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Salve a tutti, questa è la mia prima ff su City Hunter,
spero che vi piaccia e per dirmelo commentate! Tutti i personaggi sono di
proprietà di Hojo Tsukasa!!
Capitolo 1° : … Ed io sarò felice
Sono ormai le sette di mattina quando il telefono squillò
ripetutamente.
Sento il telefono squillare e mentre sono in cucina, dalla
sorpresa faccio cadere uno dei piatti che sto pulendo, che miracolosamente, non
si ruppe. Mi dirigo verso il telefono e stramente mi sento irrequieta… forse
perché so chi è…
-
pronto? -
-
signorina Makimura? -
-
si… sono io -
-
chiamo per la sua richiesta di lavorare… le faremo fare questa sera
come prova…alle 22:00 puntuale, arrivi già preparata -
-
si grazie - “ sospettavo che fossero loro…ora però devo inventarmi
una balla per l’altra cosa…”
-
chi era? -
-
eh? -
ah! Ha parlato Ryo, è mezzo nudo appoggiato al muro sulle
scale che mi osserva annoiato e scocciato, è troppo presto perché si svegli…
-
e-era… una che vendeva aggeggi - “ una balla più convincente no? E ora se mi chiede…”
-
mh ok, io vado a dormire -
-
…si… ah Ryo torno per pranzo…ok? -
-
…mh… -
Ryo ti vedo sempre così assente…quasi infelice…Ryo
sono io la causa del tuo malessere? Ryo…
Mi preparo, lentamente essendo presto, ormai è da più di
4 mesi che non riceviamo incarichi e Saeko è stata trasferita momentaneamente,
così neanche da lei più nessun incarico, anche se poi, la metà delle volte
erano gratis, colpa di Ryo e la sua stupida mania dei colpi ecc.
I soldi dell’ultimo incarico sono ormai finiti con le
bollette, il cibo, i vestiti, e tutti i soldi che Ryo spende a sera, pian piano
sono volati via. Chiedere a Ryo di smuoversi è praticamente impossibile visto
che da settimane che cerca in tutti i modi di evitarmi e giorno dopo giorno
torna sempre più tardi… a questo punto non posso fare altro che trovare dei
lavori part-time che rendono subito, abbastanza soldi da non restare senza luce
e gas fino alla fine del mese.
Esco di corsa da casa…è tardi…a forza di pensare ho
perso la cognizione del tempo ed arrivare tardi al lavoro i primi giorni…non
mi sembra il caso, corro fino alla stazione di Shinjuku e mi soffermo alla
lavagna dei messaggi ma…niente, nessun messaggio. Prendo il treno e poco dopo
scendo per andare a lavorare come donna delle pulizie in un grosso complesso di
uffici. Lavoro li dalle 8 del mattino alle 12:30 tre volte alla settimana per
una paga modesta che arriva a fine settimana. Non è molto faticoso ma
sicuramente non è il mio sogno pulire degli uffici…il mio sogno era…
-
Scusi? -
-
Eh? - mi giro, scossa dai miei pensieri, infatti un uomo sulla 30 era
fermo in mezzo al corridoio e mi
fissava smarrito.
-
Mi scusi, volevo sapere se sa dov’è l’ufficio del sig. Sohiyu.
-
Mmmh… ah sì è l’ufficio n°65 del piano sotto a questo, a destra.
-
Grazie signorina, scusi se l’ ho disturbata.
-
Niente, si figuri.
L’uomo scompare dietro la grande porta dell’ascensore
di ferro del 4 piano, ed io riprendo a pulire il pavimento di marmo, avevo solo
30 minuti per finire e correre a casa a preparare il pranzo per Ryo, ora il mio
problema era trovare una scusa plausibile per l’altro lavoro…chissà se Ryo
mi avrebbe permesso di farlo…
È l’una quando rientro a casa e lui è ancora
addormentato in camera, meglio così, almeno non avrebbe mai notato la mia
assenza nei giorni di lavoro, cucino tranquillamente il pranzo per Ryo, per me
niente non ho fame, sento il suo sbadiglio e dei mugolii, mi giro e lo saluto,
lui mi fissa con distacco e risponde quasi apatico, ma ormai per me è routine
per cui rispondo con un piccolo sorriso di assenso e continuo ad andare avanti.
