I Never Forgotten You

di namithebest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sei proprio tu? ***
Capitolo 2: *** Io non ti odio, ma lo vorrei. ***
Capitolo 3: *** ero una principessa... ***



Capitolo 1
*** Sei proprio tu? ***



 I Never Forgotten You (non ho mai dimenticato)

1 Capitolo: Sei proprio tu?



-“ devo partire”
Sono le ultime parole che ti ho sentito dire. Tu ti sei avvicinato e mi  hai baciato la fronte, ti sei alzato. Ho sentito i tuoi passi e la porta che sbatteva. Mi guardo intorno. Tu non ci sei più. Sei andato via, per sempre.


Questo è quello che mi ricordo dell’ultimo giorno che ti ho visto, Nicolas. Ora, che è passato più di un anno, sono felice di dire, che ti ho dimenticato. Non sei più tra i miei pensieri e non ti sogno più la notte. Da quando sei sparito dalla mia vita, per molto tempo sono stata male, ho pianto tanto e ho guardato milioni di volte la tua foto. Adesso, invece posso dire che non sei tra i miei pensieri come lo sei stato. Sono riuscita da poco a ricostruirmi una vita, dopo la grande sofferenza che ho provato quando mi hai lasciato per andare in Spagna. Non so più nemmeno se ti ricordi ancora di me. Io ricordo il tuo viso e la tua grande bellezza, insomma, tutto di te. Ma dopo un anno di disperazione, ammetto di non essere più innamorata di te. Da un po’ esco con Bruno, che si è lasciato con Pia perché lei si è innamorata di un certo Viny. È stato molto male e ci siamo consolati a vicenda. Mi trovo bene con lui. Penso che sia amore. Infondo avrò pure il diritto di essere felice, no? Io e Bruno non stiamo insieme, siamo solo buoni amici perché lui, non vuole cominciare una nuova storia troppo presto per tutto quello che ha passato. Nemmeno io voglio farlo, anche se, un anno e mezzo, non è per nulla presto. Voglio tentare di tornare a vivere. Però ho promesso a me stessa che se mi sarei innamorata di nuovo l’avrei fatto della persona giusta. Non sono certa che Bruno sia la persona giusta per me. Ma dopotutto io credevo fossi tu e prima ancora pensavo fosse Matias. A quanto pare non so proprio scegliere il tipo giusto per me. Mi fido sempre dei ragazzi sbagliati. Sono una frana. È quasi la prima volta che penso di essere una frana. Insomma, io, Antonella Lamas Bernardi sono la migliore, the best, non una frana come il papero provinciale.


È ora di andare a scuola. Afferro il mio zaino e, ancora avvolta nei miei mille pensieri, mi dirigo verso la cucina per dire a Fabio che se vuole venire insieme a me deve darsi una mossa.
-“ Fabio! Dai muoviti! Facciamo tardi!”
-“ ma, sorellina, non fai colazione?”
-“ no non ho fame” rispondo io, scontrosa. Non riesco a mangiare di mattina, poco dopo di essermi svegliata, non so il perché. E poi adesso che penso a tutte queste cose, come per esempio l’argomento X, Nicolas, la fame mi si passa in un soffio di vento. Mi sdraio un attimo sul divano, per aspettare mio fratello che di mattina invece di alzarsi presto continua a dormire come un ghiro fino a tardi.
Il mio telefono inizia a squillare. Invece di rispondere subito, ascolto la musichetta della suoneria cioè la mia canzone, gasolina,

Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad.

 sussurro a bassa voce senza nemmeno accorgermene: "Quanto sono brava a cantare."
Non mi va di rispondere, ho ancora sonno e poi chi può essere a quest’ora? Le mie amiche sicuramente no, fra un po’ ci vedremo a scuola, non avrebbe senso. Prendo tra le mani il cellulare e leggo la scritta del numero di chi mi sta chiamando. Mi sembra un numero abbastanza familiare. Rispondo.

-“ Pronto?”
-“ Antonella…”
-“ Nicolas? Sei tu?”

FINE 1 Capitolo

Continua...


Angolo dell'autore:
Eccomi di nuovo qui, con la mia ennesima fanfic. Lo so , lo so, ho una marea di ff incomplete ma questa storia mi è venuta in mente vedendo la puntata 153 e ho deciso di pubblicarla. Spero vi sia piaciuta e che vi piaccia anche il prossimo chap, che scriverò quanto ne avrò tempo! recensite. Al prossimo Chap!


Bye NamiTheBest

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Capitolo 2
*** Io non ti odio, ma lo vorrei. ***


I Never Forgotten You (non ho mai dimenticato)
2 Capitolo: Io non ti odio, ma lo  vorrei.

 

-“ si Antonella, sono io”

-“ ma…”

-“ lo so, sei sorpresa, ma sono in città.” Appena dice quelle parole rimango ferma a fissare il pavimento senza parlare. Dopo un anno e mezzo è tornato. Dopo tutto questo tempo. Non riesco ancora a crederci. Non capisco se sono felice o no della notizia. Proprio ora che avevo ricominciato a vivere lui torna rovinando tutto. Non ce la faccio nemmeno a dire qualche parola. Sono così sorpresa che lui abbia chiamato.

