Tra odio e risate c'è sempre amore, ricordalo!

di Lawrlia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando hai già fatto arrabbiare una donna pensa una decina di volte in più prima di parlare! ***
Capitolo 2: *** Pensare non fa sempre bene, sopratutto quando ti fai domande idiote ***
Capitolo 3: *** Il giorno del tuo compleanno nessuno si farà male, subito dopo sì ***
Capitolo 4: *** La magia del Natale colpisce tutti ***
Capitolo 5: *** Misteri di San Valentino... ***
Capitolo 6: *** ... e disastri del White Day ***
Capitolo 7: *** Anche l'estate ha i suoi lati negativi ***
Capitolo 8: *** Gli idioti sono facilmente impressionabili ***
Capitolo 9: *** Non svegliare la Mutsu che dorme. ***
Capitolo 10: *** Non tutti i gatti sono carini e coccolosi. ***



Capitolo 1
*** Quando hai già fatto arrabbiare una donna pensa una decina di volte in più prima di parlare! ***


DISCLAIMER  : Gintama non mi appartiene e la fanfiction non è scritta a scopro di lucro.

Tatsuma Sakamoto sapeva di essere nei guai, in seri guai. L’aveva capito non appena aveva riconosciuto tra coloro che attendevano il ritorno della nave spaziale su cui viaggiava una persona con un singolare capello. Non aveva senso scappare. E poi lei non gli avrebbe fatto nulla, no?
- Devi finirla, Sakamoto. Quante volte ti ho detto che non possiamo ritardare la partenza a causa tua che vai sulla Terra. – disse fredda Mutsu non appena lo vide.
- Scusa, Mutsu, ma non posso farci niente! Ti ho detto mille volte che a me interessano solo le terrestri! E poi volevo passare da Kintoki! Ah! Ah! Ah!
- Gintoki. – lo corresse Mutsu prima di dargli le spalle.
- Ehi, Mutsu ora che ci penso sei una terrestre. Ah! – non fece in tempo a finire di ridere che un pugno gli ruppe gli occhiali e gli fece uscire un bel po’ di sangue dal naso.
- Andiamo. – disse Mutsu.




Sapevo che prima o poi avrei scritto qualcosa su questi due. Ditemi se vale la pena di tenerla.
Ringrazio chi leggerà e chi recensirà. Ciao!

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Capitolo 2
*** Pensare non fa sempre bene, sopratutto quando ti fai domande idiote ***


Mutsu guardando il suo capo pensava sempre che fosse decisamente poco serio, troppo scherzoso e amante dei piaceri per gestire la kaientai.
Sakamoto guardando Mutsu non pensava affatto. Si limitava a ridere di quell’ eccessiva serietà.
Gli uomini della kaientai guardando i due, quelle poche volte in cui non c’ era nessuna pistola caricata, aveva iniziato a sostenere che fossero complementari.
A dire il vero lo sostenevano soprattutto quando Mutsu beccava Sakamoto in qualche night club.
In quel caso si correva ai ripari, solo i più coraggiosi rimanevano fuori. Il giorno dopo riferivano agli altri che, probabilmente, quei due erano qualcosa che sfuggiva alla loro comprensione.
Sentendo quelle voci, che aumentavano ogni giorno d’intensità, Sakamoto scoppiava spesso a ridere.
Mutsu non era gelosa di lui, anche se non si spiegava il perché lei lo punisse soprattutto quando faceva il cascamorto.


Ho deciso di trasformare quella misera flash fic in una raccolta di momenti su questi due. Credo che sia la cosa migliore, visto che tenere una misera flash fic come quella era quasi inutile.

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Capitolo 3
*** Il giorno del tuo compleanno nessuno si farà male, subito dopo sì ***


DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono e la fanfiction non è scritta a scopo di lucro.

