Everytime we touch

di A Beautiful Girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La casa del pozzo malefico ***
Capitolo 2: *** Il bosco di Ash Ketchum ***
Capitolo 3: *** Il rosario ***



Capitolo 1
*** La casa del pozzo malefico ***


Una ragazza dai capelli arancioni con una coda laterale era seduta su una sedia color marroncino chiaro

Ciao a tutti i miei cari lettori. Ringrazio calorosamente tutti quelli che stanno per leggere la mia fan fiction. Spero che vi piacerà. Ho messo au (alternative universe) perché questa storia non parla dei pokèmon, ho preso solo i personaggi in prestito. In questo capitolo potrà sembrarvi un po’ strano e insolito il carattere di misty, Ma non ho messo OOC perché negli altri capitoli sarà normale.

Questa fan fiction non ha nessuno scopo di lucro o altro, l’ho fatta solo per puro divertimento.

Attenzione: all’inizio della storia potrebbe sembrare un po’ quella dell’anime “inuyasha”, ma non è così, infatti lo scopo è diverso ecc… (infatti è da quell’anime che mi sono ispirata).

Vi prego, vi scongiuro lasciate almeno un commento, buono o cattivo non m’importa, ma per favore, almeno uno…grazie.

Farò il mio meglio per non deludervi. Parola di nicole. Un bacio

Buona lettura…

 

 

Everytime we touch

 

 

Cap. 1

La casa del pozzo malefico

 

 

Una ragazza dai capelli arancioni con una coda laterale era seduta su una sedia color marroncino chiaro. Aveva la testa nei libri, con un’ aria un po’ scocciata. Sbadigliò, poi decise di alzarsi.

- Ma dove si è cacciata mia sorella?- si chiese, alzandosi quasi senza accorgersene dalla sedia.

Notò che fuori stava piovendo, una cosa complicata ricordò che, prima, sua sorella che stava facendo i compiti insieme a lei, poi si ricordò che si era alzata perché il loro gatto era scappato, e da lì, non era più ritornata.

La ragazza dai capelli arancioni si alzò dalla sedia, avviandosi verso la porta.

Posò la maniglia sulla porta, esitò un po’ prima di aprirla, ma alla fine fece così.

Appena aperta vide sua sorella correre verso di lei.

-         Daisy, ma cosa è successo? E il gatto?- chiese la ragazza dai capelli arancio, guardando arrivarsi incontro la sorella.

Daisy, una ragazza con un’apparente età maggiore alla rossa, dai lunghi capelli biondi. Si fermò davanti a lei.

-         Appunto, il gatto è entrato nella casa del pozzo malefico…Misty- abbassò lo sguardo la bionda con aria impaurita.

-         Non mi dire che credi alle leggende che si dicono in giro!?- sospirò Misty guardando la luna, leggermente coperta dalle nuvole.

-         E chi non ci crederebbe?!

-         Io

Daisy si imbestialì, e si avvicinò di più alla ragazza dalla coda laterale.

-         Visto che sei così sicura di te, vai tu a prendere il gatto

-         Ok

Daisy prese per mano Misty, e l’accompagnò nella casa del pozzo malefico, un posto di cui tutti da tantissimo tempo, stavano alla larga.

Dicevano che dentro la casa c’era un pozzo molto profondo, creato da creature malefiche molto tempo fa. Dicevano che sotto c’erano fantasmi, demoni e spiriti terrificanti.

Dopo 15 minuti si ritrovarono davanti alla famosa casa, e Misty notò che la porta era chiusa.

-         Ma il gatto non era entrato?

-         Sì…

-         Allora perché la porta è chiusa..?- chiese Misty, un po’ scocciata.

-         Appunto, ho detto io che ci sono i fantasmi qui!- insistette Daisy muovendo le braccia a papera.

Misty guardò la sorella delusa, poi aprì la porta della casa. Si ritrovò in un posto buio, senza un filo di luce.

-         Io t-ti sto alle spalle- balbettò Daisy, provando a fare la coraggiosa, ma senza risultati.

