Sweet Island di aleskyz (/viewuser.php?uid=25575)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Zollette di diamante ***
Capitolo 2: *** Zucchero amaro ***
Capitolo 3: *** In cielo splendono solo illusioni ***
Capitolo 4: *** Questo è il nostro paradiso! ***
Capitolo 5: *** Scappiamo da questo inferno! ***
Capitolo 6: *** Tentazione ***
Capitolo 7: *** La Tessitrice d'Inganni ***
Capitolo 8: *** Una piccola bugiarda ***
Capitolo 9: *** Peccato di Gola ***
Capitolo 1 *** Zollette di diamante ***
Sweet Island Cap 1
Cap.1-Zollette
di diamante
Era
stanca. Aveva passato la notte precedente cercando la giusta rotta
per l'isola,e ovviamente,a gridare contro i suoi compagni che
difficilmente carpivano all'istante le sue direttive. Ora voleva solo
starsene sul ponte,con gli occhi chiusi ed il vento che le
scompigliava i capelli. Nonostante tutto, sarebbe stata una magnifica
giornata. Ne era più che certa;soprattutto dopo quello che
avevano detto loro sulla prossima meta.
“Evviva,evviva,evviva!”Rufy
stava danzando su e giù per la nave,eccitato dalla nuova
avventura che si presentava loro davanti.
“Vuoi
stare un po' calmo?!”gli gridò contro Zoro,che era seduto
con le braccia dietro la testa.”Qualcuno qui sta cercando di
dormire!”
“Non
sei elettrizzato anche tu?”chiese il Capitano,agguantando Chopper e
facendolo roteare per aria.
“Oh
sì,mi sto trattenendo a fatica.”
La
navigatrice alzò lo sguardo su di lui,seccata.”Ma certo,vuoi
che 'Mister Non mi importa di niente e nessuno-La fine del mondo non
è una buona ragione per svegliarmi' possa coinvolgersi per
l'arrivo su una nuova isola... ”
“Cavolo,me
ne hanno dati parecchi di soprannomi,ma questo è sicuramente
il più orecchiabile.”la interruppe.
“...isola
che potrebbe farci diventare ricchi!”gli urlò contro,come se
il suo poco entusiasmo fosse una sorta di insulto a qualcosa di
sacro.
“Io
credo che Nami abbia assolutamente ragione.”Sanji uscì dalla
cucina,con un vassoio di spuntini in mano. Lo porse subito a
Robin,che gli indirizzò un sorriso di ringraziamento.
“Mi
viene da vomitare...”Il medico di bordo era appena stato lasciato
da Rufy, e stava pericolosamente barcollando per il ponte. Le mani
dell'archeologa lo afferrarono prima che cadesse in mare. Quando si
riprese, domandò, ”Credete che troveremo molte difficoltà?”
“Speriamo!”saltò
su Cappello di paglia. Gli altri lo guardarono storto,ma non
sembravano stupiti.
“Siete
tutti completamente pazzi!”Usop guardò i suoi compagni come
se fossero dei poveri idioti,che tentavano di portarlo a morte
certa.”Quello ha parlato di diamanti,D-I-A-M-A-N-T-I. Ci saranno
migliaia di pirati,in cerca di un tale tesoro!”
“Già...Diamanti...”fu
l'unica,sognante,risposta di Nami.
“Ehi,Signor
Capitano...”Nico Robin accennò a qualcosa
all'orizzonte.”...a quanto pare siamo arrivati.”
Si
alzarono tutti,ad ammirare l'isola che si avvicinava sempre di più.
Era sicuramente abitata,ma non c'era alcuna traccia di pirati nei
dintorni:nessuna nave,se non quella di qualche pescatore,era
attraccata al porto.
“Forse
è il caso di abbassare il Jolly Roger.”propose Usop,un po'
rassicurato dal non vedere altre bandiere pirata. Infondo,avevano
faticato per trovare la giusta rotta,ed era più che probabile
che chiunque avesse ascoltato come loro la storia dell'isola,non
avesse un navigatore bravo come quello della Going Merry.
“Non
se ne parla!”lo zitti Rufy,in un modo che non lasciava sperare in
un qualche ripensamento.”Noi siamo pirati e siamo qui per il nostro
tesoro!”
-flashback-
“Ehi,bellezza!”
“Ragazze,perché
non venite a farci un po' di compagnia?”
“Ci
sarà da divertirsi.”
Le
due donne che erano appena entrate si sedettero su un tavolo
appartato, insieme ai loro compagni,che sembravano quasi più
seccati di loro di quegli apprezzamenti.
“Forse
dovremmo cercare un altro bar.”suggerì Sanji,fulminando ad
uno ad uno gli uomini che tentavano di avvicinarsi. Capiva
perfettamente che Nami e Nico Robin potessero turbarli,ma non era una
giustificazione per quell'atteggiamento irrispettoso. La cavalleria
doveva sempre essere messa al primo posto.
La
navigatrice gli fece cenno di accomodarsi.”Ho sete,e non ci sono
certo locali più rispettabili qui in giro. Non ho alcuna
intenzione di farmi rovinare la festa da quegli idioti.”
“Non
ci metteremo nei guai?”chiesero in coro Chopper e Usop,mentre
osservavano il loro Capitano ordinare già una quantità
sproporzionata di pietanze,opponendosi alle inutili proteste della
rossa,piegata a lutto sul suo portafoglio.
“Non
c'è nessuno per cui valga la pena anche solo
preoccuparsi.”disse calmo Zoro,mentre cercava con lo sguardo
qualcuno a cui ordinare da bere.
“Almeno
si inventassero un repertorio nuovo.”mormorò Nami,unendosi a
lui nella ricerca.”Tesoro,molla quei ragazzini,che ti faccio vedere
io com'è un vero uomo. Bla,bla,bla...”Si mise a fare il
verso ai suoi poco gentili ammiratori. ”Patetici.”Un tempo forse
non si sarebbe comportata così,ma ora,con i suoi compagni di
viaggio,si sentiva totalmente sicura e riteneva il fatto che uno di
quegli uomini potesse anche solo sfiorarla impossibile.
No,l'avrebbero protetta.
Eppure
quei poco di buono non la smettevano,tanto che Sanji e
straordinariamente anche Zoro dovettero dar loro una regolata. Niente
di estremo,ma gli altri ci avrebbero pensato due volte prima di
riavvicinarsi.
“Certa
gente non sa quando frenarsi.”singhiozzò un uomo vicino a
loro. Era completamente ubriaco,ma sembrava inoffensivo.”Se queste
dolci fanciulle non sono interessate,il gioco deve finire,giusto?”
“Giusto!”gridarono
Chopper,Usop e Rufy,che aveva già la bocca piena di cibo. Lo
invitarono subito al loro tavolo,cosa che non fece molto piacere al
loro cuoco che non si fidava molto di chiunque osasse chiamare le sue
compagne 'dolci fanciulle'.Era una sua prerogativa.
L'archeologa
sembrava essere piuttosto indifferente nei confronti dell'uomo,e la
navigatrice e lo spadaccino lo guardavano con il loro solito
sospetto,ma lui non sembrava accorgersene,fin troppo immerso in un
fiume di alcool.
“E
cosa ci fa qui a Martin Town una così allegra
compagnia?”chiese.
“Stiamo
senguendfo il Grandve Blu,per tromfare il merampiglioso One...”Il
ragazzo dovette fermarsi,perché il pezzo di carne che stava
masticando gli era andato di traverso. E fu una fortuna,perché
l'altra opzione era che lo bloccassero i colpi combinati di Nami,
Zoro e Sanji, assai irritati dalla sua totale mancanza di prudenza.
Il loro medico andò subito a soccorrerlo.
“Siamo
solo di passaggio.”gli rispose,sorridente,Robin.
“Siete
pirati?Cercate tesori?”chiese,con un luccichio negli occhi.”Perché
se è così ho un'informazione che potrebbe
interessarvi.”
Tutti
lo guardarono,aspettando una risposta,ma lui si limitava a giocare
con un boccale di birra vuoto.
“Avanti,niente
giochi,cosa vuoi in cambio?”gli chiese lo spadaccino. Nami alzò
gli occhi,sconsolata,sapeva che sarebbero stati di nuovo i suoi
risparmi a soffrirne.
“Niente
di che. Ho finito i soldi,e riesco ancora a distinguere il mio
profilo...” disse,guardando il suo riflesso su una bottiglia.”...e
questo non è un buon segno.”Sorrise,con un'espressione
stupida, a tutti loro.
“Tutto
qua?Dobbiamo pagarti da bere?”La rossa era perfino stupita per la
sua fortuna.
“Non
è che sia una storia poco conosciuta...”
“Perfetto,allora,troveremo
qualcuno che ce la racconti gratis.”La cartografa si alzò,lasciando
l'uomo a bocca aperta.
Rufy
la fermò.”E dai,Nami,è un amico.”
“Ma
se lo conosciamo da dieci minuti!!!!”gli gridarono contro tutti. In
ogni caso, decisero di ascoltarlo.
“C'è
un isola a due giorni da qui che chiamano Sweet Island, indovinate
perché?”incominciò,facendo cenno a Zoro di versargli
altra birra. L'altro alzò le sopracciglia, irritato, e tornò
a bere senza considerarlo. Dovette servirsi da solo.
“Perché
è piena di dolci?”chiese, già con la bava alla bocca,
Rufy.
“Oh,ci
sono dei dolci molto speciali...”
“Vuoi
arrivare al nocciolo?”gli gridò contro Sanji, appoggiato
dagli impazienti compagni.
“Ok,ok.”
fece quello ”Si dice che ci siano immense riserve di diamanti...”A
quella parola la navigatrice scostò gli altri e si avvicinò
ancor di più all' uomo, con gli occhi
scintillanti.”...diamanti grandi quanto zollette di zucchero.
Dubito trovereste dei dolci più dolci di quelli.”
La
tavolata sobbalzò; i pirati si guardarono negli occhi, per poi
lasciarsi andare in una risata entusiasta.
“Mi
piace. Partiamo!”esultò Cappello di paglia.
“Signor
Capitano...”lo riprese gentilmente Nico Robin.
“Già,
non che non mi fidi del nostro 'amico' di cui non conosciamo neanche
il nome ma...”Nami cercò di farlo ragionare.
“...ma
è talmente ubriaco che potrebbe essersi inventato tutto.”
concluse per lei Zoro.
Chopper
li guardò con gli occhi pieni di lacrime.”Volete dire che
potrebbe essere falso?”
“Questo
è facile da verificare.” disse l'archeologa, alzandosi e
dirigendosi verso il bancone del bar. Gli altri la seguirono con lo
sguardo mentre parlava con il barista e contemporaneamente
allontanava a forza gli uomini che le si avvicinavano.
“La
mia Robin è fantastica!” disse, commosso, il biondo.
Tornata
dagli amici raccontò loro che la storia non era stata solo
confermata, ma le era anche stata descritta la giusta rotta da
seguire.
“Ve
l'avevo detto io...”singhiozzò l'uomo.
“A
proposito qual è il tuo nome?”chiese infine Usop.
Lui
abbassò il viso pensieroso.”Non ricordo.”E scoppiò
a ridere.
“Direi
che hai bevuto abbastanza.”decise Nami,anche se i suoi veri
pensieri erano diversi.
“Direi
che hai speso abbastanza.”Lo spadaccino le sorrise, sarcastico.
Appunto.
“Non
ha importanza.”Rufy si rivolse all'ubriaco.”Vuoi entrare a far
parte della mia ciurma?”
Gli
altri gli gridarono contro,con gli occhi
sbarrati.”NOOOOOOOO!!!!!!!!!!!”
-fine
flashback-
Il
benvenuto dato loro fu il più caloroso che potessero
immaginare;per un attimo credettero di ritrovarsi a Whisky Peek,
tanto che Usop e Chopper, a cui il primo aveva raccontato la storia
con minuzia di – per lo più falsi – dettagli, si
nascosero subito dietro le spalle di Zoro. Gli abitanti dell'isola
sembrarono stupiti dalla loro reazione.
“E
toglietevi...” li scostò bruscamente il ragazzo.”Vi sembra
che questi qua possano essere cacciatori di taglie o altro?”
Effettivamente,gli
uomini che avevano davanti sembravano essere le brutte copie di
qualche personaggio sputato fuori da dei romanzetti d'amore di terza
categoria:erano tutti di una bellezza patinata,perfetta fino
all'estremo,tutti giovani e sorridenti. Erano vestiti vistosamente,e
sembravano,sinceramente, venuti fuori dallo stesso stampo.
Non
stupì nessuno che Sanji perdesse subito la testa per una
quindicina di ragazze che li salutavano,giulive. Rufy,invece,era
concentrato sulla vegetazione dell'isola. Non che fosse nata in lui
un' improvvisa passione per la botanica, ma la natura del posto
era...particolare.
Sui
rami degli alberi crescevano frutti grossi quanto meloni,e sembravano
ricoperti di zuccherosa melassa, il fiumiciattolo lì vicino
pullulava di pesci che, volontariamente, saltavano su delle vasche
poste a riva...Perfino, l'erba sembrava commestibile.
“Salve,
stranieri.”si fece avanti una donna un po' più adulta, ma
sempre attraente.”Benvenuti a Sweet Island,dove ogni desiderio
diventa realtà!”
“Sembra
uno spot pubblicitario...”mormorò Nami.
“Noi
cerchiamo i diamanti.”disse Cappello di paglia.
Gli
abitanti si guardarono,con sguardo interrogativo.”Diamanti?”
“...ingannevole.”pianse
sommessamente la navigatrice.
Ed ecco la nuova avventura! "Sweet Island" non è in alcun modo legata ad "Arcadia", la mia precedente fanfiction.
Ringrazio chi la leggerà e chi mi ha seguito in precedenza. :)
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Capitolo 2 *** Zucchero amaro ***
Sweet Island Cap 2
Cap.2-Zucchero
amaro
“Oh,non
siete i primi a venire qui credendo di trovare ciò che in
realtà non c'è.”disse la donna,sempre sorridendo.”Non
so proprio come sia venuta fuori la storia dei diamanti.”
