Lasciati amare da me

di Deriama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ... Ed io sarò felice ***
Capitolo 2: *** Bang Bang ***
Capitolo 3: *** Melodia di vita ***
Capitolo 4: *** Prima della fine ***



Capitolo 1
*** ... Ed io sarò felice ***


Nuova pagina 1

Salve a tutti, questa è la mia prima ff su City Hunter, spero che vi piaccia e per dirmelo commentate! Tutti i personaggi sono di proprietà di Hojo Tsukasa!!

 

Capitolo 1° : … Ed io sarò felice

 

Sono ormai le sette di mattina quando il telefono squillò ripetutamente.

 

Sento il telefono squillare e mentre sono in cucina, dalla sorpresa faccio cadere uno dei piatti che sto pulendo, che miracolosamente, non si ruppe. Mi dirigo verso il telefono e stramente mi sento irrequieta… forse perché so chi è…

 

-         pronto? -

-         signorina Makimura? -

-         si… sono io -

-         chiamo per la sua richiesta di lavorare… le faremo fare questa sera come prova…alle 22:00 puntuale, arrivi già preparata -

-         si grazie - “ sospettavo che fossero loro…ora però devo inventarmi una balla per l’altra cosa…”

-         chi era? -

-         eh? -

 

ah! Ha parlato Ryo, è mezzo nudo appoggiato al muro sulle scale che mi osserva annoiato e scocciato, è troppo presto perché si svegli…

 

-         e-era… una che vendeva aggeggi -  “ una balla più convincente no? E ora se mi chiede…”

-         mh ok, io vado a dormire -

-         …si… ah Ryo torno per pranzo…ok? -

-         …mh… -

 

Ryo ti vedo sempre così assente…quasi infelice…Ryo sono io la causa del tuo malessere? Ryo…

 

Mi preparo, lentamente essendo presto, ormai è da più di 4 mesi che non riceviamo incarichi e Saeko è stata trasferita momentaneamente, così neanche da lei più nessun incarico, anche se poi, la metà delle volte erano gratis, colpa di Ryo e la sua stupida mania dei colpi ecc.

 

I soldi dell’ultimo incarico sono ormai finiti con le bollette, il cibo, i vestiti, e tutti i soldi che Ryo spende a sera, pian piano sono volati via. Chiedere a Ryo di smuoversi è praticamente impossibile visto che da settimane che cerca in tutti i modi di evitarmi e giorno dopo giorno torna sempre più tardi… a questo punto non posso fare altro che trovare dei lavori part-time che rendono subito, abbastanza soldi da non restare senza luce e gas fino alla fine del mese.

 

Esco di corsa da casa…è tardi…a forza di pensare ho perso la cognizione del tempo ed arrivare tardi al lavoro i primi giorni…non mi sembra il caso, corro fino alla stazione di Shinjuku e mi soffermo alla lavagna dei messaggi ma…niente, nessun messaggio. Prendo il treno e poco dopo scendo per andare a lavorare come donna delle pulizie in un grosso complesso di uffici. Lavoro li dalle 8 del mattino alle 12:30 tre volte alla settimana per una paga modesta che arriva a fine settimana. Non è molto faticoso ma sicuramente non è il mio sogno pulire degli uffici…il mio sogno era…

 

-         Scusi? -

-         Eh? - mi giro, scossa dai miei pensieri, infatti un uomo sulla 30 era fermo in mezzo al corridoio e  mi fissava smarrito.

-         Mi scusi, volevo sapere se sa dov’è l’ufficio del sig. Sohiyu.

-         Mmmh… ah sì è l’ufficio n°65 del piano sotto a questo, a destra.

-         Grazie signorina, scusi se l’ ho disturbata.

-         Niente, si figuri.

 

L’uomo scompare dietro la grande porta dell’ascensore di ferro del 4 piano, ed io riprendo a pulire il pavimento di marmo, avevo solo 30 minuti per finire e correre a casa a preparare il pranzo per Ryo, ora il mio problema era trovare una scusa plausibile per l’altro lavoro…chissà se Ryo mi avrebbe permesso di farlo…

 

È l’una quando rientro a casa e lui è ancora addormentato in camera, meglio così, almeno non avrebbe mai notato la mia assenza nei giorni di lavoro, cucino tranquillamente il pranzo per Ryo, per me niente non ho fame, sento il suo sbadiglio e dei mugolii, mi giro e lo saluto, lui mi fissa con distacco e risponde quasi apatico, ma ormai per me è routine per cui rispondo con un piccolo sorriso di assenso e continuo ad andare avanti.

 

Si siede e si prepara a mangiare, quando alza il capo di scatto e mi fissa, con quello sguardo impenetrabile che non riesco mai ad interpretare, poi scorgo un flash brevissimo e capisco…

 

-         non mangio perché non ho fame -

-         non te l’ ho chiesto – la sua voce era così neutrale da farmi male…

-         …oh…scusa… - mi ritrovo ad scusarmi, ormai non ho più la forza di ribattere e litigare, nemmeno piangere, anzi piangere si ma solo lasciare scorrere acqua dai miei occhi, come ora.

 

Una piccola lacrima scende e anche, se impercettibilmente, vedo che Ryo si irrigidisce, allora forse… poi vedo una smorfia sul suo viso e un rumore simile ad un ruggito uscire dalla sua bocca. Si alza di scatto e mi fissa contrariato. Io lo fisso disorientata allora lui…

 

-         Kaori!!! – la sua voce è leggermente alterata allora io inconsciamente ritraggo le mie braccia, poste sul tavolo, sul grembo e sottomessa aspetto la sua sfuriata.

-         Ma che cavolo di porcheria hai preparato? – il suo sguardo stranamente sembrava triste.

-         Bene, visto che non sai cucinare, oltre che non saper sparare, vado a mangiare al Cat’s Eye -

 

Sbatte fortemente la porta ed io resto qui seduta sulla sedia a fissare il vuoto, fino a quando non sento un forte dolore alle mani, le guardo impassibile ricoprirsi di un colore rosso acceso. Sangue.

 

Stranamente non provo nessun tipo di sentimento, fino a quando mossa da una scarica di energia mi alzo e meccanicamente mi disinfetto le ferite e le copro con dei piccoli cerotti trasparenti.

Ormai erano le 15 e di Ryo niente. Decido di assaggiare il cibo…niente, chissà cosa avrà mai trovato di così disgustoso, comunque rimetto tutto in frigo sicuramente non sprecherò del cibo solo per i suoi capricci.

 

Incomincio a pulire la casa, passo l’aspirapolvere nel soggiorno, lustro per bene i tavolini e finestre, poi passo al piano superiore…entro nella sua camera. È ancora nella penombra e si può ancora avvertire il suo odore, decido di alzare la tapparella e la camera d’improvviso cambia aspetto, così caldo e inaspettato proprio come Ryo. Rifaccio il letto ancora caldo, così mi appoggio e inspiro la sua fragranza, per poi tempestare la mia mente con la sua figura fiera e dura…

 

Sento un respiro sul mio collo, e aprendo gli occhi vedo i suoi blu come il mare, come in sogno lui mi sta fissando…quasi dolcemente, come quella volta che mi abbracciò il giorno del matrimonio di Miki. Improvvisamente si fanno cupi…

 

-         Kaori si può sapere che diavolo stai facendo nel mio letto alle 6 del pomeriggio? -

-         Eh? Le 6 ??

-         Si, le 6!!!

 

Mi alzo di scatto, quasi da sbattere la mia testa contro la sua; infatti sono le 6 e qualche minuto, allora mi sono addormentata da circa 3 ore? Lui continua a fissarmi accigliato… lo ignoro ora il mio problema è la cena e il prepararmi

 

-         mangi a casa? -

-         …si, dopo esco -

 

 

Finito di mangiare, Ryo come ha annunciato prima, esce senza dirmi niente; decido quindi di prepararmi per il secondo lavoro che anche se non molto pudico, almeno rende abbastanza.

In camere, ancora nascosto tra dei vecchi vestiti, afferro il vestito più provocante che mai, avrei pensato, di comprare… tutto in pelle nera, con il corpetto nero che si allaccia davanti che copre il seno e metà busto, poi insieme, oltre la minigonna aderente di pelle, delle calze a rete e dei stivali fino al ginocchio con i tacco alto. Finisco di vestirmi e truccarmi, ora mi manca solo la parrucca e adesso guardandomi allo specchio…non riesco a riconoscermi, sembro proprio un’altra persona.

 

Francamente mi vergogno a farmi vedere vestita così ma, non posso fare altro che nascondere il mio abbigliamento sotto un lungo impermeabile ed andare al famoso lavoro.

 

Sono arrivata in anticipo di 5 minuti, ferma davanti all’insegna del night-club che si trova a circa un isolato da casa, il fatto che fosse così vicino è un bene, soprattutto per il fatto che alle 2 di notte non è il massimo andare i giro, vestita come una prostituta.

Entro, una ventata di fumo mi attraversa le narici e mi mozza il fiato, continuo la mia avanzata fino al balcone del bar, dove un uomo mi squadra e mi fa cenno di seguirlo. Mi porta al piano superiore dove mi attende il capo, che ho incontrato giorni prima per il colloquio; insieme a lui c’è anche una donna sulla trentina, portati bene, che mi sorride. Poche parole…solo 4 ore di prova, se non combino casini e se a fine turno la mia mancia è buona, sono presa.

 

Mi accompagna la donna nel camerino…

 

-         Dimmi come ti chiami? - nel chiedermelo, la donna continua a sorridere

-         K-Kaori, signorina – balbetto, la donna per qualche motivo mi mette in suggestione

-         Su via…tranquilla, rilassati e non chiamarmi signorina ho la mia età anch’io, chiamami Bela e diamoci del tu - mentre parla tiene i suoi occhi puntati su di me.

-         D’accordo Bela… -

-         Bene, Kaori ti consiglio di darti un nome d’arte…sai è per sicurezza -

-         Oh…bhè non saprei…-

-         Ti piace Alicya? Oppure Riako…si sii Riako è perfetto!!! Ti piace??  -

-         Riako? Non ha per caso spostato le lettere del mio nome?  -

-         Si, in effetti si, ma ti si addice di più un nome d’arte giapponese di uno straniero, no?   -

-         Grazie Bela, ma per gli altri, come mi presento?  -

-         Presentati con Riako e si sempre prudente, qui di gente strana c’è né molta  -

 

Parlando sempre sorridendo, Bela l’ultima frase la pronuncia cambiando la sua espressione, in una molto seria e di chi sa qualcosa… comunque le sorrido di rimando ed esco dal camerino, accompagnata da lei che mi presenta come Riako la nuova ballerina. Mi esibisco e tutti sono molto entusiasti, non è un bar molto hard, ma io comunque preferisco fermarmi alla mia biancheria intima ed uscire dal palco e continuare a lavorare nel servire i tavoli.

 

Esco dal palco le mie gambe mi cedono e atterro a terra ed a guardarmi c’è Bela che mi sorride…

 

-         la prima volta è sempre così… ma sei stata brava… sei brava a ballare  -

-         a casa mi alleno…oh mio dio, CHE VERGOGNA…se mi vedesse Ryo…  -

-         Ryo? Chi è? Il tuo ragazzo?  - Nel chiedermi vedo che è sorpresa

-         No, non è il mio ragazzo… un amico, sai lui dice che sembro un travestito e che sono brutta…  -

-         Naaa non dargli retta… è solo perché è timido o non sa esprimersi che dice queste cose. Tu sei SPLENDIDA!! Ok?  -

-         Si, grazie! -

-         Bene! Ora va che devi fare la cameriera…ah! Ricordati di non dar retta a nessuno!! Mi raccomando!  - il suo sguardo mi blocca, poi scorgo  nella sua fermezza, della tristezza e paura… Bela ma cosa nascondi?

 

Ho sonno! Finisco il mio turno e vado dal capo, un uomo sulla quarantina un po’ grasso con pochi capelli che fuma sempre, mi dice che sono presa. Quando esco sono ormai le 2 passate, tra il sonno e l’odore nauseante del fumo e alcool, mi viene voglia di vomitare. Per il resto della nottata nessun problema, tranne la voglia smisurata di fracassare la testa di uno, che non la piantata di palparmi il sedere e molestarmi. Bela alla fine del turno mi ha salutato e ricordato di corre subito a casa… e detto fatto sono già a casa.

 

Corro su per le scale e vado in camera di Ryo, ma lui non c’è… allora mi spoglio e mi faccio una doccia calda. Sono disgustata… mi consolo che almeno durerà poco, anche se Bela non me la racconta giusta, c’è qualcosa…ed io lo scoprirò. Mentre mi vesto sento un tonfo provenire dall’entrata, è Ryo appena tornato dalle sue scorribande. Lo tiro su, con tutta la forza che ho in corpo e sento un’altra ventata si odore da alcool e fumo…il pensiero di Ryo messo alla pari di tutti quegli uomini nel Night-club mi fa male, ma perché si riduce così? Lui il più forte tra gli sweeper del mondo che si riduce così come un persona squallida….

Lo porta su per le scale e lo distendo sul letto, lo spoglio, lo copro con le coperte e lo bacio sulla fronte, tanto so che non me lo rinfaccerà mai, visto che lo faccio solo quando è ubriaco fradicio. Mi soffermo un attimo a guardarlo, sembra veramente un bambino indifeso… come mi piacerebbe ridargli quel bambino che non è mai stato… Ryo dimmi cosa posso fare per aiutarti?

 

Finalmente vado a letto e sono le 3 passate di notte…

 

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Sono le sette di mattina quando il telefono squillò ripetutamente.

Sono disteso sul letto, che cerco di riaddormentarmi dopo aver ascoltato passo passo tutto quello che fa Kaori, quando il telefono squillò. Ma chi mai può essere alle sette di mattina? Mi alzo sentendo la voce di Kaori rispondere al telefono, mi dirigo verso le scale ed inizio a scenderle, la sento annuire e ringraziare allora decido di chiederle chi era…

 

-         chi era?  - la vedo sobbalzare, devo averla spaventata

-         eh?  -

 

la fisso, la vedo nervosa…

 

-         e-era… una che vendeva aggeggi - 

 

è agitata…mi nasconde qualcosa, ma devo far finta che non mi importi niente di lei…

 

-         mh ok, io vado a dormire -

-         …si… ah Ryo torno per pranzo…ok? -

-         …mh… -

 

Annuisco con indifferenza, la scorgo prima di andare in camera…è malinconica e triste, scusami Kaori.

