Million-dollar-smile

di Shatzy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 - Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Salve! Questa settimana è stata piena di aggiornamenti, mi odierete alla fine...
Questa longfic si è classificata prima al contest-sfida "One night in Las Vegas", indetto da Dreaming Ferret. Il bando era carinissimo e originale, ma alla fine ci siamo ritrovate soltanto in due (Clà, ma le hai pagate per ritirarsi? XD). Sarò concisamente banale: non me lo aspettavo. Clahp è un'autrice di un certo livello ed ero a dir poco terrorizzata XD 

Note varie: era la prima volta che scrivevo una AU (perché non mi piacciono, ma viva la coerenza!) e che muovevo così tanti personaggi, credo di averceli infilati quasi tutti (tranne Sai, oddio, me ne sono accorta solo alla fine che mancava lui O_O povero piccolo snobbato... Sorry), quindi sul risultato ero moooolto scettica.
Ho ambientato la vicenda nell'hotel/casinò Bellagio, per il semplice motivo che è quello che esteticamente mi piace di più XD (grazie CSI LV).
Sui personaggi e pair... Qui è dura. Non c’è un pair principale, sono tutti accennati, ogni capitolo è incentrato più o meno su qualcuno, comunque avvertirò di eventuali coppie e triangoli così da non sconvolgere nessuno (credo sia una fanfic leggibile da quasi tutti, o magari da nessuno dato che ci saranno per forza pair che fanno schifo a qualcuno XD). Ci sono solo due coppie decise e chiare che non cambieranno mai nella storia nemmeno sotto tortura fisica e psicologica dell'autrice, che sono ShikaTema e NejiTen, poi ci sono diversi triangoli non risolti perché nemmeno io so come risolverli, quindi ho preferito lasciarli tali (ChoInoKanku, SasuSakuNaru, SakuNaruHina, SakuSasuIno e credo qualche altra cosa). Sembra più difficile di quel che è XD

Questo primo capitolo è solo un prologo con la presentazione dei personaggi e del motivo per cui sono tutti lì.

Buona lettura.




Million-dollar-smile



Capitolo 1.

Save tonight
and fight the break of dawn
Come tomorrow
tomorrow I'll be gone
“Save Tonight” – Eagle-Eye Cherry

La città che non dorme mai.
Le luci erano quasi accecanti, là fuori, tanto che il cielo estivo appariva grigio sopra quel bagliore finto. Era quasi mezzanotte, ma la strada – così troppo in basso – era ancora affollata di gente rumorosa e colorata, accorsa a vedere l’ennesimo gioco della fontana. Quanti ne aveva già visti? Otto? Dieci di seguito?
I getti d’acqua dell’ultimo quarto d’ora si alzavano veloci, al ritmo della musica, e le luci colorate si riflettevano sulla pelle chiara di Hinata, appoggiata al vetro della grande finestra della stanza.
Quella città caotica e calda non era affatto per lei, eppure…
Si voltò per dare un’occhiata veloce alla camera – una suite, ovvio, suo padre non avrebbe scelto qualcosa di meno – passando in rassegna la pista da ballo e soffermandosi poi sui divani (un divano in particolare). Arrossì, riportando l’attenzione all’esterno, mentre la musica troppo alta le assordava le orecchie e i fasci di luce colorata le ferivano gli occhi.
Prese un sorso dal suo cocktail fintamente analcolico, giocando con l’ombrellino rosso. Sospirò e socchiuse le palpebre.
Che diavolo ci faceva lei lì?
Perché proprio così tanto lontano da casa?
E per quale motivo Kiba e Rock Lee non si rendevano conto di essere ridicoli se ballavano in quello stato pietoso? Dimenarsi in quel modo animalesco e imbarazzante non si poteva proprio considerare essere figo! Se Sakura e Ino li evitavano accuratamente sulla pista non era di sicuro una casualità, e le risate di Tenten non erano certo per l’alcool…
Tornò a concentrarsi sull’esterno, vagamente insonnolita, mentre sentiva le grida di Naruto che richiamava i suoi amici.
“Allora?” chiese Kiba, andando a sedersi sul divano accanto all’amico.
“Allora cosa?”
“Questo posto non è il Paradiso?” domandò retorico, ammiccando alle due ragazze che ancora ballavano. Sakura non ci badò, concentrata com’era su un Rock Lee che aveva preso a ballarle intorno, mentre Ino gli sorrise, alzando il bicchiere di birra a mo’ di saluto.
“Sì, il Paradiso…” ripeté tra sé e sé il ragazzo castano, non facendo caso alle due occhiate gelide e assassine che ricevette in risposta. Choji prese direttamente tutta la ciotola di salatini presenti sul tavolino, e iniziò ad ingurgitarli più voracemente del solito, non staccando gli occhi da Kiba, mentre Kankuro incrociò le braccia al petto e sbuffò, decidendo poi di sorridere a Tenten, sul divano di fronte. La quale Tenten gli rispose un po’ incerta, ma sempre gentile, sentendo poi la mano di Neji cadere sul suo ginocchio, in un gesto di possessione molto infantile e molto maschilista che le diede non poco fastidio. Neji, tuttavia, si limitò a convincere Kankuro con il suo sguardo di ghiaccio a guardare altrove, mentre continuava a bere dalla cannuccia del suo cocktail, evitando con attenzione che l’ombrellino rosa gli finisse sul naso.
“E la serata è appena cominciata!” dichiarò Naruto, che già era fin troppo allegro al naturale, stappando un'altra lattina di birra e rubando delle patatine a Choji.
“Ehi!” si lamentò infatti quest’ultimo.
“Che ne dite di uscire da qui e fare una visitina al casinò?” propose Kankuro, guardando incerto suo fratello Gaara e Shino passare al setaccio tutto ciò che il frigobar della suite proponesse.
“Ci sto!” dissero in coro Kiba e Naruto. “E le ragazze?” chiese il primo, indicando le due che ancora ballavano.
“Vedete di non farvi buttare fuori di qui” li riprese pacato Neji, tra le mani i resti di quello che un tempo era stato un felice ombrellino da cocktail.
“Tu non vieni?” chiese Choji.
Il ragazzo guardò Tenten al suo fianco. “Uhm, io no.”
“Non importa, andiamo noi!” continuò Kankuro, decisamente sopra le righe e stanco di stare in quella camera – ignorato fin troppo dalla bionda.
“Ci vediamo” li salutò Neji, impassibile.
“Ci vediamo” ripeté Tenten all’indirizzo di quest’ultimo, alzandosi, stirando la gonna del suo comodo vestito rosa, e seguendo gli altri. Una piccola, minuscola increspatura tra le labbra del ragazzo, mentre il sopracciglio si arcuava di un millimetro, bastò alla ragazza per capire che il suo grande genio non aveva capito un bel niente. “Vado a vedere lo spettacolo acrobatico, te l’avevo detto, è il mio gruppo preferito e ci tengo” spiegò lapidaria.
“Il Cirque du Soleil!” strillò Ino, sentendola e avvicinandosi subito. “Vengo con te!”
“Vi accompagno io, ragazze” si propose subito Choji, pacato, guadagnandosi un sorriso di ringraziamento da parte dell’amica d’infanzia.
“Lui si perderebbe dietro al primo venditore di pop-corn… Vi accompagno io!” dichiarò Kankuro, mentre lui e Choji si guardavano in cagnesco.
“Oh, beh, fate un po’ come vi pare” disse Tenten, scrollando le spalle e avviandosi verso la porta.
Ino la seguì saltellando, pedinata a sua volta da Kankuro e Choji, mentre Sakura si sedeva accanto a un Sasuke piuttosto stanco, attorcigliandosi una ciocca di capelli rosa attorno alle dita, sotto lo sguardo vigile di un Naruto geloso dal divano di fronte.
“Allora, chi ha il coraggio di provare il gioco d’azzardo?” chiese Kiba, urlando per sovrastare la musica – e solo Rock Lee era ancora in pista a ballare con la sua originalissima camicia verde acceso, fregandosene del fatto che fosse solo.
Shino posò il bicchiere ancora colmo sul tavolino, avvicinandosi all’amico, in un muto assenso, mentre Gaara scrollava le spalle e usciva dalla suite senza aspettare gli altri.
“Bene…” mormorò Kiba, sbuffando. “E’ una domanda stupida, ma tu, Shikamaru?”
Il ragazzo in questione non si alzò nemmeno dal terzo divanetto su cui era sdraiato. “Non ne ho voglia”.
“E’ già tanto se questo qui ha voglia di respirare” lo prese in giro Temari, lanciandogli un cuscino rosa a forma di cuore dritto sul naso, iniziando poi a ballare con Rock Lee.
Shikamaru si limitò a borbottare qualcosa, lanciandole un’occhiata truce, per poi posizionarsi il cuscino sugli occhi e far finta di dormire.
“Hinata?” chiese allora Kiba, rivolto alla ragazza vicino la finestra. “Questa dovrebbe essere la tua festa di laurea, che ne dici del casinò?” ma lei si limitò a scuotere velocemente la testa, arrossendo. “Ok… Lasciamo perdere” espirò sconsolato allora, richiudendosi poi la porta alle spalle.
Il lungo corridoio di quel piano dell’albergo, stranamente silenzioso con la moquette rossa a terra e le pareti chiare insonorizzate, si apriva dinnanzi a lui.
La notte era appena iniziata.


To be continued...






Riporto anche il giudizio della giudice, Dreaming Ferret, di solito lo faccio alla fine, ma 'sta storia è troppo lunga e rischio di dimenticarlo:

Shatzy con Million-dollar-smile

Grammatica: 8.9/10
Stile e forma: 8.9/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 4.7/5
Attinenza alla traccia: 10/10
Livello di divertimento (per essere chiari, il “giudizio personale”): 4.7/5

Sicuramente, una cosa che non manca in questa fic è il divertimento. Hai centrato pienamente la traccia del contest: una bella trama, con alcuni colpi di scena davvero esilaranti, e scenette veramente comiche. Non solo: alcune frasi e battute sono semplicemente fantastiche! E il finale, a mio parere, non è per nulla demenziale, anzi: ancora una volta è divertente al punto giusto. L’idea della festa di laurea come espediente per far incontrare così tanti personaggi l’ho trovata veramente buona. Inoltre, sei riuscita a gestire bene tutti quanti, e questa sicuramente è una nota di merito. Altro punto a favore sui personaggi è l’IC: li ho trovati tutti ben caratterizzati e descritti, soprattutto Shikamaru, Temari, Kiba e Naruto. Ho invece avuto qualche dubbio per quanto riguarda Tenten: in alcune parti della storia, l’ho trovata un po’ troppo dura. La storia, nel complesso, l’ho ritenuta originale: bella l’idea della festa di laurea, e belle anche alcune scenette comiche che hai inventato. Per quanto riguarda la grammatica non ci sono gravi errori, ma solo alcune sviste e alcuni errori di distrazione. Il linguaggio è semplice ma adatto alla fic, che risulta quindi molto scorrevole.
Punto di forza della storia è stato sicuramente la comicità: mi sono divertita molto a leggere questa fic, ho riso e mi ha messo di buon umore. Complimenti, missione completata!



E poi un ringraziamento a Clà, perché è stata un'ottima e degna avversaria *-* E nonostante sia un pochino ansiogena (:P) mi sono divertita da morire nell'attesa dei risultati, anche se lo sclero time è durato poco XD
E un grazie a Vale, che ama questa storia non so bene per quale motivo (cioè, lo so, si chiama "epilogo" XD), e a Lely, anche se mi dispiace che il mio NejiTen faccia schifo =_= Ma è un pair troppo difficile per me.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Scusate il ritardo, almeno per i primi capitoli volevo fare aggiornamenti veloci, tanto sono un po' lenti, ma è stata una settimana troppo intensa ;__; Tuttavia, niente esami fino a febbraio, quindi ora ho tempo : )
Il capitolo è su Choji, Kiba e Kankuro, accenno minuscolo ChoInoKanku.



Capitolo 2.

Il Bellagio, oltre ad essere un lussuosissimo hotel, un rinomato centro congressi e un insieme di ristoranti ricercati, era soprattutto un famosissimo casinò.

Choji si aggirava tranquillo per l’enorme sala illuminata a giorno, attento a non inciampare nella folla che la frequentava. Gli abiti da sera delle donne sembravano risplendere sotto i lampadari di cristallo, come i portafogli bene in vista degli uomini che le accompagnavano. La seta frusciava leggera e i tacchi risuonavano sul pavimento di marmo, attirando l’attenzione del ragazzo, che, cocktail alla mano e pacco di patatine sotto il braccio, scrutava l’ambiente del casinò.
“Signore, vuole partecipare?”
Si voltò alla sua sinistra, per notare un croupier dagli occhi impassibili – quasi giallognoli avrebbe detto, sotto quella luce artificiale – che gli faceva segno di avvicinarsi.
Choji alzò un sopracciglio, chiedendo che gioco di carte fosse quello proposto dall’altro.
“Poker” si limitò a rispondere l’uomo, mentre mischiava un mazzo di carte, circondato dal verde del suo tavolo. Come un pianta.
“Avevano finito le patatine alla paprika, le mie preferite” gli fece sapere lui, passando oltre e perdendosi l’espressione sbigottita dell’altro.
Per metà è solo fortuna, gli diceva sempre Shikamaru, parlando del poker.
Ecco, quella non era proprio la serata fortunata di Choji…
Si avvicinò curioso alle slot machines, cercando una postazione vuota che gli consentisse di sedersi e mangiare qualcosa – si era mosso troppo per i suoi gusti. La trovò, finendo accanto a un Kankuro piuttosto sconsolato, che, con una mano sotto al mento e l’altra sulla leva, continuava pigramente a far ruotare i cilindri. Invano.
“Non ha voluto nemmeno te” disse solamente. E non era una domanda.
Choji lo guardò con un sorriso. “No”.
“E noi adesso che dovremmo fare mentre lei guarda lo spettacolo?”
L’altro alzò le spalle. “Queste patatine sono buone” disse, prendendone una manciata e offrendo il pacco all’amico, che tristemente si accasciò contro la macchina, borbottando qualcosa di simile a un “Cos’ha mio fratello minore in più di me?”
Choji lo lasciò alla sua sofferenza, scrollando le spalle e alzandosi velocemente. “Oh, beh, io faccio un giro, tu vuoi rimanere qui tutta la notte?” chiese, ottenendo in risposta un saluto flebile con una mano. O forse lo stava solo cacciando via.
Non volendo addentrarsi nel cervello contorto di Kankuro, decise che era saggio allontanarsi da lì il prima possibile. E così fece, saltellando quasi fino alla zona dei tavoli da gioco. Scartò qualche croupier che lo invitava a un tavolo sconosciuto – oh, lui al massimo era capace nello shogi, che poteva farci se quel gioco non esisteva in America? – evitò imbarazzato gli approcci di un paio di giovani ragazze – per fortuna la lingua non la capiva così bene, altrimenti sarebbe diventato viola come la guancia di Naruto dopo che aveva accidentalmente sfiorato la coscia di Sakura – e alla fine arrivò verso il tavolo centrale. Il più grande, il più frequentato, verde e pieno di caselle.
Rimase in seconda fila ad osservare, fino a quando non sentì un: “Duecento sul rosso!”, che lo costrinse ad infilarsi tra la gente – e di certo non era facile passare inosservati con quella stazza – per arrivare al proprietario di quella voce.
“Kiba?”
“Choji, non hai idea! Sto vincendo, guarda!” si vantò l’amico, mostrandogli una piccola montagna di fiches. “Non è così difficil- SÌ!” gridò, notando che anche l’ennesimo giro di ruota era andato a buon fine.
“Oh… Si vede che è la tua serata fortunata” gli disse l’amico. “Buon per te, io continuo a fare un gir-”
“NO! Non ci provare!” lo fermò l’altro, recuperando la vincita. “Tu ora rimarrai qui con me, mi hai portato fortuna e non te ne puoi andare. Trecento sul rosso!”
Choji rimase un po’ incerto sul posto, ma subito l’amico gli fece cenno di avvicinarsi. Guardò il croupier lanciare come un automa la pallina bianca sulla ruota, percepì il silenzio teso dei partecipanti – soprattutto di uno, seduto a capotavola e con degli occhi neri spaventosamente tristi –  e poi sentì chiara la voce pacata dell’uomo.
“Rosso”.
“Sì!” gridò Kiba, sbattendo le mani sul tavolo. “Grazie signor padre ricco di Hinata per aver pagato il viaggio fino a Las Vegas a tutti noi!” ringraziò guardando in alto. “Cho, la roulette è il nostro gioco!” si vantò poi, ammiccando alle occhiate maliziose di una ragazza incuriosita.
Choji sorrise, posando poi una mano – quella non unta dall’olio delle patatine – sulla spalla dell’amico. Il suo volto quasi si deformò in un ghigno quando disse: “Questa è la nostra serata fortunata”.


In Las Vegas
In the neon lights
You'll be a star, if you do it right
In Las Vegas, you'd better hold on tight
“Las Vegas” – Martin Stenmarck


To be continued...






Risposte ai commenti: nemmeno me li aspettavo per il primo capitolo. Grazie : )
Dryas: già, le AU sono difficili e inflazionate su questo fandom, ma il bando del contest era davvero carino e alla fine l'ho scritta davvero. Spero continui a piacerti, grazie mille del commento!
elyxyz: ely XD sono ancora sconvolta dal commento XD Grazie mille, davvero, ma non è necessario che ti leggi questa lunghissima fic quando non segui il fandom : ) Mi ha fatto molto piacere il tuo commento, grazie per la partecipazione e per non avermi tirato dietro qualcosa quando mi lamentavo del contest perché i partecipanti si ritiravano ;_;
Rinalamisteriosa: ehm, Sai non lo sopporto molto nemmeno io ^^" ma in questa fic l'ho proprio dimenticato. Vabbe', facciamo che Sai ancora non conosce il gruppo XD E gli accenni ShikaTema ci saranno, eccome *ammicca* mi sciolgo da sola quando li scrivo, ormai sono senza speranze. Hai ragione tu, il primo era una specie di prologo, una introduzione, la storia all'inizio è un po' lenta, ma poi si velocizza. Spero che continui a piacerti ^^ Grazie mille.
Elison: ciao! Le longfic non concluse sono una croce per tutti ;_; nel senso che io le leggo lo stesso, mi appassiono da morire, mi agito nell'attesa del nuovo capitolo, e ci rimango proprio male quando restano incomplete. Lo so che sono difficili da gestire, io stessa ne ho una non completa da mesi, e quindi sono sempre lì a chiedermi se faccio bene a leggere oppure no. Questa è conclusa, sono 11 capitoli in tutto e credo che aggiornerò piuttosto velocemente, per questo spero di non farti morire XD Passando al capitolo, sei NejiTen pure tu? Sono carini *-* Purtroppo non li ho resi benissimo, sono difficili >_< però ci sono altre coppie. Te ne dà fastidio qualcuna? Avvertirò per tempo : ) E Rock Lee è sempre fantastico XD
Valy: ...Scusa, ma non sono un gruppo di ninja a LV, è una AU XD Vale, dammi retta, tu lavori troppo. Ci parlo io con il capo se vuoi, mi darà retta, sono la fidanzata di un suo "dipendente" senza il quale combina poco. Ok, torniamo serie. Ci sono tutti i personaggi *O* Purtroppo non sono pair, ma pazienza XD Forse senza che li metto in pair è più facile renderli IC, sai? Tranne i due <3 Uhm, il tuo personaggio preferito... Ancora non so perché non mi hai picchiato dopo aver letto la storia XD Il comico lo amo, sarà che lo scrivo quando sono triste o quando sono esaurita, ma in entrambi i casi il risultato è stranamente positivo O_o Forse scrivo una angst quando sarò allegra? Che gioia =_= Vado al contrario. Vabbe', grazie mille del commento, ora stacca internet e torna a studiare :P Ciao!! Anche da P.