Raccontarono
loro,con le lacrime agli occhi,la storia dell'ubriaco.”Zollette di
diamante?!”L'intera isola scoppiò in una squillante
risata.”No,no. Zollette e basta.”I pirati li guardarono con gli
occhi sbarrati.”Di zucchero.”precisarono.
Rufy
rimase interdetto per un po',ma poi si unì a loro nelle
risa.”Grande!”
Nami
ebbe un collasso. Inginocchiata a terra,con una nuvola nera che le
pesava sopra la testa,scrollava il capo,incredula.”I miei
diamanti,i miei diamanti...”
La
delusione,però,non aveva coinvolto particolarmente il resto
dei suoi compagni,almeno non tutti. Sanji volteggiava fra le mille
fanciulle,che sembravano assai lusingate dalla sua corte,e Rufy si
stava dando alla pazza gioia,saltando da un albero all'altro e
ingurgitando qualsiasi cosa gli si parasse davanti.
“Ehm,scusateli...”Usop
si rivolse agli abitanti.”Ma non sanno proprio controllarsi...”
Un
ragazzo gli strinse la mano.”Non è un problema. C'è
cibo abbastanza per chiunque lo chieda,e l'ospitalità è
una regola d'oro per noi.”
Il
cecchino lo guardò con un mezzo sorriso.”E...e il fatto che
siamo pirati, non...non è un problema?”
“Oh,no.
Noi accogliamo chiunque.”risposero tutti in coro,con voce
squillante. ”Quest'isola ama tutte le sue creature,che siano nate
qui,o che siano solo di passaggio.”E iniziò una sfarzosa
presentazione dell'isola con tanto di stelle filanti,coriandoli e
danze folcloristiche.
Chopper
guardò il suo compagno,che li stava fissando,ancora
stupito,per poi unirsi a lui,il cuoco e il Capitano nei
festeggiamenti.”Questo è il paradiso!”
“Questo
è l'inferno.”mormorò fra sé Zoro. Vicino a lui
le sue due amiche erano rimaste senza parole.
Un
bambino dagli enormi occhi blu si avvicinò loro.“Desiderate
un letto per dormire?Noi ve lo possiamo dare. Volete del cibo,degli
amici,un po' di divertimento?Tutto è possibile a Sweet
Island.”Poi tornò a danzare con gli altri nella
presentazione,che si concluse con l'allestimento dell'enorme scritta
fluorescente 'SWEET ISLAND'.
“Io
volevo solo i miei diamanti...”pianse la rossa,consolata da Nico
Robin che non riusciva a trattenere il suo stupore per
l'atteggiamento di quella gente.
“Ma
li addestrano già da bambini?”chiese sarcasticamente lo
spadaccino, indeciso se reprimere le risa o l'improvviso raptus
omicida che l'aveva investito. Straordinariamente,riuscì a
trattenersi in entrambi i casi.
Passarono
il resto della giornata visitando l'isola,tra il crescente piacere
degli uni,e l'insofferenza degli altri,finché alla sera furono
pronti a partecipare alla splendida festa organizzata in loro onore.
“Certo
che su una cosa non hanno mentito:sono ospitali.”mormorò
Robin al banco del bar a cui era seduta.
“Non
mi sembri entusiasta,mio dolce angelo.”le disse suadente
Sanji,fasciato in uno dei suoi completi migliori.”C'è
qualcosa che Mister Prince possa fare?”
“No,veramente...”Non
aveva fatto a tempo a rispondere che il cuoco era scappato fra le
braccia di due bionde ragazze,che lo accompagnarono al centro della
sala.”...no.”concluse,sorridendo.
I
suoi amici sembravano veramente divertirsi e non capiva perché
le fosse così difficile lasciarsi andare. Eppure,non era
l'unica a pensare che ci fosse qualcosa di strano in quell'isola. Si
guardò intorno in cerca dei suoi compagni di sospetti:mentre
dello spadaccino non c'era traccia,la rossa era seduta dalla parte
opposta del salone e riusciva a scorgerla tra le varie persone che le
passavano davanti,danzando;sembrava proprio che l'alloggio e il vitto
gratis non l'avessero consolata,e non faceva altro che sbuffare tra
sé e sé,rifiutando gli inviti dei vari ragazzi.
L'archeologa
si decise ad alzarsi per raggiungerla,quando si scontrò con un
uomo passatole proprio davanti. Un mucchio di libri gli cadde dalle
braccia.
“Mi
scusi.”gli disse,aiutandolo a raccoglierli.
“No,è
colpa mia...ma è fantastico!”esclamò vedendo le varie
mani della donna riconsegnargli i tomi.”Frutti del diavolo?”
Lei
sorrise,annuendo. Era rimasta piacevolmente colpita dall'aspetto del
ragazzo,o meglio dell'uomo,dato che doveva avere più o meno la
sua età. E questo era già un punto a suo favore. Era
molto bello,come tutti a Sweet Island,ma anche affascinante,il che
era una caratteristica difficile da trovare in mezzo a tanti
manichini.
“Nico
Robin.”si presentò,porgendogli la mano.”Sono uno dei
pirati arrivati questa mattina;non ricordo di averla vista al
porto,durante il benvenuto.”
“Certo,mi
scusi. Non sono bravo con i convenevoli.”le sorrise l'altro.”Axel,è
un piacere. Stavo lavorando quando siete giunti all'isola.”
“E'
uno studioso?”chiese,indicando i libri.
“Una
specie. In realtà sono solo il bibliotecario dell'isola,ma mi
interessa qualsiasi cosa nuova.”La osservò per qualche
secondo.”Oh,forse le sembrerò un maleducato,ma non avevo mai
conosciuto qualcuno che usasse il potere di un Frutto del diavolo.”
“Si
figuri. Capisco la sua sete di sapere,e la condivido.”Gli porse
qualcosa da bere,ma lui dovette rifiutare,visto che aveva ancora le
braccia impegnate. ”Non credo avesse intenzione di partecipare alle
danze.”
“Non
sono un patito delle feste.”rise.”Le dispiace se le do del tu?”
“Anzi...”mormorò
compiaciuta.”...Axel. Anch'io non amo la confusione,ma ci ho fatto
il callo con i miei compagni di viaggio.”
“Le...ti
va se andiamo in un posto in cui non si debba gridare per farsi
sentire?”
“Certo.”Si
alzò,incamminandosi con lui.”Non so perché ma non
avrei mai creduto ci fosse una biblioteca qui.”
Lui
rise.“Non sembriamo proprio un'isola di cervelloni,vero?”
Intanto,dall'altra
parte della sala,Nami non era stata altrettanto fortunata;i ragazzi
che l'avevano avvicinata incorporavano esattamente ciò che
meno desiderava in un uomo:plastica,sembravano fatti di plastica e
dalla loro bocca non facevano altro che uscire disgustose
melensaggini. Perciò aveva deciso di starsene da sola,anche
perché i suoi compagni l'avevano abbandonata.
Rufy,dal
canto suo,si stava abbuffando come se quello fosse l'ultimo pasto
della sua vita. La cosa non la stupì nemmeno per un secondo.
Quello che invece la sconvolse,fu lo zelo con cui lo imboccavano i
vari cuochi messi a sua disposizione;in tutti i posti in cui si erano
fermati avevano lasciato un cumulo di chef ansanti e
affaticati,quelli al contrario sembravano solo immensamente felici di
sfamarlo. L'avrebbero fatto per tutta la notte se ne avessero avuto
la possibilità,e Cappello di paglia non era certo il tipo da
tirarsi indietro.
“Non
ho mai mangiato della carne più tenera e gustosa di
questa!”urlò a squarciagola,ingoiandone un altro pezzo.
Sicuramente
Sanji si sarebbe offeso da quell'apprezzamento troppo enfatizzato per
del cibo che non era uscito dalla sua cucina,ma era decisamente
troppo impegnato nello spargere le sue effusioni alle compiacenti
ragazze che lo circondavano.
“Ih,ih...”risero
sguaiatamente in coro.”...non abbiamo mai conosciuto un vero
principe.”
“Mr.Prince
non avrà il sangue blu,ma sicuramente quello che gli scorre
nelle vene ribolle per voi!”proclamò,alzandosi in piedi.
“Mr.Prince!Mr.Prince!”Batterono
le mani,divertite.
Il
biondo, tuttavia,non era l'unico a ricevere scroscianti applausi:Usop
era in piedi su palco,costruito apposta per l'occasione,e declamava
le sue mirabolanti imprese.
“E
quel giorno,quando tutti i miei compagni erano crollati a
terra,stremati dalle battaglie contro,ovviamente,i più deboli
uomini del nostro nemico,e urlavano,invocando il mio aiuto,io,Capitan
Usop,in tutta la mia magnanimità, li soccorsi e sconfissi da
solo quella terribile banda di giganti.”Si fermò un secondo
a firmare autografi per un gruppo di bambini,eccitati dalle sue
frottole...ehm,avventure.”Quando infine potei festeggiare la mia
vittoria,i miei compagni mi implorarono di potermi costruire una
statua,e le mie amiche mi pregarono per tre giorni e tre notti di
poter donar loro anche una sola delle mie splendide e lisce ciocche
di capelli. Ma io...io sono decisamente troppo umile e dovetti
rifiutare.”
“Oh,che
peccato...”disse un gruppo di ragazze ai suoi piedi.”...avremmo
tanto voluto vedere la statua del Grande Usop.”
“Dovrete
accontentarvi della mia rappresentazione in miniatura.”disse,
lanciando alla folla dei pupazzi a sua immagine e somiglianza.
Nami
si chiese quando avesse trovato il tempo di costruire quegli orrori,e
rabbrividì al solo pensiero di lei e Robin in cerca di un
brandello del nasone, ma fortunatamente la vista di uno di quelli che
litigavano per i mini-Usop la distrasse da un tale incubo. Lo
agguantò per le corna e lo alzò all'altezza del suo
viso.
”Chopper?Che...cosa...stai...facendo?”
“Non
è carino?”Sorrise,mostrandole il bambolotto.
“Direi
di NO!”rispose disgustata,pensando che almeno avrebbe potuto
rimodellarsi il naso. Avrebbe risparmiato sul materiale.
“Non
è fantastico qui?”disse,felice,la piccola renna.”E' tutto
così perfetto e... dolce.”
“Già.”Lo
lasciò andare.”Talmente dolce che credo mi stia per venire
il diabete.”
“Ti
serve un medico?”le chiese,ingenuo.
“Noi!Noi
vogliamo un medico!”Lo portarono via in trionfo alcuni abitanti
dell'isola.
“Aspetta!”gli
urlò la navigatrice.”Hai visto Zoro?”
“No!”le
gridò in risposta,sempre più allontanandosi.”E'
sparito da quando è iniziata la festa.”
“Grandioso!”mormorò
fra sé e sé.”Figurati se quello non ha trovato un
modo per farsi gli affari suoi in santa pace.”Sbuffò.”Avrebbe
almeno potuto coinvolgere gli amici.”
Si
risedette sul divanetto che aveva lasciato un poco prima,pensando che
doveva essere proprio impazzita per desiderare un po' di solitudine
almeno quanto quello stupido spadaccino.
“Mi
farebbe l'onore...”le porse la mano un ragazzo dai capelli
biondi,il sorriso inebetito e gli occhi azzurri,ma completamente
inespressivi. Stava iniziando un lento.
“Ti
farò l'onore di non prenderti a calci.”gli rispose
seccamente,ma lui non sembrò prendersela.
Non
sapeva perché si fosse comportata in quel modo,ma quegli
esseri la facevano impazzire:sembravano degli automi.
No,in
realtà non voleva rimanere sola. Voleva solo stare fra persone
che non avessero il codice a barre nascosto da qualche parte,e
sinceramente anche il fatto che piacessero tanto ai suoi amici era
per lei incomprensibile. Almeno Zoro e Nico Robin erano d'accordo con
lei.
Ripensò
all'archeologa:veramente avrebbe preferito trovare lo spadaccino,
almeno con lui avrebbe potuto sfogarsi liberamente senza sentirsi in
colpa,ma lei era nei paraggi,l'aveva vista al banco del bar,e sarebbe
stata un'ottima compagnia.
Si
fece strada fra la gente in festa e si guardò intorno:della
sua amica non c'era traccia.
Grazie a chi letto il primo capitolo e ha deciso di seguirmi, spero di non deludervi. :)
BULBA0219: Purtroppo dei diamanti non c'è proprio traccia! Nami sarà in lacrime. Grazie per il tuo commento.
nami_03: Oh, accidenti, è tornata! :P Ma chi si vuole liberare di te! Arriva, arriva la parte zonamosa...
RoloChan105: Grazie!
E' molto importante per me che i personaggi siano credibili,
perciò non potevi farmi complimento più gradito.
|
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Capitolo 3 *** In cielo splendono solo illusioni ***
Sweet Island Cap 3
Cap.3-In
cielo splendono solo illusioni
Era
sparita anche lei.
”Sta
a vedere che hanno trovato tutti un modo per svignarsela.”borbottò
fra sé.
“Desidera
qualcosa,signorina?”le si rivolse il barista,subito resosi
disponibile.
“Ha
per caso visto una donna alta,dai capelli neri?”
“Era
seduta qui fino a pochi minuti fa;mi sembra si sia allontanata verso
quella uscita.”le sorrise.”Non vuole proprio bere qualcosa?Le
assicuro che dopo soli pochi sorsi dei nostri cocktail,non ne potrà
più fare a meno.”
Nami,però,era
già partita all'inseguimento di Robin. Superata la porta che
gli avevano indicato si ritrovò in un immenso,splendido
terrazzo;era stato costruito in marmo bianco,e si affacciava sul
mare,che di sera mostrava ancor di più la sua misteriosa
attrattiva. Si fermò un attimo a gioire della vista:
quell'immenso oceano che solcavano ogni giorno nelle loro mille
avventure, ora,a solo poche ore di lontananza,sembrava mancargli più
della stessa aria. Era qualcosa di imprevedibile ed estraneo alle
follie che aveva visto nelle ultime ore;non c'era niente di perfetto
nell'infrangersi delle onde,e proprio in questo lei riconosceva tutta
quella grandiosa bellezza.