Mi distendo sul letto e fisso immobile il soffitto, ormai sono mesi che non riceviamo più incarichi e so che i soldi scarseggiano, ma è un ottimo modo per allontanare Kaori, perfetto! Così lei si sarebbe arrabbiata e mi avrebbe allontanato… mi avrebbe lasciato solo… come sono destinato ad essere.

La sento uscire da casa di fretta, chissà dove deve andare forse da Miki a lamentarsi? Si probabile anzi, devo anche parlare con lei e costringerla a convincere Kaori ad andare via… si l’avrei fatto in giornata…

 

Mi rialzo verso l’una, dopo averla sentita entrare e mettersi a cucinare, scendo piano le scale inspirando l’aroma del cibo che sta preparando e che avrei a breve denigrato, mi dispiace Kaori ma anche questo fa parte del mio piano… scusami…

 

Faccio un grande sbadiglio e lei si gira verso di me e mi saluta cortesemente, allora io di rimando rispondo in modo brusco e scortese, sperando che si arrabbi, ma invece lei mi sorride. Perché mi sorridi??!! Kaori perché sei sempre così gentile e disponibile con me anche se ti tratto male, ti offendo, ti faccio sentire in colpa…perché?  

 

Mi siedo al tavolo e sto per cominciare a mangiare quando noto che ha preparato solo per me, allora alzo il capo e la fisso intensamente, per capire…

 

-         non mangio perché non ho fame -

-         non te l’ ho chiesto - rispondo con voce neutrale così da non far trasparire i miei veri sentimenti…infatti sono giorni che non vedo Kaori mangiare regolarmente ed è anche dimagrita…

-         …oh…scusa… - risponde desolata dello sbaglio commesso, le vorrei rispondere di non scusarsi anzi di reagire, arrabbiarsi…poi la vedo contorcere un poco le mani e delle lacrime scendere dal suo viso.

 

Involontariamente mi irrigidisco e noto che se ne è accorta, per riparare faccio una smorfia di disgusto …

 

-         Kaori!!! - la mia voce è leggermente alterata e la vedo ritrarre le braccia, poste sul tavolo, e posarle sul grembo e questo mi da un senso di sottomissione che mi fa male… da quando è diventata così? Ciò nonostante continuo la mia messa in scena…

-         Ma che cavolo di porcheria hai preparato?  - la vedo fissarmi ma non posso allontanare dalla mio sguardo quel velo di tristezza nel vederla così.

-         Bene, visto che non sai cucinare, oltre che non saper sparare, vado a mangiare al Cat’s Eye –

 

Decido per extremis di uscire, non sopportando la sua figura così cambiata…soprattutto perché so che è colpa mia…la lascio quindi, li da sola.

 

Arrivo al Cat’s Eye e mi siedo sul mio sgabello e appoggiando i gomiti mi faccio servire da Miki un caffè.

 

-         Ryo, come mai qui?  - nella sua voce sento una nota di stupore…

 

La fisso disinteressato, non capisco ma lei e Umi mi fanno quasi ribrezzo…

 

-         Miki devo parlarti… - colgo l’occasione per parlare della mia idea…

-         Dimmi? - ora era veramente sorpresa…

-         Prima di tutto… anzi dov’è Umiboozu??  -

-         Doveva fare una commissione, ma ora dimmi è successo qualcosa? Kaori come sta?  -

-         Bèh io…!! Ma come oggi non è venuta qui??  - ma come non sa come sta Kaori?…

-         No, certo che no…opss! Beh ecco si, ma la vedo un po’ stanca ultimamente ed è dimagrita, te ne sei accorto?-

-         Figurati, è solo che fa le ore piccole…  -  qualcosa non torna, perché si è corretta?!

 

Acc!! C’è qualcosa che mi sfugge…!! Sarà meglio che torni a casa

 

-         Ehi Ryo!!! Asp… oh accidenti!! Spero solo che non sia andata in quel posto!!

 

Ma dove cavolo va ogni mattina? Adesso torno a casa e glielo chiedo…che abbia un amant… MA COSA STO PENSANDO!!! Però non posso chiederle niente potrebbe fraintendere. Me**a!!

 

-         Acc!! Scusa ti ho fatto male? - urto per sbaglio qualcuno

-         A chi stavi pensando, eh Ryo? - questa voce la riconosco

-         S-Saeko?!-

 

Ormai sono le 6 quando rientro a casa, stranamente tutto è tranquillo, non riesco ad avvertire la presenza di Kaori l’unica cosa che sento è il suo odore che alberga nella stanza. Mi dirigo verso la sua camera ma è completamente vuota, lei non c’è, vado quindi in camera mia e la trovo distesa morbidamente sul mio letto, ha un’espressione serena il che mi rallegra essendo le uniche volta che posso vederla serena. Sono le 6 e qualche minuto, decido di svegliarla, mi accosto piano a lei, poi vedo le sue mani e dei piccoli cerotti…ma come ha fatto a farsi male li? Avvicino il mio viso al suo collo, vorrei baciartelo sai? Ma improvvisamente apri i tuoi occhi color nocciola, belli come nei miei sogno, ti fisso come rapito… ma una sensazione sgradevole si fa largo nel mio cuore e divento cupo…

 

-         Kaori si può sapere che diavolo stai facendo nel mio letto alle 6 del pomeriggio? - la rimprovero, non potrei fare altrimenti…

-         Eh? Le 6 ??- risponde sbigottita

-         Si, le 6!!! - annuisco con vigore.

 

Si alza di scatto, a momenti sbatte la sua testa contro la mia, se non fosse per la mia rapidità nel spostarmi, sono le 6 e qualche minuto…la vedo squadrare sconcertata la sveglia? Continuo a fissarla accigliato… lei sorvola appositamente la situazione…

 

-         mangi a casa? – mi chiede fredda

-         …si, dopo esco – rispondo altrettanto freddamente

 

Finito di mangiare esco come ho detto prima, esco senza dire niente. Scendo rapidamente le scale, mi porto in strada e camminando chino per la strada, lentamente, con le mani sprofondate nelle tasche, del mio spolverino, mi fermo a fissare l’insegna di un locale. Entro con delusione, vengo inondato da fumo e alcool, vedo uomini come me, frustrati intrattenersi con le cameriere, mezze nude. Chiedo il mio primo bicchiere…pur di non pensare a lei…bevo avidamente il contenuto sapendo che è solo l’inizio.

La mia sete di dimenticare, viene stroncata dall’arrivo tempestivo di Mick…

 

-         Ryo?- nella sua voce leggo un nota di preoccupazione

-         …… -  non rispondo, è difficile!

-         Ryo, ho dovuto inventare un balla gigantesca per lasciare Kazue a casa. –

-         Siediti… -

-         Mh…Ryo è successo qualcosa? Con Kaori?-

-         … -

-         RYO!!!! INSOMMA VUOI DIRMI QUALCOSA??? –

-         Ho deciso di… mandare via Kaori – L’ho detto!

-         C-cosa? Perché? – è stupito…

-         Ormai i soldi non ce ne sono più, non ci parliamo nemmeno, lei ora mai si sarà stancata… e se ne andrà…-

-         Ma è questo che vuoi?-

-         …vivrà felice…-

-         questo è quello che pensi tu?!- è la verità!!! Che vita posso offrirle??

-         Lei vivrà felice lontana da me… almeno non rischierà di morire…- è giusto…

-         Ryo, non ti capisco… - si è rassegnato

-         Fra un paio di giorno dovrò partire, per una missione, Kaori non dovrà sapere niente…-

-         Una missione???-

-         …Saeko… così Kaori crederà che l’abbia abbandonata e se ne andrà…-

-         ti odierà, lo sai?!-

-         è quello che voglio… Mick?

-         Mh?-

-         Sorvegliala…che non prenda iniziative… stalle vicino - ho detto tutto

-         D’accordo Ryo, ma io penso sempre che stai sbagliando!!

-         Starà bene senza di me…-

 

Trascinandomi per le strada, cerco di tornare a casa, ubriaco fradicio come sono, non riesco nemmeno a fare le scale, mi appoggio al muro per riprendere le forze, dopo che Mick se n’è andato ho dato fondo a tutti i miei soldi per ubriacarmi solo che lei è ancora fissa nella mia mente. Cado dopo aver aperto la porta, sperando ancora che lei mi senta, Kaori.

Ogni dannatissima volta so che tornando dalle mie ubriacate, lei mi avrebbe aiutato a tornare in camera, mi avrebbe spogliato, disteso e coperto nel letto, e mi avrebbe baciato sulla fronte, soffermandosi a fissarmi, ogni volta come anche stasera lei, nonostante tutto… Kaori

 

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 Drin

 

-         buon giorno!-

-         buon giorno Miki!

-         Ohhh Kaori!!! Come stai???-

-         Io?? Bene perché?- che si sia preoccupata?

-         Come perché!!? è ormai da più di una settimana che non venivi… cred… non dimmi che l’hai accettato!-

-         Scusami Miki!! Non volevo è solo che ne ho bisogno -

 

Trovai quell’annuncio per caso, mentre passeggiavo per passare il tempo e il nervoso che avevo, infatti anche quella notte Ryo era tornato tardissimo ed io da brava scema, mi ero preoccupata molto e per aspettarlo dovetti attendere le 4 per andare a letto. Il problema non è aspettarlo, ma il fatto che nel giro di una settimana ho potuto dormire si è no 3 ore a notte e i postumi si vedono e sentono…

Quel giorno passando vicino ad un hotel, un volantino per caso cadde di fianco al mio piede e spinta dalla curiosità lo raccolsi, lessi l’annuncio e la sera stessa mi presentai al colloquio…

 

-         Kaori ne avevamo già parlato!- Miki si stava scaldando…

 

Quel pomeriggio mi confidai a Miki, lei era già a conoscenza che lavoravo come donna delle pulizie, così mi copriva in caso di necessità. Le feci leggere il volantino e dalla sua espressione capii che non era d’accordo, che poteva essere pericoloso e poi c’erano altre possibilità…visto la sua impeccabile risolutezza, acconsentii a lasciare perdere ma…

 

-         mi hanno presa e ieri ho…- vengo bruscamente interrotta

-         ieri!! Kaori ci sei davvero andata? E con Ryo? E il resto?- la vedo terribilmente angosciata…che mi ritenga una incapace?

-         Beh Ryo va via dopo cena e torna alle 2 o 3 di notte e io sono già a casa, così posso anche portarlo in camera –

-         Kaori…- perché muovi la testa in modo tanto sconsolato?

-         Credi che sia un incapace- la fisso acutamente e contrariata, pensi che sia così stupida?

-         No!!! Certo che no!!! Kaori mi sto preoccupando per te!! –

-         Non devi preoccuparti so badare a me stessa, anche se non sembra…- basta!

-         Kaori!!-

 

Si avvicina, forse per abbracciarmi, ma non voglio, non voglio essere toccata e nemmeno biasimata.

Sto lottando, che cosa c’è di male? Voglio solo poter ritornare a vivere la vita di prima e se per farlo dovrò lavorare lì ben venga; non capisco… che cosa c’è che ti da fastidio Miki? Io?

 

-         che cosa c’è che ti da fastidio Miki?- le pongo questa domanda…vediamo

-         non c’è nulla che mi da fastidio…-

-         allora qual è il problema? Il lavoro? È solo per poco-

-         sei tu Kaori! Sei tu…-

-         io? …cos…-

-         Kaori ti sei guardata ultimamente? Sei dimagrita in modo spaventoso, il tuo volto è sempre pallido e spento, ormai non sorridi nemmeno più… già lavoravi col primo lavoro alla mattina, pulisci la casa, cucini, e aspetti quello stupido di Ryo fino alle 2 di notte per poi svegliarti alle 6!! E ora mi dici che lavori anche di notte immersa in un ammasso di uomini e ballerine, esibendoti e servendo ai tavoli… Kaori ti stai facendo del male…ascoltami! Vieni a lavorare qui casomai…

-         Grazie Miki, ma devo guadagnare molti soldi in fretta e…-

-         Ti faccio un prestiro…-

-         Miki… ti voglio bene -

 

L’abbraccio e le poso sulla guancia un bacio di ringraziamento, ma rifiuto devo arrivare al mio scopo da sola… mi stacco dall’abbraccio contenta, lasciando Miki addolorata e abbattuta per non essere riuscita a convincermi, ma ormai è impossibile.

 

-         lo odio - dal tono della voce, le parole vennero detto con disprezzo

-         non devi… la colpa non è sua…- 

-         odio Ryo Saeba per quello che ti sta facendo…-

 

Mi guarda triste, le sorrido di rimando e lei inizia a piangere, allora la saluto, uscendo dal negozio incontro Umi e lo saluto sorridendogli e proseguo; lui mi saluta con un cenno della testa e accelera improvvisamente dopo aver sentito i singhiozzi di Miki provenire dal Cat’s Eye.

 

È tardi devo mettere in ordine la casa e preparare la cena, mi incammino verso casa, passando a fare anche un po’ di spesa, con i soldi del lavoro, per poter preparare una cena degna di nome…

 

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toc toc

 

-         sei in ritardo come sempre… entra -

-         mi piace fare aspettare – naturalmente la mia battuta viene colta con gelo dalla mia interlocutrice, per cui convengo che è sicuramente più opportuno stare zitto ed ascoltare le novità…

-         la missione consiste nel infiltrarti sotto copertura, come killer per un gruppo di terroristi… li abbiamo tenuti d’occhio da ormai 5 mesi ed all’interno c’è uno di noi.

-        

-         poi dovrai…

-         si la conosco la prassi… dammi tutto il materiale.

-         Ryo… come sei precipitoso…-

-         Fra quanto parto?-

-         3 giorni? Vuoi che ci parli io con Kaori? –

-         No, se ne andrà prima lei…

-         Eh?-

-         Ci vediamo fra 3 giorni Saeko…-

-         Aspetta Ryo!!

 

So che cosa vuole chiedermi… si questa sarà la volta in cui Kaori se ne andrà… e non sarà mai più coinvolta in nessun genere di affare sporco, sarà libera di condurre una vita normale, senza più pericoli, morte, pistole e disperazione. Resterò solo io…lei si rifarà una vita…vero Maki?

Esco dal distretto di polizia, è pomeriggio ed intravedo Saeko appoggiata al vetro della finestra del suo ufficio, andrò da Umi per sfogarmi un po’, ormai il tempo sta scadendo ed è ora.

 

-         Buongio…vattene!-

-         Eh?

