Will it be love? di Peach_93 (/viewuser.php?uid=81716)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** ç.ç perdonooooo!!!! ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti! Lo so, lo so cosa state pensando, *ma non bastavano
già 2 ff
incomplete, pure la 3? Nd lettori* * ^^’’ beh, che
dire, quando sono ispirata
sono ispirata! Nd Peach*
Ragazzi
questo è un mio piccolo sclero, diventerà una
long fic se vi piace, mi
raccomando ditemi che ne pensate!
Baci
a tutti vostra Peach
CAPITOLO
1
Era
una normale giornata di metà febbraio, l’ora di
pozioni, l’ultima di quel
pomeriggio, era appena terminata e tutti gli studenti stavano uscendo
dall’aula, tutti tranne la nostra Hermione Granger, la
lezione era stata
abbastanza intensa e lei doveva finire di scrivere i suoi appunti, non
sia mai
che mancasse qualcosa! Disse a Harry e Ron che li avrebbe raggiunti a
breve e
continuò a scrivere ciò che le mancava.
Quando
ebbe finito la classe era deserta eccezion fatta per il professor
Piton,
-incredibile, quando deve iniziare la lezione mai una volta che siano
tutti
puntuali, appena finisce l’ora l’aula si svuota in
un nano secondo!- pensò la
bella grifoncina.
La
ragazza stava per uscire quando una voce melliflua le giunse alle
spalle.
“Signorina
Granger, è suo quel libro?” disse il professor
Piton indicando un volume
rimasto su un banco poco distante dal suo, “No professore,
non so di chi sia…”
disse la ragazza, il professore lo chiamò a sé
con un incantesimo di appello e
lo aprì alla prima pagina dove lesse il nome dello studente
che lo aveva
dimenticato, “Draco Malfoy” disse ad alta voce,
“Come?” chiese Hermione
confusa, “Il libro è di Draco Malfoy”
ripetè l’insegnante, “E lei signorina
glie lo riporterà, c’è un tema da fare
per domani e lui ha bisogno del suo libro”
disse solente Piton, la ragazza provò a ribattere ma a
un’occhiata minacciosa del
professore che sembrava dire –se non lo fai 100 punti in meno
a Grifondoro- la
ragazza prese il libro e uscì dall’aula.
-Ma
tu guarda se adesso devo pure portare il libro al furetto!-
pensò seccata la
mora, -ma cosa sono io, la sua serva??? Che se lo venisse a prendere
lui il suo
libro quel purosangue da strapazzo!-.
Hermione
cercò Malfoy in lungo e in largo ma non lo trovò
da nessuna parte, l’unica
soluzione era andare nel covo delle serpi, ma poi si ricordò
che quel
pomeriggio loro avevano gli allenamenti di quidditch , lo sapeva
perché avevano
praticamente rubato il campo ai grifondoro, così decise di
andare in biblioteca
a fare i suoi compiti, poi sarebbe andata a Slitherin.
La
ragazza era ormai abituata ad andarci, circa ad ottobre infatti era
stata
costretta dalla professoressa Sprite a dare ripetizioni di erbologia a
Blasie
Zabini a causa del suo scarso rendimento e il ragazzo aveva voluto che
le
ripetizioni si svolgessero in camera sua, ogni giorno quindi la ragazza
si era
recata nei dormitori delle serpi.
Quando
i voti del ragazzo migliorarono Hermione non dovette più
fargli ripetizioni, i
due decisero comunque di continuare a studiare insieme di tanto in
tanto in
quanto come compagni di studio si erano trovati bene e tra loro si
stava
instaurando un rapporto di amicizia, i serpeverde si erano abituati a
vederla
entrare nei loro dormitori e sebbene non facessero i salti di gioia nel
vederla,
soprattutto nei primi giorni, non le davano noia.
Uscita
dalla biblioteca, verso le 6, Hermione andò nei sotterranei
e si fermò davanti
al ritratto del barone sanguinario (è questo quello dei
serpeverde? Scusate
^^’’ nda) e disse con voce ferma la parola
d’ordine che ormai conosceva bene “Salazar
discipuli” e il ritratto si aprì rivelandole un
breve corridoio, lei lo
percorse ed arrivò in sala comune.
Appena
entrò venne raggiunta da Zabini, “Hey Hermione!
Cosa ci fai qui? Mi sono
dimenticato che dovevamo studiare insieme?” chiese il ragazzo
stupito di
vederla, “No Blasie,tranquillo, è solo che il tuo
amico furetto ha dimenticato
il libro di pozioni in aula e Piton mi ha praticamente ordinato di
restituirglielo… senti Blasie non è che glie lo
porti tu?” chiese speranzosa la
ragazza , “mmmm… naaaah! Guarda, se tu vai infondo
a quel corridoio e giri a
sinistra, la seconda sulla destra è la sua camera, dovrebbe
aver appena finito
di fare la doccia” rispose Blasie sorridendo con aria
innocente, “Grazie tante!
Ci si vede” disse Hermione sarcastica.
La
ragazza si avviò verso la stanza di Draco e una volta
arrivata bussò, “Avanti
Zab” disse una voce penetrante, la ragazza entrò,
Draco nel vederla si stupì “Mezzosangue,
che ci fai qui?” “Hai
dimenticato il tuo
libro di pozioni in classe e Piton mi ha imposto di
riportartelo” disse la ragazza
con voce tranquilla,“Oh beh, gentile da parte tua
riportarmelo” affermò il
ragazzo ghignando.
–la granger in
camera tua… quante volte l’hai
desiderato Draco?- disse la sua vocina interiore, -tante, troppe volte-
si
rispose lui.
La
ragazza con una smorfia appoggiò il libro sul comodino del
ragazzo e disse “beh
Malfoy, tanti saluti” fece per andarsene quando lui
avvicinandosi disse “Come
mai questa fretta Granger?” “Non vedo
perché dovrei trattenermi Malfoy…”
disse
la ragazza indietreggiando.
Il
ragazzo continuò ad avvicinarsi portandosi un dito alle
labbra con fare
pensieroso e le disse con un ghigno “Non saprei…
vediamo se questo motivo ti
basta…”.
Accadde
tutto così in fretta, la ragazza indietreggiando
andò a sbattere contro il
bordo del letto di Draco e vi cadde sopra, lui si chinò
velocemente su di lei e
la baciò, per la ragazza fu black out.
Era
stupita di sé stessa, non riusciva credere alla sua
reazione, era la prima
volta che baciava un ragazzo dall’episodio di
quell’estate, si aspettava di
essere spaventata e di respingerlo via, invece no, lentamente e
timidamente
rispose al bacio.
Draco
sapeva di aver fatto un’azione avventata, lei avrebbe potuto
respingerlo e lui
lo sapeva, invece con sua sorpresa al bacio.
Hermione
si stava piano piano abbandonando al ritmo lento e ipnotico che il
ragazzo le
imponeva, dopotutto era una bella sensazione per lei… non
credeva di riuscire a
provarla ancora…
Draco
dal canto suo stava iniziando a perdere il controllo, quel bacio
lentamente lo
stava eccitando, quasi d’impulso sbottonò il primi
bottoni della camicetta di
Hermione e iniziò a sfiorarle i seni, la ragazza era
così presa dal bacio che
quasi non se ne accorse e mise timidamente le braccia intorno al collo
di
Draco, lui istintivamente passò una mano sotto il ginocchio
di lei facendole
piegare la gamba portandosela verso il fianco, fatto ciò
iniziò ad accarezzarle
l’interno coscia, ma evidentemente fece una mossa sbagliata.
Hermione
sentì la mano di lui sfiorarle la gamba andando sempre di
più verso l’interno
coscia e s’irrigidì di colpo, dei brutti ricordi
iniziarono ad affiorarle alla
mente, la paura le attanagliò lo stomaco e così
si staccò bruscamente dal
ragazzo scostandolo di dosso e alzandosi in piedi, Draco non sapeva
cosa
pensare, perché quella reazione tanto brusca?
“Granger?” disse lui incerto, la
ragazza si girò verso di lui tremante con gli occhi vuoti e
impauriti, Draco
non l’aveva mai vista così, ma cosa le prendeva?
Cosa stava succedendo alla
Mezzosangue? La ragazza lo guardò per un attimo e con voce
tremula disse “I-io…
io… devo andare…” e così
dicendo uscì di fretta da quella camera, “Granger
aspetta!!” ma il richiamo di Draco fu inutile, quando lui
uscì dalla camera non
la vide più e così rientrò dentro e si
sdraiò sul letto passandosi le mani tra
i capelli -che
aveva la
Granger? Forse ho corso un
po’ troppo… ma perché quello sguardo
impaurito?- Draco non riuscì a darsi una
risposta.
Hermione
uscì quasi correndo da quella stanza allacciandosi la
camicetta con la magia,
ma prima di entrare in sala comune cercò di darsi un
contegno , trasse un
respiro profondo ed uscì salutando Blasie, lui
però si accorse che qualcosa non
andava, “Hey Hermione, tutto ok?” “Si..
si, tutto ok, perché?” disse la ragazza
cercando di mantenere un tono di voce calmo, “Non so, sembri
strana… sicura di
stare bene?” le chiese il ragazzo dagli occhi cobalto,
“Si, sicura, ora scusa
ma devo andare, ciao Blasie, ci vediamo!” disse sbrigativa e
senza lasciare il
tempo al moro di salutarla si fiondò fuori dalla sala comune
Slitherin per
andare nel suo dormitorio e cercare di rilassarsi.
Blasie
Zabini guardò sospettoso la mora che usciva di fretta dalla
sala comune, era
sicuramente successo qualcosa in camera di Draco e lui voleva sapere
cosa, così
si diresse in camera del suo amico intenzionato a scoprire la
verità.
**************************************
CONTINUA*** **************************************
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti! Eccomi qui col nuovo capitolo, spero vi piaccia! Immagino
abbiate
capito cosa sia successo a Hermione, quello che io vorrei far
trasparire da
questa fic è semplicemente che con accanto l’uomo
giusto, che ti ama e ti
rispetta, si può riuscire a superare questa brutta
esperienza, spero di
riuscirci!
RINGRAZIO:
1
- bribry85 [Contatta]
2 - kakka [Contatta]
3 - kiamilachan [Contatta]
4 - kias7 [Contatta]
5 - Troue_xxx [Contatta]
6 - Whitney [Contatta]
Per
aver messo questa storia tra i preferiti
1
- cecilia95 [Contatta]
2 - cino
nero [Contatta]
3 - Enza85 [Contatta]
4 - erymoon21 [Contatta]
5 - Maria
Fuschino [Contatta]
6 - Principessa89 [Contatta]
7 - Susannina93 [Contatta]
Per
aver messo la fic tra le seguite
Cecilia95:
Grazie per aver recensito! Sono contenta ti piaccia l’idea
della fic, spero ti
piacerà anche questo capitolo! Per
quanto
riguarda la tua domanda, avrai la risposta nel capitolo! Baci!
TullyDommy:
Grazie per la recensione! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto il
capitolo
precedente! Spero continuerai a recensire! Per quanto riguarda la tua
domanda,
dico la stessa cosa che ho detto a Cecilia, la risposta è
nel capitolo! Baci!
Mi
raccomando, recensite in tanti e ditemi che ve ne pare!
Baci
a tutti!!! Peach
CAPITOLO
2
Toc
Toc. Toc Toc Toc.
Draco
Malfoy fu riscosso dai suoi pensieri da un incessante bussare alla
porta, mettendosi
a sedere sul letto biascicò un ‘avanti’
con voce annoiata ; Blasie Zabini entrò
nella stanza e si sedette di fianco al suo amico; “Dray ho
visto la
Granger uscire da qui, era
strana, cosa è successo?” disse con voce pacata.
Eccolo li il suo amico,
diretto e schietto, e nonostante tutto non lo accusava di nulla, molti
avrebbero detto ‘cosa le hai fatto?’ lui
no… era per questo che Zabini era uno dei pochi, o forse
l’unico, che il biondo
considerava un vero amico. Draco si alzò e prese una delle
sue sigarette alla
menta, la accese ed iniziò a fumare tranquillamente, dopo
pochi minuti di
silenzio raccontò tutto l’accaduto al suo amico,
si sfogò esponendogli tutti i
suoi dubbi e Blasie
lo ascoltò
silenziosamente con sincero interesse.“Beh Draco, in effetti
è strano che la Granger abbia reagito
così… avrà sicuramente avuto i suoi
motivi, anche se non riesco a capire quali…
comunque tu stai tranquillo, tanto prima o poi avrete occasione di
chiarirvi”
disse Zabini dando una pacca sulla spalla al suo amico, Draco gli
sorrise un
po’ più tranquillo, era incredibile come il moro
avesse sempre una parola di
conforto per lui e sapesse sempre cosa dirgli.
Erano
passati più tre giorni dall’accaduto ed Hermione
era sempre nervosa, ogni volta
che vedeva la bionda serpe cambiava strada, quando avevano lezioni in
comune
usciva sempre di fretta dall’aula per non incrociarlo,
insomma, lo evitava in
tutti i modi possibili; parlare con lui di ciò che era
successo nella sua
camera avrebbe voluto dire rivelargli anche quella cosa… e
non voleva, aveva
paura di ciò che avrebbe potuto dirle. Lui invece la cercava
sempre e tentava
di parlarle in tutti i modi, e lei lo sapeva. Draco voleva capire
ciò che era
successo, temeva di averle fatto qualcosa che non avrebbe dovuto e
voleva
sapere cosa, ma non riusciva mai a parlarle.
Hermione
era appena uscita dalla biblioteca, aveva finito da poco di studiare e
fare i
suoi compiti e ora voleva un po’ di relax, così si
diresse verso il suo
dormitorio. Appena entrò in sala comune vide la sua migliore
amica, Ginny
Weasley, venirle in contro, “Ciao Herm! Hai un
minuto?” chiese la rossa,
Hermione annuì e la sua amica riprese a parlare
dicendo:“Bene, perché dovrei
parlarti, in questi giorni ti vedo strana, sei spesso agitata e
nervosa, volevo
sapere cos’hai… e non provare a dirmi niente che
con me non attacca”. Era
inutile mentire, Ginny la conosceva fin troppo bene e Hermione questo
lo
sapeva, decise quindi di raccontarle tutta la verità;
sospirando rumorosamente la
bella grifoncina fece segno alla rossa di seguirla ed insieme andarono
nella
camera della caposcuola. “Allora?” disse Ginny con
un misto di impazienza e
preoccupazione, “è una lunga storia…
quindi mettiti comoda” rispose Hermione
sedendosi sul suo letto, “Non ho fretta” disse
tranquillamente l’altra
sedendosi sulla sedia della scrivania della sua amica. Hermione
iniziò a
raccontarle tutto dal principio… “Sai che sono
andata in Scozia dai miei nonni
quest’estate no?” “Si, ci vai tutti gli
anni…”disse confusa la rossa, “E sai
che li oramai ho il mio giro di amicizie no? mi pare di averti
già parlato di Ricky…”
“Si… quello a cui piacevi… ma non
capisco…”rispose Ginny sempre più
confusa, “Ecco… Ricky quest’anno si era
fatto
più insistente, ci provava spesso con me ma io gli facevo
capire che non mi
interessava, una sera siamo usciti in compagnia tutti insieme e siamo
tornati a
casa molto più tardi del solito,lui si è offerto
gentilmente di riaccompagnarmi
e io ho accettato, ad un certo punto ci siamo fermati, ero
così presa dalle
chiacchiere che non riconoscevo più il posto
dov’eravamo finiti, mi ricordo che
era buio e faceva freddo, in giro non c’era
nessuno…improvvisamente lui ha
tentato di baciarmi ma io mi sono scansata, lui allora si è
arrabbiato e… mi…mi…”
Hermione non riusciva a dirlo, il suo corpo era scosso da piccoli
brividi e la
sua voce tremava, poche stille le solcarono il viso ma si
calmò quasi subito,
aveva già versato tutte le sue lacrime nelle notti passate e
ora voleva
reagire, in lei c’era solo la voglia di dimenticare. Ginny
capì al volo cosa
intendeva dirle la sua amica e l’abbracciò forte
in silenzio. “Gin…se in questi
giorni mi hai visto così agitata è
perché è successa una cosa che mi ha fatto
ricordare questo episodio…” disse Hermione quando
si fu calmata del tutto, “Dai
racconta…” disse l’amica con cautela, la
riccia respirò profondamente ed iniziò
a spiegarle ciò che era accaduto in camera di Draco, del
bacio, di come si era
sentita bene in quel momento e di come non aveva avuto per niente
paura, di
come invece ne aveva avuta, a causa dei ricordi, quando la mano di lui
aveva
iniziato a sfiorarle l’interno coscia. Ginny era
esterrefatta, non riusciva a
credere al racconto della sua amica, “Herm… tu mi
stai dicendo che è proprio
Draco Malfoy il primo ragazzo da cui sei riuscita a farti baciare senza
provare
paura?” “Si… vedi, era una sensazione
strana, mi sono sentita bene e in pace
con me stessa, non so come spiegarlo, ma non pensavo di riuscire a
baciare un
ragazzo così…senza timore o ansia, il problema
è che lui ora vuole delle
spiegazioni riguardo al mio comportamento ma io non voglio dirgli di
ciò che mi
è successo, per ora sto continuando ad evitarlo ma non so
per quanto potrò
continuare così…”, Ginny
abbassò un secondo il capo impensierita, poi
guardò
l’amica negli occhi e le disse “Herm, secondo me
è inutile provare a sfuggirgli
anche perché non credo ti lascerà in pace
finché non avrà le spiegazioni che
vuole, e tu non riuscirai ad evitarlo per sempre. Dovresti parlargli,
non ti
dico di raccontargli di questa estate, ma di provare a chiarire con lui
quello
che è successo tra di voi” “Non so
Gin… è che non saprei cosa dirgli”
disse
Hermione con una nota di incertezza nella voce, “Tu spiegagli
semplicemente che
non ti va di parlare del motivo della tua reazione, ma che comunque non
è colpa
sua e che lui non ti ha fatto nulla. Sai Herm, a me quel furetto non
piace, ma da
ciò che mi hai detto riguardo al come ti sentivi con lui
forse Malfoy potrebbe darti
una mano a dimenticare, forse potrebbe farti superare le tue paure, e
se avrà
pazienza e a te ci tiene veramente potrebbe aiutarti per
davvero”disse Ginny
sorridendo alla sua amica,“Forse hai ragione… ma
quando gli parlo?” chiese
dubbiosa la bella caposcuola,“ Magari potresti dirglielo
durante la ronda di
questa sera, non siete forse di turno insieme? Sarebbe
l’ideale, riuscireste
parlare tranquillamente e senza la paura che qualcuno vi
senta…” propose la
rossa, Hermione parve pensarci su e dopo qualche minuto di silenzio
disse esitante:“Vedremo…”,
Ginny sorrise e si alzò, “Dai Herm, per ora non
pensarci, hai bisogno di
distrarti un po’, che ne dici se andiamo in sala comune da
mio fratello e
Harry?” la riccia sorrise ed accettò la proposta
di buon grado, così le ragazze
andarono dai loro amici e si misero a chiacchierare spensieratamente
insieme a
loro.
**************************************
CONTINUA*** **************************************
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Peach
corner:
Bonjour!
Je suis tornatà! XD eccomi qui con un nuovo capitolo, che
dire? Spero vi
piaccia!
Vorrei
ringraziare tutti per il capitolo precedente, per me è stata
una faticaccia
scriverlo e sapere che vi è piaciuto mi ha reso contenta!
