Lettere

di Vale_Hiwatari
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dal IV cantone del settimo cielo ***
Capitolo 2: *** Al IV cantone del settimo cielo ***



Capitolo 1
*** Dal IV cantone del settimo cielo ***


 

Lettera dal IV cantone del settimo cielo

Cara Hilary,

ti scrivo perché volevo dirti quello che non sono mai riuscito a dirti, e che ho tenuto chiuso in me per troppo tempo...

Ma c'è un amore che non so più nascondere perché adesso ha bisogno anche di te.

Volevo dirti solo che eri sempre tu la mia allegria, e appena ti vedevo parlare con lui diventava gelosia folle.

Per tutto quello che mi davi, anche se forse non te ne rendevi conto.

Questo io volevo dire a te.

E come quando non c'eri io mi perdevo sempre un po', e mi accorgevo che non ero niente senza di te, che non sapevo nemmeno divertirmi, neanche con il Bey se non c'eri tu.

Invece quando stavi con me anche il grigio intorno a noi si colorava della vita che gli davi.

Come è difficile dire tutto questo a te, che d'amore non parlavi mai.

Non ne parlavi mai con me...

Forse era perché avevi paura come me di una risposta che ancora non sapevi qual era; mi dispiace per te, così allegra, a cui non ho potuto offrire altro che un cuore di ghiaccio.

Magari avessi potuto offrirti di più!

Vorrei essere come Takao: più aperto, senza scrupoli.

Lui, che ogni sera ti invitava ad uscire con lui, che ti regalava mille cose, mille parole....

Magari ne fossi stato capace io!

Avrei detto tutto subito, avrei spiattellato i miei sentimenti ai quattro venti, così che tutti, da Bush ai prigionieri dimenticati nelle segrete avessero saputo ciò che provavo quando ero vicino a te.

Volevo solo dirti che quando stavo vicino a te sentivo una nuova energia.

Tu, che rincorrevi Takao tutto il giorno, che lo schiaffeggiavi per un nonnulla; quanto avrei dato io perché tu fossi stata così anche con me... Quanto avrei dato per essere stato io così con te.

Avevo paura, Hilary.

Paura di una tua risposta sbagliata, per questo mi chiudevo dietro un atteggiamento freddo, distaccato.

Volevo dirti che non ho intenzione di rassegnarmi ad essere cattivo, ma se c'è qualcuno che può salvarmi sei tu, e per questo ti scrivo.

Avevo paura che tu potessi ridere, oppure che potessi restare in silenzio, sconcertata: avevo paura della tua reazione, delle tue parole o del tuo silenzio.

Il tuo silenzio! Era di stella. Così raro e prezioso... 

Volevo dirti quello che non sono mai riuscito a dirti, e che ho tenuto chiuso dentro me.

Ma c'è un amore che non so più nascondere perché adesso ha bisogno anche di te.

Non sono mai stato bravo con le parole, per questo non so se una lettera è la cosa più adatta per esprimere i miei sentimenti, ma dato che non ho trovato un modo migliore per dirtelo

-Ti Amo-

E lo so che tutto quello che potevo offrirti era il freddo e distaccato Key Hiwatari, ma non avrei mai potuto perdonarmi se non avessi fatto almeno un ultimo tentativo.

Sono uno stupido. Adesso ho rovinato la lettera, piangendo.

Ho solo un foglio; l'ho comprato ieri apposta, e sono riuscito a rovinarlo.

Perché non riuscivo a parlartene?

Quando me ne sono andato, quando sono venuto al IV cantone, non ho mai smesso di pensarti; o meglio, di pensare a cosa avresti fatto senza di me.

Avresti pianto? Sicuramente...

Ma la mia preoccupazione era un'altra, quando sono andato via.

La mia domanda era: perché avresti pianto?

Per un amico? O per un amore che non eri mai riuscita a tirare fuori?

Oh, non fare il mio stesso errore, l'errore di uno sciocco che è morto in un esperimento sbagliato proprio come gli idioti che muoiono d'amore senza aver fatto nemmeno un tentativo.

Quel giorno, quando mi stavo allenando con Dranzer pensavo a te.

Volevo diventare più forte per piacerti, invece la potenza di quell'attacco ha fatto esplodere tutto, compreso il capanno dove mi trovavo.

E' strano andarsene senza soffrire, senza nulla da dover ricordare, tranne cinque volti.

Prima di chiudere gli occhi sul mondo ti ho pensato con tutte le mie forze, sperando che non fosse vero... che ti avrei rivista... E che la tua bellezza mi avrebbe salvato.

Invece quando sei arrivata era tardi. Non ho fatto in tempo a gridarti il mio amore, ho solo spirato.

Non so cosa sia successo dopo, so solo che adesso sono qui, al IV cantone, senza più nulla.

Forse quando leggerai questa lettera starà piovendo, e io non sarò lì a offrirti la mia felpa per ripararti o le mie mani per scaldare le tue.

Volevo dirti che devi superare questo momento, farti coraggio e rifarti una vita.

Non saprò mai quale sarà la tua reazione a questa lettera, ma spero di averti dato speranza.

Mi hanno dato il permesso di spedirtela, ma per miracolo. Approfitto per mandarti l'unica foto che mi abbiano mai scattato da solo.

Ed ora, guardandola, ridi, piangi, urla, corri o resta in silenzio.

