Amare ingannando

di Mimmy_Didi
(/viewuser.php?uid=3520)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** "Mi dispiace!" ***
Capitolo 2: *** Arrivo ad Hogwarts e rincontri ***
Capitolo 3: *** "Ti amo!" ***



Capitolo 1
*** "Mi dispiace!" ***


1° CAPITOLO
“MI DISPIACE”

Una bellissima giornata d’estate volgeva al termine.. una coppia innamorata stava affacciata alla finestra di una camera a guardare gli ultimi raggi del sole sparire dietro l’orizzonte.
Il ragazzo, dai capelli color biondo platino raccolti perfettamente dietro la nuca da un elastico, con qualche ciuffo ribelle che andava a finire davanti i suoi occhi color del ghiaccio, alto, con un corpo statuario e il comportamento altezzoso, mise il suo braccio sulla spalla della ragazza che aveva accanto avvicinandola a se per baciarla. Fu un bacio corto ma molto dolce.
La ragazza, abbastanza alta, dai capelli mossi e lunghi, color mogano e gli occhi turchesi, un corpo snello e slanciato, con le giuste forme, messe in risalto dagli abiti babbani che portava, fissò il suo ragazzo dolcemente.
“è sempre cosi bello baciarti.. resterei ore ed ore a farlo, ma purtroppo ora devo tornare a casa..”gli disse la ragazza accarezzandogli la guancia.
“Già, sono d’accordo. Ma ti puoi smaterializzare, ci metti meno di un secondo ad arrivare a casa, se rimani un altro po’??” chiese il ragazzo con voce supplichevole, ma allo stesso tempo maliziosa, cominciando a baciare il collo della ragazza.
“e dai Draco, non cominciare a fare i capricci, lo sai che devo andare!” rispose la ragazza sperando di avere un tono di voce convincente nonostante i brividi di piacere che il suo ragazzo era bravissimo farle provare per convincerla.
“ok vai.. ci vediamo domani vero?”le chiese il ragazzo con un sorriso
“certo”gli rispose la ragazza prima di sparire con un leggero “crac”
Draco Malfoy, il leader incontrastato della casa dei Serpeverde di Hogwarts, figlio del più fedele mangiamorte del Signore Oscuro e più temuto e rispettato nel mondo dei maghi, si sdraiò sul grande letto della sua stanza, del fastoso Malfoy Manor per rilassarsi e pensando alla sua ragazza si addormentò.
La mattina seguente,come promesso, la ragazza ritornò a casa del suo amato con un volto un po’ afflitto.
Draco che stava per accoglierla nei migliori dei modi, degni di un Malfoy, vedendo la sua espressione, la fece entrare nella sua camera e accomodare sul letto per parlare.
“che hai Sherilyn?”le chiese Draco preoccupato
“beh.. ecco.. io ti devo dire una cosa”gli rispose la ragazza sedendosi sul letto accanto a lui
“dimmi amore.” Le disse il ragazzo prendendole la mano