RINGRAZIO:
1
- Ale
93 [Contatta]
2 - arwen23 [Contatta]
3 - BabyFairy [Contatta]
4 - bribry85 [Contatta]
5 - Emily91 [Contatta]
6 - kakka [Contatta]
7 - kiamilachan [Contatta]
8 - kias7 [Contatta]
9 - Lily261 [Contatta]
10 - mak78 [Contatta]
11 - ryry [Contatta]
12 - Troue_xxx [Contatta]
13 - virgi_lycanthrope [Contatta]
14 - Whitney [Contatta]
15 - _Giuli95_ [Contatta]
Per
aver messo la storia tra i preferiti
1
- cecilia95 [Contatta]
2 - cino
nero [Contatta]
3 - Emily91 [Contatta]
4 - Enza85 [Contatta]
5 - erymoon21 [Contatta]
6 - excel
sana [Contatta]
7 - liven [Contatta]
8 - MemoryDrops [Contatta]
9 - Piccola_Star [Contatta]
10 - Principessa89 [Contatta]
11 - Saphiras [Contatta]
12 - Selena
Moon [Contatta]
13 - Susannina93 [Contatta]
Per
aver messo la storia tra le seguite
TANNY:
innanzitutto grazie mille
per la recensione! *me lusingata per i tuoi complimenti!* poi, la tua
domanda
effettivamente è giusta, perché io dico che lui
è già innamorato di lei solo
nell’introduzione della ff, ergo affinché sia
chiara questa cosa lo troverai
nella ff, grazie per avermelo fatto notare! Baci!
La
gIuLy PaZzA: Grazie
mille per
aver recensito! Sono contenta che ti piaccia la mia ff! che ne dici di
questo
capitolo? Spero ti piaccia! Baci!
CECILIA95:
Ringrazio anche te per
la recensione! In questo capitolo la tua curiosità sulla
reazione di Draco sarà
soddisfatta, poi dimmi come ti è sembrata! Mi auguro che ti
piaccia il
capitolo! Baci!
CAPITOLO
3
-ora
di cena-
“Draco?...
Dray?...Dra?...Mio bel furetto?... DRACO!!!”, “che
c’è??” chiese il biondo
spazientito dopo la centesima volta che Blasie lo chiamava,
“Niente, ti eri
solo incantato” disse con noncuranza Zabini continuando a
mangiare, “Non è che
mi ero incantato… ero solo soprappensiero” disse
il biondo fissando il tavolo
dei grifondoro, “Ma dai! Non me ne ero accorto! E non mi dire
che stavi
pensando a lei…” disse ironicamente il ragazzo,
“Che intuito!...” disse
ghignante Malfoy “… comunque Blasie non ce la
faccio più! Continua ad evitarmi
come la peste, come se le avessi fatto qualcosa! Hai visto oggi quando
siamo
usciti da erbologia no? l’ho chiamata per parlarle fingendo
di dover discutere
con lei di cose da caposcuola e lei? ‘Malfoy non ho
tempo!’ e se la svigna! Ed
è già tanto che mi ha rivolto la parola!
Perché di solito va via e basta!”
disse Draco tutto d’un fiato, “Hai finito di
preoccuparti? Te l’ho detto amico,
rilassati, vivete entrambi qui, prima o poi dovrete parlare, si tratta
solo di
aver pazienza” provò a dire Blasie,
“Pazienza?? Pazienza dice lui! È da giorni
che la ragazza di cui sono innamorato mi evita in tutti i modi dopo che
mi sono
deciso a fare la prima mossa e lui cosa dice? Pazienza!”
disse agitato Malfoy
pur mantenendo un tono di voce molto basso, “Amico, vedi di
rilassarti, la tua
situazione la conosco, e poi scusa, ma stasera non avete il turno di
ronda
insieme?”, “La ronda! Me n’ero
dimenticato che oggi toccava a me!!” disse il
biondo battendosi una mano sulla fronte, “Appunto, vedi? Te
l’ho detto io,
pazienza Draco, pazienza” disse con aria rilassata Zabini,
“Si.. pazienza… e se
lei arriva prima di me per non incontrarmi e io non la
trovo?” “Semplice,
battila sul tempo!” disse il moro con ovvietà, il
principe delle serpi ghignò
posando lo sguardo sulla sua grifoncina intenta a cenare con i suoi
amici.
“Herm
ma che hai? Stasera sei silenziosa!” disse Harry dandole una
gomitata
amichevole, “Nulla Harry, sono solo stanca” disse
non curante Hermione alzando
lo sguardo sul tavolo verdeargento, guardando il ragazzo biondo
sentì
l’agitazione salirle dentro… come avrebbe fatto a
parlargli quella sera?, “Sarà
il troppo studio!” disse Ron allegramente,
“Già… troppo
studio…” –della figura
di Malfoy!- pensò ghignante Ginny.
Quando
le due ragazze ebbero finito salutarono Harry e Ron, “Scusate
ma abbiamo da
fare…” disse la rossa con tono frettoloso,
“E cosa? Tra un po’ Herm non deve
andare a fare la ronda?” disse Harry in tono sospettoso,
“Appunto! Per questo
dobbiamo sbrigarci!” ribadì Ginny trascinandosi
dietro l’amica.
“Ginny…
scusa ma… che abbiamo da fare di preciso?” chiese
Hermione appena furono uscite
dalla sala grande, “Nulla… è solo che
già sei agitata di tuo, ho pensato che
stare lì a fare la radiografia a Malfoy non ti
aiutasse” disse ghignando Ginny,
“Cosa??? Ma io non stavo facendo la radiografia a
Malfoy!!” disse Hermione
indignata, “Hai ragione… te lo stavi mangiando con
gli occhi!” disse ridendo la
rossa, “Ma non è vero Ginny!”
ribattè la riccia tirando una gomitata all’amica,
e insieme iniziarono a ridere.
Ginny
aveva fatto apposta a provocarla, voleva distrarre un po’
Hermione, l’aveva
vista troppo agitata per quella ronda, un po’ di sane risate
le avrebbero fatto
bene!
Le
due ragazze andarono in camera di Ginny e iniziarono a parlare
tranquillamente,
in un primo momento risero e scherzarono, poi Hermione sfogò
la tensione che le
attanagliava lo stomaco al pensiero di quella ronda, “Eddai
Herm, stai
tranquilla! Non hai nulla da temere! E poi ricordati che se il furetto
platinato
fa un passo falso io lo cruccio di persona!” disse Ginny
comprensiva, “Non so
Gin, è che sono agitata!” disse la riccia
irrequieta, “Hey tesoro te l’ho già
detto, tu devi andare da lui decisa, dirgli quello che vuoi dirgli e
basta, poi
vedrai la sua reazione e ti comporterai di conseguenza,
andrà tutto bene
vedrai!” affermò incoraggiante la rossa,
“Mah… lo spero! Comunque è meglio che
vada, tra un quarto d’ora inizio la ronda e non voglio
ritardare, ciao Gin, e
grazie di tutto!”, “Figurati Herm! Buona ronda! E
ricorda, stai tranquilla!”
Hermione uscì dalla camera della sua amica sorridendo
–fosse facile!- pensò tra
sé e sé.
Passando
per la sala comune salutò frettolosamente Ron e Harry per
poi dirigersi verso
l’aula dei caposcuola.
Camminare
per lei non era mai stato così faticoso, ma
dov’era finito quel coraggio
grifondoro tanto decantato da tutti? Aveva paura, tanta paura.
Quale
sarebbe stata la reazione di lui? Cosa le avrebbe detto? Ma
soprattutto, lui l’avrebbe
aspettata o, visto il continuo evitarlo di lei, sarebbe andato da solo?.
Questi
e mille altri dubbi assalivano la grifoncina, che si ritrovò
prima di quanto
avesse pensato davanti all’aula dei caposcuola, un filo di
luce passava
attraverso la fessura sotto la porta, questo voleva dire una cosa sola,
lui era
già arrivato, ed era lì dentro.
Hermione
aprì lentamente la porta e lo vide sdraiato su una poltrona
con aria assorta,
appena la vide sollevò lo sguardo ghignando, “Ben
arrivata Granger” disse
alzandosi in piedi,
“….Malfoy…” disse la ragazza
chinando leggermente il capo,
“Allora, vogliamo andare?” disse il ragazzo
stranamente gentile alla grifona,
“S-si… andiamo” e così si
avviarono per i corridoi.
I
minuti passavano e nessuno dei due parlava, lei sembrava aver perso la
voce, e
lui pareva avesse la testa tra le nuvole, e così in silenzio
finirono la loro
ronda ritornando nella sala dei caposcuola dove compilarono velocemente
il
verbale della serata.
Hermione
stava per uscire quando la sua voce apparentemente tranquilla le giunse
alle
orecchie facendola voltare di scatto, “Allora
Granger… non hai nulla da
dirmi?”.
Si,
la ragazza aveva tante cose da dirgli, dubbi da esporgli, ma non
riusciva ad
esprimerli, vedendo il suo silenzio Draco riprese a parlare,
“No? Beh, allora
ti do qualche indizio, potresti per esempio iniziare a spiegarmi il tuo
comportamento
di quando eravamo in camera mia, o se preferisci comincia pure dallo
spiegarmi
il motivo per cui mi hai evitato fino ad ora”, Hermione
titubò, la tranquillità
della sua voce era un buon segno… o forse no?...
“Ecco…io… si beh, insomma,
volevo dire che…”, “Si?” disse
il biondo con un sorriso divertito, “Ecco,
volevo dirti che tu non centri con nessuna delle due cose, ecco vedi,
il mio
comportamento non è dipeso da te, non voglio spiegarti
perché ho agito così
perché non ti riguarda” disse poi Hermione tutto
d’un fiato, “Ah no? vorrei
farti notare che in camera mia c’eravamo solo io e te, quindi
da chi altro è
dipeso se non da me? Avanti mezzosangue, senza troppi giri di parole,
dimmi che
ti ho fatto, e sappi che qualunque cosa sia successa non era mia
intenzione
offenderti o quant’altro” disse Draco avvicinandosi
leggermente alla ragazza,
“Lo so Malfoy, tu non hai fatto nulla, la mia reazione non
l’hai scatenata tu!”
disse lei con convinzione, “Non prendermi in giro Granger! Mi
credi così
stupido? Ripeto, c’eravamo solo io e te, chi altri avrebbe
potuto farti reagire
così? Mago Merlino??” disse inizialmente alterato,
ma finendo con una nota di
ironia, “Ripeto per la terza volta che questa cosa non
riguarda te! Tu non mi
hai fatto niente! Credimi!”, Draco trasse un respiro profondo
e si avvicinò a
Hermione facendole toccare con la schiena la parete vicino alla porta,
con voce
totalmente calma poi le disse “Andiamo mezzosangue,
avrò pure il diritto di
sapere che ti ho fatto no?” la ragazza deglutì per
la vicinanza di lui, poi
prese coraggio e a sua volta gli disse, “Malfoy…
ti ho già detto che tu non
c’entri, non voglio spiegarti di più
perché quel di più non riguarda te, ma me
ok?”, Malfoy la guardò dubbioso,
“Riguarda te? Non capisco…”,
“Non c’è nulla da
capire, è una cosa riguardante me che non c’entra
nulla con te” disse Hermione
con ovvietà.
Draco
la guardò negli occhi, sembrava sincera, ma allora cosa
nascondeva la
Granger?, “Spiegati
meglio, voglio solo capire” disse avvicinandosi ulteriormente
a Hermione.
La
sua vicinanza la stava mandando in cortocircuito, doveva uscire da
lì subito,
così lo allontanò da sé con decisione,
vedendo che lui la lasciò fare e non la
trattenne disse avviandosi verso la porta, “Non
c’è nulla che devi sapere, ora
se non ti dispiace io andrei”, ma quando provò ad
aprire la porta scoprì con
indignazione che lui aveva bloccato la serratura con un incantesimo non
verbale, “Malfoy, apri questa porta!”, a quel punto
la serpe si avvicinò a lei
e la poggiò contro la porta , le prese i polsi delicatamente
accostandoli ai
lati della sua testa, lentamente poi portò le sue labbra
vicino all’orecchio di
lei, gesto che la fece arrossire lievemente, e disse con tono fermo,
“Tu non
vai da nessuna parte finché non avrò ottenuto
ciò che voglio”.
“Ricky
ti prego lasciami!”
Il corpo di lui la
schiacciava contro il muro, la paura le stava annebbiando il cervello,
lentamente
Ricky portò le sue labbra vicino all’orecchio di
lei e disse con tono fermo “Tu
non vai da nessuna parte
finché non avrò ottenuto ciò che
voglio”
Hermione
sbarrò gli occhi impaurita
e lo
allontanò da sé con uno scatto fulmineo.
Draco
la guardò stranito, “Che ti prende
Granger?” chiese tra il preoccupato e il
curioso, quella era la stessa scena che si era ripetuta nella sua
camera, ma
cosa aveva fatto stavolta?
La
ragazza respirò profondamente, “Nulla…
davvero, ora posso andare?” chiese con
voce speranzosa, “No che non puoi! Ciò che hai
appena fatto è la stessa cosa
che ti è successa mentre ci stavamo baciando, ma non
capisco! che ho fatto
stavolta? Non ti ho nemmeno sfiorata!” disse in tono
sconfortato, Hermione si
morse il labbro inferiore avvicinandosi a lui, “Ti ho
già spiegato che tu non c’entri,
credimi” disse passandogli le braccia dietro la schiena con
fare rassicurante, “Questo
è quello che dici tu, ma le tue azioni esprimono il
contrario…” rispose lui
cingendole a sua volta la vita, “Sei sicuro?” disse
lei sorridendo, “Si…”
rispose lui avvicinandosi adagio, “Io non lo sarei se fossi
in te…” disse Hermione
prima di baciarlo timorosamente.
Non
sapeva neanche lei perché lo aveva fatto, le era venuto
impulsivo, inizialmente
il bacio era timoroso e titubante ma la ragazza acquistò
subito un po’ di
sicurezza provando le stesse sensazioni che aveva provato in camera di
lui.
Draco
non rispose immediatamente al bacio, quel gesto l’aveva
lasciato interdetto, ma
poco dopo strinse di più a sé la grifona ed
iniziò a baciarla anche lui
assecondando i movimenti delle labbra di lei, iniziò poi a
lambirle il labbro
inferiore mordicchiandolo delicatamente, poi poggiando le labbra su
quelle
della ragazza fece pressione con la lingua per approfondire quel
contatto, la
ragazza cedette quasi subito abbandonandosi a lui, che prese a baciarla
appassionatamente facendole girare la testa, non si spinse oltre
però, non
voleva rovinare tutto con un gesto affrettato.
Quando
si staccarono entrambi sorrisero, “Perché
l’hai fatto?” chiese Draco senza
smettere di sorridere, “Perché mi
andava…” disse la ragazza con
semplicità.
Draco
era contento di queste parole, non voleva che lei lo baciasse per farsi
perdonare il fatto che gli nascondesse qualcosa.
Accarezzandole
i capelli le diede un bacio a stampo e aprì la serratura
della porta, -la
verità potrà aspettare- si disse il biondo.
Salutandosi
i due ragazzi andarono nei propri dormitori con l’animo
leggero, era come se si
fossero liberati da un peso.
**************************************
CONTINUA*** **************************************
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti!! Eccomi qui col quarto capitolo di questa storia! Scusate se
ci metto
tanto ad aggiornare, un po’ è perché ho
anche un'altra storia che sto
scrivendo, un po’ è perché sono
indecisa su come svilupparla, spero mi
perdonerete!! Che dire, leggete il capitolo e ditemi cosa ne pensate!
Baci
a tutti Peach
Ringrazio
i 16 preferiti e le 23 seguite!!!
Tanny: Ti
ringrazio moltissimo
dei complimenti che mi fai, mi fa davvero piacere che questa storia ti
piaccia!! Per quanto riguarda la mia recensione alla tua storia,
figurati! Anzi,
ribadisco che è davvero bella! Se ne farai altre fammi
sapere! Baci! =D
CAPITOLO
4
Un
raggio di sole penetrò nella camera della bella caposcuola
Grifondoro, la
ragazza si rigirò su sé stessa per cercare di
riaddormentarsi, era troppo
stanca e non aveva nessuna voglia di alzarsi.
Quando
guardò la sua sveglia babbana però si
drizzò di scatto, erano già le 7.30!!
Si
fiondò velocemente nella doccia e si vestì alla
velocità della luce, quando
aprì la porta vide che Ginny era lì davanti che
stava per bussare.
“
‘Giorno Mione, stavo per chiamarti!”,
“Buongiorno Gin! Tuo fratello e Harry
sono già in sala grande?” chiese la riccia uscendo
dalla camera, “Si, sai com’è
mio fratello no? aveva fame il povero cucciolo deperito!”
disse Ginny
sarcasticamente, Hermione ridendo commentò “Sempre
il solito!”, “Già! Comunque
qui c’è qualcuno che deve raccontarmi
qualcosa…” disse la rossa con finta
noncuranza, Hermione sorrise e le raccontò della ronda che
aveva fatto con
Malfoy, del loro dialogo e del bacio che lei gli aveva dato.
“E
quindi l’hai baciato?? E brava la mia Herm! Zia Ginny
è tanto fiera di te!”
disse la weasley facendo finta di asciugarsi una lacrima di commozione
quando
l’amica ebbe finito di parlare, Hermione rise,
“Grazie zia Ginny! Comunque
adesso non so come comportarmi con lui…” disse
pensierosa la riccia, “Boh, per
ora tu comportati normalmente, magari se lo vedi insieme a Zabini
saluti tutti
e due tranquillamente e sorridi con non-chalance, poi tanto avrete
ancora
occasione di parlare e chiarire la vostra situazione, perché
non credo che il
biondastro desisterà dall’impicciarsi dei fatti
tuoi e credo insisterà ancora
per sapere la verità” disse Ginny tranquillamente,
“Lo credo anch’io” disse
Hermione con una nota di inquietudine nella voce.
Le
due ragazze entrarono in sala grande per la colazione e si sedettero
vicino ai
loro amici, “Ciao ragazze!” le salutò
allegramente Harry, “Bfuofn gfiorfno!”
disse Ron con la bocca piena di cibo, “Sempre la solita
finezza Ron… Ciao
Harry!” disse Ginny prendendo una brioches, Ron in risposta
grugnì qualcosa che
assomigliava a uno ‘stai zitta’, Hermione rise e
salutò i due ragazzi, poi
istintivamente guardò verso il tavolo serpeverde e vide
Draco parlare
serenamente con Blasie, il biondo si girò verso di lei e la
salutò con un cenno
della testa, la stessa cosa fece Zabini, Hermione rispose sorridente al
buongiorno
dei due ragazzi.
“Herm??
Da quando saluti sorridendo Malferret? Ok che sei
‘amica’ di Zabini, lui almeno
è sempre stato abbastanza cordiale con noi, ma dico,
malferret!!” disse Harry
guardando stranito l’amica, Hermione sbuffò
sonoramente e rispose “Stavo
salutando Blasie, comunque anche se avessi salutato malfoy non vedo
quale sarebbe
stato il problema!”, Harry la guardò come se
stesse guardando un’aliena “Come
qual è il problema Herm??? È Draco
Malfoy!!!” disse con ovvietà il moro,
“Nooooo, grazie per la delucidazione Harry! Da sola non ci
sarei mai arrivata!”
ribattè sarcastica la riccia, “Ma..
ma..” “Oooh Harry finiscila! Herm saluta
chi vuole chiaro?” disse autoritaria Ginny beccandosi
un’occhiataccia dal
fratello e da Harry, “Grazie tante Gin! Se non ci fossi tu
chi mi aiuterebbe a
sopportare questi due?” disse Hermione sorridendo mentre si
versava del succo
di zucca, “Figurati” disse Ginny con finto fare
altezzoso,e i quattro
grifondoro risero allegramente.
