Sabaku Love Story

di MatsuriGil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu Vieni Con Noi! ***
Capitolo 2: *** Partenza ***
Capitolo 3: *** La verità... oppure un'altra menzogna? ***
Capitolo 4: *** Turno di Guardia! ***
Capitolo 5: *** Una Serata Molto Speciale ***
Capitolo 6: *** Cosa state Facendo!? ***
Capitolo 7: *** Interrogatorio Famigliare ***
Capitolo 8: *** Imbarazzo ***
Capitolo 9: *** Annuncio e FINE! ***



Capitolo 1
*** Tu Vieni Con Noi! ***





Capitolo 1: TU VIENI CON NOI!




Come ogni giorno Matsuri si stava allenando con la sua arma insieme al proprio sensei Gaara, il quinto Kasekage.

“Gaara-sama, sto andando bene?” chiese girandosi verso Gaara guardandolo negli occhi e facendo un sorriso.

“Si, ma non chiamarmi …-sama, non devi essere sempre così formale, siamo amici”.

"Sarebbe meglio che fossimo più che amici" pensò Matsuri.

“Ma, ecco, io…d’accordo Gaara-sensei”.

Gaara sorrise, si vedeva chiaramente quanto Matsuri rispettasse Gaara.

“Ti ho detto di non chiamarmi così, chiamami semplicemente Gaara. Va bene, Matsuri?”

“D’accordo…Gaara”.

Gaara fece un sorriso e pensò "finalmente".

“Io ora devo andare, affarid’ufficio, dovrò firmare un centinaio di fogli, raggiungimi appena hai finito di allenarti che ti devo dire delle cose molto importanti. Ora vado, a dopo Matsuri”.

“A dopo Gaara” e appena Gaara se n’era andato salutandola con la mano continuo la frase con:“…-sama”.

Matsuri segui le indicazioni del suo maestro e, dopo gli allenamenti, fatta la doccia, si diresse verso la Magione del Kasekage.

Bussò alla porta e sentì un profondo avanti. Non poteva non riconoscere quella voce, la voce che fin dal primo momento aveva conquistato le sue orecchie per non dire il suo cuore.

Matsuri entrò chiudendo la porta dietro di se e si mise davanti alla scrivania di Gaara dicendo:

“Mi voleva vedere, Gaara-saa…, volevo dire Gaara?”

“Vedo che stai imparando” disse mostrando un leggero sorriso sul suo volto.

“Si” rispose timidamente Matsuri mentre le sue guance si coloravano di un rosso acceso.

“Comunque ti volevo dire che parto domani con i miei fratelli per andare a vedere le finali degli esami dei chunin di quest’anno. A questi esami parteciperà anche Naruto e forse è arrivato il momento che anche lui passase l’esame”.

“Davvero? Potrebbe portare i miei saluti a tutti? Soprattutto a Naruto e gli dica da parte mia in bocca al lupo. Spero che finalmente riuscirà a superare l’esame”.

“Glielo dirai di persona perché tu vieni con noi!”.

“Perché?” chiese Matsuri non capendone il motivo di tale richiesta.

“Perché si, non voglio nessuna obbiezione, è un ordine dal tuo Kasekage. Partiamo domani all’alba e staremo là circa una settimana, quindi vai a prepararti e domani fatti trovare alla porta segreta di Suna”.

“Agli ordini Gaara-saama” disse Matsuri mettendosi sull’attenti. Gaara mise il broncio, un tenerissimo broncio che fece pentire Matsuri di quello che aveva detto.

“Scusami Gaara, non volevo dire quelle cose, è la forza dell’abitudine, mi dispiace tanto e per perdonarla…”.

Matsuri si avvicinò a Gaara dandoli un bacino sulla guancia diventando tutta rossa ma non era la sola.

Infatti, anche Gaara era diventato rossissimo e prima di dire qualsiasi cosa Matsuri lo salutò dicendoli:

“Scusami, a domani. Notte Gaara” e chiuse la porta dietro di se scappando via per la vergogna.



FINE PRIMO CAPITOLO



Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Vi prego commentate e fatemi sapere cosa ne pensate...La coppia GaaMatsu non sarà la sola coppia che verrà a galla in questo racconto, a presto e vi prego commentate numerosi!!! XD XD

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Capitolo 2
*** Partenza ***


Mi fa piacere che questa storia vi inizia a piacere... ma ora niente chiacchere e buona lettura del prossimo capitolo!!!



PARTENZA




Gaara pensava e ripensava a cosa era successo quel giorno. Matsuri gli aveva dato un bacino per farsi perdonare.
Quando gliela aveva dato era diventato tutto rosso. Ma perché? Cosa provava veramente per quella ragazza?
Gaara anche se non aveva più Shukaku (il demone tasso) non riusci a dormire quella notte, intrappolato come era nel pensiero che all’alba sarebbe partito e che l’avrebbe rivista…
La stessa cosa stava succedendo anche a Matsuri…
<< Oddio! Oddio! Perchè l’ho fatto? Perché gli ho dato quello stupido bacio??? Ora che penserà? Non voglio partire...ma che sto dicendo? Si che voglio partire! Però come farò a spiegarli perché l’ho fatto? Mica gli posso dire che lo amo! >>.
Anche Matsuri quella notte non riusci a dormire in attesa di cosa sarebbe successo in quella settimana forse fatidica per il suo amore.