Si siede e si prepara a mangiare, quando alza il capo di
scatto e mi fissa, con quello sguardo impenetrabile che non riesco mai ad
interpretare, poi scorgo un flash brevissimo e capisco…
-
non mangio perché non ho fame -
-
non te l’ ho chiesto – la sua voce era così neutrale da farmi
male…
-
…oh…scusa… - mi ritrovo ad scusarmi, ormai non ho più la forza di
ribattere e litigare, nemmeno piangere, anzi piangere si ma solo lasciare
scorrere acqua dai miei occhi, come ora.
Una piccola lacrima scende e anche, se impercettibilmente,
vedo che Ryo si irrigidisce, allora forse… poi vedo una smorfia sul suo viso e
un rumore simile ad un ruggito uscire dalla sua bocca. Si alza di scatto e mi
fissa contrariato. Io lo fisso disorientata allora lui…
-
Kaori!!! – la sua voce è leggermente alterata allora io inconsciamente
ritraggo le mie braccia, poste sul tavolo, sul grembo e sottomessa aspetto la
sua sfuriata.
-
Ma che cavolo di porcheria hai preparato? – il suo sguardo stranamente
sembrava triste.
-
Bene, visto che non sai cucinare, oltre che non saper sparare, vado a
mangiare al Cat’s Eye -
Sbatte fortemente la porta ed io resto qui seduta sulla
sedia a fissare il vuoto, fino a quando non sento un forte dolore alle mani, le
guardo impassibile ricoprirsi di un colore rosso acceso. Sangue.
Stranamente non provo nessun tipo di sentimento, fino a
quando mossa da una scarica di energia mi alzo e meccanicamente mi disinfetto le
ferite e le copro con dei piccoli cerotti trasparenti.
Ormai erano le 15 e di Ryo niente. Decido di assaggiare il
cibo…niente, chissà cosa avrà mai trovato di così disgustoso, comunque
rimetto tutto in frigo sicuramente non sprecherò del cibo solo per i suoi
capricci.
Incomincio a pulire la casa, passo l’aspirapolvere nel
soggiorno, lustro per bene i tavolini e finestre, poi passo al piano
superiore…entro nella sua camera. È ancora nella penombra e si può ancora
avvertire il suo odore, decido di alzare la tapparella e la camera
d’improvviso cambia aspetto, così caldo e inaspettato proprio come Ryo.
Rifaccio il letto ancora caldo, così mi appoggio e inspiro la sua fragranza,
per poi tempestare la mia mente con la sua figura fiera e dura…
Sento un respiro sul mio collo, e aprendo gli occhi vedo i
suoi blu come il mare, come in sogno lui mi sta fissando…quasi dolcemente,
come quella volta che mi abbracciò il giorno del matrimonio di Miki.
Improvvisamente si fanno cupi…
-
Kaori si può sapere che diavolo stai facendo nel mio letto alle 6 del
pomeriggio? -
-
Eh? Le 6 ??
-
Si, le 6!!!
Mi alzo di scatto, quasi da sbattere la mia testa contro la
sua; infatti sono le 6 e qualche minuto, allora mi sono addormentata da circa 3
ore? Lui continua a fissarmi accigliato… lo ignoro ora il mio problema è la
cena e il prepararmi
-
mangi a casa? -
-
…si, dopo esco -
Finito di mangiare, Ryo come ha annunciato prima, esce
senza dirmi niente; decido quindi di prepararmi per il secondo lavoro che anche
se non molto pudico, almeno rende abbastanza.
In camere, ancora nascosto tra dei vecchi vestiti, afferro
il vestito più provocante che mai, avrei pensato, di comprare… tutto in pelle
nera, con il corpetto nero che si allaccia davanti che copre il seno e metà
busto, poi insieme, oltre la minigonna aderente di pelle, delle calze a rete e
dei stivali fino al ginocchio con i tacco alto. Finisco di vestirmi e truccarmi,
ora mi manca solo la parrucca e adesso guardandomi allo specchio…non riesco a
riconoscermi, sembro proprio un’altra persona.