 

Sono appena entrato al Cat’s Eye e Miki mi urla contro quel “vattene”…chissà perché?

 

-         Miki, amore hai forse litigato con Umi?-

-         VATTENE Saeba!-

 

Dal maniera in cui si è accanita contro di me… deve avercela a morte con me! Eppure non mi sembra di aver fatto nulla…boh?! Continuo imperterrito sulla mia linea

 

-         Ma Miki, tesoro mio! -

-         Smettila!!! Non chiamarmi “Tesoro” e vattene subito!! -

-         …perché? Voglio solo un caffè -

-         esci -

 

Adesso ha parlato Umi e dalla sua altezza mi fissa indefinibile con i suoi occhiali da sole, mi giro verso di lui sul mio sgabello preferito, mentre Miki ancora freme dalla rabbia che ha nei miei confronti quasi da avere le lacrime agli occhi… anzi ha addirittura gli occhi gonfi. Che abbia pianto? Per cosa?

 

-         il motivo? – rispondo freddamente, questa situazione non mi piace, soprattutto perché non ne so la causa scatenante, per cui non so nemmeno come muovermi o reagire per salvare la pelle.

-         … -

-         mh…ok… ciao!-

 

Esco un po’ tentennante sul perché non possa restare, ma poco male almeno non avrebbero sofferto della mia sparizione, ora manca solo lei.

 

Mi dirigo vero casa, la casa che da otto anni a questa parte considero come un luogo di ritorno e benessere, e so anche il perché… lei, la mia Kaori, l’angelo che mi ha salvato dal baratro in cui pian piano stavo cadendo; lei con la voglia di vivere di aiutare il prossimo indipendentemente da chi sia, come un soffio vitale si è insinuata nel mio corpo e la consapevolezza che senza di lei non  potrei mai vivere,

mi tormenta il cuore, ma è solo per il suo bene che l’allontano da me, da questo mondo oscuro e squallido dove persone come me sono destinate a nascere, vivere e in fine morire, per permettere a coloro trasparenti e puri come lei di vivere felici della vita.

 

Supero il portone, faccio lentamente le scale oggi non sono ubriaco, ne affamato questa storia mi ha fatto chiudere lo stomaco, ormai è ora di mettere fine a questo sogno, solo per te Kaori…devi capire Kaori e andartene il più lontano possibile da me, da questo schifoso mondo…il mio mondo.

 

Esci da me Kaori, da questo mondo e sii felice lontano da me…solo questo ed io sarò felice

 

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è tardi!! Ma dove si sarà cacciato Ryo? Proprio stasera che ho cucinato i suoi piatti preferiti, a questo punto non so più dove sbattere la testa… ci stiamo allontanando gradualmente, non so più come prenderlo, non riesco nemmeno a parlagli se non più di qualche monosillabo occasionale.

 

Ho paura

 

Ho il terrore che lui mi voglia allontanare da se, che mi stia pian piano respingendo… che mi lasci.

 

Sento le chiavi tintinnare sulla porta, lo scatto della chiave inserita nella serratura del portone dell’appartamento… la maglia abbassarsi e la figura di Ryo entrare.

 

Un sospiro mi esce involontario dalla bocca…è tornato, basta solo che torni da me ed io sarò felice.

 

Fine 1° capitolo

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Capitolo 2
*** Bang Bang ***


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Capitolo 2°: Bang Bang

 

Piove incessantemente da più di tre giorni, la strada costantemente gremita di gente indaffarata, da tre giorni è fossilizzata dalla pioggia e dal capriccio del tempo, che non vuole ristabilirsi…

Tre giorni che mi hanno stravolto la vita, fatta di martelli, pistole, sangue e…di Ryo, la mia vita era interamente concentrata su di lui, la mia vita che da 8 anni ad ora non avevo mai rimpianto, nemmeno un secondo…ora tutto è distrutto, come obliato dalla memoria…tutti quei ricordi, immagini, quegli accenni di affetto, che pian piano racimolavo dentro di me, che Ryo mi dava…anche quelli sono svaniti… lavati da questa tempesta che ha devastato anche me.

 

Sono ore che non riesco a smettere di piangere…lui ha buttato via, privo di emotività, tutto quello che io credevo… credevo ci fosse…affetto, amicizia…amore!! No, invece lui…ora il mio cuore sanguina… tutto è svanito quella sera, lui abbandonandomi, mi ha condannato a morte…

 

“ Flash Back ”

 

I passi di Ryo rimbombavano gravi per l’appartamento, un brutto presentimento si era insinuato dentro di me, come una serpe il terrore mi aveva espugnato, i suoi occhi malinconici, ma determinati diventarono freddi come il ghiaccio scoccandomi uno sguardo gelido di neutralità. Qualcosa stava per succedere e sarebbe stato straziante da sovrastare… la sua voce… avevo paura di quello che sarebbe accaduto!

 

-         Kaori… vieni in sala - la voce era fredda e dura

-         S-si…- non avevo nemmeno la forza di parlare, il mio corpo era invaso da un leggero tremore…

 

Ryo mi dava le spalle, era rivolto verso la finestra che dava sulla strada, era eretto su se stesso diffondendo, inconsciamente, la sua forza e temperamento… stava piovendo, doveva aver appena incominciato… era accesa solo la piccola lampada del comodino della sala e dava un’aria al quando grave e seria a Ryo. Fissavo rapita, la figura di Ryo, era vigorosa, scultorea…mi trasmetteva sicurezza, potenza e calore, ma alcune volte… vedevo in lui… inquietudine, vedevo quel bambino mai stato, la mancanza di affetti…e volevo dargli io…tutto ciò…io volevo…

 

-         Kaori?- mi aveva richiamato con un tono neutro di domanda

-         Dimmi Ryo…la cena è pronta ci sono i tuoi piatti pr-pre…- cercavo di portare l’attenzione di Ryo sulla cena magari…

-         … non penso che mangeremo questa sera - aveva un tono quasi malinconico

-         …preferiti…perché? - avevo un nodo alla gola… mi stava salendo l’agitazione…

-         perché te ne devi andare!- come sentenza quella frase sapeva di amaro…no l’amaro erano le mie lacrime che già irradiavano le mie guance e ne sentivo il gusto in bocca…erano tante, incontrollabili

-         il motivo?- con uno sforzo enorme ero riuscita a fare quella domanda… dalla risposta dipendeva la mia vita…

-         ormai non c’è più nessuna ragione che tu rimanga… -

 

Quella maledetta voce, la stessa che mi prendeva in giro…che mi ringraziava…mi prometteva che non mi avrebbe mai fatto soffrire con la sua morte e che sarebbe sopravvissuto per la persona che ama e che l’avrebbe protetta…pan di cuculo… sono tua per sempre…

 

-         devo andarmene?? P-perché?- balbettavo dal terrore che mi immobilizzava il cuore e la mente

-          …… - “non rispodi!! Lasci sempre sospeso tutto,le parole…i sentimenti…”

-         Rispondimi Ryo!! Perché devo andarmene? Cos’ho f…!-la rabbia mi stava soprastando 

-         Sono semplicemente stufo di te e poi non avendo più lavoro… non servi – mi avevano immobilizzata, quelle parole dette senza emozioni o coinvolgimenti, mi avevano spiazzato da capo a piedi e non sapevo come controbattere…come si poteva replicare quando ti si dice di essere inutile.

-         Io… n…non…- farfugliavo, non riuscivo a pronunciare una parola intera…ero atrofizzata…io…

-         Poi andare dove vuoi, non mi interessa…basta che te ne vai da qui-

 

Non mi guardava negli occhi, ma sapevo che diceva sul serio e che molto probabilmente non gliene fregava molto di me… fuori pioveva ancora e il ritmo della pioggia si era aggravato; fuori c’era una vera e propria tempesta con lampi e fulmini… il mio stato d’animo si approssimava molto alla tormenta fuori dalla finestra, ma io non sapevo come farla scoppiare. Mentre ero ancora sconcertata delle rivelazioni di Ryo, lui si era mosso e mi aveva superato, camminava piano, non vedevo nessun turbamento in lui, nemmeno un piccolo cenno, da cui potevo trarre qualcosa…nulla…

 

-         Addio Kaori - la voce era dura

 

Fu allora che la mia rabbia, frustrazione, divenne terrore allo stato puro, i miei incubi più profondi si stavano avverando…lui mi stava abbandonando, mi stava lasciando, lui se ne stava andando dalla mia vita… non sapevo che fare, piangevo ancora, l’angoscia mi stava attanagliando, la testa mi faceva male, avevo paura, mi sentivo mancare… stavo male… tutto si stava disfacendo tra le mie mani e non sapevo come fare per portare tutto come prima, cos’era cambiato? Cosa stava succedendo? Io credevo di poter…Ryo…

 

Vidi Ryo girarsi di scatto dopo il mio flebile richiamo e gettarsi verso di me, l’ultima cosa che scorsi fu…la sua espressione di preoccupazione…era per me, Ryo? Per me?

 

“ Fine Flash Back ”

 

Mi sono risvegliata qui, in ospedale, attaccata ad una flebo, sola… fuori il temporale si è calmato, ma l’ acquazzone pretendeva di continuare…solo per ricordarmi…

 

Il scroscio d’acqua scende imperturbabile dal cielo e come dai miei occhi …scorrono verso il basso, impregnate di amarezza, lacrime… fredde lacrime…come il mio cuore fatto a pezzi da colui che me lo aveva riempito di felicità.

 

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Piove…odio la pioggia, mi riporta solo pensieri ed eventi spiacevoli…come la notte, il buio, si riaccendono vivi e folgoranti, quei ricordi che alla luce del giorno si affievoliscono…il ricordo di Kaori… distesa sul quel lettino cereo, come lei , con una flebo attaccata al braccio…sono stato io, vero? io a ridurti in quello stato? Rispondimi amore mio…non riuscivo a controllarmi…l’angoscia mi aveva attanagliato quando ti presi in braccio…avevo paura, ma ora è tutto finito… quella sera resterà solo un ricordo…da dimenticare, come me…

 

“ Flash Back ”

 

Entrai nell’appartamento, camminando con pesantezza, sentivo la sua presenza nell’aria, la sua fragranza inondarmi le narici…quante volte avrei voluto affondare il mio viso nei suoi capelli e respirare tutto di lei, toccarla, sentirla viva con me… solo per avere un ricordo, solo per poter possedere l’emozione dei momenti passati con lei…vorrei aver potuto sentirla vicina a me…

 

Mi avvicinai a lei, che usciva dalla cucina, odori confusi tra loro albergavano nell’appartamento, oggi doveva aver preparato i miei piatti preferiti…sapevo, ero consapevole, che stavo per farle del male…ma ne sarebbe valsa la pena…mai quanto il male che avrebbe ricevuto restando con me, mai quanto quello! Restare con me voleva dire morire…morire per colpa di qualcuno, persone crudeli… ma a lei non accadrà quello che successe a Maki, MAI!!! Io non permetterò mai che accada!! Andandosene tutelerà solo se stessa… si sarebbe salvata…almeno lei… tutti coloro che mi conoscono almeno una volta hanno rischiato di morire…compresa lei…è ora di sparire.

Le rivolgo uno sguardo gelido, sperando di essere riuscito a mascherare la mia malinconia…quando sono con lei non riesco più a ragionare…divento impulsivo e lei abbatte, solo con un sorriso, quelle misere mura che faticosamente io ero riuscito a sorreggere…esposto…ormai sono diventato questo…

 

Punti deboli? Lei!

 

-         Kaori… vieni in sala – sentivo la mia voce rimbombare nelle mie orecchie, dura e fredda… tremendamente fredda

-         S-si…- vedevo il suo corpo così esile e dimagrito scosso da leggeri tremori… come la sua flebile voce

 

Quando mi raggiunse le davo le spalle, io da bravo codardo che ero, non avevo il coraggio di fronteggiarla e guardarla negli occhi, gli stessi occhi che migliaia di volte mi incoraggiavano col suo amore… quegli occhi che odiavo veder arrossati dal troppo piangere, gli stessi carichi di dolore che coraggiosamente alla morte di Maki, non avevano pianto, ma alla venuta della notte, nascoste dal buoi, le lacrime giungevano impregnate di disperazione, sconforto e paura…

 

-         Kaori?- la richiamai…chissà a cosa stava pensando?

-         Dimmi Ryo…la cena è pronta ci sono i tuoi piatti pr-pre…- la guardai malinconicamente

-          … non penso che mangeremo questa sera…- mi guardava smarrita

-         …preferiti…perché? – sentivo salire, in lei, l’agitazione…

-         perché te ne devi andare!- lo dissi con talmente tanta durezza da far male anche a me…ma la cosa che mi fece soffrire di più furono le sue lacrime…tante e immense…la stavo ferendo

-         il motivo?- lessi uno sacrificio nel pronunciare quella domanda e molta speranza

-         ormai non c’è più nessuna ragione che tu rimanga… - il vuoto…ormai l’avevo annullata… sapevo di aver ucciso il suo spirito…ma anche il mio se ne era andato col suo…

 

le avevo promesso tante cose, promesse mantenute…promesse infrante. Oggi ho infranto tutte le mie promesse, ma solo una resterà mantenuta… avrei protetto la persona amata, questa… l'ultima…

 

-         devo andarmene?? P-perché?- era turbata, molto turbata…sarebbe scoppiata…

-          …… - non risposi, come spigarle per quale motivo la stavo allontanando? Quando nemmeno io ne ero sicuro? Quando anch’io ero terrorizzato da questa scelta…

-         Rispondimi Ryo!! Perché devo andarmene? Cos’ ho f…!-  Basta!! Era ora di mettere fine a questo tormento

-         Sono semplicemente stufo di te e poi non avendo più lavoro… non servi – vattene Kaori il più lontano possibile!!

-         Io… n…non…- non riusciva a parlare… quanto male Kaori? Quanta sofferenza solo ora…?

