La Maledizione della Prima Piattola

di HarmonyAuror
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La Bella e la Piattola ***
Capitolo 3: *** Una spranga per amica ***
Capitolo 4: *** Maledetto il giorno che sei tornata!! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti...Questa Ficcy è nata da due menti contorte in un puro momento di follia. I due autori, Simone (Crimer) e Francesca (Herm735), conosciuti da tutti come Simo e Fra, una sera hanno deciso di sperimentare gli effetti della follia, sprofondando nel baratro delle Demenzial-Ficcy.
Così aggiungiamo un'altra piccola storia a questo universo di storie.
Ma, senza ulteriori indugi, procediamo a presentarvi questa nostra Ficcy...
I personaggi NON sono di nostra proprietà, ma sono stati creati da J.K. Rowling, di cui probabilmente avrete sentito parlare...
NB: Questa Fic è SCONSIGLIATA ai fan di Ginny La-Piattola Weasley, non fa proprio per voi...







Era una notte buia e tempestosa, ma soprattutto buia. Harry si svegliò di soprassalto e con i capelli più scompigliati del solito.
Harry fissò la presa e vide che intorno ci era disegnata la faccia di un coniglietto. Suo cugino l'aveva disegnata perché, visto che a lui piacevano, così tutte le volte infilava due dita nella presa e questo, pian piano, lo aveva fatto rincoglionire sempre più, fino a farlo diventare il Prescelto...
“Devo ricordarmi di non mettere le dita nella presa prima di andare a letto” pensò Harry ancora immerso nel sonno.
Intorno a lui buio, ancora buio e soltanto buio: i nomi dei suoi peluche preferiti.
Un lampo squarciò il cielo ed Harry, che fin da bambino aveva sempre avuto la fobia dei fulmini, strinse Buio a sé fino a non vedere più (Ma poi era buio, che voi vedé? NdSimo) (Ehi, ma come preferito, ci tradisci Harry? NdAncora Buio e SoltantoBuio).
Tutto ebbe inizio all'età di un anno, in una notte che pioveva a dirotto. Harry, curioso com'era, uscì dalla sua camera e, senza farsi accorgere dai genitori, sgattaiolò in giardino per godersi lo spettacolo della pioggia. Era la prima volta che la vedeva e provava divertimento a sentire le piccole gocce che, impattandosi, si rompevano in minuscole gocce sempre più piccole fino a diventare uno strato omogeneo d'acqua che lo ricoprivano completamente. E anche se il piccolo Harry, data la sua tenera età, non era in grado di attribuire il giusto nome alle cose, sapeva che quello era per lui un vero momento di gioia.
Se non fosse che, all'improvviso, un fulmine oltrepassò le dense nubi cariche di pioggia e colpì il piccolo Harry in pieno, lasciandogli una cicatrice della medesima forma.

Da quella notte prendere la scossa gli riportava alla mente quel fulmine e l'ultima notte in cui aveva visto i suoi genitori vivi. I poveretti erano morti in un incidente d'auto, mentre lo portavano in ospedale dopo che lui era rimasto sotto la pioggia e si era fatto beccare in fronte da un fulmine. Così, per sentirli più vicini a lui, ogni tanto pensava (giustamente) di infilare due dita nella presa, per la gioia di suo cugino.
Poi un giorno mentre erano al parco Harry e Dudley incontrarono dei ragazzi più grandi che presero in giro Harry per la sua cicatrice. Lui, che non voleva ammettere di essere un tale pirla da essere stato colpito in fronte da un fulmine, rispose a tono, un tipo alquanto maleducato. “A farmi questa è stato un uomo cattivo...un mago! E ha ucciso i miei genitori!” “Ma, Harry, i tuoi genitori sono morti in un incidente d'auto...” lo corresse Dudley. “No, li ha uccisi il Mago Oscuro!”.
Passarono cinque lunghissimi anni nei quali Harry fu trasferito da un manicomio all'altro per cercare di trovare il motivo della pazzia del giovine. Ciò che successe il giorno prima della sua dimissione, però, ha dell'incredibile: il medico che aveva in cura Harry, chiamato Voldemort, ispirato dalle fantasie del ragazzo, decise di cambiare la sua vita divenendo un mago. Purtroppo però non sapeva da dove cominciare; rammaricato, affogò la tristezza nell'alcool e si rollò un cannone: ma non aveva previsto l'effetto collaterale. Era diventato il Mago Oscuro, e solo sui sa come... ancora ci sono studi a riguardo, ma tutti con esito negativo (L'unico test positivo è quello dell'Anti Doping, visto che zio Voldy risulta pieno zeppo di droga... NdFra).
Da allora zio Voldy si mise alla ricerca del pazzo che aveva causato a sua volta la sua pazzia, ovvero Harry, con un unico scopo: ucciderlo! Anche se, come si può immaginare, uccidere uno che è talmente pirla da prendere fulmini in fronte non è una cosa particolarmente difficile (A meno che tu non sia un cretino NdFra). Quindi zio Voldy, come dicevamo, incontrò grossissime difficoltà.
Ovviamente c'è da contare il fatto che Harry aveva dalla sua parte il grande Silente, Hermione, gli amici, Hermione, gli Auror, Hermione, l'Ordine della Fenice, Hermione, tutti i Santi del Paradiso, Hermione e gli autori. Ah, poi ovviamente c'era anche Hermione... (Diciamo che Hermione lo aiuta parecchio...NdXD).
Tornando a noi, Harry si era svegliato di soprassalto, con i capelli ancora più scompigliati.

Provò a riprendere sonno, ma c'era qualcosa di strano nell'aria, una strana puzza di bruciato... ah ecco, aveva lasciato le dita dentro la presa! Tolse le dita, ma ancora nulla, eccezion fatta per la puzza di bruciato che finalmente cominciava a dileguarsi. Il sonno non accennava a tornare, così impreco sonoramente: “Porca Piattola!”.
Ecco la causa di tutti i problemi, suoi, di Hermione, dei suoi amici, di Hermione, di Silente, di Hermione, degli Auror, di Hermione, dell'Ordine della Fenice, di Hermione, di tutti i Santi del Paradiso, di Hermione, dei due mitici autori, di Hermione... e infine di Hermione, la stavamo dimenticando! Insomma, la causa era solo una: l'essere più ignobile che il mondo potesse mai generare, la negazione di tutto ciò che di bello esiste... la causa di ogni male: Ginny, la Piattola killer!
Quella Piattola che gli si era appiccicata esattamente come l'omonima malattia virale. E la soluzione era solo una: lasciare Ginny la piattola. Eh già, perché Harry, durante l'ennesimo colpo di follia aveva detto di sì alla proposta (indecente) della Piattola... e se n'era anche innamorato! Ora, va bene tutto, ma la Piattola.. nooooooooooooooooooooooooooo, tutto ma la Piattola... nooooooooooooooooooooooooooo!

“Cara Ginny,

so che mi ami, ma questo momento è giunto...