-“ D-davvero” balbetto

-“ si. Voglio vederti”

-“ si anche io.” Guardo l’orologio. Caspita! È tardissimo! Fabio corre subito fuori dalla cucina, afferra lo zaino e mi urla qualcosa. Ma io sono troppo persa tra i miei pensieri per capire.

-“ Nicolas devo andare. Ci sentiamo dopo”

-“ ok, ciao”

-“ ciao” chiudo velocemente la chiamata, prendo la borsa ed esco dalla porta. Questa volta è davvero tardi. Se mi becca la preside sono guai. Non ho proprio voglia di sentire una della sue ramanzine.

Arrivata al cancello della scuola, vado a sbattere contro qualcuno. Alzo il viso per vedere chi è. Il suo viso, i suoi occhi, il suo fisico favoloso e quel sorriso per cui avrei pagato oro solo per vederlo.

-“ Nicolas…”

-“ ciao Antonella”

-“ che ci fai qui”

-“ te l’avevo detto che volevo incontrarti”

-“ ma… ci siamo parlati un minuto fa. Come fai ad essere già qui?”

-“ io ho telefonato da qua. Sapevo che arrivavi in ritardo, quindi ti ho aspettato. Quando ho creduto che non arrivavi più, ti ho telefonato” sorrido.

-“ si ma io… devo entrare”

-“ si lo so. Ma volevo vedere i tuoi occhi. Mi sei mancata Antonella” mi allontano da lui, per entrare a scuola, lui mi fa uno di quei suoi bei sorrisi e io lo saluto con la mano.

 

anche a me sei mancato molto, Nicolas. Ma vederti non credo che mi faccia bene. Ero riuscita a dimenticarmi di te ed ora mi hai rovinato i piani. Vederti mi ha fatto capire che provo ancora qualcosa per te. Qualcosa di intenso, che però non sono certa che sia amore. Forse più amicizia, e c’è anche un po’ di odio. Perché tu te ne sei andato e mi hai lasciato sola. Te ne sei andato, senza spiegarmi nemmeno il perché. Ed ora che torni credi che io ti accolga a braccia aperte? Senza avere nemmeno un po’ di distacco? Lo so, non mi hai detto nulla. Ma da come ti sei comportato sembra che tu aspettassi solamente un bacio e un abbraccio. Eh no caro mio! Non avrai questo da me. Da un anno e mezzo ho tentato e ritentato di odiarti. Di trovare ogni modo per auto-convincermi che non eri bello come ho sempre pensato. Che non eri dolce e gentile ma il contrario. Fino a poco tempo fa, praticamente un quarto d’ora ero sicura di odiarti. Invece ora che ti ho incontrato ho capito che non ti odio affatto. E questo mi fa male, mi fa soffrire, perché questo anno della mia vita è stato sprecato. Per colpa tua. E in questo senso un po’ ti odio. Perché ho sprecato tutto questo tempo a rimpiangerti e a cercare di dimenticarti. Io adesso voglio che tu sparisca dalla mia vita. Non voglio soffrire ancora. Una cosa è certa non sono riuscita ad odiarti come avrei voluto ma ti ho dimenticato. Quindi per favore, torna in Spagna. Non voglio innamorarmi di te. Sono troppo fragile in questo periodo: non ho un padre, mia madre è finita in prigione con i suoi scagnozzi e io vivo con lo zio Fito e mio fratello. Non sono più amica di Patty e mi sento sola. Lasciami stare per favore. Non puoi restare qui in Argentina, averti vicino tutti i giorni mi darebbe troppo fastidio. Lasciami in pace, ti prego.

 

Mentre penso a tutto questo, vedo a sbattere contro qualcuno, di nuovo. Questa mattina la testa l’ho praticamente lasciata a casa, anzi no, da Nicolas. Mi giro verso la ragazza per chiederle scusa. Appena vedo che è il papero provinciale tutta la voglia di scusarmi se ne va.

-“ stai più attenta, Patty!” dico scorbutica. Faccio per andarmene, quando vedo che ha perso gli occhiali. Infatti, è accucciata per terra che tasta sul pavimento per cercare di ritrovarli. Mi fa quasi tenerezza, sorrido mi abbasso un pochino prendo l’oggetto e glielo porgo.

-“ grazie” sussurra lei

-“ di niente” mi volto e vado via. Una lacrima scende dai miei occhi, mentre penso a tutto quello che ho perso. Quando Nicolas se ne è andato sono diventata perfida con tutti e ho perduto quello a cui tenevo di più. Lui e la mia amica Patty. Vorrei tornare indietro nel tempo e non fare lo stesso errore. Sono certa che con lei al mio fianco sarei riuscita a superare quel momento più facilmente. Invece, no, mi sono chiusa in me stessa. Quello è stato uno dei sbagli più grandi della mia vita.

 

FINE 1 Capitolo

Continua...

 

 

Angolo dell’autrice:

Questo è il secondo capitolo. Ringrazio le persone che hanno recensito, non credo di meritarmi tanti complimenti.