Francamente mi vergogno a farmi vedere vestita così ma,
non posso fare altro che nascondere il mio abbigliamento sotto un lungo
impermeabile ed andare al famoso lavoro.
Sono arrivata in anticipo di 5 minuti, ferma davanti
all’insegna del night-club che si trova a circa un isolato da casa, il fatto
che fosse così vicino è un bene, soprattutto per il fatto che alle 2 di notte
non è il massimo andare i giro, vestita come una prostituta.
Entro, una ventata di fumo mi attraversa le narici e mi
mozza il fiato, continuo la mia avanzata fino al balcone del bar, dove un uomo
mi squadra e mi fa cenno di seguirlo. Mi porta al piano superiore dove mi
attende il capo, che ho incontrato giorni prima per il colloquio; insieme a lui
c’è anche una donna sulla trentina, portati bene, che mi sorride. Poche
parole…solo 4 ore di prova, se non combino casini e se a fine turno la mia
mancia è buona, sono presa.
Mi accompagna la donna nel camerino…
-
Dimmi come ti chiami? - nel chiedermelo, la donna continua a sorridere
-
K-Kaori, signorina – balbetto, la donna per qualche motivo mi mette in
suggestione
-
Su via…tranquilla, rilassati e non chiamarmi signorina ho la mia età
anch’io, chiamami Bela e diamoci del tu - mentre parla tiene i suoi occhi
puntati su di me.
-
D’accordo Bela… -
-
Bene, Kaori ti consiglio di darti un nome d’arte…sai è per sicurezza
-
-
Oh…bhè non saprei…-
-
Ti piace Alicya? Oppure Riako…si sii Riako è perfetto!!! Ti piace??
-
-
Riako? Non ha per caso spostato le lettere del mio nome?
-
-
Si, in effetti si, ma ti si addice di più un nome d’arte giapponese di
uno straniero, no? -
-
Grazie Bela, ma per gli altri, come mi presento?
-
-
Presentati con Riako e si sempre prudente, qui di gente strana c’è né
molta -
Parlando sempre sorridendo, Bela l’ultima frase la
pronuncia cambiando la sua espressione, in una molto seria e di chi sa
qualcosa… comunque le sorrido di rimando ed esco dal camerino, accompagnata da
lei che mi presenta come Riako la nuova ballerina. Mi esibisco e tutti sono
molto entusiasti, non è un bar molto hard, ma io comunque preferisco fermarmi
alla mia biancheria intima ed uscire dal palco e continuare a lavorare nel
servire i tavoli.
Esco dal palco le mie gambe mi cedono e atterro a terra ed
a guardarmi c’è Bela che mi sorride…
-
la prima volta è sempre così… ma sei stata brava… sei brava a
ballare -
-
a casa mi alleno…oh mio dio, CHE VERGOGNA…se mi vedesse Ryo…
-
-
Ryo? Chi è? Il tuo ragazzo? -
Nel chiedermi vedo che è sorpresa
-
No, non è il mio ragazzo… un amico, sai lui dice che sembro un
travestito e che sono brutta… -
-
Naaa non dargli retta… è solo perché è timido o non sa esprimersi
che dice queste cose. Tu sei SPLENDIDA!! Ok?
-
-
Si, grazie! -
-
Bene! Ora va che devi fare la cameriera…ah! Ricordati di non dar retta
a nessuno!! Mi raccomando! - il suo
sguardo mi blocca, poi scorgo nella
sua fermezza, della tristezza e paura… Bela ma cosa nascondi?
Ho sonno! Finisco il mio turno e vado dal capo, un uomo
sulla quarantina un po’ grasso con pochi capelli che fuma sempre, mi dice che
sono presa. Quando esco sono ormai le 2 passate, tra il sonno e l’odore
nauseante del fumo e alcool, mi viene voglia di vomitare. Per il resto della
nottata nessun problema, tranne la voglia smisurata di fracassare la testa di
uno, che non la piantata di palparmi il sedere e molestarmi. Bela alla fine del
turno mi ha salutato e ricordato di corre subito a casa… e detto fatto sono già
a casa.