- Allora a presto, Sakamoto. – Gintoki  era completamente ubriaco e, se non fosse stato per il fedele Shinpachi che lo teneva, probabilmente sarebbe crollato a terra.
- Certo, Kintoki. Ah! Ah! ah! – Sakamoto non era meno ubriaco di Gintoki e, a differenza sua, non aveva nessuno che lo reggesse.
- È Gintoki, non Kintoki.
- Siete ubriachi come due spugne… - commentò Shinpachi.
- Ah… Sta zitto, Shinpachi, non vedi che stiamo male? – si lamentò Gintoki.
- Gintoki, starai tu male quando mia sorella scoprirà che sono stato via fino a quest’ ora a causa tua.
- Uffa… Shinpachi ti ho detto di stare zitto!
- Sakamoto, sta arrivando Mutsu. – Shinpachi era il solo dei tre a non essere ubriaco e, di conseguenza, l’ unico la cui visione non era stata alterata rispetto al solito. Gli altri due non sembravano nemmeno distinguere la figura.
- Sakamoto, anche se è il tuo compleanno non sei autorizzato a ridurti così.
Sakamoto alzò lo sguardo verso la proprietaria della voce e scoppiò a ridere come al suo solito.
- Ah! Ah! Ah! Mutsu come va?
- Male, se non andiamo alla nave. Dobbiamo partire fra mezz’ ora.
- Ah! Ah! Ah! Non posso, mi sento troppo male per affrontare il viaggio. Scusa!
- Hai delle responsabilità come nostro capo quindi alzati e andiamo.
Sakamoto si appoggiò alla parete, ridacchiando.
- Ah! Ah! Ah! Non c’è la faccio!
- C’è la devi fare. Non possiamo tardare per te!
- A me sembra che stia veramente male! – diede la propria opinione Shinpachi.
- Shinpachi, vuoi fare silenzio? – sbottò Gintoki.
Nel frattempo Mutsu stava fissando il suo capo in silenzio, il che andava tradotto con una chiamata per l’ ospedale più vicino dato che Sakamoto avrebbe avuto bisogno di un ricovero d’ urgenza.
- Ah! Ah! Ah! Dai, non fare così Mutsu! Vedrai che per domani starò bene.
- Noi partiamo domani all’ una.
- Ah! Ah! Ah! È vero, quindi qualche ora di ritardo non sarà un problema!
- Lo è.
- Non c’è la faccio ad alzarmi! Ah! Ah! Ah!
Mutsu sospirò e si avvicinò a Sakamoto per tentare quantomeno di farlo star dritto.
Peccato che il suo capo fosse in condizioni peggiori di quanto avesse immaginato.
Lo tirò su ma, proprio quando lo stava scostando dalla parete, le gambe di Sakamoto decisero di cedere.
Mutsu sentì le labbra di Sakamoto sulle sue.
Nel frattempo l’ orologio segnò la mezzanotte.
- Ehi, Tatsuma, hai trovato la ragazza?
Shinpachi si voltò verso Gintoki. Ora sì che erano nei guai.

- Ah! Ah! Ah! Scusa, Kintoki, pare proprio che ti abbia trascinato nei guai! – Sakamoto, ormai uguale a una mummia, era sdraiato su un letto d’ ospedale con vicino l’ ex compagno di battaglie.
- Giuro che non berrò più un goccio di sakè. – sbuffò Gintoki che si trovava in condizioni simili a quelle dell’ amico.
- Gintoki, lo dici sempre ma non lo fai mai. - Shinpachi cercò di scuotere la testa nonostante le fasciature.

Finalmente sono riuscita a scrivere una flash fic di cinquecento parole! Povero Sakamoto, passare il girno dopo il compleanno in ospedale non è il massimo XD

@beat: Grazie per la recensione. Probabilmente è vero che sono strani insieme, ma credo siano uno dei paring più palesi del manga. Ciao^^

Grazie anche a chi ha solo letto. A presto.