-         Poi andare dove vuoi, non mi interessa…basta che te ne vai da qui-

 

Non riuscivo a guardarla negli occhi, sapevo che stava piangendo ancora, ma ormai ero irremovibile…non avrei cambiato la mia decisione…però…quello sguardo umiliato e sconfortato…io

…NO!! Lo facevo per lei, era per il suo bene, interamente per lei… mi dispiace Kaori…morirei piuttosto che farti male…ma…

Mi mossi, la superai…i mio passo era lento, per paura di mostrare che ero instabile…come il mio cuore, solo un cenno, un richiamo e sarei crollato, l’avrei abbracciata, baciata… così debole il mio io di fronte a lei…

 

-         Addio Kaori - 

 

Scorsi in lei un cambiamento, come se qualcosa si fosse rotto, invaderla…la mia dolce Kaori…ora l’avrei persa per sempre, sarei rimasto solo, nella mia mente una miriade di immagini, voci, posti confusi e bui, si dimenavano nella mia mente, ma solo un’ immagine era chiara e nitida la sua…nonostante tutto lei restava quello… la mia luce…mentre io il buio

 

-         Ryo…-

 

Mi girai di scatto dopo il suo flebile richiamo, mi aveva chiamato, ma vidi solo il suo corpo fragile indebolirsi, cadendo a terra e frantumarsi in mille pezzi, se non l’avessi presa in tempo…era così sottile e leggera tra le mie braccia, i nostri sguardi si incrociarono, i suoi era sorpresi, i miei preoccupati…cosa ti avevo fatto…amore mio?

 

“ Fine Flash Back ”

 

Sono arrivato finalmente… questo accampamento, nella foresta, mi ricorda quegli momenti, quei tempi, in cui ero uno della resistenza, combattevo notte e giorno, ammazzando uomini, animali…esseri umani, sembra passata un’eternità… invece poco più di due decenni… Sono tornato… e dubito di tornare indietro…

 

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Il sole  mi solletica il viso, sono distesa sul lettino dell’ospedale… ah! Che silenzio, se fosse come una volta sentirei solo grida e strepiti delle infermiere per colpa di Ryo… ah! Sto piangendo? …si… evidentemente non riuscirò mai a controllarmi di fronte al suo ricordo, Ryo…nonostante tutto mi preoccupo…dove sei finito?

Dei passi attirano la mia attenzione, amplificandosi per tutto il corridoio, nulla riusciva ad attutire il frastuono echeggiante dei tacchi, scalpitare sul pavimento come una marcia… poi quiete…era ferma davanti alla mia porta, ne ero sicura. Un leggero bussare, la porta aprirsi  per rivelare la figura di Saeko.

 

Molto probabilmente dovrei odiare dal profondo la donna che ora mi fissa con uno sguardo tra l’ addolorato e l’orgoglio di una donna che a che a fare con la violenza, la morte e la severità tutti i giorni. Ma io non mi sento di giudicarla, anzi forse è pena…ecco cosa mi scaturisce… compassione per la vita che lei dopotutto ha scelto, e soprattutto perché è sola, vivendo in ricordi remoti…come me…anche se io…forse… 

 

-         Ciao Kaori, come stai? – che suono monotono…

-         Bene grazie, fra poco dovrebbero venirmi a prendere Miki e Umi per portarmi a casa –

-         Casa? – perché ti stupisci?

-         Si… anche se Ryo se ne è andato, resterò li per pulirla… e per aspettarlo! – aspetterò Ryo !

-         Kaori… è meglio se te vai da li! Perché non ti fai una nuova vita? –

-         Io… no…non  voglio…Ryo…- perché tutti volete che dimentichi Ryo?

-         Ryo ti ha lasciato sola, e dopo tutto questo resti ad aspettarlo… perché? – sembri cos’ì perplessa… ma come, non lo capisci Saeko?

-         Si è vero mi ha lasciata sola, mi ha distrutto la vita, ma per un attimo nel suo sguardo c’era tanta paura… Saeko dov’è Ryo!!- Dimmelo Saeko!

-         Io non posso dirtelo- lo immaginavo…

-         Allora mi arrangerò… grazie della visita- poco male…tanto scoprirò dov’è andato… e lo riporterò a casa…

 

Lascia la stanza stizzita, non deve aver calcolato che avrei agito così; ma ora non posso fare altro che agire così, lavorerò nel locale notturno e poi coi soldi del lavoro cercherò Ryo a costo di cercarlo per tutta la vita.

 

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Sono già passati tre mesi da quando ho lasciato Kaori distesa senza sensi nel lettino dell’ospedale, era così cambiata, al posto della donna focosa e coraggiosa era subentrata una remissiva e turbata… da me.

Tre mesi immerso in questo marciume, solo… ah! Saeko questo lavoro ti costerà almeno 20 mokkori… ma nonostante tutto lei, di notte, mi appare in sogno bella, luminosa e sorridente…il mio piccolo SugarBoy, mi appare nel suo splendore, ma poi inesorabilmente si sovrappone lei spaventata, gemente… oppure morta, ed è allora che mi sveglio con l’angoscia, che nemmeno nei peggiori incubi che mi hanno perseguito negli anni, riuscirebbero a farmi provare.

 

Tre mesi che non la vedo, non la sento, non la tocco…non so nemmeno se sta bene…se ora… ormai avrà già incominciato una nuova vita, ora mi odierà… spero solo che sia felice…

 

-         Ehi Kiragi!! -

-         si?

-         Ti vuole subito il capo -

-         Mmh…va bene –

 

Mi avvio lentamente verso la tenda del capo, entro e come al solito trovo Tetsu Hitokama concentrato in ben altre cose sempre in compagnia di 2 donne, mi giro e aspetto che mandi via le due donne. Uscite finalmente, lo sento mugolare, disteso a pancia in su sul letto intento a fissare il soffitto, sorridendo.

 

-         Ah Ryo!! Non sai che ti perdi!!! –

-         Tetsu, per cosa mi hai chiamato?-

-         Oh nulla, vorrei solo che andassi a prendere il carico-

-         Perché io? Manda Tajkeshi –

-         No!! Vai tu… c’è della bella merce e sai che ti dico –

-         Cosa? –

-         Dovrai prendertene una!!

-         Tetsu lo sai che non mi interessa!! –

-         E invece si!! Sei sempre così malinconico…-

-         Tetsu…-

-         Ma si!!! Dai una botta e via!!! Puoi andare, partirai domani con Tajkeshi!!

 

Come pensavo mi dovrò occupare del carico… ma al solo pensiero di quello che vedrò domani mi sento male… e i sensi di colpa mi assalgono, non potrò aiutarle… non potrò salvarle dal loro crudele destino… dovrò lasciar passare decine di donne davanti ai miei occhi freddi e imperturbabili, mentre le vedo camminare scalze, quasi nude e livide in volto, nel corpo e nell’anima dalle continue oppressioni e violenze provate per i continui spostamenti…

 

…prostitute…schiave… il carico di schiave… donne picchiate, violentate, sporcate da luridi bastardi che non fanno che deturpare la loro anima.

 

Fra poco sorgerà il sole e manca poco al campo per ritirare la merce… povere donne… scendo dalla Jeep e camminando disgustato, seguito da Tajkeshi, mi addentro nell’accampamento lurido e viscido, pieno di uomini corrotti e infami… un urlo, il carico è arrivato… arrivo in prossimità del camion ma la mia attenzione viene attirata da una donna per terra che fissa sanguinante la canna di un fucile… occhi vuoti… occhi fermi…

 

Forse una almeno potrei salvarla… una… tra decine di donne come lei, strappate alla loro normale vita e scaraventate in un incubo… l’incubo che le porterà alla loro distruzione… una verrà salvata…

 

Bang

 

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Il botto smorzato del motore mi raggelò il sangue, come ogni volta che si fermava il camion, il mio cuore iniziava ad accelerare furiosamente… col cuore che letteralmente usciva dal mio cuore, il telo che non ci permetteva di poter vedere il cielo improvvisamente venne sollevato, inondandoci di freddo e dalla consapevolezza che era solo l’inizio… di un bruttissimo incubo…

 

Guardo incantata il manto notturno trafitto da migliaia di stelle, non era la prima volta che vedevo il cielo stellato di notte… ma mai dal tetto della mia casa lo spettacolo era stato così affascinante… già casa mia… se fossi stata più attenta ora non sarei qui…

 

-         SCENDETE SUBITO DAL CAMION!!!! VELOCI!! –

 

Un urlo rauco mi sollecita a dimenticare i miei pensieri e ad accogliere a braccia aperte la realtà, ma soprattutto a combatterla, mai avrei permesso a nessuno di toccarmi… sempre meglio la morte che diventare una schiava o prostituta… meglio la morte come compagna che stare tra mani di sporchi depravati.

Mi giro, vedo gli sguardi di molte altre donne che come me sono cadute in questa spirale maledetta, sguardi di donne disperate, terrorizzate… sguardo di terrore nel vedere morire altre come loro… l’orrore nel vedere un’amica con un buco in fronte perché si era rifiutata di ubbidire…

 

-         …Riako…- mi giro di scatto

-         Bela aspetta ti aiuto!!! –

 

Aiuto Bela a scendere, si era storta la caviglia in un precedente spostamento…questo dalle voci dovrebbe essere l’ultimo, sono da ormai più di due mesi circa che insieme a Bela ed altre ragazze siamo trasportate senza meta in mezzo a dei accampamenti pieni di uomini, armi e distruzione trattandoci come bestie, oggetti sessuali … siamo chiamate merce di scambio, carico, schiave o puttane…tutto tranne che donne o almeno esseri viventi…

 

…non siamo nulla…

 

vengo strattonata per un braccio da un uomo, un mercenario forse o semplicemente un assassino, mi tira pesantemente buttandomi per terra e mi tira un potente calcio in faccia… non so il perché, ma oltre il dolore al volto per il potente calcio e la visione della canna del suo fucile sulla fronte, riesco solo a sentire il battito del mio cuore… regolare… è tranquillo, forse sto per morire e sono calma…

 

pazzia…

 

sono diventata pazza… Ryo se solo potessi dirti addio… vorrei solo poterti vedere un’ultima volta… Miki… scusami…Mick forse avrei dovuto subito darti ascolto, quel giorno… forse non sarei finita qui sudicia di fango e con un fucile puntato contro…

 

“ Flash Back ”

 

Sento pian piano la solitudine entrarmi dentro, ora che la casa è vuota, ora che la mia vita è vuota…

solo ora capisco che nulla potrà essere come prima…tutto era solo una mia illusione, una fantasia… non volevo crederci… non potevo… se no come potevo andare avanti?

I tuoi ricordi, Ryo, mi riempiono la testa, ogni particolare mi trapassa la mente, le battute, le risate, le arrabbiature, i pianti ma soprattutto le gentilezze e quei piccoli ma preziosi momenti d’intimità che solo io potevo avere, che solo con me avevi… Ryo… non posso odiarti… anche se ho provato… ma nulla… piango… ho pianto molte volte per te… ma è con te che ho ricominciato a vivere serenamente dopo la morte di Maki…perché tu mi hai accettato nonostante fossi poco più che una ragazzina… mi hai accolto…

 

…ed questo non potrò mai dimenticarlo… mai!

 

Il campanello!! Vado alla porta, sento una presenza robusta… come quella di Ryo… forse…

 

-         Mick… ciao! – non che fosse delusione, ma vedendo Mick un po’ di amarezza l’ ho provata…

-         Mi spiace non essere chi speravi… - ah!! Beccata

-         Non è come pensi… - o almeno non del tutto

-         Ah no? Piuttosto come stai? –

-         Sto bene…per essere una che ha perso tutto – perdendo Ryo, ho perso tutto

-         Kaori…perché non te ne vai da qui?-

-         Uff!! ma cos’è?? Vi siete tutti messi d’accordo? Almeno cambiate la frase!- che rabbia!!!

-         Kaori sto parlando sul serio… restando qui non faresti che soffrire…- Ah si?

-         Perché? Andandomene che cosa cambierebbe?-

-         Almeno non vivresti nel passato… ti ha abbandonato, che tu lo voglia o no!!!- non è vero!!!

-         No!!! Non me andrò!! Io lo amo!! Capisci Mick?! Non posso abbandonarlo…-

-         Abbandonarlo…? Tu? È stato lui!!! Kaori è stato lui a lasciarti! Non tu! –

 

Io non sono riuscita a capire che Ryo aveva bisogno di me, disperatamente bisogno di me…invece io per la troppa paura di fare qualcosa di sbagliato mi sottomettevo a lui, ma lui non voleva una persona remissiva al suo fianco… come invece io ero diventata… mi dispiace… Ryo

 

-         …Mick… tu mi vuoi bene?-

-         …si -

-         non potrò mai rifarmi una vita… come te, Miki, Umi, Saeko e tutti gli altri, non avete capito che è Ryo la mia vita…solo con lui potrò essere felice –

-         … sei sempre così buona… però – non è vero sono solo una meschina…

-         mmh? Però cosa? –

-         Miki mi ha parlato che fai un secondo lavoro… -

-         E con ciò?-

-         Ti controllerò io  -

-         …Va bene… Alle 22.00 qui –

 

Mi si è chiuso lo stomaco, per non svenire mi bevo almeno due tazze piene di caffè, non so che fare, ormai sono passate due settimana dal mio ritorno dall’ospedale e le miei ricerche per trovare Ryo non sono servite a nulla, se non per scoprire che non è più nel paese. Fra poco dovrebbe arrivare Mick per portarmi al “ lavoro ”, ricordo ancora la sua occhiataccia dopo aver letto l’insegna del bar… era veramente buffo… ma mai quanto dopo avermi visto ballare… non era arrabbiato, peggio… ma è solo riuscito a farmi sorridere… ho un assoluta urgenza di soldi e anche tanti, devo comprare più informazioni che posso e se questo è l’unico modo…ben venga

 

Ballo, servo ai tavoli, servo al balcone… passa un’ora, due, quattro e al solito tavolo c’è Mick… ormai è da una settimana che mi accompagna e poi per portarmi a casa, mi aspetta fino alla fine del mio turno… sempre col suo bel vestito bianco, i suoi guanti puliti color neve, e i suoi occhi che guizzano in ogni direzione sempre alla ricerca di qualcosa o qualcuno… per poi posarsi su di me… ed io sorridendoli, lo saluto con un cenno…spero solo che Kazue non sia gelosa o almeno che non litighino…

 

Finalmente è finito il turno… sono stanca… vedo Mick alzarsi e fissarmi, gli faccio cenno che vado a cambiarmi e che ci vediamo fuori, mai stata così stanca in tutta la mia vita… sono le 3 e per fortuna domani non ho il lavoro agli uffici così potrò dormire almeno un po’ di più…

 

-         Riako…vai a casa? –

-         Si Bela, ormai è finito il mio turno…–

-         Kaori, chi è quel bel giovanotto? Ryo? –

-         Oh! No, no è Mick un mio amico, un amico speciale –

-         Ah, capisco… -

-         Bela posso farti una domanda? –

-         Certo –

-         Dove sono finite Momo e Aya? –

-         … si sono licenziate l’altro ieri…-

-         Licenziate? Perché? Mi sembravano entusiaste di questo lavoro –

-         Non so dirti… però ti consiglierei di farlo anche tu… -

-         Cos…? Bela… tu nascondi qualcosa…?