-         E che gran aiuto!- disse ironica Misty, iniziando a i tre gradini, seguita dalla bionda.

-         No, no io mi fermo qui- agitò le mani Daisy, poi aggiunse, - lo vedi, quello davanti a te è il pozzo.

-         Ma è chiuso- sorrise la rossa cercando di incoraggiarla.

-         QUELLA CHIUSURA NON E’ NULLA IN CONFRONTO ALLA FORZA DEI MOSTRI CHE GIACIONO SOTTO! – urlò Daisy. Misty stava per risponderle nei peggiori dei modi ma fu interrotta da uno strano rumore.

-         H-ho risvegliato i f-f-fantasmi…- balbettò la voce soffocata della bionda.

-         Ma che cosa dici?! Guarda un po’ qua- fece una risata la ragazza dalla coda laterale, raccogliendo una palla di pelo bianca. – Vedi, ecco qui, il nostro gatto Starmie. (Che fantasia XD N.d. Io)

-         Che bello! Sono così contenta…ma

-         Huh? E questo cos’è?- chiese Misty prendendo dalla bocca del gatto uno strano ciondolo.

Lo guardò attentamente. Era un normalissimo ciondolo fatto da un filo, ma lo rendeva prezioso quel diamante appeso al centro del ciondolo.

-         Che ciondolo…STUPENDO!!!!!!- urlò Daisy con due diamanti al posto degl’occhi.

La ragazza dai capelli arancioni le sorrise, mettendoselo al collo.

Ma, il sorriso della bionda, che stava davanti a lei, diventò una faccia terrorizzata e confusa.

-         M…M-Misty

-         Si?

-         MISTYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

-         Ma che vuoi?

-         C’è un mostro dietro di te!!!

-         Sì sì , come no

Misty si dovette ricredere quando sentì un rumore grande e spaventoso alle sue spalle, ovvero la chiusura del pozzo si era rotta. Non ebbe il tempo di girarsi, che due tentacoli giganti l’avvolsero e la portarono giù nel pozzo, insieme al suo gattino Starmie e al misterioso ciondolo appeso al suo collo.

-         MISTYYYYYYYYYYYYYYYYYY- urlò la sorella, affacciando la testa nel pozzo, ma ormai la ragazza era sparita insieme a quei spaventosi tentacoli.

 

 

 

 

 

 

PS: la mia prima fan fiction, siate clementi please. Grazie di nuovo.

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Capitolo 2
*** Il bosco di Ash Ketchum ***


Ciao, volevo ringraziare tutte le persone che fatto una visitina alla mia fan fiction

 

 

Ciao, volevo ringraziare tutte le persone che fatto una visitina alla mia fan fiction.  Ma ringrazio soprattutto:

misty_pan96

fedina

kasumi97

questo, devo dire, è un capitolo molto importante. Spero che vi piaccia…

E spero che lascerete ancora un commentino

In questi ultimi tempi, forse scriverò i capitoli più velocemente perché mi

Grazie…

 

 

 

 

Everytime we touch

 

 

Cap. 2

Il bosco di Ash Ketchum

 

 

Misty, avvolta da quei terribili tentacoli, continuava a sprofondare giù, sempre più giù…

Il suo micino, per quanto era piccolo, si mise dentro la tasca della sua giacca.

-Tu servi a questo mondo…- sussurrò una voce, e Misty intuì che era il mostro con quei tentacoli che stava parlando.

-Lasciami in pace- gridò, chiudendo un occhio, e cercando di liberarsi dalla presa dei tentacoli giganteschi.

-Lasciami ho detto!- gridò un’altra volta.

-Come vuoi…- sibilò di nuovo quell’orrenda voce, lasciando di scatto la presa.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- urlò la ragazza, cadendo nel vuoto.

-Non voglio morire…- bisbigliò Misty, accorgendosi che stava piangendo.

La rossa tacque, capendo che per lei questa era la fine… guardava le sue lacrime che volavano via, e i tentacoli erano spariti…

-Aiuto…- sussurrò appena, iniziando a vedere il fondo del pozzo.