Alla morte, Silente (Ehi, io sono ancora qui vivo e vegeto! NdSilente) mi ha chiesto di portare a termine per lui un compito importantissimo.”

(Stoooooooooop. Harry, che cazzo! Ne abbiamo parlato, Silente rimane vivo, punto! Trova un altro modo per liberarti della Piattola! Ma guarda te 'sto burino! NdFra"Simo)
Harry accartocciò la lettera e ricominciò da capo.

“Cara Ginny,

so che mi ami, ma questo momento è giunto...

Senza morire, Silente (Adesso va meglio! NdSilente) mi ha chiesto di portare a termine per lui un compito importantissimo.
Ricorre infatti quest'anno il duecentennale del primo torneo di poker di Hogwarts, nel quale lo stesso Silente, rimasto a corto di galeoni, scommise un oggetto di infinita importanza per la salvezza di tutti noi. Quest'anno, per l'occasione, verrà posto come montepremi per il vincitore del torneo il famoso oggetto di cui sopra, del quale purtroppo non posso rivelarti la natura.

Sono stato messo davanti ad una scelta: salvare il mondo o amarti. Ed è inutile dire che ho scelto la prima.”

Proprio mentre Harry si decideva a tornare a letto finalmente libero da quell'incubo di piatt...ehm...fidanzata...un gufo planò sulla sua scrivanie e, tanto per fare lo stronzo, gli scompigliò tutto quello che c'era in cima, giusto per creare armonia coi capelli del moro.
Harry riconobbe il mittente dal profumo inconfondibile della busta. Rosa e vaniglia. Lei.

“Caro Harry,

ti scrivo per dirti che, visto che Ginny sta piangendo a dirotto, penso che tu l'abbia lasciata. Ti stai chiedendo come ha fatto il tuo gufo a raggiungerci così in fretta? Semplice. La piatt...ehm...Ginny, mi ha costretto (con costretto intendo legata e trascinata) ad appostarmi con lei nella casa di fronte alla tua.
E notte e giorno ti osserva con un binocolo. Quindi Harry ti prego, ti prego, smetti di urlare il mio nome nel sonno, perchè ogni volta che lo fai lei mi crucia...bastarda!
Quindi ti prego, qualsiasi cosa tu ti sia inventato per tirarti fuori, di che devo farla anche io con te e vieni a salvarmi...Grazie!!
Ed un ultima cosa, già che ci sei smetti di urlare nel sonno “Ron, ti spacco la faccia se la tocchi!” perché Ron è stato imbavagliato e legato dalla piatt...ehm...da Ginny ed anche lui viene cruciato, comunque se mi salvi lui lo lasciamo qui, così possiamo stare soli.

Grazie Harry, corri e fai in fretta prima che mi si frigge il cervello e divento come te...!!

Tua, Hermione.”

(Cosa farà il nostro eroe? Salverà Hermione o infilerà due dita nella presa della corrente? NdFra"Simo)
Il dubbio attanagliava il nostre eroe, poteva rimanere nella sua camera a 'godere' della scossa o salvare Hermione. La scelta era difficile, ma decise di salvare Herm... ma non prima di usa sana toccatina alla pres.. bzz, bzz, bzz!

Ovviamente gran parte delle sue manie ossessive erano dovute alla sua astinenza prolungata da Hermione. Lei di solito in dieci minuti riusciva a disintossicarlo dalla scossa. Ma Harry ci ricascava come un torso ogni volta che non la vedeva per più di tre giorni (Deficiente! NdSimo"Fra).
Così Harry, dopo aver insultato più volte sia i suoi zii che Diddino ciccino, si decise ad andare nella fantomatica casa delle torture.









­E così adesso avete un'idea di come sarà questa ficcy...A voi la scelta, noi continuiamo a scrivere, di sera tardi, con molto alcool in circolo, sempre più follemente, ma comunque ancora in noi...
Fra&Simo

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Capitolo 2
*** La Bella e la Piattola ***


La storia si infittisce: la Piattola rapisce Hermione? Harry che farà, la salverà o fuggirà a gambe levate? Di sicuro c'è da dire una cosa: Piattola muori!