***************************************************************************************

La mattina dopo…

Gaara era nel posto di ritrovo già dalle 4 di quella mattina, anche se l’alba era prevista per le 5 e mezzo.
Non essendo riuscito a dormire, decise di andare subito nel punto di ritrovo sperando che anche un’altra persona fosse già li, ma si sbagliava…
Infatti Matsuri si stava preparando e si sarebba diretta al cancello solo verso le 5 perché aveva paura che Gaara gli potesse chiedere del suo comportamento della sera precedente.
Gaara si mise ad aspettare i suoi compagni su una panchina, passando così vari minuti finchè non arrivarono le 5.
Matsuri stava correndo verso l’entrata del villaggio pensando di avendo fatto tardi e che tutti la stessero aspettando, ma quando vide che l’unico che era arrivato era Gaara si fermò di colpo pensando:
<< E ora che faccio? Aspetto che arrivino anche gli altri e gli raggiungo per ultima o vado da lui? Prefirirei la prima, ma credo che ormai mi abbia già visto quindi non ho scelta… speriamo che non mi faccia nessuna domanda perché non saprei come risponderli >>.
Matsuri si avvicina lentamente a dove è seduto Gaara e lo saluta con un gesto della mano dicendo:
“Buongiorno Gaara. Dormito bene?”
“Ciao Matsuri, buongiorno anche a te. In verità non ho dormito molto stanotte, anzi per niente, non mi sono ancora abituato a non avere più Shukaku e mi è difficile prendere sonno. Te come hai dormito?”
“Bhe, in verità anch’io non ho dormito, ero troppo presa dalla partenza e dall’idea di rivedere i nostri amici di Konoha” dissi prima che mi fossi tradita con le mie stesse parole.
“Ok, ti devo fare una domanda, ma prima devi promettermi che mi risponderai sinceramente”.
“Ok, te lo prometto, ma prima di posso chiedere una cosa io?” chiesi cercando disperatamente di cambiare discorso e sperando che l’arrivo degli altri 2 mi salvasse in corner.
“Dimmi…”.
“Dove sono i tuoi fratelli? Di solito Temari è sempre puntuale, anche se ne dubito che sia lo stesso anche per Kankuro. Perché non sono ancora arrivati?”
“Temari si starà mettendo sicuramente in ghingheri per Shikamaru visto che gli ha detto che sarebbe venuto a prenderci insieme ad un’altra scorta a metà strada e Kankuro non si perderà di certo qualche minuto di sonno tranquillo quindi arriverà sicuramente in ritardo”.
“Ah ok. Allora dimmi tutto” dissi ormai che l’ultima speranza era andata in fumo.
“Bhe…ecco…ti volevo chiedere una cosa molto importante…”.
Mentre pronunciava queste parole si intravedeva un leggero rossore che si ingrandiva prima nelle guancie poi in tutto il viso di Gaara, ma Matsuri non se ne accorse che Gaara era in imbarazzo perché era troppo preuccupata della domanda che gli stava per fare.
“Ti volevo chiedere il perché l’altra sera mi hai baciato” disse tutto di un fiato Gaara.
“…”
Matsuri non rispose, non sapeva cosa dire. Rimase immobile alle sue parole. Se avessero giocato alle belle statuine avrebbe sicuramente vinto.
“Allora?” gli chiese un po’ perplesso Gaara, visto che ancora Matsuri non aveva risposto.




FINE SECONDO CAPITOLO



Vi ho lasciato in sospeso?
Sono cattiva XDXD??? Dai dal prossimo capitolo non vi lascerò così sulle spine! Ve lo prometto!!! :)
Però lo farò solo se COMMENTATE capito??? Sennò vi lascerò sempre sulle spine! e quando dico una cosa è quella!! A volte sono anche più testarda di Naruto XDXD!!!
Al prossimo capitolo ciao a tutti!!!

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Capitolo 3
*** La verità... oppure un'altra menzogna? ***


Ecco a voi il terzo capitolo: vi avevo lasciati in attesa di una risposta da Matsuri ???
Bene ora non più!!!
! BUONA LETTURA !



LA VERITà... OPPURE UN'ALTRA MENZOGNA?


Dove eravamo rimasti…
“Ti volevo chiedere il perché l’altra sera mi hai baciato” disse tutto di un fiato Gaara.
“…”
Matsuri non rispose, non sapeva cosa dire. Rimase immobile alle sue parole. Se avessero giocato alle belle statuine avrebbe sicuramente vinto.
“Allora?” gli chiese un po’ perplesso Gaara, visto che ancora Matsuri non aveva risposto.