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Capitolo 4
*** La magia del Natale colpisce tutti ***


DISCLAIMER: La fanfiction non è a scopo di lucro e i personaggi non mi appartengono.

Sakamoto si guardò allo specchio e rise.
Il vestito da Babbo Natale che indossava era assai realistico grazie ad alcuni cuscini che aveva sistemato in modo da creare un’ enorme pancia.
Aveva avuto decisamente una buona idea quando aveva pensato di rallegrare una delle poche giornate libere dei dipendenti della Kaientai addobbando la nave spaziale e distribuendo doni.
Sistemò meglio la cintura, continuando a ridere.
Prese un grosso sacco, uscì dalla sua stanza ed entro nella sala dove aveva fatto mettere un grande abete addobbato. Lasciò il sacco accanto a lui e si sedette, aspettando l’arrivo di qualcuno.
Pochi minuti dopo, alcuni degli uomini della Kaientai varcarono la soglia della sala.
Rimasero interdetti per qualche minuto, poi scoppiarono in una sonora risata alla quale si unì quella di Sakamoto.
Non curanti che avrebbero svegliato tutti, iniziarono a scherzare e proseguirono a ridere, attirando sempre più persone.
Quando a varcare la porta fu Mutsu, alcune risate iniziarono a spegnersi.
Man mano che la ragazza avanzava, era sempre maggiore il numero di coloro che decidevano di imitare gli altri. Solo uno, l’ obbiettivo di Mutsu, proseguì nella sua folle e costante risata.
A sorpresa di tutti, però, quando la ragazza si fermò, non volarono urla o schiaffi, semplicemente ci fu un taciturno scambio di doni.
Mutsu augurò un buon Natale a tutti e uscì dalla sala.
Sakamoto infilò il regalo di Mutsu all’ interno del completo.
Gli uomini della Kaientai erano sempre più sicuri di non sapere nulla di quei due.


Scusate il terribile ritardo >.< Caspita, è più di un mese che non aggiorno!
Chiedo perdono per eventuali errori ma è notte, io sono distrutta e dalla seconda frase in poi ho scritto tutto poco prima di pubblicare.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

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Capitolo 5
*** Misteri di San Valentino... ***


Era usuale che, all’ interno della Kaientai, si festeggiasse San Valentino, nonostante la scarsa presenza femminile.
Le poche donne presenti, però, non si infatuavano facilmente dei propri colleghi, quindi in buona parte dei cioccolatini regalati erano giri choko*.
Sakamoto Tatsuma aveva già ricevuto molti cioccolatini che mandava giù senza nemmeno distinguerli.
Tutti i suoi subordinati sapevano che l’ unico motivo per cui li riceveva ed in così grande quantità era il fatto di essere il capo, altrimenti l’ unica cosa che avrebbe ricevuto sarebbe stato il solito schiaffo giornaliero di Mutsu, che ricevette anche quel giorno.
Ma, il giorno dopo, nel buttare le centinaia di carte che erano finite nel cestino della stanza di Sakamoto, gli addetti alle pulizie notarono qualcosa di strano: una carta che apparteneva indubbiamente ad un honmei choko**.
Quale donna poteva essere così pazza da regalare un honmei choko a Sakamoto?
Non fecero in tempo ad elaborare un risposta che Mutsu apparve davanti a loro ricordandogli i loro doveri.



*giri choko: sono i cioccolatini che le donne giapponesi regalano a colleghi ed amici nel giorno di San Valentino.
** honmei choko: questi cioccolati invece vengono regalati al proprio marito o findanzato, o usano per dichiarsi. Le decorazioni ed il costo sono maggiori rispetto ai giri choko.

Mi credevate morta, eh? Ci speravate, vero? Ed invece no, per vostra sfortuna. Ho solo avuto un paio di problemi, tra cui il modem che mi aveva abbandonata e mi ha fatta rimanere senza internet per qualche giorno, dato che dovevo trovare il tempo di andare a prendere il nuovo.
Ma dubito ve ne freghi.
In tutti i casi, credo che collegherò questo capitolo al prossimo, che probabilmente riguarderà il White Day.