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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Rieccoci qui. Le risposte ai commenti alla fine come sempre ^^ In questo capitolo abbiamo accenni NaruSakuSasu, NaruHina, ShikaTema.


Capitolo 3.

Ooh, Las Vegas, ain't no place for a poor boy like me
“Ooh Las Vegas” – Parsom Gram

Naruto guardava con occhi gelosi Sakura, Sakura guardava con occhi sognanti Sasuke, e Sasuke guardava con occhi incerti l’oliva nel suo bicchiere. E ora che lo stuzzicadenti si era rotto, come diavolo la recuperava da lì?
Shikamaru si alzò dal divano, stanco di quella scenetta da film romantico di terza categoria – aveva fatto bene Neji a defilarsi il prima possibile – avvicinandosi alla finestra e ignorando il commento “Oh, guarda, hai lasciato la tua forma a quel povero divano” di Temari, che aveva abbandonato Rock Lee sulla pista da ballo per andare a prepararsi un cocktail.
Il ragazzo si accostò ad Hinata, che guardava, riflesso nel vetro della finestra, il divano alle sue spalle con un certo biondino annesso. Shikamaru optò poi per sedersi su una sedia, in fondo non c’era motivo di sprecare preziose energie in piedi.
“Avessi fatto troppi passi…” lo prese in giro Temari. Ma la ignorò di nuovo.
Hinata lo osservò, mentre la fronte di lui toccava il vetro freddo. “La fontana è spenta” le disse solamente.
“Oh, s-sì, lo spettacolo è finito cinque minuti fa”.
“Ah… Che peccato”.
E il loro intenso discorso si bloccò per un paio di minuti, fino a quando Hinata non trovò il coraggio di dire, sussurrandolo appena con voce debole e timida: “Ti stai divertendo?”
Shikamaru la guardò – anche perché l’unico modo per sentirla era leggerle il labiale, con tutto quel casino di sottofondo – e sorrise. “Non male come festa di laurea”.  
“Ma ragazzi, non sentite caldo?” urlò Naruto, facendosi aria con una mano.
“L’aria condizionata è già alta, non possiamo aumentarla e ammalarci tutti solo perché tu non reggi l’alcool” gli fece sapere Sasuke, insensibile.
“Ma che-”
“Vi rendete conto che siamo in mezzo al deserto?” costatò Rock Lee, infilandosi nella discussione, pur rimanendo in piedi per poter agitare il suo flessuoso corpo da atleta. “Eppure non fa tutto questo caldo, anche se è estate”.
“E ci credo, ci sono condizionatori accesi anche in mezzo alla strada, se non te ne fossi reso conto” spiegò saccente Sasuke, quella sera in vena di chiacchiere più di quanto non lo fosse in un anno intero.
“Il deserto del Mojito!” sbottò Naruto, allegro, provocando la risata degli altri.
“Sì, bevitene un altro” commentò Temari.
“Del Mohave” lo corresse Shikamaru, sorridendo.
E anche Hinata si ritrovò a ridacchiare, suo malgrado, arrossendo poi subito dopo. Ma Naruto le piaceva anche per questo. Una donna non cerca sempre un uomo che la faccia ridere? Non di sé, magari… Ma erano dettagli irrilevanti.
Shikamaru le fece un piccolo cenno di comprensione con il capo, ed entrambi si ritrovarono a ridere appena, mentre si sentivano le urla di Temari che sgridava Lee per averle pestato un piede, nonostante lui la incitasse biascicando qualcosa che conteneva le parole “ballare tutta la notte”, “forza della gioventù che alberga in noi”, e “il sake che fanno da queste parti non è male”. Ovviamente, in America non c’era alcun sake, ma super alcolici spacciati come noccioline, e, ancora più ovviamente, quello che albergava in Temari, al momento, non era affatto la forza della gioventù.
Shikamaru si passò una mano sul volto, nascondendo un sorriso alla vista dell’espressione della ragazza. A metà tra l’incredulo e l’omicidio.
“Temari sarebbe felice se la invitassi a ballare” disse Hinata in un sussurro, facendosi coraggio.
E lui quasi se lo perse, dato che non era il suo viso che stava guardando. “Eh?”
“Ho detto…” e alzò lievemente la voce, ora quasi al livello udibile. “…Che sono ore che non aspetta altro”.  
“Ma a me non va per niente” le fece sapere, appoggiando la testa al vetro.
“Non vuoi ballare con la tua ragazza?” s’intromise Sasuke, arrivato dietro di loro all’improvviso, facendoli saltare per lo spavento.
“Non è la mia ragazza” si difese Shikamaru, sospirando.
“E come la chiami una con cui esci quasi tutti i giorni, e nei rimanenti la senti al telefono per almeno un’ora?” domandò retorico, infilando le mani in tasca e montando un sorrisino di vittoria alquanto irritante. Troppo irritante. Da sbattere contro il vetro e farlo sprofondare giù dal… a che piano erano? Beh, da molto in alto fin dentro alla fontana – oh, sarebbe stato un gioco d’acqua stupendo, quello! – poi voleva vedere se aveva ancora il coraggio di mostrare quel sorrisino.
Ma Shikamaru si limitò ad annotare mentalmente di uccidere Choji, che aveva spifferato tutto ad Ino, la quale ovviamente non si era fatta perdere la ghiotta occasione di un fresco pettegolezzo con Sakura, la cui cotta per Sasuke era nota a tutti dai tempi dell’asilo. Il giro d’intercettazioni era piuttosto semplice, e Shikamaru ci era arrivano in non più di tre quarti di secondo.
Oh, beh, non distribuiscono la genialità a caso.
“Se ti sei alzato per ballare, la pista è da quella parte” urlò quindi, facendosi ben udire da Sakura, che non aspettava altro per liberarsi di Naruto.
Infatti la ragazza si fiondò accanto al moro, pigolando un “Ma Sasuke-kun, potevi dirmelo chiaramente!”, e costringendolo con la forza a seguirlo al centro della pista.
L’occhiata di Sasuke sembrò poter incendiare la camera.
Shikamaru usò parte delle sue pigre energie per un bel ghigno, ma proprio ne sentiva il bisogno.
“Oh, guarda, è ricominciato lo spettacolo!” disse Hinata, notando i getti di acqua che ripartivano al suono della musica.
Stare con lei era semplice, parlava poco e non dava fastidio, era una delle poche donne al mondo che non lo scocciavano. Spostò lo sguardo sulla pista da ballo, dove Sasuke si era defilato abilmente dalle grinfie di Sakura, e che ora era dominata da Rock Lee che ballava con entrambe le ragazze – anche se forse loro non erano molto consenzienti.
L’orologio segnava l’una, la notte era ancora lunga.
Chiuse gli occhi, cercando di calmare il mal di testa. In sottofondo solo il grido di Rock Lee: “Questa è la serata fortunata della mia giovinezza!”



To be continued...



Note: se esistesse un Rock Lee anche nella vita reale credo che gli chiederei di sposarmi.
Tra l'altro ho scoperto che oggi è il compleanno di Naruto (oh, ma quanto amo 'sta cosa dei compleanni? Ottimo per fangirlare). 
I miei contest scadono tutti nello stesso periodo, quindi oltre a questa ho un'altra fic da terminare, per questo sto perennemente in mezzo XD Ma alla raccolta manca un solo capitolo finale dato che le aggiorno alternate, quindi dopo mi dedicherò più velocemente a questa qui.


Risposte ai commenti:
Lalani: quante domande XD Innanzitutto, non ti preoccupare assolutamente se hai perso il primo capitolo, tanto l’inizio è un po’ lento ^_^ e non mi chiamare “Divina” o mi sento potente XDDD Allora, Hanabi non so dove sia, forse è là anche lei o forse è a casa, mi dimentico che esiste ^^” Lo stesso vale per Hiashi. Ti spiego perché Hinata è finita a Las Vegas nonostante il padre un tantino rigido: a parte che è una AU, quindi magari il loro rapporto può essere un po’ diverso (non è un universo simil-medievale, almeno), e poi è la sua laurea, ho pensato che Hiashi poteva vantarsi per anni di aver festeggiato sua figlia a Las Vegas, mica nel bar sotto casa. Credo sia una cosa di tutti i genitori, i miei volevano farmi una mega festa, ma gliel’ho impedito. E poi magari Hiashi è nella stanza accanto, chi lo sa XD Mentre Choji, sì, dovrebbe avere più importanza ç_ç Il tuo Gaara è con Ino perché l’ha accompagnata a vedere lo spettacolo acrobatico, no? Ma tranquilla, con loro c’è pure Tenten! Nel cap5 scopriremo di più il ruolo di Gaara in questa longfic. Akamaru è a casa perché i cani danno problemi all’aeroporto e perché l’autrice ne è terrorizzata, tanto da odiarli, quindi ha rimosso pure Akamaru dalla storia (oltre Sai, Hanabi... XD) ^^” Shino lo vedrai nel cap4 XD Spero continui a piacerti, grazie mille del commento.
Saretta: ciao, mia cara collega nera *-* Non ti preoccupare, non c’è proprio niente da dire nei primi capitoli XD Sono un po’ lenti all’inizio. Allora, anche per te stessa spiegazione (oh, stessa domanda a pochi minuti l’una dall’altra XD): è una AU quindi il rapporto tra Hiashi e Hinata può essere un po’ diverso, e poi soprattutto ho pensato che festeggiare la propria figlia a Las Vegas e non nel bar sotto casa può essere un motivo di vanto e orgoglio non indifferente. Non è cosa da tutti, ecco. Insomma, per la laurea la manda a Las Vegas, in una suite costosissima in uno degli alberghi più famosi, pagando il viaggio anche a tutti gli amici di Hinata… Non è un comportamento da padre comune XD Tieni per Cho, eh? Vedremo. Tanto lo sappiamo tutti che tu leggi questa fanfic e io l’ho scritta per un’unica coppia fondamentale XD Avverti quando il Bellagio sarà tuo, faremo lì le riunioni nere ù_ù Spero ti piacerà anche il seguito, ciao! ^^
Dryas: grazie! Nelle commedie penso sia importante dare buone descrizioni, così sono più “visive”, rispetto ad altri generi che possono essere più contorti e più forti come emozioni. Grazie mille del commento ^_^
tenny_93: fan del NejiTen? Brava *-* Ehm, purtroppo mi è stato detto che non ho reso benissimo Tenten, quindi non so quanto ti piaceranno. E’ una coppia davvero difficile su cui scrivere. Grazie del commento intanto, spero continuerai a seguirmi (nel prossimo cap ci saranno Neji e Tenten ^^). 
Elison: XD felice che i personaggi ti siano piaciuti XD Choji lo amo, è così bello come personaggio, ma poco approfondito ç_ç L’occhiata maliziosa della ragazza era rivolta a Kiba che stava vincendo, Choji è ingenuo e non se ne è accorto XD Kankuro è un po’ sfigatello in questa fanfic, lo so, così complessato… *coccola Kanky* Ma hai perfettamente ragione tu, Gaara ha più stile XD Sì, le coppie varie sono solo accennate, e dato che sono triangoli quando accenno una coppia molto spesso nella riga successiva accenno l’altra, la cosa dovrebbe bilanciarsi. Comunque avverto, ci sono due capitoli un po’ monopair XD A presto ^^
Rinalamisteriosa: io so che a te piace Kiba, mentre a me poco o niente. Ebbene, la giudice mi ha detto che Kiba è uno dei personaggi più riusciti come IC e gradimento ^^ Spero che la cosa ti faccia piacere. Mentre Kankuro si sente inferiore, eh… Il casinò comunque non poteva mancare, ovviamente XD Grazie mille come al solito.
Vale: ma Kankuro ha un cervello contorto secondo Choji! Non è detto che lo sia per tutti ^_^ *scappa* Consolalo tu, va’ XD Ino sta bene così, è colpa di Kankuro ù_ù E Kiba e Choji piacciono pure a me XD Vincono *O* Rosso o nero? XD Grazie del commento, ciccia ^_^ A presto. Cercherò di minacciare il capo intanto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4.

I said that, was the craziest game of poker that I ever saw
But I'm not gonna quit and I'm not gonna stop
“Crazy game of poker” – O.A.R.

“Ne cambio tre”.
Il croupier raccolse le carte, nascondendo un sorriso di superiorità dietro uno di gentilezza, porgendone altre al giocatore di fronte a lui.
Se cambi tre carte sei senza speranza.
Neji lo fissò con uno sguardo freddo – il suo preferito – e in modo impassibile controllò numero e colore dei nuovi acquisti, non lasciando trasparire assolutamente nulla.
Guardò l’uomo di fronte a lui, immerso in quel verde intenso, e si limitò a dire: “Cinquecento”, portando al centro del tavolino le sue fiches.
Gli altri partecipanti si guardarono incerti, lasciando poi la mano, arrendendosi di fronte a tanta freddezza da sembrare un uomo di marmo. Eppure, la piccola goccia di sudore sulla fronte del ragazzo significava che lui era ben vivo.
Era un gioco da uomini veri, il poker, i deboli non erano ammessi.
Il croupier mostrò le carte, rivelando con un ghigno un full d’assi.
Neji sorrise. “Colore” disse solamente, indicando il suo nove, dieci, jack, re ed asso di un bel seme di picche. Sì, ma la regina dov’era?
Gli altri si congratularono con lui, applaudendo appena, e anche il croupier dovette ammettere la sua superiorità con una smorfia di amarezza, riconoscendo la bravura di quel ragazzo in un gioco di veri uomini, dove la costanza, la fortuna e l’intelligenza venivano bilanciate da una saggezza che soltanto i più grandi potevano vantare. Ma non a caso lui era considerato un geni-
“Sei qui, allora! Finalmente ti ho trovato!”
Neji si voltò all’improvviso, ritrovandosi Tenten che con sguardo corrucciato e mani sui fianchi gli si rivolgeva in modo non molto allegro.
Con quel vestito rosa sembrava tanto un confetto. Anche se l’aria spaventosa e potenzialmente omicida di lei avrebbe evitato anche a sua madre di farglielo notare.
“Dove dovrei essere?” le rispose in tono freddo, recuperando la vincita.
Saresti dovuto essere con me allo spettacolo” s’impuntò, incrociando le braccia al petto.
Lui sospirò. “Mi sembra che Gaara abbia scortato e protetto adeguatamente sia te che Ino. O sbaglio?”
Lei gli si avvicinò, sospirando e lasciando nascere un piccolo sorriso. “Era con te che volevo vederlo… Scemo”.
“Ehi!” saltò su, colpito nel suo orgoglio di genio.
Ma lei gli avvolse un braccio con il proprio, facendolo alzare di peso. “Andiamo”.
“Dove?”
“Devi farti perdonare” spiegò lei, trascinandolo di un paio di passi.
Neji si fermò, bloccandola. “Non posso lasciare il gioco”.
“Oh, ma è uno stupido poker!” disse, alzando gli occhi al cielo e suscitando colorite esclamazioni dagli altri partecipanti. Che lei zittì con un semplice sguardo.
“Sto vincendo”.
“Puoi vincere anche più tardi”.
“Ma-”
“Ci penso io, qui” una voce alle loro spalle li fece voltare – e sussultare leggermente per lo spavento.
Shino se ne stava immobile, braccia incrociate e occhiali da sole sul naso, attendendo un loro assenso.
Neji e Tenten rimasero per una manciata di secondi senza parole – anche solo per capire se si stesse riferendo proprio a loro, oltre quelle lenti scurissime – poi si guardarono l’un l’altra, annuendo.
“Oh, bene, divertiti, Shino!” lo salutò Tenten, prendendo per mano Neji e trascinandolo via, non prima che questo prendesse qualche fiches dal tavolino e la infilasse in tasca.
Poi il ragazzo si limitò a un cenno del capo, come a dire: “Lascio tutto nelle tue fidate mani, so di poter contare su un vero uomo come te”. E Shino rispose allo stesso modo, impercettibilmente, secondo quello che significava un: “Ora tutto ciò che hai vinto passa nelle mie tasche”.
E mentre Tenten e Neji camminavano mano nella mano attraversando la sala affollata, scansando appena il tavolo della roulette dove Kiba era sempre più brillo ed euforico e Choji sempre più affamato – fame nervosa, diceva – e ingombrante, giocandosi il titolo di “più assuefatto dal gioco d’azzardo in una sola serata”, Shino si sedette, impassibile, al tavolo del poker.
Lanciò un ultimo sguardo sull’ambiente, oltre le lenti scure, perdendo di vista i suoi due amici e volendo dimenticare di conoscere quegli altri due rumorosi al tavolo poco più in là.
In fondo alla sala, da solo, Kankuro continuava a giocare alla slot machine, sempre più sconsolato, ponderando su quanto il mondo ce l’avesse con lui, sempre se il mondo si ricordasse della sua esistenza… Shino lo vide bere un altro sorso di birra, e tirare la leva verso il basso. E ancora il solito sguardo da sconfitto cronico dalla vita.  
Dopodiché, il ragazzo decise che era ora di dedicarsi a qualcosa di più serio e fruttuoso. Guardò il croupier, forse – mai quelle lenti sembrarono tanto impenetrabili – e diede inizio ai giochi.
“Carte”.
Questa è la mia serata fortunata.