“Draco
non trovi che Hermione sia di buon umore oggi?” disse Blasie
con noncuranza,
“Devo dedurre che il merito sia tuo?”, il biondo la
guardò e rispose “Può
darsi…” Zabini con tono da ‘te lo avevo
detto’ disse “Eh già, la pazienza
è la
virtù dei forti… comunque racconta, vi siete
parlati ieri,non è così?” Draco
annuì e rispose: “Inizialmente abbiamo fatto tutta
la ronda in silenzio, sapevo
che era nervosa e non ho parlato apposta, comunque alla fine siamo
tornati
indietro e abbiamo scritto il verbale della ronda, quando se ne stava
per andare
l’ho chiamata e ho iniziato a chiederle spiegazioni del suo
comportamento, lei
ha cominciato a dire che io non c’entravo niente, che le sue
reazioni erano
dovute a una cosa sua personale e ad un certo punto ha tentato di
divincolarsi
e voleva andarsene, io allora ho bloccato la porta con un incantesimo e
le ho
detto che non l’avrei fatta andare via senza spiegazioni, lei
ha avuto una
reazione del tutto simile a quella che ha avuto in camera mia, le ho
chiesto il
perché e lei ha ricominciato con la storia che io non
c’entravo etcc… etcc…, le
ho detto che non ci credevo e che le sue azioni dimostravano il
contrario di
ciò che diceva, lei allora mi ha detto, ‘io non ne
sarei sicura se fossi in te’
e mi ha baciato!” disse sorridendo al ricordo, Blasie lo
guardò stupito e disse
“Davvero? Lei ha baciato
te?”,
“Certo! Ma perché sei così sorpreso? Io
sono Draco Malfoy! Nessuna può
resistermi!” disse in tono borioso, Blasie
ridacchiò e poi gli disse “Scusa
Dra, alza il gomito…” il biondo lo fece
guardandolo dubbioso, Zabini allora colpì
il gomito di lui con una mano dicendo: “Ma va là
scemo!” Draco lo guardò non
capendo il significato di quel gesto e il moro gli disse,
“Lascia stare, un
modo di scherzare babbano che mi ha insegnato Hermione”,
“Mah, valli a capire questi
babbani” disse Draco ghignando.
Ad
un certo punto Albus Silente si alzò in piedi,
picchiettò una forchetta sul suo
calice per ottenere l’attenzione degli studenti ma ovviamente
non ci riuscì,
con l’incantesimo sonorus allora aumentò la
tonalità della sua voce e si sentì
un potente: “SILENZIO!”, tutti si zittirono e si
girarono verso il loro preside
che annullò l’incantesimo.
“Bene…
volevo comunicarvi che per tutto il prossimo mese avremo compagnia, mi
spiego, Durmstrang
ha messo in palio una borsa di studio per i suoi studenti, in accordo
con me, con
lo scopo di far fare loro un’esperienza scolastica
all’estero, tale borsa di
studio era destinata solo allo studente che nei primi mesi di scuola
avrebbe
avuto la media più alta, sono felice di annunciarvi che
questo premio è stato
assegnato a un alunno che mi dicono sia di origini scozzesi, tra poco
egli
arriverà qui e verrà smistato in una delle
quattro case, per un mese sarà parte
integrante di essa, seguirà le lezioni con quelli del sesto
anno e passerà il
suo tempo libero con voi, vi chiedo di accoglierlo calorosamente e di
trattarlo
come uno di voi, sono sicuro che lo farete!” concluse
sorridente.
Un
mormorio si sollevò tra i curiosi studenti di Hogwartz, chi
era quello
studente? In che casa sarebbe andato a finire?.
“Sentito
ragazzi? Un nuovo studente!” disse Ginny tutta eccitata,
“Già! Speriamo finisca
in Grifondoro!” disse Harry ai suoi amici, “Che
dite, sarà maschio o femmina?” chiese
Ronald, “Non lo so, ma tra poco lo scopriremo!”
disse Hermione vedendo che
gazza portava dentro il cappello parlante.
Ad
un certo punto il portone della sala grande si aprì e fece
il suo ingresso un
ragazzo biondo con gli occhi color miele, i capelli tirati
all’insù con il gel
e degli occhiali dalla montatura nera e fine, era in effetti un bel
ragazzo.
Hermione
appena lo vide sbarrò gli occhi e strinse nervosamente il
braccio della sua
amica, “Ahi Herm!!!!!1fsgg!!!
che
ti prende?” chiese la rossa strattonando il suo braccio
dolorante, “Lui… oddio
Gin… lui è…”.
“Ragazzi,
date il benvenuto a Richard Mackenzie!” disse Silente facendo
avvicinare il
nuovo studente.
“Cosa????”
disse Ginny in un sussurro strozzato “vuoi dirmi che lui
è Riky???? Quel
Riky???? Ma… non sapevo fosse un mago!”,
“Si… è proprio lui… e
neanche io
sapevo fosse un mago! Oddio Gin, e adesso?” disse nel panico
Hermione, “Stai tranquilla
Herm! aspetta, lo stanno per smistare!” disse Ginny con
nervosismo, e se fosse capitato
in Grifondoro?...
Riky
si sedette su uno sgabello di legno con un espressione impassibile e il
cappello parlante venne posato da Silente sulla sua testa, dopo pochi
minuti
carichi di tensione il cappello esordì con voce tonante:
“Serpeverde!!!”.
Dal
tavolo verde\argento si levò un boato e arrivarono degli
applausi, Hermione invece
assottigliò gli occhi e disse a denti stretti:
“Non avevo dubbi…”, Ginny la
guardò e le posò una mano sulla spalla dicendo
“Fortuna che non è grifondoro… comunque
non devi preoccuparti, finché lui rimarrà qui non
ti lascerò mai da sola, o io,
o Harry, o Ron saremo sempre con te, per le ronde notturne hai il bel
biondastro quindi puoi stare tranquilla”, Hermione fece un
sorriso tirato e
rispose: “Grazie Gin…”.
Le
due ragazze videro Riki alzarsi e dirigersi verso il suo tavolo
passando vicino
a quello Grifondoro, il ragazzo girò quasi per sbaglio la
testa e incrociò lo
sguardo di Hermione, dall’espressione stupita che si dipinse
sul suo volto le
due intuirono che l’aveva riconosciuta, Riki poi dipinse un
ghigno sul suo
volto e andò a sedersi di fronte a Malfoy e Zabini iniziando
a parlare con loro.
“Piacere,
io sono Richard, ma chiamatemi pure Riki” disse tendendo una
mano verso il
biondo, “Piacere, Draco Malfoy” disse
quest’ultimo stringendogli la mano, “Lui
è Blasie Zabini, lui Theodor Nott, loro due sono Daphne e
Pansy e questi due
sono Tiger e Goyle”, “Piacere di
conoscervi” disse cortesemente il ragazzo
presentandosi anche agli altri, “Siete tutti del sesto
anno?” chiese poi,“Si,
tutti noi” disse Blasie, “Oh, bene” disse
prendendosi qualcosa da mangiare,”Scusa
Rik, posso farti una domanda? Se tu sei di origini scozzesi
perché vai a
Durmstrang e non qui a Hogwartz?” chiese Draco curioso,
“Perché mio padre e il
preside karkaroff sono amici di vecchia data, quindi a Durmstrang
può tenermi
sotto controllo più facilmente” Disse Riki
pacatamente.
Dopo
qualche minuto di silenzio Richard si
guardò intorno e disse“Sapete, per me è
strana questa storia delle case, nella
mia scuola siamo
solo divisi per i vari
anni e basta, sarà che qui siete in molti di
più…”,“Beh, forse
è così, comunque
sappi che la divisione tra le case è importante qui, la tua
casa è come la tua
famiglia” disse Nott tranquillamente, “Quella che
casata è?” chiese indicando
il tavolo retrostante al loro con un cenno della testa,
“Grifondoro. sappi che
tra noi e quella casa non c’è un buon rapporto, in
questo mese che resterai qui
te ne accorgerai” disse Tiger, “Grifondoro
eh?” proferì Riki ghignando,
“Già,
quella invece è Corvonero, e quella dietro di noi
è Tassorosso” disse Blasie
indicando le varie tavolate, i ragazzi serpeverde passarono tutta la
colazione
a spiegare al nuovo arrivato come funzionavano le cose a Hogwartz,
quando
ebbero finito si alzarono pronti ad affrontare un’ora di
pozioni coi
Grifondoro.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti miei cari lettori! Eccomi qua con un capitolo fresco fresco!
Spero che
vi piaccia! Credo che la prima parte vi farà odiare Riki
ancora di più (se
possibile) perché inizierà a saltare fuori un
po’ il suo carattere, un’altra
cosa che volevo dirvi è che la seconda parte (verso la fine)
non so se si
riesce a seguire bene perché è tipo una
messaggiata, ditemelo per favore, perché
al massimo correggo il capitolo! Un ringraziamento ai 21 preferiti e
alle 30
seguite!! Chi lo avrebbe detto che un semplice esperimento della mia
mente
folle avesse successo!
Bacioni
a tutti! Peach
Sycil88
(Tanny): Sono
davvero lusingata
dei tuoi complimenti! ^\\^ sei troppo buona con me e troppo severa con
te
stessa! Tu sei davvero brava a scrivere!! Comunque l’idea di
Riki a Hogwartz
non ce l’avevo all’inizio… poi la mia
mente malata ha macchinato la sua entrata
in scena XD un bacio alla mia cara commentatrice\scrittrice!! Peach
Anna96: Eh
già! Una cosa
inaspettata! All’inizio non avevo pensato di inserire Riki
nella storia, però
poi mi è sembrata un buono spunto per scriverci sopra! Cosa
ne dici di questo
capitolo? Spero ti piaccia! Un bacio! Peach
Emmajane:Ciao!
Sono contenta che la
storia ti piaccia! Davvero! Comunque anch’io strozzerei
volentieri quello
scozzese da strapazzo, ma mi serve ancora per la storia XD comunque non
so
ancora cosa farò fare a Draco, di certo come hai detto tu si
comporterà da buon
serpeverde! *autrice ghigna sadica* *Riki si spaventa*. Bacio e a
presto! Peach
Cinonero: Uau!
Sono contenta di
averti incuriosito! Grazie per il complimento! Che te ne pare di questo
chap? Soddisfa
un po’ la tua curiosità? Spero di si! Baci Peach
CAPITOLO
5
Finita
la colazione i quattro grifoni si alzarono svogliatamente pronti per
andare a
lezione, Hermione non era per niente di buon umore, cosa
c’era di peggio di un
ora di pozioni con le serpi? Semplice un ora di pozioni con le serpi e
Riki!
La
ragazza non sapeva come comportarsi, voi direte, facile, basta
evitarlo! Già…
peccato che il ragazzo sembrava aver stretto amicizia proprio con Draco
Malfoy
quindi se evitava uno evitava l’altro, cosa che non voleva
fare perché si
ricordava della discussione che aveva avuto col biondo ieri sera, come
gli
avrebbe spiegato il fatto che era tornata ad evitarlo? Con la
verità, cosa da
escludere nella maniera più assoluta.
Il
quartetto uscì dalla sala grande, Ginny salutò i
suoi amici raggiungendo le
ragazze del suo anno e il cosiddetto trio dei miracoli si
avviò tranquillamente
verso l’umida aula di pozioni.
I
ragazzi erano in netto anticipo, e Hermione per sua sfortuna si
imbattè proprio
nel suo problema, Draco,
Blasie, Riki,
Daphne e Pansy stavano chiacchierando allegramente appoggiati davanti
al muro
dell’aula.
“Hey
Herm” disse Blasie a mo’ di saluto, “Ciao
Blasie” disse sorridendo la ragazza
che salutò Malfoy con un cenno della testa, il biondo fece
lo stesso.
“Herm…
ancora!” disse sussurrando il bambino sopravvissuto,
“Harry!” disse lei con più
nervosismo di quanto avesse voluto.
“Hermy
cara, che fai, non mi saluti?” disse ghignando Riki,
“Tu la conosci?” chiesero
con stupore Draco e Blasie, “Tu lo conosci?”
chiesero Ron e Harry altrettanto
stupiti, “Si… lo conosco…”
disse lei con finta calma, “Già, diciamo che io e
lei siamo… amici intimi…” rispose il
ragazzo calcando sulle ultime parole, “In
che senso?” chiese Draco staccandosi dal muro, “Nel
senso che lui abita nel
posto dove vado in vacanza, nulla di più” disse
Hermione con tono neutro,
“Niente di più? Ma come, così mi
offendi!” disse sarcasticamente il ragazzo,
“Oh ma come mi dispiace” ribattè lei
fissandolo con sguardo battagliero, “Sei
esattamente come ti ricordavo, fiera e orgogliosa in qualunque
situazione” sussurrò lui in modo appena
udibile mentre le
si avvicinava, “Tu…” esclamò
con rabbia
Hermione, ma prima che potesse ribattere arrivò il professor
Piton:“Signorina
Granger!! Le sembra
questo il modo di
trattare il nuovo arrivato??” disse indignato, “Ma
professore io…” “Niente ma!!
20 punti in meno a Grifondoro!!” “Ma professore
Hermione non”, “Zitto Potter!
Altri 20 punti in meno a Grifondoro! E non provi a ribattere anche lei
signor
Weasley o mi vedrò costretto a togliere in tutto 100 punti
alla vostra
casata!!!” così dicendo entrò in classe
sollevando la punta del suo naso
adunco.
“Questa
me la paghi” disse Hermione in un sussurro a Riki,
“Quando vuoi tesoro, lo sai
che sono sempre a tua disposizione” rispose lui
maliziosamente, la riccia entrò
in classe ribollente dalla rabbia, era arrivato da neanche un ora e
aveva fatto
perdere la pazienza a lei e 40 punti alla sua casata… la
grifona aveva
l’impressione che quel mese sarebbe stato molto
lungo…
I
ragazzi si sedettero ai propri posti e il professore con la bacchetta
sollevò
un gessetto e scrisse sulla lavagna il nome di una pozione.
“Distillato
della morte vivente, qualcuno sa cos’è?”
chiese tranquillamente, la mano di
Hermione si alzò in aria, ovviamente lei sapeva tutto su
quella pozione, ma la
sua non fu la sola.
“Mi
dica signor Mackenzie” disse Piton voltandosi verso Riki,
“Il distillato della
morte vivente è una pozione molto forte che fa perdere i
sensi a chi la beve
causandone la morte apparente, alcuni degli ingredienti necessari alla
sua
preparazione sono le radici di valeriana ed il succo di Fagiolo
Sopoforoso Allo
stadio intermedio diventa di color ribes nero, ed in seguito passa al
lilla
chiaro; mescolandola in senso antiorario, infine, diventa
definitivamente limpido
come l'acqua.” Disse il ragazzo sorridendo mellifluo.
“Eccellente!
Davvero una spiegazione esauriente! Signorina Granger ha trovato un
ottimo
rivale” disse Piton guardandola con un ghigno, la ragazza
rimase impassibile,
infastidita dal fatto che lei rispondeva sempre in quel modo alle
domande e il
professore riusciva sempre a trovare imperfezioni inesistenti, e se lei
glie lo
faceva notare ovviamente lui ghignava e diceva ‘non si
contrasta un insegnante!
20 punti in meno a Grifondoro!’, un’altra cosa che
le dava fastidio era che
quella risposta era stata data da lui.
Orgoglio
grifondoro.
“Cavolo
Rik, sei un enciclopedia!” disse Theo, che era seduto di
fianco al ragazzo,
“Non per nulla sono il miglior studente di tutta
Durmstrang” rispose dandosi
delle arie il ragazzo.
Il
professore iniziò a scrivere tutti gli ingredienti che
occorrevano per
preparare quella pozione, “Il necessario per fare questa
pozione lo trovate sui
banchi infondo all’aula, entro la fine di quest’ora
dovrete aver terminato il
vostro lavoro,la difficoltà di questa pozione è
che si prepara velocemente e
una minima distrazione può compromettere la buona riuscita
del vostro operato,
anche se dubito che più della metà di voi
produrrà qualcosa di perlomeno
accettabile” disse alludendo chiaramente ai grifondoro.
I
ragazzi si misero a lavorare senza parlare e il silenzio
calò in quell’aula,
erano tutti concentratissimi.
A
fine ora Hermione mise la sua pozione in una boccetta e uscì
velocemente
dall’aula senza aspettare i suoi amici perché non
aveva voglia di incontrare
Riki, al diavolo i propositi di non evitarlo.
“Blasie…
l’hai vista anche tu? Ha fatto esattamente come le altre
volte…” disse dubbioso
Draco, “L’ho visto… ma dubito che tu
c’entri qualcosa stavolta, non dopo ieri
sera, e poi stamattina ti ha anche salutato” disse Zabini per
tranquillizzarlo,
“Già… comunque ieri sera alla fine non
è che mi abbia spiegato molto…”,
“Ok, ma
almeno ti ha detto che tu non c’entri, io fossi in te starei
tranquillo, magari
aveva solo fretta” disse Blasie, “…
può essere” rispose il biondo con poca
convinzione.
I
due serpeverde uscirono dall’aula aggregandosi a Theo Riki
Pansy e Daphne.
Draco
era pensieroso, Hermione era strana da quella volta in camera sua, gli
aveva
detto che lui non c’entrava e il biondo aveva deciso di
crederle, ma allora se
non era lui il problema qual’era? Il principe delle serpi era
determinato,
voleva sapere cosa la rendeva tanto irrequieta, e si sa, un Malfoy
ottiene
sempre quello che vuole.
Per
tutta quella giornata Hermione aveva continuato ad evitare il gruppo
dei
serpeverde con non curanza, infatti se li vedeva non cambiava strada,
si
immergeva nella conversazione con Ron, Harry e Ginny e tirava dritto,
se
sentiva le loro voci in lontananza allora sì che cambiava
direzione, davanti a
loro non l’avrebbe mai fatto, non voleva che Riki pensasse
che lei avesse paura
di lui, Hermione Jane Granger non voleva più scappare, aveva
capito che quella
tecnica non funzionava perché più fuggi da un
problema più questo si
ripresenta, l’indifferenza, anche se finta, era la strategia
migliore.
Draco
Malfoy questo suo modo di fare lo aveva notato e continuava a chiedersi
perché
la sua mezzosangue continuava a comportarsi in quel modo, Blasie gli
ripeteva
di continuo che non doveva pensarci e doveva stare tranquillo ma lui proprio non ci
riusciva, avrebbe
voluto parlare con lei per avere quelle spiegazioni che non aveva
ottenuto
durante la ronda ma era perennemente circondata dallo sfregiato
lenticchia e la
piattola.
Un'altra
domanda frullava nella testa di Draco, interrogativo sollevato dalla
strana
discussione che avevano avuto Hermione e il nuovo arrivato, qual era il
vero
rapporto tra i due ragazzi? Lui aveva detto che erano amici
intimi, questo significava che avevano avuto una storia? La
serpe sperò per il nuovo arrivato che non fosse
così…
Il
biondo si diresse in biblioteca per svolgere i suoi compiti in
tranquillità e
vide l’oggetto dei suoi pensieri parlare con Ginevra Weasley.