Corro su per le scale e vado in camera di Ryo, ma lui non
c’è… allora mi spoglio e mi faccio una doccia calda. Sono disgustata… mi
consolo che almeno durerà poco, anche se Bela non me la racconta giusta, c’è
qualcosa…ed io lo scoprirò. Mentre mi vesto sento un tonfo provenire
dall’entrata, è Ryo appena tornato dalle sue scorribande. Lo tiro su, con
tutta la forza che ho in corpo e sento un’altra ventata si odore da alcool e
fumo…il pensiero di Ryo messo alla pari di tutti quegli uomini nel Night-club
mi fa male, ma perché si riduce così? Lui il più forte tra gli sweeper del
mondo che si riduce così come un persona squallida….
Lo porta su per le scale e lo distendo sul letto, lo
spoglio, lo copro con le coperte e lo bacio sulla fronte, tanto so che non me lo
rinfaccerà mai, visto che lo faccio solo quando è ubriaco fradicio. Mi
soffermo un attimo a guardarlo, sembra veramente un bambino indifeso… come mi
piacerebbe ridargli quel bambino che non è mai stato… Ryo dimmi cosa posso
fare per aiutarti?
Finalmente vado a letto e sono le 3 passate di notte…
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Sono le sette di mattina quando il telefono squillò
ripetutamente.
Sono disteso sul letto, che cerco di riaddormentarmi dopo
aver ascoltato passo passo tutto quello che fa Kaori, quando il telefono squillò.
Ma chi mai può essere alle sette di mattina? Mi alzo sentendo la voce di Kaori
rispondere al telefono, mi dirigo verso le scale ed inizio a scenderle, la sento
annuire e ringraziare allora decido di chiederle chi era…
-
chi era? - la vedo
sobbalzare, devo averla spaventata
-
eh? -
la fisso, la vedo nervosa…
-
e-era… una che vendeva aggeggi -
è
agitata…mi nasconde qualcosa, ma devo far finta che non mi importi niente di
lei…
-
mh ok, io vado a dormire -
-
…si… ah Ryo torno per pranzo…ok? -
-
…mh… -
Annuisco con indifferenza, la scorgo prima di andare in
camera…è malinconica e triste, scusami Kaori.
Mi distendo sul letto e fisso immobile il soffitto, ormai
sono mesi che non riceviamo più incarichi e so che i soldi scarseggiano, ma è
un ottimo modo per allontanare Kaori, perfetto! Così lei si sarebbe arrabbiata
e mi avrebbe allontanato… mi avrebbe lasciato solo… come sono destinato ad
essere.
La sento uscire da casa di fretta, chissà dove deve andare
forse da Miki a lamentarsi? Si probabile anzi, devo anche parlare con lei e
costringerla a convincere Kaori ad andare via… si l’avrei fatto in
giornata…
Mi rialzo verso l’una, dopo averla sentita entrare e
mettersi a cucinare, scendo piano le scale inspirando l’aroma del cibo che sta
preparando e che avrei a breve denigrato, mi dispiace Kaori ma anche questo fa
parte del mio piano… scusami…
Faccio un grande sbadiglio e lei si gira verso di me e mi
saluta cortesemente, allora io di rimando rispondo in modo brusco e scortese,
sperando che si arrabbi, ma invece lei mi sorride. Perché mi sorridi??!! Kaori
perché sei sempre così gentile e disponibile con me anche se ti tratto male,
ti offendo, ti faccio sentire in colpa…perché?
Mi siedo al tavolo e sto per cominciare a mangiare quando
noto che ha preparato solo per me, allora alzo il capo e la fisso intensamente,
per capire…
-
non mangio perché non ho fame -
-
non te l’ ho chiesto - rispondo con voce neutrale così da non far
trasparire i miei veri sentimenti…infatti sono giorni che non vedo Kaori
mangiare regolarmente ed è anche dimagrita…
-
…oh…scusa… - risponde desolata dello sbaglio commesso, le vorrei
rispondere di non scusarsi anzi di reagire, arrabbiarsi…poi la vedo contorcere
un poco le mani e delle lacrime scendere dal suo viso.