To be continued...




Risposte ai commenti:
Elison: uhm, forse Sasuke quell'oliva l'ha lasciata nel bicchiere XD Gli è andata male. Visto che pucciosa Hinata? A me piace tanto come personaggio, ma non intaccherà la storia tra Shika e Tem, ovviamente ^-^ Però penso che lei e Shika potrebbero essere amici, sono entrambi calmi, pucciosi e innamorati (dei biondi XD). Rock Lee lo adoro, semplicemente XD Grazie mille e spero che ti piaceranno tutti i capitoli ^^
Clahp: per prima cosa GRAZIE di aver commentato ogni singolo capitolo *-* Lo so che sei stata impegnata e lo sei tuttora, per cui non era necessario, ma comunque mi ha fatto un sacco piacere *-* Allora, vediamo un po', sorvolo sul fatto che hai descritto come kawaii sia Naruto che Hinata ^_^ *Clà la pesta* dicevo, sorvolo su questo perché non vuol dire assolutamente niente, mentre Choji <3 visto quanto è bello quando è vivo? ^_^ Kiba non mi piace molto come personaggio, ma nelle fic comiche è perfetto XD ChoInoKanku è un triangolo che mi fa morire XD A me piacciono tutti e due i pair, con preferenza per Choji (ma Kankuro mi è utile in diversi casi ^^ E sono tutti casi neri), ma pure Sasuke sta cominciando a piacermi... Vedremo Kishi cosa deciderà. E tanto comunque ci sono pure accenni SasuIno dal prossimo capitolo XD, quindi... ^^ Shikamaru e l'altra *ammicca* arriveranno, contaci! Altrimenti non sarebbe una fic mia XD Shika timidino XD Speriamo si dia una mossa, o lui o una certa ragazza *ammicca di nuovo* I triangoli rimarranno irrisolti, mi spiace XD Quando ho scritto la fic ho deciso di lasciare sul vago tranne le coppie che amo di più o mi sarei fatta del male da sola, ma così almeno penso che l'IC può essere migliore, senza pair dico, e visto che ci sono tanti personaggi che non ho mai trattato mi sono premunita XD Magari mi farò perdonare con altre fic. Grazie mille ancora, riprenditi presto *la coccola* ciao! Un bacio dalla puccina della Black family <3
Rinalamisteriosa: sì sì, Shika e Hinata si capiscono alla perfezione, sono simili di carattere e innamorati *-* non l'uno dell'altra, ovviamente XD Sono un po' pucciosi, lo ammetto. Sasuke lo reggo poco, ma nel ruolo di rompiscatole è perfetto già di suo! E Rock Lee è sempre fantastico XD Spero ti sia piaciuto anche quest'altro piccolo capitolo, ma il prossimo è il mio preferito XD Grazie mille, cara *-*
Lalani: io adoro Hinata, è molto simile a me per timidezza e imbranataggine con l'altro sesso XD Diciamo che è per questo che mi piace il NaruHina, perché lei merita di essere ricambiata (è un motivo futile e personale però XD). Ma tanto ormai tendo al rosa, ringraziamo Clà XD Mi piace l'amicizia tra Hinata e Shikamaru, penso sia plausibile perché sono entrambi sensibili e riservati, vedono le cose in modo simile forse. Non a caso sono innamorati di due teste (bionde) calde XD Ovvio infatti che (nella mia fic) con Hinata è possibile solo un'amicizia ^-^ E che Shika sia già cotto di Temari <3 Il tuo Gaaruccio lo rivediamo nel prossimo, ma ammetto che lui è trattato poco, ogni tanto fa qualche comparsa XD Non ce lo vedo a scatenarsi a Las Vegas. Grazie mille del commento *-* Alla prossima!
x Saretta x: anche a te la sola parola "ShikaTema" fa un effetto strano per cui ti ritrovi liquefatta sulla tastiera? *-* aaaaawn. Ovvio che Shika abbia bisogno di una donna più attiva di Hinata ^-^ no problem. Sasuke è un gran rompiscatole (e spero proprio che quell'oliva non sia riuscito a mangiarla ù_ù), ma almeno ci ha fatto capire che la nostra coppietta è già insieme. Il NaruHina è un pair così altamente puccioso, peccato che Naruto non se ne accorga =_= ormai poi tendo al NaruSaku e la cosa mi dispiace un po' perché non c'è lo stesso grado di puccioseria XD Beh, attendo che diventi ricca e famosa, ma sbrigati che la riunione nera va fatta al più presto XD Ah, mi dispiace tantissimo non riuscire a partecipare al tuo contest, ma davvero quel personaggio è assurdo per me, non mi piace nemmeno un po' ç_ç Ho tentato la sorte, ma sono sfigata XD sarà per la prossima *-* Scusa ancora.
Vale: Hinata è davvero la narratrice della storia XD la fic si è aperta con lei e con lei si chiuderà. Lei mi piace, ci assomiglio, non so se possa davvero essere amica con tutti gli altri, ma spero per lei un lieto fine nel manga, così magari ce lo avrò anche io

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ops, nello scorso capitolo ho dimenticato la coppia. Comunque in questo abbiamo solo accenni: un po' di NaruSakuSasu, SakuSasuIno, NaruHina, ShikaTema. Non c'è qualcuno su cui è incentrato particolarmente, forse su Ino.

A Vale XD Lei sa.


Capitolo 5.


Well, the first time I lose I drink whiskey
second time I lose I drink gin
third time I lose I drink anything
'cause I think I'm gonna win
“Ooh Las Vegas” – Parsom Gram

La musica assordante sembrava martellare dentro il petto, le luci psichedeliche, poi, cominciavano davvero a far male agli occhi.
“Ma non si può abbassare un po’ il volume?” chiese Naruto, sprofondando nel divanetto e coprendosi le orecchie con le mani.
“Non dirmelo, non si riesce nemmeno a riposare con tutto questo casino” disse Shikamaru, poggiando teatralmente la guancia contro la mano.
“Non sai tenere il ritmo di una serata a Las Vegas?” domandò retorico Sasuke, calmissimo, rivolto a Naruto.
Questo saltò su come punto da una tarantola, piccato. “Ti faccio vedere io chi non tiene il ritmo! Ti sfido!” lo provocò, puntandogli contro l’indice.
Sasuke si limitò a sbuffare, veramente seccato. “E a cosa? Non puoi nemmeno avvicinarti alla pista da ballo…” gli fece notare, con un ghignetto di strafottenza.
L’altro arrossì, guardando di sfuggita Sakura ballare ancora insieme a Ino, al centro della stanza. E ricordava bene il “Naruto! Se mi stai tra i piedi mi dai solo fastidio! Vai a sederti e stai buono!” della ragazza, poco prima, quando aveva provato a ballare con lei.
“Ti sfido a chi riesce a bere di più!” disse allora, ritrovando la concentrazione e la tenacia di cui era capace.
Sasuke scrollò le spalle, sorseggiando il suo cocktail, mentre Naruto iniziava a tracannare birra come un camionista della peggior specie, incitato da Rock Lee.
“Oh, Sasuke-kun, ho tanta sete” Ino gli si avvicinò, sfilando dalle mani del ragazzo il suo bicchiere e cominciando a prendere lunghe sorsate, sedendosi poi sulle sue gambe.
“Ino! Spostati immediatamente dal cocktail di Sasuke-kun! E da Sasuke-kun!” Sakura arrivò di corsa accanto all’amica, tentando di spostarla con la forza. Ma Ino aveva iniziato a ridere allegramente senza motivo.
“Ino, è il terzo che mi rubi” si limitò a farle sapere il ragazzo, non troppo turbato dalla vicinanza di lei e più interessato al cocktail che al resto.
La ragazza gli si strinse al collo, continuando a ridere, mentre Sakura sembrò fumare rabbia dalle orecchie, rossa in viso e con i pugni chiusi. Il contrasto con il suo vestitino verde era evidentemente ridicolo… Quasi come un semaforo.
“Sakura-chan, se vuoi ti regalo la mia birra” propose Naruto, un po’ brillo, indirizzando la bottiglia verso la ragazza.
“Non mi piace la birra” sibilò lei, ignorandolo e tornando a concentrarsi su Ino. Naruto sospirò, ricominciando a bere per vincere una sfida. Al momento non ricordava bene che sfida fosse e contro chi, ma sapeva solo che doveva bere. E Naruto era solito vincere ogni battaglia, lui era il più forte, il più coraggioso, il più valent-
“Continua così!” lo incitò Rock Lee, dandogli una pacca sulle spalle e facendogli sputare il sorso che aveva preso – e quasi soffocandolo. Poi quello tornò alla pista, drogato di euforia com’era. “Gaara, balli con me?” chiese, ottenendo solo un’occhiata assassina da parte dell’altro ragazzo, immobile alla finestra e intento a parlare con Hinata.
“Sì!! Balliamo! Sento che è la mia serata fortunata!” si risvegliò Ino, mentre si alzava da Sasuke – tenendo ben saldo tra le mani il suo cocktail – e trascinava Sakura per un polso verso la pista, svolazzando nel suo abitino viola. L’altra ragazza si svicolò dalla sua presa, ma sotto gli incitamenti dell’amica non poté che dirigersi verso di lei, non prima di aver rivolto uno sguardo a Naruto, forse pentita delle parole dure di prima.
“Stai attento, quella roba ti fa male e non voglio dovermi occupare di te tutta la notte perché non conosci il tuo limite” si limitò a dirgli, fintamente dura, dandogli un buffetto sulla fronte.
In fondo, era il suo migliore amico da sempre.
“Sakura-chan!” Naruto si illuminò. “Useresti la tua conoscenza da laureanda in medicina per salvarmi la vita?” chiese, mentre quella sbuffava. “Se vuoi puoi anche farmi un prelievo di pressione! O misurarmi il sangue!”
“Sì, e un trapianto di cervello” commentò Sasuke, ironico.
L’altro lo guardò, assottigliando gli occhi, poi sbottò: “Sei solo geloso delle attenzioni che mi rivolge Sakura-chan!”
Sasuke sbuffò, incrociando le braccia al petto e borbottando qualcosa.
“Il trapianto di cervello!” urlò Ino, alticcia, prima di accasciarsi inerme tra le braccia di Sakura.
Questa le diede uno scossone per farla muovere, ma il risultato fu che l’amica cadde per terra, svenuta. “Oddio!” urlò Sakura, sovrastando la musica e attirando l’attenzione degli altri, che corsero da lei.
“Si è addormentata?” chiese Naruto, accorso per primo.
“Beata lei” commentò Shikamaru, spiando la scena da sopra le spalle dell’amico.
“Possibile che tu abbia la vitalità di un novantenne?” lo sgridò Temari, facendo aria con la mano vicino al viso di Ino.
“Ma che c’era nel mio cocktail?” pensò Sasuke, rigirandosi il bicchiere della ragazza tra le mani.
“Dobbiamo farla sdraiare” decise Sakura, prendendo in mano la situazione. Guardò prima Naruto, e scosse la testa per levarsi il pensiero di lui che sollevava l’amica da terra. L’avrebbe fatta cadere. Sasuke era fuori discussione, quindi rimaneva… Ma Shikamaru alzò le mani in segno di diniego, facendo cenno con la testa alla bionda ancora cosciente accanto a Sakura.
Fu in quel momento che Gaara si avvicinò, con tanto di Hinata attaccata al suo braccio. Si limitò a farsi spazio nel piccolo gruppetto, pestando casualmente il piede di Shikamaru, poi si abbassò, prese Ino tra le sue braccia e si diresse spedito e sicuro verso una delle camere da letto, seguito dagli altri.
“Falla stendere qui” disse Sakura, spostando le coperte del letto matrimoniale. “E grazie mille” gli sorrise sinceramente. Gaara annuì piano, con il sottofondo di sbuffi di Naruto e Rock Lee, invidiosi.
“Sta bene?” si preoccupò Shikamaru, appoggiando la spalla contro il palo.
“Si riprenderà prest-” ma Sakura si bloccò, guardando il ragazzo e arrossendo appena.
“Ma questo…” iniziò Rock Lee, avvicinandosi verso Shikamaru, che lo guardò incerto e preoccupato. “E’ un palo per fare esercizi di ginnastica in camera!” esultò.
“E’ un palo da lap dance, idiota” lo corresse Sasuke, allo stremo delle forze.
Shikamaru si staccò di colpo, schifato, mentre Naruto ridacchiava e Hinata arrossiva in modo spaventoso. Sakura si preoccupò che fosse la prossima a svenire.
“Che ci fa un palo da lap dance in camera da letto?” chiese Naruto.
“Vuoi un disegnino?” lo prese in giro Sasuke.
“Scommetti che non ti annoieresti se io ballassi contro quel coso?” disse Temari rivolta a Shikamaru, ghignando, mentre lui arrossiva, borbottava qualcosa, e se ne tornava nell’altra – assordante – stanza.
“Ma questa camera ha anche il balcone!” scoprì Naruto, uscendo fuori all’aria aperta. “Hinata, vieni qui! Ci sono dei fiori, a te piacciono, vero?”
La ragazza arrossì, e cominciò a camminare solo dopo la spinta di incoraggiamento di Sakura sulle spalle.
“Sono finti, però…” le fece sapere il ragazzo.
“N-non importa, Naruto-kun”.
Sakura li guardò con un sorriso, notando poi che Sasuke era scomparso. Vide Temari prendere per un polso Rock Lee e trascinarlo nella stanza affianco, di nuovo per ballare, e poi posò gli occhi su Gaara.
“Ci penso io, qui” le disse lui, indicando Ino con un cenno del capo.
Sakura gli sorrise, e poi si defilò anche lei, uscendo veloce dalla suite.
Rock Lee fece appena in tempo a lanciare un’ultima occhiata a Gaara, ora seduto sul letto accanto alla ragazza.
Prima i sorrisi con la sua Sakura-san, poi l’amicizia con Hinata, infine la fiducia di Ino. Per non parlare della stima di Tenten.
“Questa è la sua serata fortunata…” mormorò sconsolato.

To be continued...



Note: quando ho fatto leggere il capitolo a una mia amica, mi è stato detto: Gaara amico delle donne XD è un po' questo il suo ruolo, è una presenza sempre pronta per le ragazze. Fa tanto cavaliere senza macchia e senza paura, è così carino *LaLa la picchia* Dicevo, GaaHina? GaaIno? GaaLee? XD Vedeteci quello che volete.
E da qui la storia inizia a entrare nel vivo, siamo a metà.    
Ora fuggo perché ho millemila fanfic da leggere e recensire e sono in ritardo mostruoso ._. Alla prossima ^^


Risposte ai commenti:
Elison: già, questi uomini sono tutti scemi con le ragazze che amano... Comunque mia cara, non c'è solo Neji come genio là dentro XD Ce ne sono diversi, è la riunione dei geni! Il mio preferito e il genio per eccellenza per me rimane Shika, mi spiace Neji, sarà per la prossima. L'oliva di Sasuke sarà la protagonista del sequel di questa fanfic XD Ma Choji lasciamolo stare, vedremo nel prossimo capitolo che avrà il suo bel daffare. Grazie mille, ciao ^^
Saretta: lo ShikaTema ora lo hai visto? *ammicca* I capitoli sono alternati, uno nella camera di albergo, uno nel casinò, quindi non sempre si vedono i nostri due beniamini ç_ç Comunque XD Neji e Tenten mi piacciono *-* hanno un bel potenziale come coppia (peccato che sia incapace di trattarli XD), e Shino... XD Shino è molto enigmatico come personaggio, appare poco, è silenzioso, se non ci fai attenzione te lo dimentichi pure, però è dei più intelligenti e temibili, quindi ho pensato che al poker ci poteva stare bene uno come lui XD A me non attira molto come personaggio, lo dico in sincerità, ma le cose giuste bisogna dirle, e non posso trattarlo da scemo come un Kiba a caso.
Ok, accetto la tua cantina come luogo provvisorio per la riunione delle mosche nere, tanto siamo in 4-5 ormai, ci entriamo benissimo XD Ma cos'è 'sta storia che devi scrivere una ShikaIno?? ç_ç mi spiace, ma non credo la leggerò ;_; Coraggio comunque! Ce la farai. Che poi ho una sorpresina per te in un capitolo futuro, roba che mi tirerai dietro una ciabatta XD Ciao!
Katia: nah, Neji è troppo orgoglioso per seguire di nascosto Tenten allo spettacolo XD L'ha lasciata andare con Gaara e Ino e lui si è messo a giocare al poker, almeno finché lei non l'ha trovato XD Lui è impassibile al massimo, quindi come giocatore di carte che non trasmette le proprie emozioni è perfetto. E il poker mi piace, lo ammetto XD Choji, Kiba e Kankuro si sposteranno, oh sì, dal prossimo capitolo! A presto allora *-* ciao!
Lalani: eh sì, Shino al poker XD tra lui e Neji fanno a gara per chi è più impassibile XD Sono due giocatori perfetti. Mi spiace solo per il tuo pupillo che ora è nelle mani di Tenten... Ma se hai letto quest'ultimo capitolo l'altro tuo protetto (ma quanti ne hai? XD) è a badare a Ino... XD Poveri maschietti. Il povero Kankuro per ora fa proprio pena *coccola Kanky* vedremo dal prossimo ^^ Mi spiace che Gaara abbia solo delle piccole particine minuscole, ma è adorato da tuuuuutte le ragazze del gruppo ^_^ Alla prossima, ciao.
Vale: tesoro, tu non vuoi che nella prossima fic a sorpresa Kanky sarà maltrattato davvero, no? ^^ E allora evita certe cose =_= Cmq no, nella realtà non è maltrattato, che dici? Te lo faccio assicurare da lui appena torna, è andato a farmi la spesa a piedi tra la nebbia e la pioggia che c'è qua (ahimé, quella sono io ._.). Shino... Uomo impassibile... chissà se ha gli occhi, boh XD E Neji è scemo ù_ù Ma lo sono tutti in questa fic, e ovviamente lo è anche l'autrice. Alla prossima, vai a studiare XD Ciau.        