Scrollò
la testa,cercando di ritrovare la mancata concentrazione,ed infine
vide l'archeologa a pochi metri da lei parlare allegramente con un
uomo. Era magro e slanciato,e una chioma argentata coronava un viso
sbarbato dai lineamenti gentili.
La
navigatrice capì che non era il caso di interromperli,ma
l'amica si accorse di lei prima che potesse allontanarsi,e la
raggiunse.
“Nami.”disse,sorridendo.”Cercavi
me?”Sembrava decisamente più allegra del solito.
“A
dire il vero sì,ma credo che i miei piani sul lamentarsi a
turno sulla reciproca solitudine siano andati in fumo.”le
rispose,sinceramente felice per la compagna.
“Vuoi
unirti a noi?”le chiese,anche se il suo tono lasciava intendere
solo pura cortesia,più che un sentito invito.
“No.”mormorò,pensando
che fare la ruota di scorta sarebbe stato un pessimo modo di
concludere la serata.”Piuttosto,chi è?”Il suo tono era più
che malizioso.
“Il
bibliotecario...”
“Vuoi
dire che queste persone sanno pure leggere?”Nami strabuzzò
gli occhi.
“Già,la
cosa ha stupito un po' anche me. Ma ti assicuro che Axel è uno
degli uomini più colti e intelligenti che io abbia mai
conosciuto e...”
“...ti
piace.”concluse per lei la rossa. Robin non poté far altro
che annuire.”Sai dov'è finito Zoro?”
La
mora alzò le spalle.”Vi stavo cercando prima,in sala,e non
l'ho visto. Forse è a sonnecchiare da qualche parte.”
La
cartografa sospirò stancamente,poi le fece cenno di tornare
dal suo cavaliere.
“Sai...”le
sussurrò la mora,girandosi prima di lasciarla.”...non è
poi così male quest'isola.”
Avrebbe
veramente voluto poterla pensare così. Per ora era solo
frustrata al pensiero di dover perdere tutto quel tempo per cercare
quel buzzurro;forse era meglio starsene da sola.
Tuttavia
non interruppe la ricerca:aveva il pressante bisogno,quasi la
necessità,di interagire con qualcuno che non fosse così
disgustosamente perfetto:e Zoro era decisamente adatto allo scopo.
“Forse
è tornato alla Going Merry,sempre se è riuscito a
ritrovare la strada per il porto.”borbottò,mentre si
incamminava verso la nave.”E la devo smettere di parlare da sola!”
Si
trovò davanti alla buffa polena e si fermò:se era
lì,probabilmente sarebbe stato addormentato e non avrebbero
potuto parlare.
“Che
stupidaggini!”esclamò fra sé,andando contro al
proposito di poco prima.”Che scrupoli sono?Se dorme,lo sveglio. A
bastonate.”
Stava
per salire sul ponte quando sentì la strana sensazione di uno
sguardo fisso su di lei;una sensazione che conosceva bene.
Si
girò,trovando lo spadaccino seduto sulla spiaggia che si
estendeva proprio a ridosso del porticciolo;la stava fissando,con un
sorrisetto che faceva perfettamente intendere che aveva sentito ogni
parola. Ma dopotutto,non era la prima volta che minacciava punizioni
corporali nei suoi confronti.
“Ehi,Mister
Solitudine.”si approcciò a lui.
“Credevo
di essere 'Mister Non mi importa di niente e nessuno-La fine del
mondo non è una buona ragione per svegliarmi'.”le
rispose,tornando ad ammirare il mare davanti sé.
“Ho
il dono della sintesi.”Si sedette accanto a lui.”Non ti ho visto
alla festa, dove l'hai presa quella?”Indicò una bottiglia di
birra che aveva in mano.
“Dalla
nave,ovviamente. Chissà che razza di roba ci rifilerebbero su
quest'isola.”
“Sicuramente
qualcosa con molto zucchero.”Gli strappò la birra dalle
mani,e incominciò a scolarla.
“Non
vorrai ubriacarti per la delusione di non aver trovato nessun
diamante o simili.”La fissò.
“Io
non mi ubriaco mai.”gli ricordò,ripassandogli la bottiglia.
Vuota.”E poi, vorrai scherzare?Chi se ne frega di qualche
pietruzza,se si è in questo paradiso terrestre. Viva Sweet
Island!”
“Vuoi
unirti al fanclub che ho appena inaugurato?”le
chiese,sarcastico.”Come mai non sei con Robin?”
“Lei
ha...”cercò le parole giuste.”...trovato dei lati positivi
in questo posto.”
Zoro
si fece scappare un risolino un po' irrisorio.
“Ha
incontrato un uomo.”continuò Nami.”Non sembrava così
male.”
“Probabilmente
è un po' stufa di noi.”disse lo spadaccino.
“Cosa
vuoi dire?”chiese stupita.
“E'
una donna adulta,Nami...”La guardò,come se stesse per dire
la più ovvia delle verità.”...non può passare
tutto il suo tempo con dei mocciosi.”
La
rossa non poté che dargli ragione,e la cosa la irritò
non poco.”Così anche tu sei un moccioso.”
“Io
non sono di grande compagnia.”
“Oh,lo
so.”brontolò lei.
“E
allora perché sei venuta a cercarmi?”le chiese.
La
rossa sembrò seccata dalla domanda.“Ero stufa di ascoltare
solo risposte garbate. Chi meglio di te per farsi insultare un po'?”
“Prego?!”esclamò
con sguardo incredulo.
“Insomma...se
ti comporti in malo modo con qualcuno,è ovvio che si arrabbi.
Le loro facce perennemente sorridenti hanno qualcosa di...falso.”
Lui
fece un cenno di assenso,ma rimase in silenzio.
“Pensi
che possa essere una facciata?”chiese,insicura.”Voglio dire...che
sia solo un modo per farci abbassare la guardia?”
“Credo
siano sinceri.”
“Oh.”Sembrava
quasi delusa.“Talvolta penso che ci sia qualcosa di sbagliato in
noi.”Zoro tornò a guardarla con un sorriso di
comprensione.”Questo posto è pieno di risorse e di gente
pacifica:allora perché non ci piace?”
“Conosciamo
troppo bene il mondo che c'è al di là di queste
rive.”mormorò l'altro.”I miracoli non accadono,la terra ha
bisogno dei suoi tempi per fiorire, e talvolta non lo fa nemmeno,e
non ci sono santi fra gli uomini.”Nami sospirò.”Possono
esistere persone piene di qualità,ma i difetti fanno comunque
parte di loro.”
“Mi
chiedo se il nostro disagio sia dovuto al fatto che Sweet Island
neghi tutto quello che abbiamo sempre creduto.”La navigatrice era
ancora incerta su cosa veramente la facesse sentire fuori luogo in
quel posto.
“Ciò
che è perfetto,non prevede cambiamenti. E senza cambiamenti
non c'è vita.”Il ragazzo si stese sulla sabbia,con le
braccia dietro la testa.”Quest'isola è morta.”
Talvolta
Zoro parlava proprio come un vecchio saggio,ma aveva fatto centro: da
quando aveva messo piede sull'isola non aveva visto una sola cosa che
potesse determinare la vita,la storia di quel luogo. Era come se
fosse sbucato dal mare così com'era:con gli abitanti fuori ad
accoglierli,le piante cariche di frutti,e piena di tutto ciò
che avrebbero potuto desiderare. I loro compagni avevano trovato
tutto ciò,allora perché loro due non erano stati
soddisfatti?La donna che li aveva accolti aveva detto 'Benvenuti a
Sweet Island,dove ogni desiderio diventa realtà!',ma avevano
dimenticato i loro?
Non
pensava ai suoi sogni,o a quelli dei compagni:quelli non erano
semplici desideri,erano qualcosa da raggiungere con fatica e
sacrificio.
Pensò,per
la prima volta, che forse a lei non sarebbe bastato semplicemente che
un mucchio d'oro le cadesse in testa,per essere felice.
“Però
aiuterebbe.”mormorò fra sé.
“Mmm??”mugugnò
Zoro.
Lei
scosse la testa,ma tornò a fissarlo. Il suo sguardo si pose
sull'enorme cicatrice che gli attraversava il petto:una sconfitta.
Era sicura che in quell'isola non sapessero nemmeno il significato di
quella parola. Sconfitta:aveva un suono doloroso,profondo e così
imperfetto.
“Sconfitta.”la
pronunciò a voce alta.
“Dici
parole a caso adesso?”gli fece l'amico.
“Fa
così male?”chiese. Ne aveva subite molte anche lei,ma quella
dello spadaccino aveva qualcosa di straordinario.
“Certo.”le
rispose.”Ma talvolta è anche necessaria.”Nami era
stupita.”E' un modo per crescere,per renderti conto che hai ancora
molta strada da fare.” Rimanendo sdraiato,guardò anche lui
quella ferita rimarginata dallo scontro contro Occhi di Falco.”Non
credere sia stata l'unica.”
Non
riusciva a immaginare quante volte avesse perso,era ancora incredula
che potesse essere successo quando lei stava tornando ad Arlong Park.
Effettivamente quella cicatrice era l'unica prova che l'avesse
convinta.
Era
strano:nella sua testa,l'uomo che le era accanto era l'agglomerato di
tutti i peggiori difetti,eppure continuava a crederlo invincibile.
Molto strano.
Nami
tornò a fissare il mare,e cominciò a giocare
distrattamente con un po' di sabbia che le si era infilata fra le
dita. Si sentiva decisamente meglio ora,lì.
“C'è
qualcosa che non va.”disse infine Zoro. Era serio.
“Cosa?”La
navigatrice tornò alla realtà.
“In
cielo.”Tornò a sedersi,continuando però a fissare in
alto.”C'è qualcosa di sbagliato,ma non so cosa.”
Lei
si alzò in piedi,unendosi a lui nell'osservare quello scuro
manto blu. Aveva ragione,ma...
“Non
è possibile.”Si portò una mano alla bocca.
Lo
spadaccino la guardò,interrogativo.
Lei
crollò in ginocchio.”Le...le stelle sono al contrario.”
Grazie a coloro che leggono! :)
nami_03: Lo
so, ho torturato la povera Nami ma chissà... sull'isola potrebbe
trovare qualcosa di ancora più prezioso dei diamanti *ammicca*.
W lo zomanismo!
kyo250: Grazie tante! Ho corretto cose che non andavano ed eliminato errori talmente riprovevoli da non essere nominati. :P
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Capitolo 4 *** Questo è il nostro paradiso! ***
Sweet Island Cap 4
Cap.4-Questo
è il nostro paradiso!
Nami
scattò in piedi,percorrendo in pochi secondi lo spazio che la
divideva dalla nave e sparì oltre la porta del suo studio di
cartografa. Zoro,d'altro canto, non si sarebbe mai aspettato quella
reazione:sì,aveva percepito qualcosa di profondamente
sbagliato,e forse pericoloso,ma la fuga dell'amica non poteva che
fargli temere il peggio. La seguì.
La
trovò immersa nelle carte,con la testa fra le mani.”E' tutto
sbagliato,tutto. Come ho fatto ad essere così
stupida.”ripeteva.
“Ti
potresti spiegare?”mormorò,capendo poco in quel caos di
mappe e simili.
“Le
stelle sono al contrario.”tornò a sentenziare,gravemente.
“E...ciò
influenzerà il nostro oroscopo?”chiese,sarcastico.
“Non
è il momento di spiritosaggini,idiota.”La navigatrice
rinvigorì il suo spirito.”Ho tracciato la rotta per
quest'isola di notte,abbiamo navigato di notte.”Lui era ancora
perplesso.”Seguendo le stelle!”
“Stai
cercando di dire che questa non è Sweet Island?”Lo
spadaccino si appoggiò al muro.
“Quando
mi hai fatto notare che c'era qualcosa di strano,mi sono ricordata
che la mappa del cielo mi aveva confusa dal primo giorno,ma mi sono
detta:hai sbagliato calcoli,Nami,vuoi credere che le stelle si siano
spostate? Stupida!”E cominciò a sbattere la fronte sul
tavolo.”Abbiamo seguito false traccie dal primo giorno,e visto le
informazioni che ci hanno dato al bar,dovremmo trovarci dalla parte
opposta rispetto alla nostra vera meta.”
“E
hai una spiegazione a quello?”chiese Zoro,alzandosi e
indicando,fuori dall'oblò l'ancora illuminata insegna di
'SWEET ISLAND'.
Nami
schiuse le labbra,per poi richiuderle.”Buona domanda.”Lasciò
la scrivania,camminando nervosamente per la stanza.”E' tutto un
inganno,e aspettano la notte per ucciderci tutti!”concluse.
“Pensavo
avessimo superato la 'fase Whisky Peek'.”la punzecchiò,non
appoggiando la teoria.
“Trovala
tu una soluzione,saputello.”gli ringhiò contro la rossa.
“Io
non ho idee.”disse con la massima calma.”Ma forse dovremmo
controllare dove teoricamente saremmo finiti. Se siamo dal lato
opposto di Sweet Island,cerchiamo sulle carte un'isola al lato
opposto di Sweet Island.”
Lei
corse subito dalle sue cartine.”Speriamo che non sia l'isola 'Prima
l'ingrassiamo,poi li cuociamo a fuoco lento.'”mormorò a
denti stretti.
“Non
sento odore di gomma bruciata.”scherzò lui,ovviamente certo
che il primo ad arrostire sarebbe stato Rufy. Ricevette solo
un'occhiata raggelante.
“Trovata:Mimesis.”disse.
“Mimesis.”ripeté
lui.
“Già.”
“E...”
“E...cerchiamo
informazioni fra i libri di Robin.”Nami andò allo scaffale e
ne tirò una decina in faccia al compagno,mentre altrettanti
erano pronti per un suo personale consulto.”Su!”lo esortò.