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Matsuri in realtà non lo sapeva il perché. Gli era venuto spontaneo e non l’aveva pianificato minimamente. L’ho voleva fare e l’ha fatto, ma di certo come potevo dirglielo in questo momento? E se gli avrebbe chiesto il perché l’ho voleva fare da molto tempo? No, non poteva dirgli tutto, ma se non parlava nell’arco di due secondi di certo Gaara sarebbe andato su tutte le furie, quindi gli rispose:
“Vedi Gaara, l’ho fatto perché avevi detto che ti potevo trattare come un amico e gli amici si salutano con un semplice bacio, ma se non ti è piaciuto quel gesto mi scuso e non lo rifarà mai più”.
“Non si tratta di questo!” rispose alquanto allarmato Gaara.
“E allora perché tutte queste domande?” chiese Matsuri facendo scappar via l’imbarazzo e lasciando posto al coraggio.
“Bhe…ero solo sorpreso” disse Gaara ripensando a quello che era successo e a come il suo corpo aveva reagito. “Ah ok, ma quanto ci mettono gli altri?” domandò Matsuri cercando di smettere di parlare di cose, per lei, ma anche per lui, molto imbarazzanti.
“Dovrebbero arrivare a momenti, il tempo è passato in fretta”.
“è già”.
<< Quando ci sei tu al mio fianco il tempo passa velocissimo, come un fulmine, invece quando sei lontano da me non sembra nemmeno che esista da quanto va piano. >>
Matsuri al solo pensiero si rattristì e Gaara vedendola giù di morale gli chiese:
“Perché sei triste? Per la partenza? O per quello che ti ho detto prima?” chiese Gaara preuccupandosi per Matsuri.
“No, non centra niente la partenza e nemmeno l’altre cose, stavo pensando ad una cosa triste, ma ora non ci voglio più pensare. Fra poco si parte per un importante missione e ci sarà da divertirsi!” proclamò Matsuri quasi urlando.
“è possibile che urli già a quest’ora?” chiese Kankuro arrivando alle sue spalle, sbadigliando e strofinandosi gli occhi con l’altra mano.
“Finalmente sei arrivato dormiglione!”
“Non prendetevela con me se stanotte non avete dormito”.
“Mai farti gli affari tua è Kankuro!” lo sgridò Temari sbucando dall’altra parte e mollando uno scappellotto al fratello.
“Parli te? Guarda come ti sei conciata!” disse Kankuro rivolto alla sorella.
Temari si era preparata già per l’incontro con il suo amato Shikamaru, aveva sopra la tuta da jonin ma sotto si intravedeva un vestitino nero aderente. Voleva fare colpo.
“Ti sbagli Kankuro, Temari sta molto bene e con Shikamaru farà un figurone”.

“Grazie Matsuri”.
“Se avete finito di litigare o di farvi i complimenti a vicenda direi che possiamo partire” disse Gaara un po’ spazientito.
“Ok” risposero in coro gli altri tre.
Insieme si avviarono verso la fermata prevista dove avrebbero incontrato la scorta di Konoha il giorno seguente, e la sera si accamparono vicino un laghetto appena usciti dal deserto.
“Ci accamperemo qui per la notte” disse Gaara continuando “abbiamo solo due tende: Kankuro e Temari faranno per primi il turno di guardia mentre io e Matsuri stanotte dormiremo e ci verrete a chiamare verso le 2, ok?” chiese Gaara annunciando il programma della serata.
“Ok” risposero tutti in coro non volendo andare in contro al volere del Kasekage.
Cenarono tutti insieme intorno al focolare, divertendosi tutta la durata della cena, poi Gaara e Matsuri raggiunsero la loro tenda e andarono a dormire.
Non sapendo che al loro risveglio potesse succedere qualcosa di inaspettato.


FINE CAPITOLO



Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Secondo voi cosa succederà nel prossimo se vi anticipo che si intitola: TURNO DI GUARDIA ???
Recenzite e provate ad indovinare! Chissà se qualcuno di voi non indovinerà!!!

A presto, baci da MatsuriGil !!!

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Capitolo 4
*** Turno di Guardia! ***


Ecco a voi il quarto capitolo. Spero di non deludervi...BUONA LETTURA!!!


TURNO DI GUARDIA!