Involontariamente mi irrigidisco e noto che se ne è
accorta, per riparare faccio una smorfia di disgusto …
-
Kaori!!! - la mia voce è leggermente alterata e la vedo ritrarre le
braccia, poste sul tavolo, e posarle sul grembo e questo mi da un senso di
sottomissione che mi fa male… da quando è diventata così? Ciò nonostante
continuo la mia messa in scena…
-
Ma che cavolo di porcheria hai preparato?
- la vedo fissarmi ma non posso allontanare dalla mio sguardo quel velo
di tristezza nel vederla così.
-
Bene, visto che non sai cucinare, oltre che non saper sparare, vado a
mangiare al Cat’s Eye –
Decido per extremis di uscire, non sopportando la sua
figura così cambiata…soprattutto perché so che è colpa mia…la lascio
quindi, li da sola.
Arrivo al Cat’s Eye e mi siedo sul mio sgabello e
appoggiando i gomiti mi faccio servire da Miki un caffè.
-
Ryo, come mai qui? - nella
sua voce sento una nota di stupore…
La fisso disinteressato, non capisco ma lei e Umi mi fanno
quasi ribrezzo…
-
Miki devo parlarti… - colgo l’occasione per parlare della mia idea…
-
Dimmi? - ora era veramente sorpresa…
-
Prima di tutto… anzi dov’è Umiboozu??
-
-
Doveva fare una commissione, ma ora dimmi è successo qualcosa? Kaori
come sta? -
-
Bèh io…!! Ma come oggi non è venuta qui??
- ma come non sa come sta Kaori?…
-
No, certo che no…opss! Beh ecco si, ma la vedo un po’ stanca
ultimamente ed è dimagrita, te ne sei accorto?-
-
Figurati, è solo che fa le ore piccole…
- qualcosa non torna, perché
si è corretta?!
Acc!! C’è qualcosa che mi sfugge…!! Sarà meglio che
torni a casa
-
Ehi Ryo!!! Asp… oh accidenti!! Spero solo che non sia andata in quel
posto!!
Ma dove cavolo va ogni mattina? Adesso torno a casa e
glielo chiedo…che abbia un amant… MA COSA STO PENSANDO!!! Però non posso
chiederle niente potrebbe fraintendere. Me**a!!
-
Acc!! Scusa ti ho fatto male? - urto per sbaglio qualcuno
-
A chi stavi pensando, eh Ryo? - questa voce la riconosco
-
S-Saeko?!-
Ormai sono le 6 quando rientro a casa, stranamente tutto è
tranquillo, non riesco ad avvertire la presenza di Kaori l’unica cosa che
sento è il suo odore che alberga nella stanza. Mi dirigo verso la sua camera ma
è completamente vuota, lei non c’è, vado quindi in camera mia e la trovo
distesa morbidamente sul mio letto, ha un’espressione serena il che mi
rallegra essendo le uniche volta che posso vederla serena. Sono le 6 e qualche
minuto, decido di svegliarla, mi accosto piano a lei, poi vedo le sue mani e dei
piccoli cerotti…ma come ha fatto a farsi male li? Avvicino il mio viso al suo
collo, vorrei baciartelo sai? Ma improvvisamente apri i tuoi occhi color
nocciola, belli come nei miei sogno, ti fisso come rapito… ma una sensazione
sgradevole si fa largo nel mio cuore e divento cupo…
-
Kaori si può sapere che diavolo stai facendo nel mio letto alle 6 del
pomeriggio? - la rimprovero, non potrei fare altrimenti…
-
Eh? Le 6 ??- risponde sbigottita
-
Si, le 6!!! - annuisco con vigore.