@Beat: Grazie per la recensione. Sommo ritardo il tuo?! E del mio che si dovrebbe dire? XD Mi fa piacere che la scorsa shot ti sia piaciuta, davvero. Alla prossima!

Un saluto ed un grazie anche a chi si limita a leggere, se tutto va bene fra circa un mese dovrei riaggiornare.

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Capitolo 6
*** ... e disastri del White Day ***


Mutsu entrò in quel che rimaneva della cucina, aveva la sensazione che in quel luogo fosse appena scoppiata una battaglia e i vari intrugli sul pavimento sembravano confermare la sua ipotesi: macchie chiare, composte di qualche strana poltiglia che aveva però un profumo stranamente dolce, erano diffuse per tutta la stanza.
Osservò i cuochi, che erano intenti a cercare di pulire quel disastro, sospirare sconsolati.
Non aveva bisogno di chiedere a qualcuno cos’ era successo, dato che era sufficiente vedere che giorno fosse per capirlo.
Decise che avrebbe, per il bene dei cuochi, raccomandato a Sakamoto di non permettere a più di dieci uomini della Kaientai per volta l' entrata in cucina. Capiva che molti di loro preferivano cucinare loro stessi i dolci per il White day ma, se avessero fatto a turno, invece di mettersi a cucinare tutti insieme, non ci sarebbero stati danni così gravi.
Bisogna specificare che Mutsu non era una di quelle donne che ritenevano gli uomini incapaci di cucinare, si limitava a ritenerli pericolosi quando cucinavano in gruppo in uno spazio che era alquanto piccolo.

Uscì dalla cucina e si diresse verso la camera da letto di Sakamoto, certa che stesse ancora dormendo.
Bussò alla porta per pura educazione e si stupì quando sentì rispondere un “avanti”.
Aprì la porta e si fermò. Una persona comune avrebbe riso vedendo lo spettacolo a cui stava assistendo Mutsu, ovvero Sakamoto che litigava con dei nastri e dello scotch, ma lei non lo fece, né sospiro a quella scena che le appariva a dir poco pietosa.
- Ah! Ah! Ah! Buongiorno Mutsu, non mi aspettavo che fossi tu! – rise il capo della Kaientai.
- Ed io non mi aspettavo di vederti così, Sakamoto.
- Oh, be’, prima che faccio altri danni sarà il caso che ti dia il mio regalo. Ah! Ah! Ah! – Sakamoto diede un pacchetto, fatto alla bene e meglio, a Mutsu.
- Sakamoto, ricordati di non dare mai più a tutti gli uomini della Kaientai l’ autorizzazione per entrare in cucina nello stesso momento. – disse la ragazza uscendo, ricevendo come risposta una risata.

Ho mantenuto la parola data, visto? xD Fa schifo, ma ho scritto codesta cosa in tempo ù_ù
A dire il vero, cercando informazioni sul "White day", ho scoperto che oggi si festeggia anche la "Giornata del pi greco" ed ero tentatissima di scrivere qualcosa su questa festa, ma ho pensato che era meglio evitare e semmai scrivere qualcosa per il prossimo 14 Marzo che non capiterà nel weekend ù_ù

@beat: Grazie della recensione^^ Davvero sei felice di avere ancora trai piedi me e le mie fanfiction, composte anche da capitoli ai limiti dell' orrore? xD Sono felice che hai trovato quella su San Valentino carina. Alla prossima!

Un grazie anche a chi si limita a leggere, a presto.