Erano le 2. Gaara era restato sveglio come sempre, infatti Kankuro non si sorprese quando gli venne a dare il cambio senza aspettare che tornasse in tenda.
Temari dette buonanotte hai suoi fratelli e si diresse alla sua tenda per svegliare Matsuri e per mettersi definitavamente a dormire.
Aprì la tenda ed entrò. Matsuri era sotto le coperte al caldo che dormiva profondamente.
Quando Temari si avvicinò ancora di più a lei per svegliarla dolcemente, Matsuri iniziò a parlare nel sonno:
“Gaara non lasciarmi sola, ti voglio! Non andartene, voglio stare sempre al tuo fianco!”
Sicuramente stava facendo un brutto sogno così Temari decise di svegliarla subito dandole dei colpetti sulle braccia.
Matsuri si svegliò di soprassalto, non capendo cosa stava succedento e, involontariamente, si portò una mano sulla testa.
“Stai male?” chiese Temari preuccupata per l’amica.
“No, non ti preuccupare. Era solo un brutto sogno. Niente d’importante”.
“Non penso, visto che ti ho sentito pronunciare il nome di mio fratello”.
Matsuri abbassò la testa e si girò per cambiarsi, di sicuro non era il momento di parlare di Gaara visto che poteva sentire benissimo essendo solo a una decina di metri di distanza.
Temari sembrò capirla così disse solo una cosa:
“Fai tu la prima mossa. Mio fratello è uno stupido, non si accorge mai di niente. Ma se sarai tu la prima, non ti rifiuterà, secondo me gli piaci ma non riesce ancora a capire quanto”.
Matsuri non sapeva cosa pensare, doveva dichiararsi, ma non sapeva come. Poi gli venne un lampo di genio. Lo avrebbe fatto stasera. Aveva tutta la notte, doveva riuscirci.
Ringraziò Temari per il suo consiglio e si avvio verso il focolare chiudendo la tenda alle sue spalle.
Alzò gli occhi e lo vide, Gaara era già lì e girò il suo sguardo verso di lei, guardandola intensamente e sorridendole.
Il suo sorriso porto Matsuri fuori dal mondo, diventò rossa ed abbassò velocemente il suo sguardo per poi salutarlo normalmente.
“ ‘Sera Matsuri, dormito bene?” chiese gentilmente alla sua allieva, sedendosi su un tronco accanto al focolare, ormai quasi spento.
“Più o meno” rispose Matsuri mettendosi a sedere accanto al suo maestro.
“Perché? Non hai dormito?” chiese preuccupandosi Gaara.
“No, in realtà ho dormito, ma ho fatto un brutto sogno”.
“Mi dispiace” rispose Gaara appoggiando una mano a terra.
Inconsapevolmente, toccò la mano di Matsuri provocando ad entrambi un brivido per tutta la schiena, ed entrambi retrassero la mano, fino alle proprie gambe.
Matsuri decise che questo era il momento di parlargli:
“Gaara, ti devo dire una cosa molto importante…”.
“Dimmi tutto, ti ascolto…”.
“Bhe…ecco…ti volevo dire che mi sono innamorata di una persona” disse Matsuri sperando che Gaara capisse che si trattava di lui.
“Ah…e chi sarebbe?” chiese Gaara provando un profondo senso di gelosia. Senza accorgersene stritolò un legnetto che aveva in mano facendolo diventare polvere. Non aveva mai provato nulla del genere prima d’ora. Il suo cuore stava provando ancora una volta un profondo dolore, ma stavolta era diverso, ma non sapeva nemmeno lui come definirlo.
Matsuri rimase in silenzio dopo quello che aveva detto Gaara, davvero non aveva capito a chi si riferiva? Dopotutto Temari l’aveva avvertiva. Doveva esprimersi più chiaramente sennò Gaara non avrebbe capito niente, anzi potrebbe anche capire male.
Rimasero ancora in silenzio. Ormai erano quasi le 4 e nessuno dei due parlava. Fino a quando Gaara decise di prendere in mano la situazione.
In quei momenti di silenzio ripensava a quello che gli aveva detto Matsuri e a chi poteva essere quella persona che era riuscita a conquistare il suo cuore. Non gli veniva in mente nessuno, allora decise di parlargli:
“Anchio ti devo confessare una cosa…” parlò Gaara a bassa voce.
Molto probabilmente non era da lui dire queste parole ad alta voce.
“Cosa?” chiese curiosa Matsuri, sperando con tutto il cuore che fosse quello che pensava lei.
“Hocapitosoloadessodiamarti!” disse tutto d’un fiato Gaara.
“non ho capito bene” rispose un po’ titubante Matsuri.
“Ho capito solo adesso di amarti” rispose scandendo ogni parola.
A Matsuri gli si aprirono gli occhi ed abbracciò Gaara senza pensarci minimamente.
“Cosa stai facendo?” chiese lui imbarazzato.
“Ti abbraccio”.
“E perché? Non mi avevi detto che ti eri innamorata di una persona?” chiese Gaara un po confuso.
“Si, di TE”.
Gaara non seppe rispondere a quelle parole, pensò solo ad una cosa, lei lo amava e lui amava lei, non poteva esserci cosa più bella di questa.
Si avvicinò piano a lei fino ad appoggiarsi sopra le sue labbra. Restarono così per un po di tempo poi chiese il permesso di entrarci dentro con la lingua e lei, senza neanche pensarci, glielo concedesse. Si baciarono per poco perché furono interrotti da qualcosa, anzi da qualcuno…
“Abbiamo interrotto qualcosa?” chiese Kankuro sogghignando.
“Secondo te?” rispose brusco Gaara, guardando il fratello con il suo vecchio sguardo omicida.
“Scusami fratellino, ma è il momento di ripartire se non vuoi arrivare in ritardo all’appuntamento con quelli della foglia. Lo sai se arriviamo anche solo qualche secondo dopo Temari non ce la farebbe passare liscia!”
“Hai ragione. Andiamo” disse spostando dolcemente Matsuri da sopra le sue gambe.

******



Passarono un paio di minuti ed erano già ripartiti, nessuno disse niente su quello che era successo quella bellisima sera, anche perché se non si sbrigavano ad arrivare in fretta dai ninja della foglia, o meglio da Shikamaro, Temari non gli avrebbe lasciati vivere ancora a lungo.



Allora che ve ne pare??? Mi scuso con tutti voi perché nell’ultima parte ho trascurato i pensieri di Matsuri, ma non sapevo in che modo scriverli. Spero che comunque piaccia a qualcuno!!! Perciò COMMENTATE anche solo per dirmi se vi è piaciuto o no!!!