*

-La sento…ha bisogno del mio aiuto…insieme a lei anche il ciondolo sta urlando…ahh…lei è l’unica via per farmi risvegliare…e riavere quello che mi spetta…-.

*

La ragazza andò a sbattere contro il suolo…

“Strano…è così…morbido?”. La rossa aprì gli occhi, e si ritrovò in un prato verde. Era slava…salva! Non poteva crederci…una lacrima le scese dagl’occhi, per quanto era felice.

Il gattino uscì dalla tasca, e la guardò con occhi dolci. Misty, non poterne fare a meno, lo abbracciò.

-Sono felice Starmie…- sorrise.

-Miao…- fece il gattino, indicando la gamba della ragazza.

-Oh…una ferita…- Misty notò che le stava uscendo sangue dalla gamba destra. –Ma posso sopravvivere- continuò, poi il suo sguardo divenne triste –anche se, non ho la più pallida idea di dove ci troviamo.

La ragazza si guardò attorno, questa non era più casa sua…

C’erano molti alberi intorno a loro, tantissimi, il prato verde sembrava non finisse mai…respirò profondamente. Questa sì, che era aria pulita.

Ma ad un certo punto, un albero in particolare attirò la sua attenzione. Si alzò, non importandosene della sua ferita, e si incamminò verso quell’albero, zoppicando, finché non si ritrovò faccia a faccia con questo strano scherzo della natura.

All’albero era appeso un ragazzo. Misty lo osservò attentamente:aveva i capelli corvini, un cappello in testa, e aveva gli occhi chiusi. Stava dormendo o forse era…morto? Sicuro, era morto. Aveva un pugnale nel cuore. La cosa che le attirò di più furono le sue orecchie. Non erano normali! Sembravano quelle di un cane, e lui era un umano.

“Le voglio toccare” pensò sorridendo Misty, salendo su una radice e incominciando a toccare quelle orecchie bianche e pelose sulla testa del corvino.

Le continuò a toccare per due motivi: il primo perché erano morbide e tenere, e il secondo motivo era perché voleva ricevere un segno di vita da parte di quel misterioso ragazzo, ma fu interrotta.

-Ehi, tu, ragazzina! Che cosa stai cercando di fare?!- chiesero quattro o cinque arcieri, che puntarono le loro freccie contro Misty, e le tirarono un secondo dopo, puntate su di lei.

-AAAH!- urlò la rossa, aggrappandosi istintivamente alla giacca del ragazzo stringendosi forte a lui, ma, nessuna di quelle frecce la colpirono.

-Fiuuu…che spavento- sussurro fra sé la ragazza dalla coda laterale.

-Che cosa stavi cercando di fare ragazzina?- chiese serio uno degli arcieri, -se stavi cercando di risvegliare il grande Ash Ketchum, beh, noi non te lo permetteremo!

Gli arcieri puntarono di nuovo le frecce verso la rossa.

-N-No, aspettate! Io…non lo conosco nemmeno questo ragazzo- balbettò Misty, indicando il corvino appeso sull’albero.

-Non lo conosci?- chiese un altro arciero stupito –Beh, in questo raro caso, abbassate le frecce.

E così anche gli altri fecero così.

-Oh grazie- fece Misty un sorriso, avvicinandosi, ma cadde a terra, a causa della ferita alla gamba.

-Stai bene? Vuoi che ti portiamo al villaggio? Melody ti saprà aiutare- disse preoccupato un altro degli arcieri.

-Oh grazie- sorrise Misty, ma cadde di nuovo per la ferita.

-Ahi…- strinse i denti.

-Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi- e i quattro arcieri la aiutarono ad alzarsi, e la portarono con loro al villaggio.

 

 

 

 

 

 

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-AAAAAAAAAAAAAAHHHHIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!- urlò Misty dal dolore.

In tutto quello che stava succedendo, Misty capì che era finita in uno strano mondo, molto più primitivo del suo. Infatti non c’erano computer, tv, ipod o altre tecnologie. Ma dove era capitata?