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Capitolo 7
*** Anche l'estate ha i suoi lati negativi ***


Estate. La prima parola che ad una persona comune verrebbe in mente di relazionare ad essa sarebbe “vacanze”, ma per Mutsu non era così. A parte il fatto che lei non poteva mai andare in vacanza, o Sakamoto avrebbe distrutto tutto ciò che avevano costruito grazie ad enormi  sacrifici, ma fin da bambina aveva avuto qualcosa contro l’estate. L’unica cosa che le faceva cambiare espressione era sempre stata quella stagione, o meglio, il caldo che portava con sé.
Sì, se c’era una cosa a questo mondo che Mutsu detestava più di quanto detestasse il comportamento che Sakamoto aveva spesso erano il caldo ed i suoi effetti.
Durante le notti estive che passava sulla terra, Mutsu si sentiva male. La sensazione di avere il futon umido, cosa in gran parte dovuta al suo sudore, altra cosa che detestava, le faceva dipingere sul viso un’espressione disgustata.
Aria condizionata o meno, aveva sempre caldo.
Quella sera si alzò e si diresse nell’unico posto dove avrebbe potuto avere la speranza di rinfrescarsi un po’: in cucina.
Attraversò il lungo corridoio che portava fino alla porta della cucina e spinse la porta. Subito dopo che ebbe varcato la soglia, la luce si accese, illuminando quella luogo dove il colore predominante era il bianco. Mutsu socchiuse gli occhi, infastidita dall’eccessiva luce.
Attese un po’ e si diresse verso il congelatore. Lo aprì ed i suoi occhi iniziarono a cercare i gelati.
Cercò con attenzione sia sotto che sopra, ma non li vedeva. Non potevano essere finiti. Si alzò in punta di piedi e riuscì ad intravedere delle scatole di gelato al limone. Erano in alto, troppo in alto per il suo metro e cinquantotto. Chiuse il congelatore, non poteva certo permettere che vi entrasse aria e che, così facendo, si creasse del giacchio al suo interno, e andò a prendere una sedia.
Il rumore di una risata la distrasse. Sakamoto era lì.
- Cosa ci fai qui, Mutsu? – domandò prima di ridere di nuovo.
- Faceva caldo e sono venuta a mangiare un po’ di gelato.
Sakamoto rise di nuovo.
- Capisco, ma che vuoi fare con una sedia?
- Riuscire a prenderlo.
- Dov’è?
Mutsu fece i pochi passi necessari per avvicinarsi al congelatore fino ad aprirlo.
- Lassù. – indicò.
Pochi secondi dopo era affiancata da Sakamoto. Lo guardò interrogativa e lui le restituì lo sguardo con una risata, prima di circondarle i fianchi con le braccia e sollevarla abbastanza da poterle far prendere la vaschetta. Mutsu lo guardò, facendolo di nuovo ridere, ma decise di tendere le mani e prendere il contenitore. Sakamoto la rimise a terra con delicatezza, se non avesse riso si sarebbe potuto dire che l’aveva fatto anche con raffinatezza.
- Sakamoto, - Mutsu lo guardò interrogativa – ma perché sei venuto in cucina?
Sakamoto si lasciò andare ad un’altra risata, stavolta molto più prolungata del solito.
- Ecco, Mutsu… Non me lo ricordo!

Ok, forse questa è un po' OOC, ma ho deciso di dar retta di quella parte di me convinta che esista qualcosa capace di far cambiare espressione a Mutsu xD Probabilmente ho fatto male. Comunque, stavolta Sakamoto non è stato ferito/maltrattato/altro in nessun modo O_O

@beat: Grazie per la rencensione ^^ L'hanno prossimo spero di riuscire a scrivere qualcosa su quel giorno, anche perché una mezza idea ce l'avrei. Ma forse è meglio che non la uso xD Alla prossima ^^

Grazie anche a chi si limita a leggere ^^

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Capitolo 8
*** Gli idioti sono facilmente impressionabili ***


DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono e la fanfiction non è stata scritta a scopro di lucro.