Si alza di scatto, a momenti sbatte la sua testa contro la
mia, se non fosse per la mia rapidità nel spostarmi, sono le 6 e qualche
minuto…la vedo squadrare sconcertata la sveglia? Continuo a fissarla
accigliato… lei sorvola appositamente la situazione…
-
mangi a casa? – mi chiede fredda
-
…si, dopo esco – rispondo altrettanto freddamente
Finito di mangiare esco come ho detto prima, esco senza
dire niente. Scendo rapidamente le scale, mi porto in strada e camminando chino
per la strada, lentamente, con le mani sprofondate nelle tasche, del mio
spolverino, mi fermo a fissare l’insegna di un locale. Entro con delusione,
vengo inondato da fumo e alcool, vedo uomini come me, frustrati intrattenersi
con le cameriere, mezze nude. Chiedo il mio primo bicchiere…pur di non pensare
a lei…bevo avidamente il contenuto sapendo che è solo l’inizio.
La mia sete di dimenticare, viene stroncata dall’arrivo
tempestivo di Mick…
-
Ryo?- nella sua voce leggo un nota di preoccupazione
-
…… - non rispondo, è
difficile!
-
Ryo, ho dovuto inventare un balla gigantesca per lasciare Kazue a casa.
–
-
Siediti… -
-
Mh…Ryo è successo qualcosa? Con Kaori?-
-
… -
-
RYO!!!! INSOMMA VUOI DIRMI QUALCOSA??? –
-
Ho deciso di… mandare via Kaori – L’ho detto!
-
C-cosa? Perché? – è stupito…
-
Ormai i soldi non ce ne sono più, non ci parliamo nemmeno, lei ora mai
si sarà stancata… e se ne andrà…-
-
Ma è questo che vuoi?-
-
…vivrà felice…-
-
questo è quello che pensi tu?!- è la verità!!! Che vita posso
offrirle??
-
Lei vivrà felice lontana da me… almeno non rischierà di morire…- è
giusto…
-
Ryo, non ti capisco… - si è rassegnato
-
Fra un paio di giorno dovrò partire, per una missione, Kaori non dovrà
sapere niente…-
-
Una missione???-
-
…Saeko… così Kaori crederà che l’abbia abbandonata e se ne andrà…-
-
ti odierà, lo sai?!-
-
è quello che voglio… Mick?
-
Mh?-
-
Sorvegliala…che non prenda iniziative… stalle vicino - ho detto tutto
-
D’accordo Ryo, ma io penso sempre che stai sbagliando!!
-
Starà bene senza di me…-
Trascinandomi per le strada, cerco di tornare a casa,
ubriaco fradicio come sono, non riesco nemmeno a fare le scale, mi appoggio al
muro per riprendere le forze, dopo che Mick se n’è andato ho dato fondo a
tutti i miei soldi per ubriacarmi solo che lei è ancora fissa nella mia mente.
Cado dopo aver aperto la porta, sperando ancora che lei mi senta, Kaori.
Ogni dannatissima volta so che tornando dalle mie
ubriacate, lei mi avrebbe aiutato a tornare in camera, mi avrebbe spogliato,
disteso e coperto nel letto, e mi avrebbe baciato sulla fronte, soffermandosi a
fissarmi, ogni volta come anche stasera lei, nonostante tutto… Kaori
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Drin
-
buon giorno!-
-
buon giorno Miki!
-
Ohhh Kaori!!! Come stai???-
-
Io?? Bene perché?- che si sia preoccupata?
-
Come perché!!? è ormai da più di una settimana che non venivi…
cred… non dimmi che l’hai accettato!-
-
Scusami Miki!! Non volevo è solo che ne ho bisogno -
Trovai quell’annuncio per caso, mentre passeggiavo per
passare il tempo e il nervoso che avevo, infatti anche quella notte Ryo era
tornato tardissimo ed io da brava scema, mi ero preoccupata molto e per
aspettarlo dovetti attendere le 4 per andare a letto. Il problema non è
aspettarlo, ma il fatto che nel giro di una settimana ho potuto dormire si è no
3 ore a notte e i postumi si vedono e sentono…
Quel giorno passando vicino ad un hotel, un volantino per
caso cadde di fianco al mio piede e spinta dalla curiosità lo raccolsi, lessi
l’annuncio e la sera stessa mi presentai al colloquio…
-
Kaori ne avevamo già parlato!- Miki si stava scaldando…
Quel pomeriggio mi confidai a Miki, lei era già a
conoscenza che lavoravo come donna delle pulizie, così mi copriva in caso di
necessità. Le feci leggere il volantino e dalla sua espressione capii che non
era d’accordo, che poteva essere pericoloso e poi c’erano altre possibilità…visto
la sua impeccabile risolutezza, acconsentii a lasciare perdere ma…
-
mi hanno presa e ieri ho…- vengo bruscamente interrotta
-
ieri!! Kaori ci sei davvero andata? E con Ryo? E il resto?- la vedo
terribilmente angosciata…che mi ritenga una incapace?
