Will it be love?

di Peach_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** ç.ç perdonooooo!!!! ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Peach corner:

Ciao a tutti! Lo so, lo so cosa state pensando, *ma non bastavano già 2 ff incomplete, pure la 3? Nd lettori* * ^^’’ beh, che dire, quando sono ispirata sono ispirata! Nd Peach*

Ragazzi questo è un mio piccolo sclero, diventerà una long fic se vi piace, mi raccomando ditemi che ne pensate!

Baci a tutti vostra Peach

CAPITOLO 1

Era una normale giornata di metà febbraio, l’ora di pozioni, l’ultima di quel pomeriggio, era appena terminata e tutti gli studenti stavano uscendo dall’aula, tutti tranne la nostra Hermione Granger, la lezione era stata abbastanza intensa e lei doveva finire di scrivere i suoi appunti, non sia mai che mancasse qualcosa! Disse a Harry e Ron che li avrebbe raggiunti a breve e continuò a scrivere ciò che le mancava.

Quando ebbe finito la classe era deserta eccezion fatta per il professor Piton, -incredibile, quando deve iniziare la lezione mai una volta che siano tutti puntuali, appena finisce l’ora l’aula si svuota in un nano secondo!- pensò la bella grifoncina.

La ragazza stava per uscire quando una voce melliflua le giunse alle spalle.

“Signorina Granger, è suo quel libro?” disse il professor Piton indicando un volume rimasto su un banco poco distante dal suo, “No professore, non so di chi sia…” disse la ragazza, il professore lo chiamò a sé con un incantesimo di appello e lo aprì alla prima pagina dove lesse il nome dello studente che lo aveva dimenticato, “Draco Malfoy” disse ad alta voce, “Come?” chiese Hermione confusa, “Il libro è di Draco Malfoy” ripetè l’insegnante, “E lei signorina glie lo riporterà, c’è un tema da fare per domani e lui ha bisogno del suo libro” disse solente Piton, la ragazza provò a ribattere ma a un’occhiata minacciosa del professore che sembrava dire –se non lo fai 100 punti in meno a Grifondoro- la ragazza prese il libro e uscì dall’aula.

-Ma tu guarda se adesso devo pure portare il libro al furetto!- pensò seccata la mora, -ma cosa sono io, la sua serva??? Che se lo venisse a prendere lui il suo libro quel purosangue da strapazzo!-.

Hermione cercò Malfoy in lungo e in largo ma non lo trovò da nessuna parte, l’unica soluzione era andare nel covo delle serpi, ma poi si ricordò che quel pomeriggio loro avevano gli allenamenti di quidditch , lo sapeva perché avevano praticamente rubato il campo ai grifondoro, così decise di andare in biblioteca a fare i suoi compiti, poi sarebbe andata a Slitherin.

La ragazza era ormai abituata ad andarci, circa ad ottobre infatti era stata costretta dalla professoressa Sprite a dare ripetizioni di erbologia a Blasie Zabini a causa del suo scarso rendimento e il ragazzo aveva voluto che le ripetizioni si svolgessero in camera sua, ogni giorno quindi la ragazza si era recata nei dormitori delle serpi.

Quando i voti del ragazzo migliorarono Hermione non dovette più fargli ripetizioni, i due decisero comunque di continuare a studiare insieme di tanto in tanto in quanto come compagni di studio si erano trovati bene e tra loro si stava instaurando un rapporto di amicizia, i serpeverde si erano abituati a vederla entrare nei loro dormitori e sebbene non facessero i salti di gioia nel vederla, soprattutto nei primi giorni, non le davano noia.

Uscita dalla biblioteca, verso le 6, Hermione andò nei sotterranei e si fermò davanti al ritratto del barone sanguinario (è questo quello dei serpeverde? Scusate ^^’’ nda) e disse con voce ferma la parola d’ordine che ormai conosceva bene “Salazar discipuli” e il ritratto si aprì rivelandole un breve corridoio, lei lo percorse ed arrivò in sala comune.

Appena entrò venne raggiunta da Zabini, “Hey Hermione! Cosa ci fai qui? Mi sono dimenticato che dovevamo studiare insieme?” chiese il ragazzo stupito di vederla, “No Blasie,tranquillo, è solo che il tuo amico furetto ha dimenticato il libro di pozioni in aula e Piton mi ha praticamente ordinato di restituirglielo… senti Blasie non è che glie lo porti tu?” chiese speranzosa la ragazza , “mmmm… naaaah! Guarda, se tu vai infondo a quel corridoio e giri a sinistra, la seconda sulla destra è la sua camera, dovrebbe aver appena finito di fare la doccia” rispose Blasie sorridendo con aria innocente, “Grazie tante! Ci si vede” disse Hermione sarcastica.

La ragazza si avviò verso la stanza di Draco e una volta arrivata bussò, “Avanti Zab” disse una voce penetrante, la ragazza entrò, Draco nel vederla si stupì “Mezzosangue, che ci fai qui?”  “Hai dimenticato il tuo libro di pozioni in classe e Piton mi ha imposto di riportartelo” disse la ragazza con voce tranquilla,“Oh beh, gentile da parte tua riportarmelo” affermò il ragazzo ghignando.

 –la granger in camera tua… quante volte l’hai desiderato Draco?- disse la sua vocina interiore, -tante, troppe volte- si rispose lui.

La ragazza con una smorfia appoggiò il libro sul comodino del ragazzo e disse “beh Malfoy, tanti saluti” fece per andarsene quando lui avvicinandosi disse “Come mai questa fretta Granger?” “Non vedo perché dovrei trattenermi Malfoy…” disse la ragazza indietreggiando.

Il ragazzo continuò ad avvicinarsi portandosi un dito alle labbra con fare pensieroso e le disse con un ghigno “Non saprei… vediamo se questo motivo ti basta…”.

Accadde tutto così in fretta, la ragazza indietreggiando andò a sbattere contro il bordo del letto di Draco e vi cadde sopra, lui si chinò velocemente su di lei e la baciò, per la ragazza fu black out.

Era stupita di sé stessa, non riusciva credere alla sua reazione, era la prima volta che baciava un ragazzo dall’episodio di quell’estate, si aspettava di essere spaventata e di respingerlo via, invece no, lentamente e timidamente rispose al bacio.

Draco sapeva di aver fatto un’azione avventata, lei avrebbe potuto respingerlo e lui lo sapeva, invece con sua sorpresa al bacio.

Hermione si stava piano piano abbandonando al ritmo lento e ipnotico che il ragazzo le imponeva, dopotutto era una bella sensazione per lei… non credeva di riuscire a provarla ancora…

Draco dal canto suo stava iniziando a perdere il controllo, quel bacio lentamente lo stava eccitando, quasi d’impulso sbottonò il primi bottoni della camicetta di Hermione e iniziò a sfiorarle i seni, la ragazza era così presa dal bacio che quasi non se ne accorse e mise timidamente le braccia intorno al collo di Draco, lui istintivamente passò una mano sotto il ginocchio di lei facendole piegare la gamba portandosela verso il fianco, fatto ciò iniziò ad accarezzarle l’interno coscia, ma evidentemente fece una mossa sbagliata.

Hermione sentì la mano di lui sfiorarle la gamba andando sempre di più verso l’interno coscia e s’irrigidì di colpo, dei brutti ricordi iniziarono ad affiorarle alla mente, la paura le attanagliò lo stomaco e così si staccò bruscamente dal ragazzo scostandolo di dosso e alzandosi in piedi, Draco non sapeva cosa pensare, perché quella reazione tanto brusca? “Granger?” disse lui incerto, la ragazza si girò verso di lui tremante con gli occhi vuoti e impauriti, Draco non l’aveva mai vista così, ma cosa le prendeva? Cosa stava succedendo alla Mezzosangue? La ragazza lo guardò per un attimo e con voce tremula disse “I-io… io… devo andare…” e così dicendo uscì di fretta da quella camera, “Granger aspetta!!” ma il richiamo di Draco fu inutile, quando lui uscì dalla camera non la vide più e così rientrò dentro e si sdraiò sul letto passandosi le mani tra i capelli  -che aveva la Granger? Forse ho corso un po’ troppo… ma perché quello sguardo impaurito?- Draco non riuscì a darsi una risposta.

Hermione uscì quasi correndo da quella stanza allacciandosi la camicetta con la magia, ma prima di entrare in sala comune cercò di darsi un contegno , trasse un respiro profondo ed uscì salutando Blasie, lui però si accorse che qualcosa non andava, “Hey Hermione, tutto ok?” “Si.. si, tutto ok, perché?” disse la ragazza cercando di mantenere un tono di voce calmo, “Non so, sembri strana… sicura di stare bene?” le chiese il ragazzo dagli occhi cobalto, “Si, sicura, ora scusa ma devo andare, ciao Blasie, ci vediamo!” disse sbrigativa e senza lasciare il tempo al moro di salutarla si fiondò fuori dalla sala comune Slitherin per andare nel suo dormitorio e cercare di rilassarsi.

Blasie Zabini guardò sospettoso la mora che usciva di fretta dalla sala comune, era sicuramente successo qualcosa in camera di Draco e lui voleva sapere cosa, così si diresse in camera del suo amico intenzionato a scoprire la verità.

************************************** CONTINUA*** **************************************

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Peach corner:

Ciao a tutti! Eccomi qui col nuovo capitolo, spero vi piaccia! Immagino abbiate capito cosa sia successo a Hermione, quello che io vorrei far trasparire da questa fic è semplicemente che con accanto l’uomo giusto, che ti ama e ti rispetta, si può riuscire a superare questa brutta esperienza, spero di riuscirci! 

RINGRAZIO:

1 - bribry85 [Contatta]
2 - kakka [Contatta]
3 - kiamilachan [Contatta]
4 - kias7 [Contatta]
5 - Troue_xxx [Contatta]
6 - Whitney [Contatta]

Per aver messo questa storia tra i preferiti

1 - cecilia95 [Contatta]
2 - cino nero [Contatta]
3 - Enza85 [Contatta]
4 - erymoon21 [Contatta]
5 - Maria Fuschino [Contatta]
6 - Principessa89 [Contatta]
7 - Susannina93 [Contatta]

Per aver messo la fic tra le seguite

 
Cecilia95: Grazie per aver recensito! Sono contenta ti piaccia l’idea della fic, spero ti piacerà anche questo capitolo!  Per quanto riguarda la tua domanda, avrai la risposta nel capitolo! Baci!

TullyDommy: Grazie per la recensione! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente! Spero continuerai a recensire! Per quanto riguarda la tua domanda, dico la stessa cosa che ho detto a Cecilia, la risposta è nel capitolo! Baci!

Mi raccomando, recensite in tanti e ditemi che ve ne pare!

Baci a tutti!!! Peach

CAPITOLO 2

Toc Toc. Toc Toc Toc.

Draco Malfoy fu riscosso dai suoi pensieri da un incessante bussare alla porta, mettendosi a sedere sul letto biascicò un ‘avanti’ con voce annoiata ; Blasie Zabini entrò nella stanza e si sedette di fianco al suo amico; “Dray ho visto la Granger uscire da qui, era strana, cosa è successo?” disse con voce pacata. Eccolo li il suo amico, diretto e schietto, e nonostante tutto non lo accusava di nulla, molti avrebbero detto ‘cosa le hai fatto?’  lui no… era per questo che Zabini era uno dei pochi, o forse l’unico, che il biondo considerava un vero amico. Draco si alzò e prese una delle sue sigarette alla menta, la accese ed iniziò a fumare tranquillamente, dopo pochi minuti di silenzio raccontò tutto l’accaduto al suo amico, si sfogò esponendogli tutti i suoi dubbi  e Blasie lo ascoltò silenziosamente con sincero interesse.“Beh Draco, in effetti è strano che la Granger abbia reagito così… avrà sicuramente avuto i suoi motivi, anche se non riesco a capire quali… comunque tu stai tranquillo, tanto prima o poi avrete occasione di chiarirvi” disse Zabini dando una pacca sulla spalla al suo amico, Draco gli sorrise un po’ più tranquillo, era incredibile come il moro avesse sempre una parola di conforto per lui e sapesse sempre cosa dirgli.

 

Erano passati più tre giorni dall’accaduto ed Hermione era sempre nervosa, ogni volta che vedeva la bionda serpe cambiava strada, quando avevano lezioni in comune usciva sempre di fretta dall’aula per non incrociarlo, insomma, lo evitava in tutti i modi possibili; parlare con lui di ciò che era successo nella sua camera avrebbe voluto dire rivelargli anche quella cosa… e non voleva, aveva paura di ciò che avrebbe potuto dirle. Lui invece la cercava sempre e tentava di parlarle in tutti i modi, e lei lo sapeva. Draco voleva capire ciò che era successo, temeva di averle fatto qualcosa che non avrebbe dovuto e voleva sapere cosa, ma non riusciva mai a parlarle.  

 

Hermione era appena uscita dalla biblioteca, aveva finito da poco di studiare e fare i suoi compiti e ora voleva un po’ di relax, così si diresse verso il suo dormitorio. Appena entrò in sala comune vide la sua migliore amica, Ginny Weasley, venirle in contro, “Ciao Herm! Hai un minuto?” chiese la rossa, Hermione annuì e la sua amica riprese a parlare dicendo:“Bene, perché dovrei parlarti, in questi giorni ti vedo strana, sei spesso agitata e nervosa, volevo sapere cos’hai… e non provare a dirmi niente che con me non attacca”. Era inutile mentire, Ginny la conosceva fin troppo bene e Hermione questo lo sapeva, decise quindi di raccontarle tutta la verità; sospirando rumorosamente la bella grifoncina fece segno alla rossa di seguirla ed insieme andarono nella camera della caposcuola. “Allora?” disse Ginny con un misto di impazienza e preoccupazione, “è una lunga storia… quindi mettiti comoda” rispose Hermione sedendosi sul suo letto, “Non ho fretta” disse tranquillamente l’altra sedendosi sulla sedia della scrivania della sua amica. Hermione iniziò a raccontarle tutto dal principio… “Sai che sono andata in Scozia dai miei nonni quest’estate no?” “Si, ci vai tutti gli anni…”disse confusa la rossa, “E sai che li oramai ho il mio giro di amicizie no? mi pare di averti già parlato di Ricky…” “Si… quello a cui piacevi… ma non capisco…”rispose Ginny sempre più confusa, “Ecco… Ricky quest’anno si era fatto più insistente, ci provava spesso con me ma io gli facevo capire che non mi interessava, una sera siamo usciti in compagnia tutti insieme e siamo tornati a casa molto più tardi del solito,lui si è offerto gentilmente di riaccompagnarmi e io ho accettato, ad un certo punto ci siamo fermati, ero così presa dalle chiacchiere che non riconoscevo più il posto dov’eravamo finiti, mi ricordo che era buio e faceva freddo, in giro non c’era nessuno…improvvisamente lui ha tentato di baciarmi ma io mi sono scansata, lui allora si è arrabbiato e… mi…mi…” Hermione non riusciva a dirlo, il suo corpo era scosso da piccoli brividi e la sua voce tremava, poche stille le solcarono il viso ma si calmò quasi subito, aveva già versato tutte le sue lacrime nelle notti passate e ora voleva reagire, in lei c’era solo la voglia di dimenticare. Ginny capì al volo cosa intendeva dirle la sua amica e l’abbracciò forte in silenzio. “Gin…se in questi giorni mi hai visto così agitata è perché è successa una cosa che mi ha fatto ricordare questo episodio…” disse Hermione quando si fu calmata del tutto, “Dai racconta…” disse l’amica con cautela, la riccia respirò profondamente ed iniziò a spiegarle ciò che era accaduto in camera di Draco, del bacio, di come si era sentita bene in quel momento e di come non aveva avuto per niente paura, di come invece ne aveva avuta, a causa dei ricordi, quando la mano di lui aveva iniziato a sfiorarle l’interno coscia. Ginny era esterrefatta, non riusciva a credere al racconto della sua amica, “Herm… tu mi stai dicendo che è proprio Draco Malfoy il primo ragazzo da cui sei riuscita a farti baciare senza provare paura?” “Si… vedi, era una sensazione strana, mi sono sentita bene e in pace con me stessa, non so come spiegarlo, ma non pensavo di riuscire a baciare un ragazzo così…senza timore o ansia, il problema è che lui ora vuole delle spiegazioni riguardo al mio comportamento ma io non voglio dirgli di ciò che mi è successo, per ora sto continuando ad evitarlo ma non so per quanto potrò continuare così…”, Ginny abbassò un secondo il capo impensierita, poi guardò l’amica negli occhi e le disse “Herm, secondo me è inutile provare a sfuggirgli anche perché non credo ti lascerà in pace finché non avrà le spiegazioni che vuole, e tu non riuscirai ad evitarlo per sempre. Dovresti parlargli, non ti dico di raccontargli di questa estate, ma di provare a chiarire con lui quello che è successo tra di voi” “Non so Gin… è che non saprei cosa dirgli” disse Hermione con una nota di incertezza nella voce, “Tu spiegagli semplicemente che non ti va di parlare del motivo della tua reazione, ma che comunque non è colpa sua e che lui non ti ha fatto nulla. Sai Herm, a me quel furetto non piace, ma da ciò che mi hai detto riguardo al come ti sentivi con lui forse Malfoy potrebbe darti una mano a dimenticare, forse potrebbe farti superare le tue paure, e se avrà pazienza e a te ci tiene veramente potrebbe aiutarti per davvero”disse Ginny sorridendo alla sua amica,“Forse hai ragione… ma quando gli parlo?” chiese dubbiosa la bella caposcuola,“ Magari potresti dirglielo durante la ronda di questa sera, non siete forse di turno insieme? Sarebbe l’ideale, riuscireste parlare tranquillamente e senza la paura che qualcuno vi senta…” propose la rossa, Hermione parve pensarci su e dopo qualche minuto di silenzio disse esitante:“Vedremo…”, Ginny sorrise e si alzò, “Dai Herm, per ora non pensarci, hai bisogno di distrarti un po’, che ne dici se andiamo in sala comune da mio fratello e Harry?” la riccia sorrise ed accettò la proposta di buon grado, così le ragazze andarono dai loro amici e si misero a chiacchierare spensieratamente insieme a loro.

************************************** CONTINUA*** **************************************

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Peach corner:

Bonjour! Je suis tornatà! XD eccomi qui con un nuovo capitolo, che dire? Spero vi piaccia!
Vorrei ringraziare tutti per il capitolo precedente, per me è stata una faticaccia scriverlo e sapere che vi è piaciuto mi ha reso contenta!