“Lui
ha osato parlarti in questo modo?! Ti ha detto davvero quelle
cose?!” disse in
un sussurro carico di astio la rossa,
Hermione annuì, “Ma come si
è permesso?! Quel ragazzo dovrebbe soltanto
stare zitto e buono! Giuro che se lo becco in giro
desidererà tornare a
Durmstrang con tutte le sue forze!”, “Il bello
è che Piton è arrivato e ha
tolto 20 punti a me per il mio ‘modo di accogliere il nuovo
arrivato’ e altri
20 punti a Harry che ha cercato di difendermi!” disse
Hermione, “Evviva
l’imparzialità! Perché lui non
patteggia per i serpeverde, noooo
figuriamoci!... Hey, aspetta un momento, a proposito di serpi, guarda
un po’
chi è entrato…” disse sorridendo
sardonica Ginny, “Chi?” chiese la riccia
girando leggermente la testa verso l’entrata,
“Sembra che il platinato abbia
voglia di studiare…” disse sarcasticamente la
rossa, “Eddai Gin” non chiamarlo
platinato!” disse ridacchiando Hermione, “Adesso lo
difendi pure! Brava Herm,
brava!” disse sarcasticamente la Weasley,
Hermione rise dicendo, “Dai, forse è meglio
mettersi
a studiare o madama Pince ci cacci via dalla biblioteca” e
così dicendo aprì il
libro di trasfigurazione, poco dopo davanti a lei apparve un
bigliettino:
Granger,
riesci a liberarti della piattola?
Vorrei parlarti,
mi pare avessimo un discorso in sospeso
DLM
Spiacente
Malfoy, ma devo studiare erbologia,
c’è una
verifica imminente e non posso farmi cogliere impreparata,
Comunque mi
pareva di averti già detto tutto ieri sera…
HJG
p.s. non
chiamare Ginny piattola!
Ma la
verifica è settimana prossima!
Granger, sei
sempre la solita…
comunque mi hai
spiegato poco e niente,
avrei anche
un paio di domande da farti su Riki…
che ne dici se
ci vediamo stasera?
DLM
p.s. ok, ok,
la chiamerò weasley!
Lo so
che è
settimana prossima… ma è sempre meglio portarsi
avanti.
Per stasera
non so, avevo promesso a Harry che sarei rimasta con lui
a vedere un
film babbano sul suo portatile,
per quanto
riguarda Riki e ieri sera… non c’è
nulla da sapere…
HJG
p.s. ecco,
bravo
Un
film
babbano con lo sfregiato… wow… che bella serata
ti aspetta…
Non puoi
dirgli che non ti va?
Comunque se
c’è qualcosa da sapere o no si vedrà
DLM
p.s. Grazie!
Comunque…un portache??
Non
lo so se
posso… comunque se riesco a liberarmi ti faccio sapere ok?
HJG
p.s. un
portatile, ovvero un computer. È un aggeggio babbano che
HARRY ha
incantato per farlo funzionare anche qui a Hogwartz
Ok,
se puoi
comunque ci troviamo davanti alla stanza delle necessità,
diciamo verso le 9?
DLM
p.s. ok, mi
arrendo, babbanologia non è proprio il mio forte…
Ok,
per me
va bene, ti faccio sapere per tempo
HJG
p.s. ma
nooo! Non me ne ero accorta!
Ok,
allora a
stasera… se ci sei
DLM
p.s.
spiritosa!
Ok,
ciao!
HJG
p.s. non
sono spiritosa, ma sincera!
Se lo
dici
tu…ciao miss sincerità!
DLM
Hermione
sorrise in direzione del biondo, il quale le fece un occhiolino, e si
mise a
studiare.
Si
vede che però non era giornata per lo studio…
Ginny Weasley infatti alzò lo
sguardo sul suo foglio e riuscì a leggere la firma del
biondo ‘DLM’.
“Stai
massaggiando con lui??” sussurrò sorpresa,
“Cosa?” chiese la riccia presa alla
sprovvista, poi la rossa le indicò il foglio con un cenno
della testa e
Hermione arrossì lievemente, con uno sbuffo
iniziò a leggere a bassa voce la
conversazione che avevano appena avuto lei e la serpe.
Ginny ghignando
guardò di sfuggita Malfoy e si
mise a lavorare tranquillamente, la riccia fece lo stesso sperando di
non avere
altre interruzioni, e così fu.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti miei cari lettori! Eccomi qui con un altro capitolo! Chiedo
umilmente
scusa per il ritardo ma ho 3 fic in ballo adesso ed è
difficile per me
aggiornarle velocemente! Scusate! * è.é speriamo
che almeno il capitolo sia
bello! Nd voi lettori* * ^^ lo spero vivamente
anch’io… nd me*.
Ringrazio
veramente i 22 preferiti e le 36 seguite!!!
Bacioni
a tutti Peach
Tanny: Ti ringrazio veramente
tantissimo per le tue
recensioni! Mi spronano davvero tanto a scrivere e mi danno davvero
molta
carica! Sei davvero gentilissima con me ^^. Ti ringrazio già
in anticipo per la
recensione dell’altra mia nuova storia, sono contenta che mi
perseguiterai
(come dici tu) anche li ^^ Bacioni Peach
Anna96:Ciao!
Belli loro vero? ^^ sono
contenta che ti piaccia la parte del messaggiamento ^_^. Per la tua
domanda del
giorno (lol) Draco scoprirà o no la verità? Hehe
siccome sono un autrice sadica
e mi piace tenervi sulle spine lo scoprirete nelle prossime puntate! XD
Baci
Peach
Emmajane:
Grazie mille! Sono contenta
che ti piaccia il messaggiamento, mi è venuto
così di getto e non sapevo come
potesse risultare, sapere che è piaciuto mi fa piacere,
*Autrice si gasa* *weh
bella scendi dalle nuvole nd tutti* *Hem… si…
scusaate ^^’’* Baci e alla
prossima! Peach
CAPITOLO
6
Hermione
era di ritorno dalla biblioteca con la sua amica, erano circa le cinque
del
pomeriggio e le due ragazze avevano appena finito di studiare.
La
riccia, immersa nei suoi pensieri, era in cerca di una scusa plausibile
per
poter andare all’appuntamento con Draco senza far sapere
nulla a Harry, la cosa
però non le risultava per niente facile.
Lei odiava mentire
ai suoi amici e non era
brava a dire bugie in generale, ma questa volta era necessario; voleva
incontrarsi con Draco, ma non poteva farlo sapere ai suoi amici,
soprattutto al
moro.
Se
Harry l’avesse saputo… non voleva neanche pensare
alla reazione che avrebbe
potuto avere, già le aveva fatto storie quando
l’aveva semplicemente salutato,
figurarsi se avesse saputo tutta la storia!
“Hey
Herm, che hai?” chiese Ginny vedendo l’amica
taciturna, “Eh?” disse
distrattamente la ragazza interrotta dai suoi pensieri,
“Herm? Stai ancora
pensando al platinato?” domandò Ginny alzando un
sopracciglio con fare ironico,
“Si e no… sto pensando a che scusa usare con Harry
per poter vedere DRACO”
rispose la riccia calcando sul nome del ragazzo, Ginny
ridacchiò rispondendo:
“Beh, digli che ti senti poco bene e che sei molto stanca, io poi lo trascino con Ron
in camera mia e ci
guardiamo il film, in questo modo tu potrai incontrarti col tuo
PLATINATO”,
“Può andare… allora scriverò
a DRACO che potrò venire” disse Hermione, le due
ragazze si guardarono e si misero a ridere, “Dai scema,
andiamo in sala comune
a vedere che combinano i mio fratello e Harry” disse poi la
rossa dando una pacca
amichevole alla sua amica, “Ok Gin, ma non chiamarlo
platinato!”, “Lo difende
ancora! Lo difende ancora!” disse Ginny con finta aria
incredula.
Ridendo
le due ragazze si avviarono nella loro sala comune e videro Ron e Harry
chiacchierare allegramente seduti su delle poltrone vicine al focolare.
“Ginny!
Hermione! Eccovi qui!” disse il moro sorridendo,
“Pensavamo vi foste
addormentate in biblioteca!” concluse ironicamente Ron, le
due ragazze si
avvicinarono serenamente, Harry attirò a sé
Hermione facendola sedere sulle sue
gambe e Ginny si sedette accanto al fratello.
Il
bambino sopravvissuto cominciò ad accarezzare dolcemente i
capelli della riccia
e i tre ragazzi si misero a parlare del più e del meno,
arrivò così l’ora di
cena e i quattro grifoni si avviarono in sala grande.
Quando
Hermione si sedette voltò distrattamente la testa verso il
tavolo dei serpeverde
e incrociò lo sguardo incerto di Draco.
-cavolo!
Non gli ho detto che vengo!- pensò Hermione, così
guardandolo fece un cenno
affermativo sperando che capisse, evidentemente fu così
perché il ragazzo le sorrise
e si voltò verso Blasie.
“Herm…
perché Malfuretto ti ha sorriso?” chiese Ron
perplesso, “Cosa? Malfuretto?”
disse la ragazza ritrovandosi spiazzata,
“Già… proprio lui!” disse
Harry in
tono leggermente infastidito, “Ma ragazzi queste cose voi ve
le sognate di
notte!” disse la ragazza fingendo di ridere, “Herm,
io e Ron non siamo cechi…”
disse Harry, “Già, ma siete dei grandissimi
rompiscatole! Eddai ragazzi
lasciatela in pace!” disse Ginny accorrendo in aiuto della
mora.
Le
due ragazze si misero a ridere e Ron e Harry non dissero più
una parola.
“Allora
Dra, mi vuoi dire si o no cosa ti rende tanto contento?”
chiese Blasie con
curiosità, “Stasera vedo
Hermione…” rispose il ragazzo con finta non
curanza,
“E me lo dici così? Quando vi siete
parlati?” domandò Blasie avvicinandosi
leggermente all’amico, “In biblioteca, visto che
era con la
Weasley le ho scritto
per chiederle se potevamo parlare, morale
della favola l’ho convinta ad incontrarci stasera,
l’alternativa che aveva era
quella di un film babbano con lo sfregiato” disse Draco
ghignando, “Wow… che prospettiva
allettante!” commentò Blasie con ironia,
“Come no! quasi quasi vado da lei e le
propongo un cambio di programma, tutti insieme in camera di Potty a
vederci uno
di quei noiosi film strappalacrime!” disse ridendo il biondo,
“Noooo voglio
venire anch’io!” affermò Zabini ridendo
a sua volta, Draco
sogghignando scosse la testa e con
tranquillità tornò a finire la sua cena.
Finito
di mangiare i grifoni erano tornati in sala comune ed erano seduti
sulle
poltrone che c’erano vicino al camino.
“Ragazzi…
credo di non sentirmi molto bene…” disse ad un
certo punto Hermione passandosi
una mano fra i capelli, “Davvero? Cosa ti senti?”
chiese Harry premuroso, “Mi
gira la testa e sono un po’ stanca… forse
è meglio che vada a letto a
riposarmi…” disse la ragazza stancamente, Ginny
trattenne a stento un ghigno
malizioso, “Herm vuoi che venga con te?”
domandò Harry passandole una mano
sulla fronte, “No grazie… stai pure con loro e
guarda il film senza di me”
proferì Hermione con un po’ di disagio, non le
piaceva mentire ai suoi amici,
per niente.
“Sicura?”
chiese Harry alzando un sopracciglio preoccupato, “Si
si” disse la ragazza
alzandosi lentamente, “Dai ti accompagno io Herm, voi ragazzi andate in camera mia, vi
raggiungo subito”
disse Ginny risoluta, “Ok, ‘notte Herm”
disse il bambino sopravvissuto
scoccando un bacio sulla guancia all’amica, “Notte
Herm” disse Ron facendo lo
stesso, “Notte ragazzi” disse la riccia dirigendosi
in camera sua con Ginny.
Quando
entrarono la rossa disse con tranquillità “Visto?
ha funzionato, ora sei libera
di andare dal PLATINATO”, Hermione la guardò
fintamente risentita, “Gin, lui
non è ‘platinato’ chiamalo DRACO, oppure
Malfoy! Comunque sono un po’ agitata
all’idea di incontrarlo… mi ha detto che vuole
parlarmi di Riki, e che stavolta
vuole le sue spiegazioni …”, “Tranquilla
Herm, visto come è andata la ronda io
direi di non preoccuparti troppo,vedrai che andrà tutto
bene” le disse la rossa
con fare dolce, “… Ok, se lo dici tu…
ora vai che i due ragazzi ti aspettano”
rispose Hermione sorridendo, “Ok, domani mi racconterai
tutto”, “Ci puoi
contare” disse la riccia sdraiandosi sul letto,
“Buona serata Herm!” disse
Ginny uscendo dalla stanza, “Anche a te” rispose
Hermione guardando il
soffitto.
La
sua sveglia babbana segnava le 8.15 aveva ancora un po’ di
tempo.
All’idea
di rivedere Draco Hermione era un po’ agitata, certo, il
comportamento di lui
l’aveva un po’ rassicurata ma non del tutto.
Il
biondo ragazzo voleva sapere la verità su di lei, ma la
grifona non si sentiva
ancora pronta a rivelargliela, per lei era già stato
difficile dirlo a Ginny,
figurarsi raccontarlo a lui!
Poi
il fatto che avrebbe dovuto parlargli di Riki la agitava parecchio,
cosa voleva
chiederle il ragazzo su quell’essere odioso?
L’unico
modo per saperlo era andare da lui, e sebbene da una parte la cosa le
mettesse
addosso un po’ di agitazione dall’altra parte
Hermione aveva voglia di
rivederlo e di stare un po’ da sola con lui, non sapeva
precisamente il perché,
sapeva solo che la sua compagnia in un certo modo la faceva sentire
bene.
La
ragazza guardò il suo orologio, le 840.
Non
riuscendo più a stare nella sua camera a far niente decise
di uscire e di
avviarsi versoi la stanza delle necessità, quindi si
alzò ed uscì cautamente
dalla sua stanza.
Iniziò
a camminare con passo sicuro per il corridoio dei dormitori, poi
passando per
la sala comune ancora abbastanza popolata uscì dal ritratto
della signora
grassa trovandosi nei corridoi poco illuminati di Hogwartz.
Camminò
alla svelta, leggermente nervosa, e raggiunse la stanza delle
necessità alle
nove esatte, Draco era già lì ad attenderla,
appoggiato alla parete con la
divisa un po’ scomposta come al solito, i capelli morbidi che
in parte gli
ricadevano sul viso e una sigaretta alla menta tra le labbra, Hermione
rimase
un secondo ferma a fissarlo incantata dal fascino che emanava quel
ragazzo, si
riscosse subito avvicinandosi a lui con aria sicura.
Draco
sentendola arrivare sollevò lo sguardo da terra sorridendo
sornione “Ciao
Granger” disse spegnendo la sigaretta, “Ciao
Malfoy” rispose lei, il biondo le
si avvicinò dandole un bacio a stampo e le cinse la vita con
un braccio,“Noto
con piacere che sei riuscita a venire, come hai fatto a liberarti di
Potty?”
chiese poi con tono divertito, Hermione rispose con
tranquillità “Ho usato la
scusa di un classico mal di testa”, “Semplice ma
efficace” disse lui pacatamente,
poi si scostò piano da lei e camminò tre volte
avanti e indietro ed un grande
portone apparve agli occhi dei due ragazzi.
Draco
lo aprì lasciando entrare Hermione, che rimase colpita dalla
stanza in cui
erano entrati, era abbastanza grande ed accogliente, con un camino
attaccato ad
una parete, un divano rosso di fronte ad esso, delle finestre incantate
che
riflettevano il tempo fuori ed un lampadario antico che illuminava
l’ambiente.
“Ti
piace il posto?” chiese Draco chiudendo la porta,
“Si, è semplice ma bello”
rispose la ragazza continuando a guardarsi intorno, “Dai,
sediamoci” propose il
biondo andandosi a sedere, Hermione lo seguì e si mise di
fianco a lui.
Ci
fu un attimo di silenzio, poi il principe delle serpi iniziò
a parlare, “Granger,
come sai ho delle domande da farti, vuoi iniziare a parlare
tu?” chiese col
tono più naturale che c’è, Hermione era
abbastanza titubante, non sapeva da
dove iniziare… scelse poi di parlare di Riki
perché era un argomento su cui se
necessario avrebbe potuto mentire e lui non se ne sarebbe accorto, sul
suo
comportamento infatti non aveva scusanti credibili da dargli.
“Beh,
per quanto riguarda Riki io e lui ci conosciamo da parecchio tempo,
come avevo
già detto lui vive vicino alla casa dei miei nonni in scozia
e tutte le estati
ci vedevamo, ritrovarlo qui è stata una sorpresa per me, non
sapevo fosse un
mago”, “Che vi conoscevate già lo
sapevo, ma che tipo di rapporto c’è tra di
voi? Lui ha detto che siete amici intimi
” disse Draco con lieve fastidio nel pronunciare quelle due
ultime parole,
Hermione si irrigidì un secondo sentendogli proferire
l’ultima frase, e fu
stupita del tono che aveva usato il ragazzo per dirla, che fosse
geloso? Le venne
quasi da ridere, lui geloso? E poi riki era l’ultima persona
di cui doveva
esserlo, ma proprio l’ultima!
La
riccia lo guardò negli occhi e rispose:“Io e lui
non siamo amici intimi, tra me e
lui non c’è mai stata una storia, al massimo
un amicizia, ma diciamo che… ecco… quel ragazzo
non mi va molto a genio…”,
Draco parve riflettere un attimo sulle parole della ragazza e poi
disse:“Capisco,
come mai non ti va a genio? Se posso sapere…”, la
grifona abbassò gli occhi per
un secondo poi rispose:“Perché…
perché… non ci troviamo bene
caratterialmente”,
il biondo annuì apparentemente soddisfatto dalle risposte
che aveva ottenuto,
poi trasse a sé la riccia con un braccio e la fece
appoggiare a lui, Hermione
in un primo momento si irrigidì ma si lasciò
andare subito.
“Bene
Granger, ho capito… comunque, mi pare che noi avessimo anche
un discorso in
sospeso, no?” disse con finto disinteresse il principe delle
serpi, “A me non
sembra… io ti ho detto tutto quello che
c’è da sapere riguardo al mio
comportamento…” rispose lei cercando di apparire
calma, “In realtà mi hai detto
poco e nulla, l’unica cosa che so è che io non
c’entro nulla…” disse lui in
tono neutrale, “Beh, è la
verità…” rispose prontamente lei,
“Lo so, ti credo,
altrimenti non saresti venuta stasera, però a questo punto
vorrei capire che
cosa causa queste tue reazioni” disse Draco accarezzandole
distrattamente i
capelli, “Io… ecco, io… non voglio
parlarne” affermò la ragazza irrigidendosi
un po’, non era pronta a raccontargli quello che le aveva
fatto Riki, “Come
mai?” chiese lui con tranquillità,
“Perché…è una cosa troppo
personale… col
tempo magari te lo spiegherò, ma ora come ora non
voglio” rispose Hermione
decidendo di essere sincera, “è questo che vuoi?
Del tempo?” chiese lui con
voce calma, Hermione annuì e la risposta che gli diede il
ragazzo la stupì, “Ok,
hai tutto il tempo che vuoi, prometti però che me ne
parlerai, perché se ti è
successo qualcosa voglio saperlo” disse con decisione
stringendola di più a sé.