Alla prossima baci a tutti quanti!!!

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Capitolo 5
*** Una Serata Molto Speciale ***


Una serata molto speciale




Non passò nemmeno qualche ora che i ninja della Sabbia raggiunsero il punto stabilito per incontrarsi con i ninja della Foglia.
Naturalmente quando Temari vide Shikamaru, gli andò incontro abbracciandolo e lui gli rispose:
“Ciao seccatura, mi sei mancata anche te”.
Temari gli diede un leggero colpetto sulla testa e poi torno ad abbracciarlo.
Shikamaru notò subito che c’era qualcosa che non andava, infatti, di solito, non si poteva nemmeno avvicinare alla sua fidanzata perché Gara non glielo permetteva essendosi sempre opposto alla loro relazione per la troppa gelosia nei confronti della sorella.
Shikamaru non comprese subito il perché di tanto permesso, ma poi si accorse che Gaara non lo stava nemmeno guardando, quasi come non se ne fosse nemmeno accorto e lo stesso valeva per il fratello maggiore.
Infatti, mentre Kankuro era troppo preso a sistemare il proseguimento del viaggio per andare a Konoha, Gaara si stava “occupando” di affari più delicati, per esempio la disposizione nelle tende.
Quando decisero in comune accordo la disposizione, cioè lui dice una cosa e gli altri lo seguono per non disobbedirgli, proclamò tutto ad alta voce:
“La disposizione delle tende sarà la seguente:
Io e Matsuri useremo la mia, Temari e Shikamaru, sarò clemente solo per questa volta e vi farò usare la tenda di mia sorella, e gli altri useranno la tenda rimanente che è quella di Shikamaru dove in quattro centrate benissimo (anche se era anch’essa una tenda da due!)”.
“Non sei contento, amore?” urlò Temari saltando addosso a Shikamaru.
“Sì, non lo vedi che sono felice?” disse Shikamaru non molto entusiasmato dall’idea.
Anche perché pensava che anche Gaara gli aveva concesso solo di dormire insieme a Temari e nient’altro e quindi era molto preoccupato.
Ormai mancava poco al tramonto e tutti decisero che era meglio andare ognuno nella propria tenda a riposarsi visto che la mattina seguente si sarebbero dovuti svegliare all’alba per rimettersi in viaggio il più presto possibile.
A fare la guardia restarono alcuni ninja di Konoha che avevano riposato il pomeriggio e tutti gli altri si diressero nelle loro tende.
Le tende di Gaara e di Temari erano molto vicine l’una all’altra e quando Shikamaru lo vide, disse a Temari nell’orecchio:
“Ci avrei scommesso la testa che non ci avrebbe lasciato via libera!”
“Non ti preoccupare, non saremo gli unici a non dormire stanotte” disse Temari maliziosa mandando un’occhiatina furbetta a Matsuri che da quando era arrivata si era tenuta sempre in disparte.
“Non mi dirai che finalmente si sono messi insieme quei due?!”
“Esatto, prima di venire qua, erano stati tutta la notte svegli per fare la guardia e quando io e Kankuro ci siamo svegliati, erano seduti su un masso e si stavano baciando molto intensamente”.
“Non ci posso credere! Come ha fatto Matsuri a conquistare il cuore di Gaara! Ero convinto che nemmeno ce l’avesse!”
“Non è vero, Gaara da quando a conosciuto Naruto è diventato molto più carino e gentile con tutti!”
“ Si, con tutti, tranne che con me!”
“Sai che non è vero! Secondo me sotto sotto ti vuole bene, ihihih!” disse Temari mettendosi a ridere a crepapelle!!!
“Si forse nei tuoi sogni!” ribatté Shikamaru scappandogli un sorriso a mezza bocca.
Temari lo notò subito e disse:
“Sei ancora più carino quando sorridi” e lo baciò davanti a tutti.
Quando si staccarono, Shikamaru si guardò intorno e notò che Gaara lo stava squadrando dalla testa ai piedi minacciandolo con lo sguardo.
Shikamaru abbassò lo sguardo e disse a Temari nell’orecchio:
“Menomale gli ero simpatico”.
Temari si mise a ridere riprendendolo a baciare dolcemente.
Dopo qualche minuto ognuno era nella propria tenda.
Matsuri prese per mano Gaara e lo trascinò via dall’entrata perché si era messo a origliare alla tenda accanto.
“Che cosa stai facendo?” chiese Gaara.
“Secondo te? Mica puoi restare tutta la notte a spiare tua sorella e il suo fidanzato!” lo brontolò Matsuri anche se dopo continuò: “Scusami, non volevo sgridarti”.
“No, hai ragione, è solo che…”
“è solo che sei geloso! Ti capisco, ma ormai Temari è grande e può fare tutto ciò che vuole e tu non puoi impedirglielo”.
“Quando hai ragione, hai ragione amore” disse Gaara diminuendo la distanza fra di loro e sigillando le sue parole con un dolce casto bacio.
Continuarono a baciarsi per un po’ fino a quando Matsuri non ebbe un brivido: Gaara gli aveva sganciato molto abilmente la tuta e gliela stava velocemente levando.
“Scusa, forse è meglio se andiamo a dormire” disse Gaara notando il disagio che aveva provocato a Matsuri.
“No, continua ti prego, ti voglio è solo che…, ho paura beh ecco io non ho mai fatto l’amore con nessuno Gaara e ho paura di sbagliare qualcosa”.
“Non ti preoccupare e se vuoi saperlo nemmeno io, ho fatto l’amore con qualcuno, ma sento che con te posso fare tutto perché io ti amo, vorresti essere la mia fidanzata?” chiese Gaara abbassando la testa.
“Per me eri già il mio ragazzo, ti ho sempre amato Gaara sin dalla prima volta che ti ho visto”.
“Ti amo” ripeté lui.
“Ti amo anch’io” rispose Matsuri prendendo coraggio ed avvicinandosi a Gaara in modo da sfilarli la maglietta.
Gaara intuì che Matsuri aveva preso coraggio e andò fino in fondo con lei, la spogliò completamente e la adagiò sul letto unendosi a lei per tutta la vita.