Quella era la prima volta che Sherilyn si senti chiamata così dal ragazzo dopo 5 mesi che stavano insieme, e la cosa la fece trasalire, rendendo più difficile ciò che stava per dirgli. Così dopo qualche attimo servito durante i quali il ragazzo continuava a guardarla, recuperò un po’ del suo coraggio e cominciò a spiegare cosa la rendeva triste.
“Vedi a-amore… il Signore Oscuro, vuole che io faccia un lavoro per lui” gli disse la ragazzo tutto d’un fiato.
Draco rimase spiazzato dalla notizia, strinse più forte le mani della sua ragazza tra le sue e chiese, con tono scocciato che la sua ragazza dovesse mettersi in pericolo, ma allo stesso tempo curioso di sapere cosa potesse chiedere il Signore Oscuro ad una ragazza di 17 anni.
“un compito? …e… cosa dovresti fare di preciso?”
“beh.. Dovrei fidanzarmi con Potter per poi condurlo in una trappola”gli rispose Sherilyn a testa bassa, impaurita e preoccupata dal mondo in cui il suo ragazzo avrebbe potuto reagire. E infatti..
“ CHE COSA????”urlò Draco alzandosi improvvisamente, spaventando la ragazza accanto a lui.
“ecco io…devo farlo per forza..” gli rispose alzando lo sguardo verso di lui.
“tu nn farai un bel niente!!” le disse sempre più infuriato
“Neanche io vorrei farlo che ti credi, che mi piaccia mettermi con una persona che non mi piace e facendo finta che sia l’uomo della mia vita per poi ucciderlo?? io devo farlo per forza non posso oppormi!!hai capito??” gli rispose Sherilyn, con le lacrime agli occhi, poiché cominciava anche lei ad innervosirsi
“ah si? E quindi tu saresti disposta a tradirmi pur di assecondare i piani del Signore??”le chiese Draco con un tono tra il malinconico e l’infuriato
“No, ma che dici, non vorrei mai e potrei mai tradirti. Ma non posso fare altro.. ma io non voglio tradirti! Perciò… forse è meglio se ci lasciamo e quando avrò compiuto il mio lavoro ci rimetteremo insieme” gli disse Sherilyn lasciando Draco spiazzato dalla sua risposta
“oh no.. tu non mi lascerai che sia chiaro! Io sono un Malfoy e non vengo scaricato da nessuna” le urlò il ragazzo avvicinandosi a lei
“Ma lo vuoi capire che non sono io che ti scarico per mio piacere, ma per ordini superiori ai quali sai perfettamente che non ci possiamo ribellare!?!?!?!?!!!!”
“non me ne frega un accidente perché mi lasci. Anche se si tratta del Signore Oscuro. Se i suoi piani intralciano la mia vita sentimentale non mi sta affatto bene. Non voglio che la mia ragazza si metta in pericolo e con quello Sfregiato solo per assecondare la voglia di vendetta di quel pazzo!!!”
Ma la ragazza si smaterializzò prima che Draco potesse fare o dire qualcos’altro, lasciando il ragazzo con un “mi dispiace”.
I due non si sarebbero rivisti fino al 1° Settembre.