Hermione,
felice di questa sua affermazione rispose di si, poi si
rigirò tra le sue
braccia e lo baciò dolcemente.
Draco
rispose subito al bacio e le accarezzò la schiena con una
mano mentre con l’altra
le cinse la vita, poi il ragazzo si sdraiò del
tutto facendola accomodare su di lui e continuò
a baciarla sfiorandole
una gamba di tanto in tanto.
Dopo
un periodo che parve infinito i due ragazzi si staccarono e rimasero in
quella
posizione per un tempo che non seppero definire.
Passarono
la sera a chiacchierare perdendo la cognizione del tempo, infine si
addormentarono entrambi su quel divano e rimasero insieme tutta la
notte.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Peach
corner:
Bonjour!
E rieccomi qui! Vi chiedo umilmente scusa per il ritardo, veramente, un
po’ è
colpa della scuola, un po’ perché non ero molto
ispirata, pardonnez-moi!
Spero
di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo!
Ringrazio
vivamente i 28 preferiti e le 36 seguite!!!!!
Bacioni
a tutti! Peach
Tanny: Ti
ringrazio tanto per la
recensione! Comunque brava la mia ragazza lungimirante! Leggendo questo
capitolo e pensando a quello che mi hai scritto nella recensione
capirai il perché…
hihi comunque grazie mille per il consiglio se ne hai altri non esitare
a dirmeli, mi fanno sempre molto piacere! Bacioni Peach
CAPITOLO
7
Era
ormai tarda notte, Hermione aveva appena concluso il suo turno di ronda
con
Draco e stava ritornando nel suo dormitorio.
Camminando
per i freddi corridoi del castello la bella caposcuola era immersa nei
suoi
pensieri che avevano come oggetto il rapporto tra lei e il principe
delle
serpi.
Dalla
sera in cui i due ragazzi si erano parlati erano passate circa due
settimane e
tra di loro era cominciata una relazione, che per un tacito accordo
rimaneva
segreta.
Se
fossero usciti allo scoperto nessuno dei due sarebbe stato pronto ad
affrontare
i propri compagni di casa, quindi preferivano incontrarsi di nascosto.
Nonostante
ciò la riccia era contenta di come si svolgevano le cose tra
di loro.
Quasi
ogni sera i due ragazzi si incontravano e passavano la maggior parte
del loro
tempo a parlare e a baciarsi, mentre di giorno quasi si ignoravano,
infatti non
si insultavano quasi più per i corridoi, e quando lo
facevano non c’era traccia
di cattiveria nelle loro battute.
Hermione
però faticava sempre di più a mantenere il suo
segreto, infatti col passare del
tempo Draco cercava un rapporto sempre più intimo che lei
non riusciva a
dargli.
E
se all’inizio lui si fermava e si sdraiava accanto a lei,
senza interrogarsi
troppo sul motivo della sua reticenza nel voler approfondire il loro
rapporto,
pensando che era tutto normale data la presupposta inesperienza di lei,
col
passare del tempo aveva iniziato a porsi delle domande, domande che
quella sera
aveva espresso anche a lei.
INIZIO
FLASHBACK :
Hermione
e Draco erano nella stanza dei caposcuola e avevano appena finito il
turno di
ronda.
Come
ogni sera, dopo aver compilato il verbale, lui si avvicinò a
lei baciandola con
dolcezza.
Hermione
rispose al bacio assecondando il ritmo impostole dal ragazzo e
delicatamente
gli strinse le braccia al collo.
Draco
allora le cinse la vita con un braccio e mise una mano dietro la testa
di lei
per approfondire quel contatto, poi lentamente la condusse su una di
quelle
larghe poltrone che erano situate in quella stanza, facendola sedere
sopra di
lui.
La
riccia si abbandonò docilmente tra le sue braccia e il
biondo le accarezzò la
schiena tracciando la linea della spina dorsale di lei, dalla schiena
passò poi
ad accarezzarle un braccio lasciandole dei baci nell’incavo
tra il collo e la
spalla.
La
mano di lui andò accidentalmente a sfiorarle un seno per poi
scendere ad
accarezzarle il ventre piatto e risalire di nuovo.
Draco
percepì chiaramente la ragazza trattenere per un attimo il
respiro per poi rilassarsi
subito dopo abbandonandosi alle sue cure, non vi fece troppo caso e
lasciandole
una scia di baci roventi sul collo portò una mano sulla
prima asola della
camicetta di lei sfilando il primo bottone, poi il secondo, il terzo e
così
via, fino a lasciarle scoperto il reggiseno nero.
Dal
collo iniziò a scendere baciandole l’incavo dei
seni e la porzione di pelle che
il reggiseno non copriva.
Hermione
a quel punto si irrigidì, si staccò delicatamente
da lui e si abbottonò la
camicia, non se la sentiva di andare oltre perchè sapeva che
se lui si fosse
spinto più in là avrebbe avuto una reazione
simile a quella che aveva avuto in
camera sua, la prima volta che si erano baciati, e lei preferiva
evitare.
“Qualcosa
non va?” chiese lui con tono calmo accarezzandole il capelli,
“No… perché?”
rispose lei fingendo di essere tranquilla, “Niente,
è solo che non capisco
perché non riesci a lasciarti andare con
me…” spiegò il biondo avvolgendosi un
boccolo di lei attorno a un dito, “In…che
senso?” chiese la ragazza facendo finta
di non capire, “Lo sai benissimo di cosa
parlo…” affermò lui in tono serio.
Hermione
non seppe cosa rispondere.
Certo
che sapeva di cosa parlasse, ma come poteva spiegargli
perché avesse difficoltà
a spingersi troppo oltre a un bacio?
Non
si sentiva ancora pronta a dirgli la verità
perché aveva paura di come avrebbe
potuto reagire.
Poteva
essere un timore irrazionale il suo, ma aveva paura che lui non la
credesse, o
che la giudicasse in qualche modo.
Sapeva
che avrebbe dovuto spiegargli la vicenda, e che forse questo
l’avrebbe aiutata,
ma voleva aspettare, sentiva che non era ancora il momento di
parlargliene.
“Beh…non
dici nulla?” disse Draco con una calma che le metteva ancor
più agitazione,
interrompendo il filo dei suoi pensieri, “Io…
ecco… perché… ancora non voglio
arrivare fino in fondo…” disse la ragazza
mantenendo a sua volta un tono calmo,
anche se lei in realtà calma non lo era per niente.
Draco
si scostò leggermente per guardarla meglio negli occhi,
“è perché sei ancora
vergine?” chiese lui sperando in una risposta affermativa.
Sapeva
che la ragazza era stata con lenticchia all’inizio
dell’anno scorso, e sapeva
anche che era stata con quel bulgaro, ma non sapeva quanto si fosse
spinta
oltre il bacio con loro.
Dall’atteggiamento
che aveva con lui poteva dedurre che non ci era mai andata a letto, ma
nonostante ciò voleva sentirselo dire da lei per avere una
conferma che i suoi
pensieri fossero esatti.
“…Si”
rispose Hermione dopo qualche secondo.
Odiava
mentire, ma quello era l’unico modo per poter sviare il
discorso dall’episodio
di quell’estate.
Peccato
però che lei non era affatto brava a dire una bugia, e che
il principe delle
serpi era abituato a convivere con la menzogna, essendo un serpeverde,
e sapeva
riconoscerne ed architettarne una con estrema facilità.
Draco
infatti si accorse che la voce di lei tremava leggermente ed aveva un
tono più
acuto del solito, inoltre nel pronunciare quel ‘si’
il suo sguardo era calato
fissandosi su un punto impreciso alla sua sinistra.
A
quel punto il biondo si irrigidì.
La
sua Hermione non era vergine… si era già donata
ad un altro.
Ma
lui non poteva sapere che quel donarsi non era stato volontario...
“Hermione,
non sai mentire e lo sappiamo entrambi…” disse
Draco in tono duro voltando il
capo dall’altra parte.
La
riccia sgranò gli occhi per un secondo, sorpresa dalla frase
del ragazzo.
Aveva
capito che mentiva, e ora? Cosa doveva fare? Dirgli la
verità o provare a
negare?
Chiuse
gli occhi un secondo per cercare di rilassarsi, decisa a non farsi
prendere
dall’inquietudine che sentiva farsi strada dentro di se.
“è
così importante per te farlo?” chiese
infine seguendo lo sguardo di lui, “Non è
questione di farlo o non farlo, è che
sei strana e vorrei capire perché, e mi piacerebbe anche che
tu mi dicessi la
verità” rispose lui, “Non è
così semplice…” disse Hermione
girandosi di nuovo
verso il serpeverde, “Perché?” chiese il
ragazzo guardandola confuso, “Perché
non lo è...” ribadì lei abbassando lo
sguardo.
La
riccia era molto combattuta, una piccola parte di lei avrebbe voluto
spiegargli
tutto, l’altra parte di lei invece temeva una reazione
negativa da parte del
ragazzo e gli diceva che non era ancora il momento per confidargli
ciò che le
era successo.
“Cosa
vuol dire questo? Non ti capisco! vuoi essere chiara con me per una
volta?”
disse lui con tono leggermente irritato, “Draco, io non
voglio mentirti, ma non
sono ancora pronta a parlare di certe cose ok?” rispose lei
cercando di
calmarlo, “Quanto ancora dovrò aspettare per
sapere cos’hai? Tra quanto mi
dirai cos’è che ti blocca dal lasciarti andare con
me?” disse il ragazzo usando
di nuovo un tono tranquillo.
Hermione
abbassò il capo sentendosi in colpa.
Avrebbe
tanto voluto potersi lasciare andare con lui senza timore, e ci
provava, ma era
più forte di lei, la paura non l’abbandonava.
Ogni
volta, arrivati ad un certo limite, sentiva dentro di sé una
strana
inquietudine ed i suoi muscoli si irrigidivano involontariamente, il
suo
cervello le inviava immagini e ricordi sconnessi tra di loro che
accrescevano
la sua agitazione, a quel punto si bloccava staccandosi da lui,
incapace di
soddisfare il suo desiderio.
Draco
sentiva dentro di sé molta confusione.
Sapeva
che Hermione aveva qualcosa che non andava, e sapeva anche che non era
pronta a
parlarne con lui, ma non capiva il motivo.
Ogni
volta che provava a fare l’amore con lei veniva fermato dalle
sue mani, a volte
con delicatezza, a volte bruscamente, e non capiva il perché.
Il
ragazzo però non voleva litigare con lei, dopotutto non era
discutendo che
l’avrebbe convinta ad aprirsi con lui, quindi decise di
addolcire leggermente
il tono e di spiegarle il motivo che lo spingeva a comportarsi in quel
modo:
“Hermione, non capisci che io ti sto dicendo queste cose
perché mi piaci per
davvero? Vorrei solamente che ti sentissi libera con me”.
Hermione
lo guardò stupita, in quelle due settimane in cui si
vedevano non le aveva mai
detto cosa provava per lei, era la prima volta.
C’erto,
le aveva più volte dimostrato il suo affetto con piccoli
gesti, come ad esempio
ascoltare i suoi sfoghi quando era arrabbiata, oppure restare con lei
tutta la
sera quando si sentiva giù di morale, ma non si era mai
espresso a parole.
La
ragazza sorrise con una tranquillità ritrovata e lo
abbracciò dicendo “Anche tu
mi piaci Draco, e non pensare che io non mi sento libera con te,
anzi… te l’ho
già spiegato più volte, tu non c’entri
nulla, è una cosa mia personale, dammi
tempo, è tutto ciò di cui ho bisogno, quando me
la sentirò te ne parlerò ok?”.
Il
biondo sospirò, Hermione era sincera e lui lo sapeva, e
anche se avrebbe tanto
voluto che gli spiegasse cosa avesse decise di portare ancora un
po’ di
pazienza e di darle il tempo che le serviva.
“Ok
Herm, però solo una domanda… è una
cosa così grave quella di cui non vuoi
parlarmi?”, “Tu non ci
pensare…” rispose lei per non farlo preoccupare,
posandogli subito dopo un casto bacio sulle labbra.
FINE
FLASHBACK.
Immersa
nei i suoi pensieri Hermione arrivò davanti al quadro della
signora grassa,
stava per dire la parola d’ordine, quando una voce alle sue
spalle le fece
capire che non era sola.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti miei cari! Eccomi tornata con un nuovo capitolo!
Credo
che dopo questo odierete a morte una certa persona, ancora di
più di quanto non
la odiate già… ma non anticipo nulla, ormai lo
sapete XD forse questo capitolo
si collegherà ad un momento futuro della storia, ma non
è sicuro perché devo
ancora progettare il tutto.
Comunque
vi chiedo una cosa, un parere sullo svolgimento della storia, se
Hermione
rivelerà a Draco ciò che le è successo
(e se lo farà succederà tra non molto)
come mi consigliate di farglielo fare? Cioè, attraverso un
flashback (in questo
caso alzerò il rating della storia) o come ha fatto con
Ginny? Vi ringrazio già
ora per i consigli che mi darete!
Ringrazio
calorosamente i 32 preferiti e le 39 seguite.
Spero
questo capitolo vi piaccia!
Baci
a tutti! Peach
P.s.
scusate la cortezza del capitolo ma ho deciso di dividere questa parte
da
quella del giorno dopo senò ci avrei messo un
eternità a scriverlo!
Emmajane:
ciao! Complimenti, hai
indovinato! È proprio lui! Se Hermione parlerà
con Draco (perché da brava autrice
non do anticipazioni sulla storia XD) sappi che il ragazzo di certo non
offrirà
un caffè a Riki… ma proprio per
niente… XD Sono contenta che ti piaccia il
Draco che ho creato! ^_^ Bacioni Peach
Sweet
Me:
Loooools! Lo so, sono
un’autrice sadica a cui piace tenervi sulle spine!
Hehehe… però dai non ci ho
messo così tanto ad aggiornare… *O.ò
nd Sweet Me* * ^^” nd autrice* ok, magari
non sono stata proprio velocissima * O.o nd Sweet Me* ok, non lo sono
stata per
niente * ah ecco… nd Sweet Me* comunque spero di farmi
perdonare con questo
capitolo! Sono contenta che la storia ti stia appassionando! Continua a
seguirmi! ^^ bacioni! Peach
CAPITOLO
8
Dal
capitolo precedente: Immersa nei suoi
pensieri Hermione arrivò davanti al quadro della signora
grassa, stava per dire
la parola d’ordine, quando una voce alle sue spalle le fece
capire che non era
sola.
“Hermy
cara, ma che bella sorpresa…”
Hermione,
colta di sorpresa, si girò di scatto e vide un ragazzo
biondo che la fissava
con aria divertita.
“…
Cosa ci fai qui? Non ti hanno spiegato che è proibito
andarsene in giro per la
scuola a quest’ora di notte? C’è un
coprifuoco da rispettare” disse lei con
aria severa.
“Si,
devono avermelo accennato…” rispose lui in tono
annoiato avvicinandosi alla
ragazza.
“E
allora tornatene nei sotterranei se non vuoi che tolga dei punti a
serpeverde”
rispose lei tagliente.
La
paura iniziava a farsi strada nell’animo della grifona, ma
lei non aveva
nessuna intenzione di mostrargliela, dopotutto non aveva nulla da
temere, era
davanti al suo dormitorio e se fosse successo qualcosa
l’avrebbero sentita, inoltre
aveva la bacchetta con sé.
Non
doveva aver paura.
Il
ragazzo esternò una risata gelida, senza allegria, e
ribattè in tono
insolente:“Credi che possa interessarmi se togli qualche
punto a quelli lì? Ti
ricordo che la mia permanenza qui è temporanea, per quanto
mi riguarda puoi
anche azzerare il punteggio di quei perdenti, la cosa non mi
tange” e così
dicendo si avvicinò ancora di qualche passo.
Il
respiro di Hermione accelerò e la ragazza
indietreggiò fino quasi a sfiorare il
ritratto della signora grassa, il suo battito cardiaco continuava ad
aumentare
e la paura cresceva ogni secondo di più.
Ritrovando
a stento un po’ di coraggio grifondoro disse al
ragazzo:“Vattene”, ma quello
non accennò minimamente a farlo, anzi, si
avvicinò ulteriormente alla grifona
arrivandole a una decina di centimetri di distanza.
“Suvvia
piccola, ti sembra questo il modo di trattare un ospite?”
chiese lui con un
ghigno stampato in faccia.
“Non
chiamarmi piccola, schifoso bastardo, e allontanati da me”
rispose lei cercando
di apparire sicura, ma la sua voce tremò inevitabilmente e
Riki lo notò
allargando il suo ghigno di compiacimento.
“Che
c’è piccola,
la vicinanza ti
spaventa?” chiese in tono mellifluo.
“Io
non ho paura” disse in un ringhio la ragazza alzando il mento
con fierezza,
anche se in realtà aveva paura non aveva nessuna intenzione
di dargliela vinta.
“è
per questo che mi attrai così tanto
bambina” esordì lui avvicinandosi ulteriormente
alla ragazza.
Hermione
sentì che il ragazzo era troppo vicino e che doveva
assolutamente fare
qualcosa, così cercò la sua bacchetta con una
mano, ma con suo grande stupore
non la trovò.
Sgranò
gli occhi entrando nel panico: era in trappola.
“Cercavi
questa?” chiese Riki divertito mostrando alla riccia la sua
bacchetta,
gettandola poi a terra dopo pochi secondi.
“Schifoso
bastardo ridammela subito altrimenti…”
“Altrimenti
cosa bambina? Ah, no, aspetta, non dirmelo… non mi
interessa” disse lui, e
prima che Hermione potesse dire o fare qualsiasi cosa
pronunciò l’incantesimo silencio
e la ragazza non riuscì più ad
emettere alcun suono.
“Così
va meglio” disse poi soddisfatto imprigionandole i polsi in
una stretta ferrea,
ed avvicinandosi sempre di più le fece sbattere la schiena
contro il quadro
della signora grassa.
“Hey
ma si può sapere cos’è tutto questo
fracasso?” chiese lei indispettita.
“Ci
scusi, ora ce ne andiamo” disse Riki trascinando Hermione
poco distante dal
ritratto, che borbottante si rimise a dormire.
La
riccia continuava a dimenarsi nel panico, si sentiva perduta e non
sapeva come
uscire da quella situazione, era semplicemente terrorizzata.
Sentì
Riki schiacciarla contro la fredda parete dei corridoi di Hogwarts per
poi
baciarla avidamente.
Gelo.
Hermione
sentì invadersi dal gelo più assoluto e fu
pervasa da un profondo senso di
repulsione verso quel ragazzo, serrando le labbra cercò di
dimenarsi per
riuscire a liberarsi ma più ci provava più si
sentiva schiacciare.
Riki
prese con una mano i polsi della grifondoro e mentre con una mano
iniziò a
sfiorarle tutto il corpo, sentendola tremare sotto il suo tocco, scese
a
baciarle il collo, lasciando ogni tanto un morso non molto delicato.
La
ragazza era terrorizzata, tentava in tutti i modi di liberarsi ma il
ragazzo
era più forte di lei e non ci riusciva, sentì che
calde lacrime stavano per
solcarle il volto e cercò di trattenerle in tutti i modi,
non voleva dargli la
soddisfazione di vederla piangere, così tenendo la bocca
serrata strizzò gli
occhi e cercò di liberarsi le mani, ma tutto quello che
ottenne fu una maggiore
stretta da parte del ragazzo.