RINGRAZIO:

1 - Ale 93 [Contatta]
2 - arwen23 [Contatta]
3 - BabyFairy [Contatta]
4 - bribry85 [Contatta]
5 - Emily91 [Contatta]
6 - kakka [Contatta]
7 - kiamilachan [Contatta]
8 - kias7 [Contatta]
9 - Lily261 [Contatta]
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12 - Troue_xxx [Contatta]
13 - virgi_lycanthrope [Contatta]
14 - Whitney [Contatta]
15 - _Giuli95_ [Contatta]

Per aver messo la storia tra i preferiti

1 - cecilia95 [Contatta]
2 - cino nero [Contatta]
3 - Emily91 [Contatta]
4 - Enza85 [Contatta]
5 - erymoon21 [Contatta]
6 - excel sana [Contatta]
7 - liven [Contatta]
8 - MemoryDrops [Contatta]
9 - Piccola_Star [Contatta]
10 - Principessa89 [Contatta]
11 - Saphiras [Contatta]
12 - Selena Moon [Contatta]
13 - Susannina93 [Contatta]

Per aver messo la storia tra le seguite

TANNY: innanzitutto grazie mille per la recensione! *me lusingata per i tuoi complimenti!* poi, la tua domanda effettivamente è giusta, perché io dico che lui è già innamorato di lei solo nell’introduzione della ff, ergo affinché sia chiara questa cosa lo troverai nella ff, grazie per avermelo fatto notare! Baci!

La gIuLy PaZzA: Grazie mille per aver recensito! Sono contenta che ti piaccia la mia ff! che ne dici di questo capitolo? Spero ti piaccia! Baci!

CECILIA95: Ringrazio anche te per la recensione! In questo capitolo la tua curiosità sulla reazione di Draco sarà soddisfatta, poi dimmi come ti è sembrata! Mi auguro che ti piaccia il capitolo! Baci!

CAPITOLO 3

-ora di cena-

“Draco?... Dray?...Dra?...Mio bel furetto?... DRACO!!!”, “che c’è??” chiese il biondo spazientito dopo la centesima volta che Blasie lo chiamava, “Niente, ti eri solo incantato” disse con noncuranza Zabini continuando a mangiare, “Non è che mi ero incantato… ero solo soprappensiero” disse il biondo fissando il tavolo dei grifondoro, “Ma dai! Non me ne ero accorto! E non mi dire che stavi pensando a lei…” disse ironicamente il ragazzo, “Che intuito!...” disse ghignante Malfoy “… comunque Blasie non ce la faccio più! Continua ad evitarmi come la peste, come se le avessi fatto qualcosa! Hai visto oggi quando siamo usciti da erbologia no? l’ho chiamata per parlarle fingendo di dover discutere con lei di cose da caposcuola e lei? ‘Malfoy non ho tempo!’ e se la svigna! Ed è già tanto che mi ha rivolto la parola! Perché di solito va via e basta!” disse Draco tutto d’un fiato, “Hai finito di preoccuparti? Te l’ho detto amico, rilassati, vivete entrambi qui, prima o poi dovrete parlare, si tratta solo di aver pazienza” provò a dire Blasie, “Pazienza?? Pazienza dice lui! È da giorni che la ragazza di cui sono innamorato mi evita in tutti i modi dopo che mi sono deciso a fare la prima mossa e lui cosa dice? Pazienza!” disse agitato Malfoy pur mantenendo un tono di voce molto basso, “Amico, vedi di rilassarti, la tua situazione la conosco, e poi scusa, ma stasera non avete il turno di ronda insieme?”, “La ronda! Me n’ero dimenticato che oggi toccava a me!!” disse il biondo battendosi una mano sulla fronte, “Appunto, vedi? Te l’ho detto io, pazienza Draco, pazienza” disse con aria rilassata Zabini, “Si.. pazienza… e se lei arriva prima di me per non incontrarmi e io non la trovo?” “Semplice, battila sul tempo!” disse il moro con ovvietà, il principe delle serpi ghignò posando lo sguardo sulla sua grifoncina intenta a cenare con i suoi amici.
“Herm ma che hai? Stasera sei silenziosa!” disse Harry dandole una gomitata amichevole, “Nulla Harry, sono solo stanca” disse non curante Hermione alzando lo sguardo sul tavolo verdeargento, guardando il ragazzo biondo sentì l’agitazione salirle dentro… come avrebbe fatto a parlargli quella sera?, “Sarà il troppo studio!” disse Ron allegramente, “Già… troppo studio…” –della figura di Malfoy!- pensò ghignante Ginny.
Quando le due ragazze ebbero finito salutarono Harry e Ron, “Scusate ma abbiamo da fare…” disse la rossa con tono frettoloso, “E cosa? Tra un po’ Herm non deve andare a fare la ronda?” disse Harry in tono sospettoso, “Appunto! Per questo dobbiamo sbrigarci!” ribadì Ginny trascinandosi dietro l’amica.
“Ginny… scusa ma… che abbiamo da fare di preciso?” chiese Hermione appena furono uscite dalla sala grande, “Nulla… è solo che già sei agitata di tuo, ho pensato che stare lì a fare la radiografia a Malfoy non ti aiutasse” disse ghignando Ginny, “Cosa??? Ma io non stavo facendo la radiografia a Malfoy!!” disse Hermione indignata, “Hai ragione… te lo stavi mangiando con gli occhi!” disse ridendo la rossa, “Ma non è vero Ginny!” ribattè la riccia tirando una gomitata all’amica, e insieme iniziarono a ridere.
Ginny aveva fatto apposta a provocarla, voleva distrarre un po’ Hermione, l’aveva vista troppo agitata per quella ronda, un po’ di sane risate le avrebbero fatto bene!
Le due ragazze andarono in camera di Ginny e iniziarono a parlare tranquillamente, in un primo momento risero e scherzarono, poi Hermione sfogò la tensione che le attanagliava lo stomaco al pensiero di quella ronda, “Eddai Herm, stai tranquilla! Non hai nulla da temere! E poi ricordati che se il furetto platinato fa un passo falso io lo cruccio di persona!” disse Ginny comprensiva, “Non so Gin, è che sono agitata!” disse la riccia irrequieta, “Hey tesoro te l’ho già detto, tu devi andare da lui decisa, dirgli quello che vuoi dirgli e basta, poi vedrai la sua reazione e ti comporterai di conseguenza, andrà tutto bene vedrai!” affermò incoraggiante la rossa, “Mah… lo spero! Comunque è meglio che vada, tra un quarto d’ora inizio la ronda e non voglio ritardare, ciao Gin, e grazie di tutto!”, “Figurati Herm! Buona ronda! E ricorda, stai tranquilla!” Hermione uscì dalla camera della sua amica sorridendo –fosse facile!- pensò tra sé e sé.
Passando per la sala comune salutò frettolosamente Ron e Harry per poi dirigersi verso l’aula dei caposcuola.
Camminare per lei non era mai stato così faticoso, ma dov’era finito quel coraggio grifondoro tanto decantato da tutti? Aveva paura, tanta paura.
Quale sarebbe stata la reazione di lui? Cosa le avrebbe detto? Ma soprattutto, lui l’avrebbe aspettata o, visto il continuo evitarlo di lei, sarebbe andato da solo?.
Questi e mille altri dubbi assalivano la grifoncina, che si ritrovò prima di quanto avesse pensato davanti all’aula dei caposcuola, un filo di luce passava attraverso la fessura sotto la porta, questo voleva dire una cosa sola, lui era già arrivato, ed era lì dentro.
Hermione aprì lentamente la porta e lo vide sdraiato su una poltrona con aria assorta, appena la vide sollevò lo sguardo ghignando, “Ben arrivata Granger” disse alzandosi in piedi, “….Malfoy…” disse la ragazza chinando leggermente il capo, “Allora, vogliamo andare?” disse il ragazzo stranamente gentile alla grifona, “S-si… andiamo” e così si avviarono per i corridoi.
I minuti passavano e nessuno dei due parlava, lei sembrava aver perso la voce, e lui pareva avesse la testa tra le nuvole, e così in silenzio finirono la loro ronda ritornando nella sala dei caposcuola dove compilarono velocemente il verbale della serata.
Hermione stava per uscire quando la sua voce apparentemente tranquilla le giunse alle orecchie facendola voltare di scatto, “Allora Granger… non hai nulla da dirmi?”.
Si, la ragazza aveva tante cose da dirgli, dubbi da esporgli, ma non riusciva ad esprimerli, vedendo il suo silenzio Draco riprese a parlare, “No? Beh, allora ti do qualche indizio, potresti per esempio iniziare a spiegarmi il tuo comportamento di quando eravamo in camera mia, o se preferisci comincia pure dallo spiegarmi il motivo per cui mi hai evitato fino ad ora”, Hermione titubò, la tranquillità della sua voce era un buon segno… o forse no?... “Ecco…io… si beh, insomma, volevo dire che…”, “Si?” disse il biondo con un sorriso divertito, “Ecco, volevo dirti che tu non centri con nessuna delle due cose, ecco vedi, il mio comportamento non è dipeso da te, non voglio spiegarti perché ho agito così perché non ti riguarda” disse poi Hermione tutto d’un fiato, “Ah no? vorrei farti notare che in camera mia c’eravamo solo io e te, quindi da chi altro è dipeso se non da me? Avanti mezzosangue, senza troppi giri di parole, dimmi che ti ho fatto, e sappi che qualunque cosa sia successa non era mia intenzione offenderti o quant’altro” disse Draco avvicinandosi leggermente alla ragazza, “Lo so Malfoy, tu non hai fatto nulla, la mia reazione non l’hai scatenata tu!” disse lei con convinzione, “Non prendermi in giro Granger! Mi credi così stupido? Ripeto, c’eravamo solo io e te, chi altri avrebbe potuto farti reagire così? Mago Merlino??” disse inizialmente alterato, ma finendo con una nota di ironia, “Ripeto per la terza volta che questa cosa non riguarda te! Tu non mi hai fatto niente! Credimi!”, Draco trasse un respiro profondo e si avvicinò a Hermione facendole toccare con la schiena la parete vicino alla porta, con voce totalmente calma poi le disse “Andiamo mezzosangue, avrò pure il diritto di sapere che ti ho fatto no?” la ragazza deglutì per la vicinanza di lui, poi prese coraggio e a sua volta gli disse, “Malfoy… ti ho già detto che tu non c’entri, non voglio spiegarti di più perché quel di più non riguarda te, ma me ok?”, Malfoy la guardò dubbioso, “Riguarda te? Non capisco…”, “Non c’è nulla da capire, è una cosa riguardante me che non c’entra nulla con te” disse Hermione con ovvietà.
Draco la guardò negli occhi, sembrava sincera, ma allora cosa nascondeva la Granger?, “Spiegati meglio, voglio solo capire” disse avvicinandosi ulteriormente a Hermione.
La sua vicinanza la stava mandando in cortocircuito, doveva uscire da lì subito, così lo allontanò da sé con decisione, vedendo che lui la lasciò fare e non la trattenne disse avviandosi verso la porta, “Non c’è nulla che devi sapere, ora se non ti dispiace io andrei”, ma quando provò ad aprire la porta scoprì con indignazione che lui aveva bloccato la serratura con un incantesimo non verbale, “Malfoy, apri questa porta!”, a quel punto la serpe si avvicinò a lei e la poggiò contro la porta , le prese i polsi delicatamente accostandoli ai lati della sua testa, lentamente poi portò le sue labbra vicino all’orecchio di lei, gesto che la fece arrossire lievemente, e disse con tono fermo, “Tu non vai da nessuna parte finché non avrò ottenuto ciò che voglio”.

 
“Ricky ti prego lasciami!”
Il corpo di lui la schiacciava contro il muro, la paura le stava annebbiando il cervello, lentamente Ricky portò le sue labbra vicino all’orecchio di lei  e disse  con tono fermo “Tu non vai da nessuna parte finché non avrò ottenuto ciò che voglio”

 

Hermione sbarrò gli occhi impaurita e lo allontanò da sé con uno scatto fulmineo.
Draco la guardò stranito, “Che ti prende Granger?” chiese tra il preoccupato e il curioso, quella era la stessa scena che si era ripetuta nella sua camera, ma cosa aveva fatto stavolta?
La ragazza respirò profondamente, “Nulla… davvero, ora posso andare?” chiese con voce speranzosa, “No che non puoi! Ciò che hai appena fatto è la stessa cosa che ti è successa mentre ci stavamo baciando, ma non capisco! che ho fatto stavolta? Non ti ho nemmeno sfiorata!” disse in tono sconfortato, Hermione si morse il labbro inferiore avvicinandosi a lui, “Ti ho già spiegato che tu non c’entri, credimi” disse passandogli le braccia dietro la schiena con fare rassicurante, “Questo è quello che dici tu, ma le tue azioni esprimono il contrario…” rispose lui cingendole a sua volta la vita, “Sei sicuro?” disse lei sorridendo, “Si…” rispose lui avvicinandosi adagio, “Io non lo sarei se fossi in te…” disse Hermione prima di baciarlo timorosamente.
Non sapeva neanche lei perché lo aveva fatto, le era venuto impulsivo, inizialmente il bacio era timoroso e titubante ma la ragazza acquistò subito un po’ di sicurezza provando le stesse sensazioni che aveva provato in camera di lui.
Draco non rispose immediatamente al bacio, quel gesto l’aveva lasciato interdetto, ma poco dopo strinse di più a sé la grifona ed iniziò a baciarla anche lui assecondando i movimenti delle labbra di lei, iniziò poi a lambirle il labbro inferiore mordicchiandolo delicatamente, poi poggiando le labbra su quelle della ragazza fece pressione con la lingua per approfondire quel contatto, la ragazza cedette quasi subito abbandonandosi a lui, che prese a baciarla appassionatamente facendole girare la testa, non si spinse oltre però, non voleva rovinare tutto con un gesto affrettato.
Quando si staccarono entrambi sorrisero, “Perché l’hai fatto?” chiese Draco senza smettere di sorridere, “Perché mi andava…” disse la ragazza con semplicità.
Draco era contento di queste parole, non voleva che lei lo baciasse per farsi perdonare il fatto che gli nascondesse qualcosa.
Accarezzandole i capelli le diede un bacio a stampo e aprì la serratura della porta, -la verità potrà aspettare- si disse il biondo.
Salutandosi i due ragazzi andarono nei propri dormitori con l’animo leggero, era come se si fossero liberati da un peso.

************************************** CONTINUA*** **************************************

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Peach corner:

Ciao a tutti!! Eccomi qui col quarto capitolo di questa storia! Scusate se ci metto tanto ad aggiornare, un po’ è perché ho anche un'altra storia che sto scrivendo, un po’ è perché sono indecisa su come svilupparla, spero mi perdonerete!! Che dire, leggete il capitolo e ditemi cosa ne pensate!

Baci a tutti Peach

Ringrazio i 16 preferiti e le 23 seguite!!!

Tanny: Ti ringrazio moltissimo dei complimenti che mi fai, mi fa davvero piacere che questa storia ti piaccia!! Per quanto riguarda la mia recensione alla tua storia, figurati! Anzi, ribadisco che è davvero bella! Se ne farai altre fammi sapere! Baci! =D

CAPITOLO 4

 
Un raggio di sole penetrò nella camera della bella caposcuola Grifondoro, la ragazza si rigirò su sé stessa per cercare di riaddormentarsi, era troppo stanca e non aveva nessuna voglia di alzarsi.
Quando guardò la sua sveglia babbana però si drizzò di scatto, erano già le 7.30!!
Si fiondò velocemente nella doccia e si vestì alla velocità della luce, quando aprì la porta vide che Ginny era lì davanti che stava per bussare.
“ ‘Giorno Mione, stavo per chiamarti!”, “Buongiorno Gin! Tuo fratello e Harry sono già in sala grande?” chiese la riccia uscendo dalla camera, “Si, sai com’è mio fratello no? aveva fame il povero cucciolo deperito!” disse Ginny sarcasticamente, Hermione ridendo commentò “Sempre il solito!”, “Già! Comunque qui c’è qualcuno che deve raccontarmi qualcosa…” disse la rossa con finta noncuranza, Hermione sorrise e le raccontò della ronda che aveva fatto con Malfoy, del loro dialogo e del bacio che lei gli aveva dato.

“E quindi l’hai baciato?? E brava la mia Herm! Zia Ginny è tanto fiera di te!” disse la weasley facendo finta di asciugarsi una lacrima di commozione quando l’amica ebbe finito di parlare, Hermione rise, “Grazie zia Ginny! Comunque adesso non so come comportarmi con lui…” disse pensierosa la riccia, “Boh, per ora tu comportati normalmente, magari se lo vedi insieme a Zabini saluti tutti e due tranquillamente e sorridi con non-chalance, poi tanto avrete ancora occasione di parlare e chiarire la vostra situazione, perché non credo che il biondastro desisterà dall’impicciarsi dei fatti tuoi e credo insisterà ancora per sapere la verità” disse Ginny tranquillamente, “Lo credo anch’io” disse Hermione con una nota di inquietudine nella voce.

Le due ragazze entrarono in sala grande per la colazione e si sedettero vicino ai loro amici, “Ciao ragazze!” le salutò allegramente Harry, “Bfuofn gfiorfno!” disse Ron con la bocca piena di cibo, “Sempre la solita finezza Ron… Ciao Harry!” disse Ginny prendendo una brioches, Ron in risposta grugnì qualcosa che assomigliava a uno ‘stai zitta’, Hermione rise e salutò i due ragazzi, poi istintivamente guardò verso il tavolo serpeverde e vide Draco parlare serenamente con Blasie, il biondo si girò verso di lei e la salutò con un cenno della testa, la stessa cosa fece Zabini, Hermione rispose sorridente al buongiorno dei due ragazzi.
“Herm?? Da quando saluti sorridendo Malferret? Ok che sei ‘amica’ di Zabini, lui almeno è sempre stato abbastanza cordiale con noi, ma dico, malferret!!” disse Harry guardando stranito l’amica, Hermione sbuffò sonoramente e rispose “Stavo salutando Blasie, comunque anche se avessi salutato malfoy non vedo quale sarebbe stato il problema!”, Harry la guardò come se stesse guardando un’aliena “Come qual è il problema Herm??? È Draco Malfoy!!!” disse con ovvietà il moro, “Nooooo, grazie per la delucidazione Harry! Da sola non ci sarei mai arrivata!” ribattè sarcastica la riccia, “Ma.. ma..” “Oooh Harry finiscila! Herm saluta chi vuole chiaro?” disse autoritaria Ginny beccandosi un’occhiataccia dal fratello e da Harry, “Grazie tante Gin! Se non ci fossi tu chi mi aiuterebbe a sopportare questi due?” disse Hermione sorridendo mentre si versava del succo di zucca, “Figurati” disse Ginny con finto fare altezzoso,e i quattro grifondoro risero allegramente.

