi lettori. Impazienti di leggere il secondo capitolo? Eccolo qui. Tutto per voi. Fatemi sapere cosa ne pensate.

                                                                
CAPITOLO 2

"Ma la vuoi smettere di spingere" urlò Miriam, mentre cercavo inutilmente di toglierle la tastiera del computer.
Non puoi fare una cosa del genere. Non è legale fingersi un'altra persona. L'avvocato che era in me era appena uscito con una delle sue solite affermazioni noiose, che ovviamente non ebbero successo.
"Ma dai che problema c'è? In fondo è solo un gioco." disse Anna sorridendo.
"Certo che gli uomini non perdono tempo." disse Miriam poco sorpresa. A quel suo tono ironico ormai ci avevamo fatto tutte l'abitudine, ma alla sua mania di metterci sempre nei guai ancora non ci eravamo abituate tutte, nonostante i molti anni passati insieme.
"Guarda come è curioso." Camilla sembrava affascinata. Certo gli uomini che aveva frequentato lei appartenevano all'alta aristocrazia, se non addirittura alla nobiltà. Certo parlare oggi di nobiltà non è molto appropriato ma devo dire che la metafora calza a pennello.
Tirai un sospiro di sollievo solo quando sentii il computer spegnersi e la tastira smettere di digitare parole.
"Bhè credo che sia il momento di andare per me. Ho un appuntamento."
"Ah con Ludovico? quello della lavanderia?" chiesi io conoscendo già la risposta.
"No. Veramente esco con Sergio. Quello del negozio di scarpe."
Incredibile Miriam è sempre stata una donna affascinante ma di mettere la testa apposto non ne vuole proprio sapere. Sua madre vive ancora con la speranza di poter assistere al suo matrimonio e di diventare finalmente nonna. Ma non sarà un'impresa molto facile. Almeno per il momento.
"Sei incorreggibile." precisò Camilla.
"Ma dai ragazze si vive una volta sola." borbottò stufa di quelle precisazioni.
"Divertiti allora con il tuo nuovo spasimante." dissi ridacchiando.
La porta alle sue spalle si chiuse.
"Chissà se cambierà mai." ci domandammo guardandoci negli occhi.
"Forse quando maturerà almeno un pochino." Camilla è sempre stata la più precisina tra noi tutte.
"Bhè anche io devo andare oggi faccio il turno di notte in ospedale." Anna è l'infermiera più dotata dell'ospedale. Certo sarebbe potuta diventare un medico vero e proprio ma ha preferito la via più semplice credo.
Ma ora mi sto perdendo in chiacchere. Dovrei continuare con il raccontare la mia storia. Cercherò di non divagare più così tanto.
Quella sera restammo solo io e Camilla. Ma se ne andò dopo qualche minuto anche lei. Forse aveva qualche impegno da fare. Non ha voluto darmi molte piegazioni. Forse miss perfezione aveva trovato un mister perfettino. Ma se è così lo scopriremo.
Quindi alla fine ero rimasta solo io. In una casa molto grande ero rimasta praticamente sola.
Non che la vita da single mi sia dispiaciuta. Anzi devo dire che non mi sentivo troppo sola. Certo a tutti prende quelle crisi ogni tanto ma nel mio caso erano molto rare.
Sono sempre stata una persona molto estroversa e poco timida perciò se avevo bisogno di parlare ovviamente chiamavo sempre le mia e carissime amiche.
Ma quella sera, non so, sentii come un vuoto dentro di me. Il tempo passava. Mi guardavo allo specchio e vedevo me, avvocato noioso e completamente sola. Non so perchè questi pensieri mi invasero però fu questione di un secondo.
Infatti decisi di non pensarci. Accesi il mio amico nelle sere solitarie. Il computer per portarmi avanti con le pratiche, quando ad un certo punto trovai ben cinquantacinque e-mail da leggere. Erano tutte sue. Leggevo AngeloBlue dappertutto.
-Io la uccido a Miriam.- pensai. Era ovvio che era stata lei a dare il mio indirizzo e-mail.
*Ciao ho molta voglia di conoscerti.*
In tutte le e-mail c'era scritto questa frase. Doveva avere molto tempo libero il ragazzo per poter scrivere cinquantacinque e-mail.
Rimasi lì sorpresa e un pò compiacente. Non sapeva nemmeno chi ero e già mi voleva conoscere.
Che fare rispondere oppure no? Questa era ora per me la domanda del secolo!
Rimasi ancora un pò a guardare quello schermo. Ma sapevo perfettamente cosa volevo fare.

RISPOSTA ALLE RECENSIONI:

Alina: Ciao Tesoruccia mia. Come stai? A scuola tutto bene? é cominciata da poco ma già mi sono stufata. Comunque sono felice che ti piaccia questa nuova ff. Era un'idea che mi frullava in testa da molto tempo ma non avevo mai avuto, diciamo, la giusta ispirazione. Ma sono davvero felice che a te sia piaciuta. Tu invece quando ti decidi ad aggiornare? dai che sono molto curiosa di sapere come continua la tua ff. :)
Ora vado. Ci sentiamo prestissimo. Un bacione.
 PS: ho aggiornato un pò prima del tuo compleanno, ma prometto che ti farò un altro regalo. Spero che ti piaccia.
Baci..

