Un incontro da sogno

di Roxie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Era la prima volta che facevo 1 viaggio tanto lontano da casa senza i miei fidati genitori:finalmente era arrivato il momento della "separazione" ed io per inaugurarlo avevo deciso di fare 1 vacanza a Londra,la città che tanto avevo sognato…Il volo in aereo era stato un pò agitato per via delle turbolenze ed anche all'aeroporto il tempo non scherzava!!C'erano nuvoloni da tempo nero,però ero talmente felice d essere arrivata a Londra che nemmeno una tempesta d neve mi avrebbe demoralizzata!! L'albergo,per fortuna,non si era rivelata una fregatura,come tante altre volte,infatti era accogliente e al tempo stesso molto elegante. La mia stanza era perfetta,con ogni comfort possibile,ed 1 vista sul Tamigi mozzafiato!! Però non ce la facevo a stare rinchiusa in una camera d'albergo quando 1 città così viva aspettava solo me!! Così mi precipitai nella hall dell'albergo per farmi consigliare dal barista dell'hotel,che mi era sembrato disponibile e simpatico.,qualche posto che avrei potuto visitare. Mi consigliò le solite cose:la Torre di Londra,il Big Ben,the British Museum,ma io gli dissi che volevo qualche posto dove poter vivere davvero per quello che era la città,dove incontrare ragazzi e ragazze,dove poter ascoltare musica e girare tra i negozi....Mi capì al volo e quindi mi assicurò che Candem Market sarebbe stato il luogo ideale:popolato da ragazzi e stracolmo d negozi d ogni genere!Lo ringraziai e sfrecciai fuori dall'hotel verso Candem market,il mio "paese delle meraviglie""...!! Lì,appena arrivata,conobbi una ragazza davvero simpatica e gentile,Jane ,che accettò di farmi da Cicerone in quell'immensa città d soli teenagers. Avevo portato con me dei soldi pensando che non li avrei mai spesi,invece si volatilizzarono tutti insieme nel negozio di dischi,tra singoli,album e videoclip in dvd!!Lo stesso fu per Jane,che aveva quasi un abbonamento in quel negozio fatto di suoni. Era una fan sfegatata dei Blink182:aveva riempito un'intera busta con i loro cd e i loro dvd con contenuti speciali. Ci divertimmo da matte a Candem Market e ci demmo appuntamento per il giorno dopo,sempre lì,all’ingresso di Candem Market,di sera alle 8.00.Credetemi, non avrei chiesto di meglio,non credevo che una città mi potesse dare tanto!!Ma,in fondo,quella era pur sempre Londra…

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


La sera ero troppo eccitata per dormire e fortunatamente c'era la televisione nella mia camera e tutta la notte non feci altro che ridere,perché c'era 1 canale ke trasmetteva solo programmi comici. La mattina feci la turista x la città,in metropolitana,visitai moltissime cose,ma quello ke mi colpì d più fu Madame Tussoud's,fantastico quel museo!!Il mezzogiorno uno spuntino veloce da Mc Donald e via in albergo!! Passai tutto il pomeriggio a pensare cosa avrei potuto indossare quella sera:volevo essere al livello d Jane,1 punkettara,ma volevo anche avere un po’ di sano stile italiano e distinguermi tra la folla...Avrei dovuto tingermi i capelli d verde x spiccare tra la gente,ma optai una cosa meno appariscente:una fascia rosa corta,un jeans,una cintura rosa d stoffa e le mie inseparabili Nike!!Poi i miei braccialetti stile Avril e il bracciale borchiato erano indispensabili!! A parte modestie,ero troppo figa,e non mi stupii quando successe quello ke ogni ragazza sperava ke le sarebbe successo 1 giorno...!!Quella sera,arrivata al mitico Candem Market, Jane partì subito all'assalto dei negozi,ma quelli di musica li avevamo già svaligiati;perciò decidemmo d attaccare quelli di abbigliamento. Portai con me le solite 400£ così fece anche Jane. Prendemmo tantissimi jeans e minigonne e poi decidemmo d passare al reparto "T-shirt". Ne provammo un’infinità,c'era davvero l'imbarazzo della scelta:s'andava dalle classiche alle più trash,che erano fantastiche:sulle magliette c'erano teschi con piante rampicanti,decisamente troppo lugubri per me ed altre con corpi stupendi di persone avvolto da fiori stupendi dai mille colori…un posto così pieno di colori non l’avevo mai visto…Mentre io provavo vari top,Jane mi disse che si sentiva osservata,come se qualcuno ci stesse spiando da quando eravamo entrate nel negozio;aveva ragione perché dopo un po’ si avvicinarono due ragazzi dall’aria disinvolta e sicura,che avanzavano verso di noi parlottando. Il mio cuore esplose fece un balzo dentro il petto appena mi resi conto di chi stava riducendo sempre di più le distanze tra di noi… il primo doveva essere il tipo ideale per Jane,me ne accorsi da come lo guardava,con un’intensità,sembrava quasi persa nei suoi occhi neri come la notte,ma evidentemente così rassicuranti per lei....e l'altro,l'altro era un angelo,il mio angelo,Dio aveva esaudito le mie preghiere,mi aveva ascoltato,capelli neri effetto giù-dal-letto,scompigliati,ma così dolci e morbidi,gli occhi,di un azzurro intenso come il mare, poco più alto di me,era fantastico,il ragazzo dei miei sogni,il suo sorriso mi avevo colpito,così familiare ma così sconosciuto,quel ragazzo mi aveva fatto sognare,non era la prima volta ke lo vedevo,perché lo sognavo tutte le notti,ormai,da 3 anni...E guardava proprio me,facendomi emozionare ancora di più,il mio cuore andava a 100000000,mancava poco all'infarto,quando finalmente l'altro ragazzo riuscì a sbloccare l’orribile tensione ke si era creata attorno a noi con una semplice parola:"hi!"Ci presentammo,anche se io sapevo chi era l'altro ragazzo misterioso…!!!Quando si presentò a me la sua voce era vellutata e morbida,dolce,era da sciogliersi e il mio angelo mi rivelò finalmente il suo nome,anche se io lo conoscevo già da anni e anni!!Mi disse:"Nice to meet you..."Pensai in un fugace secondo "Oddio è lui,speriamo sia lui!!"La sua mano avvolgeva delicatamente la mia in una stretta forte ma rassicurante e protettiva....Sì,il suo nome!!Si chiamava…