“Draco non trovi che Hermione sia di buon umore oggi?” disse Blasie con noncuranza, “Devo dedurre che il merito sia tuo?”, il biondo la guardò e rispose “Può darsi…” Zabini con tono da ‘te lo avevo detto’ disse “Eh già, la pazienza è la virtù dei forti… comunque racconta, vi siete parlati ieri,non è così?” Draco annuì e rispose: “Inizialmente abbiamo fatto tutta la ronda in silenzio, sapevo che era nervosa e non ho parlato apposta, comunque alla fine siamo tornati indietro e abbiamo scritto il verbale della ronda, quando se ne stava per andare l’ho chiamata e ho iniziato a chiederle spiegazioni del suo comportamento, lei ha cominciato a dire che io non c’entravo niente, che le sue reazioni erano dovute a una cosa sua personale e ad un certo punto ha tentato di divincolarsi e voleva andarsene, io allora ho bloccato la porta con un incantesimo e le ho detto che non l’avrei fatta andare via senza spiegazioni, lei ha avuto una reazione del tutto simile a quella che ha avuto in camera mia, le ho chiesto il perché e lei ha ricominciato con la storia che io non c’entravo etcc… etcc…, le ho detto che non ci credevo e che le sue azioni dimostravano il contrario di ciò che diceva, lei allora mi ha detto, ‘io non ne sarei sicura se fossi in te’ e mi ha baciato!” disse sorridendo al ricordo, Blasie lo guardò stupito e disse “Davvero? Lei ha baciato te?”, “Certo! Ma perché sei così sorpreso? Io sono Draco Malfoy! Nessuna può resistermi!” disse in tono borioso, Blasie ridacchiò e poi gli disse “Scusa Dra, alza il gomito…” il biondo lo fece guardandolo dubbioso, Zabini allora colpì il gomito di lui con una mano dicendo: “Ma va là scemo!” Draco lo guardò non capendo il significato di quel gesto e il moro gli disse, “Lascia stare, un modo di scherzare babbano che mi ha insegnato Hermione”, “Mah, valli a capire questi babbani” disse Draco ghignando.

Ad un certo punto Albus Silente si alzò in piedi, picchiettò una forchetta sul suo calice per ottenere l’attenzione degli studenti ma ovviamente non ci riuscì, con l’incantesimo sonorus allora aumentò la tonalità della sua voce e si sentì un potente: “SILENZIO!”, tutti si zittirono e si girarono verso il loro preside che annullò l’incantesimo.
“Bene… volevo comunicarvi che per tutto il prossimo mese avremo compagnia, mi spiego, Durmstrang ha messo in palio una borsa di studio per i suoi studenti, in accordo con me, con lo scopo di far fare loro un’esperienza scolastica all’estero, tale borsa di studio era destinata solo allo studente che nei primi mesi di scuola avrebbe avuto la media più alta, sono felice di annunciarvi che questo premio è stato assegnato a un alunno che mi dicono sia di origini scozzesi, tra poco egli arriverà qui e verrà smistato in una delle quattro case, per un mese sarà parte integrante di essa, seguirà le lezioni con quelli del sesto anno e passerà il suo tempo libero con voi, vi chiedo di accoglierlo calorosamente e di trattarlo come uno di voi, sono sicuro che lo farete!” concluse sorridente.
Un mormorio si sollevò tra i curiosi studenti di Hogwartz, chi era quello studente? In che casa sarebbe andato a finire?.

“Sentito ragazzi? Un nuovo studente!” disse Ginny tutta eccitata, “Già! Speriamo finisca in Grifondoro!” disse Harry ai suoi amici, “Che dite, sarà maschio o femmina?” chiese Ronald, “Non lo so, ma tra poco lo scopriremo!” disse Hermione vedendo che gazza portava dentro il cappello parlante.
Ad un certo punto il portone della sala grande si aprì e fece il suo ingresso un ragazzo biondo con gli occhi color miele, i capelli tirati all’insù con il gel e degli occhiali dalla montatura nera e fine, era in effetti un bel ragazzo.

Hermione appena lo vide sbarrò gli occhi e strinse nervosamente il braccio della sua amica, “Ahi Herm!!!!!1fsgg!!! che ti prende?” chiese la rossa strattonando il suo braccio dolorante, “Lui… oddio Gin… lui è…”.

“Ragazzi, date il benvenuto a Richard Mackenzie!” disse Silente facendo avvicinare il nuovo studente.

“Cosa????” disse Ginny in un sussurro strozzato “vuoi dirmi che lui è Riky???? Quel Riky???? Ma… non sapevo fosse un mago!”, “Si… è proprio lui… e neanche io sapevo fosse un mago! Oddio Gin, e adesso?” disse nel panico Hermione, “Stai tranquilla Herm! aspetta, lo stanno per smistare!” disse Ginny con nervosismo, e se fosse capitato in Grifondoro?...

Riky si sedette su uno sgabello di legno con un espressione impassibile e il cappello parlante venne posato da Silente sulla sua testa, dopo pochi minuti carichi di tensione il cappello esordì con voce tonante: “Serpeverde!!!”.

Dal tavolo verde\argento si levò un boato e arrivarono degli applausi, Hermione invece assottigliò gli occhi e disse a denti stretti: “Non avevo dubbi…”, Ginny la guardò e le posò una mano sulla spalla dicendo “Fortuna che non è grifondoro… comunque non devi preoccuparti, finché lui rimarrà qui non ti lascerò mai da sola, o io, o Harry, o Ron saremo sempre con te, per le ronde notturne hai il bel biondastro quindi puoi stare tranquilla”, Hermione fece un sorriso tirato e rispose: “Grazie Gin…”.
Le due ragazze videro Riki alzarsi e dirigersi verso il suo tavolo passando vicino a quello Grifondoro, il ragazzo girò quasi per sbaglio la testa e incrociò lo sguardo di Hermione, dall’espressione stupita che si dipinse sul suo volto le due intuirono che l’aveva riconosciuta, Riki poi dipinse un ghigno sul suo volto e andò a sedersi di fronte a Malfoy e Zabini iniziando a parlare con loro.
“Piacere, io sono Richard, ma chiamatemi pure Riki” disse tendendo una mano verso il biondo, “Piacere, Draco Malfoy” disse quest’ultimo stringendogli la mano, “Lui è Blasie Zabini, lui Theodor Nott, loro due sono Daphne e Pansy e questi due sono Tiger e Goyle”, “Piacere di conoscervi” disse cortesemente il ragazzo presentandosi anche agli altri, “Siete tutti del sesto anno?” chiese poi,“Si, tutti noi” disse Blasie, “Oh, bene” disse prendendosi qualcosa da mangiare,”Scusa Rik, posso farti una domanda? Se tu sei di origini scozzesi perché vai a Durmstrang e non qui a Hogwartz?” chiese Draco curioso, “Perché mio padre e il preside karkaroff sono amici di vecchia data, quindi a Durmstrang può tenermi sotto controllo più facilmente” Disse Riki pacatamente.
Dopo qualche minuto di silenzio Richard  si guardò intorno e disse“Sapete, per me è strana questa storia delle case, nella mia scuola  siamo solo divisi per i vari anni e basta, sarà che qui siete in molti di più…”,“Beh, forse è così, comunque sappi che la divisione tra le case è importante qui, la tua casa è come la tua famiglia” disse Nott tranquillamente, “Quella che casata è?” chiese indicando il tavolo retrostante al loro con un cenno della testa, “Grifondoro. sappi che tra noi e quella casa non c’è un buon rapporto, in questo mese che resterai qui te ne accorgerai” disse Tiger, “Grifondoro eh?” proferì Riki ghignando, “Già, quella invece è Corvonero, e quella dietro di noi è Tassorosso” disse Blasie indicando le varie tavolate, i ragazzi serpeverde passarono tutta la colazione a spiegare al nuovo arrivato come funzionavano le cose a Hogwartz, quando ebbero finito si alzarono pronti ad affrontare un’ora di pozioni coi Grifondoro.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Peach corner:

Ciao a tutti miei cari lettori! Eccomi qua con un capitolo fresco fresco! Spero che vi piaccia! Credo che la prima parte vi farà odiare Riki ancora di più (se possibile) perché inizierà a saltare fuori un po’ il suo carattere, un’altra cosa che volevo dirvi è che la seconda parte (verso la fine) non so se si riesce a seguire bene perché è tipo una messaggiata, ditemelo per favore, perché al massimo correggo il capitolo! Un ringraziamento ai 21 preferiti e alle 30 seguite!! Chi lo avrebbe detto che un semplice esperimento della mia mente folle avesse successo!
Bacioni a tutti! Peach

Sycil88 (Tanny): Sono davvero lusingata dei tuoi complimenti! ^\\^ sei troppo buona con me e troppo severa con te stessa! Tu sei davvero brava a scrivere!! Comunque l’idea di Riki a Hogwartz non ce l’avevo all’inizio… poi la mia mente malata ha macchinato la sua entrata in scena XD un bacio alla mia cara commentatrice\scrittrice!! Peach

Anna96: Eh già! Una cosa inaspettata! All’inizio non avevo pensato di inserire Riki nella storia, però poi mi è sembrata un buono spunto per scriverci sopra! Cosa ne dici di questo capitolo? Spero ti piaccia! Un bacio! Peach

Emmajane:Ciao! Sono contenta che la storia ti piaccia! Davvero! Comunque anch’io strozzerei volentieri quello scozzese da strapazzo, ma mi serve ancora per la storia XD comunque non so ancora cosa farò fare a Draco, di certo come hai detto tu si comporterà da buon serpeverde! *autrice ghigna sadica* *Riki si spaventa*. Bacio e a presto! Peach

Cinonero: Uau! Sono contenta di averti incuriosito! Grazie per il complimento! Che te ne pare di questo chap? Soddisfa un po’ la tua curiosità? Spero di si! Baci Peach

CAPITOLO 5

Finita la colazione i quattro grifoni si alzarono svogliatamente pronti per andare a lezione, Hermione non era per niente di buon umore, cosa c’era di peggio di un ora di pozioni con le serpi? Semplice un ora di pozioni con le serpi e Riki!
La ragazza non sapeva come comportarsi, voi direte, facile, basta evitarlo! Già… peccato che il ragazzo sembrava aver stretto amicizia proprio con Draco Malfoy quindi se evitava uno evitava l’altro, cosa che non voleva fare perché si ricordava della discussione che aveva avuto col biondo ieri sera, come gli avrebbe spiegato il fatto che era tornata ad evitarlo? Con la verità, cosa da escludere nella maniera più assoluta.
Il quartetto uscì dalla sala grande, Ginny salutò i suoi amici raggiungendo le ragazze del suo anno e il cosiddetto trio dei miracoli si avviò tranquillamente verso l’umida aula di pozioni.
I ragazzi erano in netto anticipo, e Hermione per sua sfortuna si imbattè proprio nel suo problema,  Draco, Blasie, Riki, Daphne e Pansy stavano chiacchierando allegramente appoggiati davanti al muro dell’aula.
“Hey Herm” disse Blasie a mo’ di saluto, “Ciao Blasie” disse sorridendo la ragazza che salutò Malfoy con un cenno della testa, il biondo fece lo stesso.
“Herm… ancora!” disse sussurrando il bambino sopravvissuto, “Harry!” disse lei con più nervosismo di quanto avesse voluto.
“Hermy cara, che fai, non mi saluti?” disse ghignando Riki, “Tu la conosci?” chiesero con stupore Draco e Blasie, “Tu lo conosci?” chiesero Ron e Harry altrettanto stupiti, “Si… lo conosco…” disse lei con finta calma, “Già, diciamo che io e lei siamo… amici intimi…” rispose il ragazzo calcando sulle ultime parole, “In che senso?” chiese Draco staccandosi dal muro, “Nel senso che lui abita nel posto dove vado in vacanza, nulla di più” disse Hermione con tono neutro, “Niente di più? Ma come, così mi offendi!” disse sarcasticamente il ragazzo, “Oh ma come mi dispiace” ribattè lei fissandolo con sguardo battagliero, “Sei esattamente come ti ricordavo, fiera e orgogliosa in qualunque situazione” sussurrò lui in modo appena udibile mentre le si avvicinava, “Tu…”  esclamò con rabbia Hermione, ma prima che potesse ribattere arrivò il professor Piton:“Signorina Granger!!  Le sembra questo il modo di trattare il nuovo arrivato??” disse indignato, “Ma professore io…” “Niente ma!! 20 punti in meno a Grifondoro!!” “Ma professore Hermione non”, “Zitto Potter! Altri 20 punti in meno a Grifondoro! E non provi a ribattere anche lei signor Weasley o mi vedrò costretto a togliere in tutto 100 punti alla vostra casata!!!” così dicendo entrò in classe sollevando la punta del suo naso adunco.
“Questa me la paghi” disse Hermione in un sussurro a Riki, “Quando vuoi tesoro, lo sai che sono sempre a tua disposizione” rispose lui maliziosamente, la riccia entrò in classe ribollente dalla rabbia, era arrivato da neanche un ora e aveva fatto perdere la pazienza a lei e 40 punti alla sua casata… la grifona aveva l’impressione che quel mese sarebbe stato molto lungo…
I ragazzi si sedettero ai propri posti e il professore con la bacchetta sollevò un gessetto e scrisse sulla lavagna il nome di una pozione.
“Distillato della morte vivente, qualcuno sa cos’è?” chiese tranquillamente, la mano di Hermione si alzò in aria, ovviamente lei sapeva tutto su quella pozione, ma la sua non fu la sola.
“Mi dica signor Mackenzie” disse Piton voltandosi verso Riki, “Il distillato della morte vivente è una pozione molto forte che fa perdere i sensi a chi la beve causandone la morte apparente, alcuni degli ingredienti necessari alla sua preparazione sono le radici di valeriana ed il succo di Fagiolo Sopoforoso Allo stadio intermedio diventa di color ribes nero, ed in seguito passa al lilla chiaro; mescolandola in senso antiorario, infine, diventa definitivamente limpido come l'acqua.” Disse il ragazzo sorridendo mellifluo.
“Eccellente! Davvero una spiegazione esauriente! Signorina Granger ha trovato un ottimo rivale” disse Piton guardandola con un ghigno, la ragazza rimase impassibile, infastidita dal fatto che lei rispondeva sempre in quel modo alle domande e il professore riusciva sempre a trovare imperfezioni inesistenti, e se lei glie lo faceva notare ovviamente lui ghignava e diceva ‘non si contrasta un insegnante! 20 punti in meno a Grifondoro!’, un’altra cosa che le dava fastidio era che quella risposta era stata data da lui.
Orgoglio grifondoro.
“Cavolo Rik, sei un enciclopedia!” disse Theo, che era seduto di fianco al ragazzo, “Non per nulla sono il miglior studente di tutta Durmstrang” rispose dandosi delle arie il ragazzo.
Il professore iniziò a scrivere tutti gli ingredienti che occorrevano per preparare quella pozione, “Il necessario per fare questa pozione lo trovate sui banchi infondo all’aula, entro la fine di quest’ora dovrete aver terminato il vostro lavoro,la difficoltà di questa pozione è che si prepara velocemente e una minima distrazione può compromettere la buona riuscita del vostro operato, anche se dubito che più della metà di voi produrrà qualcosa di perlomeno accettabile” disse alludendo chiaramente ai grifondoro.
I ragazzi si misero a lavorare senza parlare e il silenzio calò in quell’aula, erano tutti concentratissimi.
A fine ora Hermione mise la sua pozione in una boccetta e uscì velocemente dall’aula senza aspettare i suoi amici perché non aveva voglia di incontrare Riki, al diavolo i propositi di non evitarlo.

“Blasie… l’hai vista anche tu? Ha fatto esattamente come le altre volte…” disse dubbioso Draco, “L’ho visto… ma dubito che tu c’entri qualcosa stavolta, non dopo ieri sera, e poi stamattina ti ha anche salutato” disse Zabini per tranquillizzarlo, “Già… comunque ieri sera alla fine non è che mi abbia spiegato molto…”, “Ok, ma almeno ti ha detto che tu non c’entri, io fossi in te starei tranquillo, magari aveva solo fretta” disse Blasie, “… può essere” rispose il biondo con poca convinzione.
I due serpeverde uscirono dall’aula aggregandosi a Theo Riki Pansy e Daphne.
Draco era pensieroso, Hermione era strana da quella volta in camera sua, gli aveva detto che lui non c’entrava e il biondo aveva deciso di crederle, ma allora se non era lui il problema qual’era? Il principe delle serpi era determinato, voleva sapere cosa la rendeva tanto irrequieta, e si sa, un Malfoy ottiene sempre quello che vuole.

Per tutta quella giornata Hermione aveva continuato ad evitare il gruppo dei serpeverde con non curanza, infatti se li vedeva non cambiava strada, si immergeva nella conversazione con Ron, Harry e Ginny e tirava dritto, se sentiva le loro voci in lontananza allora sì che cambiava direzione, davanti a loro non l’avrebbe mai fatto, non voleva che Riki pensasse che lei avesse paura di lui, Hermione Jane Granger non voleva più scappare, aveva capito che quella tecnica non funzionava perché più fuggi da un problema più questo si ripresenta, l’indifferenza, anche se finta, era la strategia migliore.

Draco Malfoy questo suo modo di fare lo aveva notato e continuava a chiedersi perché la sua mezzosangue continuava a comportarsi in quel modo, Blasie gli ripeteva di continuo che non doveva pensarci e doveva stare tranquillo  ma lui proprio non ci riusciva, avrebbe voluto parlare con lei per avere quelle spiegazioni che non aveva ottenuto durante la ronda ma era perennemente circondata dallo sfregiato lenticchia e la piattola.
Un'altra domanda frullava nella testa di Draco, interrogativo sollevato dalla strana discussione che avevano avuto Hermione e il nuovo arrivato, qual era il vero rapporto tra i due ragazzi? Lui aveva detto che erano amici intimi, questo significava che avevano avuto una storia? La serpe sperò per il nuovo arrivato che non fosse così…
Il biondo si diresse in biblioteca per svolgere i suoi compiti in tranquillità e vide l’oggetto dei suoi pensieri parlare con Ginevra Weasley.