Passarono
quasi mezzora immersi fra le impolverate pagine di quei libri di
storia,poi il ragazzo alzò il viso.”Forse sarebbe il caso di
chiedere direttamente a lei.”
“Taci!”inveì
contro di lui la rossa.”Ho appena trovato qualcosa.”mormorò
distrattamente,concentrandosi sulla lettura.”Oh.”
“Oh?”le
chiese.
“Sarebbe
meglio:oh,oh.”
“Dì
la verità:vuoi litigare.”La guardò accigliato e
visibilmente innervosito dalla sua continua reticenza.
Sbuffò.“Qui
dice che Mimesis è una specie di specchietto per le allodole:
prende la forma che i visitanti vogliono che abbia...”
“Volevamo
arrivare a Sweet Island,e si è presentata a noi con questo
nome.” Cercò di capire.
“Esatto.
Perfino gli abitanti sono dei manichini che cambiano aspetto.”Nami
alzò la testa.”Questo lo avevo sospettato.”
“Arriviamo
al lato 'oh,oh'.”la incitò.
“Fa
in modo che tutto ciò che desideri ti sia servito su un piatto
d'argento,e poi ti offusca la mente,costringendoti a pensare che
questo sia l'unico posto in cui tu possa veramente vivere. Non te ne
puoi...vuoi più andare.”
Zoro
si alzò,con sguardo serio.“Credevamo che fosse un'isola
morta,e invece ha vita propria.”
“Veramente,c'è
scritto anche che è un incantatore a reggere quest'illusione.
Cito:'Dall'alto governa gli inganni.'”precisò.
“Dobbiamo
andarcene.”disse,deciso.
“Speriamo
che qualcuno lo voglia ancora.”Era preoccupata.”Robin!Forse non
c'è ancora caduta.”
Corsero
verso la festa. L'archeologa era ancora al balcone.
Non
persero tempo e la raggiunsero,allontanandola dal suo cavaliere.
“Che
vi prende?”Li guardò seccata.”Axel,torno subito.”gridò
alle sue spalle.
“Tu
non torni proprio da nessuno.”disse Nami,ancora con il fiatone.”Ce
ne andiamo.”
“Prego?!”rise,incredula.
“Questo
posto è un grande inganno.”precisò Zoro.
“Voi
vi lamentate sempre.”Scosse la testa.”Anch'io ho avuto i miei
dubbi,ma ora posso dirvi che questo è un luogo meraviglioso.
Il migliore.”
“Grandioso!”Lo
spadaccino alzò gli occhi al cielo.”Persa.”
“No,no,Robin!”Nami
la richiamò,ma l'amica era già tornata sui suoi passi.
”Non è più lei.”mormorò.
“Non
sono mai stato un tipo ottimista...”iniziò il ragazzo.
Nami
lo guardò con due enormi occhi stralunati.”Davvero??!!”
“...ma
proviamo anche con gli altri.”concluse con riluttanza,facendo con
la testa cenno di entrare nel locale.
Una
ragazza alla porta lo fermò.”Ciao.”Zoro la guardò
con un sorrisetto irritato.”Non ti ho visto alla festa.”Lui girò
il viso verso la rossa,che aveva la bocca spalancata dallo
stupore.”Se vuoi puoi chiamarmi tesoro.”
“Addio...tesoro.”le
disse,passando oltre.
“Addio
tesoro.”ripeté Nami,salutando ironicamente la donna ancora
sulla porta. Tuttavia l'altra non sembrava delusa. Ovvio:lì
era vietato offendersi.
Si
guardarono intorno,e districandosi fra un nuvolo di ragazze in attesa
del loro turno,raggiunsero Sanji. Era seduto su un
divanetto,abbracciato a due gemelle,che sembravano particolarmente
divertite dalle sue battute.
“Questo
dovrebbe già insospettirlo.”mormorò Zoro.”Non ha
mai avuto senso dell'umorismo,quel cuoco da strapazzo.”
Il
biondo sentì,ma non reagì,il che rese Nami ancora più
allarmata. Decise allora di tentare con un approccio a cui il ragazzo
che conosceva non avrebbe potuto resistere.”Sanji,caro,queste donne
mi hanno aperto gli occhi sul tuo fascino. Non posso più
resisterti:fuggi con me,lontano da loro,lontano da quest'isola.”disse
tutto ciò con tono suadente e fin troppo enfatizzato. Lo
spadaccino si mise quasi a ridere,ma fu fermato da una provvidenziale
gomitata nello stomaco.
“Sapevo
che prima o poi ci saresti arrivata,Nami cara:sei troppo
intelligente.
Se
vuoi puoi unirti a noi subito,ma...”
Lei
lo guardò stupita da quella probabile obiezione.
“...ma
sullo scappare dall'isola:scordatelo!”
“Co...co...cosa??!!”Era
rimasta interdetta:quello non era Sanji.
“E
sia.”Zoro la strattonò via per il braccio.”Partiremo senza
di lui:non sarà una grave perdita.”
Il
prossimo:Usop.
Salire
sul palco fu l'impresa più ardua,soprattutto considerando il
fatto che era circondato da fan urlanti. La navigatrice cercò
in tutti i modi di farsi notare,ma il loro amico sembrava troppo
intento ad auto-celebrarsi per rendersene conto.
“Vogliamo
un colloquio privato,oh Grande Usop.”sputò fuori con
disgusto la rossa.
Lui
si girò,storcendo il lungo naso.”Quasi.”
“...oh,Grande
Capitano Usop.”
Sorrise
compiaciuto e li raggiunse,rassicurando la folla sul suo imminente
ritorno.”Autografo?”
“Ceffone?”lo
minacciò Nami,alzando la mano.
“Ma
come vi permettete?!”si indignò.
“Ci
permettiamo eccome.”continuò.”Dobbiamo andarcene da questo
posto: non è Sweet Island.”
“Non
mi interessa.”Alzò le spalle il cecchino.”Qui mi amano e
venerano,e io non me ne vado.”
“Potrei
prenderti a calci fino alla nave. La Going Merry,ricordi?”gli fece
Zoro.
“La
che?Comunque non oseresti farmi del male:l'intera isola mi
proteggerebbe.”Era sicuro di sé.
“Ah,e
quanto tempo credi impiegherei ad eliminarli tutti?”gli rispose.
“Ehm,bhe...non
è questo il punto:non vengo con voi. Pur di rimanere qui,
combatterei anche contro di te.”sentenziò.”Ora devo
tornare dal mio pubblico.”
Erano
rimasti senza parole.“In pratica ha detto che si suiciderebbe
piuttosto di lasciare l'isola.”balbettò la cartografa.”E
non ricordava nemmeno la Going Merry. Si sarà dimenticato
anche di Kaya.”Si sentì sconfitta.”E ora che facciamo?”
“Potremmo
provare con il Vudu.”disse il suo compagno,a cui era capitato in
mano un mini-Usop.
“Se
me ne trovi uno con la testa verde,passamelo,che gliela stacco a
morsi!!!” gli ringhiò contro.”La vuoi smettere di fare
dello spirito??!!”
“Avanti
Nami sappiamo tutti e due cosa fare per mettere fine a questa farsa.”
disse,tornando serio.
“Proviamo
prima con Chopper e Rufy.”La ragazza si riprese.
“Proviamo.”sbuffò
l'altro con rassegnazione.
La
piccola renna era stata travolta da mille persone,impazienti di
essere resi partecipi del suo immenso sapere medico.
Sbracciavano,chiedendo se potessero essere utili nel trovare
ingredienti per antidoti,o lozioni miracolose, mentre Chopper li
tranquillizzava,con gli occhi di chi si sente al centro
dell'universo.
“Ehi,Chopper!”Nami
lo chiamò a gran voce.
Lui
si girò verso di loro tutto sorridente.”L'hai
trovato,allora?”chiese,facendo cenno a Zoro.
“Ho
trovato anche una bella storia.”mormorò la
navigatrice.”Questo luogo non è così innocuo come
sembra.”
Rise.“Credevo
anch'io che fosse troppo perfetto per aver bisogno di un medico,ed
invece qui si fanno male come in qualsiasi altro posto.”
Alle
sue spalle apparvero quattro o cinque bambini con le ginocchia
magicamente sbucciate;nei loro volti neanche un velo di dolore.
“Ti
stanno ingannando!Apri gli occhi!”
“Non
è vero!”gridò offeso.”Loro mi vogliono bene,non mi
considerano un mostro.”
“E
nemmeno noi.”precisò,con più dolcezza.
“Bhe,non
so quanto vale pensato da un gruppo di strampalati come voi.”
mormorò a denti stretti.
“Certo,perché
in quest'isola l'equilibrio mentale abbonda!”sbottò lo
spadaccino. Nami sembrava offesa.
“Loro
mi considerano importante,non sono solo una stupida mascotte.”
continuò.
“Ma...”lei
cercò di ribattere.
“No.
Io resto qui;non ho alcuna esitazione.”E girò loro le
spalle, allontanandosi.
Era
rimasta interdetta,indecisa se pensare che quell'isola mettesse loro
in bocca astruse falsità,o se li liberasse da un peso che
avevano da tanto tempo; poi,sentì il suo compagno
strattonarla,e portarla davanti al tavolo della verità: la
loro ultima speranza.
La
rossa si sedette a capotavola,dal lato opposto rispetto a dove
rimaneva Rufy;Zoro rimase dietro di lei,in piedi.
Cercò
di guardarlo in faccia,attraverso quella lunga tavolata,sommersa di
piatti e vettovaglie,e lo salutò,celando non poco pessimismo.
“Amici,come
va?”fece allegramente.
“Ascoltami.”disse
fermamente,cercando di farsi sentire attraverso il rumore di piatti
infranti e delle mascelle in movimento dell'amico.”So che può
sembrare strano,ma siamo in pericolo:questa non è Sweet
Island,è un posto che chiamano Mimesis...
“Stop,stop,stop.”la
fermò,ingoiando un ultimo boccone.”Che tipo di pericolo?”
Nami
si sentì sollevata al pensiero che il loro Capitano non li
avesse già scacciati.”Non potremo più andarcene.”
Passò
un lungo momento,in cui sperò di averlo convinto,ma lui invece
scoppiò a ridere,seguito dalla trentina di cuochi che lo
circondavano.”E che problema c'è?Rimarrei qui in
eterno!Questo è il nostro paradiso!”
“Fa
qualcosa.”mormorò allo spadaccino,senza nemmeno voltarsi
verso di lui. A testa bassa,stava per conficcare le unghie nel legno
del tavolo.
“Sei
impazzito??!!”sbottò allora l'altro. Non stava urlando,ma il
suo solo tono di voce avrebbe potuto terrorizzare chiunque;anche Rufy
lo guardò stupito. “Quindi tutta la strada percorsa è
stata un gioco,non ci sarà nessun Re dei Pirati fra noi.”Nami
alzò la testa,voltandosi finalmente verso di lui,
sorridendo:come poteva non averci pensato lei?”Credi di poter
rimanere qui,e realizzare il tuo sogno?”
“Forse.”La
risposta del ragazzo di gomma spiazzò tutti.”E
comunque,posso aspettare:partirò fra qualche anno. E non è
nemmeno detto:quest'isola ci dà tutto quello che
desideriamo,forse prima che me ne accorga sarò Re.”
Notò
che la rossa aveva cominciato a singhiozzare.”One Piece. Ti dice
nulla?”
“No.”
Fu
l'ultima goccia;Nami si sentì morire. Era come trovarsi con
degli estranei che avevano dimenticato tutto,i loro cari e i loro
sogni. Ancora una volta si sentì portar via,ma non realizzò
dove andassero finché non percepì dell'aria immobile
sul viso. Non c'era nemmeno vento in quel luogo maledetto.
Alzò
gli occhi ancora immersi nel pianto su quel volto su cui si notavano
ancora i segni della rabbia;eppure si stava addolcendo, guardandola.
Era l'unico volto che ancora riconosceva.
“Sarà
dura in due.”disse Zoro,infine.
“Andiamo.”Si
asciugò le lacrime,e si ricompose completamente.”Colui che
'dall'alto governa gli inganni' ci aspetta:dovrà ridarci i
nostri amici.”
Grazie a chiunque legga! :)
HimeChan XD:
Grazie! Sono felice che la storia ti piaccia. Sì, sono
tutti perfetti, ma la perfezione è così noiosa. :P
BULBA0219: Ma figurati se devi scusarti! Spero che questo capitolo abbia spiegato almeno qualche cosa.
ladyhawk: Grazie! Tutti i complimenti che mi hai fatto sono graditissimi! *indaga, indaga, insieme a Nami e Zoro*
nami_03: Grazie! (*3*) E sì, e lo Zonamismo continua.
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Capitolo 5 *** Scappiamo da questo inferno! ***
Sweet Island Cap 5
Cap.5-Scappiamo
da questo inferno!
Nami alzò gli occhi al cielo.”Ti è così difficile sembrare almeno un po' preoccupato.”
Zoro girò di poco il capo verso la ragazza che lo
seguiva.”Stai scherzando? Per una volta nessuno sta cercando di
ucciderci.”
Lei piantò i piedi,infuriata.”Già,stanno solo barattando...”
“...i nostri sogni con sciocchi e inutili
desideri.”concluse lui,voltandosi.”Lo so;non credere che
stia prendendo la situazione sottogamba,ma non vedo l'utilità di
farsi prendere dal panico.”
“Forse non sarà 'utile',come dici tu,ma il panico rimane
pur sempre il sentimento più consono al guaio in cui ci siamo
cacciati.”
“Ci hanno cacciati.”la corresse.
“Effettivamente l'unico motivo per il quale io abbia potuto
sbagliare rotta,è che qualcuno abbia voluto catturarci in questa
sordida ragnatela di bugie.” mormorò,con uno sguardo che
preannunciava la più terribile delle vendette.
“Ecco a voi Miss Modestia!”esclamò,alzando le
braccia,per poi portarle dietro la testa. Rallentò in modo che
il suo passo si riportasse parallelo a quello della compagna.”Se
lanci a qualcuno che non sia io un occhiataccia del genere,mi farai
diventare geloso.”