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Vaghissimi accenni KankuIno, ChoIno e KibaIno. Vaghi nel senso che loro ci sperano, ma Ino tanto è svenuta XD

Capitolo 6

Kiba cominciava seriamente a preoccuparsi.
La sua razionalità gli diceva di continuare a giocare alla roulette, viste le vincite che stava avendo, ma il suo istinto gli consigliava di portare via di lì Choji il prima possibile. Il ragazzo, infatti, appurato che le patatine si sposavano perfettamente con gli alcolici, aveva preso un po’ troppo sul serio la questione del “portafortuna”, e non intendeva schiodarsi da quel tavolo nemmeno per una bistecca gigante che lo pregava di mangiarla.
Il problema era che si era un tantino infervorato.
“Seicento sul nero!” disse infatti, puntando le fiches al centro del tavolo.
“Choji, che ne dici se ci prendiamo una pausa? Tanto per vedere gli altri che fine hanno fatto…” propose Kiba, tentando di farlo ragionare. Erano ore che stavano lì.
“Vai pure, qui ci penso io” rispose questo, intento a guardare la pallina bianca ruotare.
E Kiba lo notò, quello era lo stesso sguardo che lanciava a chi osava provare a rubargli l’ultimo boccone dal piatto.
“Ehm, sicuro? Gli altri possono essere finiti nei guai ed aver bisogno di noi! Non pensi a Shikamaru?”
Il problema era fondamentalmente questo. Se Choji era malato di gioco d’azzardo… Chi lo diceva a Shikamaru? Kiba no sicuramente. Tutti conoscevano l’amicizia che li legava, e nessuno voleva provare l’ira del ragazzo, che di certo non era pigra – almeno quella.
E nessuno voleva provare nemmeno l’ira dell’uomo seduto a capotavola, che continuava a guardarli male, malissimo!, senza dire una parola. Quegli occhi scuri erano spaventosi. E Kiba un vago sospetto su chi fosse lo aveva.
“Shika è in ottima compagnia” gli rispose con un sorriso sincero Choji. “Però hai ragione, è meglio andare”.
Kiba si sentì improvvisamente più leggero, gli sembrò di vedere un fascio di luce dal soffitto cadere fin sulla testa dell’amico – tralasciando il fatto che fosse solamente un gioco di luce dei lampadari al neon – e non riuscì a credere alle sue parole. “Davvero?”
“Sì” annuì quello. “Prima però facciamo l’ultima giocata”.
Ah, ecco dov’era la fregatura.
“Giochiamo il tutto per tutto, puntiamo tutto ciò che abbiamo guadagnato finora!” continuò Choji.
Una immensa fregatura… Una fregatura colossale!
“Cosa?” gridò infatti Kiba. “Ma sei impazzito? Andiamocene via finché siamo in tempo”.
Ma l’altro lo guardò con fare autoritario, riportandolo a sedere. “Ascolta, è tutta la notte che vinciamo, abbiamo guadagnato una bella cifretta, ma se la raddoppiassimo? Non ci tratterebbero più come degli sfigati. Ino non ci tratterebbe più come degli sfigati” spiegò, ponendo l’accento sul nome della ragazza.
E la cosa sembrò sortire qualche effetto su Kiba. “Sì, ma…”
“Niente ma! È la regola del gioco d’azzardo, bisogna avere coraggio e tentare” provò a convincerlo.
E infatti Kiba capitolò. “D’accordo! Giochiamoci questo tutto per tutto!” ridacchiò, spostando il monticello di fiches al centro del tavolo, mentre l’amico sorrideva compiaciuto. “Puntiamo tutto. Sul rosso.”
“Cosa? No, sul nero!” lo corresse Choji.
“Il nero?! E perché mai?” domandò, leggermente sopra le righe.
“Con il rosso hai già vinto abbastanza”.
“E che c’entra? Il rosso mi porta fortuna”.
“Non punterai la nostra vincita sul colore sbagliato” gli disse, ammonendolo.
“Ehi! Questa è la mia vincita e questi sono i miei soldi! Non iniziare ad avere assurde pretese” salto su quell’altro.
“Senza di me non saresti andato lontano” disse Choji pacato, mangiando una patatina.
“E smettila di abbuffarti! Le ragazze fuggono via subito…”
“Che intendi dire?” lo guardò male.
“Oh, insomma, io punto sul rosso! In fondo quando sei arrivato ho vinto proprio con il rosso, quindi è un segno del destino!” spiegò.
“Fai come ti pare…”
L’altro ingoiò a vuoto, dopodiché diede il suo assenso al croupier, che come un automa portò tutto il capitale sul rosso.
E quell’uomo puntò sul nero. E Kiba lo sapeva, era la sfida finale.
Ottima serata, sfidare alla roulette un membro della mafia americana! Ma che notte a Las Vegas sarebbe stata senza mettersi nei casini? Lui che poi creava danni anche se era da solo in casa a dormire…
Già vedeva lui e Choji sul fondo di qualche lago con dei sacchi di cemento legati ai piedi, o chiusi in qualche portabagagli nel bel mezzo del deserto. Morti, in entrambi i casi.
Forse se avessero corso molto in fretta fino al Giappone…
I due ragazzi videro la pallina muoversi lungo la ruota di numeri come se fosse al rallentatore, sembrava che tutto intorno a loro si stesse fermando, il tempo dilatando, fino a quando la sferetta bianca rallentò la sua corsa, piano, quasi in modo sadico. E il cuore dei due rallentò con essa, trattennero il fiato fino a sentire i polmoni schiacciarsi, sgranarono gli occhi per mettere meglio a fuoco la scena. E poi…
Nero.
Un boato intorno a loro si alzò, mentre il tempo riprendeva a scorrere alla velocità normale. Gli altri partecipanti presero le loro vincite o cedettero le loro perdite, l’uomo a capotavola ghignò, facendo cenno ai suoi collaboratori di tirare via la mano da sotto le giacche, mentre Choji e Kiba rimasero a guardare quella – maledetta traditrice – pallina bianca immobile su quel colore.
Poi esplosero.
“Te l’avevo detto!” lo riprese Choji.
“Che ne potevo sapere?”
“Non mi hai voluto dare retta e ora abbiamo perso!”
Ho perso! E poi c’era il cinquanta per cento di possibilità!”
“Ma sta’ zitto”.
“Sta’ zitto tu!”
Ma il loro accanito dibattito venne interrotto da uno scampanellio assordante e fastidioso che bloccò tutti i giochi ancora in corso.
“Ma che caz-”
“Non ci credo…” Choji, incredulo, fissava l’origine di quel rumore.
“Cosa?” chiese Kiba, seguendo poi lo sguardo dell’amico verso le slot machines, dove un incredulo Kankuro se ne stava immobile mentre fiches di metallo cadevano ai suoi piedi, non essendo più trattenute dalla macchina.
Choji e Kiba corsero verso di lui, facendosi spazio tra la folla.
“Ehi!” lo salutò il primo, dandogli una pacca sulla spalla.
“Come cazzo hai fatto…” rimase incredulo il secondo, sbigottito quasi quanto Kankuro.
Quest’ultimo, ancora immobile, fissava la sua vincita. “Ho vinto…” sussurrò appena.
“Hai vinto!” ripeté Choji, sorridendo.
“Hai vinto?!” urlò Kiba.
“N-non lo so! Ho abbassato la leva e sono uscite tre donne nude di seguito!”
“E’ il massimo della vincita: un milione di dollari” spiegò Choji, sotto gli sguardi curiosi e incerti degli altri due. “Beh? Raccogli tutto e andiamo a riscuotere, no?”
A-andiamo?” domandò il vincitore, più a se stesso che ad altri.
“Ma certo! Andiamo, amico!” disse Kiba, dandogli una poderosa pacca sulle spalle.
Kankuro si mise a raccogliere i dischetti di metallo, mentre un ghigno di consapevolezza cominciava a nascere sulle sue labbra.
“E io che pensavo fosse Gaara quello fortunato! E’ per merito suo se sei qui, no?” dichiarò Kiba, ridendo.
“Sì, suo e della sua grande amicizia con Hinata, che ha deciso di invitare lui e i suoi squallidi fratelli alla sua festa di laurea da ricconi” precisò Kankuro.
Oh, no. Non sarebbe più stato considerato il fratello sfigato.
“Tua sorella è stata invitata direttamente da Hinata” gli fece sapere Choji.
“Temari ha amicizie che dovrebbe evitare” sbottò lui. “E non mi riferisco ad Hinata”.
“Pensa a quando gli altri sapranno della tua vittoria…”  
Oh, no. Non sarebbe più stato ignorato da Ino.
Kankuro ghignò, ancora. Non sarebbe più stato eclissato dagli altri. Era ora di cominciare a divertirsi come si doveva, in fondo erano a Las Vegas!
“Ragazzi, che ci facciamo con tutti questi soldi?” chiese Choji.
Gli altri due si guardarono e compresero al volo i pensieri dell’altro. Gli stessi identici pensieri, per l’esattezza.
“E te lo chiedi?” chiese retorico Kankuro.
“Non la chiamano Sin City solo perché è un nome esotico!” precisò Kiba.
“Eh?”
I due si guardarono ancora, poi fissarono l’amico.
“Cho, ora ci andiamo a vedere uno spettacolino molto interessante…”
“Di che?”
“Striptease!” dissero in coro i due, mentre l’altro arrossiva vistosamente.
“I-io non s-so se…” farfugliò.
Ma Kiba gli aveva già passato un braccio attorno alle spalle e lo stava trascinando verso l’uscita della grande sala del casinò.
Kankuro notò lo sguardo di Shino su di sé, ancora seduto al tavolo del poker con una somma non indifferente davanti al naso. Lo vide annuire impercettibilmente, e poi riprendere in mano le sue carte.
Spostò poi gli occhi sulla sua vincita, che a stento entrava nella bacinella che gli avevano dato, e sorrise. Si avviò verso l’uscita, verso i suoi nuovi amici, sicuro di sé come non lo era da anni.
“Questa è decisamente la mia serata fortunata!”

We missed everything daydreaming
(…)
Why do all good things come to an end
“All good thing (come to an end)” – Nelly Furtado


To be continued...




Note: uhm, Kankuro ha avuto il suo riscatto morale dopo che l'ho maltrattato per cinque capitoli... Lui vince, Kiba e Cho perdono, è l'equilibrio del gioco d'azzardo XD Non chiedetemi perché Choji conosca quale sia la vincita principale alle slot, sono cose private sue che è meglio non sapere ^^ E beh, so' ragazzi! Vediamo come si divertiranno.
Saretta, l'hai visto l'accenno nero? *-* (per tutti gli altri: no, l'accenno te lo dovevi proprio inventare stavolta XD lo vedi solo se sei malato come l'autrice).

Ps.
Ma se non mi volete proprio commentare, evitate di inserire la mia storia tre le seguite/i preferiti, anche perché io il vostro nick lo vedo ^^"

Risposte ai commenti:

Saretta: ma se parli di ShikaTema, io sono solo felice *-* davvero, ho una malattia incurabile (nel senso che non la voglio curare) che mi fa vedere nero ovunque (chiedi a Clahp, ti farà leggere qualche conversazione assurda). Quindi hai visto che carini? Eh sì, Shikamaru non le regge certe battute, povero piccolo *coccola Shika* Ma Temari gli piace, oh sì ^^ Gaara pesta casualmente il suo piede, cosa credi? Mica è colpa della gelosia fraterna... Comunque ci tengo a precisare che Shikamaru non soccorre Ino non perché non tiene a lei o non gli interessa, lei rimane la sua migliore amica proprio come nel manga, solo che... c'è Temari proprio lì vicino, e non mi pare una buona idea per la sua salute fisica prendere in braccio Ino, con tutti gli altri ragazzi presenti ^^ Altrimenti lo avrebbe fatto. Credo. GaaLee, vero? Lo penso anche io... E Naruto è così carino mezzo ubriaco a sfidare un Sasuke che non se lo fila nemmeno lontanamente <3 Passando al resto, saremo in poche, ma siamo tutte valenti ^^ A me basta questo, dopo mesi passati da sola su questo fandom ç_ç E la sorpresina... la vedrai, mia cara, la vedrai ^^ *scappa* A presto XD E grazie mille delle belle parole, davvero, quando sono triste me le rileggerò XD
Rinalamisteriosa: esatto, si ritorna ai tre al casinò XD visto? Comunque, temo che Rock Lee più che verde d'invidia era amareggiato... povero XD Lo coccolo io. Ino sviene semplicemente perché non sapevo che farle fare, così l'ho messa a ninna *Ino la picchia* e gli accenni neri e NaruHina ci stanno ^^ vedrai il capitolo otto... ma taccio. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, l'importante è far fare un sorriso ^^ Alla prossima, grazie mille.
Elison: ma cara, lo ShikaTema è sempre la protagonista dei miei capitoli ^^ Tu pensa che anche se solo li accenno, nella mia testolina loro sono perennemente in primo piano XD Povero Lee, ma Gaara ha più classe, hai perfettamente ragione ù_ù I pali nelle stanze non so se li abbiano, a Las Vegas XD spero di no, io ci andrei a sbattere di continuo (sono una che anche se cammina dritta si spiaccica sui muri, le mie amiche ridono tanto di me ._.), ma quello da lap dance... *ammicca* Tem gli farà lo spettacolino privato nell'epilogo non scritto di questa fanfic, stanne certa ^^ Alla prossima, ciao!
Lalani: GaaLee, anche per me ù_ù mi sa che la mia anima è in fondo yaoi e non lo sapevo. Se entro in Karura mode però vedo Gaara come un figlioletto, quindi per me non deve avere né uomini né donne, ma solo me, che lo coccolo e gli voglio taaaanto bene *è scema del tutto e LaLa fugge via in punta di piedi* E Shika non soccorre Ino perché c'è Temari nei paraggi e ha paura della sua reazione (e fa bene). SasuIno, sì XD Ogni tanto c'è qualche accenno ^^ Ehm, Sakura non ama la birra... No... ehm, io la detesto XD Hai tre protetti, eh... Non mi pronuncio XD Ma avrai una sorpresina anche tu *fugge* Alla prossima Lala, grazie *-*
Vale: ma partiamo dal presupposto che tu ridi per qualsiasi cosa, anche se sei l'unica nella sala del cinema... Per fortuna non ci hanno visto o facevo finta di non conoscerti :P Comunque, ovviamente Gaara non ci prova con nessuna e il suo essere amico di tutte non è un nuovo metodo ù_ù ce deve solo provà. Naruto è scemo, poveretto, compatiamolo... E Sakura è quella che finora sembra normale, eh? Boh, ci vedo poca comicità in lei. Fanfic paragonabile a io-so-cosa? XD Bah. Grazie dei preferiti e del commento (e della piada, ma sappi che Piadinaro è mio! <3). Ps. Il cervello dell'autrice ormai è un essere mitologico in via di estinzione.   

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


SasuSaku. Ebbene sì XD Clà, Lala, (in piccola parte anche Saretta XD) non leggete XD

 

 

 

Capitolo 7.

 

Mi perdo dentro ai tuoi occhi
che sorridono, ma ora so
E' amore impossibile quello che mi chiedi

“Amore impossibile” - Tiromancino

 

Alla sera la temperatura scendeva appena, e il leggero venticello rendeva l’aria respirabile.

L’albergo vantava un cortile interno non indifferente, con una piscina non indifferente e comfort non indifferenti. Sakura rimase stupita di fronte a tutta quella meraviglia.

“In Giappone non abbiamo nulla di simile!” disse, guardandosi attorno. “Non è fantastico, Sasuke-kun?”

Il ragazzo si limitò a scrollare le spalle e ad infilare le mani in tasca.

“Quanto costerà il biglietto d’entrata per questa piscina? Sarebbe fantastico passarci un pomeriggio…” continuò lei.

Sasuke, per tutta risposta, si avvicinò al bordo della piscina. “Ma chi me l’ha fatto fare…” borbottò, mentre l’aria fresca lo faceva rabbrividire.

“Peccato che domani dobbiamo ripartire” commentò Sakura, pensierosa. “Però siamo stati bene anche se è stato per una sola notte, vero Sasuke-kun?”

E Sasuke si concentrò su quel sorriso solare, facendo attenzione a come le sopracciglia si arcuassero sopra quegli occhi verdi, rendendoli più piccoli ma stranamente intensi. Non era male, era in qualche modo… rilassante.

“Mh. Potevamo pure rimanere a Tokyo” rispose fintamente noncurante, guardando l’acqua scura. Le palpebre gli si abbassarono impercettibilmente, ma lui riprese subito il controllo di se stesso.

“E’ stato emozionante! Prendere l’aereo tutti insieme, stare in uno dei casinò più famosi del mondo… Un sogno che si è avverato!”

“Peccato che Hinata non prenderà una seconda laurea” le disse con un sogghigno. Ma Sakura notò lo stesso lo sguardo sinceramente partecipe del ragazzo.

“Magari…” cominciò lei, abbassando il tono di voce. “Magari quando prendo la laurea anche io potremmo fare un viaggio del genere… Certo, non fino a Las Vegas, ma anche il Giappone ha luoghi interessanti!” spiegò, arricciandosi una ciocca di capelli attorno alle dita.

“Mh”.

“E tu…” riprese, arrossendo e guardando per terra. “Tu, Sasuke-kun, ci verresti con me, solo con me, in questo viaggio?” sussurrò, facendosi coraggio. Ma il ragazzo non rispondeva. “Ehm, non mi devi rispondere adesso, possiamo anche aspettare…” riprovò più convinta, ma ancora nessuna risposta. “Sasuke-kun?”

 Splash.

“Sasuke-kun!” gridò Sakura, notando che il ragazzo era caduto in acqua. Si lanciò anche lei nella piscina, prendendo poi Sasuke per le spalle e trascinandolo sul terreno, ignorando la forza che esercitavano i vestiti bagnati.

“Oddio!” urlò in preda al panico, poi prese a respirare velocemente, tentando di ritrovare la calma. “Ok, è svenuto, avrà bevuto troppo alcool ed è scivolato…” fece mente locale. “In questi casi… Ah, sì, controllare il ritmo cardiaco” si disse, e posò l’orecchio sul petto di Sasuke, che ancora batteva tranquillamente. “Ok, perfetto” sospirò. “Poi…” e qui arrossì. “Controllare che le vie respiratorie non siano ostruite…” Guardò il viso del ragazzo, per poi soffermarsi sulle sue labbra.

Controllare le vie respiratorie. Quindi effettuare una classica respirazione artificiale.

Il cuore di Sakura cominciò a battere velocemente – molto più di quello di Sasuke, placido e tranquillo – e il sangue si soffermò sulle sue guance. In fondo, quello sdraiato davanti a lei, bagnato e incosciente, era solo il ragazzo per cui aveva una cotta dalle elementari… Che ci voleva a baciarlo, ora?

Ingoiò a vuoto, evitando a un ghigno di uscire. Non sarebbe stato molto professionale praticare una respirazione artificiale con la bava alla bocca!