“Lui ha osato parlarti in questo modo?! Ti ha detto davvero quelle cose?!” disse in un sussurro carico di astio la rossa,  Hermione annuì, “Ma come si è permesso?! Quel ragazzo dovrebbe soltanto stare zitto e buono! Giuro che se lo becco in giro desidererà tornare a Durmstrang con tutte le sue forze!”, “Il bello è che Piton è arrivato e ha tolto 20 punti a me per il mio ‘modo di accogliere il nuovo arrivato’ e altri 20 punti a Harry che ha cercato di difendermi!” disse Hermione, “Evviva l’imparzialità! Perché lui non patteggia per i serpeverde, noooo figuriamoci!... Hey, aspetta un momento, a proposito di serpi, guarda un po’ chi è entrato…” disse sorridendo sardonica Ginny, “Chi?” chiese la riccia girando leggermente la testa verso l’entrata, “Sembra che il platinato abbia voglia di studiare…” disse sarcasticamente la rossa, “Eddai Gin” non chiamarlo platinato!” disse ridacchiando Hermione, “Adesso lo difendi pure! Brava Herm, brava!” disse sarcasticamente la Weasley, Hermione rise dicendo, “Dai, forse è meglio mettersi a studiare o madama Pince ci cacci via dalla biblioteca” e così dicendo aprì il libro di trasfigurazione, poco dopo davanti a lei apparve un bigliettino:

Granger, riesci a liberarti della piattola?
Vorrei parlarti, mi pare avessimo un discorso in sospeso
                                    DLM

 

Spiacente Malfoy, ma devo studiare erbologia,
c’è una verifica imminente e non posso farmi cogliere impreparata,
Comunque mi pareva di averti già detto tutto ieri sera…
                                    HJG
p.s. non chiamare Ginny piattola!

 

Ma la verifica è settimana prossima!
Granger, sei sempre la solita…
 comunque mi hai spiegato poco e niente,
avrei anche un paio di domande da farti su Riki…
che ne dici se ci vediamo stasera?
                                            DLM
p.s. ok, ok, la chiamerò weasley!

 

Lo so che è settimana prossima… ma è sempre meglio portarsi avanti.
Per stasera non so, avevo promesso a Harry che sarei rimasta con lui
a vedere un film babbano sul suo portatile,
per quanto riguarda Riki e ieri sera… non c’è nulla da sapere…
                              HJG
p.s. ecco, bravo

 

Un film babbano con lo sfregiato… wow… che bella serata ti aspetta…
Non puoi dirgli che non ti va?
Comunque se c’è qualcosa da sapere o no si vedrà
                                      DLM
p.s. Grazie! Comunque…un portache??
 

Non lo so se posso… comunque se riesco a liberarmi ti faccio sapere ok?
                   HJG
p.s. un portatile, ovvero un computer. È un aggeggio babbano che
HARRY ha incantato per farlo funzionare anche qui a Hogwartz

 

Ok, se puoi comunque ci troviamo davanti alla stanza delle necessità, diciamo verso le 9?
                                             DLM
p.s. ok, mi arrendo, babbanologia non è proprio il mio forte…
 

Ok, per me va bene, ti faccio sapere per tempo
                       HJG
p.s. ma nooo! Non me ne ero accorta!

 

Ok, allora a stasera… se ci sei
                                  DLM
p.s. spiritosa!

 

Ok, ciao!
                                 HJG
p.s. non sono spiritosa, ma sincera!

 

Se lo dici tu…ciao miss sincerità!
                                    DLM

 

Hermione sorrise in direzione del biondo, il quale le fece un occhiolino, e si mise a studiare.
Si vede che però non era giornata per lo studio… Ginny Weasley infatti alzò lo sguardo sul suo foglio e riuscì a leggere la firma del biondo ‘DLM’.
“Stai massaggiando con lui??” sussurrò sorpresa, “Cosa?” chiese la riccia presa alla sprovvista, poi la rossa le indicò il foglio con un cenno della testa e Hermione arrossì lievemente, con uno sbuffo iniziò a leggere a bassa voce la conversazione che avevano appena avuto lei e la serpe.
 Ginny ghignando guardò di sfuggita Malfoy e si mise a lavorare tranquillamente, la riccia fece lo stesso sperando di non avere altre interruzioni, e così fu.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Peach corner:

Ciao a tutti miei cari lettori! Eccomi qui con un altro capitolo! Chiedo umilmente scusa per il ritardo ma ho 3 fic in ballo adesso ed è difficile per me aggiornarle velocemente! Scusate! * è.é speriamo che almeno il capitolo sia bello! Nd voi lettori* * ^^ lo spero vivamente anch’io… nd me*.
Ringrazio veramente i 22 preferiti e le 36 seguite!!!
Bacioni a tutti Peach

Tanny:  Ti ringrazio veramente tantissimo per le tue recensioni! Mi spronano davvero tanto a scrivere e mi danno davvero molta carica! Sei davvero gentilissima con me ^^. Ti ringrazio già in anticipo per la recensione dell’altra mia nuova storia, sono contenta che mi perseguiterai (come dici tu) anche li ^^ Bacioni Peach

Anna96:Ciao! Belli loro vero? ^^ sono contenta che ti piaccia la parte del messaggiamento ^_^. Per la tua domanda del giorno (lol) Draco scoprirà o no la verità? Hehe siccome sono un autrice sadica e mi piace tenervi sulle spine lo scoprirete nelle prossime puntate! XD Baci Peach

Emmajane: Grazie mille! Sono contenta che ti piaccia il messaggiamento, mi è venuto così di getto e non sapevo come potesse risultare, sapere che è piaciuto mi fa piacere, *Autrice si gasa* *weh bella scendi dalle nuvole nd tutti* *Hem… si… scusaate ^^’’* Baci e alla prossima! Peach

CAPITOLO 6

Hermione era di ritorno dalla biblioteca con la sua amica, erano circa le cinque del pomeriggio e le due ragazze avevano appena finito di studiare.
La riccia, immersa nei suoi pensieri, era in cerca di una scusa plausibile per poter andare all’appuntamento con Draco senza far sapere nulla a Harry, la cosa però non le risultava per niente facile.
 Lei odiava mentire ai suoi amici e non era brava a dire bugie in generale, ma questa volta era necessario; voleva incontrarsi con Draco, ma non poteva farlo sapere ai suoi amici, soprattutto al moro.
Se Harry l’avesse saputo… non voleva neanche pensare alla reazione che avrebbe potuto avere, già le aveva fatto storie quando l’aveva semplicemente salutato, figurarsi se avesse saputo tutta la storia!
“Hey Herm, che hai?” chiese Ginny vedendo l’amica taciturna, “Eh?” disse distrattamente la ragazza interrotta dai suoi pensieri, “Herm? Stai ancora pensando al platinato?” domandò Ginny alzando un sopracciglio con fare ironico, “Si e no… sto pensando a che scusa usare con Harry per poter vedere DRACO” rispose la riccia calcando sul nome del ragazzo, Ginny ridacchiò rispondendo: “Beh, digli che ti senti poco bene e che sei molto stanca,  io poi lo trascino con Ron in camera mia e ci guardiamo il film, in questo modo tu potrai incontrarti col tuo PLATINATO”, “Può andare… allora scriverò a DRACO che potrò venire” disse Hermione, le due ragazze si guardarono e si misero a ridere, “Dai scema, andiamo in sala comune a vedere che combinano i mio fratello e Harry” disse poi la rossa dando una pacca amichevole alla sua amica, “Ok Gin, ma non chiamarlo platinato!”, “Lo difende ancora! Lo difende ancora!” disse Ginny con finta aria incredula.
Ridendo le due ragazze si avviarono nella loro sala comune e videro Ron e Harry chiacchierare allegramente seduti su delle poltrone vicine al focolare.
“Ginny! Hermione! Eccovi qui!” disse il moro sorridendo, “Pensavamo vi foste addormentate in biblioteca!” concluse ironicamente Ron, le due ragazze si avvicinarono serenamente, Harry attirò a sé Hermione facendola sedere sulle sue gambe e Ginny si sedette accanto al fratello.
Il bambino sopravvissuto cominciò ad accarezzare dolcemente i capelli della riccia e i tre ragazzi si misero a parlare del più e del meno, arrivò così l’ora di cena e i quattro grifoni si avviarono in sala grande.
Quando Hermione si sedette voltò distrattamente la testa verso il tavolo dei serpeverde e incrociò lo sguardo incerto di Draco.
-cavolo! Non gli ho detto che vengo!- pensò Hermione, così guardandolo fece un cenno affermativo sperando che capisse, evidentemente fu così perché il ragazzo le sorrise e si voltò verso Blasie.
“Herm… perché Malfuretto ti ha sorriso?” chiese Ron perplesso, “Cosa? Malfuretto?” disse la ragazza ritrovandosi spiazzata, “Già… proprio lui!” disse Harry in tono leggermente infastidito, “Ma ragazzi queste cose voi ve le sognate di notte!” disse la ragazza fingendo di ridere, “Herm, io e Ron non siamo cechi…” disse Harry, “Già, ma siete dei grandissimi rompiscatole! Eddai ragazzi lasciatela in pace!” disse Ginny accorrendo in aiuto della mora.
Le due ragazze si misero a ridere e Ron e Harry non dissero più una parola.

“Allora Dra, mi vuoi dire si o no cosa ti rende tanto contento?” chiese Blasie con curiosità, “Stasera vedo Hermione…” rispose il ragazzo con finta non curanza, “E me lo dici così? Quando vi siete parlati?” domandò Blasie avvicinandosi leggermente all’amico, “In biblioteca, visto che era con la Weasley le ho scritto  per chiederle se potevamo parlare, morale della favola l’ho convinta ad incontrarci stasera, l’alternativa che aveva era quella di un film babbano con lo sfregiato” disse Draco ghignando, “Wow… che prospettiva allettante!” commentò Blasie con ironia, “Come no! quasi quasi vado da lei e le propongo un cambio di programma, tutti insieme in camera di Potty a vederci uno di quei noiosi film strappalacrime!” disse ridendo il biondo, “Noooo voglio venire anch’io!” affermò Zabini ridendo a sua volta,  Draco sogghignando scosse la testa e con tranquillità tornò a finire la sua cena.

Finito di mangiare i grifoni erano tornati in sala comune ed erano seduti sulle poltrone che c’erano vicino al camino.
“Ragazzi… credo di non sentirmi molto bene…” disse ad un certo punto Hermione passandosi una mano fra i capelli, “Davvero? Cosa ti senti?” chiese Harry premuroso, “Mi gira la testa e sono un po’ stanca… forse è meglio che vada a letto a riposarmi…” disse la ragazza stancamente, Ginny trattenne a stento un ghigno malizioso, “Herm vuoi che venga con te?” domandò Harry passandole una mano sulla fronte, “No grazie… stai pure con loro e guarda il film senza di me” proferì Hermione con un po’ di disagio, non le piaceva mentire ai suoi amici, per niente.
“Sicura?” chiese Harry alzando un sopracciglio preoccupato, “Si si” disse la ragazza alzandosi lentamente, “Dai ti accompagno io Herm, voi ragazzi  andate in camera mia, vi raggiungo subito” disse Ginny risoluta, “Ok, ‘notte Herm” disse il bambino sopravvissuto scoccando un bacio sulla guancia all’amica, “Notte Herm” disse Ron facendo lo stesso, “Notte ragazzi” disse la riccia dirigendosi in camera sua con Ginny.
Quando entrarono la rossa disse con tranquillità “Visto? ha funzionato, ora sei libera di andare dal PLATINATO”, Hermione la guardò fintamente risentita, “Gin, lui non è ‘platinato’ chiamalo DRACO, oppure Malfoy! Comunque sono un po’ agitata all’idea di incontrarlo… mi ha detto che vuole parlarmi di Riki, e che stavolta vuole le sue spiegazioni …”, “Tranquilla Herm, visto come è andata la ronda io direi di non preoccuparti troppo,vedrai che andrà tutto bene” le disse la rossa con fare dolce, “… Ok, se lo dici tu… ora vai che i due ragazzi ti aspettano” rispose Hermione sorridendo, “Ok, domani mi racconterai tutto”, “Ci puoi contare” disse la riccia sdraiandosi sul letto, “Buona serata Herm!” disse Ginny uscendo dalla stanza, “Anche a te” rispose Hermione guardando il soffitto.
La sua sveglia babbana segnava le 8.15 aveva ancora un po’ di tempo.
All’idea di rivedere Draco Hermione era un po’ agitata, certo, il comportamento di lui l’aveva un po’ rassicurata ma non del tutto.
Il biondo ragazzo voleva sapere la verità su di lei, ma la grifona non si sentiva ancora pronta a rivelargliela, per lei era già stato difficile dirlo a Ginny, figurarsi raccontarlo a lui!
Poi il fatto che avrebbe dovuto parlargli di Riki la agitava parecchio, cosa voleva chiederle il ragazzo su quell’essere odioso?
L’unico modo per saperlo era andare da lui, e sebbene da una parte la cosa le mettesse addosso un po’ di agitazione dall’altra parte Hermione aveva voglia di rivederlo e di stare un po’ da sola con lui, non sapeva precisamente il perché, sapeva solo che la sua compagnia in un certo modo la faceva sentire bene.
La ragazza guardò il suo orologio, le 840.
Non riuscendo più a stare nella sua camera a far niente decise di uscire e di avviarsi versoi la stanza delle necessità, quindi si alzò ed uscì cautamente dalla sua stanza.
Iniziò a camminare con passo sicuro per il corridoio dei dormitori, poi passando per la sala comune ancora abbastanza popolata uscì dal ritratto della signora grassa trovandosi nei corridoi poco illuminati di Hogwartz.
Camminò alla svelta, leggermente nervosa, e raggiunse la stanza delle necessità alle nove esatte, Draco era già lì ad attenderla, appoggiato alla parete con la divisa un po’ scomposta come al solito, i capelli morbidi che in parte gli ricadevano sul viso e una sigaretta alla menta tra le labbra, Hermione rimase un secondo ferma a fissarlo incantata dal fascino che emanava quel ragazzo, si riscosse subito avvicinandosi a lui con aria sicura.
Draco sentendola arrivare sollevò lo sguardo da terra sorridendo sornione “Ciao Granger” disse spegnendo la sigaretta, “Ciao Malfoy” rispose lei, il biondo le si avvicinò dandole un bacio a stampo e le cinse la vita con un braccio,“Noto con piacere che sei riuscita a venire, come hai fatto a liberarti di Potty?” chiese poi con tono divertito, Hermione rispose con tranquillità “Ho usato la scusa di un classico mal di testa”, “Semplice ma efficace” disse lui pacatamente, poi si scostò piano da lei e camminò tre volte avanti e indietro ed un grande portone apparve agli occhi dei due ragazzi.
Draco lo aprì lasciando entrare Hermione, che rimase colpita dalla stanza in cui erano entrati, era abbastanza grande ed accogliente, con un camino attaccato ad una parete, un divano rosso di fronte ad esso, delle finestre incantate che riflettevano il tempo fuori ed un lampadario antico che illuminava l’ambiente.
“Ti piace il posto?” chiese Draco chiudendo la porta, “Si, è semplice ma bello” rispose la ragazza continuando a guardarsi intorno, “Dai, sediamoci” propose il biondo andandosi a sedere, Hermione lo seguì e si mise di fianco a lui.
Ci fu un attimo di silenzio, poi il principe delle serpi iniziò a parlare, “Granger, come sai ho delle domande da farti, vuoi iniziare a parlare tu?” chiese col tono più naturale che c’è, Hermione era abbastanza titubante, non sapeva da dove iniziare… scelse poi di parlare di Riki perché era un argomento su cui se necessario avrebbe potuto mentire e lui non se ne sarebbe accorto, sul suo comportamento infatti non aveva scusanti credibili da dargli.
“Beh, per quanto riguarda Riki io e lui ci conosciamo da parecchio tempo, come avevo già detto lui vive vicino alla casa dei miei nonni in scozia e tutte le estati ci vedevamo, ritrovarlo qui è stata una sorpresa per me, non sapevo fosse un mago”, “Che vi conoscevate già lo sapevo, ma che tipo di rapporto c’è tra di voi? Lui ha detto che siete amici intimi ” disse Draco con lieve fastidio nel pronunciare quelle due ultime parole, Hermione si irrigidì un secondo sentendogli proferire l’ultima frase, e fu stupita del tono che aveva usato il ragazzo per dirla, che fosse geloso? Le venne quasi da ridere, lui geloso? E poi riki era l’ultima persona di cui doveva esserlo, ma proprio l’ultima!
La riccia lo guardò negli occhi e rispose:“Io e lui non siamo amici intimi, tra me e lui non c’è mai stata una storia, al massimo un amicizia, ma diciamo che… ecco… quel ragazzo non mi va molto a genio…”, Draco parve riflettere un attimo sulle parole della ragazza e poi disse:“Capisco, come mai non ti va a genio? Se posso sapere…”, la grifona abbassò gli occhi per un secondo poi rispose:“Perché… perché… non ci troviamo bene caratterialmente”, il biondo annuì apparentemente soddisfatto dalle risposte che aveva ottenuto, poi trasse a sé la riccia con un braccio e la fece appoggiare a lui, Hermione in un primo momento si irrigidì ma si lasciò andare subito.
“Bene Granger, ho capito… comunque, mi pare che noi avessimo anche un discorso in sospeso, no?” disse con finto disinteresse il principe delle serpi, “A me non sembra… io ti ho detto tutto quello che c’è da sapere riguardo al mio comportamento…” rispose lei cercando di apparire calma, “In realtà mi hai detto poco e nulla, l’unica cosa che so è che io non c’entro nulla…” disse lui in tono neutrale, “Beh, è la verità…” rispose prontamente lei, “Lo so, ti credo, altrimenti non saresti venuta stasera, però a questo punto vorrei capire che cosa causa queste tue reazioni” disse Draco accarezzandole distrattamente i capelli, “Io… ecco, io… non voglio parlarne” affermò la ragazza irrigidendosi un po’, non era pronta a raccontargli quello che le aveva fatto Riki, “Come mai?” chiese lui con tranquillità, “Perché…è una cosa troppo personale… col tempo magari te lo spiegherò, ma ora come ora non voglio” rispose Hermione decidendo di essere sincera, “è questo che vuoi? Del tempo?” chiese lui con voce calma, Hermione annuì e la risposta che gli diede il ragazzo la stupì, “Ok, hai tutto il tempo che vuoi, prometti però che me ne parlerai, perché se ti è successo qualcosa voglio saperlo” disse con decisione stringendola di più a sé.
Hermione, felice di questa sua affermazione rispose di si, poi si rigirò tra le sue braccia e lo baciò dolcemente.
Draco rispose subito al bacio e le accarezzò la schiena con una mano mentre con l’altra le cinse la vita, poi il ragazzo si sdraiò del  tutto facendola accomodare su di lui e continuò a baciarla sfiorandole una gamba di tanto in tanto.
Dopo un periodo che parve infinito i due ragazzi si staccarono e rimasero in quella posizione per un tempo che non seppero definire.
Passarono la sera a chiacchierare perdendo la cognizione del tempo, infine si addormentarono entrambi su quel divano e rimasero insieme tutta la notte.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Peach corner:

Bonjour! E rieccomi qui! Vi chiedo umilmente scusa per il ritardo, veramente, un po’ è colpa della scuola, un po’ perché non ero molto ispirata, pardonnez-moi!
Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo!
Ringrazio vivamente i 28 preferiti e le 36 seguite!!!!!
Bacioni a tutti! Peach

Tanny: Ti ringrazio tanto per la recensione! Comunque brava la mia ragazza lungimirante! Leggendo questo capitolo e pensando a quello che mi hai scritto nella recensione capirai il perché… hihi comunque grazie mille per il consiglio se ne hai altri non esitare a dirmeli, mi fanno sempre molto piacere! Bacioni Peach

CAPITOLO 7

Era ormai tarda notte, Hermione aveva appena concluso il suo turno di ronda con Draco e stava ritornando nel suo dormitorio.
Camminando per i freddi corridoi del castello la bella caposcuola era immersa nei suoi pensieri che avevano come oggetto il rapporto tra lei e il principe delle serpi.
Dalla sera in cui i due ragazzi si erano parlati erano passate circa due settimane e tra di loro era cominciata una relazione, che per un tacito accordo rimaneva segreta.
Se fossero usciti allo scoperto nessuno dei due sarebbe stato pronto ad affrontare i propri compagni di casa, quindi preferivano incontrarsi di nascosto.
Nonostante ciò la riccia era contenta di come si svolgevano le cose tra di loro.
Quasi ogni sera i due ragazzi si incontravano e passavano la maggior parte del loro tempo a parlare e a baciarsi, mentre di giorno quasi si ignoravano, infatti non si insultavano quasi più per i corridoi, e quando lo facevano non c’era traccia di cattiveria nelle loro battute.
Hermione però faticava sempre di più a mantenere il suo segreto, infatti col passare del tempo Draco cercava un rapporto sempre più intimo che lei non riusciva a dargli.
E se all’inizio lui si fermava e si sdraiava accanto a lei, senza interrogarsi troppo sul motivo della sua reticenza nel voler approfondire il loro rapporto, pensando che era tutto normale data la presupposta inesperienza di lei, col passare del tempo aveva iniziato a porsi delle domande, domande che quella sera aveva espresso anche a lei.