Lei lo fissò stupita,ma rise,più rilassata.“Piuttosto non rubarmi l'esclusiva sui soprannomi.”
“Come vuoi.”rispose,continuando a mantenere lo sguardo
diritto davanti a sé.”Sei sicura sia la strada
giusta.”
“No.”sospirò,facendo fermare l'altro.”Voglio
dire,dalle informazioni che abbiamo letto sul libro,questo fantomatico
burattinaio manovra le sue marionette 'dall'alto',perciò stiamo
andando nel luogo più sopraelevato
dell'isola.”disse,indicando il monticiattolo a cui si stavano
avvicinando. ”Anche se...”
“Potrebbe non essere interpretato proprio letteralmente?”propose.
Nami, però,sembrava sovrappensiero. Incominciò ad
accelerare il passo,per poi rivolgersi al compagno e aprire la bocca
senza lasciar uscire alcun suono; lo ripeté un paio di volte.
Zoro rimase in silenzio,seguendola,leggermente irritato dal suo strano
comportamento.
“Credi possa essere una specie di Dio?”sbottò,infine.
“Chi?”chiese di rimando,alquanto sorpreso.
“L'Ingannatore.”mormorò gravemente.
“Oh,ti prego. Uno:non chiamarlo come se fosse una sottospecie di
prestigiatore;due:sai come la penso in
proposito.”sospirò.”Non credo in alcun dio.”
“Il 'dall'alto' può essere interpretato in molti
modi.”spiegò la ragazza,pur essendo lei stessa
scettica.”Inoltre,modificare un'intera isola...offuscare le
menti...”
“Abbiamo visto cose anche più strane,lungo il Grande
Blu.”Alzò il viso verso il cielo in cui un timido sole
stava già albeggiando.”Ascoltami:non ho niente contro chi
crede in un dio. Niente;anzi,forse riescono a trovare nella loro fede
una forza che altrimenti non avrebbero. Ma un conto è quando
questa divinità a cui fanno voto è una consolazione e un
sostegno,un conto è quando diventa un modo per mettere da parte
ogni responsabilità,e ancor peggio la scusa per non ribellarsi a
leggi ingiuste,come a SkyPea. Quando questo Supremo diventa la ragione
dei mali-un tiranno,come Eneru,o un pazzo,o che altro,come questo
'Ingannatore'-,allora bisogna solo alzare la testa e rendersi conto che
chiamiamo Dio solo la paura di affrontare il malvagio di turno.”
Lei lo fissò sorridendo. Lo spadaccino si guardò
intorno,forse i cerca di un motivo,che non fosse lui,che le avesse
fatto assumere quell'espressione così dolce e,cosa che lo
sconvolse ancor di più,ammirata.”Che...c'è?”
balbettò, imbarazzato.
“Non ti avevo mai sentito parlate così
tanto.”Rise.”E senza dire stupidaggini,
poi.”scherzò.”Dev'essere un miracolo.”
“Ehi!”
“Ah,già:tu non credi ai miracoli.”continuò a prenderlo in giro.
Lo sentì borbottare qualcosa come 'Questa donna è
impossibile!' o qualcosa del genere,prima di continuare la loro strada
in silenzio. Passarono ore ed ore. Pensò a quello che avrebbero
dovuto affrontare:una battaglia?un viaggio impervio?o quella tentazione
nella quale non si erano ancora imbattuti?
Effettivamente,nonostante la sua indubbia preoccupazione,la cosa che
più non riusciva a togliere dalla testa era il quesito su quale
sarebbe stata la loro tentazione,o meglio...quale sarebbe stata la
tentazione di Zoro.
Per quanto la riguardava,continuava a pensare,pur con sempre più
frequenti ripensamenti, che il punto debole su cui era più
facile puntare era il suo amore per il denaro; perciò si
aspettava di veder spuntare un cumulo d'oro o gioielli dietro l'angolo.
E allora perché non le avevano dato quei benedetti diamanti che
erano venuti a cercare nell'ufficiale Sweet Island?Sarebbe stata la
cosa più facile del mondo:lei era lì per quello.
Ma cosa desiderava Zoro?Una spada nuova?Non ne aveva bisogno. Un
avversario da battere?No,non l'aveva visto cercare il duello,tranne che
con...
“Non vorrà incontrare Occhi di falco??!!”
Si rivolse di nuovo al compagno. No,quello non era un
desiderio:confrontarsi con quell'uomo,e batterlo, era il suo
sogno;perché quella vittoria voleva dire essere diventato lo
spadaccino migliore del mondo.
“Cosa vuoi?”gli chiese.
“Non ho detto niente.”rispose lui,non capendo.
”No. Voglio dire,quale potrebbe essere la tua
tentazione?”si spiegò,incerta se la sua domanda entrasse
un po' troppo nella sua sfera intima.
“Un buon letto mi farebbe tentennare.”mormorò.
”E' una domanda seria.”lo riprese.
“E' una risposta seria.”fece lui.
“E dai!C'è qualcosa che, nonostante tutto,nonostante la
consapevolezza che sarebbe un nuovo inganno dell'isola,ti farebbe
comunque cedere?”Ora il suo tono non era più timido,vi si
poteva riconoscere solo una grande curiosità. ”Un
desiderio nascosto...”
Lui sbuffò,pensando fra sé.“Non mi viene in mente niente:probabilmente sono incorruttibile.”
“Come no!”rise sarcasticamente,poi assunse un'espressione
alquanto maliziosa.”Non è che quella ragazza...”
“Ragazza?”chiese,non avendo la minima idea di che cosa stesse parlando.
“Tesoro.”
“E' un altro nomignolo?Contrasta con gli altri.”scherzò,continuando a non capire.
“Ma che dici?!”Arrossì vistosamente.”Tesoro:quella del bar.”precisò.
Lui finalmente ricordò.”E allora?”
“Magari era una piccola prova.”Il suo sguardo divenne fin
troppo furbo. ”Non è che il grande Roronoa vuole una
donna?”
Lui si girò verso di lei,rimanendo in silenzio per qualche
secondo,poi scoppiò a ridere.”Questa è buona!”
Nami sospirò,non seppe bene se sollevata o irritata dalla sua
presa in giro. “Non capisco cosa ci sarebbe di
male.”mormorò.
“Non sono mica quel cuoco da strapazzo.”
“Sì,senza dubbio Sanji ha qualche problema;ma sei pur
sempre un uomo nel pieno degli anni,e...”Non continuò la
frase.
“E' vero sono un uomo.”disse,dandole almeno un po' di
ragione.”Ma ti assicuro che una stupida ragazzina fatta di
plastica appena conosciuta in un bar non si avvicina nemmeno ad essere
una tentazione.”
“Non interessano le avventure al nostro romanticone.”disse in un tono teneramente ironico.
“Vorrei proprio sapere com'è iniziato questo
discorso.”mormorò fra sé.”In ogni caso non
sono l'unico ad aver ricevuto delle avance.”
“Ma a me succede sempre.”disse allegramente.”Anche se di solito sono meno galanti.”
“Mentre per me è una specie di eccezione.”
“Perché incuti un po' di paura.”Non si
aspettò lo sguardo arrabbiato dello spadaccino.”C'è
qualcosa che non va?”
Accelerò il passo.“No.”Il suo tono era talmente freddo,che la fece rabbrividire.
“Sì invece.”Corse in avanti,camminando all'indietro davanti a lui.”Ho detto qualcosa di male?”
“Incuto un po' di paura?!”sbottò,superandola.
“Ma...”cercò di raggiungerlo di nuovo.”...ma
avanti,quando ti ho conosciuto la gente correva via al solo suono del
tuo nome. La cosa non ti ha mai turbato.”
“I pirati!”Era veramente infuriato.”I pirati
fuggivano. Cavolo,non credevo di farti ancora paura,credevo di aver
dimostrato di non essere quella bestia che dipingevano.”
Nami capì.“Non volevo dire questo.”Lui si
girò;avevano camminato tutto il giorno e alle spalle della
navigatrice il cielo si tingeva del rosso del tramonto.
“Ti giuro che non volevo dire che intimorivi me,o qualche altra ragazza. Non in quel senso.”
Gli occhi di Zoro si addolcirono,pur mantenendo la loro naturale imperturbabilità.
“E quindi?”
“Diciamo che può spaventare il tuo modo di
fare,perché non si capisce mai cosa ti passi per la testa;se sei
veramente interessato a qualcosa o a...qualcuno. Una ragazza potrebbe
aver paura di venire ferita. Sentimentalmente,intendo.”
Sospirò pesantemente.
“Oh accidenti!”esclamò l'altro.
“Non che parlassi per esperienza.”cercò di giustificarsi.
Lo spadaccino la guardò come se non avesse seguito una parola
del suo discorso,e si limitò a mettergli le mani sulle spalle e
girarla.
“Oh mio Dio!”Rimase a bocca aperta allo spettacolo che si
presentò loro davanti:delle nubi affatto buon auguranti si
stavano avvicinando velocemente a loro. La cosa più
sconvolgente,però,era che sembrava piovere una tempesta
di...zucchero.
“Mi rifiuto di venire ricoperto di caramello.”mormorò Zoro,strattonandola via.
Fuggirono con difficoltà,visto che ormai l'erta si faceva sempre più ripida: erano quasi arrivati in cima.
“Ahi!”si lamentò Nami,dopo che qualcosa la colpì in testa.”Ma...grandina?”
Si fermarono sotto un albero.“Ecco le loro preziose
zollette.”Lo spadaccino si era trovato fra le mani uno di quei
particolari grani che cadevano dal cielo.
“Una cosa in comune con i diamanti,ce l'hanno...”si
massaggiò la nuca.”... sono terribilmente dure.”
Il ragazzo la osservò e notò che sanguinava,poi si
accorse di una grotta poco lontana da
loro.”Vieni.”disse,proteggendola con le braccia.
Entrarono infine nella caverna,al sicuro.
“Strano...”osservò Zoro.”Mi sembrava di aver
già guardato da questa parte,e di non aver visto la
grotta.”
“Credi che tutte le calamità siano così in questo
posto,perché incomincio a temere di venire attaccata dall'uomo
di marzapane.”scherzò lei,pur continuando a sembrare
dolorante.
“Fa vedere.”disse l'altro. Le si avvicinò e
osservò la ferita per qualche secondo.”E' solo un graffio.
Magari ti verrà un brutto mal di testa.”
Nami però rabbrividì.”Pioverà pure zucchero,ma qui fa incredibilmente freddo.”
Il ragazzo era in piedi davanti all'apertura dell'antro.“E' diventato già terribilmente buio.”
“Fermiamoci.”mormorò lei.”E' notte... si gela...e non dormo da tre giorni.”
“Va bene. Tanto finché tempesta in questo modo non potremo
muoverci. Domani mattina,riposati,andremo a dirne quattro a questo
'Ingannatore', sempre che si trovi qui
ovviamente.”concordò.
“Ma prima faceva così freddo?”chiese,battendo i denti e stringendosi a se stessa.
“No,anzi.”sospirò lui,preoccupato da tutti questi improvvisi cambiamenti. C'era qualcosa sotto.
“Ehi,credi che le nuvole siano di zucchero filato?”Rise.
“Non farmici pensare.”Alzò gli occhi,sedendosi
contro una parete. Lui riusciva a sopportare intemperie di ogni tipo,ma
doveva ammettere che l'amica aveva ragione:vi erano tutte le condizioni
più favorevoli per ibernarsi.”Mi dispiace,ma non credo sia
bene dormire.”
“Come??!!”Lo guardò con occhi stanchi e quasi lacrimanti.
“Lo sanno tutti,quando fa troppo freddo è bene stare
svegli,altrimenti si rischia di non rivedere più la luce del
sole.”
Lei batté i piedi a terra.“Accidenti!”
“Non credere che io sia felice di
questo.”sospirò,portando la testa all'indietro.
”Vediamo di riposare comunque,senza perdere coscienza.”
Grazie come sempre a chi segue! :)
RoloChan105: Ma... io innocente *aureaola*. Grazie, comunque. :D
giady92: Zonami! Grazie, mi fa piacere che la storia ti piaccia.
giodan: Grazie, grazie! I tuoi complimenti mi fanno piacere.
nami_03: Grazie! (*3*)
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Capitolo 6 *** Tentazione ***
Sweet Island Cap 6
Cap.6-Tentazione
“Sveglia!”
Nami
aprì gli occhi di scatto,provando perfino dolore fisico nel
dover sostenere quelle palpebre che ora le sembravano così
terribilmente pesanti.
Sentì
una lacrima bagnarle le guance e la asciugò subito,cercando di
cacciare l'irritazione dell'aria sulle pupille esposte.
Era
stanca. Se l'era detto prima di raggiungere quell'isola infernale e
da allora, visto che non aveva avuto alcuna possibilità di
riposarsi,quella sensazione di spossatezza non aveva fatto altro che
aumentare.
La
voce che l'aveva riportata in quella grotta,strappandola a Morfeo,per
la prima volta le sembrò irritante e troppo acuta;pensiero che
subito ritenne stupido dato che lo spadaccino aveva sempre avuto un
tono caldo e profondo. In quella voce però,e ciò la
stupì,non riconobbe neanche un barlume di stanchezza.
Alzò
il viso verso il compagno,che continuava a sedere davanti a lei,e
vide che i suoi occhi,per quanto rivolti all'esterno, alla bufera che
ancora infuriava, erano perfettamente aperti e svegli;nemmeno
osservando la sua posa rilassata,poteva dubitare che si sarebbe
issato in piedi,senza esitazione,al minimo pericolo.
“Zoro?”mormorò,con
fare fra il curioso e l'indispettito. L'uomo si voltò, perfino
un po' intimorito al pensiero che volesse iniziare un'altra
conversazione. L'ultima non era finita molto bene.”In primo
luogo,non guardarmi così:se devo rimanere sveglia,dovrò
pure passare il tempo. Secondo:se non hai un gran bisogno di
dormire,perché caspita non fai altro tutto il giorno sulla
Going Merry??!!”