Che ve ne pare??? Vi è piaciuto il capitolo??? O forse sono stata troppo frettolosa nell'ultima parte??? COMMENTATE E DITEMI CHE NE PENSATE!!!

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Capitolo 6
*** Cosa state Facendo!? ***


Cosa state facendo!?




La mattina dopo, erano tutti pronti per ripartire a parte Temari e Shikamaru che non si erano ancora svegliati forse per la notte insonne.
Gara non voleva lasciarli indietro così decise di andargli a svegliare per più di un motivo:
1. Per dirgli di sbrigarsi
2. Per fare una bella chiacchierata con Shikamaru
3. Per sgridare la sorella
Gli chiamò prima di entrare cercando di non vederli in atteggiamenti intimi. Non perché se ne sarebbe imbarazzato, ma perché non voleva uccidere Shikamaru prima di arrivare a Konoha.
Entrando nella tenda notò che era tutta in disordine, il letto era ricoperto da robaccia per esempio qualche sacchetto di patatine o roba simile.
Ma la cosa principale che Gaara notò, era che non c’era nessuno. La tenda era completamente vuota. Eppure lui la sera prima gli aveva sentiti in tenda a fare quello che non dovevano fare.
Usci dalla tenta di corsa e chiese a tutti:
“Qualcuno di voi a visto Temari o Shikamaru, stamani?”
“No, perché? È successo qualcosa?” chiese Kankuro preoccupato per la sorella e non di certo per il suo fidanzato.
“Non sono nella loro tenda ma ieri sera lo erano, gli ho sentiti molto chiaramente”.
“E cosa hai sentito di preciso?” chiede Kankuro non capendo i doppi sensi nelle parole del fratello.
“Questo non ti deve interessare” rispose burbero Gaara imbarazzato dalla domanda del fratello.
“Ok , ma non ti scaldare così fratellino. Comunque cosa facciamo ora? Mica possiamo partire senza di loro!” dichiarò Kankuro.
“Lo so anch’io che non possiamo partire senza di loro. A meno che…”.
“A meno che?” chiese Kankuro in attesa che Gaara continuasse a parlare.
“Voi partite e arrivate al villaggio, io intanto insieme a Matsuri resterò qui per cercare gli altri due. Appena gli troviamo vi manderemo un messaggio e v’informeremo di tutto. Ora partite. A presto”.
Si dileguarono tutti nel nulla. Restarono solo Gaara e Matsuri.
“Bell’idea quella di restare qui, ma perché siamo restati solo noi? E se fossero stati coinvolti in qualche missione?” chiese Matsuri preoccupata.
“Stai tranquilla, non gli è successo niente a quei due, almeno fino a quando non gli metto le mani addosso io!” disse Gara cingendo i fianchi a Matsuri attirandosela di più a sé.
“E poi forse so anche dove sono..., ma per ora o altro a cui pensare” disse Gaara sigillando le sue labbra su quelle di Matsuri approfondendo quel lungo bacio.
Si scambiarono molti baci prima di sentire qualcuno che rideva alle loro spalle.
Si girarono entrambi di scatto vedendo due ragazzi sbellicarsi dalle risate dietro di loro, erano Temari e Shikamaru.
“Che avete da ridere!” disse burbero Gaara sistemandosi un po’ addosso.
“Niente” rispose Temari sghignazzando.
“Te l’avevo detto che facevamo bene a non farci trovare in tenda stamani” disse nell’orecchio Shikamaru a Temari in modo da farsi sentire anche dagli altri due.
“Che significa tutto ciò!? Voglio delle spiegazioni e subito!” chiese anzi ordinò Gaara con il tono che aveva sempre quando parlava a quei noiosi consiglieri di Suna.
“Significa che l’ho abbiamo fatto solo per farvi restare un po’ di più da soli, visto che stanotte non siamo stati gli unici a fare certe cose” rispose Temari sicura di se per poi guardare prima il suo adorato Shikamaru che voltava la testa imbarazzato e dopo Matsuri che nel frattempo si nascondeva dietro a Gaara.
L’unico che non si capiva se era imbarazzato o no era proprio Gaara. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, ma teneva comunque un comportamento distaccato come al solito, quasi se si aspettasse che Temari avesse detto qualcosa del genere.
“Mi aspettavo qualcosa da te Temari, ma di certo non avrei mai potuto immaginare nulla del genere” disse Gaara cercando di ringraziare la sorella fra le righe.
“Sapevo che mi avresti ringraziato” rispose Temari sogghignando.
“Forse però ora è meglio che partiamo. Gli altri saranno quasi arrivati a Konoha, non possiamo restare tanto indietro” disse Shikamaru interrompendo il discorso dei due fratelli Sabaku.
“Già è meglio andare” confermò Matsuri ancora imbarazzata.
“Ok, prendete la roba e raggiungiamo Kankuro e gli altri” decise Gaara impartendo altri vari ordini per far prima.
Quando raggiunsero gli altri…