INIZIO FLASHBACK :
Hermione e Draco erano nella stanza dei caposcuola e avevano appena finito il turno di ronda.
Come ogni sera, dopo aver compilato il verbale, lui si avvicinò a lei baciandola con dolcezza.
Hermione rispose al bacio assecondando il ritmo impostole dal ragazzo e delicatamente gli strinse le braccia al collo.
Draco allora le cinse la vita con un braccio e mise una mano dietro la testa di lei per approfondire quel contatto, poi lentamente la condusse su una di quelle larghe poltrone che erano situate in quella stanza, facendola sedere sopra di lui.
La riccia si abbandonò docilmente tra le sue braccia e il biondo le accarezzò la schiena tracciando la linea della spina dorsale di lei, dalla schiena passò poi ad accarezzarle un braccio lasciandole dei baci nell’incavo tra il collo e la spalla.
La mano di lui andò accidentalmente a sfiorarle un seno per poi scendere ad accarezzarle il ventre piatto e risalire di nuovo.
Draco percepì chiaramente la ragazza trattenere per un attimo il respiro per poi rilassarsi subito dopo abbandonandosi alle sue cure, non vi fece troppo caso e lasciandole una scia di baci roventi sul collo portò una mano sulla prima asola della camicetta di lei sfilando il primo bottone, poi il secondo, il terzo e così via, fino a lasciarle scoperto il reggiseno nero.
Dal collo iniziò a scendere baciandole l’incavo dei seni e la porzione di pelle che il reggiseno non copriva.
Hermione a quel punto si irrigidì, si staccò delicatamente da lui e si abbottonò la camicia, non se la sentiva di andare oltre perchè sapeva che se lui si fosse spinto più in là avrebbe avuto una reazione simile a quella che aveva avuto in camera sua, la prima volta che si erano baciati, e lei preferiva evitare.
“Qualcosa non va?” chiese lui con tono calmo accarezzandole il capelli, “No… perché?” rispose lei fingendo di essere tranquilla, “Niente, è solo che non capisco perché non riesci a lasciarti andare con me…” spiegò il biondo avvolgendosi un boccolo di lei attorno a un dito, “In…che senso?” chiese la ragazza facendo finta di non capire, “Lo sai benissimo di cosa parlo…” affermò lui in tono serio.
Hermione non seppe cosa rispondere.
Certo che sapeva di cosa parlasse, ma come poteva spiegargli perché avesse difficoltà a spingersi troppo oltre a un bacio?
Non si sentiva ancora pronta a dirgli la verità perché aveva paura di come avrebbe potuto reagire.
Poteva essere un timore irrazionale il suo, ma aveva paura che lui non la credesse, o che la giudicasse in qualche modo.
Sapeva che avrebbe dovuto spiegargli la vicenda, e che forse questo l’avrebbe aiutata, ma voleva aspettare, sentiva che non era ancora il momento di parlargliene.
“Beh…non dici nulla?” disse Draco con una calma che le metteva ancor più agitazione, interrompendo il filo dei suoi pensieri, “Io… ecco… perché… ancora non voglio arrivare fino in fondo…” disse la ragazza mantenendo a sua volta un tono calmo, anche se lei in realtà calma non lo era per niente.
Draco si scostò leggermente per guardarla meglio negli occhi, “è perché sei ancora vergine?” chiese lui sperando in una risposta affermativa.
Sapeva che la ragazza era stata con lenticchia all’inizio dell’anno scorso, e sapeva anche che era stata con quel bulgaro, ma non sapeva quanto si fosse spinta oltre il bacio con loro.
Dall’atteggiamento che aveva con lui poteva dedurre che non ci era mai andata a letto, ma nonostante ciò voleva sentirselo dire da lei per avere una conferma che i suoi pensieri fossero esatti.
“…Si” rispose Hermione dopo qualche secondo.
Odiava mentire, ma quello era l’unico modo per poter sviare il discorso dall’episodio di quell’estate.
Peccato però che lei non era affatto brava a dire una bugia, e che il principe delle serpi era abituato a convivere con la menzogna, essendo un serpeverde, e sapeva riconoscerne ed architettarne una con estrema facilità.
Draco infatti si accorse che la voce di lei tremava leggermente ed aveva un tono più acuto del solito, inoltre nel pronunciare quel ‘si’ il suo sguardo era calato fissandosi su un punto impreciso alla sua sinistra.
A quel punto il biondo si irrigidì.
La sua Hermione non era vergine… si era già donata ad un altro.
Ma lui non poteva sapere che quel donarsi non era stato volontario...
“Hermione, non sai mentire e lo sappiamo entrambi…” disse Draco in tono duro voltando il capo dall’altra parte.
La riccia sgranò gli occhi per un secondo, sorpresa dalla frase del ragazzo.
Aveva capito che mentiva, e ora? Cosa doveva fare? Dirgli la verità o provare a negare?
Chiuse gli occhi un secondo per cercare di rilassarsi, decisa a non farsi prendere dall’inquietudine che sentiva farsi strada dentro di se.
è così importante per te farlo?” chiese infine seguendo lo sguardo di lui, “Non è questione di farlo o non farlo, è che sei strana e vorrei capire perché, e mi piacerebbe anche che tu mi dicessi la verità” rispose lui, “Non è così semplice…” disse Hermione girandosi di nuovo verso il serpeverde, “Perché?” chiese il ragazzo guardandola confuso, “Perché non lo è...” ribadì lei abbassando lo sguardo.
La riccia era molto combattuta, una piccola parte di lei avrebbe voluto spiegargli tutto, l’altra parte di lei invece temeva una reazione negativa da parte del ragazzo e gli diceva che non era ancora il momento per confidargli ciò che le era successo.
“Cosa vuol dire questo? Non ti capisco! vuoi essere chiara con me per una volta?” disse lui con tono leggermente irritato, “Draco, io non voglio mentirti, ma non sono ancora pronta a parlare di certe cose ok?” rispose lei cercando di calmarlo, “Quanto ancora dovrò aspettare per sapere cos’hai? Tra quanto mi dirai cos’è che ti blocca dal lasciarti andare con me?” disse il ragazzo usando di nuovo un tono tranquillo.
Hermione abbassò il capo sentendosi in colpa.
Avrebbe tanto voluto potersi lasciare andare con lui senza timore, e ci provava, ma era più forte di lei, la paura non l’abbandonava.
Ogni volta, arrivati ad un certo limite, sentiva dentro di sé una strana inquietudine ed i suoi muscoli si irrigidivano involontariamente, il suo cervello le inviava immagini e ricordi sconnessi tra di loro che accrescevano la sua agitazione, a quel punto si bloccava staccandosi da lui, incapace di soddisfare il suo desiderio.
Draco sentiva dentro di sé molta confusione.
Sapeva che Hermione aveva qualcosa che non andava, e sapeva anche che non era pronta a parlarne con lui, ma non capiva il motivo.
Ogni volta che provava a fare l’amore con lei veniva fermato dalle sue mani, a volte con delicatezza, a volte bruscamente, e non capiva il perché.
Il ragazzo però non voleva litigare con lei, dopotutto non era discutendo che l’avrebbe convinta ad aprirsi con lui, quindi decise di addolcire leggermente il tono e di spiegarle il motivo che lo spingeva a comportarsi in quel modo: “Hermione, non capisci che io ti sto dicendo queste cose perché mi piaci per davvero? Vorrei solamente che ti sentissi libera con me”.
Hermione lo guardò stupita, in quelle due settimane in cui si vedevano non le aveva mai detto cosa provava per lei, era la prima volta.
C’erto, le aveva più volte dimostrato il suo affetto con piccoli gesti, come ad esempio ascoltare i suoi sfoghi quando era arrabbiata, oppure restare con lei tutta la sera quando si sentiva giù di morale, ma non si era mai espresso a parole.
La ragazza sorrise con una tranquillità ritrovata e lo abbracciò dicendo “Anche tu mi piaci Draco, e non pensare che io non mi sento libera con te, anzi… te l’ho già spiegato più volte, tu non c’entri nulla, è una cosa mia personale, dammi tempo, è tutto ciò di cui ho bisogno, quando me la sentirò te ne parlerò ok?”.
Il biondo sospirò, Hermione era sincera e lui lo sapeva, e anche se avrebbe tanto voluto che gli spiegasse cosa avesse decise di portare ancora un po’ di pazienza e di darle il tempo che le serviva.
“Ok Herm, però solo una domanda… è una cosa così grave quella di cui non vuoi parlarmi?”, “Tu non ci pensare…” rispose lei per non farlo preoccupare, posandogli subito dopo un casto bacio sulle labbra.

FINE FLASHBACK.

Immersa nei i suoi pensieri Hermione arrivò davanti al quadro della signora grassa, stava per dire la parola d’ordine, quando una voce alle sue spalle le fece capire che non era sola.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Peach corner:

Ciao a tutti miei cari! Eccomi tornata con un nuovo capitolo!
Credo che dopo questo odierete a morte una certa persona, ancora di più di quanto non la odiate già… ma non anticipo nulla, ormai lo sapete XD forse questo capitolo si collegherà ad un momento futuro della storia, ma non è sicuro perché devo ancora progettare il tutto.
Comunque vi chiedo una cosa, un parere sullo svolgimento della storia, se Hermione rivelerà a Draco ciò che le è successo (e se lo farà succederà tra non molto) come mi consigliate di farglielo fare? Cioè, attraverso un flashback (in questo caso alzerò il rating della storia) o come ha fatto con Ginny? Vi ringrazio già ora per i consigli che mi darete!
Ringrazio calorosamente i 32 preferiti e le 39 seguite.
Spero questo capitolo vi piaccia!
Baci a tutti! Peach
P.s. scusate la cortezza del capitolo ma ho deciso di dividere questa parte da quella del giorno dopo senò ci avrei messo un eternità a scriverlo!

Emmajane: ciao! Complimenti, hai indovinato! È proprio lui! Se Hermione parlerà con Draco (perché da brava autrice non do anticipazioni sulla storia XD) sappi che il ragazzo di certo non offrirà un caffè a Riki… ma proprio per niente… XD Sono contenta che ti piaccia il Draco che ho creato! ^_^ Bacioni Peach

Sweet Me: Loooools! Lo so, sono un’autrice sadica a cui piace tenervi sulle spine! Hehehe… però dai non ci ho messo così tanto ad aggiornare… *O.ò nd Sweet Me* * ^^” nd autrice* ok, magari non sono stata proprio velocissima * O.o nd Sweet Me* ok, non lo sono stata per niente * ah ecco… nd Sweet Me* comunque spero di farmi perdonare con questo capitolo! Sono contenta che la storia ti stia appassionando! Continua a seguirmi! ^^ bacioni! Peach

 

CAPITOLO 8

Dal capitolo precedente: Immersa nei suoi pensieri Hermione arrivò davanti al quadro della signora grassa, stava per dire la parola d’ordine, quando una voce alle sue spalle le fece capire che non era sola.

 

“Hermy cara, ma che bella sorpresa…”
Hermione, colta di sorpresa, si girò di scatto e vide un ragazzo biondo che la fissava con aria divertita.
“… Cosa ci fai qui? Non ti hanno spiegato che è proibito andarsene in giro per la scuola a quest’ora di notte? C’è un coprifuoco da rispettare” disse lei con aria severa.
“Si, devono avermelo accennato…” rispose lui in tono annoiato avvicinandosi alla ragazza.
“E allora tornatene nei sotterranei se non vuoi che tolga dei punti a serpeverde” rispose lei tagliente.
La paura iniziava a farsi strada nell’animo della grifona, ma lei non aveva nessuna intenzione di mostrargliela, dopotutto non aveva nulla da temere, era davanti al suo dormitorio e se fosse successo qualcosa l’avrebbero sentita, inoltre aveva la bacchetta con sé.
Non doveva aver paura.
Il ragazzo esternò una risata gelida, senza allegria, e ribattè in tono insolente:“Credi che possa interessarmi se togli qualche punto a quelli lì? Ti ricordo che la mia permanenza qui è temporanea, per quanto mi riguarda puoi anche azzerare il punteggio di quei perdenti, la cosa non mi tange” e così dicendo si avvicinò ancora di qualche passo.
Il respiro di Hermione accelerò e la ragazza indietreggiò fino quasi a sfiorare il ritratto della signora grassa, il suo battito cardiaco continuava ad aumentare e la paura cresceva ogni secondo di più.
Ritrovando a stento un po’ di coraggio grifondoro disse al ragazzo:“Vattene”, ma quello non accennò minimamente a farlo, anzi, si avvicinò ulteriormente alla grifona arrivandole a una decina di centimetri di distanza.
“Suvvia piccola, ti sembra questo il modo di trattare un ospite?” chiese lui con un ghigno stampato in faccia.
“Non chiamarmi piccola, schifoso bastardo, e allontanati da me” rispose lei cercando di apparire sicura, ma la sua voce tremò inevitabilmente e Riki lo notò allargando il suo ghigno di compiacimento.
“Che c’è piccola, la vicinanza ti spaventa?” chiese in tono mellifluo.
“Io non ho paura” disse in un ringhio la ragazza alzando il mento con fierezza, anche se in realtà aveva paura non aveva nessuna intenzione di dargliela vinta.
è per questo che mi attrai così tanto bambina” esordì lui avvicinandosi ulteriormente alla ragazza.
Hermione sentì che il ragazzo era troppo vicino e che doveva assolutamente fare qualcosa, così cercò la sua bacchetta con una mano, ma con suo grande stupore non la trovò.
Sgranò gli occhi entrando nel panico: era in trappola.
“Cercavi questa?” chiese Riki divertito mostrando alla riccia la sua bacchetta, gettandola poi a terra dopo pochi secondi.
“Schifoso bastardo ridammela subito altrimenti…”
“Altrimenti cosa bambina? Ah, no, aspetta, non dirmelo… non mi interessa” disse lui, e prima che Hermione potesse dire o fare qualsiasi cosa pronunciò l’incantesimo silencio e la ragazza non riuscì più ad emettere alcun suono.
“Così va meglio” disse poi soddisfatto imprigionandole i polsi in una stretta ferrea, ed avvicinandosi sempre di più le fece sbattere la schiena contro il quadro della signora grassa.
“Hey ma si può sapere cos’è tutto questo fracasso?” chiese lei indispettita.
“Ci scusi, ora ce ne andiamo” disse Riki trascinando Hermione poco distante dal ritratto, che borbottante si rimise a dormire.
La riccia continuava a dimenarsi nel panico, si sentiva perduta e non sapeva come uscire da quella situazione, era semplicemente terrorizzata.
Sentì Riki schiacciarla contro la fredda parete dei corridoi di Hogwarts per poi baciarla avidamente.
Gelo.
Hermione sentì invadersi dal gelo più assoluto e fu pervasa da un profondo senso di repulsione verso quel ragazzo, serrando le labbra cercò di dimenarsi per riuscire a liberarsi ma più ci provava più si sentiva schiacciare.
Riki prese con una mano i polsi della grifondoro e mentre con una mano iniziò a sfiorarle tutto il corpo, sentendola tremare sotto il suo tocco, scese a baciarle il collo, lasciando ogni tanto un morso non molto delicato.
La ragazza era terrorizzata, tentava in tutti i modi di liberarsi ma il ragazzo era più forte di lei e non ci riusciva, sentì che calde lacrime stavano per solcarle il volto e cercò di trattenerle in tutti i modi, non voleva dargli la soddisfazione di vederla piangere, così tenendo la bocca serrata strizzò gli occhi e cercò di liberarsi le mani, ma tutto quello che ottenne fu una maggiore stretta da parte del ragazzo.
La mano di Riki risalì da un gluteo fino al seno della ragazza afferrandolo con forza, sentì la ragazza irrigidirsi ancora di più di quanto non lo fosse già così si staccò dicendo in tono ironico:“Oh, scusa bimba, ti ho fatto male?”, Hermione lo guardò con occhi colmi di rabbia e dimenandosi col labbiale gli disse: ‘fanculo, il ragazzo ghignò e riprese a parlare come se nulla fosse:“No? Beh, allora se non ti dispiace io continuo ciò che stavo facendo”, e così riprese a baciarla e a toccarla.
Hermione continuò a dimenarsi al limite della sopportazione, non sapeva quanto avrebbe resistito in quella situazione e sperò che finisse tutto al più presto.
Qualcuno sembrò ascoltare le sue preghiere perché ad un certo puntò si sentirono dei passi affrettati venire verso i due ragazzi, a quel punto Riki si staccò scocciato dalla grifona e prima di restituirle la voce le disse:“Se parli con qualcuno sei finita”.
Improvvisamente Seamus Finnigan apparve ai due ragazzi e li guardò stranito, Hermione cercò di sorridere tranquillamente al suo compagno di casa e Riki con un tono tranquillo disse:“D’accordo Hermione, non mi farò più trovare in giro per il castello fuori orario”, la riccia lo guardò severamente e gli disse:“Sarà meglio per te Mackenzie” e si girò  andando a recuperare la sua bacchetta, poco distante dal ritratto della signora grassa.
Riki se ne andò sorridendo e Seamus si avvicinò ad Hermione, “Che è successo?” chiese vedendo l’espressione cupa della sua compagna di casa, “Nulla, ho solo avuto una discussione con quel tizio, niente di grave” rispose lei dopo aver sussurrato la parola d’ordine per entrare nei dormitori, “E tu come  mai sei in giro a quest’ora?” chiese poi cambiando subito argomento, il ragazzo a quel punto arrossì e rispose:“Beh… ecco… io… sai com’è no… ero andato a trovare… un’amica di tasso rosso… ok, non è solo un amica, è la mia… fidanzata”, Hermione cercò di sorridergli, e mentre attraversavano la deserta sala comune gli rispose “la tua fidanzata? Non sapevo fossi fidanzato Seam, sono contenta per te”, il ragazzo la guardò incerto e le disse:“Quindi… non sei arrabbiata perché ero fuori dal dormitorio dopo il coprifuoco…vero?”, Hermione rise debolmente e rispose:“Per una volta si può chiudere un occhio”, il moro le sorrise e le disse:“Grazie Herm! Sei grande!” e dopo averla salutata se ne andò nel suo in camera sua.
La riccia sospirò, fortunatamente Seamus, troppo preso dal pensiero della sua fidanzata, non aveva notato nulla di strano in lei.
Con passo stanco entrò nella sua stanza e si gettò stancamente sul suo letto dove sfogò la tensione che aveva in corpo con un pianto silenzioso, dopo una ventina di minuti si addormentò cadendo tra le braccia di Morfeo.
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Peach corner:

Ciao a tutti miei cari lettori! Eccomi qui con un nuovo capitolo in cui vedremo Draco parlare con Blasie della sua situazione con Herm in seguito a uno scontro tra Riki e Ginny, da questo breve litigio Blasie farà una supposizione riguardo a Hermione e Riki… ma sarà quella giusta? Lo scoprirete leggendo!
Lo so, avreste voluto vedere Draco che avendo scoperto tutto uccide a suon di mazzate Riki, ma non succederà in questo capitolo, però state ben certi che le azioni di Riki non resteranno AFFATTO impunite *autrice ghigna sadica progettando come torturare quello schifoso*.
Ringrazio di cuore, ma veramente tantissimo, i 39 preferiti e le 47 seguite!!!! Danke! Thanks! Merci! Gracias! Grazie! *hai finito?? Nd tutti* *Si ^^’’ nd me* *meno male… nd tutti*
Bacioni a tutti!!! Peach

 
Haley_James: Tranquilla, Riki ben presto la pagherà per le sue azioni… MUAHAHAHAHAHAHAHA!!! Tra qualche capitolo (o forse il prossimo?) quel verme la pagherà! MUAHAHAHAHA!!! XD Ti ringrazio per la recensione e i complimenti! ^_^ Bacioni!

 
Cecilia95: Stai tranqui, perché tanto il karma sistemerà le cose in questa ff *autrice assume posizione da meditazione zen* * O.ò… nd te* * ^^’’ nd me* XD ben presto Riki avrà quello che si merita U.U non ho intenzione di lasciarlo impunito, tutto quello che ha fatto a Herm lo pagherà, devo solo trovare il modo più sadico perché ciò accada XD Grazie per la recensione! Baci!

 
Anna96: Mi piace la tua idea di Riki, bradipo senza spina dorsale, me gusta  U_U infatti la ritroverai nel capitolo XD anche se secondo me sei stata troppo gentile con lui… hihihi Cmq Herm ha solo paura della reazione che potrebbe avere Draco se le confessasse tutto, ma qualcosa mi dice che potrebbe anche superarla… lol comunque la tua domanda se sono o no una coppia è sensata, diciamo che lo sono ma non ancora ufficialmente (vedi capitolo 7, all’inizio). Ti ringrazio per la recensione!!! Bacioni!!

 
SweetMe:  uuuuuh che idea farlo squartareee!!! Mi piaceeeee!!!! XD comunque far arrivare Draco sarebbe stato troppo semplice U_U hehe comunque tranquilla, Riki non resterà  impunito, puoi starne certa… *risata maligna* … avrà quello che si merita! Cmq Ti ringrazio per la recensione!!! Baci!

 
Gio_dy: Che zia che sei! Mi hai dato un sacco di idee per far morire Riki! Non hai per niente esagerato U_U la parte del “sodomizzato da tiger e goyle” è la mia preferita, hai ragione tu… se tanto mi da tanto… muahahahahahahahahahahaha!!!!!! Sono contenta che la storia ti coinvolga, spero continuerai a seguirla! Grazie mille per aver recensito!! Baci!

 
Kiamilachan: Domanda sensata la tua, perché esiste Riki???? Semplice la risposta, per poterlo uccidere sadicamente! Hahahaha *autrice impazzita* *folla che grida rikicidio!! rikicidio!!! rikicidio!!* XD comunque le tue idee mi piacciono, mi hai dato l’ispirazione! Adesso so cosa succederà in uno dei due prossimi capitoli U_U Grazie mille sia per le idee che per la recensione!! Bacioni!

 
Jess_chan: Grazie mille per i complimenti!! Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia, e stai tranquilla che la continuerò!! ^^ spero che mi seguirai negli sviluppi! Bacioni!

 

CAPITOLO 9

Hermione e Ginny erano appena uscite fuori dal loro dormitorio e si stavano recando in biblioteca per fare i loro compiti, la riccia aveva appena finito di raccontare alla sua amica, sempre più sconvolta, cosa le era successo ieri sera.
“Io.lo.ammazzo” continuava a ripetere la ragazza furibonda per quello che Riki aveva osato fare, “Io lo ammazzo quel bradipo senza spina dorsale!  *cit. anna 96 XD*… mi dai il permesso vero Herm?” chiese poi con finta aria innocente per sdrammatizzare la situazione.
La caposcuola grifondoro rise per la faccia assunta dalla sua amica e sorridendo rispose: “ Non sarò certo io a impedirtelo!”, a quel punto Ginny si fregò le mani con aria sadica, poi tornando seria disse alla riccia:“Scherzi a parte Herm, secondo me è arrivato il momento raccontare al platinato tutta questa faccenda, lui merita di sapere cosa ti blocca”.
Hermione abbassò un attimo lo sguardo a terra pensierosa e poi le disse:“Hai ragione Gin, forse dovrei parlargliene, è che ho paura…”.
La rossa la guardò dubbiosa e le chiese:“Di cosa puoi aver paura? Lui ci tiene a te, e ieri te lo ha dimostrato, non capisco quale sia il tuo timore…”.
La riccia esitò un attimo prima di rispondere:“Lo so, è che non riesco a dirglielo, ho paura della reazione che potrebbe avere, dopotutto Draco è imprevedibile, potrebbe non credermi e arrabbiarsi con me…”.
La piccola di casa Weasley affermò con sicurezza:“ No che non potrebbe! Nessun ragazzo normale lo farebbe, è vero che lui tanto normale non è… ma ti crederebbe senza dubbio, e non potrebbe mai, e sottolineo MAI arrabbiarsi con te! Se così fosse lo ucciderei” concluse in tono candido.
“Gin!” esclamò ridendo la ragazza per poi tornare seria e dire:“non lo so, è che per ora la situazione con lui mi va bene così com’è, certo, forse dicendoglielo le cose migliorerebbero ma ho sempre paura di una sua reazione negativa…” spiegò Hermione.
“Sarà… comunque devi sentirtela tu di parlargli, e ripeto, non potrebbe mai avere una reazione negativa nei tuoi confronti, al massimo ci sono io pronta a un furetticidio” disse in tono angelico la rossa.
Hermione sorrise e le due ragazze continuarono il loro percorso verso la biblioteca.
Per loro sfortuna però si imbatterono in Blasie, Riki, Draco e Theo che stavano ritornando ai loro dormitori.
Alla vista di Mackenzie Hermione si irrigidì ma cercò di non farlo notare, mentre Ginny stinse i pugni per evitare di cruciarlo all’istante.
“Ciao Herm! Ciao Weasley! Dove state andando di bello?” chiese Zabini sorridente venendo in contro alle due ragazze.
“Ciao Zab! Stiamo andando in biblioteca” rispose Hermione facendo un cenno con la testa in direzione del principe delle serpi, il quale sorridendo disse senza nessuna traccia di cattiveria:“Non ti smentisci mai piccola mezzosangue!”, la ragazza sorrise nel sentirsi chiamare mezzosangue e rispose:“nemmeno tu Malferret! Comunque se non vi dispiace noi andiamo, ciao!”, Blasie e Draco salutarono le due grifondoro che ripresero a camminare.
Proprio quando Hermione pensava di essere riuscita ad evitare Riki il ragazzo in questione la richiamò ghignando:“Hermy cara, come mai non mi saluti?”.
Hermione si bloccò di colpo e girandosi disse:“Non vedo perché dovrei farlo”.
Il ragazzo ghignò e rispose:“Perché noi siamo amici… no?”.
Ginny a quel punto non resistette più e si avvicinò a lui dicendo:“Senti tu, Mac come ti chiami, la devi lasciare in pace hai capito? Stai alla larga da lei e dal dormitorio grifondoro perché ti conviene”.
A quelle parole Hermione si avvicinò alla sua amica per cercare di calmarla e chiederle di andare via, mentre Riki, rivolgendo alla rossa uno sguardo sprezzante, le disse in tono seccato “Ma si può sapere che cosa vuoi? Stai forse cercando di minacciarmi per qualche motivo?” –non è che pel di carota sa qualcosa?- si chiese dubbioso.
“Voglio solo che tu le stia lontano, tutto qui, e poi cosa ti fa pensare che io ti stia minacciando? Ti sto solo dicendo che se non giri a largo desidererai tornare al più presto a Durmstrang!” rispose la rossa ironicamente.
“Ah si? E sentiamo, cosa avresti intenzione di farmi?” chiese spavaldo il ragazzo.
A quel punto Ginny ghignò e disse guardando Draco:“Non ci sarà bisogno che sia io a sporcarmi le mani…” ritornando a guardare Riki affermò: “credo che ci sarà qualcun altro che desidererà farlo più di me…” poi volse il suo sguardo a Hermione e concluse dicendo: “Spero…”.
Il principe delle serpi rivolse uno sguardo dubbioso prima Blasie, che a sua volta lo guardò interrogativo, e poi a Hermione, che distogliendo lo sguardo da lui si irrigidì lievemente.
Riki invece alzò un sopracciglio e scoccando un’occhiata furtiva a Draco domandò:“E sentiamo, chi sarebbe questo qualcun altro ?”.
La rossa grifondoro sorrise serafica e prendendo per un braccio Hermione disse:“Spero tu possa scoprirlo presto… ciao ciao serpi!”, la riccia ebbe appena il tempo per salutare Blasie e Draco con un cenno e poi venne trascinata via dalla sua amica.
I serpeverde si guardarono perplessi non capendo cosa avessero voluto dire le parole della Weasley, e Riki, preoccupato del fatto che lei sapesse tutto, disse tranquillamente: “ Strana quella ragazza eh…”, Nott annuì e aggiunse sogghignando:“Già… e non poco… mi sa che è una cosa di famiglia!”, ridendo il gruppetto si diresse nei sotterranei e una volta arrivati Theo e Riki si sedettero insieme ad altri loro compagni di casa, mentre Draco disse a Blasie che aveva bisogno di parlargli ed insieme i due ragazzi andarono nella camera del biondo caposcuola.
Una volta entrati Blasie si sedette comodamente sul letto dell’amico, pronto ad ascoltarlo, e Draco si mise di fianco a lui.
“Allora amico, vediamo se indovino di cosa, o meglio, di chi mi vuoi parlare… vuoi finalmente spiegarmi cos’è successo ieri con Hermione, vero?” chiese il moro tranquillamente.
“Che intuito Zab…” disse ironicamente il biondo “Comunque sì, alla fine non c’è molto da sapere… è andata come al solito, cioè mi ha bloccato subito, però stavolta ho provato a chiederle cosa ci fosse che non andava e lei mi ha risposto dicendo che ancora non voleva parlarmene, che era una cosa che riguardava solo lei e io non c’entravo e che quando si sarebbe sentita pronta me ne avrebbe parlato, non ho potuto fare altro che assecondarla, dopotutto lei è forse la prima che mi piace seriamente e non voglio rischiare di rovinare tutto, però a questo punto sono preoccupato per lei”.

Zabini con aria pensierosa rispose:“In effetti non hai tutti i torti perché da quello che capisco non è una cosa bella quella che ti sta nascondendo”.
Il biondo disse:“Già… quando le ho chiesto se fosse una cosa grave mi ha detto di non preoccuparmi, ma se non è una cosa di cui preoccuparsi perché non vuole parlarmene? Non si fida di me?”.
Blasie assunse un’aria pensierosa dicendo:“Non credo sia questo il problema, è che ha paura di qualcosa, anche se francamente non capisco di che cosa”.
“Se non è questo il problema allora qual è? E poi di cosa dovrebbe aver paura?” Chiese il biondo.
Il moro azzardò un'ipotesi:“Potrebbe essere che qualche suo ex l’abbia fatta soffrire in passato e ora ha paura a legarsi troppo a qualcuno…”.
Il principe delle serpi parve pensarci su, poi rispose:“Non lo so… è possibile… ma dovrebbe aver capito che con lei non sto giocando…mah… comunque oggi l’hai vista? Era davvero strana… mi è sembrata piuttosto nervosa”.
Blasie rispose: “Già, l’ho notato anch’io… poi hai visto anche la Weasley? Ad un certo punto è scattata quasi senza motivo e ha iniziato a minacciare Rik, poi ti ha guardato e se n’è uscita con una frase che voleva dire che qualcun altro, ovvero tu, avrebbe desiderato sporcarsi le mani più di lei, strano non trovi?”.
Draco sospirò dicendo: “Già… non so tu ma io non ci sto capendo più niente”.
Zabini annuì pensieroso, dopo qualche minuto poi, come colto da un’illuminazione, disse: “Hey aspetta un attimo… mi è venuta in mente una cosa… ritornando alla mia ipotesi di prima, non è che il suo ipotetico ex è proprio il nostro Riki? Così si spiegherebbe l’odio che Hermione ha per lui, e se a questo aggiungiamo che la Weasley sa della vostra storia, cosa non impossibile dato che è la migliore amica di Hermione, ed è a conoscenza del fatto che, sempre ipoteticamente,  Riki l’ha fatta soffrire abbiamo anche spiegato l’odio che la rossa ha verso di lui e le sue parole strane di oggi”.
Draco rimase in silenzio valutando bene le parole dell’amico, poi disse: “Non saprei, Hermione mi ha detto che lei Riki non sono mai stati insieme… comunque la tua ipotesi, anche se molto azzardata, non è poi così assurda… però seguendo il tuo discorso lui cosa avrebbe mai potuto farle? A me tutto sommato è sembrato un ragazzo a posto”.
Blasie parve pensarci un po’su, poi scuotendo la testa disse: “Non lo so amico, non ne ho idea… anche a me è sembrato un bravo ragazzo ma a quanto pare se la mia ipotesi è esatta ci siamo sbagliati”.
Draco sospirò e passandosi una mano tra i capelli disse: “è meglio per lui che non sia così…in ogni caso qualunque sia la verità spero solo che me la dica presto”.
Il moro sospirò dicendo: “Vedrai che lo farà, le serve solo del tempo, tu però cerca di non insistere troppo o non otterrai niente ok?”.
Il principe delle serpi annuì stancamente e decise di cambiare argomento, non gli sembrava il caso di continuare a rimuginare su quel problema, Blasie aveva ragione: prima o poi Hermione gli avrebbe spiegato tutto, si trattava solo di aver pazienza.
Così i due ragazzi passarono la serata a chiacchierare del più e del meno fino a che Theo e Riki non vennero a chiamarli per avvisarli che era ora di cena.
Per tutta la durata del pasto Draco continuò silenziosamente a fissare di sottecchi Riki ripensando a quello che si erano detti lui e Blasie, sperò vivamente che il suo amico si fosse sbagliato e che Hermione gli avesse detto la verità sul fatto che erano stati solo amici.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Peach corner:

Ciao a tutti miei cari lettori!
Lo so che mi odiate profondamente perché è da tantissimo che non aggiorno, chiedo umilmente scusa! Davvero, non ho scusanti, pardoooooon! ç.ç
Comunque passiamo al capitolo, è un po’ corto rispetto agli altri lo so, ma ho voluto spezzarlo per due motivi: per creare suspense (lo so, sono cattiva XD) e perché ho deciso di mettere insieme due scene che ci saranno nel prossimo capitolo che so che per la vostra curiosità sarebbe stato crudele separare XD comunque spero che questo capitolo vi piaccia, anche se non c’è ancora la tanto desiderata scena della confessione di Herm (tranquilli, è più vicina di quanto possiate pensare).

Ringrazio di cuore i 38 preferiti e le 48 seguite!!! Che ne dite di lasciarmi una piccola recensione per farmi sapere come vi sembra la storia? ^^ grazieee!

Bacioni a tutti!! Peach_93

 
Sweet Me: XD lo so, tutti vorremmo sporcarci le mani per far soffrire Riki ma credo che lascerò l’onore al nostro Draco, che sono sicura sarà molto felice di far fuori lo scozzese da strapazzo!
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti *_* le tue recensioni mi spronano e mi danno sempre la carica, spero mi seguirai fino alla fine, anche se non aggiorno tanto frequentemente ^^’’ Un bacione!! E Grazie ancora!