Lui
roteò gli occhi.”Non ho di meglio da fare.”
“Potresti
darci una mano,tanto per cambiare.”sbuffò.”Perché
ora che hai da fare?Fissare lo zucchero accumularsi fuori dalla
caverna?”
“Sopravvivere.”
“Aaah.”troncò
il discorso,seccata. Cominciò a guardare anche lei fuori,
pensando che il ticchettare della 'pioggia' era talmente noioso che
l'avrebbe condotta al sonno ancor più facilmente. Sentì
il corpo fremere ancora una volta,e strinse le gambe al petto con più
forza. Poi lanciò uno sguardo furtivo al compagno.”Ora stai
fissando me.”
“Spettacolo
più interessante”si limitò a dire.”Stai gelando.”
“Oh,abbiamo
un genio fra noi.”Batté i denti,avvertendo la sgradevole
sensazione che la temperatura si stesse abbassando ancora. Guardò
i suoi vestiti:indossava solo una maglietta scollata e una gonna
striminzita. Le gambe le stavano diventando blu.”Tu non hai
freddo?”
“No.”mentì.
“Tu
non hai freddo?”ripeté.
Aveva
un tono rassegnato.“Ok. Sì,hai vinto.”
Passò
ancora un certo tempo,in cui stettero in silenzio,poi Nami si alzò,
sentendo le gambe quasi cedergli,e si avvicinò a
lui,risedendosi e accoccolandoglisi accanto. Zoro d'impulso si
scostò,ma tornò al suo posto subito dopo:infondo voleva
solo un po' di calore,che nemmeno a lui sarebbe dispiaciuto.
“Possiamo
fare una conversazione seria?”chiese,strofinandosi le mani. ”Senza
litigare.”
Lui
fece un cenno d'assenso con la testa.”Credo che dovremmo provarci.”
La
navigatrice si mosse ancora,appoggiando il fianco contro il suo,alla
continua ricerca di un po' di tepore. Effettivamente,stava meglio
adesso. ”Non abbiamo ancora chiarito il motivo della tua sfuriata.”
“Sfuriata?Quale
sfuriata?”Non era la domanda che si aspettava da parte di una
persona che aveva appena detto di non voler avere alcun battibecco.
“Avanti,prima.
Eri terribilmente arrabbiato.”
“Ero...ferito.”sputò
fuori.”Ma alla fine hai chiarito cosa volessi dire,no?Ti eri solo
spiegata male.”Orgoglio:dire 'avevo frainteso' era così
difficile?
Eppure
questa volta,la rossa non puntò su quella sua particolare
debolezza, che in parte,più che in
parte,condivideva.”Fe...ferito?”
Come
le era quasi impossibile credere che fosse stato sconfitto in
battaglia, così considerava folle il pensiero che potesse
fargli del mare una parola troppo dura. L'aveva sempre considerato un
insensibile;se poteva avere qualche dubbio ogni tanto,quando
risultava un po' più premuroso verso gli altri,sicuramente non
avrebbe mai pensato che potesse non essere freddo verso se stesso...
verso i suoi stessi sentimenti. Certo che, se ne aveva,doveva averli
trascurati a lungo.
“Non
credevo che il pensiero di fare paura ti facesse male.”Ora, nella
sue parole c'era quasi un velo di senso di colpa per quella
affermazione fatta con troppa leggerezza.
“E'
il fatto che l'abbia detto tu.”sospirò,insicuro sul motivo
per il quale stesse rispondendo sinceramente a
quell'interrogatorio,anzi sul perché stesse semplicemente
rispondendo.
“I...i
giudizi degli altri hanno meno peso?”balbettò,fingendo che
il tremito che le aveva scosso le membra fosse dovuto al gelo. Si
strinse ancora di più a lui,circondandogli il petto con le
braccia.
Zoro
tentennò,più impegnato a districarsi da quella domanda
che dall'abbraccio.”Le voci che giravano...girano su di me mi hanno
sempre descritto come un mostro. Rufy non ci ha mai badato,ma lui è
fatto così.” Nami sorrise.”Per quanto mi riguarda non ci
ho mai dato particolare peso:chi fuggiva di solito ne aveva più
che motivo-pirati-,o persone che non mi avevano mai conosciuto. In
realtà,è stato strano:non avrei mai pensato che le tue
parole mi avrebbero potuto fare quell'effetto.”
La
navigatrice alzò la testa,che intanto aveva nascosto sul petto
del ragazzo, per guardarlo;lui non cercò i suoi occhi,ma
continuò il suo discorso,come se fosse una scoperta anche per
lui ciò che stava per dire.
“Il
pensiero che tu avessi creduto,anche solo per un attimo,che io
potessi farti del male,che potessi essere veramente quella bestia che
terrorizzava il mare dell'Est,mi ha...”Non finì la
frase,girandosi verso di lei che aveva di nuovo distolto lo sguardo
dal suo viso.
“Mi
fa piacere.”sussurrò.”Cioè,non di averti ferito,ma
perché finalmente siamo sullo stesso piano.”Zoro assunse
un'espressione alquanto interrogativa. ”Ricordi Arlong Park?”
Tremò.
Strana domanda per chi non avrebbe mai potuto dimenticare. Lui se ne
accorse,non illudendosi nemmeno per un secondo che fosse una reazione
alla temperatura,e gli mise un braccio intorno alle spalle,in un
gesto stranamente affettuoso.
Lei
continuò.“Quando Arlong ti ha detto quelle frasi su di me,su
come avrei dimenticato perfino la morte di Bellmer pur di far
soldi,io devo aver assunto la stessa espressione.”Notò il
braccio e sorrise.”Avevo anche paura che tu potessi
credergli,infondo non sapevo fino ad allora se ti fidassi di me,anzi
non lo credevo affatto;ma tu ti sei buttato in quella maledetta
piscina-mossa alquanto stupida,tra parentesi-...e poi quelle
parole...Non avevi sospettato di me nemmeno per un attimo.”
Il
ragazzo incominciò a sospettare che anche quel discorso
sarebbe finito in modo inaspettato.
“Devo
buttarmi anch'io in mare,mani e piedi legati,per farti capire che non
potrei mai credere a quelle voci?”Pensò che lei
scherzasse.”Perché lo farei.”
Non
scherzava.
Nami
arrossì improvvisamente,in parte per le parole appena dette,in
parte perché era la prima volta,da quando erano stretti in
quell'abbraccio,che si guardavano direttamente l'un
l'altro.”Insomma...non...che...”Era inutile:il danno era fatto.
Cercò di riprendere il filo.”Conoscendoti,ho capito che il
fatto che tu mi abbia permesso di salvarti,che abbia messo la tua
vita nelle mie mani,vale più di aver rischiato la pelle per me
mille volte.”
Aveva
ragione. Lui aveva ragione:questo discorso stava andando nella
peggiore delle direzioni. Peggiore...chissà perché,poi?
La
rossa sentì improvvisamente un gran calore diffondersi su
tutto il suo viso,infuocandole le gote:decisamente una strana
sensazione per chi era in bilico sopra quell'abisso chiamato
assideramento.”Va meglio,sai?”
“Sì?”mormorò,incapace
di distogliere lo sguardo dalla compagna.
Aveva
ragione. Lei aveva ragione:era un uomo.
Si
avvicinò a lui,sporgendosi verso il suo viso. Aveva la mente
quasi annebbiata,incapace di pensare;pensare all'orribile situazione
in cui si erano cacciati,ai mille problemi che avrebbe creato ciò
che stava per fare,a chi aveva davanti...No,questo no:la persona che
le stava accanto era l'unica cosa a cui veramente pensava.
Non
sapeva cosa stesse facendo,ma a quel gesto rispose incorniciandole il
viso con le mani,andandole incontro. Chissà se quel mare di
zucchero aveva strani effetti collaterali,se fosse una specie di
droga;perché lui,da lucido, non si sarebbe mai comportato in
quel modo. Non con lei. O forse sì. Solo con lei.
Si
leccò le labbra morbide un'ultima volta,sicura,non sapeva bene
perché, che le sue sarebbero state dannatamente
ruvide,screpolate dal sole. A che distanza dovevano essere
arrivati?Cinque millimetri?
Zoro...e
chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stato la sua...
“Noooo!!!!!”gridò.
Lui
si scostò in fretta,impaurito dalle proteste della navigatrice
e dall'improvviso pensiero che gli aveva attraversato la mente. Lei
era...
“La
mia tentazione.”ripeteva queste parole,mentre,saltata in
piedi,vagava per la caverna.”La mia tentazione.”
“Nami...”mormorò.
“Non
possiamo.”disse,paonazza.”Non possiamo. Dio,sei la mia trappola.”
“Nami...”Lei
fece per riprendere,ma lui le si avvicinò e alzò una
mano, zittendola.”Calmati.”Il sangue freddo gli era ritornato.
Freddo...”Fa più caldo.”aggiunse fra sé e sé.
“Cosa?”chiese,
ancora agitata.
“Fa
più caldo.”lo disse a voce più alta.
“Ma
certo!”Nami tornò ad essere la stessa,anche se il rossore
sulle guance non sparì.”Quel bastardo a programmato ogni
cosa:la tempesta,il gelo...tutto per farmi cadere fra le tue
braccia.”
“Parli
come se fossi unicamente io la tentazione.”le rispose,seccato
dall'essere trattato come uno strumento dell'Ingannatore.
Lei
era il suo desiderio. Lei era il desiderio di Zoro. Sorrise fra sé,a
questa nuova consapevolezza;e chi l'avrebbe mai detto?
“Ora
che siamo sfuggiti a questo inganno,il tempo è tornato
normale.” sussurrò.”Il freddo non è più
utile.”
“E'
giorno.”Lo spadaccino mise un piede fuori dalla grotta,ogni segno
della bufera era come svanito nel nulla.
“Mmm?”chiese,
pensierosa.
“E'
giorno.”
Grazie a chi continua a seguire. Spero vi piaccia questo capitolo.
RoloChan105: Eh, eh... Zoro può riscardarla bene.
Sherry: Grazie! Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo, spero tu abbia apprezzato anche questo.
giodan: Mi
fa piacere che tu trovi la ff originale. Io sono una ZoNami e quindi
tifo per loro. :P Una Zoro/Tashigi? Io non apprezzo molto la coppia ma
potrebbe essere una sfida, quindi chissà, potrei anche provarci.
Purtroppo ultimamente non ho una grande aspirazione, spero
ritorni.
Alych: Grazie! :)
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Capitolo 7 *** La Tessitrice d'Inganni ***
Sweet Island Cap 7
Cap.7-La
tessitrice d'inganni
Mancavano
solo un paio d'ore di strada per raggiungere la cima,e passarono nel
più completo e silenzioso imbarazzo. Nami faceva strada alla
distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo dallo spadaccino,e
questi,dal canto suo, non aveva alcuna intenzione di interrompere
questo momento di riflessione. Perché era questo che stavano
facendo:pensare. Erano confusi,entrambi,dalle motivazioni che poteva
aver avuto l'Ingannatore per usarli come tentazione l'uno
dell'altra,e soprattutto sui sentimenti che sapevano essere affiorati
in loro. Possibile che fosse anche quello un inganno?Dopotutto,Usop
era diventato improvvisamente coraggioso,Nico Robin era attratta da
quell'uomo... Perché per loro doveva essere diverso?
La
cima agognata si presentò loro davanti,e non poterono far
altro che essere delusi.
“Qui
non c'è niente.”appurò Zoro.
Effettivamente,nel
punto più alto della montagna si estendeva solo una radura
erbosa,con qualche innocuo cespuglio e il tronco di un vecchio
albero, che sembrava essere stato incenerito da un fulmine.
“Taci.”disse
lei,fra i denti. Aveva sbagliato un'altra volta:quelle parole non
volevano dire niente,e aveva perso tempo per cercare un tizio che
forse non esisteva neanche. Avrebbe dovuto subito optare per il piano
A,quello che le era saltato in mente dopo aver scoperto la storia
dell'isola:legare i suoi amici come salami, portarli via a forza e,se
si fossero continuati a lamentare, lobotomizzarli a forza di
cazzotti.
Il
ragazzo si appoggiò stancamente al tronco,osservando la rossa
camminare agitatamente per la piana,prendendo a calci qualsiasi
innocente sassolino che osava frapporsi alla sua strada. Ora stava
guardando sotto un cespuglio:chissà cosa cercava.
Ma
cosa stava facendo?Sperava di trovare la base dell'Ingannatore fra le
sterpaglie? Nami scosse la testa. “Andiamocene!”sbottò.
Zoro stranamente obbedì, alzandosi,ma la sua compagna aveva
già fatto il suo fatidico passo avanti. ”Aaaaaah!!!!”
“Nami!”gridò,vedendola
sparire,inghiottita dal terreno. Una buca.
Le
corse incontro,spaventato al pensiero della tremenda caduta,e dello
schianto che ne conseguiva,fatta dalla compagna.
Notò
che dalla botola,perché questo ormai gli sembrava,nasceva una
rampa di scale;una chiocciola stretta e,nei suoi pensieri,anche
estremamente pericolosa. Per un attimo,contando i gradini che lo
distanziavano dalla navigatrice, si fece prendere dal
panico,inconsciamente pregando di non dover rivedere l'immagine che
gli aveva rovinato la vita:il corpo esanime di una donna che
amava,perché amava Kuina,come la sua più cara
rivale,come la sua più cara amica. E Nami...
...era
salva. Se ne stava lì,appesa al suo bastone,che era riuscito a
tirare fuori ed usare come fermo alle pareti. Cavolo,quella ragazza
era piena di risorse!
“Ehi!”mormorò
lei,con il fiatone e il tono fra il divertito e lo spaventato. ”Non
abbiamo sbagliato strada,perché quel brutto muso?”
“Sei
impossibile!”bofonchiò,irritato e sollevato. La aiutò
ad alzarsi,cercando di analizzare ogni millimetro del suo corpo in
cerca di una anche minima escoriazione.