Continua…



Ormai manca poco alla fine di questa fanfiction...
Speriamo bene!!!
COMMENTATE PLEASE!!!

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Capitolo 7
*** Interrogatorio Famigliare ***






Interrogatorio Famigliare




Dove eravamo rimasti: …

“Ok, prendete la roba e raggiungiamo Kankuro e gli altri” decise Gaara impartendo altri vari ordini per far prima.
Quando raggiunsero gli altri di certo nessuno si sarebbe mai aspettato un simile putiferio, nemmeno se fosse successa la fine del mondo.
Tutti i ninja sovrastarono il kasekage e i compagni, facendoli migliardi di domande tra cui:
“Dove eravate finiti? Perché questo ritardo? È successo qualcosa di grave? Vi hanno attaccato? Che stavate facendo?”
Gaara, riuscendo a evitare l’assalto iniziò a parlare rispondendo alla maggior parte delle domande, alterando un po’ la verità:
“All’inizio io e Matsuri siamo rimasti al campo per vedere se Temari e Shikamaru rientrassero, abbiamo aspettato qualche ora poi siamo andati a cercarli. Gli abbiamo trovati accanto ad una cascata, qualche centinaio di metri più avanti. Gli abbiamo raggiunti e ci siamo messi a parlare. Senza renderseno conto è passato molto tempo, e quando abbiamo capito che era molto tardi, ci siamo messi subito in marcia, e come vedete siamo tutti sani e salvi, forse solo un po’ stanchi”.
Naturalmente questo discorso era veritiero solo in parte, ma comunque la maggior parte dei ninja si credde e per un po’ furono lasciati in pace.
Solo una persona non credde alle parole del fratello, esatto, Kankuro, per la prima volta, riuscì a capire che il discorso fatto dal fratello non era vero, anzi faceva acqua da tutte le parti.
Comunque lascio perdere per il momento, ma di sicuro non avrebbe creduto al cento per cento alle parole del fratello.
Durante tutto l’arco della giornata non successe niente di particolare, Kankuro non voleva domandare niente finchè non rimaneva solo con i suoi fratelli. Forse non avrebbe aspettato molto a chiarire tutti i suoi dubbi.
La sera i ninja tornarono ai loro accampamenti poiché di guardia rimasero tutti e tre i fratelli Sabaku.
“Vai Matsuri, restiamo noi di guardia, vai a dormire che sei stanca”.
“D’accordo Gaara, a domani. ‘Notte” disse Matsuri avvicinandosi a Gaara a dargli un bacio a stampo per poi diventare rossa e correre verso la tenda.
“Da quante che sei diventato così romantico, fratellino?” disse sghignazzando Kankuro.
“Non sono affari che ti riguardano” rispose brusco Gaara.
“Non ti alterare ho solo chiesto, comunque sappi che la versione ufficiale non mi convince proprio per niente” disse sghignazzando Kankuro.
“Non mi sorprende, per una volta hai detto una cosa senzata” risponde Temari avvicinandosi ai fratelli cercando di non far scoppiare una rissa fra essi.
“Lasciamo perdere che è meglio” disse Gaara mettendo fine al discorso.
“No, non lascio perdere almeno fino a quando qualcuno di voi non mi dice la verità, sappiate che troverò un modo per saperla lo stesso”.
“Vorrei proprio vedere fino a quanto ti metteresti contro di me” disse Gaara ridendo sotto i baffi.
“AHAHAH Forse hai ragione Gaara, scusami e che lo sai che sono curioso, però non è giusto sono pur sempre vostro fratello, perché non mi dite mai niente?”
“Ti diremo tutto a tempo debito, per ora non dire a nessuno di me e Matsuri, non voglio che sia messa nei guai a causa mia ok?”
“D’accordo, non dirò niente, ma vedi di mantenere la tua promessa”.
“Si non ti preoccupare”.