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Oddio….non ci potevo credere….era lui...sì,dopo tanti anni finalmente ora l’avevo conosciuto!!Daniel!! Ci sedemmo in un bar lì vicino,e cominciammo a parlare.”Allora,Martina,tu sei italiana!Oh,non immagini quanto mi piace l’Italia!!La amo!Sai,io….”Il suo viso,quel sorriso,quegli occhi…Oh Dio aiutami tu!”Non è così che fate lì Martina??.....Martina??...Hey??”.Jane mi calpesta il piede in un modo così terribile che sobbalzo e mi rendo conto che Kevin,l’amico di Daniel,mi aveva fatto una domanda. Beh,come poteva pretendere una risposta quando davanti a me c’era un tipo così?!?!?!?”Scusa ero distratta”,eh…!!”Mi rifai la domanda??” “Da voi,lì in Italia,non mangiate sempre pasta??”…Ma che razza di domanda era??aveva interrotto i miei sogni ad occhi aperti per una cosa così futile?”Sì…sì è vero.”Gli rispondo distrattamente. Io in quei momenti ero completamente fuori di testa,ormai ero su Marte e nemmeno delle cannonate mi avrebbero fatto tornare sulla Terra…Sentivo lontana la canzone di Ghost…Daniel,solo noi due,mi abbraccia,mi guarda con quei suoi occhi da bambino innocente…Rimaniamo così per qualche secondo poi lui….lui….”Forse è meglio se torniamo a casa,Martina non si sente tanto bene..” “Che??” Cado dalle nuvole…”Martina,andiamo che è meglio,ti vedo un po’ rimbecillita,forse hai un po’ di febbre...” mi dice Jane trascinandomi per un braccio verso l’uscita del bar. Io mi faccio trasportare mentre vedo Daniel che scompare dietro le mie spalle…NO!”Jane ma che fai??Ce ne andiamo??Ma sei fuori??Quello è l’uomo della mia vita”dico con gli occhi che mi brillano.”Vabbè Martina,sei proprio andata…Niente da fare,vuoi che ti chiami un’ambulanza?”mi fa Jane.”No,no,no,no,perché sono,SIAMO,andate via?Nemmeno il suo numero…”Vedo Jane che abbozza un sorrisino furbo,ma subito lo nasconde. Io sono ancora immersa in quel piacevole sogno che è la realtà. Arrivata al mio albergo Jane mi saluta e mi dice che ci saremo sentite per telefono. Erano ormai quasi le undici,ed erano ormai due notti che non dormivo!!Mi avrebbe fatto male Londra?Mi svesto pensando ancora a tutto quello che è successo qualche ora prima,e non riuscivo a far entrare nella mia testa confusa che avevo conosciuto lui…Ad un tratto squilla il telefono,mi dico sarà Jane che mi dirà che Kevin l’ha chiamata per uscire con lei domani,faccio con comodo,arrivo al comodino dove c’è il telefono. Un numero che non conosco. Rispondo. “Pronto?””Hey,allora hai controllato col termometro se hai la febbre?” Una dolce risatina echeggiò per la stanza,riempiendomi il cuore.”Daniel!Beh a occhio e croce direi che sto bene…!!Solo ho avuto un….calo di zuccheri”Ahahah,che vai dicendo,Martina?Un calo di zuccheri??Ma andiamo il tuo calo di zuccheri è stato Daniel!!”Beh allora,dato che non hai la febbre,che ne diresti di girare un po’ Londra con me domani?Magari ti faccio vedere un paio di cosette carucce…”COOOOOOOSAAAA??Ma no,non ci credo…!!Mi sta venendo un “altro calo di zuccheri”…!!”Ehm…sì ok!!Sicuramente ne sai più di me…!!” “Ok,allora domani alle 8 e mezza vengo al tuo hotel e andiamo in giro ok??Buonanotte…” “Aspetta!!Daniel,chi ti ha dato il mio numero?” “Come chi?Jane,no?”Quella pazza!!!!!Quanto le voglio bene!! “Ah!!Grazie!!Ok,allora a domani!!Buonanotte”. Ma è vero??Decisi d usare metodi più forti ed efficaci del solito pizzicotto:mi diedi uno schiaffo:era tutto vero,e pure il dolore…!!Che stupidina…Mi infilai sotto le coperte,e nemmeno questa notte riuscii a dormire…Mi misi a pensare. Tutto in due giorni,solo in due giorni. Allora questa città era davvero magica?Dopo cinque minuti ero lì che russavo dalla stanchezza…Tutto quel pensare…Tutte quelle avventure. E poi dovevo riposarmi per il giorno dopo…