-         Riako considera la mia proposta… è per il tuo bene…-

 

Esco e una volata di vento gelido mi alza l’impermeabile, un brivido mi attraversa la spina dorsale, appoggiato stancamente ad un lampione c’è Mick con la sua solita sigaretta accesa e l’odore dell’asfalto bagnato misto al tabacco, arriva fino alle miei narici per rammentarmi che nonostante tutto e tutti io continuo a esistere… anche se con fatica… vivo… il mio cuore batte violentemente con impeto al suo nome e finché batterà io lo cercherò…Ryo, nessuno potrà fermarmi… NESSUNO!

Mi avvicino a Mick ed incominciamo ad avviarci, sento la sua presenza forte e robusta come quella di Ryo, mi manca… e anche tanto…

 

-         Kaori… devi andartene da quel posto – che voce grave…

-         Ne abbiamo già parlato… non posso -

-         Invece si che puoi, quel posto non mi convince…-

-         Non ti convince?-

-         In questa settimana sono sparite 10 ragazze… e tutte nella stessa sera –

-         Bela mia ha detto che si sono licenziate…-

-         Tutte insieme? –

-         D’accordo finisco la settimana e poi mi licenzierò…va bene?-

-         Si -

 

Non arrivai mai alla fine quella settimana…infatti una delle ultime notti io, Bela e altre 4 ragazze, alla chiusura del locale, con la scusa che dovevano darci il compenso, ci chiamarono in una cabina e da il vuoto…

 

Mi sono svegliati qui sballottata su un camion, insieme a Bela ed oltre alle altre 4 ragazze del bar, c’erano si e no altre 20 ragazze che pian piano che passavano i giorni diminuivano…sempre di più… soprattutto di notte, si sentivano le loro urla, i pianti e poi gli spari…

 

“ Fine Flash Back ”

 

Il sole sta sorgendo, le stelle si ritirano lasciando spazio all’immensità del splendente astro…

 

La canna del fucile era a poco più di 10 cm dal mio viso, io la fissavo attratta… quasi a sperare che sparasse, solo perché se fossi morta… sarei morta con l’illusione che lui avrebbe sofferto per sensi di colpa atroci…almeno il doppio dei miei… una piccola rivincita… Ryo se mai morirò… sono certa che ci ritroveremo di sicuro all’inferno…insieme all’inferno…dove tu non mi potrai mai più lasciare…

 

Bang

 

Fine 2° capitolo

 

Ah! Finalmente finito!!! Per coloro che disperavano che non avrei mai continuato ecco appena finito il 2° cap. anche se per il terzo dovrete un po’ penare, arriverà anche quello…ho solo bisogno di tempo.

Ringrazio le persone che hanno commentato la ff a cui, con mio grande soddisfazione, è piaciuta.

Spero che questo capitolo non vi deluda ^__^

 

GRAZIE A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLO

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Capitolo 3
*** Melodia di vita ***


Nuova pagina 1

Salve a tutti!!! Spero che siate contenti che abbia finalmente concluso il 3 capitolo!!! Beh… io si!!! Cmq spero che vi piaccia, e mi scuserete gli errori…vero? ^_^

 

Buona lettura

 

P.S. in questo capitolo ci sono vari vocaboli “coloriti” ma sono necessari per la credibilità della storia… scusate ancora!!

 

Capitolo 3°: Melodia di vita

 

tum tum

 

tum tum

 

lo riconosco

 

tum tum

 

Un suono familiare…conosciuto… la prova che sei vivo… una melodia…

 

tum tum

 

tum tum

 

Mi viene da ripensare alla mia vita…alle miriadi di cose che avrei voluto fare nella mia vita… hai miei giorni al liceo, alle risate, le litigate… alla solita cassetta piena di lettere d’amore rigorosamente scritte da ragazze… il principe Kaori, mi chiamavano così per prendermi in giro… nostalgia? Tanta…le giornate passavano lente, ma passavano, senza particolari episodi… monotone… forse… ma anche allora la mia vita fu sconvolta… sempre ed inevitabilmente… perché è accaduto tutto questo?

Il mio sogno… tutti i giorni non facevo che pensare a raggiungere il mio scopo… il famoso sogno nel cassetto, si…anch’io ce lo avevo… dicevo… “quando sarò più grande potrò”… “finalmente farò”…e invece ora non mi è rimasto che una pallida malinconia al suo ricordo… era sciocco… ma era il mio!!

Spesso avevo bisogno di aiuto, di sostegno o anche solamente di qualcuno che ascoltasse i miei dubbi, le miei insicurezze e paure… e quel posto è sempre stato di Maki, mio fratello…?

Lui, però non era il vero fratello… scoprii infatti che ero stata adottata, ma sapevo che, anche se non era di sangue… lui era molto di più di un semplice fratello, era tutta la mia famiglia, la mia vita e … anche lui mi è stato strappato… il 31 marzo… è morto il giorno del mio compleanno… 

 

tum tum

 

tum tum

 

Cerco di aprire gli occhi ma un bruciore insistente mi fa desistere, se si prova dolore anche da morti tanto vale restare dove si è… comunque confido nelle poche facoltà rimaste e riesco a muovere il braccio destro fino al viso e sento una benda ruvida… cerco di schiudere la bocca, ma col solo risultato di riempirla col sapore dolciastro del mio sangue… probabilmente devono avermi riempito di botte, per fortuna non ero cosciente…

Eppure sono viva? … sento dolore, nel corpo e nell’anima… pensavo che se fossi morta tutta questa sofferenza si sarebbe attenuata… ma mi sbagliavo… sono viva e messa peggio di prima… però mi hanno sparato… ho sentito distintamente lo sparo, anche se ho ancora la sensazione che prima qualcosa si sia lanciato su di me… forse una persona…

 

Ho il terrore che questo sia solo l’inizio… della mia morte

 

-         come ti senti? -

-         …i…o… ah - non riesco a parlare… provo una fitta all’addome e fatico anche a respirare…

-         non parlare se ti fa male –

-         …Be-ela… - ti prego dimmi dov’è!!

-         Bela? –

-         …si-i…ah…-  rispondi…

-         se ti riferisci alla donna con i capelli neri… è morta –

-         …no…mor- morta?  - come è possibile

-         si è gettata su di te prima che ti sparassero e l’hanno colpito al cuore… è morta senza soffrire se questo ti è d’aiuto –

 

no, non mi è d’aiuto per niente, Bela è morta ed io sono sotto le cure di uno sconosciuto… ma perché non sono morta? Bela mi dispiace tanto, tu che mi hai sempre aiutato…che mi hai sostenuto in questi mesi, Bela perché mi hai salvato la vita? In fin dei conti non mi conoscevi nemmeno… Bela…

 

-         ora riposa… ti inietterò un sonnifero… - no fermo!!!  non voglio… ah…

 

°° È forse un sogno la visione davanti a me? °°

°° Particolare… strano… una finestra aperta con le tendine bianche ricamate di un giallo pastello che ondeggiano al ritmo del vento… più particolari… un piccolo comodino vicino alla finestra con una lampada e un portaritratti… °°

°° Un flash!! Uno sparo…urla… lacrime senza controllo… sofferenza… frammenti di ricordi sudici di sangue color vermiglio… la mia esistenza è iniziata nel sangue… mio padre e mia madre… l’incidente… mio fratello Maki… Ryo… io…°°

°° La visione si è ripristinata… ora il portaritratti è sparpagliato con tutte le schegge di vetro sul pavimento, anche i frammenti del cristallo della finestra si mischiano ad esso… un proiettile… riesco solo a vedere la fotografia adagiata sul pavimento con un foro sul volto di due persone… °°

 

Mi alzo bruscamente e una fitta di dolore al fianco, mi strappa un gemito di dolore… ho in mente il sogno appena fatto…così inquietante…e…vero, troppo vero per essere un sogno… non credevo di poter ancora sognare, sognare della mia vita, di mio fratello e di Ryo…le persone più importanti di tutta la mia vita…

 

Ma ora…cosa succederà…?

 

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Un rumore sordo diretto al mio orecchio, le hanno sparato, quel bastardo le ha sparato!! Sento invadermi la collera, odio che per troppo tempo ho trattenuto… sono così stufo di vedere morire la gente, si vede che sto invecchiando… odiare quello che per tutta la mia vita, in silenzio, ho praticato… ora non posso più accettarlo, uccidere… ho ucciso molta gente e con loro ho distrutto la mia anima… brandelli che solo con l’amore che non ho mai meritato, hanno ricostruito la persona che sarei potuto diventare… ma i fantasmi sono ritornati a reclamare la loro vendetta.

 

Tanti volti, nemici… sconosciuti… amici… continuerò forse ad ammazzare la gente per salvare una vita miserabile come la mia?…forse dovrei sprofondare nel baratro del mio passato e morire abbandonandomi ad esso… probabilmente sarebbe l’unica cosa giusta in tutta la mia vita.

 

Immobile guardo stupito l’uomo, col fucile, fissare irritato il corpo senza vita della donna… si è gettata prima dello sparo sull’altra donna ed è morta per proteggerla… lo sento urlare per la frustrazione, non l’ ha ammazzata ma presto lo farà. Mi avvicino veloce verso l’uomo e gli assetto un calcio in pieno volto, facendolo barcollare e cade a terra come un sacco di patate, sbigottito!

…senza degnarlo di uno sguardo sposto il cadavere e sollevo il corpo della donna svenuta… una sensazione di familiarità mi invade… urlo con furia le direttive del carico e con impeto salgo sulla jeep tenendo salda la donna inerme tra le miei braccia mentre Tajkeshi mi guarda dubbioso e preoccupato…

 

-         Che c’è Tajkeshi – gli parlo con strizza, odio quando mi fissano

-         È solo… beh ecco… -

-         Parla Tajkeshi!! –

-         Il capo non sarà contento dell’accaduto…-

-         Perché pensi questo? –

-         L’uomo che avete picchiato è … -

-         Si so chi è… se ha la fama di trucidare le sue vittime… soprattutto donne, lo aspetterò e lo ammazzerò perché questa diventerà la mia donna –

 

La mia donna… lo diventerà? Ora come ora è l’unica soluzione… non voglio costringerla, sarà una sua scelta anche se quando l’ ho raccolta tra le mie braccia, una sensazione non indifferente di familiarità mi ha stretto il cuore… solo con Kaori il mio cuore batteva così, forse è solo una mia impressione… ma come l’ hanno ridotta quei sporchi bastardi… ci metterà un bel po’ prima di riuscire a vedere con il viso in quelle condizioni… i suoi occhi mi hanno colpito all’istante…così forti ma allo stesso tempo vuoti di qualsiasi speranza… ma cosa ci si può aspettare da donne che dopo essere state rapite e violentate per dei mesi, hanno visto sparire qualsiasi speranza di evasione?

 

Bip

 

Il segnale, devo mettermi in contatto con Saeko, è da quando è incominciata l’operazione che aspetto questo momento… l’ultima volta che chiederò di Kaori… l’ultima, solo per sapere che sta bene…

 

Mi apparto nella mia tenda e aspetto la chiamata… sento interferenze poi…

 

-         Ryo? –

-         in ascolto –

-         come sta andando la missione?-

-         tutto procede come programmato –

-         i tempi? –

-         mi servono cinque settimane 

-         … è troppo… è rischioso –

-         quattro e faccio chiudere la missione –

-         …accordato –

-         Saeko? Come sta? –

-         …chi? –

-         sai chi Saeko? –

-         Ryo è sorto un problema… Kaori è stata rapita, più precisamente è entrata nel traffico della vendita di schiave… -

-         C-cosa!!! Saeko ma come? –

-         Ora non posso… –

-         Saeko!! –

-         Passo e chiudo! –

-         …passo e chiudo –

 

Kaori… nel traffico delle schiave… quindi potrebbe essere in mezzo a questo carico oppure… in uno dei precedenti… maledizione!! Un’altra volta… l’ho persa un’altra volta!! Non può essere… ma come può essere successo… forse questa ragazza sa qualcosa… lo spero… altrimenti questa sarà l’ulti…ma…

 

-         Kiragi!!!! –

-         Acc…!! –

-         Kiragi!! Mi spieghi cosa ti è saltato in mente!!!

-         Tetsu… ho semplicemente soddisfatto il tuo desiderio… ho scelto una donna…-

-         Si, ma non dovevi tramortire quel tizio!!! Lo sai che razza di figli di pu***na è quello??!!!

-         Si…–

-         Ti rinfresco la memoria!!! Quello è il braccio destro di Hitakawi!!! 

-         Le stava per sparare –

-         Kiragi!! Ma con tutte le tr**e del carico, proprio quella dovevi scegliere??!! –

-         Si…-

-         Ca**o!!! Kiragi… se non ti avessi visto io ad ammazzare quei figli di pu***na quel giorno, giurerei che sei un fottuto infiltrato… ma bada bene…altre pu***nate come questa e sei morto!! –

-         Si -

-         Spero almeno che ne sia valsa la pena salvare quella cagna, sappimi dire, ok? –

-         Si –

-         Vorrà vendicarsi… e ci andrò di mezzo anch’io!!!! -

-         Sarò pronto –

-         Lo spero… -

 

È andata… ora sarò sorvegliato…pazienza…adesso devo pensare a questa donna, non so perché ma ho l’impressione di conoscerla… mi ricorda vagamente Kaori, forse per il suo volto…anche se ora è piuttosto malridotto … Kaori…devo trovarla!!!

 

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MERDA!!! Che dolore!!! Non riesco ancora ad aprire gli occhi… ho paura… anche se non percepisco nessun pericolo dall’uomo che mi sta curando e che mi ha salvato la vita.