-Shhh, zitta! Rischi di far spaventare tutti gli abitanti del villaggio- la zittì Melody, una bella ragazza avente in testa uno strano cappello arancione. Aveva dei capelli castano scuro, molto lunghi, e una tunica bianca con qualche striscia rossa.

-Facile a parlare…- strinse i denti la rossa, e di risposta Melody le diede un forte colpo con lo straccio alla ferita.

-IIIIIIIIHH!!!

-Zitta

-Ma fai malissimo

-E allora?

-FAI MALE!

In quel momento entrò un ragazzo dalla carnagione scura e i capelli neri.

-Ehi, Melody, cosa sono questi ultrasuoni?- chiese lui scherzando.

-Ciao Brock, sai, abbiamo un paziente piuttosto lamentoso.- rispose sempre scherzando, ricevendo un’occhiataccia da parte di Misty e una risata da parte del ragazzo.

-Capisco. E tu sei?- chiese Brock sedendosi accanto alla ragazza.

-Misty. Te?- rispose guardando Melody che stava curando la sua ferita.

-Mi chiamo Brock, sono il cuoco del villaggio. Dove stavi?

-Stavo nel bosco…

-In quale precisamente? Sai, siamo circondati da boschi.

-Mmh…non so…- disse Misty confusa.

-In quello di Ash Ketchum-  rispose Melody gelida.

-Oh…- a Misty sembrò che Brock avesse capito l’improvviso comportamento cupo della castana.

-E…che stavi facendo?- chiese Brock, provando a cambiare discorso.

-Io? Beh…potrebbe sembrare strano ma…ho visto un ragazzo appeso sull’albero con delle strane orecchie e…- la rossa non poté finire di parlare che Brock le tappò la bocca con la mano.

Sia Misty, sia Brock guardarono Melody, e notarono che stava piangendo. La castana lasciò cadere lo straccio a terra, e corse via con le lacrime agl’occhi.

-Aspetta, Melody!- si alzò di scatto Brock, provando a raggiungerla, ma fu fermato dalla presa di Misty.

-Cosa ho detto di male?- chiese Misty preoccupata e seria allo stesso tempo.

-È una storia lunga…

-Non fa niente, anzi, sono molto curiosa. Dai, raccontamela!

-Sei sicura?

La ragazza dalla coda laterale fece un segno di sì con la testa.

-Va bene- il ragazzo si inginocchiò di fronte a lei, continuando a curarle la ferita.

-Devi sapere che qualche anno fa Ash Ketchum, ovvero il ragazzo che avevi visto sull’albero, era un mezzo demone.

-Un mezzo demone?

-Sì, e lui ci aveva raccontato che voleva essere umano come noi, e che non voleva più essere un demone malvagio. Infatti lui è stato insieme al  nostro villaggio per ben 2 anni, e difendeva la nostra città dai malintenzionati.

-Perché? I demoni o i mezzi demoni sono forti?

-Misty, tu non hai idea di quanto era forte quel ragazzo. E in questi 2 anni scoprii che mia cugina Melody, ovvero quella ragazza, si era innamorata di Ash.

-Innamorata?!

-Esatto! Però scoprimmo che lui voleva solo aspettare l’occasione per avere il nostro tesoro.

-Il vostro tesoro?

-La vuoi smettere di fare l’eco?

-Scusa…

-No, non fa niente- fece un sincero sorriso Brock –Comunque, appena lo scoprimmo, lo cacciammo dal villaggio con la forza, ma lui ci sconfisse, in più Melody ci ordinava di non ucciderlo. Un vero problema! E un giorno Melody decise di raggiungerlo nel bosco, dove viveva provvisoriamente in quei brutti giorni, e Melody gli promise che avrebbe fatto di tutto per difenderlo e gli confessò addirittura i suoi sentimenti, ma Ash Ketchum le spiegò che non provava niente per lei e aggiunse che non l’avrebbe voluta avere nella sua vita neanche se fosse stata l’ultima donna dell’universo. A quelle parole Melody prese il pugnale che portava e che porta sempre, e lo uccise. Dopo lo legò ad un albero.

-Che brutta fine, però…- disse infine Misty riflettendo sulla lunga storia.