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Nonostante fossi molto emozionata, quel giorno mi sarei svegliata tardi,ma ero stata previdente e avevo messo la sveglia al cellulare!!Alle 7 colazione e poi un’ora per prepararmi,ma ero così assonnata che non diedi molta importanza a cosa mettevo. L’importante era essere alle 8 e mezza nella hall dell’albergo. Mi dicevo di essere calma,di non andare di fretta,ma alle 8 ero già nella hall a chiacchierare con il barista. 8 e dieci….8 e un quarto….8 e venticinque…8 e mezza. Ecco,finalmente l’orario era quello. Cominciavo ad essere nervosa,dai,mi dicevo,sono appena le 8 e mezza, dagli qualche minutino per arrivare…Pazientai,pazientai fino alle 8 e 35,fino alle 9 meno 20,fino alle 9 ma di Daniel nemmeno l’ombra…Cominciai a preoccuparmi,cominciai a pensare che Daniel mi aveva solo preso in giro o aveva fatto una scommessa con Kevin per vedere se avrei accettato di uscire con lui…Mi ero illusa,dopotutto perché Daniel doveva essere uno speciale?Non poteva essere uno come tanti,uno come gli altri?Stetti al bar fino alle 10,sperando in un miracolo,ma alla fine chiamai Jane per dirle tutto,quasi in lacrime,e lei cercò di consolarmi dicendomi che la sera prima,mentre fantasticavo,lui le aveva detto che il giorno dopo avrebbe davvero voluto uscire con me. Sì,si è visto,pensai tra me e me. Attaccai che era l’una e avevo fame,e decisi di non spostarmi dall’albergo,tanto avevo fatto amicizia con il barista,Louis,e andai a mangiare al ristorante dell’hotel. Mangiai con così tanta avidità per la rabbia che per poco non vomitavo. Mi feci portare un Mars tanto per concludere il pranzo,e mentre me lo gustavo mi ritrovo davanti Daniel. Il Mars mi cadde dalle mani e rimango con la bocca aperta,un gran bello spettacolo per Daniel!Cerco di ricompormi.”Daniel!Ma che…””Lo so,scusami,mi dispiace,non sai quanto mi dispiace,spero che non mi considererai uno stupido,uno che prende in giro,uno che non mantiene le promesse…”I suoi occhi mi dicevano tutto,davvero gli dispiaceva,e io gli credevo ”Aspetta. Basta. Non parlare più. Qualunque cosa sia successa io non ho mai cambiato l’opinione su di te. Sei sempre gentile come ti ho conosciuto ieri. Dopotutto chi mi ha offerto il gelato?”Ridemmo. Mi prese la mano destra.”Che ne dici se ci facciamo lo stesso questo giro di Londra e poi ti offro la cena?””Beh a questo punto ti offro anch’io un Mars sennò non ci vengo.””No,no,accetto!!Lo accetto volentieri!!” Prendemmo un Mars e poi girammo per i parchi e per la prima volta toccai uno scoiattolo!!Lui era così naturale. Era così gentile. Era così lui. Mi spiegò che mentre arrivava era stato assalito da una folla di fans e una aveva minacciato di buttarsi nel Tamigi se non l’avesse baciata.”E tu l’hai baciata?””Non se ne parla proprio!!Non bacio la prima persona che mi capita davanti,né tantomeno sotto minaccia. Abbiamo chiamato la polizia.”Eravamo seduti sul prato di Hide Park,uno di fronte all’altro. Mi guardava con un’intensità così grande da farmi paura. Avevo vergogna,volevo interrompere quel momento,ma volevo anche che durasse per tutta la vita. All’improvviso alzò un braccio,lo avvicinò al mio viso e mi diede una carezza. Sorrise dolcemente. ”Come sei tenera”. Gli sorrisi con un leggero imbarazzo. Mi prese le mani. Poi si alzò e mi tirò su. “Allora,andiamo a mangiare qualcosa?” “Ok,ho una fame terribile!!Mangerei quello scoiattolo vivo” “Oddio!!Sappi che se farai del male a quello scoiattolo ti…”Mi prese,mi abbracciò e ci rotolammo per terra,ridendo. Quando ci fermammo eravamo uno sull’altra,vicini,troppo vicini,sentivo il suo respiro,il suo profumo,eravamo un tutt’uno,quegli occhi da bambino innocente che sanno quel che vogliono,poi lui alzò un sopracciglio;”Beh,credevi fosse così facile mangiare uno scoiattolo vivo prima di affrontarmi?” “Va bene,mi arrendo..!!Ma ora andiamo a mangiare sennò mi pappo anche te!”Ci alzammo e con una mano sulla spalla mi portò in un pub troppo carino dove mangiammo una pizza. Ci divertimmo tantissimo quella sera,anche se c’era sempre qualche fan che di tanto in tanto si avvicinava per autografi o foto. Quando mi riaccompagnò in albergo erano circa le 9,e lo invitai a salire nella mia camera. Niente di male!Ci mettemmo sul mio lettino a guardare la TV e a parlare. Alle 10 finì l’incantesimo e il mio principe azzurro svanì. Ma non era al contrario la storia?Verso le undici squilla il cellulare. Un messaggio. E’ di Daniel."Ciao. Scusami se turbo il tuo sonno. Oggi mi sono divertito tantissimo con te. E spero mi perdonerai per stamattina!!Ciao e buonanotte."Che dolce!!Ma perché oggi è finito?Perché è già andato via?Mi avevo promesso che ci saremmo risentiti. Sì,ma quando?Io ero impaziente. La mattina dopo chiamai Jane e andai in giro con lei. Le dissi tutto quello che mi era capitato dopo la mia chiamata. Lei fece dei salti di gioia:”Lo sapevo,lo sapevo,non poteva lasciarti così!!Beh,io ho fatto prima di te cara mia. Ieri in Hide Park io e Kevin ci siamo baciati” “Davvero??Mio Dio non ci posso credere!!Ma vai!!Grande la mia Jane!!” Felici per le nostre avventure c andammo ad abbuffare in un fast food e tornammo a casa e in hotel felici e contente. Alle 8 un messaggio. Daniel."Domani ci incontriamo all’ingresso di Hide Park?”Vai!!Domani era la mia occasione. Finalmente l’avrei baciato. Bastava aspettare solo qualche ora. E cosa erano qualche ora in confronto a tre anni??