“Sto
bene?”chiese ironica. Per una volta si era accorta della sua
preoccupazione, prima che sviasse lo sguardo.
“Devi
essere la donna più fortunata del mondo.”
“Sarà
una ricompensa per averti sopportato per tutto questo tempo.”lo
punzecchiò.
“Come
se tu fossi più facile,strega!”rispose.
Avanzarono
ancora,arrivando alla fine delle scale,e trovando un vasto salone ad
accoglierli. In realtà quel luogo misterioso appariva proprio
consistere in questa sola sala;c'erano delle tende ai lati delle
pareti,ma sembravano più nascondere delle piccole nicchie,che
dei passaggi per altre stanze. Tuttavia il posto,per quanto spoglio e
senza il minimo arredamento, appariva agli occhi di Nami di rara
bellezza:le perfette linee delle arcate,la semplice e liscia pietra
bianca di cui erano costruite le pareti,come un unico blocco,come se
fossero state direttamente scolpite all'interno della montagna,
contrastavano con la sua idea di ricchezza e lusso,eppure le aprivano
il cuore. Esprimevano forza, come se fossero infrangibili;una pietra
che sembrava impenetrabile ed invece poteva essere
modellabile,creando forme di infinita bellezza;poteva mettere le mani
sul fuoco che nemmeno il peggiore cataclisma avrebbe potuto far
crollare quel luogo. A pensarci bene gli ricordava qualcuno.
“Benvenuti!”li
accolse una voce.
“Chi
parla?”gridò la navigatrice.
“Da
dove parla?”fece Zoro.
“Calma.”La
voce misteriosa era quella di una donna,sembrava essere anche di una
certa età,e profondamente sicura di se stessa.”Se siete
arrivati fin qui, avete scoperto già il mio piccolo
giochetto.”
“Giochetto??!!Giochetto??!!”fecero
insieme.
“Quanto
siamo suscettibili.”Rise.”Siete troppo ostili;io non ho alcuna
intenzione di farvi del male. Ormai mi sono affezionata.”
“Mi
dispiace per lei,ma io ho altri programmi.”Il ragazzo impugnò
la spada. ”Ho sempre odiato le voci senza corpo. Vieni fuori!”
“Come
sarebbe a dire 'affezionata'?”Nami fissò il vuoto,con gli
occhi fuori dalle orbite.”Ci ha spiati?!”
“Ed
è stato anche istruttivo.”Il suo tono era profondamente
divertito.”Non ho mai avuto a che fare con due idioti del genere.”
“Cosa??!!”
“Certo.
I vostri compagni non sono stati difficili:ho dato loro quello che
desideravano,quello che non riuscivano ad avere nella loro vita
quotidiana:un uomo interessante,costante attenzione,riconoscimento
per i propri meriti, donne compiacenti e cibo infinito,senza
possibilità di esaurimento.”Sembrava farsi un elenco
mentale.”Ma voi siete stati una sfida continua. All'inizio ho
pensato di riempire la nostra rossa di soldi,ma la cosa non mi
convinceva del tutto...c'era qualcosa che desiderava di più.”
Nami
divenne improvvisamente paonazza.
“E
per quanto riguarda l'altro...”continuò.”...è stato
più difficile del previsto entrare nella sua mente contorta.
Effettivamente il mio vero ostacolo era che nemmeno voi sapevate cosa
in realtà desideravate...desiderate.”
La
cartografa lo cercò con gli occhi,ma lui sembrava essere
impegnato in altre attività,probabilmente non stava nemmeno
ascoltando:stava frugando per tutta la sala,dietro le tende,battendo
contro i muri...probabilmente fra poco avrebbe sfondato le pareti
alla ricerca della voce misteriosa.
“Cosa
potevo darvi di nuovo,se quello che volevate vi era accanto ogni
giorno? Come farvelo capire in poco tempo,se non ci siete riusciti
viaggiando insieme da così tanto?”
“Si
sbaglia!”esclamò la ragazza,mentre Zoro continuava la sua
ispezione.
“Ah,sì?”Rise
ancora.”Posso creare le condizioni giuste per far affiorare i
sentimenti,non crearli. Volete dirmi che in quella grotta stavate per
litigare una volta ancora.”
“No,ma...”
“Quelli
come voi o si amano o si odiano. Vi odiate?”Curiosità,la
sua:perfino un po' infantile.
Nami
deglutì,abbassando lo sguardo,per poi girarsi verso lo
spadaccino che si era fermato per un secondo,e sembrava avere la sua
stessa espressione confusa. Il desiderio e l'amore erano cose molto
diverse.
“E'
un uomo difficile da capire.”proseguì,anche se la sua voce
si era incrinata per un secondo,come se ci fosse un'interferenza.”Ma
l'ho sentito subito il terrore. E' un sentimento
primordiale,difficile da controllare,ed estremamente semplice.
Diverso dall'amore:quello è così complicato.”
Terrore?Quando
mai Zoro si era impaurito,in quell'avventura?
“Quando
sei caduta.”le rispose come se le avesse letto nella mente.”E tu,
invece,hai una tale paura che possa succedere ancora?Che possa finire
peggio la prossima volta?Eppure hai fiducia in lui,nella sua forza.”
Zoro
guardò la compagna,stupito. Si accorse subito che il suo
sguardo si era posato sulla sua cicatrice.
“Due
stupidi. Ci voleva così tanto per capirlo?”
“Non
parlare come se avessi tutte le risposte;sbaglio,o non sei riuscita
ad ingannarci?”sbottò Nami,per divincolarsi dall'imbarazzo.
“Vero.”sbuffò,come
una bambina a cui non l'avevano data per vinta.”Non so se per paura
di cadere nel mio tranello,o perché non volevate limitare
tutto ad una semplice 'tentazione'”rincarò la dose.
Lo
spadaccino intanto aveva ripreso il suo lavoro,trovando qualcosa.
Eppure aspettò,facendo cenno alla compagna di farla continuare
a parlare. Controllò la pietra,cercando un punto cedevole.
“Comunque
non siamo noi il problema. Hai incastrato i nostri compagni.”
“Incastrato?Ma
se ho dato loro tutto ciò che volevano.”Sospirò.”Perché
non riuscite ad essere felici per loro?Perché non volete
essere felici anche voi?”
“Perché
non è felicità quella che stanno provando. Realizzando
i loro sogni, potranno essere finalmente soddisfatti,appagati,e non
possono certo farlo stando qui.”
“Per
me siete solo degli egoisti. Volete portarli via solo perché i
vostri desideri possono essere realizzati anche al di fuori di Sweet
Island...pardon, Mimesis. Basta che stiate insieme.”
“Quindi
la tua sarebbe un'opera di carità?”chiese sarcasticamente la
rossa. “Perché fai questo alle persone che arrivano nella
tua isola?Perché le costringi a rimanere qui,se non ci
guadagni niente?”
“Io
volevo solo un po' di compagnia.”piagnucolò.
“Co...compagnia?”balbettò
lei,interdetta.
Zoro
stava per fare la sua mossa. Alzò la spada,che non aveva
ancora riposto, e colpì la parete,facendo crollare il
muro,rivelando il viso dell'Ingannatore,o meglio dell'Ingannatrice.
Lui
la guardò arrabbiato e allo stesso tempo colpito da ciò
che vide.”Tu, piccola...”
Scusate per il tremendo ritardo e grazie a chi legge. :) Non manca molto...
Tzukichan:
Mi fa piacere che tu abbia scoperto la storia e spero che continuerai a
seguirla (non manca molto), nonostante il tremendo ritardo. *sorry*
RoloChan105: Ma grasssssie! :D Era il mio scopo far palpitare almeno un cuoricino zonamoso.
ladyhawk: *///* Ma troppo buona. Ma che idolo ed idolo... *///*
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Capitolo 8 *** Una piccola bugiarda ***
Sweet Island Cap. 8
Cap.8-Una
piccola bugiarda
Una
ragazzina dai capelli di un pallido rosato e dagli occhi
azzurri,fermi in un'espressione fra lo spaventato e l'indispettito,se
ne stava seduta in una poltrona troppo ampia;davanti a lei,uno strano
microfono le donava quella voce estranea.
“Che
cosa hai fatto,stupido?!”esclamò. Quelle parole rabbiose
furono pronunciate da due voci distinte,quella vecchia e sicura
inizialmente,quella giovane e piagnucolante dopo,quando ormai fingere
non era più necessario.
“Non
dovresti rivolgerti in questo modo,poppante!”esclamò
irritato Zoro. Nei dintorni non sembrava esserci nessun altro,il che
voleva dire che erano stati ingannati da una mocciosa.
Doveva
avere circa dodici anni,ma in tutta la sua-poca-altezza si mise in
piedi e fronteggiò i due ragazzi.”Io sono la grande
Calì”disse superba ”Non fatevi ingannare dall'aspetto,voi
che non siete caduti prima nei miei tranelli”.
“Ma
per favore!”Nami la prese per il bavero del vestitino che
indossava,e la portò con lei al centro della stanza.”Si vede
benissimo che sei solo una bambina. Sono scherzi da fare?”
“Non
era uno scherzo!”singhiozzò”E anche se lo fosse stato la
vostra ciurma è stata talmente stupida da cascarci in
pieno”riprese il suo tono saccente.
Non
potevano certo darle torto.
“Avanti
'Grande Calì',qual è il tuo vero nome?”sputò
fuori la cartografa,in realtà molto poco incuriosita.
“Faye”
“Faye...”Si
abbassò verso di lei.”...come mai sei tutta sola?Perché
non ti unisci agli abitanti del villaggio?”
“E
chi potrebbe biasimarla?”mormorò Zoro tranquillamente. La
compagna lo fulminò per quella frase inappropriata.”Che
c'è?E' gente insopportabile; meglio fare l'eremita”.
“E'
solo una bambina!”gli urlò contro.“Non può
cavarsela da sola”.
“Ma
per favore!”
“Non
riuscite proprio a non litigare?!”chiese la ragazzina.”Comunque
non posso stare insieme a loro,perché loro non esistono.
Credevo l'aveste capito”.
“Non
esistono?”Nami tornò a guardarla.”Credevo fossero dei
manichini manovrabili,ma...”
“E'
solo un'altra illusione. Schiaccio un bottone e svaniscono”.
“Allora
premilo questo maledetto pulsante!”fece Zoro”Così quei
cretini dei nostri compagni si svegliano,e ce ne andiamo”.
“No!”fece
lei.
“No??!!”urlarono
insieme.”Non credo che tu sia nelle condizioni di non obbedire”.
“Se
ve ne andate,io non avrò nessuno con cui giocare”.
Nami
sospirò:dovevano liberarsi da quell'inganno,ma si aspettava di
trovarsi davanti un bruto o un pazzo,non una bambina solitaria.
Zoro
non era particolarmente incline ai sentimentalisti,tuttavia si spiegò
con la massima calma,senza urlare.”Un conto è giocare
insieme alle persone,un altro è giocare con le persone”Fece
un lungo sospiro.”Non siamo bambole,lo sai?”
Lei
annuì impercettibilmente,pur arrossendo vistosamente.
“Sei
solo una bambina”continuò”Sbagliare è normale,anche
a Sweet Island...” Nami sorrise a quelle parole.”...bisogna
rimediare però:lasciaci andare”.
Faye
esitò;probabilmente aveva ancora mille dubbi.
“Siamo
gli unici?”chiese Nami. L'altra alzò la testa,non
capendo.”Ad essere stati ingannati”.
“Sì”
“Come
'sì' ?!”La navigatrice sgranò gli occhi.”Ma allora
siamo veramente deficienti!”
“Non
è per questo”continuò Faye”Bhe,siete stati i primi
ad arrivare su quest'isola, da quando sono io la Grande Calì”.
“C'era
un'altra...?”
“Mia
nonna”Sospirò,sedendosi a terra.”Lei era una donna molto
buona:voleva solo dare un po' di riposo in mezzo al Grande Blu”.
“Diceva
che la rotta maggiore era un luogo spaventoso e pieno di pericoli,
così inventò questo luogo di pace. Mimesis è
un'isola predisposta a questo tipo di esperimenti,e a lei,che era una
scienziata,è bastato costruire un catalizzatore,su cui
improntare i dati di cui aveva bisogno,e modificare questo posto di
conseguenza. Non doveva essere un inganno:i marinai,o sì anche
i pirati,attraccavano e trovavano tutto ciò di cui avevano
bisogno,senza fatica o sforzo;poi riprendevano il mare”.
“Non
restavano qui?”la interruppe la rossa.
Lei
scosse il capo.“Non era questo lo scopo. Qui a Mimesis abitava solo
la nostra famiglia;prima che nonna inventasse questo marchingegno,non
c'erano molte risorse,e ad uno ad uno gli abitanti dell'isola se ne
sono andati. Anche i miei genitori sono partiti per mare;in realtà
dovevano solo andare a trovare un amico malato in un'isola
vicina,ma...”Singhiozzò”...non sono più tornati”.
“E'...è
una rotta difficile”mormorò Nami.
“Lo
so. C'è stata una tempesta in quei giorni. Io ero dalla
nonna,e ci sono rimasta;sono passati molti anni:non ricordo quasi più
i loro volti. Tuttavia con nonna ho imparato molte cose,anche come
manovrare questa macchina”.
“Faye...”la
riprese Zoro”...noi abbiamo letto la storia dell'Ingannatore in un
libro”.
“So
anche questo. Anche se il lavoro di mia nonna era a fin di bene,
incominciarono a girare strane voci. Persone che erano state a
Mimesis raccontavano storie inconciliabili,era come se avessero
visitato isole diverse,e si cominciò a dire che era un posto
stregato. E passare da questo a definirlo un luogo di malvagità,è
facile. Non avete mai sentito storie che si sono rivelate solo
invenzioni?Non avete mai ascoltato della terribile fama di un uomo
che poi si è mostrato estremamente diverso?”
“Oh,sì”Sorrisero.