-
Beh Ryo va via dopo cena e torna alle 2 o 3 di notte e io sono già a
casa, così posso anche portarlo in camera –
-
Kaori…- perché muovi la testa in modo tanto sconsolato?
-
Credi che sia un incapace- la fisso acutamente e contrariata, pensi che
sia così stupida?
-
No!!! Certo che no!!! Kaori mi sto preoccupando per te!! –
-
Non devi preoccuparti so badare a me stessa, anche se non sembra…-
basta!
-
Kaori!!-
Si avvicina, forse per abbracciarmi, ma non voglio, non
voglio essere toccata e nemmeno biasimata.
Sto lottando, che cosa c’è di male? Voglio solo poter
ritornare a vivere la vita di prima e se per farlo dovrò lavorare lì ben
venga; non capisco… che cosa c’è che ti da fastidio Miki? Io?
-
che cosa c’è che ti da fastidio Miki?- le pongo questa
domanda…vediamo
-
non c’è nulla che mi da fastidio…-
-
allora qual è il problema? Il lavoro? È solo per poco-
-
sei tu Kaori! Sei tu…-
-
io? …cos…-
-
Kaori ti sei guardata ultimamente? Sei dimagrita in modo spaventoso, il
tuo volto è sempre pallido e spento, ormai non sorridi nemmeno più… già
lavoravi col primo lavoro alla mattina, pulisci la casa, cucini, e aspetti
quello stupido di Ryo fino alle 2 di notte per poi svegliarti alle 6!! E ora mi
dici che lavori anche di notte immersa in un ammasso di uomini e ballerine,
esibendoti e servendo ai tavoli… Kaori ti stai facendo del male…ascoltami!
Vieni a lavorare qui casomai…
-
Grazie Miki, ma devo guadagnare molti soldi in fretta e…-
-
Ti faccio un prestiro…-
-
Miki… ti voglio bene -
L’abbraccio e le poso sulla guancia un bacio di
ringraziamento, ma rifiuto devo arrivare al mio scopo da sola… mi stacco
dall’abbraccio contenta, lasciando Miki addolorata e abbattuta per non essere
riuscita a convincermi, ma ormai è impossibile.
-
lo odio - dal tono della voce, le parole vennero detto con disprezzo
-
non devi… la colpa non è sua…-
-
odio Ryo Saeba per quello che ti sta facendo…-
Mi guarda
triste, le sorrido di rimando e lei inizia a piangere, allora la saluto, uscendo
dal negozio incontro Umi e lo saluto sorridendogli e proseguo; lui mi saluta con
un cenno della testa e accelera improvvisamente dopo aver sentito i singhiozzi
di Miki provenire dal Cat’s Eye.
È tardi devo mettere in ordine la casa e preparare la
cena, mi incammino verso casa, passando a fare anche un po’ di spesa, con i
soldi del lavoro, per poter preparare una cena degna di nome…
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toc toc
-
sei in ritardo come sempre… entra -
-
mi piace fare aspettare – naturalmente la mia battuta viene colta con
gelo dalla mia interlocutrice, per cui convengo che è sicuramente più
opportuno stare zitto ed ascoltare le novità…
-
la missione consiste nel infiltrarti sotto copertura, come killer per un
gruppo di terroristi… li abbiamo tenuti d’occhio da ormai 5 mesi ed
all’interno c’è uno di noi.
-
…
-
poi dovrai…
-
si la conosco la prassi… dammi tutto il materiale.