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Ero al cancello di ferro battuto di Hide Park. Aspettavo solo lui. Finalmente gli avrei rivelato i miei veri sentimenti. Ora era tutto mio. Era mio. Potevo stringerlo,abbracciarlo baciarlo e coccolarlo quanto volevo,nessuno mi avrebbe più separato da lui. Mi girai intorno per vedere se arrivava qualcuno,mi misi le mani nelle tasche morbide del mio cappotto,e all’improvviso qualcuno mi mette le mani sugli occhi,mi dice “Indovina chi è?” Io “Daniel!!”.Mi butto tra le sue braccia e mi abbraccia. Qualcuno lì vicino tossicchia un po’ per far notare la sua presenza. Mi girai. Una ragazza. Alta circa quanto me,capelli castani con riflessi biondi,occhi verdi e uno sguardo che mi fulminava. “Martina,questa è Karol,la mia ragazza. Karol,Martina. Un’amica molto stretta” Azzarda un sorriso finto,anche io,scintille invisibili si scatenano tra i nostri occhi di fuoco “Non sei di qui eh?Martina...”mi dice,con disprezzo. “No” le faccio “Sono italiana. Una ragazza del sud, solare. Non scorbutica e fredda come quelle del nord”. Ci guardiamo con un odio tale che Daniel si rende conto della situazione e rompe il silenzio con un “Dai,non entriamo?Facciamo quattro passi!!” Lei si avvinghia a Daniel,quasi fosse una scimmia e lui le passa un braccio attorno alla vita. Io rimango in disparte,guardando loro che giocano,come giocavamo l’altro giorno io e Daniel. Non ce la facevo,non resistevo. Così appena si appartarono vicino ad un albero io mi avvicinai e dissi “Ragazzi,scusate se vi disturbo” Solito sguardo assassino di Karol. La rispondo. “Ma io devo proprio andare” “Dai,rimani un altro po’” Fa Karol. Sì cara mia,infierisci. Che crudeltà. Daniel mi prende le mani. “Mi dispiace davvero tanto che vai via. Dai resta un altro po’” Dan ti ci metti pure te? “No,davvero,ho un appuntamento con Jane.” “Ah sì,Jane. Vabbè,ci si sente magari in questi giorni ti chiamo e ce ne usciamo un po’. Non ti darà mica fastidio Karol?” “No no. Non preoccuparti.” Sorrisino maligno. “Vabbè allora mi chiami tu. Il mio cellulare e sempre acceso. Ok??Ciao.” Dan mi afferrò e mi abbracciò fortissimo,un bacio sulla guancia. Che labbra morbide. Daniel,non puoi farmi questo…Perché fai lo stupido?Uno sguardo fulminante mi colpisce ancora una volta… “Vabbè ciao!” Appena mi allontano sento la voce di Karol cambiare tono,diventare più aggressiva e arrabbiata. Sento anche nella voce di Daniel questo cambiamento…Che stiano litigando?Beh,meglio così…Che egoista che ero…Come potevo pensare certe cose?Beh ma il mio cuore era felice al suono di quelle grida arrabbiate…Tornai in hotel con la minima soddisfazione che quei due avevano litigato.

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


In hotel non avevo voglia di fare niente,mi buttai sul letto e mi misi a pensare. Com’era possibile?Daniel,che si era mostrato così “aperto” nei miei confronti aveva una ragazza?Non ci credevo,non ci potevo credere!!Mi messaggio con Kevin,vuole sapere cosa regalare a Jane per meravigliarla. “Un CD degli U2” gli rispondo,anche se sapevo che ce li aveva tutti. In quel momento non ero in vena di dare consigli. Qualcuno bussa alla porta. In modo insistente. Come se dovesse entrare per salvarsi la vita. Con un po’ di paura vado e apro la porta lentamente,per scorgere il viso dell’individuo. Non faccio in tempo a vederlo che mi si butta fra le braccia,piangendo in silenzio. Lo abbraccio. Daniel. Le lacrime mi bagnarono tutta la spalla,ma a me non importava. Ci sedemmo per terra. Aveva il viso ricoperto di lacrime,e mi faceva tenerezza. Gli asciugai le lacrime con una mano. Lo accarezzo. “Che ti è successo?” “E’ tutta colpa tua” Io??Io che c’entravo?? “Se tu non fossi arrivata qui,non ti avrei conosciuto e questo casino non sarebbe mai successo…” “Ma che è successo?” “Mi sono lasciato con Karol” Un movimento nel mio corpo mi dice che mi sento più sollevata. Ma più guardavo lui e più mi sentivo in colpa. “Mi piaci troppo, Martina. E’ stato tutto così improvviso,e so che questo non potrà mai durare molto perché devi andare via…” Lo guardavo, mi faceva venire da piangere, lo volevo prendere, stringere a me e strofinarlo, anche a me piaceva da impazzire,non sapeva quanto. Gli prendo una mano, mi guarda con gli occhi limpidi lavati dalle lacrime. Improvvisamente mi prende la testa con una mano e mi appoggia delicatamente a terra, rimane qualche istante lì,sopra di me,a guardarmi, poi si avvicina lentamente, chiudendo gli occhi, io mi sento trasportare in un vortice di emozioni, quando sento che le sue labbra si poggiano delicatamente sulle mie, come una piuma, e mi bacia, con tanta passione, come se volesse entrare nel mio corpo, con la mano nei miei capelli che delicatamente mi scompiglia, mi piace tantissimo, le sue lacrime mi bagnano le guance,così leggere e tenere,le mani morbide mi accarezzavano i fianchi,e ci lasciamo trasportare da qualcosa che solo noi potremmo decidere se rompere o no.

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Per terra, su quella soffice moquette,abbracciati,in quella silenziosa notte,così silenziosa e stupenda. Affianco a me,il sogno della mia vita. Che desiderare di meglio?Lo guardo. Dorme. Che bello che è. Gli do un bacio sul naso. Lo sto a guardare per tanto tempo,lui all’improvviso si sveglia. Mi sorride dolcemente. “Che ore sono?” Aveva gli occhi rossi e gonfi dal sonno. “Le quattro e mezzo. I tuoi?” “Io dovevo andare a dormire a casa di Emma oggi. Non preoccuparti” Rimaniamo ancora un po’ così,addormentati e innamorati,uno accanto all’altra. “Ma allora…tra di noi cosa c’è?”Daniel sembra nervoso,lo noto dalla sua mano sinistra che stringo che incomincia a sudare. Sospiro. “Beh,cosa vorresti che ci fosse?” Lui mi stringe la mano. “Non lo so. Martina io…tu mi piaci,troppo.” Si gira verso di me “Voglio essere il tuo ragazzo” Lo guardo negli occhi con uno sguardo intenso,penetrante,per leggere i suoi sentimenti. Era innamorato,pazzo come me.”E io la tua ragazza”. Ci baciamo,con emozione,come se fosse l’ultima volta,mi aggrappo a lui,stringendolo a me,mentre la moquette sembra trasformarsi in un prato morbidissimo. Mi accorgo che lui sta esagerando e cerco di allontanarlo,mi capisce e così si rimette di nuovo affianco a me ,massaggiandomi i capelli. Stavamo così bene, eravamo così tranquilli. Come avrei voluto che quel momento non fosse mai finito. Ma la notte era passata in fretta. Ci svegliammo con i raggi del flebile sole che entravano dall’enorme finestra della camera. Svegliati,andammo a fare una colazione dolcissima,con la marmellata spalmata sui nasi e le guance sporche di briciole. Ritornati in stanza Daniel mi dice “Che ne dici se oggi ti porto negli studios?” Io mi butto fra le sue braccio “Sì sì ti pregoooo!!” “OK allora cominciamo ad andare che per le dieci bisogna essere lì,magari arriviamo prima e te li faccio vedere meglio” Mi da un bacio romantico e andiamo. Facciamo una lunga,lunghissima passeggiata. Arrivati davanti a quell’immenso muro bianco e giallo il mio cuore sobbalza. E quelli erano gli studios. Quell’insegna con su scritto “Movie world” mi faceva rabbrividire. Non avevo mai visto uno studio cinematografico da vicino. Daniel si accorge della mia emozione e mi abbraccia. Io gli sorrido. “Entriamo” “Certo!” All’interno c’era la vita. Niente stava fermo. Tutto si muoveva. Tutto era vivo. C’era un’energia che ti entrava nel corpo e ti faceva muovere,e se non dovevi andare da nessuna parte ti faceva camminare tra tutto quel viavai di persone. Poi Daniel mi porta in una zona chiusa dove riconosco la scenografia di Diagon Alley. Bellissima,proprio come si vede al cinema. Daniel mi sussurra in un orecchio “Che dici,ti piace?” “Sì,è bellissima!!Stupenda” Mi da un bacio sulla guancia e poi,mano nella mano,andiamo girando per il set. Io mi sento rapita da quel mondo che,anche se finto,era così reale che mi ci volevo immergere dentro. Poi…si comincia. Finalmente vedo tutti al lavoro e Dan…oh Dan…è così bravo a recitare. Passa circa mezz’ora tra prove,scene sbagliate e giuste. Poi finalmente una pausa. Corro verso Daniel per andare a congratularmi con lui quando vedo una ragazza che si avvicina. Oddio,non ci credo. No,non può essere lei. Karol. Cosa ci faceva lì?E perché si permetteva di “toccare” il mio Dan??