A Grimmauld Place Harry Potter e i suoi amici ridevano e scherzavano in cucina, mentre stavano ai fornelli, per preparare la cena insieme.
“sai Harry sono proprio contento che ci hai invitati per le ultime 2 settimane qui!” disse il ragazzo dai capelli rosso fuoco
“è stato un piacere x me, è bello stare qui con voi! Poi questa sera siamo particolarmente fortunati, tutti quanti sono in missione o a fare delle ricerche perciò stasera la casa è tutta nostra!!!”rispose Harry entusiasta
“eh già,è bello ma se mia madre lo verrebbe a scoprire mi ucciderebbe!” rispose la loro amica Hermione.
“ma dai Herm,non abbiamo più 11 anni… ne abbiamo 17 e sappiamo badare a noi stessi”le disse Ron sbuffando
“ha ragione Ron, e poi non scordati che in un modo o nell’altro siamo comunque controllati 24h su 24!..”le disse Harry tranquillizzandola
“ma si.. forse per una volta avete ragione voi!”rispose Hermione cominciando a prendere le cose per apparecchiare.
“no, non ci credo… questo giorno è da segnare sui calendari: ‘oggi la signorina Hermione Jane Granger ha finalmente dato ragione ai suoi due migliori amici…”
“dai Ron, smettila di fare il cretino e aiutami a mettere la tavola piuttosto, magari evitando di rompere qualche piatto!” rispose scherzosamente la ragazza, ridendo della stupida simpatia del suo amico rosso.
“e ti pare che doveva dire qualcosa del genere, era troppo bello per durare così tanto!”
“Ronald Weasley, le ordino immediatamente di smetterla di dire cavolate e di aiutarmi ad apparecchiare altrimenti questa sera andrà a letto senza cena”
“ai suoi ordini capitano!”
Dopo questo scambio di battute, i tre amici si guardarono e scoppiarono a ridere contemporaneamente.
“Meno male che abbiamo 17 anni, se qualcuno ci avesse sentito, ci avrebbe scambiato per quattordicenni!!” disse Harry
“Ma dai, un po’ di risate fanno bene!!!!” rispose il rosso
“Si si, ma ora basta scherzare e aiutatemi a finire di preparare la tavola altrimenti davvero non mangiamo!” esclamò la ragazza del trio, concludendo lì quel piacevole scambio di battute!
Finalmente erano rilassati e felici come mai era successo dall’inizio della guerra. Certo, si tenevano sempre al corrente di tutto ciò che poteva essere minimamente sospettoso, ma avevano sempre la guardia alzata. Tuttavia, non potevano fare a meno di rilassarsi e godersi la vita appena potevano, in fondo, erano adolescenti e ancora studenti diplomanti alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e come tutti i loro coetanei, volevano divertirsi.
Quelle ultime due settimane passarono a dir poco velocemente: il 1° settembre arrivò subito e alle 10:45 il trio oltrepassò la barriera per poi ritrovarsi, come sempre da 7 anni a quella parte, davanti all’espresso per Hogwarts!
Centinaia di ragazzi chiacchieravano davanti al treno felici e contenti per il nuovo anno che stava per iniziare, contenti di vivere un ulteriore anno scolastico alla prestigiosa scuola.
Hermione era al settimo cielo non vedeva l’ora di tornare per riprendere le lezioni, studiare e uscire con il massimo dei voti. (ma come te va nda)
Anche se da una parte le dispiaceva perché quello era l’ultimo anno che avrebbe passato in quella scuola. Alla fine di quest’anno sarebbe uscita con il diploma, pronta per entrar a far parte a tutti gli effetti del mondo degli adulti.
Il famoso trio cercò uno scompartimento vuoto e dopo averlo trovato, ci si sistemò, preparandosi ad affrontare il loro ultimo viaggio di andata per la famosa scuola.
Alle 11:00 in punto, il treno si mise in moto portando con se tutti gli alunni diretti per Hogwarts e decretando così l’inizio ufficiale del nuovo anno scolastico.