Harry, dopo altri insulti agli zii e a Diddino ciccino, si incamminò verso la casa di fronte alla sua.
Lì trovò un'anziana signora, brutta, ricoperta di rughe, con la faccia verde, quasi pelata. Insomma...un orrore!
“Aaaaaaaa! Ginny ha messo un mostro a guardia della casa!”
Cacciato questo urlo Harry la schiantò e la fece cozzare contro l'estremità opposta della casa.
Proprio mentre si accingeva ad entrare un urlo proveniente dalla casa accanto gli fece cambiare destinazione.
“Brutto idiota rincoglionito! Hai sbagliato casa, noi siamo di qua!” Hermione urlava, affacciata ad una finestra del secondo piano. “Devi piantarla di infilare le dita nelle prese della corrente, la cosa non ti fa bene, chiaro?!”
Harry si diresse verso la porta della casa alla sua sinistra, pensando tra sé e sé. “Povera signora Figg, pace all'anima sua...” credendo che la vicina fosse stata ingoiata dal mostro che lui aveva provveduto a schiantare.( Deficente! Dehihihoho...NdHomer)
Si trovò di fronte un grosso portone in stile ottocentesco, probabilmente la casa era appartenuta a qualche personaggio di nobili origini. Era tuttavia riconoscibile lo stile di Ginny: il campanello era inguardabile ed intoccabile, generava piattole da ogni minima fessura... rimaneva solo una cosa da fare: sfondare la porta.
Harry prese la rincorsa e si lanciò contro la spessa muraglia di legno, ma questa non cedette e il nostro eroe batté la testa.
Fortunatamente il colpo rimise in moto l'unico neurone presente che gli fece ricordare di essere un mago, e così lanciando un incantesimo spalancò la porta ed entrò.
Harry si guardò intorno. I proprietari, un uomo e una donna, erano legati a delle sedie ed imbavagliati. Accanto a loro una terza persona era seduta ed imbavagliata. Era uno scempio.
La faccia era coperta da puntini rossi, i capelli avevano perso il loro colore castano ed erano diventati rosso fuoco, la faccia era notevolmente imbruttita, il naso si era allargato. Era una visione terrificante.
Non solo non sembrava Hermione, ma c'era da dubitare che quell'essere fosse mai stato una ragazza.
Harry si inginocchiò ai suoi piedi chiedendogli "Hermione, cosa ti ha fatto quel mostro di Ginny! Ti ha fatto un incantesimo per privarti della tua incredibile bellezza!?!"
L'essere mugugliò il suo dissenso.
Harry chiese ancora "Allora ti ha contagiato?! Hai preso la piattolite?!?! Che schifo!!" schizzò in piedi.
Ma l'essere mugugliò ancora il suo dissenso, roteando gli occhi ed alzandoli al cielo. Allora Harry si inginocchiò di nuovo e tolse la benda che imbavagliava quella figura.
“Ma sei deficente??? Smetti di infilare le dita nelle prese, Harry!!! Io non sono Hermione, sono Ron!!!!!”
All'udir di tali parole, il rosso venne abbandonato al suo destino, ma non prima di averlo imbavagliato nuovamente: Hermione era la sua unica priorità.
Mise a soqquadro l'intera casa, cantina compresa, ma non trovò alcuna traccia della sua Hermione né della piattola; in compenso, trovò un'incredibile sbornia, e svenne.
Nel sonno profondo in cui cadde gli apparve Silente.
“Harry...svegliati...devi portare a termine il tuo compito...”
“Professore, ma se è nel mio sogno significa che lei...è morto!”
“Oh, ma che cazzo, ma proprio me le tiri!!!” rispose il mago, toccandosi scaramanticamente.
“Professore, ma come faccio, non ho una piuma né una pergamena per svolgere un compito...”
“Sai cosa ci puoi fare con piuma e pergamena, vero Harry?! *Censored*” chiese Silente, spazientito.
(E sappiamo che se si è spazientito Silente, la cosa è grave!!! NdSimo&Fra)
“Ok, allora come faccio per il compito, visto che la piuma e la pergamena non sono tanto riutilizzabili ora...” chiese il moro.
“Harry, ascoltami bene. Smetti di infilare le dita nelle prese!!!” gli intimò Silente.
“Ok...ma poi chissà perché lo dicono tutti...” (Si, chissà perché...NdFra&Simo)
“Allora, ascoltami bene...”
"Si..."
"Il tuo compito..."
"Si..."
"E' quello..."
"Si..."
"Di tornare..."
"Si..."
"Harry, cazzo, stai zitto, sennò ci mettiamo il doppio!!!"
"Si..."
“Ad Hogwarts per venire a scuola!!!”
“Nooooooooooooooooo!!! La scuola no!!!”
"Si, la scuola sì!!! Se non mi interrompevi potevo anche risparmiarti, ma visto che volevi dire 'si' a tutto, ora vieni a scuola e dici 'si' anche a Piton!!!"
Harry si svegliò, la sua incoscienza era durata parecchie ore considerato che il Sole era già alto nel cielo. Nella stanza c'erano soltanto lui e Ron, che era diventato completamente rosso in viso ed era sempre più spazientito.
Harry, preso da un attacco di bontà (o meglio coglionaggine NdSimo) tolse nuovamente la benda dalla bocca di Ron che, nel tempo di un battito di ciglia, urlò come un pazzo:
"Quella piattola di mai sorella ha rapito Hermione e l'ha portata nella torre di astronomia!"
"Perché non mi hai avvertito prima, lurido pezzente?" Harry era alquanto infuriato.
"Avevo la benda sulla bocca!"
"Non è una giustificazione, maledetto!"
Si smaterializzò, senza però dimenticarsi di teletrasportare prima Ron nella camera da letto di Piton...(con l'aiuto di Goku, che era passato di lì sentendo il trambusto, ma non ditelo ad Harry che se no si offende! NdSimo).
Una volta giunto ad Hogwarts, Harry si appostò un attimo sotto la torre di Astronomia, urlando come un cretino (Insomma, urlando come fa di solito Harry NdFra).
"Raperonzolo! Tirami giù la treccia!!!"
Hermione si affacciò.
"Se non la smetti con la corrente ti concio come un panda da quante botte ti do!!" gli urlò in risposta.
"Dai, va bene, basta con la corrente..." rispose Harry.
In quel momento il cielo si aprì e il moro venne illuminato da una luce celestiale. Si udì una musica proveniente da una fonte sconosciuta.
"Harry, hai detto una cosa sensata!! Ci hai liberato tutti dalla maledizione!! Finalmente sono tornata normale e non sono più una piattola!" gli urlò Ginny affacciandosi al fianco di Hermione.
"Davvero?" chiese il moro, gonfiandosi il petto.
"No, ti pigliavo per il culo!!!" gli urlò lei.
Il cielo si richiuse, la luce sparì, la musica cessò e il petto di Harry si sgonfiò.
“Hermione ti salverò io da quell'essere informe!”
“Come sei coraggioso amore…” pensò Hermione, mentre l'eroe si avvicinava alla torre...e inciampò.
“Come sei coglione amore…” si corresse Herm, ormai rassegnata al suo triste destino.
Hermione era seduta sulla sua sedia e Ginny era seduta di fronte a lei. Ormai erano lì che aspettavano Harry da un'ora buona.
Il silenzio faceva da sottofondo alla scena.
"Allora...come va?" chiese Hermione ad un certo punto.
"Oh, bene grazie. Si sai...a parte quel problemino di parassiti..." (Ricordiamo che Ginny ha le piattole NdFra&Simo)
"Capisco..." rispose lei.
"Tu invece?" chiese la rossa.
"Oh, io tutto ok. A parte il fatto che dovrò passare i prossimi mesi ad aiutare quel cretino con le sue avventure folli e scavezzacollo..." rispose la bruna.
"A proposito, ma dov'è finito?? Ormai sarà passata un'ora buona!!"
"Ah, non ne ho idea...Si starà divertendo con qualche presa della corrente con sopra disegnata una zucca di Halloween!!"
Nel frattempo Harry stava pian piano risalendo il castello, ed aveva incontrato tre maghi oscuri e una strega pronti ad ucciderlo, due malvagie gemelle, un buffo folletto, un drago, un mostro tutto rugoso e Renato Zero. Tutti avevano tentato di distruggerlo, ma lui gli era abilmente sfuggito.
Anche perché in realtà aveva incontrato Dean, Seamus, Ron (Traumatizzato, chissà perché NdFra), Lavanda, Calì e Padma, Neville, Hagrid, la McGranitt e Piton.
Ma lui li aveva scambiati tutti per maghi oscuri...

(Simo, il ragazzo deve piantarla con le dita nelle prese, la cosa sta degenerando! NdFra - La cosa è degenerata quando un essere come la piattola è stato concepito...NdSimo - Si, comunque Harry deve piantarla con la corrente!! NdFra - Ok, dai, ora gli facciamo incontrare Hermione lei lo disintossica e torna normale...NdSimo - Si, ma normale significa comunque molto, molto, cretino...questa come la risolvi con un OOC?! NdFra - Può darsi dai, ci penseremo...ora torniamo alla storia prima che i lettori ci prendono a mazzate...NdSimo)

Harry raggiunse finalmente la torre di astronomia.
Delle urla atroci venivano da dentro. Lui, invece di correre a salvare Herm, si mise ad origliare (Cretino! NdFra&Simo).
"Noooooooooo!" era la voce di Hermione. "Hai caricato!!"
"Siiii! Ho vinto!!"
"Ho perso!! Sono finita!!"
E poi silenzio.
Hermione era morta.
Harry iniziò a piangere come un bambino ed iniziò a fare le bizze. Ma poi si ricordò di una cosa che gli aveva detto Silente.
“Harry, quando ormai la persona che dovevi salvare è morta, c'è solo una cosa da fare: VENDETTA!!!”
(Ehi, io non ho mai detto una cosa del genere!!NdSilente)
Allora buttò giù la porta, pronto per uccidere Ginny e realizzare il sogno di ogni uomo: uccidere la ex che ti ha passato le piattole!!!