-E non è ancora finita qui

-Wow! Dai, racconta, sono curiosa!

-Ok, ok. Lo sai, prima, il tesoro della nostra città?

-Oh, sì! Ricordo!

-Beh, Melody prese il tesoro e lo buttò nel mare, così nessuno avrebbe più infastidito la nostra città. E in più fece una formula magica di fronte all’albero di Ash.

-Quale?

-Siccome Ash non era ancora morto, fece in modo che solo quando il grande Ash Ketchum avrebbe sentito le urla sincere di una persona davvero importante, si sarebbe risvegliato. E si sarebbe potuto muovere solo se qualcuno gli avesse tolto il coltello.

-Capisco…solo un’altra domanda. In che cosa consiste il tesoro?

-Era uno dei sette tesori sacri.

-I sette tesori sacri?- chiese Misty

-Sì, sono sette, ma dopo quel giorno nessuno li ha mai più ritrovati. Quello che avevamo noi si chiamava “il ciondolo dei demoni”, se questo lo indosserebbe un demone o un mezzo demone sarebbe invincibile.

A quella frase, Misty ebbe un flashback.

 

 

Inizio flashback

 

- Huh? E questo cos’è?- chiese Misty prendendo dalla bocca del gatto uno strano ciondolo.

Lo guardò attentamente. Era un normalissimo ciondolo fatto da un filo, ma lo rendeva prezioso quel diamante appeso al centro del ciondolo.

- Che ciondolo…STUPENDO!!!!!!- urlò Daisy con due diamanti al posto degl’occhi.

 

Fine flashback

 

“Che sia….quel ciondolo?” si chiese Misty “Tanto vale provare…

-Brock

-Dimmi tutto

-Il ciondolo era per caso…- prese il ciondolo e lo mostro -...questo?

Brock, tutto d’un tratto, fece una strana faccia, non sapendo se essere contento o no.

 -Sì…era proprio questo…vieni, andiamo a farlo vedere a Melody- la prese per un braccio, e la trascinò nel bosco.

Dopo qualche minuto il sole era calato…era ormai notte profonda. La luna piena si vedeva perfettamente.

-Sai dove trovare Melody’- chiese Misty, guardando il ragazzo dalla carnagione scura.

-Sì…manca poco ormai

Infatti fu così. Melody stava pregando di fronte all’albero del mezzo demone.

-Eccoti Melody- provò a fare un sorriso Brock.

-Uh? Oh, siete voi!- Melody si alzò e guardò i due ragazzi.

-Guarda!- disse Misty impaziente, mostrando il ciondolo.

-Ma quello è…

-Sì- fece Brock –l’abbiamo trovato!

-Allora andiamo a dirlo al villaggio…

Misty, Brock e Melody iniziarono ad incamminarsi. Ma ad un certo punto un’ombra terrificante, si diresse verso Misty.

-È un demone Misty, vuole il ciondolo, presto scappa!- urlò Brock.

Misty non se lo fece ripetere due volte, e incominciò a scappare, con il ciondolo stretto nella mano sinistra. Non aveva idea di che mostro era, per la paura non l’aveva neanche guardato in faccia. Però lo sentiva era grande, e anche veloce.

Ma Misty cadde involontariamente di fronte all’albero di Ash Ketchum. Era vicina alla radica su cui era salita la prima volta per toccare le orecchie da cane del ragazzo. Il mostro le stava venendo incontro, sempre più vicino.

Misty lanciò un urlo, il più disperato e forte che forse aveva fatto in tutta la sua vita. Le lacrime continuavano a scenderle dagl’occhi, ma non la smetteva di urlare.

…Solo delle urla sincere di una persona importante avrebbero risvegliato il grande Ash Ketchum

Il mezzo demone dai capelli corvini sbarrò gli occhi di colpo, e si rese subito conto di quello che stava succedendo.

-Ehi tu, dammi il ciondolo dei demoni!- le ordinò il mezzo demone ancora legato all’albero, mentre l’altro mezzo demone si avvicinava sempre più velocemente alla ragazza.