Mutsu gettò uno sguardo all’orologio. Le tre di notte. Erano le tre di notte e lei era sudata come non mai. Già, perché, come se non bastasse il caldo estivo, doveva condividere il letto con un’altra persona.
- Mutsu? Sei ancora sveglia? – sussurrò a bassa voce Sakamoto.
- Sì, dato che non riesco a dormire.
- Ah! Ah! Ah! Mi dispiace, ti assicuro che…
- Ti sei già scusato a sufficienza prima.

- Mutsu? – Sakamoto chiamò la sua subordinata dopo essersi trattenuto dal parlare per circa mezz’ora.
- Che c’è?
- Tu credi ai fantasmi?
- No. – rispose secca Mutsu.
- Sai, Kintoki…
- Gintoki.
-… mi ha detto che da bambino Bakasugi…
- Takasugi – lo corresse di nuovo Mutsu, domandandosi se non sbagliasse il nome di almeno uno dei suoi ex compagni di battaglia.
-… ne aveva paura e che ogni volta che ascoltava una storia dell’orrore chiedeva al suo sensei di dormire con lui. Ah! Ah! Ah! Non è buffo pensare che uno così oggi sia un terrorista?
- Credo che lui sia cresciuto, Sakamoto.
- Ah! Ah! Ah! Non credo: è sempre basso!
Mutsu si limitò a sospirare.

- Mutsu?
- Sì?
- Pensi che i vampiri esistano?
- No.
- Come fai ad esserne sicura?
- Ne sono sicura perché i vampiri sono stati inventati in passato dagli umani per dare una spiegazione delle cose che, all'epoca, erano incomprensibili.
- Quindi sei proprio sicura che non esistano?
- Sì.
- Allora non ho più paura! Buona notte, Mutsu! - disse Sakamoto prima di scalciare il lenzuolo.
- Sakamoto, d'ora in poi ti impedirò di guardare film dell'orrore, sappilo.

Eccomi qua *O* Dopo un bel po', con una cosa scritta alle tre di notte, ma sono tornata!
...
.....
.......
Vi autorizzo a tirarmi dei pomodori. Sia per la schifezza che avete letto, sia per il fatto che ho osato tornare dopo più di un mese di silenzio con questa cosa.

@Beat: Don't worry, io perdono sempre i ritardi per le recensioni. Se il precedente era un bel capitolo, questo è una... bah, non so nemmeno io cosa sia. Nemmeno stavolta ho mandato Sakamoto in infermieria/ospedale/altro, ma non so quanto durerà la cosa. Anyway, direi che tutti vogliamo un gelato col caldo che fa ù_ù Grazie della recensione e alla prossima ^^

@Elis12: Anch'io odio il caldo. Anzi, odio l'estate in generale. Preferisco le vacanze invernali alle estive <3 Grazie della recensione e alla prossima.

@Elizabet_smile: Grazie dei complimenti O//O Seguiti al più presto... emh, presto per le mie fanfic vuol dire un mese, minimo. Gomen ^^'  Mi fa piacere l'aver sedato il tuo odio per Mutsu, anche se solo momentaneamente^^ Grazie della recensione e di aver messo la fanfiction nei preferiti, alla prossima^^

Grazie anche a chi si limita a leggere. See ya~

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Capitolo 9
*** Non svegliare la Mutsu che dorme. ***


I personaggi non mi appartengono e la fanfic non è scritta a scopo di lucro.

Tic. Tac. Tic. Tac.
Le lancette della sveglia ripetevano il loro monotono ritmo, come sempre. La lancetta dei minuti e quella delle ore erano ormai prossime a quella che segnava l’ora in cui avrebbe dovuto trillare la sveglia. Quanto poteva mancare? Cinque, al massimo una decina di minuti. Minuti che Mutsu avrebbe continuato a passare dormendo, rannicchiata sotto le coperte in quella fredda giornata di fine autunno, talmente fredda da far credere al mondo che fosse già inverno; se qualcuno non avesse attentato al suo sonno prima della sveglia.
Spalancando la porta e infilandosi nella camera senza chiuderla, facendo entrare spifferi freddi, un Sakamoto completamente ricoperto di neve l’aveva svegliata, entusiasta come un bimbo.
- Mutsu, sveglia, su! C’è la neve! – diceva, ridendo e scrollandola.
Poco dopo si ritrovò per terra, a massaggiarsi un bernoccolo che si stava ancora formando. Mutsu, intanto, si era rigirata nel letto, attendendo che fosse la sveglia a costringerla ad alzarsi.