Hermione e Ginny erano sedute al tavolo.
Hermione scozzava le carte.
"Mi dai la rivincita? Tanto prima che arriva quel creti...Harry!!"
Stavano giocando a briscola. Hermione scattò in piedi e nascose le carte.
"Ma come hai fatto ad arrivare così in fretta?!" chiese sarcasticamente la bruna.
“Hermione, sei viva! Per un secondo ho creduto che non ce l’avresti fatta!!” urlò Harry in modo teatrale.
“Se avesse voluto farmi del male a quest’ora staresti buttandoti dalla finestra, in preda al rimorso per averci messo un ora e quaranta minuti per salire fin qua…” lo ‘incoraggiò’ la bruna.
“Già, se Hermione è salva è solo perché non è mai stata in pericolo!” rincarò la dose Ginny.
“Come mai stata in pericolo?!” chiese stupefatto (Nel senso che aveva degli stupefacenti in circolo…NdFra) il moro.
“No, in verità Hermione era solo un esca, tu eri il mio vero obbiettivo!!” urlò Ginny.
Attesero un secondo, ma non successe niente.
“Ehm…” Ginny tossicchiò, imbarazzata. “Ti spiace fare un passo verso sinistra?”
Il moro ubbidì, mentre Hermione si schiacciava una mano sulla fronte.
“Ma si, Harry! Fai anche quello che ti dice, così non ci salviamo nemmeno un unghia! Anzi, guarda, già che ci sei uccidimi, così le risparmi del lavoro!!” disse sarcastica Hermione, più a sé che agli altri due.
“Ehm…ancora un po’…” aggiunse Ginny.
Harry ubbidì senza riserve.
Ginny schiacciò un pulsante e una rete cadde sulla testa di Harry.
“Ora farò il mio monologo, come fa di solito il cattivo della situazione…” disse Ginny.
Hermione si mise seduta, pronta a farsi una bella risata.
“Vedi Harry, la verità è che l’arma che Silente vuole che tu prenda, non posso proprio lasciartela prendere. Quell’arma è la stessa che serve a me per diventare immortale. Ed una volta immortale io ti imprigionerò rendendoti il mio schiavo. Ti farò fare tutto ciò che io comando e nel tempo libero sarai legato ad una poltrona, davanti a te avrai una mia immagine che ti ricorderà quanto mi ami…E finalmente ci sposeremo, faremo miliardi di figli e conquisteremo il mondo!”

“Nooooooooooooooooooooooooooooo!” urlarono in coro Harry e Hermione.
“Vedi Ginny, questo piano non può funzionare!!” disse Harry.
“E perché no??” chiese la rossa.
“Semplice. Io non sono buono nemmeno a contare fino ad undici, perché a dieci finisco le dita. Come puoi pretendere che sia io a partecipare al torneo?? Mi sembra ovvio che a partecipare sarà un’altra persona. Non ti dirò chi è nemmeno sotto tortura!! Ti basti sapere che è una persona intelligente, scaltra, abile…bella…bruna…con gli occhi del color del miele…” sospirò e guardò languidamente verso Hermione.
Ginny la guardò a sua volta.
Hermione si stava fissando un unghia, che, maledizione, le si era spezzata e che…ehi, ma perché tutti la stavano guardando?!?!

Tre minuti dopo era dentro la rete con Harry.
“Congratulazioni, Harry. Hai vinto il premio del più deficiente della stanza. Ed il fatto che qui ci sia la piattola è tutto dire!” sbraitò Hermione, borbottando poi un “Cretino…” sottovoce.
Dopo sette minuti buoni di insulti ad Harry, Hermione si ricordò improvvisamente che lei era intelligente.
Ed appena si ricordò che lei era quella intelligente automaticamente ordinò ad Harry: “Rompi la rete con la bacchetta!!”
Lui, illuminato, ubbidì. (Harry, ci manca solo che stai a cuccia, poi sei il cagnolino perfetto!! NdSimo)
Una volta fuori dalla rete Ginny, dopo aver imprecato, si avvicinò minacciosamente ad Harry, per sottrargli la bacchetta. Lui, per non fargliela prendere, se la infilò prontamente giù per i pantaloni.
“Ma che genio, Harry! Ginny non potrebbe mai pensare di prenderla lì!” gli urlò Hermione, incazzata nera.
Gli occhi di Ginny brillarono. “Questa cosa va meglio del previsto!” commentò.
Hermione, fuori di sé, ritornò in sé, ricordandosi ancora una volta che lei era quella intelligente. Si maledisse e si appuntò che da quel giorno non avrebbe più toccato alcol, in modo da non dimenticarsi che lei era quella intelligente.
Tirò fuori la bacchetta e schiantò la piattola, salvando Harry.

In quel momento si fece buio su tutta la Terra, una raffica di lampi squarciò il cielo che era ormai dello stesso colore della notte e una voce profonda, che sembrava provenire da un altro mondo, disse con gioia:
"Grazie Hermione per aver salvato il mondo dalla malora. Avrai un posto speciale nel mio Regno quando giungerà l'ora."
"Eh no, sono ancora viva io! E poi il posto lo voglio io, ecco!" rispose la piattola, chiaramente ancora viva.
La voce si fece più cupa, quasi alterata: "Mi hai deluso Hermione... addio" e sparì.
"Lurida piattola, muori!!!!" Hermione era infuriata, voleva a tutti i costi cruciare Ginny; ma era scomparsa la bacchetta.

Harry era ancora sconvolto, il suo unico neurone era tornato in letargo e aveva così perso la sua ben piccola capacità logica.
Hermione era indiavolata, la sua rabbia la stava quasi trasformando in Hermione super sayan (Questa è pazzia! NdFra - No! questa è VENDETTAAA! NdSimo - Non l'ho mai detto! NdSilente). Ginny piattoleggiava in continuazione, l'unica attività ad essa adatta.
Harry dalla disperazione infilò le dita nella presa, Hermione creò un buco sul pavimento e Ginny.... piattoleggiava, basta!

Hermione parlò decisa, con lo sguardo più cattivo che avesse mai sfoggiato: "E' ora di farla finita!" e iniziò a rincorrere la piattola, che sembrava rincorrere Herm data la dimensione della torre alquanto esigua.
Ed Harry non poteva fare altro che guardare la scena divertito...con le dita nella presa...






Un ringraziamento sentito a tutti i lettori, in modo speciale per chi ha commentato il prologo.
Un grazie speciale a Sarah_Lily e a elliepotter, il vostro supporto ci sarà di grande aiuto nella lotta controlo l'immonda Piattola.
E grazie a tutti gli altri lettori che ci seguono in questa nostra prima avventura insieme. Speriamo di non deludervi. A presto con il capitolo 2, ne vedrete delle belle!!