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Oddio,se solo Karol si fosse permessa di metter una delle sue brutte zampaccie su Dan l’avrei….che rabbia!!l Vedo lei che parla,ride e fa la smorfiosa vicino al mio angioletto,poi Karol mette le braccia attorno al collo di Daniel. Non ce la facevo più a sopportare una tale visione. Ad un certo punto Karol chiude gli occhi e bacia Dan. A quel punto non ci vedo più,corro verso l’uscita,in lacrime. Come può essere stato??Daniel,che mi amava così tanto,si era fatto baciare da quella smorfiosa??Mi appoggio al muro degli studios,guardando verso il cielo,col trucco sfatto e il volto rigato dalle lacrime. I miei singhiozzi erano così forti che attirarono l’attenzione di un ragazzo. “Hey,che ti succede?” Non alzo nemmeno gli occhi per vedere chi mi si è parato davanti. “Ah,ho capito. Hai visto recitare Daniel e ti sei messa a piangere dalla pena”. Mi strappa un sorriso. “Piacere,Rupert. Però chiamami Rup,ok??E…tu??Posso avere l’onore di conoscere il nome di questa bella ragazza?” Sorridendo tra le lacrime gli sussurro il mio nome “Martina,però chiamami Marty,ok??” “Allora?Che ti è successo?Fa davvero così schifo Daniel quando recita?O hai visto qualcun altro?” “No,no…!!Non è per quello…Non sai niente,lascia perdere…” Rupert mi alza il viso che per tutta la discussione è stata solo qualche attimo alto. “Che ne dici se ci andiamo a fare un giro e facciamo conoscenza?” Beh,andare a fare una passeggiata mi avrebbe sicuramente fatto bene. Decido di andare. Giriamo un po’ per i dintorni,e in quei minuti così divertenti gli spiego tutta la faccenda. Poi ci sediamo su una panchina. Mi consola “Daniel,strano. Non ha mai fatto una cosa del genere da quando lo conosco. Ha sempre dato tutto quello che poteva ad una sola ragazza,e comunque ha sempre e solo avuto delle storielle così,Karol è stata la sua prima vera ragazza,quella a cui ha dato il cuore. Ora si sente confuso perché indubbiamente prova gli stessi sentimenti per tutt’e due. Ma io non posso parlarti molto di lui. Emma è la persona più adatta,ma oggi non c’è. Che fortuna eh?” “Già…” “Hey…E dai fammi un sorriso. Dai non ci pensare più.” Mi giro verso di lui. “Rupert…” Scoppio in un altro pianto immenso. Rupert mi abbraccia “Oh,su dai,non fare così…Dai che fai piangere anche me” Ero disperata,ormai Daniel non poteva fare così,prendermi in giro,mi ero innamorata di lui. Nell’abbraccio di Rupert mi sentivo protetta,in un guscio,anche se lo conoscevo da qualche minuto era già diventato mio amico. Gli volevo già bene. Mi tolgo le mani dal viso e gliele metto attorno al collo,per sentirlo più vicino a me,sembrava l’unico a consolarmi. Alla fine del mio dolorosissimo ed infinito pianto che Rupert si era sorbito tutto,mi dice “Perché non ci prendiamo qualcosa in quel bar?” “Ok!” Una volta entrati ci paraimo davanti a tutte le caramelle. “Allora,cosa vuoi?” “Chiariamo che ognuno paga il suo…perc…” “No,che dici?Ti ho “invitato” io in questo bar quindi pago io.” “Dai,no non voglio che ti disturbi” Mi guarda con degli occhi grandi e belli,mi colpisce. “Che occhi stupendi che hai,Martina.” “Beh,anche tu non scherzi…!!”Un sorrisino compare sul suo viso,poi dice “Allora?Cosa vuoi?” “Dai,ti prego,Rup,non vo…” “Per favore,ti prego,ti posso offrire qualcosa?...Eh?” “E va bene…Ma che sia l’ultima volta!” “Cosa vuoi?Un Mars?” Un Mars. Un Mars che avevo offerto io qualche giorno fa a Daniel. Sapevo che non avrei avuto la forza solo di guardarlo… “Sì,il Mars va benissimo!” Fingo un sorriso. Poi ci andiamo a sedere sulla stessa panchina di prima. Il Mars ha un sapore amaro e lo mando giù con molta difficoltà. Rupert mi guarda e dai miei occhi capisce tutto.”Stai ancora pensando a lui?” “Come posso non pensarci?” “Beh,lui ha sbagliato questo è vero,però comprendilo. Si sente confuso…” “Beh,a questo punto anch’io mi sento confusa. Mi lasci il tuo numero così stasera ti faccio sapere?” “Certo!Ma mi raccomando:non combinare guai!!” Una volta preso il numero comincio a correre verso gli studios“Non preoccuparti!!” Avevo trovato un altro amico. Rupert.