-ASH?!- rimase Melody a bocca aperta.

-Il grande Ash Ketchum si è risvegliato…- disse Brock -…ciò ci porterà grandissimi problemi.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Il rosario ***


Okay ragazzi

Okay ragazzi. Ecco qui il mio nuovo capitolo di everytime we touch. In questo episodio succederanno molte cose. Spero che vi piaccia. Lasciate un commentino e ringrazio tutte le persone che hanno recensito, e quelle che hanno messo la mia storia nei preferiti e nelle seguite. Bacio!

Buona lettura…

 

 

Everytime we touch

 

 

Cap. 3

Il rosario

 

 

 

-Hai sentito cos’ho detto?!- urlò il ragazzo legato, guardando Misty.

-No, non dargliela!- urlò a sua volta Melody .

-Dammela, se non vuoi che vada a finire nelle mani sbagliate!- insistette Ash.

-Ma se la dai a lui sarà peggio- insistette anche Melody.

Misty non sapeva a chi darla. Per tutta quella confusione nella sua testa, l’altro mezzo demone l’aveva già preso.

-Ma brava- si congratulò ironico Ash.

Misty guardò il mezzo demone che le aveva rubato il ciondolo. Era una specie di millepiedi gigantesco, nero come la pece, anche se non sembrava affatto simpatico. A Misty vennero i brividi soltanto a guardarlo. Aveva un punto debole: gli insetti. Quando ne vedeva uno aveva paura, figuriamocene a vederne uno gigante, cosa provava.

Il mostro teneva in una delle sue tante mani il ciondolo dei demoni, e lo ingoiò.

-AAAAAAAAHHH!- si disperò Ash –guarda che hai combinato! Sei una stupida!

-Bada a come parli, idiota di un cane!- si difese Misty

-Cane a chi?!- si infastidì Ash.

-A te! …Ma cosa?

Il bruco incominciò ad ingrandirsi ancora di più. L’effetto del ciondolo stava sfortunatamente funzionando.

-Wow, sembra una delle torri gemelle- si stupì Misty.

-Torri che?- non capì il corvino.

-Lasciamo perdere…- a Misty scese una gocciolina dalla testa.

L’altro mezzo demone, spinse volontariamente bruscamente la rossa verso l’albero di Ash. E cominciò a circondare i due ragazzi con la sua coda.

-Aaah…- soffocò Misty da dolore, stringendosi forte al petto di Ash.

-Odio quando le donne mi stanno così vicine- ringhiò il corvino, poi al ragazzo venne un’idea.

-Senti, toglimi il pugnale dal cuore, se non vuoi fare una brutta fine. Il nemico, anche se ha ingoiato il ciondolo è molto meno forte di me. Se solo mi togliessi questo maledetto pugnale riuscirei a sconfiggerlo.

-NO MISTY, NON TOGLIERLO!!!- urlò Melody, incominciando a correre, ma fu fermata da Brock.

-Zitta tu! La devi smettere Melody! Sei solo una sciocca, illusa e vendicativa!- urlò il ragazzo a Melody.

-NON PROVARE PIÙ  A RIVOLGERMI LA PAROLA IN QUESTO MODO!- gli ribatté contro, poi scoppiò in lacrime.

-Passando a te- il corvino si rivolse a Misty –toglimi questo pugnale!

-Mai!

-Fai la dura, eh? Pensaci un po’ su….vorresti morire?- chiese alzando un sopraciglio.

Nessuna risposta da parte della rossa.

-Sono l’unico qui che lo può sconfiggere.

Intanto il bruco strinse più forte le sue prede, facendo andare Misty sempre più attaccata ad Ash.

-Ahia…o-okay…- Misty alzò il braccio, e con un colpo secco staccò il coltello dal cuore di Ash.

-NOOOOOOOOO!- urlarono contemporaneamente Brock e Melody.

-Ah ah….eccomi di nuovo in forma, dopo tanto tempo- urlò dalla gioia Ash. Rapidamente prese la sua spada e tagliò in due la coda del demone, poi gli salì sulla testa percorrendo il suo corpo e lo tagliò in tanti pezzettini senza difficoltà.