*si guarda intorno*
Dubito che ci sia ancora qualcuno qui o-o  Specie dopo aver letto questa cosa... Quel Sakamoto non mi convince molto *fissa*
Mi faccio schifo, comunque. .____.  Credo che questa sia una delle peggiori.  E bon, passo a rispondervi qui. No, niente messaggi privati che fino a quando non riuscirò ad aggiornare con regolarità. o-o Altrimenti finirei per perdermi qualcosa o qualcuno per strada V________V


@Elizabeth_smile: Eh... io ho un sospetto sul perché l'abbia seguito XD Bravissima? Io? *si sotterra* Ma se sono pure ritardataria con le consegne di cose di poco più di cento parole .-. Bakasugi non è mai povero, perché è lui che istiga prese in giro *annuisce convinta* Ciao e grazie della recensione. :3

@Elis12: Credo che tu sia quella che è andata più vicino ad indovinare la data del prossimo aggiornamento. xD Emh, riguardo a quel "passare la notte in bianco"... In che senso era? *faccina perversa* ok, perdono. Ormai vedo doppi sensi da tutte le parti xD Ciao e grazie della recensione. :D

@EroKik:  *sbava un quarto d'ora sul Takasugi nell'avatar di Kik* Emh, perdono O///O Mi ero distratta. Wow, tutti questi complimenti a me o-o Grazie, ma cioè... *si seppellisce di nuovo* Comunque sclera pure quanto vuoi :3 Non mi spavento facilmente v___v Grazie, sia per la recensione che per aver messo la fic nei preferiti. : )

@happylight :  Purtroppo non si trova molto su di loro nemmeno in giapponese. .___.  Ovvio che la continuo, anche se a ritmi penosi per via del poco tempo libero e soprattutto per via della poca ispirazione. *sigh*  Grazie per la recensione e per aver messo la fic nei preferiti :3

Vi mando tanti saluti, con tanto di auguri per Natale, Capodanno, l'anno nuovo e, perché no?, Carnevale. Alla prossima. :3

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Capitolo 10
*** Non tutti i gatti sono carini e coccolosi. ***


Attenzione: spoiler dall'episodio 190 in poi. Leggete a vostro rischio e pericolo.