Grazie a:

girlstar,

pixel x aver recensito

 

Annabella,

mileybest x aver aggiunto la ff ai preferiti

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Capitolo 3
*** ero una principessa... ***



I Never Forgotten You (non ho mai dimenticato)

3 capitolo: ero una principessa

 

 

Finalmente l’orario delle lezioni è finito. Per tutto il tempo ho cercato di trattenere le lacrime, ma ora, visto che non mi vede nessuno, escono incontrollabili dai miei occhi. Mi sento sola come un cane. Senza una spalla su cui piangere, senza un’amica che mi consoli. Da quando ho rincontrato Nicolas provo un senso di sconforto immenso. Era meglio se non tornava. Meglio per me, per lui, per tutti. Sto tornando a casa, passando per una scorciatoia in cui non passa mai nessuno. sono quasi arrivata quando incontro Bruno che va piuttosto di corsa. Faccio un sospiro profondo e cerco di nascondere le lacrime con la manica del giubbotto. Ora che ci penso, lui oggi non c’era a scuola.

-“ ehi, che ci fai qui?” chiedo io sforzandomi di sorridere.

-“ ti stavo cercando” risponde lui

-“ ah si? E perché?”

-“ ho saputo che Nicolas è tornato”

-“ si lo so” dico io rabbuiandomi. Vedo che non sta molto bene. Penso abbia la febbre alta. Ha gli occhi lucidi e si regge in piedi a stento.

-“ Bruno ma stai bene?”

-“ non molto” sorride lui. Barcolla un pochino.

-“ tu sei pazzo. Hai la febbre alta. Perché sei uscito di casa?”

-“ volevo sapere come stavi” accidenti questo è davvero matto. Lo faccio appoggiare alla mia spalla e decido di portarlo da un medico. Andiamo insieme da Leandro che appena ci vede, ci corre incontro preoccupato. Prende Bruno e lo porta dentro una stanzetta. Dopo un po’ esce fuori, sembra tranquillo per fortuna.

-“ Come sta?”

-“ bene. Era solo influenza, ma ha rischiato molto, poteva prendersi una broncopolmonite.”

Sorrido alla notizia che sta meglio. Lui è l’unico amico che mi è rimasto, l’unico che mi ha sopportato comunque pur essendo diventata una vipera. Gli voglio bene come un fratello e sapere che lui era in pensiero per me non mi fa sentire più sola. Io non sono sola.

-“ posso vederlo?”

-“ si certo. Gonzalo e suo padre lo stanno venendo a prendere”

-“ ok”

Entro nel letto dove è sdraiato il mio amico, mi avvicino e mi accorgo che lui è sveglio.

-“ ciao divina”

-“ ciao Bruno… stai meglio vero?”

-“ si”

-“ sono contenta” mi siedo sulla sedia affianco al suo letto. Guardo bene il suo viso così dolce, mi ricorda Nicolas. Accidenti, questo poveretto sta male e io penso a Nicolas!

 

 

 

 

Tornata a casa mi sono sdraiata sul letto e ho abbracciato il mio peluche. Sembro una bambina, eppure ho ben 17 anni, non sono più piccola. Mi piace pensare a quando ero una bambina. Quando c’era ancora mio padre al mio fianco, quando lui mi abbracciava e mi diceva che ero la sua principessa. Infondo io ero una principessa. Avevo tutto quello che volevo, una famiglia, delle amiche e un padre. Dopo lui è sparito nel nulla, mia madre ha detto che era morto ma era solo una sporca bugia. Mio padre era ed è vivo, anche se è in carcere in Spagna. Anche un annetto fa mi sentivo quasi così. Pur non avendo un padre, avevo Patty, Nicolas, mio fratello e mia madre. Poi c’era anche Leandro che ci dava una mano. Da quando Nicolas è partito tutto il castello di carte che avevo creato è caduto giù in un soffio. Ho perso tutto.

Suonano il campanello, più volte. Penso di essere sola in casa quindi vado ad aprire. Scendo velocemente le scale, e arrivata davanti al portone apro senza nemmeno chiedere chi è. una ragazza alta e snella entra senza farsi troppi scrupoli dandomi una leggera spinta.

-“avanti…” dico io sottovoce, prendendola un po’ in giro. Non ho ancora visto chi è. o per lo meno ancora non l’ho vista in faccia,perché a capirlo penso di esserci riuscita.

-“ ciao Antonellina”

-“ che piacere rivederti Emma” dico io facendo uno di quei sorrisetti che fanno paura.

-“ il piacere è tutto mio, pagnottella”

-“ Flemmina, perché sei qui?”

-“ ho sentito che Nicolas è tornato” un brivido percorre la mia schiena. Cosa vuole da Nicolas ancora?

 

 

Fine 3 capitolo

Continua…

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

Allora premetto che questa è una Niconella ma ci saranno anche pezzetti Brunella. Io adoro entrambe le 2 coppiette!! Comunque ringrazio tutti quelli che hanno recensito e hanno aggiunto la ff ai preferiti!!

Bacioni

Barby

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