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Con il fiatone entro negli immensi Studios e arrivo nella zona dove si gira Harry Potter. Scorgo Daniel che continua a baciarsi con Karol. Sono attraversata da un fulmine di gelosia,per un attimo abbasso lo sguardo e non ho il coraggio di andare da lui. Poi mi faccio forza e mi dirigo verso di loro. Loro continuano a baciarsi imperterriti,nonostante la mia presenza. Faccio un colpo di tosse e finalmente si staccano. Io guardo Karol con uno sguardo arrabbiatissimo e le faccio “Ciao stronzetta. Potresti lasciarci un po’ soli?” Karol fa una faccia offesa,poi se ne va con la coda tra le gambe. Ero davvero arrabbiatissima. Poi mi metto davanti a Daniel. Lui comincia “Martina…”. Io non gli faccio finire la frase che gli do uno schiaffo che gli fa rimanere impresse le cinque dita della mia mano. Lui mi guarda con un’aria smarrita e cerca di dire qualcosa ma non esce niente dalla sua bocca. Gli dico “ “Martina tu mi piaci troppo,voglio essere il tuo ragazzo”…Cos’erano quelle??Frasi montate??Cose finte??Eppure sembrava tutto vero…Sei proprio un bravo attore,lo sai??Ma che ti è preso??” Mi fermo un attimo,ero sull’orlo di una crisi di pianto,abbasso leggermente la testa,mi calmo e poi riprendo “Allora??Non mi rispondi??Si può sapere?Se sei così innamorato di me perché mi fai questo??” Lui,ancora abbastanza confuso,mi dice “Lo sai che Karol per me è stata importantissima,quella rottura con lei è stata così improvvisa che non ho capito più niente…” “Quindi io non ti piaccio?Ecco sì,sicuramente...Vabbè,scusami se…se mi sono intromessa nella tua storia con Karol,non sai quanto mi dispiace…” Ormai non potevo più trattenere le lacrime,erano scese,colavano sul mio viso ed ero davanti a Daniel “Ecco,contento??Non era meglio se mi lasciavi perdere??” Lui mi guarda con i soliti occhi profondi,mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia. Io non ci sto e mi allontano in modo brusco da lui. “Ora non pensare di cavartela con uno…stupido e insignificante bacio…Mi dispiace,credo che non ci vedremo più…Anche se per me significhi tanto non posso più guardarti,mi fai schifo”Lo guardo per l’ultima volta “Ciao campione”. Vado via correndo,volevo tornare in Italia,se fossi rimasta lì non sarebbe successo tutto questo casino. All’improvviso qualcuno mi ferma all’uscita degli Studios e mi abbraccia,un abbraccio che avevo conosciuto qualche minuto fa,ma che sembravo conoscere da un’eternità. Rupert. Mi stringo a lui,sembra l’unico che mi riesca a capire in quel momento così difficile per me. Piango in modo violento,mi sto facendo male col mio pianto così forte,mentre Rupert mi sussurra nell’orecchio “Hey basta. Povera,che ti ha fatto quel…”Stringo la sua maglietta tra le mie mani e strofino il mio viso sul suo petto,gli dico tra i singhiozzi e le lacrime “Ti prego,Rup,non abbandonarmi anche tu,non lasciarmi,stai qui con me.” “No che non vado,stai qui con me,per sempre.” “Sì,per sempre”. Rupert,con le sue mani,mi sposta i capelli che mi cadono sul viso e me lo accarezza,con dolcezza troppa dolcezza,si abbassa verso di me,mi alza il mento,per qualche istante ci guardiamo negli occhi,ci trasmettiamo un vortice di sentimenti,mi bacia. Io mi lascio baciare da quel ragazzo così sensibile e dolce,che mi culla tra le sue forti e grandi braccia e mi sento felice,più leggera. Lui non era come Daniel,lui…stavo bene con lui,averi voluto rimanere così per tutta la vita,ma non ero sicura. Poi all’improvviso mi dice “Credo di essermi innamorato di te” Io gli sorrido,non so cosa rispondergli “Anche io” Perché l’avevo detto?Ero sicura?Lui mi riprende di nuovo il viso e continua a baciarmi. Sento passare qualcuno affianco a noi,io e Rupert ci giriamo senza separarci,e ci rendiamo conto che è Daniel. Aveva ancora stampate le cinque dita sulla guancia sinistra. Guarda prima Rupert con un’aria arrabbiata,poi guarda me con un’espressione triste. Io e Rupert ci giriamo e lui se ne va. Cosa credeva,che gli sarei corsa dietro dicendo “Scusa,scusa!!” Questo era compito suo. Mi stringo ancora di più al Rupert. In quel momento era l’unico che mi dava sicurezza. Ma forse stavo sbagliando. Forse stavo facendo il giusto. Non lo sapevo in quei momenti. Tutto quello che sapevo era che stavo bene con un ragazzo così che mi abbracciava e baciava.