Appena l’ematoma e la ferita alla tempia saranno guariti e sarò in grado d’alzarmi… sarà sgradevole sapere il perché mi ha salvata… 

 

-         sei sveglia? –

 

eppure questa voce mi ricorda terribilmente Ryo… o forse sono semplicemente impazzita ed ossessionata da sentire Ryo ovunque… già…deve essere così…

 

-         mmh… si…-

-         bene…  dimmi riesci ad aprire gli occhi?-

-         …no -

-         è ancora presto… e il braccio?-

-         non mi provoca più dolore –

-         bene… -

-         perché mi hai salvato?-

-         … -

-         sappi che piuttosto che soddisfare i tuoi bassi istinti, preferisco uccidermi. Non sarò la tua pu***na!!! Vedi di trovartene un’altra!! –

-         …calmati… non ho intenzione di farti nulla –

-         ah si?… mi hai salvato così…senza nessun fine… EHI!! non credere di darmela a bere!! Str***o!!! siete tutti uguali!!! TUTTI –

-         ti ripeto che non ti succederà nulla… ora sta zitta e buona che sta arrivando qualcuno!!! –

 

Zitta e buona?? Maledizione! Se solo potessi vedere… questa situazione non mi piace per niente, perché continua a dirmi che non mi farà nulla? Forse… non è come gli altri… no!!! Non devo farmi fregare, lui è un mercenario, un assassino… un mostro…

Devo trovarmi in una di quelle tende… c’è una leggera brezza… chissà che giorno è? O che mese? Mi sembra passata un’eternità da quando è cominciato questo incubo…

 

-         Allora Kiragi? La tua Tr**a, come sta? –

-         Tajkeshi!! Non permetterti mai più di chiamarla così!! Sono stato chiaro?! 

-         Parole del capo, Kiragi. Ho solo eseguito l’ordine di riferirtelo –

-         …un’altra uscita del genere, Tajkeshi e  ti troverai un buco supplementare in fronte!! –

-         …si… scusi…-

 

oh oh… ma che cavolo di individuo mi ha salvato?

 

-         Dì a Tetsu che è tutto sotto controllo…-

-         Si… al campo 5 alle 12 venerdì… porta la donna -

-         Ricevuto… -

 

Campo 5 alle 12 venerdì prossimo… e ci devo andare pure io? Ma perché? E che giorno è oggi??

 

-         ehi? Cos’è sta storia? –

-         il tizio che voleva ucciderti, vuole vendicarsi –

-         venerdì prossimo? –

-         oggi è domenica… sarà tra due settimane, riuscirai a vedere per allora –

-         …io…mi dispiace… -

-         ti dispiace? Ah Ah Ah!!

-         Perché ridi??

-         Sei strana… prima dici che preferiresti ucciderti piuttosto che essere toccata da me, e ora ti dispiace…? –

-         …io…no!! Non mi dispiace… è solo che… -

-         rilassati… ha deciso di morire per mano mia… oppure… -

-         …oppure? –

-         puoi sempre vendicare la tua amica… se lo desideri… -

-         …Bela… si è sacrificata per me… si!! voglio vendicarla! –

-         siamo d’accordo… ah! Io sono Ryo…Ryo Kiragi –

-         … Ah! Ti chiami Ryo? –

-         esattamente, perché? –

-         no…nulla…

-         … -

-         Kao…Riako… -

-         Come?

-         Io sono Riako Maki –

 

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È ormai passata più di una settimana dalla nostra presentazione, non delle migliori… per colpa del dolore e degli occhi ancora gonfi… mi ero sentita in trappola…invece Ryo… Kiragi si è rivelato una persona gentile, non mi ha mai toccato e nemmeno disturbato… anzi mi annoio qui, sempre da sola…lui sparisce per tutto il giorno ed è allora che ho paura… il silenzio interrotto solo da spari e grida inattesi, mi spaventano… perché so di certo che toccherà a me… prima o poi… non ci sarà un’altra persona che mi salverà come a fatto Kiragi… la prossima sono io, come quel giorno…anche se avrebbe potuto benissimo lasciarmi morire.

 

Mi stavo per conficcare un coltello nella gola… lo avrei fatto se non mi avesse fermato, meglio morta che stuprata

 

“ Flash back 

 

“ Ero sdraiata sul letto, che nulla aveva di letto se non un materasso ormai ammuffito con le molle che bucavano il tessuto vecchio e logorato, le zanzare ronzavano con ferocia, ma il letto era protetto da una zanzariera.

Percepivo con i miei sensi la sua presenza… vicina ma non troppo, come se avesse paura di violare il mio spazio. Erano giorni che non mi muovevo e avevo proprio voglia di sgranchirmi le gambe, avevo voglia di guardarlo, di scoprire il volto del mio salvatore… chissà come mi vedeva lui, scarna… logorata, la mia pelle ormai rovinata, ferita e secca…per non parlare dei capelli, quei maledetti bast***i ci avevano costretto a tingerci i capelli di biondo, che orrendo colore… così dissi addio ai miei capelli ormai lunghi.

Avevo voglia di tornare a casa… ma nessuno mi aspettava, ne che mi cercava… nessuno perché Ryo… mi aveva abbandonata…”

 

-         ehm… sei sveglia?

-         … si -

-         ti serve qualcosa? –

-         si vorrei sgranchirmi le gambe … -

-         mi dispiace non puoi –

-         perché no? –

-         perché se vai in giro da sola… potrebbero aggredirti –

-         allora vieni con me –

-         ora non posso… quando torno –

-         e sarebbe?

-         Tra quattro ore –

-         Mi troverai qui nella stessa posizione –

-         D’accordo –

 

Quattro ore… e come le passo io quattro ore adesso… non posso fare nulla, va beh vorrà dire che dormirò

 

-         ehi!! Guardate questa è la tenda di Kiragi 

-         di chi??? –

-         Kiragi! Lo str***o che ci ha fatto pulire la me**a dei cani con le mani!!

 

Ah!! Che succede!!

 

-         entriamo dai!! Deve essere andato al campo ad est… tornerà tra circa 4 ore-

-         perfetto!! Vedrà quello str***o di cosa siamo capaci!-

 

oh oh! E adesso che faccio! Mi vedranno di sicuro se resto qui… ok… non ho nulla con cui difendermi, nulla per nascondermi… scappare!! Si si!! Scappare è la soluzione migliore…

 

“ Mi alzai lentamente dalla branda, sentii ogni mio minuscolo osso schioccare sotto lo sforzo e non per ultimo, con un bel capogiro. Non ce l’avrei fatta, stavano per entrare… mi buttai per terra come un peso morto, le precedenti ferite mi bruciavano, contrariamente alle mie previsioni di guarigione… sarà che solitamente bisogna tenerle pulite, mentre io le stavo sfregando con furia sul sporco pavimento, per salvare cosa? O chi? Salvarmi e poi? ”

 

L’unica certezza? …che morirò comunque…

 

-         ehi!! Guardate che tenda che ha questo figlio di pu****a!!

-         ha perfino due letti!!!

-         Due? E che se ne fa di due?

-         Sicuramente per bellezza, no?

-         Davvero? Sei sicuro?

-         Ma noo!! Ritardato di me**a!! per scopare!! Anche se…

-         Cosa?

-         È ancora caldo… c’era qualcuno fino a qualche momento fa…

-         Mi ricordo che Kiragi aveva salvato una pu****a

-         Ah si? Cerchiamola!!!!!

 

Ca**o!! la solita fortuna!! E ora… non capisco dove sono, vedo solo un grande tavolo e delle scatole… no forse… sono…pr-proiettili…si!! Troverò sicuramente una pistola!

 

“ Mi trascinai lentamente verso il tavolo di fronte a me, ma sfiga volle che rovesciassi uno sgabello con sopra, dall’odore, alcool e con l’immancabile fracasso di vetri rotti.

Il silenzio che sprofondò su tutta la tenda, era così palpabile che quasi credetti di scoppiare da quanto nei timpani rimbombava il mio cuore… un tamburo dal panico… nonostante tutto avevo paura di morire… confortante…”

 

-         ah!! La vedo!!! È vicino al tavolo… lì in fondo!!-

-         prendetela!!

 

“ Mi slanciai verso il tavolo, pregando di trovare qualcosa per difendermi… per ammazzarli se solo mi avessero toccata, ma evidentemente non era la mia giornata fortunata… no decisamente ”

 

-         Aaaahhh!! Lasciami str***o!! non toccarmi!!

 

“ La mia voce era almeno di ottava più alta!! Era stridula e pervasa di evidente terrore… ero una scarica incessante di panico… non poteva finire così, no dopotutto quello che avevo passato, le notti al freddo, le urla, gli incalcolabili spari riecheggianti nella tetra oscurità, gli sguardi vuoti, i sospiri per non essere stata scelta… e lo sguardo di paura e rassegnazione di coloro scelte… il precipizio della follia che gioca con te… la morte come unica amica e avversaria… non dopo che Bela aveva dato la vita per me… noo!!! ”

 

-         nooo!!! –

-         sta ferma!! ti ho detto di stare ferma troia!!

 

Sciaff!

 

“ Lo schiaffo mi fece sbattere contro il tavolo e mi conficcai lo spigolo nelle costole per cui gridai, un urlo sgraziato senza enfasi… a causa dell’urto sbattei anche la testa e mi cadde la benda dall’occhio… vedevo meglio… e infatti vidi ciò che mi avrebbe salvato…! ”

 

-         allora ci divertiamo o no? -

-         si dai… incominciamo –

-         su! tr**a non fare tanto la difficile –

 

si dai… è ora di divertirci, sotto a chi tocca… vi farò vedere che cosa vuol dire toccare Kaori Makimura!

 

… chi vuole farsi un giro all’altro mondo per primo?

 

-         bellezza… su dai! non fare la preziosa-

 

“ Ricordo nei minimi particolari tutto quello che successe in quel lunghissimo minuto. Mi sento ancora ora la sua presa brutale e addosso l’odore lurido di sudore, il sudiciume mischiato a sangue, la risata eccitata che mi perforava la testa e la rigidezza delle mie mani nel squarciargli il ventre molle e disgustoso… il mio primo cadavere… quando realizzai questo pensiero ricordo che vedevo solo sangue su tutto il mio corpo… ”

 

“ e mi tranquillizzai…vedendo quel sangue, mi tranquillizzai…perché sapevo che ne mancavano solo altri due… ”

 

“ non ero evidentemente l’unica sbalordita di quello che avevo fatto, perché feci in tempo a scagliarmi furiosamente contro uno degli altri due.

 

“ Preso alla sprovvista, la mia vittima designata, non facendo a tempo a spostarsi ricevé una coltellata sulla spalla destra ed a causa dell’eccessivo slancio gli tranciai di netto tutto il muscolo. L’urlo di agonia che si espanse per tutta la tenda mi invase il corpo di adrenalina…mi sentivo viva… viva come mia ero stata…”

 

“ Lo guardavo contorcersi dal dolore disteso davanti ai miei piedi, avrei potuto finirlo con un altro colpo… lì a decidere… il potere di vita e di morte… c’è l’avevo io! ”

 

“ Non feci in tempo a finire l’operato che l’altro str***o mi colpì violentemente al volto con un calcio, facendomi sbattere addosso ad una sedia. Ero stordita… non riuscivo nemmeno a muovermi, l’occhio mi pulsava vivamente… il colpo mi aveva rotto il labbro e qualcosa altro… e intanto avevo perso il coltello… ”

 

-         lo sai che mi hai stupito parecchio? –

-         … -

-         pensavo che fossi solo una inutile troia… evidentemente mi sbagliavo… deve averti addestrato quel bast**o di Kiragi, vero? –

-         … -

 

“ Non riuscivo a pensare a nulla, avevo il cervello in pappa, troppe emozioni, sensazioni e avvenimenti,  così tanto cambiata in così poco tempo… ormai era inevitabile… la Kaori di un tempo non esisteva più… … nulla sarebbe stato come prima, nemmeno io…”

 

-         aiutatemi… per favore… Kita… aiutami –

-         … perché? –

 

“ Assistetti a quella scena, come se la guardassi attraverso un televisore, ma ero lì, vicinissima, sentivo l’odore del sangue, lo sentivo incrostarsi sulle mie mani e nelle unghie… gocciolare dal mio volto … vedevo il ghigno sadico e folle di quel bast***o…”

 

-         …come perché…KITA AIUTAMI!! –

-         … ho altro a cui pensare… muori!! –

 

BANG…

 

“ Un solo colpo, in fronte…lo aveva ucciso…e ora toccava a me… ”

 

“ Cercai di trovare il coltello, non volevo essere violentata dal quel schifoso, volevo trovare il coltello per tagliarmi la gola… e andare all’inferno… e lo trovai…”

 

“ Solo pochi secondi e sarei stata libera di tutto, sarebbe finito tutto…”

 

-         ehi! cosa credi di fare? Ho una pistola non vedi? –

 

“ Mi puntai la lama alla gola e lo fissai sorridendo…”

 

-         che stai facendo? –

-         mi taglio la gola 

 

Bang!! Bang!!

 

“ Istintivamente chiusi gli occhi e per lo spavento mi ferii lievemente la gola… ma solo questo sentii, solo il fastidio del taglio… e gli spari? Un tonfo… aprii lentamente gli occhi  e vedi davanti a me disteso il suo corpo senza vita, osservai i suoi occhi vitrei e il sangue scorrergli vivace dalla bocca… ma chi aveva sparato? ”

 

-         RIAKO!!!? Stai bene? –

 

ah! Ancora lui… chissà per quale strano motivo… quando posso quasi toccare la morte, arriva lui e mi salva… anche Ryo era così… arrivava sempre all’ultimo e mi salvava… sempre… e mi sorrideva compiaciuto della sua impresa… chissà dov’è… spero solo che stia meglio di me…

 

Fine “ Flash back ”

 

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Il boato del motore di una Gip, le urla di saluto… oggi piove e l’aria è terribilmente umida e appiccicosa, ormai le ferite si sono rimarginate… ed io vorrei vedere Kiragi… sono terribilmente curiosa di guardare il suo volto…quel giorno lo scorsi, ma non ebbi il tempo per imprimerlo nella mente perché svenni tra le sue forti braccia e quando mi risvegliai avevo sugli occhi queste bende.

Tra poco sarà anche il giorno in cui vendicherò Bela… lo sento ogni giorno pulire accuratamente la sua pistola…proprio come Ryo… pulirla in ogni sua componente…

 

… ma mi sono riscoperta timorosa del domani, ormai non sorrido ne piango più… alla notte gli incubi mi assalgono… i miei fantasmi mi aggrediscono… sogno Ryo, ma io non sono con lui… accanto a lui c’è un’altra persona…e anche se vorrei piangere… ciò non avviene… vorrei, ma so che è inutile…   

 

-         mamma mia!! come piove oggi!! -

-         Ciao!!-

-         Riako!! come ti senti? –

-         Bene…credo che ormai posso anche togliermi la benda..no? –

-         Si… vieni siediti qui…-

 

Che dita delicate… un tocco impercettibile… hai paura di ferirmi o hai paura di me?