Si fece coraggio e si avvicinò al suo viso. Posò l’orecchio accanto al naso del ragazzo e… Cazzo, respirava! Era solo stupidamente svenuto, o forse si era addormentato!

Ma Sakura non demorse. La prima regola di un – futuro – medico era quella di assicurarsi che il paziente stesse effettivamente bene. Quindi dato che lei non era ancora un dottore a tutti gli effetti – in quel momento sputò sopra la sua media del ventinove e mezzo – optò per un baci-ehm, per una respirazione artificiale di sicurezza.

Portò le mani al petto e fece un lungo respiro ad occhi chiusi. Si scostò una ciocca bagnata dietro l’orecchio, e si avvicinò al viso del ragazzo.

Quella era la sua serata fortunata…

Si accostò piano a Sasuke, sentendo il suo respiro sulle labbra, e lentamente sfiorò la sua bocca, sentendo un brivido correrle lungo la schiena – o forse solo una goccia d’acqua che non resisteva alla gravità.

Pensò a quello che le diceva sempre Ino, e si annotò di chiederle se anche lei aveva baciato un ragazzo caduto in piscina, perché quella era decisamente una sensazione umida. Poi capì che forse un bacio non era solo uno sfiorarsi di labbra, e s’incoraggiò mentalmente per provare un contatto maggiore.

In quel momento, fu come se nella sua testa si levò un grido disumano e inarticolato. Era sicuramente la passione di cui parlavano tutti quando baciavi l’uomo della tua vita, era l’amore, quello che ti stringe forte forte il cuore e non ti fa respirare, e, forse, era la forza della giovinezza di cui parlava sempre Lee.

Sicuramente, quel grido… No, un attimo. Le grida erano più di una.

Sakura alzò di scatto la testa, a metà tra la curiosità e la frustrazione, giusto in tempo per vedere tre ragazzi correre a perdifiato lungo il bordo della piscina. Tre ragazzi che individuò come Kiba, Choji e Kankuro.

Ma che cavolo…

“Corri!”

“Corri tu!”

“Volete darvi una mossa, tutti e due?”

“Risparmia il fiato, idiota!”

“Ah, sarei io, l’idiota? E chi è che ha sbagliato a contattare le ragazze?”

“Ero troppo ubriaco! Potevi farlo tu!”

“Hai insistito, scemo!”

“Cretino!”

“Piantatela e correte!”

Sakura non capiva bene cosa stesse accadendo, sentiva solo un gran baccano e non riusciva a distinguere nemmeno le voci. Li vide solo sbracciarsi, capì che c’era un litigio in corso tra Kiba e Kankuro, mentre Choji li precedeva – stranamente celere – riuscendo perfino a mangiare qualcosa di non ben definito nel frattempo.

Ma quello che colpì l’attenzione di Sakura non fu tanto l’allegro terzetto di suoi amici. Ma chi li inseguiva.

Uno con il corpo dipinto di blu e una spada scenica in mano, l’altro con finte cicatrici lungo il corpo, e l’ultimo con biondissimi capelli raccolti in una coda alta, con un viso così delicato da somigliare a una ragazza.

Uomini, comunque.

Che urlavano a loro volta qualcosa di indecifrabile che aveva a che fare con “spettacolo”, “pagare” e “quello mi ha rubato le caramelle”.

Sakura guardò ancora la buffa scena davanti a lei, che ora stava prendendo una piega assai poco comica nella sua testa.

“E basta! Vi ho detto che mi sono sbagliato a contattarvi!” urlò Kiba, rivolto agli inseguitori.

“Prendetevi i soldi e non rompete più!” disse Kankuro, lanciando loro contro tutta la sua vincita.

“Non lo vedremo il vostro striptease!” piagnucolò Choji.

La ragazza sospirò. Quei tre erano proprio dei bambini…

Sasuke decise che era proprio quello il momento in cui doversi svegliare. Si mise seduto e si scrollò l’acqua di dosso, neanche fosse stato un gatto. Si portò una mano alla testa, stranamente pesante, e disse: “Mi sono perso qualcosa?”

“Lascia stare. Meglio così, fidati” lo rassicurò la ragazza.

Lui non seppe bene cosa fare, sapeva solo di essere un po’ stordito. Sentirono all’improvviso un tonfo provenire dall’alto, da una delle camere che si affacciavano sulla piscina del cortile interno. Lui e Sakura si guardarono, condividendo uno sguardo di incomprensione.

Ma Sasuke non se ne curò, già gli bastò abbondantemente non sapere per niente cosa fosse successo ai tre di prima. Si spostò i capelli bagnati dal viso, si sfiorò le labbra, e poi guardò Sakura.

“E’ la mia serata fortunata?” e starnutì.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

Note: partendo di Sakura, ho pensato che dato che lei frequenta medicina, ci metta più tempo rispetto a una laurea normale. Sinceramente non so se anche in Giappone siano previsti più anni, come da noi (spero di sì).

Poi, i tre uomini mascherati che inseguono il nostro allegro terzetto, chi sono? Mi sa che ormai è chiaro, gli altri del gruppo sono già comparsi XD non tutti, ovviamente.

E Kankuro dà via la sua vincita… Quel milione di dollari è durato proprio poco. Lo ammetto, ho scelto quella cifra così si riadattava al titolo XD

 

Se chi ha messo la mia storia tra i preferiti o le seguite volesse commentare, mi farebbe piacere ^^ Altrimenti può pure levarla senza problemi, non me ne faccio niente di un numero ^^

 



Risposte ai commenti:

Saretta: l’accenno nero l’hai colto alla perfezione, ma non mi aspettavo niente di meno da una mosca nera come te ^_^ Mah, Ino è contesa da molti, ma tanto lei dorme, quindi… La ChoIno è così tenera come coppia *-* ci ho già scritto sopra due volte, chissà che non mi torni l’ispirazione! Ma ultimamente mi stanno convertendo al SasuIno. Comunque i ragazzi sono tutti uguali, e appena Kanky vince vanno a vedere lo stiptease XD che idioti. Ma tanto hai letto in quest’altro capitolo come è finita XD Sono proprio cattiva. Beh, lo ShikaTema arriverà *ammicca* nell’ultimo capitolo XD Non sono solo cattiva, ma anche sadica a bastarda, ma ti dico solo che l’ho messo di proposito nell’ultimo capitolo altrimenti scrivevo subito quello e fermavo la stesura della fic, dato che non mi importava del resto XD Invece così mi sono costretta a concludere tutto. Svelato il mistero! Grazie mille del commentone *-* Ciao!

Clà: sì, Sasuke è più interessato a Ino, o forse lo sarebbe pure a Sakura, se solo fosse più esplicita ^_- E Sakura a Naruto se lo fila, eccome! *ma di che fic stiamo parlando?* XD Di sicuro gli vuole bene, ecco. La GaaLee non ti piace? Gli accenni ci sono, mi spiace dirtelo (non nella mia stupida fic, ma nel manga proprio XD), comunque questa è una storia comica e Gaara lo adoro troppo per vederlo seriamente con qualcuno/a *fangirl mode on* Ma te lo immagini il povero Shika che soccorreva Ino davanti alla Belva? Non sarebbe tornato a casa intero ._. Per carità, Ino è un’amica, ma la gelosia femminile è un pozzo senza fondo.

Per il cap6 invece, sono un bel trio quei tre, vero? *-* Mentre scrivevo non sapevo dove andare a parare, indecisa al massimo che Kiba, Cho e Kanky potessero essere divertenti insieme, e invece me ne sono innamorata! Il trio di sfigati! (se non fosse che sposerei Cho anche subito e la Vale sposerebbe Kankuro seduta stante. Uhm, povero Kiba, lo prendi tu? XD).

Non è che ritardo il cap nero, fosse per me sarebbe tutta nera questa fic! Il cap nero è il 10, oh. E aggiorna le tue cose :P Ah, e non leggere nemmeno il prossimo cap *scappa*

Vale: figo il tuo Kankuro, eh? *heh* Non potevo lasciarlo lì nell’angoletto senza far niente per lui :K Ma non dire a tua mamma che IO ti dico che le patatine con il superalcolico sono ottime, ok? Io non c’entro un bel niente se tu cogli la morale sbagliata della mia fic ù_ù Poi boh, magari fa schifo, io sono astemia. E non mi dare nemmeno la colpa se ridi per ops o trapianto di cervello, è colpa tua mmm. Concordo sul finire nella cella neuro, soprattutto se continuo a risponderti in codice e con emoticon di msn che ovviamente qui non si capiscono XD Ciau.

Lalani: mia cara, hai colto il punto *-* ovvio che non si poteva perdere sul NERO XD Ma Kiba preferisce il rosso, ahinoi. L’ho fatto apposta, lo ammetto ._. Beh, non è che me ne vergogni troppo XD Comunque, fossi in Kankuro svaligerei non so quanti negozi *O* con un milione di dollari… non saprei nemmeno da dove iniziare! Ma so che finirebbero subito XD Ok, allora dico a Kankuro di spedire il fratello in Italia, così lui è felice e non deve dividere la popolarità, e noi lo siamo anche di più ^^ *lei e LaLa coccolano Gaara* oh *-* E la notte ovunque è sempre nera, ricorda! ^_- a presto!

Elison: tu mi anticipi le cose XD Ecco l’incontro (bruttissimo) che hanno avuto i tre allo strep XD niente mafiosi vari, ma… poveri. Eh già, meno male che Kiba e Cho hanno perso! E concordo con te, la metà delle monete di Kankuro erano quelle che aveva messo lui (XDDD). Beh, l’oliva è dalla nostra parte e cede la parte di protagonista a Shika e Tem volentieri, tanto è un’oliva nera, ovviamente! Ciao!

Rinalamisteriosa: sei la prima che ci fa caso XD Esatto, per ognuno dei personaggi quella è la serata fortunata (più o meno), ognuno lo pensa almeno per un attimo ed è la frase conclusiva dei capitoli. Comunque, Kiba, Cho e Kankuro sono un trio carinissimo, non pensavo risultassero così bene, ma è piaciuto anche alla giudice. E sì, c’è chi vince e c’è chi perde, è l’equilibrio del casinò. Poi ovviamente se ci metti quei tre in mezzo non può filare mai tutto liscio XD Ok, sono contenta che la fic ti continui a piacere ^^ E il prossimo è il cap 8 XD ciao! ^^

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

NaruHina. E tanti auguri a me.

 

 

Capitolo 8. 

 

E non sai quanto bene ti ho dato
e non sai quanto amore sprecato
aspettando in silenzio che tu
ti accorgessi di me

“Come tu mi vuoi” - Irene grandi

 

 

Hinata era troppo timida per sapere come comportarsi con i ragazzi. Aveva una cotta enorme, che poi si era trasformata in innamoramento vero e proprio, verso Naruto, e lui ovviamente era ignaro di tutto. Da qualcosa come diciassette anni. Il colpo di fulmine era scoccato infatti il primo giorno della prima elementare, e non si era più spento.

Ed Hinata era felicissima di passare la sua festa di laurea con il ragazzo dei suoi sogni, ma il problema era proprio che non sapeva come comportarsi, appunto.

Era riuscita, in un modo che nemmeno aveva capito, a stare da sola con il ragazzo, e quel piccolo balcone era davvero un posticino tranquillo. E Naruto la metteva a suo agio, aveva cominciato a parlare e non aveva più smesso – e lei adorava davvero sentire la sua voce – e aveva preso a commentare i fiori del balcone.

Ecco. Come ci si comporta con un ragazzo che parla con dei fiori e non con te? Fiori per di più finti?

Ino, questo, si era dimenticata di spiegarglielo. E pure Sakura aveva taciuto sulla faccenda. Tenten, poi, non sapeva nemmeno cosa fossero, dei fiori finti.

“Oh, ma che belli questi! Sono arancioni! A me piace l’arancione!” delirò il ragazzo, con il naso dentro a un vaso.

P-piace anche a me” provò Hinata, incerta.

“E questi? Sono così chiari che mi ricordano i tuoi occhi, Hinata-chan!” disse, mentre lei arrossiva, tanto per cambiare. “Ma hanno bisogno di acqua! Altrimenti muoiono! Hinata, dobbiamo fare qualcosa!” dichiarò, prendendo il vaso tra le mani.

“No, va bene così” lo fermò lei, tentando di calmarlo.

Hinata era troppo timida per sapere come comportarsi con i ragazzi. Ma non era tanto stupida da non capire quando fossero totalmente ubriachi.

Naruto-kun, perché non ti fermi un po’ a guardare le stelle?” propose, evitando di fargli notare che le troppe luci della città impedivano la visione del cielo.

“Oh, le stelle…” sembrò interessato lui, tanto che si appoggiò alla ringhiera. “Le stelle mi ricordano tanto gli occhi di… gli occhi di… Sasuke!” gridò, notando sotto di lui, nel cortile interno che dava sulla piscina, le figure dei suoi due migliori amici.

Hinata, però, sgranò gli occhi dopo quell’affermazione. Oh, beh, meglio gli occhi di Sasuke che di Sakura, dopotutto…

Naruto-kun, c’è una cosa che vorrei chiederti…” iniziò lei, sfruttando l’attimo di pace del ragazzo, intento a guardare sotto di sé. Il suo grande sentimento per lui le aveva dato più sicurezza. O forse erano solo gli alcolici di prima. “Ecco, ti… ti sei divertito, stasera?” sussurrò.

Mh, sì” rispose il ragazzo, facendo una smorfia – probabilmente aveva visto qualcosa di poco piacevole. “Insomma, Hinata, ci hai portato tutti a Las Vegas! È fantastico questo!” riprese dopo un po’, ritrovando la sua normale euforia. “Solo tu potevi fare una cosa del genere, grazie!” le sorrise mostrando tutti e trentadue i denti, poi sentì una nausea leggera per quello sfoggio eccessivo di forze, e tornò a sostenersi al balcone.

La ragazza, a sua volta, sorrise debolmente, abbassando lo sguardo. “A me basta che tu sia stato bene” ammise, catturando la sua attenzione. E’ la mia serata fortunata… “Beh, agli altri voglio bene, sono miei amici, ma tu…” lo guardò, anche se negli occhi del ragazzo vide un velo opaco di stordimento. Deglutì e serrò i pugni. Era il momento che aspettava da una vita e non l’avrebbe sprecato. Era una donna ormai, ed era forte. “Ma tu, Naruto-kun, tu per me sei più importante”.

Resasi conto della sua dichiarazione, arrossì. Sviò lo sguardo, portandolo al cielo grigio, e voltò le spalle al ragazzo.

“Ecco, volevo solo…” riprovò, più incerta. “Volevo solo fartelo sapere, nient’altro”.

Lasciò andare un sospiro, sentendosi più leggera e vuota, finalmente, dopo tutti quegli anni. Qualunque fosse stata la sua risposta, Hinata sapeva di aver fatto la cosa giusta, di essere riuscita a mostrare un pizzico della vera se stessa; non poteva vivere sotto una campana di vetro senza mettersi un po’ in gioco, a discapito del risultato. Lottare per quello a cui si tiene veramente è quanto di più nobile che possa esistere al mondo, e Naruto senza dubbio ne valeva la pena.

Perciò prese a respirare regolarmente, mentre il colore rossastro delle guance scemava verso il pallore di sempre.

Naruto-kun, hai fatto caso a quanto la notte a Las Vegas sia silenziosa?” disse dopo qualche minuto di silenzio, inspirando l’aria fresca.

Il ragazzo si limitò a un mugugno.

“Forse è meglio rientrare” costatò lei. E ancora nessuna risposta. Lo aveva shockato così tanto? “Che ne dici, Naruto-ku-?” ma appena si voltò verso di lui, il fiato le morì in gola.

Poi un tonfo.

Naruto-kun!” urlò, per quanto Hinata potesse urlare. Ma vedere il ragazzo di cui sei innamorata e al quale ti sei appena dichiarata svenire come un sacco di patate davanti al tuo naso… è una di quelle esperienze che segnano.

“Oh santo cielo!” continuò, inginocchiandosi al suo fianco e cercando di fargli aria con una mano. “S-stai bene?” provò, ma Naruto per tutta risposta prese a russare.

Hinata, in preda all’agitazione, guardò di sotto al balcone, notando delle figure che correvano attorno alla piscina. Che Naruto avesse visto qualcosa di sbagliato e fosse svenuto per quello? Nah, sicuramente era per la sua dichiarazione… Sperando l’avesse ascoltata.

Poi si ricordò che erano su un balcone, che quindi prevedeva una stanza interna. Si affacciò dentro, trovando Gaara intento a sfogliare una rivista, seduto sul letto accanto a una Ino ancora addormentata.

Gaara-kun” lo chiamò, e il ragazzo scattò.

Uscito sul balcone, capì l’accaduto – non che ci volesse un genio, anche perché i geni in circolazione erano spariti da tempo – e, avvicinatosi a Naruto, costatò che stesse solamente dormendo.

“Niente di grave” la rassicurò, e Hinata tirò un sospiro di sollievo. Poi lui guardò ancora l’altro ragazzo disteso a terra, e scosse la testa. “Questa non è proprio la tua serata fortunata, eh?”

 

To be continued

 

 

 

Note: accennino NaruSasu? GaaHina? NarutoFiorearancione? Chissà XD  

È dal primo capitolo che Hinata beve alcolici, a qualcosa dovranno pur servire, no? E infatti si è dichiarata, senza troppi balbettii. Lei è comunque forte (altrimenti non era una ninja), magari le serviva solo il giusto input ^^

Sì, il tonfo dello scorso capitolo era Naruto che sveniva per via del troppo alcool in corpo, per il bacio che ha visto tra Sasuke e Sakura, e per i tre uomini che inseguivano il trio di suoi amici. A proposito, erano Deidara, Kakuzu e Kisame, yes.

 

 

 

 

Risposte ai commenti:

Saretta: dobbiamo tutti imparare da Big Cho, che corre mentre mangia *O* e Kiba ha contattato ballerini e non donnine perché era ubriaco, povero cocco XD Già, hanno perso tutti i soldi e non si sono goduti nemmeno un po’ di divertimento folle a Las Vegas… Mi fanno quasi pena. Quasi.