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Capitolo 3
*** Una spranga per amica ***


Dopo le folli esperienze con la Piattola nella casa delle torture piattolesche, è il momento di affrontare altre avventure. Ma finiranno mai? Meglio di no, così si ride xD
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno letto la nostra storia, un mega grazie a elliepotter per aver commentato simpaticamente la trasformazione di Hermione... come vedi siamo due folli e inventiamo queste cose terribili! xD xD
Ma adesso si continua!!! :D




Era passato ormai un mese da quella spiacevole notte ed erano cambiate tante cose.
Harry, con l'aiuto di Hermione, aveva smesso di mettere le dita nelle prese riacquistando man mano le capacità intellettive; Hermione, invece, si era messa d'impegno per terminare uno studio segreto commissionatole da niente popò di meno che Silente (Ma non ditelo a Piton! NdSilente; Cosa mi nascondete? NdPiton; Niente! NdFra&Simo&Silente&Tutti-eccetto-LaPiattolaKiller). Quest'ultima (LaPiattola NdSimo; anche Killer! NdFra) era, stranamente, scomparsa dalla circolazione. Ma aveva però giocato il suo asso nella manica: aveva trasferito al fratello la piattolite, per continuare il suo dominio sul mondo!! Fortunatamente fu subito chiuso nella stanza del terzo piano con Fuffi che, allegramente, distrusse le piattole... e donò a Ron un pezzo di cervello...

E' giorno, una splendida mattina autunnale. Il periodo delle piogge era oramai superato, lo annunciava una splendida alba rosata che, molto alacremente, usciva dal suo nascondiglio montano.
Gli alberi erano ancora coperti di foglie, anche se ormai in procinto di cadere. Settembre stava portando via con sé il primo mese di scuola, ottobre portò nei cuori dei nostri eroi molte domande e poche risposte. Una delle poche con una risposta fu: "Com'è il mondo senza la Piattola?" fu la domanda.. la risposta è scontata.
Harry stava camminando per il parco.
Aveva la testa alta, fiero, le mani incrociate dietro la schiena. Guardava il cielo senza fare caso a dove metteva i piedi. Finché, ovviamente, cadde a terra, spalmandosi la faccia sull’erba.
Hermione, invece, camminava nel parco con disinvoltura e raggiunse la quercia sulla riva senza figure di merda.
Harry, dopo essersi ripreso, le si sedette accanto. Il suo tono era preoccupato.
“Allora, come la svoltiamo per riprenderci l’oggetto che ha perso Silente?” chiese Harry.
“Non possiamo…”
“Non sai come fare?”
“Certo che lo so. Io so tutto. Ma ancora non possiamo…”
“Perché sarebbe troppo pericoloso?” chiese il moro.
“No, perché è solo il primo ottobre e se lo troviamo subito poi non abbiamo più un cazzo di cui lamentarci tutto l’anno!”
“Capisco…” rispose Harry, sempre molto serio.
Fortunatamente arrivò un'idea geniale, ed è ovvio che non fu Harry a concepirla essendo, per l'appunto, geniale. Hermione non poteva però ammettere di aver trovato un'alternativa, sperava Harry arrivasse anch'esso alla stessa conclusione, ma così non fu.
"Sei pensierosa" disse Harry con apprensione; Hermione, però, era impassibile. Ormai aveva deciso: per il suo bene non gli avrebbe mai rivelato l'idea, neanche sotto tortura, a meno che non ci si fosse almeno avvicinato lui... o, ovviamente, a meno che non tornasse... Lei.
Hermione aprì un libro che si era portata. Ma lesse solo le prime due parole prima di essere interrotta.
“Hermione?”
“Si?” si voltò verso Harry.
“Niente. Volevo solo darti fastidio…”
Hermione chiuse il libro, ricordandosi che se c’era Harry non si poteva mai stare tranquilli.
Ma, non solo con Harry non si poteva leggere. Lui se ne stava lì, fermo, zitto e buono a guardarla.
Dopo un po’ lei si arrendeva a quella muta contemplazione e osservava il panorama che dava sul lago. Si immergeva in quella pace e anche nei giorni più ardui riusciva a rilassarsi.
"Che fai?" chiese prontamente il moro, proprio per non disturbare la lettura.
"Osservo il riflesso del cielo sul lago, è così bello... e non guardarmi" Hermione era spazientita ".. o chiamo la piattola!"
"Ma che ti ho fatto..." Harry era confuso..
"Fatti i cazzi tuoi!!"
"Mi sa che oggi siamo un po' nervosetti...non è che qualcuno è in quella settimana del mese in cui diventa suscettibile?" chiese Harry, con l'aria di chi la sa lunga.
"Si, probabilmente tu, cretino...." rispose lei, sarcastica.
Dopo quella risposta, calò il silenzio sui nostri due eroi. Intanto, in un luogo tanto lontano, qualcuno tramava pensieri loschi. Ma, stanno riparlando! Andiamo a sentire!!!
"Scusami Herm, sono un cretino lo so, ma è l'effetto della scossa che sta passando piano piano"
"Ti capisco...in effetti pretendere che da cretino diventassi un fulmine era troppo..."
In quel momento un fulmine improvviso colpì un albero poco distante.
"Hermione ma.. portassi jella??" Harry faceva le corna.
Improvvisamente Harry si ricordò che lui era terrorizzato dai fulmini, così urlò e saltò in collo ad Hermione.
“Non preoccuparti amo...ehm...amico, ci sono qui io..." disse Hermione, imprecando mentalmente per la svista.
"Ho tanta paura..." si mise a piangere.
“Ma adesso ci sono qui io…hai paura anche con me?” chiese Hermione, prendendo la parte del ‘vero uomo’ che, si sa, non poteva di certo fare Harry.
"Sì... sento la scossa quando mi abbracci..."
"Harry, porca di quella puttana, avevamo detto basta con le prese!!!"
"Guarda che con le prese ho smesso..."
"Allora perché senti la scossa?" chiese lei, sbalordita.
"... però ora mi attacco al parafulmine di casa..."
Hermione restò shockata a queste parole.
"Harry... perché dici questo? Allora non è servito a niente? Per te è stato solo un gioco?" era quasi in lacrime.
"Non piangere cara... stavo solo scherzando..." suoi occhi trasmettevano qualcosa di profondo, che mai aveva tirato fuori prima...
Hermione lo colpì in faccia con una spranga.
"Non scherzare su ste cose, deficiente!"
"Ahia, mi hai fatto male" disse Harry, che non si era accorto di aver fatto ad Hermione un male più forte, nell'anima.
Però Hermione si riprese in fretta e gli tirò una seconda sprangata.
"Dammene anche una terza, su!"
Hermione ubbidì, amorevolmente.
"Farei qualsiasi cosa per te, Harry!" disse con gli occhi languidi.
"Allora se faresti tutto per me... mi daresti mai un bacio?"
Hermione rise a crepapelle. Rise tanto che stava per morire. Rise fin tanto che le lacrime agli occhi le impedivano di vedersi attorno. Quindi non poté vedere l'espressione contrariata di Harry (ancora seduto sulle sue gambe).
"Buona questa, Harry..."
"Perché, l'hai assaggiata?"
Hermione rise ancora di più.
"Ma si dai, ti accontento..."
Hermione si avvicinò lentamente ad Harry, che già era pronto per il bacio più bello della sua vita (non che ci volesse tanto a superare quelli della piattola...NdFra) ed aveva chiuso gli occhi.
Quando sentì le labbra di Hermione sulla propria guancia si sentì un cretino...