 

-         Riako… vorrei chiederti una cosa… -

-         Anch’io vorrei chiederti una cosa…?-

-         Si dimmi…-

-         Beh…ecco… perché sei qui?

-         Come??

-         Intendo… tu sei diverso… non sei un assassino, un mercenario… sei diverso… che cosa ti ha portato qui? –

-         Sei una ragazza molto perspicace… io non sono un mercenario… sono qui per cercare una persona…-

-         Deve essere fortunata questa persona… sei il suo angelo custode, vero? –

-         …. -

-         Scusa… ho detto qualcosa di sbagliato… mi dispiace…!!! -

-         No tranquilla…è solo che ho ferito troppo questa persona e ora vorrei aiutarla e chiederle perdono…ma ormai è troppo tardi… ho paura di non trovarla!! -

-         …Ryo…-

 

ah! Questa voce… la stessa intonazione di Kaori… da quanto non sentivo un suono più dolce… 

 

-         Kaori…?-

-         Chi…? -

-         La persona che sto cercando, si chiama Kaori Makimura… ecco fatto ! ora apri gli occhi lentamente… -

 

Tum!!

 

Mai avrei pensato di sentire il mio cuore fermarsi, come in questo momento… mai…

 

 

Fine 3° capitolo

 

Commentate!!! Vorrei sapere che ne pensate e se vale la pena che continui!! ^__^ ciao!

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Capitolo 4
*** Prima della fine ***


Salve raga!! Vi lascio subito al capitolo, ma premetto che il capitolo ha un linguaggio forte… 

 

buona lettura!!! ^__^

 

 Capitolo 4°: Prima della fine

 

-         Kaori…? –

-         Chi? –

-         La persona che sto cercando, si chiama Kaori Makimura…ecco fatto! Ora apri gli occhi lentamente …-

 

Tum!!

 

Mai avrei pensato di sentire il mio cuore fermarsi, come in questo momento…mai

 

Tutto mi diventa trasparente, innocuo… la rabbia, il dolore, la collera…loro che mi hanno tenuto compagnia fino ad ora, che mi hanno tenuta insensibile nelle lunghe notti senza luna, ora si sono eclissate. Scherzo del destino, non credo, coincidenze, nemmeno. Sono qui ora a un passo da lui e sono sempre stata accecata dalle mille illusioni su di lui… che stupida… i sobbalzi al cuore, la familiarità del suoi muscoli, la voce, nulla…

 

…troppo presa a deliziarmi dei miei ricordi… eppure sarebbe bastato così poco… 

 

Forse è solo colpa di quel destino beffardo che non fa altro che tirare scherzi perversi e coincidenze crudeli…questo… come un gioco… mi ricordo quando decisi di prendere il posto di mio fratello, allora non sapevo e non volevo sapere quello che mi riservava il futuro… volevo solo vivere giorno per giorno… ma quel mondo… la realtà in cui mi catapultai esigeva un diverso approccio… Ryo però non mi permise di capire… mi impedii di conoscere il suo cuore, il suo mondo… preferendo un mondo su misura… e nonostante io abbia passato insieme a lui gli ultimi 8 anni della mia vita, nonostante ciò…

 

… allo specchio non vedevo un’assistente capace di badare a se stessa e alla sua compagna ma solo una bambina che non sa nulla di quello che c’è fuori… nulla…

 

però ora la bambina è cresciuta, è cambiata e cova dentro di se la rabbia, il rancore e l’odio… ora… conosco quella risposta… per sopravvivere o tu o loro… molto semplice, non ci sono vie di mezzo, compromessi o bugie… tu o loro… è questo il mondo di Ryo…il suo segreto…

 

la luce…la tenda… riesco a vedere, ah!! Troppa luce… Ryo…eri tu… così vicini…

 

-         Riako, non sforzare…aspetta… -

 

Non sforzare… ma va al diavolo!!!

 

-         Non toccarmi!! –

-         Riako… -

-         Tu… tu hai detto che stai cercando una certa Kaori…

-         Si… la conosci??… Riako se sai qualcosa dimmelo!!

 

Ahi!!! che forza straordinaria, la stretta delle sue mani sulle mie braccia… fa male… ah!! Che sguardo intenso… PERCHÉ!!! Perché…Ryo… sei uno stupido…

 

… sposto lo sguardo e fisso intensamente il pavimento… nonostante abbia i capelli tinti e sia maledettamente magra… tu non mi hai riconosciuto…

 

-         È morta –

-         C-cosa… non può essere… non era lei!! –

-         Era lei… Makimura no? –

-         Si… -

-         Aveva un fratello… Hideyuki mi sembra… e che aveva con se un gingillo…un anello rosso, un ricordo del fratello morto… e che…!

-         Basta!!…Basta… –

-         … ehi!! dove vai?! –

-         … -

 

La barba incolta, gli occhiali da sole nel taschino… la sigaretta appoggiata sull’orecchio, i tuoi soliti capelli neri ribelli, la camicia semi aperta e la tua Colt Python 357 Magnum nella fondina di pelle ascellare… è passato del tempo… ma non sei cambiato per niente… sei sempre tu… 

 

Mi dispiace…ma non posso perdonarti…dopo tutto questo tempo, no dopo tutto quello che ho passato…

 

ti odio così tanto Ryo…

 

…ti odio perché anche se stavo per morire… o ero in pericolo…pensavo sempre a te… solo tu nei miei pensieri… quando mi  svegliavo… quando mi addormentavo… e speravo che tu stessi meglio di me… e invece eri qui, vicino a me e non hai mai pensato che…

 

ti odio perché ti ho amato con tutta me stessa, ma non è mai bastato, vero? No… tu dovevi essere solo… questo volevi… solo come un cane, senza affetti, senza amici ne famiglia…unico e invincibile nella tua solitudine di guerriero…

 

…ti odio Ryo…mi hai abbandonata…

 

… mi hai tradito, hai preferito fuggire dalla mia vita perché così sarei stata felice o almeno al sicuro, vero? È così!! Non sono stupida ho capito cosa nascondevano i tuoi occhi quando mi guardavi indifferente, anzi triste… anche se ci provavi a volte  i tuoi occhi si velavano di tristezza, la stessa che ho sempre provato io…

 

…mi hai venduta per salvare te stesso dai rimorsi, dai sensi di colpa, venduta come un oggetto da usare e scambiare… tu come tutti gli altri…e sono così stanca… stanca di sentirmi in colpa… ormai la Kaori che conoscevi è morta, non esiste più. Ho dovuto uccidere ed esserne elettrizzata… ho dovuto sentirmi sollevata quando un’altra ragazza veniva massacrata nel silenzio della notte… le sue grida Ryo… nessuno potrà fermarle… nessuno…nemmeno tu

 

nulla sarà come prima…

 

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è morta… e io l’ho venduta come carne da macello…

 

… quel fo**uto giorno…nel silenzio seguivo con la mente tutti i tuoi spostamenti e ripensavo a tutti i giorni che mi hai dedicati in questi lunghi 8 anni, ma soprattutto ripensavo al giorno del matrimonio di Umibozu e Miki, quando ti rapirono... quando ti dissi

 

...voglio sopravvivere per la persona che amo e allo stesso tempo la voglio protegere...

 

Pensavo di poterti proteggerti per sempre... credevo che tu non mi avresti mai lasciato solo e anche se non eravamo vicini, sapevo che stavi bene ed eri al sicuro... credevo di salvarti lasciandoti andare lontano da me.

 

...non voglio che tu muoia...

 

ti ho ucciso con le mie stesse mani... e ora non mi rimane nulla, eri tu la mia unica speranza, il motivo per cui io continuavo a vivere... solo tu. Mi hai cambiato il cuore e l'anima... volevo vivere per passare il giorno del tuo compleanno insieme a te... per poterti guardare di nascosto mentre dormivi beatamente sul tuo letto e baciarti furtivamente le labbra quando sussurravi il mio nome nel sonno... volevo vivere per litigare e ridere insieme a te... alla mia donna, l'unica donna che è sempre stata con me...

 

...ti amo Kaori...

 

-         Saeko –

-         Si –

-         Manca poco al giorno prefissato… è tutto sistemato… venerdì a mezzogiorno…

-         Ricevuto –

-         Saeko –

-         Si… -

-         Kaori… è morta… -

-         …Sei sicuro –

-         …no… il mio istinto dice di no…ma la ragione si…-

-         come fai ad esserne sicuro –

-         una donna mi ha descritto una ragazza di nome Kaori che parlava di un fratello e aveva con se il suo anello rosso…è lei!! –

-         Ryo… io non so cos…l’anello rosso? –

-         Si… l’aveva con se… -

-         Non è possibile l’anello è ancora nella sua camera… -

-         Cos…? –

-         Si è lì…-

 

Tu tu tu tu ….

 

-         Ryo sei lì!!! Ryo-

 

Ma se l’anello è lì… come è possibile…lei mi ha mentito, sa qualcosa!!!!

 

-         ehi!! Ryo... -

-         ...come è morta...? -

-         come... come tutte le altre... tu dovresti saperlo meglio di me...come è morta! -

-         mi odi? vero? -

-         ti piacerebbe... ma non essere così presuntuoso da esserne convinto... -

-         eri con lei mente moriva...? –

-         sei ostinato... a cosa ti serve sapere come è morta...non tornerà mai indietro!!! -

-         sai come è morta, Riako? -

-         ... -

-         Riako, ca**o!!! dimmi quello che sai!! -

-         e perchè dovrei?-

-         cosa? -

-         credi che vendicandola, lei possa essere felice... o tu senza sensi di colpa... -

-         tu... -

-         - io cosa ?? CHE CA**O VUOI DA ME RYO!!! L' HAI FATTA MORIRE GIORNO DOPO GIORNO –

-         ... –

-         ora stai zitto, vero? LEI TI CHIAMAVA E TU A SCOPARE CON QUALCHE TROIA DI PASSAGGIO MENTRE LEI SI SUICIDAVA NEL SUO DOLORE!!! KAORI E' MORTA ODIANDOTI RYO E QUESTO TU NON PUOI CAMBIARLO - 

-         ...smettila... -

-         SMETTILA COSA? NESUNO CAPIVA IL SUO DOLORE DOPO CHE L'HAI ABBANDONATA... ne Miki, ne Mick... nessuno...-

-         ... Mick... Miki... tu come fai a conoscerli e l’anello??? -

-         ... m-me l'ho ha raccontato Kaori...come l’anello -

-         non ti credo... l’anello non l’aveva…CHI SEI!!!

 

perchè finisco sempre col fregarmi da sola... forse vorrei, anche se inconsciamente… vorrei che lui mi riconosca, dietro questa mia maschera... che mi guardi per poi urlargli tutto il mio dolore... o forse semplicemente abbracciarlo e dirgli che l'amo...

 

... già... troppo facile...

 

-         chi vuoi che sia... una puttanella come le altre... che tu hai salvato... –

-         stai mentendo... dimmi chi sei... -

-         forse un giorno quando mi fiderò di te... forse ti svelerò il mio passato... fino ad allora Ryo non

chiedermi nulla!!! –

-         … lei è viva? –

-         non lo so… Ryo credimi…non so se la Kaori che cerchi sia ancora in vita… non so

 

non chiedermelo Ryo…non so se esiste quella Kaori…

 

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Corro così forte che se non avessi i polmoni respirerei meglio… come è possibile che tutto debba andare così male… peggio di così, braccata da tre uomini e ferita, è successo tutto troppo precipitosamente… oggi il fatidico venerdì.

 

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Io,Ryo e lo st****o che ha ucciso Bela con altri 10 uomini al suo seguito…perfetto, nemmeno il tempo per parlare che in meno di 10 secondi quei cretini avevano scaricato un caricatore di mitra…tra risate…così per spaventarci…

Il luogo dello sconto era  molto discutibile, uno spiazzo circondato da foresta, con cariche di esplosivo qua e là, come precauzione che se i  mitra non avessero sortito l’effetto di spaventarci ci avrebbero pensato loro… a me bastavano i 10 mitra.

A differenza di me Ryo era imperturbabile, fermo e possente come una montagna, con il suo sguardo serio, esprimeva sicurezza, mentre dall’altro lato dello spiazzo l’irritabilità dell’avversario era palpabile.

 

-         tranquilla Riako, non avere paura – un suono caldo come il sole

-         non essere arrogante Ryo… io – non – ho - paura – chiaro? – la mia voce come sempre tradiva la mia troppo ostentata sfrontatezza… avrei dovuto lavorarci meglio sul fingere.

-         Tsk, cristallino… ricordi il nostro discorsetto eh? – sbruffone!!!

-         …tsk!! Si me lo ricordo… - e non lo seguirò

-         allora fa silenzio e non muoverti fino a nuovo ordine!! – determinato e freddo, un perfetto soldatino… di piombo

 

L’assassino di Bela era poco più basso di Ryo, vestito con una tuta da generale, le mani tozze e i muscoli rigidi per il nervosismo… gli occhiali scuri nascondevano lo sguardo e la folta barba il sorriso sadico e nervoso.

 

-         siamo nervosi Eh! Himoshi –

-         taci!! – sembrava più un rantolo che una minaccia

 

quel nervosismo era strano, forse troppo eccessivo… che avesse paura di Ryo? Bhè come dargli torto, anch’io al suo posto non farei i salti di gioia, ma almeno con quel poco di orgoglio almeno mi sarei degnata di sembrare sicura di me, e non come un coniglio spaventato… qualcosa mi sfuggiva.

 

-         perché è così nervoso? –

-         non ora, Riako – Str***o!!

 

e ti pareva…

 

-         non ho intenzione di battermi con te… voglio solo quella put***a – viscido come una serpe ma carico di perversione, una bella accoppiata…

-         no… - conciso come sempre, vero?

-         Te lo ripeto, voglio solo lei! – ah!! Un fremito, un forte fremito… stava sudando freddo…paura!!!

-         Te lo ripeto, no… - ma come siamo ironici… mi trattano come un oggetto… che schifo…

-         Io non sono di nessuno, per precisare… -

-         Non ora, Riako –

-         NON ORA TU! RYO!!  Tu schifoso, preferirei morire sotto tortura che farmi anche solo toccare da te – giusto!! E brava Kaori! 