-Wow…c’è l’hai fatta!- esplose Misty dalla gioia. –Non ho mai visto nessuno così forte. Sei in gamba!

-Tsk…non accetto i complimenti da una stupida ragazzina- sbuffò il giovane.

-GRRRRR! MA SEI INSOPPORTABILE!- poi Misty incominciò a camminare verso un albero, si chinò e raccolse il ciondolo.

-L’ho trovato!- esultò Misty, mostrandolo a Melody e a Brock, poi si diresse verso di loro correndo.

-Brava…- fece un piccolo sorriso Brock.

-Bene- fece un ghigno Ash –adesso dammi il ciondolo dei demoni.

-MAI!- urlò MelodyMisty, non glie lo dare. Ne farà cattivo uso. Ci ucciderà tutti!

-Non ti immischiare! È una questione tra me e lei.

Misty non fece niente. Strinse il ciondolo nella mano destra. Alzò lo sguardo, e guardò il mezzo demone negl’occhi.

Ash rispose allo sguardo. Lei aveva degl’occhi così belli…di un verdolino chiaro…o forse erano celesti? Non lo capiva bene. Però, erano bellissimi.

Ma a cosa penso” scosse la testa subito dopo “lei è una mia nemica. E poi, devo avere il ciondolo”.

-Dammelo…se non vuoi fare una brutta fine- la continuò a minacciare.

Ancora nessuna risposta.

-Ehi, senti, se mi dai il ciondolo dei demoni vi lascerò in pace, altrimenti…beh, morirete tutti. E tu sarai la prima.

-Non ho paura!- rispose Misty gelida. Notò che Ash si stava arrabbiando. Una calda atmosfera c’era intorno al mezzo demone.

-Misty, non sottovalutarlo- provò a dire Brock –ti farà fuori.

-Non lo sto sottovalutando- si rivolse a Brock, poi continuò a parlare ad Ash –Ehi, tu lasciami in pace! Vai via…cane- aggiunse con una risata.

-CHE COSA?!

-Misty, smettila!- la provò a fermare Brock.

-Adesso basta. ME LO PRENDERÒ CON LA FORZA!!!

-Misty, CORRI!- urlò Brock. Misty non se lo fece ripetere due volte, e cominciò a scappare, seguita da lui.

La rossa non aveva una meta precisa. Scappava, per paura. L’aveva sottovalutato, senza badare a chi le dava buoni consigli.

“Sono stata una sciocca” pensò.

Ash intanto saltava rapidamente da un albero all’altro.

“E molto veloce e rapido. Non riuscirò mai a fermarlo” pensò la rossa, continuando a fuggire.

Intanto il sangue continuava ad uscirle dalla ferita.

-Brock, dobbiamo aiutarla!- disse Melody, guardando Misty che scappava da Ash, che ormai l’aveva quasi raggiunta –hai qualche idea?

Brock frugò nella tasca, poi rivolse un sorriso alla castana.

-La mia astuzia le servirà pure a qualcosa.

-Misty, indossa questo rosario, grazie ad esso potrai essere velocissima- urlò Brock un attimo prima di lanciarglielo.

-Veloce…ahah preso! Fregato!- lo prese al volo Ash, indossandolo, ma non notò nessun aumento di velocità in lui.

-Ma cosa…?

“Ehi, il rosario non sta avendo effetto! Che fortuna” si girò Misty mentre correva, ma, per sbaglio, inciampò, facendo volare via il ciondolo più avanti.

-Oh no!- Misty non riusciva ad alzarsi, per il tanto sangue perso durante la corsa.

-Questo rosario non avrà alcun effetto, ma adesso il ciondolo è mio!- esultò Ash saltando ancora più rapidamente da un albero all’altro.

-Presto Misty, dì una formula magica!- le gridò Brock -Grazie a quel rosario puoi dirne una.

-Oddio mio, quel maledetto ragazzo-cane sta per prendere il ciondolo, e in più non conosco nemmeno una formula magica.