La
mano di Riki risalì da un gluteo fino al seno della ragazza
afferrandolo con
forza, sentì la ragazza irrigidirsi ancora di più
di quanto non lo fosse già
così si staccò dicendo in tono
ironico:“Oh, scusa bimba, ti ho fatto male?”,
Hermione lo guardò con occhi colmi di rabbia e dimenandosi
col labbiale gli
disse: ‘fanculo, il
ragazzo ghignò e riprese
a parlare come se nulla fosse:“No? Beh, allora se non ti
dispiace io continuo
ciò che stavo facendo”, e così riprese
a baciarla e a toccarla.
Hermione
continuò a dimenarsi al limite della sopportazione, non
sapeva quanto avrebbe
resistito in quella situazione e sperò che finisse tutto al
più presto.
Qualcuno
sembrò ascoltare le sue preghiere perché ad un
certo puntò si sentirono dei
passi affrettati venire verso i due ragazzi, a quel punto Riki si
staccò
scocciato dalla grifona e prima di restituirle la voce le
disse:“Se parli con
qualcuno sei finita”.
Improvvisamente
Seamus Finnigan apparve ai due ragazzi e li guardò stranito,
Hermione cercò di
sorridere tranquillamente al suo compagno di casa e Riki con un tono
tranquillo
disse:“D’accordo Hermione, non mi farò
più trovare in giro per il castello
fuori orario”, la riccia lo guardò severamente e
gli disse:“Sarà meglio per te
Mackenzie” e si girò
andando a
recuperare la sua bacchetta, poco distante dal ritratto della signora
grassa.
Riki
se ne andò sorridendo e Seamus si avvicinò ad
Hermione, “Che è successo?”
chiese vedendo l’espressione cupa della sua compagna di casa,
“Nulla, ho solo
avuto una discussione con quel tizio, niente di grave”
rispose lei dopo aver
sussurrato la parola d’ordine per entrare nei dormitori,
“E tu come mai
sei in giro a quest’ora?” chiese poi
cambiando subito argomento, il ragazzo a quel punto arrossì
e rispose:“Beh…
ecco… io… sai com’è
no… ero andato a trovare… un’amica di
tasso rosso… ok, non
è solo un amica, è la mia…
fidanzata”, Hermione cercò di sorridergli, e
mentre
attraversavano la deserta sala comune gli rispose “la tua
fidanzata? Non sapevo
fossi fidanzato Seam, sono contenta per te”, il ragazzo la
guardò incerto e le
disse:“Quindi… non sei arrabbiata
perché ero fuori dal dormitorio dopo il
coprifuoco…vero?”, Hermione rise debolmente e
rispose:“Per una volta si può
chiudere un occhio”, il moro le sorrise e le
disse:“Grazie Herm! Sei grande!” e
dopo averla salutata se ne andò nel suo in camera sua.
La
riccia sospirò, fortunatamente Seamus, troppo preso dal
pensiero della sua
fidanzata, non aveva notato nulla di strano in lei.
Con
passo stanco entrò nella sua stanza e si gettò
stancamente sul suo letto dove
sfogò la tensione che aveva in corpo con un pianto
silenzioso, dopo una ventina
di minuti si addormentò cadendo tra le braccia di Morfeo.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Peach corner:
Ciao
a tutti miei cari lettori! Eccomi qui con un nuovo capitolo in cui
vedremo
Draco parlare con Blasie della sua situazione con Herm in seguito a uno
scontro
tra Riki e Ginny, da questo breve litigio Blasie farà una
supposizione riguardo
a Hermione e Riki… ma sarà quella giusta? Lo
scoprirete leggendo!
Lo
so, avreste voluto vedere Draco che avendo scoperto tutto uccide a suon
di
mazzate Riki, ma non succederà in questo capitolo,
però state ben certi che le
azioni di Riki non resteranno AFFATTO impunite *autrice ghigna sadica
progettando come torturare quello schifoso*.
Ringrazio
di cuore, ma veramente tantissimo, i 39 preferiti e le 47 seguite!!!!
Danke!
Thanks! Merci! Gracias! Grazie! *hai finito?? Nd tutti* *Si
^^’’ nd me* *meno
male… nd tutti*
Bacioni
a tutti!!! Peach
Haley_James:
Tranquilla, Riki ben
presto la pagherà per le sue azioni…
MUAHAHAHAHAHAHAHA!!! Tra qualche capitolo
(o forse il prossimo?) quel verme la pagherà! MUAHAHAHAHA!!!
XD Ti ringrazio
per la recensione e i complimenti! ^_^ Bacioni!
Cecilia95: Stai
tranqui, perché
tanto il karma sistemerà le cose in questa ff *autrice
assume posizione da
meditazione zen* * O.ò… nd te* *
^^’’ nd me* XD ben presto Riki avrà
quello che
si merita U.U non ho intenzione di lasciarlo impunito, tutto quello che
ha
fatto a Herm lo pagherà, devo solo trovare il modo
più sadico perché ciò accada
XD Grazie per la recensione! Baci!
Anna96: Mi
piace la tua idea di
Riki, bradipo senza spina dorsale, me gusta
U_U infatti la ritroverai nel capitolo XD anche se secondo
me sei stata
troppo gentile con lui… hihihi Cmq Herm ha solo paura della
reazione che
potrebbe avere Draco se le confessasse tutto, ma qualcosa mi dice che
potrebbe
anche superarla… lol comunque la tua domanda se sono o no
una coppia è sensata,
diciamo che lo sono ma non ancora ufficialmente (vedi capitolo 7,
all’inizio).
Ti ringrazio per la recensione!!! Bacioni!!
SweetMe: uuuuuh che idea farlo
squartareee!!! Mi
piaceeeee!!!! XD comunque far arrivare Draco sarebbe stato troppo
semplice U_U
hehe comunque tranquilla, Riki non resterà
impunito, puoi starne certa… *risata maligna*
… avrà quello che si
merita! Cmq Ti ringrazio per la recensione!!! Baci!
Gio_dy: Che
zia che sei! Mi hai
dato un sacco di idee per far morire Riki! Non hai per niente esagerato
U_U la
parte del “sodomizzato da tiger e goyle”
è la mia preferita, hai ragione tu… se
tanto mi da tanto… muahahahahahahahahahahaha!!!!!! Sono
contenta che la storia
ti coinvolga, spero continuerai a seguirla! Grazie mille per aver
recensito!!
Baci!
Kiamilachan:
Domanda sensata la tua,
perché esiste Riki???? Semplice la risposta, per poterlo
uccidere sadicamente!
Hahahaha *autrice impazzita* *folla che grida rikicidio!! rikicidio!!!
rikicidio!!* XD comunque le tue idee mi piacciono, mi hai dato
l’ispirazione!
Adesso so cosa succederà in uno dei due prossimi capitoli
U_U Grazie mille sia per
le idee che per la recensione!! Bacioni!
Jess_chan:
Grazie mille per i
complimenti!! Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia, e stai
tranquilla che
la continuerò!! ^^ spero che mi seguirai negli sviluppi!
Bacioni!
CAPITOLO 9
Hermione
e Ginny erano appena uscite fuori dal loro dormitorio e si stavano
recando in
biblioteca per fare i loro compiti, la riccia aveva appena finito di
raccontare
alla sua amica, sempre più sconvolta, cosa le era successo
ieri sera.
“Io.lo.ammazzo”
continuava a ripetere la ragazza furibonda per quello che Riki aveva
osato
fare, “Io lo ammazzo quel bradipo senza spina dorsale! *cit. anna 96
XD*… mi dai il permesso vero
Herm?” chiese poi con finta aria innocente per sdrammatizzare
la situazione.
La
caposcuola grifondoro rise per la faccia assunta dalla sua amica e
sorridendo
rispose: “ Non sarò certo io a
impedirtelo!”, a quel punto Ginny si fregò le
mani con aria sadica, poi tornando seria disse alla
riccia:“Scherzi a parte
Herm, secondo me è arrivato il momento raccontare al
platinato tutta questa
faccenda, lui merita di sapere cosa ti blocca”.
Hermione
abbassò un attimo lo sguardo a terra pensierosa e poi le
disse:“Hai ragione
Gin, forse dovrei parlargliene, è che ho
paura…”.
La
rossa la guardò dubbiosa e le chiese:“Di cosa puoi
aver paura? Lui ci tiene a
te, e ieri te lo ha dimostrato, non capisco quale sia il tuo
timore…”.
La
riccia esitò un attimo prima di rispondere:“Lo so,
è che non riesco a
dirglielo, ho paura della reazione che potrebbe avere, dopotutto Draco
è
imprevedibile, potrebbe non credermi e arrabbiarsi con
me…”.
La
piccola di casa Weasley affermò con sicurezza:“ No
che non potrebbe! Nessun
ragazzo normale lo farebbe, è vero che lui tanto normale non
è… ma ti
crederebbe senza dubbio, e non potrebbe mai, e sottolineo MAI
arrabbiarsi con
te! Se così fosse lo ucciderei” concluse in tono
candido.
“Gin!”
esclamò ridendo la ragazza per poi tornare seria e
dire:“non lo so, è che per
ora la situazione con lui mi va bene così
com’è, certo, forse dicendoglielo le
cose migliorerebbero ma ho sempre paura di una sua reazione
negativa…” spiegò
Hermione.
“Sarà…
comunque devi sentirtela tu di parlargli, e ripeto, non potrebbe mai
avere una
reazione negativa nei tuoi confronti, al massimo ci sono io pronta a un
furetticidio” disse in tono angelico la rossa.
Hermione
sorrise e le due ragazze continuarono il loro percorso verso la
biblioteca.
Per
loro sfortuna però si imbatterono in Blasie, Riki, Draco e
Theo che stavano
ritornando ai loro dormitori.
Alla
vista di Mackenzie Hermione si irrigidì ma cercò
di non farlo notare, mentre
Ginny stinse i pugni per evitare di cruciarlo all’istante.
“Ciao
Herm! Ciao Weasley! Dove state andando di bello?” chiese
Zabini sorridente
venendo in contro alle due ragazze.
“Ciao
Zab! Stiamo andando in biblioteca” rispose Hermione facendo
un cenno con la
testa in direzione del principe delle serpi, il quale sorridendo disse
senza
nessuna traccia di cattiveria:“Non ti smentisci mai piccola
mezzosangue!”, la
ragazza sorrise nel sentirsi chiamare mezzosangue e
rispose:“nemmeno tu
Malferret! Comunque se non vi dispiace noi andiamo, ciao!”,
Blasie e Draco
salutarono le due grifondoro che ripresero a camminare.
Proprio
quando Hermione pensava di essere riuscita ad evitare Riki il ragazzo
in
questione la richiamò ghignando:“Hermy cara, come
mai non mi saluti?”.
Hermione
si bloccò di colpo e girandosi disse:“Non vedo
perché dovrei farlo”.
Il
ragazzo ghignò e rispose:“Perché noi
siamo amici… no?”.
Ginny
a quel punto non resistette più e si avvicinò a
lui dicendo:“Senti tu, Mac come
ti chiami, la devi lasciare in pace hai capito? Stai alla larga da lei
e dal
dormitorio grifondoro perché ti
conviene”.
A
quelle parole Hermione si avvicinò alla sua amica per
cercare di calmarla e
chiederle di andare via, mentre Riki, rivolgendo alla rossa uno sguardo
sprezzante, le disse in tono seccato “Ma si può
sapere che cosa vuoi? Stai
forse cercando di minacciarmi per qualche motivo?” –non è che pel di carota sa qualcosa?-
si chiese dubbioso.
“Voglio
solo che tu le stia lontano, tutto qui, e poi cosa ti fa pensare che io
ti stia
minacciando? Ti sto solo dicendo che se non giri a largo desidererai
tornare al
più presto a Durmstrang!” rispose la rossa
ironicamente.
“Ah
si? E sentiamo, cosa avresti intenzione di farmi?” chiese
spavaldo il ragazzo.
A
quel punto Ginny ghignò e disse guardando
Draco:“Non ci sarà bisogno che sia io
a sporcarmi le mani…” ritornando a guardare Riki
affermò: “credo che ci sarà
qualcun altro che desidererà farlo più di
me…” poi volse il suo sguardo a
Hermione e concluse dicendo: “Spero…”.
Il
principe delle serpi rivolse uno sguardo dubbioso prima Blasie, che a
sua volta
lo guardò interrogativo, e poi a Hermione, che distogliendo
lo sguardo da lui
si irrigidì lievemente.
Riki
invece alzò un sopracciglio e scoccando
un’occhiata furtiva a Draco domandò:“E
sentiamo, chi sarebbe questo qualcun
altro ?”.
La
rossa grifondoro sorrise serafica e prendendo per un braccio Hermione
disse:“Spero tu possa scoprirlo presto… ciao ciao
serpi!”, la riccia ebbe
appena il tempo per salutare Blasie e Draco con un cenno e poi venne
trascinata
via dalla sua amica.
I
serpeverde si guardarono perplessi non capendo cosa avessero voluto
dire le
parole della Weasley, e Riki, preoccupato del fatto che lei sapesse
tutto,
disse tranquillamente: “ Strana quella ragazza
eh…”, Nott annuì e aggiunse
sogghignando:“Già… e non
poco… mi sa che è una cosa di
famiglia!”, ridendo il
gruppetto si diresse nei sotterranei e una volta arrivati Theo e Riki
si
sedettero insieme ad altri loro compagni di casa, mentre Draco disse a
Blasie
che aveva bisogno di parlargli ed insieme i due ragazzi andarono nella
camera
del biondo caposcuola.
Una
volta entrati Blasie si sedette comodamente sul letto
dell’amico, pronto ad
ascoltarlo, e Draco si mise di fianco a lui.
“Allora
amico, vediamo se indovino di cosa, o meglio, di chi mi vuoi
parlare… vuoi
finalmente spiegarmi cos’è successo ieri con
Hermione, vero?” chiese il moro
tranquillamente.
“Che
intuito Zab…” disse ironicamente il biondo
“Comunque sì, alla
fine non c’è molto da sapere…
è andata come al
solito, cioè mi ha bloccato subito, però stavolta
ho provato a chiederle cosa
ci fosse che non andava e lei mi ha risposto dicendo che ancora non
voleva
parlarmene, che era una cosa che riguardava solo lei e io non
c’entravo e che
quando si sarebbe sentita pronta me ne avrebbe parlato, non ho potuto
fare
altro che assecondarla, dopotutto lei è forse la prima che
mi piace seriamente
e non voglio rischiare di rovinare tutto, però a questo
punto sono preoccupato
per lei”.
Zabini
con aria pensierosa rispose:“In effetti non
hai tutti i torti perché da quello che capisco non
è una cosa bella quella che
ti sta nascondendo”.
Il biondo disse:“Già… quando le ho
chiesto se
fosse una cosa grave mi ha detto di non preoccuparmi, ma se non
è una cosa di
cui preoccuparsi perché non vuole parlarmene? Non si fida di
me?”.
Blasie assunse un’aria pensierosa dicendo:“Non
credo sia questo il problema, è che ha paura di qualcosa,
anche se francamente
non capisco di che cosa”.
“Se non è questo il problema allora qual
è? E poi
di cosa dovrebbe aver paura?” Chiese il biondo.
Il moro azzardò un'ipotesi:“Potrebbe essere che
qualche suo ex l’abbia fatta soffrire in passato e ora ha
paura a legarsi
troppo a qualcuno…”.
Il principe delle serpi parve pensarci su, poi
rispose:“Non lo so… è
possibile… ma dovrebbe aver capito che con lei non sto
giocando…mah… comunque oggi l’hai
vista? Era davvero strana… mi è sembrata
piuttosto nervosa”.
Blasie rispose: “Già, l’ho notato
anch’io… poi hai
visto anche la
Weasley?
Ad un certo punto è scattata quasi senza motivo e ha
iniziato a minacciare Rik,
poi ti ha guardato e se n’è uscita con una frase
che voleva dire che qualcun altro,
ovvero tu, avrebbe desiderato sporcarsi le
mani più di
lei, strano non trovi?”.
Draco sospirò dicendo: “Già…
non so tu ma io non
ci sto capendo più niente”.
Zabini annuì pensieroso, dopo qualche minuto poi,
come colto da un’illuminazione, disse: “Hey aspetta
un attimo… mi è venuta in
mente una cosa… ritornando alla mia ipotesi di prima, non
è che il suo
ipotetico ex è proprio il nostro Riki? Così si
spiegherebbe l’odio che Hermione
ha per lui, e se a questo aggiungiamo che la Weasley
sa della vostra storia, cosa non
impossibile dato che è la migliore amica di Hermione, ed
è a conoscenza del
fatto che, sempre ipoteticamente,
Riki
l’ha fatta soffrire abbiamo anche spiegato l’odio
che la rossa ha verso di lui
e le sue parole strane di oggi”.
Draco rimase in silenzio valutando bene le parole
dell’amico, poi disse: “Non saprei, Hermione mi ha
detto che lei Riki non sono
mai stati insieme… comunque la tua ipotesi, anche se molto
azzardata, non è poi
così assurda… però seguendo il tuo
discorso lui cosa avrebbe mai potuto farle?
A me tutto sommato è sembrato un ragazzo a posto”.
Blasie parve pensarci un po’su, poi scuotendo la
testa disse: “Non lo so amico, non ne ho idea…
anche a me è sembrato un bravo
ragazzo ma a quanto pare se la mia ipotesi è esatta ci siamo
sbagliati”.
Draco sospirò e passandosi una mano tra i capelli
disse: “è
meglio per lui che non
sia così…in ogni caso qualunque sia la
verità spero solo che me la dica
presto”.
Il moro sospirò dicendo: “Vedrai che lo
farà, le
serve solo del tempo, tu però cerca di non insistere troppo
o non otterrai
niente ok?”.
Il principe delle serpi annuì stancamente e decise
di cambiare argomento, non gli sembrava il caso di continuare a
rimuginare su
quel problema, Blasie aveva ragione: prima o poi Hermione gli avrebbe
spiegato
tutto, si trattava solo di aver pazienza.
Così i due ragazzi passarono la serata a
chiacchierare del più e del meno fino a che Theo e Riki non
vennero a chiamarli
per avvisarli che era ora di cena.
Per tutta la durata del pasto Draco continuò
silenziosamente a fissare di sottecchi Riki ripensando a quello che si
erano
detti lui e Blasie, sperò vivamente che il suo amico si
fosse sbagliato e che
Hermione gli avesse detto la verità sul fatto che erano
stati solo amici.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti miei cari lettori!
Lo so che mi odiate profondamente perché è da
tantissimo che non aggiorno, chiedo umilmente scusa! Davvero, non ho
scusanti,
pardoooooon! ç.ç
Comunque passiamo al capitolo, è un po’ corto
rispetto agli altri lo so, ma ho voluto spezzarlo per due motivi: per
creare suspense
(lo so, sono cattiva XD) e perché ho deciso di mettere
insieme due scene che ci
saranno nel prossimo capitolo che so che per la vostra
curiosità sarebbe stato
crudele separare XD comunque spero che questo capitolo vi piaccia,
anche se non
c’è ancora la tanto desiderata scena della
confessione di Herm (tranquilli, è
più vicina di quanto possiate pensare).
Ringrazio
di cuore i 38 preferiti e le 48
seguite!!! Che ne dite di lasciarmi una piccola recensione per farmi
sapere
come vi sembra la storia? ^^ grazieee!
Bacioni
a tutti!! Peach_93
Sweet
Me:
XD
lo so, tutti vorremmo sporcarci le mani per far soffrire Riki ma credo
che
lascerò l’onore al nostro Draco, che sono sicura
sarà molto felice di far fuori
lo scozzese da strapazzo!