-         Benissimo, sarai accontentata… -

-         Eh? –

-         SCAPPA VERSO IL BOSCO, ORAA!!! –

-         SPARATE –

 

Scappo correndo come mai i vita mia, mentre le raffiche di pallottole mi rincorrono… alcune mi feriscono, ma non gravemente: alla gamba di striscio e al braccio.

 

Riesco però a nascondermi nella vegetazione del bosco prima che ricarichino i mitra… ma intanto due di loro mi inseguono, con i pugnali ben saldi nelle mani.

 

E Ryo?

 

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Ora sono qui, con la fronte imperlata di caldo sudore mentre scruto tra la vegetazione, all’erta per individuare la posizione dei miei inseguitori… vedo solo verde foglie e alberi. Ho corso così disperatamente che ormai non saprei uscire più da questo maledettissimo bosco… sola e braccata…

 

Spero che Ryo sia vivo…Acc!!!! Ancora non ho imparato la lezione… ma anche se faccio la dura non  riuscirò mai a dimenticare Ryo… mai… e quando tutto questo sarà finito io …

 

Crack!!

 

Ah! È già la seconda volta che mi vedo puntare la canna di un mitra in faccia, proprio in mezzo agli occhi in un mese… beh dovrò farci l’abitudine…

 

-         alzati lentamente cagna – mi ha chiamato cagna… questo sgorbio altro la metà di me?

-         Sarò anche una cagna, ma tu non sei da meno… nanetto – spero che non si offenda

-         Si dal caso che questo NANETTO ti stia puntando un mitra…CAGNA –

 

…ah lo sapevo…si è offeso…

 

-         E allora? –

-         Come? –

-         Cos’è il suono non riesce a raggiungerti le orecchie per colpa della tua altezza? Ho detto: E allora? 

-         BRUTTA BAS****A!!! – … ti sei deciso…

 

sei così basso che solo con un calcio ti ho disarmato e steso a terra, scarsetto per essere un mercenario… e già proprio scarsetto… se mi vedesse Ryo ora sarebbe fiero di me… Uff!! l’ho fatto ancora..

 

-         spostati put***a!!!!! –

-         come come? Hai detto put***a? Si dal caso N-A-N-E-T-T-O che questa put***a ti stia puntando un mitra… ! –

-         Str**za ! –

-         Allora vediamo di metterci d’accorso… te lo dirò una sola volta, ascoltami bene intesi? –

-         … -

-         INTESI?!?!?! – vediamo se rispondi se ti schiaccio il piede sulla trachea nanetto!!!

-         Ahhh!! Si si intesi!!! -

-         Bene!! Stampatelo in testa io sono Kaori Makimura e non mi farò certo uccidere da un N-A-N-A-E-T-T-O come te!! Stammi bene –

 

…con un colpetto così sulla tempia dovrai dormire per un bel po’… sarà meglio allontanarsi prima che arrivino gli altri… e devo accettarmi che Ryo stia bene… solo stavolta…Ryo?!!

 

-         Tu… –

-         Io… io…-

 

Oddio e adesso? Che abbia sentito tutto… che abbia scoperto chi sono in realtà?

Ti prego Dio no!!

 

-         tu sei Kaori? –

 

CA**O, non adesso… non ora… devo…devo scappare da lui…

 

Urlo…urlo dal dolore, ma urlo dentro, la mia piccola anima… urla disperatamente per salvarsi… devo andare il più lontano possibile da lui… io…

 

Mi sento sbattere violentemente a terra, tra il terriccio ancora fradicio della mattina, che non si secca mai tra questo bosco, tra foglie calpestate e lacrime…mie, sono mie?

 

Ryo mi ha fatto sbattere il viso nel terreno e ora è sopra di me che mi fissa intensamente le spalle, sento il suo sguardo che mi trapassa la pelle… e  il cuore…fa male…dannatamente male.

 

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Lo scatto per disarmare quell’uomo, la sua agilità e sinuosità nel gettarlo a terra e puntargli il mitra in faccia…quel suo sorriso soddisfatto… che non gli appartiene…i suoi dolci occhi…dicono molto di più…ma non capisco…c’è qualcosa che mi sfugge…

 

-         spostati put***a!!!!! –

-         come come? Hai detto put***a? Si dal caso N-A-N-E-T-T-O che questa put***a ti stia puntando un mitra… ! –

-         Stronza ! –

-         Allora vediamo di metterci d’accorso… te lo dirò una sola volta, ascoltami bene intesi? –

-         … -

-         INTESI!!! –

 

Però ha stile… lo sta soffocando schiacciandoli la trachea con il piede…

 

-         Ahhh!! Si si intesi!!! -

-         Bene!! Stampatelo in testa io sono Kaori Makimura e non mi farò certo uccidere da un N-A-N-A-E-T-T-O come te!! Stammi bene –

 

Stonk!! Il colpo alla tempia non è mortale ma doloroso…ma aspetta!!!

 

 

-         Stampatelo in testa io sono Kaori Makimura … -

 

Lei… non è possibile… lei…Kaori…

 

-         Tu… -

-         Io…io –

 

Vuole scappare!! E no!!! Non questa volta!!

 

Le prendo il braccio e le faccio sbattere il viso sul terreno, ho il viso contratto per lo stupore…non so che cosa fare… la sua schiena… le radici dei capelli scure e rosse… Kaori sei sempre stata qui vicinissima a me… e  io… non ti ho mai riconosciuta…

 

Quanto sarà passato? 10 secondi, 20 oppure minuti… non so che fare…per la prima volta non so che fare… l’ho sentito però, quelle parole, quel nome…la sua voce… ora me la sono ricordata… ora la riconosco lei è Kaori!!!

 

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-         mi fai male… -

-         … -

-         Ryo –

-         … -

-         RYO MI STAI FACENDO MALE!!! LASCIAMI!! –

-         Eh?!! Ah!! –

 

AH!! Accidenti a lui!!! Il braccio mi pulsa dolorosamente dove prima Ryo mi ha stretta, ma ho più dolore nel cuore…cosa succederà adesso…cosa…

 

… ho paura… non sono pronta…

 

-         perché non me lo hai detto –

-         eh?

 

Sono sorpresa… ma improvvisamente sento tutto il peso di questi mesi sul corpo… io schiava, la morte di Bela, il fucile di quell’uomo, la mia cecità e la morte di quei uomini. Ricordo Ryo… sempre lui…

 

-         perché… mi hai mentito?-

-         i-io non ti ho mentito… -

-         ah no? Miss. Riako… -

-         non ho mentito!! –

-         e allora che cosa hai fatto Kaori… per tutto questo tempo tu lo sapevi …Kaori io credevo! –

-         SMETTILA!! –

-         Di fare cosa Kaori??! –

-         Di chiamarmi per nome… -

-         Cos…? –

-         Smettila!! Non esiste più Kaori… è morta! Lei è morta!!! Lo vuoi capire!! Non sono più Kaori!!! –

 

Perché…perché mi sta abbracciando? Perché mi fai questo Ryo… perché mi abbracci con questo vigore…non lo merito…non lo voglio… sono cambiata, e anche i miei sentimenti!! Non devo cedere…

 

-         ho creduto di perderti…credevo che fossi morta… -

 

Sciaff!!!

 

Lacrime, ho versato fiumi di lacrime il giorno che mia hai lasciato…

ero morta quel giorno e i giorni successivi, sola nell’oblio della mia angoscia e disperazione…

 

Ero morta Ryo e lo sono tuttora…

 

-         cos’è quello sguardo Ryo? Credevi che abbracciandomi avrei dimenticato tutto e sarei tornata da te? È questo che credevi Ryo? –

-         no… volevo sentirti vicina a me-

-         …egoista… sei solo un bastardo egoista… come quel giorno…MI HAI ABBANDONATA!! –

-         lo so… -

 

basta sono stufa…stufa di tutto, dei miei sentimenti, del dolore e della menzogna… sono stufa di te Ryo!!!

 

-         Kaori… ferma sei ferita!! –

-         non toccarmi…

-         Kaori… -

-         Cosa!!!!! –

-         … -

-         parla Ryo per la miseria!!! Dimmelo!!! Dimmi che non te ne è mai fregato nulla di me!!!! Dimmelo, URLAMELO!!! Ma ti prego non farmi soffrire così… NON FARE FINTA DI ESSERE PREOCCUPATO…sono stufa… dimmi che non mi ami…ti prego –

-         … -

 

finisce sempre così, vero Ryo? Io, in lacrime sul baratro e tu, in silenzio… forse sarei dovuta morire quel giorno, almeno sarei sicura di andare in paradiso perchè l'inferno l’ho sto vivendo qua insieme a te.

 

-         ho capito –

-         eh? Cosa hai capito –

-         ho capito quello che dovevo comprendere molto tempo fa… mi hai sempre tenuta con te per rispetto nei confronti di mio fratello… -

-         … -

-         bene, vedo che continui ad essere molto loquace… oggi sciolgo quel patto, Ryo…non sei più costretto a sentirti in dovere di fare più nulla nei confronti di Maki… nulla… -

-         … d’accordo… -

 

fu***to bast***o… è finita allora...

 

-         …addio Ryo… -

-         perché non mi hai detti chi eri… è perché mi odi… Kaori…? -

-         … cosa? -

-         solo questo… -

-         … cosa volevi sentirti dire Ryo? Che ti odio, che l’ho fatto per dispetto… CA***TE… -

-         perché allora? –

 

un uomo più insensibile credo che non sia mai esistito… sono veramente inca***ta

 

-         perché? Mi chiedi perché? Perché TI AMO!!! Perché TU NON MI HAI MAI AMATO… perché MI SENTO UNA MISERABILE… perché NON SONO Più QUELLA KAORI!!! Per questo… non volevo affrontarti…e tu allora, non mi hai riconosciuta… -

-         mi dispiace… -

-         mi dispiace è tutto quello che sai dire… -

-         … -

-         ti odio Ryo…perché anche se tu non mi ami, io invece darei la vita per te…morirei per te Ryo… ti odio perché quando mi hai abbandonata io continuavo a sperare… ad amarti… e lo farò per sempre… anche se lontana, lo farò-

-         Kaori… io non posso –

-         Non PUOI??? TI ODIO PER QUESTO… MI STO UMILIANDO per te… mi ucciderei per te… Ryo perché non puoi amarmi… -

-         … -

-         perché…perché …lasciti amare da me, Ryo? –

-         non... KAORI SPOSTATI!!!! –

-         EH?

 

Una raffica di pallottole irrompe dopo l’urlo di Ryo, mi sposto a destra mentre Ryo a sinistra sfodera la sua Colt Python 357 Magnum e perfora l’uomo con il mitra… lo vedo rimane fermo a fissare il cadavere… centro al cuore… come un killer… si gira verso di me con uno sguardo cupo, come quello del giorno che mi ha lasciata… cupo e pieno di significati… di chi ha le risposte…

 

-         per questo…Kaori…per questo –

-         eh? Non capisco… -

-         per questo… il mio lavoro, la mia legge… il mio mondo!! È per questo che non posso amarti… tutte le persone che ho amato le ho uccise con le mie stesse mani… -

-         Ryo… -

-         No puoi avere una vita normale con me… saresti sempre in pericolo…e non voglio che tu venga ammazzata a causa mia…non potrei sopportarlo… -

-         … -

-         quando ho scoperto che eri sparita… io avrei preferito morire…è per questo Kaori… -

-         Ryo… mi ami? –

-         … -

-         mi ami? -

-         … si… ti amo Kaori…-

-         … sto piangendo Ryo… era da tanto che non piangevo di felicità… solo con te sono felice… dimmelo ancora Ryo, ti prego…–

-         ti amo… Kaori… ti amo  -

-         grazie… -

 

si avvicina rifoderando la pistola, allunga la mano e delicatamente mi sfiora la guancia con i polpastrelli … ci fissiamo intensamente ed immobili…

 

-         eccoli i tuoi occhi… eccola la mia dolce Sugar Boy… la mia bellissima Kaori –

-         … h-hai detto bellissima…?? –

-         no… intendevo stupenda -

-         ah!ecco!! –

 

potrei morire nel pozzo dei suoi occhi, neri ma limpidi… ora mi guarda il viso, mi sposta debolmente i capelli dietro l’orecchio per poi appoggiare la mano sulla nuca… sorride…come un bambino innocente… oh! Quanto mi sei mancato Ryo…

 

-         ti amo… -

 

un bacio dolce come il miele… tenero, il mio Ryo  è tornato da me… ora sono felice.

 

-         se un giorno morirò, Ryo, baciami prima della fine… promettimelo-

-         … Kaori… -

-         promettimelo Ryo!!! –

-         te lo prometto -

-         …Bene…ora sono più serena…grazie…-

 

lo abbracciò forte sorridendo, ma come un incubo dietro la sua figura, un uomo con una pistola mirava a Ryo… lo avrebbe ammazzato… non ora… non adesso che finalmente ci siamo ritrovati… non lo avrei permesso…

 

-         NOOOO!!! ATTENTO RYO –

 

BANG!!!

 

-         Kaori…ti prego rispondimi…Kaori… apri gli occhi –

-         Ryo…-

-         Si sono io, mio Dio…Kaori cosa hai fatto… perché? –

 

Scemo… ma ti amo per questo…

 

-         Perché Ryo… l’ho fatto perché tu sei la mia vita… senza di te non avrebbe significato… solo con te… solo per TE… la mia vita per la persona che amo…  -

-         No, ti prego…Kaori… -

-         Ryo… -

-         …sono qui –

-         Baciami… -

-         Kaori… -

 

Il mio ultimo bacio… lo sento insanguinato… il bacio prima della fine… è questa la morte?!

 

-         Ti amo… per sempre Ryo… per sempre -

 

Il bacio…e il buio…

 

 

Fine 4° capitolo

 

FINALMENTE è finito questo capito!!!!!!! Alleluja!! Evviva ^___^ erano mesi o anni che dovevo finirlo e alla fine la sottoscritta con la fine dei pre-esami e della mia cavolo di scuola, l’ha concluso!!!

 

Ringrazio immensamente tutte le persone che hanno commentato ed aspettato con pazienza questo capitolo!! Grazie ancora ^__^

 

SONDAGGIO: molto probabilmente il prossimo capitolo sarà l’ultimo… per cui vorrei sapere se volete un PSEUDO lieto fine oppure un finale un po’ alla tragedia greca?? Ditemelo… io sono propensa alla sofferenza… ma se incitata a dovere ^__^ potrei anche…

 

Ciao a presto e ancora grazie dei commenti!!! Vi aspetto ansiosa >__<

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