Tutto a un tratto si fece buio ed Harry svenne.
Quando si risvegliò la prima cosa che vide fu una spranga ad un centimetro dal suo viso, ed Hermione che urlava.
"Esci da questo corpo!"
Prima di colpirlo.
"Ho visto Voldemort!!" urlò Harry.
"Oh, il caro vecchio zio Voldy...gli hai dato i miei saluti?" chiese Herm.
"No, non avevo la carta per impacchettarli."
Hermione lo colpì con l'ennesima sprangata.
"Ma porca di quella piattola!" urlò Harry. Afferrò la spranga e la spezzò.
E così finì l'era delle sprangate e tutto tornò alla normalità.
Ed Harry si accorse di essere sempre un cretino.

Nel frattempo, in un castello della Bulgaria.
Una voce tenebrosa e macabra cantava una melodia di morte.

(Sulle note di Conan)
Harry, super cretino con gli occhiali...
Che da la caccia ai maghi oscuri
quante prese incontrerà...
Rincoglionendo ancora!


Ginny si era rifugiata in un castello della Bulgaria per portare i suoi piani piattoleschi a termine.
Così, mentre era sotto la doccia, si divertiva a cantare la sigla di Conan, modificata appositamente per prendere Harry per il culo.
Certo, per soggiogare Harry sarebbe bastato andare allo sbaraglio e infilargli la bacchetta in un occhio, attendere che urlasse chiedendo aiuto a Silente, a Hermione, agli amici, a Hermione, agli Auror, a Hermione, all'Ordine della Fenice, a Hermione, a tutti i Santi del Paradiso, a Hermione e ai due fantastici autori, per colpirlo al basso ventre e sottometterlo al suo volere.
Ma con Hermione che lo proteggeva le cose si complicavano alquanto…
Torniamo ai nostri eroi!
"Harry, fa freddo" disse Hermione, mentre il Sole si avviava al tramonto.
La temperatura cambiava moltissimo in quella stagione. Harry si alzò e prese la giacca; Herm era felice, Harry stava per porgerle la giacca!!
"Graz..." aveva iniziato a parlare, quando Harry si mise la propria giacca:
"Hai ragione, fa freddo"
"Harry, sai cosa? Tu avrai pure rotto in due la mia spranga..." Hermione tirò fuori le due metà "Quindi grazie. Ora posso darti il doppio delle botte nella metà del tempo!!"
Però ci ripensò e non lo picchiò:
"Vediamo se con le buone il tuo unico neurone si riprende dal suo momentaneo svenimento e tu torni un po' più normale..."
"E quali sarebbero le buone?" chiese Harry.
"Le buone nel senso che non ti prendo a sprangate in faccia. Sei felice?"
"Certo che sono felice Herm, se ci sei tu qui... ehm, volevo dire che sono felice così!!"
Hermione lo guardò con sguardo indagatore. "Sarà...comunque meglio che metto un paio di salva vita nelle prese del tuo dormitorio, sai...per sicurezza..."
"Non penso sia un problema di elettricità, sempre che non sia tu ad esserlo.. non è che metti le dita nelle prese di nascosto???"
"Ti annuncio che il metodo delle buone non ha funzionato, si torna al vecchio sistema!" urlò lei, colpendolo in faccia con una sprangata...
(Ok, ora basta! Questa la prendiamo noi...NdSimo&Fra)
Hermione perse magicamente la sua spranga... in compenso prese un'incazzatura stratosferica ed iniziò a maledire tutti e tutto nel raggio di cento metri.
Stranamente, però, le sue imprecazioni raggiunsero anche la Bulgaria, dove la nostra piattola (nostra???? ma nemmeno per sogno! NdFra; scusamiii! NdSimo) stava continuando i suoi rituali gufolo-piattolanti (che bel termine! NdFra&Simo; l'ho cognato io! NdSimo; si dice coniato! NdFra) per soggiogare Harry.
"Bene, con Hermione infuriata sarà più semplice" e si preparò a partire.

La notte calò e con essa il sonno dei protagonisti.
In piena notte, non si sentiva alcun suono. Ma c'era un terribile rumore: la Piattola stava cantan...ehm.. gracchiando!!! (mi sono corretto per fortuna.. NdSimo; piattola muori! NdFra)
La mattina successiva vennero svegliati da stranissimi rumori, come se qualcuno fosse entrato nei dormitori. Harry, fortunatamente (o meglio, grazie ai salvavita di Hermione NdFra) non prese la scossa; Hermione continuava invece a dormire tranquilla, perché sapeva che non poteva succedere loro nulla di male.

E non avevano ancora visto nulla...






Adesso ha anche iniziato a cantare, la situazione si fa pericolosa e gufolo-piattolante!! Per fortuna almeno c'è il salvavita!
Che cosa succederà poi? Commentate e lo scoprirete. Non commentate e... bubu!

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Capitolo 4
*** Maledetto il giorno che sei tornata!! ***


Prima di tutto ci scusiamo per questo folle ritartdo dovuto ai nostri impegni scolastici e promettiamo solennemente che non accadrà mai più.
Detto questo salve a tutti!! Vi auguriamo una piacevole e divertente lettura!!!





Nei sotterranei di Hogwarts, in una stanza buia, puzzolente, macabra, ammuffita ed orribile, insomma, una stanza che le assomigliava molto, era rintanata la Piattola.
Da quella stanza proveniva un canto di morte, uno diverso dal solito.
(Sopra le note di Kiss me Licia)
“Kiss me, kiss me Harry.
Muori, muori Hermione.
Questo nostro amore…
…nascere potrà!”
Non cercate di immaginarvi la piattola che canta perché vi sanguinano le orecchie per le ferite psicologiche.
Il suo piano era stato concluso. Finalmente una data aveva preso forma nella sua mente.
La data in cui sarebbe tornata per scassare ai nostri poveri eroi!
Il 31 ottobre. Così nessuno avrebbe potuto riconoscerla, sotto la maschera. (E poi così ci spaventiamo di meno! NdFra)
Una risata tetra e spaventosa riempì i sotterranei.
No, non era Ginny, era Piton! Che, anche lui sotto la doccia, cantava.
“Il triangolo no!
Non l’avevo considerato!
Con Minerva ed Albus…
Ma si dai, ci divertiamo!”
(Palesemente Piton canta una canzone di Renato Zero, perché, neanche a dirlo, in realtà è lui!! È troppo uguale!! NdFra&Simo)