Bene. Speriamo bene che questo capitolo non vi abbia disgustato a tal punto da non scrivere nemmeno una piccola recensione! ^_^
Per chiunque abbia avuto il coraggio di arrivare fin qui, ci auguriamo che metta anche un piccolo commento.. piccolo piccolo!! ^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Arrivo ad Hogwarts e rincontri ***


2° CAPITOLO
Arrivo ad Hogwarts e rincontri

Il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade, finendo così la sua corsa. Centinaia di studenti si riversarono sulla banchina della stazione, tutti ridendo e scherzando, chiamando e salutando a gran voce gli amici.
Il famoso trio si girò di scatto e sorridendo, quando udì una voce familiare chiamare gli studenti del primo anno
“ehi Hagrid!” urlò Ron
“Salve ragazzi, come state? È da un po’ che non ci si vede!”
“Hagrid! Che bello vederti” disse Hermione al colmo della felicità correndo ad abbracciare il mezzo gigante.
“Ehi Herm.. anch’io sono contento di rivederti, ma a dopo gli abbracci ora ho da fare! C’è un gruppo di tesissimi primini che mi stanno aspettando!!!” le disse imbarazzato da tanto entusiasmo
“Ci vediamo dopo Hagrid” ebbe il tempo di dire Harry prima di essere travolti dagli studenti che si affrettavano a dirigersi verso le carrozze, dato che il tempo sembrava annunciare pioggia imminente.
Entrando nella Sala Grande, risentiva un’aria rilassata e felice che veniva dagli studenti spensierati. Ma allo stesso tempo inquietudine, tristezza e paura si poteva scorgere sui volti di alcuni studenti, soprattutto i più grandi, del sesto e settimo anno, che consapevoli di cosa stesse accadendo fuori dalle mura del castello, non potevano fare a meno di preoccuparsi.
Ma ogni tristezza, dubbio o paura, sparivano immediatamente quando gli amici si riunivano tutti in gruppo, felici di rivedersi dopo un’estate di separazioni.
Ad un certo punto il grande portone si aprì, lasciando entrare la professoressa McGrannit, seguita dai studenti del primo anno. Questi avanzavano dietro di lei con lo sguardo affascinato per la magnificenza della sala, ma allo steso tempo timorosi sentendo gli sguardi di tutti gli studenti posati su di loro.
Il loro timore aumentò quando la docente di Trasfigurazione, nonché vicepreside, cominciò a chiamargli per lo smistamento.
Intanto ai vari tavoli gli studenti facevano i commenti sui nuovi arrivati:
“Mamma mia quanto sono piccoli.. sono dei tappi…” disse Ronald con la faccia stupita
“Ron.. ti ricordo che 7 anni fa anche tu eri come loro!!!” gli rispose dura Hermione.
“Ma Herm…noi non eravamo così piccoli… questi sono degli scriccioli.. “ disse Harry venendo in aiuto dell’amico.
“… dai ragazzi.. no vedete che sono già terrorizzati abbastanza… pensate se dovessero udire i vostri commenti.. soprattutto i tuoi Harry. Credi che gli farebbe piacere sentirsi chiamati ‘scriccioli’ dal ‘grande Harry Potter?!?!” disse Hermione, trattenendo a fatica una risatina. Sapeva quanto desse fastidio ad Harry sentirsi chiamato ‘il grande Harry Potter’.
“Herm.. per favore.. lo sai che odio essere chiamato così.. già troppe persone lo fanno.. non ti ci mettere anche tu!” disse con voce leggermente irritata Harry. Capiva che la sua amica l’aveva chiamato così solo per fargli un dispetto, ma era comunque fastidioso.
“Comunque ragazzi.. guardate quello lì.. con quella sua faccia sembra Draco Malfoy rimpicciolito, scommetto che diventerà un Serpeverde!!” disse Ron, interrompendo lo scambio di battute tra i suoi due migliori amici.
Come se l’avesse fatto apposta quel ragazzo venne chiamato e ironia della sorte, proprio come successe a Malfoy 7 anni prima, il Cappello Parlante non fece in tempo a posarsi sulla sua testa che urlò la Casa di appartenenza del ragazzo “SERPEVERDE!”
“Che vi avevo detto io??”
“Perspicace Ron.. che le lezioni della Cooman abbiano lasciato qualche minima traccia dentro di te??” disse ironicamente Hermione, mentre Harry se la rideva sotto i baffi.
“Oh si.. la Divinazione mi si è finalmente mostrata.. ormai sono un vero veggente!” disse il rosso stando al gioco dell’amica
“Allora vediamo se indovini il prossimo!”
“Dunque..” Ron osservò la ragazza che era stata chiamata e che ora avanzava titubante verso il Cappello Parlante.