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Capitolo 3
*** Mi fa piacere sentirti. ***


cap3 sms Salve a tutte voi. Scusate per l'attesa ma con i compiti scolastici non ho molto tempo. Spero che vi piaccia anche questo capitolo. Fatemelo sapere. Recensite in molti

                                                                         CAPITOLO 3

E già avete indovinato e detesto ammetterlo. Ho risposto a quella sua e-mail. Almeno io ne ho scritta soltanto una. Comunque sta di fatto che gli avevo risposto. Non so che cosa realmente mi aveva spinto a rispondere a quella e-mail. Forse era semplice cortesia, oppure mi intrigava la situazione. O Come penso io, era solo un modo per riempire le mie giornate prive di qualsiasi diversivo.
Il giorno dopo mi svegliai molto presto. Avevo una causa in atto e non ero pronta come dovevo essere. Non che io fossi stata sempre pronta per fare l'avvocato. Preciso che quando ero una ragazzina non mi sarei mai immaginata vestita con abito elegante, laureata in giurisprudenza e soprattutto noiosa come mio padre. Avevo sempre ripetuto a me stessa che non sarei mai diventata come lui e invece? Eccomi qui spiccicata a lui con l'unica differenza che sono una donna single in carriera. Decisamente più affascinante di lui ma forse meno brava.
Basta divagare, sono in un ritardo pazzesco, se continuo così finirà che mi licenziano. Almeno così potrei andare in vacanza. Ho sempre sognato passare un intero anno ai Caraibi, ma non credo che potrò farlo.
Un caffè al volo e via verso il tribunale. Quell'edificio così imponente e grigio mi deprimeva molto solo a vederlo. Non era certo un luogo pieno di belle notizie e allegro ma era sempre una lavoro.
Dovevo scegliere o il lavoro o la disoccupazione. Scelsi il lavoro.
Correvo veloce per le scale. Per poco non mi rompevo una gamba. Appunto per me: mai mettere le scarpe con i tacchi quando bisogna correre.
"Eccola. Ma si rende conto di che ore sono?" il giudice mi guardava con aria seccata. Anche il mio cliente non era più tanto sicuro se aveva fatto bene a investire il suo futuro su di me. E come biasimarlo, non sono certo perfetta, ma in fondo chi lo è?
Mi seccava stare lì a sentire quella causa decisamente inutile. Marito e moglie che litigavano per la proprietà di una casa. Non era decisamente la prima volta che assistevo queste cause e ormai ero arrivata al limite della sopportazione. Ormai come una poesia avevo imparato cosa dire, quando dirla e perché dirla. Era come l' A B C.
Scommetto che vi starete chiedendo come mai una come me ha scelto una lavoro del genere. Non so rispondere a questa domanda. Forse semplicemente per far felice mio padre. O perché era semplicemente destino. Ma prometto che appena saprò la risposta ve la conferirà.
Quella mattinata passò molto lentamente, ma almeno era passata.
Dopo pranzo accendo il computer. Questa volta però non per lavorare. Forse aspettavo qualcosa. Ma molto probabilmente aspettavo lui. Mi incuriosiva quella situazione.
Ma per mia sfortuna o fortuna non c'erano e-mai.
-Ma come ieri erano 55 e oggi nemmeno una?-
-Ma no sarà al lavoro. Starà facendo qualcosa di importante.-
-No penso che sicuramente non voglia più parlare con me.-
-Cavolo ora parlo pure da sola.-
-sto diventando decisamente matta.-
Chiamai Miriam, il mio guru degli uomini. Sapeva tutto. Aveva la risposta per ogni mia domanda.
"Sono sicura che non è come credi tu."
"Ma non mi risponde alle e-mail."
Ora ero io quella ossessionata da un uomo inesistente. Cavolo ero stata io a dire che sono cose da ragazzini e senza valore e adesso mi ritrovavo con  trenta mila domande a cui non sapevo rispondere.
Ma mi interessava davvero quel tipo. Nemmeno lo conosco.
"Ho deciso. Chiudo con gli uomini virtuali. Voglio vivere la mia vita." dissi guardando Miriam impassibile.
Nemmeno finì di dire quella frase che arrivò una e-mail. La guardai perplessa. Che mi avesse sentito?
Ma in fondo mi faceva piacere.
La lessi insieme a Miriam.
Mi fece piacere in fondo.

RISPOSTA ALLE RECENSIONI:

Alina 95: Ciao Alinuccia mia. come stai? Ti sei ripresa un pochino o sei ancora chiusa in casa con il raffreddore? Io comunque sto bene tranne per la scuola che mi scoccio andare però devo. Sono contenta che ti piacciono le mie ff. Non so in questo periodo la fantasia mi sta un pò abbandonando però spero che ti piacciano lo stesso. Questo capitolo è venuto fuori in questo pomeriggio, ho cercato di dare il meglio di me ma non so se ci sono riuscita perfettamente. Magari dimmi tu cosa ne pensi. Tvttb anche io. Mi sono affezionata a te. Sei la mia fan numero 1. Spero di sentirti presto. Bacionissimi.

Ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia ff tra le preferite:
Alina 95
ryry

e tutti coloro che l'hanno messa tra le seguite.
lunadArgento

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