 
Jess_Chan: *_* grazie infinite! Sei davvero molto gentile! Sono contenta che ti piaccia il capitolo! Comunque stai tranquilla, non dovrai aspettare molto per la confessione di Hermione, infatti sta per succedere una cosa che… °x° non devo parlareee se no ti tolgo la sorpresa XD alla prossima! E grazie ancora! Baci

CAPITOLO 10

 
“Dai Hermione, ti prego! Sei avanti anni luce con il programma, ancora un po’ lo sei più dei professori stessi! per una volta puoi anche distrarti un po’!”.
La ragazza sbuffò infastidita e rispose: “Harry, lo sai che non sono un’amante del quidditch, ti prego non insistere!”.
“Eddai Herm! Lo facciamo per te! Vogliamo solo che tu ti svaghi un po’, ultimamente ti vediamo piuttosto stressata, stai studiando troppo secondo me” disse Ronald Weasley guardandola severamente.
“Dai ragazzi per favore, non mi va di venire a vedere il vostro allenamento di quidditch” rispose la riccia.
“Perché no? dai mione non farti pregare, hai bisogno di distrarti un po’, non mi va che tu resti qui tutta sola con la testa china sui libri… e poi ci saranno anche Lavanda, Calì, Padma e altre grifondoro…” disse Ginny tentando di convincerla.
Proprio non la volevano capire i suoi amici, lei odiava il quidditch e non aveva voglia di assistere ai loro allenamenti, era la decima volta che glie lo chiedevano e che lei rispondeva di no, non ce la faceva più!
“Ok, ok, vengo!” disse lei sospirando.
“Alleluia! Ce l’abbiamo fatta a convincerti!” esclamò Harry sorridendo.
E così il trio grifondoro si avviò al campo da quidditch insieme ad altre ragazze, le quali più che per lo sport andavano ad assistere agli allenamenti della squadra per veder giocare il loro Harry Potter.
Una volta arrivati però i grifoni ebbero una brutta sorpresa, infatti si scontrarono con la squadra dei serpeverde, anch’essa seguita da altri ragazzi, che aveva intenzione di allenarsi proprio in quel momento.
Tra le persone che accompagnavano i giocatori verde\argento Hermione e Ginny poterono riconoscere, con loro sommo disgusto, Richard Mackenzie.
“Potter, che cavolo ci fai qui? Oggi tocca a noi allenarci!” disse Draco avvicinandosi ai grifondoro, lanciando uno sguardo sorpreso a Hermione.
-da quando le interessa il quidditch?- si chiese il biondo.
“Ti sbagli Malferret, ho prenotato il campo io stesso!” ribattè il bambino sopravvissuto.
“Già, ma il nostro amico di Durmstrang è ansioso di vederci giocare!” affermò Nott ghignando mentre circondava le spalle di Riki con un braccio.
“Cos’è, non esiste il quidditch da dove viene lui??” Chiese Ron  innervosendosi.
“Calmatevi ragazzi, mi è venuta un’idea” disse Zabini “Perché non ci alleniamo giocando una partita tra di noi? Una cosa tranquilla, senza nemmeno tenere il conteggio dei punti… dopotutto il miglior allenamento è la pratica… no?”.
“Sì, io ci sto” disse Ginny sorridendo.
I giocatori di entrambe le squadre annuirono accettando anch’essi la proposta di Blasie, così Hermione, Lavanda, Calì e altre grifondoro andarono a sedersi sugli spalti seguite dalle ragazze di serpeverde che attorniavano Riki.
Ovviamente le serpi e i grifoni si sedettero a debita distanza non avendo voglia di litigare.
Dopo qualche minuto le due squadre si librarono in aria sulle loro scope e cominciarono a giocare.
Hermione cercò di ignorare gli sguardi che di tanto in tanto le lanciava Riki e si concentrò per tutto il tempo sulla partita, ammirando la sua serpe volteggiare in aria, alla ricerca del boccino d’oro, con la divisa verde\argento che lo rendeva ancora più affascinante di quanto non lo fosse già.
-forse non è stato poi così male essere venuta ad assistere agli allenamenti dei grifondoro- pensò la riccia sorridendo tra sé e sé.
“ah…guardate Ron-Ron… è bellissimo…” disse ad un certo punto Lavanda sospirando.
Hermione, che stava guardando da tutt’altra parte, disse distrattamente: “Già…”.
A quel punto la bionda grifondoro si girò verso di lei con un cipiglio corrucciato e disse: “Che cosa vorresti dire Hermione?? Tra te e Ronnie non era finita l’anno scorso??”.
“Eh? Oh… ahem… si, certo, perché?” rispose lei risvegliandosi di colpo.
“No… nulla, ma… ti piace ancora?” replicò Lavanda alzando un sopracciglio.
“Chi?Ron? Certo che no! per me è come un fratello, nulla di più” rispose Hermione tornando a guardare Draco Malfoy.
“Bene, sono contenta di sentirtelo dire, ma allora chi è che osservi con tanto interesse?” domandò la Brown guardandola maliziosamente.
“Nessuno…” rispose Hermione arrossendo.
“Questo nessuno deve essere molto interessante” replicò Calì ridacchiando.
“Non so di cosa stiate parlando…” affermò Hermione.
“Io invece credo di si… dai forza dicci chi è” chiese Padma avvicinandosi alla ragazza.
“Chi?” chiese la riccia facendo la finta tonta.
“Come chi? il ragazzo che ti piace, ovvio!” affermarono Padma e Calì all’unisono.
“Non capisco di cosa state parlando…” disse Hermione.
“Oh suvvia, non siamo così stupide! È grifondoro o serpeverde?” domandò Lavanda sorridendo.
“Ma non c’è nessun ragazzo che mi piace! Davvero!” esclamò Hermione arrossendo.
“Certo… e noi ti crediamo…” dissero in coro le gemelle Patil.
“Vabbeh, se non ce lo vuoi dire non importa…” Disse Lavanda facendo spallucce per poi tornare a fissare Ron con sguardo sognante.
La riccia scosse il capo sospirando e voltò la testa per tornare a guardare la partita, nel farlo però incrociò per sbaglio lo sguardo di Riki che le sorrise e le strizzò un occhio, lei fece finta di nulla e tentò di concentrarsi sull’allenamento, anche se una strana inquietudine la pervase.
Erano passati pochi giorni dal suo scontro con il ragazzo e da allora non era successo più nulla, a parte qualche battutina da parte di lui nei corridoi, che lei ignorava volutamente, Riki le era stato lontano, e anche se questo avrebbe dovuto tranquillizzarla la cosa la spaventava comunque perché sapeva che prima o poi lui avrebbe tentato di concludere quello che aveva provato a farle quella sera, e per questo motivo lei era sempre più inquieta.
Appena la partita finì Hermione si alzò e disse alle sue compagne di casa: “Ragazze io vado, sono già le sei e devo ripassare un po’ per domani, lo dite voi a Harry, Ron e Ginny che non li aspetto?”.
“Sì, certo, glie lo dico io a Ron…Harry e Ginny” rispose Lavanda, felice di avere una scusa per parlare col suo Ron - Ron.
Hermione la ringraziò e scuotendo la testa sorridente uscì in fretta e furia dal campo di quidditch.
In realtà lei sapeva tutte le materie del giorno dopo alla perfezione, il vero motivo per cui se n’era andata via subito era che non voleva assolutamente scontrarsi di nuovo con Riki.
Ma forse, col senno di poi, avrebbe fatto meglio ad andarsene con gli altri Grifondoro…

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Peach corner:

Ciao a tutti!! Sono tornata con un altro capitolo! Non voglio anticiparvi nulla perciò vi lascio alla lettura! Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!
Un grazie immenso alle 40 preferite e alle 52 seguite!! Grazie mille davvero!!
Un bacione a tutti voi!!! Peach_93

 
Anna96: Ciao cara!! Che bello leggere una tua recensione! Sono contenta che ti piaccia il capitolo, in questo vedrai il tuo desiderio realizzato ;-) visto che non ci ho messo tantissimo ad aggiornare? XD secondo te com’è venuto? Baci!!

 
Barbarak: Hai ragione, potrai mai perdonarmi? XD Sono contenta che la storia ti piaccia, che ne dici di questo capitolo? Baci!!

 
Cecilia95:Hehe lo so, anche io mi incuriosisco troppo, ma ero indecisa se interromperlo dove l’ho fatto o a metà di questo capitolo, quando succede una certa cosa… credo che se lo avessi fatto mi avrebbero ucciso tutti XD Comunque i tuoi desideri sono parzialmente esauditi XD Hehe, al prossimo capitolo lo saranno definitivamente… comunque è vero, in effetti è un po’ tonna ad andarsene prima, ma se no non poteva succedere quel che succederà… hihi ciaoo! Baci!

 
Pinkstar_girl95: Grazie mille!! Sono contenta che il capitolo ti piaccia e ti abbia incuriosito! Mi piace la tua idea… una marcia sopra Riki… muahahahahaha!!! Fidati che Hermione sarà vendicata a dovere! XD Ciaoo! Baci!

 
Sweet Me:  Cara ragazza ci hai visto giusto U_U  Entrerà in scena l’essere immondo ma…. Hehe non ti dico come finirà XD Comunque l’idea di una truci dazione di Riki da parte di tutti mi piaceee! *muahahahahahahahahaaaaa!* Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^^ e anche se la tua recensione non è un’orazione di cicerone sono contentissima lo stesso!! Un bacio!!!

 
Streghetta89: Cavoli, sei davvero una streghetta! Hai indovinato! Anche se il cavaliere non arriverà con l’intento di salvarla ma fraintenderà le cose… ma lieto fine assicurato ^^ (ho detto anche troppo XD) comunque hai visto? Anche se sono un’autrice sadica, anzi, sadicissima, non ci ho messo tantissimo ad aggiornare… no? XD Ciaoo! Kiss

 

CAPITOLO 11

Hermione continuava a camminare spedita, aveva appena raggiunto la scuola e la stava costeggiando per arrivare al portone di ingresso.
Il suo incedere però venne bloccato di colpo da una voce melliflua a lei conosciuta che, dopo essersi liberata faticosamente delle oche di cui era circondata, l’aveva seguita silenziosamente… almeno fino a quel momento.
“Hermy cara, come mai tutta questa fretta? Si potrebbe pensare che stai scappando da qualcuno”.
La ragazza si girò lentamente e rispose in tono freddo: “Non sto scappando da nessuno Mackenzie”.
“Non si direbbe piccola… comunque come mai mi chiami per cognome? Il mio nome è Riki, tesoro” disse il ragazzo ghignando.
“Io ti chiamo come meglio credo, e ti ripeto che non puoi chiamarmi ne piccola, ne Hermy cara, ne tantomeno tesoro, chiaro?” replicò Hermione cercando di nascondere la paura che l’assaliva.
“Ma come, tu mi puoi chiamare come ti pare e io no Piccola mia?” disse Riki, che avvicinandosi alla riccia provò a sfiorarle una guancia con il dorso della mano.
Lei bloccandogli il polso rispose in un ringhio: “Stammi lontano bastardo! Mi devi lasciare in pace schifoso che non sei altro! hai capito? E ora se non ti dispiace io me ne vado”.
“Mi dispiace eccome tesoro, e sai una cosa? Dovresti imparare a moderare i termini” disse Il ragazzo, “…Ma forse posso insegnarti io a trattare nel modo adeguato un purosangue come me…” concluse ghignando.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di controbattere perché si ritrovò premuta contro le fredde mura di Hogwarts e in men che non si dica Riki la baciò.
La ragazza cominciò a dimenarsi cercando di respingerlo con tutte le sue forze, ma lui era più forte di lei e nonostante ci provasse non riusciva a staccarlo da sé.
Lui però con somma sorpresa della riccia smise di baciarla e tappandole la bocca disse ghignando: “Siamo agitatine vedo eh? Ma tranquilla, in due secondi sarai docile come un agnellino”, a quel punto prese la sua bacchetta e puntandogliela contro sussurrò: “Stavolta non mi scappi piccola… Imperio”.
Hermione allora smise di agitarsi e rimase immobile a fissare Riki con espressione vuota.
“Molto bene… e ora baciami” ordinò lui ghignando compiaciuto.
La grifona, non essendo più padrona di sé, si avvicinò lentamente a lui e lo baciò lievemente, il ragazzo allora la schiacciò di più contro le mura di Hogwarts e approfondì il bacio infilandole la lingua in bocca con poca delicatezza.
Le sue mani iniziarono a percorrere il corpo di Hermione con carezze lascive e andarono subito a stringerle i seni.
Ghignando lui iniziò a baciarle il collo ordinandole di stare ferma e lentamente andò a sfilare i bottoni della camicetta aprendola tutta.
La sua bocca scese ed iniziò a baciare l’incavo tra i seni della ragazza e la parte di essi lasciata scoperta dal reggiseno, infilandovi sotto le mani.
Smettendo un attimo di baciarla le ordinò: “Slacciami i pantaloni tesoro” e la ragazza obbedì, percorrendo con le mani il petto di Riki gli slacciò il bottone dei pantaloni, a quel punto Riki le prese una mano e la posò sulla sua intimità imponendole di accarezzarla.
Una voce a lui sconosciuta però lo fece girare.
“Hey Rik, se vuoi darti da fare almeno fallo in privato” disse Theodor Nott divertito.
Riki si girò ghignando e rispose: “Ci siamo solo lasciati un po’ prendere…”, così facendo rivelo a lui e ai due ragazzi che lo accompagnavano chi fosse la ragazza con cui si stava intrattenendo.
“Granger??” esclamò sorpreso Nott, “Hermione??” riuscì a malapena a sussurrare Zabini, mentre Draco la fissò allibito.
“Eh già…” rispose Riki.
La grifona vedendo lo sguardo glaciale di Malfoy sentì qualcosa smuoversi dentro di sé, il suo cuore iniziò a battere più forte e il respiro accelerò.
Ad un tratto scosse velocemente la testa e si guardò intorno spaesata e capì la situazione in cui si trovava.
Sgranò gli occhi stringendo al petto la sua camicia della divisa in un gesto pudico.
“D…Draco…” riuscì a sussurrare.
Il ragazzo la guardò con disprezzo e disgusto e dopo aver scosso la testa se ne andò via con passo veloce, seguito da Blasie che cercava inutilmente di consolarlo.
Hermione a quel punto sentì i suoi occhi bruciarle e fastidiose lacrime minacciare di scendere giù, impulsivamente tirò uno schiaffo a Riki e iniziò a correre in direzione del biondo.
“D-Draco aspetta!!” gridò avvicinandosi a lui, “A-aspetta, non… non è come sembra” coincluse parandosi davanti a lui e al moro serpeverde.
“Non è come sembra? Hai la camicia completamente aperta…” disse freddamente, a quelle parole Hermione si coprì cercando di allacciarla velocemente “… te ne stavi lì avvinghiata indecentemente a Riki, lo stesso Riki che dicevi di odiare, lasciandoti baciare oscenamente… come dovrebbe essere?” concluse in un sibilo il principe serpeverde.
“Io… io posso spiegarti!” disse lei avvicinandosi al ragazzo, che cercò di sorpassarla irritato.
Lei lo prese per un braccio e disse con le lacrime agli occhi: “Draco per favore ascoltami! Ti giuro che io non volevo!”.
Il biondo si voltò con sguardo duro e le disse: “Ti prego mezzosangue, risparmiami le tue patetiche scuse”.
“Non sono scuse le mie Draco, te lo giuro! Devi ascoltarmi!” gli disse mentre una lacrima dispettosa le solcò il viso.
Il biondo stava per rispondere ma venne interrotto dall’arrivo di Nott e Riki; il primo vedendo la situazione chiese: “Draco? Granger? Cosa sta succedendo?”.
“Theo, Rik, venite con me… lasciamoli soli” disse Blasie guardando freddamente la mora.
I due ragazzi lo seguirono, anche se dubbiosi, e si avviarono all’interno del castello.
“Me ne vado anch’io, non ho intenzione di ascoltare una sola parola” disse Malfoy rivolto a Hermione.
“Aspetta… lascia almeno che provi a spiegarti la verità…” replicò la riccia con un tremolio nella voce.
Draco sospirò, indeciso sul da farsi, e si passò una mano tra i capelli chiudendo per un istante gli occhi, dopodiché la guardò incerto e le disse: “E va bene, parla…ti ascolto”.
Hermione trasse un respiro profondo non sapendo da dove cominciare, era arrivato il momento di raccontargli tutto o lo avrebbe perso e lei questo non poteva permetterlo.
“Draco… sai bene che io e Riki ci conoscevamo già dato che abita dove vado io in vacanza, ma a differenza di quello che ti ho detto io e lui eravamo amici… o almeno, questo fino a qualche anno fa…” disse non riuscendo a guardarlo negli occhi.
“Ma… tu mi avevi detto che non era tuo amico, che avevate caratteri diversi…” disse il ragazzo guardandola sorpreso.
“Lo so… infatti ora io lo odio” affermò decisa la ragazza.
“Non mi sembrava che lo odiassi tanto prima…” disse aspramente Draco.
“Draco lasciami parlare e ti spiegherò tutto”.
“Ok…”.
La ragazza si prese un secondo di pausa per calmarsi e riordinare le idee, poi lo guardò negli occhi e cominciò a raccontare tutto: “Qualche anno fa lui ha iniziato a considerarmi più di un’amica e… beh, ha iniziato a provarci con me… io però l’ho sempre rifiutato, quest’estate però ha iniziato ad essere più insistente e una sera, quando ci siamo trovati soli… al mio ennesimo rifiuto lui… mi ha…violentata… e prima… quello che mi hai visto fare… l’ho fatto solo perché ero sotto imperius, te lo giuro Draco io non volevo… non volevo davvero…” concluse non riuscendo a trattenersi dal piangere.
Draco a quelle parole sbarrò gli occhi incredulo.
Non poteva essere vero! Quel verme non poteva aver davvero fatto una cosa simile alla sua Hermione!!
Il ragazzo si avvicinò a lei stringendola forte a sé per rassicurarla e per farle capire che lui c’era, ed era lì con lei, poi sussurrando le disse dolcemente: “Shhh… piccola non ti preoccupare, ti credo, ora ci sono io qui con te, non devi più temere nulla”.
La ragazza si strinse nel suo abbraccio e si lasciò cullare dalle sue forti braccia, rasserenata dalle sue parole.
Draco intanto non smetteva di insultare mentalmente quello schifoso bastardo.
Come aveva osato fare del male alla sua Hermione?! Come si era permesso di sfiorarla senza il suo consenso?! Con che diritto le aveva fatto questo?!
Si sentiva quasi uno stupido per essersi arrabbiato con lei prima, ma si promise che quel lurido schifoso l’avrebbe pagata a tutti i costi.
Quando la ragazza si fu calmata sciolse l’abbraccio e guardandola negli occhi le disse: “Va meglio ora?”.
“Si… grazie Draco” Disse con la voce che ancora tremava.
“Non ringraziarmi… anzi, credo di doverti delle scuse per prima…”.
“No, non ti preoccupare, è tutto ok… sono io che avrei dovuto dirtelo prima…” gli disse Hermione.
“L’importante è che me lo abbia detto… ti prometto che pagherà per quello che ha fatto” disse con un tono più duro di quanto avesse voluto.
“Draco ti prego… non fare sciocchezze…” disse Hermione preoccupata per lui.
“Stai tranquilla, non ne farò, ma sappi che non la passerà liscia, gli renderò la vita un inferno a serpeverde… ma ora non ci pensiamo, forza, entriamo che inizia a fare freddo” disse Draco cingendole la vita.
Hermione annuì e si lasciò accompagnare da lui all’interno di Hogwarts.