Ormai Ash era vicinissimo al ciondolo. Lo stava per prendere…

-A CUCCIA!- gli ordinò Misty, e grazie a quelle parole, il rosario che portava al collo Ash si illuminò, facendolo cadere a terra.

-A cuccia, a cuccia, a cuccia…- ripeteva continuamente Misty, alzandosi e andando verso il mezzo demone, finché non prese il ciondolo.

-Ciao Ash!- gli fece la linguaccia la rossa. –A cuccia.

-Maledetta…- ringhiò Ash.

Misty mostrò il ciondolo al mezzo demone, poi gli fece vedere che lo stava mettendo dentro la tasca della sua maglietta.

“C’è l’ha in quella tasca”.

Ma, appena la ragazza si voltò alle sue spalle se la mise nella tasca dei pantaloncini. Così, anche se l’avesse sorpresa, non se lo sarebbe preso.

Mentre Misty ritornava dai suoi amici, Ash aspettò un attimo di distrazione da parte della ragazza, raggiungendola, e facendola cadere a terra insieme a lui.

Il corvino mise le sue gambe intorno al suo bacino, e con la mano sinistra le stringeva il polso, mentre con l’altra mano controllò nella tasca.

-Non c’è nulla…- sussurrò fra sé Ash. Misty si lasciò sfuggire una risatina, poi si tappò la bocca con la mano libera.

-Ti piace scherzare, eh? Beh, te ne pentirai. Tanto ho capito che il ciondolo sta sotto la maglietta- ghignò.

-Sotto che?- Misty arrossì –No, no. ti giuro, non sta lì.

Ash non badò alle parole di Misty, e frugò dentro la maglietta della ragazza, che girò lo sguardo dall’altra parte.

-Ah ha! Trova…to!- Ash arrossì di colpo. Aveva preso la cosa sbagliata!

Melody mise una mano davanti agl’occhi di Brock, imbarazzata, mentre il ragazzo dalla carnagione scura le mise una mano davanti alla bocca, anche lui molto imbarazzato.

Misty invece aveva voglia di esplodere. Arrossì anche lei.

-…Ops- provò a sorridere il ragazzo. Infatti, al posto di credere di aver preso il ciondolo, aveva preso il reggiseno della rossa.

Misty, per la rabbia gli diede un pugno così forte, che lo fece volare via, facendolo atterrare davanti a Melody e a Brock.

Melody si fece due risate.

-Ah, ah, ah!!! Mi sarebbe piaciuto mandarlo ad un comico!- rise. (Concordo NdIo)

-Zitta! È tutta colpa di questo maledetto rosario!-. Il ragazzo provò a toglierselo dal collo, ma con pessimi risultati.

-Grrr! Perché non riesco a toglierlo!- si lamentò Ash.

-Semplice. Quel rosario non si può più togliere- rispose Brock. –Rimarrà sul tuo collo per sempre.

-Che cosa?!- si spaventò AshP-per sempre?!

-Sì- confermò Brock con un ghigno.

Misty in quel momento raggiunse i tre.

-Ehi Ash, perché non rimani un po’ con noi?- chiese Misty, sorridendogli.

-COOOOOOOOSA?!?- urlarono spaventati Ash, Melody e Brock contemporaneamente.

-Ok, la mia è solo un’ipotesi, sai, per un po’ di tempo.- roteò gli occhi Misty.

-Uff…va bene- sospirò Ash, non ammettendo che era pienamente d’accordo con la ragazza dalla coda laterale.

“Oh no!” pensò Brock “adesso Ash resterà con noi. Misty, stai attenta, nella mente di quel ragazzo non si sa mai che cosa succeda”.

E tutti e quattro i nostri amici se ne ritornarono al villaggio. Nessuno diceva niente, avevano tutti la mente tra le nuvole, pensavano tutti alla stessa cosa: che cosa sarebbe successo ora?

Però Misty, venne assorta da un altro pensiero, che le fece diventare lo sguardo triste.

“Quando tornerò a casa…?” si chiese nella sua mente la rossa, ignara di tutto quello che sta per accadere.

 

To be continued…

 

 

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