“Direi.. dalla sua incertezza e dal suo timore che lei sarà un’ottima Tassorosso!” “Vedremo” risposero in coro Harry ed Hermione.
Dopo 5 secondi il Cappello Parlante espresse il suo giudizio:
“CORVONERO!”
“Mazza Ron.. stavolta hai proprio indovinato… non doveva essere Tassorosso quella ragazza??” disse Hermione con un sorriso sulle labbra.
“Ma che volete da me… Anche la Cooman non era regolare!” rispose il rosso fintamente imbarazzato.
Mentre il Trio applaudiva un nuovo arrivato nella sua Casa, Harry osservò il tavolo dei Corvonero e notò la ragazza che Ron avrebbe mandato a Tassorosso. Ora che era stata mandata alla sua Casa e si era seduta ricevendo un caloroso saluto da parte di tutti i Corvonero, era molto più tranquilla e aveva cominciato a conversare amichevolmente con una ragazza probabilmente del sesto anno che Harry aveva visto un paio di volte, di sfuggita mentre osservava Cho Chang. Ma non si era mai fermato ad osservarla veramente e ora che lo faceva la considerava una bella ragazza e da come parlava con quella del primo anno sembrava anche simpatica. Ad un certo punto lei, sentendosi osservata alzò lo sguardo incrociando lo sguardo di Harry, che distolse immediatamente gli occhi, ricominciando a chiacchierare con i suoi amici come se niente fosse successo, ma la ragazza aveva continuato a guardarlo per un altro po’ di tempo, con un leggero sorriso sul volto.
“Harry Potter, non sei così male dopotutto. Tuttavia, anche se per ordini superiori, tu sarai mio!” pensò la ragazza.
“Tutto bene Sher?”
“Oh.. si si tranquilla. Dicevi?”
“Dunque…”
Sherilyn Jones sentiva solo metà del discorso che la piccola ragazza le stava facendo! Da brava prefetto si era avvicinata a quelli del primo anno, ma non vedeva l’ora di essere libera per poter incontrare una persona.
Dall’altra parte della Sala, un ragazzo aveva assistito a tutta la scena.
Sapeva che si sarebbe fatto solo del male, ma voleva parlare con quella ragazza.. anzi non voleva, ma doveva! Nessun Malfoy si faceva scaricare così. Anche se per ragioni di questo tipo.
Una voce lo distolse dai suoi pensieri, non si era nemmeno accorto che lo smistamento era concluso e che Silente, dopo aver fatto il suo solito discorso cretino, aveva dato il via allo splendido banchetto.
“Ehi Drakie, non mangi?”
“Pansy… ti ho già detto di non chiamarmi così!” rispose duro Draco alla ragazza che gli stava accanto. Non la sopportava quando faceva la gattamorta con lui. Ok, erano stati insieme, ma un sacco di tempo fa, molto tempo prima che lui incontrasse Sherilyn. Eppure lei continuava a chiamarlo con quell’ assurdo nomignolo che tanto detestava.
“Che hai da guardare tanto??” sbottò la ragazza
“Affari miei Pansy, niente che ti interessi!”
“Ma come siamo socievoli oggi… Che succede?”
“Pansy falla finita. Lasciami in pace.”
“vedo che oggi non è giornata.” disse scocciata e continuò “quando sarai di un umore decente fammi un fischio ok?” e si alzò senza lasciargli il tempo di rispondere, raggiungendo le sue amiche.
“Aspetta e spera” borbottò tra se Draco, girandosi a parlare con una compagnia ben più piacevole della Parkinson: Blaise Zabini, il suo migliore amico.
Questo gli disse:
“L’hai vista vero?? Era lei che stavi guardano prima vero??”
“Blaise, per favore non ti ci mettere anche tu!”
“Ehi amico, ormai ti conosco, è inutile che cerchi di imbrogliarmi.. non ci riesci! Comunque ti consiglio di parlarle e chiarire, scommetto che anche lei non vede l’ora di chiarire con te!”
“Si, avevo già pensato di parlarle.”
E continuarono a parlare per il resto della cena di Quidditch.
Ad un certo punto, Draco vide che lei si era alzata e decise di raggiungerla.
“Blaise ci vediamo dopo!”
Il moretto, che aveva visto e capito, annuì facendogli l’occhiolino, ricevendo in cambio una spintarella e un sussurro:
“Inutile che mi fai questi giochini, sono un Malfoy e ottengo sempre ciò che voglio, con o senza l’aiuto dei miei amici!”
Blaise in risposta gli diede una spinta e quando si fu allontanato rise tra se e se “anche se non lo vuole ammettere è proprio cotto altrochè! E lo sa bene, anche se non lo dirà mai ad alta voce!” e con un sorriso sul volto si alzò per raggiungere il suo dormitorio.