-
Ryo… come sei precipitoso…-
-
Fra quanto parto?-
-
3 giorni? Vuoi che ci parli io con Kaori? –
-
No, se ne andrà prima lei…
-
Eh?-
-
Ci vediamo fra 3 giorni Saeko…-
-
Aspetta Ryo!!
So che cosa vuole chiedermi… si questa sarà la volta in
cui Kaori se ne andrà… e non sarà mai più coinvolta in nessun genere di
affare sporco, sarà libera di condurre una vita normale, senza più pericoli,
morte, pistole e disperazione. Resterò solo io…lei si rifarà una vita…vero
Maki?
Esco dal distretto di polizia, è pomeriggio ed intravedo
Saeko appoggiata al vetro della finestra del suo ufficio, andrò da Umi per
sfogarmi un po’, ormai il tempo sta scadendo ed è ora.
-
Buongio…vattene!-
-
Eh?
Sono appena entrato al Cat’s Eye e Miki mi urla contro
quel “vattene”…chissà perché?
-
Miki, amore hai forse litigato con Umi?-
-
VATTENE Saeba!-
Dal maniera in cui si è accanita contro di me… deve
avercela a morte con me! Eppure non mi sembra di aver fatto nulla…boh?!
Continuo imperterrito sulla mia linea
-
Ma Miki, tesoro mio! -
-
Smettila!!! Non chiamarmi “Tesoro” e vattene subito!! -
-
…perché? Voglio solo un caffè -
-
esci -
Adesso ha parlato Umi e dalla sua altezza mi fissa
indefinibile con i suoi occhiali da sole, mi giro verso di lui sul mio sgabello
preferito, mentre Miki ancora freme dalla rabbia che ha nei miei confronti quasi
da avere le lacrime agli occhi… anzi ha addirittura gli occhi gonfi. Che abbia
pianto? Per cosa?
-
il motivo? – rispondo freddamente, questa situazione non mi piace,
soprattutto perché non ne so la causa scatenante, per cui non so nemmeno come
muovermi o reagire per salvare la pelle.
-
… -
-
mh…ok…
ciao!-
Esco un po’ tentennante sul perché non possa restare, ma
poco male almeno non avrebbero sofferto della mia sparizione, ora manca solo
lei.
Mi dirigo vero casa, la casa che da otto anni a questa
parte considero come un luogo di ritorno e benessere, e so anche il perché…
lei, la mia Kaori, l’angelo che mi ha salvato dal baratro in cui pian piano
stavo cadendo; lei con la voglia di vivere di aiutare il prossimo
indipendentemente da chi sia, come un soffio vitale si è insinuata nel mio
corpo e la consapevolezza che senza di lei non
potrei mai vivere,
mi tormenta il cuore, ma è solo per il suo bene che
l’allontano da me, da questo mondo oscuro e squallido dove persone come me
sono destinate a nascere, vivere e in fine morire, per permettere a coloro
trasparenti e puri come lei di vivere felici della vita.
Supero il portone, faccio lentamente le scale oggi non sono
ubriaco, ne affamato questa storia mi ha fatto chiudere lo stomaco, ormai è ora
di mettere fine a questo sogno, solo per te Kaori…devi capire Kaori e
andartene il più lontano possibile da me, da questo schifoso mondo…il mio
mondo.
Esci da me Kaori, da questo mondo e sii felice lontano da
me…solo questo ed io sarò felice
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è
tardi!! Ma dove si sarà cacciato Ryo? Proprio stasera che ho cucinato i suoi
piatti preferiti, a questo punto non so più dove sbattere la testa… ci stiamo
allontanando gradualmente, non so più come prenderlo, non riesco nemmeno a
parlagli se non più di qualche monosillabo occasionale.
Ho paura
Ho il terrore che lui mi voglia
allontanare da se, che mi stia pian piano respingendo… che mi lasci.
Sento le chiavi tintinnare sulla
porta, lo scatto della chiave inserita nella serratura del portone
dell’appartamento… la maglia abbassarsi e la figura di Ryo entrare.
Un sospiro mi esce involontario
dalla bocca…è tornato, basta solo che torni da me ed io sarò felice.
Fine 1° capitolo
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