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti *_*
le tue recensioni mi spronano e mi danno sempre la carica, spero mi
seguirai
fino alla fine, anche se non aggiorno tanto frequentemente
^^’’ Un bacione!! E Grazie
ancora!
Jess_Chan: *_*
grazie infinite! Sei davvero
molto gentile! Sono contenta che ti piaccia il capitolo! Comunque stai
tranquilla, non dovrai aspettare molto per la confessione di Hermione,
infatti
sta per succedere una cosa che… °x° non devo
parlareee se no ti tolgo la
sorpresa XD alla prossima! E grazie ancora! Baci
CAPITOLO 10
“Dai Hermione, ti prego! Sei avanti anni luce con il
programma, ancora un po’ lo sei più dei professori
stessi! per una volta puoi
anche distrarti un po’!”.
La ragazza sbuffò infastidita e rispose: “Harry,
lo sai che non sono un’amante del quidditch, ti prego non
insistere!”.
“Eddai Herm! Lo facciamo per te! Vogliamo solo che
tu ti svaghi un po’, ultimamente ti vediamo piuttosto
stressata, stai studiando
troppo secondo me” disse Ronald Weasley guardandola
severamente.
“Dai ragazzi per favore, non mi va di venire a
vedere il vostro allenamento di quidditch” rispose la riccia.
“Perché no? dai mione non farti pregare, hai
bisogno di distrarti un po’, non mi va che tu resti qui tutta
sola con la testa
china sui libri… e poi ci saranno anche Lavanda,
Calì, Padma e altre grifondoro…”
disse Ginny tentando di convincerla.
Proprio non la volevano capire i suoi amici, lei
odiava il quidditch e non aveva voglia di assistere ai loro
allenamenti, era la
decima volta che glie lo chiedevano e che lei rispondeva di no, non ce
la
faceva più!
“Ok, ok, vengo!” disse lei sospirando.
“Alleluia! Ce l’abbiamo fatta a
convincerti!”
esclamò Harry sorridendo.
E così il trio grifondoro si avviò al campo da
quidditch insieme ad altre ragazze, le quali più che per lo
sport andavano ad
assistere agli allenamenti della squadra per veder giocare il loro
Harry Potter.
Una volta arrivati però i grifoni ebbero una
brutta sorpresa, infatti si scontrarono con la squadra dei serpeverde,
anch’essa
seguita da altri ragazzi, che aveva intenzione di allenarsi proprio in
quel
momento.
Tra le persone che accompagnavano i giocatori verde\argento
Hermione e Ginny poterono riconoscere, con loro sommo disgusto, Richard
Mackenzie.
“Potter, che cavolo ci fai qui? Oggi tocca a noi
allenarci!” disse Draco avvicinandosi ai grifondoro,
lanciando uno sguardo
sorpreso a Hermione.
-da quando le interessa il quidditch?- si chiese
il biondo.
“Ti sbagli Malferret, ho prenotato il campo io
stesso!” ribattè il bambino sopravvissuto.
“Già, ma il nostro amico di Durmstrang
è ansioso
di vederci giocare!” affermò Nott ghignando mentre
circondava le spalle di Riki
con un braccio.
“Cos’è, non esiste il quidditch da dove
viene
lui??” Chiese Ron innervosendosi.
“Calmatevi ragazzi, mi è venuta
un’idea” disse
Zabini “Perché non ci alleniamo giocando una
partita tra di noi? Una cosa
tranquilla, senza nemmeno tenere il conteggio dei punti…
dopotutto il miglior
allenamento è la pratica… no?”.
“Sì, io ci sto” disse Ginny sorridendo.
I giocatori di entrambe le squadre annuirono
accettando anch’essi la proposta di Blasie, così
Hermione, Lavanda, Calì e
altre grifondoro andarono a sedersi sugli spalti seguite dalle ragazze
di serpeverde
che attorniavano Riki.
Ovviamente le serpi e i grifoni si sedettero a
debita distanza non avendo voglia di litigare.
Dopo qualche minuto le due squadre si librarono in
aria sulle loro scope e cominciarono a giocare.
Hermione cercò di ignorare gli sguardi che di
tanto in tanto le lanciava Riki e si concentrò per tutto il
tempo sulla
partita, ammirando la sua serpe
volteggiare in aria, alla ricerca del boccino d’oro, con la
divisa verde\argento
che lo rendeva ancora più affascinante di quanto non lo
fosse già.
-forse non è stato poi così male essere venuta ad
assistere agli allenamenti dei grifondoro- pensò la riccia
sorridendo tra sé e
sé.
“ah…guardate Ron-Ron… è
bellissimo…” disse ad un
certo punto Lavanda sospirando.
Hermione, che stava guardando da tutt’altra parte,
disse distrattamente: “Già…”.
A quel punto la bionda grifondoro si girò verso di
lei con un cipiglio corrucciato e disse: “Che cosa vorresti
dire Hermione?? Tra
te e Ronnie non era finita l’anno scorso??”.
“Eh? Oh… ahem… si, certo,
perché?” rispose lei
risvegliandosi di colpo.
“No… nulla, ma… ti piace
ancora?” replicò Lavanda alzando
un sopracciglio.
“Chi?Ron? Certo che no! per me è come un fratello,
nulla di più” rispose Hermione tornando a guardare
Draco Malfoy.
“Bene, sono contenta di sentirtelo dire, ma allora
chi è che osservi con tanto interesse?”
domandò la Brown guardandola
maliziosamente.
“Nessuno…” rispose Hermione arrossendo.
“Questo nessuno deve essere molto interessante”
replicò Calì ridacchiando.
“Non so di cosa stiate parlando…”
affermò
Hermione.
“Io invece credo di si… dai forza dicci chi
è” chiese
Padma avvicinandosi alla ragazza.
“Chi?” chiese la riccia facendo la finta tonta.
“Come chi? il ragazzo che ti piace, ovvio!”
affermarono
Padma e Calì all’unisono.
“Non capisco di cosa state parlando…”
disse
Hermione.
“Oh suvvia, non siamo così stupide! È
grifondoro o
serpeverde?” domandò Lavanda sorridendo.
“Ma non c’è nessun ragazzo che mi piace!
Davvero!”
esclamò Hermione arrossendo.
“Certo… e noi ti crediamo…”
dissero in coro le
gemelle Patil.
“Vabbeh, se non ce lo vuoi dire non
importa…”
Disse Lavanda facendo spallucce per poi tornare a fissare Ron con
sguardo
sognante.
La riccia scosse il capo sospirando e voltò la
testa per tornare a guardare la partita, nel farlo però
incrociò per sbaglio lo
sguardo di Riki che le sorrise e le strizzò un occhio, lei
fece finta di nulla
e tentò di concentrarsi sull’allenamento, anche se
una strana inquietudine la
pervase.
Erano passati pochi giorni dal suo scontro con il
ragazzo e da allora non era successo più nulla, a parte
qualche battutina da
parte di lui nei corridoi, che lei ignorava volutamente, Riki le era
stato
lontano, e anche se questo avrebbe dovuto tranquillizzarla la cosa la
spaventava comunque perché sapeva che prima o poi lui
avrebbe tentato di
concludere quello che aveva provato a farle quella sera, e per questo
motivo
lei era sempre più inquieta.
Appena la partita finì Hermione si alzò e disse
alle sue compagne di casa: “Ragazze io vado, sono
già le sei e devo ripassare
un po’ per domani, lo dite voi a Harry, Ron e Ginny che non
li aspetto?”.
“Sì, certo, glie lo dico io a Ron…Harry
e Ginny”
rispose Lavanda, felice di avere una scusa per parlare col suo Ron -
Ron.
Hermione la ringraziò e scuotendo la testa
sorridente uscì in fretta e furia dal campo di quidditch.
In realtà lei sapeva tutte le materie del giorno
dopo alla perfezione, il vero motivo per cui se n’era andata
via subito era che
non voleva assolutamente scontrarsi di nuovo con Riki.
Ma forse, col senno di poi, avrebbe fatto meglio
ad andarsene con gli altri Grifondoro…
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Peach
corner:
Ciao
a tutti!! Sono tornata con un altro capitolo!
Non voglio anticiparvi nulla perciò vi lascio alla lettura!
Mi raccomando,
fatemi sapere cosa ne pensate!
Un grazie immenso alle 40 preferite e alle 52
seguite!! Grazie mille davvero!!
Un bacione a tutti voi!!!
Peach_93
Anna96:
Ciao cara!! Che bello leggere una tua recensione! Sono
contenta che ti piaccia
il capitolo, in questo vedrai il tuo desiderio realizzato ;-) visto che
non ci
ho messo tantissimo ad aggiornare? XD secondo te
com’è venuto? Baci!!
Barbarak:
Hai ragione, potrai mai perdonarmi? XD Sono contenta che la
storia ti piaccia,
che ne dici di questo capitolo? Baci!!
Cecilia95:Hehe
lo so, anche io mi incuriosisco troppo, ma ero indecisa se
interromperlo dove l’ho
fatto o a metà di questo capitolo, quando succede una certa
cosa… credo che se
lo avessi fatto mi avrebbero ucciso tutti XD Comunque i tuoi desideri
sono
parzialmente esauditi XD Hehe, al prossimo capitolo lo saranno
definitivamente…
comunque è vero, in effetti è un po’
tonna ad andarsene prima, ma se no non
poteva succedere quel che succederà… hihi ciaoo!
Baci!
Pinkstar_girl95:
Grazie mille!! Sono contenta che il capitolo ti piaccia e ti abbia
incuriosito!
Mi piace la tua idea… una marcia sopra Riki…
muahahahahaha!!! Fidati che
Hermione sarà vendicata a dovere! XD Ciaoo! Baci!
Sweet
Me:
Cara ragazza ci hai
visto giusto U_U Entrerà
in scena l’essere immondo ma…. Hehe non
ti dico come finirà XD Comunque l’idea di una
truci dazione di Riki da parte di
tutti mi piaceee! *muahahahahahahahahaaaaa!* Sono contenta che il
capitolo ti
sia piaciuto ^^ e anche se la tua recensione non è
un’orazione di cicerone sono
contentissima lo stesso!! Un bacio!!!
Streghetta89:
Cavoli, sei davvero una streghetta! Hai indovinato! Anche se il
cavaliere non
arriverà con l’intento di salvarla ma
fraintenderà le cose… ma lieto fine
assicurato ^^ (ho detto anche troppo XD) comunque hai visto? Anche se
sono un’autrice
sadica, anzi, sadicissima, non ci ho messo tantissimo ad
aggiornare… no? XD
Ciaoo! Kiss
CAPITOLO 11
Hermione
continuava a camminare spedita, aveva
appena raggiunto la scuola e la stava costeggiando per arrivare al
portone di
ingresso.
Il suo incedere però venne bloccato di colpo da
una voce melliflua a lei conosciuta che, dopo essersi liberata
faticosamente
delle oche di cui era circondata, l’aveva seguita
silenziosamente… almeno fino
a quel momento.
“Hermy cara, come mai tutta questa fretta? Si
potrebbe pensare che stai scappando da qualcuno”.
La ragazza si girò lentamente e rispose in tono
freddo: “Non sto scappando da nessuno Mackenzie”.
“Non si direbbe piccola… comunque come mai mi
chiami per cognome? Il mio nome è Riki,
tesoro” disse il ragazzo ghignando.
“Io ti chiamo come meglio credo, e ti ripeto che
non puoi chiamarmi ne piccola, ne Hermy cara, ne tantomeno tesoro,
chiaro?”
replicò Hermione cercando di nascondere la paura che
l’assaliva.
“Ma come, tu mi puoi chiamare come ti pare e io no
Piccola mia?” disse Riki,
che
avvicinandosi alla riccia provò a sfiorarle una guancia con
il dorso della
mano.
Lei bloccandogli il polso rispose in un ringhio:
“Stammi lontano bastardo! Mi devi lasciare in pace schifoso
che non sei altro!
hai capito? E ora se non ti dispiace io me ne vado”.
“Mi dispiace eccome tesoro, e sai una cosa?
Dovresti imparare a moderare i termini” disse Il ragazzo,
“…Ma forse posso
insegnarti io a trattare nel modo adeguato un purosangue come
me…” concluse
ghignando.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di
controbattere perché si ritrovò premuta contro le
fredde mura di Hogwarts e in
men che non si dica Riki la baciò.
La ragazza cominciò a dimenarsi cercando di
respingerlo con tutte le sue forze, ma lui era più forte di
lei e nonostante ci
provasse non riusciva a staccarlo da sé.
Lui però con somma sorpresa della riccia smise di
baciarla e tappandole la bocca disse ghignando: “Siamo
agitatine vedo eh? Ma
tranquilla, in due secondi sarai docile come un agnellino”, a
quel punto prese
la sua bacchetta e puntandogliela contro sussurrò:
“Stavolta non mi scappi
piccola… Imperio”.
Hermione allora smise di agitarsi e rimase
immobile a fissare Riki con espressione vuota.
“Molto bene… e ora baciami”
ordinò lui ghignando
compiaciuto.
La grifona, non essendo più padrona di sé, si
avvicinò lentamente a lui e lo baciò lievemente,
il ragazzo allora la schiacciò
di più contro le mura di Hogwarts e approfondì il
bacio infilandole la lingua
in bocca con poca delicatezza.
Le sue mani iniziarono a percorrere il corpo di
Hermione con carezze lascive e andarono subito a stringerle i seni.
Ghignando lui iniziò a baciarle il collo
ordinandole di stare ferma e lentamente andò a sfilare i
bottoni della
camicetta aprendola tutta.
La sua bocca scese ed iniziò a baciare l’incavo
tra i seni della ragazza e la parte di essi lasciata scoperta dal
reggiseno,
infilandovi sotto le mani.
Smettendo un attimo di baciarla le ordinò:
“Slacciami i pantaloni tesoro” e la ragazza
obbedì, percorrendo con le mani il
petto di Riki gli slacciò il bottone dei pantaloni, a quel
punto Riki le prese
una mano e la posò sulla sua intimità imponendole
di accarezzarla.
Una voce a lui sconosciuta però lo fece girare.
“Hey Rik, se vuoi darti da fare almeno fallo in
privato” disse Theodor Nott divertito.
Riki si girò ghignando e rispose: “Ci siamo solo
lasciati
un po’ prendere…”, così
facendo rivelo a lui e ai due ragazzi che lo
accompagnavano chi fosse la ragazza con cui si stava intrattenendo.
“Granger??” esclamò sorpreso Nott,
“Hermione??”
riuscì a malapena a sussurrare Zabini, mentre Draco la
fissò allibito.
“Eh già…” rispose Riki.
La grifona vedendo lo sguardo glaciale di Malfoy
sentì qualcosa smuoversi dentro di sé, il suo
cuore iniziò a battere più forte
e il respiro accelerò.
Ad un tratto scosse velocemente la testa e si
guardò intorno spaesata e capì la situazione in
cui si trovava.
Sgranò gli occhi stringendo al petto la sua
camicia della divisa in un gesto pudico.
“D…Draco…” riuscì
a sussurrare.
Il ragazzo la guardò con disprezzo e disgusto e
dopo aver scosso la testa se ne andò via con passo veloce,
seguito da Blasie
che cercava inutilmente di consolarlo.
Hermione a quel punto sentì i suoi occhi bruciarle
e fastidiose lacrime minacciare di scendere giù,
impulsivamente tirò uno
schiaffo a Riki e iniziò a correre in direzione del biondo.
“D-Draco aspetta!!” gridò avvicinandosi
a lui,
“A-aspetta, non… non è come
sembra” coincluse parandosi davanti a lui e al moro
serpeverde.
“Non è come sembra? Hai la camicia completamente
aperta…” disse freddamente, a quelle parole
Hermione si coprì cercando di allacciarla
velocemente “… te ne stavi lì
avvinghiata indecentemente a Riki, lo stesso Riki
che dicevi di odiare, lasciandoti baciare oscenamente… come
dovrebbe essere?” concluse
in un sibilo il principe serpeverde.
“Io… io posso spiegarti!” disse lei
avvicinandosi
al ragazzo, che cercò di sorpassarla irritato.
Lei lo prese per un braccio e disse con le lacrime
agli occhi: “Draco per favore ascoltami! Ti giuro che io non
volevo!”.
Il biondo si voltò con sguardo duro e le disse:
“Ti
prego mezzosangue, risparmiami le tue patetiche scuse”.
“Non sono scuse le mie Draco, te lo giuro! Devi
ascoltarmi!” gli disse mentre una lacrima dispettosa le
solcò il viso.
Il biondo stava per rispondere ma venne interrotto
dall’arrivo di Nott e Riki; il primo vedendo la situazione
chiese: “Draco?
Granger? Cosa sta succedendo?”.
“Theo, Rik, venite con me… lasciamoli
soli” disse
Blasie guardando freddamente la mora.
I due ragazzi lo seguirono, anche se dubbiosi, e
si avviarono all’interno del castello.
“Me ne vado anch’io, non ho intenzione di
ascoltare una sola parola” disse Malfoy rivolto a Hermione.
“Aspetta… lascia almeno che provi a spiegarti la
verità…” replicò la riccia
con un tremolio nella voce.
Draco sospirò, indeciso sul da farsi, e si passò
una mano tra i capelli chiudendo per un istante gli occhi,
dopodiché la guardò incerto
e le disse: “E va bene, parla…ti
ascolto”.
Hermione trasse un respiro profondo non sapendo da
dove cominciare, era arrivato il momento di raccontargli tutto o lo
avrebbe
perso e lei questo non poteva permetterlo.
“Draco… sai bene che io e Riki ci conoscevamo
già
dato che abita dove vado io in vacanza, ma a differenza di quello che
ti ho
detto io e lui eravamo amici… o almeno, questo fino a
qualche anno fa…” disse
non riuscendo a guardarlo negli occhi.
“Ma… tu mi avevi detto che non era tuo amico, che
avevate caratteri diversi…” disse il ragazzo
guardandola sorpreso.
“Lo so… infatti ora io lo odio”
affermò decisa la
ragazza.
“Non mi sembrava che lo odiassi tanto
prima…”
disse aspramente Draco.
“Draco lasciami parlare e ti spiegherò
tutto”.
“Ok…”.
La ragazza si prese un secondo di pausa per
calmarsi e riordinare le idee, poi lo guardò negli occhi e
cominciò a
raccontare tutto: “Qualche anno fa lui ha iniziato a
considerarmi più di un’amica
e… beh, ha iniziato a provarci con me… io
però l’ho sempre rifiutato, quest’estate
però ha iniziato ad essere più insistente e una
sera, quando ci siamo trovati
soli… al mio ennesimo rifiuto lui… mi
ha…violentata… e prima… quello che mi
hai
visto fare… l’ho fatto solo perché ero
sotto imperius, te lo giuro Draco io non
volevo… non volevo davvero…” concluse
non riuscendo a trattenersi dal piangere.
Draco a quelle parole sbarrò gli occhi incredulo.
Non poteva essere vero! Quel verme non poteva aver
davvero fatto una cosa simile alla sua Hermione!!
Il ragazzo si avvicinò a lei stringendola forte a
sé per rassicurarla e per farle capire che lui
c’era, ed era lì con lei, poi
sussurrando le disse dolcemente: “Shhh… piccola
non ti preoccupare, ti credo,
ora ci sono io qui con te, non devi più temere
nulla”.
La ragazza si strinse nel suo abbraccio e si
lasciò cullare dalle sue forti braccia, rasserenata dalle
sue parole.
Draco intanto non smetteva di insultare
mentalmente quello schifoso bastardo.