Sakura è subdola, sì, ma chi non avrebbe approfittato del ragazzo dei tuoi sogni svenuto davanti a te? Beh, e comunque è solo un medico scrupoloso ù_ù Eh, chissà cosa risponderà Sasuke alla domanda… ^_^

Ne mancano due, mia cara, e dalla fine del prossimo ci sarà qualcosa di molto scuro. E mi sa che con la storia della sorpresina ti ho messo un tantino in agitazione XD ciao ^^

Vale: e lo so, che il tuo primo pair su Naruto è il SasuSaku XD Quando ho scritto quel capitolo ho pensato che potesse piacerti, dato che probabilmente sarà la mia unica comparsa su quel fandom (non che non mi piaccia, sono i due che… bah). Mi spiace per i soldini di Kankuro, mi rendo conto di essere stata cattiva con lui *lo coccola* ^_^ Beh, ma io l’aneddoto del signor P mica me lo ricordo XD No comment. Alla prossima, grazie mille.

Katia: visto chi era il tonfo dello scorso capitolo? XD Meno male che qualcun’altra apprezza il SasuSaku, o addio fanfic XD il trio è piaciuto pure a me, me li sono immaginati troppo bene! Sì, è stato Kiba che da ubriaco ha chiamato, invece di donnine, degli omini XD capita… E quindi poi sono dovuti fuggire perché quelli volevano i loro soldi – all’inizio non volevano darglieli, ma poi visto che non si scollavano Kankuro glieli ha tirati appresso. Spero che questo piccolo capitolo NaruHina (anche se Naruto partecipa proprio poco) possa piacerti, è un minuscolo tributino ad Hinata. Alla prossima, ciao!

Lalani: sai disegnare? *_* Se ti va puoi farlo benissimo il disegno sui Tre dell’Ave Maria che scappano XD Me happy. Eh sì, il povero Kanky è davvero povero XD Oltre il danno anche la beffa, ha perso tutto e Gaara è ancora con Ino, da come possiamo leggere in questo capitolo 8. Ma dubito che Cho per solidarietà lasci le caramelle rubate a Deidara XD E davvero il SasuSaku ti è piaciuto? *-* Meno male ^^ Alla prossima, grazie mille dei commenti. Ah, il prossimo capitolo è sull’altro tuo protetto XD

Elison: Sasuke-sirenetto XDDD Sarebbe stato affogato lo stesso dai pretendenti di Sakura, altroché. Mi sono stranamente divertita a scrivere di Sakura, eppure lei di solito non mi attira come personaggio XD sono contenta che abbia divertito anche voi lettori ^^ E il trio è fantastico, me ne sono proprio innamorata! Il tonfo non era propriamente una coppietta, ma quasi! Alla prossima, grazie mille! Ci sentiamo presto (:

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


A Saretta, buon compleanno.
Non è lo ShikaTema, ma ho scoperto solo ora che compi gli anni oggi. Se mi avvertivi prima mi regolavo meglio :P Intanto, la conclusione è tutta per te.
Auguri ^_^

Questo capitolo è NejiTen, più una bella panoramica su tutti quanti gli altri, nessuno escluso.





Capitolo 9.

What have I got to do to make you love me
What have I got to do to make you care

(…)
What have I got to do
When sorry seems to be the hardest word
 “Sorry seems to be the hardest word” – Blue&Elton John


“Se hai freddo rientriamo”.
“Se non vuoi stare qui rientriamo”.
Neji alzò gli occhi al cielo, poi sbuffò. Guardò la ragazza al suo fianco passare una mano nella fontana dietro le loro spalle e rabbrividire, ma evitò di fare ulteriori commenti.
La notte nel deserto era fredda, lo sapevano tutti, ma a quanto pareva una donna arrabbiata era in grado di dimenticarlo, preferendo farti sentire un cretino completo.
Anche se eri un genio. Uno dei tanti, quella sera…
“Tenten” la chiamò.
“Mh” rispose soltanto lei.
“I giochi d’acqua sono terminati, è inutile che rimaniamo qui” le fece sapere.
La ragazza scrollò le spalle, voltandosi poi a guardarlo. “Ci tenevo a quello spettacolo”.
“Lo so” disse soltanto.
“Il Cirque du Soleil ha gli acrobati migliori del mondo!”
“Lo so”.
“Volevo vederlo davvero tanto…” ammise, sussurrando.
“Lo hai visto”.
“Volevo vederlo con te” sospirò. Possibile che non capisse davvero?
“Lo so” ammise lui.
Oh, beh, almeno non lo chiamavano genio a caso, anche se nelle relazioni lasciava abbastanza a desiderare…
“Non importa, ormai è andata…” cominciò lei. “Certo, siamo arrivati fino a Las Vegas e… Oh, non fa niente lo stesso, davvero” sbuffò, sotto lo sguardo incuriosito di lui. “In fondo siamo qui per festeggiare Hinata, non per realizzare un mio sogno vedendo uno spettacolo di un gruppo che amo con il mio ragazzo…” precisò.
“Mi vuoi far sentire in colpa?” chiese, pacato.
“Io?!” sorrise – ghignò, più che altro. “No, figurati. Ormai tanto non si può più rimediare, l’occasione è persa per sempre”.
Neji sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Di nuovo.
Perché proprio lui, che abbracciava le teorie misogine di Shikamaru, c’era cascato in pieno?
“Ma non ti sentire in colpa, figurati” riprese lei. “In fondo stavi facendo qualcosa di così importante, no?”
Non poteva essere un genio nel sapere come comportarsi con le ragazze? Chi se ne fregava di tutto il resto… La laurea presa in due anni e mezzo, l’ottimo lavoro ben stipendiato, la stima dei colleghi e dei superiori… E poi la tua ragazza ti faceva sentire un verme solo perché non l’avevi accompagnata a vedere uno stupido spettacolo! L’avesse chiesto, poi…
Dov’era l’entrata per la mente femminile? Secondo il suo importante cervello, la serratura si era arrugginita da tempo… O forse non era mai esistita. E lui si ritrovava con un mazzo di chiavi comunque sbagliate e inutili, che non avrebbero alleggerito la situazione.
Perdere a poker è una cosa da veri uomini, ma non cerco scuse! E-” ma si bloccò quando sentì le braccia di Neji avvolgerla per le spalle.
La trasse contro di sé, facendola tacere. “Com’era lo spettacolo?” chiese poi, gentile, al suo orecchio.
Tenten si riprese dal torpore improvviso che quel calore le aveva procurato, ritrovando la sua caparbietà. “Perfetto”.
Neji sorrise. “Perfetto come ora?”
“Era il Cirque du Soleil!” dichiarò lei, come se la cosa bastasse. Ed entrambi si ritrovarono a ridacchiare.
Dopo un minuto di silenzio, Neji riprese il discorso. “Comunque la festa non è ancora finita, forse possiamo non rovinare del tutto questa nottata”.
“E’ quasi l’alba” gli fece notare lei.
Quasi, appunto” precisò lui. “E secondo me questa è la nostra serata fortunata…”
“Dici?”
“Proviamo!” e senza capire come, Tenten si ritrovò in piedi con la mano intrecciata alla sua. “Dove vorresti andare?”
Lei sorrise, stando al gioco. “A Parigi”.
“Sei fortunata, la Torre Eiffel è proprio qui davanti” ridacchiò lui, seguito dalla ragazza. Poi la trascinò verso l’interno dell’albergo.
“Rientriamo?” chiese lei, mentre si fermavano sulla soglia.
“Forse prima dovremmo vedere se gli altri sono ancora vivi” ammise, pacato come al solito.
Entrambi si guardarono, riflettendo. “Nah!” dissero all’unisono, sorridendo e iniziando a correre oltre la soglia, nella lussuosissima e silenziosa hall.
“Comunque stavo vincendo, al poker” precisò Neji.
“Come vuoi” lo assecondò lei, poco interessata.
Arrivati nel casinò, ebbero appena il tempo di notare increduli il volume delle vincite di Shino, ancora al tavolo del poker, per poi passare veloci oltre, facendosi largo tra la folla che ancora occupava il locale. Tenten urtò qualcuno, mormorò appena uno “Scusi!”, per poi accorgersi che aveva pestato il piede di Kankuro, che comunque non accennò minimamente a muoversi.
Lei e Neji si fermarono un attimo, notando che oltre al ragazzo c’erano anche Kiba e Choji, e tutti e tre erano seduti sconsolati attorno a un piccolo tavolino, in disparte, a bere tristemente quello che aveva tutta l’aria di un superalcolico.
“Che dovete dimenticare?” scherzò Neji, e notò, da abile osservatore qual era, il brivido freddo che si propagò simultaneamente sulla schiena dei tre amici.
Rimase incerto, con un sopracciglio alzato e la voglia di approfondire quel discorso, quando Tenten lo trascinò via, decidendo saggiamente di non infilarsi in discorsi complicati a quell’ora del mattino.
“Ma secondo te che cosa hanno combinato?”
“Non ci interessa, Neji” lo apostrofò lei, mentre salivano in ascensore.
E quando uscirono sul loro piano fecero in tempo a vedere Sakura che tentava di asciugare i capelli di Sasuke con un asciugamano, lui seduto su una sedia nel corridoio e mezzo addormentato e lei davanti al ragazzo che gli frizionava la testa. Entrambi bagnati fradici dalla testa ai piedi.
L’espressione curiosa e terribilmente spaventata di Tenten bastò a Neji per non chiedere niente, la prese per mano e, cauti, oltrepassarono la coppia, cercando di nascondere la loro presenza.
Sembravano appena usciti da una doccia e loro due non ne volevano sapere nulla. Anche se avevano ancora tutti i vestiti addosso.
“Ma che-?” provò Tenten, una volta superata la coppia.
“Non ci interessa, ricordi?” le fece presente lui, arrivato davanti alla loro suite. Aprì piano la maniglia, aspettandosi il peggio ormai, dopo lo strano preambolo.
E il peggio si presentò sotto forma di un Rock Lee che, totalmente ubriaco, tentava di ballare un lento da solo, dichiarando il suo folle amore alla donna fotografata oltre il vetro della cornice, su una parete. I bei capelli scuri, quasi blu, lo avevano colpito così tanto da innamorarsi a prima vista, e ora minacciava bellicoso l’uomo seduto accanto a lei, imprecando qualcosa contro quei capelli rossi e i piercing sul suo viso.
Peccato che fosse la foto dei proprietari del Bellagio, che faceva bella mostra di sé in ogni stanza dell’albergo… Non che Lee avesse molte speranze anche normalmente, comunque.
“Chi lo ha fatto bere?” s’infuriò Tenten, ben conoscendo il limite di sopportazione dell’amico. Ovvero nullo.
Shikamaru, seduto ancora sul suo divanetto, scrollò le spalle, mentre Temari, in piedi accanto a lui, gli diceva: “Non potrai mai sapere niente finché dormi tutto il tempo”.
I due tentarono comunque di avvicinarsi all’amico, ma, non riuscendoci minimamente, decisero che era meglio controllare le altre camere. Tenten aprì una porta, ritrovandosi sul grande letto matrimoniale Ino e Naruto, addormentati in modo scomposto. Hinata era al fianco del ragazzo, e gli passava sulla fronte un piccolo asciugamano imbevuto di acqua, come se avesse avuto la febbre alta, mentre dall’altro lato c’era Gaara, che impassibile leggeva una rivista di moda. Alzò lo sguardo per incontrare quello dei nuovi arrivati, e poi lo riposò sulla pagina delle nuove tendenze di colori delle matite per gli occhi.
“Ora basta!” sentirono dire a Shikamaru, poi seguito da un “Mettimi giù!” tipicamente femminile.
Neji guardò Tenten, che, incredula, richiuse la porta per tornare nella stanza centrale.
“Siamo gli unici sobri… Dovremmo occuparci di loro” dichiarò Neji, facendo una smorfia di disgusto nel vedere Rock Lee ridotto in quello stato pietoso.
Tenten si decise a guardarlo, serissima. “Sicuro che sia la nostra serata fortunata?”


To be continued…



Note piccole piccole: volevo precisare una cosa, non ci sono soltanto i nostri 15 ninja, ma anche l’Akatsuki al completo. Ebbene sì, i proprietari del Bellagio sono Pain e Konan, i tre ballerini sono Kakuzu, Deidara e Kisame, Zetsu è il croupier del poker, avvolto dal colore verde del tavolo come una pianta, Sasori è il croupier-automa della roulette, Itachi è il mafioso. Erano accenni sparsi e via via sempre più precisi.
Ah, esiste davvero la Torre Eiffel a Las Vegas, è una riproduzione, più piccola di quella di Parigi, ed è davanti al Bellagio.
Il prossimo è l’ultimo capitolo, poi ci sarà un mini epilogo. E dopo levo le tende XD







Risposte ai commenti: ok, allora rendiamo canon Naruto/Fiorearancione!! E ringrazio tutte per gli auguri ^_^

Rinalamisteriosa: no, lo ShikaTema è il prossimo, ovvero l’ultimo capitolo ^^ Dulcis in fundo. Comunque sono contentissima che ti sia piaciuto il NaruHina *-* L’ho detto subito che nessun triangolo sarebbe stato risolto, ma qualche momentino singolo tra due personaggi soli l’ho inserito, proprio come quello tra Naruto e Hinata. Lui è scemo, nient’altro da dire =_= Lei invece mi è piaciuta, so che non dovrei dirlo XD ma forse le ho dato più coraggio di quello che ha (viva l’alcool). E l’importante è aver avuto coraggio la prima volta, poi dopo è tutto più semplice ù_ù Magari gli si dichiara di nuovo! (:
Alla fine Gaara si riferiva a Naruto, ormai svenuto. Hinata ha già pensato che era la sua serata fortunata nel mezzo del capitolo, quindi ora toccava a Naruto (ogni personaggio lo dice una volta sola).

Mina… non lo sapevo che era una cover XD non mi commento, grazie della precisazione! E del commento ^_^
Saretta: auguriiii ^_^ Dai, siamo nate vicinissimo *-* Potevi avvertire!! Così ti preparavo qualcosa di decente =_=
Comunque!! Anche io ho sempre pensato che Naruto deve stare con Hinata, perché sono della filosofia che se una ragazza ama un ragazzo DEVE essere ricambiata. Quindi Hinata con Naruto, Sakura con Sasuke, Ino con Choji (no, non lo ama, ma sono troppo stupendi, non c’entra niente ma dovevi dirlo *O*), ecc ecc. Il punto è che se anche a Sakura inizia a piacere Naruto entro in crisi XD Stupido Kishi. Detto ciò, la dovevo far dichiarare! Sono secoli che aspetta Naruto, a Las Vegas e con litri di alcool nelle vene doveva dichiararsi! ù_ù
Eh sì, lui vede proprio Sakura che gioca al dottore e poi il bel trio di ballerini, per questo sviene XD
Uhm, Gaara non ha un ruolo XD è andato a LV solo per far piacere ad Hinata (sono amici, non chiedermi come e perché, ma ce li vedo, sono troppo strani insieme e questa è una fic comica, quindi è perfetto XD), e dato che è incapace di lasciarsi andare anche perché l’autrice sarebbe sfociata nell’OOC più assurdo se lo faceva scatenare in pista mezzo ubriaco, se ne sta buono e in disparte ad aspettare che la festa sia finita. E mia cara, mi spiace ma quello non era un accenno nero per il semplice fatto che l’unico vero genio della festa è ancora nella stanza affianco a quella di Gaara, visto che non ha alzato il sedere da quel divano ._. Mi riferivo a Sasuke, Neji e Shino, che si sono defilati capitoli fa. Poi, ovviamente, l’accenno nero è presente in tutta la fanfic perché è ambientata di notte, e la notte è nera *è pazza*
Grazie mille del commento e ancora auguri *-*

Lalani: davvero ti è piaciuta Hinata? *-* Vabbe’ che Naruto non ha minimamente recepito il messaggio XD Sarà per questo. Comunque mi sono immedesimata anche io in lei XD Hinata la sento molto vicina (purtroppo?). Ci faccio caso solo ora che ho trattato male le protagoniste femminili ._. Strano, di solito tratto male solo i maschietti. Ma forse stavolta ho trattato male tutti quanti e basta XD
Ed ecco qui Neji ^^ Odio questo capitolo e ho trattato da schifo il NejiTen, continuo a dire che non fa per me anche se lo adoro *fugge da Lala XD* E mi sa che siamo in due ad avere la malattia genetica di non sapere disegnare ._. Peccato, mi hai illuso! Ora mi aspetto una ShikaTema come risarcimento ù_ù (XD). Grazie mille del commento, ciao *-*

Elison: tu mi fai domande che mi spiazzano, ogni volta XD E la cosa mi piace *-* perché leggi cose nella mia fic a cui non ho pensato nemmeno io. Ottimo *-* Comunque, in effetti sia Naruto che Sasuke sono svenuti, e quasi in contemporanea… Forse Naruto avrà rimosso dalla testa di aver visto Sakura sbaciucchiare/salvare Sasuke svenuto, quindi lo consideriamo un pareggio? XD
Eh no, Hinata è una personcina seria, niente bacio/respirazione! XD La prossima volta la faccio bere di più, poi chissà! XD Sono contenta che ti piaccia il NaruHina, sono così teneri insieme *-* Grazie mille del commento e degli auguri!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

E siamo giunti alla fine.

ShikaTema. Per Clà, Elison, Lalani, Saretta (ecco la tua sorpresa), Vale e tutte le mosche nere che mi stanno seguendo(?), sperando di farvi ridere.

Buon Natale ^_^

 

 

 

Capitolo 10.

Era tutta la sera che subiva senza rispondere, mai, nemmeno una volta, a nessuna provocazione. Ma lui era un uomo, per la miseria!

Era quasi mattina, era stanco e infastidito. E ubriaco.

“Ora basta!” aveva detto con tono stranamente sicuro, alzandosi di scatto e avvicinandosi a lei. E Temari non aveva nemmeno fatto in tempo a capire cosa stesse accadendo, che si ritrovò presa di peso e posata sulla sua spalla come un sacco, per essere poi strascinata via.

“Mettimi giù!” aveva urlato, ma Shikamaru si era già richiuso la porta della suite alle spalle, e ora camminava a passo veloce per il corridoio di moquette rossa, fino all’ascensore. Shikamaru, se non mi lasci ti uccido! Qui! Non me ne importa niente se poi mi faranno pulire le pareti dal tuo sangue!” lo aveva minacciato, sibilando.

Ma lui si era limitato al silenzio, entrando nell’ascensore e digitando il piano terra.

“Mi hai sentito?” alzò la voce lei, infastidita. “Lasciami!”

“Sta’ zitta” le disse seriamente, facendola tacere per due secondi.

Poi sbottò di nuovo, appena fuori dall’ascensore. “Ma come ti permetti? Ehi! E dai, ci stanno guardando tutti, lasciami!” provò a supplicarlo, notando le occhiate divertite degli altri, mentre lui la trasportava nella hall del casinò. “Dimmi almeno dove stiamo andando”.