“Ehi Sher!”
La ragazza sentendosi chiamata si girò e riconoscendo il ragazzo che le stava correndo incontro, il cuore le salì in gola, cominciando a battere furiosamente. Senza tanti preamboli Draco si avvicinò, la baciò e le disse
“Ti aspetto stasera. La parola d’ordine la sai!”
E così come era venuto, se ne andò lasciando di stucco la ragazza, che sorpresa si ritrovò a pensare
“Che ti dice che io verrò??”
Ma quella sera, dopo aver mostrato ai primini le porte dei propri dormitori, salì in camera sua per poi riscendere subito salutando la sua compagna di stanza con un semplice “ci vediamo domani!”
Si diresse verso i sotterranei e dopo aver pronunciato la parola d’ordine, nascosta dal mantello dell’invisibilità, entrò nella stanza del suo Draco.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** "Ti amo!" ***


3° CAPITOLO
“TI AMO”


Una volta entrata nella stanza vide Draco seduto sul letto che la guardava..
Era sdraiato sul letto in una posizione molto sensuale. I capelli biondissimi, sciolti, ricadevano ordinatamente sul suo viso dai fini lineamenti, nascosto dall’ombra delle tende che semi-chiuse ricadevano ai lati del baldacchino. Le nude spalle larghe, erano rischiarati dalla luce della luna che entrava dalla finestra accanto al letto, mentre la parte inferiore del corpo era coperta dalle lisce lenzuola di seta nere che coprivano il letto.
Stava fumando una sigaretta e quando sentì la porta aprirsi, si girò verso la figura che intanto era entrata, richiudendo la porta dietro di sé, lasciando la stanza nel buio totale, rischiarata solamente dai raggi della luna piena che pian piano sorgeva su quel cielo stellato che sormontava il magnifico paesaggio notturno che si poteva ammirare.
A Sherilyn si bloccò il respiro, quella scena l’aveva vista tante volte, a lui piaceva estasiarla con queste sue prestazioni semplici, ma spettacolari allo stesso tempo. Ma era troppo tempo che non lo sentiva, che non lo vedeva, che non lo accarezzava, che quelle braccia forti e muscolose non l’abbracciavano, facendola sentire al sicuro da tutto e tutti. Intanto nella sua mente riaffioravano tutti i bei momenti passati insieme a quel ragazzo che tanto amava.
I suoi pensieri furono interrotti dalla sua voce, che sussurrando sensualmente diceva: “lo sapevo che saresti venuta”
Lei aprì gli occhi, non si ricordava nemmeno di averli chiusi e si sentì svenire quando vide quel corpo statuario e perfetto, che con solo un paio di boxer neri aderenti si era alzato, dirigendosi verso di lei. Istintivamente provò ad indietreggiare, accorgendosi però di essere in trappola, dato che dietro di lei vi era la porta che lei stessa aveva chiuso.
“cosa devi dirmi Draco?”gli chiese Sherylin nervosamente con voce spezzata, cercando di nascondere il respiro che cominciava a diventare irregolare, man mano che il bel serpeverde le si avvicinava.
“Nessuno può lasciarmi” le disse lui accarezzandole i capelli, a quel tocco la ragazza rabbrividì e sempre più nervosa e eccitata rispose:
“ne abbiamo già parlato… preferisci che ti tradisco?”
“ mi manchi Sher..”le disse semplicemente il ragazzo baciandola dolcemente sul collo, tirando fuori espliciti gemiti di piacere alla ragazza che non fece nulla per allontanarsi, ma si fece trasportare dal bacio del ragazzo, rispondendo con passione, lasciandosi trasportare pochi secondi dopo sul letto..
“ mi manchi anche tu Draco” disse la ragazza, quando interruppero quel bacio che ad entrambi era mancato, solo per riprendere fiato.
Lentamente ridiscese tutto il perimetro del corpo del ragazzo, soffermandosi particolarmente sui pettorali scolpiti del ragazzo, accarezzandogli delicatamente e facendo gemere di piacere l’amante.
Continuarono a baciarsi e il ragazzo cominciò a spogliare lentamente e sensualmente la ragazza, senza smettere un attimo di baciarsi, se non per riprendere fiato o allontanare definitivamente un indumento, finché non si ritrovarono nel letto senza vestiti
I due si amarono a lungo e stremati si sdraiarono l’uno accanto all’altro.
“ non voglio che mi lasci!!! va bene, accetto che dovrai stare con Potter, ma giurami che non ti innamorerai di lui”le disse Draco dandole un bacio sul collo
“ Stai tranquillo, non posso innamorarmi di lui perché io amo te”gli rispose Sherylin baciandolo
“anch’io ti amo” le disse il ragazzo abbracciandola.. poco dopo si addormentarono con il riflesso della luna che debolmente illuminava i loro volti stanchi ma felici di aver finalmente ritrovato l’amore perso tempo prima.