“Bhe,allora
potete capire. In meno di dieci anni diventammo una leggenda,un
mito,ma alla nonna non importava. Lei ha continuato il suo
lavoro,finché qualche mese fa si ammalò. Era molto
anziana,e morì in poco tempo. Era così triste,così
preoccupata per me;voleva fermare qualcuno che gli ispirasse fiducia
per affidarmi a lui o lei,ma nessuno arrivò in tempo”Alzò
le spalle.”Allora io sono rimasta sola,e ho pensato 'Perché
non sfruttare quelle storie?Perché non renderle vere?'”
“Faye...”
“Avevo
le capacità per far desiderare alle persone di non voler più
andarsene. La storia di Sweet Island aveva preso piede,perciò
era ovvio che tutti sarebbero venuti per quello;così ho
modificato la rotta,e la natura di Mimesis. Non sarei più
stata sola”.
“E
poi siamo arrivati noi”.
“Già;ci
ho messo un po' per organizzare tutto,ma ci sono riuscita”.
La
bambina fece un lungo sospiro e sorrise;si girò,pestò i
piedi indispettita,e andò verso una porta che si trovava nel
piccolo stanzino in cui c'era la sua poltrona.
“Era
la voce di mia nonna”mormorò,indicando il microfono.”Ne
avevo registrato i toni;una ragazzina non poteva certo incutere
timore”.
Nami
si stupì ancora:Faye sarà stata anche estremamente
capricciosa,ma certo era molto intelligente.
Una
nuova stanza,occupata da una grande macchina,si pose loro davanti.
La
'Grande Calì' cominciò ad armeggiare con leve e
bottoni,poi si girò verso i due.”Fatto,contenti?”
“Fatto?!”fecero
i pirati.
In
pochi minuti l'intera Sweet Island sparì,lasciando solo il
guscio vuoto di Mimesis;un fascio di luce si alzò dalla
terra,dalla base dell'Ingannatore, raggiungendo la superficie e
diramandosi da quell'albero spoglio che dominava dall'alto la
montagna. Il fiume si prosciugò,dai rami caddero i frutti,e
gli stessi uomini ripresero la loro vera forma:verdi foglie che
tornarono ancora una volta alla fonte,su quel grande
albero,finalmente provvisto della sua rigogliosa chioma.
Bastò
quel momento per far aprire nuovamente gli occhi alla Ciurma di Rufy
Cappello di Paglia:il Capitano vide sparire ogni cuoco e
pietanza,Sanji si trovò solo in mezzo ad un prato,Chopper
perse ogni paziente e Usop l'intera platea; anche Axel scomparve
sotto gli occhi increduli di Robin.
“Potete
andare”singhiozzò Faye.
Zoro
e Nami tirarono un sospiro di sollievo,e si avviarono verso le
scale;la navigatrice si girò ancora verso la loro
'nemica'.“Allora,non vieni?”
“Ma...”
“So
cosa vuol dire stare sola:non è piacevole. Troveremo una
soluzione”.
L'altra
urlò di gioia e corse loro incontro.
- 1
E sì, con il prossimo capitolo la storia finisce. Spero vi sia piaciuta fino ad ora e che aspetterete il finale. :)
Sherry: Grazie! Loro sono tardi, ma chissà...
nami_03: Non so se ti perdono l'assenza... :P Finisce presto, cara, e forse con un finale più piacevole. Forse.
Alych: Grazie. Segreto svelato. :)
“Avanti,muoviamoci”disse
la rossa,guardando il compagno.”Così potremmo finalmente
fare ciò che veramente desideriamo da giorni:dormire”.
La
ragazzina li fissò con un espressione maliziosa.“L'uno fra
le braccia dell'altro?”
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Capitolo 9 *** Peccato di Gola ***
Sweet Island Cap 9
Cap.9-Peccato
di Gola
”Dove
caspita eravate finiti?!”gridò loro contro Usop.
I
loro compagni erano riuniti nello spiazzo verde in cui prima si
trovava la sala della festa;un'altra illusione.
“Siamo
già arrivati?”si chiese Nami. Strano,il viaggio d'andata era
stato più faticoso.
“Avevo
reso io la strada così lunga...”annunciò Faye ”...per
farvi interagire meglio...”.
Gli
amici dello spadaccino e della navigatrice li guardarono
stupiti,soprattutto dopo che entrambi avevano tappato la bocca a
forza a quella strana bambina.
“Ehi!”si
lamentò Zoro:quell' 'angelo' lo aveva morso.
“Lei
è Faye”.L'interessata lanciò a Nami uno sguardo
offeso.”Pardon,la 'Grande Calì':la responsabile di tutto
quello che è successo”.
“Responsabile?Successo?”Rufy
si rivolse loro con un'espressione teneramente interrogativa.
Passarono
una buona mezzora a spiegare ai compagni la storia di Mimesis e della
sua Ingannatrice,omettendo ovvi particolari e cercando di farli
omettere anche a Faye. Alla fine Sanji,Chopper e Usop si ritrovarono
a guardarsi intorno con le lacrime agli occhi e lo sguardo
deluso:probabilmente conservavano ancora una remota speranza che i
loro rispettivi ammiratori,e ammiratrici, fossero spariti solo
temporaneamente.
Rufy,dal
canto suo,sembrava arrabbiato:il pensiero che qualcuno avesse potuto
farlo sviare dal suo obbiettivo,lo alterava non poco. Ma, rifissando
Faye e il suo sguardo finalmente colpevole,non poté far altro
che tornare a sorridere.
”Sei
forte,ragazzina!”disse con voce squillante.
“Un
genio,direi”fece Robin”Sono ammirata;certo,non si usano le
proprie capacità in questo modo,ma so che si può
sbagliare,lo so meglio di chiunque altro”.Il suo tono era alquanto
strano.
“Ci
servirebbe un genio a bordo!”esclamò il Capitano.
Gli
altri si guardarono,mentre a Faye si illuminarono gli occhi. Anche
Zoro e Nami sospirarono:certo,era il miglior modo per non lasciarla
da sola,ma il Grande Blu non era un posto per bambini.
“Vi
prego...”supplicò teneramente lei,sbattendo le ciglia.
“Dovrà
essere una cosa temporanea”accordò Nami”Appena troveremo
qualcuno di abbastanza responsabile e affidabile,ti lasceremo a lui,o
più probabilmente a lei”.
“Parlate
come la nonna”.
“Una
persona affidabile nel Grande Blu...”mormorò Zoro”...una
passeggiata!”
“Tu...”gli
gridò contro la rossa”...perché non taci una volta
tanto,Mister Pessimismo!”
“E
riprende coi soprannomi”sbuffò.
“I
miei amici...”Rufy sfoderò un sorriso largo quanto il suo
viso.”Sono così orgoglioso di voi”. E li abbracciò
entrambi.
“Staccati!”gridarono
all'unisono.
“Ci
avete salvati tutti!”A Cappello di Paglia si era unito anche
Chopper.
“Nami!”Sanji
le corse incontro con le braccia allargate,ma fu provvidenzialmente
fermato da un pugno dello spadaccino sospeso all'altezza del suo
viso.
“Tipi
strani,eh?”chiese Faye a Robin e Usop.
“Oh,sì”fece
quest'ultimo”Ti piacciono le bambole?”
“Non
molto”.
“Ecco
a te:Capitan Usop”. Le porse il suo pupazzo.
“Ah”Lei
assunse un'aria alquanto perplessa.”Grazie. E',ehm,stu...stupendo”.
“Lo
so”disse impettito.
“No,a
pensarci bene:fa schifo!”
“Eeeeeh???!!!”gridò
il cecchino.
“Beh,ha
anche i suoi lati positivi”mormorò Zoro alla
campagna,finalmente libera dalla stretta mortale.
“Insultare
la gente è un lato positivo?”
“Insultare
Usop è un lato positivo”.
Nami
guardò il bambolotto ,ora in mano a Chopper.“Sì,hai
ragione”.
I
loro compagni cominciarono a presentarsi alla bambina,mentre la rossa
si avvicinò a Robin.”Tutto bene?”chiese.
“Certo”Aveva
un tono triste.
“Non
è vero”.
“Mi
sento alquanto stupida”mormorò lei.
“Dev'essere
la prima volta...”
“Oh,solo
gli stupidi non si sentono mai stupidi”fece l'altra.
“Frase
intelligente”. Nami sorrise.
“Già”Scoppiò
in una risata composta.
“E'
per Axel?”
“Per
il manichino,vorrai dire”. La donna si girò verso gli altri
che sembravano star escogitando qualcosa.“Mi sono molto affezionata
a voi,e ho imparato cose che non avrei mai potuto conoscere senza
avervi incontrato...”
“Tuttavia...”la
esortò Nami.
“Tuttavia,talvolta
mi sento ancora terribilmente sola”.
“Succede
a tutti”. Evidentemente Zoro aveva ragione:aveva bisogno di stare
anche con persone adulte quanto lei.
“Spesso
mi sento un'ingrata”continuò.
“Non
è ingratitudine,è solo...umanità:un uomo può
rimanere con se stesso, solo, fino ad un certo punto,poi
impazzisce,smette di essere uomo”.
“Abbiamo
imparato molto da questo viaggio...”la punzecchiò
l'archeologa.
“Già”Arrossì
vistosamente.
“Allora,come
mai tu e il nostro spadaccino non ci siete cascati?”chiese.
“Saremo
immuni...”Non la guardò negli occhi.
“Immuni,eh?”Nico
Robin le lanciò il tipico sguardo di chi ha capito molto più
di quello che lascia intendere.
“Ehi,perché
non raggiungiamo gli altri?”cambiò discorso.
Rufy
le accolse con il viso nuovamente illuminato dalla scintilla
dell'avventura. “La nostra nuova compagna ci ha detto che Sweet
Island esiste veramente, quindi ho tutta intenzione di andarci”.
“Stupendo!”fece
la navigatrice,sentendo nuovamente profumo di diamanti.
“Come
ci arriviamo?”chiese Sanji.
“Torniamo
al bar,e riprendiamo la rotta giusta”propose il Capitano”Così
potremo assoldare anche quell'uomo simpatico”. Parlava ovviamente
dell'ubriaco.
“Nooooo!!!!”gridò
il resto della ciurma,Faye compresa.
Si
fermarono ancora un giorno,che Zoro,e questa volta anche Nami,
passarono a dormire;la sera organizzarono la festa di benvenuto per
la 'Grande Calì'.
“Fuggi
ancora dalle feste?”chiese Nami,dopo averlo raggiunto sulla
spiaggia; quella non era stata un'illusione.
“Non
sono il solo”rispose Zoro.
“E'
diverso”Si avvicinò;lui era in piedi a fissare le onde.”Non
stavo scappando, stavo cercando”.
“Cercando?”Si
girò verso di lei.
“Te”.
Rimasero
in silenzio per diversi minuti,sostenendo lo sguardo diritto davanti
a loro ,evitando il minimo contatto.
“Dovremmo
parlare”disse infine lei;lo guardò con la coda
dell'occhio.”Di ciò che è successo”.
Si
sarebbe aspettata di vederlo sbuffare e alzare gli occhi al
cielo,magari imprecando impercettibilmente,ed invece assentì
col capo. Non disse nulla,però.
“Grazie
per aver iniziato la conversazione”sospirò,sarcastica.
Cominciò a torturarsi nervosamente le dita delle mani.”In
quella grotta noi stavamo per...”
“Per?”
Di
certo lo spadaccino non la stava aiutando.”...per fare uno
sbaglio?”
“E'
una domanda o un'affermazione?”Il suo tono era fermo,ma Nami notò
che prima di aprire bocca,aveva chiuso con rassegnazione gli occhi.”O
meglio, lo stai chiedendo a me o a te?”
“A
te;io credo di avere le idee piuttosto chiare”.Sospirò.”E'
strano,folle quasi, ma forse è proprio merito di quella
bambina”.
“Ah,sì?”Le
si era avvicinato.
“Pur
essendo così giovane,ha detto cose giuste”spiegò.”Quelli
come noi o si odiano o si amano...”
“Siamo
due persone impossibili,presi insieme poi...un disastro”aggiunse
lui.
“...io
non ti odio...”Alzò il viso,cercando di guardare il suo fra
le coltri offuscate dei suoi occhi:stava facendo di tutto per
trattenere il pianto.”...tu mi odi?”
Zoro
tacque,ma sorrise;si abbassò,le prese il volto fra le mani,e
la baciò. La navigatrice rimase immobile per qualche
secondo,più che stupita da ciò che aveva fatto il
compagno,eppure era la risposta che aspettava;infine reagì
alle sue labbra,che straordinariamente le parvero meno ruvide di
quanto avesse immaginato. Fu un bacio lungo,fatto più di
passione che di tenerezza,e Nami si ritrovò a pensare che
tutto quel tempo passato a punzecchiarsi,senza che nessuno avesse mai
il coraggio di fare quel passo avanti,fosse stato un terribile spreco
di tempo.
Infine
si sciolsero dall'abbraccio in cui si erano stretti.”Quindi...era
un no?”
Il
ragazzo assunse un'espressione incerta.”Forse”.
“Sai?”sorrise
Nami,dopo averlo punito per il suo sarcasmo,e dopo avergli
ricatturato le labbra.”Non sono sicura di potermi fidare del tutto
di Faye, chissà se ha veramente sciolto l'incantesimo.”
“Perché
dici questo?”
“Perché,improvvisamente,non
vorrei più andarmene da 'Sweet Island'”.
BUON NATALE! E come regalo ecco l'epilogo di questa storia *ammazzacheregalo*.
Grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia. :) :)
Alych: Grazie per aver seguito. Spero che il finale ti sia piaciuto. :)
ladyhawk:
E' quella bambina è più sveglia di un bel po' di persone
*ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale*.
Spero che il capitolo ti sia piaciuto. :)
Sherry: Allora quei due hanno capito qualcosa? Beh, qualcosina forse sì. :P Grazie per i complimenti!
RoloChan105: Giusto, giusto! Dovrebbero ascoltare la voce dell'innocenza *sè sè innocente de chè* (*3*)
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