“A farti stare zitta una volta per sempre” disse lapidario, mentre un brivido di freddo – o di paura – passò sulla schiena di Temari.

Voleva ucciderla? Solo per averlo seccato tutta la sera? Eppure pensava ci fosse abituato…

“Amore, ma che-” provò, più accondiscendente, ma la sua voce la interruppe.

Kankuro” chiamò lui, notando il gruppetto dei suoi tre amici ancora seduti fiaccamente su un divanetto in pelle, a sorseggiare qualcosa di forte. Il diretto interessato alzò stancamente il viso scavato, mentre gli altri due rimanevano assorti nella contemplazione dell’oliva che danzava placidamente nell’alcool. “Vado a sposarmi tua sorella” lo informò, per poi riprendere a camminare più celermente di prima.

Quel peso sulle spalle non è che fosse indifferente…

Temari sgranò gli occhi, notando come anche le facce di Kiba e Choji riflettessero la sua. Spaesati e increduli. Kankuro, invece, si limitò ad alzare la mano in segno di saluto, e a borbottare un “Felicitazioni e figlie femmine. Se il maschio prendesse i miei geni…”

“Cosa?!” gridò Temari, concentrando la sua attenzione su Shikamaru, che ormai si era lasciato alle spalle il triste terzetto.

“Hai capito bene” commentò lui.

“Mettimi giù!” si agitò ancora, e stavolta lui la fece scendere. Temari gli diede un piccolo pugno sul torace – che lo fece indietreggiare di un passo – e poi disse, seria e minacciosa: “Non farlo mai più”. 

“Scusa” sbuffò lui, infilando le mani in tasca ed entrando in un corridoio. Temari non ci poteva credere, quello che lui aveva detto a suo fratello era davvero… la verità? Shikamaru la voleva sposare? Adesso?

“Non vieni?” la chiamò, dopo che finì di parlare con una donna dietro a una scrivania. E lei deglutì a vuoto, avvicinandosi piano. “Hai paura?” scherzò lui.

“Figurati!” negò, con tono deciso e freddo. Gli prese una mano con la sua e lo trascinò su una fila di sedie, in attesa.

Rimasero in silenzio per qualche minuto, assorti nei loro pensieri e nello stordimento dell’alcool, poi Shikamaru disse: “Quanto pensi che abbiamo bevuto, stanotte?”

“Tanto, se siamo finiti qui” spiegò lei, poggiando la testa sulla sua spalla.

Lui mugugnò un assenso, iniziando ad accarezzarle i capelli. “Sarà un disastro”.

“Sì. Mi sposo con un vestito rosso, fin troppo corto. Non credo porti molto bene…”

“Meglio il tuo che quello lì” disse, indicando un’altra coppia davanti a loro e il vaporoso vestito rosa della futura sposa.

Infatti apprezza pure lo sposo” ghignò lei.

“Ma ti sta guardando le gambe?” chiese Shikamaru, sconvolto – e parzialmente geloso.

“Sempre così sveglio, tu” lo prese in giro, ridacchiando.

“Dovrebbe pensare alla sua, di ragazza. Non alla mia” precisò, posando una mano sul ginocchio di lei.

“Leva subito quella mano se non vuoi morire” lo avvisò, e lui obbedì immediatamente.

Mh” borbottò. “Potrei mettermi a fissare le gambe di quella lì, dato che lui insiste con le tue” la provocò.

“Fai pure” stette al gioco, con noncuranza.

Lui sospirò, stringendosela contro. “Non potrei mai..” le disse, sorridendo e guardandola negli occhi.

“E perché?” chiese fintamente ingenua lei, avvicinandosi e socchiudendo gli occhi, piano.

Dopo aver sfiorato le sue labbra, Shikamaru si fermò. “Perché la gonna del vestito le copre interamente le gambe fino a terra” precisò.

“Ma che l’hai guardata davvero?” sbottò lei, allontanandosi e fissando con astio l’altra coppia.

“No” ridacchiò. “Ma quel vestito non passa inosservato” le fece notare. E lei si ritrovò a dargli ragione, scrollando le spalle.

“Ehi” gli disse poi. “Perché mi vuoi sposare?”

“Perché sono ubriaco” rispose.

“Ottimo, racconteremo questo momento romantico ai nostri figli” e si ritrovarono entrambi a ridacchiare.

Poi Temari sospirò. “Non posso sposarmi con questo vestito”.

“E perché? Non è poi così male… Tranne quando era coperto dalle mani di Rock Lee” le fece sapere.

E lei sorrise. “Ma allora te ne sei accorto!”

“Era impossibile il contrario, gli hai ballato appiccicata tutta la notte. Davanti a me”.

“Oh, potevi prendere il suo posto”.

Shikamaru sbuffò. “Lo sai che…”

“Sì, sì, va bene” lo anticipò. “Non importa” disse, riavvicinandosi al suo viso.

“No?”

“No” confermò.

“E perché?” provò, cauto.

Temari rise. “Perché sono ubriaca”.

“Ah. Anche io” ammise lui, scrollando le spalle e sfiorandole le labbra.

“Insomma! Nara e Sabaku-qualcosa, ci siete?” una voce li ridestò all’improvviso, facendoli allontanare.

Un uomo che non arrivava ai trent’anni, pallido e con un’espressione da schiaffi, se ne stava al centro del corridoio, una mano su un fianco – come una vecchia comare – e l’altra che teneva una lista.

“E questo da dove è uscito?” chiese Temari.

“Ci siamo” lo informò pigramente Shikamaru, alzando il tono di voce.

L’uomo spostò lo sguardo sulla coppia, iroso. “E’ la terza volta che vi chiamo! Avete tutto il tempo che volete dopo per queste cose, ora non mi seccate ed entrate” li sgridò, rientrando nella stanzetta che fungeva da cappella.

Una delle tante, a Las Vegas…

I due si guardarono sconcertati, poi si fecero coraggio, e mano nella mano si avviarono verso la stanza.

Temari sospirò. “Sicuro?”

“Sì” rispose deciso lui, stringendole le dita.

Si ritrovarono in una cappella decisamente fuori dal comune – ma cosa a Las Vegas era comune? – con arredi viola (in tinta con gli occhi dell’uomo di prima, notò Temari) e luci soffuse. Sembrava, più che una cappella, una tomba.

“Hai scelto l’ambientazione del conte Dracula?” gli chiese lei in un sussurro, mentre si avvicinavano all’altare.

“Era l’unica disponibile” si scusò, deglutendo a vuoto.

“Vi date una mossa?” li apostrofò l’uomo, che assunse il suo ruolo di prete. “Per colpa vostra sono in ritardo, quindi faremo un rito veloce” fece sapere loro, aprendo un libretto nero.

“Ma se eravamo gli unici in fila…” bisbigliò Shikamaru.

“Ma è scemo?” domandò retorica Temari.

“Allora, tu, ragazzo, Shika-ehm-maru Nara e tu, Sabaku no-ehm-ma che razza di cognome è?”

Sabaku! Si legge Sabaku no Temari! Ma sei idiota?” sbottò lei, punta sul vivo.

L’uomo alzò appena gli occhi violetti su di lei. “Come vuoi” e scrollò le spalle. “Tu, Shika-comè-che-era? Nara e tu, ragazza seccante dalla lingua lunga” li chiamò, mentre Temari sbuffava e Shikamaru annuiva piano. “Con il potere conferitomi dal Dio Jashin-

“Chi?!” se ne uscì Temari, curiosa, mentre il ragazzo si sbatteva una mano in fronte.

L’uomo se ne rimase impassibile, mentre un sopracciglio raggiungeva picchi stellari. “Senti un po’, ragazzina dal nome ridicolo e dal cognome ancora più impronunciabile…”

“Ehi!”

“Siete nella mia cappella e vi sposerete come dico io, chiaro?” continuò quello.

Temari era pronta a ribattere, ma Shikamaru la fermò. “Continui pure, grazie”.

L’altro riprese contegno tossicchiando un paio di volte, borbottando uno “Stupidi giapponesi dai nomi assurdi”, e poi riprese a leggere. “Insomma, voi due, vi dichiaro marito e moglie. Fermi!” li bloccò, prima che si baciassero. “Prima vi dovete scambiare gli anelli” disse noncurante, guardandosi le unghie di una mano.

I due prima lo guardarono furiosi per l’interruzione, poi curiosi, infine sconvolti.

“Cazzo” imprecò Shikamaru.

“Ehi! Siamo in una chiesa” lo sgridò l’altro.

Temari lo fissò. “Non possiamo fare senza?”

“No! Ragazzina, ovvio che no! Ma che domande idiote fai? Che matrimonio è senza fedi?” le disse, guardandola scioccato.

Lei sbuffò, imbronciandosi. “E quindi?”

“Ehm, ora trovo una soluzione” pensò Shikamaru.

Ma Temari fu più svelta. Si alzò sulle punte dei piedi e gli si avvicinò, sfiorandogli la testa con la mano. Arrivò all’elastico che teneva i suoi capelli nella solita coda alta, e lo tirò via.

“Fai piano almeno!” si lamentò lui.

“E non piagnucolare sempre!” lo riprese. “Toh, ecco qui la tua soluzione” ghignò, mostrandogli l’elastico nero.

Lui lo prese e sorrise. “Con questo anello, io ti sposo” recitò, prendendole la mano destra – che lei puntualmente cambiò in quella sinistra, alzando gli occhi al cielo – e passandole il nastro più volte intorno all’anulare.

“Ehi, quella battuta non c’era!” commentò il prete, cercando in diverse pagine del suo libretto. “O forse sì?”

E mentre quello era ancora preso a cercare, Shikamaru portò una mano al viso di Temari, e le sfilò poi l’elastico di uno dei codini, porgendoglielo con un sorriso.

Lei lo accettò subito, prendendogli la mano e infilandolo al suo dito. “Con questo anello, io ti sposo” recitò anche lei. “Contento ora?” ghignò.

“Quasi” disse, prendendola poi per la vita e stringendosela contro, per darle un bacio intenso. Che non terminò troppo presto.

“I prossimi!” urlò la voce del prete. “Voi due, vi levate da qui? Via, su! Ci sono quasi quattromila camere in questo casinò, non dovete consumare per forza nella mia cappella! Non rompete, via!” li scacciò, e loro due, interrotti a malincuore, si allontanarono da quel posto.

“Non ha suonato nemmeno una marcia nuziale…” si lamentò Temari.

“Meglio così, come minimo era una marcia funebre” costatò lui. Ed entrambi rabbrividirono.

Uscirono da quel lungo corridoio pieno di cappelle, per arrivare nella hall del palazzo. Fuori, le prime luci dell’alba rischiaravano l’ambiente, riflettendosi sull’acqua della fontana.

“E’ mattina, ormai” disse Shikamaru.

Mh”.

“Questa notte è già finita…”

Mh”.

“Penso che questa festa di laurea non ce la scorderemo tanto facilmente”.

“Sicuro”.

Lui la guardò, curioso. “Che ne pensi?”

“Che non è stata poi così male” ammise sorridendo, guardando la sua mano sinistra, tesa avanti a lei, e il nastro nero avvolto attorno al suo dito.

Lui sorrise a sua volta, intrecciando le loro dita insieme.

“Forse dovremmo prenderci un po’ di tempo per noi, signora Nara” le sussurrò, dandole un bacio sulla tempia.

“Penso che sia un’idea geniale, signor Sabaku” sorrise in modo furbo, passandogli il braccio intorno alla vita e stringendosi a lui.

Videro il sole alzarsi lentamente, e le luci al neon che affollavano la via spegnersi inesorabilmente. Un uomo faceva le pulizie in un angolo, un gruppo di cameriere visibilmente stanche parlottava piano e gli ultimi giocatori uscivano dall’edificio, sfilandosi giacca e cravatta e costatando che era appena iniziata un’altra giornata di afa.

Anche a Las Vegas la vita seguiva il suo corso normale, se ci si faceva bene attenzione. Era solo nascosta sotto le luci accecanti di un neon, assopita dietro la musica assordante e tanta – troppa – libertà.

Ma era lì, oltre Sin City, oltre la Capitale mondiale del divertimento, oltre la finzione che regnava in quell’oasi di paradiso infernale sperduta in mezzo al deserto.

In fondo, dicevano che la normalità portava alla follia! *

“Che diremo agli altri?” chiese Shikamaru dopo un po’, conducendo poi Temari verso la grande porta a vetri che fungeva da entrata – o da uscita, in quel caso.

Lei sorrise. “Che era la nostra serata fortunata”.

 

I would've married you in Vegas

 And you've given me the chance to say "I do"

“Vegas” - All Time Low

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

Note: non vi strappate i capelli, manca l’epilogo.

Ed ecco qui anche l’ultimo dell’Akatsuki: il nostro caro(?) Hidan. Ho davvero fatto sposare Shikamaru e Temari da Hidan? Ops

Non so se al Bellagio ci siano delle cappelle per sposarsi, non credo proprio, ma prendetela come una AU in un universo alternativo al nostro, uguale spiccicato, ma cambia solo la presenza al Bellagio delle cappelle. Insomma, non potevo farli uscire o mi saltava la conclusione.

 

 

 

*Siate folli per non essere normali… Perché la normalità vi porterà alla follia (Jim Morrison).

 

 

 

Risposte ai commenti:

 

Saretta: ma vedere accenni neri anche dove non ce ne sono è un bene *-* sono molto fiera di te. I geni sono scemi, soprattutto se sono orgogliosi tanto quanto questi qui XD non sanno comportarsi con le donne, nessuno di loro =_= sono contenta che il NejiTen ti sia piaciuto *-* sono così carini (lei è la ragazza del genio, ricorda niente? *ammicca*). Il trio sfigato lo adotterò, mi è troppo dispiaciuto trattarli male(?)… E hai fatto bene ad essere preoccupata dall’ultima frase shikatemosa del capitolo, hai visto? Non è Las Vegas senza un matrimonio, e casualmente proprio ho scelto loro due. La tua sorpresina era la presenza di Hidan XD So che lui ti piace, a me no, e si è visto in questo capitolo, l’ho trattato da scemo XD Per questo ero incerta se la sorpresa ti sarebbe piaciuta ^^

Vabbe’, rubo la rivista di moda di Gaara e fuggo via XD Ciao ^^

 

Elison: neronero è stato, mia cara *-* piaciuto il matrimonio? XD Ci voleva proprio un sano momento nero! Dopo tutto il casino della fic poi… Eh, chi lo sa, magari Kakuzu era anche il banchiere oltre che ballerino (per arrotondare balla). Sono contenta che ti sia piaciuta l’idea dell’Akatsuki XD E il NejiTen è un pair così carino (che non so muovere XD) ^^ Grazie mille del commento, ciao!

 

Lalani: non ho mai letto una NejiTen, sarò sincera (a parte la tua, che ho casualmente richiesto io XD e quella di una mia amica), quindi non ho la più pallida idea di come venga trattato il pair. Proprio per questo non sapevo bene come trattarli, se erano IC o se la mia idea di loro era banale e già vista. Se mi dici che la mia visione è diversa dal fandom ma comunque corretta mi fai felice XD Anche perché tendo sempre poco a basarmi sul fandom, ma più a scrivere su quello che penso io di una determinata coppia. Se poi coincide con il fandom, tanto meglio (più lettori? Boh). Comunque la giudice stessa mi ha detto che Tenten era un pochino OOC, troppo freddina, e le do pienamente ragione (: l’ho trovata difficilissima da trattare questa coppia, e credo che me ne tornerò nel nero senza uscirne per un bel po’ (magari qualche incursione rosa, che ne dici? XD). Neji lo vedo maturo e accondiscendente, insomma, con Tenten non è mai stato freddo, e poi dopo l’incontro con Naruto è cambiato così tanto… non riesco a vederlo soltanto come ghiacciolo insensibile XD E’ un tipo sulle sue, questo sì. Ma per niente simile a Sasuke, ecco. Ma lasciando perdere il tuo amore, è vero che Gaara che legge la rivista di moda è puccioso? *-* me lo immagino così bene *-* Oh, che puccio meravigliosamente dolce che è! (mezz’ora a difendere l’IC di Neji, ricordiamolo XD e poi me ne esco così con Gaara XD). Ed ecco il capitolo nero anche per te *-* Grazie mille del commento, ciao ^_^

 

Rinalamisteriosa: yes, a Hidan il peggio! XD Gli ho fatto fare il prete scemo che ha sposato Shikamaru e Temari! Sposati *O* Ok, torno tra voi comuni mortali. Dicevamo di Hidan, mancava solo lui. Spero che il capitolo sia stato interessante come la tua curiosità si aspettava ^^ Io amo questi due, lo sai XD Per il resto, la panoramica è stata un po’ pietosa, a fine nottata sono ridotti tutti ad uno straccio: i tre al bar a bere, Sasuke in coma XD, Naruto svenuto (meno male che ha Hinata ^_-) come Ino, Gaara che non sa come passare il tempo e legge XD Rock Lee… non ne parliamo nemmeno. Sono contenta che il NejiTen ti sia piaciuto, ma è tanto difficile come pair. Grazie mille del commento, ciao!! ^^

 

Vale: ma cacchio! Vai a dormire la notte di Natale alle 3! Non mi lasciare commenti! XD Ora, dato che per te è una vendetta, la mia sarà una contro-vendetta. Vero che sono carini Neji e Tenten? *-* Io amo Paris, la torre Eiffel dovevo infilarcela nella fic XD Eh sì, i nostri beneamini… *-* nero nero come piace a noi! Eh, un trapianto di cervello… Solo perché leggi la mia fic? :P A Valentì, ma ndannamo noi a Las Vegas che tanto ci ubriachiamo pure con la coca-cola? Mah.

Ok, ecco la mia vendetta: non hai nominato Kankuro, molto male! Ne approfitto allora per scrivere uno spin-off su di lui, magari di un suo viaggio in qualche altra città, con… uhm… fammi pensare bene… sì, ci sono! Con Ino *ammicca ridendo*

Ciau. 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 - Epilogo ***


Capitolo 11

Capitolo 11. – Epilogo – Quel che succede a Las Vegas…



 

Un mese dopo

 

Appena Kiba poggiò il vassoio sul tavolino, nove paia di mani si avventarono sul suo contenuto.

“Un attimo… Ehi! Datemi il tempo di mettermi seduto, almeno!” si lamentò lui, avvistando una sedia libera ed impossessandosene. Si sedette e sospirò. “Questa è l’ultima volta che scommetto qualcosa!”