Hilary, vivi per quello per cui ti senti di vivere, vivi per le tue passioni, e non per quelle che gli altri dicono essere le tue passioni.
Tra due mali scegli sempre il minore e quando davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.
Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei nato, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora.
Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e và dove lui ti porta.

Ma non dimenticarti di vivere, e di non smettere mai di sorridere, perché c'è qualcuno che vive dei tuoi sorrisi; e sorridi anche con un sorriso triste, perché più di un triste sorriso c'è la tristezza di non saper sorridere.

Ricordati che anche un orologio rotto ha ragione due volte al giorno...

Se riuscirai a vedere il mondo in un granello di sabbia e il cielo in un fiore selvatico sarà come tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.

Con tutto me stesso

Key Hiwatari

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Capitolo 2
*** Al IV cantone del settimo cielo ***


Lettera al IV cantone del settimo cielo

Caro Key,

non sai cosa vogliano dire per me queste parole! Vorrei che me le avessi dette prima!!!

Saresti vivo, qui con me, se non fossi stata così codarda!

Avevo paura, anch'io, perché pensavo che tu non mi amassi!

Come ho potuto essere così cieca? Mentre tu mi aprivi il tuo cuore io pensavo solo a me stessa, qa come rubarti il cuore.... E che ladra maldestra ho dimostrato di essere!

Come potrei rifarmi una vita?

Come puoi dire questo??!?

La rabbia che provo è troppa, non potrò mai perdonarmi... Mai.

Vuoi sapere cosa provavo mentre tu mi guardavi con desiderio ardente in quel capanno?

Dolore.

Dolore infernale per un amore che non ero riuscita a buttare fuori, che sfogavo su Takao. Come avrei voluto quegli stessi inviti da parte tua!!!

Come avrei voluto saltarti in braccio, tirarti la sciarpa e baciarti, come avrei voluto poterti schiaffeggiare o prenderti in giro.

Volevo parlare con te d'amore, ma avevo paura che tu... che tu...

Non so di cosa avessi paura.

Non sapevo nulla, come non sapevi tu che la morte ti aspettava in quel capanno.

Non lo sapevi che c'era la morte; in effetti per noi giovani è parecchio strano poter pensare che il destino venga un giorno e ci prenda per mano.

Ma se afferri un'idea, che ti apre la via, la tieni con te o ne segui la scia risalendo vedrai, come vedo io solo adesso quanti cadono giù; per loro vorrei poter fare qualcosa, tendere una mano, ma non ci riesco.

Ho paura di cadere anch'io, Key, sono egoista, penso solo a come tenermi aggrappata a quell'idea senza curarmi di nient'altro.
E adesso non piango, corro.

Corro per sfogare la mia rabbia immensa, per sfuggire alla dura realtà che non voglio e non posso accettare.

E mi lancio contro il muro ormai distrutto di quel capanno perché non posso piangere, non ci riesco.

A volte il dolore è più forte delle lacrime.

Come posso???

Non riuscirò mai a rifarmi una vita!!! Mai e poi mai!!!

E non dire che devo, perché l'unico con cui avrei voluto farlo eri tu, e tu te ne sei andato.

Tu, che amavi tanto la vita, te l'hanno portata via. Ed io, che tanto ti amavo... ti hanno portato via da me.

Com'è che le cose che più amiamo ce le tolgono sempre?

Oh, Key, vorrei che tu fossi qui per consolarmi, per fare ancora a gara a chi vede per primo una stella cadente, per esprimere quei desideri così sciocchi e ridicoli.

Tu, freddo e distaccato; era quel Key che amavo.

Non sapevi che c'era la morte, ma cosa hai pensato quando tutto intorno a te è diventato color rosso fuoco? Cosa hai sentito quando il cielo ti è crollato addosso e quando la vita è fuggita?

Se esiste un paradiso non ci incontreremo là, Key, perché tu amavi, io invece...

Avevi ragione su tutto.

Persino sul fatto che ora piove, non ho un riparo e le mie mani sono congelate: dovevi esserci tu, qui, a scaldarmele. Se non fossi stata così cieca ora saresti qui.

La pioggia... Penso sempre a te quando piove.

Non mi spiego perché. Forse perché mi ricorda il tuo carattere gelido, o forse perché so che dietro quella freddezza c'è un arcobaleno.

Voglio solo ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi: voglio pensare che ancora mi ascolti e che, come allora, sorridi.

I tuoi sorrisi! Erano di stella. Così rari e preziosi...

Aspettami, non lasciarmi sola, ti prego!

Pensavo di stare bene da sola, invece ora mi rendo conto che la malattia più grave è la Solitudine.

Non ne posso più.

Sono disposta a soffrire, ad affrontare le difficoltà, a gioire, a vivere: finalmente ho capito, finalmente ho la consapevolezza che comunque vada, nel bene e nel male, tu sarai al mio fianco, e andremo avanti insieme.

Tu sarai con me, con noi, con tutte le persone che ti hanno voluto bene.

Almeno con lo spirito.

E finalmente so che mi amerai per sempre

Non mi rifarò mai una vita, lo sai bene, e tu non fare il mio errore come io non farò il tuo; non pensare mai di essere solo. Nessuno è solo a questo mondo. Ognuno ha una persona da qualche parte.

La mia è in cielo, la tua sulla Terra.

Si chiama Anima Gemella...

Non voglio dire Addio, ma Arrivederci,

Tua sempre

Hilary Tachibana

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