Intanto nella sala comune dei Grifondoro, Harry e Ron giocavano a scacchi su due poltrone davanti al camino,mentre la loro amica leggeva un libro con il suo gatto sulle ginocchia
“Herm.. ti va di imparare a giocare a scacchi?”le chiese Ron speranzoso
“Ron ma che domande mi fai?ovvio che no!io non perdo tempo a un gioco stupido quando potrei benissimo leggere un libro istruttivo”gli rispose la ragazza fulminandolo con lo sguardo
“guarda Herm, che gli scacchi sono un gioco per persone intelligenti! Ci vuole strategia e sicurezza!!”
“Ron, per favore, non essere ridicolo, se solo tu fossi intelligente, non giocheresti a scacchi a scuola, durante l’anno dei M.A.G.O.! Ma come me, leggeresti un buon libro di scuola!”
“Ma Herm.. è il primo giorno agli esami mancano secoli!!!”
“Ronald Weasley – disse in tono scherzosamente autoritario – non venirmi poi durante l’anno a pregare perché io ti passi i miei compiti!!! Quest’anno farai tutto da solo!” sapeva di avere centrato il bersaglio, il non-ti-faccio-copiare-i-compiti era sempre un ottimo argomento per convincere quei due, soprattutto il rosso! Infatti come da copione, questo impallidì e cominciò a balbettare
“m-ma dai Herm.. è solo il primo giorno! Giuro che da domani studierò tutte le sere e mi impegnerò per i M.A.G.O.”
A quel punto la Grifondoro non ce la fece più e scoppiò a ridere
“Hahahahah Ron… quanto sei buffo.. lo sapevo… hahahahaha…”
E riprese a ridere sempre più forte, vedendo la faccia sempre più confusa e sconvolta del rosso che si stava chiedendo cosa fosse successo alla sua migliore amica, tanto razionale e fredda nei ragionamenti logici.
Intanto Harry, che cominciava ad intuire, cominciò a ridacchiare, beccandosi un’occhiataccia dal rosso. A quel punto, notando che il rosso aveva cominciato ad innervosirsi, Harry disse:
“Ti stava prendendo in giro!” con queste poche parole, Ron si infiammò e le sue orecchie diventarono color pomodoro
Stava per rispondere a tono quando…
“ti conviene non rispondere Ron altrimenti i compiti non te li passa più davvero!” gli disse Harry ridendo piano per non farsi sentire dalla loro amica
“uff..”disse Ron continuando a giocare
Intanto Hermione, smettendo di ridere, aveva alzato lo sguardo verso Ron, sorrise vedendo il suo amico un po’ offeso decidendo così di alzarsi e di mettersi accanto a lui seguendo la partita di scacchi. Sembrava che il rosso avesse apprezzato molto la cosa, tanto che sconfisse Harry più velocemente del solito.
La mattina seguente Ron e Harry si alzarono contemporaneamente e poco dopo scesero nella Sala Grande trovando la loro amica che faceva colazione, mentre contemporaneamente leggeva la Gazzetta del Profeta.
“ ‘giorno”le dissero i due ragazzi sedendosi accanto a lei
“ Buongiorno”rispose Hermione senza distogliere lo sguardo dal giornale
Cominciarono a mangiare ma Harry smise subito vedendo la ragazza dei Corvonero che la sera prima aveva notato.. non smise di fissarla per almeno 10 minuti finché lei non alzò lo sguardo dal piatto e ricambiò il suo sguardo.
Per un po’ stettero lì a guardarsi, come se il mondo intorno a loro fosse sparito, finché Harry distolse lo sguardo poco dopo richiamato dal suo amico Ron, che aveva finito di svuotare i piatti intorno a lui e dovevano andare a lezione.


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=41070