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Ero sul mio letto,in hotel,a pensare a tutto quello che era successo in quel giorno,non mi aspettavo che questa vacanza sarebbe andata in questo modo. Ma da un lato mi piaceva. E che dire di Rupert?Avevo fatto la cosa migliore baciandolo?Non lo sapevo…Ero confusa,troppo confusa per pensare a certe cose. E Daniel?Si era comportato indubbiamente male ma…A me piaceva ancora,mi piaceva da impazzire,non riuscivo a stare senza di lui,come avrei fatto senza le sue coccole?Avrei dovuto parlargli?No,quello doveva farlo lui,io non avevo colpe. O forse sì?Avevo comunque baciato Rupert…Ma lui aveva baciato quella…Senza dubbio avevo sbagliato con Rupert .Un SMS:Rupert “Che ne dici se domani andiamo a ballare?” Ci penso un po’ su…Non avrei trovato il coraggio di parlargli,me lo sentivo,e non avevo affatto voglia di ballare ma gli rispondo “Ok!Allora domani passami a prendere in hotel. Ciao!”Il giorno dopo gli avrei parlato…Le mie palpebre cominciavano a farsi pesanti mentre i pensieri e i sensi di colpa schizzavano dappertutto nella mia testa e cadevo lentamente nell’abisso buio del sonno. Il giorno dopo,di mattina arrivo Jane in albergo. “Hey campionessa!Non ci sentiamo da una vita!Ma che è successo?” “Jane,non immagini nemmeno…”Le spiegai tutto,cercai di trattenere quanto più possibile un altro attacco di pianto,questa volta ci riuscii. Jane mi diede il suo parere”Martina,lascia stare Rupert,l’hai baciato solo per dimenticare Daniel,è lui che ti piace veramente,ed è meglio che molli subito Rupert,prima che si affezioni troppo a te. Non mi aspettavo che Daniel potesse fare una cosa del genere…” “Dice che è confuso…A questo punto lo sono anch’io.” “Quanti giorni ti mancano ancora?Una decina?Ce la farai,non ti preoccupare. Aspetta che Daniel si chiarisca le idee e poi stiamo a vedere cosa succede,va bene?” “Va bene. Sei grande Jane!” “Questo ed altro per un’amica!” Ci abbracciamo forte,a lei con Kevin andava a meraviglia,fortunatamente,a me:un casino totale. Andammo a pranzare insieme e poi lei andò via “Devo uscire con Kevin stasera. Vado a casa sua” Mi fa un occhiolino malizioso. Le grido “Buona fortuna!!”Ecco qualcuno che mi faceva sempre tornare l’allegria. Ma era arrivato il momento della verità anche per me. Tra qualche minuto Rupert sarebbe passato a prendermi. Mi preparai in fretta,poi cercai di ripetere mentalmente il discorso che avevo preparato,ma ero sicura che al momento di parlargli avrei detto quello che mi diceva il cuore. Scendo le scale,un rapido saluto a Louis,grazie a lui avevo conosciuto tutti…Ecco Rupert,mi sorride,io gli sorrido. Arrivo,lui cerca di baciarmi ma mi scosto. Mi dice “Sono con la moto. Dai sali.” Salgo,mi aggrappo a lui,cominciamo a volare sulle mille strade di Londra,ad alta velocità,il vento mi sferza il viso,i capelli vengono portati indietro dalle forti raffiche di vento. I capelli di Rupert volano,toccano la mia maglietta,mi fanno male. Ma finalmente ci fermiamo. Scendo delicatamente dalla moto,ho davanti un locale tutto illuminato da faretti,Rupert mi mette il braccio sulle spalle “Allora,stasera si balla?” Fingo un sorriso “Sì,certo!” Saremmo stati tutta la serata seduti sui divanetti per quello che gli avrei detto. Entriamo,posiamo la giacca e poi in pista. Io ballo in modo lento,senza voglia,lui si attacca a me e cerca di coinvolgermi nel ballo ma io non me la sento proprio i ballare quella sera. Lui mi dice “Hey campionessa,ma che hai stasera?” “Rup,vieni,andiamo un po’ fuori,ti devo dire una cosa” Rupert intuisce qualcosa,ha un’espressione preoccupata. Andiamo al piano di sopra,un privè,e ci affacciamo al balcone. “Rupert,scusami se ti ho illuso,se ti ho detto che mi piacevi tanto ma…credo di averti baciato solo…solo perché ero confusa e…non sapevo cosa stavo facendo…Ti prego,non…non…” “Marty,non scusarti. Anzi,scusami tu,ho approfittato del tuo stato per baciarti,sono uno stupido…” “No,dai,non dire così. Sei un grande,mi hai ascoltato e mi hai consolato,e mi hai comprato il Mars!!” Una piccola risatina passa attraverso di noi. Quella sera era ventilata e il vento ci scompigliava i capelli. Sentivo un po’ freddo. Rupert mi guarda con uno sguardo comprensivo,io gli sorrido e lo abbraccio. Era il mio amico,il mio dolce e simpatico amico. Con lui avevo chiarito,ora rimaneva Daniel. Rupert si gira verso di me e mi dice “Che ne dici se ci andiamo a prendere qualcosa da bere giù?” “Te pensi sempre a bere,eh?” Al piano di sotto ci sediamo su degli sgabelli al bancone e prendiamo delle bibite fresche,poi parliamo. Mi diverto un mondo con lui,è troppo simpatico. Ci mettiamo ad osservare la gente che balla,con le braccia appoggiate al bancone,e facciamo dei commenti divertenti. Mentre sto crepando dal ridere, “Martina.” Smetto di ridere subito. Daniel. “Daniel,che ci fai tu qui?” “Sono venuto a ballare con i miei amici. E…tu?” “Sono qui con Rupert…” Si salutano in modo fugace. “Martina ti devo parlare” “Già,pure io” Mi giro verso Rupert “Scusa,vado un attimo,torno subito” Mi tira col braccio verso di lui e mi sussurra nell’orecchio “Buona fortuna,campionessa” Io gli sorrido e vado via,seguendo Daniel. Arriviamo al balcone di prima. Daniel fa un bel sospiro “Allora,comincio io?” “Prego”. “Senti,scusami se ti ho fatto soffrire molto,ma credo che tu mi abbia capito” Si gira verso di me,ma io mi volto altrove,non ho la forza di guardarlo. Mi prende la mano,ma io la tiro a me. Non voglio avere nessun contatto fisico con lui. Altro sospiro. Riprende. “Ho preso una decisione. Lascio perdere Karol.” Il mio cuore sobbalza. Questo significava che voleva stare con me. Mi giro verso di lui. Lo guardo. Per la prima vera volta dopo tutto quello. “Ma lascio perdere anche te.” No. Ancora una volta mi ero illusa. Abbasso la testa. Daniel guarda avanti,sembra abbattuto. Trovo la forza di parlare “Va bene. Ok. Come vuoi. Amici come prima?” Daniel si gira,fa un sorriso montato “Amici come prima”Lo abbraccio,quanto mi manca quel corpo. Anche lui,mi accarezza i capelli,calmo. Poi andiamo giù. Ormai la serata per molti ragazzi è finita e si accalcano tutti al guardaroba. Io mi vado a sedere sui divanetti affianco a Rupert. Io mi siedo,lo sguardo perso nel vuoto. “Allora?” mi chiede “Cosa ti ha detto?” “Lascia perdere sia Karol che me” Rupert mi guarda con aria dispiaciuta. Aspetta qualche secondo,poi “Come va?” “Bene” Sento un moto strano dentro di me,non saprei definire cos’era. Non mi sentivo bene. Guardo Rupert. Lui mi guarda. Gli dico con un filo di voce “Posso abbracciarti?” “Vieni qui” “Rup,ti voglio bene.” “Anche io,Marty,ti voglio tanto bene” Mi abbracciava,tenendomi stretta a lui,una lacrima scende silenziosa e impenetrabile da sola,un’unica goccia,che cade sul pantalone di Rupert. Il mio dolore era come quella lacrima,silenzioso e impenetrabile,rinchiuso nel cuore,dove non trovava sfogo. Stringevo i denti,sperando che tutto quella sofferenza passasse in fretta,ma più passava il tempo più cresceva e diventava incontenibile…Mi sentivo di scoppiare,ma ,grazie a Dio,c’era Rupert affianco a me che mi voleva bene e non mi lasciava,e in qualche modo alleviava il mio dolore. Volevo andare via da lì. “Rupert,andiamo via,per favore. Scusami,ti ho rovinato la serata. Non volevo. Sarà meglio che accompagni questa piagnucolona e te ne sbarazzi per sempre” “Dai,non dire queste stupidaggini ora…Ti accompagno in hotel ma domani mattina si ricomincia la VERA vacanza studio,con me” “Sei un angelo!Non so come avrei fatto senza di te” Rimontiamo in moto e arriviamo dopo degli interminabili dieci minuti. Saluto Rupert e vado via,come senz’anima. La notte,una delle più brutte della mia vita. Senza pianti,con il dolore,la sofferenza e la rabbia che si rimescolavano dentro di me,e non riuscivo a dormire. Mi addormentai intorno alle quattro del mattino,in un sonno profondo e triste.