Come aveva osato fare del male alla sua Hermione?!
Come si era permesso di sfiorarla senza il suo consenso?! Con che
diritto le
aveva fatto questo?!
Si sentiva quasi uno stupido per essersi
arrabbiato con lei prima, ma si promise che quel lurido schifoso
l’avrebbe
pagata a tutti i costi.
Quando la ragazza si fu calmata sciolse l’abbraccio
e guardandola negli occhi le disse: “Va meglio
ora?”.
“Si… grazie Draco” Disse con la voce che
ancora
tremava.
“Non ringraziarmi… anzi, credo di doverti delle
scuse per prima…”.
“No, non ti preoccupare, è tutto ok…
sono io che
avrei dovuto dirtelo prima…” gli disse Hermione.
“L’importante è che me lo abbia
detto… ti prometto
che pagherà per quello che ha fatto” disse con un
tono più duro di quanto
avesse voluto.
“Draco ti prego… non fare
sciocchezze…” disse
Hermione preoccupata per lui.
“Stai tranquilla, non ne farò, ma sappi che non la
passerà liscia, gli renderò la vita un inferno a
serpeverde… ma ora non ci
pensiamo, forza, entriamo che inizia a fare freddo” disse
Draco cingendole la
vita.
Hermione annuì e si lasciò accompagnare da lui
all’interno
di Hogwarts.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** ç.ç perdonooooo!!!! ***
Ciao
a tutti miei amati lettori!
Vi devo chiedere immensamente scusa! Lo so, sono sparita
all’improvviso
e non ho più aggiornato ma ho una valida motivazione, a
scuola ho avuto una
piccola caduta dovuta anche a un motivo personale e ho preso dei brutti
voti,
rischiavo di avere quattro materie insufficienti alla fine
dell’anno (e questo
equivarrebbe alla bocciatura…), per fortuna ho agito in
tempo e ho studiato
moltissimo per recuperarle, alla fine ce l’ho fatta e anche
la situazione
personale si è risolta =).
Bando alle ciance non sono qui per parlare di me ma delle
mie storie, ora che è arrivata la mia amatissima estate
posso tranquillamente
dedicarmi alla scrittura e vi prometto che aggiornerò al
più presto possibile.
Per farmi perdonare del mio ritardo mostruoso vi lascio un
piccolo spoiler, magari non lo troverete pari pari nel capitolo
successivo perché
devo ancora scriverlo tutto, comunque ecco a voi la brevissima
anticipazione:
…All’improvviso
Blasie esclamò a gran voce: “pietrificus
totalus”.
“Hey Rik…
amico… che ti succede? Ti vedo un po’ teso… hai paura per
caso?” disse Draco
ghignando.
“Ragazzi… che sta
succedendo? Perché mi avete immobilizzato?”
domandò con voce tremula Mackenzie.
I due serpeverde si guardarono
ghignando…
Cosa
succederà a Riki? Come si ricollega questo episodio a
quello precedente? Mah… chi può saperlo se non
l’autrice matta?? Mwahahahaha!
Dopo questa anticipazione vi lascio con la promessa di
tornare prestissimo!!
Un bacione a tutti voi!!!!
Peach_93
P.s. le risposte alle recensioni del capitolo 11 le
troverete nel prossimo capitolo
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** Capitolo 12 ***
PEACH
CORNER:
Ciao
a tutti lettori! Come ho già detto chiedo
scusa immensamente per il ritardo! Vi giuro che non
succederà più! E state
tranquilli perché io non lascerò mai incompiute
le mie storie, le continuerò
tutte fino alla fine!
Comunque passiamo al capitolo, qui vedrete la
vendetta dei nostri serpeverde, nonostante i molti suggerimenti di chi
ha
recensito mi abbiano tentato la loro vendetta
sarà… diversa da come la
immaginate ma molto efficace (secondo me…).
Ora vi lascio alla lettura, un bacio!!!
Peach_93
RINGRAZIO:
Le 29
preferite <3
Le 5
ricordate <3
Le 65
seguite <3
Come
farei senza di voi? Grazie!
Barbarak:
Mwahahaha hai ragione… vendetta tremenda vendetta!!!! Eccoti
accontentata!
Spero che ti piaccia il capitolo, se ti va fammi sapere =) ciao!
Giuli
95:
Grazie mille dei complimenti!! Wow! Fanno sempre piacere
=) in questo capitolo
vedrai le sorti del “pooovero”
Riki…
mwahahaha dimmi cosa ne pensi se ti va! Ciaoo!
Streghetta89:
hihihi qui vedrai come diventa Draco vendicativo… non
spaccherà il muso a Riki
ma gli farà un altro tipo di male…
hehe… anche se un bel cazzotto non glie lo leverà
nessuno U_U… ok, basta anticipazioni ^^ se ti va fammi
sapere che ne pensi del
capitolo! kiss
Sweet
Me:
ç.ç chiedo venia! Mi dispiace di aver aggiornato
in ritardo… spero di farmi
perdonare col capitolo… hai fatto bene comunque a farmelo
notare! Comunque ti
ringrazio per seguire la ff e per i complimenti, Draco ha trovato un
buon
metodo per fargliela pagare hihi vedrai, quell’odioso di Riki
avrà il ben
servito sia da lui che da Blasie! Se ti va fammi sapere un tuo parere
=) un
bacio!
Lucy97:
Wow, grazie mille! =) sono contenta che la storia ti
piaccia!! Eccoti
accontentata, questo capitolo parlerà della vendetta di
Draco e Blasie…
mwahaha… che ne dici, sono stata troppo cattiva o troppo
poco? =) Bacio
Capitolo 12
“Eccoci
arrivati Hermione, ora vai in dormitorio e
riposati ok?” disse un ragazzo dai capelli biondi.
“Ok, grazie Draco…” rispose la
caposcuola
grifondoro.
Il serpeverde sorrise e dopo averle dato un lieve
bacio a stampo si diresse verso i sotterranei.
Nonostante all’apparenza potesse sembrare calmo il
suo animo era in tempesta.
Dire che era arrabbiato non rendeva affatto
l’idea.
Se solo pensava a quello che Mackenzie aveva osato
fare a Hermione una rabbia indescrivibile lo assaliva, non riusciva a
capacitarsi del fatto che quel ragazzo fosse potuto cadere
così in basso.
Glie l’avrebbe fatta pagare… e anche amaramente.
Doveva però ricordarsi di non perdere il
controllo, era necessario che rimanesse calmo e che agisse in modo
freddo e
razionale.
-per una
buona volta l’essere un Malfoy alla maniera di mio padre mi
tornerà utile…-
pensò prima di varcare la porta del dormitorio serpeverde
con un ghigno
strafottente.
La sala comune era gremita di studenti e il loro
chiacchiericcio rendeva l’atmosfera leggera.
Draco vide subito Riki chiacchierare con Theo e
Blasie e gli si avvicinò con una tranquillità che
celava la sua tempesta
interiore.
“Hey Riki, amico…
dovrei parlarti in privato, verresti un attimo in camera
mia?” disse il
principe delle serpi con una voce forzatamente tranquilla.
“Hem... certo Draco, arrivo” disse Riki alzandosi.
I due stavano per dirigersi nella stanza del
principe delle serpi ma Blasie li bloccò e prese per un
braccio il suo amico.
“Hey Draco… dovrei parlarti un secondo”
Il biondo non si scompose e con un falso sorriso
disse a Riki:” Aspettami in camera mia, scambio due parole
con Blasie e ti
raggiungo”.
“Ok…” rispose il ragazzo andandosene.
Zabini guardò negli occhi il suo migliore amico e
gli chiese:” Draco… cos’hai in
mente?”.
“Voglio solo scambiare quattro chiacchiere
amichevoli con Riki… tutto
qui…”.
“Dra… ti conosco bene e so che non sono quelle le
tue intenzioni… ti prego amico non fare gesti avventati di
cui potresti
pentirti”.
Draco si passò una mano tra i capelli e
rispose:”Tu non puoi capire Blasie…
lui… lei… diceva la verità…
non era davvero
come sembrava…”.
“Cosa vuoi dire? Hermione ti ha spiegato tutto non
è vero?... cos’hai scoperto?” chiese
cauto il moro.
“... Lei era sotto imperius… non
voleva… e non è
la prima volta…”.
Zabini a quelle affermazioni sgranò gli occhi
inorridito.
“Vuoi dire che lui…”.
“Già… proprio
così… è per questo che Hermione si
comportava in modo strano quando eravamo soli”.
Il moro chiuse gli occhi e respirò rumorosamente,
quando li riaprì erano diventati due lame taglienti fredde
come il ghiaccio, un
ghigno poco raccomandabile si stampò sul suo volto e disse:
“Sai Draco, mi è
venuta anche a me voglia di fare una chiacchierata
amichevole col nostro Riki… sono con te amico, se
vuoi…”.
Il biondo serpeverde ghignò a sua volta e rispose
indicando la strada per camera sua:“Dopo di te
Blasie”.
I due ragazzi si diressero in camera di Draco dove
ad attenderli c’era un Riki piuttosto nervoso.
Draco entrò ostentando una tranquillità che non
aveva e Blasie lo seguì chiudendo la porta dietro di se
rumorosamente per poi
far scattare la serratura.
Riki a quel rumore sobbalzò, poi ricomponendosi in
fretta disse:”Hey Draco… Blasie, come mai anche tu
qui?”.
Il moro si sedette con studiata lentezza su una
sedia, poi rispose:” Sai, anche io avevo voglia di chiacchierare amichevolmente con te… così mi sono
unito a voi”.
Draco si sedette sul suo letto e invitò Riki con
finta gentilezza a fare lo stesso, poi prese la sua bacchetta e
insonorizzò la
stanza, allo sguardo preoccupato di Riki rispose
ghignando:”Sai, non vorrei mai
che delle orecchie indiscrete potessero sentirci...”.
“Capisco…” rispose lo studente di
Durmstrang
sistemandosi la cravatta, “Allora… di cosa dovete
parlarmi? Immagino che centra
quello che avete visto prima… giusto?”.
Blasie annuì e chiese innocentemente:”Allora, amico, da quanto tempo sei interessato
a Hermione?”.
“Beh… ecco io, si insomma da… un
po’…” rispose lo
scozzese.
“E da quanto lei è interessata a te,amico?”
chiese Draco appoggiando i
gomiti sulle sue ginocchia.
“Beh, non lo so… io…”.
Malfoy disse in un ringhio:”ah, non lo sai? Tu che
dici Blasie?”.
“Io dico che lei non è mai stata interessata a
lui”.
“C-Cosa? N-non è vero!! Avete visto con i vostri
occhi cosa stavamo facendo prima…”.
Draco abbassò le palpebre e respirò
profondamente,
non poteva perdere il controllo…non subito almeno.
Blasie a quella risposta così affrettata scosse la
testa, regola numero uno: quando si mente mai ribattere con troppa
immediatezza…
“Riki, Riki, Riki… non ti hanno spiegato che
è
vietato usare maledizioni senza perdono qui ad Hogwarts? E che se una
ragazza
agisce sotto imperius non è cosciente delle sue
azioni?” disse Blasie
guardandolo negli occhi.
“Andiamo… ragazzi voi non penserete certo che
io…”.
“Shhh… non sprecare fiato inutilmente Riki, dicci
la verità e forse non ti
accadrà
nulla” disse Draco cercando di mantenere un tono calmo.
Riki si alzò esclamando“Ma ragazzi
io…”.
“Sta’ buono Mackenzie” disse Blasie
puntandogli
contro la bacchetta intimandogli di sedersi.
Il ragazzo obbedì e si sedette a debita distanza
da Draco.
“Richard Mackenzie, è inutile che cerchi di
mentire, sappiamo ciò che hai fatto a Hermione, la mia Hermione” disse Draco
alzandosi lentamente.
“La t-tua He-ermione?!”.
“Sì, la mia
Hermione, nessuno può permettersi di fare questo
né a lei né a nessun’altra
donna”.
“Ben detto Draco” gli fece eco Zabini.
“Draco, Blasie, io vi giuro che...”.
“Shhh, stai parlando troppo per i miei gusti, ora
è il momento di fartela pagare, vero Blasie?”.
Zabini in tutta risposta esclamò a gran voce:
“pietrificus totalus”.
“Hey Rik… amico… che ti succede? Ti
vedo un po’
teso… hai paura per caso?” disse Draco deridendolo.
“Ragazzi… che volete farmi?
Perché mi avete
immobilizzato?” domandò con voce tremula Mackenzie.
I due serpeverde si guardarono ghignando e il
biondo si avvicinò a lui, poi abbassandosi leggermente gli
disse:”Conosco
parecchi incantesimi che potrebbero farti molto
male sai? Ho solo l’imbarazzo della scelta”.
“T-ti prego, credimi! Io non ho fatto nulla” disse
spaventato Riki.
Draco si passò una mano tra i capelli ghignando
disse:” Se è vero quello che dici non avrai
problemi a farmi usare la
legilmanzia su di te, vero?”.
A quell’affermazione lo scozzese ghignò
interiormente, a Durmstrang aveva imparato a contrastare le intrusioni
nella
sua mente ed era sicuro che Malfoy non sarebbe riuscito a vedere nulla.
Il ragazzo però non conosceva le abilità del
giovane serpeverde in materia, e non sapeva in che guaio si stava
cacciando…
“Ok Draco, ci sto, leggimi pure la mente” disse
concentrandosi immediatamente su un muro bianco.
Il principe delle serpi a quelle parole chiuse gli
occhi ed entrò lentamente nei suoi ricordi.
Tutto ciò che vide però fu soltanto un muro
bianco.
- il
bastardo sta cercando di usare l’occulmanzia…-
pensò concentrandosi sempre di più.
La barriera bianca nella mente di Riki però non si
sgretolava ed era resistente, Draco si sforzò sempre di
più di vedere oltre ma
non ci riuscì.
Si iniziava a sentire debole e dovette sedersi per
terra, Blasie lo aiutò e cercò di dargli forza
come poteva.
Anche Riki si stava sfinendo, non avrebbe retto a
lungo, sentiva le forze venirgli a meno lentamente, se avesse
continuato così
avrebbe finito per cedere.
Draco era esausto, era quasi tentato di mollare,
ma un’immagine gli attraversò la mente, il volto
di Hermione rigato di lacrime,
per colpa di quel ragazzo.
Una rabbia cieca lo assalì e con un ringhio
riuscì
a spezzare la barriera che Riki si era creato.
Una serie di immagini lo investirono e rivide ciò
che era successo quel pomeriggio:
“Ma
come, tu
mi puoi chiamare come ti pare e io no Piccola mia?” disse
Riki, che
avvicinandosi alla riccia provò a sfiorarle una guancia con
il dorso della
mano.
Lei bloccandogli il polso rispose in un ringhio: “Stammi
lontano bastardo! Mi
devi lasciare in pace schifoso che non sei altro! hai capito? E ora se
non ti
dispiace io me ne vado”.
“Mi dispiace eccome tesoro, e sai una cosa? Dovresti imparare
a moderare i
termini” disse Il ragazzo, “…Ma forse
posso insegnarti io a trattare nel modo
adeguato un purosangue come me…” concluse
ghignando.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di controbattere perché
si ritrovò premuta
contro le fredde mura di Hogwarts e in men che non si dica Riki la
baciò.
La ragazza cominciò a dimenarsi cercando di respingerlo con
tutte le sue forze,
ma lui era più forte di lei e nonostante ci provasse non
riusciva a staccarlo
da sé.
Lui però con somma sorpresa della riccia smise di baciarla e
tappandole la
bocca disse ghignando: “Siamo agitatine vedo eh? Ma
tranquilla, in due secondi
sarai docile come un agnellino”, a quel punto prese la sua
bacchetta e
puntandogliela contro sussurrò: “Stavolta non mi
scappi piccola… Imperio”.
La
rabbia che provò in quel momento fu
indescrivibile e gli venne in mente un’idea.
Continuò a scavare nella mente di Riki facendogli
rivivere tutti i suoi ricordi peggiori, ogni delusione, ogni litigata,
qualsiasi brutta esperienza riuscisse a trovare nei suoi ricordi glie
la fece
rivivere.
Riki cercava di contrastarlo con tutte le sue
forze, stava soffrendo terribilmente e sentiva le lacrime minacciare
prepotentemente di rigargli il volto.
Draco, nonostante fosse stanco, riuscì
inizialmente a mantenere il contatto con facilità, ma a
lungo andare la
stanchezza psicologica si fece sentire anche su di lui e il peso delle
emozioni
negative che stava provando insieme a Riki vagando tra i suoi ricordi
gli
rendeva difficile continuare, così dovette interrompere il
contatto mentale e
aprì gli occhi di scatto.
Sia lui che Riki avevano il fiatone ed erano
stremati per quell’esperienza.
Vide lo studente di Durmstrang, ancora sotto
l’effetto del pietrificus totalus, con gli occhi rossi per le
lacrime e con la
fronte imperlata di sudore, lo aveva sfinito psicologicamente ed
emotivamente.
” T-ti prego… b-basta…” disse
il ragazzo
guardandolo con voce flebile mentre una lacrima gli rigò il
viso.
“D’accordo…” disse Draco
rialzandosi “…ma tu devi
promettermi che non ti avvicinerai più a nessuna ragazza di
questa scuola e che
non farai più del male a nessuna, e l’ultima volta
che ti avvicinerai ad
Hermione sarà per chiederle scusa, e dovrai farlo in nostra
presenza”.
“Lo giuro… lo giuro…” si
affrettò a dire Riki con
voce tremula.
“Bene, forza Blasie, andiamo a cena che è quasi
ora”.
Il ragazzo annuì, fece due passi per avvicinarsi
alla porta e poi disse:“Ah dimenticavo…”,
con un ghigno si avvicinò allo scozzese e
sfogò la sua rabbia tirandogli
un pugno in pieno viso, Riki per il colpo emise un gemito e cadde di
lato sul
letto rimanendo comunque rigido come il marmo.
“Ah, adesso si che va meglio” disse il moro.
Draco non riuscì a trattenere un ghigno e aprì la
porta della sua stanza.
I due ragazzi stavano per uscire dalla camera, ma
prima che Draco varcasse la porta la voce di Riki lo bloccò:
“Draco… liberami…
ti prego”.
Il biondo ghignò rispondendo: “Certo, lo
farò…
quando ne avrò voglia”.
Detto questo uscì chiudendo la porta a chiave.
“Draco… stai bene?” chiese Blasie
vedendo il suo
amico pensieroso.
“Si… sto bene…”.
“Sicuro? Ti vedo stanco, e sei
strano…cos’è
successo quando sei entrato nella mente di Mackenzie?”.
“Ho visto cos’è successo questo
pomeriggio… con
Hermione… ed è proprio come aveva detto lei, era
sotto imperius, lui stava per
abusare di lei, non ci ho visto più e allora ho vagato tra i
suoi ricordi
facendogli rivivere quelli peggiori, come sai tra chi legge la mente e
la
persona a cui è letta si crea una sorta di empatia quindi
anch’io ho provato
ciò che ha provato lui, somma questo al fatto che ho visto
cos’ha fatto a
Hermione e capirai perché sono strano… comunque
non è nulla, adesso mi passa…”
rispose il principe delle serpi.
Blasie, sapendo che il suo amico odiava essere
compatito, si limitò a dargli una pacca sulla spalla e
tentò di distrarlo
parlando di quidditch.
I due ragazzi si diressero quindi in sala grande
dove li attendeva una cena sostanziosa.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=410595
|