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Capitolo 12
*** ç.ç perdonooooo!!!! ***


Ciao a tutti miei amati lettori!
Vi devo chiedere immensamente scusa! Lo so, sono sparita all’improvviso e non ho più aggiornato ma ho una valida motivazione, a scuola ho avuto una piccola caduta dovuta anche a un motivo personale e ho preso dei brutti voti, rischiavo di avere quattro materie insufficienti alla fine dell’anno (e questo equivarrebbe alla bocciatura…), per fortuna ho agito in tempo e ho studiato moltissimo per recuperarle, alla fine ce l’ho fatta e anche la situazione personale si è risolta =).
Bando alle ciance non sono qui per parlare di me ma delle mie storie, ora che è arrivata la mia amatissima estate posso tranquillamente dedicarmi alla scrittura e vi prometto che aggiornerò al più presto possibile.
Per farmi perdonare del mio ritardo mostruoso vi lascio un piccolo spoiler, magari non lo troverete pari pari nel capitolo successivo perché devo ancora scriverlo tutto, comunque ecco a voi la brevissima anticipazione:

 

…All’improvviso Blasie esclamò a gran voce: “pietrificus totalus”.

“Hey Rik… amico… che ti succede? Ti vedo un po’ teso… hai paura per caso?” disse Draco ghignando.

“Ragazzi…  che sta succedendo? Perché mi avete immobilizzato?” domandò con voce tremula Mackenzie.

I due serpeverde si guardarono ghignando…

 

Cosa succederà a Riki? Come si ricollega questo episodio a quello precedente? Mah… chi può saperlo se non l’autrice matta?? Mwahahahaha!
Dopo questa anticipazione vi lascio con la promessa di tornare prestissimo!!
Un bacione a tutti voi!!!!
Peach_93
P.s. le risposte alle recensioni del capitolo 11 le troverete nel prossimo capitolo

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


PEACH CORNER:

 

Ciao a tutti lettori! Come ho già detto chiedo scusa immensamente per il ritardo! Vi giuro che non succederà più! E state tranquilli perché io non lascerò mai incompiute le mie storie, le continuerò tutte fino alla fine!
Comunque passiamo al capitolo, qui vedrete la vendetta dei nostri serpeverde, nonostante i molti suggerimenti di chi ha recensito mi abbiano tentato la loro vendetta sarà… diversa da come la immaginate ma molto efficace (secondo me…).
Ora vi lascio alla lettura, un bacio!!!
Peach_93
 

RINGRAZIO:
 

Le 29 preferite <3

Le 5 ricordate <3

Le 65 seguite <3

Come farei senza di voi? Grazie!

 

Barbarak: Mwahahaha hai ragione… vendetta tremenda vendetta!!!! Eccoti accontentata! Spero che ti piaccia il capitolo, se ti va fammi sapere =) ciao!

 

Giuli 95: Grazie mille dei complimenti!! Wow! Fanno sempre piacere =) in questo capitolo vedrai le sorti del “pooovero” Riki… mwahahaha dimmi cosa ne pensi se ti va! Ciaoo!

 

Streghetta89: hihihi qui vedrai come diventa Draco vendicativo… non spaccherà il muso a Riki ma gli farà un altro tipo di male… hehe… anche se un bel cazzotto non glie lo leverà nessuno U_U… ok, basta anticipazioni ^^ se ti va fammi sapere che ne pensi del capitolo! kiss

 

Sweet Me: ç.ç chiedo venia! Mi dispiace di aver aggiornato in ritardo… spero di farmi perdonare col capitolo… hai fatto bene comunque a farmelo notare! Comunque ti ringrazio per seguire la ff e per i complimenti, Draco ha trovato un buon metodo per fargliela pagare hihi vedrai, quell’odioso di Riki avrà il ben servito sia da lui che da Blasie! Se ti va fammi sapere un tuo parere =) un bacio!

 

Lucy97: Wow, grazie mille! =) sono contenta che la storia ti piaccia!! Eccoti accontentata, questo capitolo parlerà della vendetta di Draco e Blasie… mwahaha… che ne dici, sono stata troppo cattiva o troppo poco? =) Bacio

 

Capitolo 12

 

“Eccoci arrivati Hermione, ora vai in dormitorio e riposati ok?” disse un ragazzo dai capelli biondi.
“Ok, grazie Draco…” rispose la caposcuola grifondoro.
Il serpeverde sorrise e dopo averle dato un lieve bacio a stampo si diresse verso i sotterranei.
Nonostante all’apparenza potesse sembrare calmo il suo animo era in tempesta.
Dire che era arrabbiato non rendeva affatto l’idea.
Se solo pensava a quello che Mackenzie aveva osato fare a Hermione una rabbia indescrivibile lo assaliva, non riusciva a capacitarsi del fatto che quel ragazzo fosse potuto cadere così in basso.
Glie l’avrebbe fatta pagare… e anche amaramente.
Doveva però ricordarsi di non perdere il controllo, era necessario che rimanesse calmo e che agisse in modo freddo e razionale.
-per una buona volta l’essere un Malfoy alla maniera di mio padre mi tornerà utile…- pensò prima di varcare la porta del dormitorio serpeverde con un ghigno strafottente.
La sala comune era gremita di studenti e il loro chiacchiericcio rendeva l’atmosfera leggera.
Draco vide subito Riki chiacchierare con Theo e Blasie e gli si avvicinò con una tranquillità che celava la sua tempesta interiore.
“Hey Riki, amico… dovrei parlarti in privato, verresti un attimo in camera mia?” disse il principe delle serpi con una voce forzatamente tranquilla.
“Hem... certo Draco, arrivo” disse Riki alzandosi.
I due stavano per dirigersi nella stanza del principe delle serpi ma Blasie li bloccò e prese per un braccio il suo amico.
“Hey Draco… dovrei parlarti un secondo”
Il biondo non si scompose e con un falso sorriso disse a Riki:” Aspettami in camera mia, scambio due parole con Blasie e ti raggiungo”.
“Ok…” rispose il ragazzo andandosene.
Zabini guardò negli occhi il suo migliore amico e gli chiese:” Draco… cos’hai in mente?”.
“Voglio solo scambiare quattro chiacchiere amichevoli con Riki… tutto qui…”.
“Dra… ti conosco bene e so che non sono quelle le tue intenzioni… ti prego amico non fare gesti avventati di cui potresti pentirti”.
Draco si passò una mano tra i capelli e rispose:”Tu non puoi capire Blasie… lui… lei… diceva la verità… non era davvero come sembrava…”.
“Cosa vuoi dire? Hermione ti ha spiegato tutto non è vero?... cos’hai scoperto?” chiese cauto il moro.
“... Lei era sotto imperius… non voleva… e non è la prima volta…”.
Zabini a quelle affermazioni sgranò gli occhi inorridito.
“Vuoi dire che lui…”.
“Già… proprio così… è per questo che Hermione si comportava in modo strano quando eravamo soli”.
Il moro chiuse gli occhi e respirò rumorosamente, quando li riaprì erano diventati due lame taglienti fredde come il ghiaccio, un ghigno poco raccomandabile si stampò sul suo volto e disse: “Sai Draco, mi è venuta anche a me voglia di fare una chiacchierata amichevole col nostro Riki… sono con te amico, se vuoi…”.
Il biondo serpeverde ghignò a sua volta e rispose indicando la strada per camera sua:“Dopo di te Blasie”.
I due ragazzi si diressero in camera di Draco dove ad attenderli c’era un Riki piuttosto nervoso.
Draco entrò ostentando una tranquillità che non aveva e Blasie lo seguì chiudendo la porta dietro di se rumorosamente per poi far scattare la serratura.
Riki a quel rumore sobbalzò, poi ricomponendosi in fretta disse:”Hey Draco… Blasie, come mai anche tu qui?”.
Il moro si sedette con studiata lentezza su una sedia, poi rispose:” Sai, anche io avevo voglia di chiacchierare amichevolmente con te così mi sono unito a voi”.
Draco si sedette sul suo letto e invitò Riki con finta gentilezza a fare lo stesso, poi prese la sua bacchetta e insonorizzò la stanza, allo sguardo preoccupato di Riki rispose ghignando:”Sai, non vorrei mai che delle orecchie indiscrete potessero sentirci...”.
“Capisco…” rispose lo studente di Durmstrang sistemandosi la cravatta, “Allora… di cosa dovete parlarmi? Immagino che centra quello che avete visto prima… giusto?”.
Blasie annuì e chiese innocentemente:”Allora, amico, da quanto tempo sei interessato a Hermione?”.
“Beh… ecco io, si insomma da… un po’…” rispose lo scozzese.
“E da quanto lei è interessata a te,amico?” chiese Draco appoggiando i gomiti sulle sue ginocchia.
“Beh, non lo so… io…”.
Malfoy disse in un ringhio:”ah, non lo sai? Tu che dici Blasie?”.
“Io dico che lei non è mai stata interessata a lui”.
“C-Cosa? N-non è vero!! Avete visto con i vostri occhi cosa stavamo facendo prima…”.
Draco abbassò le palpebre e respirò profondamente, non poteva perdere il controllo…non subito almeno.
Blasie a quella risposta così affrettata scosse la testa, regola numero uno: quando si mente mai ribattere con troppa immediatezza…
“Riki, Riki, Riki… non ti hanno spiegato che è vietato usare maledizioni senza perdono qui ad Hogwarts? E che se una ragazza agisce sotto imperius non è cosciente delle sue azioni?” disse Blasie guardandolo negli occhi.
“Andiamo… ragazzi voi non penserete certo che io…”.
“Shhh… non sprecare fiato inutilmente Riki, dicci la verità e forse non ti accadrà nulla” disse Draco cercando di mantenere un tono calmo.
Riki si alzò esclamando“Ma ragazzi io…”.
“Sta’ buono Mackenzie” disse Blasie puntandogli contro la bacchetta intimandogli di sedersi.
Il ragazzo obbedì e si sedette a debita distanza da Draco.
“Richard Mackenzie, è inutile che cerchi di mentire, sappiamo ciò che hai fatto a Hermione, la mia Hermione” disse Draco alzandosi lentamente.
“La t-tua He-ermione?!”.
“Sì, la mia Hermione, nessuno può permettersi di fare questo né a lei né a nessun’altra donna”.
“Ben detto Draco” gli fece eco Zabini.
“Draco, Blasie, io vi giuro che...”.
“Shhh, stai parlando troppo per i miei gusti, ora è il momento di fartela pagare, vero Blasie?”.
Zabini in tutta risposta esclamò a gran voce: “pietrificus totalus”.
“Hey Rik… amico… che ti succede? Ti vedo un po’ teso… hai paura per caso?” disse Draco deridendolo.
“Ragazzi…  che volete farmi? Perché mi avete immobilizzato?” domandò con voce tremula Mackenzie.
I due serpeverde si guardarono ghignando e il biondo si avvicinò a lui, poi abbassandosi leggermente gli disse:”Conosco parecchi incantesimi che potrebbero farti molto male sai? Ho solo l’imbarazzo della scelta”.
“T-ti prego, credimi! Io non ho fatto nulla” disse spaventato Riki.
Draco si passò una mano tra i capelli ghignando disse:” Se è vero quello che dici non avrai problemi a farmi usare la legilmanzia su di te, vero?”.
A quell’affermazione lo scozzese ghignò interiormente, a Durmstrang aveva imparato a contrastare le intrusioni nella sua mente ed era sicuro che Malfoy non sarebbe riuscito a vedere nulla.
Il ragazzo però non conosceva le abilità del giovane serpeverde in materia, e non sapeva in che guaio si stava cacciando…
“Ok Draco, ci sto, leggimi pure la mente” disse concentrandosi immediatamente su un muro bianco.
Il principe delle serpi a quelle parole chiuse gli occhi ed entrò lentamente nei suoi ricordi.
Tutto ciò che vide però fu soltanto un muro bianco.

- il bastardo sta cercando di usare l’occulmanzia…-
pensò concentrandosi sempre di più.
La barriera bianca nella mente di Riki però non si sgretolava ed era resistente, Draco si sforzò sempre di più di vedere oltre ma non ci riuscì.
Si iniziava a sentire debole e dovette sedersi per terra, Blasie lo aiutò e cercò di dargli forza come poteva.
Anche Riki si stava sfinendo, non avrebbe retto a lungo, sentiva le forze venirgli a meno lentamente, se avesse continuato così avrebbe finito per cedere.
Draco era esausto, era quasi tentato di mollare, ma un’immagine gli attraversò la mente, il volto di Hermione rigato di lacrime, per colpa di quel ragazzo.
Una rabbia cieca lo assalì e con un ringhio riuscì a spezzare la barriera che Riki si era creato.
Una serie di immagini lo investirono e rivide ciò che era successo quel pomeriggio: 

“Ma come, tu mi puoi chiamare come ti pare e io no Piccola mia?” disse Riki, che avvicinandosi alla riccia provò a sfiorarle una guancia con il dorso della mano.
Lei bloccandogli il polso rispose in un ringhio: “Stammi lontano bastardo! Mi devi lasciare in pace schifoso che non sei altro! hai capito? E ora se non ti dispiace io me ne vado”.
“Mi dispiace eccome tesoro, e sai una cosa? Dovresti imparare a moderare i termini” disse Il ragazzo, “…Ma forse posso insegnarti io a trattare nel modo adeguato un purosangue come me…” concluse ghignando.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di controbattere perché si ritrovò premuta contro le fredde mura di Hogwarts e in men che non si dica Riki la baciò.
La ragazza cominciò a dimenarsi cercando di respingerlo con tutte le sue forze, ma lui era più forte di lei e nonostante ci provasse non riusciva a staccarlo da sé.
Lui però con somma sorpresa della riccia smise di baciarla e tappandole la bocca disse ghignando: “Siamo agitatine vedo eh? Ma tranquilla, in due secondi sarai docile come un agnellino”, a quel punto prese la sua bacchetta e puntandogliela contro sussurrò: “Stavolta non mi scappi piccola… Imperio”.

La rabbia che provò in quel momento fu indescrivibile e gli venne in mente un’idea.
Continuò a scavare nella mente di Riki facendogli rivivere tutti i suoi ricordi peggiori, ogni delusione, ogni litigata, qualsiasi brutta esperienza riuscisse a trovare nei suoi ricordi glie la fece rivivere.
Riki cercava di contrastarlo con tutte le sue forze, stava soffrendo terribilmente e sentiva le lacrime minacciare prepotentemente di rigargli il volto.
Draco, nonostante fosse stanco, riuscì inizialmente a mantenere il contatto con facilità, ma a lungo andare la stanchezza psicologica si fece sentire anche su di lui e il peso delle emozioni negative che stava provando insieme a Riki vagando tra i suoi ricordi gli rendeva difficile continuare, così dovette interrompere il contatto mentale e aprì gli occhi di scatto.
Sia lui che Riki avevano il fiatone ed erano stremati per quell’esperienza.
Vide lo studente di Durmstrang, ancora sotto l’effetto del pietrificus totalus, con gli occhi rossi per le lacrime e con la fronte imperlata di sudore, lo aveva sfinito psicologicamente ed emotivamente.
” T-ti prego… b-basta…” disse il ragazzo guardandolo con voce flebile mentre una lacrima gli rigò il viso.
“D’accordo…” disse Draco rialzandosi “…ma tu devi promettermi che non ti avvicinerai più a nessuna ragazza di questa scuola e che non farai più del male a nessuna, e l’ultima volta che ti avvicinerai ad Hermione sarà per chiederle scusa, e dovrai farlo in nostra presenza”.
“Lo giuro… lo giuro…” si affrettò a dire Riki con voce tremula.
“Bene, forza Blasie, andiamo a cena che è quasi ora”.
Il ragazzo annuì, fece due passi per avvicinarsi alla porta e poi disse:“Ah dimenticavo…”,  con un ghigno si avvicinò allo scozzese e sfogò la sua rabbia tirandogli un pugno in pieno viso, Riki per il colpo emise un gemito e cadde di lato sul letto rimanendo comunque rigido come il marmo.
“Ah, adesso si che va meglio” disse il moro.
Draco non riuscì a trattenere un ghigno e aprì la porta della sua stanza.
I due ragazzi stavano per uscire dalla camera, ma prima che Draco varcasse la porta la voce di Riki lo bloccò: “Draco… liberami… ti prego”.
Il biondo ghignò rispondendo: “Certo, lo farò… quando ne avrò voglia”.
Detto questo uscì chiudendo la porta a chiave.
“Draco… stai bene?” chiese Blasie vedendo il suo amico pensieroso.
“Si… sto bene…”.
“Sicuro? Ti vedo stanco, e sei strano…cos’è successo quando sei entrato nella mente di Mackenzie?”.
“Ho visto cos’è successo questo pomeriggio… con Hermione… ed è proprio come aveva detto lei, era sotto imperius, lui stava per abusare di lei, non ci ho visto più e allora ho vagato tra i suoi ricordi facendogli rivivere quelli peggiori, come sai tra chi legge la mente e la persona a cui è letta si crea una sorta di empatia quindi anch’io ho provato ciò che ha provato lui, somma questo al fatto che ho visto cos’ha fatto a Hermione e capirai perché sono strano… comunque non è nulla, adesso mi passa…” rispose il principe delle serpi.
Blasie, sapendo che il suo amico odiava essere compatito, si limitò a dargli una pacca sulla spalla e tentò di distrarlo parlando di quidditch.
I due ragazzi si diressero quindi in sala grande dove li attendeva una cena sostanziosa. 

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