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


I giorni passavano,veloci,e si avvicinava sempre di più il giorno della partenza. Londra era ormai diventata la mia città,mi ci trovavo bene. Ma dovevo andare via. Mi dispiaceva di lasciare tutto,tutte le persone che avevo conosciuto,Jane,Rup,Kevin,Daniel. Daniel. Ormai non lo sentivo più da più di una settimana. Ero ancora pazza di lui. Chissà se Karol l’aveva riconquistato,chissà se stavano di nuovo insieme. Beh,anche se era successo qualcosa tra di loro io non facevo più parte della vita di Dan. I miei soliti pensieri. Stupidi pensieri. Oddio quanto mi mancava. Rupert cercava di non farmelo pensare,e la maggior parte delle volte ci riusciva,ma il suo ricordo era indelebile. Dopo quei giorni da non dimenticare mai,arrivò il momento della partenza. Rupert,Jane e Kevin mi accompagnarono all’aeroporto,tristi come me. Rupert,che era diventato il mio migliore amico,mi disse “Allora l’anno prossimo ti aspettiamo. Mi raccomando non fare brutti scherzi che noi ti aspettiamo!!” “Già Martina. Non ti preoccupare,ti chiamerò sul cellulare,ma anche te,fatti sentire!!”Jane sembrava molto commossa. “Grazie ragazzi. Avete reso questa vacanza indimenticabile. E state certi che l’anno prossimo ritorno!!A costo di pagare tutto io.”Rupert all’improvviso si guarda intorno, poi mi dice “Beh,manca solo una persona,eh Marty?” Sorrido,un sorriso amaro,se la poteva risparmiare questa Rupert…”Eh già…Vabbè non importa…”Tutti sapevano che a me importava…Ma ormai il momento era arrivato e lui non c’era. Significava solo che di me non se ne era mai fregato. Non me l’aspettavo da lui. Saluto tutti,per l’ultima volta. Poi entro,mentre i miei amici di quei fantastici 15 giorni mi guardano andare via. Camminavo lenta,con le valigie pesanti che mi frenavano,con un solo pensiero fisso. Speravo ancora in un miracolo,molto raro. Sento gridare qualcosa,il mio nome. Mi giro indietro,con lo sguardo frenetico tra la gente agitata,per scorgere qualcuno. Niente. Una suggestione. Riprendo il mio cammino verso l’aereo,ormai tutte le speranze si erano volatilizzate. Cammino con passo più svelto. Cerco di non pensare a lui. “MARTINA!”Oddio,chi era??”MARTINA!!!” Mi giro,mi guardo intorno. Eccolo!!!Lo vedo che corre tra la gente,lo perdo di vista,lo rivedo. Daniel. Butto a terra le mie valigie,con le lacrime agli occhi,gli corro incontro,ci abbracciamo e Daniel subito mi bacia,lacrimando,per l’ultima volta. Forte,mi stringeva forte,io gli passo le mie mani nei capelli e lo accarezzo. Poi mi guarda,mi dice “Ti amo,l’ho capito solo ora che ti perdo” “Io ti ho sempre amato,non ti lascerò mai,tornerò qui” “Stai con me,stai qui” “Non posso,lo sai. Starei qui tutta la vita. Ma devo tornare in Italia” “Ti verrò a trovare lì. Oddio ti ho fatto così male…” “Ti amo” Lo bacio,devo andare. Lo lasciò lì. Che mi guarda,mentre io mi infilo nel grosso tubo che conduce all’aereo. E’ andato. E’ finito. Già è finito tutto. Mi siedo,al mio posto,aspettando la partenza. Si sente la voce del pilota,che annuncia la partenza. L’aereo comincia a sollevarsi. Guardo per l’ultima volta Londra,le sue belle case,i suoi stupendi parchi,il suo paesaggio. Ormai è finita,ma non riesco ancora a farmene una ragione. Sull’aereo,che vola sospeso sulle soffici nuvole bianche,arriva la hostess con il suo carrello pieno di cibo e bevande. Mi dice “Cosa vuoi?” Ci penso. Guardo un po’ quello che c’è. Un Mars. Sorrido,un piccolo sorriso impercettibile. “Un Mars,grazie”. Mi gusto in silenzio il mio Mars pensando a lui e alle sue dolcissime labbra. Finito il Mars guardo l’involucro. Lo conservo in tasca. Lo metterò nella mia scatola come un suo ricordo. Ma che ci faceva un Mars su un aereo?

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