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Capitolo 8
*** Imbarazzo ***


Imbarazzo




La mattina i ninja di Suna ripartirono arrivando così al villaggio della Sabbia per l’ora di cena.
“Ragazzi, avete fatto tutti un ottimo lavoro, non preoccupatevi per il rapporto, lo scriverò io stesso domani mattina, ora andatevi a riposare, a presto” disse Gaara.
“Grazie Kasekage-sama” risposero tutti i ninja sparpagliandosi per tornare ognuno alla propria abitazione.
“Allora io vado” dice Matsuri apprestandosi a seguire gli altri.
“No, tu resti a cena da noi” disse Gaara trattenendola per un braccio.
“Non vorrei recarvi disturbo” disse lei imbarazzata.
“Nessun disturbo, andiamo” risposero insieme i fratelli Sabaku dirigendosi con Matsuri al palazzo del Kasekage.
Arrivati a casa, andarono tutti a farsi la doccia nelle loro stanze, naturalmente Matsuri andò in quella di Temari.
Mentre Temari era sotto la doccia, gli chiese se poteva andare a prendere lo shampoo da Gaara visto che il suo era finito poiché Kankuro glielo rubava sempre.
“Ok, vado e torno” rispose Matsuri chiudendosi la porta alle spalle.
“Bussa magari, forse è sotto la doccia o si sta cambiando” urlò Temari cercando di farsi sentire dall’amica.
Naturalmente Matsuri non aveva sentito nulla, e si precipitò ignara nelle stanze di Gaara.
Entrò senza bussare e rimase a bocca aperta per quello che trovò: Gaara era a petto nudo con un semplice asciugamano legato alla vita, la sua pelle scintillava, delle piccole gocce scorrevano fra i suoi pettorali, marcando ogni suo centimetro di pelle.
Matsuri restò impalata, imbarazzata a tal punto di diventare tutta rossa, non aveva mai visto Gaara in questo modo, di certo non gli dispiaceva, ma aveva fatto sempre una brutta figura.
“Mi scusi, pensavo che non ci foste, ora me ne vado” disse con un filo di voce chinando il capo e facendo dietro-front.
“Ti ho detto di non parlarmi come se fossi il Kasekage, lo sai che non lo sopporto, ora vieni qui” disse Gaara circondandogli le spalle e sussurandoli all’orecchio.
Naturalmente Matsuri non sentiva altro che infinite scosse elettriche invadere il suo corpo, si girò e bacio Gaara con un impeto tale da cascare sul letto.
“Ti… amo” esclamò Gaara tra un bacio e l’altro.
“Anch’io, e non smetterò mai di amarti! Ti amo dalla prima volta che ti ho visto, e adesso ancora di più!”
“Anch’io amore mio” disse Gaara continuandola a baciarla, passando dalle sue labbra al suo collo.
“Come mi hai chiamato?” chiese lei incredula.
“Amore mio”.
“Dillo ancora, voglio sentirtelo dire ancora”.
“Amore, Amore, Amore! Non potrei mai smetterlo di dirlo! Sei stata la prima persona che pur avendo paura non sei scappata, tu, pur essendo così piccola e fragile mi hai voluto come tue maestro (si riferisce a quando Matsuri decise di volere Gaara come proprio maestro e non Temari o Kankuro come tutti gli altri bambini ), tu mi hai capito nel profondo, tu sei mia Matsuri e di nessun altro”.
Mentre diceva questo, Gaara iniziò a spogliarla e lentamente si unirono in uno stesso corpo, completandosi a vicenda.

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Capitolo 9
*** Annuncio e FINE! ***


Annuncio e FINE!




Il giorno dopo tutti i ninja e tutti gli abitanti del villaggio furono convocati davanti alla residenza del Kasekage per un’importante annuncio.
Nessuno si sarebbe immaginato nulla del genere anche perché non c’era mai stato nessun motivo per una cosa del genere tranne per un’imminente guerra, cosa strana visto che eravamo in pace da qualche tempo.
Tutti i cittadini accorsero immediatamente alla riunione per pura curiosità.
Nemmeno Kankuro e Temari non sapevano niente di quello che voleva dire Gaara in quell’annuncio, anche se Temari sospettava qualcosa.
Matsuri restò alquanto sbalordita poiché Gaara non ne aveva fatto parola neanche con lei.
Dagli autoparlanti si sentiva che l’annuncio del Kasekage si sarrebbe svolto alle 5 del pomeriggio, mancavano ancora 15 minuti al momento tanto atteso.
Gli abitanti erano scalpitanti intorno al palazzo, ormai mancavano solo una manciata di minuti allo scoccare delle 5.
Il Kasekage avrebbe fatto l’annuncio sulla sua terazza con accanto i suoi fratelli e la sua allieva Matsuri.
Ad un certo punto dalla terazza spuntarono tutte e 3 le persone e dietro loro si fece largo anche il Kasekage che si sporse un po’ di più degli altri alla terrazza, iniziando a parlare:
“Mi fa molto piacere che siete giunti numerosi, vi ho chiamato qui poiché vi devo svelare un segreto che non riesco più a nascondere, ma prima di tutto, vi vorrei presentare una persona molto importante per me, Matsuri fai un passo avanti…” disse girandosi e allungando una mano fino a stringere quella di Matsuri che, alquanto titubante, avanzò accanto a lui.
“Vorrei presentarla a tutti voi, l’unica persona che ha fatto breccia nel mio cuore la mia fidanzata e davanti a voi tutti vorrei chiedergliele,…”disse mettendosi in ginocchio “Matsuri, amore mio, mi vuoi sposare?”
L’intero villaggio si buttò in un silenzio profondo sconvolto e commosso dalla notizia fino a quando Matsuri non rispose:
“Gaara… SI – SI Cento volte si” e si sollevò un boato di applausi e fischi da tutto il villaggio, mentre i due piccioncini si perdevano in un lungo appassionato bacio.

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