Harry si svegliò di soprassalto, con i capelli stranamente meno scompigliati del solito: non era naturale.
Una strana atmosfera regnava nel dormitorio, un'atmosfera satura di morte. Che fosse tornata la piattola? Impossibile, si era smolecolata nel prologo!
Harry si alzò impaurito, aprì il frigo per avere un po' di luce e...
"Che cazzo, un topo morto in frigo?"
Hermione arrivò di corsa. “Che cosa è successo?”
“Hermione, sei nel dormitorio maschile!”
Dean e Seamus urlarono come femminucce. Hermione roteò gli occhi al cielo.
“Harry, ma tu proprio nell’unico dormitorio di Hogwarts dove si spaventano se si trovano una ragazza in camera da letto, dovevi venire?!” chiese, seccata.
“No, se viene una ragazza siamo felici. Il punto è che sei venuta tu…”
(Avete sentito? Dai, vi prego, solo due secondi, poi ve la rendo! NdHermione – Come potremmo dirti di no? NdFra – In fondo li abbiamo sentiti anche noi…NdSimo)
Hermione tirò fuori, non si sa da dove, la sua spranga, magicamente ricomparsa. Dopo aver massacrato diversi minuti Dean e Seamus, l’ultimo dei due si decise a parlare.
“Hermione, noi intendevamo che tu, non essendo una facile, non sei di aiuto come invece potrebbe esserlo, per esempio, la Brown…”
“Oh…” Hermione si bloccò, rendendosi conto che era, quasi, ma un quasi abbondante, un complimento. “E perché non lo hai spiegato subito?”
“Eh, sai…ho una vena masochista…”
Hermione fece la faccia disgustata.
(Questa ve la rendo. Anzi, bruciatela per favore. Che schifo…NdHermione)
Dopo che i due fantastici autori ebbero bruciato la spranga, Harry ed Hermione si decisero a scendere per la colazione.
Arrivati in Sala Comune, si fiondarono e divorarono tutto ciò che era poggiato sui tavoli; una fame bestiale: non era naturale.
Harry, sbrodolone, era rimasto sporco in viso delle vivande fino a poco prima affannosamente mangiate, era visibile un lieve alone color cioccolata sulle sue labbra, che fece pregustare ad Hermione prospettive molto dolci...ma, con un gesto tanto immediato quanto rapido, Harry si pulì le labbra e si complimentò con Hermione della bontà dei cibi di quella mattina.
Avvenne però un episodio curioso: Ron, che dalla fame aveva invertito il suo piatto con quello di Harry, venne portato d'urgenza in infermeria. La patologia riscontrata non era conosciuta da nessun mago di Hogwarts, nemmeno la mandragola seppe fare prodigi.

Harry ed Hermione si avviarono nel cortile dove, affacciati sul ponte d’entrata, osservavano il panorama.
"Guarda che bella giornata, è tutto così perfetto. Sarebbe stato più perfetto, intanto, se Ron non fosse stato male...più che altro perché così non gli avrei dovuto fare da Ron-sitter! Ma poi, che gli sarà mai successo? Avrà mangiato troppo?"
"Sinceramente? Harry, io penso che non sia stato un caso e che, chiunque abbia cercato di avvelenare Ron, in realtà mirasse a te..."
"Miravano a me? E chi mai avrebbe...ho capito...ah no, ma forse...sì, lo so, è stato...no, non lo so...mi serve una presa subito!"
"Harry...respira...vuoi che vada a prenderti Buio, così ti calmi un po'?" (ricordiamo a tutti che Buio è il peluche preferito di Harry...NdFra&Simo)
Harry era sconvolto, ma fortunatamente si riprese subito "Meno male che hanno fatto cilecca! Come hai fatto a capire che sarebbe invece toccata a me?"
"Dai Harry. Riflettici un secondo. Non aveva provato ad ucciderti ancora nessuno!! Mi sembrava scontato che mirassero o a te o a Silente...E siccome la roba era nel tuo piatto...basta fare due più due..." rispose Hermione, con semplicità.
"Ma due più due non fa quattro?"
Hermione respirò a fondo.
(Sentite, secondo me potrebbe fargli bene. Magari un trauma lo riporta sulla Terra!! NdHerm - Ci dispiace, è stata bruciata dopo che l'hai usata per soddisfare le fantasie che un masochista aveva su di te...NdFra&Simo - Nooooooooooooooooooo!! La mia amica spranga!! NdHerm)
Dopo essersi ripresa dallo shock, per cosa nessuno lo sa, Hermione si rivolse di nuovo ad Harry.
"Harry...adesso non ho tempo per ucciderti...dobbiamo capire chi è stato a tentare di farlo prima che ci pensassi io!"
"Non è che sei stata tu davvero?"
Hermione si guardò intorno, cercando qualcosa, un oggetto contundente, acuminato, o anche sferico, se fatto di un materiale resistente, ma non vedendone alcuno cercò di calmarsi e di non ferire Harry.
Però, guardandolo, vide che lui la scrutava, davvero sospettoso che lei avesse tentato di avvelenarlo.
"Brutto bacarospo, io ti..." gli strinse le mani attorno al collo e iniziò a strangolarlo.
"Che sia stato tu-sai-chi?"
"Harry ma non dire..." Hermione si bloccò a metà della frase. "Ehi, un momento...Hai detto una cosa sensata!! Oh mio Dio!! Hai detto una cosa sensata!! Questo non è normale!!! E sai cosa si può concludere da tutte queste anormalità, dagli avvelenamenti, dai topi morti, e dalla tua perduta coglionaggine??" chiese Hermione, ormai a conoscenza della verità.
"Che stavolta metto le dita nella presa rotta del frigo?"
I due mitici autori, osservando la scena, si scambiarono una rapida occhiata. Appena Hermione guardò verso di loro, all'unisono essi annuirono. La spranga riapparve magicamente, nuova di zecca.
Hermione si limitò a mostrarla ad Harry. Lui, preso dalla paura di essere colpito dritto in faccia, si decise a mettere in moto l'unico neurone che aveva e che, ormai, passava tutto il suo tempo su una ruota da criceti nel suo cervello.
"Ho pensato. Ecco, ti sembrerà raro... ma ho pensato. E ho capito che può essere stato solo tu-sai-chi, e nessun altro. Oddio e se fosse, no pietà..."
"No, Harry. Non è tu-sai-chi. Lo sai che lui prima di febbraio o marzo non si fa mai vivo. È la seconda opzione..." rispose Hermione, con le lacrime agli occhi dalla disperazione.
"Non ci avevo mai fatto caso ai mesi, chissà dov'era la testa in quei momenti...ma se davvero è...cosa possiamo fare contro di lei?"
In quel momento si udì una musica, inizialmente lieve ma via via più forte:
"Tinky-winky! Dipsy! Laa-laa! Po! Teletubbies, teletubbies! Fanno ciao!"
Harry era a bocca aperta. Loro erano l'arma inviata dai poteri superiori. Un'arma che si rifiutava categoricamente di usare!!!
Hermione li fissava, stringendo i denti. E giunse alla conclusione.
"Quei due pazzi degli autori li hanno mandati perché li usassimo come arma?!"
(No! Li abbiamo mandati perché tu hai in mano una spranga inutilizzata e a noi ci stanno sui coglioni i Teletubbies!!! NdFra&Simo)
Hermione si illuminò.
"Autori, miei amati autori, vi ringrazio per tutto questo ben di Dio che sto per massacrare!!!"