Sakamoto aveva sempre amato gli animali e gli animali avevano sempre amato lui. Era vero, ogni tanto, quando giocava con qualcuno di loro, si ritrovava qualche ferita, più o meno profonda, ma sapeva che non era colpa loro o sua: entrambi volevano solo giocare e che gli animali non volevano ferirlo. Se la cosa si ripeteva, era sicuro che lo ferissero perché spaventati.
Ma il gatto che teneva tra le braccia da un’oretta buona non aveva motivo di esserlo.
Era un bel gatto, con un particolare pelo che sembrava quasi di un viola scuro, e un solo occhio, verde.
"Deve aver perso l'altro combbatendo per qualche bella gattina." pensò Sakamoto.
Gli fermò le zampette. Sembrava che quel gatto si divertisse a lasciargli ferite leggermente più profonde di quelle degli altri gatti.
Gli sorrise, sollevandolo in alto.
«No, piccolino, non sono qualcosa su cui ti puoi fare le unghie, mi dispiace! Ah! Ah! Ah! Probabilmente mi hai scambiato per uno di quegli oggetti perché sei cieco, vero? Povero cucciolo! Ma non preoccuparti, io e Mutsu ti aiuteremo! Ah! Ah! Ah!»
Sakamoto non lo vide, ma il gatto tremò. Si rese conto della sua improvvisa paura solo quando iniziò a graffiargli le mani, come se tentasse di fargliele aprire per scappare.
«Cosa stai facendo?»
Sakamoto si girò verso Mutsu, ridendo ancora.
«Oh, Mutsu! Quindi questo gattino si è spaventato a causa tua! Ah! Ah! Ah! » Sakamoto fece un passo indietro, rendendosi conto solo in quel momento delle proprie parole. «L’ombra di quel cappello è dav-»
Il gatto arrivò sano e salvo a terra, rimanendo fermo per qualche secondo quando toccò il suolo con le zampette. Si verso i due e sembrò quasi divertito dalla reazione di Mutsu, che consisteva in una serie di colpi che stavano decisamente finendo Sakamoto.
Fatto ciò, Mutsu prese Sakamoto per la giacca rossa ed iniziò a trascinarlo via. E Sakamoto afferrò il gatto, che credeva d’aver finalmente ritrovato un po’ di pace.
«Guarda, Mutsu! Non è carino il piccolo Baka-chan? Ah! Ah! Ah!» rise Sakamoto, venendo di nuovo graffiato dal gatto a poca, pochissima distanza dall’occhio sinistro.
«Baka-chan?»
«Sì, Baka-chan! Ah! Ah!
Ah! Assomiglia davvero tanto a Bakasugi, non trovi?»
Mutsu guardò il gatto ed ebbe l’impressione che facesse altrettanto.
Sakamoto li guardò entrambi, senza capire.
«Non è poi così terribile come credi.» disse Mutsu ad un certo punto.
Il gatto, per tutta risposta, oscillò la coda.

No, non sono morta. Credo. Suppongo, insomma. Sono bianca come una mozzarella ma credo viva. Sorpresi di vedermi, vero? Anch'io. Sono più di sei mesi che taccio. Qui. Su Tumblr e Livejournal, purtroppo, ci sono anche troppo. *fissa blog di Tumblr pieno di... troppe cose e livejournal pieno di VM18* So che non ve ne frega, ma deh. Come non vi frega che ora sono le due e mezza che so già che mi pentirò di questo sclero notturno. Passo oltre, che è meglio.

@Elis12: Aw, grazie per la buona Pasqua, caVissima, anche se ormai l'abbiamo superta. Chiedo perdono. Col caldo che fa ora, penso di riampiangere il freddo di cui parli. Pioggia, neve, grandine... TORNATE! Ah, ho notato l'altra recensione. Non so quando editerò di là, per ora ti ringrazio qui. Grazie per le recensioni ed alla prossima :3

@Elizabeth_smile: Mi sento crudele. Tanto crudele. Perdonami, perdonami, perdonami se ti ho lasciata davvero in astinenza per tutto questo tempo. Se sei guarita, fammelo sapere o rischio di non dormire la notte durante il giorno. Grazie mille per la recensione, alla prossima o/

@EroKik: Leggendo la tua recensione, mi sono detta "Mannò, anni no." Avevo ragione. Sono solo sei mesi D: Ew, perdono. Sakamoto, per tua gioia, le prende anche qua. E non poco. *fissa gatto di cui ormai dovrebbe essere ben chiara l'identità* Grazie per la recensione ed alla prossima o/

@happylight: È ovvio che Mutsu non si faccia coinvolgere. Anche perché deve risparmiare energie per darle a Sakamoto. v.v  Grazie della recensione ed alla prossima.

Grazie anche a chi si limita a leggere. Grazie per la vostra pazienza, davvero. Prometto che cercherò d'essere più ispirata e che il prossimo aggiornamento non sarà fra sei mesi. Ora è il caso di porre fine a questo sclero notturno, sono quasi le tre.

Buone vacanze a tutti  e see ya~  \(°3°)/

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