“Sei proprio sfortunato, eh!” lo prese in giro Kankuro.

“Se almeno in amore…” e lasciò in sospeso la frase, notando come Ino fosse aggrappata a mo’ di sanguisuga al braccio di Sasuke.

Sospirò, riportando l’attenzione sul vassoio ormai vuoto. “Ehi! Chi ha preso il mio caffè?” disse, ma l’occhiata di Gaara, seduto tra Ino e Sakura, gli bastò per farlo desistere.

“Puoi alzarti di nuovo e ordinartene un altro” scherzò Choji, nascosto dietro l’immensa brioche al cioccolato.

Kiba si limitò a fulminarlo, sentendo poi qualcosa tirarlo al braccio.

Kiba-kun, puoi prendere la mia aranciata” gli concesse Hinata, portandogli il suo bicchiere fin sotto al naso. “Per me è troppa” si giustificò.

Lui la guardò, alzò un sopracciglio, scettico, ma poi sorrise. “Non ho così tanta sete, Hinata-chan”.

“Ah, ma allora qualcosa di positivo c’è stato, in questo viaggio allucinante” commentò Choji, indicando i due con un cenno della testa.

“Ma sta’ zitto” arrossì Kiba, mentre Hinata sembrava non essersi accorta di nulla.

“Beh, non tutti possono essere fortunati come me” si vantò Kankuro, sorridendo ampiamente.

Si beccò fischi di disapprovazione dai due suoi amici, e sguardi torvi da parte di Naruto e Rock Lee.

“Poi mi devi spiegare come hai fatto… Prima la vincita alle slot machines, poi hai pure rimorchiato quella…” si stupì Naruto, a metà tra l’ammirazione e l’invidia.

Kankuro si limitò a sventolare sotto al naso degli amici il foglietto di carta che conteneva il numero di telefono della receptionist del Bellagio, che si era cortesemente dichiarata quando il gruppo stava andando via dall’albergo.

“Ha detto che chiede il trasferimento a Tokyo, dato che è per metà giapponese” spiegò fiero lui, mentre Ino, dall’altra parte del tavolo, ancora attaccata al braccio di Sasuke, lo scrutava incuriosita e vagamente infastidita da qualcosa.

“Secondo me c’è qualche congiunzione astrale favorevole a lui e sfavorevole a noi” ponderò Kiba. “Dovremmo ucciderlo?”

“Secondo me è la forza della gioventù che fluisce in lui più forte che mai!” commentò Rock Lee, alzandosi in piedi e improvvisando un balletto. “Devi assecondarla, Kankuro-kun!”

Il ragazzo fece una smorfia di disgusto. “Sì, magari dopo, Lee-san”.

“Ma perché non la piantate con queste stupidaggini?” chiese Sakura, sbuffando per quell’infantilismo gratuito.

Naruto sorrise, spostando la sua attenzione sulla ragazza al suo fianco. “Tutto quello che vuoi, Sakura-chan” ammise, offrendole la metà del suo cornetto.

La ragazza si ritrasse. “Non mi piace la marmellata” gli fece sapere, guardando con la coda dell’occhio la sua migliore amica ridere all’orecchio di un impassibile Sasuke. Sospirò, per poi notare come Naruto si era infossato nel divano, sotto le risatine degli altri. “Posso mangiare la parte intorno, però” concesse lei, con un sorriso, staccando un pezzo del cornetto e mangiandolo con gusto.

Il ragazzo si illuminò, recuperando almeno un metro di altezza per quanto era contento.

“Visto? Visto?!” domandò in modo retorico lui, prima all’indirizzo di un silenzioso Gaara, impegnato ora in una conversazione con Hinata, e poi di un Neji alquanto interessato a cosa Tenten gli stesse sussurrando all’orecchio. Il ragazzo lo fissò con i suoi occhi di ghiaccio, poi scrollò le spalle e concesse di nuovo la sua attenzione a Tenten, avvicinando la mano al ginocchio della ragazza per poi ritrarla subito dopo, come se una scossa gli avesse attraversato le dita e tutto il braccio.

No, forse era meglio di no…

“Però non è andata così male… E’ stata una festa di laurea ben riuscita” cominciò Choji, fulminato subito da Kiba.

Hinata gli sorrise, ringraziandolo, arrossendo appena dopo che sentì qualche occhiata su di sé.

Hinata-chan, la tua è stata la festa migliore del mondo!” le disse Naruto, che ben poco ricordava di quella serata. Se non uno spaventoso mal di testa e una qualche scommessa che aveva a che fare con qualcosa di liquido. Poi, il nulla.

Neji e Tenten lo guardarono, entrambi con un sopracciglio alzato, estremamente scettici, ricordando fin troppo bene gli esiti di quella nottata.

“Di chi sarà la prossima laurea?” chiese Choji.

Naruto e Kiba tossicchiarono qualcosa di indefinibile, Neji, Shino e Gaara scrollarono le spalle, dall’alto della loro laurea con lode.

“La prossima è Sakura” affermò Sasuke, serio.

La ragazza in questione arrossì, ripensando alle sue parole quella famosa notte a Las Vegas…

I-io, Sasuke-kunSe riuscissi a laurearmi…” borbottò lei.

“Ma se sei la migliore del tuo anno!” la riprese Tenten.

“…Ecco, io” riprovò lei. “Quello che ho detto in piscina, quella sera…

“Per me va bene” ammise Sasuke, tornando poi a sorseggiare il suo caffè amaro, cercando di alzare il braccio appesantito da Ino.

Sakura a momenti svenne, ricordando fin troppo Hinata ai tempi d’oro. O Ino ubriaca.

Sakura-chan, ci inviterai anche tu all’estero?” domandò Naruto, entusiasta, cercando di passarle un braccio sulle spalle, che però la ragazza prontamente scansò. Ecco come smorzare la tensione di una scena romantica, pensò lei.

“Ehi, mi laureo presto anche io!” si lamentò Ino. “E nemmeno mi ricordo niente di questa Las Vegas…

“Tu sei solo il numero due…” la prese in giro Sakura, ridendo.

“Ci laureeremo insieme! E faremo una festa di laurea insieme!” decise allora quella.

“Magnifico! Festa doppia, divertimento doppio!” gridò Kiba.

“E sfortuna doppia…” pensò Choji.

“Che ne dite di Praga, la prossima volta? O New York… O Rio de Janeiro?” propose Naruto.

“Cosa? No! Scordatelo, Ino-pig!”

“Dovresti solo ringraziarmi, almeno avrai una festa decente” spiegò l’altra, leziosa.

“Ma come ti perm-?”

“Tu che ne pensi, Sasuke-kun?” domandò la bionda, infilandosi sotto al braccio del ragazzo e guardandolo con occhioni supplichevoli.

Sakura guardò Sasuke, poi Ino e poi di nuovo il ragazzo. Incrociò le braccia al petto e sbuffò.

In attesa.

Mh” bofonchiò lui. “Si è fatto tardi” sviò il discorso, serissimo.

“E’ vero, è meglio andare” lo appoggiò Naruto, pulendosi le mani sul fazzoletto passatogli da Sakura.

“Pago io” si offrì Shino, tirando fuori dalla tasca un mazzo di banconote e posandolo sul tavolino, indifferente, mentre gli altri impallidivano – su Neji e Gaara si notò un po’ meno.

Dopo un mese, aveva ancora il resto di quella vincita colossale al poker… Vincita che sembrava non terminare mai. Che ci avesse preso gusto e adesso frequentasse i casinò di Tokyo?

Nessuno ebbe mai il coraggio di chiederglielo – quegli occhi imperscrutabili erano inquietanti!

“Quando ci rivedremo tutti quanti insieme?” chiese Rock Lee, stirando le gambe.

Choji sorrise. “Veramente non siamo tutti quanti nemmeno oggi”.

Kiba allora si rivolse a Kankuro, intuendo il discorso. “Tua sorella e Shikamaru hanno intenzione di tornare, prima o poi?” chiese, ridendo sguaiatamente.

L’altro ragazzo si limitò ad incenerirlo con lo sguardo, ammonendolo. “Certo che tornerà. Che torneranno, cioè”.

“Qualcuno li ha avvertiti che possono rimanere sposati anche qui e non devono vivere a Las Vegas per sempre?” domandò Neji, mentre stringeva la mano di una Tenten particolarmente curiosa.

“Appena torna mi sente” borbottò Kankuro, incrociando lo sguardo del fratello. Stesso sguardo infastidito e tendente all’omicidio di ragazzi con strani codini, per la precisione.

“Ma lasciamoli perdere, quei due si staranno divertendo da matti, alla faccia di tutte le responsabilità che avevano qui” riprese Choji, bonario.

“Alla faccia nostra, vorrai dire!” lo contraddisse Ino, lasciando il braccio di Sasuke per liberarsi di uno sbuffo di frustrazione. Non poteva esserci rimasta lei, a Las Vegas? Con Sasuke, magari…

“Oh, su, lasciamo stare. Pensiamo alla nostra festa di laurea, piuttosto” cambiò discorso Sakura, prendendo sottobraccio l’amica.

“Voglio che il Cirque du Soleil si esibisca solo per me” iniziò Ino, incitata da Tenten.

“Eh, vedremo, Ino…” le concesse Sakura.

“Ragazzi, ma ci pensate?” li fermò Naruto. “La notte più bella della nostra vita… E l’abbiamo trascorsa tutti insieme!”

Gli altri risero, qualcuno gli diede una pacca sulle spalle, qualcun altro sospirò.

“Che non esca da questo gruppo ciò che è successo” provò Kiba. “Ciò che succede a Las Vegas…”

“Lo sappiamo, lo sappiamo” risposero in coro gli altri.

Kiba storse il naso. “Dillo a tua sorella, ha preso troppo alla lettera questo detto” disse, rivolgendosi a Kankuro.

“Vuoi morire?” rispose questo, avvicinandosi minaccioso all’amico, che corse fuori dal locale. Gi altri li seguirono ben presto, ridendo.

Hinata li guardò andare via uno ad uno, salutandoli timidamente. Beh, un po’ meno timidamente del solito, doveva ammettere che quella nottata brava le era servita a qualcosa.

Ora, almeno, poteva guardare Naruto negli occhi senza svenire!

Le luci accecanti, la musica assordante, i giochi d’acqua… In qualche modo le sarebbero mancati. Quella città calda e caotica non era affatto per lei, però… Però non era stata da sola. 

La prossima festa di laurea era quella di Ino e Sakura, eh?

Las Vegas o il bar sotto casa, lei sarebbe stata pronta.

Niente valeva come il sorriso dei propri amici.

 

What has happened to it all?
Crazy, some are saying
Where is the life that I recognize?
Gone away

Ordinary World” – Duran Duran

 

 

FINE

 

 

 

Note: ed eccoci alla conclusione di questa storia. A me è piaciuto scriverla, a voi leggerla: scambio equivalente (:

Ringrazio chi mi ha seguito fin qui commentando sempre, mi siete state tanto d’aiuto nei momenti di indecisione. Ma tant’è, mi prendo una pausa, non ho più voglia di pubblicare su Naruto, non mi trovo più bene qui. Forse scriverò qualcosina ogni tanto, ma non credo di pubblicarla.

Non c’è solidarietà nemmeno tra le autrici di uno stesso pair, mi dispiace di non essere riuscita a creare niente di carino tutte insieme (ancora non ho capito se i forum sono attivi), e mi dà fastidio perdere la voglia di scrivere per delle cavolate. Sì, non ho proprio voglia di far leggere qualcosa a chi è troppo occupato per commentare. Non è tanto una questione di numero di commenti, sono pienamente soddisfatta delle mie commentatrici, ma ultimamente è diventato un fastidio davvero pesante sapere benissimo chi legge senza lasciare traccia e non mi piace essere presa in giro. Perciò, addio fandom di Naruto.

 

 

 

 

 

 

Risposte ai commenti: eccoci qua, ultimo appuntamento (:  Ah, ho vinto una sfida con una fic sui Suna Bros (accenni ShikaTema, of course), comica-demenziale, se qualcuna di voi è interessata posso passarla, tanto mi fido e non so se mi va di pubblicarla da qualche parte XD tranne a Clà, visto che prima è LEI che deve passarmi qualcosa *ammicca*

 

Elison: w gli sposi!! XD Eh sì, la serata fortunata era davvero la loro, e anche nostra! Si sono sposati, certo!! Anche se erano carenti di anelli (ma l’idea degli elastici mi piaceva troppo *-* prima o poi dovevo usarla). Hidan… bah, cosa me ne importa di quanti riti fa *lo odia* l’importante è che ha sposato Shika e Tem *-* E concordo, se al posto di Kankuro incontravano il sobrio Gaara, mi sa che non la passavano così liscia XD Ovvio poi che al nostro Shika i vari balli con Rock Lee non erano passati inosservati ^_- aspettava solo il momento giusto. Sono contentissima che il capitolo nero nero ti sia piaciuto *-* A presto!! Spero… mi rendo conto che sono sparita nel nulla.

 

Saretta: sì, la tua sorpresa era proprio Hidan XD Ci avevi pubblicato quella flashfic, quindi immaginavo lo amassi… e io te l’ho dissacrato XD Ma se lo odi-ami non c’è problema ù_ù Comunque, passiamo a cose serie: si sono sposati *-* Io ho amato scrivere questo capitolo, ho riso troppo XD Lo so che non vale perché sono l’autrice, ma davvero, adoro questi due. E vederli impacciati mentre si scambiano promesse di matrimonio… non ha prezzo!! Ovvio che l’alcool era solo una scusa, loro due si amano alla follia ^^

Per la storia dei nomi giapponesi mal pronunciati da Hidan… ecco, a me le AU non piacciono anche per questo, ovvero se dei personaggi hanno dei nomi caratteristici di una nazione, lo trovo un limite spostarli dove ti pare XD Quindi in questa fic, che è AU ovviamente, ho creato la storia del viaggio di laurea (uhm, magari provo a chiedere a mammina e papino se mandano anche me a Las Vegas XD), ma con Hidan ho voluto dare idea anche della difficoltà dei nomi (sto imparando delle cose cinesi, e sono assurde =_=).

Lo scambio degli anelli *-* ci tenevo troppo a quella scena idiota XD loro tutto sono tranne che romantici!! Infatti il matrimonio è un casino. Ah, Temari lo chiama “amore” perché ovviamente ha paura di morire e se lo sta ingraziando XD Comunque stanno insieme già, quindi magari lei in privato ce lo chiama (secondo me in fondo in fondo sono romantici, ma non lo dicono a nessuno!)

È tutto, grazie mille del commentone, sono felicissima che ti sia piaciuto, mia cara mosca nera *-*

 

Valy: “Ovviamente Shikamaru una volta giunti a casa rimedierà alla cosa comprando qualcosa di più adeguato”… perché me pare tanto na minaccia? XD Comunque è ovvio ^^ Il nostro Shika sarà un marito modello.

Certo che Hidan è il più idoneo!! È un mezzo prete E lo odio, quindi gli faccio sposare i fidanzatini *ammicca* Comunque mi ero veramente troppo divertita a scrivere ‘sto coso, ricordo che erano tipo le 4 del mattino di un luglio torrido, io sul letto con il ventilatore puntato contro e mille dispense da studiare… Da rifare assolutamente *-*

Viva il colore più bello del mondooooooo! Ciao!

 

Clahp: Clàààà, mi hai fatta ridere ed emozionare a leggere il tuo commento più di una qualsiasi fanfic potrebbe fare XDDD che scema che sono. Ma davvero, mi hai trasmesso un sacco, si vede che il capitolo nero ti è piaciuto *-* grazie milleeeeee *-* *si scioglie* Ma ciccia, una cosa ^_^ *faccina alla: dammi retta o lo dico al mio papino e io sono la sua principessina* Hai detto che disegni la scena con Shika che porta sulle spalle Tem. L’hai detto (non è vero, l’hai scritto e per di più è un “avrei voglia di” non un “faccio”. Ma ti rimando alla faccina di prima ^_^). Se hai tempo lo fai?? *-* adoro i tuoi disegni e su ognuno poi ci parte una discussione assurda sopra, come ben sai XD Non devo ricordati la M-preg, vero? XD Come scordare quel grembiulino a fiori, direi…

Ma comunque! Io li amo *-* non posso abbandonare il fandom, maledizione!! Comunque Hidan è diverso dall’ambito narutiano, sì, qui è solo un prete pazzoide che tenta di arrivare a fine mese improvvisando matrimoni improbabili. Oh, ma io lo odio, parlare di lui anche solo per tre righe mi fa venire la nausea.

Loro invece sono fantastici sempre *O* Non sai quanto è stato fantastico scrivere questo capitolo (alle 4 del mattino a tre giorni da un esamone XD). Dovevo farli sposare prima o poi, e la scusa dell’alcool e di Las Vegas è stata perfetta *-*

Lieta anche di averti fatto piacere un pochino il NejiTen (lui è un genio e lei la sua ragazza, per questo mi piacciono ^_^) e Lee dovrebbe trovare qualcuna, hai ragione… Stupido Kishi >_< rifiliamo la colpa a lui *coffcoff* Grazie mille del commentone delirante *-* Mi mancano le nostre chiacchierate scleranti la notte XD Ciao!!

 

Lalani: mi pare ovvio che Temari non possa sposarsi in bianco XD Eh sì, è stato proprio un capitolo pervaso dall’oscuro e potentissimo potere del nero XD (si sposano *-*). Shikamaru e la sua dolorosa appendice (XDDD) sono sposati da Hidan… che fa un po’ la figura dell’imbecille, ma la fanno anche i protagonisti, quindi… XD No che Temari non scappa con il prete ù_ù il prete non ci piace per niente ù_ù al massimo ci puoi scappare tu!! XD te lo cedo volentieri. Sono contentissima che il capitolo ti sia piaciuto *_* spero di risentirti presto, ciao!

 

Rinalamisteriosa: ciao ^^ no, non aspettavo te per l’epilogo, non c’è bisogno che commenti, è che ho avuto da fare, come ben sai =_= Eh sì, a Hidan tocca maritarli XD ma sono così carini che di sicuro è stato un piacere pure per lui!! Comunque Shika non chiede il permesso a Kankuro ù_ù perché mi pare ovvio che lui ha l’obbligo di sposarla! XD E lo deve fare pure con piacere, oh ù_ù Sono contenta che ti abbia fatto ridere, io mi sono divertita tantissimo a scriverlo (: Grazie mille per avermi seguito fin qui ed essere sempre stata presente con i commenti, a presto, ciao!!

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