Nota: Per motivi di rating, non possiamo riportare in questa ficcy il massacro dei Teletubbies, in quanto considerato troppo violento per il rating verde.

Hermione si calmò e tornò vicino ad Harry come se nulla fosse. Harry era traumatizzato dalla scena.
Per questo Simo, il mitico autore, lo obliviò, mentre Fra, la mitica autrice, aiutò Hermione a ripulirsi dal sangue multicolore dei Teletubbies.
Una volta che tutto tornò alla normalità Hermione parlò, trovando la soluzione a tutto.
"C'è un unico modo per liberarci subito di lei. Dobbiamo chiedere a Silente di anticipare il torneo di Poker dal capitolo 143 al capitolo 4. Questo ridurrà la lunghezza della ficcy, ma è un sacrificio che dobbiamo compiere, per liberarci della piattola!!"
“Ma non ti sembra che questo capitolo sia un po’ troppo corto?! Cosa facciamo adesso??” chiese il moro.
“Semplice. Adesso andiamo in giro a parlare con tutti i nostri amici e li convinciamo a sostenerci!”
Così Harry ed Hermione iniziarono a girovagare per tutta Hogwarts.

La prima che incontrarono fu Luna, che era intenta nella sua folle ricerca per i prati di Hogwarts, nel vano tentativo di catturare uno degli schiopodi di Hagrid.
"Luna, finalmente!" gridò Hermione con tutto il fiato che aveva in gola, tanto che Neville, che si trovava lì a pochi metri, si voltò ad osservare la scena. "Come procede la ricerca?"
"Non benissimo. Stavo guardando attentissima quella siepe verdissima, ma non si vede niente. Sono sfigatissima. E voi?"
"Noi nemmeno vediamo nulla" disse Harry prima di venir colpito da uno scappellotto di Hermione.
"Ehm scusa…noi pure non è che siamo più fortunati, il problema è che…" Prese la parola Hermione:
"Il problema è che una minaccia pende su di noi e su tutta l'umanità" era sconvolta.
Luna li osservò. "Capperissimi. Ma siete spaventatissimi! Che cosa è successo? Raccontate, sveltissimi! Voglio aiutarvi tantissimo, perché siete simpaticissimi e vi voglio tanto benissimissimo..."
Non solo Harry ed Hermione erano sconvolti. Ma lo erano anche i due mitici autori. Anzi, erano sconvoltissimi.
Passarono dieci minuti abbondanti, il tempo che gli autori tornassero in loro per tirar fuori nuove battute.
Luna osservava stupita la scena, non capendo cosa ci fosse di tanto strano in ciò che aveva detto…o aveva forse offeso senza accorgersene qualcuno?
La domanda rimase inespressa, poiché Hermione riuscì finalmente ad aprire di nuovo la bocca, spalancata fino ad un attimo prima, ma ciò che ne uscì fu solamente:
"E' tornata".
"Chi?" chiese Harry, che come al solito non aveva capito nulla. Stavolta però lo scappellotto lo ricevette da parte di Luna, per par condicio.
"G..n..y la P..a..t..l.." il terrore le bloccava le lettere in gola, Hermione era agitatissima, sembrava soffrire solo a pronunciare quel nome, neanche fosse Voldemort!
Luna era rimasta perplessa, non aveva mica capito di chi stesse parlando l'amica, anche se un'idea orribile le balenò nella mente.
Harry, in un momento di lucidità, capì il problema di Hermione e, per aiutarla, disse:
"Herm, dai ti aiuto io. ..i..n.. ..i..t..o..a".
Stavolta lo scappellotto glielo diedero gli autori, ma possibile che doveva capitarci un eroe così cretino?
Harry ed Hermione guardarono Luna.
“Ho capitissimo. E sono d’accordissimo. Vi aiuterò a sconfiggere Colei-che-non-deve-essere-ascoltata-cantare. Dicono che il suo canto sia fatale…”
“Anche io vi aiuterò!” decretò Neville con un coraggio che non sembrava suo.
Proprio in quel momento un orrendo canto di morte riempì il parco di Hogwarts.
(Sulle note della sigla dei Pokèmon)
“Voglio andare dove mi va!
E non fermarmi qua…
Contagiare tutti si sa,
io son la Piattola!
Girovagando per la scuola,
ogni virus lancerò
ed ogni Tassorosso io contagerò!!”
La Sprite arrivò di corsa.
“Presto mettetevi questi!” gli lanciò dei paraorecchi rosa, usati contro il canto letale delle mandragole, ma quello era peggio!
Hermione, sprezzante, gli andò incontro.
“Uccidimi, uccidimi pure! Dopo aver udito il tuo canto di morte niente mi spaventa più!”
Ginny rise malvagiamente.
“Bene, se me lo chiedi non posso che accontentarti!” le puntò contro la bacchetta.
“No!” Harry si lanciò in mezzo. “Suvvia, ragazze, ragioniamo, non vale la pena di battersi per me!”
“Questo lo sappiamo benissimo!” Hermione lo spostò di lato.
“Bene, Hermione, ti propongo un sfida. Domani tornerò ad Hogwarts ed io parteciperò al torneo. Ovviamente, siccome noi siamo le protagoniste, arriveremo in finale, e là ci batteremo, finalmente!”
“Affare fatto, anche se, secondo me, i miei due miticissimi autori fantasticissimi, ti butteranno fuori dal torneo al primo round!” rispose la bruna.
“Vedremo! A domani!”
E la Piattola se ne andò, verso i sotterranei, ed un altro canto di morte riempì la scuola.
(Sulle note della sigla di Ufo Baby)
“E poi tu caschi qui in mezzo a noi,
piccolo mago, cretino sei!
Senza una mamma senza un papà:
Harry Potter!
Ridi come noi,
ma che poteri strani hai.
Prendi sempre la scossa e poi,
da Hermione a piangere te ne vai!
Ed io gelosa rimango qua…
…e piattoleggio!”
La sfida era stata lanciata, mancava solamente un giorno allo scontro decisivo. Chi avrebbe conquistato il tanto ambito e misterioso primo premio del torneo?
"Io, io!" si fece avanti Harry...prima di essere fulminato dallo sguardo di Hermione e Luna, le quali non potevano non constatare l'idiotaggine del moro. "Mi state fulminando, che bella la scossa..." furono le sue ultime parole per quel giorno: Hermione aveva minacciato di chiuderlo in una stanza con la Piattola.

Ed Harry, follemente...aveva accettato...





Allora...piaciuto?? Aspettiamo i vostri commenti e promettiamo di farci sentire presto con un nuovo capitolo!! Ciao, alla prossima...HarmonyAuror...

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